yamaha - Olieds

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yamaha - Olieds
www.enduristamagazine.com
40
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Sette s.r.l. editori
Rivista bimestrale
interamente dedicata
al mondo dell’enduro
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KTM - Team Pakelo
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Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n° 46) Art. 1, Comma 1, DCB-Perugia
endurista :: numero 40 :: Maggio / Giugno 2016 ::
RIVISTA BIMESTRALE INTERAMENTE DEDICATA AL MONDO DELL’ENDURO
d
ENDURO
GIÒ SALA INTERVIEW
1° TRofEo HuSqvaRna
RALLY
LA VIA NEL DESERTO
CaSCIa, 1 A MOTORALLY
COMPARATIVA
KTM 450 RALLY REPLICA e
YAMAHA 450 RALLY BOTTURI
DUAL
BALKAN TROPHY
ENDUSTRADA IN SARDEGNA
MOTOCAVALCATE
3 A SERPEDDì • 28 A ENDURO MANNARO
• 1 A VOLTERRA FOLLONICA
E-MTB
L’ANELLO
MANCANTE
Si chiama Marco Manuzzi, ha un passato nel
motocross e da 9 anni progetta e costruisce
le più performanti e-bike del mondo.
:: Personalmente contemplo e accetto
ogni tipo di "enduro", che sia a piedi,
a cavallo della mia moto o, perché no, a
bordo di una moderna MTB. Qui vi proponiamo un nuovo tipo di evasione con la
più evoluta delle e-bike.
Già in passato abbiamo preso in esame
le novità sulle ultime motociclette a propulsione elettrica. Oggi vi illustriamo
quello che secondo noi è l'anello mancante tra la motocicletta e la MTB. Le
nuove e-bike attualmente in commercio
sembrano essere l’anello di congiunzione
tra queste specialità (la moto e la MTB), e il
loro futuro sarà quello di raccogliere sempre un maggior numero di appassionati.
Abbiamo intervistato per Voi Marco Manuzzi, un guru nel mondo delle MTB motorizzate, per scoprire e conoscere meglio
questo nuovo concetto di libertà.
>> Ciao Marco, è un piacere poter
scambiare due parole con te. Innanzi
tutto vorremo chiederti chi è Marco
Manuzzi?
Marco è un sognatore di 46 anni che, nonostante gli impegni di lavoro, non rinuncia a trascorrere una bella giornata con
la famiglia o con agli amici in mezzo alla
natura.
Se possibile poi a bordo di due ruote motorizzate e “silenziose” ancora meglio, basta che si possa impennare.
>> Sei uno dei precursori in Italia nel
mondo delle e-bike. Come hai iniziato
e come sei approdato al mondo delle
MTB elettriche?
Le prime MTB che ho reso elettriche le ho
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realizzate nel 2007. A quei tempi ancora
non esistevano né e-MTB elettriche (oggi
ce ne sono più di 100 modelli diversi presenti sul mercato) né kit dedicati per la
trasformazione di MTB tradizionali in MTB
motorizzate.
In quei primi anni di sperimentazione acquistavo ricambi per biciclette elettriche
“quelle classiche della signora Maria per
intenderci” e li montavo sulle MTB.
Avendo un passato da agonista nel mondo del motocross, quando mi dedicai alla
MTB mi sentii inizialmente frustrato. Affrontare le salite a basse velocità, circa 6-7
km/h mi lasciava l’amaro in bocca. Con
l'avvento della trazione elettrica invece ho
aumentato, e molto, questo dato senza la
necessità di essere particolarmente allenato.
>> Come hai avuto l'intuizione di lavorare nel mondo delle e-bike?
Ho acquistato la prima e-bike per mia
moglie, ovvio che appena l’ho portata a
casa ci ho fatto un giro. All’istante mi si
è aperto un mondo. Mi sono bastati soli
200 metri per capire che potevo realizzare
un sogno, usare le MTB anche se a digiuno di allenamento.
In quel periodo avevo voglia di uscire in
bici ma il tempo per allenarmi era davvero
esiguo, un lavoro in proprio, un figlio piccolo e un altro in arrivo.
Appena ho utilizzato la e-bike di mia moglie mi si è accesa una lampadina. Mi sono
chiesto: “e se provassi a montare un sistema elettrico su una MTB?".
Dopo poco più di due mesi avevo già
realizzato cinque prototipi.
Cos'è l'enduro oggi?
Per noi motociclisti appassionati cos’è in realtà il
fuoristrada?
Per quanto mi riguarda,
concepisco l'enduro come
libertà, una fuga dalla realtà quotidiana, un momento di svago dalla frenesia
della città. È un momento
speciale tutto mio, a cui
non potrei mai rinunciare.
L'enduro è una parentesi a
stretto contatto con la natura, un'evasione fisica ma
anche mentale dalle rigidità che la società ci pone.
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TEST DA
ENDURISTA
Testo e foto: Rodolfo Maraldi
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E-MTB, l'anello mancante
Sotto: Marco durante il test del nuovo propulsore denominato M01
>> Avendo un passato da motociclista, ci piacerebbe conoscere quali
sono secondo te le sostanziali differenti tra l’enduro vissuto a cavallo di
una moto e quello con una e-MTB.
L’enduro con la moto è adrenalina pura,
ci sono tanti cavalli a disposizione senza limiti di autonomia, (a patto di organizzare
l’uscita tenendo in considerazione i punti
per il rifornimento del carburante).
Direi quindi che l’autonomia è praticamente illimitata. Mi fermo qui, infatti, oltre alla
potenza pura e all’autonomia, non mi
vengono in mente altri pro a favore delle moto. Con le e-MTB si ha sicuramente
meno potenza, ma il motore silenzioso e
la leggerezza del mezzo, sono davvero un
plus a cui non potrei più rinunciare.
I sentieri che percorrevo anni fa con la
moto ora li rivivo a bordo della mia e-bike.
Ho meno potenza a disposizione e una
autonomia più limitata ma in compenso
sono più a contatto con la natura.
Grazie al silenzioso motore elettrico riesco
ad avvicinarmi agli animali selvatici senza
che questi se ne accorgano e quando sono
in compagnia di amici possiamo dialogare
tranquillamente senza urlare.
>> Noi motociclisti spesso concepiamo
l’uso delle MTB solo come una valida
preparazione atletica votata alla conduzione di una moto da enduro o da
cross. Una e-MTB avendo una pedalata assistita perde questa efficacia?
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Assolutamente no!
L’impegno fisico nell'utilizzo di una eMTB è identico a quello impiegato su di
una MTB muscolare. Quello che cambia
è la velocità di percorrenza che aumenta
notevolmente e, di conseguenza, anche la
distanza percorsa, mentre, ripeto, l’impegno fisico è identico. Negli ultimi anni ho
fatto bellissimi giri di oltre 100 chilometri
con 3500 metri di dislivello positivo.
Un vero spasso.
>> Quali sono oggi i pregi e i limiti di
queste biciclette elettriche in termini
di autonomia, accessibilità ad aree
protette come parchi naturali ecc… ?
Attualmente il vero limite è l’autonomia
della batteria. Negli ultimi anni però abbiamo fatto passi da gigante.
Dagli iniziali 30/35 chilometri che facevo
con le prime e-MTB, sono passato a oltre
100 chilometri. Tutto dipende dal tipo di
batterie utilizzate.
Ad oggi le biciclette a pedalata assistita
sono equiparate dal codice della strada
a quelle tradizionali, per cui dove si può
andare con quest’ultime, si può circolare anche con le e-MTB. I limiti imposti
sono quelli di rispettare le norme del CDS
(Codice Della Strada), ovvero i 250 Watt
di potenza nominale. Solitamente di picco quasi tutte le e-bike elettriche oggi in
commercio arrivano a più di 700 W mentre le nostre racing arrivano a… “Ride” ;-).
Altra regola del CDS è che le e-bike non
devono superare i 25 km/h.
Superata questa soglia, il motore “dovrebbe” disinserire l’assistenza, un po' come
funziona per i “fermi” degli scooter per
intenderci (a buon intenditore poche parole… ;-).
>> Ritieni che questa tecnologia sia
il futuro del fuoristrada in Italia e nel
mondo, o pensi che le e-MTB e l'enduro siano semplicemente due discipline
differenti che continueranno a correre su binari paralleli?
Sono convinto che le due discipline rimarranno su binari paralleli perché c’è troppa
differenza nell'erogazione della potenza
(ci tengo a precisare che meno potenza
non significa per forza meno divertimento). Con la e-MTB si affrontano le salite a
velocità molto più modeste rispetto alle
moto, ma non dimentichiamo che dopo
ogni salita c'è sempre una discesa dove
l'agilità e la leggerezza di una e-MTB di
questo tipo può inebriarci di adrenalina
pura e dare del filo da torcere anche alla
più performante moto da enduro.
A questo proposito, vi inviterei a visionare su Youtube il video di qualche anno fa
della famosa sfida tra il campione di enduro David Knight e il campione di DH
Gee Atherton; (https://youtu.be/KqBy1R7IMGE).
Sinceramente con tutti i divieti e i problemi che stanno nascendo oggi per la circolazione dei motocicli in fuoristrada, per gli
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enduristamagazine.com 089
E-MTB, l'anello mancante
Sotto: Hélder Rodrigues
enduristi in moto purtroppo sarà sempre
più dura.
>> Chi è OLIeds e quali sono i suoi obbiettivi?
OLIeds è una divisione di OLI S.p.A.,
un'importante ditta con sede a Modena.
Grazie alla passione e alla fiducia riposta
dal suo AD Giorgio Gavioli in questo
progetto, Oli ha deciso di intraprendere un’avventura davvero appassionante,
quella di realizzare il primo sistema completo (Electric Drive Systems), progettato
da un brillante team di tecnici italiani.
Il nostro obbiettivo è di offrire una valida
alternativa ai sistemi completi oggi presenti in commercio.
Il sistema OLIeds è votato al “racing” con
meno limitazioni rispetto a quelle dei concorrenti.
>> Rispetto ai brands presenti oggi
sul mercato nella produzione, ricerca
e sviluppo dei motori elettrici e relative batterie - come Yamaha, Bosch e
KTM - siete delle “pulci”. Come pensate di poter competere con aziende
di questo calibro?
Semplicemente offrendo un prodotto dello stesso livello qualitativo ma con particolarità molto più interessanti.
Per esempio, diamo l’opportunità agli
utenti di intervenire facilmente nella sostituzione della centralina, delle batterie
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e dei motori, con componenti più performanti (solo per l'utilizzo in aree private).
Con i sistemi dei marchi che hai precedentemente citato questo non è possibile,
sono sistemi blindati e si possono usare
solo ed esclusivamente le loro batterie,
senza poter modificare nulla!
Se mi permettete un paragone con il mondo degli smartphone, i grossi gruppi che
avete citato sono tutti come il sistema
operativo IOS, ovvero piuttosto “chiuso”.
Noi della OLIeds sviluppiamo un sistema
“open source”, tipo Android, più aperto e
con possibilità di interventi radicali.
>> Veniamo alla vera domanda.
Perché un utente dovrebbe scegliere
una e-bike per muoversi o fare sport
e perché dovrebbe scegliere proprio
una e-MTB OLIeds?
La risposta è molto semplice, o si è dei veri
sportivi, e si ha una buona dose di tempo
libero, oppure la nostra bici rimane ferma
nel garage ricoperta di polvere.
Con la e-bike, invece, ogni occasione è
buona per “prenderla su”... facendo allenamento e mantenendosi in forma.
OLIeds è un’azienda appena nata ma ha
alle spalle un team affiatato di tecnici di
grande esperienza, maturata in tanti anni
di attività. Oltre ad essere stato uno dei
primi utilizzatori, sono stato anche uno dei
primi a creare un business; la mia prima attività rivolta al mondo delle e-bike, infatti,
nacque il 12 febbraio del 2008.
>> Ora costruite kit performanti per
trasformare una MTB tradizionale in
una e-MTB ad alte prestazioni.
Qual è il vostro segreto? Un motore
più potente dei concorrenti o una batteria più efficace?
Sicuramente entrambe le cose.
Ovviamente il limite dei 250 W rimane,
ma tramite apposite applicazioni si può
intervenire sulle centraline modificandone
il carattere. Come suggerisci, la batteria fa
la parte del leone in questo sistema.
Una e-bike può avere la centralina e il
motore più performanti del mondo ma se
non ha una buona batteria il risultato sarà
pressoché deludente.
Le batterie più prestazionali, tipo quelle
che utilizziamo per le nostre e-MTB da
gara, vengono assemblate una ad una dai
nostri tecnici all'interno del nostro laboratorio. Fortunatamente vantiamo una grande esperienza anche in questo settore.
>> Il vostro Team Corse OLIeds si è già
messo in mostra nelle prime competizioni. Mi stai dicendo che c’è un campionato dedicato alle MTB elettriche?
Sì certo, nel 2015 finalmente qualcosa si
è mosso.
Sono state fatte diverse gare tra cui anche una sorta di campionato del mondo
che si chiama EWC (E-bike World Cham-
End ||
A destra:
sostanziali cambiamenti nelle geometrie
che rendono la moto molto più stabile sul
veloce.
pionship), dove ho ottenuto un ottimo
secondo posto. Al momento, sono vicecampione del mondo in carica per le eMTB.
Quest’anno inoltre il Campionato Italiano
Superenduro ha ufficialmente introdotto
la categoria e-bike.
La prima gara è già stata disputata lo scorso marzo e grazie al nostro atleta, Giorgio
Righi (che si è gentilmente reso disponibile alla guida della e-MTB per questo
servizio,) la vittoria della prima tappa ce la
siamo aggiudicata noi dell’e-bike Racing
Team OLIeds.
>> Parlami del futuro e di cosa avete
in cantiere?
Per il 2017 sarà pronto per la commercializzazione il nostro sistema completo, (si
chiamerà M01), di cui abbiamo già testato
i primi prototipi. Ora stiamo già lavorando
alla versione M02 dedicata al mondo racing. Siamo convinti che queste tipologie
di gare (quelle con e-MTB) saranno davvero il futuro. Sempre più appassionati si
avvicineranno a questa disciplina, perché
sarà davvero l’anello di congiunzione tra
le moto e le bici. Nicolas Vouilloz, il francese sette volte campione del mondo di
downhill, ha già annunciato che parteciperà a tutto il campionato francese in eMTB, una disciplina che incarna le sue due
più grandi passioni, le bici e le moto!
Grazie Marco e buona fortuna per il vostro
progetto, sicuramente un modo nuovo e
a impatto zero per l’ambiente per vivere i
nostri amati boschi a stretto contatto con
la natura e, perché no, un’alternativa alle
MTB muscolari per un buon allenamento.
Per maggiori info visitate il website:
www.olieds.com
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