Intervista a Ilaria Borrelli
Transcript
Intervista a Ilaria Borrelli
so c i a l e e l e g a l e di Greta Bellando Studentessa di Pedagogia, appassionata alla tematica adottiva, che ha approfondito nella prima tesi e curerà anche nella seconda; collabora da un anno con ItaliaAdozioni. Intervista a Ilaria Borrelli 42 Ogni giorno la vita scorre, talvolta arriviamo a sera che nemmeno ci siamo resi conto di com’è andata la nostra giornata, delle relazioni che abbiamo avuto, degli attimi preziosi che ci sono trascorsi davanti agli occhi e che non siamo riusciti a captare. Riceviamo in continuazione stimoli, viviamo sulle corde della frenesia e come trapezisti stiamo attenti a non cadere, a stare nel nostro cantuccio per paura - del pianeta.... Ma infondo: ci sono bambini senza fu- turo, senza speranza per il magini, che vediamo, impressionano i nostri occhi, hanno deciso di dar voce Ilaria Borrelli assieme a il tempo di arrivare infon- Guido Freddi attraverso le Seppure tutti viviamo nel to the trees” (Parla con gli terzio millennio, sull’onda alberi). slancio di commozione e non tutti possediamo gli vicinanza per quei bamstessi mezzi, le stesse op- bini che vengono sfruttati sessualmente da uomini valori senza accorgerci senza scrupoli; vuole “urdella fortuna che abbia- lare” contro violenze che in qualche modo destabi- mo ogni giorno.... Forse spezzano i sogni. Le scene, lizzare la nostra routine. per cambiare basta alzare girate in Cambogia, voglio- no ridare bellezza a questa Ci sentiamo appagati di stro naso, rompere quel terra, alle sue foreste, ai muro che ci permette di suoi colori. sembra non appartenerci. non vedere, per renderci Ilaria mi ha personalmenQuante volte sentiamo in conto che seppur viviamo te raccontato che si è avvitelevisione di notizie shoc- tutti sullo stesso pianeta, cinata, e ha sentito proprie canti, di tragedie che ac- non tutti possediamo gli queste problematiche, nel cadono nel mondo; quante stessi privilegi. E sapete momento in cui è diventata mamma dei suoi due volte apprendiamo dai nostri tablet, super tecnolo- Quella che ci sono persone splendidi bambini di 7 e che non possiedono sogni, 5 anni. Con la loro nasci- ta, il suo registro artistico comico, ha lasciato spazio a questo slancio verso il prossimo, verso le persone che hanno bisogno di ricevere attenzione. Da quel momento ha deciso di mutare genere e prospettiva di vita, iniziando questo percorso; oggi è decisa, più che mai, a continuare su questa strada, che necessita di essere messa in luce. Il libro di Somaly Mam, che racconta la storia di una ragazza costretta a subire abusi e a vivere in un bordello cambogiano, assieme alle inchieste di Nicolas Christoph condot- come il cinema, sia in prima linea per queste giuste cause, per impressionare con le sue immagini chi resta impassibile, per urlare l’uomo è in grado di compiere e allo stesso tempo di subire. Sono 40 milioni i bambini imprigionati nel mercato del sesso. In ogni Paese del garsi” un bambino per una notte, maschio o femmina, sicuramente rapito, senza più documenti, né diritti. Queste creature sono solo bambini che non hanno la forza per ribellarsi per cambiare il loro destino. un cliente, hanno condotto - dere ovunque ed è bene do a quanto fosse scanda- fare una giusta prevenloso che non ci fosse nulla, zione in famiglia e a scuoall’interno del mondo cicadere nella rete; questo è un aspetto che anche IlaSecondo lei è importante che un mezzo potente ad affrontare. Un genitore ha dovere di proteggere i in modo cauto e adeguato, consapevoli di quanto marcio possa celarsi anche alle nostre spalle. suto la Cambogia, si sono trasferiti anche loro nel stava girando; hanno frequentato la scuola ed hanno vissuto la bellezza ma luoghi. Vivendo laggiù hanno imparato cosa siOggi hanno nostalgia di quei luoghi, di quei sapori e di quelli odori che seppur ricchiti. struito sulla base di storie vere; ogni storia recitata è reale, ma è importante sottolineare che in nessuna scena compaiono bambini 43 44 vittime di sfruttamento sessuale. Il ruolo di Ilaria da regista, attrice e protagonista gamandosi, dando un valore aggiunto ai contenuti. apparso più personalizzato; come sostiene Ilaria, facendo così, non si sono perse tutte quelle sfaccettature importanti, che talvolta invece vengono poste in secondo piano perché ci sono “troppe teste” a dire la propria. Un’unica visione permette di restare a studiare e a scrivere un domani migliore, nelle loro pagine di vita. Inoltre sono stati mantenuti dei contatti perché è importante che, che “stringono gli alberi”; chi si è messo in gioco, ed quest’ultimi sono spiriti ha avuto il coraggio di racguida, aiutano queste pic- contarsi, non si senta nuocole creature a combattere vamente sfruttato. re, tante sono le immagini che colpiscono l’anima e sembrano legate tutte da quelle fasce arancioni, poesia. Tante sono le scene che stringono il cuore: gli occhi di quelle bambine sen- la morte, il dolore, lo strazio, la rabbia e la speranza che come l’arcobaleno sul situazione e, lavorare in una vita di tempesta. perché si cerca di restare il Ilaria oltre a dar voce a più possibile fedeli all’idea questi bambini, assieme originale. Fare la regista alla sua famiglia, ha deciso e allo stesso tempo l’attri- di disegnare il loro futuro, ce, ha consentito a Ilaria di aprendo un conto bancadare oltre che voce, anche rio a ciascun protagonista, con un po’ di soldi che conMentre la pellicola scor- cretamente li aiuteranno successo all’estero, vince molti premi ma purtroppo il nostro Paese sembra ancora cieco di fronte a queste problematiche. Si sta cercando di promuoverlo il più possibile (è possi- www.talkingtothetrees. com per la stessa cifra con trasferimento a Vimeo) per cercare di cambiare, tutti E’ importante sostenere il cinema indipendente da casa con la vendita online, poiché, altrimenti in Italia, non sarebbe possibile 45 guarda la storia dei bambini rifugiati, e in Etiopia tipo. per il caso drammatico deluna serie sui bambini che le spose bambine. devono affrontare e supe- La protagonista inizia e rare condizioni di sopravvivenza estremamente in preparazione altre sto- pre avrebbe voluto ma che rie (sempre basate su fatti il destino non le ha donaveri) che verranno girate to. Lei un po’ materialista, in Nepal, per quanto ri- dopo le mille vicissitudini, riprendendo un’immagiscegliere i genitori... E se “Teo” non è arrivato c’è un perché che lascio scoprire -