GREST 2015:
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Parrocchia di Monigo FOGLIETTO PARROCCHIALE In internet: www.parrocchiamonigo.com anno XVI n° 19 – 9 maggio 2015 - Parroco: 3472631330 La laicité della Francia: Statua di Giovanni Paolo II rimossa per ordine del giudice Non c’è pace in Francia per le rappresentazioni pubbliche delle religioni. Dopo il triste capitolo della metro parigina che si è rifiutata di mettere nelle locandine di un concerto la dicitura “in favore dei cristiani d’Oriente”, l’attenzione del pensiero laicista è finita su un monumento in onore di Giovanni Paolo II installato nel 2006 in una piazza di Ploërmel, nel dipartimento di Morbihan, in Bretagna. Il Tribunale amministrativo di Rennes ha ordinato di rimuoverlo perché contrario alle norme sulla laicità. A essere “fuorilegge” è il “carattere ostentatorio” del monumento legato alla sua collocazione nella piazza e alla sua dimensione, otto metri di altezza. Monsignor Pierre d’Ornellas è arcivescovo di Rennes. Gestisce per la Conferenza episcopale francese un blog sui temi del fine vita. È dunque abituato a interloquire e a confrontarsi con tutti. GREST 2015 : ISCRIZIONI sabato 16 maggio dalle 17.30 alle 19 sabato 23 maggio dalle 17.30 alle 18.30 Domenica 24 maggio dalle 12 alle 12.30 in sala d. Adamo Eccellenza, che cosa ha provato quando ha saputo della decisione del Tribunale? Il mio sentimento è stato uplice. Due immagini mi si sono sovrapposte. Qui la giustizia razionale sopprime una statua. Laggiù, in Medio Oriente, si distruggono delle statue con la follia. In entrambi i casi, si vuole eliminare la presenza di simboli che danno senso alla vita e sono prodotti dal genio degli artisti. Oggi Chiedo: la vendita torte legge, è fatta dei genitori per l’uomo? Se sì, allora Scuola materna ha bisogno dell’intelligenza umana per essere applicata. Molti ritengono che questa decisione sia stata dettata da una sottomissione cieca alla legge. Che cosa vuol dire che la statua è una ‘ostentazione’? Ci si riferisce alle sue dimensioni materiali? Ma allora molte croci e statue religiose dovrebbero essere eliminate, compresa la croce sull’hôpital des Invalides a Parigi. Bene, ostentazione significa proselitismo? Ma come definirlo così se il rispetto per le espressioni pubbliche delle convinzioni religiose sono garantite? Che cosa sarebbe uno spazio pubblico dove tutti s’incrociano, senza però indossare i segni della trascendenza perché sono vietati?”. Non è la prima volta che in Francia la legge sulla laicità del 1905 provoca reazioni forti contro la presenza delle religioni nello spazio pubblico. L’ultimo problema è successo a Parigi per la dicitura “in favore dei cristiani d’Oriente”. Di che cosa si ha paura? “La Ratp (la società che gestisce la metro parigina, ndr) si è rifiutata ricorrendo a un regolamento. Perché? Non è segno evidente di una paura? Ma la paura non è fonte d’intelligenza. Temo che alcuni nella nostra società abbiano una paura irrazionale della religione. E a forza di screditarla astrattamente, perdono il senso della realtà. E la realtà è l’uomo e la sua ricerca di trascendenza, il suo impegno di credente in Dio, per la pace, per la cura dei più vulnerabili, per il servizio alle persone che vivono nella precarietà. La religione autentica è veicolo di pace. Coloro che la scartano deliberatamente dallo spazio pubblico, rischiano di provocare fenomeni di estremismo e di violenza. Ce ne pentiremo. Lo spazio pubblico non è istituito per bandire la religione ma per esprimere e garantire pubblicamente il rispetto per la libertà di coscienza di tutti e di ogni comunità religiosa. Aver paura della religione e bandirla dallo spazio pubblico, significa diventare complici dei terroristi che profetizzano mostruosità strumentalizzando il nome di Dio senza però mai parlare di Dio. Perché Dio non è né mostruoso né violento, ma amore e tenerezza. È padre di tutti”. La laicità. Quale visione di laicità hanno i vescovi francesi? “Per il centesimo anniversario della legge del 1905, abbiamo scritto un testo che riconosceva il valore di una laicità pacificatrice. Nata all’interno di un sistema giudaico-cristiano del pensiero, la laicità è frutto di una storia di conflitti, anche mortali. Non ripetiamo oggi gli errori dei nostri antenati! Siamo uomini e donne di pace, capaci di rispettare la coscienza dell’altro. ‘Rispettare’ è il verbo che si utilizza all’articolo 1 della nostra Costituzione. Solo il rispetto della coscienza dell’altro e della espressione pubblica della sua religione favorisce la pace. Senza dubbio, i nostri amici musulmani sono entrati nella nostra storia francese scoprendo la bellezza della ‘coscienza’ come santuario dove Dio parla, come luogo di libertà, come spazio di pace interiore. Allora musulmani, cristiani, ebrei, buddisti e uomini di buona volontà proclameranno insieme che è bene vivere in una società in cui il rispetto della coscienza è la spina dorsale e la condizione di una società pacificata”. La figura di Giovanni Paolo II viene rimossa perché troppo ingombrante? Occorre lasciare libero lo spazio dove i cittadini si ritrovano? OK! Spazio libero per che cosa? Perché ciascuno pensi e faccia ciò che gli pare? OK! Ecco allora lo Stato secondo questa idea di laicità: un contenitore vuoto di cittadinanza. L’imperativo categorico è che il contenitore rimanga sempre e comunque rigorosamente vuoto e i giudici diventano i guardiani del vuoto. Magari può andar bene una lattina gigante di Coca-cola, che non vuol dir nulla e proprio per questo va bene. Oppure può andar bene una giostra o anche la Torre Eiffel, qualcosa su cui si sale e si scende pagando un biglietto, ma non delle cose che parlano alla gente, che “vogliono dire” qualcosa. Vietato “aver qualcosa da dire” ai cittadini, a tutti i cittadini. Lo Stato laico vigila dunque perché i cittadini non siano raggiunti da alcun messaggio che non sia quello pubblicitario. Lo spazio pubblico dev’essere neutro, per lasciar posto a tutti. Non mancherà molto che scalpelleranno via anche l’uccello dalle statue di marmo: potrebbe essere offensivo per chi odia l’uccello con cui mamma l’ha fatto. Anche il messaggio: “Toh! Sei maschio” (o femmina) dovrà sparire dai luoghi pubblici. Troppo identificato e può essere offensivo per chi non sa ancora con che sesso presentarsi in luoghi pubblici. Torneranno di moda gli angeli medievali, notoriamente dichiarati senza sesso, dopo annose e cruente discussioni teologiche. Senza sesso in luogo pubblico, ma poi in privato di sessi se vogliono avere due o più, per avere più libertà di esprimere il proprio modo di vedere la vita, la felicità e i bambini (poveri loro, ahimè; gli unici a non voler essere neutri, interscambiabili, decostruibili, autodeterminanti e così via). Vive la liberté (ossia il "vuoto" spinto). Aumento di vocazioni sacerdotali negli Stati Uniti Saranno 595 i nuovi sacerdoti ordinati negli Stati Uniti nel 2015, oltre cento in più dello scorso anno. “I nuovi numeri sono incoraggianti”, secondo monsignor Michael F. Burbidge di Raleigh, nella Carolina del Nord, a capo del Comitato per il clero, la vita consacrata e le vocazioni dell’episcopato statunitense. Burbidge indica come fondamentali per questo incremento le famiglie dei nuovi sacerdoti, le loro parrocchie e le scuole cattoliche in cui si sono formati. Il tratto educativo fa dunque la differenza. Si tratta, nel complesso, di un aumento del 25% rispetto al 2014, quando a essere ordinati sacerdoti sono stati in 477, mentre l’anno precedente erano stati 497, secondo i dati della Conferenza episcopale americana. Un incremento quanto mai importante per gli Stati Uniti dove una parrocchia su cinque non ha un sacerdote stabile. Punti di riferimento. L’età media dei nuovi religiosi è 31 anni. Questi preti sono quindi leggermente più giovani rispetto a quelli ordinati negli ultimi anni. In media hanno cominciato a considerare questo percorso a 17 anni e sono stati incoraggiati nella scelta soprattutto da quattro tipologie di persone. La maggior parte ha indicato il parroco come la personalità che li ha ispirati ad approfondire la chiamata. Meno della metà ha detto invece che sono stati familiari, amici o parrocchiani, stando a una ricerca del Center for Applied Research in the Apostolate che ha sede presso la Georgetown University. Ryan Muldoon, un seminarista ventitreenne co-autore dello studio sulle vocazioni, spiega che più di tutto a influenzare è la figura positiva di un sacerdote: “Per quanto possa sembrare singolare nella iper-secolarizzata società americana, un prete può essere molto rispettato e ammirato da un giovane. Vedendolo impegnato nella comunità, un ragazzo può riflettere e dire: sembra felice e soddisfatto del suo ruolo, mi ci vedo a fare quello che fa”. College cattolici. Lo studio del Center for Applied Research in the Apostolate ha anche evidenziato che ad ascoltare la vocazione sono stati in misura maggiore giovani che hanno frequentato università cattoliche, dove hanno incontrato preti-professori e dove l’accesso ai sacramenti e all’orientamento spirituale era più tangibile che altrove. “Quel che emerge è che non bisogna avere timore di dire a un ragazzo: ‘ehi, tu saresti un fantastico prete’”, spiegaTimothy Muldoon, professore di Teologia al Boston College (nessun legame di parentela con il seminarista Ryan Muldoon, ndr). “A volte ci sono ragazzi affabili e molto comunicativi, che hanno una predisposizione molto forte alla preghiera e un atteggiamento sereno e pieno di fede, genuino. Beh, perché non chiedere loro se hanno mai pensato a farsi prete?”. Infanzia e background. La maggior parte dei nuovi o futuri preti si sono descritti come cattolici fin dall’infanzia; il 7%, invece, ha dichiarato d’essersi convertito in età adulta. L’84% ha detto di avere entrambi i genitori cattolici, e il 37% ha indicato di avere almeno un parente sacerdote o diacono. Per metà questi nuovi preti hanno frequentato scuole elementari cattoliche. L’80% è stato chierichetto e almeno la metà è stato spesso lettore durante la messa. Il 70% ha dichiarato d’aver recitato il rosario regolarmente prima del seminario, e la stessa percentuale ha confermato d’aver partecipato all’adorazione eucaristica. “È come allevare campioncini di baseball”, dice Timothy Muldoon. “Si tratta di capire - aggiunge - chi sono i ragazzi di talento e farli crescere, rafforzarli nella loro preparazione. Le persone giuste ci sono, loro sentono l’incoraggiamento e ci pensano…”. Percorsi e gruppi etnici. Quasi il 70% dei nuovi ordinati si è identificato come persona di etnia caucasica: si tratta di bianchi dal retroterra familiare europeo, specie italiano e irlandese. Il 14% invece è ispanico o latino, mentre il 10 di origine asiatica o delle isole del Pacifico. Colpisce quindi soprattutto la scarsità di sacerdoti di origine centroamericana e sudamericana, se si considera che gli ispanici oggi rappresentano quasi un terzo dei cattolici negli Stati Uniti e quasi la metà dei cattolici sotto i quarant’anni AVVISI Domenica 10 maggio vendita torte scuola materna Domenica 10 maggio ore 18 riunione e pizza chierichetti (offerta dalla ditta) Maggio: La Messa per le strade, con amici e vicini mese degli incontri 19.30 - 11 maggio: Gabriele da T. – Giacomo Piovan e Chiara Benetti 19.30 - 25 maggio: via S. Elena – fam. Pisasale 20.30 - 12 maggio: capitello via del Comune 19.30 - 27 maggio: via Castellana – fam. Volpato 19.30 - 13 maggio: via Maffetti 19.30 - 28 maggio: via Castagnole – fam. Bucciol 19.30 - 15 maggio: via Sovernigo – Cendron Mario 19.30 - 29 maggio: via La Bassa – fam. Zoccarato 19.30 - 18 maggio: via Feltrina - Chiara Moroni 20.30 - 26 maggio: via Sovernigo – fam. Pozzobon 1 giugno ore 19.30: Messa finale e inaugurazione Capitello a S. Anna; invitati tutti i capitelli 20.30 – 19 maggio: via S. Elena fam Pianon 19.30 - 20 maggio: via S. Elena – Antonietta Biscaro 19.30 - 3 giugno: via Castagnole, fam. Carniato 19.30 - 21 maggio: via Rag.zi 99 – fam. Garganego 19.30 – 4 giugno: Via Castagnole 59 19.30 - 22 maggio: capit. S. Rita– Cendron Sergio 19.30 - 5 giugno: via Antoniutti, fam. Zannato Messa sotto le stelle Sabato 6 giugno a Caorle. Iscriversi! Giorno Sabato Intenzioni S. Messe defunti Ore 9 19 Marcon Giuseppe 8.00 Cendron Andrea, Corò Anastasia, Cendron Angelo, Vanin Caterina; Pozzo- bon Onorio e famigliari; Domenica 10 9.00 Caldato Giuseppe, def. Troncon e Zatta Stella; Carniel Fioravante e Fadel Augusta Ida; 11.00 Zanon Giovanni e Scomparin Elsa; Giovedì 14 19.00 S. Messa in ricordo dei collaboratori defunti Sagra delle rose Sabato 16 19.00 Bosello Maria Teresa e Marzari Lino; Bucciol Giuseppe e Carniato Eufemia; Lucchetta Silvano Giovanni Elisabetta; 8.00 Famiglia Rizzato Marino Domenica 17 9.00 11.00