Sintesi non tecnica RU 2014
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Sintesi non tecnica RU 2014
Comune di Bagno a Ripoli (FI) REGOLAMENTO URBANISTICO Valutazione Ambientale Strategica (VAS) RAPPORTO AMBIENTALE SINTESI NON TECNICA Febbraio 2014 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale SOMMARIO 1. INQUADRAMENTO DEL RAPPORTO ........................................................................................3 1.1. 1.2. 1.3. 1.4. 2. RIFERIMENTI NORMATIVI E METODOLOGIA ADOTTATA ...........................................3 VALUTAZIONE DEI CONTRIBUTI PERVENUTI NELLA FASE PRELIMINARE DI VAS4 OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ E DI PROTEZIONE AMBIENTALE ................................5 PRESENZA DI AREE DI PARTICOLARE RILEVANZA AMBIENTALE.............................6 IL REGOLAMENTO URBANISTICO ...........................................................................................7 2.1. DISPOSIZIONI GENERALI (artt. 1-14) ....................................................................................7 2.2. TUTELA DELL’INTEGRITÀ FISICA DEL TERRITORIO (artt. 15-21) .................................8 2.3. TUTELA DEI CARATTERI QUALITATIVI DEL TERRITORIO (artt. 22-36) .......................8 2.4. DISCIPLINA DELLE TRASFORMAZIONI E DELLE FUNZIONI DEL TERRITORIO (artt. 37-73) 8 2.4.1. PARTE QUARTA, TITOLO PRIMO – DISCIPLINA DELLE TRASFORMAZIONI .......................................................... 9 2.4.2. PARTE QUARTA, TITOLO SECONDO – DISCIPLINA DELLE FUNZIONI ............................................................... 12 2.5. INFRASTRUTTURE DI COLLEGAMENTO (artt. 74-78) ..................................................... 13 2.6. TABELLE SINOTTICHE DELLE PREVISIONI DEL RU ..................................................... 13 3. CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE: STATO ATTUALE E STATO PREVISIONALE 15 3.1. PREMESSA............................................................................................................................... 15 3.2. SUOLO E SOTTOSUOLO ....................................................................................................... 16 3.2.1. Stato attuale .............................................................................................................................................. 16 3.2.1. Stato previsionale ..................................................................................................................................... 17 3.3. ARIA ......................................................................................................................................... 18 3.4. ACQUE SUPERFICIALI E DI FALDA ................................................................................... 20 3.4.1. Stato attuale .............................................................................................................................................. 20 3.4.2. Stato previsionale ..................................................................................................................................... 21 3.5. BIODIVERSITÀ ....................................................................................................................... 23 3.5.1. Stato attuale .............................................................................................................................................. 23 3.5.2. Stato previsionale ..................................................................................................................................... 26 3.6. SALUTE PUBBLICA ............................................................................................................... 29 3.6.1. Stato attuale .............................................................................................................................................. 29 3.6.2. Stato previsionale ..................................................................................................................................... 29 3.7. PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE ................................................... 30 3.7.1. Stato attuale .............................................................................................................................................. 30 3.7.1. Stato previsionale ..................................................................................................................................... 30 3.8. RIFIUTI ..................................................................................................................................... 33 3.8.1. Stato attuale .............................................................................................................................................. 33 3.8.2. Stato previsionale ..................................................................................................................................... 33 3.9. ENERGIA ..................................................................................................................................35 3.9.1. Stato attuale .............................................................................................................................................. 35 3.9.2. Stato previsionale ..................................................................................................................................... 36 3.10. Riepilogo degli effetti ambientali attesi ..................................................................................... 37 4. MITIGAZIONI ................................................................................................................................ 38 ELENCO DEGLI ESPERTI.................................................................................................................... 39 2 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale 1. INQUADRAMENTO DEL RAPPORTO 1.1. RIFERIMENTI NORMATIVI E METODOLOGIA ADOTTATA Il presente Rapporto Ambientale è riferito al Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli (nel seguito abbreviato con “RU”), coerentemente con quanto richiesto dalla Legge Regionale Toscana “Norme per il governo del territorio” e dalla Legge regionale “Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”. Sono state inoltre prese a riferimento le Linee guida per la valutazione ambientale strategica (VAS), Fondi strutturali 2000-2006, elaborate dalla Direzione generale VIA1. Coerentemente con quanto richiesto dalla normativa di riferimento, nel Rapporto sono stati individuati, descritti e valutati i possibili effetti che le previsioni contenute nel RU potrebbero avere sull’ambiente; questi elementi diventano essenziali, nel processo di valutazione ambientale, per definire la coerenza tra le azioni previste dal RU e gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Il presente Rapporto inoltre individua, descrive e valuta le ragionevoli alternative, alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale di riferimento, tenendo conto di quanto emerso dalla fase di consultazione con i soggetti competenti, di cui dà atto, evidenziando come sono stati presi in considerazione i contributi pervenuti. Indica infine le misure previste per impedire, ridurre e compensare gli eventuali impatti negativi sull’ambiente, gli indicatori ambientali di riferimento e le modalità per il monitoraggio. 1 Documento predisposto dalla Direzione Generale Via - Servizio per la valutazione di impatto ambientale, l’informazione ai cittadini e della relazione sullo stato dell’ambiente del Ministero dell’Ambiente, dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e dall’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente con la collaborazione delle Regioni, con il supporto di: Commissione tecnico scientifico, Osservatorio nazionale sui rifiuti, Segreteria tecnica conservazione natura, segreteria tecnica difesa del suolo, gruppo tecnico acque del Ministero dell’Ambiente. 3 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale Il procedimento seguito per l’elaborazione del Rapporto ambientale può essere riassunto nelle seguenti fasi: Fasi del procedimento 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Descrizione Analisi degli obiettivi, delle previsioni e delle norme contenute nel Analisi del RU RU. Analisi dei pareri acquisiti Analisi dei contributi pervenuti dai soggetti competenti in materia dai soggetti competenti in ambientale consultati nella fase preliminare di VAS, evidenziando le materia ambientale indicazioni per il presente Rapporto. Inserimento dei contenuti della relazione di accompagnamento del RU in merito alla verifica della coerenza, sia rispetto al Piano Valutazione della coerenza Strutturale che agli altri strumenti di pianificazione territoriale e di governo del territorio che interessano l’ambito comunale. Definizione dello stato attuale dell’ambiente mediante sopralluoghi Analisi delle componenti in campo e la raccolta di dati e di informazioni bibliografiche ambientali disponibili, su scala sia comunale che di singole previsioni. Individuazione degli obiettivi Individuazione degli obiettivi generali e specifici di sostenibilità di sostenibilità e di ambientale, sulla base di quelli contenuti nella normativa protezione ambientale comunitaria, nazionale e regionale. Individuazione, descrizione e valutazione dei possibili effetti significativi delle azioni previste dal RU sull’ambiente, ed in particolare sul suolo, sulla qualità dell’aria e sul clima, sulle acque Valutazione ambientale superficiali e di falda, sulla biodiversità, sulla popolazione e sulla salute pubblica, sul paesaggio e sul patrimonio storico-culturale, sui rifiuti, sull’energia, anche in base all’interrelazione tra i suddetti fattori. Individuazione di ragionevoli alternative e di opportune soluzioni Individuazione delle finalizzate all’eliminazione o alla riduzione degli elementi di criticità alternative e delle misure di ambientale emersi; tali soluzioni possono consistere nella modifica mitigazione delle iniziali previsioni di Variante o delle modalità di attuazione. Individuazione dell’insieme di indicatori ambientali da utilizzare per il controllo degli effetti ambientali connessi l’attuazione delle azioni Individuazione del sistema di previste dal RU, al fine di individuare tempestivamente eventuali monitoraggio effetti negativi imprevisti e essere quindi in grado di adottare opportune misure correttive. 1.2. VALUTAZIONE DEI CONTRIBUTI PERVENUTI NELLA FASE PRELIMINARE DI VAS Nella redazione del presente Rapporto Ambientale - così come richiesto dall’art.24, comma d.bis della L.R.Toscana 10/2010 - sono stati presi in considerazione i contributi pervenuti dai diversi soggetti competenti in materia ambientale, consultati nella fase preliminare di VAS in merito al documento preliminare del RU: sono giunti contributi da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Soprintendenza per i beni architettonici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Firenze e Prato, della Regione Toscana – Settore strumenti della programmazione negoziata e della valutazione regionale, dell’ASL Firenze – Dipartimento della prevenzione, dell’Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT) – Dipartimento di Firenze. 4 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale 1.3. OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ E DI PROTEZIONE AMBIENTALE Gli obiettivi di sostenibilità e di protezione ambientale utilizzati per la valutazione delle previsioni contenute nel RU sono stati individuati a partire da quelli contenuti nella normativa comunitaria, nazionale e regionale. Componente Obiettivi di sostenibilità e protezione ambientale Prevenzione del rischio idrogeologico Evitare ulteriori danni derivanti da fenomeni di dissesto idrogeologico Riduzione del consumo di suolo SUOLO E SOTTOSUOLO Riduzione dell’impermeabilizzazione del suolo Riduzione della dinamica delle aree artificiali Contenimento delle emissioni dirette e indirette e miglioramento/mantenimento della qualità dell'aria Riduzione della % di popolazione esposta a livelli di inquinamento atmosferico superiori ai valori limite ARIA Riduzione della % di popolazione esposta elettromagnetico e da radiazioni ionizzanti a inquinamento acustico, Riduzione delle emissioni di gas serra (climalteranti) Tutela della qualità delle acque superficiali e della qualità delle acque sotterranee Tutela della qualità delle acque acque sotterranee ACQUE SUPERFICIALI E Riduzione del livello dei prelievi delle acque per i diversi usi antropici DI FALDA Riduzione del livello di pressione delle sostanza inquinanti di origine antropica sulla risorsa idrica Favorire il riutilizzo delle acque reflue e il conseguente risparmio di nuova risorsa BIODIVERSITÀ SALUTE PAESAGGIO PATRIMONIO CULTURALE RIFIUTI ENERGIA Conservazione della biodiversità Coerenza ed attuazione della rete ecologica provinciale Promozione della salute E Conservazione e miglioramento della qualità paesistica. STORICO- Valutazione delle variazioni in termini di complessità tipologica del paesaggio Valutazione della diversità colturale e mantenimento delle forme tradizionali Riduzione della produzione di rifiuti, sia complessiva che pro-capite Migliorare il sistema della raccolta differenziata e diminuire la percentuale conferita a discarica Riduzione dei consumi energetici complessivi e pro capite e miglioramento dell’efficienza energetica negli usi Aumento della quota di utilizzo di energie rinnovabili Come meglio evidenziato nel seguito, gli effetti sulla salute sono riconducibili, direttamente o indirettamente, agli effetti ambientali sulle diverse componenti ambientali, seppur in maniera diversificata (la qualità della componente “ARIA”, ad esempio, assume una particolare rilevanza nel contesto in esame); per tale motivo, gli obiettivi di protezione ambientale e di sostenibilità rivolti a salvaguardarla sono parimenti strettamente correlati a quelli previsti e atti a garantire in buono stato delle diverse componenti ambientali. Vale la pena ricordare, a tal proposito, la 5 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale definizione di “Salute” data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”. 1.4. PRESENZA DI AREE DI PARTICOLARE RILEVANZA AMBIENTALE Nel territorio comunale di Bagno a Ripoli non sono presenti Siti della Rete Natura 2000 né Aree Protette. Il SIR più vicino è il SIC IT5140009 “Poggio Ripaghera - Santa Brigida”, che dista oltre 7 km a nord, sui rilievi in destra idrografica del fiume Arno. L’area protetta più vicina, posta come il SIR in destra idrografica dell’Arno, è l’ANPIL “Torrente Mensola”, distante oltre 1 km a nord-ovest. Il PTCP di Firenze, all’interno del Repertorio dei biotopi, dei geotopi e delle grotte del Quadro Conoscitivo, individua: il geotopo “1.1 Valle di linea di faglia (faccette triangolari tipiche)”, che comprende tutto il versante in sinistra idrografica dell'Arno tra Le Sieci e Rosano, dove sono visibili faccette triangolari, di faglia, ai piedi del versante; il biotopo 1.2 Poggio di Firenze, per la presenza di nuclei di genestrone, Ulex europaeus. I nuclei di Ulex europaeus, con più ampia perimetrazione, sono compresi anche fra i biotopi comunali nella Tavola del RU relativa alle risorse naturali e storico-culturali. Tra tali biotopi è incluso anche il boschetto in loc. Cerreto, a sud dell’abitato di Balatro. Il Rapporto Ambientale dà inoltre conto delle porzioni di maggior valore ecologico risultanti dalle Tavole Valore naturalistico ed Ecosistemi e Emergenze naturalistiche del Quadro Conoscitivo del PS (valore naturalistico alto oppure presenza di emergenze vegetazionali o di aree di interesse floristico o faunistico). 6 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale 2. IL REGOLAMENTO URBANISTICO La Legge Regionale Toscana n.1/05 definisce il RU come uno degli atti di governo del territorio che deve contenere, in conformità al Piano Strutturale (di seguito PS), le previsioni attuative da realizzarsi nel quinquennio di validità del RU e deve essere composto essenzialmente di due parti: a) la Disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti; b) la Disciplina delle trasformazione degli assetti insediativi, infrastrutturali ed essenziali del territorio. In conformità con il dettato normativo e con il documento programmatico, il RU è strutturato in cinque parti: 1. disposizioni generali; 2. tutela dell’integrità fisica del territorio; 3. tutela dei caratteri qualitativi del territorio; 4. disciplina delle trasformazioni e delle funzioni del territorio; 5. infrastrutture di collegamento. In conformità con il dettato normativo e con il documento programmatico, il RU persegue le seguenti finalità principali: a. prefigura i nuovi assetti territoriali in funzione della qualità della vita e del benessere socioeconomico della comunità locale; b. subordina le trasformazioni territoriali ai seguenti principi: tutela dell’integrità fisica del territorio; tutela dei caratteri qualitativi e identitari del territorio; sostegno alle attività produttive, con particolare riguardo per quelle agricole; contenimento del consumo di suolo; completamento e qualificazione, ecologica e funzionale, delle strutture urbane; c. persegue la qualità edilizia e urbanistica attraverso specifiche misure ambientali, morfologiche e funzionali; d. qualifica, potenzia e relaziona il sistema degli spazi pubblici urbani. 2.1. DISPOSIZIONI GENERALI (artt. 1-14) Questa prima parte indica le finalità, i contenuti, gli elaborati costitutivi e la validità del RU. Definisce inoltre le categorie di intervento edilizio-urbanistico, compreso lo studio analitico diagnostico del paesaggio, previsto per interventi di particolare delicatezza paesaggistica. Tra le modalità di attuazione degli interventi, definisce le attività di edilizia libera, quelle soggette a comunicazione di inizio lavori, gli interventi diretti soggetti a specifico titolo abilitativo e quelli convenzionati subordinati alla approvazione di un Piano attuativo o di un Programma aziendale. 7 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale Definisce inoltre i parametri edilizi, urbanistici e di qualificazione ambientale. Questi ultimi riguardano la permeabilità dei suoli (Indice di permeabilità), le dotazioni di verde (Densità arborea, Indice di riequilibrio ecologico) e le misure per il risparmio idrico, per l’efficienza energetica degli edifici e per l’uso di fonti energetiche rinnovabili. 2.2. TUTELA DELL’INTEGRITÀ FISICA DEL TERRITORIO (artt. 15-21) Questa parte disciplina la tutela dell’integrità fisica del territorio attraverso il recepimento delle disposizioni emanate dagli Enti istituzionalmente competenti e il loro coordinamento con le previsioni del Regolamento Urbanistico. Specifici articoli sono dedicati alla vulnerabilità degli acquiferi e alla risorsa idrica, alla permeabilità dei terreni, al rischio sismico e alla pericolosità sismica, al rischio di instabilità dei versanti e alla pericolosità geologica-geomorfologica, al rischio idraulico e alla pericolosità idraulica, aqlla pericolosità geologica e alla fattibilità. La fattibilità degli interventi edilizi, urbanistici e/o di trasformazione territoriale consentiti nelle singole zone territoriali omogenee, così come le condizioni per la loro realizzazione, dovrà essere preventivamente verificata alla luce di queste disposizioni. 2.3. TUTELA DEI CARATTERI QUALITATIVI DEL TERRITORIO (artt. 22-36) La terza parte del RU è suddivisa in tre distinti Titoli: risorse naturali e storico-culturali, aree a disciplina speciale e aree sottoposte a vincoli e limitazioni sovraordinate. PARTE TERZA, TITOLO PRIMO. Risorse naturali e storico-culturali. Definisce le seguenti risorse, compresa la loro tutela: il sistema morfologico, compresi i casi in cui è prescritto lo studio analitico diagnostico del paesaggio, il sistema idrografico ed idrogeologico, i boschi, i biotopi e i geotopi, gli edifici di particolare valore architettonico, paesaggistico e/o storico-culturale, la viabilità storica minore, le componenti minori dell’identità storico-culturale (cappelle, tabernacoli, croci votive, icone, cippi, fonti, alberature segnaletiche), il verde ornamentale di impianto storico. PARTE TERZA, TITOLO SECONDO. Aree a disciplina speciale. Comprendono le aree da bonificare (aree della ex discarica di rifiuti solidi urbani di Castelruggero), le aree sensibili di fondovalle, gli ambiti di reperimento delle Aree Naturali Protette di Interesse Locale (aree della dorsale orientale, aree rivierasche dell’Arno, aree della bassa e media collina, corridoio di Sorgane), le aree di protezione storico-ambientale e le aree fragili del territorio rurale. PARTE TERZA, TITOLO TERZO. Aree sottoposte a vincoli e limitazioni sovraordinate. L’articolo richiama gli obblighi di legge dovuti alla presenza di vincoli sovraordinati, con specifici riferimenti al vincolo paesistico, idrogeologico, cimiteriale, stradale, ferroviario, di rispetto degli impianti di depurazione, di pozzi, sorgenti. 2.4. DISCIPLINA DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIO (artt. 37-73) E DELLE FUNZIONI DEL La quarta parte del RU è suddivisa in due Titoli: disciplina delle trasformazioni edilizie, urbanistiche e territoriali e disciplina della distribuzione e della localizzazione delle funzioni. 8 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale La “Disciplina delle trasformazioni edilizie, urbanistiche e territoriali” definisce gli interventi di trasformazione fisica consentiti negli edifici e negli spazi aperti. La “Disciplina della distribuzione e della localizzazione delle funzioni” definisce le attività e le destinazioni d’uso consentite negli edifici e negli spazi aperti, nonché le condizioni cui sono sottoposti i mutamenti di destinazione d’uso, prescrivendo, in conformità al PS, specifici limiti quantitativi ai mutamenti di destinazione d’uso del patrimonio edilizio esistente ai fini residenziali e ricettivi nel territorio rurale e ai fini residenziali, ricettivi, commerciali (medie strutture di vendita) e terziari negli ambiti urbani. Dopo aver fornito definizioni per le aree per usi specialistici – aree destinate a servizi pubblici e privati, di interesse locale o di interesse generale; complessi storico-culturali di rilevanza territoriale; strutture turistico-ricettive; strutture commerciali (medie strutture di vendita); impianti per la distribuzione dei carburanti – per il territorio rurale – che si compone di aree a prevalente funzione agricola e aree a prevalente funzione insediativa – dell’ambito urbano – Bagno a Ripoli (con le articolazioni di Sorgane), Grassina (con le articolazioni di Ponte a Niccheri e Ponte a Ema), Antella, Balatro, Capannuccia, Case San Romolo, Osteria Nuova, Rimaggio, San Donato in Collina, Vallina, Villamagna –, dei centri abitati e dei tessuti urbani, il RU tratta nel dettaglio, in successivi Capi, le Aree per usi specialistici, il Territorio rurale, gli Ambiti Urbani. 2.4.1. PARTE QUARTA, TITOLO PRIMO – DISCIPLINA DELLE TRASFORMAZIONI Capo I – Aree per usi specialistici (artt. 39 – 45) Strutture turistico-ricettive. Il RU specifica il rapporto di copertura (%), l’indice di permeabilità (%), la densità arborea, le distanze dai confini, i parcheggi. A Villa Pedriali è consentito il recupero delle strutture esistenti per la realizzazione di un albergo con ricettività massima di 80 posti letto e servizi connessi. Rispetto al precedente RU, non vengono riproposte strutture turistico-ricettive presso Villa La Tana e altre località. È opportuno sottolineare che il RU non individua le strutture ricettive alberghiere con capienza inferiore a 20 posti letto, prive di specifica rilevanza funzionale, né le strutture ricettive extralberghiere con le caratteristiche della civile abitazione. Per queste trasformazioni pertanto non si procederà a Variante ma solamente con specifici avvisi emessi dal Comune. Strutture commerciali. L’edificabilità delle singole aree è subordinata al rispetto di condizioni relative al rapporto di copertura (%), all’indice di permeabilità (%), alla densità arborea, le distanze dai confini, i parcheggi. Capo II – Territorio rurale Sezione A. Aree a prevalente funzione agricola (artt. 46 – 49). In queste aree non è ammessa la costruzione di nuove residenze, ancorché agricole. È invece consentita la costruzione di nuovi annessi agricoli e l’installazione di nuovi manufatti agricoli, fermo restando l’obbligo di procedere prioritariamente al recupero delle costruzioni esistenti. Il RU, oltre a fornire alcune definizioni tecniche, specifica finalità e contenuti dei Programmi aziendali pluriennali di miglioramento agricolo ambientale, comprese le opere di miglioramento ambientale. Distingue inoltre le aree di “pertinenza edilizia” da quelle di “pertinenza agricola”; nelle “aree di pertinenza edilizia”, sulla base di progetti unitari estesi all'intera area, è consentita la creazione di orti, giardini e spazi per la 9 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale sosta veicolare, la realizzazione di una piscina, di un campo da tennis e/o di altra attrezzatura sportiva consimile ad uso privato per ogni edificio o complesso edilizio unitario. In questa sezione il RU disciplina inoltre le recinzioni e i locali interrati o seminterrati. Il RU rende possibile il frazionamento di edifici esistenti ai fini abitativi per realizzare unità immobiliari con superficie utile lorda superiore a 80 m2, riducibili a 60 m2 per la realizzazione di residenze sociali da parte di enti pubblici. Il RU individua e disciplina inoltre i borghi rurali, comprendenti gli abitati di: Lappeggi, La Torre, Lizzano, Paterno, Poggio Casciano, Quarate, Sant’Andrea a Morgiano, Santo Stefano a Tizzano, Vicchio di Rimaggio (parte antica). Sezione B. Aree a prevalente funzione insediativa (artt. 50 – 51). Comprendono gli insediamenti accentrati esistenti a prevalente carattere residenziale, diversi dai borghi rurali, e le aree per usi specialistici. Gli insediamenti esistenti a prevalente carattere residenziale comprendono gli abitati di: Calcinaia, Candeli, Casanova, Casavecchia, Celitanni, Crocifisso, Fonte Manciolina, La Lama, La Monaca, L’Apparita, Petriolo, Quattrovie, San Martino a Cipressi, Taiano, Vicchio di Rimaggio (parte recente), Villa Il Padule. Capo III – Ambiti urbani (artt. 52 – 62) Il RU conferma sostanzialmente i perimetri di questi ambiti come individuati dal precedente RU. Include entro gli ambiti urbani, quindi con modifiche rispetto al precedente RU, solo aree di nuovo impianto o le opere pubbliche previste dai precedenti strumenti e successivamente realizzate. Include anche gli interventi realizzati a Bagno a Ripoli nei pressi della COOP in difformità dalle previsioni ma risultanti legittimi. Esclude invece una porzione attigua alla Pieve di Ripoli, che entra quindi a far parte del territorio rurale. Sezione A. Tessuti urbani esistenti. Sezione B. Aree con piani e progetti in fase di attuazione. Sezione C. Aree urbane di nuova formazione (artt. 60 – 62) COMPARTO “EX OMNES BAGNO A RIPOLI”. Il comparto comprende aree edificate prevalentemente dismesse (fabbrica ex Omnes) ubicate nella parte occidentale del centro abitato di Bagno a Ripoli, ubicate tra Via Roma e le attrezzature scolastiche “Volta – Gobetti” e “Granacci”. Il RU prevede la riorganizzazione urbanistica delle aree comprese tra Via Roma e le attrezzature scolastiche esistenti del “Volta-Gobetti” e della “Granacci” e aree di risulta sottoutilizzate. La riorganizzazione urbanistica prevede la realizzazione di un nuovo insediamento residenziale, la realizzazione di una nuova centralità urbana incentrata su un nuovo sistema articolato di percorsi pedonali strutturati a garanzia della permeabilità dell’area oggetto di intervento e del più ampio ambito urbano. EX BRUNELLESCHI CAPANNUCCIA. Il Piano Attuativo di iniziativa privata "ex Ceramiche Brunelleschi - Loc. Capannuccia"e variante parziale al Regolamento Urbanistico è attualmente soggetto a procedura di VAS (in data 06/12/2013 si è concluso il procedimento di verifica di assoggettabilità). Il PA prevede la riqualificazione del sistema insediativo tramite il recupero dell’area produttiva dismessa ex Brunelleschi, anche attraverso il rimodellamento del versante 10 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale collinare e di tutta l’area interessata della cava. L’intervento è subordinato alla demolizione delle costruzioni prive d’interesse storico-architettonico e alla bonifica dell’area e prevede la predisposizione di un progetto unitario concepito sulla base di criteri paesaggistici, di agevolazione della fruibilità ciclopedonale e della viabilità carrabile ed edifici concepiti con criteri di bioarchitettura ed alta efficienza energetica. L’intervento è subordinato alla realizzazione della SRT 222 “Chiantigiana”, ovvero alla sottoscrizione di un atto con valore giuridico che subordini le fasi di progettazione e di realizzazione dell’intervento alle fasi di realizzazione della strada, fermo restando che comunque i titoli abilitativi relativi alle nuove costruzioni comportanti incremento di carico urbanistico non potranno essere rilasciati prima dell’apertura al traffico della suddetta strada nel tratto compreso tra Ponte a Niccheri e Capannuccia. COMPARTO “VALLINA – ZONA ARTIGIANALE INTERVENTO 3”. Il comparto comprende aree edificate per attività produttive dismesse, ubicate nella parte nord della zona artigianale di Vallina, comprese tra il Fiume Arno e la SP di Rosano. Il RU prevede la realizzazione di un nuovo insediamento artigianale/industriale, attraverso la totale riorganizzazione urbanistica delle aree interessate dalla dismessa attività della società Seiemac. In particolare l’intervento prevede la demolizione di tutti i fabbricati esistenti (con la sola eccezione di quelli tutelali ai sensi dell’art. 27 del RU), la relativa bonifica delle aree e la parziale ricollocazione in aree prossime alla SP di Rosano delle volumetrie demolite. Le aree tra il fiume e le nuove volumetrie vengono destinate a verde pubblico, per essere funzionalmente e morfologicamente integrate nel futuro Parco fluviale dell’Arno. COMPARTO “PONTE A NICCHERI”. Il comparto, situato nella parte orientale e sud-orientale del polo dei servizi prossimo all’Ospedale di Santa Maria Annunziata, è già stato oggetto di una Variante anticipatrice, sottoposta a procedura di VAS e approvata il 27 novembre 2013. COMPARTO “GRASSINA- RIEVOCAZIONE STORICA”. Il comparto, che comprende le aree inedificate della parte sud occidentale del centro abitato, in località Molinuzzo, è già stato oggetto di una Variante anticipatrice, sottoposta a procedura di VAS e approvata il 27 novembre 2013. COMPARTO “P.ZA F.LLI ROSSELLI”, OSTERIA NUOVA. Il comparto comprende l’area inedificata situata nella parte retrostante la Casa del Popolo di Osteria Nuova. Il RU prevede interventi di completamento e di riorganizzazione del contesto urbano della parte sudoccidentale del centro abitato di Osteria Nuova, attraverso la realizzazione di un insediamento residenziale, il completamento dell’asse viario di connessione di Via I. Martinelli, e riservando ad aree per attrezzature di interesse comune e verde gli spazi retrostanti la Casa del Popolo. COMPARTO “VIA LAZZERI”, OSTERIA NUOVA. Il comparto comprende l’area inedificata ubicata nella parte sud-orientale del centro abitato di Osteria Nuova, a monte di Via Lazzeri. Il RU prevede interventi di completamento e di riqualificazione, attraverso la realizzazione di un insediamento residenziale e riservando a sistemazione a verde l’area adiacente alla nuova lottizzazione. COMPARTO “ANTELLA”. Il comparto comprende aree inedificate situate nella parte nordorientale (lungo Via U. Peruzzi) e nella parte sud-occidentale del centro abitato (terreni limitrofi al giardino della Resistenza e al lotto ex Telecom). Il RU prevede interventi di completamento e di riqualificazione dei contesti urbani della parte nord-orientale e sud- occidentale del centro 11 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale abitato, attraverso la realizzazione di insediamenti residenziali convenzionati per housing sociale rivolto prevalentemente ad anziani disabili (nei pressi ex Telecom) e per autocostruzione (Via U. Peruzzi), attrezzatura pubblica di supporto all’ampliato Giardino della Resistenza (palestra, punto di ristoro, servizi igienici) e riservando a sistemazione a verde l’area adiacente al Giardino della Resistenza. 2.4.2. PARTE QUARTA, TITOLO SECONDO – DISCIPLINA DELLE FUNZIONI Capo I: Disposizioni generali (artt. 63 – 67). Il RU definisce le funzioni consentite nel territorio rurale e negli ambiti urbani, le relative quantità espresse in m2 di SUL ovvero, nelle strutture ricettive, in numero di posti letto, le condizioni per la loro localizzazione, i mutamenti della destinazione d’uso sottoposti a SCIA. Il RU norma anche il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, sia per interventi che prelevano dal dimensionamento del PS che per interventi che non prelevano dal dimensionamento del PS. Individua inoltre le principali categorie delle destinazioni d’uso degli immobili e disciplina i mutamenti della destinazione d’uso. Elenca inoltre le categorie e le sottocategorie delle destinazioni d’uso e assoggetta a segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) i mutamenti di destinazione d’uso che comportino opere edilizie eccedenti la manutenzione straordinaria e altre tipologie di mutamenti d’uso, quali ad esempio i mutamenti della destinazione d’uso agricola in favore delle destinazioni d’uso non agricole consentite dal RU e i mutamenti della destinazione d’uso ai fini residenziali, artigianali e industriali, ricettivi, commerciali. Capo II – Disciplina delle funzioni Sezione A. Aree per usi specialistici (artt. 68 – 69). Le aree per usi specialistici rivestono una specifica rilevanza funzionale e non soggiacciono alla disciplina delle funzioni del territorio rurale e degli ambiti urbani. Il RU disciplina il mutamento della destinazione d’uso distintamente per le aree per servizi pubblici di interesse locale, per le aree per servizi pubblici di interesse generale, per le aree per servizi privati di interesse locale, per le aree per servizi privati di interesse generale, per i complessi storico-monumentali di rilevanza territoriale, per le Strutture turistico ricettive, per le strutture commerciali, per gli impianti per la distribuzione dei carburanti. Sezione B. Territorio rurale (artt. 70 – 71). Nelle residenze non agricole esistenti è possibile ricavare esercizi di affittacamere e bed&breakfast, entro il limite di 12 posti letto, oppure, se residenze d’epoca ricadenti in edifici vincolati ai sensi del DLgs 42/2004, entro il limite di 25 posti letto; l’utilizzo delle abitazioni per le suddette attività ricettive non comporta mutamento della destinazione d’uso residenziale. Sezione C. Ambiti urbani (artt. 72 – 73). Tra le aree con servizi integrati (SUS 2) è previsto un notevole ampliamento del verde pubblico sportivo in loc. I Ponti, a Bagno a Ripoli. Nel Settore produttivo con difficoltà di circolazione, per le aree per attività artigianali e industriali di Ponte a Ema (Via di Vacciano; SUP 2.1) il RU prevede un forte incremento di dotazioni di verde privato tra l’abitato e l’autostrada A1. Analoghe previsioni di incremento di dotazioni di verde privato, nel 12 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale settore produttivo ad alta capacità funzionale, riguardano le aree per attività artigianali e industriali di Scolivigne (SUP 2.2), tra l’edificato e il fiume Ema. 2.5. INFRASTRUTTURE DI COLLEGAMENTO (artt. 74-78) Comprendono i percorsi pedonali, le piste ciclabili, le strade, le linee ferroviarie e gli impianti per la distribuzione dei carburanti; possono ricadere sia nel territorio rurale che negli ambiti urbani. La rete dei percorsi pedonali e delle piste ciclabili è individuata con apposito segno, che definisce tracciati di massima, dagli elaborati grafici del RU. La realizzazione di percorsi pedonali e di piste ciclabili è sempre consentita, ancorché non espressamente prevista dagli elaborati grafici del RU. La rete viaria del territorio comunale è costituita dalla viabilità di collegamento sovracomunale (Autostrada del Sole A1, SRT n. 222 “Chiantigiana”, SP n. 1”Aretina per San Donato”, SP n. 34 “di Rosano”, SP n. 35 “del Padule”, SP n. 56 “Brollo-Poggio alla Croce”) e dalle strade comunali e vicinali. Il RU non prevede nuove strade di collegamento sovracomunale. La linea ferroviaria che interessa il territorio comunale è la “Direttissima Firenze-Roma”. Lungo i tracciati esistenti della SRT 222 Chiantigiana, della SP 1 Aretina e della SP 34 di Rosano, nel rispetto del piano di settore e previa approvazione di apposito Piano Attuativo e dello studio analitico-diagnostico del paesaggio, è consentita la realizzazione di nuovi impianti per la distribuzione dei carburanti con esclusione dei seguenti ambiti territoriali: centri abitati, boschi, aree pertinenziali dei corsi d’acqua, ambiti di reperimento delle aree naturali protette di interesse locale, aree per attrezzature e servizi di livello sovracomunale, aree per corridoi infrastrutturali. I nuovi impianti devono occupare un superficie fondiaria inferiore a 5.000 m2, possono essere dotati di locali di servizio, di vendita al dettaglio e di somministrazione di alimenti e bevande, purché le relative costruzioni non superino i 200 m2 complessivi di SUL /impianto. 2.6. TABELLE SINOTTICHE DELLE PREVISIONI DEL RU Il RU presenta anche cinque tabelle relative al dimensionamento degli interventi, relative alla residenza, agli insediamenti industriali ed artigianali, agli insediamenti terziari, agli standards residenziali esistenti e a quelli previsti dal RU. Poresentiamo di seguito una sintesi di tali tabelle. Nuove residenze (m2 SUL) territorio rurale Recupero 4.700 1 Totale 31.728 Recupero 24.8251 ambiti urbani Nuove costruzioni 5.210 Totale Addizioni volumetriche 1.693 36.428 di cui 18.495 nel comparto “Ex Brunelleschi Capannuccia” Nuovi insediamenti industriali e artigianali (m2 SUL) 13 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale territorio rurale - ambiti urbani Nuove costruzioni / Addizioni volumetriche 12.000 Totale 12.000 Nuovi insediamenti terziari (n. posti letto) agriturismi 360 territorio rurale Recupero strutture ricettive rurali 340 ambiti urbani Totale 700 Totale Recupero strutture ricettive 90 790 Valori riassuntivi per alcuni parametri e confronto con l’esistente abitanti esistenti nuovi abitanti parcheggi esistenti nuovi parcheggi standards residenziali esistenti standards residenziali RU 26.201 1.130 10,02 ha 4,95 ha 21,12 m2/ab 27,65 m2/ab 55,34 ha 88,07 ha 14 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale 3. CARATTERIZZAZIONE STATO PREVISIONALE DELL’AMBIENTE: STATO ATTUALE E 3.1. PREMESSA In accordo con quanto indicato nella normativa di riferimento, la descrizione dello stato attuale dell’ambiente è stata organizzata facendo riferimento alle seguenti componenti/risorse ambientali: SUOLO E SOTTOSUOLO ARIA ACQUE SUPERFICIALI BIODIVERSITÀ, VEGETAZIONE, FLORA E FAUNA SALUTE PAESAGGIO, PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO E ARCHEOLOGICO RIFIUTI ENERGIA Nello specifico, di ciascuna componente viene descritto lo stato attuale e quello previsionale, ovvero vengono individuati e stimati i possibili effetti ambientali sulle diverse componenti ambientali, conseguenti la realizzazione delle previsioni del RU e identificati nel paragrafo 2.6: “Presumibili effetti ambientali”. La coerenza rispetto gli obiettivi di sostenibilità è verificata a livello di ciascuna previsione e nei loro effetti cumulativi. Il presente Rapporto valuta solamente per gli effetti cumulativi le aree urbane di nuova formazione nei Comparti Ponte a Niccheri e Rievocazione storica, né le discipline di trasformazione per l’impianto golf Ugolino e per il polo sportivo fluviale di Candeli, in quanto oggetto di precedente valutazione relativa ad una specifica Variante anticipatrice. Il presente Rapporto valuta, per i soli effetti ambientali ritenuti più rilevanti relativamente a contenuti di ordine generale, l’area urbana di nuova formazione del Comparto Ex Brunelleschi Capannuccia, in quanto attualmente oggetto di una procedura di VAS successiva alla fase preliminare, fase conclusasi con rinvio a VAS con Determina Dirigenziale 1159 del 06 dicembre 2013. Tale previsione era contenuta nel precedente e vigente RU e nel successivo nuovo PS e oggetto di apposite Delibere (C.C. 21/04/2009 n. 70 e 30/07/2009 n. 122), nonché dei relativi atti consequenziali. 15 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale Nei capitoli seguenti vengono valutati gli effetti ambientali sulle diverse componenti e sistemi ambientali sopra individuati, conseguenti la realizzazione delle previsioni contenute nella proposta di RU. In analogia con i contenuti del rapporto ambientale del PS, questa fase di valutazione contiene anche un’evidenziazione sintetica del livello degli effetti ambientali stimati, sotto forma di differenti colorazioni: gli effetti sulla componente sono positivi gli effetti possono contribuire alla soluzione di una criticità o alla tutela della componente assenza di effetti sulla componente o effetti non significativi gli effetti possono contribuire all’innesco o all’aggravamento di una criticità gli effetti sulla componente sono negativi 3.2. SUOLO E SOTTOSUOLO 3.2.1. Stato attuale Le tipologie di uso del suolo prevalenti sono rappresentate dai boschi e dagli oliveti, che interessano oltre la metà dell’intero Comune. Le aree colture, erbacee o arboree, coprono circa il 24 % del territorio, comprese le colture arboree in abbandono, che coprono circa l’1,4% del territorio. Il territorio comunale di Bagno a Ripoli ha subito le maggiori trasformazioni in termini di consumo e di impermeabilizzazione del suolo nel secolo scorso, dovuto in particolare allo sviluppo dei centri urbani minori, delle aree produttive, dell’edilizia residenziale diffusa. Nell’ultimo decennio tale fenomeno è diminuito, come testimonia la crescita edilizia nel decennio 1998-2007, che si attesta su 3,98 ha. Il Comune presenta oggi, in alcune sue zone, un elevato grado di artificialità e di urbanizzazione. La superficie complessivamente urbanizzata (centri abitati, aree urbanizzate, aree industriali, commerciali e dei servizi pubblici e privati) è di 728,6 ha, pari al 9,85% ed in totale la superficie comunale artificiale (comprese strade e ferrovie) ammonta a 952 ha, pari al 12,8% della superficie comunale. I valori di crescita del solo edificato, per il periodo 1998-2007 si rivelano assai inferiori rispetto a quelli dell’area fiorentina e dell’intera provincia di Firenze. Le aree urbanizzate più estese si ritrovano nel settore occidentale e sono rappresentati dai nuclei urbani di Grassina-Ponte a Ema-Antella, di Bagno a Ripoli e di Vallina, ma risulta evidente l’ampia diffusione dell’edificato sparso a bassa densità, che costituisce forse l’elemento di urbanizzazione più diffuso nel territorio comunale, in particolare nel settore centro-occidentale. Dal punto di vista morfologico il territorio comunale è prevalentemente collinare, con un andamento altimetrico relativamente omogeneo attorno alle quote di 200 - 400 m, ad eccezione del Poggio delle Piglie, posto in prossimità del Passo di Fontesanta, che raggiunge i 597,3 m. s.l.m. Nel territorio di Bagno a Ripoli, in prossimità della località Le Cinque Vie – Cascine del Riccio, è presente, in sponda sinistra del Torrente Ema, un’area destinata agli interventi di piano per la mitigazione del rischio e soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta. 16 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale Nel territorio comunale, in fregio al corso del Fiume Arno in località Villa La Massa-Girone, Santa Monica, Gualchiere di Remole e nel fondovalle di Rosano e nella porzione occidentale del territorio comunale nella zona di fondovalle del T. Ema, si riscontrano inoltre aree dove non vige comunque vincolo di non edificazione, ma la sola sussistenza di misure di attenzione. Come si legge nella relazione geologico-tecnica di supporto al PS, una buona parte delle porzioni di fondovalle del territorio comunale, su cui sorgono le frazioni di Grassina, Ponte a Ema, Antella, Vallina e Rimaggio – Candeli, risulta compresa entro gli azzonamenti di classe di pericolosità idraulica I.4 e I.3, soggetta pertanto a particolari approfondimenti e/o prescrizioni in caso di attività di pianificazione che ne preveda la trasformazione urbanistica e/o variazione di destinazione d’uso. Il territorio comunale ricade in Zona 3 di pericolosità sismica. 3.2.1. Stato previsionale Gli elaborati del RU prevedono aree urbane di nuova formazione, con consumo di suolo, soprattutto per il Comparto Ex Brunelleschi Capannuccia e, con superfici più ridotte, per i Comparti P.za F.lli Rosselli e Via Lazzeri a Osteria Nuova; in area urbana consumo di suolo si ha anche per la zona del Pratello (tra Bagno a Ripoli e la S.P. di Rosano). Consumo di suolo di estensione modesta si avrà anche per i Comparti Ex Omnes di Bagno a Ripoli e Antella (Via U. Peruzzi). Consumo di suolo per nuovi parcheggi sono previsti in altre zone del territorio: in totale sono previsti 4,95 ha di nuovi parcheggi. Significativa la disciplina di riassetto del Comparto Vallina – zona artigianale, in quanto prevede il recupero di suoli in area ripariale dell’Arno, oggi impemeabilizzati, a verde estensivo e seminaturale. Le schede geologico-tecniche del Ru prevedono una fattibilità idraulica e geologica con normali vincoli (Comparti Ex Omnes di Bagno a Ripoli, Vallina) e una fattibilità sismica condizionata (Comparti Ex Omnes di Bagno a Ripoli, Vallina), che prescrivono esaustive indagini geologiche e sismiche da svolgere a livello di Piano Attuativo. In altri Comparti (P.za F.lli Rosselli a Osteria Nuova, Antella ristrutturazione) le schede del RU prevedono una fattibilità idraulica senza particolari limitazioni e una fattibilità geologica e sismica con normali vincoli, mentre nel vicino Comparto di Via Lazzeri la fattibilità geologica diventa limitata e quella sismica è condizionata. Le schede dell’Allegato 3 prevedono per parcheggi, percorsi ciclabili e/o pedonali, di tutti i Comparti sopra indicati l’uso di masselli autobloccanti o di stabilizzanti o di ghiaia, tecniche costruttive che permettono una efficace capacità drenante della pavimentazione. L’art 17 delle Norme di attuazione prescrive inoltre che “le trasformazioni territoriali di qualsiasi tipo (…) dovranno garantire la permeabilità dei terreni soddisfacendo i seguenti requisiti, a meno di disposizioni specifiche e più restrittive dettate da specifiche norme. L’art.23 delle Norme di attuazione prevede che le sistemazioni idraulico-agrarie tradizionali debbano essere conservate e, in presenza di degrado, restaurate. 17 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale COMPONENTE AMBIENTALE OBIETTIVI SPECIFICI VALUTAZIONE Prevenzione del rischio idrogeologico SUOLO E SOTTOSUOLO Nel complesso, il RU rispetta gli obiettivi specifici di sostenibilità per la componente Suolo, in quanto non determina rischi idrogeologici, evita fenomeni di Evitare ulteriori danni derivanti da dissesto idrogeologico, e limita gli insediamenti e il fenomeni di dissesto idrogeologico consumo di suolo ad aree di frangia urbana, di limitata Riduzione del consumo di suolo estensione. In un caso (Vallina – zona artigianale) prevede un recupero di suolo attualmente Ridurre l’impermeabilizzazione impermeabilizzato. del suolo Gli unici elementi a tendenza leggermente negativa sono rappresentati dal consumo di suolo, in particolare Riduzione della dinamica delle per il Comparto Ex Brunelleschi Capannuccia e, aree artificiali secondariamente, per i due Comparti di Osteria Nuova e Limitare la dispersione di per i previsti nuovi parcheggi. insediamenti urbani Gli effetti positivi e negativi del RU pertanto si sul territorio compensano e non si hanno modifiche complessive allo stato attuale di questa componente. Gli effetti cumulativi degli interventi previsti dalla Variante anticipatrice, seppur lievemente positivi, nel complesso non modificano tale valutazione. 3.3. ARIA Il territorio comunale si inserisce nella più ampia area indicata come “agglomerato di Firenze”, e costituita oltre che dal Comune di Firenze, dai comuni limitrofi di Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Scandicci, Sesto Fiorentino, Calenzano, Lastra a Signa, Signa. Questo agglomerato presenta caratteristiche omogenee dal punto di vista del sistema di paesaggio, con alta densità di popolazione e, di conseguenza di pressioni in termini emissivi derivanti prevalentemente dal sistema della mobilità pubblica e privata e dal condizionamento degli edifici e non presenta contributi industriali di particolare rilevanza. Gli indicatori che concorrono a descrivere lo stato di qualità dell’aria sono gli inquinanti previsti dalla normativa (valori limite fissati dalla Direttiva europea 2008/50/CE e recepiti in Italia con il D.Lgs.155/2010 e s.m.i.) fra i quali, quelli a maggior rilevanza per l’area fiorentina sono rappresentati da: particelle sottili (PM10), ossidi di azoto (NOx) e ozono (O3). Non essendo presenti - nel territorio comunale - stazioni di rilevamento della rete di rilevamento, i dati della qualità dell’aria sono disponibili con riferimento al più vasto contesto dell’agglomerato di Firenze. Qui, e in generale nelle aree urbane, gli inquinanti che presentano criticità sono le Polveri sottili, gli Ossidi d’Azoto e l’Ozono. Le sorgenti principali di emissione di questi inquinanti sono riconducibili al traffico ed agli impianti termici. I livelli più elevati di PM10 (particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 millesimi di millimetro) si riscontrano in prossimità di strade ad alto traffico e in aree residenziali ai margini dell’area metropolitana, dove si manifesta maggiore stabilità atmosferica 18 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale nelle ore notturne, con conseguente accumulo di inquinanti. Di totale conformità ai limiti appaiono invece le situazioni dei comuni esterni all’area (Empoli, Montelupo Fiorentino, Greve in Chianti, Pontassieve, Incisa). Altra criticità in termini di superamento delle concentrazioni limite previste dalla normativa, è data dal biossido di azoto nelle stazioni di rilevamento di tipo traffico. Nonostante la forte riduzione di episodi acuti caratterizzati da elevati livelli orari registrati negli anni novanta, presumibilmente connessa alla riduzione dei precursori in scala locale (es. idrocarburi da veicoli euro 0), rimane comunque confermata la criticità del quadro complessivo riconducibile all’ozono. Sotto il profilo acustico, il Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA) ha proceduto alla classificazione del territorio comunale in classi acustiche omogenee, come individuato nella tavola P1:”Classificazione acustica del territorio comunale - quadro generale” , in scala 1:15.000. Attraverso il PCCA il Comune suddivide il proprio territorio in zone acusticamente omogenee a ciascuna delle quali corrispondono precisi limiti da rispettare e obiettivi di qualità da perseguire. Il PCCA fissa pertanto gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile del territorio nel rispetto della compatibilità acustica delle diverse previsioni di destinazione d’uso dello stesso e, nel contempo, individua le eventuali criticità e i necessari interventi di bonifica per sanare le situazioni esistenti. Dal PCCA si evince come il rumore nel territorio Comunale di Bagno a Ripoli è, con l’eccezione di alcune delle attività, essenzialmente da attribuire al traffico. In relazione alle radiazioni ionizzanti connesse allee esposizioni alla radioattività naturale, oltre il 50% della dose è attribuibile all’inalazione del radon (222Rn) negli ambienti chiusi (sia casa che lavoro). Le indagini svolte a livello regionale dall’ARPAT dal 2006 al 2010 sulla concentrazione di radon negli ambienti di vita e di lavoro hanno permesso di individuare zone ad elevata probabilità di alte concentrazione, ossia delle zone in cui almeno il 10% delle abitazioni è stimato superare il livello di riferimento di 200 Bq/m3. Sono risultati avere tale caratteristiche, 13 comuni toscani, con una popolazione complessiva di circa 50.00 abitanti, pari a circa 1,3% della popolazione regionale): nessuno di questi Comuni è ubicato nella provincia di Firenze. Complessivamente, le previsioni contenute nel RU determinano un generale incremento delle emissioni in atmosfera (riconducibile all’incremento di residenze (e quindi abitanti) e ricettività turistica (posti letto), sia in aree urbane che rurali. A fronte di tali interventi, vengono tuttavia individuati criteri per la sistemazione e organizzazione delle aree di trasformazione volti a prevenire e/o limitare gli effetti ambientale negativi riconducibili alle trasformazioni stesse (mantenimento di aree a verde pubblico, criteri per il risparmio energetico, riorganizzazione della viabilità all’interno volta a fluidificare il traffico, dotazione di parcheggi, ecc.), come indicato nei par. 2.3 e 2.5 di ciascuna scheda del RU. Tra queste, di particolare interesse risultano: Tutti gli edifici rispondono ai requisiti della classe energetica A e presentano sistemi per il ricorso alle energie rinnovabili e per il risparmio idrico. Con riferimento alle sorgenti di rumore esistenti o previste al contorno dell’area, il piano attuativo deve definire adeguate soluzioni progettuali in linea con quanto previsto dalla L.47/95 e s.m.i. 19 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale Se del caso, devono essere prodotte le necessarie valutazioni di impatto elettromagnetico generato da linee elettriche, sottostazioni e cabine di trasformazione esistenti e di progetto, onde i verificare gli obiettivi di protezione di cui al DM 29/05/2008. L’impianto di illuminazione pubblica segue le specifiche indicazioni fornite dall’ Amministrazione comunale e comunque prevede corpi illuminanti schermati nella parte superiore in modo da contenere l’inquinamento luminoso. In sintesi: COMPONENTE AMBIENTALE OBIETTIVI SPECIFICI ARIA VALUTAZIONE Complessivamente, le previsioni contenute nel RU determinano un generale incremento delle emissioni in atmosfera (riconducibile all’incremento di residenze (e quindi abitanti) e ricettività turistica (posti letto), sia in aree urbane che rurali. A fronte di tali interventi, vengono tuttavia individuati criteri per la sistemazione e organizzazione delle aree di Riduzione delle emissioni trasformazione volti a prevenire e/o limitare gli effetti ambientale negativi riconducibili alle trasformazioni di gas serra (emissioni stesse (mantenimento di aree a verde pubblico, criteri per climalteranti) il risparmio energetico, riorganizzazione della viabilità all’interno volta a fluidificare il traffico, dotazione di parcheggi, ecc.), come indicato nei par. 2.3 e 2.5 di Riduzione della % di ciascuna scheda del RU. popolazione esposta a inquinamento acustico, Nel complesso quindi, il RU appare tuttavia perseguire elettromagnetico e alle solo parzialmente gli obiettivi di sostenibilità su questa componente. radiazioni ionizzanti Riduzione della % di popolazione esposta a livelli di inquinamento atmosferico superiori ai valori limite 3.4. ACQUE SUPERFICIALI E DI FALDA 3.4.1. Stato attuale ACQUE SUPERFICIALI Dai dati delle analisi dell’ARPAT relative al monitoraggio delle acque superficiali interne, risultati 2012, le acque del fiume Arno nel tratto di competenza comunale nel periodo 2010-2012 sono risultate con stato ecologico scarso e stato chimico non buono. Tali dati sono ribaditi dal Piano di gestione delle acque del Distretto Appennino Settentrionale, adottato nel 2010, che per il tratto comunale dell’Arno indica uno stato di qualità scadente; per il torrente Ema, per il torrente Grassina e per il Borro delle Serre indica uno stato sufficiente. Mancano informazioni sulla qualtà delle acque degli altri corsi d’acqua comunali. Informazioni indirette possono essere ricavate dai documenti del Quadro Conoscitivo del PS, ed in particolare dalla funzione ecologica svolta (Rete dei corsi d’acqua) e dalla presenza di emergenze (Carta delle emergenze naturalistiche), di cui il Rapporto Ambientale dà conto. 20 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale L’approvigionamento idrico di acqua potabile è costituito dalle prese d’acqua superficiale dell’Arno, in località La Lama, e dell’Ema in località Capannuccia, cui va aggiunta la presa dell’invaso superficiale di Castel Ruggero, utilizzata in periodo estivo quando l’Ema non è in grado di soddisfare il fabbisogno. Lo smaltimento delle acque reflue a Bagno a Ripoli avviene attraverso un sistema fognario che si collega in località Sorgane con il sistema fiorentino. Gli scarichi fognari in riva sinistra, per la parte relativa a Bagno a Ripoli, non sono ancora collegati al depuratore di San Colombano. In questo tronco principale si immettono i condotti fognari degli insediamenti limitrofi. La residenza e i servizi di più recente costruzione sono dotati di una rete fognaria che convoglia autonomamente nella rete fognaria di Firenze all’altezza di Sorgane. Gli scarichi del centro abitato di Grassina vengono convogliati in un condotto fognario posto nell’alveo del torrente Ema e del torrente Grassina e successivamente nell’impianto di depurazione di Ponte a Niccheri; in caso di piogge abbondanti le acque in esubero si immettono direttamente nei torrenti. Gli scarichi del centro abitato dell’Antella vengono convogliati in un condotto fognario posto nell’alveo del Borro dell’Antella e successivamente nell’impianto di depurazione di Ponte a Niccheri. Gli scarichi del centro abitato di Capannuccia confluiscono in un sistema fognario e successivamente nell’impianto di depurazione di Ponte a Niccheri. Tale impianto di depurazione, per 25.000 ab. eq., è soggetto ad un carico concentrato discontinuo di sostanze nutritive per i batteri, con conseguente frequente indebolimento della capacità depurativa. Nei restanti centri minori le acque reflue vengono immesse in fossi a cielo aperto o direttamente nei torrenti o depuratori di tipo civile a gestione privata (per lottizzazioni residenziali o industriali di realizzazione relativamente recente), senza peraltro che possa essere assicurata l’effettiva capacità depurativa degli impianti, per molteplici cause. ACQUE DI FALDA Parte del territorio comunale (porzione nord-occidentale) ricade su un acquifero significativo, a bilancio positivo e ad elevata disponibilità, con possibile interferenza con il reticolo superficiale. Negli elaborati del PS sono state definite e cartografate cinque classi di vulnerabilità (da elevata a bassa) degli acquiferi: VULNERABILITÀ ELEVATA “E”, VULNERABILITÀ ALTA “A ”, VULNERABILITÀ MEDIA “M”, suddivisa in due sottoclassi, “Ma”- medio alta e “Mb” - medio bassa, VULNERABILITA’ BASSA “B”. Il territorio comunale ricade inoltre all’interno di due sottobacini fluviali, quello del Valdarno medio, a deficit idrico e nel sottobacino del fiume Greve, a deficit idrico molto elevato. 3.4.2. Stato previsionale L’art. 7 delle Norme di Attuazione, relativo ai parametri di qualificazione ambientale, prevede specifiche misure per il risparmio idrico e il reimpiego delle acque meteoriche. L’art. 16 delle Norme di Attuazione disciplina gli interventi e le attività svolte a tutela della vulnerabilità degli acquiferi. 21 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale In particolare per le aree a vulnerabilità elevata e alta pone alcuni divieti e prevede particolari cautele per garantire la tenuta idraulica. Tale articolo, insieme all’art. 23, disciplina inoltre il limite delle fasce di rispetto delle opere di presa dei pozzi e sorgenti per uso acquedottistico pubblico, a tutela delle acque destinate al consumo umano. L’art. 23 delle Norme di Attuazione, relativo al sistema idrografico e idrogeologico, lungo tutti i corsi che compongono il reticolo idrografico superficiale salvaguarda “fasce di rispetto con larghezza pari a 10 ml misurati a partire dal piede esterno dell’argine o, in mancanza di questo, dal ciglio di sponda” e prevede che gli interventi di regimazione e di sistemazione degli alvei e delle sponde debbano essere attuati facendo ricorso, preferibilmente, alle tecniche e ai materiali dell’ingegneria naturalistica. L’art. 32 delle Norme di Attuazione, relativo alle aree sensibili di fondovalle, prevede che le trasformazioni degli assetti urbani e territoriali debbano essere definite in modo da “concorrere (…) alla protezione delle acque fluviali da fenomeni di inquinamento” e pertanto “non sono (…) ammesse utilizzazioni suscettibili di provocare fenomeni, anche potenziali, di inquinamento dei suoli e delle acque”. Dalle tabelle finali delle Norme di attuazione, relative al dimensionamento, si ricava che sono previsti in tutto il territorio comunale, 1.130 nuovi abitanti residenti, cui vanno aggiunti 790 posti letto dovuto all’aumento delle strutture ricettive. COMPONENTI AMBIENTALI OBIETTIVI SPECIFICI VALUTAZIONE Tutela della qualità delle acque superficiali I nuovi scarichi per le aree urbane di nuova formazione saranno convogliati in pubblica fognatura e, localmente, al depuratore di Ponte a Niccheri (solo per il Comparto Tutela della qualità delle acque Ex Brunelleschi Capannuccia). sotterranee In considerazione degli aumenti degli scarichi civili per aumento delle utenze a seguito di aumento della Riduzione del livello dei prelievi ricettività (790 p.l. previsti), le previsioni del RU delle acque per i diversi usi avranno effetti negativi sulla qualità delle acque antropici superficiali direttamente interessate laddove la zona è priva di fognatura e nessun effetto sulle acque Riduzione del livello di pressione sotterranee, a meno di inefficace capacità depurativa delle sostanza inquinanti di origine dell’impianto preposto. antropica sulla risorsa idrica La realizzazione di nuove aree urbane e l’aumento dei posti letto ad uso ricettivo determinerà inevitabilmente Favorire il riutilizzo delle acque un aumento dei consumi idrici, ridotti dal prescritto ACQUE SUPERFICIALI E DI reflue e conseguente risparmio di ricorso a sistemi per il risparmio idrico per gli interventi nuova risorsa di maggior entità. Considerando quale dato di FALDA riferimento un fabbisogno idrico medio per abitante pari a 85 m3/anno (dato PS; fonte ISTAT 2009, relativo alla provincia di Firenze, riporta invece 55 mc/anno) e l’ipotesi di 790 nuovi posti letto e di 1.130 nuovi abitanti, l’incremento dei consumi idrici conseguente le trasformazioni previste può essere stimato in oltre 163.200 m3/anno. A questo dato va infatti aggiunto l’incremento dovuto alle nuove residenze e agli ampliamenti delle attività produttive e direzionali contenute nelle previsioni di RU. Nel complesso il RU persegue solo parzialmente gli obiettivi di sostenibilità di questa componente e può pertanto aggravare le criticità per le acque superficiali. Gli effetti cumulativi degli interventi previsti dalla 22 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale COMPONENTI AMBIENTALI OBIETTIVI SPECIFICI VALUTAZIONE Variante anticipatrice, positivi per l’esclusione di tre previsioni e lievemente negativi per il Comparto di Candeli, confermano nel complesso tale valutazione. 3.5. BIODIVERSITÀ 3.5.1. Stato attuale In base alle relazioni relative all’analisi dei caratteri naturali del Quadro Conoscitivo di Riferimento per la revisione generale del Piano Strutturale, il Rapporto Ambientale descrive sia sinteticamente l’attuale stato dell’ambiente comunale sia, in modo leggermente più analitico, i singoli ecosistemi presenti. I caratteri fisici del territorio determinano la presenza di agglomerati urbani e coltivi nelle porzioni pedecollinari e di pianura, più favorevoli dal punti di vista dei collegamenti stradali e delle risorse agronomiche, e la diffusione dei boschi sulle porzioni più acclivi o alle quote più elevate. Nel complesso quasi due terzi del territorio mostra un valore naturalistico medio; emerge anche il valore naturalistico molto basso delle aree coltivate ed urbane, che coprono oltre il 24% del territorio. Le porzioni di maggior pregio (valore naturalistico alto) sono localizzate sui prati arbustati di Poggio Alberaccio, nei corsi d’acqua naturali, lungo l’Arno e altri corsi d’acqua con vegetazione arborea ripariale; le aree di valore medio alto ricadono nei greti fluviali privi di vegetazione, negli incolti, negli arbusteti a ginestrone ed eriche di Pian delle Travi ed in tre tipologie boscate di maggior pregio, con presenza dominante di castagno o di cerro. La diversità faunistica comunale nel complesso conta 176 specie di vertebrati e risulta ben strutturata e diversificata, in quanto costituita da 18 specie di pesci, 10 specie di anfibi, 16 specie di rettili, 90 specie di uccelli (delle quali 75 nidificanti, 6 presenti in periodo riproduttivo e 12 specie acquatiche svernanti lungo il corso dell’Arno) e 38 specie di mammiferi. I boschi coprono circa il 28% del territorio comunale e sono distribuiti prevalentemente nella porzione orientale e meridionale, in continuità con le analoghe formazioni presenti nei quadranti meridionali; limitate porzioni boscate sono presenti anche sul M. Fattucchia. I boschi sono formati in prevalenza da latifoglie (a dominanza di roverella, carpino nero, cerro). Sulle porzioni più elevate delle pendici del Poggio di Firenze sono presenti anche boschi a dominanza di castagno, mentre ai confini comunali meridionali, a sud di Capannuccia, sono presenti 23 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale rimboschimenti di conifere, a prevalenza di pino domestico, pino marittimo e cipresso; altri rimboschimenti, di minor estensione, sono localizzati attorno al convento de l’Incontro e sulle pendici del Poggio di Firenze. Nel complesso il loro livello di naturalità è discreto, anche se è diminuito dalla ridotta presenza di esemplari d’alto fusto e, localmente, dalla presenza dei rimboschimenti. La positiva continuità, sia intracomunale che con i territori limitrofi, consente la presenza di alcune specie animali non comuni ed ecologicamente esigenti, come 4 specie di piciformi (picchio rosso maggiore, picchio rosso minore, picchio verde, torcicollo), 3 specie di rapaci (falco pecchiaiolo, sparviere, gufo comune), mustelidi, presenti ma non ovunque ben rappresentati. Oltre un terzo del territorio è coperto da coltivazioni arboree, costituite in prevalenza da oliveti (27% dell’intera superficie comunale). Insieme ai seminativi e ai prati, occupano circa la metà della superficie comunale. Questi agroecosistemi ricoprono un importante ruolo ecologico, principalmente per la funzione di "cuscinetto", rispetto alle pressioni antropiche delle aree di fondovalle, oltre che per la diversità delle specie animali ad essa legate e per gli scambi genetici ed energetici con i sistemi limitrofi; il valore naturalistico è accresciuto dalla presenza di siepi altri elementi vegetali lineari, diffusi soprattutto nella porzione comunale meridionale. Le porzioni di maggior valore ecologico sono presenti a sud dell’Antella, dove è presente una discreta eterogeneità ambientale (oliveti, siepi, sistemi forestali e dei corsi d'acqua), che determina una apprezzabile diversità specifica, sia floristica (anemoni, narcisi, orchidee selvatiche, ecc.) che faunistica. Questa unità costituisce inoltre, in tutte le stagioni dell’anno, luogo di alimentazione per molte specie di fauna, sia granivora che carnivora (rettili, rapaci, corvidi, chirotteri, ecc.), in gran parte riproducentisi in ecosistemi limitrofi. Le aree urbanizzate coprono circa il 14% del territorio e sono costituite sia dalle aree urbane vere e proprie quali Bagno a Ripoli, Grassina, Ponte a Ema, Antella, sia da centri abitati minori e dalle zone industriali e commerciali di pianura. In questa matrice altamente antropizzata e artificiale sono presenti anche alcune piccole aree verdi, in ambito urbano. Questo ecosistema risulta di scarso interesse floristico-vegetazionale e ospita zoocenosi quasi ovunque molto semplificate, caratterizzate da poche specie presenti in gran numero che riescono a sfruttare le risorse trofiche e i siti di nidificazione e/o rifugio disponibili; alcune delle specie di Uccelli e pipistrelli più abbondanti in ambiente urbano si nutrono prevalentemente al di fuori di questo. La fauna è formata dalle specie più sinantropiche e a minori esigenze ecologiche, quelle cioè che presso l’uomo trovano più facilmente cibo o rifugio, o che sono più tolleranti verso le attività umane. Un ruolo ecologico non secondario è svolto dai nuclei rurali, ed in particolare le ville storiche, per la frequente presenza di parchi e giardini annessi ai complessi residenziali e per le specie animali legate alle abitazioni (rettili, rapaci notturni e diurni, pipistrelli). Il territorio comunale è inoltre interessato da numerosi corsi d’acqua, anche se quelli di ordine superiore sono solo due: il fiume Arno, di ottavo ordine, rappresenta il limite comunale settentrionale, da Rosano (escluso) a est fino al Mulino Guasti (escluso) a ovest; il torrente Ema, di quinto ordine, segna parte dei limiti comunali settentrionali ed occidentali. Altri corsi d’acqua significativi sono il t. Grassina, il Borro delle Serre, il Borro di Cascianella di S. Andrea, i Borri dell’Antella, di Vallina, di Bagnolo, di Rimaggio, di Rignalla e il fosso di Rimezzano, oltre ad altri corsi d’acqua di primo e secondo ordine. Questo sistema ecologico è in uno stato di conservazione 24 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale disomogeneo dal punto di vista territoriale, sia per quanto riguarda la qualità delle acque che per lo stato di conservazione della vegetazione ripariale. Le aree in miglior stato di conservazione sono localizzate nel tratto più orientale del corso dell’Arno (tra le confluenze del fosso di Borgo e del Borro della Docciola) e sul t. Ema a monte dell’abitato di Capannuccia, anche se in questo caso la vegetazione arborea ripariale è assai ridotta e discontinua. Tratti fluviali di discreta naturalità e continuità sono inoltre presenti lungo il Borro dell’Antella, il Borro di Vallina e, con maggior discontinuità, lungo alcuni borri che scendono dai versanti di M. Masso e del Poggio di Firenze. Il sistema comprende anche alcuni bacini artificiali ad uso irriguo, il maggiore dei quali è l’invaso di Castel Ruggero. La profondità dell’invaso (Castel Ruggero) e l’assenza o la scarsità di vegetazione determinano un limitato valore ecologico di questi ambienti, utilizzati principalmente da alcuni animali che cacciano in volo insetti sulla superficie dell’acqua. Limitate ma significative superfici comunali sono infine coperte da arbusteti, rappresentati sia da comuni formazioni vegetali di ricolonizzazione di ex coltivi, a dominanza di ginestra odorosa, di prugnolo, di rovi, sia da più localizzati arbusteti a ginestrone e eriche (uliceti misti ad ericeti). I primi sono localizzati ai margini del sistema dei boschi a dominanza di latifoglie e lungo alcuni corsi d'acqua (ad es. Ema, Grassina) e hanno una discreta diffusione a livello comunale, con le maggiori estensioni presenti sui versanti sudoccidentali di Poggio San Romolo, tra Poggio Balestrieri e il Convento dell'Incontro, a nord di S.Donato in Collina e presso l'Apparita. Gli arbusteti a ginestrone ed eriche sono localizzati in formazioni di ridotta estensione sui versanti occidentali del Poggio di Firenze, presso Pian delle Travi; tali forme di vegetazione appaiono in evoluzione, per sostituzione del ginestrone da parte delle eriche, ed anche in via di scomparsa per ingresso di specie arboree. Le aree di maggiore estensione sono in grado di fornire rifugio, cibo (bacche) e siti riproduttivi a molte specie di fauna. A questo ecosistema sono legate anche due specie di importanza conservazionistica come l’averla piccola, limitatamente agli arbusteti meno densi, e la magnanina, localizzata con poche coppie negli uliceti di Pian delle Travi. Gli elementi vegetazionali di maggior valore sono rappresentati dai prati seminaturali calcarei a dominanza di Bromus erectus, un habitat di interesse comunitario prioritario in base alla Direttiva 92/43/CEE presente, nella sua forma più tipica in località Poggio Alberaccio e caratterizzato dalla presenza di interessanti popolamenti di orchidee dei generi Ophrys e Orchis. Altri ambienti di notevole valore, seppur più localizzati e frammentati, sono rappresentati da habitat ripariali ed in particolare dai boschi ripari mediterranei a dominanza di Salix alba e/o Populus alba e/o P.nigra, riscontrabile in mosaico con altre tipologie in alcuni tratti dell’Arno e lungo il Borro di Vallina, e dai boschi palustri a ontano, presenti lungo il Borro della Bracca e il Borro di Vallina (in quest’ultimo caso, in mosaico con la tipologia precedente). Dal punto di vista floristico il territorio comunale ospita alcune specie vegetali rare o di interesse conservazionistico, 10 specie di invertebrati di interesse regionale, 43 specie di vertebrati di interesse regionale e/o comunitario, di cui Rapporto Ambientale dà conto. Di seguito sono elecate le aree di maggior valore vegetazionale, floristico e faunistico presenti nel territorio comunale, così come indicate e cartografate negli elaborati del piano Strutturale: FORMAZIONI ARBOREE RIPARIALI DEL BORRO DI VALLINA, ONTANETA DEL BORRO DELLA BRACCA, ARBUSTETI A GINESTRONE ED ERICHE DI PIAN DELLE TRAVI, FORMAZIONI ARBOREE RIPARIALI DEL FIUME ARNO, ORCHIDEE SELVATICHE DELLA CAPANNUCCIA, STAZIONE DI DRACUNCULUS VULGARIS DI 25 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale MONTE FATTUCCHIA, BORRO DELL’ANTELLA, DI S.GIORGIO E DI SAN DONATO, ITTIOFAUNA FIUME ARNO, ITTIOFAUNA DEL TORRENTE EMA, POGGIO ALBERACCIO. DEL 3.5.2. Stato previsionale Gli elaborati del RU prevedono aree urbane di nuova formazione, con consumo di suolo, soprattutto per il Comparto Ex Brunelleschi Capannuccia e, con superfici più ridotte, per i Comparti P.za F.lli Rosselli e Via Lazzeri a Osteria Nuova; in area urbana consumo di suolo si ha anche per la zona del Pratello (tra Bagno a Ripoli e la S.P. di Rosano). Per il Comparto Ex Brunelleschi Capannuccia si tratta di suoli interni ad un ambito produttivo dismesso (cava, formace, capannoni industriali) in un ambito rurale prossimo all’abitato di Capannuccia, mentre per Osteria Nuova, ed in particolare per il Comparto Via Lazzeri, saranno perse superfici ad oliveto esterne alla frangia urbana. Consumo di suolo di estensione modesta si avrà anche per i Comparti Ex Omnes di Bagno a Ripoli e Antella (Via U. Peruzzi). Consumo di suolo per nuovi parcheggi sono previsti in alcune zone del territorio comunale: in totale sono previsti 4,95 ha di nuovi parcheggi. Significativa la disciplina di riassetto del Comparto Vallina – zona artigianale, in quanto prevede il recupero di suoli in area ripariale dell’Arno, oggi impemeabilizzati, a verde estensivo e seminaturale, con utilizzo di vegetazione igrofila ripariale, secondo un progetto da concordare preventivamente con l’Amministrazione Comunale. Per tutte le aree di nuova formazione il RU pone particolare attenzione nelle opere a verde, da effettuarsi con specie autoctone (comprese le specie ombreggianti dei parcheggi), ed in particolare con tiglio (Tilia vulgaris), albero di Giuda (Cercis siliquastrum) e/o acero campestre (Acer campestre), o altri scelti tra le specie indicate dalla Amministrazione Comunale. L’ampliamento del Giardino della Resistenza all’Antella, attraverso la sistemazione a verde pubblico di un’ampia area che delimita, a sud, il centro abitato esistente, si svilupperà su di un’area attualmente in parte utilizzata ad orti famigliari ed in parte con colture in abbandono e presenza di vegetazione arbustiva. Dalle tavole della disciplina delle trasformazioni degli ambiti urbani (tavole 1-12) si evidenzia la volontà di lasciare fasce a verde privato intercluse tra l’abitato e l’asse autostradale A1 (a Ponte a Ema e Antella). La presenza di un sottopasso dell’autostrada nell’area a verde privato dell’Antella attribuisce un valore di varco (passaggio faunistico) a questa fascia, rispetto al territorio agricolo presente a monte dell’A1. L’art. 5 delle Norme di Attuazione, per interventi di particolare delicatezza paesaggistica, prevede che i progetti di trasformazione territoriale siano corredati da uno specifico studio analitico diagnostico del paesaggio ad essi propedeutico. Tale studio deve esaminare, tra i vari aspetti, anche la vegetazione esistente e interpretarne il ruolo ecologico. L’art. 7 delle Norme di Attuazione, relativo ai parametri di qualificazione ambientale, prevede i parametri “indice di riequilibrio ecologico” e “densità arborea”. Le specie degli alberi da mettere a dimora sono scelte, in relazione alla destinazione dell’area, tra quelle indicate nell’apposito elenco contenuto nel Regolamento Edilizio. 26 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale Il Titolo Primo - Risorse naturali e storico-culturali, della parte terza delle Norme di Attuazione prevede in particolare che: il reticolo idrografico superficiale deve essere salvaguardato ai fini idraulici, ecologici e paesaggistici; lungo tutti i corsi che compongono il reticolo idrografico superficiale devono essere salvaguardate fasce di rispetto con larghezza pari a 10 m; all’interno di tali fasce i terreni possono essere utilizzati esclusivamente per interventi di rinaturalizzazione e per la ricostituzione della vegetazione ripariale, per usi agricoli che non comportino l’utilizzo di prodotti chimici o il dissodamento delle sponde, per le sistemazioni a verde e a carattere ricreativo, per favorire la fruizione pubblica del corso d’acqua e delle sue rive, per scopi scientifici e didattici, per la realizzazione di strutture acquedottistiche, di regimazione, ovvero finalizzate al miglioramento della qualità delle acque; gli interventi di regimazione e di sistemazione degli alvei e delle sponde devono essere attuati facendo ricorso, preferibilmente, alle tecniche e ai materiali dell’ingegneria naturalistica. Vieta inoltre di : immettere fauna, in particolar modo pesci, anfibi e rettili, fatti salvi interventi di rinaturalizzazione effettuati in accordo con la Provincia di Firenze; interrompere i corsi d’acqua, impedirne o ridurne il libero deflusso superficiale, diminuire la sezione trasversale dell’alveo; impermeabilizzare gli alvei e le sponde, manometterli o modificarli anche attraverso scavi, rinterri o alterazioni morfologiche; eliminare completamente la vegetazione ripariale, arbustiva e arborea, nelle fasce di rispetto, con l’eccezione di quella infestante ed aliena. Il Titolo Secondo – Aree a disciplina speciale, della parte terza delle Norme di Attuazione, disciplina gli ambiti di reperimento delle aree naturali protette di interesse locale, che si articolano in quattro ambiti: aree della dorsale orientale, aree rivierasche dell’Arno, aree della bassa e media collina, corridoio di Sorgane. Di particolare valore ecologico l’istituzione del corridoio di Sorgane, che mantiene una soluzione di continuità tra gli abitati di Sorgane e di Bagno a Ripoli, a tutela di una pregevole area seminaturale e boscata periurbana. L’art. 46 delle Norme di Attuazione disciplina i contenuti del Programma aziendale pluriennale di miglioramento agricolo ambientale, compresa la previsione la descrizione di opere di miglioramento ambientale, di cui il Rapporto Ambientale dà conto. 27 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale COMPONENTI AMBIENTALI BIODIVERSITÀ OBIETTIVI SPECIFICI VALUTAZIONE Il RU nel suo complesso rispetta gli obiettivi specifici di sostenibilità per questa componente, in quanto non determina un elevato consumo di suolo, se non localmente per il Comparto Ex Brunelleschi Capannuccia e, secondariamente, per i due Comparti di Osteria Nuova, a carico principalmente di oliveti (Osteria Nuova), incolti e ambienti ruderali (Ex Brunelleschi Capannuccia), quest ultimi con livelli di diversità animale, vegetale ed ecologica presumibilmente bassi. In un Comparto (Vallina – zona artigianale) prevede un recupero di suolo attualmente impermeabilizzato con un Conservazione della biodiversità intervento di ripristino ambientale. Le previsioni del RU risultano nel complesso coerenti Coerenza ed attuazione della rete con le Reti Ecologiche provinciali e comunali, anche se ecologica provinciale in alcuni casi puntuali (ad es. percheggi dell’area del Pratello a Bagno a Ripoli, a Ponte a Ema) le previsioni (parcheggi pubblici e privati) riguadano una pietra da guado delle aree aperte, comunque di piccole dimensioni e quindi di limitata funzione ecologica. Gli effetti positivi e negativi del RU pertanto si compensano e non si hanno modifiche complessive allo stato attuale di questa componente. In considerazione degli effetti cumulativi degli interventi previsti dalla Variante anticipatrice, gli effetti sulla componenti possono contribuire nel complesso a migliorare, localmente, lo stato di questa componente. 28 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale 3.6. SALUTE PUBBLICA 3.6.1. Stato attuale L’analisi di questa componente è strettamente collegata all’analisi delle altre componenti/sistemi ambientali che direttamente o indirettamente concorrono ad incidere, in qualità di fattori di rischio, sulla salute umana; ci si riferisce in particolare alla qualità dell’aria (in senso lato), alla qualità delle acque ed alla disponibilità di verde urbano. L’analisi di questo argomento è pertanto ricondotta allo stato delle diverse componenti ambientali. Elemento significativo da tenere in considerazione nella definizione di un contesto di vita cittadino, è la disponibilità di verde urbano. Il verde urbano, oltre a svolgere funzioni di tipo estetico e psicofisico, produce effetti che concorrono, in modo rilevante, all’eliminazione delle polveri e degli inquinanti gassosi, al miglioramento del microclima, attraverso l'ombreggiamento e l’emissione di imponenti volumi di vapore acqueo, alla riduzione dei rumori e alla protezione del suolo. 3.6.2. Stato previsionale Gli effetti sulla salute umana sono riconducibili, direttamente o indirettamente, agli effetti ambientali sulle altre componenti ambientali, ed in particolare a quelli sulla componenti aria, rumore e qualità delle acque. Per tale motivo, per la valutazione degli effetti sulla “salute umana” ed il loro monitoraggio si rimanda all’analisi e valutazione degli effetti sulle diverse componenti ambientali che, direttamente o indirettamente, si ripercuotono anche sulla salute umana, ed in particolare alla componente “Aria”. A tal proposito è utile sottolineare come uno dei principali fattori che influenza la qualità della vita e la salute, soprattutto nei centri urbani, è rappresentato dalla qualità dell’aria ambiente. È ormai accertata la correlazione tra i livelli di inquinamento di alcune sostanze e l’aumento delle patologie nell’uomo, in particolare per quanto riguarda l’apparato respiratorio e cardiovascolare Il miglioramento della qualità urbana è inoltre perseguibile anche attraverso la possibilità di avere a disposizione spazi verdi accessibili a breve distanza dai luoghi di vita abituale, per poter svolgere numerose funzioni ricreative, sportive e sociali. Il Rapporto dell’English Nature “Accessible natural greenspace in towns and cities: A review of appropriate size and distance criteria” ed il Progetto URGE “Making Greener Cities” fissano il seguente standard: “un cittadino dovrebbe essere in grado di disporre di un’area verde di almeno 2 ettari entro 500 metri da casa, ed almeno un’area di 20 ettari entro 2 km”. Sulla scorta delle suddette considerazioni, l’attenzione posta dal RU sulla conservazione e realizzazione di nuove aree verdi nell’ambito delle trasformazioni proposte, costituisce senz’altro un elemento positivo. 29 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale 3.7. PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE 3.7.1. Stato attuale La relazione sui caratteri paesaggistici, inclusa nel Quadro Conoscitivo del PS individua nel territorio comunale sette ambiti di paesaggio: il primo (Fondovalle dell’Arno, dell’Ema, del Grassina e dell’Antella e collina di Bagno a Ripoli) è un paesaggio a dominante urbana con significativa pressione insediativa; quattro ambiti (Colline e valico di San Donato, Colline di Bagno a Ripoli, di Castel Ruggero, di Monte Fattucchia) sono a dominanza agricola, a testimonianza delle peculiarità del territorio comunale, seppur con differenze paesaggistiche al loro interno; due ambiti (Colline e valli di Villamagna e di Terzano, Colline di Fonte Santa) sono a dominanza forestale, seppur con differenze paesaggistiche al loro interno. I fondovalle fluviali e la collina di Bagno a Ripoli presentano in generale una rilevanza storica e culturale media o bassa, con elementi di maggior rilievo rappresentati dalle Gualchiere di Remole, dalle ville e i dai borghi da cui si è successivamente sviluppato il capoluogo, lungo la Via Aretina. In alcune aree (centri urbani di Bagno a Ripoli e di Vallina, fondovalle dell’Ema, del Grassina e dell’Antella) l’integrità del paesaggio è molto bassa, mentre da Vallina verso est fino a Rosano il paesaggio appare ancora sostanzialmente integro. Sulle Colline di Bagno a Ripoli, di Villamagna, di Terzano, di Fattucchia e di San Donato l’insediamento sparso storico di orgine rurale e urbana esprime qualità di massima rilevanza paesaggistica e storico-culturale, con estensioni significative di seminativi arborati, di colture arboree promiscue, di oliveti terrazzati, a formare un caratteristico e pregevole mosaico paesaggistico. Solo le colline di Castel Ruggero mostrano una minor rilevanza storica e culturale, per la minore importanza connotativa di tali componenti paesaggistiche rispetto agli altri ambiti collinari. Sono presenti edifici di grande valore, quali ad esempio l’antico Spedale del Bigallo, Villa Peruzzi e Villa Signorini. Ne consegue la presenza diffusa e dominante di paesaggi rurali ancora integri, frammentati solo dai piccoli centri urbani e produttivi presenti in questi ambiti e dal tracciato autostradale. L’ambito delle Colline di Fonte Santa, caratterizzato dai rilievi di maggior altitudine e acclività (versanti settentrionali e occidentali del Poggio di Firenze) mostra un’apprezzabile integrità paesaggistica, seppur accompaganata da una media rilevanza storica e culturale, peraltro “fisiologica” a causa dell’ampia diffusione del bosco e dalla conseguente scarsa diffusione di insediamenti rurali storici. 3.7.1. Stato previsionale Gli elaborati del RU prevedono aree urbane di nuova formazione, con consumo di suolo, soprattutto per il Comparto Ex Brunelleschi Capannuccia e, con superfici più ridotte, per i Comparti P.za F.lli Rosselli e Via Lazzeri a Osteria Nuova; in area urbana consumo di suolo si ha anche per la zona del Pratello (tra Bagno a Ripoli e la S.P. di Rosano). 30 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale Consumo di suolo per nuovi parcheggi sono previsti in alcune aree del territorio comunale: in totale sono previsti 4,95 ha di nuovi parcheggi, Consumo di suolo di estensione modesta si avrà anche per i Comparti Ex Omnes di Bagno a Ripoli e Antella (Via U. Peruzzi). Significativa la disciplina di riassetto del Comparto Vallina – zona artigianale, in quanto prevede il recupero di suoli in area ripariale dell’Arno, oggi impemeabilizzati, a verde estensivo e seminaturale, con utilizzo di vegetazione ripariale. Per tutte le aree di nuova formazione il RU pone particolare attenzione nelle opere a verde, da effettuarsi con specie autoctone (comprese le specie ombreggianti dei parcheggi), ed in particolare con tiglio (Tilia vulgaris), albero di Giuda (Cercis siliquastrum) e/o acero campestre (Acer campestre), o altri scelti tra le specie indicate dalla Amministrazione Comunale. L’ampliamento del Giardino della Resistenza all’Antella, attraverso la sistemazione a verde pubblico di un’ampia area che delimita, a sud, il centro abitato esistente, si svilupperà su di un’area attualmente in parte utilizzata ad orti famigliari ed in parte con colture in abbandono e presenza di vegetazione arbustiva. Dalle tavole della disciplina delle trasformazioni degli ambiti urbani (tavole 1-12) si evidenzia la volontà di lasciare fasce a verde privato intercluse tra l’abitato e l’asse autostradale A1 (a Ponte a Ema e Antella), attualmente arbustate e in parte alberate. La stesura del RU è stata accompagnata da analisi urbanistiche e paesaggistiche per le aree urbane di nuova formazione (Allegato 1). Le Norme di attuazione tengono in grande considerazione la tutela degli elementi caratterizzanti il paesaggio del territorio comunale e il rispetto di tali elementi negli interventi di trasformazione. Di seguito vengono citati gli articoli ritenuti che evidenziano in modo particolare tale principio disciplinare. L’art. 5 delle Norme di Attuazione, per interventi di particolare delicatezza paesaggistica, prevede che i progetti di trasformazione territoriale siano corredati da uno specifico studio analitico diagnostico del paesaggio ad essi propedeutico. L’art. 7 delle Norme di Attuazione, relativo ai parametri di qualificazione ambientale, prevede i parametri “indice di riequilibrio ecologico” e “densità arborea”. L’art.22 delle Norme di Attuazione prescrive che le sistemazioni idraulico-agrarie tradizionali devono essere conservate e, in presenza di degrado, restaurate. L’art. 29 delle Norme di Attuazione, relativo alle componenti minori dell’identità storico-culturale (le cappelle, i tabernacoli, le croci votive, le icone, i cippi, le fonti, le alberature segnaletiche) dichiara che devono essere oggetto di interventi di manutenzione e/o di restauro che ne assicurino la conservazione integrale, specificatamente previsti dai progetti edilizi, dai Programmi aziendali e dai Piani Attuativi che interessano le aree ove ricadono i suddetti manufatti. Il Titolo Secondo – Aree a disciplina speciale, della parte terza delle Norme di Attuazione, disciplina gli ambiti di reperimento delle aree naturali protette di interesse locale, che si articolano in quattro ambiti: aree della dorsale orientale, aree rivierasche dell’Arno, aree della bassa e media collina, corridoio di Sorgane. Di particolare valore paesaggistico l’istituzione del corridoio di Sorgane, che mantiene una soluzione di continuità tra gli abitati di Sorgane e di Bagno a Ripoli, a tutela di una pregevole area seminaturale e boscata periurbana. 31 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale L’art. 46 del Capo II (Territorio rurale), Parte Quarta delle Norme di Attuazione, disciplina i contenuti del Programma aziendale pluriennale di miglioramento agricolo ambientale, compresa la previsione la descrizione di opere di miglioramento ambientale, di cui il Rapporto Ambientale dà conto. COMPONENTE AMBIENTALE OBIETTIVI SPECIFICI Conservazione e miglioramento della qualità paesistica PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICOCULTURALE Valutazione delle variazioni in termini di complessità tipologica del paesaggio Valutazione della diversità colturale e mantenimento delle forme tradizionali VALUTAZIONE Impatti negativi significativi sono prevedibili per il Comparto Ex Brunelleschi Capanuccia e, in misura sensibilmente minore in considerazione delle superfici in gioco, per gli interventi a Osteria Nuova. Le aree urbane di nuova formazione e gli altri interventi di trasformazione previsti, localizzati all’interno di aree urbane o in aree di frangia, non hanno significativi impatti paesaggistici. D’altro canto sono numerosi gli aspetti positivi del RU nei confronti del paesaggio e del patrimonio storicoculturale, su tutti l’obbligatorietà dello studio analitico diagnostico del paesaggio per interventi di trasformazione territoriale di particolare delicatezza paesaggistica, la tipologia delle opere di miglioramento ambientale per i Programmi aziendali pluriennali di miglioramento agricolo ambientale, l’istituzione del corridoio di Sorgane e, seppur con effetti localizzati, il recupero a verde estensivo e seminaturale di suoli in area produttiva nell’area ripariale dell’Arno del Comparto di Vallina. Seppure gli effetti positivi e negativi del RU si compensino e non si abbiano modifiche significative allo stato attuale di questa componente, gli interventi nei Comparti Ex Brunelleschi Capanuccia e di Osteria Nuova possono peggiorare, seppur localmente, lo stato della componente. In considerazione degli effetti nel complesso positivi della Variante anticipatrice, gli effetti del RU su questa componente devono essere considerati nel complesso non significativi. 32 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale 3.8. RIFIUTI 3.8.1. Stato attuale L’andamento della produzione complessiva di rifiuti urbani risulta, anche a livello comunale, in aumento. Si assiste invece alla tendenza positiva nella diminuzione della quota di rifiuti indifferenziati, e all’aumento della quota di rifiuti differenziati, risultati da mettere in relazione anche agli sforzi compiuti dall’amministrazione comunale in tale direzione. Rispetto al 2012 la percentuale di raccolta differenziata dei comuni serviti dal Quadrifoglio fa registrare un incremento del 3,43 %. I comuni maggiormente attivi in tal senso sono Tavarnelle VP, San Casciano e Calenzano che si attestano oltre il 60%; Bagno a Ripoli supera il 58%. La produzione complessiva di rifiuti urbani è in aumento del 0,09% rispetto allo stesso periodo del 2012 (Bagno a Ripoli presenta un +3,71%); i rifiuti urbani indifferenziati sono complessivamente in riduzione del 5,33% (Bagno a Ripoli presenta un -9,10 %). 3.8.2. Stato previsionale Anche per questa componente ambientale, le previsioni contenute nel RU che si configurano come maggiormente significative in termini di effetti ambientali negativi su questa componente sono quelle riconducibili alle “Aree urbane di nuova formazione” (vedi CAPO III – AMBITI URBANI, Sezione C). Seppur riconducibili in larga misura a interventi di recupero, completamento e riqualificazione di edificato esistente, l’incremento di disponibilità di nuove residenze e posti letto previsto dal RU, nonché il potenziamento di attività produttive (non identificabili con precisione in questo livello di pianificazione), si traduce infatti in un incremento della quantità complessiva dei rifiuti prodotti, principalmente rifiuti urbani. A fronte di tali interventi, vengono tuttavia individuati criteri per la sistemazione e organizzazione delle aree di trasformazione volti a prevenire e/o limitare gli effetti ambientali negativi riconducibili alle trasformazioni stesse, come indicato nei par. 2.3 e 2.5 di ciascuna scheda del RU. In sintesi: COMPONENTE AMBIENTALE RIFIUTI OBIETTIVI SPECIFICI VALUTAZIONE Complessivamente, le previsioni contenute nel RU determinano un incremento del quantitativo complessivo di rifiuti prodotti (essenzialmente rifiuti urbani), riconducibile all’incremento di residenze (e quindi abitanti) e ricettività turistica (posti letto). Ridurre la produzione totale di rifiuti Migliorare il sistema di raccolta differenziata e diminuire la percentuale Seppur a livello del tutto indicativo, in riferimento al conferita in discarica residenziale e turistico, assumendo quale dato di riferimento una produzione di rifiuto pro-capite totale 33 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale COMPONENTE AMBIENTALE OBIETTIVI SPECIFICI VALUTAZIONE pari a 663 kg/anno, di cui 442 kg/anno indifferenziati (Fonte dei dati: Relazione stato dell’ambiente in Toscana 2012) e considerando un aumento della popolazione insediata rispetto a quella attuale pari a 1.920 abitanti2 (vedi tabelle 4 e 5 – tabelle sinottiche previsioni RU), si può stimare un incremento della produzione annua complessiva di rifiuti urbani di circa 1.273 tonnellate. Rispetto all’attuale produzione di rifiuti (pari a 13.416 tonnellate, dato 2012), tale incremento rappresenta circa il 9,5 %. A fronte di tali interventi, vengono tuttavia individuati criteri per la sistemazione e organizzazione delle aree di trasformazione volti a prevenire e/o limitare gli effetti ambientali negativi riconducibili alle trasformazioni stesse, come indicato nei par. 2.3 e 2.5 di ciascuna scheda del RU. L’andamento della produzione complessiva di rifiuti urbani risulta, anche a livello comunale, in aumento. Si assiste invece alla tendenza positiva nella diminuzione della quota di rifiuti indifferenziati, e all’aumento della quota di rifiuti differenziati, risultati da mettere in relazione anche agli sforzi compiuti dall’amministrazione comunale in tale direzione (vedi quanto descritto nello “stato attuale”). Nel complesso tuttavia il RU appare perseguire solo parzialmente gli obiettivi di sostenibilità su questa componente. 2 Il numero complessivo di 1.920 abitanti è costituita dalla somma di 1.130 abitanti (incremento della popolazione insediata a seguito delle previsioni di RU), con 790 (posti letto previsti dal RU, assumendo che un posto letto è equivalente ad un abitante). 34 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale 3.9. ENERGIA 3.9.1. Stato attuale Le principali aree di consumo energetico presenti nel territorio comunale (Fonte: VADEMECUM DELLA SOSTENIBILITÀ per il percorso di partecipazione degli studenti dell’Istituto GobettiVolta e dei cittadini di Bagno a Ripoli). In un’ottica di risparmio energetico e di tutela dell’ambiente, il comune sta promuovendo interventi volti a incrementare l’efficienza energetica, ed in particolare si è prefisso i seguenti obiettivi: Obiettivo A - MOBILITÀ SOSTENIBILE Piste ciclabili e pedonali, uso di mezzi elettrici, trasporto pubblico, car pooling. Obiettivo B - RIQUALIFICAZIONE E RISPARMIO ENERGETICO DEGLI EDIFICI PUBBLICI Sostituzione dei vecchi infissi con infissi altamente efficienti e delle vecchie caldaie con caldaie a condensazione. Impianti di trigenerazione. Certificazione energetica degli edifici pubblici. Impianti di illuminazione a LED e a basso consumo. Obiettivo C - ENERGIE RINNOVABILI 35 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale Uso del solare termico negli impianti sportivi. Istallazioni di impianti di energia da fonti rinnovabili. Da segnalare come il Comune di Bagno a Ripoli sta elaborando il Piano Energetico Comunale (PEC), un documento che, sulla base dei consumi della città, individua gli interventi più efficaci per ridurre l'utilizzo dei combustibili tradizionali e promuovere le fonti rinnovabili. Formare gli studenti e coinvolgere i cittadini in questo processo è importante per garantire un PEC efficace e una popolazione consapevole, capace di mettere in opera correttamente le indicazioni del Piano. 3.9.2. Stato previsionale Relativamente a questa componente ambientale, le previsioni contenute nel RU che si configurano come maggiormente significative in termini di effetti ambientali su questa componente ambientale sono quelle riconducibili alle “Aree urbane di nuova formazione” (vedi CAPO III – AMBITI URBANI, Sezione C). Seppur riconducibili in larga misura a interventi di recupero, completamento e riqualificazione di edificato esistente, l’incremento di disponibilità di nuove residenze e posti letto previsto dal RU, nonché il potenziamento di attività produttive (non identificabili con precisione in questo livello di pianificazione), è traducibile infatti in un incremento dei consumi finali, vale a dire dei consumi di fonti energetiche (combustibili, energia elettrica e fonti rinnovabili) destinati agli usi finali dei diversi settori produttivi (agricoltura, industria, servizi) e delle famiglie. È importante sottolineare come le previsioni in oggetto siano subordinate al rispetto di requisiti specifici e prescrizioni particolari (indicate nei par. 2.3 e 2.5 di ciascuna scheda), volte a prevenire e/o ridurre gli effetti ambientali riconducibili alla trasformazioni stesse. Di particolare interesse risulta la prescrizione che prevede che tutti gli edifici rispondono ai requisiti della classe energetica A e presentano sistemi per il ricorso alle energie rinnovabili e per il risparmio idrico. In sintesi quindi: COMPONENTI AMBIENTALE OBIETTIVI SPECIFICI ENERGIA VALUTAZIONE Complessivamente, le previsioni contenute nel RU determinano un potenziale aumento dei consumi energetici complessivi riconducibile all’incremento di residenze (e quindi abitanti) e ricettività turistica (posti letto). Razionalizzare e ridurre i A fronte di tali interventi, vengono tuttavia individuati consumi energetici criteri per la sistemazione e organizzazione delle aree di trasformazione, volti a prevenire e/o limitare gli effetti Aumentare la percentuale ambientali negativi riconducibili alle trasformazioni di energia proveniente da stesse, come indicato nei par. 2.3 e 2.5 di ciascuna scheda fonti rinnovabili del RU: da segnalare il ricorso ad edifici che soddisfano i requisiti della classe energetica A e presentano sistemi per il ricorso alle energie rinnovabili. Nel complesso tuttavia il RU appare perseguire solo parzialmente gli obiettivi di sostenibilità su questa componente. 36 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale 3.10. Riepilogo degli effetti ambientali attesi Come emerge dalla seguente tabella, gli interventi previsti dal RU, descritti nel precedente capitolo, presentano diversificati effetti ambientali Effetti delle previsioni del RU sulle componenti ambientali Componenti ambientali interessate dalla previsioni del RU Suolo e sottosuolo Effetti ambientali Acque superficiali Aria e fattori climatici Biodiversità, vegetazione, flora e fauna Paesaggio, patrimonio storico culturale Rifiuti Energia gli effetti sulla componente sono positivi gli effetti possono contribuire alla soluzione di una criticità o alla tutela della componente assenza di effetti sulla componente o effetti non significativi gli effetti possono contribuire all’innesco o all’aggravamento di una criticità gli effetti sulla componente sono negativi 37 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale 4. MITIGAZIONI Al fine di ridurre i già limitati effetti ambientali negativi connessi alle previsioni del RU, vengono fornite ulteriori precisazioni e dettagli su sistemi di risparmio energetico ed idrico. Le mitigazioni contenute nel RU costituiscono pertanto una guida finalizzata ad indirizzare la successiva progettazione secondo criteri di sostenibilità e di compatibilità ecologica e paesaggistica. I principi di bioarchitettura dovranno guidare e contraddistinguere la progettazione delle trasformazioni contenute nel RU, privilegiando la qualità della vita ed il benessere psico-fisico dell’uomo e la salvaguardia dell’ecosistema. 38 Regolamento Urbanistico del Comune di Bagno a Ripoli SINTESI NON TECNICA del Rapporto Ambientale ELENCO DEGLI ESPERTI COORDINAMENTO: Alberto Chiti Batelli NEMO Nature and Environment Management Operators Srl Piazza D’Azeglio, 11 – 50121 Firenze tel +55 2466002 fax +55 243718 - E-mail: [email protected] GRUPPO DI LAVORO Dott. Alberto Chiti Batelli NEMO Nature and Environment Management Operators srl Dott.ssa Viviana Cherici collaboratrice NEMO Nature and Environment Management Operators srl 39