2012_1 - Confconsumatori della Regione Emilia Romagna
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2012_1 - Confconsumatori della Regione Emilia Romagna
Anno VII - Numero 1 - Marzo 2012 - I.R spedizione in AP. 45% - Articolo 2 comma 20/b legge 662/96 - Autorizzazione della direzione commerciale imprese di Reggio Emilia. Tassa riscossa / Taxe Parcué - In caso di mancato recapito inviare al C.P.O. di Reggio Emilia per la restituzione al mittente previo pagamento “resi”. Rivista iscritta al ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione) al n°15013-in data 31 Marzo 2007. INSERTO SPECIALE: IL RISPARMIO ENERGETICO LA TUTELA DEI CONSUMATORI NELL'ANTICHITA' UNA GRANDE OPPORTUNITA' PER I CITTADINI: LA MEDIAZIONE GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI PASSI CARRAI: UNA TASSA ODIOSA MARCHIO CE: IL VERO E I FALSI AFFITTI IN NERO: ECCO IL VADEMECUM DELL'UNIONE NAZIONALE INQUILINI PER METTERSI IN REGOLA CON GLI AFFITTI Anno 2012 Numero 1 0,50 € A COPIA ISSN: 2279-9648 Professionisti Esperti nella Risoluzione Stragiudiziale CTQ SRL è una società specializzata nel campo della mediazione civile commerciale di Organismo e di Ente di formazione accrediti presso il Ministero della Giustizia. Essa si avvale di professionisti esperti in tutte le materie oggetto di mediazione per fornire i propri servizi a soggetti privati e pubblici, al mondo impreditoriale e realtà dell'associazionalismo. La mediazione è uno strumento alternativo alla giustizia ordinaria, costituendo un'opportunità innovativa in più senza pregiudicare il successivo ricorso agli strumenti tradizionali. La mediazione permette ai soggetti coinvolti in controversie di trovare punti di incontro e soluzioni soddisfacenti per entrambi, tramite una procedura rapida, semplice ed efficace. Spesso i conflitti derivano da fraintendimenti e dalla mancanza di unacominicazione efficiente: la mediazione è l'unico procedimento che affrontaquesti aspetti senza trascurare quelli di carattere giuridico. Anche i vantaggi oggettivi della mediazione sono numerosi: t 41&4&*/'&3*03*3*41&550"%6/(*6%*;*0 t $045* $)*"3* 4*/ %"--h*/*;*0 %&- 130$&%*.&/50 53".*5&5"#&--""11307"5"%"-.*/*45&30 t 5&.1*45*$)&/0/461&3*03*"*.&4* La sede centrale dell'Organismo CTQ Media ADR è a Bologna, in Via Finelli,9: Per la presentazione di istanze di mediazione e per informazioni potete utilizzare i seguenti contatti: Tel 051 0343800 Fax 051 0343801 e-mail: [email protected] La sede di Reggio Emilia è in Via Ospizio n°34 - 42122 Reggio Emilia: Per la presentazione di istanze di mediazione e per informazioni potete utilizzare i contatti di Bologna. www.ctqsrl.it Inoltre, su richiesta dei partecipanti alla mediazione, l'accordo può essere omologato dal Presidente del tribunale acquisendo così la stessa efficacia di una sentenza. DALLA PARTE DEI DIRITTI mario Som CRISI ECONOMICA E CRISI DEI CONSUMI [IL DIRETTORE] Proprietario / Editore Renzo Ferrari 4- 5 6 LA MEDIAZIONE E IL MEDIATORE AFFITTI IN NERO ED EFFETTI PER IL CONSUMATORE TRENITALIA RIFONDERA’ I PASSEGGERI CHE HANNO SUBITO GRAVI DISAGI 7 ITALIA-PROGRAMMI.NET:UN SISTEMA A TRUFFA IL TRENO RITARDA? TRENITALIA DEVE RISARCIRE IVA SUI RIFIUTI 8-9 INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI 10 TUTELA DEI CONSUMATORI NELL ’ANTICHITA’ 11 REGISTRIAMO UN FENOMENO IN PREOCCUPANTE CRESCITA 12 IL LOGO CE, COME RICONOSCERLO 14 - 15 TASSA CHE SPARISCE, COSTI CHE AUMENTANO 18 PASSI CARRAI: UNA QUESTIONE APERTA 18 RICONOSCIUTO IL CODICE ISSN A CASA MIA L’INFORMAZIONE DEL CONSUMATORE 20 - 21 COSAP E PASSI CARRAI 10 DOMANDE E 10 RISPOSTE Direttore Responsabile Secondo Malaguti Redazione Largo Marco Gerra n. 3, 42124 Reggio Emilia Cell. 347-3403721 QUESTA RIVISTA, COME TUTTI I NUMERI PRECEDENTI, E’ VISITABILE SUL SITO: www.casamiacoop.it PER INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI RIVOLGERSI A : [email protected] Comitato di Redazione: Giovanni Franchi Giuseppe Giulio Luciani Roberta Li Calzi Paola Boeti Stefano Freschi Luigi Martin Ilaria Brovarone Riccardo Maccaferri Sergio Di Chiara Paolo Roberti di Sarsina Stampa "Tecnograf" spa Via F.abio Filzi, 43, Reggio Emilia Tel 0522 277168 REGGIO EMILIA 22 LEGGENDE: COME NACQUERO LE TESTE QUADRE 23 LETTERA DI RINGRAZIAMENTO DI COLDIRETTI A CONFCONSUMATORI PER IL CONTRIBUTO DATO A SOSTEGNO DEL MADE IN ITALY" 24 CAMPAGNA AMICA IL “MADE IN ITALY” 27 SEDI E SPORTELLI CONFCONSUMATORI CASA MIA in questo numero INSERTO SPECIALE "CASA AD ENERGIA QUASI 0 & l’informazione del consumatore I tanti provvedimenti del Governo Monti (voluto e incaricato dal Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano) hanno, purtroppo, drasticamente ridotto i consumi per tanti italiani che soffrono e pagano (anche con la vita) la crisi economica. È il dramma che tante famiglie e imprese stanno vivendo. Infatti, i consumatori, le imprese di costruzione, i produttori agricoli (e certi settori) dell’industria sono i più colpiti e il diminuito potere d’acquisto frena l’economia. A completare questo funereo quadro uno sproporzionato e non motivato aumento delle tasse (casa, servizi energetici, materie prime, ecc..) che ci collocano al vertice dei paesi più tassati al mondo con una classe politica (in senso lato) la più costosa e la più privilegiata dei paesi occidentali. È bene, invece, che Governo e Parlamento eliminino subito i tanti sprechi di denaro pubblico che vedono il mantenimento, in vita, di tanti e costosi enti inutili (si pensi agli istituti delle case popolari); si venda il patrimonio demaniale abbandonato e saccheggiato; si riducano i rappresentanti politici (e il personale di servizio) nelle istituzioni parlamentari e si avviino riforme zate al miglioramento e non al peggioramento dello Stato di diritto, al rafforzamento della Costituzione e al suo doveroso rispetto da parte di tutti: governo compreso. Ma è altrettanto doveroso ridurre sostanzialmente i co e rilanciare i consumi. Serve, perciò, una politica a favore dei consumatori se si vuole rafforzare l’economia del nostro paese. Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n° 1006 del 05/06/2000 RISPARMIO ENERGETICO" QUESTA RIVISTA È DOCUMENTO DI INTERESSE CULTURALE DESTINATA ALL'USO PUBBLICO (LEGGE 15 APRILE 2004, N°106) 3 l’informazione del consumatore LA MEDIAZIONE E IL MEDIATORE La mediazione è uno strumento extragiudiziale di risoluzione alternativa delle controversie ed è la principale delle pratiche conosciute con l’acronimo ADR (Alternative Dispute Resolution). Tale strumento è utilizzato da secoli (vi sono tracce già nel diritto romano pregiustinianeo); la sua prima istituzionalizzazione è avvenuta negli USA agli inizi del ‘900 e, nel corso del tempo, si è estesa in altri Paesi dell’America e dell’Asia. In Europa è almeno da 30 anni che è al centro dell’attenzione del Parlamento e del Consiglio: numerose sono le Direttive, le Raccomandazioni e le Risoluzioni adottate sull’argomento e recepite dalla legislazione degli Stati membri. L’interesse che da sempre ha suscitato questo strumento risiede in aspetti di carattere politico e sociale riguardanti le modalità con Il mediatore non è né un giudice né un arbitro: suo compito non è stabilire chi ha torto e chi ha ragione e, tantomeno, punire l’uno e premiare l’altro. Il mediatore non ha poteri decisionali vincolanti, non può imporre un suo verdetto contro la volontà dei soggetti. Il mediatore è un attore neutrale, che si pone fra i soggetti in lite e facilita la comunicazione fra di loro, cercando di far emergere prospettive nuove capaci di convincere i contendenti a trovare una soluzione che sia per entrambi conveniente. un terzo (un giudice, un arbitro) la soluzione del loro problema ma sono loro stessi che decidono il proprio destino, scegliendo in piena autonomia se raggiungere un accordo oppure no. “WEB TV” Questo strumento, pertanto, è in grado favorendo il dialogo e la comprensione delle reciproche ragioni in un contesto dove l’altro soggetto non è visto come un avversario da confrontarsi. LA MEDIAZIONE E LA GIUSTIZIA ORDINARIA La mediazione non è uno strumento alternativo della giustizia, ma è uno strumento alternativo alla giustizia ordinaria. Alternativo, non preclusivo: chi accede alla mediazione non si priva in alcun modo della possibilità di ricorrere al giudice ove il problema non sia risolto. Il procedimento di mediazione viaggia su un binario parallelo a quello su cui si muove il procedimento giurisdizionale ed ha regole, modalità e tempistiche differenti. L’interesse e l’attenzione dei Governi a pratica in due caratteristiche fondamentali della mediazione: i tempi e i costi, entrambi assolutamente più ridotti rispetto al tradizionale sistema giurisdizionale. Un recente studio pubblicato nel sito della ! giorni la media con cui in Europa si svolge un contenzioso con caratteristiche standard, ovvero una causa per il recupero di un credito esaminata dal giorno della citazione al debitore a quello, dopo la vincita della causa, dell’esecuzione del decreto ingiuntivo (ipotizzando solo il primo grado): in Italia tale "#"$ %& '* Il procedimento di mediazione, in Italia, ha Per quanto concerne i costi, la mediazione prevede le spese di avvio del procedimento % $ * I costi di un procedimento giudiziario in materia civile e commerciale comprendono tanto le spese della procedura (contributo unico, marche), quanto le spese e gli onorari relativi alla difesa legale (compensi e rimborsi spese per l’avvocato): esse variano a seconda dei tempi e delle modalità del procedimento. E’ ovvio concludere che un procedimento di mediazione costa molto meno, in termini di tempo e di danaro, di un procedimento giudiziario. LA MEDIAZIONE IN ITALIA L’Italia ha vissuto marginalmente l’evoluzione della mediazione, trascurando la maggior parte delle sollecitazioni normative provenienti dall’Europa e gestendo la propria legislazione interna in modo frammentario e - Nel maggio del 2008, infatti, è stata emanata dal Parlamento europeo e dal Consiglio una Direttiva riguardante una serie di aspetti della mediazione civile e commerciale; il Parlamento italiano l’ha recepita inserendola 1+$ 4 +$5#$$6 dato mandato al Governo di emanare un Decreto Legislativo in materia di mediazione; il Governo ha utilizzato tale delega con 7 #< #$"$= normativo si è completato nell’ottobre 2010 con l’emanazione del Decreto ministeriale "<$7#<5#$"$=7?"<$ @ 7 +#$"" " “WEB TV” “WEB TV” OVVERO LA POSSIBILITA’ OVVERO LA POSSIBILITA’ ASCOLTARE, DI DI ASCOLTARE, VEDERE E COMPRENDERE I TANTI TEMI SOCIALI DEL VEDERE E COMPRENDERE TUO TERRITORIO I TANTI TEMI SOCIALI DEL TUO TERRITORIO . . VUOI SAPERNE DI PIÙ? VUOI ESSERE AGGIORNATO\A SU QUANTO ACCADE NELLA TUA CITTÀ? Collegati al nostro sito e rivolgiti alla nostra sede sita in Largo Marco Gerra, n°3 Piano 6 (Campanello n°26) 42124 Reggio Emilia Tel. 0522-580045. www.reggioconsumatori-er.it 4 (che, a seconda del valore della controversia, $ $+$*-/ di incontri e dal numero dei mediatori utilizzati. Il Ristorante Pizzeria L’ANGELO ! ! " " $ % %" SERVIZIO CATERING Via Secchi, 17 - 42121 Reggio Emilia Tel. 0522 432805 - 0522 496771 LA MEDIAZIONE E IL MEDIATORE 1) 2) La mediazione è l’attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale %* due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia (conciliazione), sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa. Oggetto del procedimento di mediazione può essere qualunque controversia civile e commerciale vertente su diritti disponibili. +* Nel caso in cui si raggiunga un accordo, i soggetti possono presentarlo al Presidente del Tribunale del luogo ove si è svolto il procedimento di mediazione per l’omologazione. L’accordo omologato costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, 1 l’iscrizione di ipoteca giudiziale, ovvero acquisisce la stessa forza della sentenza di un giudice. LO SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE Per quanto concerne le modalità, dinnanzi tendenzialmente il procedimento si svolge attraverso le seguenti fasi: I principi generali della mediazione facilitativa - 1) SESSIONE CONGIUNTA INIZIALE: i soggetti sono insieme e, davanti al mediatore, ciascuno di essi espone personalmente la propria opinione sul problema che li ha condotti in mediazione. 2) SESSIONI PRIVATE : il mediatore incontra separatamente i soggetti per approfondire con loro, in totale riservatezza, la questione. 3) SESSIONE CONGIUNTA FINALE: i soggetti sono nuovamente insieme per decidere, insieme al mediatore, come concludere l’incontro: con un accordo, nuova seduta decidendone modalità e contenuti. 1) 3) Per alcune materie è obbligatorio svolgere un procedimento di mediazione prima di adire la giustizia ordinaria. Tale obbligatorietà riguarda le controversie su: condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti @ * Lo svolgimento della mediazione non preclude in ogni caso la concessione dei provvedimenti urgenti e cautelari, ne’ la trascrizione della domanda giudiziale e dal momento della comunicazione alle altre parti, la domanda di mediazione interrompe la prescrizione ed impedisce la decadenza per una sola volta. * Il mediatore formula una proposta di conciliazione se le parti gliene fanno concorde richiesta in qualunque momento del procedimento e quando l’accordo non e’ raggiunto, il mediatore può formulare una proposta di conciliazione; la proposta non è mai vincolante (i soggetti possono * potrebbero esservi delle conseguenze nel successivo eventuale giudizio in merito alle spese processuali (art.13 Dlgs #<5#$"$* 2) 3) PRINCIPIO DI RISERVATEZZA: così 7 #<5#$"$ quello che viene detto o prodotto durante la mediazione non potrà in alcun modo uscire all’esterno, se non per volontà delle parti dalle quali tali informazioni provengono. Quello che i singoli diranno al mediatore durante gli incontri privati non potrà essere riferito agli altri soggetti. BFHHBHJ 7H H?BKFMHK4HWK1- X 7 #<5#$"$ mediatore deve essere neutrale sia rispetto ai soggetti che rispetto alla natura del problema. K Y preliminarmente una dichiarazione di imparzialità. PRINCIPIO DI K[WJ7\W\F?HKMHJ\- sono i principali protagonisti del procedimento, l’esito del quale dipende esclusivamente da loro. Sono i soggetti che decidono se è più conveniente per loro raggiungere un accordo o uscire dalla mediazione con un nulla di fatto. Tendenzialmente il primo incontro ha una durata che va dalle 2 alle 3 ore; la durata degli altri eventuali incontri varia a seconda dei casi. [DOTTOR ANDREA FORLANI] * PRINCIPIO DI COLLABORAZIONE: la mediazione serve, essenzialmente, per far dialogare i soggetti fra loro, anche attraverso il mediatore. K ^ _ Y protagonisti siano animati da intenti collaborativi. Laboratorio Carpineti Giavello di Carpineti, Carpineti (Reggio Emilia) Tel/Fax 0522.81.62.13 BENESSERE E TRADIZIONE * PRINCIPIO DI VOLONTARIETA’: anche nei casi in cui la mediazione è obbligatoria, è basilare che i soggetti siano presenti personalmente al procedimento. La partecipazione di assistenti è gradita e può essere anche molto utile, ma non può sostituire il volontario intervento dei soggetti che sono al centro della questione. Laboratorio Reggio Emilia Via Delle Ortolane, 1 Reggio Emilia (laterale via Adua) Tel 0522.51.84.90 BALDELLI SODDISFA OGNI VOSTRA ESIGENZA I nostri prodotti: t3JGBDJNFOUPNBUFSBTTJ t.BUFSBTTJPSUPQFEJDJ t.BUFSBTTJJOMBUUJDF t.BUFSBTTJJOMBOB t%JWBOJFQPMUSPOF t-BOBNFSJOPT t5BQQFUJ t"TDJVHBNBOJFBDDBQQBUPJ t-FO[VPMBTVNJTVSB t5SBQVOUFFQJVNJOJ t3JQBSB[JPOFTBMPUUJ t5FOEFEBJOUSOP t5FOEFEBTPMF t-FUUJJNCPUUJUJ t5PWBHMJF Azienda specializzata in prodotti artigianali d'arredamento di alta qualitá MADE IN INTALY l’informazione del consumatore Le caratteristiche fondamentali del procedimento di mediazione in Italia, così come regolamentate dalla citata normativa, possono così riassumersi: [ALBERTO CASTELLANI] 5 l’informazione del consumatore AFFITTI IN NERO ed effetti per il consumatore \J H4 wK7\?\[? 7\441[HJ\ KMHJK4\ Hy[H4HH {\ H|\}K J?\ FH|J4w\F\y[\|WJBFJ~4\?K Vademecum contro i canoni neri nell’ambito della legge sulla cedolare secca - L’art. 3 del D. Lgs. 14 marzo 2011, n. 23 ha concesso la facoltà ai locatori di immobili ad uso abitativo di optare per un regine facoltativo e di tassazione (c.d. cedolare secca). I locatori non in regola con la registrazione del contratto avevano +#$"" - contratti di locazione verbali non registrati; contratti di locazione registrati ma per un importo inferiore a quello corrisposto; Cosa deve fare il conduttore? Il conduttore deve: 1 di locazione da parte del locatore; Registrare il contratto di locazione; poiché l’imposta di registro grava su entrambe le parti del contratto di locazione, anche la registrazione del contratto effettuata dal conduttore, con ritardo, comporta il pagamento dell’imposta, della sanzione e degli interessi; presentare all’Agenzia delle Entrate una denuncia nella quale dichiara i propri dati personali e quelli del locatore, la data di inizio della locazione, e il canone corrisposto, unitamente ai documenti a prova delle dichiarazioni rilasciate; w 1@ Cosa accade per quei contratti che dovevano essere registrati e non lo sono stati, neppure entro il termine ultimo del 6 giugno 2011? La normativa prevede che a questi contratti si applichi la seguente disciplina: a) durata della locazione stabilita in quattro anni (più quattro) che decorrerà dal momento in cui verrà effettuata, ormai in ritardo, la registrazione, 1= b) Y misura pari al triplo della rendita catastale, salvo B@ w !j 1 caso personale, e per la compilazione dei moduli necessari, accertato dall’ISTAT, a decorrere dalla registrazione. potrete venire presso le nostre sedi. Per quali tipologie contrattuali? [QUESTA PUBBLICAZIONE E’ A CURA Si deve trattare di: DELL’UNIONE NAZIONALE INQUILINI] contratti di locazione scritti ma non registrati; 6 INF O RMAZ IO TRENITALIA RIFONDERA’ I PASSEGGERI CHE HANNO SUBITO GRAVI DISAGI ITALIA-PROGRAMMI.NET:UN SISTEMA A TRUFFA IL TRENO RITARDA? TRENITALIA DEVE RISARCIRE IVA SUI RIFIUTI SUMATORI AI CONSUM E DEI CON ATOR N O I Z I NI DALL'ASSOCIA TRENITALIA RIFONDERA’ I PASSEGGERI CHE HANNO SUBITO GRAVI DISAGI I passeggeri di Trenitalia che il giorno 1° febbraio 2012 si fossero trovati a bordo dei treni: H +" 6<#& 6<#6 "$$$ rimborso integrale del biglietto di viaggio. Per ottenere ciò occorrerà compilare un apposito modulo (scaricabile sul sito di Trenitalia) ed inoltrare la domanda entro tre mesi. Unitamente alla richiesta occorre presentare il biglietto del treno, un % * ITALIA-PROGRAMMI.NET:UN SISTEMA A TRUFFA Il sito "Italia-Programmi.net" torna a colpire. "In caso di ulteriore ritardo nel pagamento, saremo costretti ad incaricare il nostro studio legale per il recupero del suo credito tramite azione giudiziale presso il Giudice Tributario". Con affermazioni di questo genere, riferite anche a un presunto (e inesistente) Tribunale giudiziario regionale, tantissimi cittadini si sono visti, ancora una volta, sollecitare il pagamento dell'ormai noto abbonamento sottoscritto inconsapevolmente navigando nel sito-trappola. Il coordinamento istituito tra Confconsumatori Brindisi e l'Associazione Nazionale Dalla Parte del Consumatore torna ad occuparsi del caso. "Nei giorni scorsi- commenta l'avvocato Emilio Graziuso di Confconsumatori abbiamo ricevuto numerose segna/azioni di persone che hanno ricevuto e-mail le quali - oltre a richiedere il pagamento della somma di € 96,00, all'anno, per due anni, in virtù di un contratto mai stipulato dagli utenti - quest'ultima preannunziava azioni legali dinnanzi al "tribunale giudiziario regionale" ed al "giudice tributario. Al riguardo è bene sgombrare il campo da ogni equivoco afferma l'avv. Graziuso - il tribunale giudiziario regionale non esiste e il "giudice tributarioTF non è competente a decidere in materia non avendo la vicenda ad oggetto tasse e tributi". "Ci troviamo, insomma, - continua l'avvocato Graziuso - di fronte all'ennesimo tentativo della Estesa Limited di ottenere il pagamento di somme non dovute, nonostante la "@#$""K} ? diritti dei consumatori" . Confconsumatori consiglia, quindi, a tutti i consumatori che ricevano la richiesta di pagamento, senza essere stati resi edotti correttamente ed in modo trasparente che lo "scaricare" il programma non era una attività \4 %} #!<FBB ?F@ Seychelles). K} ? %-555 * Bw+5$$"6<F IL TRENO RITARDA? TRENITALIA DEVE RISARCIRE re un risarcimento. Domenico Taglieri , Presidente di Confconsumatori Abruzzo, commenta: « è una vittoria importante: l'acquisto del biglietto equivale alla sottoscrizione di un contratto con cui Trenitalia, dietro pagamento di un corrispettivo, si impegna a trasportare le persone in un dato luogo e in un dato tempo e diventa pertanto responsabile per i danni causati dalla non corretta esecuzione». «Inoltre - continua Taglieri - il giudice ha ritenuto di condannare l' azienda anche per i danni non patrimoniali per il mancato godimento della villeggiatura: danno da vacanza rovinata». } "& - 6& più 500 euro per il danno morale «conseguente alla sofferenza e allo stress per lo stravolgimento delle aspettative» è quanto scritto nella sentenza. «Visto l' approssimarsi della stagione estiva» conclude Taglieri «invitiamo tutti coloro che dovessero subire disservizi nei trasporti pubblici e non a rivolgersi alle sedi di Confconsumatori per ricevere un 'adeguata assistenza». IVA SUI RIFIUTI Lo scorso 9 marzo la Corte di Cassazione ha emesso un’importante sentenza a favore dei consumatori in materia di restituzione dell’Iva ap . In sostanza la Corte ha ribadito che la Tia è un’ entrata tributaria e di conseguenza non è soggetta a Iva. Confconsumatori ha già ottenuto diverse pronunce vittoriose sul tema, sia da parte dei Giudici di Pace sia dalla Commissione Tributaria, e ha fornito gratuitamente a migliaia di persone il fac-simile della lettera con cui gli utenti hanno messo in mora i gestori, chiedendo sia di non applicare l’Iva per il futuro, sia il rimborso di quella versata. Lo scenario che si apre oggi, però, alla luce della sentenza della Cassazione, rende necessario e urgente un intervento politico che, nel chiarire una volta per tutte la normativa, eviti la valanga di ricorsi che i cittadini sarebbero costretti a depositare presso il Giudice di Pace per @ 1[ a bloccarne il funzionamento. “Chiediamo al Premier Mario Monti, anche in qualità di Ministro dell’Economia ? B Confconsumatori - di emanare una norma che, da un lato, disponga la non applicabilità dell’Iva sulla Tia e, dall’altro, dia immediata attuazione alla sentenza della Cassazione obbligando i gestori a riaccreditare l’importo pagato indebitamente dai cittadini a partire dalla data in cui è stato richiesto e pagato». B ? l’indispensabile e doveroso intervento politico, ma terrà alta l’attenzione sul tema anche promuovendo giudizi presso il Giudice di Pace. [A CURA DI CONFCONSUMATORI] l’informazione del consumatore Il treno accumula un ritardo di un'ora e mezza e la vacanza in Grecia, pagata in anticipo e atteso da un anno, va in fumo. Una brutta avventura, quella di due associati di Sulmona, che ha / - fatto causa a Trenitalia, che dovrà ora risarcirli del danno da vacanza rovinata per un totale di 1.435 euro. Il giudice di pace di B\?7Y sumatori Laila Coccovilli, ha dato ragione ai due turisti che si erano visti costretti a rinunciare alle ferie. La coppia aveva prenotato una vacanza in Grecia, tramite un' agenzia viaggi, ma alla partenza il treno che da Sulmona avrebbe dovuto portarli a Bari per permettere loro di imbarcarsi verso la Grecia, accumula un ritardo di ben 87 minuti e causa la perdita della coincidenza con il traghetto. I due non demordono e cercano alternative per imbarcarsi il giorno successivo ma, dopo aver trascorso la notte a Bari, non intravedendo possibilità di partire, decidono di tornare a Sulmona e di appoggiarsi alla Confconsumatori per ottene- 7 l’informazione del consumatore INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI Dopo quasi 4 anni dall’entrata in vigore del D.Lgs. 81/2008 come siamo messi dal punto di vista degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. La sicurezza sul luogo di lavoro consiste in quell’insieme di misure di prevenzione e protezione (tecniche, organizzative e procedurali), che devono essere adottate dal datore di lavoro, dai suoi collaboratori (i dirigenti e i preposti), medico competente e dai lavoratori stessi al tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, migliorando le condizioni di lavoro, riducendo la possibilità di infortuni ai dipendenti dell’azienda, agli altri lavoratori, ad eventuali collaboratori esterni (appaltatori) ed a quanto si trovano, anche occasionalmente, all’interno dell’Azienda. ? lavoratore, da possibili danni alla salute come infortuni sul lavoro e malattie professionali, nonché la popolazione generale e l’ambiente. Per tutti i lavoratori, di conseguenza, il diritto alla sicurezza ed alla salute nei luoghi di lavoro è intoccabile e % "* mentre per il datore di lavoro è un dovere assoluto cercare di assicurarlo. Scrutando le statistiche Inail, direttamente dal loro sito (www.inail.it), inerenti gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, balza all’occhio una media molto inquietante: sono 3 o 4 coloro che, giornalmente, muoiono a causa del lavoro. Prendendo in considerazione il triennio 2008, 2009 e 2010, si conteggiano ""#$"$&6<$ lavoro, un trend in diminuzione correlabile anche ad una contrazione delle attività lavorative a causa della crisi economica che ha colpito molti settori proprio in questi ultimi anni. Per non parlare dei casi di infortuni invalidanti o quelli non censiti, perché riguardano personale occupato “in nero”. ? 750.000 infortuni sul lavoro (oltre 2.000 che devono avere prognosi superiore ai 3 giorni) e oltre 30.000 denunce di malattie professionali ogni anno. La Provincia di Reggio Emilia, nel 2011, ha avuto 10 decessi. Edilizia, agricoltura, metalmeccanica e trasporti i settori maggiormente a rischio e con il più alto numero di infortuni, nell’ambito dei quali si conteggiano anche quelli “in itinere”, cioè incidenti stradali mortali che si possono subire nel percorso casa-lavoro o spostandosi con i mezzi per raggiungere varie sedi di lavoro (autotrasportatori, agenti di commercio, autisti, ecc.), che $j Spesso fanno notizia gli infortuni mortali multipli, quelli a causa dei quali muoiono più persone in uno stesso evento (come @ @ #$$! Thyssen Krupp di Torino, i morti nelle ?| si ripresenta puntualmente tutti gli anni con le stesse, tragiche, modalità). Proprio il rogo diTorino è stato l’episodio che ha determinato l’accelerazione, per l’allora governo Prodi, dell’iter di approvazione della nuova legge che ha inglobato il decreto +#+ inerenti la materia antinfortunistica, a partire $ D.Lgs. 81/2008, coordinandole nel cosiddetto Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le disposizioni previste dal D.Lgs. 81, che @ ad agosto 2009, con l’approvazione del 74 "$+5#$$6 sono sostanzialmente le medesime della +#+ molto ampio, nel settore pubblico e privato, dove opera almeno un lavoratore o soggetto equiparato (socio non legale rappresentante, collaboratore a progetto, lavoratori in somministrazione, stagisti, tirocinanti, volontari, ecc.) a prescindere dal rapporto contrattuale. Sono esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari e, per i lavoratori autonomi, le disposizioni sono molto più ridotte. Pur considerando sempre il datore di lavoro come il soggetto che ha il dovere primario di garantire le condizioni di salute e sicurezza nei suoi luoghi di lavoro, detenendo il potere decisionale e di spesa, vengono stabiliti vari livelli intermedi di responsabilità, anche di natura penale, a carico di altri soggetti quali i dirigenti, i preposti (intesi come capireparto, capi-cantieri, capi-squadra) il cui lavoratori, prevedendo per tutti obblighi corsi di formazione. A tal proposito l’accordo sulla formazione della Conferenza Stato Regioni, la cui pubblicazione in GU è prevista nel corrente mese di gennaio, fornirà indicazioni precise anche sulle durate, requisiti dei soggetti formatori, aggiornamento periodico. Rimane confermato l’obbligo di designare l’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione che può essere anche il datore di lavoro o un soggetto interno od esterno, ma con determinati requisiti a livello di titolo di studio e percorso formativo da intraprendere) e redigere documento di valutazione dei rischi (entrambi dispositivi non delegabili dal datore di lavoro, che può attribuire delega di spesa e quindi di responsabilità ad altro soggetto che deve avere determinati requisiti), gli addetti alla gestione delle emergenze, la possibilità di eleggere al proprio interno il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). In conclusione, al di là degli obblighi previsti dalla normativa, organizzare un’azienda ed il relativo processo produttivo il più possibile in sicurezza, consente di ridurre in modo di conseguenza, consentendo ai lavoratori di stare meglio, di ottenere anche un forte risparmio economico indiretto e maggiore produttività. La stessa INAIL premia annualmente le aziende che istituiscono buone pratiche o implementano sistemi di gestione della sicurezza o si impegnano a realizzare interventi migliorativi aggiuntivi a quelli obbligatori attribuendo, attraverso la JW#@ dal loro sito e da presentare entro il 29.02.2012, uno sconto sui tassi annuali. H HKH4 74 <" perduto per le imprese italiane interessate alla realizzazione di interventi in materia di prevenzione. Se nel 2010 l’Istituto aveva +$ #$"" #$ milioni di euro, ripartiti in budget regionali (la ripartizione delle risorse tiene conto del numero degli addetti e della gravità degli infortuni sul territorio). Nel complesso 1 #$""5#$" vedrà l’INAIL mettere a disposizione la cifra <$ [MARCO FERRARI] 8 Un po’ di noi.. STUDIO MARCO FERRARI w}F #+5& #"#F\ -&!5$$6$"$ W$##5!!!6$##5$"&+& e-mail: [email protected] 4 | ? Y studio professionale che si occupa di sicurezza sul lavoro e nasce grazie all’esperienza di un team di persone specializzate in materia di sicurezza e salute sul lavoro che da anni operano in piccole e grandi imprese mettendo a punto strategie prevenzione e valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro. I nostri principali servizi sono: Stesura del Documento di Valutazione dei Rischi presenti in azienda (DVR). Documento di valutazione del rischio Rumore e del rischio Vibrazioni (con rilievo strumentale). Stesura del documento di valutazione del rischio Incendi. Stesura del Piano di Gestione delle Emergenze (PGE). Stesura del Piano Operativo di Sicurezza (POS). Igiene degli alimenti secondo il sistema HACCP. Panoramica sui nostri servizi Il Datore di Lavoro è oggi tenuto all’adempimento di precisi obblighi formali e sostanziali per ottemperare integralmente alla legislazione dettata in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. K1 1K 1 sistemi di gestione della qualità, della sicurezza e dell’ambiente, garantisce il controllo della performance, la competitività e maggiore tutela dai rischi. I servizi che noi offriamo spaziano dalla valutazione dei rischi 1 &+$ Corsi di formazione ed aggiornamento per addetti al Primo Soccorso. Corso di formazione per addetti Antincendio (Basso e Medio rischio). Formazione aziendale (RSPP Datore di lavoro, RLS, Preposti e formazione generale dei lavoratori). Corsi per l’utilizzo delle Piattaforme di Lavoro Elevabili (PLE) e del Muletto. Lo Studio Marco Ferrari si occupa principalmente di sicurezza sul lavoro, aiutando le aziende a regolarizzarsi in ottemperanza al D.Lgs 81/08. " *7 *; */ %& - -" * 7 3* $" i " 45 . 4" UTILIZZANDO IL TAGLIANDO SI HA UNO SCONTO SUI PRODOTTI ACQUISTATI PRESSO LA LATTERIA SOCIALE VILLA SABBIONE DEL -10% l’informazione del consumatore 5 *" *" 9 l’informazione del consumatore Tutela dei consumatori nell ’antichita’ Non solo San Giovanni faceva veder gli inganni Parte I La tutela del consumatore, oggi, è un tema di grande attualità, ma già nei secoli passati (e non solo nella nostra città), il consumatore, veniva direttamente o indirettamente tutelato da norme o consuetudini che punivano le condotte “commercialmente scorrette”. Edimburgo Tron Kirk Nella città vecchia di Edimburgo (all’angolo fra la {||~*1 Tron Kirk. Secondo una guida turistica il nome della chiesa deriva dal fatto che davanti ad essa era anticamente sistemato il “Tron”, una grossa trave che serviva per controllare l’esattezza dei pesi usati dai mercanti. Qualora i pesi venissero riscontrati alterati il mercante disonesto veniva inchiodato, per le orecchie, al “Tron”. Reggio Emilia Battistero di San Giovanni Nella nostra città in “Piazza Grande”, abbiamo qualcosa di simile: sulla facciata del Battistero di San Giovanni, com’è noto, sono ancora visibili, scolpiti nella pietra, il braccio e la pertica reggiani. Queste misure permettevano agli acquirenti di controllare la lunghezza dei panni acquistati nella “Platea Communis”. Statuti e consuetudini K ? tutelavano il consumatore; nelle consuetudini F "## stabilivano controlli e si punivano i venditori di “pannus falsus” (cioè i venditori di panni fabbricati con peli di bovini, di asini o di capre). Altro esempio: alcune norme, contenute negli antichi statuti comunali della nostra città regolavano la vendita e la macellazione delle carni suine stabilendo, nel "#+-\ @ iusta carnes masculi” (e non terranno le carni di porca femmina vicino alle carni del maschio). I Beccai (cioè i macellai), inoltre, non potevano vendere carni di animali infermi. Non basta, oltre alle disposizioni dettate dalle autorità i Beccai dovevano anche osservare gli Statuti della loro corporazione. Non solo San Giovanni faceva veder gli inganni Parte II Corporazioni d’Arti e Mestieri Nel medioevo e nei secoli successivi, infatti, gli artigiani e i mercanti erano organizzati in “associazioni di categoria”: le “Corporazioni 1K ? un notevole peso politico. E’ noto, infatti, che, a Firenze, Dante Alighieri per poter partecipare alla vita politica si era iscritto alla corporazione degli speziali. L’attività di queste organizzazioni era regolata da appositi statuti che, prima di entrare in vigore, dovevano essere approvati dalle autorità competenti. I membri di queste associazioni eleggevano sia un capo detto “Console” ed, in seguito, “Podestà”, che un tesoriere che veniva ?1 il compito di fare osservare gli Statuti. Al Console ed, in seguito, al Podestà spettava, inoltre, il compito di ispezionare le botteghe e di reprimere le eventuali frodi. Nella nostra città gli Statuti più antichi, ""# contenuti in un codice membranaceo conservato all’Archivio di Stato. 4 B ? % oriundus”) e potrebbe ricollegarsi al ritorno a Reggio degli Estensi avvenuto pochi anni prima. In seguito gli Statuti di diverse corporazioni verranno dati alle stampe. "<6 stampati gli Statuti dell’Arte dei Lardaroli e degli Speziali (le due corporazioni, infatti, erano unite e si separeranno solo nel secolo seguente). Fra le disposizioni di questi Statuti ritroviamo che: il compratore ha diritto di sapere che cosa sta comperando e ha diritto di ottenere informazioni sulle botteghe degli altri iscritti all’Arte (la rubrica # -y @ dicta Arte dicere teneatur emptori verum nomen rei, quam sibi vendit, et eum docere stationem alterius, si petieret”). IMPORTANTE ! Se vai sul sito della Confconsumatori dell’ Emilia Romagna www.confconsumatori-er.it troverai: 1. 2. 3. 4. Tutte le nostre riviste pubblicate precedentemente; Tutti i servizi speciali televisivi; Le nostre web-cam; Lettere e documenti vari. VIENI A TROVARCI [OPERA DELL'ARTISTA VAINER MARCONI] 10 Non solo San Giovanni faceva veder gli inganni Parte III Iudex, vel miles victualium Le botteghe furono, poi, sottoposte anche al controllo del “Giudice delle Vettovaglie”, ? approvato dal duca. A lui spettava, infatti, il compito di ispezionare le botteghe e di reprimere le eventuali frodi. Il Giudice delle Vettovaglie era il @ circolazione delle merci nella città e controllava le botteghe e gli altri punti di vendita, i banchi degli artigiani, dei mercanti, degli speziali, dei merciai, dei beccai, dei lardaroli, dei panettieri e di chiunque altro vendesse cose pertinenti al vitto. Teneva sotto controllo i pesi e le misure, svolgeva ispezioni in “Osterie, Taverne, ~? % parte degli artigiani e dei bottegai) delle feste di precetto. Grida delle vettovaglie Il Giudice delle Vettovaglie non si limitava ad effettuare controlli ed ispezioni, ma emanava anche dei provvedimenti: le “Grida delle Vettovaglie”. Leggendo questi provvedimenti, +$$ certa frequenza, si ribadivano alcuni divieti e alcune prescrizioni: agli osti si vietava, ad esempio, l’uso di recipienti di pietra, che non permettevano agli acquirenti di valutare la quantità e la qualità del prodotto, e si prescriveva l’uso di recipienti di vetro; non si potevano, inoltre, utilizzare “istrumenti da pesare & misurare” se prima non erano stati controllati e bollati dagli incaricati. Di solito un incaricato controllava e bollava gli istrumenti di peso e di misura più comune, mentre un altro controllava e bollava le “bilanze con le quali si pesava Oro, over Argento”. Il tutto avveniva alla luce del sole oppure di candele di “sevo buono e puro”. [AVV. FEDERICO BRAGLIA] REGISTRIAMO UN FENOMENO IN PREOCCUPANTE CRESCITA ...Si sa, o m e g l i o ci hanno detto, che ai periodi di grande espansione economica, seguono s p e s s o periodi ciclici di crisi (come dopo una grande indigestione per alcuni giorni si mangia solo riso in bianco), caratterizzati da fenomeni scomposti, tipici di alcuni soggetti, che, resi improvvisamente più deboli economicamente, cercano con qualche strattagemma di mantenere alto il loro tenore di vita. E’ noto a tutti che Reggio Emilia ha subito negli ultimi 10 anni una espansione urbanistica notevole; sono nati quartieri interi nuovi nella periferia, (settembrini/manenti) ma soprattutto alcune frazioni hanno raddoppiato o triplicato il numero delle unità immobiliari disponibili per il mercato, con prezzi in qualche modo accessibili ad un plafond di famiglie più grande. Tutto questo lavoro svolto, ha dato grande impulso all’economia locale, che supportato dal credito bancario agevolato, e disponibile anche per soggetti che prima non ne facevano uso, ha portato ad un forte aumento della popolazione, ad aumentare la richiesta di alloggi da parte di famiglie a basso reddito, ad aumentare sensibilmente il giro d’affari immobiliare e a pioggia su molti altri settori, celebrato con la costruzione dei ponti di Calatrava, monumento perenne, al nostro benessere che non tornerà più. Fatta questa piccola premessa, veniamo ad analizzare il fenomeno del quale la nostra associazione ha ricevuto diverse segnalazione che è conseguenza di quanto abbiamo descritto prima. Si tratta di consumatori che acquistano beni immobili, che in alcuni casi non sono conformi alle concessione edilizie rilasciate, ma molto più spesso si parla di I soggetti che subiscono questi fenomeni, molto spesso non riescono a rivendere il bene, se non con una cospicua perdita economica, sono solitamente cittadini italiani e non alla ricerca di abitazioni a buon mercato e quando la trovano, non attivano regolarità del bene prima di acquistarlo. Oltre alla perdita economica, sono anche costretti ad affrontare spese enormi, per cercare di sanare le situazioni, dovendo pagare sanzioni salatissime. Invitiamo quindi tutti, prima di procedere ad un acquisto importante come l’abitazione a rivolgersi con attivare i controlli di rito e, pretendere dal venditore tutta la documentazione relativa alle autorizzazioni edilizie e alla conformità degli impianti. TUTTI I VENERDì DALLE ORE 15 ALLE ORE 17 SU APPUNTAMENTO TELEFONANDO AL 0522-580045 LARGO MARCO GERRA N°3 42124 REGGIO EMILIA [CONFCONSUMATORI] Manutenzione Immobiliare Assistita <Zhi^dc^XdcYdb^c^Va^ Vbb^c^higVo^dcZ^bbdW^a^VgZ0 XdchjaZcoZXdcYdb^c^Va^! 6bb^c^higVo^dcZ^bbdW^a^Vg0 8dchjaZcoVZcZg\Zi^XV0 >be^Vci^Y^/g^hXVaYVbZcid!XdcY^o^dcVbZcid!^be^Vci^^YgVja^X^h^VX^k^a^X]Z^cYjhig^Va^! ZaZiig^X^h^VX^k^a^X]Z^cYjhig^Va^!Vci^^cigjh^dcZ! VaaVgbZZk^YZdhdgkZ\a^VcoV# >chiVaaVo^dcZZbVcjiZco^dcZVhXZchdg^Z bdciVXVg^X]^XdcYdb^c^Va^ZVhXZchdg^[Vb^a^Vg^0 EgZkZci^k^\gVij^i^ EVk^bZciVo^dc^ZhiZgcZ0 <^VgY^c^0 BVcjiZco^dc^Zg^hVcVbZci^0 G^[VX^bZci^Zg^higjiijgVo^dc^0 DeZgZY^jgWVc^ooVo^dcZ0 DeZgZX^k^a^^c\ZcZgZZheZX^Va^hi^X]Z0 CASA MIA: Largo Marco Gerra, n°3 - Piano 6 (Campanello n°26) - 42124 Reggio Emilia email: [email protected] - tel: 0522 451719 fax: 0522 540206 - sito: www.casamiacoop.it l’informazione del consumatore Vhh^hiZcoVXdcigViijVaZ0 DeZgZX^k^a^Y^Ñc^ijgV# 11 l’informazione del consumatore LOGO , J?\FHJJ|\F4J |B\||JH4J|[?KWJF\\1WFKWWJHH}KJ |H?~J4J}FKHJ{\|\}[\- 7K44K |H?~J4J}HK [WH4HMMKWK 7K K4[H H?- IL MARCHIO DEVE ESSERE BJFWKWJFHH\|H{\H?BFJBFHK?\W\[WH4HM- STAMPATO IN MODO MKJK4|H?KF{H\HW\7\7JB\F\||\ CHIARO E LEGGIBILE E L’ABBREVIAZIONE DI SOPRATUTTO DEVE ESSERE {HK\BJFW INDELEBILE E’ VIETATO APPORRE SUI HKWWH 4K ?KFKW[FK \ 7H JJF?HWK1 \1 GIOCATTOLI MARCHIO O ISCRIZIONI CHE COSTITUITA DALLE INIZIALI “CE” SECONDO IL POSSONO ESSERE CONFUSI CON IL MARCHIO. MARCATURA CONFORME ESEMPI DI MARCATURE NON CONFORMI ZUCCHELLI GIACOMO E SNC IL TUO NEGOZIO DI INFORMATICA VENDITA E ASSISTENZA L’UNICO NEGOZIO A REGGIO EMILIA CHE VENDE USATO GARANTITO 3 MESI NOTEBOOK PC FISSI MONITOR RIPARAZIONE CELLULARI ASSISTENZA TECNICA PERSONALE QUALIFICATO PREVENTIVI PERSONALIZZATI CONESSIONARIO REGISTRATORI DI CASSA CONSUMABILI IL TUO COMPUTER E’ ROTTO? DA NOI SPENDI POCHISSIMO PREZZI STRACCIATI VIA QUINTINO SELLA, 5/C TEL 0522/934905 FAX 0522/934868 REGGIO EMILIA 12 RISCALDAMENTO ACQUA IGIENICO SANITARIA REFRIGERAZIONE VOCE ESPRESSA IN FATTURA SPIEGAZIONE DI DETTAGLIO Codice Contratto E un codice numerico che corrisponde al numero di contratto sottoscritto dal cliente nel caso di fornitura di tipo individuale. Nel caso di utenza ripartita è un codice ad uso interno. Codice Contratto \ singola unità immobiliare. Consumo Generale (Cg) E il consumo rilevato dal contatore di sottocentrale nel periodo fatturato. Consumo individuale (Ci) E il consumo rilevato sul singolo ripartitore Contatore di sottocentrale \ Contatore personale \ %* alla singola unità immobiliare. Può essere: conta kilowattora (per la misurazione del calore ad 5 * @% uso acqua igienico sanitaria) Contratto di fornitura centralizzato E il contratto di fornitura stipulato tra la Società di vendita del calore e lamministratore o il Contratto di fornitura individuale \ | fruitore del servizio Corrispettivo per il servizio E limporto fatturato, al netto dellIVA, per il servizio teleriscaldamento che può comprendere i corrispettivi sia di calore per riscaldamento sia di acqua igienico sanitaria. Deposito cauzionale E limporto richiesto a garanzia dei pagamenti. Diritto di subentro e posa E limporto addebitato per diritti amministrativi a seguito della stipula del contratto. Giorni individuali (Gi) E il numero di giorni intercorrenti tra le letture rilevate sul Ripartitore Importo quota millesimale \ Importo quota variabile \ @ Indennità di ritardato pagamento E limporto addebitato in fattura relativo al ritardato pagamento rispetto alla scadenza della fattura e previsto contrattualmente. Millesimi individuali (Mi) \ 5 @ Percentuale quota millesimale (P) \ Periodo di riferimento E il periodo cui sono riferiti i consumi fatturati. \ 5 @ periodo fatturato. Quota millesimale (QMg) (Consumi) \ Quota millesimale individuale (QMi) (Consumi) \ @ Quota variabile E il corrispettivo relativo ai consumi rilevati nel periodo fatturato. Quota variabile (QVg) (Consumi) E la parte di consumo generale attribuito come quota variabile. Quota variabile individuale (QVi) (Consumi) E la quantità di consumo relativo a quota variabile attribuito allutenza ripartita. Ripartitore \ consumo rilevato nella sottocentrale alla singola unità immobiliare. Può essere: contaore, conta Kilowattora, contascatti (per la misurazione del calore ad uso riscaldamento), conta metri cubi o conta litri (per la misurazione del calore ad uso acqua igienico sanitaria). Servizio H Somma Consumi Individuali (Ct) \ |Y taore la somma consumi individuali deriva dalla sommatoria dei singoli consumi per i rispettivi millesimi (stiamo cercando prova di stampa). Nel caso è da aggiungere la voce Prodotto: consumo rilevato dal singolo ripartitore (ore) moltiplicato per i relativi millesimi. Sottocentrale \1 Storno importi già fatturati E il corrispettivo addebitato in fatture precedenti e rimborsato a seguito del riconteggio del lesatto corrispettivo per il medesimo periodo revisionato Tipologia duso \- utilizzo di utenze domestiche o non domestiche. Tipologia di contratto Contratto di fornitura individuale, di fornitura centralizzata con o senza ripartizione. [DATI ENIA - IREN REGGIO EMILIA] (GENTILMENTE CONCESSI) l’informazione del consumatore GLOSSARIO SERVIZIO TELERISCALDAMENTO Per Servizio Teleriscaldamento si intende il calore fornito ad uso: 13 l’informazione del consumatore TASSA CHE SPARISCE, COSTI CHE AUMENTANO 4WKF|[WF|[@ % "6&"* &"5"#5#$$6 1KH ? 1\ %?\* in cui scrivono. @ 1 "66! % decreto Ronchi, che istituì la TIA), la quale attendeva un regolamento y / 7BF "<5"666- dall’entrata in vigore di questo regolamento la TARSU avrebbe dunque dovuto cessare. Diversi provvedimenti successivi ne hanno però 1 &"@ 2009: di fatti ha avuto 10 anni di coesistenza con la TIA (ora chiamata TIA1), durante i quali i comuni avrebbero potuto organizzarsi per il passaggio dalla TARSU alla TIA1. Potremmo azzardare, per far comprendere i meno usi ad occuparsi di tributi,che sia una tassa che, dopo un periodo prolungatissimo Y @ pur essendo morta ancora si aggira, e sostanzialmente viene fatta 1 @ ci si rende conto, se si discute di impose: in Italia infatti le imposte esistono se esiste una legge che le prevede.Viene chiamata “riserva di legge” relativa. Quindi in realtà la abrogazione della TARSU è stata decisa dal Parlamento molti anni fa (vedere riquadro), ma poi, con diversi provvedimenti legislativi, è stata “tenuta in vita” di rinvio in rinvio per tanti anni. Nel frattanto anche la norma che ha abrogato la TARSU sta - 74"#5#$$+ nuova Tariffa Integrata Ambientale (chiamata TIA2 per non confonderla con la precedente TIA, chiamata ora quindi TIA1). La norma che istituisce la TIA2, come quella che precedentemente istituì la TIA1, necessitava, e ancora necessita, di un regolamento ministeriale per “funzionare”: questo regolamento ancora non si è visto, e per ciò la TIA2 non è oggi compiutamente applicabile. Quei comuni che vogliono passare alla TIA2 su base volontaria, devono quindi – per espressa previsione normativa – far riferimento al regolamento TIA1 (quello del 99, in sostanza l’unico che c’è). Oggi la situazione è pertanto, per ammissione dello stesso MEF, intricata… infatti #$$+ Codice dell’Ambiente che, come il decreto Ronchi abrogava la Tarsu così abroga il decreto Ronchi, del quale ha ripreso la disciplina generale. Il decreto regolamentare contenente i nuovi criteri di determinazione ancora però non è approvato e il codice è di fatto congelato. La disciplina transitoria più volte prorogata ha consentito a molti comuni W &"5"#5#$$6 % di ulteriore proroga). Quindi, l’unica tariffa applicabile oggi dovrebbe WHK""66!"666H WHK#@ della regolamentazione TIA1, la si è adottata volontariamente, sulla @ H 1KH però d’accordo con questa “lettura” della vigenza delle normative. Ecco allora cosa succede: · alcuni Comuni applicano, a buon diritto, la Tariffa Igene Ambientale (TIA1) che è la tariffa “recente” ed è l’unica che Y %7BF"<566*Y #$$+ _ @ sostituita dalla TIA2. · altri Comuni applicano, ancora a buon diritto, la “nuova” W H K@ %WHK#* Y #$$+ ma non è compiutamente applicabile perché manca il regolamento d’applicazione (se ci fosse detto regolamento la TIA2 avrebbe sostituito già la TIA1). I Comuni possono però applicare la TIA2 facoltativamente: mancando il regolamento attuativo utilizzeranno il regolamento della TIA1, unico esistente. · cert’altri Comuni, ai quali non è bastato il periodo di circa 1 "6667BF"< 14 &"5"#5#$$6 opera del D.L. 208 del 30 dicembre 2008, per attuare la TIA1, e continuano ad applicare la TARSU. Su questa applicabilità vi sarebbe moltissimo da scrivere: non volendo annoiarvi più di quanto sostenibile, dirò solo che da allora nessun provvedimento legislativo ne ha prorogato la validità, che vi sono pareri molto autorevoli in dottrina al proposito della @ 1 la ritengono applicabile non si sono inventati tutto, ma hanno KH?\%* In ogni caso, da un punto di vista sostanziale, cosa cambia se il comune ci chiede il pagamento di una o dell’altra tariffa o tassa? Beh, occorrerà valutare se il costo totale a carico dei cittadini aumenta, se ragioniamo in termini di collettività, mentre occorrerà ragionare anche di come questo costo viene suddiviso, ragionando col portafoglio individuale. Il problema per le nostre tasche nasce sulla determinazione del costo e sulla sua suddivisione nel passaggio da TARSU a TIA. Le norme sulle TARSU – si veda il riquadro – disciplinavano, oltre ad altro: 1. quanto il Comune possa considerare costo per la gestione % d’impresa e senza costi generali quali quelli amministrativi), 2. quanto di questo costo sia da decurtare per riciclo, 3. quanto da decurtare perché ovuto allo spazzamento delle aree pubbliche, quanto del residuo costo debba essere recuperato da chi @ %$"$$j* @@ %@* Erano esclusi dalla Tarsu gli immobili in condizioni di inutilizzabilità e si prevedevano decurtazioni 4 WHK"%WHK# * disciplinano le stesse questioni, ma: 1. aumentando la tipologia di costi, quindi il totale del costo a carico degli “utenti” 2. non decurtando nulla a livello di costo totale di gestione 1 3. non decurtando nulla quale quota per la spazzatura delle aree pubbliche, decidendo che il costo debba essere recuperato mediante "$$j ovviamente decidendo i criteri per suddividere l’importo TIA fra chi pagherà, differenziando fra famiglie e imprese, e allargando i criteri (non solo metri quadrati occupati ma anche numero di componenti per le famiglie). COS’è LA RISERVA DI LEGGE Art. 23 Costituzione “Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge” Art. 30 Statuto Albertino “nessun tributo può essere imposto o riscosso se non è stato consentito dalle camere e sanzionate dal Re” Il principio di riserva di legge è proprio delle democrazie liberali (no taxation without rapresentation) e nasce con le Costituzioni liberali ottocentesche come controllo preventivo sul monarca e sull’esecutivo da parte dei governati, oggi diremmo del popolo. Questi tramite i propri rappresentanti eletti nei Parlamenti, acconsentiranno, se ritenuto opportuno, ad ogni ogni limitazione sulla proprietà, esprimendosi con legge, cioè con l’atto proprio del parlamento. A Quali costi A1 – TARSU: la determinazione delle componenti di costo faceva 441+"# % cosa sia un costo di una attività complessa può apparire semplice ma sono molte le componenti che lo determinano). In breve, si sommavano: · i costi diretti e indiretti relativi al servizio · · le quote capitale di mutui contratti per costituire i consorzi · e dal totale si detraevano: + " @@ pubblico (correttamente in quanto costo che deve gravare indistintamente sulla collettività rispetto al possesso di immobili) ! sottoforma di energia (es,: inceneritori) A2 - TIA H "<5"6661" del servizio, che è la base per far i conti in ciascun Comune: si può sintetizzare dicendo che sono compresi – in più rispetto al totale costi della Tarsu – la remunerazione del capitale (cioè quanto deve @ HF\* %Y costi che si prevede di sostenere in futuro, non ancora sostenuti, sono già suddivisi fra i cittadini), altri oneri gestionali e generali (stipendi del personale amministrativo, oneri del contenzioso, perdite su crediti). H % W F* quantità pari agli eventuali ricavi da riciclo, la TIA prevede riduzioni per utente se questi prova il riciclo. Da ciò si comprende che la TIA1 deve avere un costo totale superiore a quello della TARSU. TIA1 = + COSTI B I costi da far gravare sui cittadini B1 La norma sulla TARSU prevedeva una copertura tramite tassazione anche non totale del costo del servizio (normalmente la metà): va da se che la differenza fra il costo per la gestione e lo smaltimento dei @ carico della collettività che lo pagava con le altre entrate comunali. Il Comune non poteva però “lucrare” sulla Tarsu: il gettito non poteva infatti superare i costi sostenuti per il servizio. A tal punto che se in un esercizio il gettito avesse superato il costo come sopra determinato, il “di più” avrebbe fatto cassa per l’esercizio successivo. Era fortaittariamente escluso il costo per lo spezzamento delle aree ad uso pubblico (strade, piazze ecc.) B2 Le norme sulle TIA1 e TIA2 prevedono la copertura integrale dei - WF di chi utilizza gli immobili siti nel territorio comunale l’intero costo del y @@ pubblico rimane a carico degli utilizzatori degli immobili e non si copre alcuna parte del servizio con altro danaro pubblico. Quindi da un costo certamente superiore non si toglie nulla (sono *%Y sparito il riferimento al costo relativo alla spazzatura di aree pubbliche). TIA1 = + COSTI => + COSTO PER LA CITTADINANZA C Come suddividere i costi C1 La norma sulla TARSU prevedeva una certa – non elevata autonomia regolamentare da parte dei Comuni nel prevedere come % @ un immobile posseduto).Vi erano riduzioni per chi il servizio lo poteva utilizzare in modo “scomodo”, per gli immobili con unico occupante, con utilizzo stagionale, privi di utenze, ecc. C2 Le norme TIA presuppongono la divisione dei costi in due quote % @* l’istituzione del servizio e alle spese per la fruizione dello stesso da parte 1 y "<566 e imprese. w recupero degli stessi.. La Tia2 prevede riduzioni per le utenze domestiche e ad uso stagionale che tengano conto del reddito degli occupanti. DIFFERENZE TARSU TIA1/2 TARSU: calcolata per famiglie e imprese sulla base dei metri quadrati dei locali e delle aree occupate e senza calcolare il numero degli occupanti, WHK"- % ammortamento degli impianti, delle spese di amministrazione e dei costi * @ % fruizione del servizio pubblico da parte dell’utente). Prevede 2 categorie di utenti: + famiglie: l’importo da pagare è determinato sui metri quadrati dei locali e sul numero dei componenti del nucleo familiare; ! - TARSU: non esiste l’obbligo della copertura integrale dei costi del % $* %* una parte non si paga (costo eliminato dal ricavato per riciclo), WHK-@@"$$j le spese di amministrazione, la spazzatura strade la pagano gli utenti in proporzione alla propria quota, il “bonus” riciclo esiste solo se il %'* Quindi logicamente le spese da coprire con la tariffa sono superiori a quelle della Tarsu, LA PARTE GENERALE DEL DECRETO LEGISLATIVO 2006 H 7 "# #$$+ % 1@ ), più volte % #$5#$"$* ambientale. Fra queste, nella sua parte IV, detta le norme per determinare @@ @ 5 @@ cittadini questo onere. 4 1 "!! B dell’uomo e procedimenti dannosi per l’ambiente, senza danneggiare il paesaggio e senza provocare rumori o odori; di contratti con soggetti privati; @ gestione degli stessi, - richiede che le pubbliche amministrazioni promuovano il riutilizzo dei = - preede che le regioni promuovano la raccolta differenziata con obiettivi da raggiungere entro il 2020 (anche se non succede nulla se @* @%_ rinviato nell’avvio, il SISTRI). H sembrerebbe proprio una norma, nel lungo tempo di rimaneggiamento, ben pensata. l’informazione del consumatore COMPARAZIONE TARSU – TIA [DOTTOR ENRICO POZZI] (TRIBUTARISTA) 15 l’informazione del consumatore 1"5&3-*/*"4$&/403* t7FOEJUBt.POUBHHJP t.BOVUFO[JPOF t6OB[JFOEBBSUJHJBOBTQFDJBMJ[[BUBOFMMinstallazione - manutenzione e gestione OFHMJJNQJBOUJBTDFOTPSJ t1SFEJTQPOFQSFWFOUJWJHSBUVJUJFGPSOJTDFTFSWJ[JiDIJBWJJONBOPw t4PUUPTDSJWFDPOWFO[JPOJDPODPOEPNJOJBQSF[[JBHFWPMBUJ 1"5&3-*/*"4$&/403* 7JB$IJMPOJ 3FHHJP&NJMJB 5FM'BY $FMM VENDESI EDIFICIO RESIDENZIALE RISTRUTTURATO CON AMPIO GIARDINO AI PIEDI DELLE COLLINE REGGIANE E A POCHI KM DA REGGIO. Edificio rurale dell'800, ora residenziale, completamente ristrutturato. L'abitazione è stata realizzata con metodologie e materiali che rispondono alle norme vigenti, pur mantenendo elementi architettonici originali, come murature in sasso e laterizi di recupero. L'edificio si sviluppa su una superficie di circa 200 mq, suddivisa su due piani. - Piano terra: cucina abitabile, soggiorno, salotto, anti bagno, bagno e sottoscala. - 1° Piano : 3 camere da letto (di cui una matrimoniale ed un'altra in doppio volume), corridoio ed a ampio bagno. - Area cortiliva con 2 o 3 posti auto coperti, ingresso indipendente, - 1.500 mq di area verde, con pozzo dell'epoca, sulla quale é possibile realizzare anche una piscina. E' situata in una zona tranquilla del Comune di Bibbiano ( Reggio Emilia), nella storica zona Matildica ed è lontana dal traffico locale. 16 Contattare Sergio Geom. Mossina, Tel. 3343382895 l’informazione del consumatore PASSI CARRABILI: UNA QUESTIONE APERTA F F\ @@@ [ KY@ 1@ L’articolo 3 del Codice della Strada @ 1 1 _ 1 ## @ 1 % 1 + * W $!"66&%* Y _ @ @@- @ 1 7 @ 1 @ Y @ | Y "+!&&5#$$!@ Y 1 @@@^ @@ 1 /1 K / | "66& @Y W Y F \ F 1 1 1 @@ X 1 ## F K % * F Y 1 &+ 7BF +"$5"66+ |@ @ @@ % @ @@* X @ H X / ? 4 +5#$$< @ = W@ B @@ } K }B% 1 @ &!$$ "$&&$$* } B } K W@ @ @ W@ [AVV. ANGELO AMMATURO] RICONOSCIUTO IL CODICE ISSN A CASA MIA L’INFORMAZIONE DEL CONSUMATORE Con la pubblicazione del n.1- 2012, questa rivista periodica culturale si è dotata di un’importante “certificazione”. Infatti alla rivista è stato assegnato il codice ISSN (International Standar Serial Number) Numero Internazionale normalizzato delle pubblicazioni in serie rilasciato dall’apposito Centro nazionale. Questo riconoscimento qualifica ulteriormente “CASA MIA – L’INFORMAZIONE DEL CONSUMATORE” anche perché il contributo di tanti nostri preziosi collaboratori può essere considerato (per la loro attività professionale di prestatori di opere intellettuali) come credito formativo. 18 quadro [OPERA DELL'ARTISTA ANNA D.B.] [OPERA DELL'ARTISTA STEFANO GRASSELLI M ULTITRACCIA Networking - Digital Printing - Internet Graphic Design - Multimedia - Filemaker Dev PERCORSI DIGITALI :: Internet: dalla registrazione domini a soluzioni complesse integrate con applicativi online. :: Hosting: soluzioni affidabili e sicure appoggiate su server Unix e MacOsX server con banda minima garantita, Retelit partner. la grafica di Multitraccia :: QuickTime media - streaming audio/video. :: Sviluppo soluzioni software online e standalone per la gestione avanzata dei processi aziendali. :: Grafica e stampa digitale dal progetto alla realizzazione con output su macchine per stampa digitale. member of: Multitraccia - Via Francesco Voltaire, 1 - 42100 Reggio Emilia - Tel. 0522.281078 - Fax 0522.294075 - www.multitraccia.it - e-mail: [email protected] PER INFORMAZIONI TELEFONARE AL 0376 355055 / 348 9490070 GEOMETRA MARCO VECCHI l’informazione del consumatore UN ANGOLO DI PARADISO VICINO ALLA REGGIA DEI GONZAGA A MANTOVA UNA DELLE PIU' BELLE CITTA' D'EUROPA. NUOVO QUARTIERE SUL LAGO PER ABITAZIONI, ATTIVITA' COMMERCIALI E PROFESSIONALI. 19 l’informazione del consumatore 20 COSAP E PASSI CARRAI 'RPDQGHH5LVSRVWH 1. Può il Comune tassare i passi carrai?4*DFSUBNFOUF-B OPSNBEJSJGFSJNFOUPÒJM%-HTEFM&TTPÒEJWJTPJO USFQBSUJMBDVJTFDPOEBTJPDDVQBEFMMBUBTTBPEFMDBOPOFEJ PDDVQB[JPOFEFMMFBSFFQVCCMJDIF'SBRVFTUFMBSUTJWFEB JMCPY DPNQSFOEFJQBTTJDBSSBCJMJDPNNB FMJEFmOJTDF DPNNB EFUFSNJOB JM DBMDPMP EFMMB TVQFSmDJF PDDVQBUB EBJQBTTJDBSSBJDPNNBMBMBSHIF[[BJONFUSJMJOFBSJQFS VO NFUSP EJ QSPGPOEJUË iDPOWFO[JPOBMFw OF EFUFSNJOB BMUSFDBSBUUFSJTUJDIFFMJNJUB[JPOJEJJNQPTJ[JPOF*MDPNNB FTDMVEFWBFYMFHFHMJBDDFTTJBmMPPBSBTPWFEJPMUSF NB ÒTUBUPBCSPHBUPDPOFGGFUUPQSJNPHFOOBJPEBMMart. 3 D - O in G.U. 29.12.1995, O $JÛ OPO TJHOJmDB BTTPMVUBNFOUF TFDPOEP DPTUBOUF HJVTQSVEFO[B DIF MBCSPHB[JPOF BCCJB TJHOJmDBUP MBTTPHHFUUBCJMJUË EFJ QBTTJ DBSSBJ B SBTP B JNQPTJ[JPOF *M %-HTEFMJOUSPEVDFMBCOSAPRVFTUBOPSNBSFOEF QPTTJCJMF QFS J DPNVOJ FTDMVEFSF MBQQMJDB[JPOF EFMMB 5PTBQ FEJOMVPHPEJRVFTUBUBTTBTJBTPTUJUVJUBEBMQBHBNFOUPEJVO DBOPOFEBQBSUFEFMUJUPMBSFEFMMBDPODFTTJPOFEFUFSNJOBUPOFM NFEFTJNPBUUPEJDPODFTTJPOFJOCBTFBUBSJGGB*MDPNVOFEJ 3FHHJP&NJMJBSJDIJFEFJMQBHBNFOUPEFMDBOPOFEJDPODFTTJPOF B UVUUJ J QSPQSJFUBSJ EJ BSFF DIF TGPDJBOP TVMMB QVCCMJDB WJB JOEJQFOEFOUFNFOUF EB VO BUUP GPSNBMF EJ SJDIJFTUB EJ DPODFTTJPOFQSPCBCJMNFOUFJOGPS[BEJVOBSUJDPMPEFM$PEJDF EFMMB4USBEBTJWFEBJMQVOUPDIFTFHVF 2. Cosa sono i passi carrai “a filo” (o “a raso” che dir si voglia)? -P QSFWFEFWB MB MFHHF BMMBSU DPNNB PSB BCSPHBUP DPO FGmDBDJB NB MB EFmOJ[JPOF MB TJ USPWB JO OVNFSPTF TFOUFO[F EFMMB $PSUF EJ $BTTB[JPOF -BSU DPNNBSFDJUBWBi-BUBTTBOPOÒEPWVUBQFSJTFNQMJDJ BDDFTTJ DBSSBCJMJ P QFEPOBMJ RVBOEP TJBOP QPTUJ B mMP DPO JMNBOUPTUSBEBMFFJOPHOJDBTPRVBOEPNBODIJVOPQFSB WJTJCJMFDIFSFOEBDPODSFUBMPDDVQB[JPOFFDFSUBMBTVQFSmDJF TPUUSBUUBBMMVTPQVCCMJDPw-B$BTTB[JPOFBMQSPQPTJUPEJDF BEFTFNQJP B 4&/5&/;" iMB OP[JPOF OPSNBUJWB EJ iQBTTPDBSSBCJMFwEFTVNJCJMFEBM%FDSFUP-FHJTMBUJWPO del 1993BSUJDPMPBJmOJEFMMBQQMJDB[JPOFEFMMBUBTTBQFS MPDDVQB[JPOFEJTQB[JFEBSFFQVCCMJDIF504"1 DPNQSFOEF TJBJNBOVGBUUJDPTUJUVJUJEBMJTUPOJEJQJFUSBPBMUSPNBUFSJBMF TJB EB BQQPTJUJ JOUFSWBMMJ TVJ NBSDJBQJFEJ P EB VOB NPEJmDB EFMQJBOPTUSBEBMFmOBMJ[[BUBBGBDJMJUBSFMBDDFTTPEFJWFJDPMJ BMMFQSPQSJFUBQSJWBUF4POPFTDMVTJEBMMBUBTTB[JPOFTPMPHMJ BDDFTTJ iB mMPw DPO JM NBOUP TUSBEBMF DPTJEEFUUJ iB SBTPw DPNVOFNFOUF SFBMJ[[BUJ DPO J QPSUPOJ FE J DBODFMMJ DIF TJ BQSPOP EJSFUUBNFOUF TVMMB QVCCMJDB TUSBEB 1FSUBOUP EFWF SJUFOFSTJ TPHHFUUB B UBTTB[JPOF MB PDDVQB[JPOF mOBMJ[[BUB BMMBSFBMJ[[B[JPOFEFMMBDDFTTPDIFTJBUUVJDPOPQFSFWJTJCJMJ EJSFUUF B GBDJMJUBSF UBMF BDDFTTP F DJP TVMMB TDPSUB EFMMB QSFWJTJPOFUFTUVBMFEJNBOVGBUUJiDPTUSVJUJwEJDVJBMDPNNB RVBSUPEFMMBSUJDPMPEFMDJUBUP%FDSFUP-FHJTMBUJWPw C 4&/5&/;" i2VJOEJ TPMP FTDMVTJ EBMMB UBTTB[JPOF HMJ BDDFTTJ iB mMPw DPO JM NBOUP TUSBEBMF DPTJEEFUUJiBSBTPwDPNVOFNFOUFSFBMJ[[BUJDPOJQPSUPOJFE J DBODFMMJ DIF TJ BQSPOP EJSFUUBNFOUF TVMMB QVCCMJDB TUSBEB &JOWFDFTPHHFUUBBUBTTB[JPOFMBPDDVQB[JPOFmOBMJ[[BUB BMMBSFBMJ[[B[JPOFEFMMBDDFTTPDIFTJBUUVJDPOPQFSFWJTJCJMJ EJSFUUF B GBDJMJUBSF UBMF BDDFTTP RVFTUB FTFHFTJ TJ GPOEB TVMMB QSFWJTJPOF UFTUVBMF EJ NBOVGBUUJ iDPTUSVJUJw EFM DJUBUP BSUJDPMP DPNNB *O TJOUFTJ QSPQSJP QFS OPO HSBWBSF DPOJNQPTJ[JPOFUSJCVUBSJBMFTFSDJ[JPEFMEJSJUUPEJBDDFTTPBMMB QSPQSJFUBQSJWBUBOPOTPOPUBTTBCJMJHMJBDDFTTJEJSFUUJTVMMB QVCCMJDB TUSBEB NFOUSF TPOP TPHHFUUJ B UBTTB[JPOF RVFHMJ BDDFTTJJODVJTJGSBQQPOHBVONBOVGBUUPEJRVBMTJBTJOBUVSBw 3. Ma la definizione di passo carraio valida per il Codice della Strada vale anche per le tasse?/06OBEFmOJ[JPOF VOJWPDBOPODÒNBQFSMJNQPTJ[JPOFOPOTJQVÛGBSVTPEJ OPSNF OPO EFUUBUF BM QSPQPTJUP 4F JM DPEJDF EFMMB TUSBEB Ò BWBSPEJEFmOJ[JPOJQFSRVBOUPBJQBTTJDBSSBCJMJOPODPTÖJM%MHT &TPMPBRVFTUPDIFTJEFWFBWFSSJHVBSEPQFS MBQQMJDB[JPOFEJJNQPTUF4DSJWFJOGBUUJMB$BTTB[JPOF i-FTFSDJ[JP EB QBSUF EFMMFOUF DPNVOBMF QSPQSJFUBSJP EFMMBTUSBEBEFMMBTVBQSFUFTBJNQPTJUJWBJOSFMB[JPOFBMMBUBTTB JOFTBNFÒEVORVFTVCPSEJOBUBBMMVUJMJ[[B[JPOFFGGFUUJWBSFTB NBOJGFTUB TPMP EBM DBSUFMMP TUSBEBMF TFHOBMFUJDP EFMMB TUSBEB QVCCMJDB JO 4FOTP FTDMVTJWP F TQFDJBMF EB QBSUF EFM TJOHPMP DPOUSJCVFOUFy -BOFDFTTJUËEJQSFNVOJSTJEJBVUPSJ[[B[JPOF QFS MBQFSUVSB EFM WBSDP B NFOUF EFMMart. 22 del C.d.S., SJTQPOEFEVORVFBEJOUFSFTTFQVCCMJDPDIFOPOJOUFSGFSJTDFDPO JM QPUFSF JNQPTJUJWP EFM TVEEFUUP $PNVOF DIF SFTUB SFHPMBUP EBMMBOPSNBTQFDJmDBTVMMB'JOBO[BMPDBMFw 4. Il Comune dice che si paga e poi passano degli addetti a installare i cartelli. 2VJ TJ TDSJWF DIF OFJ DBTJ EJ iQBTTJ B SBTPwTFTJNFUUFJMDBSUFMMPiEJWJFUPEJTPTUBwTJEFWFQBHBSF BMUSJNFOUJ OP .B JM $PNVOF OFMMB TF[JPOF iQBTTJ DBSSBJw EFM TVP TJUP JOUFSOFU GB DPNQSFOEFSF DIF JM DBSUFMMP WBEB NFTTP TFNQSFBODIFQFSJQBTTJBSBTP4FIPVOiQBTTPBSBTPwTPOP PCCMJHBUPBNFUUFSFJMDBSUFMMPiEJWJFUPEJTPTUBwQSFTVQQPTUP per poi pagare la Cosap)? A nostro parere no. Da un punto EJ WJTUB USJCVUBSJP JM DBSUFMMP GB iTDBUUBSFw MPCCMJHB[JPOF EJ QBHBNFOUP DPO UBSJGGB SJEPUUB mOP BM i'JOP Bw QFSÛ OPOWVPMEJSFiEFMwCJTPHOBSJGBSTJBMSFHPMBNFOUPDPNVOBMF *M $PEJDF EFMMB 4USBEB QFSÛ Ò WFSP PCCMJHB BSU D BMMBQQPTJ[JPOF EFMMBQQPTJUP TFHOBMF F QSFWFEF JM EJWJFUP EJ TPTUBJODPSSJTQPOEFO[BEFJQBTTJDBSSBCJMJBSUDMFUUB *M$PNVOFEJ3FHHJPRVJOEJFTFHVFMFRVB[JPOFQBTTPDBSSBJP PCCMJHP EJ BQQPSSF BQQPTJUP TFHOBMF PCCMJHP EJ WFSTBSF MB $PTBQ *OGBUUJ TVM TJUP JOUFSOFU EJDF i*M QBTTP DBSSBCJMF Ò BTTPHFUUBUPBDBOPOFBOOVBMFEJPDDVQB[JPOFEJTVPMPQVCCMJDP $04"1 OFMMBNJTVSBEFmOJUBEBM3FHPMBNFOUPDPNVOBMFQFS JMSJMBTDJPEFMMFDPODFTTJPOJFQFSMBQQMJDB[JPOFEFMDBOPOFQFS MPDDVQB[JPOF EJ TQB[J F BSFF QVCCMJDIF *M DBOPOF Ò EPWVUP QFS BOOP TPMBSF JOEJQFOEFOUFNFOUF EBMMB EBUB EJ JOJ[JP P EJ UFSNJOFEFMMPDDVQB[JPOFiQBHJOBWJTJUBUBJMGFCCSBJP BMM63-IUUQXXXNVOJDJQJPSFJUSFUFDJWJDBVSQSFUFDJWJ OTG%PDVNFOU*%#'%$#% ' PQFOEPDVNFOU -B$BTTB[JPOFBMSJHVBSEPQFSÛOPUBi%BM DPNCJOBUPEJTQPTUPEFMMFOPSNFDJUBUFFNFSHFDIFBMMPCCMJHP EFM DJUUBEJOP QPTUP EBM MFHJTMBUPSF OFMMB EJTDJQMJOB SFHPMBUSJDF EFMMBDJSDPMB[JPOFTUSBEBMFart. 22$E4EJGBSTJBVUPSJ[[BSF EBMDPNVOFQFSMBQFSUVSBEJRVBMTJBTJUJQPEJWBSDPTJBFTTP DBSSBCJMF DIF B mMP DPM TFEJNF TUSBEBMF OPO TJ BDDPNQBHOB MB DPODFTTJPOF UPVU DPVSU EB QBSUF EFMMFOUF TVEEFUUP EFM DPSSJTQPOEFOUFEJWJFUPEJTPTUBy /POPTUBOUFMBCSPHB[JPOF EFMDPNNBEFMMart. 44DIFEJWFSTJmDBWBJMSFHJNFUSJCVUBSJP EFJQBTTJJOFTBNFSJTQFUUPBJQSJNJOPOEJNFOPRVFTUPEJWBSJP QFSNBOFOFMMBEJTDJQMJOBEFMMJNQPTJ[JPOFSFMBUJWBBMMBUBTTBJO EJTDVTTJPOFQPJDIÏBEFTTPGBSJGFSJNFOUPFTQMJDJUPJMTVDDFTTJWP DPNNBDIFNFO[JPOBFTQMJDJUBNFOUFHMJBDDFTTJEJDVJBMMB QSFWJTJPOFBCSPHBUBFWJEFOUFNFOUFNBOUFOFOEPOFJMEJTUJOHVP SJTQFUUP BJ QBTTJ DBSSBCJMJ y w "ODIF OPUB MBDPOJDBNFOUF MB$PSUFiMPTOPEPTFDPOEPMBUFTJEFM$PNVOFSJDPSSFOUF Ò SBQQSFTFOUBUP EBMMBCSPHB[JPOF EFM DPNNB EFMMart. 44 DJUBUP DIF BWSFCCF EFUFSNJOBUP MBTTJNJMB[JPOF EFJ WBSDIJ JO EJTDVTTJPOF BJ QBTTJ DBSSBCJMJ EJ DVJ BM QSFDFEFOUF DPNNB FMBMPSPUBTTBCJMJUËJOEJTDSJNJOBUB2VFTUBDPODMVTJPOFOPOÒ DPSSFUUBw 5. E’ legittimo che il Comune invii per il pagamento della “nuova” tassa un bollettino mediante posta ordinaria? %JQFOEF /0 TF TJ USBUUB EJ VOB DPNVOJDB[JPOF EJ UBTTB UPTBQ EBWFSTBSFJM$PNVOFOPOTBSËNBJJOHSBEPEJEJSF TFJMDPOUSJCVFOUFIBSJDFWVUPPNFOPJMCPMMFUUJOPFRVBOEP RVJOEJ OPO TJ DPNQSFOEF DPNF QPTTB DPNNJOBSF TBO[JPOJ OÏ GBS EFDPSSFSF JOUFSFTTJ EFSJWBOUJ EBMMBWWJTP JOWJBUP 4* TF TJ USBUUB EJ VOB NFSB iDPNVOJDB[JPOF EJ DPSUFTJBw DIF GB DPOPTDFSFBJDJUUBEJOJMFTJTUFO[BEFMOVPWPDBOPOFDPODFTTPSJP JORVFTPUDBTPTBO[JPOJFJOUFSFTTJQPTTPOPFTTFSFEJTDJQMJOBUJ OFM SFHPMBNFOUP QFS DIJ QVS EPWFOEP OPO IB DPSSJTQPTUP JM DBOPOF.BBUUFO[JPOFOPOTBSËJMDPOEPNJOPDIFIBSJDFWVUP MBDPNVOJDB[JPOFBEPWFSDPSSJTQPOEFSFDBOPOFEJDPODFTTJPOF FTBO[JPOJNBJMDPOEPNJOJP&TPMPTFJMDPOEPNJOJPÒUFOVUP BMQBHBNFOUPQFSDIÒIBVOQBTTPDBSSBJPOPOBSBTPPQQVSF BSBTPDPODBSUFMMPEJEJWJFUPEJTPTUBBEFTFNQJP *MDPNVOF DIF OPO IB VO QSPWWFEJNFOUP EJ DPODFTTJPOF OFM RVBMF IB MJRVJEBUP JM DPTUP EFM DBOPOF OÏ IB J EBUJ EFM DPOEPNJOJP BMUSJNFOUJ BWSFCCF TDSJUUP B RVFTUP F OPO BM DPOEPNJOP EPWSFCCFUSPWBSFJEBUJEFMDPOEPNJOJPFJOUFTUBSFBRVFTUPMB TBO[JPOFPMUSFDIFJMDBOPOF 6. E’ legittimo che il Comune invii il bollettino ad un solo condomino?/0*OUFNBEJ5PTBQVOBFOUJUËDIFQBHBQFS DPOUPEJVOBMUSBTJEFmOJTDFTPTUJUVUPEJNQPTUB/FÒDMBTTJDP FTFNQJP JM EBUPSF EJ MBWPSP DIF USBUUJFOF M*31&' EBMMB CVTUB QBHBQFSQPJWFSTBSMBBMMFSBSJPPMBCBODBDIFUSBUUJFOFVOB RVPUB EBHMJ JOUFSFTTJ BUUJWJ EFM DPOUP DPSSFOUF F QPJ MB WFSTB BMMFSBSJP*TPTUJUVUJEJJNQPTUBTPOPEFmOJUJQFSMFHHFBODIF JO CBTF BE VOB QSFWJTJPOF $PTUJUV[JPOBMF "SU o 3JTFSWB EJ MFHHF TJ WFEB MBSUJDPMP TVMMB 5"346 /PO DPNQSFOEJBNP DPNFJM$PNVOFQPTTBDSFEFSFEJBWFSFMBVUPOPNJBJNQPTJUJWB EJ DSFBSF EFJ TPTUJUVUJ EJ JNQPTUB FY OPWP *O UFNB EJ $PTBQ OPOTJUSBUUBEJJTUJUV[JPOFEJTPTUJUVUJUJJNQPTUBNBODBOEPVOB JNQPTUB JO RVBOUP TPTUJUVJUB EB VO DBOPOF EJ DPODFTTJPOF JMDIFOPOUPHMJFDIFMFWFOUVBMFPCCMJHBUPBMWFSTBNFOUPEFM DBOPOFOPOTJBJMDPOEPNJOPNBJMDPOEPNJOJP%BUBMBTTFO[B EJVOBSJDIJFTUBGPSNBMFEJDPODFTTJPOFQFSMFHHFJMiQBHBNFOUP EJ VO DBOPOF EB QBSUF EFM UJUPMBSF EFMMB DPODFTTJPOFw Ò iwEFUFSNJOBUP OFM NFEFTJNP BUUP EJ DPODFTTJPOF JO CBTF B UBSJGGBw JM $PNVOF GB JM DPOUSJCVFOUF DPNQSPQSJFUBSJP DIF SJDFWF JM CPMMFUUJOP QFS MJNQPSUP UPUBMF EPWSË QSPWWFEFSF BM QBHBNFOUPQSJNBPEPQPPJOEJQFOEFOUFNFOUFBWFSSBDDPMUP EBJ DPOEPNJOJ MB RVPUB EJ DJBTDVOP *OGBUUJ o EJDF MB MFUUFSB BMMFHBUBoiTBSËDVSBEFJDPNQSPQSJFUBSJTUFTTJTVEEJWJEFSFUSB MPSPMBDJGSBUPUBMFw*M$PNVOFEJ3FHHJPBMMPSBIBOPNJOBUP TPTUJUVUP EJNQPTUB BHHJPSOBUB OFMMB OVPWB JOWFOUBUB mHVSB EJ iTPTUJUVUP EJ DBOPOF DPODFTTPSJPw JM DPOEPNJOP DIF IB MB TGPSUVOB EJ BWFSF JM QSJNP DPEJDF mTDBMF JO PSEJOF BMGBCFUJDP $PNFTDSJUUPBMQSFDFEFOUFQVOUPTBSËJOUFSFTTBOUFWFEFSF B DIJ MFHJUUJNBNFOUF JM $PNVOF SJVTDJSË B GBS QFSWFOJSF QSPWWFEJNFOUJDPJRVBMJDPNNJOBTBO[JPOJ 7. E’ legittimo che il Comune commini sanzioni a chi non ha ricevuto nulla?*ODBTPEJ5PTBQ/0"MEJMËEFMMBTQFUUPHJË USBUUBUPEFMMBNBODBO[BEJQSPWBEJSJDF[JPOFTFJMDPOEPNJOP JO JOEJSJ[[P OPO QBHB P Ò BTTFOUF TBSË EJGmDJMF DPNNJOBSF TBO[JPOJFSJDIJFEFSFJOUFSFTTJ BDPOEPNJOJDIFQVSUFOVUJQSP RVPUB OFNNFOP BWSFCCFSP NBJ QPUVUP SJDFWFSF JM CPMMFUUJOP JO RVBOUP NBJ TQFEJUP *O DBTP EJ $PTBQ EPWSFCCF FTTFSF JM SFHPMBNFOUPDPNVOBMFBEJTDJQMJOBSFJDBTJDFSUPPDDPSSFSFCCF WFEFSFMBUUPEJDPODFTTJPOFOFMRVBMFÒEFUFSNJOBUPJMDBOPOF yTFNQFMBUUPDIFNBODBFDIFTFFTJTUFTTFBWSFCCFFWJUBUP DIFJM$PNVOFTDSJWFTTFBJDPOEPNJOJJOMVPHPDIFTDSJWFSFBM DPOEPNJOJP 8. E’ legittimo il bollettino che il Comune sta inviando? Se TJUSBUUBEJCPMMFUUJOPQFSJMWFSTBNFOUPEJVOBJNQPTUBOPODJ QBSFOFMMBWWJTPNBODBOPQJáEJVOPEFJSFRVJTJUJGPOEBNFOUBMJ 4FTJUSBUUBEFMCPMMFUUJOPJOWJBUPiQFSDPSUFTJBwBMUJUPMBSFEFMMB DPODFTTJPOFOPOTJUSBUUBEJMFHJUUJNJUËJMUJUPMBSFÒUFOVUPBM QBHBNFOUP JOEJQFOEFOUFNFOUF EBM GBUUP DIF JM $PNVOF JOWJJ P NFOP iSJDPSEJOJw 4F TJ USBUUB EJ VO CPMMFUUJOP JOWJBUP B TPHHFUUPOPOUJUPMBSFEFMMBDPODFTTJPOFDPNFQJáWPMUFEFUUP BOX 1 - TOSAP %FDSFUP MFHJTMBUJWP OPWFNCSF O (B[[FUUB 6GmDJBMF EJDFNCSF O Testo in vigore $"10 ** 5BTTB QFS MPDDVQB[JPOF EJ TQB[J FE BSFF QVCCMJDIF "SUJDPMP 0DDVQB[JPOJ QFSNBOFOUJ %JTDJQMJOB F UBSJGGF1BTTJDBSSBCJMJDSJUFSJEJEFUFSNJOB[JPOFEFMMB TVQFSmDJF 1. (omissis) 2. (omissis) 3.1FSJQBTTJDBSSBCJMJMBUBSJGGBEJDVJBMDPNNBÒ SJEPUUBBMQFSDFOUP 4. 4POP DPOTJEFSBUJ QBTTJ DBSSBCJMJ RVFJ NBOVGBUUJ DPTUJUVJUJ HFOFSBMNFOUF EB MJTUPOJ EJ QJFUSB PE BMUSP NBUFSJBMF P EB BQQPTJUJ JOUFSWBMMJ MBTDJBUJ OFJ NBSDJBQJFEJPDPNVORVFEBVOBNPEJmDBEFMQJBOP TUSBEBMF JOUFTB B GBDJMJUBSF MBDDFTTP EFJ WFJDPMJ BMMB proprietà privata. 5. -B TVQFSmDJF EB UBTTBSF EFJ QBTTJ DBSSBCJMJ TJ EFUFSNJOB NPMUJQMJDBOEP MB MBSHIF[[B EFM QBTTP NJTVSBUBTVMMBGSPOUFEFMMFEJmDJPPEFMUFSSFOPBMRVBMF TJ EË BDDFTTP QFS MB QSPGPOEJUË EJ VO NFUSP MJOFBSF iDPOWFO[JPOBMFw 6. 1FS J QBTTJ DBSSBCJMJ DPTUSVJUJ EJSFUUBNFOUF EBM DPNVOF P EBMMB QSPWJODJB MB UBTTB WB EFUFSNJOBUB DPO SJGFSJNFOUP BE VOB TVQFSmDJF DPNQMFTTJWB OPO TVQFSJPSF B NFUSJ RVBESBUJ -FWFOUVBMF TVQFSmDJF FDDFEFOUFEFUUPMJNJUFÒDBMDPMBUBJOSBHJPOFEFM QFSDFOUP 7. "CSPHBUP 8. * DPNVOJ F MF QSPWJODF TV FTQSFTTB SJDIJFTUB EFJ QSPQSJFUBSJEFHMJBDDFTTJEJDVJBMDPNNBFUFOVUP DPOUP EFMMF FTJHFO[F EJ WJBCJMJUË QPTTPOP QSFWJP SJMBTDJPEJBQQPTJUPDBSUFMMPTFHOBMFUJDPWJFUBSFMBTPTUB JOEJTDSJNJOBUBTVMMBSFBBOUJTUBOUFHMJBDDFTTJNFEFTJNJ *MEJWJFUPEJVUJMJ[[B[JPOFEJEFUUBBSFBEBQBSUFEFMMB DPMMFUUJWJUË OPO QVÛ DPNVORVF FTUFOEFSTJ PMUSF MB TVQFSmDJFEJEJFDJNFUSJRVBESBUJFOPODPOTFOUFBMDVOB PQFSBOÏMFTFSDJ[JPEJQBSUJDPMBSJBUUJWJUËEBQBSUFEFM QSPQSJFUBSJPEFMMBDDFTTP-BUBTTBWBEFUFSNJOBUBDPO UBSJGGBPSEJOBSJBSJEPUUBmOPBMQFSDFOUP 9.-BUBSJGGBÒQBSJNFOUJSJEPUUBmOPBMQFSDFOUP QFSJQBTTJDBSSBCJMJDPTUSVJUJEJSFUUBNFOUFEBJDPNVOJP EBMMFQSPWJODFDIFTVMMBCBTFEJFMFNFOUJEJDBSBUUFSF PHHFUUJWP SJTVMUBOP OPO VUJMJ[[BCJMJ F DPNVORVF EJ GBUUPOPOVUJMJ[[BUJEBMQSPQSJFUBSJPEFMMJNNPCJMFPEB BMUSJTPHHFUUJMFHBUJBMMPTUFTTPEBWJODPMJEJQBSFOUFMB BGmOJUËPEBRVBMTJBTJBMUSPSBQQPSUP 10. 1FS J QBTTJ DBSSBCJMJ EJ BDDFTTP BE JNQJBOUJ QFS MB EJTUSJCV[JPOF EFJ DBSCVSBOUJ MB UBSJGGB QVÛ FTTFSF SJEPUUBmOPBMQFSDFOUP 11. -B UBTTB SFMBUJWB BMMPDDVQB[JPOF DPO J QBTTJ DBSSBCJMJQVÛFTTFSFEFmOJUJWBNFOUFBTTPMUBNFEJBOUF JMWFSTBNFOUPJORVBMTJBTJNPNFOUPEJVOBTPNNB QBSJBWFOUJBOOVBMJUËEFMUSJCVUP*OPHOJDBTPPWFJ DPOUSJCVFOUJOPOBCCJBOPJOUFSFTTFBEVUJMJ[[BSFJQBTTJ DBSSBCJMJQPTTPOPPUUFOFSOFMBCPMJ[JPOFDPOBQQPTJUB EPNBOEB BM DPNVOF P BMMB QSPWJODJB -B NFTTB JO QSJTUJOPEFMMBTTFUUPTUSBEBMFÒFGGFUUVBUBBTQFTFEFM SJDIJFEFOUF EFDSFUPMFHJTMBUJWPBQSJMFO 2. (omissis) 3. *M DBOPOF F EFUFSNJOBUP TVMMB CBTF EFMMB UBSJGGB EJ DVJ BM DPNNB DPO SJGFSJNFOUP BMMB EVSBUB EFMMPDDVQB[JPOF F QVP FTTFSF NBHHJPSBUP EJ FWFOUVBMJFGGFUUJWJFDPNQSPWBUJPOFSJEJNBOVUFO[JPOF JO DPODSFUP EFSJWBOUJ EBMMPDDVQB[JPOF EFM TVPMP F EFMTPUUPTVPMPDIFOPOTJBOPBRVBMTJBTJUJUPMPHJB QPTUJ B DBSJDP EFMMF B[JFOEF DIF FTFHVPOP J MBWPSJ 1FSMBEFUFSNJOB[JPOFEFMMBUBTTBQSFWJTUBBMDPNNB SFMBUJWB BMMF PDDVQB[JPOJ EJ DVJ BMMB MFUUFSB G EFM DPNNBTJBQQMJDBOPHMJTUFTTJDSJUFSJJWJQSFWJTUJQFS MBEFUFSNJOB[JPOFGPSGFUBSJBEFMDBOPOF%BMMBNJTVSB DPNQMFTTJWBEFMDBOPOFPWWFSPEFMMBUBTTBQSFWJTUBBM DPNNBWBEFUSBUUPMJNQPSUPEJBMUSJDBOPOJQSFWJTUJ EBEJTQPTJ[JPOJEJMFHHFSJTDPTTJEBMDPNVOFFEBMMB QSPWJODJB QFS MB NFEFTJNB PDDVQB[JPOF GBUUJ TBMWJ RVFMMJDPOOFTTJBQSFTUB[JPOJEJTFSWJ[J BOX 3 – Sentenza della Corte di Cassazione su passi a raso $PSUFEJDBTTB[JPOFTFOUFO[BOEFMMVHMJP /PO QVÛ FTTFSF TJOEBDBUB JO TFEF EJ MFHJUUJNJUË RVBMPSBTJBFTQSFTTBJONPEPDPOHSVPFEFTBVSJFOUFMB WBMVUB[JPOFJOGBUUPEFMHJVEJDFEJNFSJUPTFDPOEPDVJVO QBTTBHHJPDBSSBJPOPOÒTPHHFUUPB5PTBQQFSDIÏOPO EFUFSNJOB VOPDDVQB[JPOF WJTJCJMF EFM TVPMP QVCCMJDP NBODBOEP EJ RVBMTJBTJ PQFSB P NBOVGBUUP SFBMJ[[BUP BOX 2 - COSAP TV TVPMP QVCCMJDP F OPO QSFTFOUBOEP JOUFSSV[JPOJ TV NBSDJBQJFEF P NPEJmDIF EFM QJBOP SFHPMBUPSF DIF %FDSFUP MFHJTMBUJWP EJDFNCSF O QFSNFUUBOPBMQSPQSJFUBSJPEFMMBDDFTTPVOBQPTJ[JPOF (B[[FUUB 6GmDJBMF EJDFNCSF O FEVOVTPEJWFSTPEBRVFMMPEJDVJQVÛGSVJSFUVUUBMB Testo in vigore DPMMFUUJWJUË "SUJDPMP$BOPOFQFSMPDDVQB[JPOFEJTQB[JFEBSFF QVCCMJDIF In vigore dal 18 agosto 2002 BOX 4 – Risoluzione Agenzia Entrate su 1. *DPNVOJFMFQSPWJODFQPTTPOPDPOSFHPMBNFOUP passi a raso BEPUUBUP B OPSNB EFMMBSUJDPMP FTDMVEFSF MBQQMJDB[JPOF OFM QSPQSJP UFSSJUPSJP EFMMB UBTTB QFS 3JTPMV[JPOFEFMO PDDVQB[JPOFEJTQB[JFEBSFFQVCCMJDIFEJDVJBMDBQP .JO'JOBO[F%JQ&OUSBUF'JTDBMJUË-PDBMF4FSW** **EFMEFDSFUPMFHJTMBUJWPOPWFNCSFO 5BTTB QFS MPDDVQB[JPOF EJ TQB[J FE BSFF QVCCMJDIF * DPNVOJ F MF QSPWJODF QPTTPOP DPO SFHPMBNFOUP "DDFTTJDBSSBCJMJBSBTP2VFTJUP BEPUUBUP B OPSNB EFMMBSUJDPMP QSFWFEFSF DIF 4JOUFTJ -JOUBTTBCJMJUB EFHMJ BDDFTTJ B SBTP USPWB MPDDVQB[JPOF TJB QFSNBOFOUF DIF UFNQPSBOFB EJ GPOEBNFOUP OFMMF TFHVFOUJ DPOTJEFSB[JPOJ BMMB TUSBEFBSFFFSFMBUJWJTQB[J TPQQSFTTJPOF EFM DPNNB EFMMBSU EFM %-HT soprastanti e sottostanti appartenenti al proprio OEFMOPOIBGBUUPTFHVJUPMBDPOUFTUVBMF EFNBOJPPQBUSJNPOJPJOEJTQPOJCJMFDPNQSFTFMFBSFF JOUFHSB[JPOF EFM DPNNB EFMMP TUFTTP BSU EFTUJOBUFBNFSDBUJBODIFBUUSF[[BUJTJBBTTPHHFUUBUB JOFTJTUFO[B EFMMPDDVQB[JPOF EJ TVPMP QVCCMJDP JOTPTUJUV[JPOFEFMMBUBTTBQFSMPDDVQB[JPOFEJTQB[J QSFTVQQPTUP B DVJ F TVCPSEJOBUB MB UBTTB[JPOF FE BSFF QVCCMJDIF BM QBHBNFOUP EJ VO DBOPOF EB JM EJSJUUP EJ BDDFTTP BMMB QSPQSJFUB QSJWBUB OPO F QBSUF EFM UJUPMBSF EFMMB DPODFTTJPOF EFUFSNJOBUP OFM BTTPHHFUUBCJMFBEBMDVOPOFSFOFBMSJMBTDJPEJBMDVO NFEFTJNP BUUP EJ DPODFTTJPOF JO CBTF B UBSJGGB *M QSPWWFEJNFOUP BNNJOJTUSBUJWP MB FTQPTJ[JPOF pagamento PCCMJHBUPSJBEFMDBSUFMMPTFHOBMFUJDPEJEJWJFUPEJTPTUB EFM DBOPOF QVP FTTFSF BODIF QSFWJTUP QFS QFS JOEJWJEVBSF BODIF J QBTTJ B SBTP OPO TJHOJmDB MPDDVQB[JPOF EJ BSFF QSJWBUF TPHHFUUF B TFSWJUV EJ PDDVQB[JPOF EJ TVPMP QVCCMJDP TF OPO RVBOEP JM QVCCMJDP QBTTBHHJP DPTUJUVJUB OFJ NPEJ EJ MFHHF "HMJ QSJWBUPBCCJBFTFSDJUBUPMBGBDPMUBEJSJDIJFEFSFMBSFB FGGFUUJEFMQSFTFOUFDPNNBTJDPNQSFOEPOPOFMMFBSFF EJSJTQFUUPFEBCCJBPUUFOVUPMBSFMBUJWBDPODFTTJPOFBJ DPNVOBMJ J USBUUJ EJ TUSBEB TJUVBUJ BMMJOUFSOP EJ DFOUSJ TFOTJEFMDPNNBEFMMBSU BCJUBUJDPOQPQPMB[JPOFTVQFSJPSFBEJFDJNJMBBCJUBOUJ JOEJWJEVBCJMJ B OPSNB EFMMBSUJDPMP DPNNB EFM [DOTT. ENRICO POZZI] (TRIBUTARISTA) l’informazione del consumatore BMDPOEPNJOPBO[JDIÏBMDPOEPNJOJP ÒVOCPMMFUUJOPJOVUJMFJM SJDFWFOUFOPOÒUJUPMBSFoOÏNBJMPTBSËoEFMMBDPODFTTJPOF 4FDPOEP OPJ TJ USBUUB EJ VO CPMMFUUJOP TUJMF iQIJTIJOHw TF JM DPOEPNJOP BCCPDDBy MB DPODFTTJPOF WJFOF FNFTTB F JM $PNVOFJOWJBHMJPQFSBJBBQQMJDBSFJDBSUFMMJEJEJWJFUPEJTPTUB SFOEFOEPFGGFUUJWBMBOFDFTTJUËEFMMBDPODFTTJPOF 9. E perché? 4F TJ USBUUB EJ 5PTBQ DPNF IB HJË OPUBUP MFTQFSUP(JSPMBNP*FMPTVMMwJOGPSNB[JPOFoJMEPNBOJwEFM GFCCSBJP JOUBOUP NBODB MB OFDFTTBSJB NFO[JPOF EFMMPSHBOP HJVSJTEJ[JPOBMF DVJ SJDPSSFSF *OPMUSF NBODB MB QSPWB EFMMB SJDF[JPOF MB QPTTJCMJUË EJ OPNJOBSF TPTUJUVUP EJNQPTUB VOP TPMP EFJ DPOEPNJOJ OPO WJ Ò DFSUF[[B J SJDF[JPOF TJ SJGFSJTDF QSPCBCJMNFOUFBPCCMJHIJUSJCVUBSJJOFTJTUFOUJQBTTJBSBTP y 4FTJUSBUUBEJ$PTBQJMTPHHFUUPSJDFWFOUFOPOIBDIJFTUPOVMMB OPOÒRVBTJNBJUJUPMBSFEFMMBDPODFTTJPOFPOPOIBSJDIJFTUP OVMMB P Ò BSSJWBUB BM DPOEPNJOP F OPO BM DPOEPNJOJP *OTPNNBTPMPTFBSSJWBBMQSPQSJFUBSJPEFMMPTUBCJMFPEFMMBSFB DIFTWVPUBTVMMBQVCCMJDBWJBFDIFIBVOQBTTPOPOiBSBTPwP DIFIBBQQPTUPVODBSUFMMPEJEJWJFUPEJTPTUBBMMPSBQVÛFTTFSF JOUFSQSFUBUPDPNFVOiSJDPSEPEJTDBEFO[BEJDPSUFTJBwRVFTUP TPHHFUUPJOGBUUJTBSFCCFDPNVORVFUFOVUPBMQBHBNFOUP 10. Come possiamo tutelarci? -B $POGDPOTVNBUPSJ QVÛ UVUFMBSFJQSPQSJBTTPDJBUJEBOEPQBSFSJHSBUVJUJQSFWJPJOWJPEJ GPUPHSBmFTVMMBTVTTJTUFO[BPNFOPEJQPTTJCJMJUËEJDPOTJEFSBSF QBTTP DBSSBCJMF B SBTP JM QSPQSJP BDDFTTP TVMMB QVCCMJDB WJB 2VBMPSB MBTTPDJBUP SJUFOHB DPOGPSUBUP EBHMJ FTQFSUJ EFMMB OPTUSBBTTPDJB[JPOFQVÛQSPWWFEFSFBJOPMUSBSFVOSJDPSTPQFS BVUPUVUFMBBMDPNVOFEJ3FHHJPPWWFSPEJSFUUBNFOUFTWPMHFSF VOBEJGFTBHJVSJTEJ[JPOBMF 21 l’informazione del consumatore LEGGENDE: Come nacquero le Teste quadre Dilemma storico Rubiera (ovvero la pena di Marte) L’origine della denominazione “teste quadre”, utilizzata da F (altri, infatti, preferiscono l’espressione “spigoli vivi”) è stata oggetto di un acceso e vivace dibattito fra letterati e studiosi. Carlo Sigonio, storico wH (autore, fra l’altro, dell’opera De regno Italiae libri viginti) ""# Parmigiani invasero le nostre terre, e, incredibile dictu, F 7 aver fatto molti prigionieri, i vincitori li liberarono quasi subito, ma prima, per scherno, misero loro “una bacchetta in mano e @ 41 - prigioniero, prima di liberarlo, diedero uno scappellotto che ne quadrò la testa. Da questo episodio, secondo il suddetto storico, nacquero le teste quadre. Il cranio dei Reggiani L’episodio appare inverosimile al Balletti. Il noto storico reggiano, infatti, nella sua Storia di Reggio nell’Emilia, attribuisce questo “sciocco dispregiativo” ad “altre fonti: il tipo etnico e una leggenda”. Secondo il Balletti la ben nota denominazione non deriverebbe da una berretta deformata da uno schiaffo, ma dalla ? da una leggenda, cantata da Alessandro Tassoni (noto letterato wH wHH * accaduto a Rubiera. Per quanto riguarda la scatola cranica, noi saremmo d’origine gallico - celtica a cranio brachicefalo, mentre ? @@ = altre parole, secondo il Balletti, i nostri antenati avrebbero avuto 1 ? avrebbero avuto il cranio un po’ più lungo. Nell’immaginario di un avvocato penalista il nome Rubiera evoca processi, più o meno storici, da, quello che si concluse, nell’ottocento, con la condanna a morte di don Giuseppe Andreoli e di altri patrioti a quelli più recenti legati ad alcune “attività commerciali di (più o meno) rilevante interesse penale” (come lo spaccio e la prostituzione e “attività connesse”).Agli appassionati di storia locale, Rubiera evoca altri ricordi: il ponte romano, il forte, dove si svolse il celebre processo a don Giuseppe Andreoli, Antonio Panizzi, Carlo Zucchi, ecc., e l’episodio leggendario a cui fa riferimento il Balletti.Alessandro Tassoni, infatti, nel canto IV del suo celeberrimo poema eroicomico La secchia rapita, racconta che i soldati ? 1?% @ | ~ * %F @| '* -X 1 5K / ? F 1 @?7 | 5K le teste quadre”. Marte che la sembianza ancor tenea Di Scalandron per onorar la festa, Stando a la picca ove al passar dovea Chinar il vinto la superba testa, Dava a ciascun, nel trapassar che fea Sotto quell’asta, un scappellotto a sesta: Andò passando il popolo digiuno. … Poi che tutti passâr, Marte disparve, Lasciand’ognun di meraviglia muto. Stupiva il vincitor, che le sue larve Conoscer non avea prima saputo: Stupiva il vinto, poi che ‘l sole apparve Cinto di luce, e che si fu avveduto Con onta sua che le picchiate ladre A tutti fatte avean le teste quadre. (Alessandro Tassoni, La secchia rapita, Canto IV) [AVV. FEDERICO BRAGLIA] Largo Marco Gerra, n°3 Piano 6 (Campanello n°26) 42124 Reggio Emilia tel: 0522 451719 fax: 0522 540206 Email: [email protected] L’UNIONE INQUILINI PROPRIETARI - UTENTI CASA è un sindacato che assiste e tutela coloro che hanno problemi abitativi e di locazione di vario tipo Predisposizione e registrazione dei contratti d’affitto di qualsiasi tipo Aggiornamenti annuali degli affitti sulla base dei dati ISTAT Soppralluoghi e perizie tecniche di qualsiasi tipo i nostri uffici sono APERTI AL PUBBLICO il martedì e il giovedì dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,30. il lunedì e il mercoledì 16,00 -19,30. www.unioneinquilini.it 22 [OPERA DELL' ARTISTA SUSANNA BONI] Lettera di ringraziamento di coldiretti a confconsumatori per il contributo dato a sostegno del made in italy" l’informazione del consumatore SPAZIO A CURA DELLA COLDIRETTI SPAZIO A CURA DELLA COLDIRETTI Campagna Amica Il “Made in Italy” Campagna Amica Il “Made in Italy” arriva al ristorante Il marchio “Campagna Amica nel piatto” contraddistinguerà i locali che hanno agricola tutta italiana. «L’iniziativa punta ad offrire interessanti opportunità di mercato alle imprese agricole della rete oltre che assicurare trasparenza ai consumatori». A poco meno di due anni dal lancio del progetto della Filiera Agricola Italiana la rete di Campagna Amica ha raggiunto dimensioni e visibilità tali per cui si stanno consolidando nuove dinamiche grande interesse anche da parte del settore “vetrina” dell’agricoltura, quello della ristorazione. I ristoratori hanno trovato nei nostri prodotti quei valori tangibili, capaci di soddisfare i bisogni dei lità, il territorio, la storia, la tradizione. E quindi abbiamo costruito un vestito su misura, in grado di premiare e iden piatti preparati con ingredienti Campagna Amica. Il marchio “Campagna Amica nel Piatto” indica quindi quei locali che rispettano il valore dei prodotti di Campagna ! contribuendo in questo modo a dare ai nostri agricoltori un’interessante opportunità commerciale e dare qualità e trasparenza ai consumatori. Per informazioni su come richiedere il marchio “Campagna Amica nel Piatto” rivolgersi a Coldiretti " # $ $ ed equilibri di “scambio” che gravitano attorno alla vendita diretta. La grande soddisfazione dei cittadini-consumatori nei confronti della nostra iniziativa ha fatto aumentare la richiesta di approvvigionamento di prodotti agricoli italiani, tanto da dare origine alle Botteghe di Campagna Amica, in grado di superare fattorie. Contemporaneamente si è assistito ad un 24 SPAZIO A CURA DELLA COLDIRETTI / ĂĨ ŽůĚŝƌĞƚƚŝ͕ ŝ ĞŶƚƌŝ ƐĞƌǀŝnjŝ /ŵƉƌĞƐĂ sĞƌĚĞ͕ ŝů WĂƚƌŽŶĂƚŽ ƉĂĐĂ Ğ ƌĞĚŝƚŐƌŝ ŽĨĨƌŽŶŽ ƐĞƌǀŝnjŝ ƌŝǀŽůƚŝĂůů͛ŝŵƉƌĞƐĂĞĚĂůůĂƉĞƌƐŽŶĂ͘ 'ůŝƵĨĨŝĐŝƐŽŶŽĂĚŝƐƉŽƐŝnjŝŽŶĞĚŝĂƐƐŽĐŝĂƚŝ͕ƉĞŶƐŝŽŶĂƚŝ͕ůĂǀŽƌĂƚŽƌŝ͕ĚŝƉĞŶĚĞŶƚŝĞĐŝƚƚĂĚŝŶŝƉĞƌ͗ DŽĚĞůůŝϳϯϬ ŝĐŚŝĂƌĂnjŝŽŶŝ/Đŝ ŝĐŚŝĂƌĂnjŝŽŶŝ/ƐĞĞ ŽŵĂŶĚĂĚŝĚŝƐŽĐĐƵƉĂnjŝŽŶĞ ƐƐĞŐŶŝĨĂŵŝůŝĂƌŝ ƐƐŝƐƚĞŶnjĂŵĞĚŝĐŽůĞŐĂůĞ WƌĂƚŝĐŚĞŝŵŵŝŐƌĂnjŝŽŶĞ dƵƚĞůĂŝŶĨŽƌƚƵŶŝƐƚŝĐĂ DŽĚĞůůŝZĞĚ DŽĚĞůůŝhŶŝĐŽ WĞŶƐŝŽŶŝĞƐƵƉƉůĞŵĞŶƚŝ ĐĐŽŵƉĂŐŶĂŵĞŶƚŝ /ŶǀĂůŝĚŝƚăĐŝǀŝůĞ ƐƐŝƐƚĞŶnjĂĐŽůĨĞďĂĚĂŶƚŝ ^ƵĐĐĞƐƐŝŽŶŝ ƵƚŽĐĞƌƚŝĨŝĐĂnjŝŽŶŝĞĚĞƐĞŶnjŝŽŶŝƚŝĐŬĞƚ ZŝǀŽůŐŝƚŝĐŽŶĨŝĚƵĐŝĂĂŝĂĨŽůĚŝƌĞƚƚŝĞĂŐůŝƵĨĨŝĐŝ/ŵƉƌĞƐĂsĞƌĚĞ ůĐƵŶĞƉƌĂƚŝĐŚĞƐŽŶŽĐŽŵƉůĞƚĂŵĞŶƚĞŐƌĂƚƵŝƚĞ͊ ZĞŐŐŝŽŵŝůŝĂ͕ǀŝĂŽƉĞƌŶŝĐŽϮϴͬĂ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘͘͘͘͘ϬϱϮϮϵϯϲϬϬϬ ĂƐƚĞůŶŽǀŽŶĞ͛DŽŶƚŝ͕/ƐŽůĂƚŽDĂĞƐƚă͕ϭ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙ϬϱϮϮϴϭϮϮϲϯ ĂƐŝŶĂ͕ǀŝĂĂĚƵƚŝĚĞůůĂ>ŝďĞƌƚă͕Ϯϱ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘͘͘͘ϬϱϮϮϲϬϵϭϴϬ sŝůůĂŵŝŶŽnjnjŽ͕ǀŝĂĞůůĂsŝƚƚŽƌŝĂϱͬϭ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘͘͘ϬϱϮϮϴϬϭϭϬϳ ŽƌƌĞŐŐŝŽ͕ǀŝĂĂƚƚŝƐƚŝ͕ϯͬ͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘ϬϱϮϮϲϵϮϮϳϱ ĂƐƚĞůŶŽǀŽ^ŽƚƚŽ͕ǀŝĂĂǀĂŐŶŽůĂ͕ϭͬϭ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘ϬϱϮϮϲϴϮϭϲϴ 'ƵĂƐƚĂůůĂ͕ǀŝĂĞƌƚĂnjnjŽŶŝ͕ϯϭ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘͘͘͘͘͘͘ϬϱϮϮϴϮϰϲϰϯ ^ĐĂŶĚŝĂŶŽ͕ǀŝĂdƌŝĞƐƚĞ͕ϯ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘͘͘͘ϬϱϮϮϴϱϳϬϳϳ DŽŶƚĞĐĐŚŝŽŵŝůŝĂ͕ǀŝĂWƌĂŵƉŽůŝŶŝ͕ϭϴͬď͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙ϬϱϮϮϴϲϰϭϳϱ Scegli la tariffa telefonica più conveniente! Passa dagli uffici Coldiretti. Agritel se non ora quando" l’informazione del consumatore Per informazioni: Coldiretti Reggio Emilia 0522 936000 [email protected] – www.reggioemilia.coldiretti.it 25 Apiùssicurazioni G enerali è una delle antiche e importanti compagnie di assicurazioni presenti nel nostro paese, nonché tra le più rilevanti sul mercato internazionale. O pera da sempre, tramite la rete capillare dei suoi agenti (circa 1.500 sul territorio nazionale) con serietà, tutelando i propri assicurati nel rispetto delle normative di settore. A lproblemi centro della propria attività vi è l’attenzione ed il contributo per la soluzione dei e delle esigenze dei Clienti, vero capitale della Compagnia, tra i quali l’Associazione dei consumatori: i$0/'$0/46."503*w Rappresentanti Procuratori &SJP.B[[PMJ $MBVEJP3PWBDDIJ Filippo Morlini Paolo Santi Via Alberto Pansa, 33 42100 REGGIO EMILIA Tel. 0522 926 511 Fax 0522 926 520 FNBJMSFHHJPFNJMJB!BHFO[JFHFOFSBMJJU EMILIA ROMAGNA LE SEDI PARMA VIA MAZZINI N.43- TEL:0521/230134-233583 6C8=:H:9:C6O>DC6A:;6M/%*'&$'-*'&, GZhedchVW^aZ/9dbZc^XdEVcVgZaa^:B6>A/eVgbV5Xdc[XdchjbVidg^#^i H>ID/lll#Xdc[XdchjbVidg^#Xdb G^XZk^bZcidXdchjbVidg^/ ajcZY"bZgXdaZY"kZcZgY/DG:.!(%"&'!%% bVgiZYZ\^dkZY/X]^jhd^abVii^cd E YVaajcZYVakZcZgY/&)!(%$&-!%% A SED NUOV REGGIO EMILIA NUOVA SEDE DI REGGIO - Largo Marco Gerra, n°3 42124 Reggio Emilia - TEL:0522/580045 –FAX:0522/540206 6C8=:H:9:G:<>DC6A::B6>A/Xdc[XdchjbVidg^5gZ\\^dXdchjbVidg^#^i GZhedchVW^aZ/HZXdcYdBVaV\ji^H>ID/lll#Xdc[XdchjbVidg^"Zg#^i SEDE REGIONALE G^XZk^bZcidXdchjbVidg^/ GZhedchVW^aZ/HZXdcYdBVaV\ji^ ajcZYZbZgXdaZY/DG:&+!%%"&.!(% bVgiZYZ\^dkZY/DG:.!(%"&'!(%$&+!%%"&.!(% SITO REGIONALE/lll#Xdc[XdchjbVidg^"Zg#^i MODENA egZhhdaVhZYZYZaaÈ6>8HVIA GANACETO N.40/c E- mail regionale/^c[d5Xdc[XdchjbVidg^"Zg#^i GZhedchVW^aZ/6aYd;ZggVg^c^I:A/%*.$)',%,,.";6M/%*.$'&(-.+& :B6>A/bdYZcVhZYZ5Xdc[XdchjbVidg^"Zg#^i SEDE REGIONALE/AVg\dBVgXd<ZggV!c( G^XZk^bZcidXdchjbVidg^hdadhjVeejciVbZcidiZaZ[dc^Xd# E^Vcd+ egZhhdaVhZYZYZaaÈ8C6 8VbeVcZaadc'+ VIA CIRO MENOTTI N. 21'E>6CD )'&')GZ\\^d:b^a^V I:A/%*.$)',%,,.";6M/%*.$)'%-.. 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