Proteine - Scienze Motorie Unimi
Transcript
Proteine - Scienze Motorie Unimi
TAC • Sulle immagini ottenute vengono successivamente eseguite delle analisi, eseguendo delle scansioni che consentono di determinare il volume di grasso, di muscolo e di osso. • L’uso di questa tecnica è comunque limitata in quanto è in parte invasiva. Risonanza magnetica nucleare (RMN) • E’ la tecnica più moderna con il grosso vantaggio di non essere invasiva. • Mediante questa tecnica viene usato un fascio di radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti (come invece viene utilizzato per la Tac) che in presenza di un campo magnetico eccita gli atomi di idrogeno presenti nelle molecole (di acqua, di proteine e di lipidi). RMN • Questo processo causa l’emissione di radiazioni, da parte dei nuclei, che viene captata e consente di ricostruire l’immagine dei vari tessuti colpiti. • L’analisi dell’immagine consente di identificare la sezione dei vari tessuti (muscolare, osso, strato sottocutaneo), come viene presentato in figura. Scansione ottenuta per RMN delle cosce di un mezzofondista Nutrizione e attività sportive • Forniremo ora alcuni esempi tratti da esperienze professionali per consentire di verificare come si possa costruire un programma alimentare personalizzato sulle esigenze dell’atleta o del soggetto che svolge attività sportiva sia di tipo amatoriale che agonistica. • Prima di tutto va costruita l’attività quotidiana del soggetto. Schema dietetico • 1 - Acquisire le caratteristiche fisiologiche di un individuo: • sesso • età • peso • statura • costituzione • 2 - Acquisire le caratteristiche del lavoro giornaliero svolto: • attività leggera (8h circa 1100 Kcal) • moderata (8h circa 1400 Kcal) • pesante (muratore) (8h circa 2000 Kcal) • molto pesante (boscaiolo) (8h circa 2400 Kcal) • 3 - Acquisire le caratteristiche dell’eventuale attività sportiva prevalentemente anaerobiche (corsa veloce, salti, lanci etc.) • prevalentemente aerobiche • (corsa di fondo e campestre, ciclismo, nuoto, sci di fondo) Attività sportiva saltuaria • • • • • • Soggetto: uomo Età : 26 anni Peso corporeo: 65 Kg Corporatura: media Altezza: 170 cm Attività giornaliera: impiegato, con un lavoro di tipo sedentario per 7 ore • Attività sportiva: leggera e pesante • Calcolare: il BMI, il peso ideale e il dispendio energetico giornaliero Preparazione schema dietetico • Attività giornaliera extra basale: Kcal • • • • • • • 7 ore di attività sedentaria professionale (1,9 Kcal/min) 1 ora per la cura della persona (0,7 Kcal/min) 2 ore attività varie in piedi (1,6 Kcal/min) 2 ore attività sedentaria (1,0 Kcal/min) 1 ora per la giuda macchina (1.8 Kcal/min) 2 ore attività sportiva leggera (2 Kcal/min) 1 ora di attività sportiva pesante (5 Kcal/min) Totale 798 42 192 120 108 240 300 1800 Metabolismo Basale (24 Kcal/Kg corporeo) = 24 x 65 = TOTALE = 1560 3360 Determinazione del BMI • • Peso (Kg) BMI = altezza m2 • Da cui: 65 = = 22,49 (1,7)2 Determinazione del Peso Ideale • Applico la formula di Romeo Peso ideale maschi = • statura in cm x 0,72 + (CF x 4,3) – 66 • = 170 x 0,72 + (2 x 4,3) – 66 = 65 • Il suo peso attuale è vicino a quello ideale! Esempi • Quali alimenti privilegiare? • Cioè è meglio aumentare gli zuccheri o le proteine? • Il linea di massima la dieta più adatta per un atleta deve privilegiare i carboidrati a scapito dei lipidi e delle proteine. • Va tenuto però in considerazione che un’attività sportiva intensa e prolungata determina un logorio fisico e quindi la necessità di integrare la quota proteica quotidiana, aumentandola. • Abbiamo visto che solitamente si consiglia circa 0,8 – 1,2 g di proteine per Kg corporeo, per un soggetto che svolga attività sedentaria, ma si può arrivare anche a raddoppiare la quota proteica per atleti praticanti e per determinati sport. • Risulta difficile identificare una dieta generale per tutti gli atleti, ma la dieta è strettamente personale si può tuttavia individuare quali sono gli alimenti da introdurre più specifici per quella determinata attività Esercizi di breve durata (intorno ai 10 sec) • • Es: gli sprint; sollevamento pesi, ginnastica etc. Si basano su esercizi brevi ma potenti che utilizzano per ottenere energia la scissione della fosfo - creatina. Sollevamento pesi • In linea di massima, la concentrazione di creatina non può essere influenzata dall’alimentazione. • Però studi eseguiti da Harris e coll. hanno osservato un aumento della fosfo creatina a livello muscolare. Esperimento • Gli Autori hanno somministrato ad un gruppo di atleti (vegetariani) 20-30 g di creatina al giorno (in 4- 6 dosi di 5 g) per 5 – 7 giorni e hanno osservato un aumento significativo della concentrazione di creatina totale nel muscolo quadricipite femorale. • Probabilmente questo incremento è avvenuto poiché i soggetti abitualmente non introducevano alimenti di natura animale, dove la creatina è fortemente concentrata. • Il fatto di avere osservato una maggiore concentrazione di creatin-fosfato rendeva questi atleti più adatti ad attività di forza e di potenza? • Secondo alcuni Autori si può affermare che l’assunzione di creatina porti ad una maggior potenza muscolare • Ma secondo altri Autori invece non si può parlare di aumento della potenza muscolare, ma bisogna piuttosto di riduzione della affaticabilità muscolare. • Si può concludere pertanto che: • per attività rivolte a scatti brevi e potenti vanno privilegiati alimenti contenenti zuccheri, preferenzialmente di tipo complesso e proteine ad alto valore biologico aumentando la quota giornaliera fino a 1,2 – 1,5 per Kg corporeo. • Pertanto considerando un dispendio calorico pari a 3360 Kcal, la razione giornaliera può così essere suddivisa: • Proteine (consideriamo 1,5 g/Kg) • 97,5 g 390 Kcal 11,6 % • Carboidrati • 478,8 g 1915,2 Kcal 57 % • Lipidi • 117 g 1055 Kcal 31,4 % Questi dati si riferiscono ad un atleta in attività e si può osservare come venga privilegiata la quota proteica e lipidica Pianificazione dei pasti • La ripartizione delle calorie e dei pasti dovrà essere approntata in funzione degli impegni del soggetto (non solo per quelli sportivi). • Questo potrebbe essere un programma da sottoporre all’atleta, stabilendo innanzi tutto gli impegni sportivi, suddividendoli in due periodi: • 30 minuti al mattino • 60 minuti nel tardo pomeriggio Attività Orario ALLENAMENTO 7,30-8,00 Colazione 8,30 1000 Spuntino 11,00 100 Pranzo 13,00 900 Spuntino 15,30 100 ALLENAMENTO 18,00 – 19,00 Cena 20,30 Totale Kcal 1260 3360 • Nella tabella successiva abbiamo un esempio di pasto giornaliero suddiviso in 5 razioni: • vengono privilegiati alimenti contenenti proteine ad alto valore biologico (uova latte, carne, etc); • alimenti ad alto contenuto saccaridico (pane, pasta, ortaggi etc) • alimenti contenenti alte quote vitaminiche (verdure, pomodori, spinaci etc) • alimenti contenenti lipidi ad alto valore (olio di oliva o di semi crudo) e provenienti da animali (latte, burro, formaggi) come valore energetico Programma Alimentare • Colazione 1000 Kcal • • • • • • 350 ml latte intero 6 fette biscottate (24 g/cad) 6 cucchiaini di miele (18 g/cad) 100 ml di yogurt alla frutta 1 uova alla coque (60 g circa) 3 arance (200 g circa) • • • • • Spuntino 100 Kcal 3 – 4 cracker (12 14 g circa) oppure the e biscotti (3 -4) oppure cioccolata (20 g circa) o 200 -250 g di frutta • Pranzo 900 Kcal • 70 g di pasta (spaghetti, maccheroni) • 30 g di pomodoro (sugo) • 1 cucchiaio di olio crudo (4g circa) (burro) • 100 g formaggio magro (mozzarella, scamorza) • • • • • 60 g di bresaola 120 g di pane 150 di pomodori Frutta (120 – 150 g) 1 cucchiaio di olio crudo Programma Alimentare • Spuntino 100 Kcal • 10 g di proteine miscelate in 100 ml di acqua • o 5 g di proteine mescolate con 100 ml di latte scremato • o 20 g di biscotti o cracker • Cena 1260 Kcal • 80 g di pasta e 50 g di fagioli • 1 cucchiaio di olio crudo (4g circa) • 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato (5 g circa) • 200 g di carne di manzo o di maiale (burro) • 50 g di patate lessate • 100 g di pane • Frutta (120 – 150 g) • Caffé espresso e un cucchiaino di zucchero (4 g circa) • Questa dieta, che potremmo chiamare “razione di allenamento” ha lo scopo di: • -assicurare uno stato nutrizionale ottimale • -favorire sia i processi plastici (formazione masse muscolari e strutture correlate) • -favorire i processi energetici di immediata utilizzazione e di deposito delle riserve sia di tipo saccaridico che lipidico Norme dietetiche (1) • Lo schema giornaliero sopra proposto segue alcune importanti norme dietetiche: • Deve essere lasciata almeno un’ora e mezzo di intervallo fra un pasto e l’allenamento • La razione giornaliera deve essere suddivisa in almeno quattro pasti, in modo da ridurre il volume degli alimenti (assicurando una certa costanza della glicemia) • Limitare il consumo di zuccheri semplici (dolci, caramelle, cioccolatini etc.) • Devono essere limitate o meglio evitate bibite tipo la coca-cola, aranciata, acqua tonica in quanto apportano una grande quantità di zuccheri raffinati e grandi quantità di anidride carbonica e additivi, poco consigliabili a chi pratica dello sport Norme dietetiche (2) • Durante i pasti è consigliata una limitata introduzione di liquidi per evitare di diluire i succhi gastrici e quindi limitare la digestione. • I liquidi vanno ingeriti preferenzialmente nell’intervallo tra i pasti • Limitare il consumo di alcolici (si ricorda che 1 g di alcool vale 7Kcal) • È bene osservare una certa regolarità negli orari dei pasti, cercando di consumare gli alimenti seduti a tavola, con calma masticando bene • Preferire per i cibi le preparazioni semplici, evitando fritti, intingoli, salse, piatti elaborati e creme di difficile digeribilità. Esercizi di lunga durata (superiori a 30 min.) • Esempio: sport di fondo, ciclismo, sci di fondo, nuoto, etc • Sono sport caratterizzati da una intensità energetica relativamente bassa ma prolungata nel tempo, per cui l’energia proviene dai processi ossidativi a carico delle riserve energetiche. • Poiché si tratta di prestazioni protratte nel tempo il dispendio energetico può essere elevatissimo (4000 – 5000 Kcal) e quindi è necessario prevedere una alimentazione intra - competitiva che consenta di integrare, almeno in parte le riserve energetiche depauperate. • Anche in questa attività gli zuccheri hanno un ruolo rilevante nella prestazione e sarà necessario pertanto una alimentazione particolarmente ricca di carboidrati. Nuoto In questo caso si dà molto importanza alla quota saccaridica • In figura si vede il confronto tra differenti tipi di diete in riferimento alla fatica fisica. Si può osservare che maggiore è il rapporto Zuccheri/Lipidi e il senso della fatica insorgerà in tempi più lunghi Dieta iper-glucidica • Una dieta iper-glucidica oltre che allontanare il tempo di affaticamento muscolare è importante anche per la ricostituzione delle scorte di glicogeno muscolare durante la fase di recupero dell’esercizio. • Dieta Dissociata • Garantisce al muscolo che lavora il rifornimento di glicogeno adeguato. • E’ una dieta che alterando la percentuale in carboidrati riesce a favorirne l’accumulo a livello muscolare. • Il confronto tra una dieta ipoglucidica e iperglucidica testimonia che il contenuto di glicogeno muscolare aumenta di circa 5 volte • Dopo il primo giorno di allenamento si passa ad una dieta ipoglucidica, al 4° giorno l’atleta sta a riposo e alimentato con una dieta iper-glucidica (70% saccaridi). Il glicogeno muscolare aumenta enormemente. • Per un soggetto in preparazione di una maratona: • nel sesto giorno prima della gara (1) compie un esercizio aerobico di elevata intensità (VO2 max pari al 75%) e della durata di 90 minuti (ad esempio una corsa di 20-25 Km). • L’alimentazione è a basso contenuto glucidico (40% delle calorie) e ad alto contenuto di grassi e proteine. Seguono 2 giorni (2 e 3) con identici carichi di lavoro ma di durata limitata (40 minuti). Si continua con la dieta ipoglucidica. • Nel terzo e secondo giorno che precedono la competizione (4 e 5) l’atleta riduce ulteriormente la durata del lavoro (20 minuti) e passa ad un regime ad alto contenuto do carboidrati (70% della quota calorica). Fino all’ultimo pasto pre gara. • L’ultimo giorno precedente la gara (6) riposo assoluto. • In un soggetto a regime equilibrato la concentrazione di glicogeno muscolare è: • 1,5 – 1,7 g/100 g di muscolo • dopo la dieta dissociata si arriva a: • 3,7 g/100 g di muscolo • quindi un aumento di circa 2,5 volte Attività ciclistica amatoriale • • • • • • • • Maschio età 26 anni, altezza 178 cm (cost. fisica media) peso 72Kg BMI = peso (Kg)/altezza in metri2 = 72/3,17 = 22,71 PI = 178 x 0,72 + (CFx4,3) -66 = 70,76 Kg Professione: commesso (attività moderata) (8 ore) Allenamenti: 3 volte alla settimana, alle ore 12,30 Durata: 90 minuti di lavoro effettivo (VO2 max: 60%) (pari a 5 Kcal/min) Calcolo del dispendio energetico • • • • • Metabolismo basale: Attività lavorativa Attività personali Attività sportiva • Totale 1728 Kcal 600 Kcal 350 Kcal 450 Kcal 3128 Kcal • Fabbisogno proteico • ci troviamo di fronte ad un atleta con un impegno modesto (un’ora e trenta di allenamento per 3 volte alla settimana) si può ipotizzare un fabbisogno leggermente superiore al sedentario 1,2 g /Kg corporei, quindi: • 86,5 g • Carboidrati • 65% • Lipidi • 23,9% 346 Kcal 2034 Kcal 748 Kcal 11,1 % 508,5 g 83,1 g Attività Orario ALLENAMENTO 12,30-14,00 Colazione 8,30 Lavoro 9-12 Spuntino Pranzo 11,00 14,30 Lavoro 15,00 – 20,00 Spuntino 17,30 150 Cena 20,30 1228 Totale Kcal 850 100 800 3128 Consigli • Poiché si allena prima del pranzo e la colazione è stata fatta circa 4 ore prima, è necessario introdurre sistematicamente uno spuntino almeno 90 minuti prima dell’allenamento. • Lo spuntino dovrebbe prevedere alimenti a basso indice glicemico. • L’ingestione di glucosio provoca l’innalzamento della glicemia in un certo tempo: • L’indice glicemico si definisce facendo il rapporto tra il valore ottenuto della glicemia provocata dal mio alimento e la stessa quota di glucosio. Alimenti ed indice glicemico • Frutta (mela, pera, etc); biscotti, cracker, etc; yogurt • o in alternativa una barretta di integratori dietetici (ricordandosi di introdurre un adeguato apporto idrico) • Il pranzo a base di riso o pasta, contorno e frutta (per compensare le perdite in glicogeno e per riequilibrare la quota vitaminica). • La cena dovrà contenere alimenti ad alto valore proteico (carne, pesce, formaggio, uova) preceduto da pasta o minestra di legumi e cereali; verdura fresca e frutta. BODY BUILDER • Consideriamo un soggetto che svolga questa attività in forma amatoriale: • Maschio età 24 anni, • altezza 183 cm (Cost. fisica tarchiata) • peso 97 Kg • BMI = peso (Kg)/altezza in metri2 = 97/3,35 = 28,9 • PI = alt x 0,72 + (CF x 4,3) -66 = 183 x 0,72 + (3 x 4,3) -66 = 133,76 + 12,9 – 66 = 80,66 • Professione: commerciante (attività leggera) (8 ore) • Allenamenti: 4 volte alla settimana, alle ore 18,30 • Durata media: da 20 a 40 minuti di lavoro effettivo ad intensità medio elevata • (con pause di recupero tra una serie e l’altra di esercizi) l’allenamento dura complessivamente 80 -90 minuti. • 1) Si può notare che è sopra il PI e anche il BMI 28,9 indica soprappeso, ma bisogna ricordare che il body-building comporta proprio un aumento della massa muscolare e quindi del peso corporeo. • 2) Calcolo del dispendio energetico: • Metabolismo basale: 2328Kcal Attività lavorativa leggera 720 Kcal Attività personale 400 Kcal • Per quanto riguarda il consumo calorico ad esempio nella fase di potenziamento: sono previsti carichi elevati di lavoro eseguendo serie esaustive con poche ripetizioni, allo scopo di incrementare la massa muscolare (carichi sub massimali 20 minuti a VO2 all’85% comporta un consumo di circa 520 Kcal, quindi globalmente: • • Attività sportiva Totale 1040 Kcal 4488 Kcal • Fabbisogno proteico: ci troviamo di fronte ad un atleta che deve potenziare le masse muscolari si può ipotizzare un fabbisogno di almeno 1,8 – 2,0 g /Kg corporei, quindi: • 194 g di proteine ad alto valore biologico = a 776 Kcal pari al 17,3 % del totale calorico. • Lipidi • 28,0% Glucidici 54,7% 1257 Kcal 139,6 g 2455 Kcal 613,7 g Proteine introdotte con la dieta • Il quantitativo proteico è elevato. • E’ preferibile inserire alimenti proteici ad alto valore biologico oltre che a pranzo e a cena anche nella colazioni del mattino. • Potrebbe essere utile per completare o integrare assumere degli integratori proteici al mattino o nello spuntino pomeridiano. • Particolare attenzione al tipo e alle modalità di assunzione di integratori. • Carboidrati • Favorire gli alimenti ricchi in zuccheri complessi (pasta, pane e riso … integrali) a basso indice glicemico • Lipidi • Introdurre la quota lipidica corrispondente a 1/3 di grassi saturi (burro, formaggi carni, salumi etc) 2/3 di grassi insaturi (olio di oliva e di semi) Ora Attività Integrazione Kcal 8,00 Colazione Proteine 900 9 - 12 Lavoro 11,00 Spuntino 100 13,00 Pranzo 1100 13,30 – 17,30 Lavoro 15,30 Spuntino 18,00-19,30 ALLENAMENTO 21,00 Cena 2188 Totale 4488 Proteine 200 INTEGRATORI ALIMENTARI • Sono dei nutrienti che contengono i principi alimentari concentrati a copertura del fabbisogno giornaliero. • I dati fin qui esposti nelle tabelle si riferiscono a fabbisogni calori per soggetti sedentari o che svolgono un’attività sportiva di tipo amatoriale, in tal caso gli alimenti consigliati possono coprire integralmente il fabbisogno. • Nello sportivo le esigenze possono essere differenti! • Potrebbe pertanto essere corretto sostituire parzialmente la quota consigliata con un integratore, qualora si ritenesse o si avesse qualche dubbio che ciò che viene introdotto non sia in grado di soddisfare il fabbisogno plastico ed energetico. • Non esiste un integratore alimentare in grado di “potenziare” la prestazione sportiva • L’integratore serve a soddisfare alcune necessità proprie dell’attività sportiva svolta, per ottenere il massimo rendimento. Finalità per un integratore • Pertanto le finalità di un integratore sono rivolte a: • - coprire il fabbisogno energetico • - coprire il fabbisogno plastico • - recuperare le perdite idro - saline • - ottimizzare i processi metabolici • - difendersi dagli stress ossidativi o dal pericolo di radicali liberi INTEGRATORI ENERGETICI • I più importanti sono quelli contenenti carboidrati, la loro utilità è nel migliorare il rendimento ed il recupero se assunti in concomitanza di una prestazione di “endurance” (Ciclismo, corsa, triathlon, etc.). • La scelta comunque deve essere oculata, sia in termini di quantità che di qualità Pasto prima della gara • Da assumersi almeno tre ore prima: – Pasta o riso (100 g) con olio (o burro) (20 g) parmigiano (10g) – Insalata (100g) condita con olio (10g) – Un uovo sodo (o bistecca o pesce ai ferri) – Pane (100g) – Frutta fresca (200g) – Un bicchiere di vino (se è consuetudine) Prima della competizione • E’ utile (60-90 minuti) prima della competizione assumere piccole dosi di carboidrati (15 – 30 g) il cui assorbimento avvenga lentamente in modo da non provocare uno sbalzo della glicemia a riposo a cui potrebbe far seguito una risposta insulinica con conseguente ipoglicemia proprio nel momento in cui si avvia la competizione (ad esempio spremute di frutta o frullati). Evitare pertanto di assumere il “famoso” bicchiere di acqua e zucchero. Durante lo svolgimento • E’ utile introdurre zuccheri semplici a rapido assorbimento, associati magari ad acqua/sale per il reintegro idro-salino. • Si consiglia l’assunzione di circa 30-50 g (a seconda della costituzione dell’atleta). L’assunzione dovrà avvenire diluita nel tempo (ad esempio ogni 20-30 minuti) è consigliabile l’uso di maltodestrine essendo polisaccaridi costituiti da molecole di glucosio a pronta digestione (sciolte in 1 litro o 1 litro e mezzo di acqua) • Poiché vi può essere una forte disidratazione, quando possibile, è consigliabile assumere liquidi fin dalle prime fasi, ad intervalli il più possibile regolari e adeguatamente frazionati (meglio modiche quantità, 150 – 250 ml ogni 15 – 20 minuti) allo scopo di rimpiazzare le quantità perse col sudore (o comunque limitare l’entità della disidratazione) • E’ importante che i liquidi assunti siano a temperatura medio fresca • E’ consigliabile l’assunzione di sodio in concomitanza con l’acqua. Termine della prestazione • Se si tratta di una gara di lunga durata, in cui le riserve di glicogeno si sono ridotte è utile l’assunzione differenziata di carboidrati: – Carboidrati semplici in piccole dosi in modo che vengano assunti rapidamente e portati al muscolo che è ancora metabolicamente attivo (es. maltodestrine, frutta etc..) – Carboidrati complessi vanno assunti più tardi e devono soddisfare il fabbisogno calorico dell’atleta (pasta, riso, pane, patate etc). • Gli integratori glucidici possono essere assunti in forma di “barrette alimentari” in sostituzione di pasti o spuntini giornalieri. • L’utilizzo di questi pasti appare razionale nei casi in cui la competizione sia prevista al pomeriggio e sia necessario introdurre 2-3 ore prima un pasto facilmente digeribile e sufficientemente energetico. INTEGRATORI PLASTICI • Proteine • Per atleti amatoriali si riesce a coprire il fabbisogno proteico con i cibi, senza dover ricorrere a quote alimentari di origine animale elevate, che contengono anche alte concentrazioni di lipidi (es. colesterolo) • L’introduzione di integratori proteici viene suggerita dopo l’allenamento, cioè quando vengono innescati i processi anabolici. • Vanno introdotti in modo sistematico, ad integrazione della quota proteica giornaliera, in modo da non sovraccaricare di lavoro il rene (assumerli con molta acqua). Aminoacidi a catena ramificata • Hanno un significato energetico e rivestono un ruolo importante nel metabolismo muscolare durante l’attività intensa. Svolgono la funzione di: Tampone contro l’acidità metabolica • Mantengono elevati i livelli di glutammina • Svolgono un’azione detossificante nel muscolo • Vanno assunti circa 60 minuti prima dello sforzo Gli aminoacidi ramificati sono: la leucina, isoleucina e la valina. La Fao consiglia di assumerli in rapporto di 2:1:1: Leucina 40 mg/kg/die • Isoleucina 23mg/kg/die • Valina 20mg/kg/die • Il fabbisogno è di 83 mg/kg/die, in un soggetto di 70 Kg è necessario introdurre almeno • 6 g/die. • Per un atleta il valore viene raddoppiato • 10-12 g/die. Glutammina • A livello dell’organismo ha la funzione di trasporto dell’azoto (amminico) dal muscolo al fegato, è quindi fondamentale per la rimozione dell’ammoniaca dal muscolo. Svolge un ruolo importante contro le infezioni Durante lo sforzo muscolare il suo contenuto ematico cala sensibilmente. Al termine dello sforzo i livelli di glutammica ematica tendono a ristabilirsi in un tempo variabile da alcune ore ad alcuni giorni in relazione allo sforzo. • E’ pertanto un indice di sovrallenamento. • La sua assunzione (ovviamente prima dello sforzo) trova pertanto un ragionevole impiego, meglio se associata agli aminoacidi ramificati. La quota consigliata è di: • 50-60mg/kg/die • [per un soggetto di 70 kg è 4-5g/die] INTEGRATORI IDRO-SALINI • Una prestazione sportiva intensa comporta la perdita di liquidi pari al 4% del peso corporeo, per questo è utile durante la prestazione assumere liquidi abbastanza regolarmente, in modo da compensare le perdite. • Studi hanno dimostrato che un maggior effetto lo si ottiene se i liquidi vengono ingeriti ad intervalli di 20 minuti (200 - 250 ml), magari accompagnata da carboidrati e sali minerali. • Per quanto riguarda i sali minerali si consiglia dai 1-2 g di cloruro di sodio (sale da cucina) per litro d’acqua, con aggiunta di potassio e magnesio . REGOLATORI E COADIUVANTI METABOLICI • Carnitina • Facilita il trasporto degli acidi grassi nel mitocondrio • E’ contenuta nella carne e nel pesce, e pertanto con una alimentazione equilibrata non si dovrebbero avere problemi quantitativi. • Però l’esercizio fisico intenso può provocare una perdita di carnitina ed è perciò pensabile ad una sua integrazione. • Se ne può pertanto consigliare ad atleti che svolgono un’attività intensa di integrare con l’assunzione di 2g/die. Creatina • Il fabbisogno giornaliero è di 2g/die che viene coperto da: • 50% sintesi endogena (a livello del fegato e del rene) • 50% con i cibi (250g di carne contiene circa 1 g di creatina) • Viene trasportata a livello muscolare e si è osservato che: – se aumenta la creatina nel muscolo aumenta anche la fosfo - creatina – l’assunzione per 6 giorni di 20-30 g di creatina ha dato i seguenti risultati: nessun effetto sulla forza massimale » nessun effetto sulla velocità di contrazione » diminuisce i livelli di ammonemia da sforzo Soggetto in soprappeso • Femmina adulta età 21 anni • Altezza 162 cm; peso 78 Kg (costituzione fisica tarchiata) • BMI = 78/2,62 = 29,77 (soprappeso) • Professione Studentessa • Allenamenti: 3 volte alla settimana, ore 16,00 • Durata media 50 minuti di lavoro effettivo ad un carico aerobico 50-60% VO2 pari a 465 Kcal di dispendio. Metabolismo basale • Ci troviamo in un caso di soprappeso e non possiamo calcolare il MB con il solito sistema in quanto commetteremmo un errore (cioè 24 x 78) dobbiamo calcolare il MB sul suo peso ideale, applicando la Formula di Romeo: • PI = statura x 0,65 + (CF x 4,2) – 58 = • 162 x 0,65 + (3 x 4,2) – 58 = 60 Kg • Quindi il suo Metabolismo basale sarà: • 24 x 60 = 1440 Kcal • e non: (78 x 24) = 1872 Kcal • Attività lavorativa • Attività personali Attività fisica 480 Kcal 400 Kcal 465 Kcal • Dispendio giornaliero Totale 2785 Kcal • Se la ragazza introduce 2800 Kcal quotidiane non varierà il proprio peso! • Se vogliamo contribuire a farLa rientrare in peso accettabile dovremo stabilire un quantitativo calorico inferiore. • Di quanto inferiore? • L’APPORTO CALORICO NON DEVE MAI ESSERE PIÙ BASSO DI QUELLO TEORICAMENTE NECESSARIO PER IL METABOLISMO BASALE • Si può pensare ad una diminuzione dell’apporto calorico del 25-30% cioè la ragazza deve introdurre circa: • 2100 a 1950 Kcal giornaliere • Questo dato si basa sul fatto che: • Il calo del peso deve essere compreso tra 500 – 1000 grammi la settimana (perdere peso più rapidamente può creare scompensi per la salute del soggetto) • Il rendimento del soggetto non deve risentirne, sia sul lavoro che nello studio. • Stabiliamo di assegnare una quota calorica di: • 2000 Kcal • Se il calo è inferiore ai 500 g per settimana occorre verificare se la dieta è stata seguita, e in caso affermativo ridurre ulteriormente le calorie (non diminuire i carboidrati, togliere i lipidi) • Se il calo è superiore verificare che il soggetto non abbia ridotto ulteriormente i cibi previsti, ed in tal caso aumentare leggermente la quota di carboidrati. • Fabbisogno Proteico: fa un’attività sedentaria e una attività fisica moderata, si può pertanto ipotizzare di assegnare 0,8 g/kg/die. • Il peso di riferimento è ovviamente quello Ideale: • 0,8 x 60 = 48 g 192 Kcal 9,6% • Glucidi: è bene tenere elevati gli zuccheri: • attorno al 65% 1300 Kcal 325g • Lipidi • 25,4 % 508 Kcal 56,4 g. • Per chi si sottopone ad una dieta è bene ricordare di aumentare l’assunzione di liquidi (almeno 2,5 litri al giorno). • Infatti riducendo l’apporto calorico si riduce anche l’apporto idrico e quindi dobbiamo aumentare l’apporto di liquidi. • Solitamente le diete dimagranti ricorrono in gran parte ad un buon apporto di verdura e frutta, alimenti che contengono acqua in quantità apprezzabili. • Lo spuntino pomeridiano, dopo la palestra e al termine dell’attività fisica, vede come prima scelta la frutta (180 – 220 g) oppure 30 g di biscotti o cracker. Ora Attività Kcal 8,00 Colazione 300 9 - 12 Studio 11,00 Spuntino 50 13,00 Pranzo 650 14,00- 16,00 Studio 16,00 – 17,00 ALLENAMENTO 17,00- Spuntino 100 20,30 Cena 900 Totale 2000 Dieta da 1600 Kcal Atleti in età evolutiva • In età evolutiva è importante cercare di educare il ragazzo ad alimentarsi in modo equilibrato e completo. • Bisogna ribadire che questi alimenti devono essere assunti quotidianamente: – – – – Latte e/o yogurt Frutta e verdura Olio crudo Pasta o riso • Se per un atleta adulto è importante coprire il fabbisogno proteico, per un ragazzo questa esigenza è ancora più elevata in quanto è in fase di crescita. • Quindi, carne, pesce, formaggi, uova devono far parte della dieta quotidiana, alternandoli nello schema alimentare. • Un esempio di schema alimentare per ragazzi impegnati a scuola la mattina e al pomeriggio in quelle atletiche, potrebbe essere questo: Schema alimentare per un ragazzo che fa sport • Colazione • latte intero con fette biscottate miele o marmellata • yogurt alla frutta • Corn – flakes • Spuntino a scuola • 3 – 4 cracker oppure biscotti • Frutta o succo di frutta • Pranzo • pasta (spaghetti, maccheroni) • risotto olio crudo carne • formaggio magro (mozzarella, scamorza) • Pomodori, verdura fresca • Frutta (120 – 150 g) • Spuntino • Da effettuare entro le 16,00 se l’attività inizia alle 18,00; da effettuare a un’ora dal termine dell’attività sportiva se viene effettuata tra le 14,30 e le 17,00 • The al limone con fette biscottate e crema di cioccolato • Oppure yogurt e fretta di stagione • Cena • Minestra di fagioli, pasta o zuppa di cereali e legumi • olio crudo (4g circa) • carne di manzo o di maiale • Oppure pesce o uova • 50 g di patate lessate • pane • Verdure fresche/ortaggi di stagione • Frutta (120 – 150 g) • Dolce (salturiamente) Età pre-puberale: Arti Marziali • Consideriamo un soggetto giovane che svolga questa attività: • Maschio età 9 anni, • altezza 132 cm (Cost. fisica esile) • peso 32 Kg • Professione: studente (8 ore) • Allenamenti: 2 volte alla settimana, alle ore 18,00 • Durata media: da 50 minuti di lavoro effettivo Calcolo del fabbisogno del metabolismo basale in soggetti in età puberale • Per un soggetto in crescita, non è corretto utilizzare il criterio fin qui usato (24 x Kg del peso corporeo) in quanto la struttura fisica non è completamente formata, ma soprattutto la composizione corporea è in continuo rimaneggiamento. • Pertanto bisogna ricorrere a dei sistemi sofisticati di analisi, o altrimenti a calcoli empirici. Metabolismo basale in soggetti giovani • Si utilizzano delle tabelle: • Sesso maschile – tra i 9 e 14 anni = peso x 17,5 + 651 – tra i 15 e i 19 anni = peso x 16,4 + 665 • Sesso femminile – tra i 9 e 14 anni = peso x 12,2 + 746 – tra i 15 e i 19 anni = peso x 13,5 + 621 Caso in esame • Metabolismo basale: – 32 x 17,5 + 651 = 1211 Kcal • Metabolismo extra basale – – – – Attività lavorativa (8 ore) 403 Kcal Attività persona 300 Kcal Attività sportiva: 50 minuti comportano il consumo di: 380 Kcal per allenamento, ne compie due alla settimana, quindi: – 380 x 2 = 760 Kcal/settimana e al giorno sono: – 108 Kcal/die – TOTALE 2022 Kcal Fabbisogno proteico • Ci troviamo di fronte ad un bambino in fase di crescita e di sviluppo corporeo con un impegno sportivo moderato; si può ipotizzare un fabbisogno attorno a: • 1,5g/Kg peso/die • 48 g /die 192 Kcal 9,5% Fabbisogno glucidico e lipidico • Si consiglia di introdurre almeno il 61,5% delle calorie dagli zuccheri: • 1243,5 Kcal 310,9 g • di conseguenza i lipidi saranno il29%: • 586,4 Kcal 65,15 g Ora Attività Kcal Integrazione 8,00 Colazione 300 9 - 12 Studio 11,00 Spuntino 100 13,00 Pranzo 700 Vitamine 14,00- 16,00 Studio 16,00 – 17,00 ALLENAMENTO 17,00- Spuntino 100 Vitamine 20,30 Cena 822 Totale 2022 Età pre-puberale: Ginnastica artistica • Consideriamo un soggetto giovane che svolga questa attività: • Femmina età 9 anni, • altezza 135 cm (Cost. fisica esile) • peso 28 Kg • Professione: studente (8 ore) • Allenamenti: 3 volte alla settimana, alle ore 16,00 • Durata media: da 60 minuti di lavoro effettivo Dispendio giornaliero • Metabolismo basale: – 28 x 12,2 + 746 = 1088 Kcal • Metabolismo extra basale – – – – Attività lavorativa (8 ore) 362 Kcal Attività persona 300 Kcal Attività sportiva: 60 minuti comportano il consumo di: 280 Kcal per allenamento, ne compie tre alla settimana, quindi: – 280 x 3 = 840 Kcal/settimana e al giorno sono: – 120 Kcal/die – TOTALE 1870 Kcal Fabbisogno proteico • Ci troviamo di fronte ad un bambino in fase di crescita e di sviluppo corporeo con un impegno sportivo moderato; si può ipotizzare un fabbisogno attorno a: • 1,5g/Kg peso/die • 42 g /die 168 Kcal 9,0% Fabbisogno glucidico e lipidico • Si consiglia di introdurre almeno il 61% delle calorie dagli zuccheri: • 1140,7 Kcal 285,2 g • di conseguenza i lipidi saranno il29%: • 542,3 Kcal 60,25 g Ora Attività Kcal Integrazione 8,00 Colazione 250 9 - 12 Studio 11,00 Spuntino 100 13,00 Pranzo 600 Vitamine 14,00- 16,00 Studio 16,00 – 17,00 ALLENAMENTO 17,00- Spuntino 100 Vitamine 20,30 Cena 820 Totale 1870 Ciclista oltre i 50 anni • Consideriamo un soggetto che svolga questa attività in forma amatoriale: • Maschio età 56 anni, • altezza 175 cm (Cost. fisica media) • peso 79 Kg • BMI = peso (Kg)/altezza in metri2 = 79/3,06 = 25,81 • PI = alt x 0,72 + (CF x 4,3) -66 = 175 x 0,72 + (2 x 4,3) - 66 = 126 + 8,6 – 66 = 68,6 +0,2 (oltre i 55 anni) = 68,8 • Professione: commerciante (attività leggera) (8 ore) • Allenamenti: 2 volte alla settimana, alle ore 13,00. Uscita domenicale al mattino • Durata media: 40 minuti gli allenamenti; 90 – 120 minuti la domenica • Intensità esercizio: moderata • Il BMI indica un soprappeso, come spesso accade in soggetti appassionati di ciclismo in età matura, i quali avendo ridotto il carico di lavoro rispetto all’età giovanile spesso non riescono a perdere le precedenti abitudini alimentari e si nutrono quindi con un quantitativo calorico superiore al loro reale ed attuale fabbisogno. • Verifichiamo le reali necessità caloriche di questo individuo. Dispendio energetico • Metabolismo basale • 79 x 24 = 1896 Kcal • Metabolismo extra – basale – Attività persona 400 Kcal – Attività lavorativa (1,25 Kcal/min) 600 Kcal – Attività sportiva: – Consideriamo 3 ore settimanali pari a 13,3 Kcal/min, si ottiene circa 2394 Kcal, pari a 342 Kcal/die – Totale: 1896 + 400 + 600 + 342 = 3238 kcal/die Fabbisogno proteico • Ci troviamo di fronte ad un soggetto il cui impegno fisico abituale è moderato e quindi il fabbisogno proteico rientra nella quota dei valori comuni: 0,8 – 1 g /Kg peso. • Per cui: • 79 x 1 = 79 g 316 kcal 9,8% Fabbisogno glucidico e lipidico • Glucidi • Si ritiene opportuno somministrare carboidrati pari al 63,2 % • 2046,4 Kcal 511,6 g • Lipidi • Si somministra il 27% • 874,6 kcal 97,1g Considerazioni • Il atleti di età superiore ai 50 anni è raro trovarsi in situazioni che richiedono il ricorso agli integratori alimentari. • Tuttavia occorre ricordare che alcune vitamine hanno tra le loro funzioni quelle di svolgere attività antiossidante, caratteristica che le rende particolarmente importanti in questa fase dell’età, in cui il processo di invecchiamento comincia a rendersi evidente • La produzione di radicali liberi e la susseguente perossidazione lipidica delle membrane cellulari è uno dei principali meccanismi con cui si svolge il processo fisiologico dell’invecchiamento, ed appare quindi ragionevole una maggior attenzione verso quegli alimenti ricchi di vitamine antiossidanti: A,E,C. • In questi soggetti che inoltre svolgono attività sportiva , se non sono sufficienti gli alimenti, si potrà aggiungere alla dieta integratori vitaminici • Esaminiamo più a fondo l’attività del nostro soggetto: poiché gli allenamenti vengono effettuati generalmente nella pausa di mezzogiorno, il pranzo dovrà essere prevalentemente a base di carboidrati e con cibi di facile digeribilità. • Sarà utile durante la mattinata che precede l’allenamento bere adeguatamente in modo da ritrovarsi in condizioni di idratazione ottimale. • Il pranzo ovviamente avverrà dopo l’uscita in bicicletta. Diete (Regole di vita) • Controllare il proprio peso e la propria alimentazione deve essere un obbligo. • Anche in Italia come in altri paesi occidentali il numero dei soggetti in soprappeso aumenta. • Ma è così difficile mantenere stabile il proprio peso? • Quali sono le regole per una sana alimentazione Un Paese in sovrappeso Come mantenere in regola il proprio peso • Per mantenere stabile il proprio peso 5 regole: – Fare attività fisica (Ad es. camminare almeno 60 - 80 minuti al dì) – Limitare l’uso di alcool (superalcolici) – Limitare l’introduzione di grassi (sotto il 30% della quota calorica) – Mangiare almeno 400 g di frutta e verdura al dì – Assumere almeno 25 g di fibre al dì Suggerimenti • Per non aumentare di peso basta limitarsi nel contenuto e proporzioni dei cibi • Si perde peso se: – Si consuma un cucchiaio di olio per ogni pasto – Si riduce l’alcool (max 2 bicchieri di vino al dì) – Si fa attività fisica – Si lasciano nel piatto, ad ogni pasto, dei bocconi, – Si aumentano le verdure Quello da evitare Piramide sportiva Dieta mediterranea • E’ un modello che i dietologi hanno elaborato dall’osservazione del regime alimentare adottato dai paesi dell’area mediterranea. • La gran parte delle calorie provengono dai cereali, legumi, frutta e verdura • Formaggio, latte, yogurt e pesce (preferito alla carne) Dieta mediterranea • • • • • Le calorie vanno pertanto così ripartite: 12 - 20% alle proteine 50 – 55% agli zuccheri 20 - 28% ai lipidi Questa va bene per tutti, sedentari, atleti, magri obesi. • Grande importanza ha la pasta, riso e pane Menù giornaliero • Colazione • Pane, latte, yogurt, spremuta di agrumi, frutta (mele, pere), miele • Pranzo • Insalata mista, formaggio, pomodori • Minestrone o risotto con leguminose, o con erbe etc • Cena • Frittata con cipolle • o melanzane alla parmigiana • o pesce azzurro o zuppa di pesce • Verdure di stagione • Condito il tutto con olio di oliva extra vergine • Frutta di stagione Diete iperproteiche • Si basano sul concetto che l’introduzione di elevate quantità di proteine (e di conseguenza di grassi), per la loro digeribilità e l’elevata capacità di saziare, stancano molto presto. • Si consiglia pertanto l’introduzione di carne, pesce, pollame, uova, formaggi. • Da evitare: pane, pasta, buona parte della verdura, latte. Niente alcool. Atkins • Fu ideata dal cardiologo Atkins e mirata ad aiutare pazienti in sovrappeso. • Adatta a perdere qualche chilo in breve tempo. • Prevede l’introduzione di circa 1,6-1,8 g di proteine per Kg corporeo al dì per la 1° e 2° settimana; aumentata a 2,0 – 2,3 g/Kg peso per una settimana; per arrivare a 1,2–1,5g/Kg peso di mantenimento. • Alto il contenuto in grassi oltre il 35% • Basso il contenuto di carboidrati tra il 40-45% Critiche • Non è consigliabile seguirla per periodi prolungati. • Troppo elevato l’apporto di grassi • Scarso l’apporto di fibre e di Sali minerali e vitamine. • L’eccesso di proteine impone un sovraccarico di lavoro al fegato e ai reni, gli organi più a rischio di danno permanente. Critiche • Introdurre alte quote di proteine comporta anche l’introduzione di grassi saturi e colesterolo, con rischi maggiori per il cuore e le coronarie. • Il vantaggio, per chi segue questa dieta, è determinato da un calo rapido iniziale di peso, dovuto allo scarso apporto di carboidrati. Menù giornaliero • Colazione • Due uova strapazzate con prosciutto e pancetta, caffè o tè (senza latte o zucchero) • Pranzo Bistecca ai ferri con verdure Acqua o caffé o tè Importante non accompagnare la carne con pane o altre fonti di carboidrati • Cena • Pesce lesso ( o carne ai ferri) • Brodo • Insalata (piccola porzione) • Acqua, caffé o tè Dieta dissociata • Ideata prima della seconda guerra mondiale dal dott. Hay si basa sul criterio di separare gli alimenti “non compatibili” perché renderebbero più difficile l’assimilazione. • In particolare mai proporre nello stesso pasto carboidrati e proteine: ad entrambi possono essere abbinati oli, verdure, aromi, spezie. Dissociata • Si adatta bene a chi ha abitudini alimentari non regolari. • Chi soffre di sonnolenza post-prandiale, di bruciori di stomaco, digestione lenta. • Se non viene interpretata correttamente può causare carenze alimentari. Menù giornaliero • Colazione • Spremuta di agrumi (importante è assumere in forma di spremuta e non intere) • Spuntino mattina • Frutta fresca • Pranzo • Pasta o riso (o altro cereale) condito e accompagnato con verdura cotta o cruda • Spuntino pomeriggio • Biscotti con latte fresco o frutta fresca • Cena • Pesce, carne, uova o formaggio • Verdure cotte o crude a piacere Dieta Macrobiotica • E’ una raccolta di regole alimentari. Prendendo spunto dagli scritti di Ippocrate, due insegnanti giapponesi (Sagen Ishitsuka e Yukikasu Sakurazawa) hanno elaborato questo tipo dieta. • E’ una dieta ad elevato contenuto di carboidrati è stata adottata in alcuni soggetti che praticano sport di resistenza. Menù giornaliero • Colazione • Fiocchi di avena con latte • Toast , tè • Spuntino pomeridiano • Frutta fresca • Polpette di riso • Pranzo • Insalata di cetrioli o insalata mista • Tofu • Alghe • Tè con limone • Cena • Zuppa di riso, polpette di miglio con verdure • Verdure con carote • Torta di cuscus • Tè o caffé Diete d’urto • Promettono un calo record ma vanno fatte per poco tempo: • Dieta Minestrone (max una settimana) • Quattro giorni di solo minestrone composto: – 6 porri o cipolle, polpa di pomodoro, 1 cavolo (o verza) tritata, 2 peperoni verdi, 1 sedano, 4/5 rape bianche, 1 dado o un pezzo di manzo o pollo, aromi. – Da introdurre a pranzo e a cena – Mattina solo tè • Il 5° giorno carne o pesce a volontà a pranzo e a cena. • Non pasta o pane. • I rimanenti 2 giorni come i primi quattro. • Promette di perdere 5 Kg in 7 giorni • Critiche • Difficoltà, problemi di chetosi • Difficile da mantenere Dieta delle mele • • • • • • Promessa: 2 chili in 3 giorni Dieta ipocalorica Da praticare nel week-end Solo mele a colazione, pranzo e cena 550 Kcal/dì Una mela = circa 46 kcal VIVERE NELLA ZONA • SECONDO BARRY SEARS LA ZONA E’ UNO STATO METABOLICO IN CUI L’ORGANISMO LAVORA AL MASSIMO DELL’EFFICIENZA • COME RAGGIUNGERE QUESTA SITUAZIONE? • IN UN UNICO MODO: ATTRAVERSO IL CIBO • QUESTO VA ASSUNTO IN MODO CONTROLLATO, NELLE GIUSTE PROPORZIONI, DOSANDOLO COME SE SI TRATTASSE DI UN FARMACO • MOLTE PERSONE MANGIANO IN MODO SBAGLIATO, OPPURE INTRODUCONO CIBO IN PROPORZIONI SBAGLIATE • SEGUENDO LA ZONA INVECE SI POTRANNO TROVARE GLI EQUILIBRI DIETETICI PRECISI SENZA AVERE PROBLEMI FISICI • QUALE SONO LE NORME DA SEGUIRE? • I DIETISTI CONSIGLIANO DI SEGUIRE DIETE CHE ABBIANO: • POCHI GRASSI, POCHE PROTEINE E MOLTI CARBOIDRATI • 1. 2. 3. 4. SECONDO SEARS QUESTI CONSIGLI SONO SBAGLIATI! - SE SI VUOLE FAR INGRASSARE DEGLI ANIMALI DA ALLEVAMENTO, QUESTI VENGONO NUTRITI CON CEREALI, CHE CONTENGONO POCHISSIMI GRASSI! – SE QUESTO VA BENE PER GLI ANIMALI, PERCHÈ NON DEVE FUNZIONARE ANCHE PER L’UOMO? PERCIO’ SE MANGIAMO PIÙ PASTA E PIÙ PANE PERCHÈ NON DOVREMMO INGRASSARE? ESISTE, SECONDO SEARS, TRA LA POPOLAZIONE AMERICANA UN PARADOSSO FONDAMENTALE: GLI AMERICANI MANGIANO MENO GRASSI EPPURE • UNA DIETA RICCA DI CARBOIDRATI E POVERA DI GRASSI PUÒ RISULTARE PERICOLOSA PER LA SALUTE • PER RAGGIUNGERE TRAGUARDI SALUTARI E’ PERTANTO NECESSARIO SEGUIRE LE SEGUENTI NORME: • - MANGIARE GRASSI NON FA INGRASSARE • E’ DIFFICILE PERDERE PESO LIMITANDOSI A RIDURRE LE CALORIE • - LE DIETE BASATE SULLA LIMITAZIONE DELLA VARIETA’ DEI CIBI E ALLA LIMITAZIONE DELLE CALORIE DI SOLITO FALLISCONO • - IL CIBO NON E’ BUONO O CATTIVO MA E’ IL CORRETTO RAPPORTO TRA I MACRO NUTRIENTI CHE VA PERSEGUITO. • DOPO QUESTE AGGIUNGE CHE : RIFLESSIONI SAERS • CON QUESTO NON SI VUOLE ELIMINARE I CARBOIDRATI DALLA DIETA, MA VANNO ANALIZZATI I DIFFERENTI TIPI DI CARDOIDRATI. • PERCHÈ LA LORO ASSIMILAZIONE E’ FORTEMENTE CONTROLLATA DA L’ORMONE INSULINA CHE HA LO SCOPO DI FACILITARE L’INGRESSO DEL GLUCOSIO NELLE CELLULE MA AL CONTEMPO DI TRASFORMARNE L’ECCESSO IN GRASSI! • UN ECCESO DI INSULINA IN CIRCOLO SIGNIFICA IMMAGAZZINARE PIÙ GRASSI, MA ANCHE MINOR POSSIBILITA’ DI MOBILITARE I GRASSI ACCUMULATI • TANTI CARBOIDRATI TANTA INSULINA TANTI GRASSI • MA NON TUTTI I CARBOIDRATI HANNO LO STESSO EFFETTO SULLA PRODUZIONE DI INSULINA, LA DIFFERENZA E’ LEGATA ALLA VELOCITA’ DI ASSORBIMENTO E CON LA QUALE ENTRANO IN CIRCOLO • LA RAPIDITA’ CON CUI UN CARBOIDRATO ENTRA IN CIRCOLO E’ DETTO: • INDICE GLICEMICO • PIÙ BASSO E’ L’INDICE GLICEMICO, PIÙ LENTO E’ L’ASSORBIMENTO • MENO SI INGRASSA • ESEMPIO: ALIMENTI CON INDICE GLICEMICO BASSO • FRUTTOSIO, FRUTTA (MELE, PERE, POMPELMO, ARANCIA, ETC) • VERDURE (LENTICCHIE, PISELLI, FAGIOLI, ETC) ALIMENTI CON INDICE GLICEMICO MEDIO • PASTA DI TUTTI I TIPI, PANE INTEGRALE • FRUTTA (BANANE, MANGO, ALBICOCCHE, PESCA, FRUTTA SECCA,ETC) • ALIMENTI CON INDICE GLICEMICO ELEVATO • CORN FLAKES, RISO SOFFIATO, POMODORI SECCHI, PURE’, PANE BIANCO • QUELLO CHE REGOLA LA FACILITA’ DI ASSORBIMENTO E’ IL CONTENUTO DI FIBRA SE QUESTA E’ SCARSA L’ASSORBIMENTO E’ PIÙ VELOCE • PERTANTO UN SISTEMA DIETETICO HA LO SCOPO DI CONTROLLARE IL RILASCIO DI SPECIFICHE SOSTANZE AD AZIONE ORMONALE CONOSCIUTE COME: • EICOSANOIDI • LA DIETA A ZONA HA COME SCOPO QUELLO DI STIMOLARE ALCUNI EICOSANOIDI (BUONI) E INIBIRNE ALTRI (CATTIVI), MA SOPRATTUTTO DI CONTROLLARE IL RILASCIO DI INSULINA • E’ UNA DIETA BASATA QUINDI NON SU UN SISTEMA CALORICO MA PIUTTOSTO SU UN SISTEMA ORMONALE • VIENE CALCOLATO NON IL DISPENDIO CALORICO GIORNALIERO MA LA QUANTITA’ DI NUTRIENTI NECESSARI AL SOGGETTO • LA VALUTAZIONE DEL FABBISOGNO DEI NUTRIENTI VIENE ESEGUITO NON CONSIDERANDO IL PESO DEL SOGGETTO MA LA SUA MASSA CORPOREA. • QUINDI IL PRIMO PARAMETRO NUTRIZIONALE PER UNA CORRETTA DIETA DEVE RIGUARDARE IL CALCOLO DELLE : • PROTEINE • IL CALCOLO VIENE ESEGUITO TENENDO IN CONSIDERAZIONE L’ATTIVITA’ GIOIRNALIERA DEL SOGGETTO E LA SUA MASSA MAGRA LA QUOTA PROTEICA RISULTA SEMPRE ELEVATA E SI AGGIRA INTORNO A: • 1,5 – 2 g DI PROTEINE/Kg peso/die • SEARS AGGIUNGE CHE: • LE PROTEINE NON DEVONO ESSERE ASSUNTE IN GRANDISSIMA QUANTITA’ PERCHÈ UN LORO ECCESSO PORTA A GRAVI CONSEGUENZE : • -AUMENTO DELL’ACIDOSI • -AUMENTO DELLA DISIDRATAZIONE • -TANTI AMINO ACIDI IN CIRCOLO VUOL DIRE AUMENTO DI INSULINA E QUINDI TRASFORMAZIONE DEGLI AMINO ACIDI IN ECCESSO IN GRASSI • -INOLTRE DEVE ESSERE TENUTA BASSA LA CONCENTRAZIONE DI SACCARIDI • SECONDO SAERS TUTTI GLI ALIMENTI SONO IMPORTANTI, NON ESISTE UN ALIMENTO PRINCIPE, MA TUTTI I MACRONUTRIENTI VANNO ASSUNTI CON UNO PRECISO SCHEMA, MA SOPRATTUTTO IN MODO MODERATO • SE SI STA IN QUESTO SCHEMA NON SI HANNO PROBLEMI FISICI! • LO STESSO PRINCIPIO SI PUÓ ADATTARE AI: • GRASSI • TROPPI GRASSI E POCHI CARBOIDRATI E PROTEINE, CREA GRAVI SCOMPENSI ALL’ORGANISMO! • BISOGNA COMUNQUE INTRODURRE GRASSI IN QUANTITA’ ADEGUATA, SOPRATTUTTO INTRODURRE QUELLI RICCHI DI ACIDI GRASSI MONOINSATURI • ALIMENTI CONTENENTI OTTIMI GRASSI – OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA, DI ARACHIDI e DI SOIA – MANDORLE, NOCI, ARACHIDI • ALIMENTI CONTENENTI GRASSI DISCUTIBILI – BURRO, PANNA, LARDO, PANCETTA LA MAPPA DIETETICA PER ARRIVARE ALLA “ZONA” • IL CIBO VA CONSIDERATO COME UN POTENTE FARMACO CHE BISOGNA ASSUMERE TRE VOLTE AL GIORNO PER TUTTA LA VITA • PERTANTO UNA DOSE ECCESSIVA PUÓ ESSERE TOSSICA, UNA TROPPO BLANDA INEFFICACE • BISOGNA ASSUMERE UN CONTENUTO DI ALIMENTI (PROTEINE/GLUCIDI/LIPIDI) IN UN EQUILIBRIO PERFETTO IN MODO DA AVERE UNO STIMOLO FAVOREVOLE DI SECREZIONE ORMONALE • E’ UN ERRORE PARTIRE DAL FABBISOGNO CALORICO! • E’ IMPORTANTE E NECESSARIO ACCERTARSI DI QUANTE PROTEINE NECESSITA IL NOSTRO ORGANISMO PER FUNZIONARE IN PIENA EFFICIENZA E SUCCESSIVAMENTE CALCOLARE GLI ALTRI NUTRIENTI. • E’ IMPORTANTE MANTENERE UN RAPPORTO PROTEINE/CARBOIDRATI (IN g) VICINI A: • 0,75 • 3 g DI PROTEINE E 4 g DI CARBOIDRATI • QUESTO E’ IL RAPPORTO IDEALE, MA PUÒ CONSIDERARSI ALTRETTANTO VALIDO PURCHÈ SIA COMPRESO TRA • 0,6 e 1 • IN QUANTO VARIA CON LE CARATTERISTICHE INDIVIDUALI. • L’AMPIEZZA DI QUESTO INTERVALLO DIPENDE DALLA RISPOSTA INSULINICA • 1° - IL PRIMO PASSO PER UNA PERFETTA DIETA E’ CALCOLARE IL FABBISOGNO PROTEICO PER UN PERFETTO CALCOLO BISOGNA DETERMINARE PER OGNI SOGGETTO: • - IL PESO (PER CALCOLARE IL BMI) • - L’ALTEZZA • - LA PERCENTUALE DI MASSA GRASSA • - IL LIVELLO DI ATTIVITÀ FISICA SVOLTA • LA PERCENTUALE DI MASSA GRASSA SI PUÒ CALCOLARE (CON LE TECNICHE DESCRITTE QUALCHE LEZIONE FA) AD ESEMPIO CON LA MISURAZIONE DELLA CIRCONFERENZA. • IN TAL MODO SI PUÒ CALCOLARE LA MASSA MAGRA E GRASSA DI UN SOGGETTO. DETERMINARE L’ATTIVITA’ FISICA • SEARS DA’ UNA TABELLA IN CUI VENGONO ASSEGNATI AD ATTIVITA’ FISICHE DEI PARAMETRI CON CUI CALCOLARE IL FABBISOGNO PROTEICO • FACCIAMO IL CASO DI DUE SOGGETTI: DONNA : LA MASSA MAGRA E’: 41,72 • SE FA SOLO UN LAVORO TRANQUILLO (1,3) • IL FABBISOGNO PROTEICO E’: • 41,72 X 1,3 = 54,23 g • SE INVECE FA UN’ATTIVITA’ DI FITNESS (1,5) IL FABBISOGNO PROTEICO E’: • 41,72 X 1 ,5 = 62,58 g • SE SI CALCOLASSE IN BASE AI CRITERI VISTI IN PRECEDENZA AL MASSIMO: • 0,8 – 1 g PER Kg CORPOREO LA DONNA DOVREBBE INTRODURRE AL MASSIMO: 56,5 g • • • • • UOMO PESO: 81,6 MASSA MAGRA: 67,73 ATTIVITA’ FISICA TRANQUILLA: 1,3 QUOTA PROTEICA: • 67,73 X 1,3 = 88,09 g DI PROTEINE • CON UN’ATTIVITA’ FISICA FITNESS : 1,5 • QUOTA PROTEICA: • 67,73 X 1,5 = 101,59 g DI PROTEINE • SE SI CALCOLASSE IN BASE AI CRITERI VISTI IN PRECEDENZA AL MASSIMO: • 0,8 – 1 g PER Kg CORPOREO LA DONNA DOVREBBE INTRODURRE AL MASSIMO: 81,6 g • CALCOLATO IL FABBISOGNO PROTEICO VA SUDDIVISO IL BLOCCHI DI 7 g : • DONNA : 62,5 /7 = CIRCA 9 MINIBLOCCHI DI PROTEINE DA 7 g • MASCHIO: 88,09 /7 = CIRCA 12 MINIBLOCCHI PROTEINE DA 7g DI • LE PROTEINE VANNO EQUAMENTE DISTRIBUITE IN 5 RAZIONI: • 3 PASTI E 2 SPUNTINI CARBOIDRATI • POICHÉ IL RAPPORTO: • PROTEINE/CARBOIDRATI = 0,75 • PER IL SOGGETTO IN QUESTIONE SI DEVONO SOMMINISTRARE 101,59 g DI PROTEINE, SI DOVRANNO SOMMINISTRARE: • CARBOIDRATI = 101,59/0,75 = 136 g DI ZUCCHERI = 545 Kcal DIETA CONSIGLIATA • LA DIETA CONSIGLIATA DA SEARS SI PUO’ (EMPIRICAMENTE) CONSIDERARE COSI’ FORMATA: • 40/30/30 • 40% QUOTA CALORICA DAGLI ZUCCHERI • 30% QUOTA CALORICA DALLE PROTEINE • 30% QUOTA CALORICA DAI LIPIDI • LA QUOTA CALORICA PER LE PROTEINE E’ • 101,59 g X 4 KCAL = 406 Kcal • POICHÉ LA QUOTA CALORICA TRA LIPIDI E PROTEINE È UGUALE AVREMO: • 406 Kcal PER I LIPIDI, CHE DANNO: • 406/9 = 45 g DI LIPIDI • IN DEFINITIVA IL SOGGETTO DOVRÀ INTRODURRE AL DÌ: • 101,6 g DI PROTEINE X 4 = 406 Kcal (30%) • 136 g DI CARBOIDRATI X 4 = 545 “ (40%) • 45 g DI LIPIDI X 4 = 406 “ (30%) • TOTALE = 1357 Kcal ESEMPIO • • • • • • • Uomo peso = 81,6 Kg Massa magra = 67,73 Metabolismo basale = 24 x 67,73 = 1626 Kcal Attività fisica = 400 Kcal Attività personale = 400 Kcal Totale = 2426 Kcal • Quota proteica: circa 1g/Kg massa magra • 67,73 x 1 = 67,73 g • 270,9 Kcal = 11% • Quota Saccaridi 63% • 1528 Kcal 382 g • Quota lipidi 26% • 630 Kcal 70 g Dieta a Zona Dieta Mediterranea Kcal Kcal Proteine (101,6) 406 Proteine (67,7) Glucidi (136) 545 Glucidi (382) 1525 Lipidi (45) 406 Lipidi (70) 630 Totale 2426 Totale 1357 271