Numero 65 - Collegio Plinio Fraccaro

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Numero 65 - Collegio Plinio Fraccaro
Voci Corridoio
di
Numero 62—Anno IV
settimanale fraccarotto
28 febbraio 2008
Magnifiche Queste Matricole
Sono loro le protagoniste della settimana, grande successo per la prima edizione della caccia al tesoro Intercollegiale
Contatto!
“Pronto...salve...chiamo dal collegio
Fraccaro, sono il direttore di un giornalino settimanale scritto interamente da
collegiali...”. Inizia così la telefonata che
potrebbe cambiare le cose qui, nella redazione di Voci di Corridoio.
Visto l’interesse che sembra destare la
goliardia nelle pagine del quotidiano
locale più letto della zona, la Provincia
Pavese, ci siamo detti: perché non contattarli? E già che ci siamo perché non
proporre anche un articolo fresco fresco
sulla caccia al tesoro tra i Collegi?
Noi l’abbiamo inviato perché ci crediamo. Perché crediamo che il nostro prodotto giunto a sessantacinque numeri (e
a ottocentotrenta pagine con quella che
state leggendo) sia un prodotto più che
valido. Sempre attento a tutti gli aspetti
della vita tra le mura, potrebbe essere il
giusto punto di riferimento di un quotidiano locale con una realtà giovanile che
esiste e pulsa, da qualche parte di più,
da qualche altra meno (inutile dire dove
è un caso e dove l’altro).
Tornando alla telefonata, ci siamo accordati col capocronista in persona che
ci ha invitato in Redazione (una redazione vera!) nei prossimi giorni. Ci andremo
con in testa delle proposte, come cerchiamo di fare ogni settimana, e forti del
nostro amato Plinio che è una credenziale più che importante. Il Collegio più
titolato di Pavia nell’ultimo lustro, vorrà ben dir qualcosa. Ma a parte lo sport
speriamo destino interesse anche tutti
quei frammenti di vita collegiale, che
trovano spazio sulle nostre colonne.
Non lo faremo per smania di successo
(come cantavano i Pooh), né per darci
dei toni. Lo facciamo semplicemente per
far conoscere il Fraccaro a tutti quei
cittadini che suppongono appena
l’esistenza dei collegi nella città.
E speriamo in bene...dopo di che avremo
forse un motivo in più per cantare
“Ammirate questo è il Collegio”. E cari
Spallanzanotti, per carità, non copiateci
più…
Simone Pellegrin
Qui sopra la nostra agguerritissima squadra di matricole che ha tenuti alti i colori fraccarotti.
Ragazzi questi sono i risultati di una sana e buo- non lo ha fatto nessuno. Ieri mi avete stupina Matricola, di molta Goliardia, di molta ignoran- to lo ammetto, mi aspettavo come tutti che
za, di molta voglia di dimostrare da parte di tutti voi vinceste, ma come tutti gli altri collegiali
noi che noi popolo Fraccarotto siamo IL COLLEGIO. non possiamo fare altro che applaudire al
Ragazzi è stato emozionante sentire le nostre 15 vostro impegno e sforzo, perché più di cosi
matricole guidate da due mentori carismatici non potevate fare. Ieri vi ho invidiato, non
come il Toz e Mex a sovrastare tutti gli altri colle- tanto per la corsa, ma perché avete dimogi al primo canto sfottò. Leggende narreranno le strato al popolo goliardico intero che il nuovostre gesta, Adolfino che correva con i crampi vo che avanza è uguale al passato che realle gambe gridando io voglio vincere, Ostrega sta. Perché gli altri alla fine non vincono
che voleva impalare tutte quelle zoccole del Ca- mai. Grazie mqm.
Marcone
stiglioni, Perdonami Tinello, la tua ragazza non lo
è, e neanche le altre nostre care amicoQuindici Righe
ne^^. Ora ragazzi ieri
VdC raddoppia. Usciamo due volte insomma abbiamo voglia di viveavete dimostrato ancora una volta che voi in una settimana, una settimana re la nostra collegialità al meglio,
siete il nostro futuro, particolare. Abbiamo vinto il trofe- come facciamo da un po’ di temche voi continuerete o del basket e non siamo ancora po a questa parte. La routine qui
quello che in questi sazi. Abbiamo ancora fame di al Fraccaro è un continuo susseanni abbiamo continua- vittorie, abbiamo voglia di vincere guirsi di emozioni, eventi, vittoto noi ex mqm, perché una bella partita contro il carda- rie, allenamenti, fatiche, tour de
è inutile raccontarcela,
vivere di ricordi come i no, di partecipare con delle ag- force di ogni tipo e sane esagepulcini del cairoli (non guerritissime mqm alla prima razioni di quelle che piacciono a
vincono da 5 anni un caccia al tesoro posizionandoci noi. Abituati bene? Si ma quanta
cazzo) o del collegio secondi. Abbiamo voglia di alle- gente che lavora e quanta fatica
sportivo Cardano non fa narci per l’imminente torneo di ci costa il nostro status di colleper noi. Ieri avete dato volley, di instaurare una collabo- gio che negli ultimi anni si diprova dell’essere fracrazione con la Provincia pavese, stingue nettamente dalla normacarotto
dell’attaccamento
a di passare dei finesettimana in- lità…cosa volete farci? Vulcanici
questa famiglia, perché sieme, di auto celebrarci come al fraccarotti per una vulcanica
a correre per tre ore solito, di continuare con la bellis- settimana ed un nuovo vulcanico
come avete fatto voi sima esperienza del cineforum, numero di Voci di Corridoio
http://www.collegiofraccaro.it/vdc
CINEMA
RAMBO
Cazza a pag.11
[email protected]
CUCINA
IL TIRAMISU’
Giuliano a pag.14
GIOCHI
SAPEVATELO
Violetto a pag.13
Caccia
INTO THE SEEKING
Settimana impegnata questa per il Plinio, ma
tra le varie partite di calcio e finali di basket
c’è stata una manifestazione nuova, una bella
idea, anche se proveniente dai bassifondi
della società. Per chi si stesse ancora domandando perché ieri ci fossero così tante persone con le maglie dei propri collegi a correre e
far cazzate per tutto il centro di pavia, beh ve
lo dico io: c’è stata la caccia al tesoro dei
collegi. Io e il mio fido aiutante, lo stronzo
della 5, siamo stati scelti tra i migliori per
seguire uno di questi collegi perché non vi
fossero delle scorrettezze nello svolgersi delle
prove che le mqm hanno dovuto affrontare in
ognuno dei collegi pavesi (tranne il cairoli,
dove non sono riusciti a trovare 2 persone
con abbastanza connessioni neurali attive da
andare alle riunioni organizzative). Comunque, alla fine dei giochi, ci è stato assegnato
il del maino, e devo dire che la cosa non ci è
dispiaciuta, in primis perché non erano così
competitivi da correre su e giù per il centro
come gli scapestrati, anzi sembravano piuttosto in gita di piacere, e in secundis per la
quantità di fighe che militavano nelle loro fila.
l’impressione che mi hanno dato dal primo
minuto è stata di un bel gruppo di gente con
tanta voglia di divertirsi, senza fottersene più
di tanto di cosa stessero facendo gli altri collegi. E la mia opinione è che lo spirito giusto
era quello: stavano sempre insieme, si aspettavano e si aiutavano senza mai litigare sulle
decisioni (come abbiamo invece visto fare da
altri gruppi, che si sono letteralmente scannati tra di loro). Poi sono contento che i nostri
fossero talmente presi bene da farsi venire i
crampi, ma spero che lo abbiano fatto per
loro, per il loro divertimento e per stare insieme, sennò tutto si riduce tutto a fare i coglioni in giro,senza alcun senso. Speriamo che
quella della caccia al tesoro diventi un abitudine per noi, perché è bello sfidarsi così, non
solo sul fisico ma anche sull’astuzia e sul
senso del gruppo, che poi è quello per cui
si fa matricola, ed è bello far vedere a tutta
la città che i giovani che studiano a Pavia
sono veramente l’elemento che la rende
migliore, e che fa scegliere a molti, tutti gli
anni, di trascorrere qui i loro anni universitari.
Mex & Dexter
INTERVISTA ALLE MQM
Innanzitutto domanda di rito, più felici
perché arrivati davanti allo Spalla o più
delusi per il secondo posto?
mettersi gli stallieri alle spalle era un'atto
dovuto.
per le donne davanti....diciamo che è la posizione migliore per
prenderle....
In quale collegio
avete trovato le
difficoltà più grandi e quale la prova
più originale?
pessimi
cardani!!!
siamo stati trattati
male non ci hanno
nemmeno fatti entrare nel loro collegio...la prova era
impossibile, infatti
nessuna squadra l'ha passata....
pensate: krastu, cazza , bidello, eagon, gesù e
adolfino (ma c'era anche barabba-inutile-) si
sono dovuti arrendere proprio all'ultimo....
il don bosco su tutti...offrivano la birra e la
prova era un delirio di ignoranza....fate
voi....gonfiare palloncini col culo fino a farli
scoppiare....e le matricole degne di lo-
2
ro....sempre comunque ubriachi...
Raccontate in breve un episodio accaduto.
all'ateneo è accaduto un fatto strano...non è
sparita la bandiera, ma il nostro rosso ha fatto perdere i capelli a
uno dei nostri....
chiedete al toz...lui
sa e ha le foto....
Correreste
così
tanto per una figa?
direi...per la figa
sempre e comunque
ogni cosa...
Ma alla fine il tesoro
cos’era?
E
dov’era?
mah.... è girata una
storia strana dopo la
vittoria del castiglioni.....si mormorava che il
tesoro fosse un buono acquisto per mille cazzi di gomma....adesso capiamo le motivazioni
che hanno vinto le porcelle alla vittoria....
ostrega, bidello, gatelli, gesù e eagon
Voci di Corridoio
Direttore responsabile
Simone Pellegrin
Vice Direttori
Elia Ferrari
Giovanni Ferrari
Art Director
Giovanni Mason
Redattore
Andrea Violetto
LA CACCIA E’ FINITA
La caccia è finita questo ormai è certo sono le
due e mi ritrovo qui in camera stanco appena
docciato a scrivere a caldo un pezzo per il
nostro mitico voci di corridoio. Dopo alcune
traversie è sicuro che abbiamo fatto secondi,
battuti solo dalle porcelle del castiglioni. Vi
devo dire la verità appena analizzato il verdetto il fatto che avessero vinto loro mi aveva
fatto un po' girare le scatole e non perchè
sono donne e discorsi maschilisti che possono
seguirne ma semplicemente perchè sono un
competitivo fatto e finito e arrivare dietro a
qualcuno non mi piace.
Oltretutto, appena emessi i verdetti in classifica risultavamo terzi nenache secondi e quindi
la mia competitvità mi ha fatto perdere di
vista per un attimo il bello di questa giornata
vissuta correndo per tutte le vie di pavia.Una
giornata di pura goliardia tra i collegi e di
sano divertimento.(una volta tanto bravi quelli dello stalla per l'idea). Ho
visto cose durante la gara che
miei cari collegiali non potreste
neanche immaginare...
Ho visto Adolfino Citterio versione "maratoneta" sempre
davanti al gruppo sempre a
tirare sempre a spingere con
un forza d'animo incredibile
con due coglioni grossi come
una casa... L'ho visto piangere
per un crampo e subito dopo
spronarsi a non pensare il
crampo e correre ancora più
forte di prima, INDISTRUTTIBILE.
Ho visto Plasmon con una gamba bloccata dai crampi in preda
ai dolori saltellare su una gamba per non perdere il gruppo e
rimanere unito a tutti noi. INOSSIDABILE
Ho visto Cazza Bidello Gesù Krastù Igon risol-
Caccia
vere in pochi secondi indovinelli matematico-logico ipersuperspazialmente impossibili
nel giro di pochi secondi. GENIALI
Ho visto Splendid in versione mimo. SPLENDIDO e BASTA!
Ho visto Big Jim usare al 100 per cento la
sua immensa ignoranza. Per la serie quando non basta la forza c'è bisogno d'IGNORANZA.
Ho visto Sasha e Capone correre e darsi da
fare come mai(sinceramente) mi sarei immaginato. SORPRESA
Ho visto Barabba riconoscere posizioni del
kamasutra a memoria. DOPPIA SORPRESA IN
UNO
Quanto a me ho cercato di fare la mia piccola parte e di dare il mio modesto contributo nell'organizzare questa magnifica truppa che ha dato l'anima e il cuore per il magico Plinio.
Non avremo vinto è vero ma abbiamo dato
davvero tutto per il nostro collegio e come
è giusto che sia ci siamo lasciati gli Stallieri
alle spalle. Speriamo di avervi offerto uno
bello spetttacolo miei cari collegiali. Inoltre
speriamo anche di essere stati in grado di
dimostrare che noi tutti siamo orgogliosi di
essere delle M.Q.M. fraccarotte.
Ostrega
VIOLENZ...ISSEA
Ho già scritto sull’argomento, ma con toni
poco violenti. Spero lo leggerete tutti, ma
altrove. Qui invece vi parlo in quanto me stesso. Partiamo dalla base: è stata davvero stremante sta maledetta Caccia al Tesoro del cazzo! Lo è stata per le
mqm (loro se lo
meritano), Toz (lui
se le cerca), Messina (non sente niente), Somaini (con la
camera che ha è il
minimo) e per me.
PER ME. Non voglio
rinfacciare nulla a
nessuno, o fare la
vittima o cosa, voglio solo far notare
che è stato davvero
un lavoro usurante.
Togliendo le riunioni
infinite dei martedì
sera, la giornata dell’altro ieri, dalle 17.30 in
poi, è stato un massacro. Non ho avuto 5 minuti liberi, giuro. E’ stato tutto un telefonare,
ricevere e analizzare inghippi e reclami, cercar
di capire, consegnare tappe e poi far conti,
discutere i reclami finali… manco mentre si
mangiava una pizza semi-fredda si riusciva a
star tranquilli. Allora sintetizzando è andato
tutto meno peggio di quanto pensavamo,
apparte il finale. Cercherò di rispondere alla
domanda che tutti avete in testa: come cazzo
ha fatto a vincere il Castiglioni? Allora premes-
so che noi siamo stato l’UNICO Collegio a passar tutte le prove “passabili” (quella del Cardano e del ParadisoDegliUccelli non è stata
superata da nessuno) e ha trovare TUTTI gli
oggetti da trovare (quello del S. Agostino era
fuori dal
perimetro,
quindi è
stato
dato 0,5
pt a tutti
quelli
che non
l’han
cercato
e 1 pt a
coloro
che lo
hanno
trovato
perché
non avvisati in tempo di non cercarlo, cioè
solo lo sTalla). Quindi tecnicamente abbiamo
fatto il meglio possibile. Ora vi spiego perché
il Brugnatelli ha vinto con 3 oggetti in meno e
arrivando per prime al traguardo senza ne
crampi ne sudori eccessivi come gli altri: non
hanno fatto la loro prova e non hanno cercato
i 3 oggetti più lontani. Questo vuol dire che
loro non è stato “negato” di prendere quei 2
punti (e così è stato anche per il Cardano che
però non ne ha avuto grandi vantaggi). Non
avendo dovuto far la loro prova, loro hanno
avuto la possibilità (facilmente concretizzata) di avere 2 pt più di tutti. Quindi se a
quei 2 punti leviamo 1,5 punti dei 3 oggetti
che Noi abbiamo trovato più di loro, rimane
quel 0,5 pt di vantaggio che gli ha dato la
vittoria. A molti potrebbe sembrare una
truffa, ma così non è: in sede di creazione
del regolamento si era detto: “Le prove
possono essere anche impossibili, basta
che lo siano per tutti i Collegi che le affrontano”. Nessuno è riuscito a prevedere in
tempo la “gabola” che ne sarebbe uscita,
qualcuno potrebbe pensare che l’han fatto
apposta, ma non possiamo saperlo. Di sicuro ci tenevano. Poi argomento sTalla. Dopo
5 ore super stressanti, era difficile far caso
a tutte le X o V scritte; eravamo lì tutti, e,
ammetto mi è sfuggito. In ogni caso, a premiazione fatta, il buon Toz incredulo ha
notato la dimenticanza e così alè, richiama
tutto il Comitato, aspettali e fagli prendere
la decisione: il secondo posto al Fraccaro e
il terzo allo Spallanzani. E così è stato. Per
l’anno prossimo dovrà organizzare tutti il
Castiglioni (in bocca al lupo), e, come sempre, si imparerà dagli sbagli e dai suggerimenti. Voi vedetela come volete, io la vedo
che ABBIAMO VINTO. E poi, stare davanti a
tutti in senso agonistico e stare dietro a
quelle del Castiglioni in altri sensi, è
un’abitudine che non riescono mai a perdere i cari Fraccarotti…. quanti giorni e quante
notti!!!
Violenza
3
Questo articolo è un vero e proprio masterpiece: pensate che esce a tempo su VdC e sulla Provincia Pavese che
troverete oggi in edicola. Per forza, l’articolista è il nostro Violenza che sfonda col debutto nel quotidiano locale.
Anzi, a dirla tutta, noi abbiamo l’esclusiva visto che il nostro giornalino che ha una tiratura di 50 copie contro le 27500 della Provincia è nella casella di ogni collegiale alle ore 4.00, mentre per il quotidiano dovete aspettare che aprano le edicole...
I COLLEGI CHE COLORANO PAVIA
Il Castiglioni si aggiudica la “I Caccia al Tesoro Intercollegiale”, secondo il Fraccaro davanti allo Spallanzani, collegio organizzatore. PAVIA - Colore ed entusiasmo. Questo è ciò
che martedì 11 i Collegi Universitari hanno
regalato a Pavia. Ma tutto ha un’origine più
lontana; va reso merito ai ragazzi dello Spallanzani che hanno avuto prima l’idea e poi la
perseveranza di riunire tutti i
rappresentanti dei nove Collegi più attivi, pronti a rispondere alla sfida lanciata: organizzare una Caccia al Tesoro Intercollegiale lungo tutta la
città.
Il lavoro del comitato formatosi apposta è durato più di un
mese e mezzo, ma l’altra sera
nell’Aula ‘400 tutti gli sforzi
sono stati ripagati. L’obiettivo
primario era quello di far sentire alla città di Pavia la presenza di una comunità ampia,
forte e, in qualche modo forse
un po’ difficile da capire, coesa; ciò doveva esser fatto in
maniera divertente e coinvolgente, non fingendo manifestazioni alquanto ipocrite e di
poco senso come girar con
una bara denunciando la mancanza di vita. Si volevano riempire le strade e le piazze di
colori e allegria, contagiando
con un po’ del nostro spirito
goliardico tutta la città. A un
giorno
distanza
si
ha
l’impressione che così è stato… ed è una grande soddisfazione. Perché se è vero che la
vita Collegiale è una parte
dell’immenso universo che è
l’Università di Pavia, è altrettanto vero che questa parte
comprende migliaia di ragazzi,
che vivono gli anni di studio in
maniera profondamente diversa dagli altri studenti.
L’altra sera, in quell’aula, la
cosa è stata evidente e chiara
a tutti. Gli intoppi e gli imprevisti non sono mancati, però il
comitato alla fine ha funzionato bene, sforando di “solo”
un’ora sull’orario previsto. Sin
dall’inizio della Caccia, alle ore 18, si vedeva
questa piazza piena di ragazzi con visi colorati, ragazze con maglie da calcio, bandiere,
divise varie. La speranza che gli ingranaggi
non si inceppassero alla prima difficoltà era
nella mente di tutti. Le squadre erano composte da 15 matricole (primi anni) comandate da
4
un anziano più 2 fagioli (secondi anni) di un
altro Collegio come controllori. Il percorso che
ogni gruppo ha dovuto seguire passava per
tutti i Collegi partecipanti, ad eccezione del
Collegio Nuovo che ha allestito la propria pro-
va in Piazza della Vittoria e il Don Bosco presso il Ponte Coperto. In questo modo i ragazzi
son dovuti correre su e giù per tutta Pavia per
più di 4 ore: una prova atletica degna di una
stra-cittadina.
Il finale ha decretato questa classifica: primo
il Castiglioni Brugnatelli, secondo il Fraccaro,
terzo lo Spallanzani, a seguire Cardano, G.
del Maino, Nuovo, Santa Caterina,
Sant’agostino e in coda il Don Bosco che,
deficitati in maniera determinante da litri e
litri di birra, si è aggiudicato l’ambitissima
Nutria di Legno destinata
all’ultimo
classificato.
Però il finale, tutti assieme in quell’Aula, ha regalato momenti davvero
unici. I cori partivano uno
dietro l’altro, le risate non
finivano mai, la rivalità si
accendeva velocemente
quanto si spegneva…
l’iniziativa è riuscita molto
bene soprattutto per un
motivo: tutti si sono divertiti. In quell’Aula si vedevano facce stremate ma
contente, occhi pieni di
stanchezza e di gioia.
Questa è la nostra concezione di vita collegiale: la
semplice voglia di stare
assieme e divertirsi, per
rendere
gli
anni
dell’Università un ricordo
indelebile nelle memorie
di tutti, non solo per le
ore passate sui libri, ma
anche per gli amici con i
quali si divide la vita quotidiana e le occasioni eccezionali come questa. In
piena notte l’Aula torna
vuota e pian piano ogni
gruppo torna al proprio
Collegio; tutto torna calmo
e silenzioso.
Ma seguendo questi ragazzi avremmo scoperto
che per la notte e nei
giorni successivi, tutti si
sono raccontati e si racconteranno i mille aneddoti divertenti di quella
giornata: un altro ricordo
stupendo da conservare in
quel cassetto chiamato
“La vita Collegiale a Pavia”.
Andrea Violetto
WE ARE THE CHAMPIONS
Una notte da Leoni che
ricorderò per tutta la vita.
Di sicuro nella mia vita non
andrò mai sulla luna, non
segnerò un gol ai mondiali
non ne farò 12-13 in una
sera, ma io con i miei compagni potrò sfoggiare in
pubblico quello per cui in
questi tre anni abbiamo
lavorato.
La
vittoria
nell’intercollegiale di basket. Che emozione vedere
scendere le torri di fianco a
noi, che godimento sentire
l’astio dei residenziali del
Golgi sugli spalti davanti
alla nostra genetica superiorità… che orgasmo sentire a 52 secondi dalla fine
violenza che intona VOLEVATE VINCERE L’AVETE PRESA NEL CULO… Ragazzi questa è una cosa che auguro a tutti nella vita,
ovvero entrare nella storia di questa famiglia…
e fidatevi che ognuno di noi ci ha messo qualcosa. Che dire giocavamo con due alieni, Rizzi
e Cyber Franz, con una mezza pippa fumata
pietro, con una batteria di lunghi da fare invi-
dia ad ogni altro collegio con svariate potenzialità, passando per mano veloce Erario, senza dimenticare Casper, Jupo,Elia, big jim e
tutti quelli che al campo si sono fatti vedere.
Personalmente ringrazio tutti per il prima,
durante e soprattutto dopo partita. Infatti da
Basket
bravi ignoranti quali siamo noi
del Fraccaro in 10 siamo arrivati un 20 minuti prima di voi
al cairoli e ragazzi ad un certo
punto sembrava che avessero
le galline vicino alle finestre
da quante uova arrivavano…
ma poi come sempre siamo
arrivati noi(almeno 1000) ed è
iniziata la festa che è finita a
notte inoltrata al broletto, mio
ultimo ricordo una birra di
rigore in 5 secondi netti, e
tanto tanto casino, perchè SE
TU SEI UNO DI NOI CI DEVI FARE
VEDERE IL CUL. Ragazzi grazie
davvero a tutti, perché come
ha detto il coach dipa prima
della partita per molti di noi
questa era l’ultima occasione,
e finire cosi con questa vittoria ha voluto dire tanto. Grazie
dell’affetto, birra, botte
(Manzoni ti odio) e soddisfazioni che in
queste partite ci avete dato. Siamo il collegio migliore di Pavia.
IDEM VELLE
Marcone
5
Calcio
PARTITE BELLE
Secondo match della prima fase del torneo
intercollegiale di calcio: Fraccaro – cardano.Si
parte.
La compagine fraccarotta è orfana di uno dei
suoi elementi più talentuosi. Longobardi è
squalificato e il mister T. adopera per questo
delicato incontro un modulo inedito. Si tratta
di un tradizionale 4-4-2 rimaneggiato con al
centro campo il famigerato rombo di Tinelli.
Solita linea difensiva “maginot” invidiataci dai
club di mezza Europa: Gamba e Juin centrali,accompagnati da Messi e Napo rispettivamente terzino sinistro e destro. Espo davanti
alla difesa, due centro campisti laterali, Enver
a sinistra e Brì a destra che supportano il
fantasista di Noci dietro le due punte, Elia e
Piccinno. Fischio d'inizio ed è subito pericolo.
Un calcio di punizione calciato da Esposito
viene smanacciato in malomodo dall'estremo
difensore gialloblù, la palla finisce sulla fronte
di Everaccio che, a porta sguarnita, fallisce
clamorosamente l'uno a zero mandano di
poco alto. Brividi a fior di pelle...e siamo solo
all'inizio. Gli uomini del Plinio questa volta
partono con più decisione del solito. La tensione si fa sentire ugualmente, ma con il passare dei minuti la squadra prende coraggio e
si fa sotto sempre più frequentemente. Nel
frattempo il rombo di Tinelli si è trasformato
in un 4-3-2-1. Con il riccioluto pugliese e Cicccionno mezze punte ed Elia unica punta davanti. Effettivamente Pic predilige partire più
arretrato, molto bravo nelle aperture di gioco
e nel saltare l'uomo sfrutta la sua tecnica
procurandosi punizioni al limite dell'area molto pericolose ed effettua fraseggi interessanti
con il basso uomo barese. Anche Enver e Brì
si rendono molto pericolosi con inserimenti.
Unica pecca, bisognerebbe essere più concreti
sotto porta. Elia perde l'attimo su una conclusione dal limite dell'area e non sempre gli
automatismi del nostro reparto offensivo sono
fluidi come dovrebbero. Basta però che per un
attimo i nostri seguano le indicazioni del numero dieci biancorosso e si passa in vantaggio. Bello scambio di prima Tinny-Elia e potente tiro da parte del nano malefico.
Uno a zero e ora la squadra con la mente
libera e il cuore leggero va che è una meraviglia. Come al solito Giuliano avrebbe il tempo
di fare divese partite ad hattrik, questo grazie
anche ad una difesa che non lascia spazio a
niente e nessuno. Secondo tempo. Si ricomincia a giocare, abbiamo subito delle belle occasioni con Brighella Pic e il solito nocino marroncino ma dopo un quarto d'ora il signor
arbitro decide di farci un bel regalo sbattendo fuori Espo con una somma di ammonizioni ridicola.
Il Fraccaro non si perde d'animo e dopo
pochi minuti arriva il raddoppio con una
punizione capolavoro dell'allenatoreegiocatore.
A questo punto la formazione di piazza L.
DaVinci si rilassa notevolmente e su una
dormita del centro campo il cardano accorcia le distanze. La reazione del piccolo
scienziato motorio è fulminea e violenta.
Stefano si impossessa del pallone e dopo
essere arrivato al limite dell'area lascia partire una staffilata rasoterra che fissa il risultato sul tre a uno. Da sottolineare anche la
buona prova di Maggiani che entra per elia
a venti minuti dando profondità alla squadra e rendendosi pericoloso con una bella
girata al volo. La partita finisce tra lo scorno
dei cardani, che da qualche mese si pavoneggiavano di aver battuto il Plinio in amichevole e la festa biancorossa. Il Fraccaro
continua la sua serie positiva. Ora lo aspettano maino e ghislieri, poi lo scontro finale
per la testa del girone con lo spalla. Tinellidipendenti? Ti vogliamo tutti bene, ma speriamo di no.
Rezza
PLINIO FRACCARO VOLLEY
Partiti gli allenamenti, esordio nel torneo intercollegiale lunedì sera
contro il Cardano
Finalmente sono cominciati gli allenamenti della fantastica squadra di
pallavolo del collegio Fraccaro. La squadra si è allenata nella palestra
del collegio Valla sotto la direzione tecnica del coach Riky.
Gli elementi presenti erano una dozzina tra “titolari”,
“rincalzi” e “new entry”, più una simpatizzante del Plinio.
Insomma, a dirla tutta mancava solo il povero Verby,
bloccato da un lieve morbillo che lo ha contagiato. Per chi
conosce bene questa squadra c’è da dire che il palleggiatore, ruolo svolto con classe fino all’anno scorso dal nostro Stridi e da capitan Oda, sarà occupato quest’anno da
Perellino e da Adolf MqM, che si alterneranno nel corso
del torneo. L’organico e la forza della squadra non è cam-
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biata molto, quindi, cari fraccarotti voglio tranquillizzarvi e dirvi che
puntiamo al quarto titolo consecutivo, inserendo questo obiettivo
nel più ampio progetto di totale dominio in tutti gli sport. Riccardo,
il nostro Mister è stato chiaro: cerchiamo di fare una figura non
minore dei colleghi del basket! Le premesse per fare
bene ci sono, i valori in campo anche, quindi amici miei
mettiamoci l’anima in pace. La voglia e l’entusiasmo
dei nuovi, Napo, Marcone, Guida, Sasha e di tutti i pallavolisti più “anziani” mi fa ben sperare. La prima partità
sarà lunedì sera con il Cardano: avversario temibile ma
che non ci ha mai battuto. Ragazzi il tifo non deve mancare, si lo so che ci sono mille cose da fare, ma i campioni si esaltano quando vengono acclamati. Appuntamento con il Pliniovolley Lunedì sera al PalaCus e IDEM
VELLE!
Kapa
Calcio
FRACCARO CARDANO 3- 1
Macchi 7 Ad una sostituzione mi
ha detto grazie ma non vi dico
perché!!!Ex capitano
Juin 7,5 partita perfetta la sua.
Allenati perché non sei per
niente in forma. Costacurta
I COMPLIMENTI DEL
GENERALE TURCONI
si nasconde sotto la maglia
di beppe talemino e non
riesce ad entrare in partita.
Nel secondo tempo talemino esce quindi è costretto
a farsi vedere in partita e
si vede. Come al solito
grande tecnica e grande
voglia. Finalista al torneo di playstation
Tinelli (voto di Elia) DIECI
Napo 7,5 come al solito il cane randagio napolitano non fa
passare niente
e
nessuno.
Peccato
solo
che ha nelle
gambe la forza
di un anziano
malato di Parkinson costringendolo a regalare palloni alle squadra avversaria. Bidello
Gamba 7,5 Ancora grande partita
la sua. Molto più macchinoso
della partita prima,ma comunque efficace. A dirla tutta quel
cazzo di codino che ti sei fatto
fa schifo!!!Veterano
Messina 7 Ottime le sue incursioni sulla fascia,meno i cross partiti dai suoi piedi,se proprio cosi bisogna chiamarli. Comunque difende molto bene regalando come al solito 1298
falli al cardano. Il calcio è un'altra cosa.
Espo 7,5 Abbiamo giocato
in 10 ottimamente esprimendo grande gioco. Non
dire più a juin che la difesa
è troppo bassa. Recupera
tanti palloni ma ne gioca
pochissimi cioè 1.Ingiusta
la sua espulsione. Poverino
Brigante 7,5 Grande partita di sacrificio la sua.
Come al solito corre tantissimo e
anche bene questa
volta. A fine partita
arrabbiato perché
gli ho detto che
continueremo
a
giocare con quel
modulo. Affranto
Il voto che si
merita,
il
numero che
ha sulla maglia, il suo
numero
di
camera, i gol
che ha detto
di
segnare
con il maino,
i tiri in porta
che ha effettuato, le volte che mi ha
detto di venire incontro e
andare nello spazio, le punizioni che ha calciato, le bestemmie sul gol preso, le bestemmie dei tifosi avversari ad ogni suo gol, le
volte in cui ho pensato che il vero n ° 10 è
tornato.
Elia 7 Ottimo il primo tempo,si muove bene e
mi fa un passaggio d’oro che mi manda in
goal. Peccato che nel secondo tempo decide
di spegnere il cervello e si guarda intorno in
cerca di qualcosa e di qualcuno che gli dicesse qualcosa da lassù. Torna a fare il portiere.
Fabio Turconi.
AVVISO PER LE FELPE
Giovanni 7 Entra nel secondo tempo al posto
di enver e fa ottimamente il suo lavoro. Peccato che sul goal del cardano era con piccinno nella loro metà campo a chiacchierare di
cosa dovessero fare stasera. Disattento
Genova 7
G rand e
mezz’ora la
sua. Intensa e ben
fatta
con
g r a n d e
voglia
di
dimostrare.
Bravo Bravo
Bidello non lo so perchè non ho più voglia di
scrivere.
Tinelli
Enver 7,5 Non preoccuparti
contro il maino giochi in
attacco. Fernando Torres
Ho appena finito di leggere l'edizione straordinaria di VDC, apprendendo con immensa gioia della vittoria
del torneo di basket! Guardando la
foto di rito del dopo partita, oltre
alla felicità, sono stato pervaso da
un sentimento di tristezza per nn
aver potuto partecipare all' ennesima vittoria del PLINIO. Mi manca
molto l'ambiente collegiale con tutti
i suoi momenti di fancazzismo acuto, l'organizzazione di feste e divertimenti vari. purtroppo il lavoro in
questo periodo assorbe tutto il mio
tempo, dovendo rinunciare a stare
vicino ai miei fratelli, cosi come ho
fatto in passato.
Dopo questo momento di amarcord faccio i miei
complimenti
a
tutta la squadra e
al tifo che come
sempre si è distinto ed ha vinto
anche la partita
sugli spalti.
Chi vuole le splendide felpe del collegio Fraccaro deve mettere mano alle
proprie tasche entro e non oltre venerdì 14 marzo. Ricordiamo a tutti che la
felpa (bianca o rossa) va prenotata
entro tale data a Tonucci, versando
contestualmente 15€ all’atto della prenotazione stessa. Dopo tale data potrete aspettare tranquillamente il prossimo autunno per averle.
Piccinno 7 Nel primo tempo
7
Gite
DA PAVIA A PAVIA IN 48 ORE
Si dice che l’olfatto, dei cinque sensi, sia
quello più capace
di far riaffiorare
alla mente i ricordi;
comunque la si
pensi,
nessuno
sarebbe
rimasto
indifferente
alle
disinibite e travolgenti scoregge del
più vegetariano di
noi cinque: scoperchiamento di pentoloni ricolmi di
verdura
marcia.
Uno
spettacolo
olfattivo che lascia
segnati per la vita;
ma a cui, per la
verità, abbiamo via
via contribuito tutti. Per immaginarvi la scena, dimenticatevi
quella regola di civiltà (e sicurezza) di non
disturbare il conducente, e beccatevi il più
napolitano di noi cinque che schizza a 150 km
orari sulla Genova-Serravalle, e che, invece di
guardare la strada (tanto la conosce a memoria, dice), crista, chiede chi è stato, crista,
apre il finestrino, crista e fa aria. E crista. Ah,
e si ripromette anche di non bestemmiare
più. E crista. Per certi versi, a proposito, è
stato un po’ il weekend dell’astensionismo:
ad esempio il Toz si è astenuto dal non bere
caffè (e di conseguenza dalla bamba, con cui
lo sostituisce); mentre tutti quanti abbiamo
dovuto astenerci dalla normalità, perché mancava l’autoradio e ci siamo dilettati per diciotto ore con giochi da macchina ripescati dal
vissuto infantile (tipo io dico una parola e tu
ne dici una in tema - ben presto la gnagna che comincia con le ultime due lettere della
mia). Ma ovviamente basta l’idea di
“macchinata della speranza” di cinque malati
di aerofagia per comprendere quale sia stata
l’astensione più grave di tutto il weekend… Vi
basti sapere che nemmeno il più ammaliante
di noi cinque, che tra l’altro si asteneva dalla
nicotina e sembrava avesse le mestruazioni
(intendiamoci: non voglio prescindere dalla
possibilità che le avesse veramente), nemmeno lui è riuscito a rimediare uno dei suoi famigerati cofani da ultima spiaggia. La fenomenologia dell’astensione sessuale di Napo, invece, meriterebbe l’apertura di una nuova
branca della psichiatria. Quando siamo partiti
da Pavia, venerdì 29 febbraio,
era già buio:
eravamo in super ritardo, perché il più vanoniano dei cinque era andato
in bici al Nuovo
per una lezione
terminata prima
del suo arrivo;
8
eppure abbiamo dovuto fare una breve tappa
a Tortona, sufficiente ad appurare che la sorella di Napo non è il cavaliere dell’Apocalisse
delle sue iperprotezionistiche descrizioni.
Dopo il lungo viaggio, usciti dall’autostrada,
sosta in stazione di servizio per minacciare la
vallata di Taggia con una pisciata trattenuta
per dei secoli, e destinazione “Puerto escondido”: pizzeria di Marzia, a Sanremo, dove
abbiamo chiosato i giochi da macchina, mangiando delle pizze quadrate. C’era anche un
karaoke, al quale ci hanno più o meno costretti prima ancora che finissimo di mangiare: Monto, dopo essersi scaldato la voce col
più badalucchese dei cinque, stonando tutte
le canzoni del repertorio, si è esibito, a grande richiesta (di Marzia) in una versione de “El
bandolero stanco” (raccapricciante per la base
da cui era accompagnata, e a cui la acida
troia che lo manovrava ha persino abbassato
al minimo il volume del microfono), dopo cui
ha ceduto il posto a uno stupefacente sosia di
Gino Paoli, che era un cliente abituale e che
cantava proprio canzoni di Gino Paoli, ma in
modo allucinante. Più tardi, allietati dalla
compagnia di Marzia e di una sua amica (di
cui abbiamo tutti mentalmente trasceso
l’essere già impegnata - tranne Turker, per
giove! -, al punto di associarle ognuno un
nome diverso, a seconda delle fantasie), ma
stremati dalla “passeggiatina” del poderoso
cane di Marzia, abbiamo inforcato la stoica
Polo di Napo e abbiamo fatto arrivo a Badalucco. Una nota di serietà: che spettacolo, a
pochi minuti dalla Sanremo degradata dal
festival dell’ignoranza, ritrovarsi in questa
meravigliosa cittadella fluviale tra le montagne. La bellezza di quel paesaggio notturno
era superato soltanto dall’ospitalità della
Mansarda Marvaldi: su un lato, cucina ricolma
di vivande; dall’altro, collezione di dischi in
vinile e impianto stereo; in un angolo, il camino già acceso; e al centro, quattro comodi
letti con vista sul borgo. Potevamo finalmente
andare a letto. E scoreggiare.
<Oh raga, ci svegliamo alle 8 domani, così alle
9:30 siamo lì o là.> Questo era l'intento; in
realtà alle 9 tutti dormivano ancora, e siamo
usciti alle 10: spesa di corsa e via per iniziare
la passeggiata (intrapresa solo alle 11). Non
tutti eravamo della stessa idea di
“passeggiata”: alcuni pensavano di fare una
passeggiata, altri un'impresa epica, altri una
gita al mare; ma stavamo andando a fare una
partita a golf su un lago ghiacciato, che quello
stupido
di
Turker pensava fosse
una
diga.
Comunque,
a parte le
incomprensioni, non è
stata certo
una passeggiata: aveste
visto
che
neve! Benché sia in-
verno, nessuno aveva pensato che camminare per 20 km sopra i 2000m s.l.m. avrebbe potuto nascondere degli ostacoli, e che
forse jeans e scarponcini non bastavano… E
poi leoni, gorilla… Noi abbiamo camminato
finché ci è stato possibile, arrancando nella
neve alta in direzione del passo di Carahdras; ma avremmo dovuto aspettarci che
le maledizioni di Uzzino, di cui si sentiva
risuonare la voce plumbea e arrabbiata
dall’alto delle torri, ci avrebbero raggiunto:
ce ne mandava di tutti i colori, persino un
cinghiale alato. Questo si presentava ringhioso e assetato di sangue - come potete
immaginare, la paura era tanta; ma il nostro salvatore era lì: il Toz non temeva questo orribile mostro e colpitolo con un pugno
ben piazzato, mentre il cinghiale era lì per
terra svenuto, lo ha finito. Potete ben immaginare quale fu la nostra cena quella
sera (e a chi sia affidata questa parte
dell’articolo). L’impresa però era appena
inziata: nascondemmo il cadavere e ci rivolgemmo verso la minacciosa vetta, senza
paura di sfidare la montagna.
Questo è quello che solo una mente malata,
come quella di d’Antuono, poteva concepire
e descrivere. In realtà la storia è quella di
cinque teneri e libertini Fraccarotti che si
sono addentrati nell'entroterra ligure o badalucchese, mentre il resto della liguria era
preso dalle sottili euforie del famigerato
festival di Sanremo. Che dire… tutto può
essere facilmente descritto: basta conoscere
questi cinque strani personaggi. Dantuo,
vestito per l'occasione in stile cyberpunk
anni ’80, mostrava a noi altri le sue naturali
doti da scalatore cittadino, aiutato da pantaloni degni della marca Ferrino con refrigeranti prese d'aria inguinali. Toz, unico uomo
capace di resistere al freddo con l'ausilio di
una speciale tuta dell'Adidas, cucita da tutti
i bambini dell’Africa apposta per lui, correva, saltava, uccideva cinghiali (alati) e cercava di vincere quell'eterna sfida personale
che lo porterà come molti dicono a
un’implosione muscolare (e al Nirvana) –
ovviamente inutile parlaglierne, dato che
quest'uomo mira a distruggersi, e che le
carenze comunicative erano peggiorate dal
fatto che si ricorreva solo al miglior linguaggio del custode (fetore, grida e spasmi senza senso). Napo, il quieto e narcotizzato
tortonese era l'unico capace di riconoscere
e decifrare quei tremendi versi: per questo
motivo e per le sue naturali doti di trattore,
riusciva sempre a raggiungere il Toz nelle
sue “vie sicure” e scorciatoiee suicide.
Monto, che si era divertito a fare qualche
scivolata sulla neve, ma pacatamente, rinunciando cioè a imitare il Marchigiano, ha
comunque regalato emozioni forti, mettendo il piede in fallo su un pezzo di neve che
ha provocato lo smottamento di mezza
scarpata, e precipitando a valle a bordo di
una slavina. Turker, contento della compagnia fraccarotta, riunitasi nella valle che
l'aveva accolto nei giorni del vergine pensiero, cercava inutilmente di spiegare al Toz
l'impossibilità delle sue sfide, inventandosi
paesaggi grotteschi e spazi temporali enormi
(ricordarsi biciclettata) che dividevano la giovane compagnia dalla desiata vetta. Il Toz,
arrendendosi all’unanime, vile richiesta di
tornare indietro, ha poi compensato il desiderio di scendere nella valle del “bosco nero” (inagibile per la neve), facendo la strada
del ritorno di corsa.
Indi quindi per cui, bellamente terminata la
esile scampagnata per le pianure dell’alta
Valle Argentina… - e voglio sottolineare
l’inaccettabile banalità del percorso, pari a un
riscaldamento precalcistico - ero prroprio (->
leggere con intonazione alla Gamba) accompagnato da donnucce piagnucolose!!! Inoltre
voglio anche evidenziare che le mie scorre
erano solo segni di una virilità mascolina, cioè
armi di sopravvivenza contro l’omosessualità
repressa del troia d’Antuono (eroe del romanzo gay “Dr Jekill and Mr Hyde”), che mi voleva “limare l’orello.” Il ritorno verso casa fu
veramente lenitivo, visto che eravamo sporchi
come mendicanti del basso medioevo urbano.
Ah… e quella santa Flavia… non ricordo neanche più quante volte ci ha accolto e sfamato
con le migliori premure, tanto che per ringraziarla bisognerebbe come minimo inventare
una nuova parola o un suffisso rafforzativo
alla parola ‘grazie’. Secondo me Mallarme’
arrivò alla pagina bianca cercando di descrivere l’atmosfera che si respira nella mansarda
di Turker: inspiegabile sensazione di fascino
ed accoglienza, misto a serenità ultraterrena.
Non so perché tra me, Napo e Dantuo ribollisse una tensione agnostica, che a tratti si placava e reimplodeva in risse verbali e “dialoghi
molto fisici” da segni neri sull’epidermide: il
tutto nonché fomentato dalla fastidiosissima,
stralenta, insensata irrequietezza (come filastrocche di canzoni di Rino Gaetano) del la
trottola vulvosa di Monto, PAPERO NEL SUO
MONDO. Ma come dei fanciulli innocenti ci
scoprivamo anche a curiosare per ore tra i
dischi e i giuochi di Pino, che con i suoi racconti di concerti giovanili cullava la curiosità
di Monto, che ne era praticamente ammaliato.
La notte, io sognavo di picchiare d’Antuono;
lui sognava di fumarsi un bel sigaro; Monto
sognava che tutta la specie femminile fosse
copia della Ornella nazionale; la Vanoni sognava di farsi Napo; Napo non so bene cosa
sognasse, ma dai ghigni e dai movimenti irrazionali a intermittenza, posso supporre che
stesse facendo una bella quadrata con Emilio
e due succose cinquantenni; mentre Turker
sognava di vincere una gara di liscio becciato,
concorrendo con l’instancabile Nino El Barbè,
miglior ballerino della Valle Argentina ed oltre.
Comunque, quando si va a Badalucco, tappa
fondamentale è quella gastronomica di tavola Marvaldi & Co… sì, perché u cinghiale bonu cumme lu fe la nonna Nina, nun se ne
trova da nisciuna parte… e tavolate imbandite
del genere sono più uniche che rare. Belìn.
Dopo cena, tappa veloce ma fondamentale dal
dispensatore ufficiale di sbornie di Turker,
Luky and Luciano, e poi via verso la movida
Sanremese.
Ci imbarchiamo sulla carretta di Napo carichi
di aspettative per la serata. A Sanremo ritroviamo Valeria, questa volta accompagnata
(per sicurezza) dal
fidanzato, e seguendo la scia di
quattro
fondoschiena sanremesi
(che
gnagne!),
arriviamo in centro, fino alla passerella del cinema
Ariston, che evitiamo. Il panorama che ci si prospetta è di quelli
da gran serata fiumi di gente
alticcia,
musica
per la strada -, non fosse per il Toz, incazzato
perché non aveva riportato contusioni/
lacerazioni significative durante la passeggiata. Pronti, via! Il gruppo si separa: le due coppiette si appartano, Toz trova alfine un bagno
in un locale superaffollato e Monto lo aspetta
per due ore ingannando il tempo con una Slot
Machine, di cui ora è dipendente. D’Antuo e
Napo, i due allupati del gruppo, si dilettano
nell’abbordaggio, riportando scarsi risultati
persino con le più impresentabili. Montolivo,
soggiogato e schernito da due ragazze, resta
disilluso: una gli dice “La mia amica vuole
conoscerti” e l’altra rimpalla “No, è lei che
vuole conoscerti”; alché lui: “Vabe’ facciamo
che vi lascio il numero?” e si risponde da
solo: “No, vabè”. Quando ci ritroviamo, dopo
aver dato a Turker dieci appuntamenti diversi,
ci lasciamo portare da Paolo (tipo di Valeria)
nel locale con la birra più a buon prezzo di
Sanremo (4 euro a bottiglietta), dove incontriamo Mendieta (!); ma soprattutto un barbone che trova in ognuno di noi somiglianze con
personaggi celebri della musica italiana: uno
su tutti, Montolivo intrattenuto per delle ore
sulla sua sconvolgente somiglianza con Riccardo Cocciante. Mandy vi saluta tutti; ma
soprattutto il barbone la sa lunga sulla vita
del Blasco.
Proprio mentre cercavo di trainare come un
porco da traino tutti verso casa, preoccupato
per l’ennsima scomparsa di Turker (come al
solito cazzaro scoperto ) e Marzia, dall’alto, di
fronte all’Ariston, mi appare una visione
dell’Olimpo degli dei: musiche, danze, luci e
odore di alcol (da una finestra all’ultimo piano di un alto palazzo) catturano il mio Karma
fraccarotto. Aumento pulsazioni e dilatazione
pupille cristalline, paraocchi da minotauro,
unico scopo fun fun fun…. Pronti, via: ollè,
imbucati! Risorgiamo dalla stanchezza di ore
piccole + camminata + serata lunghissima,
dinoccolandoci in un ballo sfrenato; alché solo
danze spudorate e trenini vaganti, insieme a
sconosciuti che erano veramente erotizzati
dalla nostra carica analgesica. Una pagella per
l’occasione: ANIMATORI VECCHIO STAMPO.
Mentre torniamo alla macchina, sudati fradici,
la serata si chiude alla grande con un colpo di
scena: l’incontro con Sergio Cammariere, che
però a nessuno passa per l’anticamera del
cervello di cagare neanche di striscio.
L’indomani, con sempre meno ore di sonno,
solito risveglio convulso: d’Antuono incazzato,
decide di diventare muto; Napo stranamente
accecato dalla fame; Monto, dopo aver passa-
to la notte a tirare a
lucido tutti i vinili impolverati,
leccandoli,
era ormai privo di gusto; io per il freddo
preso il giorno prima,
non avevo più sensibilità, così davo cazzotti a
vanvera nelle pareti;
mentre Turker, dopo
aver sognato che tutte
le bugie che aveva detto nella sua vita erano
cadute, piuttosto che
sentirsi rinfacciare tutto, si era bellamente
trapanato i timpani. Il ritardo era nostro
consorte e consapevoli che mai e poi mai
saremmo arrivati puntuali per pranzo a
Zena, a casa Montolivo, da perfetti leccaculo ci siamo procurati una siepe di mimose …
che geni - le donne davanti ai fiori perdonano sempre tutto! Riaprendo un disorso caro
ai fraccarotti figli doppi, è più che scontato
parlare di M.M., la sorellina di Monto; quindi nn lo farò, o meglio, lo farò con una sola
p
a
r
o
l
a
:
tempestaimprovvisadicarattereesimpatiapiù
chepiacevolmentediversafisicamentedalnost
romonto. Tra l’altro, se pensate che camera
di Monte Ulivo sia precisa, ben curata e
piena di stranezze, dovreste passare a casa
sua, ennesimo paradiso ligure del relax.
Il viaggio del ritorno ha poi ripreso, previa
scorta di focaccia ben presto spazzolata. Il
vecchio progetto comprendeva anche una
visita a Genova, poi a Tortona avremmo
dovuto lasciare la macchina (che serviva a
Napa per un controllo medico ad Alessandria) e proseguire in treno; ma eravamo
talmente stravolti che dopo il sessantesimo
caffè della giornata, siamo partiti direttamente per Tortona, abbiamo commosso la
madre di Napo che ci ha riempito di prelibatezze fatte in casa (tutte conserve preparate a settembre in sette giorni di lavoro
consecutivo che Napo ricorda negli incubi) e
che ha vietato alla figlia di chiederci la macchina, e abbiamo proseguito felici e contenti per Pavia. Che dire… con questa impeccabile organizzazione eno-fisio-trash-gnagnagastronomica, anche se lontani dal collegio,
non è mancato proprio nulla a questa esperienza fraccarotta. Quella sera di domenica
2 marzo, la prima persona che abbiamo
incontrato è stato Uzzino, che però non si è
accorto di niente, perché aveva dormito
dalle sei di mattina di venerdì a quel momento. Calpestando di nuovo il sacro suolo
fraccarotto, erano passate soltanto 48 ore…
incredibile ma vero: da Pavia a Pavia (cioè
giro del mondo) in sole 48 ore. E a questo
punto, ci siamo anche un po’ rotti i coglioni
di scrivere.
Monto, D’antuo, Turker, Napo, Toz
9
Opinioni
IMPRESSIONI DI UN ATTIMO
Questo per me è stato un periodo abbastanza
intenso,specialmente questa settimana..la
finale,la caccia al tesoro,la partita col cardano,e nelle ora”vuote”lo studio per un esame
che ho domani, e che sarà peggio della roulette russa,quindi scusatemi se sarò un pò
scorbutico in queste quattro righe che seguono. Quello che voglio dire è che a tutti noi
piace andare alle premiazioni,festeggiare dopo
un torneo vinto,andare sotto il cairoli a cantare che siamo i migliori,ma soprattutto stare in
aula del 400 in mezzo a tutti i collegiali di
Pavia che cantano”e chi non salta è un Fraccarotto” e non saltare,ed essere orgoglioso di
non saltare perché sai che tutti li in mezzo
pagherebbero per non saltare insieme a
te,pagherebbero per essere uno di noi, ma
non a tutti piace
sbattersi
perché
queste cose continuino ad avvenire.
In questi giorni ho
visto tante cose belle accadere e tanta
voglia di fare(e le
torri
ne
sono
l’esempio)ma sempre proveniente dalle stesse persone. I
soliti Masoniani che
organizzano
,che
eruttano idee su
idee uso Etna, che
stanno su fino alle 4
per farci leggere il
giornalino, il solito
Violenza che organizza il tifo,che per-
de regolarmente la voce , che va allo spalla
per la caccia al tesoro per poi andare al black
bull a rischiare di farsi pestare;insomma i
soliti che conosciamo tutti,e scusate i non
citati che si occupano degli sport,degli allenamenti, dell’organizzazione e via dicendo. Queste a mio avviso sono le persone che mandano avanti “il collegio”in senso di collegialità,
quindi scusate se mi sta sul cazzo che si
debbano andare a pescare le persone anche
per vedere la finale di basket,che c’è gente
che ancora dopo due partite non sa che è
iniziato il torneo di calcio(con 2 importanti
vittorie tra l’altro),scusate se non sono proprio contento se c’è gente che è da dicembre
che si allena due volte a settimana per 3 ore
in un campo di merda,che va a correre tutte
le domeniche per far
bella figura davanti al
proprio tifo,per portare avanti il nome
del Fraccaro e poi
sente che gli unici
cori che vengono
dagli spalti sono
quelli della squadra
avversaria e che ci
sono sempre i soliti a
guardarli
giocare,tranne nelle partite”importanti”,come
se si arrivasse in
semifinale senza giocare le altre partite.
Io parlo per esperienza personale,ma è
lo stesso per tutti gli
sport,pallavolo
in
primis. Ora non dico di dare l’anima per
questo posto o di trascurare gli interessi o
gli impegni che ognuno ha,ma almeno non
mettete gli impegni del collegio come ultima cosa, proprio perche non avete
nient’altro di meglio da fare,alla fine questo
è il posto dove torniamo a dormire tutte le
notti(o quasi),molta gente qui ci vive proprio,e torna a “casa” con la valigia da turista quando non può proprio farne a meno,qui ci siamo fatti il nostro giro di amici,questo è il posto che ci ha dato la possibilità di andarcene via da casa e non sentirne quasi la mancanza,quindi ritengo che
ognuno di noi debba fermarsi a riflettere un
attimo su cosa sta lasciando in questo posto,perche ammettiamolo,questi sono gli
anni più belli che abbiamo da vivere,ed è
un peccato viverli cosi,senza impegnarsi per
qualcosa,standosene rintanati in camera
per uscire solo se costretti da qualche rompi coglioni che ti dice che c’è da andare a
vedere gli altri che giocano o al cineforum
e via dicendo. Parlo soprattutto con le matricole,che ho visto pochissimo alle partite,o
che ho visto perché trascinati a forza (non
dico tutti,ma molti),sarebbe bello se foste
voi di vostra spontanea volontà a sbattervi ,senza essere costretti,perché l’anno
prossimo nessuno vi costringerà più a far
niente,e chi sarete dentro questo posto
dipenderà da cosa avete fatto e non da
cosa siete stati costretti a fare. Scusate per
questo sfogo,ma mi andava di dire quello
che penso,perche tengo a questo collegio e
perchè tengo a tutti voi…
Andrea Falconeri (Messina)
MENO DUE ...
E così anche l’inter lascia il grande palcoscenico del calcio. Ad una settimana
dall’eliminazione dei cugini rossoneri è arrivata la caduta dei campioni d’italia, che confermano le loro difficoltà
in europa, mentre il
liverpool che nella fase
a gironi era ad un passo
dall’eliminazione,
qualificazione ottenuta
all’ultima partita, dopo
che
nelle
partite
d’andata aveva raccolto
solo 1 punto; si è ancora una volta dimostrata
una squadra per dalla
mentalità europea. In
campionato è
solo
quarta a 10 lunghezze
dall’Arsenal, eppure si è
sbarazzata dell’inter più
facilmente che non i
Gunners del Milan.
Mancini ha dichiarato
10
che a fine stagione se ne andrà dall’inter,
forse è la cosa giusta, però non è di certo
colpa sua se Ibra e Cruz divorano gol grossi
come Galeazzi e se ogni
partita i suoi giocatori
finiscono in 10. Però è
colpa sua se nel secondo
tempo non fa manco un
cambio decente e non
prova vincere la partita
sostituendo chi magari
passeggia in campo perché fuori condizione.
Mancini non è la prima
volta che le sbaglia i cambi e le mosse in corsa,
con la Roma ha pensato
bene di giocare con 4
punte e due centrocampisti per tutto il secondo
tempo esaurendo i cambi
e solo la buona sorte,
chiamasi espulsione di
Mexes, l’ha salvato. Comunque senza soffermarsi
troppo sulle singole partite emerge semplicemente una cosa, l’inter con la squadra
che ha dovrebbe vincere tutto. Sta facendo
gli stessi errori della Juve che 3 anni fa in
Italia dominava mentre in Europa prendeva
solo schiaffi, lì era per colpa di una preparazione atletica sbagliata, i giocatori arrivavano a marzo, aprile bolliti e in campionato
vivevano di rendita. Qui la situazione è un
po’ diversa ma il risultato non cambia. Ormai all’inter non resta che cercar di far
l’ennesima accoppiata: campionato e coppa
Italia di cui Mancini è vero maestro come
direbbe Bernieri; cercando così di eguagliar
noi milanisti che con la nostra rosa di vecchi attempati e handicappati e zoppi come
il sottoscritto zitti zitti han vinto già due
trofei quest’anno, supercoppa europea e
campionato del mondo per club, che sicuramente l’inter avrebbe potuto vincere, viste
le squadre di bassa leva che abbiam affrontato..però a disputar quelle partite bisogna
arrivarci…
Gotta Lorenzo
GLOBE TROTTING
Trasgressione
Diceva un filosofo “non faccio più l’amore, la
fatica è tanta, il piacere è poco, la posizione
ridicola”. Io sostengo che è molto meglio
essere grastrosessuali.
La fatica è poca, il piacere è molto, la posizione non è ridicola, e come il sesso si può
fare anche da soli.
Quando il gastrosessuale và dal giornalaio
non compra mai Play Boy, sempre Cucina
Italiana, altrettanto eccitante, forse di più.
Anche per il gastrosessuale c’è il piacere
raffinato della perversione quando combina gusti apparentemente distanti ma che
si fondono portandolo in paradiso, datteri
e gorgonzola, una torta di salmone ricotta
e porri, un formaggio particolarmente
puzzolente con un vino muffato, ravioli di
carciofi con un sughetto dove i carciofi si
fondono con lo zafferano, l’insalata di
frutta e verdura con l’aggiunta di noci.
C’è anche la trasgressione, mangiare maiale con un ebreo bere vino con un mussulmano, mangiare carne di venerdì magari con un prete.
Mi capitò una volta, eravamo in treno ed il
prelato si affacciò al finestrino per comperare
un panino dal tipo che li vendeva sulla pensilina. Il treno ripartì ed il prete scoprì che il
panino era farcito di carne, era venerdì, un
secondo di perplessità e poi disse “ bisogna
Rubriche
di Enzo De Barbieri
fare di necessità virtù fratelli!” e affondò la
dentiera nel morbido panino mentre la sua
coscienza dormiva nel posto accanto.
Una ragazza ebrea appartenente ad una famosa famiglia della sinistra italiana mi raccontò
che un giorno, tanti anni prima, qualcuno
della sua famiglia propose di abbandonare
alcune usanze legate alle loro origini, in fondo
era tutti radicalmente di sinistra e non aveva
senso continuare a seguirle.
Scelsero i quattro tra di loro che avrebbero
cominciato a mangiare prosciutto, lo comprarono e cominciarono a gustarlo mentre gli altri
li stavano a guardare, ma tanto era il senso
di colpa che alla fine andarono tutti a vomitarlo nel cesso.
A Palermo andai a bere una birra con il mio
amico Kemal, e già il fatto che un turco
mussulmano che segue il Ramadan si facesse una birra era già un po’ fuori dalle regole, ma molti turchi devono raky, vino e
birra,
è
abbastanza
normale,
l’eccezione fu quando si accorse che
negli stuzzichini che avevano portato
insieme alla birra c’era del maiale che
lui, senza accorgersene, aveva ingurgitato, credevo gli venissero le convulsioni.
Il senso del peccato esiste anche per il
gastrosessuale che folgorato sulla via
di Damasco decide talvolta di iniziare
una dieta, ma come il drogato si costruisce prima tutta una serie di giustificazioni che gli possano permettere di
continuare a mangiare di tutto.
Di solito la frase classica è “ si dieta,
ma l’alimentazione deve pur essere
equilibrata, quindi ci vuole certamente
tanta frutta e verdura ma le carni bianche non possono mancare” e già pensa
al coniglio fatto con le olive nere una foglia
d’alloro sale pepe ed una spruzzatina di
bianco, che dopo, visto che è la bottiglia
e`stata aperta non si può mica lasciarlo li a
fare aceto, con quello che à costato!
...e alla sera CINEMA! a cura di Cazza
Rambo
Regista: T. Kotcheff
Attori principali:
Sylvester Stallone,
Brian Dennehy
Genere: Drammatico
Durata: 89 minuti
circa
Anno di produzione: 1982
John Rambo è uno
dei tanti reduci del
Vietnam che cerca
senza
successo
lavoro vagando da
uno stato all’altro,
finché non si imbatte in uno sceriffo (B. Dennehy), il quale lo tratta brutalmente fino a
scatenarne una reazione incontrollabile. Questo film ebbe molto successo, oltre che per le
sequenze d’azione che lo sorreggono, anche e
forse soprattutto per una certa critica nei confronti dell’intolleranza mostrata dai cittadini
americani verso i reduci del Vietnam. Il film
ebbe tre seguiti, anzi forse è bene ricordarne
un quarto, che, bene o male, ci riguarda tutti
da vicino, cari Fraccarotti: se non a Sylvester
Stallone, a chi mai avrebbe potuto ispirarsi la
nostra MQM Big Jim? Osservandoli bene, entrambi sono palestrati ad un livello pressoché
schifoso (ma anche di più), entrambi sono
silenziosi, pacati, tendono ad isolarsi e dissimulano un’ignoranza di tutto
rispetto, pronta a scatenarsi
in qualsiasi momento. Bravo
Big, l’imitazione è riuscita
molto bene… forse non riesci
ancora a destreggiarti come
Rambo con la lingua parlata,
però i muscoli e gli anabolizzanti ci sono tutti… Continua
così!
Il fuggitivo
Regista: A. Davis
Attori principali: Harrison
Ford, Tommy Lee Jones
Genere: Giallo
Durata: 125 minuti circa
Anno di produzione: 1993
Chi sarà mai questo fuggitivo, cari Fraccarotti? No, no, frenate l’entusiasmo… Se vi
state immaginando Splendid che finalmente
si dilegua da queste Sacre Mura urlando in
mutande tutto spettinato e sporco inseguito
da Yoghi che impugna un
machete e grida:”Se sei felice tu lo sai affetta Splendid”,
sono dolente di dovervi bruscamente riportare alla realtà. Infatti, questo film parla
del dottor Richard Kimble (H.
Ford), il quale viene ingiustamente accusato dell’omicidio
della moglie. Incarcerato,
durante il trasferimento ad
un’altra prigione riuscirà a
fuggire, inseguito dall’agente
Gerard (Tommy Lee Jones), e
a dimostrare la propria innocenza.
11
Rubriche
L’ANTRO DEL VIDEOGIOCO a cura di Alex
Cari videogiocatori, benvenuti al secondo appuntamento qua sulla rubrica per veri intenditori di preziosi frammenti discoidali (volgarmente
cd e dvd) di mondi digitali. La fermata del meglio in circolazione su console.
Appena reduce di una mostruosamente annichilente caccia al tesoro, non riesco sinceramente a capacitarmi di come ora, in un indefinito
squarcio spazio-temporale della notte pavese, riesca a battere queste righe, con membra inferiori praticamente in preda a rigor mortis. Un
mistero.
Tutt’altro che poco chiara invece risulta essere la settimana appena trascorsa dal nostro ultimo appuntamento, affatto segnata da uscite per
cui valga la pena spendere parole. Una tristezza.
Mi sento quindi chiamato a proporre un prodotto di qualche tempo fa, circa un mesetto, per riempire uno spazio altrimenti condannato a un
oblio di sette giorni. Gioco la cui fama non necessita certo di presentazioni e preamboli particolarmente ricamati, anche per i meno aggiornati tra voi: Devil May Cry 4.
Si passi perciò subito alla breve recensione dedicatagli con affetto.
Noi ci risentiamo il prossimo giovedì.
Mi raccomando: in game!
DEVIL MAY CRY 4
Dopo un primo episodio indimenticabile, un
secondo invece da ricordare solo per il magistrale modo con cui era riuscito a disonorare la
saga, e un terzo unanimamente metaforizzato
con l’immagine della
mitologica fenice risorta,
la responsabilità del
nuovo capitolo, di rappresentare una prova
del nove relativamente
al corretto instradamento imboccato dalla serie,
s’è fatta certo lampante.
Si metta così in chiaro
subito una cosa. Anzi,
un paio.
Che la nuova avventura
di Dante (protagonista
della serie e incarnazione del concetto di
stylish) riesce nella sua missione, preservando la qualità più che dignitosa riportata in
auge dall’episodio precedente. E che, escluso
un comparto narrativo sfacciatamente esile e
inconsistente, il prodotto può dirsi praticamente esente da difetti d’ogni genere e sorta.
Ebbene sì, la storia raccontata lascia veramente molto a desiderare, con una trama giusto
collocata per offrire un sufficentemente valido
pretesto al massacro e alla solita infornata di
scontri al cardiopalma, prerogativa assoluta
dell’intero brand. Una storia poi contenente in
sè potenzialità non indifferenti, messe in gioco dal misterioso personaggio di Nero, carismatico individuo inquietantemente simile a Dante
e impersonabile dal giocatore per metà delle
missioni proposte (in
tutto una ventina), oppure da tante vecchie
conoscenze che piacevolmente
sembravano
essere tornate sul campo di battaglia per dire
la loro (l’implacabile
Lady da DMC3, e la bellissima, biondissima e
fetishissima Trish dal
capostipite). Un vero,
grande peccato, che
apre tuttavia un bel ventaglio di pretese per un prossimo episodio più
completo e curato da questo punto di vista.
Quel che rimane è ciò che ogni fan della serie,
e appassionato di titoli violenti, action o semplicemente tamarri, desidererebbe: tante sane
sessioni di sbudellamento demoniaco con
armi da taglio degnamente diversificate, e
altrettante d’impiombamento nevrotico con le
bocche di fuoco più disparate. Una routine di
devastazioni e annientamenti che presto si
finisce per amare, facendone prelibata droga
per le decine di ore a venire.
I controlli si dimostrano reattivi e splendidamente calibrati. Il parco mosse fantasticamente ben nutrito, con dozzine di abilità
e poteri da sbloccare appositamente via
Red Orbs rilasciati dagli avversari abbattuti.
La manciata di modalità extra e materiale
sbloccabile abbastanza ben rimpolpati per
una longevità di tutto rispetto. E la grafica
non necessita certo di commenti aggiuntivi
a un sentito “Wow!”.
Come si accennava poc’anzi, Dante non
sarà il solo personaggio ad essere usato,
perchè al suo repertorio pluristilistico (con
4 differenti stili di combattimento switchabili in gioco, simultaneamente
all’armamentario personale) si affianca
quello più monocromatico ma non meno
divertente del sopra citato Nero, capace di
estendere il proprio braccio destro e usarlo
per afferare i nemici e scagliarli come fossero pupazzotti senza vita. Tutto a beneficio
della varietà di gioco.
DMC4 dovrebbe essere acquistato ad occhi
chiusi proprio per il suo più grande pregio,
poi anche uno dei migliori in assoluto desiderabili in un gioco: la pericolosa suadenza
con cui riesce a farsi giocare, e rigiocare, e
rigiocare, e rigiocare un’altra volta ancora.
Patiti del buon devasto mazzulatorio, avete
trovato pane per le vostre fauci!
VOTO: 9
NON E’ UN PAESE PER VECCHI (2007)
Più Fargo che mai, la
Provincia Americana nuda e cruda, ma non eccessivamente
piatta.
Silenzio e deserto western, silenzio e parole
ben scandite, silenzio e
aria compressa fulminante. La sublime fotografia del paesaggio idillico che scivola nel canyon per scappare dalla furia omicida dei narcos messicani, scompare presto, sopraffatta
dalla lotta ragionata per un bottino milionario.
12
La lucida follia di Anton
Chigurh che dove arriva
mette un pacato ordine
con uno strumento di
sicuro
fascino,
l’eleganza della sicurezza di sé unita a uno
strumento da mattatoio. Il Gaear Grimsrud di
Fargo che viene amplificato e posto sull’altare
del film: questo è Chigurgh: preciso “tessitore
di storia” in un preciso angolo del pianeta,
guidato verso il soldo da una morale rigida,
spietata, psicopatica e coerente sino in fondo. I vecchi sceriffi sono affaticati, stranieri
sul proprio territorio, impotenti, ormai non
più capaci di cogliere il presente: laddove
una tempo vi era il buono, il brutto, il cattivo, ora vi sono traffici di droga e dollari: in
fondo non cambia niente, è solo la stanchezza della stella a cinque punte.
Michele Rizzi
Rubriche
IO PARLO POLITICHEESE a cura di Longobeach
Dichiarazione alla chiusura delle liste 04/03/08.
Politichese: “I nostri candidati sono aria nuova!”
Italiano palese: “Fuori Lumia, condannato a morte da cosa nostra. Dentro Crisafulli amico dei boss. Den-
tro Maria Grazia Laganà indagato dalla DDA. Aria nuova.. Niente più antimafia che ha decapitato le organizzazioni mafiose durante il governo Prodi, ma mafiosi e imprenditori contro il decreto sulle morti bianche.(Vedi Colaninno e Calearo).”
Qualche settimana fa al tg 1 alla presenza dell’onnibugiardo direttore Gianni Riotta.
Politichese: “Giulio Tremonti ha già trasmesso il piano economico del PDL al commissario UE agli affari economici
Almunia, il quale ha espresso forte apprezzamento”. Notizia smentita da Almunia che già nel 2006 accusò B. di essere un truffatore in quanto aveva truccato i bilanci dello Stato.
Italiano palese: “Almunia ha troppe volte espresso apprezzamenti sulla politica di risanamento economico del gover-
no Prodi. Visto che su di me ha sempre parlato male, invento una bella cazzata che con il mio potere mediatico trasformerò in verità. Prendete e bevetene tutti, queste sono le mie bufale, offerte in rete unificate per voi!”
Al tg3 del 6/03/08 delle ore 12:00. Commento sull’attuazione del decreto legge contro le morti bianche da sei
mesi in parlamento dopo la strage di Molfetta:
Politichese: “ Nessuna fretta! sono solo strumentalizzazioni elettorali.”
Italiano palese:”I nostri piani industriali sono perfetti: paghiamo le assicurazioni e risparmiamo in sicurezza.
Dal punto di vista economico non fa una piega, noi non rischiamo ne di pagare danni, ne di finire in galera.
Non rompete i c……continuate a morite in silenzio. Grazie! Per voi morire di lavoro o di fame non fa alcuna
differenza!”
Si lavora per poter vivere non per poter morire cara confindustria.
Savino Pezzotta 6/03/08. Uscito dall’UDC per poi tornare, dopo qualche settimana con Casini, ormai orfano di
Berlusconi.
Politichese: “No a Mastella! La rosa bianca supererà l’8%.”
Italiano palese: “ Basta delinquenti! Abbiamo già Cuffaro & company, c’è conflitto di intrallazzi! E poi se do-
vessero arrestarci prima ricominciare a rubare tutti insieme, fallirebbe il nostro progetto di rifondare la grande DC e il Cardinal Ruini ci rimarrebbe troppo male! ”
02/03/08 Bossi parla al cosiddetto “parlamento del nord”.
Politichese: “ Questa è l’ultima occasione di realizzare la secessione padana per via legale”. Lasciando
supporre un’insurrezione armata in caso di non riuscita”
Italiano palese: “ Dalle favole per gli allocchi insoddisfatti, dopo aver rubato anche più dei ladroni romani, potremmo passare ai fatti. Il nostro sogno insieme all’autonomista Lombardo (il replicante di Cuffaro) potrebbe divenire realtà. Una Sicilia svincolata dalle leggi nazionali (il sogno della mafia) e un nord
dove rubano solo i condannati della lega e PDL. Se la gente starà ancora male faremo un’altra Bossi-Fini
sull’immigrazione, così crescerà la delinquenza e scaricheremo le colpe del nostro malessere sugli immigrati! W i ladri del nord!”
SAPEVATELO
Non ha indovinato nessuno, deficenze. Era difficile? Forse, ma mica è sempre domenica! In ogni caso era il nostro bel barese Tinello (motore
= scienze motorie, legno di noce = Noci, crescina… beh guardatelo). Ecco i nuovi indizi, e sappiate che per insaporire un po’ il tutto, questa
settimana il premio è davvero speciale. Su su… provateci!!!!
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LA CUCINA PER TUTTI
Tiramisù
La ricetta di questa settimana è semplice
semplice. È ancora una volta un dolce a tutti
conosciuto e non serve nessun tipo di cottura
il chè lo rende ancora più appetibile ai neofiti
della cucina. L’unica cosa che vi serve è del
caffè, ma Pampa si è offerto di prepararvelo
se proprio non disponete né di caffettiera né
di fornello.
Ingredienti:
500 g di mascarpone
80 g di zucchero
4 uova
250 g di savoiardi
1 moka da 4 di caffè
cacao amaro in polvere
preparazione:
Separare i tuorli dagli albumi. Montare i tuorli insieme
di Giuliano Macchi
allo zucchero fino a ottenere un composto il
più possibile chiaro e spumoso. Unire al mascarpone il composto di uova e zucchero,
amalgamandolo bene, possibilmente con una
frusta. Montare gli albumi a neve ben ferma
con un pizzico di sale e aggiungere con delicatezza alla crema di uova e mascarpone.
Immergere velocemente i savoiardi nella caffè
(non inzupparli, ma sono bagnarli). Coprire il
fondo della pirofila con uno strato di crema e
quindi di savoiardi. Quindi
Ripetere l’operazione fino
all’esaurimento degli ingredienti.
Mettere la terrina in frigorifero per almeno un paio
d’ore. Quindi al momento
di servirla ricoprirla con
uno strato leggero di cacao
in polvere.
La redazione di Voci di Corridoio si
congeda definitivamente da tutti i
suoi lettori avendo scoperto che il
mercoledì sera senza giornalino è
molto più appagante, come Tonucci dimostra nella foto qui sopra.
Pertanto finisce l’avventura editoriale tra le mura, grazie per questi
magnifici 65 numeri e arivederci…
...ad aprile!
AVVISO COLLETTA E NON FAR FINTA DI NON VEDERLO!!!!
Il tifo, il divertimento, le belle figure hanno un costo in EURI.
Cerchiamo sempre di risparmiare, ma quel costo c’è. E non vale per una partita o un evento singolo, ma sono spese che si fanno per tutto e per tutti.
Le birre sono una cosa a parte, che spesso deve esser sopperita con i soldi comuni perché la gente beve e non si preoccupa.
ORA SERVONO 2 EURO A TESTA
Han pagato: rizzi,cazza,krastu,trame,monto,viole,panda,como,italo,adolf,jhonny,camo,gesù,igor,tinny,juin,barabba,somaini,perelli,franz,mason,t
oz,gatelli.
Se il tuo nome non c’è, non fare il barbone, porta 2 cazzo di euro a
Sono spese LUNGIMIRANTI, non le birre di una sera, ma spese pesanti come potete leggere a fianco per cose che SERVONO
DAVVERO.
Quindi siccome c’è gente che i palloncini, le birre, le torri ecc ve le fa trovare volentieri, almeno non riduceteli sul lastrico per un
paio di spiccioli!
Spese Torri di cartapesta Birre Palloncini Risme per coriandoli Pile ricaricabili per megafono SPESA TOTALI Entrate 45,00 Vendita magliette vecchie 110,00 43,00 Vendita birre 35,00 10,00 Colletta 38,00 20,00 88,00 206,00 ENTRATE TOTALI 183,00 AMMANCO 23,00 Semaforo verde: mqm menzione
Semaforo giallo: zitto zitto, il
Semaforo rosso: Jhonny e, ancora, Camod’onore per Adolfino. Stavolta
Casanova delle Case Popolari, si
ranesi. Ok non star dietro a tutte le cose,
l’avete meritata a suon di sudore e
lancia su un target tutto nuovo:
ma far rischiare il culo a tutto il collegio
voglia. E siete stati bravi, ammetcucinare galline d’esperienza.
con un ratto della bandiera irregolare è
tiamolo. Ogni tanto fate gli gnorri,
Ogni lasciata è persa, ma occhio
veramente da folli. Fortunatamente Mama quando volete, cazzo se ci date
giovane milanese, certe storie
son in versione Arcangelo, salva tutto in
dentro! Citterio correva anche con i
malate non si sa mai dove porzona
cesarini.
Anche se è premiabile la mossa alla
crampi, si illuminava sulla via di Damasco e tino, forse alla gloria dell’orgasmo, forse
trascinava gli altri. Applicatevi più spesso e nella corsia di un ospedale con qualche Lupin, il gioco non valeva la candela. Esosi!
sarete degni successori! Immortali!
test da fare! Perverso!
14
Un’ultima tappa è lecito fare,
prima di andare a scaricare.
Il Broletto è meta perfetta,
ma si fa tutto in grande fretta.
Qua e là
Tanto allegro e spensierato pare,
il Fraccarotto quando sera arriva.
Per Pavia in centro andare,
senza mai_farsi trascinare alla deriva.
MY TUBE
I video di Gamba
La vescica infatti è_ormai piena,
tutti al cairoli e di gran lena!
Ormai felici spirito e corpo siamo
E rilassati a letto andiamo.
Aperitivo coi collegiali al Minerva,
tutti a piedi, la macchina è in riserva.
E giù un martini un altro, un altro ancora,
e questo è niente fino ad ora!!!
TRIPPOLIPPO
Ma adesso che si fa?
E’ la domanda che qualcuno pone.
Tutti quanti al Safarà!
A scolarsi un bel birrone!
"End of Evangelion:
Chop Suey AMV"
Questo è il classico esempio di videomontaggio con sottofondo musicale ben fatto. Il cartone è uno dei rari capolavori del genere manga
e la canzone calza a pennello. Per coloro che
hanno seguito la storia è un “must”, per gli
altri sarà solo una splendida canzone.
"Marco Travaglio: la
vera storia di Berlusconi e Dell'Utri"
Per tutti quelli che sono ancora tentati di votare il mostro di arcore e
per quelli che ancora non conosco uno degli
ultimi giornalisti italiani veramente liberi.
A proposito di dolci…
Sta per cominciare
il torneo di torte
nei corridoi, ma
ancora
non
12 marzo: auguri a…
Jennifer Lopez,
Cantante e attrice
sono pervenute molte
zioni.
iscriCi
teniamo ad avvisarvi che il tempo sta per finire...come
la nostra pazienza. Se nel giro di questa settimana
Marco Follini,
Politico
non ci saranno almeno 8 squadre iscritte il torneo non
potrà nemmeno cominciare.
L’evento, preparato nei minimi dettagli rischia di cadere nel dimenticatoio a meno che voi tutti non vi diate
una mossa e vi organizziate in squadre da 4 elementi.
Dopotutto l’impegno si aggira intorno ai 15 minuti
settimanali garantiti. In più disputandosi nei corridoi
Fabrizio
Frizzi,
Presentatore
non richiede nemmeno tutto questo sbatti perché ci si
può arrivare in ciabatte!
Vi esortiamo tutti dunque, sperando che non lascerete
sfuggire questa occasione di collegialità vissuta nel
Monna Lisa
Olio su legno,
77 x 53
migliore dei modi, sana e...gustosa.
Per qualsiasi informazione e iscrizione contattate quindi la redazione, in particolare chiamate la camera 53
per ogni chiarimento (o la 13 nel caso alla 53 vi risponda Turker…). Ma fate presto, perché se Gotta
guarirà prima dell’inizio del torneo non ce ne sarà per
nessuno!!!
"Borsellino parla su Berlusconi prima di morire"
Uno degli ultimi eroi
dell'antimafia, intervistato da alcuni giornalisti,
dimostra la tempra di
una persona disposta a
fare il proprio mestiere fino in fondo.
"Taking the hobbits to
isengard"
E' semplicemente una
cazzata ma ad alcuni
piace e, se riuscite a
non farlo diventare una droga canticchiando il
motivetto fino alla nausea, potrebbe pure essere divertente.
"Parkour"
Dico solo che io lo conosco. E' candidato con
l'Italia dei Valori, votatelo. Insegnerà anche a
voi a fare le teste di
minchia senza catafottervi di sotto dal parapendio. Seriamente.
"Biagi intervista Montanelli"
Due grandi giornalisti
ormai
deceduti,Montanelli e Biagi,
parlano del nostro paese. E' bene non dimenticare chi siano stati costoro e come ci abbiano
ammonito sulla deriva Italiana.
Bidello,
Matricola
fraccarotta
LE ISCRIZIONI SCADONO A FINE SETTIMANA, IL
GIORNO 16 MARZO, AFFRETTATEVI!
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