Numero di luglio 2013

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Numero di luglio 2013
periodico di informazione e cultura del Comune di Monvalle • Luglio/Agosto 2013
VIVIAMO UN MOMENTO DI GRANDE INCERTEZZA
Abbiamo atteso a lungo e ritardato l’uscita
di questo informatore comunale con la speranza di poter avere e offrire a tutti una
informazione stabile e precisa sulla generale
situazione finanziaria del Comune e degli
obblighi di imposte e tasse a cui siamo tenuti come cittadini.
Purtroppo rimane ancora un quadro estremamente incerto, confuso e suscettibile di ulteriori modifiche.
Per la prima volta i comuni si ritrovano a
dover predisporre i bilanci di “previsione”
per l’anno 2013, ormai oltre la metà dell’anno in corso, condizione che rende i bilanci
stessi di mera gestione contabile, svuotati
quindi di ogni contenuto programmatico o
di obiettivi di interesse pubblico..
I vari interventi legislativi dell’ultimo periodo, anche successivo alle elezioni politiche
del mese di febbraio 2013, non hanno
migliorato il contesto generale di competenza comunale, come ognuno può obiettivamente constatare ogni giorno, attraverso i
vari organi di informazione.
Credo sia sufficiente citare l’incertezza legata all’IMU, per la quota della cosiddetta
“prima casa “ che all’origine era destinata ai
bilanci comunali e di cui ancora non si conosce la sorte. Inoltre le drastiche riduzioni nei
Gureé - Aprile 2013
trasferimenti di risorse dallo Stato ai
Comuni e gli ulteriori vincoli rigidi alla
spesa di fatto impediscono anche l’utilizzo
di risorse o economie comunali, che sono
sempre state considerate nella piena disponibilità dei comuni stessi..
Per i comuni vi è inoltre l’obbligo di destinare parte dell’IMU stessa ad un apposito
capitolo denominato Fondo di Solidarietà
Comunale, per la cosiddetta legge di
Stabilità, condizione che sottrae altre entrate ai bilanci comunali.
Proprio in questo periodo andremo comunque ad approvare il Bilancio comunale, di
cui daremo informazione dettagliata nel
prossimo numero del Ronco, ma già ora è
doveroso segnalare che si potrà dimostrare
un semplice pareggio contabile tra entrate ed
uscite.
Pur in questa situazione disordinata, confusa e incerta, ma non creata certamente dai
Sindaci o dai Comuni, noi Amministratori di
Monvalle siamo impegnati a garantire i
livelli essenziali di servizio, senza aumenti
delle varie imposte o tasse di competenza
comunale (IMU, aliquote IRPEF o altro),
scegliendo una gestione che comporta delle
rinunce, privilegiando però, anche nelle
scelte comunali, ciò che è essenziale , per
non gravare ulteriormente sui bilanci delle
persone e delle famiglie.
Con l’entrata in vigore, non per scelta del
comune , della nuova tassa TARES , che dal
2013 andrà a sostituire la precedente
TARSU per la raccolta e smaltimento dei
rifiuti e per i servizi, ci ritroveremo comunque già tutti ad affrontare maggiori costi
per le famiglie e per le attività non domestiche, nonostante siano state scelte e adottate
dal Comune, le aliquote più basse previste
dalla legge istitutiva della nuova tassa.
Per questa nuova tassa verrà garantita a
breve una precisa informativa, ma ho il
dovere di precisare che l’ufficio competente è come sempre a disposizione per ogni
esigenza o necessità di informazione.
Approfitto di questo spazio di comunicazione istituzionale per assicurare a tutti che
malgrado le evidenti e innegabili difficoltà,
siamo impegnati, anche con la piena collaborazione degli uffici, a garantire comunque
ogni servizio rivolto alle famiglie e alle persone e, pur nella carenza di risorse, faremo
ogni sforzo per curare i tanti aspetti della
vita del nostro paese.
Il Sindaco
Arch. Franco Oregioni
QUELLI CHE... Usando la cadenza di una famosa canzone di Enzo Jannacci, elenco, come seconda puntata, alcune
situazioni, curiosità e comportamenti di vita monvallese di cui sono testimone nella mia esperienza quotidiana. Qualche
situazione mi lascia veramente perplesso, ma come sempre il tutto trova comunque un equilibrio con questa cadenza:
QUELLI CHE... serenamente e con spirito di partecipazione segnalano
aspetti della vita comune che debbono essere affrontati, corretti e risolti.
QUELLI CHE... non tagliano la siepe sul confine, per fare un dispetto al
vicino di casa.
QUELLI CHE... non tagliano le siepi lungo le strade, perchè credono debbano tagliarle gli operai del comune.
QUELLI CHE... mettono il pollaio o la concimaia sotto la finestra del vicino di casa, sempre per fare dispetto.
QUELLI CHE a parole invocano una “PATRIMONIALE”, purchè la
paghino solo gli altri.
QUELLI CHE... si lamentano del traffico in paese, mentre continuano a
muoversi comunque in macchina, tutti i giorni.
QUELLI CHE… si sono lamentati perchè una domenica non hanno trovato posto per l’asciugamano alla spiaggia del Gureè... e loro ne hanno diritto: sono di Monvalle!
QUELLI CHE... continuano a portare i cani in spiaggia e anche in acqua,
in mezzo a bagnanti e bambini, malgrado sia vietato... e che pensano che i
cani debbano avere più diritti delle persone.
QUELLI CHE... si lamentano dei camion che transitano o parcheggiano al
servizio delle aziende che ancora lavorano, dimenticandosi l’importanza di
avere ancora un lavoro e uno stipendio.
QUELLI CHE... (riconoscendo comunque l’obbligo di rispetto delle normative generali in materia di produzione industriale) non pensano che se
le aziende chiudono o si trasferiscono avremo qualche disagio in meno ma
molte difficoltà in più ad arrivare a fine mese.
QUELLI CHE… non partecipano alle iniziative che si organizzano nel
nostro paese, salvo poi lamentarsi che qui non si fa mai niente.
QUELLI CHE... E’ GIUSTO RINGRAZIARE... e sono i tanti volontari .
che sono sempre disponibili a dare un aiuto, per ogni iniziativa che si sviluppa in paese.
QUELLI CHE... con serenità, correttezza e rispetto, esprimono critiche
verso l’Amministrazione comunale: è un legittimo diritto, un esercizio di
partecipazione e democrazia e ne ho personalmente rispetto.
Il Sindaco
DUE PICCOLE GRANDI STORIE
Nella ricorrenza del “Giorno della Memoria “ , il 27 febbraio e nelle giornate successive , nella sala Consiliare, è stata allestita una
mostra che ha illustrato e dettagliato la vita e il destino di due militari monvallesi caduti nelle vicende della Seconda Guerra Mondiale:
il carabiniere Bardelli Carlo e il sergente maggiore pilota Mascetti Ambrogio.
Riportiamo in queste pagine la principale documentazione esposta segnalando che, presso la Segreteria del Sindaco, per chi fosse interessato, sono disponibili alcune copie di una pubblicazione dedicata, con vari documenti, alla ricostruzione della vita dei due caduti.
Bardelli Augusto
Lischetti Sofia
Bardelli Mario
13/03/1912
Bardelli Emilio
01/10/1915
Bardelli Giuseppe
22/12/1917
La vita militare e il DIARIO
Nelle Liste di Leva dei giovani nati nell’anno 1921, troviamo Carlo Bardelli come
“abile arruolato” il 20 aprile del 1940. Le
prime fotografie lo ritraggono a Torino, alla
caserma dei Carabinieri Reali, come si chiamavano allora, con dei tratti ancora molto
giovanili: aveva 19 anni. Lo vediamo in
un’altra fotografia già a Ragusa (l’attuale
DUBROVNICK - Jugoslavia) territorio
occupato militarmente dall’Italia nel 1941.
E in questa città inizia la vicenda personale
Bardelli Lino
25/07/1920
Bardelli Carlo
27/10/1921
CARABINIERE
del Carabiniere: dopo il drammatico 8 settembre 1943, con la richiesta del Governo
Italiano di un armistizio con le forze AngloAmericane, l’esercito venne lasciato allo
sbando e senza ordini dai suoi stessi vertici
militari. La ritorsione degli ex-alleati tedeschi fu immediata e terribile: oltre 700.000
soldati italiani vennero disarmati, catturati e
deportati nei Lager Nazisti. Vicenda drammatica e precisamente dimostrata nel DIARIO, esposto qui, ritrovato tra i ricordi e i
cimeli delle famiglie Bardelli e le cui pagine
Bardelli
Massimina Maria
21/08/1923
Bardelli
Dante Augusto
28/07/1927
sono riprodotte in mostra e trascritte. Una
sofferta avventura umana che, come lui stesso scrive nel diario, si svolge con 22 mesi di
dura prigionia e con 37 giorni di viaggio per
tornare a casa a Monvalle. La documentazione raccolta e i ricordi di famiglia rendono
evidente che era però tornato ben diverso dal
giovane carabiniere dell’anno 1940, era tornato un uomo fisicamente, logorato e
distrutto. Infatti morì all’Ospedale Militare
di Varese il 5 maggio 1946 per cause di
guerra . Aveva poco più di 24 anni.
Mascetti Antonio
Falchi Giovanna
Vita, storia di aeroplani, il LIBRETTO porto di
Aquino,
DI VOLO e una medaglia
Nelle Liste di Leva dei giovani nati nell’anno 1919 troviamo il nome di Mascetti
Ambrogio con la scritta: “già arruolato
volontario in Aviazione in data 4.1.1939”.
Di lui abbiamo poche fotografie e il primo
importante documento è un tesserino sbiadito, esposto in mostra, che ci attesta che nell’anno 1937, Ambrogio Mascetti aveva
superato le prove di pilota di aeromobile
senza motore, presso la Scuola
Interprovinciale Volo a Vizzola Ticino,
documento che evidenzia già la sua passione. Ritroviamo notizie di Ambrogio nell’anno 1939 alla Scuola di Pilotaggio nell’aero-
Mascetti Maria
20/10/1903
Mascetti Luigina
23/09/1906
vicino a
Frosinone,
dove inizia a volare. Il suo LIBRETTO
PERSONALE DI VOLO, documento prezioso esposto in mostra, è un dettagliatissimo diario in cui si trovano importanti informazioni: gli aerei che ha pilotato (ben 4
modelli), le ore di volo effettuate nei vari
anni, gli aeroporti frequentati e le missioni
compiute nel Mediterraneo.
Sono riprodotte alcune pagine del LIBRETTO DI VOLO per gli anni dal 1939 sino al
1943, da cui si deduce una intensa attività
con voli estesi anche all’isola di Rodi, che
Mascetti Virginia
31/10/1908
Mascetti Ambrogio
19/09/1919
PILOTA
allora era territorio italiano definito come
“Colonia del Dodecanneso”.
Dodici isole greche assegnate all’Italia nel
1912.
Nelle pagine esposte, soprattutto per gli anni
1942 e 1943, sono bene evidenti le missioni
di guerra, sino all’ultimo volo con decollo
dall’aeroporto di Castelvetrano (Trapani),
volo del 23 gennaio 1943 da cui non è più
tornato. Il suo corpo fu ritrovato giorni dopo
su una spiaggia di Marsala in Sicilia.
Aveva poco più di 23 anni.
IL DIARIO DEL CARABINIERE CARLO BARDELLI
“Il giorno 12 ore 7 prigionieri dei tedeschi a Ragusa, 9 giorni di prigionia a
Ragusa periferia (Lapad). Nulla da mangiare. 2° giorno 1 galletta e 1 scatoletta
in 8 persone.
3° giorno replica.
4° giorno replica.
5°-6°-7°-8° giorno replica.
Partiti da Ragusa il 21-9-43 passando
Mostar e arrivando a Serajevo il giorno
22-9-43.
3 giorni di prigionia nei baraccamenti,
partenza da Serajevo 25-9-43 passando
da Slavonsky Brod colà passai una nottata sulla spiaggia del fiume Sava.
Partiti da Slavonsky Brod il giorno 27-943 arrivando a Zagabria il 28-9-43,
sostando parecchie ore proseguii passando il confine della Croazia-Germania
alle ore 20 giungendo alla città di
Marburg (Maribor) alle ore 9 del 29-943. Proseguendo per Graz giungendovi
alle 10.30.
Partiti da Graz per Vienna passando le
notti del 29 e 30-9-43, giunto al campo
di concentramento di Kaisersteinbruch
(40 km da Vienna). Entrati alle 7 del 309-43”
“giorno 1-10-43 Stammlager XVIIA
Kaisersteinbruch perquisizione personale e corredo”
“giorno 2-10-43 consegna della piastrina
con n°145922, informazioni per i dati
della famiglia e assegnazione alla baracca 28.
Il giorno 13-10-43 alle ore 9.30 destinato ad un piccolo campo per la sistemazione di lavoro: arrivati a Weigelsdorf
(38 km da Vienna) il 13 -10-43 alle ore
21.
Giorno 15-10-43 primo giorno di lavoro
in fabbrica.
A Weigelsdorf passai 10 mesi di dura
prigionia e duro lavoro.
Partiti da Weigelsdorf il 18-8-44 diretti a
Ebergassing.
Il giorno 30 settembre 1944 nel campo
dei prigionieri di Fishamend venni liberato. Cioè in qualità da prigioniero a
civile. Ebbi la somma di 280 R.M.(Reich
Mark) durante 11 mesi di lavoro, questo
passaggio avvenne alle ore 14 del 30-9944.”
“Trascorsi 4 mesi a Ebergassing dal 18
agosto al 18 dicembre 44 poi passai a
Fishamend ove si trovò un brutto lager
ed una brutta vita, parecchi giorni fecero
passarli molto duri andando a spalar
neve al campo di aviazione di
Zwolfaxing.
…bombardamento ieri sulla città di
Vienna.
Il giorno 31 marzo 1945 si mette in
all’armi dell’arrivo delle truppe russe.
1 aprile in rifugio fino al giorno 6-4-945,
alle ore 4 si venne liberati dal giogo
tedesco. (ore tristi)”
“Partiti da Fishamend il giorno 7-4-945
1° tappa ore 17 Haslau a 30 km.
Partiti alle ore 8 da Haslau arrivando
fino a Gyor (Ungheria) seconda sosta.
Partiti da Gyor alle ore 8 del giorno 9-445 arrivando al primo centro di raccolta
per essere destinati al grande centro di
Budapest.
Giorno 10-4-45 sosta di due giorni al
paese di Halburg (?)
Partiti e giunti a Komar il 13-4-45, giunti a Felsogalla (?) e partiti il 15-4-945.
Arrivati a Budapest il 16 notte.
Partiti da Budapest il 23-7-1945 dalla
caserma. Partenza dalla stazione il 24-745 ore 17.30 diretti a Odessa (Ucraina).
Prima tappa stazione di Cegled 65 km da
Budapest. Partenza il 25-7-45 ore 13
passando per Szolnok il 27-7-45 e arrivando fino a Kisujszallas e per Karcag il
28-7-45 arrivando a Debrecen il 29-7-45
ore 11.
Partiti da Debrecen il 30-7-45 passando
per Kiroveda (Korolevo?) e Csap (?)
proseguendo fino a Bersom (?).
31-7-45 Partiti da Bersom (?) passando
Beregszasz fino al bivio di Kiralyhaza
(?)
1-8-45 sostando circa 5 giorni passammo
per Huszt e Bustyahaza (?) capo primo
oggi 4 agosto è il quinto giorno senza
viveri.
8-8-45 dopo 5 giorni di sosta alla stazione di Taraczko (?) stamane si faceva dietrofront e così si marcia per via ancora
ignota. Ore 12 Beregszasz proseguendo
fino a Csap (?).
Partiti da Csap (?) ore 22 proseguendo su
altra linea e così giungendo a Szerencs
ore 6 del 9-8-945.
Partiti da Szerencs e giunti a Miskolc ore
11 proseguendo fino a Hatvan.
10-8-45 Partiti da Hatvan ore 8 arrivati a
Pecel ore 12.
Partiti da Pecel alle ore 20 arrivati a
Budapest il giorno 11-8-45 alle ore 6.
Dopo un lungo percorso diretti in
Ucraina nella città di Odessa per essere
colà imbarcati alla volta dell’Italia, si
son percorsi circa 650 km andata e poi
ritorno a Budapest.
Partiti da Budapest alle ore 14 del 12-845 passando la stazione di Budapest
Ferencvaros sul Danubio alle ore 17.
13-8-45 alle ore 9 giunti a Veszpren ora
si prosegue fino a Bova (?).
14-8-45 partiti da Bova (?) alle ore 11
giunti a Sarvar.
Alle ore 15.30 si prosegue fino a, 15-845 ore 7 giunti a Sopron.
Partiti da Sopron alle ore 10”.
16-8-945 alle ore 4 giunti a Wiener
Neustadt, proseguendo per Vienna dove
si giunge alle 8.
Partiti da Vienna alle ore 12 verso Linz.
Giunti in prossimità di Linz viene fermata la tradotta in un piccolo paese ancora
sconosciuto.
17-18-19-8-1945 Neumarkt an der Ybbs
da dove si parte dopo 5 giorni di sosta in
campagna.
Giunti a Amstetten il 21-8-945 ore 16
proseguendo fino a Sankt Valentin giunti alle ore 18 del 21-8-945.
Partiti da San Valentino alle ore 18 del
22-8-945 passando la linea di demarcazione Russo Americana sul Danubio a
Enns si prosegue fino a Redl-Zipf, arrivati alle 2 di notte del 22-8-945.
Partiti alle 20 del 23-8-45 proseguendo
per Salisburgo giunti a Monaco il 24 alle
ore 8, proseguendo e giungendo fino a
Garmisch arrivando alle 18.
Partiti da Garmisch il 25-8-945 alle ore
10 fino a Mittenwald dove ci fermarono
nel campo per la divisione Italiani Nord
e Sud.
Partiti dal campo alle ore 14.30 del 26-8945 e da Mittenwald alle ore 17, giunti a
Innsbruck alle 19.30, partiti alle ore
20.30, giunti al Brennero alle ore 10.
Partiti alle ore 10.30 giunti a Bolzano il
27-8-945 alle ore 4.30.
Partiti da Bolzano alle ore 6 giunti a
Trento alle ore 9.
Partiti da Trento alle ore 9.15 arrivati a
Pescantina alle ore 15.
Partiti da Pescantina il giorno 28-8-945
alle ore 17.30 arrivati a Milano il 29-8945 alle ore 2.30.
Partiti da Milano alle ore 4.30 arrivato a
Sesto Calende alle ore 6.
Partiti e arrivato a casa alle ore 12.
Fine del lungo viaggio durato 37 giorni
per rientrare dopo 22 mesi di lunga e
dura prigionia.”
MOSTRA A MONVALLE
“IL PASQUALINO”
Da un po’ di tempo “il Pasqualino”, conosciuto da tutti i monvallesi, sta contribuendo
con il comune per mantenere il nostro
magnifico paesello; con costanza e impegno
dedica circa tre mattinate alla settimana alla
pulizia delle strade e a tanti altri piccoli
lavoretti sempre utili.
La sua forzata
condizione di disoccupato l’ha visto costretto ad un’inattività prolungata, condizione
che a lungo andare diventa frustrante per
chiunque.
Ecco allora che il suo amore per Monvalle,
la voglia di darsi da fare e anche quella di
avere occasione per scambiare 2 chiacchiere con i suoi paesani l’ha fatto scendere in
strada con qualsiasi condizione meteo…
anche durante la nevicata di febbraio era in
strada- pala in mano- a facilitare lo scorrimento del traffico.
Chi vive a Monvalle non può non conoscerlo! Spero che tutti i monvallesi siano d’accordo a dire insieme un sentito:
GRAZIE PASQUALINO!
(Rossana Brescia)
LE RADICI
DEL CUORE
Da Monvalle all'America e ritorno,
alla ricerca delle proprie origini. E'
quello che è successo ad Anne Marie
MacDonald e a suo marito John: una
coppia della Florida che, scavando tra
i ricordi legati a vecchie fotografie,
spulciando tra gli archivi nazionali e
cogliendo le opportunità offerte dalla
rete, ha scoperto che l'albero genealogico di famiglia affondava le radici
proprio qui nel nostro paese. Da lì a
decidere di sfruttare un viaggio in
Italia per andare a visitare i luoghi di
nascita dei propri nonni il passo è
stato breve.
Hanno perciò contattato il Sindaco
Franco Oregioni tramite il sito del
Comune raccontando la storia della
loro ricerca e il loro grande desiderio
di visitare Monvalle, ed è così che
lunedì 13 maggio, dopo qualche
scambio di mail, Anna Del Grande ha
organizzato la loro trasferta da
Milano, dove si trovavano per alcuni
giorni di vacanza. Dopo aver compreso quanto significasse per i due
coniugi americani la possibilità di
vedere con i propri occhi i luoghi da
cui aveva avuto inizio la storia della
loro famiglia, l'impegno di tutti è
stato affinché John e Anne Marie passassero un giorno memorabile a
Monvalle.
La giornata, fortunatamente una delle
poche di sole che ci ha regalato questo maggio piovoso, è iniziata alla
stazione di Laveno Mombello, dove i
due sono arrivati in treno da Milano.
Anne Marie e John, entusiasti di
conoscere finalmente dal vivo il
Sindaco Franco (o “Mayor Frank”,
come preferiscono chiamarlo loro),
sono rimasti a bocca aperta davanti
allo spettacolo del lago solcato dai
traghetti con le Alpi innevate in lontananza: un'altra dimostrazione di
quanto stupore possano suscitare in
un turista straniero quegli stessi paesaggi che noi diamo per scontati e
guardiamo con indifferenza ogni
giorno.
Un fiume di domande sulle nostre
zone ha accompagnato una rapida
passeggiata sul lungolago prima di
metterci in moto verso Monvalle.
Durante il viaggio in auto è stata invece Anne Marie a raccontarci quello
che aveva scoperto della sua famiglia,
arricchendolo di ricordi d'infanzia:
suo nonno materno, Pietro Keller, era
nato a Monvalle nel 1885 e si era poi
trasferito negli Stati Uniti nel 1901,
dove si era sposato ed aveva avuto 8
figli. A causa della morte precoce
della giovane moglie, però, la famiglia si era disgregata, e i bambini affidati a parenti e orfanotrofi. segue
segue
LE RADICI DEL CUORE
Una serie di vicissitudini portarono così
solo in tarda età al ricongiungimento di
Pietro con la figlia Eleanor, mamma di
Anne Marie. Quest'ultima, profondamente affezionata al nonno italiano, ci
ha raccontato di lunghe estati passate a
coltivare un orto in tutto e per tutto
simile a quelli che vediamo abitualmente nei nostri giardini, di serate in famiglia a cantare tutti insieme e a cucinare
un “risotto” di cui ci ha spiegato ricetta
e procedimento, e che possiamo garantire essere italiano al 100%!
La prima tappa una volta giunti in paese
è stata una rapida fermata al Ronco, per
permettere ad Anne Marie e John di
vedere Monvalle dall'alto e di scattare
qualche bella foto al lago.
Un momento di relax prima di arrivare
al Palazzo Comunale, dove li attendeva
una grande sorpresa: i rappresentanti di
un ramo della famiglia Keller ancora
residente a Leggiuno erano lì pronti ad
abbracciare i cugini d'America che non
avevano mai conosciuto.
Come prevedibile, allo stupore iniziale
sono seguite immediatamente la gioia e
la profonda commozione, in un
momento davvero toccante. Dopo le
foto e gli abbracci di rito, con la promessa di rivedersi nel primo pomeriggio, la famiglia si è divisa e i nostri
ospiti hanno seguito il Sindaco in un
piccolo tour del Palazzo Comunale,
conclusosi con la consegna delle copie
di alcuni documenti relativi a Pietro
Keller: il certificato di nascita, quello di
battesimo e quello del matrimonio dei
genitori a Ispra.
Alla coppia è poi stato fatto dono del
volume “Monvalle: una storia antica”
come a tutte le famiglie residenti, a sot-
tolineare come Anne Marie e John
siano ormai monvallesi a tutti gli effetti.
La mattinata riservava ancora una sorpresa ad Anne Marie, che più volte
aveva espresso il rammarico di non
sapere con esattezza in che parte di
Monvalle avesse vissuto il nonno.
Grazie all'aiuto di Giovanni Keller,
infatti, Anna è riuscita ad individuare
la casa nativa di Pietro: una delle abitazioni dell'attuale complesso “Case
Nuove” di via Mazzini, in prossimità
del Centro Anziani e della sede della
Pro Loco. Anche qui, non è difficile
immaginare la gioia e l'emozione di
Anne Marie nel poter visitare gli stessi
luoghi che avevano visto crescere il
nonno.
Un aperitivo e un pranzo a bordo lago
hanno concluso una mattina ricca di
emozioni, mentre il pomeriggio è poi
trascorso nell'intimità delle case di
Leggiuno e Cardana della parte di famiglia Keller che discende dai fratelli
minori di Pietro, tra scambi di fotografie, ricordi condivisi e tessere di un
puzzle che finalmente è andato completandosi.
Anne Marie ci raccontava che per tutta
la vita, uno dei suoi più grandi desideri
era stato quello di scoprire quali fossero le sue origini, capire da dove arrivasse la famiglia di sua madre e poter
finalmente un giorno ricongiungersi
con le sue radici. Essere quel giorno
testimoni della realizzazione di quel
sogno è stato per noi tutti una gioia, ed
un onore.
SUGGERIMENTI
DAL GRUPPO
DI LETTURA
L'aiuto, di Kathryn Stockett
Donne di colore che raccontano ad una
aspirante scrittrice la loro esperienza di
domestiche nelle case dei bianchi, tessere di un puzzle che vanno a comporre
l'affresco della vita sociale del profondo
Sud degli Stati Uniti nella prima metà
degli anni '60: questa, in estrema sintesi,
la trama del libro che vi proponiamo.
Kathryn Stockett, originaria di Jackson,
nello stato federale del Mississippi,
ambienta il suo primo romanzo proprio
nella sua città natale, attingendo certamente a ricordi d'infanzia e a racconti
tramandati.
Il libro affronta lo spinoso problema del
razzismo, ancor oggi ben lungi dall'essere risolto da quelle parti, e figuriamoci
al tempo dell'ambientazione del romanzo, quando le “aperture” che arrivavano
da Washington per impulso del giovane
presidente Kennedy erano fieramente
contrastate in quegli Stati del Sud che
sulla schiavitù avevano costruito le loro
fortune.
Marta Milani
Sono le donne le protagoniste assolute
del romanzo, donne di grande statura
umana nella loro semplice quotidianità.
Forti nel corpo e nello spirito, vivaci nell'intelligenza, efficienti e tenere e in
molte occasioni “complici” al di là del
colore della pelle, reggono alle minacce
e ai ricatti oltre ogni benpensante ragionevolezza.
Il libro si legge d'un fiato per il ritmo di
“normalità” che la scrittrice ha saputo
imprimere, alternando a vicende crude
altre che strappano il sorriso; e in alcuni
momenti il fiato si trattiene perchè non si
può fare a meno di parteggiare per i
buoni che rischiano di soccombere.
E se un lieto fine c'è, nonostante sembri
impossibile, il lettore ne è appagato, perchè è bello trovare nei libri quel trionfo
del bene che spesso è negato nella realtà.
PRO LOCO MONVALLE
Qualche anno fa,
durante un'intervista
televisiva in occasione
del mio primo mandato
come Presidente, mi è
stato chiesto cosa mi avesse spinto a
diventare un volontario della Pro loco.
Non ricordo le parole precise ma il
senso della mia risposta era:
amo il mio paese e voglio che “viva”,
esiste un gruppo di persone animato
dal mio stesso sentimento ed ora sono
stato chiamato a guidarlo.
Oggi sono Presidente per la terza volta
e proprio quest'anno la Pro loco di
Monvalle compie 80 anni. Mai come
adesso mi rendo conto della fortuna
che abbiamo: in un momento in cui
parecchie persone fanno fatica ad uscire di casa, siamo riusciti a creare e
mantenere unito un gruppo di
VOLONTARI che dona il proprio
tempo per permettere alla propria
comunità, e non solo, di passare
momenti di svago pranzando o cenando a prezzi modici in ambienti unici
come il parco di fronte alla sede della
Pro Loco o nell'area feste della spiaggia Gurèe.
Questo ci porta ad avere delle collaborazioni, con la Parrocchia, con il
COMUNE DI MONVALLE
P.za Marconi, 8 - 21020 Monvalle (Va)
Tel. 0332.799507 - Fax 0332.799208
e-mail: [email protected]
www.comune.monvalle.va.it
CF/P. IVA 00309230126
ENEL ENERGIA (Energia Elettrica)
Numero Verde 800.900.860
Segnalazione guasti: 803.500
ENEL ENERGIA (Gas)
Numero Verde 800.900.860
Fax Verde 800.900.806
ASPEM - Varese
Numero Verde 800.960.011
Servizio guasti: Tel. 0332.335035
“IL RONCO” quadrimestrale di informazione e cultura
Biblioteca Comunale di Monvalle (Varese)
Autorizzazione del Trib. di Varese n. 507 del 25/6/1987
Dir. responsabile: Franco Oregioni
Redazione: Miriam Bernardelli - Marta Milani
Serena Timperanza
Idea Grafica del titolo Maristella Del Grande
Realizzazione e stampa a cura della Grafica Lavenese (Laveno M.)
Distribuzione gratuita
Gruppo Sportivo, con il Centro
Anziani, con la scuola Materna e quella Primaria, con il Gruppo Alpini, con
il Monvalle City, con il comitato della
festa degli Agricoltori, con il gruppo
ciclistico Contini.spero di non aver
dimenticato nessuno, questo elenco
vuol essere un ringraziamento ma
sopratutto la prova che chiunque ci ha
chiamato ha ricevuto la nostra pronta
collaborazione.
Purtroppo l'anno appena passato ha
portato alcune novità non solo nell'associazione, ma anche in tutto cio' che
gira intorno ad essa. Avevamo infatti
un gruppo affiatato di pensionati che
con competenza e passione ci ha coadiuvato per tanti anni; ora per loro, per
loro scelta, è arrivato il momento del
meritato riposo. Questo pero' ci
sovraccarica di lavoro, prima e dopo le
manifestazioni... il durante è quasi una
magia... non ci si accorge della stanchezza... la soddisfazione è enorme nel
vedere la contentezza dei nostri affezionati “clienti”.
Quando è ben chiaro lo scopo per cui
si lavora, per un'associazione come la
nostra è normale sentirsi bene con se
stessi e con gli altri!
Rinnovo l'invito ad associarsi, a fronte
di un piccolo importo si avrà diritto a
sconti in alcuni esercizi convenzionati
e si dimostrerà' affetto all'associazione.
Vi ricordo i prossimi appuntamenti
che sono la Sagra dell'alborella sabato
22 e domenica 23 giugno e venerdi 5 e
sabato 6 di luglio il 12° Gurèe Beach
RockFest
Ovviamente siamo sempre pronti a
nuove idee e collaborazioni. Come
detto prima, siamo un gruppo di amici
che si vogliono bene e si rispettano e
investono il loro tempo libero per
donare momenti di svago… l'esperienza e la volonta' sono assicurati, manca
solo un po' di forza fisica... un invito
particolare ai ragazzi: provate questa
esperienza, vi gratifichera' e vi arricchirà. Parola di scout! Pardon… parola di volontario della Pro loco!
Di seguito i nostri contatti
www,prolocomonvalle.org
[email protected]
chiedici l’amicizia sui gruppi di facebook: pro loco monvalle e guree beach
rockfest
Antonio Rossi