Scuola dell`Infanzia Bruno Ciari
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Scuola dell`Infanzia Bruno Ciari
Scuola dell’Infanzia Bruno Ciari Anno scolastico 2007-2008 IL PROGETTO POSTA: ASCOLTA… I BAMBINI RACCONTANO La “storia” di ogni bambino è fatta di piccoli e grandi avvenimenti, di conquiste, di processi evolutivi. Per ognuno di loro si intrecciano vita familiare e vita sociale, esperienze nel e fuori dal nido e dalla scuola dell’infanzia. Avere traccia nel nido e più tardi nella scuola dell’infanzia, di ciò che fanno al di fuori da queste rappresenta un continuum di esperienze, rafforza il legame tra le famiglie e le strutture educative riempiendole di significati veri e profondi di scambio e partecipazione attiva, permettendo la salvaguardia di una documentazione personale per ogni singolo bambino, strumento indispensabile per tracciare un profilo di sviluppo evolutivo globale. Questo progetto attraverso una continuità dell’esperienza consente: • una ricostruzione dei vissuti e delle esperienze personali che i bambini hanno fuori dal le strutture educative (nido e scuola dell'infanzia) e che vengono da loro rivissute attraverso il racconto; • la conservazione e il ricordo delle emozioni e dei vissuti che i bambini hanno svolto fuori e dentro il nido, in modo da preservarne la storia e valorizzarne l'esperienza. Documentare il racconto di un’esperienza vissuta in un momento particolare a casa significa vederne le rielaborazioni emotive e cognitive nel gruppo, significa tener fede a una non frammentazione tra ciò che avviene fuori e dentro la scuola, fuori e dentro di noi, restituendo a ogni bambino a fine anno immagini, parole, frasi, emozioni che lo hanno visto protagonista di tante giornate vissute assieme ad altri. In questo progetto documentare non significa fermarsi a raccogliere semplici informazioni di anamnesi individuale o di storia familiare, ma arricchire continuamente il prezioso bagaglio di ogni singolo bambino attraverso i propri racconti su esperienze significative vissute fuori dal nido e che, proprio qui vedono una sua continuazione nell'ascolto, lo scambio, la valorizzazione di ogni singola esperienza. L'esperienza nasce nel 1997 nell’asilo nido “Bianconiglio” di Casellina quando, dopo il successo ottenuto dalla lettura di un libro cartonato musicale La tartaruga postino veloce (in cui una tartaruga vestita da postino portava delle lettere a vari animaletti del bosco) con i bambini della sezione dei grandi, nasce l’idea di far scrivere delle piccole cartoline ai genitori dei bambini che frequentavano il nido. Volevamo riuscire a portare alla luce quelle emozioni legate alla curiosità, all'aspettativa, all’immaginazione, che il libro aveva suscitato e di cui si erano intraviste le potenzialità. Gli obiettivi principali del progetto erano essenzialmente quelli di: • raccogliere materiale utile ai fini della documentazione individuale, in modo da ricostruire i vissuti personali delle esperienze infantili agite fuori dal nido e rivissute nei racconti dei bambini; • creare un “ponte” tra esperienze vissute fuori dal nido e al nido; • favorire nei bambini lo sviluppo del linguaggio e le competenze comunicative. Inoltre, per facilitare nei bambini l’acquisizione delle competenze spazio-temporali attraverso il racconto, il ricordo e la rievocazione di piccoli fatti accaduti, nasce l’idea di utilizzare al momento “del cerchio” (in cui i bambini dell’intera sezione si siedono per “ritrovarsi” ogni giorno), un breve messaggio-cartolina, scritto da un genitore e imbucato nella cassetta della posta messa fuori dalla sezione, che racconti con parole semplici e frasi brevi una gita avvenuta il giorno prima o un altro avvenimento importante. Si vuole così esercitare nel bambino quelle abilità che li permetteranno di diventare sempre più un conversatore competente e un comunicatore efficace, e al tempo stesso di rivivere l'esperienza vissuta a casa per riportarla nel gruppo e diventare così esperienza di tutti. L’ascolto dell’esperienza vissuta e l’analisi successiva dei contenuti ci permette di conoscere ancor meglio i vissuti affettivi ,emotivi, le paure, i desideri, ecc. di ogni bambino, legati ai loro momenti a casa. Il bambino che racconta, prendendo spunto e sollecitato dalla lettura di brevi frasi quali fossero appunto,cartoline, ridiventa protagonista nel gruppo del suo “viaggio” facendo partecipi tutti dell’esperienza, che si arricchisce sempre più di commenti, altre esperienze, associazioni di idee che portano i bambini lontano attraverso la loro immaginazione. L'esperienza che è stata poi negli anni riproposta all'asilo nido “La Girandola” di Ponte a Greve, ha continuato a riscontrare entusiasmo e validità progettuale dotandoci di un patrimonio linguistico infantile ricco e complesso dove, anche bambini con minori competenze o maggiori difficoltà di espressione sono riusciti ad aprirsi, a raccontare di loro, per loro, in un clima di forte socializzazione e condivisione dei propri pensieri, sentimenti, vissuti ed emozioni. Nell’ambito della scuola “B.Ciari” dove il percorso educativo vede coinvolti bambini da uno a sei anni questo progetto “Il Postino” si è ulteriormente ampliato anche grazie ad una forte partecipazione delle famiglie coinvolte nel progetto che hanno aderito all’idea di raccogliere li scritti in un piccolo libro arricchito nell’impaginazione personale, da ognuno di loro. Il Postino è diventato un appuntamento importante per ogni bambino, (per molti di loro questo è il secondo anno che vivono questa esperienza) , imparando a rispettare il proprio turno nell’intervento, ad ascoltare chi parla, arricchire i racconti con domande e commenti; per tutti rappresenta un momento in cui ci si siede orgogliosi a raccontare di sé. Insegnante Piera Cavini Letterina di Agnese del 1 / 3 / 2008 La Lettera: Sabato sono andata a mangiare al Mac Donald. Poi la mia mamma è tornata e mi ha portato tante conchiglie dal mare dell'Abruzzo. Domenica sono andata a mangiare le lasagne dalla nonna, e le ho mangiate tutte. Agnese Agnese: È un posto un po' lontano dalla mia casa sono andata in macchina. Ho incontrato Riccardo uno dei grandi. C'è un tavolino e poi ci danno da mangiare, ho mangiato le patatine e l'hamburger, poi ho preso anche il giocattolo di Mc Donald: due cani. Anche Davide ha preso i due cani, la Sara aveva preso un'altra cosa. Mi è piaciuto perché c'è uno scivolo che andava sul ponte e poi si scendeva giù ed è divertente. Sofia: Anche io ci sono andata, ho mangiato le patatine fritte e il gelato. Mi è piaciuto perché avevo una cosa: uno specchietto che mi ha dato mia sorella, me lo aveva regalato li. Viola: Mercoledì sono andata da Mc Donald mi sono divertita perché era il compleanno della Sara. Sofia: Mi è piaciuto lo scivolo. Simone: Anche io ho mangiato le patatine fritte un panino e il ketchup e il pagnonico che mi ha portato la mamma. Letterina di Alessandro La Lettera: Un giorno alla Cooperativa di Legnaia Ieri con la mamma e mia sorella Sabrina siamo stati a vedere gli animali che ci sono alla cooperativa di legnaia. Abbiamo portato tante carote e del pane secco. Il cavallo è ghiotto di carote ed io mi sono divertito tanto a mettergliele in bocca con le mie mani! E non avevo paura!! Invece alla anatre e alle galline abbiamo dato il pane ed erano molto contente! Poi c'erano tante capre e 2 mucche. L'animale che mi è piaciuto di più è stato il cavallo! Che bella giornata! Alessandro Alessandro: Mi è piaciuto il cavallo. Sabrina: Sono stata al mare. Mario: Anch'io. Un giorno era tutta sporca l'acqua. Sabrina: La mia era pulita, ho fatto il bagno. Gabriele: Io ho visto la cacca degli elefanti. A me piacciono i cuccioli. Sabrina: A me piace il cavallo di nome Marrone. Alessandro: Io lo chiamerei Nero. Letterina di Alice del 18 / 2 / 2008 La Lettera: La mattina presto siamo partiti da casa con tutta la mia famiglia, e siamo andati al museo di Calci dove c'erano tutti gli animali: la scimmia, l'orso, il leone la volpe, il bisonte, il serpente e tanti altri. All'ora di pranzo siamo andati al ristorante, con noi c'erano anche due bambini che si chiamavano Lapo e Lorenzo; insieme ai suoi genitori. Nel pomeriggio siamo stati a vedere la torre di Pisa era una giornata bellissima io volevo salirci ma ero troppo piccola per andarci era vietato ai bambini sotto agli 8 anni, ci tornerò quando sarò più grande. In tarda serata siamo tornati a casa nel viaggio mi sono addormentata in macchina, perché è stata una giornata faticosa ma divertente. Alice: Ieri sono andata a vedere la torre di Pisa, sono andata a mangiare al ristorante. La torre di Pisa pende un pochino. Mi è piaciuta. Al ristorante ho mangiato la pasta con la ciccia. Poi ho visto gli animali. Mario: Sei stata allo zoo di Pistoia? Alice: No, c'era il serpente, il leone, l'orso. Erano morti. Mario: Perché erano morti? Alice: Perché non sono vivi. Luna: Li hanno uccisi. I cacciatori. Luigi: C'erano le palle di fuoco. Da Aladan. Edoardo: Aladan è un dinosauro. Alice: Anche lì c'erano i dinosauri erano grossi, sono belli i dinosauri. Mi è piaciuto molto l'orso. La torre di Pisa pende un pochino, era grossa e alta non sono mai salita perché la mia mamma non mi ha portato sopra però mi è piaciuta. Poi sono andata al ristorante e ho mangiato la pasta con la ciccia. Letterina di Bianca La Lettera: Parco naturale delle alpi apuane: Saluti da Bianca Mario: Hai paura di quella grotta grossa? Bianca: No, perché era buio. Non si poteva toccare nulla perché sennò ci vengono delle macchie nere e non ci vanno più via. Nelle grotte non possono cadere le cose che portiamo da casa perché sennò non le possiamo riprendere. Dentro quando si stà in silenzio si sente la voce della grotta e le goccie. Mario: Io sono stato in una grotta dai tuoi zii, ma non di pietra, di cemento. Bianca: C'era anche un lago dove non potevano cascare le cose di casa. Simone: Anche io sono stato alle grotte dove c'erano le luci accese, dentro c'era il fiume. Luigi: Io ho visto grotte vicino al mare c'era l'acqua, era buio. Bianca: Nella grotta c'era una gabbia dove ci stavano conigli e gatti. I gatti stavano nella gabbia e c'era il mangiare e l'acqua dei gatti. La mia mamma li voleva accarezzare ma non poteva. C'era anche la mia cugina, mio cugino e il mio fidanzato: è il mio cugino Leonardo. Matilde S.: Anche io ho il mio fidanzato che si chiama Oscar ed è più grande di voi. Bianca: Il mio babbo: "buttiamo il gatto nel lago", ma il gatto ha morso il mio babbo ma non gli usciva il sangue. Giulia: Sono andata in una grotta, c'erano delle luci rosse. C'era un vetro, abbiamo attraversato una striscia rossa e siamo arrivati al vetro, abbiamo visto la coccodrilla mamma e il coccodrillo maschio, erano chiusi sennò uscivano. La grotta era vicino a Oltremore. Sono andata con la mamma e il babbo. Nella grotta accanto quando siamo entrati c'era il fumo, poi pagliette e poi un dinosauro finto. Poi c'era un teatro, c'è venuta la neve vera addosso e in un televisore si è visto il ghiaccio che scendeva. Abbiamo visto la terra dei dinosauri, come vivono. Edoardo: Io sono andato a Sestino c'era l'uccellino di plastica nel nido. Il babbo me l'ha fatto vedere in braccio. A Sestino c'è la nonna Ada mi fa il mimo del gatto. Letterina di Caterina del 11/11/2007 La Lettera: In questo fine settimana, Caterina ha buttato i suoi ciucci nalla spazzatura: grande evento!!!! Chiaramente ha chiesto in premio...le caramelle, che ancora dobbiamo comprare! Poi ieri pomeriggio siamo stati ad un compleanno (Pietro) e si sono divetriti, con scivoli, canini, pizzette e torte al cioccolato! Caterina: Ho buttato via i ciucci nella spazzatura perché mi facevano male i denti. Avevo tanti ciucci e ne ho persi tanti, volevo le caramelle al posto dei ciucci, no voglio le patatine al posto delle caramelle. Io ho dormito senza ciucci, mi sono svegliata ma c'era la mamma e il babbo, sono andata nel lettone. Matilde A.: Un giorno ho buttato via il ciuccio, c'era un bachino e non l'ho usato più. Ieri è venuta una mia amica a mangiare da me. Luna: E chi era? Matilde A.: Non ve lo dico perché è una mia cuginetta. Io davo il bibe a Babbo Natale e bevo in tazza. Io ho chiesto un passeggino a Babbo Natale e la Rebecca il cavallo della Barbry. Gabriele: Io ho buttato via il ciuccio, il bibe no. L'ho buttato nella spazzatura, ho pianto. Non ho niente per dormire. La mamma se faccio il birbone mi dà gli sculaccioni. Ieri ho mangiato il pollo, la cioccolata e le patatine. Sabrina: Io gioco a palla con Alessandro. Io ha casa ho il ciuccio per dormire. Io non voglio il ciuccio a scuola per dormire ma a casa si. Domanda: come mai non vuoi il ciuccio a scuola? Ti vergogni? Sabrina: Si. Ho anche il biberon per l'acqua e il latte con i biscotti. Viola: Io ho buttato via il ciuccio. Quando ero dai piccoli avevo il ciuccio. Avevo due ciucci, uno l'ho buttato via io, uno la mamma e uno il babbo. Ora dormo senza ciuccio, mi è volato via. Ora dormo con nulla, mi tocco i capelli e dormo. Davide A.: Io non ho il ciuccio, ora non ce l'ho più. Io da Babbo Natale voglio il robot e i mostriciattoli e anche i dinosauri. Ora mi addormento senza ciuccio. La mamma mi ha buttato via il ciuccio nessuno me l'ha detto ma il ciuccio è andato nell'immondizia. La notte quando mi sveglio non comincio a piangere. Voglio che la mamma fa colazione con me. Quando non fa colazione con me io comincio a piangere quando fa colazione con me io non piango. Io bevo dal biberon il latte ma senza biscotti. Luna: Mio fratello ha bevuto dalla poppa di qua e io di là. Ho buttato via il ciuccio quando non ero più piccola, l'ho buttato io nel cestino. Non ho pianto perché ero grande. Quando ero piccolina la mamma lo aveva in tasca e me lo ha dato perché avevo voglia di ciuccio. Agnese: Ero piccola, ero a dormire e Davide mi ha svegliato. Tutti i giorni mi sveglia e poi mi dice:"andiamo giù a vedere la televisione". Io dico di no perché non ci sono mamma e papà. Bianca: Mi addormento senza niente. Sono andata a letto senza pigiama perché mi ero addormentata sul divano. Davide N.: Io con le poppe. Stefan: Anche io. Davide N.: Non c'è il latte. La mucca fa il latte. Mario: Quando io mi sveglio faccio merenda. Io ho la nanna per ciucciare il dito e per toccare la nanna. La nanna è un cuscino. Io ho il mio lettino e la mia camerina con tanti giocattoli. Quando mi sveglio bevo il latte dal biberon. Simone: Io non ho mai avuto il ciuccio, io ce l'ho il ciuccio ha casa lo tengo in mano. Se non ho il ciuccio tengo in mano il ragno rosso e blu. Quando mi sveglio vado nel lettone e sono contento. Sofia: Io l'ho buttato via, nella spazzatura. Giocavo con l'Elisa quando l'ho buttato via. Quando mi sveglio faccio colazione e poi vengo all'asilo. Davide N.: Io non ho il ciuccio la Cecilia ce l'ha. Sono andato a dormire dai nonni c'era un gatto Pallina che miagola alla porta, io gli dico "zitta" e viene sul letto mio. Gabriele: Te la mandi via? Davide N.: Si, gli do i calci nella coda, povera! È nera Pallina. Faccio colazione con i biscotti, prendo il latte in tazza. Letterina di Celine del 11/11/2007 La Lettera: Ciao! Saluti dalla Sardegna sono da nonno e nonna a presto Celine Celine: Sono stata al mare con Nicolas, mamma, babbo e Melanie. Ho fatto il bagno, ho mangiato il cocomero e la pasta. C'era il gatto gli dava da mangiare Yuki. Mario: Chi è Yuki? Celine: E' Melanie. Il mare era freddo, sono andata con la macchina. Bianca: Io con la barca. Celine: Anch'io con la barca, con la macchina e con la barca. Viola: Sono stata anch'io al mare mi sono divertita. Luna: Io vado al mare a Viareggio, ci vado oggi insieme alla mamma, al babbo e Niccolò. Davide N.: Io vado con il babbo, il nonno Sergio, la nonna Rita, il nonno Giancarlo e la nonna Romana, la mamma, la Margherita e la Cecilia. Mario: Io ci vado con la macchina, con la mamma, ho una casa poi ho anche i giocattoli. Davide N.: Anch'io ce l'ho a Cecina. Mario: Io li porto in un sacchetto. Matilde S.: Io vado al mare dopo mangiato. Davide A.: Io vado in montagna dalla tata Nina. Letterina di Davide A. La Lettera: Gita allo zoo di Pistoia Alcuni giorni fa io Davide sono stato allo zoo di Pistoia con i miei compagni di scuola, la mia mamma, il mio babbo ed il mio fratellino Marco. Lo zoo è molto grande e ci sono tanti animali. Gli elefanti, le giraffe, le tigri, i giaguari,le scimmie e gli orsi. Il mio fratellino ha dato da mangiare agli elefanti, io ho dato da mangiare alle giraffe. C'erano anche i serpenti e i coccodrilli che sembravano finti, perché stavano immobili sotto una luce rossa. Durante la visita allo zoo abbiamo partecipato ad un laboratorio insieme alle maestre. Abbiamo fatto una bella maschera da tigre. A pranzo ho mangiato le polpette e la schiacciata preparate dalla mia mamma. Nel pomeriggio abbiamo anche festeggiato il compleanno del mio amichetto Luigi. Ho mangiato tante patatine e biscotti. Mi sono divertito tanto. Davide A.: Sono stato allo zoo, c'erano degli animali, non mi ricordo come si chiamavano. Sono andato con i miei genitori e il mio fratellino. C'erano anche i lupi. Ho mangiato allo zoo, ma ho mangiato dopo che ho visto tutti gli animali. Marco: Ho giocato con le macchinine, io sono andato su una ruota grande grande. C'era il papa-sauro. Agnese: Sono andata al mare con la mamma, ho giocato sulla spiaggia. Mario: Ho giocato con le macchine in camera mia. Ho una ferrari rossa, grossa. Ho anche una macchina grossa, e ho comprato il palloncino di Nemo, però l'ho bucato perché l'ho messo in una rete e si è bucato. La porta della mia camera è di legno e la casa è di mattoni. Viola: Sono andata ai Gigli, poi sono andata a comprare le scarpe: ho comprato gli stivali neri. Poi sono andata da Tommaso e da Mirko. Sono andata dalla nonna Cosetta e poi sono andata in piazza. La mia nonna mi ha messo a letto. Luigi: Io sono stato alla fiera, alla ruota e poi sono andato sul bruco. Ero con il babbo. È stata bella questa giornata e poi sono salito sulla giostrina con le macchinine. Sabrina: Ieri sono stata in bicilcletta è gialla e verde. Sono andata con il babbo. Letterina di Davide N. del 21 / 01 / 2008 La Lettera: Cari amici, durante le vacanze di Natale sono venute a trovarmi due persone speciali! La prima è stata Babbo Natale...ha bussato forte, forte alla porta, ma quando abbiamo aperto lui non c'era più. Mi ha lasciato però i regali in terra...lui aveva tanta fretta, doveva portare i regali a tanti altri bambini! Poi dopo un po' di giorni è venuta a trovarmi anche la BEFANA!! È entrata in casa, si è messa a sedere sul divano per riposarsi un pò! Le ho dato anche un bacino! Le mie sorelle le hanno regalato i ciucci e lei ci ha dato una bella calza per uno piena di chicchi...e anche un po' di carbone!! Davide Nenti Davide N.: E' venuta la Befana un po' bruttina, la bocca brutta, un po' sudicia, sulla testa aveva i capelli. Era vestita tutta nera in mano aveva il bastone, gli ho detto "niente ciuccio" e ho fatto così (ciuccia il dito) per dormire. Mi ha portato le chicche. Babbo Natale non l'ho visto. Mi è piaciuto di più Babbo Natale, qui si ho visto Babbo Natale. Luna: Io mi sentivo male un giorno. Mi faceva male la pancia quando è venuta a prendermi la mamma. Stavo male, la mamma mi ha dato una caramella però non mi è passato. Poi siamo andati a pattinare ma io non potevo perché ho vomitato sul marciapiede e un po' sugli stivali. Viola: Anche a me faceva male la pancia quando sono andata a mangiare la pizza con Tommaso, l' Ilaria e Dario in centro. C'erano i coriandoli. Quando sono tornata a casa mi faceva male ancora la pancia. Matilde A.: Quando è arrivato Babbo Natale ha portato le chicche e il carbone, e la Befana le chicche. Stefan: Un giorno mi veniva da vomitare e la mamma sul divano mi ha messo un cuscino. Quando mi sono svegliato ho visto Topolino e mi ha messo la coperta. Per carnevale mi metto sempre le scarpine da danza. Matilde S.: Mi faceva male l'orecchio, piangevo, la mamma mi ha dato l'antibiotico poi mi è passato. Stavo a letto a guardare le televisione con la mamma e il babbo, il giorno con la nonna. Celine: Sono stata malata. Un giorno mi faceva male la pancia. Gabriele: A casa ho mangiato un cioccolatino, me lo ha dato il babbo. Sabato e domenica sono andato alle giostre. Caterina: Un giorno ero andata a vedere la partita di Matteo. Ero andata dalla nonna Carla ha preparato la pasta, il riso e la ciccia, mi sono divertita. Mi sono vestita in maschera da principessa con la corona, Lorenzo era vestito in maschera da Spider Man. Mi è piaciuto di più il gelato alla fragola. Giulia: Un giorno nella mia macchina c'era un pulsante che faceva pipì, Stefan lo pigiava e il pulsante ricominciava daccapo. A casa della mia nonna Rosy è venuto Babbo Natale e mi ha portato molti regali con la carta delle Winx. Letterina di Edoardo La Lettera: Domenica siamo andati dalla mia cuginetta Sofia che vive a Città di Castello in una casa in campagna. Lo zio Angelo ha tanti cavalli e anche Sofia ha il suo piccolo cavallo che si chiama Telma così io e Sofia abbiamo cavalcato insieme su telma dentro al recinto. Poi abbiamo fatto una passeggiata fino al laghetto dove c'erano tanti girini. Sofia aveva gli stivaletti di gomma e poteva mettere i piedini nell'acqua così ha catturato un po' di girini. Poi io e la mamma abbiamo proseguito la passeggiata in un campo di grano e ad un certo punto abbiamo scorto un leprotto che però appena ci ha visto è scappato via. Sofia ha tanti cani grandi e uno di questi voleva giocare con me e mi saltava addosso, ma io avevo paura e non volevo giocare con lui. Verso sera siamo rientrati a casa, io e Sofia siamo andati a giocare nella sua cameretta con tanti giochi bellissimi. Edoardo Ferrone Edoardo: C'erano anche le rane che cantavano, erano belle e buone. Il leprotto era scappato via perché aveva paura. Sofia ha chiuso la porta perché il cane grosso mi saltava addosso e io scappavo scappavo e sono venuto con la palla in tasca al babbo. Alla casa di Sofia c'erano il ghepardo e la tigre e anche il cavallo. Agnese: La Giulia è stata a cavallo tanti giorni. Luigi: Io sono andato su un cavallo piccino vicino alla mia mamma, era nero, ho fatto un giro lungo fino al giardino. Edoardo: Io non ho paura del cavallo perché non mangia, non era carnivoro. Luigi: Perché non galoppava. Stefan: Io sono stato al mare e ho fatto un castello, sono stato con la mia mamma e il mio babbo. Non sono mai stato a cavallo. Sabrina: Sono stata a cavallo vicino a casa il cavallo è lungo lungo. Edoardo: E poi nel laghetto ho preso i girini, di colore giallo. Simone: I girini sono granchi. Davide A.: Sono balene. Edoardo: I girini saltavano, io l'ho preso e poi l'ho svegliato. Lorenzo: Io sono stato a vedere un leone era sul punto lontano l'ho visto poco. Era un leone un po' vero un po' finto, era fatto di plastica. Io sono stato su un cavallo piccolo, piccino. Letterina di Gabriele del 11 / 02 / 2008 La Lettera: A capodanno ho fatto una bellissima gita all'oasi agrituristica di Andia Paradiso insieme a tanti amici...abbiamo conosciuto "Ettore" che bel cagnolone...e poi...sotto la tormenta di neve siamo andati alle altane per avvistare caprioli...e cinghiali...e dopo aver salutato "Elvis" un maiale grosso, grosso...torno a casa mano nella mano con la mia amica Matilde. CIAO CIAO DA GABRIELE! Gabriele: Insieme a Matilde e Rebecca sono andato a San Marcello Pistoiese. Insieme ad altri amici: Noemi, Giulio, la mia sorella Sara e Samuele. C'erano i cavalli: uno bianco, uno marrone, uno bianco e nero, i cinghiali, il cane Ettore, il maiale Elvis. Nevicava. Viola: Siamo andati ai carri, al carnevale di Viareggio con la mamma, i miei amici, il mio fratello, il mio nonno, la Clarissa. Ho visto i carri uno era bello sono andata sul bruco mela quando scendevo piangevo perché quando cadevo mi faceva paura però non ero sola, ero con la Clarissa. Caterina: C'era lo squalo? Viola: No. I carri erano belli c'era un carro che mi piaceva, c'era un pagliaccio, la casa girava e i carri erano tanti. Una persona ha preso la sciarpa e l'ha buttata nell'acqua. Io ero vestita da Pippi calze lunghe. Matilde A.: Ieri sono andata a Viareggio, la mamma mi ha comprato le stelle filanti da spruzzare. Ho mangiato il panino con il wrustel con il ketcap e la Rebecca il panino con il Wrustel poi abbiamo mangiato le patatine fritte. Sofia: Ieri ho dipinto il mio libro, poi ho giocato a palla con l'Elisa, poi sono andata a mangiare la pasta senza nulla, le patatine fritte e la carne, poi sono andata a dormire e poi sono andata a fare colazione. Caterina: Sono andata fuori a mangiare al ristorante, ho mangiato la ciccia con gli spinaci, di primo ho mangiato la pasta bianca, ho mangiato il dolce con la panna. Sabrina: Sono stata a casa con Alessandro, con il babbo e la mamma e poi ho mangiato fuori al ristorante. Ho mangiato la ciccia, le patatine, il pane, ho mangiato la pasta al pomodoro, un succo. Letterina di Giulia del 17 / 12 / 2007 La Lettera: Ieri sono stata con l'Irene in treno, non un treno normale ma a vapore è salito anche Babbo Natale. Giulia: C'era la neve e poi sono scesa dal treno e ho giocato con l'Irene dei grandi alle pallate. Era un treno marrone con tutti i numeri dalle parti. Abbiamo trovato un posto per mangiare sulla neve. Era un ristorante. Poi sono stata a vedere le bancarelle. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la neve. Abbiamo preso il treno e poi l'autobus. L'Irene sta di fronte a me di casa. Luna: In barca mi ero addormentata in collo alla mamma e il babbo mi ha messo a letto. Poi ho mangiato e ho bevuto. Avevo il salvsgente. Ero in porto, io non riuscivo a scenderer dalla macchina me lo ha detto Niccolò. Il babbo e la mamma ci hanno fatto una sorpresina per Natale a me e mio fratello. Letterina di Lorenzo La Lettera: Il babbo e la mamma mi hanno comprato la bicicletta nuova di colore viola e gialla e a me piace tanto pedalare con la bici. Soprattutto nel cortile del garage dove non c'è pericolo di macchine e in via di Centanni, dove si possono vedere anche le spazzole che lavano le auto. Lorenzo Del Nero Lorenzo: C'è anche il phon, che va in su e giù. La bicicletta è nuova, viola e gialla, ho camminato dove ci sono le macchine. Poi sono andato sul cavallo grosso. E sono andato da un amico che si chiama Michele. Ho fatto il gioco della coperta. Poi ho fatto le costruzioni e ho colorato. Viola: Anche io ho una bicilcetta nuova, me l'ha comprata il nonno, è rosa e bianca. Il babbo mi ha levato le ruotine, e so andare. Mario: Io ce l'ho rossa di fuoco e mio fratello è grande e ce l'ha gialla. Il casco non mi stà più, ma non mi serve più. Stefan: Anche io ho una bicicletta rossa e gialla. Ma non è gonfiata. Io vado da solo senza il casco. Letterina di Luigi La Lettera: Domenica 2 Marzo io ho raccolto la mimosa su un albero a Stabbia, dove abitano i miei nonni e poi ho raccolto i fiori; sono anche andato in bicicletta, ho corso sulle collinette di un giardino, ho preso il gelato e poi sono tornato a casa, a Casellina. Ci siamo dimenticati di scrivere prima perché a Novembre è nato Francesco, il mio fratellino e sono cambiate un pò di cose! Abbiamo avuto tanto da fare; lui era piccino, piangeva e aveva fame e poi beveva il latte e rideva. Allora mamma, un pò stanca, si dimenticava sempre di scrivermi la letterina. Ora che Francesco è un pò più grande, cominciamo ad organizzarci meglio: lui gioca nel box coi pupazzini, poi con Winnie Pooh o sta nella sdraietta e si dondola. Così io, mamma e papi possiamo fare un pò le cose insieme, come facevamo prima. Io voglio tanto bene al mio fratellino e a mamma e papà, anche se a volte sono un pò birbone!!! Ciao da Luigi Boronti scuola infanzia "Ciari" Luigi: Per arrivare a Stabbia la strada è un po lunga, è bella c'è un giardino, ci sono i nonni: nonna Irene, e nonno Romano e hanno il giardino e i conigli: sono belli. Mi è piaciuto il coniglio e andare in bicicletta. Poi ho raccolto le mimose sono gialle e verdi. Il mio fratello è bello gioca con me gli faccio le carezzine e ride, lui si mette nel box e poi batte con il piedino la musica e io ballo. Io dormo nel mio letto. Al mio fratello gli voglio bene. Agnese: Un giorno sono andata nel bosco, c'era un albero bello, marrone. Poi sono salita sopra una montagna alta così, c'erano dei sassi e non sono caduta. La montagna era bella volevo prendere una ghian- da e l'ho presa, era marrone chiaro. Mi è piaciuto il cane, era di una mia amica: della Marzia. C'era una casa, non sono entrata perché dentro c'era una stregha che aveva una macchina me l'ha detto il mio papà. La casa era tutta verde, la porta era rossa e il tetto bianco. Avevo paura della stregha, c'era la stregha alla finestra. Viola: Allora era carnevale. Agnese: No, era finta. Erano a raccontare la storia di Biancaneve. C'era Biancaneve ma io mi ero addormentata. Stefan: Forse era un sogno. Agnese: C'erano tutti i personaggi non era un sogno. Letterina di Luna del 21 / 04 / 2008 La Lettera: Scusate ma il postino di Luna ultimamente ha avuto da fare un po' di cose ed è rimasto indietro con la consegna della posta. Di Luna ci sono da raccontare tante cose e quindi adesso faccio un piccolo resoconto delle tante attività fatte da Luna iniziando con l'ultima. In data 24.06.2008 Luna è stata a vedere i fuochi di San Giovanni, come penso in tanti ma la cosa divertente credo sia stata quella di essere arrivata fino quasi sul Ponte Vecchio con i pattini. Si proprio così, come saprete Luna sa pattinare ed è andata con il babbo mamma e suo fratello Niccolò e Lisa (amica di mamma e babbo) una ragazza nata in Svezia ma che vive a Firenze da 11 anni, ovviamente tutti con i pattini, in giro per il centro di Firenze la sera dopo cena, pattinando anche per la strada e devo dire che è stata molto ma molto brava. Il percorso è stato partendo dal parco delle Cascine transitando per la strada fin sul lungarni, Via Tornabuoni, Piazza della Repubblica fino ad arrivare in una piazza vicino a Piazza Signoria dove si trova il famoso "Porcellino", tappa di tanti turisti, facendo lo slalom tra i pedoni dche si accingevano a prendere posto lungo tutti i ponti che ha la ns. città, con grande stupore di chi li incontrava vedendo bimbi così piccoli fare una cosa così grande. Hanno visto i fuochi sostando sul ponte alla Carraia e poi tornando indietro all'ora tarda, al buio, facendo il trenino uno dietro l'altro in fila indiana e come capo treno il babbo e vagone finale mamma, per non perdersi nel fiume di persone che tornavano a casa. Devo dire che il babbo e la mamma sono stati orgogliosi di due bimbi così bravi soprattutto quando ci sono state delle cadute e sia Luna che Niccolò non si sono persi d'animo e non si sono messi a piangere per l'accaduto. Bravi anzi bravissimi. Poi possiamo raccontare di Luna che ha passato 4 giorni al mare sia con babbo mamma Niccolò ed i nonni, facendo dei bagni lunghissimi e per non smentirsi mai Luna è andata in canoa con il babbo munita di bracciolini, visto che ancora non è in grado di nuotare. Penso che sia stato molto divertente. Poi è stata a fare un piccolo aperitivo con babbo mamma Niccolò e Lisa (amica di mamma e babbo) che è la persona che li ospiterà questa estate in Svezia. Si proprio così perché Luna questa estate prenderà per la prima volta un grande aereo che porterà lei e tutta la sua famiglia in Svezia. Questo è il regalo che fanno il babbo e la mamma ai loro due piccoli cuccioli visto che festeggiano a luglio i loro 10 anni di matrimonio, ed hanno deciso di fare un bel viaggio portandosi il frutto del loro amore che sono i due gioielli di nome Niccolò e Luna. Per non bastare Luna la prossima settimana andrà al mare a Livorno in campeggio con la mamma Niccolò e la nonna Vania. Lei non vede l'ora di poter dormire in roulotte, di andare a giro per il campeggio con la sua piccola bicicletta e di fare amicizia con i bimbi del campeggio, questa è un'altra cosa di cui potrà parlare Luna al suo ritorno. Adesso credo si possa dire "vi farò sapere al prossimo racconto di come Luna passa le sue giornate libere con babbo mamma e suo fratello. Letterina di Marco del 21 / 04 / 2008 La Lettera: Domenica, 20 aprile 2008 Oggi con babbo e mamma sono stato in un posto che si chiama Loppiano. Insieme a noi c'erano gli amici di babbo con 2 bambini, Emma e Alessandro. Abbiamo visto tanti prati verdi con i fiori. C'era un bel sole e dei bambini facevano volare un aquilone.. abbiamo visto una tartaruga, una farfalla gialla e una rana, che poi è andata via. Abbiamo fatto tanti salti ed io ho fatto tante foto con la macchina fotografica. Mi sono divertito tanto, però stasera sono stanco. Spero di rivedere presto Alessandro e Emma perché mi sono divertito tanto. MARCO GIUNTINI Marco: la rana non c'era, c'era anche la farfalla. Sono stato a vedere Mazinga. Domanda: Dove? Marco: A casa mia io ce l'ho. Mazinga è un robot che spara con le mani. Domanda: Cosa ti è piaciuto di più della campagna? Marco: Mi è piaciuto di più un regalo, grosso grosso, un uovo, dentro l'uovo c'era un Ufo-Robot. Lorenzo: Sono stato da un signore che suonava la campana, sono stato dal dottore che mi ha fatto la puntura, sono stato da un gatto che morde e anche da un cane grosso e un cavalo grandissimo. Sono andato con la mamma e il babbo. C'era anche la Sara un giorno a casa mia. Davide N.: Sono andato dai cavalli, un signore gli ha dato da mangiare, io guardavo, gli ho dato la frutta. Sopra il cavallo c'era un signore nero. Mi è piaciuto molto. Sono andato con il nonno Sergio. Luna: Anche mio fratello c'è stato. Letterina di Mario del 10 / 12 / 2007 La Lettera: Letterina di Mario 10 Dicembre 2007 Questo fine settimana sono andato a grotte di Castro con la mia mamma, a casa della zia Egle e dello zio Massimo. C'erano anche le mie cugine: Clelia e Virginia, e la nonna. La sera siamo andati a mangiare nelle cantine, la mamma non è venuta perché aveva la febbre. C'era anche la banda che suonava, ma ha me il tamburo faceva un po' pura perché era troppo rumoroso. Ho mangiato tanto prosciutto, pane e biscottini. Quando siamo tornati a casa, sono andato subito a nanna. Mario: Con la mia mamma sono andato alle grotte di Castro. Erano belle, non c'erano i ladri, non erano buie, erano in fondo in fondo. C'era una discesa, dentro abbiamo mangiato il pane con l'olio e il prosciutto. C'era anche la banda che suonava il trombone e le trombe. Mi è piaciuto di più mangiare nelle grotte. Sono andato a dormire, mi sono alzato, mi sono lavato e messo la maglietta di spiderman e le scarpe dei gormiti. Un giorno io sono andato fuori a fare una giratina con la Ficci è un'amica mia e poi sono tornato a casa della zia Ledle e poi sono venuto via con la mamma mia che si chiama Luisa. Giulia: Sono andata a vedere il Duomo di Milano e ho dormito a Milano da un mia zia, si chiama Sara. Era bello, non c'era il sole c'era la pioggia. Sono andata in macchina con la mamma e il babbo sono andata anche a prendere il tram. Un altro tram era sotto terra. Mario: Anche le carote stanno sotto terra. Luna: Anche i lombrichi. Giulia: Mi è piaciuto di più il Duomo si metteva le candele, erano sciupate ma la mia era nuova. Fuori ho visto gli indiani che cantavano, poi mentre io dormivo la mia mamma Vale ha visto le renne con le luci. Sono andata a mangiare con la mia zia fuori, e tornati a casa io dormivo nel letto che si gira, fatto a divano. La mia mamma e il mio babbo sono andati in un'altra stanza. Quando si sono svegliati avevano il mal di pancia perché avevano mangiato tante patatine. Davide N.: Io ho dormito e poi sono andato con la mamma in autobus, correva. Gabriele: E' successo un'incidente? Davide N.: Si. Sono stato in una giostra nera, c'erano dei cavalloni e io sono andato sulla carrozza da solo. Letterina di Matilde A. del 05 / 04 / 2008 La Lettera: Ciao Postino Veloce, anche se in ritardo, ti scrivo per raccontarti la mia avventura del 17 di febbraio 2008. in quella data, insieme al babbo, la mamma, la mia sorella grande Rebecca e il mio fratello piccolo Gabriele e altri amici siamo andati all' ASINERIA. Cos'è? È un posto molto bello in Calvana dove un signore alleva gli asini. Alleva anche le caprette, infatti quando siamo andati noi, erano nate da 2 giorni 2 caprette e gli abbiamo dato il nome. Una l'abbiamo chiamata "PIPPI" e l'altra "CALZELUNGHE", e io una l'ho anche presa in collo. Il padrone degli asini, ci ha portato a fare una bella passeggiata, i miei genitori hanno camminato, mio fratello era sulle spalle di mamma nello zaino, mia sorella ha camminato portando con una corda un asinello e io? Io sono stata pempre a cavallo dell'asinello che si chiamava CALIMERO. Ma non c'era solo lui, c'erano altri asinelli che portavano altri bambini. Pensa, postino, c'era anche un'asinella di nome SOMA che in pancia aveva il suo bambino. Abbiamo camminato tanto, fino al rifugio della "REGINA DEL BOSCO" dove abbiamo mangiato i panini che ci eravamo portati da casa. Dopo mangiato siamo rippartiti e io sono rimontata sopra al mio asinello e cammina, cammina cammina...sai cosa è successo? Pensa, ero così stanca che mi sono addormentata!... che bello dormire sopra ad un ciuchino!!!!! Ad un certo punto una bambina voleva salire sul mio asinello così io sono scesa e ho fatto salire la mia amica che si chiama ASIA. È stata una giornata molto bella, mi sono divertita tantissimo e mi piacerebbe ritornarci insieme ai miei amici dell'asilo! Ciao Postino! Matilde Alfani Matilde A.: Sono stata dai ciuchi. Erano cinque, uno era grandissimo, uno era più grande e uno più piccolo. Io sono stata sopra un ciuco e ho camminato tanto fino a un rifugio. Mi sono piaciuti i ciuchi perché io sono montata sopra il ciuco e il ciuco ha fatto una scavalcata è arrivato il signore e l'ha tenuto per una corda. Bianca: Anche io ho visto i ciuchi nella fattoria e c'erano le pecore piccole e la mamma delle pecorine. Mio cugino dà da mangiare ai cinchialini. Gabriele: Io non l'ho mai visto l'asinello. Bianca: Poi c'erano le mucche che facevano la gara a dare il latte. Io ho accarezzato il vitellino, quello che gli ha dato il latte la mucca. Mario: Come glielo fa a dare? Luna: Dalla poppa. Bianca: Io glielo ho dato da un secchio e il vitellino l'ha mangiato. Letterina di Matilde S. del 28 / 04 / 2008 La Lettera: Sono stata al mare a Talamone con il mio babbo e la mia mamma. Ho preso il mio retino e sono andata a pescare con Vittoria e zio Mario sugli scogli dove ho preso tante cose belle: ricci, stelle marine e ho visto un polpo gigante. Matilde S. Luigi: Ma i polpi appiccicano e fanno male. Matilde S.: Uno si è avvicinato allo scoglio e a me faceva paura, paura. Poi è andato via. Luigi: Il polpo è goloso perché mangia le persone. Mario: No, i polpi mangiano i giganti Matilde S.: Lo sai che ho pescato anche i gamberi con il retino? Poi li ho ributtati in mare sennò muoiono. Erano quelli piccolini. A me fanno paura perché camminano. Mario: Perché non li hai mangiati? Luna: Perché sennò morivano. Matilde S.: Non li ho toccati perché ho paura. Luna: Perché sennò la mordono con le chele e poi gli esce il sangue e gli rimane il segno. Letterina di Sabrina La Lettera: Domenica, siccome era una calda e bellissima giornata, io, mio fratello Alessandro, con il babbo e la mamma siamo andati al mare. Mi sono divertita moltissimo, ho fatto tanti castelli di sabbia, una buca profonda profonda dove ho nascosto i piedi di mio fratello e poi ho giocato a pallone. Ma la cosa che mi è piaciuta di più è stato fare il bagno nel mare. L'acqua era fresca e calma ed io non sarei più uscita! È stata proprio una domenica speciale e spero di ritornarci presto. Sabrina Sabrina: Sono stata al mare, ho fatto la doccia. Ho tolto i vestiti, la maglia. La levo da sola io. Matilde S.: Io ero un po' malata al mare, avevo una bollicina che mi faceva male al palato. Però abbiamo pescato: calamari e tonno. Siamo stati anche in piscina e ho fatto il bagno. Avevo la febbre. Sabrina: Ho giocato con la palla sulla sabbia con la mamma. Matilde S.: Io ho fatto il bagno dalla barca. Sabrina: Io ho fatto il bagno con i bracciolini. Alessandro: Io ho fatto il bagno con il babbo. Letterina di Simone La Lettera: Cara Tartaruga, agli inizi di aprile sono andato con i miei genitori e mio fratello a trovare un nostro amici che si chiama Giulio Bardelli ed abita lontano, vicino ad Arezzo, abbiamo mangiato a casa sua, lui ha un bel giardino con due gatti che si chiamano Toni e Ghigno. Abbiamo giocato e poi siamo andati in un grande Luna Park vicino a casa sua, con tante giostre. Io ho fatto la pesca delle anatrine con la mamma e sono riuscito a vincere un bel pupazzo di Spider Man, che a me piace tanto. Poi ho guardato il mio fratello Dario e Giulio che saltavano sui tappeti elastici e facevano tante capriole. Poi Giulio mi ha regalato la cassetta del Re Leone. Simone Simone: Al Luna Park c'era l'uomo Ragno. Giulio ha fatto la capriola, poi ho visto un pupazzo dell'uomo ragno e me lo ha vinto la mamma, poi sono andato a casa di Giulio, ho giocato con i balocchi. Giulio aveva un coccodrillo io l'ho messo nell'acqua. Caterina: Ma l'hai messo con le mani? Simone: L'ho messo così con le mani. Poi sono andato a casa, ho giocato ancora e poi ho fatto la play con il mio fratello, ho fatto un disegno dell'Uomo Ragno, poi sono andato fuori a giocare con Toni nero e Ghigno è giallo. Ghigno era in collo alla mia mamma, poi ho mangiato la pastasciutta al pomodoro e sono andato a letto. Mario: Anche io ho un gatto, si chiama Porto, è bianco e nero. Davide N.: Anche io ho Pallina, ma ora è andata in cielo. Mario: Come mai? Davide: Perché va via. Letterina di Sofia del 05 / 04 / 2008 La Lettera: Caro postino, due settimane fa sono stata a Collodi al parco di Pinocchio e mi sono divertita molto: sono stata sui giochi, ho visto il grillo, il gatto e la volpe, la fatina e la sua casina. Poi sono stata dentro la pancia della balena e ho visto Geppetto, ho visto il veliero e la grotta dei pirati ed era molto buio e ho visto le lucine. Alla fine ho fatto un laboratorio per fare il cappelo della fata. Dopo tutto ho mangiato a Collodi. Sofia Sofia: Ho visto i giochi, quelli dove c'è l'acqua. Ho visto la balena: era di legno. Sono andata con il babbo, la mamma e la mia sorella. Ho colorato il cappello della fata, l'ho fatto io e la mia mamma. Il vestito era blu, la bocca rossa e i capelli gialli. La cosa che mi è piaciuta di più è stato disegnare e mangiare lì. Caterina: Una volta sono stata anch'io insieme alla mamma, al babbo e lorenzo. Ho visto la macchina della fatina fatta di brillantini. Non era aperta e non ci sono entrata dentro. Ho visto anche lo squalo che buttava l'acqua. Bianca: Anch'io ho visto i giochi e la volpe. Poi erano andati a nuotare nell'acqua della balene. Caterina: A Genova ho visto i pesci, quelli che si alzavano e buttavano nel mare i delfini. Poi ho visto gli squali, mangiavano i bambini. Ho mangiato fuori, la pasta , al ristorante. Luna: Da piccola sono stata anche io a Genova. Ho visto lo squalo, quello con il naso appunta. Ero sul passeggino però. Mario: Io ci devo ancora andare. Giulia: Io ho visto a Genova il pesciolino Nemo. Era grosso e arancione, nell'acqua e faceva i tuffi. Ho visto i delfini li ho toccati, sono borbidi. Caterina: Quando sono venuti i delfini da me anche io li ho toccati. Giulia: Poi c'era una donna che mi faceva montare sui delfini, poi la donna mi reggeva e abbiamo fatto tutti i tuffi. Letterina di Stefan La Lettera: Lunedì scorso Stefan ha fatto la sua prima lezione di danza classica presso la scuola del balletto della Toscana. La maestra si chiama Farida. Questa lezione arriva dopo un anno di lunga attesa per Stefan. La lezione è durata un' ora ma nessuno sa cosa Stefan abbia vissuto veramente in quell'ora, non ci hanno fatto assistere, certo è che il suo volto era pieno di gioia e soddisfazione quando ha finito...la sua prima domanda Quando Torniamo?!? Farida ha detto che per essere un bambino così piccolo segue tutto con grande attenzione e riesce a fare esercizi che non ha mai visto e fatto prima. Poco prima che la lezione terminasse Farida ha messo il CD del "lago dei cigni", sapendo che è il "pezzo forte" di Stefan, lui ne è stato entusiasta! Da settembre potrà cominciare un corso...ora non ci resta che pazientare ancora un pò. Tiziana e Stefan Stefan: Ho ballato fino alla fine. Viola: Sei un ballerino? Stefan: Si. Avevo anche la maglietta corta, le calze maglia e le scarpine nere. Poi la Farida mi ha chiesto di fare la punta e farla vedere. Viola: E' così? Stefan: No. Non è così. Viola : Allora com'è? Stefan: Non ho le scarpe di danza e non posso fartelo vedere. Poi ho fato le capriole. Agnese: Sono andata a vedere la lotta, è sato bello. C'era anche una mia amica. Simone: Il mio fratello faceva la lotta con Davide il fratello dell'Agnese. Agnese: C'era anche la Caterina una mia amica è più grande di lei (rivolgendosi a Caterina). Anche Dario (fratello di Simone) tirava i sassi in acqua, erano nu pò sporchi di sabia li hanno buttati in acqua per sciacquarli. Simone: Perché erano sporchi di sabbia. Agnese: Abbiamo mangiato sopra i sassi grossi. Simpne: Abbiamo mangiato la pastasciutta al pomodoro. Agnese: Quando la Sara era dentro a fare la lotta ho mangiato i cipster, sono patatine come la luna, la frittata e poi abbiamo dato un panino anche alla Sara che lo ha mangiato per terra. Simone: Sul piatto. Agnese: No senza piatto perché i panini si mangiano senza piatto. Caterina Si perché sennò si fanno le briciole. Letterina di Viola La Lettera: Aprile 2008 sono stata al lago di Massacciuccoli con i miei amici Lore Tommy e Mirko. Ho fatto il giro del lago in bici e il pomeriggio sono stata in barca.. Viola: Sono stata al lago, c'erano tante anatrelle. Poi sono stata in bicicletta e ho visto un falco. C'era anche una bambina che si chiama Matilde, si divertiva a giocare con me. Alice: Quale Matilde? Viola: È una bambina che ho incontrato lì poi ho mangiato un panino con il prosciutto e la mozzarella. Sono stata in barca. Luna: Anch'io un giorno sono stata in barca. Viola: Con Lorenzo, Edo, Mirko e Tommaso. Luna: Io insieme a Niccolò, alla mamma, al babbo e agli amici del babbo. Bianca: Anch'io con la mia mamma, il mio fratello, il mio babbo e poi c'erano anche i giochi. Viola: C'era un bel sole, un bel tempo. Agnese: Sono stata in barca per andare all'isola d'Elba. C'eravamo il mio fratello, la mia sorella, la mia mamma, il mio babbo e io. Alice: Sono andata in barca per andare al mare. Mario: Anch'io sono stato in barca. Un giorno sono andato a vedere i dinosauri. Davide A.: Ma erano veri? Mario: Si. Poi ho visto i cammellli. Matilde S.: Anch'io ho visto i cammelli, ci sono salita con la mia mamma. Ho fatto una giratina e poi sono scesa. Mario: Però i cammelli non vogliono le persone sopra perché loro stanno in piedi e si arrabbiano se c'è qualquno sopra. Matilde S.: Erano in spiaggia. Davide N.: Io sono stato dalla nonna Romana. Bianca: Romana come la Befana. Davide N.: Dalla nonna Romana c'è Pietro, è piccino. Sono stato a mangiare la pastasciutta al pomodoro, la pizza no. Mario: Ti ha fatto la schiacciata alla fiorentina? Davide N.: Si. Ero al mare la sabbia bruciava i piedi. Ero in mutande e mi sono bagnato i piedi. Era freddo. Caterina: Ti potevi mettere i pantaloni da mare. Davide A.: No, in acqua si mette solo il costume. Mi è piaciuto il bosco perché c'è il fuoco. Lorenzo: Io ho visto il canale dei bambini alla TV non c'era il ghiaccio, perché non è più inverno. Si scioglie l'acqua. A Poppi c'erano le montagne russe e sono veloci. Domanda: Sei andato da solo? Lorenzo: No, ho paura sono veloci sono andato con il babbo. Il draghetto faceva avanti e indietro, era verde. Ero solo e ho salutato la mamma Maria. L'Elisa e io abbiamo l'arca di Noè. C'è la musica e le canzoni se pigi il bottoncino giallo. i bambini: Agnelli Davide Giuntini Marco Alfani Matilde Jagodic Stefan Baronti Luigi Ferrone Edoardo Benvenuti Simone Melli Alice Beu Alessandro Nenti Davide Beu Sabrina Rossetti Sofia Cavalieri Agnese Sabatelli Luna Conti Mario Schreier Celine Contieri Giulia Sestini Matilde De marco Caterina Tarchi Viola Del Nero Lorenzo Vignolini Gabriele Educatori: Piera Cavini Donella Fenghi Laura Arnesano Stampa in proprio Centro Risorse Educative Didattiche Comune di Scandicci 25 agosto 2008