in questo numero assemblea straordinaria teatro russolo
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in questo numero assemblea straordinaria teatro russolo
54 Spedizione in abbonamento postale, 70%, filiale di Venezia. IN QUESTO NUMERO Quadrimestrale di informazione bancaria e cultura locale della Banca San Biagio · Anno 17 · N. 54 · Dicembre 2011 ASSEMBLEA STRAORDINARIA TEATRO RUSSOLO PORTOMOTORI FILIALE DI MOTTA VIVERE BIO S O M M A R I O Anno 17 · Numero 54 · Dicembre 2011 MONDO BANCA 3 Assemblea Straordinaria ... il nuovo Statuto SAN BIAGIO NEWS 6 Garantirsi il futuro a piccole rate SAN BIAGIO NEWS 8 A Portogruaro riparte la Stagione del Russolo PROVINCIA DI TREVISO 13 Una filiale giovane in un territorio di giovani GASTRONOMIA 15 La Pinza epifanica PROGETTI & PERSONE Vivere bio: una corrente verde attraversa l’Italia MONDO BENESSERE 20 22 Cantina Santa Margherita 23 La Fenice: bocce d’oro al campionato italiano 17 Ciclismo amatoriale: il gruppo De Luca di Fossalta ed inoltre... lo Statuto Sociale Editrice Banca San Biagio del Veneto Orientale Viale Venezia, 1 Fossalta di Portogruaro/Ve Telefono 0421.249849 Telefax 0421.789804 Direttore generale Direttore responsabile Vittorio Canciani Battain Luciano Sandron Grafica ed impaginazione Comitato di redazione Janna/Pn Foto Archivio Banca San Biagio del Veneto Orientale, Vinicio Scortegagna, privati. Reg. Trib. di Ve n. 1206 del 22.11.1995 PROVINCIA DI VENEZIA CULTURA ATTUALITÀ MONDO BANCA 8 VENETO Curare i piedi è importante L’INTERVISTA 17 Fossalta di Portogruaro/Ve Bibione Corso del Sole, 104/A Caorle Via Pretoriana, 15/C Ceggia Via Roma, 11 Cesarolo Via Conciliazione, 75 Fossalta di Portogruaro Viale Venezia, 1 Gruaro Borgo del Castello Medioevale, 1 Jesolo Lido Via Altinate, 48 Lugugnana di Portogruaro Via Fausta, 112 Mussetta Via Concilio, 2 Portogruaro Via F. Baracca, 2 San Donà di Piave Via G. Bortolazzi, 32 Teglio Veneto Via Ponte Nuovo, 3 10 Portomotori: l’auto a Portogruaro 3 SEDE E DIREZIONE GENERALE Stampa Tipolito Geromin Fossalta di Portogruaro / Ve Franco Anastasia · Marco Battiston Marilisa Canal · Luca De Luca Paolo Messina Segreteria di redazione Marina Presotto · Tel. 0421.249849 www.bancasanbiagio.it Distribuzione gratuita Cessalto Via Roma, 77 Motta di Livenza Viale Madonna, 16/17 FRIULI PROVINCIA DI UDINE Latisana Piazza Indipendenza, 32 Lignano Sabbiadoro Viale Europa, 25 Pertegada di Latisana Via del Molo, 1/A U MONDO BANCA Assemblea Straordinaria di Franco Anastasia In occasione dell’Assemblea Straordinaria della nostra Banca, ab biamo voluto ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia, con l’intervento musicale della banda Marafa Marafon di Caorle, poiché siamo convinti che il nostro Paese abbia ancora molti pregi e valori sui quali puntare. È vero che esistono tante differenze fra una regione e l’altra, spesso addirittura fra una località e quella immediatamente successiva, eppure siamo tutti sotto un’unica bandiera, nel segno di valori che ci uni- scono e distinguono, come quelli del Credito Cooperativo. Competenza, cortesia, correttezza sono i punti di forza che Soci e clienti hanno riconosciuto a Banca San Biagio del Veneto Orientale, anche nell’ambito di un recente monitoraggio di customer satisfaction. Queste caratteristiche, unite ad una buona dotazione patrimoniale e alla solidità del nostro Istituto, sono garanzia di autonomia societaria e punto di partenza per guardare con fiducia al futuro, ri- manendo Banca autenticamente locale. Da un lato rimane massimo il nostro impegno per una sana e prudente gestione della Banca, dall’altro lato continuiamo ad investire in attività ad alto valore sociale, come la società di mutuo soccorso San Biagio per noi, oppure innovative come l’introduzione in alcune filiali del servizio di self banking attivo 24 ore su 24, denominato ioBanca, per offrire ai clienti un servizio molto comodo, ad un costo vantaggioso. ... il nuovo Statuto Il tricolore ha fatto da sfondo all’Assemblea Straordinaria per la modifica dello Statuto Sociale, tenutasi domenica 30 ottobre presso il PalaExpomar di Caorle. In totale vi hanno partecipato 655 Soci aventi diritto di voto, più 423 Soci presenti per delega. «Oggi andiamo a discutere ed approvare le modifiche allo Statuto Sociale della nostra Banca – ha osservato il presidente Franco Ana- 4 noi e voi stasia – recependo le modifiche già concertate fra Federazione Na zionale delle B.C.C. (Federcasse) e Banca d’Italia, allo scopo di migliorare la governance, aumentando la competitività e la sicurezza delle Banche di Credito Cooperativo». Nella medesima seduta assembleare, il presidente Anastasia ha illustrato il Bilancio Sociale 2010, con una dettagliata analisi della base sociale, dei clienti, dei colla- boratori, evidenziando oltre al risultato economico, le ricadute sociali attraverso la ricchezza redistribuita alle comunità locali. LE PRINCIPALI MODIFICHE STATUTARIE Entrando all’Assemblea Straordinaria, i Soci hanno ricevuto una cartellina contenente il testo dello Statuto Sociale di Banca San Biagio, dove si evidenziavano in mo- do chiaro le modifiche e le variazioni da approvare. Il nuovo Statuto rafforza gli obblighi del Socio, specificando che egli ha l’obbligo di operare «in modo significativo con la B.C.C.». Prevede poi che all’Assemblea, oltre «ad un rappresentante della Federazione Locale ed un rappresentante di Federcasse, possano anche intervenire e prendere la parola, senza diritto di voto, rappresentanti dei Fondi di Garanzia cui la Banca aderisce». Altre modifiche importanti riguardano la composizione del Con siglio di amministrazione, dal quale sono esclusi «i dipendenti della Banca e coloro che lo sono stati, per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro» e a «coloro che ricoprono, o hanno ricoperto nei sei mesi precedenti, la carica di consigliere comunale in Comuni di oltre 10mila abitanti, di consigliere provinciale o regionale, di assessore o sindaco in Comuni sopra i 3mila abitanti, di presidente di Provincia o Regione, di componente delle relative Giunte, o coloro che ricoprono la carica di membro del Parlamento o del Governo nazionale o della Commissione europea». Ulteriori modifiche riguardano «la costituzione del comitato di controllo sulla responsabilità amministrativa della Banca» e il divieto di stipulare «contratti di appalto di opere o contratti per prestazioni di servizi o fornitura di beni di natura continuativa, o comunque plurien- nale, con gli amministratori o con persone ad essi legate». Infine, alcune modifiche riguardano la composizione e la durata del Collegio Sindacale. Dopo alcuni interventi dei Soci presenti, ai quali hanno dato risposte esaurienti il Presidente ed il Direttore, il nuovo statuto ha ottenuto l’approvazione dell’Assemblea. noi e voi 5 U SAN BIAGIO NEWS Garantirsi il futuro a piccole rate San Biagio Servizi Assicurativi propone due vantaggiose soluzioni che danno maggior tranquillità ai giovani e alle persone over 65. In collaborazione con Gruppo Assimoco ha elaborato un piano di risparmio rivolto ai genitori per il percorso scolastico o lavorativo dei figli. Agli over 65 ha invece destinato una polizza che garantisce una rendita per le necessità assistenziali od ospedaliere. a cura dei Servizi Assicurativi PIÙGRANDE, opportunità per i giovani PIÙGRANDE è un prodotto pensato per assicurare alla propria famiglia una certezza economica nel futuro, ad esempio per la maggiore età dei propri figli o nipoti, senza pesare eccessivamente sul bilancio attuale e predisponendo un capitale che si rivaluta nel tempo. Con un versamento minimo di 600 euro annui, il genitore che sottoscrive la polizza in qualità di contraente e assicurato accende a favore del figlio, beneficiario a scadenza, un piano di risparmio che può durare da 5 a 50 anni, scegliendo fra versamenti periodici mensili, trimestrali, semestrali o annuali, e con la facoltà di sospendere o riscattare totalmente la polizza dopo le prime tre annualità. Il piano di risparmio cresce negli anni in modo graduale e sicuro, grazie alla gestione separata di Fondo Previcra, che offre una rivalutazione annua lorda minima del 2%. In caso di premorienza del contraente/assicurato, se egli ha versato regolarmente i premi annui pattuiti, la Compagnia si fa carico di quelli ancora da corrispondere, garantendo il completamento del piano fino alla sua naturale scadenza e l’accumulo dell’importo inizialmente programmato. SEMPRE INSIEME, tranquillità per gli over 65 Da uno studio ISTAT del 2009, gli ultra sessantacinquenni rappresentano oltre il 20% della popolazione italiana, con una crescita quasi raddoppiata rispetto ai dati del censimento del 1971, quando le persone anziane erano circa l’11,3% della popolazione. L’ISTAT stima inoltre che nel 2050 gli over65 saranno quasi 18 milioni. Se l’allungamento della vita rappresenta certamente un’importante conquista, il fenomeno avrà sempre un maggiore impatto sul sistema pensionistico e sulla domanda di servizi sanitari e assistenziali, che, nel caso di perdita dell’autosufficienza, possono comportare un costo globale annuo per la persona intorno ai 12 mila euro. SEMPRE INSIEME è la proposta di Assimoco Vita per tutelarsi dal rischio di perdita dell’autosufficienza, con una polizza long term care che consente, con il versamento di un premio annuo ricorrente, di ottenere una rendita mensile rivalutabile, in grado di fare fronte alle spese di un badante, di un ricovero presso una casa di cura o dei servizi di assistenza infermieristica. Prima dell’adesione richiedere il fascicolo informativo disponibile presso tutte le filiali e sul sito www.assimoco.it noi e voi 7 U SAN BIAGIO NEWS A Portogruaro riparte la Stagione del Russolo Da autunno a primavera un ricco programma di eventi di Paolo Messina Da alcuni anni Banca San Biagio offre un importante sostegno finanziario alla programmazione del Teatro Comunale di Portogruaro, intitolato a Luigi Russolo. La Direzione del Teatro, affidata a Davide Masarati, si è impegnata nell’offrire un cartellone molto ampio e facilmente riconoscibile, per attirare un pubblico vasto, soddisfare gli intenditori e appassionare i neofiti, che magari si avvicinano per la prima volta ai diversi generi teatrali. Gli spettacoli di prosa, che vantano la presenza di registi e attori del calibro di Massimo Dapporto, Ottavia Piccolo, Alessandro Gassman – solo per citare alcuni nomi –, si avvicendano ai balletti e al cabaret, con un cartellone ininterrotto che accompagna dall’autunno alla primavera. Un vanto del teatro e del suo direttore è la sezione dedicata ai ragazzi, che quest’anno conta cinque spettacoli dedicati ai giovanissimi – fra cui un’esibizione del Piccolo Coro Mariele Ventre, più noto come lo «Zecchino d’Oro» dell’Antoniano –, e otto 8 noi e voi spettacoli di teatro scuola, pensati per i differenti livelli di istruzione. Banca San Biagio sostiene in particolare il Cabaret (il cartellone si apre con uno spettacolo di Enrico Bertolino, a cui seguono le esibizioni di Giuseppe Giacobazzi e di Gene Gnocchi, per finire a marzo con Lella Costa) e il Balletto (quest’anno: Don Chisciotte, Coppelia e Un americano a Parigi). Il Russolo è un teatro completamente nuovo, un sogno fortemen- te perseguito dalla comunità portogruarese e realizzatosi nel maggio del 2009, dopo una gestazione di diversi decenni. Il direttore artistico Masarati, sostenuto da uno staff tecnico particolarmente valido e professionale, ha saputo imporre al teatro una guida moderna e molto sensibile alle aspettative della società, che lo ha portato in pochi anni a configurarsi come un «teatro del territorio», che travalica di ampia misura « il bacino di utenza rappresentato dalla città. Il contributo di Banca San Biagio, come quello di altri sponsor privati, costituisce una linfa vitale per il teatro, che permette di mantenere standard elevati sia in termini di qualità che di quantità, e assicura la possibilità di svolgere un ruolo di riferimento nella vita civica e culturale di Portogruaro. Ricordiamo che il teatro offre anche servizi collaterali, legati in particolare alla Il contributo degli sponsor costituisce una linfa vitale. convegnistica e ai progetti di educazione allo spettacolo svolti in collaborazione con le Scuole, elementi che lo rendono attore versatile e propositivo nei confronti di istituzioni pubbliche e private. Lo stretto collegamento con la Scuola di Musica della Fondazione di Santa Cecilia, collegamento anche fisico in quanto gli edifici sono annessi gli uni agli altri, è una particolarità che permette interessanti sinergie per entrambe le realtà, arricchendone le offerte e le possibilità. Non è raro ad esempio che la Scuola ospiti nei suoi storici e suggestivi locali, gli eventi organizzati dal Teatro, offrendo intermezzi musicali che possono vedere protagonisti gli stessi studenti, che godono della rara opportunità di cimentarsi sul palcoscenico quando ancora frequentano i banchi di scuola. noi e voi 9 U L ’ I N T E R V I S TA PORTOMOTORI l’auto a Portogruaro di Marilisa Canal P ORTOMOTORI È UN ’ ISTITUZIONE NEL MERCATO AUTOMOBILISTICO DI PORTOGRUARO. CI RACCONTA COME È NATA E COME SI È EVOLUTA? L’azienda è nata nel 1965 con l’autofficina aperta da mio suocero, Carlo Zuin. Si trattava veramente di una piccola realtà, ma lo spirito commerciale incontenibile del suo fondatore – che la sera abbassate le serrande girava il paese per vendere auto – ne ha promosso rapidamente la crescita. Nel ’74 è stato necessario incrementare il personale ed edificare una struttura più grande, nell’attuale zona industriale di Porto 10 noi e voi gruaro. Due anni dopo l’azienda è diventata concessionaria Citröen, oggi una delle prime in Italia con oltre trent’anni di mandato. L’evo- luzione è stata da allora molto veloce, ma sempre guidata con costanza e oculatezza, pesando ogni investimento sulla base delle reali « Intervista a Roberto Bravin Socio e Amministratore. possibilità e senza «colpi di testa». Questo ha creato una struttura estremamente solida, che ci sta permettendo di affrontare la crisi rimanendo uno dei principali punti di riferimento del nostro mercato. Dal 1985 per quasi quindici anni, la casa madre ha patito una forte crisi: nonostante l’elevata qualità tecnica delle sue auto, non incontrava il favore del pubblico, che non ne apprezzava l’estetica. Tutto cambia negli anni 2000, con l’uscita dei modelli vincenti C3 e Xsara Picasso, con le quali abbiamo quasi triplicato le vendite, fino al 2007 con il record di 650 modelli nuovi e 250 usati venduti. In questi anni, Carlo Zuin decide di iniziare il passaggio della gestione a noi giovani, alla figlia maggiore Emanuela, al figlio Andrea ed a me. Un gruppo collaudato in quanto già lavoravamo insieme in azienda ognuno in una specifica area gestionale. Come sempre si è trattato di una scelta vincente, che ha consentito di superare uno dei principali rischi del nostro settore: il cambio generazionale, che se avviene troppo tardi rischia di compromettere il rapporto con il mercato e la capacità di seguirne i gusti e le esigenze. Il passaggio è stato graduale e oggi siamo una delle amministrazioni più giovani e di successo del nostro ambiente. EMERGENZE AMBIENTALI, CRISI FI- NANZIARIA E TRASFORMAZIONE DEGLI STILI DI VITA INFLUENZANO L’INDUSTRIA DELL’AUTO. COME INCIDONO QUESTI FATTORI SULLE VOSTRE STRATEGIE AZIENDALI? In qualità di agenti monomandatari di un marchio non possiamo che adeguarci alle politiche della casa madre, che risponde ai cambiamenti del mercato. La nostra capacità si fonda sul cliente finale, sulla capacità di fidelizzarlo, di assisterlo con serietà e capacità tecnica. Uno dei vanti della nostra azienda, e sono convinto una delle principali ragioni del suo successo, è proprio l’assistenza personalizzata ai clienti, e la fiducia che sappiamo trasmettere: abbiamo clienti che seppur provenendo da lontano ci sono fedeli anche per le piccole manutenzioni! Questo ci dà un’enorme soddisfazione, la maggiore noi e voi 11 « È il risultato della nostra continua voglia di crescere. vorremmo essere presenti anche con Audi, allargando ulteriormente la struttura. Tutto questo naturalmente se le condizioni lo permetteranno, senza colpi di testa, come il fondatore ci insegna! al di là di ogni possibile guadagno economico, che ci ricompensa di tutta la fatica che la situazione richiede in questo periodo. CI MOTORCLASS, IL AUDI DEDICATO ALLE AUTO DI LUSSO. È il risultato della nostra continua voglia di crescere: con altre 5 aziende abbiamo concorso per acquisire il marchio Audi e siamo stati premiati proprio in virtù del nostro management fresco, dell’evidenza delle nostre capacità e della solidità finanziaria dell’imRACCONTI DI NUOVO CONCESSIONARIO 12 noi e voi presa. Siamo partiti molto velocemente con uno staff di operatori estremamente validi e dinamici, con grandi capacità tecniche e commerciali grazie a cui ci siamo posizionati tra i primi 20 dealer nella classifica Service Italia che Audi stila ogni anno tra i suoi 250 Service Partners. AVETE IN CORSO NUOVI PROGETTI? Noi abbiamo sempre in testa qualche progetto. Primo fra tutti un restyling della sede, quindi un ampliamento della filiale che dal 1985 abbiamo a Noventa di Piave, dove IL RAPPORTO CON LA VOSTRA FILIALE DI BANCA SAN BIAGIO: DA QUANTO TEMPO CI LAVORATE, CON QUALI ASPETTATIVE E RITORNI? Carlo Zuin è Socio e cliente dal 1992, l’azienda invece è un Socio più recente conquistato dalla capacità di Banca San Biagio di operare nel e con il territorio, della sua disponibilità a seguire e supportare la crescita delle aziende locali anche con una funzione di supporto al controllo delle strategie, con estrema flessibilità e costi veramente contenuti. MONDO BANCA U Intervista a Cristina Mariotti direttore della filiale di Motta di Livenza. Una filiale giovane in un territorio di giovani di Marilisa Canal BUONGIORNO DIRETTORE, COME SI COLLOCA LA SUA FILIALE ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA DI BANCA SAN BIAGIO? La nostra filiale è relativamente recente, siamo aperti dal 2001 e lavoriamo principalmente con un mercato costituito da piccole e medie imprese, attive soprattutto nel settore del mobile. Il territorio di Motta di Livenza ha una struttura industriale importante, con numerose realtà aziendali e buone potenzialità anche per quanto riguarda i patrimoni privati. Negli ultimi anni abbiamo ottenuto buoni margini di crescita proprio fidelizzando la clientela privata: lavoratori dipendenti, liberi professionisti, pensionati e molti giovani attirati dai servizi privilegiati che il Credito Cooperativo offre ai suoi soci, e dalla nostra capacità caratteristica di offrire prodotti su mi- sura in risposta alle singole esigenze. Nonostante il perdurare della crisi, la realtà locale è piuttosto effervescente, ci sono diverse aziende in crescita, che allargano i propri mercati e diversificano le attività. Credo che più di altri la nostra struttura, fortemente incentrata sul territorio, sia in grado non solo di intercettare queste realtà ma soprattutto di rispondere adeguatamente alle loro parti- noi e voi 13 colari richieste, in modo da accompagnare e coadiuvare il cliente nei processi di crescita e di trasformazione. PARLIAMO DI LEI, DA QUANTO TEM- PO OCCUPA IL RUOLO DI DIRETTORE A MOTTA DI LIVENZA E QUALI SO- NO STATE LE SUE ESPERIENZE PRECEDENTI? Dirigo la filiale dal novembre del 2008, dopo avere ricoperto lo stesso ruolo a Bibione per quattro anni ed essere stata vicedirettore della filiale di Latisana nei due anni precedenti. Sono in Banca San Biagio dal 2002, e la Banca mi ha permesso di vivere un percorso professionale di grande soddisfazione. E I SUOI COLLABORATORI? L’organico della filiale è di quattro unità; oltre a me, un vicedirettore che segue prevalentemente il settore delle imprese, un collaboratore che si occupa dei privati e un altro dedicato alle attività operative. Ma in realtà le dimensioni della nostra filiale ci richiedono un’elevata versatilità, che ci vede quotidianamente tutti impegnati un po’ su tutti i fronti. La recentissima installazione dello sportello di 14 noi e voi selfbanking ioBanca, a fine agosto, ci sta dando in questo senso una grossissima mano. La clientela ha accolto con molto favore la novità, e già lo utilizza in modo autonomo, anche perché consente di realizzare notevoli risparmi di tempo. Si tratta di un modo nuovo di utilizzare i servizi bancari, sbrigando in proprio tutte le operazioni di ruotine, pagamenti, incassi, ricariche… e scegliendo il rapporto diretto con il personale per la consulenza e l’assistenza finanziaria e creditizia. In questo processo siamo favoriti dal fatto che la nostra clientela ha un’età media bassa, che la rende naturalmente propensa a privilegiare le tecnologie informatiche di e-banking con le quali ha una buona dimestichezza. Credo che la soluzione degli sportelli ioBanca rappresenti sicuramente un successo anche dal punto di vista della fidelizzazione del cliente, che ha più tempo per rivolgersi al personale per le questioni che più gli premono e che reputa più importanti e, d’altra parte, anche noi abbiamo più tempo da dedicare allo studio e alla risoluzione delle sue problematiche. A PROPOSITO DI SOCI ? La nostra base conta circa 230 Soci tra imprese e persone fisiche; è un buon risultato tenendo conto che il nostro insediamento è relativamente recente, ma sicuramente il territorio offre ulteriori possibilità di crescita e di consolidamento. C OME REAGISCE IL POTENZIALE CLIENTE ALL’OFFERTA DI DIVENTARE S OCIO DI B ANCA S AN B IAGIO ? COSA APPREZZA MAGGIORMENTE? Banca San Biagio è fra le prime banche di Credito Cooperativo come numero di Soci. La prospettiva di diventare Socio e l’offerta dei prodotti dedicati – che sono molto vantaggiosi – ha un forte appeal sul potenziale cliente, che apprezza in particolare l’opportunità di partecipare alle Assemblee, alla presentazione dei bilanci e delle politiche della Banca. In definitiva, essere un attore consapevole e non un semplice cliente passivo è una specifica caratteristica del Credito Cooperativo. GASTRONOMIA U di Giampiero Rorato Antichissimo dolce della tradizione veneto-friulana. La Pinza epifanica Per conoscere la storia della Pinza epifanica veneto-friulana occorre riandare indietro di molti secoli, probabilmente al III sec. dell’era mo derna, quando si iniziò nel mondo cristiano a celebrare la nascita di Gesù avvenuta a Betlemme nell’anno 753 dalla fondazione di Roma. Già c’erano, fin dal I secolo, le altre solennità cristiane, la Pasqua di resurrezione, l’Ascensione di Gesù in cielo e la Pente- coste: la prima perché legata alla Pasqua ebraica e le altre due perché celebrate dopo 40 e 50 giorni dalla festa di Pasqua, quindi cele- brate da subito dopo l’ascensione di Gesù. La data della sua nascita invece, non era ricordata; successivamente anche sulla scorta della INGREDIENTI PREPARAZIONE 1 kg di farina di frumento Versa a pioggia sull’acqua e latte portati a bollore prima il sale e 500 g di farina gialla di mais poi la farina di mais, tenendo continuamente mescolato e quando 1,5 litri di latte e acqua in parti uguali la polentina è quasi pronta, aggiungi lo zucchero, l’uvetta, i semi di 500 g di uvetta sultanina finocchio, i fichi secchi tagliati a pezzi, lo strutto ben sciolto e la 50 g di semi di finocchio grappa, badando che l’impasto risulti un po’ tenero ma ben amal- 100 g di fichi secchi gamato. Lascia che raffreddi, quindi aggiungi a pioggia la farina di 400 g di zucchero frumento, tenendo ancora mescolato, fino a raggiungere un buon 200 g di strutto o burro impasto solido e consistente. Aggiungi il lievito fatto prima scio- 1 bicchierino di grappa gliere in poco latte o acqua tiepida, poi versa il composto ottenuto mezza bustina di lievito in polvere sul tavolo di lavoro e impasta a lungo con le mani, senza stancarti. sale Copri e lascia riposare in luogo tiepido e quando la pasta inizia a lievitare riduci l’impasto nella ben nota forma della pinza epifanica, La ricetta o rotonda o rettangolare, alta pochi centimetri. Metti in forno, dapprima a bassa temperatura per favorire la lievitazione, quindi a temperatura più alta, sui 180 °C, fino a cottura ultimata, quando la superficie raggiunge un bel colore marroncino. La pinza epifanica (un tempo dolce natalizio) va gustata fredda. U GASTRONOMIA « tradizione e di alcuni cosiddetti Vangeli apocrifi (non ufficiali) si fece risalire il giorno natalizio di Gesù al cuore dell’inverno e, nel terzo secolo, lo si fece coincidere con la festa pagana romana del Sol invictus, nella quale i romani celebravano la vittoria del sole sulle tenebre, poiché le giornate, dopo il solstizio d’inverno che avviene il 21 dicembre, cominciavano ad allungarsi. Quando i cristiani iniziarono a celebrare il Santo Natale il 25 dicembre, nacque anche l’usanza di preparare dei pani ricchi, cioè dei grandi pani di forma in genere rotonda, realizzati con le farine di più cereali e arricchiti con acini d’uva passa, pezzi di frutta secca (fichi, mele) e semi aromatici (es. finocchio), con una croce incisa sulla parte superiore. Questi pani venivano portati in chiesa alla Messa di mezzanotte, benedetti dai sacerdoti e poi dati in dono ai sacerdoti stessi, alle autorità civili, a parenti 16 noi e voi Nacque l’usanza di preparare dei pani ricchi. ed amici in segno di condivisione fraterna. Questa tradizione si andò irrobustendo nel corso del tempo e si diffuse in tutta Italia. Poi, pian piano, ogni località andò lentamente modificando e affinando il proprio pane natalizio e così si ebbero fin dal Medioevo diverse versioni di questo pane che era, come ben si può capire, più che un pane un dolce vero e proprio che concludeva il pranzo di Natale. Fra i pani natalizi più interessanti, ancor oggi esistenti anche se divenuti dolci tradizionali presenti a volte tutto l’anno, ci sono il Pangiallo, il Panpepato, il Pan speziale, il Panforte, il Pandolce genovese, il Pandoro, e ancora la Spongata di Brescello, la Rocciata d’Assisi, il Nadain veronese e altri, fra cui la Pinza veneto-friulana. E c’erano altri dolci, ma, nel corso del tempo, a causa di varie contaminazioni, qualche dolce è caduto nel dimenticatoio poiché nel luogo ne è stato adottato un altro, venuto da fuori zona, che ha saputo imporsi magari perché migliore o più facile da preparare. Ciò è avvenuto soprattutto nel secolo scorso, basti ricordare le conquiste fatte dal Panettone milanese che da Milano ha conquistato tanta parte d’Italia. Il fatto è che, per una qualche atrofizzazione della memoria, non ci si è più ricordati che certi dolci erano strettamente legati a una determinata festa religiosa e, piacendo ed essendo richiesti da molti, panettieri e pasticcieri si sono messi a produrli e a offrirli tutto l’anno. Già sul finire dell’800 e poi nel corso del ’900 sono sorte numerose industrie dolciarie, alle quali più che la tradizione religiosa interessava il business. L’inculturazione sempre più diffusa, acuita dagli ultimi programmi scolastici che relegano la storia a tempi residuali, stanno purtroppo impedendo soprattutto alle giovani generazioni di conoscere i contenuti, i significati e i valori delle tradizioni, che non sono un optional ma espressione di cultura e di civiltà. Anche nell’area veneto-friulana s’è imposto il dolce natalizio dei milanesi, per merito soprattutto di due grandi industrie dolciarie, nel frattempo defunte, Motta e Alemagna; ma i veneti e i friulani non hanno perso del tutto la tradizione del loro pane natalizio, la Pinza, e l’hanno trasferita all’Epifania, per concludere gioiosamente, attorno ai falò che illuminano la campagna, dal Trevigiano all’intero Friuli, la sera della vigilia dell’Epifania, il 5 gennaio il ciclo natalizio, uno dei più belli e attesi di tutto l’anno. U PROGETTI & PERSONE di Marilisa Canal Vivere bio UNA CORRENTE VERDE ATTRAVERSA L’ITALIA Il Mercato del biologico è in continua crescita, così lo fotografa l’ultima edizione del SANA, la fiera specializzata che si svolge a Bologna da 23 anni. Acquistare prodotti biologici, alimentari ma anche tessili, cosmetici, per l’edilizia e l’arredamento, è una scelta consapevole che coinvolge un numero sempre maggiore di famiglie, e che evidenzia un nuovo stile di vita e nuove sensibilità sociali e ambientali. Il 2009 ha registrato in Italia un aumento del 6,9% (dati ISMEA) degli acquisti domestici di prodotti biologici confezionati (ortofrutta, uova, bevande e pane). Ma sono i numeri mondiali a essere davvero impressionanti: oltre 35 milioni di ettari di 150 Paesi coltivati senza sostanze chimiche di sintesi, che muovono un mercato di oltre 40 miliardi di euro, con un tasso di crescita medio annuo dal 10 al 20%. L’Europa copre la maggior quota di mercato, guidata da Germania, U PROGETTI & PERSONE Gran Bretagna, Francia e, al quarto posto, Italia, che sale però al secondo posto se si considera l’estensione delle coltivazioni (circa 1 milione di ettari) e addirittura al primo per numero di aziende agricole bio, con un’altissima percentuale di donne imprenditrici e giovani. Ortaggi, cereali, agrumi, uva, olive, riso, confetture e marmellate biologici italiani sono delle vere eccellenze agroalimentari, sempre ai primi posti nei premi e ai concorsi internazionali. Una parte significativa della produzione è indirizzata all’estero (Europa, USA e Giappone), il resto viene venduta tramite negozi specializzati e supermercati, direttamente dai produttori, tramite consegne a domicilio o gruppi d’acquisto. Quest’ultima formula sta crescendo rapidamente, favorendo in particolare la produzione a km Zero, con benefici effetti sulla riduzione dell’inquinamento legato al trasporto e agli imballaggi. I punti vendita specializzati sono oltre un migliaio, si concentrano nelle Regioni del Nord e Centro Italia e crescono ogni anno dal 10 al 15%. NON SOLO ALIMENTARE Parlando di biologico, il primo pensiero va al settore agroalimentare, ma sono in realtà numerose le altre produzioni in crescita vertiginosa, prima fra tutte la cosmesi, forte della tradizione dell’erboristeria e strettamente legata all’igiene (interessante notare che gli 18 noi e voi standard di eco compatibilità domandati al prodotto sono richiesti in questo caso anche agli imballaggi). Prepotente anche lo sviluppo del tessile biologico, adottato tanto dagli artigiani che dalle grandi firme del Made in Italy: cotone, la- na, seta ma anche canapa, la cui coltivazione è stata reintrodotta in Italia da circa un decennio ed è oggi contata fra le sue eccellenze. In edilizia il ricorso ai prodotti bio è ormai un fatto quotidiano, e la svolta verde è stata così importan- « te da recuperare materiali che si davano ormai per desueti, come la calce o il bergamotto (per pitture profumate oltre che colorate). In forte espansione è infine il turismo biologico, con la moltiplicazione di ristoranti, agriturismi, alber- In forte espansione il turismo biologico completamente dedicato alla natura. ghi, strutture termali, resort… completamente dedicati alla natura e a tutte le sue declinazioni. VENETO BIO Con i suoi 1600 operatori, il Veneto si colloca al secondo posto in Italia per numero di aziende bio e di gran lunga al primo per superficie coltivata. La legge regionale 24 del 1990 (Norme relative all’agricoltura biologica e all’incentivazione della lotta fitopatologia) fu tra le prime a livello nazionale a occuparsi di questi temi, e veneti furono pure numerosi pionieri del settore, tra cui diverse cooperative attive sin dalla prima metà degli anni 80. Non per niente il disciplinare «Cos’è biologico» fu approvato a Padova ancora prima che venisse emessa la normativa comunitaria del settore. Nel 2002, la Legge Regionale 6 ha promosso il ricorso ai prodotti biologici in tutte le mense scolastiche e ospedaliere, imponendo ai gestori di adottare dei criteri qualitativi che premiano la quantità di prodotti biologici presenti nei menù, per l’affidamento degli appalti. Questa legge è stata molto importante perché ha portato direttamente all’interno delle famiglie l’esperienza di nutrirsi in modo sano e naturale. noi e voi 19 U MONDO BENESSERE CURARE I PIEDI È IMPORTANTE Dispositivi meccanici e rimedi naturali per la prevenzione e la cura di Anna Drigo Una postura scorretta del piede può causare nel tempo seri problemi all’apparato osteoarticolare; l’ortesi plantare è il dispositivo ortopedico che ha il compito di rimediare a queste patologie, sostenendo, scaricando, immobilizzando o correggendo la postura e la posizione del piede. Negli ultimi anni la tecnologia ortopedica ha compiuto importanti passi avanti, mettendo a punto dei plantari multistrato che assicurano rigidità, morbidezza, elasticità ed efficacia correttiva, grazie all’utilizzo di diversi materiali sia naturali che artificiali, come il sughero, il cuoio, le resine composte termoformabili, le schiume poliolefiniche e i polimeri uretanici. Fra i nuovi materiali, particolarmente interessanti sono i cosiddetti shock absorber realizzati in silicone o lattice, che riducono l’intensità delle collisioni e delle sollecitazioni dinamiche a cui è sottoposto il piede, offrendo comfort a tutti i tipi di situazioni dolorose legate al diabete o ai reumatismi, e presentando contemporaneamente qualità anallergiche e antibatteriche. Ma anche la natura e la tradizione possono venire in soccorso ai nostri piedi: le radici dell’artiglio del diavolo (harpagophytum procumbes) sono ricche di principi attivi anti-infiammatori assai utili nei casi di infiammazioni acute, problemi articolari cronici come artriti e artrosi e possono essere assunte senza controindicazioni per periodi molto lunghi. Sempre in erboristeria possiamo trovare la gelatina granulare, un ricavato dei tessuti connettivi e del collagene depurato, che costituisce un vero e proprio alimento da assumere tutti i giorni in cicli di 2-4 mesi, in grado di rinforzare le articolazioni, con effetti benefici sull’elasticità del movimento e la riduzione del dolore articolare. Infine, prodotti come la Glucosamina, la Coindritina, degli amino-polisaccaridi, e la cartilagine di squalo risultano molto utili per bloccare la degenerazione della cartilagine. Sanitarie ed Erboristerie convenzionate con «San Biagio per noi» SANITARIA VITALITÀ E BENESSERE Portogruaro viale trieste, 144 · tel. 0421 394379 SANI.MED di Zottino Giuseppe San Donà di Piave via Carozzani, 58 · tel. 0421 322755 ORTOPEDIA PORZIO srl Latisana via Sottopovolo, 59 · tel. 0431 50362 SANITARIA SAN BIAGIO Fossalta di Portogruaro via del commercio, 73 · tel. 0421 244279 noi e voi 21 U C U LT U R A AT T U A L I T À Cantina Santa Margherita AI VERTICI MONDIALI PER PRODUZIONE E QUALITÀ di Luciano Sandron Scarpe bone, bel vestito – vito sano – vin sincero – bele case – svaghi onesti, la fameia, i tosi, i veci – fede in Dio – mutuo rispeto – pace e bona volontà. Lavorar con atension, con impegno, in dignità. Buon guadagno e cuor contento – vita agiata, ma el risparmio che xe sempre necessario per formar la proprietà. Sempre usar moderasion, tolleranti con la zente, boni amissi solidali ne la gioia e nel dolor. Andar drio par la so strada no far ciacole per niente, no badarghe ai fanfaroni, ai busiari, ai mestatori. Sempre pronti ai so doveri, far valer i so diriti, e difender tuti uniti, Patria, Vita e Libertà. Questi i sentimenti espressi dal patriarca Conte Gaetano Marzotto il 28 agosto del 1954, in occasione di una festa con le maestranze a Villanova. Da ció è ripartito lo scorso 10 settembre Gaetano Marzotto Junior, l’attuale Presidente della Cantina Santa Margherita in occasione dell’inaugurazione della ristrutturazione della Cantina. Ottanta anni di storia per affermare anche a livello internazionale il suo vino di qualità, grazie alla capacità di rinnovarsi nel rispetto della tradizione; nel solco tracciato dal fondatore Gaetano Marzotto, un autentico pioniere che seppe coniugare l’essenza della componente agricola, l’attenzione per il territorio, la cura delle coltivazioni, la scelta dei vitigni con le capacità industriali, una struttura manageriale e una grande competenza tecnica. Vigna e vino, fulcro di un universo imprenditoriale dinamico e illuminato. È questo il contesto in cui si inserisce la nuova Cantina di Villanova di Fossalta, che oggi si presenta al mondo del vino come una delle realtà vitivinicole private fra le più importanti d’Italia (Tenute 22 noi e voi Santa Margherita srl, cantine Torresella srl, S.M. Tenimenti Pile e Lamole e Vistarenni e S. Disdagio srl, Kettmeir spa, Ca’ del Bosco srl). Santa Margherita è un affermato leader non solo nel mercato nazionale: con un export del 65%, propone oltre i confini vini innovativi per stile e qualità, tracciando una nuova rotta che guida l’intero comparto del vino italiano, come il Pinot Grigio che ha festeggiato quest’anno il 50° anniversario, quale affermato testimonial del made in Italy in 85 paesi nel Mondo. Una crescita, sostenuta da una politica mirata, che ha visto dal 2005 a oggi notevoli investimenti per miglioramenti tecnici e strutturali, e nuove acquisizioni di terreni fortemente vocati. Una scelta che ha avuto evidenti ripercussioni positive su tutto il territorio, sostenuta dalla forte volontà della famiglia Marzotto di mantenere radicate e di sviluppare le proprie attività. LA FENICE Bocce d’oro al campionato italiano La società bocciofila «La Fenice» di Fossalta di Portogruaro, presieduta da Rosanna Piccolo, si è aggiudicata il Titolo Italiano a Squadre, superando nel finale le rappresentanti di Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, dopo aver primeggiato nelle varie finali regionali. Un palmares di prim’ordine per le atlete fossaltesi, nei 17 anni di attività, ci limitiamo a ricordare il secondo posto a Lubiana nel 2008 ai campionati europei, la medaglia d’oro nel 2009 ai XVI Giochi del Mediterraneo, ed ovviamente, il campionato italiano del 2011. Martina Bornacin, Chiara Botteon, Lidia Marchiori e Stellina Poianella convocate in nazionale, fanno da traino ad un organico di una quindicina di atlete tutte al di sotto dei 35 anni che fan no del Team di Rosanna Piccolo, uno dei più temuti in Patria ed anche all’Estero. CICLISMO AMATORIALE Il gruppo De Luca di Fossalta Il 2011 ha sancito un altro anno di successi per il Gruppo Ciclistico Amatoriale guidato dai fratelli Lorenzo e Angelo De Luca. Fondato a Fossalta di Portogruaro 36 anni fa, il Gruppo si è sempre distinto sia a livello nazionale che internazionale, ponendosi di diritto tra i più blasonati del ciclismo amatoriale del Nord Est. Una serie ininterrotta di successi coronata quest’anno dalla conquista del «tetto del mondo», a St. Johann in Austria, da parte del portacolori della Società, Riccardo Tarlao. Il team di Fossalta può contare su altri numerosi giovani che si stanno mettendo in evidenza ed assicurano un futuro roseo sia nelle corse su strada che in quelle su pista. Riccardo Tarlao oltre al campionato del mondo altri venti successi per lui in questa stagione. noi e voi 23 ai S A oci, uguri clien amo un s ti e lo ro fa eren ed u mig oN n fel lie a ice A tale nno Nuo vo