Fiori e piante: tendenze e dinamiche recenti

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Fiori e piante: tendenze e dinamiche recenti
Fiori e piante: tendenze e dinamiche recenti
Fin dall’inizio dell’autunno sono visibili gli effetti, dato un clima molto mite e poco piovoso, di una
Evoluzione della ripresa delle vendite sia di fiori sia di piante in vaso da interno e esterno. Soprattutto per le piante
vendite di fiori e in vaso il mese di novembre è stato determinante per innalzare tendenzialmente il fatturato degli
piante in Europa operatori e consentire nei mercati più importanti d’Europa un bilancio finale leggermente migliore
rispetto al 2014. La richiesta di fiori rispetto a quella delle piante in vaso si è sviluppata meglio nel
quarto trimestre e i risultati positivi si sono registrati negli ultimi due mesi dell’anno. A dicembre
si sono avuti aumenti tendenziali nelle ultime settimane dell’anno fino al 50%. I dati delle aste
Fatturato delle
olandesi1, seppure ancora non ufficiali, indicano che il fatturato del 2015 di fiori e piante si stima
aste olandesi
più elevato dell’1,5% su base annua a fronte di volumi più bassi soprattutto per i fiori e le fronde.
anno 2015
A favorire le vendite tra novembre e dicembre sono state le condizioni climatiche: temperature al
di sopra della media e scarsissimo innevamento. Ciò ha reso possibile le vendite di fiori e piante
anche nei chioschi all’aperto e la distribuzione in assenza di neve è stata facilitata.
Le statistiche parziali relative solo alle specie floricole esportate anche dall’Italia indicano un calo
per l’anno 2015 del numero degli steli del 4% che riguarda tra i più importanti: le rose (-4%), tra
cui quelle a fiore piccolo (-37%), i garofani (-15%), le fresie (-5%), i lilium (-2%), il Limonium (-11%),
il ranuncolo (-11%).
La minore offerta di fiori affluita alle aste non dipende solo dai minori apporti dei produttori
europei ma anche dai danni sofferti dal Kenya a causa del clima per le produzioni in pien’aria e per
le minori spedizioni (ad eccezione delle rose) di alcuni fiori e fronde da parte dei paesi Sud
Americani per una convenienza ad esportare verso il mercato russo.
Per le piante in vaso da interno a novembre le aste indicano un aumento del fatturato del 3%,
mentre quelle da giardino le vendite presentano un aumento in valore del 17% a fronte di una
maggiore offerta del 19%; il prezzo medio di entrambi i gruppi è sceso di un centesimo di euro a
pezzo che si traduce in una stabilità per buona parte degli articoli. Tra i due gruppi le piante da
Le vendite di fiori interno hanno sviluppato un trend di vendite abbastanza regolare, mentre quelle da giardino
recisi e piante hanno beneficiato dell’assenza di piogge e di un innalzamento delle temperature medie di diversi
presso le aste gradi centigradi in mercati come Paesi Bassi, Germania, Francia, Belgio, Austria che hanno reso
olandesi
molto più dinamiche le vendite. A dicembre le richieste sono state nella norma nella prima metà
e nella settimana prima del Natale, su toni deboli nelle restanti settimane.
Tra Le piante i cui volumi assai elevati hanno contraddistinto il mese di novembre così come quello
di dicembre si citano: gli ellebori, le Poinsettie, le orchidee, i giacinti, gli Anthurium e tutto il
materiale decorativo stagionale, oltre alle bulbose in vaso.
Per i fiori e le fronde, i dati resi noti dalle aste olandesi indicano un aumento del fatturato a
novembre del 5,9% su base annua grazie ad un maggiore apporto di prodotto del 4,7% e un prezzo
medio di 25 centesimi per stelo. Tale evoluzione è stata superiore alle aspettative, in quanto dopo
la ricorrenza dei defunti che non in tutti i paesi europei viene celebrata, la domanda generalmente
si colloca su livelli appena sufficienti in attesa dell’esuberanza di richieste nel periodo natalizio.
Quest’anno invece novembre si è rivelato, dal punto di vista lavorativo, dinamico anche se non in
misura omogenea nei vari paesi. Nei Paesi Bassi e in Svezia si sono avuti i risultati migliori nella
seconda parte del mese e in quest’ultima soprattutto nella prima domenica di Avvento. In molti
paesi europei nelle ultime settimane di dicembre si sono innalzate significativamente le vendite sia
per il clima mite che ha invogliato ad uscire sia perché in alcuni paesi come Paesi Bassi e Germania
i giorni di vacanza non sono stati molti e quindi i grossisti e i negozianti hanno lavorato di più. Gli
articoli che hanno registrato ottimi andamenti sono i tulipani, i crisantemi, le rose, la Gypsophila,
l’Hypericum e i fiori esotici come Protea, Lectospemum, safari greens, Wax flower, ma anche le
fronde tradizionali per il periodo.
A dicembre secondo la fonte Floraholland il fatturato di fiori e piante ha registrato un picco rispetto
agli anni precedenti, medesimo mese (+4,9% in valore a fronte di una diminuzione dell’offerta
dell’1,2% determinata però da minori volumi di fiori e fronde recisi). La spinta alle vendite è dovuta
1
Fonte: Associazione delle aste olandesi Floraholland
1
Vendite record a al clima molto caldo come mai è avvenuto dall’inizio delle misurazioni delle temperature (a partire
dicembre 2015
dall’anno 1706) riscontrato in tutta l’Europa occidentale. Inoltre vi è stato un giorno lavorativo in
più.
Principali fiori venduti alle aste olandesi di provenienza anche italiana 2(prezzi in euro)
Tipi di fiori
Hippeastrum
Ilex
Lilium Orientali
Dianthus standaard
Gypsophila paniculata
Iris
Decorazioni per stelo
Anemone coronaria
Ruscus
Altri fiori per stelo
Brassica oleracea
Ranunculus
Dianthus multifiori
Dianthus barbatus
Limonium sinuatum
Altre varietà di Limonium
Aspidistra elatior
Antirrhinum majus
Panicum
Eucalyptus
Matthiola incana
Eucalyptus per ramo
Anemone div. Varietà
Viburnum tinus per stelo
Capsicum annuum
Totale
Dicembre
N. Steli
Prezzi
(x 1000) 2015
14.468
0,78
7.709
0,54
6.077
0,70
5.279
0,16
4.618
0,23
3.462
0,07
2.531
0,22
2.118
0,17
2.063
0,13
1.910
0,19
1.904
0,25
1.853
0,20
1.825
0,07
1.690
0,18
1.097
0,24
1.607
0,19
1.379
0,07
1.340
0,15
629
0,09
226
0,20
202
0,18
195
0,92
176
0,13
174
0,24
78
0,19
70.469
0,40
Novembre
N. Steli
Prezzi
2014 (x 1000)
0,75 7.816
0,63
0,68 6.617
0,16 4.970
0,17
0,14
0,18 2.473
0,11 1.120
0,08 1.892
0,16 1.997
0,25 3.578
0,16
678
0,06 1.367
0,22 1.916
0,15
0,19 1.750
0,07 1.030
0,15 1.798
0,08 2.501
0,21
219
0,30
0,89
172
0,08
83
0,27
78
0,12
212
0,38 50.537
2015
0,73
0,51
0,20
0,25
0,17
0,12
0,21
0,16
0,18
0,13
0,21
0,20
0,07
0,17
0,07
0,17
0,76
0,12
0,38
0,15
0,32
N. Steli
Ottobre
Prezzi
2014 (x 1000)
0,79
0,65 7.365
0,17 6.332
0,21 2.400
0,14
0,07
0,21 3.437
0,21
0,17
0,11 1.188
0,26 2.408
0,28 1.955
0,06 1.405
0,16
0,10
0,18
128
0,79
115
0,09
0,34
3
0,16
223
0,34 35.919
2015
0,57
0,20
0,26
0,17
0,17
0,21
0,22
0,06
0,15
0,71
0,52
0,22
0,28
2014
0,54
0,20
0,23
0,16
0,13
0,23
0,27
0,06
0,14
0,70
0,37
0,18
0,29
Fonte: Floraholland
I flussi in valore dell’export dei Paesi Bassi indicano a novembre il superamento del valore del 2014
del 3% per un fatturato stimato in 5,1 miliardi di euro. Questa soglia è stata raggiunta grazie alla
buona evoluzione delle vendite dei fiori che in diversi mesi dell’anno sono stati tendenzialmente
più elevati. Le piante invece nei primi otto mesi dell’anno presentavano ancora un risultato
negativo su base annua.
Le esportazioni
di fiori e piante
dei Paesi Bassi
negli ultimi due
mesi dell’anno
I movimenti dei cambi relativi alla sterlina inglese e al franco svizzero hanno influenzato gli acquisti
positivamente nel Regno Unito e in Svizzera. In quest’ultima la rimozione della soglia di cambio
minima tra franco e euro ha dapprima dato un impulso, ma successivamente la situazione
economica è peggiorata e il consumo di fiori e piante ne ha risentito. Secondo gli operatori in questi
mesi si è rafforzata la vendita presso la G.D.O. (grande distribuzione organizzata). Anche
l’evoluzione del dollaro è stata benefica per il settore, mentre l’indebolimento del rublo ha
contratto la domanda russa probabilmente, molto più del divieto di importazione dei prodotti
europei. La rivalutazione del dollaro ha un impatto sui costi dei produttori africani e sudamericani
che pagano di più i fattori di produzione.
2
L’assenza del prodotto in uno o più mesi può essere determinata dalla mancanza di esportazione italiana, in assenza
della quale i dati di Floraholland non vengono resi noti.
2
L’anno 2015 secondo i flussi in valori dell’export di fiori e piante olandesi si chiude positivamente
con un incremento del 5,4% in valore nell’ultimo mese dell’anno che consente di superare i 5,5
miliardi di euro del totale anno (+3,4% su base annua).
L’export
Il record degli anni precedenti è stato superato in un numero elevato di mesi così come a livello
complessivo dei
trimestrale, dichiara l’associazione VGB (Associazione di grossisti in prodotti florovivaistici). Nel
Paesi Bassi nel
mese di dicembre non si era mai realizzato un risultato così positivo (oltre 444 milioni di euro) che
2015
innalza il quarto trimestre del 6% su base annua.
I fattori
crescita
Questa performance è stata determinata: da un’evoluzione climatica molto positiva, da giorni
supplementari di lavoro e anche da un livello dei costi maggiore che si è riflesso sui prezzi di
della vendita. La crescita è stata maggiore nei paesi europei non appartenenti all’area Euro (+6%) e per
il gruppo “altri”, che raggruppa i paesi oltre il decimo posto della classifica delle principali
destinazioni. Per quest’ultimo le statistiche olandesi indicano un incremento di oltre il 9% a livello
annuale, ben oltre il dato medio (3,4%), che diviene pari al 18,5% nel solo mese di dicembre.
Nel 2014 il gruppo “altri paesi” registrava un calo dell’8%; il buon risultato è frutto dello sforzo di
ampliare gli sbocchi mercantili da parte degli esportatori olandesi che sono molto attenti ad
utilizzare le nuove tecnologie per favorire gli ordini e l’interazione nel “web-marketing”, oltre ad
ottimizzare i rapporti tra clienti finali, fornitori e coltivatori.
Il valore dei fiori esportato a fine anno, pari a 3,5 miliardi di euro, risulta in aumento del 6% su base
annua, mentre le piante in vaso si contraggono del 2%. La riduzione è dovuta alla scarsa vendita
realizzata in Germania, in Austria e in Russia. In Germania i grossisti olandesi indicano come la
distribuzione di fiori e piante tramite l’asta Rhein-Mass, al confine con i Paesi Bassi, occupi una
quota di mercato più importante rispetto al passato grazie all’assortimento generato dalle stesse
forniture olandesi di ditte che hanno la sede in Germania. Inoltre la produzione tedesca soprattutto
di piante, alberi e arbusti è aumentata negli ultimi anni, quindi a fronte anche di consumi in lieve
flessione, le importazioni diminuiscono.
I dati disponibili (di fonte Eurostat) relativi al terzo trimestre 2015 riguardanti le spedizioni di fiori
e fronde in ambito Ue e extra Ue indicano una diminuzione su base annua del valore
rispettivamente del 9,5% per i fiori recisi e del 3,1% per le fronde e il fogliame. Prosegue quindi
come nel semestre precedente la contrazione per gli invii in ambito Ue, mentre verso i Paesi Terzi
la situazione è di parziale miglioramento. Tuttavia si può presumere che i buoni risultati sui mercati
sopra descritti per il quarto trimestre e i dati, seppure relativi solamente all’export dei Paesi Bassi
Gli scambi in
degli ultimi mesi dell’anno (tale paese rappresenta il 70% per i fiori e il 55% per le fronde dell’export
Europa di fiori e
totale in valore), consentano di invertire la tendenza negativa o di ridurre molto lo scostamento
piante nel terzo
del totale export dell’Ue rispetto al valore annuo del 2014.
trimestre
Anche per le piante, alberi e arbusti l’evoluzione delle spedizioni nel terzo trimestre è stata
anch’essa negativa (-7,8%) e sconta una minore richiesta da parte di Germania, Paesi Bassi, Belgio,
Italia, Danimarca e per alcuni di questi (in base ai dati dell’export in valore olandese) dovrebbe
divenire nuovamente crescente nell’ultimo trimestre dell’anno.
UE: Principali paesi esportatori - Variaz. III 2015/III 2014
Fiori recisi
valore (000 €) var. 15/14
Paesi
Totale
Paesi Bassi
Italia
Belgio
Germania
Spagna
631.449
557.468
4.538
11.491
14.657
5.926
Fogliame e Fronde
valore (000 €) var. 15/14
-9,5%
-6,9%
-2,6%
-72,4%
-0,6%
3,1%
82.374
44.508
16.722
3.327
4.475
2.355
-3,1%
13,4%
5,7%
-65,6%
5,3%
4,8%
Fonte: elaborazione Ismea su dati Gta, estrazione dati mese di gennaio 2016
Si conferma anche in questo trimestre la crescita delle esportazioni di alcuni paesi di scarsissima
importanza come produttori di fiori, piante, alberi e arbusti presenti in Scandinavia e nell’Est
europeo (Lituania, Lettonia e Polonia). Tali paesi sono divenuti importanti nella distribuzione verso
altri paesi lontani dall’Europa occidentale ed è possibile che costituiscano in futuro centri di
smistamento logistici aggiuntivi all’attuale sistema delle aste di Paesi Bassi e Germania.
3
UE: Principali paesi importatori- Variaz. III trim.2015/III trim. 2014
Paesi
Fiori recisi
Fogliame e Fronde
valore (000 €) var. 15/14 valore (000 €) var. 15/14
Totale
792.522
-1,4%
108.877
Germania
176.222
-8,0%
21.625
-0,8%
Regno Unito
156.069
-8,7%
6.921
22,3%
Paesi Bassi
185.193
25,4%
48.319
10,2%
62.439
-5,5%
6.536
-2,7%
Italia
33.284
9,5%
4.417
Fonte: elaborazione Ismea su dati Gta, estrazione dati mese di gennaio 2016
17,1%
Francia
2,7%
L’importazione di fiori recisi dai Paesi terzi è al contrario aumentata del 7% in valore nei primi nove
mesi dell’anno e del 2% nel terzo trimestre. L’import in valore di fogliame e fronde cresce molto di
più a livello trimestrale (9%) rispetto ai fiori. Le esportazioni extra Ue di fronde e fogliame invece,
sempre nel terzo trimestre, calano drasticamente (-16%), mentre nei primi nove mesi rispetto al
corrispondente periodo dello scorso anno tale scostamento si riduce al 3%.
Gli scambi extra
Ue nel terzo
trimestre e nei
primi nove mesi
Il valore cumulato delle spedizioni di fiori cresce del’1,8% e quello trimestrale del 3,3%
evidenziando un moderata ripresa nei mercati di sbocco allorché nei primi nove mesi del 2014
detto flusso era inferiore su base annua di oltre il 3%.
Le esportazioni in valore extra Ue di piante, alberi e arbusti aumentano del 4,7% nei primi nove
mesi e del 3,5% nel terzo trimestre. Anche per tale aggregato il trend è tornato positivo dopo la
perdita registrata nel corrispondente periodo del 2014 (-6%). Viceversa le importazioni sono
rimaste stabili nel terzo trimestre e a livello annuale sono aumentate del 5,5%.
UE: principali paesi esportatori - Variaz. III trimestre 2015/III trimestre 2014
Paesi
Piante, alberi e arbusti
valore (000 €) var. 15/14
volume (t)
var. 15/14
Totale
710.970
-7,8%
308.305
-10,9%
Paesi Bassi
404.340
-10,6%
150.412
-15,7%
Germania
104.248
-7,9%
51.794
-1,5%
Belgio
55.189
-3,9%
19.705
-12,7%
Danimarca
48.907
-4,1%
12.923
-7,9%
Italia
37.213
-6,8%
31.023
Fonte: elaborazione Ismea su dati Gta, estrazione dati mese di settembre 2015
-8,5%
UE: principali paesi importatori - Variaz. III trimestre 2015/III trimestre 2014
Paesi
Piante, alberi e arbusti
valore (000 €) var. 15/14
volume (t)
var. 15/14
Totale
643.686
-2,6%
263.822
-9,0%
Germania
172.593
-6,6%
80.706
-5,0%
Francia
82.025
1,5%
33.903
-8,5%
Paesi Bassi
60.073
-11,3%
13.215
-26,0%
Regno Unito
53.744
-6,5%
17.762
-22,5%
Italia
39.897
11,0%
15.499
Fonte: elaborazione Ismea su dati Gta, estrazione dati mese di settembre 2015
-14,7%
Link alla tab. “prezzi dei fiori presso le aste olandesi”
Link alla tab. “prezzi delle piante da esterno presso le aste olandesi”
Link alla tab “prezzi delle piante da interno presso le aste olandesi”
4
Volumi e prezzi di alcuni fiori presso le aste olandesi
I prezzi delle
principali specie
floricole
esportate dagli
italiani
8,00
0,80
7,00
0,70
6,00
0,60
5,00
0,50
4,00
0,40
3,00
0,30
2,00
0,20
1,00
0,10
0,00
0,00
n. steli 15
n. steli 14
Prezzo dic '15
prezzo dic '14
Fonte: elaborazione Ismea su dati Floraholland
Il mercato nazionale delle piante, alberi e arbusti a novembre
Nel mese di ottobre le produzioni autunnali quali crisantemi, ciclamini ed eriche sono state
discretamente richieste ed utilizzate soprattutto a ridosso delle festività di novembre, e più
tardi anche per le festività natalizie. I volumi e le fioriture delle stesse sono state influenzate
dalle condizioni climatiche dell’estate, quest’anno particolarmente calda e lunga e con alte
temperature in autunno che hanno provocato un ritardo nell’accrescimento.
L’offerta dei vasi di crisantemi, come pure lo scorso anno, sembra essere stata caratterizzata
da un eccesso di offerta ad ottobre, con diversi volumi di invenduto, mentre la domanda per
le piante da interno, soprattutto per l’intero assortimento delle piante verdi, è stata assai
limitata. In alcune zone i produttori hanno dovuto fronteggiare problemi fitosanitari che sono
stati un fattore limitante soprattutto per le esportazioni.
Prevalgono nel mese di ottobre giudizi poco inclini ad un miglioramento della situazione
mercantile (con l’eccezione del Veneto, Liguria, Lazio e provincia di Ragusa) perché limitata
alle piante tradizionali che esclude sempre più la commercializzazione di altre piante di
maggior valore. I crisantemi benché siano stati programmati in contrazione in Liguria e Lazio
(ma a Ragusa le quantità disponibili erano inferiori alle richieste) non hanno registrato un
ritmo delle vendite sostenuto a causa della concorrenza del ciclamino le cui vendite sono
partite in ritardo. Buone le vendite di piante aromatiche soprattutto in Liguria e nel Lazio.
Il mese di novembre che ha risentito positivamente della fase degli ordini di fine ottobre
relativi alle festività di Ognissanti e Defunti ha evidenziato, nel prosieguo del mese, un
5
discreto segnale di positività per il settore anche se non in misura prevalente sul territorio
nazionale.
Le condizioni climatiche hanno permesso agli operatori di lavorare con continuità e senza
particolari problemi di carattere logistico essendoci state numerose giornate soleggiate e
calde, rispetto alla media del periodo. Per i produttori di piante in vaso questo è il periodo
della commercializzazione di ciclamini, crisantemi e stelle di Natale, per le quali viene
comunicato un calo di produzione a livello nazionale che caratterizza non solo il mese in
esame, ma anche il mese di dicembre. Le aziende del territorio nazionale monitorate dalla
rete Ismea hanno riferito discreti andamenti: prevale la stabilità rispetto al mese di novembre
del 2014 per le aziende del Nord Italia (eccetto la Liguria che tranne pochi casi, giudica
insoddisfacente il livello di vendite soprattutto all’estero, per una presenza di merce locale
favorita dal clima assai mite) e più diffusamente invece nel Centro-sud Italia si rileva la
soddisfazione per vendite più dinamiche rispetto al 2014 che tuttavia possono derivare da
uno slittamento da ottobre a novembre degli ordini, dal lieve calo della produzione o da una
effettiva maggiore richiesta. Soddisfazione anche per le aziende che producono piante in vaso
situate in Puglia.
Nelle regioni export-oriented, secondo gli operatori il bimestre ottobre-novembre ha dato
buoni risultati ai produttori la cui gamma riguarda piante in vaso scarsamente prodotte sui
mercati del centro-nord Europa. Per cui le aziende collocate nel Meridione con piante di tipo
mediterraneo sono riuscite ad esportare per livelli superiori allo scorso anno sia ad ottobre
sia a novembre. Viceversa quelle del centro-nord hanno avuto una scarsa richiesta per
un’offerta nei mercati di destinazione più elevata rispetto all’autunno 2014 in quanto favorita
dal clima “anomalo” con temperature medie mai registrate prima.
Per i vivaisti invece la situazione attuale risente ancora dell’assenza della domanda pubblica
nazionale e da parte degli sbocchi tradizionali dell’Europa il cui fabbisogno è di gran lunga
inferiore a quello degli anni passati a causa anche di un impulso alle produzioni nazionali di
Germania e Paesi Bassi. A novembre, tuttavia, il clima le cui temperature sono state molto al
di sopra della norma, tanto da costituire un picco nel corso di ben due secoli di osservazioni,
hanno favorito gli acquisti di piante e anche di alberi e arbusti provenienti dall’Italia.
6
Indicatori vendite piante in vaso - Ottobre e Novembre 2015
Fattori specifici
produzioni e
vendite
Fattori specifici
Giudi
produzioni e
zi*
vendite
Scarsità della
domanda da parte
del mercato
estero
Zone
territoriali
Sintesi dei
risultati
Nord Ovest
Produzioni in
linea scarsa
richiesta
Riduzione delle
varietà richieste dal
mercato
Riduzione della
produzione di
Poinsettie
Veneto
Scambi
commerciali
nella media
del periodo
Preferenza per
piante di piccola
pezzatura e prezzi
ridotti
Andamento
stabile per le
fiorite in vaso
Preferenza per
piante di piccola
pezzatura e
prezzi ridotti
Albenga
Discreta
vendita di
aromatiche
fuori periodo
Iniziata la vendita di
poinsettie
Staticità del
mercato
Ritardo delle
vendite di
ciclamino e
Poinsettia
Toscana
Andamenti in
aumento
rispetto a
2014
Risultati buoni per
GDO
Andamenti
peggiori
rispetto ad
ottobre
Scarse vendite
all'estero
Buona la
domanda di
piante del
periodo
Prezzi superiori
per ciclamini
Vendite
costanti e
offerta nella
norma
Prezzi superiori o
in linea
Periodo di
scarso
interesse
Offerta stabile
piante verdi
Partenza
sfavorevole
per le
Poinsettie
Quotazioni
inferiori al 2014
Prezzi in
diminuzione
Clima
favorevole alle
vendite
Buona
performance
rispetto al
precedente
bimestre
Lazio
Cam pania
Puglia
Scarsa
richiesta
Ragusa
(Sicilia)
Ottima vendita
delle
stagionali
autunnali
Catania,
Milazzo,
Trapani
(Sicilia)
Sempre
positiva
vendita di
agrumi e olivi
Giudi
zi*
Giudi
zi*
Sintesi dei
risultati
Vendite dirette sul
mercato nazionale
Danni da
maltempo sulle
piante in
pien'aria
Discreti gli scambi
con i mercati esteri
Ripresa delle
vendite
Giudi
zi*
Riduzione delle
vendite fino a
metà mese
Scarse vendite
sui mercati del
centro-sud Italia
* La scala del giudizio è 0= mercato fermo 1=scarso 2=sufficiente, 3=discreto, 4=buono/ottimo.
Fonte: Panel delle aziende di produzione Ismea
7
Il mercato nazionale dei fiori recisi e fronde
Il trimestre si è sviluppato piuttosto bene per le aziende che hanno una distribuzione extraregionale dei loro prodotti. Per i mercati di produzione quali Napoli e Terlizzi gli ultimi tre mesi
dell’anno non hanno segnalato movimenti di merce superiori al medesimo periodo del 2014 a
causa di una domanda locale che, date le condizioni economiche regionali, ancora è molto
debole. Nel mercato all’ingrosso di Roma, invece, sia la produzione affluita sia la vendita è stata
positiva, soprattutto nel mese di dicembre, durante il quale anche gli acquisti dall’estero sono
divenuti rilevanti. I prezzi si sono attestati su livelli discreti.
La produzione di un numero elevato di aziende è stata spostata, come programmazione, dai
mesi autunnali ai cicli che iniziano a dicembre o gennaio in quanto da giugno fino a novembre,
se si esclude la ricorrenza dei Santi e Defunti, le vendite negli ultimi anni sono diventate poco
interessanti in termini di prezzi e di volumi.
L’evoluzione climatica piuttosto mite ha ritardato in alcune zone della Campania la fioritura di
garofani standard, garofani multifiori, crisantemi (anche in altre regioni), ranuncoli e viburno,
mentre in numerose altre regioni ha favorito invece le rese come è avvenuto in Liguria per
bocche di leone, anemoni e ranuncoli.
Nel mese di dicembre, ad esempio, si sono registrate temperature primaverili nel Meridione e
un’elevata luminosità che hanno favorito la crescita e dunque i volumi dei fiori. Di conseguenza
i prezzi, laddove vi è una minore propensione all’export oppure una logistica che non rende
conveniente la spedizione verso il Nord Italia, dove il competitor olandese è maggiormente
presente, i prezzi hanno oscillato su livelli tendenzialmente simili o più bassi dello scorso anno.
L’effetto del clima è stato diverso da regione a regione o a seconda del microclima aziendale e
del posizionamento rispetto alla costa (ad es. riviera sanremese, Versilia, napoletano). In
generale la scarsità di piogge ha favorito la qualità dei fiori (minori attacchi di botrytis) e la
mancanza di temperature fresche ha reso meno abbondante l’offerta di articoli come garofani,
ranuncoli e viburno, spediti sui mercati europei oltre che nel Nord Italia, tanto da favorire il
collocamento del prodotto a prezzi più che discreti. Si stima ad esempio, in Campania, che le
prime due specie nei mesi primaverili saranno disponibili per volumi più elevati. Altri fiori invece
hanno fiorito più rapidamente, aumentando la resa, ma con steli meno pesanti e quindi di
minor qualità; anche per le fronde si è avuto qualche sfasamento: ad esempio l’Eucalyptus che
insieme al Ruscus e all’Ilex sono stati molto richiesti nei mercati esteri, è stato raccolto con
molto anticipo e quindi anche la disponibilità nella stagione terminerà prima, mentre le fronde
fiorite nel sanremese sono state raccolte per volumi maggiori a causa del caldo.
Complessivamente i prezzi sono stati più elevati tendenzialmente per quasi tutte le specie
floricole, tranne brevi periodi quali la prima decade di dicembre e la prima decade di gennaio
2016. Tra le specie il cui equilibrio tra domanda e offerta è stato meno ottimale vi sono le
gerbere, la violaciocca (a dicembre il prezzo è calato) e tutte le bulbose le cui quotazioni non
sono state soddisfacenti. Tra le specie floricole di nicchia, vi è la Brassica la cui superficie, dopo
gli importanti investimenti degli anni passati, si è dimezzata a causa del venir meno della
richiesta da parte del mercato inglese la cui domanda si è spostata su altre tipologie di fiori
probabilmente esotiche. Nella famiglia dei garofani continua positivamente la crescita
dell’offerta del “barbatus” nonostante l’offerta presente sulle aste olandesi a dicembre sia
aumentata del 62% su base annua e il prezzo medio sia diminuito solo di quattro centesimi.
8
Prezzi all'origine - 2014/2015
Garofano multif.
Lisianthus
Gerbera
Aralia
Gladiolo
dic
nov
ott
set
lug
Crisantemo multif.
ago
giu
mag
apr
mar
feb
gen-15
dic
nov
ott
set
lug
ago
giu
mag
apr
mar
feb
gen-14
0,80
0,75
0,70
0,65
0,60
0,55
0,50
0,45
0,40
0,35
0,30
0,25
0,20
0,15
0,10
0,05
0,00
Fonte: ISMEA
La bilancia
commerciale
del
florovivaismo
Gli scambi del
settore
ornamentale:
le piante, gli
alberi e gli
arbusti
Il settore del florovivaismo (ornamentale e non) nel terzo trimestre vede un cambio di tendenza
nella crescita registrata fino al primo semestre: diminuiscono del 5% le esportazioni in volume e
del 2% in valore; parallelamente si contraggono le importazioni (-15%), ma si spende di più (+8%).
Tale maggiore spesa si riscontra a carico del comparto ornamentale che per il gruppo piante,
alberi e arbusti si manifesta con una diminuzione delle importazioni in quantità alla quale si
contrappone un aumento della spesa. Le esportazioni, invece, evidenziano flussi in valore e in
volume con la medesima tendenza (ad eccezione delle piante da interno).
La migliore performance si è sviluppata nel segmento del reciso che nei mesi estivi ha migliorato
il posizionamento sui mercati esteri aumentando i volumi complessivi venduti; nel dettaglio si è
registrato:
per le fronde e il fogliame un aumento tendenziale del 17% in volume e del 6% in valore
grazie ad un incremento dei ricavi nei mercati extra Ue, mentre nel mercato comunitario
si registra un rialzo tendenziale solo in volume;
per i fiori recisi le spedizioni sono progredite del 26% in volume, mentre gli introiti
diminuiscono del 2%; tale decurtazione sale al 7% in ambito Ue e viene mitigata dal buon
risultato delle destinazioni extra Ue che aumentano del 26% sia in volume sia in valore
(la quota sul flusso esportato è del 20% in valore).
Per piante, alberi e arbusti vi è uno squilibrio tra esportazioni e importazioni in valore sfavorevole:
nonostante una diminuzione dei volumi in entrata, la spesa tende comunque a superare il livello
del terzo trimestre del 2014 e questa dinamica è particolarmente evidente per le piante da
interno, i cui quantitativi diminuiscono del 21% mentre la spesa si innalza del 12%. Dal lato delle
spedizioni però lo stesso gruppo di piante presenta valori più elevati del 4% (-4% invece i volumi
spediti), contrariamente agli alberi e arbusti e alla piante in pien’aria.
Tale evoluzione è giustificata dalla scarsa importanza degli scambi nel trimestre estivo rispetto
agli altri periodi dell’anno e dal cambiamento dei piani di produzione delle aziende italiane che
preferiscono rinunciare alla quota di fatturato di detto trimestre a causa della forte variabilità dei
risultati.
Inoltre le aziende rimaste attive anche nel periodo estivo sono state svantaggiate dal clima assai
mite dell’Europa occidentale che ha consentito una buona produzione locale, nonché dal minore
assorbimento di merce da parte della Germania.
9
La bilancia commerciale dei fiori recisi freschi (escluso essiccati e comunque preparati)
2015
mln €
totale
- Paesi terzi
- UE 28
4,0
0,8
3,2
(var.%)
lug-set 2015/14
quant. valore val.un.
export
7,9
-2,3
-9,5
25,6
26,4
0,7
3,5
-7,4
-10,5
2015
mln €
31,3
2,8
28,5
(var.%)
lug-set 2015/14
quant.
valore val.un.
import
8,8
8,8
0,0
-3,7
-2,3
1,5
9,9
10,1
0,2
2015
mln €
-27,3
-2,0
-25,3
(var.%)
lug-set 2015/14
quant.
valore
saldo
8,9
10,7
-17,3
-10,1
10,6
12,8
Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat provvisori
La bilancia commerciale di fogliame e fronde
2015
mln €
totale
- Paesi terzi
- UE 28
16,7
2,6
14,2
(var.%)
lug-set 2015/14
quant. valore val.un.
export
16,7
5,7
-9,5
-10,1
13,3
26,0
23,5
4,4
-15,5
2015
mln €
4,4
0,8
3,6
(var.%)
lug-set 2015/14
quant.
valore val.un.
import
2,4
17,1
14,4
-10,9
9,5
22,9
7,6
18,9
10,6
2015
mln €
12,3
1,8
10,5
(var.%)
lug-set 2015/14
quant.
valore
saldo
23,7
2,1
-9,4
15,1
30,2
0,2
Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat provvisori
La bilancia commerciale di piante, alberi e arbusti
(var.%)
lug-set 2015/14
mln € quant.
valore
val.un.
export
20,8
-12,0
-8,6
3,9
3,4
-20,4
-22,6
-2,7
17,4
-9,7
-5,3
4,9
2015
Alberi e arbusti
EXTRA-UE
UE
piante da interno e
da piena aria
piante da interno
EXTRA-UE
UE
piante in pien'aria
EXTRA-UE
UE
16,4
4,1
1,6
2,5
12,3
1,9
10,4
-3,8
-4,5
25,2
-16,3
-3,7
-4,6
-3,5
-4,3
3,6
41,9
-11,2
-6,7
9,1
-9,1
2015
mln €
6,3
0,6
5,7
-0,6
8,4
13,3
6,0
-3,2
14,4
-5,8
(var.%)
lug-set 2015/14
quant.
valore
val.un.
import
-3,2
9,4
13,0
43,1
20,1
-16,0
-3,9
8,2
12,6
33,6
27,2
0,6
26,7
6,3
0,1
6,3
-17,0
-21,3
-16,4
-21,4
-2,2
-46,3
-1,3
11,3
12,0
3,7
12,2
8,2
5,4
8,2
34,1
42,3
24,1
42,8
10,6
96,4
9,6
2015
mln €
14,5
2,7
11,8
(var.%)
lug-set 2015/14
quant.
valore
saldo
-13,6
-14,7
-21,0
-28,7
-11,1
-10,7
-17,1
-23,1
1,0
-24,1
6,0
1,8
4,2
-252,4
-25,9
58,5
-22,4
-4,3
-2,9
-4,6
32,0
13,7
80,1
15,4
-18,6
9,3
-26,8
Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat provvisori
Esportazioni Italiane di Fiori, Fogliame e Fronde - Variaz. III trim.2015/III trim. 2014
Fiori recisi
Paesi
volumi
(000 t)
var. 15/14
Fogliame e Fronde
valore
(000 €)
var. 15/14
Paesi
volumi
(000 t)
var. 15/14
valore
(000 €)
var. 15/14
Totale
781
7,9%
3.970
3.722
16,7%
16.722
5,7%
Paesi Bassi
110
-46,6%
523
-34,3% Paesi Bassi
1.256
4,5%
5.961
16,0%
-5,9%
Germania
-2,3% Totale
68
-14,9%
369
-26,3% Germania
865
22,7%
3.929
Francia
234
72,0%
926
2,2% Francia
264
88,5%
1.018
-5,4%
Svizzera
82
70,5%
482
374
16,8%
1.046
55,5%
21,9% Stati Uniti
Fonte: Elaborazioni Ismea su dati Istat provvisori
Importazioni Italiane di Fiori, Fogliame e Fronde - Variaz. III trim.2015/III trim. 2014
Fiori recisi
Paesi
volumi
(000 t)
var. 15/14
Fogliame e Fronde
valore
(000 €)
var. 15/14
Paesi
var. 15/14
valore
(000 €)
var. 15/14
Totale
6.288
8,8%
31.255
1.064
2,4%
4.417
17,1%
Paesi Bassi
5.788
9,5%
28.208
10,2% Paesi Bassi
582
9,1%
2.948
22,1%
Austria
34
87,0%
52
1,0% Germania
60
10,7%
213
46,0%
Francia
27
26,2%
158
117
6,1%
309
9,1%
300
-0,1%
1.920
55
11,5%
238
38,9%
Thailandia
9,8% Totale
volumi
(000 t)
-5,9% Francia
3,4% Cina
Fonte: Elaborazioni Ismea su dati Istat provvisori
10
Scambi dell’Italia di piante, alberi e arbusti - Variaz. III trim.2015/III trim. 2014
Export
Paesi
volumi (t)
var. 15/14
Import
valore
(000 €)
var. 15/14
Paesi
volumi (t)
var. 15/14
valore
(000 €)
var. 15/14
Totale
31.023
-8,5%
37.213
15.499
-14,7%
39.897
11,0%
Francia
10.843
-8,6%
11.831
-14,0% Paesi Bassi
10.047
-18,3%
29.422
10,0%
Regno Unito
3.423
-0,9%
3.939
2,4% Germania
2.201
35,4%
4.358
30,3%
Germania
2.954
20,1%
3.331
12,1% Belgio
901
12,8%
1.647
4,7%
Spagna
1.293
8,0%
2.508
82,0% Spagna
1.281
-32,0%
1.138
-16,0%
415
763,5%
1.139
173
34,1%
287
55,1%
Marocco
-6,8% Totale
3126,0% Cina
Fonte: Elaborazioni Ismea su dati Istat provvisori
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Direzione Servizi per il Mercato
Redazione a cura di: Paola Lauricella
e-mail: [email protected]
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www.ismea.it
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