Numero di luglio 2013
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Numero di luglio 2013
periodico di informazione e cultura del Comune di Monvalle • Luglio/Agosto 2013 VIVIAMO UN MOMENTO DI GRANDE INCERTEZZA Abbiamo atteso a lungo e ritardato l’uscita di questo informatore comunale con la speranza di poter avere e offrire a tutti una informazione stabile e precisa sulla generale situazione finanziaria del Comune e degli obblighi di imposte e tasse a cui siamo tenuti come cittadini. Purtroppo rimane ancora un quadro estremamente incerto, confuso e suscettibile di ulteriori modifiche. Per la prima volta i comuni si ritrovano a dover predisporre i bilanci di “previsione” per l’anno 2013, ormai oltre la metà dell’anno in corso, condizione che rende i bilanci stessi di mera gestione contabile, svuotati quindi di ogni contenuto programmatico o di obiettivi di interesse pubblico.. I vari interventi legislativi dell’ultimo periodo, anche successivo alle elezioni politiche del mese di febbraio 2013, non hanno migliorato il contesto generale di competenza comunale, come ognuno può obiettivamente constatare ogni giorno, attraverso i vari organi di informazione. Credo sia sufficiente citare l’incertezza legata all’IMU, per la quota della cosiddetta “prima casa “ che all’origine era destinata ai bilanci comunali e di cui ancora non si conosce la sorte. Inoltre le drastiche riduzioni nei Gureé - Aprile 2013 trasferimenti di risorse dallo Stato ai Comuni e gli ulteriori vincoli rigidi alla spesa di fatto impediscono anche l’utilizzo di risorse o economie comunali, che sono sempre state considerate nella piena disponibilità dei comuni stessi.. Per i comuni vi è inoltre l’obbligo di destinare parte dell’IMU stessa ad un apposito capitolo denominato Fondo di Solidarietà Comunale, per la cosiddetta legge di Stabilità, condizione che sottrae altre entrate ai bilanci comunali. Proprio in questo periodo andremo comunque ad approvare il Bilancio comunale, di cui daremo informazione dettagliata nel prossimo numero del Ronco, ma già ora è doveroso segnalare che si potrà dimostrare un semplice pareggio contabile tra entrate ed uscite. Pur in questa situazione disordinata, confusa e incerta, ma non creata certamente dai Sindaci o dai Comuni, noi Amministratori di Monvalle siamo impegnati a garantire i livelli essenziali di servizio, senza aumenti delle varie imposte o tasse di competenza comunale (IMU, aliquote IRPEF o altro), scegliendo una gestione che comporta delle rinunce, privilegiando però, anche nelle scelte comunali, ciò che è essenziale , per non gravare ulteriormente sui bilanci delle persone e delle famiglie. Con l’entrata in vigore, non per scelta del comune , della nuova tassa TARES , che dal 2013 andrà a sostituire la precedente TARSU per la raccolta e smaltimento dei rifiuti e per i servizi, ci ritroveremo comunque già tutti ad affrontare maggiori costi per le famiglie e per le attività non domestiche, nonostante siano state scelte e adottate dal Comune, le aliquote più basse previste dalla legge istitutiva della nuova tassa. Per questa nuova tassa verrà garantita a breve una precisa informativa, ma ho il dovere di precisare che l’ufficio competente è come sempre a disposizione per ogni esigenza o necessità di informazione. Approfitto di questo spazio di comunicazione istituzionale per assicurare a tutti che malgrado le evidenti e innegabili difficoltà, siamo impegnati, anche con la piena collaborazione degli uffici, a garantire comunque ogni servizio rivolto alle famiglie e alle persone e, pur nella carenza di risorse, faremo ogni sforzo per curare i tanti aspetti della vita del nostro paese. Il Sindaco Arch. Franco Oregioni QUELLI CHE... Usando la cadenza di una famosa canzone di Enzo Jannacci, elenco, come seconda puntata, alcune situazioni, curiosità e comportamenti di vita monvallese di cui sono testimone nella mia esperienza quotidiana. Qualche situazione mi lascia veramente perplesso, ma come sempre il tutto trova comunque un equilibrio con questa cadenza: QUELLI CHE... serenamente e con spirito di partecipazione segnalano aspetti della vita comune che debbono essere affrontati, corretti e risolti. QUELLI CHE... non tagliano la siepe sul confine, per fare un dispetto al vicino di casa. QUELLI CHE... non tagliano le siepi lungo le strade, perchè credono debbano tagliarle gli operai del comune. QUELLI CHE... mettono il pollaio o la concimaia sotto la finestra del vicino di casa, sempre per fare dispetto. QUELLI CHE a parole invocano una “PATRIMONIALE”, purchè la paghino solo gli altri. QUELLI CHE... si lamentano del traffico in paese, mentre continuano a muoversi comunque in macchina, tutti i giorni. QUELLI CHE… si sono lamentati perchè una domenica non hanno trovato posto per l’asciugamano alla spiaggia del Gureè... e loro ne hanno diritto: sono di Monvalle! QUELLI CHE... continuano a portare i cani in spiaggia e anche in acqua, in mezzo a bagnanti e bambini, malgrado sia vietato... e che pensano che i cani debbano avere più diritti delle persone. QUELLI CHE... si lamentano dei camion che transitano o parcheggiano al servizio delle aziende che ancora lavorano, dimenticandosi l’importanza di avere ancora un lavoro e uno stipendio. QUELLI CHE... (riconoscendo comunque l’obbligo di rispetto delle normative generali in materia di produzione industriale) non pensano che se le aziende chiudono o si trasferiscono avremo qualche disagio in meno ma molte difficoltà in più ad arrivare a fine mese. QUELLI CHE… non partecipano alle iniziative che si organizzano nel nostro paese, salvo poi lamentarsi che qui non si fa mai niente. QUELLI CHE... E’ GIUSTO RINGRAZIARE... e sono i tanti volontari . che sono sempre disponibili a dare un aiuto, per ogni iniziativa che si sviluppa in paese. QUELLI CHE... con serenità, correttezza e rispetto, esprimono critiche verso l’Amministrazione comunale: è un legittimo diritto, un esercizio di partecipazione e democrazia e ne ho personalmente rispetto. Il Sindaco DUE PICCOLE GRANDI STORIE Nella ricorrenza del “Giorno della Memoria “ , il 27 febbraio e nelle giornate successive , nella sala Consiliare, è stata allestita una mostra che ha illustrato e dettagliato la vita e il destino di due militari monvallesi caduti nelle vicende della Seconda Guerra Mondiale: il carabiniere Bardelli Carlo e il sergente maggiore pilota Mascetti Ambrogio. Riportiamo in queste pagine la principale documentazione esposta segnalando che, presso la Segreteria del Sindaco, per chi fosse interessato, sono disponibili alcune copie di una pubblicazione dedicata, con vari documenti, alla ricostruzione della vita dei due caduti. Bardelli Augusto Lischetti Sofia Bardelli Mario 13/03/1912 Bardelli Emilio 01/10/1915 Bardelli Giuseppe 22/12/1917 La vita militare e il DIARIO Nelle Liste di Leva dei giovani nati nell’anno 1921, troviamo Carlo Bardelli come “abile arruolato” il 20 aprile del 1940. Le prime fotografie lo ritraggono a Torino, alla caserma dei Carabinieri Reali, come si chiamavano allora, con dei tratti ancora molto giovanili: aveva 19 anni. Lo vediamo in un’altra fotografia già a Ragusa (l’attuale DUBROVNICK - Jugoslavia) territorio occupato militarmente dall’Italia nel 1941. E in questa città inizia la vicenda personale Bardelli Lino 25/07/1920 Bardelli Carlo 27/10/1921 CARABINIERE del Carabiniere: dopo il drammatico 8 settembre 1943, con la richiesta del Governo Italiano di un armistizio con le forze AngloAmericane, l’esercito venne lasciato allo sbando e senza ordini dai suoi stessi vertici militari. La ritorsione degli ex-alleati tedeschi fu immediata e terribile: oltre 700.000 soldati italiani vennero disarmati, catturati e deportati nei Lager Nazisti. Vicenda drammatica e precisamente dimostrata nel DIARIO, esposto qui, ritrovato tra i ricordi e i cimeli delle famiglie Bardelli e le cui pagine Bardelli Massimina Maria 21/08/1923 Bardelli Dante Augusto 28/07/1927 sono riprodotte in mostra e trascritte. Una sofferta avventura umana che, come lui stesso scrive nel diario, si svolge con 22 mesi di dura prigionia e con 37 giorni di viaggio per tornare a casa a Monvalle. La documentazione raccolta e i ricordi di famiglia rendono evidente che era però tornato ben diverso dal giovane carabiniere dell’anno 1940, era tornato un uomo fisicamente, logorato e distrutto. Infatti morì all’Ospedale Militare di Varese il 5 maggio 1946 per cause di guerra . Aveva poco più di 24 anni. Mascetti Antonio Falchi Giovanna Vita, storia di aeroplani, il LIBRETTO porto di Aquino, DI VOLO e una medaglia Nelle Liste di Leva dei giovani nati nell’anno 1919 troviamo il nome di Mascetti Ambrogio con la scritta: “già arruolato volontario in Aviazione in data 4.1.1939”. Di lui abbiamo poche fotografie e il primo importante documento è un tesserino sbiadito, esposto in mostra, che ci attesta che nell’anno 1937, Ambrogio Mascetti aveva superato le prove di pilota di aeromobile senza motore, presso la Scuola Interprovinciale Volo a Vizzola Ticino, documento che evidenzia già la sua passione. Ritroviamo notizie di Ambrogio nell’anno 1939 alla Scuola di Pilotaggio nell’aero- Mascetti Maria 20/10/1903 Mascetti Luigina 23/09/1906 vicino a Frosinone, dove inizia a volare. Il suo LIBRETTO PERSONALE DI VOLO, documento prezioso esposto in mostra, è un dettagliatissimo diario in cui si trovano importanti informazioni: gli aerei che ha pilotato (ben 4 modelli), le ore di volo effettuate nei vari anni, gli aeroporti frequentati e le missioni compiute nel Mediterraneo. Sono riprodotte alcune pagine del LIBRETTO DI VOLO per gli anni dal 1939 sino al 1943, da cui si deduce una intensa attività con voli estesi anche all’isola di Rodi, che Mascetti Virginia 31/10/1908 Mascetti Ambrogio 19/09/1919 PILOTA allora era territorio italiano definito come “Colonia del Dodecanneso”. Dodici isole greche assegnate all’Italia nel 1912. Nelle pagine esposte, soprattutto per gli anni 1942 e 1943, sono bene evidenti le missioni di guerra, sino all’ultimo volo con decollo dall’aeroporto di Castelvetrano (Trapani), volo del 23 gennaio 1943 da cui non è più tornato. Il suo corpo fu ritrovato giorni dopo su una spiaggia di Marsala in Sicilia. Aveva poco più di 23 anni. IL DIARIO DEL CARABINIERE CARLO BARDELLI “Il giorno 12 ore 7 prigionieri dei tedeschi a Ragusa, 9 giorni di prigionia a Ragusa periferia (Lapad). Nulla da mangiare. 2° giorno 1 galletta e 1 scatoletta in 8 persone. 3° giorno replica. 4° giorno replica. 5°-6°-7°-8° giorno replica. Partiti da Ragusa il 21-9-43 passando Mostar e arrivando a Serajevo il giorno 22-9-43. 3 giorni di prigionia nei baraccamenti, partenza da Serajevo 25-9-43 passando da Slavonsky Brod colà passai una nottata sulla spiaggia del fiume Sava. Partiti da Slavonsky Brod il giorno 27-943 arrivando a Zagabria il 28-9-43, sostando parecchie ore proseguii passando il confine della Croazia-Germania alle ore 20 giungendo alla città di Marburg (Maribor) alle ore 9 del 29-943. Proseguendo per Graz giungendovi alle 10.30. Partiti da Graz per Vienna passando le notti del 29 e 30-9-43, giunto al campo di concentramento di Kaisersteinbruch (40 km da Vienna). Entrati alle 7 del 309-43” “giorno 1-10-43 Stammlager XVIIA Kaisersteinbruch perquisizione personale e corredo” “giorno 2-10-43 consegna della piastrina con n°145922, informazioni per i dati della famiglia e assegnazione alla baracca 28. Il giorno 13-10-43 alle ore 9.30 destinato ad un piccolo campo per la sistemazione di lavoro: arrivati a Weigelsdorf (38 km da Vienna) il 13 -10-43 alle ore 21. Giorno 15-10-43 primo giorno di lavoro in fabbrica. A Weigelsdorf passai 10 mesi di dura prigionia e duro lavoro. Partiti da Weigelsdorf il 18-8-44 diretti a Ebergassing. Il giorno 30 settembre 1944 nel campo dei prigionieri di Fishamend venni liberato. Cioè in qualità da prigioniero a civile. Ebbi la somma di 280 R.M.(Reich Mark) durante 11 mesi di lavoro, questo passaggio avvenne alle ore 14 del 30-9944.” “Trascorsi 4 mesi a Ebergassing dal 18 agosto al 18 dicembre 44 poi passai a Fishamend ove si trovò un brutto lager ed una brutta vita, parecchi giorni fecero passarli molto duri andando a spalar neve al campo di aviazione di Zwolfaxing. …bombardamento ieri sulla città di Vienna. Il giorno 31 marzo 1945 si mette in all’armi dell’arrivo delle truppe russe. 1 aprile in rifugio fino al giorno 6-4-945, alle ore 4 si venne liberati dal giogo tedesco. (ore tristi)” “Partiti da Fishamend il giorno 7-4-945 1° tappa ore 17 Haslau a 30 km. Partiti alle ore 8 da Haslau arrivando fino a Gyor (Ungheria) seconda sosta. Partiti da Gyor alle ore 8 del giorno 9-445 arrivando al primo centro di raccolta per essere destinati al grande centro di Budapest. Giorno 10-4-45 sosta di due giorni al paese di Halburg (?) Partiti e giunti a Komar il 13-4-45, giunti a Felsogalla (?) e partiti il 15-4-945. Arrivati a Budapest il 16 notte. Partiti da Budapest il 23-7-1945 dalla caserma. Partenza dalla stazione il 24-745 ore 17.30 diretti a Odessa (Ucraina). Prima tappa stazione di Cegled 65 km da Budapest. Partenza il 25-7-45 ore 13 passando per Szolnok il 27-7-45 e arrivando fino a Kisujszallas e per Karcag il 28-7-45 arrivando a Debrecen il 29-7-45 ore 11. Partiti da Debrecen il 30-7-45 passando per Kiroveda (Korolevo?) e Csap (?) proseguendo fino a Bersom (?). 31-7-45 Partiti da Bersom (?) passando Beregszasz fino al bivio di Kiralyhaza (?) 1-8-45 sostando circa 5 giorni passammo per Huszt e Bustyahaza (?) capo primo oggi 4 agosto è il quinto giorno senza viveri. 8-8-45 dopo 5 giorni di sosta alla stazione di Taraczko (?) stamane si faceva dietrofront e così si marcia per via ancora ignota. Ore 12 Beregszasz proseguendo fino a Csap (?). Partiti da Csap (?) ore 22 proseguendo su altra linea e così giungendo a Szerencs ore 6 del 9-8-945. Partiti da Szerencs e giunti a Miskolc ore 11 proseguendo fino a Hatvan. 10-8-45 Partiti da Hatvan ore 8 arrivati a Pecel ore 12. Partiti da Pecel alle ore 20 arrivati a Budapest il giorno 11-8-45 alle ore 6. Dopo un lungo percorso diretti in Ucraina nella città di Odessa per essere colà imbarcati alla volta dell’Italia, si son percorsi circa 650 km andata e poi ritorno a Budapest. Partiti da Budapest alle ore 14 del 12-845 passando la stazione di Budapest Ferencvaros sul Danubio alle ore 17. 13-8-45 alle ore 9 giunti a Veszpren ora si prosegue fino a Bova (?). 14-8-45 partiti da Bova (?) alle ore 11 giunti a Sarvar. Alle ore 15.30 si prosegue fino a, 15-845 ore 7 giunti a Sopron. Partiti da Sopron alle ore 10”. 16-8-945 alle ore 4 giunti a Wiener Neustadt, proseguendo per Vienna dove si giunge alle 8. Partiti da Vienna alle ore 12 verso Linz. Giunti in prossimità di Linz viene fermata la tradotta in un piccolo paese ancora sconosciuto. 17-18-19-8-1945 Neumarkt an der Ybbs da dove si parte dopo 5 giorni di sosta in campagna. Giunti a Amstetten il 21-8-945 ore 16 proseguendo fino a Sankt Valentin giunti alle ore 18 del 21-8-945. Partiti da San Valentino alle ore 18 del 22-8-945 passando la linea di demarcazione Russo Americana sul Danubio a Enns si prosegue fino a Redl-Zipf, arrivati alle 2 di notte del 22-8-945. Partiti alle 20 del 23-8-45 proseguendo per Salisburgo giunti a Monaco il 24 alle ore 8, proseguendo e giungendo fino a Garmisch arrivando alle 18. Partiti da Garmisch il 25-8-945 alle ore 10 fino a Mittenwald dove ci fermarono nel campo per la divisione Italiani Nord e Sud. Partiti dal campo alle ore 14.30 del 26-8945 e da Mittenwald alle ore 17, giunti a Innsbruck alle 19.30, partiti alle ore 20.30, giunti al Brennero alle ore 10. Partiti alle ore 10.30 giunti a Bolzano il 27-8-945 alle ore 4.30. Partiti da Bolzano alle ore 6 giunti a Trento alle ore 9. Partiti da Trento alle ore 9.15 arrivati a Pescantina alle ore 15. Partiti da Pescantina il giorno 28-8-945 alle ore 17.30 arrivati a Milano il 29-8945 alle ore 2.30. Partiti da Milano alle ore 4.30 arrivato a Sesto Calende alle ore 6. Partiti e arrivato a casa alle ore 12. Fine del lungo viaggio durato 37 giorni per rientrare dopo 22 mesi di lunga e dura prigionia.” MOSTRA A MONVALLE “IL PASQUALINO” Da un po’ di tempo “il Pasqualino”, conosciuto da tutti i monvallesi, sta contribuendo con il comune per mantenere il nostro magnifico paesello; con costanza e impegno dedica circa tre mattinate alla settimana alla pulizia delle strade e a tanti altri piccoli lavoretti sempre utili. La sua forzata condizione di disoccupato l’ha visto costretto ad un’inattività prolungata, condizione che a lungo andare diventa frustrante per chiunque. Ecco allora che il suo amore per Monvalle, la voglia di darsi da fare e anche quella di avere occasione per scambiare 2 chiacchiere con i suoi paesani l’ha fatto scendere in strada con qualsiasi condizione meteo… anche durante la nevicata di febbraio era in strada- pala in mano- a facilitare lo scorrimento del traffico. Chi vive a Monvalle non può non conoscerlo! Spero che tutti i monvallesi siano d’accordo a dire insieme un sentito: GRAZIE PASQUALINO! (Rossana Brescia) LE RADICI DEL CUORE Da Monvalle all'America e ritorno, alla ricerca delle proprie origini. E' quello che è successo ad Anne Marie MacDonald e a suo marito John: una coppia della Florida che, scavando tra i ricordi legati a vecchie fotografie, spulciando tra gli archivi nazionali e cogliendo le opportunità offerte dalla rete, ha scoperto che l'albero genealogico di famiglia affondava le radici proprio qui nel nostro paese. Da lì a decidere di sfruttare un viaggio in Italia per andare a visitare i luoghi di nascita dei propri nonni il passo è stato breve. Hanno perciò contattato il Sindaco Franco Oregioni tramite il sito del Comune raccontando la storia della loro ricerca e il loro grande desiderio di visitare Monvalle, ed è così che lunedì 13 maggio, dopo qualche scambio di mail, Anna Del Grande ha organizzato la loro trasferta da Milano, dove si trovavano per alcuni giorni di vacanza. Dopo aver compreso quanto significasse per i due coniugi americani la possibilità di vedere con i propri occhi i luoghi da cui aveva avuto inizio la storia della loro famiglia, l'impegno di tutti è stato affinché John e Anne Marie passassero un giorno memorabile a Monvalle. La giornata, fortunatamente una delle poche di sole che ci ha regalato questo maggio piovoso, è iniziata alla stazione di Laveno Mombello, dove i due sono arrivati in treno da Milano. Anne Marie e John, entusiasti di conoscere finalmente dal vivo il Sindaco Franco (o “Mayor Frank”, come preferiscono chiamarlo loro), sono rimasti a bocca aperta davanti allo spettacolo del lago solcato dai traghetti con le Alpi innevate in lontananza: un'altra dimostrazione di quanto stupore possano suscitare in un turista straniero quegli stessi paesaggi che noi diamo per scontati e guardiamo con indifferenza ogni giorno. Un fiume di domande sulle nostre zone ha accompagnato una rapida passeggiata sul lungolago prima di metterci in moto verso Monvalle. Durante il viaggio in auto è stata invece Anne Marie a raccontarci quello che aveva scoperto della sua famiglia, arricchendolo di ricordi d'infanzia: suo nonno materno, Pietro Keller, era nato a Monvalle nel 1885 e si era poi trasferito negli Stati Uniti nel 1901, dove si era sposato ed aveva avuto 8 figli. A causa della morte precoce della giovane moglie, però, la famiglia si era disgregata, e i bambini affidati a parenti e orfanotrofi. segue segue LE RADICI DEL CUORE Una serie di vicissitudini portarono così solo in tarda età al ricongiungimento di Pietro con la figlia Eleanor, mamma di Anne Marie. Quest'ultima, profondamente affezionata al nonno italiano, ci ha raccontato di lunghe estati passate a coltivare un orto in tutto e per tutto simile a quelli che vediamo abitualmente nei nostri giardini, di serate in famiglia a cantare tutti insieme e a cucinare un “risotto” di cui ci ha spiegato ricetta e procedimento, e che possiamo garantire essere italiano al 100%! La prima tappa una volta giunti in paese è stata una rapida fermata al Ronco, per permettere ad Anne Marie e John di vedere Monvalle dall'alto e di scattare qualche bella foto al lago. Un momento di relax prima di arrivare al Palazzo Comunale, dove li attendeva una grande sorpresa: i rappresentanti di un ramo della famiglia Keller ancora residente a Leggiuno erano lì pronti ad abbracciare i cugini d'America che non avevano mai conosciuto. Come prevedibile, allo stupore iniziale sono seguite immediatamente la gioia e la profonda commozione, in un momento davvero toccante. Dopo le foto e gli abbracci di rito, con la promessa di rivedersi nel primo pomeriggio, la famiglia si è divisa e i nostri ospiti hanno seguito il Sindaco in un piccolo tour del Palazzo Comunale, conclusosi con la consegna delle copie di alcuni documenti relativi a Pietro Keller: il certificato di nascita, quello di battesimo e quello del matrimonio dei genitori a Ispra. Alla coppia è poi stato fatto dono del volume “Monvalle: una storia antica” come a tutte le famiglie residenti, a sot- tolineare come Anne Marie e John siano ormai monvallesi a tutti gli effetti. La mattinata riservava ancora una sorpresa ad Anne Marie, che più volte aveva espresso il rammarico di non sapere con esattezza in che parte di Monvalle avesse vissuto il nonno. Grazie all'aiuto di Giovanni Keller, infatti, Anna è riuscita ad individuare la casa nativa di Pietro: una delle abitazioni dell'attuale complesso “Case Nuove” di via Mazzini, in prossimità del Centro Anziani e della sede della Pro Loco. Anche qui, non è difficile immaginare la gioia e l'emozione di Anne Marie nel poter visitare gli stessi luoghi che avevano visto crescere il nonno. Un aperitivo e un pranzo a bordo lago hanno concluso una mattina ricca di emozioni, mentre il pomeriggio è poi trascorso nell'intimità delle case di Leggiuno e Cardana della parte di famiglia Keller che discende dai fratelli minori di Pietro, tra scambi di fotografie, ricordi condivisi e tessere di un puzzle che finalmente è andato completandosi. Anne Marie ci raccontava che per tutta la vita, uno dei suoi più grandi desideri era stato quello di scoprire quali fossero le sue origini, capire da dove arrivasse la famiglia di sua madre e poter finalmente un giorno ricongiungersi con le sue radici. Essere quel giorno testimoni della realizzazione di quel sogno è stato per noi tutti una gioia, ed un onore. SUGGERIMENTI DAL GRUPPO DI LETTURA L'aiuto, di Kathryn Stockett Donne di colore che raccontano ad una aspirante scrittrice la loro esperienza di domestiche nelle case dei bianchi, tessere di un puzzle che vanno a comporre l'affresco della vita sociale del profondo Sud degli Stati Uniti nella prima metà degli anni '60: questa, in estrema sintesi, la trama del libro che vi proponiamo. Kathryn Stockett, originaria di Jackson, nello stato federale del Mississippi, ambienta il suo primo romanzo proprio nella sua città natale, attingendo certamente a ricordi d'infanzia e a racconti tramandati. Il libro affronta lo spinoso problema del razzismo, ancor oggi ben lungi dall'essere risolto da quelle parti, e figuriamoci al tempo dell'ambientazione del romanzo, quando le “aperture” che arrivavano da Washington per impulso del giovane presidente Kennedy erano fieramente contrastate in quegli Stati del Sud che sulla schiavitù avevano costruito le loro fortune. Marta Milani Sono le donne le protagoniste assolute del romanzo, donne di grande statura umana nella loro semplice quotidianità. Forti nel corpo e nello spirito, vivaci nell'intelligenza, efficienti e tenere e in molte occasioni “complici” al di là del colore della pelle, reggono alle minacce e ai ricatti oltre ogni benpensante ragionevolezza. Il libro si legge d'un fiato per il ritmo di “normalità” che la scrittrice ha saputo imprimere, alternando a vicende crude altre che strappano il sorriso; e in alcuni momenti il fiato si trattiene perchè non si può fare a meno di parteggiare per i buoni che rischiano di soccombere. E se un lieto fine c'è, nonostante sembri impossibile, il lettore ne è appagato, perchè è bello trovare nei libri quel trionfo del bene che spesso è negato nella realtà. PRO LOCO MONVALLE Qualche anno fa, durante un'intervista televisiva in occasione del mio primo mandato come Presidente, mi è stato chiesto cosa mi avesse spinto a diventare un volontario della Pro loco. Non ricordo le parole precise ma il senso della mia risposta era: amo il mio paese e voglio che “viva”, esiste un gruppo di persone animato dal mio stesso sentimento ed ora sono stato chiamato a guidarlo. Oggi sono Presidente per la terza volta e proprio quest'anno la Pro loco di Monvalle compie 80 anni. Mai come adesso mi rendo conto della fortuna che abbiamo: in un momento in cui parecchie persone fanno fatica ad uscire di casa, siamo riusciti a creare e mantenere unito un gruppo di VOLONTARI che dona il proprio tempo per permettere alla propria comunità, e non solo, di passare momenti di svago pranzando o cenando a prezzi modici in ambienti unici come il parco di fronte alla sede della Pro Loco o nell'area feste della spiaggia Gurèe. Questo ci porta ad avere delle collaborazioni, con la Parrocchia, con il COMUNE DI MONVALLE P.za Marconi, 8 - 21020 Monvalle (Va) Tel. 0332.799507 - Fax 0332.799208 e-mail: [email protected] www.comune.monvalle.va.it CF/P. IVA 00309230126 ENEL ENERGIA (Energia Elettrica) Numero Verde 800.900.860 Segnalazione guasti: 803.500 ENEL ENERGIA (Gas) Numero Verde 800.900.860 Fax Verde 800.900.806 ASPEM - Varese Numero Verde 800.960.011 Servizio guasti: Tel. 0332.335035 “IL RONCO” quadrimestrale di informazione e cultura Biblioteca Comunale di Monvalle (Varese) Autorizzazione del Trib. di Varese n. 507 del 25/6/1987 Dir. responsabile: Franco Oregioni Redazione: Miriam Bernardelli - Marta Milani Serena Timperanza Idea Grafica del titolo Maristella Del Grande Realizzazione e stampa a cura della Grafica Lavenese (Laveno M.) Distribuzione gratuita Gruppo Sportivo, con il Centro Anziani, con la scuola Materna e quella Primaria, con il Gruppo Alpini, con il Monvalle City, con il comitato della festa degli Agricoltori, con il gruppo ciclistico Contini.spero di non aver dimenticato nessuno, questo elenco vuol essere un ringraziamento ma sopratutto la prova che chiunque ci ha chiamato ha ricevuto la nostra pronta collaborazione. Purtroppo l'anno appena passato ha portato alcune novità non solo nell'associazione, ma anche in tutto cio' che gira intorno ad essa. Avevamo infatti un gruppo affiatato di pensionati che con competenza e passione ci ha coadiuvato per tanti anni; ora per loro, per loro scelta, è arrivato il momento del meritato riposo. Questo pero' ci sovraccarica di lavoro, prima e dopo le manifestazioni... il durante è quasi una magia... non ci si accorge della stanchezza... la soddisfazione è enorme nel vedere la contentezza dei nostri affezionati “clienti”. Quando è ben chiaro lo scopo per cui si lavora, per un'associazione come la nostra è normale sentirsi bene con se stessi e con gli altri! Rinnovo l'invito ad associarsi, a fronte di un piccolo importo si avrà diritto a sconti in alcuni esercizi convenzionati e si dimostrerà' affetto all'associazione. Vi ricordo i prossimi appuntamenti che sono la Sagra dell'alborella sabato 22 e domenica 23 giugno e venerdi 5 e sabato 6 di luglio il 12° Gurèe Beach RockFest Ovviamente siamo sempre pronti a nuove idee e collaborazioni. Come detto prima, siamo un gruppo di amici che si vogliono bene e si rispettano e investono il loro tempo libero per donare momenti di svago… l'esperienza e la volonta' sono assicurati, manca solo un po' di forza fisica... un invito particolare ai ragazzi: provate questa esperienza, vi gratifichera' e vi arricchirà. Parola di scout! Pardon… parola di volontario della Pro loco! Di seguito i nostri contatti www,prolocomonvalle.org [email protected] chiedici l’amicizia sui gruppi di facebook: pro loco monvalle e guree beach rockfest Antonio Rossi