come ridimensionare una foto

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come ridimensionare una foto
COME RIDIMENSIONARE UNA FOTO
piccolo studio teorico pratico di Fabrizio Livi
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Introduzione
Spesso sentiamo parlare delle dimensioni di una foto
oppure ne leggiamo le misure entrando nelle proprietà di una foto
che abbiamo scattato. Ma cosa significa?
Una volta, nei bei tempi semplici delle foto analogiche, di
dimensioni si parlava solo quando portavamo il rullino al fotografo
che ci chiedeva come stampare le classiche 36 (o 24) pose dentro
contenute: 9 x13? 10 x 18? 24 x 30? lucide o opache? Bene, tutto
finiva lì.
Oggi che invece scattiamo a raffica foto digitali senza
porci problema alcuno delle loro dimensioni, ci troviamo in grande
difficoltà quando poi si tratta di inviarle ad amici perché troppo
pesanti oppure di caricarle su qualche sito web per un concorso, il
quale richiede un numero max di pixel per il lato lungo oppure un
numero max di byte.
Questi problemi numerici sono stati il mio incubo per
molto tempo fino a quando ho deciso di approfondire e capire. Dai
lunghi studi da me fatti, è nato questo breve manualetto, diviso fra
una parte teorica ed una più pratica dove sono indicati i software
più comuni e più pratici.
Spero sia d’utilità, a me questo studio ha fatto venire dei
bei mal di testa.
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La teoria, innanzitutto.
Il pixel, questo sconosciuto
Il termine pixel (contrazione delle parole inglesi picture
element) indica ciascuno degli elementi puntiformi che compongono una
immagine raster (detta anche bitmap) digitale, vale a dire che è
l’elemento più piccolo di una delle nostre immagini, come anche della
risoluzione di uno schermo di computer.
Ogni pixel di ha la sua luminosità che varia fra zero (il nero)
mentre ed un valore massimo (il bianco), in immagini monocrome.
In un'immagine a otto bit, il massimo valor memorizzabile è
255, così questo è il valore usato per il bianco.
Nelle immagini a colori invece, ogni pixel ha la sua luminosità
e colore, generalmente rappresentate da un tris di intensità di rosso,
verde e blu (vedi RGB). Ogni pixel è quindi formato da tre subpixel,
invisibili ad occhio nudo, a vari livelli di luminanza (da un minimo a un
massimo). L’insieme di tutti i subpixel di un colore costituisce un canale,
così abbiamo il canale del rosso, il canale del verde e quello del blu.
Il numero di colori distinti che possono essere rappresentati
da un pixel dipende dal numero di bit per pixel (BPP). i valori più comuni
sono:
 8 bpp (256 colori)
 16 bpp (65.536 colori, definito come Highcolour)
 24 bpp (16.777.216 colori, definito come Truecolour).
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Introduciamo ora due concetti fondamentali: la risoluzione e
la dimensione, espresse in pixel.
Risoluzione:
l’unità di misura sono i PPI (pixel per inch, pixel per pollice)
che comporta per esempio che se una immagine ha una risoluzione di
72 vuol dire che per ogni pollice ci sono 72 pixel, se ha risoluzione 300
vuol dire che ce ne sono 300 e così via. Generalmente i valori oscillano
in questa fascia, con meno pixel la foto potrebbe essere scadente e
impastata nella definizione, con più pixel troppo “ingombrante”.
Dimensione:
numero dei pixel del lato lungo per il numero dei pixel del lato
corto. i valori possono variare di molto, da 600 a 1080 per il lato lungo e
da 300 a 800 per il lato corto.
Altra misura importante, da considerare per es. quando si
vogliono inviare foto per e-mail, è la dimensione in byte, perché se
troppo “pesanti” l’invio potrebbe essere difficolto oppure addirittura
rifiutato dal server.
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A questo punto dobbiamo decidere come variare la nostra
foto. La finestra che segue è comune, con poche differenze, in alcuni
programmi per Windows come Photoshop o anche Gimp., va cercata nei
comandi Immagine:
similare la schermata in Microsoft Office (Modifica Immagini):
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se invece, fortunati mortali, fossimo davanti ad un Mac avremmo la
schermata presente in Anteprima per Mac
(comando “Regola
Dimensione”);
vediamo quindi come utilizzarle.
 Il primo dato che appare è la dimensione totale espressa in byte
(1.18 Megabyte);
 subito sotto i valori, espressi in pixel, del lato lungo (width) e del
lato corto (height);
 ancora più sotto i valori espressi in centimetri. Lato lungo x lato
corto = risoluzione complessiva della foto;
 infine la risoluzione ovvero il numero di pixel per pollice.
 le due finestrelle in fondo indicano: la prima, se vogliamo
mantenere le proporzioni fra altezza e lunghezza, la seconda
l’algoritmo adattivo, ovvero che cambia a secondo di ciò che
stiamo interpolando, che vogliamo utilizzare. Il Bicubic è il più
utilizzato perché più preciso per la modifica del numero dei pixel,
anche se se ne contano fino a 7 ma questa è un’altra storia e deve
essere raccontata un’altra volta.
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Questi algoritmi usano 0-256 o più pixel adiacenti per
ottenere l’interpolazione. Più pixel adiacenti vengono inclusi, più
accurata sarà l’interpolazione finale, ma il tempo di elaborazione
aumenta.
Ma, anche se poco ci si pensa, il procedimento può
funzionare anche al contrario ovvero si può avere la necessità di
aumentare le dimensioni di una foto, sempre tramite l’interpolazione.
Poi vedremo come.
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Esempi pratici
Orsù, cominciamo!
Immaginiamo di dover caricare una foto sul Web. Questo
richiede che la foto non sia di grosse dimensioni e con la risoluzione di
72 dpi.
Basterà digitare 72 nel campo Resolution: le dimensioni width
e height divengono all’incirca la metà e la dimensione totale si riduce a
278k. Le dimensioni di stampa rimangono invariate.
Ma possiamo ridurre ancora le dimensioni modificando
l’altezza o la larghezza in pixel, digitando il valore che ci viene per
esempio richiesto dal sito web. Modificandone una, di conseguenza si
modifica in proporzione anche l’altra.
Possiamo anche ridurle in percentuale aprendo il comando a
tendina vicino ai valori.
Se invece, dopo aver digitato 72 avessimo deselezionato
Resample Image, le dimensioni dei pixel sarebbero rimaste le stesse
mentre si sarebbero raddoppiate le dimensioni di stampa.
il funzionamento per Mac è all’incirca lo stesso, nella finestra
“ Adatta a” ci sono già pronte alcune dimensioni in pixel, da
320 x 240 fino a 1920 x 1080. Modificare con questi dati cambia le
dimensioni in centimetri.
Per riassumere all’osso, il comando Resample/Ricampiona
se selezionato ci fa modificare il numero dei pixel totali, se deselezionato
ci fa modificare le dimensioni in centimetri.
E’ consigliabile comunque alla fine del processo di dare un
po’ più di nitidezza con comandi Sharpen, perché la foto è ora un po’
impastata.
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Ancora sull’interpolazione
Se avete capito fin qui, bene, perché ora dobbiamo vedere
che la cosa funziona anche al contrario, ovverossia le dimensioni di una
foto si possono aumentare.
Con l’interpolazione si cerca di ottenere la migliore
approssimazione possibile del colore e dell’intensità leggendo i valori dei
pixel limitrofi ossia Il colore e l’intensità di ogni pixel viene calcolato
facendo una media dei quattro pixel limitrofi ed il risultato è un’immagine
interpolata. Come si evince, l’immagine interpolata ha una risoluzione (in
termini di dettagli) decisamente superiore.
L’interpolazione si verifica anche ogni volta che si ruota o
distorce un’immagine: una rotazione di 90° non comporta alcun tipo di
perdita di dati in quanto i pixel vengono riposizionati in uno schema
identico a quello originale. Quando però si effettua una rotazione da 45°,
per esempio, è necessario ricreare il pixel mancante tra due che
vengono riposizionati. E questo problema si ha ogni qual volta si effettua
una successiva rotazione, il che porta alla perdita di informazione per
ogni rotazione che viene effettuata. Dobbiamo quindi evitare di ruotare
le foto quando è possibile
Ma quando serve questo procedimento? Quando dobbiamo
per esempio stampare una immagine in bassa risoluzione che ci è stata
inviata per e-mail o che abbiamo scaricato dal web, se disponibile per
tutti. e come? basta modificare nel campo risoluzione il valore portandolo
per es. da 72 a 300, valore ottimale per stampe ben definite, impostare
le misure di stampa che si desiderano. Il risultato ovviamente non è
eccelso ma sempre soddisfacente.
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Per concludere
Alcuni programmi facili facili e gratis o quasi per ridimensionare le
immagini:
per Mac:
ResizeX
Instant Compress
Photo Resize Magic Lite
Jpegmini Lite per ridurre fino a 5 volte le dimensioni in byte
per Windows
Resize 0.0.2 Alpha
JPEG Batch 1.0.1.3
Image Resize
Fabrizio Livi
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