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CAMPIONATO GIORNALISMO MARTEDÌ 11 FEBBRAIO 2014 9 •• Scuola Du ca Ame d eo d i Sa v o i a d i J es i I segreti per realizzare un giornale «Si vede sempre il prodotto finito senza intuire il lungo lavoro che c’è alle spalle» TECNOLOGIA Videogiochi e consolle: tante novità IL 2013 è stato un anno di importanti cambiamenti nell’ambito dei videogiochi e delle console. Da gennaio fino a dicembre è uscita un’infinità di giochi. Ve ne citeremo alcuni che per noi sono stati quelli con grafica, gameplay e modalità di gioco migliori. Iniziamo da ‘Call of Duty: Ghosts’ il più bel sparatutto, vale a dire il genere dei giochi di guerra, in prima persona, ossia con visualizzate solo mani e arma. Questo gioco ha una trama molto avvincente e un vasto arsenale di armi. Un altro gioco secondo noi molto interessante è ‘The Last of Us’, genere survival con zombie, con visualizzazione in terza persona. Si tratta di un gioco con grafica spettacolare, uscito nel giugno del 2013. Ma non possiamo non citare anche ‘Grand Theft Auto V’, genere action-adventure, anch’esso in terza persona. Rispetto ai giochi precedenti, qui si possono usare ben tre personaggi principali: Trevor, Franklin e Micheal. Abbiamo trovato interessante anche ‘Tomb Raider (2013)’, ultimo di una saga che ebbe inizio nel 1996: genere survival con una giovane Lara Croft che è alle prime armi. Infine ‘Bioshock Infinity’, sparatutto in prima persona, in cui Booker DeWitt, il protagonista, vive in Colombia. Ma il 2013 non è stato rivoluzionario solo per i videogiochi, ma anche per le console. Le più vendute durante lo scorso Natale sono state PlayStation 4 e XBOX One. La novità, per quanto riguarda la prima, è che il controller ha un pad touch, invece quello dell’XBOX One ha una forma massiccia come quelli precedenti. Giuseppe Asciolla e Luca Barigelli III A COME nasce una rivista? Gli studenti del laboratorio di giornalismo della ‘Savoia’ lo hanno scoperto alla redazione di ‘Jesi e la sua Valle’, incontrando la caporedattrice Marina Marini. Gli alunni hanno visto le varie postazioni di lavoro e hanno ascoltato la spiegazione di come si crea un giornale, partendo dalle idee, dal confronto e soprattutto dall’attenzione verso quello che capita nella città di Jesi e in Vallesina. Il luogo dove si mette in cantiere il nuovo numero è la sala conferenze dove, appena consegnata una rivista, si riuniscono i direttori Dino Mogianesi e Rolando Romagnoli, la caporedattrice Marina Marini, il fotografo Augusto Giglietti e alcuni giornalisti per confrontare le opinioni e decidere cosa inserire nel numero successivo. Appena confezionati gli articoli, si correggono i testi, si inseriscono le immagini e si manda la bozza definitiva in tipografia dove avviene la stampa. I ragazzi hanno potuto fare domande ad Augusto Giglietti, il fotografo di ‘Jesi e la sua Valle’, che è stato molto disponibile e ha mo- Vota la tua pagina preferita su: www.ilrestodelcarlino.it Manda foto e video da abbinare alle tue notizie a: [email protected] LA VISITA Gli studenti a «Jesi e la sua Valle» strato ai giovani aspiranti cronisti delle foto che aveva scattato ad una partita di basket. Immagini per niente sfocate nonostante le azioni in movimento. Marina ha fatto vedere agli studenti anche la collezione di tutti i numeri usciti in ben 51 anni. All’inizio la rivista usciva ogni mese ma ora viene pubblicata ogni 15 giorni. Jesi e la sua Valle ha una tradizione di quasi mezzo secolo in cui sono stati prodotti tantissimi numeri. La sua storia è iniziata nel Natale del 1962, quando è uscito il numero 0. L’intenzione era creare una pubblicazione che potesse approfondire questioni e problemi della città e della Vallesina. La rivista nasce a margine della Mostra della Vallesina, come biglietto da visita della manifestazione. Da allora, non ha mancato un solo appuntamento con gli abbonati e le edicole. Nel tempo, Jesi e la sua Valle ha avuto periodicità e grafiche diverse. E’ diventata anche un settimanale. È tornata, nel Natale 1990, ad essere quindicinale, assumendo le caratteristiche attuali. Dal 2007 c’è stato un aumento delle pagine, tutte a colori, con una nuova impostazione grafica. Visitare la redazione di una rivista cittadina è stato molto interessante perché è stato come entrare dietro le quinte di un prodotto editoriale, che tutti conoscono una volta finito, senza spesso intuire il lungo lavoro che c’è alle spalle. Bianca Wijesinghe II D TENDENZE ABBIGLIAMENTO E CAPIGLIATURA TRA LE PIU’ SVARIATE, MA SI SEGUE TROPPO LO STEREOTIPO «La moda tra gli alunni: sbagliato uniformarsi» LE ULTIME tendenze in fatto di abbigliamento nella scuola ‘Savoia’? Ve le raccontiamo in base a quello che abbiamo osservato negli ultimi mesi fra corridoi e aule. Anzitutto abbiamo notato differenza di modi di vestire fra gli alunni di prima e quelli di terza, ma ci sono alcuni punti fermi. L’abbigliamento più diffuso è formato da jeans, maglie e felpe. I cappotti sono pochi, tanti i giubbetti. Molto usati gli accessori come cappelli e sciarpe, e tante alunne amano indossare anelli, braccialetti o cerchietti. Riguardo le scarpe, si vedono tante zeppe alte, orizzontali, anche sulle sneakers. Le scarpe sportive sono diventate un must da un bel po’, e il trend resiste. Tanti gli accessori in plexiglass e pvc. Tornano di moda anche i capi vintage degli anni ‘80 e ‘90. E non è un caso che succeda adesso, visto che l’autunno e l’inverno sono le stagioni preferite della moda. In questo periodo si moltiplicano le possibilità di arricchire il proprio guardaroba, e indossare più capi, più varianti, da svelare sotto un piumino. Vi vogliamo raccontare anche alcuni look particolari visti lungo corso Matteotti, qui a Jesi. Mode che ci hanno davvero colpito. In particolare le capigliature che portano i ragazzi e le ragazze della nostra età. Si sbizzarriscono con tinte coloratissime e vivacissime e giocano anche con la fantasia sul taglio. Molti però si assomigliano fra loro perché seguono la moda dei vip ad esempio Rihanna, Miley Cyrus, Shakira, Katy Perry, Justin Bieber, Austine Mahone. Forse li imitano perché pensano che sia più facile copiare uno stile piuttosto che trovare il proprio. Invece no! Si sbagliano. Bisogna trovare il proprio look: seguire dei consigli, certo, ma non imitare ciecamente gli altri. Ed eccoli i nostri consigli. Alle ragazze della nostra età vogliamo ricordare che siamo belle proprio perché abbiamo stili diversi e non abbiamo bisogno di copiarci tra di noi. A volte siamo disposte a litigare con le nostre amiche per queste stupidaggini, ma non serve perché ognuna di noi è speciale proprio per il look personale, quello con cui ci sentiamo più a nostro agio. Noi non siamo esperte ma abbiamo capito, anche guardando quello che succede nel nostro ambito scolastico, che la cosa più importante è trovare il proprio stile. La prima regola è non ascoltate il parere degli altri su di voi, perché l’importante e che piacciate a voi stesse. Non abbiate paura di portare la tuta o cose non attillate solo perché gli altri vi giudicano male, ma piuttosto diventate per un attimo ‘egoisti’ e pensate alla comodità, al confort e a stare a proprio agio. E ci rivolgiamo, con i nostri consigli, non solo alle ragazze ma anche ai ragazzi. La moda non è solo una cosa femminile. Noemi Rubino II A e Alice Tilio III C