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Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa
della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue
Direttore Responsabile: Massimo Tognoni
Anno XXI - N. 8
26 febbraio 2010
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Nota della Redazione
Questo numero è stato chiuso
il 25 febbraio 2010 alle ore 12.00
Si prega di inviare il materiale
da pubblicare entro le ore 10.30
del giovedì
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Servizi: a Roma i lavori dell’Assemblea Congressuale di Ancst,
l’Associazione delle Cooperative di Servizi di Legacoop;
le richieste a Governo e forze politiche: legalità del mercato,
appalti che valorizzino le imprese capaci, lotta contro chi viola
i diritti dei lavoratori e i contratti, stop ai ritardi di pagamento,
maggiore attenzione al settore dei servizi
Garantire la legalità del mercato e la concorrenza, per dare modo alle cooperative di dispiegare appieno la propria capacità di tutelare
e valorizzare il lavoro, incentivando un sistema
trasparente di appalti che favorisca la selezione
delle imprese più capaci ed un’azione stringente di repressione delle violazioni dei diritti
dei lavoratori, del mancato rispetto dei contratti
di lavoro, della contribuzione obbligatoria e
della normativa sulla sicurezza del lavoro.
È questa la richiesta prioritaria che l’Ancst, Associazione delle Cooperative di Servizi aderenti
a Legacoop, avanza dall’Assemblea Congressuale al Governo ed alle forze politiche, insieme
con la richiesta di uno stop urgente ai ritardi di
pagamento delle pubbliche amministrazioni e
ad una maggiore attenzione verso il comparto
dei servizi, nel quale si produce il 70 % del Pil.
In Redazione: Laura Lupo
Le notizie possono essere
inviate anche per E-mail:
[email protected]
[email protected]
Cooperazione di servizi: la consistenza imprenditoriale e sociale
Una richiesta che l’Associazione presenta, forte
di una consistenza imprenditoriale e sociale di
rilievo: oltre 2.100 cooperative (attive in com-
parti che vanno dal trasporto merci e logistica
alla ristorazione collettiva e commerciale, dall’igiene e sanificazione ambientale al Facility Management, dai servizi ai Beni Culturali ai servizi
professionali, dalla vigilanza privata alla cooperazione tra medici e al trasporto persone), con
più di 211.000 occupati tra soci lavoratori ed
addetti, ed un valore della produzione che, secondo dati di preconsuntivo 2009, assomma ad
83,5 miliardi di Euro. Un insieme di imprese che,
nel quadriennio 2005-2008, ha messo a segno
un incremento del 22,5% del valore della produzione e del 10% dei soci lavoratori. Nel 2009,
pur in presenza della pesante crisi, le cooperative di servizi hanno incrementato il valore della
produzione di oltre il 5% e l’occupazione di
quasi l’1%.
Un maggiore protagonismo di imprese fondate sulla centralità del socio per tutelare e
valorizzare il lavoro
“Questa consistenza” -ha sottolineato nella sua
relazione Franco Tumino, Presidente dell’Associazione- “e, come evidenziato da un recente
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sondaggio SWG, l’aspettativa dell’opinione pubblica verso le cooperative come soggetti che
possano costituire un’alternativa al sistema
economico vigente, ci danno una grande responsabilità: quella di impegnarci per un maggiore protagonismo quantitativo e qualitativo,
nel Paese, di imprese che abbiano al proprio
centro il socio ed i suoi bisogni, piuttosto che il
capitale o interessi familiari, aprendo la nostra
attenzione anche ad imprese controllate o partecipate dai propri dipendenti, con particolare
riguardo alle imprese tra professionisti per le
quali vogliamo rappresentare, nell’ambito Legacoop, il principale riferimento associativo”.
“La cooperazione di servizi” -ha aggiunto Tumino- “riconferma, insomma, l’obiettivo, da
sempre perseguito, di tutelare e valorizzare il
lavoro, adattandolo alle domande che emergono dalla società e proiettandolo verso nuovi
traguardi; ma per farlo ha bisogno, oltre al proprio impegno, anche di indispensabili cambiamenti del contesto politico e normativo che
indirizza l’economia del Paese”.
Da qui le richieste e le proposte di Ancst/Legacoop al Governo e alle forze politiche, a partire dalla priorità attribuita alla legalità del
mercato e alla concorrenza, da perseguire soprattutto con la repressione delle violazioni
degli obblighi contrattuali e contributivi e della
normativa sulla sicurezza del lavoro. Da questa
premessa, cui si affianca l’esigenza di imboccare la strada generale di una selezione meritocratica e di portare l’attenzione istituzionale
e politica al complesso dell’economia e del lavoro del settore dei servizi, Ancst/Legacoop evidenzia alcuni temi essenziali.
Più attenzione al contributo dei servizi alla
crescita del Paese; ridare slancio alle esternalizzazioni neutralizzando l’IVA
Innanzitutto un modello di specializzazione
Paese incentrato anche sull’apporto che il settore dei servizi può dare ad un assetto fondato
maggiormente sulla domanda interna e sul
contributo dei servizi alla crescita e alla internazionalizzazione del Paese. Oltre ad una politica economica adeguata da parte del
Governo, finalizzata anche alla crescita del terziario, molto può fare il comportamento di acquisto (appalti) delle Pubbliche Amministrazioni
allo scopo di produrre una selezione virtuosa e
una qualificazione dell’offerta imprenditoriale.
Le committenze, pubbliche e private, vanno
perciò incoraggiate ed incentivate a concentrarsi sulla propria attività caratteristica, e
quindi a esternalizzare le attività accessorie e
complementari, affidandole a soggetti specia-
lizzati in grado di rendere efficienti i processi e
per questa via determinare risparmi al committente, senza colpire la qualità del servizio,
ed anzi migliorandola, e senza penalizzare sul
piano retributivo i lavoratori. In proposito,
Ancst/Legacoop ripropone di neutralizzare l’Iva
in caso di esternalizzazioni di attività prima gestite direttamente dal soggetto pubblico per
evitare un aggravio di costi per il committente
che decida di affidarsi all’esterno piuttosto che
gestire direttamente.
Garantire la regolarità della competizione; effettuare le ispezioni sulle “false cooperative”
Altro obiettivo essenziale, quello di garantire la
regolarità della competizione, per impedire una
“selezione inversa”, cioè una selezione che faccia prevalere l’impresa scorretta anziché quella
migliore. Per quanto riguarda le cooperative,
Ancst/Legacoop chiede di superare rapidamente la sostanziale omissione delle ispezioni
di legge nei confronti delle cooperative non
aderenti alle centrali organizzate, cooperative
non aderenti tra le quali si annoverano quelle
“false”, numerosissime e prevalenti su quelle
vere in alcuni settori (in particolare nella movimentazione merci e logistica). Occorre, pertanto, superare la carenza di controlli, anche
di quelli di competenza degli ispettori del lavoro, particolarmente nei settori citati.
Risolvere la patologia dei ritardi di pagamento delle pubbliche amministrazioni
Oggi le punte più gravi sono nella sanità pubblica, ma preoccupa l’asfissia crescente, evidenziata dai rapporti Ifel-Anci, delle possibilità
di pagamento anche da parte dei cosiddetti comuni virtuosi (cioè con bilanci sani e risorse
teoricamente disponibili), il che preannuncia la
possibile esplosione di patologie simili a quelle
della sanità pubblica anche negli Enti locali.
Vale la pena sottolineare che colpite da tale
patologia non sono solo le imprese appaltatrici, ma conseguentemente anche i lavoratori
di esse e le imprese ed i loro lavoratori legati
alla filiera delle forniture e dei subappalti.
Su questo tema il tavolo di confronto istituito
tra Taiis (di cui Ancst/Legacoop è tra i promotori) e i Sindacati è impegnato su nuovi approfondimenti e rilancerà entro qualche mese
delle proposte di soluzione, anche con riferimento alla loro compatibilità rispetto all’equilibrio dei conti pubblici.
I lavori dell’Assemblea Congressuale
Nel prossimo numero di Legacoop Informazioni
daremo un’informazione dettagliata sui lavori
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dell’assemblea congressuale di Ancst/Legacoop, in fase di svolgimento mentre chiudiamo
questo numero. Informazioni e documentazioni
sono comunque già reperibii sul sito dell’associazione, www.ancst.it. Nella mattinata di venerdì si sono svolti gli interventi di Ferdinando
Palanti, candidato ad assumere il ruolo di Presidente per il mandato 2010 – 2013, e di Giuliano Poletti, Presidente Legacoop. Significativi
gli interventi di ospiti esterni, nell’ambito del
Governo si sono registrati gli interventi di Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, e di Bartolomeo Giachino, Sottosegretario al Ministero
dei Trasporti; numerosi gli interventi di esponenti dell’opposizione, tra cui Pierpaolo Baretta, capogruppo PD in commissione Bilancio,
Cesare Damiano, es Ministro del Lavoro, Stefano Fassina, Responsabile PD Economia e Lavoro. La relazione di Franco Tumino era stata
preceduta dalla proiezione di un video elaborato da Kitchen Coop, e seguita da relazioni di
Antonio Zanotti (dati, confronti e commenti riguardanti la cooperazione di servizi associata)
e di Andrea Bernardoni, coordinatore di un
gruppo di ricerca sul settore dei servizi e sulle
best practices in materia di esternalizzazioni. Il
congresso ha avuto una “anteprima”, la mattina del 25 febbraio, con presentazione del libro
sulla storia Ancst ““Servizi, Lavoro, Impresa Cooperativa. Il terziario in Legacoop e nelle altre organizzazioni di rappresentanza (1975-2010)”,
pubblicata nelle Edizioni Il Mulino - Storia e
studi cooperativi, collana del Centro italiano di
Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale. Il libro è stato presentato dagli autori Giuliana Bertagnoni e Tito Menzani; alla
presentazione è seguita una tavola rotonda a
cui hanno partecipato tra gli altri Giorgio Bertinelli, vice presidente vicario di Legacoop, e i
docenti di economia Marco Frey e Bruno
Jossa. Programmata nell’ambito dei lavori
anche la decisione di cambiamento del nome,
da Ancst a Legacoop Servizi, preceduta, la decisione, dalla illustrazione da parte di Enzo
Risso, Swg, del posizionamento di immagine
dell’organizzazione e della cooperazione, e della
illustrazione, da parte di Gualtiero Tonna, Plures Design, del progetto di “renaming”.
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Welfare: Poletti, le cooperative tra medici per un presidio della salute sul territorio
ed una riduzione dei costi della sanità pubblica.....................................................4
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8 marzo: la Commissione Pari Opportunità di Legacoop promuove raccolta fondi
per Haiti; concerto della pianista jazz Stefania Tallini ............................................5
Nuove tecnologie: premiati i vincitori di Coopnet 2009, decima edizione
del concorso di Legacoop che valorizza le migliori pratiche delle cooperative
sul web; dal prossimo anno lascerà il posto a “Coopnet 2.0”, un vero e proprio
concorso sull’innovazione nelle cooperative ..........................................................6
Università: al via il 19 febbraio il Master sull’impresa cooperativa
presso la Facoltà di Economia Federico Caffè di Roma3........................................8
Welfare: Poletti, le cooperative tra medici per un presidio
della salute sul territorio ed una riduzione dei costi della sanità
pubblica
“Le cooperative tra medici, di base e specialisti, rispondono ad una domanda reale della
società e degli addetti ai lavori e potrebbero
rappresentare una rete in grado di offrire servizi
di prevenzione e di assistenza sul territorio per
ridurre l’ospedalizzazione ed i suoi elevati costi,
consentendo alle strutture pubbliche di specializzarsi nella cura delle patologie gravi”.
È quanto ha affermato Giuliano Poletti, Presidente di Legacoop, intervenendo il 24 febbraio,
a Roma, alla conferenza stampa di presentazione del protocollo di intesa tra FedersanitàANCI ed A.N.Co.M., Associazione Nazionale
delle Cooperative Mediche.
A Legacoop, impegnata in un’attività di promozione nel settore, aderiscono già 32 cooperative di medici, con 2.500 soci e oltre 200
addetti.
“Del resto” -ha sottolineato il Presidente di Legacoop- “le cooperative tra medici e nell’ambito dei servizi sanitari rispondono ad una
domanda reale dell’opinione pubblica in generale e degli addetti ai lavori in particolare”.
In proposito, Poletti ha citato i risultati di un
sondaggio, realizzato da SWG per conto di Legacoop, dai quali emerge che il 65% degli italiani ritiene utile la nascita di nuove
cooperative per gli studi medici (medici di
base, specialisti, dentisti, etc.) ed il 59% per
le cliniche private. Percentuali analoghe si registrano tra i neolaureati (rispettivamente 64%
e 60%) ed anche, ed il dato è ancora più significativo, tra i liberi professionisti che fanno
registrare percentuali del 67% e del 57%.
“Siamo convinti” -ha aggiunto Poletti- “che la
forma societaria cooperativa sia una risposta
efficace nel campo della tutela della salute e
dei servizi collegati”. “In particolare” -ha detto-
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“pensiamo che sia utile immaginare anche una
collaborazione tra soggetti diversi che operano
nel campo della salute e della sicurezza sociale: mi riferisco alle mutue, come ‘pilastro’
che affianca il servizio pubblico garantendo ai
cittadini prestazioni sanitarie ed assistenziali
integrative; alla cooperazione sociale come
soggetto che eroga servizi alla persona e quindi
strettamente legati al tema della salute”.
Anche le attività sanitarie specialistiche possono essere organizzate in reti che operino sul
territorio in termini di prevenzione e di assistenza, riducendo al minimo l’utilizzo della
struttura ospedaliera come risposta alla domanda di salute dei cittadini.
“Questa” -ha concluso Poletti- “potrebbe rappresentare anche una delle strade per ridurre
i costi della sanità, in quanto l’ospedalizzazione
è la voce di maggiore costo per l’intervento
pubblico; dall’altra parte si consentirebbe alle
strutture sanitarie una forte specializzazione, e
di dedicarsi all’attività di urgenza e di cura
delle patologie gravi con un livello di efficienza
e di qualità più elevato. Quindi l’idea è quella
di una partnership tra pubblico e privato sociale che senza mettere in discussione, anzi valorizzando, il ruolo del soggetto pubblico trovi
nell’integrazione dei servizi la risposta più efficace ed economica”.
L’accordo, che unisce Federsanità, Federazione
di Aziende Sanitarie Locali, di Aziende Ospedaliere e di Comuni, rappresentata attualmente
da 166 Aziende Sanitarie Locali ed Aziende
Ospedaliere pubbliche e le relative Conferenze
dei Sindaci, e A.N.Co.M, che rappresenta, ad
oggi, quasi 10 mila medici di medicina generale riuniti in cooperative su tutto il territorio
nazionale, prevede, tra i punti qualificanti,
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anche un’azione comune per aumentare la vigilanza nell’appropriatezza delle prestazioni
socio-sanitarie e la loro sostenibilità economica
in un nuovo welfare di comunità e la necessità
di integrazione dei diversi attori del settore sanitario e dell’assistenza socio-sanitaria per
poter disporre di risorse tecniche e professionali, adeguate e coerenti con la domanda di
servizio e di salute che proviene dal cittadino.“Con la firma di questo accordo – ha detto
Crescenzo Simone, presidente di A.N.Co.M – il
mondo del cooperativismo medico avvia, dopo
la costituzione di un’Associazione Nazionale,una fase
totalmente nuova ed impegnativa,che intende riaffermare, all’interno dei nuovi programmi di federalismo
sanitario,il valore fondamentale che lo strumento cooperativo può svolgere nella produzione di servizi per gli
operatori delle cure primarie e nell’organizzazione distrettuale per contribuire a riorganizzare le cure primarie e vincere la sfida della cronicità e delle fragilità
soprattutto in quelle regioni in cui il sistema sanitario
e sociale presenta carenze e debolezze di capillarità
territoriale. L’accordo con Federsanità-ANCI è il riconoscimento di un impegno comune e sinergico,che le
Aziende Sanitarie da una parte e i Medici di Medicina
Generale dall’altra possono svolgere a difesa della tutela della salute,valorizzando anni di impegno nel territorio a difesa dei pazienti e del loro diritto
all’assistenza e alla salute.In tutte le Regioni,conclude
Simone, anche in quelle più difficili, esistono espe-
rienze virtuose di buona pratica clinico-assistenziale
che è giusto valorizzare ed estendere ”.“L’accordo
con l’A.N.Co.M. – ha aggiunto Angelo Lino Del
Favero, Presidente di Federsanità Anci – è uno
strumento che può dare gambe all’idea di una
salute capillarmente diffusa con livelli diversi
di accesso alle cure a seconda della gravità
delle patologie e, quindi, con una pratica dell’appropriatezza delle cure più allargata sul territorio.
Il federalismo in sanità può rappresentare una
grande opportunità, una spinta a migliorare e
diffondere modelli regionali che hanno dato
buoni risultati sul piano dell’efficienza e della
qualità dei servizi. In un contesto di rivoluzione
epidemiologica , per cui, a fronte del calo della
mortalità per patologia acuta, aumentano le
patologie cronico-degenerative e il rapporto tra
assistenza sanitaria e territorio deve essere di
alleanza e di responsabilità.
In Italia, abbiamo quattro modelli regionali che
si sono rivelati in grado di erogare servizi efficienti, efficaci e a costi sostenibili, rispondendo
in maniera adeguata e sostenibile alle esigenze
sanitarie e sociosanitarie dei cittadini. Si tratta
di modelli – conclude Del Favero - che, nella
loro diversa impostazione, hanno sempre al
centro il territorio e che garantiscono i LEA e
l’assistenza socio-sanitaria in un sistema orientato alla qualità e alla continuità delle cure”.
8 marzo: la Commissione Pari Opportunità di Legacoop promuove
raccolta fondi per Haiti; concerto della pianista jazz Stefania Tallini
La Commissione Pari Opportunità di Legacoop
sta lavorando su un programma articolato di
approfondimento circa le caratteristiche qualitative dell’occupazione femminile nelle cooperative associate e per la valorizzazione del
contributo femminile come molla ineludibile di
sviluppo e competitività delle imprese.
Il calendario delle iniziative in cantiere prevede,
in particolare, entro il mese di marzo un Seminario interno di presentazione dei risultati della
ricerca su “Il potenziale femminile nelle imprese cooperative” e di avvio di un progetto
sperimentale di formazione sulla qualità nella
gestione delle risorse umane rivolta al management di un piccolo gruppo di imprese tra
quelle che hanno partecipato all’indagine. Alla
fine del percorso formativo, e sulla base dell’impatto che l’intervento avrà sull’approccio
organizzativo e sull’empowerment femminile,
Legacoop attribuirà alle imprese che hanno seguito la formazione un riconoscimento di qualità nella gestione delle risorse umane.
Altro appuntamento importante è la realizza-
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zione, nel mese di giugno, in collaborazione
con l’Ufficio Esteri, di un Seminario europeo
sui temi delle politiche di pari opportunità,
degli strumenti di conciliazione e della valorizzazione del lavoro femminile nelle imprese cooperative, una sorta di primo forum delle
cooperatrici europee. L’evento si propone come
l’occasione per un confronto tra le esperienze
di alcuni movimenti cooperativi europei e come
primo passo per la costruzione di un network
informativo e di raccordo sui temi oggetto del
Seminario. All’iniziativa saranno invitati esponenti del Governo italiano, del Parlamento europeo e della Commissione Europea ai quali
sottoporre prime proposte progettuali comuni
alle esperienze cooperative coinvolte.
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Ma la Commissione sta guardando con attenzione anche a progetti e programmi di cooperazione allo sviluppo che coinvolgano in primo
luogo le donne, la difesa dei loro diritti e il sostegno ad opportunità di integrazione nel
mondo del lavoro sia nei paesi di origine che
nel nostro paese.
A tale proposito quest’anno, in occasione
dell’8 marzo, la Commissione ha deciso di organizzare una raccolta fondi a supporto delle
popolazioni colpite dal terremoto di Haiti, affiancando la più generale mobilitazione promossa da Legacoop ed in particolare a
supporto dei progetti che, realizzati in collaborazione con soggetti già presenti nei territori
colpiti, come GVC, Ucodep, Medici Senza Frontiere, avranno un impatto sulle condizioni di
vita e di lavoro delle donne. Per dare maggiore
forza all’iniziativa e tenendo conto della sua
sensibilità di donna e di artista, è stata invitata
nella sede Legacoop per un concerto a sostegno della raccolta fondi, la jazzista Stefania
Tallini che intratterrà le donne Legacoop e gli
invitati all’evento sempre l’8 marzo dalle 12.00
alle 12.45.
Chi è Stefania Tallini
Pianista, compositrice, arrangiatrice, musicista raffinata e originale, Stefania Tallini vanta una bril-
lante carriera artistica nell’ambito del jazz italiano
ed europeo. Vincitrice di concorsi importanti sia
come pianista che come compositrice-arrangiatrice, ha all’attivo dischi a suo nome, presentati
anche in Francia e in Germania:
“Etoile” (Yvp - 2002); “New Life” (Yvp –2003);
“Dreams” (Alfamusic e Raitrade, 2005).
“Pasodoble” (Sbrocca, 2007); “Maresìa” (Alfamusic, 2008). Di immininente uscita è il suo
prossimo disco – in Piano Solo - “The Illusionist” (Alfamusic, 2010). Tutti i CD presentano
musiche interamente scritte e arrangiate dalla
pianista.
Deeutschlandradio Berlin, Radio France e
Radio Bremen hanno trasmesso suoi concerti;
Radio Vaticana e Radio Tre trasmettono periodicamente la sua musica; la stessa Radio Tre
- in contemporanea con il circuito radiofonico
europeo EBU - ha trasmesso in diretta i suoi
due concerti (nel 2006 e nel 2008) inseriti
nell’ambito dei Concerti Del Quirinale.
Sempre al Quirinale è stata ospite per la “Celebrazione Internazionale della Festa della
Donna 2008”, alla presenza del Presidente
della Repubblica Napolitano. Alcuni suoi brani
sono stati registrati da Enrico Pieranunzi: “December Waltz” e “When All Was Chet” e da John
Taylor “Deseo”. Inoltre, un suo brano, “New
Life”, è stato inserito nel Real Book Italiano.
Nuove tecnologie: premiati i vincitori di Coopnet 2009, decima
edizione del concorso di Legacoop che valorizza le migliori pratiche
delle cooperative sul web; dal prossimo anno lascerà il posto
a “Coopnet 2.0”, un vero e proprio concorso sull’innovazione
nelle cooperative
Cns, consorzio nazionale servizi; Coop-Ancc;
Antonietta società cooperativa; Gieffe srl gestione flotte; Coserplast; Andria; TEA, Territorio
Energia Ambiente; Co.Fa.M.O., Cooperativa
Facchini Mercato Ortofrutticolo; Alimos; Conal.
Sono questi i vincitori del premio Coopnet
2009, il riconoscimento che ogni anno Legacoop assegna ai siti Internet, realizzati da cooperative e società aderenti, che più si
distinguono per caratterizzazione, contenuto,
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funzionalità, usabilità, gestione, accessibilità.
I premi della decima edizione del concorso
nato per segnalare le migliori pratiche aziendali in merito all’utilizzo di sistemi informativi e
informatici, sono stati consegnati ai vincitori
dal Presidente di Legacoop Nazionale, Giuliano Poletti, alla presenza di Vanni Rinaldi,
Responsabile dell’Ufficio Nuove Tecnologie di
Legacoop Nazionale.
“Il Premio” -ha sottolineato Vanni Rinaldi- “è
giunto alla sua ultima edizione; dal prossimo
anno verrà infatti trasformato in ‘Coopnet 2.0’,
un vero e proprio concorso sull’innovazione
nelle cooperative, realizzato in partnership con
Telecom Italia, per individuare e premiare sia
l’innovazione già realizzata che quella ancora
da realizzare”.
“Il premio Coopnet 2.0” -ha aggiunto Rinaldi“costituirà dunque un’occasione per determinare una mappa dell’ innovazione esistente nel
movimento cooperativo, ma anche un grande
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catalizzatore dell’ innovazione possibile, quella
che giace nei cassetti delle imprese”.
“Abbiamo bisogno” -ha sottolineato Giuliano
Poletti- “di conoscerci ed essere informati costantemente: ciò è possibile attraverso la reimpostazione
dinamica
e
quotidiana
dell’informazione, una comunicazione stringente e ferrata ed introducendo contenuti innovativi”.
Poletti ha aggiunto che “Legacoop nazionale
intende quindi mettere in rete i tanti presidi innovativi cooperativi” e che per questo “dal progetto innovazione e dal progetto ambiente
nasce ‘Coopernova’, uno spazio condiviso per
lavorare in sinergia con i diversi settori”.
Infine, Poletti ha ricordato che “per fronteggiare
la crisi, che emargina dal mondo lavorativo
quadri, specialisti e tecnici, Legacoop promuove le ‘Cooperative del sapere’, un’opportunità per l’esercizio societario delle professioni
intellettuali, per valorizzare competenze e capacità di professionisti, attraverso forme societarie pluri-professionali, per costruire un
mercato delle prestazioni interdisciplinare e intersettoriale con progetti concreti, che esplorino campi diversi”.
Le motivazioni dei premi Coopnet 2009
Coop-Ancc: CASA COOP
www.e-coop.it www.casacoop.net
Viene premiato il sito CASACOOP, ma con l’occasione viene data una menzione anche all’ultima versione del portale E-COOP (dove è
ospitato il sito), che si presenta con una nuova
veste moderna, leggibile e ricca di applicativi
innovativi e servizi.
CASACOOP è il primo esperimento di SIT
(COOP) COM, che in poche puntate ha già
creato una vera e propria community. Un esempio bene riuscito di interazione multimediale
via WEB tra contenuti, valori e sistema di impresa.
Il sito è realizzato con le più aggiornate tecnologie web, presenta un interazione spinta con le
altre iniziative dedicate al socio Coop, tra cui
RISPARMIA le ENERGIE, BIMBI e ALIMENTAZIONE, VERDEVERO.
CNS – Consorzio Nazionale Servizi
www.cnsonline.it
Il consorzio Nazionale dei Servizi è stato costituito nel 1977 e associa oltre 230 imprese di
servizi a 360 gradi.
Il sito rispecchia per completezza ed efficacia
comunicativa, la dimensione nazionale del
consorzio.
Il sito è ricco di applicativi innovativi, tra cui
una vasta sezione VIDEO , con una ricca se-
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zione di interviste sulla Cooperazione alcune
inedite altre interessanti storicamente. Presenta anche i video delle Assemblee soci.
E’ presente nel sito una forte interazione con
gli altri strumenti comunicatici del consorzio
(newsletter, etc). Il sito ha una sezione inglese.
Il sito è tra i primi ad utilizzare inoltre lo strumento dei TAGS, molto utile per facilitare l’approfondimento tematico.
CONAL www.conal.it
E’ il sito di una cooperativa di professionisti che
da molti anni (30) opera a livello interdisciplinare nel settore agroalimentare e ambientale
(Goletta-Verde-La GOLA- Le Iene).
Negli ultimi tempi si è anche specializzata nel
settore del Green Public Procurement.
Il sito riflette molto bene questa interdisciplinarietà e coniuga facilità di lettura e ricchezza
di contenuti. Molto ricca la sezione di attualità
da cui si ricava un aggiornato panorama giornalistico di contenuti sulla qualità del mangiare
e in generale sulla qualità del vivere nella moderna società industriale. È un sito ricco di link.
ALIMOS www.alimos.it
Ex centrale ortofrutticola, dal 67 trasformata in
cooperativa, sorta per favorire i processi di innovazione nel settore ortofrutticolo, sostenere
la tutela dell’ambiente e contribuire al mantenimento della salute dei consumatori. Ha un
nutrito staff di agronomi e agro zootecnici e numerose collaborazioni con università.
Tra i progetti realizzati:
FATTORIE DIDATTICHE: esperienza di accoglienza per famiglie e studenti e vero esperimento di pedagogia ttiva
FRUTTA SNACK: distribuzione di frutta e verdura fresche a scuola
Il sito presenta funzionalità avanzate tra cui
una videogallery e un sistema di ricerca interno. Esaustivo per quanto attiene alla documentazione, di grafica accattivante. Molto ricca
e ben organizzata l’area link che distingue tra
soci, istituzioni e partner, dando una fotografia
completa degli stakeholder. Site Map.
CO.FA.M.O., Cooperativa Facchini Mercato
Ortofrutticolo www.cofamo.it
Storica cooperativa della realtà bresciana, fornisce servizi di gestione magazzini, trasporti,
facchinaggio e traslochi.
Specializzata nel settore agroalimentare ha ulteriormente diversificato l’attività nel settore
dell’ambiente e della sostenibilità.
Classico sito di informazione aziendale di facile accesso e grande completezza informativa
per l’utente.
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TEA – Terra, Energia, Ambiente www.teasc.eu
Promuove e realizza progetti innovativi in
campo ambientale e in particolare bonifiche
ambientali, VIA, risparmio energetico.
E’ attiva anche nel campo dei progetti internazionali nei PVS e in particolare si segnala il progetto AFRIKYOTO per sollecitare le imprese
italiane a realizzare interventi rientranti nei
meccanismi (CDM) per l’annullamento delle
emissioni di CO2.
Sito graficamente molto bello, è completo da
un punto di vista informativo ed è realizzato
con tutti gli applicativi più avanzati. È curato
da ben 3 webmaster ed è ricco di link esplicativi degli stakeholder di riferimento.
COOP ANDRIA www.andria.it
Cooperativa di abitanti fondata a Correggio nel
1975. 5 mila soci, 2 mila abitazioni di cui 70
per immigrati in affitto. Sito web che coniuga
una grafica raffinata, applicativi web avanzati
e completezza informativa, consentendo di navigare all’interno della ricca offerta di prodotti
ma anche di servizi della cooperativa. Tra questi ultimi segnaliamo CAS’O MAI un progetto
per l’accoglienza di famiglie di immigrati e famiglie in difficoltà, e CASE X GIOCO, acronimo
di case per giovani coppie, con futuri modelli di
abitazioni a geometria variabile e auto fornitura e il Progetto CORIANDOLINE, che è anche
un sito ospitato.
COSERPLAST www.coserplast.it
La cooperativa nasce nel 1991 promossa da un
esperienza del movimento cooperativo lucano e
dalla legge De Vito. La cooperativa nell’ambito
della sua attività è molto attenta al tema del risparmio ambientale e della comunicazione. Si
tratta di un sito di natura prettamente economico-commerciale,quindi informativo, che risulta
molto efficace allo scopo e si colloca all’interno di una strategia comunicativa della cooperativa che prevede anche l’utilizzo di SPOT
TELEVISIVI e Numero Verde.
GIEFFE www.gieffeflotte.it
La società nasce al’esperienza maturata dai
soci, tra cui CAR SERVER (CCFS), nei settori di
loro competenza tra cui la manutenzione di attrezzature per la raccolta, trasporto di rifiuti,
spazzamento stradale. Si occupa di noleggio, gestione flotte per terzi e rivendita mezzi usati.
Il sito ben fatto, semplice e completo, prosegue
la tradizione di efficienza, completezza e sobrietà
proprie anche della casa madre Car Server.
COOP ANTONIETTA- ILLIRICO 18
www.illirico18.it
Illirico 18 , ATELIER DI IDEE, è non solo un sito
web ma soprattutto il nuovo progetto di ANTONIETTA che si propone come laboratorio di
esperienze per sviluppare la creatività professionale. Offre vari servizi, tra cui spazi in affitto a
prezzi equi, per avviare giovani artisti e start up.
E’ un luogo fisico, e virtuale, della creatività che
si rispecchia nel bel sito che ne esalta e completa la parte comunicazionale. Il sito è completo ed efficiente, ripropone con efficacia gli
stili creativi delle iniziative della cooperativa.
Applicativi multimediali arricchiscono l’offerta.
I numerosi link sono esaustivi del panorama
degli stakeholder.
Università: al via il 19 febbraio il Master sull’impresa cooperativa
presso la Facoltà di Economia Federico Caffè di Roma3
Trasformato da Master di primo a Master di secondo livello (accessibile a studenti e lavoratori
in possesso di laurea magistrale o laurea del vecchio ordinamento), ha preso l’avvio il 19 febbraio
l’iniziativa formativa rivolta a neolaureati in discipline economiche ed equipollenti e a quadri già
inseriti nelle imprese cooperative, di Roma3.
L’esperienza maturata in dodici anni di collaborazione tra Legacoop, nella sua articolazione
nazionale e regionale del Lazio, e l’Ateneo romano si caratterizza per la sua focalizzazione
sui temi della promozione d’ìmpresa cooperativa. L’iniziativa ha consentito un buon placement dei partecipanti (oltre il 50%) nelle
imprese cooperative, nelle organizzazioni di
rappresentanza e nelle strutture di servizi che
operano nel sistema Legacoop. L’attrattività dei
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Legacoop
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temi che riguardano la peculiarità della gestione dell’impresa cooperativa, in particolare
da parte di giovani che si avvicinano al mondo
del lavoro, in questo momento va anche letta
in relazione al modo con cui questa forma di
impresa ha reagito alla fase congiunturale di
crisi. La maggiore tenuta dell’impresa cooperativa rispetto alla fase del ciclo economico
che il nostro paese sta attraversando è stata
oggetto di riflessione nella inaugurazione del
Master che una settimana fa ha visto un con-
fronto tra i rappresentanti dei diversi soggetti
che promuovono il Master: Giuliano Poletti,
Presidente di Legacoop, Enrico D’Agostino fino
a qualche mese fa’ Presidente di Legacoop
Lazio e attualmente Presidente di Bic Lazio,
Dora Iacobelli direttore di Coopfond e coordinatore del Master, Carlo Alberto Pratesi, direttore scientifico del Master, Alberto Zevi,
amministratore delegato della Compagnia Finanziaria Industriale, tutti componenti del Consiglio Scientifico del Master.
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Ancst/Legacoop: il saluto di Tumino al congresso Ugl Federazione Terziario.......10
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Legacoop Agroalimentare: sentenza del Tar del Lazio sulle quote latte:
“passo avanti importante verso la chiarezza e l’equità; ora si costituisca
il fondo a favore di chi ha sempre rispettato le norme”........................................10
Legacoop Agroalimentare 2: dissesto idrogeologico, l’Associazione
denuncia la mancanza di risorse da destinare alla prevenzione e alla gestione
del territorio ........................................................................................................11
Lega Pesca: allarme su strascico costiero alto adriatico;
proposta dell’Associazione per “piano di ristrutturazione e salvataggio” .............11
Lega Pesca 2: Federcoopesca parla di unità, ma agisce per la frattura ...............12
Editoria: Mediacoop; prorogato di un anno il diritto soggettivo, si riapre
la possibilità di una riforma di sistema ................................................................13
Taiis: il miglioramento dell'istituto della responsabilità solidale al centro
della riflessione nel “tavolo” con il Sindacato......................................................14
Ritardi di pagamento: altro dietro front del governo sul blocco dei pagamenti
verso le imprese per la emergenza rifiuti in Campania.........................................14
Turismo: alla BIT si discute di etica.....................................................................15
Turismo 2: il CE del BITS discute del progetto Calypso
e del Congresso Mondiale...................................................................................15
Turismo 3: Legacoop Liguria presenta le proprie proposte in vista
delle elezioni regionali .........................................................................................16
Ancst/Legacoop: il saluto di Tumino al congresso Ugl Federazione
Terziario
Intervenendo al Congresso UGL Federazione Terziario, svoltosi il 13 febbraio, in connessione con
quello di UGL Sicurezza, svoltosi il giorno precedente, che hanno eletto segretari generali, rispettivamente Giancarlo Bergamo, neo eletto,
e Salvatore Licciardi, confermato, Franco Tumino, in una delle sue ultime uscite pubbliche
nella veste di Presidente Ancst/Legacoop, ha
sottolineato le convergenze ed azioni possibili
tra le due organizzazioni. Ha in particolare sottolineato come siano carenti i controlli sul rispetto dei CCNL, della contribuzione obbligatoria
e delle normative sulla sicurezza del lavoro, e
come la rivendicazione di una più forte attività
ispettiva e sanzionatoria sia di interesse comune
di una organizzazione come quella cooperativa,
che rappresenta imprese che hanno la tutela e
la valorizzazione del lavoro come asse centrale,
e del sindacato dei lavoratori. Anche il tema di
una maggiore attenzione, ha infine concluso,
verso il settore dei servizi, in genere sottovalutato, con i conseguenti effetti di sottodimensionamento delle politiche di sostegno e di
regolazione, rappresenta un interesse comune.
Legacoop Agroalimentare: sentenza del Tar del Lazio sulle quote
latte: “passo avanti importante verso la chiarezza e l’equità; ora si
costituisca il fondo a favore di chi ha sempre rispettato le norme”
Pubblichiamo, di seguito, un comunicato diffuso
il 19 febbraio da Legacoop Agroalimentare, relativo
alla sentenza del TAR del lazio sulle quote latte.
“La sentenza del Tar del Lazio, che alcuni giorni
fa ha sostanzialmente bocciato i ricorsi di circa
600 allevatori che contestavano le multe latte,
pone le basi per poter procedere alla costituzione del fondo a favore di chi, come i nostri
soci, ha da sempre rispettato le norme.
Come abbiamo sempre sostenuto anche durante l’iter parlamentare della Legge 33/2009,
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ci vuole equità di trattamento per chi ha rispettato le norme investendo ingenti capitali
nell’acquisto delle quote latte e chi, invece, ha
operato producendo latte fuori quota, a volte
anche vendendo le proprie quote e facendosi
beffa di chi le ha acquistate, cercando di bloccare l’applicazione del prelievo attraverso i ricorsi ai vari tribunali.
La legge 33/99 fino ad ora ha premiato chi ha
superato la propria quota attribuendogli le
quote ricevute dalla Comunità europea, ma
non ha attivato il fondo previsto nella stessa
Legge per dare risorse a chi ha acquistato le
quote, cosa possibile solo dopo il versamento
integrale o rateizzato del prelievo pregresso
spesso bloccato dai tribunali.
Speriamo che al più presto sia possibile da
parte del commissario straordinario riscuotere
il prelievo, che deve alimentare il fondo e revocare nel contempo le quote assegnate a chi
non paga assegnandole a chi rispetta la Legge.
È bene sottolineare che solo poche centinaia
di produttori “Cobas” sono i responsabili del
latte fuori quota e che hanno proposto ricorsi
contro le norme, mentre sono circa 40.000 i
produttori di latte italiani, che hanno acquistato quote e producono nei limiti consentiti
dalle leggi comunitarie e nazionali”.
Legacoop Agroalimentare 2: dissesto idrogeologico, l’Associazione
denuncia la mancanza di risorse da destinare alla prevenzione e
alla gestione del territorio
Gli effetti catastrofici del dissesto idrogeologico
del nostro paese sono sotto agli occhi di tutti.
Tuttavia, mentre molto si parla della necessità
di mettere in campo le azioni in grado di prevenirli, le risorse per farlo continuano a mancare.
Lo sottolineano Giovanni Luppi, presidente di
Legacoop Agrolimentare, e Teodoro Bolognini,
responsabile del comparto silvicoltura dell’associazione, che rimarcano il fatto che non ci
siano risorse disponibili.
«Noi proponiamo qualcosa di più della prevenzione – chiarisce Luppi –, ovvero, la gestione
del territorio da considerare la più grande, la
più urgente, opera infrastrutturale del Paese».
Curare un territorio fatto di boschi (10,5 milioni di ha), di suoli, di bacini idrografici, insiste
Luppi, «significa porre le basi del rilancio del
paese, attraverso il turismo e la riconversione
economica consolidando e sviluppando occupazione anche facendosi carico di assorbire
parte dei licenziati o cassintegrati provenienti
dalle fabbriche in crisi».
«Noi – incalza Bolognini – non ci sentiamo di
assolvere né il governo né, salvo eccezioni, le
Regioni. Due esempi per tutti: è stato redatto
da parte del ministero delle Politiche agricole e
forestali il Pqsf (Programma quadro per il settore forestale) che recupera un vuoto programmatico anche nei confronti degli altri
paesi Ue; ma delle risorse, il cui fabbisogno lo
stesso governo individuava in 250 milioni di
euro annui, nessuna traccia (la Spagna per
analogo piano ha stanziato 30 miliardi di euro,
1 miliardo l’anno per trent’anni)».
Le Regioni hanno a disposizione dal 2007, dall’Unione europea sui Piani di sviluppo rurale
circa un miliardo di euro per interventi di prevenzione, di cui la metà nelle regioni del Sud.
Per una serie di ostacoli burocratici e per una
generalizzata sottovalutazione, salvo la Toscana,
le Regioni non hanno ancora attivato queste
misure. La Calabria e la Sicilia, colpite oggi
dalle calamità, hanno a disposizione da tre
anni intorno ai 100 milioni di euro e, stando
all’ultimo report di Rete Rurale nazionale e ai
richiami della stessa Unione eruopea, non
hanno speso nulla e rischiamo realisticamente
di non spenderli mai, visto che il PSR si conclude con il 2013».
Lega Pesca: allarme su strascico costiero alto adriatico; proposta
dell’Associazione per “piano di ristrutturazione e salvataggio”
Rilancia l’attenzione e l’allarme sulla imminente scadenza (maggio 2010) delle deroghe
comunitarie per il piccolo strascico costiero
in Alto Adriatico, il convegno nazionale svoltosi il 20 febbraio a Chioggia con la partecipazione delle Istituzionali nazionali e
regionali, organizzato dalla Fondazione Pesca
per presentare i risultati della valutazione di
impatto commissionata al prestigioso istituto
di ricerche economiche CLES, cui ha partecipato per Lega Pesca, il presidente nazionale
Ettore Ianì.
L’Associazione, nel ribadire il categorico rifiuto
ad accettare la logica della semplice fuoriu11
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scita e dell’esubero, ha rilanciato l’urgenza di
superare la sottovalutazione manifestata finora dalle Istituzioni, per non lasciare nessuna stradata intentata, con lo scopo di
individuare soluzioni che consentano di coniugare la tutela dell’ambiente con la salvaguardia del diritto al lavoro degli operatori.
L’Associazione ha sottoposto all’attenzione
delle Istituzioni, una proposta di “Piano di ristrutturazione e salvataggio”, volto a contenere
i devastanti impatti della scadenza delle deroghe.
In particolare, tenendo conto delle diverse
competenze statali e regionali, e della necessità di attivare diversi canali finanziari di intervento (fondi FEP, risorse decentrate,
dotazioni autonome) la piattaforma ipotizza
di integrare 5 diverse azioni, sottolineando
che non si tratta di scelte alternative ma di
interventi da attuare contemporaneamente:
apertura di un bando per l’arresto definito
con canale preferenziale e autorizzazione alla
sostituzione degli attrezzi in licenza, come
punti qualificanti di un Piano di gestione nazionale specifico per questo segmento, di
competenza nazionale; a ciò dovrebbero aggiungersi tre diverse azioni di competenza più
strettamente regionale, volte ad attivare misure di ammodernamento per consentire alle
imbarcazioni di rispettare i nuovi limiti di operatività, deroghe temporanee da definire nell’ambito di stringenti Piani di Gestione locali,
azioni per l’integrazione del reddito, la diversificazione dell’attività, i servizi e la formazione, in linea con gli obiettivi FEP di sviluppo
locale della pesca (asse 4).
Lega Pesca 2: Federcoopesca parla di unità, ma agisce per la frattura
Il “colpo di teatro” di Federcoopesca covava sotto
la cenere e non sorprendono le critiche rivolte a
Lega Pesca. Sarebbe stato opportuno entrare nel
merito delle “scelte di posizione” che vengono
contestate all’Associazione, con un giudizio generico, quanto ingeneroso e fuorviante, che non
aiuta a comprendere i contrasti, né a superarli.
Quello che si può dire, sia a Federcoopesca che
alle altre Associazioni, è che Lega Pesca non si è
mai sottratta alla politica unitaria, di cui ha fatto
un vessillo, in una azione che spesso, mentre
esponeva l’Associazione a pagare un caro prezzo,
ha consentito nondimeno a tutti gli altri di trarre
profitto dai risultati ottenuti. Se Federcoopesca
ritiene che vi siano dei problemi così gravi, tali
da prefigurare addirittura il depotenziamento del
settore, perché si rivolge a Lega Pesca e non direttamente al Governo, magari avviando una
aperta azione di dissenso? O si deve sospettare,
proprio per le vecchie e superate dinamiche, che
forse spetti a Lega Pesca doverlo fare, a nome e
per conto di tutte le altre Associazioni, magari per
poi abbandonarla, ancora una volta, all’occorrenza?
Quello che Federcoopesca dimostra di non aver
compreso, nei suoi sottintesi sulla presunta
“scelta di posizione” imputata a Lega Pesca, è
che i tempi sono radicalmente mutati: non esistono più le condizioni economiche, sociali, politiche e culturali per insistere sui giudizi
ideologici. Oggi è il tempo del confronto e del
dialogo, sia con le Istituzioni, Governo e Parlamento, che tra le rappresentanze economiche e
sociali. E’ questa la strada che Lega Pesca in-
tende perseguire, misurandosi su progetti, idee
e obiettivi concreti. Sì, è vero, Lega Pesca ha accolto con favore il processo di profondo cambiamento “di sistema” intrapreso dal Sottosegretario
Buonfiglio, condividendo l’obiettivo di modernizzare il settore. Un processo che, come tutti i cambiamenti, incontra non poche resistenze. In
questo scenario, la posizione di Lega Pesca non
è quella di una accettazione supina, ma quella di
stimolare e verificare gli impegni ottenuti, nell’ambito di un rapporto propositivo e costruttivo,
che sia in grado di valorizzare i contributi, le idee
e le professionalità di cui l’Associazione è espressione.
A chi pensa che sia stata Lega Pesca a cadere
nell’errore di “scelte di posizione” aprioristiche
nei confronti di Governo e maggioranza, è facile
rammentare non solo la storia personale del Presidente nazionale dell’Associazione, ma anche
alcuni fatti, che hanno interessato tutto il panorama delle altre sigle Associative, da AGCI Agrital,
alla Federpesca fino alla API. Proprio sui temi del
depotenziamento della rappresentanza e sulla
crisi del settore, Lega Pesca fu la sola Associazione, perché da sola è stata lasciata, a scendere apertamente in piazza nel 2002, con una
non dimenticata manifestazione nazionale indetta a Chioggia. Una manifestazione, da cui
tutte le altre Associazioni furono molto solerti a
dissociarsi, neanche pubblicamente, ma con
missive carbonare inviate all’attenzione delle Istituzioni, in cui Lega Pesca veniva additata come
guidata dai “soliti comunisti della cooperazione
rossa” (Lettera Aperta del 23 maggio 2002).Vale
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la pena ricordare che anche AGCI Agrital non ha
mancato di rivisitare a suo modo, il tema complesso e delicato della litigiosità interna al movimento cooperativo, attraverso la distinzione
schematica tra “buonisti che non attaccano” e
“cattivi che esprimono protesta, opposizione e
similari su qualsiasi punto”. Come già espresso
a suo tempo, nella decisa presa di posizione che
seguì da parte di Lega Pesca (Lettera Aperta del
11 novembre 2004), il punto non è sul metodo,
ma sui risultati: un buonismo senza risultati non
serve a niente, così come rischia di essere sterile
l’attacco e la protesta fine a se stessa, se non
supportata da proposte credibili, come ha ben
dimostrato, in tempi più recenti, l’esito delle “richieste impossibili” che da più parti venivano per
fronteggiare l’emergenza caro gasolio.
Più recentemente, quando Lega Pesca a Bruxelles ha reagito in aperto contrasto alla bocciatura
preventiva delle proposte, peraltro condivise unitariamente, in merito al Libro verde per la riforma
della PCP, i colleghi delle Associazioni, anziché
esprimere solidarietà e rafforzare in forma unitaria quanto richiesto, hanno preferito prendere le
distanze, portando Lega Pesca a condurre la battaglia da sola. Ciò non significa che Lega Pesca
non condivida l’urgenza di dare una soluzione ai
problemi di settore ancora aperti, come, ad esempio, il nodo delle demolizioni e la capacità di
spesa del FEP, di cui vi è piena consapevolezza
senza bisogno che sia Federcoopesca a doverlo
ricordare. Ma nello stesso tempo, Lega Pesca ritiene che siano da valorizzare i risultati e gli impegni finora ottenuti. Non si tratta solo, ad esempio,
dell’acquisizione di maggiori disponibilità in Finanziaria, rispetto ai tagli di mannaia attuati nel
passato anche dai governi di centrosinistra, ma
anche della delega al Governo per il riordino del
settore, che contiene molti obiettivi da tempo
perseguiti, come favorire il ricambio generazionale e la valorizzazione del ruolo multifunzionale
dell’impresa, semplificare la normativa, creare
fonti integrative di reddito, armonizzare e razio-
nalizzare i controlli, favorire la gestione razionale
delle risorse, dare un idoneo supporto occupazionale al settore: per la realizzazione di questi obiettivi si parte da una copertura finanziaria di 20
milioni di euro.Tutto questo senza considerare che
il nuovo SIPA – Sistema Integrato Pesca e Acquacoltura - vede le Associazioni protagoniste con l’affidamento di importanti ruoli ed incarichi, che non
solo gettano le premesse per allineare l’Italia alla
realtà europea, ma offrono alle realtà associative
l’opportunità di uscire dalla marginalizzazione e di
affrancarsi dal rischio che movimentismi a miccia
corta possano mettere sotto scacco le Organizzazioni storicamente riconosciute.
In ogni caso, il vero specchio di quanto sta accadendo va ricercato probabilmente nel fatto che
Lega Pesca è pronta a “smontare” il passato, a
cambiare schemi mentali, modelli interpretativi
e gestionali, per riposizionarsi e rilanciarsi, per
fare i conti con il cambiamento e misurarsi con
il nuovo, anche quando questo non le piace.
Questa scelta ha consentito all’Associazione di
vedere già i primi frutti di questa strategia sul territorio, dove Lega Pesca registra un lento, ma costante, aumento delle nuove adesioni, insieme
ad un rafforzamento dell’immagine associativa.
C’è da chiedersi, non senza preoccupazione, perché Federcoopesca abbia scelto di aprire una
vertenza in forma così plateale, peraltro agendo
nei confronti di Lega Pesca come se, invece che
Associazione “collega” inter pares, questa fosse
investita del titolo o della possibilità di dare attuazione alle politiche mediante l’emanazione di
decreti. Non è certo così che si contribuisce a
rasserenare gli animi e a creare le condizioni per
rilanciare il confronto inter-associativo in forma
costruttiva. All’Associazione di Confcooperative,
così come ai colleghi di tutte le altre Associazioni,
Lega Pesca rinnova, in tutta serenità e tranquillità,
la sua piena disponibilità a lavorare insieme su
obiettivi comuni, ma sempre mettendo al primo
posto, insieme agli interessi del settore, la tutela
dell’Associazione e della sua autonomia.
Editoria: Mediacoop; prorogato di un anno il diritto soggettivo,
si riapre la possibilità di una riforma di sistema
Dopo un lungo e travagliato confronto -più volte
sull’orlo di una rottura verticale- tra i gruppi parlamentari, di entrambi gli schieramenti, ed il Governo, è stato raggiunto un accordo che prevede
la proroga di un anno del diritto soggettivo. Non
è la soluzione auspicata nell’appello sottoscritto
da 360 deputati che avevano chiesto al Governo
la proroga di due anni, la conferma del diritto soggettivo, la presentazione entro giugno di un ddl di
riforma di sistema e la definizione di un regolamento adeguato alle nuove norme.
La soluzione provvisoria trovata consente, nello
specifico, di mantenere aperto il problema e di
evitare – nell’immediato - la chiusura di 92 testate con la perdita di oltre 4.000 posti di lavoro
tra giornalisti e poligrafici, ma costituisce un fatto
politico di grande rilevanza perché ha ridato voce
al Parlamento, consentendo la modifica del “Mil13
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leproroghe”, che il Governo considerava blindato
dopo l’approvazione del Senato e di porre un argine al Ministro Tremonti che dapprima con l’art.
44 del decreto legge del 25 giugno 2008 e successivamente con il comma 62 dell’art. 2 della
legge finanziaria 2010, ha sconvolto il sistema del
sostegno pubblico all’editoria al di fuori di ogni razionale disegno di riforma. È stato evitato così il
vulnus costituzionale di una norma che avrebbe
visto l’intervento retroattivo sui bilanci 2009 delle
aziende editoriali cooperative non profit e di partito, che avrebbe condotto alla chiusura certa circa
80 testate anche di grande valore, con un danno
irreparabile per il pluralismo e la democrazia. In
questo quadro è del tutto sbagliata la bocciatura
in Aula, a causa della assoluta contrarietà del Te-
soro, dei sub emendamenti volti a ad eliminare il
taglio dei contributi all’emittenza locale, la decurtazione del 50% dei contributi ai giornali editi e
diffusi all’estero nonché ai giornali dei consumatori. Ciò è ancora più grave perché il taglio interviene sui bilanci dell’anno passato. Mediacoop è
impegnata a proseguire la battaglia per porre riparo a tale situazione e ad aprire una prospettiva
certa per tutto il settore. Mediacoop, ricordando
che il pluralismo non può soffrire limitazioni, vigilerà affinché il Governo mantenga l’impegno a presentare entro giugno il ddl di riforma e a definire,
entro poche settimane, il regolamento, ponendo
riparo, in tale occasione, anche al problema dell’emittenza locale, dei giornali editi e diffusi all’estero nonché di quelli dei consumatori.
Taiis: il miglioramento dell’istituto della responsabilità solidale al
centro della riflessione nel “tavolo” con il Sindacato
È il miglioramento dell’Istituto della responsabilità
solidale che ha assunto centralità nella discussione interna al Taiis, Tavolo interassociativo imprese di servizi, e al tavolo di confronto Taiis –
Sindacati, insieme ai temi “tradizionali” (ritardi di
pagamento e qualificazione degli appalti).
Ne ha dato informazione Franco Tumino, Presidente Ancst/Legacoop, nell’ultima riunione dell’ufficio di presidenza dell’associazione dei servizi
del presente mandato (l’assemblea congressuale
di Ancst, che presumibilmente assumerà la nuova
denominazione di Legacoop Servizi, è convocata
nei giorni 25-26 febbraio) svoltasi il 24 febbraio.
Nella riunione ultima Taiis – Sindacato dell’11 febbraio scorso e in quella “ordinaria” del solo Taiis
del 22 febbraio l’attenzione si è particolarmente
concentrata su alcuni elementi problematici, e
quindi da migliorare, dell’Istituto. I temi oggetto
dell’approfondimento sono in particolare tre:
· il termine “lavoratori” si presta a contrasti interpretativi, nel senso che parte della dottrina ritiene che la responsabilità solidale riguardi solo
i lavoratori subordinati, con esclusione dei lavoratori a progetto, dei lavoratori autonomi e di
quelli in nero, mentre altra parte della dottrina
ritiene possibile l’estensione della responsabilità solidale a queste tipologie di lavoratori;
· il vincolo di solidarietà comprenderebbe, secondo alcuni, anche i contributi assicurativi per
gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;
· secondo un certo orientamento, basato su una
interpretazione della norma conforme anche a
Costituzione, soggetti destinatari della responsabilità solidale sono anche gli enti pubblici che
stipulano appalti, qualora i soggetti privati appaltatori non assolvano gli obblighi contributivi
e retributivi posti a loro carico; invece, secondo
un altro orientamento, sostenuto anche dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche
Sociali, gli enti pubblici sono esclusi dal campo
di applicazione della norma ai sensi dell’articolo
1, comma 2, decreto legislativo 276/2003, con
la conseguenza che tali enti sarebbero obbligati
solidalmente solo per i trattamenti economici
dovuti ai dipendenti dell’appaltatore nei limiti di
cui all’articolo 1676 c.c.
Sul tipo di iniziativa da assumere a proposito di
tali problematiche, invece, la discussione è del
tutto aperta, e se ne discuterà nella prossima riunione Taiis – Sindacato, fissata per l’11 marzo.
Ritardi di pagamento: altro dietro front del governo sul blocco dei
pagamenti verso le imprese per la emergenza rifiuti in Campania
Nella seduta di giovedì 18 febbraio l’Aula della
Camera ha approvato alcuni emendamenti,
senza opposizione del Governo, in sede di conversione, al Decreto legge n. 195 del 2009; in
particolare è stato soppresso il comma 5 dell’articolo che prevedeva che non potessero es-
sere intraprese azioni nei confronti delle Strutture commissariali e dell’Unità stralcio e che
quelle pendenti venissero sospese. È stato
soppresso anche l’ultimo periodo, che recitava
“I debiti insoluti, dalla data di entrata in vigore
del presente decreto, non producono interessi,
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né sono soggetti a rivalutazione monetaria”. Ne
dà notizia in una nota interna Franco Tumino,
Presidente di Ancst/Legacoop ed esponente
del Taiis, che ricorda come anche questa
norma fosse stata contestata dal Taiis con un
esposto alla Commissione europea. Si attende
ora l’approvazione definitiva da parte del Senato, che non dovrebbe presentare sorprese.
Nel frattempo procede l’iter per la definitiva approvazione della modifica (sostanzialmente
una soppressione) dell’art 2, comma 89, della
legge di conversione del decreto legge cosiddetto milleproroghe, con conseguente abolizione del blocco dei pagamenti dei debiti delle
Asl verso le imprese nelle sette regioni oggetto
di piani di risanamento (si veda la notizia già
data in precedenti numeri di Legacoop Informazioni). Anche la disposizione dell’art. 2
comma 89 era stata oggetto della segnalazione del Taiis a Bruxelles.
Turismo: alla BIT si discute di etica
In occasione della BIT, Borsa Internazionale del
Turismo, la Presidenza del Consiglio dei Ministri
ha organizzato un convegno internazionale sul
tema “Etica e Turismo: una sfida da vincere”, svoltosi a Milano il 18 febbraio.
L’introduzione è stata affidata al Professor Salvatore Veca, Presidente della Fondazione Campus
di Lucca, che ha affrontato il tema sotto il profilo
filosofico e metodologico.
Fra i relatori il dirigente dell’Organizzazione Mondiale del Turismo Zoltan Somogyi e Mattia Pellegrini del Gabinetto del Vice Presidente della
Commissione Europea Antonio Tajani.
Il panel dedicato alle bune pratiche è stato moderato dal Prof. Armando Peres, Consulente del
Ministero e ha visto la partecipazione fra gli altri,
come relatore, di Maurizio Davolio nella sua
veste di Presidente di AITR; presenti anche relatori
che hanno parlato a nome di Unioncamere nazionale, Accor, Valtur, Google, Trenitalia, Enel, Eni.
Dal convegno è emerso un quadro di grande interesse: l’attenzione per le tematiche di natura
etica nel turismo sta decisamente crescendo, grazie anche agli sforzi dell’OMT, che sta divulgando
il Codice Etico, e della Commissione Europea che
sempre più indirizza gli stati membri verso politiche turistiche ispirate alla sostenibilità e alla responsabilità; anche alcune imprese si stanno
orientando alla adozione di pratiche virtuose.
Davolio, nel descrivere l’azione di AITR; ha però ricordato la necessità di distinguere le buone pratiche da scelte che derivano da politiche
opportunistiche di marketing.
Maurizio Davolio è inoltre intervenuto al convegno
di Isnart dedicato alla presentazione dell’Osservatorio sull’andamento del turismo in Italia; per
la prima volta nell’Osservatorio vengono previste
domande su aspetti di natura etica, in virtù della
collaborazione avviata da Isnart con AITR; Davolio ha ricordato la collaborazione avviata che prevede successivi sviluppi e approfondimenti.
L’Osservatorio è stato presentato dal Vice Presidente di Unioncamere Carlo Alberto Roncarati e
da Maria Flavia Coccia, di Isnart, Responsabile
della ricerca.
In occasione della BIT la compagnia assicuratrice
Navale, del gruppo Unipol, specializzata nel turismo, ha presentato un flyer che, a fianco delle
proprie proposte di assicurazione, presenta il concetto di turismo responsabile e AITR.
Turismo 2: il CE del BITS discute del progetto Calypso
e del Congresso Mondiale
Il Comitato Esecutivo del BITS, Bureau International du Tourisme Social, si è riunito, il 15 febbraio, nella propria sede sociale per discutere
dello stato di avanzamento del progetto Calypso
e della preparazione del congresso mondiale
del turismo sociale previsto a Rimini in autunno.
Il progetto Calypso prosegue su due direttrici: i
convegni nei vari paesi, la ricerca condotta dall’istituto Ramboll.
I convegni si sono tenuti finora a Malaga, Varsavia, Tolosa; i prossimi saranno tenuti a Roma
il 2 e 3 marzo e in Romania, prima della conferenza finale prevista a Palma de Maiorca.
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L’istituto Ramboll sta proseguendo l’indagine
negli stati che hanno aderito al progetto, esaminando le politiche di sostegno alla vacanza
con riferimento ai segmenti del turismo della
terza età, dei giovani, dei disabili e delle famiglie a basso reddito.
Sul congresso mondiale del turismo sociale,
Maurizio Davolio ha riferito in merito ai passi in
avanti compiuti in Emilia Romagna: l’approvazione della legge regionale che permette all’Emilia Romagna di diventare socia del BITS e
di Necstour; la delibera che stanzia le risorse
necessarie per il congresso e i quattro eventi
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Informazioni
Sezioni
Primo piano
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Legacoop
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
preparatori; l’affidamento dell’incarico ad APT
Servizi che farà un Bando per l’assegnazione
del congresso a Rimini.
L’Esecutivo ha anche approvato il programma
della riunione del Consiglio di Amministrazione
prevista a Namur, ha discusso della situazione
finanziaria, delle iniziative di comunicazione
(web, rivista, newsletter), dei contatti con nuovi
potenziali soci, del rilancio della rete delle Autorità locali e regionali, del portale commerciale
Holidays for All, dei rapporti con le Università.
Il giorno successivo si è tenuta la riunione del
CETS, Commissione Europea del Turismo Sociale, con la partecipazione di rappresentanti
di Belgio, Francia, Italia, Germania, Regno Unito,
Spagna, Portogallo e Polonia.
La riunione ha permesso di tracciare un bilancio del Forum di Malaga, di discutere in profondità del progetto Calypso, di avviare
un’indagine fra gli associati sul turismo sociale
nei rispettivi territori e nelle varie compagini associative, di discutere di nuovi progetti europei.
Turismo 3: Legacoop Liguria presenta le proprie proposte in vista
delle elezioni regionali
Legacoop Liguria ha presentato le proprie proposte in materia di turismo in vista delle elezioni regionali.
Presso la antica Borsa Valori di Genova si è tenuto, il 17 febbraio, un convegno pubblico di
presentazione delle proposte avanzate da Legacoop in materia di turismo in vista delle prossime elezioni regionali.
Le proposte riguardano il sostegno alla qualificazione dell’offerta turistica attraverso gli interventi nelle strutture ricettive e le azioni per
l’aggregazione delle imprese e per i servizi complementari nell’offerta turistica. Parole chiave
delle proposte sono l’innovazione, la diversificazione del prodotto, la ricerca di forme di turismo destagionalizzato, la valorizzazione
del’entroterra, la sintonia con le tendenze al turismo di motivazione, orientato alla pratica
sportiva, al salutismo, agli hobby, all’attività.
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Le proposte sono state presentate da Roberto
La Marca, Responsabile Regionale Turismo, il
cui intervento è stato preceduto dai saluti portati dal Presidente di Legacoop Liguria Claudio
Pontiggia e dal Responsabile dell’Associazione
Servizi Alessandro Frega.
Ai lavori sono intervenuti il Presidente della Regione Claudio Burlando, candidato alle prossime elezioni, l’Assessore al turismo della
Provincia Anna Maria Dagnino, altri amministratori pubblici, candidati e numerosi rappresentanti di cooperative turistiche.
Le conclusioni sono state svolte dal Responsabile nazionale di Legacoopturismo Maurizio
Davolio che ha ricordato le iniziative principali
in atto, il Congresso mondiale del turismo sociale, la Bitac, la presenza nel progetto europeo
Calypso, l’impegno in AITR, la collaborazione nel
progetto Buoni Vacanze.
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Territori
Sezioni
Trentino Alto Adige
Primo piano
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Da cassaintegrati a imprenditori; incentivi ai lavoratori destinatari
di ammortizzatori sociali per l’avvio di una nuova attività . . . . . . . . . . . . . . . 17
Legacoop
>
La cooperazione culturale altoatesina produce innovazione a favore
di tutta la comunità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Settori
>
Trento: Forum sulla cooperazione internazionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Territori
>
Friuli Venezia Giulia
Imprese
>
“I diritti alzano la voce”; sabato 27 febbraio
appuntamenti a Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Sondaggio
>
Marche
Scuola; Legacoop, a rischio un centinaio di posti di lavoro
fra le cooperative di pulizie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
Fano: piccola pesca, manifestazione protesta contro canone
per uso banchina al porto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
Puglia
Avvio di un Osservatorio Regionale sui Distretti Produttivi . . . . . . . . . . . . . . 20
Emilia-Romagna
Reggio Emilia: Coopservice, la posizione della Direzione
di Legacoop Reggio Emilia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
Reggio Emilia 2: Boorea e le cooperative di Legacoop collaboreranno
ad un progetto della ong Gvc per aiutare la popolazione haitiana
dopo il terremoto del 12 gennaio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
Reggio Emilia 3: “Formula Italia” il 26 febbraio una conversazione
con Carlo Pelanda, Intervengono Paolo Pombeni e Giulio Sapelli;
l’iniziativa organizzata da Boorea e Legacoop si svolgerà all’Università. . . . . 22
Modena: “Capitalismo, mercato, democrazia”; venerdì 5 marzo
a Campogalliano, conversazione con Michele Salvati . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
Forlì-Cesena: Giovanni Luppi e Monica Fantini nella prima puntata
di Legacoop TV . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Sicilia
Legacoopsociali,“nessuna cooperativa sociale è coinvolta nell’indagine
per la truffa ai malati oncologici dell’ASP di Catania”. . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Catania: convegno “Cooperazione sociale: nuove opportunità lavorative
Parrocchia San Pio X” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Messina: Legacoop lancia il corso universitario “Economia della Cooperazione”;
un programma di formazione per una realtà in via di sviluppo . . . . . . . . . . . . 24
Alto Adige-Süd Tirol: da cassaintegrati a imprenditori; incentivi
ai lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali per l’avvio
di una nuova attività
Il ministero del Lavoro ha finalmente emanato il
decreto attuativo relativo alla possibilità sia per
i lavoratori in cassa integrazione sia per i destinatari di “ammortizzatori in deroga” (vale a dire
non coperti dai tradizionali interventi integrativi),
di ricevere anticipatamente e in un’unica soluzione le somme che avrebbero ricevuto mensilmente come trattamento integrativo.
Tali risorse vengono pagate dall’INPS al lavoratore e devono essere utilizzate per intra17
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Sondaggio
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prendere un’attività di lavoro autonomo costituendo ad esempio una cooperativa di lavoro. Coloro che intendono quindi sfruttare
questa possibilità per mettersi in proprio possono rivolgersi a Workcoop, uno sportello at-
tivato da Legacoopbund che offre un servizio
gratuito e bilingue per aiutare ed assistere i
lavoratori in cassa integrazione o in lista di
mobilità nella creazione di un’impresa cooperativa.
Alto Adige-Süd Tirol 2: la cooperazione culturale altoatesina
produce innovazione a favore di tutta la comunità
Molte organizzazioni culturali in Alto Adige sono
gestite in forma cooperativa. Ben 37 sono associate a Legacoopbund e si sono recentemente
riunite per discutere del loro sviluppo futuro. Esse
si occupano di cultura in ambiti come la formazione, il teatro, il cinema, l’editoria, il giornalismo,
la catalogazione e vendita di libri, l’organizzazione
di eventi e la gestione di centri culturali.
Le 37 cooperative contano 774 soci e danno lavoro in varie forme a oltre 1470 persone,per lo più
donne (il 71%). Il fatturato totale di queste cooperative culturali ammonta a oltre 15 milioni di Euro.
Questi i dati sul fenomeno delle cooperative culturali in provincia di Bolzano discussi nel seminario di oggi dal titolo “Cultura, educazione,
formazione e informazione come fattori di sviluppo per i prossimi anni”, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti degli assessorati
alla Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano.
La relazione principale è stata tenuta dal prof.
Pier Luigi Sacco, economista della cultura e professore ordinario di Economia della Cultura all’Università IUAV di Venezia, che si è soffermato
sull’importanza della cultura come fattore di innovazione. Alcuni studi hanno dimostrato che
una maggior partecipazione dei cittadini ad attività culturali genera non solo società più innovative, ma anche un’auto-percezione di maggior
benessere.
Al termine dell’incontro, al quale hanno preso
parte attivamente numerosi presidenti e soci di
cooperative culturali, è emersa la necessità di
creare un sistema di relazioni più intenso tra Pubblico e Privato e di prevedere una collaborazione
più stretta tra la cooperazione del settore culturale e la Pubblica Amministrazione al fine di valorizzare tutto il potenziale di innovazione e
creatività presente nelle cooperative stesse.
Trento: Forum sulla cooperazione internazionale
Si è tenuto, il 20 febbraio, a Trento presso il Palazzo Geremia, il Forum sulla cooperazione internazionale organizzato dal Comune di Trento.
Il Forum è stato coordinato dall’Assessore alla
cultura, turismo e giovani del Comune Lucia
Maestri e ha visto la partecipazione di quasi
duecento persone.
Fra i relatori Mario Raffaelli, già Sottosegretario
agli Esteri, che ha parlato di pace, stabilità e sviluppo; l’economista Stefano Schiavo, il Direttore
del Cespi Andrea Stocchiero e Maurizio Davolio nella sua qualità di Presidente di AITR.
Di grande interesse la relazione della giornalista
olandese Linda Polman che ha presentato il proprio libro “Industria della solidarietà” in cui denuncia i gravi problemi della cooperazione
internazionale alle prese con regimi corrotti che
riescono ad impossessarsi di gran parte degli
aiuti, destinandoli a se stessi o all’acquisto di
armi.
Davolio ha presentato il turismo responsabile e
AITR, e nella replica ha risposto alle numerose
domande del pubblico molto interessato.
Presenti fra gli altri studenti, docenti, rappresentanti di associazioni di immigrati, cooperative,
amministratori pubblici.
Il Trentino è fortemente impegnato infatti nella
cooperazione internazionale.
Davolio ha rilasciato una intervista al quotidiano
Adige e il giorno successivo ha presenziato all’assemblea di Tremembé a Kamauz, nella Valle
dei Mocheni.
Friuli Venezia Giulia: “I diritti alzano la voce”; sabato 27 febbraio
appuntamenti a Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste
Fine settimana rivolto ai diritti quello previsto in
tutta la penisola e non farà eccezione il Friuli
Venezia Giulia, sul cui territorio si prevedono
appuntamenti in diverse città sia per sabato
27 febbraio con lo svolgimento della campagna “I diritti alzano la voce”, sia per lunedì 1°
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marzo con la “Giornata Europea senza Migranti”. Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste tutti
e quattro i capoluoghi di provincia ospiteranno
manifestazioni per la salvaguardia dei diritti di
tutte le persone.
Sabato 27 febbraio all’interno de “I diritti alzano
la voce” (http://www.idirittialzanolavoce.org) sarà
organizzata una sorta di carovana sul welfare
che utilizzerà il treno come mezzo di trasporto,
ovvero come strumento che raccorda, e la stazione come luogo di incontro e di viaggio. Nel
corso della mattina i gruppi aderenti alla campagna del Friuli Venezia Giulia si attiveranno per
un punto informativo e di volantinaggio da allestire in ogni stazione ferroviaria.Al passaggio del
treno dei diritti, che partirà da Pordenone con
fermate intermedie a Udine (11,53) e Gorizia
(12,19), i partecipanti alla mobilitazione saliranno in direzione Trieste (13,04). Oltre ad un
punto informativo, nelle quattro stazioni si terrà
una breve conferenza stampa da parte del comitato organizzatore (info e contatti: Anna Martini, [email protected]).
La campagna “I diritti alzano la voce” è nata
nella primavera del 2009, quando alcuni esponenti del Terzo settore hanno cominciato ad incontrarsi, condividendo un’insoddisfazione
profonda per come i temi del welfare sono affrontati dalla politica e dai media. Da questo
scambio di idee è nata la voglia di prendere
posizione pubblicamente con un “Manifesto
per il welfare”, intitolato “Il benessere è un diritto, la disuguaglianza un’ingiustizia.
Il passo successivo è stata la definizione di un
“Documento base generale” che contiene
un’analisi della situazione presente rispetto al
tema dei diritti e, soprattutto, una proposta politica forte, di sistema, per un nuovo welfare articolata per aree di priorità. A questo
documento se ne è aggiunto un secondo, la
“Piattaforma politica”, in cui sono indicate le
proposte considerate prioritarie. La campagna
è organizzata in un livello nazionale e in gruppi
regionali ed è promossa da: Antigone, Arci, Arciragazzi, Associazione Città visibile, Associazione Familiari Alzheimer Pordenone Onlus,
Associazione Welcome, Auser, Centro Iniziative
e Ricerche Euromediterraneo (Cirem) - Napoli,
Comitato Diritti Civili delle Prostitute, Comunità
Saman, Coordinamento Nazionale Comunità di
Accoglienza (Cnca), Emmaus Italia, Erit Italia,
Eurocare Italia, Federazione Internazionale
“Città sociale” - Campania, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish),
Federazione Italiana Organismi per le Persone
senza Dimora (fio.PSD), Federazione Scs/Cnos
- Salesiani per il sociale, Forum Droghe, Ires
Campania, Jesuit Social Network (Jsn) Italia,
Lunaria, Movi, Movimento Rinnovamento democratico, Solidarietà e Cooperazione - Cipsi.
Marche: scuola; Legacoop, a rischio un centinaio di posti di lavoro
fra le cooperative di pulizie
Sono un centinaio i posti di lavoro a rischio
nelle Marche delle persone occupate nelle
cooperative sociali e dei servizi che operano
nelle scuole. Legacoop Marche lancia l’allarme
per queste imprese e per i loro addetti, coinvolti da una circolare del ministero dell’Istruzione che mette a rischio i posti di lavoro. Un
pericolo per il quale chiede il sostegno e l’intervento delle istituzioni locali e della Regione
Marche in particolare. “Come nel resto in Italia,
le cooperative sociali – afferma il responsabile
delle cooperative sociali di Legacoop Marche,
Fabio Grossetti -, inseriscono al lavoro persone svantaggiate attraverso la gestione imprenditoriale di appalti nelle scuole per diversi
servizi, pulizie, mensa, sorveglianza. Anche per
questa via, le cooperative rendono possibile il
lavoro continuativo e tutelato di migliaia di persone la cui condizione soggettiva implica una
specifica debolezza sul mercato del lavoro, da
cui altrimenti sarebbero per sempre escluse,
confinate, nel migliore dei casi, nella semplice
assistenza”. Questa realtà, spiega Grossetti, “è
oggi pesantemente messa in discussione dagli
effetti provocati dalla circolare del 14 dicembre
2009 del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica. Questo provvedimento prevede, infatti, per i servizi di pulizia
e per le altre attività ausiliarie svolte nelle
scuole, in particolare in quelle dell’infanzia e
della primaria, la conferma dei contratti «nella
misura massima del 75% del corrispettivo pattuito», con un taglio effettivo del budget del
25% giustificando la drastica riduzione di fondi
con la necessità di coprire spese per «supplenze, funzionamento ed esami di Stato»”.
Per questo motivo, sottolinea Grossetti, “esprimiamo la più viva preoccupazione ed il profondo sconcerto per una decisione che, a
fronte dei reiterati impegni assunti dal Governo
a difendere e tutelare l’occupazione nella pesante crisi economica che il Paese sta vivendo,
vede proprio la mano pubblica operare tagli di
proporzioni tali da determinare, per tante im19
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prese sane e produttive, una grave contrazione
di attività, con la perdita di così tanti posti di
lavoro, socialmente ed economicamente preziosi. E’ necessario, perciò, un confronto urgente al ministro del Welfare e al ministero
dell’Istruzione per comprendere quali iniziative
si possano e s’intendano assumere a tutela
della realtà di queste imprese e di questi lavoratori anche nelle Marche. Le pur comprensibili
esigenze di razionalizzazione ed efficienza nella
spesa pubblica non devono essere, nei fatti, un
prezzo che è semplicemente scaricato sulle
spalle dei più deboli. Confidiamo, per questi
motivi, di poter trovare nella Regione Marche e
nelle istituzioni locali un sostegno alla necessità di intervenire presso i due ministeri e al
Governo per evitare queste drammatiche conseguenze per l’occupazione e per poter pensare, insieme, a come affrontare questa
difficile situazione”.
Fano: piccola pesca, manifestazione protesta contro canone
per uso banchina al porto
“Non ci sono pescatori, nei porti di tutta Italia,
che pagano un canone di concessione per l’uso
di una banchina. Qui a Fano sì, e questo per noi
è inconcepibile”. Lo affermano i soci dell’AppaAssociazione produttori pesca adriatica, della
Coomarpesca e della Cooperativa piccola pesca
Ambrosini, che hanno protestato nella sede del
Comune per chiedere un incontro con il sindaco,
Stefano Aguzzi, sulla concessione demaniale a
Marina Group della parte di banchina da loro
utilizzata per le attività di piccola pesca.“Marina
Group – hanno spiegato le tre cooperative – ha
in concessione demaniale un tratto di porto. Nel
2005, è stato sottoscritto un accordo fra tutti gli
operatori del porto, in relazione a questa concessione, che prevedeva, tra l’altro, l’impegno
da parte di Marina Group di riservare, senza contestazione alcuna, un tratto di banchina, fino ad
un massimo di 80 metri, per garantire l’ormeggio delle imbarcazioni operanti alla pesca da
posta. Abbiamo poi scoperto, con rammarico e
sgomento, che questa clausola dell’accordo, si-
glato il 26 maggio 2005, non è stato inserita
nella concessione demaniale, sottoscritta il 14
giugno 2005. Ora, ci ritroviamo che sono arrivate varie richieste di pagamento da parte di
Marina Group per l’ormeggio dei natanti, con
oneri del tutto sproporzionati rispetto al canone
demaniale dovuto per la concessione. Marina
Group ha emesso delle fatture per il pagamento
di un canone di concessione e ci ha fatto anche
scrivere dai propri legali per il recupero delle
somme.Abbiamo più volte sollecitato il Comune
per una risoluzione di questo problema ma, visto
che nei due incontri avuti, non si è ottenuto
nulla, andiamo a far valere le nostre opinioni con
una manifestazione di protesta che si è resa necessaria per difendere le nostre attività di pescatori”. Dal confronto con il sindaco di Fano,
Stefano Aguzzi, è emersa la volontà dell’amministrazione comunale di risolvere la situazione.
Giovedì prossimo, ci dovrebbe essere un incontro fra le cooperative e Marina Group per discutere di questo problema.
Puglia: avvio di un Osservatorio Regionale sui Distretti Produttivi
Un Osservatorio sperimentale sui Distretti Produttivi per svolgere, tra le altre attività, un’azione
di monitoraggio del sistema distrettuale per garantire sviluppo e competitività del sistema produttivo. Lo prevede il Protocollo d’intesa siglato
il 24 febbraio tra Regione Puglia, Sindacati, Associazioni di categoria e datoriali tra cui Legacoop Puglia. “Siamo soddisfatti di quest’intesa”,
commenta Carmelo Rollo. E’ un’ulteriore occasione per condividere, insieme al partenariato
socio-economico, le importanti politiche di sviluppo e le strategie di innovazione del territorio”.
Le modalità di funzionamento dell’Osservatorio
verranno ora stabilite nel primo Tavolo di confronto in cui saranno analizzate anche le possibilità di accordi interdistrettuali.
Reggio Emilia: Coopservice, la posizione della Direzione
di Legacoop Reggio Emilia
A fronte dei problemi che si sono creati
nella cooperativa Coopservice, la Direzione
di Legacoop Reggio Emilia, all’unanimità,
ritiene utile puntualizzare la sua posizione.
· Legacoop Reggio Emilia unitamente a Legacoop regionale e nazionale e all’Associazione
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regionale dei servizi ha seguito con attenzione e preoccupazione l’evolversi della situazione nella cooperativa Coopservice.
· La nostra preoccupazione sin dall’inizio era,
e lo è tuttora, che non si determinassero atti
e fatti negativi per l’immagine della cooperativa. Abbiamo quindi costantemente sollecitato un cambiamento della governance
della cooperativa condiviso con i soci, applicando lo statuto e rispettando le regole e i
principi cooperativi.
· Questa nostra posizione è sempre stata e lo
è tuttora, a tutela dei soci e della cooperativa, il cui valore e peso economico e sociale
è assolutamente rilevante. Non è nostra intenzione interferire nella vita democratica
della cooperativa, anzi abbiamo da subito
sollecitato che ai soci venissero rappresentate le ragioni di una crisi ai vertici di Coopservice per motivi appunto di democrazia e
trasparenza.
· La decisione di dar corso a una revisione ordinaria da parte di Legacoop che accertasse se
gli atti amministrativi e societari degli ultimi
tempi siano stati coerenti con i regolamenti e
lo statuto della cooperativa, non è condizionata da una opinione preventiva e di parte,
ma unicamente dalla convinzione di rispondere a un obbligo che la legge ci assegna.
· La convocazione delle assemblee dei soci da
parte del collegio sindacale, la memoria presentata dalla stesso organo ai consiglieri,
che esprime valutazioni molto critiche e nette
sulle riunioni che si sono tenute dall’11 febbraio al 13 febbraio 2010 e la presentazione
da parte di Augusto Torreggiani e Rossana
Rinaldi di un esposto al tribunale di Reggio,
testimoniamo la delicatezza e complessità
della situazione che rende ancor più necessario un parere da parte della revisione di
Legacoop, unico strumento creato dalla
legge con compiti ispettivi all’interno della
impresa cooperativa.
Questi sono i fatti e così come tre anni fa abbiamo contribuito a ripristinare in Coopservice
i principi di mutualità e di eticità cooperativa a
tutela del patrimonio sociale, dei soci e dei dipendenti tutti, anche oggi la nostra posizione
non cambia: prima vengono i soci, i dipendenti
e la cooperativa e vanno create le condizioni
per un reale esercizio democratico nella pratica societaria evitando scorciatoie e risolvendo
negli organi del Cda, delle assemblee separate
e della assemblea dei delegati le problematiche connesse alla conduzione della cooperativa. E’ infatti del tutto evidente che le
maggioranze e o le minoranze negli organi sociali delle cooperative sono variabili e transitorie nel tempo mentre le “regole cooperative” e
lo statuto restano e sono a tutela di tutti i soci
in ogni momento. Per questa ragione è utile e
necessario capire se le regole, la prassi societaria e lo statuto sono state rispettate. Per queste ragioni ci risulta incomprensibile la volontà
di gruppi dei soci di manifestare sotto la sede
di Legacoop.
Legacoop in questa vicenda ha semplicemente
interpretato il ruolo che la legge gli assegna
senza impropri sconfinamenti sul terreno della
gestione aziendale, delle scelte imprenditoriali
e strategiche della cooperativa.
Il confronto e il dialogo sono il sale della democrazia. Legacoop è la casa delle cooperative che sempre e senza condizionamenti
hanno portato negli organi della Associazione
le proprie critiche, osservazioni, contenuti e
proposte. La nostra “casa cooperativa” resta
aperta a tutti, anche ai soci di Coopservice che
volessero rappresentarci le loro opinioni e democraticamente ascoltare le nostre, per cui se
si volesse organizzare una assemblea formale
o informale dei soci anche in settimana, noi
siamo pronti e disponibili al confronto, che
deve però avvenire garantendo la possibilità di
un reale e democratico confronto delle idee.
Reggio Emilia 2: Boorea e le cooperative di Legacoop collaboreranno
ad un progetto della ong Gvc per aiutare la popolazione haitiana
dopo il terremoto del 12 gennaio
La Direzione di Legacoop Reggio Emilia, nella
sua ultima riunione del 12 febbraio, ha deciso di impegnarsi a favore della popolazione
di Haiti, colpita dal disastroso terremoto del
12 gennaio. Già alcune cooperative, come
Coop Consumatori Nordest, si sono attivate
per portare aiuti nell’isola caraibica. Il consiglio di Boorea ha deciso di destinare da su21
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bito 20.000 euro per un progetto di intervento della ong Gvc, già presente ad Haiti
prima del terremoto. L’impegno delle cooperative di Legacoop è di raccogliere fondi
anche tra i propri soci e lavoratori d’intesa con
le organizzazioni sindacali.
Sono intervenuti alla Direzione Patrizia Santillo, presidente di Gvc, e il direttore Luigi Seghezzo. Il Gvc è l’ong che da tempo collabora
con Boorea per realizzare progetti di sviluppo
e solidarietà in molti paesi del mondo. Patrizia Santillo ha illustrato le caratteristiche del
progetto a cui collaborerà la cooperazione reggiana. Si tratta di un intervento che interesserà la regione di Petit Goâve, finalizzato al
miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e al ripristino del tessuto economico
e sociale della zona. Nella prima fase verranno
sviluppate azioni per offrire immediati mezzi di
sussistenza alle popolazioni che vivono in
campi provvisori e a riattivare piccole attività
economiche per la generazione di reddito.
Nella seconda fase si provvederà, in una zona
rurale, a sostenere e riattivare le attività delle
associazioni dei produttori e delle cooperative.
La popolazione beneficiata è stimata in
15.000 persone. I partner locali saranno l’Apv,
Associazione dei produttori rurali di Vallue,
l’Associazione delle donne di Petit Goâve
(Mofod) e il Movimento cooperativo haitiano.
Luigi Seghezzo, che era appena rientrato da
Haiti, ha poi dato conto della drammatica situazione che si è creata ad Haiti dopo il terremoto, e ha sottolineato il ruolo che potrà avere
la cooperazione, non solo dal punto di vista
economico, per la ricostruzione del paese.
Reggio Emilia 3: “Formula Italia” il 26 febbraio una conversazione
con Carlo Pelanda, Intervengono Paolo Pombeni e Giulio Sapelli;
l’iniziativa organizzata da Boorea e Legacoop si svolgerà all’Università
Boorea e Legacoop Reggio Emilia organizzano
il 26 febbraio 2010 una conversazione con
Carlo Pelanda, durante la quale verrà presentato l’ultimo lavoro dello stesso Pelanda, “Formula Italia, il nuovo progetto nazionale e
liberale”, edito da Franco Angeli. L’iniziativa si
terrà alle 17:30 nell’aula 2, 1° piano, dell’Università in viale Allegri 9 a Reggio Emilia.
Dopo i saluti del prorettore dell’Università di
Modena e Reggio Emilia, Luigi Grasselli, introduce la conversazione Ildo Cigarini, presidente di Boorea e Legacoop Reggio Emilia.
Intervengono, oltre a Carlo Pelanda, Paolo
Pombeni dell’Università di Bologna e Giulio
Sapelli dell’Università Statale di Milano. Coordina l’incontro Massimiliano Panarari di Repubblica. Carlo Pelanda insegna Politica ed
Economia internazionale all’University of Georgia di Athens (Usa): è autore di numerosi volumi, tra cui “La Grande Alleanza”, “Democrazia
attiva” e “Sovranità & ricchezza”, con Paolo Savona, e collabora con il quotidiano Il Foglio.
“Il Paese si avvia verso il 150° dell’Unita d’Italia – spiega il presidente Cigarini – e con iniziativa del 26 febbraio vogliamo dare il via ad
una riflessione sui temi che solleva questo importantissimo anniversario. Per farlo iniziamo
con la presentazione dell’ultimo lavoro di Pelanda, uno studioso di cultura liberale, a cui
abbiamo invitato due altre importanti personalità del mondo accademico di diversa estrazione politica e culturale. Ai partecipanti
all’iniziativa verrà fatto omaggio del libro di Pelanda.
Modena: “Capitalismo, mercato, democrazia”; venerdì 5 marzo a
Campogalliano, conversazione con Michele Salvati
Per il ciclo “Palomar: uno sguardo sui mondi”,
promosso da Legacoop Modena e da Legacoop
Reggio Emilia, si terrà venerdì 5 marzo 2010 una
conversazione con Michele Salvati, professore
di Economia politica all’Università Statale di Milano e autore del recente volume “Capitalismo,
mercato, democrazia”, edito da Il Mulino.
L’incontro si terrà alle 17.00 presso la Cooperativa Bilanciai, in via Ferrari 16 a Campogalliano.
L’iniziativa, organizzata dal Mic (la Scuola cooperativa di alta formazione promossa da Lega-
coop Reggio Emilia e Legacoop Modena), è la
seconda del ciclo “Palomar (il nome echeggia il
noto osservatorio astronomico californiano e il
titolo di un’opera di Italo Calvino n. di r)”: una
serie di appuntamenti per proporre un osservatorio “trasversale” sulle trasformazioni in atto
nello scenario mondiale e per cogliere l’evoluzione della crisi in tempo reale.
Le conversazioni di “Palomar: uno sguardo sui
mondi”sono rivolte in particolare ai Consigli di
Amministrazione, alle Direzioni operative e ai gio22
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vani dirigenti delle cooperative di Modena e Reggio Emilia e proseguiranno fino a giugno 2010.
Michele Salvati, laureato in Giurisprudenza a
Pavia e in Economia a Cambridge, insegna Economia Politica alla facoltà di Scienze Politiche
dell’Università Statale di Milano.
Dal 1970 al 1975, lo ricordiamo, fu docente di
Econometria ed Economia applicata presso la
facoltà di Economia e Commercio dell’Università
di Modena e Reggio Emilia.
Al suo impegno accademico ha affiancato una
intensa attività di saggista e di editorialista per
numerosi quotidiani, come il Corriere della Sera,
La Repubblica, l’Unità e Il Sole24ore, e per riviste
come Il Mulino e Stato e Mercato, di cui è anche
direttore: una attività che, spaziando dalla sociologia alla teoria politica, dalla storia alla “political
economy”, lo ha reso uno dei maitre-à-penser più
influenti presso la comunità intellettuale.
Nel 1996 è stato eletto alla Camera dei Deputati
con l’Ulivo. In questa veste ha contribuito al progetto bicamerale per le riforme istituzionali, poi
fallito. Anche dopo aver lasciato la carica di deputato ha mantenuto un forte interesse per le
questioni della Politica. Infatti, è stato probabilmente il primo, già dal 2003, a teorizzare la nascita del Partito Democratico, come formazione
in grado di riunire in un moderno soggetto di centrosinistra il riformismo cattolico e quello socialdemocratico.
Forlì-Cesena: Giovanni Luppi e Monica Fantini nella prima puntata
di Legacoop TV
Torna Legacoop TV, la rubrica di informazione sul
movimento cooperativo di Legacoop Forlì-Cesena.
La novità di quest’anno è la rubrica affidata a Legacoop Agroalimentare Emilia-Romagna, che in
ogni puntata propone una chiave di lettura delle
tendenze in atto nel vasto mondo dell’ortofrutta,
della zootecnia e della trasformazione dei prodotti
agricoli. Il primo spazio è dedicato al presidente
Giovanni Luppi,che parlerà della difficile situazione
attraversata dal settore dopo la crisi scoppiata lo
scorso anno. Gli altri servizi riguardano l’indagine
sulla soddisfazione dei clienti della piscina comunale di Cesena gestita dal consorzio Swim.Ce, la
serata di beneficenza per Haiti organizzata alla cooperativa Taverna Verde e un’intervista alla direttrice
di Legacoop Forlì-Cesena Monica Fantini sull’andamento economico provinciale.
Legacoop TV va in onda giovedì 25 febbraio alle
19.15 su Nuovarete Emilia-Romagna, venerdì 26
febbraio alle 21,05 su Videoregione, sabato 27
febbraio alle 22.40 su TeleRomagna e domenica
28 febbraio alle 23.05 su Canale 11. Una ventina le repliche previste per ogni puntata: tutti gli
orari sono disponibili sul sito di Legacoop ForlìCesena (www.legacoop.fc.it). Sponsor della trasmissione è CEVICO-Due Tigli, con il celebre
marchio dei vini Galassi.
Il programma proseguirà fino a maggio con una
nuova puntata ogni due settimane, per poi riprendere in autunno. La produzione è affidata all’agenzia di comunicazione Sapim, che si occupa
anche della distribuzione sui social network di
Youtube e Facebook, oltre che sul portale di ForlìCesena CasaFC (www.casafc.it).
Legacoopsociali:“nessuna cooperativa sociale è coinvolta
nell’indagine per la truffa ai malati oncologici dell’ASP di Catania”
Pubblichiamo, di seguito, il comunicato stampa
diffuso nei giorni scorsi dal Coordinatore regionale LegacoopSociali Sicilia, Angela Maria Peruca e dal Presidente provinciale Legacoop
Catania, Giuseppe Giansiracusa.
“In relazione all’operazione condotta dalla
Guardia di Finanza nei confronti delle tre associazioni che in provincia di Catania si “adoperavano” nell’assistenza ai malati oncologici
terminali, LegacoopSociali Sicilia e Legacoop
Catania esprimono grande apprezzamento.
Le tre strutture che, contrariamente a quanto riportato dagli articoli di giornali, non sono cooperative sociali avrebbero perpetuato una
truffa che oltre ad essere scandalosa sul piano
legale lo è anche sul piano etico e morale perché non si può speculare sui bisogni e sulle fragilità delle persone. Un comportamento che
Legacoop condanna e che è il frutto anche
della mancanza di regole, di requisiti professionali e organizzativi a carico delle strutture che
operano in questo particolare e delicato comparto socio-sanitario e che, invece, dovrebbero
essere accreditate secondo particolari standard; senza escludere poi l’opportunità di adeguati controlli sia nella fase delle gare per
l’affidamento dei servizi stessi che nella realizzazione dei risultati previsti. Cogliamo l’occasione per ribadire, quindi, al governo regionale
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e al parlamento regionale la necessità e l’urgenza di intervenire con adeguati provvedimenti
legislativi ormai non più derogabili e auspi-
chiamo che le indagini in corso possono far
luce al più presto sulle effettive responsabilità
di tutti i soggetti coinvolti ai diversi livelli”.
Catania: convegno “Cooperazione sociale: nuove opportunità
lavorative Parrocchia San Pio X”
Si è svolto il 20 febbraio, presso la Parrocchia
San Pio X Catania un Convegno sulla “Cooperazione sociale, nuove opportunità lavorative ”, organizzato dai gruppi di volontariato presenti nel
quartiere: Centro di Primo Ascolto “Carmelo Condorelli”, l’ “Assemblea Territoriale Catania Ovest”
di Cittadinanzattiva, insieme all’associazione
“Arca del futuro” formata da genitori di ragazzi con
disagi psichici e mentali e a un gruppo di giovani
della Parrocchia. L’incontro è nato dalla presenza
nel territorio di due gruppi di giovani e di adulti,
motivati a creare due cooperative sociali.
Moderatrice la dott.ssa Laura Sangiorgio, i lavori sono stati aperti dai saluti di Padre Francesco Furnari, Parroco della Parrocchia che ha
esortato a non perder mai la speranza per realizzare un futuro migliore , da Graziella Pulvirenti
-Centro di Primo Ascolto “Carmelo Condorelli “ e
da Francesco Fonte- “Associazione Arca del Futuro “, Cristian Giansiracusa – Legacoop ha relazionato sulla costituzione della cooperativa .
Roberto Pezzano, psicologo, si è soffermato sul
ruolo della cooperazione nell’inclusione sociale
e lavorativa dei soggetti abili e disabili . Gianni
Samperi ha svolto una comunicazione sulla a
rete delle fattorie sociali . Luciano Ventura direttore di Confcooperative ha parlato delle espe-
rienze delle cooperative sociali. Ester Caturano,
è intervenuta sulla terapia occupazionale in agricoltura , mentre Silvio Scuto, agronomo, ha illustrato un’esperienza realizzata di cooperazione
sociale di tipo B . Andrea Nicosia,dalla sua ottica di operatore psichiatrico, ha relazionato su
alcune esperienze di cooperative sociali a Caltagirone. L’ampio e articolato dibattito è stato concluso dall’intervento del Presidente Legacoop
Giuseppe Giansiracusa, che ha messo l’accento
sulle potenzialità e sulle criticità della cooperazione sociale, sottolineandone il ruolo importante
che svolge in favore dei soggetti più deboli della
nostra società ed ha auspicato un’ attenzione
adeguata da parte delle istituzioni.A conclusione
è stato offerto un banchetto della solidarietà,
con vendita di agrumi e sagra del dolce a sostegno delle due costituende cooperative.
Messina: Legacoop lancia il corso universitario “Economia della
Cooperazione”; un programma di formazione per una realtà in via
di sviluppo
E’ la prima esperienza del Mezzogiorno quella
fortemente voluta dalla Legacoop di Messina.
Partirà il 4 marzo il corso universitario di alta
specializzazione “Economia della Cooperazione” promosso dalla Federazione provinciale
delle Lega delle cooperative in collaborazione
con il Dipartimento di Economia, Statistica,
Matematica e Sociologia “W.Pareto” dell’Università di Messina. Il corso, approvato dagli organismi nazionali della Lega e realizzato con il
contributo di CoopFond (Fondo di promozione
cooperative aderenti a Legacoop) e dei partner
Ipercoop Sicilia,-Fondazione Integra e Banca
Antonello da Messina, si propone come momento importante per lo sviluppo della cultura
della cooperazione. I vertici messinesi del so-
dalizio hanno infatti guardato con attenzione a
un programma di formazione interdisciplinare
mirato a fornire ai partecipanti le competenze
manageriali e gestionali necessarie a risolvere
i problemi operativi e attuare politiche relative
alle imprese cooperative. Il movimento cooperativo contribuisce in maniera determinante
alla crescita e allo sviluppo del sistema Italia e
la domanda di manager di impresa cooperativa
è in costante aumento negli ultimi anni costituendo una figura professionale competitiva rispetto al manager di impresa profit. Da qui
l’impegno della Legacoop Messina di offrire
un’importante opportunità a laureati e quadri
dirigenti delle imprese cooperative. E dal numero di richieste di partecipazione pervenute,
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73, si tratta di un’attività didattica che inizia a
riscuotere un certo interesse. Trenta gli ammessi (provenienti anche da altre città siciliane
oltre che dalla Calabria) che si confronteranno
con un percorso formativo di nove mesi. La
partecipazione è gratuita. L’obiettivo è quello
di una figura professionale dotata di una forte
e solida cultura di base sui temi trasversali
dello sviluppo sociale ed economico, di una
spiccata sensibilità ai processi di innovazione
e miglioramento del movimento cooperativo,
di una piena padronanza delle dinamiche operative ed amministrative interne a tali organizzazioni, di una capacità di gestire ed operare
reali processi di sviluppo e di avviare percorsi
innovativi e di cambiamento delle istituzioni di
riferimento. Il presidente della Federazione provinciale di Legacoop, Domenico Arena, sottolinea proprio la crescita del settore. “Il
movimento cooperativo nel Meridione è una realtà in via di sviluppo che attualmente dà lavoro – per quel che riguarda le associate di
Legacoop Messina - a oltre 2500 persone in
187 cooperative appartenenti a diversi settori
produttivi (agroalimentare, edilizia abitativa,
produzione e lavoro, trasporti, pesca, turismo,
editoria, grande distribuzione etc.) con un fatturato di circa 105 milioni di euro. Formiamo
quadri dirigenti da spendere in tanti settori. La
migliore conoscenza di ogni implicazione economica, finanziaria, giuridica, sociale e politica
di questo scenario di riferimento consente all’esperto di definire migliori e più puntuali percorsi di crescita di tali organizzazioni”.
L’iniziativa formativa sarà presentata lunedì 1
marzo alle 10 nell’Aula Cannizzaro dell’Università dal presidente della Legacoop Messina
Domenico Arena alla presenza del prof. Giuseppe Sobbrio (direttore D.E.S.M.A.S Università Messina.), del dott. Bruno Busacca
(dirigente Legacoop nazionale), del prof. Michele Limosani (direttore ILO Messina.), del
presidente Legacoop Sicilia Emanuele Sanfilippo, del presidente della Fondazione Integra
Salvo Calì, del presidente della Banca “Antonello da Messina” Francesco De Domenico e
del direttore di Ipercoop Milazzo Maurizio Frignani.
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Finanza cooperativa: giovedì 4 marzo, a Bologna, Cooperare S.p.A., finanziaria
per lo sviluppo delle imprese cooperative, presenta la nuova compagine societaria
e le prossime iniziative; concluso il processo di capitalizzazione con l’ingresso
di Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Verona e Cariparma –
Crédìt Agricole .................................................................................................26
Libera Terra: al via la prima Cooperativa Libera Terra in Campania dalle terre
di Gomorra alle terre di Don Peppe Diana; pubblicato bando per la costituzione
della cooperativa sociale su beni confiscati alla camorra “Le Terre di Don Peppe
Diana - Libera Terra” domande da presentare entro il 10 marzo.........................27
Unipol Gruppo Finanziario: raccolta assicurativa 2009 in crescita del 20,6%
trainata dal ramo Vita; raccolta Danni in calo del 2,2%, raccolta Vita
in incremento del 49%, raccolta e impieghi bancari in aumento, rispettivamente,
del 9,2 e dell’8,7%............................................................................................28
Coop Adriatica: “Merende dal mondo”: il 25, 26 e 27 febbraio libri e sapori
s’incontrano a Bologna con la “Bici”, biblioteca interculturale
cucine itineranti ...............................................................................................28
Coop Sociale Ambra: a Barcellona seminario “Confronto di esperienze italo
spagnole sulla teoria e pratica educativa per l’infanzia, costituzione
di una rete educativa” ......................................................................................29
Coop Archeologia: “Maggio Experience” alle Oblate; apertura del maggiopoint,
PassaMaggio e gli “Hipnotic landscapes” di Andrea Baggio da febbraio
nella Caffetteria delle Oblate ............................................................................30
Parmareggio: il Topolino intenditore torna in tv per presentare
Parmareggio Snack; il nuovo spot on air sulle reti nazionali dal 21 febbraio ......31
Alce Nero & Mielizia e Conapi: OGM, “preoccupati per la sentenza
del Consiglio di Stato”; si temono le conseguenze dell’apertura all’uso
di sementi Ogm indipendentemente dai Piani di coesistenza regionali ..............31
Itaca: la cooperativa vince il “Premio Quadrofedele 2009”
per il bilancio sociale ........................................................................................32
Coopselios: formare all’ascolto dei bisogni delle famiglie dell’anziano;
un nuovo progetto della cooperativa per mettere sempre al centro
le esigenze del cliente finale.............................................................................33
Finanza cooperativa: giovedì 4 marzo, a Bologna, Cooperare S.p.A.,
finanziaria per lo sviluppo delle imprese cooperative, presenta
la nuova compagine societaria e le prossime iniziative;
concluso il processo di capitalizzazione con l’ingresso di Banca
Popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Verona
e Cariparma – Crédìt Agricole
Cooperare S.p.A., l’ultima finanziaria del sistema Legacoop, nata con l’obiettivo di offrire
servizi a sostegno delle operazioni di sviluppo
delle cooperative aderenti a Legacoop, rafforza
il proprio assetto societario in vista di una crescita della propria attività.
È stato infatti completato il processo di capita-
lizzazione della finanziaria (¬ 252 milioni), con
l ingresso nella compagine sociale di tre banche che hanno rapporti consolidati con l’eco26
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nomia cooperativa: Banca Popolare dell’Emilia
Romagna, Banca Popolare di Verona e Cariparma. La composizione della nuova compagine sociale e le nuove iniziative di Cooperare
S.p.A., che contemplano l’intervento in settori
Parteciperanno:
Milo Pacchioni
Giuliano Poletti
Luigi Odorici
Leonello Guidetti
Carlo Piana
Marco Bulgarelli
imprenditoriali innovativi, verranno illustrate nel
corso di una conferenza stampa che si terrà
giovedì 4 marzo a Bologna alle ore 10.00,
presso la sede della società, in Viale Pietramellara 11.
Presidente Cooperare S.p.A.
Presidente Legacoop e Coopfond (socio di maggioranza)
Vicedirettore Generale - Banca Popolare dell’Emilia Romagna
Vicedirettore Generale - Banca Popolare Verona
Direttore Centrale Imprese Corporate - Cariparma
Direttore Generale Cooperare
Libera Terra: al via la prima Cooperativa Libera Terra in Campania
dalle terre di Gomorra alle terre di Don Peppe Diana; pubblicato
bando per la costituzione della cooperativa sociale su beni
confiscati alla camorra “Le Terre di Don Peppe Diana - Libera
Terra” domande da presentare entro il 10 marzo
E’ stato pubblicato il bando pubblico per la selezione di 5 figure
professionali che andranno a costituire la cooperativa sociale che
gestirà, nella fase iniziale, un caseificio, terreni agricoli, operante
quindi nei settori lattiero - caseario e agroalimentare sui terreni confiscati alla camorra nei
comuni di Cancello ed Arnone,
Carinola, Castel Volturno, Pignataro Maggiore e
Teano. Prende il via la cooperativa Le Terre di
Don Peppe Diana - Libera Terra” che vede insieme le Istituzioni e la società responsabile per
lavorare al riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio, che non vuole più essere
terra di camorra.
Trasformare queste terre, confiscate a spietati
criminali, nelle “Terre di don Peppe Diana”, per
continuare, nel suo segno, a costruire comunità
alternative alle mafie è il sogno di quanti, in
questi anni, hanno tenuta accesa la fiaccola
della memoria del giovane sacerdote ucciso
dalla camorra nella sua chiesa. Sono 5 le figure professionali richieste: un operaio agricolo trattorista, due operai aiuto casaro, un
agronomo o agrotecnico o perito agrario, un responsabile prodotto. Le domande di richiesta
di ammissione dovranno essere spedite entro
le ore 12,00 del giorno 10 marzo 2010. La
domanda di adesione potrà essere richiesta e
ritirata presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico
di ciascuno dei Comuni promotori del bando,
nonché scaricata dal sito www.libera.it,
www.dongiuseppediana.it, www.fondazioneperilsud.it e dal sito www.beniconfiscati.gov.it,
oltre che dai siti delle istituzioni
ed enti locali coinvolti. Con il
bando pubblico si vuole favorire
le capacità, i talenti e le sensibilità locali al fine di selezionare un
gruppo di giovani che, dopo una
fase di formazione e di start-up,
concretizzerà il piano d’impresa
della prima cooperativa Libera
Terra in Campania.
Lo studio di fattibilità, elaborato dall’Agenzia
Cooperare con Libera Terra grazie alle competenze messe a disposizione dai soci Granarolo,
Alce Nero, CIA e Legacoop Campania, prevede
la realizzazione di una impresa cooperativa attenta alle produzioni biologiche di alta qualità
e rispettose delle tradizioni locali, capace di
coinvolgere altri produttori sani del territorio promuovendo anche attività di fattoria didattica e
di turismo responsabile.
Particolare attenzione verrà data anche alla
fase di selezione e formazione professionale dei
candidati, grazie all’esperienza degli associati
Obiettivo Lavoro e Erfes Campania.
Prima dell’avvio dell’attività imprenditoriale, il
bene confiscato a Castel Volturno è stato utilizzato come bene collettivo. Molte organizzazioni
del mondo sindacale, imprenditoriale, economico, culturale, istituzionale hanno aderito all’invito di presidiare la struttura rendendola viva,
con iniziative, eventi, campi di volontariato, infopoint e sportelli di servizio.
Il grano raccolto nel comune di Pignataro Maggiore è stato trasformato nei paccheri Libera
Terra, che nei prossimi giorni saranno distribuiti
e commercializzati in tutta Italia.
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Unipol Gruppo Finanziario: raccolta assicurativa 2009 in crescita
del 20,6% trainata dal ramo Vita; raccolta Danni in calo del 2,2%,
raccolta Vita in incremento del 49%, raccolta e impieghi bancari
in aumento, rispettivamente, del 9,2 e dell’8,7%
Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo
Finanziario, riunitosi il 18 febbraio a Bologna,
ha esaminato i primi risultati 2009 della raccolta assicurativa e dell’attività bancaria.
La raccolta assicurativa consolidata realizzata
dal Gruppo UGF è stata pari a 9.501 milioni di
euro, in netto incremento (+20,6%) rispetto al
2008, confermando l’efficacia dei propri canali
distributivi.
Il saldo positivo della raccolta assicurativa
nasce, in particolare, dalla forte crescita messa
a segno nel comparto Vita, che si è attestato a
quota 5.240 milioni di euro (+49%) grazie al
positivo contributo sia di UGF Assicurazioni
(+10,7% a quota 2.188 milioni) sia di BNL Vita
(+98,7% a quota 3.051 milioni).Tale crescita è
stata quindi maggiore di quella, pur complessivamente rilevante, fatta registrare del mercato
nazionale nel Ramo Vita. In particolare, la raccolta premi di ramo VI è stata pari a 403 milioni
di euro, di cui 359 milioni di euro afferenti a
Fondi Pensione negoziali con garanzia. Gli APE
(Annua! Premium Equiva!ent) risultano essere
in aumento del 37,1%, a 374 milioni di euro.
Nei Rami Danni, viceversa, la raccolta assicurativa è risultata in contrazione del 2,2% a
4.260 milioni di euro, a seguito della strategia
di forte selettività nell’assunzione di nuovi rischi
e delle azioni mirate di selezione del portafoglio attuate nel corso dell’anno, in rapporto con
il quadro macroeconomico e regolamentare attuale e prospettico del settore. In particolare, la
raccolta premi del lavoro diretto nei Rami Auto
è diminuita del 3,8%, mentre quella nei Rami
Non-Auto è cresciuta dello 0,2%. Le compagnie
specializzate Navale Assicurazioni, UniSalute e
Linear Assicurazioni, hanno registrato nel complesso una raccolta pari a 583 milioni di euro,
con un incremento del 6,8% sul 2008.
Nel comparto bancario, UGF Banca ha regi-
strato una raccolta diretta di 9.539 milioni di
euro, in crescita del 9,2% sul precedente esercizio. Gli impieghi a loro volta si sono attestati
a quota 9.218 milioni di euro (+8,7%).
Il Consiglio d’Amministrazione ha esaminato,
congiuntamente ai dati sulla raccolta, i principali elementi che hanno caratterizzato la gestione dell’esercizio 2009, sia per quanto
riguarda la positiva ripresa della produzione
Vita, sia con riferimento alle progressive criticità
nel segmento Danni, Auto e non-Auto.
Tali criticità - tra le quali, nel settore Auto, l’erosione del premio medio, l’aumento della frequenza sinistri, la conferma dell’elevata
incidenza dei danni alla persona e, a quest’ultimo proposito, i recenti interventi giurisprudenziali riguardanti il costo dei sinistri - consigliano
valutazioni attente sulla riservazione e sulla gestione tecnica. Su quest’ultimo fronte, peraltro,
sono già state avviate dalla fine del 2009 le
azioni necessarie a ripristinare l’equilibrio economico intaccato dai fenomeni descritti.
Analoga attenzione dovrà essere dedicata alla
valutazione degli attivi finanziari, anche in ragione del perdurare delle turbolenze sui mercati, nazionali ed internazionali, confermatesi
recentemente, che testimoniano un recupero
solo parziale della necessaria stabilità.
Nonostante le richiamate negatività congiunturali, la posizione di solvibilità consolidata al 31
dicembre 2009 è prevista ampiamente superiore ai minimi regolamentari, confermando la
tradizionale solidità patrimoniale del Gruppo.
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Maurizio Castellina dichiara, ai sensi dell’art. 154 bis, comma 2°,
del Testo Unico della Finanza, che l’informativa
contabile contenuta nel presente comunicato
stampa corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Coop Adriatica: “Merende dal mondo”: il 25, 26 e 27 febbraio
libri e sapori s’incontrano a Bologna con la “Bici”, biblioteca
interculturale cucine itineranti
Un luogo nel quale libri, sapori e tradizioni alimentari dai quattro angoli della Terra si incontrano e si mescolano. È la “Bici”, Biblioteca
interculturale cucine itineranti, il nuovo progetto
di Coop Adriatica che promuove tra i più giovani
la conoscenza e lo scambio tra diverse tradizioni
gastronomiche, e che fa tappa per la prima volta
a Bologna, con tre giorni di animazioni e letture.
I laboratori di “Merende dal mondo” – riservati
per questa prima edizione ai bambini dai 6 ai
10 anni, e aperti anche ai loro genitori – si terranno il 25, 26 e 27 febbraio alle ore 17.30
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nella sala Eureka! dell’ipercoop Centro Lame, in
via Marco Polo 3, e avranno una durata di circa
un’ora. Per partecipare è necessario prenotarsi,
telefonando al numero: 347 5252607.
Lo spazio sarà allestito con mobili di legno, che
riprodurranno una cucina in stile anni ’50; i ragazzi, seduti su casse di legno colorate, intorno
a tavoli da sei posti, saranno guidati da un animatore esperto tra testi, stoviglie e sapori, in un
viaggio attraverso il tempo e lo spazio, sulla storia e la provenienza di alcuni cibi, e le rotte che
li hanno portati fino a noi. I piccoli partecipanti
potranno poi prepararsi un tè, scegliendo tra le
diverse miscele e spezie esposte nella credenza
della “cucina” e provenienti da tutto il mondo.
Le animazioni si concluderanno, infine, con la
lettura di alcune fiabe sul tema delle diversità
culturali a tavola.
L’obiettivo della “Bici” – nata in collaborazione
con l’Ausl di Bologna, grazie al premio ricevuto
nell’ambito del programma “Guadagnare Salute”
promosso dal Ministero del Lavoro, della Salute
e delle Politiche sociali – è quello di diffondere
tra i più giovani una nuova consapevolezza sulle
tradizioni gastronomiche come patrimonio dell’umanità, educando al tempo stesso a un consumo alimentare consapevole. Il progetto – che,
data l’ampiezza dei materiali e dei documenti
presenti, è adatto anche agli adulti – è già stato
proposto lo scorso novembre a 350 ragazzi di
16 classi della scuola media statale “AlighieriFermi” di Rimini.
Dalle attività nelle scuole ai progetti “Bim” e
“Bici”: 30 anni di Educazione al consumo
consapevole
La “Bici” prende spunto dall’esperienza della
“Bim”, Biblioteca interculturale mobile, che promuove tra gli studenti lo scambio tra culture attraverso la lettura e l’analisi di 300 tra testi e
video, anche in lingua straniera. L’iniziativa – realizzata per la prima volta tre anni fa sotto le Due
Torri in collaborazione con il Cd/Lei-Centro di
documentazione/laboratorio per un‘educazione
interculturale del Comune di Bologna – ha coinvolto nel 2009 1.800 studenti, nel capoluogo
emiliano e a Schio (Vicenza), ed è stata premiata il 18 novembre scorso con l’Ethic Award
2009 assegnato dalla rivista Gdoweek, nella categoria “Minoranze e società”.
A loro volta, “Bim” e “Bici” sono solo l’ultima
tappa della lunga esperienza sulle attività di
Educazione al consumo consapevole, che Coop
realizza da 30 anni insieme alle scuole, per aiutare bambini e ragazzi a sviluppare una coscienza critica su cosa acquistare e come
alimentarsi. Nel 2009, 30 mila studenti hanno
partecipato ai laboratori didattici, continuamente aggiornati, e alle simulazioni di spesa nei
negozi di Coop Adriatica, in Emilia-Romagna,Veneto, Marche e Abruzzo.
Coop Sociale Ambra: a Barcellona seminario “Confronto di esperienze
italo spagnole sulla teoria e pratica educativa per l’infanzia,
costituzione di una rete educativa”
L’ispirazione reggiana nell’approccio al sistema
educativo per le fasce 0 – 3 e 3 – 6 anni è ben
conosciuta ed apprezzata in Spagna, tanto che
molte scuole pubbliche e private apertamente
si rifanno nella progettazione didattica e alla
visone della relazione educativa di Loris Malaguzzi e della “scuola reggiana”.
Ambra da anni gestisce, in collaborazione con
la coop Totem, 6 servizi nido e materna in provincia di Reggio Emilia, da circa 1 anno è incaricata di collaborare nella conduzione del
Laboratorio “Atelier Raggio di Luce” all’interno
del Centro Internazionale Loris Malaguzzi, visitato da circa 200 delegazioni straniere ogni
anno e quotidianamente dalle scolaresche e
dalle famiglie della provincia di Reggio Emilia
e di altre dell’Emilia Romagna; Ambra inoltre,
da 3 anni ha avviato la gestione del Nido “Piccolo Mondo” a Barcellona, in Spagna.
Dall’incrocio di questi elementi, di queste condivisioni e volontà di azione è nata la spinta, in-
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terpretata e realizzata da Ambra, per organizzare una giornata seminariale dedicata allo
scambio di esperienze e all’aggiornamento dei
rispettivi obiettivi.
Il 23 gennaio nella sede dell’Associazione dei
maestri “Rosa Sensat” a Barcellona erano presenti circa 200 insegnanti, direttori didattici,
pedagogisti spagnoli e dopo la presentazione
della giornata da parte di Rosa Macciò, Responsabile Servizi Infanzia di Coop Ambra e le
introduzioni di Francesca Davoli, Koldo Valencia e Alfredo Hoyuelos, si sono confrontate le
esperienze e i progetti delle scuole di Pamplona, Ripollet (Barcellona), Berriozar (Navarra)
e del “Piccolo Mondo” di Barcellona.
È stata definita una riflessione sulla “spanish
way” alla metodologia reggiana, arricchita da
documentazioni, proiezioni e di progetti didattici in corso o in fase di attuazione, con la volontà di arricchire una esperienza che segna
positivamente l’ambiente didattico e culturale
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spagnolo, contraddistinto tra l’altro da differenze di lingua e culture, oltrechè di sistemi
scolastici.
La giornata è stata anche l’occasione per definire un percorso che porterà, entro la giornata
dell’8 maggio prossimo, alla costituzione della
R.ED. (rete educativa) della filosofia reggiana in
terra spagnola, che abbia lo scopo di diffondere le buone pratiche ed esperienze, faccia
comunicazione e formazione, che organizzi
eventi; la proposta approvata da tutti i partecipanti porterà a costituire la R.ED SAREL es .
Durante i lavori sono giunte richieste e volontà
di partecipazione alla rete da parte di scuole
della Galizia e delle Asturie.
A mettere mano alla definizione di regole e al-
l’organizzazione del piano di attività per il
2010, è stata chiamata Francesca Davoli, di
Ambra – Piccolo Mondo di Barcellona e Alfredo
Hoyuelos della scuola municipale di Berriozar
– Navarra.
La giornata di seminario quindi è un segnale di
grande attenzione che dal mondo spagnolo
viene verso la cultura dell’educazione per l’infanzia che nella storia di Reggio Emilia ha una
importanza ormai riconosciuta internazionalmente e che vede le cooperative sociali, tra cui
Ambra, tra le migliori interpreti; per Ambra è la
conferma della vocazione alla sperimentazione,
al confronto e alla ricerca di sempre maggior
qualità, che ne contraddistinguono l’azione sin
dalla sua costituzione.
Coop Archeologia: “Maggio Experience” alle Oblate; apertura
del maggiopoint, PassaMaggio e gli “Hipnotic landscapes” di Andrea
Baggio da febbraio nella Caffetteria delle Oblate
Maggio Experience alle Oblate. Giovedì 18 febbraio presso la Caffetteria al secondo piano della
Biblioteca delle Oblate di Firenze è stata attivata
una preziosa collaborazione tra Cooperativa Archeologia – Caffetteria delle Oblate e Fondazione
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, fortemente voluta da Susanna Bianchi, Presidente
della Cooperativa, e da Francesco Giambrone,
Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino.
La collaborazione consiste in una serie di iniziative e servizi atti a diffondere e rendere più accessibili, soprattutto verso un pubblico giovane,
assiduo frequentatore della Biblioteca, le attività
e le promozioni della prestigiosa manifestazione
artistica del Maggio, delle opere liriche, dei concerti, balletti e spettacoli di prosa che esso organizza. Questo servizio si va ad aggiungere a quelli
che Cooperativa Archeologia cura per la Biblioteca assiduamente, come Ipertesti, cartellone di
iniziative culturali e di presentazioni/dibattito di
approfondimento su recenti pubblicazioni alla
presenza degli autori, ed a Oblate Suite, ovvero
ogni giovedì in Caffetteria una selezione della migliore musica jazz e lounge suonate dal vivo. Oltre
alla musica, la Caffetteria offre cene a tema ed
iniziative collegate alle iniziative culturali organizzate, che accontenteranno, di settimana in settimana, diversi palati con i cibi della tradizione locale
ed internazionale ad opera dello chef Luca Bertini.
Nello specifico, la collaborazione col Maggio consiste nell’apertura di un Maggio Point presso la
Caffetteria, dove si potrà acquistare la Maggio
Card e tutti i biglietti per le stagioni del Maggio
Musicale Fiorentino, anche quelli in promozione
per studenti; verrà poi messo a disposizione di
tutti nella Caffetteria uno scaffale “PassaMaggio”,
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da cui sarà possibile prendere a prestito gratuito
pubblicazioni del Maggio Musicale Fiorentino col
solo vincolo di rimetterle, poi, in distribuzione: il
Maggio rifornirà frequentemente lo scaffale con
nuovi titoli, partendo da una dotazione di circa
5.000 pubblicazioni. Durante il 73° Maggio Musicale Fiorentino verranno inoltre organizzate alle
Oblate conferenze, concerti ed incontri.
Ad inaugurare il Maggio Point giovedì sera una
DJ performance di Andrea Baggio, compositore
e maestro collaboratore del Maggio Musicale
Fiorentino, dal suggestivo titolo “Hypnotic Landscapes”, ovvero un esperimento musicale in cui
vengono utilizzati i mezzi e gli strumenti elettronici
che normalmente vengono utilizzati per i “dj set“.
In questo caso tuttavia sono stati sfruttati in una
modalità leggermente differente: il computer e i
software sono diventati veri e propri strumenti
musicali suonati in tempo reale, e l’azione del
musicista non
stata
semplicemente combinatoria di elementi precostituiti, ma ha agito direttamente sulla composizione della musica e
sulla modifica dei parametri del suono, il tutto in
tempo reale. Andrea Baggio in questo modo è
intervenuto direttamente sulla propria idea, accuratamente programmata, adattandola alle
condizioni e agli stimoli del momento. In questo
particolare “Dj set” quindi si è cercato di non produrre soltanto la tipica musica di intrattenimento
basata sul puro ritmo, ma anche di “raccontare
una storia” con i mezzi tecnologici che l’elettronica di oggi ci offre, usandoli altresì per creare in
diretta della musica che trascenda il dj set classico per sconfinare in immaginazioni sonore ipnotiche dove l’attenzione venga spostata non più
esclusivamente sul ritmo ma anche sul suono e
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su atmosfere di momento in momento più “classicheggianti”, ritmate o psichedeliche. La strumentazione comprende computer, un Launchpad
(una piattaforma di recentissimo rilascio sul mercato, che permette di pilotare in maniera molto
libera i parametri di un software), e una tastiera
per suonare in diretta; alcuni interventi sono stati
anche suonati su programmi di live electron ics
pilotati da un Iphone.Andrea Baggio, dopo studi
musicali classici si dedica più approfonditamente alla musica moderna e collabora con numerosi gruppi fiorentini nei più disparati generi
musicali, lavorando anche come turnista e tastierista in formazioni rock, heavy metal, pop,
blues, reggae, funky, etnico,Nel 1990 inizia la sua
collaborazione presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, teatro dove a tutt’oggi lavora
come Maestro Collaboratore di Palcoscenico. Nel
contempo si specializza nello sviluppo di suoni
digitali applicato al settore liricosinfonico, lavorando nei principali teatri italiani ed esteri e collaborando con direttori quali Zubin Mehta,
Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Riccardo Muti,
Bruno Bartoletti, Daniel Oren, Gianandrea Gavazzeni, Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Seiji
Ozawa e compositori quali Luciano Berio, Philip
Glass, Giorgio Battistelli, Marcello Panni (www.andreabaggio.net; www.baggey.com).
Parmareggio: il Topolino intenditore torna in tv per presentare
Parmareggio Snack; il nuovo spot on air sulle reti nazionali dal 21
febbraio
Dal 21 febbraio Parmareggio torna in comunicazione sulle reti nazionali con un nuovo spot. L’ormai
celebre Topolino intenditore presenterà Parmareggio Snack, la barretta di Parmigiano Reggiano confezionato uno ad uno ideale per una sana e
nutriente merenda. Per l’occasione ci sarà una
grande novità: il Topolino intenditore non sarà più
solo, ma sarà accompagnato dalla sua famiglia
nel presentare agli spettatori le caratteristiche che
fanno del Parmareggio Snack una vera e propria
carica di energia naturale: ricchezza di proteine
nobili, calcio, vitamina A e le sue sole 77 calorie.
Per l’azienda leader nel Parmigiano Reggiano si
tratta di un passaggio molto importante: Parmareggio Snack è infatti il simbolo di una precisa
scelta strategica di Parmareggio, finalizzata a sviluppare il consumo non solo dei propri prodotti
ma di tutta la categoria del Parmigiano Reggiano.
A spiegare questa strategia è il presidente dell’azienda Paolo Micheli: “Parmareggio dal 2005
al 2009 è riuscita ad affermarsi come La Marca
del Parmigiano Reggiano di qualità. Forte di questo valore e nella nostra posizione di leader, ab-
biamo ora il dovere di lavorare per fare evolvere
l’intera categoria del Parmigiano Reggiano. Abbiamo quindi diviso idealmente il Parmigiano Reggiano in tre segmenti: il primo è quello del
Parmigiano Reggiano usato come condimento,
oggi ancora preponderante. Il secondo è quello
del Parmigiano Reggiano usato come base per la
creazione di nuovi prodotti in diverse categorie. Il
terzo è quello del Parmigiano Reggiano usato
come alimento”. “Quest’ultimo segmento – conclude Micheli - può essere secondo noi fonte di
un ulteriore grande successo per Parmareggio. Parmareggio Snack infatti è un prodotto cresciuto nel
corso degli anni spontaneamente e senza una collocazione in precisi momenti di consumo. Intendiamo farlo conoscere alla grande platea dei
consumatori italiani posizionandolo precisamente
nell’area dello snack e della merenda”. Appuntamento allora dal 21 febbraio al 20 marzo sulle reti
Rai, Mediaset e Sky col nuovo spot, curato per la
parte creativa dall’agenzia Saatchi&Saatchi di Milano, mentre la realizzazione in 3D è stata a cura
della Casa di Produzione parmigiana TaxFree.
Alce Nero & Mielizia e Conapi: OGM, “preoccupati per la sentenza
del Consiglio di Stato”; si temono le conseguenze dell’apertura
all’uso di sementi Ogm indipendentemente dai Piani di coesistenza
regionali
Alce Nero & Mielizia e Conapi – il Consorzio Apicoltori Agricoltori Biologici Italiani, si schierano
contro la sentenza del Consiglio di Stato che di
fatto apre la strada agli Ogm in Italia.
È del 19 gennaio scorso, infatti, l’autorizzazione
alla semina di varietà alterate geneticamente nel
nostro paese, purché queste siano iscritte al registro europeo. Una sentenza emessa dando torto
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al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che
si era espresso in precedenza sottomettendo la
questione all’esistenza di Piani di coesistenza regionali. «Questa sentenza – sottolinea con rammarico il presidente di Conapi Diego Pagani –
crea un grave precedente e come apicoltori biologici siamo molto preoccupati per le conseguenze che potrà avere. L’esperienza argentina ci
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dimostra come le estensioni di coltivazioni Ogm
impediscano la sopravvivenza di qualsiasi altra
forma di vita e, quindi, della biodiversità».
La sentenza del Consiglio di Stato è l’ultimo tassello di una storia iniziata nel 2007 quando
l’Azienda Agricola friulana Silvano Dalla Libera
chiese il permesso al Ministero per le Politiche
Agricole di seminare mais Ogm. La risposta fu che
avrebbero dovuto essere i piani di coesistenza regionali a definire questa possibilità. L’azienda agricola fece così ricorso al TAR e, dopo averlo visto
respinto, si è rivolta al Consiglio di Stato in sede
di appello. Una sentenza, quella del 19 gennaio,
a cui ha già annunciato a sua volta ricorso il Ministro Zaia. Intanto il rischio è che fra tre mesi in
Italia si possa cominciare a coltivare il mais Mon
810, l’unico prodotto transgenico autorizzato per
la coltivazione in Europa.Assieme a Conapi, principale realtà cooperativa apistica italiana, da Bologna la reazione giunge chiara anche da Lucio
Cavazzoni, presidente di Alce Nero & Mielizia Spa,
di cui Conapi è socio fondatore: “Da sempre il nostro Gruppo si è impegnato con caparbietà nella
promozione di un’agricoltura pulita e rispettosa
dell’ambiente e delle persone. L’utilizzo di piantagioni con caratteristiche genetiche modificate va
contro la garanzia di salubrità per l’alimentazione,
sia essa umana o animale. Per questo,Alce Nero
& Mielizia continuerà nel suo lavoro a tutela del
consumatore e non mancherà di sostenere il Ministero e quanti si batteranno perché l’uso di sementi Ogm non si espanda nel nostro paese».
Itaca: la cooperativa vince il “Premio Quadrofedele 2009”
per il bilancio sociale
Oscar del bilancio a Itaca: la Cooperativa sociale
friulana ha ricevuto il “Premio Quadrofedele
2009” dell’Airces per il miglior Bilancio sociale
dalle mani del presidente di giuria, Enea Mazzoli,
del numero uno di Legacoop, Giuliano Poletti,
nonché del massimo rappresentante dall’Associazione italiana revisori contabili dell’economia
sociale, Gianni Bragaglia. La cerimonia di consegna cui ha partecipato la vice presidente di
Itaca, Enrichetta Zamò, si è tenuta a Bologna nel
corso del convegno su “Il Bilancio delle Società
Cooperative e le nuove regole contabili”. Un riconoscimento prestigioso quello assegnato nei
giorni scorsi alla Cooperativa sociale Itaca di Pordenone. “La necessità di documentare nel modo
più efficace e trasparente possibile gli esiti del lavoro delle Cooperative – ha affermato il presidente
nazionale di Legacoop, Giuliano Poletti – è una
esigenza a cui stiamo lavorando da tempo e questo premio è proprio finalizzato a riconoscere l’impegno delle Cooperative ad una rendicontazione
chiara e trasparente. Questo consente ai cittadini e
a chiunque voglia conoscere le attività delle Cooperative, di poterlo fare in modo semplice e chiaro”.
“Il premio “Quadro Fedele” che assegniamo ormai
da undici anni ai migliori bilanci d’esercizio e sociali - ha sottolineato il presidente nazionale di Airces, Gianni Bragaglia – è un po’ l’Oscar dei bilanci
e ha l’obiettivo di migliorare i conti economici delle
Cooperative sotto il profilo della chiarezza, della
trasparenza, della leggibilità”.
Per Itaca infatti il bilancio sociale è un importante strumento di trasparenza e comunicazione,
sia all’interno dell’impresa sociale sia all’esterno, un esempio di coerenza rispetto alla
mission nonché agli obiettivi stabiliti dallo Statuto della onlus pordenonese. L’Airces, in colla-
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borazione con Coopfond e con il patrocinio di
Legacoop, organizza ogni anno il “Premio Quadrofedele” per il miglior bilancio d’esercizio ed il
miglior bilancio sociale. Un premio - quello Quadrofedele – che si rivolge a tutte le Cooperative
aderenti a Legacoop nell’intento di promuovere
la crescita di consapevolezza riguardo all’importanza del ruolo svolto dal bilancio, dalla comunicazione economico finanziaria e dal
bilancio di responsabilità sociale. I criteri di valutazione del bilancio sono infatti relativi a indicatori di trasparenza, di leggibilità e completezza,
di presentazione formale e di modalità di diffusione.
Nel corso del convegno è stata realizzata anche
una breve presentazione del recente decreto legislativo di recepimento della disciplina europea
per la revisione contabile e presentato il libro di
Edmondo Belbello e Andrea Dili “Il bilancio delle
società cooperative” - Franco Angeli Editore.
Oltre a Itaca, le Cooperative che hanno ricevuto
il riconoscimento dell’Airces sono la coop 3Elle
di Imola che per la terza volta si è vista assegnare il premio per il miglior bilancio d’esercizio, e Coop Adriatica che per il secondo anno
consecutivo ha ricevuto il premio Best per il migliore miglior bilancio d’esercizio e sociale trasparente. L’elenco dei premiati è stato pubblicato
su una specifica inserzione dell’edizione nazionale de “Il Sole-24 Ore”.
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Coopselios: formare all’ascolto dei bisogni delle famiglie
dell’anziano; un nuovo progetto della cooperativa per mettere
sempre al centro le esigenze del cliente finale
Il settore Anziani di Coopselios riunisce i propri
operatori in un convegno in programma venerdì
26 febbraio, alle ore 9.30, presso l’Hotel Ramada di Reggio Emilia (via Danubio 7) per discutere della costruzione della relazione delle
famiglie nei servizi per anziani.
L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto
La Filanda: un progetto di formazione e innovazione continua avviato nel 2006 allo scopo
di dare una continuità ai percorsi di ricerca, di
studio e sperimentazione, di confronto su tematiche sentite come particolarmente rilevanti
o problematiche nel quotidiano lavoro con l’anziano e la sua famiglia.
Il tema di quest’anno si focalizza sulla famiglia
dell’anziano intesa come un’importante risorsa
nella relazione di aiuto e di cura, ma anche
come portatrice di interessi e di bisogni informativi e relazionali ai quali dare adeguate risposte. “Il Settore Anziani di Coopselios –
spiega Dina Bonicelli, Responsabile Tecnico del
Settore – in coerenza con le linee strategiche
della cooperativa, intende rimarcare il proprio
orientamento al cliente, in una prospettiva di
ascolto, condivisione, costruzione di relazioni
e di partecipazione. Un lavoro difficile che, tuttavia, sembra essere l’unica strada per cogliere
la complessità della vita dell’anziano che si rivolge alle nostre strutture”.
L’incontro rappresenta l’atto conclusivo di un
percorso di ricerca, sperimentazione e messa a
punto di specifici strumenti: un percorso che
ha coinvolto tutte le strutture per anziani gestite da Coopselios sul territorio nazionale.
La giornata si apre con i saluti delle autorità
(Sonia Masini - Presidente della Provincia di
Reggio Emilia; Matteo Sassi - Assessore Politiche Sociali, Lavoro e Salute del Comune di
Reggio Emilia; Guido Saccardi - Presidente
Coopselios) e l’introduzione di Dina Bonicelli.
A seguire la presentazione dei vari progetti territoriali a cura dei Responsabili Tecnici di Produzione. Fra le tematiche affrontate: conoscere
l’organizzazione; condividere i risultati di struttura; condividere le scelte assistenziali; partecipare alle attività di struttura; metodi e
strumenti per la costruzione di relazioni con le
famiglie; partecipare al benessere dell’anziano.
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Il sondaggio della settimana
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INDAGINE SWG:
Migliora l’immagine di Legacoop tra i cittadini
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Negli ultimi due anni la crisi di immagine di Legacoop sembra essere in ritirata, mentre si rafforza la percezione, specie in tempo di crisi,
del suo ruolo positivo per il Paese. Diminuiscono le accuse di essere una lobby e un apparato burocratico
Gli italiani stanno cambiando idea sul mondo
delle cooperative e stanno apprezzando sempre più le caratteristiche di questa tipologia di
impresa. E Legacoop può essere considerato
un esempio reale e concreto di questa evoluzione: in appena poco più di 12 mesi, infatti, si
consolida - crescendo di 10 punti percentuali
- la percezione che l’organizzazione sia un
pezzo della società civile ed economica del
Paese. Per contro, diminuisce in modo marcato
la sensazione che Legacoop sia un gruppo di
potere, una lobby legata anche al mondo della
politica. Questi i dati principali emersi dall’indagine realizzata dall’istituto di ricerche SWG
sull’immagine di Legacoop.
Un netto miglioramento, quindi, quello che si
percepisce da parte dell’opinione pubblica nazionale nei confronti della Lega Nazionale delle
cooperative. Oltre ad aver, infatti, rafforzato il
suo tratto solidale, Legacoop è riuscita a consolidare, rispetto al 2008, la sensazione che si
tratti di un’impresa ‘onesta’ (10% nel 2008,
16% nel 2009). Non solo: è riuscita anche nell’intento di trasmettere la maggior qualità delle
sue attività di coordinamento e di sviluppo del
mondo cooperativo, che dal 21% (dato 2008),
passa al 26% (dato 2009).
Con un’efficace comunicazione della propria
attività di organizzazione delle oltre 15.000
cooperative che gestisce e tutela, Legacoop è
riuscita, soprattutto, a sfatare il mito della cooperativa fortemente legata ai gruppi di potere.
Se nel 2008 il 34% dell’opinione pubblica nazionale attribuiva a Legacoop la fama di lobby,
poco più di un anno dopo tale etichettatura arriva solo dal 23% degli italiani (– 11%).
Altro deciso miglioramento riguarda la sensazione di rigidità trasmessa dalla struttura istituzionale dell’organizzazione, per cui l’impresa
appare decisamente meno burocratica (22%
nel 2008,13% nel 2009).
Anche per quanto riguarda il delicato aspetto
legato all’associazione con il mondo della corruzione, Legacoop è riuscita a migliorare la sua
immagine. Per l’opinione pubblica nazionale è
migliorato, altresì, il giudizio complessivo sulle
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attività svolte dall’organizzazione. Legacoop risulta, infatti, più efficiente rispetto allo scorso
anno. Una tendenza in salita quando di parla di
operatività sia in termini di coordinamento, che
di gestione nell’articolata rete di relazioni a livello non solo nazionale, ma anche europeo.
Importante, inoltre, il dato positivo sull’innovazione. Legacoop, negli ultimi 12 mesi, è riuscita a potenziare la capacità di rinnovamento
adattandosi ai mutamenti economici e sociali
in un questo difficile momento vissuto dal
Paese.
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