Speciale Buona Azione - Gruppo scout Roma 65 FSE

Transcript

Speciale Buona Azione - Gruppo scout Roma 65 FSE
SC O U T D ’ E U R O P A
Visto che siamo in tema,
fai una B. A. ai Vecchi Lupi del tuo Co. Bra.!
Regala loro una copia di questo numero di
Sotto l’Albero del Dhâk
Puoi trovare il file PDF nel sito associativo
seguendo il percorso:
http://www.fse.it/approfondire/privato/circolari/downlad/
SOTTO L’ALBERO
DEL DHÂk
Albero_Dhâk_01-2010.pdf
•
SOTTO L'ALBERO DEL DHAK serve a far circolare in tutta la giungla italiana le idee e le
•
SOTTO L'ALBERO DEL DHAK nasce dalla collaborazione di tutti (… la forza del branco in
attività più belle realizzate da tutti i vecchi lupi italiani.
•
ciascun lupo stà …)
Inviate tutto il materiale che pensate possa interessare gli altri branchi, e cioè:
Ø giochi (piccoli, grandi, giungla, F.F., sport, …)
Ø attività tecniche
Ø programmi (annuali, delle VdB, cacce particolari, ..)
Ø disegni e cartelloni realizzati per il vostro branco e utili a tutti
Ø abilità manuale (lavoretti, realizzazioni fatte nella vostra tana, …)
Ø racconti
Sp
a
i
ec
B
le
n
o
u
z
A
a
e
n
io
TUTTI I LUPETTI D'ITALIA VI SARANNO INFINITAMENTE GRATI!
Inviate tutto il materiale a:
Vincenzo Daniso - [email protected]
Supplemento di SCOUT D’EUROPA n. 4 – Aprile 2010 - Rivista mensile
Sped. In A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Padova ISSN 1127-0667
CI VEDIAMO A SORIANO
1-2 MAGGIO
4 RUPE NAZIONALE
A
DEI CONSIGLI DI BRANCO
ricordati di inviare iscrizione
Foglio di Collegamento per i Vecchi Lupi
Supplemento al n. 4 di Scout d’Europa – Aprile 2010
Rivista mensile della
ASSOCIAZIONE ITALIANA
GUIDE E SCOUTS D’EUROPA CATTOLICI
Direttore Responsabile: Giuseppe Losurdo
Direzione, Redazione, Amministrazione Via Anicia, 10 - 00153 Roma
Redazione a cura di:
Vincenzo Daniso, Fabrizio Cuozzo, Stefano Morato,
Luca Cagnato, Pierlorenzo Maletta
inoltre hanno collaborato per la stesura di questo numero:
Andrea Macco, Domenico Ravidà
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 17404 del 29/9/78
ISSN 1127-0667
Sped. in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96
filiale di Padova - Stampa T. Zaramella real. grafica s.n.c.
LA B.A. (nella Promessa)
••• E fare una Buona Azione a vantaggio di
qualcuno, ogni giorno» ...
Ecco un’altra cosa che il Lupetto si im­pegna
a fare con la sua Promessa.
Come sapete, la B.A. è il sistema bre­vettato
dei Lupetti per essere felici.
Sia quando facciamo qualche «tiro bir­bone»
(e cioè la nostra B.A. di nasco­sto, per fare una
sorpresa, alla mam­ma, al papà, ad un fratellino
o a qual­che altra persona), sia quando faccia­mo
una B.A. apertamente, per aiutare qualcuno che
ha bisogno di qualcosa o si trova in difficoltà,
sentiamo una grande gioia nel nostro cuore, e tale che non ce n’è nessuna uguale! (sem­
pre che abbiamo fatto la nostra B.A. con
tutto il cuore). Provare per crede­re!. ..
C’è poi un’altra cosa da dire, a propo­
sito della B.A.: un Lupetto in gamba non
si contenta di farne una sola du­rante la
giornata ma, quando ne ha fat­ta una, cerca
sempre l’occasione per farne un’altra.
In questo modo non solo diffonde più gioia
intorno a sé, ma ... egli stesso è più felice!..
I
Lupetti hanno un sistema brevettato per essere felici. Quale pensate
che sia?
Correre e giocare mille giochi da Lupetti? Andare a fare dei campi?
Esplorare il paese? Imparare a conoscere le abitudini degli animali e
degli uccelli?
Sì, i Lupetti fanno tutte queste cose e ne sono
felici; ma hanno un mezzo ancora migliore. E’
molto semplice.
Sono felici rendendo felici gli altri.
E cioè, ogni giorno essi fanno una cortesia, un
piacere a qualcuno.
Non importa chi sia la persona (purché non
si tratti di se stesso!) amico o estraneo, uomo o
donna o bambino.
E questa cortesia, o Buona Azione, non occorre che sia una gran
cosa.”
_ Morso)
(B.-P. - Il Manuale dei Lupetti -
Ecco svelato lo scopo dello scoutismo: educare i bambini, i ragazzi ed i
giovani alla felicità.
Come? Aiutandoli a diventare dei buoni cristiani e dei buoni cittadini
dotati di Carattere, Abilità manuale, Salute e forza fisica, che con gioia
si mettono al Servizio degli altri.
Sentite cosa dice ancora B.-P. nel Libro dei Capi (Il ragazzo):
“ ….Nessun compito può essere più nobile e congeniale ad un vero
educatore di quello di guidare allegramente le forze selvagge della natura
del ragazzo verso le vie che conducono al servizio per la società.”
E’ aiutare a scoprire la propria vocazione al servizio.
22
3
Il servizio non è una cosa che riguarda solo i Rover e i Capi.
Come ogni cosa nello scoutismo, anche imparare a servire è un cammino
graduale, di crescita, fatto di esperienze vissute e capacità acquisite nel
giusto momento della propria vita, che solo così diventano abitudini.
Il punto di partenza di questa “progressione al servizio” è proprio il Tiro
Birbone, che i Lupetti promettono “di fare a vantaggio di qualcuno ogni
giorno”
A questo cammino graduale noi diamo un nome: progressione personale.
Pista, Sentiero e Strada.
Fin dai nostri primi contatti con un Branco, da Vecchi Lupi, ci siamo
sentiti dire (e mi piacerebbe che fosse un ritornello continuo in ogni
Consiglio di Branco) che il LUPETTISMO ha senso se il bambino che
oggi caccia nel Branco domani sarà un migliore ESPLORATORE, e più
tardi un bravo ROVER, per essere stato Lupetto.
La formazione ricevuta nel Branco perciò non è fine a se stessa, ma
prepara a quella più completa che avverrà in Riparto e in Clan, quando
scopriremo nel Servizio il vero successo per la nostra vita e saremo pronti
per la Partenza.
Tutti noi, in modo personale, saremo chiamati a testimoniare il Servizio
con la nostra vita.
E liberamente e con vera gioia accetteremo di fare DEL NOSTRO MEGLIO
per essere SEMPRE PRONTI a SERVIRE.
Vincenzo Daniso
PS: per un refuso di stampa è saltato il numero del Morso da cui è stato tratto il brano di B.-P.
Per conto della redazione ti prego di provvedere a completarlo.
4
21
A S S O C I A Z I O N E
I T A L I A N A
GUIDE E SCOUTS d’EUROPA CATTOLICI
DELLA FEDERAZIONE DELLO SCAUTISMO EUROPEO
COMMISSARIATO NAZIONALE – BRANCA LUPETTI
Dalla Rupe d’Italia, gennaio 2010
a:
Akela – Branco ……….
Buona Caccia Akela,
ti scrivo perché sto cercando di completare il mio album delle Buone Azioni: si tratta di un libro su cui riporto
tutte le B.A. che mi capita di vedere o che mi vengono raccontate.
"A chi mi ricorda che lasciare il posto a sedere sul bus non è una
B.A. dico che e' vero, ha ragione: è il dovere di un buon cittadino.
Che però, di fatto, nessuno più fa.
Mi viene da riflettere che probabilmente bisogna davvero insistere di
più sul fatto che ci sono innanzi tutto dei doveri e poi anche le Buone
Azioni. E se non facciamo i nostri doveri, possiamo fare delle BA
autentiche, credibili?"

……dai pensieri di un V.L.
Andrea Macco - Ge1
Vorrei chiedere il tuo aiuto: sono alla ricerca della Buona Azione MAI SENTITA. Si tratta di una B.A. di cui
ancora non mi è capitato di venire a conoscenza. Così pensavo che potevi chiedere ai tuoi Lupetti se ne
avevano qualcuna un po’ fuori dal comune da segnalarmi. A tutti coloro che mi segnaleranno una Buona
Azione MAI SENTITA invierò personalmente un premio.
C’è un problema però: ogni Lupetto in gamba non metterebbe mai la propria firma sotto la Buona Azione e io
non saprei chi ringraziare!
Facciamo così allora: il Lupetto può scrivere su carta la propria B.A. o il proprio Tiro Birbone senza firmarlo
e infilare il foglietto nella cassetta di Branco delle B.A. Sarai tu, Akela, a mandarmi un elenco di quelle che
pensi possano essere Buone Azioni inedite e mandarle al mio indirizzo di posta elettronica indicando solo il
Branco di provenienza.
Il mio ringraziamento allora sarà generico per il Branco e l’autore del capolavoro (perché ogni B.A. ancora
inedita è sempre un capolavoro) potrà mantenere il proprio anonimato e preservare così il gusto che si prova
a fare delle Buone Azioni senza essere scoperti.
Conto sull’aiuto dei tuoi Lupetti, Akela, che so essere molto in gamba, sperando di poter consegnare il mio
particolare ringraziamento proprio al tuo Branco.
Ora ti saluto; noi ci incontreremo al più tardi alla Rupe dei Consigli di Branco i giorni 1 e 2 maggio a Soriano,
nella nostra Base Associativa.
Porta i miei personali saluti a tutti i Lupetti
Buona Caccia
Via Anicia, 10
I - 00153 ROMA
http://www.fse.it
20
Associazione riconosciuta con DPR n° 240 del 18/3/85 pubblicato sulla GU del 7/6/85
aderente all'Union Internationale des Guides et Scouts d'Europe (UIGSE-FSE)
organizzazione non governativa con Statuto partecipativo presso il Consiglio d'Europa
5
Tel. +39 - 06.58.84.430
Fax: +39 - 06.58.85.229
E-mail [email protected]
L A B U O N A AZIONE
È* sorprendente come
si sia anestetizzato nel tempo questo potente mezzo: è
così longeva la battuta della vecchietta costretta ad
attra­versare la strada suo
malgrado per far com­piere
la Buona Azione ad uno
zelante quan­to poco attento boy scout che si rimane
stupiti a sentirla ancora in
circolazione. Eppure, a
parte un abbondantissimo
riso sulla bocca di qualcuno, cosa ha prodotto questa
barzellet­ta? Di certo una
sorta di timidezza, quasi di
timore negli educatori nel
proporre col giu­sto piglio
un qualcosa che, se ben recepita, andrà invece a fortificare irreversibilmente il
carattere della persona.
È proprio B.P. ad indicarci la Buona Azione in
cinque differen­ti morsi del
Manuale dei Lupetti oltre
ai sug­gerimenti per i Capi
Branco; meglio poi se Tiro
Birbone. Purtroppo, questa
tenden-za a sottovalutare
la potenza anche prospettica della B.A. ha generato
nel tempo un po’ di confusione con quelli che sono
doveri:
* Azimuth dicembre 2009
da un piccolo son­daggio è
emerso che la B.A. maggiormente diffusa risulta
essere apparecchiare la tavola. Che, appunto, meglio
sarebbe definirlo un dovere. Eppure la B.A. è parte
viva del testo della Promessa Lupetto, e come tale
dovrebbe essere proposta
quasi con pervicacia. Ma
noi Vecchi Lupi, sappiamo
ben spiegare e ben incoraggiare le Buone Azioni?
Si rac­conta la storia dei
folletti? Si dà il giusto risalto agli innumerevoli
esempi di Buona Azione
contenuti nei vari racconti
Giungla? Il Branco, sa modificare i programmi per
compiere una Buona Azione occasionale? I Vecchi
Lupi sono soliti giocare
Tiri Birboni? Peraltro, la
B.A. ci viene suggerita
come strumento per essere
felici; spesso inven­tiamo
stranezze per creare Famiglia Felice, quando basterebbero poche B.A.!
Un’ultima conside-razione: la cosa di cui ci si lamenta maggiormente della
gioventù di oggi (anche
dei nostri rover a volte) è
la mancanza di carattere ...
6
È iniziato un nuovo anno,
e a provare a vedere d’insieme tutti gli impegni
cui siamo sottoposti c’è
da spaventarsi; eppure se
abbiamo seguito la nostra
chiamata
vocazio­nale,
possiamo esser certi che è
proprio quanto di meglio
per la nostra vita in questo specifico momento,
che abbiamo una oppor­
tunità unica, che non viene
data a chiunque. Lo spendersi fino in fondo allora
non produ­ce esaurimento
ma genera nuove ed ina­
spettate forze, sviluppa
incontri e situazio­ni inattese e determinanti, dona
pienezza
Segreta
Spontanea
Senza ricompenza
ricor
dati
di ba
giare
Akela d’Italia
U.B.A.O.G.
?
disegno di B.P
San Giorgio Patrono dei Cavallieri vestito
scouts combatte contro il drago (il male) da
Scoutismo per Ragazzi
19
Come aiuti i tuoi Lupetti a «compiere una Buona Azione
verso qualcuno, ogni giorno»?
Nella giungla italiana è stata scoperta una nuova
malattia si chiama B.Aggite, ma cosa ancor più
sorprendente esiste una forma di tale malattia,
ancor più grave la TiroBirbonite.
Il contagio s’é espanso per tutta la penisola.
Il sintomo più evidente è:
voglia di voler fare un atto a vantaggio di
qualcun altro.
Colpisce ogni membro del
branco.
Nella pagina affincata
potete leggere alcuni
avvisi:
18
Il grande segreto per poter aiutare
veramente il Lupetto a com­piere la
sua buona azione è quello di aver bene
compreso lo spirito con cui BP ce la
presenta. Di conseguenza il primo vero
grande aiu­to è costituito dallo spiegare
esattamente al Lupetto di che cosa si tratta
e di farlo entrare nello Spirito.
BP vuole che la BA sia presentata come
un simpatico scherzo giuocata dal Lupetto
in tutta segretezza a qualcuno: BP sfrutta
abi­lissimamente la fantasia del bambino e
la sua passione di fare sor­presine, nonchè
la sua tendenza a far le cose di nascosto.
Si tratta di indirizzare queste tendenze naturali verso il bene.
Posto l’accento sul carattere gioioso e
divertente della BA, mes­si i Lupetti sul
punto di non farsi scoprire mentre fanno
la BA, se ne
possono tirare fuori dei giuochi appassionanti.
Eccone uno svolto durante le recenti «Vacanze di Branco».
Ogni Lupetto riceve da Akela un biglietto a lui indirizzato e recante nell’interno
il nome di un altro Lupetto del Branco
opportunata­mente scelto nell’intento di
stringere sempre di più la fratellanza fra
i Lupetti. Il biglietto viene subito distrutto dal destinatario ap­pena dopo letto. Si
tratta nelle ventiquattro ore seguenti di
giuoca­re il maggior numero possibile di
tiri simpatici a colui il cui nome era segnato sul biglietto. Essere scoperti significa essere messi fuo­ri giuoco, cioè avere
7
perduto. Riuscirne a fare senza che l’altro
nemmeno se ne accorga significa esser riuscito appieno, cioè aver vinto. Alla Rupe
del Consiglio del giorno seguente ciascuno dice quanti tiri gli sono stati giuocati.
Il Lupetto che ne ha fatti di più di quelli
scoperti, potrà più tardi dire in un orecchio
ad Akela quanti effettivamente ne ha fatti.
Altro sistema che uso e consiglio è quello
che ogni Lupetto ve­nendo alla riunione del
branco porti con sè un biglietto sul quale
ha scritto, senza firmare, la sua migliore
buona azione della settima­na.
I biglietti vengono letti al Consiglio di
Akela ed il Branco decide quale è la mi-
gliore fra tutte. Anche qui il divertente è
di non far ca­pire a nessuno di essere l’autore di quella BA. Rimane dunque tutta
una gioia intima del Lupetto che ha visto
prescelta la sua buona azione. Gli altri cercheranno di migliorare le loro onde essere
scelti la volta prossima: e questo Akela lo
dice alla fine.
Questo sistema ha il vantaggio che ogni
Lupetto sente leggere ogni settimana
tante diverse BA per quanti sono i Lupetti
nel Bran­co e con ciò capisce meglio in che
cosa consista una buona azione prende
nuove idee.
Molto spesso il Lupetto non sa trovare una
BA da fare.
In Italia, paese nettamente cattolico, dobbiamo avere cura di spiegare bene che
cosa sia una BA perchè molto spesso i
Lupetti la confondono con quello che noi
chiamiamo «fioretto» e cioè un pic­colo sacrificio personale fatto per amore di Gesù
o della Madonna.
Dobbiamo dunque spiegare che perchè ci
sia BA deve esserci un terzo a beneficio
del quale va il nostro sacrificio, il nostro
lavo­ro.
Organizzare delle BA di Branco costituisce un altro grande aiu­to ai Lupetti per
ricordare loro l’importanza della BA. La
lunga e accurata preparazione della BA di
Branco è sempre oltre che una magnifica
attività anche un mezzo per far ben riflettere il Lupetto sulla necessità di recare
aiuto al prossimo.
Di quando in quando occorre narrare qualche storia che illustri la BA. La parabola
del Buon Samaritano mimata in gara dalle
Sesti­glie offre molto bene la possibilità di
fare intendere chi sia il nostro prossimo e
lo spirito della BA.
Per le BA che il Lupetto compie in famiglia, dobbiamo avere la collaborazione dei
genitori nel senso che stiano anch’ essi al
giuoco e facciano le più alte meraviglie
per aver trovato le scarpe pulite, la stanza
da pranzo rassettata ecc. Questo ritengo
che sia essenziale sia per il Lupetto quanto
per la famiglia che si viene sempre mag­
giormente a rendere conto delle vie seguite dal Metodo.
Giochi Applicazione
GLI ABITANTI DEL VILLAGGIO FUGGONO DA BAGHEERA
FINALITA’: Buona Azione (variante), prova per due LL.
MATERIALE: per segnare il campo, palla.
REGOLE: campo rettangolare, lungo i lati minori una fascia di terreno a disposizione
degli abitanti del villaggio; all’interno il territorio di Bagheera ed all’interno di esso,
lungo i lati maggiori, sei basi (tre per lato) che saranno le case degli uomini; in un punto
del campo una base di Mowgli. Mowgli lancia la palla a Bagheera e questo è il segno per
gli abitanti, che sono in una delle due zone di partenza oche scappano cercando rifugio
nella casa (stabilire il numero massimo di LL che possono entrare in una casa). Nel
frattempo Bagheera deve cercare di colpire con la palla gli abitanti durante il tragitto di
fuga, oppure coloro che sono nella casa in cui si è superato il numero stabilito. Bagheera
può tirare più volte finché tutti non si siano rifugiati. Ogni volta si ricomincia. Mowgli da
il cambio a Bagheera e gli abitanti partono dal terreno opposto. Mowgli durante il gioco
ha il compito di racatta palle. Vince chi alla fine ha meno penalità.
VARIANTE: L’abitante colpito due volte aiuta Bagheera. Altruismo: quando qualche L
è stanco di essere inseguito può chiedere aiuto e qualche compagno può lasciare il suo
posto nella casa perché si riposi.
GLI STREGONI
FINALITÀ: resistenza fisica, padronanza di sé, fraternità, altruismo.
MATERIALE: segni per identificare gli stregoni.
REGOLE: si designano a seconda del numero dei LL 1-2-3 ... stregoni che devono
cercare di toccare gli altri LL e dicendogli: “Preso!”, questo deve immobilizzarsi. Gli
altri LL lo possono liberare dall’incantesimo toccandolo e dicendo “Salvato!”. Quello
liberato deve rispondere “Grazie!”. Altrimenti ... non è abbastanza gentile.
da A caccia al Lupo rosso
8
LA PALLA CACCIATRICE
FINALITA’: destrezza, resistenza fisica, altruismo e fraternità
MATERIALE: per delimitare un campo rettangolare diviso in due metà e segni distintivi
REGOLE: Il Branco viene diviso in due squadre e ognuna di esse sta in una metà del
campo. Si mette in gioco la palla e i lupetti di una squadra devono cercare di colpire
quelli dell’altra.
Quando un giocatore viene colpito, mette un ginocchio a terra e chiama soccorso:
immediatamente un lupetto della sua squadra gli può dare aiuto caricandoselo sulla
schiena e portarlo dai Vecchi Lupi che stanno dirigendo il gioco per rimetterlo in vita.
17
“Grazie.” fece l’uomo di campagna portando la ma­no al cappello e mosse alcuni
passi fra la gente che affolla­va la via, Con aria incerta e desolata.
Gianfranco comprese che l’uomo di campagna si tro­vava impacciato fra tutta
quella confusione di gente e pen­sò in Cuor suo che quell’uomo difficilmente
sarebbe riuscito a arrivare all’ospedale.
Si fece forte, lo raggiunse e, fissando i suoi occhi di lupetto in viso, gli disse:
“Se vuole, posso accompagnarla!”
“Si, grazie, mi fai un piacere ... vengo di rado in città ... “
I due si incamminarono silenziosi nella via rumoro­sa. l’ospedale maggiore era
infatti assai distante e se ne ac­corse Gianfranco che a mezza strada quasi non
ne poteva più.
S’era formata nel piede per lo sfregamento, Una vesci­chetta che pungeva, che
gli faceva salire il rossore al viso e gli imperlava di sudore la fronte. Ma era un
lupetto: non poteva, non doveva fermarsi, fare le cose a metà.
Si ricordò le esortazioni di Akela ... “ ... quan­do siete stanchi e c’è ancora
strada da fare, come Zanna Bianca, date un colpo al collare, con forza, Con
tenacia, stringendo i denti e puntando le zampe a terra.” ... e lui pure allungò il
passo, strinse i denti ... fino all’ospedale.
“Eccolo.” indicò al contadino, sospirando di sollie­vo alla sosta.
“Oh, finalmente!” disse quello, e senza dirgli nem­meno grazie si affrettò verso
di esso.
Gianfranco rimase in mezzo alla via, un po’ morti­ficato, un po’ sdegnato; poi
pensò che forse quel contadi­no aveva un figliolo che stava male ...
Guardò la sua scarpa stretta. Con decisione la tol­se, tolse anche l’altra, legò
fra di loro le stringhe, le gettò sulle spalle, ficcò le mani in tasca e per le vie
secondarie, cer­cando di non farsi notare, canticchiando “lupo, la parola .. “ si
diresse contento verso casa.
VIRGINIO INZAGHI
(Da Jau!!! annata 1949)
16
Pista di zampa tenera, prova n. 8:
DAR PROVA DI SAPER FARE QUALCHE B.A.
LA PIÙ DURA DELLE PROVE DI PISTA
PER IL TIRO BIRBONE E’ SFIDA TRA VECCHIO LUPO E LUPETTO
(direbbe B.-P. è con lo sforzo che si
educa il ragazzo, ed io aggiungo, e
anche il Vecchio Lupo!).
Prima di presentarvi la sfida contenuta
nella più ardua delle prove di pista,
mi permetto un esempio efficace in
merito a questo tipo di sfide cui è
chiamato uno Scout di qualsiasi età.
Si tratta della sfida del saluto. Sì,
avete capito bene: il gesto del salutare.
Qualche luna or sono Baloo d’Italia
chiese ai Vecchi Lupi riuniti ad Assisi:
“Da cosa si riconosce se una persona,
vestita in borghese, è uno scout?”
La risposta che lasciò molti a bocca
aperta è assai semplice: il saluto!
Infatti uno scout saluta sempre per
primo! E allora nasce una domanda,
che è il seme delle sfida: Cosa succede
quando due scout si incontrano?
Ovvio, è sfida all’ultimo sangue! Per
chi saluta per primo. Tipicamente, se
i due scout sono davvero abili, finisce
in pareggio. Ma la sfida del saluto è
una sfida che genera subito del bene,
perché nella sua semplicità pone al
centro dell’attenzione la persona
salutata, che si sente chiamare per
nome, si sente considerata, importante,
preziosa per la persona che gli/le ha
Ci sono prove di Pista per cui il
compito del Vecchio Lupo è piuttosto
semplice: verificare se un lupetto sa
leggere l’ora, se sa saltare alla corda,
se conosce la preghiera del Branco
piuttosto che la parola Maestra o La
Legge è non dico banale, ma in molti
casi quasi immediato. Come ogni
buon Vecchio Lupo sa, la verifica
del superamento di tali prove può
avvenire in molti modi: ad esempio
con attività di verifica appositamente
pensate ora per tutto il Branco ora per
singoli lupetti, oppure con il dialogo
diretto con i lupetti, oppure ancora
con l’osservazione del loro modo di
giocare, di parlare, di comportarsi.
L’osservazione del comportamento,
dell’agire più naturale del lupetto
quando “non si sente osservato” è
forse, tra quelli citati, una delle sfide
più accattivanti per il Vecchio Lupo. E
come tutte le sfide, non è mai banale,
specie se non si è allenati a farlo.
Nello Scoutismo, come talvolta nella
vita, ci sono sfide per cui è bello
giocarsi fin in fondo e questa è una
di esse. Ci sono sfide per cui uno
scout si appassiona e riesce con esse a
generare del bene, per sé e per gli altri,
mettendoci lo sforzo di tutto se stesso
9
rivolto così celermente il saluto. “Ma
guarda – penserà – appena mi ha visto
mi è venuta incontro per salutarmi!”
Provare per credere: il saluto di uno
scout che giochi alla sfida del saluto
porta sempre il buonumore, fa nascere
dei sorrisi. E come dice B.-P. un
sorriso fa fare alle persone molta più
strada che un brontolio.
E ora la sfida rivolta agli scout
Lupettari.
La sfida della prova di pista n. 8 di
Zampa Tenera. La prova che recita
testualmente: “Dar prova di saper
fare qualche B.A.” Ovviamente il
soggetto della prova è il Lupetto
che però, in virtù dell’emulazione
che vive nei confronti degli adulti
che vede come riferimento, cerca di
imitare quello che fa ogni Vecchio
Lupo che capita sotto il suo sguardo.
Un Vecchio Lupo prende malamente
in giro i Lupetti? Lui farà altrettanto
con i cuccioli o con fratelli e sorelle
a casa. Un Vecchio Lupo dimostra di
essere cortese, di rivolgergli sempre il
saluto? Il Lupetto avvertirà il sapore
di questa sfida che il Capo sta vivendo
e sarà spontaneamente portato a
viverla pure lui. Così è per la Buona
Azione. Il Lupetto darà prova di saper
fare qualche B.A. se i Vecchi Lupi in
Branco daranno prova di saper fare
qualche B.A.!
Tutto qua la sfida? Premesso che
quanto detto or ora per la prova di
pista n. 8 dovrebbe valere per ogni
altra prova (ogni prova va prima
vissuta dai Vecchi Lupi, va fatta
dilatare nella loro vita di Scout adulti,
e quindi proposta ai bambini), c’è
una complicazione in più che si è
tralasciata e che, nel caso di un Branco
formato da Lupetti particolarmente in
gamba (e per fortuna ce ne sono!),
potrebbe diventare una complicazione
assai seria.
Quando i Vecchi Lupi presentano la
Buona Azione al Branco certamente
non mancheranno di svelar loro il vero
segreto della Buona Azione, quella
che la rende autentica: il fatto di non
dirla, di non rivelarla! In tal caso la
B.A. viene anche conosciuta col nome
di “Tiro Birbone”. E, si sa, un tiro
birbone in cui chi l’ha tirato si prenda
il merito in pubblico perde subito di
efficacia e di valore. Non si chiama
più B.A. ma P.P. ovvero Pavonamento
Pubblico.
L’insorgere della quasi ineludibile
complicazione della prova n. 8 sta
allora proprio qui: come può un Lupetto
dare prova di saper fare qualche B.A.
se per fare una vera e autentica B.A.
non deve lasciare traccia del suo
passaggio? Se un Lupetto fa vedere
al Vecchio Lupo che ha aiutato quel
compagno o che si è inventato un
tiro birbone davvero bello e davvero
astuto, allora viene meno alla regola
sopra citata della B.A. e, in tal senso,
la prova NON è superata!
La prova riceve la zampata del
10
“il vero modo per essere felici, è quello di procurare la felicità agli altri”
Lottò con sé stesso (come era bello il libro!) e alla fine si sedette nuovamen­te ...
Poco dopo vide Giorgio consegnare trionfante il suo fo­glio.
Il compagno di banco di Franco, però, aveva visto tutto e lo raccontò a Giorgio.
Giorgio non ci credette. NO! Non era possibile!
Il maestro il giorno dopo disse: “II premio tocca a Giorgio.
Questi, felice, guardò il suo nemico, e pareva dirgli:
“Vedi, anch’io sono bravo, anzi, anche più di te ... “,
Il suo sguardo, però, s’incontrò con quello raggiante di Fran­co contento per la
B.A. che credeva ignorata da tutti;
al­lora Giorgio comprese ... era VERO ... VERO!
E per lui la felicità si trasformò in rimorso.
Quelli però che seppero come la storia andò a fini­re, vi potranno dire che un
mese dopo nel Branco di Fran­co c’era un nuovo Cucciolo.
GUIDO CORTUSO
(Da Jau!!! - annata 1951)
Scopo: Esempio di B.A.
(Schema: Un Lupetto, stanco di una caccia, accompagna u­gualmente un
vecchio signore fino all’ospedale.)
UNA BUONA AZIONE
Quelle benedette scarpe nuove gli facevano dolorare il piede destro. Aveva
saltato tutta la mattina per imparare la danza della Tregua dell’Acqua ed ora,
Gianfranco, zufo­lando e zoppicando un po’, andava verso casa. Si fermò ali ‘edi­
cola per vedere le illustrazioni di un giornalino a colori, poi pensò che se anche
non era tardi poteva andare a casa a ri­passare la lezione per essere più libero
nel pomeriggio. Così pensando si volse per andare, quando un ometto anziano,
che dall’aspetto e dal portamento si poteva pensare essere uno di campagna, gli
chiese in cattivo italiano:
“Non sapresti mica dove è che si trova l’ospedale?” “Si signore, - rispose pronto
il lupetto, segua sem­pre la linea del tram ... e vi arriva ... , ma ... è assai distante! “
15
Piccoli racconti per B.A
Scopo: Esempio di Buona Azione
(Un Lupetto a scuola riesce a trovare il modo di far vince­re il premio
a un compagno. Questo, quando lo viene a sa­pere non ci vuol
credere. Ma ha modo di convincersene e, stimando i Lupetti, entra
nell’Associazione.)
LA BA E’ COME UN SEME: FRUTTIFICA.
Giorgio aveva un cruccio. Il suo compagno, Franco Guidi, era sempre il
primo della classe. Da quando quel Gui­di era entrato nella sua classe, egli non
riusciva più a esse­re il primo.
Franco era Lupetto, ed era un Caposestiglia molto in gamba. Giorgio no, anzi
aveva spesso preso in giro il suo compagno Lupetto.
“E’ bravo perché c’è chi lo aiuta” sussurrava ai com­pagni quando il maestro
lodava Guidi. E così, un po’ alla volta, a furia di insinuare maldicenze, i compagni
avevano fini­to per vedere di malocchio il povero Franco, che ne soffriva.
Giorgio sentiva in cuor suo una gioia maligna a ve­derlo soffrire, ma era una
gioia amara che gli rimordeva co­me una colpa. Gli pareva che qualcosa dentro
gli rodesse il cuore. Non si accorgeva che il serpentello dell’invidia gli sca­vava
nell’anima un solco profondo e pauroso.
Il maestro aveva capito ...
Un giorno ci fu una gara di aritmetica. L’atmosfe­ra in classe era tesa per
l’interesse. Il vincitore della gara, il primo a presentare il compito giusto, avrebbe
avuto in rega­lo un bel libro. Era pieno di belle figure colorate e a Fran­co sarebbe
piaciuto guadagnarlo.
“Già, il premio l’avrà quell’antipatico di Guidi” pen­sò Giorgio crucciandosi, e
quel pensiero, che non lo lasciava in pace, gli fece perdere del tempo prezioso.
Il nostro Franco si era già alzato per consegnare il compito, quando il suo sguardo
cadde, così per caso, sul vi­so di Giorgio. Lo vide assorto, rosso, quasi piangente.
Un pensiero rapido come il baleno gli sfiorò la men­te’ vide davanti a sé ballare
delle B. e delle A .... vide il cartellone in Tana che portava scritta a caratteri
cubitali la massima che Akela aveva ricopiato dal testamento di B.P.:
14
Vecchio Lupo se il lupetto compie
una B.A., non la mostra a nessuno,
nemmeno ai Vecchi Lupi, ma i
Vecchi Lupi sono così abili dal
scoprirlo lo stesso! Ecco la sfida
più ardua! Ecco perché la prova
di posta n. 8 si può definire la più
dura di tutta la pista. Perché è una
sfida di ingegno e bravura tra due
campioni: il Lupetto che è divenuto
un abilissimo tiratore di tiri Birboni
e il Vecchio Lupo dal pelo color del
tasso che ha uno sguardo come quello della pantera nera, che sa cogliere anche
ciò che resta nell’oscurità!
Attenzione: l’utilizzo della cassetta della B.A. in tana (assai raccomandato!) è
molto utile per i Vecchi Lupi per vedere l’andamento globale del Branco in fatto
di B.A. Ma siccome lo Scoutismo educa al singolo ed è ad ogni singolo Lupetto
del Branco che guarda il Vecchio Lupo, essa non può essere sufficiente per capire
se Pierino ha superato la prova o meno. E anche se la cassetta risulta bella piena,
non può valere la zampata per Gigino solo perché si decide di mettere a tutti,
in maniera forfettaria come fossimo a Natale, la zampata sul cartellone. No no,
Vecchi Lupi, così è giocare sleale, così è evitare una sfida che invece può dare
molto sapore alle vostre attività, alla vostra abilità di Vecchi Lupi e alla vostra
capacità di compiere vere Buone Azioni!
(Do un aiutino per la sfida della prova n. 8: solo chi è molto molto allenato nel
compiere vere B.A. riesce ad accorgersi se c’è qualcun altro che si sta sforzando
per compiere dei Tiri Birboni!)
Buona caccia e buone sfide!
Andrea Macco
Akela Ge 1
11
UN’ ATTIVITÀ PRATICA!!!
Buona caccia fratelli,
mi ritrovo a pensare a qualcosa di speciale, di insolito, per presentare la B.A. ai
nostri fratellini e disegnando un folletto mi è venuta l’ispirazione.
Sono solito, e vi consiglio di iniziare a presentare la B.A. con un raccontino
preso dalla raccolta “I racconti della pista”e ,successivamente, con il canto
“Gli allegri folletti” bellissimo e in pieno stile F.F. Il passo seguente, fatto in
un’altra riunione, è o può essere costruire una cassetta delle B.A. nella quale
i bambini inseriscono, ogni volta che vogliono, un cartoncino con il T.B. che
hanno fatto senza,ovviamente, porre il loro nome.
E qui entra in gioco l’illuminazione...Il lago magico!!!!
Ora vi spiego passo dopo passo come realizzarlo:
• procuratevi un cartoncino(bianco o colorato non importa) 70 x 100;
• disegnate al centro dello stesso una circonferenza di circa 20 cm di raggio;
• incollate in questo cerchio della carta stagnola per simulare l’acqua del
nostro lago;
• Fate ad ogni Vv.Ll. e ad ogni L. una foto in uniforme in “posizione del
nostro meglio” in cui rientri tutto il corpo,(questa è l’unica cs un po’
lunghetta,ma sappiamo che la fretta uccise il serpente giallo che voleva
mangiare il sole),ed un’altra con una postura simpatica e divertente;
• stampate queste foto e tagliatele in maniera precisa l’ungo il perimetro
dell’intero corpo;
• torniamo al cartellone, decorate il cerchio come fosse un vero e proprio
lago;
• applicate le foto “serie”,già ritagliate, attorno al lago come se i lupi fossero
in cerchio da parata;
• incollate le foto,precedentemente sagomate, “follettose” esattemente sotto
l’immagine “seriosa” dei vostri lupi, facendola sembrare il riflesso della
loro stessa immagine sul lago;
• ora preparate un dischetto di 1-2 cm di raggio con su scritto B.A. e
ponetelo al centro del lago ( io l’ho fatto simile ad una roccia, per rendere il
tutto ancora più realistico);
• preparate, ma non incollate, tanti accessori da folletti come berretti a punta,
baffi, cinte, ecc..., ritagliateli e lasciateli vicino al cartellone.
12
Come funziona? Facile e divertente!!!!
Ogni volta che un lupetto farà una B.A. prenderà un accessorio da folletto e
lo attaccherà sulla foto “follettosa” di un altro fratellino...Piano piano le loro
immagini riflesse si trasformeranno in dei simpaticissimi folletti!!!
Questo li incentiverà molto nel fare B.A. ,perchè vorranno vedere le
trasformazioni via via ,vorranno che tutti i lupetti diventino folletti,perciò
inviteranno gli altri a fare buone azioni,poichè il suo riflesso non può
trasformarsi se qualcuno diverso da lui non fa un T B!!!
Un ultimo consiglio, sul cartellone, di lato, disegnate un B.A.OMETRO, un
misuratore di buone azioni, se volete..Eccovene un esempio:
ROSSO
ARANCIONE
Solo rosso > Tristi (appena iniziato)
Arancione > Poco follettosi (tutte le foto
con capello a punta)
GIALLO
Giallo > Apprendisti folletti (tutte le foto con giubba)
VERDE
Verde > Folletti in gamba(tutti con i baffi)
BLU
ROSA
Blu > Folletti (tutti con i baffi)
Rosa> Super Folletti (tutti con Tutto)
Ed ecco il nostro LAGO MAGICO!!!!!
Vi ricordo, infine, che per far strada nella giungla occorno cuor leale e lingua
gentile... e immaginazione al potere!!
.... Che il favore della giungla vi accompagni fratelli......
Domenico Ravidà
Akela Rm64
13