annual report
Transcript
annual report
annual report dati riferiti al 2010_for the year 2010 ASSOBIRRA SOSTIENE IL CONSUMO RESPONSABILE DI BIRRA AssoBirra, Associazione degli Industriali della Birra e del Malto, riunisce le principali aziende che producono e commercializzano birra e malto in Italia. Aderisce a Confindustria, Federalimentare, BoE (The Brewers of Europe), Euromalt (Comité del Travail del Malteries), EBC (European Brewery Convention). AssoBirra svolge funzioni istituzionali, di sviluppo tecnologico e di promozione della cultura, della conoscenza e del consumo responsabile della birra. Questa missione si concretizza attraverso la realizzazione di studi e ricerche per la qualità e l’innovazione tecnologica dei processi produttivi e la promozione di campagne di comunicazione, mirate ad una maggiore conoscenza del prodotto birra e all’affermazione di una cultura di consumo consapevole delle bevande alcoliche. AssoBirra, the Association of Beer and Malt Industries, represents the main beer and malt producing companies in Italy. It is affiliated with Confindustria, Federalimentare, BoE (The Brewers of Europe), Euromalt (Comité del Travail del Malteries) and EBC (European Brewery Convention). AssoBirra performs institutional duties and promotes technological development, beer culture and responsible consumption. This mission is carried out through the conduction of studies and research on quality and technological innovation of productive processes and through PR campaigns aimed at promoting a greater knowledge of beer and a culture of responsible consumption of alcoholic beverages. Presidente_President Alberto Frausin Consiglio Direttivo_Board Piero Perron, Alfonso Bosch, Maurizio Maggi, Giuseppe Micucci, Gerhard Comper, Leonardo Di Vincenzo Direttore_Director Filippo Terzaghi Vice Direttore_Vice Director Andrea Bagnolini ANNUAL REPORT 2010 sommario trend 2010_1 pag. 5 Produzione. Timidi segnali di ripresa_ Production. Timid signs of recovery pag. 6 Consumi. Dopo tre anni si arresta la discesa_Consumption. After three years the descent stops pag. 10 Consumatori. Bevono birra 3 italiani su 4, soprattutto a pasto_Consumers. 3 Italians of 4 drink beer, especially at meal pag. 13 responsabilità sociale_2 pag. 17 social responsibility L’impegno di AssoBirra per un consumo di alcol moderato e consapevole AssoBirra’s commitment towards moderate and responsible alcohol consumption pag. 18 Quando non bisogna bere_When drinking must be avoided pag. 20 “Guida la tua vita. Beviresponsabile”: 5 anni di campagne sociali ”Take charge of your life. Drink responsibly”: 5 years of social awareness campaigns pag. 22 L’impegno delle aziende in favore del consumo responsabile_ Brewing companies’ commitment towards responsible consumption pag. 25 Conoscere la birra, un primo passo verso un consumo consapevole_ Knowledge of beer, the first step towards responsible consumption pag. 26 cultura birra_3 pag. 29 beer culture Una bevanda millenaria che viene dal Mediterraneo_ An age-old beverage that originated in the Mediterranean pag. 30 Pochi semplici ingredienti per un prodotto naturale_ A few simple ingredients for a natural product pag. 32 Un piacevole complemento di un’alimentazione sana e gustosa_An enjoyable complement to a healthy and tasty diet pag. 34 Un solo nome per un mondo di stili_A single name, for a world of styles pag. 36 Le 7 “regole d’oro” del servizio_The 7 “golden rules” for serving beer pag. 40 dati di sintesi_4 pag. 43 data sintesys Materie prime e produzione_ Raw materials and beer production pag. 44 Aziende e marchi_ Companies and brands pag. 47 Birra in Italia__ Beer in Italy pag. 52 Import & export pag. 57 Birra in Europa_ Beer in Europe pag. 60 Accise__ Excise pag. 62 Malto e luppolo_ Malt and hop pag. 66 Consumi in Italia_ Consumption in Italy pag. 70 1 ASSOBIRRA introduzione Dopo due anni particolarmente difficili, nel 2010 il settore birrario italiano ha registrato un’inversione di tendenza, tanto nella produzione (+0,3% rispetto al 2009) quanto nei consumi (+2,1% pro capite). Nulla che consenta di tornare ai livelli del 2007, ultimo anno prima del manifestarsi della grave crisi economica internazionale del biennio 2008-2009. E tuttavia la conferma, nel permanere di una situazione oggettivamente difficile, del dinamismo di un settore capace di riaffermare la propria valenza economica, occupazionale e sociale. Nella pagine di questo Annual Report si trovano come sempre - illustrati nel dettaglio i numeri che sostanziano tale valenza: oltre 350 impianti produttivi, di cui 16 stabilimenti industriali; un’occupazione complessiva (compreso l’indotto allargato) per quasi 150 mila persone; un’esportazione che continua a crescere con un trend che l’ha portata, in cinque anni, a più che raddop- introduction After two especially difficult years, in 2010 Italy’s brewing industry made a comeback, both in production (+0.3% compared to 2009) and in consumption (+2.1% per capita). This is a far cry from 2007, the last year before the start of the severe international economic crisis of 2008-2009. However, it confirms, in the persistence of an objectively difficult situation, the dynamism of an industry that is capable of reaffirming its economic, occupational and social significance. The pages of this Annual Report illustrate 2 piare; un beneficio complessivo annuo per le casse dello Stato calcolato in almeno 4 miliardi di euro. Sono numeri eloquenti, che fotografano la situazione dell’Italia, meglio, di un’industria che si conferma profondamente italiana: basti pensare che, oltre ad essere esportata per quasi il 15% del totale, la nostra birra copre quasi i due terzi della domanda interna. E gli stessi numeri, mettendo a confronto l’andamento del settore birrario nazionale con quello degli altri Paesi, in primis europei, ne rimarcano ulteriormente il dinamismo: in un panorama generale di perdurante stagnazione, l’Italia è uno dei pochissimi Paesi nel 2010 ad essere andato - pur se di poco - controcorrente. Ma i numeri, pur misurando i fenomeni, nulla dicono sulle cause che li originano. E le cause, a nostro avviso, vanno rinvenute nel costante - e non sempre agevole - impegno profuso negli anni dai produttori, rappresentati nella quasi totalità da AssoBirra. L’im- - as usual - the figures that substantiate this significance: over 350 productive facilities, 16 of which are industrial plants; overall occupation (including related industries) of almost 150,000 people; increasing exports, which in five years more than doubled; estimated total revenues for the State of at least 4 billion euros. These are eloquent figures, illustrating the situation of Italy, or rather, of an industry that confirms itself as profoundly Italian: suffice it to say that, in addition to exports accounting for almost 15% of the total production, Italian beer satisfies almost two thirds of domestic demand. The same figures, comparing the performance of Italy’s brewing sector with that of other countries, firstly the European ones, further highlight its dynamism: in a general scenario of enduring stagnation, Italy is one of the very few countries that bucked the trend albeit slightly - in 2010. However, the figures, while quantifying a situation, say nothing about its underlying causes. We believe the causes lie in the constant - and not always easy efforts made over the years by the producers, almost all of which are represented by AssoBirra. Specifically, in the commitment to promoting the quality ANNUAL REPORT 2010 pegno alla promozione della qualità del prodotto e dei processi, attraverso significativi investimenti finalizzati alla qualità, all’efficienza e alla sostenibilità della produzione. E l’impegno, parallelo, alla diffusione della cultura della birra e di un consumo consapevole, e quindi responsabile, di questa bevanda. Introducendo una certa discontinuità rispetto alle edizioni precedenti, l’Annual Report 2010 si pone - anche - l’obiettivo di fornire una visione a 360 gradi del settore. Ponendo l’accento, in particolare, sulla vasta e articolata serie di iniziative intraprese da AssoBirra e dalle aziende associate in tutti i temi sopra indicati. I riscontri dell’opinione pubblica - ci riferiamo ai risultati dell’indagine ISPO/AssoBirra “Gli italiani e la birra 2011” - ci incoraggiano: che la birra sia oggi preferita dalle generazioni dei 30-40enni, e che in generale conti una platea di estimatori quantitativamente paragonabile a quella del vino, è per noi motivo di forte soddisfazione. E ancora di più lo è il of the product and of processes, through significant investments aimed at improving quality, efficiency and the production sustainability, and in the simultaneous commitment to promoting beer culture and responsible consumption of this beverage. Introducing a certain discontinuity with previous editions, the 2010 Annual Report 2010 also poses itself the goal of providing a complete overview of the industry, focusing on the vast and varied series of initiatives adopted by AssoBirra and by its affiliated companies on the issues mentioned above. constatare che il consumo avviene proprio all’insegna della responsabilità: 9 italiani su 10 dichiarano di bere la birra esclusivamente a pasto, proprio come consigliano i nutrizionisti. Il settore birrario italiano continuerà nella strada intrapresa facendo affidamento esclusivamente sulle proprie forze, anche di fronte a una situazione internazionale in cui permangono gravi fattori d’incertezza (fra questi, la ripresa delle quotazioni delle materie prime). Una sola cosa chiede alle Istituzioni, a tutti i livelli: essere messo nelle condizioni di competere ad armi pari, sotto ogni aspetto, con la concorrenza. Se così sarà, e senza nasconderci le difficoltà, crediamo di poter continuare a competere con successo sul mercato interno e internazionale, nella consapevolezza che il successo, qualora arrivi e si rafforzi, non sarà solo delle aziende, ma di tutto il Paese. Alberto Frausin Public opinion - according to the results of the ISPO/AssoBirra “Italians and beer 2011” survey - is giving us some encouraging signs. We are very satisfied that beer is now the favorite beverage of people in their 30s and 40s, and that generally the number of beer lovers is comparable to that of wine lovers. We are even more satisfied that beer consumption takes place responsibly: 9 Italians out of 10 say they drink beer only with their meals, just as recommended by nutritionists. Italy’s brewing industry will continue along the course it has embarked upon, counting exclusively on its own 3 resources, even in the face of an international situation full of severe uncertainties (including the upturn in the prices of raw materials). It asks the Institutions, at all levels, only one thing: to be placed in the condition of competing on equal footing with its competitors. If this will happen, we believe we can continue to compete domestically and internationally, with the awareness that success, should it be attained and consolidated, will be enjoyed not only by brewing companies but by the entire nation. Alberto Frausin trend 2010 _1 Il settore birrario italiano, in un anno difficile per l’economia nazionale, ha registrato qualche segnale di ripresa e confermato il proprio ruolo di player rilevante nell’economia nazionale: quasi 13 milioni di ettolitri di birra prodotti, poco meno di 2 milioni di ettolitri di birra esportati, 144 mila posti di lavoro, 1 miliardo di euro spesi per l’acquisto di beni e servizi, 4 miliardi di euro di entrate per le finanze dello Stato. _________________________________ The Italian brewing industry, in a difficult year for the national economy, has shown some signs of recovery, confirming its role as a major player in the national economy: almost 13 million hectoliters of beer products, just under 2 million hectoliters of beer exported, 144,000 jobs, 1 billion euros spent on the purchase of goods and services, 4 billion euros of revenue for state finances. ASSOBIRRA produzione. timidi segnali di ripresa Dopo un 2009 particolarmente difficile, con l’accentuarsi del trend sfavorevole della produzione e dei consumi iniziato nel 2008, il settore birrario italiano ha registrato, nel 2010, qualche timido segnale di ripresa. La produzione. Gli impianti ubicati sul territorio nazionale hanno prodotto complessivamente 12.814.000 ettolitri di birra, di cui 1.869.000 esportati, a fronte di consumi interni pari a 17.249.000 ettolitri, corrispondenti a 28,6 litri pro capite. In valori percentuali, la produzione nazionale (totale meno export) ha soddisfatto il 63,5% del fabbisogno interno, con il restante 36,5%, pari a 6.304.000 ettolitri, importato. In valori comparativi, rispetto al 2009, la produzione è aumentata del +0,3%, anche se mancano ancora all’appello, rispetto al “picco” produttivo registrato nel 2007 (13.462.000 ettolitri prodotti), quasi 650 mila ettolitri. L’export. È proseguita, anche se leggermente attenuata rispetto agli anni precedenti, la tendenza all’aumento delle esportazioni: +7,1% rispetto al 2009 production. timid signs of recovery After an especially tough 2009, with the worsening of the unfavorable trend in production and consumption that began in 2008, in 2010 Italy’s brewing sector showed a few timid signs of recovery. Production. The facilities in Italy produced a total of 12,814,000 hectoliters of beer, 1,869,000 of which were exported, against a domestic consumption of 17,249,000 hectoliters, equivalent to 28.6 liters per capita. Percentagewise, domestic production (total minus export) met 63.5% of domestic demand, with the remaining 36.5%, equal to 6,304,000 hectoliters, being imported. Compared to 2009, production increased 6 che, a sua volta, aveva registrato una crescita dell’export del +16% sull’anno precedente. Del totale di birra made in Italy finita all’estero, più della metà (oltre 1 milione di litri) è stata venduta nel Regno Unito e quasi i tre quarti (73,9%) nei Paesi dell’Unione Europea. L’import. In aumento anche le importazioni (+8,3% sul 2009), provenienti per oltre la metà (53,1%) dalla sola Germania, in parte determinate dall’emersione di volumi precedentemente non conteggiati nelle statistiche ufficiali; ciò è dovuto all’entrata in vigore nel 2010 di nuovi meccanismi di contabilizzazione e controllo degli scambi intracomunitari delle bevande soggette all’accisa come la birra. Il saldo commerciale. La somma degli andamenti dell’export e dell’import fa sì che il saldo commerciale italiano nel settore birrario abbia accentuato la propria negatività, attestandosi su 4.435.000 ettolitri (contro i 4.079.000 del 2009). by +0.3%, although this is still less than the peak production seen in 2007 (13,462,000 hectoliters produced), equal to almost 650,000 hectoliters. Exports. The trend of growth continued, although to a lesser degree compared to previous years: +7.1% compared to 2009, in which, in turn, exports increased by 16% compared to the previous year. Of all Italian-brewed beer that was exported, more than half (over 1 million liters) was sold in the United Kingdom and almost three quarters (73.9%) was sold in EU countries. Imports and trade balance. Imports also increased (+8.3% compared to 2009), more than half of which (53.1%) were from Germany alone. The increase is partly due to the emergence of volumes previously not counted in official statistics, following to entry into force in 2010 of new accounting and control mechanisms of intra-EU trade of the excise beverages like beer. Based on the sum of the trends of exports and imports, Italy’s trade balance in the brewing sector was deeper in the red, at 4,435,000 hectoliters (compared to 4,079,000 in 2009). European context. Europe confirms the general downward trend in production which began in 2008 (-1,4% compared to 2007) and worsened in 2009 (-4,4% compared to 2008) - with a production of almost 387 million hectoliters, down by 1,2% compared to the previous year. Italy is therefore slightly bucking the trend, although it remains in tenth place among Europe’s beer-producing nations, notably ahead of countries with a consolidated ASSOBIRRA La situazione in Europa. Rimanendo nell’ambito internazionale, l’Europa conferma la generale tendenza alla flessione produttiva - cominciata nel 2008 (-1,4% sul 2007) e accentuatasi nel 2009 (4,4% sul 2008) - con una produzione di quasi 387 milioni di ettolitri, inferiore del -1,2% rispetto all’anno precedente. L’Italia risulta quindi in leggera controtendenza, pur senza modificare il proprio decimo posto nella classifica dei produttori del Vecchio Continente, davanti - occorre sempre ricordarlo - a Paesi anche di consolidata tradizione birraria, quali Austria, Danimarca e Irlanda. E ancora: sono oltre le 66 mila tonnellate di malto prodotte nel 2010 (+12,8% rispetto al 2009), interamente assorbite dall’industria italiana; ammontano a circa 1 miliardo di euro gli investimenti, sempre in Italia, del settore birrario per l’approvvigionamento di beni e servizi. E infine, in termini di entrate allo Stato, una somma complessiva superiore ai 4 miliardi di euro annui derivati dalla produzione e commercializzazione di birra - tra Iva, accise (superiori alla media europea), tasse e contributi sociali di aziende e lavoratori, tasse pagate dagli altri settori coinvolti a vario titolo. Il ruolo del settore nell’economia italiana. Il settore birrario italiano, che AssoBirra - l’Associazione degli Industriali della Birra e del Malto - rappresenta per il 98% del totale, conferma dunque pienamente la propria rilevanza economica, occupazionale e sociale. Pochi numeri a conferma di ciò: l’occupazione complessiva si attesta sulle 144 mila unità, fra posti di lavoro diretti (4 mila), indiretti (13.300) e dell’indotto allargato (126.700); le unità produttive superano il numero di 350, fra stabilimenti industriali (14 di birra e 2 di malto) e microbirrifici; mentre si contano in oltre 1.500 i marchi prodotti e/o distribuiti dall’industria della birra in Italia (quasi il doppio rispetto al 2005). Le richieste alle Istituzioni. Anche nel 2010, dunque, il settore birrario italiano ha mostrato la capacità di reagire a una congiuntura - internazionale e interna - che rimane difficile, per non dire sfavorevole. E lo ha fatto puntando, come sempre, sulla qualità dell’offerta e sulla crescente apertura al mercato mondiale, che mostra di accogliere tale offerta con favore. In questa direzione il settore intende proseguire contando sulle proprie forze e chiedendo soltanto, alle Istituzioni, di garantire le condizioni di una competizione libera e corretta con i produttori degli altri Paesi, in modo da poter continuare a svolgere il proprio compito: dare occupazione e contribuire alla ricchezza dell’economia nazionale. n brewing tradition such as Austria, Denmark and Ireland. The brewing industry in the italian economy. Italy’s brewing industry, over 98% of which is represented by AssoBirra - the Association of Brewing and Malt Industries - thus completely confirms its economic, occupational and social significance. A few figures to confirm this: 144,000 people employed, comprising direct jobs (4,000), indirect ones (13,300) and jobs in related sectors (126,700); more than 350 productive facilities, comprising industrial plants (14 beer and 2 malt plants) and microbreweries; while the brands produced and/or distributed by the brewing industry in Italy were 8 approximately 1,500 (almost twice as many as in 2005). Some more figures: over 66,000 tons of malt produced in 2010 (+12,8% compared to 2009), entirely absorbed by Italian industry; approximately 1 billion euros invested in Italy by the brewing industry for the supplying of goods and services. And finally, in terms of revenue for the State, a total sum exceeding 4 billion euros per year resulting from the production and sale of beer encompassing VAT, excise (higher than the EU average), taxes and national insurance contributions of companies and workers, and taxes paid by other related sectors. Thus, in 2010 too the Italian brewing industry displayed its capability of responding to an international and domestic situation that remains challenging, if not outright unfavorable. It has done so by focusing, as always, on the quality of its offer and on its growing presence on the international market, which has welcomed Italian exports. The brewing industry intends to continue in this direction, relying on its strengths and only asking the Italian government to ensure the conditions for free and fair competition with brewers from other countries, in order to continue to perform its task: to give employment and contribution to the richness of the Italian economy. n In Italia si contano oggi più di 350 birrifici e oltre 1.500 marchi prodotti e/o distribuiti (quasi il doppio rispetto al 2005). _________________________________ In Italy there are now over 350 breweries and more than 1,500 brands produced and / or distributed (almost double compared to 2005). ASSOBIRRA consumi. dopo tre anni si arresta la discesa 31,1 litri di birra pro capite consumati nel 2007. 29,4 litri nel 2008. 28 litri nel 2009. 28,6 litri nel 2010. Per spiegare compiutamente l’attuale andamento dei consumi di birra in Italia occorre, a nostro avviso, esporre la sequenza storica degli ultimi quattro anni, dal 2007 al 2010, dopodiché - aspetto altrettanto decisivo - mettere a confronto l’Italia con gli altri Paesi europei. I consumi pro capite. Rispetto al 2009, anno davvero horribilis e non solo per il settore birrario, i consumi pro capite sono “rimbalzati” di un +2,1% rimanendo, tuttavia, lontani dai 31,1 litri del 2007 che rappresentano il “massimo storico” dei consumi di birra in Italia. Da questo punto di vista, dunque, l’andamento dei consumi è analogo a quello visto in precedenza per la produzione: una lieve ripresa che non compensa, però, le pesanti perdite accumulate nell’ultimo triennio. Scendendo nel dettaglio, viene confermata la propensione degli italiani al consumo di qualità: quasi il 43% delle birre acquistate appartiene ai segmenti Specialità (10,16%) e Premium (32,66%), mentre oltre il 49% è costituito dal Main Stream e il resto si divide fra Economy, Private Label e Analcoliche (dati riferiti alle aziende associate ad AssoBirra). consumption. after three years the descent stops 31.1 liters of beer per capita consumed in 2007. 29.4 liters in 2008. 28 liters in 2009. 28.6 liters in 2010. In order to entirely explain the current trend in beer consumption in Italy, we find it necessary to illustrate the trend over the past four years, from 2007 to 2010, and then - just as significantly - to compare Italy to other European countries. Per capita consumption. Compared to 2009, a year that was dismal not just for 10 Riguardo infine alla segmentazione del mercato, rimane costante la proporzione fra birre consumate fuori casa (43% circa) e birre acquistate nella grande distribuzione e nell’alimentare tradizionale (57%). Un’ultima notazione, derivante dal confronto fra il trend dei consumi di birra e quelli delle altre bevande, alcoliche e non, in Italia. Fra il 2009 e il 2010 la birra è stata l’unica a segnare un - sia pur piccolo - aumento: i consumi di acqua minerale sono scesi da 190 a 186 litri pro capite (-2,1%), quelli di vino da 39,1 a 39 litri (-0,3%). Il confronto con l’Europa. Alzando lo sguardo dal mercato della birra domestico a quello europeo, si nota un fenomeno analogo a quello già riscontrato per la produzione, vale a dire una generale tendenza alla riduzione che data dal 2007, anno in cui il consumo pro capite nel Vecchio Continente superò la barriera degli 80 litri pro capite: rispetto a quel valore, siamo oggi a 69,9 litri (-12,6%). Anche nei consumi dunque, così come nella produzione, il nostro Paese risulta in controtendenza. Ma con una differenza sostanziale: il piccolo “rimbalzo” del 2010 non smuove l’Italia dal tradizionale ultimo posto nella classifica dei consumi, con un valore che the brewing industry, per capita consumption bounced back by +2,1%; nevertheless, it was still a far cry from the Italian all-time record of 31.1 liters in 2007. So, from this point of view the trend in consumption is analogous to that of production: a slight recovery that however does not compensate for the heavy losses of the previous three years. More specifically, the propensity of Italians towards quality consumption is confirmed: almost 43% of all beers purchased belonged to the Specialty (10.16%) and Premium (32.66%) segments, while over 49% belonged to the Mainstream segment; the rest was subdivided among Economy, Private Label and Non-alcoholic products (these figures refer to AssoBirra associated companies). As for market segmentation, the ratio of beer consumed outside the home (approximately 43%) and beer purchased in retail chains and traditional food stores (57%) remained constant. One final consideration, on the comparison between trends in consumption of beer and other beverages, both alcoholic and nonalcoholic, in Italy: between 2009 and 2010, beer was the only beverage whose consumption increased, albeit only slightly: consumption of mineral water decreased from 190 to 186 liters per capita (-2.1%), and that of wine went from 39.1 to 39 liters (-0.3%). The comparison with Europe. As for the European beer market, the general downward trend seen in production also took place in consumption: after the peak of 2007, when per capita beer consumption exceeded 80 liters, consumption today stands at 69.9 liters (-12.6%). As we can see, Italy bucked the trend in both production and consumption, although with one significant difference: the comeback of 2010 didn’t dislodge Italy out of its traditional last place in consumption, with figures of less than 40% of the European average and three to four times less than of countries that traditionally consume the greatest amounts of beer, i.e., Czech Republic (134 liters per capita), Germany (107.4) and Austria (106). Having said this, the most recent trends (including the first half of 2011) of beer production and consumption in Italy especially if compared with the 11 consumption of other beverages indicate a small but significant turnaround. They are undoubtedly the result of the policy pursued by the brewing sector in recent years, aimed at promoting an increasingly vast and extensive beer culture among consumers from all points of view: quality, serving, and responsible consumption. As we will see, in 2010 too AssoBirra conducted important initiatives on these issues, which, according to the latest market research, consumers agreed with and appreciated. n< ASSOBIRRA è meno del 40% della media europea e dalle tre alle quattro volte inferiore a quello dei Paesi a maggior consumo di birra che rimangono, nell’ordine, Repubblica Ceca (134 litri pro capite), Germania (107,4) e Austria (106). mente, della politica perseguita dal settore negli ultimi anni, volta a promuovere nel consumatore una cultura della birra sempre più vasta e approfondita sotto ogni aspetto: qualità, servizio, consumo responsabile. Ciò detto, gli andamenti più recenti (compreso il primo semestre 2011) segnati dalla produzione e dal consumo della birra in Italia - soprattutto se confrontati con quelli delle altre bevande - indicano una piccola, ma significativa, inversione di tendenza. Frutto, indubbia- Su questi aspetti, anche nel 2010 AssoBirra ha realizzato iniziative importanti, che i consumatori - stando alle più recenti indagini di mercato - dichiarano non solo di apprezzare, ma di condividere pienamente nello spirito e nei risultati. n Dopo 2 anni di marcati cali, nel 2010 i consumi hanno ripreso a crescere, in controtendenza rispetto all’Europa. Ma l’Italia rimane comunque all’ultimo posto nella classifica del Vecchio Continente: 28,6 litri pro capite di birra consumati contro 69,9 litri della media europea. _________________________________ After two years of marked declines in 2010 consumption began to rise again, in contrast with Europe. But Italy is still last in the European ranking: 28.6 liters per capita consumption vs the European average of 69.9 liters. ANNUAL REPORT 2010 consumatori. bevono birra 3 italiani su 4, soprattutto a pasto Tre italiani maggiorenni su quattro (esattamente il 72,4%), pari a 36 milioni di persone, si dichiarano oggi consumatori di birra mentre il 79,5% dicono di bere vino. Ma chi ha meno di 45 anni di età afferma di preferire soprattutto la birra (tra le bevande alcoliche fermentate); mentre quelli al di sopra dichiarano di prediligere il vino. E ancora: il consumo di birra avviene quasi esclusivamente a pasto: solo il 9,4%, meno di un italiano su dieci, beve la birra fuori pasto. I risultati della ricerca ISPO/AssoBirra. Sono queste alcune delle conclusioni della ricerca ISPO/AssoBirra “Gli italiani e la birra 2011” che, come accade da 15 anni, studia l’evoluzione dei consumi e della percezione di questa bevanda. Dalle risposte del campione di 1.200 individui rappresentativo della consumers. 3 italians of 4 drink beer, especially at meal Today, three Italian adults out of four (specifically, 72.4%), equal to 36 million people, consider themselves beer drinkers, 79.5% claim to drink wine. But those under the age of 45 claim that beer is their favorite fermented alcoholic beverage, while those over 45 claim to prefer wine. Furthermore, beer consumption takes place almost exclusively with meals: only 9.4%, less than one Italian out of 10, drink beer outside meals. The results of ISPO/AssoBirra survey. These are some of the most significant results of the ISPO/AssoBirra survey “Italians and beer 2011” which, as in the popolazione italiana maggiorenne emergono alcuni dati quanto mai confortanti sul tipo di consumo di birra: • un approccio sempre più responsabile al consumo. A trainare la crescita è soprattutto la fascia di consumatori che bevono birra meno di una volta a settimana (i cosiddetti “sporadici”), pari al 35,3% del totale, seguiti da coloro che la bevono almeno una volta a settimana (“abituali”); in leggera flessione, invece, il numero di consumatori giornalieri; • un consumo legato quasi esclusivamente al pasto, esattamente come consigliano i nutrizionisti. Otto anni fa, per ogni italiano che al ristorante ordinava una birra, ce n’erano due che bevevano vino; oggi la situazione si è riequilibrata, con - anzi - un leggero vantaggio per la prima, tanto nei fine settimana quanto nei pranzi feriali; past 15 years, studies the evolution of people’s consumption and perception of this beverage. Absolute numbers aside, several encouraging figures on the types of beer consumption emerge from the answers of the 1,200-person sample of the Italian adult population: • an increasingly responsible approach to consumption. Growth is spurred especially by the segment of consumers that drink beer less than once a week (occasional drinkers), equal to 35.3% of the total, followed by those who drink it once a week (habitual), while the number of daily drinkers saw a slight decrease; • consumption tied almost exclusively to meals, exactly as recommended by nutritionists. Eight years ago, for every Italian who ordered a beer at the restaurant, two ordered wine; today the situation is balanced, with beer slightly 13 in the lead both during weekend and weekday meals; • a progressive closing of the gender gap: of the 36 million beer drinkers, 20 million are men and 16 million are women, equal to 62.7% of adult Italian women. It is perhaps for this reason too that according to the ISPO/AssoBirra survey, for 6 Italians out of 10 flavor is the main factor in choosing beer. Overall, beer’s positive image among Italians is consolidating: beer is increasingly perceived as refreshing (7.2 on a scale of 1 to 10), enjoyed by women (7.1), natural (7), pleasantly bitter, convenient (6.8), easy to digest (6.6), low in alcohol (6.4), suited to all situations and occasions (6.3). It is partly because of this that lager - eclectic and light,well-known and little alcoholic - remains the type of beer most favored by Italians. To sum up, as ISPO president Renato Mannheimer says, “beer is ‘easy’, versatile and democratic, especially among 30- and 40-somethings”. On the subject of beer and responsible consumption of alcohol, the survey highlights how, for one out of every two Italians, alcohol and driving remain a 14 sensitive issue that should be the focus of a social awareness campaign. This confirms the soundness of AssoBirra’s decision in 2010 to conduct the second edition of the “Either you drink or you drive” awareness campaign that lasted until the end of June 2011, aimed especially at young people and at newlylicensed drivers. The other initiatives conducted by AssoBirra in previous years, aimed at discouraging pregnant women from drinking and at helping parents establish a constructive dialogue on alcohol with their children, have also been very successful. n ANNUAL REPORT 2010 • la progressiva riduzione della distanza fra i sessi: fra i 36 milioni di consumatori di birra, 20 milioni sono uomini e 16 milioni donne, pari 62,7% delle italiane maggiorenni. Anche per questo, forse, la ricerca ISPO/AssoBirra afferma che per 6 italiani su 10 il gusto è il principale motivo per scegliere la birra. L’immagine della birra in Italia. Nel complesso, si consolida fra gli italiani l’immagine positiva della birra: cresce la percezione del suo essere rinfrescante (7,2 su una sala da uno a dieci), adatta al gusto femminile (7,1), naturale (7), piacevolmente amara, conveniente (6,8), facilmente digeribile (6,6), poco alcolica (6,4), indicata per ogni ambiente e occasione (6,3). Per questo, fra l’altro, la tipologia preferita dagli italiani rimane la chiara, più eclettica e leggera, più conosciuta e meno al- colica. In conclusione, afferma il presidente dell’ISPO Renato Mannheimer, “la birra è ‘easy’, versatile e democratica, soprattutto per le generazioni dei 30-40enni”. Birra e consumo responsabile di alcol. La ricerca evidenzia come, per un italiano su due, alcol e guida rimanga un tema “caldo”, da privilegiare per una campagna sociale: una conferma della giustezza della decisione, presa da AssoBirra nel 2010, di realizzare la seconda edizione della campagna informativa “O bevi o guidi”, terminata a fine giugno 2011 e rivolta in primo luogo ai giovani e neopatentati. E un’ottima accoglienza hanno ricevuto anche le altre iniziative condotte negli anni precedenti da AssoBirra, volte a dissuadere dal bere le donne in gravidanza e ad aiutare i genitori ad impostare un corretto dialogo con i figli sull’alcol. n La birra ha conquistato il Paese. I suoi estimatori sono pari a quelli del vino. La bevono 16 milioni di donne. Il suo consumo è sempre più responsabile: 9 volte su 10 si beve a pasto. Aumentano i consumatori sporadici e abituali. _________________________________ The beer has conquered Italy. His estimators are equal to those of wine. 16 million women drink beer. Its consumption is more responsible: 9 out of 10 times the beer is drunk with a meal. The number of occasional and habitual consumers increases. responsabilità sociale _2 social responsibility Bere birra in maniera responsabile è un piacere, ma il consumo non responsabile di bevande alcoliche è un potenziale pericolo. L'industria della birra è impegnata a svolgere un ruolo attivo nella promozione del consumo responsabile di alcol, attraverso impegni di settore, codici di condotta aziendale e iniziative di informazione e sensibilizzazione. _________________________________ Drinking beer responsibly is a pleasure, but the irresponsible consumption of alcoholic beverages is a potential danger. The beer industry is committed to playing an active role in promoting responsible consumption of alcohol through a sector policy, company codes of conduct and information and awareness initiatives. ASSOBIRRA L’impegno di AssoBirra per un consumo di alcol moderato e consapevole Bere birra in maniera moderata e consapevole è un piacere, compatibile con uno stile di vita sano di una persona adulta. In ciò l’Italia parte da una posizione di vantaggio. Infatti, diversamente dai Paesi anglosassoni o del nord Europa, la sua cultura del bere alcolici è tradizionalmente moderata e legata ai momenti del pasto o della socialità conviviale. La birra è una bevanda a basso contenuto alcolico. Per questo, se consumata in modo non responsabile, rappresenta un pericolo tanto per l’individuo quanto per la collettività, soprattutto in alcune situazioni specifiche e per alcune fasce sociali più esposte. L’Alcohol Policy del settore birrario. Nella piena consapevolezza di ciò, e in linea con la visione sul tema del settore europeo, AssoBirra e le aziende associate hanno adottato da molti anni una “Alcohol Policy” di settore e codici di condotta aziendale, con la finalità di contribuire all’affermarsi e all’accrescersi di una cultura del consumo responsabile di alcol. AssoBirra’s commitment towards moderate and responsible alcohol consumption Drinking beer responsibly and in moderation is a pleasure that is compatible with a healthy adult lifestyle. In this regard, Italy has an advantage. In fact, unlike Anglosaxon or northern European countries, Italy’s drinking culture is traditionally moderate and tied to meals and social occasions. Beer is a beverage with a low alcohol content. For this reason, if consumed irresponsibly, it poses a risk to both the individual and the community, especially in certain specific situations and for 18 In questo modo il settore birrario italiano risponde anche alla richiesta, avanzata alle industrie dalle Istituzioni pubbliche, di ricoprire un ruolo attivo e partecipe nella risoluzione delle attuali criticità legate all’abuso e al consumo scorretto delle bevande alcoliche. AssoBirra ha individuato alcune categorie di persone (bambini e adolescenti, chi assume certi farmaci, ex alcolisti) o particolari situazioni (il lavoro, la guida) e fasi della vita (la gravidanza) in cui il consumo di alcol, anche se moderato, costituisce un pericolo. A molte di queste categorie ha indirizzato una serie di campagne di comunicazione mirate a far sì che esse tengano comportamenti idonei in fatto di consumo di bevande alcoliche. Il Codice di Autoregolamentazione di AssoBirra. Infine AssoBirra ha messo a punto un proprio Codice di Autoregolamentazione che, affiancandosi al Codice redatto dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), mira a rendere ancor più stringente l’adesione delle aziende associate alle limitazioni vigenti in tema di comunicazione commerciale del settore. n certain more exposed segments of the population. The brewing industry’s Alcohol Policy. Fully aware of this, and in line with the European industry’s views on the issue, AssoBirra and its affiliated companies have long adopted an industry Alcohol Policy and company codes of conduct, in order to contribute to establishing and promoting a culture of responsible alcohol consumption. This way, Italy’s brewing sector also meets the public institutions’ demand that the industry play an active role in solving the current critical situations related to the abuse and misuse of alcohol. AssoBirra has identified several categories of people (children and teenagers, individuals assuming certain types of medication, former alcoholics) or specific situations (work, driving) and stages of life (pregnancy) in which the consumption of alcohol, even if moderate, is dangerous. At many of these categories it has directed a series of campaigns aimed at promoting responsible behavior regarding the consumption of alcoholic beverages. AssoBirra’s Self-regulation Code. Finally, AssoBirra has prepared a Self-regulation Code of its own that, complementing the one written by the IAP (Institute of Advertising Self-discipline), aims to make the compliance with present limitations on advertising of its affiliated companies even more stringent. n ANNUAL REPORT 2010 Il settore birrario italiano risponde pienamente alla richiesta delle Istituzioni di svolgere un ruolo attivo nella risoluzione delle criticità legate all’abuso e al consumo scorretto delle bevande alcoliche. _________________________________ Italy’s brewing sector fully meets the public institutions’ demand to play an active role in solving the current critical situations related to the abuse and misuse of alcohol. ASSOBIRRA Quando non bisogna bere Per il settore birrario italiano esistono alcune categorie di persone e certe situazioni per le quali il consumo di alcol - anche se moderato - è da evitare, perché può costituire un pericolo. Prima di mettersi alla guida. Guidare è un’attività complessa, che richiede chiara capacità di giudizio, buona coordinazione dei movimenti, riflessi rapidi e vista efficiente. L’alcol, al contrario, allunga i tempi di reazione, riduce l’acutezza visiva e ostacola la coordinazione motoria. E non esistono quantità minime di alcol sicure da consumare prima di mettersi alla guida, perché la risposta di ciascun individuo all’alcol cambia in funzione di variabili soggettive. Se si deve guidare, non bisogna bere; e se si è bevuto, deve guidare qualcun altro. In stato di gravidanza. Bere alcol mentre si aspetta un bambino può creare problemi al nascituro. L’alcol, infatti, è in grado di attraversare la placenta e di arrivare fino al feto in una concentrazione di poco inferiore a quella presente nel sangue materno. Non è possibile fissare una dose minima di When drinking must be avoided Italy’s brewing industry believes that several categories of people and situations exist for which the consumption of alcohol - even if moderate - should be avoided, as it may pose a risk. Before driving, Driving is a complex activity that requires good judgment and coordination, quick reflexes and good eyesight. Alcohol, on the other hand, increases reaction times, impairs eyesight and decreases motor coordination. And there is no minimum safe quantity of alcohol that can be consumed before taking the wheel, as each individual’s response to alcohol varies according 20 alcol da considerare pericolosa in gravidanza, in quanto esistono forti variabili individuali. È quindi preferibile astenersi completamente dal bere durante questo delicato periodo della vita, compresa la fase di allattamento. Le donne, durante la gravidanza e l’allattamento, devono astenersi dal bere alcolici. Se non si è adulti. Bambini e adolescenti sono una fascia di popolazione vulnerabile, alla quale guardare con speciale attenzione. Infatti, trovandosi nella fase di passaggio tra infanzia ed età adulta, in genere non sono ancora capaci di metabolizzare l’alcol in modo completo, né hanno la maturità necessaria per gestire responsabilmente l’uso di una bevanda alcolica. In questo contesto l’industria della birra ritiene fondamentale il ruolo della famiglia nell’affermare un modello di consumo responsabile di alcol tra i giovani, ed è convinta che responsabilizzare sia più efficace che proibire. Il consumo delle bevande alcoliche è riservato alle persone adulte. n to subjective variables. Don’t drink if you must drive; if you have, let someone else take the wheel. Pregnancy. Drinking alcohol while expecting a baby may pose a risk to the fetus. In fact, alcohol can make its way across the placenta and reach the fetus in a concentration only slightly lower than that of the mother’s bloodstream. It’s impossible to establish a minimum dose of alcohol that can be considered dangerous during pregnancy, as too many individual variables exist. It is therefore preferable to completely avoid drinking during this delicate stage of life, and even when breastfeeding. Pregnant or breastfeeding women must avoid drinking alcoholic beverages. When underage. Teenagers are a vulnerable segment of the population that should be given special attention. In fact, finding themselves in the intermediate stage between childhood and adulthood, they are still generally incapable of completely metabolizing alcohol and do not possess the maturity required to responsibly handle the use of alcoholic beverages. In this context, the brewing industry believes that the role of families in promoting a model of responsible alcohol consumption among young people is fundamental, and is convinced that instilling a sense of responsibility is better than prohibiting. Alcohol is to be consumed only by adults. n ANNUAL REPORT 2010 Per il settore birrario italiano esistono alcune categorie di persone e certe situazioni per le quali il consumo di alcol è da evitare, perché può costituire un pericolo. _________________________________ For the Italian brewing industry there are certain categories of people and specific situations in which the consumption of alcohol should be avoided, as it may pose a risk. ASSOBIRRA “Guida tu la vita. Bevi responsabile”. 5 anni di campagne sociali AssoBirra ha avviato nel 2007 il Programma pluriennale “Guida tu la vita. Bevi responsabile”, che si prefigge lo scopo di aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica sui rischi connessi all’abuso e all’uso scorretto delle bevande alcoliche, focalizzandosi su alcune situazioni specifiche di rischio come alcol e gravidanza, alcol e guida, alcol e giovani. Al centro del Programma è il sito www.beviresponsabile.it, interamente dedicato ad informare il pubblico sull’alcol ed i suoi effetti sull’organismo. Il sito è anche il contenitore di tutte le iniziative realizzate, nel corso degli anni, nell’ambito del Programma. La prima campagna informativa è stata “Se aspetti un bambino l’alcol può attendere”, realizzata in collaborazione con la SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) e volta a sensibilizzare i ginecologi e le donne in età fertile sui rischi per il nascituro connessi al consumo di alcol durante la gravidanza. Prima iniziativa promossa dall’industria dell’alcol in Europa su questo delicato tema, la cam- “Take charge of your life. Drink responsibly”: 5 years of social awareness campaigns In 2007 AssoBirra began the pluriannual program “Guida tu la vita. Bevi responsabile” [Take charge of your life. Drink responsibly]. Its purpose is to increase public opinion’s awareness of the risks related to the abuse and misuse of alcoholic beverages, focusing on several specific risk situations such as alcohol and pregnancy, alcohol and driving and alcohol and young people. The program revolves around the www.beviresponsabile.it web site, entirely dedicated to informing the public on alcohol and its effects on the human body. The web site also acts as an archive of all the initiatives adopted in the context of 22 pagna ha ottenuto nel 2007 il patrocinio del Programma interministeriale “Guadagnare salute”. Un anno dopo, rispondendo a un’indagine Doxa, erano aumentate dal 42,4% al 57,1% le donne in stato di gravidanza che dichiaravano di non consumare mai alcolici o superalcolici. L’anno seguente l’attenzione si è spostata sui giovani, ai quali si è indirizzata la campagna di sensibilizzazione “Diglielo Tu”, condotta in collaborazione con Radio 105: gli ascoltatori - in massima parte giovani - di questa emittente sono stati invitati a promuovere fra i coetanei un comportamento corretto in materia di alcol lanciando i propri slogan/messaggi (uno dei tanti: “Ragazzi, un drink in meno e un taxi in più”). Rivolta sempre ai giovani, o meglio ai futuri guidatori, “Le chiacchiere stanno a zero. O bevi o guidi”, realizzata nel 2009 in collaborazione con l’UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Studi Consulenza Automobilistica) e volta a contribuire the program over the years. The first public awareness campaign was “If you’re expecting a baby, alcohol can wait”, conducted with the cooperation of SIGO (Italian Society of Gynecology and Obstetrics) and aimed to increase awareness among gynecologists and women in childbearing age on the risks to a fetus related to the consumption of alcohol during pregnancy. The first initiative promoted by the alcohol industry in Europe on this sensitive issue, in 2007 the campaign obtained the sponsorship of the intragovernmental “Gaining health” program. One year later, a Doxa survey revealed that pregnant women who claimed they never consumed alcoholic beverages or liquor increased from 42.4% to 57.1%. The following year the program’s focus shifted to young people, at whom the “You tell them” awareness campaign conducted with the cooperation of Radio 105 was aimed: the radio’s listeners mostly young people - were invited to promote responsible behavior regarding alcohol among their peers and to submit slogans and messages of their own (an example: “Easy on the booze, and go home in a taxi”). Also aimed at young people, and more specifically at future drivers, was “There is no in between. Either you drink or you drive”, conducted in 2009 with the cooperation of UNASCA (National Union of Driving Schools and Automotive Consulting Firms) and aimed at contributing to the prevention of risks related to the misuse and abuse of alcoholic beverages when driving. Over the course of one year, more than 200,000 student drivers in approximately 3,000 ANNUAL REPORT 2010 23 ASSOBIRRA alla prevenzione dei rischi connessi all’uso scorretto e all’abuso di bevande alcoliche in caso di guida. Per un anno, in circa 3 mila autoscuole di tutta Italia, oltre 200 mila patentandi hanno seguito un’ora di lezione - preparata ad hoc - sul tema. Inoltre, in 11 città pilota, sono stati distribuiti ai neopatentati 10 mila alcol-test per l’automisurazione del grado alcolemico nel sangue. Ma di alcol e dei suoi effetti si parla sempre troppo poco, specie in famiglia; e spesso è difficile trovare il modo giusto per farlo. Per questo nel 2010, con il patrocinio del Ministero della Gioventù, AssoBirra ha organizzato la campagna “Le parole per dirlo. Parlare di alcol tra genitori e figli”, mirata ad aiutare entrambi nel difficile percorso di parlare tra loro di consumo responsabile, attraverso il supporto di un gruppo di esperti di primo piano. Mezzo privilegiato della comunicazione, il web: su www.beviresponsabile.it è stata realizzata una “casa virtuale” dove condividere, attraverso il dialogo, il significato del bere responsabile abbattendo le “barriere” intergenerazionali. Nel 2009, secondo i dati della Polizia Stradale, le contravvenzioni per guida in stato d’ebbrezza sono diminuite del 9,8% e, secondo l’ultimo rapporto ACI- driving schools attended a 1-hour class prepared specifically on the subject. 10,000 self-testing kits for measuring blood alcohol levels were also handed out to newly-licensed drivers in 11 pilot cities. Yet the topic of alcohol and its effects is never discussed enough, especially in the family; and it is often hard to find the right way to do so. For this reason, AssoBirra conducted the campaign “Finding the words to say it. How parents and sons can talk about alcohol” in 2010 with the sponsorship of the Youth Ministry, aimed at helping parents and sons handle the challenging task of talking about responsible consumption, with the support of a group of leading experts. The campaign’s medium of choice was the web: a “virtual home” was 24 Istat riferito allo stesso anno, le vittime di incidenti stradali si sono ridotte in misura significativa, specie i deceduti (-10,3%). Con la speranza che la prima edizione di “O bevi o guidi” abbia contribuito a questo risultato, ma anche con la consapevolezza della permanente gravità del problema (gli incidenti stradali rimangono la prima causa di morte per i giovani sotto i 24 anni), a fine 2010 AssoBirra ha dato il via alla seconda edizione della campagna, sempre in collaborazione con l’UNASCA. Anche perché nel frattempo era intervenuta un’importante novità: l’entrata in vigore ad agosto 2010 del nuovo Codice della Strada che, accogliendo pienamente la filosofia di “O bevi o guidi”, ha introdotto il divieto assoluto di bere, prima di mettersi alla guida, per i neo-patentati con meno di 3 anni di esperienza e per chiunque sia sotto i 21 anni di età (oltre che per i guidatori professionali). Altra differenza rispetto alla prima edizione, la più vasta platea di destinatari: a coloro che seguono i corsi per la patente in 3 mila autoscuole dell’UNASCA, infatti, si sono aggiunti gli studenti di 10 università italiane che hanno ricevuto, in appositi corner allestiti dentro gli Atenei, materiale informativo, relativo alle novità introdotte dal Codice della Strada, oltre a 10 mila alcol-test gratuiti. n opened on www.beviresponsabile.it where users, through dialogue, could overcome intergenerational barriers and talk about the meaning of responsible drinking. According to Italy’s Highway Police, drunk driving violations in 2009 decreased by 9.8% and, according to the latest ACI-Istat report for the same year, there was a significant decrease in the number of victims of road accidents, especially of dead people (-10.3%). In the hope that the first edition of “Either you drink or you drive” has contributed to these results, but also with the awareness of the issue’s permanent severity (road accidents remain the first cause of death for people under the age of 24), at the end of 2010 AssoBirra kicked off the campaign’s second edition, again with the cooperation of UNASCA. Due in part to the fact that an important innovation took place: the introduction in August 2010 of the new Traffic Code, which, completely in line with the “Either you drink or you drive” philosophy, established a complete ban on drinking before driving for drivers with less than 3 years of experience and for anyone under the age of 21 (as well as for professional drivers). Another difference from the first edition is the campaign’s wider target audience: in addition to the students in UNSACA’s 3,000 driving schools, the second edition was also aimed at the students of 10 Italian universities, who were given informational material on the new Traffic Code and 10,000 free alcohol self-testing kits in info corners set up on university campuses. ANNUAL REPORT 2010 l’impegno delle aziende in favore del consumo responsabile All’operato istituzionale di AssoBirra sul consumo responsabile, si aggiunge l’impegno assunto dalle singole aziende associate e le iniziative da queste realizzate direttamente all’insegna di una concreta responsabilità sociale sui temi alcol correlati. In particolare, le aziende associate ad AssoBirra: testo, non ricorrono a persone/modelli che dimostrino un’età inferiore ai 18 anni e che abbiano meno di 21 anni di età; 1) aderiscono ai principi del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria; 4) informano e sensibilizzano i gestori dei locali sul consumo responsabile, sui rischi correlati all’abuso e al consumo non responsabile di alcol e sulle conseguenze relative al rendere accessibili le bevande alcoliche a bambini e adolescenti; 2) adottano codici aziendali che regolano la comunicazione sul prodotto secondo principi di legalità e di responsabilità; 5) promuovono campagne d’informazione e sensibilizzazione al bere responsabile rivolte a dipendenti, clienti e consumatori. n 3) rivolgono le attività di marketing/pubblicità esclusivamente ai maggiorenni e, in questo con- brewing companies’ commitment towards responsible consumption AssoBirra’s institutional actions on responsible consumption are complemented by the commitment of individual member companies and their direct initiatives conducted under a concrete social responsibility on alcohol-related issues. Specifically, AssoBirra member companies: 3) have chosen to aim their marketing and advertising activities exclusively at adults and, in this context, to not use persons/models under the age of 21 or who look younger than 18; 1) comply with the principles expressed in the Advertising Self-regulation Code; 4) inform and promote awareness among proprietors of public establishments on responsible consumption, on the risks related to the abuse and irresponsible consumption of alcohol and on the consequences of giving children and teenagers access to alcoholic beverages; 2) adopt company codes that regulate product advertising according to principles of legality and responsibility; 5) promote awareness campaigns on responsible drinking aimed at employees, customers and consumers. 25 ASSOBIRRA conoscere la birra un primo passo verso un consumo consapevole AssoBirra promuove da tempo iniziative di comunicazione finalizzate a far crescere la cultura della birra nella popolazione italiana ed a promuovere un consumo moderato e di qualità, meglio se insieme al cibo. La campagna collettiva di comunicazione “Birra gusto naturale” (www.birragustonaturale.it) mira ad affermare una più diffusa conoscenza e cultura di prodotto sul piano della salute, del gusto e del consumo responsabile, nella consapevolezza che chi impara a bere meglio, nel segno della qualità, è già sulla strada di un consumo moderato e consapevole. Il Centro Informazione Birra, istituito nel 2006, è una banca dati on line che fornisce, attraverso un sito dedicato (www.birrainforma.it) e una newsletter mensile (“BirraInforma”), informazioni validate da un Comitato di autorevoli esperti sulla birra, sul suo ruolo nell’alimentazione e sul rapporto fra birra e salute. AssoBirra collabora con le più autorevoli Guide gastronomiche e con l’eccellenza della ristorazione ita- knowledge of beer, the first step towards responsible consumption AssoBirra has long promoted communication initiatives aimed at spreading beer culture among the Italian population and at encouraging a moderate and quality consumption, preferably with food. The “Birra gusto naturale” mass communication campaign (www.birragustonaturale.it) aims at promoting a wider product knowledge and culture under the aspects of health, flavor and responsible consumption, with the awareness that people who learn to focus on quality when drinking are already on the right track towards 26 liana per promuovere l’abbinamento della birra con il meglio della cucina nazionale. AssoBirra collabora con i più accreditati organismi scientifici ed esperti nazionali in materia di comportamenti alimentari e nutrizionali, allo scopo di far conoscere meglio agli italiani le qualità della birra e il suo essere pienamente in linea con la tradizione mediterranea, caratterizzata da uno stile di vita particolarmente salutare. Su questi argomenti, fra l’altro, insieme con l’INRAN AssoBirra ha pubblicato un libro sulla birra nell’alimentazione e realizzato un sito web. AssoBirra ha realizzato con AIS “Due dita di schiuma, un mondo di gusto”, realizzata in partnership con l’Associazione Italiana Sommeliers ed appena terminata: un corso in 5 lezioni sugli “items” principali della cultura birraria - storia, ingredienti e metodi di produzione, stili, servizio, abbinamenti - rivolto alla sempre più numerosa platea di appassionati e amanti della birra che, proprio per questo, vogliono “saperne di più”. n moderate and responsible consumption. The Beer Information Center (CIB), established in 2006, is an online database that through a dedicated web site (www.birrainforma.it) and a monthly newsletter (“BirraInforma”) provides information validated by a panel of authoritative beer experts on beer’s role in nutrition and on the relationship between beer and health. AssoBirra cooperates with Italy’s most authoritative food guides and with the nation’s leading restaurants to promote the pairing of beer with Italy’s finest cuisine. AssoBirra cooperates with the most authoritative scientific bodies and experts on food and nutrition behaviors in order to make Italians discover the quality of beer and its being fully in line with the Mediterranean tradition, as a part of a particularly healthy lifestyle. On these topics, among others, along with INRAN AssoBirra has published a book on beer and nutrition and has created a website. AssoBirra has promoted with AIS the initiative“An inch of froth, a world of flavor”, conducted in partnership with the Italian Sommeliers Association, which has just ended: a 5-class course on the main items of beer culture - history, ingredients and brewing methods, styles, serving and pairings - aimed at the rapidly growing number of aficionados and beer lovers who want to know more about their favorite drink. n L’obiettivo delle campagne AssoBirra è fare informazione a 360° sul prodotto birra nella consapevolezza che chi impara a bere meglio nel senso della qualità e della curiosità, è sulla strada di un consumo più moderato e responsabile. _________________________________ AssoBirra campaigns are designed to make information on beer to 360 degrees, in the awareness that people who learn to drink better in the sense of quality and curiosity, are on the track towards a more moderate and responsible consumption. 28 cultura birra _3 beer culture La birra è una bevanda alcolica fermentata prodotta solo con ingredienti naturali secondo una ricetta rimasta invariata nel tempo. Per gli esperti di nutrizione la birra è una bevanda-alimento, compatibile con una sana ed equilibrata alimentazione. Per il basso contenuto alcolico e la ricchezza d’acqua, è molto adatta ad essere consumata a tavola e, grazie al gusto leggero e gradevolmente amaro, è particolarmente versatile negli abbinamenti. _________________________________ Beer is a fermented alcoholic beverage manufactured only with natural ingredients, according to a recipe remained unchanged over time. According to nutrition experts, beer is a beverage-food, consistent with a healthy and balanced diet. For its low alcohol content and its abundance of water, it is very suitable to be consumed at the table and, thanks to its light and pleasantly bitter taste, it is particularly versatile in pairing with food. ASSOBIRRA una bevanda millenaria che viene dal Mediterraneo La birra è, insieme al pane e al vino, uno dei primi alimenti elaborati dall’uomo. La prima descrizione documentata di una ricetta per produrre birra risale al 4.000 a.C.: furono i Sumeri a cimentarsi per primi nell’arte di produrre una bevanda alcolica assimilabile alla birra. Dalla Mesopotamia la produzione si estese in Egitto, per poi attraversare il Mediterraneo e arrivare nella Grecia antica, dove venne eletta bevanda ufficiale dei Giochi Olimpici in quanto fresca, dissetante e poco inebriante. Nella penisola italica è conosciuta già dagli Etruschi, dopodiché entra nella Roma antica dove si diffonde soprattutto negli ambienti più popolari. Dunque la birra è storicamente una bevanda tanto mediterranea quanto “nordica”. Anche se, per ragioni climatiche (le basse temperature ambientali sono più adatte alle esigenze del lievito di birra), si delinea una progressiva specializzazione fra il Sud (vino) e il Nord Europa (birra). Per tutto il Medioevo la birra migliore viene dai conventi. I monaci coltivano l’orzo, producono birra e annotano ogni osservazione su fermentazione, materie prime e qualità del prodotto finito. Alla fine del Me- an age-old beverage that originated in the Mediterranean Along with bread and wine, beer is one of the oldest foods created by man. The first documented beer recipe dates back to 4000 B.C.: it was the Sumerians who created the first fermented alcoholic beverage that could be considered beer. From Mesopotamia, beer brewing spread to Egypt, and then crossed the Mediterranean and eventually reached ancient Greece, where it became the official beverage of the Olympic games, as it was refresing and had a low alcohol content. In the Italian peninsula, beer was already known at the time of the Etruscans; it then reached ancient Rome, where it became widespread especially among the 30 dioevo il legame fra birra e conventi si allenta, ma con l’estendersi del numero di produttori, molti lamentano anche una diminuzione della qualità. Per questo, nel 1516, il duca di Baviera Guglielmo IV emana il “Reinheitsgebot” (Editto sulla purezza), nel quale si stabilisce che per produrre la birra si possono utilizzare solo malto d’orzo, acqua e luppolo. Non sembri, la prassi della legislazione pubblica sulla birra, una stranezza: la produzione di questa bevanda è sempre stata regolamentata, e tassata, dalle autorità civili che - ieri come oggi - hanno visto nel settore una notevole fonte di entrate. La birra ha seguito l’espansione della civiltà in ogni angolo del mondo. Nel tempo la tecnica produttiva è rimasta sostanzialmente invariata. Con un’eccezione, introdotta nel 1842 da Josef Groll che, nella cittadina boema di Pils, sperimentò con successo il metodo della bassa fermentazione. Nasceva la birra bionda dal colore brillante e limpido, profumata di frutta e luppolo, dal gusto leggero e amarognolo: detta “pilsner”, è oggi, insieme alla “lager”, sinonimo di birra chiara in tutto il mondo. Nel 1883, lower classes of the population. Thus, beer has historically always been as much a Mediterranean beverage as a Nordic one, although due to climatic reasons (lower temperatures are better suited to fermentation), southern and northern Europe progressively specialized in producing wine and beer respectively. For all of the Middle Ages, the best beer originated from monasteries. Monks cultivated barley, brewed beer and annotated all of their observations on fermentation, raw materials and quality of the end product. At the end of the Middle Ages the connection between beer and monasteries became looser, but as the number of brewers grew, many people complained about a decrease in quality. For this reason, in 1516 the Duke of Bavaria, Wilhelm IV issued the “Reinheitsgebot” (Purity Law), which established that the only ingredients allowed for brewing beer were barley malt, water and hops. The practice of regulating beer by law is no oddity: brewing has always been regulated, and taxed, by civil authorities, which - in the past as well as today - have seen the sector as a considerable source of revenue. Beer has followed the expansion of civilization in almost every part of the world, but the way it is made has remained essentially unchanged. With one exception, introduced in 1842 by Josef Groll, who, in the Bohemian town of Pils, successfully tried the bottomfermentation method. The result was a pale beer with a clear golden color, a fruity, hoppy scent and a delicate bitter taste: known as “pilsner”, today, along ANNUAL REPORT 2010 infine, Emil Hansen isolò nei laboratori danesi della Carlsberg il ceppo di lieviti tipico della bassa fermentazione, il saccharomyces carlsbergensis (detto anche uvarum). La via alla moderna produzione della birra era definitivamente aperta. In Italia una tradizione millenaria per un’industria all’avanguardia. L’Italia vanta una tradizione birraria millenaria anche se, fino all’era moderna, si è prodotta poca birra per pochi estimatori e lo si è fatto soprattutto al nord, perché oltre a luppolo, malto d’orzo e acqua occorrono due altri ingredienti indispensabili: aria pura e freddo. Nella seconda metà dell’Ottocento prende piede una vasta e strutturata industria della birra, basata sul freddo artificiale e sulla nuova tecnologia di produzione di birre chiare a bassa fermentazione. Le prime fabbriche nascono per iniziativa di imprenditori d’Oltralpe (Dreher, Wührer, Paskowski, Metzger, Von Wünster, ecc.), cui fanno presto seguito commercianti italiani, per lo più di ghiaccio, che vedono nella birra il naturale completamento della propria attività. Nascono così alcune importanti realtà: nel 1845 la Pe- with “lager”, it is synonymous with pale beer throughout the world. Finally, in 1883 Emil Hansen, working in the Carlsberg brewery in Denmark, isolated the strain of yeast typical of bottom fermentation, saccharomyces carlsbergensis (also called uvarum). The age of modern brewing had definitely begun. Italy: an age-old tradition and a leading-edge industry. Italy boasts an age-old brewing tradition, although until modern times beer was produced in small quantities for a few aficionados, mostly in northern Italy, given that, in addition to malt and hops, two other essential ingredients are needed: clean air and cold temperatures. In the second half of the 19th century a vast and well-organized brewing roni, fondata a Vigevano da Francesco Peroni (ma presto trapiantata a Roma dove, nel 1905, nasce la “Società Ghiaccio e Birra Peroni”); l’anno seguente la Menabrea, a Biella; nel 1857 la Forst, a Lagundo (Bolzano); nel 1859 la “Fabbrica di Birra e Ghiaccio Moretti”, a Udine. Alla fine del secolo ha inizio uno sviluppo che è arrivato ad oggi. L’ingresso dei grandi gruppi birrari mondiali. Negli ultimi decenni la crescita del mercato italiano ha attirato l’interesse dei grandi gruppi mondiali (Heineken, SABMiller, InBev, Carlsberg), favorendo l’ingresso di capitale straniero, con acquisizioni che hanno riguardato la maggioranza o consistenti pacchetti azionari di diversi marchi. Investimenti che hanno contribuito all’ulteriore sviluppo e razionalizzazione degli asset produttivi, assicurando continuità alla storia di marchi prestigiosi e migliorando fortemente la produttività. Accanto ai grandi produttori si è sempre più affermata, negli ultimi anni, la realtà delle birrerie artigianali, che si distinguono per la rielaborazione ”all’italiana” di alcuni stili birrari bevuti nel mondo da secoli. n industry established itself, based on artificial cooling and on the new technology for producing pale, bottomfermented beer. The earliest breweries opened thanks to the initiative of foreign businessmen (Dreher, Wührer, Paskowski, Metzger, Von Wünster, etc.), soon followed by Italian merchants, active mostly in the ice trade, who considered beer as a natural complement to their activities. Several major breweries were thus established: Peroni in 1845, founded in Vigevano by Francesco Peroni (and soon relocated to Rome, where, in 1905, the “Società Ghiaccio e Birra Peroni” was established); the following year Menabrea opened in Biella; Forst in 1857 in Lagundo (Bolzano); and in 1859 “Fabbrica di Birra e Ghiaccio Moretti”, in Udine. The end of the century saw the 31 beginning of a development that has come to the present day. In the past few decades the growth of the Italian market stirred the interest of the world’s leading brewing groups (Heineken, SABMiller, InBev, Carlsberg), favoring the entry of foreign capital, with acquisitions that concerned sizeable (or majority) blocks of shares of several companies. These investments contributed to the further development and rationalization of production, ensuring continuity to the legacy or prestigious brands and greatly improving productivity. Along with the large brewing companies, recent years have seen the proliferation of microbreweries, which stand out for their “Italian-style” versions of several beer styles that have been enjoyed throughout the world for centuries. n ASSOBIRRA pochi semplici ingredienti per un prodotto naturale Quello delle birre è un universo smisurato, ma composto da una struttura molto semplice, fatta di 4 elementi naturali: acqua, cereali, lievito e luppolo. Acqua. La sua presenza nella birra finita oscilla fra il 90 e il 93%. Dev’essere pura, di sorgente, ricca di sostanze minerali e organiche nonché di microorganismi come batteri e lieviti. Le birre più famose del mondo devono la propria originalità e rinomanza alla speciale natura delle acque con cui vengono preparate. Cereali. Sono l’elemento base per la produzione della birra. Il più utilizzato è l’orzo, graminacea originaria dell’Asia occidentale, anche se non l’unico (vengono impiegati pure frumento, riso, segale e mais). Da esso si ricava il malto d’orzo, sostanza base ottenuta dalla prima lavorazione di questo cereale. Lievito. Sono microscopici funghi unicellulari, ricchi di vitamine ed enzimi, che trasformano gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. Appartengono a due famiglie principali: saccharomyces carlsbergensis o uvarum, usato per birre a bassa fermentazione, e saccharomyces cerevisiae, per quelle ad alta fermentazione. Luppolo. È una grande pianta rampicante, i cui fiori femminili contengono la luppolina, sostanza aro- A few simple ingredients, for a natural product The universe of beer is vast. However, it is based on a very simple structure, composed of four natural ingredients: water, cereals, yeast and hops. Water. Its presence in beer ranges from 90% to 93%. It must be pure, it must originate from a spring and it must be rich in mineral and organic substances as well as in microorganisms such as bacteria and yeast. The world’s most 32 matica e resinosa che conferisce alla birra il caratteristico gusto amaro. I componenti più importanti del luppolo sono i tannini, gli oli e gli acidi amari, ottimi antisettici e conservanti. Le modalità di produzione della birra prevedono due grandi tipologie: le birre ad alta fermentazione e quelle a bassa fermentazione. Questi due processi, e quindi il tipo di birra ottenuta, sono determinati dalle caratteristiche del lievito impiegato, che agisce a diverse temperature. L’alta fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino saccharomyces cerevisiae, che svolge il proprio ruolo fra i 16 e i 23° C. Durante il processo di fermentazione, questi lieviti salgono in superficie, trasformando lo zucchero in alcol e producendo anidride carbonica. L’alta fermentazione è il metodo più antico e dà origine a birre corpose, dal gusto intenso e aromatico, tipicamente inglesi, raggruppate fra le Ale. La bassa fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino saccharomyces carlsbergensis o uvarum, che si attiva fra 5 e 8° C. I lieviti lavorano in recipienti chiusi (lager) depositandosi sul fondo, in modo che l’anidride carbonica rimanga nella birra. Questo metodo, diffusosi con lo sviluppo del controllo delle temperature, permette di produrre birre dal gusto leggero e fragrante. n renowned beers owe their character and fame to the special nature of the water with which they are brewed. Cereals. These are the basic element for producing beer. The most widely used is barley, a grass originating from western Asia, although others are also used (such as wheat, rice, rye and corn). It is from the first stage of processing of this cereal that barley malt is obtained. Yeast. These are microscopic singlecelled fungi, rich in vitamins and enzymes, that turn sugar into alcohol and carbon dioxide. Yeast is subdivided into two main families: saccharomyces carlsbergensis (uvarum) used for brewing bottom-fermented beer, and saccharomyces cerevisiae, used for brewing top-fermented beer. Hops. It’s a large vine whose female flowers contain lupulin, an aromatic, resinous substance that gives beer its distinctive bitter taste. The most important substances found in hops are tannins, oils and bitter acids, which are excellent ANNUAL REPORT 2010 natural antiseptics and preservatives. Two main methods exist for brewing beer: top fermentation and bottom fermentation. These two processes, and the resulting beer, are determined by the characteristics of the type of yeast used, which acts at different temperatures. Top fermentation is caused by the saccharomyces cerevisiae yeast, which is active at a temperature of between 16 and 23° C. During the fermentation process, this yeast rises to the surface, turning sugar into alcohol and producing carbon dioxide. Top fermentation is the oldest brewing method and results in full-bodied beers with an intense and aromatic taste, such as British Ales. Bottom fermentation is caused by the saccharomyces carlsbergensis (uvarum) yeast, which is active at a temperature of between 5 and 8° C. In this case the yeast acts in closed containers (lager), where it deposits at the bottom, allowing the carbon dioxide to remain in the beer. This method, which became widespread when it became possible to control brewing temperatures, is used to brew beers with a delicate and fragrant taste n ASSOBIRRA Un piacevole complemento di un’alimentazione sana e gustosa Dal ridotto contenuto di alcol. Con il suo oltre 90% di acqua, la birra è, nelle versioni di gran lunga più diffuse, la bevanda alcolica fermentata con il minor quantitativo di alcol. Ciò la rende adatta anche a pranzi di lavoro, pasti leggeri, spuntini veloci, come un panino e l’insalata. E - contrariamente a quanto molti continuano a credere - non gonfia neppure. Ciò che infatti gonfia è l’anidride carbonica che, nella birra versata correttamente, rimane imprigionata nella schiuma. Composta esclusivamente da ingredienti naturali, con una ricetta di produzione assai semplice e rimasta sostanzialmente invariata nei secoli, la birra va considerata, a tutti gli effetti, una bevanda-alimento. Contiene, infatti, numerose sostanze che rivestono un ruolo importante per l’organismo: acqua, sali minerali, vitamine, aminoacidi, maltodestrine, enzimi, antiossidanti, fibre. Componenti che fanno della birra un utile complemento di un’alimentazione sana ed equilibrata. Alla significativa presenza delle sostanze nutritive si aggiunge il ridotto contenuto alcolico e l’abitudine mediterranea a berla con moderazione ed a pasto. Secondo una vasta pubblicistica scientifica internazionale, un consumo moderato di birra può avere effetti benefici sulla salute ed esercitare un ruolo interessante e positivo in varie patologie: dalle malattie cardiocircolatorie all’insorgenza di alcuni tumori, dalla fragilità ossea alla sindrome metabolica. Gustosa e frizzante. La birra ha un gusto intrigante e rinfrescante; ed è “golosa”, perché proprio nella deglutizione risaltano le sue caratteristiche: il corpo di lieve impronta, l’inconfondibile gusto amaricante, le sensazioni gustative e tattili delicate e universali. Come dicono gli esperti, “il suo è tra i pochi amari che, come cioccolato e caffè, piacciono agli italiani”. Leggera e con poche calorie. Un bicchiere di birra chiara (la più bevuta al mondo e in Italia) conta 68 calorie, quasi come un succo di arancia (66), meno di quelle di un calice di vino rosso (94) e di un soft drink (129). Dunque, accompagnata a uno stile di consumo (e di vita) equilibrato, la birra non fa ingrassare. Versatile. Nelle sue quasi infinite varianti, la birra può essere abbinata con qualsiasi piatto, o meglio ingrediente di cui questo è composto; compresi alcuni per i quali l’accoppiamento con le altre bevande alcoliche risulta problematico: dalle pietanze cucinate in frittura a un ingrediente “ostico” come il carciofo, fino al cioccolato. n An enjoyable complement to a healthy and tasty diet Composed exclusively of natural ingredients and brewed according to a simple recipe that has remained essentially unchanged over the centuries, beer should for all intents and purposes be considered both a beverage and a food. In fact, it contains many substances that are necessary for our bodies: water, mineral salts, vitamins, aminoacids, 34 maltodextrin, enzymes, anti-oxidants and fiber, all of which make beer a useful complement to a healthy and balanced diet. In addition to the nutrients it contains, we have to consider that beer has a low alcohol content and that the Mediterranean diet entails usually drinking it in moderation and with meals. According to a vast amount of international scientific literature, moderate beer consumption may have beneficial effects on health and play an interesting and positive role in several pathologies that range from cardiocircualtory disease to various types of tumors, to brittle bones and metabolic syndrome. Light, and with few calories. A glass of lager (the most popular beer both in Italy and internationally) contains 68 calories, almost as few as a glass of orange juice (66), and less than a glass of red wine (94) ANNUAL REPORT 2011 birra chiara 200 cc 68 Kcal vino rosso 125 cc 94 Kcal succo d’arancia 200 cc 66 Kcal soft drink 330 cc 129 Kcal or of a soft drink (129). So beer accompanied by a balanced lifestyle (and consumption) is not fattening. Low alcohol content. Composed of over 90% water, beer, in its most popular versions, is the fermented alcoholic beverage with the lowest alcohol content. This makes it suitable even for working lunches, light meals, and quick snacks such as a sandwich and some salad. And contrary to popular belief - it won’t even bloat you. In fact, bloating is caused by the carbon dioxide; and if beer is poured correctly, the carbon dioxide remains trapped in the froth. Tasty and bubbly. Beer has an enjoyable, refreshing flavor; it’s “tasty” because it is when it is swallowed that its characteristics stand out: a delicate body, the distinctive bitterness, and the delicate and universal gustatory and tactile sensations. As the experts say, “beer is 35 one of the few bitter flavors that, along with chocolate and coffee, are enjoyed by Italians”. Versatile. In its almost infinite variants, beer can be paired with almost any dish or ingredient composing it, including some that are hard to match, such as fried dishes, a “challenging” ingredient such as artichokes, and even chocolate. ASSOBIRRA un solo nome per un mondo di stili La legislazione italiana (Legge 1354/1962) suddivide le birre in 5 categorie, corrispondenti al cosiddetto “grado saccarometrico” o “grado di fabbricazione”, che indica la quantità di zucchero (“estratto”) disciolto in 100 grammi di mosto prima della sua fermentazione. Grado saccarometrico e titolo alcolometrico volumico sono strettamente collegati: moltiplicando il grado di fabbricazione per circa 0,4, si ottiene il grado alcolico approssimativo della birra. Birra analcolica Birra leggera (light) Birra Birra speciale Birra doppio malto Grado Titolo di fabbricazione alcolometrico 3-8 <1,2 5-10,5 1,2-3,5 10,5 > 3,5 > 12,5 > 3,5 (in genere > 5) > 14,5 > 3,5 (in genere > 6/6,5) Di seguito, una breve illustrazione degli stili più diffusi e apprezzati dal consumatore italiano, intendendo con la parola “stile” (dall’inglese “style”) l’insieme di caratteristiche organolettiche, relativamente immutabili e consolidate nel tempo, che definiscono una birra. A single name, for a world of styles Italian legislation (Law 1354/1962) subdivides beer into 5 categories, according to their so-called “saccharometric level” or “fabrication level”, indicating the quantity of sugar (“extract”) dissolved in 100 grams of wort before its fermentation. The saccharometric level and alcohol level by volume are closely related: by multiplying the fabrication level by approximately 0.4, the beer’s approximate alcohol content can be calculated. Abbazia. Le Ale belghe (ma anche alcune prodotte in Olanda) vengono in genere commercializzate come birre d’Abbazia, così chiamate perché nate nelle abbazie del luogo con le quali, in alcuni casi, mantengono ancora relazioni. Le birre d’Abbazia hanno in comune il doppio malto ma sono diverse anche di molto - nella varietà di gamma olfattiva e gustativa. Distinte per il numero di fermentazioni subite (da cui i nomi Dubbel, Tripel, Quadrupel), sono in genere corpose e di forte contenuto alcolico. Il loro colore varia dall’oro carico all’ambrato, al rosso cupo, al bruno scuro. Ale. Quando di parla di Ale si intende la birra inglese tout court, e in effetti questo stile viene prodotto soprattutto in Gran Bretagna, pur avendo preso piede anche in Paesi come Belgio, Germania e Stati Uniti. Ricavate da malto d’orzo con lieviti ad alta fermentazione che garantiscono un corpo pieno e fruttato, di moderato contenuto alcolico, da bere in genere a temperatura di cantina, le Ale si distinguono in numerose tipologie, fra cui: Mild Ale, Bitter Ale, Belgian Ale, India Pale Ale, Scotch Ale, Old Ale, Barley Wine. Analcolica. Fra gli stili a bassa fermentazione merita una menzione la birra analcolica, che sta con- Below is a brief illustration of the beer styles that are most widespread and enjoyed in Italy, where style indicates the set of organoleptic characteristics, that remain relatively unchanged and consolidated over time, that define a beer. Abbey. Ales from Belgium (and also several from the Netherlands) are usually commercialized as Abbey beers, so called because they were originally brewed in the abbeys of towns to which in some cases they are still connected. All Abbey beers are double malt, but they differ sometimes greatly - in their variety of scents and flavors. Subdivided Fabrication level Alcohol level according to the number of Non-alcoholic beer 3-8 <1,2 fermentations they have Light beer 5-10,5 1,2-3,5 undergone (hence the names Beer 10,5 > 3,5 Dubbel, Tripel, Quadrupel), Special beer > 12,5 > 3,5 (usually> 5) they are usually full-bodied Double malt > 14,5 36 > 3,5 (usually>6/6,5) and with a high alcohol content. Their color ranges from dark gold to amber, dark red, and dark brown. Ale. The term Ale refers to British beer, and in fact this style is brewed mostly in Great Britain, although it has also spread to countries such as Belgium, Germany and the United States. Brewed from barley malt with top-fermenting yeasts that ensure a full-bodied and fruity flavor and a moderate alcohol content, Ales, which are usually enjoyed at cellar temperature, encompass several types, such as: Mild Ale, Bitter Ale, Belgian Ale, India Pale Ale, Scotch Ale, Old Ale and Barley Wine. Non-alcoholic. Among the bottomfermented styles, non-alcoholic beer, which is establishing its niche among consumers who do not wish to (or ANNUAL REPORT 2010 Abbazia Ale Colore_Color dall’oro al bruno scuro from gold to dark brown Colore_Color delicato, ambrato o scuro delicate, amber or dark Grado alcolico_Alcohol level 6-10% vol. Grado alcolico_Alcohol level 3,5-6% vol. Temperatura di servizio Service temperature 7°-10° C Temperatura di servizio Service temperature 9°-12° C Bicchiere_Glass balloon Bicchiere_Glass pinta pint Analcolica Blanche Bock Colore_Color oro pallido pale gold Colore_Color bianco velato, opalescente cloudy white, opalescent Colore_Color oro, ambrato o scuro gold, amber or dark Grado alcolico_Alcohol level max 1,2% vol. Grado alcolico_Alcohol level 5% vol. Grado alcolico_Alcohol level 6-7,5% vol. Temperatura di servizio Service temperature 6°-7°C Temperatura di servizio Service temperature 4°-6° C Temperatura di servizio Service temperature 7°-10° C Bicchiere_Glass calice chalice Bicchiere_Glass dall’imbaccatura larga wide-mouthed Bicchiere_Glass coppa cup birre e bicchieri glasses and beers Lager Pils Weizen Colore_Color oro pallido pale gold Colore_Color oro pallido, talvolta con riflessi verdastri pale gold, with occasional greenish Colore_Color dal giallo oro allo scuro from golden yellow to dark Grado alcolico_Alcohol level 4-5% vol. Grado alcolico_Alcohol level 4-5% vol. Temperatura di servizio Service temperature 3°-6°C Temperatura di servizio Service temperature 5°-7° C Bicchiere_Glass flute Bicchiere_Glass colonna conica conical column 37 Grado alcolico_Alcohol level 5% vol. Temperatura di servizio Service temperature 6°-8° C Bicchiere_Glass weizenbecker ASSOBIRRA quistando un’interessante nicchia di consumo fra coloro che non vogliono (o non possono) consumare alcol e presenta caratteristiche di aroma e gusto equiparabili a quelle di una normale Lager o Pils. Superata la gradazione di 1,2% vol., e fino al limite di 3,5, la birra analcolica diventa “light”, dai profumi e sapori molto lievi. Blanche. A produrre per primi la bière Blanche furono, nel Quattrocento, i monaci del Brabante che impiegarono orzo, frumento e avena e inoltre, trovandosi a stretto contatto con i commercianti olandesi, ingredienti esotici provenienti dal Nuovo Mondo, fra cui il profumato coriandolo e la buccia d’arancia seccata. Oggi la Blanche è fatta in parti uguali di orzo maltato e frumento non maltato, cui si aggiunge una percentuale variabile di avena, che la rende morbida e quasi vellutata al palato. Moderatamente alcolica, è ricca di suggestioni olfattive (fruttato, floreale e speziato) e gustative (asprigna con toni agrumati e speziati). Bock. La Bock è una birra a bassa fermentazione, una doppio malto chiara e forte che si ritrova nell’area germanico-alpina e in Olanda. Originario di Einbeck, cittadina tedesca vicino Hannover, e poi affermatosi in Baviera, questo stile è gradevole all’ol- cannot) consume alcohol, deserves a mention. Its aroma and flavor are comparable to those of a normal Lager or Pils. Once the alcohol content exceeds 1.2% vol., and up to a maximum of 3.5%, non-alcoholic beer falls into the “light” category, characterized by a very delicate aroma and flavor. Blanche. Bière Blanche was originally brewed in the 15th century by monks in the Brabant region, who used barley, wheat and oats and, being in close contact with Dutch merchants, also exotic ingredients from the New World such as coriander and dried orange rind. Today Blanche is made in equal parts from malted barley and not malted wheat, to which a varying percentage of oats is added to render it soft and almost silky to 38 fatto, caratterizzato da netti sentori mielati di malto e da un floreale fresco, ricco e vellutato al palato, con corpo strutturato e persistente. Le Bock hanno un grado alcolico di 6,5% vol., colore chiaro, gusto di malto ben presente, amaricante del luppolo attenuato. Lager. Più che di uno stile, è un insieme di stili comprendenti quasi tutte le birre a bassa fermentazione, fino a diventare - vista l’odierna diffusione di queste ultime - sinonimo di birra tout court. Il nome deriva dal termine tedesco “Lager” (“deposito”, “cantina”), che indica il luogo, a bassa temperatura, in cui queste birre venivano prodotte e conservate. La Lager europea è una birra chiara, fresca, di media alcolicità, delicata negli aromi e nel gusto, dal colore oro pallido. Nello specifico, in Gran Bretagna le Lager sono solo chiare, mentre i primi tipi a Monaco erano scuri e piuttosto corposi. Nella Repubblica Ceca le Lager sono dolci e poco alcoliche, mentre fuori dall’Europa hanno progressivamente ridotto le note di malto e di luppolo: in tutto il continente americano la Lager è considerata un soft drink. Pils. Noto anche come “pilsener” o “pilsner”, questo stile prende il nome dalla città boema di Plzen (Pilsen in tedesco), dove vide la luce ad opera del the palate. Having a moderate alcohol content, it is rich in olfactory (fruity, floral and spicy) and gustatory (slightly sour, with citrus and spicy notes) nuances. Bock. Bock is a pale, strong, doublemalt and bottom-fermented beer that is brewed in the Germanic/Alpine area and in the Netherlands. Originating in Einbeck, a small German town near Hannover, and eventually becoming popular in Bavaria, this style has a pleasant scent characterized by a distinctive honey-tinged scent of malt and by a fresh, by a floral flavor that is rich and silky to the palate, full-bodied and persistent. Bock beers have an alcohol content of 6.5% vol., a pale color, a well-defined malt flavor, and a toned-down hoppy bitterness. Lager. More than a style, Lager is a set of styles that encompass almost all bottomfermented beers, to the extent that it has become - given how widespread these beers have become - synonymous with beer itself. The name comes from the German word “Lager” (“deposit”, “cellar”), indicating the cool place where these beers were brewed and stored. European Lager is a pale, fresh beer with a moderate alcohol content, characterized by a delicate aroma and flavor and with a pale gold color. Specifically, in Great Britain Lager beers are pale, while the earliest ones brewed in Munich were dark and full-bodied. In the Czech Republic Lager beers are sweet and have a low alcohol content, while outside Europe the malty and hoppy notes have been progressively reduced: ANNUAL REPORT 2010 già citato Groll. Il mastro birraio bavarese sfruttò le peculiarità di un’acqua povera di minerali e la finezza aromatica del luppolo coltivato nella vicina Zatec, per creare una birra dorata, a bassa fermentazione, che è la capostipite di oltre il 90% della birra oggi prodotta nel mondo. La Pils si caratterizza per l’aroma floreale, il gusto dal finale secco e pulito e la schiuma abbondante. Si suddivide in varie tipologie, fra cui le Pils boeme, dal bel colore dorato, caratterizzate da morbide note di malto e da un amaro ben presente, e le Pils tedesche, più “pulite”, secche e dal forte aroma di luppolo, alle quali si avvicinano tutte o quasi le Pils prodotte negli altri Paesi europei. Weizen. Popolarissima in Baviera, la Weizen è una birra fresca e dissetante, a base di malti d’orzo e di frumento (in tedesco “Weizen”). Quest’ultimo, che per legge non è inferiore al 50%, le conferisce il tipico gusto acidulo, mentre l’amaro, data la scarsa presenza di luppolo, è impercettibile. Le Weizenbier sono dette anche “Weissbier” (“birre bianche”) per l’aspetto torbido e quasi lattiginoso, causato dai lieviti che rimangono in sospensione e conferiscono il caratteristico aroma fruttato di banana matura e speziato di chiodo di garofano, ancorché ne esistono anche versioni versioni meno diffuse scure. n in North and South America, Lager is considered a soft drink. Pils. Also known as “pilsener” or “pilsner”, this style takes its name from the Bohemian town of Plzen (Pilsen in German), where it was created by the earlier-mentioned Groll. The Bavarian master brewer exploited the distinctive features of a water poor in minerals and the fine aroma of the hops grown in the nearby Zatec, to create a golden, bottomfermented beer that is the ancestor of over 90% of all beer produced throughout the world today. Pils is characterized by its floral aroma, its dry, clean finish and its abundant froth. It is subdivided into various types, including the golden-hued Bohemian Pils, characterized by soft malty notes and a well-defined bitterness, and German Pils, with a “cleaner” flavor, drier and with a strong hoppy aroma, to which virtually all of the Pils produced in other European countries are similar. Weizen. Very popular in Bavaria, Weizen is a fresh and thirst-quenching beer made from barley malt and wheat malt (“Weizen” in German). The wheat malt, which by law must be not less than 50%, gives the beer its typical tangy taste, while the bitter note, given the scarce presence of hops, is imperceptible. Weizenbiers are also known as “Weissbiers” (“white beers”) because of their cloudy, almost milky appearance, caused by the suspended yeast particles that give it its distinctive, fruity ripe banana and clove aroma, although there are also lesser dark versions. n 39 ASSOBIRRA le 7 “regole d’oro” del servizio Schiuma: alta due dita e ben compatta. Per gustare al meglio una birra ci vuole la schiuma, alta due dita e ben compatta. La schiuma è il filtro naturale della birra, attraverso cui vengono dosati gli aromi del luppolo e del malto. Il gusto della schiuma, più amaro di quello della birra stessa, esalta il sapore della bevanda amplificandone la piacevolezza. La schiuma, infine, protegge la birra dall’ossidazione mantenendone integri aromi e fragranze e rendendola più buona e più digeribile. Spillatura: due fasi (e vari metodi). Il termine “spillatura” indica il servizio della birra in bicchiere, tanto alla spina quanto dalla bottiglia. La birra va spillata rispettando due velocità: prima lentamente, tenendo il bicchiere leggermente inclinato fino a riempirlo per tre quarti; poi, dopo averlo raddrizzato, più velocemente, in modo da far sviluppare la giusta quantità di schiuma. Bicchiere: ci vuole quello giusto. Ogni stile di birra ha il bicchiere appropriato - rigorosamente di vetro - che permette di evidenziarne il gusto e l’aroma aiutando, anche, la formazione della giusta schiuma. Qualche esempio: per le birre ad alto contenuto alcolico come le Belgian Ale o le birre d’Abbazia, occorre un bicchiere a calice; le Ale e le birre anglosassoni ottengono il meglio dalla classica pinta (contenente 0,568 litri raso bordo); le Blanche, e in genere le birre speziate di stile belga, vengono servite in bicchieri ampi. Vetro: sempre pulito e possibilmente bagnato. Il vetro del bicchiere dev’essere ben pulito ma senza tracce di detergente e brillantante che impediscono la corretta formazione della schiuma. Prima dell’uso è consigliabile bagnarlo con acqua fredda, per eliminare eventuale polvere e avvicinare la temperatura del vetro a quella della birra. Un’avvertenza: non confondere la schiuma con le bollicine. Per la birra, a differenza dello champagne, la presenza di persistenti bollicine indica solo l’eccessivo contenuto di anidride carbonica. Temperatura: in genere bassa, ma mai ghiacciata. Ogni stile ha la propria corretta temperatura di servizio. Su questo tema vige una regola generale: più una birra è corposa e alcolica, più aumenta la temperatura alla quale va bevuta. Il “birraio” in genere consiglia sull’etichetta la migliore temperatura di servizio. La giovinezza, per un sapore pieno. La birra va consumata “giovane”. Come tutti prodotti “vivi” più fresca è, più mantiene integri profumo e gusto. Per assaporarla al meglio affidatevi alle indicazioni riportate in etichetta. Fanno eccezione alla regola pochissime birre, dette appunto “da invecchiamento”, in genere ad alta fermentazione, di elevata alcolicità e con robusta luppolatura. Conservazione: in luogo fresco e al riparo della luce. La birra risente degli sbalzi di temperatura e degli effetti negativi della luce e dell’ossigeno. Il luogo migliore di conservazione è perciò un posto fresco e al tempo stesso asciutto, nel quale le bottiglie siano tenute al riparo dalla luce e in posizione verticale (ciò se hanno il tappo a corona). n The 7 “golden rules” for serving beer and makes it more pleasant to drink and easier to digest. Head of froth: two fingers thick, and dense. To provide the most enjoyment, a beer should have a head of froth that is two fingers thick and quite dense. The head acts as a natural filter that gradually releases the aroma of the hops and malt. More bitter than the beer itself, the head brings out the beer’s characteristic flavor and enhances it. The head also protects the beer from oxidation, maintains its aroma and fragrance intact Pouring: two steps (and several methods). The term “pouring” indicates the act of serving beer in a glass, either from a keg or from a bottle. Beer should be poured slowly at first, holding the glass slightly at an angle, until it is three quarters full. Then, after straightening the glass, it should be poured quickly to allow an adequate head of froth to develop. 40 The glass: there’s a right one for every beer. Each type of beer is associated with a specific type of vessel made rigorously out of glass - that is best suited to bringing out its taste and aroma and that allows the right amount of head to form. A few examples: beers with a high alcohol content such as Belgian Ales or Abbey beers should be served in a chalice; Ales and British beers are best enjoyed in a classic pint glass (holding 0.568 liters at the rim); Blanche, and generally all spicy Belgian-style beers, should be served in wide glasses. Glass: always clean, and possibly moistened. The glass should be clean and without traces of detergent or rinsing agent, which would prevent froth from adequately forming. Before use, it should be moistened with cold water to eliminate any traces of dust that may be present and to bring its temperature down to that of the beer. Important: do not confuse the froth with bubbles. In the case of beer, unlike champagne, the presence of persistent bubbles indicates only an excessively high carbon dioxide content. Temperature: generally cold, but never icy. Each type of beer has its own ideal serving temperature: in general, the stronger and more full-bodied it is, the higher its ideal serving temperature should be. The recommended serving temperature is usually indicated on the label. Freshness: the key to a full flavor. Beer should be consumed “young”. As all “live” products, the fresher it is, the more its fragrance and taste are maintained. To savor it at its best, follow the indications 41 provided on the label. An exception to this rule is given by very few beers, known as “aged beers”, that are generally top-fermented, with a high alcohol content and a strong hoppy taste. Storage: in a cool and dark place. Beer is affected by sudden changes in temperature and by light and oxygen. The best place to store it is therefore both cool and dry (to reduce the risk of oxidation), with the bottles in an upright position and away from sources of light. n dati di sintesi _4 data synthesis ASSOBIRRA materie prime e produzione raw materials and beer production Schema di fabbricazione di un ettolitro di birra in Italia_ Simplified scheme for brewing one hectolitre of beer in Italy Acqua 300 L Water 300 L Malto 12 Kg Malt 12 Kg Cereale non maltato 4 Kg Unmalted cereal 4 Kg Tino di miscela Mash tun Caldaia impasto cereale Cereal mashing kettle Caldaia di miscela saccarificazione Saccharification and mashing kettle Trebbie per l’alimentazione animale 16 Kg (conc. 20% secco) Residues for animal feed 16 Kg (conc. 20% dry) Filtro del mosto Wort filter Luppolo 0,26 Kg Hops 0,26 Kg Caldaia di cottura Boiling kettle Produzione del mosto 74 L Wort production 74 L Separazione del torbido Separation of dregs Lievito 790 g (conc. 10% secco) Yeast 790 g (conc. 10% dry) Raccolta del lievito di birra per altri usi 1,6 Kg (conc. 10% secco) Collection of brewer’s yeast for the food industry 1,6 Kg (conc. 10% dry) Raffreddamento del mosto Wort cooling Fermentazione e stagionatura Fermentation and aging Travaso in bottoglie e tank nelle cantine Tranfer to bottles and tanks in cellars Acqua 200 L Water 200 L Energia utilizzata per la produzione di un ettolitro di birra in Italia: • 32 mega calorie termiche • 9 Kw Energy consumed to produce one hectolitre of beer in Italy • 32 mega cal. therm. • 9 Kw Per un ettolitro di birra • Totale acqua 500 L • Totale cereali 16 Kg • Totale lievito 0,8 Kg • Totale luppolo 0,3 Kg For one hectolitre of beer: • Water, total 500 L • Cereals, total 16 Kg • Yeast, total 0,8 Kg • Hops, total 0,3 Kg Filtrazione birra finita Filtration of finished beer Linee di confezionamento Filling line Fusti Draughts beer Bottiglie a rendere Returnable bottles Bottiglie a perdere Non-returnable bottles Produzione di un ettolitro di birra a 12% plato peso (circa 5% alc. vol.) Production of one hectolitre of beer at 12% plato (circa 5% alc. vol.) 44 Lattine Cans ANNUAL REPORT 2010 Materie prime_ Raw materials Malto d’orzo - Barley malt Cereale non maltato - Cereal not malted Luppolo - Hop Lievito - Yeast Acqua - Water 154.490 51.439 3.400 10.310 51 tonn. tonn. tonn. tonn. (al 10% secco/dry) mio. hl Estratti dal processo di fabbricazione della birra _ By-products from brewing Trebbie - Spent grains Lievito di birra - Brewers yeast 180.205 tonn. 10.070 tonn. Mosto _ Wort (al 10% secco/dry) (al 10% secco/dry) 9,86 mio. hl Linee di confezionamento _ Packaging Fusti - Draughts Bottiglie a rendere - Returnable bottles Bottiglie a perdere - Non-returnable bottles Lattine - Cans 1,90 0, 98 8,98 0,96 Energia utilizzata per la produzione _ Energy used in production Mega calorie termiche - Mega thermic calories Kw - Kw Produzione nazionale di birra 2010_National beer production 45 mio. hl mio. hl mio. hl mio. hl 432 mio. 104 mio. 12,81 mio. hl ASSOBIRRA materie prime e produzione raw materials and beer production Unità produttive dislocate sul territorio nazionale_Breweries/malthouses in Italy Piemonte _Birra Menabrea Spa - Biella _Birrificio Baladin Srl *** _Birrificio Troll Sas - Robilante (CN) *** _La Compagnia della Birra Spa - Settimo Torinese (TO)*** Valle D’aosta _Heineken Italia Spa - Pollein (AO) Lombardia _Carlsberg Italia Spa - Induno Olona (VA) _Heineken Italia Spa - Comun Nuovo (BG) Trentino Alto Adige _Birra Forst Spa - Lagundo (BZ) _Bozner Brau Srl - Bolzano(BZ)*** Veneto _Birra Castello Spa - Pedavena (BL) _Birra Peroni Spa - Padova _Hausbrandt Trieste 1892 Spa - Treviso _32 Via dei Birrai Srl - Onigo di Pederobba (TV)*** Friuli Venezia Giulia _Birra Castello Spa - San Giorgio Nogaro (UD) Liguria _Maltus Faber Snc - Genova*** * Stabilimento maltario_Malthouse ** Non associato_No member *** microbirrificio_Micro Brewery Emilia Romagna _Birra Amarcord Spa - Apecchio (PU)*** Umbria _Az. Agricola Monastero S. Biagio - Nocera Umbra (PG)*** _Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa- Perugia (PG)*** Occupazione 2010_State of employment 2010 Lazio _ Birra Peroni Spa - Roma _Saplo Spa Pomezia (RM) * _Atlas Coelestis Srl - Roma *** _Birrificio Turbacci Srl - Mentana (RM) *** _Birradamare Srl - Fiumicino (RM)*** _Birra del Borgo Srl - Rieti *** 140.000 Campania _Maltovivo Srl - Ponte (BN) *** Basilicata _ **Tarricone Spa - Baragiano (PZ) _Agroalimentare Sud Spa - Melfi (PZ) 144.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 Puglia _Birra Peroni Spa - Bari _Heineken Italia Spa - Massafra (TA) Sardegna _Heineken Italia Spa - Assemini (CA) 46 17.300 4.000 Diretta _Direct Diretta+Indiretta _indirect Diretta+Indiretta+ indotto allargato _indirect ANNUAL REPORT 2010 aziende e marchi companies and brands Birra_ Beer DIREZIONI GENERALI_HEADQUARTER Heineken Italia Spa Viale Monza, 347 - 20126 Milano Tel: +39 02.270761 - Fax: +39 02.27076515 InBev Italia Spa Piazza Francesco Buffoni, 3 - 21013 Gallarate (VA) Tel: +39 0331.268411 e-mail: [email protected] Birra Castello Spa Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio di Nogaro (UD) Tel: +39 0431.626811 e-mail: [email protected] Birra Peroni Spa Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma Tel: 39 06.225441 - Fax: +39 06.22544260 e-mail: [email protected] Birra Menabrea Spa Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella Tel: +39 015.2522320 e-mail: [email protected] Birra Forst Spa Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ) Tel: +39 0473.260111 e-mail: [email protected] Carlsberg Italia Spa Via Ramazzotti, 12 - 20020 Lainate (MI) Tel: +39 02.93536911 e-mail: [email protected] Hausbrandt Trieste 1892 Spa Via Foscarini, 52 31040 Nervesa della Battaglia (TV) Tel: +39 0422.8891 e-mail: [email protected] FABBRICHE_BREWERIES Heineken Italia Spa SS Appia - 74016 Massafra (TA) Tel: +39 099.88811 - Fax: +39 099.8881277 Birra Peroni Spa Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma Tel: +39 06.225441 - Fax: +39 06.2283445 Birra Castello Spa Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio Nogaro (UD) Tel: +39 0431.626811 - Fax: +39 0431.626833 Loc. Macchireddu Grogastu, C.P. 58 09032 Assemini (CA) Tel: +39 070.24691 - Fax: +39 070.247125 Zona Industriale, I Strada - 35100 Padova Tel: +39 049.8997111 - Fax: +39 049.8997219 Viale V. Veneto, 72 - 32034 Pedavena (BL) Tel: +39 0439.318811 - Fax: +39 0439.318854 Via Bitritto, 108 - 70124 Bari Tel: +39 080.5067111 - Fax: +39 080.5054301 Birra Forst Spa Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ) Tel: +39 0473.260111 - Fax: +39 0473.448365 Loc. Autoporto - 11020 Pollein (AO) Tel: +39 0165.254211 - Fax: +39 0165.43724 Via Spirano, 26 - 24040 Comun Nuovo (BG) Tel: +39 035.409111 - Fax: +39 035.595555 Carlsberg Italia Spa Via Olona, 103 - 21056 Induno Olona (VA) tel. +39 0332.208111- fax +39 0332.840336 Hausbrandt Trieste 1892 Spa Via Foscarini, 52 - 31040 Nervesa della Battaglia (TV) Tel: +39 0422.8891- Fax: +39 0422.889260 Birra Menabrea Spa Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella Tel: +39 015.2522320 - Fax +39 015.2522350 Malto_ Malt DIREZIONI COMMERCIALI E STABILIMENTI_SALE OFFICES AND PLANTS Saplo Spa Via Naro, 39 - 00040 Pomezia (RM) Tel: +39 06.9120194 e-mail: [email protected] Agro Alimentare Sud Spa Zona Industriale, Loc. S. Nicola - 85025 Melfi (PZ) Tel: +39 0972.78304 e-mail: [email protected] Birrerie artigianali_ Micro breweries Atlas Coelestis Srl Via Malcesine, 41 - 00135 Roma Tel: +39 06.35072243 - Fax: +39 06.35019147 e-mail: [email protected] 32 Via dei Birrai Srl Via Cal Lusent, 41 - 31040 Onigo di Pederobba (TV) Tel: +39 0423.681983 e-mail: [email protected] Bozner Brau Srl Piazza Erbe 17, 39100 Bolzano Tel +39 0471 300788 mail [email protected] Birradamare Srl Piazza dei Ravennati, 1 - 00121 Ostia (RM) Tel: +39 06.5640138 - Fax: +39 06.5640138 e-mail: [email protected] Birra del Borgo Srl Via del Colle Rosso snc - 02021 Borgorose (RI) Tel: +39 0746.31284 e-mail: [email protected] Birra Amarcord Spa Loc. Pian di Molino Z.A. La Casella, 61042 Apecchio (PU) Tel . +39 0722 989860 mail [email protected] Maltovivo Srl Zona Ind. Contrada Piana - 82030 Ponte (BN) Tel: +39 0824.876420 - e-mail: [email protected] Birrificio Baladin Srl Piazza V Luglio, 15 - 12060 Piozzo (CN) Tel: +39 0173.795239 - e-mail: [email protected] Birrificio Turbacci Srl Via della Mezzaluna, 50 - 00013 Mentana (RM) Tel: +39 06.9094701 - Fax: +39 06.9092557 e-mail: [email protected] Maltus Faber Srl Via Fegino, 3u - 16161 Genova Tel: +39 340.1230069 - e-mail: [email protected] La Compagnia della Birra Spa Via Ariosto, 36bis - 10036 Settimo Torinese (TO) e-mail: [email protected] Birrificio Troll Sas Via Umberto I, 72 - 12017 Robilante (CN) Tel: +39 0171.78113 - e-mail: [email protected] 47 Az. Agricola Monastero di S. Biagio Loc. Lanciano, 42 - 06025 Nocera Umbra (PG) e-mail: [email protected] Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa Via Bruno Buozzi 20, 06030 Giano dell'Umbria (PG) Tel. +39 0742 92951 mail [email protected] ASSOBIRRA aziende e marchi companies and brands Marchi prodotti e/o distribuiti dall’industria della birra in italia _Brands in Italy produced and/or distributed by breweries HEINEKEN ITALIA SPA _ Abbaye de Forest Blond (bott. 33cl e 75cl) _ Abbaye de Forest Rossa (fusto) _ Achel Blonde 33cl _ Achel Brune 33cl _ Achel Brune extra 75cl _ Adelscott 33cl _ Affligem Blonde _ Affligem Brune _ Affligem Christmas _ Affligem Rouge _ Affligem Triple _ Amstel _ Amstel 1870 _ Amstel Pulse _ Baffo D'Oro _ Barbar Blonde 33cl _ Barbar Brune 33cl _ Beamish fusto _ Belgian Kriek 33cl _ Birra Moretti _ Birra Moretti Doppio Malto 33cl _ Birra Moretti Grand Cru 75cl _ Birra Moretti Zero _ Blanche de Bruxelles 33cl e 75cl _ Boucanier Dark Ale 33cl _ Boucanier Golden ale (33cl, 75cl e fusto) _ Boucanier Red Ale 33cl _ Brand _ Brugs fusto _ Brugse Zot Blond 33cl e 75cl _ Brugse Zot Dubbel 33cl e 75cl _ Bulldog strong ale fusto e bott. 33cl _ Bulldog Strong Lager fusto _ Bulmers sidro 56,8cl _ Chimay blue (bott. da 33 cl,) _ Chimay rouge (bott. da 33 cl ) _ Chimay triple (bott. da 33 cl )) _ Ciney Blonde fusto _ Ciney Brune fusto _ Cristal pils fusto _ Desperados 33cl _ Dreher _ Duchesse Bourgogne (bott. 33cl e 75 cl) _ Duvel (bott. 33cl e 75 cl e 150cl) _ Erdinger Analcolica 33cl _ Erdinger Dunkel 50cl _ Erdinger Hefe _ Erdinger Pikantus 50cl _ Erdinger Urweisse 50cl _ Fischer Blonde _ Fischer Printemps _ Fischer Tradition 65cl _ Floreffe Blonde (bott. 33 cl e fusto) _ Floreffe Brune (bott. 33 cl e fusto) _ Floreffe Meilleure 33cl e 75cl _ Floreffe Triple (bott. 33 cl, 75cl e fusto) _ Foster's fusto _ Foster's regular _ Gasoline Strong _ Golden fire _ Golden Fire Strong _ Golden Fire Strong Lager _ Heineken _ Hopus 33cl _ Ichnusa _ Ichnusa Speciale 33cl _ Jennas _ John Smith's fusto _ Judas 33cl _ Maes fusto e bott. 33cl _ Malheur 10° 33cl e 75cl _ Malheur 12° 33cl e 75cl _ Malheur 8° 33cl _ Malheur Brut 75cl _ Malheur Cuvee Royale 75cl _ Malheur Dark Brut 75cl _ Maredsous 10° (bott. 33cl e 75 cl) _ Maredsous 6° (bott. 33cl e 75 cl) _ Maredsous 8° (bott. 33cl e 75 cl) _ Mc Farland _ Mc Farland Golden Fire _ Mc Farland Strong _ McEwan's lager fusto _ McEwan's scotch ale fusto _ Messina _ Moinette Dupont Blonde (bott. 33cl e 75 cl) _ Moretti La Rossa _ Murphy's _ Murphy's Red _ Newcastle brown Ale fusto e bott. 33cl _ Paulaner Original 33cl _ Paulaner Weissbier 50cl _ Pelforth Brune 65cl _ Prinz _ Rochefort 10° (bott. 33cl) _ Rochefort 6° (bott. 33cl) _ Rochefort 8° (bott. 33cl) _ Saint Martin Ambree (bott. 75cl) _ Saint Martin Blond (bott. 75cl) _ Saison 1900 (bott. 33cl e 75cl) _ Saison Dupont (bott. 33cl e 75cl) _ Sans Souci _ Scotch Silly 33cl _ Silly Pills 75 cl _ Slalom Strong Lager fusto e bott. 33cl _ Strongbow sidro fusto _ Trois Monts (bott. 75 cl) _ Von Wunster _ Von Wunster analcolica _ Watney's fusto _ Westmalle Double (bott. 33cl ) _ Westmalle Triple (bott. 33cl e 75cl) _ Nastro Azzurro _ Peroncino _ Peroni _ Peroni Gran Riserva Doppio Malto _ Peroni Gran Riserva Rossa Puro Malto _ Pilsner Urquell _ Raffo _ Saint Benoit Amber _ Saint Benoit Blanche _ Saint Benoit Supreme _ Tourtel (Birra Analcolica)) _ Wuhrer _ Grimbergen Blonde _ Grimbergen Double _ Holsten _ Kronenbourg 1664 _ Modelo Especial _ Negra Modelo _ Super Devil's Kiss _ Tuborg Green _ Tuborg Light _ Tucher Pilsner _ Tucher Übersee _ Tucher Weizen BIRRA PERONI SPA _ Crazy Bull _ Crystall _ Golden Pride _ Hopf _ London Pride _ Miller Genuine Draft PRIVATE LABEL: _ Hopsen Brau _ Lander _ Kantel CARLSBERG ITALIA SPA _ Carlsberg _ Carlsberg Elephant _ Carlsberg Special Brew _ Corona Extra _ Devil's Kiss _ Feldschlösschen Analcolica _ Grimbergen Blanche 48 BIRRIFICIO ANGELO PORETTI: _ Bock Chiara _ Bock Rossa _ Originale Chiara _ Splugen PRIVATE LABEL: _ Krone ANNUAL REPORT 2010 BIRRA FORST SPA _ Forst 1857 _ Forst Bock chiara _ Forst Christmas Brew _ Forst Kronen _ Forst Luxus Light _ Forst Premium _ Forst Premium Lager _ Forst Puro malto _ Forst Sixtus _ Forst V.I.P. Pils _ Menabrea Original _ Weihenstephan Hefe analcolica _ Weihenstephan Hefe Dunkel _ Weihenstephan Hefe Hell _ Weihenstephan Kristall _ Weihenstephan Original Hell _ Weihenstephan Original Hell analcolica _ Weihenstephan Vitus Weizenbock _ Xan Wellness _ Menabrea 150° Anniversario Bionda _ Menabrea 150° Anniversario Strong _ Menabrea 1846 (Export) _ Menabrea Christmas Beer _ Menabrea Doppio Malto Rossa _ Menabrea Top Restaurant 3,5° _ Menabrea Top Restaurant 7,5° _ Palmbrau Premium _ Polsterbrau _ Tappeto volante _ Castello Doppio malto _ Castello Rossa _ Dolomiti Doppio Malto _ Dolomiti Pils _ Kiefer _ Pedavena _ Pedavena Speciale _ Franziskaner Kristallklar _ Hoegaarden _ Jupiler _ Leffe 9° _ Leffe Blonde _ Leffe Brune _ Leffe Radieuse _ Leffe Rouge _ Leffe Vieille Cuvee _ Loburg _ Lowenbrau Marzen _ Lowenbrau Oktoberfestbier _ Lowenbrau Original _ Lowenbrau Premium Pils _ Lowenbrau Triumphator _ Lowenbrau Urtyp _ Spaten Munchen Hell _ Spaten Oktoberfestbier _ Spaten Premium Bock _ Staropramen _ Stella Artois _ Tennent's Lager _ Tennent's Scotch Ale _ Tennent's Super _ Theresianer Strong Ale _ Theresianer Vienna _ Theresianer Wit BIRRA MENABREA SPA (GRUPPO FORST) _ Allsopp's Strong Lager _ Edel Bier _ Menabrea 150° Anniversario Ambrata BIRRA CASTELLO SPA _ Alpen Birra _ Castello _ Castello Analcolica INBEV ITALIA _ Bass _ Beck's _ Beck's analcolica _ Beck's Next _ Brahma _ Budweiser _ Franziskaner Dunkel _ Franziskaner Hell HAUSBRANDT TRIESTE 1892 SPA _ Theresianer Bock _ Theresianer Pale Ale _ Theresianer Premium Lager _ Theresianer Premium Pils 49 ASSOBIRRA aziende e marchi companies and brands Marchi prodotti e/o distribuiti dalle birrerie artigianali _Brands in Italy produced and/or distributed by micro breweries ATLAS COELESTIS _ Caesar _ Cometa _ Jacob's Red Ale _ Shaula Bock _ Spica Weizen _ The First Lager _ Turbacci Eroica _ Turbacci Noel (Birra di Natale) _ Turbacci Quinn _ Turbacci Strong Ale _ Turbacci Super _ Turbacci Weiss _ Noscia _ Pandora _ Phonix _ Tschol _ Monasta _ Noel _ Verbum _ Birra Wayan _ Birra Wayan Mama Kriek _ Birra Xfumé _ Birra Xyauyu _ Birra Lurisia Otto _ Birra Lurisia Dieci _ Birra Lurisia Dodici BIRRIFICIO TURBACCI _ Turbacci Ale _ Turbacci Black _ Turbacci Castagna MALTOVIVO _ Black Lizard _ Fahrenheit MONASTERO SAN BIAGIO _ Ambar _ Gaudens BIRRIFICIO BALADIN BIRRA IN BOTTIGLIE LINEA BLADIN: _ Birra Cu+Annual _ Birra Elixir _ Birra Erika _ Birra Isaac _ Birra Noel _ Birra Nora _ Birra Open _ Birra Super BIRRA IN BOTTIGLIE LINEA LURISIA: _ Birra Lurisia Quattro _ Birra Lurisia Cinque _ Birra Lurisia Sei BIRRA IN FUSTO LINEA BALADIN E LURISIA: _ Ambrata _ Birra Lurisia Quattro _ Birra Lurisia Sei _ Birra Lurisia Otto _ La Matta Rossa _ Na biretta di Castagne _ 'Na birretta Chiara _ 'Na birretta de Natale _ 'Na birretta Nera _ 'Na birretta Rossa _ Enkir _ Equilibrista _ Genziana _ Hoppy Cat _ Imperiale _ KeTo ReAle _ KeTo RePorter _ Maledetta _ My Antonia _ Old Antonia _ ReAle _ ReAle Extra _ RePorter _ Rubus _ Birra Lurisia Dieci _ Brune _ Elixir _ Erika _ Noel _ Nora _ Pils _ Speciale _ Wayan BIRRADAMARE _ Birra Roma _ Kuasapa _ La Matta Bionda BIRRA DEL BORGO _ 16 gradi _ 25dodici _ CastagnAle _ Cortigiana _ Ducale _ Duchessa _ Duchessic 50 _ Scik Pils _ Stelle e Strisce _ Trentatrè Ambrata _ Trentatrè Bruna _ Trentatrè Dorata ANNUAL REPORT 2010 32 VIA DEI BIRRAI _ Admiral _ Atra _ Audace _ Curmi _ Nebra _ Nectar _ Oppale _ Geisha _ IPA - India Pal Ale _ Palanfrina _ Panada _ Patela _ Port'er Meko _ Shangrilà _ Shangrilà fumé _ Stella di Natale _ Amarcord Riserva Speciale _ La Fogheraccia _ La Gradisca _ La Mi Dòna _ La Tabachéra _ La Volpina _ Bozner Dunkl _ Bozner Weizn _ BEFeD Lager _ BEFeD Maerzen _ BEFeD Stout _ BEFeD Strong Lager _ BEFeD Weiss _ Maltus Faber Blonde _ Maltus Faber Blonde Hop _ Maltus Faber Brune _ Maltus Faber Extra Brune _ Maltus Faber Extra Brune Barricata _ Maltus Faber Imperial _ Maltus Faber Imperial Barricata _ Maltus Faber Triple _ Maltus Faber Triple Hop _ Martesana Ambrata _ Martesana Bianca _ Martesana Blonde _ Maxela BIRRIFICIO TROLL _ Daù _ Dorina _ Febbre alta BIRRA AMARCORD _ Ama Bionda _ Ama Bruna _ Ama Mora BOZNER BRAU _ Bozner Bier MASTRI BIRRAI UMBRI _ Birra I Cavalieri _ Mastri Birrai Umbri LA COMPAGNIA DELLA BIRRA _ BEFeD Blanche _ BEFeD Bock MALTUS FABER _ La Superba Bionda _ La Superba Rossa _ Maltus Faber Amber ale _ Maltus Faber Ambrata _ Maltus Faber Bianca 51 ASSOBIRRA birra in Italia beer in Italy * Compresi microbirrifici e aziende non associate Mercato (000 hl)_ Market (000 hl) Produzione Production (+) Importazione Import (-) Esportazione Export (=) Consumo Consumption 2000 12.575 4.142 428 2001 12.782 4.414 502 16.289 16.694 2002 12.592 4.437 689 16.340 2003 13.673 4.664 884 17.453 2004 13.170 4.873 849 17.194 2005 12.798 5.258 716 17.340 2006 12.818 * 5.814 781 17.851 2007 13.462 * 6.119 1.068 18.513 2008 13.343 * 5.996 1.503 17.836 2009 12.776 * 5.822 1.743 16.855 2010 12.814 * 6.304 1.869 17.249 * Compresi microbirrifici e aziende non associate * Micro breweries and no member breweries incuded 2008 16.855 12.814 2007 12.776 13.343 17.836 18.513 17.340 17.851 13.462 2004 12.818 2003 12.798 2002 17.194 17.453 16.340 2001 13.170 10.000 13.673 12.575 12.000 12.592 14.000 12.782 16.289 16.000 16.694 18.000 17.249 20.000 2009 2010 8.000 6.000 4.000 2.000 0 2000 Produzione_Production 52 2005 2006 Consumi_Consumption ANNUAL REPORT 2010 Vendite e incidenza % mese su anno_ Sales and incidence % month/year 2008 hl 988.122,00 % 5,54 Febbraio - February 1.071.952,00 6,01 Marzo - March 1.212.857,00 Aprile - April 1.467.914,00 Maggio - May 2009 2010 hl 957.436,33 % 5,68 hl 1.107.632,51 % 6,42 818.742,01 4,86 891.568,58 5,17 6,80 1.192.136,31 7,07 1.290.836,73 7,48 8,23 1.420.626,95 8,43 1.438.190,55 8,34 1.928.087,00 10,81 1.763.676,75 10,46 1.692.806,68 9,81 Giugno - June 2.097.530,00 11,76 2.183.405,34 12,95 2.220.459,43 12,87 Luglio - July 2.334.750,00 13,09 2.197.868,36 13,04 2.345.248,23 13,60 Agosto - August 1.833.555,00 10,28 1.877.612,79 11,14 1.848.783,81 10,72 Settembre - September 1.676.597,00 9,40 1.387.827,91 8,23 1.322.329,14 7,67 Ottobre - October 1.146.864,00 6,43 1.073.809,32 6,37 995.071,54 5,77 Novembre - November 1.029.145,00 5,77 942.587,44 5,59 1.039.984,08 6,03 Dicembre - December 1.048.765,00 5,88 1.039.422,74 6,17 1.055.912,24 6,12 17.836.138,00 100,00 16.855.152,25 100,00 17.248.823,52 100,00 Gennaio - January TOTALE - TOTAL 2010 6,42% Gennaio - January 5,17% Febbraio - February 7,48% Marzo - March 8,34% Aprile - April 9,81% Maggio - May 12,87% 13,60% Giugno - June Luglio - July 10,72% Agosto - August 7,67% Settembre - September 5,77% 6,03% 6,12% Ottobre - October Novembre - November Dicembre - December 800 1000 1200 1400 1600 1800 Concentrazione stagionale_ Season sales Gennaio/Febbraio Janu ary/February Maggio/Agosto May/August 10,98 47, 38 2008 11,55 45, 94 2009 10,54 47, 60 2010 11,59 47, 00 2007 53 2000 2200 2400 ASSOBIRRA birra in Italia beer in Italy 0 Consumo pro-capite (2000-2010 in litri)_Per capita consumption (2000-2010 liter) 200o 28,1 2001 28,9 2002 28,2 2003 30,1 2004 29,6 2005 29,9 2006 30,3 2007 31,1 2008 29,4 2009 28,0 2010 28,6 31,1 31,5 28,6 29,4 30,3 29,9 28,0 27,5 28,2 28,1 28,5 28,9 30,1 29,5 29,6 30,5 26,5 25,5 24,5 23,5 22,5 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Litri pro capite_ Liters per capita 54 ANNUAL REPORT 2010 Struttura dell’offerta 2006-2010_ Supply 2006-2010 Aziende birrarie Brewing Companies 2006 2007 2008 2009 (000 hl) % (000 hl) % (000 hl) (000 hl) Heineken Italia 5.630,0 31,5 5.676,0 30,7 5.538,0 31,0 Birra Peroni 3.822,0 21,4 3.946,0 21,3 3.681,0 20,6 Carlsberg Italia 1.172,0 6,6 1.160,0 6,3 1.088,0 6,1 1.003,0 Birra Forst 626,0 3,5 635,0 3,4 623,0 3,5 622,0 Birra Menabrea 117,0 0,7 131,0 0,7 136,0 0,8 151,0 Birra Castello 668,0 3,7 715,0 3,9 908,0 5,1 901,0 20,0 0,1 21,0 0,1 19,0 0,1 1.272,0 7,1 1.330,0 7,2 1.290,0 280 1,6 280,0 1,5 4.619,0 Hausbrandt Trieste Spa InBev Spa Altri (aziende non associate ivi comprese le microbirrerie) Others (no member breweries and micro breweries) Importazioni di terzi non associati No member third parties imports 4.244,0 23,8 TOTALE_TOTAL 17.851,0 100,0 % 2010 (000 hl) % 5.143,0 30,5 5.151,0 29,9 3.330,0 19,8 3.258,0 18,9 6,0 989,0 5,7 3,7 611,0 3,5 0,9 162,0 0,9 5,3 889,0 5,2 21,0 0,1 25,0 0,1 7,2 1.251,0 7,4 1.279,0 7,4 290,0 1,6 290,0 1,6 425,0 2,5 25,0 4.263,0 23,9 4.143,0 24,6 4.460,0 25,9 18.513,0 100,0 17.836,0 100,0 16.855,0 100,0 17,249,0 100 55 % ASSOBIRRA birra in Italia beer in Italy Segmentazione del mercato_Market segmentation Dato riferito alle sole aziende birrarie associate_ Date refers to associated companies Tipi di Birra_ Types of beer 2010 10,16 32,66 49,24 2,49 4,71 0,74 100 Specialità Premium Main stream Economy Private label Aanalcolica Totale_ Total 10,16% - Specialità 0,74% - Analcolica Non-Alcoholic 32,66% - Private label 32,66% - Premium 32,66% - Economy 49,24% - Main stream Canale distributivo 2003-2010_ Distribution channel 2003-2010 Anno Fuori casa Year 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Totale _Total On Trade 41,0 38,5 42,5 45,5 45,5 44,3 43,2 42,7 100 Distribuzione moderna, alimentare, tradizionale Off trade 59,0 61,5 57,5 54,6 54,6 55,6 56,8 57,3 100 42,70% - On trade 53,70% - Off trade Contenitori 2003-2010_ Packaging 2003-2010 Fusti_Draughts Bottiglie di vetro_Glass bottles: -a rendere_returnable -a perdere_non-returnable Lattine_Cans Totale_Total 2003 14,4 2004 14,3 2005 14,0 2006 13,37 2007 15,33 2008 14,63 2009 15,2 2010 14,8 9,6 66,4 9,6 100 9,6 66,8 9,3 100 9,4 68,2 8,4 100 8,07 70,59 7,96 100 8,2 68,7 7,84 100 7,94 69,01 8,42 100 7,75 69,03 8,01 100 7,64 70,06 7,50 100 7,64% - Bottiglie di vetro a rendere Glass bottles returnable 14,8 % - Fusti Draughts 7,64% - Lattine Cans 56 70,06% - Bottiglie di vetro a perdere Glass bottles non returnable: ANNUAL REPORT 2010 import & export Italia: saldo commerciale 2000-2010 (000 hl)_ Italian trade balance 2000-2010 (000 hl) Anno_Year Esportazioni_Export Importazione_Import 2000 428 4.142 Saldo commerciale_Trade balance 2001 502 4.414 -3.912 2002 689 4.437 -3.748 -3.714 2003 884 4.664 -3.780 2004 849 4.873 -4.024 2005 716 5.258 -4.542 2006 781 5.814 -5.033 2007 1.068 6.119 -5.051 2008 1.503 5.996 -4.493 2009 1.743 5.822 -4.079 2010 1.869 6.304 -4.435 5400 3900 3600 4.437 4.414 4.142 4200 4.664 4500 4.873 4800 5.258 5100 5.822 5700 5.996 5.814 6.119 6000 6.304 6300 3300 3000 2700 2400 1.503 1500 0 2000 2001 Export 2002 2003 2004 Import 57 2005 781 716 849 689 502 300 428 600 884 900 2006 1.068 1200 1.743 1800 1.869 2100 2007 2008 2009 2010 ASSOBIRRA import & export Importazione di birra in italia 2005-2010 (hl)_Italian import of beer 2005-2010 (hl) Germania_German - D Paesi Bassi_Nederland - NL Danimarca_Denmark- DK Regno Unito_United Kingdom - UK Belgio_Belgium - B Slovenia_Slovenia- SI Polonia_Poland -PL Estonia_Estonia- EE Finlandia_Finland- FI Spagna_Spain - E Austria_ Austria- A Irlanda_Ireland IRL Lettonia_Latvia- LV Lituania_Lithuania - LT Francia _France- F Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ Grecia_Greece- GR Svezia_Sweden- S Portogallo_Portugal- P *Slovacchia_Slovakia- SK Cipro_Cyprus - CY Romania_Rumania - RO Malta_Malta - M Totale UE_ EU Cina_China - CH Messico_MEX Turchia Svizzera_Swiss - CH Giappone_ Japan Altri Paesi Terzi_Other Third Countries Totale Paesi Terzi_Total Third Countries Totale UE_ EU 2005 2.954.629,97 678.353,19 496.312,20 179.204,66 216.729,65 177.306,81 2.795,14 8,64 178,20 131.658,36 125.254,25 110.951,19 2006 3.328.283,31 780.916,06 531.509,56 161.199,53 179.656,53 165.319,81 14.123,33 0,00 0,00 185.418,75 135.376,54 111.765,30 2007 3.613.207,77 694.083,03 553.044,70 165.934,68 189.257,19 179.727,53 37.129,89 444,62 0,00 212.292,91 133.073,98 99.126,76 2008 3.450.551,79 702.755,83 508.698,13 137.929,65 203.684,18 204.145,09 57.551,94 0,00 0,00 133.450,36 124.124,33 79.279,06 2009 3.223.221,02 695.367,71 351.201,00 130.868,02 314.475,23 256.574,21 100.319,34 222,24 0,00 141.438,26 140.140,01 79.729,33 63.242,87 36.476,52 285,70 2.473,13 3.667,94 52.449,82 80.571,26 402,34 3.358,58 6.320,97 64.757,61 39.151,52 367,53 3.845,30 9.226,07 174,83 5.179.703,25 611,98 5.737.283,67 136,86 1.492,01 386,88 5.996.686,84 84.743,06 37.309,68 433,27 3.801,08 13.188,10 0,00 0,00 3.127,88 1.170,74 5.745.944,17 137.784,91 23.823,54 574,05 1.413,77 22.253,43 379,21 0,00 9.183,54 3.969,75 5.632.938,57 2010 3.345.692,44 728.546,37 431.830,28 148.306,31 371.808,56 209.129,48 100.710,95 207,36 0,00 166.407,09 137.636,27 76.968,79 172,98 87,60 271.249,08 46.422,47 556,00 2.809,00 2.841,25 726,15 0,00 17.136,97 7.876,44 6.067.121,84 30.420,95 23.128,99 23.713,99 31.134,56 6.116,79 1.030,31 17.325,55 78.022,59 5.849,16 1.184,37 14.744,00 76.626,08 30.029,98 60.393,05 14.436,79 5.450,99 2.160,48 9.681,59 122.152,88 29.771,01 189.064,31 4.410,17 5.656,10 3.438,69 17.350,48 249.690,76 23.948,76 142.932,99 1.769,67 5.219,49 3.931,64 11.229,25 189.031,80 31.654,14 175.733,81 1.271,96 4.113,44 1.555,07 22.323,56 236.651,98 5.257.725,84 5.813.909,75 6.118.839,72 5.995.634,93 5.821.970,37 6.303.773,82 Paesi maggiormente rappresentativi_ Most significant coutries 53,07% - Germania Germany 24,76 % - Altri Paesi Terzi Other third countries 24,76 % - Altri Paesi UE Other EU countries 11,56 % - Paesi Bassi Nederland 6,85 % - Danimarca Denmark 58 ANNUAL REPORT 2010 Esportazioni Italiane di birra 2005-2010 (hl)_Italian export of beer 2005-2010 (hl) Regno Unito_United Kingdom - UK Francia _France - F Malta_Malta - MT Paesi Bassi_Nederland - NL Altri Paesi UE_Other EU countries Totale UE_ EU 2005 234.122,09 21.131,16 44.038,50 34.903,25 180.686,07 514.881,07 2006 307.069,76 10.956,85 45.983,10 10.956,85 192.566,20 567.532,76 2007 260.420,47 13.188,18 62.862,74 13.188,18 179.171,08 528.830,65 2008 137.771,85 38.651,00 73.924,85 32.257,43 162.382,23 444.987,36 2009 229.175,39 59.608,65 50.234,76 30.325,88 102.476,26 471.820,94 2010 1.016.934,82 171.346,03 13.300,03 4.694,22 174.545,50 1.380.820,60 Stati Uniti_USA Australia_Australia - AUS Albania _Albania - AL Sud Africa_South Africa - ZA Altri Paesi e punti franchi Other countries/free points 55.432,28 15.867,19 16.374,74 8.854,19 70.750,75 34.885,79 34.901,78 9.495,92 113.477,34 42.865,83 67.407,26 203.622,44 136.509,64 70.957,71 104.935,44 113.767,82 157.113,18 112.211,61 132.300,02 108.679,57 176.545,20 47.850,98 111.171,30 67.257,53 104.385,67 63.779,66 111.772,66 631.702,65 761.156,71 85.197,07 Totale_ Total 715.795,14 781.346,66 1.067.976,18 1.502.860,62 1.743.282,03 1.868.842,68 Paesi maggiormente rappresentativi_ Most significant coutries 4,56 % - Altri Paesi Other countries 3,60% - Sud Africa South Africa 5,95% - Albania Albania 54,42% - Regno Unito United Kingdom 2,56 % - Australia Australia 9,45% - Stati Uniti USA 9,34 % - Altri Paesi UE Other EU countries 0,25 % - Paesi Bassi Nederland 0,71 % - Malta Malta 9,17 % - Francia France 59 ASSOBIRRA birra in Europa beer in Europe Produzione 2005-2010 (000 hl)_Production 2005-2010 (000 hl) Germania_German - D Regno Unito_United Kingdom - UK Spagna_Spain - E Polonia_Poland -PL Paesi Bassi_Nederland - NL Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ Belgio_Belgium - B Francia _France- F Italia_Italy - I Austria_ Austria- A Danimarca_Denmark- DK Irlanda_Ireland IRL Ungheria_Hungary - H Portogallo_Portugal- P Finlandia_Finland- FI Slovacchia_Slovakia- SK Grecia_Greece- GR Svezia_Sweden- S Lituania_Lithuania - LT Lussemb_Luxemburg - LUX Slovenia_Slovenia- SI Malta_Malta- M Cipro_Cyprus - CY Bulgaria_Bulgaria - BG Lettonia_Latvia- LV Estonia_Estonia- EE Svizzera_Swiss - CH Norvegia_Norway - N Romania_Rumania - RO Totale * Eurostat 2005 2006 2007 107.678 56.255 32.232 31.572 24.560 19.069 17.274 16.394 12.798 8.785 8.560 8.969 6.843 7.443 4.587 3.963 3.978 3.956 2.916 374 1.867 77 381 4.323 1.290 1.352 3.417 2.398 15.172 408.481 104.315 53.763 33.591 33.953 26.479 19.787 18.311 16.029 12.818 8.818 8.105 9.337 7.483 8.358 4.548 3.794 4.028 4.377 2.966 338 1.892 105 368 4.841 1.414 1.418 3.494 2.496 17.656 414.882 100.628 51.341 34.343 36.895 27.259 19.897 18.480 15.094 13.462 9.044 7.604 9.270 7.584 8.191 4.547 3.683 4.340 4.428 3.225 322 1.546 110 386 5.298 1.410 1.413 3.532 2.553 19.554 415.438 * * ** ** ** * * ** ** ** * * ** ** 2008 2009 2010 99.910 49.469 33.402 37.108 27.181 19.806 18.044 14.777 13.343 8.937 6.474 8.846 7.102 8.208 4.470 3.558 4.374 4.288 3.074 312 ** 1.553 112 ** 399 5.358 1.307 1.275 3.625 2.560 20.640 409.512 98.078 45.141 33.825 35.992 25.376 18.187 * 18.009 14.731 12.776 8.728 6.046 8.041 6.348 7.833 4.491 3.264 4.177 4.455 2.794 325 ** 1.443 104 ** 355 4.825 1.357 1.234 3.555 2.516 17.600 391.606 95.863 44.997 33.375 36.621 24.218 17.020 18.123 14.290 12.814 8.670 6.335 8.249 6.295 8.312 4.491 3.112 4.178 4.354 2.664 302 1.390 414 340 4.800 1.455 1.312 3.539 2.435 16.920 386.888 **Canadian Global beer trend 2009 edition 2010 (000 hl) 18,78 % - Altri Paesi Other Countries 4,37 % - Romania Rumania 3,31 % - Italia Italy 24,78 % - Germania Germany 11,63 % - Regno Unito United Kingdom 8,63 % - Spagna Spain 9,47 % - Polonia Poland 3,69 % - Francia France 6,26 % - Paesi Bassi Nederland 4,68 % - Belgio Belgium 60 4,40 % - Rep Ceca Czech Rep. ANNUAL REPORT 2010 Importazione di birra in italia 2005 - 2010 (hl) Italian import of beer 2005-2010 (hl) Consumo pro-capite 2005-2010 (000 hl)_ Per capita consumption 2005-2010 (000 hl) Rep Ceca_Czech Rep. - CZ Germania_German - D Austria_ Austria - A Irlanda _Ireland - IRL Lussemb._Luxemburg - LUX Regno Unito_United Kingdom - UK Belgio_Belgium - B Spagna_Spain - E Danimarca_Denmark- DK Slovacchia_Slovakia- SK Finlandia_Finland- FI Lituania_Lithuania - LT Paesi Bassi_Nederland - NL Polonia_Poland -PL Slovenia_Slovenia - SI Estonia_Estonia - EST Bulgaria_Bulgaria - BG Ungheria_Hungary - H Cipro_Cyprus - CY Portogallo_Portugal- P Svezia_Sweden - S Malta_Malta - M Grecia_Greece- GR Lettonia_Latvia - LV Svizzera_Swiss - CH Francia_France- F Romania_Rumania - RO Norvegia_Norway - N Italia -Italy - I Totale 2005 2006 2007 2008 2009 2010 156,5 115,3 108,9 106,0 113,7 95,6 91,0 80,6 86,8 80,0 90,6 90,0 78,1 80,0 81,9 93,3 61,0 67,7 52,5 61,3 51,9 29,2 37,7 60,5 54,8 33,5 70,0 53,0 29,7 77,9 158,0 116,0 108,0 106,0 104,4 92,0 89,0 80,6 84,9 80,7 88,7 87,1 79,4 86,0 86,5 96,0 68,0 71,5 52,6 61,9 53,4 37,1 38,6 66,0 56,5 32,0 81,0 54,0 30,3 79,1 158,8 111,8 108,2 105,5 104,9 87,7 86,0 83,5 82,2 79,3 90,8 95,3 77,5 93,0 89,8 94,7 74,0 73,4 55,3 61,1 52,9 41,1 40,4 70,0 57,1 30,7 89,0 54,0 31,1 80,3 158,1 111,1 109,7 98,6 80,7 83,9 82,0 77,2 78,3 77,4 89,2 91,3 78,5 94,0 92,6 88,1 73,0 71,8 58,2 61,0 51,6 46,3 40,8 68,3 58,0 30,6 93,0 54,0 29,6 78,3 159,3 * 109,6 106,2 91,0 85,6 * 75,8 81,0 77,2 71,5 75,0 87,7 83,4 72,8 85,0 88,6 85,4 67,0 65,0 51,0 59,0 52,3 48,9 * 38,5 62,9 57,2 30,7 81,0 55,0 28,0 74,8 134,0 107,4 106,0 90,0 85,0 73,7 78,0 77,1 *Canadian Global beer trend 2009 edition * * * * * * * * * * * * * * * * * ** 78,5 87,7 84,0 72,0 91,0 85,0 78,0 67,0 61,0 52,3 59,0 53,0 47,0 38,0 69,8 57,2 30,5 79,0 56,0 28,6 69,9 * * * * * ** not avalaible Fonte_Source: AssoBirra & The Brewers of Europe 2010 61 ASSOBIRRA accise excise Accise sulle bevande alcoliche in Italia *_Excise on alcoholic beverages in Italy Birra (migliaia di euro) 2003-2010_ Beer (thousand of euros) 2003-2010 Anno Year Imposta di fabbricazione Excise Duty 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 274.941 306.714 373.327 468.303 484.281 464.932 444.979 442.810 Sovrimposta di confine Additional Border tax Totale Total 6.133 2.142 1.468 1.985 2.722 1.412 1.152 1.334 281.074 308.856 374.795 470.288 487.003 466.344 446.131 444.144 Spiriti (migliaia di euro) 2003-2010_ Spirit (thousand of euros) 2003-2010 Anno Year Imposta di fabbricazione Excise Duty Sovrimposta di confine Additional Border tax 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 530.755 552.830 590.542 584.812 579.884 541.813 555.310 532.645 4.150 8.785 3.242 3.054 4.494 3.955 3.528 3.526 Birra _ Beer Totale Total 534.905 561.615 593.784 587.866 584.378 545.768 558.838 536.171 Spiriti _ Spirit 600.000 500.000 450.000 500.000 400.000 350.000 400.000 300.000 300.000 250.000 200.000 200.000 150.000 100.000 100.000 2006 2007 2008 2009 2010 2006 2007 2008 2009 Imposta di fabbricazione_Excise Duty Imposta di fabbricazione_Excise Duty Sovrimposta di confine_Additional Border Tax Sovrimposta di confine_Additional Border Tax 2010 * Le accise sul vino in Italia ammonta a zero_* Excise duty on wine in Italy comes to zero 62 63 Ungheria Svizzera Spagna 10,0 9,0 9,5 18,9 19,8 15,7 17,8 31,2 27,7 32,6 28,2 22,0 18,0 14,8 11,8 9,4 48,0 40,0 Slovenia Slovacchia Romania Rep. Ceca Portogallo Polonia Olanda Malta Lussemburgo Lituania Lettonia Italia Grecia Germania 13,0 10,0 Francia 26,1 Svezia Regno Unito Norvegia Irlanda 78,2 95,8 75,4 124,8 240,0 200,0 Estonia 32,8 30,0 Danimarca 22,9 Finlandia 40,0 Cipro 0 9,2 20,5 80,0 Bulgaria Belgio 24,0 20,0 Austria ANNUAL REPORT 2010 Accise medie per ettolitro di birra nei Paesi europei (Euro - marzo 2011) _ Average excise duty per hl of beer in the European countries 280,0 240,0 160,0 120,0 0 50,0 10 3,55 40 47,10 50 30 20 0 * Dato del 2005_Data2005 64 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Grecia Italia Austria Portogallo Svizzera Cipro Rep. Ceca Malta Slovacchia Slovenia Bulgaria Romania 0,00 0,00 Germania 40,13 Danimarca Finlandia Svezia Regno Unito 82,3 0 Spagna 0,00 Ungheria Francia Polonia 63,45 57,34 262,24 283,00 211,8 259,33 100 Lettonia Lituania Irlanda Norvegia* 200 Belgio 70,56 60 Paesi Bassi 70 73,11 517,22 400 Estonia ASSOBIRRA accise excise Accise medie per ettolitro di vino nei Paesi europei (Euro - marzo 2011) _Average excise duty per hl of wine in the European countries 600 500 300 80 1400 600 400 200 o 65 750,00 562,43 Bulgaria Romania 598,01 1000,00 Slovenia Cipro 1080,00 800,01 Italia Slovacchia 830,25 Spagna 1008,22 1278,96 Lituania Ungheria 1254,94 1167,08 1009,36 1418,00 Lettonia Rep. Ceca Portogallo Estonia 1000,00 Danimarca Malta 4921,09 3940,00 2743,19 3113,00 2012,8 1250,00 0 Austria 1041,15 Finlandia 1000 Lussemburgo 1259,84 Regno Unito Irlanda 3000 Grecia Polonia 1303,00 1514,47 800 Francia 1000 1504,00 1200 Paesi bassi Svezia 2000 Germania 1600 1752,24 4000 Belgio ANNUAL REPORT 2010 Accise per hl/anidro di spiriti nei Paesi UE (Euro - gennaio 2011) _Average excise per hl/anidro in the EU countries 6000 5000 1800 Fonte: elaborazione AssoBirra - Commissione Europea Source: Assobirra - European Commission elaboration ASSOBIRRA malto e luppolo malt and hop Unità produttive di malto dislocate sul territorio nazionale _Number of malthouses in Italy Lazio Basilicata Saplo Spa - Pomezia (Roma) Agro AlimentareSud Spa - Melfi (Potenza) Occupazione_ Employment Anno Diretta_Direct Indiretta_indirect Totale_Total 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 41 41 40 42 39 39 40 37 37 273 273 290 295 300 300 300 300 300 314 314 330 337 339 339 340 337 337 350 300 300 300 300 300 295 290 273 250 273 300 200 150 100 Diretta_Direct 2005 2006 2007 Indiretta_Indirect 40 39 39 42 2004 2008 37 2003 37 2002 66 40 41 0 41 50 2009 2010 ANNUAL REPORT 2010 Produzione italiana di malto_Italian production of malt 1998-2010 (quintali)_1998-2010 (quintals) 1998 513.152 1999 527.804 2000 572.515 2001 614.066 2002 542.209 2003 565.465 2004 568.235 2005 587.550 2006 640.156 2007 685.397 2008 681.160 2009 589.138 2010 664.505 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 67 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 ASSOBIRRA malto e luppolo malt and hop Importazioni di malto in Italia 2006-2010_ Italian import of malt 2006-2010 Torrefatto (quintali)_ Roasted (quintals) Austria _Austria- A Francia _France - F Paesi Bassi_Nederland - NL Germania - D Regno Unito_United Kingdom - UK Belgio/Lux._Belgium /Lux - B Spagna_Spain - E Svezia _Sweden- S Austria _Austria- A Altri Paesi_Other Countries Totale UE/Total EU 2006 2007 2008 945,00 79,30 243,16 2.743,90 338,06 1.906,75 1.328,00 62,69 254,09 854,39 233,59 1.168,13 687,44 50,00 441,06 3.165,63 240,86 851,17 65,21 945,00 1.328,00 6.321,38 2010 934,11 213,58 286,67 2.884,78* 2.644,16 456,32 483,12 102,45 200,90 7.074,37 5.573,10 1.065,29 687,44 934,11 3.900,89 5.436,16 7.419,62 483,12 232,96 14.732,19 15,00 17,51 328,00 312,00 260,00 4,90 32,51 6.353,89 328,00 4.228,89 312,00 5.748,16 264,90 7.684,52 Ungheria_Hungary - H Sri Lanka_Sri Lanka - CEY Tot. Paesi Terzi/Third Countries Totale generale/General Total 2009 312,00 312,00 15.044,19 *Dato rettificato Non torrefatto (quintali)_ Unroasted (quintals) Francia _France- F Paesi Bassi_Nederland - NL Germania_German - D Regno Unito_United Kingdom - UK Belgio/Lux._Belgium /Lux - B Spagna_Spain - E Portogallo_Portugal- P Svezia_Sweden- S Polonia_Poland - PL Austria_ Austria - A Slovacchia_Slovakia- SK Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ Totale UE/Total EU Sri Lanka_Sri Lanka - CEY Giappone_ Japan - JAP Ungheria_Hungary - H Perù_xxxxxxxx Tot. Paesi Terzi/Third Countries Totale generale/General Total 2006 2007 2008 2009 2010 509.869,05 405.146,30 434.356,90 427.600,13 370.739,75 943,24 24.702,07 20.160,00 150,35 480.508,54 100,00 360.503,96 1.585,95 36.235,32 23.182,20 119,75 390.849,39 12.790,19 86.936,47 2.060,37 157,34 357.646,29 4.223,55 40.846,05 8.826,80 60,16 381.965,64 986,00 29.664,31 10.862,00 101,32 128.142,13 262,10 66.282,69 45.791,81 500,00 30.350,70 234,40 133.613,11 1.054.706,59 3.360,00 972.140,51 944.231,87 876.310,45 985.026,91 22,54 9,40 70,00 17,64 311,50 23,40 391,34 3,00 12,20 16.297,80 9.077,70 92,54 1.054.799,13 320,90 972.461,41 411,98 944.643,85 16.321,20 892.631,65 9.089,90 994.116,81 Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2010 Source: elaboration Assobirra from ISTAT data 2010 68 ANNUAL REPORT 2010 Importazioni di luppolo in Italia 2007-2010 (quintali)_ Italian importof hops 2007-2010 (quintals) 2007 Luppolo in polvere Hops powder Germania_German - D Paesi Bassi_Nederland - NL Regno Unito_United Kingdom - UK Belgio/Lux._Belgium /Lux - B Spagna_Spain - E Francia _France- F Austria_ Austria- A Romania_Rumania - RO Polonia_Poland - PL Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ Totale UE/Total EU Cina_China - RC Venezuela_ Stati Uniti_USA Altri_Others Totale generale/General Total 6.905,00 0,02 2008 Estratto di Luppolo Hops extract 1.637,77 0,75 64,20 164,06 0,06 292,66 Totale Total 8.542,77 0,75 64,20 164,08 0,06 292,66 Luppolo in polvere Hops powder 3.661,81 2.161,24 15,30 63,90 377,45 40,10 164,00 110,37 3,94 0,00 164,00 150,47 3,94 3.747,07 3.073,29 6.820,36 8,20 171,03 2.159,50 10,00 0,65 233,90 9.298,42 32,00 981,97 16,36 10,65 0,00 1.013,97 16,36 7.180,92 3.158,48 10.339,40 Cina_China - RC Venezuela_ Stati Uniti_USA Altri_Others Totale generale/General Total Luppolo in polvere Hops powder Estratto di Luppolo Hops extract 10.427,70* 1.318,90* 1,38 2,50* 2,00* 4,30* 2,00* 8,60 432,69 7,44 536,60 3,30 5,01 10.971,74* 1.780,68* 3,80 3.706,97 2010 Totale Total 11.746,60 1,38 2,50 2,00 4,30 2,00 16,04 969,29 0,00 3,30 0,00 5,01 0,00 0,00 12.752,42* 6,98* 0,40 10.972,14* 239,43 5,32* 6,98* 0,00 239,43 5,72 2.032,41* 13.004,55* *Dato rettificato_ Adjusted data 69 Total 2.794,98 13,16 26,06 233,90 7.138,92 Totale 5.823,05 0,00 79,20 377,45 0,00 13,16 26,06 8,20 171,03 3,80 6.501,95 2009* Germania_German - D Paesi Bassi_Nederland - NL Danimarca_Denmark- DK Slovenia_Slovenia- SI Grecia_Greece- GR Finlandia_Finland- FI Regno Unito_United Kingdom - UK Belgio/Lux._Belgium /Lux - B Spagna_Spain - E Francia _France- F Austria_ Austria- A Romania_Rumania - RO Polonia_Poland - PL Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ Totale UE/Total EU Estratto di Luppolo Hops extract Luppolo in polvere Hops powder 4.870,15 16,00 Estratto di Luppolo Hops extract 1.058,67 9,22 1,00 0,20 10,80 74,01 8,00 873,10 1,47 257,80 806,40 6.035,36 1.951,46 3,80 Totale Total 5.928,82 25,22 1,00 0,20 0,00 0,00 18,80 947,11 0,00 1,47 257,80 0,00 0,00 806,40 7.986,82 107,00 212,12 20,55 3,80 0,00 319,12 20,55 6.142,36 2.187,93 8.330,29 Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2010 Source: elaboration Assobirra from ISTAT data 2010 ASSOBIRRA consumi in Italia consumption in Italy Consumi di alcol (pro capite) _Alcohol comsumption (per capita) Anno_Year Spiriti_Spirit Litri_Liters Birra_Beer Litri_Liters* Vino_Wine Litri_Liters Totale_Total Litri alcol puro Liters of pure alcohol (40% alc. vol.) (5% alc. vol.) (11% alc. vol.) 12,8 104,0 12,8 1975 4,5 1976 4,8 14,1 98,0 12,4 1977 5,0 13,9 93,5 12,0 1978 4,8 14,9 91,0 12,7 1979 5,0 16,9 90,0 12,7 1980 4,8 16,7 92,9 13,0 1981 3,5 17,9 86,2 11,7 1982 3,5 20,6 82,0 11,4 1983 3,3 20,9 82,6 11,5 1984 3,3 19,0 81,0 11,2 1985 3,3 21,9 75,0 10,6 1986 3,0 23,2 69,0 10,0 1987 3,0 23,3 66,0 9,6 1988 3,0 23,4 63,7 9,4 1989 2,8 21,8 62,5 9,1 1990 2,5 25,1 62,5 9,2 1991 2,5 24,9 62,1 9,1 1992 2,5 25,9 60,4 8,9 1993 2,3 25,1 58,8 8,7 1994 2,3 26,2 58,5 8,6 1995 0,8 25,4 55,7 7,7 1996 0,6 24,0 54,2 7,4 1997 0,6 25,4 53,5 7,4 1998 0,6 26,9 52,0 7,3 1999 0,5 27,1 51,5 7,2 2000 0,5 28,1 55,0 7,6 2001 0,4 28,9 54,0 7,1 2002 0,4 28,2 51,0 7,0 2003 0,3 30,1 50,5 7,2 2004 0,4 29,6 48,3 6,6 2005 0,3 29,7 45,7 6,6 2006 0,3 30,3 44,5 6,5 2007 0,4 31,1 44,7 6,6 2008 0,3 29,4 42,3 6,2 2009 0,3 28,0 39,1 5,8 2010 0,3 28,6 39,0 5,8 * Comprese le birre analcoliche e a basso contenuto di alcool_ Including nonalcoholic beers and beers with low alcohol content Fonte: elaborazione AssoBirra_Source: Assobirra elaboration 70 ANNUAL REPORT 2010 Consumi di bevande 2009-2010_Consumption of beverages 2009-2010 Consumo (milioni di hl.) Consumption (millions of hl.) Bevande_Beverages Birra_Beer 2009 Consumo pro capite (in litri) Consumption per capite (liters) 2010 2009 2010 Variazione % sul consumo totale % change on total consumption 2009/2010 16,8 17,2 28,0 28,6 2,4 Acqua Minerale _Mineral Water 114,0 111,5 190,0 186,0 -2,2 Vino_Wine 23,0 23,5 39,1 39,0 2,2 0,4 0,4 0,3 0,3 0,0 154,2 152,6 257,4 253,9 -1,0 Spiriti_Spirits Totale_Total Fonte: elaborazione AssoBirra da fonti diverse_Source: Assobirra elaboration from different sources 71 WWW.ASSOBIRRA.IT