Politiche Sociali - Regione Calabria

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Politiche Sociali - Regione Calabria
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Il Policlinico universitario di Germaneto, Catanzaro
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L’enorme deficit, accumulato in grandissima
parte nel quinquennio di governo precedente,
ha rappresentato un ostacolo durissimo
per restituire in tempi ragionevoli efficienza
ed economicità al comparto sanità.
La Giunta Regionale è riuscita ad evitare il
Commissariamento ottenendo dal Governo
nazionale, purtroppo solo a fine 2009, l’approvazione
del Piano di rientro che consentirà finalmente di
gettare le basi per ammodernare e rilanciare la Sanità.
Nel frattempo il Governo regionale ha ridefinito la
materia dell’accreditamento, ha reso operativa
la Stazione Unica Appaltante che
consentirà di ottenere risparmi per 51 milioni nei
prossimi tre anni, ha stanziato 128 milioni per la
realizzazione delle case della Salute ed avviato le
procedure per la realizzazione di 4 nuovi ospedali.
Importanti interventi sono stati inoltre realizzati per il
sociale: 11 milioni sono stati destinati alle famiglie
a rischio povertà, oltre 20 ai nidi per la prima
infanzia, 22 milioni alle politiche giovanili
attraverso la sottoscrizione di un APQ con il Governo.
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Verso un nuovo modello di sanità
Il settore Sanità, in questi cinque anni di go verno regionale, è stato
quello che ha do vuto scontare l’handicap maggiore . Le condizioni di
partenza, determinate da un deficit pauroso accumulato nei lustri e
soprattutto nel periodo 2000-2005, hanno rallentato qualunque azione
di rinnovamento e di rilancio.
Alcuni drammatici e luttuosi avvenimenti, che hanno allarmato l’opinione pubblica nazionale, hanno dal canto loro costituito da un lato
un freno e dall’altro uno stimolo a mettere, una volta per tutte, la parola fine a una situazione che si trascinava da anni.
L’obiettivo che il Go verno regionale si è in vece posto, negli anni dal
2005 al 2010, è stato quello di ar rivare ad una “sanità normale”, con
ospedali efficienti e dotati di alta tecnologia, case della salute e un’assistenza territoriale di qualità. E soprattutto equamente distribuita sul
territorio per garantire a tutti i cittadini calabresi gli stessi livelli di assistenza. Non più, dunque, “isole” di eccellenza o ghetti sanitar i, ma un
sistema sanitario regionale che, offrendo adeguate forme di assistenza
e scongiurando il calvar io dell’emigrazione, migliorasse contemporaneamente i conti e le prestazioni.
L’emergenza è stata affrontata con un Commissario, nominato dal Governo, che a vrebbe dovuto inter venire favorendo l’uso delle n uove
tecnologie e avviando la costruzione di quattro nuovi ospedali. I ritardi
accumulati dal Commissar io hanno por tato poi il Go verno centrale
(ma solo a cavallo tra il 2009 e il 2010) a conferire l’incarico al Presidente della Regione il quale ha subito rimesso in moto il meccanismo
inceppato per recuperare il tempo perduto e avviare la costruzione dei
quattro nosocomi.
Nel fr attempo la Giunta regionale ha la vorato sodo , mettendo in
campo varie iniziative frutto di una attenta attività ricognitiva, non solo
sotto l’aspetto finanziario, ma anche sotto l’aspetto dell’analisi dei bisogni, avendo come punto di riferimento sempre e comunque le necessità del cittadino , a cominciare dal r idimensionamento numerico
delle aziende di servizio sanitario passate da 11 a 5 perché riorganizzate su base provinciale.
In contemporanea la Giunta Regionale ha condotto col Governo centrale una lunga trattativa per evitare alla Calabria il commissariamento del
settore e, come inevitabile conseguenza, l’aumento dell’IRAP e di altre
tasse. Solo nel dicembre 2009 (pur essendo stata la richiesta formulata
già nel 2007 ed essendo impossibile, in attesa della risposta, procedere
al varo di un piano sanitario) il Governo centrale ha approvato il piano
di rientro dal deficit che è anche un sostanziale via libera all’ammodernamento e alla riorganizzazione del sistema sanitario regionale.
LE COSE FATTE
Inaugurazione del nuovo Pronto soccorso
dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro
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Verso un nuovo modello di sanità
Al centro del sistema ci saranno le nuove Case della Salute, alcune
delle quali sostituiranno ospedali ormai fatiscenti, diventati ormai luoghi di r ischio e non di cure: ci sono infatti cr iticità accer tate che r iguardano var i ospedali nonché repar ti che do vranno essere chiusi
oppure, ove possibile, potenziati e miglior ati perché possano essere
realmente presidi di salute.
Il Piano proposto dalla Regione ed inf ine approvato dal Go verno è
dunque portatore di novità che da una par te tendono alla salvaguardia dei livelli occupazionali di medici e operatori del compar to e dall’altra a gar antire quei liv elli essenziali di assistenza che le gestioni
dissennate del passato avevano seriamente compromesso.
Il Piano prevede infine un “percorso” per la copertura del debito pregresso che, per l’80 per cento (dato incontestabile , asseverato dagli
stessi advisor nominati dal Go verno centrale) è stato prodotto nella
passata legislatura. I conti dev ono essere ancor a fatti con la do vuta
precisione e in tal senso sarà accelerato ogni processo in corso. Quel
debito oggi pesa non solo nella sua dimensione storica, ma per gli effetti devastanti che ne derivano in termini di interessi passivi e di contenziosi aperti, che arrivano solo adesso, dopo anni ed anni, a sentenza.
L’ingresso del nuovo Pronto soccorso dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro
COSA È STATO FATTO
Regione Calabria
Il processo di accertamento del debito: il peso del passato
Nell’ambito di una indispensabile e preliminare attività ricognitiva è stata
intrapresa una procedura, messa in atto dal Commissario Straordinario
nominato dal Consiglio dei Ministri, finalizzata ad accertare il debito consolidato nel periodo 2001-2007. Tale procedura, conclusasi a dicembre
2008, ha permesso in tempi celeri di elaborare un primo documento di
accertamento del debito , successivamente a vvalorato dall’ADVISOR
KPMG nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Una volta accer tato il debito , che per come ha dichiar ato lo stesso
ADVISOR è stato accum ulato per il 70-80% negli anni precedenti al
2005, sono stati introdotti meccanismi di trasparenza e regolarità contabile al fine di predisporre un piano di riqualificazione e razionalizzazione del Sistema Sanitar io Regionale, detto comunemente “Piano di
Rientro”, che rappresenta il punto di riferimento di tutte le azioni e gli
investimenti nel settore della sanità in Calabria.
Il primo obiettivo è stato pertanto quello di ricostruire una efficiente
organizzazione amministrativa, regionale ed aziendale, congr ua con i
gravosi impegni legati al ripianamento del debito accumulato.
L’obiettivo strategico che la Regione Calabr ia ha inteso r aggiungere
con la def inizione e l’attuazione del Piano di r ientro è quello del r ispetto assoluto dei LEA, i livelli essenziali di assistenza sanitari garantiti
dallo Stato in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Il Piano
di rientro, dunque, da mero strumento tecnico-amministrativo “di rien-
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tro” economico-finanziario, diventa LEVA e occasione per un ripensamento complessivo del Sistema sanitario Regionale.
La Stazione Unica Appaltante per la spesa sanitaria: economia e trasparenza
Ridurre i costi e garantire trasparenza negli appalti. Questo l’obiettivo
della Stazione Unica Appaltante (SUA), introdotta con legge n. 26 del
7 dicembre 2007, un sistema di acquisti centr alizzato per la gestione
degli appalti di opere, lavori pubblici e forniture di beni e servizi.
Con la deliber azione n. 142/2009 la Giunta regionale ha appro vato
anche il regolamento di or ganizzazione dell’organismo, prevedendo
nell’ambito dell’attivazione della SUA la priorità alle procedure riguardanti le forniture per gli Enti del servizio sanitario regionale.
La SUA consentirà di razionalizzare la spesa, di superare eventuali sprechi di risorse, di acquisire beni e servizi ad un prezzo inferiore rispetto
a quello ottenibile dalle singole aziende , di rendere più tr asparente il
sistema di affidamento degli appalti.
La SUA ha avviato l’attività ed ha indetto la prima gara in sanità avente
ad oggetto la f ornitura del vaccino antinfluenzale per la campagna
2009, nell’ottobre dello stesso anno. Si prevede, attraverso tale sistema,
di ridurre i costi per almeno 23 milioni di euro per il 2010, e per 14
milioni di euro all’anno nel 2011 e 2012.
La costruzione di quattro nuovi ospedali: verso nuove risposte
L’Accordo di Programma sottoscritto tra La Regione Calabria ed i Ministeri della Salute e dell’Economia e Finanz e, recepito dal Piano di
Rientro, attiva 511 milioni di euro di investimenti per la costruzione di
quattro nuovi ospedali (Sibar itide, Piana di Gioia Tauro, Vibo, Catanzaro). L’obiettivo è super are cr iticità tecnologiche e str utturali sul
fronte dell’offerta dei ser vizi sanitari, attraverso l’eliminazione delle
strutture ospedaliere piccole e fatiscenti e la messa in sicurezza della
rete ospedaliera complessiva.
La realizzazione delle “Case della Salute”: un’assistenza più vicina al cittadino
Il Progetto Integr ato Strategico “Case della Salute” permetterà la r iconversione di strutture ormai non più all’altezza dei bisogni dei cittadini in centr i polivalenti in gr ado di offr ire una medicina ter ritoriale
moderna, basata sull’aggregazione dei medici di famiglia,guardie mediche integrate da specialisti amb ulatoriali, infermieri di distre tto, assistenti sociali ecc. al fine di realizzare quella continuità assistenziale di cui
il cittadino sente tanto bisogno.
Per la realizzazione della “rete delle case della salute” sono stati stanziati 128 milioni di risorse comunitarie e nazionali (POR Calabria FESR
LE COSE FATTE
L’ospedale Annunziata di Cosenza
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Verso un nuovo modello di sanità
2007-2013 e PAR Calabria FAS 2007 - 2013). Le Case della Salute costituiranno la porta di accesso per le cure primarie 7 giorni su 7 e almeno 12 ore al giorno.
COSA È STATO FATTO
Assetto Istituzionale Servizio Sanitario Regionale
Ospedale Annunziata Cosenza
Regione Calabria
Il Sistema Informativo Sanitario Regionale: conoscere per decidere
Con il nuovo Sistema Informativo Sanitario Regionale (SISR), la cui realizzazione è già stata avviata, la Regione ha l’obiettivo di innalzare rapidamente la qualità e l’efficienza dei sistemi informativi della sanità, al fine
di creare le condizioni abilitanti per:
– garantire il controllo della spesa sanitaria;
– migliorare le prestazioni dei servizi sanitari;
– sostenere gli interventi di prevenzione attiva sul territorio;
– consentire l’integrazione dei servizi di assistenza sociale con quelli di
assistenza sociosanitaria;
– garantire i flussi informativi verso il Ministero della Salute.
In particolare saranno tempestivamente realizzati, già a partire dal 2010,
i sistemi di supporto alla attività amministrativo-contabile delle aziende
e degli ospedali al f ine di consentire il progressiv o avviamento del sistema direzionale e di controllo da parte della Direzione Regionale.
Nel nuovo sistema saranno integrate le realizzazioni già in esercizio e
quelle in corso di avviamento tra le quali particolare rilevanza ha il sistema di suppor to alla rete dei medici di medicina gener ale che prevede la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico.
La riorganizzazione della rete ospedaliera: più qualità e sicurezza
Non sempre l’ospedale più vicino è quello più idoneo a trattare il bisogno del cittadino. È per questo che la rete ospedaliera, in attesa della
completa riorganizzazione delineata nel Piano di r ientro, è stata “gerarchizzata” secondo il modello “HUB E SPOKE”, ovvero un sistema
basato su un numero limitato di ospedali di eccellenza, altamente tecnologizzati rispetto all’emergenza cardiologica, l’infar to e l’ictus, cui è
complementare la vasta e articolata dislocazione sul territorio di centri di prima emergenza in grado di prestare una prima assistenza e assicurare il trasferimento del paziente verso i centri più attrezzati.
Nel contempo la Regione Calabr ia ha r idefinito la mater ia dell’ACCREDITAMENTO istituzionale sia per le strutture pubbliche che per
le strutture private. Un processo che garantisce i cittadini in relazione
alla verifica dei requisiti di qualità str utturale, organizzativa e prof essionale. È stato inoltre adottato il provvedimento di ricognizione delle
strutture sanitarie e socio-sanitar ie riconosciute e pro vvisoriamente
accreditate.
All’interno del processo di “RISK-MANAGEMENT”, vale a dire quell’approccio sistematico f inalizzato a r idurre errori o ev enti avversi e
quindi innalzare la sicurezza del paziente, è stato istituito il Centro re-
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gionale per la gestione del rischio clinico: si tratta si una struttura nata
con il fine di coordinare le azioni dei “risk-manager” nominati in ogni
azienda, proporre percorsi formativi e di audit con l’obiettiv o di “imparare dagli errori”.
Trapianti e donazioni
È stata approvata la Car ta dei Ser vizi del Centro regionale Trapianti,
uno strumento informativo per rendere i cittadini più consapevoli nelle
scelte inerenti i tr apianti e le donazioni. Numerose sono state le iniziative di sensibilizzazione volte alla diffusione della cultura della donazione. I cittadini calabresi hanno risposto in maniera eccellente, come
in molte altre occasioni simili. Tantissime sono state infatti le dichiar azioni di disponibilità alla donazione e ai prelievi di organi.
I piani per la prevenzione e la promozione della salute
Lo sviluppo delle attività di prevenzione è stata una delle priorità della
politica sanitaria regionale ed ha portato alla elaborazione dei seguenti
piani regionali: screening oncologici femminili e del colon retto , vaccinazioni, prevenzione delle malattie cardiovascolari, prevenzione delle
complicanze del diabete, sicurezza alimentare.
Inoltre sono stati attivati una serie di progetti a valenza regionale relativi a: sovrappeso e obesità infantile, prevenzione degli incidenti stradali,
incidenti domestici, prevenzione attiva delle recidiv e cardio e cerebrovascolari, sorveglianza e prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Malattie rare
È stata realizzata la Rete delle Malattie Rare con avvio del registro regionale per la ricognizione di tutti i pazienti calabresi aff etti da malattie r are allo scopo di poter meglio or ganizzare la specif ica attività
assistenziale in Italia e all’estero.
Cooperazione internazionale
Il Dipartimento della Salute ha avviato un programma di cooperazione
internazionale che ha visto l’accoglienza di bambini somali in difficili situazioni di salute presso nostre strutture. Sono stati, inoltre, realizzati
interventi finalizzati al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie
degli immigrati con l’approvazione di un protocollo di intesa tra la Regione Calabria e Medici Senza Frontiere. È stato realizzato il Piano
straordinario regionale 2007-2008-2009 per l’eradicazione della brucellosi, tubercolosi e leucosi.
Sanità veterinaria
Sono state emanate Linee Guida per garantire la sicurezza alimentare
con nuove modalità di controllo uff iciale degli alimenti. Si è pro vve-
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Ospedale Annunziata Cosenza
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Verso un nuovo modello di sanità
duto a dotare i servizi veterinari delle aziende sanitarie con il materiale
necessario all’identificazione elettronica dei cani randagi e da compagnia al fine di ridurre il diffuso fenomeno del randagismo.
COSA È STATO FATTO
La Ricerca
Sono stati realizzati progetti di ricerca di grande rilievo, tra cui quelli relativi a:
– Genetica delle epilessie;
– La Calabria come isola genetica: epidemiologia, clinica e genetica molecolare di alcune malattie rare in forma familiare;
– Ictus acuto ed eventi infiammatori e/o infettivi recenti;
– Miglioramento delle condizioni di salute del malato oncologico (Convenzione tra Regione e IRCCS “S. Raffaele” di Roma);
– Utilizzo innovativo di molecole ad attività antior monale in tumor i
endocrino - dipendenti;
– Identificazione di marcatori nel proteoma sierico predittivi di risposta al trattamento chemioterapico in neoplasie umane;
– Identificazione di nuovi marcatori tumorali mediante analisi del corredo proteonomico e epitopico di cellule neoplastiche;
– Identificazione di Markers genetici nella malattia di Parkinson ad esordio tardivo sporadico e familiare;
– Valutazione dei fattori di rischio genetici ed ambientali nello sviluppo
della sindrome da insulino - resistenza dell’aterosclerosi;
– Fattori determinanti la stenosi e il rimodellamento vascolare: restenosi ed approccio terapeutico mediante terapia genica somatica.
Il Policlinico Universitario di Catanzaro
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Politiche Sociali
Il Governo regionale ha dovuto affrontare durante tutta la legislatura
i bisogni di una comunità che presenta condizioni sociali tra le più critiche in Italia, in relazione sia alle condizioni di vita e all’incidenza della
povertà, che alle dotazioni di servizi essenziali alle persone.
Una Regione più inclusiva
Diminuisce il numero di famiglie che vive sotto la soglia di povertà
Nel 2004 più di un quarto delle famiglie residenti in Calabria (27,1%)
era sotto la soglia di po vertà, rispetto al 26,7% della media del Mezzogiorno ed al 13,2% nazionale. Alla fine del 2008, nonostante la crisi
economica che ha sospinto una parte consistente del ceto medio nella
fascia della povertà, le famiglie calabresi al di sotto della soglia di povertà rappresentavano il 25% delle famiglie residenti rispetto all’11,3%
a livello nazionale.
Migliorano tutti gli indicatori sui servizi essenziali alle persone
Le politiche messe in campo dalla Giunta Regionale hanno consentito
di ottenere un progressivo miglioramento di alcuni importanti indicatori dei servizi essenziali alle persone:
– la percentuale di Comuni calabresi che hanno attivato servizi per
l’infanzia (asilo nido, micronidi o ser vizi integrativi e innovativi) è
passata dal 6,6% del 2004 al 17,8% del 2009;
– la percentuale di bambini da 0 a 3 anni che hanno usufr uito di servizi per l’infanzia è passata dal 2% del 2004 al 2,6% del 2008;
– la percentuale di anziani tr attati in assistenza domiciliare integr ata
(ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (65 anni e oltre)
è passata dal 1,6% del 2005 al 2,6% del 2008.
Arrivano i primi riconoscimenti del lavoro fatto: 30 milioni di euro di
risorse aggiuntive premiali per le politiche sociali
Questi risultati hanno consentito alla Regione Calabria di vedersi assegnata una premialità pari a 30 milioni di euro, alla verifica intermedia (anno 2009) relativa al r aggiungimento dei cosiddetti “Obiettivi
di Servizio” previsti dalla Programmazione 2007-2013 per le Regioni
del Mezzogiorno. Il Governo regionale ha avviato tutte le azioni necessarie per poter raggiungere nel 2013 i tar get finali previsti e per
avere assegnata la rimanente quota di premialità par i a 57,7 milioni
di euro.
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Avviata una nuova stagione
delle politiche sociali
Una rilevante
produzione legislativa
per le politiche sociali
Regione Calabria
Il Piano Regionale degli interventi e dei servizi sociali
Con la recente appro vazione da par te del Consiglio Regionale del
“Piano Regionale degli interventi e dei servizi sociali e indirizzi per le definizione dei Piani di zona” parte in Calabr ia una n uova stagione delle
politiche sociali. Il Piano si contr addistingue nel panor ama nazionale
come un piano inno vativo e unico, volto alla reale dif esa dei dir itti e
delle prestazioni di servizio da rendere alla persona e alla comunità.
Il Piano e le azioni proposte mirano a generare un nuovo sistema sociale, pluralistico e fondato su responsabilità condivise di istituzioni pubbliche, ser vizi ter ritoriali, settore pr ivato e sulla promozione
dell’inclusione sociale, al fine di migliorare la qualità della vita ed i livelli di
sicurezza e legalità attr averso una maggiore integr azione e accessibilità
dei servizi di protezione sociale, di cura e conciliazione, con particolare
attenzione alle pari opportunità ed alle azioni di antidiscriminazione.
Lo strumento principale della riforma delle politiche sociali introdotta
dal Piano sono i Piani di Zona che definiscono obiettivi, priorità, strumenti e mezzi di gestione dei servizi, a livello territoriale, promuovendo
una maggiore partecipazione dei cittadini.
L’approvazione del Piano ha coinciso con l’a vvio del POR Calabr ia
FESR 2007-2013 e del POR Calabria FSE 2007-2013 che hanno recepito gli indir izzi e le azioni del Piano e ne costituiscono di fatto , in
parte rilevante, gli strumenti di attuazione.
Promozione e sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per le donne in difficoltà
Nel 2007, il Consiglio Regionale ha approvato la Legge n. 20 recante
“Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centr i di antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in diff icoltà” che prevede
stanziamenti annuali di 800 mila euro per progetti antiviolenza per l’erogazione di ser vizi di consulenza legale , psicologica e medica gar antendo alle vittime di violenza una ospitalità sicura e segreta.
Accoglienza dei richiedenti asilo, dei rifugiati e sviluppo sociale, economico e culturale delle comunità locali
Il Consiglio Regionale, su proposta della Giunta, ha approvato nel 2009
la Legge Regionale n. 18 in materia di “Accoglienza dei richiedenti asilo,
dei rifugiati e sviluppo sociale, economico e culturale delle comunità locali” che promuove inter venti specifici per la protezione legale e sociale e l’integrazione degli stranieri accolti presso le comunità locali con
particolare attenzione ai minor i, alle donne sole e alle vittime di tor ture e di gr avi violenze e sostiene azioni indir izzate all’inser imento
socio-lavorativo dei rifugiati, richiedenti asilo e titolari di misure di protezione sussidiaria o umanitaria.
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Promozione e sviluppo della cooperazione sociale
Il Consiglio Regionale ha approvato nel 2009, la Legge Regionale n. 28
recante “Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione
sociale” che prevede specifiche azioni poste a gar anzia della par tecipazione diretta dei cittadini ai processi solidaristici di sviluppo economico e di crescita del patrimonio sociale delle comunità locali regionali,
di emancipazione e di sostegno alle fasce deboli della popolazione.Tali
finalità sono perseguite attraverso:
– la regolamentazione di un apposito Albo regionale che rafforza e sostiene le cooperative sociali ed i loro consorzi;
– la promozione di un sistema incentrato sull’integrazione degli interventi e dei servizi sociali, sanitari, assistenziali ed educativi con le cooperative sociali;
– l’attuazione di politiche attive del lavoro finalizzate alla creazione di
nuova occupazione e alla promozione di uno sviluppo occupazionale in grado di coniugare efficienza imprenditoriale, solidarietà e
coesione sociale.
Nel 2006 la prima iniziativa organica contro la povertà
Nel 2006, la Giunta regionale ha appro vato delle Linee Guida per la
realizzazione di azioni finalizzate al potenziamento delle attività dei consultori, al sostegno alle famiglie con quattro o più figli ed alla qualificazione di assistenti familiari italiani e stranieri con un impegno finanziario
di 4 milioni di euro.
COSA È STATO FATTO
11 milioni di euro a sostegno
delle famiglie che vivono
sotto la soglia di povertà
Nel 2009 il primo Piano contro la Povertà
Il Governo regionale ha predisposto, per la pr ima volta, un Piano organico per il contrasto alle situazioni di povertà, con un investimento
complessivo di 11 milioni di euro (di cui 6 milioni di euro di risorse regionali e 5 milioni di euro del POR Calabria 2000-2006) che consentirà l’erogazione (in corso di assegnazione) di:
– 2 mila ticket, per un impor to da 1.200 euro , alle famiglie po vere e
quasi povere con un bambino fino a 18 mesi;
– 1.000 voucher formativi da 5 mila euro ciascuno a fa vore di componenti di nuclei familiari poveri per la frequenza di corsi di formazione e master;
– 1.000 bonus sociali da 3.600 euro a sostegno dei disoccupati, tra 40
e 55 anni, appartenenti a nuclei familiari poveri.
Nell’ambito del Piano sono stati inoltre realizzati inter venti di microcredito, finanziamenti ad enti locali e misure in favore dell’occupazione
femminile, per l’acquisto e il fitto casa, il reddito sociale di cittadinanza
ed interventi di formazione.
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COSA È STATO FATTO
20,6 milioni di euro per l’infanzia
Il Governo regionale nel 2007 ha f inanziato 5,6 milioni di euro per i
Comuni capofila dei Distretti Socio-Sanitari per il finanziamento della
gestione di asili nido e micro-nidi nei luoghi di lavoro.
Nel 2009 la Regione Calabr ia ha emanato un Avviso Pubblico per la
creazione di 1.200 – 1.500 n uovi posti nei nidi d’infanzia nei Com uni
con priorità alle aree rurali e marginali, con un finanziamento pari a 15
milioni di euro (9 milioni di euro della Presidenza del Consiglio dei Ministri e 6 milioni del POR Calabria FESR 2007-2013). È attualmente in
corso la valutazione e la selezione dei progetti prevenuti.
Per quanto riguarda gli affidi e le adozioni sono state realizzative azioni ed
iniziative di sostegno che hanno coin volto circa 440 bambini e azioni di
sensibilizzazione e di diffusione delle procedure da attuare in mater ia di
adozione.
1.100 donne occupate in favore di anziani e diversamente abili
La Regione ha realizzato un Programma di interventi di assistenza
domiciliare (aiuto domestico e cur a della per sona, prepar azione
pasti, accompagnamento motorizzato), per un importo di 12 milioni
di euro, che ha consentito il miglioramento dei servizi in favore degli
anziani e dei soggetti diversamente abili.
La realizzazione del Programma ha permesso l’inserimento lavorativo
di 1.100 donne in condizioni disagiate.
Aiuti alle donne vittime di violenza
Nel 2008, con Avviso Pubblico, sono stati f inanziati 8 progetti per la
creazione ed il potenziamento di Centri Antiviolenza nelle aree di Catanzaro, Cosenza, Rende, Crotone, Cinquefrondi, Lamezia Terme, Reggio Calabria per un totale di 250 mila euro.
Momenti di vita nella Casa di Nilla, Centro specialistico della Regione Calabria per la protezione di bambini ed adolescenti in situazioni
di abuso sessuale e maltrattamento
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1,4 milioni di euro per l’accoglienza dei migranti
Il Governo regionale ha finanziato nel 2008, attraverso uno specifico Avviso Pubblico, un insieme di progetti, per un totale di 1,4 milioni di euro,
per favorire l’accesso dei migr anti agli alloggi, per contr astare i r ischi di
esclusione sociale e garantire una maggiore rappresentatività dei migranti.
Inoltre sono stati realizzati, in collabor azione con l’Uff icio Scolastico
Regionale, 33 corsi gratuiti di alfabetizzazione in lingua italiana rivolti a
circa 370 immigrati.
Una occasione di confronto sulle politiche di accoglienza dei migranti
è stata la 1° Conferenza Regionale “Migranti” tenutasi a Cosenza alla
fine del 2009 che ha visto un’ampia partecipazione di soggetti coinvolti
a vario titolo nelle tematiche dell’immigrazione.
1.500 volontari per 80 progetti di servizio civile
Avviati 80 progetti con 1.500 volontari per la realizzazione di azioni afferenti il servizio civile nazionale.
22,4 milioni di euro per le politiche giovanili
La Regione Calabr ia ha sottoscr itto nel 2008 un Accordo di Programma Quadro in mater ia di politiche giovanili con il Dipar timento
Gioventù della Presidenza del Consiglio e con il Ministero dello Sviluppo Economico per la realizzazione delle seguenti azioni:
– potenziamento e Qualificazione delle Strutture (Centri) di Aggregazione Giovanili Esistenti, per un importo di 9,4 milioni di euro;
– realizzazione di Nuove Strutture (Centri) di Aggregazione Giovanili
nelle aree territoriali con maggiori criticità sociali, da attuare prioritariamente attraverso il riutilizzo di immobili confiscati alla criminalità organizzata ovvero di edifici pubblici non utilizzati o sottoutilizzati,
per un importo di 9,4 milioni di euro;
– realizzazione di Centri Giovanili Polivalenti nelle Università calabresi,
per un importo di 3,6 milioni di euro.
La Regione Calabr ia, nel mese di luglio 2009 ha emanato un Avviso
Pubblico per la selezione dei progetti pei i Centri di Aggregazione Giovanili ed ha avviato con le Università calabresi i progetti relativi ai Centri Giovanili Polivalenti.
Le iniziative per i detenuti
La Regione Calabria ha avviato numerose iniziative per favorire l’inclusione
sociale e l’inserimento lavorativo dei detenuti ed ex detenuti, e tra queste:
– il Progetto “Agenzie per l’inclusione sociale”per un impor to complessivo di 0,5 milioni di euro, la cui realizzazione è stata affidata alla
Provincia di Reggio Calabria per le sedi di Reggio Calabria e Locri;
– il Protocollo di Intesa, sottoscritto nel 2008, tra la Regione Calabria e la Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Ca-
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Salute e politiche sociali
Politiche Sociali
labria, organizzazione di volontariato riconosciuta dal Ministero,
per promuovere iniziative in favore dei detenuti ed ex detenuti;
– il Protocollo di Intesa, sottoscritto nel maggio 2009, tra la Regione
Calabria e i Comuni di Africo, Careri, San Luca e Platì, che ha previsto finanziamenti per complessivi 250 mila euro per l’istituzione di
borse lavoro in favore di familiari dei detenuti e sorvegliati speciali;
– la pubblicazione di un bando di gara per l’erogazione di borse lavoro
per detenuti e/o ex detenuti;
– il sostegno alle famiglie di deten uti e/o ex detenuti nei Comuni di
Platì, San Luca e Africo.
COSA È STATO FATTO
ATTIVITÀ AVVIATE
Elaborare e approvare i Piani di Zona
La prima attività che dovrà essere portata a temine per completare e
rendere operativo il processo di riforma delle politiche sociali in Calabria è la predisposizione e l’approvazione dei 35 Piani di Zona dei corrispondenti Distretti Socio-Sanitari della Regione.
I Progetti Integrati di Sviluppo Regionale per le Politiche Sociali
Il Governo Regionale, per dare attuazione alle azioni previste dal POR
Calabria FESR 2007-2013 e dal POR Calabria FSE 2007-2013 attraverso
un approccio integrato e finalizzato alla concentrazione delle risorse, ha
approvato le linee di indirizzo per la realizzazione dei seguenti progetti:
– Progetto Integrato di Sviluppo Regionale “Rafforzare i Diritti dei Minori”.
– Progetto Integrato di Sviluppo Regionale “Sostenere e Migliorare le
Condizioni di Vita delle Persone Svantaggiate”.
Casa di Roberta Fondazione Lanzino, Centro Accoglienza Donne Vittime di Violenza, cameretta e sala d’ingresso
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Politiche per la casa
Il Governo regionale, nell’ambito delle funzioni costituzionali ad esso
attribuite, ha inteso dare priorità alle politiche abitative in Calabria, con
iniziative e risorse proprie, sopperendo alle insufficienti risorse nazionali.
Per la prima volta, dopo circa 20 anni, il Governo Regionale ha predisposto, in linea con il D.M. del 22 aprile 2008, un piano organico per
la realizzazione di nuovi alloggi sociali per far fronte alle nuove emergenze abitative.
137 milioni di euro di contributi ai privati per l’acquisto o la ristrutturazione delle prima casa
Sono stati erogati 6.000 contr ibuti per un ammontare di 137 milioni
di euro. Le funzioni amministrative per l’erogazione dei contributi sono
state trasferite agli Enti locali con conseguente accelerazione delle procedure.
62 milioni di euro per il Fondo per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione
Dal 2005 le risorse complessivamente erogate ammontano a circa 62
milioni di euro ed hanno consentito , grazie all’appor to delle r isorse
regionali, di soddisfare tutte le domande presentate.
Le risorse finanziarie destinate dal Governo nazionale alla Regione Calabria hanno subito un costante e crescente decremento, passando da
22 milioni di euro assegnati alla Calabr ia nel 1999 ai 5,5 milioni per
l’anno 2009. Per sopperire alla crescente richiesta la Giunta regionale
ha destinato a tale fondo risorse proprie per circa 31,5 milioni di euro.
Inoltre, al fine di rendere più trasparente, efficiente ed efficace l’azione
amministrativa è stata predisposta una n uova normativa che regolamenta l’accesso e la concessione dei contr ibuti ai soggetti privati per
sostenere l’accesso ed il sostegno alla locazione , ovvero per il pagamento dei canoni.
Istituito l’Osservatorio Regionale sulle Politiche Abitative
È stato istituito l’Osservatorio Regionale sulle Politiche Abitative, strumento indispensabile per il governo delle politiche di settore.
15 milioni di euro per i Programma di Riqualificazione Urbana
Finanziati ed a vviati, per un ammontare complessiv o di 15 milioni di
euro, i Programmi di Riqualificazione Urbana dei Comuni di: Lamezia
Terme, Palmi, Castrovillari, Paola, Belvedere Marittimo, Morano Calabro
ed Acri.
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COSA È STATO FATTO
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Politiche per la casa
I Programmi prevedono la realizzazione di inter venti finalizzati a r iqualificare il tessuto urbano di aree degradate e a realizzare alloggi per
l’edilizia residenziale pubblica.
COSA È STATO FATTO
Regione Calabria
10 milioni di euro per il Programma Sperimentale di Edilizia Residenziale
Il Programma è finalizzato a risolvere le condizioni di maggiori criticità
di disagio abitativo con la realizzazione di alloggi da destinare a locazione permanente a canone convenzionato.
Il Programma ha una dotazione finanziaria pubblica di circa 10 milioni
di euro e consente la realizzazione di circa 230 nuovi alloggi da concedere in locazione.
I finanziamenti sono stati concessi sia a soggetti pubblici quali Comuni
e ATERP sia a soggetti privati quali cooperative ed imprese che hanno
l’obbligo di cof inanziare gli inter venti con una quota par i al 50% del
contributo pubblico concesso.
I Comuni in cui verranno realizzati gli alloggi sono: Cosenza, Catanzaro;
Reggio Calabria, Lamezia Terme, Scandale e Rossano.
21 milioni di euro per i Programmi di riqualificazione urbana per alloggi
a canone sostenibile
I Programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile,
parzialmente finanziato con D.M n. 2295 del 22 aprile 2008, hanno la
finalità di incrementare la disponibilità di alloggi da offrire in locazione
a canone sostenibile nonché di miglior are l’equipaggiamento infr astrutturale dei quartieri caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo, con priorità per quelli di edilizia residenziale pubblica.
I Programmi sono proposti dai Comuni e prevedono l’apporto di contributi da parte dei privati con proprie risorse finanziarie.
L’ammontare delle r isorse destinate ai Progr ammi è di 21 milioni di
euro, di cui 8,6 milioni di euro provenienti da fondi regionali.
Programma Straordinario di Edilizia Residenziale Pubblica
Il Programma, di cui al D.M. del 13 dicembre 2007, è un programma triennale per far fronte alla emergenza sfratti che riguarda i Comuni capoluoghi di Provincia, quelli ad alta tensione abitativa e quelli conf inanti con i
capoluoghi di provincia con popolazione superiore a 10.000 abitanti.
La Regione Calabria ha predisposto nel cor so del 2007 un piano organico di 24 milioni di euro che consente di mettere sul mercato 834
nuovi alloggi da destinare ai soggetti con procedure di sfratto esecutivi. Tale piano è stato nel 2008 def inanziato dal Go verno nazionale
nell’ambito della manovra finanziaria dello stesso anno.
Il piano è stato parzialmente rifinanzaito con il D.P.C.M. del 3 agosto
2009 nell’ambito del piano nazionale di edilizia abitativa. La Regione
Calabria sta procedendo alla rimodulazione del piano secondo i criteri
stabiliti dallo stesso D.P.C.M.
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155 milioni di euro per il Piano Casa per l’edilizia Sociale
La Regione Calabria è stata una delle prime a dotarsi di uno strumento
organico di programmazione nel settore della casa. La Legge Regionale
36 del 16 ottobre 2008 ha destinato al piano 155 milioni di euro.
Il Piano prevede la concessione di contribuiti in conto capitale a favore di
cooperative, imprese, ATERP, Comuni, Università, per la realizzazione o
recupero di alloggi sociali da concedere o in proprietà o in locazione.
I soggetti beneficiari sono i privati cittadini che accedono alla proprietà
o alla locazione degli alloggi realizzati tr amite un ab battimento percentuale del costo di acquisto.
Le risorse assegnate al Piano prevedono la realizzazione di circa 3.000
nuovi alloggi da destinare a edilizia sociale
Il piano, compor ta l’appor to di ulter iori capitali per almeno altr i 300
milioni di euro. Per cui nel complesso si prevede la movimentazione di
risorse finanziarie di circa 450 milioni di euro.
Il piano prevede una riserva degli alloggi per le giovani coppie, gli studenti universitari fuori sede, gli anziani, gli appartenenti alle forze dell’ordine, le ragazze madri ed i lavoratori extra-comunitari.
58 milioni di euro per i Contratti di Quartiere
I Contratti di Quartiere sono strumenti di riqualificazione urbana e
sociale dei quartieri degradati.
Il Ministero delle Infrastrutture nel 2003 ha pubblicato un bando per
la redazione dei Programmi da parte della generalità dei Comuni.
La Regione Calabria, pur avendone allora la facoltà, non par tecipò al
cofinanziamento dei Programmi.Tale scelta ha comportato l’esclusione
della stessa dalla valutazione dei progetti presentati.
La quota di f inanziamento statale, pari a circa 38 milioni di euro , ha
consentito il finanziamento di 7 contr atti di quar tiere nei Comuni di
Pizzo, Rossano, Villapiana, Lamezia Terme (compar to storico), Gioia
Tauro, Sant’Agata d’Esaro e Cassano allo Jonio.
I Programmi non finanziati dal Ministero delle Infrastrutture riguardavano altri 35 Comuni, per complessivi 237 milioni di euro, fra cui rientravano, non solo le città capoluogo, ma anche i maggiori centri urbani.
La Legge Regionale n. 36 del 16 ottobre del 2008 prevede il finanziamento di parte dei Contratti di Quartiere esclusi e precisamente quelli
nei Comuni con popolazione residente superiore ai 30.000 abitanti.
Indirizzi alle ATERP ed ai Comuni per la riqualificazione e l’incremento
del patrimonio di edilizia pubblica
Con la Legge Finanziaria Regionale del 2009 è stato stabilito che i Comuni e le ATERP possono procedere alla vendita del patrimonio immobiliare nella misura non superiore al 75%.
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ATTIVITÀ AVVIATE
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Salute e politiche sociali
Politiche per la casa
I proventi della vendita devono essere parzialmente utilizzati per la riqualificazione e l’incremento del patr imonio di edilizia pub blica sulla
base delle direttive emanate dalla Giunta Regionale.
ATTIVITÀ AVVIATE
Regione Calabria
Recupero della morosità e risanamento dei bilanci delle ATERP
Gli inter venti legislativi messi in atto con la Legge Finanziar ia Regionale del 2009 consentono di far fronte alla sofferenza finanziarie delle
ATERP dovuta principalmente alla diff icoltà riscontrata nella r iscossione dei canoni di locazione.
Recupero alloggi in proprietà privata ubicati nei centri storici
La Legge Finanziar ia Regionale del 2009 prev ede un impegno di 17
milioni di euro per la realizzazione di un piano per il recupero di alloggi
di proprietà privata ubicati nei centr i storici nei com uni ad alta tensione abitativa. Il piano è attuato dai Comuni che contribuiscono, con
risorse proprie, al finanziamento.
Misure straordinarie a sostegno dell’attività edilizia finalizzata al miglioramento del patrimonio residenziale
La Giunta regionale ha approvato un DDL teso al contrasto della crisi
economica e alla tutela dei liv elli occupazionali, attraverso il r ilancio
delle attività edilizie per:
– il miglioramento della qualità architettonica;
– il miglioramento energetico e strutturale del patrimonio residenziale
esistente e del suo sviluppo funzionale;
– la mitigazione del rischio sismico;
– l’incremento, in risposta ai bisogni abitativi delle famiglie in condizioni
di particolare disagio economico e sociale, del patrimonio di edilizia
residenziale pubblica.
24 milioni di euro per gli interventi sugli edifici di culto
In attuazione a disposizioni regionali (L.R. 21/90 e L.R. 9/07) sono stati
avviati i programmi per il completamento funzionale e l’adeguamento
normativo degli edifici di culto, destinati a 27 chiese per un impor to
complessivo di 4.4 milioni di euro. Gli accordi con la Conferenza Episcopale Calabra hanno portato all’approvazione di un piano che prevede inter venti edilizi su 220 edif ici di culto per un impor
to
complessivo di 20 milioni di euro.
87 milioni di euro per il Programma di opere pubbliche
Avviato il programma di opere pubbliche in attuazione della L.R. 31/75
e della L.R. 24/87, per un importo complessivo di 87 milioni di euro,
destinati a 350 interventi di adeguamento normativo sulla viabilità, ad
interventi di arredo urbano e di illuminazione pubblica.
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