Intervista a Ilaria Borrelli

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Intervista a Ilaria Borrelli
so c i a l e e l e g a l e
di Greta Bellando
Studentessa di Pedagogia, appassionata alla tematica adottiva, che ha approfondito nella
prima tesi e curerà anche nella seconda; collabora da un anno con ItaliaAdozioni.
Intervista a Ilaria Borrelli
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Ogni giorno la vita scorre,
talvolta arriviamo a sera
che nemmeno ci siamo resi
conto di com’è andata la
nostra giornata, delle relazioni che abbiamo avuto,
degli attimi preziosi che ci
sono trascorsi davanti agli
occhi e che non siamo riusciti a captare.
Riceviamo in continuazione stimoli, viviamo sulle
corde della frenesia e come
trapezisti stiamo attenti a
non cadere, a stare nel nostro cantuccio per paura
-
del pianeta.... Ma infondo: ci sono bambini senza fu- turo, senza speranza per il
magini, che vediamo, impressionano i nostri occhi,
hanno deciso di dar voce
Ilaria Borrelli assieme a
il tempo di arrivare infon- Guido Freddi attraverso le
Seppure tutti viviamo nel to the trees” (Parla con gli
terzio millennio, sull’onda alberi).
slancio di commozione e
non tutti possediamo gli vicinanza per quei bamstessi mezzi, le stesse op- bini che vengono sfruttati
sessualmente da uomini
valori senza accorgerci senza scrupoli; vuole “urdella fortuna che abbia- lare” contro violenze che
in qualche modo destabi- mo ogni giorno.... Forse spezzano i sogni. Le scene,
lizzare la nostra routine. per cambiare basta alzare girate in Cambogia, voglio- no ridare bellezza a questa
Ci sentiamo appagati di
stro naso, rompere quel terra, alle sue foreste, ai
muro che ci permette di suoi colori.
sembra non appartenerci. non vedere, per renderci Ilaria mi ha personalmenQuante volte sentiamo in conto che seppur viviamo te raccontato che si è avvitelevisione di notizie shoc- tutti sullo stesso pianeta, cinata, e ha sentito proprie
canti, di tragedie che ac- non tutti possediamo gli queste problematiche, nel
cadono nel mondo; quante stessi privilegi. E sapete momento in cui è diventata mamma dei suoi due
volte apprendiamo dai nostri tablet, super tecnolo- Quella che ci sono persone splendidi bambini di 7 e
che non possiedono sogni, 5 anni. Con la loro nasci-
ta, il suo registro artistico
comico, ha lasciato spazio
a questo slancio verso il
prossimo, verso le persone
che hanno bisogno di ricevere attenzione. Da quel
momento ha deciso di mutare genere e prospettiva
di vita, iniziando questo
percorso; oggi è decisa, più
che mai, a continuare su
questa strada, che necessita di essere messa in luce.
Il libro di Somaly Mam,
che racconta la storia di
una ragazza costretta a
subire abusi e a vivere in
un bordello cambogiano,
assieme alle inchieste di
Nicolas Christoph condot-
come il cinema, sia in prima linea per queste giuste
cause, per impressionare
con le sue immagini chi resta impassibile, per urlare
l’uomo è in grado di compiere e allo stesso tempo di
subire.
Sono 40 milioni i bambini
imprigionati nel mercato
del sesso. In ogni Paese del
garsi” un bambino per una
notte, maschio o femmina,
sicuramente rapito, senza
più documenti, né diritti.
Queste creature sono solo
bambini che non hanno
la forza per ribellarsi per
cambiare il loro destino.
un cliente, hanno condotto
- dere ovunque ed è bene
do a quanto fosse scanda- fare una giusta prevenloso che non ci fosse nulla, zione in famiglia e a scuoall’interno del mondo cicadere nella rete; questo è
un aspetto che anche IlaSecondo lei è importante che un mezzo potente
ad affrontare. Un genitore
ha dovere di proteggere i
in modo cauto e adeguato, consapevoli di quanto
marcio possa celarsi anche
alle nostre spalle.
suto la Cambogia, si sono
trasferiti anche loro nel
stava girando; hanno frequentato la scuola ed hanno vissuto la bellezza ma
luoghi. Vivendo laggiù
hanno imparato cosa siOggi hanno nostalgia di
quei luoghi, di quei sapori
e di quelli odori che seppur
ricchiti.
struito sulla base di storie
vere; ogni storia recitata è
reale, ma è importante sottolineare che in nessuna
scena compaiono bambini
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vittime di sfruttamento
sessuale.
Il ruolo di Ilaria da regista, attrice e protagonista
gamandosi, dando un valore aggiunto ai contenuti.
apparso più personalizzato; come sostiene Ilaria,
facendo così, non si sono
perse tutte quelle sfaccettature importanti, che talvolta invece vengono poste
in secondo piano perché ci
sono “troppe teste” a dire
la propria. Un’unica visione permette di restare
a studiare e a scrivere un
domani migliore, nelle loro
pagine di vita. Inoltre sono
stati mantenuti dei contatti perché è importante che,
che “stringono gli alberi”; chi si è messo in gioco, ed
quest’ultimi sono spiriti ha avuto il coraggio di racguida, aiutano queste pic- contarsi, non si senta nuocole creature a combattere vamente sfruttato.
re, tante sono le immagini che colpiscono l’anima
e sembrano legate tutte
da quelle fasce arancioni,
poesia.
Tante sono le scene che
stringono il cuore: gli occhi di quelle bambine sen-
la morte, il dolore, lo strazio, la rabbia e la speranza
che come l’arcobaleno sul
situazione e, lavorare in
una vita di tempesta.
perché si cerca di restare il Ilaria oltre a dar voce a
più possibile fedeli all’idea questi bambini, assieme
originale. Fare la regista alla sua famiglia, ha deciso
e allo stesso tempo l’attri- di disegnare il loro futuro,
ce, ha consentito a Ilaria di aprendo un conto bancadare oltre che voce, anche rio a ciascun protagonista,
con un po’ di soldi che conMentre la pellicola scor- cretamente li aiuteranno
successo all’estero, vince
molti premi ma purtroppo
il nostro Paese sembra ancora cieco di fronte a queste problematiche. Si sta
cercando di promuoverlo
il più possibile (è possi-
www.talkingtothetrees.
com per la stessa cifra con
trasferimento a Vimeo) per
cercare di cambiare, tutti
E’ importante sostenere il
cinema indipendente da
casa con la vendita online,
poiché, altrimenti in Italia, non sarebbe possibile
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guarda la storia dei bambini rifugiati, e in Etiopia
tipo.
per il caso drammatico deluna serie sui bambini che le spose bambine.
devono affrontare e supe- La protagonista inizia e
rare condizioni di sopravvivenza
estremamente
in preparazione altre sto- pre avrebbe voluto ma che
rie (sempre basate su fatti il destino non le ha donaveri) che verranno girate to. Lei un po’ materialista,
in Nepal, per quanto ri-
dopo le mille vicissitudini,
riprendendo un’immagiscegliere i genitori... E se
“Teo” non è arrivato c’è un
perché che lascio scoprire
-