grand blue sub11_06
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CON GRAND BLUE. Immersioni a Marsa Alam, Jump in diving! dove è possibile fare incontri eccezionali anche a pochi metri di profondità e non lontano dalla costa. di Angelo Bizzarri >foto D’Urso Archivio Pss Worldwide iù di tre anni anni fa, casualmente, la mia strada si incrociò con quella di Grand Blue, network di diving center. In quel periodo Grand Blue, dopo aver consolidato la sua presenza a Sharm el Sheikh, stava estendendo la sua operatività sulla costa di Marsa Alam. Accettai la proposta di lavorare come istruttore subacqueo, felice di avere come destinazione un luogo incontaminato e ancora tutto da scoprire (come lo è tuttora!). Oggi lavoro ancora a Marsa Alam, come responsabile del network Grand Blue che, nel frattempo, su questo tratto di costa egiziana (dalla città di El Quesir fino al confine con il Sudan), ha ampliato la sua presenza a ben quattro villaggi. P 110 A Marsa Alam, grazie a un contesto di una natura ancora pressoché incontaminata, è possibile ammirare paesaggi mozzafiato e fare incontri Grazie alle strutture e all’organizzazione del network Grand Blue, i subacquei possono dedicarsi alle immersioni in questa zona del Mar Rosso dai fondali ricchi di spunti: da non perdere le marse, belle baie poco profonde. eccezionali anche a pochi metri di profondità e senza necessariamente dover raggiungere lontani punti di immersione. Prendiamo, ad esempio, le immersioni nelle “marse”, la cui origine geologica risale a milioni di anni fa e che caratterizzano questo tratto di costa. Le marse sono baie dove la barriera corallina sembra spaccarsi all’orizzonte, più o meno distante dalla costa, e rientra verso la terraferma, fino quasi a raggiungere la spiaggia, formando una laguna che separa il reef nord da quello sud. Le immersioni nelle marse si svolgono da terra; essendo poco profonde offrono il duplice vantaggio di essere adatte anche ai meno esperti e di potere effettuare immersioni molto lunghe. Le immersioni da riva, inoltre, sono anche un vantaggio in termini di tempo per spostamenti, permettendo di ritornare al villaggio a ora di pranzo. Nel primo pomeriggio si ha quindi la possibilità di effettuare una seconda immersione o restare al villaggio con la famiglia. Prendiamo ad esempio una delle marse frequentate da Grand Blue: Marsa Abu Dabbab, più GRAND BLUE ON LINE rand Blue opera a Sharm el Sheikh, El Queisir e Marsa Alam. Se volete leggere la descrizione delle immersioni più famose, organizzate dal network Grand Blue in queste località, potete collegarvi al sito www.grandblue.it. Se queste immersioni “virtuali” vi appassionano, collegatevi alla pagina “villaggi” per consultare le caratteristiche degli otto resort all’interno dei quali opera Grand Blue per ottenere informazioni sui tour operator che offrono il pacchetto viaggio. Sempre on line, è possibile prenotare le vostre immersioni ottenendo uno sconto favorevole. La prenotazione non richiede il pagamento anticipato che sarà regolato in loco, a fine servizio. Ai subacquei il cui pensiero ricorre spesso al Mar Rosso segnaliamo la possibilità di iscriversi, sempre attraverso il sito Grand Blue, a “FlashNEWS”, notizie flash dal Mar Rosso di Grand Blue. Periodicamente si riceveranno notizie e curiosità… da questo fondale tra i più belli del mondo. Per contatti: [email protected] G conosciuta dai subacquei e dagli snorkelisti, come “baia del dugongo”. Qui, infatti, è possibile fare uno degli incontri “marini” più rari al mondo: quello con un esemplare di dugongo (un mammifero dell’ordine dei sirenidi) sia in immersione sia in superficie, dove torna per prendere aria. Questo strano e grosso animale (può arrivare ai 3 metri di lunghezza e a un peso compreso tra i 400 e 500 chili) è in via di estinzione. Oggigiorno il dugongo è presente solamente nell’Oceano Indiano e all’estremità occidentale di quello Pacifico… se avete la fortuna di incontrarlo! Per la presenza di questo lontano parente dei Lamantini nella marsa, spesso si mette in secondo piano un altro possibile incontro eccezionale: quello con le tartarughe verdi. Le tartarughe marine sono tra gli abitanti più antichi della terra, sono sopravvissute ai dinosauri… ma oggi il loro numero è in forte diminuzione ovunque! A Marsa Subacquei pronti a immergersi per pinneggiare insieme ai dugonghi e alle tartarughe marine: per un incontro simile, basta affidarsi all’istruttore e godersi la bellezza delle acque di Marsa Alam. Abu Dabbab vive, addirittura, una famiglia di dodici tartarughe verdi e, nelle giornate di particolare visibilità, è possibile incontrare, contemporaneamente, anche dieci esemplari mentre brucano. Diverse volte mi è capitato che il dugongo abbia deciso di fare visita al mio gruppo proprio mentre eravamo tutti in circolo ad ammirare le tartarughe (lunghe anche 2 metri e ornate da grandi remore). Nel frattempo “il popolo degli snorkelisti”, sulle nostre teste, aspettava impaziente che questi animali tornassero in superficie a prendere aria per poterli ammirare da vicino, magari percorrendo qualche metro nuotando insieme a loro. Grazie alla bassa profondità dell’immersione è sempre possibile restare sott’acqua per oltre un’ora e vi assicuro che il ricordo che lascia l’incontro con le tartarughe marine in questa marsa è indelebile (certo non meno di quello con il dugongo) e che potremo far vivere anche ai subacquei del futuro se continueremo a immergerci rispettando il loro habitat. 111