annual report

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annual report
annual report
dati riferiti al 2010_for the year 2010
ASSOBIRRA SOSTIENE IL CONSUMO RESPONSABILE DI BIRRA
AssoBirra, Associazione degli Industriali della Birra e
del Malto, riunisce le principali aziende che producono
e commercializzano birra e malto in Italia. Aderisce a
Confindustria, Federalimentare, BoE (The Brewers of
Europe), Euromalt (Comité del Travail del Malteries),
EBC (European Brewery Convention).
AssoBirra svolge funzioni istituzionali, di sviluppo tecnologico e di promozione della cultura, della conoscenza
e del consumo responsabile della birra. Questa missione
si concretizza attraverso la realizzazione di studi e ricerche per la qualità e l’innovazione tecnologica dei processi produttivi e la promozione di campagne di
comunicazione, mirate ad una maggiore conoscenza del
prodotto birra e all’affermazione di una cultura di consumo consapevole delle bevande alcoliche.
AssoBirra, the Association of Beer and Malt Industries,
represents the main beer and malt producing
companies in Italy. It is affiliated with Confindustria,
Federalimentare, BoE (The Brewers of Europe),
Euromalt (Comité del Travail del Malteries) and EBC
(European Brewery Convention).
AssoBirra performs institutional duties and promotes
technological
development,
beer
culture
and
responsible consumption. This mission is carried out
through the conduction of studies and research on
quality and technological innovation of productive
processes and through PR campaigns aimed at
promoting a greater knowledge of beer and a culture of
responsible consumption of alcoholic beverages.
Presidente_President
Alberto Frausin
Consiglio Direttivo_Board
Piero Perron, Alfonso Bosch, Maurizio Maggi,
Giuseppe Micucci, Gerhard Comper,
Leonardo Di Vincenzo
Direttore_Director
Filippo Terzaghi
Vice Direttore_Vice Director
Andrea Bagnolini
ANNUAL REPORT 2010
sommario
trend 2010_1
pag. 5
Produzione. Timidi segnali di ripresa_ Production. Timid signs of recovery
pag. 6
Consumi. Dopo tre anni si arresta la discesa_Consumption. After three years the descent stops
pag. 10
Consumatori. Bevono birra 3 italiani su 4, soprattutto a pasto_Consumers. 3 Italians of 4 drink beer, especially at meal
pag. 13
responsabilità sociale_2
pag. 17
social responsibility
L’impegno di AssoBirra per un consumo di alcol moderato e consapevole
AssoBirra’s commitment towards moderate and responsible alcohol consumption
pag. 18
Quando non bisogna bere_When drinking must be avoided
pag. 20
“Guida la tua vita. Beviresponsabile”: 5 anni di campagne sociali
”Take charge of your life. Drink responsibly”: 5 years of social awareness campaigns
pag. 22
L’impegno delle aziende in favore del consumo responsabile_ Brewing companies’ commitment towards responsible consumption
pag. 25
Conoscere la birra, un primo passo verso un consumo consapevole_ Knowledge of beer, the first step towards responsible consumption
pag. 26
cultura birra_3
pag. 29
beer culture
Una bevanda millenaria che viene dal Mediterraneo_ An age-old beverage that originated in the Mediterranean
pag. 30
Pochi semplici ingredienti per un prodotto naturale_ A few simple ingredients for a natural product
pag. 32
Un piacevole complemento di un’alimentazione sana e gustosa_An enjoyable complement to a healthy and tasty diet
pag. 34
Un solo nome per un mondo di stili_A single name, for a world of styles
pag. 36
Le 7 “regole d’oro” del servizio_The 7 “golden rules” for serving beer
pag. 40
dati di sintesi_4
pag. 43
data sintesys
Materie prime e produzione_ Raw materials and beer production
pag. 44
Aziende e marchi_ Companies and brands
pag. 47
Birra in Italia__ Beer in Italy
pag. 52
Import & export
pag. 57
Birra in Europa_ Beer in Europe
pag. 60
Accise__ Excise
pag. 62
Malto e luppolo_ Malt and hop
pag. 66
Consumi in Italia_ Consumption in Italy
pag. 70
1
ASSOBIRRA
introduzione
Dopo due anni particolarmente difficili, nel 2010
il settore birrario italiano ha registrato un’inversione di tendenza, tanto nella produzione (+0,3%
rispetto al 2009) quanto nei consumi (+2,1% pro
capite). Nulla che consenta di tornare ai livelli del
2007, ultimo anno prima del manifestarsi della
grave crisi economica internazionale del biennio
2008-2009.
E tuttavia la conferma, nel permanere di una situazione oggettivamente difficile, del dinamismo di un
settore capace di riaffermare la propria valenza
economica, occupazionale e sociale.
Nella pagine di questo Annual Report si trovano come sempre - illustrati nel dettaglio i numeri che
sostanziano tale valenza: oltre 350 impianti produttivi, di cui 16 stabilimenti industriali; un’occupazione complessiva (compreso l’indotto
allargato) per quasi 150 mila persone; un’esportazione che continua a crescere con un trend che
l’ha portata, in cinque anni, a più che raddop-
introduction
After two especially difficult years, in
2010 Italy’s brewing industry made a
comeback, both in production (+0.3%
compared to 2009) and in consumption
(+2.1% per capita). This is a far cry from
2007, the last year before the start of the
severe international economic crisis of
2008-2009. However, it confirms, in the
persistence of an objectively difficult
situation, the dynamism of an industry
that is capable of reaffirming its
economic, occupational and social
significance.
The pages of this Annual Report illustrate
2
piare; un beneficio complessivo annuo per le casse
dello Stato calcolato in almeno 4 miliardi di euro.
Sono numeri eloquenti, che fotografano la situazione dell’Italia, meglio, di un’industria che si conferma profondamente italiana: basti pensare che,
oltre ad essere esportata per quasi il 15% del totale,
la nostra birra copre quasi i due terzi della domanda
interna. E gli stessi numeri, mettendo a confronto
l’andamento del settore birrario nazionale con
quello degli altri Paesi, in primis europei, ne rimarcano ulteriormente il dinamismo: in un panorama
generale di perdurante stagnazione, l’Italia è uno
dei pochissimi Paesi nel 2010 ad essere andato - pur
se di poco - controcorrente.
Ma i numeri, pur misurando i fenomeni, nulla dicono
sulle cause che li originano. E le cause, a nostro avviso, vanno rinvenute nel costante - e non sempre
agevole - impegno profuso negli anni dai produttori,
rappresentati nella quasi totalità da AssoBirra. L’im-
- as usual - the figures that substantiate
this significance: over 350 productive
facilities, 16 of which are industrial
plants; overall occupation (including
related industries) of almost 150,000
people; increasing exports, which in five
years more than doubled; estimated total
revenues for the State of at least 4 billion
euros.
These are eloquent figures, illustrating
the situation of Italy, or rather, of an
industry that confirms itself as profoundly
Italian: suffice it to say that, in addition to
exports accounting for almost 15% of the
total production, Italian beer satisfies
almost two thirds of domestic demand.
The same figures, comparing the
performance of Italy’s brewing sector
with that of other countries, firstly the
European ones, further highlight its
dynamism: in a general scenario of
enduring stagnation, Italy is one of the
very few countries that bucked the trend albeit slightly - in 2010.
However, the figures, while quantifying a
situation, say nothing about its
underlying causes. We believe the causes
lie in the constant - and not always easy efforts made over the years by the
producers, almost all of which are
represented by AssoBirra. Specifically, in
the commitment to promoting the quality
ANNUAL REPORT 2010
pegno alla promozione della qualità del prodotto e
dei processi, attraverso significativi investimenti finalizzati alla qualità, all’efficienza e alla sostenibilità
della produzione. E l’impegno, parallelo, alla diffusione della cultura della birra e di un consumo consapevole, e quindi responsabile, di questa bevanda.
Introducendo una certa discontinuità rispetto alle edizioni precedenti, l’Annual Report 2010 si pone - anche
- l’obiettivo di fornire una visione a 360 gradi del settore. Ponendo l’accento, in particolare, sulla vasta e
articolata serie di iniziative intraprese da AssoBirra e
dalle aziende associate in tutti i temi sopra indicati.
I riscontri dell’opinione pubblica - ci riferiamo ai risultati dell’indagine ISPO/AssoBirra “Gli italiani e la
birra 2011” - ci incoraggiano: che la birra sia oggi
preferita dalle generazioni dei 30-40enni, e che in
generale conti una platea di estimatori quantitativamente paragonabile a quella del vino, è per noi
motivo di forte soddisfazione. E ancora di più lo è il
of the product and of processes, through
significant investments aimed at
improving quality, efficiency and the
production sustainability, and in the
simultaneous commitment to promoting
beer culture and responsible
consumption of this beverage.
Introducing a certain discontinuity
with previous editions, the 2010 Annual
Report 2010 also poses itself the goal
of providing a complete overview
of the industry, focusing on the vast
and varied series of initiatives adopted
by AssoBirra and by its affiliated
companies on the issues mentioned
above.
constatare che il consumo avviene proprio all’insegna della responsabilità: 9 italiani su 10 dichiarano
di bere la birra esclusivamente a pasto, proprio
come consigliano i nutrizionisti.
Il settore birrario italiano continuerà nella strada intrapresa facendo affidamento esclusivamente sulle
proprie forze, anche di fronte a una situazione internazionale in cui permangono gravi fattori d’incertezza
(fra questi, la ripresa delle quotazioni delle materie
prime). Una sola cosa chiede alle Istituzioni, a tutti i
livelli: essere messo nelle condizioni di competere ad
armi pari, sotto ogni aspetto, con la concorrenza.
Se così sarà, e senza nasconderci le difficoltà, crediamo di poter continuare a competere con successo
sul mercato interno e internazionale, nella consapevolezza che il successo, qualora arrivi e si rafforzi, non
sarà solo delle aziende, ma di tutto il Paese.
Alberto Frausin
Public opinion - according to the results
of the ISPO/AssoBirra “Italians and beer
2011” survey - is giving us some
encouraging signs. We are very satisfied
that beer is now the favorite beverage of
people in their 30s and 40s, and that
generally the number of beer lovers is
comparable to that of wine lovers. We are
even more satisfied that beer
consumption takes place responsibly: 9
Italians out of 10 say they drink beer only
with their meals, just as recommended by
nutritionists.
Italy’s brewing industry will continue
along the course it has embarked upon,
counting exclusively on its own
3
resources, even in the face of an
international situation full of severe
uncertainties (including the upturn in the
prices of raw materials). It asks the
Institutions, at all levels, only one thing:
to be placed in the condition of
competing on equal footing with its
competitors.
If this will happen, we believe we can
continue to compete domestically and
internationally, with the awareness that
success, should it be attained and
consolidated, will be enjoyed not only by
brewing companies but by the entire nation.
Alberto Frausin
trend 2010
_1
Il settore birrario italiano, in un anno difficile per l’economia nazionale,
ha registrato qualche segnale di ripresa e confermato il proprio ruolo
di player rilevante nell’economia nazionale: quasi 13 milioni di
ettolitri di birra prodotti, poco meno di 2 milioni di ettolitri di birra
esportati, 144 mila posti di lavoro, 1 miliardo di euro spesi per l’acquisto di beni e servizi, 4 miliardi di euro di entrate per le finanze dello Stato.
_________________________________
The Italian brewing industry, in a difficult year for the national economy, has shown some signs of recovery, confirming
its role as a major player in the national economy: almost 13 million hectoliters of beer products, just under 2 million
hectoliters of beer exported, 144,000 jobs, 1 billion euros spent on the purchase of goods and services, 4 billion euros of
revenue for state finances.
ASSOBIRRA
produzione.
timidi segnali di ripresa
Dopo un 2009 particolarmente difficile, con l’accentuarsi del trend sfavorevole della produzione e dei consumi iniziato nel 2008, il settore birrario italiano ha
registrato, nel 2010, qualche timido segnale di ripresa.
La produzione. Gli impianti ubicati sul territorio nazionale hanno prodotto complessivamente 12.814.000
ettolitri di birra, di cui 1.869.000 esportati, a fronte di
consumi interni pari a 17.249.000 ettolitri, corrispondenti a 28,6 litri pro capite. In valori percentuali, la produzione nazionale (totale meno export) ha soddisfatto
il 63,5% del fabbisogno interno, con il restante 36,5%,
pari a 6.304.000 ettolitri, importato. In valori comparativi, rispetto al 2009, la produzione è aumentata del
+0,3%, anche se mancano ancora all’appello, rispetto
al “picco” produttivo registrato nel 2007 (13.462.000
ettolitri prodotti), quasi 650 mila ettolitri.
L’export. È proseguita, anche se leggermente attenuata rispetto agli anni precedenti, la tendenza all’aumento delle esportazioni: +7,1% rispetto al 2009
production.
timid signs of recovery
After an especially tough 2009, with the
worsening of the unfavorable trend in
production and consumption that began
in 2008, in 2010 Italy’s brewing sector
showed a few timid signs of recovery.
Production. The facilities in Italy
produced a total of 12,814,000 hectoliters
of beer, 1,869,000 of which were
exported, against a domestic
consumption of 17,249,000 hectoliters,
equivalent to 28.6 liters per capita.
Percentagewise, domestic production
(total minus export) met 63.5% of
domestic demand, with the remaining
36.5%, equal to 6,304,000 hectoliters,
being imported.
Compared to 2009, production increased
6
che, a sua volta, aveva registrato una crescita dell’export del +16% sull’anno precedente. Del totale
di birra made in Italy finita all’estero, più della metà
(oltre 1 milione di litri) è stata venduta nel Regno
Unito e quasi i tre quarti (73,9%) nei Paesi dell’Unione Europea.
L’import. In aumento anche le importazioni (+8,3%
sul 2009), provenienti per oltre la metà (53,1%) dalla
sola Germania, in parte determinate dall’emersione
di volumi precedentemente non conteggiati nelle
statistiche ufficiali; ciò è dovuto all’entrata in vigore
nel 2010 di nuovi meccanismi di contabilizzazione e
controllo degli scambi intracomunitari delle bevande
soggette all’accisa come la birra.
Il saldo commerciale. La somma degli andamenti
dell’export e dell’import fa sì che il saldo commerciale italiano nel settore birrario abbia accentuato
la propria negatività, attestandosi su 4.435.000 ettolitri (contro i 4.079.000 del 2009).
by +0.3%, although this is still less than
the peak production seen in 2007
(13,462,000 hectoliters produced), equal
to almost 650,000 hectoliters.
Exports. The trend of growth continued,
although to a lesser degree compared to
previous years: +7.1% compared to 2009,
in which, in turn, exports increased by
16% compared to the previous year. Of all
Italian-brewed beer that was exported,
more than half (over 1 million liters) was
sold in the United Kingdom and almost
three quarters (73.9%) was sold in EU
countries.
Imports and trade balance. Imports also
increased (+8.3% compared to 2009),
more than half of which (53.1%) were
from Germany alone. The increase is
partly due to the emergence of volumes
previously not counted in official
statistics, following to entry into force in
2010 of new accounting and control
mechanisms of intra-EU trade of the
excise beverages like beer. Based on the
sum of the trends of exports and imports,
Italy’s trade balance in the brewing sector
was deeper in the red, at 4,435,000
hectoliters (compared to 4,079,000 in 2009).
European context. Europe confirms the
general downward trend in production which began in 2008 (-1,4% compared to
2007) and worsened in 2009 (-4,4%
compared to 2008) - with a production of
almost 387 million hectoliters, down by 1,2% compared to the previous year. Italy
is therefore slightly bucking the trend,
although it remains in tenth place among
Europe’s beer-producing nations, notably
ahead of countries with a consolidated
ASSOBIRRA
La situazione in Europa. Rimanendo nell’ambito internazionale, l’Europa conferma la generale tendenza alla flessione produttiva - cominciata nel
2008 (-1,4% sul 2007) e accentuatasi nel 2009 (4,4% sul 2008) - con una produzione di quasi 387
milioni di ettolitri, inferiore del -1,2% rispetto all’anno precedente. L’Italia risulta quindi in leggera
controtendenza, pur senza modificare il proprio decimo posto nella classifica dei produttori del Vecchio
Continente, davanti - occorre sempre ricordarlo - a
Paesi anche di consolidata tradizione birraria, quali
Austria, Danimarca e Irlanda.
E ancora: sono oltre le 66 mila tonnellate di malto
prodotte nel 2010 (+12,8% rispetto al 2009), interamente assorbite dall’industria italiana; ammontano
a circa 1 miliardo di euro gli investimenti, sempre in
Italia, del settore birrario per l’approvvigionamento
di beni e servizi. E infine, in termini di entrate allo
Stato, una somma complessiva superiore ai 4 miliardi di euro annui derivati dalla produzione e
commercializzazione di birra - tra Iva, accise (superiori alla media europea), tasse e contributi sociali di aziende e lavoratori, tasse pagate dagli
altri settori coinvolti a vario titolo.
Il ruolo del settore nell’economia italiana. Il settore birrario italiano, che AssoBirra - l’Associazione
degli Industriali della Birra e del Malto - rappresenta
per il 98% del totale, conferma dunque pienamente
la propria rilevanza economica, occupazionale e sociale. Pochi numeri a conferma di ciò: l’occupazione
complessiva si attesta sulle 144 mila unità, fra posti
di lavoro diretti (4 mila), indiretti (13.300) e dell’indotto allargato (126.700); le unità produttive superano il numero di 350, fra stabilimenti industriali (14
di birra e 2 di malto) e microbirrifici; mentre si contano in oltre 1.500 i marchi prodotti e/o distribuiti
dall’industria della birra in Italia (quasi il doppio rispetto al 2005).
Le richieste alle Istituzioni. Anche nel 2010, dunque, il settore birrario italiano ha mostrato la capacità
di reagire a una congiuntura - internazionale e interna
- che rimane difficile, per non dire sfavorevole. E lo ha
fatto puntando, come sempre, sulla qualità dell’offerta
e sulla crescente apertura al mercato mondiale, che
mostra di accogliere tale offerta con favore.
In questa direzione il settore intende proseguire
contando sulle proprie forze e chiedendo soltanto,
alle Istituzioni, di garantire le condizioni di una competizione libera e corretta con i produttori degli altri
Paesi, in modo da poter continuare a svolgere il proprio compito: dare occupazione e contribuire alla
ricchezza dell’economia nazionale. n
brewing tradition such as Austria,
Denmark and Ireland.
The brewing industry in the italian
economy. Italy’s brewing industry, over
98% of which is represented by AssoBirra
- the Association of Brewing and Malt
Industries - thus completely confirms its
economic, occupational and social
significance. A few figures to confirm this:
144,000 people employed, comprising
direct jobs (4,000), indirect ones (13,300)
and jobs in related sectors (126,700);
more than 350 productive facilities,
comprising industrial plants (14 beer and
2 malt plants) and microbreweries; while
the brands produced and/or distributed
by the brewing industry in Italy were
8
approximately 1,500 (almost twice as
many as in 2005).
Some more figures: over 66,000 tons of
malt produced in 2010 (+12,8% compared
to 2009), entirely absorbed by Italian
industry; approximately 1 billion euros
invested in Italy by the brewing industry
for the supplying of goods and services.
And finally, in terms of revenue for the
State, a total sum exceeding 4 billion
euros per year resulting from the
production and sale of beer encompassing VAT, excise (higher than
the EU average), taxes and national
insurance contributions of companies
and workers, and taxes paid by other
related sectors.
Thus, in 2010 too the Italian brewing
industry displayed its capability of
responding to an international and
domestic situation that remains
challenging, if not outright unfavorable.
It has done so by focusing, as always, on
the quality of its offer and on its growing
presence on the international market,
which has welcomed Italian exports.
The brewing industry intends to continue
in this direction, relying on its strengths
and only asking the Italian government to
ensure the conditions for free and fair
competition with brewers from other
countries, in order to continue to perform
its task: to give employment and
contribution to the richness of the Italian
economy. n
In Italia si contano oggi più di 350 birrifici e oltre 1.500 marchi prodotti e/o distribuiti (quasi
il doppio rispetto al 2005).
_________________________________
In Italy there are now over 350 breweries and more than 1,500 brands produced and / or distributed (almost double
compared to 2005).
ASSOBIRRA
consumi.
dopo tre anni si arresta
la discesa
31,1 litri di birra pro capite consumati nel 2007. 29,4
litri nel 2008. 28 litri nel 2009. 28,6 litri nel 2010. Per
spiegare compiutamente l’attuale andamento dei consumi di birra in Italia occorre, a nostro avviso, esporre
la sequenza storica degli ultimi quattro anni, dal 2007
al 2010, dopodiché - aspetto altrettanto decisivo - mettere a confronto l’Italia con gli altri Paesi europei.
I consumi pro capite. Rispetto al 2009, anno davvero
horribilis e non solo per il settore birrario, i consumi
pro capite sono “rimbalzati” di un +2,1% rimanendo,
tuttavia, lontani dai 31,1 litri del 2007 che rappresentano il “massimo storico” dei consumi di birra in Italia.
Da questo punto di vista, dunque, l’andamento dei
consumi è analogo a quello visto in precedenza per la
produzione: una lieve ripresa che non compensa, però,
le pesanti perdite accumulate nell’ultimo triennio.
Scendendo nel dettaglio, viene confermata la propensione degli italiani al consumo di qualità: quasi il 43%
delle birre acquistate appartiene ai segmenti Specialità (10,16%) e Premium (32,66%), mentre oltre il 49%
è costituito dal Main Stream e il resto si divide fra Economy, Private Label e Analcoliche (dati riferiti alle
aziende associate ad AssoBirra).
consumption.
after three years
the descent stops
31.1 liters of beer per capita consumed in
2007. 29.4 liters in 2008. 28 liters in 2009.
28.6 liters in 2010. In order to entirely explain
the current trend in beer consumption in
Italy, we find it necessary to illustrate the
trend over the past four years, from 2007 to
2010, and then - just as significantly - to
compare Italy to other European countries.
Per capita consumption. Compared to
2009, a year that was dismal not just for
10
Riguardo infine alla segmentazione del mercato, rimane costante la proporzione fra birre consumate
fuori casa (43% circa) e birre acquistate nella grande
distribuzione e nell’alimentare tradizionale (57%).
Un’ultima notazione, derivante dal confronto fra il trend
dei consumi di birra e quelli delle altre bevande, alcoliche e non, in Italia. Fra il 2009 e il 2010 la birra è stata
l’unica a segnare un - sia pur piccolo - aumento: i consumi di acqua minerale sono scesi da 190 a 186 litri pro
capite (-2,1%), quelli di vino da 39,1 a 39 litri (-0,3%).
Il confronto con l’Europa. Alzando lo sguardo dal
mercato della birra domestico a quello europeo, si
nota un fenomeno analogo a quello già riscontrato per
la produzione, vale a dire una generale tendenza alla
riduzione che data dal 2007, anno in cui il consumo
pro capite nel Vecchio Continente superò la barriera
degli 80 litri pro capite: rispetto a quel valore, siamo
oggi a 69,9 litri (-12,6%).
Anche nei consumi dunque, così come nella produzione, il nostro Paese risulta in controtendenza. Ma
con una differenza sostanziale: il piccolo “rimbalzo”
del 2010 non smuove l’Italia dal tradizionale ultimo
posto nella classifica dei consumi, con un valore che
the brewing industry, per capita
consumption bounced back by +2,1%;
nevertheless, it was still a far cry from the
Italian all-time record of 31.1 liters in
2007. So, from this point of view the
trend in consumption is analogous to
that of production: a slight recovery that
however does not compensate for the
heavy losses of the previous three years.
More specifically, the propensity of
Italians towards quality consumption is
confirmed: almost 43% of all beers
purchased belonged to the Specialty
(10.16%) and Premium (32.66%)
segments, while over 49% belonged to
the Mainstream segment; the rest was
subdivided among Economy, Private
Label and Non-alcoholic products (these
figures refer to AssoBirra associated
companies). As for market segmentation,
the ratio of beer consumed outside the
home (approximately 43%) and beer
purchased in retail chains and traditional
food stores (57%) remained constant.
One final consideration, on the
comparison between trends in
consumption of beer and other
beverages, both alcoholic and nonalcoholic, in Italy: between 2009 and
2010, beer was the only beverage whose
consumption increased, albeit only
slightly: consumption of mineral water
decreased from 190 to 186 liters per
capita (-2.1%), and that of wine went
from 39.1 to 39 liters (-0.3%).
The comparison with Europe. As for the
European beer market, the general
downward trend seen in production also
took place in consumption: after the peak
of 2007, when per capita beer
consumption exceeded 80 liters,
consumption today stands at 69.9 liters
(-12.6%). As we can see, Italy bucked the
trend in both production and
consumption, although with one
significant difference: the comeback of
2010 didn’t dislodge Italy out of its
traditional last place in consumption,
with figures of less than 40% of the
European average and three to four times
less than of countries that traditionally
consume the greatest amounts of beer,
i.e., Czech Republic (134 liters per capita),
Germany (107.4) and Austria (106).
Having said this, the most recent trends
(including the first half of 2011) of beer
production and consumption in Italy especially if compared with the
11
consumption of other beverages indicate a small but significant
turnaround. They are undoubtedly the
result of the policy pursued by the
brewing sector in recent years, aimed at
promoting an increasingly vast and
extensive beer culture among consumers
from all points of view: quality, serving,
and responsible consumption.
As we will see, in 2010 too AssoBirra
conducted important initiatives on these
issues, which, according to the latest
market research, consumers agreed with
and appreciated. n<
ASSOBIRRA
è meno del 40% della media europea e dalle tre
alle quattro volte inferiore a quello dei Paesi a maggior consumo di birra che rimangono, nell’ordine,
Repubblica Ceca (134 litri pro capite), Germania
(107,4) e Austria (106).
mente, della politica perseguita dal settore negli
ultimi anni, volta a promuovere nel consumatore
una cultura della birra sempre più vasta e approfondita sotto ogni aspetto: qualità, servizio, consumo responsabile.
Ciò detto, gli andamenti più recenti (compreso il
primo semestre 2011) segnati dalla produzione
e dal consumo della birra in Italia - soprattutto se confrontati con quelli delle
altre bevande - indicano una piccola, ma significativa, inversione
di tendenza. Frutto, indubbia-
Su questi aspetti, anche nel 2010 AssoBirra ha
realizzato iniziative importanti, che i consumatori - stando alle più recenti indagini di mercato - dichiarano non solo di
apprezzare, ma di condividere
pienamente nello spirito e nei risultati. n
Dopo 2 anni di marcati cali, nel 2010 i consumi hanno ripreso a crescere, in controtendenza
rispetto all’Europa. Ma l’Italia rimane comunque all’ultimo posto nella classifica del
Vecchio Continente: 28,6 litri pro capite di birra consumati contro 69,9 litri della
media europea.
_________________________________
After two years of marked declines in 2010 consumption began to rise again, in contrast with Europe. But Italy is still last
in the European ranking: 28.6 liters per capita consumption vs the European average of 69.9 liters.
ANNUAL REPORT 2010
consumatori.
bevono birra 3 italiani su 4,
soprattutto a pasto
Tre italiani maggiorenni su quattro (esattamente
il 72,4%), pari a 36 milioni di persone, si dichiarano oggi consumatori di birra mentre il 79,5% dicono di bere vino. Ma chi ha meno di 45 anni di età
afferma di preferire soprattutto la birra (tra le bevande alcoliche fermentate); mentre quelli al di
sopra dichiarano di prediligere il vino. E ancora: il
consumo di birra avviene quasi esclusivamente a
pasto: solo il 9,4%, meno di un italiano su dieci,
beve la birra fuori pasto.
I risultati della ricerca ISPO/AssoBirra. Sono queste alcune delle conclusioni della ricerca ISPO/AssoBirra “Gli italiani e la birra 2011” che, come accade
da 15 anni, studia l’evoluzione dei consumi e della
percezione di questa bevanda. Dalle risposte del
campione di 1.200 individui rappresentativo della
consumers.
3 italians of 4 drink beer,
especially at meal
Today, three Italian adults out of four
(specifically, 72.4%), equal to 36 million
people, consider themselves beer
drinkers, 79.5% claim to drink wine. But
those under the age of 45 claim that beer
is their favorite fermented alcoholic
beverage, while those over 45 claim to
prefer wine. Furthermore, beer
consumption takes place almost
exclusively with meals: only 9.4%, less
than one Italian out of 10, drink beer
outside meals.
The results of ISPO/AssoBirra survey.
These are some of the most significant
results of the ISPO/AssoBirra survey
“Italians and beer 2011” which, as in the
popolazione italiana maggiorenne emergono alcuni
dati quanto mai confortanti sul tipo di consumo di
birra:
• un approccio sempre più responsabile al consumo. A trainare la crescita è soprattutto la fascia
di consumatori che bevono birra meno di una volta
a settimana (i cosiddetti “sporadici”), pari al 35,3%
del totale, seguiti da coloro che la bevono almeno
una volta a settimana (“abituali”); in leggera flessione, invece, il numero di consumatori giornalieri;
• un consumo legato quasi esclusivamente al
pasto, esattamente come consigliano i nutrizionisti. Otto anni fa, per ogni italiano che al ristorante
ordinava una birra, ce n’erano due che bevevano
vino; oggi la situazione si è riequilibrata, con - anzi
- un leggero vantaggio per la prima, tanto nei fine
settimana quanto nei pranzi feriali;
past 15 years, studies the evolution of
people’s consumption and perception of
this beverage. Absolute numbers aside,
several encouraging figures on the types
of beer consumption emerge from the
answers of the 1,200-person sample of
the Italian adult population:
• an increasingly responsible approach
to consumption. Growth is spurred
especially by the segment of consumers
that drink beer less than once a week
(occasional drinkers), equal to 35.3% of
the total, followed by those who drink it
once a week (habitual), while the
number of daily drinkers saw a slight
decrease;
• consumption tied almost exclusively to
meals, exactly as recommended by
nutritionists. Eight years ago, for every
Italian who ordered a beer at the
restaurant, two ordered wine; today the
situation is balanced, with beer slightly
13
in the lead both during weekend and
weekday meals;
• a progressive closing of the gender
gap: of the 36 million beer drinkers, 20
million are men and 16 million are
women, equal to 62.7% of adult Italian
women. It is perhaps for this reason too
that according to the ISPO/AssoBirra
survey, for 6 Italians out of 10 flavor is
the main factor in choosing beer.
Overall, beer’s positive image among
Italians is consolidating: beer is
increasingly perceived as refreshing (7.2
on a scale of 1 to 10), enjoyed by women
(7.1), natural (7), pleasantly bitter,
convenient (6.8), easy to digest (6.6), low
in alcohol (6.4), suited to all situations and
occasions (6.3). It is partly because of this
that lager - eclectic and light,well-known
and little alcoholic - remains the type of
beer most favored by Italians.
To sum up, as ISPO president Renato
Mannheimer says, “beer is ‘easy’,
versatile and democratic, especially
among 30- and 40-somethings”.
On the subject of beer and responsible
consumption of alcohol, the survey
highlights how, for one out of every two
Italians, alcohol and driving remain a
14
sensitive issue that should be the focus
of a social awareness campaign. This
confirms the soundness of AssoBirra’s
decision in 2010 to conduct the second
edition of the “Either you drink or you
drive” awareness campaign that lasted
until the end of June 2011, aimed
especially at young people and at newlylicensed drivers.
The other initiatives conducted by
AssoBirra in previous years, aimed at
discouraging pregnant women from
drinking and at helping parents
establish a constructive dialogue on
alcohol with their children, have also
been very successful. n
ANNUAL REPORT 2010
• la progressiva riduzione della distanza fra i
sessi: fra i 36 milioni di consumatori di birra, 20
milioni sono uomini e 16 milioni donne, pari
62,7% delle italiane maggiorenni. Anche per questo, forse, la ricerca ISPO/AssoBirra afferma che
per 6 italiani su 10 il gusto è il principale motivo
per scegliere la birra.
L’immagine della birra in Italia. Nel complesso,
si consolida fra gli italiani l’immagine positiva
della birra: cresce la percezione del suo essere rinfrescante (7,2 su una sala da uno a dieci), adatta
al gusto femminile (7,1), naturale (7), piacevolmente amara, conveniente (6,8), facilmente digeribile (6,6), poco alcolica (6,4), indicata per ogni
ambiente e occasione (6,3). Per questo, fra l’altro,
la tipologia preferita dagli italiani rimane la chiara,
più eclettica e leggera, più conosciuta e meno al-
colica. In conclusione, afferma il presidente dell’ISPO Renato Mannheimer, “la birra è ‘easy’, versatile e democratica, soprattutto per le
generazioni dei 30-40enni”.
Birra e consumo responsabile di alcol. La ricerca
evidenzia come, per un italiano su due, alcol e guida
rimanga un tema “caldo”, da privilegiare per una
campagna sociale: una conferma della giustezza
della decisione, presa da AssoBirra nel 2010, di realizzare la seconda edizione della campagna informativa “O bevi o guidi”, terminata a fine giugno 2011
e rivolta in primo luogo ai giovani e neopatentati.
E un’ottima accoglienza hanno ricevuto anche le
altre iniziative condotte negli anni precedenti da AssoBirra, volte a dissuadere dal bere le donne in gravidanza e ad aiutare i genitori ad impostare un
corretto dialogo con i figli sull’alcol. n
La birra ha conquistato il Paese. I suoi estimatori sono pari a quelli del vino. La bevono 16
milioni di donne. Il suo consumo è sempre più responsabile: 9 volte su 10 si beve a pasto.
Aumentano i consumatori sporadici e abituali.
_________________________________
The beer has conquered Italy. His estimators are equal to those of wine. 16 million women drink beer. Its consumption
is more responsible: 9 out of 10 times the beer is drunk with a meal. The number of occasional and habitual consumers
increases.
responsabilità
sociale
_2
social responsibility
Bere birra in maniera responsabile è un piacere, ma il consumo non responsabile di bevande alcoliche è un potenziale pericolo. L'industria della
birra è impegnata a svolgere un ruolo attivo nella promozione
del consumo responsabile di alcol, attraverso impegni di settore, codici di condotta aziendale e iniziative di informazione e
sensibilizzazione.
_________________________________
Drinking beer responsibly is a pleasure, but the irresponsible consumption of alcoholic beverages is a potential danger.
The beer industry is committed to playing an active role in promoting responsible consumption of alcohol through a
sector policy, company codes of conduct and information and awareness initiatives.
ASSOBIRRA
L’impegno di AssoBirra
per un consumo di alcol
moderato e consapevole
Bere birra in maniera moderata e consapevole è
un piacere, compatibile con uno stile di vita sano
di una persona adulta. In ciò l’Italia parte da una
posizione di vantaggio. Infatti, diversamente dai
Paesi anglosassoni o del nord Europa, la sua cultura del bere alcolici è tradizionalmente moderata
e legata ai momenti del pasto o della socialità conviviale.
La birra è una bevanda a basso contenuto alcolico.
Per questo, se consumata in modo non responsabile, rappresenta un pericolo tanto per l’individuo
quanto per la collettività, soprattutto in alcune situazioni specifiche e per alcune fasce sociali più
esposte.
L’Alcohol Policy del settore birrario. Nella
piena consapevolezza di ciò, e in linea con la visione sul tema del settore europeo, AssoBirra e
le aziende associate hanno adottato da molti
anni una “Alcohol Policy” di settore e codici di
condotta aziendale, con la finalità di contribuire
all’affermarsi e all’accrescersi di una cultura del
consumo responsabile di alcol.
AssoBirra’s commitment
towards moderate
and responsible alcohol
consumption
Drinking beer responsibly and in
moderation is a pleasure that is
compatible with a healthy adult lifestyle.
In this regard, Italy has an advantage. In
fact, unlike Anglosaxon or northern
European countries, Italy’s drinking
culture is traditionally moderate and tied
to meals and social occasions.
Beer is a beverage with a low alcohol
content. For this reason, if consumed
irresponsibly, it poses a risk to both the
individual and the community, especially
in certain specific situations and for
18
In questo modo il settore birrario italiano risponde
anche alla richiesta, avanzata alle industrie dalle
Istituzioni pubbliche, di ricoprire un ruolo attivo e
partecipe nella risoluzione delle attuali criticità legate all’abuso e al consumo scorretto delle bevande
alcoliche.
AssoBirra ha individuato alcune categorie di persone (bambini e adolescenti, chi assume certi farmaci, ex alcolisti) o particolari situazioni (il lavoro,
la guida) e fasi della vita (la gravidanza) in cui il consumo di alcol, anche se moderato, costituisce un pericolo. A molte di queste categorie ha indirizzato una
serie di campagne di comunicazione mirate a far sì
che esse tengano comportamenti idonei in fatto di
consumo di bevande alcoliche.
Il Codice di Autoregolamentazione di AssoBirra. Infine AssoBirra ha messo a punto un proprio Codice di
Autoregolamentazione che, affiancandosi al Codice
redatto dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
(IAP), mira a rendere ancor più stringente l’adesione
delle aziende associate alle limitazioni vigenti in tema
di comunicazione commerciale del settore. n
certain more exposed segments of the
population.
The brewing industry’s Alcohol Policy.
Fully aware of this, and in line with the
European industry’s views on the issue,
AssoBirra and its affiliated companies
have long adopted an industry Alcohol
Policy and company codes of conduct, in
order to contribute to establishing and
promoting a culture of responsible alcohol
consumption. This way, Italy’s brewing
sector also meets the public institutions’
demand that the industry play an active
role in solving the current critical
situations related to the abuse and
misuse of alcohol.
AssoBirra has identified several categories
of people (children and teenagers,
individuals assuming certain types of
medication, former alcoholics) or specific
situations (work, driving) and stages of
life (pregnancy) in which the consumption
of alcohol, even if moderate, is
dangerous. At many of these categories
it has directed a series of campaigns
aimed at promoting responsible behavior
regarding the consumption of alcoholic
beverages.
AssoBirra’s Self-regulation Code.
Finally, AssoBirra has prepared
a Self-regulation Code of its own that,
complementing the one written by the IAP
(Institute of Advertising Self-discipline),
aims to make the compliance with present
limitations on advertising of its affiliated
companies even more stringent. n
ANNUAL REPORT 2010
Il settore birrario italiano risponde pienamente alla richiesta delle Istituzioni di svolgere un ruolo attivo nella risoluzione delle criticità legate all’abuso e al consumo scorretto delle bevande alcoliche.
_________________________________
Italy’s brewing sector fully meets the public institutions’ demand to play an active role in solving the current critical
situations related to the abuse and misuse of alcohol.
ASSOBIRRA
Quando non bisogna bere
Per il settore birrario italiano esistono alcune categorie di persone e certe situazioni per le quali il
consumo di alcol - anche se moderato - è da evitare,
perché può costituire un pericolo.
Prima di mettersi alla guida. Guidare è un’attività
complessa, che richiede chiara capacità di giudizio,
buona coordinazione dei movimenti, riflessi rapidi
e vista efficiente. L’alcol, al contrario, allunga i tempi
di reazione, riduce l’acutezza visiva e ostacola la coordinazione motoria. E non esistono quantità minime di alcol sicure da consumare prima di mettersi
alla guida, perché la risposta di ciascun individuo
all’alcol cambia in funzione di variabili soggettive.
Se si deve guidare, non bisogna bere;
e se si è bevuto, deve guidare qualcun altro.
In stato di gravidanza. Bere alcol mentre si
aspetta un bambino può creare problemi al nascituro. L’alcol, infatti, è in grado di attraversare la placenta e di arrivare fino al feto in una concentrazione
di poco inferiore a quella presente nel sangue materno. Non è possibile fissare una dose minima di
When drinking must be avoided
Italy’s brewing industry believes that
several categories of people and
situations exist for which the
consumption of alcohol - even if
moderate - should be avoided, as it may
pose a risk.
Before driving, Driving is a complex
activity that requires good judgment and
coordination, quick reflexes and good
eyesight. Alcohol, on the other hand,
increases reaction times, impairs eyesight
and decreases motor coordination.
And there is no minimum safe quantity
of alcohol that can be consumed before
taking the wheel, as each individual’s
response to alcohol varies according
20
alcol da considerare pericolosa in gravidanza, in
quanto esistono forti variabili individuali.
È quindi preferibile astenersi completamente dal
bere durante questo delicato periodo della vita,
compresa la fase di allattamento.
Le donne, durante la gravidanza e l’allattamento,
devono astenersi dal bere alcolici.
Se non si è adulti. Bambini e adolescenti sono una
fascia di popolazione vulnerabile, alla quale guardare con speciale attenzione.
Infatti, trovandosi nella fase di passaggio tra infanzia ed età adulta, in genere non sono ancora capaci
di metabolizzare l’alcol in modo completo, né
hanno la maturità necessaria per gestire responsabilmente l’uso di una bevanda alcolica.
In questo contesto l’industria della birra ritiene fondamentale il ruolo della famiglia nell’affermare un
modello di consumo responsabile di alcol tra i giovani, ed è convinta che responsabilizzare sia più efficace che proibire.
Il consumo delle bevande alcoliche è riservato alle
persone adulte. n
to subjective variables.
Don’t drink if you must drive; if you have,
let someone else take the wheel.
Pregnancy. Drinking alcohol while
expecting a baby may pose a risk to the
fetus. In fact, alcohol can make its way
across the placenta and reach the fetus
in a concentration only slightly lower
than that of the mother’s bloodstream.
It’s impossible to establish a minimum
dose of alcohol that can be considered
dangerous during pregnancy, as too
many individual variables exist. It is
therefore preferable to completely avoid
drinking during this delicate stage of life,
and even when breastfeeding.
Pregnant or breastfeeding women must
avoid drinking alcoholic beverages.
When underage. Teenagers are
a vulnerable segment of the population
that should be given special attention.
In fact, finding themselves in the
intermediate stage between childhood
and adulthood, they are still generally
incapable of completely metabolizing
alcohol and do not possess the maturity
required to responsibly handle the use
of alcoholic beverages.
In this context, the brewing industry
believes that the role of families in
promoting a model of responsible alcohol
consumption among young people is
fundamental, and is convinced that
instilling a sense of responsibility is
better than prohibiting.
Alcohol is to be consumed only by
adults. n
ANNUAL REPORT 2010
Per il settore birrario italiano esistono alcune categorie di persone e certe situazioni
per le quali il consumo di alcol è da evitare, perché può costituire un pericolo.
_________________________________
For the Italian brewing industry there are certain categories of people and specific situations in which the consumption
of alcohol should be avoided, as it may pose a risk.
ASSOBIRRA
“Guida tu la vita.
Bevi responsabile”.
5 anni di campagne sociali
AssoBirra ha avviato nel 2007 il Programma pluriennale “Guida tu la vita. Bevi responsabile”, che si
prefigge lo scopo di aumentare la consapevolezza
dell’opinione pubblica sui rischi connessi all’abuso e
all’uso scorretto delle bevande alcoliche, focalizzandosi su alcune situazioni specifiche di rischio come
alcol e gravidanza, alcol e guida, alcol e giovani.
Al centro del Programma è il sito www.beviresponsabile.it, interamente dedicato ad informare il pubblico sull’alcol ed i suoi effetti sull’organismo. Il sito
è anche il contenitore di tutte le iniziative realizzate,
nel corso degli anni, nell’ambito del Programma.
La prima campagna informativa è stata “Se aspetti
un bambino l’alcol può attendere”, realizzata in
collaborazione con la SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) e volta a sensibilizzare i ginecologi e le donne in età fertile sui rischi per il
nascituro connessi al consumo di alcol durante la
gravidanza. Prima iniziativa promossa dall’industria
dell’alcol in Europa su questo delicato tema, la cam-
“Take charge of your life.
Drink responsibly”:
5 years of social awareness
campaigns
In 2007 AssoBirra began the pluriannual
program “Guida tu la vita. Bevi
responsabile” [Take charge of your life.
Drink responsibly]. Its purpose is to
increase public opinion’s awareness of the
risks related to the abuse and misuse of
alcoholic beverages, focusing on several
specific risk situations such as alcohol and
pregnancy, alcohol and driving and
alcohol and young people.
The program revolves around the
www.beviresponsabile.it web site, entirely
dedicated to informing the public on
alcohol and its effects on the human body.
The web site also acts as an archive of all
the initiatives adopted in the context of
22
pagna ha ottenuto nel 2007 il patrocinio del Programma interministeriale “Guadagnare salute”. Un
anno dopo, rispondendo a un’indagine Doxa, erano
aumentate dal 42,4% al 57,1% le donne in stato di
gravidanza che dichiaravano di non consumare mai
alcolici o superalcolici.
L’anno seguente l’attenzione si è spostata sui giovani,
ai quali si è indirizzata la campagna di sensibilizzazione “Diglielo Tu”, condotta in collaborazione con
Radio 105: gli ascoltatori - in massima parte giovani - di questa emittente sono stati invitati a promuovere fra i coetanei un comportamento corretto
in materia di alcol lanciando i propri slogan/messaggi
(uno dei tanti: “Ragazzi, un drink in meno e un taxi
in più”).
Rivolta sempre ai giovani, o meglio ai futuri guidatori, “Le chiacchiere stanno a zero. O bevi o
guidi”, realizzata nel 2009 in collaborazione con
l’UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Studi
Consulenza Automobilistica) e volta a contribuire
the program over the years.
The first public awareness campaign was “If
you’re expecting a baby, alcohol can wait”,
conducted with the cooperation of SIGO
(Italian Society of Gynecology and
Obstetrics) and aimed to increase
awareness among gynecologists and
women in childbearing age on the risks to a
fetus related to the consumption of alcohol
during pregnancy. The first initiative
promoted by the alcohol industry in Europe
on this sensitive issue, in 2007 the
campaign obtained the sponsorship of the
intragovernmental “Gaining health”
program. One year later, a Doxa survey
revealed that pregnant women who
claimed they never consumed alcoholic
beverages or liquor increased from 42.4%
to 57.1%.
The following year the program’s focus
shifted to young people, at whom the
“You tell them” awareness campaign
conducted with the cooperation of Radio
105 was aimed: the radio’s listeners mostly young people - were invited to
promote responsible behavior regarding
alcohol among their peers and to submit
slogans and messages of their own (an
example: “Easy on the booze, and go
home in a taxi”).
Also aimed at young people, and more
specifically at future drivers, was “There is
no in between. Either you drink or you
drive”, conducted in 2009 with the
cooperation of UNASCA (National Union of
Driving Schools and Automotive
Consulting Firms) and aimed at
contributing to the prevention of risks
related to the misuse and abuse of
alcoholic beverages when driving. Over
the course of one year, more than 200,000
student drivers in approximately 3,000
ANNUAL REPORT 2010
23
ASSOBIRRA
alla prevenzione dei rischi connessi all’uso scorretto
e all’abuso di bevande alcoliche in caso di guida. Per
un anno, in circa 3 mila autoscuole di tutta Italia,
oltre 200 mila patentandi hanno seguito un’ora di
lezione - preparata ad hoc - sul tema. Inoltre, in 11
città pilota, sono stati distribuiti ai neopatentati 10
mila alcol-test per l’automisurazione del grado alcolemico nel sangue.
Ma di alcol e dei suoi effetti si parla sempre troppo
poco, specie in famiglia; e spesso è difficile trovare
il modo giusto per farlo. Per questo nel 2010, con il
patrocinio del Ministero della Gioventù, AssoBirra ha
organizzato la campagna “Le parole per dirlo. Parlare di alcol tra genitori e figli”, mirata ad aiutare
entrambi nel difficile percorso di parlare tra loro di
consumo responsabile, attraverso il supporto di un
gruppo di esperti di primo piano. Mezzo privilegiato
della comunicazione, il web: su www.beviresponsabile.it è stata realizzata una “casa virtuale” dove
condividere, attraverso il dialogo, il significato del
bere responsabile abbattendo le “barriere” intergenerazionali.
Nel 2009, secondo i dati della Polizia Stradale, le
contravvenzioni per guida in stato d’ebbrezza sono
diminuite del 9,8% e, secondo l’ultimo rapporto ACI-
driving schools attended a 1-hour class
prepared specifically on the subject.
10,000 self-testing kits for measuring
blood alcohol levels were also handed
out to newly-licensed drivers in 11 pilot
cities.
Yet the topic of alcohol and its effects is
never discussed enough, especially in the
family; and it is often hard to find the
right way to do so. For this reason,
AssoBirra conducted the campaign
“Finding the words to say it. How parents
and sons can talk about alcohol” in 2010
with the sponsorship of the Youth
Ministry, aimed at helping parents and
sons handle the challenging task of
talking about responsible consumption,
with the support of a group of leading
experts. The campaign’s medium of
choice was the web: a “virtual home” was
24
Istat riferito allo stesso anno, le vittime di incidenti
stradali si sono ridotte in misura significativa, specie
i deceduti (-10,3%).
Con la speranza che la prima edizione di “O bevi o
guidi” abbia contribuito a questo risultato, ma
anche con la consapevolezza della permanente gravità del problema (gli incidenti stradali rimangono
la prima causa di morte per i giovani sotto i 24 anni),
a fine 2010 AssoBirra ha dato il via alla seconda edizione della campagna, sempre in collaborazione con
l’UNASCA.
Anche perché nel frattempo era intervenuta un’importante novità: l’entrata in vigore ad agosto 2010
del nuovo Codice della Strada che, accogliendo pienamente la filosofia di “O bevi o guidi”, ha introdotto il divieto assoluto di bere, prima di mettersi
alla guida, per i neo-patentati con meno di 3 anni di
esperienza e per chiunque sia sotto i 21 anni di età
(oltre che per i guidatori professionali).
Altra differenza rispetto alla prima edizione, la più
vasta platea di destinatari: a coloro che seguono i
corsi per la patente in 3 mila autoscuole dell’UNASCA, infatti, si sono aggiunti gli studenti di 10 università italiane che hanno ricevuto, in appositi
corner allestiti dentro gli Atenei, materiale informativo, relativo alle novità introdotte dal Codice della
Strada, oltre a 10 mila alcol-test gratuiti. n
opened on www.beviresponsabile.it
where users, through dialogue, could
overcome intergenerational barriers and
talk about the meaning of responsible
drinking.
According to Italy’s Highway Police,
drunk driving violations in 2009
decreased by 9.8% and, according to the
latest ACI-Istat report for the same year,
there was a significant decrease in the
number of victims of road accidents,
especially of dead people (-10.3%).
In the hope that the first edition of “Either
you drink or you drive” has contributed
to these results, but also with the
awareness of the issue’s permanent
severity (road accidents remain the first
cause of death for people under the age
of 24), at the end of 2010 AssoBirra
kicked off the campaign’s second edition,
again with the cooperation of UNASCA.
Due in part to the fact that an important
innovation took place: the introduction in
August 2010 of the new Traffic Code,
which, completely in line with the “Either
you drink or you drive” philosophy,
established a complete ban on drinking
before driving for drivers with less than 3
years of experience and for anyone under
the age of 21 (as well as for professional
drivers).
Another difference from the first edition is
the campaign’s wider target audience: in
addition to the students in UNSACA’s
3,000 driving schools, the second edition
was also aimed at the students of 10
Italian universities, who were given
informational material on the new Traffic
Code and 10,000 free alcohol self-testing
kits in info corners set up on university
campuses.
ANNUAL REPORT 2010
l’impegno delle aziende
in favore del
consumo responsabile
All’operato istituzionale di AssoBirra sul consumo
responsabile, si aggiunge l’impegno assunto dalle
singole aziende associate e le iniziative da queste
realizzate direttamente all’insegna di una concreta
responsabilità sociale sui temi alcol correlati.
In particolare, le aziende associate ad AssoBirra:
testo, non ricorrono a persone/modelli che dimostrino un’età inferiore ai 18 anni e che abbiano
meno di 21 anni di età;
1) aderiscono ai principi del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria;
4) informano e sensibilizzano i gestori dei locali
sul consumo responsabile, sui rischi correlati all’abuso e al consumo non responsabile di alcol e
sulle conseguenze relative al rendere accessibili le
bevande alcoliche a bambini e adolescenti;
2) adottano codici aziendali che regolano la comunicazione sul prodotto secondo principi di legalità
e di responsabilità;
5) promuovono campagne d’informazione e sensibilizzazione al bere responsabile rivolte a dipendenti, clienti e consumatori. n
3) rivolgono le attività di marketing/pubblicità
esclusivamente ai maggiorenni e, in questo con-
brewing companies’
commitment towards
responsible consumption
AssoBirra’s institutional actions on
responsible consumption are
complemented by the commitment
of individual member companies and their
direct initiatives conducted under
a concrete social responsibility
on alcohol-related issues.
Specifically, AssoBirra member companies:
3) have chosen to aim their marketing
and advertising activities exclusively at
adults and, in this context, to not use
persons/models under the age of 21 or
who look younger than 18;
1) comply with the principles expressed
in the Advertising Self-regulation Code;
4) inform and promote awareness
among proprietors of public
establishments on responsible
consumption, on the risks related to the
abuse and irresponsible consumption of
alcohol and on the consequences of giving
children and teenagers access to alcoholic
beverages;
2) adopt company codes that regulate
product advertising according to
principles of legality and responsibility;
5) promote awareness campaigns on
responsible drinking aimed at employees,
customers and consumers.
25
ASSOBIRRA
conoscere la birra
un primo passo verso
un consumo consapevole
AssoBirra promuove da tempo iniziative di comunicazione finalizzate a far crescere la cultura della birra
nella popolazione italiana ed a promuovere un consumo moderato e di qualità, meglio se insieme al cibo.
La campagna collettiva di comunicazione “Birra
gusto naturale” (www.birragustonaturale.it) mira ad
affermare una più diffusa conoscenza e cultura di
prodotto sul piano della salute, del gusto e del consumo responsabile, nella consapevolezza che chi impara a bere meglio, nel segno della qualità, è già sulla
strada di un consumo moderato e consapevole.
Il Centro Informazione Birra, istituito nel 2006, è
una banca dati on line che fornisce, attraverso un sito
dedicato (www.birrainforma.it) e una newsletter mensile (“BirraInforma”), informazioni validate da un Comitato di autorevoli esperti sulla birra, sul suo ruolo
nell’alimentazione e sul rapporto fra birra e salute.
AssoBirra collabora con le più autorevoli Guide gastronomiche e con l’eccellenza della ristorazione ita-
knowledge of beer,
the first step towards
responsible consumption
AssoBirra has long promoted
communication initiatives aimed at
spreading beer culture among the Italian
population and at encouraging a
moderate and quality consumption,
preferably with food.
The “Birra gusto naturale” mass
communication campaign
(www.birragustonaturale.it) aims at
promoting a wider product knowledge
and culture under the aspects of health,
flavor and responsible consumption, with
the awareness that people who learn to
focus on quality when drinking are
already on the right track towards
26
liana per promuovere l’abbinamento della birra con
il meglio della cucina nazionale.
AssoBirra collabora con i più accreditati organismi
scientifici ed esperti nazionali in materia di comportamenti alimentari e nutrizionali, allo scopo di
far conoscere meglio agli italiani le qualità della
birra e il suo essere pienamente in linea con la tradizione mediterranea, caratterizzata da uno stile di
vita particolarmente salutare. Su questi argomenti,
fra l’altro, insieme con l’INRAN AssoBirra ha pubblicato un libro sulla birra nell’alimentazione e realizzato un sito web.
AssoBirra ha realizzato con AIS “Due dita di schiuma,
un mondo di gusto”, realizzata in partnership con l’Associazione Italiana Sommeliers ed appena terminata:
un corso in 5 lezioni sugli “items” principali della cultura birraria - storia, ingredienti e metodi di produzione,
stili, servizio, abbinamenti - rivolto alla sempre più numerosa platea di appassionati e amanti della birra che,
proprio per questo, vogliono “saperne di più”. n
moderate and responsible consumption.
The Beer Information Center (CIB),
established in 2006, is an online
database that through a dedicated web
site (www.birrainforma.it) and a monthly
newsletter (“BirraInforma”) provides
information validated by a panel of
authoritative beer experts on beer’s role
in nutrition and on the relationship
between beer and health.
AssoBirra cooperates with Italy’s most
authoritative food guides and with the
nation’s leading restaurants to promote the
pairing of beer with Italy’s finest cuisine.
AssoBirra cooperates with the most
authoritative scientific bodies and
experts on food and nutrition behaviors
in order to make Italians discover the
quality of beer and its being fully in line
with the Mediterranean tradition, as a
part of a particularly healthy lifestyle. On
these topics, among others, along with
INRAN AssoBirra has published a book
on beer and nutrition and has created a
website.
AssoBirra has promoted with AIS the
initiative“An inch of froth, a world of
flavor”, conducted in partnership with the
Italian Sommeliers Association, which
has just ended: a 5-class course on the
main items of beer culture - history,
ingredients and brewing methods, styles,
serving and pairings - aimed at the
rapidly growing number of aficionados
and beer lovers who want to know more
about their favorite drink. n
L’obiettivo delle campagne AssoBirra è fare informazione a 360° sul prodotto birra nella
consapevolezza che chi impara a bere meglio nel senso della qualità e della curiosità,
è sulla strada di un consumo più moderato e responsabile.
_________________________________
AssoBirra campaigns are designed to make information on beer to 360 degrees, in the awareness that people who
learn to drink better in the sense of quality and curiosity, are on the track towards a more moderate and responsible
consumption.
28
cultura birra _3
beer culture
La birra è una bevanda alcolica fermentata prodotta solo con
ingredienti naturali secondo una ricetta rimasta invariata nel
tempo. Per gli esperti di nutrizione la birra è una bevanda-alimento, compatibile con una sana ed equilibrata alimentazione.
Per il basso contenuto alcolico e la ricchezza d’acqua, è molto adatta ad essere consumata a tavola e, grazie al gusto leggero e gradevolmente amaro,
è particolarmente versatile negli abbinamenti.
_________________________________
Beer is a fermented alcoholic beverage manufactured only with natural ingredients, according to a recipe remained
unchanged over time. According to nutrition experts, beer is a beverage-food, consistent with a healthy and balanced
diet. For its low alcohol content and its abundance of water, it is very suitable to be consumed at the table and, thanks
to its light and pleasantly bitter taste, it is particularly versatile in pairing with food.
ASSOBIRRA
una bevanda millenaria
che viene dal Mediterraneo
La birra è, insieme al pane e al vino, uno dei primi
alimenti elaborati dall’uomo. La prima descrizione
documentata di una ricetta per produrre birra risale al
4.000 a.C.: furono i Sumeri a cimentarsi per primi nell’arte di produrre una bevanda alcolica assimilabile
alla birra. Dalla Mesopotamia la produzione si estese
in Egitto, per poi attraversare il Mediterraneo e arrivare nella Grecia antica, dove venne eletta bevanda
ufficiale dei Giochi Olimpici in quanto fresca, dissetante e poco inebriante.
Nella penisola italica è conosciuta già dagli Etruschi,
dopodiché entra nella Roma antica dove si diffonde
soprattutto negli ambienti più popolari. Dunque la
birra è storicamente una bevanda tanto mediterranea
quanto “nordica”. Anche se, per ragioni climatiche (le
basse temperature ambientali sono più adatte alle
esigenze del lievito di birra), si delinea una progressiva specializzazione fra il Sud (vino) e il Nord Europa
(birra).
Per tutto il Medioevo la birra migliore viene dai conventi. I monaci coltivano l’orzo, producono birra e annotano ogni osservazione su fermentazione, materie
prime e qualità del prodotto finito. Alla fine del Me-
an age-old beverage
that originated
in the Mediterranean
Along with bread and wine, beer is one of
the oldest foods created by man. The first
documented beer recipe dates back to
4000 B.C.: it was the Sumerians who
created the first fermented alcoholic
beverage that could be considered beer.
From Mesopotamia, beer brewing spread
to Egypt, and then crossed the
Mediterranean and eventually reached
ancient Greece, where it became the
official beverage of the Olympic games,
as it was refresing and had a low alcohol
content.
In the Italian peninsula, beer was already
known at the time of the Etruscans; it
then reached ancient Rome, where it
became widespread especially among the
30
dioevo il legame fra birra e conventi si allenta, ma con
l’estendersi del numero di produttori, molti lamentano
anche una diminuzione della qualità. Per questo, nel
1516, il duca di Baviera Guglielmo IV emana il “Reinheitsgebot” (Editto sulla purezza), nel quale si stabilisce che per produrre la birra si possono utilizzare
solo malto d’orzo, acqua e luppolo.
Non sembri, la prassi della legislazione pubblica sulla
birra, una stranezza: la produzione di questa bevanda
è sempre stata regolamentata, e tassata, dalle autorità civili che - ieri come oggi - hanno visto nel settore
una notevole fonte di entrate.
La birra ha seguito l’espansione della civiltà in
ogni angolo del mondo. Nel tempo la tecnica produttiva è rimasta sostanzialmente invariata. Con
un’eccezione, introdotta nel 1842 da Josef Groll che,
nella cittadina boema di Pils, sperimentò con successo il metodo della bassa fermentazione. Nasceva
la birra bionda dal colore brillante e limpido, profumata di frutta e luppolo, dal gusto leggero e amarognolo: detta “pilsner”, è oggi, insieme alla “lager”,
sinonimo di birra chiara in tutto il mondo. Nel 1883,
lower classes of the population. Thus,
beer has historically always been as
much a Mediterranean beverage as a
Nordic one, although due to climatic
reasons (lower temperatures are better
suited to fermentation), southern and
northern Europe progressively
specialized in producing wine and beer
respectively.
For all of the Middle Ages, the best beer
originated from monasteries. Monks
cultivated barley, brewed beer and
annotated all of their observations on
fermentation, raw materials and quality
of the end product. At the end of the
Middle Ages the connection between
beer and monasteries became looser, but
as the number of brewers grew, many
people complained about a decrease in
quality. For this reason, in 1516 the Duke
of Bavaria, Wilhelm IV issued the
“Reinheitsgebot” (Purity Law), which
established that the only ingredients
allowed for brewing beer were barley
malt, water and hops.
The practice of regulating beer by law is
no oddity: brewing has always been
regulated, and taxed, by civil authorities,
which - in the past as well as today - have
seen the sector as a considerable source
of revenue.
Beer has followed the expansion of
civilization in almost every part of the
world, but the way it is made has
remained essentially unchanged. With
one exception, introduced in 1842 by
Josef Groll, who, in the Bohemian town of
Pils, successfully tried the bottomfermentation method. The result was a
pale beer with a clear golden color, a
fruity, hoppy scent and a delicate bitter
taste: known as “pilsner”, today, along
ANNUAL REPORT 2010
infine, Emil Hansen isolò nei laboratori danesi della
Carlsberg il ceppo di lieviti tipico della bassa fermentazione, il saccharomyces carlsbergensis (detto
anche uvarum). La via alla moderna produzione della
birra era definitivamente aperta.
In Italia una tradizione millenaria per un’industria all’avanguardia. L’Italia vanta una tradizione
birraria millenaria anche se, fino all’era moderna, si
è prodotta poca birra per pochi estimatori e lo si è
fatto soprattutto al nord, perché oltre a luppolo,
malto d’orzo e acqua occorrono due altri ingredienti
indispensabili: aria pura e freddo.
Nella seconda metà dell’Ottocento prende piede una
vasta e strutturata industria della birra, basata sul
freddo artificiale e sulla nuova tecnologia di produzione di birre chiare a bassa fermentazione. Le prime
fabbriche nascono per iniziativa di imprenditori d’Oltralpe (Dreher, Wührer, Paskowski, Metzger, Von
Wünster, ecc.), cui fanno presto seguito commercianti
italiani, per lo più di ghiaccio, che vedono nella birra
il naturale completamento della propria attività.
Nascono così alcune importanti realtà: nel 1845 la Pe-
with “lager”, it is synonymous with pale
beer throughout the world. Finally, in
1883 Emil Hansen, working in the
Carlsberg brewery in Denmark, isolated
the strain of yeast typical of bottom
fermentation, saccharomyces
carlsbergensis (also called uvarum). The
age of modern brewing had definitely
begun.
Italy: an age-old tradition and a
leading-edge industry. Italy boasts an
age-old brewing tradition, although until
modern times beer was produced in
small quantities for a few aficionados,
mostly in northern Italy, given that, in
addition to malt and hops, two other
essential ingredients are needed: clean
air and cold temperatures.
In the second half of the 19th century a
vast and well-organized brewing
roni, fondata a Vigevano da Francesco Peroni (ma presto trapiantata a Roma dove, nel 1905, nasce la “Società Ghiaccio e Birra Peroni”); l’anno seguente la
Menabrea, a Biella; nel 1857 la Forst, a Lagundo (Bolzano); nel 1859 la “Fabbrica di Birra e Ghiaccio Moretti”, a Udine. Alla fine del secolo ha inizio uno
sviluppo che è arrivato ad oggi.
L’ingresso dei grandi gruppi birrari mondiali. Negli
ultimi decenni la crescita del mercato italiano ha attirato l’interesse dei grandi gruppi mondiali (Heineken, SABMiller, InBev, Carlsberg), favorendo
l’ingresso di capitale straniero, con acquisizioni che
hanno riguardato la maggioranza o consistenti pacchetti azionari di diversi marchi. Investimenti che
hanno contribuito all’ulteriore sviluppo e razionalizzazione degli asset produttivi, assicurando continuità
alla storia di marchi prestigiosi e migliorando fortemente la produttività. Accanto ai grandi produttori si
è sempre più affermata, negli ultimi anni, la realtà delle
birrerie artigianali, che si distinguono per la rielaborazione ”all’italiana” di alcuni stili birrari bevuti nel
mondo da secoli. n
industry established itself, based on
artificial cooling and on the new
technology for producing pale, bottomfermented beer. The earliest breweries
opened thanks to the initiative of foreign
businessmen (Dreher, Wührer,
Paskowski, Metzger, Von Wünster, etc.),
soon followed by Italian merchants,
active mostly in the ice trade, who
considered beer as a natural
complement to their activities.
Several major breweries were thus
established: Peroni in 1845, founded in
Vigevano by Francesco Peroni (and soon
relocated to Rome, where, in 1905, the
“Società Ghiaccio e Birra Peroni” was
established); the following year
Menabrea opened in Biella; Forst in 1857
in Lagundo (Bolzano); and in 1859
“Fabbrica di Birra e Ghiaccio Moretti”, in
Udine. The end of the century saw the
31
beginning of a development that has
come to the present day.
In the past few decades the growth of
the Italian market stirred the interest of
the world’s leading brewing groups
(Heineken, SABMiller, InBev, Carlsberg),
favoring the entry of foreign capital, with
acquisitions that concerned sizeable (or
majority) blocks of shares of several
companies. These investments
contributed to the further development
and rationalization of production,
ensuring continuity to the legacy or
prestigious brands and greatly
improving productivity. Along with the
large brewing companies, recent years
have seen the proliferation of
microbreweries, which stand out for their
“Italian-style” versions of several beer
styles that have been enjoyed
throughout the world for centuries. n
ASSOBIRRA
pochi semplici ingredienti
per un prodotto naturale
Quello delle birre è un universo smisurato, ma composto da una struttura molto semplice, fatta di 4 elementi naturali: acqua, cereali, lievito e luppolo.
Acqua. La sua presenza nella birra finita oscilla fra il
90 e il 93%. Dev’essere pura, di sorgente, ricca di sostanze minerali e organiche nonché di microorganismi
come batteri e lieviti. Le birre più famose del mondo
devono la propria originalità e rinomanza alla speciale
natura delle acque con cui vengono preparate.
Cereali. Sono l’elemento base per la produzione
della birra. Il più utilizzato è l’orzo, graminacea originaria dell’Asia occidentale, anche se non l’unico (vengono impiegati pure frumento, riso, segale e mais).
Da esso si ricava il malto d’orzo, sostanza base ottenuta dalla prima lavorazione di questo cereale.
Lievito. Sono microscopici funghi unicellulari, ricchi
di vitamine ed enzimi, che trasformano gli zuccheri
in alcol e anidride carbonica. Appartengono a due
famiglie principali: saccharomyces carlsbergensis o
uvarum, usato per birre a bassa fermentazione, e
saccharomyces cerevisiae, per quelle ad alta fermentazione.
Luppolo. È una grande pianta rampicante, i cui fiori
femminili contengono la luppolina, sostanza aro-
A few simple ingredients,
for a natural product
The universe of beer is vast. However, it is
based on a very simple structure,
composed of four natural ingredients:
water, cereals, yeast and hops.
Water. Its presence in beer ranges from
90% to 93%. It must be pure, it must
originate from a spring and it must be
rich in mineral and organic substances as
well as in microorganisms such as
bacteria and yeast. The world’s most
32
matica e resinosa che conferisce alla birra il caratteristico gusto amaro. I componenti più importanti
del luppolo sono i tannini, gli oli e gli acidi amari, ottimi antisettici e conservanti.
Le modalità di produzione della birra prevedono due
grandi tipologie: le birre ad alta fermentazione e
quelle a bassa fermentazione. Questi due processi,
e quindi il tipo di birra ottenuta, sono determinati
dalle caratteristiche del lievito impiegato, che agisce a diverse temperature.
L’alta fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino
saccharomyces cerevisiae, che svolge il proprio ruolo
fra i 16 e i 23° C. Durante il processo di fermentazione,
questi lieviti salgono in superficie, trasformando lo
zucchero in alcol e producendo anidride carbonica.
L’alta fermentazione è il metodo più antico e dà origine a birre corpose, dal gusto intenso e aromatico, tipicamente inglesi, raggruppate fra le Ale.
La bassa fermentazione è sviluppata dal ceppo
fungino saccharomyces carlsbergensis o uvarum,
che si attiva fra 5 e 8° C. I lieviti lavorano in recipienti
chiusi (lager) depositandosi sul fondo, in modo che
l’anidride carbonica rimanga nella birra. Questo metodo, diffusosi con lo sviluppo del controllo delle
temperature, permette di produrre birre dal gusto
leggero e fragrante. n
renowned beers owe their character and
fame to the special nature of the water
with which they are brewed.
Cereals. These are the basic element for
producing beer. The most widely used is
barley, a grass originating from western
Asia, although others are also used (such
as wheat, rice, rye and corn). It is from
the first stage of processing of this cereal
that barley malt is obtained.
Yeast. These are microscopic singlecelled fungi, rich in vitamins and
enzymes, that turn sugar into alcohol and
carbon dioxide. Yeast is subdivided into
two main families: saccharomyces
carlsbergensis (uvarum) used for brewing
bottom-fermented beer, and
saccharomyces cerevisiae, used for
brewing top-fermented beer.
Hops. It’s a large vine whose female
flowers contain lupulin, an aromatic,
resinous substance that gives beer its
distinctive bitter taste. The most important
substances found in hops are tannins, oils
and bitter acids, which are excellent
ANNUAL REPORT 2010
natural antiseptics and preservatives. Two
main methods exist for brewing beer: top
fermentation and bottom fermentation.
These two processes, and the resulting
beer, are determined by the characteristics
of the type of yeast used, which acts at
different temperatures.
Top fermentation is caused by the
saccharomyces cerevisiae yeast, which is
active at a temperature of between 16
and 23° C. During the fermentation
process, this yeast rises to the surface,
turning sugar into alcohol and producing
carbon dioxide. Top fermentation is the
oldest brewing method and results
in full-bodied beers with an intense
and aromatic taste, such as British Ales.
Bottom fermentation is caused by the
saccharomyces carlsbergensis (uvarum)
yeast, which is active at a temperature of
between 5 and 8° C. In this case the yeast
acts in closed containers (lager), where it
deposits at the bottom, allowing the
carbon dioxide to remain in the beer. This
method, which became widespread when
it became possible to control brewing
temperatures, is used to brew beers with
a delicate and fragrant taste n
ASSOBIRRA
Un piacevole complemento
di un’alimentazione sana
e gustosa
Dal ridotto contenuto di alcol. Con il suo oltre 90%
di acqua, la birra è, nelle versioni di gran lunga più
diffuse, la bevanda alcolica fermentata con il minor
quantitativo di alcol. Ciò la rende adatta anche a
pranzi di lavoro, pasti leggeri, spuntini veloci, come
un panino e l’insalata. E - contrariamente a quanto
molti continuano a credere - non gonfia neppure. Ciò
che infatti gonfia è l’anidride carbonica che, nella
birra versata correttamente, rimane imprigionata
nella schiuma.
Composta esclusivamente da ingredienti naturali, con
una ricetta di produzione assai semplice e rimasta sostanzialmente invariata nei secoli, la birra va considerata, a tutti gli effetti, una bevanda-alimento. Contiene,
infatti, numerose sostanze che rivestono un ruolo importante per l’organismo: acqua, sali minerali, vitamine, aminoacidi, maltodestrine, enzimi, antiossidanti,
fibre. Componenti che fanno della birra un utile complemento di un’alimentazione sana ed equilibrata.
Alla significativa presenza delle sostanze nutritive
si aggiunge il ridotto contenuto alcolico e l’abitudine mediterranea a berla con moderazione ed a
pasto. Secondo una vasta pubblicistica scientifica
internazionale, un consumo moderato di birra può
avere effetti benefici sulla salute ed esercitare un
ruolo interessante e positivo in varie patologie:
dalle malattie cardiocircolatorie all’insorgenza di alcuni tumori, dalla fragilità ossea alla sindrome metabolica.
Gustosa e frizzante. La birra ha un gusto intrigante e rinfrescante; ed è “golosa”, perché proprio
nella deglutizione risaltano le sue caratteristiche:
il corpo di lieve impronta, l’inconfondibile gusto
amaricante, le sensazioni gustative e tattili delicate e universali. Come dicono gli esperti, “il suo è
tra i pochi amari che, come cioccolato e caffè, piacciono agli italiani”.
Leggera e con poche calorie. Un bicchiere di
birra chiara (la più bevuta al mondo e in Italia)
conta 68 calorie, quasi come un succo di arancia
(66), meno di quelle di un calice di vino rosso
(94) e di un soft drink (129). Dunque, accompagnata a uno stile di consumo (e di vita) equilibrato, la birra non fa ingrassare.
Versatile. Nelle sue quasi infinite varianti, la birra
può essere abbinata con qualsiasi piatto, o meglio
ingrediente di cui questo è composto; compresi alcuni per i quali l’accoppiamento con le altre bevande alcoliche risulta problematico: dalle pietanze
cucinate in frittura a un ingrediente “ostico” come
il carciofo, fino al cioccolato. n
An enjoyable complement
to a healthy and tasty diet
Composed exclusively of natural
ingredients and brewed according
to a simple recipe that has remained
essentially unchanged over the centuries,
beer should for all intents and purposes
be considered both a beverage and a
food. In fact, it contains many substances
that are necessary for our bodies: water,
mineral salts, vitamins, aminoacids,
34
maltodextrin, enzymes, anti-oxidants and
fiber, all of which make beer a useful
complement to a healthy and balanced
diet.
In addition to the nutrients it contains,
we have to consider that beer has a low
alcohol content and that the
Mediterranean diet entails usually
drinking it in moderation and with meals.
According to a vast amount of
international scientific literature, moderate
beer consumption may have beneficial
effects on health and play an interesting
and positive role in several pathologies
that range from cardiocircualtory disease
to various types of tumors, to brittle bones
and metabolic syndrome.
Light, and with few calories. A glass of
lager (the most popular beer both in Italy
and internationally) contains 68 calories,
almost as few as a glass of orange juice
(66), and less than a glass of red wine (94)
ANNUAL REPORT 2011
birra chiara
200 cc
68 Kcal
vino rosso
125 cc
94 Kcal
succo d’arancia
200 cc
66 Kcal
soft drink
330 cc
129 Kcal
or of a soft drink (129). So beer
accompanied by a balanced lifestyle
(and consumption) is not fattening.
Low alcohol content. Composed of over
90% water, beer, in its most popular
versions, is the fermented alcoholic
beverage with the lowest alcohol content.
This makes it suitable even for working
lunches, light meals, and quick snacks
such as a sandwich and some salad. And contrary to popular belief - it won’t even
bloat you. In fact, bloating is caused by
the carbon dioxide; and if beer is poured
correctly, the carbon dioxide remains
trapped in the froth.
Tasty and bubbly. Beer has an enjoyable,
refreshing flavor; it’s “tasty” because it is
when it is swallowed that its
characteristics stand out: a delicate body,
the distinctive bitterness, and the delicate
and universal gustatory and tactile
sensations. As the experts say, “beer is
35
one of the few bitter flavors that, along
with chocolate and coffee, are enjoyed by
Italians”.
Versatile. In its almost infinite variants,
beer can be paired with almost any dish or
ingredient composing it, including some
that are hard to match, such as fried
dishes, a “challenging” ingredient such as
artichokes, and even chocolate.
ASSOBIRRA
un solo nome
per un mondo di stili
La legislazione italiana (Legge 1354/1962) suddivide
le birre in 5 categorie, corrispondenti al cosiddetto
“grado saccarometrico” o “grado di fabbricazione”,
che indica la quantità di zucchero (“estratto”) disciolto in 100 grammi di mosto prima della sua fermentazione.
Grado saccarometrico e titolo alcolometrico volumico sono strettamente collegati: moltiplicando il
grado di fabbricazione per circa 0,4, si ottiene il
grado alcolico approssimativo della birra.
Birra analcolica
Birra leggera (light)
Birra
Birra speciale
Birra doppio malto
Grado
Titolo
di fabbricazione
alcolometrico
3-8
<1,2
5-10,5
1,2-3,5
10,5
> 3,5
> 12,5
> 3,5 (in genere > 5)
> 14,5
> 3,5 (in genere > 6/6,5)
Di seguito, una breve illustrazione degli stili più diffusi e apprezzati dal consumatore italiano, intendendo con la parola “stile” (dall’inglese “style”)
l’insieme di caratteristiche organolettiche, relativamente immutabili e consolidate nel tempo, che definiscono una birra.
A single name,
for a world of styles
Italian legislation (Law 1354/1962)
subdivides beer into 5 categories,
according to their so-called
“saccharometric level” or “fabrication
level”, indicating the quantity of sugar
(“extract”) dissolved in 100 grams of wort
before its fermentation. The
saccharometric level and alcohol level by
volume are closely related: by multiplying
the fabrication level by approximately
0.4, the beer’s approximate alcohol
content can be calculated.
Abbazia. Le Ale belghe (ma anche alcune prodotte
in Olanda) vengono in genere commercializzate
come birre d’Abbazia, così chiamate perché nate
nelle abbazie del luogo con le quali, in alcuni casi,
mantengono ancora relazioni. Le birre d’Abbazia
hanno in comune il doppio malto ma sono diverse anche di molto - nella varietà di gamma olfattiva e
gustativa. Distinte per il numero di fermentazioni subite (da cui i nomi Dubbel, Tripel, Quadrupel), sono
in genere corpose e di forte contenuto alcolico. Il
loro colore varia dall’oro carico all’ambrato, al rosso
cupo, al bruno scuro.
Ale. Quando di parla di Ale si intende la birra inglese
tout court, e in effetti questo stile viene prodotto soprattutto in Gran Bretagna, pur avendo preso piede
anche in Paesi come Belgio, Germania e Stati Uniti.
Ricavate da malto d’orzo con lieviti ad alta fermentazione che garantiscono un corpo pieno e fruttato, di
moderato contenuto alcolico, da bere in genere a
temperatura di cantina, le Ale si distinguono in numerose tipologie, fra cui: Mild Ale, Bitter Ale, Belgian
Ale, India Pale Ale, Scotch Ale, Old Ale, Barley Wine.
Analcolica. Fra gli stili a bassa fermentazione merita una menzione la birra analcolica, che sta con-
Below is a brief illustration of the beer
styles that are most widespread and
enjoyed in Italy, where style indicates the
set of organoleptic characteristics, that
remain relatively unchanged and
consolidated over time, that define a beer.
Abbey. Ales from Belgium (and also
several from the Netherlands) are usually
commercialized as Abbey beers, so called
because they were originally brewed in
the abbeys of towns to which in some
cases they are still connected. All Abbey
beers are double malt, but they differ sometimes greatly - in their variety of
scents and flavors. Subdivided
Fabrication level
Alcohol level
according to the number of
Non-alcoholic beer
3-8
<1,2
fermentations they have
Light beer
5-10,5
1,2-3,5
undergone (hence the names
Beer
10,5
> 3,5
Dubbel, Tripel, Quadrupel),
Special beer
> 12,5
> 3,5 (usually> 5)
they are usually full-bodied
Double malt
> 14,5
36
> 3,5 (usually>6/6,5)
and with a high alcohol content. Their
color ranges from dark gold to amber,
dark red, and dark brown.
Ale. The term Ale refers to British beer,
and in fact this style is brewed mostly in
Great Britain, although it has also spread
to countries such as Belgium, Germany
and the United States. Brewed from barley
malt with top-fermenting yeasts that
ensure a full-bodied and fruity flavor and
a moderate alcohol content, Ales, which
are usually enjoyed at cellar temperature,
encompass several types, such as: Mild
Ale, Bitter Ale, Belgian Ale, India Pale Ale,
Scotch Ale, Old Ale and Barley Wine.
Non-alcoholic. Among the bottomfermented styles, non-alcoholic beer,
which is establishing its niche among
consumers who do not wish to (or
ANNUAL REPORT 2010
Abbazia
Ale
Colore_Color
dall’oro al bruno scuro
from gold to dark brown
Colore_Color
delicato, ambrato o scuro
delicate, amber or dark
Grado alcolico_Alcohol level
6-10% vol.
Grado alcolico_Alcohol level
3,5-6% vol.
Temperatura di servizio
Service temperature
7°-10° C
Temperatura di servizio
Service temperature
9°-12° C
Bicchiere_Glass
balloon
Bicchiere_Glass
pinta
pint
Analcolica
Blanche
Bock
Colore_Color
oro pallido
pale gold
Colore_Color
bianco velato, opalescente
cloudy white, opalescent
Colore_Color
oro, ambrato o scuro
gold, amber or dark
Grado alcolico_Alcohol level
max 1,2% vol.
Grado alcolico_Alcohol level
5% vol.
Grado alcolico_Alcohol level
6-7,5% vol.
Temperatura di servizio
Service temperature
6°-7°C
Temperatura di servizio
Service temperature
4°-6° C
Temperatura di servizio
Service temperature
7°-10° C
Bicchiere_Glass
calice
chalice
Bicchiere_Glass
dall’imbaccatura larga
wide-mouthed
Bicchiere_Glass
coppa
cup
birre
e bicchieri
glasses
and beers
Lager
Pils
Weizen
Colore_Color
oro pallido
pale gold
Colore_Color
oro pallido, talvolta
con riflessi verdastri
pale gold, with
occasional greenish
Colore_Color
dal giallo oro allo scuro
from golden yellow to dark
Grado alcolico_Alcohol
level
4-5% vol.
Grado alcolico_Alcohol level
4-5% vol.
Temperatura di servizio
Service temperature
3°-6°C
Temperatura di servizio
Service temperature 5°-7° C
Bicchiere_Glass
flute
Bicchiere_Glass
colonna conica
conical column
37
Grado alcolico_Alcohol level
5% vol.
Temperatura di servizio
Service temperature
6°-8° C
Bicchiere_Glass
weizenbecker
ASSOBIRRA
quistando un’interessante nicchia di consumo fra
coloro che non vogliono (o non possono) consumare
alcol e presenta caratteristiche di aroma e gusto
equiparabili a quelle di una normale Lager o Pils. Superata la gradazione di 1,2% vol., e fino al limite di
3,5, la birra analcolica diventa “light”, dai profumi
e sapori molto lievi.
Blanche. A produrre per primi la bière Blanche furono, nel Quattrocento, i monaci del Brabante che
impiegarono orzo, frumento e avena e inoltre, trovandosi a stretto contatto con i commercianti olandesi, ingredienti esotici provenienti dal Nuovo
Mondo, fra cui il profumato coriandolo e la buccia
d’arancia seccata. Oggi la Blanche è fatta in parti
uguali di orzo maltato e frumento non maltato, cui si
aggiunge una percentuale variabile di avena, che la
rende morbida e quasi vellutata al palato. Moderatamente alcolica, è ricca di suggestioni olfattive
(fruttato, floreale e speziato) e gustative (asprigna
con toni agrumati e speziati).
Bock. La Bock è una birra a bassa fermentazione,
una doppio malto chiara e forte che si ritrova nell’area germanico-alpina e in Olanda. Originario di
Einbeck, cittadina tedesca vicino Hannover, e poi affermatosi in Baviera, questo stile è gradevole all’ol-
cannot) consume alcohol, deserves a
mention. Its aroma and flavor are
comparable to those of a normal Lager or
Pils. Once the alcohol content exceeds
1.2% vol., and up to a maximum of 3.5%,
non-alcoholic beer falls into the “light”
category, characterized by a very delicate
aroma and flavor.
Blanche. Bière Blanche was originally
brewed in the 15th century by monks in
the Brabant region, who used barley,
wheat and oats and, being in close
contact with Dutch merchants, also exotic
ingredients from the New World such as
coriander and dried orange rind. Today
Blanche is made in equal parts from
malted barley and not malted wheat, to
which a varying percentage of oats is
added to render it soft and almost silky to
38
fatto, caratterizzato da netti sentori mielati di malto
e da un floreale fresco, ricco e vellutato al palato,
con corpo strutturato e persistente. Le Bock hanno
un grado alcolico di 6,5% vol., colore chiaro, gusto
di malto ben presente, amaricante del luppolo attenuato.
Lager. Più che di uno stile, è un insieme di stili comprendenti quasi tutte le birre a bassa fermentazione,
fino a diventare - vista l’odierna diffusione di queste ultime - sinonimo di birra tout court. Il nome deriva dal termine tedesco “Lager” (“deposito”,
“cantina”), che indica il luogo, a bassa temperatura,
in cui queste birre venivano prodotte e conservate.
La Lager europea è una birra chiara, fresca, di media
alcolicità, delicata negli aromi e nel gusto, dal colore oro pallido. Nello specifico, in Gran Bretagna le
Lager sono solo chiare, mentre i primi tipi a Monaco
erano scuri e piuttosto corposi. Nella Repubblica
Ceca le Lager sono dolci e poco alcoliche, mentre
fuori dall’Europa hanno progressivamente ridotto le
note di malto e di luppolo: in tutto il continente
americano la Lager è considerata un soft drink.
Pils. Noto anche come “pilsener” o “pilsner”, questo stile prende il nome dalla città boema di Plzen
(Pilsen in tedesco), dove vide la luce ad opera del
the palate. Having a moderate alcohol
content, it is rich in olfactory (fruity, floral
and spicy) and gustatory (slightly sour,
with citrus and spicy notes) nuances.
Bock. Bock is a pale, strong, doublemalt and bottom-fermented beer that is
brewed in the Germanic/Alpine area and
in the Netherlands. Originating in
Einbeck, a small German town near
Hannover, and eventually becoming
popular in Bavaria, this style has a
pleasant scent characterized by a
distinctive honey-tinged scent of malt
and by a fresh, by a floral flavor that is
rich and silky to the palate, full-bodied
and persistent. Bock beers have an
alcohol content of 6.5% vol., a pale
color, a well-defined malt flavor, and a
toned-down hoppy bitterness.
Lager. More than a style, Lager is a set of
styles that encompass almost all bottomfermented beers, to the extent that it has
become - given how widespread these
beers have become - synonymous with
beer itself. The name comes from the
German word “Lager” (“deposit”,
“cellar”), indicating the cool place where
these beers were brewed and stored.
European Lager is a pale, fresh beer with
a moderate alcohol content,
characterized by a delicate aroma and
flavor and with a pale gold color.
Specifically, in Great Britain Lager beers
are pale, while the earliest ones brewed
in Munich were dark and full-bodied. In
the Czech Republic Lager beers are sweet
and have a low alcohol content, while
outside Europe the malty and hoppy
notes have been progressively reduced:
ANNUAL REPORT 2010
già citato Groll. Il mastro birraio bavarese sfruttò le
peculiarità di un’acqua povera di minerali e la finezza aromatica del luppolo coltivato nella vicina
Zatec, per creare una birra dorata, a bassa fermentazione, che è la capostipite di oltre il 90% della
birra oggi prodotta nel mondo. La Pils si caratterizza
per l’aroma floreale, il gusto dal finale secco e pulito
e la schiuma abbondante. Si suddivide in varie tipologie, fra cui le Pils boeme, dal bel colore dorato,
caratterizzate da morbide note di malto e da un
amaro ben presente, e le Pils tedesche, più “pulite”,
secche e dal forte aroma di luppolo, alle quali si avvicinano tutte o quasi le Pils prodotte negli altri
Paesi europei.
Weizen. Popolarissima in Baviera, la Weizen è una
birra fresca e dissetante, a base di malti d’orzo e di
frumento (in tedesco “Weizen”). Quest’ultimo, che
per legge non è inferiore al 50%, le conferisce il tipico gusto acidulo, mentre l’amaro, data la scarsa
presenza di luppolo, è impercettibile. Le Weizenbier
sono dette anche “Weissbier” (“birre bianche”) per
l’aspetto torbido e quasi lattiginoso, causato dai lieviti che rimangono in sospensione e conferiscono il
caratteristico aroma fruttato di banana matura e
speziato di chiodo di garofano, ancorché ne esistono anche versioni versioni meno diffuse scure. n
in North and South America, Lager is
considered a soft drink.
Pils. Also known as “pilsener” or
“pilsner”, this style takes its name from
the Bohemian town of Plzen (Pilsen in
German), where it was created by the
earlier-mentioned Groll. The Bavarian
master brewer exploited the distinctive
features of a water poor in minerals and
the fine aroma of the hops grown in the
nearby Zatec, to create a golden, bottomfermented beer that is the ancestor of
over 90% of all beer produced throughout
the world today. Pils is characterized by
its floral aroma, its dry, clean finish and its
abundant froth. It is subdivided into
various types, including the golden-hued
Bohemian Pils, characterized by soft
malty notes and a well-defined bitterness,
and German Pils, with a “cleaner” flavor,
drier and with a strong hoppy aroma, to
which virtually all of the Pils produced in
other European countries are similar.
Weizen. Very popular in Bavaria, Weizen
is a fresh and thirst-quenching beer made
from barley malt and wheat malt
(“Weizen” in German). The wheat malt,
which by law must be not less than 50%,
gives the beer its typical tangy taste,
while the bitter note, given the scarce
presence of hops, is imperceptible.
Weizenbiers are also known as
“Weissbiers” (“white beers”) because of
their cloudy, almost milky appearance,
caused by the suspended yeast particles
that give it its distinctive, fruity ripe
banana and clove aroma, although there
are also lesser dark versions. n
39
ASSOBIRRA
le 7 “regole d’oro” del servizio
Schiuma: alta due dita e ben compatta. Per gustare
al meglio una birra ci vuole la schiuma, alta due dita
e ben compatta. La schiuma è il filtro naturale della
birra, attraverso cui vengono dosati gli aromi del luppolo e del malto. Il gusto della schiuma, più amaro di
quello della birra stessa, esalta il sapore della bevanda amplificandone la piacevolezza. La schiuma,
infine, protegge la birra dall’ossidazione mantenendone integri aromi e fragranze e rendendola più
buona e più digeribile.
Spillatura: due fasi (e vari metodi). Il termine “spillatura” indica il servizio della birra in bicchiere, tanto alla
spina quanto dalla bottiglia. La birra va spillata rispettando due velocità: prima lentamente, tenendo il bicchiere leggermente inclinato fino a riempirlo per tre
quarti; poi, dopo averlo raddrizzato, più velocemente,
in modo da far sviluppare la giusta quantità di schiuma.
Bicchiere: ci vuole quello giusto. Ogni stile di birra ha
il bicchiere appropriato - rigorosamente di vetro - che
permette di evidenziarne il gusto e l’aroma aiutando,
anche, la formazione della giusta schiuma. Qualche
esempio: per le birre ad alto contenuto alcolico come le
Belgian Ale o le birre d’Abbazia, occorre un bicchiere a
calice; le Ale e le birre anglosassoni ottengono il meglio dalla classica pinta (contenente 0,568 litri raso
bordo); le Blanche, e in genere le birre speziate di stile
belga, vengono servite in bicchieri ampi.
Vetro: sempre pulito e possibilmente bagnato. Il
vetro del bicchiere dev’essere ben pulito ma senza
tracce di detergente e brillantante che impediscono la
corretta formazione della schiuma. Prima dell’uso è
consigliabile bagnarlo con acqua fredda, per eliminare
eventuale polvere e avvicinare la temperatura del vetro
a quella della birra. Un’avvertenza: non confondere la
schiuma con le bollicine. Per la birra, a differenza dello
champagne, la presenza di persistenti bollicine indica
solo l’eccessivo contenuto di anidride carbonica.
Temperatura: in genere bassa, ma mai ghiacciata.
Ogni stile ha la propria corretta temperatura di servizio. Su questo tema vige una regola generale: più una
birra è corposa e alcolica, più aumenta la temperatura alla quale va bevuta. Il “birraio” in genere consiglia sull’etichetta la migliore temperatura di servizio.
La giovinezza, per un sapore pieno. La birra va consumata “giovane”. Come tutti prodotti “vivi” più fresca è, più mantiene integri profumo e gusto. Per
assaporarla al meglio affidatevi alle indicazioni riportate in etichetta. Fanno eccezione alla regola pochissime birre, dette appunto “da invecchiamento”, in
genere ad alta fermentazione, di elevata alcolicità e
con robusta luppolatura.
Conservazione: in luogo fresco e al riparo della
luce. La birra risente degli sbalzi di temperatura e
degli effetti negativi della luce e dell’ossigeno. Il
luogo migliore di conservazione è perciò un posto fresco e al tempo stesso asciutto, nel quale le bottiglie
siano tenute al riparo dalla luce e in posizione verticale (ciò se hanno il tappo a corona). n
The 7 “golden rules”
for serving beer
and makes it more pleasant to drink
and easier to digest.
Head of froth: two fingers thick, and dense.
To provide the most enjoyment, a beer
should have a head of froth that is two
fingers thick and quite dense.
The head acts as a natural filter that
gradually releases the aroma of the hops
and malt. More bitter than the beer itself,
the head brings out the beer’s
characteristic flavor and enhances it. The
head also protects the beer from oxidation,
maintains its aroma and fragrance intact
Pouring: two steps (and several
methods). The term “pouring” indicates
the act of serving beer in a glass, either
from a keg or from a bottle. Beer should
be poured slowly at first, holding the
glass slightly at an angle, until it is three
quarters full. Then, after straightening the
glass, it should be poured quickly to allow
an adequate head of froth to develop.
40
The glass: there’s a right one for
every beer. Each type of beer is
associated with a specific type of vessel made rigorously out of glass - that is best
suited to bringing out its taste and
aroma and that allows the right amount
of head to form. A few examples: beers
with a high alcohol content such as
Belgian Ales or Abbey beers should
be served in a chalice; Ales and British
beers are best enjoyed in a classic
pint glass (holding 0.568 liters at the
rim); Blanche, and generally all spicy
Belgian-style beers, should be served in
wide glasses.
Glass: always clean, and possibly
moistened. The glass should be clean
and without traces of detergent or rinsing
agent, which would prevent froth from
adequately forming. Before use, it should
be moistened with cold water to
eliminate any traces of dust that may be
present and to bring its temperature
down to that of the beer. Important:
do not confuse the froth with bubbles.
In the case of beer, unlike champagne,
the presence of persistent bubbles
indicates only an excessively high carbon
dioxide content.
Temperature: generally cold, but never
icy. Each type of beer has its own ideal
serving temperature: in general,
the stronger and more full-bodied it is,
the higher its ideal serving temperature
should be. The recommended serving
temperature is usually indicated on
the label.
Freshness: the key to a full flavor. Beer
should be consumed “young”. As all
“live” products, the fresher it is, the more
its fragrance and taste are maintained. To
savor it at its best, follow the indications
41
provided on the label. An exception to
this rule is given by very few beers,
known as “aged beers”, that are
generally top-fermented, with a high
alcohol content and a strong hoppy taste.
Storage: in a cool and dark place.
Beer is affected by sudden changes in
temperature and by light and oxygen.
The best place to store it is therefore
both cool and dry (to reduce the risk
of oxidation), with the bottles in
an upright position and away from
sources of light. n
dati di sintesi _4
data synthesis
ASSOBIRRA
materie prime e produzione
raw materials and beer production
Schema di fabbricazione di un ettolitro di birra in Italia_
Simplified scheme for brewing one hectolitre of beer in Italy
Acqua 300 L
Water 300 L
Malto 12 Kg
Malt 12 Kg
Cereale non maltato 4 Kg
Unmalted cereal 4 Kg
Tino di miscela
Mash tun
Caldaia impasto cereale
Cereal mashing kettle
Caldaia di miscela saccarificazione
Saccharification and mashing kettle
Trebbie per l’alimentazione
animale 16 Kg (conc. 20% secco)
Residues for animal feed 16 Kg
(conc. 20% dry)
Filtro del mosto
Wort filter
Luppolo 0,26 Kg
Hops 0,26 Kg
Caldaia di cottura
Boiling kettle
Produzione del mosto 74 L
Wort production 74 L
Separazione del torbido
Separation of dregs
Lievito 790 g (conc. 10% secco)
Yeast 790 g (conc. 10% dry)
Raccolta del lievito di birra
per altri usi 1,6 Kg (conc. 10% secco)
Collection of brewer’s yeast for
the food industry 1,6 Kg (conc. 10% dry)
Raffreddamento del mosto
Wort cooling
Fermentazione e stagionatura
Fermentation and aging
Travaso in bottoglie e tank nelle cantine
Tranfer to bottles and tanks in cellars
Acqua 200 L
Water 200 L
Energia utilizzata per
la produzione di un ettolitro
di birra in Italia:
• 32 mega calorie termiche
• 9 Kw
Energy consumed to produce
one hectolitre of beer in Italy
• 32 mega cal. therm.
• 9 Kw
Per un ettolitro di birra
• Totale acqua 500 L
• Totale cereali 16 Kg
• Totale lievito 0,8 Kg
• Totale luppolo 0,3 Kg
For one hectolitre of beer:
• Water, total 500 L
• Cereals, total 16 Kg
• Yeast, total 0,8 Kg
• Hops, total 0,3 Kg
Filtrazione birra finita
Filtration of finished beer
Linee di confezionamento
Filling line
Fusti
Draughts beer
Bottiglie a rendere
Returnable bottles
Bottiglie a perdere
Non-returnable bottles
Produzione di un ettolitro di birra a 12% plato peso (circa 5% alc. vol.)
Production of one hectolitre of beer at 12% plato (circa 5% alc. vol.)
44
Lattine
Cans
ANNUAL REPORT 2010
Materie prime_ Raw materials
Malto d’orzo - Barley malt
Cereale non maltato - Cereal not malted
Luppolo - Hop
Lievito - Yeast
Acqua - Water
154.490
51.439
3.400
10.310
51
tonn.
tonn.
tonn.
tonn. (al 10% secco/dry)
mio. hl
Estratti dal processo di fabbricazione della birra _ By-products from brewing
Trebbie - Spent grains
Lievito di birra - Brewers yeast
180.205 tonn.
10.070 tonn.
Mosto _ Wort
(al 10% secco/dry)
(al 10% secco/dry)
9,86 mio. hl
Linee di confezionamento _ Packaging
Fusti - Draughts
Bottiglie a rendere - Returnable bottles
Bottiglie a perdere - Non-returnable bottles
Lattine - Cans
1,90
0, 98
8,98
0,96
Energia utilizzata per la produzione _ Energy used in production
Mega calorie termiche - Mega thermic calories
Kw - Kw
Produzione nazionale di birra 2010_National beer production
45
mio. hl
mio. hl
mio. hl
mio. hl
432 mio.
104 mio.
12,81 mio. hl
ASSOBIRRA
materie prime e produzione
raw materials and beer production
Unità produttive dislocate sul territorio nazionale_Breweries/malthouses in Italy
Piemonte
_Birra Menabrea Spa - Biella
_Birrificio Baladin Srl ***
_Birrificio Troll Sas - Robilante (CN) ***
_La Compagnia della Birra Spa - Settimo Torinese (TO)***
Valle D’aosta
_Heineken Italia Spa - Pollein (AO)
Lombardia
_Carlsberg Italia Spa - Induno Olona (VA)
_Heineken Italia Spa - Comun Nuovo (BG)
Trentino Alto Adige
_Birra Forst Spa - Lagundo (BZ)
_Bozner Brau Srl - Bolzano(BZ)***
Veneto
_Birra Castello Spa - Pedavena (BL)
_Birra Peroni Spa - Padova
_Hausbrandt Trieste 1892 Spa - Treviso
_32 Via dei Birrai Srl - Onigo di Pederobba (TV)***
Friuli Venezia Giulia
_Birra Castello Spa - San Giorgio Nogaro (UD)
Liguria
_Maltus Faber Snc - Genova***
* Stabilimento maltario_Malthouse
** Non associato_No member
*** microbirrificio_Micro Brewery
Emilia Romagna
_Birra Amarcord Spa - Apecchio (PU)***
Umbria
_Az. Agricola Monastero S. Biagio - Nocera Umbra (PG)***
_Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa- Perugia (PG)***
Occupazione 2010_State of employment 2010
Lazio
_ Birra Peroni Spa - Roma
_Saplo Spa Pomezia (RM) *
_Atlas Coelestis Srl - Roma ***
_Birrificio Turbacci Srl - Mentana (RM) ***
_Birradamare Srl - Fiumicino (RM)***
_Birra del Borgo Srl - Rieti ***
140.000
Campania
_Maltovivo Srl - Ponte (BN) ***
Basilicata
_ **Tarricone Spa - Baragiano (PZ)
_Agroalimentare Sud Spa - Melfi (PZ)
144.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
Puglia
_Birra Peroni Spa - Bari
_Heineken Italia Spa - Massafra (TA)
Sardegna
_Heineken Italia Spa - Assemini (CA)
46
17.300
4.000
Diretta _Direct
Diretta+Indiretta _indirect
Diretta+Indiretta+ indotto allargato _indirect
ANNUAL REPORT 2010
aziende e marchi
companies and brands
Birra_ Beer
DIREZIONI GENERALI_HEADQUARTER
Heineken Italia Spa
Viale Monza, 347 - 20126 Milano
Tel: +39 02.270761 - Fax: +39 02.27076515
InBev Italia Spa
Piazza Francesco Buffoni, 3 - 21013 Gallarate (VA)
Tel: +39 0331.268411
e-mail: [email protected]
Birra Castello Spa
Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio di Nogaro (UD)
Tel: +39 0431.626811
e-mail: [email protected]
Birra Peroni Spa
Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma
Tel: 39 06.225441 - Fax: +39 06.22544260
e-mail: [email protected]
Birra Menabrea Spa
Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella
Tel: +39 015.2522320
e-mail: [email protected]
Birra Forst Spa
Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ)
Tel: +39 0473.260111
e-mail: [email protected]
Carlsberg Italia Spa
Via Ramazzotti, 12 - 20020 Lainate (MI)
Tel: +39 02.93536911
e-mail: [email protected]
Hausbrandt Trieste 1892 Spa
Via Foscarini, 52
31040 Nervesa della Battaglia (TV)
Tel: +39 0422.8891
e-mail: [email protected]
FABBRICHE_BREWERIES
Heineken Italia Spa
SS Appia - 74016 Massafra (TA)
Tel: +39 099.88811 - Fax: +39 099.8881277
Birra Peroni Spa
Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma
Tel: +39 06.225441 - Fax: +39 06.2283445
Birra Castello Spa
Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio Nogaro (UD)
Tel: +39 0431.626811 - Fax: +39 0431.626833
Loc. Macchireddu Grogastu, C.P. 58
09032 Assemini (CA)
Tel: +39 070.24691 - Fax: +39 070.247125
Zona Industriale, I Strada - 35100 Padova
Tel: +39 049.8997111 - Fax: +39 049.8997219
Viale V. Veneto, 72 - 32034 Pedavena (BL)
Tel: +39 0439.318811 - Fax: +39 0439.318854
Via Bitritto, 108 - 70124 Bari
Tel: +39 080.5067111 - Fax: +39 080.5054301
Birra Forst Spa
Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ)
Tel: +39 0473.260111 - Fax: +39 0473.448365
Loc. Autoporto - 11020 Pollein (AO)
Tel: +39 0165.254211 - Fax: +39 0165.43724
Via Spirano, 26 - 24040 Comun Nuovo (BG)
Tel: +39 035.409111 - Fax: +39 035.595555
Carlsberg Italia Spa
Via Olona, 103 - 21056 Induno Olona (VA)
tel. +39 0332.208111- fax +39 0332.840336
Hausbrandt Trieste 1892 Spa
Via Foscarini, 52 - 31040 Nervesa della Battaglia (TV)
Tel: +39 0422.8891- Fax: +39 0422.889260
Birra Menabrea Spa
Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella
Tel: +39 015.2522320 - Fax +39 015.2522350
Malto_ Malt
DIREZIONI COMMERCIALI E STABILIMENTI_SALE OFFICES AND PLANTS
Saplo Spa
Via Naro, 39 - 00040 Pomezia (RM)
Tel: +39 06.9120194
e-mail: [email protected]
Agro Alimentare Sud Spa
Zona Industriale, Loc. S. Nicola - 85025 Melfi (PZ)
Tel: +39 0972.78304
e-mail: [email protected]
Birrerie artigianali_ Micro breweries
Atlas Coelestis Srl
Via Malcesine, 41 - 00135 Roma
Tel: +39 06.35072243 - Fax: +39 06.35019147
e-mail: [email protected]
32 Via dei Birrai Srl
Via Cal Lusent, 41 - 31040 Onigo di Pederobba (TV)
Tel: +39 0423.681983
e-mail: [email protected]
Bozner Brau Srl
Piazza Erbe 17, 39100 Bolzano
Tel +39 0471 300788
mail [email protected]
Birradamare Srl
Piazza dei Ravennati, 1 - 00121 Ostia (RM)
Tel: +39 06.5640138 - Fax: +39 06.5640138
e-mail: [email protected]
Birra del Borgo Srl
Via del Colle Rosso snc - 02021 Borgorose (RI)
Tel: +39 0746.31284 e-mail: [email protected]
Birra Amarcord Spa
Loc. Pian di Molino
Z.A. La Casella, 61042 Apecchio (PU)
Tel . +39 0722 989860
mail [email protected]
Maltovivo Srl
Zona Ind. Contrada Piana - 82030 Ponte (BN)
Tel: +39 0824.876420 - e-mail: [email protected]
Birrificio Baladin Srl
Piazza V Luglio, 15 - 12060 Piozzo (CN)
Tel: +39 0173.795239 - e-mail: [email protected]
Birrificio Turbacci Srl
Via della Mezzaluna, 50 - 00013 Mentana (RM)
Tel: +39 06.9094701 - Fax: +39 06.9092557
e-mail: [email protected]
Maltus Faber Srl
Via Fegino, 3u - 16161 Genova
Tel: +39 340.1230069 - e-mail: [email protected]
La Compagnia della Birra Spa
Via Ariosto, 36bis - 10036 Settimo Torinese (TO)
e-mail: [email protected]
Birrificio Troll Sas
Via Umberto I, 72 - 12017 Robilante (CN)
Tel: +39 0171.78113 - e-mail: [email protected]
47
Az. Agricola Monastero di S. Biagio
Loc. Lanciano, 42 - 06025 Nocera Umbra (PG)
e-mail: [email protected]
Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa
Via Bruno Buozzi 20, 06030 Giano dell'Umbria (PG)
Tel. +39 0742 92951
mail [email protected]
ASSOBIRRA
aziende e marchi
companies and brands
Marchi prodotti e/o distribuiti dall’industria della birra in italia
_Brands in Italy produced and/or distributed by breweries
HEINEKEN ITALIA SPA
_ Abbaye de Forest Blond
(bott. 33cl e 75cl)
_ Abbaye de Forest Rossa (fusto)
_ Achel Blonde 33cl
_ Achel Brune 33cl
_ Achel Brune extra 75cl
_ Adelscott 33cl
_ Affligem Blonde
_ Affligem Brune
_ Affligem Christmas
_ Affligem Rouge
_ Affligem Triple
_ Amstel
_ Amstel 1870
_ Amstel Pulse
_ Baffo D'Oro
_ Barbar Blonde 33cl
_ Barbar Brune 33cl
_ Beamish fusto
_ Belgian Kriek 33cl
_ Birra Moretti
_ Birra Moretti Doppio Malto 33cl
_ Birra Moretti Grand Cru 75cl
_ Birra Moretti Zero
_ Blanche de Bruxelles 33cl e 75cl
_ Boucanier Dark Ale 33cl
_ Boucanier Golden ale
(33cl, 75cl e fusto)
_ Boucanier Red Ale 33cl
_ Brand
_ Brugs fusto
_ Brugse Zot Blond 33cl e 75cl
_ Brugse Zot Dubbel 33cl e 75cl
_ Bulldog strong ale
fusto e bott. 33cl
_ Bulldog Strong Lager fusto
_ Bulmers sidro 56,8cl
_ Chimay blue (bott. da 33 cl,)
_ Chimay rouge (bott. da 33 cl )
_ Chimay triple (bott. da 33 cl ))
_ Ciney Blonde fusto
_ Ciney Brune fusto
_ Cristal pils fusto
_ Desperados 33cl
_ Dreher
_ Duchesse Bourgogne
(bott. 33cl e 75 cl)
_ Duvel (bott. 33cl e 75 cl e 150cl)
_ Erdinger Analcolica 33cl
_ Erdinger Dunkel 50cl
_ Erdinger Hefe
_ Erdinger Pikantus 50cl
_ Erdinger Urweisse 50cl
_ Fischer Blonde
_ Fischer Printemps
_ Fischer Tradition 65cl
_ Floreffe Blonde
(bott. 33 cl e fusto)
_ Floreffe Brune
(bott. 33 cl e fusto)
_ Floreffe Meilleure 33cl e 75cl
_ Floreffe Triple
(bott. 33 cl, 75cl e fusto)
_ Foster's fusto
_ Foster's regular
_ Gasoline Strong
_ Golden fire
_ Golden Fire Strong
_ Golden Fire Strong Lager
_ Heineken
_ Hopus 33cl
_ Ichnusa
_ Ichnusa Speciale 33cl
_ Jennas
_ John Smith's fusto
_ Judas 33cl
_ Maes fusto e bott. 33cl
_ Malheur 10° 33cl e 75cl
_ Malheur 12° 33cl e 75cl
_ Malheur 8° 33cl
_ Malheur Brut 75cl
_ Malheur Cuvee Royale 75cl
_ Malheur Dark Brut 75cl
_ Maredsous 10° (bott. 33cl e 75 cl)
_ Maredsous 6° (bott. 33cl e 75 cl)
_ Maredsous 8° (bott. 33cl e 75 cl)
_ Mc Farland
_ Mc Farland Golden Fire
_ Mc Farland Strong
_ McEwan's lager fusto
_ McEwan's scotch ale fusto
_ Messina
_ Moinette Dupont Blonde
(bott. 33cl e 75 cl)
_ Moretti La Rossa
_ Murphy's
_ Murphy's Red
_ Newcastle brown Ale
fusto e bott. 33cl
_ Paulaner Original 33cl
_ Paulaner Weissbier 50cl
_ Pelforth Brune 65cl
_ Prinz
_ Rochefort 10° (bott. 33cl)
_ Rochefort 6° (bott. 33cl)
_ Rochefort 8° (bott. 33cl)
_ Saint Martin Ambree (bott. 75cl)
_ Saint Martin Blond (bott. 75cl)
_ Saison 1900 (bott. 33cl e 75cl)
_ Saison Dupont (bott. 33cl e 75cl)
_ Sans Souci
_ Scotch Silly 33cl
_ Silly Pills 75 cl
_ Slalom Strong Lager
fusto e bott. 33cl
_ Strongbow sidro fusto
_ Trois Monts (bott. 75 cl)
_ Von Wunster
_ Von Wunster analcolica
_ Watney's fusto
_ Westmalle Double (bott. 33cl )
_ Westmalle Triple (bott. 33cl e 75cl)
_ Nastro Azzurro
_ Peroncino
_ Peroni
_ Peroni Gran Riserva Doppio Malto
_ Peroni Gran Riserva Rossa
Puro Malto
_ Pilsner Urquell
_ Raffo
_ Saint Benoit Amber
_ Saint Benoit Blanche
_ Saint Benoit Supreme
_ Tourtel (Birra Analcolica))
_ Wuhrer
_ Grimbergen Blonde
_ Grimbergen Double
_ Holsten
_ Kronenbourg 1664
_ Modelo Especial
_ Negra Modelo
_ Super Devil's Kiss
_ Tuborg Green
_ Tuborg Light
_ Tucher Pilsner
_ Tucher Übersee
_ Tucher Weizen
BIRRA PERONI SPA
_ Crazy Bull
_ Crystall
_ Golden Pride
_ Hopf
_ London Pride
_ Miller Genuine Draft
PRIVATE LABEL:
_ Hopsen Brau
_ Lander
_ Kantel
CARLSBERG ITALIA SPA
_ Carlsberg
_ Carlsberg Elephant
_ Carlsberg Special Brew
_ Corona Extra
_ Devil's Kiss
_ Feldschlösschen Analcolica
_ Grimbergen Blanche
48
BIRRIFICIO ANGELO PORETTI:
_ Bock Chiara
_ Bock Rossa
_ Originale Chiara
_ Splugen
PRIVATE LABEL:
_ Krone
ANNUAL REPORT 2010
BIRRA FORST SPA
_ Forst 1857
_ Forst Bock chiara
_ Forst Christmas Brew
_ Forst Kronen
_ Forst Luxus Light
_ Forst Premium
_ Forst Premium Lager
_ Forst Puro malto
_ Forst Sixtus
_ Forst V.I.P. Pils
_ Menabrea Original
_ Weihenstephan Hefe analcolica
_ Weihenstephan Hefe Dunkel
_ Weihenstephan Hefe Hell
_ Weihenstephan Kristall
_ Weihenstephan Original Hell
_ Weihenstephan Original Hell
analcolica
_ Weihenstephan Vitus Weizenbock
_ Xan Wellness
_ Menabrea 150° Anniversario
Bionda
_ Menabrea 150° Anniversario
Strong
_ Menabrea 1846 (Export)
_ Menabrea Christmas Beer
_ Menabrea Doppio Malto Rossa
_ Menabrea Top Restaurant 3,5°
_ Menabrea Top Restaurant 7,5°
_ Palmbrau Premium
_ Polsterbrau
_ Tappeto volante
_ Castello Doppio malto
_ Castello Rossa
_ Dolomiti Doppio Malto
_ Dolomiti Pils
_ Kiefer
_ Pedavena
_ Pedavena Speciale
_ Franziskaner Kristallklar
_ Hoegaarden
_ Jupiler
_ Leffe 9°
_ Leffe Blonde
_ Leffe Brune
_ Leffe Radieuse
_ Leffe Rouge
_ Leffe Vieille Cuvee
_ Loburg
_ Lowenbrau Marzen
_ Lowenbrau Oktoberfestbier
_ Lowenbrau Original
_ Lowenbrau Premium Pils
_ Lowenbrau Triumphator
_ Lowenbrau Urtyp
_ Spaten Munchen Hell
_ Spaten Oktoberfestbier
_ Spaten Premium Bock
_ Staropramen
_ Stella Artois
_ Tennent's Lager
_ Tennent's Scotch Ale
_ Tennent's Super
_ Theresianer Strong Ale
_ Theresianer Vienna
_ Theresianer Wit
BIRRA MENABREA SPA (GRUPPO FORST)
_ Allsopp's Strong Lager
_ Edel Bier
_ Menabrea 150° Anniversario
Ambrata
BIRRA CASTELLO SPA
_ Alpen Birra
_ Castello
_ Castello Analcolica
INBEV ITALIA
_ Bass
_ Beck's
_ Beck's analcolica
_ Beck's Next
_ Brahma
_ Budweiser
_ Franziskaner Dunkel
_ Franziskaner Hell
HAUSBRANDT TRIESTE 1892 SPA
_ Theresianer Bock
_ Theresianer Pale Ale
_ Theresianer Premium Lager
_ Theresianer Premium Pils
49
ASSOBIRRA
aziende e marchi
companies and brands
Marchi prodotti e/o distribuiti dalle birrerie artigianali
_Brands in Italy produced and/or distributed by micro breweries
ATLAS COELESTIS
_ Caesar
_ Cometa
_ Jacob's Red Ale
_ Shaula Bock
_ Spica Weizen
_ The First Lager
_ Turbacci Eroica
_ Turbacci Noel (Birra di Natale)
_ Turbacci Quinn
_ Turbacci Strong Ale
_ Turbacci Super
_ Turbacci Weiss
_ Noscia
_ Pandora
_ Phonix
_ Tschol
_ Monasta
_ Noel
_ Verbum
_ Birra Wayan
_ Birra Wayan Mama Kriek
_ Birra Xfumé
_ Birra Xyauyu
_ Birra Lurisia Otto
_ Birra Lurisia Dieci
_ Birra Lurisia Dodici
BIRRIFICIO TURBACCI
_ Turbacci Ale
_ Turbacci Black
_ Turbacci Castagna
MALTOVIVO
_ Black Lizard
_ Fahrenheit
MONASTERO SAN BIAGIO
_ Ambar
_ Gaudens
BIRRIFICIO BALADIN
BIRRA IN BOTTIGLIE
LINEA BLADIN:
_ Birra Cu+Annual
_ Birra Elixir
_ Birra Erika
_ Birra Isaac
_ Birra Noel
_ Birra Nora
_ Birra Open
_ Birra Super
BIRRA IN BOTTIGLIE
LINEA LURISIA:
_ Birra Lurisia Quattro
_ Birra Lurisia Cinque
_ Birra Lurisia Sei
BIRRA IN FUSTO
LINEA BALADIN E LURISIA:
_ Ambrata
_ Birra Lurisia Quattro
_ Birra Lurisia Sei
_ Birra Lurisia Otto
_ La Matta Rossa
_ Na biretta di Castagne
_ 'Na birretta Chiara
_ 'Na birretta de Natale
_ 'Na birretta Nera
_ 'Na birretta Rossa
_ Enkir
_ Equilibrista
_ Genziana
_ Hoppy Cat
_ Imperiale
_ KeTo ReAle
_ KeTo RePorter
_ Maledetta
_ My Antonia
_ Old Antonia
_ ReAle
_ ReAle Extra
_ RePorter
_ Rubus
_ Birra Lurisia Dieci
_ Brune
_ Elixir
_ Erika
_ Noel
_ Nora
_ Pils
_ Speciale
_ Wayan
BIRRADAMARE
_ Birra Roma
_ Kuasapa
_ La Matta Bionda
BIRRA DEL BORGO
_ 16 gradi
_ 25dodici
_ CastagnAle
_ Cortigiana
_ Ducale
_ Duchessa
_ Duchessic
50
_ Scik Pils
_ Stelle e Strisce
_ Trentatrè Ambrata
_ Trentatrè Bruna
_ Trentatrè Dorata
ANNUAL REPORT 2010
32 VIA DEI BIRRAI
_ Admiral
_ Atra
_ Audace
_ Curmi
_ Nebra
_ Nectar
_ Oppale
_ Geisha
_ IPA - India Pal Ale
_ Palanfrina
_ Panada
_ Patela
_ Port'er Meko
_ Shangrilà
_ Shangrilà fumé
_ Stella di Natale
_ Amarcord Riserva Speciale
_ La Fogheraccia
_ La Gradisca
_ La Mi Dòna
_ La Tabachéra
_ La Volpina
_ Bozner Dunkl
_ Bozner Weizn
_ BEFeD Lager
_ BEFeD Maerzen
_ BEFeD Stout
_ BEFeD Strong Lager
_ BEFeD Weiss
_ Maltus Faber Blonde
_ Maltus Faber Blonde Hop
_ Maltus Faber Brune
_ Maltus Faber Extra Brune
_ Maltus Faber Extra Brune Barricata
_ Maltus Faber Imperial
_ Maltus Faber Imperial Barricata
_ Maltus Faber Triple
_ Maltus Faber Triple Hop
_ Martesana Ambrata
_ Martesana Bianca
_ Martesana Blonde
_ Maxela
BIRRIFICIO TROLL
_ Daù
_ Dorina
_ Febbre alta
BIRRA AMARCORD
_ Ama Bionda
_ Ama Bruna
_ Ama Mora
BOZNER BRAU
_ Bozner Bier
MASTRI BIRRAI UMBRI
_ Birra I Cavalieri
_ Mastri Birrai Umbri
LA COMPAGNIA DELLA BIRRA
_ BEFeD Blanche
_ BEFeD Bock
MALTUS FABER
_ La Superba Bionda
_ La Superba Rossa
_ Maltus Faber Amber ale
_ Maltus Faber Ambrata
_ Maltus Faber Bianca
51
ASSOBIRRA
birra in Italia
beer in Italy
* Compresi microbirrifici e aziende non associate
Mercato (000 hl)_ Market (000 hl)
Produzione
Production
(+)
Importazione
Import
(-)
Esportazione
Export
(=)
Consumo
Consumption
2000
12.575
4.142
428
2001
12.782
4.414
502
16.289
16.694
2002
12.592
4.437
689
16.340
2003
13.673
4.664
884
17.453
2004
13.170
4.873
849
17.194
2005
12.798
5.258
716
17.340
2006
12.818 *
5.814
781
17.851
2007
13.462 *
6.119
1.068
18.513
2008
13.343 *
5.996
1.503
17.836
2009
12.776 *
5.822
1.743
16.855
2010
12.814 *
6.304
1.869
17.249
* Compresi microbirrifici e aziende non associate
* Micro breweries and no member breweries incuded
2008
16.855
12.814
2007
12.776
13.343
17.836
18.513
17.340
17.851
13.462
2004
12.818
2003
12.798
2002
17.194
17.453
16.340
2001
13.170
10.000
13.673
12.575
12.000
12.592
14.000
12.782
16.289
16.000
16.694
18.000
17.249
20.000
2009
2010
8.000
6.000
4.000
2.000
0
2000
Produzione_Production
52
2005
2006
Consumi_Consumption
ANNUAL REPORT 2010
Vendite e incidenza % mese su anno_ Sales and incidence % month/year
2008
hl
988.122,00
%
5,54
Febbraio - February
1.071.952,00
6,01
Marzo - March
1.212.857,00
Aprile - April
1.467.914,00
Maggio - May
2009
2010
hl
957.436,33
%
5,68
hl
1.107.632,51
%
6,42
818.742,01
4,86
891.568,58
5,17
6,80
1.192.136,31
7,07
1.290.836,73
7,48
8,23
1.420.626,95
8,43
1.438.190,55
8,34
1.928.087,00
10,81
1.763.676,75
10,46
1.692.806,68
9,81
Giugno - June
2.097.530,00
11,76
2.183.405,34
12,95
2.220.459,43
12,87
Luglio - July
2.334.750,00
13,09
2.197.868,36
13,04
2.345.248,23
13,60
Agosto - August
1.833.555,00
10,28
1.877.612,79
11,14
1.848.783,81
10,72
Settembre - September
1.676.597,00
9,40
1.387.827,91
8,23
1.322.329,14
7,67
Ottobre - October
1.146.864,00
6,43
1.073.809,32
6,37
995.071,54
5,77
Novembre - November
1.029.145,00
5,77
942.587,44
5,59
1.039.984,08
6,03
Dicembre - December
1.048.765,00
5,88
1.039.422,74
6,17
1.055.912,24
6,12
17.836.138,00
100,00
16.855.152,25
100,00
17.248.823,52
100,00
Gennaio - January
TOTALE - TOTAL
2010
6,42%
Gennaio - January
5,17%
Febbraio - February
7,48%
Marzo - March
8,34%
Aprile - April
9,81%
Maggio - May
12,87%
13,60%
Giugno - June
Luglio - July
10,72%
Agosto - August
7,67%
Settembre - September
5,77%
6,03%
6,12%
Ottobre - October
Novembre - November
Dicembre - December
800
1000
1200
1400
1600
1800
Concentrazione stagionale_ Season sales
Gennaio/Febbraio
Janu ary/February
Maggio/Agosto
May/August
10,98
47, 38
2008
11,55
45, 94
2009
10,54
47, 60
2010
11,59
47, 00
2007
53
2000
2200
2400
ASSOBIRRA
birra in Italia
beer in Italy
0
Consumo pro-capite (2000-2010 in litri)_Per capita consumption (2000-2010 liter)
200o
28,1
2001
28,9
2002
28,2
2003
30,1
2004
29,6
2005
29,9
2006
30,3
2007
31,1
2008
29,4
2009
28,0
2010
28,6
31,1
31,5
28,6
29,4
30,3
29,9
28,0
27,5
28,2
28,1
28,5
28,9
30,1
29,5
29,6
30,5
26,5
25,5
24,5
23,5
22,5
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Litri pro capite_ Liters per capita
54
ANNUAL REPORT 2010
Struttura dell’offerta 2006-2010_ Supply 2006-2010
Aziende birrarie
Brewing Companies
2006
2007
2008
2009
(000 hl)
%
(000 hl)
%
(000 hl)
(000 hl)
Heineken Italia
5.630,0
31,5
5.676,0
30,7
5.538,0
31,0
Birra Peroni
3.822,0
21,4
3.946,0
21,3
3.681,0
20,6
Carlsberg Italia
1.172,0
6,6
1.160,0
6,3
1.088,0
6,1
1.003,0
Birra Forst
626,0
3,5
635,0
3,4
623,0
3,5
622,0
Birra Menabrea
117,0
0,7
131,0
0,7
136,0
0,8
151,0
Birra Castello
668,0
3,7
715,0
3,9
908,0
5,1
901,0
20,0
0,1
21,0
0,1
19,0
0,1
1.272,0
7,1
1.330,0
7,2
1.290,0
280
1,6
280,0
1,5
4.619,0
Hausbrandt Trieste Spa
InBev Spa
Altri (aziende non associate
ivi comprese le microbirrerie)
Others (no member breweries
and micro breweries)
Importazioni
di terzi non associati
No member
third parties imports
4.244,0
23,8
TOTALE_TOTAL
17.851,0
100,0
%
2010
(000 hl)
%
5.143,0 30,5
5.151,0
29,9
3.330,0
19,8
3.258,0
18,9
6,0
989,0
5,7
3,7
611,0
3,5
0,9
162,0
0,9
5,3
889,0
5,2
21,0
0,1
25,0
0,1
7,2
1.251,0
7,4
1.279,0
7,4
290,0
1,6
290,0
1,6
425,0
2,5
25,0
4.263,0
23,9
4.143,0 24,6
4.460,0
25,9
18.513,0 100,0
17.836,0
100,0
16.855,0 100,0
17,249,0
100
55
%
ASSOBIRRA
birra in Italia
beer in Italy
Segmentazione del mercato_Market segmentation
Dato riferito alle sole aziende birrarie associate_ Date refers to associated companies
Tipi di Birra_ Types of beer
2010
10,16
32,66
49,24
2,49
4,71
0,74
100
Specialità
Premium
Main stream
Economy
Private label
Aanalcolica
Totale_ Total
10,16% - Specialità
0,74% - Analcolica
Non-Alcoholic
32,66% - Private label
32,66% - Premium
32,66% - Economy
49,24% - Main stream
Canale distributivo 2003-2010_ Distribution channel 2003-2010
Anno
Fuori casa
Year
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Totale _Total
On Trade
41,0
38,5
42,5
45,5
45,5
44,3
43,2
42,7
100
Distribuzione moderna,
alimentare, tradizionale
Off trade
59,0
61,5
57,5
54,6
54,6
55,6
56,8
57,3
100
42,70% - On trade
53,70% - Off trade
Contenitori 2003-2010_ Packaging 2003-2010
Fusti_Draughts
Bottiglie di vetro_Glass bottles:
-a rendere_returnable
-a perdere_non-returnable
Lattine_Cans
Totale_Total
2003
14,4
2004
14,3
2005
14,0
2006
13,37
2007
15,33
2008
14,63
2009
15,2
2010
14,8
9,6
66,4
9,6
100
9,6
66,8
9,3
100
9,4
68,2
8,4
100
8,07
70,59
7,96
100
8,2
68,7
7,84
100
7,94
69,01
8,42
100
7,75
69,03
8,01
100
7,64
70,06
7,50
100
7,64% - Bottiglie di vetro a rendere
Glass bottles returnable
14,8 % - Fusti
Draughts
7,64% - Lattine
Cans
56
70,06% - Bottiglie di vetro a perdere
Glass bottles non returnable:
ANNUAL REPORT 2010
import & export
Italia: saldo commerciale 2000-2010 (000 hl)_ Italian trade balance 2000-2010 (000 hl)
Anno_Year
Esportazioni_Export
Importazione_Import
2000
428
4.142
Saldo commerciale_Trade balance
2001
502
4.414
-3.912
2002
689
4.437
-3.748
-3.714
2003
884
4.664
-3.780
2004
849
4.873
-4.024
2005
716
5.258
-4.542
2006
781
5.814
-5.033
2007
1.068
6.119
-5.051
2008
1.503
5.996
-4.493
2009
1.743
5.822
-4.079
2010
1.869
6.304
-4.435
5400
3900
3600
4.437
4.414
4.142
4200
4.664
4500
4.873
4800
5.258
5100
5.822
5700
5.996
5.814
6.119
6000
6.304
6300
3300
3000
2700
2400
1.503
1500
0
2000
2001
Export
2002
2003
2004
Import
57
2005
781
716
849
689
502
300
428
600
884
900
2006
1.068
1200
1.743
1800
1.869
2100
2007
2008
2009
2010
ASSOBIRRA
import & export
Importazione di birra in italia 2005-2010 (hl)_Italian import of beer 2005-2010 (hl)
Germania_German - D
Paesi Bassi_Nederland - NL
Danimarca_Denmark- DK
Regno Unito_United Kingdom - UK
Belgio_Belgium - B
Slovenia_Slovenia- SI
Polonia_Poland -PL
Estonia_Estonia- EE
Finlandia_Finland- FI
Spagna_Spain - E
Austria_ Austria- A
Irlanda_Ireland IRL
Lettonia_Latvia- LV
Lituania_Lithuania - LT
Francia _France- F
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ
Grecia_Greece- GR
Svezia_Sweden- S
Portogallo_Portugal- P
*Slovacchia_Slovakia- SK
Cipro_Cyprus - CY
Romania_Rumania - RO
Malta_Malta - M
Totale UE_ EU
Cina_China - CH
Messico_MEX
Turchia
Svizzera_Swiss - CH
Giappone_ Japan Altri Paesi Terzi_Other Third Countries
Totale Paesi Terzi_Total Third Countries
Totale UE_ EU
2005
2.954.629,97
678.353,19
496.312,20
179.204,66
216.729,65
177.306,81
2.795,14
8,64
178,20
131.658,36
125.254,25
110.951,19
2006
3.328.283,31
780.916,06
531.509,56
161.199,53
179.656,53
165.319,81
14.123,33
0,00
0,00
185.418,75
135.376,54
111.765,30
2007
3.613.207,77
694.083,03
553.044,70
165.934,68
189.257,19
179.727,53
37.129,89
444,62
0,00
212.292,91
133.073,98
99.126,76
2008
3.450.551,79
702.755,83
508.698,13
137.929,65
203.684,18
204.145,09
57.551,94
0,00
0,00
133.450,36
124.124,33
79.279,06
2009
3.223.221,02
695.367,71
351.201,00
130.868,02
314.475,23
256.574,21
100.319,34
222,24
0,00
141.438,26
140.140,01
79.729,33
63.242,87
36.476,52
285,70
2.473,13
3.667,94
52.449,82
80.571,26
402,34
3.358,58
6.320,97
64.757,61
39.151,52
367,53
3.845,30
9.226,07
174,83
5.179.703,25
611,98
5.737.283,67
136,86
1.492,01
386,88
5.996.686,84
84.743,06
37.309,68
433,27
3.801,08
13.188,10
0,00
0,00
3.127,88
1.170,74
5.745.944,17
137.784,91
23.823,54
574,05
1.413,77
22.253,43
379,21
0,00
9.183,54
3.969,75
5.632.938,57
2010
3.345.692,44
728.546,37
431.830,28
148.306,31
371.808,56
209.129,48
100.710,95
207,36
0,00
166.407,09
137.636,27
76.968,79
172,98
87,60
271.249,08
46.422,47
556,00
2.809,00
2.841,25
726,15
0,00
17.136,97
7.876,44
6.067.121,84
30.420,95
23.128,99
23.713,99
31.134,56
6.116,79
1.030,31
17.325,55
78.022,59
5.849,16
1.184,37
14.744,00
76.626,08
30.029,98
60.393,05
14.436,79
5.450,99
2.160,48
9.681,59
122.152,88
29.771,01
189.064,31
4.410,17
5.656,10
3.438,69
17.350,48
249.690,76
23.948,76
142.932,99
1.769,67
5.219,49
3.931,64
11.229,25
189.031,80
31.654,14
175.733,81
1.271,96
4.113,44
1.555,07
22.323,56
236.651,98
5.257.725,84
5.813.909,75
6.118.839,72
5.995.634,93
5.821.970,37
6.303.773,82
Paesi maggiormente rappresentativi_ Most significant coutries
53,07% - Germania
Germany
24,76 % - Altri Paesi Terzi
Other third countries
24,76 % - Altri Paesi UE
Other EU countries
11,56 % - Paesi Bassi
Nederland
6,85 % - Danimarca
Denmark
58
ANNUAL REPORT 2010
Esportazioni Italiane di birra 2005-2010 (hl)_Italian export of beer 2005-2010 (hl)
Regno Unito_United Kingdom - UK
Francia _France - F
Malta_Malta - MT
Paesi Bassi_Nederland - NL
Altri Paesi UE_Other EU countries
Totale UE_ EU
2005
234.122,09
21.131,16
44.038,50
34.903,25
180.686,07
514.881,07
2006
307.069,76
10.956,85
45.983,10
10.956,85
192.566,20
567.532,76
2007
260.420,47
13.188,18
62.862,74
13.188,18
179.171,08
528.830,65
2008
137.771,85
38.651,00
73.924,85
32.257,43
162.382,23
444.987,36
2009
229.175,39
59.608,65
50.234,76
30.325,88
102.476,26
471.820,94
2010
1.016.934,82
171.346,03
13.300,03
4.694,22
174.545,50
1.380.820,60
Stati Uniti_USA
Australia_Australia - AUS
Albania _Albania - AL
Sud Africa_South Africa - ZA
Altri Paesi e punti franchi
Other countries/free points
55.432,28
15.867,19
16.374,74
8.854,19
70.750,75
34.885,79
34.901,78
9.495,92
113.477,34
42.865,83
67.407,26
203.622,44
136.509,64
70.957,71
104.935,44
113.767,82
157.113,18
112.211,61
132.300,02
108.679,57
176.545,20
47.850,98
111.171,30
67.257,53
104.385,67
63.779,66
111.772,66
631.702,65
761.156,71
85.197,07
Totale_ Total
715.795,14
781.346,66
1.067.976,18
1.502.860,62
1.743.282,03
1.868.842,68
Paesi maggiormente rappresentativi_ Most significant coutries
4,56 % - Altri Paesi
Other countries
3,60% - Sud Africa
South Africa
5,95% - Albania
Albania
54,42% - Regno Unito
United Kingdom
2,56 % - Australia
Australia
9,45% - Stati Uniti
USA
9,34 % - Altri Paesi UE
Other EU countries
0,25 % - Paesi Bassi
Nederland
0,71 % - Malta
Malta
9,17 % - Francia
France
59
ASSOBIRRA
birra in Europa
beer in Europe
Produzione 2005-2010 (000 hl)_Production 2005-2010 (000 hl)
Germania_German - D
Regno Unito_United Kingdom - UK
Spagna_Spain - E
Polonia_Poland -PL
Paesi Bassi_Nederland - NL
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ
Belgio_Belgium - B
Francia _France- F
Italia_Italy - I
Austria_ Austria- A
Danimarca_Denmark- DK
Irlanda_Ireland IRL
Ungheria_Hungary - H
Portogallo_Portugal- P
Finlandia_Finland- FI
Slovacchia_Slovakia- SK
Grecia_Greece- GR
Svezia_Sweden- S
Lituania_Lithuania - LT
Lussemb_Luxemburg - LUX
Slovenia_Slovenia- SI
Malta_Malta- M
Cipro_Cyprus - CY
Bulgaria_Bulgaria - BG
Lettonia_Latvia- LV
Estonia_Estonia- EE
Svizzera_Swiss - CH
Norvegia_Norway - N
Romania_Rumania - RO
Totale
* Eurostat
2005
2006
2007
107.678
56.255
32.232
31.572
24.560
19.069
17.274
16.394
12.798
8.785
8.560
8.969
6.843
7.443
4.587
3.963
3.978
3.956
2.916
374
1.867
77
381
4.323
1.290
1.352
3.417
2.398
15.172
408.481
104.315
53.763
33.591
33.953
26.479
19.787
18.311
16.029
12.818
8.818
8.105
9.337
7.483
8.358
4.548
3.794
4.028
4.377
2.966
338
1.892
105
368
4.841
1.414
1.418
3.494
2.496
17.656
414.882
100.628
51.341
34.343
36.895
27.259
19.897
18.480
15.094
13.462
9.044
7.604
9.270
7.584
8.191
4.547
3.683
4.340
4.428
3.225
322
1.546
110
386
5.298
1.410
1.413
3.532
2.553
19.554
415.438
*
*
**
**
**
*
*
**
**
**
*
*
**
**
2008
2009
2010
99.910
49.469
33.402
37.108
27.181
19.806
18.044
14.777
13.343
8.937
6.474
8.846
7.102
8.208
4.470
3.558
4.374
4.288
3.074
312 **
1.553
112 **
399
5.358
1.307
1.275
3.625
2.560
20.640
409.512
98.078
45.141
33.825
35.992
25.376
18.187 *
18.009
14.731
12.776
8.728
6.046
8.041
6.348
7.833
4.491
3.264
4.177
4.455
2.794
325 **
1.443
104 **
355
4.825
1.357
1.234
3.555
2.516
17.600
391.606
95.863
44.997
33.375
36.621
24.218
17.020
18.123
14.290
12.814
8.670
6.335
8.249
6.295
8.312
4.491
3.112
4.178
4.354
2.664
302
1.390
414
340
4.800
1.455
1.312
3.539
2.435
16.920
386.888
**Canadian Global beer trend 2009 edition
2010 (000 hl)
18,78 % - Altri Paesi
Other Countries
4,37 % - Romania
Rumania
3,31 % - Italia
Italy
24,78 % - Germania
Germany
11,63 % - Regno Unito
United Kingdom
8,63 % - Spagna
Spain
9,47 % - Polonia
Poland
3,69 % - Francia
France
6,26 % - Paesi Bassi
Nederland
4,68 % - Belgio
Belgium
60
4,40 % - Rep Ceca
Czech Rep.
ANNUAL REPORT 2010
Importazione di birra in italia 2005 - 2010 (hl)
Italian import of beer 2005-2010 (hl)
Consumo pro-capite 2005-2010 (000 hl)_ Per capita consumption 2005-2010 (000 hl)
Rep Ceca_Czech Rep. - CZ
Germania_German - D
Austria_ Austria - A
Irlanda _Ireland - IRL
Lussemb._Luxemburg - LUX
Regno Unito_United Kingdom - UK
Belgio_Belgium - B
Spagna_Spain - E
Danimarca_Denmark- DK
Slovacchia_Slovakia- SK
Finlandia_Finland- FI
Lituania_Lithuania - LT
Paesi Bassi_Nederland - NL
Polonia_Poland -PL
Slovenia_Slovenia - SI
Estonia_Estonia - EST
Bulgaria_Bulgaria - BG
Ungheria_Hungary - H
Cipro_Cyprus - CY
Portogallo_Portugal- P
Svezia_Sweden - S
Malta_Malta - M
Grecia_Greece- GR
Lettonia_Latvia - LV
Svizzera_Swiss - CH
Francia_France- F
Romania_Rumania - RO
Norvegia_Norway - N
Italia -Italy - I
Totale
2005
2006
2007
2008
2009
2010
156,5
115,3
108,9
106,0
113,7
95,6
91,0
80,6
86,8
80,0
90,6
90,0
78,1
80,0
81,9
93,3
61,0
67,7
52,5
61,3
51,9
29,2
37,7
60,5
54,8
33,5
70,0
53,0
29,7
77,9
158,0
116,0
108,0
106,0
104,4
92,0
89,0
80,6
84,9
80,7
88,7
87,1
79,4
86,0
86,5
96,0
68,0
71,5
52,6
61,9
53,4
37,1
38,6
66,0
56,5
32,0
81,0
54,0
30,3
79,1
158,8
111,8
108,2
105,5
104,9
87,7
86,0
83,5
82,2
79,3
90,8
95,3
77,5
93,0
89,8
94,7
74,0
73,4
55,3
61,1
52,9
41,1
40,4
70,0
57,1
30,7
89,0
54,0
31,1
80,3
158,1
111,1
109,7
98,6
80,7
83,9
82,0
77,2
78,3
77,4
89,2
91,3
78,5
94,0
92,6
88,1
73,0
71,8
58,2
61,0
51,6
46,3
40,8
68,3
58,0
30,6
93,0
54,0
29,6
78,3
159,3 *
109,6
106,2
91,0
85,6 *
75,8
81,0
77,2
71,5
75,0
87,7
83,4
72,8
85,0
88,6
85,4
67,0
65,0
51,0
59,0
52,3
48,9 *
38,5
62,9
57,2
30,7
81,0
55,0
28,0
74,8
134,0
107,4
106,0
90,0
85,0
73,7
78,0
77,1
*Canadian Global beer trend 2009 edition
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
**
78,5
87,7
84,0
72,0
91,0
85,0
78,0
67,0
61,0
52,3
59,0
53,0
47,0
38,0
69,8
57,2
30,5
79,0
56,0
28,6
69,9
*
*
*
*
*
** not avalaible
Fonte_Source: AssoBirra & The Brewers of Europe 2010
61
ASSOBIRRA
accise
excise
Accise sulle bevande alcoliche in Italia *_Excise on alcoholic beverages in Italy
Birra (migliaia di euro) 2003-2010_ Beer (thousand of euros) 2003-2010
Anno
Year
Imposta di fabbricazione
Excise Duty
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
274.941
306.714
373.327
468.303
484.281
464.932
444.979
442.810
Sovrimposta di confine
Additional Border tax
Totale
Total
6.133
2.142
1.468
1.985
2.722
1.412
1.152
1.334
281.074
308.856
374.795
470.288
487.003
466.344
446.131
444.144
Spiriti (migliaia di euro) 2003-2010_ Spirit (thousand of euros) 2003-2010
Anno
Year
Imposta di fabbricazione
Excise Duty
Sovrimposta di confine
Additional Border tax
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
530.755
552.830
590.542
584.812
579.884
541.813
555.310
532.645
4.150
8.785
3.242
3.054
4.494
3.955
3.528
3.526
Birra _ Beer
Totale
Total
534.905
561.615
593.784
587.866
584.378
545.768
558.838
536.171
Spiriti _ Spirit
600.000
500.000
450.000
500.000
400.000
350.000
400.000
300.000
300.000
250.000
200.000
200.000
150.000
100.000
100.000
2006
2007
2008
2009
2010
2006
2007
2008
2009
Imposta di fabbricazione_Excise Duty
Imposta di fabbricazione_Excise Duty
Sovrimposta di confine_Additional Border Tax
Sovrimposta di confine_Additional Border Tax
2010
* Le accise sul vino in Italia ammonta a zero_* Excise duty on wine in Italy comes to zero
62
63
Ungheria
Svizzera
Spagna
10,0
9,0
9,5
18,9
19,8
15,7
17,8
31,2
27,7
32,6
28,2
22,0
18,0
14,8
11,8
9,4
48,0
40,0
Slovenia
Slovacchia
Romania
Rep. Ceca
Portogallo
Polonia
Olanda
Malta
Lussemburgo
Lituania
Lettonia
Italia
Grecia
Germania
13,0
10,0
Francia
26,1
Svezia
Regno Unito
Norvegia
Irlanda
78,2
95,8
75,4
124,8
240,0
200,0
Estonia
32,8
30,0
Danimarca
22,9
Finlandia
40,0
Cipro
0
9,2
20,5
80,0
Bulgaria
Belgio
24,0
20,0
Austria
ANNUAL REPORT 2010
Accise medie per ettolitro di birra nei Paesi europei (Euro - marzo 2011)
_ Average excise duty per hl of beer in the European countries
280,0
240,0
160,0
120,0
0
50,0
10
3,55
40
47,10
50
30
20
0
* Dato del 2005_Data2005
64
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Grecia
Italia
Austria
Portogallo
Svizzera
Cipro
Rep. Ceca
Malta
Slovacchia
Slovenia
Bulgaria
Romania
0,00
0,00
Germania
40,13
Danimarca
Finlandia
Svezia
Regno Unito
82,3
0
Spagna
0,00
Ungheria
Francia
Polonia
63,45
57,34
262,24
283,00
211,8
259,33
100
Lettonia
Lituania
Irlanda
Norvegia*
200
Belgio
70,56
60
Paesi Bassi
70
73,11
517,22
400
Estonia
ASSOBIRRA
accise
excise
Accise medie per ettolitro di vino nei Paesi europei (Euro - marzo 2011)
_Average excise duty per hl of wine in the European countries
600
500
300
80
1400
600
400
200
o
65
750,00
562,43
Bulgaria
Romania
598,01
1000,00
Slovenia
Cipro
1080,00
800,01
Italia
Slovacchia
830,25
Spagna
1008,22
1278,96
Lituania
Ungheria
1254,94
1167,08
1009,36
1418,00
Lettonia
Rep. Ceca
Portogallo
Estonia
1000,00
Danimarca
Malta
4921,09
3940,00
2743,19
3113,00
2012,8
1250,00
0
Austria
1041,15
Finlandia
1000
Lussemburgo
1259,84
Regno Unito
Irlanda
3000
Grecia
Polonia
1303,00
1514,47
800
Francia
1000
1504,00
1200
Paesi bassi
Svezia
2000
Germania
1600
1752,24
4000
Belgio
ANNUAL REPORT 2010
Accise per hl/anidro di spiriti nei Paesi UE (Euro - gennaio 2011)
_Average excise per hl/anidro in the EU countries
6000
5000
1800
Fonte: elaborazione AssoBirra - Commissione Europea
Source: Assobirra - European Commission elaboration
ASSOBIRRA
malto e luppolo
malt and hop
Unità produttive di malto dislocate sul territorio nazionale
_Number of malthouses in Italy
Lazio
Basilicata
Saplo Spa - Pomezia (Roma)
Agro AlimentareSud Spa - Melfi (Potenza)
Occupazione_ Employment
Anno
Diretta_Direct
Indiretta_indirect
Totale_Total
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
41
41
40
42
39
39
40
37
37
273
273
290
295
300
300
300
300
300
314
314
330
337
339
339
340
337
337
350
300
300
300
300
300
295
290
273
250
273
300
200
150
100
Diretta_Direct
2005
2006
2007
Indiretta_Indirect
40
39
39
42
2004
2008
37
2003
37
2002
66
40
41
0
41
50
2009
2010
ANNUAL REPORT 2010
Produzione italiana di malto_Italian production of malt
1998-2010 (quintali)_1998-2010 (quintals)
1998
513.152
1999
527.804
2000
572.515
2001
614.066
2002
542.209
2003
565.465
2004
568.235
2005
587.550
2006
640.156
2007
685.397
2008
681.160
2009
589.138
2010
664.505
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
0
1998
1999
2000
2001
2002
2003
67
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
ASSOBIRRA
malto e luppolo
malt and hop
Importazioni di malto in Italia 2006-2010_ Italian import of malt 2006-2010
Torrefatto (quintali)_ Roasted (quintals)
Austria _Austria- A
Francia _France - F
Paesi Bassi_Nederland - NL
Germania - D
Regno Unito_United Kingdom - UK
Belgio/Lux._Belgium /Lux - B
Spagna_Spain - E
Svezia _Sweden- S
Austria _Austria- A
Altri Paesi_Other Countries
Totale UE/Total EU
2006
2007
2008
945,00
79,30
243,16
2.743,90
338,06
1.906,75
1.328,00
62,69
254,09
854,39
233,59
1.168,13
687,44
50,00
441,06
3.165,63
240,86
851,17
65,21
945,00
1.328,00
6.321,38
2010
934,11
213,58
286,67
2.884,78*
2.644,16
456,32
483,12
102,45
200,90
7.074,37
5.573,10
1.065,29
687,44
934,11
3.900,89
5.436,16
7.419,62
483,12
232,96
14.732,19
15,00
17,51
328,00
312,00
260,00
4,90
32,51
6.353,89
328,00
4.228,89
312,00
5.748,16
264,90
7.684,52
Ungheria_Hungary - H
Sri Lanka_Sri Lanka - CEY
Tot. Paesi Terzi/Third Countries
Totale generale/General Total
2009
312,00
312,00
15.044,19
*Dato rettificato
Non torrefatto (quintali)_ Unroasted (quintals)
Francia _France- F
Paesi Bassi_Nederland - NL
Germania_German - D
Regno Unito_United Kingdom - UK
Belgio/Lux._Belgium /Lux - B
Spagna_Spain - E
Portogallo_Portugal- P
Svezia_Sweden- S
Polonia_Poland - PL
Austria_ Austria - A
Slovacchia_Slovakia- SK
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ
Totale UE/Total EU
Sri Lanka_Sri Lanka - CEY
Giappone_ Japan - JAP
Ungheria_Hungary - H
Perù_xxxxxxxx Tot. Paesi Terzi/Third Countries
Totale generale/General Total
2006
2007
2008
2009
2010
509.869,05
405.146,30
434.356,90
427.600,13
370.739,75
943,24
24.702,07
20.160,00
150,35
480.508,54
100,00
360.503,96
1.585,95
36.235,32
23.182,20
119,75
390.849,39
12.790,19
86.936,47
2.060,37
157,34
357.646,29
4.223,55
40.846,05
8.826,80
60,16
381.965,64
986,00
29.664,31
10.862,00
101,32
128.142,13
262,10
66.282,69
45.791,81
500,00
30.350,70
234,40
133.613,11
1.054.706,59
3.360,00
972.140,51
944.231,87
876.310,45
985.026,91
22,54
9,40
70,00
17,64
311,50
23,40
391,34
3,00
12,20
16.297,80
9.077,70
92,54
1.054.799,13
320,90
972.461,41
411,98
944.643,85
16.321,20
892.631,65
9.089,90
994.116,81
Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2010
Source: elaboration Assobirra from ISTAT data 2010
68
ANNUAL REPORT 2010
Importazioni di luppolo in Italia 2007-2010 (quintali)_ Italian importof hops 2007-2010 (quintals)
2007
Luppolo
in polvere
Hops powder
Germania_German - D
Paesi Bassi_Nederland - NL
Regno Unito_United Kingdom - UK
Belgio/Lux._Belgium /Lux - B
Spagna_Spain - E
Francia _France- F
Austria_ Austria- A
Romania_Rumania - RO
Polonia_Poland - PL
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ
Totale UE/Total EU
Cina_China - RC
Venezuela_
Stati Uniti_USA
Altri_Others
Totale generale/General Total
6.905,00
0,02
2008
Estratto
di Luppolo
Hops extract
1.637,77
0,75
64,20
164,06
0,06
292,66
Totale
Total
8.542,77
0,75
64,20
164,08
0,06
292,66
Luppolo
in polvere
Hops powder
3.661,81
2.161,24
15,30
63,90
377,45
40,10
164,00
110,37
3,94
0,00
164,00
150,47
3,94
3.747,07
3.073,29
6.820,36
8,20
171,03
2.159,50
10,00
0,65
233,90
9.298,42
32,00
981,97
16,36
10,65
0,00
1.013,97
16,36
7.180,92
3.158,48
10.339,40
Cina_China - RC
Venezuela_
Stati Uniti_USA
Altri_Others
Totale generale/General Total
Luppolo
in polvere
Hops powder
Estratto
di Luppolo
Hops extract
10.427,70*
1.318,90*
1,38
2,50*
2,00*
4,30*
2,00*
8,60
432,69
7,44
536,60
3,30
5,01
10.971,74*
1.780,68*
3,80
3.706,97
2010
Totale
Total
11.746,60
1,38
2,50
2,00
4,30
2,00
16,04
969,29
0,00
3,30
0,00
5,01
0,00
0,00
12.752,42*
6,98*
0,40
10.972,14*
239,43
5,32*
6,98*
0,00
239,43
5,72
2.032,41*
13.004,55*
*Dato rettificato_ Adjusted data
69
Total
2.794,98
13,16
26,06
233,90
7.138,92
Totale
5.823,05
0,00
79,20
377,45
0,00
13,16
26,06
8,20
171,03
3,80
6.501,95
2009*
Germania_German - D
Paesi Bassi_Nederland - NL
Danimarca_Denmark- DK
Slovenia_Slovenia- SI
Grecia_Greece- GR
Finlandia_Finland- FI
Regno Unito_United Kingdom - UK
Belgio/Lux._Belgium /Lux - B
Spagna_Spain - E
Francia _France- F
Austria_ Austria- A
Romania_Rumania - RO
Polonia_Poland - PL
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ
Totale UE/Total EU
Estratto
di Luppolo
Hops extract
Luppolo
in polvere
Hops powder
4.870,15
16,00
Estratto
di Luppolo
Hops extract
1.058,67
9,22
1,00
0,20
10,80
74,01
8,00
873,10
1,47
257,80
806,40
6.035,36
1.951,46
3,80
Totale
Total
5.928,82
25,22
1,00
0,20
0,00
0,00
18,80
947,11
0,00
1,47
257,80
0,00
0,00
806,40
7.986,82
107,00
212,12
20,55
3,80
0,00
319,12
20,55
6.142,36
2.187,93
8.330,29
Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2010
Source: elaboration Assobirra from ISTAT data 2010
ASSOBIRRA
consumi in Italia
consumption in Italy
Consumi di alcol (pro capite) _Alcohol comsumption (per capita)
Anno_Year
Spiriti_Spirit
Litri_Liters
Birra_Beer
Litri_Liters*
Vino_Wine
Litri_Liters
Totale_Total
Litri alcol puro
Liters of pure alcohol
(40% alc. vol.)
(5% alc. vol.)
(11% alc. vol.)
12,8
104,0
12,8
1975
4,5
1976
4,8
14,1
98,0
12,4
1977
5,0
13,9
93,5
12,0
1978
4,8
14,9
91,0
12,7
1979
5,0
16,9
90,0
12,7
1980
4,8
16,7
92,9
13,0
1981
3,5
17,9
86,2
11,7
1982
3,5
20,6
82,0
11,4
1983
3,3
20,9
82,6
11,5
1984
3,3
19,0
81,0
11,2
1985
3,3
21,9
75,0
10,6
1986
3,0
23,2
69,0
10,0
1987
3,0
23,3
66,0
9,6
1988
3,0
23,4
63,7
9,4
1989
2,8
21,8
62,5
9,1
1990
2,5
25,1
62,5
9,2
1991
2,5
24,9
62,1
9,1
1992
2,5
25,9
60,4
8,9
1993
2,3
25,1
58,8
8,7
1994
2,3
26,2
58,5
8,6
1995
0,8
25,4
55,7
7,7
1996
0,6
24,0
54,2
7,4
1997
0,6
25,4
53,5
7,4
1998
0,6
26,9
52,0
7,3
1999
0,5
27,1
51,5
7,2
2000
0,5
28,1
55,0
7,6
2001
0,4
28,9
54,0
7,1
2002
0,4
28,2
51,0
7,0
2003
0,3
30,1
50,5
7,2
2004
0,4
29,6
48,3
6,6
2005
0,3
29,7
45,7
6,6
2006
0,3
30,3
44,5
6,5
2007
0,4
31,1
44,7
6,6
2008
0,3
29,4
42,3
6,2
2009
0,3
28,0
39,1
5,8
2010
0,3
28,6
39,0
5,8
* Comprese le birre analcoliche e a basso contenuto di alcool_ Including nonalcoholic beers and beers with low alcohol content
Fonte: elaborazione AssoBirra_Source: Assobirra elaboration
70
ANNUAL REPORT 2010
Consumi di bevande 2009-2010_Consumption of beverages 2009-2010
Consumo (milioni di hl.)
Consumption (millions of hl.)
Bevande_Beverages
Birra_Beer
2009
Consumo pro capite (in litri)
Consumption per capite (liters)
2010
2009
2010
Variazione % sul consumo totale
% change on total consumption
2009/2010
16,8
17,2
28,0
28,6
2,4
Acqua Minerale _Mineral Water
114,0
111,5
190,0
186,0
-2,2
Vino_Wine
23,0
23,5
39,1
39,0
2,2
0,4
0,4
0,3
0,3
0,0
154,2
152,6
257,4
253,9
-1,0
Spiriti_Spirits
Totale_Total
Fonte: elaborazione AssoBirra da fonti diverse_Source: Assobirra elaboration from different sources
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