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Settimanale di
27 settembre 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 34
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Postale Regime libero Modena
tassa riscossa, Tax percue.
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di Modena Poste Italiane spa
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in edicola
l’oro nero di casa clo’
Mauro Clò
Custode di una tradizione centenaria,
il carpigiano Mauro Clò apre alla cittadinanza
la sua acetaia di Fondo Toschina, in via Gherardo
Cavetto, al civico 11, a rovereto, domenica
29 settembre. Un’occasione imperdibile per scoprire i segreti
dell’aceto balsamico tradizionale di Modena.
Uber Barbolini
Rubes Bonatti
la crisi morde l’anima e
aumentano le nevrosi
marco artioli incontra
federconsumatori
ratti in città:
e guerra sia!
Uber barbolini giudice
al mondiali di artistica
27.09.2013 n° 34
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Libri
da non perdere!
L’amore graffia il mondo
Di Ugo Riccarelli
I
l primo strillo di Signorina alla sua nascita
“non fu, come ebbero a credere i presenti,
il grido rituale di un essere offeso dall’obbligo di nascere, ma l’espressione di disappunto per l’urlo della locomotiva, che da quel
momento l’avrebbe inquietata per tutta la
vita”. E’ come se portasse il destino nel nome,
Signorina: suo padre, capostazione in un
piccolo paese di provincia, l’ha chiamata così
ispirandosi al soprannome di una locomotiva
di straordinaria eleganza. E creare grazia e
bellezza è il suo talento.
Un giorno dal treno sbuca un omino con gli
occhi a mandorla e, con pochi semplici gesti,
crea un vestitino di carta per la sua bambola.
L’omino scompare, ma le lascia un dono che
lei scoprirà di possedere solo quando una
sarta assisterà a una delle sue creazioni. Potrebbe essere l’atto di nascita di una grande
stilista, ma ci sono il fascismo, la povertà e gli scontri in famiglia, le responsabilità,
i divieti e poi la guerra... e Signorina poco a poco rinuncia a parti di se stessa, a
desideri e aspirazioni, soffocando anche la propria femminilità, con una generosità
istintiva e assoluta. E quando infine anche lei, quasi all’improvviso, si scopre donna
e conosce l’amore, il sogno dura comunque troppo poco, sopraffatto da nuovi doveri e nuove fatiche, e dalla prova più difficile: un figlio nato troppo presto e nato
malato, costretto a “succhiare aria” intorno a sé come un ciclista in salita. Nonostante i binari della ferrovia siano ormai lontani e la giovinezza lasci il posto a una
maturità venata di nostalgia, ancora una volta Signorina sfodera il suo coraggio e
la sua determinazione per far nascere suo figlio una seconda volta, forte e capace
di respirare da solo.
La famiglia e il suo piccolo mondo restano al centro del racconto di Ugo Riccarelli,
corale e individuale al tempo stesso. Le tragedie, nel suo ultimo romanzo L’amore
graffia il mondo, si alternano con equilibrio alle buone notizie, come in ogni normale esistenza, fatta di bene e male, di sollievi e difficoltà, di speranza e delusioni.
L’amore graffia il mondo, ma il mondo ha sempre la meglio.
Frase della settimana...
“La Serie B non è una serie minore e in quanto
a tifoserie non c’è da stare tranquilli”.
Dichiarazione di alcuni Vigili Ubani, che chiedono casco e bastone estensibile durante
i servizi allo Stadio. La Gazzetta di Carpi.
Tra le righe...
Schena contro il gioco d’azzardo
S
e saranno i sindaci a cambiare questo Paese, allora Giuseppe Schena
è uno di quelli. L’ultima iniziativa
promossa a Soliera riguarda la lotta al
gioco d’azzardo: per arginare l’avanzata
delle ‘mangiasoldi’, che garantiscono
alla terza industria per fatturato in Italia
di continuare a prosperare lasciandosi
dietro una scia di giocatori compulsivi
che non possono stare senza giocare, trascinando nei debiti e nella disperazione i
familiari, il Comune ha deciso di ridurre il
balzello sui rifiuti a bar e tabacchi senza
slot-machine. “Uno sconto - è scritto nel
comunicato - del 30% sulla Tares (Tributo
sui rifiuti e sui servizi) ai bar e tabaccherie che attestino l’assenza - o la rimozione in corso d’anno - di videopoker e slot
machine. L’importo complessivo dell’agevolazione tariffaria stanziata dal Comune
è pari a 5mila euro. Gli esercizi pubblici che vorranno usufruire dello sconto dovranno presentare un’autocertificazione ad Aimag, l’ente che gestisce la raccolta
rifiuti, entro il prossimo 15 ottobre, o comunque entro quindici giorni dalla data di
rimozione dei videopoker e delle slot-machine”. Solamente in tempi recenti, non
più di una decina d’anni fa, la comunità scientifica ha classificato come malattia il
gioco d’azzardo patologico perché quello che da sempre era stato considerato un
vizio, oggi ha assunto le caratteristiche di una dipendenza. Giocare a poker con gli
amici due volte al mese può essere un passatempo voluttuario e ricreativo, tentare
la fortuna con un gratta e vinci cinque o sei volte al mese non rappresenta un segnale d’allarme, “ma il campanello deve suonare quando un soggetto evidenzia i
primi sintomi di perdita del controllo”, ha spiegato recentemente in un’intervista a
Tempo il direttore del Sert di Carpi Massimo Bigarelli. In un panorama alla “Davide contro Golia” , in cui i sindaci non hanno neppure la fionda visto che sono privi
di qualsiasi strumento normativo, l’iniziativa del Comune di Soliera segna un primo
passo in avanti contro il gioco d’azzardo, preceduto da poche chiacchiere inutili.
Sara Gelli
Il graffio
La Iena
Fuggitivi seriali - Dopo Nuova Era, Carpi Auto
e Motus, ora a lasciare i carpigiani a bocca asciutta è
stato Artioli Arredamenti... caparre versate
ma mobili mai arrivati. Che sia uno sport cittadino?
Foto della settimana
Ph Luciano Arletti
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Francesca Desiderio,
Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello
Marchesini, Clarissa Martinelli,
Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
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COOPERATIVA RADIO BRUNO arl
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999
Chiuso in redazione il 25 settembre 2013
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3
sisma e ricostruzione
E
’ passato quasi un
anno e mezzo dal
terremoto del maggio 2012, ma sono ancora
tante le ferite aperte nei
paesi terremotati. In questi
mesi sono stati numerosi
i volontari, gli artisti e gli
sportivi che si sono mobiliti
per raccogliere fondi da
destinare alle famiglie del
cratere: questa volta scenderanno in piazza i più celebri
e spericolati motociclisti
d’ Italia. Sabato 28 settembre, a Sozzigalli di Soliera,
presso il Centro sportivo
in via Carpi – Ravarino si
esibiranno in uno spettacolo straordinario Massimo
Bianconcini, Vanni Oddera, Luca Zironi, Maurizio Poggiani, Alberto
Prosdocimi, Davide Rossi
e Kevin Ferrari. Recentemente Oddera e Bianconcini hanno partecipato al noto
show Italia’s Got Talent,
lasciando a bocca aperta la
giuria composta da Maria
De Filippi, Gerry Scotti e
Rudy Zerbi. Il ricavato del-
Un weekend
all’insegna
della
solidarietà, per far
rivivere il nostro
territorio dopo il
sisma.
D
a alcuni giorni circolano voci relative alla
mancata volontà
dell’Amministrazione Comunale di Novi di ricostruire
le Scuole Medie di Rovereto.
“Sono assolutamente false
e infondate - si affretta
a chiarire il sindaco, Luisa Turci - il vecchio polo
scolastico è in parte già
Sabato 28 settembre a Sozzigalli, presso il centro sportivo in via Carpi
Ravarino, spettacolo mozzafiato di Motocross. Il ricavato sarà devoluto
alla Scuola elementare della frazione, inagibile a causa del sisma
Quando la solidarietà
diventa
spettacolo
lo spettacolo sarà devoluto
alla Scuola elementare di
Sozzigalli inagibile a causa
del sisma. A Soliera gli
istituti scolastici danneggiati sono la Scuola secondaria
A. Sassi, quella primaria
G.Garibaldi e quella di Sozzigalli, C. Battisti. L’evento
benefico é organizzato da
Young People Revolution,
Circolo
culturale
Dei Sette e
dal Circolo
Arci di
Sozzigalli,
con il patrocinio del
Comune
di Soliera.
L’evento
associazione di giovani che ha
l’obiettivo
di sensibilizzare
l’opinione
pubblica
sulle problematiche
sociali, dal
Infondate le voci che circolano relative alla mancata
volontà dell’Amministrazione Comunale di Novi di
ricostruire le Scuole Medie di Rovereto
La scuola media di Rovereto si farà
demolito e, tra le priorità
che abbiamo inviato alla
Regione Emilia Romagna, vi
è il rifacimento dell’intero
complesso”. La progettazione dell’intero polo dovrebbe
essere pronta entro il 2014
e, aggiunge la Turci, dal
momento che i lavori di
costruzione procederanno
per stralci “partiremo con la
scuola primaria e la pale-
Luisa Turci
con animazione, lotteria,
truccabimbi e stand gastronomici prenderà il via
alle ore 15, ma occorrerà
attendere sino alle 19.30 per
poter alzare gli occhi al cielo e ammirare le acrobazie e
lo spettacolo mozzafiato di
freestyle. Il Daboot Team è
infatti il gruppo di freestyler più famoso in Italia e in
Europa. I piloti eseguiranno
acrobazie aeree in sella alle
loro moto compiendo numeri che sfidano la legge di
gravità. Il team saprà coinvolgere il pubblico anche
riproponendo il suo famoso
giro della morte. Un evento
che saprà di certo catalizzare l’attenzione e lo stupore
di grandi e piccini per un
fine settimana all’insegna
delle emozioni forti.
Francesca Desiderio
Continuano gli investimenti a favore dei comuni
terremotati resi possibili grazie alle magliette
Teniamo Botta di Radio Bruno
I bimbi sono nel nostro cuore
C
ontinuano gli investimenti a favore dei comuni terremotati
resi possibili grazie alle magliette Teniamo Botta di Radio
Bruno. Questa volta sono stati acquistati arredi e materiale per un importo pari a 9.143 euro destinati alla IV sezione della
Scuola dell’Infanzia Statale di San Prospero. I bimbi sono
ancora nei container, ma grazie a Teniamo Botta gli ambienti
sono diventati più confortevoli.
stra scolastica, finanziata,
quest’ultima grazie a una
donazione delle Fondazioni
bancarie. Le Medie saranno
lo step successivo e, nel
frattempo, i ragazzi resteranno all’interno degli EST,
gli edifici scolastici temporanei allestiti presso il Centro
sportivo di Rovereto”.
J.B.
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I lettori ci scrivono
La fioriera occupa la carreggiata
Qualcuno livelli questa cunetta!
Via Lenin, poco dopo l’incrocio con via Milazzo
P
otrebbe sembrare una
innocua cunetta. Ma
la foto inganna. In realtà questo avvallamento è
ben più alto di quanto sembri. Per rendersene conto vi
invito a recarvi in via Lenin,
subito dopo l’incrocio con via
Milazzo. Qualche settimana
fa, per evitare un’auto, un
mio conoscente, in sella alla
propria bicicletta, ha urtato
lateralmente l’avvallamento
con la ruota ed è stato sbalzato via. Risultato? Qualche
costola rotta, numerose escoriazioni e, naturalmente, tanta
paura. Certamente le buche
che punteggiano gli assi viari
cittadini costituiscono un grave pericolo soprattutto per le
fasce deboli della strada ma,
nel momento in cui vengono
riasfaltate dovrebbero essere
riportate al livello del manto
stradale. In caso contrario il
rischio di rovinare a terra è
il medesimo. Soprattutto
laddove non vi sono piste
ciclabili è fondamentale che
la carreggiata sia a misura di
tutti coloro che vi transitano,
dai ciclisti agli automobilisti,
onde evitare cadute o, peggio
ancora, sinistri.
Lettera firmata
Un modello esportabile anche nella nostra città
N
el condividere
pienamente quanto
avete scritto nella
rubrica Tra le righe della
scorsa settimana, dal titolo
Le regole della strada non
sono quelle della giungla,
vi inoltriamo una fotografia
scattata quest’estate durante
un viaggio in bicicletta da
Como a Parigi. Si tratta di una
stele all’entrata di un paesino
francese, dove le priorità
di traffico sono “invertite”
rispetto a quanto accade
nelle nostre città. Come
potete vedere, prima
vengono i pedoni, poi i
ciclisti che però devono
viaggiare in modo da
non arrecare pericolo agli
altri utenti e, infine, le
auto , oltretutto vincolate ai 20 chilometri di
velocità massima (quindi
più lente dei ciclisti). Un
modello esportabile anche in tanti paesi italiani,
compreso, come voi
stessi asserite, il rispetto
delle regole di quella
che dovrebbe essere
una normale e abituale
convivenza civile.
Luciano
S
pettabile
Redazione,
già lo scorso
novembre avevo
segnalato che una
fioriera occupava
parte dello stop
di via Girolamo
da Carpi su viale
Manzoni. Ebbene
la fioriera continua
la sua avanzata
e, come potete
osservare dalle
immagini che vi
allego, ormai
occupa la carreggiata, costituendo
un pericolo per chi
vi transita. Perchè
l’Amministrazione
Comunale o la
Polizia Municipale
non se ne cura?
Qualcuno dovrebbe posizionarla
altrove.
Maurizio
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un Bilancio 2012 poco confortante spiega la necessità dei vertici della Fondazione Crc di ricercare una soluzione per
continuare a far rendere un patrimonio che è la nostra ricchezza, quella della comunità carpigiana.
L’altra faccia della medaglia
I
l problema c’è ma non
si vede, se non leggendo
nelle pieghe del Bilancio
2012 e allora emerge l’altra
faccia della medaglia, quella che immaginiamo preoccupi i vertici della Fondazione Cassa di Risparmio
di Carpi, oggi impegnati
a trovare una via d’uscita
che consenta di superare
il difficile momento. Redatto secondo la legge e le
direttive Acri, il Bilancio è
uno degli atti più importanti
di una Fondazione: riporta il
quadro generale delle risorse finanziarie prodotte in un
anno solare per realizzare la
propria “mission”. In pratica, vi è sintetizzato il lavoro
della Fondazione nel far
fruttare al meglio l’ingente
patrimonio dell’Ente per assicurare un gettito adeguato
alle necessità di intervento a
favore del territorio.
Quello della Fondazione
Cassa di Risparmio di Carpi
relativo al 2012 è stato
approvato all’unanimità
dal Consiglio di Indirizzo,
sentita la relazione del Consiglio di Amministrazione
e del Collegio dei Revisori,
e vista la relazione della
società di revisione.
Il risultato è stato definito
ufficialmente “confortante”: poco più di 7 milioni di
Sede della Fondazione
euro di utile, un patrimonio
consolidato di 319 milioni
di euro e più di 6 milioni e
800mila euro di erogazioni
deliberate a favore del territorio. Un Bilancio che si
completa però solo procedendo a una più approfondita lettura dei dati. Nella
composizione dell’attivo,
infatti, non compaiono le
perdite che i titoli hanno registrato durante questi anni
bui per la finanza: alla voce
‘immobilizzazioni finanziarie’ sono congelate le azioni
contabilizzate al costo
d’acquisto e non in base al
valore che oggi hanno sul
mercato. Ma chi può dare
rassicurazioni sul fatto che
le azioni, il cui valore si è
fortemente ridotto, possano
risalire la china e recuperare
rispetto alle ingenti perdite
registrate? Ci vorrebbe un
miracolo... E non solo per
la Fondazione, visto che la
situazione è condivisa da
milioni di risparmiatori:
quei titoli azionari e obbligazionari che hanno con-
sentito risultati
strabilianti
negli anni
dell’euforia dei
mercati, sono
complessivamente in perdita e, nel caso
specifico dei
titoli ‘tossici’,
ci si è ritrovati
con un pugno
di mosche in
mano.
Un esempio è
quello dei titoli
obbligazionari
del gruppo Lehman Brothers,
detenuti dalla
Fondazione
Crc che ha
provveduto a
una loro ulteriore svalutazione nel Bilancio 2012 per 1,3 milioni di
euro. In pratica: 1,3 milioni
di euro di minori risorse
disponibili per il territorio.
Tornando alle immobilizzazioni finanziarie, ovvero il
patrimonio in titoli dell’Ente, hanno raggiunto l’importo di 264 milioni di euro di
cui 123 milioni in titoli di
capitale (azioni) considerato il loro valore d’acquisto,
ma il cui valore di mercato è
38 milioni e 800mila euro.
Non è così scontato che,
Dopo Nuova Era, Carpi Auto e Motus, a chiudere i battenti senza alcuna spiegazione
e lasciando i clienti a bocca asciutta è stato il mobilificio Arredamento Artioli
di Carpi. Venerdì un incontro tra il titolare Marco Artioli e Federconsumatori
Fuggitivi seriali
D
opo Nuova Era,
Carpi Auto e Motus,
a chiudere i battenti
senza alcuna spiegazione e
lasciando i clienti a bocca
asciutta è stato il mobilificio Arredamento Artioli
di Carpi. Centralino bollente, per Federconsumatori,
alle prese da giorni con decine e decine di telefonate
da parte di numerosi clienti
in allarme. “Per una quindicina di persone è già stata
aperta una pratica formale”, spiega Renza Barani,
presidente di Federconsumatori Modena. E’ stata poi
inviata ai creditori una diffida, tramite raccomandata,
che li invita a ottemperare
in un ridotto lasso di tempo,
ai propri doveri, sulla base
dei contratti stipulati. “La
situazione - prosegue Barani - è delicata e complessa.
Vi sono infatti posizioni
molto diverse tra loro:
clienti che hanno ricevuto
soltanto una parte del mobilio e altri che, pur avendo
già pagato la caparra, non
si sono visti consegnare
Chi può dare
rassicurazioni sul fatto
che le azioni, il cui
valore si è
fortemente ridotto,
possano risalire la
china e recuperare
rispetto alle ingenti
perdite registrate?
Ci vorrebbe un
miracolo...
così come sono andate giù,
le azioni possano recuperare
e colmare quel buco di 85
milioni di euro. Inoltre, la
redditività di questi titoli
di capitale sembra, in base
ai dati di Bilancio 2012,
essersi attestata a un 1,1%,
sensibilmente al di sotto
rispetto al rendimento della
gestione degli investimenti
finanziari che è del 2,63%.
Una vera e propria zavorra per gli amministratori
della Fondazione chiamati
a operare sul mercato con
l’obiettivo, come si diceva,
di “far fruttare al meglio il
patrimonio per assicurare
un gettito adeguato alle
necessità di intervento a
favore del territorio”.
Milioni di risparmiatori
oggi condividono la stessa
condizione ma non hanno
avuto certo le stesse possibilità a disposizione per
Enel è decisa a restare sul territorio carpigiano e
conta, nel giro di un paio di settimane,
di concludere un accordo con un altro partner
Nessuna ritirata di Enel
dalla nostra città
A
alcunché... Non avendo ancora in mano le ricevute di
ritorno delle raccomandate
temevamo che il proprietario fosse fuggito in un’altra
località o facesse orecchie
da mercante ma, con nostra
sorpresa ci ha contattati,
rendendosi disponibile a
incontrarci”. Marco Artioli
avrebbe infatti assicurato
di non essere intenzionato a
far morire la storica attività
di famiglia nè, tantomeno,
di darsi alla macchia: “il
proprietario ha ribadito più
volte di essere vittima della
crisi e di avere le banche
col fiato sul collo. Le regole
però vanno rispettate prosegue Barani - e non ci
sono santi che tengano: le
persone hanno il diritto di
ricevere i beni per i quali
hanno versato degli anticipi o di vedersi perlomeno
restituire il proprio denaro”.
Venerdì 27 dovrebbe essere
il giorno fatidico in cui si
tenterà di trovare un accordo: “auspichiamo - conclude la presidente di Federconsumatori - che l’incontro sia positivo e si trovino
le condizioni per siglare
formalmente un accordo ed
evitare di dover intraprendere le vie legali”.
Jessica Bianchi
operare con discernimento
sul mercato. La Fondazione,
invece, si è avvalsa della
consulenza di un’associazione che offre “un mix
unico di competenze nel
risk management, wealth
management, financial advisory, business consulting
e knowledge trainig”.
E, già nel 2006, c’era chi, a
proposito della forte incidenza dell’azionario, aveva
scritto, che “tale politica in
questo momento è sicuramente premiante vista la
buona performance che
i mercati stanno avendo
nella prima parte del 2006
– si legge nella Relazione
dei revisori – allo stesso
tempo bisogna sottolineare
come tale posizione, in un
momento di correzione dei
mercati, potrebbe causare
forti perdite al patrimonio
della Fondazione”. Il Collegio dei revisori si dimise
nello stesso anno.
Questa diversa lettura, dunque, restituisce un Bilancio
un po’ meno confortante
e spiega la necessità dei
vertici della Fondazione Crc
di ricercare una soluzione
per continuare a far rendere
un patrimonio che è la nostra ricchezza, quella della
comunità carpigiana.
Sara Gelli
lcuni cittadini ci hanno segnalato la chiusura del Punto
Enel di viale Fassi, 11/A, lamentando notevoli disagi:
“da un giorno all’altro lo abbiamo trovato chiuso. Ora
in caso di problemi non si può far altro che chiamare il numero verde e perdere ore in attesa oppure recarsi a Modena o a
Mirandola. E’ davvero disdicevole che una città come la nostra
non abbia un ufficio di Enel”. Davanti alla sede spicca un cartello decisamente sibillino: L’Ufficio Enel rimane chiuso per
problemi tecnici. Nulla più. Interrogati sul futuro del servizio
in città, Enel sgombera il campo da ogni equivoco: “quello di
viale Fassi era un ufficio indiretto che, da una decina d’anni,
oltre a occuparsi di pannelli fotovoltaici ed energie rinnovabili,
aveva stipulato con noi un accordo per sbrigare le pratiche
relative al mercato dell’energia elettrica (Enel energia ed Enel
Servizio Elettrico in particolare)”. Una sorta di partnership finita a gambe all’aria: “il proprietario del negozio ha avuto delle
difficoltà e ha deciso di chiudere. Decisione che, naturalmente, nulla ha a che vedere con la volontà di Enel. Questa non è
una ritirata, al contrario, Enel è decisa a restare sul territorio
carpigiano e conta, nel giro di un paio di settimane, di concludere un accordo con un altro partner”.
J.B.
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6
D
on Ivo Silingardi,
l’intraprendente e
amato
sacerdote
carpigiano, fondatore di una
serie di importanti strutture
educative, professionali e
ricreative, festeggia, sabato
28 settembre, il suo 93esimo
compleanno e 70 anni di ordinazione sacerdotale a Villa Chierici, alla presenza del
vescovo monsignor Francesco Cavina, dei predecessori
monsignor Tinti e monsignor
Staffieri, del vescovo di Cesena monsignor Regattieri
- per anni vicario della nostra Diocesi - e di sacerdoti,
diaconi e rappresentanti di
associazioni cattoliche. La
Chiesa e la città di Carpi testimonieranno così che don Ivo
Silingardi è davvero un uomo
e un prete straordinario, pieno
di idee e coraggio. Un prete
che ha sempre respinto le luci
della ribalta, che ha sempre
vissuto con modestia e umiltà,
manifestando un grande amore per i giovani. Un prete che
non si è mai arreso davanti a
nessuna difficoltà, nemmeno
in tempo di guerra, quando ha
conosciuto il carcere di San
Giovanni in Monte a Bologna
e di Sant’Eufemia a Modena, poiché componente della
Brigata Italia dei partigiani
cattolici né, tantomeno, negli
anni difficili del dopoguerra
quando, in alcune circostanze, seppe tener testa all’invadenza politica del Pci che
aveva la pretesa di fungere da
controllore di ogni attività e
D
omenica 22 settembre ha inaugurato la
nuova sede di Musikè - Arte e Musica in movimento al civico 14 di via Lago
di Carezza a Cibeno. Molto
più di una scuola di musica,
Musikè è un ambiente stimolante in cui la passione per la
musica, l’arte e le nuove idee
si fondono e dove è possibile frequentare oltre ai corsi
di canto e strumenti, anche
corsi di Informatica, lezioni
di Computer Music, corsi di
inglese e laboratori creativi per tutte le età. Perché la
musica è un’arte dalle mille
sfaccettature.
“Musikè - Arte e Musica in
movimento - racconta Tania Castaldelli insegnante
presso Musikè e laureata al
Conservatorio di Musica Arrigo Boito - è nata nel 2006
da un’idea mia
e di Daniela
Bertacchini,
diplomata in
flauto traverso
e musico-terapista, oltre che
insegnante.
Abbiamo deciso di creare
questa scuola
dopo aver insegnato per anni presso l’Associazione Lo Schiaccianoci
di Novellara, con lo scopo di
favorire anche a Carpi lo sviluppo della cultura musicale e
artistica in genere, attraverso
Don Ivo Silingardi festeggia, sabato 28 settembre, il suo 93esimo compleanno e ben 70 anni di
sacerdozio a Villa Chierici, alla presenza di ben quattro vescovi
Don Ivo: sacerdote da 70 anni
vedeva di malocchio questo
intraprendente sacerdote che
‘sfidava’ i comunisti nell’impegno sociale e a favore della
povera gente. E fu in quegli
anni che iniziò la sua faticosa
attività tesa a trovare un lavoro e una casa a disoccupati,
poveri, diseredati ed emarginati.
La “festa” di sabato 28 settembre a Villa Chierici inizierà alle 11 quando verrà
concelebrata una messa cui
faranno seguito interventi
di saluto e di encomio da parte
del vescovo
di Carpi, del
sindaco e di
altre autorità. La festa
si concluderà
con un buffet
allestito dai
‘suoi ragazzi,
ovve-
ro i camerieri e i cuochi della
Scuola alberghiera Nazareno, una delle sue tante realizzazioni.
Tutti a Carpi conoscono
don Ivo Silingardi, ma vale
la pena rammentare ai più
giovani le tappe salienti di
una vita vissuta all’insegna
dell’operosità e dell’amore
per il prossimo. Nel dopoguerra venne incaricato dal
vescovo monsignor Prati di
occuparsi della Pastorale del
lavoro della Diocesi, incarico che assolse insieme
a l’Onarmo e le Acli,
mentre è degli Anni
’50 la realizzazione
della Scuola alberghiera, una delle più
apprezzate in Italia,
riconosciuta poi dalla Regione come
Istituto
professionale,
che
ha sfornato, da allora, centinaia di cuochi e camerieri
e ha avuto la soddisfazione
d’essere chiamata a gestire
per molti anni Casa Italia e
Casa Modena alle Olimpiadi
e ai Campionati del mondo.
Di seguito realizzò la palestra
Kennedy frequentata da centinaia di ragazzi, quindi la Cooperativa sociale Nazareno
che ospita decine di giovani
con disabilità che qui trovano
serenità, affetto e sostegno.
Fu anche stretto collaboratore
di don Zeno Saltini fondatore di Nomadelfia, di don Armando Benatti dell’Opera
Realina, di Marianna Saltini
nella Casa della Divina Provvidenza dove, per decine di
anni, ha celebrato la messa
del mattino, di don Vincenzo
Benatti nelle scuole professionali dell’Aceg.
Tante altre sono state le iniziative nate grazie all’intuito e alle capacità creative di
questo generoso sacerdote.
Lo testimoniano due carpigiani che lo hanno seguito e
affiancato sin dal dopoguerra. Sono il geometra Luigi
Boschini, suo consulente
tecnico per tutte le strutture
edilizie sorte in via Peruzzi,
in via Rocca e al Passo di
Costalunga e lo scomparso
Vittorino Cavani, muratore
divenuto con gli anni un apprezzato imprenditore edile.
“Ho conosciuto don Ivo nel
1954, appena diplomato - racconta Luigi Boschini - e ho subito cominciato a collaborare
con lui, affascinato dalla sua
personalità e dai suoi progetti. Organizzammo un primo
corso per giovani muratori
all’interno di San Nicolò.
Poi abbiamo costruito il primo fabbricato in via Peruzzi,
poi il rifugio al Passo di Costalunga, sulle Dolomiti, che
fungeva da casa di vacanza
per i carpigiani. Abbiamo poi
realizzato gli altri fabbricati
che compongono l’attuale
complesso della Scuola alberghiera di via Peruzzi, poi
la palestra Kennedy che dedicammo all’allora presidente
degli Usa appena scomparso”. Non meno entusiasta fu
il ricordo di Vittorio Cavani,
cugino della regista Liliana
Cavani, che qualche anno
fa disse: “rammento quando
costruimmo il rifugio al passo
dolomitico, coi pochi mezzi
che avevamo a disposizione
e con materiale che spesso ci
veniva fornito gratuitamente.
Don Ivo arrivava di quando in
quando a controllare l’andamento dei lavori in sella alla
sua moto, compiendo il tragitto da Carpi quando ancora non
HA INAUGURATO IN VIA LAGO DI CAREZZA A CIBENO LA NUOVA SEDE DI MUSIKÈ
Musica a 360 gradi
ampliato l’offerta formativa
inserendo anche
corsi di inglese
e di Computer
Music per garantire ai noDa sinistra Tania
Castaldelli e stri allievi un
Daniela Bertacchini percorso culturale a 360°,
l’insegnamento, la sensibiliz- dal momento che
zazione e la promozione di un musicista deve
iniziative educative e di eventi costantemente
in campo musicale, didattico, confrontarsi con
artistico e arte-terapeutico. A canzoni in lingua
partire da quest’anno abbiamo straniera e con le
nuove tecnologie informatiche. Quando sette anni fa,
Musikè ha aperto i battenti nei locali presi in affitto
nella Parrocchia S. Agata di
Cibeno, avevamo circa una
decina di allievi, ma poi il numero è cresciuto sempre più,
fino a raggiungere, lo scorso
anno, quota 130. L’impegno
di questi ragazzi,
tutti diplomati/
laureati nei conservatori della
nostra Regione
ci ha indotto a
Ph Federico Massari
scegliere un ambiente più
grande e più congeniale alle
nostre attività, e così ci siamo
trasferiti in via Lago di Carezza, dove i nostri ragazzi
possono contare su una sala
prove, una sala con pianoforte a coda, un’altra sala con
c’era l’Autostrada del Brennero. Sembrava don Camillo.
Davvero un prete unico, di
quelli che hanno speso una
vita per gli altri senza badare
mai al proprio tornaconto”.
Don Ivo ama i rapporti umani,
fuori dalle etichette e dalle
formalità, con amici e conoscenti, così come gli piace
conversare, quando torna a
Carpi, con la regista Liliana
Cavani, amica di lunga data,
che rimprovera bonariamente
per le scene ‘spinte’ di certi
suoi film. A Carpi è amico di
tutti: la sua generosità non ha
limiti e ha una parola di conforto e di incoraggiamento per
chiunque.
Qualcuno lo ha definito il don
Bosco o il Filippo Neri carpigiano, oppure il Bernanos,
l’autore del Diario di un curato di campagna: tutti paragoni
calzanti che hanno caratterizzato i momenti più difficili
ma anche fecondi della sua
lunga avventura spirituale,
materiale e morale. Don Ivo
non fa mistero di essere stato uno dei primi carpigiani
a recarsi a Medjugorje una
trentina di anni fa per pregare la Madonna. Davvero un
figlio illustre di questa terra,
generosa quanto lui lo è col
prossimo.
Cesare Pradella
pianoforte e tante altre aule
ottimizzate per ospitare corsi
specifici. Inoltre, io e Daniela
teniamo moltissimo a coinvolgere gli alunni in lezioni
di Musica d’Insieme e, quindi,
oltre alle fondamentali lezioni
individuali di strumento, raggruppiamo i ragazzi in base
alla loro età e alla loro crescita
musicale per far vivere loro
l’esperienza del fare musica
in gruppo sia dal punto di vista
tecnico-strumentale che dal
lato emotivo-relazionale”.
Oggi Musikè conta più di 100
allievi di ogni fascia d’età e
sta diventando sempre più un
punto di riferimento per diverse iniziative a carattere musicale che si realizzano all’interno delle scuole primarie
e secondarie di primo grado
della nostra città. I numerosi
carpigiani accorsi all’inaugurazione domenica scorsa, oltre
a visitare la scuola, conoscere
i docenti e l’offerta formativa
2013/2014, hanno potuto provare gli strumenti e suonare
insieme ad alunni e maestri,
perché Musikè è un luogo di
condivisione di musica, arte,
cultura e divertimento.
Chiara Sorrentino
27.09.2013 n°34
S
econdo l’Organizzazione mondiale della
sanità, la depressione
diventerà nel 2030 la malattia cronica più frequente.
Un disturbo che oggi tocca
molti giovani che stentano
a trovare un’occupazione,
ma anche i cinquantenni che
rischiano di uscire dal ciclo
produttivo per sempre. Tutti
hanno la netta sensazione
che tra gli effetti collaterali
della crisi economica ci sia
anche un aumento significativo di varie forme di
disagio psicologico, riconducibili prima di tutto alla
maggiore incertezza rispetto
al futuro. “Non c’è alcun
dubbio che la crisi economica in molte persone causa
un aumento dello stress,
rispetto al quale l’individuo deve porre in essere
delle azioni d’adattamento.
Naturalmente questo adattamento in molte situazioni
avviene in modo fisiologico,
ma può anche accadere che
si trasformi in una reazione
L’aumento
più marcato
si è
registrato nella
categoria delle
nevrosi,
nell’ambito delle
quali rientrano sia
le nevrosi d’ansia
che quelle
depressive.
Dal 2007, anno d’inizio della crisi, al 2012 il numero di persone che si è rivolto al Centro di Salute
Mentale di Carpi è aumentato di circa il 20%. Ansia e depressione i disagi più frequenti
La crisi morde l’anima
Rubes Bonatti
di tipo ansioso o depressivo.
Recenti studi internazionali
evidenziano come la profonda crisi finanziaria abbia
determinato un rilevante aumento dei casi di depressione e dei tentativi di suicidio,
con un’incidenza maggiore
nella popolazione meno
abbiente e culturalmente
meno preparata”, spiega
Fabrizio Starace, direttore
del Dipartimento di Salute
Mentale dell’Azienda Usl
di Modena. Il risultato?
Dal 2007, anno d’inizio
della crisi, al 2012 il numero
di persone che in tutta la
provincia si sono rivolte ai
servizi del Dipartimento di
Salute Mentale è aumentato
Scopo della Fondazione è quello di prendersi cura
delle persone portatrici di disabilità che vedono
limitate le proprie capacità funzionali
E’ nata la Fondazione Progetto
per la vita
L
7
’idea della Fondazione Progetto per la vita, presentata il 21 settembre presso l’Auditorium della Biblioteca
Loria, è nata nel 2004, quando un gruppo di famigliari di
ragazzi con disabilità si trovarono a frequentare un gruppo di
auto-mutuo aiuto. Nelle discussioni il tema del ‘dopo di noi’ era
una costante. La soluzione prospettata fu allora quella di aprire
alle associazioni, ai volontari e ai famigliari che si dedicavano ai
problemi della disabilità proponendo loro la costituzione di una
Fondazione che rendesse possibile la realizzazione di progetti
concreti. Trovato l’accordo, l’idea venne presentata all’Unione
delle Terre d’Argine che, nel 2011, divenne uno dei soci fondatori. Scopo della Fondazione è quello di prendersi cura delle
persone portatrici di disabilità che vedono limitate o ristrette le
proprie capacità funzionali e di partecipazione sociale. La Fondazione si propone di promuovere, sostenere e sviluppare progetti e
servizi a favore di disabili anche con rilevanti bisogni assistenziali
o in condizioni di non autosufficienza che intendano attivare
esperienze di vita indipendente accompagnando, parallelamente, le famiglie nel percorso di preparazione al futuro dei propri
famigliari. In particolare la Fondazione intende realizzare soluzioni abitative e progetti innovativi rivolti ai disabili; promuovere e
realizzare iniziative idonee a favorire un contatto tra la Fondazione, gli addetti e il pubblico; fornire consulenze in materia di diritti
delle persone disabili e supporto delle loro famiglie; garantire
la tutela del disabile attraverso un’azione di monitoraggio della
qualità della vita. Naturalmente, nel far questo, la Fondazione
opererà in collaborazione con enti pubblici e privati, aderendo ad
organismi internazionali, nazionali e locali aventi finalità analoghe. Presidente della Fondazione, i cui fondatori sono le associazioni Adifa, Al di là del muro, Progetto per la Vita, Il Tesoro
Nascosto, Gruppo Genitori Figli con Handicap (Soliera),
Comitato genitori e utenti delle strutture e servizi sociali
(Nazareno) e Unione delle Terre d’Argine – è Sergio Saltini.
di circa il 20%. Tradotto: il
2% della popolazione adulta
(con più di 18 anni) residente in provincia soffre di disturbi psichiatrici e, probabilmente, non è che la punta
dell’iceberg. Nella nostra
città, ad esempio, sono circa
1.500 i pazienti in carico al
Csm. L’aumento più marcato si è registrato nella
categoria delle nevrosi,
nell’ambito delle quali rientrano sia le nevrosi d’ansia
che quelle depressive, vale
a dire quelle reazioni più
spesso riconducibili a eventi
negativi o stressanti esterni
(a Carpi nel 2012 sono state
204 le persone al primo contatto col Centro di Salute
Mentale con una diagnosi
di nevrosi e rappresentano il
41,4% del totale). I distretti
di Carpi e Sassuolo paiono
poi aver pagato il prezzo
più duro della crisi come si
evince da un altro dato: una
persona al primo contatto su
Calano i Trattamenti Sanitari
Obbligatori
M
odena, nel 2012, è stata la provincia che ha registrato
il minor numero di Trattamenti Sanitari Obbligatori
(Tso) di tutta la Regione, con un calo del 5.7% rispetto
al 2011 (25 persone ogni 10mila residenti maggiorenni sono
interessate da Tso). Il Trattamento Sanitario Obbligatorio, infatti,
deve essere considerato un intervento straordinario, a fronte di
un sistema assistenziale che risulti efficace nelle prese in carico
dei pazienti sul territorio. Il calo di TSO rappresenta una misura indiretta dell’efficacia del lavoro svolto dal Dipartimento di
Salute Mentale e Dipendenze Patologiche. Sintomatico è anche
l’andamento dei casi in cui si fa ricorso alla contenzione durante i
ricoveri: la nostra provincia registra, nel corso del 2012, un calo di
questi interventi del 40%.
Il 2% della
popolazione adulta
(con più di 18 anni)
residente in
Provincia soffre
di disturbi
psichiatrici e,
probabilmente,
non è che la punta
dell’iceberg. Nella
nostra città sono
circa 1.500 i
pazienti in carico
al Csm.
quattro riceve una diagnosi
di non pertinenza psichiatrica (a Carpi sono 148 nel
2012). “A tale categoria
- ci spiega il dottor Rubes
Bonatti, responsabile del
Csm di Carpi - sono ascrivibili quelle persone che non
presentano disturbi mentali
ma per le quali si sono rese
necessarie osservazioni ed
esami psichiatrici. Spesso
sono soggetti, inviati qui
dai medici di base, i quali
vivono situazioni di forte
disagio socio-economico”.
Il fatto che Carpi e Sassuolo,
storicamente importanti bacini industriali, presentino il
tasso più alto in Provincia di
persone in difficoltà la dice
lunga su quanto la crisi non
solo intacchi le tasche ma
leda anche il senso di identità e, più in generale, l’animo
umano. E alla crisi, come
ricorda Bonatti, nel nostro
territorio un altro fattore di
forte stress ha comportato
un aumento di richieste di
aiuto: “subito dopo il sisma,
nei mesi estivi, abbiamo
assistito a un decremento verticale della nostra
attività. Non solo eravamo
sotto le tende ma, come
recita l’adagio: Quando
c’è la guerra non esistono
malattie mentali. Di fronte
a catastrofi naturali, guerre
o situazioni di fortissimo
stress i problemi psichiatrici paiono migliorare per
poi ripresentarsi qualche
mese più tardi. Accanto alle
ricadute però si sono presentati da noi anche nuovi casi:
inizialmente avevamo a che
fare con persone che soffrivano di ansia o di stress
post traumatico ora invece
assistiamo a un incremento
di disturbi depressivi legati
alla perdita della casa, del
lavoro... e a tutti i cambiamenti che il sisma ha
comportato”.
Jessica Bianchi
Domenica 6 ottobre, a partire dalle 9, presso la Sala Bianca del Club del Corso,
l’associazione volontari ospedalieri spegnerà 25 candeline
Avo compie un quarto
di secolo
“
L’augurio che faccio
a tutti i nuovi volontari e a quelli che
in futuro lo saranno, è di
provare la stessa gioia che
sento io nell’aiutare i malati”. E’ con queste parole,
cariche d’emozione ed
entusiasmo, che Isa Aldini,
presidente di Avo, Associazione Volontari Ospedalieri
di Carpi riassume lo spirito
di un’associazione nata per
assistere i malati ricoverati
all’Ospedale Ramazzini.
L’associazione, domenica
6 ottobre, a partire dalle ore
9, spegnerà, presso la Sala
Bianca del Club del Corso – al civico 89 di Corso
Fanti – le sue meritatissime
25 candeline, festeggiando
il quarto di secolo di vita.
L’Avo, la cui sede si trova
presso il nosocomio cittadino, vanta una settantina
di volontari: “tra loro c’è
anche qualche ragazzo
giovane – continua la presidente Aldini – ma si tratta
soprattutto di persone più
adulte, per la maggioranza
donne”. I volontari di Avo
si occupano del servizio
Isa Aldini
pasti, al mattino e alla
sera, ma non si limitano a
questo: “teniamo compagnia ai degenti nell’orario
in cui non sono ammesse
le visite di amici e parenti,
dalle 10 alle 12 e dalle 16
alle 18, più o meno in tutti i
reparti tranne in Pediatria.
Visitiamo anche i pazienti
del Pronto Soccorso e della
Dialisi, e devo dire che con
questi ultimi si instaura
un rapporto particolare,
perché si tratta spesso delle
stesse persone”. In questi
25 anni Avo non è cresciuta
soltanto nel numero dei
volontari, ma anche in
termini di preparazione e
formazione: “ogni anno
partecipiamo a corsi e a
convegni a livello nazionale – in tutta Italia Avo conta
più di 30mila aderenti – e
anche per quanto riguarda
l’approccio psicologico
con cui rapportarsi coi pazienti, seguiamo oltre dieci
lezioni a Carpi e, tutti gli
anni, ci confrontiamo con
uno psicologo che ci forma
su come trattare le varie
tipologie di degenti”. E
proprio il 1° ottobre si terrà
la prima delle cinque lezioni del corso di formazione
per volontari ospedalieri.
Ma come nasce il desiderio
di prestare servizio in un
nosocomio, a contatto col
dolore e la sofferenza dei
malati? “Quasi tutti noi
abbiamo vissuto in prima
persona un percorso di
malattia. Arriva un momento nella vita in cui si sente
la necessità di restituire
parte del bene che ci è stato
donato. E c’è da dire che
i pazienti ci regalano, a
livello umano, molto più di
quanto diamo loro”.
Marcello Marchesini
27.09.2013 n° 34
8
G
li ultimi avvistamenti sono stati
quelli nel parco
Pertini di via Bollitora. In
precedenza, a fronte delle
segnalazioni di alcuni cittadini, si era reso necessario
un intervento di disinfestazione nell’area verde
di via Catellani dietro alle
Medie Alberto Pio e pure
nella zona di via De Amicis,
nell’area verde abbandonata dell’ex cantina.
Capita spesso che siano i
privati a segnalare il problema: “li abbiamo visti uscire
più di una volta – dice una
signora, residente nella
zona di Cibeno - Purtroppo
è capitato di ritrovarseli
in casa a piano terra e, vi
assicuro, non è piacevole.
Io ho dei figli e temo per la
loro salute”.
Carpi non è certo l’unica città alle prese con il
problema e pare che ce ne
dobbiamo fare una ragione. “Quella contro i ratti è
una lotta antica e tantalica
- spiega il dottor Mauro
Ferri del Servizio veterinario dell’Ausl di Modena - perchè questi animali
riescono a sfruttare a loro
vantaggio alcuni aspetti
delle nostre attività e delle
nostre città da legarvisi così
strettamente da essere diventati fedeli sinantropi. Di
fatto questi roditori, partiti
dall’Asia alcuni secoli fa, si
sono diffusi in Europa dal
Medioevo alla rivoluzione
industriale e poi hanno
raggiunto pressoché tutti i
continenti e accompagnano
ovunque la crescita della
popolazione umana, nutrendosi a spese delle derrate
alimentari e dei rifiuti e
approfittando di discariche, cantine, rete scolante
e fogne per rifugiarsi e
riprodursi. Il loro mondo
è sotterraneo ed esplorano
la superficie alla ricerca di
cibo per lo più di notte ed
è questo comportamento
che, insieme all’elevato
tasso riproduttivo, permette loro di compensare la
forte pressione esercitata
dai tanti nemici naturali e
“Quella contro i ratti è una lotta tantalica - spiega il dottor Mauro Ferri del
Servizio veterinario dell’Ausl di Modena - più le città crescono, più aumenta la
loro presenza nelle fogne”.
Ratti, e guerra sia!
domestici che hanno anche
nella nostra provincia
(uccelli da preda notturni
e diurni, mustelidi, volpi,
serpenti e gatti domestici).
Nelle città un ruolo determinante è svolto dalla rete
scolante e quella fognaria
che offrono rifugi certi che i
roditori lasciano soprattutto
di notte utilizzando caditoie
e tombini per andare alla
ricerca di cibo. Ma possono
adattarsi anche a realizzare
rifugi sotterranei scavando
complicati sistemi collegati
da una intricata serie di sentieri di superficie, soprattutto sulle sponde dei canali e
nelle aree ruderali”.
Ferri precisa subito che
stiamo parlando di ratti
(Rattus norvegicus), detti
anche ratti grigi e popolarmente noti come surmolotti
e pantegane, animali ben
diversi, nelle dimensioni e
soprattutto nel comportamento dai ben più piccoli
topolini delle case (Mus
musculus) in genere relegati agli ambienti rurali e
ai magazzini rurali. Per la
verità ancor oggi è possibile
imbattersi nel ratto nero
(Rattus rattus) che ha colonizzato l’Europa alcuni
secoli prima di quello grigio
adattandosi alla parte di
Ca.Re
E’ Paolo Ganassi il nuovo
presidente
N
ei giorni scorsi si è
tenuta l’Assemblea
dei Soci della società
Ca.Re. durante la quale è
stato nominato il nuovo presidente ed è stato integrato
un nuovo membro del Consiglio di Amministrazione. Il
neo presidente di Ca.Re. è
Paolo Ganassi (in foto) dirigente dei servizi ambientali
di Aimag Spa, già consigliere
di amministrazione della
società. Il nuovo componente del CDA - in sostituzione
del consigliere Ganassi - è
Romana Conforti, responsabile di produzione e
dipendente della società Tred Carpi. Nel corso dell’assemblea è
stato inoltre validato il programma delle attività per il ripristino
dell’impianto che prevede, già per i primi giorni della prossima
settimana, l’avvio dei lavori per la demolizione del capannone.
popolazioni murine (dei
topi e dei ratti) . “I sacchetti
della spazzatura di casa
contengono normalmente
sostanziose percentuali
di prodotti non solo commestibili – gli avanzi dei
nostri pasti e i cibi guasti e
scaduti - ma addirittura di
alto valore nutritivo ed è
superficie degli edifici e,
assolutamente irresponsaanzi, prediligendo tanto le
bile non solo abbandonarli
parti più elevate delle case
da meritarsi l’appellativo di ma anche lasciarli fuori dei
cassonetti perchè costituiratto dei solai, una vocascono un’offerta alimentare
zione coerente con il suo
irresistibile. Quindi massihabitat di orgine che sono i
ma diligenza nel depositare
boschi dove questa specie,
inadatta a scavare, si dimo- i rifiuti nei cassonetti. Una
raccomandazione anche
stra ottima arrampicatrice
ai virtuosi della raccolta
e abile costruttrice di nidi
differenziata che hanno la
aerei simili a quelli degli
possibilità di produrre il
scoiattoli.
compost in giardino con
“Gli aspetti più eclatanti
la propria frazione umida:
della intensa lotta a questi
devono prestare particolare
roditori sono le trappole di
tutti i tipi e le esche tossiche attenzione a essere certi che
il contenitore, acquistato o
ma è noto che trappolaggi
ed esche sono sempre meno autoprodotto, sia inaccessibile ai topi per non correre
efficaci a causa della forte
adattabilità e della resisten- il rischio di attrezzare una
mensa per ratti. A questi
za acquisite. Non essendo
ultimi - prosegue il dottor
realistica la possibilità di
eradicare questi indesidera- Ferri - non piace vivere nelle fogne e, quando trovano
ti, dobbiamo puntare sulla
giardini abbandonati, con
prevenzione, favorendo la
ruderi, cumuli di rottami o
conoscenza delle caratteridepositi di legna inutilizzati
stiche comportamentali ed
ecologiche di queste specie li eleggono volentieri a loro
dimora. La legna dovrebe favorire la diffusione di
comportamenti virtuosi per be essere tenuta a buona
distanza dalle mura di casa,
eliminare i fattori prediappoggiata su pallet e non
sponenti la proliferazione
di questi ospiti indesiderati sul terreno e sfruttata in
modo da essere utilizzata
delle nostre città ed evitafino in fondo, onde evitare
re che possano costituire
di lasciare che gli strati inuna minaccia, non solo
feriori diventino rifugi per
per le derrate alimentari,
animali indesiderati e nidi
ma anche e soprattutto per
per roditori. Ricordiamoci
la nostra salute, dato che
che i topi non amano perpossono compromettere la
qualità igienica delle nostre correre spazi allo scoperto
e la presenza di cataste e
città e delle nostre case e
diventare serbatoi di malat- cumuli di materiali costitie trasmissibili agli animali tuisc un valido aiuto per
sottrarli alla caccia di gatti
domestici e all’uomo”.
uccelli da preda notturni. La
La parola d’ordine nella
lotta ai ratti è prevenzione e presenza di qualche nido artificiale per civette, allocchi
questo spiega come alo barbagianni può aumentacuni errati comportamenti
individuali, apparentemente re il livello di prevenzione
veniali, possano trasformar- non solo nel nostro cortile
si in potenti cause predispo- ma per tutto il vicinato”.
nenti il rafforzamento delle E’ possibile che siano sta-
I ratti
prosperano
in città in
modo proporzionale all’incuria con
cui ci disfiamo di
cibo, scarti e rifiuti.
ti visti ratti saltare da un
ramo all’altro sugli alberi
di un parco?
“I nostri ratti si suddividono
in due specie: grigi e neri.
In genere quelli grigi sono
scavatori e prediligono il
sottosuolo mentre i ratti
neri sono di vocazione più
forestale poiché più adatti
ad arrampicarsi sugli alberi
dove costruiscono i nidi.
Ambedue le specie, comunque, sono ampiamente adattabili alla situazione locale
e, quindi, i ratti neri possono adattarsi al sottobosco,
alle cataste o ai magazzini
mentre quelli grigi sono
capaci di salire sugli alberi
per cercare frutta o semi”.
Gli stagni e i laghetti nei
parchi possono attirare i
ratti?
“In linea di massima no,
ma spesso sulle rive degli
stagni dei parchi si concentrano gli appassionati di
animali che amano offrire
cibo ai loro beniamini –
anatre, tartarughe, pesci
- e questi comportamenti
si trasformano non di rado
in offerte che finiscono per
attirare anche i ratti che,
in questi casi, si sistemano
con le tane sulle rive più
protette dalla vegetazione e
diventano così i beniamini
involontari di questi stagni. Succede la stessa cosa
quando si lascia il mangime
ai colombi, trasformando
così un’aiuola in un habitat
adatto a una colonia di ratti,
invisibile ma presente e
dannosa”. Meglio evitare
queste offerte alimentari e
dedicarsi al cosiddetto bird
gardening e cioè all’uso
di mangiatoie e alimenti
specialistici destinati, ad
esempio, a uccelli insettivori e piccoli granivori
migratori, preferibilmente
d’inverno. Su internet o
presso molte associazioni
si possono ricevere spunti
e suggerimenti. I risultati
sono garantiti su pettirossi,
merli, verdoni, fringuelli,
cincie... pur mantenendo
decorosi giardini e parchi,
senza aiutare ratti e topi”.
I ratti, dunque, prosperano
in città in modo proporzionale all’incuria con cui
ci disfiamo di cibo, scarti
e rifiuti e alla imprudenza
con la quale indulgiamo in
comportamenti apparentemente appaganti, come la
somministrazione di pane
secco o granaglie ai colombi. Insomma la presenza di
questi roditori indesiderati
è, in qualche modo, un
riflesso dell’abbondanza
e, purtroppo, anche dello
spreco in cui viviamo.
Comportamenti virtuosi
sono importanti per aiutare
a sviluppare una più serena
convivenza con gli animali.
Sara Gelli
Sabato 28 settembre, alle 10, presso l’area della
stazione delle autocorriere
Puliamo Carpi
S
abato 28 settembre, in occasione dell’iniziativa nazionale
di Legambiente, Puliamo il mondo, anche Carpi, per la
prima volta, aderisce. L’appuntamento - organizzato dal
Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera e
da Legambiente Terre d’argine Carpi, in collaborazione con
Ufficio Verde del Comune di Carpi, Assessorato all’Ambiente, Aimag, Ceas, Centro Anziani Gli Orti e Scuola materna
Arcobaleno - è alle ore 10, presso l’area della stazione delle autocorriere di viale Peruzzi. Dopo la pulizia e la raccolta dei rifiuti,
la manifestazione prosegue alle 12,30 con gnocco fritto per tutti
e, a partire dalle 14, festa per i più piccoli con laboratori a cura di
Giulia Gasparini e letture a cura di Elisa Lolli. “Una giornata di
festa e sensibilizzazione, unita a un atto concreto di azione civile
e ambientale”, ha commentato Luciano Barbieri, presidente del
Progetto Chernobyl.
Domenica 29 settembre, appuntamento all’Oasi
La Francesa di Fossoli per la presentazione del
progetto Nursery Emys orbicularis
Turtle day all’Oasi
D
omenica 29 settembre tutti
all’Oasi La Francesa di Fossoli
per conoscere da vicino l’affascinante Progetto di reintroduzione
della Testuggine palustre europea
(Emys orbicularis) nelle pianure di
Modena e Reggio Emilia. La reintroduzione di questo anfibio a rischio estinzione consiste in una serie
di azioni iniziate sul territorio due anni fa: ora si è conclusa la
prima fase, con l’individuazione delle aree adatte e la creazione
del Centro di riproduzione nell’Oasi carpigiana - la quale comprende un’ampia zona umida in cui la testuggine palustre è già
insediata - e dove sono stati immessi una dozzina di esemplari e
altri venti sono in arrivo. Il 29 settembre, alle 11, appuntamento
nell’oasi gestita dall’Associazione Panda Carpi in occasione del
Turtle Day. Alle 11, alla presenza di Bianca Magnani del Ceas,
di Carlo Alberto Fontanesi, presidente di Ushac e dell’assessore
all’Ambiente del Comune di Carpi, Simone Tosi, inaugurazione del nuovo sentiero che va dal Centro Visite al capanno per il
Birdwatching, in collaborazione con Unione Sportiva Portatori di
Handicap. Alle 15,30 invece, inaugurazione e presentazione del
progetto Nursery Emys orbicularis e, infine, visite guidate nel
bosco e al capanno del Birdwatching.
27.09.2013 n°34
G
ad Lerner, Achille Bonito Oliva,
Teresa De Sio,
Enrico Brizzi, Valerio
Magrelli, Pamela Villoresi, Aldo Cazzullo, Maurizio Nichetti, Cristiano
Godano e, dall’estero, il
grande intellettuale Tzvetan Todorov e lo scrittore
svedese Lars Gustafsson:
sono soltanto alcuni dei numerosi ospiti che, dal 2 al 6
ottobre, saranno presenti nei
Comuni di Carpi, Soliera,
Novi di Modena e Campogalliano per l’edizione 2013
della Festa del Racconto, la
manifestazione che, grazie
al sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio
di Carpi, porta ogni anno
grandi esponenti di letteratura, cinema, teatro, arte,
musica e danza. Trentasei
gli appuntamenti pronti
a soddisfare i gusti del
pubblico di ogni età: dagli
incontri sull’ambiente alla
scoperta degli orti sociali e
degli alberi monumentali
con Davide Ciccarese e Tiziano Fratus, a quelli sulla
fotografia, con il dialogo
– inaugurale alla mostra dei
suoi scatti – con la fotografa
Antonella Monzoni, passando per il Dj set e un’immersione nella musica colta
contemporanea di Alessio
Bertallot alle considerazioni sulle scelte mistiche della
nostra contemporaneità con
Espedita Fisher e Antonio
Prete, fino alla riflessione
sul rapporto padre-figlio e la
disabilità nel libro di Fulvio
Ervas, agli spettacoli di
marionette di Giorgio Gabrielli, alla comicità di Davide Dalfiume alle graphic
novel di Paolo Bacilieri e
9
Nicolò Pellizzon. Non mancheranno, naturalmente, i
corsi di scrittura creativa,
tenuti quest’anno da Ivano
Porpora, i workshop di
lettura espressiva e narrazione condotti nientemeno
Gad Lerner
Alessia Ferrari, assessore alla cultura
del Comune di Carpi
“
Di anno in anno la manifestazione si è ampliata e consolidata, e dal 2010 è iniziato un percorso di coinvolgimento dei
comuni di Campogalliano, Novi e Soliera nella costruzione
di un’iniziativa dal carattere “distrettuale”. Nel corso del tempo
la Festa ha dimostrato di saper esprimere un’ottima capacità
attrattiva e di riuscire a coinvolgere un pubblico molto ampio,
grazie alla varietà delle proposte e al tentativo di offrire sguardi e
prospettive culturali inedite e ricercate”.
Enrico Brizzi
Ad accompagnare e alimentare tutti gli incontri della Festa
del Racconto sarà, quest’anno, il tema del Coraggio: questo
termine, il suo significato, le sue implicazioni, verranno
ritmati attraverso un racconto fatto di libri e cultura. La Festa
scandirà i suoi capitoli di luogo in luogo: vie, piazze, giardini e palazzi di Carpi, Soliera, Campogalliano, Novi, vedranno l’alternarsi,
giorno dopo giorno, scrittori, narratori, registi, giornalisti, cantanti, voci della televisione, ognuno con la voglia di raccontare e
raccontarsi. La Festa del Racconto è un’opportunità: ci si chiede
spesso se la cultura possa cambiare il destino di un territorio, e a
questa domanda si possono dare infinite risposte, ma alla base
rimane l’opportunità di incontrare persone che hanno qualcosa
da dire, da raccontare, e che di solito camminano lontane da queste rotte. E’ l’opportunità di farci conoscere qualcosa di nuovo, di
scoprire altro, di sentirsi un crocevia di idee, storie e comunità. E’
l’opportunità di trovare una strada, la propria, magari seguendo
uno degli appuntamenti in programma. Intorno a loro uomini
e donne che, incantati, ascoltano e poi raccontano a loro volta,
perché in questo palcoscenico senza palco e barriere l’ospite è
di casa, e come Ulisse condivide il suo racconto con altri, perché
senza l’Altro ogni storia rimarrebbe muta, senza voce”.
Teresa De Sio
Il sapere scende
in piazza
Pamela
Villoresi
Davide Bregola, direttore artistico
“
Torna dal 2 al 6 ottobre la Festa del Racconto:
trentasei appuntamenti all’insegna della cultura
a Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano
Silvano Fontanesi, consigliere di
indirizzo della Fondazione CRc
“
A questa edizione, la Fondazione CR Carpi ha destinato
70mila euro, risorse che di fatto la sostengono interamente,
in ragione della sua importanza nel panorama delle manifestazioni locali e dei sempre maggiori consensi ricevuti”.
Roberto Solomita, assessore alla
cultura del Comune di Soliera
“
L’idea centrale della festa è quella di superare i confini fisici
delle biblioteche - luoghi comunemente deputati alla promozione della lettura - portando la cultura e il sapere tra la gente,
affinché anche chi non ha mai scoperto l’amore per la lettura, vi
si possa avvicinare tramite un evento dalla formula accattivante e
festosa. Aldilà dei grandi nomi o degli eventi eclatanti che nascono
e muoiono in pochi istanti”.
che da Pamela Villoresi,
e ai pranzi letterari, con le
Letture commestibili, fra un
piatto e l’altro. Tra le grandi
novità di quest’anno, spicca
in particolare Odissea – Isole del coraggio, la maratona
di lettura a cura della regista
Antonella Panini, una non
stop scandita da letture sul
tema del Coraggio, declinato nelle sue molteplici
accezioni: rischiare, crescere, amare, lottare, resistere e
ricominciare. Una ‘fiaccola
olimpica’ composta dalle
voci degli attori volontari e
di alcuni degli ospiti partecipanti alla Festa... Voci che
impediscono alla fiaccola
di spegnersi, fiamma accesa
dalle parole dell’Odissea,
poema dello smarrimento
e del ritorno, della perdita
e del ritrovamento. Come
smarrite e in cerca di
ritrovarsi sono, in fondo,
le comunità colpite, il 20
maggio 2012, dal terremoto
dell’Emilia. Una maratona
letteraria che vuole avere
un forte valore simbolico:
l’idea che la letteratura e
la cultura possano essere
strumento e medicina,
mezzi attraverso i quali una
comunità si possa trovare,
conoscersi e ri-conoscersi,
superare traumi e vincere
paure, ricucire strappi, chiudere crepe, tappare buchi.
Riunirsi per ascoltare ‘le
voci attorno a un fuoco’, gli
aedi che svelano alla gente i
propri sentimenti più segreti
e, attraverso la narrazione
delle proprie disavventure,
le facciano riscoprire, in
una nuova luce, la voglia
di essere, appunto, comunità. Di grande interesse
anche l’incontro dedicato
alla presentazione dei
Quaderni dal carcere: Le
voci di Alice (a cura di Ars
Servizi con interventi di
Umberto Stefano Benatti,
Paola Cigarini e Cristina
Lugli) scaturiti da incontri
e laboratori condotti da
esperti, detenute - tra cui le
donne che, dal Sant’Anna di
Modena, curano la rubrica
sul nostro settimanale dal
titolo: Un, due, tre... cella e operatori del carcere, con
lo scopo di fare diventare
la parola un momento di
aggregazione e riflessione
volta alla consapevolezza
e alla ponderazione per il
tramite della scrittura. Dagli
scritti è scaturito poi uno
spettacolo di teatro civile,
che sarà proposto durante la
Festa del Racconto, dal titolo Parole Scontate. Queste
sono soltanto alcune delle
sorprese e delle scoperte
che il pubblico potrà fare e
a cui potrà assistere durante
i giorni della Festa del Racconto, una manifestazione
la cui forza è sempre stata
la contaminazione di arti,
generi, stili e appuntamenti.
Buona lettura a tutti!
J.B.
Maratona di lettura: trenta ore di narrazione
Odissea – Isole del coraggio
L
a regista Antonella Panini organizza una maratona di lettura sul tema del Coraggio. “Ho pensato di far riferimento
al testo narrativo più classico che, pur mantenendo l’epicità
del racconto, rimandasse a un immaginario collettivo universale
e simbolico”. Da questa intuizione è nato il progetto Odissea
- Isole del coraggio, che la regista ha condiviso con preziosi collaboratori: Aldo Buti, Eleonora De Agostini, Marco Paterlini,
Luca Zirondoli, Lara Zironi. La maratona propone la lettura
teatralizzata dell’Odissea di Omero, suddivisa in cinque sezioni/
ISOLE. Al termine della lettura del testo omerico ogni isola viene
popolandosi di altri abitanti, autori classici e contemporanei portatori di quei messaggi: da Shakespeare a Bulgakov, da Manzoni
a Murakami, da Solzenicyn a Hemingway. E tra i nuovi abitanti
dell’isola un ospite prestigioso, di volta in volta Pamela Villoresi,
Maurizio Nichetti, Andrea Vitali, Antonio Prete e Fulvio
Ervas. La lettura è supportata da interventi musicali e coreografie
di Irene Bucci, Cecilia Ligabue, Magda Sibilllo e interpretate
dalle danzatrici di Ars Ventuno. La lettura sarà affidata ai cittadini e agli allievi della scuola di teatro Mechanè, ovvero ai fruitori
quotidiani di questo testo: studenti, lettori, docenti, appassionati.
Madrina dell’iniziativa che accende il fuoco del Racconto per
consegnarlo ai tedofori sarà Pamela Villoresi.
27.09.2013 n° 34
10
U
n tesoro profumato che racchiude
l’anima della nostra
terra. Una terra creativa e
paziente. L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
conserva il sapore della
nostra memoria. Delle tradizioni d’un tempo. Antichi
gesti fatti da mani esperte
e generose riescono a dar
vita a un oro nero, denso e
aromatico. Con lentezza e
pazienza, i maestri che conoscono l’arte del balsamico tradizionale, si prendono
cura delle botti, vivono loro
accanto. Rimboccandole e
guardando il loro prezioso
contenuto, crescere ed evolversi, sino a raggiungere la
piena armonia. L’assoluto
equilibrio tra dolcezza e
acidità. Tra i custodi della
tradizione vi è anche un
carpigiano, il 69enne Mauro Clò, ex insegnante di
Educazione Fisica del Liceo
Fanti, oggi in pensione. Una
passione, la sua, che nasce
da lontano, tramandata dalla
madre e ormai ben piantata
nel cuore: “ho ereditato
una batteria di botti da mia
madre e, quando lei è scomparsa, ho deciso di portare
avanti questa tradizione”.
Di difenderla con cura e
amore. Mauro, maestro
assaggiatore della Consorteria dell’Aceto Balsamico
Tradizionale di Spilamber-
Custode di una tradizione centenaria e garante di un prodotto unico che nasce, da secoli,
nei sottotetti delle nostre case, il carpigiano Mauro Clò apre alla cittadinanza la sua acetaia
di Fondo Toschina, in via Gherardo Cavetto, al civico 11, a rovereto, domenica 29 settembre.
Un’occasione imperdibile per scoprire i segreti dell’aceto balsamico tradizionale di Modena
L’oro nero di casa Clò
Mauro Clò mentre fa un prelievo di
aceto balsamico tradizionale nella sua
acetaia a Fondo Toschina
sabili per farlo maturare
e invecchiare al meglio”,
spiega Clò. Ogni batteria è
composta da un minimo di 5
a un massimo di 10 botti, di
dimensioni decrescenti. La
più capiente può contenere
circa 70-80 litri e poi si scala
sino ad arrivare alla più
piccina che non può avere
una capacità inferiore ai
10 litri. Dalla botticella più
piccola si preleva il balsamico che viene poi imbottigliato come prodotto finale.
“Successivamente - spiega
il maestro Clò - occorre
riportare a livello il liquido
Continua a pagina 11
Fondo Toschina
to, nonché esperto degustatore, ha così nel tempo
allargato la propria acetaia,
acquistando altre batterie e
dedicandosi a questo mondo
fatto di lentezza e gesti ripetuti che vengono da lontano.
“Passo dopo passo, vedi
nascere questo tesoro, e lo
curi sino a farlo diventare un
prodotto eccellente capace
di sprigionare profumi ben
definiti e regalare sensazio-
ne gustative che riempiono
il palato”. Il processo di maturazione è lento e costante,
ogni operazione avviene
secondo regole precise: “le
botticelle sono custodite nel
sottotetto del Fondo Toschina, la casa dove vive mia
figlia a Rovereto con la sua
famiglia. Il luogo ideale per
garantire all’aceto quelle
escursioni termiche tra
estate e inverno indispen-
27.09.2013 n°34
Continua da pagina 10
della botticella più piccola,
per compensare il prelievo
del prodotto finito, e anche
quello delle altre botticelle
che, a causa dell’evaporazione subiscono un calo del
loro contenuto. Quindi ogni
anno, solitamente alla fine
dell’inverno, verso la fine di
febbraio, dopo aver spillato
dalla botte più piccola la
quantità di oro nero che
verrà imbottigliata o gelosamente tenuta per sè e i
propri cari, si procede a fare
un rabbocco della botte più
piccola con il liquido della
penultima e si continua via
via a scalare, fino alla prima
botte più capiente che viene
a sua volta rincalzata con
il mosto cotto fermentato e
acetificato naturalmente, nel
mio caso ottenuto rigorosamente da uve autoctone di
Trebbiano”. Ogni rabbocco
è una dichiarazione d’amore. Un patto di alleanza tra
uomo e natura. Tra passato
e presente. “Il balsamico
tradizionale è qualcosa che
cresce e vive. Insieme a noi
11
e dopo di noi, con le generazioni che verranno. I miei
due nipoti spesso mi aiutano
e sono diventati dei piccoli
assaggiatori. Occorrono
cure costanti e amore ma,
nonostante la produzione
annuale sia limitatissima, il
tesoro che si degusta ripaga
di ogni attimo speso quotidianamente in acetaia”.
Dopo un lento e lunghissimo processo di invecchiamento, in botti realizzate
con diversi tipi di legni che
conferiscono al prodotto
una naturale aromatizzazione (“dalla dolcezza del
ciliegio alla nota piccante
del ginepro”, aggiunge Clò)
e ne influenzano consistenza
Il 29 settembre porte aperte in 30 acetaie
Alla scoperta del Balsamico
D
omenica 29 settembre in oltre 30 acetaie della Provincia
di Modena, torna l’evento organizzato dal Consorzio
Aceto Balsamico di Modena e dal Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, per far conoscere da vicino al
grande pubblico i segreti di questo esclusivo condimento che in
Italia e all’estero conta milioni di estimatori. Degustazioni e visite
guidate alle acetaie e ai locali di invecchiamento del tradizionale
saranno i protagonisti di questa giornata che si presenta come
una ghiotta occasione da vivere in compagnia e, allo stesso
tempo, una preziosa opportunità per curiosare in quei preziosi
scrigni, custodi dell’oro nero di Modena, che sono le acetaie,
ognuna con la sua storia da raccontare e con un prodotto dalle
caratteristiche uniche.
Per informazioni:www.balsamicotradizionale.it
e colore, nasce un aceto prezioso e costosissimo. Ma il
cerimoniale per conquistare
il titolo di Aceto Balsamico
Tradizionale di Modena non
è ancora terminato. L’aceto
prodotto viene
portato al Consorzio Tutela
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena dove viene
assaggiato da
cinque maestri
assaggiatori
che esaminano
ogni campione,
valutandone
tutte le caratteristiche
organolettiche.
“Solo gli aceti
Mauro Clò mentre valuta, scuotendo il matraccio che vengono
davanti alla candela, i caratteri visivi di un aceto
approvati da
questa commissione possono definirsi Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
ed essere imbottigliati dal
consorzio, nelle speciali ampolle da 100 ml, ideate dallo
Studio Giugiaro Design. Su
ciascuna bottiglietta viene
posto il sigillo di garanzia
e classificato come Affinato (invecchiato almeno
12 anni) o Extravecchio
(almeno 25 anni)”, continua
Mauro Clò. Un ottimo aceto
deve essere “armonioso.
L’equilibrio tra dolce e
agro - continua il maestro
assaggiatore - dev’essere
perfetto. Sciropposo ma non
eccessivamente corposo,
il balsamico tradizionale è
di un colore bruno scuro,
carico e lucente”. Il suo
retrogusto fragrante e la sua
acidità aromatica lo rendono
adatto per numerose pie-
tanze ma, prosegue Clò, “il
mio piatto preferito resta il
Risotto all’aceto Balsamico
Tradizionale di Modena.
Con quello non si sbaglia
mai”. Custode di una tradizione centenaria e garante di
un prodotto unico che nasce,
da secoli, nei sottotetti delle
nostre case, Mauro Clò
apre alla cittadinanza la sua
acetaia di Fondo Toschina,
in via Gherardo Cavetto,
al civico 11, a Rovereto,
domenica 29 settembre in
occasione dell’iniziativa
Acetaie Aperte organizzata dal Consorzio Aceto
Balsamico di Modena e dal
Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Dop. Dalle 9 alle 13 e dalle
15 alle 19 sarà possibile
assistere alla cottura del
mosto, (“sempre che le uve
di Trebbiano siano disponibili”, sorride Mauro) e fare
una visita dell’acetaia con
tanto di degustazione. Davvero un’occasione imperdibile per scoprire i segreti e la
maestria che si celano dietro
l’oro nero di Modena. “Chi
lo vorrà potrà poi recarsi
poco lontano, all’agriturismo Cà Marsiglia, sulla
Provinciale Motta, 109,
dove la Famiglia Barbieri
farà gustare gli eccellenti
piatti della tradizione eno
gastronomica locale”.
Jessica Bianchi
protagonista della moda milanese anche la stilista carpigiana Anna Molinari, presente con le collezioni Blumarine e Blugirl
La poesia secondo Anna Molinari
E
’ terminata la settimana di Milano
Moda Donna, la
straordinaria kermesse
che ha visto sfilare in
passerella le collezioni per la Primavera
- Estate 2014 delle
maison di moda
che hanno portato
nel mondo l’estro
e la maestria del
Made in Italy. Tra
le protagoniste
della moda milanese anche la stilista
carpigiana Anna
Molinari, presente
con le due collezioni Blumarine
e Blugirl. I capi
Blumarine hanno
conquistato il
pubblico con la
loro leggiadria.
Farfalle, fiori ed
elementi naturali si sono posati sugli abiti,
come sospinti
da un soffio di
vento. Le linee
hanno una allure
di leggerezza, ma
al tempo stesso sottendono una ricerca
nella struttura. C’è un
richiamo alle pin-up
Anni Cinquanta nelle
guaine alla bettie Page
proposte sotto forma
di abiti con sovrappo-
Anna Molinari e
Filippa Lagerback
sizione di tulle stampato,
nelle gonne longuette in
crepe de Chine Stretch o
in raso superlavato per una
vestibilità perfetta Altro
must targato Blumarine, gli
abiti a corolla in organza
stampata, con effetti iridescenti o illuminati da trame
jacquard dorate. Il pizzo,
segno distintivo della maison è interpretato in chiave
contemporanea inserito in
contesti di materiali diversi,
come nella giacca in sangallo con sovrapposizioni
di tessuto plissé. Piume
da diva completano abiti
lunghi dal top tempestato di
piattine lucide. Nuvole di
plumetis brillano di cristalli
come il cielo in una notte
di mezza estate. La donna
Blumarine cammina leggera con sandali a listini dal
tacco vertiginoso, in vernice
o in Elaphe, scelto anche per
gli short boots con fibbie,
oppure indossa décolletés
dal sapore retrò, con cinturini e bottoni-gioiello. Alle
calzature nei colori netti
del bianco, nero, rosso, oro,
sono coordinate le piccole
borse strutturate con tracolla in Plexiglas e metallo, e
le pochette in vernice con
applicazioni di bijoux o in
Elaphe stampato a pois.
Nella collezione Blugirl si
respira atmosfera di vacanza e leggerezza nelle
linee dritte ed essenziali
che scoprono una moderna
dimensione nel contrasto
lucido e opaco dei tessuti
e nei volumi morbidi che
scivolano sui fianchi.
La palette cromatica mixa i
classici bianco e rosa cipria
alle note cangianti del lime,
del giallo, del verde acqua e
dello champagne nel connubio con la stampa animalier.
Un tocco marinière nel
bianco e blu monocromatico, nell’azzurro pastello
e nel celeste. I fiori sono
graficamente definiti, nella
stampa all over a rose colorate su cotone, applicati a rilievo con ricami di paillettes
su lunghi abiti in shantung
e acquerellati nella stampa
“giardino” su seta habotai
e cotone. L’abito corto è il
must della stagione, con un
dress code
bon ton
dalle
molteplici
intepretazioni in
shantung, in
piquet
di
cotone e in tessuti jacquard
con dettagli sartoriali. Le
giacche slim, i piccoli cappotti e gli spolverini sono i
protagonisti di una tendenza
che riscopre il capospalla
come passe-partout di eleganza. Gli accessori rispettano l’armonia dell’insieme
con flash di colori a contrasto: décolletés aperte dalla
punta affusolata e dal tacco
a rocchetto in shantung con
fiori decorativi, cappelli a
tesa larga, colliers di fiori
luminosi e occhiali da sole
con strass.
27.09.2013 n° 34
12
Migliaia le persone che hanno salutato l’estate tra musica e intrattenimenti in occasione di Carpi c’è
Tutti insieme in... centro storico
E
della festa. Ogni angolo si
è riempito del vocio delle
migliaia di persone che
hanno salutato l’estate tra
musica e intrattenimenti.
Numerosi i gruppi che hanno suonato per le strade, i
corsi e le piazze, dai ricercati Babel alle esilaranti
Ph Federico Spaggiari
Cagne Pelose. Bellissima
via Aldrovandi, grazie al
dj set di Max Po davanti al
Caffè Kalhua e alle perfor-
sanguigno e gnocco fritto a
profusione. Grandi e piccini
hanno passeggiato, degustando tipicità locali, chiacchierando e ammirando i
tanti eventi che i commercianti e il Consorzio ConCarpi hanno organizzato
ovunque. Apprezzatissimi
la sfilata di moda in Piazza
Martiri e il gioco QuizzaMi
di Piazza Garibaldi, con un
esuberante Enzo Ferrari.
Insomma un successone.
L’ennesima dimostrazione
che la gente è desiderosa di
stare insieme, di riscoprire
la propria città e viverla
fino in fondo in occasione
di eventi come questi. Uno
sforzo corale quello dei
commercianti che dimostra
quanto sia importante far
Continua a pagina 13
mance di tattoo. Anche via
Rovighi ha dato il meglio di
sé tra bancarelle e concerti
all’insegna del rock più
Perché scegliere tra
e servizio?
Spedisci in tutta Italia con MBE a soli...
© 2013 Mail Boxes Etc. Italia
mozionante e bellissimo. E’ apparso così il
centro storico carpigiano sabato scorso in occasione di Carpi c’è - Che
festa in centro. Sfavillante
e pieno di brio, il cuore
della città ha indossato il
suo vestito più bello, quello
Consegna entro il 3° giorno lavorativo successivo al ricevimento del collo in negozio.
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27.09.2013 n°34
13
Ph Luciano Arletti
Continua da pagina 12
gioco di squadra, andando
oltre ogni personalismo. E
se la crisi del commercio
è innegabile, è pur vero
che, kermesse colorate e
variegate come questa,
aiutano il centro a rifiorire e
a promuoversi. Forse non è
tempo di grandi acquisti ma
è certamente il momento di
stare uniti. Di riscoprire la
bellezza dello stare insieme
in modo semplice, per le vie
del nostro centro e dire, in
coro: Carpi c’è.
J.B.
Camillo
D
A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi
a questa settimana
prende il via una
rubrica in collaborazione con il Gattile di Carpi.
Gli obiettivi sono molteplici.
Informare dell’esistenza di
questa realtà, ubicata a San
Marino e gestita con grande
cura, che ha sempre un gran
bisogno di volontari che aiutino a tenere l’ambiente pulito,
a nutrire i mici, ad accompagnarli dal veterinario quando
necessario e a dedicare loro
un po’ di coccole (ci sono
molti gatti che si avvicinano e
si strofinano fortissimo contro
gambe e mani, facendo
grandi fusa). Cercare di
trovare casa ai mici adottabili,
affinchè passino dai recinti e
dalle gabbie (grandi, pulite,
ma pur sempre gabbie) alle
braccia affettuose di chi se
ne possa prendere cura tra
le pareti domestiche. Informare su errori frequenti che
vengono commessi in buona
fede e finiscono per ricadere
su strutture come
il Gattile: come far
arrivare animali
dal Sud d’Italia,
andandoli addirittura a prendere
e caricandoli su
furgoncini. Finisce
che questi carichi
di gatti (e cani)
vengano gestiti
con una certa
approssimazione:
quando si aprono
le gabbie, capita
di frequente che
alcuni animali scappino. Un
punto di incontro tra chi
organizza questi “viaggi della
speranza” da Sud a Nord è
la zona industriale ed è lì che
si trovano spesso vagare animali rimasti soli. E’ di qualche
settimana fa l’ultimo “ritrovamento”: tre gatte selvatiche,
simili tra loro (forse sorelle),
ciascuna con cuccioli accanto,
recuperate faticosamente nei
pressi dell’azienda Gaudì da
volontarie rimaste impegnate
per ore. Hanno finito, così, per
aggiungersi
tutti alle centinaia di gatti
già ospitati al
Gattile. Dare
indicazioni
sulla cura dei
propri mici,
sull’ambientamento di
un nuovo arrivato, sul loro
linguaggio.
Al Gattile di
Carpi i controlli veterinari
sono settimanali, i piccoli sono
tenuti separati da quelli grandi, quelli malati curati in ambienti a parte, i nuovi arrivati
restano per un po’ isolati in
osservazione e lo spazio non
è mai abbastanza. Cibo, sabbietta, medicinali, ma anche
bollette della luce, del gas,
dell’acqua finiscono per avere
costi annui più alti di quanto
viene stanziato dal Comune,
tanto che la situazione debitoria del Gattile è pesante. Ci
sono mici che hanno storie
struggenti e ciononostante
sono pieni di fiducia. Troppi
ancora non si preoccupano
di sterilizzare i propri mici e
pretendono siano gli altri a
farsi carico delle cucciolate,
qualcuno abbandona gatta
e micini davanti al cancello
di ingresso, altri arrivano con
gatti di cui vogliono disfarsi
asserendo di averli trovati. A
fronte di questi avvilenti comportamenti, ci sono persone
come Piera (la responsabile) e
altre volontarie (curiosamente
tutte donne) che dedicano
ogni momento libero alla cura
di gattini e gattoni abbandonati. E riconciliano un po’ con
l’umanità.
27.09.2013 n° 34
14
E
’ tornato puntuale,
come tradizione
esige, l’annuale
appuntamento con il
motoraduno organizzato dal Campo dei Galli,
motoclub nato nel 1994
in onore della casa
costruttrice di motocicli
Guzzi e dalla passione
di un gruppo di amici.
Il club - che annovera
circa 80 soci ed è presieduto da Mario Bonaccini - anche quest’anno
non ha voluto arrendersi
di fronte alle difficoltà
legate al complesso
periodo di crisi e ha
organizzato il suo 15°
motoraduno, aperto a
moto e scooter di tutte
le marche, moderne e
d’epoca. La due giorni
che si è svolta il 7 e l’8
settembre scorsi, nel
verde del parco Fluviale
del Fiume Secchia, col
patrocinio del Comune
di Campogalliano, ha
visto un’affluenza davvero straordinaria. “Ben
oltre le nostre aspettative”, spiega il segretario
del Motoclub, Nino Catalano. A Campogalliano infatti sono giunti
motociclisti francesi,
tedeschi e svizzeri e,
naturalmente, altri provenienti da tutta Italia,
dalla Val d’Aosta alla
Lombardia, dal Veneto
all’Emilia, dalla Toscana al Lazio, alla Sici-
N
ell’aprile
scorso rappresentammo nel teatro della
Casa Circondariale
S. Anna di Modena l’evento Alice
persa, nel paese
delle Meraviglie.
Lei, l’altro … e lo
specchio. Tratto
dai racconti di L.
Carroll, Le avventure di Alice nel Paese
delle Meraviglie e
Attraverso lo specchio, traspariva una
pungente rivisitazione che trasponeva
ambiguità e suggestioni attraverso
un’attraente rappresentazione scenica
tra immaginario e
realtà. Il mondo di
Alice diveniva il
luogo in cui riflettere
attraverso il nonsense, in cui esplorare
le dimensioni del
tempo e dello spazio,
dell’essere sempre
alla prova, coniugando fantasia e determinazione. Precipitati nella profondità,
ci si perdeva. Era
allora indispensabile
ritrovarsi. Venivano in soccorso il
coraggio e la ferma
convinzione della
possibilità di un
parte del ricavato del raduno sarà devoluto al Comitato della Croce Rossa di Campogalliano
e all’Associazione Angela Serra a favore della ricerca sul cancro
I Galli conquistano l’Accademia
lia... Apprezzatissima
la visita agli stabilimenti della Cooperativa
Bilanciai di Campogalliano: “un mondo fatto
di precisione e altissima
tecnologia che ci hanno
profondamente meravigliati, lasciandoci
letteralmente a bocca
aperta”, prosegue il segretario. Graditi anche
i giri in barca a vela sui
laghi Curiel resi possibili grazie alla collaborazione dell’associazione velistica Pontos,
le esperienze vissute
nell’adiacente campo
avventura Jonathan
EcoCampus e la decima
edizione de Il Giorno
delle Dinamo, raduno
ufficiale delle famose
Moto Guzzi V7 organizzato dagli amici del
Moto Guzzi V7 Club
Italia Cilindri Italiani. E dopo una serata a
suon di scherzi e rock &
roll, passata mangiando succulente salsicce
innaffiate di birra, i
centauri hanno avuto
l’occasione, più unica
che rara, di entrare, la
mattina successiva,
all’Accademia Militare di Modena. Vero e
proprio asso di briscola
sfoderato dai Galli per
questa quindicesima
edizione. “Vi era grande attesa per l’evento
- prosegue Catalano - e
circa 200 motociclette
hanno raggiunto la Città
della Ghirlandina. I
militari ci hanno accolti
a gruppi e anche se la
pazienza di alcuni è
stata messa alla prova,
la soddisfazione finale
è stata tanta”. Insomma
una due giorni densa di
eventi, brillantemente
organizzata dal Moto
Club che, nonostante
l’atmosfera goliardica e
spensierata, ha voluto manifestare, tra la
commozione generale,
la propria vicinanza alla
famiglia di Gianni Menozzi, amico e socio del
Teatro Corporeo: spazio
di relazione con l’altro
cambiamento, grazie
anche alla personale invenzione del
linguaggio, a intensi
monologhi, all’affiorare di nuove immagini; grazie alla
capacità di vedere altrimenti. L’esperienza di un evento così
significativo, seppur
irripetibile, non deve
comunque limitarsi
a ciò. All’interno
del nostro gruppo
il lavoro continua,
assumendo forme
diverse e mantenen-
do costante il filo
conduttore; ecco che
avvengono mutazioni dettate dalla
struttura del luogo
in cui si svolgono gli
incontri del gruppo
stesso. Si potrebbe
parlare addirittura di
processo
evolutivo,
dando così
corpo a
un’azione
spesso di
carattere
relazionale e
intellettuale, ma
il percorso
attivato
prevede
l’utilizzo
di tutte
quelle
risorse che la danzamovimentoterapia e
il teatro mettono in
campo, anche senza
che vi sia un azione
vera e propria. Ecco
che la rielaborazio-
ne dell’esperienza
corporea si trasforma in espressione
letteraria prendendo
una forma differente,
divenendo racconto,
vissuto di chi ha sperimentato in gruppo,
dentro al carcere, un
nuovo linguaggio
espressivo che ha
permesso di dare
forma a una o più
emozioni. Diventa
così un documento a
disposizione di altri,
fuori dal carcere, che
attraverso le parole e
le immagini partecipano diventando
parte dello stesso
gruppo e comunicando attraverso
esso. Nasce pertanto
il secondo volume
dei Quaderni dal
Carcere della sezione femminile della
Casa Circondariale
S.Anna di Modena
dal titolo Le voci di
Alice... Il volume
raccoglie racconti,
poesie, pensieri
e immagini delle
donne detenute nel
carcere di Modena
e verrà presentato
all’interno della
Festa del Racconto nell’ambito
dell’evento Scrivere
in carcere, sabato 5
ottobre, alle 12, presso la Sala Estense,
nel cortile di Palazzo
Pio. Interverranno
l’artista carpigiano
Umberto Stefano
Benatti esperto
nella conduzione di
laboratori espressivi
nell’area
del
disagio
psicosociale,
Cristina
Lugli,
coordinatrice del
progetto
club, scomparso lo scorso luglio, con la consegna di una targa. “Parte
del ricavato del raduno
sarà devoluto al Comitato della Croce Rossa
di Campogalliano e
all’Associazione Angela Serra a favore della
ricerca sul cancro. Per
quest’ultima associazione poi, il moto club
ha messo a disposizione
la propria tensostruttura
e l’impianto elettrico
per la manifestazione di
raccolta fondi organizzata sabato 14 settembre. Fondamentale
- proseguono Bonaccini
e Catalano - il sostegno
degli sponsor, delle
persone intervenute, dei
soci e degli amici del
Motoclub che hanno
creduto nella nostra
iniziativa e ci hanno
aiutato a raccogliere le
risorse da devolvere in
beneficenza”. Arrivederci al prossimo anno
quindi, con il 16° motoraduno che si terrà il 6 e
7 settembre 2014
e coinciderà col 20°
anno del Campo dei
Galli: “abbiamo in mente grandi cose...”.
J.B.
di Arte e Danzamovimentoterapia della
sezione femminile,
Paola Cigarini,
responsabile dell’associazione Gruppo
Carcere-Città di
Modena e referente
della Conferenza regionale Volontariato
e Giustizia dell’Emilia Romagna, Rosalba Casella, direttrice della Casa Circondariale S.Anna di
Modena e alcune di
noi. Sempre sabato,
alle 18,30, presso
il bar Inter/Nos in
corso Alberto Pio,
aperitivo musicale
con la visione del
documentario Filalalana, la lettura di
alcuni brani del libro
e canzoni di Marika
Benatti. All’interno
del bar sarà visibile,
durante il corso della
giornata, la videoistallazione Alicepersa con fotografie di
Daniela Calzolari e
Giuseppe Conte.
Chiunque volesse
acquistare il volume
Le voci di Alice potrà
rivolgersi a Il posto
dei libri da sabato 5
a domenica 6 ottobre, nella Loggia del
Grano - libreria La
Fenice di Carpi.
27.09.2013 n°34
“
La scintilla che ha
generato il progetto umanitario che
abbiamo iniziato a favore
di una zona del Burkina
Faso, nel cuore dell’Africa,
è nata dal desiderio di portarvi luce elettrica e acqua,
elementi fondamentali per
il benessere della popolazione”.
Sono le parole di Sauro
Mazzola, l’imprenditore
carpigiano che si è messo
generosamente a capo di un
gruppo di volonterosi imprenditori e professionisti
locali costituitisi nell’associazione Legionari del
Bene, per portare aiuto,
sostegno e solidarietà
alla comunità cattolica di
Tenkodogo, composta di
circa un milione di abitanti,
in spirito di fratellanza e
solidarietà cristiana.
In cosa consiste l’aiuto
dei carpigiani a quella
località?
“Lo stato di particolare
difficoltà di questa regione
sub-sahariana in perenne
lotta contro la desertificazione e, allo stesso tempo,
alcuni legami di amicizia con dei sacerdoti del
Burkina transitati a Carpi,
ci hanno consentito di
mettere a fuoco le esigenze
primarie della popolazione
di Tenkodogo. D’accordo
col vescovo locale monsignor Prospero Kontiebo,
ordinato vescovo nel 2012
da Papa Benedetto non-
15
L’Angolo di Cesare Pradella
I Legionari del bene per il Burkina Faso
Foto di gruppo dei volontari pro Burkina Faso insieme
al vescovo monsignor Kontiebo e al coordinatore Sauro Mazzola
ché suprema autorità dei
Legionari del Bene i quali
gli hanno promesso obbedienza”.
Quali sono i bisogni primari della comunità?
“Innanzi tutto l’acqua e
la luce elettrica per gli
l’artista e imprenditrice carpigiana Daniela Dallavalle ha incontrato i ragazzi
delle classi quarte del Liceo Scientifico Manfredo Fanti
“Inseguite i vostri sogni”
M
artedì 24 settembre, l’artista e
imprenditrice carpigiana Daniela Dallavalle
ha incontrato gli studenti
delle classi quarte del Liceo
Scientifico Manfredo Fanti, riuniti per l’occasione, nella cornice della Sala Congressi. Dopo averli incoraggiati a
credere e a inseguire i propri
sogni e le proprie aspirazioni,
Daniela ha illustrato loro un
bando decisamente curioso...
La poliedrica artista, infatti,
ha deciso di investire nelle
nuove generazioni e nella
città nella quale sta realizzando il suo nuovo quartier
generale dell’azienda Greda
srl, società che racchiude i
marchi Elisa Cavaletti, Riccardo Cavaletti, Arte Pura
e Dress Your Space, e che
conduce da oltre vent’anni
insieme al marito Giuliano
Cavaletti. Convinta che i
ragazzi siano ricchi di idee e
portatori di una ventata di
fresca originalità, Daniela ha
offerto ai liceali l’opportunità di esprimersi, liberi da
qualsiasi schema, affinché
diano sfogo al loro estro e
alla loro creatività. “Il tema
del concorso - ha annunciato
l’imprenditrice - mi è particolarmente caro e sarà il bianco.
Siate originali, liberi e creativi.
Potete utilizzare l’espressione
che preferire: la scrittura, la
pittura, la fotografia la video
arte, la musica, la danza...
persino un progetto tecnologico. Non mettete freni
alla vostra creatività”. Gli
elaborati dovranno essere
consegnati entro il 10 gennaio 2014 quando una commissione li valuterà proclamando
i nomi dei finalisti i quali
saranno premiati nel corso
di una cerimonia che si terrà
nel mese di aprile al Liceo. Il
primo classificato vincerà una
borsa di studio pari a mille
euro mentre gli altri quattro
finalisti guadagneranno
250 euro ciascuno. Daniela
Dallavalle ha poi annunciato
che, nella nuovissima sede di
Greda, luogo in cui rispetto
per l’ambiente, alta tecnologia e arte si fonderanno,
chiamato da lei e il marito, La
Baracca sul Mare, saranno
esposte le produzioni dei vincitori. Davvero una prestigiosa vetrina per i giovani talenti
della nostra città.
J.B.
abitanti e l’irrigazione dei
campi, ma anche la fornitura di altri prodotti di prima
necessità come medicinali,
prodotti di prevenzione
della malaria come chinino e zanzariere, generi
alimentari come pasta e
condimenti (preparati dalla
Menù di Medolla), automezzi, biciclette, motorini,
disinfettanti, prodotti per
l’igiene personale, tavoli
da taglio e macchine da
cucire messi a disposizione
con generosità dal Claudio
Martinelli del Maglificio
Tattica di Rovereto.
Forte e generoso il rapporto con l’Istituto Chimico
Farmaceutico Militare
di Firenze, nostro primario fornitore di garza
idrofila per uso zanzariera,
unitamente a kit insetto
repellenti. Abbiamo poi
sviluppato un progetto di
fotovoltaico per lo sfruttamento dell’energia solare
per l’estrazione dell’acqua
dai pozzi per soddisfare
il fabbisogno di acqua
potabile e lo sviluppo delle
coltivazioni agricole destinate all’alimentazione. Da
ricordare che l’economia
locale si basa sull’agricoltura, l’allevamento e il
commercio”.
Come si articola e si sviluppa il contributo dei
carpigiani?
“Abbiamo creato un gruppo di imprenditori e professionisti carpigiani che
hanno preso a cuore questo
progetto umanitario all’insegna dell’aiuto solidale e
cristiano. Il vescovo della
Diocesi di Tenkodogo,
Kontiebo, in visita nei giorni scorsi a Carpi, ha voluto
conoscere personalmente
i benefattori e ci ha fornito
importanti indicazioni sui
generi di prima necessità
utili alla popolazione”.
Come trasportate il materiale raccolto fino al
centro dell’Africa?
“Con container da 40 piedi
che trasportano 12 tonnellate di merce ogni viaggio;
materiale che raccogliamo
in un magazzino messoci a
disposizione gratuitamente
da un benefattore in via
Caboto; così come gratuitamente ci viene offerto dal
mondo bancario il viaggio
dei container che, dal porto
di Livorno, arrivano al
porto di Abidjan in Senegal
e da lì proseguono via terra
verso il Burkina Faso”.
Quanto costa un
trasporto?
“Circa diecimila euro”.
Il prossimo quando
avverrà?
“In ottobre e, oltre a medicinali e generi alimentari in scatola offerti dalla
Menù di Medolla, spediremo anche capi di abbigliamento per adulti e bambini,
tessuti, incubatrici, due
automobili e qualche motorino, prezioso mezzo per
i sacerdoti che si muovono
nella savana verso gli oltre
500 villaggi che compongono la Diocesi di Tenkodogo. Proprio la settimana
scorsa abbiamo avuto
ospite a Carpi il vescovo
monsignor Prosper Kontiebo che, dopo una cordiale
visita al confratello carpigiano, monsignor Francesco Cavina con il quale
ha concelebrato la Santa
Messa, ha voluto rendersi
conto di persona del lavoro
che i volontari associati nei
Legionari del bene stanno
facendo per la popolazione della sua Diocesi per
ringraziarli e porgere loro
la propria gratitudine.
Ma non è tutto, i Fratelli Beltrami della nota e
antica falegnameria hanno
donato preziosi macchinari
e pialle per la lavorazione
del legno. Inoltre, grazie
alla disponibilità degli
architetti Maurizio Dodi
e Luca Borghi, abbiamo
realizzato un progetto per
la costruzione della Diocesi, una superficie di alcuni
ettari di terreno già donati
dalla comunità burkinabè,
destinati a luogo di culto,
accoglienza e aggregazione. E, ancora, alloggi per
sacerdoti e monache, ospiti
e lavoratori, una biblioteca,
aule per l’insegnamento,
un centro civico, un’infermeria, un magazzino, una
cucina e persino un laghetto per l’irrigazione.
Il progetto, denominato
Mater Africa verrà realizzato nel pieno rispetto
dell’ambiente e della cultura africani”.
Per non fare sentire soli
quegli uomini, quelle donne e quei bambini e far loro
conoscere la generosità dei
carpigiani.
27.09.2013 n° 34
16
Tempo Games!
B
entornati cari amici e amiche! Sperando che abbiate
passato una dolce estate,
oggi mi auguro che possiate godere appieno delle
tante novità presenti nel
panorama videoludico
mondiale. Tra i titoli di
spessore, news sempre
più convincenti e nuove
generazioni di console
targate Sony e Microsoft, l’ultimo trimestre
del 2013 si sta rivelando
uno dei migliori di sempre.
Nintendo, ad esempio,
tralasciando l’ormai straripante 3ds, si è attivata
e ha deciso di iniziare a
sfoderare le armi pesanti
allo scopo di risollevare le
sorti di una WiiU ancora
poco venduta. Come?
Ma lo sanno tutti che il
segreto di ogni console
è solo uno: i giochi! E’
semplice: i fan di vecchia
e nuova data non hanno
ancora acquistato la console a causa di un parco
giochi ancora povero.
Ma Nintendo è pronta al
riscatto, infatti ad aprire
le danze ci ha pensato Pikmin 3 (9.0 di voto medio
internazionale), passando
per The Wonderfull 101
(8.5 di media), Rayman
Legends (divenuto multi
piattaforma in seguito a
un ripensamento Ubisoft,
ma interamente progettato e programmato per
l’ammiraglia N con un
voto medio di 9.2). Ed
ecco i titoli in dirittura
d’arrivo: The Legend of
Zelda Wind Waker HD
che arriverà in Europa il
4 ottobre (portando già
una media voti superiore
al 9.2), seguito da Sonic
The Lost World il 18 dello
stesso mese. Alla doman-
di Giuseppe Attanzio
[email protected]
Nintendo, riuscirà a risollevare le sorti di WiiU? Sì!
da dei milioni di fan che
mi chiedono: riuscirà WiiU
a riprendersi? Rispondo,
ovviamente sì. Perché N,
impara dai propri errori e
la qualità media dei titoli
first party della casa di
Kyoto è nettamente superiore alla stragrande
maggioranza dei giochi
in circolazione. Quello
la cosiddetta “console
war”, la più venduta di
quella generazione. Così,
come il presidente Iwata
ha detto più volte (scusandosi anche in diretta), visti
i problemi nel far uscire
tempestivamente i titoli in
questo primo anno di vita
della console, si è creata
questa situazione di stallo,
che è mancato a questa
tanto odiata console, è
appunto il software, visto che l’hardware è da
sempre il punto dolente
di tutte le console Nintendo. Wii era inferiore
alle attuali ps3-xbox360
eppure, dati alla mano, ha
superato le 100 milioni di
copie vendute, vincendo
e, ovviamente, sono state
le vendite a risentirne. Ma
non importa! Questa seconda metà del 2013 sta
svelando parecchi titoli di
livello, pronti a rilanciare
una console piena di potenzialità ancora inespresse. Il costo della console,
da ottobre, si aggirerà
intorno ai 190 euro (in
arrivo bundle con Zelda
WWHD incluso a 249, se
contate il costo del gioco
e la versione più potente
della console stessa direi
che è un prezzo davvero competitivo). Quindi, i passi indietro fatti
nell’ultimo anno stanno,
pian piano, invertendo
la rotta, sfornando offerte economicamente e
qualitativamente valide:
passato ottobre (mese in
cui vedremo Zelda, Sonic,
WiiPartyU, esclusive, e
molti multi piattaforma
come Assassin Creed 4
o Batman Arkham Origins), novembre sarà il
mese di altri due colossi,
Donkey Kong Tropical
Freeze e Super Mario 3D
World, tutti giochi Tripla
A. Dicembre a sua volta,
dovrebbe portare titoli
“casual”, come WiiFitU,
Skylanders Swap Force
e l’atteso YoshiU. Non
hanno ancora una data
d’uscita definitiva (entro
fine anno) giochi come
Deus Ex Human Revolution (ottimo remake
del gioco
uscito
anni fa)
e Mario
e Sonic
Ai Giochi
Olimpici
Invernali di
Sochi 2014, ovviamente in attesa
di un 2014 col botto! Perché? Se questa seconda
parte del 2013 ha dato alla
luce un’ottima lista di gio-
Ben sei tripla A in arrivo
oltre a quelli già citati. Vi
lascio a una considerazione: se Mario Kart per Wii
chi di primo livello, il 2014,
dovrebbe mostrare il top
di questa speciale classifica, con l’arrivo di alcuni
titoli capaci di smuovere
le acque, creando uno
tsunami di proporzioni
gigantesche. Di cosa parlo? Mario Kart 8, Super
Smash BrosU, ZeldaU, X
e Bayonetta 2! Oltre al
famoso “titolo segreto” in
lavorazione già da tempo.
ha venduto, da solo, ben
45 milioni di copie, Mario
Kart 8, unito al resto della
compagnia, cosa riuscirà a
fare? Ci attende un anno
di pura magia e Nintendo,
è pronta a dare battaglia
alle famose “next gen”
con il suo solito stile sobrio
ma ironico. E’ una scommessa? Certo, ma infondo, cos’è la vita senza un
po’ di pepe?
27.09.2013 n°34
A Palazzo Pio è allestita la
mostra Guareschi e
Laureni - Segni dal lager
I ricordi del lager
di Guareschi
N
ella Sala Cervi di Palazzo
Pio verrà proposta in occasione del 70° dell’armistizio la mostra dal titolo: Guareschi e Laureni - Segni dal lager,
testimonianze di due internati
militari. L’allestimento è stato
reso possibile grazie alla collaborazione del Civico Museo della
Risiera di San Sabba, del Comune di Trieste e della Fondazione
Fossoli. La mostra resterà aperta,
fino al 17 novembre, il sabato
e nei giorni festivi dalle 10 alle
13 e dalle 15 alle 19. A cura di
Francesco Fait e Anna Krekic,
l’allestimento propone i disegni di
Giovanni Guareschi, lo scrittore
di Peppone e Don Camillo, e di
Nereo Laureni, famoso disegnatore e grafico triestino, realizzati
nei lager nazisti dove i due erano
stati internati dopo l’8 settembre dai tedeschi insieme ad altri
600mila militari italiani.
T
rent’anni fa, il 31 ottobre
1993, moriva a Roma Federico Fellini, una delle figure
più importanti e influenti della storia del cinema mondiale, vincitore
di ben quattro premi Oscar. Il suo
amico, anche lui regista, Ettore
Scola, ha finalmente portato sullo
schermo un progetto che coltivava da tempo. Il titolo Che strano
chiamarsi Federico, è preso da un
verso di un altro grande Federico,
il poeta spagnolo Garcia Lorca
che così scriveva: Entre los juncos
y la baja tarde, qué raro que me
llame Federico! E così, da poeta
della parola a poeta delle immagini, ora possiamo ammirare questo
eccezionale ritratto, un po’ film un
po’ documentario, davvero struggente e ricco di annotazioni biografiche interessanti. Fellini era
arrivato a Roma dalla sua Rimini
agli inizi del 1939, ufficialmente
per frequentare l’università, in
realtà attratto dalla professione di
giornalista. Si avvicina così alla
redazione del Marc’Aurelio, sul
quale poi inizierà a pubblicare
vignette e storielle. Ed è proprio
in quella redazione che nel dopoguerra avverrà l’incontro con Ettore Scola. Da quel lontano 1947 i
due giovani non si perderanno più
di vista, diventeranno entrambi
registi molto amati e regaleranno
alle platee di tutto il mondo opere
17
Cara Clarissa, ti scrivo dopo
aver letto con sconcerto le
nazionalità degli attentatori
del centro commerciale in
Kenya. Africani che vivevano
in Olanda, Svezia, Finlandia,
Gran Bretagna, Stati Uniti...
io vado d’accordo con tutti,
non ho mai pensato di avere
dei pregiudizi. Mia zia vive
nella zona di Piazzale Gorizia,
a Carpi e ormai la sua è una
delle poche famiglie italiane
rimaste nel quartiere; ci sono
problemi, ma non voglio
soffermarmi su questo. Vorrei
solo capire se i musulmani
che vivono da noi sono controllati, se conosciamo la loro
storia, se possiamo vivere con
la tranquillità di non avere un
terrorista come vicino di casa.
Comincio sinceramente a essere un po’ in pensiero. Sono
paure infondate?
Laura
ara Laura, l’Italia è un Paese
pieno di fiducia nel prossimo. Ci si dedica con grande
impegno a sostenere che l’immigrazione sia un vantaggio e il mantra è che gli immigrati siano tutti
poveri che arrivano alla ricerca di
un lavoro onesto. Al punto che si
dimentica di verificare se è esattamente così. Basterebbe guardare
quanti finiscono nelle maglie della
criminalità per capire che ci sono
molti delinquenti comuni a caccia
di denaro facile, ma parlare del
numero esorbitante di stranieri tra
la popolazione carceraria a molti
dà fastidio, non è “politicamente corretto” e indebolisce l’idea
che arrivi solo brava gente povera
da accogliere con delicatezza e
senza condizioni. C’è la parola
“razzismo” che fa paura ogni
volta che si parla di problematiche
inerenti le condotte degli stranie-
E se il nostro vicino di
casa è un terrorista?
di Clarissa Martinelli
[email protected]
ri, la Legge Bossi Fini non viene
rispettata e nemmeno modificata.
Nei fatti, sappiamo molto poco di
quel che avviene nelle moschee,
ad esempio. Magdi Allam (ex
editorialista di Repubblica nonché
parlamentare europeo) ha scritto
libri, spiegando a più riprese che
siamo ingenui, non ci accorgiamo
di avere scuole di terrorismo dietro
casa e abbiamo politiche di accoglienza indiscriminate che mostreranno tutti i loro limiti nel peggiore
C
dei modi. Oriana Fallaci parlò
di Eurabia e dell’impossibilità di
integrare il mondo musulmano con
quello laico con gravi conseguenze. Domenico Quirico, il giornalista sequestrato in Siria, ha scritto
su La Stampa un articolo molto
duro lunedì scorso, prima ancora
di conoscere la provenienza degli
attentatori in Kenya. Questo uno
dei passaggi chiave: “All’Occidente, spaurito e volutamente distratto
e saldamente deciso a seguire un
mito di
un Islam
moderato,
educato
che esiste
solo nei
libri (e
nelle
bugie),
disperatamente
aggrap-
pato al calendariuccio delle nostre
nobili comodità, sfugge la semplicità brutale del problema. L’Islam
fanatico che era un semplice guaio
di polizia che ci costava soldi e
rendeva complicata la vita, ma
non era letale, sta per diventare
un problema militare. Quando si
è deboli e brutali, come lo è oggi
l’Occidente, si è molto più odiati
di quando si è forti e brutali ed è
ciò che sta accadendo ora. I folli di
dio somali che separano i musulmani dagli altri e cominciano a
giustiziare i secondi, sono il segno
manifesto di questa dichiarazione
di guerra, a Nairobi ci sono i primi
morti della guerra che verrà”. C’è
da stare tranquilli? Credo di no.
Ma attenzione a come parli. Certi
temi a molti non piacciono, negano il problema e se vai un po’ più a
fondo rispetto alle tre frasi fatte
che fanno sentire buoni e aperti ti
diranno la parola che chiude ogni
confronto: “RAZZISTA”.
Un divertimento che appassiona e risveglia la mente al Circolo Graziosi di Carpi
Il fascino degli scacchi
G
ià da diversi anni si gioca a scacchi al Circolo Graziosi di
Carpi. Gli scacchisti di casa nostra si sono associati al Circolo
Lolli di Cavezzo per poter raggiungere il numero necessario per partecipare ai Tornei della Federazione Scacchistica Italiana. La formazione, in occasione del Torneo regionale a squadre si
è classificata al secondo posto. Alcuni giocatori - Sergio Guandalini, Giuliano Calanca e Fulvio Bertocchi - hanno insegnato ai piccoli delle scuole primarie le regole degli scacchi con ottimi risultati:
diversi alunni, infatti, hanno gareggiato in alcuni Tornei di scacchi
per la gioventù. “Saremmo desiderosi - commenta Bertocchi - che
i carpigiani scoprissero questo gioco meraviglioso, fatto di molteplici combinazioni e tattiche per contrastare gli attacchi del proprio
avversario”. Chi volesse conoscere questo complesso e fascinoso
mondo, può recarsi al Circolo Graziosi, di via Sigonio 25, il martedì
e giovedì in sala di lettura, e al sabato e la domenica nella saletta al
primo piano, dalle 16 alle 19. Per informazioni: 059.622153.
Ettore Scola racconta Fellini nel film, al momento nelle nostre sale cinematografiche,
Che strano chiamarsi Federico, presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia
Un poeta chiamato Federico
memorabili. Scola deve aver
pescato dal suo personale cassetto
dei ricordi e da archivi generosi
per confezionare una biografia
certamente parziale ma decisamente esaustiva che restituisce il
carattere, la comicità, l’ironia e
la genialità del grande Federico.
Scola non si limita al racconto
classico con voce off e immagini
di repertorio, ma mette in scena
vari episodi del loro incontro e
della vita di Fellini. Incontriamo così i due nipoti di Scola,
Giacomo e Tommaso Lazotti,
interpretare i giovani Scola e
Fellini. Ma nel cast figurano anche
Sergio Rubini, Antonella Attili,
Maurizio De Santis ed Ernesto
D’Argenio nei panni dell’indimenticabile Mastroianni ai tempi
de La dolce vita. Un’opera mista
dove documenti autentici si fondono con la fiction più autentica.
D’altra parte anche un film come
Amarcord, che più fiction non può
essere, anche solo per le ricostruzioni scenografiche, se lo si rivede
oggi, sembra costituito da tanti
episodi che hanno più il sapore
di un documento d’epoca che di
un’invenzione fantastica. E questa
è certamente una delle magie del
cinema quando dietro la macchina
da presa c’è un poeta, nonché un
geniale narratore. Tra i documenti
autentici vi sono alcuni irresistibili “provini” che Fellini fece a
Sordi e Tognazzi in preparazione
del suo Casanova.
E nella ricca antologia di gag,
non poteva mancare la famosa
padellata di Roma città aperta
di Rossellini, scritta da Fellini
e abilmente inserita proprio nel
momento più drammatico del
film, quello della morte dalla Pina
(Anna Magnani). Basterebbero
queste preziose perle a rendere
il lavoro di Scola decisamente
imperdibile non solo per i cinefili,
ma anche per il più vasto pubblico
che ha amato Fellini ed è curioso
di conoscere qualcosa di più di lui.
Non si capisce perché, un film così
bello e importante figurasse Fuori
Concorso alla recente Mostra del
cinema di Venezia. Fosse stato
in gara sarebbe stato certamente
tra i più papabili per il massimo
riconoscimento.
Ivan Andreoli
27.09.2013 n° 34
18
L’aforisma della settimana...
“L’uomo conosce l’universo ma non conosce se stesso”.
Jean de La Fontaine
appuntamenti
Mostre
CARPI
Al via il cartellone del Cinema Teatro Boiardo di Scandiano
Teatro in libertà
Fino al 30 settembre
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Claudio Mellana
O&A Centro Affari
1 - 31 ottobre
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Paolo Del Vaglio
O&A Centro Affari
Fino al 6 ottobre
Corrispondenza d’amorosi
sensi
Torre dell’Uccelliera
Fino al 13 ottobre
A cuore aperto
Espone Evelyn Daviddi,
illustratrice
Mostra curata da Monica
Monachesi
Dark Room Art Silmar Gallery
Fino al 18 ottobre
Melissa Moore in AZero
AZero Studio
Fino al 20 ottobre
Loveless
Mostra di pittura di Michele
Rotondi e Giulio Zanet
A cura di Francesca Pergreffi
Spazio Meme
Fino al 17 novembre
Guareschi e Laureni
Segni dai lager
In occasione del 70°
anniversario dell’8/09/1943
Testimonianze di due internati
militari
Mostra a cura di Francesco
Fait e Anna Krekic
Sala Cervi
Fino al 1° dicembre
XVI Biennale della
Xilografia: Mimmo Paladino
Xilografia 1983 - 2013...
un elmo e 8 filosofi
Musei di Palazzo Pio
Fino al 6 gennaio
Le stanze dell’Amore cieco
Sale dei Trionfi e dell’Amore
di Palazzo Pio
Eventi
CARPI
27 settembre - ore 21
Matteo Macchioni in
concerto per la solidarietà
Il ricavato verrà devoluto per
la ristrutturazione della Torre
dell’Orologio di Palazzo Pio
Presenta la serata Pierluigi
Senatore, caporedattore
Radio Bruno
Prevendita:
Radio Bruno - via Nuova
Ponente, 24/A
Banca Generali Private Banking - via Buon Pastore, 254 Modena (05/441010)
N
uovo avvio e nuova gestione
per il Cinema Teatro Boiardo. L’Amministrazione Comunale ha infatti siglato con Emilia Romagna Teatro Fondazione
una convenzione triennale per la
gestione della sala di Scandiano. Il
19 novembre il cartellone teatrale
si apre con Oblivion Show 2.0: il
sussidiario, con la regia di Gioele
Dix. Gli Oblivion utilizzano almeno
un secolo di materiale musicale italiano servendosi delle canzoni come
di un alfabeto privato, per montare,
intrecciare, deformare, riciclare in
modo da costruire uno scintillante
palinsesto canoro, al tempo stesso
omaggio ai grandi e sberleffo ai meno
grandi, in cui si raggiunge un miracoloso equilibrio tra citazione e creatività, tra umorismo e commozione.
Lo spettacolo è una vera e propria
evoluzione dello stile Oblivion, che
riesce a mescolare Lady Gaga con
J.S. Bach e Tiziano Ferro con William Shakespeare. Con la consueta
eleganza e irriverenza, i cinque madrigalisti post moderni raccontano
storie epiche o semplici avvenimenti
quotidiani giocando continuamente
con la musica. Il cartellone prosegue il 17 dicembre con L’impresario
delle smirne di Carlo Goldoni, con
l’adattamento e la regia di Roberto Valerio: un grande affresco, una
cantata corale affidata all’insieme
della compagnia. Ogni personaggio
si rivela incisivo, necessario in un
‘divertissement d’ensemble’ che
restituisce il clima lezioso e libertino dell’epoca, ma che allo stesso
tempo offre l’occasione per porsi
alcune domande di sconcertante
attualità: che importanza ha l’arte
e in modo specifico l’arte teatrale
nella società contemporanea? E che
ruolo riveste al suo interno l’attore?
In quale modo è possibile riuscire
a realizzare spettacoli di grande valore artistico senza adeguate risorse
finanziarie? L’8 gennaio sarà di scena Ascanio Celestini con Il Piccolo
Paese. Racconti. Si tratta di storie
che provengono dalla tradizione popolare, tra l’ascolto e il racconto,
alcune simili alle canzonette altre
minime, silenziose caratterizzate da
un meccanismo semplice che si ripete come un ritornello in mezzo alle
strofe. A volte c’è un piccolo paese
governato dal partito dei corrotti e
dal partito dei mafiosi, una volta in
quel paese scoppia un’epidemia e
vengono interpellati i presidenti della
congregazione dei cittadini contro
le minoranze razziali, sessuali e ideologiche. In quel piccolo paese il re
si mette la corona per nascondere la
testa pelata, la multinazionale del
chiodo si allea con la multinazionale
della fede e a scuola si danno lezioni
di fila indiana. Il 18 febbraio grande
protagonista sarà la danza etnica con
Battito. Andalusia, Sud Italia, Africa, tre anime, una pulsione unica,
un inedito e originalissimo incontro
fra percussioni africane, flamenco
e taranta, Africa, Andalusia e Sud
Italia. In un susseguirsi incalzante ed emozionante le danzatrici si
confronteranno, si scontreranno e
si fonderanno in un tutt’uno con
la musica. Il 25 febbraio in scena
Stefano Benni e Brenda Lodigiani
con Il poeta e Mary, un atto unico
comico-musicale dove i due attori,
accompagnati da due musicisti (Danilo Rossi e Stefano Nanni) recitano, cantano, suonano, ballano in un
ironico e scatenato scambio di ruoli e
di invenzioni. E’una riflessione sulla
poesia e sul rapporto con la natura e
le sue forze più armoniose e oscure,
ed è anche una paradossale storia di
amicizia, o di amore, di fantasmi e di
animali parlanti. L’11 marzo 2014 è
la volta di Non si sa come, uno degli
spettacoli più feroci e strazianti di
Luigi Pirandello. Al centro dello
spettacolo, con la regia di Federico
Tiezzi e la Compagnia LombardiTiezzi, vi è un delitto, il tipico delitto
di cui chiunque potrebbe macchiarsi in un atto irriflesso. Un atto, sul
momento privo di significato, cui
seguono conseguenze che marchiano
a fuoco per sempre delle vite. Altro
classico sarà in scena il 1 aprile, La
Tempesta di William Shakespeare
con la regia di Valerio Binasco e
musiche dal vivo di Gianluca Viola. La tempesta è uno dei testi più
misteriosi e affascinanti del teatro,
che contiene la farsa e il dramma, la
psicologia e la teatralità, l’urlo e il
canto, l’incanto e il furore. Fuori abbonamento, il 22 gennaio 2014, viene
proposto Himmelweg, la via del cielo
di Juan Mayorga con la regia di
Marco Plini nell’ambito della Giornata della Memoria per ricordare le
vittime della Shoah. Lo spettacolo
viene proposto anche per le Scuole
dalla compagnia scandianese Centro
Teatrale MaMiMò. L’autore rivede
l’evento più tragico del Novecento
da una prospettiva nuova e crudelmente paradossale. Il testo contiene
una grande quantità di suggestioni
sulla realtà e la sua manipolazione,
ma soprattutto ha un grande valore di
conservazione di una memoria livida
e non patetica, utile in particolare
adun pubblico giovane che ormai
si riferisce alla Shoah come ad un
evento storico lontano e irripetibile, sepolto in un punto della storia
lontano e nebuloso. Secondo fuori
abbonamento il 18 marzo il Galà
lirico con Paola Cigna (soprano),
Alejandro Escobar (tenore), il Coro
Luigi Gazzotti di Modena, Elisa
Montipò (pianoforte), Direttore
Giulia Manicardi. Il concerto prevede l’esecuzione di alcune arie del
repertorio lirico italiano e dei cori più
emozionanti. I brani vengono inseriti
nel loro contesto eseguendo le scene
introduttive: anche con il semplice
accompagnamento del pianoforte,
viene esaltata la funzionalità teatrale
di questi capolavori e si ottiene una
maggiore varietà musicale. In occasione del bicentenario dalla nascita
di Verdi, gran parte della serata sarà
a lui dedicata.
appuntamenti
27 settembre - ore 20.30
L’impatto dei nuovi
Indicatori Economici (Isee)
sulle Famiglie e sul Welfare
Locale
Ore 20.30 - Apertura dei lavori
Albano Dugoni, portavoce
del Forum del Terzo Settore
Ore 20.40 - Saluto
Giuseppe Schena, sindaco
Comune di Soliera e presidente
Unione Terre d’Argine
Ore 20.50 - Il nuovo decreto
attuativo Isee
Intervento itroduttivo
Maria Cecilia Guerra,
viceministro al Lavoro e alle
Politiche Sociali
Ore 21.30 - Tavola Rotonda
L’impatto dei nuovi
indicatori economici sulle
famiglie e sul welfare locale
Partecipano
Maria Cecilia Guerra, Stefania
Zanni, sindaco di
Campogalliano, Nelson Bova,
pesidente Il Tesoro Nascosto e
Carlo Fontanesi, presidente
Consulta C del volontariato
Comune di Carpi
Coordina
Luigi Lamma, Giornalista
Casa del Volontariato
27 e 28 settembre
Le giornate della Scienza
Incontri di Fisica per Docenti,
Studenti e Cittadinanza
Imparare dai grandi!
Non solo...
Programma
27 settembre
Ore 20/20.15
Saluto e introduzione
Ore 20.15/21.35
Storia dei seminari
Presentazione di un
manifesto che raccontano i
relatori, gli eventi e i
contenuti di 10 anni di
seminari
Intervengono: Giuseppe
Garofalo, allievo F.A.S.E. e
professor Mauro Bellei
Ore 20.35/21.15
Cortometraggio U/235
Regia di Simone Olivieri
Ore 21.15/22.15
Chi sono i grandi? Perchè
s’impara ascoltando,
leggendo e conoscendo i
grandi?
Interviene: professor
Alfonso Cornia
Ore 22.15/22.45
La Fisica nella Scuola:
cultura, didattica, formazione
Interviene: professoressa
Rita Serafini
Ore 22.45/23.20
Notizie da Chicago: dinamica
non lineare e teoria del caos,
con esempi tratti dalla fisica
degli acceleratori di particelle
Collegamento via Skype con
il Dottor Giulio Stancari dal
Fermilab National Accelerator
Laboratory
28 settembre
27.09.2013 n°34
19
I due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni, malgrado la scomparsa di Don Gallo, continuano il
loro impegno per raccogliere fondi in favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova
da lui fondata. L’appuntamento è domenica 6 ottobre, alle 15, al Circolo Guerzoni di via Genova
Una tombola per don Gallo
I
due carpigiani Maura Casali
e Lauro Veroni, malgrado
la scomparsa di Don Andrea Gallo, avvenuta lo scorso
22 maggio, continuano il loro
impegno per raccogliere fondi in
favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova da
lui fondata. Scopo fondamentale
della Comunità, oggi convertitasi
in Cooperativa Don Andrea
Gallo, è offrire una proposta di
emancipazione da ogni forma di
dipendenza ed emarginazione.
Maura e Lauro hanno conosciuto
il Don, grazie a Liliana, cugina
di Maura e direttrice della comunità genovese. “E’ bastato un
incontro per sentir nascere nel
cuore il desiderio di contribuire
alla sua opera e, oggi, che non è
più tra noi, sentiamo ancor più
questa urgenza, affinché il suo
frutto del suo lavoro continui a
crescere”, raccontano. Don Gallo
è sempre stato un prete scomodo,
anticonformista e la Diocesi di
Genova non è mai stata molto generosa nel sostenere la Comunità.
E oggi che questo prete poeta
se ne è andato il rischio è che la
cooperativa fatichi sempre più a
reggersi in piedi. “Per tale motivo
- prosegue la coppia carpigiana
- con l’aiuto di vicini e amici,
oltre a portare quattro-cinque
carichi l’anno di abiti, biancheria
per adulti e bambini e stoviglie,
organizziamo in città alcuni
eventi per raccogliere fondi”. Tra
i più attesi quello della tombola
che torna anche quest’anno, al
Circolo Loris Guerzoni, in via
Genova, domenica 6 ottobre, a
partire dalle ore 15. Un pomerig-
Al via la nuova stagione del teatro di Rio Saliceto
Preziosi e Gnocchi tra
i protagonisti a Rio
I
l teatro comunale di Rio Saliceto apre la nuova stagione
teatrale 2013/2014 curata anche quest’anno dall’Associazione
culturale Quelli del ’29 e dal
regista carpigiano Paolo Di Nita.
Sette gli spettacoli in cartellone
che vedono protagonisti importanti nomi del teatro italiano. La
rassegna si apre il 26 ottobre alle
21 con Gene Gnocchi e Marco
Manchisi in La vita condominiale di Johnny Depp, per la regia di
Paolo Billi. Sabato 23 novembre
il Teatro Stabile di Verona porta
sul palco di Rio Saliceto Romeo
e Giuletta di W. Shakespeare, regia di Paolo Valerio, con
Alessandro Di Nuzzi e Annalisa
Esposito. Sabato 18 gennaio la
stagione prosegue con Reading
letterario su Pier Paolo Pasolini:
le parole di uno degli intellettuali
più profondi e illuminati che il
nostro paese abbia mai espresso,
portate in scena dopo un’accurata
selezione da quell’attento e origi-
gio all’insegna della piacevolezza, del divertimento e, soprattutto
della solidarietà. Con soli 10
euro si potrà giocare a tombola,
fare una merenda a base di dolci
rigorosamente fatti in casa e, chi
vorrà, potrà acquistare anche
alcuni biglietti della lotteria - 2
euro l’uno - e, con un pizzico di
fortuna, sperare di vincere i premi
in palio, offerti da varie ditte del
nostro territorio. “Tutto il ricavato - conclude Maura - andrà alla
Cooperativa Don Andrea Gallo”.
Non mancate!
Paolo Di Nita
Silvio Peroni, sabato 1° marzo.
L’attesissimo Alessandro Preziosi sarà regista e interprete di
Cyrano sulla luna, che andrà in
scena sabato 29 marzo. La rassegna si concluderà con l’interpretazione di Simone Cristicchi
nello spettacolo Mio nonno è
morto in guerra, voci, canzoni
nale osservatore della società di
oggi che è Moni Ovadia. Sabato
8 febbraio Paola Gassman interpreta Il balcone di Golda, di William Gibson, tradotto e portato in
scena da Maria Rosaria Omaggio che ne firma la regia. Margot
Sikabonyi, già protagonista della
serie televisiva di successo Un
medico un famiglia, e Alessandro Tiberi saranno i protagonisti
di Costellazioni, con la regia di
appuntamenti
Ore 8/9
Si fa presto a dire massa!
Riflessioni sull’evoluzione del
concetto di massa,
dall’antichità al bosone di
Higgs
Interviene: professor Paolo
Bussei
Ore 9/10
La Fisica nella Scuola:
cultura, didattica, formazione
Interviene: professoressa
Rita Serafini
Ore 10.15/11.15
Le avvincenti trame della
storia della fisica
Interviene: professoressa Carla
Romagnino, Gruppo storia
della Fisica, AIF
Ore 11.15/12.10
L’evoluzione dei concetti in
matematica
Interviene professor
Alessandro Dallari
Ore 12.10/12.40
Dal buco dell’ozono
all’impegno nella cura
dei tumori
Intervengono: Chiara Elisa
Gusmini ed Elena Reggiani,
allieve F.A.S.E.
A cura di Itis Leonardo da Vinci
Biblioteca Loria
28 settembre
Ritrovo ore 15.15
9ª Camminata della salute
Parco Sandro Pertini
28 settembre - ore 15
Camminiamo insieme
Presentazione dei gruppi
di cammino nel distretto di
Carpi
Sala Congressi
29 settembre - ore 12
Pranzo di Solidarietà
Centro Sociale Guerzoni
29 settembre - ore 9
XV Raduno Regionale Emilia
Romagna Associazione
Vigili del Fuoco
Per ricordare la ricorrenza del
150° Anniversario della fondazione del Corpo dei Civici
Pompieri di Carpi
Cerimonia e saluto delle
Autorità
A cura di Associazione
Nazionale Vigili del Fuoco
del Corpo Nazionale
Con il patrocinio Città di Carpi
Cortile d’Onore
2 - 6 ottobre
Festa del racconto
centro storico
e memorie della seconda guerra
mondiale, raccontata dalle “voci”
di chi l’ha vissuta sulla propria
pelle. La campagna abbonamenti
si aprirà sabato 6 e domenica 7
settembre con la vendita con diritto di prelazione per gli abbonati
della scorsa stagione e proseguirà
martedì 9 settembre a sabato 28
settembre con la vendita dei nuovi
abbonamenti. Orari biglietteria
dal lunedì al venerdì dalle 18 alle
20. Sabato dalle 10.30 alle 13. Per
informazioni: 0522.649465
20 ottobre - dalle 9 alle 20
17 novembre
Cose d’altri tempi
Antiquariato e Oggettistica
Presso la mostra - mercato,
tra gli altri, parteciperanno con
un’esposizione di opere anche
le quattro acquerelliste carpigiane Bona Bellintani,
Lucia Bonatti, Carla Righi e
Giovanna Manicardi.
Sarà possibile acquistare
le loro opere.
Ingresso libero
Parcheggio Borgogioioso
27.09.2013 n° 34
20
Calcio – Il Carpi si ricompatta col Brescia (0-0) dopo la batosta di Cesena (1-4)
PROSSIMO AVVERSARIO:
Ritrovarsi
Il pragmatismo di Atzori
Vecchi resta giustamente in sella: ha dimostrato di saper gestire i propri errori.
Fondamentale l’ingresso in squadra di Pasciuti, la chiave dell’equilibrio.
Sabato si va al Granillo di Reggio Calabria
L
REGGINA
I
l Carpi affonda a Cesena
con facilità inquietante, poi
riemerge in una notte piena di riscoperte e di risposte.
Non riesce a vincere, rimane
certamente prigioniero della
propria stitichezza offensiva.
Aspetta ancora un bomber che
non c’è. Ma intanto torna ad
essere una squadra, a dare
azione al pensiero dell’allenatore. Va oltre la delicatezza della partita, s’impone con
una superiorità semplice ma
evidente. Sequestra a lungo il campo e il palleggio al
Brescia. Alla fine lo lascia in
mezzo al suo caos paradossale. Sospeso tra un allenatore
contumace e il suo dopo, che
non è affatto chiaro.
Il presente del Carpi, invece,
si chiama ancora Stefano
Vecchi. Che ha largamente
dimostrato di saper gestire
i propri errori. Sta in fondo
qui la grande virtù dei grandi
generali. Non sbagliare mai è
impossibile; correggersi con
credibilità invece non lo è, ma
solo i migliori ci riescono. Magari è andato un po’troppo per
tentativi, però non si è fatto
travolgere dalla confusione.
Ha affrontato la doppia batosta
con serenità. Ha riconsiderato
e rinsaldato tutte le basi per
stare in piedi. Ridisegnando
un 4-4-1-1 che sapesse diventare profondo nelle fasi veloci
della partita e umile in quelle
complesse.
SUPER PASCIU - La chiave di simmetria è stata ancora
una volta Pasciuti. Adesso è
a una presenza dall’ingresso
nel club dei centenari. Arriverà prestissimo, probabilmente già sabato. E sarà l’incoronazione definitiva del
piccolo grande imperatore di
quest’epoca irripetibile. Ogni
stagione comincia alla periferia del gruppo, parcheggiato
in cantina come si fa coi vini
d’annata. Poi, non appena c’è
bisogno di equilibrare il pasto
a tavola, si torna da lui. È tutta
arguzia, un cervello dallo straordinario quoziente intellettivo applicato al gioco. A volte è
quasi inspiegabile la quantità
di calcio che fuoriesce da un
corpicino così piccolo. Fisicamente non va mai sotto perché
ha tempo: legge qualunque
situazione due istanti prima
degli altri. Fate caso ai suoi
movimenti in diagonale: sono
perfetti, lasciano sempre un
avversario indietro, costretto
a rincorrerli.
CRESCITE - Il resto è stato
una sommatoria di crescite
individuali. Torna impetuoso
Letizia, mostra sintomi da leader Romagnoli levandosi di
dosso la timidezza delle prime
uscite. Lievita alla distanza la
muscolarità di Lollo, vestito
da Concas. Assume autore-
volezza Sgrigna, portando
la propria imprevedibilità
laddove gradisce stare. Cioè
in zona morta, avendo licenza di attaccare lo spazio con
la porta dritta davanti a sé. E
scegliere magari di volta in
volta il lato in cui smarcarsi.
Molto del processo di compiutezza si completerà non
appena lui e Memushaj troveranno il modo di condividere la trequarti. Sono due i
catalizzatori imprescindibili
di questa reazione complessa:
uno è Porcari, l’asciuttezza
e la puntualità svizzera delle
sue coperture in orizzontale;
l’altro è la profondità rocciosa
di Cani che permette di allungare rapidamente il gioco. Per
quanto inutile, il gol di Cesena
gli ha ridato confidenza. Ora
deve aumentare d’importanza
perché tra poco arriveranno
le piogge e i pantani, cioè il
territorio migliore per magnificarne le diversità.
CLASSIFICA - Altrove,
dopo Giampaolo (Brescia)
e Auteri (Latina) salta anche
Gattuso (Palermo), come da
agevole previsione. Si salva
momentaneamente Marcolin (Padova) cancellando
lo zero in coda, dove invece
precipitano a sorpresa Ternana e Pescara che sommano
appena 5 punti in 5 gare. In
testa rimane saldo l’Empoli.
Continua a mostrare limiti difensivi, ma anche una qualità
media troppo alta per il livello del torneo. Difficile stargli
dietro. L’unica altra squadra
imbattuta è il Lanciano, nel
cui motore c’è un pezzettino
di carpigianità: Federico
Casarini. Ma la notizia più
importante è la conferma del
Varese di Stefano Sottili (il
Carpi che fu) e Leonardo Pavoletti (il Carpi che sarebbe
potuto essere). Ovvero il più
bravo tra gli allenatori emergenti e il più decisivo tra i cannonieri di B: quando segna,
la sua squadra vince sempre.
L’ultima vittima è proprio la
Reggina, prossimo avversario
biancorosso.
Enrico Gualtieri
La classifica
a Reggina è prima d’ogni altra cosa la continuità di uno dei
pochi presidenti-mecenati di lungo corso superstiti nel calcio
italiano: Salvatore “Lillo” Foti, in carica dal 1991. Ha rilevato
la società in C1, l’ha riportata in B dopo 4 anni e l’ha spinta in A
per ben due volte. Le prime in una storia di pallone lunga ormai
un secolo.
L’obiettivo dichiarato è un posto al Sole. Quello concreto è una salvezza tranquilla, che consenta almeno di patrimonializzare buona
parte del capitale tecnico.
In panchina, al posto di “Bepi” Pillon è tornato Gianluca Atzori,
già buon protagonista sullo Stretto nella stagione 2010-11 (sesto
posto, semifinale playoff). È un uomo di polso e sostanza, alla quarta
esperienza in categoria. Allena in modo pragmatico, abbastanza
tradizionale: difesa bassa e stretta, con tre centrali di ruolo molto fisici
(Adejo, Lucioni, Ipsa); ripartenze improvvise, un regista essenziale
(Colucci) per governare il gioco e un centravanti classico (Gerardi) per
allungarlo. Diversi i giovani d’interesse, quasi tutti pescati in Lega Pro:
Bombagi, Fischnaller, Castiglia, Falco e De Rose (recenti avversari
del Carpi con la maglia del Lecce). L’uomo-squadra è il depositario
della fantasia: David Di Michele, un vecchio ragazzo di quasi 38
anni e oltre 500 partite e 150 gol tra A e B. Due i colpi principali del
mercato estivo: il milanista Rodney Strasser e l’ex Verona Andrea
Cocco, entrambi vanamente inseguiti da Giuntoli.
In casa, la Reggina è imbattuta: una vittoria (Juve Stabia, 3-1) e due
pareggi: (Bari, 0-0) e Novara (1-1). Nell’anno solare 2013, il Granillo
è caduto solo 3 volte (l’ultima il 27 aprile, per mano del Brescia).
Conta mediamente 10mila spettatori: è il quarto stadio più pieno
della cadetteria.
E.G.
Gianluca Atzori
I PRECEDENTI
Un mese e mezzo fa
decise Gerardi
R
eggina-Carpi in campionato è sfida inedita. C’è un
unico precedente tra le due squadre, e risale a un
mese e mezzo fa: 11 agosto 2013, Coppa Italia TIM
CUP, l’esordio ufficiale della prima storica stagione targata
serie B. Vinsero di misura gli amaranto: 1-0. Decise Gerardi, in chiusura di primo tempo, con una sberla dal limite
dell’area. Nel finale, dopo aver mancato il pari in diverse
circostanze, i biancorossi rimasero in 10: venne espulso
Pesoli (fallo violento), che sabato dovrebbe rientrare dopo
due settimane di stop.
Ma ad addolcire la prospettiva di una trasferta lunghissima
e proibitiva, c’è anche un altro ricordo al miele: tre anni or
sono il Carpi rientrò dalla Calabria con il più importante dei
souvenir: 9 giugno 2010, serie D, playoff nazionale. Andrea
Ferretti I ed Emran Alji stesero la Vigor (2-1) nel catino bollente di Lamezia. Che dopo il triplice tributò un applauso
sincero e unanime ai ragazzi di D’Astoli.
Fu l’atto di consacrazione al ritorno nei professionisti.
L’alba di quest’epoca straordinaria griffata Gaudì.
E.G.
PROSSIMO TURNO
I MARCATORI
Sale Pavoletti
SETTIMA GIORNATA
Sabato 28/9/2013, ore 15:
REGGINA - CARPI
CITTADELLA - CROTONE
LATINA - BRESCIA
MODENA - PADOVA
PALERMO - J.STABIA
SIENA - TRAPANI
SPEZIA - NOVARA
VARESE - TERNANA
V.LANCIANO - BARI
POSTICIPI
Lunedì 30/9/2013
Ore 19: AVELLINO - EMPOLI
Ore 21: CESENA – PESCARA
*CARPI-PADOVA, interrotta al 27’, è sub-judice
4 RETI:
Torromino (Crotone, 3 rigori)
Hernandez (Palermo, 2)
Maccarone (Empoli)
Maniero (Pescara)
Antenucci (Ternana, 2)
Pavoletti (Varese)
3 RETI:
Caracciolo (Brescia)
Matute (Crotone)
Tavano (1) e Tonelli (Empoli)
Babacar (Modena)
D’Agostino Giannetti e Paolucci (Siena)
Djuric e Mancosu (Trapani)
…
1 RETE:
Cani Concas
e Inglese (Carpi)
27.09.2013 n°34
21
CALCIO – Carpi, settore giovanile: pari d’orgoglio della Primavera
nel derby di Bologna
Allievi da favola
CALCIO - DILETTANTI
N
Splendida prova dei ragazzi di Belloni: 4-1 al Livorno!
Cominciano alla grande i Giovanissimi Regionali: 3-0 al Modena!
el panorama della domenica, spiccano il quarto successo
consecutivo della Correggese (D) e l’autorevole goleada
della Virtus (Seconda).
In Terza, va al S.Marino il derby di giornata con lo United, mentre
la Carpine sprofonda in coda con la peggior difesa del torneo.
REGIONALI
Correggese all’ultimo assalto
Serie D. Vince ancora la Correggese (4 su 4), stavolta
faticando fino all’ultimo respiro. Subisce il primo gol della stagione, ma riesce comunque ad avere ragione del Montichiari,
avversario abbastanza complesso, di grande familiarità con la
categoria. E’ un successo molto significativo: dopo aver dato
evidenti prove d’abbondanza di qualità, ora dimostra anche di
essere già una squadra vera. Capace di soffrire con pazienza
e consapevolezza. Sblocca Davoli, sempre più leader del centrocampo e del gruppo. Risolve ancora una volta l’ex Sassuolo
Davide Luppi, con diagonale chirurgico ad una manciata di
secondi dal triplice: 2-1. Domenica prossima è in programma
una trasferta lagunare, insidiosa e suggestiva, tra le mura della
Clodiense, fondata nel 2011 sulle ceneri del vecchio e glorioso Chioggia Sottomarina.
Promozione. La Solierese cede in rimonta e consegna
all’ambiziosissimo Castelvetro partita e primato (1-2). I gialloblu passano con una splendida punizione di Luca Paradisi
(classe ’93, ex Primavera Modena). Poi, dopo un gran primo
tempo, evaporano. E nella ripresa subiscono il ritorno della
squadra di mister Monastra, tra le più rinforzate dal mercato
estivo. Domenica allo Stefanini arriva la Falk.
E.G.
PROVINCIALI
Pokerissimo Virtus
S
bocciano i tulipani del
vivaio di via Marx.
E’ stato un weekend
quasi perfetto, ricco di soddisfazioni e grandi riscatti.
PRIMAVERA – I boys di
Galantini e Garzon archiviano immediatamente la
scoppola di La Spezia, e si
confermano bestia nera del
Bologna (già eliminato in
Coppa), strappando un pari
d’orgoglio in inferiorità
numerica (espulso Dallari),
al termine di una gara molto
maschia. Si sblocca finalmente Elia Zunino (centravanti esplosivo classe ’95)
e firma l’1-1 finale, blindato
in extremis dal portiere
Pellegrinelli che para un rigore. Sabato prossimo, altro
incrocio suggestivo nella
tana del Parma, rinvigorito
dalla vittoria sul Genoa
(unica squadra senza punti).
In vetta alla classifica si
conferma solitario il Torino,
padrone del derby con la
Juve (3-2). All’inseguimento, due rivelazioni: lo
Spezia (corsaro a Cesena)
e il pirotecnico Sassuolo (a
valanga sul Modena: 6-0).
ALLIEVI NAZIONALI
– Titolo forte e superlativi
della settimana vanno tutti
ai ragazzi di Belloni che
calano il poker al Livorno
(4-1), pieno di prime scelte
classe ’97 (cioè un anno
sopra la leva più bassa di
categoria). Splendida la
prova corale. Da favola le
doppiette di Saric e Natali,
dopo lo svantaggio d’apertura. Domenica 29 la truppa
si trasferisce alla “Scala”
del calcio giovanile: Empoli.
GLI ALTRI – L’unico
neo del fine settimana è la
sconfitta interna dei Giovanissimi Nazionali di mister
Ferdinando La Manna
con il Forlì (0-3).
Debutto da incorniciare,
invece, per i Regionali di
Michele Borghi (annata
2000: covata di grazia, su
cui la società confida moltissimo): 3-0 perentorio e
senza repliche al Modena,
nella prima giornata. Sul
tabellino: Moutassine e la
new-entry Del Prete (doppietta), ultimo acquisto del
ds Gianluca Vecchi.
Sabato prossimo comincia
l’avventura degli Esordienti Regionali di Andrea Cavicchioli. E anche
per loro, all’esordio, sarà
subito derby (ore 16, campo
Sigonio).
Enrico Gualtieri
In Seconda (girone H), volano gli aquilotti a punteggio
pieno, sulle ali di un Barletta in stato di grazia (tripletta): la
Virtus manda un segnale di forza al campionato umiliando a
domicilio il Campogalliano (5-1). E prende immediatamente il
comando della classifica, a braccetto con le altre due pronosticate pretendenti per il titolo (Cavezzo e S.Prospero) e la
rivelazione Cognento.
In Terza (girone C) si riscattano il Limidi (3-2 al Cittanova)
e soprattutto il San Marino che s’assicura il derby di giornata
con lo United di mister Perrotta. Decide Grandi, a un quarto
d’ora dal triplice. Delude la Cortilese, ridimensionata dal
Villadoro con scarto all’inglese (0-2).
Primo successo per la Cabassi, in scioltezza sul Gaggio (2-0)
nonostante l’inferiorità numerica (espulso De Noia). In gol
Caruso e Boldrini (secondo penalty consecutivo). E’ già crisi
nerissima invece per la Carpine, che incassa il secondo cappotto consecutivo (0-4 con la capolista Madonnina). A riposo
la Fossolese, che domenica prossima ritroverà il Limidi: dopo
un anno sabbatico, torna dunque una delle grandi classiche
della categoria.
E.G.
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND
PRIMAVERA
5A GIORNATA
PARMA-CARPI
Sabato 28/9/2013
Collecchio (PR), Centro
Sportivo Parma F.C. – Via
Nazionale Est
Ore 15
LE ALTRE GARE:
BOLOGNA - CESENA
JUVENTUS - GENOA
MODENA - NOVARA
SAMPDORIA - TORINO
SASSUOLO - EMPOLI
SPEZIA - SIENA
ALLIEVI
NAZIONALI
GIOVANISSIMI
REGIONALI
EMPOLI - CARPI
CARPI - FORLI’
Domenica 29/9/2013
Empoli (FI), Campo “Monteboro” – Via di Pianezzoli
Ore 15
Domenica 29/9/2013
Carpi, Campo Sigonio – Via
Sigonio, 21
Ore 11
GIOVANISSIMI
NAZIONALI
ESORDIENTI
REGIONALI
SPAL - CARPI
CARPI - MODENA
Domenica 29/9/2013
Masi Torello (FE), Campo “B.
Villani” – Piazzale Primavera 1
Ore 11
Sabato 28/9/2013
Carpi, Campo Sigonio – Via
Sigonio, 21
Ore 16
27.09.2013 n° 34
22
Pallavolo Femminile - la Liu Jo Modena nel primo grande test non sfigura e, anzi, sfiora la vittoria sulla corazzata
Eczacibasi, col punteggio di 2 a 3
Trasferta turca per la Liu Jo
N
on arriva la vittoria ai punti, ma è
certamente buona la
prima per la Liu Jo Modena
che nel primo grande test
non sfigura e, anzi, sfiora la
vittoria sulla corazzata Eczacibasi. Dopo il successo
nell’allenamento congiunto,
le ragazze di coach Chiappafreddo ripetono una
prestazione sopra le righe, a
maggior ragione se si pensa
che il gruppo è, gioco forza,
completamente nuovo e le
reduci dall’Europeo hanno
disputato pochissimi allenamenti con le compagne.
C’è ancora Prandi in regia
nello starting six in diagonale con Samanta Fabris. Al
centro confermate Ruseva
e Crisanti come Piccinini e
Rousseaux in posto quattro con Cardullo libero.
Per l’Eczacibasi, invece,
coach Micelli si affida alla
tedesca Hanke in cabina di
regina con Neslihan Demir
opposta. L’ex Pesaro Usic
e la capitana Gumus sono i
posti quattro, mentre Poljak
e Cansu dividono posto tre
con Gulden libero.
E’ una battaglia punto a punto il primo set, con Fabris e
Piccinini che iniziano a martellare e una buona presenza
a muro. Qualche errore aiuta
l’Eczacibasi a mantenere
la scia e portarsi avanti di
un paio di punti nella parte
centrale del parziale. Non c’è
fuga per nessuno, però, e si
arriva in fondo in volata con
le bianconere che si creano
(e sprecano) due set point,
mentre Hanke, in battuta, fa
la differenza e porta avanti la
propria squadra. Nel secondo set la Liu Jo sale di tono
e Fabris inizia a martellare
senza sosta, come poi farà
fino a fine del match. Un
muro granitico aiuta nell’allungo decisivo poco dopo
la metà del parziale. Trova
sprazzi di grande gioco il
sestetto di coach Chiappafreddo che tra le righe mostra
potenzialità importanti in vista della stagione che verrà.
Anche la giovanissima Prandi, alla prima vera partita tra
le professioniste sa alzare il
proprio rendimento e il conto
dei set si pareggia. Copione
simile anche nel terzo parziale, quello che ha avvicinato la squadra a un possibile
grande colpo. L’Eczacibasi
inizia a sbagliare e Modena
si porta subito avanti. Gumus
prova a suonare la carica
insieme a Demir che trova
punti a sprazzi. Fabris, però,
scava un solco importante
nel finale, le turche annullano due set point, ma al terzo
cedono e vanno sotto. Dal
quarto parziale, di qua e di
là, si inizia ad assistere a
qualche cambio, ma è gara
vera e, quindi, i sestetti non
si rivoluzionano. Modena
cala di tono complici un po’
di stanchezza e la mancanza
di veri riferimenti che, gioco
forza, possono arrivare solo
con gli allenamenti e la crescita della condizione fisica
man mano che si avvicina il
campionato. L’Eczacibasi,
invece, può fare affida-
mento su una formazione
rodata che ha i suoi punti di
riferimento per presenti e il
primo è la capitana Gumus.
Si va così al tie-break con il
turno di servizio di Ene che
crea grosse difficoltà, poi
le bianconere, nonostante il
divario, hanno la forza di riavvicinarsi fino al 12-14, ma
l’Eczacibasi chiude e porta
a casa il successo. “Sono
molto contento della partita.
Abbiamo giocato un buon
match dal punto di vista del
muro-difesa. Vedo ampi
margini di miglioramento - ha commentato coach
Chiappafreddo - ma faccio i
complimenti a tutte, in particolare a Vittoria Prandi che
era la più giovane in campo e
ha sostituito bene Rondon”.
Ora per la Liu Jo Modena si
prospetta la trasferta turca
dove la squadra sarà impegnata venerdì e sabato nella
quadrangolare con lo stesso
Eczacibasi, l’Azerrail e
l’Azeryol di Baku.
Pallavolo Femminile - Texcart Città di Carpi in
Coppa Emilia
Buona la prima!
Bassa Reggiana - Texcart Città di Carpi: 0-3
E
sordio stagionale per la nuova Texcart, targata Simone
Pisa, impegnata nel primo turno di Coppa Emilia, contro
la compagine di Gualtieri, squadra rodata. Il team carpigiano presenta al via nove ragazze al loro esordio, di cui sei alla
prima assoluta in questa categoria. La partita vede le carpigiane
sempre davanti nei vari parziali, capitan Garuti in regia, cerca
l’intesa con i nuovi attaccanti, fra i quali subito in evidenza i due
nuovi martelli Pini e Bulgarelli (16 punti a testa). La più positiva
però viene proprio dalle giovani leve, tutte autrici di una prova
positiva.
27.09.2013 n°34
C
inquantanove anni
suonati e un sorriso
contagioso. E’ Uber
Barbolini, il responsabile
tecnico della Sezione di
Ginnastica Artistica de La
Patria 1879. Un uomo
pragmatico. Di poche
parole. Che ha fatto di
questa dura e affascinante disciplina sportiva, la
sua vita. Una giovinezza,
quella di Barbolini, trascorsa tra anelli, sbarra,
cavallo con maniglie, corpo
libero e parallele. Atleta di
grande levatura, in forze
alla Panaro Modena, ha
raggiunto brillanti risultati:
“ho iniziato ad allenarmi a
sette anni e la mia stagione sportiva si è conclusa
a trenta. La mia è una vita
spesa nel nome della ginnastica. E’ la mia passione più
grande”. Impossibile per lui
stare lontano dalle pedane.
Insegnante alla Patria dal
2006, Uber è uno dei più
stimati tecnici federali, nonché giudice internazionale,
del nostro Paese. “Dal 2001
a oggi, grazie al mio ruolo
di giudice, non faccio altro
che girare il mondo: peccato
non sappia l’inglese”, ride.
Uber Barbolini è in partenza
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Il giudice internazionale Uber Barbolini, responsabile tecnico della Sezione di Ginnastica Artistica
de La Patria 1879, è in partenza per i Campionati Mondiali di Ginnastica Artistica che si disputeranno
dal 30 settembre al 6 ottobre in Belgio
Da ginnasta a giudice
per i Campionati Mondiali di Ginnastica Artistica
che si disputeranno dal 30
settembre al 6 ottobre ad
Anversa, in Belgio. “Come
sempre - spiega - sarà una
grande responsabilità, ma
saremo in nove a giudicare
gli atleti. Dobbiamo essere pronti a tutto, capaci di
valutare con professionalità e competenza tutte le
tipologie di esercizio”. Un
mestiere difficile quello di
giudice. Irto di difficoltà.
“Ogni quattro anni dobbiamo sostenere un esame per
verificare le nostre conoscenze e il nostro livello
di preparazione. Occorre
studiare continuamente
poiché le regole cambiano
e ci si deve sempre aggiornare”. Il grado di difficoltà
e la selezione serratissima
sono confermati dai numeri: i giudici in Provincia di
Modena sono solo due (Barbolini e Antonio Zurlini) e
Uber Barbolini
Pallamano Serie A - Teknoelettronica Teramo - Terraquilia Carpi: 22 - 32
Terraquilia convince sul terrero di Teramo
T
erraquilia vince e
convince sul terrero
di Teramo, trasferta
insidiosa per i ragazzi di coach
Serafini al debutto in questo
campionato. Primo tempo
equilibrato che, nel finale,
ha visto Terraquilia prevalere;
il secondo parziale invece
ha visto i carpigiani assoluti
padroni del campo. Inizio
equilibrato (4-4 al 6’) con
Tojcic già protagonista autore
di tutte le reti dei biancorossi.
I ragazzi di Serafini operano il
primo break, Malavasi para
S
i è concluso il Torneo
Open dello Sporting
Club che ha visto scendere in campo 74 giocatori di 3°
e 2° categoria. La finale è stata
all’insegna del circolo carpigiano: in campo i due portacolori
della squadra di Serie B, Andrea
Artioli e Andre Rizzoli, i quali
un rigore e Di Matteo in contropiede fissa il punteggio sul
5-8 al 12’. Ma la gara cambia
volto: i biancorossi in doppia
inferiorità numerica soffrono
il recupero dei locali che ribaltano il risultato 9-8 al 16’. Ma
Di Matteo e compagni non si
disuniscono ed è proprio lui
con una tripletta consecutiva
a riportare in vantaggio i suoi
9-11; i biancorossi spingono
ancora sull’acceleratore e con
Tojcic e un incisivo Molina
si portano sul 9-13 al 24’,
mantenendo il vantaggio fino
alla fine. Inizio di secondo
tempo con ancora i carpigiani
protagonisti, il solito Tojcic e
Basic portano i biancorossi sul
15-20 al 6’, Marrochi (3 reti
consecutive) spinge l’attacco carpigiano (16-23 al 9’),
Malavasi diventa insuperabile,
i locali non hanno più la forza
di reagire, Terraquilia controlla
la gara e il divario aumenta
fino a raggiungere il vantaggio di 13 reti (19-32 a 3’ dal
termine). Nel finale, parziale
recupero dei locali, il risultato
finale si fissa sul 22-32.
Torneo Open allo Sporting
E’ Andre Rizzoli il vincitore
si sono imposti in semifinale su
Manuel Righi (C.t. Bologna)
e Luca Mezzanotte (ASD Siro
Bologna). La vittoria è andata
a Rizzoli che ha battuto Artioli
2-6, 6-4 ritiro.
non raggiungono la ventina
in tutt’Italia. Un grande
passato sportivo alle spalle e
tanta serietà costituiscono le
armi vincenti di Barbolini:
“sono convinto che nell’artistica non si sia mai arrivati.
Per questo motivo mi documento e sto al passo coi tempi con costanza e serietà. In
questo modo mi mantengo
giovane e impegnato, facendo ciò che amo”. Ai prossimi Mondiali gli occhi sono
puntati su alcuni cavalli da
corsa: “da Alberto Busnari
a Marco Lodadio, da Paolo
Principi a Matteo Morandi. Speriamo portino a casa
dei buoni risultati”, non si
sbilancia troppo il tecnico
della Federazione Ginnastica Italiana. E a Carpi? Si
nasconde forse un futuro
campione olimpico del tenore di Igor Cassina? “Per
ambire all’agonismo occorrono allenamento, almeno
tre ore quotidiane, tanti
sacrifici e strutture adeguate
in cui fare la preparazione.
Al momento alla Patria proseguono i tecnici Uber
Barbolini ed Elisa Menozzi
che si occupa delle ragazze non si pratica l’attrezzistica
ma i corsi di base sono alla
portata di tutti i bambini e
fanno bene alla loro crescita
fisica. La ginnastica infatti
li rende agili, sciolti, mettendo in movimento ogni
parte del loro corpo”. Molti
i giovanissimi che si stanno
lasciando attrarre dall’Artistica, complici anche le avventure trasmesse da Mtv, di
Ginnaste - Vite Parallele, il
docu-reality sulla vita della
atlete dell’ex Centro Tecnico Federale di Via Ovada.
Un reality “educativo”,
commenta Barbolini, che
mostra le lacrime, la fatica,
la tensione e lo spirito di
sacrificio che occorrono per
volare sempre più in alto.
Jessica Bianchi
Bocce - Ai Campionati Europei di Raffa Under 23, l’atleta della Rinascita MP
Filtri di Budrione si arrende alla Svizzera
La Losorbo deve accontentarsi del secondo posto
S
abato 21 settembre si
sono disputati a Crema
i Campionati di Raffa
Under 23 a cui ha partecipato Maria Losorbo della
Rinascita di Modena: dopo
aver vinto l’oro ai Giochi del
Mediterraneo in luglio, in
Turchia in coppia con Agnese Aguzzi (Pesaro), l’atleta
della Rinascita di Modena,
che doveva difendere il titolo
europeo vinto due anni fa,
si è dovuta accontentare
del secondo posto. Dopo
le eliminatorie di venerdì,
sabato mattina in semifinale
la Losorbo ha incontrato la
Turchia sconfitta per 12-5.
In finale ha poi trovato la
Svizzera: l’atleta della Rinascita di Budrione (Modena) si
porta sul risultato di 6-0 a suo
favore, poi esce una strana
giocata e la Svizzera recupera
2 punti. Da lì
in poi la partita
è stata tutta
in salita per la
Losorbo con la
Svizzera che ha
giocato benissimo. Neppure la
fortuna ha assistito la Losorbo
che ha lottato
fino al 10-10 ma
poi si è dovuta
arrendere alla
giocata della
Svizzera che
ha fatto i punti
della vittoria
portandosi sul
12-10.
Classifica finale: 1) Svizzera
(Riso); 2) Italia
(Losorbo), 3)
Turchia (Emen).