Legainf-15-2015 - Legacoop

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Legainf-15-2015 - Legacoop
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Anno I - n.15 del 20 novembre 2015
Primo piano
Coopstartup, 100 cooperative nell’incubatore
Si è svolto a Roma il Meeting nazionale del progetto di Coopfond,
una giornata per far crescere ancora un’esperienza di successo
a pagina 2
Agroalimentari
IV assemblea
del settore
Il presidente Giorgio Mercuri ha aperto il 17 novembre, con i copresidenti
Giampaolo Buonfiglio e
Giovanni Luppi, i lavori
della quarta assemblea dell’alleanza delle cooperative
agroalimentari,
svolta
presso l’hotel Sheraton
Parco dei Medici a Roma. La
prima giornata è stata dedicata alle filiere, con gli interventi dei coordinatori:
Gianpiero Calzolari per il lattiero-caseario, Davide Vernocchi per l’ortofrutticolo...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 19 novembre 2015 alle ore 15:00
Legacoop
Terrorismo
Lusetti “Vivere i nostri
valori per isolare terrorismo e barbarie”
Territori
Emilia Romagna
Assemblea delegati,
Monti “raggiunti
risultati positivi”
“Colpire civili inermi – ol- A un anno dal congresso retretutto in luoghi deputati gionale, Legacoop Emiliaalla cultura...
Romagna ha riunito
l’assemblea dei delegati per
fare il punto della situazione.
«Sono trascorsi quasi 365
giorni dal congresso, ma
sembra che siano trascorsi
Legacoop Servizi
Sottoscritto Appello anni per quanti sono stati i
cambiamenti e i fatti accaimprese italiane
duti nella cooperazione e indella green economy torno a noi – sottolinea il
presidente di Legacoop
Nell’ambito di Ecomondo, Emilia-Romagna Giovanni
Legacoop Servizi ha parte- Monti –. A partire dalle
cipato lo scorso...
stragi di Parigi.
Settori
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Imprese
Sondaggio
Cmc ha presentato, sabato
14 novembre, davanti ad
un attento pubblico, il Rapporto Sociale 2014 che illustra i risultati economici,
sociali ed ambientali di una
impresa che nasce nel
1901 ed ancora oggi è leader del mercato delle costruzioni.
Dopo
un
commosso ricordo delle vittime degli attentati di Parigi
e il saluto del Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, è toccato a
Massimo Matteucci...
Rabbia. Voglia di reagire.
Paura. Ma anche tristezza
e pessimismo. La sensazione d’inadeguatezza e incapacità dei capi del
mondo, accompagnata dal
sospetto che non abbiano
capito la portata di quanto
stava accadendo in una
parte del mondo islamico.
La consapevolezza che lo
jiadismo non è tutto l’Islam,
unita all’impressione che il
mondo musulmano moderato sia ancora timido e flebile nel prendere...
CMC
Rapporto Sociale,
prima cooperativa di
costruzioni in Europa
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
leggi
Osservatorio SWG
Rabbia e paura
dopo i fatti
di Parigi
Registrazione del Tribunale di Roma
n. 109 del 22 giugno 2015
Primo piano
2
Coopstartup, 100 cooperative nell’incubatore
Si è svolto a Roma il Meeting nazionale del progetto di Coopfond,
una giornata per far crescere ancora un’esperienza di successo
Cento startup cooperative in incubazione. È
questo il primo risultato del progetto Coopstartup, lanciato nel 2013 da Coopfond, il
Fondo mutualistico di Legacoop, per dare una
scossa innovativa alla cooperazione nel nostro Paese. E per le cooperative di nuova generazione sulla rampa di lancio sono pronti
5.000 euro a fondo perduto, finanziamenti
per i primi investimenti necessari anche
senza garanzie e servizi di accompagnamento e consulenza per trovare clienti e fornitori. Complessivamente attraverso i bandi
già realizzati sono stati coinvolti oltre mille giovani e sono state selezionate 300 idee. Cento
progetti sono già in fase di incubazione, con
245 ore di formazione già effettuate. Otto
cooperative sono state costituite formalmente
ed è stata predisposta e resa disponibile on
line sul sito del progetto una Guida per le startup cooperative.A chi giungerà al termine del
percorso Coopfond garantisce un contributo
a fondo perduto di 5.000 euro, un finanziamento fino al 50% degli investimenti e a un
massimo di 150.000 euro non assistito da
garanzie e formazione, supporto e consulenza
per l’avvio dell’attività.
COOPSTARTUP,
IL MEETING NAZIONALE 2015
I risultati di Coopstartup sono stati al centro
del Meeting nazionale che si è svolto il 18
novembre a Roma, presso la sede di Legacoop nazionale. Una giornata di bilanci, storie e confronto per misurare la strada
compiuta.“Le startup per cui lavoriamo – ha
spiegato il direttore generale di Coopfond
Primo piano
ACI
Aldo Soldi – hanno due tratti distintivi: puntano sull’innovazione a 360 gradi, quindi non
solo tecnologica ma anche sociale e organizzativa, e attorno a una buona idea vogliono costruire un’impresa che duri nel
tempo”. “Stiamo lavorando – ha proseguito
Soldi – sia in territori a forte radicamento
cooperativo ma anche in tante regioni del
sud, dove è ancora più rilevante dare opportunità nuove e qualificate ai giovani, dando
credito alla loro creatività e intraprendenza”.
“A voi startupper cooperativi si chiede prima
di ogni cosa di portare sangue nuovo alla nostra associazione e di sviluppare un senso di
Legacoop
Settori
appartenenza ad essa” ha esordito Mauro
Lusetti, presidente di Legacoop.
“I giovani che hanno voglia di crescere e di
mettersi in gioco per crearsi una prospettiva
futura, se lo fa insieme ad altri, hanno più opportunità che in qualsiasi altra impresa- ha
detto-. Lavorare in cooperativa vuol dire cooperare insieme ad altri e non avere padroni,
trovando nella cooperazione un ascensore
sociale. In questa società, ci sono persone
che hanno voglia di avere una loro attività autonoma condivisa secondo regole democratiche di gestione”. Per il direttore di
Legacoop, Giancarlo Ferrari, non bisogna
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Primo piano
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farsi fermare dalla crisi. “Se non riusciamo a
cogliere ciò che esiste tra Stato e mercato,
noi non riusciamo a vedere la società delle
persone che si organizzano e ci provano.
Quello è un pezzo vitale del nostro futuro”.
TANTI RELATORII
Il meeting nazionale di Coopstartup 2015 è
stato diviso in quattro panel, durante i quali si
è discusso di: finanza per le startup; valutazione dei progetti di impresa; incubazione e
accelerazione; animazione territoriale e comunicazione.
“Il mondo delle Startup in Italia conta almeno
15mila persone. Molti di loro sono costretti a
fare altri lavori per vivere. Questo significa che
non riescono a dedicare il 100% del tempo
sul progetto e quindi il rischio di perdere il
tempo giusto per il mercato è molto alto” ha
dichiarato Irene Carpinelli (Theorema).“Noi
vogliamo creare delle imprese sostenibili.
Come Coopfond abbiamo creato un ecosistema è vero, ora dobbiamo accompagnare i
progetti delle startup” ha ricordato Angelo Ancarani (Coopfond). Per Dario Carrera (Impact Hub Roma),“Finalmente in Italia si inizia
a parlare di civic crowdfunding”. “Abbiamo
bisogno di società che dall'interno del movimento cooperativo facciano da investitori e
individuino i progetti, li accompagnino e li facciano diventare concreti” spiega nel suo intervento Paola Bellotti (Legacoop Liguria).
“L'assett fondamentale è il capitale relazionale” è la convinzione di Chiara Bertelli
(Legacoop).
“Tutto ciò che è innovativo è diverso dal passato ma dipende dal passato. Servono degli
attori e investitori che siano in grado di leggere l'innovazione” ha ricordato Riccardo
Maiolini (John Cabot University, Italia Camp).
Per Massimo Battaglia (Scuola superiore
Primo piano
ACI
Sant’Anna), bisogna sempre “tenere conto
che nel caso di startup cooperativa è centrale
la valenza sociale del progetto” per questo,
come spiega Flaviano Zandonai (Iris network), “è necessario cambiare il business
model: non più centrato sul core business ma
sulle esternalità”.
Concorde Fabio Grossetti (Legacoop Marche), che ha detto:“La valutazione delle startup cooperative non può prescindere dal
chiedersi in che modo il progetto è inserito
nella comunità e quanto è aderente ai valori
cooperativi”. E se è vero, come affermato da
Francesca Montalti (Innovacoop), che
“una startup cooperativa è un progetto di
vita”, allora questa deve “prima di tutto lasciare un segno”, come spiegato da Tatiana
Marchisio (Service Lazio 2000). Per questo
è prioritario, quando si selezionano i progetti,
“capire chi ci crede davvero”, come spiegato
da Mario Sorrentino (Start Up Lab).
“Anche le imprese cooperative più grandi devono investire nelle startup per promuovere
esse stesse innovazione” ha dichiarato Walter Dondi (Fondazione Unipolis). “La formazione deve trasformarsi in relazione. Bisogna
saper trasmettere valori ed esperienze” ha
spiegato Alessandro Iacopini (Università
Politecnica delle Marche). Perseveranza, audacia, entusiasmo, sono le leve su cui dobbiamo puntare” è il contributo che ha voluto
dare Annamaria Ricci (Coopstartup Puglia). Ai giovani cooperatori, Enrico Libera
(Fondazione Scuola nazionale Servizi) ha
detto: “bisogna crederci”. Annibale D’Elia
(Regione Puglia) ha ricordato che “le persone
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Settori
non portano solo bisogni o interessi ma anche
passioni, entusiasmi ed idee”. In conclusione,
Massimo Favilli (Unicoop Tirreno), Paolo
Venturi (AICOON) e Marta Micheli (Generazioni Lazio) hanno riassunto l’esperienza
della comunicazione dei bandi territoriali di
Coopstartup. E Matteo Serra (comunicazione Pazlab) ha riassunto i risultati della piattaforma coopstartup.it: “ Triplicate le visite al
sito del progetto, le interazioni su Twitter sono
cresciute del 92%, abbiamo raddoppiato
l’impatto della nostra comunicazione attraverso Facebook”.
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>> Alleanza Cooperative
Agroalimentari
>> Stop False Cooperative
ALLEANZA COOPERATIVE
AGROALIMENTARI
IV assemblea del settore
Il presidente Giorgio Mercuri ha aperto il 17
novembre, con i copresidenti Giampaolo
Buonfiglio e Giovanni Luppi, i lavori della
quarta assemblea dell’alleanza delle cooperative agroalimentari, svolta presso l’hotel
Sheraton Parco dei Medici a Roma. La prima
giornata è stata dedicata alle filiere, con gli
interventi dei coordinatori: Gianpiero Calzolari
per il lattiero-caseario, Davide Vernocchi per
l’ortofrutticolo, Gianni Tarello per il forestale,
Ruenza Santandrea per il vitivinicolo, Patrizia
Marcellini per il cerealicolo, Elia Fiorillo per
l’olivicolo,Andrea Bertoli per il biologico, Giovanni Bettini per la zootecnia e Walter Incerpi
(in vece di Luca Quilici) per il florovivaismo.
Tutti gli interventi dei responsabili dei settori al
seguente link http://www.legacoopagroalimentare.coop/pt1740/Assemblea-ACIAgroalimentare-settori.html
Il 18 novembre si è svolta la tavola rotonda
“#agroalimentarecolsegnopiu-con noi #italiariparte” alla quale hanno partecipato il ministro delle politiche agricole Maurizio
Martina e il viceministro con delega al commercio estero Carlo Calenda.
Presieduta dal presidente Giorgio Mercuri si
e’ svolta il 18 novembre la parte pubblica dell’assemblea dell’ alleanza delle cooperative
agroalimentari. Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e il vice ministro dello
sviluppo economico Carlo Calenda hanno
animato la tavola rotonda alla quale hanno
preso parte il presidente di conserve Italia
Maurizio Gardini, il presidente di Granarolo
Gianpiero Calzolari e il direttore generale di
Conad Francesco Pugliese.
Continua a leggere
Gianpiero Calzolari coordinatore
del settore lattiero – caseario
Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo, è stato nominato coordinatore del settore lattiero – caseario dal Coordinamento
dell’Alleanza delle Cooperative.
Calzolari, nel ringraziare per l’incarico ricevuto, ha sostenuto la necessità di affrontare
la crisi che interessa il settore non solo in terPrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
mini di prezzo del latte ma anche guardando
all’export.
“E’ indispensabile favorire politiche di filiera
che consentano alle nostre imprese di presentarsi sul mercato internazionale in modo
più strutturato e di rafforzarne così la loro
presenza al di fuori dei confini nazionali” afferma Calzolari, che auspica la creazione di
un organismo inter-professionale di confronto tra industria, cooperazione e grande
distribuzione.
Con 27.550 allevamenti (pari al 68% del totale in Italia) e circa 700 imprese cooperative
che raccolgono il 70% della materia prima
nazionale (quasi 7 milioni di tonnellate di
latte), la Cooperazione contribuisce al sistema lattiero caseario nazionale con un valore economico di circa 7 miliardi di euro che
corrisponde al 45% del fatturato complessivo della filiera. Un valore, quest’ultimo, che
esprime il 19% del fatturato globale della
cooperazione agroalimentare.
STOP FALSE COOPERATIVE
AncorafirmedalleIstituzioni grazie
al Protocollo con Avviso Pubblico
Le raccolta firme per la proposta di legge di
iniziativa popolare “Stop false cooperative” si è conclusa. Ma chi pensava che ci
bastasse la consegna di ben 100.000 firme
alla Camera dei Deputati come lieto fine si
sbagliava. Perché non intendiamo fermarci
fin quando non riusciremo ad avere in Italia
una legge efficace e capace di contrastare le
false cooperative, annullandone gli effetti negativi sull’economia e sulla società. Per questo, la campagna “Stop false cooperative”
continuerà a girare ancora e a spingere affinché le adesioni crescano e la società continui a dare voce alla volontà di ottenere una
norma mirata contro quelle società che usano
strumentalmente la forma cooperativa.
E c’è già una buona notizia.
Grazie al Protocollo firmato con Avviso Pubblico – associazione di enti locali e Regioni
per la formazione civile contro le mafie – SFC
sta ancora raccogliendo adesioni. Hanno iniziato l’Amministrazione del Comune di Certaldo, in provincia di Firenze, e di Cadoneghe,
in provincia di Padova.
Le false cooperative offendono i valori di un
movimento presente in tutto il mondo, che
produce anche in Italia grandi effetti positivi
Territori
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sull’economia e sull’occupazione. Solo alcuni
dati: dell’Alleanza delle cooperative italiane
fanno parte 39.579 cooperative, una cifra che
corrisponde al 9,3% del Pil. Tra il 2001 e il
2011, gli occupati sono cresciuti del 22,7%
contro il 4,3% del totale delle imprese. Le
sociali, nell’ultimo decennio, sono raddoppiate e hanno aumentato gli occupati del
150%. Le cooperative, infatti, non hanno ef-
Primo piano
ACI
fetti benefici solo sull’economia. Lavorano
anche e soprattutto per favorire l’inclusione
sociale di soggetti svantaggiati, per migliorare
l’integrazione e incrementare il grado di sostenibilità del sistema Paese. A percepire
come un’offesa ai valori cooperativi la coesistenza sul mercato con alcune cooperative
che si fregiano solo del titolo e della forma
societaria, non sono solo i tanti cooperatori
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Settori
onesti ma anche molte persone che appartengono alla società. Per questo l’Alleanza
intende promuovere ancora la legalità, servendosi della campagna Stop false cooperative per sensibilizzare ulteriormente la società
e le Istituzioni su un tema importante per dare
un duro colpo alla concorrenza sleale e alle
realtà che inquinano il mercato.
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Legacoop
>> Legacoop
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LEGACOOP
Lusetti“Vivereinostrivaloriperisolareilterrorismoecolpirebarbarie”
>> Formazione
>> ICA
>> ICA
>> ICA
>> Assemblea Nazionale
“Colpire civili inermi – oltretutto in luoghi
deputati alla cultura e al divertimento – costituisce un atto di disumana barbarie davanti al quale ognuno di noi è chiamato a
reagire”. Inizia così il messaggio che il presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti ha voluto dare ai cooperatori e alle
cooperatrici dopo i tragici attentati che
hanno colpito ieri sera Parigi.
“I fratelli e alle sorelle di Parigi – ha proseguito Lusetti – che davanti al pericolo
hanno aperto le porte di casa per accogliere chi era in fuga hanno affermato,
forse inconsapevolmente, la forza della
nostra civiltà contro la viltà del terrorismo.
Dal loro esempio vogliamo imparare. Non
è questo, quindi, il momento di contrapposizioni partitiche o divisioni che fanno il
gioco del terrorismo. Dobbiamo stringerci
attorno ai valori che ci uniscono, superando le divisioni”.
“Con questa stessa determinazione – prosegue il presidente nazionale – dobbiamo
– oggi ancor più di ieri – avere il coraggio
di ieri di essere accanto ai musulmani che
nulla hanno a che spartire con il fondamentalismo. L’unità tra chi si riconosce nei
valori fondamentali dell’uomo e della convivenza civile deve mettere ai margini ogni
estremismo e permettere così di colpire
con la necessaria durezza i terroristi e chi
fiancheggiandoli o anche solo chiudendo
gli occhi si mette nei fatti non contro l’occidente o il cristianesimo, ma contro la vita
umana in sé”.
Primo piano
ACI
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Settori
MafiaCapitale,soddisfazioneperaccoglimentocostituzionepartecivile
Grande soddisfazione da parte di Legacoop
Nazionale per la decisione del Tribunale di
Roma di accogliere la richiesta avanzata da
Legacoopsociali di costituirsi parte civile nel
processo ‘Mafia Capitale’.
“Questa scelta - ha commentato il presidente dell’associazione Mauro Lusetti - riconosce quanto affermiamo dall’inizio, come
Legacoop e come Alleanza delle Cooperative
Italiane, ovvero che la cooperazione, e quella
sociale in particolare, è parte lesa in questa
vicenda”.
“Il comportamento dei dirigenti coinvolti - ha
proseguito Lusetti - ha messo a rischio
quanto di buono realizzato da quelle cooperative, colpito i soci e i lavoratori e danneggiate le centinaia di migliaia di cooperatori
che nel pieno rispetto non solo delle leggi ma
dei valori che da sempre costituiscono il nostro dna si impegnano ogni giorno per far
crescere la propria impresa nel rispetto della
comunità e del territorio in cui sono inseriti”.
“Contro questi comportamenti - ha concluso
il presidente di Legacoop Nazionale - la nostra associazione non ha avuto e non avrà
mai tentennamenti. Non c’è posto tra di noi
per chi si muove al di fuori delle leggi e dei
nostri valori e nessuna giustificazione è possibile. Se il mercato è inquinato il nostro
compito è fare la nostra parte per renderlo
più pulito e trasparente, senza alcuna omologazione. Anche per questo, per avere più
forza in questa direzione, abbiamo deciso di
dare vita all’Alleanza delle Cooperative Italiane che ha nella legalità uno dei propri punti
fermi”.
Alla “Settimana Europea di lotta
contro il crimine organizzato”
Dal 16 al 19 novembre si è svolta a Bruxelles nella sede del Comitato Economico
e Sociale Europeo (CESE) la “Settimana
Europea di lotta contro il crimine organizzato”.
L’evento è stato promosso dall’Associazione “Cultura contro camorra” in collaborazione con la Commissione Europea DG
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Legacoop
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Home Affairs ed il CESE.
Il programma ha trattato i temi delle azioni
di contrasto al crimine, il ruolo della società civile e l’impegno dei poteri pubblici
ed ha visto la partecipazione di esponenti
del Parlamento Europeo e di organizzazioni
dei vari Paesi membri.
In particolare, nel corso dell’evento è stata
allestita una esposizione di prodotti delle
cooperative che gestiscono beni sequestrati e confiscati alla mafia. La sessione
dedicata all’utilizzo dei beni è stata presieduta da Elly Schlein co-Presidente dell’intergruppo “Integrità, trasparenza, lotta
contro la corruzione e la criminalità organizzata” la quale ha parlato, tra l’altro, dell’attuazione della Direttiva CE sulla
confisca dei beni finalizzata a dare respiro
europeo al tema affinché le Istituzioni europee assumano questa problematica con
adeguate misure di sostegno e di indirizzo
agli Stati membri.
All’evento, in rappresentanza di Legacoop,
ha partecipato Giorgio Gemelli, che ha
argomentato l’impegno di Legacoop sul
tema della legalità ed ha evidenziato come
il recupero produttivo, sociale e legale dei
beni sequestrati e confiscati è un nodo
centrale dell’attività di contrasto, implementando positivamente il ruolo della Magistratura e delle Forze di Polizia
nell’azione repressiva. Legacoop promuove e sostiene queste iniziative cooperative: gli ambiti di attività di Legacoop, per
il tramite delle strutture sindacali, delle
strutture di sostegno alle imprese e di importanti cooperative associate, sono fondamentalmente legati alla promozione,
tutela ed assistenza delle cooperative che
gestiscono beni o aziende, implementando
un modello di intervento che preveda un
mix di sostegno finanziario, tutoraggio, formazione ed assistenza manageriale, di facilitazione commerciale per le produzioni.
Un altro ambito di intervento di Legacoop
riguarda le proposte e l’appoggio a campagne volte al miglioramento delle normative in materia di beni confiscati e
sequestrati e le iniziative rivolte all’inserimento di questi temi nei provvedimenti di
incentivazione a livello regionale e nazionale.
Gemelli ha sottolineato come sia importante l’unità e la collaborazione tra i vari
soggetti impegnati e la costruzione di una
rete virtuosa che rafforzi la fiducia nelle
istituzioni ed una dimensione culturale ed
educativa rafforzando così politiche di coesione sociale.
FORMAZIONE
Ultime settimane per iscriversi
alla XIV edizione del Master Muec
Ultime settimane per iscriversi alla XIV edizione del Master Muec promosso dall'Università di Bologna in collaborazione
con AICCON e l'Alleanza delle Cooperative Italiane.
Sarà possibile presentare le domande di
partecipazione al colloquio di ammissione
– che si terrà nella mattinata di sabato
12 dicembre 2015 – sino al prossimo
mercoledì 9 dicembre 2015. L’inizio
delle lezioni è previsto per venerdì 22 gennaio 2016.
Il Bando del Master è pubblicato sul portale internet dell’Università di Bologna
(www.unibo.it).
Per informazioni: Master Universitario in
Economia della Cooperazione MUEC
Telefono: 051 2098868;
Fax: 051 2098040;
E-mail: [email protected]
BROCHURE - BANDO
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Conferenza globale ed Assemblea Generale ad Antalya
La conferenza globale organizzata dall’ICA
ad Antalya, in concomitanza con l’Assemblea Generale, è stata focalizzata sui 5 pilastri del Blueprint per la decade
cooperativa: partecipazione, sostenibilità,
identità, quadro giuridico e accesso al capitale, identificati dall’ICA come i driver per
fare dell’impresa cooperativa la forma d’impresa più sostenibile, più scelta dalla gente
e quella a più rapida crescita entro il 2020.
La conferenza di Antalya ha avuto l’obiettivo di dimostrare al mondo come le cooperative, nel loro agire quotidiano in ogni
angolo del pianeta, rispondono alle grandi
sfide globali. La Presidente uscente Pauline Green nel suo intervento introduttivo,
ricordando gli importanti risultati raggiunti,
ha sottolineato quanto la sostenibilità sia
essenziale per il futuro della cooperazione
richiamando i cooperatori del mondo a salvaguardare gli importanti riconoscimenti ottenuti e a mantenere la leadership in tal
senso, mettendo in campo tutte le misure
possibili. Pauline Green ha evidenziato alcuni temi cruciali: Il clima e l’ambiente
come pure l’eguaglianza e l’inclusione. -Vogliamo diventare una piattaforma per le
donne ed i giovani- ha proseguito Green sottolineando che le cooperative giocano un
ruolo importante nel nutrire il pianeta e questa è una grande responsabilità della cooperazione mondiale.
Non è un caso che le cooperative siano
sempre più riconosciute dai Governi come
il modello d’impresa più realistico, efficiente
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Legacoop
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ed autenticamente sostenibile nelle varie dimensioni. Altro tema importante affrontato
nella conferenza di Antalya è stato quello
dell’identità nell’era digitale. Di tutti i modelli
esistenti, quello cooperativo è il più opensource ed il più efficiente. Il modello cooperativo offre una piattaforma stabile per una
società sana, fiorente ed eguale. La sharing
economy è un luogo in cui le cooperative
sono ben posizionate poiché esse offrono un
modello proprietario di gestire ciò che è condiviso.
Le riflessioni dei rappresentati del movimento cooperativo internazionale che hanno
partecipato ai vari panels sono state anche
accompagnate da due key note speakers: Il
Prof. Yochai Benkler (Harvard Law School
& Berkman Center for Internet and SocietyHarvard University) che è intervenuto sul
tema “ Beni comuni, cooperazione e cooperativismo nelle società di mercato del 21°”
e Raj Patel, autore controverso, giornalista
e docente di politica globale presso l’Università del Texas, che ha affrontato il funzionamento delle economie globali, le cause
della crisi alimentare mondiale e delle ineguaglianze crescenti, partendo dal concetto
di quello che la gente sta facendo in tante
comunità locali rompendo le regole per costruire economie e società più giuste e sostenibili.
Il Presidente Mauro Lusetti è intervenuto
nella sessione dedicata all’Occupazione “
Politiche globali,conseguenze locali” dedicata a promuovere un dialogo sempre più
stretto tra il movimento cooperativo e le istituzioni globali del sistema ONU, come l’Organizzazione Internazionale del Lavoro e la
Fao. “Solo l’Alleanza delle cooperative raggruppa in Italia 39.579 cooperative. Nel
2013, le cooperative hanno offerto una occupazione a 1.150,00 lavoratori di cui il
52,8% sono donne, il 22% sono immigrati”
ha spiegato il presidente di Legacoop. “Tra
il 2001 e il 2011, le imprese cooperative
sono aumentate del 22,7% contro il 4,3%
del totale delle imprese- ha ricordato-A beneficiarne sono stati i lavoratori che hanno
visto aumentare i redditi del 21%, più del
valore della produzione”. Lusetti ha poi sottolineato che le cooperative sociali, nell’ultimo decennio, sono raddoppiate, passando
da 6.000 a 12.000, aumentando gli occupati di quasi il 150%.“La cooperazione, oggi
più che mai, rappresenta uno degli attori
Primo piano
ACI
fondamentali in grado di contribuire a superare le crisi anche strutturali e a dare nuove
risposte ai bisogni delle persone, a generare
un nuovo modello di sviluppo- ha concluso
Lusetti-. E’ quindi importante che le istituzioni riconoscano il ruolo economico e sociale delle cooperative, in tutto il mondo, non
soltanto in tempi di crisi ma anche nelle fasi
di crescita e per una crescita sostenibile”.
La sessione ha visto inoltre la partecipazione
di Simel Esim, Capo Unità Cooperative dell’ILO che ha presentato l’attività dell’Ilo con
particolare riferimento al ruolo delle cooperative nella promozione del lavoro dignitoso
citando i casi di alcune regioni del mondo
tra le quali l’Emilia Romagna,; di Bruno
Roelants Segretario Generale CECOP- CICOPA, che ha presentato la ricerca sulle
tendenze nell’occupazione cooperativa a livello globale, di Sonia Brucke, Coordinatrice della Federazione delle Cooperative del
Paraguay, che ha centrato il suo intervento
sull’occupazione femminile nel suo Paese e
di Yuzo Nagato, Presidente Unione Cooperative di Lavoro del Giappone, che ha presentato il percorso della cooperazione di
lavoro .
In occasione dell’assemblea ICA, oltre alle
questioni statutarie si sono svolte le elezioni
a scrutinio segreto per la presidenza ICA,
che ha visto confrontarsi 4 candidati : la canadese Monique Leroux, Presidente e
CEO del Gruppo Desjardins; il francese
Jean Louis Bancel,Presidente del Crédit
Coopératif e di Coop FR, l’argentino Ariel
Guarco, Presidente di Cooperar e il brasiliano Eude de Freitas Aquino, Presidente
di UNIMED.
Nei giorni precedenti (9-10 novembre ) si
sono svolte conferenze e riunioni statutarie
degli organismi settoriali dell’ICA e dei Comitati Tematici. La Presidente della Commissione Pari Opportunità di Legacoop,
Dora Iacobelli, è stata eletta nell’esecutivo
del Comitato di parità di genere dell’ICA.
I delegati hanno inoltre approvato le nuove
linee guida per i Principi Cooperativi, la revisione della formula contributiva e sono stati
lanciati alcuni studi : il Monitor Report 2015,
il rapporto sulla Governance Cooperativa ed
il Rapporto sul Capitale Cooperativo (scaricabili sul sito ICA www.ica.coop. Oltre al
Presidente Lusetti, hanno partecipato Stefania Marcone e Roberto Sgavetta, presidente di COOP Italian FOOD.
Legacoop
Settori
ICA
Monique F. Leroux è il nuovo
presidente
Durante l’Assemblea Generale 2015 dell’International Cooperative Alliance, che si è tenuta ad Antalya (Turchia), i delegati hanno
eletto come nuova Presidente, Monique F.
Leroux per il periodo 2015 -2017.
Leroux è Presidente e CEO del Desjardins
Group, il gruppo finanziario cooperativo leader in Canada e la quinta istituzione finanziaria del mondo. Durante il suo mandato, il
Desjardins Group è cresciuto costantemente,
raggiungendo un attivo di circa
250.000.000.000 dollari canadesi, pur rimanendo fermamente ancorato ai suoi valori
cooperativi.
Monique Leroux presiede anche i consigli di
amministrazione di Caisse Centrale Desjardins, Desjardins Financial Corporation e Desjardins Foundation, ed è CEO del
Movimento e delle sue controllate. E’ anche
componente del CDA di CIC (credito industriale e commerciale), una controllata della
banca francese Crédit Mutuel.
Come presidente della CQCM ( Consiglio
della cooperazione e della mutualità del Quebec) Monique Leroux ha varato un piano ambizioso per garantire che il movimento
cooperativo potesse promuovere 20.000
nuovi posti di lavoro entro il 2020. Ha inoltre
partecipato alla creazione di CMC (Canada
), l’ associazione nazionale delle cooperative
candesi.
Membro attivo del Consiglio di Amministrazione dell’ICA, Monique Leroux dirige lo
IARAC (Comitato di contabilità internazionale
e normative), è membro del comitato esecutivo della GEBC (Associazione europea delle
banche cooperative) e CIBP (Confederazione
Internazionale delle Banche Popolari) è fondatrice e presidente del Summit internazio-
Territori
Imprese
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Legacoop
9
nale delle cooperative in Quebec.
Monique Leroux ha ricevuto numerosi premi:
membro dell’Ordine del Canada, Cavaliere
della Legion d’Onore (Francia), vincitrice del
premio Woodrow Wilson (USA) dedicato alle
Personalità della Francofonia economica.
Monique Leroux ha ricevuto lauree honoris
causa da otto università canadesi. Ha recentemente ricevuto il Prix des Fellows de l’Institut des Administrateurs de Sociétés, per la
sua leadership in termini di business e di
governance.
Inoltre è impegnata nelle politiche pubbliche, come componente del comitato consultivo del Primo Ministro canadese e
partecipa alle riunioni del B20 e B7 / G7.
Monique Leroux supporta molte organizzazioni non-profit e presiede la Fondazione Desjardins, che è dedicata alla formazione dei
giovani.
La nuova Presidente ICA ha così commentato la sua elezione: “Sono profondamente
onorata ed emozionata di essere stata eletta
Presidente dell’International Cooperative Alliance. Voglio ringraziare i nostri associati in
tutto il mondo per il loro sostegno e la loro
fiducia in me”.
e il 2013, con un fatturato 2,4 miliardi di
dollari. Circa 250 milioni di persone sono
occupati nelle cooperative, o organizzano
la loro vita attraverso di esse.
Monique Leroux, Presidente e CEO di
Gruppo Desjardins, e recentemente eletta
Presidente dell’ICA, ha chiesto il riconoscimento della diversità dei modelli di imprese, in particolare per quanto attiene i
regolamenti finanziari. “Abbiamo bisogno
di una corretta regolamentazione delle
norme per evitare effetti negativi per le
cooperative finanziarie. Queste regole
sono fondamentali per finanziare la crescita, in particolare per il finanziamento
delle PMI.
All’appello della Presidente ICA si è aggiunto quello di Jean-Louis Bancel, Presidente dell’Associazione Internazionale
delle Banche Cooperative.
Charles Gould, Direttore Generale ICA, ha
dichiarato: “Noi vediamo il B20 come un
evento importante per tutta una serie di
questioni che sono fondamentali per le
cooperative, come lo sono per tutte le imprese. Siamo grati per l’invito a partecipare a questo forum, e ci auguriamo una
ICA
IL MOVIMENTO COOPERATIVO IN TURCHIA
La cooperazione
al vertice del B20
I rappresentanti delle cooperative hanno
partecipato, il 14 novembre, ad un vertice
del B20 ad Antalya, in Turchia, in vista
delle riunioni del G20. Essi hanno chiesto
una maggiore integrazione dell’ approccio
cooperativo ed il riconoscimento della specificità del loro modello di impresa nelle
raccomandazioni che saranno presentate
al G20 dal B20.
La delegazione ICA ha ricordato ai delegati B20 le dimensioni della cooperazione
a livello internazionale e l’importante ruolo
del settore cooperativo , sulla base dei dati
presentati di recente dall’Osservatorio globale sulle cooperative, la cui edizione
2015 è stata recentemente pubblicata.
Essi hanno sottolineato una crescita del
7% del fatturato delle 300 imprese cooperative più grandi del mondo, tra il 2012
Primo piano
maggiore considerazione dell’incidenza e
delle potenzialità del modello cooperativo
nelle raccomandazioni del B20. Parlando a
nome della Federazione Internazionale
delle assicurazioni cooperative e mutualistiche (ICMIF), Shaun Tarbuck, Direttore
generale, ha condiviso una nuova iniziativa con i delegati al Vertice B20, la strategia di microassicurazione mutualistica
5-5-5, che sarà promossa al vertice del
COP21 a Parigi, all’inizio di dicembre
2015. La strategia di 5-5-5 vuole aiutare
cinque milioni di famiglie senza assicurazione e basso reddito in 5 paesi in 5 anni.
Ciò permetterebbe di fornire una copertura di micro-assicurazione per 25 milioni
di persone entro il 2020 per contribuire a
mitigare l’impatto dei disastri naturali e dei
cambiamenti climatici. Questo obiettivo è
pari al 25% della quota del settore privato
nell’impegno del G7 per raggiungere 400
milioni di persone entro il 2020. Le compagnie d’assicurazioni mutualistiche e
cooperative sono gli attori con la crescita
maggiore nel settore assicurativo, detengono il 27% del mercato assicurativo globale.
ACI
Legacoop
L’Articolo 51 della Costituzione turca del 1961 prevede che “Il Governo assuma tutte le misure necessarie a promuovere la cooperazione”. Oggi la cooperazione in Turchia è composta da 84.232 cooperative di 26 Settori con un
numero di soci di circa 8,1 milione di persone. Le cooperative in Turchia sono
il pilastro più importante dell’economia sociale del Paese che occupano oltre
96.688 persone. Il settore più importante è quello delle cooperative di credito
agricolo ( 1,3 milioni di soci-agricoltori, 1656 cooperative di base, 6000 occupati). Sebbene la sua funzione primaria sia stata il credito agli agricoltori, il
settore ha creato un sistema multisettoriale legato all’agricoltura (acquisto,
trasformazione e vendita dei prodotti agricoli, foreste, irrigazione, pesca, lattierocaseario;cooperative di comunità), seguito dalle cooperative di abitanti (54.996
cooperative , quasi 2 milioni di soci), dalle cooperative di credito e garanzia
per l’artigianato (993 cooperative con 685.105 soci); cooperative di trasporto
(6.734 imprese con 288,063 soci). In Turchia esiste una legislazione generale
sulla cooperazione (Legge n.1163 del 1969) per le cooperative agricle e per
gli altri settori non legati all’agricoltura e le leggi n. 1581 del 1972, per le cooperative di credito agricolo e loro unioni, e la legge n. 4572 del 2000 per le cooperative di commercializzazione dei prodotti agricoli e loro unioni.
Settori
Territori
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Legacoop
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L’assemblea annuale dei delegati e delle delegate si svolgerà a Bari il 26 novembre. L’assemblea si arricchisce quest’anno
di un appuntamento aperto a tutti mercoledì 25 novembre, per parlare di economia collaborativa,innovazione, protagonismo civico e ragionare sul futuro dell’economia cooperativa.
Programma del 25 novembre
Nuova Economia Comunitaria,
il ruolo della cooperazione
Nuovaeconomiacollaborativa,uno
Sharing Act per rinnovare il Paese
ore 15,00
Presentazione di Enzo Risso, SWG
Discussant Luca De Biase, Nòva – Il Sole
24 Ore
ore 15,45
Workshop tematici:
• Sharing economy e cooperazione
• Autoimprenditorialità e nuovi mestieri
• Innovazione d’impresa e start up
• Protagonismo sociale tra Stato e mercato
Iscriviti ai workshop
di legalab
Primo piano
ACI
ore 17,00
Luca De Biase ed Enzo Risso dialogano con:
Silvia Avesani, cooperativa sociale Progetto Quid
Maurizio Decastri, prorettore Università
Tor Vergata
Andrea Dili, portavoce Associazione XX
Maggio
Walter Dondi, AD e direttore Fondazione
Unipolis
Alessandro Hinna, presidente CNS
Marta Mainieri, fondatrice di Collaboriamo.org
Fabio Simonelli, project manager Eppela
ore 18,30
Luca De Biase e Enzo Risso intervistano Mauro Lusetti
I partecipanti sono invitati a:
Tappa pugliese del 25ennale di Doc Servizi la cooperativa italiana dei professionisti dello spettacolo presso Teatro Kismet
OperA Str. S. Giorgio Martire, 22/F, 70123
Bari
Legacoop
Settori
Conferenza: Il tuo mondo del lavoro è cambiato: ecco le nuove opportunità
Cocktail party con concerto di “I PAIPERS“
Programma del 26 novembre
9.30 Registrazione dei delegati e delle delegate
10.00 Apertura dei lavori
10.30 Saluti del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano
11.00 Elezione del presidente dell’Assemblea
11.30 Relazione del presidente Mauro Lusetti
12.15 Saluti del Presidente dell’Alleanza delle
Cooperative Italiane, Rosario Altieri
12.30 Adempimenti
13.00 Premiazione “Quadro fedele” dell’Associazione Airces
13.30 Chiusura lavori
Al termine dei lavori seguirà lunch
Territori
Imprese
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Settori
>> Legacoop Servizi
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LEGACOOP SERVIZI
Sottoscritto Appello delle imprese
eorganizzazioniitalianedellagreen
economy verso la COP 21 di Parigi
>> Legacoop Cultura
Nell’ambito di Ecomondo, Legacoop Servizi
ha partecipato lo scorso 3 e 4 novembre ai
lavori degli “Stati Generali della Green Economy”, promossi dal Consiglio Nazionale
della Green Economy – formato da 65 organizzazioni di imprese, tra cui Legacoop
Servizi – in collaborazione con il Ministero
dell’Ambiente e con il Ministero dello Sviluppo Economico.
Durante la tavola rotonda del 3 novembre,
alla quale ha partecipato il Presidente Bolzoni insieme ai rappresentanti di alcune tra
le più importanti aziende nazionali, il Consiglio nazionale della Green Economy ha lanciato l’“Appello delle imprese e delle
organizzazioni della green economy per
un efficace accordo internazionale sul
clima”, in vista della COP 21, la Conferenza
internazionale sul cambiamento climatico,
che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11
dicembre e che porterà al nuovo Accordo
globale sul clima con obiettivi da qui al
2030.
Sette sono le proposte per “raffreddare” il
clima contenute nel documento, elaborate
attraverso un ampio processo di consultazione svolto nell’ambito degli Stati Generali
della Green Economy 2015 e con il contributo di numerosi esperti e di rappresentanti
di organizzazioni e di imprese italiane.
Al momento l’Appello, promosso e sottoscritto dalle 64 organizzazioni del Consiglio
Nazionale, è stato firmato da alcune importanti imprese italiane: Barilla, BioChemtex,
Ferrovie dello Stato, Landi Renzo, Montello,
Novamont, Philips Italia, Poste Italiane,
Terna e Viscolube.
La sottoscrizione è aperta a tutte le imprese
e organizzazioni di imprese, che potranno
leggere l’appello e aderire, entro e non oltre
il 25 novembre, tramite il sito web www.appelloimpreseperilclima.eu
L’Appello sarà poi consegnato al Ministro
dell’Ambiente Gian Luca Galletti alla vigilia
della sua missione per Parigi e potrà rappresentare il contributo delle imprese italiane alla COP 21.
Gli Stati Generali della Green Economy
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
hanno rappresentato anche l’occasione per
presentare la prima “Relazione sullo stato
della green economy in Italia”, dove è
emerso che il 42% delle imprese italiane
produce beni di qualità ecologica e servizi
ambientali (core green) o ha adottato modelli di gestione green (go green).
Sono state inoltre presentate 23 proposte
green per la ripresa dell’Italia, contenute nel
documento di policy recommendation,inviate al Ministro dell’Ambiente e al Ministro
dello Sviluppo Economico, elaborate dai
Gruppi di Lavoro tematici del Consiglio Nazionale della Green Economy.
LEGACOOP SERVIZI
Calarialconvegno“Attori,Danzatori,
Musicisti. Benvenuti al Sud”
“Attori, Danzatori, Musicisti. Benvenuti al
Sud. Lanciamo un sasso per i lavoratori
dello spettacolo” è questo il titolo della Tavola rotonda a cui Slc Cgil ha invitato i presidenti, gli amministratori locali e i
protagonisti del mondo dello spettacolo
delle cinque regioni del sud: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
L’iniziativa si è svolta lunedì 9 novembre,
nel foyer del Teatro Petruzzelli di Bari.
Dopo i saluti iniziali di Pino Gesmundo,
segretario generale Cgil Bari, e di Maurizio
Sciarra, presidente Apulia Film Commission, sono intervenuti tra gli altri Patrizia
Minardi, dirigente Ufficio Sistemi Culturali
e Turistici Regione Basilicata, Daniele Basilio, direttore Afc, Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata, Giovanni
Forte, segretario generale Cgil Puglia, Ni-
Territori
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Settori
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cola Marongiu, coordinatore area contrattazione sociale Cgil, Roberto Calari, responsabile Legacoop Cultura. Ha concluso
i lavori Massimo Cestaro, segretario generale Slc-Cgil.
Nella sua relazione iniziale Emanuela Bizi,
segretaria nazionale Slc-Cgil ha ribadito la
necessità di rompere l’immobilismo, la paralisi che ha colpito il mondo della cultura.
“L’Italia – secondo Bizi – non ha mai recepito la raccomandazione europea 2007 che
chiedeva agli Stati membri di attuare lo Statuto degli Artisti. Nel nostro Paese agli artisti manca, innanzitutto, il riconoscimento
della loro professionalità”.
Tra i tanti temi affrontati Roberto Calari,
responsabile di Legacoop Cultura, è intervenuto sottolineando l’importanza di questa iniziativa che mette al centro il valore
della cultura per lo sviluppo del Paese e, in
particolare, per la crescita economica e so-
Primo piano
ACI
ciale del Sud. “Sono particolarmente grato
per l’invito a rappresentare in questa sede
la realtà della cooperazione come un interlocutore certamente in sintonia con le tematiche affrontate in questo convegno.
Credo utile ricordare –prosegue Calari– il
ruolo storico della cooperazione nel settore
culturale a partire dalla fine degli anni ’70:
interprete di ‘movimenti’ di pensiero, di ‘valori’, di volontà di creare ‘un nuovo protagonismo dei cittadini’ nella vita culturale del
Paese.”
“L’iniziativa di oggi –aggiunge Calari– come
quella recente di Milano, promossa da
molte organizzazioni dello spettacolo e da
cui sono emerse ‘proposte ed impegni per
il rilancio dell’industria musicale dello spettacolo dal vivo’rappresentano una linea di
più forte e nuova presa di coscienza di affermare il ruolo del lavoro nel settore. Ma la
distanza dal “dire”, dall’affermazione della
Legacoop
Settori
nuova attenzione alla risorsa spettacolo,
non si connette ancora ad impegni concreti
di risorse e di adeguate modifiche normative che tengano conto e valorizzino la specificità del settore: dobbiamo ancora
costruire le condizioni perché la cultura in
generale sia elemento di investimento che
sta all’interno delle scelte di sviluppo dei
territori. Vi è la necessità di una crescita non
più rinviabile dei livelli di investimento e di
sostegno da parte dello stato verso la cultura, anche tramite nuove politiche infrastrutturali e culturali che la comprendano
come una risorsa determinante.”
Nel concludere il lavori del convegno Massimo Cestaro, segretario generale Slc Cgil,
ha ribadito l’impegno straordinario del Sindacato per mettere il tema della cultura al
centro dello sviluppo dei territori del Sud per
determinare nuove occasioni di lavoro e di
creazione di nuove imprese.
Territori
Imprese
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Territori
>> Federazione Trentina
>> Veneto
>> Emilia Romagna
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FEDERAZIONE TRENTINA
I festeggiamenti per i“120 anni”
>> Emilia Ovest
>> Romagna
>> Marche
>> Lazio
>> Sardegna
>> Reggio Emilia
>> Cesenatico
Ha preso il via, domenica 15 novembre, una
settimana intensa per la Cooperazione Trentina che culminerà dal 20 al 22 novembre
con la tre giorni dedicata ai 120 anni della
Federazione Trentina della Cooperazione. Il via
nel Lomaso e nel Bleggio, nella culla del movimento cooperativo trentino, che oggi conta
538 imprese, con oltre 280 mila soci. Il sistema che fa capo alla Federazione fattura
2,4 miliardi di euro e garantisce occupazione
direttamente a 20.500 persone.
La Federazione Trentina della Cooperazione
compie 120 anni.Venne creata nel 1895 per
dare unità e mettere in rete le cooperative.
L’assemblea costitutiva si celebrò il 20 novembre, don Lorenzo Guetti fu eletto primo
presidente.
Cinque anni prima, nel 1890 a Santa Croce
di Bleggio, don Guetti aveva fondato la prima
cooperativa, cui venne dato il nome di “Famiglia Cooperativa”.
Per questo motivo la festa dedicata ai 120
anni della Federazione ha proposto il primo
appuntamento nel Bleggio e Lomaso domenica 15 novembre, con l’omaggio al fondatore della cooperazione trentina, don Lorenzo
Guetti.
Si è partiti dalla Pieve di Vigo Lomaso, dove è
sepolto don Lorenzo Guetti, e raggiunta la
chiesa di Bivedo, è stata celebrata la messa
da don Marcello Farina.
Nella piazza di Larido il momento celebrativo
davanti al murale dedicato a don Lorenzo
Guetti, Sono intervenuti Giorgio Fracalossi,
presidente della Cooperazione Trentina; Alberto Iori, sindaco di Bleggio Superiore e
>> Arcevia
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
presidente Fondazione don Guetti; Sandro
Bella, presidente della Cassa Rurale don Lorenzo Guetti e Famiglia cooperativa Terme di
Comano; Guido Donati, Ecomuseo delle
Giudicarie.
Giorgio Corradi, presidente associazione
“Don Guetti – ieri oggi domani” insieme a
Manuel Iori hanno presentato il progetto
“Sentieri della cooperazione” in fase di ultimazione.
Infine Luca Iori ha dialogato con lo storico
Alberto Ianes, responsabile del Centro sulla
Storia dell’economia cooperativa della Fondazione Museo storico del Trentino.
L’appuntamento ha consentito di calarsi nella
storia, nella società e nell’economia di 120
anni fa, per comprendere i problemi e le motivazioni che spinsero le persone a unirsi e
dare vita a quella “rivoluzione economica pacifica” che continua anche ai giorni nostri a
generare lavoro e benessere.
A seguire la “passeggiata dell’emozione”, da
Larido a Cavrasto. Un cammino di una ventina di minuti sulle strade di campagna percorse solitamente da don Guetti oltre un
secolo fa per andare a trovare i suoi parrocchiani.
La festa di domenica nel Bleggio costituisce
l’anteprima della tre giorni organizzata a
Trento da venerdì 20 a domenica 22 novembre per ricordare la ricorrenza dei 120 anni
della Federazione Trentina della Cooperazione. Via Segantini, dove ha sede la Federazione, liberata dal traffico, si trasformerà in
una “cittadella della cooperazione”, con momenti culturali, stand, gastronomia, animazione e spettacoli. Verranno presentate le
eccellenze e la ricchezza delle tante e diverse
realtà che compongono il “distretto cooperativo” trentino.
Programma Festa della Cooperazione.pdf
(567,14 kB)
VENETO
Legacoop sociali, incontro con assessore Lanzarin su criticità disponibilità del sistema
Numerosi e di attualità i temi affrontati dal
mondo della cooperazione sociale di Legacoop Veneto insieme all’assessore regionale
ai Servizi sociali Manuela Lanzarin nell’incontro tenutosi mercoledì 18 novembre a
Territori
Imprese
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Territori
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Marghera presso la sede di Legacoop Veneto:
da “Azienda zero” (il nuovo soggetto, previsto
nella riforma della sanità veneta, che unirà e
centralizzerà la programmazione sociosanitaria, il coordinamento e la governance del
Servizio sanitario regionale e di gestione tecnico amministrativa), all’ inserimento lavorativo di persone svantaggiate, fino alle politiche
e agli interventi a favore di minori e infanzia,
anziani e disabilità.
L’iniziativa, promossa e organizzata da Legacoop Veneto, in compartecipazione con la Camera di commercio di Venezia Rovigo Delta
lagunare, è stata l’occasione per presentare
all’assessore il lavoro e l’impegno sul territorio delle cooperative sociali di Legacoop Veneto.
«L’incontro è stato molto positivo – commenta
soddisfatto Loris Cervato, responsabile del
Settore sociale di Legacoop Veneto - abbiamo
presentato all’assessore le criticità affrontate
quotidianamente dalla cooperazione sociale
e, al tempo stesso, le risorse che da parte sua
può attivare e mettere in campo».«Abbiamo
inoltre confermato tutta la nostra disponibilità
a collaborare con l’assessorato- prosegue
Cervato -, in particolare in merito ad alcune
linee di intervento anticipate dall’assessore».
Ai partecipanti è stata consegnata la “Guida
normativa della cooperazione sociale” - aggiornata nei contenuti e realizzata dal Settore
sociale di Legacoop Veneto assieme alla Camera di commercio di Venezia Rovigo Delta
lagunare - che raccoglie la legislazione nazionale e regionale al 31 ottobre 2015.
EMILIA ROMAGNA
Assemblea delegati, Monti “Nonostantegrandidifficoltà,raggiuntirisultati concreti e positivi”
gici che cambiano la fisionomia del mondo e
il nostro modo di guardarlo, di interpretarlo.
Per questo, per solidarietà e per riflettere,
l’assemblea ha dedicato un minuto di silenzio al ricordo della strage».
Monti ha esordito fornendo alcuni dati sulla
situazione della cooperazione nel periodo
della crisi, dal 2008 al 2014, evidenziando
come, a fronte di dolorose e gravi crisi, in particolare della filiera delle costruzioni, il sistema
della cooperazione ha reagito in modo anticiclico, chiudendo il periodo con un aumento
complessivo degli occupati e dei valori di bilancio (vedi Tabelle).
«Siamo di fronte ad una metamorfosi che si
accompagna a una prima ripresa economica,
regionale e nazionale – ha detto Monti – e la
cooperazione si conferma come una realtà
essenziale per la tenuta e lo sviluppo dei nostri sistemi economici e sociali. La tavola rotonda ha presentato casi eccellenti che
testimoniano la complessità del mutamento e
dell’innovazione in corso nel mondo cooperativo».
Monti ha ricordato gli obiettivi principali del
mandato: la costituzione dell’Alleanza delle
cooperative italiane entro l’1 gennaio del
2017, i cambiamenti nei meccanismi della
governance, il sostegno all’innovazione prodotta nelle singole cooperative e all’internazionalizzazione, la creazione di nuove attività
imprenditoriali attraverso progetti intersettoriali che vedono la partecipazione di più cooperative di diversi settori coinvolgendo anche,
laddove possibile, imprese private e istituzioni
pubbliche.
«È il modello di Fico, la Fabbrica Contadina
che nascerà a Bologna che vede nella compagine societaria una pluralità di soggetti
economici, finanziari e istituzionali – ha ricordato Monti –. Esperienze analoghe, anche di
scala diversa, si possono avere nel rapporto
tra grande distribuzione e cooperazione
A un anno dal congresso regionale, Legacoop
Emilia-Romagna ha riunito l’assemblea dei
delegati per fare il punto della situazione.
«Sono trascorsi quasi 365 giorni dal congresso, ma sembra che siano trascorsi anni
per quanti sono stati i cambiamenti e i fatti
accaduti nella cooperazione e intorno a noi –
sottolinea il presidente di Legacoop EmiliaRomagna Giovanni Monti –. A partire dalle
stragi di Parigi. Prima a Charlie Hebdo e poi
quella di venerdì notte: sono avvenimenti traPrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
agroalimentare; tra una grande realtà come
Unipol e la cooperazione sociosanitaria per il
rinnovamento del Welfare locale; nell’Housing
sociale, dove abbiamo elaborato un progetto
da proporre alla Regione assieme a Confcooperative e Agci; nel sostegno alla nascita
di nuove esperienze di workers buyout. E così
via: tutti progetti lanciati un anno fa e che,
grazie all’elaborazione di alcuni gruppi di lavoro, iniziano a diventare realtà».
Grande attenzione anche verso la filiera delle
costruzioni che più di ogni altra ha risentito
degli effetti della crisi: «Pensiamo a due nuovi
poli che si affiancheranno alle realtà che
hanno mantenuto e, anzi, ampliato le loro
aree di business, ovvero CMC di Ravenna e
CMB di Carpi. Uno è quello emiliano costituito
da Sicrea, una esperienza di impresa a controllo cooperativo che vogliamo prendere a
modello; il secondo dovrà coinvolgere realtà
produttive che vanno da Bologna alla Romagna. Inoltre, ci sembra che sia giunto il momento di integrare le funzioni del Consorzio
cooperative costruzioni e del Consorzio nazionale servizi».
Numerosi gli interventi anche sulla governance e sulle regole di funzionamento interno
alle cooperative. Inoltre, è stato creato un Osservatorio sulla cooperazione in collaborazione con UnionCamere e si è deciso di dare
vita a un sistema di monitoraggio sull’andamento delle cooperative che ha l’obiettivo di
individuare per tempo eventuali criticità.
Per sostenere le cooperative in questo necessario sforzo di rinnovamento e innovazione
Legacoop promuoverà azione e iniziative di
alta formazione da mettere a disposizione dei
soci e dei gruppi dirigenti anche per sostenere e qualificare l’indispensabile ricambio
generazionale.
«Resta, come sempre, tanto lavoro da fare –
conclude Monti –, ma, nonostante le grandi
difficoltà, grazie all’insieme del movimento
cooperativo, abbiamo raggiunto risultati concreti e positivi. Vogliamo fare di più e meglio
per dare risposta ai bisogni di reddito e di lavoro a cominciare dai soci e dai lavoratori
delle cooperative che sono state costrette alla
chiusura».
Dopo la relazione di Monti e del direttore di
Legacoop Emilia-Romagna Igor Skuk, l’assemblea, coordinata dalla vicepresidente dell’associazione regionale e presidente di
Camst Antonella Pasquariello, è seguita
Territori
Imprese
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Territori
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una tavola rotonda coordinata dal direttore di
Trc Ettore Tazzioli alla quale hanno partecipato il presidente di Sicrea Luca Bosi, la presidente di Cadiai Fanca Guglielmetti,
l’amministratore delegato di Fico Eataly World
Tiziana Primori, la presidente di Cir-Food
Chiara Nasi, il presidente di Coop Adriatica
Adriano Turrini, il presidente di CPL Concordia Mauro Gori. A seguire, gli interventi
del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e del
presidente della Regione Emilia-Romagna
Stefano Bonaccini.
I lavori sono stati conclusi dal presidente di
Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti, che ha
ripercorso gli ultimi mesi segnati anche dai
problemi reputazionali derivati dalle inchieste
sulla 29 Giugno e sulla CPL Concordia: «Non
abbiamo esitato – ha ricordato Lusetti –, abbiamo preso immediatamente provvedimenti,
CPL è stata rivoltata come un calzino. Nessuno può giustificarsi affermando che ha
sbagliato per il bene della cooperativa: non è
così: chi ha comportamenti illeciti è fuori».
Lusetti ha insistito sia sulla prospettiva dell’Alleanza delle cooperative italiane («in ottobre abbiamo avuto qualche problema, ma ora
il cammino è ripartito. E il successo della raccolta di firme contro le coop spurie è un successo di tutti»), sia sulle prospettive del
movimento cooperativo che, nonostante le
battute di arresto, in particolare nella filiera
delle costruzioni, continua a crescere e a portare benessere.
EMILIA OVEST
Una delegazione brasiliana del Rio
Grande do Sul in visita a Legacoop
Nei giorni scorsi una delegazione brasiliana
dello Stato del Rio Grande do Sul ha incontrato i rappresentanti di Legacoop Emilia
Ovest e Boorea. La missione in Italia, realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana del Rio Grande do Sul, rientra
nel Programma governativo degli Apls dello
stato brasiliano. L´assessorato allo Sviluppo
Economico, Scienza e Tecnologia del Governo
del Rio Grande do Sul, tramite la sua Agenzia
dello Sviluppo e Promozione Investimenti, gestisce il programma dello sviluppo delle catene e sistemi produttivi locali “Programa de
Desenvolvimento das Cadeias e Arranjos ProPrimo piano
ACI
dutivos Apls”: si tratta di una politica pubblica
per stimolare e appoggiare l´auto-organizzazione produttiva dei raggruppamenti settoriali,
la formazione della governance e della capacità tecnica delle comunità, il tutto per promuovere lo sviluppo dei territori.
La delegazione brasiliana è stata accolta per
Legacoop Emilia Ovest da Luigi Tamburini,
responsabile del settore agroalimentare e da
Matteo Pellegrini, dell’Ufficio internazionalizzazione, e dal direttore di Boorea Stefano
Campani.
L’attività agroindustriale al centro del programma oggetto della missione, nel Rio
Grande do Sul è prevalentemente a conduzione familiare. I componenti della delegazione hanno voluto conoscere i modelli di
cooperazione e delle aggregazioni dei territori italiani, gli enti e le associazioni di settore,
per avere stimoli e suggerimenti.
E’ stato importante quindi visitare le realtà e i
modelli di diverse italiane (il Veneto e l’EmiliaRomagna), per quanto riguardano i temi della
cooperazione, dell’associazionismo, della ricerca, della promozione e dello sviluppo territoriale, incontrando anche le imprese. A
Reggio Emilia la delegazione brasiliana ha visitato la Stalla Sociale di Pratofontana. La delegazione era composta da Eliane Maria
Kolchinski, membro della governance
dell´Apl das Agroindústrias Familiares do Vale
do Taquar e vice-rettore dell´Università dello
Stato del Rio Grande do Sul, Anoar Mistura–
membro della governance dell´Apl/VT e segretario della Cooperativa de Fruticultores do
Alto Taquari, Gilberto Luiz Zanatta membro
della governance dell´Apl/VT e presidente del
Sindicato dos Trabalhadores Rurais de Encantado, Jesus Edemir Rodrigues – membro
della governance dell´Apl/Vrp e amministratore dell´associazione del tabacco (Associação dos Fumicultores do Brasil), Olivio Pedro
Faccin, membro della governance
dell´Apl/Vrp: ingegnere agronomo e membro
della Emater (Associação Riograndense de
Legacoop
Settori
empreendimentos de Assistência Técnica e
Extensão Rural), Florence Castiel da Rosa, responsabile del Marketing Internazionale della
Società América Estudos e Projetos Internacionais e Janice Teresa Rota, segretario generale della Camera di Commercio Italiana
Rio Grande do Sul – Brasile.
Successo del primo incontro
su economia e finanza
E’ iniziato con una grande partecipazione di
pubblico il ciclo di incontri “Dalla casualità alla
probabilità. Nozioni per un consapevole controllo dei processi gestionali attivi” organizzato
a Reggio Emilia da Legacoop Emilia Ovest
con l’Università di Parma, per approfondire le
tematiche economico-finanziarie. Il primo incontro ha visto come relatore il prof. Luca
Fornaciari, del Dipartimento di Economia
dell’Università di Parma,che ha parlato sul
tema “La redazione del rendiconto finanziario
nel nuovo bilancio d’esercizio”. L’iniziativa
nasce dal Protocollo d’intesa per la realizzazione di attività di ricerca, trasferimento tecnologico, didattica formazione e orientamento
sottoscritto il 29 luglio 2014 tra Università di
Parma e Legacoop.
“Il rendiconto finanziario per le aziende – ha
spiegato Luca Fornaciari – è uno strumento
essenziale di analisi in un contesto di mercato in cui il ruolo della finanza, e del controllo
della stessa, diventa fattore imprescindibile di
gestione per le imprese, cooperative e non.
L’importanza del rendiconto finanziario è stata
recepita anche dal legislatore, che l’ha introdotto e reso obbligatorio non solo per le società quotate in borsa, ma anche dal 1
gennaio 2016 per le altre società che applicano il Codice civile”.
Il relatore ha evidenziato le funzionalità dello
strumento, sottolineando la necessità di uti-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
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lizzo congiunto unitamente ad indicatori di natura economica e patrimoniale. L’incontro è
terminato con esercitazioni pratiche per fornire al numeroso pubblico presente indicazioni puntuali sulla costruzione di un
rendiconto finanziario efficace e funzionale
alle esigenze aziendali. Luca Fornaciari ha poi
sottolineato l’importanza della collaborazione
di una associazione di imprese come Legacoop con l’Università, “perché permette la
crescita culturale delle aziende e della stessa
Università. E’ una collaborazione utile per gli
studenti e per i professori, che possono capire
come il mondo stia evolvendo, e per le
aziende il rapporto con l’Università può essere un fattore vincente per la ricerca e sviluppo”.
I prossimi appuntamenti sono il 27 novembre con Pier Luigi Marchini, del Dipartimento
di Economia dell’Università di Parma, che
parlerà di “Scelte previsionali: la costruzione
del budget”. Il 9 dicembre Luca Fornaciari affronterà “Le novità in tema di bilancio d’esercizio introdotte dal D.Lgs. 139/2015”. Il ciclo
si concluderà il 12 gennaio 2016, con Federica Balluchi, sempre del Dipartimento di Economia, che tratterà “Il controllo di gestione
quale strumento imprescindibile di analisi”.
ROMAGNA
ritoriale su cui coordinare politiche e forme
organizzative di rappresentanza, e in questo
senso Legacoop sta dando l’esempio.
Non pensiamo ad un’idea di autosufficienza
territoriale, proprio perché Legacoop Romagna ha assunto il territorio dell’area vasta Romagna come l’ambito su cui costruire le
proprie politiche e i propri progetti, ed auspica
che tale decisione venga assunta anche da
altre organizzazioni e associazioni sindacali e
di rappresentanza.
Nel caso della riorganizzazione delle Camere
di Commercio, che non sono organismi di
rappresentanza, l’ingresso di Ferrara sarebbe
importante.
Molte delle nostre cooperative ragionano già
lungo questa direttrice di continuità geografica che prescinde dai vecchi confini. Pensiamo al sistema turistico della Riviera
Adriatica, ma anche ad altre importanti filiere,
come quella chimica, quella ambientale e
quella agroalimentare. Proprio in questo momento si stanno definendo strategie di rete
che vanno in questa direzione. Esistono già
esperienze importanti che possiamo mettere
in campo, condotte dalle nostre imprese associate. In questo momento è importante ragionare in termini di confronto.
MARCHE
”Lavorare per una Camera di Commercio più estesa”
Rigenerare il welfare, assemblea
di Legacoopsociali
Legacoop Romagna ribadisce la necessità di
arrivare ad un’aggregazione delle Camere di
Commercio più vasta, che contenga le quattro province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini
e Ferrara.
Sono già state assunte o stanno per essere
assunte decisioni all’interno degli organi camerali sull’assetto delle Camere di Commercio. Ciò nonostante riteniamo sia utile non
rifugiarsi in soluzioni di corto respiro che rischiano di essere prigioniere del localismo,
piuttosto che guardare alle reali esigenze
delle imprese. Il rischio è di arrivare alla creazione di due entità camerali che risulterebbero fragili e non sostenibili.
È finito il tempo in cui per recuperare efficacia ed efficienza bastava rifugiarsi nella dimensione interprovinciale.
Noi crediamo che l’area vasta sia l’ambito ter-
“Rigenerare il welfare. La visione della cooperazione sociale”: sarà questo il tema dell’assemblea regionale delle cooperative
sociali di Legacoop Marche che si svolgerà
giovedì 3 dicembre, alle 15, nel Ridotto del
Teatro delle Muse ad Ancona. Sarà un confronto sull’evoluzione del welfare nella regione, sui nodi e sulle prospettive di sviluppo
a cui interverranno Fabio Grossetti, responsabile settore Sociale di Legacoop Marche, Amedeo Duranti, presidente del
Comitato regionale Legacoopsociali Marche,
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Paolo Venturi, direttore Aiccon-Associazione
italiana per la promozione della cultura della
cooperazione e del non profit, e Luca eriscioli, presidente della Regione Marche. Seguirà la tavola rotonda “Rigenerare il welfare”,
che sarà moderata da Angela Genova, Dipartimento Economia sociale e politica dell’Università di Urbino, e a cui parteciperanno
Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop
Marche, Alberto Alberani, responsabile Legacoopsociali Emilia Romagna, Alessandro
Marini, direttore generale Asur Marche, Giovanni Santarelli, dirigente Politiche sociali
Regione Marche, Roberto Ghiselli, segretario regionale Cgil Marche. Durante l’assemblea, si svolgerà l’elezione del Comitato
regionale sociali di Legacoop Marche.
LAZIO
Presentazionericerca“Trasparenza
e legalità nei servizi integrati”
OBSI Lazio, in collaborazione con l’Istituto
CENSIS, ha promosso la realizzazione di uno
studio che ha analizzato l’intero comparto evidenziandone inefficienze e contrasti a cui offrire una risposta tempestiva e qualificata.
La ricerca dal titolo “Trasparenza e Legalità
nei servizi integrati” sarà presentata a Roma
il 24 novembre presso la sala del CNEL (Viale
David Lubin, 2).
Interverranno:
Giuseppe De Rita, Presidente Censis
Andrea Laguardia, Presidente OBSI Lazio
Stefano Esposito, Senatore PD Vicepresidente della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, Comunicazioni)
Giulio De Rita, Censis
Vittorio Pezzotti, Segretario Filcams Cgil
Lazio
Modera: Fabrizio Frullani (Tg2)
OBSI LAZIO - E’ l’Organizzazione Bilaterale
dei Servizi Integrati del Lazio, nata il 30 gennaio 2014 grazie all’accordo tra le associazioni
datoriali
(Legacoop
Lazio,
Confcooperative,Agci, Fise e Confapi) e i sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti). L’ente ha l’obiettivo principale di offrire
servizi a imprese e lavoratori del settore, monitorare e studiare gli andamenti del mercato
e combattere i fenomeni di illegalità.
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
17
SARDEGNA
Settore vino in crescita punta
a mercati esteri
Il 13 novembre, si è tenuta, presso la sede
della Cooperativa Cantina della Vernaccia, ad
Oristano/Località Rimedio, l’Assemblea delle
Cooperative del settore Vitivinicolo.
I lavori, coordinati dal Vicepresidente Vicario di
Legacoop Sardegna, Gianni Locci, si sono
aperti con il saluto da parte del Presidente
della Cantina della Vernaccia, Giangiuseppe
Scalas e da parte del Sindaco di Oristano,
Guido Tendas.
Nella relazione di apertura, il Responsabile del
settore Agroalimentare Legacoop Sardegna,
Daniele Caddeo, ha rappresentato l’andamento del settore Legacoop in Sardegna,
che, ha ricordato, conta 1500 soci, 120 occupati, 9 milioni di bottiglie prodotte e un fatturato che supera i 30 milioni di Euro. Ha
sottolineato che sia necessario puntare sull’esportazione sia all’interno dell’Ue, sia verso
i mercati asiatici, in particolare quello cinese.
E’ seguito l’intervento della Responsabile Tecnica del settore Vitivinicolo Legacoop Agroalimentare nazionale Valentina Sourin, che
ha illustrato le misure della nuova PAC dirette
al settore del vino, compreso il cosiddetto
“testo unico del vino”, che punta alla semplificazione delle norme che regolano il settore.
Il Direttore Fidicoop e Responsabile Strumenti
Finanziari Legacoop Sardegna, Riccardo
Barbieri, ha quindi fornito un’attenta analisi
finanziaria del settore, illustrandone i numeri
in Italia e in Sardegna e il quadro dell’accesso
al credito.
L’Assessore regionale all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha delineato i contenuti delle
misure del PSR 2015-20 destinate al settore,
mettendo in luce il lavoro di concertazione
portato avanti nei tavoli partenariali, sottolinePrimo piano
ACI
ando il lavoro svolto in questo senso da Legacoop in termini di contributo di proposte.
L’Assessore ha poi evidenziato l’importanza
dei mercati esteri e dei progetti di filiera, sottolineando il lavoro fatto per rendere i bandi
più semplici, che, ha ricordato, saranno a
sportello. E’ seguito un ampio dibattito nel
quale i Cooperatori hanno messo in luce le
diverse problematiche del settore, così come
le potenzialità, condividendo il percorso delineato. Nelle conclusioni, il Presidente regionale di Legacoop, Claudio Atzori, ha
rimarcato che la vera scommessa sia sull’aggregazione e sui progetti di filiera, cercando di superare l’atavico problema sardo,
e non solo, della parcellizzazione e della piccola dimensione delle imprese. Ha quindi sottolineato che, oltre che sulla qualità dei
prodotti, nei progetti di internazionalizzazione
si debba puntare anche sulla quantità, oltre
che sul multiprodotto (vino, formaggio, latte e
ortofrutta), presentandoci nei mercati esteri
con un paniere di prodotti.
Al termine della giornata è stato nominato il
Coordinamento del settore Vitivinicolo di Legacoop Sardegna composto dal Coordinatore, Nicola Deriu, e dai Cooperatori: Basilio
Congiu, Lino Fancello, Andrea Meloni,
Giangiuseppe Scalas, Gesuino Galaffu,
Mario Peretto.
REGGIO EMILIA
Con Bellacoopia University la cooperazione entra nell’Università
La sala del Tecnopolo gremita di studenti è
stata indubbiamente un ottimo avvio per la
terza edizione di Bellacoopia University, il progetto di Legacoop Emilia Ovest e Università
di Modena e Reggio Emilia nato per promuovere la forma di impresa cooperativa nell’Università. Alla presentazione, che si è svolta
il 16 novembre al Tecnopolo, sono intervenuti
il Prorettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Riccardo Ferretti e il presidente
di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta. Roberto Grassi, della cooperativa Manta Communication, ha illustrato lo spirito e
l’esperienza delle ultime cooperative nate da
giovani laureati e professionisti. Daniela
Cervi di Legacoop Emilia Ovest, responsa-
Legacoop
Settori
bile di Bellacoopia, ha poi parlato degli elementi distintivi e fondanti della cooperativa e
degli aspetti societari..
“Bellacoopia University”, è un progetto riservato agli studenti universitari per sviluppare
la conoscenza dell’impresa cooperativa e la
redazione di progetti innovativi. L’iniziativa,
giunta alla sua terza edizione, si propone di
trasmettere agli studenti universitari i valori di
socialità, mutualità, imprenditorialità, impegno civile attraverso la conoscenza dell’esperienza cooperativa. “Bellacoopia
University” vuole anche mostrare una via alternativa di fare impresa.
Possono partecipare al progetto gli studenti
dell’Università di Modena e Reggio Emilia
iscritti al secondo e terzo anno del corso di
laurea oppure ai corsi di laurea magistrale dei
Dipartimenti di Comunicazione ed Economia,
di Educazione e Scienze Umane di Scienze e
Metodi dell’Ingegneria, di Scienze della Vita.
Gli studenti iscritti sono 86. “Sia la grande
partecipazione alla presentazione che il numero degli studenti iscritti – spiega il presidente di Legacoop Andrea Volta – sono per
noi motivo di grandissima soddisfazione,
anche perché è la dimostrazione che l’interesse verso la forma di impresa cooperativa
è sempre molto alto”.
“La prima fase di Bellacoopia University –
spiega Daniela Cervi - prevede il coinvolgimento degli studenti in momenti formativi dedicati alle caratteristiche del modello
cooperativo d’impresa. Sono previsti 6 incontri da novembre 2015 a febbraio 2016 in
cui verranno approfondite, attraverso lezioni
e testimonianze aziendali, specificità normative, governance, tipologie cooperative, responsabilità sociale d’impresa. Verranno
inoltre affrontati gli aspetti basilari dello sviluppo di un progetto d’impresa”. Le lezioni
saranno intervallate da visite presso i luoghi
dedicati alla ricerca socio-economica e all’innovazione sul territorio reggiano, come il Tec-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
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nopolo e il nuovissimo Impact Hub di Reggio
Emilia. Al termine di questa prima fase verrà
organizzato il workshop “Smart Cities & New
Needs” con l’obiettivo di offrire spunti concreti di attuazione del modello cooperativo
mettendo in relazione il mondo accademico
con quello delle imprese e con quello della ricerca, grazie alla collaborazione di Rei (Reggio Emilia Innovazione) e Impact Hub. Nel
workshop saranno coinvolte diverse cooperative reggiane. Gli studenti verranno aggregati in gruppi di lavoro interdisciplinari e
ciascun gruppo, traendo spunto dalle suggestioni emerse nel workshop, dovrà giungere
alla definizione di una soluzione progettuale
da declinare in un progetto di sviluppo in ambito cooperativo.
luogo che li ospita, dall’altro dà valore alla
loro presenza a Cesenatico, consentendo
un’attiva partecipazione alla vita della comunità”.
Altri dodici migranti stanno per cominciare
un percorso formativo allo IAL di Cesenatico
per addetti alla ristorazione.
“In questo secondo caso –prosegue Russo–
è previsto un vero e proprio percorso professionalizzante, secondo standard che potranno effettivamente consentire, in un
secondo momento, un inserimento lavorativo. E’ un atto importante, un segnale forte
del territorio in direzione dell’integrazione nei
confronti di persone che hanno perso tutto
per allontanarsi da situazioni spesso drammatiche nei rispettivi Paesi di residenza”.
CESENATICO
ARCEVIA
I migranti dello Splendid al lavoro
come volontari
Migranti al lavoro come volontari per le vie di
Cesenatico. Grazie a un percorso di inserimento sociale studiato ad hoc, 12 dei 76 richiedenti asilo ospitati da circa un anno
all’Hotel Splendid da 14 novembre potranno
eseguire piccoli servizi non retribuiti di manutenzione e pulizia delle strade.
La convenzione è stata firmata oggi dal Comune della cittadina balneare insieme alle
cooperative sociali CAD e CCILS, a seguito
di un protocollo messo in campo dall’assessore regionale alle Politiche Sociali Elisabetta
Gualmini.
“Questa firma – spiega il presidente di Legacoop Romagna e CAD, Guglielmo Russo
– ha un duplice significato. Da un lato accoglie le richieste degli stessi migranti di potere dare un proprio contributo positivo al
Primo piano
ACI
Connubio cooperazione agricola e
sociale per sviluppo dell’area del
Misa-Nevola
Un distretto produttivo e culturale che possa
integrare le opportunità di sviluppo che nascono dal connubio fra la cooperazione agricola e quella sociale nelle Valli del Misa e
del Nevola. Un progetto di crescita della comunità, sia in termini economici ma anche
sociali, che è stato al centro del confronto
“Agricoltura sociale: economia sostenibile,
qualità della vita, inclusione e partecipazione”che si è svolto nel Centro culturale S.
Francesco di Arcevia (An), organizzato dalle
Centrali cooperative e sostenuto dalla legge
regionale 7 del 2005 per la cooperazione
agricola. “Crediamo che sia fondamentale
conservare le energie e le passioni che già
agiscono su questo territorio – ha detto Simone Cecchettini, responsabile regionale
del settore Agroalimentare di Legacoop
Marche -, dall’incontro fra le caratteristiche
e le qualità della cooperazione agricola e di
quella sociale possono nascere occasioni di
crescita specie per i giovani che, con la nascita di nuove cooperative, possono creare
lavoro e valorizzare il capitale sociale che
questa zona, ricca di cultura, storia, arte,
ambiente, possiede. Le attività di animazione
che, come organizzazione, stiamo promuo-
Legacoop
Settori
vendo anche in quest’area, andrebbero,
perciò, proseguite e potenziate. Per questo,
chiediamo alla Regione di continuare il proprio impegno a sostegno della legge regionale 7 e della sua progettualità che ci può
consentire di valorizzare le energie che ci
sono qui in una logica di progresso”.Sulla
stessa lunghezza d’onda, è stato l’intervento
del sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi.
“Lavoriamo, insieme ai Comuni di Barbara,
Castelleone di Suasa, Serra de’ Conti, alla
costruzione di un distretto agroalimentare di
qualità – ha detto Bomprezzi -, realizzando
quel ‘Progetto integrato locale’ che sarà necessario per accedere, come sinergia di Enti
locali, al Programma di sviluppo rurale”. Un
progetto che raccoglierà le eccellenze produttive già presenti sul territorio e di cui oggi,
ad Arcevia, ne è stato presentato uno spaccato con l’esperienza della cooperativa di
agricoltura biologica La Terra e il Cielo e
delle aziende di Marino Montalbini, Daniela
Monnati, Davide Pietrini. Storie che raccontano una realtà imprenditoriale che offre,
oltre al biologico, cereali, mais, piante officinali, miele, carne, birra e tanti altri prodotti in
cui la ricchezza del paesaggio e dell’ambiente si traduce nel valore stesso delle produzioni. E dall’incontro fra queste storie e
quelle delle cooperative sociali nascono le
attività per l’inclusione sociale, per una migliore qualità della vita della comunità, per
l’inclusione lavorativa anche di persone
svantaggiate, per l’affiancamento a servizi
terapeutici-riabilitativi, per gli anziani, per i
bambini, come nel caso degli agrinido, per
attività educative e didattiche. “E’ dalla relazione con il territorio e dalla salvaguardia dei
suoi valori – ha detto Sandro Buatti, agronomo, collaboratore Legacoop Marche -,
che nascono le opportunità dell’incontro con
i cooperatori agricoli e sociali come dal confronto fra le vecchie e le nuove generazioni
nascono idee e intuizioni per lo sviluppo
creativo e di condivisione nella comunità”.
All’iniziativa hanno partecipato gli studenti
dell’Ipsia Padovano di Arcevia (An) al cui interno è attivo il corso per operatori socio-sanitari, una specializzazione per formare
figure che potrebbero collegarsi alle esperienze di attività terapeutiche-riabilitative
svolte nel settore rurale.
Territori
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Imprese
>> CMC
19
CMC
>> Airces
PresentatoRapportoSociale,prima
cooperativadicostruzioniinEuropa
>> ICIE
Cmc ha presentato, sabato 14 novembre,
davanti ad un attento pubblico, il Rapporto
Sociale 2014 che illustra i risultati economici, sociali ed ambientali di una impresa
che nasce nel 1901 ed ancora oggi è leader del mercato delle costruzioni. Dopo un
commosso ricordo delle vittime degli attentati di Parigi e il saluto del Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, è toccato a
Massimo Matteucci, Presidente della
Cooperativa, Alfredo Fioretti, Vice Presidente e Federica Fusconi, Segretaria sociale, illustrare i principali dati raggiunti
dall’impresa nel 2014. Crescita del 25,35%
dei posti di lavoro e oltre 11.000 ore di formazione erogate, oltre 20 mila euro di incentivi per il diritto allo studio, ben 600 mila
euro investiti nella comunità ravennate per
attività culturali, sportive e sanitarie. Questi
alcuni dei dati contenuti in “Dire, fare, partecipare”, il Rapporto Sociale della cooperativa. Dal 2009 è, inoltre, attiva la C.M.C.
University, scuola manageriale del gruppo
finalizzata alla crescita e allo sviluppo delle
figure professionali chiamate a sostenere la
crescita della Cooperativa in Italia e nel
mondo. Questi investimenti sono stati resi
possibili grazie al percorso di crescita, in
linea con i piani industriali. Il perdurare della
crisi in Italia ed il contesto internazionale
sempre più competitivo e fortemente esposto a rischi di natura politica, sociale ed
economica non hanno impedito al Gruppo
di raggiungere oltre 1,1 miliardi di ricavi
complessivi e un portafoglio ordini di circa
3 miliardi di euro. I ricavi sono così distribuiti: 61,4 % per il settore di infrastrutture
e trasporti, 19,8% da opere idrauliche e irrigue, 13,1% dall’edilizia e 4,5% da opere
marittime e portuali. Durante la presentazione sono intervenute anche Cristina
Muti Mazzavillani, Presidente di Ravenna
Festival e Elsa Signorino, Presidente di
Ravennantica. Entrambe hanno sottolineato
il prezioso contributo che, da molti anni,
Cmc dà alle attività culturali di Ravenna. La
cooperativa Cmc registra il 60% dei ricavi
all’estero ed è presente in quattro continenti
e in ben 39 nazioni tra cui: Algeria, Cile,
>> Doc Servizi
>> Coop Renergize
>> Fondazione Unipolis
>> Coop Estense
>> Unicoop Firenze
>> Conad del Tirreno
>> Boorea
>> Coop Il Lavoro
>> Camelot
>> Coopselios
>> Relegart
>> Zerocento
>> Cooperativa Libera Stampa
>> Isfid Prisma
>> CADIAI
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Cina, Francia, India, Kenya, Libano, Sud
Africa, Singapore, Nepal e Mozambico.
AIRCES
Premio Quadrofedele 2015, le premiazioni a Bari il 26 novembre
La consegna dei riconoscimenti alle Cooperative vincitrici del Premio Quadrofedele
2015 ai migliori bilanci d’Esercizio e Sociale
delle Cooperative aderenti a Legacoop avrà
luogo a Bari il 26 Novembre nell’ambito dell’Assemblea Nazionale dei Delegati e delle
Delegate di Legacoop presso Villa Romanazzi - Carducci (Sala Europa).
Al premio QF 2015, giunto alla 17^ edizione, organizzato da AIRCES (Associazione
Italiana Revisori Legali nell’Economia Sociale) con il patrocinio di Legacoop, il contributo di Coopfond e il supporto tecnico
della FERPI, organizzatrice dell’Oscar dei Bilanci, hanno partecipato n. 41 cooperative,
n. 38 per il Bilancio d’Esercizio, n. 19 per il
bilancio Sociale e n. 16 al “BEST” Bilancio
d’esercizio e Bilancio sociale congiuntamente considerati.
Quest’anno, oltre ai classici premi, e al premio speciale “Donne al lavoro in Cooperativa” offerto e ideato dalla Società di
Revisione Ria Grant Thornton, sono stati assegnati due premi speciali “NEW ENTRY”
(uno per il Bilancio d’Esercizio e uno per il
Bilancio Sociale) riservati alle Cooperative
che hanno partecipato per la prima volta al
QuadroFedele.
Questi i vincitori dei vari premi:
Per il BILANCIO D’ESERCIZIO il premio è
stato assegnato alla Cooperativa CONAD
CENTRO NORD – Caprara di Campegine (RE); alle Cooperative GRANLATTE
Bologna, GULLIVER Modena, COOP SOCIALE COOSS MARCHE ONLUS Ancona e
NOVACOOP Vercelli è stata assegnata la
“Menzione Speciale”.
Per il BILANCIO SOCIALE il premio è stato
assegnato alla COOP ESTENSE di Modena; alle Cooperative CADIAI Bologna,
CAMST Villanova di Castenaso, GRUPPO
CEVICO Lugo (RA) e FORMULA SERVIZI
Forlì è stata assegnata la “Menzione Speciale”.
Il Premio BEST 2015 (8° edizione) alla Coo-
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
20
perativa con i migliori Bilancio d’Esercizio e
Bilancio Sociale congiuntamente esaminati,
è stato assegnato a COOP ADRIATICA
S.C. di Villanova di Castenaso (BO) che
lo ha vinto per la quarta volta dal 2008.
Alla COOPERATIVA SOCIALE COOPSELIOS di Reggio Emilia è stato assegnato il
Premio Speciale “Donne al lavoro in Cooperativa”.
Il Premio Speciale NEW ENTRY per il Bilancio d’Esercizio è stato assegnato alla Cooperativa L’INTERNAZIONALE di Altamura
(BA)
Il Premio Speciale NEW ENTRY per il Bilancio Sociale è stato assegnato alla CLO
COOPERATIVA LAVORATORI ORTOMERCATO di Milano
Anche l’edizione 2015 del Premio QF è
stata riservata alle sole cooperative Legacoop; resta forte la convinzione che questa
apprezzata iniziativa debba essere estesa
quanto prima a tutte le Cooperative dell’Alleanza e contribuire alla valorizzazione dell’informativa societaria di tutte le
Cooperative.
La Giuria del Premio è composta da Enea
Mazzoli (UNIPOLIS) Presidente, Aldo Soldi
(Coopfond), Gianni Bragaglia (AIRCES),
Mauro Gori (Legacoop), Claudio Travaglini (Università di Bologna) e Lorenzo
Zambotto, Segretario.
DOC SERVIZI
Doc Servizi: a Bari, quarta tappa
ufficiale del tour dei 25 anni
Si terrà mercoledì 25 novembre 2015
presso il Teatro Kismet di Bari la quarta
tappa del tour dei 25 anni di Doc Servizi,
la cooperativa dei professionisti dello spettacolo che dal 1990 si batte per la legalità
e la sicurezza dei lavoratori dello spettacolo con l’obiettivo di creare gli strumenti
Primo piano
ACI
per raccontare i nuovi mercati e nuove
prospettive professionali.
La tappa pugliese del tour sarà ospitata all’interno dell’Assemblea dei delegati e
delle delegate di Legacoop, che si terrà a
Bari il 25 e il 26 novembre presso il Centro Congressi Villa Romanazzi Carducci.
Il format del tour, che si concluderà a Verona (16 dicembre), prevede per tutte le
tappe una conferenza-focus on sui temi
più caldi dal mondo del lavoro, un cocktail
party e un live show finale. Partner del tour
è Rimini Fiera.
Il focus on (ore 19) verterà sui cambiamenti in atto del mondo del lavoro nello
spettacolo e sulle nuove opportunità professionali: interverranno Demetrio
Chiappa (Presidente Doc Servizi), Fabio
Fila (RSPP e Ufficio Sicurezza Doc Servizi)
e Gigi Tagliapietra (Vice Presidente Doc
Educational), con la partecipazione di varie
istituzioni e addetti ai lavori.
Alle ore 20.30 cocktail party e alle ore 21
il live show con I PAIPERS, band che
prende il nome dallo storico club di Roma,
trampolino di lancio per tutti quei talenti
emersi nell’Italia anni ’60: Caterina Caselli,
Equipe 84, Rita Pavone, The Rokes, fino
alla più nota creatura emersa dal Piper,
Patty Pravo, “la ragazza del Piper”. Più che
una cover band, i Paipers sono un vero e
proprio spettacolo che, attraverso brani
cult Ma Che Freddo Fa, Guarda Come
Dondolo, Quando Quando Quando, Ragazzo Triste, Sono Bugiardo, Bandiera
Gialla, Il Geghegè, Ho in Mente Te, catapulta lo spettatore nella magica atmosfera
dei sixties. I Paipers sono Don Lisi (voce),
Mr. Penti (chitarra e cori), Mr. Christmas
(batteria, basi e cori).
Doc Servizi, con oltre 20 filiali in tutta Italia, quasi 30 milioni di fatturato annuo e
80 collaboratori, è il punto di riferimento
per oltre 4.500 soci lavoratori. In 25 anni
Doc ha dato un contributo importante alla
diffusione della conoscenza dei tecnicismi
del mondo dello spettacolo, allargando i
propri orizzonti alla cultura e all’arte, ora
anche al di là dei confini nazionali. Il sistema Doc è articolato, unico in Europa,
sia per tipologia di servizi resi nel settore,
sia per contatti e presenza capillare sul
territorio.
Legacoop
Settori
ICIE
Al via lo sforzo di ampliamento
intersettoriale
E’ al via lo sforzo di ampliamento intersettoriale della mission e vision di Icie, il quale ha
recentemente rafforzato proprio per questo
obiettivo la propria governance, affiancando
con specifiche deleghe, d’intesa con il Presidente Legacoop Mauro Lusetti, Franco
Tumino al Presidente Pietro Andreotti e al
vice presidente Mauro Giordani. Il progetto
è stato condiviso dall’assemblea dei soci,
nella quale sono intervenuti anche Rossano
Rimelli, direttore Ancpl, Fabrizio Bolzoni,
Presidente Legacoop Servizi, e Igor Skuk,
direttore Legacoop Emilia – Romagna, e dal
consiglio di amministrazione, riunitosi subito
dopo, che ha approvato in proposito un
primo progetto industriale. Lo sforzo cade
peraltro in un momento in cui si sono avviati
i primi bandi di gara legati ai fondi comunitari della programmazione 2014-2020 e
quindi in cui la cooperazione aderente ha
l’opportunità di utilizzare incentivi economici
per i propri programmi di sviluppo.
In tale sforzo di ampliamento intersettoriale,
Icie ricercherà la collaborazione e la integrazione con le strutture analoghe di settore o
territoriali; il tema è stato già oggetto di prime
riflessioni con Innovacoop, struttura di riferimento per l’innovazione di Legacoop Emilia
Romagna.
Icie - Istituto Cooperativo per l’innovazione è stato costituito nel 1972 per affrontare la
sfida tecnologica ed i mutamenti del mercato, ha sviluppato in modo sistematico la
problematica della ricerca, della qualità, nonché dell’informazione scientifica e del trasferimento tecnologico, promuovendo così
una cultura dell’innovazione aperta e diffusa
indispensabile per lo sviluppo competitivo
delle imprese.
Ha operato fin qui principalmente a supporto
dei settori delle costruzioni e industriale e in
minor misura per il settore dei servizi e della
cooperazione tra abitanti ed è ora, come più
sopra richiamato, sollecitato da proprie esi-
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
21
genze aziendali, ma anche da un interesse
strategico condiviso da Legacoop, a rendere
la più ampia possibile la propria operatività
intersettoriale.
Le iniziative ed attività di iciesono svolte con
particolare riferimento alle traiettorie tecnologiche e agli scenari evolutivi derivanti dalle
priorità e bisogni di innovazione e sviluppo
delle imprese e dalle crescenti esigenze della
collettività; suo compito primario é promuovere in modo sistematico la ricerca, la sperimentazione, la diffusione della conoscenza
tecnico-scientifica, il trasferimento tecnologico e i servizi reali alle imprese e alle amministrazioni locali; in proposito, ha ad oggi
sviluppato una forte esperienza e competenze particolarmente nelle aree tematiche
dell’Energia, Ambiente & Sostenibilità, Sicurezza, Nuovi materiali e Nuovi prodotti, Recupero e Manutenzione, Beni culturali,
architettonici e archeologici, Rigenerazione
urbana, Domotica e tecnologie per gli ambienti di vita, Nuove Tecnologie, Innovazione
organizzativa e Gestione della Qualità, Trasferimento, Reti e Consorzi d’imprese; ed ora
intende verificare la possibilità di ampliare
ancora il proprio raggio di azione, nell’interesse delle imprese cooperative.
COOP RENERGIZE
La cooperativa
che rigenera e-bike
L’esigenza di reinventarsi e tornare sul mercato del lavoro unita alla voglia di mettere a
disposizione il proprio know-how per offrire
un valore aggiunto al settore: da qui nasce
la cooperativa Renergize, con sede a Bolzano, che si occupa di produrre e rigenerare batterie per e-bike. Con delle
caratteristiche che la rendono quasi un unicum in Italia: la costruzione del prodotto interamente in loco, un periodo di garanzia
maggiore di quello offerto dagli altri rivenditori e la produzione di batterie personalizzate, con amperaggi e autonomia maggiori
rispetto ai prodotti in commercio.
“Siamo tre soci e abbiamo debuttato pochi
mesi fa, presentandoci ufficialmente in occasione del Cosmo bike show di settembre,
tenutosi alla Fiera di Verona. L’idea l’ho
avuta io: dopo 12 anni di lavoro in
Primo piano
ACI
un’azienda altoatesina produttrice di bici
elettriche sono stato licenziato. Oltre alla
necessità di trovare un nuovo lavoro, volevo
mettere a frutto la mia esperienza precedente”, spiega Paolo Petrelli, con 37 anni
alle spalle da perito meccanico e progettista. “Nella ditta per cui lavoravo ricoprivo il
ruolo di responsabile dell’assistenza clienti,
e ultimamente mi ero accorto che tra le
nuove esigenze c’era quella di poter rigenerare la propria batteria”. Anche perché,
come spiega Petrelli, la parte che riguarda
il post - vendita delle e-bike presenta
spesso delle difficoltà: “In genere il cliente a
un certo punto si trova di colpo senza batteria e, a meno che non abbia un rivenditore di
fiducia, ha estrema difficoltà a trovare il pezzo
di ricambio. Questo perché in Italia ci sono
stati diversi esempi di importatori di e-bike
che però non hanno poi più proseguito e
quindi tanti acquirenti si sono ritrovati di
punto in bianco senza un punto di riferimento”. In Italia, in effetti, il prodotto stenta
a decollare:“Al momento si calcolano 300
mila esemplari in circolazione, con una
vendita media di 50/60 mila pezzi ogni anno.
Se consideriamo che in tutta Europa solo lo
scorso anno sono stati venduti 1 milione 400
mila pezzi si capisce che il mercato nostrano
è ancora modesto. Questo è dovuto a vari
aspetti, ma in particolare all’impossibilità di
usare la bici elettrica in molte città per via del
traffico e della mancanza di piste ciclabili. A Bolzano - ricorda Petrelli - i numeri
sono buoni, abbiamo circa 5000 esemplari
in circolazione, ma basta spostarsi poco lontano, a Trento, per vedere che il prodotto va
molto meno e non ha attecchito. Nel nostro
paese sono state fatte scelte sbagliate: si è
puntato sulla vendita a basso prezzo, ma con
un abbassamento della qualità enorme; tanti
clienti che hanno deciso di affrontare la
spesa si sono poi trovati a spendere un
sacco di soldi per la manutenzione, scoraggiandosi. In Germania, ad esempio, una bici
elettrica non deve costare meno di 2mila
euro e le batterie sono garantite per due anni,
in Italia invece ci sono esemplari in vendita a
700 euro”.
Renergize non si rivolge solo ai privati:
“Innanzitutto lavoriamo a livello nazionale, e
poi abbiamo come clienti anche negozianti e
importatori. Inoltre - aggiunge Petrelli - offriamo servizi diversificati: si va dalle semplici
Legacoop
Settori
riparazioni di batterie, riutilizzando il più possibile per non sprecare, alla costruzione di
pezzi per applicazioni speciali nel campo
della mobilità elettrica; se poi il cliente riscontra problemi di funzionamento, prima di
procedere mettiamo a disposizione test e
diagnosi sulle batterie per individuare l’esatta
procedura di intervento. La possibilità di assemblare direttamente nel nostro laboratorio ci permette di risolvere il problema di
qualsiasi tipo di batteria. Cerchiamo di distinguerci per la qualità: in media una classica batteria per e-bike ha una garanzia di 6
mesi, massimo un anno. Noi offriamo pezzi
garantiti per 2 anni. Il cliente - spiega Petrelli
- spende un po’ di più, ma poi ha molta
meno manutenzione da affrontare dopo perché il prodotto è valido. Inoltre, tanti di coloro
che offrono il servizio di rigenerazione acquistano il pacco batteria in Cina e lo rivendono
in Italia, noi invece abbiamo un processo produttivo 100% made in Italy. Infine, offriamo
diversi modelli di batterie, personalizzabili secondo le esigenze del cliente, che sempre
più spesso richiede come prima caratteristica un’autonomia maggiore”. E non è tutto:
“Per venire incontro ai nostri clienti, soprattutto ai privati, attraverso la compilazione di
un form sul nostro sito web diamo la possibilità di richiedere un ritiro del pezzo da parte
di un nostro corriere, in 24-48 ore. Una volta
analizzata la batteria, formuliamo e inviamo
al cliente il preventivo. Se ci viene dato il via
libera procediamo, altrimenti chiediamo solo
il rimborso delle spese di spedizione”.
Il primo bilancio, a pochi mesi dall’inizio dell’attività, è positivo: “Abbiamo
avuto un riscontro decisamente al di sopra
delle aspettative, incluse anche parecchie richieste nuove e inattese, come ad esempio
la produzione di nuovi tipi di batterie per dei
produttori di bici elettriche da poco sul mercato. Anche al Cosmo Bike abbiamo ricevuto
molta attenzione: per ora in Italia ci sono solo
un paio di realtà simili alla nostra, ma visto
Territori
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l’interesse penso che presto nasceranno
nuovi competitors”. Tante le novità in cantiere per il 2016:“Stiamo progettando un tester per il controllo delle batterie da
effettuarsi direttamente nei negozi, e inoltre
puntiamo a produrre nuovi modelli sempre
più grossi e con maggiore autonomia”.
FONDAZIONE UNIPOLIS
Culturability premia gli under 35
che reinventano la rigenerazione
urbana
Riusare (anche temporaneamente) il patrimonio costruito, coltivare cultura e promuovere sostenibilità. È questo il dna dei sei
progetti vincitori della seconda iniziativa Culturability che, grazie al sostegno della Fondazione Unipolis, ricerca, promuove e
finanzia iniziative under35 che promuovono
cultura, creatività e rigenerazione urbana. I
vincitori si sono presentati oggi al Mibact, alla
presenza del ministro Dario Franceschini
illustrando iniziative concrete che riusano
mercati abbandonati, valorizzano il mix sociale delle scuole di periferia e promuovono
progetti di innovazione sociale con attenzione
agli immigrati o ai disabili.
Sei giovani romane si sono aggiudicate il
contributo e il sostegno della fondazione di
impresa del Gruppo Unipol sperimentando
nella periferia della capitale, nel quartier di
Tor Pignattara, il Laboratorio Permanente Pisacane, legato ad una scuola elementare
dove circa l’85% dei bambini è di origine
straniera: il progetto prevede di aprire l’istituto creando un luogo di integrazione, ospitando spettacoli e laboratori, sperimentando
un modello per la scuola del futuro in stretta
sinergia con il tessuto associativo locale.
Anche il progetto Eyes Made è stato promosso da un team romano, due persone
sorde e due udenti, che collaborando con il
Festival Internazionale del Cinema Sordo di
Roma intendono promuovere il diritto delle
persone sorde ad accedere alla cultura, sviluppando servizi di qualità, organizzando
eventi e offrendo consulenza a imprese e Pa.
Due le proposte di riuso dei mercati: a Bologna l’Associazione di promozione sociale
SenzaSpine – un’orchestra giovanile nata nel
2013 con 100 artisti under35 – ha già avPrimo piano
ACI
viato i lavori per riusare il mercato rionale di
San Donato trasformandolo in uno spazio per
la produzione e fruizione artistica attraverso
l’organizzazione di spettacoli, percorsi sensoriali, musicoterapia, residenze artistiche e
un co-working; a Milano invece l’Associazione Culturale Dynamoscopio ha avviato un
processo di rigenerazione del mercato comunale coperto del Giambellino-Lorenteggio
pensando ad un’offerta culturale coniugata
all’attività commerciale, con un brand, Smarket, che certifichi tutti i prodotti venduti nello
spazio. Proprio in questo contesto, nell’ambito della rigenerazione dell’intera periferia
del quartiere, la scorsa settimana è stato presentato il progetto sviluppato per Giambellino dal gruppo G124 coordinato dal senatore
Renzo Piano.
In provincia di Agrigento, facendo tesoro dell’esperienza di Favara dove grazie all’arte si
è ridato vita ad un centro storico abbandonato, un gruppo di giovanissimi siciliani - con
il supporto proprio di Farm Cultural Park - ha
ideato il progetto Polline che vuole dimostrare la non necessaria materializzazione
dell’opera d’arte digitale per diffonderla:
basta certificare il file e attribuirne la proprietà ai collezionisti. Ecco allora che è stato
sviluppato un portale che ospiterà un e-commerce per la promozione e la vendita di
opere dei giovani artisti.
Da Milano a Favara passando per Bologna,
Roma e Perugia. In Umbria infatti l’Associazione culturale Zero In Condotta si è aggiudicata il bando Culturability promuovendo la
trasformazione di un casolare in un hub per
la formazione e la produzione di contenuti di
storytelling audiovisivi e crossmediali per la
tv, la radio e i web: il progetto YouTopia-cambia storia porterà nuove possibilità di lavoro
e il networking tra produttori, registi e personalità del mondo della cultura. Centro delle
attività sarà la Fattoria di Pila della Compagnia teatrale Pippo Delbono.
La seconda edizione del progetto di Culturability è stata dedicata a progetti attenti al recupero di spazi urbani abbandonati e
degradati, creando occasioni di rigenerazione
urbana e sviluppo locale. Sono stati candidati complessivamente 996 progetti arrivati
da tutt’Italia e ai sei vincitori sarà dato un
contributo economico di 40mila euro e altri
20mila euro saranno dati per attività di formazione e incubazione per un totale di
Legacoop
Settori
360mila euro stanziati da Unipolis. «La cultura è un fattore straordinario per lo sviluppo
umano e civile, capace di monitorare il benessere delle persone, garantire partecipazione e democrazia – ha dichiarato Walter
Dondi, direttore della Fondazione Unipolis –.
I giovani sono i più colpiti dalla crisi e rischiano di essere tagliati fuori se non ci sono
iniziative che danno speranza al loro futuro.
Grazie a questo progetto abbiamo dato la
possibilità ad alcune decine di cooperative di
attivarsi e promuovere le proprie idee. Stiamo
già lavorando al prossimo bando che sarà
pubblicato all’inizio del 2016».
Fonte
http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mer
cato-immobiliare/2015-11-17/culturabilitypremia-under-35-che-reinventanorigenerazione-urbana-162224.php?uuid=A
Ci8LtbB
COOP ESTENSE
Presentati i progetti
di solidarietà
«La rete di solidarietà messa in campo da
Coop Estense rappresenta una fonte significativa di coesione e inclusione sociale in
un momento di forte difficoltà economica,
in cui la povertà è cresciuta enormemente
e la risposta pubblica non riesce, da sola, a
coprire le richieste di aiuto». Con queste parole il sindaco Tiziano Tagliani apre la conferenza stampa che si è tenuta il 16
novembre in Castello Estense, per presentare i progetti di solidarietà “Brutti ma
Buoni”, “Una mano per la Scuola”, “Raccolta alimentare”, con cui Coop Estense,
come sottolinea il Presidente di Legacoop
Andrea Benini, «dà un esempio concreto
Territori
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del settimo principio della cooperazione, ovvero l’attenzione verso le comunità in cui si
opera, attraverso una collaborazione attiva
e stabile con il volontariato». Oltre 230.000
pezzi per “Una mano per la scuola”; 18.000
prodotti per “Raccolta alimentare”; 1,5 milioni di euro, il valore della donazione nell’ambito di “Brutti ma Buoni”; una
cinquantina le associazioni complessivamente coinvolte; oltre 10.000, a livello provinciale, le persone raggiunte dai tre
progetti nei primi dieci mesi del 2015. «I risultati ottenuti – afferma Chiara Serafini
di Coop Estense – ci rendono orgogliosi del
lavoro svolto e riconoscenti verso le moltissime associazioni con cui collaboriamo, che
costituiscono il tramite con quanti versano
in condizioni di difficoltà, garantendo una
corretta ed efficiente distribuzione delle risorse. Un ringraziamento particolare va ai
consumatori che hanno condiviso la nostra
politica, donando con grande generosità».
In “Una Mano per la Scuola” e “Raccolta Alimentare”, i beni vengono acquistati direttamente dai consumatori e consegnati alle
associazioni, che fungono da intermediari
con i beneficiari; in “Brutti ma Buoni”, sono
le associazioni stesse che ritirano quotidianamente, presso i punti vendita Coop, prodotti (alimentari e non) non più vendibili ma
ancora commestibili e utilizzabili. L’operazione complessiva è resa possibile, nella
sua capillarità, da associazioni di volontariato e religiose, case di accoglienza e sostegno ai minori e diverse cooperative
sociali. Tra le molte realtà rappresentate in
conferenza stampa, hanno portato la loro
testimonianza Piera Murador dell’Associazione Papa Giovanni XIII, Don Domenico
Bedin di Viale K, Michele Luciani di Amici
della Caritas, che hanno evidenziato come
la merce ricevuta da Brutti ma Buoni costituisca la grande maggioranza dei prodotti
con cui le tre associazioni riescono ad assistere centinaia di persone ogni giorno.
Fondamentale in questa filiera della solidarietà, l’apporto dei molti soci volontari di
Coop Estense, rappresentati da Ombretta
Ghiraldi, il cui contributo garantisce la trasparenza nella destinazione e distribuzione
dei prodotti donati.
Le iniziative di solidarietà
Una Mano per la Scuola. Terza edizione;
Primo piano
ACI
2 fine settimana (4-5 e 12-13 settembre);
coinvolti i 4 ipermercati provinciali di Coop
Estense, ossia Argenta, Copparo, Ferrara (Il
Castello e le Mura). Hanno contribuito 19
associazioni, supportati da 39 soci volontari di Coop Estense. Oltre 230.000 i pezzi
scolastici raccolti (tra cui 28.000 quadernoni, 22.000 penne, 9.800 matite, 3.500
confezioni di colori, 3.400 gomme). Si calcola che siano oltre 3500 i bambini che
hanno potuto usufruirne componendo il
proprio corredo scolastico.
Raccolta alimentare. Prima edizione,
svoltasi sabato 24 ottobre; coinvolti i 12
punti vendita – tra ipermercati e supermercati – di Coop Estense di Ferrara e provincia; 250 i volontari di 25 onlus, coordinati
da 45 soci volontari della cooperativa; raccolti beni alimentari di prima necessità e
prodotti per l’igiene e la cura della persona,
per un totale di oltre 18.000 pezzi (7 tonnellate di pasta, riso, farina, olio, zucchero;
9000 confezioni di scatolame e prodotti per
la colazione; 1.250 confezioni di prodotti
per l’infanzia e pannolini; 600 prodotti per
l’igiene della persona).
Brutti ma Buoni. Dodicesimo anno di
svolgimento del progetto, che risponde ad
un duplice bisogno: ridurre gli sprechi e
contrastare la povertà. L’obiettivo è infatti
destinare beni ritirati dalla vendita (perché
prossimi alla scadenza o con piccole imperfezioni estetiche), ma ancora perfettamente commestibili e utilizzabili, a chi non
è in grado di soddisfare i propri bisogni primari. La rete di associazioni e realtà del territorio, che ogni giorno garantiscono la
corretta distribuzione dei prodotti alle persone bisognose, è supportata dai dipendenti dei punti vendita e dai soci volontari
Coop. Le persone oggi assistite sono oltre
8000, contro le 1.230 del 2004. Nei primi
9 mesi del 2015, il valore totale della merce
recuperata dalle associazioni coinvolte è di
1.429.365 euro.
Prossimi appuntamenti. Entro la fine
dell’anno verranno promosse altre tre iniziative di solidarietà: sabato 21 novembre
l’Associazione Giulia e l’Associazione Vola
nel Cuore, che operano a favore dei bambini ricoverati in ospedale, raccoglieranno
giocattoli, libri e materiali didattici da donare ai reparti pediatrici; il 25 novembre, in
Legacoop
Settori
occasione della Giornata Internazionale
contro la Violenza sulle Donne, l’1% del
prodotto a marchio Coop sarà devoluto in
favore dei centri della rete DIRE (per Ferrara, il Centro Donna Giustizia); dall’8 al 24
dicembre il confezionamento dei pacchi di
Natale verrà gestito dalle Onlus, che grazie
alle donazioni ricevute potranno finanziare i
propri progetti.
UNICOOP FIRENZE
Lancia progetto “Arno 2016”
per i 50 anni dall’alluvione
Un bene comune, un patrimonio intorno al
quale ritrovarsi per ricordare, condividere e
immaginare, insieme, il futuro. L’Arno è il
fiume che, dal Monte Falterona a Marina di
Pisa, racconta tutta la Toscana e unisce luoghi, persone e memorie: nel 50° anno dall’alluvione e in vista della ricorrenza del 4
novembre 2016, Unicoop Firenze propone
una riflessione collettiva sul rapporto fra il
fiume, gli abitanti e il territorio.
Il grande cantiere di iniziative Arno 2016
aperte a tutti i soci e cittadini toscani ha
preso il via a novembre: il 13 si è svolta una
giornata dedicata al fiume con eventi di
danza e musica nei 20 punti vendita coinvolti nel progetto (con orario 10-12/17-19).
Anche il 16, data dalla quale, è possibile partecipare ai concorsi di narrativa e fotografia,
inviando racconti o foto attraverso il sito
www.arno2016.it.
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A partire dalla stessa data, sarà possibile
anche contribuire a un grande archivio della
memoria on line, inviando fotografie d’epoca
e ricordi di famiglia legati al passato dell’Arno.
Dal 30 ottobre al 31 dicembre sono aperte
anche le iscrizioni ai quindici laboratori di
scrittura, fotografia e narrazione orale attivi
nelle aree di Arezzo, Firenze e Pisa coinvolte
nel progetto.
La mappa degli appuntamenti si arricchirà a
gennaio 2016 quando i 15 laboratori prenderanno il via e verranno presentati i primi
materiali narrativi e fotografici selezionati dai
due concorsi.
Tra le anticipazioni più interessanti, due festival organizzati nei punti vendita (nel periodo estivo) e in riva d’Arno (a settembre).
Coinvolgimento, partecipazione e valorizzazione del territorio: Arno 2016 sarà un viaggio da percorrere insieme, per riscoprire il
fiume in tutte le sue dimensioni, da quella
produttiva, a quella dell’uso a quella artistica.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul
progetto sono disponibili sul sito
www.arno2016.it e presso le sezioni soci
Coop.
CONAD DEL TIRRENO
Donato al Microcitemico di Cagliari un ecografo per la vita
Grazie allo straordinario risultato dell’operazione di solidarietà promossa da Conad,
la diagnosi prenatale delle patologie del feto
potrà avvalersi di una nuova attrezzatura
medicale acquistata dall’Associazione
Sarda Diagnosi Prenatale onlus di ostetricia e ginecologia a favore della Struttura
complessa di Ostetricia e Ginecologia, Diagnosi genetica prenatale, reimpianto, terapia fetale dell’ospedale pediatrico
Microcitemico Antonio Cao di Cagliari.
L’importo di 80 mila euro, raccolti grazie
alla sensibilità dei clienti di Conad nella seconda edizione dell’iniziativa “I Cuccioli del
Cuore”, è stato devoluto all’Associazione. Il
ricavato dell’iniziativa di solidarietà è stato
consegnato e presentato alla stampa questa mattina nell’aula Thun dell’Ospedale
Microcitemico alla presenza del commissario straordinario A.O. Brotzu Graziella PinPrimo piano
ACI
tus, del direttore medico del Presidio Gabriella Nardi, del direttore S.C. Ostetricia e
Ginecologia Diagnosi prenatale Giovanni
Monni, del vice presidente di Conad del Tirreno Carlo Argiolas, del direttore responsabile area Sardegna Conad del Tirreno
Michele Orlandi e del socio Conad del Tirreno Antonio Contu.
Nella Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Microcitemico ogni
anno vengono seguite per esami ecografici
10 mila donne, di cui 8 mila in gravidanza
e 2 mila per problemi di infertilità di coppia.
Da oggi potranno contare su un ecografo bi
e tridimensionale di ultima generazione per
la diagnosi prenatale – sia invasiva sia ecografica – e la terapia fetale delle patologie
congenite e malformative del feto. Il nuovo
ecografo permetterà di ottenere anche immagini tridimensionali del feto, accurate e
simili all’originale, indispensabili per valutare o evidenziare anomalie degli arti, del
volto e di tutte le strutture superficiali che
possano essere espressione di una sindrome patologica. La procedura di esecuzione è quella di una normale ecografia.
L’ospedale cagliaritano potrà accrescere, in
tal modo, lo standard delle proprie dotazioni
tecnologiche, già elevato, fornendo un’assistenza complessa quanto di altissima professionalità alle donne in attesa di un figlio.
«La nostra mission è quella di offrire la migliore assistenza sanitaria possibile ai cittadini, e per questo sono necessarie molte
risorse sia umane che strumentali e tecnologiche. L’impegno di Conad nel promuovere importanti iniziative come la raccolta
fondi “i Cuccioli del Cuore” rappresenta un
esempio di responsabilità sociale. Ringraziamo l’azienda Conad, ma soprattutto il
suo management e i dipendenti per questo
nuovo importante contributo. Ringrazio
anche i cittadini che entrando nei negozi e
supermercati Conad hanno dimostrato una
grande sensibilità e sostenuto l’iniziativa»,
ha detto il Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu Graziella
Pintus.
«Siamo felici di donare il contributo necessario all’acquisto di questo sofisticato ecografo perché siamo consci che la diagnosi
prenatale è un aiuto fondamentale per le
donne in età fertile e i figli che portano in
grembo, pazienti speciali, bisognosi di at-
Legacoop
Settori
tenzioni e cure continue che rappresentano
una sfida primaria della medicina neonatale», sottolineano il vice presidente di
Conad del Tirreno Carlo Argiolas e il direttore responsabile Sardegna Michele Orlandi. «Da tempo ci siamo proposti di
aiutare i piccoli pazienti: questa del Microcitemico è una nuova tappa e il segno tangibile dell’attenzione alle necessità delle
comunità in cui operiamo. Ma è anche un
modo per restituire al territorio parte della fiducia che ci viene data. Il nostro grazie va
ai clienti, ai soci e ai loro dipendenti: tutti si
sono adoperati per aiutare tanti piccoli pazienti in questa iniziativa che ha visto una
partecipazione veramente corale e sentita».
Le due edizioni dell’iniziativa di solidarietà i
Cuccioli del Cuore del 2015, realizzate nei
punti di vendita Conad del Tirreno di Toscana, provincia di La Spezia, Lazio e Sardegna si sono concluse con la straordinaria
raccolta complessiva di 696 mila euro,
fornendo un tangibile sostegno a specifici
progetti solidali per l’Ospedale Pediatrico
Microcitemico di Cagliari, l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
166 mila euro sono stati destinati complessivamente all’ospedale pediatrico cagliaritano, che – oltre a dotarsi dell’ecografo
– ha dato vita a percorsi specializzati per
alleviare il dolore dei piccoli pazienti ricoverati nel Reparto di Oncoematologia pediatrica e ad ambienti sempre più attrezzati per
la cura e l’assistenza, permettendo alle famiglie di restare unite anche durante il periodo di permanenza in ospedale.
Un successo, questo dell’iniziativa i Cuccioli
del Cuore, che sottolinea il grande spirito di
solidarietà dei clienti, il forte legame con il
territorio e la loro fiducia nelle insegne
Conad, condividendo un impegno finalizzato
ad essere di aiuto agli altri e a sostenere in
concreto le necessità delle comunità di cui
sono parte.
Conad del Tirreno tiene fede alla propria
missione e allo slogan “Persone oltre le
cose”. Conad è un gruppo che coinvolge e
raccoglie attorno a sé un alto consenso e il
meglio delle persone: il rispetto altrui, l’intento solidale nei confronti di quanti hanno
bisogno del sostegno dell’intera comunità,
una responsabilità fatta soprattutto di azioni
concrete.
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BOOREA
Il 2 dicembre “La Grande Cena”
Tre chef di fama indiscussa, un menù che celebra il territorio, un centinaio di volontari e un
obiettivo comune da raggiungere all’insegna
della solidarietà. È la Grande Cena organizzata da Boorea e Auser, il più importante
evento benefico dell’anno giunto alla sedicesima edizione, che si terrà mercoledì 2 dicembre (a partire dalle 20:15) nella Sala delle
Feste di Correggio.
Due i progetti umanitari a cui sarà destinato
l’intero ricavato della serata. Un intervento in
Brasile per realizzare orti comunitari a favore
di oltre 700 bambini della favela di Jandira, a
30 km da San Paolo, dove operano don Giancarlo Pacchin e il reggiano Claudio Melioli,
con il sostegno del Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia e della locale “Caritas San Francisco”. Il secondo progetto
riguarda la costruzione e il ripristino a opera
della Ong Gvc dei servizi idrici per 15 comunità di rifugiati siriani che vivono nei campi
della Valle della Bekaa in Libano.
La Grande Cena inoltre offrirà un contributo
alla ricostruzione dell’asilo parrocchiale di Finale Emilia, non ancora ultimato dopo il terremoto 2012, e alla comunità della Val di
Nure colpita dalla recente alluvione.
“La Grande Cena – ha spiegato Luca Bosi,
presidente di Boorea, nella conferenza
stampa di presentazione – è una straordinaria operazione di volontariato e di cooperazione. Quest’ultima nasce sulla scorta dei
bisogni espressi e proprio mentre ci si interroga sul futuro e sul presente del modello
cooperativo, non possiamo non ringraziare
questa Cena e chi la rende possibile perché
migliora le condizioni di vita di tanti che abiPrimo piano
ACI
tano in zone del mondo difficili”. L’obiettivo
dell’edizione 2015 è accogliere a tavola 700
persone e raggiungere i 20.000 euro di incasso. Nelle 15 edizioni precedenti, grazie
agli oltre 10.000 ospiti e ai più di 1000 volontari mobilitati, sono stati raccolti quasi
300.000 euro, interamente destinati a progetti di solidarietà in Brasile, Cambogia, Madagascar, Palestina, Romania, Bolivia,
Argentina, nonché alle comunità emiliane colpite dal terremoto 2012. Per l’assessore Valeria Montanari la Grande Cena mostra
“Solidarietà concreta, visibile e trasparente e
parla di una dimensione del noi ancora molto
viva a Reggio Emilia”.
Il menù della Grande Cena quest’anno è affidato a tre talenti indiscussi della cucina emiliana, coadiuvati dalle rezdore di Correggio e
dintorni e da decine di volontari Auser. Gianni
D’Amato, già due stelle Michelin al Rigoletto
di Reggiolo, si cimenterà nel cubo di bolliti e
nel suo pezzo forte, l’erbazzone contemporaneo. Insieme a Fulvia, Federico e a uno staff
di fidati collaboratori, da poco più di due anni
D’Amato è alla guida del Caffè Arti&Mestieri
di Reggio Emilia, eletto miglior ristorante della
provincia dalla Guida Espresso e dalla Guida
del Gambero Rosso 2016.
Giovanna Guidetti, titolare dell’Osteria La Fefa
di Finale Emilia e tra gli chef più apprezzati
della provincia di Modena, proporrà due piatti
della tradizione, la Torta degli ebrei e la Taccolenta degli Estensi. Il ristorante della Guidetti sorge nel vecchio ghetto ebraico di
Finale, esattamente di fronte alla Torre dei
Modenesi crollata in seguito alle scosse del
terremoto del 2012. A questi due veterani
della Grande Cena si aggiunge quest’anno
Isa Mazzocchi, chef del ristorante stellato La
Palta di Borgonovo Val Tidone (PC) e allieva
del grande cuoco francese George Cogny,
che tanti meriti ha avuto nel creare sublimi
contaminazioni tra cucina italiana e francese.
La Mazzocchi per l’occasione reinterpreterà
un piatto della cucina piacentina, i Pisarei e
fasò. Come sempre gli chef offriranno il proprio contributo creativo alla Grande Cena
senza percepire alcun compenso.
Un evento di tale portata non sarebbe possibile senza l’aiuto delle aziende sostenitrici e
degli sponsor, dei loro soci e dipendenti, dei
Comuni che la sostengono, delle associazioni,
dei sindacati e dei tantissimi amici e cittadini
che vi prendono parte. La Grande Cena è promossa da Boorea con l’ausilio di Auser, in col-
Legacoop
Settori
laborazione con il Comune di Correggio e il
Comune di San Martino in Rio e con il sostegno di Cantine Riunite&Civ, Coop Consumatori Nordest, Assofood-Unipeg, Coopservice,
Coopselios, Sicrea Group, Cir-Food, Ccfs,Assicoop Emilia Nord,Ambra, Ccpl, Unieco, Legacoop Emilia Ovest, Progeo, City of
Cooperation, Arci, Iren, e Ah bein! Bar. Aderiscono Cgil, Cisl e Uil, Gvc,Associazione Giorgio La Pira,Arci Solidarietà, Federconsumatori
e Associazione Don Gualdi Giustizia, Pace e
Salvaguardia del Creato.
Media partner Telereggio e Gazzetta di Reggio.La Grande Cena 2015 gode del patrocinio di Provincia di Reggio Emilia, Comune di
Reggio Emilia e Comune di Quattro Castella
e ringrazia per il prezioso contributo Consorzio del Parmigiano-Reggiano e Mr. Watson.
La Grande Cena 2015 è dedicata alla memoria dei volontari Alberto Rossi,Velmore Davoli ed Enrico Giusti. La quota di
partecipazione è di 30 euro. Prenotazioni:
0522 530909, 0522 299356, [email protected], [email protected]
COOP IL LAVORO
Compie 40 anni
Se la vita comincia a 40 anni, la cooperativa Il Lavoro di Potenza Picena (Mc), specializzata nella produzione industriale di
abbigliamento, è pronta e grintosa per affrontare nuove sfide. Perché la sfida di crearsi un lavoro, con impegno e dedizione
quotidiana, la cooperativa l’ha appunto cominciata nel 1975 quando un centinaio di
giovani donne, dipendenti della ex Stylint, che
produceva marchi di intimo alla moda come
Imec, decise che la competenza acquisita, la
volontà e soprattutto il coraggio potevano essere gli elementi giusti per cercare di superare la chiusura della ditta per la quale
Territori
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Imprese
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lavorava.
Da operaie e impiegate, si trasformarono in
cooperatrici, creando la propria impresa e
puntando su un nome, Il Lavoro, che era già
un programma da perseguire e il loro più importante baluardo, oggi come allora. In
azienda, ci sono ora 45 addetti, di cui 44
sono donne: 29 soci, 8 dipendenti e 8 lavoranti a domicilio. Insieme, in uno stabilimento
produttivo di 1.100 metri quadrati di proprietà, hanno realizzato un fatturato 2014 di
1,14 milioni di euro e insieme hanno festeggiato il loro “compleanno” al ristorante Orso
di Civitanova Marche (Mc).
“Il lavoro è la nostra forza – dice la presidente Lorenza Senigagliesi-, siamo orgogliose di essere coloro che portano avanti,
per noi e per le socie che verranno, un cammino cominciato quarant’anni fa da chi ci ha
preceduto e ha deciso, rischiando, che puntare sulla propria creatività e perseveranza
potessero essere strumenti di successo e di
garanzia di un’occupazione. Questo, per noi,
vuol dire essere cooperatori. Crescere insieme e raggiungere risultati”.
Vedere che le cooperative che aderiscono a
Legacoop Marche crescono e si consolidano
nel tempo, “è sempre un grande orgoglio –
commenta il presidente della Centrale cooperativa, Franco Alleruzzo, presente all’anniversario con Massimo Lanzavecchia
e Massimo Giuliano di Legacoop Marche
– perché fare cooperazione è fare impresa
valorizzando il capitale umano, cercando di
migliorare i propri risultati, i propri progetti,
tutti insieme. Esattamente lo spirito che si respira in questa cooperativa, che ringraziamo
per il suo impegno e per essere parte del sistema Legacoop e a cui auguriamo di proseguire con successo nella sua attività”.
e garantire maggiore qualità negli interventi:
questi i principali obiettivi del Network Regionale D.N.A. (Dialogo, Negoziazione, Ascolto)
che mette in sinergia le attività dei soggetti
gestori dei Centri e delle attività di Mediazione
Sociale dell’Emilia Romagna, che hanno sottoscritto ufficialmente un protocollo d’intesa.
La cooperativa sociale Camelot fa parte della
rete assieme ad altre realtà presenti a Bologna, Forlì, Modena, Piacenza, Ravenna, Rimini e comuni del Rubicone.
“E’ importante condividere le modalità di lavoro fra territori diversi”, ha affermato Eris
Gianella, responsabile del settore coesione
sociale della cooperativa Camelot.
“La rete - ha proseguito Gianella - permette
di confrontare esperienze, buone prassi ed
elementi che possono arricchire e migliorare
questo tipo di attività. I membri di DNA si riuniscono ogni mese per progettare attività comuni e formazioni continue, in un’ottica di
aggiornamento costante”.
Il battesimo pubblico della Rete, dopo la formalizzazione, sarà un convegno presso la Regione Emilia-Romagna il prossimo 18
febbraio, in occasione della seconda Giornata
Regionale della Mediazione Sociale.
La mediazione sociale è uno strumento volto
a promuovere la crescita della comunità in
un’ottica di coesione sociale e convivenza pacifica. Si tratta di percorsi di facilitazione delle
relazioni mirati alla gestione dei conflitti che
sorgono fra diversi soggetti, singoli o gruppi,
in vari ambiti (vicinato, aziendale, scolastico,
familiare, territoriale, ecc.) per trovare nuovi e
più completi equilibri. Accoglienza e ascolto
sono i primi passi per affrontare situazioni
spesso complesse, che richiedono diversi approcci di mediazione per aprire strade alternative e per arrivare a un miglioramento della
qualità di vita delle persone coinvolte.
CAMELOT
COOPSELIOS
Nel nuovo Network Regionale
D.N.A. per la Mediazione Sociale
E’ stato formalizzato il Network Regionale
D.N.A. per la Mediazione Sociale, la rete delle
cooperative emiliano romagnole che si occupano di gestione dei conflitti sociali. Nel territorio ferrarese, ha aderito la cooperativa
Camelot.
Promuovere la mediazione come metodo efficace ed economico di gestione del conflitto
Primo piano
ACI
Seminario sulle tecnologie digitali nei contesti educativi
L’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia, Reggio Children, la
Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi e la cooperativa sociale Coopselios organizzano il 21 novembre 2015 “Questa è
un’immaginazione vera (Alessandro, 5 anni)”,
seminario sulle tecnologie digitali nei conte-
Legacoop
Settori
sti educativi, con la presentazione di progetti
ed esperienze al nido e alla scuola dell’infanzia sull’incontro tra bambini e digitale. L’iniziativa si tiene dalle 10:00 alle 13:00
nell’Auditorium Annamaria e Marco Gerra,
Centro Internazionale Loris Malaguzzi Viale
Ramazzini 72/A a Reggio Emilia. Introduce
Paola Cagliari, direttore Scuole e Nidi d’infanzia – Istituzione del Comune di Reggio
Emilia. Dopo i saluti di Valeria Montanari,
assessora ad Agenda digitale, partecipazione
e cura dei quartieri con delega a Innovazione
tecnologica, Comune di Reggio Emilia seguiranno le relazioni “Bambini e tecnologie tra
media, touch e contesti immersivi”, di Sabrina Bonaccini, direttore tecnico Area educativa della cooperativa sociale Coopselios,
“Tecnologicamente abita il bambino”, di
Paolo Ferri e Stefano Moriggi, Università
degli Studi Milano-Bicocca, Milano,“Ambienti
digitali al nido e alla scuola: scoperte, proposte, domande aperte” di Maddalena Tedeschi, responsabile di coordinamento
pedagogico, Lucia Colla, insegnante e
Anna Orlandini, atelierista (Scuole e Nidi
d’infanzia – Istituzione del Comune di Reggio
Emilia). Coordina i lavori Roberto Montanari,
RE:Lab – Human Machine Interface, Reggio
Emilia e Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli.
RELEGART
Presenta progetto Good&Trendy
a sostegno di persone disabili
Relegart Onlus, cooperativa sociale che progetta e realizza artigianalmente prodotti di
alta qualità in pelle e non, grazie alla professionalità, l’impegno e la passione di persone svantaggiate e normodotate, organizza
sabato 21 novembre, alle 17, un evento a
Perugia per presentare il suo nuovo progetto
‘Good&Trendy’.“Oggi, nella sola provincia di
Perugia – commenta Silvia Romaniello,
presidente della cooperativa –, quasi 6mila
persone disabili sono disoccupate, numero
che cresce mediamente di mille persone
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
27
ogni anno. Abbiamo allora deciso di implementare una nuova linea di produzione di
borse e accessori in pelle ‘Good&Trendy’ per
creare nuove opportunità lavorative per persone disabili della nostra comunità”.
Raccolta fondi in una serata da Umbrò. L’iniziativa, durante la quale si raccoglieranno
anche fondi a sostegno del progetto, si terrà
nei locali di Umbrò, in via Sant’Ercolano 6,
fino alle 19.30. Umbrò ha concesso gratuitamente gli spazi e aiutato a offrire a chi interverrà un aperitivo gratuito. La compagnia
di danza Inc Inn progress collective si esibirà in una performance, il brand VagaMé
vestirà con abiti trasformabili i ragazzi di Relegart per la loro ‘sfilata diversa’ e Bruno
Calzature fornirà le scarpe.
La linea ‘Good&Trendy’ - Durante
l’evento sarà possibile acquistare borse e
accessori completamente fatti a mano con
materiali di alta qualità e di provenienza
esclusivamente italiana o il libro ‘Profumo di
colla’, ritratto della cooperativa, con i sui
volti, le sue storie e le sfide affrontate negli
anni. “Per lanciare la nuova linea
‘Good&Trendy’ – spiega Romaniello – c’è
bisogno di allestire l’apposito laboratorio, acquistare una cucitrice e il materiale per la
lavorazione. L’energia e la determinazione di
questa piccola grande cooperativa sono
davvero uniche ma, quando gli obiettivi sono
ambiziosi e il valore sociale è assicurato, è
indispensabile il sostegno di tutta la comunità”.
Relegart è attiva da 34 anni e 40 sono i ragazzi disabili a cui, in questi anni, la cooperativa ha consentito di lavorare e condurre
una vita autonoma e dignitosa. “Ammonta a
700mila euro – ricorda Romaniello – il risparmio prodotto dalla cooperativa, dalla sua
costituzione a oggi, per Provincia di Perugia,
Regione Umbria e Stato italiano e a 240mila
euro il fatturato massimo raggiunto. ‘Diversi
per forza, diversi per scelta’ è il motto della
cooperativa che, ben lontana da modelli assistenzialistici, fino ad oggi è riuscita a mantenersi sul mercato attraverso una proposta
di prodotti artigianali di altissima qualità e
completamente made in Italy, con tanto di
certificazioni”.
Fonte http://www.umbriajournal.com/artee-cultura/eventi/relegart-presentaprogetto-goodtrendy-a-sostegno-di-person
e-disabili-181607/
Primo piano
ACI
ZEROCENTO
Il cammino dei Diritti Umani
illustrato in un libro e una mostra
Venti date, e altrettante illustrazioni, ognuna
dedicata a un avvenimento che ha rappresentato un passo avanti nel cammino dei diritti umani. Per ogni data un’illustrazione di
Andrea Rivola è accompagnata da una
poesia di Janna Carioli e una didascalia che
racconta l’importante avvenimento.
Si parte dal 1786 con l’abolizione della pena
di morte nel Gran ducato di Toscana e si arriva al 2013, in Pakistan, con Malala Yousafzai e il suo appello per il diritto all’istruzione.
Nel mezzo tante tappe che ci ricordano la
strada percorsa fino ad oggi, costellata di
eventi e personaggi che hanno lasciato una
traccia indelebile in questo cammino.
La presentazione del libro e della mostra si
terrà Sabato 21 Novembre, alle ore 15.00, a
Faenza, nel Salone delle Bandiere – palazzo
Municipale.
Interverranno:
Giovanni Malpezzi Sindaco di Faenza
Arianna Marchi Presidente della Cooperativa Sociale Zerocento
Andrea Rivola Illustratore del Libro”Il Cammino dei Diritti”
Elena Baboni Fatatrac Edizioni
Nell’ambito dell’iniziativa verrà presentato il
progetto della Cooperativa Sociale Zerocento
Un Legame Indissolubile Educare ai Diritti, i
Diritti nell’Educazione
La mostra sarà allestita e visitabile dal 16 novembre al 10 dicembre 2015 presso il Salone delle Bandiere, Residenza Municipale,
Piazza del Popolo 31 a Faenza
Un’iniziativa di Zerocento con il patrocinio del
Comune di Faenza.
Legacoop
Settori
COOPERATIVA LIBERA STAMPA
Presentata la prima Agenda 2016
“NOIDONNEcult”
Noidonne, storica testata del movimento femminile italiano, giovedì 19 novembre alla Casa
Internazionale delle donne di Roma presenta
la sua prima agenda Noidonnecult, dedicata simbolicamente al voto alle donne che
nel 2016 compie 70 anni. Approfitteremo di
questo anniversario per riflettere sul senso del
voto oggi, partendo dalle nostre esperienze e
dal significato che diamo alla partecipazione
politica.
Sebbene il Parlamento e il governo italiani registrino oggi la più alta presenza femminile
della storia, si avverte una distanza tra elette
ed elettrici, nel quadro più ampio di una disaffezione per la politica, che ad ogni elezione
si fa più evidente. In questo scenario, come e
dove si manifesta oggi quella partecipazione
appassionata che le donne esprimevano nel
’46 con la battaglia per il suffragio? E che
pensano della partecipazione alla vita politica
le italiane di seconda generazione che lottano
per una piena cittadinanza di cui il voto è
espressione importante?
Ne hanno parlato con Simona Ammerata,
attivista del collettivo Casa delle donne Lucha
y Siesta; Barbara Bonomi Romagnoli
giornalista e autrice di “Irriverenti e libere.
Femminismi del terzo millennio”; Kwanza
Musi Dos Santos attivista dell’associazione
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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QuestaèRoma; Cristina Petrucci attivista e
parte della Delegazione di Osservatori Internazionali alle scorse elezioni in Turchia e Silvia Vaccaro giornalista e curatrice
dell’agenda.
Ad aprire e chiudere la tavola rotonda Anna
Maria Loliva, Tiziana Avarista e Federica
Marchettini, ideatrici e protagoniste, insieme a Carmen Giardina, dello spettacolo
“Signorinette” dedicato al voto alle donne,
che andrà in scena a marzo al Teatro Tor di
Nona di Roma.
Comprare e regalare questa agenda, è insieme gesto politico e modo concreto per sostenere il giornale e per continuare a costruire
memoria per le generazioni che verranno, a
partire dall’attenzione per il ruolo che le donne
occupano nella nostra società, sempre più
globale e complessa.
L’agenda costa 10,00 euro. Per acquisti in
blocco di più di 10 copie è previsto uno
sconto del 10%. Per informazioni e prenotazioni scrivi a: [email protected] – cell.
338 9452935
ISFID PRISMA
Al via i corsi su salute e sicurezza
sul lavoro
Hanno preso il via il 18 novembre a Marghera (via Ulloa 5) i corsi di formazione,promossi da Isfid Prisma, in materia di salute e
sicurezza sul lavoro di “Aggiornamento per
Rls-Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, Rspp-Responsabile servizio prevenzione e protezione, e datori di lavoro che
svolgono il ruolo di Rspp”.
Il primo corso si è focalizzato sull’aggiornamento annuale per “Rls in aziende fino a 50
addetti” e affronterà, nel dettaglio: i principi
della comunicazione, l’introduzione allo
stress correlato, il mobbing e il burn out, la
gestione delle emergenze, lo stress da lavoro
correlato (procedure di valutazione, percorso
metodologico, simulazione in aula).
Il secondo, in calendario il 25 novembre
Primo piano
ACI
dalle 9 alle 13, rivolto a “Rls oltre i 50 addetti, Rspp,Aspp, datori di lavoro con ruolo di
Rspp” vede tra gli argomenti affrontati, oltre
a quelli del primo del corso,anche l’evoluzione della normativa antincendio, i sistemi
di allarme, la segnaletica di sicurezza, gli impianti elettrici di sicurezza, l’illuminazione di
sicurezza, le procedure da adottare in caso di
incendio, l’allarme e le modalità di evacuazione.
Per informazioni sul programma e sui costi,
contattare Enrico Guerra (041.5490258) oppure Stefania Nicoletti (041.5490257).
CADIAI
“Soddisfazione per le indagini,
ma riflettiamo sull’accaduto”
«Siamo molto soddisfatti di apprendere da
fonti giornalistiche che sono stati identificati
gli autori dell’incendio doloso che lo scorso 3
novembre ha distrutto una sezione del Nido
d’Infanzia Gaia in via Felice Battaglia. Allo
stesso tempo è grande lo sconforto di pensare che un gruppo di adolescenti possa aver
commesso un simile atto “per divertimento”.
Proviamo sollievo, quindi, per la tempestività
delle indagini che hanno consentito di far luce
sull’accaduto escludendo qualsiasi altra motivazione se non quella di un atto vandalico.
Tuttavia, non possiamo far finta di niente di
fronte a questa vicenda. Dobbiamo porci degli
interrogativi seri e sforzarci di capire che cosa
possa spingere ragazzini di 14, 15 anni a
compiere un’azione del genere.
Crediamo che sia compito della società tutta
- al di là di quelle che saranno le giuste conseguenze per questi adolescenti e per le loro
famiglie - riflettere e analizzare le cause di un
disorientamento talmente profondo da portare a fare cose senza valutare minimamente
le conseguenze e le ripercussioni sulla comunità. Non possiamo chiudere gli occhi,
dobbiamo affrontare la situazione e aiutare i
ragazzi a riconoscere i valori del vivere sociale».
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Sondaggio
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OSSERVATORIO SWG
Rabbia e paura dopo
i fatti di Parigi
Rabbia. Voglia di reagire. Paura. Ma anche
tristezza e pessimismo. La sensazione
d’inadeguatezza e incapacità dei capi del
mondo, accompagnata dal sospetto che
non abbiano capito la portata di quanto
stava accadendo in una parte del mondo
islamico. La consapevolezza che lo jiadismo
non è tutto l’Islam, unita all’impressione che
il mondo musulmano moderato sia ancora
timido e flebile nel prendere le distanze
dalle frange più radicali. Il no a un coinvolgimento diretto, militare, dell’Italia, accompagnato all’acre sapore che porta con sé il
fantasma della Terza guerra mondiale.
I sentimenti degli italiani, intercettati da Swg
subito dopo i drammatici attentati di Parigi,
sono un mix composito e cupo, in cui all’angoscia per i fatti accaduti, si somma il
bisogno di risposte sul futuro, l’esigenza di
capire se esiste un’uscita dal tunnel d’incertezza e instabilità in cui siamo piombati.
La rabbia è il sentimento dominante. La voglia di fare qualcosa, di reagire, incardina il
sentire delle persone (specie a centrosinistra), cui fa da contraltare un profondo timore per quello che ancora potrebbe
accadere. Il tema della guerra non riguarda
più gli eserciti, i soldati che combattono in
un territorio lontano da noi, ma torna, dopo
settantant’anni, nelle città del vecchio continente.
La percezione di tale rischio alimenta un
sentimento d’incertezza cui non eravamo
più abituati e accresce la percezione del rischio di attentati nelle nostre città, anche
se per ora gli effetti maggiori si hanno solo
sui viaggi, sulla tendenza a ridurre gli spostamenti negli altri continenti e in Europa.
La maggioranza degli italiani è contraria all’ipotesi di rinviare il Giubileo.
Gli attentati di Parigi hanno messo in luce
gli errori delle guerre passate, la mancanza
di una visione equa e mondialista nel modello di sviluppo globale, ma hanno anche
evidenziato la fallacia di chi ha pensato di
potersi occupare solo dei propri interessi
particolari e ignorare quanto accadeva in alcune parti del mondo.
NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg.
Sondaggiocawi su un campione nazionale
di 1.000 italiani eseguiti tra il 16 e il18
novembre 2015.
Primo piano
ACI
Legacoop
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