organizzazione della scuola -dati generali

Transcript

organizzazione della scuola -dati generali
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
-DATI GENERALI-
II Istituto Comprensivo
Via I. Nievo Giulianova – provincia di Teramo C.A.P. 64022
Telefono-fax: 085-8000043
Codice istituto: TEIC84400LCF91043500676
Scuola dell’infanzia
PLESSI:
Lungomare Zara, L’Annunziata, Zona Orti
Numero sezioni: 12
Numero alunni: 282
Numero alunni stranieri :15
Numero docenti: 27
Orario: 8,30-16,30 dal lunedì al venerdì
Scuola primaria
PLESSI:
Zona Orti, Via Lepanto
Numero classi: 29
Numero alunni: 611
Numero alunni stranieri: 35
Numero docenti: 48
Orario: 8,15-12,45 dal lunedì al sabato
Scuola Media
PLESSI: Bindi – Annunziata
Numero classi: 16
Numero alunni: 336
Numero alunni stranieri: 30
Numero docenti: 39
ORARIO: 8,20–13,20
Corso MUSICALE (Pomeridiano)
ORARIO: Lunedì- martedì- mercoledì-giovedì-dalle ore 14 alle ore 18
Personale A.T.A
N°1 Direttore generale servizi amministrativi
N°7 Assistenti amministrativi di ruolo
N°15 Collaboratori scolastici di ruolo
N° 1 Collaboratori scolastici non di ruolo
L.S.U.-S.F.L. Soc.Cooperativa
N°6 Lavoratori in mobilità (4 ore giornaliere )
N°1 Bibliotecari (docenti collocati fuori ruolo permanentemente)
N°4 Docenti collocati annualmente
DIRIGENTE SCOLASTICO: DOTT. AVOLIO Vincenzo
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO:
SCUOLA MEDIA: Prof.GOZZI Carlo
SCUOLA PRIMARIA: Ins.BRUSCA Anna Rita*
INSEGNANTI FUNZIONI OBIETTIVO
• GESTIONE DEL P.O.F. E COORDINAMENTO DEI PROGETTI (AREA 1)
Ins.DI IORIO Maria, Prof.ssa ROSATI Anna
• AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D’ISTITUTO
Prof.ssa Ruffini Maria Grazia, Ins.DI TEODORO Anna
• RAPPORTI ENTI LOCALI
Prof.ssa DI DOMENICO Santina, Ins.SPINOZZI Lolita
• CONTINUITA’ CURRICOLARE (AREA 2)
Ins.CREATI Maddalena, Prof.ssa Cappelletti Rosella
• INCLUSIONE HANDICAP DSA BES
Prof.ssa NEPA Concetta
Orario ricevimento Dirigente scolastico:
GIOVEDI’ DALLE ORE 11,30 ALLE ORE 12,30
Orario apertura segreteria al pubblico
DAL LUNEDI’ AL SABATO DALLE ORE 10.30 ALLE ORE 12,30
MERCOLEDI’ 15.00-17.00
LA NOSTRA SCUOLA…OGGI
La scuola primaria, in seguito all’emanazione del regolamento che
prevede un nuovo ordinamento (d.p.r. 20 marzo 2009 n.89), si interroga su
quali modifiche dovrà apportare alla propria organizzazione didattica.
Nei documenti ufficiali, da ultimo nell’Atto di indirizzo emanato dal
ministro dell’Istruzione (8 settembre 2009), c’è un importante
riconoscimento dell’autonomia, definita “quadro di riferimento
irrinunciabile”, e questo carica le scuole di maggiori responsabilità e
discrezionalità, anche con riferimento all’impiego del personale docente.
L’attuazione delle nuove norme è diluita in un quinquennio e coesistono più
modelli orari.
Per la scuola dell’Infanzia del II Istituto comprensivo di Giulianova,
l’organizzazione è rimasta invariata.
La scuola primaria si è organizzata con 27 ore settimanali per tutte le
classi , mentre l’assegnazione degli organici ha salvaguardato alcune ore
che saranno destinate alle sostituzioni e alle attività di compresenza nelle
classi di supporto.
Dall’Atto di Indirizzo i docenti del II Istituto Comprensivo colgono il
richiamo ad alcuni principi essenziali, alcuni criteri guida per la Scuola
Primaria e dell’Infanzia:
• l’esigenza di adeguarsi ai discorsi pedagogici;
• l’insistenza sul recupero di livelli sicuri di alfabetizzazione
strumentale;
• il richiamo ad una valutazione più rigorosa, al fine di evitare evidenti
difformità tra valutazioni interne e rilevazioni esterne degli
apprendimenti;
• l’invito a confrontarsi con il tema degli standard di apprendimento,
anche in chiave internazionale;
• il recupero della continuità inteso non solo come raccordo o
curricolo verticale, ma come scansione di tappe intermedie e
traguardi, da rendere più espliciti e meglio definiti.
Su questa piattaforma di maggiore rigore cognitivo, si snodano il tema
della convivenza e delle regole, dell’educazione alla cittadinanza,
dell’inclusione dei disabili e degli stranieri.
LA CITTADINANZA ATTIVA
L’Istituto, come prevedono le Nuove Indicazioni per il curricolo,
persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale.
VERTICALE
La vita di ogni persona è diventata un intreccio complesso in cui
esperienze multiformi ed eterogenee si incontrano ed interagiscono.
La scuola s’impegna a promuovere un sentimento di appartenenza alla
propria comunità nazionale ed europea che sia forte ma nello stesso
tempo aperta ad altre esperienze e ad altre culture.
E’ necessario privilegiare i legami sui quali si fonda una comunità, con le
varie tradizioni e le varie stratificazioni culturali che ci provengono dagli
spazi e dai tempi della nostra storia.
ORIZZONTALE
Il nostro Istituto si prefigge di perseguire un’attenta collaborazione
con le famiglie e con attori extrascolastici con funzioni a vario titolo
educative
I CRITERI GUIDA PER LA SCUOLA MEDIA BINDI ANNUNZIATA:
• valorizzare l’iter formativo degli alunni affinchè il processo di
apprendimento possa portare ricchezza di esperienze, conoscenze e
competenze personali;
• incoraggiare l’apprendimento collaborativo in forme di interazione;
• attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità affinchè non
diventi disuguaglianza;
• realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire
l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello
che si fa;
• promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, per
dare senso e significato a ciò che l’alunno“va imparando”.
PREMESSA
Attraverso il presente Piano dell’Offerta Formativa, il II Istituto
Comprensivo di Giulianova comunica all’utenza le linee- guida dalla propria
impostazione educativa e didattica.
Per l’anno scolastico 2014/2015 la scuola intende operare con flessibilità,
autonomia e gradualità, ma in coerenza con il Decreto Ministeriale del
31/07/2007 che ha emanato le Indicazioni del Curricolo per la scuola
dell’infanzia e per il I Ciclo di istruzione.
La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e
dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle
differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor
più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della
scuola, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una
nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio per far sì che
ognuno possa “svolgere”, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte,
un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale
della società (art. 4 della Costituzione).
Alla scuola spettano alcune finalità specifiche:
• valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, che nel
processo di apprendimento possono portare ricchezza di conoscenze
e competenze personali;
 offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei
linguaggi culturali di base;
 far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero
necessari per apprendere e selezionare le informazioni;
 incoraggiare l’apprendimento collaborativo in forme di interazione;
 promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e
strategie che favoriscano la costruzione di itinerari personali;
 favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria
didattica alla costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni
formativi;
 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità, affinché non
diventi disuguaglianza;
 realizzare percorsi formativi in forma di laboratorio, al fine di
favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su
quello che si fa.
SITUAZIONE AMBIENTALE
Giulianova si estende lungo la costa adriatica, delimitata a sud dal
fiume Tordino e al nord dal fiume Salinello, su una superficie di 27,4 Kmq
con oltre 21977 abitanti.
La città è suddivisa in quattro quartieri: il Lido, che costituisce la zona di
rilevanza turistica; L’Annunziata, nella zona sud dove nacque e si sviluppò
in origine la colonia romana di Castrum Novum; il Paese dove si trova il
centro storico; Colleranesco che, insieme a Case di Trento, costituisce la
diramazione del nucleo urbano verso le zone agricole interne.
La pesca, il turismo, il terziario, molto sviluppati, sono i cardini
dell’economia di Giulianova.
Il porto (sia turistico che commerciale) e il mercato ittico, tra i più
importanti della costa, garantiscono lavoro a molti operatori del settore.
Il Lido concentra le maggiori attività, dirette e indotte, legate al turismo:
sia nelle zone centrali che in quelle adiacenti al lungomare si estende la
rete alberghiera supportata dai campeggi (agli estremi nord e sud) e dagli
stabilimenti balneari, ma anche dai numerosi ristoranti ed esercizi
commerciali. Nella zona del quartiere Colleranesco, lungo la statale 16 da
e per Ancona, presenti numerose attività artigianali e industriali che in
questo periodo risentono della crisi economica nazionale e internazionale
Il II Istituto comprensivo di Giulianova è situato nella zona Lido e
comprende la Scuola Secondaria “Bindi” (zona Orti) e succursale
(L’Annunziata), le scuole primarie “Don Milani” a zona Orti, sede anche
della Dirigenza e “G.Braga” a via Lepanto, le scuole dell’infanzia “Don
Milani”, nello stesso edificio della scuola primaria, via Simoncini e
L’Annunziata.
In linea di massima le famiglie dei bambini che frequentano le scuole del
Circolo, hanno un reddito basato su attività eterogenee, non riconducibili
a settori fortemente caratterizzati. In generale, il problema
disoccupazione è presente.
Da analisi condotte è emerso che la maggior parte dei genitori ha un
livello di istruzione superiore. All’interno delle scuole vi è la percentuale
del 15% di presenza etnicamente diversificata, in costante aumento, ma
integrata con la realtà sociale di Giulianova.
Si rileva la presenza di un gruppo di genitori che affronta con particolare
impegno e coinvolgimento il rapporto scuola – famiglia, creando anche
spazi e progetti che costituiscono un arricchimento per la scuola e per
l’istituto comprensivo.
RISORSE DELTERRITORIO
CULTURALI
SOCIALI
SPORTIVE
Biblioteca civica V. Bindi
Centro sportivo
comunale
Palazzetto dello
sport
Centro di servizi cult.
Regione Abruzzo
Centro sportivo
C.u.o.r.e.
Campi di calcio
Centro documentazione
Musicale G. Braga
Croce Rossa Italiana
Campi da tennis
Biblioteca P. Donatelli
Centro assistenza
anziani
Pattinodromo
Pinacoteca civica V. Bindi Centro handisport
Costantini
Piscina
Centro congressi kursaal
Palestre
Centro accoglienza dono
di Maria
Museo d’arte dello
Splendore
Centro scuola Massi
Associazioni
sportive private
Cinema e teatri
Anfas
Pista di atletica
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
L’ambiente scolastico, gli Enti Locali, l’azienda ASL, le forme di
associazionismo culturali, ricreative, sportive, sociali presenti nel
territorio, costituiscono un unico habitat di vita degli alunni e
rappresentano un’entità unitaria di riferimento, in vista di un programma
educativo territoriale in cui siano precisati i compiti e le responsabilità di
ciascuno.
Il II Istituto Comprensivo di Giulianova intende continuare ad essere
componente attiva della comunità sociale mostrando la propria
progettualità, esibendo le proprie esperienze e contribuendo a
concretizzare la “strategia dell’attenzione “ della scuola verso la società e
della società verso la scuola.
La scuola propone momenti di integrazione con il territorio in forma
creativa e con carattere di estemporaneità, al termine dei progetti
attivati.
La scuola “esce” sul territorio per:
• conoscerlo, comprenderlo e valorizzarlo in modo più ampio e
approfondito attraverso itinerari guidati, mostre, feste,
tradizioni… I docenti intendono promuovere viaggi di istruzione e
uscite sul territorio come iniziative complementari alle attività
didattiche, collegati alla programmazione educativa e ai curricoli,
essendo utili occasioni per arricchire il patrimonio culturale e la
socializzazione degli alunni;
• utilizzarne spazi e servizi (biblioteche, musei, pinacoteche, centri
culturali, centri sportivi).
Il territorio “entra” nella scuola con le sue istanze, i suoi stimoli e le
sue risorse:
 convenzione della gestione di servizi pre e post scuola e di
assistenza per alunni in difficoltà;
 mensa, trasporti, equipe medico-psico-pedagogica;
 contributi per la realizzazione dei progetti del POF;
 partecipazione ad iniziative promosse dall’amministrazione comunale,
provinciale, regionale, nazionale;
 progetto AIRC “Con la ricerca contro il cancro”, le arance della
salute” (a gennaio 2015 si effettuerà la vendita delle arance in tutti
i plessi dell’Istituto comprensivo);
 prove di evacuazione in ottemperanza alla legge 626;
 progetto “In libreria con la classe”;
 progetto CIP per favorire l’inclusione di alunni diversamente abili
attraverso l’attività motoria;
 eventuali altri progetti sportivi proposti;
 progetto lingua straniera (inglese) nella scuola dell’infanzia;
 teatro in lingua classi III scuola media;
 progetto” Noi della Don Milani andiamo a scuola in BICIBUS;
 progetto vela;
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
La scuola intende promuovere costantemente una collaborazione
educativa con i genitori, con l’obiettivo di stringere rapporti e relazioni
costanti che definiscano e riconoscano i reciproci ruoli “supportandosi
vicendevolmente nelle comuni finalità educative”.
I rappresentanti dei genitori all’interno degli Organi Collegiali
(Consigli d’Interclasse/Intersezione, Consigli di classe, Consiglio di
Istituto), partecipano attivamente alla gestione dell’attività scolastica
sia nelle fasi di progettazione, sia in corso di realizzazione che nel
momento della verifica sulla qualità dei progetti attivati.
Per favorire il dialogo e la collaborazione, la scuola utilizza:
• distribuzione del diario scolastico ad ogni alunno con il patrocinio
dell’amministrazione comunale e altri partners;
• accesso al registro elettronico con credenziali individuali;
• incontri tra docenti e genitori con modalità assembleare e
individuale;
• coinvolgimento dei genitori in attività ricreative e culturali.
PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO
Le scuole medie, primarie e dell’infanzia del 2° Istituto Comprensivo di
Giulianova, in riferimento alla Carta dei Servizi, si attengono ai seguenti
principi:
• uguaglianza, in quanto garanzia di pari opportunità per tutti gli
alunni;
• educazione alla civile convivenza democratica;
• imparzialità e regolarità del servizio;
• accoglienza e integrazione ai fini del superamento delle situazioni di
difficoltà e disagio degli alunni;
• diritto alla scelta delle famiglie ed il relativo superamento degli
ambiti territoriali per le iscrizioni degli alunni nei limiti della
capienza obiettiva;
• elaborazione del contratto formativo in base al quale all’inizio
dell’anno vengono stabilite regole condivise da docenti e studenti e
presi accordi rispetto agli impegni di studio e al materiale
scolastico.
Rispetto al contratto lo studente deve condividere:
• i traguardi di apprendimento da raggiungere;
• la consapevolezza del progredire del suo apprendere;
• la fiducia nelle sue potenzialità.
Il docente deve:
• illustrare l’offerta formativa;
• motivare l’intervento didattico;
• esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di
valutazione.
Il genitore deve:
• conoscere l’offerta formativa,
• esprimere pareri e proposte;
I meccanismi di responsabilità e decisione sono contenuti nella Carta
dei servizi. Si considerano fondamentali:
• la collegialità docente;
• la condivisione delle scelte operative attraverso deleghe e gruppi di
lavoro;
• la flessibilità dell’orario disciplinare, salvaguardando il monte ore
annuale minimo da destinare alle singole discipline;
• la flessibilità nella formazione dei gruppi di lavoro funzionale ai
progetti;
• la flessibilità nel predisporre itinerari e percorsi formativi
personalizzati;
• la trasparenza nelle decisioni;
• la partecipazione delle famiglie.
PIANIFICAZIONE
• Indicazioni per il curricolo;
• ampliamento dell’offerta formativa in orario scolastico ed
extrascolastico;
• organizzazione ed intensificazione di iniziative di recupero,
potenziamento e alfabetizzazione per gli alunni stranieri ed italiani;
• iniziative di continuità;
• formazione ed aggiornamento dei docenti;
• coinvolgimento alla vita della scuola di alunni, famiglie, territorio;
• maggiore conoscenza e migliore fruizione dei beni produttivi,
culturali e storici del territorio.
RISORSE INTERNE UTILIZZATE
SCUOLA DELL’INFANZIA
AREA DISCIPLINARE
SOSTEGNO DIDATTICO
PLESSO
ZONA ORTI
2 e 1/2
PLESSO VIA
SIMONCINI
1/2
SCUOLA PRIMARIA
AREA DISCIPLINARE
LINGUA 2
SOSTEGNO DIDATTICO
PLESSO
ZONA ORTI
1
4
PLESSO
VIA LEPANTO
1
3
SCUOLA MEDIA
PLESSO
L’ANNUNZIATA
1
AREA DISCIPLINARE
SOSTEGNO DIDATTICO
2
MATERIALI DIDATTICI
Le scuole dell’Istituto sono dotate di materiali audiovisivi e
multimediali, biblioteche, Centro di documentazione educativa e didattica,
LIM, laboratori artistici scuola media, forni cottura per la ceramica,
palestre ed attrezzature sportive.
OFFERTA FORMATIVA
scuola dell’Infanzia-scuola primaria-scuola media
Gli insegnanti del II Istituto Comprensivo di Giulianova, elaborano i
curricoli di studio, tenendo conto delle nuove Indicazioni per il Curricolo,
secondo una metodologia operativa di studio e di approfondimento,
accompagnata da flessibilità e gradualità di applicazione.
La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.
Sviluppare l’identità significa:
 imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove
esperienze in un ambiente sociale allargato;
 imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona
unica e irripetibile;
 sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità.
Sviluppare l’autonomia:
 comporta l’acquisizione delle capacità di interpretare e
governare il proprio corpo;
 partecipare alle attività nei diversi contesti;
 avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;
 realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;
 provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto;
 esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
 esplorare la realtà e comprendere le regole della vita
quotidiana;
 partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le
proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti;
 assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
Sviluppare le competenze significa:
 imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,
l’osservazione e l’esercizio al confronto;
 descrivere le proprie esperienze e tradurle in tracce personali
e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti
significativi;
 sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i
significati.
Sviluppare il senso della cittadinanza significa:
 scoprire gli altri, i loro bisogni e le necessità di gestire i
contrasti attraverso regole condivise;
 porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente
orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomonatura.
I Consigli di Interclasse e di Classe hanno stabilito i seguenti obiettivi
educativi, didattici e psicomotori (intermedi e operativi)
OBIETTIVI EDUCATIVI
1. Socializzazione ed integrazione nel gruppo classe:
• imparare a collaborare con tutti , aiutare ed accettare di
essere aiutati;
• rispettare le idee e le opinioni degli altri;
• rispettare le regole della vita di gruppo;
• comportarsi in modo corretto e responsabile nelle diverse
situazioni.
2. Partecipazione ed interesse:
• non distrarre il compagno durante il lavoro in classe;
• partecipare in modo pertinente alle attività, prestando
attenzione agli stimoli proposti;
• seguire le istruzioni impartite durante l’attività didattica.
3. Impegno:
• eseguire con regolarità e in modo consapevole i lavori assegnati
ed operare con regolarità;
1. Metodo di lavoro:
• saper lavorare autonomamente da soli e in gruppo;
• saper distribuire i propri impegni di studio nel tempo;
• avviarsi ad apprendere in modo consapevole e non mnemonico.
La finalità della scuola primaria è la promozione del pieno sviluppo
della persona.
Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni :




alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;
cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità;
previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione;
persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di
istruzione.
In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni :
 nell’elaborare il senso della propria esperienza;
 nel promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva e
l’acquisizione degli alfabeti di base.
FINALITÀ DELLA SCUOLA MEDIA
La consapevolezza
della propria
esperienza motoria,
emotiva e razionale
L’abilità di valutare
sé stesso
e le proprie azioni
L’abitudine a
riflettere
con spirito critico
SCUOLA FAMIGLIA
La capacità di
affrontare in modo
logico gli argomenti
La volontà di concepire
e attuare progetti di vita
TERRITORIO
Concorrono a formare
nel ragazzo
Portando
al
Successo
Formativo
La coscienza
multietnica e
multiculturale
La capacità di interrogarsi e
comprendere la complessità
della vita con la consapevolezza
dei propri limiti
Considerate le indicazioni del P.O.F. sulle finalità della Scuola Media
si intende:
• promuovere l’educazione a corretti rapporti interpersonali fondati sul
rispetto e sulla collaborazione;
• promuovere l’educazione al sapere e al saper fare;
• promuovere la capacità d’interiorizzare il sapere, effettuare scelte
consapevoli acquisendo valori organicamente organizzati;
• comprendere e mettere in pratica il concetto di uguaglianza nel
rispetto della diversità e delle altre culture;
• promuovere l’educazione alla coscienza della corporeità e all’equilibrato
sviluppo delle capacità motorie;
OBIETTIVI TRASVERSALI
Ascolto
Conoscenza
Comprensione
Applicazione
Analisi
Sintesi
 Mantenere l’attenzione all’ascolto
 Riflettere e chiedere chiarimenti
 Ricordare e riconoscere un contenuto in forma
praticamente identica a quella nella quale è stato
presentato
 Leggere in modo corretto
 Tradurre e/o trasporre un contenuto da una forma
simbolica ad un’altra;
 Spiegare un contenuto per coglierne il significato
globale e/o implicito.
 Utilizzare un contenuto in una situazione nuova per
risolvere un problema o per apprendere con
maggiore facilità
 Scomporre un contenuto nei vari elementi che lo
compongono
 Individuare le relazioni che intercorrono fra i vari
elementi di un contenuto
 Organizzare e combinare elementi e parti di un
contenuto in modo da produrre un nuovo modello o
una nuova struttura
Valutazione
 Avviarsi a saper valutare l’esattezza, la pertinenza,
la coerenza, il grado di precisione di un contenuto
attraverso il confronto con modelli forniti
Valorizzazione
 Cogliere il valore di idee, fatti, metodi, contenuti….
PREMESSA
Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.), previsto dalla Direttiva del 27
dicembre 2012 e dalla C.M. n. 8/2013 a firma del Capo Dipartimento per
l'Istruzione,
intende
fornire
un
elemento
di
riflessione
nella
predisposizione del POF, di cui il P.A.I. è parte integrante. Il P.A.I.,
infatti, non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì
come
uno
strumento
che
possa
contribuire
ad
accrescere
la
consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la
trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati”
educativi,
per
creare
un
contesto
educante
dove
realizzare
concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Esso è prima di tutto
un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e
alla pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di
crescita e partecipazione. Il P.A.I. non va dunque interpretato come un
“piano formativo per gli alunni con bisogni educativi speciali”, ad
integrazione del P.O.F. (in questo caso più che di un “piano per l’inclusione”
si tratterebbe di un “piano per gli inclusi”), e non è quindi un “documento”
per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una
progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo
sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai
bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un
concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta
lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento,
da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli
ambiti
dell’insegnamento
curricolare,
della
gestione
delle
classi,
dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra
docenti, alunni e famiglie. Tali complessi e delicati passaggi – proprio
affinché l’elaborazione del P.A.I. non si risolva in un processo compilativo,
di natura meramente burocratica anziché pedagogica – richiedono un
percorso partecipato e condiviso da parte di tutte le componenti della
comunità educante, facilitando processi di riflessione e approfondimento,
dando modo e tempo per approfondire i temi delle didattiche inclusive,
della gestione della classe, dei percorsi individualizzati, nella prospettiva
di un miglioramento della qualità dell’integrazione scolastica, il cui modello
– è bene ricordarlo – è assunto a punto di riferimento per le politiche
inclusive in Europa e non solo. Il nostro Istituto si propone, quindi, di
potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle
necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi,
manifesti Bisogni Educativi Speciali.
A tal fine intende:
• creare un ambiente accogliente e di supporto;
• sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo,
sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola;
• promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo
di apprendimento;
• favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
• promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più
stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità
educante.
Obiettivo
principale
è
la
riduzione
delle
barriere
che
limitano
l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di
facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali.
Destinatari
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli
alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o
culturale.
Definizione di Bisogno Educativo Speciale
Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età
evolutiva negli ambiti di vita dell’educazione e/o apprendimento. Si
manifesta in un funzionamento problematico, anche per il soggetto, in
termini di danno, ostacolo o stigma sociale; necessita di un piano
educativo individualizzato o personalizzato.
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno,
con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni
Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per
motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole
offrano adeguata e personalizzata risposta”.
L’istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando
tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia
che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle
diversità.
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità C. M.
8/2013
RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI NELLA SCUOLA
A. Rilevazione dei BES presenti a.s. 2014/2015
N°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1
e 3)
minorati vista
-
minorati udito
2
Psicofisici
23
2. disturbi evolutivi specifici
DSA
13
ADHD/DOP
2
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
19
Linguistico-culturale (NAI–neo arrivati Gennaio
20___)
6
Disagio comportamentale/relazionale
6
Altro
14
Totali
85
% su popolazione scolastica
6,6
N° PEI redatti nell’a.s. ____________
23
N° di PDP redatti dai Consigli di classe/Team docenti in
presenza di certificazione sanitaria (Legge 170/2010)
nell’a.s. ____________
13
N° di PDP redatti dai Consigli di classe/Team docenti in
assenza di certificazione sanitaria nell’a.s.
____________
49
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente
utilizzate in…
Insegnanti di sostegno Attività
individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali
integrate (classi
aperte, laboratori
protetti, ecc.)
AEC Attività
individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali
integrate (classi
aperte, laboratori
protetti, ecc.)
Assistenti alla comunicazione Attività
individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali
integrate (classi
aperte, laboratori
protetti, ecc.)
Funzioni strumentali / 2 per area
coordinamento Integrazione e
Inclusione
Referenti di Istituto (disabilità, 1 referenti BES
DSA, BES) 4 coordinatori BES
SI/NO
sì
sì
sì
no
sì
sì
sì
sì
Esperti esterni
no
Docenti tutor
no
Altro:
C. Coinvolgimento docenti
Attraverso…
Partecipazione a GLI
sì
Rapporti con famiglie
sì
Tutoraggio alunni
no
Docenti curricolari Presenza Commissione
BES
Progetti
didatticoeducativi
per
l’inclusione dei BES
sì
Partecipazione a GLI
sì
Rapporti con famiglie
sì
Tutoraggio alunni
sì
Docenti di sostegno Presenza Commissione
BES
Docenti con specifica formazione
sì
sì
Progetti
didatticoeducativi
per
l’inclusione dei BES
sì
Partecipazione a GLI
sì
Rapporti con famiglie
sì
Presenza Commissione
BES
sì
Progetti
didatticoeducativi
per
l’inclusione dei BES
Altro:
sì
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni
disabili
no
Collaborazione con
docenti
sì
Altro:
Condivisione PDP e
scelte educative
E. Coinvolgimento famiglie
sì
Coinvolgimento in
progetti di inclusione
no
Percorsi di formazione
specifici
no
Informazione
/formazione su
genitorialità e
psicopedagogia
dell’età evolutiva
no
Coinvolgimento in
attività
di
promozione della
comunità educante
sì
Condivisione percorsi
orientativi
sì
Altro:
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS
/ CTI
Accordi di programma
/ protocolli
di intesa formalizzati
sulla disabilità o su
disagio e simili
no
Informazione
sì
Consulenza
sì
Formazione
no
Procedure condivise di
no
intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di
intervento su disagio e
simili
no
Altro:
Progetti territoriali
integrati
G. Rapporti con privato sociale
e volontariato
Progetti integrati a
livello di singola scuola
Progetti a livello di reti
di scuole
H. Formazione docenti
no
no
no
Strategie e
metodologie educativodidattiche / gestione
della classe
sì
Didattica speciale e
progetti educativodidattici a prevalente
tematica inclusiva
sì
Didattica
interculturale / italiano
L2
no
Psicologia e
psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi
DSA, ADHD, ecc.)
sì
Progetti di formazione
su specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis.
Intellettive,
sensoriali…)
no
Altro:
Aree di intervento a.s. 2014/2015
Sono riportate le aree di intervento per l’a.s. 2014/2015 previste dal
Piano Annuale dell’Inclusione
1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
2. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
3. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
4. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola
5. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative
7. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi
8. Valorizzazione delle risorse esistenti
9. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei
progetti di inclusione
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’a.s.2014-2015
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
GLI e GLH: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione,
monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta
e
coordinamento
delle
proposte
formulate
dalla
Commissione; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per
l’Inclusività) riferita a tutti gli alunni con BES, da redigere al
termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con
supporto/apporto
documentazione
delle
degli
Figure
interventi
Strumentali.
Raccolta
didattico-educativi;
e
focus/
confronto sui casi; raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai
BES.
Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia
necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della
didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative;
rilevazione di tutte le certificazioni e non DSA; rilevazione alunni
BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produzione
di attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e
didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in
possesso di certificazione; definizione di interventi didatticoeducativi; individuazione strategie e metodologie utili per la
realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al
contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente;
progettazione e condivisione progetti personalizzati; individuazione
e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per
favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione Piano di Lavoro
(PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia-territorio; condivisione
con insegnante di sostegno (se presente).
Docenti
di
sostegno:
Partecipazione
alla
programmazione
educativo-didattica; supporto al consiglio di classe/team docenti
nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche
e didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie
particolari in base alla conoscenza degli studenti; rilevazione casi
BES; coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e
PDP).
Assistente
educativa:
all’organizzazione
delle
Collaborazione
attività
alla
scolastiche
programmazione
in
relazione
e
alla
realizzazione del progetto educativo con particolare attenzione alle
strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale;
collaborazione alla continuità e integrazione nei percorsi didattici e
scolastica.
Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di
Giugno);
esplicitazione
nel
POF
di
un
concreto
impegno
programmatico per l’inclusione; esplicitazione di criteri e procedure
di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; impegno a
partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate
anche a livello territoriale.
Funzioni Strumentali “Inclusione”: collaborazione attiva alla stesura
della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento dei docenti
Periodicamente vengono forniti ai docenti curricolari e ai docenti di
sostegno corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e
integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso autismo,
corsi DSA). Si prevede l’attuazione di interventi e corsi di formazione su:
metodologie didattiche e pedagogia inclusiva;
strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione;
nuove tecnologie per l'inclusione;
tecniche riabilitative della letto-scrittura;
le norme a favore dell'inclusione;
strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Il GLI, come detto in precedenza, rileva i BES presenti nella scuola,
monitorando e valutando il livello di inclusività della scuola stessa ed
elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di
ogni anno scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola
sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. L’esercizio di
tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in
relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissioneelaborazione dei
saperi,
ai
metodi
di
lavoro, alle
strategie
di
organizzazione delle attività in aula.
La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere
monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti
più deboli. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione
degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in
relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano
riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.
Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/team dei
docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di
contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati
raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del
percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che
consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità
del passaggio alla classe successiva. Per non disattendere gli obiettivi di
apprendimento della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che la
programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari,
i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno, definiscono gli
obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli
alunni BES, in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. La
progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di
strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il
lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la
suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di
attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola
Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto:
• docenti di sostegno che, in contitolarità con gli insegnanti di classe,
promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei
di alunni, attività laboratori ali con gruppi;
• assistenti educatori che promuovono interventi educativi in favore
dell’alunno con disabilità, interventi che favoriscano l’autonomia, in
classe o in altre sedi dell’istituto, unitamente al docente in servizio
in contemporanea;
• assistenti specializzati nel metodo ABA;
• referenti per i BES: tre referenti, uno per ogni ordine di scuola
(infanzia, primaria e secondaria);
• sportello di consulenza psicologica.
• Tutti i soggetti
coinvolti si propongono di organizzare le azioni
attraverso metodologie funzionali all’inclusione e al successo della
persona, anche attraverso:
• attività per piccoli gruppi (cooperative learning);
• la presenza di un insegnante tutor;
• interventi individualizzati per alunni BES, da effettuare in
compresenza e all’interno della classe, in orario aggiuntivo a quello
curricolare;
• il “Circolino”, servizio di aiuto allo studio per alunni dai 6 ai 13 anni,
attivo in orario pomeridiano, che segue bambini e ragazzi nello
svolgimento dei compiti scolastici, grazie al lavoro di personale
qualificato.
• Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’inclusione scolastica.
• La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno
dell’istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche
inerenti l’inclusività.
• La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla
famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le
comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo
alla
lettura
condivisa
delle
difficoltà
e
alla
progettazione
educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti, per
favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le
famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche,
adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo
sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi
formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte
sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi
inclusivi anche attraverso:
• la condivisione delle scelte effettuate;
• il coinvolgimento nell’approvazione dei PDP.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi
In base alle situazioni di disagio e alle effettive capacità degli studenti
con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di
alunni con disabilità – BES). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi
specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo –
didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzione scolastica e
realtà socio – assistenziali o educative presenti sul territorio, le modalità
di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a
costruire un percorso finalizzato a:
-rispondere ai bisogni individuali;
-monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni
intraprese;
-monitorare l’intero percorso;
-favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità –
identità.
Valorizzazione delle risorse esistenti (punti di forza)
Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle
competenze presenti nella scuola; visto il numero e le diverse
problematicità di cui i soggetti sono portatori, nonché le proposte
didattico – formative per l’inclusione, si ritiene necessaria la presenza di
docenti utilizzati come risorsa interna per sostenere gli alunni in
particolare difficoltà.
I punti di forza della scuola sono:
presenza consistente delle Lavagne Interattive Multimediali (LIM)
nelle classi, che rappresen-tano un valido supporto nell’azione
educativo – didattica, in particolare per i BES;
possibilità di collaborazione con un’esperta psicopedagogica,
relativamente alle difficoltà di letto – scrittura;
organizzazione di attività di drammatizzazione e psicomotricità al
fine di promuovere l’inte-grazione e prevenire i disagi evolutivi
(scuola dell’Infanzia);
presenza di uno sportello di consulenza psicologica che collaborerà
con gli insegnanti dei vari ordini di scuola per la somministrazione di
test d’ingresso e di uscita degli alunni, per il moni- toraggio e la
prevenzione delle difficoltà di apprendimento;
l’attuazione, ormai divenuta prassi consolidata dell’istituto
comprensivo, del Progetto Ponte per l’inserimento graduale degli
alunni, in particolare i BES, nell’ ordine di scuola successivo, con
incontri periodici e attività comuni programmate, mirate a favorire
l’accoglienza scolastica e a rendere meno traumatico possibile il
passaggio tra ordini di scuola diversi.
Per quanto riguarda l’accoglienza e l’iscrizione di alunni stranieri con
svantaggio linguistico, la scuola si impegna ad elaborare delle attività atte
a verificare l’effettivo grado di conoscenza delle varie discipline da parte
dell’alunno, in particolar modo la lingua italiana, per facilitarne l’inclusione
e l’inserimento
nella nuova classe che non deve essere basato sull’età
anagrafica, ma sulle reali abilità e conoscenze possedute dall’alunno.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili
per la realizzazione dei progetti di inclusione (punti di criticità)
L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili
richiede
l’articolazione
di
un
progetto
globale
che
valorizzi
prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la
richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le
proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue e per le
competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive e
non completamente presenti nella scuola.
L’istituto necessita di:
assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei
progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti;
finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva,
in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli
alunni;
assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali
necessità per gli alunni con disabilità;
assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli
alunni con disabilità sin dal primo periodo dell’anno scolastico;
incremento di risorse umane per favorire la promozione del
successo formativo per alunni stranieri e per corsi di
alfabetizzazione;
risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori
informatici;
risorse per la mediazione linguistico culturale e per la
traduzione
di
documenti
nelle
lingue
comunitarie
ed
extracomunitarie;
definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari;
costituzione di reti di scuole in tema di inclusività;
costituzione di rapporti con CTS per consulenze e relazioni
d’intesa.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’inclusione in data 19 novembre
2014
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 26 novembre 2014
CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI
Convegno studi regionali “Disordini e difficoltà scolastiche :condizioni
dell’infanzia oggi”
Corso per docenti e dirigenti della scuola dell’infanzia e primaria “Bisogni
educativi speciali: strumenti di progettazione e gestione didattica”
“metodi e strumenti di didattica innovativa nella scuola dell’infanzia”
Convegno BES
Formazione docenti immessi in ruolo due per l’infanzia e due per la scuola
secondaria di primo grado, ore on line, lezioni frontali e con tutor
Sportello d’ascolto per alunni, genitori, docenti.
I DIPARTIMENTI
Il dipartimento è il luogo di conoscenza delle diverse professionalità
presenti nella scuola e di confronto di scelte curriculari e metodologiche ;
è il luogo dove si riflette sulla normativa scolastica applicandola in
maniera più congrua al proprio contesto scolastico: che tipo di utenza è
presente; quali sono i livelli di apprendimento nella media ; quali sono le
scelte prevalenti per l’orientamento in uscita.
Il nostro istituto,ritiene fondamentale effettuare un’attività di
riflessione sui percorsi curricolari di ogni classe dove i docenti sono
invitati a confrontarsi , il confronto è fondamentale per arricchire
l’apprendimento dell’alunno perché si considera un percorso di cui si deve
avere la consapevolezza nella sua interezza: quali argomenti? Con quali
metodologie sono stati sviluppati. Quali carenze?
Il curricolo verticale però, deve anche interfacciarsi con la scuola
successiva ,quindi si rende necessario incontri fra i tre ordini di scuola.
Particolare attenzione alle classi ponte, alla verifica dei prerequisiti
possibilmente comune per tutte le classi, e alla luce dell’esito delle prove
è importante discutere e confrontarsi sulla situazione di partenza degli
alunni per adattare meglio la programmazione .
Il dipartimento è anche il luogo dove riflettere sulla VALUTAZIONE
DEGLI ALUNNI : si riprendono gli obiettivi formativi delle indicazioni
per il curricolo delle varie discipline e si decidono le linee comuni per la
valutazione ; pur nella libertà d’insegnamento che deve essere garantita
anche nell’ambito dei lavori del dipartimento . E’ importante discutere
sulla VALUTAZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE per essere
consapevoli delle differenze nella valutazione a seconda degli ordini di
scuola. Certamente ogni ordine di scuola avrà i suoi parametri di
valutazione e non devono essere modificati per avvicinarsi alla scuola
successiva però il docente deve essere consapevole di cosa la scuola
successiva richiede e come valuta. RIUNIONI DI DIPARTIMENTO
Nell’anno scolastico 2014/2015 l’ Istituto Comprensivo ha espletato il
seguente progetto esecutivo annuale, prevedendo 4 incontri della durata
di circa 2 ore ciascuno così suddivisi:
1. Discussione programmazione annuale specifica di ogni disciplina
argomentando i più salienti nodi didattici da affrontare e le fasi
del lavoro scandite.
• Riflessione sul documento finora realizzato e in fase di
integrazione e di adattamento.
• Riflessione sulla successione dei contenuti basata dall’
esperienza della scuola:
• analisi dei contenuti effettivamente trattati nei periodi didattici
• confronto dei tempi di lavoro
• definizione degli standard di apprendimento
2. Prevedere verifiche degli apprendimenti con modalità comuni:
• far emergere i nuclei portanti della disciplina attraverso il
confronto tra le progettazioni disciplinari dei singoli docenti: ciò
che è comune è ciò che tutti ritengono contenuto fondamentale e
su quello si può impostare la rilevazione periodica degli
apprendimenti.
3. confronto sul metodo:
• in particolare le attività e i contenuti ritenuti significativi, e i
principi metodologici a cui fare riferimento, al fine di condividere
un linguaggio comune tra le diverse scuole.
• strutturare un item in un modo piuttosto che in un altro può fare
la differenze per gli allievi; va sempre ricordato che non esiste un
metodo migliore di un altro, ma diversi metodi che mostrano la
loro efficacia nelle diverse situazioni educative.
4. Confronto fra docenti :
• Si confrontano ed operano docenti della stessa area disciplinare
appartenenti alla Scuola Primaria e alla Scuola Secondaria di I
grado, docenti della scuola dell’Infanzia e primaria sui campi di
esperienza sui seguenti punti:
• le competenze in uscita / ingresso, cioè le capacità che si ritiene
i bambini debbano aver acquisito al termine del percorso scolastico
alla scuola dell’infanzia, funzionali ad un proficuo approccio agli
apprendimenti specifici della scuola primaria e dalla primaria alla
secondaria. Tale definizione rappresenta un impegno da parte delle
scuole ad operare nella direzione indicata:
- condividere una base comune, non solo di obiettivi ma anche di
percorsi operativi,
- mostrare alla scuola il tipo di lavoro che viene svolto con i bambini,
la metodologia e le proposte didattiche, ma decisivi per la
definizione del curricolo.
• le situazioni critiche, cioè i “casi” difficili che richiedono un
approccio particolare. Rispetto a questi cercare di sviscerare i
“problemi”, individuando i segnali o i disturbi a cui prestare
attenzione e concordando linee comuni a cui attenersi al fine di
prevenire e affrontare le difficoltà di apprendimento.
Al termine di ogni incontro verrà redatto un verbale che annoterà le
attività svolte all’interno di ogni dipartimento.
2°ISTITUTO COMPRENSIVO GIULIANOVA
PROGETTO CONTINUITA’ E DUCATIVO-DIDATTICA’
SCUOLE INTERESSATE
NIDI COMUNALI
INFANZIA ANNUNZIATA
INFANZIA DON MILANI
INFANZIA SIMONCINI
PRIMARIA BRAGA
PRIMARIA DON MILANI
SECONDARIA BINDI
SECONDARIA ANNUNZIATA
SCUOLE PARITARIE
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PREMESSA PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA
Da tempo il corpo docente del 2° istituto comprensivo di Giulianova è
impegnato nel coinvolgimento didattico ed emotivo del progetto educativo
di continuità, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria ,con la
partecipazione delle scuole paritarie ed i nidi del territorio. Continuità
significa progettare iniziative didattiche congiunte, un esempio concreto
è quello dei progetti-ponte che di anno in anno possono trovare una
realizzazione diversa , a seconda della progettazione didattica
concordata a livello di istituto. In questo percorso sono racchiusi
interrogativi, problemi, ansie degli alunni e dei genitori; pertanto le
insegnanti saranno impegnate a favorire una concreta partecipazione in
itinere per facilitare il passaggio. Il progetto infanzia-primaria vedrà gli
alunni impegnati in “Una storia interrotta” dal titolo( “Mastro Disastro
e…poi?”);
Il progetto infanzia-nido impegnerà i più piccoli a muoversi nel loro
ambiente con “Mi divertono i racconti con la mimica–gestuale ;
Il progetto primaria –secondaria verterà sull’esperienza di “Una giornata
tipo” e/o “Una lezione in comune” nelle classi prime delle scuole
secondarie.
FINALITA’ GENERALI
o Consentire agli alunni di conoscere in modo graduale gli ambienti
della scuola successiva per limitare le ansie del nuovo
o Realizzare, fra le insegnanti, uno scambio d’informazioni utili alla
conoscenza degli alunni e dei percorsi didattici da loro effettuati.
o Instaurare un dialogo continuo per tra i vari ordini di scuola per un
adeguato coordinamento verticale
o Sperimentare attività in cui i “più grandi” con la loro esperienza
rassicurino i “più piccoli”.
OBIETTIVI COMUNI
• Capacità di organizzare con gli altri situazioni ed azioni insieme
• Accogliere il “nuovo” nel rispetto delle regole
• Documentare con elaborati di vario tipo, alcune tra le competenze
maturate
PROGETTO INFANZIA-PRIMARIA
Una storia interrotta (Mastro Disastro e…poi?)
SCUOLE INTERESSATE
INFANZIA ANNUNZIATA
INFANZIA DON MILANI
INFANZIA SIMONCINI
INFANZIA PARITARIA
PRIMARIA BRAGA
PRIMARIA DON MILANI
PREMESSA INFANZIA - PRIMARIA
Ormai da tanti anni ,il corpo docente del 2° istituto omprensivo è
sensibile e impegnato nel coinvolgimento didattico ed emotivo del
progetto continuità.
Il progetto continuità nasce per accompagnare i bambini ad affrontare il
passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria.In questo passaggio
sono racchiusi ,interrogativi,problemi,ansie degli alunni e dei
genitori,nasce così tanta sensibilità da parte dei docenti che permetterà
una concreta partecipazione da parte degli alunni.Il progetto infanziaprimaria vedrà impegnati gli alunni delle due scuole nel progetto :”Una
storia interrotta”dal titolo ( Mastro Disastro ….e poi?)
RACCORDO CULTURALE
FINALITA’
 Favorire il passaggio alla scuola primaria attraverso lo scambio di
informazioni, di progettazione e di verifica di attività educative e
didattiche
 Sperimentare da parte degli alunni della scuola primaria un ruolo di
responsabilità attiva
 Realizzare fra le insegnanti ,uno scambio di informazioni sugli alunni
 Effettuare le informazioni di passaggio per la conoscenza degli
alunni
OBIETTIVI
(per gli alunni dell’infanzia)
• Facilitare il passaggio tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria
mediante strategie operative in attività comuni
• Condividere con gli alunni della scuola primaria nuove esperienze
OBIETTIVI
(per gli alunni della scuola primaria)
• Rendere possibile agli alunni della scuola primaria la memoria storica
delle esperienze attraverso l’interagire.
• Condividere l’esperienza ,sviluppando lo spirito di collaborazione
TRAGUARDI INFANZIA
TRAGUARDI PRIMARIA
Campi di esperienza
Aree disciplinari
I discorsi e le parole
lingua italiana
1-Individuazione dei momenti
fondamentali di una storia
2-illustrare personaggi e ambienti
di una storia
1-Lettura di una storia
Immagini,suoni,colori
Educazione all’immagine
2- Inventare il finale di una storia
1- Favorire attività comuni
Conoscenza del mondo
1- Vivere serenamente nuove
esperienze attraverso il fare
Area matem.-scient.-tecnologica
1-Conoscere un nuovo ambiente per
1-Dare la possibilità ai bambini
vivere serenamente il passaggio
della primaria la memoria storica
attraverso il vivere insieme
2-Rappresentazione grafica del
2- Descrizione dell’ambiente
nuovo ambiente
fisico
RACCORDO METODOLOGICO
•
Valorizzazione dei semplici saperi
•
Intervista agli alunni delle classi prime
•
Illustrazione grafica di ogni esperienza
•
Analisi grafica e verbale di analogie e differenze dei due ordini di scuola
•
Presentazione dei lavori alle insegnanti delle classi quinte
•
Scambi di visite
RACCORDO ORGANIZZATIVO
•
Documentazione di passaggio
•
Informazioni di passaggio
•
Produzione di elaborati grafici
•
foto
•
Visite delle insegnanti delle scuole dell’infanzia presso le scuole primarie nei
primi giorni di scuola
•
Il progetto sarà svolto in orario curricolare
•
Il percorso si realizzerà in 9 fasi di seguito descritte:
-
Fase n°1: date da concordare per attività comuni e scambi di visite
Fase n°2 : visita agli alunni delle classi prime da parte delle ins. della scuola
dell’infanzia nel primo periodo di frequenza
-
Fase n°3 :lettera di invito per gli alunni dell’infanzia da parte degli alunni delle
classi prime
-
Fase n°4 conoscenza degli ambienti e operatori della nuova istituzione. Gli
alunni delle classi quinte svolgeranno la funzione di tutor tra i gruppi.
-
Fase n°5 : svolgimento di attività comune in orario curricolare presso le scuole
primarie
-
Fase n°6 :attività grafica presso la scuola di appartenenza
-
Fase n°7 : presentazione del cartellone agli alunni delle classi prime
-
Fase n°8: visita nelle classi quinte e invito alle ins. per conoscere i futuri alunni
-
Fase n°9: invito a pranzo agli alunni delle classi prime
ITINERARIO DIDATTICO
ATTIVITA’ NELLA SCUOLA PRIMARIA
(primo incontro)
- Conoscenza degli insegnanti, alunni, operatori
- Scoperta degli ambienti con i tutor delle classi quinte
- Conversazione guidata sulle differenze e analogie delle due
istituzioni
ATTIVITA’ NELLA SCUOLA PRIMARIA
(secondo incontro)
- Lettura di una storia interrotta, invitando i bambini ad inventare un
finale
- Invento un finale /più finali
- Conversazione
ATTIVITA’ NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
(terzo incontro)
- Accoglienza degli alunni delle classi prime
- Lettura alle immagini della storia rappresentata graficamente
- Consegna dei cartelloni illustrati alle insegnanti della primaria
SPAZI
Aule-palestre-giardini-mensa scolastica
MATERIALI
Testo: “Mastro Distratto …e poi”
Materiali di facile consumo
Fotocopiatrice
Macchina fotografica
MEZZI
Servizio scuolabus
VERIFICA
Dopo l’esperienza si valuterà lo stato emotivo degli alunni per verificare
se è stata dissipata ogni ansia e insicurezza . Si osserverà il senso di
responsabilità e di collaborazione nell’interagire nel nuovo ambiente.
Valuteremo la modalità di mettersi in gioco, di confrontare nuove
situazioni nel grande gruppo ,dimostrando l’inventiva personale
nell’attività.
Responsabile del progetto: Ins,Pattocchio Maria Giovanna
PROGETTO NIDO-INFANZIA
RACCONTO E MI DIVERTO CON :
“ LA MIMICA-GESTUALE”
SCUOLE INTERESSATE
INFANZIA ANNUNZIATA
INFANZIA DON MILANI
INFANZIA SIMONCINI
ASILI NIDO
NIDO ARCOBALENO
NIDO COCCINELLE
PREMESSA
Le insegnanti delle scuole dell’infanzia e degli asili nido, nell’affrontare
l’interazione tra le due istituzioni e considerando l’importanza di una
continuità tra i bambini divezzi ed i piccoli dell’infanzia; hanno ritenuto
opportuno effettuare degli incontri comuni per favorire il passaggio
attraverso iniziative di confronto. Nel corso dell’anno si effettueranno
incontri atti a realizzare raccordi di tipo organizzativo, pedagogico e
didattico. Inoltre si è pensato di svolgere una attività che vedrà i piccoli
impegnati in racconti accompagnati da espressioni mimiche-gestuali e
precisamente in ”L’avventura di un coniglio” e “Il ragno e la mosca”.
RACCORDO CULTURALE
• Rafforzare le proprie conoscenze con serenità in un nuovo ambiente
• Proporre iniziative per realizzare attività comuni
• Favorire nei bambini della scuola dell’infanzia la possibilità di ritornare
nell’istituzione precedente per storicizzare le proprie esperienze
• Facilitare fra i docenti lo scambio di informazioni utili sugli alunni
TRAGUARDI
• Esprimere con la mimica-gestuale una storia
• Vivere lo scambio di esperienze con serenità
• Conoscere nuove figure (per gli alunni del nido)
OBIETTIVI COMUNI
• Accrescere l’interesse e l’ascolto in un nuovo contesto
• Capacità di esplorare un nuovo ambiente
• Capacità di utilizzare la memoria storica
RACCORDO METODOLOGICO
Momenti di interazione che si concretizzeranno in :
• Condivisione del progetto
• Collaborazione in itinere
• Scambi di informazioni
CONTENUTI
•
•
•
•
•
•
Ascolto della storia “l’avventura di un coniglio” con mimica-gestuale
Canto con mimica-gestuale “il ragno ,la mosca”
Giochi liberi in giardino
Canti per conoscersi
Conoscenza degli ambienti
Conoscenza delle insegnanti e operatori delle due istituzioni
RACCORDO ORGANIZZATIVO
Il progetto avrà inizio con un primo raccordo per fare il punto del
progetto e la scelta delle attività. Nel mese di ottobre si svolgerà
l’incontro tra le insegnanti per le informazioni di passaggio. Nella seconda
parte dell’anno si effettueranno gli incontri per le date da destinare e
per stabilire il percorso didattico che si espleterà nel mese di maggio. Il
progetto sarà effettuato utilizzando gli spazi interni ed esterni dei nidi e
della scuola dell’infanzia. Si prevede la realizzazione di foto per
documentare lo svolgimento delle attività.
FASI DELL’ESPERIENZA
• Incontro per informazioni di passaggio
Attività di ascolto
Mimica-gestuale della storia
Gioco presso i nidi
Visita dei reparti dei nidi
Visita dei bambini dei nidi presso le scuole dell’infanzia
Le scuole dell’infanzia Annunziata e Simoncini opereranno con il nido
Arcobaleno
• La scuola dell’infanzia Don Milani opererà con il nido Coccinelle
•
•
•
•
•
•
TEMPI
•
•
•
•
Settembre 2014 (accordi per la scelta della tematica)
Ottobre 2014 (informazioni di passaggio)
Nel secondo quadrimestre (sviluppo del percorso didattico)
Maggio 2015 (realizzazione del progetto)
DESTINATARI
• Bambini divezzi nido Arcobaleno
• Bambini divezzi nido Coccinelle
• Bambini frequentanti il primo anno di scuola dell’infanzia 2° istituto
comprensivo Giulianova
MATERIALI
Materiale di facile consumo ,materiale strutturato, giochi da giardino.
SPAZI
Tutti gli spazi interni ed esterni dei nidi e delle scuole dell’infanzia
VERIFICA
La verifica si svilupperà durante le varie esperienze di ogni bambino. Si
osserverà il bambino in momenti di gioco, di ascolto di partecipazione alle
performance.
Responsabile del progetto
Ins. Pattocchio Maria Giovanna
2°ISTITUTO COMPRENSIVO GIULIANOVA
PRIMARIA -SECONDARIA
PROGETTO : “UNA LEZIONE IN COMUNE”
CONTINUITA’
EDUCATIVA
SCUOLE INTERESSATE
PRIMARIA BRAGA
PRIMARIA DON MILANI
SECONDARIA 2°GRADO ANNUNZIATA
SECONDARIA 2°GRADO BINDI
PREMESSA
Un nuovo ambiente scolastico sconosciuto, è sicuramente motivo di
preoccupazione per gli alunni che dovranno ambientarsi in una nuova
istituzione. I docenti dei due ordini , sentono la necessità di limitare le
incertezze degli alunni, promuovendo sicurezza e serenità. Per favorire
l’integrazione, la conoscenza e lo “stare bene insieme”, i docenti delle
secondarie inviteranno gli alunni delle classi quinte primarie ad un
concerto per un primo appuntamento nel mese di dicembre. Nel secondo
quadrimestre ci sarà un incontro in cui gli alunni delle classi quinte
assisteranno ad una lezione nelle classi prime . Dopo la lezione, gli alunni
delle classi prime svolgeranno una funzione tutoriale alfine di facilitare la
conoscenza degli ambienti, la socializzazione e la capacità di
collaborazione fra i due ordini.
RACORDO CULTURALE
FINALITA’
• Promuovere conoscenze e confronti a cura dei docenti dei due ordini
di scuola
• Accrescere l’interesse e l’ascolto degli alunni di quinta primaria e
prima secondaria di 2° grado
• Instaurare un dialogo tra i due ordini per un coordinamento
verticale
TRAGUARDI
• Favorire l’inserimento in una nuova realtà scolastica
• Favorire lo scambio di informazioni e di progettazione tra i docenti
• Utilizzare metodologie didattiche comuni tra i due ordini di scuola
• Facilitare il raccordo fra gli insegnanti per adeguare le richieste ai
livelli di competenza raggiunti dagli alunni
RACCORDO METODOLOGICO /ORGANIZZATIVO
• Facilitazione del passaggio dalla scuola primaria alla scuola
secondaria di primo grado
• incontri per scambi e confronti (informazioni di ritorno)
• conversazioni guidate
• concerto di natale
•
ascolto di una lezione comune
• Conoscenza del nuovo ambiente
• Incontri tra i docenti per raccogliere informazioni utili all’atto della
formazione delle classi
SPAZI
Locali e aule scuole secondarie 1° grado
TEMPI
Da settembre 2014 a maggio 2015 in orario curricolare ed
extracurricolare
RISORSE
Docenti primaria e secondaria, docenti progetto musicale, funzione
strumentale.
VERIFICA
Osservazioni sul grado di disponibilità ad apprendere e socializzare di
ciascun alunno durante l’esperienza diretta.
Responsabile del progetto
Pattocchio Maria Giovanna
VALUTAZIONE /AUTOVALUTAZIONE
a.s. 2014/2015
Nel nostro Istituto Comprensivo opera una commissione che si occupa di
valutazione e autovalutazione. Essa ha raccolto l’eredità proveniente dalla
precedente commissione che operava a livello di scuola dell’infanzia e di
scuola primaria. Le insegnanti Ruffini Maria e Di Teodoro Anna hanno
assunto l’impegno di guidare la nuova commissione che comprende:
3 insegnanti della scuola dell’infanzia: Carrera, Di Giacomo, Di Martino;
3 della scuola primaria: Barnabei, Di Pietro, Marcozzi;
2 della scuola secondaria del primo ciclo: Filippone, Orsini.
La finalità è quella di predisporre degli strumenti in grado di rilevare i
diversi aspetti del servizio offerto. L’obiettivo è quello di avviare una
riflessione capace di sollecitare il miglioramento continuo. I risultati che
emergeranno dalle indagini, saranno l’occasione per una discussione utile
ad innescare un processo di cambiamento condiviso.
Nel testo delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola
dell’Infanzia e del Primo Ciclo, si legge:
“La promozione, insieme, di autovalutazione e valutazione costituisce la
condizione decisiva per il miglioramento delle scuole e del sistema di
istruzione poiché unisce il rigore delle procedure di verifica con la
riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area
disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti di altre
scuole.”
Il DPR n.122/2009 (Regolamento recante il coordinamento delle norme
vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in
materia …) all’art.1, commi 2 e 3 recita:
“2. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della
funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale,
nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno
ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto
previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive
modificazioni.
3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La
valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso
l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai
processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei
livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con
l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di
Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal
Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000….”.
Nel testo di settembre 2012 delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo
della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo, (testo inviato al CNPI) nel
paragrafo dedicato alla valutazione, si legge:
“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura
della documentazione nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro
dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le
valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i
traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.”
Nel testo si fa inoltre riferimento alla necessità di:
”… assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e
trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei
diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la
partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e
funzioni.”
La valutazione degli apprendimenti degli alunni è di competenza degli
insegnanti.
L'istituzione del Dipartimento è prevista dal D.L.vo n.297/1994 Testo
unico, che all'art. 7 recita:
"Il collegio dei docenti si articola in dipartimenti disciplinari e
interdisciplinari e in organi di programmazione didattico-educativa e di
valutazione degli alunni".
In sede di Dipartimento disciplinare, i docenti sono chiamati a
• concordare
scelte comuni inerenti la programmazione didatticodisciplinare
• stabilire standard minimi di apprendimento, declinati in termini di
conoscenze, abilità e competenze
• definire i contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente
con le Indicazioni Nazionali
• individuare le linee comuni dei piani di lavoro individuali.
Nell’anno scolastico corrente 2014/15 sono stati istituiti, nel nostro
Istituto, i Dipartimenti che costituiscono un importante luogo di
riflessione, anche per quanto concerne la valutazione.
Compito della Commissione sarà quello di approntare delle griglie di
valutazione da sottoporre all’attenzione dei vari dipartimenti che, una
volta visionate e adottate dalle diverse commissioni disciplinari, saranno
raccolte affinché tutti i docenti ne possano usufruire.
Nel nostro sistema scolastico è presente da anni un istituto nazionale che
fra i suoi compiti si occupa della rilevazione degli apprendimenti degli
alunni e studenti di tutti gli ordini di scuola. Questo istituto è chiamato
INVALSI ed è sorto nel 1999 con D.Lgs. 258 e successive modificazioni.
Relativamente alla rilevazione degli apprendimenti, i risultati, ogni anno,
vengono restituiti alle scuole per una discussione sugli esiti, volta a
rimodulare il lavoro dei docenti.
Nelle Indicazioni, in riferimento all’INVALSI si legge che:
“… il sistema nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualità
dell’intero sistema scolastico, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla
comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione
essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione.
L’istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con
riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni,
promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque
forma d
i addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove.”
In ottemperanza a quanto previsto dalla direttiva del Ministro 85/2012, e
ora dal D.P.R. 80/2013, che istituisce il Sistema nazionale di valutazione
di cui le prove INVALSI costituiscono un importante elemento, sono state
avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli
apprendimenti degli studenti per l’anno scolastico 2014/ 2015.
Lo svolgimento delle prove INVALSI 2015 riguarderà gli stessi livelli
scolastici già coinvolti nelle rilevazioni dell’anno scolastico passato e si
articolerà secondo il seguente calendario:
• 5 maggio 2015: prova preliminare di lettura (II primaria) e prova
d’Italiano (II e V primaria);
• 6 maggio 2015: prova di Matematica (II e V primaria) e questionario
studente (V primaria);
• 12 maggio 2015: prova di Matematica, prova d’Italiano e
questionario studente
( II secondaria di secondo
grado);
• 19 giugno 2015: prova di Matematica, prova d’Italiano (III
secondaria di primo grado-Prova nazionale all’interno dell’esame di
Stato).
La direttiva n.85 del 12 ottobre 2012 riferita al triennio 2012/2015
prevede che:
“… ai fini delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti, le aree disciplinari
dell’italiano e della matematica … verranno valutate in coerenza con gli
obiettivi di apprendimento definiti dalle Indicazioni nazionali.”
La rilevazione esterna degli apprendimenti potrà riguardare, oltre
all’italiano e la matematica, anche le scienze e l’inglese, ma con
riferimento ad un campione di scuole da determinare.
Sono confermate le prove nelle classi 2^ e 5^ primaria, 3^ classe scuola
secondaria di primo grado. Nelle classi campione, durante la
somministrazione delle prove, sarà presente un osservatore esterno che
riporterà i dati secondo la modalità digitale. Per le classi non campione
saranno le scuole a provvedere direttamente alla correzione delle prove.
Rispetto all’autovalutazione e valutazione delle scuole, la Direttiva
anticipa che, nel corso del triennio di riferimento, l’Invalsi proporrà a
tutte le scuole gli strumenti e i processi messi a punto nell’ambito del
progetto sperimentale denominato “VALES” – Valutazione e Sviluppo
Scuola”.
Progetti di ampliamento dell’offerta formativa
SCUOLA
DELL’INFANZIA
Attività laboratoriali Ore di docenza: Ore
di
non
“Il
laboratorio 110
docenza: 22
squillante”
SCUOLA PRIMARIA
RECUPERO,
AMPLIAMENTO,
LABORATORI
Plesso G.Braga “Orto
didattico
Gigi
lombrico”
Ore di docenza:
236 ore
Ore di docenza
12
SCUOLA SECONDARIA RECUPEROOre di docenza:
DI 1° GRADO
CONSOLIDAMENTO 120
(CLASSI TERZE)
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA
Il Centro è ormai alla sua decima annualità e vuole rappresentare e
custodire la memoria del Circolo.
OBIETTIVI
 ricercare materiale didattico-educativo (cartaceo e multimediale)
prodotto sia dagli alunni che dai docenti del circolo;
 riordinare e classificare il materiale trovato;
 rafforzare l’attività del centro attraverso la sua progressiva
trasformazione in centro di ritrovo, consultazione,scambio per
ulteriori ampliamenti rispetto al proprio lavoro.
DESTINATARI
Il centro si rivolge sia ai docenti del circolo che di altri circoli.
Altresì si rivolge agli alunni.
RAPPORTI CON LE ALTRE ISTITUZIONI
Si cercherà di entrare in contatto con le istituzioni presenti sul
territorio per eventuali progetti.
DURATA
Il progetto è attivo dal 1° settembre al 30 giugno ed è aperto all’utenza
interna ed esterna alla scuola
PROGETTO CURRICOLARE
“PIU’ SANI PIU’ BELLI”
PROGETTO ACCOGLIENZA
PROGETTO
ILLABORATORIO
SQUILLANTE
2° ISTITUTO COMPRENSIVO GIULIANOVA
PROGETTO ACCOGLIENZA
SCUOLE DELL’INFANZIA
ANNUNZIATA
DON MILANI
SIMONCINI
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PREMESSA
La scuola dell’infanzia per molti bambini e genitori ,rappresenta il primo
ambiente di contatto con alunni, adulti ed un mondo tutto nuovo da
esplorare. L’ingresso dei “nuovi” bambini ma anche il rientro dei più grandi
è un evento molto atteso, sia per il distacco dalla famiglia, sia per le nuove
aspettative.
Noi insegnanti oltre a preparare un ambiente accogliente, utilizzeremo
alcune storie accattivanti per favorire l’inserimento/accoglienza.Tali
racconti saranno differenziati per le tre fasce di età e precisamente:
- ai bambini di 2 ½ -3 sarà proposta la storia “Oggi non posso andare a
scuola” tratta da una guida didattica ;
- ai bambini di 4 anni sarà proposta :”Un giorno importante” tratta dalla
rivista Gulliver ;
- a tutti i bambini sarà proposta :” Una zuppa di sasso” che per alcuni
plessi introdurrà la programmazione curricolare .
Attraverso l’ascolto, il parlare, il chiedere, la sicurezza della routine e
dietro ogni piccolo gesto, il corpo docente garantirà lo stare bene nella
scuola di appartenenza.
FINALITA’
Creare un ambiente sereno che contribuisca a favorire il distacco dalla
famiglia; ad attivare i primi processi di relazione con i coetanei, con gli
adulti (docenti ed operatori) e con l’ambiente.
CAMPI DI ESPERIENZA
- Il sé e l’altro
- I discorsi e le parole
- Il corpo e il movimento
- Immagini, suoni ,colori
Obiettivi ( 2 ½ -3 anni)
 Conoscere i nomi dei compagni
 Conoscere gli spazi della scuola
 Conoscere lo spazio-sezione
 Conoscere la insegnanti di sezione
 Conoscere i collaboratori
Obiettivi (4 anni)
 Conoscere gli spazi della scuola e sapersi orientare
 Comunicare in modo autonomo con gli adulti
 Riconoscere gli adulti come punto di riferimento
Obiettivi (5 anni)
 Sapersi distaccare dagli adulti di riferimento
 Partecipare in attività di gruppo coinvolgendo i più piccoli
 Svolgere attività di routine in tutta sicurezza
ORGANIZZAZIONE
 Allestimento degli spazi scolastici e delle sezioni
 Assemblea con i genitori dei bambini nuovi iscritti
 Consegna ai genitori dei nuovi iscritti, di un questionario
utile
alle insegnanti per approfondire la conoscenza dei bambini
 I nuovi iscritti verranno lasciati a scuola per tempi
progressivamente più lunghi, dopo una valutazione di insegnanti e
genitori
ATTIVITA’
- Attività di gioco in piccolo e grande gruppo
- Giochi libero/organizzato/simbolico
- Scoperta delle regole
- Attività espressive libere e guidate(disegno-pittura)
- Attività di ascolto
- Conversazioni
- Scoperta dell’ambiente-scuola
- Drammatizzazioni
- Manipolazione di materiali (pasta di sale-pongo)
- Uso di angoli strutturati
- Filastrocche
- Canti
- Poesie
- Calendario di registrazione del tempo
- Calendario degli incarichi
- Coloritura dei contrassegni
- Ascolto di canti e musiche classiche
FASI DEL PROGETTO
•
Fase n° 1 : OPEN DAY nel mese di giugno dell’anno scolastico
precedente per conoscere la scuola, le insegnanti, il personale ;
•
Fase n°2: ASSEMBLEA DEI GENITORI nel mese di settembre
c.m. prima dell’inizio delle lezioni;
• Fase n° 3 : INSERIMENTO in tempi abbreviati o allungati in base ai
bisogni dei bambini;
• fase n°4 : incontri per informazioni di passaggio con le educatrici
dei nidi
SPAZI
Tutto l’ambiente scolastico, interno ed esterno (tempo permettendo)
TEMPI
Dall’undici settembre al quindici ottobre.
Per i bambini di 2 ½ -3 anni si adotterà un orario flessibile e
individualizzato fino alla capacità di accettare un tempo prolungato.
VERIFICA
Osservazioni individuali nel gioco libero, simbolico e di movimento, nella
conversazione e nella narrazione .Nella capacità di interagire con gli altri.
2° ISTITUTO COMPRENSIVO GIULIANOVA
PROGETTO DIDATTICO
TITOLO DEL PROGETTO : “Il laboratorio squillante”
Scuole interessate
Infanzia Annunziata
Infanzia Don Milani
Infanzia Simoncini
Anno scolastico 2014/2015
PREMESSA
Da sempre
è considerata una scelta importante
quella di
avvicinare i bambini alla musica ,in quanto influisce sullo sviluppo
psico-fisico-emotivo. Avvicineremo i bambini al meraviglioso mondo
della musica e dei semplici suoni ,mediante divertenti esperienze in
itinere.
Saranno presi in esame i suoni e in particolare quelli prodotti dal
proprio corpo ( battere le mani,i piedi, battere sul proprio corpo
,schioccare le dita ,tamburellare sul pavimento o altre superfici,
saltare pesantemente ecc.).Nel percorso didattico, saranno
proposte attività di movimento ,canti, con accenni strumentali. Sarà
possibile sviluppare nel progetto alcuni argomenti trattati nella
programmazione curricolare che diverranno il soggetto del nostro
percorso musicale.
FINALITA’
• Vivere il laboratorio musicale in serenità, sentendosi
accettati e liberi di esprimersi sia positivamente che
negativamente ,rispettando gli altri e migliorare la propria
capacità espressiva e relazionale in un contesto stimolante
OBIETTIVI
• Riconoscere alcuni strumenti dopo averli manipolati, suonati,
ascoltati
• Saper eseguire semplici ritmi
• Affinare l’attenzione e la percezione uditiva
• Saper confrontare i toni vocali
• Maggiore apertura e disponibilità verso i compagni
• Sviluppa interesse per l’ascolto della musica
• Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e
produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti
ATTIVITA’
• Canti ad una o più voci
• Giochi ritmici liberi
• Danze
• Manipolazione e ascolto di semplici strumenti musicali
• Ascolto guidato di musiche registrate
METODOLOGIA
Il laboratorio mirerà a valorizzare le capacità di ogni bambino
,potenziando quelle già in possesso. Le attività proposte verteranno
sul buon esito del singolo e del gruppo. Si farà vivere l’esperienza
in maniera gratificante e in un ambiente accogliente e stimolante .
Utilizzeremo i suoni del proprio corpo ,i suoni di strumentini
strutturati e suoni di strumenti occasionali. Ascolto di brani di
diversi stili musicali(moderno, classico, pop, latino-americano ecc.)
La linea di condotta delle varie attività ,conterranno una giusta
dose di alternanza tra gioco, canto e movimento.
DESTINATARI
Tutti i bambini delle scuole dell’infanzia
comprensivo.
del 2° istituto
TEMPI
Da novembre 2014 a maggio 2015 in orario curricolare per gli alunni
. Le insegnati faranno dei rientri per preparare feste canore e non
,in concomitanza delle varie festività .
MATERIALI
Strumenti (legnetti-maracas-nacchere-cembali ecc.),registratori,
lettori CD ,corde ,nastrini, materiali occasionali ,amplificatori,
macchine fotografiche.
VERIFICA
Si osserverà ogni singolo alunno ed ogni attività del gruppo sia nelle
consegne ,sia nelle libere espressioni
2°ISTITUTO COMPRENSIVO GIULIANOVA
SCUOLA DELL’INFANZIA ANNUNZIATA-DON MILANISIMONCINI A.S.2014/2015
PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE : “PIU’ SANI E PIU’ BELLI”
BENESSERE
ALIMENTAZIONE
INTERCULTURA
ECOLOGIA
PREMESSA
Il percorso didattico di questo anno scolastico
intende focalizzare
l’attenzione sullo “star bene” con sé e con gli altri. Nelle nuove indicazioni
,sull’organizzazione del curricolo ,al capitolo:I bambini,le famiglie,i
docenti,l’ambiente di apprendimento si legge “…che fra i 3 e i 6 anni
esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni che sono pronti ad
incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi ai
coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese che osservano e
interrogano la natura,che elaborano le prime cose ,sugli eventi,sul corpo,
sulle relazioni,sulla lingua…”e ancora…”le attività educative offrono
occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al
benessere”. A conclusione del progetto Accoglienza, con il progetto
curricolare” PIU’ SANI E PIU’ BELLI”, ci inoltreremo nel percorso del
“benessere” , passeremo all’argomento “ALIMENTAZIONE,proseguiremo
con
“L’INTERCULTURA
per
concludere
con
“L’ECOLOGIA”.Adotteremo diversi testi ed avremo un filo conduttore
che sarà un lupo buono, tratto dal testo “Una minestra di sasso”, che ci
presenterà ogni tematica.
FINALITA’ DEL PROGETTO
 La finalità del percorso è quella di offrire ai bambini adeguate
opportunità di esplorazione ed elaborazione dei loro mondi
emozionali e relazionali
 Stimolare
il
bambino
ad
esteriorizzare
le
paure
con
la
consapevolezza che dare voci alle paure e condividerle con gli altri lo
aiuta a superarle.
 Promuovere modalità di relazioni all’interno del gruppo orientate alla
collaborazione, all’aiuto reciproco, al rispetto delle persone e delle
cose
CONSOLIDAMENTODELL’I
DENTITA’
SVILUPPO
DELL’AUTONOMIA
FINALITA’
DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
SCOPRIRE LA CITTADINANZA
CONSOLIDAMENTO DELL’IDENTITA’
-Imparare a stare bene e sentirsi sicuri per affrontare le esperienze di
ogni giorno
-prendere coscienza di sé per sentirsi riconosciuti come persona unica ed
irripetibile
-sperimentare nuovi ruoli e diverse forme d’identità (figlio/a, femmina,
maschio, cittadino…)
SVILUPPO DELL’AUTONOMIA
-Saper partecipare alle attività nei diversi contesti
-esprimere sentimenti ed emozioni
-saper esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana
-provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto
-Realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi
SVILUPPO DELLE COMPETENZE
-Descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali
-Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,
l’osservazione e l’esercizio del confronto
-Fare domande, riflettere, negoziare i significati
SCOPRIRE LA CITTADINANZA
-Gestire i contrasti attraverso le regole condivise che si definiscono
attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero
-Porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato come
primo orientamento dei diritti e dei doveri
-Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti
attraverso regole condivise
IL SE’ E L’ALTRO
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
CAMPI DI
ESPERIENZA
IMMAGINI,SUONI,COL
ORI
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
-SPAZIO
ACCOGLIENTE,CALDO,CUR
ATO,
ORIENTATO CON GUSTO
-TEMPO DISTESO ,ADATTO
AL BAMBINO
-DOCUMENTAZIONE COME
PROCESSO CHE PRODUCE
TRACCE
-STILE EDUCATIVO
FONDATO
SULL’ASCOLTO,REGIA,
OSSERVAZIONE,
PROGETTUALITA’
-PARTECIPAZIONE,
INCORAGGIAMENTO
AL DIALOGO E ALLA
COOPERAZIONE
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
E
ORGANIZZAZIONE DEL
CURRICOLO
ATTRAVERSO…
CAMPI DI ESPERIENZA
-COME LUOGHI DEL FARE E
DELL’AGIRE
DEL BAMBINO
-SUGGERISCONO
ALL’INSEGNANTE
ATTENZIONI E
RESPONSABILITA’ NEL
CREARE PISTE DI LAVORO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CAMPO DI ESPERIENZA:IL SE’ E L’ALTRO
TRAGUARDI
• Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie
esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo semplice e più
adeguato
• Pone domande su temi esistenziali e religiosi, sulle diversità
culturali,su ciò che è bene e male, sulla giustizia; ha raggiunto una
prima consapevolezza sui propri diritti e doveri
delle regole del vivere insieme
• Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni
della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre
CAMPO DI ESPERIENZA :
IL CORPO E IL MOVIMENTO
TRAGUARDI
• Il bambino vive pienamente la propria corporeità ,ne percepisce il
potenziale comunicativo ed espressivo ,matura condotte che gli
consentono una buona autonomia nella gestione della giornata
scolastica.
• Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli
altri nei giochi di movimento , nella musica, nelle diverse
comunicazioni espressive
• Riconosce il proprio corpo, le sue parti e rappresenta il corpo fermo
e in movimento
•
CAMPO DI ESPERIENZA :
IMMAGINI, SUONI, COLORI
TRAGUARDI
• Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente
• Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura ed altre attività manipolative; utilizza materiali e
strumenti ,tecniche espressive e creative, esplora le potenzialità
offerte dalla tecnologia
• Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di animazione);Sviluppa interesse per l’ascolto della
musica e per la fruizione di opere d’arte.
CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLE
TRAGUARDI
• Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti,
argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in
differenti situazioni comunicative
• Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove
parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati
• Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi media
CAMPO DI ESPERIENZA : LA CONOSCENZA DEL MONDO
TRAGUARDI
• Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della
settimana
• Riferisce correttamente eventi del passato recente e del futuro
immediato prossimo
• Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri
diversi, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per
registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla portata
• Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando
termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ; segue
correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali
MAPPA DEGLI ITINERARI
ACCOGLIENZA
ALIMENTAZI
ONE
BENESSERE
“PIU’ SANI E PIU’
BELLI”
ADEMPIME
NTI E
FESTA DI
FINE
ANNO
INTERCULTUR
A
ECOLOGIA
ITINERARI E TEMPI
SETTEMBRE-OTTOBRE 2014
PROGETTO ACCOGLIENZA
SETTEMBRE –OTTOBRE ACOGLIENZA
OTTOBRE-NOVEMBRE2 BENESSERE
DICEMBRE ‘14-GENNAIO-FEBBRAIO 20153 EDUCAZIONE
ALIMENTARE
MARZO.20154 INTERCULTURA
APRILE-MAGGIO 20155 ECOLOGIA
GIUGNO 2015
ADEMPIMENTI DI FINE ANNO
ITINERARIO N°2
BENESSERE
OTTOBRE-NOVEMBRE 2014
PERCORSI
Acquisizione di norme igieniche
Educazione ad un corretto comportamento
Rispetto e conoscenza del mio corpo
Cura della mia salute
CAMPO DI ESPERIENZA :
IL SE’ E L’ALTRO
OBIETTIVI
• Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri
• Sviluppa il senso dell’identità personale
• Saper comunicare e condividere un momento di gioia
• Sa di avere una storia personale e familiare
CAMPO DI ESPERIENZA :
Il CORPO E IL MOVIMENTO
OBIETTIVI
• Riconosce i segnali ed i ritmi del proprio corpo
• Ha una buona condotta di autonomia e cura di sé
• Adotta pratiche corrette di igiene e di sana alimentazione
• Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori
CAMPO DI ESPERIENZA :
IMMAGINI,SUONI COLORI
OBIETTIVI
• Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività manipolative
• Utilizza materiali e strumenti
• Realizza tecniche espressive e creative
CAMPO DI ESPERIENZA :
I DISCORSI E LE PAROLE
OBIETTIVI
• Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio
lessico, comprende parole e discorsi
• Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti,
argomentazioni attraverso il linguaggio verbale
• Sperimenta rime, filastrocche drammatizzazioni
• Ascolta e comprende narrazioni,racconta
CAMPO DI ESPERIENZA :
LA CONOSCENZA DEL MONDO
OBIETTIVI
• Il bambino raggruppa ed ordina oggetti e materiali secondo criteri
diversi
• Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata
ITINERARIO N° 3
ALIMENTAZIONE
DICEMBRE 2014-GENNAIO-FEBBRAIO 2015
PERCORSI
I pasti principali
Perché ci nutriamo?
I 5 sensi e il cibo
Norme e regole del buon comportamento a tavola
Alimentazione in inverno
CAMPO DI ESPERIENZA :
IL SE’ E L’ALTRO
OBIETTIVI
• Aiutare i bambini a riconoscere la relazione tra la cura del proprio
corpo e l’alimentazione
• Conoscere e acquisire le norme igieniche da seguire prima, dopo e
durante i pasti
• Conoscere l’esistenza di alcune regole di comportamento
CAMPO DI ESPERIENZA :
IL CORPO E IL MOVIMENTO
OBIETTIVI
• Riconoscere i segnali del corpo
• Conoscere il corpo attraverso i sensi
• Mantenere sano il proprio organismo attraverso una corretta
alimentazione
CAMPO DI ESPERIENZA :
IMMAGINI,SUONI,COLORI
OBIETTIVI
• Sperimentare tecniche diverse per rappresentare i vari alimenti
CAMPO DI ESPERIENZA :
I DISCORSI E LE PAROLE
OBIETTIVI
• Nominare correttamente gli alimenti
• Ascoltare, comprendere e rielaborare brevi racconti
• Memorizzare poesie e canti
• Arricchire il lessico
CAMPO DI ESPERIENZA :
LA CONOSCENZA DEL MONDO
OBIETTIVI
• Riconoscere gli alimenti e scoprire alcuni processi di trasformazione
• Suddividere e classificare i cibi in categorie
•
ITINERARIO N° 4
INTERCULTURA
MARZO 2015
PERCORSI
Racconti trasversali a tema
Intervento a scuola di genitori per la conoscenza di diverse
culture
(extracomunitari)
Visita didattica in agenzia viaggi
CAMPO DI ESPERIENZA :
IL SE’ E L’ALTRO
OBIETTIVI
• Scoprire la scuola come luogo di incontro di diverse culture
• Scoprire alcuni giochi tipici di altre culture
• Riconoscere e rispettare i bisogni degli altri ponendosi in
atteggiamento di ascolto
• Capire come le differenze spesso rispondono ad esigenze
ambientali
CAMPO DI ESPERIENZA :
I DISCORSI E LE PAROLE
OBIETTIVI
• Ascoltare narrazioni di fiabe e racconti di altre culture
• Migliorare il proprio lessico arricchendolo con parole appartenenti
ad altre lingue
CAMPO DI ESPERIENZA:
LA CONOSCENZA DEL MONDO
OBIETTIVI
• Raggruppare e confrontare secondo criteri dati
• Percepire e riconoscere quantità: pochi, tanti, uni, di più, di meno
• Mettere in relazione e fare corrispondenze
• Progettare e realizzare strumenti per costruire simboli e forme
geometriche
ITINERARIO N° 5
ECOLOGIA
APRILE-MAGGIO- 2015
PERCORSI
Narrazione/drammatizzazione di racconti a tema
Intervento a scuola di un esperto
Uscita didattica (ripuliamo la spiaggia)
Rielaborazione grafica di ogni esperienza
CAMPO DI ESPERIENZA :
IL SE’ E L’ALTRO
OBIETTIVI
• Interiorizzare comportamenti ecologicamente corretti
• Sviluppare il senso di appartenenza alla natura
• Valorizzare i materiali riciclabili
CAMPO DI ESPERIENZA :
IL CORPO E IL MOVIMENTO
OBIETTIVI
• Sviluppare la motricità globale durante le uscite all’aperto
• Sviluppare la propria sensorialità manipolando materiali diversi
CAMPO DI ESPERIENZA :
IMMAGINI,SUONI,COLORI
OBIETTIVI
• Comporre i colori della natura e sperimentare con essi (colori
vegetali)
• Rielaborare e creare con gli elementi naturali
• Utilizzare con creatività diverse tecniche artistiche per la
realizzazione di lavoretti
CAMPO DI ESPERIENZA.
I DISCORSI E LE PAROLE
OBIETTIVI
• Ascoltare racconti sull’ambiente e sul riciclo
• Interiorizzare filastrocche sull’ecologia
• Formulare ipotesi su tematiche ecologiche
• Arricchire il proprio lessico sulle tematiche ambientali
CAMPO DI ESPERIENZA :
LA CONOSCENZA DEL MONDO
OBIETTIVI
• Conoscere i tipi di rifiuti per la raccolta differenziata
• Comprendere il concetto di riciclaggio
ITINERARIO N° 6
FESTA E ADEMPIMENTI DI FINE ANNO
GIUGNO 2015
Percorsi
Elaborazione della propria cartella (porta-lavori)
Realizzazione dei tocchi
Ultimazione di scenografie
Attività didattiche da ultimare
Schede didattiche per documenti di passaggio
ORGANIZZAZIONE METODOLOGICA
L’ambiente educativo sarà organizzato tenendo presente i vari
momenti della giornata ,partendo dal cerchio come momento in cui
ognuno può parlare di sé. Attraverso il gioco
e la cooperazione
proporremo attività di dialogo e di ascolto che favorirà la capacità
di esprimere i propri bisogni. Mediante
l’espressione verbale
impareremo a conoscere e ad esplorare nuove culture per maturare
atteggiamenti sempre più cooperativi . Useremo giochi di gruppo
per confrontarsi e crescere nel rispetto ,di ciascuno e dell’ambiente
.
Agevoleremo il graduale inserimento soprattutto per coloro che
presentano
difficoltà
dal
distacco
delle
figure
parentali.
Incoraggeremo i piccoli a muoversi nello spazio-sezione e spazioscuola con sicurezza ed autonomia.
I bambini saranno stimolati ad esplorare materiali didattici e di
gioco che offre la scuola o la famiglia. Favoriremo una graduale
accettazione
di
piccole
regole
di
gruppo
e
di
vita
comunitaria(intersezione),gruppi misti ed omogenei per età. Le
strategie che utilizzeremo vanno dal circle-time al braim-storming
alla conversazione guidata al problem-solving
UTILIZZO DEI SEGUENTI MEDIATORI:
 ATTIVI(conversazioni, rappresentazione verbale di
personaggi e ambienti;
 ICONICI (lettura di immagine, interruzioni di immagini-video,
ricerca di oggetti inerenti la tematica)
 ANALOGICI (drammatizzazione delle storie, travestimento
dei personaggi, giochi psicomotori)
 SIMBOLICI (rappresentazione di istogrammi, riproduzioni in
sequenze spazio-temporale, rappresentazione con finali
diversi)
DESTINATARI
Saranno coinvolti tutti i bambini di tre, quattro, cinque anni dei tre
plessi di scuola dell’infanzia (Via Simoncini, Annunziata, Don Milani)
del 2° istituto comprensivo di Giulianova.
SPAZI
Spazio- sezione
Spazio-routine
Spazio-angoli
Spazio-giardino
Spazio –atrio per attività di intersezione
Spazi esterni alla scuola
STRUMENTI- MATERIALI
Materiale di facile consumo
Materiale strutturato
DVD audio e video
Macchina fotografica
Microfoni
Televideo
Televisione
Personal computer
Materiale plastico
Materiale da riciclo
TEMPI
La programmazione avrà durata annuale e si intersecherà con progetti
trasversali
in alcuni periodi dell’anno scolastico.
ATTIVAZIONE DEL TERRITORIO
Enti locali
Famiglie
Esperti esterni
Ambiente naturale
Agenzie di viaggi
Associazioni culturali
DOCUMENTAZIONI
Elaborazione di cartelloni
Elaborati spontanei
Produzioni grafiche /foto
Costruzione di piccoli libricini
Testi scelti
Racconti a tema
Rassegne fotografiche per la memoria storica
Fotocopie
Programmazione curricolare
Progetti trasversali
Verifiche in itinere
BIBLIOGRAFIA
Testo : “Oggi non posso andare a scuola” di Maura
Testo :”Una storia importante” dalla rivista Gulliver
Testo: “Una zuppa di Sasso” di AnalisVaugelade
Testo: “ Piccolo Riccio non vuole dormire “di
Testo:” Frigorillo” di Sandro Barbalarga
Testo :”L’amico del mondo “di Lia Levi-Dafne tafuri
Testo :”In giro per il mondo” di Nicoletta Costa
Testo: “Il leone si è addormentato”Henri Salvador
Testo:”Il draghetto mangiarifiuti” e altri racconti dalla guida didattica
“Progettare e ricercare”
VALUTAZIONE
La valutazione verrà condotta dalle insegnanti in itinere attraverso l’uso
dei grafici, degli elaborati da loro prodotti, l’utilizzo di schede specifiche,
il coinvolgimento mediante lo “BRAIM-STORMING” ,il “fare e l’agire”
quotidiano. Le modalità di
partecipazione e di intervento in itinere,
accompagnate dal rispetto verso l’altro saranno una costante dell’azione
educativa. Mediante griglie ci saranno rilevamenti sistematici di processi,
atteggiamenti e comportamenti suddivisi per livelli di età. Tali griglie
avranno cadenza quadrimestrale (gennaio 2015-giugno 2015) e forniranno
alle insegnanti una lista essenziale e mirata di indicatori di osservazione.