2012_1 - Confconsumatori della Regione Emilia Romagna

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2012_1 - Confconsumatori della Regione Emilia Romagna
Anno VII - Numero 1 - Marzo 2012 - I.R spedizione in AP. 45% - Articolo 2 comma 20/b legge 662/96 - Autorizzazione della direzione commerciale imprese di Reggio Emilia.
Tassa riscossa / Taxe Parcué - In caso di mancato recapito inviare al C.P.O. di Reggio Emilia per la restituzione al mittente previo pagamento “resi”.
Rivista iscritta al ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione) al n°15013-in data 31 Marzo 2007.
INSERTO SPECIALE:
IL RISPARMIO ENERGETICO
LA TUTELA DEI CONSUMATORI
NELL'ANTICHITA'
UNA GRANDE OPPORTUNITA' PER I
CITTADINI: LA MEDIAZIONE
GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE
MALATTIE PROFESSIONALI
PASSI CARRAI:
UNA TASSA ODIOSA
MARCHIO CE:
IL VERO E I FALSI
AFFITTI IN NERO:
ECCO IL VADEMECUM DELL'UNIONE
NAZIONALE INQUILINI PER METTERSI
IN REGOLA CON GLI AFFITTI
Anno 2012
Numero 1
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ISSN: 2279-9648
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commerciale di Organismo e di Ente di formazione accrediti presso il
Ministero della Giustizia.
Essa si avvale di professionisti esperti in tutte le materie oggetto di
mediazione per fornire i propri servizi a soggetti privati e pubblici, al
mondo impreditoriale e realtà dell'associazionalismo.
La mediazione è uno strumento alternativo alla giustizia ordinaria,
costituendo un'opportunità innovativa in più senza pregiudicare il
successivo ricorso agli strumenti tradizionali.
La mediazione permette ai soggetti coinvolti in controversie di trovare
punti di incontro e soluzioni soddisfacenti per entrambi, tramite una
procedura rapida, semplice ed efficace.
Spesso i conflitti derivano da fraintendimenti e dalla mancanza di
unacominicazione efficiente: la mediazione è l'unico procedimento che
affrontaquesti aspetti senza trascurare quelli di carattere giuridico.
Anche i vantaggi oggettivi della mediazione sono numerosi:
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t $045* $)*"3* 4*/ %"--h*/*;*0 %&- 130$&%*.&/50
53".*5&5"#&--""11307"5"%"-.*/*45&30
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La sede centrale dell'Organismo CTQ Media ADR è a Bologna,
in Via Finelli,9:
Per la presentazione di istanze di mediazione e per informazioni
potete utilizzare i seguenti contatti:
Tel 051 0343800
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La sede di Reggio Emilia è in Via Ospizio n°34 - 42122 Reggio Emilia:
Per la presentazione di istanze di mediazione e per informazioni potete utilizzare i
contatti di Bologna.
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Inoltre, su richiesta dei partecipanti alla mediazione, l'accordo può
essere omologato dal Presidente del tribunale acquisendo così la stessa
efficacia di una sentenza.
DALLA PARTE
DEI DIRITTI
mario
Som
CRISI ECONOMICA E CRISI
DEI CONSUMI
[IL DIRETTORE]
Proprietario / Editore
Renzo Ferrari
4- 5
6
LA MEDIAZIONE E IL MEDIATORE
AFFITTI IN NERO ED EFFETTI PER IL CONSUMATORE
TRENITALIA RIFONDERA’ I PASSEGGERI CHE HANNO
SUBITO GRAVI DISAGI
7
ITALIA-PROGRAMMI.NET:UN SISTEMA A TRUFFA
IL TRENO RITARDA? TRENITALIA DEVE RISARCIRE
IVA SUI RIFIUTI
8-9
INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE
PROFESSIONALI
10
TUTELA DEI CONSUMATORI NELL ’ANTICHITA’
11
REGISTRIAMO UN FENOMENO IN
PREOCCUPANTE CRESCITA
12
IL LOGO CE, COME RICONOSCERLO
14 - 15
TASSA CHE SPARISCE, COSTI CHE AUMENTANO
18
PASSI CARRAI: UNA QUESTIONE APERTA
18
RICONOSCIUTO IL CODICE ISSN A CASA MIA
L’INFORMAZIONE DEL CONSUMATORE
20 - 21
COSAP E PASSI CARRAI 10 DOMANDE E 10 RISPOSTE
Direttore Responsabile
Secondo Malaguti
Redazione
Largo Marco Gerra n. 3,
42124 Reggio Emilia
Cell. 347-3403721
QUESTA RIVISTA, COME
TUTTI I NUMERI PRECEDENTI, E’ VISITABILE SUL
SITO: www.casamiacoop.it
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APPROFONDIMENTI
RIVOLGERSI A :
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Comitato di Redazione:
Giovanni Franchi
Giuseppe Giulio Luciani
Roberta Li Calzi
Paola Boeti
Stefano Freschi
Luigi Martin
Ilaria Brovarone
Riccardo Maccaferri
Sergio Di Chiara
Paolo Roberti di Sarsina
Stampa
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Tel 0522 277168
REGGIO EMILIA
22
LEGGENDE: COME NACQUERO LE TESTE QUADRE
23
LETTERA DI RINGRAZIAMENTO DI COLDIRETTI A
CONFCONSUMATORI PER IL CONTRIBUTO DATO A
SOSTEGNO DEL MADE IN ITALY"
24
CAMPAGNA AMICA IL “MADE IN ITALY”
27
SEDI E SPORTELLI CONFCONSUMATORI
CASA MIA
in questo numero
INSERTO SPECIALE
"CASA AD ENERGIA QUASI 0
&
l’informazione del consumatore
I tanti provvedimenti del
Governo Monti (voluto e incaricato dal Presidente della
Repubblica On. Giorgio Napolitano) hanno, purtroppo,
drasticamente ridotto i consumi per tanti italiani che soffrono e pagano (anche con la
vita) la crisi economica.
È il dramma che tante famiglie e imprese stanno vivendo.
Infatti, i consumatori, le imprese di costruzione, i produttori agricoli (e certi settori) dell’industria sono i più
colpiti e il diminuito potere
d’acquisto frena l’economia.
A completare questo funereo
quadro uno sproporzionato e
non motivato aumento delle
tasse (casa, servizi energetici,
materie prime, ecc..) che ci
collocano al vertice dei paesi
più tassati al mondo con una
classe politica (in senso lato)
la più costosa e la più privilegiata dei paesi occidentali. È
bene, invece, che Governo e
Parlamento eliminino subito
i tanti sprechi di denaro pubblico che vedono il mantenimento, in vita, di tanti e costosi enti inutili (si pensi agli
istituti delle case popolari); si
venda il patrimonio demaniale
abbandonato e saccheggiato;
si riducano i rappresentanti
politici (e il personale di servizio) nelle istituzioni parlamentari e si avviino riforme
zate al miglioramento e non al
peggioramento dello Stato di
diritto, al rafforzamento della
Costituzione e al suo doveroso rispetto da parte di tutti:
governo compreso.
Ma è altrettanto doveroso
ridurre sostanzialmente i co
e rilanciare i consumi. Serve,
perciò, una politica a favore
dei consumatori se si vuole
rafforzare l’economia del nostro paese.
Autorizzazione del
Tribunale di Reggio Emilia n°
1006 del 05/06/2000
RISPARMIO
ENERGETICO"
QUESTA RIVISTA È DOCUMENTO DI INTERESSE CULTURALE DESTINATA ALL'USO PUBBLICO
(LEGGE 15 APRILE 2004, N°106)
3
l’informazione del consumatore
LA MEDIAZIONE
E IL MEDIATORE
La mediazione è uno strumento extragiudiziale di risoluzione alternativa delle
controversie ed è la principale delle pratiche conosciute con l’acronimo ADR
(Alternative Dispute Resolution).
Tale strumento è utilizzato da secoli (vi sono
tracce già nel diritto romano pregiustinianeo);
la sua prima istituzionalizzazione è avvenuta
negli USA agli inizi del ‘900 e, nel corso del
tempo, si è estesa in altri Paesi dell’America
e dell’Asia.
In Europa è almeno da 30 anni che è al
centro dell’attenzione del Parlamento e del
Consiglio: numerose sono le Direttive, le
Raccomandazioni e le Risoluzioni adottate
sull’argomento e recepite dalla legislazione
degli Stati membri.
L’interesse che da sempre ha suscitato questo
strumento risiede in aspetti di carattere
politico e sociale riguardanti le modalità con
Il mediatore non è né un giudice né un
arbitro: suo compito non è stabilire chi ha
torto e chi ha ragione e, tantomeno, punire
l’uno e premiare l’altro.
Il mediatore non ha poteri decisionali
vincolanti, non può imporre un suo verdetto
contro la volontà dei soggetti.
Il mediatore è un attore neutrale, che si pone
fra i soggetti in lite e facilita la comunicazione
fra di loro, cercando di far emergere
prospettive nuove capaci di convincere i
contendenti a trovare una soluzione che sia
per entrambi conveniente.
un terzo (un giudice, un arbitro) la soluzione
del loro problema ma sono loro stessi che
decidono il proprio destino, scegliendo in
piena autonomia se raggiungere un accordo
oppure no.
“WEB TV”
Questo strumento, pertanto, è in grado
favorendo il dialogo e la comprensione delle
reciproche ragioni in un contesto dove l’altro
soggetto non è visto come un avversario da
confrontarsi.
LA MEDIAZIONE E LA GIUSTIZIA
ORDINARIA
La mediazione non è uno strumento
alternativo della giustizia, ma è uno strumento
alternativo alla giustizia ordinaria.
Alternativo, non preclusivo: chi accede alla
mediazione non si priva in alcun modo
della possibilità di ricorrere al giudice ove il
problema non sia risolto.
Il procedimento di mediazione viaggia su un
binario parallelo a quello su cui si muove il
procedimento giurisdizionale ed ha regole,
modalità e tempistiche differenti.
L’interesse e l’attenzione dei Governi a
pratica in due caratteristiche fondamentali
della mediazione: i tempi e i costi, entrambi
assolutamente più ridotti rispetto al
tradizionale sistema giurisdizionale.
Un recente studio pubblicato nel sito della
!
giorni la media con cui in Europa si svolge
un contenzioso con caratteristiche standard,
ovvero una causa per il recupero di un
credito esaminata dal giorno della citazione
al debitore a quello, dopo la vincita della
causa, dell’esecuzione del decreto ingiuntivo
(ipotizzando solo il primo grado): in Italia tale
"#"$
%&
'*
Il procedimento di mediazione, in Italia, ha
Per quanto concerne i costi, la mediazione
prevede le spese di avvio del procedimento
% $ * I costi di un procedimento giudiziario in
materia civile e commerciale comprendono
tanto le spese della procedura (contributo
unico, marche), quanto le spese e gli onorari
relativi alla difesa legale (compensi e rimborsi
spese per l’avvocato): esse variano a seconda
dei tempi e delle modalità del procedimento.
E’ ovvio concludere che un procedimento
di mediazione costa molto meno, in termini
di tempo e di danaro, di un procedimento
giudiziario.
LA MEDIAZIONE IN ITALIA
L’Italia ha vissuto marginalmente l’evoluzione
della mediazione, trascurando la maggior
parte
delle
sollecitazioni
normative
provenienti dall’Europa e gestendo la propria
legislazione interna in modo frammentario e
-
Nel maggio del 2008, infatti, è stata emanata
dal Parlamento europeo e dal Consiglio una
Direttiva riguardante una serie di aspetti
della mediazione civile e commerciale; il
Parlamento italiano l’ha recepita inserendola
1+$ 4 +$5#$$6 dato mandato al Governo di emanare un
Decreto Legislativo in materia di mediazione;
il Governo ha utilizzato tale delega con
7 #< #$"$= normativo si è completato nell’ottobre 2010
con l’emanazione del Decreto ministeriale
"<$7#<5#$"$=7?"<$
@ 7
+#$""
"
“WEB TV”
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OVVERO LA POSSIBILITA’
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ASCOLTARE,
DI DI
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4
(che, a seconda del valore della controversia,
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LA MEDIAZIONE E IL MEDIATORE
1)
2)
La mediazione è l’attività, comunque
denominata, svolta da un terzo imparziale
%* due o più soggetti sia nella ricerca di un
accordo amichevole per la composizione
di una controversia (conciliazione), sia
nella formulazione di una proposta per la
risoluzione della stessa.
Oggetto del procedimento di mediazione
può essere qualunque controversia
civile e commerciale vertente su diritti
disponibili.
+* Nel caso in cui si raggiunga un accordo,
i soggetti possono presentarlo al
Presidente del Tribunale del luogo ove si
è svolto il procedimento di mediazione
per l’omologazione.
L’accordo omologato costituisce titolo
esecutivo per l’espropriazione forzata,
1
l’iscrizione di ipoteca giudiziale, ovvero
acquisisce la stessa forza della sentenza
di un giudice.
LO SVOLGIMENTO DEL
PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE
Per quanto concerne le modalità, dinnanzi
tendenzialmente il procedimento si svolge
attraverso le seguenti fasi:
I principi generali della mediazione facilitativa
-
1)
SESSIONE CONGIUNTA INIZIALE:
i soggetti sono insieme e, davanti al
mediatore, ciascuno di essi espone
personalmente la propria opinione
sul problema che li ha condotti in
mediazione.
2)
SESSIONI PRIVATE : il mediatore
incontra separatamente i soggetti
per approfondire con loro, in totale
riservatezza, la questione.
3)
SESSIONE CONGIUNTA FINALE: i
soggetti sono nuovamente insieme per
decidere, insieme al mediatore, come
concludere l’incontro: con un accordo,
nuova seduta decidendone modalità e
contenuti.
1)
3)
Per alcune materie è obbligatorio
svolgere un procedimento di mediazione
prima di adire la giustizia ordinaria.
Tale
obbligatorietà
riguarda
le
controversie su: condominio, diritti
reali, divisione, successioni ereditarie,
patti di famiglia, locazione, comodato,
derivante dalla circolazione di veicoli e
natanti, da responsabilità medica e da
diffamazione con il mezzo della stampa
o con altro mezzo di pubblicità, contratti
@
* Lo svolgimento della mediazione non
preclude in ogni caso la concessione dei
provvedimenti urgenti e cautelari, ne’ la
trascrizione della domanda giudiziale e
dal momento della comunicazione alle
altre parti, la domanda di mediazione
interrompe la prescrizione ed impedisce
la decadenza per una sola volta.
* Il mediatore formula una proposta di
conciliazione se le parti gliene fanno
concorde richiesta in qualunque
momento
del
procedimento
e
quando l’accordo non e’ raggiunto, il
mediatore può formulare una proposta
di conciliazione; la proposta non è
mai vincolante (i soggetti possono
* potrebbero esservi delle conseguenze
nel successivo eventuale giudizio in
merito alle spese processuali (art.13 Dlgs
#<5#$"$*
2)
3)
PRINCIPIO DI RISERVATEZZA: così
7 #<5#$"$ quello che viene detto o prodotto
durante la mediazione non potrà in
alcun modo uscire all’esterno, se non
per volontà delle parti dalle quali tali
informazioni provengono.
Quello che i singoli diranno al mediatore
durante gli incontri privati non potrà
essere riferito agli altri soggetti.
BFHHBHJ 7H H?BKFMHK4HWK1- X
7 #<5#$"$ mediatore deve essere neutrale sia
rispetto ai soggetti che rispetto alla
natura del problema.
K Y preliminarmente una dichiarazione di
imparzialità.
PRINCIPIO DI
K[WJ7\W\F?HKMHJ\-
sono i principali protagonisti del
procedimento, l’esito del quale dipende
esclusivamente da loro.
Sono i soggetti che decidono se è più
conveniente per loro raggiungere un
accordo o uscire dalla mediazione con
un nulla di fatto.
Tendenzialmente il primo incontro ha una
durata che va dalle 2 alle 3 ore; la durata
degli altri eventuali incontri varia a seconda
dei casi.
[DOTTOR ANDREA FORLANI]
* PRINCIPIO DI COLLABORAZIONE: la
mediazione serve, essenzialmente, per
far dialogare i soggetti fra loro, anche
attraverso il mediatore.
K
^ _ Y protagonisti siano animati da intenti
collaborativi.
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Carpineti (Reggio Emilia)
Tel/Fax 0522.81.62.13
BENESSERE E TRADIZIONE
* PRINCIPIO DI VOLONTARIETA’:
anche nei casi in cui la mediazione è
obbligatoria, è basilare che i soggetti
siano presenti personalmente al
procedimento.
La partecipazione di assistenti è gradita
e può essere anche molto utile, ma non
può sostituire il volontario intervento
dei soggetti che sono al centro della
questione.
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l’informazione del consumatore
Le
caratteristiche
fondamentali
del
procedimento di mediazione in Italia, così
come regolamentate dalla citata normativa,
possono così riassumersi:
[ALBERTO CASTELLANI]
5
l’informazione del consumatore
AFFITTI IN NERO
ed effetti per il consumatore
\J H4 wK7\?\[? 7\441[HJ\ KMHJK4\ Hy[H4HH {\ H|\}K J?\
FH|J4w\F\y[\|WJBFJ~4\?K
Vademecum contro i canoni neri nell’ambito della
legge sulla cedolare secca
-
L’art. 3 del D. Lgs. 14 marzo 2011, n. 23 ha concesso la
facoltà ai locatori di immobili ad uso abitativo di optare per un
regine facoltativo e di tassazione (c.d. cedolare secca).
I locatori non in regola con la registrazione del contratto avevano
+#$""
-
contratti di locazione verbali non registrati;
contratti di locazione registrati ma per un importo
inferiore a quello corrisposto;
Cosa deve fare il conduttore?
Il conduttore deve:
1
di locazione da parte del locatore;
Registrare il contratto di locazione; poiché l’imposta
di registro grava su entrambe le parti del contratto di
locazione, anche la registrazione del contratto effettuata
dal conduttore, con ritardo, comporta il pagamento
dell’imposta, della sanzione e degli interessi;
presentare all’Agenzia delle Entrate una denuncia nella
quale dichiara i propri dati personali e quelli del locatore,
la data di inizio della locazione, e il canone corrisposto,
unitamente ai documenti a prova delle dichiarazioni
rilasciate;
w
1@
Cosa accade per quei contratti che
dovevano essere registrati e non lo sono
stati, neppure entro il termine ultimo
del 6 giugno 2011?
La normativa prevede che a questi contratti si
applichi la seguente disciplina:
a) durata della locazione stabilita in quattro anni
(più quattro) che decorrerà dal momento in cui
verrà effettuata, ormai in ritardo, la registrazione,
1=
b) Y misura pari al triplo della rendita catastale, salvo
B@
w
!j 1
caso personale, e per la compilazione dei moduli necessari,
accertato dall’ISTAT, a decorrere dalla registrazione.
potrete venire presso le nostre sedi.
Per quali tipologie contrattuali?
[QUESTA PUBBLICAZIONE E’ A CURA
Si deve trattare di:
DELL’UNIONE NAZIONALE INQUILINI]
contratti di locazione scritti ma non registrati;
6
INF
O
RMAZ
IO
TRENITALIA RIFONDERA’ I PASSEGGERI CHE HANNO SUBITO GRAVI DISAGI
ITALIA-PROGRAMMI.NET:UN SISTEMA A TRUFFA
IL TRENO RITARDA? TRENITALIA DEVE RISARCIRE
IVA SUI RIFIUTI
SUMATORI AI CONSUM
E DEI CON
ATOR
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I
NI DALL'ASSOCIA
TRENITALIA RIFONDERA’ I PASSEGGERI CHE HANNO SUBITO GRAVI DISAGI
I passeggeri di Trenitalia che il giorno 1° febbraio 2012 si fossero
trovati a bordo dei treni:
H +" 6<#& 6<#6 ƒ "$$$ rimborso integrale del biglietto di viaggio. Per ottenere ciò occorrerà
compilare un apposito modulo (scaricabile sul sito di Trenitalia) ed
inoltrare la domanda entro tre mesi.
Unitamente alla richiesta occorre presentare il biglietto del treno, un
%
*
ITALIA-PROGRAMMI.NET:UN SISTEMA A TRUFFA
Il sito "Italia-Programmi.net" torna a colpire. "In caso di ulteriore ritardo
nel pagamento, saremo costretti ad incaricare il nostro studio legale per il recupero del suo credito tramite azione giudiziale
presso il Giudice Tributario". Con affermazioni di questo genere,
riferite anche a un presunto (e inesistente) Tribunale giudiziario regionale,
tantissimi cittadini si sono visti, ancora una volta, sollecitare il pagamento dell'ormai noto abbonamento sottoscritto inconsapevolmente navigando nel sito-trappola. Il coordinamento istituito
tra Confconsumatori Brindisi e l'Associazione Nazionale Dalla Parte del
Consumatore torna ad occuparsi del caso.
"Nei giorni scorsi- commenta l'avvocato Emilio Graziuso di Confconsumatori abbiamo ricevuto numerose segna/azioni di persone che hanno ricevuto e-mail
le quali - oltre a richiedere il pagamento della somma di € 96,00, all'anno,
per due anni, in virtù di un contratto mai stipulato dagli utenti - quest'ultima
preannunziava azioni legali dinnanzi al "tribunale giudiziario regionale" ed al
"giudice tributario. Al riguardo è bene sgombrare il campo da ogni equivoco afferma l'avv. Graziuso - il tribunale giudiziario regionale non esiste e il "giudice
tributarioTF non è competente a decidere in materia non avendo la vicenda
ad oggetto tasse e tributi". "Ci troviamo, insomma, - continua l'avvocato
Graziuso - di fronte all'ennesimo tentativo della Estesa Limited
di ottenere il pagamento di somme non dovute, nonostante la
"@#$""K}
? diritti dei consumatori" .
Confconsumatori consiglia, quindi, a tutti i consumatori che ricevano la
richiesta di pagamento, senza essere stati resi edotti correttamente ed in
modo trasparente che lo "scaricare" il programma non era una attività
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Seychelles).
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IL TRENO RITARDA? TRENITALIA DEVE RISARCIRE
re un risarcimento. Domenico Taglieri , Presidente di Confconsumatori
Abruzzo, commenta: « è una vittoria importante: l'acquisto del biglietto
equivale alla sottoscrizione di un contratto con cui Trenitalia, dietro
pagamento di un corrispettivo, si impegna a trasportare le persone in un dato
luogo e in un dato tempo e diventa pertanto responsabile per i danni causati
dalla non corretta esecuzione». «Inoltre - continua Taglieri - il giudice ha ritenuto
di condannare l' azienda anche per i danni non patrimoniali per il mancato
godimento della villeggiatura: danno da vacanza rovinata».
} "& -
6&
più 500 euro per
il danno morale «conseguente alla sofferenza e allo stress per lo stravolgimento delle aspettative» è quanto scritto nella sentenza. «Visto l' approssimarsi
della stagione estiva» conclude Taglieri «invitiamo tutti coloro che dovessero
subire disservizi nei trasporti pubblici e non a rivolgersi alle sedi di Confconsumatori per ricevere un 'adeguata assistenza».
IVA SUI RIFIUTI
Lo scorso 9 marzo la Corte di Cassazione ha emesso un’importante
sentenza a favore dei consumatori in materia di restituzione dell’Iva ap
. In sostanza la Corte ha ribadito che la Tia
è un’ entrata tributaria e di conseguenza non è soggetta a Iva.
Confconsumatori ha già ottenuto diverse pronunce vittoriose sul tema,
sia da parte dei Giudici di Pace sia dalla Commissione Tributaria, e ha fornito gratuitamente a migliaia di persone il fac-simile della lettera con cui
gli utenti hanno messo in mora i gestori, chiedendo sia di non applicare
l’Iva per il futuro, sia il rimborso di quella versata.
Lo scenario che si apre oggi, però, alla luce della sentenza della Cassazione, rende necessario e urgente un intervento politico che,
nel chiarire una volta per tutte la normativa, eviti la valanga di ricorsi che
i cittadini sarebbero costretti a depositare presso il Giudice di Pace per
@
1[
a bloccarne il funzionamento.
“Chiediamo al Premier Mario Monti, anche in qualità di Ministro dell’Economia ˆ ? B
Confconsumatori - di emanare una norma che, da un lato, disponga
la non applicabilità dell’Iva sulla Tia e, dall’altro, dia immediata attuazione alla sentenza della Cassazione obbligando i gestori a
riaccreditare l’importo pagato indebitamente dai cittadini a
partire dalla data in cui è stato richiesto e pagato».
B
?
l’indispensabile e doveroso intervento politico, ma terrà alta l’attenzione
sul tema anche promuovendo giudizi presso il Giudice di Pace.
[A CURA DI CONFCONSUMATORI]
l’informazione del consumatore
Il treno accumula un ritardo di un'ora e mezza e la vacanza in Grecia, pagata in anticipo e atteso da un anno, va in
fumo. Una brutta avventura, quella di due associati di Sulmona, che ha
/
-
fatto
causa a Trenitalia, che dovrà ora risarcirli del danno da vacanza rovinata per un totale di 1.435 euro. Il giudice di pace di
B\?7Y‚
sumatori Laila Coccovilli, ha dato ragione ai due turisti che si erano visti
costretti a rinunciare alle ferie. La coppia aveva prenotato una vacanza in
Grecia, tramite un' agenzia viaggi, ma alla partenza il treno che da Sulmona
avrebbe dovuto portarli a Bari per permettere loro di imbarcarsi verso
la Grecia, accumula un ritardo di ben 87 minuti e causa la perdita della coincidenza con il traghetto. I due non demordono
e cercano alternative per imbarcarsi il giorno successivo ma, dopo aver
trascorso la notte a Bari, non intravedendo possibilità di partire, decidono
di tornare a Sulmona e di appoggiarsi alla Confconsumatori per ottene-
7
l’informazione del consumatore
INFORTUNI SUL LAVORO E LE
MALATTIE PROFESSIONALI
Dopo quasi 4 anni dall’entrata in vigore del D.Lgs. 81/2008 come siamo messi dal
punto di vista degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
La sicurezza sul luogo di lavoro
consiste in quell’insieme di misure di
prevenzione e protezione (tecniche,
organizzative e procedurali), che devono
essere adottate dal datore di lavoro, dai
suoi collaboratori (i dirigenti e i preposti),
medico competente e dai lavoratori stessi al
tutelare la salute e la sicurezza
dei lavoratori, migliorando le condizioni
di lavoro, riducendo la possibilità di
infortuni ai dipendenti dell’azienda, agli altri
lavoratori, ad eventuali collaboratori esterni
(appaltatori) ed a quanto si trovano, anche
occasionalmente, all’interno dell’Azienda.
?
lavoratore, da possibili danni alla salute
come infortuni sul lavoro e malattie
professionali, nonché la popolazione
generale e l’ambiente.
Per tutti i lavoratori, di conseguenza,
il diritto alla sicurezza ed alla salute
nei luoghi di lavoro è intoccabile e
% "*
mentre per il datore di lavoro è un dovere
assoluto cercare di assicurarlo.
Scrutando le statistiche Inail, direttamente
dal loro sito (www.inail.it), inerenti
gli infortuni sul lavoro e le malattie
professionali, balza all’occhio una media
molto inquietante: sono 3 o 4 coloro che,
giornalmente, muoiono a causa del lavoro.
Prendendo in considerazione il triennio
2008, 2009 e 2010, si conteggiano
""#$"$&6<$
lavoro, un trend in diminuzione correlabile
anche ad una contrazione delle attività
lavorative a causa della crisi economica
che ha colpito molti settori proprio in
questi ultimi anni. Per non parlare dei casi
di infortuni invalidanti o quelli non censiti,
perché riguardano personale occupato “in
nero”.
?
750.000 infortuni sul lavoro (oltre
2.000 che devono avere prognosi superiore
ai 3 giorni) e oltre 30.000 denunce
di malattie professionali ogni anno. La
Provincia di Reggio Emilia, nel 2011, ha
avuto 10 decessi.
Edilizia,
agricoltura,
metalmeccanica e trasporti i settori
maggiormente a rischio e con il più alto
numero di infortuni, nell’ambito dei quali
si conteggiano anche quelli “in itinere”,
cioè incidenti stradali mortali che si
possono subire nel percorso casa-lavoro
o spostandosi con i mezzi per raggiungere
varie sedi di lavoro (autotrasportatori,
agenti di commercio, autisti, ecc.), che
$j
Spesso fanno notizia gli infortuni mortali
multipli, quelli a causa dei quali muoiono
più persone in uno stesso evento (come
@ @ #$$! Thyssen Krupp di Torino, i morti nelle
?|
si ripresenta puntualmente tutti gli anni con
le stesse, tragiche, modalità).
Proprio il rogo diTorino è stato l’episodio che
ha determinato l’accelerazione, per l’allora
governo Prodi, dell’iter di approvazione
della nuova legge che ha inglobato il decreto
+#+
inerenti la materia antinfortunistica, a partire
$ D.Lgs.
81/2008, coordinandole nel cosiddetto
Testo Unico in materia di salute e
sicurezza sul lavoro.
Le disposizioni previste dal D.Lgs. 81, che
@
ad agosto 2009, con l’approvazione del
74 "$+5#$$6
sono sostanzialmente le medesime della
+#+ molto ampio, nel settore pubblico e
privato, dove opera almeno un lavoratore
o soggetto equiparato (socio non legale
rappresentante, collaboratore a progetto,
lavoratori in somministrazione, stagisti,
tirocinanti, volontari, ecc.) a prescindere
dal rapporto contrattuale. Sono esclusi gli
addetti ai servizi domestici e familiari e, per
i lavoratori autonomi, le disposizioni sono
molto più ridotte.
Pur considerando sempre il datore di lavoro
come il soggetto che ha il dovere primario di
garantire le condizioni di salute e sicurezza
nei suoi luoghi di lavoro, detenendo il potere
decisionale e di spesa, vengono stabiliti vari
livelli intermedi di responsabilità, anche
di natura penale, a carico di altri soggetti
quali i dirigenti, i preposti (intesi come capireparto, capi-cantieri, capi-squadra) il cui
lavoratori, prevedendo per tutti obblighi
corsi di formazione.
A tal proposito l’accordo sulla formazione
della Conferenza Stato Regioni, la cui
pubblicazione in GU è prevista nel corrente
mese di gennaio, fornirà indicazioni precise
anche sulle durate, requisiti dei soggetti
formatori, aggiornamento periodico.
Rimane confermato l’obbligo di
designare l’RSPP (Responsabile del
Servizio di Prevenzione e Protezione
che può essere anche il datore di
lavoro o un soggetto interno od
esterno, ma con determinati requisiti
a livello di titolo di studio e percorso
formativo da intraprendere) e
redigere documento di valutazione
dei rischi (entrambi dispositivi non
delegabili dal datore di lavoro, che
può attribuire delega di spesa e
quindi di responsabilità ad altro
soggetto che deve avere determinati
requisiti), gli addetti alla gestione delle
emergenze, la possibilità di eleggere
al proprio interno il Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicurezza (RLS).
In conclusione, al di là degli obblighi previsti
dalla normativa, organizzare un’azienda ed il
relativo processo produttivo il più possibile
in sicurezza, consente di ridurre in modo
di conseguenza, consentendo ai lavoratori
di stare meglio, di ottenere anche un forte
risparmio economico indiretto e maggiore
produttività.
La stessa INAIL premia annualmente le
aziende che istituiscono buone pratiche
o implementano sistemi di gestione della
sicurezza o si impegnano a realizzare
interventi migliorativi aggiuntivi a quelli
obbligatori attribuendo, attraverso la
JW#@
dal loro sito e da presentare entro il
29.02.2012, uno sconto sui tassi annuali.
H
HKH4
74
<"
perduto per le imprese italiane interessate
alla realizzazione di interventi in materia
di prevenzione. Se nel 2010 l’Istituto aveva
+$ #$""
#$
milioni di euro, ripartiti in budget regionali
(la ripartizione delle risorse tiene conto del
numero degli addetti e della gravità degli
infortuni sul territorio). Nel complesso
1
#$""5#$"
vedrà l’INAIL mettere a disposizione la cifra
<$
[MARCO FERRARI]
8
Un po’ di noi..
STUDIO MARCO FERRARI
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#+5&
#"#F\
-&!5$$6$"$
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e-mail: [email protected]
4 | ?  Y studio professionale che si occupa
di sicurezza sul lavoro e
nasce grazie all’esperienza di un
team di persone specializzate in
materia di sicurezza e salute
sul lavoro che da anni operano
in piccole e grandi imprese
mettendo a punto strategie
prevenzione e
valutazione dei rischi nei
luoghi di lavoro.
I nostri principali
servizi sono:
Stesura del Documento di
Valutazione dei Rischi presenti in
azienda (DVR).
Documento di valutazione del
rischio Rumore e del rischio
Vibrazioni (con rilievo strumentale).
Stesura del documento di
valutazione del rischio Incendi.
Stesura del Piano di Gestione delle
Emergenze (PGE).
Stesura del Piano Operativo di
Sicurezza (POS).
Igiene degli alimenti secondo il
sistema HACCP.
Panoramica sui nostri servizi
Il Datore di Lavoro è oggi tenuto all’adempimento di precisi
obblighi formali e sostanziali per ottemperare integralmente alla
legislazione dettata in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
K1
1K
1
sistemi di gestione della qualità, della sicurezza e dell’ambiente, garantisce il
controllo della performance, la competitività e maggiore tutela dai rischi.
I servizi che noi offriamo spaziano dalla valutazione dei rischi
1
&+$‹
Corsi di formazione ed
aggiornamento per addetti al Primo
Soccorso.
Corso di formazione per addetti
Antincendio (Basso e Medio rischio).
Formazione aziendale (RSPP Datore
di lavoro, RLS, Preposti e formazione
generale dei lavoratori).
Corsi per l’utilizzo delle
Piattaforme di Lavoro Elevabili (PLE)
e del Muletto.
Lo Studio Marco Ferrari si occupa principalmente di sicurezza sul lavoro, aiutando le aziende a regolarizzarsi in ottemperanza al D.Lgs 81/08.
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l’informazione del consumatore
5
*"
*"
9
l’informazione del consumatore
Tutela dei consumatori nell ’antichita’
Non solo San Giovanni faceva veder gli
inganni
Parte I
La tutela del consumatore, oggi, è un
tema di grande attualità, ma già nei secoli
passati (e non solo nella nostra città),
il consumatore, veniva direttamente
o indirettamente tutelato da norme o
consuetudini che punivano le condotte
“commercialmente scorrette”.
Edimburgo
Tron Kirk
Nella città vecchia di Edimburgo (all’angolo fra la
{||~*1
Tron Kirk. Secondo una guida turistica il nome
della chiesa deriva dal fatto che davanti ad essa
era anticamente sistemato il “Tron”, una grossa
trave che serviva per controllare l’esattezza dei
pesi usati dai mercanti.
Qualora i pesi venissero riscontrati alterati il
mercante disonesto veniva inchiodato, per le
orecchie, al “Tron”.
Reggio Emilia
Battistero di San Giovanni
Nella nostra città in “Piazza Grande”,
abbiamo qualcosa di simile: sulla facciata del
Battistero di San Giovanni, com’è noto, sono
ancora visibili, scolpiti nella pietra, il braccio e la
pertica reggiani.
Queste misure permettevano agli
acquirenti di controllare la lunghezza dei panni
acquistati nella “Platea Communis”.
Statuti e consuetudini
K ?
tutelavano il consumatore; nelle consuetudini
F "## stabilivano controlli e si punivano i venditori di
“pannus falsus” (cioè i venditori di panni fabbricati
con peli di bovini, di asini o di capre).
Altro esempio: alcune norme,
contenute negli antichi statuti comunali
della nostra città regolavano la vendita e la
macellazione delle carni suine stabilendo, nel
"#+-“”\
@
iusta carnes masculi” (e non terranno le carni di
porca femmina vicino alle carni del maschio).
I Beccai (cioè i macellai), inoltre, non
potevano vendere carni di animali infermi.
Non basta, oltre alle disposizioni
dettate dalle autorità i Beccai dovevano anche
osservare gli Statuti della loro corporazione.
Non solo San Giovanni faceva veder gli
inganni
Parte II
Corporazioni d’Arti e Mestieri
Nel medioevo e nei secoli successivi,
infatti, gli artigiani e i mercanti erano organizzati
in “associazioni di categoria”: le “Corporazioni
1K ?• un notevole peso politico.
E’ noto, infatti, che, a Firenze, Dante
Alighieri per poter partecipare alla vita politica si
era iscritto alla corporazione degli speziali.
L’attività di queste organizzazioni era
regolata da appositi statuti che, prima di entrare
in vigore, dovevano essere approvati dalle autorità
competenti. I membri di queste associazioni
eleggevano sia un capo detto “Console” ed, in
seguito, “Podestà”, che un tesoriere che veniva
“?•1
il compito di fare osservare gli Statuti.
Al Console ed, in seguito, al Podestà
spettava, inoltre, il compito di ispezionare le
botteghe e di reprimere le eventuali frodi.
Nella nostra città gli Statuti più antichi,
""# contenuti in un codice membranaceo conservato
all’Archivio di Stato.
4 B ?
% “
oriundus”) e potrebbe ricollegarsi al ritorno a
Reggio degli Estensi avvenuto pochi anni prima.
In seguito gli Statuti di diverse
corporazioni verranno dati alle stampe.
"<6 stampati gli Statuti dell’Arte dei Lardaroli e degli
Speziali (le due corporazioni, infatti, erano unite e
si separeranno solo nel secolo seguente).
Fra le disposizioni di questi Statuti ritroviamo che:
il compratore ha diritto di sapere che cosa sta
comperando e ha diritto di ottenere informazioni
sulle botteghe degli altri iscritti all’Arte (la rubrica
#‹ -“y @ dicta Arte dicere teneatur emptori verum nomen
rei, quam sibi vendit, et eum docere stationem
alterius, si petieret”).
IMPORTANTE !
Se vai sul sito della Confconsumatori
dell’ Emilia Romagna
www.confconsumatori-er.it
troverai:
1.
2.
3.
4.
Tutte le nostre riviste
pubblicate precedentemente;
Tutti i servizi speciali televisivi;
Le nostre web-cam;
Lettere e documenti vari.
VIENI A TROVARCI
[OPERA DELL'ARTISTA VAINER MARCONI]
10
Non solo San Giovanni faceva veder gli
inganni
Parte III
Iudex, vel miles victualium
Le botteghe furono, poi, sottoposte
anche al controllo del “Giudice delle Vettovaglie”,
? approvato dal duca.
A lui spettava, infatti, il compito di
ispezionare le botteghe e di reprimere le eventuali
frodi.
Il Giudice delle Vettovaglie era il
@ circolazione delle merci nella città e controllava le
botteghe e gli altri punti di vendita, i banchi degli
artigiani, dei mercanti, degli speziali, dei merciai, dei
beccai, dei lardaroli, dei panettieri e di chiunque
altro vendesse cose pertinenti al vitto.
Teneva sotto controllo i pesi e le
misure, svolgeva ispezioni in “Osterie, Taverne,
~?

”•%
parte degli artigiani e dei bottegai) delle feste di
precetto.
Grida delle vettovaglie
Il Giudice delle Vettovaglie non si
limitava ad effettuare controlli ed ispezioni, ma
emanava anche dei provvedimenti: le “Grida delle
Vettovaglie”. Leggendo questi provvedimenti,
–+$$ certa frequenza, si ribadivano alcuni divieti e alcune
prescrizioni: agli osti si vietava, ad esempio, l’uso
di recipienti di pietra, che non permettevano
agli acquirenti di valutare la quantità e la qualità
del prodotto, e si prescriveva l’uso di recipienti
di vetro; non si potevano, inoltre, utilizzare
“istrumenti da pesare & misurare” se prima non
erano stati controllati e bollati dagli incaricati.
Di solito un incaricato controllava e bollava gli
istrumenti di peso e di misura più comune, mentre
un altro controllava e bollava le “bilanze con le
quali si pesava Oro, over Argento”. Il tutto avveniva
alla luce del sole oppure di candele di “sevo buono
e puro”.
[AVV. FEDERICO BRAGLIA]
REGISTRIAMO UN FENOMENO IN PREOCCUPANTE CRESCITA
...Si sa, o
m e g l i o
ci
hanno
detto, che
ai
periodi
di
grande
espansione
economica,
seguono
s p e s s o
periodi
ciclici di crisi
(come dopo una grande indigestione
per alcuni giorni si mangia solo riso
in bianco), caratterizzati da fenomeni
scomposti, tipici di alcuni soggetti,
che, resi improvvisamente più deboli
economicamente, cercano con qualche
strattagemma di mantenere alto il loro
tenore di vita.
E’ noto a tutti che Reggio Emilia
ha subito negli ultimi 10 anni una
espansione urbanistica notevole; sono
nati quartieri interi nuovi nella periferia,
(settembrini/manenti) ma soprattutto
alcune frazioni hanno raddoppiato
o triplicato il numero delle unità
immobiliari disponibili per il mercato,
con prezzi in qualche modo accessibili
ad un plafond di famiglie più grande.
Tutto questo lavoro svolto, ha dato
grande impulso all’economia locale,
che supportato dal credito bancario
agevolato, e disponibile anche per
soggetti che prima non ne facevano
uso, ha portato ad un forte aumento
della popolazione,
ad aumentare
la richiesta di alloggi da parte di
famiglie a basso reddito, ad aumentare
sensibilmente il giro d’affari immobiliare
e a pioggia su molti altri settori,
celebrato con la costruzione dei ponti
di Calatrava, monumento perenne, al
nostro benessere che non tornerà più.
Fatta questa piccola premessa, veniamo
ad analizzare il fenomeno del quale la
nostra associazione ha ricevuto diverse
segnalazione che è conseguenza di
quanto abbiamo descritto prima.
Si tratta di consumatori che acquistano
beni immobili, che in alcuni casi non
sono conformi alle concessione edilizie
rilasciate, ma molto più spesso si parla di
I soggetti che subiscono questi
fenomeni, molto spesso non riescono
a rivendere il bene, se non con una
cospicua perdita economica, sono
solitamente cittadini italiani e non alla
ricerca di abitazioni a buon mercato
e quando la trovano, non attivano
regolarità del bene prima di acquistarlo.
Oltre alla perdita economica, sono
anche costretti ad affrontare spese
enormi, per cercare di sanare le
situazioni, dovendo pagare sanzioni
salatissime.
Invitiamo quindi tutti, prima di
procedere ad un acquisto importante
come l’abitazione a rivolgersi con
attivare i controlli di rito e, pretendere
dal venditore tutta la documentazione
relativa alle autorizzazioni edilizie e alla
conformità degli impianti.
TUTTI I VENERDì DALLE ORE 15
ALLE ORE 17 SU APPUNTAMENTO
TELEFONANDO AL 0522-580045
LARGO MARCO GERRA N°3 42124
REGGIO EMILIA
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Manutenzione
Immobiliare
Assistita
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™XdchjaZcoZXdcYdb^c^Va^!
™6bb^c^higVo^dcZ^bbdW^a^Vg0
™8dchjaZcoVZcZg\Zi^XV0
™>be^Vci^Y^/g^hXVaYVbZcid!XdcY^o^dcVbZcid!^be^Vci^^YgVja^X^h^VX^k^a^X]Z^cYjhig^Va^!
ZaZiig^X^h^VX^k^a^X]Z^cYjhig^Va^!Vci^^cigjh^dcZ!
VaaVgbZZk^YZdhdgkZ\a^VcoV#
™>chiVaaVo^dcZZbVcjiZco^dcZVhXZchdg^Z
bdciVXVg^X]^XdcYdb^c^Va^ZVhXZchdg^[Vb^a^Vg^0
EgZkZci^k^\gVij^i^
™EVk^bZciVo^dc^ZhiZgcZ0
™<^VgY^c^0
™BVcjiZco^dc^Zg^hVcVbZci^0
™G^[VX^bZci^Zg^higjiijgVo^dc^0
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|B\||JH4J|[?KWJF\\1WFKWWJHH}KJ |H?~J4J}FKHJ{\|\}[\-
7K44K |H?~J4J}HK [WH4HMMKWK 7K K4[H H?- IL MARCHIO DEVE ESSERE
BJFWKWJFHH\|H{\H?BFJBFHK?\W\[WH4HM- STAMPATO IN MODO
MKJK4|H?KF{H“\•HW\7\7JB\F\||\ CHIARO E LEGGIBILE E
L’ABBREVIAZIONE DI
SOPRATUTTO DEVE ESSERE
“{HK\˜BJFW•
INDELEBILE E’ VIETATO APPORRE SUI
HKWWH 4K ?KFKW[FK \ 7H JJF?HWK1 \1 GIOCATTOLI MARCHIO O ISCRIZIONI CHE
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12
‡ RISCALDAMENTO
‡ACQUA IGIENICO SANITARIA
‡REFRIGERAZIONE
VOCE ESPRESSA IN FATTURA
SPIEGAZIONE DI DETTAGLIO
Codice Contratto
E un codice numerico che corrisponde al numero di contratto sottoscritto dal cliente nel caso
di fornitura di tipo individuale. Nel caso di utenza ripartita è un codice ad uso interno.
Codice Contratto
\
singola unità immobiliare.
Consumo Generale (Cg)
E il consumo rilevato dal contatore di sottocentrale nel periodo fatturato.
Consumo individuale (Ci)
E il consumo rilevato sul singolo ripartitore
Contatore di sottocentrale
\
Contatore personale
\
%*
alla singola unità immobiliare. Può essere: conta kilowattora (per la misurazione del calore ad
5
*
@%
uso acqua igienico sanitaria)
Contratto di fornitura centralizzato
E il contratto di fornitura stipulato tra la Società di vendita del calore e lamministratore o il
Contratto di fornitura individuale
\
|
fruitore del servizio
Corrispettivo per il servizio
E limporto fatturato, al netto dellIVA, per il servizio teleriscaldamento che può comprendere i
corrispettivi sia di calore per riscaldamento sia di acqua igienico sanitaria.
Deposito cauzionale
E limporto richiesto a garanzia dei pagamenti.
Diritto di subentro e posa
E limporto addebitato per diritti amministrativi a seguito della stipula del contratto.
Giorni individuali (Gi)
E il numero di giorni intercorrenti tra le letture rilevate sul Ripartitore
Importo quota millesimale
\
Importo quota variabile
\
@
Indennità di ritardato pagamento
E limporto addebitato in fattura relativo al ritardato pagamento rispetto alla scadenza della
fattura e previsto contrattualmente.
Millesimi individuali (Mi)
\
5
@
Percentuale quota millesimale (P)
\
Periodo di riferimento
E il periodo cui sono riferiti i consumi fatturati.
\
5
@
periodo fatturato.
Quota millesimale (QMg) (Consumi)
\
Quota millesimale individuale (QMi) (Consumi)
\
@
Quota variabile
E il corrispettivo relativo ai consumi rilevati nel periodo fatturato.
Quota variabile (QVg) (Consumi)
E la parte di consumo generale attribuito come quota variabile.
Quota variabile individuale (QVi) (Consumi)
E la quantità di consumo relativo a quota variabile attribuito allutenza ripartita.
Ripartitore
\
consumo rilevato nella sottocentrale alla singola unità immobiliare. Può essere: contaore, conta
Kilowattora, contascatti (per la misurazione del calore ad uso riscaldamento), conta metri cubi
o conta litri (per la misurazione del calore ad uso acqua igienico sanitaria).
Servizio
H
Somma Consumi Individuali (Ct)
\
|Y
taore la somma consumi individuali deriva dalla sommatoria dei singoli consumi per i rispettivi
millesimi (stiamo cercando prova di stampa). Nel caso è da aggiungere la voce Prodotto:
consumo rilevato dal singolo ripartitore (ore) moltiplicato per i relativi millesimi.
Sottocentrale
\1
Storno importi già fatturati
E il corrispettivo addebitato in fatture precedenti e rimborsato a seguito del riconteggio del
lesatto corrispettivo per il medesimo periodo revisionato
Tipologia duso
\-
utilizzo di utenze domestiche o non domestiche.
Tipologia di contratto
Contratto di fornitura individuale, di fornitura centralizzata con o senza ripartizione.
[DATI ENIA - IREN REGGIO EMILIA]
(GENTILMENTE CONCESSI)
l’informazione del consumatore
GLOSSARIO SERVIZIO
TELERISCALDAMENTO
Per Servizio Teleriscaldamento si
intende il calore fornito ad uso:
13
l’informazione del consumatore
TASSA CHE SPARISCE, COSTI CHE AUMENTANO
4WKF|[ˆWF|[@
ˆ
%
"6&"*
&"5"#5#$$6
1KH
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“
•
in cui scrivono.
 @ 1 "66! %
decreto Ronchi, che istituì la TIA), la quale attendeva un regolamento
“
• y / 7BF "<5"666-
dall’entrata in vigore di questo regolamento la TARSU avrebbe dunque
dovuto cessare. Diversi provvedimenti successivi ne hanno però
1
&"@
2009: di fatti ha avuto 10 anni di coesistenza con la TIA (ora chiamata
TIA1), durante i quali i comuni avrebbero potuto organizzarsi per il
passaggio dalla TARSU alla TIA1.
Potremmo azzardare, per far comprendere i meno usi ad occuparsi
di tributi,che sia una tassa che, dopo un periodo prolungatissimo
Y @”
pur essendo morta ancora si aggira, e sostanzialmente viene fatta
”
1
@
ci si rende conto, se si discute di impose: in Italia infatti le imposte
esistono se esiste una legge che le prevede.Viene chiamata “riserva di
legge” relativa.
Quindi in realtà la abrogazione della TARSU è stata decisa dal
Parlamento molti anni fa (vedere riquadro), ma poi, con diversi
provvedimenti legislativi, è stata “tenuta in vita” di rinvio in rinvio per
tanti anni. Nel frattanto anche la norma che ha abrogato la TARSU sta
-“
•74"#5#$$+
nuova Tariffa Integrata Ambientale (chiamata TIA2 per non confonderla
con la precedente TIA, chiamata ora quindi TIA1). La norma che
istituisce la TIA2, come quella che precedentemente istituì la TIA1,
necessitava, e ancora necessita, di un regolamento ministeriale per
“funzionare”: questo regolamento ancora non si è visto, e per ciò la
TIA2 non è oggi compiutamente applicabile. Quei comuni che vogliono
passare alla TIA2 su base volontaria, devono quindi – per espressa
previsione normativa – far riferimento al regolamento TIA1 (quello del
99, in sostanza l’unico che c’è).
Oggi la situazione è pertanto, per ammissione dello
stesso MEF, intricata… infatti #$$+ Codice dell’Ambiente che, come il decreto Ronchi abrogava la Tarsu
così abroga il decreto Ronchi, del quale ha ripreso la disciplina generale.
Il decreto regolamentare contenente i nuovi criteri di determinazione
ancora però non è approvato e il codice è di fatto congelato. La
disciplina transitoria più volte prorogata ha consentito a molti comuni
W &"5"#5#$$6 % di ulteriore proroga). Quindi, l’unica tariffa applicabile oggi dovrebbe
WHK""66!‡"666H
WHK#@
della regolamentazione TIA1, la si è adottata volontariamente, sulla
@
H
1KH
però d’accordo con questa “lettura” della vigenza delle normative.
Ecco allora cosa succede:
·
alcuni Comuni applicano, a buon diritto, la Tariffa Igene
Ambientale (TIA1) che è la tariffa “recente” ed è l’unica che
Y
%7BF"<566*Y
#$$+
_
@
sostituita dalla TIA2.
·
altri Comuni applicano, ancora a buon diritto, la “nuova”
W H
K@
%WHK#* Y #$$+
ma non è compiutamente applicabile perché manca il
regolamento d’applicazione (se ci fosse detto regolamento
la TIA2 avrebbe sostituito già la TIA1). I Comuni possono
però applicare la TIA2 facoltativamente: mancando il
regolamento attuativo utilizzeranno il regolamento della
TIA1, unico esistente.
·
cert’altri Comuni, ai quali non è bastato il periodo di circa
1
"6667BF"<
14
&"5"#5#$$6
opera del D.L. 208 del 30 dicembre 2008, per attuare la TIA1,
e continuano ad applicare la TARSU. Su questa applicabilità
vi sarebbe moltissimo da scrivere: non volendo annoiarvi
più di quanto sostenibile, dirò solo che da allora nessun
provvedimento legislativo ne ha prorogato la validità, che vi
sono pareri molto autorevoli in dottrina al proposito della
@
1
la ritengono applicabile non si sono inventati tutto, ma hanno
KH?\%*
In ogni caso, da un punto di vista sostanziale, cosa cambia
se il comune ci chiede il pagamento di una o dell’altra
tariffa o tassa? Beh, occorrerà valutare se il costo totale a carico
dei cittadini aumenta, se ragioniamo in termini di collettività, mentre
occorrerà ragionare anche di come questo costo viene suddiviso,
ragionando col portafoglio individuale.
Il problema per le nostre tasche nasce sulla determinazione del costo e
sulla sua suddivisione nel passaggio da TARSU a TIA.
Le norme sulle TARSU – si veda il riquadro – disciplinavano, oltre ad
altro:
1. quanto il Comune possa considerare costo per la gestione
%
d’impresa e senza costi generali quali quelli amministrativi),
2. quanto di questo costo sia da decurtare per riciclo,
3. quanto da decurtare perché ovuto allo spazzamento delle
aree pubbliche,
quanto del residuo costo debba essere recuperato da chi
@
%$"$$j*
@@ %@*
Erano esclusi dalla Tarsu gli immobili in condizioni di inutilizzabilità e si
prevedevano decurtazioni
4
WHK"%WHK#
*
disciplinano le stesse questioni, ma:
1. aumentando la tipologia di costi, quindi il totale del costo a
carico degli “utenti”
2. non decurtando nulla a livello di costo totale di gestione
1
3. non decurtando nulla quale quota per la spazzatura delle aree
pubbliche,
decidendo che il costo debba essere recuperato mediante
"$$j
ovviamente decidendo i criteri per suddividere l’importo
TIA fra chi pagherà, differenziando fra famiglie e imprese,
e allargando i criteri (non solo metri quadrati occupati ma
anche numero di componenti per le famiglie).
COS’è LA RISERVA DI LEGGE
Art. 23 Costituzione “Nessuna prestazione personale
o patrimoniale può essere imposta se non in base alla
legge”
Art. 30 Statuto Albertino “nessun tributo può essere imposto
o riscosso se non è stato consentito dalle camere e sanzionate dal Re”
Il principio di riserva di legge è proprio delle democrazie liberali (no
taxation without rapresentation) e nasce con le Costituzioni liberali
ottocentesche come controllo preventivo sul monarca e sull’esecutivo
da parte dei governati, oggi diremmo del popolo. Questi tramite i
propri rappresentanti eletti nei Parlamenti, acconsentiranno, se ritenuto
opportuno, ad ogni ogni limitazione sulla proprietà, esprimendosi con
legge, cioè con l’atto proprio del parlamento.
A Quali costi
A1 – TARSU: la determinazione delle componenti di costo faceva
441+"#
%
cosa sia un costo di una attività complessa può apparire semplice ma
sono molte le componenti che lo determinano).
In breve, si sommavano:
·
i costi diretti e indiretti relativi al servizio
·
·
le quote capitale di mutui contratti per costituire i consorzi
·
e dal totale si detraevano:
+ " @@ pubblico (correttamente in quanto costo che deve gravare
indistintamente sulla collettività rispetto al possesso di
immobili)
! sottoforma di energia (es,: inceneritori)
A2 - TIA H
"<5"6661"
“
•
del servizio, che è la base per far i conti in ciascun Comune: si può
sintetizzare dicendo che sono compresi – in più rispetto al totale
costi della Tarsu – la remunerazione del capitale (cioè quanto deve
@
HF\*
%Y
costi che si prevede di sostenere in futuro, non ancora sostenuti, sono
già suddivisi fra i cittadini), altri oneri gestionali e generali (stipendi del
personale amministrativo, oneri del contenzioso, perdite su crediti).
H
%
W F* quantità pari agli eventuali ricavi da riciclo, la TIA prevede riduzioni per
utente se questi prova il riciclo. Da ciò si comprende che la TIA1 deve
avere un costo totale superiore a quello della TARSU.
TIA1 = + COSTI
B I costi da far gravare sui cittadini
B1 La norma sulla TARSU prevedeva una copertura tramite tassazione
anche non totale del costo del servizio (normalmente la metà): va da
se che la differenza fra il costo per la gestione e lo smaltimento dei
@
carico della collettività che lo pagava con le altre entrate comunali. Il
Comune non poteva però “lucrare” sulla Tarsu: il gettito non poteva
infatti superare i costi sostenuti per il servizio. A tal punto che se in un
esercizio il gettito avesse superato il costo come sopra determinato, il “di
più” avrebbe fatto cassa per l’esercizio successivo. Era fortaittariamente
escluso il costo per lo spezzamento delle aree ad uso pubblico (strade,
piazze ecc.)
B2 Le norme sulle TIA1 e TIA2 prevedono la copertura integrale dei
-
WF
di chi utilizza gli immobili siti nel territorio comunale l’intero costo del
y
@@
pubblico rimane a carico degli utilizzatori degli immobili e non si copre
alcuna parte del servizio con altro danaro pubblico.
Quindi da un costo certamente superiore non si toglie nulla (sono
*%Y
sparito il riferimento al costo relativo alla spazzatura di aree pubbliche).
TIA1 = + COSTI => + COSTO PER LA CITTADINANZA
C Come suddividere i costi
C1 La norma sulla TARSU prevedeva una certa – non elevata autonomia regolamentare da parte dei Comuni nel prevedere come
%
@
un immobile posseduto).Vi erano riduzioni per chi il servizio lo poteva
utilizzare in modo “scomodo”, per gli immobili con unico occupante,
con utilizzo stagionale, privi di utenze, ecc.
C2 Le norme TIA presuppongono la divisione dei costi in due quote
% @* l’istituzione del servizio e alle spese per la fruizione dello stesso da parte
1
y
"<566
e imprese.
w
recupero degli stessi.. La Tia2 prevede riduzioni per le utenze domestiche
e ad uso stagionale che tengano conto del reddito degli occupanti.
DIFFERENZE TARSU TIA1/2
TARSU: calcolata per famiglie e imprese sulla base dei metri quadrati dei
locali e delle aree occupate e senza calcolare il numero degli occupanti,
WHK"- % ammortamento degli impianti, delle spese di amministrazione e dei costi
* @ % fruizione del servizio pubblico da parte dell’utente). Prevede 2 categorie
di utenti:
+ famiglie: l’importo da pagare è determinato sui metri quadrati
dei locali e sul numero dei componenti del nucleo familiare;
! - TARSU: non esiste l’obbligo della copertura integrale dei costi del
%
$*
%*
una parte non si paga (costo eliminato dal ricavato per riciclo),
WHK-@@"$$j
le spese di amministrazione, la spazzatura strade la pagano gli utenti
in proporzione alla propria quota, il “bonus” riciclo esiste solo se il
%'*
Quindi logicamente le spese da coprire con la tariffa sono superiori a
quelle della Tarsu,
LA PARTE GENERALE DEL DECRETO LEGISLATIVO 2006
H 7 "# #$$+ % 1@
), più volte
% #$5#$"$* ambientale. Fra queste, nella sua parte IV, detta le norme per determinare
@@
@
5
@@
cittadini questo onere.
4 1 "!! B‡
dell’uomo e procedimenti dannosi per l’ambiente, senza danneggiare il
paesaggio e senza provocare rumori o odori;
‡
di contratti con soggetti privati;
‡
@
“•
gestione degli stessi,
- richiede che le pubbliche amministrazioni promuovano il riutilizzo dei
=
- preede che le regioni promuovano la raccolta differenziata con
obiettivi da raggiungere entro il 2020 (anche se non succede nulla se
@”*
‡@%_
rinviato nell’avvio, il SISTRI).
H
sembrerebbe proprio una norma, nel lungo tempo di rimaneggiamento,
ben pensata.
l’informazione del consumatore
COMPARAZIONE TARSU – TIA
[DOTTOR ENRICO POZZI]
(TRIBUTARISTA)
15
l’informazione del consumatore
1"5&3-*/*"4$&/403*
t7FOEJUBt.POUBHHJP
t.BOVUFO[JPOF
t6OB[JFOEBBSUJHJBOBTQFDJBMJ[[BUBOFMMinstallazione - manutenzione e
gestione OFHMJJNQJBOUJBTDFOTPSJ
t1SFEJTQPOFQSFWFOUJWJHSBUVJUJFGPSOJTDFTFSWJ[JiDIJBWJJONBOPw
t4PUUPTDSJWFDPOWFO[JPOJDPODPOEPNJOJBQSF[[JBHFWPMBUJ
1"5&3-*/*"4$&/403*
7JB$IJMPOJ
3FHHJP&NJMJB
5FM'BY
$FMM
VENDESI EDIFICIO RESIDENZIALE RISTRUTTURATO
CON AMPIO GIARDINO AI PIEDI DELLE COLLINE REGGIANE E
A POCHI KM DA REGGIO.
Edificio rurale dell'800,
ora residenziale,
completamente
ristrutturato.
L'abitazione è stata realizzata con metodologie e
materiali che rispondono alle norme vigenti, pur
mantenendo elementi architettonici originali, come
murature in sasso e laterizi di recupero.
L'edificio si sviluppa su una superficie di circa 200 mq,
suddivisa su due piani.
- Piano terra: cucina abitabile, soggiorno, salotto, anti
bagno, bagno e sottoscala.
- 1° Piano : 3 camere da letto (di cui una matrimoniale
ed un'altra in doppio volume), corridoio ed a ampio
bagno.
- Area cortiliva con 2 o 3 posti auto coperti, ingresso
indipendente,
- 1.500 mq di area verde, con
pozzo dell'epoca, sulla quale é
possibile realizzare anche una
piscina.
E' situata in una zona tranquilla del Comune di Bibbiano ( Reggio Emilia), nella storica zona Matildica ed
è lontana dal traffico locale.
16
Contattare Sergio Geom. Mossina, Tel. 3343382895
l’informazione del consumatore
PASSI CARRABILI: UNA QUESTIONE APERTA
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L’articolo 3 del Codice della Strada
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@ W@
[AVV. ANGELO AMMATURO]
RICONOSCIUTO IL CODICE ISSN A CASA MIA
L’INFORMAZIONE DEL CONSUMATORE
Con la pubblicazione del n.1- 2012, questa rivista periodica
culturale si è dotata di un’importante “certificazione”. Infatti alla
rivista è stato assegnato il codice ISSN (International Standar
Serial Number) Numero Internazionale normalizzato delle pubblicazioni in serie rilasciato dall’apposito Centro nazionale.
Questo riconoscimento qualifica ulteriormente “CASA MIA –
L’INFORMAZIONE DEL CONSUMATORE” anche perché il
contributo di tanti nostri preziosi collaboratori può essere considerato (per la loro attività professionale di prestatori di opere
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E PROFESSIONALI.
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l’informazione del consumatore
20
COSAP E PASSI CARRAI
'RPDQGHH5LVSRVWH
1. Può il Comune tassare i passi carrai?4*DFSUBNFOUF-B
OPSNBEJSJGFSJNFOUPÒJM%-HTEFM&TTPÒEJWJTPJO
USFQBSUJMBDVJTFDPOEBTJPDDVQBEFMMBUBTTBPEFMDBOPOFEJ
PDDVQB[JPOFEFMMFBSFFQVCCMJDIF'SBRVFTUFMBSUTJWFEB
JMCPY
DPNQSFOEFJQBTTJDBSSBCJMJDPNNB
FMJEFmOJTDF
DPNNB EFUFSNJOB JM DBMDPMP EFMMB TVQFSmDJF PDDVQBUB
EBJQBTTJDBSSBJDPNNBMBMBSHIF[[BJONFUSJMJOFBSJQFS
VO NFUSP EJ QSPGPOEJUË iDPOWFO[JPOBMFw
OF EFUFSNJOB
BMUSFDBSBUUFSJTUJDIFFMJNJUB[JPOJEJJNQPTJ[JPOF*MDPNNB
FTDMVEFWBFYMFHFHMJBDDFTTJBmMPPBSBTPWFEJPMUSF
NB
ÒTUBUPBCSPHBUPDPOFGGFUUPQSJNPHFOOBJPEBMMart.
3 D - O in G.U. 29.12.1995,
O $JÛ OPO TJHOJmDB BTTPMVUBNFOUF TFDPOEP
DPTUBOUF HJVTQSVEFO[B DIF MBCSPHB[JPOF BCCJB TJHOJmDBUP
MBTTPHHFUUBCJMJUË EFJ QBTTJ DBSSBJ B SBTP B JNQPTJ[JPOF *M
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QPTTJCJMF QFS J DPNVOJ FTDMVEFSF MBQQMJDB[JPOF EFMMB 5PTBQ
FEJOMVPHPEJRVFTUBUBTTBTJBTPTUJUVJUBEBMQBHBNFOUPEJVO
DBOPOFEBQBSUFEFMUJUPMBSFEFMMBDPODFTTJPOFEFUFSNJOBUPOFM
NFEFTJNPBUUPEJDPODFTTJPOFJOCBTFBUBSJGGB*MDPNVOFEJ
3FHHJP&NJMJBSJDIJFEFJMQBHBNFOUPEFMDBOPOFEJDPODFTTJPOF
B UVUUJ J QSPQSJFUBSJ EJ BSFF DIF TGPDJBOP TVMMB QVCCMJDB WJB
JOEJQFOEFOUFNFOUF EB VO BUUP GPSNBMF EJ SJDIJFTUB EJ
DPODFTTJPOFQSPCBCJMNFOUFJOGPS[BEJVOBSUJDPMPEFM$PEJDF
EFMMB4USBEBTJWFEBJMQVOUPDIFTFHVF
2. Cosa sono i passi carrai “a filo” (o “a raso” che dir
si voglia)? -P QSFWFEFWB MB MFHHF BMMBSU DPNNB PSB BCSPHBUP DPO FGmDBDJB NB MB EFmOJ[JPOF MB TJ USPWB
JO OVNFSPTF TFOUFO[F EFMMB $PSUF EJ $BTTB[JPOF -BSU DPNNBSFDJUBWBi-BUBTTBOPOÒEPWVUBQFSJTFNQMJDJ
BDDFTTJ DBSSBCJMJ P QFEPOBMJ RVBOEP TJBOP QPTUJ B mMP DPO
JMNBOUPTUSBEBMFFJOPHOJDBTPRVBOEPNBODIJVOPQFSB
WJTJCJMFDIFSFOEBDPODSFUBMPDDVQB[JPOFFDFSUBMBTVQFSmDJF
TPUUSBUUBBMMVTPQVCCMJDPw-B$BTTB[JPOFBMQSPQPTJUPEJDF
BEFTFNQJP
B 4&/5&/;" iMB OP[JPOF OPSNBUJWB EJ
iQBTTPDBSSBCJMFwEFTVNJCJMFEBM%FDSFUP-FHJTMBUJWPO
del 1993BSUJDPMPBJmOJEFMMBQQMJDB[JPOFEFMMBUBTTBQFS
MPDDVQB[JPOFEJTQB[JFEBSFFQVCCMJDIF504"1
DPNQSFOEF
TJBJNBOVGBUUJDPTUJUVJUJEBMJTUPOJEJQJFUSBPBMUSPNBUFSJBMF
TJB EB BQQPTJUJ JOUFSWBMMJ TVJ NBSDJBQJFEJ P EB VOB NPEJmDB
EFMQJBOPTUSBEBMFmOBMJ[[BUBBGBDJMJUBSFMBDDFTTPEFJWFJDPMJ
BMMFQSPQSJFUBQSJWBUF4POPFTDMVTJEBMMBUBTTB[JPOFTPMPHMJ
BDDFTTJ iB mMPw DPO JM NBOUP TUSBEBMF DPTJEEFUUJ iB SBTPw
DPNVOFNFOUF SFBMJ[[BUJ DPO J QPSUPOJ FE J DBODFMMJ DIF TJ
BQSPOP EJSFUUBNFOUF TVMMB QVCCMJDB TUSBEB 1FSUBOUP EFWF
SJUFOFSTJ TPHHFUUB B UBTTB[JPOF MB PDDVQB[JPOF mOBMJ[[BUB
BMMBSFBMJ[[B[JPOFEFMMBDDFTTPDIFTJBUUVJDPOPQFSFWJTJCJMJ
EJSFUUF B GBDJMJUBSF UBMF BDDFTTP F DJP TVMMB TDPSUB EFMMB
QSFWJTJPOFUFTUVBMFEJNBOVGBUUJiDPTUSVJUJwEJDVJBMDPNNB
RVBSUPEFMMBSUJDPMPEFMDJUBUP%FDSFUP-FHJTMBUJWPw
C 4&/5&/;" i2VJOEJ TPMP FTDMVTJ EBMMB
UBTTB[JPOF HMJ BDDFTTJ iB mMPw DPO JM NBOUP TUSBEBMF
DPTJEEFUUJiBSBTPwDPNVOFNFOUFSFBMJ[[BUJDPOJQPSUPOJFE
J DBODFMMJ DIF TJ BQSPOP EJSFUUBNFOUF TVMMB QVCCMJDB TUSBEB
&JOWFDFTPHHFUUBBUBTTB[JPOFMBPDDVQB[JPOFmOBMJ[[BUB
BMMBSFBMJ[[B[JPOFEFMMBDDFTTPDIFTJBUUVJDPOPQFSFWJTJCJMJ
EJSFUUF B GBDJMJUBSF UBMF BDDFTTP RVFTUB FTFHFTJ TJ GPOEB
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DPOJNQPTJ[JPOFUSJCVUBSJBMFTFSDJ[JPEFMEJSJUUPEJBDDFTTPBMMB
QSPQSJFUBQSJWBUBOPOTPOPUBTTBCJMJHMJBDDFTTJEJSFUUJTVMMB
QVCCMJDB TUSBEB NFOUSF TPOP TPHHFUUJ B UBTTB[JPOF RVFHMJ
BDDFTTJJODVJTJGSBQQPOHBVONBOVGBUUPEJRVBMTJBTJOBUVSBw
3. Ma la definizione di passo carraio valida per il Codice
della Strada vale anche per le tasse?/06OBEFmOJ[JPOF
VOJWPDBOPODÒNBQFSMJNQPTJ[JPOFOPOTJQVÛGBSVTPEJ
OPSNF OPO EFUUBUF BM QSPQPTJUP 4F JM DPEJDF EFMMB TUSBEB Ò
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&TPMPBRVFTUPDIFTJEFWFBWFSSJHVBSEPQFS
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i-FTFSDJ[JP EB QBSUF EFMMFOUF DPNVOBMF QSPQSJFUBSJP
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NBOJGFTUB TPMP EBM DBSUFMMP TUSBEBMF TFHOBMFUJDP EFMMB TUSBEB
QVCCMJDB JO 4FOTP FTDMVTJWP F TQFDJBMF EB QBSUF EFM TJOHPMP
DPOUSJCVFOUFy
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SJTQPOEFEVORVFBEJOUFSFTTFQVCCMJDPDIFOPOJOUFSGFSJTDFDPO
JM QPUFSF JNQPTJUJWP EFM TVEEFUUP $PNVOF DIF SFTUB SFHPMBUP
EBMMBOPSNBTQFDJmDBTVMMB'JOBO[BMPDBMFw
4. Il Comune dice che si paga e poi passano degli addetti
a installare i cartelli. 2VJ TJ TDSJWF DIF OFJ DBTJ EJ iQBTTJ B
SBTPwTFTJNFUUFJMDBSUFMMPiEJWJFUPEJTPTUBwTJEFWFQBHBSF
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TFNQSFBODIFQFSJQBTTJBSBTP4FIPVOiQBTTPBSBTPwTPOP
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per poi pagare la Cosap)? A nostro parere no. Da un punto
EJ WJTUB USJCVUBSJP JM DBSUFMMP GB iTDBUUBSFw MPCCMJHB[JPOF EJ
QBHBNFOUP DPO UBSJGGB SJEPUUB mOP BM i'JOP Bw QFSÛ
OPOWVPMEJSFiEFMwCJTPHOBSJGBSTJBMSFHPMBNFOUPDPNVOBMF
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' PQFOEPDVNFOU
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DBSSBCJMF DIF B mMP DPM TFEJNF TUSBEBMF OPO TJ BDDPNQBHOB
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DPSSJTQPOEFOUFEJWJFUPEJTPTUBy
/POPTUBOUFMBCSPHB[JPOF
EFMDPNNBEFMMart. 44DIFEJWFSTJmDBWBJMSFHJNFUSJCVUBSJP
EFJQBTTJJOFTBNFSJTQFUUPBJQSJNJOPOEJNFOPRVFTUPEJWBSJP
QFSNBOFOFMMBEJTDJQMJOBEFMMJNQPTJ[JPOFSFMBUJWBBMMBUBTTBJO
EJTDVTTJPOFQPJDIÏBEFTTPGBSJGFSJNFOUPFTQMJDJUPJMTVDDFTTJWP
DPNNBDIFNFO[JPOBFTQMJDJUBNFOUFHMJBDDFTTJEJDVJBMMB
QSFWJTJPOFBCSPHBUBFWJEFOUFNFOUFNBOUFOFOEPOFJMEJTUJOHVP
SJTQFUUP BJ QBTTJ DBSSBCJMJ y
w "ODIF OPUB MBDPOJDBNFOUF
MB$PSUFiMPTOPEPTFDPOEPMBUFTJEFM$PNVOFSJDPSSFOUF
Ò SBQQSFTFOUBUP EBMMBCSPHB[JPOF EFM DPNNB EFMMart. 44
DJUBUP DIF BWSFCCF EFUFSNJOBUP MBTTJNJMB[JPOF EFJ WBSDIJ
JO EJTDVTTJPOF BJ QBTTJ DBSSBCJMJ EJ DVJ BM QSFDFEFOUF DPNNB
FMBMPSPUBTTBCJMJUËJOEJTDSJNJOBUB2VFTUBDPODMVTJPOFOPOÒ
DPSSFUUBw
5. E’ legittimo che il Comune invii per il pagamento della
“nuova” tassa un bollettino mediante posta ordinaria?
%JQFOEF /0 TF TJ USBUUB EJ VOB DPNVOJDB[JPOF EJ UBTTB
UPTBQ
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TFJMDPOUSJCVFOUFIBSJDFWVUPPNFOPJMCPMMFUUJOPFRVBOEP
RVJOEJ OPO TJ DPNQSFOEF DPNF QPTTB DPNNJOBSF TBO[JPOJ
OÏ GBS EFDPSSFSF JOUFSFTTJ EFSJWBOUJ EBMMBWWJTP JOWJBUP 4*
TF TJ USBUUB EJ VOB NFSB iDPNVOJDB[JPOF EJ DPSUFTJBw DIF GB
DPOPTDFSFBJDJUUBEJOJMFTJTUFO[BEFMOVPWPDBOPOFDPODFTTPSJP
JORVFTPUDBTPTBO[JPOJFJOUFSFTTJQPTTPOPFTTFSFEJTDJQMJOBUJ
OFM SFHPMBNFOUP QFS DIJ QVS EPWFOEP OPO IB DPSSJTQPTUP JM
DBOPOF.BBUUFO[JPOFOPOTBSËJMDPOEPNJOPDIFIBSJDFWVUP
MBDPNVOJDB[JPOFBEPWFSDPSSJTQPOEFSFDBOPOFEJDPODFTTJPOF
FTBO[JPOJNBJMDPOEPNJOJP&TPMPTFJMDPOEPNJOJPÒUFOVUP
BMQBHBNFOUPQFSDIÒIBVOQBTTPDBSSBJPOPOBSBTPPQQVSF
BSBTPDPODBSUFMMPEJEJWJFUPEJTPTUBBEFTFNQJP
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BMUSJNFOUJ BWSFCCF TDSJUUP B RVFTUP F OPO BM DPOEPNJOP
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TBO[JPOFPMUSFDIFJMDBOPOF
6. E’ legittimo che il Comune invii il bollettino ad un solo
condomino?/0*OUFNBEJ5PTBQVOBFOUJUËDIFQBHBQFS
DPOUPEJVOBMUSBTJEFmOJTDFTPTUJUVUPEJNQPTUB/FÒDMBTTJDP
FTFNQJP JM EBUPSF EJ MBWPSP DIF USBUUJFOF M*31&' EBMMB CVTUB
QBHBQFSQPJWFSTBSMBBMMFSBSJPPMBCBODBDIFUSBUUJFOFVOB
RVPUB EBHMJ JOUFSFTTJ BUUJWJ EFM DPOUP DPSSFOUF F QPJ MB WFSTB
BMMFSBSJP*TPTUJUVUJEJJNQPTUBTPOPEFmOJUJQFSMFHHFBODIF
JO CBTF BE VOB QSFWJTJPOF $PTUJUV[JPOBMF "SU o 3JTFSWB
EJ MFHHF TJ WFEB MBSUJDPMP TVMMB 5"346
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DPNFJM$PNVOFQPTTBDSFEFSFEJBWFSFMBVUPOPNJBJNQPTJUJWB
EJ DSFBSF EFJ TPTUJUVUJ EJ JNQPTUB FY OPWP *O UFNB EJ $PTBQ
OPOTJUSBUUBEJJTUJUV[JPOFEJTPTUJUVUJUJJNQPTUBNBODBOEPVOB
JNQPTUB JO RVBOUP TPTUJUVJUB EB VO DBOPOF EJ DPODFTTJPOF
JMDIFOPOUPHMJFDIFMFWFOUVBMFPCCMJHBUPBMWFSTBNFOUPEFM
DBOPOFOPOTJBJMDPOEPNJOPNBJMDPOEPNJOJP%BUBMBTTFO[B
EJVOBSJDIJFTUBGPSNBMFEJDPODFTTJPOFQFSMFHHFJMiQBHBNFOUP
EJ VO DBOPOF EB QBSUF EFM UJUPMBSF EFMMB DPODFTTJPOFw Ò
iwEFUFSNJOBUP OFM NFEFTJNP BUUP EJ DPODFTTJPOF JO CBTF B
UBSJGGBw JM $PNVOF GB JM DPOUSJCVFOUF DPNQSPQSJFUBSJP DIF
SJDFWF JM CPMMFUUJOP QFS MJNQPSUP UPUBMF EPWSË QSPWWFEFSF BM
QBHBNFOUPQSJNBPEPQPPJOEJQFOEFOUFNFOUFBWFSSBDDPMUP
EBJ DPOEPNJOJ MB RVPUB EJ DJBTDVOP *OGBUUJ o EJDF MB MFUUFSB
BMMFHBUBoiTBSËDVSBEFJDPNQSPQSJFUBSJTUFTTJTVEEJWJEFSFUSB
MPSPMBDJGSBUPUBMFw*M$PNVOFEJ3FHHJPBMMPSBIBOPNJOBUP
TPTUJUVUP EJNQPTUB BHHJPSOBUB OFMMB OVPWB JOWFOUBUB mHVSB
EJ iTPTUJUVUP EJ DBOPOF DPODFTTPSJPw JM DPOEPNJOP DIF IB MB
TGPSUVOB EJ BWFSF JM QSJNP DPEJDF mTDBMF JO PSEJOF BMGBCFUJDP
$PNFTDSJUUPBMQSFDFEFOUFQVOUPTBSËJOUFSFTTBOUFWFEFSF
B DIJ MFHJUUJNBNFOUF JM $PNVOF SJVTDJSË B GBS QFSWFOJSF
QSPWWFEJNFOUJDPJRVBMJDPNNJOBTBO[JPOJ
7. E’ legittimo che il Comune commini sanzioni a chi non ha
ricevuto nulla?*ODBTPEJ5PTBQ/0"MEJMËEFMMBTQFUUPHJË
USBUUBUPEFMMBNBODBO[BEJQSPWBEJSJDF[JPOFTFJMDPOEPNJOP
JO JOEJSJ[[P OPO QBHB P Ò BTTFOUF TBSË EJGmDJMF DPNNJOBSF
TBO[JPOJFSJDIJFEFSFJOUFSFTTJ
BDPOEPNJOJDIFQVSUFOVUJQSP
RVPUB OFNNFOP BWSFCCFSP NBJ QPUVUP SJDFWFSF JM CPMMFUUJOP
JO RVBOUP NBJ TQFEJUP *O DBTP EJ $PTBQ EPWSFCCF FTTFSF JM
SFHPMBNFOUPDPNVOBMFBEJTDJQMJOBSFJDBTJDFSUPPDDPSSFSFCCF
WFEFSFMBUUPEJDPODFTTJPOFOFMRVBMFÒEFUFSNJOBUPJMDBOPOF
yTFNQFMBUUPDIFNBODBFDIFTFFTJTUFTTFBWSFCCFFWJUBUP
DIFJM$PNVOFTDSJWFTTFBJDPOEPNJOJJOMVPHPDIFTDSJWFSFBM
DPOEPNJOJP
8. E’ legittimo il bollettino che il Comune sta inviando? Se
TJUSBUUBEJCPMMFUUJOPQFSJMWFSTBNFOUPEJVOBJNQPTUBOPODJ
QBSFOFMMBWWJTPNBODBOPQJáEJVOPEFJSFRVJTJUJGPOEBNFOUBMJ
4FTJUSBUUBEFMCPMMFUUJOPJOWJBUPiQFSDPSUFTJBwBMUJUPMBSFEFMMB
DPODFTTJPOFOPOTJUSBUUBEJMFHJUUJNJUËJMUJUPMBSFÒUFOVUPBM
QBHBNFOUP JOEJQFOEFOUFNFOUF EBM GBUUP DIF JM $PNVOF JOWJJ
P NFOP iSJDPSEJOJw 4F TJ USBUUB EJ VO CPMMFUUJOP JOWJBUP B
TPHHFUUPOPOUJUPMBSFEFMMBDPODFTTJPOFDPNFQJáWPMUFEFUUP
BOX 1 - TOSAP
%FDSFUP MFHJTMBUJWP OPWFNCSF O (B[[FUUB 6GmDJBMF EJDFNCSF O Testo in vigore
$"10 ** 5BTTB QFS MPDDVQB[JPOF EJ TQB[J FE BSFF
QVCCMJDIF
"SUJDPMP 0DDVQB[JPOJ QFSNBOFOUJ %JTDJQMJOB F
UBSJGGF1BTTJDBSSBCJMJDSJUFSJEJEFUFSNJOB[JPOFEFMMB
TVQFSmDJF
1. (omissis)
2. (omissis)
3.1FSJQBTTJDBSSBCJMJMBUBSJGGBEJDVJBMDPNNBÒ
SJEPUUBBMQFSDFOUP
4. 4POP DPOTJEFSBUJ QBTTJ DBSSBCJMJ RVFJ NBOVGBUUJ
DPTUJUVJUJ HFOFSBMNFOUF EB MJTUPOJ EJ QJFUSB PE
BMUSP NBUFSJBMF P EB BQQPTJUJ JOUFSWBMMJ MBTDJBUJ OFJ
NBSDJBQJFEJPDPNVORVFEBVOBNPEJmDBEFMQJBOP
TUSBEBMF JOUFTB B GBDJMJUBSF MBDDFTTP EFJ WFJDPMJ BMMB
proprietà privata.
5. -B TVQFSmDJF EB UBTTBSF EFJ QBTTJ DBSSBCJMJ TJ
EFUFSNJOB NPMUJQMJDBOEP MB MBSHIF[[B EFM QBTTP
NJTVSBUBTVMMBGSPOUFEFMMFEJmDJPPEFMUFSSFOPBMRVBMF
TJ EË BDDFTTP QFS MB QSPGPOEJUË EJ VO NFUSP MJOFBSF
iDPOWFO[JPOBMFw
6. 1FS J QBTTJ DBSSBCJMJ DPTUSVJUJ EJSFUUBNFOUF EBM
DPNVOF P EBMMB QSPWJODJB MB UBTTB WB EFUFSNJOBUB
DPO SJGFSJNFOUP BE VOB TVQFSmDJF DPNQMFTTJWB OPO
TVQFSJPSF B NFUSJ RVBESBUJ -FWFOUVBMF TVQFSmDJF
FDDFEFOUFEFUUPMJNJUFÒDBMDPMBUBJOSBHJPOFEFM
QFSDFOUP
7. "CSPHBUP
8. * DPNVOJ F MF QSPWJODF TV FTQSFTTB SJDIJFTUB EFJ
QSPQSJFUBSJEFHMJBDDFTTJEJDVJBMDPNNBFUFOVUP
DPOUP EFMMF FTJHFO[F EJ WJBCJMJUË QPTTPOP QSFWJP
SJMBTDJPEJBQQPTJUPDBSUFMMPTFHOBMFUJDPWJFUBSFMBTPTUB
JOEJTDSJNJOBUBTVMMBSFBBOUJTUBOUFHMJBDDFTTJNFEFTJNJ
*MEJWJFUPEJVUJMJ[[B[JPOFEJEFUUBBSFBEBQBSUFEFMMB
DPMMFUUJWJUË OPO QVÛ DPNVORVF FTUFOEFSTJ PMUSF MB
TVQFSmDJFEJEJFDJNFUSJRVBESBUJFOPODPOTFOUFBMDVOB
PQFSBOÏMFTFSDJ[JPEJQBSUJDPMBSJBUUJWJUËEBQBSUFEFM
QSPQSJFUBSJPEFMMBDDFTTP-BUBTTBWBEFUFSNJOBUBDPO
UBSJGGBPSEJOBSJBSJEPUUBmOPBMQFSDFOUP
9.-BUBSJGGBÒQBSJNFOUJSJEPUUBmOPBMQFSDFOUP
QFSJQBTTJDBSSBCJMJDPTUSVJUJEJSFUUBNFOUFEBJDPNVOJP
EBMMFQSPWJODFDIFTVMMBCBTFEJFMFNFOUJEJDBSBUUFSF
PHHFUUJWP SJTVMUBOP OPO VUJMJ[[BCJMJ F DPNVORVF EJ
GBUUPOPOVUJMJ[[BUJEBMQSPQSJFUBSJPEFMMJNNPCJMFPEB
BMUSJTPHHFUUJMFHBUJBMMPTUFTTPEBWJODPMJEJQBSFOUFMB
BGmOJUËPEBRVBMTJBTJBMUSPSBQQPSUP
10. 1FS J QBTTJ DBSSBCJMJ EJ BDDFTTP BE JNQJBOUJ QFS
MB EJTUSJCV[JPOF EFJ DBSCVSBOUJ MB UBSJGGB QVÛ FTTFSF
SJEPUUBmOPBMQFSDFOUP
11. -B UBTTB SFMBUJWB BMMPDDVQB[JPOF DPO J QBTTJ
DBSSBCJMJQVÛFTTFSFEFmOJUJWBNFOUFBTTPMUBNFEJBOUF
JMWFSTBNFOUPJORVBMTJBTJNPNFOUPEJVOBTPNNB
QBSJBWFOUJBOOVBMJUËEFMUSJCVUP*OPHOJDBTPPWFJ
DPOUSJCVFOUJOPOBCCJBOPJOUFSFTTFBEVUJMJ[[BSFJQBTTJ
DBSSBCJMJQPTTPOPPUUFOFSOFMBCPMJ[JPOFDPOBQQPTJUB
EPNBOEB BM DPNVOF P BMMB QSPWJODJB -B NFTTB JO
QSJTUJOPEFMMBTTFUUPTUSBEBMFÒFGGFUUVBUBBTQFTFEFM
SJDIJFEFOUF
EFDSFUPMFHJTMBUJWPBQSJMFO
2. (omissis)
3. *M DBOPOF F EFUFSNJOBUP TVMMB CBTF EFMMB UBSJGGB
EJ DVJ BM DPNNB DPO SJGFSJNFOUP BMMB EVSBUB
EFMMPDDVQB[JPOF F QVP FTTFSF NBHHJPSBUP EJ
FWFOUVBMJFGGFUUJWJFDPNQSPWBUJPOFSJEJNBOVUFO[JPOF
JO DPODSFUP EFSJWBOUJ EBMMPDDVQB[JPOF EFM TVPMP F
EFMTPUUPTVPMPDIFOPOTJBOPBRVBMTJBTJUJUPMPHJB
QPTUJ B DBSJDP EFMMF B[JFOEF DIF FTFHVPOP J MBWPSJ
1FSMBEFUFSNJOB[JPOFEFMMBUBTTBQSFWJTUBBMDPNNB
SFMBUJWB BMMF PDDVQB[JPOJ EJ DVJ BMMB MFUUFSB G
EFM
DPNNBTJBQQMJDBOPHMJTUFTTJDSJUFSJJWJQSFWJTUJQFS
MBEFUFSNJOB[JPOFGPSGFUBSJBEFMDBOPOF%BMMBNJTVSB
DPNQMFTTJWBEFMDBOPOFPWWFSPEFMMBUBTTBQSFWJTUBBM
DPNNBWBEFUSBUUPMJNQPSUPEJBMUSJDBOPOJQSFWJTUJ
EBEJTQPTJ[JPOJEJMFHHFSJTDPTTJEBMDPNVOFFEBMMB
QSPWJODJB QFS MB NFEFTJNB PDDVQB[JPOF GBUUJ TBMWJ
RVFMMJDPOOFTTJBQSFTUB[JPOJEJTFSWJ[J
BOX 3 – Sentenza della Corte di Cassazione
su passi a raso
$PSUFEJDBTTB[JPOFTFOUFO[BOEFMMVHMJP
/PO QVÛ FTTFSF TJOEBDBUB JO TFEF EJ MFHJUUJNJUË
RVBMPSBTJBFTQSFTTBJONPEPDPOHSVPFEFTBVSJFOUFMB
WBMVUB[JPOFJOGBUUPEFMHJVEJDFEJNFSJUPTFDPOEPDVJVO
QBTTBHHJPDBSSBJPOPOÒTPHHFUUPB5PTBQQFSDIÏOPO
EFUFSNJOB VOPDDVQB[JPOF WJTJCJMF EFM TVPMP QVCCMJDP
NBODBOEP EJ RVBMTJBTJ PQFSB P NBOVGBUUP SFBMJ[[BUP
BOX 2 - COSAP
TV TVPMP QVCCMJDP F OPO QSFTFOUBOEP JOUFSSV[JPOJ TV
NBSDJBQJFEF P NPEJmDIF EFM QJBOP SFHPMBUPSF DIF
%FDSFUP MFHJTMBUJWP EJDFNCSF O QFSNFUUBOPBMQSPQSJFUBSJPEFMMBDDFTTPVOBQPTJ[JPOF
(B[[FUUB 6GmDJBMF EJDFNCSF O FEVOVTPEJWFSTPEBRVFMMPEJDVJQVÛGSVJSFUVUUBMB
Testo in vigore
DPMMFUUJWJUË
"SUJDPMP$BOPOFQFSMPDDVQB[JPOFEJTQB[JFEBSFF
QVCCMJDIF
In vigore dal 18 agosto 2002
BOX 4 – Risoluzione Agenzia Entrate su
1. *DPNVOJFMFQSPWJODFQPTTPOPDPOSFHPMBNFOUP passi a raso
BEPUUBUP B OPSNB EFMMBSUJDPMP FTDMVEFSF
MBQQMJDB[JPOF OFM QSPQSJP UFSSJUPSJP EFMMB UBTTB QFS 3JTPMV[JPOFEFMO
PDDVQB[JPOFEJTQB[JFEBSFFQVCCMJDIFEJDVJBMDBQP .JO'JOBO[F%JQ&OUSBUF'JTDBMJUË-PDBMF4FSW**
**EFMEFDSFUPMFHJTMBUJWPOPWFNCSFO 5BTTB QFS MPDDVQB[JPOF EJ TQB[J FE BSFF QVCCMJDIF
* DPNVOJ F MF QSPWJODF QPTTPOP DPO SFHPMBNFOUP "DDFTTJDBSSBCJMJBSBTP2VFTJUP
BEPUUBUP B OPSNB EFMMBSUJDPMP QSFWFEFSF DIF 4JOUFTJ -JOUBTTBCJMJUB EFHMJ BDDFTTJ B SBTP USPWB
MPDDVQB[JPOF TJB QFSNBOFOUF DIF UFNQPSBOFB EJ GPOEBNFOUP OFMMF TFHVFOUJ DPOTJEFSB[JPOJ BMMB
TUSBEFBSFFFSFMBUJWJTQB[J
TPQQSFTTJPOF EFM DPNNB EFMMBSU EFM %-HT
soprastanti e sottostanti appartenenti al proprio OEFMOPOIBGBUUPTFHVJUPMBDPOUFTUVBMF
EFNBOJPPQBUSJNPOJPJOEJTQPOJCJMFDPNQSFTFMFBSFF JOUFHSB[JPOF EFM DPNNB EFMMP TUFTTP BSU EFTUJOBUFBNFSDBUJBODIFBUUSF[[BUJTJBBTTPHHFUUBUB JOFTJTUFO[B EFMMPDDVQB[JPOF EJ TVPMP QVCCMJDP
JOTPTUJUV[JPOFEFMMBUBTTBQFSMPDDVQB[JPOFEJTQB[J QSFTVQQPTUP B DVJ F TVCPSEJOBUB MB UBTTB[JPOF FE BSFF QVCCMJDIF BM QBHBNFOUP EJ VO DBOPOF EB JM EJSJUUP EJ BDDFTTP BMMB QSPQSJFUB QSJWBUB OPO F
QBSUF EFM UJUPMBSF EFMMB DPODFTTJPOF EFUFSNJOBUP OFM BTTPHHFUUBCJMFBEBMDVOPOFSFOFBMSJMBTDJPEJBMDVO
NFEFTJNP BUUP EJ DPODFTTJPOF JO CBTF B UBSJGGB *M QSPWWFEJNFOUP BNNJOJTUSBUJWP MB FTQPTJ[JPOF
pagamento
PCCMJHBUPSJBEFMDBSUFMMPTFHOBMFUJDPEJEJWJFUPEJTPTUB
EFM DBOPOF QVP FTTFSF BODIF QSFWJTUP QFS QFS JOEJWJEVBSF BODIF J QBTTJ B SBTP OPO TJHOJmDB
MPDDVQB[JPOF EJ BSFF QSJWBUF TPHHFUUF B TFSWJUV EJ PDDVQB[JPOF EJ TVPMP QVCCMJDP TF OPO RVBOEP JM
QVCCMJDP QBTTBHHJP DPTUJUVJUB OFJ NPEJ EJ MFHHF "HMJ QSJWBUPBCCJBFTFSDJUBUPMBGBDPMUBEJSJDIJFEFSFMBSFB
FGGFUUJEFMQSFTFOUFDPNNBTJDPNQSFOEPOPOFMMFBSFF EJSJTQFUUPFEBCCJBPUUFOVUPMBSFMBUJWBDPODFTTJPOFBJ
DPNVOBMJ J USBUUJ EJ TUSBEB TJUVBUJ BMMJOUFSOP EJ DFOUSJ TFOTJEFMDPNNBEFMMBSU
BCJUBUJDPOQPQPMB[JPOFTVQFSJPSFBEJFDJNJMBBCJUBOUJ
JOEJWJEVBCJMJ B OPSNB EFMMBSUJDPMP DPNNB EFM
[DOTT. ENRICO POZZI]
(TRIBUTARISTA)
l’informazione del consumatore
BMDPOEPNJOPBO[JDIÏBMDPOEPNJOJP
ÒVOCPMMFUUJOPJOVUJMFJM
SJDFWFOUFOPOÒUJUPMBSFoOÏNBJMPTBSËoEFMMBDPODFTTJPOF
4FDPOEP OPJ TJ USBUUB EJ VO CPMMFUUJOP TUJMF iQIJTIJOHw TF JM
DPOEPNJOP BCCPDDBy MB DPODFTTJPOF WJFOF FNFTTB F JM
$PNVOFJOWJBHMJPQFSBJBBQQMJDBSFJDBSUFMMJEJEJWJFUPEJTPTUB
SFOEFOEPFGGFUUJWBMBOFDFTTJUËEFMMBDPODFTTJPOF
9. E perché? 4F TJ USBUUB EJ 5PTBQ DPNF IB HJË OPUBUP
MFTQFSUP(JSPMBNP*FMPTVMMwJOGPSNB[JPOFoJMEPNBOJwEFM
GFCCSBJP JOUBOUP NBODB MB OFDFTTBSJB NFO[JPOF EFMMPSHBOP
HJVSJTEJ[JPOBMF DVJ SJDPSSFSF *OPMUSF NBODB MB QSPWB EFMMB
SJDF[JPOF MB QPTTJCMJUË EJ OPNJOBSF TPTUJUVUP EJNQPTUB VOP
TPMP EFJ DPOEPNJOJ OPO WJ Ò DFSUF[[B J SJDF[JPOF TJ SJGFSJTDF
QSPCBCJMNFOUFBPCCMJHIJUSJCVUBSJJOFTJTUFOUJQBTTJBSBTP
y
4FTJUSBUUBEJ$PTBQJMTPHHFUUPSJDFWFOUFOPOIBDIJFTUPOVMMB
OPOÒRVBTJNBJUJUPMBSFEFMMBDPODFTTJPOFPOPOIBSJDIJFTUP
OVMMB P Ò BSSJWBUB BM DPOEPNJOP F OPO BM DPOEPNJOJP
*OTPNNBTPMPTFBSSJWBBMQSPQSJFUBSJPEFMMPTUBCJMFPEFMMBSFB
DIFTWVPUBTVMMBQVCCMJDBWJBFDIFIBVOQBTTPOPOiBSBTPwP
DIFIBBQQPTUPVODBSUFMMPEJEJWJFUPEJTPTUBBMMPSBQVÛFTTFSF
JOUFSQSFUBUPDPNFVOiSJDPSEPEJTDBEFO[BEJDPSUFTJBwRVFTUP
TPHHFUUPJOGBUUJTBSFCCFDPNVORVFUFOVUPBMQBHBNFOUP
10. Come possiamo tutelarci? -B $POGDPOTVNBUPSJ QVÛ
UVUFMBSFJQSPQSJBTTPDJBUJEBOEPQBSFSJHSBUVJUJQSFWJPJOWJPEJ
GPUPHSBmFTVMMBTVTTJTUFO[BPNFOPEJQPTTJCJMJUËEJDPOTJEFSBSF
QBTTP DBSSBCJMF B SBTP JM QSPQSJP BDDFTTP TVMMB QVCCMJDB WJB
2VBMPSB MBTTPDJBUP SJUFOHB DPOGPSUBUP EBHMJ FTQFSUJ EFMMB
OPTUSBBTTPDJB[JPOFQVÛQSPWWFEFSFBJOPMUSBSFVOSJDPSTPQFS
BVUPUVUFMBBMDPNVOFEJ3FHHJPPWWFSPEJSFUUBNFOUFTWPMHFSF
VOBEJGFTBHJVSJTEJ[JPOBMF
21
l’informazione del consumatore
LEGGENDE:
Come nacquero le Teste quadre
Dilemma storico
Rubiera (ovvero la pena di Marte)
L’origine della denominazione
“teste quadre”, utilizzata da
F
(altri, infatti, preferiscono
l’espressione “spigoli vivi”) è
stata oggetto di un acceso e
vivace dibattito fra letterati e
studiosi.
Carlo
Sigonio,
storico
˜wH (autore, fra l’altro, dell’opera
De regno Italiae libri viginti)
""# Parmigiani invasero le nostre
terre, e, incredibile dictu,
F
7
aver fatto molti prigionieri, i vincitori li liberarono quasi subito,
ma prima, per scherno, misero loro “una bacchetta in mano e
@ • 41
- prigioniero, prima di liberarlo, diedero uno scappellotto che ne
quadrò la testa. Da questo episodio, secondo il suddetto storico,
nacquero le teste quadre.
Il cranio dei Reggiani
L’episodio appare inverosimile al Balletti. Il noto storico
reggiano, infatti, nella sua Storia di Reggio nell’Emilia, attribuisce
questo “sciocco dispregiativo” ad “altre fonti: il tipo etnico e una
leggenda”. Secondo il Balletti la ben nota denominazione non
deriverebbe da una berretta deformata da uno schiaffo, ma dalla
?
da una leggenda, cantata da Alessandro Tassoni (noto letterato
˜wH ˜wHH * accaduto a Rubiera. Per quanto riguarda la scatola cranica, noi
saremmo d’origine gallico - celtica a cranio brachicefalo, mentre
?
@@‡
=
altre parole, secondo il Balletti, i nostri antenati avrebbero avuto
1 ?
avrebbero avuto il cranio un po’ più lungo.
Nell’immaginario di un avvocato penalista il nome Rubiera evoca
processi, più o meno storici, da, quello che si concluse, nell’ottocento,
con la condanna a morte di don Giuseppe Andreoli e di altri patrioti a
quelli più recenti legati ad alcune “attività commerciali di (più o meno)
rilevante interesse penale” (come lo spaccio e la prostituzione e “attività
connesse”).Agli appassionati di storia locale, Rubiera evoca altri ricordi: il
ponte romano, il forte, dove si svolse il celebre processo a don Giuseppe
Andreoli, Antonio Panizzi, Carlo Zucchi, ecc., e l’episodio leggendario a
cui fa riferimento il Balletti.Alessandro Tassoni, infatti, nel canto IV del suo
celeberrimo poema eroicomico La secchia rapita, racconta che i soldati
?
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“ 1• “
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”
•|
“5K
le teste quadre”.
Marte che la sembianza ancor tenea
Di Scalandron per onorar la festa,
Stando a la picca ove al passar dovea
Chinar il vinto la superba testa,
Dava a ciascun, nel trapassar che fea
Sotto quell’asta, un scappellotto a sesta:
Andò passando il popolo digiuno.
…
Poi che tutti passâr, Marte disparve,
Lasciand’ognun di meraviglia muto.
Stupiva il vincitor, che le sue larve
Conoscer non avea prima saputo:
Stupiva il vinto, poi che ‘l sole apparve
Cinto di luce, e che si fu avveduto
Con onta sua che le picchiate ladre
A tutti fatte avean le teste quadre.
(Alessandro Tassoni, La secchia rapita, Canto IV)
[AVV. FEDERICO BRAGLIA]
Largo Marco Gerra, n°3
Piano 6
(Campanello n°26)
42124 Reggio Emilia
tel: 0522 451719
fax: 0522 540206
Email: [email protected]
L’UNIONE INQUILINI
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sulla base dei dati ISTAT
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il lunedì e il mercoledì 16,00 -19,30.
www.unioneinquilini.it
22
[OPERA DELL' ARTISTA SUSANNA BONI]
Lettera di ringraziamento di coldiretti a confconsumatori
per il contributo dato a sostegno del made in italy"
l’informazione del consumatore
SPAZIO A CURA DELLA COLDIRETTI
SPAZIO A CURA DELLA COLDIRETTI
Campagna Amica
Il “Made in Italy”
Campagna Amica
Il “Made in Italy” arriva al ristorante
Il marchio “Campagna Amica nel piatto”
contraddistinguerà i locali che hanno
agricola tutta italiana.
«L’iniziativa punta ad offrire interessanti opportunità di mercato alle imprese agricole della rete oltre che assicurare trasparenza ai consumatori».
A poco meno di due anni dal lancio del progetto della Filiera Agricola Italiana la rete di Campagna Amica ha raggiunto dimensioni e visibilità tali
per cui si stanno consolidando nuove dinamiche
grande interesse anche da parte del settore “vetrina”
dell’agricoltura, quello della ristorazione. I ristoratori hanno trovato nei nostri prodotti quei valori
tangibili, capaci di soddisfare i bisogni dei
lità, il territorio, la storia, la tradizione.
E quindi abbiamo costruito un vestito
su misura, in grado di premiare e iden
piatti preparati con ingredienti Campagna Amica. Il marchio “Campagna Amica nel Piatto” indica quindi quei locali che
rispettano il valore dei prodotti di Campagna
!
contribuendo in questo modo a dare ai nostri agricoltori un’interessante opportunità commerciale e
dare qualità e trasparenza ai consumatori.
Per informazioni su come richiedere il marchio
“Campagna Amica nel Piatto” rivolgersi a Coldiretti
"
#
$
$
ed equilibri di “scambio” che gravitano attorno alla
vendita diretta.
La grande soddisfazione dei cittadini-consumatori
nei confronti della nostra iniziativa ha fatto aumentare la richiesta di approvvigionamento di prodotti agricoli italiani, tanto da dare origine alle Botteghe di Campagna Amica, in grado di superare
fattorie. Contemporaneamente si è assistito ad un
24
SPAZIO A CURA DELLA COLDIRETTI
/ ĂĨ ŽůĚŝƌĞƚƚŝ͕ ŝ ĞŶƚƌŝ ƐĞƌǀŝnjŝ /ŵƉƌĞƐĂ sĞƌĚĞ͕ ŝů WĂƚƌŽŶĂƚŽ ƉĂĐĂ Ğ ƌĞĚŝƚŐƌŝ ŽĨĨƌŽŶŽ ƐĞƌǀŝnjŝ
ƌŝǀŽůƚŝĂůů͛ŝŵƉƌĞƐĂĞĚĂůůĂƉĞƌƐŽŶĂ͘
'ůŝƵĨĨŝĐŝƐŽŶŽĂĚŝƐƉŽƐŝnjŝŽŶĞĚŝĂƐƐŽĐŝĂƚŝ͕ƉĞŶƐŝŽŶĂƚŝ͕ůĂǀŽƌĂƚŽƌŝ͕ĚŝƉĞŶĚĞŶƚŝĞĐŝƚƚĂĚŝŶŝƉĞƌ͗
DŽĚĞůůŝϳϯϬ
ŝĐŚŝĂƌĂnjŝŽŶŝ/Đŝ
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ƐƐŝƐƚĞŶnjĂŵĞĚŝĐŽůĞŐĂůĞ
WƌĂƚŝĐŚĞŝŵŵŝŐƌĂnjŝŽŶĞ
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DŽĚĞůůŝhŶŝĐŽ
WĞŶƐŝŽŶŝĞƐƵƉƉůĞŵĞŶƚŝ
ĐĐŽŵƉĂŐŶĂŵĞŶƚŝ
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ƐƐŝƐƚĞŶnjĂĐŽůĨĞďĂĚĂŶƚŝ
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ĂƐŝŶĂ͕ǀŝĂĂĚƵƚŝĚĞůůĂ>ŝďĞƌƚă͕Ϯϱ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘͘͘͘ϬϱϮϮϲϬϵϭϴϬ
sŝůůĂŵŝŶŽnjnjŽ͕ǀŝĂĞůůĂsŝƚƚŽƌŝĂϱͬϭ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘͘͘ϬϱϮϮϴϬϭϭϬϳ
ŽƌƌĞŐŐŝŽ͕ǀŝĂĂƚƚŝƐƚŝ͕ϯͬ͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘͘ϬϱϮϮϲϵϮϮϳϱ
ĂƐƚĞůŶŽǀŽ^ŽƚƚŽ͕ǀŝĂĂǀĂŐŶŽůĂ͕ϭͬϭ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘ϬϱϮϮϲϴϮϭϲϴ
'ƵĂƐƚĂůůĂ͕ǀŝĂĞƌƚĂnjnjŽŶŝ͕ϯϭ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘͘͘͘͘͘͘ϬϱϮϮϴϮϰϲϰϯ
^ĐĂŶĚŝĂŶŽ͕ǀŝĂdƌŝĞƐƚĞ͕ϯ͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͘͘͘͘ϬϱϮϮϴϱϳϬϳϳ
DŽŶƚĞĐĐŚŝŽŵŝůŝĂ͕ǀŝĂWƌĂŵƉŽůŝŶŝ͕ϭϴͬď͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙͙ϬϱϮϮϴϲϰϭϳϱ
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Per informazioni: Coldiretti Reggio Emilia 0522 936000
[email protected] – www.reggioemilia.coldiretti.it
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Apiùssicurazioni
G
enerali è una delle
antiche e importanti compagnie di
assicurazioni presenti nel nostro paese,
nonché tra le più rilevanti sul
mercato internazionale.
O
pera da sempre, tramite la rete
capillare dei suoi agenti (circa 1.500 sul
territorio nazionale) con serietà,
tutelando i propri assicurati nel rispetto
delle normative di settore.
A lproblemi
centro della propria attività vi è l’attenzione ed il contributo per la soluzione dei
e delle esigenze dei Clienti, vero capitale della Compagnia, tra i quali
l’Associazione dei consumatori:
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Rappresentanti Procuratori
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Filippo Morlini
Paolo Santi
Via Alberto Pansa, 33
42100 REGGIO EMILIA
Tel. 0522 926 511
Fax 0522 926 520
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EMILIA ROMAGNA
LE SEDI
PARMA VIA MAZZINI N.43- TEL:0521/230134-233583
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NUOV
REGGIO EMILIA
NUOVA SEDE DI REGGIO - Largo Marco Gerra, n°3 42124 Reggio Emilia - TEL:0522/580045 –FAX:0522/540206 6C8=:H:9:G:<>DC6A::B6>A/Xdc[XdchjbVidg^5gZ\\^dXdchjbVidg^#^i
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SEDE REGIONALE
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SEDE REGIONALE/AVg\dBVgXd<ZggV!c•(
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VIA CIRO MENOTTI N. 21'•E>6CD
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VIA VIGNOLESE N. 849&•E>6CD
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GLI SPORTELLI
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FERRARA
VIA ALBERTO LOLLIO N. 15 –TEL: 0532/204963 - FAX: 0532/207051
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SANT’AGOSTINO
VIA: STATALE N. 160– TEL e FAX: 0532/350827
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FIDENZA
VIA AGOSTINO BERENINI N.86- TEL e FAX. 0524/527352
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l’informazione del consumatore
BOLOGNA
STRADA MAGGIORE N.37 42125 BOLOGNA – TEL: 051/227579 - FAX: 051/221317
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