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Tassa riscossa
Ufficio di Jesi
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Nella Jesi
del XIII secolo
Pergolesi
in Calabria
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Est. Est. Est:
la Transdnistria
Briciole
insipide
settimanale d’informazione
Euro 0,80
“Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi”
Il Papa alla GMG
Messaggio di Mons. Vescovo
Invito alle Tresere Pastorali
Parole essenziali
5-6-7 settembre 2005
Ai giovani, agli ebrei, ai musulmani,
ai cristiani
Il Papa e i giovani. A Colonia hanno avuto un intenso dialogo. Fin dalle sue prime parole, Benedetto XVI ha scelto di
andare all´essenziale. “A tutti vorrei dire con insistenza: spalancate il vostro cuore a Dio”. I giovani lo hanno ascoltato,
hanno cercato di capire quali saranno i tratti che caratterizzeranno questo nuovo Pontificato. Pubblichiamo di seguito alcuni stralci dei discorsi del papa a Colonia.
Ai giovani, sul Reno, 18 agosto.
“A tutti vorrei dire con insistenza: spalancate il vostro cuore
a Dio, lasciatevi sorprendere da Cristo! Concedetegli il diritto
di parlarvi durante questi giorni! Aprite le porte della vostra
libertà al suo amore misericordioso! Esponete le vostre gioie e
le vostre pene a Cristo, lasciando che Egli illumini con la sua
luce la vostra mente e tocchi con la sua grazia il vostro cuore“.
Alla Sinagoga di Colonia, 19 agosto.
“Quest’anno si celebra il 60° anniversario della liberazione
dei campi di concentramento nazisti, nei quali milioni di ebrei
– uomini, donne e bambini – sono stati fatti morire nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori. Faccio mie le parole scritte dal mio venerato Predecessore in occasione del 60° anniversario della liberazione di Auschwitz e dico anch’io: Chino il
capo davanti a tutti coloro che hanno sperimentato questa
manifestazione del mysterium iniquitatis”.
Ai rappresentanti delle Chiese cristiane, 19 agosto.
“Sono ben consapevole che molti cristiani in questo Paese, e
non in questo soltanto, si aspettano ulteriori passi concreti di
avvicinamento. Me li aspetto anch’io. Infatti è il comandamento del Signore, ma anche l’imperativo dell’ora presente, di continuare in modo convinto il dialogo a tutti i livelli della vita
della Chiesa. Ciò deve ovviamente avvenire con sincerità e realismo, con pazienza e perseveranza nella fedeltà al dettato della
coscienza. Non può esserci un dialogo a prezzo della verità; il
dialogo deve svolgersi nella carità e nella verità”.
Ai musulmani, 20 agosto.
“Se insieme riusciremo ad estirpare dai cuori il sentimento
di rancore, a contrastare ogni forma di intolleranza e ad opporci ad ogni manifestazione di violenza, freneremo l’ondata di
fanatismo crudele che mette a repentaglio la vita di tante persone, ostacolando il progresso della pace nel mondo. Il compito è
arduo, ma non impossibile. Il credente infatti sa di poter contare, nonostante la propria fragilità, sulla forza spirituale della
preghiera”.
Omelia, Marienfeld, 21 agosto.
“In vaste parti del mondo esiste oggi una strana dimenticanza di Dio. Sembra che tutto vada ugualmente anche senza di
Lui. Ma al tempo stesso… insieme con la dimenticanza di Dio
esiste come un boom del religioso… Si sceglie quello che
piace, e certuni sanno anche trarne un profitto. Ma la religione
cercata alla maniera del “fai da te” alla fin fine non ci aiuta. È
comoda, ma nell’ora della crisi ci abbandona a noi stessi.
Aiutate gli uomini a scoprire la vera stella che ci indica la strada: Gesù Cristo! Cerchiamo noi stessi di conoscerlo sempre
meglio per poter in modo convincente guidare anche gli altri
verso di Lui”.
Maria Chiara Biagioni
(inviata Sir a Colonia)
Il Papa con i musulmani
No al “fanatismo crudele,
sì alla persona umana”
di Vittorio Massaccesi
“Cari amici musulmani”,
esordisce il papa nell’incontro a
Colonia con i rappresentanti di
alcune comunità musulmane.
Un incontro che, unitamente a
quello con gli ebrei nella sinagoga di quella metropoli e, più
ancora, all’abbraccio con tutti i
giovani del mondo, ha segnato
un momento di eccezionale
chiarificazione dei rapporti tra
quanti accolgono il vangelo e
quanti seguono il corano.
L’affettuoso appellativo di
“amici” ha immediatamente
evidenziato che tra le due concezioni religiose non c’è né ci
potrebbe essere odio o guerra,
Domenica 4 settembre 2005
DIREZIONE E REDAZIONE : JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX 0731.208145
ANNO LII - N. 29
anche se, purtroppo, “tante
pagine di storia registrano le
battaglie e le guerre affrontate
invocando, da una parte e dall’altra, il nome di Dio, quasi che
combattere il nemico e uccidere
l’avversario potesse essere cosa
a lui gradita”.
Il papa, dunque, non esita un
istante, da una parte ad abbracciare i fratelli musulmani, dall’altra a richiamare un amaro
passato per tutti. Un passato
però che non deve ritornare e
che, soprattutto, non va interpretato come una sua continuazione
con l’attuale terrorismo che ha
Segue a pag.
“Noi cristiani annunciatori e testimoni
del Vangelo della Speranza”
Urgente il bisogno di speranza nel mondo.
Questo bisogno di speranza, che si respira a tutti i livelli,
viene espresso da una domanda nascosta nel cuore dell’uomo,
è una domanda di futuro.
“Dove vado?” L’avvento nella società attuale del rischio e
dell’insicurezza ha reso questa domanda più urgente, quasi
disperata. E, di fronte a questa realtà di paura e di insicurezza,
chi aiuta l’uomo a varcare la soglia della speranza? Chi accoglie l’invito della comunità cristiana di “prendere il largo”
senza paura di naufragare? Chi può dare spessore culturale ed
esistenziale alla promessa divina “Io ha vinto il mondo”, mentre ci accorgiamo che dal mondo non è stato eliminato il male?
La notte dell’etica è stata espressa autorevolmente così: “Un
grande idolo sta venendo alla luce oggi: la verità non esiste,
tutto è effimero, scambiabile, nulla è assoluto, e questo si chiama nichilismo, la grande sfiducia nella verità”. Segue il pericolo della notte della fede e della cultura: urgente quindi la speranza.
La struttura umana in cui la speranza prende corpo è il
futuro. La persona come creatura viene vista come un essere
incompiuto: viene dal nulla e anela alla pienezza. L’unica
risposta adeguata a questo anelito è la speranza.
Gesù Cristo è la nostra speranza, perché Lui ci ha amati a
tal punto da essere tutto in noi, eccetto il peccato; ha assunto la
nostra natura umana diventando partecipe della nostra vita
per salvarci. Per questo Gesù Cristo è la nostra speranza ed
offre un grande apporto all’edificazione delle strutture che
promuovono la vita, la storia e cultura dei popoli.
Noi siamo quelli che hanno speranza, mentre i pagani sono
coloro che non hanno speranza, proprio perché non posseggono Cristo e la conoscenza del suo progetto di amore.
L’esperienza della comunione con Cristo è dunque l’unica
seria maniera di vivere la speranza. La comunione con Cristo
diventa allora la forza di rinnovamento del presente e di apertura ad un futuro nel quale Dio sia il Dio di tutti. E se il centro
della testimonianza è il dono stesso e la comunione con Gesù,
allora la testimonianza è l’offerta di un’esperienza di radicalità, di radicamento in Cristo, che ha fatto luce su la mia vita.
La nostra unanime partecipazione alle TRE SERE PASTORALI sarà autentico cammino e rifornimento di speranza
P. Oscar, Vescovo
Al popolo di Dio di Jesi e della Vallesina
pace e gioia frutti dello Spirito
Seguendo una buona tradizione, siamo contenti di aprirci al
nuovo anno pastorale vivendo con letizia la Tresere Pastorale.
Insieme con tutta la Chiesa Italiana intendiamo prepararci all’incontro nazionale di Verona 2006.
Tema delle Tresere: “Noi cristiani testimoni e annunciatori del
Vangelo della Speranza”.
Relatore: Prof. Giancarlo Galeazzi, presidente dell’Istituto
Superiore delle Scienze religiose delle Marche.
Sede: il teatro del Seminario Nuovo, Via Lotto 14, Jesi.
Programma
Lunedì 5 settembre: ore 18,15 Preghiera comunitaria Relazione del prof. Galeazzi: “Sorgente e radici della speranza cristiana” – Conversazione.
Martedì 6 settembre: ore 10 Incontro riservato ai sacerdoti e
ai diaconi della Chiesa Jesina - ore 18,15 Preghiera comunitaria Relazione del prof. Galeazzi: “Esercizio e visibilità della speranza cristiana” – Conversazione.
Mercoledì 7 settembre: ore 18,15 Preghiera comunitaria Relazione di Mons. Vescovo: “Noi cristiani della Chiesa Jesina
credibili su la via della speranza” - Interventi di rappresentanti
ecclesiali - Preghiera conclusiva.
Tutto il popolo di Dio e della Vallesina è invitato ad intervenire
Da Jesi a Colonia alla Giornata Mondiale della Gioventù
Giovani jesini “cercatori di Dio”
fotoservizio
don Cristiano Marasca
Sono le quattro e mezza di
una mattina piovosa d’estate, è
ancora buio e alla stazione degli
autobus di Porta Valle si raccolgono da più strade, da più storie
volti di giovani carichi dei loro
zaini in partenza per Colonia.
Sono 53, altri 14 partono da
Moie mezz’ora più tardi, e a raggiungerli saranno poi altri 7 in
aereo pochi giorni dopo, e ancora dopo di loro altri 18, sempre in
aereo, e altri 46 in un viaggio di
20 ore in pullman verso la
Germania. Si chiamano Andrea,
Agnese, Luca, Manuel, Laura…
ragazzi e ragazze come tanti che
hanno pianificato da più o meno
tempo questo viaggio, ma un
viaggio verso cosa?
Quel viaggio ha tante facce,
tante attese, tanti volti quanti
sono quelli dei protagonisti che
lo vivono, è il tempo per alcuni
per trovare risposte sul proprio
futuro, per vivere un’esperienza
di amicizia e di scambio culturale, un tempo per ridare slancio
alla propria fede “per ricaricare
le batterie”, ma per tutti è certamente la risposta ad un invito
quasi personale fatto da Giovanni Paolo II ben tre anni or
sono, e, si badi bene, non un invito ad incontrare il papa, a fargli
festa, ma un invito ad un viaggio
che ha per meta l’oggetto stesso
della fede: Cristo.
Su quei pullman, sulle piste di
decollo di quegli aeroporti, e
sulle strade ferrate che conducono a Colonia non era il desiderio
di vedere il Papa a far trepidare i
cuori di quel milione di giovani
L’insegna di Jesi nel pellegrinaggio dei giovani al duomo di
Colonia
o tre sono riuniti nel mio nome,
che si sono in fine raccolti, non
Io sono in mezzo a loro. Ma se
l’emozione per il cantante di
sono riuniti nel suo nome un
moda, ma la motivazione che
milione di giovani, come adesso
risuonava nel ritornello latino
a Marienfeld, e inoltre quasi 800
degli inni cantati a squarciagola
Vescovi, 10.000 Sacerdoti e il
in tutte le lingue: “venimus adonostro amato Santo Padre, Papa
rare Eum”, siamo venuti per
Benedetto XVI, allora Cristo per
adorarLo, per incontrare quel
noi è decisamente tangibile, udiDio misterioso che si fa piccolo,
bile e visibile”.
che si fa tangibile, esperibile nel
Non è dunque un nuovo Papa
mistero dell’incarnazione.
a fare la differenza, non sono i
Il motore di questa, come annumeri, ma l’identità di colui che
che di ogni altra Giornata Monsi va ad adorare, ad incontrare, di
diale della Gioventù è stato duncolui che ha spinto i piedi di queque il desiderio di un’esperienza
sti 140 giovani jesini a muovere i
forte di fede, di incontro con quel
propri passi proprio come fecero
Dio stesso che in quella città,
i magi due mila anni fa, quei
come ha ben ricordato provocanmagi le cui reliquie il Barbarossa
do un brivido nella spianata il
volle portare da Milano proprio
Cardinale Meisner: “Là dove due
nella città renana di Colonia.
Il tema dell’incontro con Dio
nella sua umanità è stato il fulcro
e l’esperienza cardine di tutta la
GMG sia nel gemellaggio con le
comunità parrocchiali di Prien (il
cui parroco don Bruno Fick è
stato segretario di Ratzinger fino
al 1983), Bad Endorf, Eiselfing
nella diocesi di Monaco, dove si
è reso presente in famiglie che
hanno aperto le loro case e i loro
cuori all’ospitalità dei nostri
ragazzi. Vivo e tangibile è stato
l’incontro col Vangelo nella settimana a Colonia, con le catechesi di Monari (vescovo di Piacenza) che ha fatto notare come
si possa “vivere tutta la vita passando da un consumo all’altro,
senza nemmeno sospettare che
forse c’è qualcos’altro oltre ai
consumi; che forse c’è una verità; e che questa verità mi permette di costruire me stesso, di
comunicare con gli altri, di aprirmi al mondo, a Dio. Che forse è
possibile fare della vita una creazione, esprimere la verità che ho
nel cuore”.
Un incontro quello con Dio
che questi giovani hanno vissuto
con il pellegrinaggio al Duomo
segnato da domande che risuonavano dello stesso desiderio di
verità, con la catechesi tenuta da
Mons. Segalini (Vescovo di
Palestrina) rivoltosi ai ragazzi
con queste parole “Ragazzi non
si può tornare a fare le solite
cose, soprattutto se incappano e
sostengono i tanti Erode che
sono pronti a presentarvi i soliti
idoli che spengono l’atteggiamento dell’adorazione e la gioia
Segue a pag. 3
2
Vita ecclesiale
Domenica 4 settembre 2005
DAI NOSTRI MISSIONARI
“La presenza di Cristo”
Da Salvador (Brasile), Sr. Aldemira Cimarossa al nostro
Vescovo:
Rev. Mons. Oscar, sono Sr. Aldemira Calasanziana. Spero
che questo mio breve scritto la trovi recuperata all’ultimo ricovero al Gemelli. Sr. Maria Pia me lo aveva comunicato e in
seguito l’ho letto su “Voce della Vallesina”.
La via del Calvario è dolorosa ma è confortata dalla presenza di Cristo che insieme a noi e per noi Lui porta la croce. E’
quanto le auguro.
La ringrazio per quello che ha inviato per la nostra missione. Il Signore gliene renda merito.
La ricordo con filiale affetto e simpatia. Conti con la mia
preghiera e mi benedica.
Qui la situazione è terribile
Mistica bellezza
Il profilo della santa tracciato da p. Flavio
di Maria Crisafulli
Miriadi di donne sante, note o
anonime, in duemila anni di
Cristianesimo hanno distribuito
all’umanità doni e carismi dello
Spirito Santo, vivendo in tempi e
condizioni sociali diversi: vergini consacrate, spose, madri,
vedove, donne povere o ricche,
colte o analfabete, serve e regine…, ma tutte “martiri” cioè, per
l’esattezza, testimoni della fede.
In questo universo femminile
che annuncia sulla terra, con la
Tutti i giorni assalti con morti,
violenza, odio...
Da Santiago del Cile, Sr. Mariangela Braconi, al nostro
Vescovo:
Mons. Oscar Serfilippi, al ricevere questa mia lettera spero
che già si trovi in sede, recuperato completamente. Seppi per
mezzo del giornale “Voce della Vallesina” che si trovava ricoverato in Clinica “Gemelli” a Roma. Ho pregato tanto per la
sua salute e per una pronta guarigione. Si dice che il Signore ci
vuole molto bene quando ci manda qualche sofferenza e vuole
che partecipiamo un poco di ciò che Lui ha sofferto per noi.
Quindi coraggio; io seguito a pregare per lei.
Ringrazio pure per la sua offerta, che mi ha inviato. Qui la
situazione è terribile: tutti i giorni assalti con morti, violenza,
odio, ecc. I giovani vivono esperienze terribili. Ci resta solo di
pregare. Nella nostra scuola abbiamo 1.350 alunne; entrano
alle ore 8, tornano a casa alle ore 19,30. Quindi c’è un bel lavoro da fare; siamo cinque suore e cinquantadue insegnanti.
Ora faccio a lei sinceri auguri di una pronta guarigione e
chiedo la sua benedizione. La accompagno con le mie preghiere.
Lettera aperta
ai parroci della diocesi
Apostolato Vocazionale
della mamma e della famiglia
Da Pierina Belardinelli e
Stefano
Fantini riceviamo
copia della lettera aperta inviato ai parroci della nostra diocesi:
Siamo un gruppo di mamme
e di papà che vorrebbero far
conoscere a tutte le parrocchie
l’associazione
“Apostolato
Vocazio-nale della mamma e
della famiglia”. Questa associazione, approvata dai superiori
dei frati Cappuccini e dal presidente della Conferenza Episcopale Marchi-giana, è sorta
nel 1973 a Cingoli, per iniziativa del Cappuccino P. Umberto
Bastia-nelli, propagandosi pian
piano in molte diocesi e comunità parrocchiali di varie regioni
italiane.
Ha come scopo, sensibilizzare le mamme e i papà alla preghiera e alla dimensione vocazionale nella educazione dei
figli. E’ in seno alla famiglia,
infatti, che fiorisce la vocazione
al sacerdozio e alla vita religiosa ed anche la vocazione alla
santità del matrimonio.
In questi anni così critici e
difficili per la scelta vocazionale e per la famiglia stessa, non
solo nella sua dimensione cristiana, ma anche come cellula
della società civile, è necessario,
è indispensabile, che ogni
comunità parrocchiale accolga e
attui l’invito di Gesù: “La messe
è molta, ma gli operai sono
pochi. Pregate dunque il Padrone della messe, perché mandi
operai alla sua messe.”
E’ bene che in ogni parrocchia si formi un gruppo di preghiera vocazionale che una volta
alla settimana si incontri per
un’ora di Adorazione, consapevoli che l’impegno costante
Voce della Vallesina
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comporta un po’ di sacrificio,
ma dà la certezza di frutti sicuri.
E’ significativa la testimonianza di don Lauro Marinelli
nell’ultimo incontro regionale a
Loreto degli aderenti all’associazione. Egli, ripercorrendo
brevemente la storia di quel
“piccolo seme” gettato nel 1973
da P.Umberto, (il primo gruppo
radunava circa dieci-quindici
mamme a Penna S. Giovanni)
incoraggiava a continuare perché il numero delle mamme si è
moltiplicato di molto e anche
nella sua parrocchia si sono visti
i frutti della loro preghiera fiduciosa e perseverante. “Infatti un
giovane, terminati gli studi, ha
chiesto di entrare in seminario,
per diventare sacerdote: frutto
della preghiera del gruppo delle
mamme”.
L’iscrizione all’associazione
(a Jesi, presso i Cappuccini di
via San Pietro Martire – n.d.r.)
comporta soltanto la recita quotidiana della preghiera della
mamma, l’offerta delle azioni e
dei sacrifici della giornata,
l’Adorazione settimanale e, una
volta all’anno, a settembre, partecipare al convegno regionale
di Loreto dove insieme si prega
per le vocazioni.
Concludiamo con le parole di
Mons. Marcello Morgante: “E’
una crociata veramente santa e
provvidenziale che, con la benedizione del Signore e la collaborazione delle comunità parrocchiali, non mancherà di portare
abbondanti frutti”.
XXIII Domenica del Tempo Ordinario - 4 settembre 2005
Triduo di preparazione
alla festa di Santa Chiara
ancorato a due principi ben saldi:
la povertà nell’abbandono alla
Provvidenza e la visione di una
comunità di donne non distinte
nelle due categorie di ricche
signore e di povere serve, bensì
persone comuni legate fra loro
dalla fraternità.
Nel 1228 a Chiara era stato
concesso il “Privilegium paupertatis” da lei richiesto per la
comunità, ma solo due giorni
prima della morte, il 9 agosto
1253, Chiara ottiene da papa
Innocenzo IV l’approvazione
della Regola che è la prima regola, nella storia della chiesa, scritta da una donna per una comunità femminile. Nel 1255 Chiara
viene proclamata santa.
Quel giorno
… a San Damiano
santità della vita, il Regno di
Dio, risplende la mistica bellezza
della Santa di Assisi, Chiara
(1193-1253), fondatrice delle
Clarisse, le contemplative claustrali della famiglia francescana.
Dall’8 al 10 agosto, nel monastero S.S. Annunziata di Jesi, si è
svolto il triduo annuale di preparazione alla festa di S. Chiara che
si celebra l’11 (data della morte).
Il frate cappuccino Flavio
Giacessi di Bologna, storico e da
un decennio studioso della biografia di S.Chiara, rivolgendosi,
nelle tre sere, ai numerosi partecipanti, giovani e adulti, ha tracciato un profilo essenziale di
Chiara degli Offreducci, ragazza
bella, nobile e ricca di Assisi che,
innamorata di Gesù Cristo
“povero e umile” e contrastata
dalla famiglia, a diciotto anni
lascia la casa paterna e sceglie di
vivere la povertà evangelica
seguendo le orme di Cristo sull’esempio di Francesco di Assisi.
Dalla Porziuncola… a San
Damiano via via prende corpo
l’ideale evangelico della povertà
in una comunità femminile francescana. Povertà che Chiara
visse in pienezza conformandosi
a Cristo crocifisso sino alla
morte. Ma il Papa non comprende la scelta di Chiara: una comunità di “sorelle” povere? come
potrebbero vivere le donne, in un
monastero, senza possedere
beni? L’ideale clariano però, è
Rievocando un celebre episodio che si inserisce nella storia
delle lotte fra Papato ed Impero,
padre Flavio ha messo in luce la
mirabile devozione della santa
per l’Eucaristia. All’arrivo dei
soldati saraceni a San Damiano,
Chiara tenendo in mano una
“cassetta dove era el santo Sacramento del Corpo del nostro
Signore…”, chiede a Dio di proteggere il monastero e la città.
Sente una voce soavissima, udita
anche dalle consorelle (poi testimoni al processo di canonizzazione): “Io te difenderò sempre”.
Il monastero e la città sono salvi.
La luce dei santi trascende la
storia del loro tempo per illuminare le tenebre del presente.
Sollecitati dalle riflessioni del
relatore, i fedeli che gremivano
la chiesa, insieme alle sorelle
Clarisse e alla Fraternità francescana laicale, hanno invocato la
pace per tutta la famiglia umana.
La solenne Liturgia eucaristica dell’11 agosto, presieduta dal
Vescovo, padre Oscar Serfilippi,
e concelebrata dal P.Guardiano
dei Frati Minori e dal P. Guardiano dei Cappuccini, ha rinnovato nel ”Mistero pasquale” la
mistica unione di Chiara con
Cristo, icona delle nozze di
Cristo con la Chiesa.
Alla preghiera e alla riflessione dei fedeli il Vescovo ha affidato, nell’omelia, un triplice messaggio: 1) la “chiamata” universale alla santità, 2) l’impegno
comune per favorire e sostenere
le vocazioni alla vita consacrata,
con un augurio speciale per le
Clarisse di Jesi, 3) la speranza
che la GMG di Colonia apra il
cuore dei giovani a Cristo.
Sarà Beata
Maria Crocifissa Curcio
di Rachele Mancinelli
In seguito alla scomparsa di
Giovanni Paolo II, avvenuta il
2 aprile scorso, la celebrazione
di beatificazione della Venerabile Serva di Dio Madre
Maria Crocifissa Curcio, fondatrice della Congregazione delle
Suore Missionarie di Santa
Teresa del Bambin Gesù, presenti anche a Moie, stabilita per
lo scorso 24 aprile, era stata
annullata. Per disposizione di
Benedetto XVI, nella celebrazione eucaristica del prossimo
13 novembre nella Basilica di
San Pietro in Vaticano, Madre
Crocifissa, fratel Charles De
Foucauld e Madre Maria Pia
Mastena verranno proclamati
beati.
La causa di beatificazione
per Madre Crocifissa si era conclusa il 19 ottobre 2004 grazie
al riconoscimento di una guarigione miracolosa. Il miracolato
è Giovanni Azzarelli di Bozzolo
(Ragusa), al quale, nel 1975,
all’età di ventisette anni, fu diagnosticata una grave forma di
tumore osseo alla spalla.
Azzarelli in quel periodo lavorava come muratore presso la
casa della signora Dora Angela
Carbonaro in Curcio, vedova di
un nipote di Madre Crocifissa.
La signora Curcio si rivolse
all’intercessione di Madre
Crocifissa per ottenere la guarigione del giovane. Malgrado
due interventi chirurgici la prognosi rimase infausta, tanto che
i sanitari lo dimisero dall’ospedale prevedendo per lui pochi
mesi di vita. A dispetto di tutto
ciò, alla fine dell’agosto 1976 le
condizioni mediche dell’operaio migliorarono fino al punto
che il tumore scomparve senza
più recidivare in modo inspiegabile per i sanitari. Giovanni
Azzarelli tornò al suo lavoro
anche se la spalla colpita dal
tumore fosse priva di una parte
di osso. Ora, marito e padre,
conduce una vita del tutto normale.
I cardinali e i vescovi della
Congregazione delle Cause dei
Santi hanno riconosciuto l’avvenuto miracolo per l’intercessione di M. Crocifissa Curcio il
19 ottobre 2004, decretando
così la conclusione della causa
per la sua Beatificazione.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli: “Se il tuo fratello commette
una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui
solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il
tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi
con te una o due persone, perché ogni
cosa sia risolta sulla parola di due o tre
testimoni. Se poi non ascolterà neppure
costoro, dillo all’assemblea; e se non
ascolterà neanche l’assemblea, sia per te
come un pagano e un pubblicano.
In verità vi dico: tutto quello che
legherete sopra la terra sarà legato anche
in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche
in cielo. In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve
la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono
in mezzo a loro”.
Se tuo fratello commette una colpa
di Adriana Borgognoni
Non odio, né giudizio, e neanche indifferenza, ma amore. Amore
premuroso che ti spinge a muoverti (húpaghe: va’ ) e ad avvicinare il
fratello che ha sbagliato (questo il senso letterale di amartáno), per
correggerlo con discrezione, a tu per tu (il verbo eléncho ci parla di una
correzione che è tentativo di convincere dell’errore, persuadere a tornare indietro). Amore insistente, che non si scoraggia di fronte ad un
rifiuto, ma tenta di tutto, si fa pressante, trova vie di esortazione più
autorevoli. Amore disposto anche, quando incontra un cuore chiuso, a
ricorrere a soluzioni dolorose ed estreme. Estreme, ma non definitive:
chi le parole non hanno convinto, potrà essere “guadagnato”, cioè salvato, con la preghiera.
Perché quel Dio che cerca appassionatamente la pecora perduta, che
non si stanca di dare appuntamento ad un peccatore, esaudirà la supplica di coloro che chiedono il ravvedimento di un fratello. E’ Gesù stesso che chiede al Padre, e dal Padre ottiene, la salvezza per chi si è smarrito, fedele alla promessa di essere in mezzo alla comunità riunita nel
Suo nome. E’ sufficiente che due o tre“si accordino”in una preghiera
unanime! Ma il verbo greco symphoneîn ci dice che “accordarsi”non è
semplicemente concordare una richiesta. E’realizzare una sinfonia.
Come in un concerto solo se gli strumenti sono perfettamente accordati si crea un suono armonioso, senza stridori o stonature, così nei
cuori: solo se sono liberi da rancori, sgombri da personalismi, carichi
dello stesso amore e animati dalla stessa fede, la preghiera salirà come
una sinfonia verso il cielo e incontrerà la misericordia di Dio.
* L’asterisco
La croce “à la page”
di Giacomo Galeazzi
La croce «à la page», ossia la moda di utilizzare la croce
come accessorio o gioiello, allarma la Santa Sede, che, senza
denunciare il rischio di uso blasfemo, mette in guardia dalle
banalizzazioni della fede. «Attenzione a non ridurla a motivo
ornamentale, non può essere trasformata né in un amuleto
paganeggiante né in uno status symbol per scollature volgari osserva il teologo Giovanni D’Ercole, capo ufficio della
Segreteria di Stato vaticana - il pericolo è farne l’emblema
della superficialità della nostra epoca che tende a relativizzare tutto. Dobbiamo essere più vigilanti e decisi nel difendere la
croce e la nostra testimonianza di credenti. Il senso originario
è quello del sacrificio estremo di Cristo, ossia l’opposto dell’immorale lusso della moda».
Da ambasciatore pontificio in Francia, Giovanni XXIII fu
più indulgente quando ad una nobildonna che gli mostrava la
croce che portava su una profonda scollatura, disse: «Noto la
croce ma anche il Golgota...». Dolce e Gabbana, Chanel,
Versace, Jean Paul Gaultier, Vivienne Westwood e Alexander
McQueen hanno tramutato il «placet» del Papa buono in
«must» da sfilata. «Proporla su abiti sexy non equivale ad
oltraggiarla – assicurano - la croce resta un riferimento religioso».
Non la pensa così Vittorio Messori, autore di bestseller di
argomento religioso e tra gli scrittori cattolici più letti nel
mondo. «Ho visto modelle con indosso solo un tanga e un rosario - spiega Messori - i sociologi americani lo hanno dimostrato: al giorno d’oggi l’unica diffamazione ammessa dal trionfante ‘politically correct’ è la diffamazione del cristianesimo.
La ‘crossmania’ è senza ombra di dubbio uno sberleffo alla
fede, ma non è il caso di scandalizzarsi troppo. Passerà presto,
scomparirà dalle collezioni non appena gli stilisti avranno trovato qualcos’altro».
Un «boom» che rende inevitabile una domanda: perché non
è si è mai verificato lo stesso fenomeno con le mezzelune islamiche o le stelle di David? «La risposta è sotto gli occhi di
tutti: il cristianesimo è più tollerante, non lancia fatwe, non si
mobilita a salvaguardia della propria identità come accade in
certi battaglie a difesa di posizioni sioniste. Insomma non il
cristianesimo fa paura a nessuno, così la croce finisce esibita
sul petto nudo di un fotomodello ostentatamente gay».
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Santina Buoncompagni
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inoltre il nostro servizio “cortesia” riservato al clero, che consiste nel
recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel
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Speciale GMG
Domenica 4 settembre 2005
3
Da Jesi a Colonia alla XX Giornata Mondiale della Gioventù
Diario
di una “ragazza del Papa”
Adoratori
del terzo Millennio
Una settimana in prima pagina. Nicoletta Camilletti,
diciassette anni, studentessa jesina del liceo scientifico
“Leonardo da Vinci”, ha raccontato la sua esperienza alla
Giornata mondiale di Colonia per il quotidiano “La
Stampa”. La sua testimonianza, raccolta dal giornalista
della “Stampa” e nostro collaboratore Giacomo Galeazzi,
è stata pubblicata sotto forma di «Diario di una ragazza
del Papa» e ha ottenuto citazioni e commenti positivi sui
principali mass media mondiali. Qui di seguito alcuni
brani del “diario” di Nicoletta.
Dodici ore d’autobus e siamo
a Prien, in Baviera, dove mi
aspettano i miei «genitori adottivi». Qui ogni famiglia ospita un
pellegrino
della
Giornata
Mondiale della Gioventù, così
questa cittadina sul lago è una
Babele di lingue e colori. Mi
ospitano in una casa gigantesca,
parliamo un po’ italiano e un po’
inglese, visito con loro monumenti, musei e chiese dal tetto di
legno e il campanile altissimo.
Ogni giornata da «Papa girl» è
un vulcano di novità (…)
Poco fa poi ho avuto la sorpresa più grande. Con don
Cristiano abbiamo partecipato a
una messa particolare, celebrata
apposta per noi ragazzi della
Gmg nella chiesa cristiana evangelista. Appena entrata non credevo ai miei occhi. Sull’altare
c’era una donna prete che dopo
aver letto dei brani del Vangelo
ci ha condotto attraverso una
specie di labirinto ad accendere
una candela che simboleggiava
lo Spirito Santo. La messa, visto
che in maggioranza eravamo italiani, veniva tradotta in tempo
reale da un’altra donna.
All’inizio mi ha fatto strano,
poi è stato bellissimo vedere una
donna come me celebrare la
messa. Non ci avevo mai pensato prima, ma immagino di essere al suo posto, mi viene da
immedesimarmi. Sono abituata
a vedere un uomo sull’altare,
partecipare a una messa celebrata da un sacerdote donna ha un
effetto particolare su di me.
Quasi la sento più vicina, anche
se so che l’importante non è chi
dice messa ma il significato dei
gesti che compie e delle parole
che pronuncia. (...)
***
Anche quando fuori piove,
quasi non ci faccio caso, sono
sempre in movimento: dai barbecue alle feste folcloristiche,
dalle gite in barca ai concerti in
piazza. Non ho un attimo di
Celebrazione per la pace
per 700 giovani delle Marche
al campo di concentramento
di Dachau
respiro. Tutti mi dicevano che
mi sarei trovata male con il cibo,
invece mangiamo benissimo:
kartoffen salad (insalata di patate), gulash di manzo, wurstel,
grigliate di carne. E, sempre e
ovunque, birra. E’ impressionante, qui la bevono come fosse
acqua (…)
Prima di partire da Prien (la
cittadina della Baviera che ci ha
coccolato per tre giorni) alla
volta di Colonia dove siamo
arrivati ieri sera, le nostre
«famiglie adottive» hanno organizzato una grande festa. I
ragazzi tedeschi sono un sacco
simpatici e, tra foto, balli e
scherzi, ci siamo scambiati mail
e numeri di cellulare. Abbiamo
promesso di rivederci tutti
all’Oktoberfest di Monaco!
Un clima da villaggio turistico che è diventato gelo quando i
sacerdoti che ci accompagnano
hanno annunciato dal palco che
prima di arrivare a Colonia
avremmo fatto tappa al campo
di concentramento di Dachau.
Nel salone è sceso il silenzio, il
mio «papà adottivo» Gregor ha
detto solo: «Ormai è storia, non
succederà più».
Accennare alla Shoah è tabù,
provoca vergogna e imbarazzo.
E davanti al cancello di Dacau
ho capito perché è tanto significativo che venerdì un Papa tedesco entri in sinagoga. E’ traumatico, sconvolgente vedere un
luogo ordinato, neutro, che sembra una fabbrichetta ma è
costruito per distruggere vite
umane. L’inferno lo immagino
così. Una sensazione di nausea
che ti cambia dentro. Per sempre.
«Una visita da non prendere
di Francesco Collamati
Il gruppo di Jesi sulle strade di Colonia
concerto rock. Il palco sembra
un’enorme astronave e la fiaccola che ho in mano è un minuscolo puntino rispetto alle migliaia
di lampade fluorescenti che lo
illuminano. L’ex miniera a cielo
aperto che abbiamo trasformato
in un carnevale di cori e colori è
costellata di un’infinità di candele sistemate lungo il percorso
della processione. Al centro solo
un omino vestito di bianco. A
prima vista non ha l’aspetto di
chi riesce a trascinare le folle,
però poi apre bocca ed è come
se il tempo si fermasse. Solo il
Papa sa toccarci il cuore con le
sue parole. Un unico dubbio:
Giovani jesini
“cercatori di Dio”
Segue da pag. 1
dell’aver trovato Dio. Siate esigenti con i vostri educatori, con i
vostri preti, i vostri vescovi e,
perché no, anche con i vostri
genitori.”
E’ senz’altro un segno di gioia
e speranza per tutti vedere tanti
giovani, anche dalle nostre
comunità partecipare con entusiasmo, superando non poche
difficoltà logistiche, ad un incontro come la GMG, sta poi alle
nostre comunità saper sostenere
con la stessa forza e lo stesso
coraggio di Giovanni Paolo II e
di Papa Benedetto le nuove generazioni di credenti saldi nella
convinzione che “Cristo nulla
toglie di quanto avete in voi di
bello e di grande, ma porta tutto
a perfezione per la gloria di Dio,
la felicità degli uomini, la salvezza del mondo”.
don Cristiano Marasca
“Wir sind gekommen, um IHN
anzubeten”. Quanto suona male!
Particolarità del tedesco? Forse,
ma anche in italiano le cose non si
semplificarono più di tanto:
“Siamo venuti per adorarLo”.
Cosa significa “adorare”, per
un ragazzo, nel 2005? E’ quello
che in molti hanno cercato di farci
capire in questi giorni di pellegrinaggio in Germania. L’invito di
Giovanni Paolo II, e poi di
Benedetto XVI è qualcosa di
molto più grande del semplice credere: è una richiesta di profonda
ed entusiasta adesione al Dio fatto
uomo. Come scherzosamente ci
ammoniva don Domenico Sigalini
in una delle catechesi: “Non bastano più i campi scuola” per vivere
da Cristiani tutta una vita; non è
Messa internazionale a Monaco in Odeon spla
l’impegno di una settimana quello
a cui il Signore ci chiama, ma una
scelta di vita coraggiosa e impegnativa.
Eccolo il “dramma” di tutti
questi eventi internazionali, quel
L’attesa dell’arrivo in battello del Papa sulla riva del Reno
con superficialità», ci avvertiva
da sabato don Cristiano. Aveva
ragione. La messa a Dachau è
stata un grido che per molti di
noi ha trasformato in lacrime i
festeggiamenti di poco prima.
«Sessant’anni fa è successo
tutto per l’indifferenza - ha detto
il prete dall’altare - quando
qualcosa non va bene, dovete
urlarlo al mondo».
***
(...). E oggi finalmente arriva
il Papa.
***
Sono arrivati cinque battelli.
Dalla mia sponda del fiume ero
sommersa dalla folla, avevo
paura di perdermi e non riuscivo
a capire dove fosse Benedetto
XVI. Un istante ed è scoppiato il
boato: era apparsa la sua sagoma
bianca. Non potrò mai dimenticare la sensazione fortissima
che ho provato. Una frase mi ha
colpito più di tutte: «La felicità
ha un nome e quel nome è
Gesù». Io lo sapevo. Questo
Papa ha un’aria timida, quasi
dimessa, ma sa parlare al cuore
dei giovani.
***
Poi dicono che gli italiani
non sono puntuali! Siamo stati
noi i primi a metterci in marcia
verso la collina di Marienfeld.
(…) Una fila interminabile e
allegra di ragazzi con gli zainetti in spalle, le chitarre, gli striscioni e i sacchi a pelo per trascorre la notte sotto le stelle. Per
fortuna non piove più e abbiamo
aspettato l’arrivo del Papa cantando, ballando e ascoltando un
dopo tante emozioni straordinarie, impossibili da dimenticare,come farò a riabituarmi al
tran tran quotidiano casa-scuola?
***
(...) Sono ancora sull’autobus
che mi riporta in Italia, non ho
più un filo di voce dall’umidità
che ho preso durante la veglia di
venerdì notte ma ripartirei
domattina senza pensarci un
istante. Come si fa a spiegare la
magia di un posto dove incontri
mille nuovi amici al minuto e in
cui parli cento lingue senza
conoscerne nessuna. La mia settima è stata tutta così, un maremoto di emozioni e scoperte che
spazza via il ricordo di qualsiasi
disagio.
Ho ancora nelle orecchie le
sirene delle ambulanze, non ho
chiuso per il rumore assordante,
però non sono stanca. E’ troppo
grande il calore che ci ha trasmesso il Papa per sentire la
fatica. Mi ha commosso fino
alle lacrime quando ha detto:
«Avrei voluto salutare ciascuno
di voi». E venerdì notte, come
per incanto, la musica rock ha
lasciato spazio al silenzio e da
un gruppo gruppo di ragazzi
francesi è spuntata una bandiera
con la scritta «Merci, Frere
Roger» in omaggio al fondatore
della comunità di Taizè ucciso
proprio nel giorno di apertura
della Gmg. Porto a casa il cappellino scambiato con un ragazzo tedesco e un tesoro di sensazioni da brivido.
Nicoletta Camilletti
tutto il mondo riuniti in una sola
città possono creare sapevo
sarebbero riusciti a farci entrare
in una spirale di vita in cui la
gioia e la voglia di vivere diventano contagiosi, e più forti di
ogni male, e a farci sentire di non
essere soli.
Il viaggio, come ogni pellegrinaggio, è stato duro. Alzataccia
per la partenza e poi tante, tante
ore di pullman, volate fra film,
canti, partite a carte, imitazioni e
preghiere. I primi giorni, spesi in
gemellaggio nella comunità di
Prien, un paesino in Baviera,
ospiti di don Bruno (una specie
del don Matteo televisivo, ex
segretario di Ratzinger) sono serviti per farci a pieno calare nella
mentalità e nella vita di quella
Parte del
gruppo degli
jesini alla
spianata
di
Marienfeld
“dramma” su cui tanto hanno speculato i giornali italiani: un milione di ragazzi riuniti per far festa
una settimana, Germania, Francia,
Italia o Canada non conta, Papa o
non Papa, Cristo o non Cristo.
Eppure il nostro viaggio, proprio
come quello dei Magi, da molto
lontano è partito e molto lontano
ha intenzione di arrivare.
Da tempo vivevo l’attesa con
impazienza, perché sentivo il
forte bisogno di “ricaricarmi le
pile”. L’estate è sempre un periodo particolare per i giovani: è il
periodo di “disimpegno”, libertà
(come la chiamiamo oggi) e sballo… se ci aggiungiamo poi il sangue che ogni giorno si sparge nel
mondo… Vi confesso che per
uno che crede in altre forme di
“felicità” è molto pesante e sconfortante vedere i propri amici
lasciarsi andare lascia un senso di
infinita impotenza ed estraneità
nei confronti di un mondo che
sembra remarci contro.
Questi giorni, giorni di felicità, d’amore, d’entusiasmo che
solo un milione di giovani da
gente.
La gentilezza con cui siamo
stati accolti e trattati, l’orgoglio
per le proprie tradizioni, i fortissimo senso di comunità che a
Prien abbiamo trovato resteranno
per sempre indelebili nelle nostre
menti. Toccante e commovente
la celebrazione con tutte le diocesi delle Marche a Dacau, sotto
la pioggia battente (altra grande
ospite).
Poi, arrivati a Colonia, abbiamo perso le comodità degli
alloggi (stipati in polverose aule
scolastiche e “numerati” con un
braccialetto) ma trovato finalmente quell’entusiasmo di massa
di cui parlavo prima, che solo
avevamo un po’ respirato in una
Messa a Monaco.
I giorni a Colonia sono difficili da ripercorrere e scrivere, ma
possono essere riassunti in un
continuo coro da stadio, turbinio
di cappelli e colori, applausi, preghiere, canti, code (per i bagni,
per la metro, per gli autobus, per
il cibo, per le messe, per le catechesi…) riflessioni, e tanta festa.
Inutile negare l’eccessiva rigidità
teutonica, ma anche inutile e
ingrato insistere sui disagi passati. Oramai è tutto passato, che
tutti i problemi emersi servano
da monito per le prossime occasioni, e che più che i buoni pasto
che non siamo riusciti a “spendere” siano altre le cose che ci portiamo a casa.
***
“Dalla Gmg porterò a casa dice Laura Ginesi - mille volti,
mille colori, mille pesi uniti da
un unico scopo: adorare il
Signore. La confusione, il rumore assordante delle sirene, ma
anche il silenzio sfociato nella
speranza di costruire un mondo
di pace e di serenità, un mondo
più vero, un mondo in cui Cristo
vinca su tutto e tutti”.
“Nel clima di fratellanza nel
quale eravamo immersi - dice
Alberto Bugari - ho ritrovato la
forza di sperare in un mondo
maturo che sappia lasciare alle
proprie spalle l’odio verso gli
altri e che s’impegni ad amare il
prossimo a prescindere da ogni
diversità”.
“Grazie alla Gmg - raccontano Eleonora e Michela Aquili abbiamo capito quanto sia bello
condividere insieme agli altri
emozioni ed esperienze e di
come sia più facile affrontare
uniti le difficoltà”.
Spetta a noi ora smentire lo
scetticismo dei giornali, e renderci davvero sentinelle del mattino,
365 giorni all’anno!
4
Jesi
Domenica 4 settembre 2005
“Conversazioni in giardino”
Domenica 11 settembre
In viaggio nella Jesi
del XIII secolo
Una sorta di “macchina del tempo”
messa a punto da Marco Montanari
fotoservizio di Paola Cocola
Singolare e affascinante il
viaggio virtuale tra le mura
medievali della Jesi del XII e
XIII secolo, presentato mercoledì 27 luglio al pubblico di
“Conversazioni in giardino”,
l’apprezzato ciclo di conferenze
di storia dell’arte promosso dall’assessorato alla Cultura, dalla
Pinacoteca e dai Musei Civici di
Jesi in collaborazione con
l’Enoteca regionale presso lo
Studio per le Arti della Stampa.
Una sorta di “macchina del
tempo”, così si potrebbe definire
il programma Aesis VR, ideato e
realizzato nelle due versioni
(Aesis 3.0 e Aesis 4.0) dal giovane jesino Marco Montanari,
esperto di realtà virtuale, di computer grafica e di multimedialità.
Attraverso alcuni dispositivi,
Montanari, ha consentito ai visitatori virtuali di immergersi e di
transitare nella cornice suggesti-
sentinella: si percepisce forte la
distanza…alzando la testa, si
incontra un cielo azzurro solcato
da nuvole rare… continuiamo…di tanto in tanto ci imbattiamo in giardini rigogliosi: si
ode tutt’attorno il cinguettio
degli uccelli, il gorgoglìo dei
corsi d’acqua e delle fontane…
giungono frequenti i nitriti dei
cavalli che sostano presso gli
abbeveratoi…si dilatano le voci,
le grida, il brusìo della vita che
brulica ovunque...ora
ci troviamo nei pressi
del Teatro romano attualmente c’è il
Palazzo della Signoria
- …entriamo…
...saliamo ancora e
troviamo l’ultimo avamposto militare…ci
imbattiamo ogni tanto
in statue decapitate
perché, durante gli
assalti e le occupazioni, il nemico demoliva
ciò che non poteva
portar via …ora ci troviamo dall’altra parte
del Teatro…sostiamo
davanti alla Chiesa (al
suo posto oggi sorge il
Duomo)... i leoni
posano fieri sui lati
esterni della costruzione…raggiungiamo
poi le Terme, espressione di un livello
economico alto assieme ad altre
ottime strutture per l’intrattenimento e la socializzazione…nel
nostro percorso, non siamo
soli…incontriamo spesso personaggi storici del tempo con i
quali interagiamo…il linguaggio virtuale li chiama animatron
mentre noi che entriamo siamo
avatar… nel nostro viaggio tutto
è straordinariamente vivibile e
tangibile, è come se l’immagina-
Giornata del Donatore
Festa del Volontariato
Anche quest’anno, domenica
prossima 11 settembre, si terrà la
“Giornata del Donatore – Festa
del Volontariato”, che vedrà la
premiazione dei donatori distintisi per il loro impegno in favore di
chi soffre. In particolare verrà
conferita la cittadinanza benemerita a sette donatori che hanno
raggiunto le cento donazioni di
sangue: fra questi piace ricordare
Rosella Stronati, una delle poche
donne che hanno raggiunto questo difficilissimo traguardo.
Tutti i donatori, tuttavia, meritano un grazie dalla città perché,
senza il loro impegno, non sarebbe possibile la sanità come noi la
conosciamo e la tutela della salute farebbe un salto all’indietro di
qualche secolo: non nascondiamoci dietro un dito, sappiamo
che del sangue c’è un forte bisogno e, siccome ancora non è possibile sostituirlo con altri preparati farmaceutici, sarebbe dovere
di tutti coloro che non hanno problemi precipitarsi a donarlo; chi
non lo fa è solo per pigrizia o per
egoismo.
Alla giornata partecipano,
oltre l’Avis organizzatrice, anche
altre associazioni di volontariato:
Admo, Aido, Amici dello Iom,
Amnesty International, Oikos,
Avulss, Consultorio La Famiglia,
Club CB-OM, Croce Rossa,
Croce Verde, Donne Sempre, Il
Cuore della Vallesina, Mondo
Solidale, Unitalsi.
Il programma della serata prevede: ore 16.15, Santa Messa
presso il santuario della
Madonna delle Grazie; ore 17,
corteo lungo il corso; ore 17.30,
cerimonia ufficiale di premiazione in piazza della Repubblica;
ore 18.30, musica, animazione e
spettacolo con il gruppo
Chaomama; ore 19, estrazione
lotteria Oikos; ore 19.30, dimostrazione di primo soccorso a
cura della Croce Rossa e della
Croce Verde; ore 21, concerto di
musica salsa e latino americana
con l’orchestra la Banda Picante;
ospite dal Bagaglino Alivernini,
magia, comicità e cabaret
I premiati
Croce d’oro
Ubaldo Baldeschi Balleani,
Giuliano Barchiesi, Francesco
Binanti,
Giorgio
Giuliano
Giuliani, Ivano Medici, Rosella
Stronati, Roberto Tombolesi.
Distintivo d’oro
Massimo Anconetani, Stefano
Catani, Ivo Fabrizi, Paolo
Mariani, Dionisio Pigliapoco,
Eugenio Polzonetti, Ivano
Rinaldi, Fabio Sassaroli, Sauro
Vichi.
La Jesi dei secoli XII e XIII ricostruita con i computer da
Marco Montanari (nella foto in alto)
va di una tarda mattinata invernale, circa mezzogiorno, per le
strade della Jesi della prima metà
del 1200, ricostruita dall’autore
con un alto grado di fedeltà storica e con dovizia di particolari.
Ne riviviamo uno scorcio…
...Entriamo da Porta Valle…
superato il primo avamposto,
erano tre le fasce difensive militari, ci troviamo in una zona
abbastanza aperta…c’è il mercato rionale dei contadini che arrivano anche da fuori con i prodotti dei campi ( in periodo di pace,
la gente entrava e usciva senza
problemi)…proseguendo, incontriamo stalle, depositi per i macchinari militari da difesa …man
mano che procediamo, cambia la
struttura delle costruzioni sia per
la logica della piramide sociale,
sia perché al vecchio si contrappone il nuovo delle ricostruzioni… c’è un altroavamposto…
saliamo… fingiamo d’essere la
Mercatino
del libro usato
La parrocchia San Giuseppe e
il circolo Acli di Jesi organizzano
il tradizionale mercatino del libro
usato. Vengono accettati i libri
delle scuole medie inferiori e
superiori, vocabolari e testi universitari, sui quali il cliente può
stabilire il prezzo di vendita.
Consegna, vendita e restituzione
dei libri avverranno fino al 15
settembre con i seguenti orari:
lunedì dalle 9,30 alle 12,30 e
dalle 16 alle 20; martedì e giovedì dalle 16 alle 20, mercoledì e
venerdì dalle 9,30 alle 12,30. Il
sabato e la domenica il mercatino
resta chiuso. Per informazion ci
si può rivolgere alla parrocchia
(tel. 0731.59611) o al circolo
Acli (tel. 0731.56646)
zione avesse forzato i confini
della mente alloggiandosi in un
“tutto a portata di mano”, in una
“sintesi”, per dirla con le parole
dell’autore, che cattura ed appaga i sensi con l’inganno degli
strumenti e delle tecniche virtuali.
“Una pura supposizione di
una realtà esistente allo stato
concettuale”spiega un’accezione
filosofica…ma anche - aggiungiamo noi- un progetto, quello
sulla Jesi medievale, originale e
funzionale a molti scopi: storici,
didattici, artistici, antropologici…complesso nella sua ideazione ed esecuzione.
Per saperne di più sia sul progetto, sia sulle tecnologie legate
alla realtà virtuale, abbiamo
“strappato” ai ritmi serrati del
suo autore, vero artista del computer, un’intervista di cui, per
ragioni di spazio, diremo nel
prossimo numero…
Medaglia d’oro
Luca
Barchiesi,
Lucio
Benigni, Mauro Bicchieri,
Massimo Bigi, Enrico Brunelli,
Gabriele
Brunetti,
Danilo
Cardinali, Luigi Carnali, Sergio
Cecchi, Luciano Cinti, Giorgio
David,
Andrea
Fabbracci,
Silvano
Ferretti,
Giorgio
Fiordelmondo, Roberto Franceschetti, Sauro Gioacchini,
Sandra Giuseppetti Grassi, Pietro
Marasca,
Mauro
Moretti,
Rodolfo Mosconi, Roberto
Pasquinelli, Enrico Pediconi,
Stefano Pirani, Paolo Rettaroli,
Armando Ronconi, Luciano
Sandroni.
Medaglia d’argento
Moira Badiali, Valentina
Baiocco, Marcello Barboni,
Massimo Barchiesi, Massimiliano
Bedetti,
Giorgio
Bocchini, Maria Bonetti, Andrea
Brunori, Lorenzo Cancellieri,
Carlo Cardinali, Mario Catani,
Roberto Cecconi, Luciano
Chiucchiù, Fabio Cingolani,
Giuseppe Compagnucci, Leonardo Di Iorio, Massimiliano
Fabrizi, Roberta Fiordelmondo,
Cristina Franco, Daniele Latini,
Francesca Luzi, Mauro Mancini,
Gianni
Marasca,
Rossano
Mariotti, Stefano Mazzarini,
Sabina Mecarelli, Maria Paola
Ortolani, Paolo Pierandrei,
Damiano Radicioni, Stefano
Schiavoni, Federico Silvi, Marco
Tise’, Graziano Zannotti.
Medaglia di bronzo
Dragoslav Aleksic, Angelo
Angeloni, Lorenzo Angelucci,
Gabriele Balloni, Moreno Belli,
Luca Lamberto Bernarducci,
Lorenza Bezzecheri, Carla
Brocani, Gianluca Brugiaferri,
Marika Canonico, Luca Carbini,
Bruno Carletti, Danilo Casaccia,
Massimo Ceciliani, Fiorella
Cerioni,
Susana
Maria
Ciummelli, Claudio Coacci,
Tonino Fava, Davis Federici,
Francesco Frattesi, Alessandro
Giampieretti, Laila Giovagnoli,
Matteo Lioce, Jury Maiolatesi,
Paolo Marchegiani, Emidio
Mazzuferi, Michele Montalbini,
Giordano Montanari, Fabrizio
Montesi, Massimiliano Monti,
Graziano Muzi, Bernardina
Nespeca, Daniele Palombini,
Andrea
Pasquini,
Paolo
Pavoncelli, Diego Peloni, Oreste
Perticaroli, Rita Piersigilli,
Claudio Pigliapoco, Marco
Ragni,
Dario
Romagnoli,
Stefano
Scamuffa,
Mario
Scarpini, Vincenzo Spada,
Cinzia
Spinaci,
Graziella
Staffolani, David Togni, Anna
Maria Zagaglia.
Una bella iniziativa
Dalle scuole jesine
in Groenlandia
E’ dei giorni scorsi la spedizione
nella
Groenlandia
Orientale promossa dal Cnr e dal
museo polare di Fermo, con la
partecipazione del direttore
Gianluca Frinchillucci. Nel corso
dell’iniziativa sono stati consegnati ai bambini della scuola del
piccolo villaggio Inuit di Isertoq
i disegni realizzati dagli alunni di
alcune classi della scuola elementare Federico Conti di Jesi
(che stanno collaborando al progetto) ed il Cd realizzato con il
contributo della Consulta per la
pace della nostra città.
A novembre i lavori realizzati
dai bambini di Jesi e da quelli
Inuit, nell’ambito del suddetto
progetto di collaborazione,
Un progetto per ricordare
Valeria Moriconi
L’amministrazione comunale
sta predisponendo un progetto
complessivo di carattere artistico
e culturale che possa ricordare in
maniera permanente la figura di
Valeria Moriconi, l’attrice jesina
scomparsa lo scorso giugno. Nel
prossimo autunno, intanto, con
una cerimonia pubblica verrà
intitolato a Valeria il teatro-studio San Floriano.
“E’ un gioiello che Valeria
amava moltissimo – aveva detto
il sindaco Fabiano Belcecchi in
occasione dei funerali dell’attrice: - lo amava per la sua storia,
per il pregio architettonico, lo
amava per quella parola studio
che le richiamava gli albori della
Inaugurata la “bretella” di via Roma
sua carriera e probabilmente il
concetto forte attorno al quale
desiderava che le nuove generazioni si formassero”.
Divieti
L’amministrazione comunale
ricorda che fino a domenica 18
settembre, in concomitanza con
la Festa dell’Unità, è vietato il
transito e la sosta a tutti i veicoli
nell’anello asfaltato adibito a
parcheggio di porta Valle e nell’attiguo tratto compreso tra il
bar della stazione delle autocorriere e l’imbocco di via XXIV
Maggio.
Cerimonia di inaugurazione, con taglio del nastro da parte del
sindaco Fabiano Belcecchi, della “bretella” che collega via Roma
con via Gallodoro. Presente anche il Vescovo Mons. Serfilippi, che
ha impartito la benedizione. La prima uscita pubblica di Padre
Oscar, dopo gli interventi al Gemelli di Roma, è stata salutata con
viva soddisfazione dagli intervenuti alla cerimonia, tra i quali l’assessore provinciale all’Urbanistica Patrizia Casagrande.
(foto Maurizi)
Il progetto “Cernobyl” di Legambiente
Dopo un mese di permanenza presso nove famiglie jesine, i dieci
ragazzi bielorussi e la loro accompagnatrice ospiti del Comitato
Uisp di Jesi e del Circolo “Azzaruolo” di Legambiente Jesi, sono
partiti sabato 30 luglio dall’aeroporto di Roma Fiumicino per far
ritorno al proprio paese: Dobrush in Bielorussia. E’ stato per loro
un mese carico di emozioni che li ha visti impegnati nella partecipazione alla colonia marina del Comune di Jesi, insieme ai ragazzi della Vallesina, e nelle varie attività e gite organizzate, tra le
quali quella (nella foto) al Parco divertimenti di Fiabilandia di
Rivazzurra di Rimini.
Polizia municipale e prevenzione
Risultati più che positivi dall’attività di prevenzione e controllo
che la Polizia municipale ha attivato nei giardini pubblici e nelle
aree verdi della città durante il periodo estivo. La presenza discreta in determinate fasce orarie della giornata, quando è maggiore la
presenza di bambini e anziani, è stata particolarmente apprezzata
dalla popolazione. Tale attività ha permesso alla Polizia municipale di segnalare ai vari uffici comunali eventuali interventi di manutenzione ordinaria.
saranno esposti a palazzo dei
Convegni in una mostra didattica
e divulgativa finalizzata a far
conoscere alla cittadinanza jesina
la cultura Inuit e le problematiche che ne mettono a rischio la
sopravvivenza, connesse anche
ai cambiamenti ambientali che
coinvolgono tutto il pianeta.
Nella foto, due bambini Inuit
che mostrano un disegno.
Sulla pace
e disuguaglianze
Al teatro-studio San Floriano,
venerdì 16 settembre; alle ore 18
andrà in scena “La principessa e
i diritti”, spettacolo per ragazzi e
adulti sul tema delle disuguaglianze dell’infanzia fra nordsud.; alle ore 21 incontro pubblico di Alberto Spagnolo e Don
Vitaliano della Sala, per un confronto fra le due esperienze.
Sabato 17 settembre (ore 19) in
piazza delle Monnighette “Storie
dell’ombrello” spettacolo di
strada per tutti, sul tema della
pace nel mondo.
www.mattoli.it
Cultura, spettacoli e dintorni
Reportage - 1
Est. Est. Est: la Transdnistria
Una striscia di terra tra la Moldavia e l’Ucraina
di Massimo F. Frittelli
I
Sulle strade a tre corsie il
sorpasso avviene su quella centrale e sulle note di “And I Love
Her”, un successo dei Beatles
del 1964 che la radio diffonde,
l’autista della GAZ Volga M-24,
un’auto di quattro anni più giovane della canzone, spinge il
pedale dell’acceleratore.
La vecchia corriera, oggi a
metano che gli è davanti e che
traballa e sforza sulla leggera
salita gli sfila pian piano sulla
destra. Con la strada dissestata e
piena di cunette e dossi e con i
bassi limiti di velocità che la
Politia Rutiera, la Polizia della
strada, fa rispettare, a pochi chilometri dal confine una Mercedes anni “80, smarmittata, ci
supera rombando.
Il maestoso reperto sovietico
che mi trasporta finisce in una
nuvola di fumo denso e puzzolente. Oltre il finestrino col
vetro spesso e semiaperto, ad
intervalli irregolari compaiono,
indifferenti e grosse, le mucche,
ma anche le capre e le oche.
Sullo sfondo le ampie e profonde distese di mais, girasoli, erba
medica, passano lente. Le donne
a guardia dei cesti d’albicocche,
pesche, visciole, messi sul
bordo della strada per i rari
acquirenti motorizzati, guardano rassegnate le nuvole gonfie.
Raggiungo il confine quando
la radio ha da poco incominciato a trasmettere la colonna sonora di “Guerre stellari”. La robusta barzha, grande barca in
russo, procede con un filo di gas
osservata dalle guardie con il
teschio di bisonte cucito sull’ampio cappello, sopra la visiera bassa e nera. Ancora poca
strada e ad un preciso ordine
l’auto si blocca. Si era arrestata
anche poco prima mentre attraversava la “terra di nessuno”.
A presidiare quel “cuscinetto” tra la Repubblica di
Moldova e la Transdnistria c’è
l’esercito russo. 2.500 uomini
con funzioni di peace keeping.
Il sostegno militare a quell’area
da
parte
dell’attuale
Federazione russa risale ai primi
anni “90. Una sanguinosa guerra civile era scoppiata tra il
trans-Dnestr, abitato per lo più
da Russi e Ucraini e il resto
della Moldova quasi tutta d’etnia e lingua moldavo-rumena.
Allora Michail Gorbacev
inviò la 14a armata di quasi
quattordicimila uomini. In quello spicchio di terra che è la
“terra di nessuno” i militari
russi, supportati da un carro
armato coperto da una rete
mimetica, da una mitragliatrice
e da blocchi di cemento pronti a
chiudere la strada, avevano fermato la GAZ Volga e fatto scen-
Stagione lirica
Comparse
per il “Falstaff”
Per il “Falstaff”, che verrà
dato al Pergolesi dal 10 al 16
ottobre, la Fondazione Pergolesi
Spontini selezionerà comparse
con le seguenti caratteristiche:
sette ragazze longilinee con i
capelli lunghi e scuri con attitudini alla danza; un ragazzo o una
ragazza di corporatura minuta;
quattro uomini con corporatura
normale. Gli interessati dovranno presentarsi al Pergolesi martedì 13 settembre alle ore 15.
dere gli occupanti perquisiti
come pure la vettura. A chi scrive avevano intimato di non
fumare additando un piccolo
cartello con i caratteri cirillici.
Ora a controllare gli occupanti e la macchina sono milizioner, i miliziani, che sui cappelli, identici a quelli visti poco
prima, hanno la falce e il martello dorati su fondo rosso. L’aria è
calda e greve. Sotto il cielo grigio aspetto in piedi, accanto
all’interprete e all’automobile,
l’autista che ancora non torna
dall’ufficietto dov’è scomparso
con i documenti e con uno in
divisa. Tre miliziani ci guardano
tenendo le mani dietro la schiena. Il vento che si alza mitiga
l’afa, ma accumula altre nuvole
scure.
Sono poche le auto che oltrepassano quella frontiera. La
zona è scarsamente abitata e non
certo battuta dai turisti. In quella realtà così distante da tutto e
tutti una donna alta e grossa
s’impone alla nostra attenzione.
Quell’estroversa russa, molto
truccata, ha attraversato ridendo
e a piedi il confine senza nessun
controllo. Si è avvicinata agli
unici non in uniforme: io e l’interprete e dopo averci abbracciato e baciato sulle guance dice
che a piedi non ci sono problemi
e che questi moldavi proprio
non li capisce.
Si riparte, ma l’autista moldavo, concentrato a rintracciare
il luogo dell’appuntamento, non
accende la radio. La Volga M-24
passa lenta davanti ad un muro
bianco con un’alta e lunga scritta rossa che l’interprete traduce
in “La Transdnistria è il nostro
orgoglio”. Geograficamente la
Transdnistria è una striscia di
territorio tra il fiume Dnestr Nistra per i latini - ed il confine
ucraino. Etnicamente è un’enclave slava della Moldova. La
sua denominazione ufficiale è
Repubblica moldava della
Transdnistria. Gli abitanti sono
800mila e un quarto vive a
Tiraspol, la capitale.
(1-continua)
Pergolesi in Calabria
Una vera e propria commedia in musica
di Augusta Franco Cardinali
A sorpresa questa estate “La Serva Padrona” è giunta in
Calabria, rappresentata a Cosenza e in diverse suggestive località della regione dal “Simpatico Teatro dell’Opera Possibile”,
compagnia di artisti tutti calabresi.
Anche se integralmente fedele all’originale quanto a soggetto, musica, costumi, ambientazione, il celebre intermezzo è
stato incastonato in una cornice d’epoca particolarmente appropriata costituita da un testo inedito in prosa. Ne è autore
Francesco Lepera che con un gioco ad incastro di “teatro nel
teatro” ha costruito, in coerenza di stile, una vera e propria
“commedia in musica”.
La vivacissima azione scenica puntualmente rapportata alle
situazioni descritte dal libretto rese più esplicite dall’inserimento di due nuovi personaggi, la colorita caratterizzazione, il
clima musicale rievocato, la spigliatezza e la bravura di tutti gli
interpreti hanno reso godibilissimo lo spettacolo. Mozartiana è
la conclusione dell’opera in questa particolare versione: non
uno, ma due matrimoni, quello di Uberto con Serpina e quello
di Vespone con la servetta Margherita, sua fidanzata segreta.
“La Serva Padrona” è andata in scena il 12 agosto anche nel
teatro all’aperto della “Cittadella della salute”, le Terme
Luigiane di Guardia Piemontese, sulla costa tirrenica, quale
spettacolo “clou” della rassegna “Zolfo e Malie”. Un pubblico
molto numeroso l’ha accolta e calorosamente applaudita.
L’orchestra d’archi, composta da professori del Conservatorio
di Cosenza, era diretta dal maestro Paolo Montefusco; regista,
Natale Filice; interpreti, Annalisa Gioia (Serpina), Antonio
Fratto (Uberto) e gli attori Mario Massaro (Vespone), Giovanni
Turco e Desirée Cozzolino (Margherita). Non ancora conclusa
è la fortunata tournée di questa “simpatica” compagnia.
Augusta Franco Cardinali
Nella foto. Teatro delle Terme Luigiane (Cosenza). Dietro
le quinte: gli interpreti de “La Serva Padrona” con la
nostra Augusta Franco Cardinali (seconda da sinistra), che
ha presentato, illustrato e commentato lo spettacolo.
Musiche dell’addio, della lontananza, del ritorno
La vita
La vita è dono:
emozioni, successi, delusioni.
La vita è progettare
distruggere e creare.
La vita ha un inizio
una fine
un fine.
La vita è breve
ma è fatta di tanti momenti
quante sono le stelle del cielo.
La vita è Amore
e senza l’amore
la vita non è vita.
Annunziata Cavallucci
Microfilm e copie digitali
per i documenti più importanti
Per la tutela delle fonti storiche e per
soddisfare le ricerche di sudiosi
di Marco Palmolella
Il Comune
di Majolati, in
collaborazione
con le Opere
Pie Spontini,
la Conservatoria e la parrocchia
di
Santo Stefano
hanno portato
a compimento
un qualificato progetto di catalogazione e successiva riproduzione dei documenti più importanti
della storiografia spontiniana
depositati a Majolati presso
l’Archivio, Biblioteca, Museo
“Spontini” e la parrocchia.
Si è trattato di un lavoro complesso, da molti anni vagheggiato, nato sostanzialmente da due
esigenze: la prima è la tutela dei
contenuti delle fonti storiche presenti nei documenti spontiniani
(l’azione del tempo e il deterioramento della carta acida rischiano
di polverizzare alcuni documenti); l’altra è quella legata alle
richieste di studiosi e studenti
universitari che domandano di
consultare gli autografi spontiniani e la fitta corrispondenza,
prevalentemente amministrativa,
partita da Majolati e da altre
località dello Stato Pontificio
verso le capitali europee dove era
residente il musicista.
Fino ad oggi la consultazione
diretta dei documenti era abbastanza complessa e realizzabile
per piccole unità; infatti, ogni
richiesta prevedeva la presenza
di un dipendente qualificato;
inoltre sia il prelevamento, sia la
ricollocazione delle fonti sono
operazioni da condurre tra mille
attenzioni e criteri da tenere presenti, non ultimi quelli legati alla
sicurezza.
Ora è più facile consultare
oltre mille documenti, composti
a volte da più fascicoli. Sono
disponibili, infatti, sia in microfilm che in supporto informatico,
circa quattromiladuecento pagine
Teenagers delle scuole superiori
Il festival col treno
del posto dei due concerti che si
tengono il 4 settembre, il primo
presso la chiesa di Santo Stefano
di Maiolati Spontini con l’organista Paolo Crivellaro, il secondo
alla chiesa degli Aroli di Monsano
con l’ensemble di musica medievale LaReverdie.
L’opera “Li finti filosofi”, in
prima rappresentazione in epoca
moderna il 9 e 11 settembre al
parco Colle Celeste di Maiolati
Spontini, come pure le “Lettere
d’amore” (10 settembre, teatrostudio San Floriano) prevedono
un posto unico intero di venticinque euro ed un ridotto di venti
euro. Per informazioni tel.
0731.20.68.88.
5
Storiografia spontiniana
"La Serva Padrona"
in versione inedita
Dedicato a Spontini
Il Festival Pergolesi Spontini
2005, dedicato a Gaspare
Spontini e al tema dei “Viaggi.
Musiche dell’addio, della lontananza, del ritorno”, inaugura
sabato 3 settembre con gli spettatori a bordo di un treno a vapore
d’epoca, diretto nella sede delle
Officine-Deposito Ferroviario di
Falconara. Proseguirà poi fino
all’11 settembre a Maiolati,
Monsano, Senigallia, Monte San
Vito, San Marcello, Montecarotto e Jesi.
Per quanto riguarda i prezzi –
comunicano gli organizzatori - il
posto unico intero per la musica
per un treno a vapore sarà di venti
euro; per i giovani fino ai trenta
anni, gli anziani oltre i 65 anni ed
i soci Coop è riservato un biglietto ridotto di quindici euro. Per i
concerti, il biglietto intero è di
quindici euro, il ridotto di dodici.
Due saranno gli appuntamenti
ad ingresso unico pari ad un euro,
che darà diritto alla prenotazione
Domenica 4 settembre 2005
Da mercoledì 7 tornano
i « Ragazzi... all’Opera! »
Tornano i “Ragazzi all’Opera”, teenagers delle scuole superiori di Jesi e della provincia.
Promosso dalla Fondazione “Pergolesi Spontini”, il progetto di
educazione musicale (alla terza
edizione) proporrà dal 7 settembre al 4 dicembre cinque appuntamenti con l’opera e il balletto
impreziositi da guida all’ascolto,
approfondimenti e incontri con gli
artisti.
In piccoli gruppi guidati dall’esperta Elena Cervigni, gli studenti
svolgeranno tre incontri propedeutici alle rappresentazioni delle
opere in cartellone, due dei quali a
scuola con l’analisi del libretto
dell’opera, l’altro in teatro confrontandosi con attori e registi.
Quindi la partecipazione agli spettacoli nelle serate riservate alle
scuole (“Anteprima Giovani”).
Il primo appuntamento è con
“Li finti filosofi”, di Spontini, al
parco Colle Celeste di Maiolati il
9 e 11 settembre (il 7 settembre
“Anteprima Giovani”). Il progetto “Ragazzi all’opera” si trasferirà
poi al teatro Pergolesi per i titoli
della stagione lirica: “L’Ape
musicale”, di vari autori del ‘700,
“Falstaff” di Verdi, il dittico
“Cavalleria
rusticana”
di
Mascagni e “Gianni Schicchi” di
Puccini, e infine un balletto ispirato al “Flauto Magico” di
Mozart.
Oltre agli studenti delle superiori, “Ragazzi all’Opera” coinvolgerà gli allievi della scuola
musicale “Pergolesi” di Jesi, associazioni corali, bande musicali di
Jesi e della Vallesina.
ritenute tra le più importanti per
la storiografia spontiniana presenti a Majolati.
Il lavoro è stato realizzato
presso la ditta specializzata del
dott. Piero Fornasini di Bologna
che opera già da tempo all’interno dell’Archiginnasio, Conservatorio della città felsinea, in collaborazione con alcune figure di
fiducia dell’amministrazione comunale di Majolati.
Il lavoro è stato condotto in
questo modo.
Si è tenuta presente e si è
seguita, in quanto storicizzata, la
classificazione condotta dal dott.
Giuseppe Gaetti nel 1974. Su
questi documenti è stata effettuata una complessa ricognizione, in
quanto si erano registrati spostamenti, mancanze, ma anche alcune integrazioni in seguito al riordino dell’Archivio avvenuto nel
1992 dopo il trasloco dei faldoni
dai locali della Cassa di Risparmio al Museo.
L’epistolario domestico è
stato diviso in quattro parti e in
questo modo riprodotto nei
microfilm e nei cd. Sono seguite
le riproduzioni di altri due gruppi
di documenti, una miscellanea
comprendente anche nuovi autografi di Gaspare Spontini e
Celeste Erard; infine gli atti parrocchiali di battesimo, quindi di
nascita, e gli atti di morte che
contengono i due documenti più
importanti che attestano il rapporto tra Gaspare Spontini e la
sua Majolati. Quindi sono disponibili sei bobine filmiche e sei cd
rom.
Rispetto all’edizione cartacea
edita dalle Opere Pie “Gaspare
Spontini” di Majolati, che per
molti documenti presentava una
minima sintesi o citazione, la
duplicazione in microfilm è la
copia integrale del documento.
Il lavoro, rispetto ad un progetto ideale, non è stato ancora
concluso. L’Archivio Spontini
presenta ancora una grandissima
quantità di documenti, anche se
meno importanti rispetto ai presenti, che attendono di essere
classificati e quindi avviati alla
copiatura filmica e informatica.
Ora gli studiosi, fatte salve le
procedure legate alle norme che
tutelano la frequentazione delle
sale di studio degli Archivi e
Lettera di Spontini del 18
Biblioteche, comprese quelle
relative ai diritti d’autore e di
riproduzione, potranno richiedere di visionare tutto il “corpus” e
avere copia integrale del documento oggetto di ricerca.
Questi documenti depositati
presso l’Archivio, completano
un’offerta di documentazione su
Spontini che si estende anche
alla Biblioteca e al Museo; anche
queste sezioni, almeno per le
schede, possono disporre sia di
un supporto cartaceo ed informatico e nei due modi possono essere consultate.
Finalmente anche i due più
importanti documenti che attestano il rapporto indissolubile tra
Gaspare Spontini e Majolati
potranno essere al sicuro; infatti,
con gli stessi criteri sopra esposti
sono stati microfilmati i registri
di nascita e morte della Parrocchia di Santo Stefano che
comprendono gli eventi spontiniani “fondamentali”
In questo modo sia gli studenti delle scuole, sia ogni studioso
o cittadino che intenda condurre
ricerche genealogiche, anche non
strettamente legati alla genealogia spontiniana, potrà stampare il
microfilm o consultare il CD rom
sia presso la sala studio della
Conservatoria, sia presso il computer della parrocchia di Santo
Stefano.
6
Jesi e Vallesina
Domenica 4 settembre 2005
Da lunedì 5 settembre
In 368 agli asili nido
e ai centri per l’infanzia
Asili nido e centri per l’infanzia ai nastri di partenza per il
nuovo anno che prenderà ufficialmente il via il 5 settembre
prossimo. Sono 368 i posti assegnati (erano 260 appena due anni
fa) nelle nove strutture pubbliche
e private distribuite nel territorio
comunale: dai due asili nido Oasi
e Romero con 60 bambini a testa
e la gestione diretta del personale di ruolo, ai centri per l’infanzia
44 Gatti e Girotondo con 30 pargoli cadauno e la gestione diretta
del Comune tramite personale di
cooperativa. E ancora l’asilo
nido privato Cepi (44 posti), ed i
centri per l’infanzia convenzionati Tita e Taby (15) e Mago
Merlino (18). Poi la novità assoluta dell’asilo nido interaziendale
alla Zipa, primo esperimento del
genere nella nostra regione, che
garantirà 51 posti. Per tutti questi
servizio completo fin dal giorno
d’apertura con mensa ed orario
flessibile che in alcuni casi arriva
fino alle 19 per rispondere anche
alle esigenze dei genitori impegnati con il lavoro. Infine 60
posti per “Girotondo Insieme”
per favorire l’incontro tra i bambini e lo scambio di esperienze
tra gli stessi genitori.
“Ci eravamo assunti l’impegno di aumentare i posti per la
fascia di età 0-3 anni - spiega
l’assessore ai servizi educativi,
Paolo Cingolami - e credo che la
risposta sia arrivata, garantendo
un servizio di alto livello e nuovi
posti di lavoro”.
San Marcello
Festival della canzone
L’estate dei Giovanissimi di A.C.
Non uno ma tre, tanti erano i campi estivi organizzati quest’anno dal settore Giovanissimi dell’Azione Cattolica. I numeri hanno
premiato questa scelta: oltre cento i ragazzi – tutti di età compresa tra i quindici ed i diciotto anni – che hanno preso parte all’appuntamento conclusivo del cammino associativo.
I primi a partire sono stati i trenta Giovanissimi di Kolbe, Santa
Maria del Piano e San Giovanni Battista (nella foto 1), che dal 24
al 30 luglio a Spiazzi di Gromo, in provincia di Bergamo, hanno
riflettuto sulla loro vita e sulla loro scelta cristiana. Assieme a loro
otto educatori e dall’assistente don Giovanni Rossi.
Due i gruppi partiti il 31 luglio e rientrati il 7 agosto. Le parrocchie di San Francesco d’Assisi, San Francesco di Paola, San
di Simona Santoni
festival, dove vincitrice assoluta è
stata la musica, il gruppo
Silverea’s Daffodils, primo classificato. Seconda Paola Quaranta,
terzo Daniele De Benedictis, quarto il gruppo The Old Blues
Machines, quinta Chiara Rossetti.
Il premio simpatia è andato a
Maurizio Brocchi. Targa ricordo a
Stefano Severini, a Marzia Savino
e al giovanissimo Riccardo
Piccotti, per la prima volta sul
palco con gli Extraterrestri ma già
abile e capace di distinguersi.
Il prossimo appuntamento al
teatro comunale di San Marcello
sarà per l’8 e il 9 ottobre, con la
commedia “Luce a gas”, un giallo
di Patrik Hamilton.
Prose e poesie
Un legame fortissimo con la sua città
di Paola Cocola
Un brillante pot-pourri di voci nostrane
Una serata al ritmo delle belle
voci nostrane, domenica 7 agosto,
a San Marcello, per il secondo
Festival della Canzone. Sul palcoscenico del teatro “Paolo Ferrari”,
presentati da Katiuscia Ceccarelli
e Francesca Fileni, cantanti della
Vallesina a giocar con le corde
vocali di fronte a un pubblico
numeroso e partecipe.
Ospite del meeting canoro, con
perle di ilarità strappa-risate, la
compagnia teatrale degli Extraterrestri. Il tutto sotto la direzione
artistica di Mario Ceccarelli, per
iniziativa dell’assessorato alla cultura sammarcellese, in collaborazione con l’associazione musicale
“La Liquirizia”. Vincitore del
L’ultimo libro
dello jesino Natale Sciara
Giuseppe, Regina della Pace e Moie (nella foto 2) hanno scelto
Poggiorimini, in provincia di Pesaro per scoprire le “Beatitudini”
ed i loro testimoni. Trenta ragazzi, seguiti da nove educatori e dall’assistente don Fabio Belelli. Presente anche il presidente diocesano, Michele Contadini.
La stessa tematica è stata affrontata anche da San Marcello e
Per la chiusura dell’anno educativo
Festa al “Piccolo Principe” di Moie
San Sebastiano (nella foto 3), che si sono diretti a Sompiano, in
provincia di Pesaro. Tra Acr e Giovanissimi erano quarantacinque
i ragazzi, seguiti dai loro educatori e dall’assistente don Alberto
Balducci.
Giuseppe Papadia
Da Sant’Antonio Abate
In campeggio
a San Giorgio all’Isola
Genitori, nonni, educatrici e soprattutto loro, i bambini da zero a tre
anni, hanno festeggiato a fine luglio la chiusura dell’anno educativo al
nido d’infanzia “Il Piccolo Principe” di Moie. Presenti gli assessori
comunali Stefania Bartolucci e Manolo Bucciarelli, i bambini dell’ultimo anno, in toga e cappello, hanno ricevuto il “diploma di laurea”.
Una struttura apprezzata e in crescita, questa di Moie. Alla riapertura
settembrina, si prevede l’entrata di 22 nuovi bambini che andranno a
comporre le tre sezioni: 12 “lattanti” (di cui sei residenti), 7 “medi”
(cinque già frequentanti e due nuovi residenti) e 16 “grandi” (di cui
otto già frequentanti).
Passando per la stazione
Termini mi è giunto …con lo
scandire dell’altoparlante i
nomi… il suono breve ed amico
della mia città natale.
È bastato ascoltare la parola
Jesi perché sentissi la città presente e viva; un tuffo nel cuore, e
un desiderio di ritrovarmi immediatamente lì, tra la mia cara
gente.
Così Natale Sciara, nelle sue
poesie, ricorda e celebra Jesi,
nella quale è nato e ha trascorso
gli anni della prima giovinezza.
Nonostante viva ormai a
Ciampino dal 1971, egli conserva un legame fortissimo con
essa…
Ho attraversato la città deserta avvolta nel sonno del primo
mattino. L’ho sentita tutta per
me…in un senso di proprietà
assoluto, oltre la morte.
…e cattura nei suoi versi l’incedere del tempo che inesorabilmente la trasforma…
La voce arcana dei secoli mi
giunge confusa al gridìo delle
rondini svolazzanti festose, ed a
quello di un canto gioioso di
donna, in questa qualunque mattina di giugno, tra i vicoli antichi
del rione medievale S. Pietro…
La rammenta non solo nelle
poesie, ma anche nelle prose che
affollano le pagine delle sue pubblicazioni…
Per me tornare a Jesi è come
fare un tuffo nella memoria, una
maniera di riappropriarmi in
qualche modo della città. Infatti
camminare per le sue vie è un
piacere, proprio perché lo faccio
sull’onda dei ricordi, ora che per
me, nel tempo, in rapporto alla
città, tutto ha acquistato valore
sublimatorio.
E sì che Natale Sciara è autore di ben cinque raccolte poetiche e di due raccolte di prose,
pubblicate anche su riviste, giornali e antologie, e per le quali ha
ottenuto numerosi riconoscimenti. Ha preso parte anche a trasmissioni radio-televisive e a letture pubbliche. In qualità di
Operatore Culturale, ha ideato e
curato importanti manifestazioni
e risulta attualmente responsabile, sempre per la cultura, del settore della Pro-Loco di Ciampino.
Nella sua pubblicazione più
recente, “Prose e Poesie”, edita
nel 2004 ( e che segue ad un’altra importante raccolta intitolata
“Ricerca” del 2001), l’autore ha
raccolto - articolandole rispettivamente in tre sezioni distinte prose, recensioni e poesie di
intenso contenuto spirituale e
culturale, nonchè di alta espressione letteraria.
La prima parte, intitolata
“Esserci” riporta in brevi brani –
che viaggiano sul filo di una
sorta di dialogo continuo con il
lettore - riflessioni, sensazioni,
emozioni, dubbi e speranze che
ogni uomo comunque sperimenta in se stesso e su cui spesso si
interroga, nonché stralci di vita
rubati alla quotidianità ed espressi, con uno stile semplice e funzionale, in una scrittura descrittiva-introspettiva.
Scrive Francesco Spataro “ Le
sue storie sono sempre molto
belle perché impastate di fantasia, di ricordi, ma anche di speranze che restituiscono al lettore
il piacere della lettura”.
La prima pagina è dedicata
proprio alla Scrittura, che egli
identifica col bisogno degli
uomini di “chiarire a sé stessi un
qualche cosa che oscuramente
preme in noi; …ci spinge verso
una presa di coscienza…l’uso
della penna ci costringe ad un
colloquio attento e serrato con
noi stessi.”
Affronta poi il bisogno avvertito oggi con urgenza dall’uomo disorientato dal disagio
psicologico scatenato da un
mondo “tecnologicamente avanzato ed opulento” - di “dare
senso” alla propria esistenza:”
Strutture sociali, servizi; tutto ciò
che può migliorare la vita materiale degli esseri umani, ma poi
ognuno è solo di fronte al proprio io nella sua complessità,
come pure nell’ intimo della propria sfera psico-emotiva nella
quale deve trovare il proprio
equilibrio”.
Cultura, attualità, racconti del
proprio passato, descrizioni di
ambienti di forte valenza affettiva costituiscono “ l’anima” delle
sue prose. Profonde riflessioni su
scrittori e artisti di un certo calibro, abitano, nelle vesti di interessanti profili tracciati dall’autore, le pagine di “Recensioni”.
L’ultima sezione, dal suggestivo titolo “Ti libera la mente”,
dispensa, percorrendo l’intero
arco della vita dell’uomo, poesie
brevi e leggiadre come il guizzo
del momento, dell’attimo che
passa e che chiede alla “scrittura” di essere fermato per non
andare smarrito.
“Mi dispiace che se ne vada
dall’attesa la vita che pur brama
una lontana meta”.
Per il 2005-06
Dirigenti
scolastici
trasferimenti
Dall’elenco dei nuovi incarichi dei dirigenti scolastici della
scuola primaria e secondaria di
primo grado per l’anno solastico
2005-2006 (IC = Istituto Comprensivo): Maria Grazia Bertarelli da IC San Francesco Jesi a
IC Colocci San Marcello;
Gioacchino Mosci da IC
Colocci San Marcello a IC San
Francesco Jesi.
Dall’elenco dei nuovi incarichi dei dirigenti scolastici per la
scuola secondaria di secondo
grado: Mario Crescimbeni da
ITS Pieralisi Jesi a ITI Marconi
Jesi; Maurizio Silvestrelli da
ITCG Corinaldesi Senigallia a
ITS Pieralisi Jesi.
Tipicando con le guide rurali
Anche quest’anno i giovani
della parrocchia di Sant’Antonio
Abate hanno partecipato al campeggio estivo che conclude una
serie di incontri svoltisi nel periodo invernale. Sono andati a
Montemonaco e più precisamente
a San Giorgio all’Isola, dove
hanno trascorso una settimana in
autogestione, presso una casa
vacanze presa in affitto.
Partiti domenica 7 agosto,
sono rimasti fino a sabato 13.
“Durante questa settimana – raccontano - ci siamo divertiti con i
diversi momenti di svago, abbiamo pregato insieme con la liturgia
delle ore, abbiamo partecipato
alle varie attività domestiche giornaliere, ma ci siamo anche soffermati a riflettere sul tema principale che ci è stato proposto dai
nostri animatori”. Il tema del
campeggio (“La custodia del
cuore”) è stato affrontato attraverso l’analisi di alcuni vizi capitali,
uno ogni mattina. “Nel pomeriggio – ricordano - abbiamo continuato nella lettura della storia dei
Magi; così abbiamo seguito più
da vicino il percorso di molti
nostri coetanei verso la Giornata
Mondiale della Gioventù a
Colonia”.
Mercoledì 10 hanno compiuto
un’escursione sul Monte Sibilla,
trascorrendo l’intera giornata
sulle creste dei Monti Sibillini,
salendo a 2173 metri di quota..
Sabato 13 sono arrivati i genitori
insieme al parroco che ha celebrato la Santa Messa e poi tutti a
pranzo, condividendo insieme la
bella esperienza di quei giorni.
“Tipicando…per la Marca di Ancona”: è questo lo slogan di una
nuova figura di accompagnatore di turisti: la guida rurale. Si parla
molto dei “tesori” dell’entroterra (borghi antichi, musei, abbazie,
storie, prodotti enogastronomici come oli e vini di fama internazionale). Bene, quest’anno si è cominciato a dar “voci” agli
itinerari fra paesi, valli, colline, parchi con illustratori, appunto le
guide rurali. Le guide (nella foto) hanno frequentato con successo
un apposito corso finanziato dall’Unione Europea e compreso nelle
finalità della Regione per la promozione turistica. Tra i primi
“viaggi”, quello nelle Cantine del Verdicchio.
Domenica 4 settembre 2005
7
8
Varie
Domenica 4 settembre 2005
Comunicazione
Senza
frontiere
di Augusta Franco Cardinali
Non esistono oggi più frontiere alle comunicazioni. Qualsiasi
messaggio passa in pochi istanti
da un capo all’altro del globo,
quale sia il mezzo di trasmissione e il contenuto, verbale, scritto
o per immagini. I vantaggi derivati da questa immensa e capillare rete di comunicazioni sono
palesi; non altrettanto gli svantaggi che sempre di pari passo
seguono le grandi conquiste tecnologiche. Di questi però per
fortuna si incomincia ora a
prendere consapevolezza. Esempio: il grande mercato di internet
offre di tutto, di lecito ma anche,
purtroppo, di illecito. E ancora
consumismo sfrenato, violenza,
esibizionismo dilagano su tutte le
reti televisive. Non è da meno la
stampa.
Avviene in Italia come in tutti
i Paesi più avanzati e industrializzati. Quale immagine però di
questa civiltà si offre all’altra
faccia del mondo, a quella cioè
dove più diffuse sono povertà e
arretratezza culturale? Anche là
arrivano, senza alcuna difficoltà,
questi messaggi non certo positivi e occorrerebbe tenerne conto.
Per motivi etici, se vogliamo, ma
non solo. Perché pure quella così
presentata non è tutta la realtà e
tutta la verità.
C’è tanto di buono, accettabile, costruttivo anche in una
società come la nostra e indurre
a credere il contrario è una menzogna. Non si pensa poi che la
visione globale di criminalità e
violenza, corruzione e mancanza
di scrupoli morali apparentemente dovunque diffuse, può
essere male interpretata e produrre effetti devastanti nella
mentalità di altri popoli, specie
di quelli dove odio e terrorismo
vengono fomentati. Qui infatti i
sobillatori possono addurre proprio i contenuti di simili messaggi a giustificazione della loro
istigazione al delitto. E’ così che
il ruolo dei media può essere
strumentalizzato e deviato, producendo effetti del tutto negativi.
La liberalissima Inghilterra
ha dato un esempio non facendo
passare in televisione le immagini più atroci degli attentati di
Londra. Per non creare allarmismo e panico, è stato detto, e
inoltre per motivi di prudenza, di
sicurezza e di diplomazia. Anche
per le stesse ragioni, con intelligenza e lungimiranza, potrebbe
essere diversamente estesa una
simile, saggia autocensura.
Il sì del Consiglio Comunale
Sul diritto di voto
degli extracomunitari
Martedì 26 luglio, il Consiglio
comunale di Jesi ha approvato a
larga maggioranza (due terzi) la
norma che estende il voto ai cittadini extracomunitari per le elezioni dei Consigli di Circoscrizione. L’amministra-zione comunale è tornata sull’argomento,
non appena a conoscenza del
“parere del Consiglio di Stato,
chiesto dal ministro Pisanu, parere che riserva alla legge dello
Stato la concessione di tale diritto di voto”.
“Prescindendo dal fatto che è
un parere e non una norma –
hanno detto gli amministratori nostro dovere è andare avanti per
la nostra strada in questo che
consideriamo un diritto ed una
conquista democratica, cioè l’inserimento di tali persone nella
vita politica attiva della nostra
città e nel nostro paese. Finché
nessuno si opporrà al Tar la
invaso il mondo. Perché, anche
se tanto sangue innocente viene
versato per mano di militanti
musulmani, il terrorismo è solo
espressione di “un’ondata di
fanatismo crudele” che ci fa vergogna e che può essere superato
solo se prendiamo coscienza che
tutti dobbiamo riconquistare il
rispetto della persona umana in
tutte le sue espressione di sviluppo e di libertà. E dobbiamo
prender coscienza che “gli ideatori e programmatori di questi
attentati mostrano di voler avvelenare i nostri rapporti servendosi di tutti i mezzi, anche della
religione, per opporsi ad ogni
sforzo di convivenza pacifica,
leale e serena”.
***
Ma se questo è il pensiero del
papa - un pensiero che fa scrivere all’esperto Magdi Allan
“Finalmente un papa che al
cospetto di una delegazione
musulmana condanna il terrorismo senza se e senza ma” - è
altrettanto vero che non si comprende come qualche giorno più
tardi il nostro presidente del
Senato Marcello Pera possa arrivare ad adombrare una vera e
propria guerra di religione e di
civiltà in atto tra Occidente e
Oriente e possa intuire la necessità dell’uso delle armi.
Insomma, Pera identifica il terrorismo di sette fanatiche con
tutto il mondo musulmano pronto all’assalto dell’Occidente.
Questo lasciamolo dire ad
Oriana Fallaci. Ed è altrettanto
grave che Pera abbia interpretato il termine “meticciato” in
modo tanto allarmante e negativo.
Un termine – meticciato - con
cui si vuole indicare che popolazione e civiltà accidentali perderanno la loro identità mescolandosi sempre più con quelle
orientali per via della religione
di Maometto e in forza della
presenza massiccia di tanti isla-
Monsano inaugura
la sede della Cri
Domenica 4 settembre a
Monsano si inaugurerà la sede
del Gruppo Volontario del Soccorso della Croce Rossa Italiana.
Il programma prevede alle ore 9
santa messa celebrata dal parroco
don Savino Caporossi; alle 10
inaugurazione della sede (via
Battisti, 4) in presenza di autorità
civili e religiose; alle ore 11 sarà
offerto un buffet presso la palestra Cesaroni di Monsano.
Nuovi Dipartimenti ospedalieri
La Fondazione Cassa di
Risparmio di Jesi ha elargito
la somma di tremila euro da
destinare ad “interventi per
aiuti nelle diverse tipologie
di casi di bisogno e povertà”,
a fronte della richiesta e del
progetto per l’anno 2004.
La somma sarà ripartita,
come nelle precedenti analoghe erogazioni, tra le sette
Conferenze vincenziane che
operano in città e in periferia. Si ringrazia la Fondazione anche a nome degli
assistiti.
Società di
San Vincenzo de Paoli
Consiglio Centrale di Jesi
Comunità Soteria
Festa a Tabano
La Comunità Soteria di
Tabano invita la cittadinanza alla
festa per il sesto anno di vita
della struttura. La festa che avrà
come filo conduttore “…un giorno la paura bussò alla porta, il
coraggio si alzò e andò a vedere
e vide che non c’era nessuno…”,
prevede: musica, bouffet, karaoke. La festa si terrà presso il giardino della struttura in località
Tabano di Jesi venerdì 2 settembre alle ore 19.
Per qualsiasi informazione
contattare il numero 0731
290003.
A raduno gli “ex”
di Villa Salvati
La direzione della Zona Territoriale n. 5 di Jesi ha adottato
la nuova configurazione dei Dipartimenti degli ospedali di Jesi
e Cingoli, che risultano ora così:
Dipartimento Discipline Mediche composto da Medicina
Generale di Jesi, Medicina Generale di Cingoli, Neurologia,
Oncologia, Cardiologia e Utic, Nefrologia e Dialisi,
Broncopneumologia, Reumatologia e Medicina Riabilitativa;
Dipartimento Discipline Chirurgiche composto da
Chirurgia Generale, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Urologia e
Oculistica, Odontostomatologia e Dermatologia;
Dipartimento Area Diagnostica e dei Servizi composto da
Radiologia, Patologia Clinica e Centro Trasfusionale;
Dipartimento Emergenza Urgenza composta da Pronto
Soccorso e Medicina d’Urgenza, Anestesia e Rianimazione;
Dipartimento Materno Infantile composto da Ostetricia e
Ginecologia e Pediatria;
Dipartimento dell’Apparato Locomotore composto da
Reumatologia, Ortopedia, Medicina Riabilitativa, Neurologia,
Medicina-Lungodegenza. E’ questa, una nuova struttura “di
tipo funzionale” - si sottolinea - cioè un Dipartimento “trasversale” nel quale confluiscono Unità Operative specialistiche
competenti, ognuna per la propria parte, di aspetti peculiari
dell’Apparato Locomotore.
No al “fanatismo crudele”
Segue da pag. 1
norma approvata è operativa e
noi resisteremo davanti ai magistrati per riconfermare e sostenere tale diritto, che è condiviso da
quasi tutte le forze politiche del
Consiglio comunale della nostra
città”.
Società
S. Vincenzo de’ Paoli
mici e di tanti fecondi matrimoni misti o non misti di radice
musulmana. Pera lo interpreta
nel senso più sconvolgente.
Magari citando anche qualche
cardinale. Ma proprio i cardinali lo smentiscono. E lo smentisce il patriarca Scola cui è caro
il termine meticciato che egli
interpreta come fenomeno di
integrazione, di intercultura, di
reciproca apertura fra due civiltà che hanno segnato la storia di
tanti secoli.
***
Insomma, popolazioni e Stati
occidentali non devono identificare una civiltà e tanti popoli
con il terrorismo di alcuni islamici, non devono fare il gioco di
chi vuole la guerra santa, ma
devono lottare civilmente per la
integrazione e la reciproca esaltazione di due civiltà che possono contribuire molto al progresso dell’umanità, sol che si sappia valorizzare i tanti aspetti
positivi delle due parti.
Si fa progresso con la stretta
di mano, non con le armi. Iraq
insegna.
Vittorio Massaccesi
Assemblea Cia
a Montecarotto
Si è riunita a Montecarotto,
presso l’azienda agrituristica “Il
Cadabò”, l’assemblea generale
della Confederazione Italiana
Agricoltori della provincia di
Ancona. Ai lavori ha preso
parte il presidente regionale
Franco Fiori. Tra le varie questioni introdotte dalla relazione
del presidente provinciale Marco Giardini, la nuova Politica
Agricola Comunitaria, i problemi del mercato, i nuovi piani
colturali e la multifunzionalità
agricola.
Centro estivo
a Collina
Grazie al generoso contributo
della Fondazione Cassa di
Risparmio di Jesi, la “Scuola
Materna Collina” ha organizzato
nel mese di luglio un centro estivo per bambini in età prescolastica. Con l’ausilio del personale
assunto presso la scuola, i bambini sono stati coinvolti in attività
ludiche e di sviluppo delle abilità
manuali; hanno avuto anche la
possibilità di pranzare a scuola e
di rimanervi nel pomeriggio.
Questo servizio si inserisce nell’ambito delle attività complementari che la scuola mette a
disposizione delle famiglie.
La “Scuola Materna Collina”
– paritaria - infatti ha concluso
nel mese di giugno il primo anno
scolastico sotto la nuova gestione
dell’associazione di genitori e
parrocchiani (subentrata alla parrocchia, che da quasi ottanta anni
svolgeva questo delicato compito), riuscendo anche ad offrire, in
luglio, il servizio del centro estivo.
Giorgio Pieralisi, presidente
dell’associazione, e il Consiglio
direttivo ringraziano le famiglie
degli alunni e tutti coloro che
hanno collaborato per la buone
gestione della scuola, informando che per venerdì 2 settembre è
convocata l’assemblea dei genitori per le comunicazioni relative
al nuovo anno scolastico.
A Castelplanio
via Crucis
Domenica 11 settembre, in
occasione della marcia Perugia –
Assisi, il Comune, la Caritas e
l’associazione Aicu di Castelplanio organizzano un pullman
con partenza dal paese alle 6,30.
Il venerdì precedente si svolgerà
una via Crucis, guidata dal comboniano padre Manuel, con inizio alle ore 21 dalla chiesa di
Macine con la salita alla chiesa
del Crocifisso a Castelplanio.
A quarantacinque anni dalla
nascita dell’Istituto Professionale
di Stato per l’Agricoltura
“Serafino Salvati” di Pianello
Vallesina, un gruppo di ex allievi
e dipendenti ha dato vita ad una
associazione degli ex la quale ha
organizzato, per sabato 10 settembre il “Primo raduno generale ex allievi e dipendenti”.
La giornata, che si svolgerà
alla Villa Salvati di Pianello
Vallesina, prevede la celebrazione della Messa di ringraziamento
alle ore 11. Seguiranno i saluti e
la visita alla Villa ed ai laboratori. Nel pomeriggio alle 15,30 inizierà l’assemblea sociale della
nuova associazione di promozione sociale per l’approvazione
dello statuto e l’elezione degli
organi direttivi. Attualmente l’associazione è presieduta da Aldo
Lorenzetti e le funzioni di segreteria sono svolte da Olivio
Montesi.
I Comuni di Monteroberto e
Castelbellino hanno concesso il
patrocinio alla manifestazione
che sarà l’occasione per raccontare la storia della scuola che
aveva la sua sede centrale a
Pianello ma con sedi distaccate a
Monte San Vito, Montecarotto,
Ostra, Cupramontana, Orciano,
Angeli di Rosola, Urbisaglia,
Sant’Agata Feltria, Castel di
Lama e Novafeltria.
Polizia municipale
Diminuiscono
le contravvenzioni
“L’attività di Polizia municipale è ben lungi dall’essere vessatoria nei confronti dei cittadini;
piuttosto è totalmente proiettata
alla prevenzione e alla difesa
degli utenti deboli della strada”.
Lo ha detto l’assessore Leonello
Rocchetti, rispondendo al consigliere di Alleanza Nazionale
Annibale Mastri.
“Parcheggiare sopra i marciapiedi che sono destinati ai pedoni
e in prossimità degli incroci con
rischi di incidenti stradali – ha
aggiunto l’assessore - sono comportamenti che non possono non
essere sanzionati. Questo lo comprende la stragrande maggioranza dei cittadini, tenuto conto che
nei primi sei mesi di quest’anno
le contravvenzioni sono sensibilmente diminuite rispetto all’anno
prima, a dimostrazione di senso
civico e dell’efficacia dell’attività di sensibilizzazione svolta
dalla polizia municipale”.
Mamma Maria ci attende
dal balcone del Paradiso
Tutte le mamme sono un “dono immenso” che la
Provvidenza elargisce a noi figli, ma quelle dei sacerdoti hanno
qualcosa in più: il costante esempio della mamma di Gesù,
come Don Giuseppe ha enunciato nelle esequie della madre
Maria.
Esse sono una presenza insostituibile, creature instancabili,
angeli custodi dei loro figli donati alla Chiesa di Cristo. Esse
sentono tuttavia la responsabilità e anche l’onore di essere
mamme privilegiate. Maria, la mamma di Don Giuseppe è stata
tutto questo, ma forse anche di più, poiché ha perduto il marito quando i suoi figli (Giuseppe e Mafalda) avevano appena
undici e otto anni; lei li ha cresciuti con grandi sacrifici e sofferenze fisiche nei duri anni della guerra (anni ’40). Fu il maestro Giovannelli di Montecarotto ad aiutare Don Giuseppe nel
completamento delle scuole elementari anziché lasciarlo entrare nel mondo dei lavori più rischiosi per far sopravvivere la
piccola famiglia.
Ho avuto la fortuna di conoscere molte mamme di sacerdoti: Teresa di Don Arduino Rettaroli, mio primo parroco a San
Giuseppe; Gemma di Don Giuseppe Palmolella; mia suocera
Maria di Don Gianni Polita; Rosa di Don Attilio Pastori; Anita
di Don Roberto Vigo.
Tutte mamme ugualmente meravigliose. A volte, quando
esse mancano, ci sono le sorelle dei sacerdoti che, potendolo,
sostituiscono le mamme ed hanno anche gli stessi meriti.
Tanta gratitudine va riconosciuta verso queste umili creature che alla fine del tempo terreno si allontanano verso il
Creatore quasi in punta di piedi per raggiungere la Sua amorevole ed eterna ricompensa.
Flaviano Celli
Ricordo del prof. Angelozzi
Un’amicizia sincera
Mercoledì 10 agosto
La notizia della inaspettata
repentina scomparsa del caro e
stimato
professor
Walter
Angelozzi mi giunge attraverso le
righe di un quotidiano, che ricorda anche la “Pratolina d’oro”
come attività
alla
quale
egli dedicò
spiccata
e
valida collaborazione.
Erano
gli
ultimi anni
sessanta giugno 1968)
nel
pieno
della sua presenza di insegnante nel rione
Prato
(scuola
elementare
G.Mazzini) e tutti lo chiamavamo
“il maestro Angelozzi”; del resto,
anche dopo molti anni e nonostante la sua ascesa a scuole
superiori, continuammo a indicarlo in quel modo, quasi a sottolineare quanto aveva inciso la sua
presenza di educatore e docente.
Ecco perché giustamente è
stata ricordata la manifestazione
canora dei ragazzini del Prato
jesino (donde il nome “Pratolina”): il maestro Angelozzi
non soltanto per ragioni musicali,
Martedì 13
Asta pubblica
Asta pubblica martedì 13 settembre riguardante la vendita
dell’area edificabile in via
Grotte di Frasassi (un milione e
61 mila euro il prezzo di base) e
dell’ex scuola di via Roma
(458.360 euro). L’area edificabile di via Grotte di Frasassi è
pari a 6.500 mq. (di cui 4.500
destinati a residenziale per una
superficie utile lorda massima di
mq. 3.465), mentre l’ex scuola
di via Roma, con relativa corte,
rientra nella zona di recupero.
Gli immobili sono venduti nello
stato di fatto e di diritto in cui si
trovano.
La domanda di partecipazione, il deposito cauzionale, l’offerta economica e la restante
documentazione dovrà pervenire al Comune di Jesi entro le ore
12,30 di lunedì 12.
ma per aver individuato la forza
educatrice di questo festival,
entusiasticamente per molte edizioni lo appoggiò, stimolando me
parroco, i bravi collaboratori, i
suoi alunni e le famiglie a partecipare per rendere bella e convincente ogni edizione, che fioriva
nel … Prato ad ogni spuntar di
primavera.
Quante volte ne riparlammo,
dopo gli anni novanta! La
“Pratolina”, terminata la ventesima annata (giugno ’90), chiuse i
battenti, lasciando nostalgia in
quanti l’avevano vissuta. E il
maestro Angelozzi la rimpiangeva, anche commuovendosi.
Incontrandoci per il Corso o in
frequenti rimpatriate a San
Sebastiano, dove veniva volentieri alla messa festiva, ricordavamo!...
In luglio ci siamo incontrati
fugacemente davanti a San
Filippo: niente mi fece supporre
che fosse l’ultimo saluto! Ora è il
momento delle condoglianze,
della preghiera, ma anche del bel
ricordo di un’amicizia sincera.
Grazie, maestro: il Signore
renda ampio merito, come solo
Lui sa fare.
don Roberto
Ringraziamento
Don Giuseppe Quagliani, Mafalda e familiari sentitamente ringraziano il Dott. Paolo Agostinelli e la sua equipe, il personale
medico e paramedico per l’attenzione avuta nei riguardi di
mamma Maria.
Ringraziamento
Ringraziamo di cuore tutta l’equipe del reparto di Ostetricia dell’ospedale di Jesi, in particolare il
dott. Casaccia e la dott.ssa
Pellegrini che hanno dimostrato
grande competenza, prontezza e
professionalità. Sara, infatti, nonostante alcune difficoltà, è venuta
al mondo, in piena salute, lunedì 1
agosto, quattro minuti dopo la
mezzanotte. Un grazie all’equipe
che ci è sta molto vicina.
I nonni Dena e Alberto
Zucchi,
i genitori Alessandro Paoloni e
Elaina Zucchi.
Jesi e Vallesina
Contrappunti
Briciole
insipide
di Riccardo Ceccarelli
Riusciremo a ricordare quello
che ha caratterizzato la cronaca
estiva, nei mesi di luglio e agosto? Dalle esplosioni di Londra
(7 luglio e 21 luglio) a quelle di
Sharm el Sheikh (23 luglio), alla
Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia, dalle cadute
degli aerei all’aumento del
petrolio, al delitto dei coniugi
Donegani, diventato il “delitto
dell’estate”. Tutto questo ci sarà
ricordato ancora; più spazio
comunque avrà il delitto
Donegani: il sangue e al riduzione a pezzi degli sventurati
sono un succoso pasto mediatico
che non sazia mai.
Molte altre notizie invece
saranno dimenticate. Meglio
ancora, dopo un forte impatto
iniziale, ce le faranno dimenticare, tacendole e dando spazio ad
altre, manipolando la pubblica
opinione e la verità stessa delle
cose. Chi ci ricorderà gli abusi e
la moltiplicazione delle poltrone, degli assessorati e delle commissioni avvenute nelle Regioni
governate dalle sinistre (Puglia,
Campania, Calabria, Lazio) che
hanno fatto “meravigliare” Cesare Salvi, senatore dei Democratici di Sinistra, e parlare
di “uno scandalo la moltiplicazione dei posti” da parte di
Antonio Padellaro, direttore de
l’Unità (16 luglio)?
Chi si ricorderà degli articoli
di Gian Antonio Stella sul
Corriere della Sera (17 luglio),
dal titolo “Più poltrone che consiglieri regionali, il miracolo
della Campania”, e di Sabino
Cassese sullo stesso quotidiano
(19 luglio) “L’esplosione di consiglieri e cariche. Quelle regioni
moltiplicate”? La “questione
morale” sembrava l’argomento
dell’estate, sollevata anche dal
candidato premier del centrosinistra Romano Prodi, rifacendosi alla “lezione” di Enrico Berlinguer che “predicava l’austerità e nello stesso momento
prendeva i rubli da Mosca”
(Gianfranco Morra).
Ormai, salvo qualche epigono che ne parlerà ancora per
alimentare la polemica tra i due
poli, il silenzio più assordante è
già sceso su quello che per
diverse settimane è stato argomento di dibattito sostenuto.
Oriana Fallaci, dopo i suoi
libri e le sue interviste sul
Corriere della Sera, ha di nuovo
preso la parola per ribadire il
suo pensiero su Islam, cultura,
Europa, Occidente, terrorismo.
E lo ha fatto in maniera dura,
forte, incisiva, senza peli sulla
lingua, in un intervista pubblicata da Libero, domenica 14 agosto. La notizia non è la sua
nuova intervista, ma che essa
sarà pubblicata sul prossimo
numero del mensile edito dai
Gesuiti polacchi Przeglad
Powszechny
(Rassegna
Universale) di Varsavia, rivista
di cultura e problemi sociali,
analogo
al
nostro
Aggiornamenti Sociali dei Gesuiti di Milano.
Che dire poi dei “maestri del
Papa”, quali si sono autoproclamati alcuni giornalisti, in particolare della sinistra? Rina
Gagliardi ad esempio su Liberazione (20 agosto) con “Riflessioni dopo Colonia” - il
Papa non era tornato e si doveva svolgere ancona la giornata
conclusiva del 21 - già scriveva
di “Ratzinger Papa mediocre,
svogliato, freddo, talvolta un po’
arido, che rinvia a una sensazione di inadeguatezza”. E perché?
Perché ha fatto pochissimo autocritica sui rapporti tra ebrei e
cristiani e poi perché non ha
detto “mai una parola sulle
grandi tragedie del mondo, sulle
guerre, la fame, il sottosviluppo,
l’Iraq, la Palestina, l’Africa”.
Maestri supponenti oltreché
disinformati. Il Papa secondo
loro, per essere “ottimo” e “caldo”, più che maestro di fede
deve essere sindacalista, politico
e sociologo, e di sinistra. Il vizio
purtroppo è quello di essere
giornalisti e credersi nello stesso
tempo sommi teologi e filosofi,
sociologi e storici a tutto campo,
insuperati e ingiudicati maestri
su tutto e su tutti, Papa compreso.
Perché da noi, oltre alla
disinformazione metodica, “le
élites intellettuali in fatto di religione per lo più non riescono ad
andare oltre lo scherno anticlericale da osteria?” È pur vero il
consiglio di Dante: “Non ragioniam di lor, ma guarda e
passa!”(Inf. III,51). Però che
pena! E sono solo alcune delle
briciole insipide dell’estate italiana.
Anche un sito web
Bambini bielorussi
ospiti a Castelplanio e Poggio
“Premio Vallesina”
“Lettera a coloro
che ci hanno aiutato”
Dall’Associazione “Diletta Onlus”
Orietta e Elio, dell’associazione “Diletta Onlus” di Castelplanio, ci inviano questa lettera “ dedicata – scrivono – a
coloro che ci hanno aiutato”.
Venerdì 22 luglio abbiamo
riaccompagnato a Fiumicino i
quindici bambini della Bielorussia che la nostra associazione ha ospitato dal 10
giugno al 22 luglio presso i nostri paesi. Come
ricorderanno coloro che
hanno avuto notizia di
questo progetto, è stata
scelta una formula mista
di ospitalità. Una sistemazione presso l’abbazia di Castelplanio,
attrezzata per i soggiorni collettivi, e
due
periodi presso le famiglie.
Il nostro obiettivo è
stato quello di condividere questa iniziativa
con tutta la comunità
locale
raccogliendo
contributi di presenza,
di lavoro e di affetto.
Come prevedeva il progetto
siamo riusciti a compiere alcune cure importanti: il soggiorno
marino e le cure scaturite a
seguito di visite mediche generali, odontostomatologiche ed
oculistiche, l’acquisto di occhiali a tre bambini. Sono state
impartite lezioni di italiano e
sono state svolte molte attività
formative e ricreative
Tante famiglie, amici (tra gli
altri citiamo Fabrizio, Claudio
il fotografo e Gianfranco il
maestro) e amiche (tra queste
Aldina, Italia, Elia la pediatra e
Silvana) ci hanno aiutato nell’ospitalità e nei servizi di accoglienza, nelle attività di cucina e
di pulizia. Molti ci hanno rifornito di indumenti, di giocattoli,
di tante cose e tante altre famiglie ci hanno dato la loro disponibilità per il futuro (se ci sarà
possibile li faremo tornare a
Natale).
Noi riteniamo quindi di aver
raggiunto tutti insieme l’obiettivo principale di esserci uniti in
tanti intorno ad un progetto. Ora
intendiamo portare avanti questa iniziativa per dare a quei
ragazzini e ad altri ancora, non
solo un periodo di cura e di sollievo, ma ancor di più una prospettiva di vita. Tutto ciò magari attraverso progetti di formazione ad un lavoro che consentano di sottrarli ad un destino
drammatico. Ci farebbe piacere
condividere con i Comuni già
coinvolti e con altre istituzioni
un progetto strutturato che percorra questo sentiero. Pensiamo
alla possibilità di fruire di strutture regionali per una formazione su mestieri comuni (imbianchino, saldatore, elettricista …)
e tanto preziosi in quanto in
grado di sottrarli “alla strada”.
Questa aggregazione e questa coesione è da un lato una
ricchezza di amore e di umanità
che ci unisce e ci incoraggia,
dall’altro essa è l’unico patrimonio di questi ragazzini e speriamo sia un capitale da utilizzare anche a beneficio di altri
bambini che vogliamo ospitare
e che ancora non conosciamo.
Anche a noi questa ricchezza fa
bene ed è una ragione forte di
incoraggiamento e di stimolo;
preghiamo che il Signore ci
aiuti a non disperderla , anzi che
ci assista a svilupparla.
Alle famiglie ci resta difficile dire grazie . Ciò perché l’iniziativa non è solo nostra. Essa è
diventata di tutte loro e ringraziandole ci pare come se volessimo appropriarci di una titolarità di una risorsa comune. Noi
quindi ci limitiamo ad abbracciarle tutte. Ai giovani di
Castelplanio, di Poggio, di
Angeli di Rosora, di Moie e di
altri paesi che ci hanno aiutato
(e anche a quelli che avrebbero
voluto farlo di più ma non ci
sono riusciti per i loro impegni)
giunga un augurio a mantenersi
su questa strada. E’ quella giusta e siamo orgogliosi di percorrerne un tratto insieme. Un gra-
Il “Premio Vallesina” ha realizzato, da un paio di mesi, un proprio sito Web; per visionarlo è sufficiente comporre: www.premiovallesina.org
Il sito del “Premio” si apre con
l’elenco dei soci (quattordici
Comuni della Vallesina e l’associazione territoriale di Assindustria Ancona), lo statuto, le finalità, i vincitori delle due edizioni
di Monsano e di Maiolati con l’elenco dei vincitori ed il loro curriculum, oltre le immagini delle due
serate di gala.
Per quanto riguarda l’edizione
2006 (in giugno, a Jesi) sono inseriti nel sito i nominativi delle varie
commissioni e del comitato esecutivo. Coloro che lo desiderino,
possono segnalare i nominativi di
nostri concittadini che rispondano
ai requisiti previsti dall’articolo 2
dello statuto e possono partecipare
all’assegnazione di uno dei premi
in palio.
“Colli Esini”
Marchio di qualità
In un convegno, ad Arcevia, è
stata presentata la campagna di
promo-commercializzazione del
marchio del Distretto Rurale di
Qualità (Drq) “Colli Esini”, il
progetto di marketing territoriale
elaborato dalla Provincia di
Ancona come ente capofila e enti
partner fra i quali la Camera di
Commercio e l’Assivip. “La campagna - ha detto il presidente
Riccardo Maderloni - valorizzerà
le produzioni locali e tipiche, l’enogastronomia, la cultura, la qualità della vita, creando un’immagine riconoscibile del nostro territorio attraverso la diffusione e la
promozione del marchio Drq Colli
Esini.”
Al distretto hanno aderito oltre
sessanta soggetti tra Comuni,
strutture ricettive e associazioni di
categoria, quaranta delle quali
hanno già superato la visita ispettiva del comitato di controllo e
potuto ritirare l’attestato di soggetto aderente al Drq “Colli
Esini”.
zie che ci viene dal cuore a:
Comuni di Castelplanio, Poggio San Marcello e Maiolati
Spontini, Banca delle Marche,
Sogenus, Miliani, Barilla,
Arena, supermercato Buscalferri, forno Otello, forno Cascia, pizzeria di Stefano, giardini di Planio, bar Carlo, gelateria
Giusti, Delizie Alimentari,
pasta fresca di Giuliana e di
Paola, Fondazione Cassa di
Risparmio di Jesi, Asur di Jesi,
Fondazione Cassa di Risparmio
di Fabriano e Cupramontana,
Pro-Loco di Poggio San Marcello, associazione di Paola
Tosti, funzionari della Questura
di Ancona, Barca a Vela di
Ancona, organizzatori del
Grest, parroci di Castelplanio e
Poggio San Marcello, Mons.
Vescovo, Caritas, e coloro che
ci siamo dimenticati di elencare; a tutti un grazie e l’arrivederci a presto per dare continuità al progetto.
A tutti, dedichiamo la gioia
ed il sorriso dei bambini che
avete ospitato. A noi tutti resti
il segno della commozione e
delle lacrime della loro partenza
con l’auspicio di mantenere una
promessa che è anche un nostro
scopo.
Orietta e Elio
Sergio Cerioni
presidente del Cis
Nella seduta del 7 luglio l’assemblea del Cis (Consorzio
Intercomunale Servizi) ha eletto
quale nuovo presidente Sergio
Cerioni, che subentra al consigliere regionale Fabio Badiali.
Cerioni, sindaco di Cupramontana dal 1993 al 2001 e prima ancora consigliere provinciale, assume
l’incarico in un momento impegnativo per l’organo che rappresenta dodici Comuni della Media
Vallesina e circa 32 mila abitanti.
Nella seduta assembleare del 28
luglio sono state discusse le impostazioni strategico-operative per il
medio e lungo termine.
“Presto il consorzio dovrà cambiare veste giuridica, trasformandosi in s.r.l – ha detto Cerioni - ma
certo non muteranno le sue ragioni fondanti e la sua originaria filosofia. Va intensificata la collaborazione con i Comuni – ha aggiunto
- vanno attivate sinergie che diano
impulso a politiche di sviluppo
socio-economico e di marketing
territoriale, va accresciuto il peso
specifico della Media Vallesina
nell’ambito e nei confronti di
Provincia e Regione”.
Giovedì 8 settembre a Moie
Festa della Madonna
Numerose le iniziative per la ricorrenza
“O Maria, aiutaci ad avere
tutte le attenzioni possibili per
dare un volto missionario alla
nostra parrocchia. Fà che non
ci spaventino fatiche e difficoltà
e che riscopriamo la gioia del
servizio disinteressato”.
A Santa Maria delle Moje,
giovedì 8 settembre, avrà luogo
la festa patronale quinquennale
in onore della Natività di Maria
SS.ma Madre di Misericordia.
Varie iniziative hanno accompagnato l’evento, a partire da
domenica 28 agosto, con la
celebrazione della giornata del
malato, dell’anziano e del disabile; nei giorni successivi, alle
ore 21, si sono tenuti incontri di
preghiera e riflessione sul tema
della parrocchia chiamata ad
essere missionaria.
Sabato 3 settembre, giornata
dedicata ai bambini, domenica
4 ai ministranti e alle loro famiglie. Poi, inaugurato il tradizionale mercatino paesano e aperta
la pesca di beneficenza.
Questo, infine, il programma
previsto per la festa della
Madonna: 11.30, concelebrazione presieduta dal Vescovo
mons. Oscar Serfilippi; 16.30
Santo Rosario, 17 Vespro, 17.30
solenne processione per le vie
di Moie. Alle 21, “La lauda di
Francesco”, spettacolo di parole, musica e danza con Angelo
Branduardi, nella piazza del
Mercato e, alle ore 23, fuochi
d’artificio a chiudere la serata.
Guardia medica
turistica
Un’iniziativa che merita di
essere ricordata: dall’8 al 31 agosto ha funzionato il Servizio di
Guardia Medica Turistica nella
Zona Territoriale di Jesi, attivato
per garantire l’assistenza sanitaria ai turisti temporaneamente
domiciliati nei Comuni di Apiro,
Cingoli, Cupramontana e Staffolo.
Domenica 4 settembre 2005
9
San Paolo di Jesi
Ricordato don Clemente
Pubblicati gli atti del convegno del 2003
di Marco Palmolella
Venerdì 26 agosto, presso l’enoteca comunale di San Paolo di
Jesi, è stato ricordato l’illustre
concittadino don Clemente
Ciattaglia, con la pubblicazione
degli atti di un convegno in suo
nome tenuto, sempre a San
Paolo, nel giugno 2003. In questo modo, il Comune ha recuperato, degnamente, la memoria
del sacerdote di cui ancora è vivo
il ricordo.
Di fronte agli amici della
“Sanpietrina”, ai familiari, a
numerosi sacerdoti, alla prof.
Laura Cavasassi, al prof.
Gilberto Marconi e ad un folto e
qualificato pubblico, l’assessore
Sandro Barcaglioni ha portato il
saluto
dell’amministrazione
comunale, ricordando l’impegno
congiunto del Comune di San
Paolo e del dr. Giuseppe Valeri
nella pubblicazione degli atti. Ha
anche presentato un busto in
bronzo eseguito dallo scultore
Alessandro Belardinelli che troverà posto nella sala consiliare
del Comune.
Il dr. Riccardo Ceccarelli,
oltre a comunicare ai presenti i
messaggi di saluto inviati da illustri personaggi, tra questi quello
del Cardinale Marchisano, ha
ricordato le testimonianze pubblicate nel testo “L’Arte Sacra
oggi. Ricordando don Clemente
Ciattaglia”, che, rispetto al convegno del 2003, presenta nuovi
documenti e ricordi. Ceccarelli
ha citato l’opera degli autori che
hanno definito mons. Ciattaglia
come testimone del Concilio e
del rinnovato rapporto tra la
Chiesa e il mondo dell’arte,
secondo la regola del bello, del
buono e del vero.
Il dr. Giuseppe Valeri, amico e
testimone dell’opera di mons.
Ciattaglia, ha comunicato che
sono state recuperate le bobine
audio delle interviste originali
condotte da mons. Ciattaglia ai
grandi personaggi del tempo su
alcune pagine del Vangelo. Ora
queste preziose testimonianze
potrebbero essere nuovamente
pubblicate, in quanto ancora
attuali e ricche di stimoli.
Valeri ha anche informato
che, presso i locali della parrocchia di San Pietro, è stata allestita una piccola mostra a ricordo
dell’azione di mons. Ciattaglia e
delle attività culturali, educative
e ricreative condotte specialmente nel dopoguerra.
Al termine delle relazioni
l’assessore Barcaglioni ha invitato tutti i presenti ad una passeggiata; infatti, passando davanti
all’abitazione di don Clemente,
si è raggiunta la Fonte, intitolata
al sacerdote e resa celebre da un
piccolo testo autobiografico “La
via della fonte” recentemente
pubblicato.
San Marcello
Un anno fa don Fernando
Si spegneva dopo 33 anni di sacerdozio
di Simona Santoni
Il 21 agosto 2004 si spegneva don Fernando Fava, dopo
trentatré anni di sacerdozio a
San Marcello e diversi mesi di
malattia. Il paese rimaneva
ammutolito dalla scomparsa.
Sul filo della memoria, a un
anno di distanza, domenica 21
agosto i sammarcellesi, insieme
entrambi, una lettera per sentirsi comunque vicini nella commemorazione.
I parrocchiani e i parenti
hanno voluto ricordarlo anche
tramite un percorso fotografico
lungo la sua vita. Un’esposizione di immagini allestita
nella stessa chiesa ha mostrato
ai suoi famigliari, si sono di
nuovo riuniti, nella chiesa parrocchiale, per ricordarlo. Per
rammentare il suo viso tondo
sorridente e ironico, buono e
pungente a un tempo. A officiare la cerimonia il suo successore don Alberto Balducci.
Non hanno potuto partecipare alla funzione il vescovo
Oscar Serfilippi e don Scarìa,
sacerdote indiano, sammarcellese onorario, che era diventato
quasi un fratello per don
Fernando. Hanno però inviato,
il sacerdote nei suoi anni giovanili, lungo il trascorrere del
tempo, quando dal luglio del
1971 si è trasferito dal quartiere
jesino di Borgo Minonna al
paese della Vallesina, l’incontro
cordiale con papa Karol Wojtyla
avvenuto a Roma insieme alla
corale di San Marcello, fino agli
ultimi periodi sammarcellesi.
Nella foto, don Fernando
durante una celebrazione del
1995.
10
Varie
Domenica 4 settembre 2005
Jesi per via
di Paolo Marcozzi
Ferretti Massimo (Via, da Via Ravagli
a Via Grilli) Poeta e romanziere
(Chiaravalle 1935 – Roma 1974). Affetto
fin dall’adolescenza da una grave forma di
endocardite reumatica, la sua formazione,
sostanzialmente autodidatta (compiutasi, a
partire dal 1951, a Jesi) risentì in particolare dell’influsso del Pascoli e della linea
anticlassicista che, tramite i vociani e
Montale, arrivò allo sperimentalismo di
Pasolini: fu Pasolini stesso, con un avallo
entusiasta, a presentarne i primi testi poetici sulla rivista bolognese Officina (febbraio 1956) e a favorire
poi l’uscita della sua prima raccolta Allergia (1963, premio
Viareggio “Opera prima”), caratterizzata da una notevole
gamma di soluzioni linguistiche e stilistiche, dal patetico, all’ironico, al parodistico. Nel 1961 si trasferì a Roma, dove collaborò come critico a quotidiani e periodici. Nel 1963 esordì nella
narrativa con Rodrigo e aderì al Gruppo 63 e, più generalmente, alla poetica della neoavanguardia, tra le cui fila scoprì un
autentico sodale nel poeta milanese Antonio Porta. A causa della
generale incomprensione e silenzio critico verso tale esperienza, abbandonò Roma e la letteratura e ritornò a Jesi, nell’azienda paterna di prefabbricati edilizi; quivi, nel 1968, sposò Nilvia
Sansoni, una sua compagna di liceo. Nella capitale, dove tornò,
pressoché in incognito, e dove nacque nel 1970 il suo unico
figlio, fu stroncato da una crisi cardiaca mentre stava progettando un ritorno alla narrativa.
Fiammiferaie (delle) (Via pedonale, da Via Mazzini a Via
Donatori di Sangue) E’ la “costa dei fiammiferi”, che conduceva alla fabbrica dei fiammiferi, dedicata a un’altra delle figure
femminili dell’industria jesina che contribuì a fare della città la
“piccola Milano delle Marche”. La fabbrica (“la fabbrica” e
basta, per gli jesini), messa in funzione nel 1873 da Sergio
Schiavoni e Giovanni Donzelli sotto le mura orientali della città
per sfruttare la forza idraulica del Vallato, fu rilevata dalla Saffa
di Milano nel 1898. Ora è stata trasformata in appartamenti residenziali.
A Jesi, il 17 e il 18 settembre
Il 28° Raduno nazionale dei Granatieri di Sardegna
Il programma
Organizzato dalla loro associazione, i Granatieri di Sardegna si ritroveranno a Jesi il 17
e il 18 settembre per il 28° raduno nazionale. Questo, il programma:
Sabato 17 Setttembre:
ore 15,15 cerimonia di benvenuto in piazza Federico II; ore
15,45 Santa Messa nella chiesa
cattedrale; ore 17,30 inaugurazione della mostra a cura del
museo storico dei granatieri nei
Una grande manifestazione
I granatieri, 45 anni fa...
Per il centenario dell’Unità d’Italia
di Giuseppe Luconi
Era il 18 settembre del 1960
quando Jesi festeggiò il centenario dell’Unità Italia con una grande manifestazione che ebbe proprio nei Granatieri i protagonisti
della celebrazione. Ho ritrovato
Fiasconi (Vicolo, da Via Roccabella a Costa Pastorina)
Quivi sorgeva il palazzo di proprietà della famiglia Fiasconi,
una delle più antiche dell’oligarchia jesina, estintasi, come
molte altre, nel Settecento.
Figuretta (della) (Via,
da Via Ancona ai confini
con Monsano) La “figuretta” è l’immagine sacra
posta all’imbocco della
strada che costeggia
l’Hotel Federico II e che,
oggi, è praticamente diventata l’“autostrada” Jesi-mare, ossia la scorciatoia più usata dagli jesini
per raggiungere Senigallia, nei pressi del casello ferroviario 182, località
Ciarnin, vera e propria
(foto Anna V. Vincenzoni) spiaggia di Jesi.
L’associazione “Vivo”
In missione nello Sri Lanka
Dall’Eremo dei Frati Bianchi di Cupramontana
Saranno inaugurati quattro
centri di trattamento del ptsd (il
disturbo da stress post traumatico)
dai fondatori di “Vivo” che dal 7
agosto al 18 settembre stanno tornando in missione nello Sri
Lanka. “Vivo”, l’associazione che
ha sede presso l’Eremo dei Frati
Bianchi di Cupramontana, è presente nello Sri Lanka già da diversi anni, dove ha formato finora
150 master counsellors, che a loro
volta hanno formato circa mille
insegnati con capacità diagnostiche nell’individuazione del ptsd,
causato dalla guerra civile
Dopo il tragico tsunami del 26
dicembre scorso, l’attività di
“Vivo” si è intensificata nel paese
asiatico, dove tante persone già
colpite dalla guerra, hanno subito
anche le conseguenze del maremoto. “Vivo”, attivatasi per reperire fondi da destinare alla sua
attività, ha ricevuto da un’associazione tedesca, la “Ein Herz für
Kinder” (Un cuore per i bambini)
una cifra economica che le ha permesso di costruire i quattro centri
di trattamento del ptsd inaugurati
in questi giorni. I quattro centri
sono stati costruiti all’interno dei
campi profughi di Mullaitivu,
Jaffna, Trincomallee e Galle.
I fondi donati dalla “Ein Herz
für Kinder” sono sufficienti per
l’avviamento e l’utilizzo delle
quattro strutture per un anno. Per
continuare il sostegno per bambini e famiglie nelle aree gravemente colpite da guerra e tsunami,
“Vivo” ha bisogno di altri fondi;
invita pertanto quanti possono a
mandare il loro contributo a:
Associazione “Vivo” onlus Italia,
contrada Eremiti, Cupramontana Banca: Cassa di Risparmio di
Fabriano e Cupramontana, agenzia di Cupramontana, conto corrente: 20430.
Nella foto: campo profughi
vicino a Mullaitivu, una città
praticamente rasa al suolo dallo
tsunami.
Agrochimica
giardinaggio e agricoltura
Via Roma, 6 - Località Macine
tel. 0731.813058 - 60032 CASTELPLANIO (AN)
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- Laboratorio analisi vini
- Giarninaggio
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locali del Palazzo dei Convegni;
ore 18,15 concerto della Banda
dei Granatieri in piazza della
Repubblica: ore 21,15 Carosello
Storico al Palazzetto dello Sport:
Domenica 18 settembre
ore 9 onore ai Caduti presso il
monumento in viale Cavallotti;
ore 10 sfilamento dei blocchi dei
partecipanti da viale Cavallotti a
piazza della Repubblica; ore
12,30 convivio associativo all’Interporto di Jesi.
un ritaglio di giornale – “Il Resto
del Carlino” di mercoledì 21 settembre 1960 – che riportava una
mia cronaca di quella giornata.
Una giornata che aveva mobilitato gran parte degli jesini e dagli
jesini vissuta allora con partecipazione e commozione.
Il bel corso Matteotti di Jesi,
tutto pavesato di bandiere tricolori, era gremito di popolo che ha
formato due ali fitte ed interminabili di folla plaudente al passaggio
del corteo. Quest’ultimo si snodava per circa un chilometro, tanto
che le ultime formazioni dei granatieri in congedo non udivano le
marce che le due bande eseguivano in testa e a metà del corteo stesso.
Dietro la banda “Città di
Fabriano” aprivano la sfilata i
reparti di polizia stradale, comunale e provinciale seguiti dalle
associazioni d’arma con labari e
stendardi, preceduti dai presidenti
delle rispettive associazioni.
Quindi veniva il gonfalone della
provincia di Ancona seguito da
quello di Ascoli Piceno, con i valletti in costume medioevale nero,
e da quello di Pesaro-Urbino.
Il gonfalone del Comune di
Ancona apriva poi la teoria dei
gonfaloni comunali, tra i quali si
notavano quelli di Senigallia,
Osimo, Fabriano, Cupramontana,
Montecarotto,
Falconara
e
Monsano coi loro caratteristici
stemmi, ed infine quello di Jesi,
scortato da dodici vigili urbani e
seguito dai vigili del fuoco.
Quindi la fanfara del 18° reggimento fanteria di Pesaro, dietro la
quale sfilava impeccabilmente una
compagnia in armi del 40° reggimento di fanteria di Ancona.
Con trombettiere in testa e
spalline fuori ordinanza seguiva il
plotone del 1° reggimento Granatieri di Sardegna, che riscuoteva
applausi particolarmente intensi.
Quindi i granatieri nei costumi
delle diverse epoche, con le divise
del 1659, del 1780, del 1848 e del
1860. Seguivano ancora: il
“medagliere” dell’Associazione
granatieri, decorato con 36 medaglie d’oro, scortato da quattro
carabinieri in alta uniforme; la
presidenza nazionale dell’Associazione nelle persone dell’avv.
Tugnini e del gen. Contini; la
“colonnella” della presidenza ed
una selva di colonnelle sezionali,
fra le quali facevano spicco quelle
di Roma, Ferrara, Firnze,
Bologna, Parma, Livorno, Bari,
Vicenza e Cavour. Infine, incolonnati per tre, i granatieri in congedo
convenuti al raduno di Jesi, in
fondo ai quali si notava una pattu-
Il ministro dei Beni Culturali, Rocco Buttiglione ha assicurato
la sua presenza a Jesi il 17 e 18 settembre prossimi in occasione del
28° Raduno Nazionale dei Granatieri di Sardegna, specialità nella
quale prestò servizio come sottotenente di complemento. La presenza del ministro Buttiglione si aggiunge a quella di altri autorevoli rappresentanti delle istituzioni, come quella del vicepresidente del Senato, Domenico Fisichella. (Nella foto, da sinistra: il gen.
Giulio Fraticelli, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il ministro
Buttiglione, il prof. Giancarlo Imperatori e il gen. Mario Buscemi,
rispettivamente vice presidente e presidente dell’Associazione
Nazionale Granatieri).
glia di granatieri ex garibaldini
delle Argonne in camicia rossa; ed
a chiusura del corteo, particolarmente applaudita, la sezione di
Jesi dei granatieri in congedo, con
in testa il presidente avv. Gino
Borgiani, preceduta dalla “colonnella”.
Una marea di popolo veramente eccezionale si riversava dietro il
corteo fino al largo Baccio
Pontelli, ove a stento la forza pubblica riusciva a contenerla fino
all’arrivo del Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio on.
Umberto Delle Fave, del gen.
Massa Gallucci, medaglia d’oro,
comandante la III zona militare di
Bologna, e di tutte le più alte autorità militari e della provincia.
Molte persone erano salite sulle
terrazze e perfino sui tetti ed in
cima agli edifici più alti per poter
assistere alla cerimonia. Largo
Baccio Pontelli, insomma, ha
offerto uno spettacolo indimenticabile.
Le due mura che fanno ala al
Torrione ove è sito il Museo
Risorgimentale intitolato ad
Antonio Cocci, erano pavesate da
stendardi medievali multicolori;
fra gli spalti avevano preso posto i
granatieri in costume che si stagliavano suggestivamente nello
scenario, Quattro grandi stendardi
a coda di rondine, con i colori
nazionali, di Jesi e dei Granatieri
di Sardegna, delimitavano all’ingresso e all’uscita il piazzale. I
gonfaloni e gli stendardi prendevano posto su un particolare
podio, mentre un altro ne era stato
attrezzato per le autorità. Un podio
più elevato ospitava il “medagliere” e l’oratore ufficiale. Malgrado
la pioggia prendesse a cadere
durante il discorso dell’avv.
Raffaello Tarquini, la popolazione
fittissima si fermava fino al termine delle manifestazioni ufficiali.
Purtroppo doveva essere rimandata la cascata di bengala, già
pronta, a causa della pioggia,
mentre la banda “Città di Fabriano” tra una pausa e l’altra
della pioggia, allietava il pubblico
che si era intrattenuto sfidando
l’inclemenza del tempo.
Sport
Volley
Domenica 4 settembre 2005
Nello sport
Una Monte Schiavo Banca Marche
tutta nuova al lavoro
La quinta stagione in A1
Ai nastri di partenza
Jesi sempre più rampante
Alessia Polita prima campionessa europea
di motociclismo classe 600
di Giuseppe Papadia
È iniziata mercoledì 25 agosto
la marcia di avvicinamento della
Monte Schiavo Banca Marche al
debutto in campionato, fissato per
domenica 9 ottobre quando le
“prilline” ospiteranno al PalaTriccoli il Santeramo.
Questa sarà la quinta stagione
in A1 per la
formazione
rossoblù,
profondamente rinnovata in estate. Solo quattro le giocatrici riconfermate: Togut
(assente mercoledì perché
impegnata con la nazionale),
Ritschelova, Petkova (nella foto)
e Borgogelli. Per il resto, tutto
nuovo, staff tecnico compreso.
“C’è entusiasmo e curiosità – ha
detto il nuovo coach, Emanuele
Fracascia, proveniente dal volley
maschile – Siamo un gruppo
misto, formato da giovani e da
giocatrici più esperte. Il nostro
obiettivo è diventare un gruppo
vincente”. I volti nuovi si chiamano: Neli Marinova (da Chieri
A1), Lioubov Kilic (da Bergamo
A1), Darina Mifkova (da Forlì
A1), Isabella Zilio (da Vicenza
A1), Sofia Arimattei (da Rivergaro A2), Giulia Genangeli
(da Civitanova A2), Valeria
Cimoli e Ludovica Orazi (dalla
Pieralisi B1).
Prima del via del campionato
la Monte Schiavo parteciperà a
due tornei. Il primo in programma dal 9 all’11 settembre a
Cagliari con Tortolì, Pesaro,
Arzano, le francesi del Cannes e
le russe dell’Odincovo Zarecie
Mosca. Il 24 e 25 invece, le “prilline” saranno a Città della Pieve
assieme a Perugia, Pesaro ed
Arzano.
“Quello di Cagliari sarà un
torneo utile per vedere la condizione fisica della squadra – ha
spiegato Fracascia – Stiamo cercando altri due tornei, uno a metà
settembre, l’altro ad inizio ottobre, dove al completo faremo la
prova generale del campionato”.
(foto Candolfi)
Bruno e Caterina
Mezzo giro del mondo
Quasi 12 mila
chilometri...
E si. A conti fatti –
eccoli nella foto –
hanno quasi percorso
come un mezzo giro
del mondo. O giù di
lì. Quasi 12.000 chilometri per godere le
bellezze di questa
terra. Naturalmente
si sono aiutati con un
camper nuovo fiammante. E hanno raggiunto il Capo Nord.
Lì si sono fermati
perché la strada è
interrotta da un salto
di cento metri sul
Mar del Nord. Ma
hanno visto il sole di
mezzanotte e tanto
altro. Il ritorno è
stato una serie indescrivibile di incontri, sorprese e tappe. 55 giorni spesi bene. Una
vacanza che tutti vorrebbero.
Ancora auguri
A forza de caminà, ce sei
arivado!
Auguri, Antonio Lombardi
Sulle nuove
antenne
della telefonia
mobile
Venerdì 26 agosto, in un
incontro con la segreteria della
Sinistra Giovanile di Jesi sulla
questione delle nuove antenne
della telefonia mobile, il sindaco
Belcecchi ha ribadito ancora una
volta il lungo lavoro svolto dal
Comune: blocco di tutti gli insediamenti a partire dal gennaio
2003, rifiuto totale di assecondare le richieste dei colossi delle
telecomunicazioni che avevano
manifestato l’esigenza di installare ben ventuno nuovi impianti
in tutta la città, avvio di un
immediato confronto “a bocce
ferme” (e cioè senza alcuna autorizzazione preventiva) per ridurre non di alcuni siti, neanche
della metà, ma di almeno tre
quarti le richieste presentate.
fotoservizio Gino Candolfi
Questa volta è Alessia Polita che si è laureata campionessa europea
di motociclismo classe 600 cc campionato “European Woman’s Cup”,
Tre vittorie su tre gare per la rampante pilota jesina disputate il 15
maggio a Vallelunga il 12 giugno a Grebnik Rijeka, in Croazia, e questa ultima prova sul circuito tedesco di Schlez, dove appunto, sul
podio più alto è stata incoronata regina della classe,
La pilota Alessia ora campionessa europea sta gareggiando con una
Suzuki 600 del team Celani di Roma, con il quale corre anche il fratello Alessandro (Suzuki 1000),
Sicuramente un traguardo importante per la famiglia Polita: il padre
Giancarlo e la mamma Cinzia che seguono tutte le gare a bordo del
loro camper. Congratulazioni sono venute da Enrico Brazzini, presidente del Motor Club Leone Rampante di Jesi, dall’assessore allo sport
Leonello Rocchetti e dai tanti appassionati dei motori.
Basket
Sicc Bpa ancora
in via di costruzione
Sabato 3 (ore 20) la presentazione
Si va lentamente delineando
il profilo della Sicc Bpa 20052006, ad un mese dall’inizio del
campionato, in programma
domenica 2 ottobre in trasferta a
Casale Monferrato.
Ai vari Rossini, Montonati,
Mortellaro, Casini e Kaunisto,
si sono aggiunti nell’ordine Michele Maggioli ed i due americani Ray Weathers e Romain
Sato. La conferma del centro
pesarese è giunta dopo una trattativa durata tutta l’estate.
Classe ’75, Ray Weathers è
una guardia di 192 cm e nell’ultima stagione ha vestito la
maglia degli ucraini dell’Azovmash Mariupol. Giocatore completo, sia come attaccante sia come difensore,
Weathers è in grado di coprire
sia il ruolo di guardia sia quello
di playmaker. Nella stagione
2003/2004 ha vestito per un
breve periodo anche la casacca
dei Phoenix Suns (Nba).
Nato a Bangui nella Repubblica Centroafricana ventiquattro anni fa, Romai Sato è
Per evitare
la confisca
Attenti
al motorino!
La polizia municipale ricorda
che la confisca definitiva del
ciclomotore o del motociclo è la
severa “punizione” prevista dall’ultima modifica del Codice
della strada. Quindi commettere
certe infrazioni in sella alla moto
o al ciclomotore comporterà la
distruzione o vendita all’asta del
proprio mezzo, oltre al pagamento di consistenti somme.
La confisca del mezzo scatta,
fra l’altro, in caso di trasporto di
un numero di persone superiore a
quello previsto dal documento di
circolazione; nel caso in cui i
conducenti durante la marcia non
indossino o non tengano regolarmente allacciato il casco protettivo che deve essere conforme ai
tipi omologati.
Per non sentirsi soli
“Se siete rimasti soli in città e
avete voglia di incontrare persone con cui scambiare interessi
personali o esperienze comuni
partecipate ai gruppi di incontro
socio-culturali organizzati da
noi”: questo l’invito diffuso il 3
agosto dal Comune di Jesi e dalla
Foxpp (sigla che sta per “Formazione per piccoli passi”).
Gli incontri, rivolti a persone
dai trenta ai cinquantacinque
anni, hanno cadenza settimanale,
non costano niente e sono condotti da professionisti del settore
(sociologi, psicologi). Il primo
incontro ha avuto luogo nella
sala riunioni della Circoscrizione
Ovest (largo Allende) il 5 agosto,
dopo cena.
11
una guardia-ala di 194 cm, dai
grandi mezzi atletici e tecnici.
Scelto con il numero cinquantadue da San Antonio (Nba) nel
Draft 2004, il giocatore era
stato rilasciato a febbraio.
Entrambi i giocatori sono
arrivati a Jesi solo ad inizio settembre. Nonostante i ritardi
nella costruzione della rosa, a
metà agosto erano oltre ottocento i tifosi che avevano sottoscritto l’abbonamento.
Oggi, sabato 3 settembre, è
in programma la presentazione
ufficiale della formazione jesina
al PalaTriccoli (ore 20); seguirà
una gara amichevole contro la
matricola Casale Monferrato
per il trofeo “Primo Novelli”.
L’incasso sarà devoluto in
beneficenza all’associazione
umanitaria “Donne Sempre”,
ente in cui era fortemente impegnato Primo Novelli.
Mercoledì 7 i gialloverdi
ospiteranno il Roseto (A1) per
un confronto non ufficiale.
Gip
Sempre più gente
in palestra
Secondo l’elaborazioni del
servizio studi di Confartigianato,
nella nostra provincia in quattro
anni le palestre sono aumentate
del 6,5 per cento, i centri benessere del 25 per cento e i centri
estetici del 22 per cento. Nella
provincia di Ancona infatti ci
sono 33 palestre, 20 centri benessere e 172 centri estetici.
Il calcio vallesino
schierato e pronto
Dall’Eccellenza in giù: tutti dilettanti
Jesina e Real in Coppa Italia
Dopo lunghe e variegate
manovre estive, dirette a formare
compagini e gironi, possiamo
presentare il nostro Calcio locale, tutto dilettantistico. Non
abbiamo a Jesi o in Vallesina
squadroni dal nome altisonante,
militanti a livelli irraggiungibili:
serie A, B, C, D; abbiamo tredici squadre che ora vi elenchiamo.
In Eccellenza si presentano
ancora Jesina e Real Vallesina.
Quest’anno invece mancheranno
le squadre di Promozione, dato
che Borgo Jesi e Labor di Santa
Maria Nuova sono retrocesse e
nessun’altra squadra è riuscita a
rimpiazzarle.
In Prima Categoria, avremo
ben sette società nel girone B: le
due retrocesse di cui sopra; la
Spes promossa dalla seconda
categoria e sospinta dal ricordo
del suo presidente Paolo Pirani
recentemente scomparso; il
Castelplanio; il Cupramontana; il
Monserra e il San Marcello. E
sarà una bella tenzone, fitta di
emozioni.
In Seconda Categoria, avremo quattro nostre rappresentanti:
l’Aesina, retrocessa ma desiderosa di riscatto; Aurora Jesi,
Monsano e Sampaolese, squadre
capaci sempre di belle prestazioni e di buoni risultati.
A tutti, insieme al rituale “in
bocca al lupo”, l’auspicio che i
risvolti ludici ed agonistici
divengano strumenti di crescita
umana, formazione della personalità, rispetto di regole e di
valori eletti, come vuole lo sport
educativo.
Ed ora, giacché le due di
Eccellenza sono già entrate in
campo, rimediando due risultati
vittoriosi in Coppa Italia dilettanti, brevemente ne riassumiamo le gare.
Real Vallesina-Matelica 1-0
Sabato 27, a Moie, i nostri
giovani realisti si sono presi la
bella soddisfazione, proprio perché faticosa e dura, di battere il
coriaceo Matelica, che non si è
arreso così facilmente. Ma il
diciassettenne Massei, lanciato
in contropiede, spara un diagonale, che darà la vittoria. Con grande gioia di una centuria di spettatori e soprattutto del mister
Coniglione.
Jesina-Ostra Vetere 2-1
I Leoncelli ancora non al top
della condizione e quindi saltuariamente efficaci, si trovano di
fronte un Ostra Vetere deciso a
vendere cara la pelle. Sugli spalti i trecento spettatori aspettano
che la Jesina esca dal torpore, ed
infatti al 12’ il brillante Cuccù
sigla un bel gol. Però il vantaggio
fa l’effetto del sonnifero e la partita traccheggia. Si riprende,
dopo il riposo, e l’Ostra Vetere
parte all’assalto e segna il pareggio con Rossetti che al 48’ infila
l’angolino basso. Gli ospiti, ringalluzziti per il pari e per la poca
reattività leoncella, dominano a
lungo, finchè Cuccù (per fortuna
che è in vena!) al 70’ su assist di
Strappini pone il secondo sigillo,
che porta la vittoria. Mister
Giuliani avrà il suo da fare, ma
ha le carte in regola per riuscirci.
Vir
Il calendario
della Jesina
Camerino-Jesina 3 settembre
Jesina-Centobuchi 7 settembre.
Castel di Lama-Jesina 11 sett.
Jesina-Fermignanese 18 sett
Civitanovese-Jesina 25 settembre
Jesina-Lucrezia 2 ottobre
Cingolana-Jesina 9 ottobre
Jesina-Senigallia 16 ottobre
Chiaravalle-Jesina 23 ottobre
Jesina-Caldarola 30 ottobre
Jesina-Monturanese 6 novembre
Fossombrone-Jesina 13 novem.
Jesina-Real Vallesina 20 novem.
Montegiorgio-Jesina 27 novem.
Jesina-Urbisalviense 4 dicembre
Acqualagna-Jesina 11 dicembre
Jesina-Porto S. Elpidio 18 dicem.
Scuola calcio
“Roberto Mancini”
La Junior Jesina Scuola
Calcio “Roberto Mancini”, nel
campo di calcio presso la parrocchia di San Massimiliano Kolbe,
martedì 30 agosto ha iniziato
l’attività per i bambini nati negli
anni 1998, 1999 e 2000, che si
effettua nei giorni di martedì e
venerdì dalle 17,30 alle 18,45.
Gli allenatori sono Carlo Pirani e
Christian Donato. Come è noto,
obiettivo della scuola è di fare
calcio e formazione nello stesso
tempo.
12
Varie
Domenica 4 settembre 2005
Agenda
Il santo del giorno
Venerdì 2 settembre Sant’Elpidio - Santi Alberto e Vito Sabato 3 San Gregorio Magno -Domenica 4 San Mosè - Lunedì
5 San Quinto - Sant’Urbano - Beata Madre Teresa di Calcutta Martedì 6 San Zaccaria - Mercoledì 7 Santa Regina - San
Guido - Giovedì 8 Natività B.V.Maria - San Sergio - Beato
Federico Ozanam - Venerdì 9 San Giacinto - Sabato 10 San
Nicola da Tolentino - Domenica 11 Sant’Emiliano.
Agenda
Sabato 3 settembre
Jesi - palazzo dei Convegni (ore 10), inaugurazione della
personale di M. Gabriella Colonnella (aperta fino all’11 settembre)
Domenica 4 settembre
Maiolati Spontini - chiesa di Santo Stefano (ore 18) concerto per organo: “Viaggio in Europa al tempo di Claudio Merulo”;
all’organo Paolo Crivellaro.
Monsano - chiesa degli Aroli (ore 21) “Guillame Dufay: viaggio in Italia” (musica medievale)
Mercoledì 7 settembre
San Marcello - teatro Ferrari (ore 21) “I viaggi di Mozart” con
Fabio Biondi direttore al violino.
di Belvedere Ostrense, Rosa Bellucci (87 anni) di Apiro; 31
luglio Vincenza Cacciamani (78 anni), Ada Giovagnini (92 anni)
di Filottrano, Giovanni Paccusse (88 anni) di Poggio San Vicino,
Rita Sbarbati (91 anni); 1 agosto Vasco Bertarelli (85 anni),
Natale Gregori (96 anni), Donato Milella (76 anni) di
Conversano; 2 agosto Vincenzo Pennacchietti (67 anni) di
Monsano; 3 agosto Natala Fraboni (90 anni); 4 agosto Giuliano
Mariotti (68 anni) di Montecarotto, Duilio Maurizi (89 anni) di
Castelbellino, Maria Pia Rinaldi (70 anni), Enrica Gregori (85
anni), Ubaldo Torbidoni (83 anni) di Falconara Marittima; 5 agosto Anita Barboni (92 anni); 6 agosto Anita Corsetti (84 anni) di
Cupramontana, Maria Baldelli (99 anni); 8 agosto Franco
Marcianesi (60 anni), Dea Lenti (66 anni) di Rosora; 9 agosto
Maria Cialoni (94 anni) di Monte Roberto; 10 agosto Ombretta
Piccioni (56 anni) di Cupramontana; 11 agosto Walter Angelozzi
(83 anni), Maria Brega (69 anni) di Serra San Quirico; 12 agosto Giovanni Bernabei (85 anni) di Filottrano, Secondo
Giampaoletti (84 anni), Gino Orazi (87 anni); 13 agosto Maria
Giacani (88 anni); 14 agosto Gino Bolognini (70 anni).
Farmacie di turno
Venerdì 2 settembre Martini - sabato 3 Calcatelli -domenica
4 Delle Grazie - lunedì 5 Comunale 1 - martedì 6 Cerni - mercoledì 7 Comunale 2 - giovedì 8 Grammercato - venerdì 9
Coppi - sabato 10 Moretti -domenica 11 Barba.
Sabato 10 settembre
Jesi - teatro studio San Floriano (ore 21) “Lettere d’amore”
tra Seicento e Settecento coln Elisabetta Scano (soprano) e
Prina Sonia (contralto)
Domenica 11 settembre
Maiolati Spontini - parco Colle Celeste (ore 21) “Li finti filosofi” (replica).
Anagrafe
Nati
(a Jesi, salvo diversa indicazione)
7 luglio Tomas Calabrese; 11 luglio Linda Santoni; 13 luglio
Chiara Luconi, Antony Joseph Ruscigno; 15 luglio Giacomo
Fiorentini, Mario Sanna e Marco Focarelli; 19 luglio Marcus
Useni e Davide Solfanelli; 21 luglio Emanuela Scognamiglio
(Maddaloni), 23 luglio Yang Yang Zhang; 24 luglio Alice Fantini
e Lucia Pellegrini; 25 luglio Xinhao Ye e Carlo Bocchini; 26
luglio Francesca Rossetti; 27 luglio Dafne Carrozzo; 28 luglio
Elia Jennifer Lanza; 29 luglio Sofia Pierandrei, Vittoria Bastari e
Sara Ciattaglia; 30 luglio Tommaso D’Antuono e Marta Marconi
(Ancona); 1 agosto Gaia Loccioni, Omaina Jallouli e Sahara
Paoloni; 7 agosto Manuel Cutolo e Leni Marconi; 9 agosto Alice
Enei; 11 agosto Leonardo Piangerelli e Federico Ilari
(Recanati).
Oggi sposi
Sabato 3 settembre: Andrea Giacani e Silvia Mazzarini a
Sant’Elena - Michele Rossi e Alessia Bosi a San Pietro Apostolo
- Giovanni Gagliardi e Fabiola Valentini a Santa Lucia - Andrea
Vecchioni e Giulia Laghezza in Cattedrale - Valentino Valori e
Donatella Torelli a Cupramontana (San Leonardo).
Domenica 4 settembre: Emanuele Ramini e Silvia
Bartolacci a San Marco - Alessandro Usberti e Monia Porcarelli
a Rosora.
Matrimoni
16 luglio Andrea Filiputti e Noemi Bufarini, Carlo Forni e
Maria Serena Chiucchi; 17 luglio Salvatore Moscato e Cathy
Baglioni; 23 luglio Sauro Scaloni e Sireetorn Thomkrathok,
Gaetano Sannicandro e Romina Tomassini, Paolo Giacomo
Faina e Alessandra Baldeschi Balleani; 24 luglio Mirko Vaiotti e
Cristina Chiacchiera; 30 luglio Daniele Iannaccone e Elisa Colò,
Cristiano Taviani e Marcella Bicocchi; 31 luglio Luca Grimaldi e
Maria Cristina Borocci; 6 agosto Massimo Mazzarini e Sara
Trillini; 7 agosto Alessandro Muzi e Reis Sharleny Garcia.
Defunti
(a Jesi, salvo diversa indicazione)
12 luglio Pierina Piersigilli (67 anni); 13 luglio Giuseppa
Silvestri (87 anni), Elena Santinelli (84 anni) di Castelbellino; 14
luglio Antonia Baglioni (66 anni) di Monteroberto, Adele
Mercanti (73 anni) di Serra San Quirico; 15 luglio Marcella Tiberi
(66 anni), Renato Ferretti (67 anni) di Serra San Quirico,
Leobinio Febo (89 anni) di Montecarotto; 16 luglio Giovanni
Mazzoni (67 anni) di Filottrano, Gina Cecchetti (89 anni),
Giuseppe Marchegiani (76 anni) di Staffolo; 17 luglio Egheston
Pellegrini (80 anni), Emanuele Gianfelici (77 anni) di Filottrano;
18 luglio Igina Silvestretti (82 anni), Ida Mazzuferi (68 anni) di
Castelbellino, Anna Pennacchietti (67 anni), Maria Paoloni (79
anni); 19 luglio Giovanni Bonamonte (68 anni) di Senigallia,
Zulema Ferretti (70 anni); 20 luglio Armando Brunori (67 anni),
Ida Giacometti (93 anni) di Montecarotto, Ubaldo Fabrretti (76
anni) di Maiolati Spontini, Giuseppina Braconi (70 anni); 21
luglio Anna Aquili (90 anni), Ida Filipponi (91 anni), Delia Salvi
(97 anni); 22 luglio Luigi Buratti (89 anni); 23 luglio Domenico
Frulla (73 anni), Elio Dottori (74 anni), Enrico Carletti (82 anni),
Mario Falappa (94 anni) di Filottrano; 24 luglio Felice Magnani
(75 anni) di Belvedere Ostrense, Augusto Mosconi (87 anni) di
Staffolo, Amleto Pierdicchi (91 anni); 25 luglio Romualdo Turchi
(72 anni); 26 luglio Aurelio Branchesi (80 anni) di Filottrano,
Cesira Meschini (98 anni), Osvaldo Brunzini (80 anni) di
Cupramontana, Angela Mancini (79 anni); 27 luglio Maria
Gianangeli (89 anni), Aldemiro Cercaci (82 anni), Antonio
Carbini (78 anni) di Montecarotto, Franco Romagnoli (68 anni);
28 luglio Luisa Gambucci (85 anni), Anna Maria Rossi Medi (76
anni) di Monte San Vito, Elvio Latini (89 anni), Zelinda
Belardinelli (61 anni) di Rosora; 29 luglio Maria Barchiesi (96
anni), Anna Maria Peverieri (78 anni) di Agugliano; 30 luglio
Giuseppe Cermelli (91 anni), Alfio Allegrezza Giulietti (79 anni)
Nella sala congressi del
Centro Direzionale “Esagono”
della Banca Popolare di Ancona,
venerdì 2 ottobre, alle ore 17,
convegno sul tema “Con cuore
per il cuore di tutti” organizzato
dalla sezione Marche dell’Associazione Italiana per il Progresso della Cardiologia e Cardiochirurgia – Onlus.
Moderatori il prof. Giuseppe
Di Eusanio e il dott. Vincenzo
Conti. Dopo il saluto del sindaco
Fabiano Belcecchi, relazioneranno il dott. Giampiero Perna su
“Attualità in tema di terapia cardiovascolare”, il dott. Gianpiero
Piccoli su “Le nuove frontiere
nel trattamento chirurgico delle
malattie coronariche” e il dott.
Moreno Cecconi su “Progressi
tecnologici in ecocardiografia”.
L’amministrazione comunale
informa che è indetta una selezione pubblica, per titoli e colloquio, di laureati in giurisprudenza che aspirino a svolgere la pratica forense presso l’ufficio
legale del Comune di Jesi. È
disponibile un posto, elevabile a
due. Le domande per partecipare alla selezione devono arrivare
entro il 17 settembre, tramite
l’apposito modulo disponibile
presso l’Ufficio relazioni con il
pubblico (al quale ci si può
rivolgere per tutte le informazioni del caso) o scaricabile dal
sito della rete civica comunale
(www.comune.jesi.an.it).
Venerdì 9 settembre
Maiolati Spontini - parco Colle Celeste (ore 21) “Li finti filosofi”, opera comica in due atti di Gaspare Spontini (prima rappresentazione in epoca moderna)
Sabato 3 settembre - ore 17,15 (Rai Uno) “A sua immagine” con Andrea Sarubbi.
Domenica 4 settembre - ore 10 Santa Messa (Retequattro)
- ore 10,30 (Rai Uno) “A sua immagine” con Lorena Bianchetti
- ore 10,55 (Rai Uno) Santa Messa - ore 12 (Rai Uno) Recita
dell’Angelus.
Con cuore
per il cuore di tutti
31.3.1920
Non solo non si è riusciti a debellarle, ma sembrano tornate più…
rigogliose che mai. Ci riferiamo alle erbe presenti sulle mura. Spiega
Rossana Montecchiani, assessore ai Lavori Pubblici: “Le erbe infestanti sono presenti nelle porzioni che non godono di ampio soleggiamento,
che sono a ridosso di aree verdi, e che sono esposte verso il settore nord
(orientale ed occidentale).. Nessuna ditta e lavorazione sarebbe in grado
di scongiurare per un periodo sufficientemente prolungato l’attecchimento delle efflorescenze”.
“Ad ogni buon conto – promette il sindaco Fabiano Belcecchi - l’amministrazione comunale, una volta terminato il periodo di inflorescenza
di fine estate, predisporrà l’intervento di ripulitura, prevedendo, oltre al
diserbo, la risarcitura dei giunti laddove necessario, mediante il riempimento di quelle porzioni di malta degenerate, al fine di limitare in futuro un fenomeno che, per le ragioni già spiegate, sarà comunque destinato a ripresentarsi”.
In alto, le mura castellane, in una foto di A.Rossetti di qualche anni
fa, ma potrebbe essere anche dei nostri giorni.
Le stanze del tempo
sospeso
Venerdì 9 settembre a Serra dè
Conti, presso il museo delle Arti
Monastiche “Le stanze del tempo
sospeso” verrà inaugurata alle
ore 18 la mostra fotografica
“L’ora della luce” della fotografa
milanese Grazia Lissi, dedicata
alla preghiera nei monasteri di
vari ordini religiosi maschili e
femminili. Saranno presenti il
presidente della provincia di
Ancona, Enzo Giancarli e il
Vescovo di Senigallia, mons.
Giuseppe Orlandoni.
Stage
di formazione
La Fondazione Pergolesi
Spontini, che da quest’anno
organizza anche la stagione lirica
jesina, ha previsto due posti
come stagisti di palcoscenico con
mansioni di attrezzista-decoratore e sartoria. Il requisito richiesto
per la partecipazione alle selezioni è il possesso di un diploma di
Scuola d’Arte, di un diploma di
Accademia delle Belle Arti o l’aver compiuto precedenti esperienze in ambito teatrale.
Gli interessati potranno inviare il loro curriculum vitae alla
Fondazione Pergolesi Spontini:
[email protected].
Esino:
strage di pesci
E’ di questi giorni la notizia
della morìa di pesci in un tratto
del fiume Esino, dove si è verificato un rilevante danno per l’equilibrio biologico.
Le indagini coordinate di
Arpam, Polizia Provinciale, Noe
dei Carabinieri, Azienda Multiservizi Gorgovivo ed Asur - Servizio Prevenzioni, hanno definito
la causa di questo disastro
ambientale (raccolta una tonnellata di pesce morto) e stanno
accertando la responsabilità dell’accaduto.
L’assessore provinciale alla
Caccia e Pesca, Stefano Gatto, ha
ringraziato tutti coloro che hanno
contribuito a limitare questo
grave danno ambientale, tra i più
grandi che si ricordino lungo l’asta fluviale dell’Esino.
Incontro
pubblico
a Cupramontana
Il collettivo Cuprasocialforum
promuove un incontro pubblico
sabato 10 settembre alle ore 17
nei magazzini dell’Abbondanza;
tema dell’incontro: “L’Unione
del centrosinistra a Cupramontana: quali prospettive per il
2006?”.
Le due Marie
Quasi contemporaneamente,
sono mancate, rispettivamente
all’età di 89 e di 97 anni
Pratica forense
presso il Comune
Quelle erbe sulle mura...
Giovedì 8 settembre
Montecarotto - teatro comunale (ore 21) “Winterreise”,
musica di Franz Schubert con Jan Bostridge (tenore) e Julius
Drake (pianoforte)
In televisione
Convegno
1.8.2005
Prof. Vasco Bertarelli
già docente universitario a
Perugia.
Ha terminato il suo cammino
terreno accompagnato dall’amore della consorte Ines Moretti,
del fratello Fabio, del nipote e
dei congiunti tutti.
Se ne è andato con discrezione e dolcezza, così come ha vissuto. Continua ad essere punto di
riferimento per la loro vita.
“Voce” si associa al cordoglio
dei familiari, ricordando la sensibilità e la generosità dell’uomo e
dello studioso.
STUDIO MEDICO dott. SANTONI
Chirurgia LASER delle VARICI in Day Surgery
Flebologia, Chirurgia ambulatoriale, Eco color
Doppler, Chirurgia ambulatoriale ed in Day Surgery
Accreditato Regione Marche
prot. 11105 del 3 giugno 2003
Via RADICIOTTI n. 3 - 60035 JESI
Tel. 0731 205103 - 335 8234245
Maria Giacani
ved. Quagliani,
defunta il 13 agosto
Maria Barchiesi ved. Pela,
defunta il 29 luglio
La prima, mamma di Mons.
Giuseppe, parroco di San
Giuseppe, l’altra di Amleto e
Padre Aurelio, cappuccino,
entrambe angeli custodi della
nostra comunità.
Sono state onorate in morte
con solenni concelebrazioni
eucaristiche officiate dai vescovi
di Jesi, Padre Oscar, e di Loreto,
Mons. Danzi e da tanti sacerdoti
e religiosi.
Quanti le hanno conosciute e
apprezzate in vita sono rimasti
umanamente colpiti per la loro
morte, privati nel loro affetto,
impoveriti nelle loro amicizie.
Da cristiani abbiamo la certezza del cuore che le due Marie
non si sono allontanate da noi,
ma ci sono più vicine, perché
vicine a Dio e continuano dal
cielo ad intercedere per noi.
Grazie mamme Marie
La comunità parrocchiale
di San Giuseppe e Santa Lucia