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Impôt reprisé Tassa riscossa Ufficio di Jesi A PAG. 4 A PAG. 5 Nella Jesi del XIII secolo Pergolesi in Calabria A PAG. 5 A PAG. 9 Est. Est. Est: la Transdnistria Briciole insipide settimanale d’informazione Euro 0,80 “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi” Il Papa alla GMG Messaggio di Mons. Vescovo Invito alle Tresere Pastorali Parole essenziali 5-6-7 settembre 2005 Ai giovani, agli ebrei, ai musulmani, ai cristiani Il Papa e i giovani. A Colonia hanno avuto un intenso dialogo. Fin dalle sue prime parole, Benedetto XVI ha scelto di andare all´essenziale. “A tutti vorrei dire con insistenza: spalancate il vostro cuore a Dio”. I giovani lo hanno ascoltato, hanno cercato di capire quali saranno i tratti che caratterizzeranno questo nuovo Pontificato. Pubblichiamo di seguito alcuni stralci dei discorsi del papa a Colonia. Ai giovani, sul Reno, 18 agosto. “A tutti vorrei dire con insistenza: spalancate il vostro cuore a Dio, lasciatevi sorprendere da Cristo! Concedetegli il diritto di parlarvi durante questi giorni! Aprite le porte della vostra libertà al suo amore misericordioso! Esponete le vostre gioie e le vostre pene a Cristo, lasciando che Egli illumini con la sua luce la vostra mente e tocchi con la sua grazia il vostro cuore“. Alla Sinagoga di Colonia, 19 agosto. “Quest’anno si celebra il 60° anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti, nei quali milioni di ebrei – uomini, donne e bambini – sono stati fatti morire nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori. Faccio mie le parole scritte dal mio venerato Predecessore in occasione del 60° anniversario della liberazione di Auschwitz e dico anch’io: Chino il capo davanti a tutti coloro che hanno sperimentato questa manifestazione del mysterium iniquitatis”. Ai rappresentanti delle Chiese cristiane, 19 agosto. “Sono ben consapevole che molti cristiani in questo Paese, e non in questo soltanto, si aspettano ulteriori passi concreti di avvicinamento. Me li aspetto anch’io. Infatti è il comandamento del Signore, ma anche l’imperativo dell’ora presente, di continuare in modo convinto il dialogo a tutti i livelli della vita della Chiesa. Ciò deve ovviamente avvenire con sincerità e realismo, con pazienza e perseveranza nella fedeltà al dettato della coscienza. Non può esserci un dialogo a prezzo della verità; il dialogo deve svolgersi nella carità e nella verità”. Ai musulmani, 20 agosto. “Se insieme riusciremo ad estirpare dai cuori il sentimento di rancore, a contrastare ogni forma di intolleranza e ad opporci ad ogni manifestazione di violenza, freneremo l’ondata di fanatismo crudele che mette a repentaglio la vita di tante persone, ostacolando il progresso della pace nel mondo. Il compito è arduo, ma non impossibile. Il credente infatti sa di poter contare, nonostante la propria fragilità, sulla forza spirituale della preghiera”. Omelia, Marienfeld, 21 agosto. “In vaste parti del mondo esiste oggi una strana dimenticanza di Dio. Sembra che tutto vada ugualmente anche senza di Lui. Ma al tempo stesso… insieme con la dimenticanza di Dio esiste come un boom del religioso… Si sceglie quello che piace, e certuni sanno anche trarne un profitto. Ma la religione cercata alla maniera del “fai da te” alla fin fine non ci aiuta. È comoda, ma nell’ora della crisi ci abbandona a noi stessi. Aiutate gli uomini a scoprire la vera stella che ci indica la strada: Gesù Cristo! Cerchiamo noi stessi di conoscerlo sempre meglio per poter in modo convincente guidare anche gli altri verso di Lui”. Maria Chiara Biagioni (inviata Sir a Colonia) Il Papa con i musulmani No al “fanatismo crudele, sì alla persona umana” di Vittorio Massaccesi “Cari amici musulmani”, esordisce il papa nell’incontro a Colonia con i rappresentanti di alcune comunità musulmane. Un incontro che, unitamente a quello con gli ebrei nella sinagoga di quella metropoli e, più ancora, all’abbraccio con tutti i giovani del mondo, ha segnato un momento di eccezionale chiarificazione dei rapporti tra quanti accolgono il vangelo e quanti seguono il corano. L’affettuoso appellativo di “amici” ha immediatamente evidenziato che tra le due concezioni religiose non c’è né ci potrebbe essere odio o guerra, Domenica 4 settembre 2005 DIREZIONE E REDAZIONE : JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX 0731.208145 ANNO LII - N. 29 anche se, purtroppo, “tante pagine di storia registrano le battaglie e le guerre affrontate invocando, da una parte e dall’altra, il nome di Dio, quasi che combattere il nemico e uccidere l’avversario potesse essere cosa a lui gradita”. Il papa, dunque, non esita un istante, da una parte ad abbracciare i fratelli musulmani, dall’altra a richiamare un amaro passato per tutti. Un passato però che non deve ritornare e che, soprattutto, non va interpretato come una sua continuazione con l’attuale terrorismo che ha Segue a pag. “Noi cristiani annunciatori e testimoni del Vangelo della Speranza” Urgente il bisogno di speranza nel mondo. Questo bisogno di speranza, che si respira a tutti i livelli, viene espresso da una domanda nascosta nel cuore dell’uomo, è una domanda di futuro. “Dove vado?” L’avvento nella società attuale del rischio e dell’insicurezza ha reso questa domanda più urgente, quasi disperata. E, di fronte a questa realtà di paura e di insicurezza, chi aiuta l’uomo a varcare la soglia della speranza? Chi accoglie l’invito della comunità cristiana di “prendere il largo” senza paura di naufragare? Chi può dare spessore culturale ed esistenziale alla promessa divina “Io ha vinto il mondo”, mentre ci accorgiamo che dal mondo non è stato eliminato il male? La notte dell’etica è stata espressa autorevolmente così: “Un grande idolo sta venendo alla luce oggi: la verità non esiste, tutto è effimero, scambiabile, nulla è assoluto, e questo si chiama nichilismo, la grande sfiducia nella verità”. Segue il pericolo della notte della fede e della cultura: urgente quindi la speranza. La struttura umana in cui la speranza prende corpo è il futuro. La persona come creatura viene vista come un essere incompiuto: viene dal nulla e anela alla pienezza. L’unica risposta adeguata a questo anelito è la speranza. Gesù Cristo è la nostra speranza, perché Lui ci ha amati a tal punto da essere tutto in noi, eccetto il peccato; ha assunto la nostra natura umana diventando partecipe della nostra vita per salvarci. Per questo Gesù Cristo è la nostra speranza ed offre un grande apporto all’edificazione delle strutture che promuovono la vita, la storia e cultura dei popoli. Noi siamo quelli che hanno speranza, mentre i pagani sono coloro che non hanno speranza, proprio perché non posseggono Cristo e la conoscenza del suo progetto di amore. L’esperienza della comunione con Cristo è dunque l’unica seria maniera di vivere la speranza. La comunione con Cristo diventa allora la forza di rinnovamento del presente e di apertura ad un futuro nel quale Dio sia il Dio di tutti. E se il centro della testimonianza è il dono stesso e la comunione con Gesù, allora la testimonianza è l’offerta di un’esperienza di radicalità, di radicamento in Cristo, che ha fatto luce su la mia vita. La nostra unanime partecipazione alle TRE SERE PASTORALI sarà autentico cammino e rifornimento di speranza P. Oscar, Vescovo Al popolo di Dio di Jesi e della Vallesina pace e gioia frutti dello Spirito Seguendo una buona tradizione, siamo contenti di aprirci al nuovo anno pastorale vivendo con letizia la Tresere Pastorale. Insieme con tutta la Chiesa Italiana intendiamo prepararci all’incontro nazionale di Verona 2006. Tema delle Tresere: “Noi cristiani testimoni e annunciatori del Vangelo della Speranza”. Relatore: Prof. Giancarlo Galeazzi, presidente dell’Istituto Superiore delle Scienze religiose delle Marche. Sede: il teatro del Seminario Nuovo, Via Lotto 14, Jesi. Programma Lunedì 5 settembre: ore 18,15 Preghiera comunitaria Relazione del prof. Galeazzi: “Sorgente e radici della speranza cristiana” – Conversazione. Martedì 6 settembre: ore 10 Incontro riservato ai sacerdoti e ai diaconi della Chiesa Jesina - ore 18,15 Preghiera comunitaria Relazione del prof. Galeazzi: “Esercizio e visibilità della speranza cristiana” – Conversazione. Mercoledì 7 settembre: ore 18,15 Preghiera comunitaria Relazione di Mons. Vescovo: “Noi cristiani della Chiesa Jesina credibili su la via della speranza” - Interventi di rappresentanti ecclesiali - Preghiera conclusiva. Tutto il popolo di Dio e della Vallesina è invitato ad intervenire Da Jesi a Colonia alla Giornata Mondiale della Gioventù Giovani jesini “cercatori di Dio” fotoservizio don Cristiano Marasca Sono le quattro e mezza di una mattina piovosa d’estate, è ancora buio e alla stazione degli autobus di Porta Valle si raccolgono da più strade, da più storie volti di giovani carichi dei loro zaini in partenza per Colonia. Sono 53, altri 14 partono da Moie mezz’ora più tardi, e a raggiungerli saranno poi altri 7 in aereo pochi giorni dopo, e ancora dopo di loro altri 18, sempre in aereo, e altri 46 in un viaggio di 20 ore in pullman verso la Germania. Si chiamano Andrea, Agnese, Luca, Manuel, Laura… ragazzi e ragazze come tanti che hanno pianificato da più o meno tempo questo viaggio, ma un viaggio verso cosa? Quel viaggio ha tante facce, tante attese, tanti volti quanti sono quelli dei protagonisti che lo vivono, è il tempo per alcuni per trovare risposte sul proprio futuro, per vivere un’esperienza di amicizia e di scambio culturale, un tempo per ridare slancio alla propria fede “per ricaricare le batterie”, ma per tutti è certamente la risposta ad un invito quasi personale fatto da Giovanni Paolo II ben tre anni or sono, e, si badi bene, non un invito ad incontrare il papa, a fargli festa, ma un invito ad un viaggio che ha per meta l’oggetto stesso della fede: Cristo. Su quei pullman, sulle piste di decollo di quegli aeroporti, e sulle strade ferrate che conducono a Colonia non era il desiderio di vedere il Papa a far trepidare i cuori di quel milione di giovani L’insegna di Jesi nel pellegrinaggio dei giovani al duomo di Colonia o tre sono riuniti nel mio nome, che si sono in fine raccolti, non Io sono in mezzo a loro. Ma se l’emozione per il cantante di sono riuniti nel suo nome un moda, ma la motivazione che milione di giovani, come adesso risuonava nel ritornello latino a Marienfeld, e inoltre quasi 800 degli inni cantati a squarciagola Vescovi, 10.000 Sacerdoti e il in tutte le lingue: “venimus adonostro amato Santo Padre, Papa rare Eum”, siamo venuti per Benedetto XVI, allora Cristo per adorarLo, per incontrare quel noi è decisamente tangibile, udiDio misterioso che si fa piccolo, bile e visibile”. che si fa tangibile, esperibile nel Non è dunque un nuovo Papa mistero dell’incarnazione. a fare la differenza, non sono i Il motore di questa, come annumeri, ma l’identità di colui che che di ogni altra Giornata Monsi va ad adorare, ad incontrare, di diale della Gioventù è stato duncolui che ha spinto i piedi di queque il desiderio di un’esperienza sti 140 giovani jesini a muovere i forte di fede, di incontro con quel propri passi proprio come fecero Dio stesso che in quella città, i magi due mila anni fa, quei come ha ben ricordato provocanmagi le cui reliquie il Barbarossa do un brivido nella spianata il volle portare da Milano proprio Cardinale Meisner: “Là dove due nella città renana di Colonia. Il tema dell’incontro con Dio nella sua umanità è stato il fulcro e l’esperienza cardine di tutta la GMG sia nel gemellaggio con le comunità parrocchiali di Prien (il cui parroco don Bruno Fick è stato segretario di Ratzinger fino al 1983), Bad Endorf, Eiselfing nella diocesi di Monaco, dove si è reso presente in famiglie che hanno aperto le loro case e i loro cuori all’ospitalità dei nostri ragazzi. Vivo e tangibile è stato l’incontro col Vangelo nella settimana a Colonia, con le catechesi di Monari (vescovo di Piacenza) che ha fatto notare come si possa “vivere tutta la vita passando da un consumo all’altro, senza nemmeno sospettare che forse c’è qualcos’altro oltre ai consumi; che forse c’è una verità; e che questa verità mi permette di costruire me stesso, di comunicare con gli altri, di aprirmi al mondo, a Dio. Che forse è possibile fare della vita una creazione, esprimere la verità che ho nel cuore”. Un incontro quello con Dio che questi giovani hanno vissuto con il pellegrinaggio al Duomo segnato da domande che risuonavano dello stesso desiderio di verità, con la catechesi tenuta da Mons. Segalini (Vescovo di Palestrina) rivoltosi ai ragazzi con queste parole “Ragazzi non si può tornare a fare le solite cose, soprattutto se incappano e sostengono i tanti Erode che sono pronti a presentarvi i soliti idoli che spengono l’atteggiamento dell’adorazione e la gioia Segue a pag. 3 2 Vita ecclesiale Domenica 4 settembre 2005 DAI NOSTRI MISSIONARI “La presenza di Cristo” Da Salvador (Brasile), Sr. Aldemira Cimarossa al nostro Vescovo: Rev. Mons. Oscar, sono Sr. Aldemira Calasanziana. Spero che questo mio breve scritto la trovi recuperata all’ultimo ricovero al Gemelli. Sr. Maria Pia me lo aveva comunicato e in seguito l’ho letto su “Voce della Vallesina”. La via del Calvario è dolorosa ma è confortata dalla presenza di Cristo che insieme a noi e per noi Lui porta la croce. E’ quanto le auguro. La ringrazio per quello che ha inviato per la nostra missione. Il Signore gliene renda merito. La ricordo con filiale affetto e simpatia. Conti con la mia preghiera e mi benedica. Qui la situazione è terribile Mistica bellezza Il profilo della santa tracciato da p. Flavio di Maria Crisafulli Miriadi di donne sante, note o anonime, in duemila anni di Cristianesimo hanno distribuito all’umanità doni e carismi dello Spirito Santo, vivendo in tempi e condizioni sociali diversi: vergini consacrate, spose, madri, vedove, donne povere o ricche, colte o analfabete, serve e regine…, ma tutte “martiri” cioè, per l’esattezza, testimoni della fede. In questo universo femminile che annuncia sulla terra, con la Tutti i giorni assalti con morti, violenza, odio... Da Santiago del Cile, Sr. Mariangela Braconi, al nostro Vescovo: Mons. Oscar Serfilippi, al ricevere questa mia lettera spero che già si trovi in sede, recuperato completamente. Seppi per mezzo del giornale “Voce della Vallesina” che si trovava ricoverato in Clinica “Gemelli” a Roma. Ho pregato tanto per la sua salute e per una pronta guarigione. Si dice che il Signore ci vuole molto bene quando ci manda qualche sofferenza e vuole che partecipiamo un poco di ciò che Lui ha sofferto per noi. Quindi coraggio; io seguito a pregare per lei. Ringrazio pure per la sua offerta, che mi ha inviato. Qui la situazione è terribile: tutti i giorni assalti con morti, violenza, odio, ecc. I giovani vivono esperienze terribili. Ci resta solo di pregare. Nella nostra scuola abbiamo 1.350 alunne; entrano alle ore 8, tornano a casa alle ore 19,30. Quindi c’è un bel lavoro da fare; siamo cinque suore e cinquantadue insegnanti. Ora faccio a lei sinceri auguri di una pronta guarigione e chiedo la sua benedizione. La accompagno con le mie preghiere. Lettera aperta ai parroci della diocesi Apostolato Vocazionale della mamma e della famiglia Da Pierina Belardinelli e Stefano Fantini riceviamo copia della lettera aperta inviato ai parroci della nostra diocesi: Siamo un gruppo di mamme e di papà che vorrebbero far conoscere a tutte le parrocchie l’associazione “Apostolato Vocazio-nale della mamma e della famiglia”. Questa associazione, approvata dai superiori dei frati Cappuccini e dal presidente della Conferenza Episcopale Marchi-giana, è sorta nel 1973 a Cingoli, per iniziativa del Cappuccino P. Umberto Bastia-nelli, propagandosi pian piano in molte diocesi e comunità parrocchiali di varie regioni italiane. Ha come scopo, sensibilizzare le mamme e i papà alla preghiera e alla dimensione vocazionale nella educazione dei figli. E’ in seno alla famiglia, infatti, che fiorisce la vocazione al sacerdozio e alla vita religiosa ed anche la vocazione alla santità del matrimonio. In questi anni così critici e difficili per la scelta vocazionale e per la famiglia stessa, non solo nella sua dimensione cristiana, ma anche come cellula della società civile, è necessario, è indispensabile, che ogni comunità parrocchiale accolga e attui l’invito di Gesù: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il Padrone della messe, perché mandi operai alla sua messe.” E’ bene che in ogni parrocchia si formi un gruppo di preghiera vocazionale che una volta alla settimana si incontri per un’ora di Adorazione, consapevoli che l’impegno costante Voce della Vallesina settimanale di ispirazione cattolica Associato alla FISC Direttore responsabile Giuseppe Luconi Direzione, redazione amministrazione e pubblicità Piazza Federico II, 8 60035 Jesi telefono e fax: 0731 208145 E-mail: [email protected] Sito: www.vocedellavallesina.it Abbonamento annuo normale: 30 euro di amicizia: 40 euro sostenitore: 50 euro direttamente in redazione (tutti i giorni feriali dalle 9 alle 11) o a mezzo posta (su c/c 13334602) Registrazione Tribunale Ancona n. 143 del 10.1.1953 Stampa Litograf s.r.l. Jesi - Via Abbruzzetti, 12 tel. 0731 211639 - 211694 comporta un po’ di sacrificio, ma dà la certezza di frutti sicuri. E’ significativa la testimonianza di don Lauro Marinelli nell’ultimo incontro regionale a Loreto degli aderenti all’associazione. Egli, ripercorrendo brevemente la storia di quel “piccolo seme” gettato nel 1973 da P.Umberto, (il primo gruppo radunava circa dieci-quindici mamme a Penna S. Giovanni) incoraggiava a continuare perché il numero delle mamme si è moltiplicato di molto e anche nella sua parrocchia si sono visti i frutti della loro preghiera fiduciosa e perseverante. “Infatti un giovane, terminati gli studi, ha chiesto di entrare in seminario, per diventare sacerdote: frutto della preghiera del gruppo delle mamme”. L’iscrizione all’associazione (a Jesi, presso i Cappuccini di via San Pietro Martire – n.d.r.) comporta soltanto la recita quotidiana della preghiera della mamma, l’offerta delle azioni e dei sacrifici della giornata, l’Adorazione settimanale e, una volta all’anno, a settembre, partecipare al convegno regionale di Loreto dove insieme si prega per le vocazioni. Concludiamo con le parole di Mons. Marcello Morgante: “E’ una crociata veramente santa e provvidenziale che, con la benedizione del Signore e la collaborazione delle comunità parrocchiali, non mancherà di portare abbondanti frutti”. XXIII Domenica del Tempo Ordinario - 4 settembre 2005 Triduo di preparazione alla festa di Santa Chiara ancorato a due principi ben saldi: la povertà nell’abbandono alla Provvidenza e la visione di una comunità di donne non distinte nelle due categorie di ricche signore e di povere serve, bensì persone comuni legate fra loro dalla fraternità. Nel 1228 a Chiara era stato concesso il “Privilegium paupertatis” da lei richiesto per la comunità, ma solo due giorni prima della morte, il 9 agosto 1253, Chiara ottiene da papa Innocenzo IV l’approvazione della Regola che è la prima regola, nella storia della chiesa, scritta da una donna per una comunità femminile. Nel 1255 Chiara viene proclamata santa. Quel giorno … a San Damiano santità della vita, il Regno di Dio, risplende la mistica bellezza della Santa di Assisi, Chiara (1193-1253), fondatrice delle Clarisse, le contemplative claustrali della famiglia francescana. Dall’8 al 10 agosto, nel monastero S.S. Annunziata di Jesi, si è svolto il triduo annuale di preparazione alla festa di S. Chiara che si celebra l’11 (data della morte). Il frate cappuccino Flavio Giacessi di Bologna, storico e da un decennio studioso della biografia di S.Chiara, rivolgendosi, nelle tre sere, ai numerosi partecipanti, giovani e adulti, ha tracciato un profilo essenziale di Chiara degli Offreducci, ragazza bella, nobile e ricca di Assisi che, innamorata di Gesù Cristo “povero e umile” e contrastata dalla famiglia, a diciotto anni lascia la casa paterna e sceglie di vivere la povertà evangelica seguendo le orme di Cristo sull’esempio di Francesco di Assisi. Dalla Porziuncola… a San Damiano via via prende corpo l’ideale evangelico della povertà in una comunità femminile francescana. Povertà che Chiara visse in pienezza conformandosi a Cristo crocifisso sino alla morte. Ma il Papa non comprende la scelta di Chiara: una comunità di “sorelle” povere? come potrebbero vivere le donne, in un monastero, senza possedere beni? L’ideale clariano però, è Rievocando un celebre episodio che si inserisce nella storia delle lotte fra Papato ed Impero, padre Flavio ha messo in luce la mirabile devozione della santa per l’Eucaristia. All’arrivo dei soldati saraceni a San Damiano, Chiara tenendo in mano una “cassetta dove era el santo Sacramento del Corpo del nostro Signore…”, chiede a Dio di proteggere il monastero e la città. Sente una voce soavissima, udita anche dalle consorelle (poi testimoni al processo di canonizzazione): “Io te difenderò sempre”. Il monastero e la città sono salvi. La luce dei santi trascende la storia del loro tempo per illuminare le tenebre del presente. Sollecitati dalle riflessioni del relatore, i fedeli che gremivano la chiesa, insieme alle sorelle Clarisse e alla Fraternità francescana laicale, hanno invocato la pace per tutta la famiglia umana. La solenne Liturgia eucaristica dell’11 agosto, presieduta dal Vescovo, padre Oscar Serfilippi, e concelebrata dal P.Guardiano dei Frati Minori e dal P. Guardiano dei Cappuccini, ha rinnovato nel ”Mistero pasquale” la mistica unione di Chiara con Cristo, icona delle nozze di Cristo con la Chiesa. Alla preghiera e alla riflessione dei fedeli il Vescovo ha affidato, nell’omelia, un triplice messaggio: 1) la “chiamata” universale alla santità, 2) l’impegno comune per favorire e sostenere le vocazioni alla vita consacrata, con un augurio speciale per le Clarisse di Jesi, 3) la speranza che la GMG di Colonia apra il cuore dei giovani a Cristo. Sarà Beata Maria Crocifissa Curcio di Rachele Mancinelli In seguito alla scomparsa di Giovanni Paolo II, avvenuta il 2 aprile scorso, la celebrazione di beatificazione della Venerabile Serva di Dio Madre Maria Crocifissa Curcio, fondatrice della Congregazione delle Suore Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù, presenti anche a Moie, stabilita per lo scorso 24 aprile, era stata annullata. Per disposizione di Benedetto XVI, nella celebrazione eucaristica del prossimo 13 novembre nella Basilica di San Pietro in Vaticano, Madre Crocifissa, fratel Charles De Foucauld e Madre Maria Pia Mastena verranno proclamati beati. La causa di beatificazione per Madre Crocifissa si era conclusa il 19 ottobre 2004 grazie al riconoscimento di una guarigione miracolosa. Il miracolato è Giovanni Azzarelli di Bozzolo (Ragusa), al quale, nel 1975, all’età di ventisette anni, fu diagnosticata una grave forma di tumore osseo alla spalla. Azzarelli in quel periodo lavorava come muratore presso la casa della signora Dora Angela Carbonaro in Curcio, vedova di un nipote di Madre Crocifissa. La signora Curcio si rivolse all’intercessione di Madre Crocifissa per ottenere la guarigione del giovane. Malgrado due interventi chirurgici la prognosi rimase infausta, tanto che i sanitari lo dimisero dall’ospedale prevedendo per lui pochi mesi di vita. A dispetto di tutto ciò, alla fine dell’agosto 1976 le condizioni mediche dell’operaio migliorarono fino al punto che il tumore scomparve senza più recidivare in modo inspiegabile per i sanitari. Giovanni Azzarelli tornò al suo lavoro anche se la spalla colpita dal tumore fosse priva di una parte di osso. Ora, marito e padre, conduce una vita del tutto normale. I cardinali e i vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi hanno riconosciuto l’avvenuto miracolo per l’intercessione di M. Crocifissa Curcio il 19 ottobre 2004, decretando così la conclusione della causa per la sua Beatificazione. Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Se il tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all’assemblea; e se non ascolterà neanche l’assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo. In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. Se tuo fratello commette una colpa di Adriana Borgognoni Non odio, né giudizio, e neanche indifferenza, ma amore. Amore premuroso che ti spinge a muoverti (húpaghe: va’ ) e ad avvicinare il fratello che ha sbagliato (questo il senso letterale di amartáno), per correggerlo con discrezione, a tu per tu (il verbo eléncho ci parla di una correzione che è tentativo di convincere dell’errore, persuadere a tornare indietro). Amore insistente, che non si scoraggia di fronte ad un rifiuto, ma tenta di tutto, si fa pressante, trova vie di esortazione più autorevoli. Amore disposto anche, quando incontra un cuore chiuso, a ricorrere a soluzioni dolorose ed estreme. Estreme, ma non definitive: chi le parole non hanno convinto, potrà essere “guadagnato”, cioè salvato, con la preghiera. Perché quel Dio che cerca appassionatamente la pecora perduta, che non si stanca di dare appuntamento ad un peccatore, esaudirà la supplica di coloro che chiedono il ravvedimento di un fratello. E’ Gesù stesso che chiede al Padre, e dal Padre ottiene, la salvezza per chi si è smarrito, fedele alla promessa di essere in mezzo alla comunità riunita nel Suo nome. E’ sufficiente che due o tre“si accordino”in una preghiera unanime! Ma il verbo greco symphoneîn ci dice che “accordarsi”non è semplicemente concordare una richiesta. E’realizzare una sinfonia. Come in un concerto solo se gli strumenti sono perfettamente accordati si crea un suono armonioso, senza stridori o stonature, così nei cuori: solo se sono liberi da rancori, sgombri da personalismi, carichi dello stesso amore e animati dalla stessa fede, la preghiera salirà come una sinfonia verso il cielo e incontrerà la misericordia di Dio. * L’asterisco La croce “à la page” di Giacomo Galeazzi La croce «à la page», ossia la moda di utilizzare la croce come accessorio o gioiello, allarma la Santa Sede, che, senza denunciare il rischio di uso blasfemo, mette in guardia dalle banalizzazioni della fede. «Attenzione a non ridurla a motivo ornamentale, non può essere trasformata né in un amuleto paganeggiante né in uno status symbol per scollature volgari osserva il teologo Giovanni D’Ercole, capo ufficio della Segreteria di Stato vaticana - il pericolo è farne l’emblema della superficialità della nostra epoca che tende a relativizzare tutto. Dobbiamo essere più vigilanti e decisi nel difendere la croce e la nostra testimonianza di credenti. Il senso originario è quello del sacrificio estremo di Cristo, ossia l’opposto dell’immorale lusso della moda». Da ambasciatore pontificio in Francia, Giovanni XXIII fu più indulgente quando ad una nobildonna che gli mostrava la croce che portava su una profonda scollatura, disse: «Noto la croce ma anche il Golgota...». Dolce e Gabbana, Chanel, Versace, Jean Paul Gaultier, Vivienne Westwood e Alexander McQueen hanno tramutato il «placet» del Papa buono in «must» da sfilata. «Proporla su abiti sexy non equivale ad oltraggiarla – assicurano - la croce resta un riferimento religioso». Non la pensa così Vittorio Messori, autore di bestseller di argomento religioso e tra gli scrittori cattolici più letti nel mondo. «Ho visto modelle con indosso solo un tanga e un rosario - spiega Messori - i sociologi americani lo hanno dimostrato: al giorno d’oggi l’unica diffamazione ammessa dal trionfante ‘politically correct’ è la diffamazione del cristianesimo. La ‘crossmania’ è senza ombra di dubbio uno sberleffo alla fede, ma non è il caso di scandalizzarsi troppo. Passerà presto, scomparirà dalle collezioni non appena gli stilisti avranno trovato qualcos’altro». Un «boom» che rende inevitabile una domanda: perché non è si è mai verificato lo stesso fenomeno con le mezzelune islamiche o le stelle di David? «La risposta è sotto gli occhi di tutti: il cristianesimo è più tollerante, non lancia fatwe, non si mobilita a salvaguardia della propria identità come accade in certi battaglie a difesa di posizioni sioniste. Insomma non il cristianesimo fa paura a nessuno, così la croce finisce esibita sul petto nudo di un fotomodello ostentatamente gay». Articoli - Arredi - Statue - Icone - Quadri - Paramenti sacri Santina Buoncompagni Tuniche ed oggetti per Comunioni - Cresime - Nozze - RIcordiamo, inoltre il nostro servizio “cortesia” riservato al clero, che consiste nel recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel primo e terzo lunedì di ogni mese, completamente gratuito. ANCONA Via Matteotti 9 tel e fax 071.201297 e-mail [email protected] SENIGALLIA Via A. Costa 27 tel e fax 071.60597 e-mail [email protected] Speciale GMG Domenica 4 settembre 2005 3 Da Jesi a Colonia alla XX Giornata Mondiale della Gioventù Diario di una “ragazza del Papa” Adoratori del terzo Millennio Una settimana in prima pagina. Nicoletta Camilletti, diciassette anni, studentessa jesina del liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, ha raccontato la sua esperienza alla Giornata mondiale di Colonia per il quotidiano “La Stampa”. La sua testimonianza, raccolta dal giornalista della “Stampa” e nostro collaboratore Giacomo Galeazzi, è stata pubblicata sotto forma di «Diario di una ragazza del Papa» e ha ottenuto citazioni e commenti positivi sui principali mass media mondiali. Qui di seguito alcuni brani del “diario” di Nicoletta. Dodici ore d’autobus e siamo a Prien, in Baviera, dove mi aspettano i miei «genitori adottivi». Qui ogni famiglia ospita un pellegrino della Giornata Mondiale della Gioventù, così questa cittadina sul lago è una Babele di lingue e colori. Mi ospitano in una casa gigantesca, parliamo un po’ italiano e un po’ inglese, visito con loro monumenti, musei e chiese dal tetto di legno e il campanile altissimo. Ogni giornata da «Papa girl» è un vulcano di novità (…) Poco fa poi ho avuto la sorpresa più grande. Con don Cristiano abbiamo partecipato a una messa particolare, celebrata apposta per noi ragazzi della Gmg nella chiesa cristiana evangelista. Appena entrata non credevo ai miei occhi. Sull’altare c’era una donna prete che dopo aver letto dei brani del Vangelo ci ha condotto attraverso una specie di labirinto ad accendere una candela che simboleggiava lo Spirito Santo. La messa, visto che in maggioranza eravamo italiani, veniva tradotta in tempo reale da un’altra donna. All’inizio mi ha fatto strano, poi è stato bellissimo vedere una donna come me celebrare la messa. Non ci avevo mai pensato prima, ma immagino di essere al suo posto, mi viene da immedesimarmi. Sono abituata a vedere un uomo sull’altare, partecipare a una messa celebrata da un sacerdote donna ha un effetto particolare su di me. Quasi la sento più vicina, anche se so che l’importante non è chi dice messa ma il significato dei gesti che compie e delle parole che pronuncia. (...) *** Anche quando fuori piove, quasi non ci faccio caso, sono sempre in movimento: dai barbecue alle feste folcloristiche, dalle gite in barca ai concerti in piazza. Non ho un attimo di Celebrazione per la pace per 700 giovani delle Marche al campo di concentramento di Dachau respiro. Tutti mi dicevano che mi sarei trovata male con il cibo, invece mangiamo benissimo: kartoffen salad (insalata di patate), gulash di manzo, wurstel, grigliate di carne. E, sempre e ovunque, birra. E’ impressionante, qui la bevono come fosse acqua (…) Prima di partire da Prien (la cittadina della Baviera che ci ha coccolato per tre giorni) alla volta di Colonia dove siamo arrivati ieri sera, le nostre «famiglie adottive» hanno organizzato una grande festa. I ragazzi tedeschi sono un sacco simpatici e, tra foto, balli e scherzi, ci siamo scambiati mail e numeri di cellulare. Abbiamo promesso di rivederci tutti all’Oktoberfest di Monaco! Un clima da villaggio turistico che è diventato gelo quando i sacerdoti che ci accompagnano hanno annunciato dal palco che prima di arrivare a Colonia avremmo fatto tappa al campo di concentramento di Dachau. Nel salone è sceso il silenzio, il mio «papà adottivo» Gregor ha detto solo: «Ormai è storia, non succederà più». Accennare alla Shoah è tabù, provoca vergogna e imbarazzo. E davanti al cancello di Dacau ho capito perché è tanto significativo che venerdì un Papa tedesco entri in sinagoga. E’ traumatico, sconvolgente vedere un luogo ordinato, neutro, che sembra una fabbrichetta ma è costruito per distruggere vite umane. L’inferno lo immagino così. Una sensazione di nausea che ti cambia dentro. Per sempre. «Una visita da non prendere di Francesco Collamati Il gruppo di Jesi sulle strade di Colonia concerto rock. Il palco sembra un’enorme astronave e la fiaccola che ho in mano è un minuscolo puntino rispetto alle migliaia di lampade fluorescenti che lo illuminano. L’ex miniera a cielo aperto che abbiamo trasformato in un carnevale di cori e colori è costellata di un’infinità di candele sistemate lungo il percorso della processione. Al centro solo un omino vestito di bianco. A prima vista non ha l’aspetto di chi riesce a trascinare le folle, però poi apre bocca ed è come se il tempo si fermasse. Solo il Papa sa toccarci il cuore con le sue parole. Un unico dubbio: Giovani jesini “cercatori di Dio” Segue da pag. 1 dell’aver trovato Dio. Siate esigenti con i vostri educatori, con i vostri preti, i vostri vescovi e, perché no, anche con i vostri genitori.” E’ senz’altro un segno di gioia e speranza per tutti vedere tanti giovani, anche dalle nostre comunità partecipare con entusiasmo, superando non poche difficoltà logistiche, ad un incontro come la GMG, sta poi alle nostre comunità saper sostenere con la stessa forza e lo stesso coraggio di Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto le nuove generazioni di credenti saldi nella convinzione che “Cristo nulla toglie di quanto avete in voi di bello e di grande, ma porta tutto a perfezione per la gloria di Dio, la felicità degli uomini, la salvezza del mondo”. don Cristiano Marasca “Wir sind gekommen, um IHN anzubeten”. Quanto suona male! Particolarità del tedesco? Forse, ma anche in italiano le cose non si semplificarono più di tanto: “Siamo venuti per adorarLo”. Cosa significa “adorare”, per un ragazzo, nel 2005? E’ quello che in molti hanno cercato di farci capire in questi giorni di pellegrinaggio in Germania. L’invito di Giovanni Paolo II, e poi di Benedetto XVI è qualcosa di molto più grande del semplice credere: è una richiesta di profonda ed entusiasta adesione al Dio fatto uomo. Come scherzosamente ci ammoniva don Domenico Sigalini in una delle catechesi: “Non bastano più i campi scuola” per vivere da Cristiani tutta una vita; non è Messa internazionale a Monaco in Odeon spla l’impegno di una settimana quello a cui il Signore ci chiama, ma una scelta di vita coraggiosa e impegnativa. Eccolo il “dramma” di tutti questi eventi internazionali, quel L’attesa dell’arrivo in battello del Papa sulla riva del Reno con superficialità», ci avvertiva da sabato don Cristiano. Aveva ragione. La messa a Dachau è stata un grido che per molti di noi ha trasformato in lacrime i festeggiamenti di poco prima. «Sessant’anni fa è successo tutto per l’indifferenza - ha detto il prete dall’altare - quando qualcosa non va bene, dovete urlarlo al mondo». *** (...). E oggi finalmente arriva il Papa. *** Sono arrivati cinque battelli. Dalla mia sponda del fiume ero sommersa dalla folla, avevo paura di perdermi e non riuscivo a capire dove fosse Benedetto XVI. Un istante ed è scoppiato il boato: era apparsa la sua sagoma bianca. Non potrò mai dimenticare la sensazione fortissima che ho provato. Una frase mi ha colpito più di tutte: «La felicità ha un nome e quel nome è Gesù». Io lo sapevo. Questo Papa ha un’aria timida, quasi dimessa, ma sa parlare al cuore dei giovani. *** Poi dicono che gli italiani non sono puntuali! Siamo stati noi i primi a metterci in marcia verso la collina di Marienfeld. (…) Una fila interminabile e allegra di ragazzi con gli zainetti in spalle, le chitarre, gli striscioni e i sacchi a pelo per trascorre la notte sotto le stelle. Per fortuna non piove più e abbiamo aspettato l’arrivo del Papa cantando, ballando e ascoltando un dopo tante emozioni straordinarie, impossibili da dimenticare,come farò a riabituarmi al tran tran quotidiano casa-scuola? *** (...) Sono ancora sull’autobus che mi riporta in Italia, non ho più un filo di voce dall’umidità che ho preso durante la veglia di venerdì notte ma ripartirei domattina senza pensarci un istante. Come si fa a spiegare la magia di un posto dove incontri mille nuovi amici al minuto e in cui parli cento lingue senza conoscerne nessuna. La mia settima è stata tutta così, un maremoto di emozioni e scoperte che spazza via il ricordo di qualsiasi disagio. Ho ancora nelle orecchie le sirene delle ambulanze, non ho chiuso per il rumore assordante, però non sono stanca. E’ troppo grande il calore che ci ha trasmesso il Papa per sentire la fatica. Mi ha commosso fino alle lacrime quando ha detto: «Avrei voluto salutare ciascuno di voi». E venerdì notte, come per incanto, la musica rock ha lasciato spazio al silenzio e da un gruppo gruppo di ragazzi francesi è spuntata una bandiera con la scritta «Merci, Frere Roger» in omaggio al fondatore della comunità di Taizè ucciso proprio nel giorno di apertura della Gmg. Porto a casa il cappellino scambiato con un ragazzo tedesco e un tesoro di sensazioni da brivido. Nicoletta Camilletti tutto il mondo riuniti in una sola città possono creare sapevo sarebbero riusciti a farci entrare in una spirale di vita in cui la gioia e la voglia di vivere diventano contagiosi, e più forti di ogni male, e a farci sentire di non essere soli. Il viaggio, come ogni pellegrinaggio, è stato duro. Alzataccia per la partenza e poi tante, tante ore di pullman, volate fra film, canti, partite a carte, imitazioni e preghiere. I primi giorni, spesi in gemellaggio nella comunità di Prien, un paesino in Baviera, ospiti di don Bruno (una specie del don Matteo televisivo, ex segretario di Ratzinger) sono serviti per farci a pieno calare nella mentalità e nella vita di quella Parte del gruppo degli jesini alla spianata di Marienfeld “dramma” su cui tanto hanno speculato i giornali italiani: un milione di ragazzi riuniti per far festa una settimana, Germania, Francia, Italia o Canada non conta, Papa o non Papa, Cristo o non Cristo. Eppure il nostro viaggio, proprio come quello dei Magi, da molto lontano è partito e molto lontano ha intenzione di arrivare. Da tempo vivevo l’attesa con impazienza, perché sentivo il forte bisogno di “ricaricarmi le pile”. L’estate è sempre un periodo particolare per i giovani: è il periodo di “disimpegno”, libertà (come la chiamiamo oggi) e sballo… se ci aggiungiamo poi il sangue che ogni giorno si sparge nel mondo… Vi confesso che per uno che crede in altre forme di “felicità” è molto pesante e sconfortante vedere i propri amici lasciarsi andare lascia un senso di infinita impotenza ed estraneità nei confronti di un mondo che sembra remarci contro. Questi giorni, giorni di felicità, d’amore, d’entusiasmo che solo un milione di giovani da gente. La gentilezza con cui siamo stati accolti e trattati, l’orgoglio per le proprie tradizioni, i fortissimo senso di comunità che a Prien abbiamo trovato resteranno per sempre indelebili nelle nostre menti. Toccante e commovente la celebrazione con tutte le diocesi delle Marche a Dacau, sotto la pioggia battente (altra grande ospite). Poi, arrivati a Colonia, abbiamo perso le comodità degli alloggi (stipati in polverose aule scolastiche e “numerati” con un braccialetto) ma trovato finalmente quell’entusiasmo di massa di cui parlavo prima, che solo avevamo un po’ respirato in una Messa a Monaco. I giorni a Colonia sono difficili da ripercorrere e scrivere, ma possono essere riassunti in un continuo coro da stadio, turbinio di cappelli e colori, applausi, preghiere, canti, code (per i bagni, per la metro, per gli autobus, per il cibo, per le messe, per le catechesi…) riflessioni, e tanta festa. Inutile negare l’eccessiva rigidità teutonica, ma anche inutile e ingrato insistere sui disagi passati. Oramai è tutto passato, che tutti i problemi emersi servano da monito per le prossime occasioni, e che più che i buoni pasto che non siamo riusciti a “spendere” siano altre le cose che ci portiamo a casa. *** “Dalla Gmg porterò a casa dice Laura Ginesi - mille volti, mille colori, mille pesi uniti da un unico scopo: adorare il Signore. La confusione, il rumore assordante delle sirene, ma anche il silenzio sfociato nella speranza di costruire un mondo di pace e di serenità, un mondo più vero, un mondo in cui Cristo vinca su tutto e tutti”. “Nel clima di fratellanza nel quale eravamo immersi - dice Alberto Bugari - ho ritrovato la forza di sperare in un mondo maturo che sappia lasciare alle proprie spalle l’odio verso gli altri e che s’impegni ad amare il prossimo a prescindere da ogni diversità”. “Grazie alla Gmg - raccontano Eleonora e Michela Aquili abbiamo capito quanto sia bello condividere insieme agli altri emozioni ed esperienze e di come sia più facile affrontare uniti le difficoltà”. Spetta a noi ora smentire lo scetticismo dei giornali, e renderci davvero sentinelle del mattino, 365 giorni all’anno! 4 Jesi Domenica 4 settembre 2005 “Conversazioni in giardino” Domenica 11 settembre In viaggio nella Jesi del XIII secolo Una sorta di “macchina del tempo” messa a punto da Marco Montanari fotoservizio di Paola Cocola Singolare e affascinante il viaggio virtuale tra le mura medievali della Jesi del XII e XIII secolo, presentato mercoledì 27 luglio al pubblico di “Conversazioni in giardino”, l’apprezzato ciclo di conferenze di storia dell’arte promosso dall’assessorato alla Cultura, dalla Pinacoteca e dai Musei Civici di Jesi in collaborazione con l’Enoteca regionale presso lo Studio per le Arti della Stampa. Una sorta di “macchina del tempo”, così si potrebbe definire il programma Aesis VR, ideato e realizzato nelle due versioni (Aesis 3.0 e Aesis 4.0) dal giovane jesino Marco Montanari, esperto di realtà virtuale, di computer grafica e di multimedialità. Attraverso alcuni dispositivi, Montanari, ha consentito ai visitatori virtuali di immergersi e di transitare nella cornice suggesti- sentinella: si percepisce forte la distanza…alzando la testa, si incontra un cielo azzurro solcato da nuvole rare… continuiamo…di tanto in tanto ci imbattiamo in giardini rigogliosi: si ode tutt’attorno il cinguettio degli uccelli, il gorgoglìo dei corsi d’acqua e delle fontane… giungono frequenti i nitriti dei cavalli che sostano presso gli abbeveratoi…si dilatano le voci, le grida, il brusìo della vita che brulica ovunque...ora ci troviamo nei pressi del Teatro romano attualmente c’è il Palazzo della Signoria - …entriamo… ...saliamo ancora e troviamo l’ultimo avamposto militare…ci imbattiamo ogni tanto in statue decapitate perché, durante gli assalti e le occupazioni, il nemico demoliva ciò che non poteva portar via …ora ci troviamo dall’altra parte del Teatro…sostiamo davanti alla Chiesa (al suo posto oggi sorge il Duomo)... i leoni posano fieri sui lati esterni della costruzione…raggiungiamo poi le Terme, espressione di un livello economico alto assieme ad altre ottime strutture per l’intrattenimento e la socializzazione…nel nostro percorso, non siamo soli…incontriamo spesso personaggi storici del tempo con i quali interagiamo…il linguaggio virtuale li chiama animatron mentre noi che entriamo siamo avatar… nel nostro viaggio tutto è straordinariamente vivibile e tangibile, è come se l’immagina- Giornata del Donatore Festa del Volontariato Anche quest’anno, domenica prossima 11 settembre, si terrà la “Giornata del Donatore – Festa del Volontariato”, che vedrà la premiazione dei donatori distintisi per il loro impegno in favore di chi soffre. In particolare verrà conferita la cittadinanza benemerita a sette donatori che hanno raggiunto le cento donazioni di sangue: fra questi piace ricordare Rosella Stronati, una delle poche donne che hanno raggiunto questo difficilissimo traguardo. Tutti i donatori, tuttavia, meritano un grazie dalla città perché, senza il loro impegno, non sarebbe possibile la sanità come noi la conosciamo e la tutela della salute farebbe un salto all’indietro di qualche secolo: non nascondiamoci dietro un dito, sappiamo che del sangue c’è un forte bisogno e, siccome ancora non è possibile sostituirlo con altri preparati farmaceutici, sarebbe dovere di tutti coloro che non hanno problemi precipitarsi a donarlo; chi non lo fa è solo per pigrizia o per egoismo. Alla giornata partecipano, oltre l’Avis organizzatrice, anche altre associazioni di volontariato: Admo, Aido, Amici dello Iom, Amnesty International, Oikos, Avulss, Consultorio La Famiglia, Club CB-OM, Croce Rossa, Croce Verde, Donne Sempre, Il Cuore della Vallesina, Mondo Solidale, Unitalsi. Il programma della serata prevede: ore 16.15, Santa Messa presso il santuario della Madonna delle Grazie; ore 17, corteo lungo il corso; ore 17.30, cerimonia ufficiale di premiazione in piazza della Repubblica; ore 18.30, musica, animazione e spettacolo con il gruppo Chaomama; ore 19, estrazione lotteria Oikos; ore 19.30, dimostrazione di primo soccorso a cura della Croce Rossa e della Croce Verde; ore 21, concerto di musica salsa e latino americana con l’orchestra la Banda Picante; ospite dal Bagaglino Alivernini, magia, comicità e cabaret I premiati Croce d’oro Ubaldo Baldeschi Balleani, Giuliano Barchiesi, Francesco Binanti, Giorgio Giuliano Giuliani, Ivano Medici, Rosella Stronati, Roberto Tombolesi. Distintivo d’oro Massimo Anconetani, Stefano Catani, Ivo Fabrizi, Paolo Mariani, Dionisio Pigliapoco, Eugenio Polzonetti, Ivano Rinaldi, Fabio Sassaroli, Sauro Vichi. La Jesi dei secoli XII e XIII ricostruita con i computer da Marco Montanari (nella foto in alto) va di una tarda mattinata invernale, circa mezzogiorno, per le strade della Jesi della prima metà del 1200, ricostruita dall’autore con un alto grado di fedeltà storica e con dovizia di particolari. Ne riviviamo uno scorcio… ...Entriamo da Porta Valle… superato il primo avamposto, erano tre le fasce difensive militari, ci troviamo in una zona abbastanza aperta…c’è il mercato rionale dei contadini che arrivano anche da fuori con i prodotti dei campi ( in periodo di pace, la gente entrava e usciva senza problemi)…proseguendo, incontriamo stalle, depositi per i macchinari militari da difesa …man mano che procediamo, cambia la struttura delle costruzioni sia per la logica della piramide sociale, sia perché al vecchio si contrappone il nuovo delle ricostruzioni… c’è un altroavamposto… saliamo… fingiamo d’essere la Mercatino del libro usato La parrocchia San Giuseppe e il circolo Acli di Jesi organizzano il tradizionale mercatino del libro usato. Vengono accettati i libri delle scuole medie inferiori e superiori, vocabolari e testi universitari, sui quali il cliente può stabilire il prezzo di vendita. Consegna, vendita e restituzione dei libri avverranno fino al 15 settembre con i seguenti orari: lunedì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 20; martedì e giovedì dalle 16 alle 20, mercoledì e venerdì dalle 9,30 alle 12,30. Il sabato e la domenica il mercatino resta chiuso. Per informazion ci si può rivolgere alla parrocchia (tel. 0731.59611) o al circolo Acli (tel. 0731.56646) zione avesse forzato i confini della mente alloggiandosi in un “tutto a portata di mano”, in una “sintesi”, per dirla con le parole dell’autore, che cattura ed appaga i sensi con l’inganno degli strumenti e delle tecniche virtuali. “Una pura supposizione di una realtà esistente allo stato concettuale”spiega un’accezione filosofica…ma anche - aggiungiamo noi- un progetto, quello sulla Jesi medievale, originale e funzionale a molti scopi: storici, didattici, artistici, antropologici…complesso nella sua ideazione ed esecuzione. Per saperne di più sia sul progetto, sia sulle tecnologie legate alla realtà virtuale, abbiamo “strappato” ai ritmi serrati del suo autore, vero artista del computer, un’intervista di cui, per ragioni di spazio, diremo nel prossimo numero… Medaglia d’oro Luca Barchiesi, Lucio Benigni, Mauro Bicchieri, Massimo Bigi, Enrico Brunelli, Gabriele Brunetti, Danilo Cardinali, Luigi Carnali, Sergio Cecchi, Luciano Cinti, Giorgio David, Andrea Fabbracci, Silvano Ferretti, Giorgio Fiordelmondo, Roberto Franceschetti, Sauro Gioacchini, Sandra Giuseppetti Grassi, Pietro Marasca, Mauro Moretti, Rodolfo Mosconi, Roberto Pasquinelli, Enrico Pediconi, Stefano Pirani, Paolo Rettaroli, Armando Ronconi, Luciano Sandroni. Medaglia d’argento Moira Badiali, Valentina Baiocco, Marcello Barboni, Massimo Barchiesi, Massimiliano Bedetti, Giorgio Bocchini, Maria Bonetti, Andrea Brunori, Lorenzo Cancellieri, Carlo Cardinali, Mario Catani, Roberto Cecconi, Luciano Chiucchiù, Fabio Cingolani, Giuseppe Compagnucci, Leonardo Di Iorio, Massimiliano Fabrizi, Roberta Fiordelmondo, Cristina Franco, Daniele Latini, Francesca Luzi, Mauro Mancini, Gianni Marasca, Rossano Mariotti, Stefano Mazzarini, Sabina Mecarelli, Maria Paola Ortolani, Paolo Pierandrei, Damiano Radicioni, Stefano Schiavoni, Federico Silvi, Marco Tise’, Graziano Zannotti. Medaglia di bronzo Dragoslav Aleksic, Angelo Angeloni, Lorenzo Angelucci, Gabriele Balloni, Moreno Belli, Luca Lamberto Bernarducci, Lorenza Bezzecheri, Carla Brocani, Gianluca Brugiaferri, Marika Canonico, Luca Carbini, Bruno Carletti, Danilo Casaccia, Massimo Ceciliani, Fiorella Cerioni, Susana Maria Ciummelli, Claudio Coacci, Tonino Fava, Davis Federici, Francesco Frattesi, Alessandro Giampieretti, Laila Giovagnoli, Matteo Lioce, Jury Maiolatesi, Paolo Marchegiani, Emidio Mazzuferi, Michele Montalbini, Giordano Montanari, Fabrizio Montesi, Massimiliano Monti, Graziano Muzi, Bernardina Nespeca, Daniele Palombini, Andrea Pasquini, Paolo Pavoncelli, Diego Peloni, Oreste Perticaroli, Rita Piersigilli, Claudio Pigliapoco, Marco Ragni, Dario Romagnoli, Stefano Scamuffa, Mario Scarpini, Vincenzo Spada, Cinzia Spinaci, Graziella Staffolani, David Togni, Anna Maria Zagaglia. Una bella iniziativa Dalle scuole jesine in Groenlandia E’ dei giorni scorsi la spedizione nella Groenlandia Orientale promossa dal Cnr e dal museo polare di Fermo, con la partecipazione del direttore Gianluca Frinchillucci. Nel corso dell’iniziativa sono stati consegnati ai bambini della scuola del piccolo villaggio Inuit di Isertoq i disegni realizzati dagli alunni di alcune classi della scuola elementare Federico Conti di Jesi (che stanno collaborando al progetto) ed il Cd realizzato con il contributo della Consulta per la pace della nostra città. A novembre i lavori realizzati dai bambini di Jesi e da quelli Inuit, nell’ambito del suddetto progetto di collaborazione, Un progetto per ricordare Valeria Moriconi L’amministrazione comunale sta predisponendo un progetto complessivo di carattere artistico e culturale che possa ricordare in maniera permanente la figura di Valeria Moriconi, l’attrice jesina scomparsa lo scorso giugno. Nel prossimo autunno, intanto, con una cerimonia pubblica verrà intitolato a Valeria il teatro-studio San Floriano. “E’ un gioiello che Valeria amava moltissimo – aveva detto il sindaco Fabiano Belcecchi in occasione dei funerali dell’attrice: - lo amava per la sua storia, per il pregio architettonico, lo amava per quella parola studio che le richiamava gli albori della Inaugurata la “bretella” di via Roma sua carriera e probabilmente il concetto forte attorno al quale desiderava che le nuove generazioni si formassero”. Divieti L’amministrazione comunale ricorda che fino a domenica 18 settembre, in concomitanza con la Festa dell’Unità, è vietato il transito e la sosta a tutti i veicoli nell’anello asfaltato adibito a parcheggio di porta Valle e nell’attiguo tratto compreso tra il bar della stazione delle autocorriere e l’imbocco di via XXIV Maggio. Cerimonia di inaugurazione, con taglio del nastro da parte del sindaco Fabiano Belcecchi, della “bretella” che collega via Roma con via Gallodoro. Presente anche il Vescovo Mons. Serfilippi, che ha impartito la benedizione. La prima uscita pubblica di Padre Oscar, dopo gli interventi al Gemelli di Roma, è stata salutata con viva soddisfazione dagli intervenuti alla cerimonia, tra i quali l’assessore provinciale all’Urbanistica Patrizia Casagrande. (foto Maurizi) Il progetto “Cernobyl” di Legambiente Dopo un mese di permanenza presso nove famiglie jesine, i dieci ragazzi bielorussi e la loro accompagnatrice ospiti del Comitato Uisp di Jesi e del Circolo “Azzaruolo” di Legambiente Jesi, sono partiti sabato 30 luglio dall’aeroporto di Roma Fiumicino per far ritorno al proprio paese: Dobrush in Bielorussia. E’ stato per loro un mese carico di emozioni che li ha visti impegnati nella partecipazione alla colonia marina del Comune di Jesi, insieme ai ragazzi della Vallesina, e nelle varie attività e gite organizzate, tra le quali quella (nella foto) al Parco divertimenti di Fiabilandia di Rivazzurra di Rimini. Polizia municipale e prevenzione Risultati più che positivi dall’attività di prevenzione e controllo che la Polizia municipale ha attivato nei giardini pubblici e nelle aree verdi della città durante il periodo estivo. La presenza discreta in determinate fasce orarie della giornata, quando è maggiore la presenza di bambini e anziani, è stata particolarmente apprezzata dalla popolazione. Tale attività ha permesso alla Polizia municipale di segnalare ai vari uffici comunali eventuali interventi di manutenzione ordinaria. saranno esposti a palazzo dei Convegni in una mostra didattica e divulgativa finalizzata a far conoscere alla cittadinanza jesina la cultura Inuit e le problematiche che ne mettono a rischio la sopravvivenza, connesse anche ai cambiamenti ambientali che coinvolgono tutto il pianeta. Nella foto, due bambini Inuit che mostrano un disegno. Sulla pace e disuguaglianze Al teatro-studio San Floriano, venerdì 16 settembre; alle ore 18 andrà in scena “La principessa e i diritti”, spettacolo per ragazzi e adulti sul tema delle disuguaglianze dell’infanzia fra nordsud.; alle ore 21 incontro pubblico di Alberto Spagnolo e Don Vitaliano della Sala, per un confronto fra le due esperienze. Sabato 17 settembre (ore 19) in piazza delle Monnighette “Storie dell’ombrello” spettacolo di strada per tutti, sul tema della pace nel mondo. www.mattoli.it Cultura, spettacoli e dintorni Reportage - 1 Est. Est. Est: la Transdnistria Una striscia di terra tra la Moldavia e l’Ucraina di Massimo F. Frittelli I Sulle strade a tre corsie il sorpasso avviene su quella centrale e sulle note di “And I Love Her”, un successo dei Beatles del 1964 che la radio diffonde, l’autista della GAZ Volga M-24, un’auto di quattro anni più giovane della canzone, spinge il pedale dell’acceleratore. La vecchia corriera, oggi a metano che gli è davanti e che traballa e sforza sulla leggera salita gli sfila pian piano sulla destra. Con la strada dissestata e piena di cunette e dossi e con i bassi limiti di velocità che la Politia Rutiera, la Polizia della strada, fa rispettare, a pochi chilometri dal confine una Mercedes anni “80, smarmittata, ci supera rombando. Il maestoso reperto sovietico che mi trasporta finisce in una nuvola di fumo denso e puzzolente. Oltre il finestrino col vetro spesso e semiaperto, ad intervalli irregolari compaiono, indifferenti e grosse, le mucche, ma anche le capre e le oche. Sullo sfondo le ampie e profonde distese di mais, girasoli, erba medica, passano lente. Le donne a guardia dei cesti d’albicocche, pesche, visciole, messi sul bordo della strada per i rari acquirenti motorizzati, guardano rassegnate le nuvole gonfie. Raggiungo il confine quando la radio ha da poco incominciato a trasmettere la colonna sonora di “Guerre stellari”. La robusta barzha, grande barca in russo, procede con un filo di gas osservata dalle guardie con il teschio di bisonte cucito sull’ampio cappello, sopra la visiera bassa e nera. Ancora poca strada e ad un preciso ordine l’auto si blocca. Si era arrestata anche poco prima mentre attraversava la “terra di nessuno”. A presidiare quel “cuscinetto” tra la Repubblica di Moldova e la Transdnistria c’è l’esercito russo. 2.500 uomini con funzioni di peace keeping. Il sostegno militare a quell’area da parte dell’attuale Federazione russa risale ai primi anni “90. Una sanguinosa guerra civile era scoppiata tra il trans-Dnestr, abitato per lo più da Russi e Ucraini e il resto della Moldova quasi tutta d’etnia e lingua moldavo-rumena. Allora Michail Gorbacev inviò la 14a armata di quasi quattordicimila uomini. In quello spicchio di terra che è la “terra di nessuno” i militari russi, supportati da un carro armato coperto da una rete mimetica, da una mitragliatrice e da blocchi di cemento pronti a chiudere la strada, avevano fermato la GAZ Volga e fatto scen- Stagione lirica Comparse per il “Falstaff” Per il “Falstaff”, che verrà dato al Pergolesi dal 10 al 16 ottobre, la Fondazione Pergolesi Spontini selezionerà comparse con le seguenti caratteristiche: sette ragazze longilinee con i capelli lunghi e scuri con attitudini alla danza; un ragazzo o una ragazza di corporatura minuta; quattro uomini con corporatura normale. Gli interessati dovranno presentarsi al Pergolesi martedì 13 settembre alle ore 15. dere gli occupanti perquisiti come pure la vettura. A chi scrive avevano intimato di non fumare additando un piccolo cartello con i caratteri cirillici. Ora a controllare gli occupanti e la macchina sono milizioner, i miliziani, che sui cappelli, identici a quelli visti poco prima, hanno la falce e il martello dorati su fondo rosso. L’aria è calda e greve. Sotto il cielo grigio aspetto in piedi, accanto all’interprete e all’automobile, l’autista che ancora non torna dall’ufficietto dov’è scomparso con i documenti e con uno in divisa. Tre miliziani ci guardano tenendo le mani dietro la schiena. Il vento che si alza mitiga l’afa, ma accumula altre nuvole scure. Sono poche le auto che oltrepassano quella frontiera. La zona è scarsamente abitata e non certo battuta dai turisti. In quella realtà così distante da tutto e tutti una donna alta e grossa s’impone alla nostra attenzione. Quell’estroversa russa, molto truccata, ha attraversato ridendo e a piedi il confine senza nessun controllo. Si è avvicinata agli unici non in uniforme: io e l’interprete e dopo averci abbracciato e baciato sulle guance dice che a piedi non ci sono problemi e che questi moldavi proprio non li capisce. Si riparte, ma l’autista moldavo, concentrato a rintracciare il luogo dell’appuntamento, non accende la radio. La Volga M-24 passa lenta davanti ad un muro bianco con un’alta e lunga scritta rossa che l’interprete traduce in “La Transdnistria è il nostro orgoglio”. Geograficamente la Transdnistria è una striscia di territorio tra il fiume Dnestr Nistra per i latini - ed il confine ucraino. Etnicamente è un’enclave slava della Moldova. La sua denominazione ufficiale è Repubblica moldava della Transdnistria. Gli abitanti sono 800mila e un quarto vive a Tiraspol, la capitale. (1-continua) Pergolesi in Calabria Una vera e propria commedia in musica di Augusta Franco Cardinali A sorpresa questa estate “La Serva Padrona” è giunta in Calabria, rappresentata a Cosenza e in diverse suggestive località della regione dal “Simpatico Teatro dell’Opera Possibile”, compagnia di artisti tutti calabresi. Anche se integralmente fedele all’originale quanto a soggetto, musica, costumi, ambientazione, il celebre intermezzo è stato incastonato in una cornice d’epoca particolarmente appropriata costituita da un testo inedito in prosa. Ne è autore Francesco Lepera che con un gioco ad incastro di “teatro nel teatro” ha costruito, in coerenza di stile, una vera e propria “commedia in musica”. La vivacissima azione scenica puntualmente rapportata alle situazioni descritte dal libretto rese più esplicite dall’inserimento di due nuovi personaggi, la colorita caratterizzazione, il clima musicale rievocato, la spigliatezza e la bravura di tutti gli interpreti hanno reso godibilissimo lo spettacolo. Mozartiana è la conclusione dell’opera in questa particolare versione: non uno, ma due matrimoni, quello di Uberto con Serpina e quello di Vespone con la servetta Margherita, sua fidanzata segreta. “La Serva Padrona” è andata in scena il 12 agosto anche nel teatro all’aperto della “Cittadella della salute”, le Terme Luigiane di Guardia Piemontese, sulla costa tirrenica, quale spettacolo “clou” della rassegna “Zolfo e Malie”. Un pubblico molto numeroso l’ha accolta e calorosamente applaudita. L’orchestra d’archi, composta da professori del Conservatorio di Cosenza, era diretta dal maestro Paolo Montefusco; regista, Natale Filice; interpreti, Annalisa Gioia (Serpina), Antonio Fratto (Uberto) e gli attori Mario Massaro (Vespone), Giovanni Turco e Desirée Cozzolino (Margherita). Non ancora conclusa è la fortunata tournée di questa “simpatica” compagnia. Augusta Franco Cardinali Nella foto. Teatro delle Terme Luigiane (Cosenza). Dietro le quinte: gli interpreti de “La Serva Padrona” con la nostra Augusta Franco Cardinali (seconda da sinistra), che ha presentato, illustrato e commentato lo spettacolo. Musiche dell’addio, della lontananza, del ritorno La vita La vita è dono: emozioni, successi, delusioni. La vita è progettare distruggere e creare. La vita ha un inizio una fine un fine. La vita è breve ma è fatta di tanti momenti quante sono le stelle del cielo. La vita è Amore e senza l’amore la vita non è vita. Annunziata Cavallucci Microfilm e copie digitali per i documenti più importanti Per la tutela delle fonti storiche e per soddisfare le ricerche di sudiosi di Marco Palmolella Il Comune di Majolati, in collaborazione con le Opere Pie Spontini, la Conservatoria e la parrocchia di Santo Stefano hanno portato a compimento un qualificato progetto di catalogazione e successiva riproduzione dei documenti più importanti della storiografia spontiniana depositati a Majolati presso l’Archivio, Biblioteca, Museo “Spontini” e la parrocchia. Si è trattato di un lavoro complesso, da molti anni vagheggiato, nato sostanzialmente da due esigenze: la prima è la tutela dei contenuti delle fonti storiche presenti nei documenti spontiniani (l’azione del tempo e il deterioramento della carta acida rischiano di polverizzare alcuni documenti); l’altra è quella legata alle richieste di studiosi e studenti universitari che domandano di consultare gli autografi spontiniani e la fitta corrispondenza, prevalentemente amministrativa, partita da Majolati e da altre località dello Stato Pontificio verso le capitali europee dove era residente il musicista. Fino ad oggi la consultazione diretta dei documenti era abbastanza complessa e realizzabile per piccole unità; infatti, ogni richiesta prevedeva la presenza di un dipendente qualificato; inoltre sia il prelevamento, sia la ricollocazione delle fonti sono operazioni da condurre tra mille attenzioni e criteri da tenere presenti, non ultimi quelli legati alla sicurezza. Ora è più facile consultare oltre mille documenti, composti a volte da più fascicoli. Sono disponibili, infatti, sia in microfilm che in supporto informatico, circa quattromiladuecento pagine Teenagers delle scuole superiori Il festival col treno del posto dei due concerti che si tengono il 4 settembre, il primo presso la chiesa di Santo Stefano di Maiolati Spontini con l’organista Paolo Crivellaro, il secondo alla chiesa degli Aroli di Monsano con l’ensemble di musica medievale LaReverdie. L’opera “Li finti filosofi”, in prima rappresentazione in epoca moderna il 9 e 11 settembre al parco Colle Celeste di Maiolati Spontini, come pure le “Lettere d’amore” (10 settembre, teatrostudio San Floriano) prevedono un posto unico intero di venticinque euro ed un ridotto di venti euro. Per informazioni tel. 0731.20.68.88. 5 Storiografia spontiniana "La Serva Padrona" in versione inedita Dedicato a Spontini Il Festival Pergolesi Spontini 2005, dedicato a Gaspare Spontini e al tema dei “Viaggi. Musiche dell’addio, della lontananza, del ritorno”, inaugura sabato 3 settembre con gli spettatori a bordo di un treno a vapore d’epoca, diretto nella sede delle Officine-Deposito Ferroviario di Falconara. Proseguirà poi fino all’11 settembre a Maiolati, Monsano, Senigallia, Monte San Vito, San Marcello, Montecarotto e Jesi. Per quanto riguarda i prezzi – comunicano gli organizzatori - il posto unico intero per la musica per un treno a vapore sarà di venti euro; per i giovani fino ai trenta anni, gli anziani oltre i 65 anni ed i soci Coop è riservato un biglietto ridotto di quindici euro. Per i concerti, il biglietto intero è di quindici euro, il ridotto di dodici. Due saranno gli appuntamenti ad ingresso unico pari ad un euro, che darà diritto alla prenotazione Domenica 4 settembre 2005 Da mercoledì 7 tornano i « Ragazzi... all’Opera! » Tornano i “Ragazzi all’Opera”, teenagers delle scuole superiori di Jesi e della provincia. Promosso dalla Fondazione “Pergolesi Spontini”, il progetto di educazione musicale (alla terza edizione) proporrà dal 7 settembre al 4 dicembre cinque appuntamenti con l’opera e il balletto impreziositi da guida all’ascolto, approfondimenti e incontri con gli artisti. In piccoli gruppi guidati dall’esperta Elena Cervigni, gli studenti svolgeranno tre incontri propedeutici alle rappresentazioni delle opere in cartellone, due dei quali a scuola con l’analisi del libretto dell’opera, l’altro in teatro confrontandosi con attori e registi. Quindi la partecipazione agli spettacoli nelle serate riservate alle scuole (“Anteprima Giovani”). Il primo appuntamento è con “Li finti filosofi”, di Spontini, al parco Colle Celeste di Maiolati il 9 e 11 settembre (il 7 settembre “Anteprima Giovani”). Il progetto “Ragazzi all’opera” si trasferirà poi al teatro Pergolesi per i titoli della stagione lirica: “L’Ape musicale”, di vari autori del ‘700, “Falstaff” di Verdi, il dittico “Cavalleria rusticana” di Mascagni e “Gianni Schicchi” di Puccini, e infine un balletto ispirato al “Flauto Magico” di Mozart. Oltre agli studenti delle superiori, “Ragazzi all’Opera” coinvolgerà gli allievi della scuola musicale “Pergolesi” di Jesi, associazioni corali, bande musicali di Jesi e della Vallesina. ritenute tra le più importanti per la storiografia spontiniana presenti a Majolati. Il lavoro è stato realizzato presso la ditta specializzata del dott. Piero Fornasini di Bologna che opera già da tempo all’interno dell’Archiginnasio, Conservatorio della città felsinea, in collaborazione con alcune figure di fiducia dell’amministrazione comunale di Majolati. Il lavoro è stato condotto in questo modo. Si è tenuta presente e si è seguita, in quanto storicizzata, la classificazione condotta dal dott. Giuseppe Gaetti nel 1974. Su questi documenti è stata effettuata una complessa ricognizione, in quanto si erano registrati spostamenti, mancanze, ma anche alcune integrazioni in seguito al riordino dell’Archivio avvenuto nel 1992 dopo il trasloco dei faldoni dai locali della Cassa di Risparmio al Museo. L’epistolario domestico è stato diviso in quattro parti e in questo modo riprodotto nei microfilm e nei cd. Sono seguite le riproduzioni di altri due gruppi di documenti, una miscellanea comprendente anche nuovi autografi di Gaspare Spontini e Celeste Erard; infine gli atti parrocchiali di battesimo, quindi di nascita, e gli atti di morte che contengono i due documenti più importanti che attestano il rapporto tra Gaspare Spontini e la sua Majolati. Quindi sono disponibili sei bobine filmiche e sei cd rom. Rispetto all’edizione cartacea edita dalle Opere Pie “Gaspare Spontini” di Majolati, che per molti documenti presentava una minima sintesi o citazione, la duplicazione in microfilm è la copia integrale del documento. Il lavoro, rispetto ad un progetto ideale, non è stato ancora concluso. L’Archivio Spontini presenta ancora una grandissima quantità di documenti, anche se meno importanti rispetto ai presenti, che attendono di essere classificati e quindi avviati alla copiatura filmica e informatica. Ora gli studiosi, fatte salve le procedure legate alle norme che tutelano la frequentazione delle sale di studio degli Archivi e Lettera di Spontini del 18 Biblioteche, comprese quelle relative ai diritti d’autore e di riproduzione, potranno richiedere di visionare tutto il “corpus” e avere copia integrale del documento oggetto di ricerca. Questi documenti depositati presso l’Archivio, completano un’offerta di documentazione su Spontini che si estende anche alla Biblioteca e al Museo; anche queste sezioni, almeno per le schede, possono disporre sia di un supporto cartaceo ed informatico e nei due modi possono essere consultate. Finalmente anche i due più importanti documenti che attestano il rapporto indissolubile tra Gaspare Spontini e Majolati potranno essere al sicuro; infatti, con gli stessi criteri sopra esposti sono stati microfilmati i registri di nascita e morte della Parrocchia di Santo Stefano che comprendono gli eventi spontiniani “fondamentali” In questo modo sia gli studenti delle scuole, sia ogni studioso o cittadino che intenda condurre ricerche genealogiche, anche non strettamente legati alla genealogia spontiniana, potrà stampare il microfilm o consultare il CD rom sia presso la sala studio della Conservatoria, sia presso il computer della parrocchia di Santo Stefano. 6 Jesi e Vallesina Domenica 4 settembre 2005 Da lunedì 5 settembre In 368 agli asili nido e ai centri per l’infanzia Asili nido e centri per l’infanzia ai nastri di partenza per il nuovo anno che prenderà ufficialmente il via il 5 settembre prossimo. Sono 368 i posti assegnati (erano 260 appena due anni fa) nelle nove strutture pubbliche e private distribuite nel territorio comunale: dai due asili nido Oasi e Romero con 60 bambini a testa e la gestione diretta del personale di ruolo, ai centri per l’infanzia 44 Gatti e Girotondo con 30 pargoli cadauno e la gestione diretta del Comune tramite personale di cooperativa. E ancora l’asilo nido privato Cepi (44 posti), ed i centri per l’infanzia convenzionati Tita e Taby (15) e Mago Merlino (18). Poi la novità assoluta dell’asilo nido interaziendale alla Zipa, primo esperimento del genere nella nostra regione, che garantirà 51 posti. Per tutti questi servizio completo fin dal giorno d’apertura con mensa ed orario flessibile che in alcuni casi arriva fino alle 19 per rispondere anche alle esigenze dei genitori impegnati con il lavoro. Infine 60 posti per “Girotondo Insieme” per favorire l’incontro tra i bambini e lo scambio di esperienze tra gli stessi genitori. “Ci eravamo assunti l’impegno di aumentare i posti per la fascia di età 0-3 anni - spiega l’assessore ai servizi educativi, Paolo Cingolami - e credo che la risposta sia arrivata, garantendo un servizio di alto livello e nuovi posti di lavoro”. San Marcello Festival della canzone L’estate dei Giovanissimi di A.C. Non uno ma tre, tanti erano i campi estivi organizzati quest’anno dal settore Giovanissimi dell’Azione Cattolica. I numeri hanno premiato questa scelta: oltre cento i ragazzi – tutti di età compresa tra i quindici ed i diciotto anni – che hanno preso parte all’appuntamento conclusivo del cammino associativo. I primi a partire sono stati i trenta Giovanissimi di Kolbe, Santa Maria del Piano e San Giovanni Battista (nella foto 1), che dal 24 al 30 luglio a Spiazzi di Gromo, in provincia di Bergamo, hanno riflettuto sulla loro vita e sulla loro scelta cristiana. Assieme a loro otto educatori e dall’assistente don Giovanni Rossi. Due i gruppi partiti il 31 luglio e rientrati il 7 agosto. Le parrocchie di San Francesco d’Assisi, San Francesco di Paola, San di Simona Santoni festival, dove vincitrice assoluta è stata la musica, il gruppo Silverea’s Daffodils, primo classificato. Seconda Paola Quaranta, terzo Daniele De Benedictis, quarto il gruppo The Old Blues Machines, quinta Chiara Rossetti. Il premio simpatia è andato a Maurizio Brocchi. Targa ricordo a Stefano Severini, a Marzia Savino e al giovanissimo Riccardo Piccotti, per la prima volta sul palco con gli Extraterrestri ma già abile e capace di distinguersi. Il prossimo appuntamento al teatro comunale di San Marcello sarà per l’8 e il 9 ottobre, con la commedia “Luce a gas”, un giallo di Patrik Hamilton. Prose e poesie Un legame fortissimo con la sua città di Paola Cocola Un brillante pot-pourri di voci nostrane Una serata al ritmo delle belle voci nostrane, domenica 7 agosto, a San Marcello, per il secondo Festival della Canzone. Sul palcoscenico del teatro “Paolo Ferrari”, presentati da Katiuscia Ceccarelli e Francesca Fileni, cantanti della Vallesina a giocar con le corde vocali di fronte a un pubblico numeroso e partecipe. Ospite del meeting canoro, con perle di ilarità strappa-risate, la compagnia teatrale degli Extraterrestri. Il tutto sotto la direzione artistica di Mario Ceccarelli, per iniziativa dell’assessorato alla cultura sammarcellese, in collaborazione con l’associazione musicale “La Liquirizia”. Vincitore del L’ultimo libro dello jesino Natale Sciara Giuseppe, Regina della Pace e Moie (nella foto 2) hanno scelto Poggiorimini, in provincia di Pesaro per scoprire le “Beatitudini” ed i loro testimoni. Trenta ragazzi, seguiti da nove educatori e dall’assistente don Fabio Belelli. Presente anche il presidente diocesano, Michele Contadini. La stessa tematica è stata affrontata anche da San Marcello e Per la chiusura dell’anno educativo Festa al “Piccolo Principe” di Moie San Sebastiano (nella foto 3), che si sono diretti a Sompiano, in provincia di Pesaro. Tra Acr e Giovanissimi erano quarantacinque i ragazzi, seguiti dai loro educatori e dall’assistente don Alberto Balducci. Giuseppe Papadia Da Sant’Antonio Abate In campeggio a San Giorgio all’Isola Genitori, nonni, educatrici e soprattutto loro, i bambini da zero a tre anni, hanno festeggiato a fine luglio la chiusura dell’anno educativo al nido d’infanzia “Il Piccolo Principe” di Moie. Presenti gli assessori comunali Stefania Bartolucci e Manolo Bucciarelli, i bambini dell’ultimo anno, in toga e cappello, hanno ricevuto il “diploma di laurea”. Una struttura apprezzata e in crescita, questa di Moie. Alla riapertura settembrina, si prevede l’entrata di 22 nuovi bambini che andranno a comporre le tre sezioni: 12 “lattanti” (di cui sei residenti), 7 “medi” (cinque già frequentanti e due nuovi residenti) e 16 “grandi” (di cui otto già frequentanti). Passando per la stazione Termini mi è giunto …con lo scandire dell’altoparlante i nomi… il suono breve ed amico della mia città natale. È bastato ascoltare la parola Jesi perché sentissi la città presente e viva; un tuffo nel cuore, e un desiderio di ritrovarmi immediatamente lì, tra la mia cara gente. Così Natale Sciara, nelle sue poesie, ricorda e celebra Jesi, nella quale è nato e ha trascorso gli anni della prima giovinezza. Nonostante viva ormai a Ciampino dal 1971, egli conserva un legame fortissimo con essa… Ho attraversato la città deserta avvolta nel sonno del primo mattino. L’ho sentita tutta per me…in un senso di proprietà assoluto, oltre la morte. …e cattura nei suoi versi l’incedere del tempo che inesorabilmente la trasforma… La voce arcana dei secoli mi giunge confusa al gridìo delle rondini svolazzanti festose, ed a quello di un canto gioioso di donna, in questa qualunque mattina di giugno, tra i vicoli antichi del rione medievale S. Pietro… La rammenta non solo nelle poesie, ma anche nelle prose che affollano le pagine delle sue pubblicazioni… Per me tornare a Jesi è come fare un tuffo nella memoria, una maniera di riappropriarmi in qualche modo della città. Infatti camminare per le sue vie è un piacere, proprio perché lo faccio sull’onda dei ricordi, ora che per me, nel tempo, in rapporto alla città, tutto ha acquistato valore sublimatorio. E sì che Natale Sciara è autore di ben cinque raccolte poetiche e di due raccolte di prose, pubblicate anche su riviste, giornali e antologie, e per le quali ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Ha preso parte anche a trasmissioni radio-televisive e a letture pubbliche. In qualità di Operatore Culturale, ha ideato e curato importanti manifestazioni e risulta attualmente responsabile, sempre per la cultura, del settore della Pro-Loco di Ciampino. Nella sua pubblicazione più recente, “Prose e Poesie”, edita nel 2004 ( e che segue ad un’altra importante raccolta intitolata “Ricerca” del 2001), l’autore ha raccolto - articolandole rispettivamente in tre sezioni distinte prose, recensioni e poesie di intenso contenuto spirituale e culturale, nonchè di alta espressione letteraria. La prima parte, intitolata “Esserci” riporta in brevi brani – che viaggiano sul filo di una sorta di dialogo continuo con il lettore - riflessioni, sensazioni, emozioni, dubbi e speranze che ogni uomo comunque sperimenta in se stesso e su cui spesso si interroga, nonché stralci di vita rubati alla quotidianità ed espressi, con uno stile semplice e funzionale, in una scrittura descrittiva-introspettiva. Scrive Francesco Spataro “ Le sue storie sono sempre molto belle perché impastate di fantasia, di ricordi, ma anche di speranze che restituiscono al lettore il piacere della lettura”. La prima pagina è dedicata proprio alla Scrittura, che egli identifica col bisogno degli uomini di “chiarire a sé stessi un qualche cosa che oscuramente preme in noi; …ci spinge verso una presa di coscienza…l’uso della penna ci costringe ad un colloquio attento e serrato con noi stessi.” Affronta poi il bisogno avvertito oggi con urgenza dall’uomo disorientato dal disagio psicologico scatenato da un mondo “tecnologicamente avanzato ed opulento” - di “dare senso” alla propria esistenza:” Strutture sociali, servizi; tutto ciò che può migliorare la vita materiale degli esseri umani, ma poi ognuno è solo di fronte al proprio io nella sua complessità, come pure nell’ intimo della propria sfera psico-emotiva nella quale deve trovare il proprio equilibrio”. Cultura, attualità, racconti del proprio passato, descrizioni di ambienti di forte valenza affettiva costituiscono “ l’anima” delle sue prose. Profonde riflessioni su scrittori e artisti di un certo calibro, abitano, nelle vesti di interessanti profili tracciati dall’autore, le pagine di “Recensioni”. L’ultima sezione, dal suggestivo titolo “Ti libera la mente”, dispensa, percorrendo l’intero arco della vita dell’uomo, poesie brevi e leggiadre come il guizzo del momento, dell’attimo che passa e che chiede alla “scrittura” di essere fermato per non andare smarrito. “Mi dispiace che se ne vada dall’attesa la vita che pur brama una lontana meta”. Per il 2005-06 Dirigenti scolastici trasferimenti Dall’elenco dei nuovi incarichi dei dirigenti scolastici della scuola primaria e secondaria di primo grado per l’anno solastico 2005-2006 (IC = Istituto Comprensivo): Maria Grazia Bertarelli da IC San Francesco Jesi a IC Colocci San Marcello; Gioacchino Mosci da IC Colocci San Marcello a IC San Francesco Jesi. Dall’elenco dei nuovi incarichi dei dirigenti scolastici per la scuola secondaria di secondo grado: Mario Crescimbeni da ITS Pieralisi Jesi a ITI Marconi Jesi; Maurizio Silvestrelli da ITCG Corinaldesi Senigallia a ITS Pieralisi Jesi. Tipicando con le guide rurali Anche quest’anno i giovani della parrocchia di Sant’Antonio Abate hanno partecipato al campeggio estivo che conclude una serie di incontri svoltisi nel periodo invernale. Sono andati a Montemonaco e più precisamente a San Giorgio all’Isola, dove hanno trascorso una settimana in autogestione, presso una casa vacanze presa in affitto. Partiti domenica 7 agosto, sono rimasti fino a sabato 13. “Durante questa settimana – raccontano - ci siamo divertiti con i diversi momenti di svago, abbiamo pregato insieme con la liturgia delle ore, abbiamo partecipato alle varie attività domestiche giornaliere, ma ci siamo anche soffermati a riflettere sul tema principale che ci è stato proposto dai nostri animatori”. Il tema del campeggio (“La custodia del cuore”) è stato affrontato attraverso l’analisi di alcuni vizi capitali, uno ogni mattina. “Nel pomeriggio – ricordano - abbiamo continuato nella lettura della storia dei Magi; così abbiamo seguito più da vicino il percorso di molti nostri coetanei verso la Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia”. Mercoledì 10 hanno compiuto un’escursione sul Monte Sibilla, trascorrendo l’intera giornata sulle creste dei Monti Sibillini, salendo a 2173 metri di quota.. Sabato 13 sono arrivati i genitori insieme al parroco che ha celebrato la Santa Messa e poi tutti a pranzo, condividendo insieme la bella esperienza di quei giorni. “Tipicando…per la Marca di Ancona”: è questo lo slogan di una nuova figura di accompagnatore di turisti: la guida rurale. Si parla molto dei “tesori” dell’entroterra (borghi antichi, musei, abbazie, storie, prodotti enogastronomici come oli e vini di fama internazionale). Bene, quest’anno si è cominciato a dar “voci” agli itinerari fra paesi, valli, colline, parchi con illustratori, appunto le guide rurali. Le guide (nella foto) hanno frequentato con successo un apposito corso finanziato dall’Unione Europea e compreso nelle finalità della Regione per la promozione turistica. Tra i primi “viaggi”, quello nelle Cantine del Verdicchio. Domenica 4 settembre 2005 7 8 Varie Domenica 4 settembre 2005 Comunicazione Senza frontiere di Augusta Franco Cardinali Non esistono oggi più frontiere alle comunicazioni. Qualsiasi messaggio passa in pochi istanti da un capo all’altro del globo, quale sia il mezzo di trasmissione e il contenuto, verbale, scritto o per immagini. I vantaggi derivati da questa immensa e capillare rete di comunicazioni sono palesi; non altrettanto gli svantaggi che sempre di pari passo seguono le grandi conquiste tecnologiche. Di questi però per fortuna si incomincia ora a prendere consapevolezza. Esempio: il grande mercato di internet offre di tutto, di lecito ma anche, purtroppo, di illecito. E ancora consumismo sfrenato, violenza, esibizionismo dilagano su tutte le reti televisive. Non è da meno la stampa. Avviene in Italia come in tutti i Paesi più avanzati e industrializzati. Quale immagine però di questa civiltà si offre all’altra faccia del mondo, a quella cioè dove più diffuse sono povertà e arretratezza culturale? Anche là arrivano, senza alcuna difficoltà, questi messaggi non certo positivi e occorrerebbe tenerne conto. Per motivi etici, se vogliamo, ma non solo. Perché pure quella così presentata non è tutta la realtà e tutta la verità. C’è tanto di buono, accettabile, costruttivo anche in una società come la nostra e indurre a credere il contrario è una menzogna. Non si pensa poi che la visione globale di criminalità e violenza, corruzione e mancanza di scrupoli morali apparentemente dovunque diffuse, può essere male interpretata e produrre effetti devastanti nella mentalità di altri popoli, specie di quelli dove odio e terrorismo vengono fomentati. Qui infatti i sobillatori possono addurre proprio i contenuti di simili messaggi a giustificazione della loro istigazione al delitto. E’ così che il ruolo dei media può essere strumentalizzato e deviato, producendo effetti del tutto negativi. La liberalissima Inghilterra ha dato un esempio non facendo passare in televisione le immagini più atroci degli attentati di Londra. Per non creare allarmismo e panico, è stato detto, e inoltre per motivi di prudenza, di sicurezza e di diplomazia. Anche per le stesse ragioni, con intelligenza e lungimiranza, potrebbe essere diversamente estesa una simile, saggia autocensura. Il sì del Consiglio Comunale Sul diritto di voto degli extracomunitari Martedì 26 luglio, il Consiglio comunale di Jesi ha approvato a larga maggioranza (due terzi) la norma che estende il voto ai cittadini extracomunitari per le elezioni dei Consigli di Circoscrizione. L’amministra-zione comunale è tornata sull’argomento, non appena a conoscenza del “parere del Consiglio di Stato, chiesto dal ministro Pisanu, parere che riserva alla legge dello Stato la concessione di tale diritto di voto”. “Prescindendo dal fatto che è un parere e non una norma – hanno detto gli amministratori nostro dovere è andare avanti per la nostra strada in questo che consideriamo un diritto ed una conquista democratica, cioè l’inserimento di tali persone nella vita politica attiva della nostra città e nel nostro paese. Finché nessuno si opporrà al Tar la invaso il mondo. Perché, anche se tanto sangue innocente viene versato per mano di militanti musulmani, il terrorismo è solo espressione di “un’ondata di fanatismo crudele” che ci fa vergogna e che può essere superato solo se prendiamo coscienza che tutti dobbiamo riconquistare il rispetto della persona umana in tutte le sue espressione di sviluppo e di libertà. E dobbiamo prender coscienza che “gli ideatori e programmatori di questi attentati mostrano di voler avvelenare i nostri rapporti servendosi di tutti i mezzi, anche della religione, per opporsi ad ogni sforzo di convivenza pacifica, leale e serena”. *** Ma se questo è il pensiero del papa - un pensiero che fa scrivere all’esperto Magdi Allan “Finalmente un papa che al cospetto di una delegazione musulmana condanna il terrorismo senza se e senza ma” - è altrettanto vero che non si comprende come qualche giorno più tardi il nostro presidente del Senato Marcello Pera possa arrivare ad adombrare una vera e propria guerra di religione e di civiltà in atto tra Occidente e Oriente e possa intuire la necessità dell’uso delle armi. Insomma, Pera identifica il terrorismo di sette fanatiche con tutto il mondo musulmano pronto all’assalto dell’Occidente. Questo lasciamolo dire ad Oriana Fallaci. Ed è altrettanto grave che Pera abbia interpretato il termine “meticciato” in modo tanto allarmante e negativo. Un termine – meticciato - con cui si vuole indicare che popolazione e civiltà accidentali perderanno la loro identità mescolandosi sempre più con quelle orientali per via della religione di Maometto e in forza della presenza massiccia di tanti isla- Monsano inaugura la sede della Cri Domenica 4 settembre a Monsano si inaugurerà la sede del Gruppo Volontario del Soccorso della Croce Rossa Italiana. Il programma prevede alle ore 9 santa messa celebrata dal parroco don Savino Caporossi; alle 10 inaugurazione della sede (via Battisti, 4) in presenza di autorità civili e religiose; alle ore 11 sarà offerto un buffet presso la palestra Cesaroni di Monsano. Nuovi Dipartimenti ospedalieri La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi ha elargito la somma di tremila euro da destinare ad “interventi per aiuti nelle diverse tipologie di casi di bisogno e povertà”, a fronte della richiesta e del progetto per l’anno 2004. La somma sarà ripartita, come nelle precedenti analoghe erogazioni, tra le sette Conferenze vincenziane che operano in città e in periferia. Si ringrazia la Fondazione anche a nome degli assistiti. Società di San Vincenzo de Paoli Consiglio Centrale di Jesi Comunità Soteria Festa a Tabano La Comunità Soteria di Tabano invita la cittadinanza alla festa per il sesto anno di vita della struttura. La festa che avrà come filo conduttore “…un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò e andò a vedere e vide che non c’era nessuno…”, prevede: musica, bouffet, karaoke. La festa si terrà presso il giardino della struttura in località Tabano di Jesi venerdì 2 settembre alle ore 19. Per qualsiasi informazione contattare il numero 0731 290003. A raduno gli “ex” di Villa Salvati La direzione della Zona Territoriale n. 5 di Jesi ha adottato la nuova configurazione dei Dipartimenti degli ospedali di Jesi e Cingoli, che risultano ora così: Dipartimento Discipline Mediche composto da Medicina Generale di Jesi, Medicina Generale di Cingoli, Neurologia, Oncologia, Cardiologia e Utic, Nefrologia e Dialisi, Broncopneumologia, Reumatologia e Medicina Riabilitativa; Dipartimento Discipline Chirurgiche composto da Chirurgia Generale, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Urologia e Oculistica, Odontostomatologia e Dermatologia; Dipartimento Area Diagnostica e dei Servizi composto da Radiologia, Patologia Clinica e Centro Trasfusionale; Dipartimento Emergenza Urgenza composta da Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, Anestesia e Rianimazione; Dipartimento Materno Infantile composto da Ostetricia e Ginecologia e Pediatria; Dipartimento dell’Apparato Locomotore composto da Reumatologia, Ortopedia, Medicina Riabilitativa, Neurologia, Medicina-Lungodegenza. E’ questa, una nuova struttura “di tipo funzionale” - si sottolinea - cioè un Dipartimento “trasversale” nel quale confluiscono Unità Operative specialistiche competenti, ognuna per la propria parte, di aspetti peculiari dell’Apparato Locomotore. No al “fanatismo crudele” Segue da pag. 1 norma approvata è operativa e noi resisteremo davanti ai magistrati per riconfermare e sostenere tale diritto, che è condiviso da quasi tutte le forze politiche del Consiglio comunale della nostra città”. Società S. Vincenzo de’ Paoli mici e di tanti fecondi matrimoni misti o non misti di radice musulmana. Pera lo interpreta nel senso più sconvolgente. Magari citando anche qualche cardinale. Ma proprio i cardinali lo smentiscono. E lo smentisce il patriarca Scola cui è caro il termine meticciato che egli interpreta come fenomeno di integrazione, di intercultura, di reciproca apertura fra due civiltà che hanno segnato la storia di tanti secoli. *** Insomma, popolazioni e Stati occidentali non devono identificare una civiltà e tanti popoli con il terrorismo di alcuni islamici, non devono fare il gioco di chi vuole la guerra santa, ma devono lottare civilmente per la integrazione e la reciproca esaltazione di due civiltà che possono contribuire molto al progresso dell’umanità, sol che si sappia valorizzare i tanti aspetti positivi delle due parti. Si fa progresso con la stretta di mano, non con le armi. Iraq insegna. Vittorio Massaccesi Assemblea Cia a Montecarotto Si è riunita a Montecarotto, presso l’azienda agrituristica “Il Cadabò”, l’assemblea generale della Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di Ancona. Ai lavori ha preso parte il presidente regionale Franco Fiori. Tra le varie questioni introdotte dalla relazione del presidente provinciale Marco Giardini, la nuova Politica Agricola Comunitaria, i problemi del mercato, i nuovi piani colturali e la multifunzionalità agricola. Centro estivo a Collina Grazie al generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, la “Scuola Materna Collina” ha organizzato nel mese di luglio un centro estivo per bambini in età prescolastica. Con l’ausilio del personale assunto presso la scuola, i bambini sono stati coinvolti in attività ludiche e di sviluppo delle abilità manuali; hanno avuto anche la possibilità di pranzare a scuola e di rimanervi nel pomeriggio. Questo servizio si inserisce nell’ambito delle attività complementari che la scuola mette a disposizione delle famiglie. La “Scuola Materna Collina” – paritaria - infatti ha concluso nel mese di giugno il primo anno scolastico sotto la nuova gestione dell’associazione di genitori e parrocchiani (subentrata alla parrocchia, che da quasi ottanta anni svolgeva questo delicato compito), riuscendo anche ad offrire, in luglio, il servizio del centro estivo. Giorgio Pieralisi, presidente dell’associazione, e il Consiglio direttivo ringraziano le famiglie degli alunni e tutti coloro che hanno collaborato per la buone gestione della scuola, informando che per venerdì 2 settembre è convocata l’assemblea dei genitori per le comunicazioni relative al nuovo anno scolastico. A Castelplanio via Crucis Domenica 11 settembre, in occasione della marcia Perugia – Assisi, il Comune, la Caritas e l’associazione Aicu di Castelplanio organizzano un pullman con partenza dal paese alle 6,30. Il venerdì precedente si svolgerà una via Crucis, guidata dal comboniano padre Manuel, con inizio alle ore 21 dalla chiesa di Macine con la salita alla chiesa del Crocifisso a Castelplanio. A quarantacinque anni dalla nascita dell’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura “Serafino Salvati” di Pianello Vallesina, un gruppo di ex allievi e dipendenti ha dato vita ad una associazione degli ex la quale ha organizzato, per sabato 10 settembre il “Primo raduno generale ex allievi e dipendenti”. La giornata, che si svolgerà alla Villa Salvati di Pianello Vallesina, prevede la celebrazione della Messa di ringraziamento alle ore 11. Seguiranno i saluti e la visita alla Villa ed ai laboratori. Nel pomeriggio alle 15,30 inizierà l’assemblea sociale della nuova associazione di promozione sociale per l’approvazione dello statuto e l’elezione degli organi direttivi. Attualmente l’associazione è presieduta da Aldo Lorenzetti e le funzioni di segreteria sono svolte da Olivio Montesi. I Comuni di Monteroberto e Castelbellino hanno concesso il patrocinio alla manifestazione che sarà l’occasione per raccontare la storia della scuola che aveva la sua sede centrale a Pianello ma con sedi distaccate a Monte San Vito, Montecarotto, Ostra, Cupramontana, Orciano, Angeli di Rosola, Urbisaglia, Sant’Agata Feltria, Castel di Lama e Novafeltria. Polizia municipale Diminuiscono le contravvenzioni “L’attività di Polizia municipale è ben lungi dall’essere vessatoria nei confronti dei cittadini; piuttosto è totalmente proiettata alla prevenzione e alla difesa degli utenti deboli della strada”. Lo ha detto l’assessore Leonello Rocchetti, rispondendo al consigliere di Alleanza Nazionale Annibale Mastri. “Parcheggiare sopra i marciapiedi che sono destinati ai pedoni e in prossimità degli incroci con rischi di incidenti stradali – ha aggiunto l’assessore - sono comportamenti che non possono non essere sanzionati. Questo lo comprende la stragrande maggioranza dei cittadini, tenuto conto che nei primi sei mesi di quest’anno le contravvenzioni sono sensibilmente diminuite rispetto all’anno prima, a dimostrazione di senso civico e dell’efficacia dell’attività di sensibilizzazione svolta dalla polizia municipale”. Mamma Maria ci attende dal balcone del Paradiso Tutte le mamme sono un “dono immenso” che la Provvidenza elargisce a noi figli, ma quelle dei sacerdoti hanno qualcosa in più: il costante esempio della mamma di Gesù, come Don Giuseppe ha enunciato nelle esequie della madre Maria. Esse sono una presenza insostituibile, creature instancabili, angeli custodi dei loro figli donati alla Chiesa di Cristo. Esse sentono tuttavia la responsabilità e anche l’onore di essere mamme privilegiate. Maria, la mamma di Don Giuseppe è stata tutto questo, ma forse anche di più, poiché ha perduto il marito quando i suoi figli (Giuseppe e Mafalda) avevano appena undici e otto anni; lei li ha cresciuti con grandi sacrifici e sofferenze fisiche nei duri anni della guerra (anni ’40). Fu il maestro Giovannelli di Montecarotto ad aiutare Don Giuseppe nel completamento delle scuole elementari anziché lasciarlo entrare nel mondo dei lavori più rischiosi per far sopravvivere la piccola famiglia. Ho avuto la fortuna di conoscere molte mamme di sacerdoti: Teresa di Don Arduino Rettaroli, mio primo parroco a San Giuseppe; Gemma di Don Giuseppe Palmolella; mia suocera Maria di Don Gianni Polita; Rosa di Don Attilio Pastori; Anita di Don Roberto Vigo. Tutte mamme ugualmente meravigliose. A volte, quando esse mancano, ci sono le sorelle dei sacerdoti che, potendolo, sostituiscono le mamme ed hanno anche gli stessi meriti. Tanta gratitudine va riconosciuta verso queste umili creature che alla fine del tempo terreno si allontanano verso il Creatore quasi in punta di piedi per raggiungere la Sua amorevole ed eterna ricompensa. Flaviano Celli Ricordo del prof. Angelozzi Un’amicizia sincera Mercoledì 10 agosto La notizia della inaspettata repentina scomparsa del caro e stimato professor Walter Angelozzi mi giunge attraverso le righe di un quotidiano, che ricorda anche la “Pratolina d’oro” come attività alla quale egli dedicò spiccata e valida collaborazione. Erano gli ultimi anni sessanta giugno 1968) nel pieno della sua presenza di insegnante nel rione Prato (scuola elementare G.Mazzini) e tutti lo chiamavamo “il maestro Angelozzi”; del resto, anche dopo molti anni e nonostante la sua ascesa a scuole superiori, continuammo a indicarlo in quel modo, quasi a sottolineare quanto aveva inciso la sua presenza di educatore e docente. Ecco perché giustamente è stata ricordata la manifestazione canora dei ragazzini del Prato jesino (donde il nome “Pratolina”): il maestro Angelozzi non soltanto per ragioni musicali, Martedì 13 Asta pubblica Asta pubblica martedì 13 settembre riguardante la vendita dell’area edificabile in via Grotte di Frasassi (un milione e 61 mila euro il prezzo di base) e dell’ex scuola di via Roma (458.360 euro). L’area edificabile di via Grotte di Frasassi è pari a 6.500 mq. (di cui 4.500 destinati a residenziale per una superficie utile lorda massima di mq. 3.465), mentre l’ex scuola di via Roma, con relativa corte, rientra nella zona di recupero. Gli immobili sono venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano. La domanda di partecipazione, il deposito cauzionale, l’offerta economica e la restante documentazione dovrà pervenire al Comune di Jesi entro le ore 12,30 di lunedì 12. ma per aver individuato la forza educatrice di questo festival, entusiasticamente per molte edizioni lo appoggiò, stimolando me parroco, i bravi collaboratori, i suoi alunni e le famiglie a partecipare per rendere bella e convincente ogni edizione, che fioriva nel … Prato ad ogni spuntar di primavera. Quante volte ne riparlammo, dopo gli anni novanta! La “Pratolina”, terminata la ventesima annata (giugno ’90), chiuse i battenti, lasciando nostalgia in quanti l’avevano vissuta. E il maestro Angelozzi la rimpiangeva, anche commuovendosi. Incontrandoci per il Corso o in frequenti rimpatriate a San Sebastiano, dove veniva volentieri alla messa festiva, ricordavamo!... In luglio ci siamo incontrati fugacemente davanti a San Filippo: niente mi fece supporre che fosse l’ultimo saluto! Ora è il momento delle condoglianze, della preghiera, ma anche del bel ricordo di un’amicizia sincera. Grazie, maestro: il Signore renda ampio merito, come solo Lui sa fare. don Roberto Ringraziamento Don Giuseppe Quagliani, Mafalda e familiari sentitamente ringraziano il Dott. Paolo Agostinelli e la sua equipe, il personale medico e paramedico per l’attenzione avuta nei riguardi di mamma Maria. Ringraziamento Ringraziamo di cuore tutta l’equipe del reparto di Ostetricia dell’ospedale di Jesi, in particolare il dott. Casaccia e la dott.ssa Pellegrini che hanno dimostrato grande competenza, prontezza e professionalità. Sara, infatti, nonostante alcune difficoltà, è venuta al mondo, in piena salute, lunedì 1 agosto, quattro minuti dopo la mezzanotte. Un grazie all’equipe che ci è sta molto vicina. I nonni Dena e Alberto Zucchi, i genitori Alessandro Paoloni e Elaina Zucchi. Jesi e Vallesina Contrappunti Briciole insipide di Riccardo Ceccarelli Riusciremo a ricordare quello che ha caratterizzato la cronaca estiva, nei mesi di luglio e agosto? Dalle esplosioni di Londra (7 luglio e 21 luglio) a quelle di Sharm el Sheikh (23 luglio), alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia, dalle cadute degli aerei all’aumento del petrolio, al delitto dei coniugi Donegani, diventato il “delitto dell’estate”. Tutto questo ci sarà ricordato ancora; più spazio comunque avrà il delitto Donegani: il sangue e al riduzione a pezzi degli sventurati sono un succoso pasto mediatico che non sazia mai. Molte altre notizie invece saranno dimenticate. Meglio ancora, dopo un forte impatto iniziale, ce le faranno dimenticare, tacendole e dando spazio ad altre, manipolando la pubblica opinione e la verità stessa delle cose. Chi ci ricorderà gli abusi e la moltiplicazione delle poltrone, degli assessorati e delle commissioni avvenute nelle Regioni governate dalle sinistre (Puglia, Campania, Calabria, Lazio) che hanno fatto “meravigliare” Cesare Salvi, senatore dei Democratici di Sinistra, e parlare di “uno scandalo la moltiplicazione dei posti” da parte di Antonio Padellaro, direttore de l’Unità (16 luglio)? Chi si ricorderà degli articoli di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera (17 luglio), dal titolo “Più poltrone che consiglieri regionali, il miracolo della Campania”, e di Sabino Cassese sullo stesso quotidiano (19 luglio) “L’esplosione di consiglieri e cariche. Quelle regioni moltiplicate”? La “questione morale” sembrava l’argomento dell’estate, sollevata anche dal candidato premier del centrosinistra Romano Prodi, rifacendosi alla “lezione” di Enrico Berlinguer che “predicava l’austerità e nello stesso momento prendeva i rubli da Mosca” (Gianfranco Morra). Ormai, salvo qualche epigono che ne parlerà ancora per alimentare la polemica tra i due poli, il silenzio più assordante è già sceso su quello che per diverse settimane è stato argomento di dibattito sostenuto. Oriana Fallaci, dopo i suoi libri e le sue interviste sul Corriere della Sera, ha di nuovo preso la parola per ribadire il suo pensiero su Islam, cultura, Europa, Occidente, terrorismo. E lo ha fatto in maniera dura, forte, incisiva, senza peli sulla lingua, in un intervista pubblicata da Libero, domenica 14 agosto. La notizia non è la sua nuova intervista, ma che essa sarà pubblicata sul prossimo numero del mensile edito dai Gesuiti polacchi Przeglad Powszechny (Rassegna Universale) di Varsavia, rivista di cultura e problemi sociali, analogo al nostro Aggiornamenti Sociali dei Gesuiti di Milano. Che dire poi dei “maestri del Papa”, quali si sono autoproclamati alcuni giornalisti, in particolare della sinistra? Rina Gagliardi ad esempio su Liberazione (20 agosto) con “Riflessioni dopo Colonia” - il Papa non era tornato e si doveva svolgere ancona la giornata conclusiva del 21 - già scriveva di “Ratzinger Papa mediocre, svogliato, freddo, talvolta un po’ arido, che rinvia a una sensazione di inadeguatezza”. E perché? Perché ha fatto pochissimo autocritica sui rapporti tra ebrei e cristiani e poi perché non ha detto “mai una parola sulle grandi tragedie del mondo, sulle guerre, la fame, il sottosviluppo, l’Iraq, la Palestina, l’Africa”. Maestri supponenti oltreché disinformati. Il Papa secondo loro, per essere “ottimo” e “caldo”, più che maestro di fede deve essere sindacalista, politico e sociologo, e di sinistra. Il vizio purtroppo è quello di essere giornalisti e credersi nello stesso tempo sommi teologi e filosofi, sociologi e storici a tutto campo, insuperati e ingiudicati maestri su tutto e su tutti, Papa compreso. Perché da noi, oltre alla disinformazione metodica, “le élites intellettuali in fatto di religione per lo più non riescono ad andare oltre lo scherno anticlericale da osteria?” È pur vero il consiglio di Dante: “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa!”(Inf. III,51). Però che pena! E sono solo alcune delle briciole insipide dell’estate italiana. Anche un sito web Bambini bielorussi ospiti a Castelplanio e Poggio “Premio Vallesina” “Lettera a coloro che ci hanno aiutato” Dall’Associazione “Diletta Onlus” Orietta e Elio, dell’associazione “Diletta Onlus” di Castelplanio, ci inviano questa lettera “ dedicata – scrivono – a coloro che ci hanno aiutato”. Venerdì 22 luglio abbiamo riaccompagnato a Fiumicino i quindici bambini della Bielorussia che la nostra associazione ha ospitato dal 10 giugno al 22 luglio presso i nostri paesi. Come ricorderanno coloro che hanno avuto notizia di questo progetto, è stata scelta una formula mista di ospitalità. Una sistemazione presso l’abbazia di Castelplanio, attrezzata per i soggiorni collettivi, e due periodi presso le famiglie. Il nostro obiettivo è stato quello di condividere questa iniziativa con tutta la comunità locale raccogliendo contributi di presenza, di lavoro e di affetto. Come prevedeva il progetto siamo riusciti a compiere alcune cure importanti: il soggiorno marino e le cure scaturite a seguito di visite mediche generali, odontostomatologiche ed oculistiche, l’acquisto di occhiali a tre bambini. Sono state impartite lezioni di italiano e sono state svolte molte attività formative e ricreative Tante famiglie, amici (tra gli altri citiamo Fabrizio, Claudio il fotografo e Gianfranco il maestro) e amiche (tra queste Aldina, Italia, Elia la pediatra e Silvana) ci hanno aiutato nell’ospitalità e nei servizi di accoglienza, nelle attività di cucina e di pulizia. Molti ci hanno rifornito di indumenti, di giocattoli, di tante cose e tante altre famiglie ci hanno dato la loro disponibilità per il futuro (se ci sarà possibile li faremo tornare a Natale). Noi riteniamo quindi di aver raggiunto tutti insieme l’obiettivo principale di esserci uniti in tanti intorno ad un progetto. Ora intendiamo portare avanti questa iniziativa per dare a quei ragazzini e ad altri ancora, non solo un periodo di cura e di sollievo, ma ancor di più una prospettiva di vita. Tutto ciò magari attraverso progetti di formazione ad un lavoro che consentano di sottrarli ad un destino drammatico. Ci farebbe piacere condividere con i Comuni già coinvolti e con altre istituzioni un progetto strutturato che percorra questo sentiero. Pensiamo alla possibilità di fruire di strutture regionali per una formazione su mestieri comuni (imbianchino, saldatore, elettricista …) e tanto preziosi in quanto in grado di sottrarli “alla strada”. Questa aggregazione e questa coesione è da un lato una ricchezza di amore e di umanità che ci unisce e ci incoraggia, dall’altro essa è l’unico patrimonio di questi ragazzini e speriamo sia un capitale da utilizzare anche a beneficio di altri bambini che vogliamo ospitare e che ancora non conosciamo. Anche a noi questa ricchezza fa bene ed è una ragione forte di incoraggiamento e di stimolo; preghiamo che il Signore ci aiuti a non disperderla , anzi che ci assista a svilupparla. Alle famiglie ci resta difficile dire grazie . Ciò perché l’iniziativa non è solo nostra. Essa è diventata di tutte loro e ringraziandole ci pare come se volessimo appropriarci di una titolarità di una risorsa comune. Noi quindi ci limitiamo ad abbracciarle tutte. Ai giovani di Castelplanio, di Poggio, di Angeli di Rosora, di Moie e di altri paesi che ci hanno aiutato (e anche a quelli che avrebbero voluto farlo di più ma non ci sono riusciti per i loro impegni) giunga un augurio a mantenersi su questa strada. E’ quella giusta e siamo orgogliosi di percorrerne un tratto insieme. Un gra- Il “Premio Vallesina” ha realizzato, da un paio di mesi, un proprio sito Web; per visionarlo è sufficiente comporre: www.premiovallesina.org Il sito del “Premio” si apre con l’elenco dei soci (quattordici Comuni della Vallesina e l’associazione territoriale di Assindustria Ancona), lo statuto, le finalità, i vincitori delle due edizioni di Monsano e di Maiolati con l’elenco dei vincitori ed il loro curriculum, oltre le immagini delle due serate di gala. Per quanto riguarda l’edizione 2006 (in giugno, a Jesi) sono inseriti nel sito i nominativi delle varie commissioni e del comitato esecutivo. Coloro che lo desiderino, possono segnalare i nominativi di nostri concittadini che rispondano ai requisiti previsti dall’articolo 2 dello statuto e possono partecipare all’assegnazione di uno dei premi in palio. “Colli Esini” Marchio di qualità In un convegno, ad Arcevia, è stata presentata la campagna di promo-commercializzazione del marchio del Distretto Rurale di Qualità (Drq) “Colli Esini”, il progetto di marketing territoriale elaborato dalla Provincia di Ancona come ente capofila e enti partner fra i quali la Camera di Commercio e l’Assivip. “La campagna - ha detto il presidente Riccardo Maderloni - valorizzerà le produzioni locali e tipiche, l’enogastronomia, la cultura, la qualità della vita, creando un’immagine riconoscibile del nostro territorio attraverso la diffusione e la promozione del marchio Drq Colli Esini.” Al distretto hanno aderito oltre sessanta soggetti tra Comuni, strutture ricettive e associazioni di categoria, quaranta delle quali hanno già superato la visita ispettiva del comitato di controllo e potuto ritirare l’attestato di soggetto aderente al Drq “Colli Esini”. zie che ci viene dal cuore a: Comuni di Castelplanio, Poggio San Marcello e Maiolati Spontini, Banca delle Marche, Sogenus, Miliani, Barilla, Arena, supermercato Buscalferri, forno Otello, forno Cascia, pizzeria di Stefano, giardini di Planio, bar Carlo, gelateria Giusti, Delizie Alimentari, pasta fresca di Giuliana e di Paola, Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Asur di Jesi, Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Pro-Loco di Poggio San Marcello, associazione di Paola Tosti, funzionari della Questura di Ancona, Barca a Vela di Ancona, organizzatori del Grest, parroci di Castelplanio e Poggio San Marcello, Mons. Vescovo, Caritas, e coloro che ci siamo dimenticati di elencare; a tutti un grazie e l’arrivederci a presto per dare continuità al progetto. A tutti, dedichiamo la gioia ed il sorriso dei bambini che avete ospitato. A noi tutti resti il segno della commozione e delle lacrime della loro partenza con l’auspicio di mantenere una promessa che è anche un nostro scopo. Orietta e Elio Sergio Cerioni presidente del Cis Nella seduta del 7 luglio l’assemblea del Cis (Consorzio Intercomunale Servizi) ha eletto quale nuovo presidente Sergio Cerioni, che subentra al consigliere regionale Fabio Badiali. Cerioni, sindaco di Cupramontana dal 1993 al 2001 e prima ancora consigliere provinciale, assume l’incarico in un momento impegnativo per l’organo che rappresenta dodici Comuni della Media Vallesina e circa 32 mila abitanti. Nella seduta assembleare del 28 luglio sono state discusse le impostazioni strategico-operative per il medio e lungo termine. “Presto il consorzio dovrà cambiare veste giuridica, trasformandosi in s.r.l – ha detto Cerioni - ma certo non muteranno le sue ragioni fondanti e la sua originaria filosofia. Va intensificata la collaborazione con i Comuni – ha aggiunto - vanno attivate sinergie che diano impulso a politiche di sviluppo socio-economico e di marketing territoriale, va accresciuto il peso specifico della Media Vallesina nell’ambito e nei confronti di Provincia e Regione”. Giovedì 8 settembre a Moie Festa della Madonna Numerose le iniziative per la ricorrenza “O Maria, aiutaci ad avere tutte le attenzioni possibili per dare un volto missionario alla nostra parrocchia. Fà che non ci spaventino fatiche e difficoltà e che riscopriamo la gioia del servizio disinteressato”. A Santa Maria delle Moje, giovedì 8 settembre, avrà luogo la festa patronale quinquennale in onore della Natività di Maria SS.ma Madre di Misericordia. Varie iniziative hanno accompagnato l’evento, a partire da domenica 28 agosto, con la celebrazione della giornata del malato, dell’anziano e del disabile; nei giorni successivi, alle ore 21, si sono tenuti incontri di preghiera e riflessione sul tema della parrocchia chiamata ad essere missionaria. Sabato 3 settembre, giornata dedicata ai bambini, domenica 4 ai ministranti e alle loro famiglie. Poi, inaugurato il tradizionale mercatino paesano e aperta la pesca di beneficenza. Questo, infine, il programma previsto per la festa della Madonna: 11.30, concelebrazione presieduta dal Vescovo mons. Oscar Serfilippi; 16.30 Santo Rosario, 17 Vespro, 17.30 solenne processione per le vie di Moie. Alle 21, “La lauda di Francesco”, spettacolo di parole, musica e danza con Angelo Branduardi, nella piazza del Mercato e, alle ore 23, fuochi d’artificio a chiudere la serata. Guardia medica turistica Un’iniziativa che merita di essere ricordata: dall’8 al 31 agosto ha funzionato il Servizio di Guardia Medica Turistica nella Zona Territoriale di Jesi, attivato per garantire l’assistenza sanitaria ai turisti temporaneamente domiciliati nei Comuni di Apiro, Cingoli, Cupramontana e Staffolo. Domenica 4 settembre 2005 9 San Paolo di Jesi Ricordato don Clemente Pubblicati gli atti del convegno del 2003 di Marco Palmolella Venerdì 26 agosto, presso l’enoteca comunale di San Paolo di Jesi, è stato ricordato l’illustre concittadino don Clemente Ciattaglia, con la pubblicazione degli atti di un convegno in suo nome tenuto, sempre a San Paolo, nel giugno 2003. In questo modo, il Comune ha recuperato, degnamente, la memoria del sacerdote di cui ancora è vivo il ricordo. Di fronte agli amici della “Sanpietrina”, ai familiari, a numerosi sacerdoti, alla prof. Laura Cavasassi, al prof. Gilberto Marconi e ad un folto e qualificato pubblico, l’assessore Sandro Barcaglioni ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, ricordando l’impegno congiunto del Comune di San Paolo e del dr. Giuseppe Valeri nella pubblicazione degli atti. Ha anche presentato un busto in bronzo eseguito dallo scultore Alessandro Belardinelli che troverà posto nella sala consiliare del Comune. Il dr. Riccardo Ceccarelli, oltre a comunicare ai presenti i messaggi di saluto inviati da illustri personaggi, tra questi quello del Cardinale Marchisano, ha ricordato le testimonianze pubblicate nel testo “L’Arte Sacra oggi. Ricordando don Clemente Ciattaglia”, che, rispetto al convegno del 2003, presenta nuovi documenti e ricordi. Ceccarelli ha citato l’opera degli autori che hanno definito mons. Ciattaglia come testimone del Concilio e del rinnovato rapporto tra la Chiesa e il mondo dell’arte, secondo la regola del bello, del buono e del vero. Il dr. Giuseppe Valeri, amico e testimone dell’opera di mons. Ciattaglia, ha comunicato che sono state recuperate le bobine audio delle interviste originali condotte da mons. Ciattaglia ai grandi personaggi del tempo su alcune pagine del Vangelo. Ora queste preziose testimonianze potrebbero essere nuovamente pubblicate, in quanto ancora attuali e ricche di stimoli. Valeri ha anche informato che, presso i locali della parrocchia di San Pietro, è stata allestita una piccola mostra a ricordo dell’azione di mons. Ciattaglia e delle attività culturali, educative e ricreative condotte specialmente nel dopoguerra. Al termine delle relazioni l’assessore Barcaglioni ha invitato tutti i presenti ad una passeggiata; infatti, passando davanti all’abitazione di don Clemente, si è raggiunta la Fonte, intitolata al sacerdote e resa celebre da un piccolo testo autobiografico “La via della fonte” recentemente pubblicato. San Marcello Un anno fa don Fernando Si spegneva dopo 33 anni di sacerdozio di Simona Santoni Il 21 agosto 2004 si spegneva don Fernando Fava, dopo trentatré anni di sacerdozio a San Marcello e diversi mesi di malattia. Il paese rimaneva ammutolito dalla scomparsa. Sul filo della memoria, a un anno di distanza, domenica 21 agosto i sammarcellesi, insieme entrambi, una lettera per sentirsi comunque vicini nella commemorazione. I parrocchiani e i parenti hanno voluto ricordarlo anche tramite un percorso fotografico lungo la sua vita. Un’esposizione di immagini allestita nella stessa chiesa ha mostrato ai suoi famigliari, si sono di nuovo riuniti, nella chiesa parrocchiale, per ricordarlo. Per rammentare il suo viso tondo sorridente e ironico, buono e pungente a un tempo. A officiare la cerimonia il suo successore don Alberto Balducci. Non hanno potuto partecipare alla funzione il vescovo Oscar Serfilippi e don Scarìa, sacerdote indiano, sammarcellese onorario, che era diventato quasi un fratello per don Fernando. Hanno però inviato, il sacerdote nei suoi anni giovanili, lungo il trascorrere del tempo, quando dal luglio del 1971 si è trasferito dal quartiere jesino di Borgo Minonna al paese della Vallesina, l’incontro cordiale con papa Karol Wojtyla avvenuto a Roma insieme alla corale di San Marcello, fino agli ultimi periodi sammarcellesi. Nella foto, don Fernando durante una celebrazione del 1995. 10 Varie Domenica 4 settembre 2005 Jesi per via di Paolo Marcozzi Ferretti Massimo (Via, da Via Ravagli a Via Grilli) Poeta e romanziere (Chiaravalle 1935 – Roma 1974). Affetto fin dall’adolescenza da una grave forma di endocardite reumatica, la sua formazione, sostanzialmente autodidatta (compiutasi, a partire dal 1951, a Jesi) risentì in particolare dell’influsso del Pascoli e della linea anticlassicista che, tramite i vociani e Montale, arrivò allo sperimentalismo di Pasolini: fu Pasolini stesso, con un avallo entusiasta, a presentarne i primi testi poetici sulla rivista bolognese Officina (febbraio 1956) e a favorire poi l’uscita della sua prima raccolta Allergia (1963, premio Viareggio “Opera prima”), caratterizzata da una notevole gamma di soluzioni linguistiche e stilistiche, dal patetico, all’ironico, al parodistico. Nel 1961 si trasferì a Roma, dove collaborò come critico a quotidiani e periodici. Nel 1963 esordì nella narrativa con Rodrigo e aderì al Gruppo 63 e, più generalmente, alla poetica della neoavanguardia, tra le cui fila scoprì un autentico sodale nel poeta milanese Antonio Porta. A causa della generale incomprensione e silenzio critico verso tale esperienza, abbandonò Roma e la letteratura e ritornò a Jesi, nell’azienda paterna di prefabbricati edilizi; quivi, nel 1968, sposò Nilvia Sansoni, una sua compagna di liceo. Nella capitale, dove tornò, pressoché in incognito, e dove nacque nel 1970 il suo unico figlio, fu stroncato da una crisi cardiaca mentre stava progettando un ritorno alla narrativa. Fiammiferaie (delle) (Via pedonale, da Via Mazzini a Via Donatori di Sangue) E’ la “costa dei fiammiferi”, che conduceva alla fabbrica dei fiammiferi, dedicata a un’altra delle figure femminili dell’industria jesina che contribuì a fare della città la “piccola Milano delle Marche”. La fabbrica (“la fabbrica” e basta, per gli jesini), messa in funzione nel 1873 da Sergio Schiavoni e Giovanni Donzelli sotto le mura orientali della città per sfruttare la forza idraulica del Vallato, fu rilevata dalla Saffa di Milano nel 1898. Ora è stata trasformata in appartamenti residenziali. A Jesi, il 17 e il 18 settembre Il 28° Raduno nazionale dei Granatieri di Sardegna Il programma Organizzato dalla loro associazione, i Granatieri di Sardegna si ritroveranno a Jesi il 17 e il 18 settembre per il 28° raduno nazionale. Questo, il programma: Sabato 17 Setttembre: ore 15,15 cerimonia di benvenuto in piazza Federico II; ore 15,45 Santa Messa nella chiesa cattedrale; ore 17,30 inaugurazione della mostra a cura del museo storico dei granatieri nei Una grande manifestazione I granatieri, 45 anni fa... Per il centenario dell’Unità d’Italia di Giuseppe Luconi Era il 18 settembre del 1960 quando Jesi festeggiò il centenario dell’Unità Italia con una grande manifestazione che ebbe proprio nei Granatieri i protagonisti della celebrazione. Ho ritrovato Fiasconi (Vicolo, da Via Roccabella a Costa Pastorina) Quivi sorgeva il palazzo di proprietà della famiglia Fiasconi, una delle più antiche dell’oligarchia jesina, estintasi, come molte altre, nel Settecento. Figuretta (della) (Via, da Via Ancona ai confini con Monsano) La “figuretta” è l’immagine sacra posta all’imbocco della strada che costeggia l’Hotel Federico II e che, oggi, è praticamente diventata l’“autostrada” Jesi-mare, ossia la scorciatoia più usata dagli jesini per raggiungere Senigallia, nei pressi del casello ferroviario 182, località Ciarnin, vera e propria (foto Anna V. Vincenzoni) spiaggia di Jesi. L’associazione “Vivo” In missione nello Sri Lanka Dall’Eremo dei Frati Bianchi di Cupramontana Saranno inaugurati quattro centri di trattamento del ptsd (il disturbo da stress post traumatico) dai fondatori di “Vivo” che dal 7 agosto al 18 settembre stanno tornando in missione nello Sri Lanka. “Vivo”, l’associazione che ha sede presso l’Eremo dei Frati Bianchi di Cupramontana, è presente nello Sri Lanka già da diversi anni, dove ha formato finora 150 master counsellors, che a loro volta hanno formato circa mille insegnati con capacità diagnostiche nell’individuazione del ptsd, causato dalla guerra civile Dopo il tragico tsunami del 26 dicembre scorso, l’attività di “Vivo” si è intensificata nel paese asiatico, dove tante persone già colpite dalla guerra, hanno subito anche le conseguenze del maremoto. “Vivo”, attivatasi per reperire fondi da destinare alla sua attività, ha ricevuto da un’associazione tedesca, la “Ein Herz für Kinder” (Un cuore per i bambini) una cifra economica che le ha permesso di costruire i quattro centri di trattamento del ptsd inaugurati in questi giorni. I quattro centri sono stati costruiti all’interno dei campi profughi di Mullaitivu, Jaffna, Trincomallee e Galle. I fondi donati dalla “Ein Herz für Kinder” sono sufficienti per l’avviamento e l’utilizzo delle quattro strutture per un anno. Per continuare il sostegno per bambini e famiglie nelle aree gravemente colpite da guerra e tsunami, “Vivo” ha bisogno di altri fondi; invita pertanto quanti possono a mandare il loro contributo a: Associazione “Vivo” onlus Italia, contrada Eremiti, Cupramontana Banca: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, agenzia di Cupramontana, conto corrente: 20430. Nella foto: campo profughi vicino a Mullaitivu, una città praticamente rasa al suolo dallo tsunami. Agrochimica giardinaggio e agricoltura Via Roma, 6 - Località Macine tel. 0731.813058 - 60032 CASTELPLANIO (AN) - Settore agricoltura - Settore vinicolo - Laboratorio analisi vini - Giarninaggio - Macchine e attezzi - Impianti di irrigazione locali del Palazzo dei Convegni; ore 18,15 concerto della Banda dei Granatieri in piazza della Repubblica: ore 21,15 Carosello Storico al Palazzetto dello Sport: Domenica 18 settembre ore 9 onore ai Caduti presso il monumento in viale Cavallotti; ore 10 sfilamento dei blocchi dei partecipanti da viale Cavallotti a piazza della Repubblica; ore 12,30 convivio associativo all’Interporto di Jesi. un ritaglio di giornale – “Il Resto del Carlino” di mercoledì 21 settembre 1960 – che riportava una mia cronaca di quella giornata. Una giornata che aveva mobilitato gran parte degli jesini e dagli jesini vissuta allora con partecipazione e commozione. Il bel corso Matteotti di Jesi, tutto pavesato di bandiere tricolori, era gremito di popolo che ha formato due ali fitte ed interminabili di folla plaudente al passaggio del corteo. Quest’ultimo si snodava per circa un chilometro, tanto che le ultime formazioni dei granatieri in congedo non udivano le marce che le due bande eseguivano in testa e a metà del corteo stesso. Dietro la banda “Città di Fabriano” aprivano la sfilata i reparti di polizia stradale, comunale e provinciale seguiti dalle associazioni d’arma con labari e stendardi, preceduti dai presidenti delle rispettive associazioni. Quindi veniva il gonfalone della provincia di Ancona seguito da quello di Ascoli Piceno, con i valletti in costume medioevale nero, e da quello di Pesaro-Urbino. Il gonfalone del Comune di Ancona apriva poi la teoria dei gonfaloni comunali, tra i quali si notavano quelli di Senigallia, Osimo, Fabriano, Cupramontana, Montecarotto, Falconara e Monsano coi loro caratteristici stemmi, ed infine quello di Jesi, scortato da dodici vigili urbani e seguito dai vigili del fuoco. Quindi la fanfara del 18° reggimento fanteria di Pesaro, dietro la quale sfilava impeccabilmente una compagnia in armi del 40° reggimento di fanteria di Ancona. Con trombettiere in testa e spalline fuori ordinanza seguiva il plotone del 1° reggimento Granatieri di Sardegna, che riscuoteva applausi particolarmente intensi. Quindi i granatieri nei costumi delle diverse epoche, con le divise del 1659, del 1780, del 1848 e del 1860. Seguivano ancora: il “medagliere” dell’Associazione granatieri, decorato con 36 medaglie d’oro, scortato da quattro carabinieri in alta uniforme; la presidenza nazionale dell’Associazione nelle persone dell’avv. Tugnini e del gen. Contini; la “colonnella” della presidenza ed una selva di colonnelle sezionali, fra le quali facevano spicco quelle di Roma, Ferrara, Firnze, Bologna, Parma, Livorno, Bari, Vicenza e Cavour. Infine, incolonnati per tre, i granatieri in congedo convenuti al raduno di Jesi, in fondo ai quali si notava una pattu- Il ministro dei Beni Culturali, Rocco Buttiglione ha assicurato la sua presenza a Jesi il 17 e 18 settembre prossimi in occasione del 28° Raduno Nazionale dei Granatieri di Sardegna, specialità nella quale prestò servizio come sottotenente di complemento. La presenza del ministro Buttiglione si aggiunge a quella di altri autorevoli rappresentanti delle istituzioni, come quella del vicepresidente del Senato, Domenico Fisichella. (Nella foto, da sinistra: il gen. Giulio Fraticelli, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il ministro Buttiglione, il prof. Giancarlo Imperatori e il gen. Mario Buscemi, rispettivamente vice presidente e presidente dell’Associazione Nazionale Granatieri). glia di granatieri ex garibaldini delle Argonne in camicia rossa; ed a chiusura del corteo, particolarmente applaudita, la sezione di Jesi dei granatieri in congedo, con in testa il presidente avv. Gino Borgiani, preceduta dalla “colonnella”. Una marea di popolo veramente eccezionale si riversava dietro il corteo fino al largo Baccio Pontelli, ove a stento la forza pubblica riusciva a contenerla fino all’arrivo del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Umberto Delle Fave, del gen. Massa Gallucci, medaglia d’oro, comandante la III zona militare di Bologna, e di tutte le più alte autorità militari e della provincia. Molte persone erano salite sulle terrazze e perfino sui tetti ed in cima agli edifici più alti per poter assistere alla cerimonia. Largo Baccio Pontelli, insomma, ha offerto uno spettacolo indimenticabile. Le due mura che fanno ala al Torrione ove è sito il Museo Risorgimentale intitolato ad Antonio Cocci, erano pavesate da stendardi medievali multicolori; fra gli spalti avevano preso posto i granatieri in costume che si stagliavano suggestivamente nello scenario, Quattro grandi stendardi a coda di rondine, con i colori nazionali, di Jesi e dei Granatieri di Sardegna, delimitavano all’ingresso e all’uscita il piazzale. I gonfaloni e gli stendardi prendevano posto su un particolare podio, mentre un altro ne era stato attrezzato per le autorità. Un podio più elevato ospitava il “medagliere” e l’oratore ufficiale. Malgrado la pioggia prendesse a cadere durante il discorso dell’avv. Raffaello Tarquini, la popolazione fittissima si fermava fino al termine delle manifestazioni ufficiali. Purtroppo doveva essere rimandata la cascata di bengala, già pronta, a causa della pioggia, mentre la banda “Città di Fabriano” tra una pausa e l’altra della pioggia, allietava il pubblico che si era intrattenuto sfidando l’inclemenza del tempo. Sport Volley Domenica 4 settembre 2005 Nello sport Una Monte Schiavo Banca Marche tutta nuova al lavoro La quinta stagione in A1 Ai nastri di partenza Jesi sempre più rampante Alessia Polita prima campionessa europea di motociclismo classe 600 di Giuseppe Papadia È iniziata mercoledì 25 agosto la marcia di avvicinamento della Monte Schiavo Banca Marche al debutto in campionato, fissato per domenica 9 ottobre quando le “prilline” ospiteranno al PalaTriccoli il Santeramo. Questa sarà la quinta stagione in A1 per la formazione rossoblù, profondamente rinnovata in estate. Solo quattro le giocatrici riconfermate: Togut (assente mercoledì perché impegnata con la nazionale), Ritschelova, Petkova (nella foto) e Borgogelli. Per il resto, tutto nuovo, staff tecnico compreso. “C’è entusiasmo e curiosità – ha detto il nuovo coach, Emanuele Fracascia, proveniente dal volley maschile – Siamo un gruppo misto, formato da giovani e da giocatrici più esperte. Il nostro obiettivo è diventare un gruppo vincente”. I volti nuovi si chiamano: Neli Marinova (da Chieri A1), Lioubov Kilic (da Bergamo A1), Darina Mifkova (da Forlì A1), Isabella Zilio (da Vicenza A1), Sofia Arimattei (da Rivergaro A2), Giulia Genangeli (da Civitanova A2), Valeria Cimoli e Ludovica Orazi (dalla Pieralisi B1). Prima del via del campionato la Monte Schiavo parteciperà a due tornei. Il primo in programma dal 9 all’11 settembre a Cagliari con Tortolì, Pesaro, Arzano, le francesi del Cannes e le russe dell’Odincovo Zarecie Mosca. Il 24 e 25 invece, le “prilline” saranno a Città della Pieve assieme a Perugia, Pesaro ed Arzano. “Quello di Cagliari sarà un torneo utile per vedere la condizione fisica della squadra – ha spiegato Fracascia – Stiamo cercando altri due tornei, uno a metà settembre, l’altro ad inizio ottobre, dove al completo faremo la prova generale del campionato”. (foto Candolfi) Bruno e Caterina Mezzo giro del mondo Quasi 12 mila chilometri... E si. A conti fatti – eccoli nella foto – hanno quasi percorso come un mezzo giro del mondo. O giù di lì. Quasi 12.000 chilometri per godere le bellezze di questa terra. Naturalmente si sono aiutati con un camper nuovo fiammante. E hanno raggiunto il Capo Nord. Lì si sono fermati perché la strada è interrotta da un salto di cento metri sul Mar del Nord. Ma hanno visto il sole di mezzanotte e tanto altro. Il ritorno è stato una serie indescrivibile di incontri, sorprese e tappe. 55 giorni spesi bene. Una vacanza che tutti vorrebbero. Ancora auguri A forza de caminà, ce sei arivado! Auguri, Antonio Lombardi Sulle nuove antenne della telefonia mobile Venerdì 26 agosto, in un incontro con la segreteria della Sinistra Giovanile di Jesi sulla questione delle nuove antenne della telefonia mobile, il sindaco Belcecchi ha ribadito ancora una volta il lungo lavoro svolto dal Comune: blocco di tutti gli insediamenti a partire dal gennaio 2003, rifiuto totale di assecondare le richieste dei colossi delle telecomunicazioni che avevano manifestato l’esigenza di installare ben ventuno nuovi impianti in tutta la città, avvio di un immediato confronto “a bocce ferme” (e cioè senza alcuna autorizzazione preventiva) per ridurre non di alcuni siti, neanche della metà, ma di almeno tre quarti le richieste presentate. fotoservizio Gino Candolfi Questa volta è Alessia Polita che si è laureata campionessa europea di motociclismo classe 600 cc campionato “European Woman’s Cup”, Tre vittorie su tre gare per la rampante pilota jesina disputate il 15 maggio a Vallelunga il 12 giugno a Grebnik Rijeka, in Croazia, e questa ultima prova sul circuito tedesco di Schlez, dove appunto, sul podio più alto è stata incoronata regina della classe, La pilota Alessia ora campionessa europea sta gareggiando con una Suzuki 600 del team Celani di Roma, con il quale corre anche il fratello Alessandro (Suzuki 1000), Sicuramente un traguardo importante per la famiglia Polita: il padre Giancarlo e la mamma Cinzia che seguono tutte le gare a bordo del loro camper. Congratulazioni sono venute da Enrico Brazzini, presidente del Motor Club Leone Rampante di Jesi, dall’assessore allo sport Leonello Rocchetti e dai tanti appassionati dei motori. Basket Sicc Bpa ancora in via di costruzione Sabato 3 (ore 20) la presentazione Si va lentamente delineando il profilo della Sicc Bpa 20052006, ad un mese dall’inizio del campionato, in programma domenica 2 ottobre in trasferta a Casale Monferrato. Ai vari Rossini, Montonati, Mortellaro, Casini e Kaunisto, si sono aggiunti nell’ordine Michele Maggioli ed i due americani Ray Weathers e Romain Sato. La conferma del centro pesarese è giunta dopo una trattativa durata tutta l’estate. Classe ’75, Ray Weathers è una guardia di 192 cm e nell’ultima stagione ha vestito la maglia degli ucraini dell’Azovmash Mariupol. Giocatore completo, sia come attaccante sia come difensore, Weathers è in grado di coprire sia il ruolo di guardia sia quello di playmaker. Nella stagione 2003/2004 ha vestito per un breve periodo anche la casacca dei Phoenix Suns (Nba). Nato a Bangui nella Repubblica Centroafricana ventiquattro anni fa, Romai Sato è Per evitare la confisca Attenti al motorino! La polizia municipale ricorda che la confisca definitiva del ciclomotore o del motociclo è la severa “punizione” prevista dall’ultima modifica del Codice della strada. Quindi commettere certe infrazioni in sella alla moto o al ciclomotore comporterà la distruzione o vendita all’asta del proprio mezzo, oltre al pagamento di consistenti somme. La confisca del mezzo scatta, fra l’altro, in caso di trasporto di un numero di persone superiore a quello previsto dal documento di circolazione; nel caso in cui i conducenti durante la marcia non indossino o non tengano regolarmente allacciato il casco protettivo che deve essere conforme ai tipi omologati. Per non sentirsi soli “Se siete rimasti soli in città e avete voglia di incontrare persone con cui scambiare interessi personali o esperienze comuni partecipate ai gruppi di incontro socio-culturali organizzati da noi”: questo l’invito diffuso il 3 agosto dal Comune di Jesi e dalla Foxpp (sigla che sta per “Formazione per piccoli passi”). Gli incontri, rivolti a persone dai trenta ai cinquantacinque anni, hanno cadenza settimanale, non costano niente e sono condotti da professionisti del settore (sociologi, psicologi). Il primo incontro ha avuto luogo nella sala riunioni della Circoscrizione Ovest (largo Allende) il 5 agosto, dopo cena. 11 una guardia-ala di 194 cm, dai grandi mezzi atletici e tecnici. Scelto con il numero cinquantadue da San Antonio (Nba) nel Draft 2004, il giocatore era stato rilasciato a febbraio. Entrambi i giocatori sono arrivati a Jesi solo ad inizio settembre. Nonostante i ritardi nella costruzione della rosa, a metà agosto erano oltre ottocento i tifosi che avevano sottoscritto l’abbonamento. Oggi, sabato 3 settembre, è in programma la presentazione ufficiale della formazione jesina al PalaTriccoli (ore 20); seguirà una gara amichevole contro la matricola Casale Monferrato per il trofeo “Primo Novelli”. L’incasso sarà devoluto in beneficenza all’associazione umanitaria “Donne Sempre”, ente in cui era fortemente impegnato Primo Novelli. Mercoledì 7 i gialloverdi ospiteranno il Roseto (A1) per un confronto non ufficiale. Gip Sempre più gente in palestra Secondo l’elaborazioni del servizio studi di Confartigianato, nella nostra provincia in quattro anni le palestre sono aumentate del 6,5 per cento, i centri benessere del 25 per cento e i centri estetici del 22 per cento. Nella provincia di Ancona infatti ci sono 33 palestre, 20 centri benessere e 172 centri estetici. Il calcio vallesino schierato e pronto Dall’Eccellenza in giù: tutti dilettanti Jesina e Real in Coppa Italia Dopo lunghe e variegate manovre estive, dirette a formare compagini e gironi, possiamo presentare il nostro Calcio locale, tutto dilettantistico. Non abbiamo a Jesi o in Vallesina squadroni dal nome altisonante, militanti a livelli irraggiungibili: serie A, B, C, D; abbiamo tredici squadre che ora vi elenchiamo. In Eccellenza si presentano ancora Jesina e Real Vallesina. Quest’anno invece mancheranno le squadre di Promozione, dato che Borgo Jesi e Labor di Santa Maria Nuova sono retrocesse e nessun’altra squadra è riuscita a rimpiazzarle. In Prima Categoria, avremo ben sette società nel girone B: le due retrocesse di cui sopra; la Spes promossa dalla seconda categoria e sospinta dal ricordo del suo presidente Paolo Pirani recentemente scomparso; il Castelplanio; il Cupramontana; il Monserra e il San Marcello. E sarà una bella tenzone, fitta di emozioni. In Seconda Categoria, avremo quattro nostre rappresentanti: l’Aesina, retrocessa ma desiderosa di riscatto; Aurora Jesi, Monsano e Sampaolese, squadre capaci sempre di belle prestazioni e di buoni risultati. A tutti, insieme al rituale “in bocca al lupo”, l’auspicio che i risvolti ludici ed agonistici divengano strumenti di crescita umana, formazione della personalità, rispetto di regole e di valori eletti, come vuole lo sport educativo. Ed ora, giacché le due di Eccellenza sono già entrate in campo, rimediando due risultati vittoriosi in Coppa Italia dilettanti, brevemente ne riassumiamo le gare. Real Vallesina-Matelica 1-0 Sabato 27, a Moie, i nostri giovani realisti si sono presi la bella soddisfazione, proprio perché faticosa e dura, di battere il coriaceo Matelica, che non si è arreso così facilmente. Ma il diciassettenne Massei, lanciato in contropiede, spara un diagonale, che darà la vittoria. Con grande gioia di una centuria di spettatori e soprattutto del mister Coniglione. Jesina-Ostra Vetere 2-1 I Leoncelli ancora non al top della condizione e quindi saltuariamente efficaci, si trovano di fronte un Ostra Vetere deciso a vendere cara la pelle. Sugli spalti i trecento spettatori aspettano che la Jesina esca dal torpore, ed infatti al 12’ il brillante Cuccù sigla un bel gol. Però il vantaggio fa l’effetto del sonnifero e la partita traccheggia. Si riprende, dopo il riposo, e l’Ostra Vetere parte all’assalto e segna il pareggio con Rossetti che al 48’ infila l’angolino basso. Gli ospiti, ringalluzziti per il pari e per la poca reattività leoncella, dominano a lungo, finchè Cuccù (per fortuna che è in vena!) al 70’ su assist di Strappini pone il secondo sigillo, che porta la vittoria. Mister Giuliani avrà il suo da fare, ma ha le carte in regola per riuscirci. Vir Il calendario della Jesina Camerino-Jesina 3 settembre Jesina-Centobuchi 7 settembre. Castel di Lama-Jesina 11 sett. Jesina-Fermignanese 18 sett Civitanovese-Jesina 25 settembre Jesina-Lucrezia 2 ottobre Cingolana-Jesina 9 ottobre Jesina-Senigallia 16 ottobre Chiaravalle-Jesina 23 ottobre Jesina-Caldarola 30 ottobre Jesina-Monturanese 6 novembre Fossombrone-Jesina 13 novem. Jesina-Real Vallesina 20 novem. Montegiorgio-Jesina 27 novem. Jesina-Urbisalviense 4 dicembre Acqualagna-Jesina 11 dicembre Jesina-Porto S. Elpidio 18 dicem. Scuola calcio “Roberto Mancini” La Junior Jesina Scuola Calcio “Roberto Mancini”, nel campo di calcio presso la parrocchia di San Massimiliano Kolbe, martedì 30 agosto ha iniziato l’attività per i bambini nati negli anni 1998, 1999 e 2000, che si effettua nei giorni di martedì e venerdì dalle 17,30 alle 18,45. Gli allenatori sono Carlo Pirani e Christian Donato. Come è noto, obiettivo della scuola è di fare calcio e formazione nello stesso tempo. 12 Varie Domenica 4 settembre 2005 Agenda Il santo del giorno Venerdì 2 settembre Sant’Elpidio - Santi Alberto e Vito Sabato 3 San Gregorio Magno -Domenica 4 San Mosè - Lunedì 5 San Quinto - Sant’Urbano - Beata Madre Teresa di Calcutta Martedì 6 San Zaccaria - Mercoledì 7 Santa Regina - San Guido - Giovedì 8 Natività B.V.Maria - San Sergio - Beato Federico Ozanam - Venerdì 9 San Giacinto - Sabato 10 San Nicola da Tolentino - Domenica 11 Sant’Emiliano. Agenda Sabato 3 settembre Jesi - palazzo dei Convegni (ore 10), inaugurazione della personale di M. Gabriella Colonnella (aperta fino all’11 settembre) Domenica 4 settembre Maiolati Spontini - chiesa di Santo Stefano (ore 18) concerto per organo: “Viaggio in Europa al tempo di Claudio Merulo”; all’organo Paolo Crivellaro. Monsano - chiesa degli Aroli (ore 21) “Guillame Dufay: viaggio in Italia” (musica medievale) Mercoledì 7 settembre San Marcello - teatro Ferrari (ore 21) “I viaggi di Mozart” con Fabio Biondi direttore al violino. di Belvedere Ostrense, Rosa Bellucci (87 anni) di Apiro; 31 luglio Vincenza Cacciamani (78 anni), Ada Giovagnini (92 anni) di Filottrano, Giovanni Paccusse (88 anni) di Poggio San Vicino, Rita Sbarbati (91 anni); 1 agosto Vasco Bertarelli (85 anni), Natale Gregori (96 anni), Donato Milella (76 anni) di Conversano; 2 agosto Vincenzo Pennacchietti (67 anni) di Monsano; 3 agosto Natala Fraboni (90 anni); 4 agosto Giuliano Mariotti (68 anni) di Montecarotto, Duilio Maurizi (89 anni) di Castelbellino, Maria Pia Rinaldi (70 anni), Enrica Gregori (85 anni), Ubaldo Torbidoni (83 anni) di Falconara Marittima; 5 agosto Anita Barboni (92 anni); 6 agosto Anita Corsetti (84 anni) di Cupramontana, Maria Baldelli (99 anni); 8 agosto Franco Marcianesi (60 anni), Dea Lenti (66 anni) di Rosora; 9 agosto Maria Cialoni (94 anni) di Monte Roberto; 10 agosto Ombretta Piccioni (56 anni) di Cupramontana; 11 agosto Walter Angelozzi (83 anni), Maria Brega (69 anni) di Serra San Quirico; 12 agosto Giovanni Bernabei (85 anni) di Filottrano, Secondo Giampaoletti (84 anni), Gino Orazi (87 anni); 13 agosto Maria Giacani (88 anni); 14 agosto Gino Bolognini (70 anni). Farmacie di turno Venerdì 2 settembre Martini - sabato 3 Calcatelli -domenica 4 Delle Grazie - lunedì 5 Comunale 1 - martedì 6 Cerni - mercoledì 7 Comunale 2 - giovedì 8 Grammercato - venerdì 9 Coppi - sabato 10 Moretti -domenica 11 Barba. Sabato 10 settembre Jesi - teatro studio San Floriano (ore 21) “Lettere d’amore” tra Seicento e Settecento coln Elisabetta Scano (soprano) e Prina Sonia (contralto) Domenica 11 settembre Maiolati Spontini - parco Colle Celeste (ore 21) “Li finti filosofi” (replica). Anagrafe Nati (a Jesi, salvo diversa indicazione) 7 luglio Tomas Calabrese; 11 luglio Linda Santoni; 13 luglio Chiara Luconi, Antony Joseph Ruscigno; 15 luglio Giacomo Fiorentini, Mario Sanna e Marco Focarelli; 19 luglio Marcus Useni e Davide Solfanelli; 21 luglio Emanuela Scognamiglio (Maddaloni), 23 luglio Yang Yang Zhang; 24 luglio Alice Fantini e Lucia Pellegrini; 25 luglio Xinhao Ye e Carlo Bocchini; 26 luglio Francesca Rossetti; 27 luglio Dafne Carrozzo; 28 luglio Elia Jennifer Lanza; 29 luglio Sofia Pierandrei, Vittoria Bastari e Sara Ciattaglia; 30 luglio Tommaso D’Antuono e Marta Marconi (Ancona); 1 agosto Gaia Loccioni, Omaina Jallouli e Sahara Paoloni; 7 agosto Manuel Cutolo e Leni Marconi; 9 agosto Alice Enei; 11 agosto Leonardo Piangerelli e Federico Ilari (Recanati). Oggi sposi Sabato 3 settembre: Andrea Giacani e Silvia Mazzarini a Sant’Elena - Michele Rossi e Alessia Bosi a San Pietro Apostolo - Giovanni Gagliardi e Fabiola Valentini a Santa Lucia - Andrea Vecchioni e Giulia Laghezza in Cattedrale - Valentino Valori e Donatella Torelli a Cupramontana (San Leonardo). Domenica 4 settembre: Emanuele Ramini e Silvia Bartolacci a San Marco - Alessandro Usberti e Monia Porcarelli a Rosora. Matrimoni 16 luglio Andrea Filiputti e Noemi Bufarini, Carlo Forni e Maria Serena Chiucchi; 17 luglio Salvatore Moscato e Cathy Baglioni; 23 luglio Sauro Scaloni e Sireetorn Thomkrathok, Gaetano Sannicandro e Romina Tomassini, Paolo Giacomo Faina e Alessandra Baldeschi Balleani; 24 luglio Mirko Vaiotti e Cristina Chiacchiera; 30 luglio Daniele Iannaccone e Elisa Colò, Cristiano Taviani e Marcella Bicocchi; 31 luglio Luca Grimaldi e Maria Cristina Borocci; 6 agosto Massimo Mazzarini e Sara Trillini; 7 agosto Alessandro Muzi e Reis Sharleny Garcia. Defunti (a Jesi, salvo diversa indicazione) 12 luglio Pierina Piersigilli (67 anni); 13 luglio Giuseppa Silvestri (87 anni), Elena Santinelli (84 anni) di Castelbellino; 14 luglio Antonia Baglioni (66 anni) di Monteroberto, Adele Mercanti (73 anni) di Serra San Quirico; 15 luglio Marcella Tiberi (66 anni), Renato Ferretti (67 anni) di Serra San Quirico, Leobinio Febo (89 anni) di Montecarotto; 16 luglio Giovanni Mazzoni (67 anni) di Filottrano, Gina Cecchetti (89 anni), Giuseppe Marchegiani (76 anni) di Staffolo; 17 luglio Egheston Pellegrini (80 anni), Emanuele Gianfelici (77 anni) di Filottrano; 18 luglio Igina Silvestretti (82 anni), Ida Mazzuferi (68 anni) di Castelbellino, Anna Pennacchietti (67 anni), Maria Paoloni (79 anni); 19 luglio Giovanni Bonamonte (68 anni) di Senigallia, Zulema Ferretti (70 anni); 20 luglio Armando Brunori (67 anni), Ida Giacometti (93 anni) di Montecarotto, Ubaldo Fabrretti (76 anni) di Maiolati Spontini, Giuseppina Braconi (70 anni); 21 luglio Anna Aquili (90 anni), Ida Filipponi (91 anni), Delia Salvi (97 anni); 22 luglio Luigi Buratti (89 anni); 23 luglio Domenico Frulla (73 anni), Elio Dottori (74 anni), Enrico Carletti (82 anni), Mario Falappa (94 anni) di Filottrano; 24 luglio Felice Magnani (75 anni) di Belvedere Ostrense, Augusto Mosconi (87 anni) di Staffolo, Amleto Pierdicchi (91 anni); 25 luglio Romualdo Turchi (72 anni); 26 luglio Aurelio Branchesi (80 anni) di Filottrano, Cesira Meschini (98 anni), Osvaldo Brunzini (80 anni) di Cupramontana, Angela Mancini (79 anni); 27 luglio Maria Gianangeli (89 anni), Aldemiro Cercaci (82 anni), Antonio Carbini (78 anni) di Montecarotto, Franco Romagnoli (68 anni); 28 luglio Luisa Gambucci (85 anni), Anna Maria Rossi Medi (76 anni) di Monte San Vito, Elvio Latini (89 anni), Zelinda Belardinelli (61 anni) di Rosora; 29 luglio Maria Barchiesi (96 anni), Anna Maria Peverieri (78 anni) di Agugliano; 30 luglio Giuseppe Cermelli (91 anni), Alfio Allegrezza Giulietti (79 anni) Nella sala congressi del Centro Direzionale “Esagono” della Banca Popolare di Ancona, venerdì 2 ottobre, alle ore 17, convegno sul tema “Con cuore per il cuore di tutti” organizzato dalla sezione Marche dell’Associazione Italiana per il Progresso della Cardiologia e Cardiochirurgia – Onlus. Moderatori il prof. Giuseppe Di Eusanio e il dott. Vincenzo Conti. Dopo il saluto del sindaco Fabiano Belcecchi, relazioneranno il dott. Giampiero Perna su “Attualità in tema di terapia cardiovascolare”, il dott. Gianpiero Piccoli su “Le nuove frontiere nel trattamento chirurgico delle malattie coronariche” e il dott. Moreno Cecconi su “Progressi tecnologici in ecocardiografia”. L’amministrazione comunale informa che è indetta una selezione pubblica, per titoli e colloquio, di laureati in giurisprudenza che aspirino a svolgere la pratica forense presso l’ufficio legale del Comune di Jesi. È disponibile un posto, elevabile a due. Le domande per partecipare alla selezione devono arrivare entro il 17 settembre, tramite l’apposito modulo disponibile presso l’Ufficio relazioni con il pubblico (al quale ci si può rivolgere per tutte le informazioni del caso) o scaricabile dal sito della rete civica comunale (www.comune.jesi.an.it). Venerdì 9 settembre Maiolati Spontini - parco Colle Celeste (ore 21) “Li finti filosofi”, opera comica in due atti di Gaspare Spontini (prima rappresentazione in epoca moderna) Sabato 3 settembre - ore 17,15 (Rai Uno) “A sua immagine” con Andrea Sarubbi. Domenica 4 settembre - ore 10 Santa Messa (Retequattro) - ore 10,30 (Rai Uno) “A sua immagine” con Lorena Bianchetti - ore 10,55 (Rai Uno) Santa Messa - ore 12 (Rai Uno) Recita dell’Angelus. Con cuore per il cuore di tutti 31.3.1920 Non solo non si è riusciti a debellarle, ma sembrano tornate più… rigogliose che mai. Ci riferiamo alle erbe presenti sulle mura. Spiega Rossana Montecchiani, assessore ai Lavori Pubblici: “Le erbe infestanti sono presenti nelle porzioni che non godono di ampio soleggiamento, che sono a ridosso di aree verdi, e che sono esposte verso il settore nord (orientale ed occidentale).. Nessuna ditta e lavorazione sarebbe in grado di scongiurare per un periodo sufficientemente prolungato l’attecchimento delle efflorescenze”. “Ad ogni buon conto – promette il sindaco Fabiano Belcecchi - l’amministrazione comunale, una volta terminato il periodo di inflorescenza di fine estate, predisporrà l’intervento di ripulitura, prevedendo, oltre al diserbo, la risarcitura dei giunti laddove necessario, mediante il riempimento di quelle porzioni di malta degenerate, al fine di limitare in futuro un fenomeno che, per le ragioni già spiegate, sarà comunque destinato a ripresentarsi”. In alto, le mura castellane, in una foto di A.Rossetti di qualche anni fa, ma potrebbe essere anche dei nostri giorni. Le stanze del tempo sospeso Venerdì 9 settembre a Serra dè Conti, presso il museo delle Arti Monastiche “Le stanze del tempo sospeso” verrà inaugurata alle ore 18 la mostra fotografica “L’ora della luce” della fotografa milanese Grazia Lissi, dedicata alla preghiera nei monasteri di vari ordini religiosi maschili e femminili. Saranno presenti il presidente della provincia di Ancona, Enzo Giancarli e il Vescovo di Senigallia, mons. Giuseppe Orlandoni. Stage di formazione La Fondazione Pergolesi Spontini, che da quest’anno organizza anche la stagione lirica jesina, ha previsto due posti come stagisti di palcoscenico con mansioni di attrezzista-decoratore e sartoria. Il requisito richiesto per la partecipazione alle selezioni è il possesso di un diploma di Scuola d’Arte, di un diploma di Accademia delle Belle Arti o l’aver compiuto precedenti esperienze in ambito teatrale. Gli interessati potranno inviare il loro curriculum vitae alla Fondazione Pergolesi Spontini: [email protected]. Esino: strage di pesci E’ di questi giorni la notizia della morìa di pesci in un tratto del fiume Esino, dove si è verificato un rilevante danno per l’equilibrio biologico. Le indagini coordinate di Arpam, Polizia Provinciale, Noe dei Carabinieri, Azienda Multiservizi Gorgovivo ed Asur - Servizio Prevenzioni, hanno definito la causa di questo disastro ambientale (raccolta una tonnellata di pesce morto) e stanno accertando la responsabilità dell’accaduto. L’assessore provinciale alla Caccia e Pesca, Stefano Gatto, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a limitare questo grave danno ambientale, tra i più grandi che si ricordino lungo l’asta fluviale dell’Esino. Incontro pubblico a Cupramontana Il collettivo Cuprasocialforum promuove un incontro pubblico sabato 10 settembre alle ore 17 nei magazzini dell’Abbondanza; tema dell’incontro: “L’Unione del centrosinistra a Cupramontana: quali prospettive per il 2006?”. Le due Marie Quasi contemporaneamente, sono mancate, rispettivamente all’età di 89 e di 97 anni Pratica forense presso il Comune Quelle erbe sulle mura... Giovedì 8 settembre Montecarotto - teatro comunale (ore 21) “Winterreise”, musica di Franz Schubert con Jan Bostridge (tenore) e Julius Drake (pianoforte) In televisione Convegno 1.8.2005 Prof. Vasco Bertarelli già docente universitario a Perugia. Ha terminato il suo cammino terreno accompagnato dall’amore della consorte Ines Moretti, del fratello Fabio, del nipote e dei congiunti tutti. Se ne è andato con discrezione e dolcezza, così come ha vissuto. Continua ad essere punto di riferimento per la loro vita. “Voce” si associa al cordoglio dei familiari, ricordando la sensibilità e la generosità dell’uomo e dello studioso. STUDIO MEDICO dott. SANTONI Chirurgia LASER delle VARICI in Day Surgery Flebologia, Chirurgia ambulatoriale, Eco color Doppler, Chirurgia ambulatoriale ed in Day Surgery Accreditato Regione Marche prot. 11105 del 3 giugno 2003 Via RADICIOTTI n. 3 - 60035 JESI Tel. 0731 205103 - 335 8234245 Maria Giacani ved. Quagliani, defunta il 13 agosto Maria Barchiesi ved. Pela, defunta il 29 luglio La prima, mamma di Mons. Giuseppe, parroco di San Giuseppe, l’altra di Amleto e Padre Aurelio, cappuccino, entrambe angeli custodi della nostra comunità. Sono state onorate in morte con solenni concelebrazioni eucaristiche officiate dai vescovi di Jesi, Padre Oscar, e di Loreto, Mons. Danzi e da tanti sacerdoti e religiosi. Quanti le hanno conosciute e apprezzate in vita sono rimasti umanamente colpiti per la loro morte, privati nel loro affetto, impoveriti nelle loro amicizie. Da cristiani abbiamo la certezza del cuore che le due Marie non si sono allontanate da noi, ma ci sono più vicine, perché vicine a Dio e continuano dal cielo ad intercedere per noi. Grazie mamme Marie La comunità parrocchiale di San Giuseppe e Santa Lucia