Gioia

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Gioia
lightshape
l’intervista
di
Giancarlo Dotto
ilaria D’AMICO
Per dirvi che sono
incinta datemi tempo
fino al 30 agosto
Quel giorno compirà 35 anni, la data limite che si era
prefissata per mettere al mondo un figlio. “Per ora”, dice,
“ho la pancia perché mangio troppo”. Cosa che non impedisce
agli uomini di gridarle: “bona!”. E a lei fa piacere “quando
sarò una cozza, punterò sull’intelligenza”
foto di
Francesco Escalar
palla al centro
Ilaria D’Amico, 34 anni,
conduttrice di Sky Calcio
Show e di Exit,
in prima serata su La7.
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Monica Bellucci
“
smo che ricordo risale al mio innamoramento per il pessimismo cosmico leopardiano. A 15 anni ero molto sturm und
drang. Scrivevo poesie. Praticavo la sofferenza come ricerca del sentimento.
Fantasticava un suicidio esemplare?
Questo mai, perché io sono da sempre
un’inguaribile ottimista. Mi sveglio la mattina e penso “che bella giornata”. Vedo le
nuvole e penso “che bello ci sono le nuvole”. Insomma, mi faccio tornare sempre
i conti.
Una che si chiama Ilaria di nome e
D’Amico di cognome.
Ho avuto i miei grandi dolori ma, appena
mi si dava la possibilità di riaccendere la luce, io l’accendevo in fretta. Se dovessi individuare un mio talento direi che è questo.
Il talento di questo Paese sembra invece la capacità di dimenticare. Fino
a due settimane fa, sembrava perduto
nel dolore per Eluana.
Questo non mi sorprende. Mi preoccupa
piuttosto vedere le nostre due anime, quella laica e quella cattolica, che hanno perso
la volontà di mediare. Nel nostro Paese il
compromesso invece che un’etica è diventato una parolaccia. La storia di Eluana, un
pretesto per scatenare la faziosità di parte.
Non ci si può appropriare del dolore di un
altro. Dare dell’assassino a un padre che ha
fatto un percorso così doloroso, condivisibile o no, è bestiale.
Non solo sciacalli.
Penso a Gianfranco Fini. Lo applaudo pubblicamente. Lui è oggi il politico che stimo
di più. Per come sa interpretare il suo ruolo
istituzionale e per come ha saputo diventare
altro rispetto all’humus in cui è cresciuto.
Sta studiando da presidente della
Repubblica.
Sarei una sua convinta elettrice.
In attesa di consegnare il mondo alle
donne. In parte lo stiamo già facendo.
Non lo state facendo affatto. E qui non
c’entra il sessismo o il femminismo. Dati
Antonio Di Pietro
“
È troppo brava a
Era il mio idolo, ma poi è
comunicare, ma della storia
entrato in politica. Il mio
dell’amore saffico con lei non sogno sarebbe averlo in studio
se ne può proprio più
la domenica
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”
”
alla mano, le donne da noi sono ancora sottopagate rispetto agli uomini, per gli stessi
lavori. Costrette a sgomitare per farsi strada.
L’Italia è lenta anche in questo”.
Sarebbe un mondo meno bellicoso, una
volta consegnato alle donne?
Le donne sono più brave a mediare e più
disponibili al sacrificio. Sono abituate a
essere madri, mogli e lavoratrici. Nel loro
DNA c’è questa attitudine a fare da filtro
in famiglia, a trovare le soluzioni per poi
sottoporle alle attenzioni di un uomo o
di una comunità.
Lei rappresenta una plateale smentita
di quanto ha appena detto. Conduttrice
autorevole e persino autoritaria di un
talk-show calcistico, riserva tradizionale degli uomini.
Non sono la prima. Penso a precedenti come Antonella Clerici e Maria Teresa Ruta. La differenza, nel mio caso, è che non
hanno sentito il bisogno di affiancarmi un
uomo. Sono dovuti arrivare gli americani,
perché questo succedesse. Si è presentato il
signor Sky e ha detto: “Mi piace lei, diamole
il programma”.
Problemi reali, ostilità percepite?
Dentro Sky non le ho mai sentite. In Rai il
problema era un altro, da esterna e non da
sindacalizzata interna, mi mancava la prospettiva di crescere.
Cinque anni alla conduzione della domenica calcistica di Sky. Tracce di stanchezza, di già vissuto?
Non mi proietto mai troppo a lungo. Il
mio contratto scade nel 2011. Mi salva dalla noia il fatto di fare una trasmissione live.
Appena scottata e subito l’odore, emozioni
della carne viva, il sudore sulla fronte di allenatori e giocatori, quando la voglia di sapere a casa è ancora forte.
L’allenatore più ostico da metter alla
graticola?
Carlo Ancelotti, il più simpatico e il più autoironico. Un muro. Con lui non la spunti
mai. È sempre il primo ad alzare le mani, a
cresciuta
con la mamma
Nata a Roma il 30
agosto del 1973, i
suoi genitori si sono
separati quando lei
aveva due anni.
Muammar Gheddafi
Gianfranco Fini
Quando lo intervistai nella
tenda ci fu grande tensione.
Nessuno osava toccarlo,
neanche il microfonista
Oggi è il politico
che mi piace di più. Ha saputo
diventare altro rispetto
all’humus in cui è cresciuto
“
”
“
”
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U
na come lei ti
aspetti che scenda
dal cielo, male che
va dal quinto piano e invece Ilaria
D’Amico sbuca,
anche un po’ trafelata, dal sottoscala dell’ufficio romano di “Magnolia”, la società di Giorgio Gori specializzata in appeal
televisivo, vedi L’isola dei famosi e X Factor.
È subito chiaro che Ilaria, la star, è una vera
secchiona, una che si applica, studia, lavora, fa riunioni, in questo caso con lo staff
di Exit, che riparte in questi giorni su La7
con la nuova serie, dopo il successone delle precedenti. Pupa e secchiona nello stesso tailleur e nella stessa voce da papera, che
di altezzoso ha solo l’altezza. Donna rara di
questi tempi in cui, se hai un po’ di carne
addosso, o sei una riprovevole gaudente o
sei incinta.
Ilaria, mi dica che è incinta.
Perchè mai dovrei dirglielo?
L’ha detto in una vecchia intervista: entro
i 35 anni voglio un figlio. Ci siamo.
Per poco ma ci sto ancora dentro. Sono nata il 30 agosto 1973, posso farcela. Ammetto, è un pensiero che accarezzo molto da
vicino. Purtroppo oggi la storia è che sto
ingrassando…
Che meraviglia, una donna che non si
dispera per un po’ di carne in più.
Colpa della tavola. Il cibo, insieme all’amore, il sesso, i figli e la realizzazione delle proprie aspirazioni sono i piaceri della vita.
Ne sta praticando quattro su cinque.
Niente male.
Li pratico a momenti, come tutti. Perseguire i grandi piaceri della vita è per me un
dogma. Sono per le persone felici.
Niente a che fare con la felicità delle
mistiche, l’ascesi, le bacche come unico alimento, il voto del silenzio oltre
che della castità?
Ahimè no, non ci siamo. L’unico mistici-
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omega, pmf, olycom
dire: “Sì è vero abbiamo fatto schifo”.
Avrei giurato citasse Mourinho.
Mi dà l’idea di uno che, il giorno in cui la
sorte dovesse girargli contro, perderebbe facilmente la testa. All’inizio non ci stava, ora
ha accettato la sfida, le domande scomode
di Sconcerti e Mauro, i due compagni di
viaggio che mi sono scelta.
I due volti di Ilaria A sinistra, Ilaria D’Amico, conduttrice di Exit, programma
di inchieste tv, e a destra la cronista sportiva mentre intervista Adriano Galliani.
Ha infranto molti cuori tra i presidenti.
Il più telegenico?
Cairo e Galliani, si vede, hanno una grande gioco in una puntata molto scomoda un’intervista più morbida, invece furono
dimestichezza come comunicatori.
per lui.
domande vere, anche scomode, in un cliIl più timido?
Una volta si diceva che Ilaria bignar- ma di grande tensione. Nessuno poteva
Moratti. Si capisce che la televisione gli piace deggiava, oggi si dice mica che Da- toccarlo. I microfonisti avevano terrore a
tanto, ma gli resta quel velo di timidezza.
ria ilareggia?
sistemargli il microfono. Rischiai più volLippi, molto meglio da ct. In televisio- Quando sono arrivata a La7 il personag- te di svenire. Sono allergica agli incensi.
ne, diciamolo, era negato.
gio femminile di riferimento era Daria e Le sue mitiche amiche. Rosalinda
Ma no, dai. La sua visione tecnica era strepi- dunque l’accostamento obbligato. Io e lei Celentano.
tosa. Voi uomini non sopportate i belli.
ci stimiamo moltissimo e siamo amiche da Un’anima enorme, meravigliosa, un’artista
Ancora con questa storia del Paul prima del mio arrivo.
vera, che si tiene tutto per sé. Rispetto la sua
Newman nostrano.
Con la famiglia Berlusconi come sia- riservatezza non parlandone.
Paul Newman è stato in assoluto, già da mo messi, dopo che ha prestato la Maria Sole Tognazzi.
bambina, la mia icona.
faccia da pasionaria nella protesta È una regista di film molto seri ma ha la vis
comica del padre. Mi fa morire dalle risate.
L’avvenenza è anche il suo proble- Sky contro l’aumento dell’Iva?
ma, Ilaria. Per deviare
Non saprei. Di Piersil- Il suo film, invece, mi ha fatto singhiozzare
l’attenzione da quanvio posso dire almeno per la commozione. Sono una che non ha
to di mirabile c’è nel
che l’ho conosciuto. Mi il pudore della lacrima.
suo sembiante, dechiamò per condurre Monica Bellucci ha detto: “Io posso
ve prodursi in sforzi
Campioni a Mediaset. permettermi di fare la peccatrice, Ilaimmani.
Con il padre non ho ria no, è costretta a recitare la parte
Sono cambiata. Un temmai avuto rapporti di- della brava ragazza”.
po ero molto sensibile alretti. Credo che in que- Monica è troppo intelligente, sa giocare con
l’elogio dei miei contesto periodo ci sia una la comunicazione, molto più di me.
nuti, oggi sto riscoprengran voglia di creare Quanto ha apprezzato che non le dodo l’elogio della fisicità.
un’icona da contrap- mando nulla dei vostri presunti amori saffici?
Mi dico, finché mi danporgli a tutti i costi.
no della “bona” fammelo
Una si è appena defilata, Non può immaginare quanto. Non se ne
può più.
godere. Quando sarò una
Walter Veltroni.
cozza, tornerò a cercare di
Diamogli atto di una Il suo compagno e padre imminente
mostrami intelligente.
grande dignità. Per le di- oltre che immanente.
Non solo calcio. Condutmissioni e per il ricono- È un immobiliarista. Sarò deludente, ma
trice padrona di Exit a
scimento fin troppo ge- funziona. Stiamo insieme da quattro anLa7, un’altra riserva maneroso delle sue respon- ni. E mi fa anche ridere. L’altro giorno si è
scolina, il salotto politisabilità. Altrove, penso esibito in un’imitazione di me arrabbiata
co dei Vespa, dei Floris
alla Campania, si sono al telefono. Sensazionale.
il signor d’amico
Ilaria D’Amico con il
e dei non più Mentana.
limitati a cadere dal pe- Voto a Sanremo?
compagno, l’immobiliarista
Un trionfo, con punte di
ro: oibò, avevo dei cor- Abbiamo trovato con Paolo Bonolis l’erede
Rocco Antisani.
share del 4,50 %.
rotti in giunta?.
del Baudo nazionalpopolare in chiave moIl trionfo di un gruppo che ha lavorato Un suo mito, Antonio Di Pietro.
derna. Non si è inventato nulla, si è limitasodo, facendo anche molte nottate. Un Poi lasciò la toga, entrò in politica e io ebbi to a fare se stesso, senza il timore che spesso
lavoro che non vive di glamour, ma co- il cuore spezzato. All’epoca, il mio sogno era lo perplime di dimostrare chissà cosa. Ha
struito sulla credibilità. Le inchieste sco- fare il magistrato alla Di Pietro.
messo su una corrida sanremese perfetta per
mode, reporter bravissimi, che spingo- Meno mitico come politico?
la gente. Non vorrei vedere altri che lui per
no da morire, età media trent’anni. Le Amo il fatto che lui rappresenti posizioni i prossimi sei o sette Festival.
diecimila persone che durante la diretta che spesso gli altri pensano ma hanno non Si associa e si adegua all’idolatria per
scrivono sul blog, una partecipazione che il coraggio di assumere. Sarebbe una chic- Maria De Filippi?
fa spavento.
ca impedibile averlo la domenica tra Scon- Lei ha due anime televisive. Il suo primo
L’intervista politica più gratificante?
certi e Mauro.
Amici era una scheggia di tivù molto inCon Ignazio La Russa è stato uno scon- L’impresa. L’intervista sotto la tenda al teressante. Trovo spaventoso quando la
tro continuo ma, alla fine, ho apprez- colonnello Gheddafi.
televisione si appiattisce sul modello De
zato la sua disponibilità a mettersi in Ci lavorai sette mesi. Lui si aspettava forse Filippi dei tronisti. n