Legainf-15-2015 - Legacoop
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Legainf-15-2015 - Legacoop
Visita il sito www.legacoop.coop Anno I - n.15 del 20 novembre 2015 Primo piano Coopstartup, 100 cooperative nell’incubatore Si è svolto a Roma il Meeting nazionale del progetto di Coopfond, una giornata per far crescere ancora un’esperienza di successo a pagina 2 Agroalimentari IV assemblea del settore Il presidente Giorgio Mercuri ha aperto il 17 novembre, con i copresidenti Giampaolo Buonfiglio e Giovanni Luppi, i lavori della quarta assemblea dell’alleanza delle cooperative agroalimentari, svolta presso l’hotel Sheraton Parco dei Medici a Roma. La prima giornata è stata dedicata alle filiere, con gli interventi dei coordinatori: Gianpiero Calzolari per il lattiero-caseario, Davide Vernocchi per l’ortofrutticolo... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 19 novembre 2015 alle ore 15:00 Legacoop Terrorismo Lusetti “Vivere i nostri valori per isolare terrorismo e barbarie” Territori Emilia Romagna Assemblea delegati, Monti “raggiunti risultati positivi” “Colpire civili inermi – ol- A un anno dal congresso retretutto in luoghi deputati gionale, Legacoop Emiliaalla cultura... Romagna ha riunito l’assemblea dei delegati per fare il punto della situazione. «Sono trascorsi quasi 365 giorni dal congresso, ma sembra che siano trascorsi Legacoop Servizi Sottoscritto Appello anni per quanti sono stati i cambiamenti e i fatti accaimprese italiane duti nella cooperazione e indella green economy torno a noi – sottolinea il presidente di Legacoop Nell’ambito di Ecomondo, Emilia-Romagna Giovanni Legacoop Servizi ha parte- Monti –. A partire dalle cipato lo scorso... stragi di Parigi. Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio Cmc ha presentato, sabato 14 novembre, davanti ad un attento pubblico, il Rapporto Sociale 2014 che illustra i risultati economici, sociali ed ambientali di una impresa che nasce nel 1901 ed ancora oggi è leader del mercato delle costruzioni. Dopo un commosso ricordo delle vittime degli attentati di Parigi e il saluto del Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, è toccato a Massimo Matteucci... Rabbia. Voglia di reagire. Paura. Ma anche tristezza e pessimismo. La sensazione d’inadeguatezza e incapacità dei capi del mondo, accompagnata dal sospetto che non abbiano capito la portata di quanto stava accadendo in una parte del mondo islamico. La consapevolezza che lo jiadismo non è tutto l’Islam, unita all’impressione che il mondo musulmano moderato sia ancora timido e flebile nel prendere... CMC Rapporto Sociale, prima cooperativa di costruzioni in Europa Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli leggi Osservatorio SWG Rabbia e paura dopo i fatti di Parigi Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano 2 Coopstartup, 100 cooperative nell’incubatore Si è svolto a Roma il Meeting nazionale del progetto di Coopfond, una giornata per far crescere ancora un’esperienza di successo Cento startup cooperative in incubazione. È questo il primo risultato del progetto Coopstartup, lanciato nel 2013 da Coopfond, il Fondo mutualistico di Legacoop, per dare una scossa innovativa alla cooperazione nel nostro Paese. E per le cooperative di nuova generazione sulla rampa di lancio sono pronti 5.000 euro a fondo perduto, finanziamenti per i primi investimenti necessari anche senza garanzie e servizi di accompagnamento e consulenza per trovare clienti e fornitori. Complessivamente attraverso i bandi già realizzati sono stati coinvolti oltre mille giovani e sono state selezionate 300 idee. Cento progetti sono già in fase di incubazione, con 245 ore di formazione già effettuate. Otto cooperative sono state costituite formalmente ed è stata predisposta e resa disponibile on line sul sito del progetto una Guida per le startup cooperative.A chi giungerà al termine del percorso Coopfond garantisce un contributo a fondo perduto di 5.000 euro, un finanziamento fino al 50% degli investimenti e a un massimo di 150.000 euro non assistito da garanzie e formazione, supporto e consulenza per l’avvio dell’attività. COOPSTARTUP, IL MEETING NAZIONALE 2015 I risultati di Coopstartup sono stati al centro del Meeting nazionale che si è svolto il 18 novembre a Roma, presso la sede di Legacoop nazionale. Una giornata di bilanci, storie e confronto per misurare la strada compiuta.“Le startup per cui lavoriamo – ha spiegato il direttore generale di Coopfond Primo piano ACI Aldo Soldi – hanno due tratti distintivi: puntano sull’innovazione a 360 gradi, quindi non solo tecnologica ma anche sociale e organizzativa, e attorno a una buona idea vogliono costruire un’impresa che duri nel tempo”. “Stiamo lavorando – ha proseguito Soldi – sia in territori a forte radicamento cooperativo ma anche in tante regioni del sud, dove è ancora più rilevante dare opportunità nuove e qualificate ai giovani, dando credito alla loro creatività e intraprendenza”. “A voi startupper cooperativi si chiede prima di ogni cosa di portare sangue nuovo alla nostra associazione e di sviluppare un senso di Legacoop Settori appartenenza ad essa” ha esordito Mauro Lusetti, presidente di Legacoop. “I giovani che hanno voglia di crescere e di mettersi in gioco per crearsi una prospettiva futura, se lo fa insieme ad altri, hanno più opportunità che in qualsiasi altra impresa- ha detto-. Lavorare in cooperativa vuol dire cooperare insieme ad altri e non avere padroni, trovando nella cooperazione un ascensore sociale. In questa società, ci sono persone che hanno voglia di avere una loro attività autonoma condivisa secondo regole democratiche di gestione”. Per il direttore di Legacoop, Giancarlo Ferrari, non bisogna Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 farsi fermare dalla crisi. “Se non riusciamo a cogliere ciò che esiste tra Stato e mercato, noi non riusciamo a vedere la società delle persone che si organizzano e ci provano. Quello è un pezzo vitale del nostro futuro”. TANTI RELATORII Il meeting nazionale di Coopstartup 2015 è stato diviso in quattro panel, durante i quali si è discusso di: finanza per le startup; valutazione dei progetti di impresa; incubazione e accelerazione; animazione territoriale e comunicazione. “Il mondo delle Startup in Italia conta almeno 15mila persone. Molti di loro sono costretti a fare altri lavori per vivere. Questo significa che non riescono a dedicare il 100% del tempo sul progetto e quindi il rischio di perdere il tempo giusto per il mercato è molto alto” ha dichiarato Irene Carpinelli (Theorema).“Noi vogliamo creare delle imprese sostenibili. Come Coopfond abbiamo creato un ecosistema è vero, ora dobbiamo accompagnare i progetti delle startup” ha ricordato Angelo Ancarani (Coopfond). Per Dario Carrera (Impact Hub Roma),“Finalmente in Italia si inizia a parlare di civic crowdfunding”. “Abbiamo bisogno di società che dall'interno del movimento cooperativo facciano da investitori e individuino i progetti, li accompagnino e li facciano diventare concreti” spiega nel suo intervento Paola Bellotti (Legacoop Liguria). “L'assett fondamentale è il capitale relazionale” è la convinzione di Chiara Bertelli (Legacoop). “Tutto ciò che è innovativo è diverso dal passato ma dipende dal passato. Servono degli attori e investitori che siano in grado di leggere l'innovazione” ha ricordato Riccardo Maiolini (John Cabot University, Italia Camp). Per Massimo Battaglia (Scuola superiore Primo piano ACI Sant’Anna), bisogna sempre “tenere conto che nel caso di startup cooperativa è centrale la valenza sociale del progetto” per questo, come spiega Flaviano Zandonai (Iris network), “è necessario cambiare il business model: non più centrato sul core business ma sulle esternalità”. Concorde Fabio Grossetti (Legacoop Marche), che ha detto:“La valutazione delle startup cooperative non può prescindere dal chiedersi in che modo il progetto è inserito nella comunità e quanto è aderente ai valori cooperativi”. E se è vero, come affermato da Francesca Montalti (Innovacoop), che “una startup cooperativa è un progetto di vita”, allora questa deve “prima di tutto lasciare un segno”, come spiegato da Tatiana Marchisio (Service Lazio 2000). Per questo è prioritario, quando si selezionano i progetti, “capire chi ci crede davvero”, come spiegato da Mario Sorrentino (Start Up Lab). “Anche le imprese cooperative più grandi devono investire nelle startup per promuovere esse stesse innovazione” ha dichiarato Walter Dondi (Fondazione Unipolis). “La formazione deve trasformarsi in relazione. Bisogna saper trasmettere valori ed esperienze” ha spiegato Alessandro Iacopini (Università Politecnica delle Marche). Perseveranza, audacia, entusiasmo, sono le leve su cui dobbiamo puntare” è il contributo che ha voluto dare Annamaria Ricci (Coopstartup Puglia). Ai giovani cooperatori, Enrico Libera (Fondazione Scuola nazionale Servizi) ha detto: “bisogna crederci”. Annibale D’Elia (Regione Puglia) ha ricordato che “le persone Legacoop Settori non portano solo bisogni o interessi ma anche passioni, entusiasmi ed idee”. In conclusione, Massimo Favilli (Unicoop Tirreno), Paolo Venturi (AICOON) e Marta Micheli (Generazioni Lazio) hanno riassunto l’esperienza della comunicazione dei bandi territoriali di Coopstartup. E Matteo Serra (comunicazione Pazlab) ha riassunto i risultati della piattaforma coopstartup.it: “ Triplicate le visite al sito del progetto, le interazioni su Twitter sono cresciute del 92%, abbiamo raddoppiato l’impatto della nostra comunicazione attraverso Facebook”. Territori Imprese Sondaggio 4 >> Alleanza Cooperative Agroalimentari >> Stop False Cooperative ALLEANZA COOPERATIVE AGROALIMENTARI IV assemblea del settore Il presidente Giorgio Mercuri ha aperto il 17 novembre, con i copresidenti Giampaolo Buonfiglio e Giovanni Luppi, i lavori della quarta assemblea dell’alleanza delle cooperative agroalimentari, svolta presso l’hotel Sheraton Parco dei Medici a Roma. La prima giornata è stata dedicata alle filiere, con gli interventi dei coordinatori: Gianpiero Calzolari per il lattiero-caseario, Davide Vernocchi per l’ortofrutticolo, Gianni Tarello per il forestale, Ruenza Santandrea per il vitivinicolo, Patrizia Marcellini per il cerealicolo, Elia Fiorillo per l’olivicolo,Andrea Bertoli per il biologico, Giovanni Bettini per la zootecnia e Walter Incerpi (in vece di Luca Quilici) per il florovivaismo. Tutti gli interventi dei responsabili dei settori al seguente link http://www.legacoopagroalimentare.coop/pt1740/Assemblea-ACIAgroalimentare-settori.html Il 18 novembre si è svolta la tavola rotonda “#agroalimentarecolsegnopiu-con noi #italiariparte” alla quale hanno partecipato il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e il viceministro con delega al commercio estero Carlo Calenda. Presieduta dal presidente Giorgio Mercuri si e’ svolta il 18 novembre la parte pubblica dell’assemblea dell’ alleanza delle cooperative agroalimentari. Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e il vice ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda hanno animato la tavola rotonda alla quale hanno preso parte il presidente di conserve Italia Maurizio Gardini, il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari e il direttore generale di Conad Francesco Pugliese. Continua a leggere Gianpiero Calzolari coordinatore del settore lattiero – caseario Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo, è stato nominato coordinatore del settore lattiero – caseario dal Coordinamento dell’Alleanza delle Cooperative. Calzolari, nel ringraziare per l’incarico ricevuto, ha sostenuto la necessità di affrontare la crisi che interessa il settore non solo in terPrimo piano ACI Legacoop Settori mini di prezzo del latte ma anche guardando all’export. “E’ indispensabile favorire politiche di filiera che consentano alle nostre imprese di presentarsi sul mercato internazionale in modo più strutturato e di rafforzarne così la loro presenza al di fuori dei confini nazionali” afferma Calzolari, che auspica la creazione di un organismo inter-professionale di confronto tra industria, cooperazione e grande distribuzione. Con 27.550 allevamenti (pari al 68% del totale in Italia) e circa 700 imprese cooperative che raccolgono il 70% della materia prima nazionale (quasi 7 milioni di tonnellate di latte), la Cooperazione contribuisce al sistema lattiero caseario nazionale con un valore economico di circa 7 miliardi di euro che corrisponde al 45% del fatturato complessivo della filiera. Un valore, quest’ultimo, che esprime il 19% del fatturato globale della cooperazione agroalimentare. STOP FALSE COOPERATIVE AncorafirmedalleIstituzioni grazie al Protocollo con Avviso Pubblico Le raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Stop false cooperative” si è conclusa. Ma chi pensava che ci bastasse la consegna di ben 100.000 firme alla Camera dei Deputati come lieto fine si sbagliava. Perché non intendiamo fermarci fin quando non riusciremo ad avere in Italia una legge efficace e capace di contrastare le false cooperative, annullandone gli effetti negativi sull’economia e sulla società. Per questo, la campagna “Stop false cooperative” continuerà a girare ancora e a spingere affinché le adesioni crescano e la società continui a dare voce alla volontà di ottenere una norma mirata contro quelle società che usano strumentalmente la forma cooperativa. E c’è già una buona notizia. Grazie al Protocollo firmato con Avviso Pubblico – associazione di enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie – SFC sta ancora raccogliendo adesioni. Hanno iniziato l’Amministrazione del Comune di Certaldo, in provincia di Firenze, e di Cadoneghe, in provincia di Padova. Le false cooperative offendono i valori di un movimento presente in tutto il mondo, che produce anche in Italia grandi effetti positivi Territori Imprese Sondaggio 5 sull’economia e sull’occupazione. Solo alcuni dati: dell’Alleanza delle cooperative italiane fanno parte 39.579 cooperative, una cifra che corrisponde al 9,3% del Pil. Tra il 2001 e il 2011, gli occupati sono cresciuti del 22,7% contro il 4,3% del totale delle imprese. Le sociali, nell’ultimo decennio, sono raddoppiate e hanno aumentato gli occupati del 150%. Le cooperative, infatti, non hanno ef- Primo piano ACI fetti benefici solo sull’economia. Lavorano anche e soprattutto per favorire l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati, per migliorare l’integrazione e incrementare il grado di sostenibilità del sistema Paese. A percepire come un’offesa ai valori cooperativi la coesistenza sul mercato con alcune cooperative che si fregiano solo del titolo e della forma societaria, non sono solo i tanti cooperatori Legacoop Settori onesti ma anche molte persone che appartengono alla società. Per questo l’Alleanza intende promuovere ancora la legalità, servendosi della campagna Stop false cooperative per sensibilizzare ulteriormente la società e le Istituzioni su un tema importante per dare un duro colpo alla concorrenza sleale e alle realtà che inquinano il mercato. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Legacoop 6 LEGACOOP Lusetti“Vivereinostrivaloriperisolareilterrorismoecolpirebarbarie” >> Formazione >> ICA >> ICA >> ICA >> Assemblea Nazionale “Colpire civili inermi – oltretutto in luoghi deputati alla cultura e al divertimento – costituisce un atto di disumana barbarie davanti al quale ognuno di noi è chiamato a reagire”. Inizia così il messaggio che il presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti ha voluto dare ai cooperatori e alle cooperatrici dopo i tragici attentati che hanno colpito ieri sera Parigi. “I fratelli e alle sorelle di Parigi – ha proseguito Lusetti – che davanti al pericolo hanno aperto le porte di casa per accogliere chi era in fuga hanno affermato, forse inconsapevolmente, la forza della nostra civiltà contro la viltà del terrorismo. Dal loro esempio vogliamo imparare. Non è questo, quindi, il momento di contrapposizioni partitiche o divisioni che fanno il gioco del terrorismo. Dobbiamo stringerci attorno ai valori che ci uniscono, superando le divisioni”. “Con questa stessa determinazione – prosegue il presidente nazionale – dobbiamo – oggi ancor più di ieri – avere il coraggio di ieri di essere accanto ai musulmani che nulla hanno a che spartire con il fondamentalismo. L’unità tra chi si riconosce nei valori fondamentali dell’uomo e della convivenza civile deve mettere ai margini ogni estremismo e permettere così di colpire con la necessaria durezza i terroristi e chi fiancheggiandoli o anche solo chiudendo gli occhi si mette nei fatti non contro l’occidente o il cristianesimo, ma contro la vita umana in sé”. Primo piano ACI Legacoop Settori MafiaCapitale,soddisfazioneperaccoglimentocostituzionepartecivile Grande soddisfazione da parte di Legacoop Nazionale per la decisione del Tribunale di Roma di accogliere la richiesta avanzata da Legacoopsociali di costituirsi parte civile nel processo ‘Mafia Capitale’. “Questa scelta - ha commentato il presidente dell’associazione Mauro Lusetti - riconosce quanto affermiamo dall’inizio, come Legacoop e come Alleanza delle Cooperative Italiane, ovvero che la cooperazione, e quella sociale in particolare, è parte lesa in questa vicenda”. “Il comportamento dei dirigenti coinvolti - ha proseguito Lusetti - ha messo a rischio quanto di buono realizzato da quelle cooperative, colpito i soci e i lavoratori e danneggiate le centinaia di migliaia di cooperatori che nel pieno rispetto non solo delle leggi ma dei valori che da sempre costituiscono il nostro dna si impegnano ogni giorno per far crescere la propria impresa nel rispetto della comunità e del territorio in cui sono inseriti”. “Contro questi comportamenti - ha concluso il presidente di Legacoop Nazionale - la nostra associazione non ha avuto e non avrà mai tentennamenti. Non c’è posto tra di noi per chi si muove al di fuori delle leggi e dei nostri valori e nessuna giustificazione è possibile. Se il mercato è inquinato il nostro compito è fare la nostra parte per renderlo più pulito e trasparente, senza alcuna omologazione. Anche per questo, per avere più forza in questa direzione, abbiamo deciso di dare vita all’Alleanza delle Cooperative Italiane che ha nella legalità uno dei propri punti fermi”. Alla “Settimana Europea di lotta contro il crimine organizzato” Dal 16 al 19 novembre si è svolta a Bruxelles nella sede del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) la “Settimana Europea di lotta contro il crimine organizzato”. L’evento è stato promosso dall’Associazione “Cultura contro camorra” in collaborazione con la Commissione Europea DG Territori Imprese Sondaggio Legacoop 7 Home Affairs ed il CESE. Il programma ha trattato i temi delle azioni di contrasto al crimine, il ruolo della società civile e l’impegno dei poteri pubblici ed ha visto la partecipazione di esponenti del Parlamento Europeo e di organizzazioni dei vari Paesi membri. In particolare, nel corso dell’evento è stata allestita una esposizione di prodotti delle cooperative che gestiscono beni sequestrati e confiscati alla mafia. La sessione dedicata all’utilizzo dei beni è stata presieduta da Elly Schlein co-Presidente dell’intergruppo “Integrità, trasparenza, lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata” la quale ha parlato, tra l’altro, dell’attuazione della Direttiva CE sulla confisca dei beni finalizzata a dare respiro europeo al tema affinché le Istituzioni europee assumano questa problematica con adeguate misure di sostegno e di indirizzo agli Stati membri. All’evento, in rappresentanza di Legacoop, ha partecipato Giorgio Gemelli, che ha argomentato l’impegno di Legacoop sul tema della legalità ed ha evidenziato come il recupero produttivo, sociale e legale dei beni sequestrati e confiscati è un nodo centrale dell’attività di contrasto, implementando positivamente il ruolo della Magistratura e delle Forze di Polizia nell’azione repressiva. Legacoop promuove e sostiene queste iniziative cooperative: gli ambiti di attività di Legacoop, per il tramite delle strutture sindacali, delle strutture di sostegno alle imprese e di importanti cooperative associate, sono fondamentalmente legati alla promozione, tutela ed assistenza delle cooperative che gestiscono beni o aziende, implementando un modello di intervento che preveda un mix di sostegno finanziario, tutoraggio, formazione ed assistenza manageriale, di facilitazione commerciale per le produzioni. Un altro ambito di intervento di Legacoop riguarda le proposte e l’appoggio a campagne volte al miglioramento delle normative in materia di beni confiscati e sequestrati e le iniziative rivolte all’inserimento di questi temi nei provvedimenti di incentivazione a livello regionale e nazionale. Gemelli ha sottolineato come sia importante l’unità e la collaborazione tra i vari soggetti impegnati e la costruzione di una rete virtuosa che rafforzi la fiducia nelle istituzioni ed una dimensione culturale ed educativa rafforzando così politiche di coesione sociale. FORMAZIONE Ultime settimane per iscriversi alla XIV edizione del Master Muec Ultime settimane per iscriversi alla XIV edizione del Master Muec promosso dall'Università di Bologna in collaborazione con AICCON e l'Alleanza delle Cooperative Italiane. Sarà possibile presentare le domande di partecipazione al colloquio di ammissione – che si terrà nella mattinata di sabato 12 dicembre 2015 – sino al prossimo mercoledì 9 dicembre 2015. L’inizio delle lezioni è previsto per venerdì 22 gennaio 2016. Il Bando del Master è pubblicato sul portale internet dell’Università di Bologna (www.unibo.it). Per informazioni: Master Universitario in Economia della Cooperazione MUEC Telefono: 051 2098868; Fax: 051 2098040; E-mail: [email protected] BROCHURE - BANDO Primo piano ACI Legacoop Settori ICA Conferenza globale ed Assemblea Generale ad Antalya La conferenza globale organizzata dall’ICA ad Antalya, in concomitanza con l’Assemblea Generale, è stata focalizzata sui 5 pilastri del Blueprint per la decade cooperativa: partecipazione, sostenibilità, identità, quadro giuridico e accesso al capitale, identificati dall’ICA come i driver per fare dell’impresa cooperativa la forma d’impresa più sostenibile, più scelta dalla gente e quella a più rapida crescita entro il 2020. La conferenza di Antalya ha avuto l’obiettivo di dimostrare al mondo come le cooperative, nel loro agire quotidiano in ogni angolo del pianeta, rispondono alle grandi sfide globali. La Presidente uscente Pauline Green nel suo intervento introduttivo, ricordando gli importanti risultati raggiunti, ha sottolineato quanto la sostenibilità sia essenziale per il futuro della cooperazione richiamando i cooperatori del mondo a salvaguardare gli importanti riconoscimenti ottenuti e a mantenere la leadership in tal senso, mettendo in campo tutte le misure possibili. Pauline Green ha evidenziato alcuni temi cruciali: Il clima e l’ambiente come pure l’eguaglianza e l’inclusione. -Vogliamo diventare una piattaforma per le donne ed i giovani- ha proseguito Green sottolineando che le cooperative giocano un ruolo importante nel nutrire il pianeta e questa è una grande responsabilità della cooperazione mondiale. Non è un caso che le cooperative siano sempre più riconosciute dai Governi come il modello d’impresa più realistico, efficiente Territori Imprese Sondaggio Legacoop 8 ed autenticamente sostenibile nelle varie dimensioni. Altro tema importante affrontato nella conferenza di Antalya è stato quello dell’identità nell’era digitale. Di tutti i modelli esistenti, quello cooperativo è il più opensource ed il più efficiente. Il modello cooperativo offre una piattaforma stabile per una società sana, fiorente ed eguale. La sharing economy è un luogo in cui le cooperative sono ben posizionate poiché esse offrono un modello proprietario di gestire ciò che è condiviso. Le riflessioni dei rappresentati del movimento cooperativo internazionale che hanno partecipato ai vari panels sono state anche accompagnate da due key note speakers: Il Prof. Yochai Benkler (Harvard Law School & Berkman Center for Internet and SocietyHarvard University) che è intervenuto sul tema “ Beni comuni, cooperazione e cooperativismo nelle società di mercato del 21°” e Raj Patel, autore controverso, giornalista e docente di politica globale presso l’Università del Texas, che ha affrontato il funzionamento delle economie globali, le cause della crisi alimentare mondiale e delle ineguaglianze crescenti, partendo dal concetto di quello che la gente sta facendo in tante comunità locali rompendo le regole per costruire economie e società più giuste e sostenibili. Il Presidente Mauro Lusetti è intervenuto nella sessione dedicata all’Occupazione “ Politiche globali,conseguenze locali” dedicata a promuovere un dialogo sempre più stretto tra il movimento cooperativo e le istituzioni globali del sistema ONU, come l’Organizzazione Internazionale del Lavoro e la Fao. “Solo l’Alleanza delle cooperative raggruppa in Italia 39.579 cooperative. Nel 2013, le cooperative hanno offerto una occupazione a 1.150,00 lavoratori di cui il 52,8% sono donne, il 22% sono immigrati” ha spiegato il presidente di Legacoop. “Tra il 2001 e il 2011, le imprese cooperative sono aumentate del 22,7% contro il 4,3% del totale delle imprese- ha ricordato-A beneficiarne sono stati i lavoratori che hanno visto aumentare i redditi del 21%, più del valore della produzione”. Lusetti ha poi sottolineato che le cooperative sociali, nell’ultimo decennio, sono raddoppiate, passando da 6.000 a 12.000, aumentando gli occupati di quasi il 150%.“La cooperazione, oggi più che mai, rappresenta uno degli attori Primo piano ACI fondamentali in grado di contribuire a superare le crisi anche strutturali e a dare nuove risposte ai bisogni delle persone, a generare un nuovo modello di sviluppo- ha concluso Lusetti-. E’ quindi importante che le istituzioni riconoscano il ruolo economico e sociale delle cooperative, in tutto il mondo, non soltanto in tempi di crisi ma anche nelle fasi di crescita e per una crescita sostenibile”. La sessione ha visto inoltre la partecipazione di Simel Esim, Capo Unità Cooperative dell’ILO che ha presentato l’attività dell’Ilo con particolare riferimento al ruolo delle cooperative nella promozione del lavoro dignitoso citando i casi di alcune regioni del mondo tra le quali l’Emilia Romagna,; di Bruno Roelants Segretario Generale CECOP- CICOPA, che ha presentato la ricerca sulle tendenze nell’occupazione cooperativa a livello globale, di Sonia Brucke, Coordinatrice della Federazione delle Cooperative del Paraguay, che ha centrato il suo intervento sull’occupazione femminile nel suo Paese e di Yuzo Nagato, Presidente Unione Cooperative di Lavoro del Giappone, che ha presentato il percorso della cooperazione di lavoro . In occasione dell’assemblea ICA, oltre alle questioni statutarie si sono svolte le elezioni a scrutinio segreto per la presidenza ICA, che ha visto confrontarsi 4 candidati : la canadese Monique Leroux, Presidente e CEO del Gruppo Desjardins; il francese Jean Louis Bancel,Presidente del Crédit Coopératif e di Coop FR, l’argentino Ariel Guarco, Presidente di Cooperar e il brasiliano Eude de Freitas Aquino, Presidente di UNIMED. Nei giorni precedenti (9-10 novembre ) si sono svolte conferenze e riunioni statutarie degli organismi settoriali dell’ICA e dei Comitati Tematici. La Presidente della Commissione Pari Opportunità di Legacoop, Dora Iacobelli, è stata eletta nell’esecutivo del Comitato di parità di genere dell’ICA. I delegati hanno inoltre approvato le nuove linee guida per i Principi Cooperativi, la revisione della formula contributiva e sono stati lanciati alcuni studi : il Monitor Report 2015, il rapporto sulla Governance Cooperativa ed il Rapporto sul Capitale Cooperativo (scaricabili sul sito ICA www.ica.coop. Oltre al Presidente Lusetti, hanno partecipato Stefania Marcone e Roberto Sgavetta, presidente di COOP Italian FOOD. Legacoop Settori ICA Monique F. Leroux è il nuovo presidente Durante l’Assemblea Generale 2015 dell’International Cooperative Alliance, che si è tenuta ad Antalya (Turchia), i delegati hanno eletto come nuova Presidente, Monique F. Leroux per il periodo 2015 -2017. Leroux è Presidente e CEO del Desjardins Group, il gruppo finanziario cooperativo leader in Canada e la quinta istituzione finanziaria del mondo. Durante il suo mandato, il Desjardins Group è cresciuto costantemente, raggiungendo un attivo di circa 250.000.000.000 dollari canadesi, pur rimanendo fermamente ancorato ai suoi valori cooperativi. Monique Leroux presiede anche i consigli di amministrazione di Caisse Centrale Desjardins, Desjardins Financial Corporation e Desjardins Foundation, ed è CEO del Movimento e delle sue controllate. E’ anche componente del CDA di CIC (credito industriale e commerciale), una controllata della banca francese Crédit Mutuel. Come presidente della CQCM ( Consiglio della cooperazione e della mutualità del Quebec) Monique Leroux ha varato un piano ambizioso per garantire che il movimento cooperativo potesse promuovere 20.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020. Ha inoltre partecipato alla creazione di CMC (Canada ), l’ associazione nazionale delle cooperative candesi. Membro attivo del Consiglio di Amministrazione dell’ICA, Monique Leroux dirige lo IARAC (Comitato di contabilità internazionale e normative), è membro del comitato esecutivo della GEBC (Associazione europea delle banche cooperative) e CIBP (Confederazione Internazionale delle Banche Popolari) è fondatrice e presidente del Summit internazio- Territori Imprese Sondaggio Legacoop 9 nale delle cooperative in Quebec. Monique Leroux ha ricevuto numerosi premi: membro dell’Ordine del Canada, Cavaliere della Legion d’Onore (Francia), vincitrice del premio Woodrow Wilson (USA) dedicato alle Personalità della Francofonia economica. Monique Leroux ha ricevuto lauree honoris causa da otto università canadesi. Ha recentemente ricevuto il Prix des Fellows de l’Institut des Administrateurs de Sociétés, per la sua leadership in termini di business e di governance. Inoltre è impegnata nelle politiche pubbliche, come componente del comitato consultivo del Primo Ministro canadese e partecipa alle riunioni del B20 e B7 / G7. Monique Leroux supporta molte organizzazioni non-profit e presiede la Fondazione Desjardins, che è dedicata alla formazione dei giovani. La nuova Presidente ICA ha così commentato la sua elezione: “Sono profondamente onorata ed emozionata di essere stata eletta Presidente dell’International Cooperative Alliance. Voglio ringraziare i nostri associati in tutto il mondo per il loro sostegno e la loro fiducia in me”. e il 2013, con un fatturato 2,4 miliardi di dollari. Circa 250 milioni di persone sono occupati nelle cooperative, o organizzano la loro vita attraverso di esse. Monique Leroux, Presidente e CEO di Gruppo Desjardins, e recentemente eletta Presidente dell’ICA, ha chiesto il riconoscimento della diversità dei modelli di imprese, in particolare per quanto attiene i regolamenti finanziari. “Abbiamo bisogno di una corretta regolamentazione delle norme per evitare effetti negativi per le cooperative finanziarie. Queste regole sono fondamentali per finanziare la crescita, in particolare per il finanziamento delle PMI. All’appello della Presidente ICA si è aggiunto quello di Jean-Louis Bancel, Presidente dell’Associazione Internazionale delle Banche Cooperative. Charles Gould, Direttore Generale ICA, ha dichiarato: “Noi vediamo il B20 come un evento importante per tutta una serie di questioni che sono fondamentali per le cooperative, come lo sono per tutte le imprese. Siamo grati per l’invito a partecipare a questo forum, e ci auguriamo una ICA IL MOVIMENTO COOPERATIVO IN TURCHIA La cooperazione al vertice del B20 I rappresentanti delle cooperative hanno partecipato, il 14 novembre, ad un vertice del B20 ad Antalya, in Turchia, in vista delle riunioni del G20. Essi hanno chiesto una maggiore integrazione dell’ approccio cooperativo ed il riconoscimento della specificità del loro modello di impresa nelle raccomandazioni che saranno presentate al G20 dal B20. La delegazione ICA ha ricordato ai delegati B20 le dimensioni della cooperazione a livello internazionale e l’importante ruolo del settore cooperativo , sulla base dei dati presentati di recente dall’Osservatorio globale sulle cooperative, la cui edizione 2015 è stata recentemente pubblicata. Essi hanno sottolineato una crescita del 7% del fatturato delle 300 imprese cooperative più grandi del mondo, tra il 2012 Primo piano maggiore considerazione dell’incidenza e delle potenzialità del modello cooperativo nelle raccomandazioni del B20. Parlando a nome della Federazione Internazionale delle assicurazioni cooperative e mutualistiche (ICMIF), Shaun Tarbuck, Direttore generale, ha condiviso una nuova iniziativa con i delegati al Vertice B20, la strategia di microassicurazione mutualistica 5-5-5, che sarà promossa al vertice del COP21 a Parigi, all’inizio di dicembre 2015. La strategia di 5-5-5 vuole aiutare cinque milioni di famiglie senza assicurazione e basso reddito in 5 paesi in 5 anni. Ciò permetterebbe di fornire una copertura di micro-assicurazione per 25 milioni di persone entro il 2020 per contribuire a mitigare l’impatto dei disastri naturali e dei cambiamenti climatici. Questo obiettivo è pari al 25% della quota del settore privato nell’impegno del G7 per raggiungere 400 milioni di persone entro il 2020. Le compagnie d’assicurazioni mutualistiche e cooperative sono gli attori con la crescita maggiore nel settore assicurativo, detengono il 27% del mercato assicurativo globale. ACI Legacoop L’Articolo 51 della Costituzione turca del 1961 prevede che “Il Governo assuma tutte le misure necessarie a promuovere la cooperazione”. Oggi la cooperazione in Turchia è composta da 84.232 cooperative di 26 Settori con un numero di soci di circa 8,1 milione di persone. Le cooperative in Turchia sono il pilastro più importante dell’economia sociale del Paese che occupano oltre 96.688 persone. Il settore più importante è quello delle cooperative di credito agricolo ( 1,3 milioni di soci-agricoltori, 1656 cooperative di base, 6000 occupati). Sebbene la sua funzione primaria sia stata il credito agli agricoltori, il settore ha creato un sistema multisettoriale legato all’agricoltura (acquisto, trasformazione e vendita dei prodotti agricoli, foreste, irrigazione, pesca, lattierocaseario;cooperative di comunità), seguito dalle cooperative di abitanti (54.996 cooperative , quasi 2 milioni di soci), dalle cooperative di credito e garanzia per l’artigianato (993 cooperative con 685.105 soci); cooperative di trasporto (6.734 imprese con 288,063 soci). In Turchia esiste una legislazione generale sulla cooperazione (Legge n.1163 del 1969) per le cooperative agricle e per gli altri settori non legati all’agricoltura e le leggi n. 1581 del 1972, per le cooperative di credito agricolo e loro unioni, e la legge n. 4572 del 2000 per le cooperative di commercializzazione dei prodotti agricoli e loro unioni. Settori Territori Imprese Sondaggio Legacoop 10 L’assemblea annuale dei delegati e delle delegate si svolgerà a Bari il 26 novembre. L’assemblea si arricchisce quest’anno di un appuntamento aperto a tutti mercoledì 25 novembre, per parlare di economia collaborativa,innovazione, protagonismo civico e ragionare sul futuro dell’economia cooperativa. Programma del 25 novembre Nuova Economia Comunitaria, il ruolo della cooperazione Nuovaeconomiacollaborativa,uno Sharing Act per rinnovare il Paese ore 15,00 Presentazione di Enzo Risso, SWG Discussant Luca De Biase, Nòva – Il Sole 24 Ore ore 15,45 Workshop tematici: • Sharing economy e cooperazione • Autoimprenditorialità e nuovi mestieri • Innovazione d’impresa e start up • Protagonismo sociale tra Stato e mercato Iscriviti ai workshop di legalab Primo piano ACI ore 17,00 Luca De Biase ed Enzo Risso dialogano con: Silvia Avesani, cooperativa sociale Progetto Quid Maurizio Decastri, prorettore Università Tor Vergata Andrea Dili, portavoce Associazione XX Maggio Walter Dondi, AD e direttore Fondazione Unipolis Alessandro Hinna, presidente CNS Marta Mainieri, fondatrice di Collaboriamo.org Fabio Simonelli, project manager Eppela ore 18,30 Luca De Biase e Enzo Risso intervistano Mauro Lusetti I partecipanti sono invitati a: Tappa pugliese del 25ennale di Doc Servizi la cooperativa italiana dei professionisti dello spettacolo presso Teatro Kismet OperA Str. S. Giorgio Martire, 22/F, 70123 Bari Legacoop Settori Conferenza: Il tuo mondo del lavoro è cambiato: ecco le nuove opportunità Cocktail party con concerto di “I PAIPERS“ Programma del 26 novembre 9.30 Registrazione dei delegati e delle delegate 10.00 Apertura dei lavori 10.30 Saluti del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano 11.00 Elezione del presidente dell’Assemblea 11.30 Relazione del presidente Mauro Lusetti 12.15 Saluti del Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Rosario Altieri 12.30 Adempimenti 13.00 Premiazione “Quadro fedele” dell’Associazione Airces 13.30 Chiusura lavori Al termine dei lavori seguirà lunch Territori Imprese Sondaggio Settori >> Legacoop Servizi 11 LEGACOOP SERVIZI Sottoscritto Appello delle imprese eorganizzazioniitalianedellagreen economy verso la COP 21 di Parigi >> Legacoop Cultura Nell’ambito di Ecomondo, Legacoop Servizi ha partecipato lo scorso 3 e 4 novembre ai lavori degli “Stati Generali della Green Economy”, promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy – formato da 65 organizzazioni di imprese, tra cui Legacoop Servizi – in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e con il Ministero dello Sviluppo Economico. Durante la tavola rotonda del 3 novembre, alla quale ha partecipato il Presidente Bolzoni insieme ai rappresentanti di alcune tra le più importanti aziende nazionali, il Consiglio nazionale della Green Economy ha lanciato l’“Appello delle imprese e delle organizzazioni della green economy per un efficace accordo internazionale sul clima”, in vista della COP 21, la Conferenza internazionale sul cambiamento climatico, che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre e che porterà al nuovo Accordo globale sul clima con obiettivi da qui al 2030. Sette sono le proposte per “raffreddare” il clima contenute nel documento, elaborate attraverso un ampio processo di consultazione svolto nell’ambito degli Stati Generali della Green Economy 2015 e con il contributo di numerosi esperti e di rappresentanti di organizzazioni e di imprese italiane. Al momento l’Appello, promosso e sottoscritto dalle 64 organizzazioni del Consiglio Nazionale, è stato firmato da alcune importanti imprese italiane: Barilla, BioChemtex, Ferrovie dello Stato, Landi Renzo, Montello, Novamont, Philips Italia, Poste Italiane, Terna e Viscolube. La sottoscrizione è aperta a tutte le imprese e organizzazioni di imprese, che potranno leggere l’appello e aderire, entro e non oltre il 25 novembre, tramite il sito web www.appelloimpreseperilclima.eu L’Appello sarà poi consegnato al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti alla vigilia della sua missione per Parigi e potrà rappresentare il contributo delle imprese italiane alla COP 21. Gli Stati Generali della Green Economy Primo piano ACI Legacoop Settori hanno rappresentato anche l’occasione per presentare la prima “Relazione sullo stato della green economy in Italia”, dove è emerso che il 42% delle imprese italiane produce beni di qualità ecologica e servizi ambientali (core green) o ha adottato modelli di gestione green (go green). Sono state inoltre presentate 23 proposte green per la ripresa dell’Italia, contenute nel documento di policy recommendation,inviate al Ministro dell’Ambiente e al Ministro dello Sviluppo Economico, elaborate dai Gruppi di Lavoro tematici del Consiglio Nazionale della Green Economy. LEGACOOP SERVIZI Calarialconvegno“Attori,Danzatori, Musicisti. Benvenuti al Sud” “Attori, Danzatori, Musicisti. Benvenuti al Sud. Lanciamo un sasso per i lavoratori dello spettacolo” è questo il titolo della Tavola rotonda a cui Slc Cgil ha invitato i presidenti, gli amministratori locali e i protagonisti del mondo dello spettacolo delle cinque regioni del sud: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. L’iniziativa si è svolta lunedì 9 novembre, nel foyer del Teatro Petruzzelli di Bari. Dopo i saluti iniziali di Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Bari, e di Maurizio Sciarra, presidente Apulia Film Commission, sono intervenuti tra gli altri Patrizia Minardi, dirigente Ufficio Sistemi Culturali e Turistici Regione Basilicata, Daniele Basilio, direttore Afc, Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata, Giovanni Forte, segretario generale Cgil Puglia, Ni- Territori Imprese Sondaggio Settori 12 cola Marongiu, coordinatore area contrattazione sociale Cgil, Roberto Calari, responsabile Legacoop Cultura. Ha concluso i lavori Massimo Cestaro, segretario generale Slc-Cgil. Nella sua relazione iniziale Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc-Cgil ha ribadito la necessità di rompere l’immobilismo, la paralisi che ha colpito il mondo della cultura. “L’Italia – secondo Bizi – non ha mai recepito la raccomandazione europea 2007 che chiedeva agli Stati membri di attuare lo Statuto degli Artisti. Nel nostro Paese agli artisti manca, innanzitutto, il riconoscimento della loro professionalità”. Tra i tanti temi affrontati Roberto Calari, responsabile di Legacoop Cultura, è intervenuto sottolineando l’importanza di questa iniziativa che mette al centro il valore della cultura per lo sviluppo del Paese e, in particolare, per la crescita economica e so- Primo piano ACI ciale del Sud. “Sono particolarmente grato per l’invito a rappresentare in questa sede la realtà della cooperazione come un interlocutore certamente in sintonia con le tematiche affrontate in questo convegno. Credo utile ricordare –prosegue Calari– il ruolo storico della cooperazione nel settore culturale a partire dalla fine degli anni ’70: interprete di ‘movimenti’ di pensiero, di ‘valori’, di volontà di creare ‘un nuovo protagonismo dei cittadini’ nella vita culturale del Paese.” “L’iniziativa di oggi –aggiunge Calari– come quella recente di Milano, promossa da molte organizzazioni dello spettacolo e da cui sono emerse ‘proposte ed impegni per il rilancio dell’industria musicale dello spettacolo dal vivo’rappresentano una linea di più forte e nuova presa di coscienza di affermare il ruolo del lavoro nel settore. Ma la distanza dal “dire”, dall’affermazione della Legacoop Settori nuova attenzione alla risorsa spettacolo, non si connette ancora ad impegni concreti di risorse e di adeguate modifiche normative che tengano conto e valorizzino la specificità del settore: dobbiamo ancora costruire le condizioni perché la cultura in generale sia elemento di investimento che sta all’interno delle scelte di sviluppo dei territori. Vi è la necessità di una crescita non più rinviabile dei livelli di investimento e di sostegno da parte dello stato verso la cultura, anche tramite nuove politiche infrastrutturali e culturali che la comprendano come una risorsa determinante.” Nel concludere il lavori del convegno Massimo Cestaro, segretario generale Slc Cgil, ha ribadito l’impegno straordinario del Sindacato per mettere il tema della cultura al centro dello sviluppo dei territori del Sud per determinare nuove occasioni di lavoro e di creazione di nuove imprese. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Federazione Trentina >> Veneto >> Emilia Romagna 13 FEDERAZIONE TRENTINA I festeggiamenti per i“120 anni” >> Emilia Ovest >> Romagna >> Marche >> Lazio >> Sardegna >> Reggio Emilia >> Cesenatico Ha preso il via, domenica 15 novembre, una settimana intensa per la Cooperazione Trentina che culminerà dal 20 al 22 novembre con la tre giorni dedicata ai 120 anni della Federazione Trentina della Cooperazione. Il via nel Lomaso e nel Bleggio, nella culla del movimento cooperativo trentino, che oggi conta 538 imprese, con oltre 280 mila soci. Il sistema che fa capo alla Federazione fattura 2,4 miliardi di euro e garantisce occupazione direttamente a 20.500 persone. La Federazione Trentina della Cooperazione compie 120 anni.Venne creata nel 1895 per dare unità e mettere in rete le cooperative. L’assemblea costitutiva si celebrò il 20 novembre, don Lorenzo Guetti fu eletto primo presidente. Cinque anni prima, nel 1890 a Santa Croce di Bleggio, don Guetti aveva fondato la prima cooperativa, cui venne dato il nome di “Famiglia Cooperativa”. Per questo motivo la festa dedicata ai 120 anni della Federazione ha proposto il primo appuntamento nel Bleggio e Lomaso domenica 15 novembre, con l’omaggio al fondatore della cooperazione trentina, don Lorenzo Guetti. Si è partiti dalla Pieve di Vigo Lomaso, dove è sepolto don Lorenzo Guetti, e raggiunta la chiesa di Bivedo, è stata celebrata la messa da don Marcello Farina. Nella piazza di Larido il momento celebrativo davanti al murale dedicato a don Lorenzo Guetti, Sono intervenuti Giorgio Fracalossi, presidente della Cooperazione Trentina; Alberto Iori, sindaco di Bleggio Superiore e >> Arcevia Primo piano ACI Legacoop Settori presidente Fondazione don Guetti; Sandro Bella, presidente della Cassa Rurale don Lorenzo Guetti e Famiglia cooperativa Terme di Comano; Guido Donati, Ecomuseo delle Giudicarie. Giorgio Corradi, presidente associazione “Don Guetti – ieri oggi domani” insieme a Manuel Iori hanno presentato il progetto “Sentieri della cooperazione” in fase di ultimazione. Infine Luca Iori ha dialogato con lo storico Alberto Ianes, responsabile del Centro sulla Storia dell’economia cooperativa della Fondazione Museo storico del Trentino. L’appuntamento ha consentito di calarsi nella storia, nella società e nell’economia di 120 anni fa, per comprendere i problemi e le motivazioni che spinsero le persone a unirsi e dare vita a quella “rivoluzione economica pacifica” che continua anche ai giorni nostri a generare lavoro e benessere. A seguire la “passeggiata dell’emozione”, da Larido a Cavrasto. Un cammino di una ventina di minuti sulle strade di campagna percorse solitamente da don Guetti oltre un secolo fa per andare a trovare i suoi parrocchiani. La festa di domenica nel Bleggio costituisce l’anteprima della tre giorni organizzata a Trento da venerdì 20 a domenica 22 novembre per ricordare la ricorrenza dei 120 anni della Federazione Trentina della Cooperazione. Via Segantini, dove ha sede la Federazione, liberata dal traffico, si trasformerà in una “cittadella della cooperazione”, con momenti culturali, stand, gastronomia, animazione e spettacoli. Verranno presentate le eccellenze e la ricchezza delle tante e diverse realtà che compongono il “distretto cooperativo” trentino. Programma Festa della Cooperazione.pdf (567,14 kB) VENETO Legacoop sociali, incontro con assessore Lanzarin su criticità disponibilità del sistema Numerosi e di attualità i temi affrontati dal mondo della cooperazione sociale di Legacoop Veneto insieme all’assessore regionale ai Servizi sociali Manuela Lanzarin nell’incontro tenutosi mercoledì 18 novembre a Territori Imprese Sondaggio Territori 14 Marghera presso la sede di Legacoop Veneto: da “Azienda zero” (il nuovo soggetto, previsto nella riforma della sanità veneta, che unirà e centralizzerà la programmazione sociosanitaria, il coordinamento e la governance del Servizio sanitario regionale e di gestione tecnico amministrativa), all’ inserimento lavorativo di persone svantaggiate, fino alle politiche e agli interventi a favore di minori e infanzia, anziani e disabilità. L’iniziativa, promossa e organizzata da Legacoop Veneto, in compartecipazione con la Camera di commercio di Venezia Rovigo Delta lagunare, è stata l’occasione per presentare all’assessore il lavoro e l’impegno sul territorio delle cooperative sociali di Legacoop Veneto. «L’incontro è stato molto positivo – commenta soddisfatto Loris Cervato, responsabile del Settore sociale di Legacoop Veneto - abbiamo presentato all’assessore le criticità affrontate quotidianamente dalla cooperazione sociale e, al tempo stesso, le risorse che da parte sua può attivare e mettere in campo».«Abbiamo inoltre confermato tutta la nostra disponibilità a collaborare con l’assessorato- prosegue Cervato -, in particolare in merito ad alcune linee di intervento anticipate dall’assessore». Ai partecipanti è stata consegnata la “Guida normativa della cooperazione sociale” - aggiornata nei contenuti e realizzata dal Settore sociale di Legacoop Veneto assieme alla Camera di commercio di Venezia Rovigo Delta lagunare - che raccoglie la legislazione nazionale e regionale al 31 ottobre 2015. EMILIA ROMAGNA Assemblea delegati, Monti “Nonostantegrandidifficoltà,raggiuntirisultati concreti e positivi” gici che cambiano la fisionomia del mondo e il nostro modo di guardarlo, di interpretarlo. Per questo, per solidarietà e per riflettere, l’assemblea ha dedicato un minuto di silenzio al ricordo della strage». Monti ha esordito fornendo alcuni dati sulla situazione della cooperazione nel periodo della crisi, dal 2008 al 2014, evidenziando come, a fronte di dolorose e gravi crisi, in particolare della filiera delle costruzioni, il sistema della cooperazione ha reagito in modo anticiclico, chiudendo il periodo con un aumento complessivo degli occupati e dei valori di bilancio (vedi Tabelle). «Siamo di fronte ad una metamorfosi che si accompagna a una prima ripresa economica, regionale e nazionale – ha detto Monti – e la cooperazione si conferma come una realtà essenziale per la tenuta e lo sviluppo dei nostri sistemi economici e sociali. La tavola rotonda ha presentato casi eccellenti che testimoniano la complessità del mutamento e dell’innovazione in corso nel mondo cooperativo». Monti ha ricordato gli obiettivi principali del mandato: la costituzione dell’Alleanza delle cooperative italiane entro l’1 gennaio del 2017, i cambiamenti nei meccanismi della governance, il sostegno all’innovazione prodotta nelle singole cooperative e all’internazionalizzazione, la creazione di nuove attività imprenditoriali attraverso progetti intersettoriali che vedono la partecipazione di più cooperative di diversi settori coinvolgendo anche, laddove possibile, imprese private e istituzioni pubbliche. «È il modello di Fico, la Fabbrica Contadina che nascerà a Bologna che vede nella compagine societaria una pluralità di soggetti economici, finanziari e istituzionali – ha ricordato Monti –. Esperienze analoghe, anche di scala diversa, si possono avere nel rapporto tra grande distribuzione e cooperazione A un anno dal congresso regionale, Legacoop Emilia-Romagna ha riunito l’assemblea dei delegati per fare il punto della situazione. «Sono trascorsi quasi 365 giorni dal congresso, ma sembra che siano trascorsi anni per quanti sono stati i cambiamenti e i fatti accaduti nella cooperazione e intorno a noi – sottolinea il presidente di Legacoop EmiliaRomagna Giovanni Monti –. A partire dalle stragi di Parigi. Prima a Charlie Hebdo e poi quella di venerdì notte: sono avvenimenti traPrimo piano ACI Legacoop Settori agroalimentare; tra una grande realtà come Unipol e la cooperazione sociosanitaria per il rinnovamento del Welfare locale; nell’Housing sociale, dove abbiamo elaborato un progetto da proporre alla Regione assieme a Confcooperative e Agci; nel sostegno alla nascita di nuove esperienze di workers buyout. E così via: tutti progetti lanciati un anno fa e che, grazie all’elaborazione di alcuni gruppi di lavoro, iniziano a diventare realtà». Grande attenzione anche verso la filiera delle costruzioni che più di ogni altra ha risentito degli effetti della crisi: «Pensiamo a due nuovi poli che si affiancheranno alle realtà che hanno mantenuto e, anzi, ampliato le loro aree di business, ovvero CMC di Ravenna e CMB di Carpi. Uno è quello emiliano costituito da Sicrea, una esperienza di impresa a controllo cooperativo che vogliamo prendere a modello; il secondo dovrà coinvolgere realtà produttive che vanno da Bologna alla Romagna. Inoltre, ci sembra che sia giunto il momento di integrare le funzioni del Consorzio cooperative costruzioni e del Consorzio nazionale servizi». Numerosi gli interventi anche sulla governance e sulle regole di funzionamento interno alle cooperative. Inoltre, è stato creato un Osservatorio sulla cooperazione in collaborazione con UnionCamere e si è deciso di dare vita a un sistema di monitoraggio sull’andamento delle cooperative che ha l’obiettivo di individuare per tempo eventuali criticità. Per sostenere le cooperative in questo necessario sforzo di rinnovamento e innovazione Legacoop promuoverà azione e iniziative di alta formazione da mettere a disposizione dei soci e dei gruppi dirigenti anche per sostenere e qualificare l’indispensabile ricambio generazionale. «Resta, come sempre, tanto lavoro da fare – conclude Monti –, ma, nonostante le grandi difficoltà, grazie all’insieme del movimento cooperativo, abbiamo raggiunto risultati concreti e positivi. Vogliamo fare di più e meglio per dare risposta ai bisogni di reddito e di lavoro a cominciare dai soci e dai lavoratori delle cooperative che sono state costrette alla chiusura». Dopo la relazione di Monti e del direttore di Legacoop Emilia-Romagna Igor Skuk, l’assemblea, coordinata dalla vicepresidente dell’associazione regionale e presidente di Camst Antonella Pasquariello, è seguita Territori Imprese Sondaggio Territori 15 una tavola rotonda coordinata dal direttore di Trc Ettore Tazzioli alla quale hanno partecipato il presidente di Sicrea Luca Bosi, la presidente di Cadiai Fanca Guglielmetti, l’amministratore delegato di Fico Eataly World Tiziana Primori, la presidente di Cir-Food Chiara Nasi, il presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini, il presidente di CPL Concordia Mauro Gori. A seguire, gli interventi del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. I lavori sono stati conclusi dal presidente di Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti, che ha ripercorso gli ultimi mesi segnati anche dai problemi reputazionali derivati dalle inchieste sulla 29 Giugno e sulla CPL Concordia: «Non abbiamo esitato – ha ricordato Lusetti –, abbiamo preso immediatamente provvedimenti, CPL è stata rivoltata come un calzino. Nessuno può giustificarsi affermando che ha sbagliato per il bene della cooperativa: non è così: chi ha comportamenti illeciti è fuori». Lusetti ha insistito sia sulla prospettiva dell’Alleanza delle cooperative italiane («in ottobre abbiamo avuto qualche problema, ma ora il cammino è ripartito. E il successo della raccolta di firme contro le coop spurie è un successo di tutti»), sia sulle prospettive del movimento cooperativo che, nonostante le battute di arresto, in particolare nella filiera delle costruzioni, continua a crescere e a portare benessere. EMILIA OVEST Una delegazione brasiliana del Rio Grande do Sul in visita a Legacoop Nei giorni scorsi una delegazione brasiliana dello Stato del Rio Grande do Sul ha incontrato i rappresentanti di Legacoop Emilia Ovest e Boorea. La missione in Italia, realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana del Rio Grande do Sul, rientra nel Programma governativo degli Apls dello stato brasiliano. L´assessorato allo Sviluppo Economico, Scienza e Tecnologia del Governo del Rio Grande do Sul, tramite la sua Agenzia dello Sviluppo e Promozione Investimenti, gestisce il programma dello sviluppo delle catene e sistemi produttivi locali “Programa de Desenvolvimento das Cadeias e Arranjos ProPrimo piano ACI dutivos Apls”: si tratta di una politica pubblica per stimolare e appoggiare l´auto-organizzazione produttiva dei raggruppamenti settoriali, la formazione della governance e della capacità tecnica delle comunità, il tutto per promuovere lo sviluppo dei territori. La delegazione brasiliana è stata accolta per Legacoop Emilia Ovest da Luigi Tamburini, responsabile del settore agroalimentare e da Matteo Pellegrini, dell’Ufficio internazionalizzazione, e dal direttore di Boorea Stefano Campani. L’attività agroindustriale al centro del programma oggetto della missione, nel Rio Grande do Sul è prevalentemente a conduzione familiare. I componenti della delegazione hanno voluto conoscere i modelli di cooperazione e delle aggregazioni dei territori italiani, gli enti e le associazioni di settore, per avere stimoli e suggerimenti. E’ stato importante quindi visitare le realtà e i modelli di diverse italiane (il Veneto e l’EmiliaRomagna), per quanto riguardano i temi della cooperazione, dell’associazionismo, della ricerca, della promozione e dello sviluppo territoriale, incontrando anche le imprese. A Reggio Emilia la delegazione brasiliana ha visitato la Stalla Sociale di Pratofontana. La delegazione era composta da Eliane Maria Kolchinski, membro della governance dell´Apl das Agroindústrias Familiares do Vale do Taquar e vice-rettore dell´Università dello Stato del Rio Grande do Sul, Anoar Mistura– membro della governance dell´Apl/VT e segretario della Cooperativa de Fruticultores do Alto Taquari, Gilberto Luiz Zanatta membro della governance dell´Apl/VT e presidente del Sindicato dos Trabalhadores Rurais de Encantado, Jesus Edemir Rodrigues – membro della governance dell´Apl/Vrp e amministratore dell´associazione del tabacco (Associação dos Fumicultores do Brasil), Olivio Pedro Faccin, membro della governance dell´Apl/Vrp: ingegnere agronomo e membro della Emater (Associação Riograndense de Legacoop Settori empreendimentos de Assistência Técnica e Extensão Rural), Florence Castiel da Rosa, responsabile del Marketing Internazionale della Società América Estudos e Projetos Internacionais e Janice Teresa Rota, segretario generale della Camera di Commercio Italiana Rio Grande do Sul – Brasile. Successo del primo incontro su economia e finanza E’ iniziato con una grande partecipazione di pubblico il ciclo di incontri “Dalla casualità alla probabilità. Nozioni per un consapevole controllo dei processi gestionali attivi” organizzato a Reggio Emilia da Legacoop Emilia Ovest con l’Università di Parma, per approfondire le tematiche economico-finanziarie. Il primo incontro ha visto come relatore il prof. Luca Fornaciari, del Dipartimento di Economia dell’Università di Parma,che ha parlato sul tema “La redazione del rendiconto finanziario nel nuovo bilancio d’esercizio”. L’iniziativa nasce dal Protocollo d’intesa per la realizzazione di attività di ricerca, trasferimento tecnologico, didattica formazione e orientamento sottoscritto il 29 luglio 2014 tra Università di Parma e Legacoop. “Il rendiconto finanziario per le aziende – ha spiegato Luca Fornaciari – è uno strumento essenziale di analisi in un contesto di mercato in cui il ruolo della finanza, e del controllo della stessa, diventa fattore imprescindibile di gestione per le imprese, cooperative e non. L’importanza del rendiconto finanziario è stata recepita anche dal legislatore, che l’ha introdotto e reso obbligatorio non solo per le società quotate in borsa, ma anche dal 1 gennaio 2016 per le altre società che applicano il Codice civile”. Il relatore ha evidenziato le funzionalità dello strumento, sottolineando la necessità di uti- Territori Imprese Sondaggio Territori 16 lizzo congiunto unitamente ad indicatori di natura economica e patrimoniale. L’incontro è terminato con esercitazioni pratiche per fornire al numeroso pubblico presente indicazioni puntuali sulla costruzione di un rendiconto finanziario efficace e funzionale alle esigenze aziendali. Luca Fornaciari ha poi sottolineato l’importanza della collaborazione di una associazione di imprese come Legacoop con l’Università, “perché permette la crescita culturale delle aziende e della stessa Università. E’ una collaborazione utile per gli studenti e per i professori, che possono capire come il mondo stia evolvendo, e per le aziende il rapporto con l’Università può essere un fattore vincente per la ricerca e sviluppo”. I prossimi appuntamenti sono il 27 novembre con Pier Luigi Marchini, del Dipartimento di Economia dell’Università di Parma, che parlerà di “Scelte previsionali: la costruzione del budget”. Il 9 dicembre Luca Fornaciari affronterà “Le novità in tema di bilancio d’esercizio introdotte dal D.Lgs. 139/2015”. Il ciclo si concluderà il 12 gennaio 2016, con Federica Balluchi, sempre del Dipartimento di Economia, che tratterà “Il controllo di gestione quale strumento imprescindibile di analisi”. ROMAGNA ritoriale su cui coordinare politiche e forme organizzative di rappresentanza, e in questo senso Legacoop sta dando l’esempio. Non pensiamo ad un’idea di autosufficienza territoriale, proprio perché Legacoop Romagna ha assunto il territorio dell’area vasta Romagna come l’ambito su cui costruire le proprie politiche e i propri progetti, ed auspica che tale decisione venga assunta anche da altre organizzazioni e associazioni sindacali e di rappresentanza. Nel caso della riorganizzazione delle Camere di Commercio, che non sono organismi di rappresentanza, l’ingresso di Ferrara sarebbe importante. Molte delle nostre cooperative ragionano già lungo questa direttrice di continuità geografica che prescinde dai vecchi confini. Pensiamo al sistema turistico della Riviera Adriatica, ma anche ad altre importanti filiere, come quella chimica, quella ambientale e quella agroalimentare. Proprio in questo momento si stanno definendo strategie di rete che vanno in questa direzione. Esistono già esperienze importanti che possiamo mettere in campo, condotte dalle nostre imprese associate. In questo momento è importante ragionare in termini di confronto. MARCHE ”Lavorare per una Camera di Commercio più estesa” Rigenerare il welfare, assemblea di Legacoopsociali Legacoop Romagna ribadisce la necessità di arrivare ad un’aggregazione delle Camere di Commercio più vasta, che contenga le quattro province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e Ferrara. Sono già state assunte o stanno per essere assunte decisioni all’interno degli organi camerali sull’assetto delle Camere di Commercio. Ciò nonostante riteniamo sia utile non rifugiarsi in soluzioni di corto respiro che rischiano di essere prigioniere del localismo, piuttosto che guardare alle reali esigenze delle imprese. Il rischio è di arrivare alla creazione di due entità camerali che risulterebbero fragili e non sostenibili. È finito il tempo in cui per recuperare efficacia ed efficienza bastava rifugiarsi nella dimensione interprovinciale. Noi crediamo che l’area vasta sia l’ambito ter- “Rigenerare il welfare. La visione della cooperazione sociale”: sarà questo il tema dell’assemblea regionale delle cooperative sociali di Legacoop Marche che si svolgerà giovedì 3 dicembre, alle 15, nel Ridotto del Teatro delle Muse ad Ancona. Sarà un confronto sull’evoluzione del welfare nella regione, sui nodi e sulle prospettive di sviluppo a cui interverranno Fabio Grossetti, responsabile settore Sociale di Legacoop Marche, Amedeo Duranti, presidente del Comitato regionale Legacoopsociali Marche, Primo piano ACI Legacoop Settori Paolo Venturi, direttore Aiccon-Associazione italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del non profit, e Luca eriscioli, presidente della Regione Marche. Seguirà la tavola rotonda “Rigenerare il welfare”, che sarà moderata da Angela Genova, Dipartimento Economia sociale e politica dell’Università di Urbino, e a cui parteciperanno Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, Alberto Alberani, responsabile Legacoopsociali Emilia Romagna, Alessandro Marini, direttore generale Asur Marche, Giovanni Santarelli, dirigente Politiche sociali Regione Marche, Roberto Ghiselli, segretario regionale Cgil Marche. Durante l’assemblea, si svolgerà l’elezione del Comitato regionale sociali di Legacoop Marche. LAZIO Presentazionericerca“Trasparenza e legalità nei servizi integrati” OBSI Lazio, in collaborazione con l’Istituto CENSIS, ha promosso la realizzazione di uno studio che ha analizzato l’intero comparto evidenziandone inefficienze e contrasti a cui offrire una risposta tempestiva e qualificata. La ricerca dal titolo “Trasparenza e Legalità nei servizi integrati” sarà presentata a Roma il 24 novembre presso la sala del CNEL (Viale David Lubin, 2). Interverranno: Giuseppe De Rita, Presidente Censis Andrea Laguardia, Presidente OBSI Lazio Stefano Esposito, Senatore PD Vicepresidente della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, Comunicazioni) Giulio De Rita, Censis Vittorio Pezzotti, Segretario Filcams Cgil Lazio Modera: Fabrizio Frullani (Tg2) OBSI LAZIO - E’ l’Organizzazione Bilaterale dei Servizi Integrati del Lazio, nata il 30 gennaio 2014 grazie all’accordo tra le associazioni datoriali (Legacoop Lazio, Confcooperative,Agci, Fise e Confapi) e i sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti). L’ente ha l’obiettivo principale di offrire servizi a imprese e lavoratori del settore, monitorare e studiare gli andamenti del mercato e combattere i fenomeni di illegalità. Territori Imprese Sondaggio Territori 17 SARDEGNA Settore vino in crescita punta a mercati esteri Il 13 novembre, si è tenuta, presso la sede della Cooperativa Cantina della Vernaccia, ad Oristano/Località Rimedio, l’Assemblea delle Cooperative del settore Vitivinicolo. I lavori, coordinati dal Vicepresidente Vicario di Legacoop Sardegna, Gianni Locci, si sono aperti con il saluto da parte del Presidente della Cantina della Vernaccia, Giangiuseppe Scalas e da parte del Sindaco di Oristano, Guido Tendas. Nella relazione di apertura, il Responsabile del settore Agroalimentare Legacoop Sardegna, Daniele Caddeo, ha rappresentato l’andamento del settore Legacoop in Sardegna, che, ha ricordato, conta 1500 soci, 120 occupati, 9 milioni di bottiglie prodotte e un fatturato che supera i 30 milioni di Euro. Ha sottolineato che sia necessario puntare sull’esportazione sia all’interno dell’Ue, sia verso i mercati asiatici, in particolare quello cinese. E’ seguito l’intervento della Responsabile Tecnica del settore Vitivinicolo Legacoop Agroalimentare nazionale Valentina Sourin, che ha illustrato le misure della nuova PAC dirette al settore del vino, compreso il cosiddetto “testo unico del vino”, che punta alla semplificazione delle norme che regolano il settore. Il Direttore Fidicoop e Responsabile Strumenti Finanziari Legacoop Sardegna, Riccardo Barbieri, ha quindi fornito un’attenta analisi finanziaria del settore, illustrandone i numeri in Italia e in Sardegna e il quadro dell’accesso al credito. L’Assessore regionale all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha delineato i contenuti delle misure del PSR 2015-20 destinate al settore, mettendo in luce il lavoro di concertazione portato avanti nei tavoli partenariali, sottolinePrimo piano ACI ando il lavoro svolto in questo senso da Legacoop in termini di contributo di proposte. L’Assessore ha poi evidenziato l’importanza dei mercati esteri e dei progetti di filiera, sottolineando il lavoro fatto per rendere i bandi più semplici, che, ha ricordato, saranno a sportello. E’ seguito un ampio dibattito nel quale i Cooperatori hanno messo in luce le diverse problematiche del settore, così come le potenzialità, condividendo il percorso delineato. Nelle conclusioni, il Presidente regionale di Legacoop, Claudio Atzori, ha rimarcato che la vera scommessa sia sull’aggregazione e sui progetti di filiera, cercando di superare l’atavico problema sardo, e non solo, della parcellizzazione e della piccola dimensione delle imprese. Ha quindi sottolineato che, oltre che sulla qualità dei prodotti, nei progetti di internazionalizzazione si debba puntare anche sulla quantità, oltre che sul multiprodotto (vino, formaggio, latte e ortofrutta), presentandoci nei mercati esteri con un paniere di prodotti. Al termine della giornata è stato nominato il Coordinamento del settore Vitivinicolo di Legacoop Sardegna composto dal Coordinatore, Nicola Deriu, e dai Cooperatori: Basilio Congiu, Lino Fancello, Andrea Meloni, Giangiuseppe Scalas, Gesuino Galaffu, Mario Peretto. REGGIO EMILIA Con Bellacoopia University la cooperazione entra nell’Università La sala del Tecnopolo gremita di studenti è stata indubbiamente un ottimo avvio per la terza edizione di Bellacoopia University, il progetto di Legacoop Emilia Ovest e Università di Modena e Reggio Emilia nato per promuovere la forma di impresa cooperativa nell’Università. Alla presentazione, che si è svolta il 16 novembre al Tecnopolo, sono intervenuti il Prorettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Riccardo Ferretti e il presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta. Roberto Grassi, della cooperativa Manta Communication, ha illustrato lo spirito e l’esperienza delle ultime cooperative nate da giovani laureati e professionisti. Daniela Cervi di Legacoop Emilia Ovest, responsa- Legacoop Settori bile di Bellacoopia, ha poi parlato degli elementi distintivi e fondanti della cooperativa e degli aspetti societari.. “Bellacoopia University”, è un progetto riservato agli studenti universitari per sviluppare la conoscenza dell’impresa cooperativa e la redazione di progetti innovativi. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, si propone di trasmettere agli studenti universitari i valori di socialità, mutualità, imprenditorialità, impegno civile attraverso la conoscenza dell’esperienza cooperativa. “Bellacoopia University” vuole anche mostrare una via alternativa di fare impresa. Possono partecipare al progetto gli studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia iscritti al secondo e terzo anno del corso di laurea oppure ai corsi di laurea magistrale dei Dipartimenti di Comunicazione ed Economia, di Educazione e Scienze Umane di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, di Scienze della Vita. Gli studenti iscritti sono 86. “Sia la grande partecipazione alla presentazione che il numero degli studenti iscritti – spiega il presidente di Legacoop Andrea Volta – sono per noi motivo di grandissima soddisfazione, anche perché è la dimostrazione che l’interesse verso la forma di impresa cooperativa è sempre molto alto”. “La prima fase di Bellacoopia University – spiega Daniela Cervi - prevede il coinvolgimento degli studenti in momenti formativi dedicati alle caratteristiche del modello cooperativo d’impresa. Sono previsti 6 incontri da novembre 2015 a febbraio 2016 in cui verranno approfondite, attraverso lezioni e testimonianze aziendali, specificità normative, governance, tipologie cooperative, responsabilità sociale d’impresa. Verranno inoltre affrontati gli aspetti basilari dello sviluppo di un progetto d’impresa”. Le lezioni saranno intervallate da visite presso i luoghi dedicati alla ricerca socio-economica e all’innovazione sul territorio reggiano, come il Tec- Territori Imprese Sondaggio Territori 18 nopolo e il nuovissimo Impact Hub di Reggio Emilia. Al termine di questa prima fase verrà organizzato il workshop “Smart Cities & New Needs” con l’obiettivo di offrire spunti concreti di attuazione del modello cooperativo mettendo in relazione il mondo accademico con quello delle imprese e con quello della ricerca, grazie alla collaborazione di Rei (Reggio Emilia Innovazione) e Impact Hub. Nel workshop saranno coinvolte diverse cooperative reggiane. Gli studenti verranno aggregati in gruppi di lavoro interdisciplinari e ciascun gruppo, traendo spunto dalle suggestioni emerse nel workshop, dovrà giungere alla definizione di una soluzione progettuale da declinare in un progetto di sviluppo in ambito cooperativo. luogo che li ospita, dall’altro dà valore alla loro presenza a Cesenatico, consentendo un’attiva partecipazione alla vita della comunità”. Altri dodici migranti stanno per cominciare un percorso formativo allo IAL di Cesenatico per addetti alla ristorazione. “In questo secondo caso –prosegue Russo– è previsto un vero e proprio percorso professionalizzante, secondo standard che potranno effettivamente consentire, in un secondo momento, un inserimento lavorativo. E’ un atto importante, un segnale forte del territorio in direzione dell’integrazione nei confronti di persone che hanno perso tutto per allontanarsi da situazioni spesso drammatiche nei rispettivi Paesi di residenza”. CESENATICO ARCEVIA I migranti dello Splendid al lavoro come volontari Migranti al lavoro come volontari per le vie di Cesenatico. Grazie a un percorso di inserimento sociale studiato ad hoc, 12 dei 76 richiedenti asilo ospitati da circa un anno all’Hotel Splendid da 14 novembre potranno eseguire piccoli servizi non retribuiti di manutenzione e pulizia delle strade. La convenzione è stata firmata oggi dal Comune della cittadina balneare insieme alle cooperative sociali CAD e CCILS, a seguito di un protocollo messo in campo dall’assessore regionale alle Politiche Sociali Elisabetta Gualmini. “Questa firma – spiega il presidente di Legacoop Romagna e CAD, Guglielmo Russo – ha un duplice significato. Da un lato accoglie le richieste degli stessi migranti di potere dare un proprio contributo positivo al Primo piano ACI Connubio cooperazione agricola e sociale per sviluppo dell’area del Misa-Nevola Un distretto produttivo e culturale che possa integrare le opportunità di sviluppo che nascono dal connubio fra la cooperazione agricola e quella sociale nelle Valli del Misa e del Nevola. Un progetto di crescita della comunità, sia in termini economici ma anche sociali, che è stato al centro del confronto “Agricoltura sociale: economia sostenibile, qualità della vita, inclusione e partecipazione”che si è svolto nel Centro culturale S. Francesco di Arcevia (An), organizzato dalle Centrali cooperative e sostenuto dalla legge regionale 7 del 2005 per la cooperazione agricola. “Crediamo che sia fondamentale conservare le energie e le passioni che già agiscono su questo territorio – ha detto Simone Cecchettini, responsabile regionale del settore Agroalimentare di Legacoop Marche -, dall’incontro fra le caratteristiche e le qualità della cooperazione agricola e di quella sociale possono nascere occasioni di crescita specie per i giovani che, con la nascita di nuove cooperative, possono creare lavoro e valorizzare il capitale sociale che questa zona, ricca di cultura, storia, arte, ambiente, possiede. Le attività di animazione che, come organizzazione, stiamo promuo- Legacoop Settori vendo anche in quest’area, andrebbero, perciò, proseguite e potenziate. Per questo, chiediamo alla Regione di continuare il proprio impegno a sostegno della legge regionale 7 e della sua progettualità che ci può consentire di valorizzare le energie che ci sono qui in una logica di progresso”.Sulla stessa lunghezza d’onda, è stato l’intervento del sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi. “Lavoriamo, insieme ai Comuni di Barbara, Castelleone di Suasa, Serra de’ Conti, alla costruzione di un distretto agroalimentare di qualità – ha detto Bomprezzi -, realizzando quel ‘Progetto integrato locale’ che sarà necessario per accedere, come sinergia di Enti locali, al Programma di sviluppo rurale”. Un progetto che raccoglierà le eccellenze produttive già presenti sul territorio e di cui oggi, ad Arcevia, ne è stato presentato uno spaccato con l’esperienza della cooperativa di agricoltura biologica La Terra e il Cielo e delle aziende di Marino Montalbini, Daniela Monnati, Davide Pietrini. Storie che raccontano una realtà imprenditoriale che offre, oltre al biologico, cereali, mais, piante officinali, miele, carne, birra e tanti altri prodotti in cui la ricchezza del paesaggio e dell’ambiente si traduce nel valore stesso delle produzioni. E dall’incontro fra queste storie e quelle delle cooperative sociali nascono le attività per l’inclusione sociale, per una migliore qualità della vita della comunità, per l’inclusione lavorativa anche di persone svantaggiate, per l’affiancamento a servizi terapeutici-riabilitativi, per gli anziani, per i bambini, come nel caso degli agrinido, per attività educative e didattiche. “E’ dalla relazione con il territorio e dalla salvaguardia dei suoi valori – ha detto Sandro Buatti, agronomo, collaboratore Legacoop Marche -, che nascono le opportunità dell’incontro con i cooperatori agricoli e sociali come dal confronto fra le vecchie e le nuove generazioni nascono idee e intuizioni per lo sviluppo creativo e di condivisione nella comunità”. All’iniziativa hanno partecipato gli studenti dell’Ipsia Padovano di Arcevia (An) al cui interno è attivo il corso per operatori socio-sanitari, una specializzazione per formare figure che potrebbero collegarsi alle esperienze di attività terapeutiche-riabilitative svolte nel settore rurale. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> CMC 19 CMC >> Airces PresentatoRapportoSociale,prima cooperativadicostruzioniinEuropa >> ICIE Cmc ha presentato, sabato 14 novembre, davanti ad un attento pubblico, il Rapporto Sociale 2014 che illustra i risultati economici, sociali ed ambientali di una impresa che nasce nel 1901 ed ancora oggi è leader del mercato delle costruzioni. Dopo un commosso ricordo delle vittime degli attentati di Parigi e il saluto del Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, è toccato a Massimo Matteucci, Presidente della Cooperativa, Alfredo Fioretti, Vice Presidente e Federica Fusconi, Segretaria sociale, illustrare i principali dati raggiunti dall’impresa nel 2014. Crescita del 25,35% dei posti di lavoro e oltre 11.000 ore di formazione erogate, oltre 20 mila euro di incentivi per il diritto allo studio, ben 600 mila euro investiti nella comunità ravennate per attività culturali, sportive e sanitarie. Questi alcuni dei dati contenuti in “Dire, fare, partecipare”, il Rapporto Sociale della cooperativa. Dal 2009 è, inoltre, attiva la C.M.C. University, scuola manageriale del gruppo finalizzata alla crescita e allo sviluppo delle figure professionali chiamate a sostenere la crescita della Cooperativa in Italia e nel mondo. Questi investimenti sono stati resi possibili grazie al percorso di crescita, in linea con i piani industriali. Il perdurare della crisi in Italia ed il contesto internazionale sempre più competitivo e fortemente esposto a rischi di natura politica, sociale ed economica non hanno impedito al Gruppo di raggiungere oltre 1,1 miliardi di ricavi complessivi e un portafoglio ordini di circa 3 miliardi di euro. I ricavi sono così distribuiti: 61,4 % per il settore di infrastrutture e trasporti, 19,8% da opere idrauliche e irrigue, 13,1% dall’edilizia e 4,5% da opere marittime e portuali. Durante la presentazione sono intervenute anche Cristina Muti Mazzavillani, Presidente di Ravenna Festival e Elsa Signorino, Presidente di Ravennantica. Entrambe hanno sottolineato il prezioso contributo che, da molti anni, Cmc dà alle attività culturali di Ravenna. La cooperativa Cmc registra il 60% dei ricavi all’estero ed è presente in quattro continenti e in ben 39 nazioni tra cui: Algeria, Cile, >> Doc Servizi >> Coop Renergize >> Fondazione Unipolis >> Coop Estense >> Unicoop Firenze >> Conad del Tirreno >> Boorea >> Coop Il Lavoro >> Camelot >> Coopselios >> Relegart >> Zerocento >> Cooperativa Libera Stampa >> Isfid Prisma >> CADIAI Primo piano ACI Legacoop Settori Cina, Francia, India, Kenya, Libano, Sud Africa, Singapore, Nepal e Mozambico. AIRCES Premio Quadrofedele 2015, le premiazioni a Bari il 26 novembre La consegna dei riconoscimenti alle Cooperative vincitrici del Premio Quadrofedele 2015 ai migliori bilanci d’Esercizio e Sociale delle Cooperative aderenti a Legacoop avrà luogo a Bari il 26 Novembre nell’ambito dell’Assemblea Nazionale dei Delegati e delle Delegate di Legacoop presso Villa Romanazzi - Carducci (Sala Europa). Al premio QF 2015, giunto alla 17^ edizione, organizzato da AIRCES (Associazione Italiana Revisori Legali nell’Economia Sociale) con il patrocinio di Legacoop, il contributo di Coopfond e il supporto tecnico della FERPI, organizzatrice dell’Oscar dei Bilanci, hanno partecipato n. 41 cooperative, n. 38 per il Bilancio d’Esercizio, n. 19 per il bilancio Sociale e n. 16 al “BEST” Bilancio d’esercizio e Bilancio sociale congiuntamente considerati. Quest’anno, oltre ai classici premi, e al premio speciale “Donne al lavoro in Cooperativa” offerto e ideato dalla Società di Revisione Ria Grant Thornton, sono stati assegnati due premi speciali “NEW ENTRY” (uno per il Bilancio d’Esercizio e uno per il Bilancio Sociale) riservati alle Cooperative che hanno partecipato per la prima volta al QuadroFedele. Questi i vincitori dei vari premi: Per il BILANCIO D’ESERCIZIO il premio è stato assegnato alla Cooperativa CONAD CENTRO NORD – Caprara di Campegine (RE); alle Cooperative GRANLATTE Bologna, GULLIVER Modena, COOP SOCIALE COOSS MARCHE ONLUS Ancona e NOVACOOP Vercelli è stata assegnata la “Menzione Speciale”. Per il BILANCIO SOCIALE il premio è stato assegnato alla COOP ESTENSE di Modena; alle Cooperative CADIAI Bologna, CAMST Villanova di Castenaso, GRUPPO CEVICO Lugo (RA) e FORMULA SERVIZI Forlì è stata assegnata la “Menzione Speciale”. Il Premio BEST 2015 (8° edizione) alla Coo- Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 perativa con i migliori Bilancio d’Esercizio e Bilancio Sociale congiuntamente esaminati, è stato assegnato a COOP ADRIATICA S.C. di Villanova di Castenaso (BO) che lo ha vinto per la quarta volta dal 2008. Alla COOPERATIVA SOCIALE COOPSELIOS di Reggio Emilia è stato assegnato il Premio Speciale “Donne al lavoro in Cooperativa”. Il Premio Speciale NEW ENTRY per il Bilancio d’Esercizio è stato assegnato alla Cooperativa L’INTERNAZIONALE di Altamura (BA) Il Premio Speciale NEW ENTRY per il Bilancio Sociale è stato assegnato alla CLO COOPERATIVA LAVORATORI ORTOMERCATO di Milano Anche l’edizione 2015 del Premio QF è stata riservata alle sole cooperative Legacoop; resta forte la convinzione che questa apprezzata iniziativa debba essere estesa quanto prima a tutte le Cooperative dell’Alleanza e contribuire alla valorizzazione dell’informativa societaria di tutte le Cooperative. La Giuria del Premio è composta da Enea Mazzoli (UNIPOLIS) Presidente, Aldo Soldi (Coopfond), Gianni Bragaglia (AIRCES), Mauro Gori (Legacoop), Claudio Travaglini (Università di Bologna) e Lorenzo Zambotto, Segretario. DOC SERVIZI Doc Servizi: a Bari, quarta tappa ufficiale del tour dei 25 anni Si terrà mercoledì 25 novembre 2015 presso il Teatro Kismet di Bari la quarta tappa del tour dei 25 anni di Doc Servizi, la cooperativa dei professionisti dello spettacolo che dal 1990 si batte per la legalità e la sicurezza dei lavoratori dello spettacolo con l’obiettivo di creare gli strumenti Primo piano ACI per raccontare i nuovi mercati e nuove prospettive professionali. La tappa pugliese del tour sarà ospitata all’interno dell’Assemblea dei delegati e delle delegate di Legacoop, che si terrà a Bari il 25 e il 26 novembre presso il Centro Congressi Villa Romanazzi Carducci. Il format del tour, che si concluderà a Verona (16 dicembre), prevede per tutte le tappe una conferenza-focus on sui temi più caldi dal mondo del lavoro, un cocktail party e un live show finale. Partner del tour è Rimini Fiera. Il focus on (ore 19) verterà sui cambiamenti in atto del mondo del lavoro nello spettacolo e sulle nuove opportunità professionali: interverranno Demetrio Chiappa (Presidente Doc Servizi), Fabio Fila (RSPP e Ufficio Sicurezza Doc Servizi) e Gigi Tagliapietra (Vice Presidente Doc Educational), con la partecipazione di varie istituzioni e addetti ai lavori. Alle ore 20.30 cocktail party e alle ore 21 il live show con I PAIPERS, band che prende il nome dallo storico club di Roma, trampolino di lancio per tutti quei talenti emersi nell’Italia anni ’60: Caterina Caselli, Equipe 84, Rita Pavone, The Rokes, fino alla più nota creatura emersa dal Piper, Patty Pravo, “la ragazza del Piper”. Più che una cover band, i Paipers sono un vero e proprio spettacolo che, attraverso brani cult Ma Che Freddo Fa, Guarda Come Dondolo, Quando Quando Quando, Ragazzo Triste, Sono Bugiardo, Bandiera Gialla, Il Geghegè, Ho in Mente Te, catapulta lo spettatore nella magica atmosfera dei sixties. I Paipers sono Don Lisi (voce), Mr. Penti (chitarra e cori), Mr. Christmas (batteria, basi e cori). Doc Servizi, con oltre 20 filiali in tutta Italia, quasi 30 milioni di fatturato annuo e 80 collaboratori, è il punto di riferimento per oltre 4.500 soci lavoratori. In 25 anni Doc ha dato un contributo importante alla diffusione della conoscenza dei tecnicismi del mondo dello spettacolo, allargando i propri orizzonti alla cultura e all’arte, ora anche al di là dei confini nazionali. Il sistema Doc è articolato, unico in Europa, sia per tipologia di servizi resi nel settore, sia per contatti e presenza capillare sul territorio. Legacoop Settori ICIE Al via lo sforzo di ampliamento intersettoriale E’ al via lo sforzo di ampliamento intersettoriale della mission e vision di Icie, il quale ha recentemente rafforzato proprio per questo obiettivo la propria governance, affiancando con specifiche deleghe, d’intesa con il Presidente Legacoop Mauro Lusetti, Franco Tumino al Presidente Pietro Andreotti e al vice presidente Mauro Giordani. Il progetto è stato condiviso dall’assemblea dei soci, nella quale sono intervenuti anche Rossano Rimelli, direttore Ancpl, Fabrizio Bolzoni, Presidente Legacoop Servizi, e Igor Skuk, direttore Legacoop Emilia – Romagna, e dal consiglio di amministrazione, riunitosi subito dopo, che ha approvato in proposito un primo progetto industriale. Lo sforzo cade peraltro in un momento in cui si sono avviati i primi bandi di gara legati ai fondi comunitari della programmazione 2014-2020 e quindi in cui la cooperazione aderente ha l’opportunità di utilizzare incentivi economici per i propri programmi di sviluppo. In tale sforzo di ampliamento intersettoriale, Icie ricercherà la collaborazione e la integrazione con le strutture analoghe di settore o territoriali; il tema è stato già oggetto di prime riflessioni con Innovacoop, struttura di riferimento per l’innovazione di Legacoop Emilia Romagna. Icie - Istituto Cooperativo per l’innovazione è stato costituito nel 1972 per affrontare la sfida tecnologica ed i mutamenti del mercato, ha sviluppato in modo sistematico la problematica della ricerca, della qualità, nonché dell’informazione scientifica e del trasferimento tecnologico, promuovendo così una cultura dell’innovazione aperta e diffusa indispensabile per lo sviluppo competitivo delle imprese. Ha operato fin qui principalmente a supporto dei settori delle costruzioni e industriale e in minor misura per il settore dei servizi e della cooperazione tra abitanti ed è ora, come più sopra richiamato, sollecitato da proprie esi- Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 genze aziendali, ma anche da un interesse strategico condiviso da Legacoop, a rendere la più ampia possibile la propria operatività intersettoriale. Le iniziative ed attività di iciesono svolte con particolare riferimento alle traiettorie tecnologiche e agli scenari evolutivi derivanti dalle priorità e bisogni di innovazione e sviluppo delle imprese e dalle crescenti esigenze della collettività; suo compito primario é promuovere in modo sistematico la ricerca, la sperimentazione, la diffusione della conoscenza tecnico-scientifica, il trasferimento tecnologico e i servizi reali alle imprese e alle amministrazioni locali; in proposito, ha ad oggi sviluppato una forte esperienza e competenze particolarmente nelle aree tematiche dell’Energia, Ambiente & Sostenibilità, Sicurezza, Nuovi materiali e Nuovi prodotti, Recupero e Manutenzione, Beni culturali, architettonici e archeologici, Rigenerazione urbana, Domotica e tecnologie per gli ambienti di vita, Nuove Tecnologie, Innovazione organizzativa e Gestione della Qualità, Trasferimento, Reti e Consorzi d’imprese; ed ora intende verificare la possibilità di ampliare ancora il proprio raggio di azione, nell’interesse delle imprese cooperative. COOP RENERGIZE La cooperativa che rigenera e-bike L’esigenza di reinventarsi e tornare sul mercato del lavoro unita alla voglia di mettere a disposizione il proprio know-how per offrire un valore aggiunto al settore: da qui nasce la cooperativa Renergize, con sede a Bolzano, che si occupa di produrre e rigenerare batterie per e-bike. Con delle caratteristiche che la rendono quasi un unicum in Italia: la costruzione del prodotto interamente in loco, un periodo di garanzia maggiore di quello offerto dagli altri rivenditori e la produzione di batterie personalizzate, con amperaggi e autonomia maggiori rispetto ai prodotti in commercio. “Siamo tre soci e abbiamo debuttato pochi mesi fa, presentandoci ufficialmente in occasione del Cosmo bike show di settembre, tenutosi alla Fiera di Verona. L’idea l’ho avuta io: dopo 12 anni di lavoro in Primo piano ACI un’azienda altoatesina produttrice di bici elettriche sono stato licenziato. Oltre alla necessità di trovare un nuovo lavoro, volevo mettere a frutto la mia esperienza precedente”, spiega Paolo Petrelli, con 37 anni alle spalle da perito meccanico e progettista. “Nella ditta per cui lavoravo ricoprivo il ruolo di responsabile dell’assistenza clienti, e ultimamente mi ero accorto che tra le nuove esigenze c’era quella di poter rigenerare la propria batteria”. Anche perché, come spiega Petrelli, la parte che riguarda il post - vendita delle e-bike presenta spesso delle difficoltà: “In genere il cliente a un certo punto si trova di colpo senza batteria e, a meno che non abbia un rivenditore di fiducia, ha estrema difficoltà a trovare il pezzo di ricambio. Questo perché in Italia ci sono stati diversi esempi di importatori di e-bike che però non hanno poi più proseguito e quindi tanti acquirenti si sono ritrovati di punto in bianco senza un punto di riferimento”. In Italia, in effetti, il prodotto stenta a decollare:“Al momento si calcolano 300 mila esemplari in circolazione, con una vendita media di 50/60 mila pezzi ogni anno. Se consideriamo che in tutta Europa solo lo scorso anno sono stati venduti 1 milione 400 mila pezzi si capisce che il mercato nostrano è ancora modesto. Questo è dovuto a vari aspetti, ma in particolare all’impossibilità di usare la bici elettrica in molte città per via del traffico e della mancanza di piste ciclabili. A Bolzano - ricorda Petrelli - i numeri sono buoni, abbiamo circa 5000 esemplari in circolazione, ma basta spostarsi poco lontano, a Trento, per vedere che il prodotto va molto meno e non ha attecchito. Nel nostro paese sono state fatte scelte sbagliate: si è puntato sulla vendita a basso prezzo, ma con un abbassamento della qualità enorme; tanti clienti che hanno deciso di affrontare la spesa si sono poi trovati a spendere un sacco di soldi per la manutenzione, scoraggiandosi. In Germania, ad esempio, una bici elettrica non deve costare meno di 2mila euro e le batterie sono garantite per due anni, in Italia invece ci sono esemplari in vendita a 700 euro”. Renergize non si rivolge solo ai privati: “Innanzitutto lavoriamo a livello nazionale, e poi abbiamo come clienti anche negozianti e importatori. Inoltre - aggiunge Petrelli - offriamo servizi diversificati: si va dalle semplici Legacoop Settori riparazioni di batterie, riutilizzando il più possibile per non sprecare, alla costruzione di pezzi per applicazioni speciali nel campo della mobilità elettrica; se poi il cliente riscontra problemi di funzionamento, prima di procedere mettiamo a disposizione test e diagnosi sulle batterie per individuare l’esatta procedura di intervento. La possibilità di assemblare direttamente nel nostro laboratorio ci permette di risolvere il problema di qualsiasi tipo di batteria. Cerchiamo di distinguerci per la qualità: in media una classica batteria per e-bike ha una garanzia di 6 mesi, massimo un anno. Noi offriamo pezzi garantiti per 2 anni. Il cliente - spiega Petrelli - spende un po’ di più, ma poi ha molta meno manutenzione da affrontare dopo perché il prodotto è valido. Inoltre, tanti di coloro che offrono il servizio di rigenerazione acquistano il pacco batteria in Cina e lo rivendono in Italia, noi invece abbiamo un processo produttivo 100% made in Italy. Infine, offriamo diversi modelli di batterie, personalizzabili secondo le esigenze del cliente, che sempre più spesso richiede come prima caratteristica un’autonomia maggiore”. E non è tutto: “Per venire incontro ai nostri clienti, soprattutto ai privati, attraverso la compilazione di un form sul nostro sito web diamo la possibilità di richiedere un ritiro del pezzo da parte di un nostro corriere, in 24-48 ore. Una volta analizzata la batteria, formuliamo e inviamo al cliente il preventivo. Se ci viene dato il via libera procediamo, altrimenti chiediamo solo il rimborso delle spese di spedizione”. Il primo bilancio, a pochi mesi dall’inizio dell’attività, è positivo: “Abbiamo avuto un riscontro decisamente al di sopra delle aspettative, incluse anche parecchie richieste nuove e inattese, come ad esempio la produzione di nuovi tipi di batterie per dei produttori di bici elettriche da poco sul mercato. Anche al Cosmo Bike abbiamo ricevuto molta attenzione: per ora in Italia ci sono solo un paio di realtà simili alla nostra, ma visto Territori Imprese Sondaggio Imprese 22 l’interesse penso che presto nasceranno nuovi competitors”. Tante le novità in cantiere per il 2016:“Stiamo progettando un tester per il controllo delle batterie da effettuarsi direttamente nei negozi, e inoltre puntiamo a produrre nuovi modelli sempre più grossi e con maggiore autonomia”. FONDAZIONE UNIPOLIS Culturability premia gli under 35 che reinventano la rigenerazione urbana Riusare (anche temporaneamente) il patrimonio costruito, coltivare cultura e promuovere sostenibilità. È questo il dna dei sei progetti vincitori della seconda iniziativa Culturability che, grazie al sostegno della Fondazione Unipolis, ricerca, promuove e finanzia iniziative under35 che promuovono cultura, creatività e rigenerazione urbana. I vincitori si sono presentati oggi al Mibact, alla presenza del ministro Dario Franceschini illustrando iniziative concrete che riusano mercati abbandonati, valorizzano il mix sociale delle scuole di periferia e promuovono progetti di innovazione sociale con attenzione agli immigrati o ai disabili. Sei giovani romane si sono aggiudicate il contributo e il sostegno della fondazione di impresa del Gruppo Unipol sperimentando nella periferia della capitale, nel quartier di Tor Pignattara, il Laboratorio Permanente Pisacane, legato ad una scuola elementare dove circa l’85% dei bambini è di origine straniera: il progetto prevede di aprire l’istituto creando un luogo di integrazione, ospitando spettacoli e laboratori, sperimentando un modello per la scuola del futuro in stretta sinergia con il tessuto associativo locale. Anche il progetto Eyes Made è stato promosso da un team romano, due persone sorde e due udenti, che collaborando con il Festival Internazionale del Cinema Sordo di Roma intendono promuovere il diritto delle persone sorde ad accedere alla cultura, sviluppando servizi di qualità, organizzando eventi e offrendo consulenza a imprese e Pa. Due le proposte di riuso dei mercati: a Bologna l’Associazione di promozione sociale SenzaSpine – un’orchestra giovanile nata nel 2013 con 100 artisti under35 – ha già avPrimo piano ACI viato i lavori per riusare il mercato rionale di San Donato trasformandolo in uno spazio per la produzione e fruizione artistica attraverso l’organizzazione di spettacoli, percorsi sensoriali, musicoterapia, residenze artistiche e un co-working; a Milano invece l’Associazione Culturale Dynamoscopio ha avviato un processo di rigenerazione del mercato comunale coperto del Giambellino-Lorenteggio pensando ad un’offerta culturale coniugata all’attività commerciale, con un brand, Smarket, che certifichi tutti i prodotti venduti nello spazio. Proprio in questo contesto, nell’ambito della rigenerazione dell’intera periferia del quartiere, la scorsa settimana è stato presentato il progetto sviluppato per Giambellino dal gruppo G124 coordinato dal senatore Renzo Piano. In provincia di Agrigento, facendo tesoro dell’esperienza di Favara dove grazie all’arte si è ridato vita ad un centro storico abbandonato, un gruppo di giovanissimi siciliani - con il supporto proprio di Farm Cultural Park - ha ideato il progetto Polline che vuole dimostrare la non necessaria materializzazione dell’opera d’arte digitale per diffonderla: basta certificare il file e attribuirne la proprietà ai collezionisti. Ecco allora che è stato sviluppato un portale che ospiterà un e-commerce per la promozione e la vendita di opere dei giovani artisti. Da Milano a Favara passando per Bologna, Roma e Perugia. In Umbria infatti l’Associazione culturale Zero In Condotta si è aggiudicata il bando Culturability promuovendo la trasformazione di un casolare in un hub per la formazione e la produzione di contenuti di storytelling audiovisivi e crossmediali per la tv, la radio e i web: il progetto YouTopia-cambia storia porterà nuove possibilità di lavoro e il networking tra produttori, registi e personalità del mondo della cultura. Centro delle attività sarà la Fattoria di Pila della Compagnia teatrale Pippo Delbono. La seconda edizione del progetto di Culturability è stata dedicata a progetti attenti al recupero di spazi urbani abbandonati e degradati, creando occasioni di rigenerazione urbana e sviluppo locale. Sono stati candidati complessivamente 996 progetti arrivati da tutt’Italia e ai sei vincitori sarà dato un contributo economico di 40mila euro e altri 20mila euro saranno dati per attività di formazione e incubazione per un totale di Legacoop Settori 360mila euro stanziati da Unipolis. «La cultura è un fattore straordinario per lo sviluppo umano e civile, capace di monitorare il benessere delle persone, garantire partecipazione e democrazia – ha dichiarato Walter Dondi, direttore della Fondazione Unipolis –. I giovani sono i più colpiti dalla crisi e rischiano di essere tagliati fuori se non ci sono iniziative che danno speranza al loro futuro. Grazie a questo progetto abbiamo dato la possibilità ad alcune decine di cooperative di attivarsi e promuovere le proprie idee. Stiamo già lavorando al prossimo bando che sarà pubblicato all’inizio del 2016». Fonte http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mer cato-immobiliare/2015-11-17/culturabilitypremia-under-35-che-reinventanorigenerazione-urbana-162224.php?uuid=A Ci8LtbB COOP ESTENSE Presentati i progetti di solidarietà «La rete di solidarietà messa in campo da Coop Estense rappresenta una fonte significativa di coesione e inclusione sociale in un momento di forte difficoltà economica, in cui la povertà è cresciuta enormemente e la risposta pubblica non riesce, da sola, a coprire le richieste di aiuto». Con queste parole il sindaco Tiziano Tagliani apre la conferenza stampa che si è tenuta il 16 novembre in Castello Estense, per presentare i progetti di solidarietà “Brutti ma Buoni”, “Una mano per la Scuola”, “Raccolta alimentare”, con cui Coop Estense, come sottolinea il Presidente di Legacoop Andrea Benini, «dà un esempio concreto Territori Imprese Sondaggio Imprese 23 del settimo principio della cooperazione, ovvero l’attenzione verso le comunità in cui si opera, attraverso una collaborazione attiva e stabile con il volontariato». Oltre 230.000 pezzi per “Una mano per la scuola”; 18.000 prodotti per “Raccolta alimentare”; 1,5 milioni di euro, il valore della donazione nell’ambito di “Brutti ma Buoni”; una cinquantina le associazioni complessivamente coinvolte; oltre 10.000, a livello provinciale, le persone raggiunte dai tre progetti nei primi dieci mesi del 2015. «I risultati ottenuti – afferma Chiara Serafini di Coop Estense – ci rendono orgogliosi del lavoro svolto e riconoscenti verso le moltissime associazioni con cui collaboriamo, che costituiscono il tramite con quanti versano in condizioni di difficoltà, garantendo una corretta ed efficiente distribuzione delle risorse. Un ringraziamento particolare va ai consumatori che hanno condiviso la nostra politica, donando con grande generosità». In “Una Mano per la Scuola” e “Raccolta Alimentare”, i beni vengono acquistati direttamente dai consumatori e consegnati alle associazioni, che fungono da intermediari con i beneficiari; in “Brutti ma Buoni”, sono le associazioni stesse che ritirano quotidianamente, presso i punti vendita Coop, prodotti (alimentari e non) non più vendibili ma ancora commestibili e utilizzabili. L’operazione complessiva è resa possibile, nella sua capillarità, da associazioni di volontariato e religiose, case di accoglienza e sostegno ai minori e diverse cooperative sociali. Tra le molte realtà rappresentate in conferenza stampa, hanno portato la loro testimonianza Piera Murador dell’Associazione Papa Giovanni XIII, Don Domenico Bedin di Viale K, Michele Luciani di Amici della Caritas, che hanno evidenziato come la merce ricevuta da Brutti ma Buoni costituisca la grande maggioranza dei prodotti con cui le tre associazioni riescono ad assistere centinaia di persone ogni giorno. Fondamentale in questa filiera della solidarietà, l’apporto dei molti soci volontari di Coop Estense, rappresentati da Ombretta Ghiraldi, il cui contributo garantisce la trasparenza nella destinazione e distribuzione dei prodotti donati. Le iniziative di solidarietà Una Mano per la Scuola. Terza edizione; Primo piano ACI 2 fine settimana (4-5 e 12-13 settembre); coinvolti i 4 ipermercati provinciali di Coop Estense, ossia Argenta, Copparo, Ferrara (Il Castello e le Mura). Hanno contribuito 19 associazioni, supportati da 39 soci volontari di Coop Estense. Oltre 230.000 i pezzi scolastici raccolti (tra cui 28.000 quadernoni, 22.000 penne, 9.800 matite, 3.500 confezioni di colori, 3.400 gomme). Si calcola che siano oltre 3500 i bambini che hanno potuto usufruirne componendo il proprio corredo scolastico. Raccolta alimentare. Prima edizione, svoltasi sabato 24 ottobre; coinvolti i 12 punti vendita – tra ipermercati e supermercati – di Coop Estense di Ferrara e provincia; 250 i volontari di 25 onlus, coordinati da 45 soci volontari della cooperativa; raccolti beni alimentari di prima necessità e prodotti per l’igiene e la cura della persona, per un totale di oltre 18.000 pezzi (7 tonnellate di pasta, riso, farina, olio, zucchero; 9000 confezioni di scatolame e prodotti per la colazione; 1.250 confezioni di prodotti per l’infanzia e pannolini; 600 prodotti per l’igiene della persona). Brutti ma Buoni. Dodicesimo anno di svolgimento del progetto, che risponde ad un duplice bisogno: ridurre gli sprechi e contrastare la povertà. L’obiettivo è infatti destinare beni ritirati dalla vendita (perché prossimi alla scadenza o con piccole imperfezioni estetiche), ma ancora perfettamente commestibili e utilizzabili, a chi non è in grado di soddisfare i propri bisogni primari. La rete di associazioni e realtà del territorio, che ogni giorno garantiscono la corretta distribuzione dei prodotti alle persone bisognose, è supportata dai dipendenti dei punti vendita e dai soci volontari Coop. Le persone oggi assistite sono oltre 8000, contro le 1.230 del 2004. Nei primi 9 mesi del 2015, il valore totale della merce recuperata dalle associazioni coinvolte è di 1.429.365 euro. Prossimi appuntamenti. Entro la fine dell’anno verranno promosse altre tre iniziative di solidarietà: sabato 21 novembre l’Associazione Giulia e l’Associazione Vola nel Cuore, che operano a favore dei bambini ricoverati in ospedale, raccoglieranno giocattoli, libri e materiali didattici da donare ai reparti pediatrici; il 25 novembre, in Legacoop Settori occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, l’1% del prodotto a marchio Coop sarà devoluto in favore dei centri della rete DIRE (per Ferrara, il Centro Donna Giustizia); dall’8 al 24 dicembre il confezionamento dei pacchi di Natale verrà gestito dalle Onlus, che grazie alle donazioni ricevute potranno finanziare i propri progetti. UNICOOP FIRENZE Lancia progetto “Arno 2016” per i 50 anni dall’alluvione Un bene comune, un patrimonio intorno al quale ritrovarsi per ricordare, condividere e immaginare, insieme, il futuro. L’Arno è il fiume che, dal Monte Falterona a Marina di Pisa, racconta tutta la Toscana e unisce luoghi, persone e memorie: nel 50° anno dall’alluvione e in vista della ricorrenza del 4 novembre 2016, Unicoop Firenze propone una riflessione collettiva sul rapporto fra il fiume, gli abitanti e il territorio. Il grande cantiere di iniziative Arno 2016 aperte a tutti i soci e cittadini toscani ha preso il via a novembre: il 13 si è svolta una giornata dedicata al fiume con eventi di danza e musica nei 20 punti vendita coinvolti nel progetto (con orario 10-12/17-19). Anche il 16, data dalla quale, è possibile partecipare ai concorsi di narrativa e fotografia, inviando racconti o foto attraverso il sito www.arno2016.it. Territori Imprese Sondaggio Imprese 24 A partire dalla stessa data, sarà possibile anche contribuire a un grande archivio della memoria on line, inviando fotografie d’epoca e ricordi di famiglia legati al passato dell’Arno. Dal 30 ottobre al 31 dicembre sono aperte anche le iscrizioni ai quindici laboratori di scrittura, fotografia e narrazione orale attivi nelle aree di Arezzo, Firenze e Pisa coinvolte nel progetto. La mappa degli appuntamenti si arricchirà a gennaio 2016 quando i 15 laboratori prenderanno il via e verranno presentati i primi materiali narrativi e fotografici selezionati dai due concorsi. Tra le anticipazioni più interessanti, due festival organizzati nei punti vendita (nel periodo estivo) e in riva d’Arno (a settembre). Coinvolgimento, partecipazione e valorizzazione del territorio: Arno 2016 sarà un viaggio da percorrere insieme, per riscoprire il fiume in tutte le sue dimensioni, da quella produttiva, a quella dell’uso a quella artistica. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul progetto sono disponibili sul sito www.arno2016.it e presso le sezioni soci Coop. CONAD DEL TIRRENO Donato al Microcitemico di Cagliari un ecografo per la vita Grazie allo straordinario risultato dell’operazione di solidarietà promossa da Conad, la diagnosi prenatale delle patologie del feto potrà avvalersi di una nuova attrezzatura medicale acquistata dall’Associazione Sarda Diagnosi Prenatale onlus di ostetricia e ginecologia a favore della Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia, Diagnosi genetica prenatale, reimpianto, terapia fetale dell’ospedale pediatrico Microcitemico Antonio Cao di Cagliari. L’importo di 80 mila euro, raccolti grazie alla sensibilità dei clienti di Conad nella seconda edizione dell’iniziativa “I Cuccioli del Cuore”, è stato devoluto all’Associazione. Il ricavato dell’iniziativa di solidarietà è stato consegnato e presentato alla stampa questa mattina nell’aula Thun dell’Ospedale Microcitemico alla presenza del commissario straordinario A.O. Brotzu Graziella PinPrimo piano ACI tus, del direttore medico del Presidio Gabriella Nardi, del direttore S.C. Ostetricia e Ginecologia Diagnosi prenatale Giovanni Monni, del vice presidente di Conad del Tirreno Carlo Argiolas, del direttore responsabile area Sardegna Conad del Tirreno Michele Orlandi e del socio Conad del Tirreno Antonio Contu. Nella Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Microcitemico ogni anno vengono seguite per esami ecografici 10 mila donne, di cui 8 mila in gravidanza e 2 mila per problemi di infertilità di coppia. Da oggi potranno contare su un ecografo bi e tridimensionale di ultima generazione per la diagnosi prenatale – sia invasiva sia ecografica – e la terapia fetale delle patologie congenite e malformative del feto. Il nuovo ecografo permetterà di ottenere anche immagini tridimensionali del feto, accurate e simili all’originale, indispensabili per valutare o evidenziare anomalie degli arti, del volto e di tutte le strutture superficiali che possano essere espressione di una sindrome patologica. La procedura di esecuzione è quella di una normale ecografia. L’ospedale cagliaritano potrà accrescere, in tal modo, lo standard delle proprie dotazioni tecnologiche, già elevato, fornendo un’assistenza complessa quanto di altissima professionalità alle donne in attesa di un figlio. «La nostra mission è quella di offrire la migliore assistenza sanitaria possibile ai cittadini, e per questo sono necessarie molte risorse sia umane che strumentali e tecnologiche. L’impegno di Conad nel promuovere importanti iniziative come la raccolta fondi “i Cuccioli del Cuore” rappresenta un esempio di responsabilità sociale. Ringraziamo l’azienda Conad, ma soprattutto il suo management e i dipendenti per questo nuovo importante contributo. Ringrazio anche i cittadini che entrando nei negozi e supermercati Conad hanno dimostrato una grande sensibilità e sostenuto l’iniziativa», ha detto il Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu Graziella Pintus. «Siamo felici di donare il contributo necessario all’acquisto di questo sofisticato ecografo perché siamo consci che la diagnosi prenatale è un aiuto fondamentale per le donne in età fertile e i figli che portano in grembo, pazienti speciali, bisognosi di at- Legacoop Settori tenzioni e cure continue che rappresentano una sfida primaria della medicina neonatale», sottolineano il vice presidente di Conad del Tirreno Carlo Argiolas e il direttore responsabile Sardegna Michele Orlandi. «Da tempo ci siamo proposti di aiutare i piccoli pazienti: questa del Microcitemico è una nuova tappa e il segno tangibile dell’attenzione alle necessità delle comunità in cui operiamo. Ma è anche un modo per restituire al territorio parte della fiducia che ci viene data. Il nostro grazie va ai clienti, ai soci e ai loro dipendenti: tutti si sono adoperati per aiutare tanti piccoli pazienti in questa iniziativa che ha visto una partecipazione veramente corale e sentita». Le due edizioni dell’iniziativa di solidarietà i Cuccioli del Cuore del 2015, realizzate nei punti di vendita Conad del Tirreno di Toscana, provincia di La Spezia, Lazio e Sardegna si sono concluse con la straordinaria raccolta complessiva di 696 mila euro, fornendo un tangibile sostegno a specifici progetti solidali per l’Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari, l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. 166 mila euro sono stati destinati complessivamente all’ospedale pediatrico cagliaritano, che – oltre a dotarsi dell’ecografo – ha dato vita a percorsi specializzati per alleviare il dolore dei piccoli pazienti ricoverati nel Reparto di Oncoematologia pediatrica e ad ambienti sempre più attrezzati per la cura e l’assistenza, permettendo alle famiglie di restare unite anche durante il periodo di permanenza in ospedale. Un successo, questo dell’iniziativa i Cuccioli del Cuore, che sottolinea il grande spirito di solidarietà dei clienti, il forte legame con il territorio e la loro fiducia nelle insegne Conad, condividendo un impegno finalizzato ad essere di aiuto agli altri e a sostenere in concreto le necessità delle comunità di cui sono parte. Conad del Tirreno tiene fede alla propria missione e allo slogan “Persone oltre le cose”. Conad è un gruppo che coinvolge e raccoglie attorno a sé un alto consenso e il meglio delle persone: il rispetto altrui, l’intento solidale nei confronti di quanti hanno bisogno del sostegno dell’intera comunità, una responsabilità fatta soprattutto di azioni concrete. Territori Imprese Sondaggio Imprese 25 BOOREA Il 2 dicembre “La Grande Cena” Tre chef di fama indiscussa, un menù che celebra il territorio, un centinaio di volontari e un obiettivo comune da raggiungere all’insegna della solidarietà. È la Grande Cena organizzata da Boorea e Auser, il più importante evento benefico dell’anno giunto alla sedicesima edizione, che si terrà mercoledì 2 dicembre (a partire dalle 20:15) nella Sala delle Feste di Correggio. Due i progetti umanitari a cui sarà destinato l’intero ricavato della serata. Un intervento in Brasile per realizzare orti comunitari a favore di oltre 700 bambini della favela di Jandira, a 30 km da San Paolo, dove operano don Giancarlo Pacchin e il reggiano Claudio Melioli, con il sostegno del Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia e della locale “Caritas San Francisco”. Il secondo progetto riguarda la costruzione e il ripristino a opera della Ong Gvc dei servizi idrici per 15 comunità di rifugiati siriani che vivono nei campi della Valle della Bekaa in Libano. La Grande Cena inoltre offrirà un contributo alla ricostruzione dell’asilo parrocchiale di Finale Emilia, non ancora ultimato dopo il terremoto 2012, e alla comunità della Val di Nure colpita dalla recente alluvione. “La Grande Cena – ha spiegato Luca Bosi, presidente di Boorea, nella conferenza stampa di presentazione – è una straordinaria operazione di volontariato e di cooperazione. Quest’ultima nasce sulla scorta dei bisogni espressi e proprio mentre ci si interroga sul futuro e sul presente del modello cooperativo, non possiamo non ringraziare questa Cena e chi la rende possibile perché migliora le condizioni di vita di tanti che abiPrimo piano ACI tano in zone del mondo difficili”. L’obiettivo dell’edizione 2015 è accogliere a tavola 700 persone e raggiungere i 20.000 euro di incasso. Nelle 15 edizioni precedenti, grazie agli oltre 10.000 ospiti e ai più di 1000 volontari mobilitati, sono stati raccolti quasi 300.000 euro, interamente destinati a progetti di solidarietà in Brasile, Cambogia, Madagascar, Palestina, Romania, Bolivia, Argentina, nonché alle comunità emiliane colpite dal terremoto 2012. Per l’assessore Valeria Montanari la Grande Cena mostra “Solidarietà concreta, visibile e trasparente e parla di una dimensione del noi ancora molto viva a Reggio Emilia”. Il menù della Grande Cena quest’anno è affidato a tre talenti indiscussi della cucina emiliana, coadiuvati dalle rezdore di Correggio e dintorni e da decine di volontari Auser. Gianni D’Amato, già due stelle Michelin al Rigoletto di Reggiolo, si cimenterà nel cubo di bolliti e nel suo pezzo forte, l’erbazzone contemporaneo. Insieme a Fulvia, Federico e a uno staff di fidati collaboratori, da poco più di due anni D’Amato è alla guida del Caffè Arti&Mestieri di Reggio Emilia, eletto miglior ristorante della provincia dalla Guida Espresso e dalla Guida del Gambero Rosso 2016. Giovanna Guidetti, titolare dell’Osteria La Fefa di Finale Emilia e tra gli chef più apprezzati della provincia di Modena, proporrà due piatti della tradizione, la Torta degli ebrei e la Taccolenta degli Estensi. Il ristorante della Guidetti sorge nel vecchio ghetto ebraico di Finale, esattamente di fronte alla Torre dei Modenesi crollata in seguito alle scosse del terremoto del 2012. A questi due veterani della Grande Cena si aggiunge quest’anno Isa Mazzocchi, chef del ristorante stellato La Palta di Borgonovo Val Tidone (PC) e allieva del grande cuoco francese George Cogny, che tanti meriti ha avuto nel creare sublimi contaminazioni tra cucina italiana e francese. La Mazzocchi per l’occasione reinterpreterà un piatto della cucina piacentina, i Pisarei e fasò. Come sempre gli chef offriranno il proprio contributo creativo alla Grande Cena senza percepire alcun compenso. Un evento di tale portata non sarebbe possibile senza l’aiuto delle aziende sostenitrici e degli sponsor, dei loro soci e dipendenti, dei Comuni che la sostengono, delle associazioni, dei sindacati e dei tantissimi amici e cittadini che vi prendono parte. La Grande Cena è promossa da Boorea con l’ausilio di Auser, in col- Legacoop Settori laborazione con il Comune di Correggio e il Comune di San Martino in Rio e con il sostegno di Cantine Riunite&Civ, Coop Consumatori Nordest, Assofood-Unipeg, Coopservice, Coopselios, Sicrea Group, Cir-Food, Ccfs,Assicoop Emilia Nord,Ambra, Ccpl, Unieco, Legacoop Emilia Ovest, Progeo, City of Cooperation, Arci, Iren, e Ah bein! Bar. Aderiscono Cgil, Cisl e Uil, Gvc,Associazione Giorgio La Pira,Arci Solidarietà, Federconsumatori e Associazione Don Gualdi Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato. Media partner Telereggio e Gazzetta di Reggio.La Grande Cena 2015 gode del patrocinio di Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia e Comune di Quattro Castella e ringrazia per il prezioso contributo Consorzio del Parmigiano-Reggiano e Mr. Watson. La Grande Cena 2015 è dedicata alla memoria dei volontari Alberto Rossi,Velmore Davoli ed Enrico Giusti. La quota di partecipazione è di 30 euro. Prenotazioni: 0522 530909, 0522 299356, [email protected], [email protected] COOP IL LAVORO Compie 40 anni Se la vita comincia a 40 anni, la cooperativa Il Lavoro di Potenza Picena (Mc), specializzata nella produzione industriale di abbigliamento, è pronta e grintosa per affrontare nuove sfide. Perché la sfida di crearsi un lavoro, con impegno e dedizione quotidiana, la cooperativa l’ha appunto cominciata nel 1975 quando un centinaio di giovani donne, dipendenti della ex Stylint, che produceva marchi di intimo alla moda come Imec, decise che la competenza acquisita, la volontà e soprattutto il coraggio potevano essere gli elementi giusti per cercare di superare la chiusura della ditta per la quale Territori Imprese Sondaggio Imprese 26 lavorava. Da operaie e impiegate, si trasformarono in cooperatrici, creando la propria impresa e puntando su un nome, Il Lavoro, che era già un programma da perseguire e il loro più importante baluardo, oggi come allora. In azienda, ci sono ora 45 addetti, di cui 44 sono donne: 29 soci, 8 dipendenti e 8 lavoranti a domicilio. Insieme, in uno stabilimento produttivo di 1.100 metri quadrati di proprietà, hanno realizzato un fatturato 2014 di 1,14 milioni di euro e insieme hanno festeggiato il loro “compleanno” al ristorante Orso di Civitanova Marche (Mc). “Il lavoro è la nostra forza – dice la presidente Lorenza Senigagliesi-, siamo orgogliose di essere coloro che portano avanti, per noi e per le socie che verranno, un cammino cominciato quarant’anni fa da chi ci ha preceduto e ha deciso, rischiando, che puntare sulla propria creatività e perseveranza potessero essere strumenti di successo e di garanzia di un’occupazione. Questo, per noi, vuol dire essere cooperatori. Crescere insieme e raggiungere risultati”. Vedere che le cooperative che aderiscono a Legacoop Marche crescono e si consolidano nel tempo, “è sempre un grande orgoglio – commenta il presidente della Centrale cooperativa, Franco Alleruzzo, presente all’anniversario con Massimo Lanzavecchia e Massimo Giuliano di Legacoop Marche – perché fare cooperazione è fare impresa valorizzando il capitale umano, cercando di migliorare i propri risultati, i propri progetti, tutti insieme. Esattamente lo spirito che si respira in questa cooperativa, che ringraziamo per il suo impegno e per essere parte del sistema Legacoop e a cui auguriamo di proseguire con successo nella sua attività”. e garantire maggiore qualità negli interventi: questi i principali obiettivi del Network Regionale D.N.A. (Dialogo, Negoziazione, Ascolto) che mette in sinergia le attività dei soggetti gestori dei Centri e delle attività di Mediazione Sociale dell’Emilia Romagna, che hanno sottoscritto ufficialmente un protocollo d’intesa. La cooperativa sociale Camelot fa parte della rete assieme ad altre realtà presenti a Bologna, Forlì, Modena, Piacenza, Ravenna, Rimini e comuni del Rubicone. “E’ importante condividere le modalità di lavoro fra territori diversi”, ha affermato Eris Gianella, responsabile del settore coesione sociale della cooperativa Camelot. “La rete - ha proseguito Gianella - permette di confrontare esperienze, buone prassi ed elementi che possono arricchire e migliorare questo tipo di attività. I membri di DNA si riuniscono ogni mese per progettare attività comuni e formazioni continue, in un’ottica di aggiornamento costante”. Il battesimo pubblico della Rete, dopo la formalizzazione, sarà un convegno presso la Regione Emilia-Romagna il prossimo 18 febbraio, in occasione della seconda Giornata Regionale della Mediazione Sociale. La mediazione sociale è uno strumento volto a promuovere la crescita della comunità in un’ottica di coesione sociale e convivenza pacifica. Si tratta di percorsi di facilitazione delle relazioni mirati alla gestione dei conflitti che sorgono fra diversi soggetti, singoli o gruppi, in vari ambiti (vicinato, aziendale, scolastico, familiare, territoriale, ecc.) per trovare nuovi e più completi equilibri. Accoglienza e ascolto sono i primi passi per affrontare situazioni spesso complesse, che richiedono diversi approcci di mediazione per aprire strade alternative e per arrivare a un miglioramento della qualità di vita delle persone coinvolte. CAMELOT COOPSELIOS Nel nuovo Network Regionale D.N.A. per la Mediazione Sociale E’ stato formalizzato il Network Regionale D.N.A. per la Mediazione Sociale, la rete delle cooperative emiliano romagnole che si occupano di gestione dei conflitti sociali. Nel territorio ferrarese, ha aderito la cooperativa Camelot. Promuovere la mediazione come metodo efficace ed economico di gestione del conflitto Primo piano ACI Seminario sulle tecnologie digitali nei contesti educativi L’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia, Reggio Children, la Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi e la cooperativa sociale Coopselios organizzano il 21 novembre 2015 “Questa è un’immaginazione vera (Alessandro, 5 anni)”, seminario sulle tecnologie digitali nei conte- Legacoop Settori sti educativi, con la presentazione di progetti ed esperienze al nido e alla scuola dell’infanzia sull’incontro tra bambini e digitale. L’iniziativa si tiene dalle 10:00 alle 13:00 nell’Auditorium Annamaria e Marco Gerra, Centro Internazionale Loris Malaguzzi Viale Ramazzini 72/A a Reggio Emilia. Introduce Paola Cagliari, direttore Scuole e Nidi d’infanzia – Istituzione del Comune di Reggio Emilia. Dopo i saluti di Valeria Montanari, assessora ad Agenda digitale, partecipazione e cura dei quartieri con delega a Innovazione tecnologica, Comune di Reggio Emilia seguiranno le relazioni “Bambini e tecnologie tra media, touch e contesti immersivi”, di Sabrina Bonaccini, direttore tecnico Area educativa della cooperativa sociale Coopselios, “Tecnologicamente abita il bambino”, di Paolo Ferri e Stefano Moriggi, Università degli Studi Milano-Bicocca, Milano,“Ambienti digitali al nido e alla scuola: scoperte, proposte, domande aperte” di Maddalena Tedeschi, responsabile di coordinamento pedagogico, Lucia Colla, insegnante e Anna Orlandini, atelierista (Scuole e Nidi d’infanzia – Istituzione del Comune di Reggio Emilia). Coordina i lavori Roberto Montanari, RE:Lab – Human Machine Interface, Reggio Emilia e Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli. RELEGART Presenta progetto Good&Trendy a sostegno di persone disabili Relegart Onlus, cooperativa sociale che progetta e realizza artigianalmente prodotti di alta qualità in pelle e non, grazie alla professionalità, l’impegno e la passione di persone svantaggiate e normodotate, organizza sabato 21 novembre, alle 17, un evento a Perugia per presentare il suo nuovo progetto ‘Good&Trendy’.“Oggi, nella sola provincia di Perugia – commenta Silvia Romaniello, presidente della cooperativa –, quasi 6mila persone disabili sono disoccupate, numero che cresce mediamente di mille persone Territori Imprese Sondaggio Imprese 27 ogni anno. Abbiamo allora deciso di implementare una nuova linea di produzione di borse e accessori in pelle ‘Good&Trendy’ per creare nuove opportunità lavorative per persone disabili della nostra comunità”. Raccolta fondi in una serata da Umbrò. L’iniziativa, durante la quale si raccoglieranno anche fondi a sostegno del progetto, si terrà nei locali di Umbrò, in via Sant’Ercolano 6, fino alle 19.30. Umbrò ha concesso gratuitamente gli spazi e aiutato a offrire a chi interverrà un aperitivo gratuito. La compagnia di danza Inc Inn progress collective si esibirà in una performance, il brand VagaMé vestirà con abiti trasformabili i ragazzi di Relegart per la loro ‘sfilata diversa’ e Bruno Calzature fornirà le scarpe. La linea ‘Good&Trendy’ - Durante l’evento sarà possibile acquistare borse e accessori completamente fatti a mano con materiali di alta qualità e di provenienza esclusivamente italiana o il libro ‘Profumo di colla’, ritratto della cooperativa, con i sui volti, le sue storie e le sfide affrontate negli anni. “Per lanciare la nuova linea ‘Good&Trendy’ – spiega Romaniello – c’è bisogno di allestire l’apposito laboratorio, acquistare una cucitrice e il materiale per la lavorazione. L’energia e la determinazione di questa piccola grande cooperativa sono davvero uniche ma, quando gli obiettivi sono ambiziosi e il valore sociale è assicurato, è indispensabile il sostegno di tutta la comunità”. Relegart è attiva da 34 anni e 40 sono i ragazzi disabili a cui, in questi anni, la cooperativa ha consentito di lavorare e condurre una vita autonoma e dignitosa. “Ammonta a 700mila euro – ricorda Romaniello – il risparmio prodotto dalla cooperativa, dalla sua costituzione a oggi, per Provincia di Perugia, Regione Umbria e Stato italiano e a 240mila euro il fatturato massimo raggiunto. ‘Diversi per forza, diversi per scelta’ è il motto della cooperativa che, ben lontana da modelli assistenzialistici, fino ad oggi è riuscita a mantenersi sul mercato attraverso una proposta di prodotti artigianali di altissima qualità e completamente made in Italy, con tanto di certificazioni”. Fonte http://www.umbriajournal.com/artee-cultura/eventi/relegart-presentaprogetto-goodtrendy-a-sostegno-di-person e-disabili-181607/ Primo piano ACI ZEROCENTO Il cammino dei Diritti Umani illustrato in un libro e una mostra Venti date, e altrettante illustrazioni, ognuna dedicata a un avvenimento che ha rappresentato un passo avanti nel cammino dei diritti umani. Per ogni data un’illustrazione di Andrea Rivola è accompagnata da una poesia di Janna Carioli e una didascalia che racconta l’importante avvenimento. Si parte dal 1786 con l’abolizione della pena di morte nel Gran ducato di Toscana e si arriva al 2013, in Pakistan, con Malala Yousafzai e il suo appello per il diritto all’istruzione. Nel mezzo tante tappe che ci ricordano la strada percorsa fino ad oggi, costellata di eventi e personaggi che hanno lasciato una traccia indelebile in questo cammino. La presentazione del libro e della mostra si terrà Sabato 21 Novembre, alle ore 15.00, a Faenza, nel Salone delle Bandiere – palazzo Municipale. Interverranno: Giovanni Malpezzi Sindaco di Faenza Arianna Marchi Presidente della Cooperativa Sociale Zerocento Andrea Rivola Illustratore del Libro”Il Cammino dei Diritti” Elena Baboni Fatatrac Edizioni Nell’ambito dell’iniziativa verrà presentato il progetto della Cooperativa Sociale Zerocento Un Legame Indissolubile Educare ai Diritti, i Diritti nell’Educazione La mostra sarà allestita e visitabile dal 16 novembre al 10 dicembre 2015 presso il Salone delle Bandiere, Residenza Municipale, Piazza del Popolo 31 a Faenza Un’iniziativa di Zerocento con il patrocinio del Comune di Faenza. Legacoop Settori COOPERATIVA LIBERA STAMPA Presentata la prima Agenda 2016 “NOIDONNEcult” Noidonne, storica testata del movimento femminile italiano, giovedì 19 novembre alla Casa Internazionale delle donne di Roma presenta la sua prima agenda Noidonnecult, dedicata simbolicamente al voto alle donne che nel 2016 compie 70 anni. Approfitteremo di questo anniversario per riflettere sul senso del voto oggi, partendo dalle nostre esperienze e dal significato che diamo alla partecipazione politica. Sebbene il Parlamento e il governo italiani registrino oggi la più alta presenza femminile della storia, si avverte una distanza tra elette ed elettrici, nel quadro più ampio di una disaffezione per la politica, che ad ogni elezione si fa più evidente. In questo scenario, come e dove si manifesta oggi quella partecipazione appassionata che le donne esprimevano nel ’46 con la battaglia per il suffragio? E che pensano della partecipazione alla vita politica le italiane di seconda generazione che lottano per una piena cittadinanza di cui il voto è espressione importante? Ne hanno parlato con Simona Ammerata, attivista del collettivo Casa delle donne Lucha y Siesta; Barbara Bonomi Romagnoli giornalista e autrice di “Irriverenti e libere. Femminismi del terzo millennio”; Kwanza Musi Dos Santos attivista dell’associazione Territori Imprese Sondaggio Imprese 28 QuestaèRoma; Cristina Petrucci attivista e parte della Delegazione di Osservatori Internazionali alle scorse elezioni in Turchia e Silvia Vaccaro giornalista e curatrice dell’agenda. Ad aprire e chiudere la tavola rotonda Anna Maria Loliva, Tiziana Avarista e Federica Marchettini, ideatrici e protagoniste, insieme a Carmen Giardina, dello spettacolo “Signorinette” dedicato al voto alle donne, che andrà in scena a marzo al Teatro Tor di Nona di Roma. Comprare e regalare questa agenda, è insieme gesto politico e modo concreto per sostenere il giornale e per continuare a costruire memoria per le generazioni che verranno, a partire dall’attenzione per il ruolo che le donne occupano nella nostra società, sempre più globale e complessa. L’agenda costa 10,00 euro. Per acquisti in blocco di più di 10 copie è previsto uno sconto del 10%. Per informazioni e prenotazioni scrivi a: [email protected] – cell. 338 9452935 ISFID PRISMA Al via i corsi su salute e sicurezza sul lavoro Hanno preso il via il 18 novembre a Marghera (via Ulloa 5) i corsi di formazione,promossi da Isfid Prisma, in materia di salute e sicurezza sul lavoro di “Aggiornamento per Rls-Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, Rspp-Responsabile servizio prevenzione e protezione, e datori di lavoro che svolgono il ruolo di Rspp”. Il primo corso si è focalizzato sull’aggiornamento annuale per “Rls in aziende fino a 50 addetti” e affronterà, nel dettaglio: i principi della comunicazione, l’introduzione allo stress correlato, il mobbing e il burn out, la gestione delle emergenze, lo stress da lavoro correlato (procedure di valutazione, percorso metodologico, simulazione in aula). Il secondo, in calendario il 25 novembre Primo piano ACI dalle 9 alle 13, rivolto a “Rls oltre i 50 addetti, Rspp,Aspp, datori di lavoro con ruolo di Rspp” vede tra gli argomenti affrontati, oltre a quelli del primo del corso,anche l’evoluzione della normativa antincendio, i sistemi di allarme, la segnaletica di sicurezza, gli impianti elettrici di sicurezza, l’illuminazione di sicurezza, le procedure da adottare in caso di incendio, l’allarme e le modalità di evacuazione. Per informazioni sul programma e sui costi, contattare Enrico Guerra (041.5490258) oppure Stefania Nicoletti (041.5490257). CADIAI “Soddisfazione per le indagini, ma riflettiamo sull’accaduto” «Siamo molto soddisfatti di apprendere da fonti giornalistiche che sono stati identificati gli autori dell’incendio doloso che lo scorso 3 novembre ha distrutto una sezione del Nido d’Infanzia Gaia in via Felice Battaglia. Allo stesso tempo è grande lo sconforto di pensare che un gruppo di adolescenti possa aver commesso un simile atto “per divertimento”. Proviamo sollievo, quindi, per la tempestività delle indagini che hanno consentito di far luce sull’accaduto escludendo qualsiasi altra motivazione se non quella di un atto vandalico. Tuttavia, non possiamo far finta di niente di fronte a questa vicenda. Dobbiamo porci degli interrogativi seri e sforzarci di capire che cosa possa spingere ragazzini di 14, 15 anni a compiere un’azione del genere. Crediamo che sia compito della società tutta - al di là di quelle che saranno le giuste conseguenze per questi adolescenti e per le loro famiglie - riflettere e analizzare le cause di un disorientamento talmente profondo da portare a fare cose senza valutare minimamente le conseguenze e le ripercussioni sulla comunità. Non possiamo chiudere gli occhi, dobbiamo affrontare la situazione e aiutare i ragazzi a riconoscere i valori del vivere sociale». Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 29 OSSERVATORIO SWG Rabbia e paura dopo i fatti di Parigi Rabbia. Voglia di reagire. Paura. Ma anche tristezza e pessimismo. La sensazione d’inadeguatezza e incapacità dei capi del mondo, accompagnata dal sospetto che non abbiano capito la portata di quanto stava accadendo in una parte del mondo islamico. La consapevolezza che lo jiadismo non è tutto l’Islam, unita all’impressione che il mondo musulmano moderato sia ancora timido e flebile nel prendere le distanze dalle frange più radicali. Il no a un coinvolgimento diretto, militare, dell’Italia, accompagnato all’acre sapore che porta con sé il fantasma della Terza guerra mondiale. I sentimenti degli italiani, intercettati da Swg subito dopo i drammatici attentati di Parigi, sono un mix composito e cupo, in cui all’angoscia per i fatti accaduti, si somma il bisogno di risposte sul futuro, l’esigenza di capire se esiste un’uscita dal tunnel d’incertezza e instabilità in cui siamo piombati. La rabbia è il sentimento dominante. La voglia di fare qualcosa, di reagire, incardina il sentire delle persone (specie a centrosinistra), cui fa da contraltare un profondo timore per quello che ancora potrebbe accadere. Il tema della guerra non riguarda più gli eserciti, i soldati che combattono in un territorio lontano da noi, ma torna, dopo settantant’anni, nelle città del vecchio continente. La percezione di tale rischio alimenta un sentimento d’incertezza cui non eravamo più abituati e accresce la percezione del rischio di attentati nelle nostre città, anche se per ora gli effetti maggiori si hanno solo sui viaggi, sulla tendenza a ridurre gli spostamenti negli altri continenti e in Europa. La maggioranza degli italiani è contraria all’ipotesi di rinviare il Giubileo. Gli attentati di Parigi hanno messo in luce gli errori delle guerre passate, la mancanza di una visione equa e mondialista nel modello di sviluppo globale, ma hanno anche evidenziato la fallacia di chi ha pensato di potersi occupare solo dei propri interessi particolari e ignorare quanto accadeva in alcune parti del mondo. NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg. Sondaggiocawi su un campione nazionale di 1.000 italiani eseguiti tra il 16 e il18 novembre 2015. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio