RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia

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RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia
PROVINCIA DI GORIZIA
RASSEGNA STAMPA
VENERDÌ 14 AGOSTO 2009
Rassegna per testata/edizione
N° Titolo
Testata-Edizione
1
Il Piccolo Gorizia
14-08-2009
Il Piccolo Gorizia
14-08-2009
Il Piccolo Gorizia
14-08-2009
Il Piccolo Gorizia
14-08-2009
Il Piccolo Nazionale
14-08-2009
Il Piccolo Nazionale
14-08-2009
Messaggero Veneto Gorizia
14-08-2009
Messaggero Veneto Gorizia
14-08-2009
Messaggero Veneto Gorizia
14-08-2009
Messaggero Veneto Gorizia
14-08-2009
Messaggero Veneto Nazionale
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Messaggero Veneto Udine
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L'inquinamento luminoso nel mirino del piano Gherghetta
Data
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia -
Moraro, ampliati gli orari dell'eco piazzola
Provincia di Gorizia -
Sei serate musicali a Villa Codelli
Provincia di Gorizia -
Via i tetti in eternit, la Provincia investe altri 116mila euro
Enrico Gherghetta - Mara Cernic - Provincia di Gorizia -
Il Corridoio 5 si allarga
Enrico Gherghetta -
C'e' Il Puppet Festival
Provincia di Gorizia -
Domenica delegazione radicale al carcere
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia -
Un concerto dal sapore del mare
Provincia di Gorizia - Roberta Demartin -
Ancora disagi per le file all'ecopiazzola
Mara Cernic - Maurizio Di Matteo - Provincia di Gorizia -
Palazimolo, interventi da 543mila euro
Provincia di Gorizia -
Aperto il tratto sloveno che unisce l'A4 a Lubiana
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia -
No al mega casello A4
Provincia di Gorizia -
14 AGO 2009
Il Piccolo Gorizia Isontino
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Quotidiano
PRIMI PROVVEDIMENTI
L’inquinamento
luminoso nel mirino
del piano Gherghetta
di FRANCESCO FAIN
CORMONS La Provincia l’aveva promesso:
«Imprimeremo uno stop all’inquinamento luminoso». Una semplice dichiarazione che oggi è supportata anche da uno stanziamento
che, inizialmente, è di 20mila euro. L’amministrazione Gherghetta infatti ha inserito nel bilancio un progetto che riguarda l’attuazione
delle attività relative all’applicazione della
legge regionale 15 del 18 giugno 2007: normativa denominata «Misure urgenti in tema di
contenimento dell’inquinamento luminoso
per il risparmio energetico nelle illuminazioni per esterni e per la tutela dell’ambiente e
dell’attività svolta dagli osservatori astronomici».
Le competenze che riguardano le Province sono relative all’articolo 4: gli enti intermedi devono esercitare in primis il controllo sul corretto e razionale uso dell’energia elettrica negli impianti di illuminazione esterna e devono provvedere a diffondere i principi dettati
dalla presente legge anche attraverso la stipula di accordi di programma con i Comuni. Concetti che sono scritti a chiare lettere nella relazione previsionale. «Le Province, poi, individuano entro un anno dall’entrata in vigore
della legge gli impianti di grande inquinamento luminoso rispetto ai quali prevedere, entro
un ulteriore anno, le priorità di bonifica anche su segnalazione degli osservatori astronomici o delle associazioni che si occupano della protezione del cielo notturno».
Sulla scorta di questi concetti, ai fini di dare
attuazione all’indirizzo di legge verrà individuata una consulenza specialistica «per analizzare le caratteristiche di inquinamento sul
territorio provinciale ai fini della formalizzazione della parte di pianificazione illuminotecnica. Nella prima fase di analisi saranno
coinvolti i Comuni per comprendere lo stato
di fatto relativamente alle sorgenti di inquinamento relative a vie, aree e gli impianti esistenti (tipologie di corpi illuminanti). In una
seconda fase, dedicata alla descrizione dei risultati, si deve procedere alla verifica e all’attività di pianificazione».
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Quotidiano
Moraro, ampliati gli orari dell’eco-piazzola
Iris ha predisposto un piano anche per migliorare l’accesso alla struttura
MORARO Mezza giornata
di apertura in più il mercoledì mattina, meno burocrazia,
maggior sicurezza, con la prospettiva della realizzazione di
un nuovo parcheggio. Sono
queste le ricette che dalla
prossima settimana Iris metterà in campo per cercare di
rendere fruibile in modo migliore l’eco-piazzola di Moraro. Il piano è stato illustrato
ieri dall’ingegner Donato Cattano: «Siamo partiti dal presupposto che sia nostro dovere avere un occhio di riguardo su tutto ciò che gravita attorno al tema della viabilità
in entrata e in uscita nella
struttura morarese, la scorrevolezza del traffico è uno dei
talloni d’Achille dell’area, e
per questo metteremo in campo novità che speriamo possano agevolare il flusso delle
vetture, nel pieno rispetto delle norme ambientali e di sicurezza. Innanzitutto bisogna
pensare che non sia possibile
avere un numero troppo ele-
vato di persone presenti all’interno della struttura contemporaneamente. Siamo in una
fase di cambio della normativa vigente - ha continuato Cattano - quella precedente, un
decreto ministeriale dell’8
aprile 2008, prevedeva determinati obblighi da parte del
gestore della piazzola ecologica, tra cui la registrazione dell’utente attraverso la compilazione di un apposito modulo.
Con il nuovo dm del 17 luglio
scorso invece la procedura è
stata fortunatamente snellita:
non sarà più necessario compilare un foglio, ma solamente esibire una carta d’identità
valida che indichi la residenza dell’individuo. In questo
modo si snellirà in modo evidente il flusso in entrata. Non
solo. Il secondo punto sarà
l’ampliamento dell’orario di
apertura: oltre alle attuali
giornate di lunedì e giovedì,
in entrambi i casi dalle 8 alle
12.30 e dalle 14 alle 16.30, e
del sabato, solo in orario mattutino, sarà possibile recarsi
all’isola ecologica di Moraro
anche nella mattinata di giovedì, dalle 8 alle 12.30. In questo modo intensificheremo –
ha sottolineato Cattano – la
pulizia e lo smaltimento dei
rifiuti nelle restanti giornate
di martedì e venerdì e nel pomeriggio di mercoledì. Infine
– ha chiuso Cattano – un’ultima novità: stiamo verificando
con Comuni interessati e Provincia, con i quali avremo
una riunione dopo Ferragosto, la possibilità di realizzare un piccolo parcheggio da
15-20 posti in prossimità dell’ingresso della struttura, per
ridare fiato all’arteria provinciale che nelle ore di maggior
afflusso si intasa spesso. Una
delle nostre priorità è la sicurezza: per questo vorremmo
che tutti questi accorgimento
permettano di far entrare all’interno della zona di conferimento non più di tre-quattro
persone alla volta, con un iter
più veloce e meno snervante
per tutti».
Matteo Femia
File di auto in attesa di
scaricare rifiuti a Moraro
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Sei serate musicali a Villa Codelli
Si inizia il 21 agosto con l’”Elisir d’amore” di Donizetti. Ingresso libero
MOSSA Tornano le serate musicali a Villa Codelli, giunte alla
19a edizione realizzata, come di
consueto, dall’Azienda Codelli e
dal Comune di mossa con il contributo della Regione, in collaborazione con l’associazione musicale Aurora ensemble, l’Associazione internazionale dell’operetta Fvg, la Fondazione Carigoa, la
Provincia, Zurich assicurazioni e
Pecar piano center. Come è ormai tradizione, anche quest’anno
si inizierà nel segno dell’opera.
Saranno infatti le note de ”L’Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti ad animare il 21 agosto, alle 21,
il primo appuntamento nella storica dimora di Mossa, nella regia
e nell’adattamento scenico curati
dal baritono Giorgio Caoduro. Di
scena, accanto allo stesso Caoduro, i soprani Rieko Arai e Mary
Osborn, il tenore Alessandro Cortello e il basso Davide Bartolucci, accompagnati al pianoforte da
Alessandra Sagelli. Di tutt’altro
tenore la proposta di sabato 22
agosto, che vedrà gli Oblivion protagonisti con grande verve e professionalità dello spettacolo ”Cetra noi cinque”, realizzato dall’Associazione internazionale dell’operetta. Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli e il pianista Cristiano Alberghini proporranno brani tratti
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dal repertorio dell’indimenticabile Quartetto Cetra. La prima terna di concerti si concluderà domenica 23 con ”La grande musica
da camera”, un omaggio a Franz
Joseph Haydn e Felix Mendelssohn rispettivamente nel bicentenario della morte e della nascita.
Protagonisti della serata i violinisti Giacobbe Stevanato eAlessandra Carani, la violista Sarah Grubinger e il violoncellista Wilfried
Tachezi, già noti al pubblico di
Villa Codelli, impegnati nell’esecuzione di due raffinati quartetti.
Le Serate musicali torneranno a
Villa Codelli il 28, 29 e 30 agosto
tra l’altro con un omaggio a Rilke.
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Via i tetti in eternit, la Provincia
investe altri 116mila euro
L’Amministrazione concorre a metà della spesa a carico dei privati
di LUIGI TUREL
GORIZIA La Provincia
rilancia sul programma
di smaltimento di tettoie
in eternit con un appalto
da 116mila 666 euro. E si
accolla il 50% dei costi
mentre l’altra metà sarà a
carico del privato che richiede l’intervento di rimozione delle coperture
in cemento-amianto da
abitazioni private come
dai pollai o dai box-ripostiglio.
«Sull’amianto c’è poco
da discutere, men che meno fare filosofia. Bisogna
eliminare l’eternit perché è micidiale», rimarca
l’assessore all’Ambiente
Mara Cernic. Aggiunge:
«E ogni promessa è un impegno per noi. Visto il successo della prima iniziativa, avevamo assicurato
che nel bilancio della Provincia sarebbe stata inserita una nuova posta per
un ulteriore lotto di eliminazioni dell’eternit. E così ecco altri 116mila euro
che, con la quota che spetta ai privati, sommerà a
232mila euro per la ”rottamazione”
dell’eternit.
Non solo. Vedremo di reperire altre risorse quando faremo le variazioni al
bilancio, servono molti
più soldi visto il boom di
richieste che non abbiamo potuto soddisfare con
il primo appalto. E già mi
immagino un’altra lista
d’attesa di coloro che non
saranno esauditi anche
con questo secondo appalto».
La Provincia, dunque,
continua a fare da battistrada alle amministrazioni pubbliche concorrendo
alle spese sostenute dai
privati. Di più. Evita ai
cittadini anche di fare la
spola tra uffici, Azienda
sanitaria compresa, con il
L’ASSESSORE
«Il successo
dell’iniziativa
è nelle 330 richieste
di rimozione
fatte nell’Isontino»
L’assessore Mara Cernic
rompicapo della rimozione delle tettoie in fibra di
cemento e amianto: a tutto penserà l’impresa che
si aggiudicherà l’appalto.
L’unico compito che spetterà a chi chiede l’intervento è quello - del resto
è già stato rodato con l’appalto di due anni fa - di
contattare la ditta e concordare il sopralluogo.
Sono sei le tipologie di
interventi ammessi (sono
riportate a fianco assieme al prezzo base sul quale i concorrenti all’appalto dovranno fare il ribasso). Rispetto al primo lotto, c’è una novità che amplia le possibilità di eliminare le lastre in eternit:
anche quelle che un tempo erano tettoie e che,
smantellate «fai da te»
dal privato, sono rimaste
accatastate a terra in
qualche angolo del giardino di casa.
«Per fortuna, qualcuno
ha avuto giudizio dopo
aver tolto da solo la tetto-
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ia del pollaio o del ripostiglio. Voglio dire che quel
cittadino ha avuto almeno la coscienza di non abbandonare l’eternit nei
boschi,
disseminando
amianto tra Carso e Collio, per non scordare affatto i casi di alvei di torrenti e fiumi trasformati
in discarica. Questa volta
abbiamo ampliato le possibilità di smaltimento
per poter accogliere anche le richieste di rimozione delle coperture lasciate a terra», rimarca
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ancora l’assessore Mara
Cernic.
Sulle nuove domande,
avranno la precedenza
quelle rimaste inevase.
Già perché nel 2008 era
stato polverizzato il budget di 100mila euro accantonato dalla Provincia:
ben 330 le domande di intervento a riprova del successo dell’iniziativa dell’Amministrazione presieduta da Enrico Gherghetta. A metà maggio di quest’anno la Edilanzutti di
Remanzacco che si era aggiudicata l’appalto aveva
soddisfatto 131 richieste
(gli interventi fatturati in
realtà erano 141 in quanto in un caso la domanda
era cumulativa per un garage in un condominio a
Monfalcone). Complessivamente - ma gli interventi sono ancora da esaurire - erano stati rimossi
3mila 795 metri quadrati
di tettoie in cementoamianto poi smaltiti in
una discarica in Austria.
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Il Piccolo Nazionale Attualita' e Politica
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LAVIABILITÀ
TRANSFRONTALIERA
Inaugurato ieri il tratto autostradale che avvicina Gorizia a Lubiana
alla presenza del premier sloveno Pahor e del ministro Vlacic
Il Corridoio 5 si allarga, aperta la Vipava-Razdrto
Dei 221 milioni 47,8 sono di Autovie Venete. Riccardi: «Primo intervento italiano fuori dai confini
di FRANCO FEMIA
GORIZIA Dalle 21 di ieri sera è aperto al traffico
il nuovo tratto di 12 chilometri da Vipava a Razdrto
dell’autostrada GoriziaLubiana. È così il Friuli
Venezia Giulia è più vicino alla capitale slovena e
all’intero Est europeo, come ha sottolineato l’assessore regionale alla Viabilità Riccardo Riccardi.
Tre ore prima, all’altezza della galleria di Rebernice, vicino alla barriera
del Nanos, c’era stata
l’inaugurazione ufficiale
alla presenza del primo
ministro della Slovenia
Borut Pahor, del ministro
dei Trasporti Patrick Vlacic e del presidente della
Dars (la società che ha realizzato l’opera) Tomislav
Nemec. Il taglio del nastro è stato affidato a tre
giovani del
posto.
Da
parte italiana, oltre a
Riccardi,
erano presenti il presidente di Autovie Venete
Giorgio Santuz, il sindaco
di Gorizia Ettore Romoli
e il presidente della Provincia Enrico Gherghetta,
anche se in una posizione
defilata rispetto al protocollo che ha dato maggiore visibilità alle autorità
slovene.
Momento di festa e di
soddisfazione,
dunque,
per la Slovenia che su questo tratto di autostrada ha
investito forze e soldi per
terminare un progetto
che i paesi della valle del
Vipacco chiedevano a
gran voce da anni per porre fine alla strettoia del
Nanos, una strada di 8 chilometri di curve e strettoie intasate dal continuo
transito di Tir. Lo ha ricordato anche Pahor che, essendo di san Pietro-Vertoiba, questa strada l’ha fatto mille volte vivendo di
persona i disagi e malumori degli automobilisti. Ed
è anche per questo motivo
- ha detto - che si è cercato di accelerare gli ultimi
lavori, di superare le difficoltà tecniche e burocratiche»
Ma c’è tanta soddisfazio-
ne anche da parte italiana. «Oggi - ha detto Riccardi, che è anche vice commissario per l’emergenza
della A4 Venezia-Trieste questo tratto autostradale
si traduce in un ulteriore
segmento del Corridoio 5,
un’opera importante realizzata in territorio sloveno anche con un contributo economico e finanziario importante del Governo italiano». Dei 221 milioni utilizzati per realizzare il tronco VipavaRazdrto, 47,8 sono stati
prestati da Autovie Venete. «Il fatto rilevante - ha
ricordato Riccardi - è che
con questo intervento si è
materializzata la grande
intuizione della legge sulle aree di confine. Questo
è il primo esempio di intervento italiano al di fuori dei propri confini». E i
buoni e positivi rapporti
sono stati riconosciuti
dal presidente
della
D a r s
Nemec, che
ha auspicato
il proseguimento della
collaborazione con Autovie Venete. Da parte sua
Santuz ha ricordato i recenti accordi anche con
l’Austria per avviare un sistema congiunto di informazione sulla viabilità.
A guadagnare di più del
completamento dell’autostrada per Lubiana è indubbiamente Gorizia. Lo
conferma il sindaco Ettore Romoli: «È un momento molto importante per
la nostra città, che esce
dall’isolamento più ancora dell’abbattimento dei
confini. Anche per questo
motivo non ho voluto mancare
all’inaugurazione.
Non resta ora che sperare
nel prossimo avvio dei lavori della Gorizia-Villesse
auspicando che questi finiscano nei tempi previsti, cioè entro il 2012».
«Benvenuti nel Corridoio 5 - afferma Gherghetta,
mostrando dall’alto dell’autostrada la sottostante
valle del Vipacco -, darà
impulso alla crescita dell’economia isontina, avvicinerà Lubiana alle nostre città e alla nostra costa».
Romoli: «La nostra città
esce finalmente
da un isolamento storico»
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La folla presente all’inaugurazione e, a sin. Pahor con i tre ragazzi
che hanno tagliato il nastro
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Il Piccolo Nazionale Cultura e Spettacolo
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Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
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L’iniziativa
Domenica una delegazione radicale
visiterà il carcere di via Barzellini
Da anni, in occasione del ferragosto,i Radicaliorganizzanovisitenegliistitutipenitenziariitaliani. La visita non è rivolta soltanto ai detenuti,
ma anche a tutta la “comunità penitenziaria” allo scopo di conoscere una realtà che appare alquanto esplosiva soprattutto per le condizioni di
invivibilità di chi lì vive e lavora. Domenica sarà
il senatore radicale Marco Perduca, alle 9.30, a
visitare il carcere di Gorizia accompagnato dai
dirigenti della locale associazione radicale Lorenzo Cenni e Pietro Pipi. Dice Cenni: «Il tema
carcere per i Radicali è una costante. Non per
niente la rubrica fissa RadioCarcere, trasmessa
da Radio radicale, è seguitissima dai detenuti.
Con questa visita si vuol valutare se gli istituti
penitenziari siano mero deposito di merce umana per espiazione della pena capace di generare
orroreoppure se abbiano la tendenza alla rieducazione del condannato come dice la Costituzione. Entreremo in tutte le carceri con un questio-
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nario utile a raccogliere dati per elaborare una
statisticasullacondizionerealedapresentarein
Parlamento. Parleremo con la direzione, con il
personale, con i detenuti e, se possibile, la delegazione incontrerà don Alberto, memoriae testimonianza della comunità penitenziaria e di una
vita spesa per il recupero degli ultimi».
«Il nostro fine settimana ferragostano si conclude in carcere, ma si apre per strada – aggiunge Pipi –, poiché per noi radicali il dramma dell’accanimentoterapeuticononèandatoinvacanza e continueremo a stare sui marciapiedi per
raccogliere firme sulla petizione per il Testamento biologico. Saremo oggi in corso Verdi e
poi a San Rocco in occasione della sagra. Sabato
apriremo il tavolo a Grado in via Europa unita.
Attendiamo che il presidente Gherghetta torni
dalle vacanze per consegnare le firme nelle sue
mani e per verificare la sua volontà politica al
riguardo».
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Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
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L’esibizione del musicista di Marano è stata proposta nell’ambito della rassegna “Il cinema senza il cinema”
Un concerto dal sapore del mare
Il pianista Claudio Cojaniz ha incantato il pubblico a palazzo Attems
Due manichini che indossano abiti
di scena del capolavoro “La leggenda
del pianista sull’oceano” osservano
incuriositi il “ragazzo” di Marano Lagunare con la maglietta verde armeggiare al pianoforte: «È lui, siamo di
nuovo sull’oceano” si debbono essere
detti nel loro linguaggio non verbale.
E invece no, il “gigante” del pianofortejazz che per quasi 90 minuti ha fatto
emergere dal cuore dei molti presenti emozioni vive e bellissime grazie alla sua musica che è immersione ed
emersione un po’ come la vita, è il maestro Claudio Cojaniz, figlio del blues
“adriatico”, che ha incantato tutti l’altra sera a palazzo Attems (pianterreno) con il suo concerto proposto nell’ambito di “Il cinema senza il cinema”, rassegna organizzata dalla Pro-
vincia,daiMuseiprovincialiedall’associazione culturale Equilibri.
Cojaniz,0 uno dei più grandi talenti
deljazz pianistico(nonsoltanto italiano) è in pista da oltre trent’anni con
un’immaginazionefervidaeunacapacità compositiva cristallina che mai è
sganciata di sociale. L’artista, che ha
preso spunto dal suo più recente album “Polene”, suite per pianoforte,
prodotto da Carmelo Contin, presidentedell’associazioneculturale“Anfora” di Terzo d’Aquileia: in realtà
l’artista ha preso lo spunto dal mare
“liquido amniotico” attraverso il quale egli “sente” l’urlo di tutti i bambini
delmondo,peraddentrarsi nelrepertorio di Ornetta Coleman, il gigante
del sax di recente a Udin&Jazz e uno
dei padri del free, e Duke Ellington, il
genio del quale il grande pubblico conosce soltanto poche composizioni
primo in assoluta a far emergere la
cultura afro-americana come asse
portante non solo della musica jazz,
ma di un’area molto vasta della cultura Usa. Con il suo tocco magico (Claudio ha il «blues nel cuore, nella mente
e nelle mani, non l’ha imparato, perché il blues non si può imparare: o c’è
o non c’è!») il “guerrigliero” del piano
hacompostoericomposto“Lonelywoman” di Ornetre, “Blues”, “Beauty is
arare thing”, chicche dal maestro
79enne di Fort Worth (Texas) che ha
sconvolto con la sua arte le “certezze”
del jazz, già messe in dubbio dall’opera di Monk e Mingus: “africann
flowers” di Duke è stata incantevole
nelle sue meravigliosa combinazione
di ritmo e melodia. Poi sono giunte
“Great spirit” e “Blues for Che”, perle
griffatedaCojanizstesso,brani solidi,
movimentati e passionali e da ultimo
“WarOprhans”diOrnetteancora,stupende e dolente.
Il folto pubblico presente, compresa la vice-presidente della Provincia
e assessore alla cultura Roberta De
Martin, ha chiesto all’artista ancora
dei “corti”, cioè dei bis: Claudio ha
tirato fuori dall’archivio del suo cuorelabellissima“Graciasalavida”della cilena Violeta Parra e “Jovano Jovanka”, brano balcanico trascinante.
Ilcinemasenzailcinemaritornamercoledì prossimo con “Da Lumière a
Pasolini” la pièce per voci recitanti e
musica.
Giuliano Almerigogna
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Claudio Cojaniz al pianoforte e uno scorcio del pubblico (presente anche l’assessore alla Cultura della Provincia, Roberta
Demartin) che ha assistito al concerto a palazzo Attems
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Moraro. L’affluenza degli utenti provoca code all’entrata dell’impianto e sulla strada provinciale Capriva-Gradisca
Ancora disagi per le file all’ecopiazzola
MORARO. Ancora difficoltà a
Moraro per la ricettività sovraccomunale dei rifiuti nell’area dell’impianto di compostaggio. In determinanti momenti della giornata gli
utenticheutilizzanolapiazzolaecologica per consegnare i rifiuti sono
numerosi. L’affluenza provoca delle file all’entrata dell’impianto e a
volte la formazione di code sulla
strada provinciale Capriva-Gradisca.
La situazione rappresenta un fattore di pericolosità per la viabilità e
già qualche settimana fa il sindaco
Alberto Pelos si era incontrato con
gli assessori provinciali Maurizio
Di Matteo e Mara Cernic e aveva
chiestoaIrisdiattivarsiperrisolverelaquestione.Iproblemicontinuano e il vicesindaco di Moraro Umberto Colombo fa il punto sulla situazione. «Il nostro Comune – sottolinea Colombo – ha interessato della questione l’azienda Iris e la Provincia. I dirigenti di Iris sono impegnati a trovare la soluzione al problemacercandounrimediochesoddisfi tutti.
Iris sta attuando le normative comunitarie che riguardano l’utilizzo
dellepiazzoleecologichecheprevedonotral’altrol’identificazionedell’automezzo e delle persone che
consegnanoirifiuti.Questiprocedimenti rallentano le varie operazio-
niecreanodelledifficoltà. Daparte
nostra per migliorare la situazione
abbiamo chiesto a Iris di ampliare
l’areadisostaper iveicoli egli automezzi che entrano nell’impianto».
Notizie confortanti invece riguardo
all’altra questione inerente all’impianto di compostaggio. L’assessore Colombo riferisce che gli odori
che fuoriescono dall’impianto sono
diminuiti a Moraro dopo l’intervento tecnico predisposto dall’azienda
con la quasi totale chiusura dell’area di maturazione dell’impianto.
L’amministrazione è in attesa di
ulteriori riscontri. Non è l’unica notizia positiva. Il Comune di Moraro
infattinel2008èrisultatoprimonellaprovincia diGorizia perla raccolta differenziata dei rifiuti con una
percentuale di raccolta del 72,50%.
«Riteniamo che questo sia un dato
estremamente positivo per la nostra comunità – afferma l’assessore
Colombo – e ringraziamo la cittadinanza per questi risultati che sono
costanti di anno in anno. Se anche
nel 2008 il Comune verrà premiato
conuncontributodapartedellostatoodellaProvincial’amministrazione si impegnerà come in passato ad
acquistare i sacchetti per la raccolta della carta e le pastiglie per la
lotta alla zanzara tigre».
Marco Silvestri
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Gradisca. Il Comune ha deciso la ripartizione dei contributi regionali. Altri 217 mila per la sistemazione dei campi di tennis
Palazimolo, interventi da 543 mila euro
La gran parte dei finanziamenti servirà per la ristrutturazione dell’impianto
GRADISCA. Una sistemazione generale
delle aree esterne, degli accessi e dei percorsi
pedonali mentre per il Palazimolo, nel dettaglio, si interverrà sulla pensilina dell’ingresso principale, sulle pareti perimetrali e sugli
spogliatoi. Agrandi linee questa la destinazione del contributo recentemente riconosciuto
al Comune di Gradisca nell’ambito del piano
regionale dell’impiantistica sportiva.
In realtà un doppio finanziamento, visto
che oltre ai 543.750 euro erogati per la ristrutturazione del Palazimolo la Regione
ha riconosciuto anche 217.500 euro per la
sistemazione dei vicini campi da tennis e
dell’interaarea sportiva compresatra le vie
del San Michele e dei Pioppi.
Un fondo complessivo di 761.250 euro sul
quale la Regione interverrà direttamente
per il 75% mentre il rimanente 25% sarà a
carico di Provincia e Comune, e che, ora, il
Comune di Gradisca dovrà far proprio mettendoloabilancio2010,provvedendoanche
a realizzare il
progetto definitivo per le opere da eseguire.
«Progetto che
in linea di masLavori al via
sima – hanno
confermatoireentro
sponsabili delil 2010
l’ufficio tecnico
comunale – si
articolerà sulle
carenzegiàevidenziate dalcensimento dell’impiantistica sportiva realizzazione dal
Coni su incarico della Provincia di Gorizia.
Parlando del Palazimolo, in particolare, si
provvederà a una generale sistemazione
esterna, passando dalla pavimentazione
delleareediaccesso,dovesonostateriscontrateconsistentiinfiltrazionid’acquacheinteressano anche il vicino bocciodromo e i
piani inferiori, alla pensilina dell’ingresso
principale. È stato, inoltre, riscontrato un
fenomeno di umidità di risalita sulle pareti
perimetrali del palazzetto mentre dovrannoessereoggettodiunadeguamentonormativo gli spogliatoi, anche questi locati al piano interrato».
Per quanto riguarda il vicino tennis club,
invece, l’intervento più corposo riguarderà
gli spogliatoi. «Un adeguamento normativo
necessario che dovrebbe espletarsi con la
costruzionedi unanuovastruttura chevada
a sostituire gli esistenti prefabbricati in legno. Da valutare anche la “club-house” (la
sededeltennisclub,ndr),inquantoanch’essa una struttura prefabbricata. Ci sono poi
lavori di miglioria generale per i campi di
gioco».
Interventi che, come hanno precisato ieri da palazzo Torriani, potrebbero essere
nonsoloprogettatimaanchemessiin opera
nel 2010.
Il municipio di Gradisca: l’amministrazione ha deciso
la destinazione dei finanziamenti per gli impianti
I TEMPI
Marco Ceci
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Apertura
14 AGO 2009
Messaggero Veneto Nazionale Regione
pagina 7
Quotidiano
Inaugurata la bretella tra Razdrto e Vipava. L’assessore alle Infrastrutture Riccardi: è un altro passo del Friuli Venezia Giulia verso l’Europa
Aperto il tratto sloveno che unisce l’A4 a Lubiana
Una superstrada di 12 chilometri costati 221 milioni di euro, Autovie ha messo 48 milioni
RAZDRTO (SLOVENIA).
«L’apertura della bretella tra
Razdrto-Vipava sulla direttrice tra Gorizia e Lubiana rappresenta per il Friuli Venezia
Giulia un passo in avanti verso l’Europa».
Lo ha affermato l’assessore
regionale alle Infrastrutture,
Riccardo Riccardi, a margine
dell’inaugurazione del nuovo
tratto autostradale, cui sono
intervenuti il primo ministro
sloveno Borut Pahor e il ministrodeiTrasporti,PatrickVlacic.Allacerimoniahannopartecipatoanchediverseautorità italiane, tra cui, oltre a Riccardi, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli e il presidente
dellaProvinciadiGorizia,Enrico Gherghetta.
Il nuovo tratto autostradale
di fatto allaccia l’autostrada
A4 Venezia-Trieste al sistema
viariosloveno,viaGorizia.Ilavori, nel tratto lungo 12 chilometri, sono costati alla Dars,
la società che gestisce la rete
autostradale della Slovenia,
221 milioni di euro. Autovie
venete, concessionaria della
A4 Venezia-Trieste, è intervenuta con un finanziamento di
47,8 milioni.
Ilnuovotracciatoinaugurato ieri è stato costruito a parti-
re dal 2002 e ha due corsie
(senza la corsia di emergenza,
comesull’interotracciatodell’autostrada). La realizzazionedelnuovotratto,consideratoanchecheadicembrepartiràilcantiereperlatrasformazioneinautostradadelraccordo Villesse-Gorizia, rafforzerà la direttrice del traffico su
gomma attraverso il capoluogo isontino. Una volta superatoilPassantediMestre(Vene-
zia) e viaggiato sulle tre nuove
corsie - entro il 2014 - della A4
Venezia-Trieste, i flussi di
traffico potranno scegliere il
nuovo percorso per Lubiana
che passa per Gorizia, oppure
quello più a Sud, via Trieste.
Per Riccardi «si traduce in
realtà un ulteriore segmento
del Quinto Corridoio. Un’opera importante realizzata in
territorio sloveno anche con
un contributo economico e fi-
nanziario importante del Governo italiano».
In proposito l’assessore del
FriuliVeneziaGiuliaharicordato come il Governo italiano
hainserito la dotazione finanziaria per quest’opera nella
legge sulle aree di confine, individuando la Regione come
soggetto istituzionale deputatoallagestionediquesterisorse. E a sua volta la Regione ha
indicatocomemandatariaAutovieVenete.«Èstatouninterventocongiunto,nel qualeanche i nostri tecnici hanno contribuito alla verifica delle fasi
di avanzamento dei lavori».
Riccardi ha poi sottolineato come questa tratta «è una
delle due bretelle di Osimo,
una diretta verso Trieste, l’altra verso Gorizia. È evidente
che questo potrà portare a un
miglioramentodellecondizioni dei traffici; tuttavia non
dobbiamonemmenodimenticarecheitrafficisiriverserannoinmanieraancorapiùveloce sulla nostra rete autostradale, mettendola così ancora
di più in difficoltà». Di conseguenza, fatto questo passo
avanti,«oraspettaanoiprocedere con velocità con la trasformazioneinautostradadellaVillesse-Goriziaeconlarealizzazione della terza corsia
sulla A4».
L’inaugurazione e l’apertura del nuovo
tratto sloveno della superstrada da Razdrto a
Vipava, che unisce l’A4 a Lubiana
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14 AGO 2009
Messaggero Veneto Udine Basso Friuli
pagina 10
Quotidiano
Campolongo Tapogliano. Anche il comitato “Per continuare a vivere a Tapogliano” indignato
No al mega-casello sulla A4
L’amministrazione comunale respinge le ipotesi di tale progetto
CAMPOLONGO TAPOGLIANO.
GliamministratoridiCampolongo Tapogliano sono contrari alla proposta
del Patto dello sviluppo della Provincia di Gorizia in merito alla soppressione deicaselli autostradalidi Villesse,RedipugliaedelLiserteallarealizzazione di un’unica barriera all’altezza di Tapogliano. «L’amministrazione
comunale di Campolongo Tapogliano
ha appreso dai media che un comitato
formatosi nell’ambito della provincia
di Gorizia per iniziativa di enti, amministratori e varie categorie, propone
la liberalizzazione al traffico di tutto
l’Isontinoconliberopassaggioaicaselli di Villesse, Monfalcone Ovest-RedipugliaeMonfalconeEst-Liserteistituzione di un mega svincolo e barriera
autostradalecheverrebbeinteramente posta all’interno del comune di
Campolongo Tapogliano».
L’amministrazione esprime in maniera chiara il proprio netto dissenso
relativoall’ipotesidirealizzareunasimile struttura nel mezzo del proprio
territorio comunale: l’opera risulterebbe palesemente in contrasto con
gli obiettivi amministrativi di integrazione dei due centri nel pieno rispetto
e valorizzazione dell’ambiente e della
connotazione rurale ed agricola del
territorioe regionali di favorirela creazione di nuove realtà territoriali. Ancora meno accettabile appare la proposta di una tangenziale per Versa, ad
impatto ambientale devastante per il
territorio di Tapogliano. Anche il co-
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Mezzi pesanti
a un casello autostradale in
Friuli
mitato “Per continuare a vivere a Tapogliano”, è concorde con l’amministrazione definendosi “indignato” per
la proposta di costruzione di un megacasello sulla A4 nel territorio di Tapogliano. «Rifiutiamo la logica perversa
che porta allo scaricare le criticità e le
negatività dello sviluppo economico
dell’Isontino sui territori limitrofi, “a
noi l’utile a voi le rogne”. Non c’è lo
spazioperrealizzaretaleopera,l’autostrada passa a ridosso dei centri cittadini di Campolongo e Tapogliano due
realtà impegnate nel difficile compito
di creare un’unica comunità». Il comitato “Per continuare a vivere a Tapogliano”, apprezzato il parere negativo
prontamentemanifestato dalla amministrazionecomunaleelafattivacollaborazioneassicuratadalgruppodiminoranza è pronto a fare la sua parte.
Gessica Mattalone
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