Free to play - Liberi Nantes
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Free to play - Liberi Nantes
Free to play La nostra storia La nostra casa Calcio Touch Rugby Escursionismo Scuola d’italiano Siamo nati alla fine del 2007. Un gruppo di amici, un’idea e un nome. Liberi Nantes viene da lontano, dalle mura di Troia in fiamme, da un guerra, dalla fuga di Enea e della sua famiglia, da un naufragio. Nel nostro nome c’è la libertà e c’è il mare, ci sono le rotte antiche e quelle moderne che si incrociano, c’è la voglia di ricominciare, ovunque e comunque. Liberi Nantes è l’idea che si può dare asilo a chi ne ha bisogno anche attraverso lo sport, perché il diritto all’attività sportiva è a tutti gli effetti un diritto umano e adoperarsi per garantirlo a chi non ha nulla, è un impegno che può riempire degnamente una vita. Liberi Nantes è una squadra di calcio, la prima composta da Rifugiati e Richiedenti Asilo che partecipa ad un campionato ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Liberi Nantes è touch rugby, un’esperienza nata con altre realtà rugbistiche della capitale. Una squadra che abbatte le barriere di genere e linguistiche. Liberi Nantes è escursionismo, perché il cammino in mezzo alla natura non è la fuga, la paura, ma il piacere di conoscere e vedere con occhi diversi il mondo che ci circonda. Liberi nantes è scuola, per riprendere un cammino interrotto troppo presto. Liberi Nantes è un mare di lingue, di colori e di storie che si incrociano in spazi diversi tra loro e che si intrecciano per dare vita a nuove storie e nuove speranze. Liberi Nantes è “una squadra aperta e di transito”, come la società che vorremmo, perché non esiste domani per chi si chiude, non esiste futuro per chi si ferma. Liberi Nantes è tante cose che ancora non conosciamo e che scopriremo navigando, liberi, in quel mare di sogni e di aspirazioni che fa di ognuno di noi un migrante tra migranti. 7 anni di attività 2000 i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato alle nostre iniziative 15 centri di accoglienza coinvolti 2 1film cortometraggi 1 documentario presentato al Festival Internazionale del film di Roma Il “XXV Aprile” è ora più accessibile, più sicuro e più accogliente, e questo grazie alla passione e alla dedizione dei soci e di un grande numero di volontari. Nonostante gli sforzi prodotti il “XXV Aprile” non è ancora lo spazio che sogniamo e che vogliamo restituire al quartiere. Continua ad essere una struttura inagibile e con standard di sicurezza non adatti alla pratica sportiva degli adulti e ancor più dei minori. Le condizioni strutturali del campo, dopo alcuni anni di incuria e semiabbandono, sono tali da richiedere interventi importanti al fine di garantire le condizioni di sicurezza dell’impianto e di chi lo frequenta e gli standard igienico sanitari necessari per poter riaprire lo spazio anche ai più piccoli. Siamo infatti convinti che la nostra idea di sport come diritto, debba potersi incontrare con le nuove generazioni, quelle che andranno a costituire l’Italia del futuro e che proprio attraverso lo sport possono imparare più facilmente, con l’esempio e la convivenza quotidiana, come sia fondamentale cominciare a conoscersi, a stare insieme e a rispettarsi. Il XXV Aprile Dal 1 aprile 2010 la Liberi Nantes A.S.D. è diventata assegnataria dell’impianto sportivo “XXV Aprile” di Pietralata (Roma). Si tratta di un campo a suo modo storico, uno spazio che la classe operaie sottrasse al cemento sul finire degli anni sessanta. Grazie all’impegno di centinaia di volontari divenne luogo popolare di accesso allo sport. A seguito di alterne vicende finì in uno stato di degrado finché l’ATER non ha deciso di offrire alla Liberi Nantes questa opportunità unica: far rinascere dentro il quartiere di Pietralata uno spazio aperto, capace di coniugare sport, emancipazione e diritti. Il 25 aprile 2010 con una grande festa popolare, abbiamo preso possesso dell’area dell’impianto e ci siamo presentati al quartiere. Liberi Nantes dopo quattro anni di sacrifici ha imparato ad amare e rispettare questo spazio, gli sforzi prodotti in questo primo periodo di gestione sono notevoli e i risultati sono evidenti agli occhi degli stessi abitanti del quartiere. Vale soltanto la pena di ricordare che rispetto all’assegnazione del campo, la struttura può ora vantare una rampa d’accesso percorribile anche dai portatori di handicap, un impianto elettrico e un impianto termico a norma. Calcio Liberi Nantes FC calcio, con quelle dei suoi atleti, uomini impossibilitati a pianificare i propri tempi, le proprie disponibilità e più in generale il proprio futuro. I ragazzi che compongono il Liberi Nantes Football Club, nella quasi totalità, sono arrivati da poco in Italia, non hanno un lavoro, vivono in centri di accoglienza e si appoggiano a tutte le strutture di assistenza che offre la città di Roma. Il Liberi Nantes Football Club è una squadra di calcio interamente composta da giocatori vittime di migrazione forzata. È la prima squadra in Italia, a carattere permanente, che ha scelto di rappresentare il popolo dei rifugiati, dei richiedenti asilo - spesse volte vittime di torture e di violenze – e più in generale di tutti coloro che sono costretti a scappare dal proprio paese per sopravvivere: i migranti forzati. Fino ad ora attrezzature e materiali sono stati interamente forniti dalla Liberi Nantes ASD. Tutto il necessario per allenamenti e partite viene consegnato agli atleti al loro arrivo al campo, ritirato a fine allenamento o a fine gara, lavato, pulito e rimesso a disposizione per l’attività successiva. Questo perché gli atleti, vivendo in centri di accoglienza, non dispongono di lavatrici o spazi adeguati per collocare i materiali e le attrezzature Ad oggi la rosa della squadra, che ha come colori sociali quelli delle Nazioni Unite, si compone di circa 25 elementi e vede tra le proprie fila atleti afgani, eritrei, guineani, irakeni, nigeriani, sudanesi, togolesi, centroafricani, etc. Si tratta comunque di una realtà “aperta”, che cerca di coniugare le necessità proprie di una squadra di le stagioni del Football club 2 Coppe disciplina FIGC 2011 - 2013 nazionalità differenti 1 Coppa Mondiali Antirazzisti 2009 6 Si tratta, insomma, di un’esistenza basata sull’emergenza e sulla precarietà e la possibilità di appartenere ad una squadra di calcio, specie con queste caratteristiche, costituisce un importante elemento di integrazione, di svago e, soprattutto, di appartenenza e di identità. Un valido Staff Tecnico assiste la squadra nelle fasi di allenamento e durante le partite. 180 7 27 da gioco. campionati di III Categoria dal 2008 ad oggi. calciatori che hanno partecipato ai campionati Oltre 1000 ragazzi 4 continenti hanno fatto parte dell’Open Team di Liberi Nantes Numero ore di volontariato: indefinito Touch Rugby LN Touch Rugby L’avventura della “Liberi Nantes Touch Rugby” inizia a febbraio del 2010, con l’idea di replicare l’esperienza del calcio con uno sport che potesse coinvolgere le ragazze e le donne rifugiate, per condurle fuori dai centri di accoglienza, lontano da pensieri e ricordi dolorosi dopo un lungo viaggio che le ha portate fino a Roma. Il touch rugby é uno sport simile al rugby come schieramento in campo e come regole, con la parte del contatto fisico totalmente alleggerita. Quello che nel rugby è il placcaggio, nel touch diventa il “tocco”: per fermare l’avversario basta sfiorarlo. Questo permette di avere il beneficio di uno sport di squadra e di contatto, dove c’è interazione sia con i compagni che con gli avversari, ma senza “un’invadenza fisica” diretta. In più questa disciplina sportiva non ha bisogno di strutture particolari per essere praticata, se non un di campo (che può essere quello del calcio). E’ uno sport aperto ad entrambi i sessi e si adatta sia ai principianti che ai giocatori con esperienza. Nel 2010 gli allenamenti si svolgevano nel campo sportivo dell’Arvalia Villa Pamphili Rugby Roma con l’aiuto e il supporto tecnico della Touch Rugby Roma, mentre nel 2011 – sempre con una squadra solo femminile – ci si è iniziati ad allenare in Casa Liberi Nantes, al campo XXV Aprile. Nonostante le prime difficoltà, il coinvolgimento e la continuità delle ragazze hanno dato buoni risultati e, nel corso dei mesi sono stati eccezionali, sia in termini di entusiasmo che di partecipazione. Nel 2012 il progetto ha avuto la sua svolta: far diventare la squadra davvero mista, coinvolgendo ragazzi e ragazze sia italiani che stranieri, persone un po’ più esperte e persone che non avevano mai toccato una palla ovale. Sempre nelle stesso anno è iniziata la collaborazione con lo Spartaco Rugby, e la squadra della Liberi Nantes Touch Rugby ha iniziato ad allenarsi con regolarità e a partecipare ai primi tornei. La stagione 2012/2013 è iniziata con l’idea di confermare i buoni risultati della passata stagione, andando anche oltre, coinvolgendo ancora di più i centri di accoglienza e facendoci conoscere nel mondo del rugby e del touch rugby, per trovare nuovi amici con cui condividere i valori dell’associazione. Unitevi a noi, tutti i Sabati mattina dalle ore 10, siamo ad allenarci al Campo XXV APRILE in Via Marica, 80 C’è una regola importante nel Touch Rugby: quando si è liberi e si può ricevere la palla bisogna urlare all’altro compagno ECCOMI, SI CI SONO! Queste parole racchiudono tutta la forza insita in questo sport dove il sostegno dei compagni di squadra è fondamentale; sapere di non essere da soli sul campo da gioco, aiutare i compagni in difficoltà è determinante. Per i ragazzi e le ragazze che fuggono da paesi dove guerre, violenze, torture sono all’ordine del giorno, sapere di poter contare su qualcuno è un fattore psicologico determinante. Non si sentono più soli, non sono più soli, possono correre e giocare come tutti noi, possono riappropriarsi di quella vita, fatta di cose semplici, alla quale hanno dovuto rinunciare. 5 Collabora con 5 centri d’accoglienza 4 stagioni sportive 8 200 atleti e atlete hanno partecipato nel corso degli anni alle nostre attività i tornei ufficiali ai quali abbiamo partecipato Numero ore di volontariato: indefinito Escursionismo Liberi CamiNantes L’attività escursionistica della Liberi Nantes parte con un primo esperimento il 18 luglio del 2010 quando decidiamo di percorrere il sentiero per il Monte Aquila nel Parco Naturale del Gran Sasso. La partecipazione è nutrita e l’entusiasmo è grande, saliamo in vetta senza troppo sforzo e finiamo la giornata improvvisando una discoteca in un prato di fronte al massiccio del Gran Sasso. Non sapevamo cosa aspettarci esattamente, temevamo qualche intoppo, la giornata invece è andata via leggera e tutto è avvenuto in modo così naturale che abbiamo capito che l’esperienza non solo andava ripetuta ma dovevamo organizzarci e lavorare per far nascere la sezione Escursionismo. Un secondo passo fondamentale l’abbiamo fatto il 28 gennaio 2011 organizzando una cena multietnica per raccogliere i soldi necessari a dotarci di quel minimo di attrezzatura necessaria a svolgere l’attività escursionistica in modo più sicuro. Ci servivano scarponi, indumenti antipioggia e maglioni per affrontare meglio gli imprevisti meteorologici che in montagna sono sempre dietro l’angolo. La cena è stata un’altra festa magnifica, anche questa andata oltre ogni aspettativa, sono intervenute circa cento persone che hanno potuto gustare i piatti cucinati da ragazze e ragazzi provenienti da quattro continenti diversi. Altra iniezione d’entusiasmo e altre energie da mettere nel nuovo progetto. Grazie a quell’evento ora abbiamo una decina di kit escursionistici che mettiamo a disposizione dei ragazzi che ne sono sprovvisti. E’ quindi tempo di cominciare ad uscire in modo più sistematico e ci diamo come obiettivo quello di fare un’uscita al mese. Ci organizziamo meglio, nello staff di gestione dell’escursionismo entrano nuove persone e da aprile in poi iniziamo il nostro programma con la prima uscita stagionale nella Valle del Treja. Qui è solo il caso di aggiungere che già da queste prime uscite è emerso l’impatto forte che può dare il semplice atto del 4 anni di attività 32 12 escursioni in montagna nazionalità differenti 25 condividere un cammino. In tutti i racconti dei camminanti ci sono elementi ricorrenti, quasi sempre si finisce per immergersi totalmente in uno spazio liberato, ad ogni passo sul terreno corrisponde un piccolo distacco dalle proprie rigidezze. E’ quasi necessario che sia così, il viandante sa che deve essere leggero, portarsi dietro troppi fardelli complica il cammino. Uno spazio liberato quindi che predispone all’incontro e all’ascolto di storie altre che ci riguardano più di quanto crediamo e che riannodano fili solo apparentemente sepolti nelle nostre memorie collettive. Chi migra quasi sempre può contare solo sulle proprie gambe e quasi sempre non può prevedere quello che succederà dopo il passo successivo, sa solo che l’unica possibilità è andare. Caminante, no hay camino, se hace camino al andar: sono le parole di Machado che abbiamo scelto come nostro motto per ricordare a noi prima di tutto che non esistono percorsi sicuri e che l’unica possibilità che abbiamo è quella di fare il prossimo passo. Se volete, fatelo con noi. 2000 Sono oltre 2000 i Km percorsi 2 4 continenti Partecipazioni alla giornata mondiale del camminare la media dei partecipanti alle nostre escursioni 10 escursioni in città Numero ore di volontariato: indefinito Scuola d’italiano Libera scuola docenti abilitati all’insegnamento della lingua italiana agli stranieri e tirocinanti qualificati. A tre anni dall’istituzione della scuola di italiano possiamo dirci soddisfatti, sia per i risultati linguistici ottenuti con gli allievi sia per i legami di amicizia che ogni anno si stringono tra docenti e discenti. La scuola diventa ogni volta un’occasione di incontro e di scambio culturale, dove la relazione tra le parti è sempre paritaria: tanto i nostri studenti imparano come comunicare nel nuovo Paese ospitante quanto noi volontari impariamo abitudini e costumi di altri popoli. La scuola di italiano dell’Associazione Liberi Nantes diventa così un crocevia di diverse realtà, ognuna carica di una sua storia da raccontare. Ma per poter narrare una storia a qualcuno c’è bisogno di condividere il mezzo linguistico; ecco All’interno dell’Associazione Liberi Nantes trova posto anche l’insegnamento della lingua italiana. Nella nostra esperienza associativa abbiamo privilegiato il linguaggio del corpo come mezzo di comunicazione tra persone di diversa nazionalità. Tramite il gioco sportivo del calcio ragazzi che parlano lingue diverse possono correre e giocare insieme per vincere sul campo la loro personale partita con la vita. Nel 2011 l’Associazione Liberi Nantes ha fondato la scuola di italiano per rifugiati e richiedenti asilo politico, aperta a persone di tutte le età e di ambo i sessi. Ci siamo chiesti cosa altro potevamo fare per migliorare l’integrazione sociale dei ragazzi e delle ragazze con cui venivamo ogni giorno a contatto e abbiamo pensato di affiancare alle attività sportive un corso base di lingua italiana (livello A1/A2) con perché per noi è così importante che i nostri studenti imparino ad esprimersi in italiano, perché soltanto tramite l’apprendimento linguistico potranno essere liberi di muoversi, di relazionarsi e di immaginare anche un futuro in questo nostro Paese. I nostri sforzi sono tutti finalizzati verso questo importante scopo, consapevoli come siamo dell’importanza della condivisione linguistica fra persone di diversa nazionalità. La scuola di italiano è aperta a chiunque voglia apprendere l’italiano o ampliarne la conoscenza. Il corso parte dal livello A1 per permettere di dare a tutti gli studenti una base linguistica comune. Qualora ci siano studenti con un livello di conoscenza della lingua italiana superiore le docenti provvederanno a costruire percorsi didattici specifici. 6 3 Collabora con 6 centri d’accoglienza anni di attività 300 le ore di lezione erogate 20 la media dei partecipanti ad ogni corso d’italiano Fa parte del coordinamento delle scuole migranti Numero ore di volontariato: indefinito Compagni di viaggio ASD Liberi Nantes www.liberinantes.org [email protected]