squilla marzo 2011 17x24 - CP Madonna del Pilastrello

Transcript

squilla marzo 2011 17x24 - CP Madonna del Pilastrello
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 1
a
l SQUILLA
Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso
Bresso
2011
1861
to
e mala
s
e
a
p
Un
amiglia
f
a
n
u
Adotta
ionari
s
s
i
m
i
r
I mar ti
Anno LXXXII - Numero 3 - Marzo 2011
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 2
CARTOLERIA • GIOCATTOLI
ARTICOLI RELIGIOSI • GIOCHI PIRICI
CAPPELLETTI
Via Centurelli, 42 - BRESSO - Tel. 02.6100050
www.cappelletti.biz - [email protected]
FERRAMENTA - UTENSILERIA - ELETTRICITÀ
Sala & Magni
s.r.l.
FORNITURE e ATTREZZATURE INDUSTRIALI
20091 Bresso (Milano)
Via A. Manzoni, 28 - Tel. 02.6100845
Servizi Funebri
Nebuloni s.r.l.
SERRAMENTI IN ALLUMINIOLEGNO E IN PVC - TAPPARELLE
PORTE INTERNE E BLINDATE
CANCELLI DI SICUREZZA
Show - Room
Bresso
Via Corridoni, 32
Te l .
02.66501443
w w w. f l l i t r i n c a . i t
risparmia fino al 55% con la detrazione fiscale
Funerali - Cremazioni
Trasporti Nazionali ed Internazionali
Servizio continuato 24 h su 24
Via Fulton, 12 - Milano
Tel. e Fax 02.6469101 Diurno - Notturno
Viale Affori, 11 - Milano
Onoranze Funebri
BERNA di PEREGO ELVEZIO
Via Vittorio Veneto, 41 - Tel. 02/6101328
Notturno 02/9181223 - 02/9189192
CONCESSIONARIO AUTORIZZATO DI
COCCINELLE
THE BRIDGE
PIERO GUIDI
CALVIN KLEIN
ROCCO BAROCCO
BIBLOS
CROMIA
SAMSONITE
PIQUADRO
MANDARINA DUCK
KIPLING
RAINBOW
TUSCAN’S’
GIANFRANCO CORTI
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 3
la parola del parroco
La malattia d’Italia è l’ostentare la vita
all’insegna del “pensa a star bene tu”
Un Paese malato
he il nostro Paese sia malato è sotto gli
occhi di tutti. Ritengo sia dovere parlarne, anche se so che posso urtare
suscettibilità. Quelle che seguono sono considerazioni di un sacerdote attento all’etica e
al cammino del popolo di Dio. Non ho nessun intento politico o giudiziario: altri hanno
il dovere di fare ciò che loro compete.
Nei miei 25 anni da prete ho visto progressivamente dilagare tra la gente di ogni età uno
stile che riassumo in uno slogan: “pensa a
star bene tu”. Si è manifestato in diverse
forme: l’apparire (l’ansia dell’immagine,
della visibilità, degli status symbol); il potere
(la dittatura dei desideri – e delle voglie –, la
carriera da squalo, la congrega “di amici”
che garantisce, l’elusione delle regole, la furbizia spacciata per abilità); infine l’avere (e
qui la fantasia si sbizzarrisce). Ho visto
diffondersi tutto ciò anche nella comunità
cristiana, nei suoi membri, nelle sue famiglie
e nell’associazionismo: e mi ha sempre
innervosito quando ciò si paludava di nobili
valori. Ho visto irridere come ingenuità stili
più alti e sobri, o bollarli ideologicamente: e
questo mi fa infuriare.
L’apparire, il potere e l’avere: peccati di sempre, tentazione di tutti, certo. Ma di cui pentirsi, non da ostentare: e proprio questa
ostentazione è la malattia d’Italia.
L’origine di ciò? Il consumismo senza remore che ha inesorabilmente avvelenato l’etica
popolare, spacciandosi per modernità e
benessere. E che va a nozze con il relativismo, che è la versione intellettuale dell’atteggiamento del “pensa a star bene tu”, con
il corollario “nobile” della libertà individuale: quante volte abbiamo sentito gridare: “Il
corpo è mio e lo gestisco io”? Non va taciuto
che 30 anni di televisioni commerciali hanno
sostenuto e favorito questa metamorfosi
della nostra cultura popolare. I vescovi –
ricorda il Card. Bagnasco – già nel 1981 lo
C
dicevano: il consumismo ci ha infiacchiti
tutti. E poi ci ha ucciso. Anche la comunità
ecclesiale deve riconoscerlo umilmente: non
siamo stati vigilanti abbastanza.
Io penso che sia questo il cancro che ha
assalito il nostro Paese “in càpite et in membris” , nei politici e nel popolo. Tanto più
grave se esso si mostra nelle case pubbliche
e private della classe dirigente ai suoi livelli
più rappresentativi del nostro Paese. Non
credo davvero sia moralismo e odio ideologico dire tutto ciò. Ho imparato, facendo il
prete, a non aver simpatia per nessun giacobinismo, né per la moralità a intermittenza;
ma non penso che ciò sia un motivo per non
vedere il male e per assolvere i propri peccati. La malattia sta nel “pensa a star bene tu”
e nella proposta e nell’ostentazione di tali
stili di vita.
Ecco perché credo in questa cura per guarire. Pensare; e ascoltare chi fa pensare, non
chi urla né chi luccica; avere il culto della
verità; essere coraggiosi e tenaci, sobri,
umili e miti; credere che godere la vita sia
spenderla per il bene; farsi carico dei più
deboli, tutti, sempre; fare sacrifici per ciò che
è giusto e vero; esigere da sé stessi responsabilità e rispetto delle giuste regole; riconoscere che il corpo è per la relazione, non per
il piacere; tener fermo che il Padreterno è
Dio, e non altri. Per guarire il nostro Paese,
insomma, occorre essere uomini così.
Io non sono nessuno, ma umilmente e fieramente posso dire che ho fatto il prete educando così i miei ragazzi e i miei giovani, e
ora la mia gente. E sono certo che molti altri
hanno diffuso tali anticorpi nel corpo malato
di questo Paese che amiamo. Se fossimo
stati tutti meno ammaliati dal consumismo e
avessimo detto e fatto queste cose 30 anni
fa, non saremmo dove siamo. Ma adesso, al
lavoro.
Il Prevosto don Angelo
3
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 4
la nostra comunità
Rinati al fonte battesimale
D’ANGIOLELLA Salvatore
FIDANZIA Federica
MARULLO Michelle Luigina
WARNAKULASURIYA FERNANDO Claudia
RIPEPI Arianna
SABBATINI Francesca Maria
MOGGI Edoardo
Riposano in Cristo
FRATTO Francesco di anni 83
NADALINI Enrichetta Maria di anni 73
CHILLICO Giuseppe di anni 81
AGOVINO Saveria di anni 89
FONTANA Giuseppina di anni 85
VIGANÒ Gina Valeria di anni 94
CARRI Iolanda di anni 97
PINI Alba Elena di anni 95
VILLA Ida di anni 76
DI TERLIZZI Benito di anni 72
Sposati nel Signore
PIRANIO Roberto e MONTANARELLA Giuliana
DE NITTIS Davide e ROSSONI Francesca
LEONCINI Renato e AGIMEZELU Omoh Maria
Legati del mese di Marzo
5
11
14
15
19
21
25
26
28
30
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
9
7
7
7
9
7
9
9
7
9
7
CAPPELLETTI Luigi e CONSONNI Santina
BERETTA Felice e ORIANI Maria Dolores
Famiglia. PAROZZI Pia, Angelo e figli
MAURI Luigia e MANZONI Giovanni
RECALCATI Agostino e Maria
SAVINI Luigi, Maddalena e Francesca
COLOMBO Ambrogio
LESMA Angelo e Clementina
COSTARDI Giulio e MANENTI Adelaide
LECCHI Enrico e Alessandra
MAZZOLA Emanuela
Per verificare il calendario 2012 dei legati in suffragio dei defunti
il Parroco chiede ai parenti
- qualora non l’avessero già fatto gli scorsi anni di passare in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19).
4
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 5
notiziario
Il passaggio del testimone
Il parroco si è trovato tra le mani un pezzo di storia, sommersa, ma viva: l’elenco,
consegnatogli dalla responsabile, delle 7 donne della nostra Parrocchia iscritte
alla Confraternita del SS. Sacramento. Si tratta di una antica associazione di fedeli fiorita ai tempi di San Carlo, che teneva viva a favore di tutti (questi sono i veri
carismi!) una spiritualità laicale segnata dall’Eucaristia, presenza viva di Gesù
nella sua Chiesa. Le nostre signore sono tutte anziane, e restano “Consorelle” per
il tono eucaristico della loro personale spiritualità, ma ora senza visibilità nella
Parrocchia. Per 500 anni la loro Confraternita ha tenuto desto questo dono nella
vita della Chiesa; dono che ora è passato ai Ministri straordinari della
Comunione, che portano il Corpo di Gesù ai malati e aiutano i sacerdoti nella sua
distribuzione durante le Messe. A loro un grazie sincero, e a noi una considerazione: passano i tempi, mutano i modi, ma i doni di Dio non passano mai: ecco un
bellissimo esempio di che cos’è la tradizione della Chiesa.
Una tinteggiata di fresco
Negli umidi giorni feriali di metà febbraio, chi ha messo la testa in chiesa ha visto
all’opera alcuni imbianchini nell’area adiacente la sacrestia. A causa dell’umidità
(problema n. 1 della nostra chiesa), il suo stato era giunto ai limiti della impresentabilità. Così un generoso sponsor ha deciso di regalare un maquillage che renda
più sana, pulita e decorosa quell’area della chiesa. Il ringraziamento è cordiale.
Lasciandoci, quell’anonimo sponsor ha detto: “Signor parroco, faccia lei appello
a chi vorrà fare la stessa cosa nell’area di fronte” (quella dell’altare del Sacro
Cuore, per intenderci). Ecco fatto...
Aperta la chiesa la sera dei venerdì di quaresima
La chiesa aperta, silenziosa, in un’ora serale, con l’illuminazione che mette in evidenza la croce di Gesù. Un testo che ci aiuta, nel silenzio, ad adorare questo
segno della dedizione di Dio per ogni uomo. Uno, due preti disponibili per l’ascolto e la Confessione, segno della conversione che ci apre le porte della Pasqua.
Ecco cosa proponiamo come nuova opportunità spirituale per la Quaresima 2011.
Chi cerca Dio, lo può trovare.
Grandi solennità, ma ancor di più grande carità
Sono stati giorni di solennità quelli delle Giornate Eucaristiche del 25-27 febbraio,
nelle quali abbiamo ringraziato il Signore per i 50 anni di sacerdozio di don
Gianfranco. In questi ultimi anni, mai come in questi giorni la nostra parrocchia
ha vissuto lo splendore della liturgia ambrosiana. Ma nulla vale ciò se queste
liturgie non ci fanno più buoni e più coraggiosi nel vivere il bene. Nulla vale ciò,
se non ci trasforma a vivere nella carità operosa. Il profumo della chiesa, ben più
di quello dell’incenso, è quello della carità. Quello si dissolve, questo cambia la
storia e ci porta in paradiso.
MARTEDÌ 8 MARZO
IN CHIESA, ORE 15 E ORE 21
LECTIO DIVINA
D’INIZIO QUARESIMA
per tutti i gruppi, i movimenti, le associazioni e per l’intera comunità.
5
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 6
notiziario
Quaresima 2011
INCONTRO A CRISTO
INGRESSO IN QUARESIMA
Introduzione alla Quaresima
Lectio divina e avvio della proposta quaresimale cittadina
Martedì 8 marzo h. 15 e h. 21 in chiesa
Rito delle ceneri
Alle s. Messe di domenica 13 marzo (e la vigiliare di sabato)
PROPOSTA SPIRITUALE
Tutti i Venerdì di Quaresima
h. 7 Lodi
h. 9 Via Crucis
h.17 Via Crucis in oratorio
h. 21-22 La chiesa è aperta per l’adorazione della croce e
la possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione
Nelle Messe feriali di ogni giorno: alle 8.45 lodi e predicazione.
Il digiuno al primo venerdì di quaresima e al venerdì santo.
Il magro per gli altri venerdì.
Il Vespro ogni domenica alle 17.30.
Via Crucis con l’Arcivescovo Card. Tettamanzi
Venerdì 15 aprile h. 20.45 a Sesto San Giovanni
Iscrizioni in sacristia € 6,oo. Partenza in pullman da p.za Martiri
h. 20
In casa tua puoi accompagnare la tua preghiera con il testo “La Parola
ogni giorno” che trovi in buona stampa (€ 1,oo).
Trovi anche in buona stampa “La tenda” di marzo e aprile per seguire la
liturgia di ogni giorno (€ 4,oo).
6
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 7
notiziario
PROPOSTE DI CATECHESI
1 Catechesi dell’Arcivescovo
“Incontro a Cristo. Cammino con san Carlo”
I temi riprendono la lettera Santi per vocazione indirizzata alla Diocesi all’inizio di quest’anno pastorale. Ogni incontro inizierà con la preghiera guidata dai
monaci del monastero SS. Trinità di Dumenza. Il cardinale Tettamanzi proporrà poi la sua catechesi dialogando con un giornalista intervistatore.
1° martedì 15 MARZO:
“Incontrare i poveri, incontrare Gesù”
2° martedì 22 MARZO:
“La croce di Cristo: la nostra salvezza”
3° martedì 29 MARZO:
“La Chiesa: comunità alternativa di salvati”
4° martedì 5 APRILE:
“Conoscere e credere”
5° martedì 12 APRILE:
“Prego, quindi sono”
Ogni martedì alle 21 su Telenova (can14) e Radio Marconi (FM 94,8)
Dal giorno successivo saranno on-line su www.chiesadimilano.it.
2 Catechesi adulti e giovani
“L’Eucaristia (ri)Scoperta”
Vedi locandina
PROPOSTA DI CARITÀ
Quaresima di fraternità
All’inizio della Quaresima, le 3 parrocchie di Bresso consegneranno ad
ogni famiglia un sacchetto di iuta in cui raccogliere i soldi, segno della
nostra carità.
Destineremo il ricavato a:
• Un sostegno a 12 missionari di Bresso o legati alle nostre comunità
• Un contributo per i progetti missionari proposti dall’Ufficio missionario
della diocesi di Milano in collaborazione con la Caritas
Ogni domenica, a Messa, sarà disponibile un cartoncino che presenterà le
realtà missionarie che contano su di noi: sarà come se le invitassimo a
casa nostra!
Durante la Settimana Santa potremo portare alle liturgie il sacchettino
della carità quaresimale della nostra famiglia.
7
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 8
notiziario
8
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 9
notiziario
Gruppo parrocchiale Terza Età
Programma attività mese di Marzo
Giovedì 3:
Giovedì 10:
Giovedì 17:
Giovedì 24:
Giovedì 31:
Ore
15 Festa di Carnevale
Ore 13.30 Andiamo alla Biblioteca Ambrosiana
e all’Urna di san Carlo
Ore
15 Ricreativo In…Canto
Giornata di ritiro:
Ore
9 S. Messa in chiesa
Ore 11.30 in oratorio: Via Crucis.
Ore 12.15 in oratorio: Pranzo
Ore 13.30 Ricreativo
Ore
15 Tombolata
Inoltre si ricorda che tutti i mercoledì, alle ore 15, chi vuole può partecipare
ai lavori a maglia e in stoffa a favore dei nostri missionari.
IV CENTENARIO DELLA CANONIZZAZIONE
DI SAN CARLO BORROMEO
Giovedì 10 marzo
Visita guidata alla Biblioteca Ambrosiana
e all’Urna di san Carlo in Duomo
PROGRAMMA
· Partenza in pullman h. 13,30 da piazza Martiri
· Arrivo a Milano
· Alternativamente in due gruppi
(max 25 persone):
· visita guidata alla Biblioteca Ambrosiana
· visita all’urna di san Carlo in Duomo
guidati dal nostro concittadino mons. Gianfranco Meana,
penitenziere maggiore del Duomo di Milano
· Rientro per le 19.00 circa
Iscrizione € 20 in sacristia fino a esaurimento posti.
9
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 10
notiziario
10
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 11
commissione affari economici
Situazione economica
a cura della Commissione per gli affari economici
1) Campo sportivo oratorio
Pagamenti effettuati febbraio 2011
Tecnorex Saldo
Limonta 3° Acconto fine lavori
€
€
Totale impegnato
Totale pagamenti effettuati al 28/02/2011
Totale debito residuo
€ 500.000,00
€ 273.350,00
€ 226.650,00
Offerte per campo sportivo oratorio
(febbraio 2011)
Dalle bariste dell’oratorio
NN
NN
NN
NN
Dai mattoncini domenica 20/02/11
NN
NN
€
€
€
€
€
€
€
€
Totale offerte di febbraio 2011
Totale offerte al 31/01/2011
Totale offerte al 28/02/2011
€
1.260,00
€ 27.660,00
€ 28.920,00
4,950,00
61,380,00
210,00
50,00
30,00
20,00
50,00
800,00
50,00
50,00
2) Mutuo Credito Sportivo - Roma (fino al 2013)
Rata di gennaio 2011
€ 16.022,74
Debito residuo in linea capitale € 67.343,63
Domenica 20 marzo Festa di san Giuseppe
INAUGURAZIONE del NUOVO
CAMPO SPORTIVO DELL’ORATORIO
Seguirà programma
Tutta la Comunità è invitata
11
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 12
50° di ordinazione sacerdotale di don Gianfranco
Don Gianfranco in Duomo durante la sua ordinazione sacerdotale 25 febbraio 1961
Don Gianfranco in Duomo durante la sua ordinazione sacerdotale 25 febbraio 1961
12
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 13
50° di ordinazione sacerdotale di don Gianfranco
S. Messa solenne
domenica 27 febbraio
Don Gianfranco tutto ok!
S. Messa solenne
domenica 27 febbraio
13
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 14
50° di ordinazione sacerdotale di don Gianfranco
La moneta commemorativa del 50°...
La torta del 50°
A pranzo in oratorio con due “grandi”ex parroci
14
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 15
vita parrocchiale
La lettera dell’Arcivescovo al decanato di Bresso
I passi del Vescovo, i nostri passi
dai nostri preti
do con forza un’autentica pastorale d’insieme”. Chi evangelizza non è quel
prete o quel gruppo, ma è la Chiesa nel
suo insieme.“Anche i gruppi, le associazioni, i movimenti valorizzino i doni
dello Spirito mettendosi autenticamente
a servizio di tutta la comunità” .
Bellissimo. Si evidenzia il bel “lavoro
condiviso tra gli Oratori di Bresso” a cui
dare forza. Da segnare.
4 Il protagonismo dei laici. Una frase tra
tutte: “Ogni cristiano ha da offrire un
contributo di testimonianza unico e irripetibile a partire dagli ambienti di vita
quotidiana” . Nessuno è cliente nella
Chiesa, ma tutti sono “coinvolti e autentici corresponsabili della missione”. Una
parola chiave: “garantire adeguati percorsi formativi” per i laici. E il Vescovo
cita poi ambiti e strutture sensibili: i
Gruppi di Ascolto della Parola di Dio, la
pastorale familiare (con la cura, in particolare, per le famiglie in difficoltà e per
quelle che chiedono il Battesimo per i
figli), il Centro per la Famiglia del decanato, l’accompagnamento degli adolescenti e i giovani, la “bella realtà degli
Oratori da aggiornare” , la pastorale
vocazionale. Speciale attenzione ha
l’ambito della carità “per suscitare sul
territorio una rinnovata cultura della
solidarietà” e una “specifica attenzione
nei confronti degli immigrati”. Infine,
interessante la menzione della cultura:
“Centri culturali, sale della comunità,
mezzi di comunicazione sociale” “che
nelle vostre comunità non mancano”: a
queste chiede “collaborazione… formazione agli operatori laici… capacità di
interloquire con le istituzioni laiche del
territorio”.
Ce n’è di lavoro per i prossimi anni. E
per tutti, nessuno escluso.
icordiamo la Visita Pastorale del
Card. Tettamanzi nel decanato di
Bresso nell’ inverno/primavera
2010. Ha ascoltato, letto, incontrato,
conoscendo così il nostro territorio. E,
come è consuetudine, ora l’Arcivescovo
ci scrive.
Sono quattro le linee d’indirizzo per sintonizzare il nostro cammino con “il percorso di crescita e di rinnovamento che
tutta la Diocesi sta vivendo”.
1 Il dialogo con il mondo di oggi.
L’antica tradizione cristiana del nostro
territorio “va sapientemente custodita,
ma soprattutto coraggiosamente aperta
a un dialogo costruttivo con il mondo di
oggi”. È la prima cosa che il Vescovo ci
raccomanda. Siamo chiamati “a saper
leggere non solo i problemi, ma anche e
soprattutto le possibilità” per il Vangelo.
Per questo “la nostra Chiesa è chiamata
ad assumere un volto più sereno, anzi
lieto”. Una grande nota di stile.
2 Una spiritualità viva e ben fondata.
Perché la Chiesa sia così, occorre “far
crescere nelle vostre comunità una più
intensa spiritualità” “attraverso l’ascolto
della Parola, i sacramenti e la carità”.
Puntare solo su tradizioni, attivismo,
opere, identità muscolose e circoli caldi
e autoreferenziali sono surrogati, non
dimentichiamocelo. Comunità radicate
in Gesù (e non in altro) sanno davvero
essere “aperte e accoglienti, disponibili
all’ascolto e al dialogo con tutti”, capaci
di promuovere “relazioni amicali e fraterne” perché le Parrocchie siano “un
sicuro punto di riferimento”. Altra nota
da sottolineare.
3 Comunione e pastorale d’insieme. Su
ciò il Vescovo insiste molto: “Diventate
sempre più appassionati costruttori
della comunione ecclesiale, promuoven-
R
15
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 16
vita parrocchiale
Parte in città un progetto di solidarietà per famiglie in difficoltà
Adotta una famiglia
“Anche coloro che non son signori, se hanno più del necessario, son obbligati di
farne parte a chi patisce” (A. Manzoni)
di Maurizio Roccella, per il Centro di Ascolto Caritas
erché, chi, cosa, sono tre
domande che abbiamo letto
aprendo il pieghevole del progetto “Adotta una famiglia”, distribuito dai numerosi volontari ai gazebo sparsi in
vari punti della città il
13 febbraio, Giornata
della solidarietà. Un
lavoro di rete, che ha
visto per alcuni mesi
la collaborazione fra
diversi soggetti: le tre
Parrocchie, il Centro di
Ascolto Caritas, le Acli,
vari gruppi e associazioni caritative, tra cui
la San Vincenzo, il
Movimento per la Vita.
Un esercizio di “ solidarietà nella solidarietà”, per citare il fondatore delle conferenze di carità, Federico
Ozanam.
Per scrivere un progetto di aiuto a favore di
famiglie e persone vittime della grave crisi
sociale ed economica
che stiamo attraversando si è cercato di
valorizzare le risorse di
ciascuno. Abbiamo
cercato e continueremo a farlo, come operatori della carità (non
delegati, ma inviati)
con l’obbligo morale
di restituire alla comunità il senso di cui
P
questa iniziativa si fa portatrice.
Perché. Si legge nel volantino:
“ Adotta una famiglia nasce da una
preoccupazione”, quella stessa preoc-
Il volantino Adotta un famiglia
16
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 17
vita parrocchiale
cupazione che si legge nel volto di chi
ogni giorno lotta per far quadrare il
bilancio, segno che la crisi incide
profondamente nell’animo e nell’esistenza delle persone, e colpisce l’intera comunità.
Abbiamo imparato a condividere questa preoccupazione come richiamo a
una responsabilità maggiore, così che
pastorale della carità sia un servizio di
crescita ed educazione per l’intera
comunità. “ Essere vicino a quelle
famiglie o singole persone ” è la
risposta primaria che abbiamo condiviso; puntare a uno stile di prossimità
che privilegia la relazione umana, il
“farsi prossimo”, la presa in carico.
“ Ciascuno di noi esiste in quanto
essere in relazione: con quanti lo
hanno preceduto, con chi gli è o è
stato accanto, con il prossimo, con
coloro che ha avuto o avrà modo di
incontrare nella vita, con il pensiero,
la vita e le azioni di persone che non
ha mai conosciuto personalmente e
perfino con chi non conoscerà mai
ma che contribuisce con la sua esistenza, le sue gioie le sue sofferenze a
quel mirabile corpo collettivo che è
l’umanità” (Enzo Bianchi).
Questa è l’adozione che immaginiamo, un “ far proprie ” la
cura delle relazioni familiari, di quelle amicali, del
buon vicinato, e di appartenenza sociale; è quell’“I
care”, il motto caro a don
Milani, “ me ne importa,
mi sta a cuore”.
Chi. Proprio dal dialogo
fraterno dei Gruppi familiari
delle
nostre
Parrocchie è nata l’esigenza di dare risposte concrete al problema. I Consigli
pastorali, la Caritas cittadina, le associazioni, i gruppi e i nostri preti hanno
fatto il resto, nel segno del fare insieme e del fare meglio.
Cosa. Un’esperienza nata per unire,
nelle peculiarità di ciascuno. Una educazione reciproca e verso altri alla
solidarietà, decisiva per la vita di tutti.
Una storia di uomini e donne che si
mettono in viaggio, senza scegliersi la
compagnia preferita, apprezzando il
valore dell’incontro e dell’accoglienza, sperimentando la fatica e le gioie
del camminare insieme, imparando
così a procedere al passo degli ultimi.
Una comunità in cammino, costituita
da tutti coloro i quali, credenti o non
credenti, si riconoscono per il valore
che danno alla solidarietà universale:
“La solidarietà universale, che è un
fatto, per noi è non solo un beneficio,
ma altresì un dovere ” (Paolo VI,
Populorum
Lettera
enciclica
Progressio n. 17). La speranza è che le
nostre opere non si accontentino di
essere buone, ma facciano crescere
noi e chi incontriamo, la comunità in
cui siamo inseriti, la città nella quale
viviamo. Possa essere questa un’occasione per passare dal “fare il bene”
a “vivere il bene”, e nelle dinamiche
dell’economia, della giustizia, della
convivenza sociale.
I gazebo Adotta un famiglia
17
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 18
colori dell’oratorio
Nel mese di San Giuseppe, patrono del nostro Oratorio, e nell’anno carolino
L’Oratorio ai tempi di San Carlo
Un’istituzione tipicamente ambrosiana
sorta su ispirazione e impegno dei cristiani laici
che il Borromeo fu pronto a riconoscere e sostenere
a cura di Ambrogio Giussani
e scuole della dottrina cristiana
all’anno (tante e di più erano allora le
furono il nucleo fondante dei
feste di precetto). Tutte persone a cui
futuri Oratori, eredi della cura
era richiesto un preciso impegno di
per la formazione della gioventù che
vita: essere di buon esempio, sopratsi ritrova sin dalle origini della Chiesa
tutto praticando quello che insegnaambrosiana, e in particolare eredi
vano, animati da amore per Dio, da
delle scuole medioevali inizialmente
zelo missionario per la salvezza delle
indirizzate alla formazione dei preti e
anime e da vera carità verso il prossisuccessivamente anche a quella di
mo, così da “tirare alle scuole quelli
tutti i giovani. Per la cronaca, l’ispirache non vengono”. Per questi insetore di queste scuole rimane il sacergnanti era inoltre richiesta un’esigendote ambrosiano Castellino da
te proposta spirituale.
Castello (1491-1566), ma “l’operatività
Alla morte del Castellino, nel 1566, le
concreta” fu da subito nelle valide
scuole della dottrina cristiana erano
mani dei suoi collaboratori laici. Lo
15 in tutta la diocesi, mentre successistesso San Carlo caldeggiò l’istituziovamente, alla morte di San Carlo,
ne delle scuole, ne affidò l’organizzadivennero 742, con oltre 40.000 alunzione e il coordinamento ai Padri
ni. La spiritualità delle scuole della
oblati, e conferì alle medesime una
dottrina cristiana può considerarsi
struttura uniforme e stabile in tutta la
come la base di quella delle forme
diocesi, riservando ai laici un ruolo
oratoriane fino all’800 compreso,
preminente. Erano vere e proprie
anche se non c’è stato un modello
scuole di formazione, non solo relifisso e tradizionale di Oratorio.
(rielaborazione tratta da “L’Oratorio
giosa ma anche morale, civica e culambrosiano” di don Ennio Apeciti)
turale nel senso più ampio del termine, in quanto erano aperte
anche a coloro che volevaLapide di Castellino da Castello nel Duomo di Milano
no soltanto imparare a leggere e a scrivere. Una cattedra, quindi, per i lontani
o i difficili in tutti i sensi.
Scuole sia maschili che
femminili, costituite da
diversi laici impegnati in
vari ruoli (priore, cancelliere, maestro, portinaio,
infermiere, ecc.) con lo
scopo di formare migliaia
di ragazzi, raccolti non
meno di 60 pomeriggi
L
18
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 19
colori dell’oratorio
In fase ormai avanzata un libro sulla sua storia
Oratorio San Giuseppe: 1932-2012
Una scuola di vita
di Ambrogio Giussani
Dopo l’annuncio dato nel luglio del
2010 circa l’uscita del libro nel corso
del 2012, l’avventura prosegue...
L’idea di riscrivere “a più mani” (nel
senso di coinvolgere diverse persone delle varie epoche, sia in veste di
protagonisti che come veri e propri
coautori) la quasi centenaria storia
del nostro Oratorio inizia a dare
risultati incoraggianti. Fare memoria di quanto il passato ci ha lasciato
in eredità, rivivendo le vicende
umane della nostra comunità attraverso la cronaca degli avvenimenti e
le testimonianze delle persone coinvolte a vario titolo, ha lo scopo di far
cogliere l’importanza del ruolo educativo svolto ieri e oggi dall’Oratorio
e di valorizzarne le iniziative. Una
scuola di vita dove si sono formate
numerose generazioni.
Ma qual è lo “stato dell’arte” a
oggi?
Il primo capitolo dei 7 previsti,
“Progetti educativi nell’Oratorio
ambrosiano da inizio ’900 ai nostri
giorni”, e il secondo, denominato
“Cronistoria” e relativo allo stesso
periodo, sono praticamente conclusi.
Il terzo sulle “Vocazioni maschili e
femminili scaturite dagli Oratori”,
grazie anche alla preziosa collaborazione di alcune religiose e sacerdoti,
si trova in un buono stato di avanzamento lavori.
Il quarto, che illustra le figure dei
“Coadiutori succedutisi nell’Oratorio”, è stato solo in parte rivisitato
dai diretti interessati (per quelli
ormai scomparsi, le notizie sono
state attinte dall’archivio diocesano,
da quello parrocchiale o da scritti di
famigliari e conoscenti).
Il quinto capitolo, intitolato
“Racconti di alcuni testimoni delle
varie epoche dell’Oratorio”, non è
ancora decollato, forse per una
scarsa propensione allo “scritto” da
parte dei diretti interessati. A tal
proposito, ricordiamo che è anche
possibile portare il proprio contributo semplicemente narrando episodi
che saranno trasformati in articoli a
cura della redazione.
Sul sesto capitolo, relativo alle
“Giornate mondiali della gioventù
raccontate dalla viva voce dei protagonisti”, bisognerà sollecitare
nuovamente i giovani a collaborare.
Infine, per il capitolo “Lo sport
nell’Oratorio”, abbiamo chiesto a
dirigenti della Polisportiva e della
ex Pallavolo La Castela di farsene
carico.
Chiediamo pertanto la collaborazione di tutti coloro che fossero interessati a far pervenire presso la
redazione della “Squilla” il materiale utile per la redazione di questa
storia secondo lo schema proposto:
scritti, fotografie, testimonianze... La
redazione, nel rimanere a disposizione per eventuali chiarimenti,
ricorda che sarebbe opportuno che
il materiale raccolto “a freddo”, cioè
ricavato dai vari archivi, fosse rivisto anche dai diretti interessati, specie per quanto concerne i capitoli
relativi agli ex coadiutori e alle
vocazioni scaturite dagli Oratori.
Grazie.
19
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 20
gruppi, associazioni, movimenti
Cultura della vita
o culto della vita?
di Salvatore Mazza
era una volta il medico di famiglia.
Quando veniva a casa gli si faceva
trovare la poltroncina accanto al
letto, gli si offriva il caffè, si parlava.
Magari a casa c’era stato anche per guardare la levatrice far nascere qualcuno.
Spesso succedeva che capitasse lì per
chiudere gli occhi di qualcun altro. Ecco,
quando si parla di “umanizzazione della
medicina” viene naturale pensare a quel
medico. Con qualche rimpianto, pensando alla freddezza di una medicina moderna che, se ci ha regalato una manciata di
anni di vita in più rispetto al passato,
tanto ci ha anche tolto in termini di relazione. Ma forse, mentre si invoca una
medicina più vicina all’uomo, dovremmo, tutti quanti, pensare alla necessità di
ri-umanizzare la malattia, la sofferenza, la
stessa morte.
Viviamo in un’epoca in cui tutto ciò che è
dolore, sofferenza, invecchiamento,
viene spinto ai margini. La cultura della
vita è declinata in un culto della vita
inscritto nelle coordinate di gioventù,
salute e bellezza, e alla medicina è questo che per prima cosa si chiede, all’inseguimento di una “perfezione”, di una
immortalità di cui mai carezzeremmo
neppure l’illusione. Lo sappiamo tutti.
Ma è bello crederci. È facile, in fondo,
ignorare l’idea stessa della malattia,
rimuovere lo spettro, renderla estranea
alla vita. Fin che dura. Fino a quando la
nostra fragilità si rivela. Si arriva così al
paradosso che la vita, il “bene indisponibile” per eccellenza in tutti i tempi e in
tutte le culture, è oggi ancora tale, sì, ma
fino a un certo punto. Indisponibile finché la salute c’è, e guai a non rispettare
le indicazioni per la prevenzione, salvo
poi essere rimessa prontamente nella
C’
disponibilità dei singoli quando comincia
a zoppicare, quanto tutto ciò che avevamo rimosso si fa concreto e presente.
Qualità della vita non definisce l’indispensabile compromesso da trovare tra
cure, terapie e assistenza dovute a ogni
malato, ma un concetto astratto che
misura la nostra illusione. De-umanizzando la malattia, insomma, la vita resta unicamente un bene misurabile sul metro
soggettivo, e la decisione sulla sua “qualità” nient’altro che un compromesso da
fondare sul consenso del momento,
suscettibile, domani, di spostarsi un po’
più in là.
Nessuna sorpresa, in questa situazione,
se Beppino Englaro ha definito “crudeli”
le suore che per tre lustri hanno assistito
la figlia.
Nessuna sorpresa per i ricorsi contro il
divieto delle diagnosi prenatali.
Nessuna sorpresa per le tentazioni eutanasiche ed eugenetiche.
È quello che succede quando l’imperfezione, la malattia, sono ritenute estranee
alla vita, “accidente” e non “sostanza”
del nostro esistere. Non c’entra nulla, in
tutto questo, la presunta contrapposizione tra cultura “cristiana” e cultura
“laica”. E del resto, quando nel marzo
del 2006 Benedetto XVI declinò i cosiddetti valori non negoziabili, al capoverso
successivo fu deciso nel precisare: attenzione, questi princìpi non sono verità di
fede… sono iscritti nella stessa natura
umana e quindi sono comuni a tutta l’umanità.
C’entra, piuttosto, la capacità della nostra
cultura di tornare a capire tutto quello
che i nostri nonni sapevano benissimo.
Tratto da “Avvenire” del 12 febbraio 2011
20
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 21
approfondiamo
Nel giorno che ricorda l'uccisione di Mons. Oscar Arnulfo Romero,
il 24 marzo del 1980, la Chiesa italiana si ritrova ogni anno per celebrare
una giornata di preghiera e digiuno facendo memoria dei missionari martiri e di
quanti ogni anno sono stati uccisi solo perché incatenati a Cristo.
“La Squilla” propone un testo intenso: il testamento spirituale di Padre Christian
de Chergé, il superiore dei monaci trappisti del monastero di Tibhirine,
in Algeria, rapito e ucciso con 6 confratelli dai terroristi islamisti nel 1996.
Quando si profila un ad-Dio
Testamento spirituale del Padre Christian de Chergé
e mi capitasse un giorno (e
potrebbe essere anche oggi) di
essere vittima del terrorismo che
sembra voler coinvolgere ora tutti gli
stranieri che vivono in Algeria, vorrei
che la mia comunità, la mia Chiesa, la
mia famiglia si ricordassero che la
mia vita era donata a Dio e a questo
Paese. Che essi accettassero che l’unico Padrone di ogni vita non potrebbe essere estraneo a questa dipartita
brutale. Che pregassero per me:
come potrei essere trovato degno di
tale offerta? Che sapessero associare
questa morte a tante altre ugualmen-
te violente, lasciate nell’indifferenza
dell’anonimato.
La mia vita non ha più valore di un’altra. Non ne ha neanche meno. In ogni
caso, non ha l’innocenza dell’infanzia.
Ho vissuto abbastanza per sapermi
complice del male che sembra,
ahimè, prevalere nel mondo, e anche
di quello che potrebbe colpirmi alla
cieca.
Venuto il momento, vorrei avere quell’attimo di lucidità che mi permettesse di sollecitare il perdono di Dio e
quello dei miei fratelli in umanità, e
nel tempo stesso di perdonare con
S
Padre Christian de Chergé
21
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 22
approfondiamo
tutto il cuore chi mi avesse colpito.
dalla gloria di Cristo, frutti della sua
Non potrei auspicare una tale morte.
passione, investiti del dono dello
Mi sembra importante dichiararlo.
Spirito, la cui gioia segreta sarà semNon vedo, infatti, come potrei rallepre lo stabilire la comunione e il ristagrarmi del fatto che un popolo che
bilire la somiglianza, giocando con le
amo sia indistintamente accusato del
differenze.
mio assassinio.
Di questa vita perduta, totalmente
Sarebbe un prezzo troppo caro, per
mia, e totalmente loro, io rendo graquella che, forse, chiameranno la
zie a Dio che sembra averla voluta
“grazia del martirio”, il doverla a un
tutta intera per quella gioia, attraverso e nonostante tutto.
algerino chiunque egli sia, soprattutto
In questo grazie, in cui tutto è detto,
se dice di agire in fedeltà a ciò che
ormai, della mia vita, includo certacrede essere l’islam.
mente voi, amici di ieri e di oggi, e
So il disprezzo con il quale si è arrivavoi, amici di qui, accanto a mia madre
ti a circondare gli algerini globalmene a mio padre, alle mie sorelle e ai
te presi. So anche le caricature dell’imiei fratelli, e a loro, centuplo accorslam che un certo islamismo incoragdato come promesso!
gia. È troppo facile mettersi a posto la
E anche te, amico dell’ultimo minuto,
coscienza identificando questa via
che non avrai saputo quel che facevi.
religiosa con gli integralismi dei suoi
Sì, anche per te voglio questo grazie e
estremisti.
questo ad-Dio profilatosi con te. E che
L’Algeria e l’islam, per me, sono
ci sia dato di ritrovarci, ladroni beati,
un’altra cosa; sono un corpo e un’aniin paradiso, se piace a Dio, Padre
ma. L’ho proclamato abbastanza,
nostro, di tutti e due. Amen!
credo, in base a quanto ne ho concreInsc’Allah.
tamente ricevuto, ritrovandovi così
spesso il filo conduttore del Vangelo
Algeri, 1º dicembre 1993
imparato sulle ginocchia di mia
Tibhirine, 1º gennaio 1994
madre, la mia primissima Chiesa, proAperto la domenica di Pentecoste 26
prio in Algeria e, già allora, nel rispetmaggio 1996
to dei credenti musulmani.
+Christian
Evidentemente, la mia morte sembrerà dar ragione a quelli
che mi hanno rapidamenI monaci di Tibhirine
te trattato da ingenuo o
da idealista: “Dica adesso
quel che ne pensa!”. Ma
costoro devono sapere
che sarà finalmente liberata la mia più lancinante
curiosità.
Ecco che potrò, se piace a
Dio, immergere il mio
sguardo in quello del
Padre, per contemplare
con lui i suoi figli dell’islam come lui li vede,
totalmente illuminati
22
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 23
oltre il campanile
Intervista al nostro parroco sul suo viaggio a Pechino
La lontana Cina è molto vicina
dalla redazione
i n a , dunque, don Angelo: perché
un viaggio così?
Sono stato in Cina con un gruppo di
preti della nostra Diocesi: un viaggio
inaspettato, ma subito sentito come
una occasione d’oro per allargare
mente e cuore. Perché i cinesi non
sono di un altro pianeta: basta vedere
i negozi che hanno acquistato a
Bresso negli ultimi mesi e quante
famiglie vivono tra noi.
– Che impressioni porti nel cuore?
Tre impressioni: una sociale, una culturale, una religiosa. L’impressione
sociale: oggi i cinesi sono padroni del
mondo e sono consapevoli di esserlo.
“Adesso tocca a noi” ho sentito dire
da una delle nostre guide. PIL da
capogiro, grandi magazzini traboccanti di tutto (e non solo di paccottiglia), grattacieli da fantascienza,
impianti sportivi da futuro anteriore,
auto lucenti in numeri fuori la nostra
portata su strade amplissime. Questo
nella capitale, Pechino, e nelle metropoli da 10 milioni di abitanti in su.
Diverso discorso per l’immensa provincia, dove c’è povertà, anche
se è risolto il dramma della
fame. Questo stridore fra i 130
milioni (più di 2 Italie...) di cinesi ben più che benestanti e il
miliardo e passa che arranca è
la sfida di questo grande
Paese: tra la prosperità a portata di mano e lo sfascio a causa
di queste contraddizioni c’è
uno stretto crinale. Saranno
capaci i cinesi di creare uno
sviluppo armonico, diffuso,
sostenibile dal punto di vista
ecologico? La domanda è
inquietante. E non è un proble-
C
ma solo loro: sul pianeta, uno su cinque parla mandarino. La nostra Italia
al confronto non è solo piccola: è rimpicciolita dalle sue meschinerie che ci
hanno resi ridicoli. Esempio: i nostri
amici dagli occhi a mandorla non avevano idea che in Italia c’è buon vino
(“Vino? Francia!” dicevano), ma ridevano apertamente della nostra classe
politica e imprenditoriale. Poveri
noi…
– Questo sulla vita sociale. E l’impressione culturale?
Questa: grandioso passato e inquietante presente. Le vestigia del passato cinese sono di prima grandezza: la
Città Proibita, la Grande Muraglia, i
templi confuciani e i monasteri buddisti sono spettacolari. Una civiltà i cui
primordi risalgono a 6000 anni fa.
Mozzafiato. Eppure sembra che l’anima di oggi non attinga a questa tradizione, bensì al peggio del nostro
Occidente: la pubblicità è invasiva,
l’urlo “Arricchitevi!” lo si grida e lo si
sussurra ovunque, i giovani (tantissimi) paiono ipnotizzati solo dal busi-
23
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 24
oltre il campanile
ness. Il comunismo maoista, con i
suoi scellerati scempi umani e culturali (70 milioni di morti ha causato la
rivoluzione cinese), ha lasciato in eredità solo il partito unico. I cinesi sembra che chiedano più libertà di intraprendere, ma non più democrazia.
Molto, molto inquietante. Nascono
domande: noi occidentali, eredi di
una civiltà nobile e alta (ma che
abbiamo perso nella sua anima), sappiamo offrire modelli di cultura e
società in grado di dialogare con
quella cinese e di arricchirla? Il nostro
Paese, che di risorse culturali ne
avrebbe da vendere al mondo intero,
saprà offrire qualcosa di più di una
(già fallimentare) catena di ristoranti
pseudo-italiani? La sfida culturale
(“antropologica” si usa dire oggi) è
grandiosa. I cinesi hanno viva memoria dell’apporto dato alla loro storia
da due italiani: Marco Polo – con l’intraprendenza mercantile veneziana –
e padre Matteo Ricci, un gesuita marchigiano morto giusto 400 anni fa,
portatore di cultura, scienza e fede.
Sapremo fare onore a questi nostri
antenati nell’incontro con questo
grande e ormai vicino Paese?
– Domande che fanno pensare. Ma
passiamo alla questione religiosa.
Eravamo curiosissimi di ciò, e non
solo per ragioni “professionali”.
L’incontro con i segni della religiosità
tradizionale cinese (i templi taoisti,
confuciani e buddisti) ci ha spalancato un mondo a noi ignoto. Non sono
mancati incontri con la comunità cristiana e con esperti conoscitori della
sua realtà, che ci hanno introdotto a
comprenderne la difficile situazione,
stretta tra la fedeltà al Papa e il controllo del partito. Una nota interessante: questo tempo di vorticosi cambiamenti spinge milioni di giovani cinesi
a uno sguardo positivo verso il cristianesimo, capace di rispondere alle
esigenze del cuore dell’uomo e alle
sue domande. Sguardi a volte ingenui, bisognosi di discernimento, spesso affascinati dal cristianesimo evangelicale più che da quello cattolico.
Ma qui c’è una grande chance per le
Chiese: parlare di Gesù come colui
che conosce il cuore dell’uomo e sa
interpretarlo, sanarlo, irrobustirlo,
aprirlo a uno stile libero e coraggioso.
E proiettarlo verso un Cielo che la cultura cinese ha sempre legato al potere e non alla trascendenza, alla libertà
e alla verità. La sfida di sempre che si
apre inaspettata anche qui, in un
mondo così lontano.
– Paese incomprensibile e lontano,
allora...
Beh, lontano non troppo. La mattina
dopo il mio ritorno, uscito come sempre a far provvista d’acqua al “pozzo”
di piazza Martiri, chi sono i primi
bressesi che incontro? Tre cinesi…
24
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 25
recensioni
Una regia che sempre stupisce
Centocinquant’anni 1861-2011
Segreti di famiglia
L’unità letta dal Card.
Biffi
di Andrea Chimento
di Matteo Vasconi
ennie, diciottenne americano,
arriva a Buenos Aires alla ricerca del fratello maggiore Angelo
(ora noto come “Tetro”) che dieci
anni prima aveva lasciato gli Stati
Uniti e la sua famiglia per iniziare una
nuova vita in Argentina. “Segreti di
famiglia” è l’ultima grande riflessione
del regista americano Francis Ford
Coppola sui legami e le relazioni
familiari, argomento protagonista
della sua carriera fin dai tempi della
trilogia de Il padrino. Nonostante
Coppola abbia ormai superato i settant’anni, il suo desiderio di stupire e
di rinnovarsi è sempre forte come un
tempo: grazie alle potenzialità delle
più moderne videocamere digitali
(che aveva già utilizzato nel precedente Un’altra giovinezza) riesce a
lavorare con rinnovato entusiasmo
sul sonoro, sulla fotografia, sulla luce
e sul contrasto “colore-bianco e
nero”, dove al primo corrispondono i
flashback e al secondo il tempo presente della storia.
Un film da non perdere anche per la
straordinaria interpretazione del
fenomenale Vincent Gallo nei panni
del protagonista Tetro.
B
Un’ottantina di pagine raccolgono
i pensieri del celebre “italiano cardinale” su quest’importante anniversario. Nell’agile volumetto l’autore
parte dalla considerazione storica
della realtà italiana pre-unitaria,
tutt’altro che morta, e analizza con
profondità le ricchezze, soprattutto
culturali, dei secoli precedenti l’unificazione. Capace insegnante, il prelato
conduce il lettore a guardare al
“risorgimento” nella maniera più realistica, cioè né come un’epopea né
come un gravissimo errore a cui
porre rimedio, ma come un processo
storico necessario ma operato male,
tanto da far passare, secondo le parole di Dostoevskij, la nazione italiana
da portatrice de “l’idea di un’unione
generale dei popoli del mondo” a
“un regno di second’ordine, senza
ambizioni, imborghesito”
Consapevole che questo è il sentire
di alcuni anche oggi, il Cardinal Biffi
propone come soluzione un’attenta
ripresa di tre discorsi del Card.
Colombo nei quali si affrontano i
temi il cui approfondimento è oggi
più che necessario: la laicità dello
Stato, la libertà religiosa, il ruolo dei
cattolici nella vita
del Paese, il rapporto fra immigrazione e identità culturale.
I
Circolo
Cinematografico
Bresso
Segreti di
famiglia
Giacomo Biffi
L’unità d’Italia
Ed. Cantagalli,
2011
Giovedì
10 fmarzo,
ore 21
al Cinema
San Giuseppe
25
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 26
cineteatro San Giuseppe
Cinema Teatro San Giuseppe
Via Isimbardi, 30 - Bresso - Tel. 02/66 50 24 94
Programma di marzo
**CINEFORUM
A SINGLE MAN
Giovedì
*FILM
4
6
17
ore 21.00
ore 15.00 – 17.30
ore 21.00
GLI ANGELI DEL MALE
Sabato 19
ore 21.00
ore 15.00 – 17.30
A SERIOUS MAN
24
ore 21.00
IL DISCORSO DEL RE
Venerdì
25
Domenica 27
**CINEFORUM
Sabato 12
VALLANZASCA
Giovedì
*FILM
ore 21.00
THE INFORMAT
Venerdì
18
Domenica 20
**CINEFORUM
ore 21.00
ore 15.00 – 17.30
HEREAFTER
Giovedì
*FILM
5
10
Venerdì
11
Domenica 13
**CINEFORUM
Sabato
SEGRETI DI FAMIGLIA
Giovedì
*FILM
ore 21.00
FEMMINE CONTRO MASCHI
Venerdì
Domenica
**CINEFORUM
3
Sabato 26
ore 21.00
ore 15.00 – 17.30
BASTARDI SENZA GLORIA
Giovedì
31
ore 21.00
Il programma potrebbe subire variazioni non dipendenti dalla nostra volontà.
26
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 27
calendario liturgico
27
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 28
i numeri della comunità
Orari delle SS. Messe in Bresso
SS. NAZARO E CELSO - feriali: ore 7 (escluso il sabato) - 9 - 17.30
sabato e vigiliari: ore 18.30
festivi: ore 7.30 - 9 - 10.15 - 11.30 - 18
Santuario della Madonna del Pilastrello
feriali, sabato e vigiliari: ore 17.30
festivi: ore 10
SAN CARLO - feriali: ore 7.30 - 8.30 - 18.30
sabato e vigiliari: ore 19
festivi: ore 8.30 - 10 - 11.30 - 19
MADONNA DELLA MISERICORDIA - feriali: ore 17.30
sabato e vigiliari: ore 17.30
festivi: ore 10 - 17.30
Chiesa di San Francesco - feriali: ore 9 (escluso il sabato)
sabato e vigiliari: ore 18.30
festivi: ore 11
Orario Confessioni Parrocchia SS. Nazaro e Celso
feriali:
ore 8.30-9.30
sabato:
ore 16-19
www.santinazaroecelsobresso.it
[email protected]
Telefoni utili
Prevosto - don Angelo Zorloni
02 610 08 82
Orari segreteria parrocchiale: dal lun. al ven. 17,30 - 19
Don Gianfranco Radice
02 610 17 79
Oratorio - don Pierpaolo Zannini
02 610 17 68
Carabinieri
02 610 89 51
Vigili del Fuoco
115
Croce Rossa
02 610 73 68
Ambulanza
118
Servizio di guardia medica
02 34567
Comune
02 614 551
Vigili Urbani
02 614 554 00
Ospedale Bassini
02 6176.1
Acli
02 66 50 10 72
Associazione Centro sociale anziani
02 610 72 36
AVIS
02 614 00 95
Biblioteca Comunale
02 614 55 349
Casa dell’Anziano
02 66 50 30 70
Centro della Famiglia
02 66 50 34 39
Centro di ascolto Caritas
366 4892343
Cinema-Teatro San Giuseppe
02 66 50 24 94
Parrocchia San Carlo
02 614 26 60
Parrocchia Madonna della Misericordia
02 610 09 96
28
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 29
farmacie di turno
Farmacie di turno - MARZO
(Bresso - Cormano - Cusano)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
1
2
3
4
5
6
7
8
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
COMUNALE - Cormano
Via Gramsci, 44
BAIO - Bresso
Via Vittorio Veneto, 5/d
FORNASÈ - Cormano
Piazza Bernini
COMUNALE - Cusano
Via Ticino, 5
MODERNA - Bresso
Via Vittorio Veneto, 51
TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21
COMUNALE N° 1 - Bresso
Via Roma ang. Via Tasso, 87
MORETTI - Cusano
Viale Matteotti, 2
COMUNALE N° 2 - Bresso
Via A. Strada, 56
BRUSUGLIO - Cormano
Via Veneto, 27
GIUGLIANO - Cusano
Via Sormani, 89
COMUNALE N° 5 - Bresso
Via Vittorio Veneto, 26
DEL CORSO - Cusano
Piazza Trento e Trieste, 4
COMUNALE N° 4 - Bresso
Via Papa Giovanni XXIII, 43
RIVOLTA - Cormano
Via Caduti della Libertà, 10
COMUNALE N° 5 - Bresso
Via Vittorio Veneto, 26
PALTRINIERI - Cusano
Via Cooperazione, 20
SCOTTI - Bresso
Via Manzoni, 14
COMUNALE - Cormano
Via Gramsci, 44
BAIO - Bresso
Via Vittorio Veneto, 5/d
FORNASÈ - Cormano
Piazza Bernini
COMUNALE - Cusano
Via Ticino, 5
MODERNA - Bresso
Via Vittorio Veneto, 51
TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21
COMUNALE N° 5 - Bresso
Via Vittorio Veneto, 26
MORETTI - Cusano
Viale Matteotti, 2
COMUNALE N° 5 - Bresso
Via Vittorio Veneto, 26
BRUSUGLIO - Cormano
Via Veneto, 27
GIUGLIANO - Cusano
Via Sormani, 89
COMUNALE N° 3 - Bresso
Via Piave, 23
DEL CORSO - Cusano
Piazza Trento e Trieste, 4
COMUNALE N° 5 - Bresso
Via Vittorio Veneto, 26
RIVOLTA - Cormano
Via Caduti della Libertà, 10
COMUNALE N° 5 - Bresso
Via Vittorio Veneto, 26
PALTRINIERI - Cusano
Via Cooperazione, 20
SCOTTI - Bresso
Via Manzoni, 14
COMUNALE - Cormano
Via Gramsci, 44
BAIO - Bresso
Via Vittorio Veneto, 5/d
FORNASÈ - Cormano
Piazza Bernini
GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30 DEL GIORNO SUCCESSIVO
29
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 30
paroled’autore
A DON GIANFRANCO
NEL 50° ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO
Oggi è grande festa, tutta la comunità è in festa!
È bello ricordare il cammino di un Sacerdote
che per cinquant’anni ha messo a disposizione cuore e testa.
Hai iniziato il tuo incontro con il Signore,
fin da ragazzino hai sentito la chiamata
da chierichetto hai fatto pure il supervisore!
Poi il seminario, la vocazione forte, sicura, certa
Il 25 febbraio del ’61 l’ordinazione in Duomo
Ministro di Dio! E come uomo? Anima e cuore all’erta!
A Vergiate con l’entusiasmo da giovane prete hai iniziato
Parroco a Ranco hai profuso energie e impegno per 25 anni
Un ricordo profondo, indelebile in tutti hai lasciato.
In punta di piedi nell’88 nella nostra Parrocchia sei entrato
da subito stimato, punto di riferimento per disponibilità,
attenzione e premura per ammalati e anziani hai dimostrato.
All’improvviso ha fatto i capricci il tuo cuore,
preoccupata la comunità con affetto ha pregato
ma ora, rimesso a nuovo, hai già ripreso con più vigore.
Ora Sacerdoti e laici per il tuo cinquantesimo sacerdotale
concordi hanno tessuto lodi e pregi su di te
sulla tua pacatezza, il sorriso che emana fascino spirituale.
Lasciamoci dunque contagiare dalla sua bontà
in questi tempi che si fatica ad esser buoni
l’esempio raccogliamo di fede, amore e carità.
Grazie dunque Don Gianfranco e se Dio lo vorrà
proseguiamo il nostro cammino con la tua presenza
augurandoti salute, pace e serenità.
Lucia Porro
30
squilla marzo 2011 17x24
5-04-2011
9:26
Pagina 31
Esame della vista
Applicazione lenti a contatto
Apparecchi acustici Amplifon
20091 Bresso (MI) - Via Vittorio Veneto, 11
Tel. 02.6106069
CAFFÈ
RISTORANTE
ALBERGO
Via Tagliabue, 10
20091 Bresso (Milano)
Tel. (+39) 02.66504043
Fax (+39) 02.66504045
[email protected]
www.vecchiomulino.com
IDEE PER ARREDARE
di PIZZI ERNESTO
20091 Bresso (MI)
Via V. Veneto 8/B
Tel. 02/6105434
Fax 02/6105434
IMPIANTI ELETTRICI CIVILI
INDUSTRIALI
ANTENNE - AUTOMAZIONI
CONDIZIONAMENTO
IMPIANTI ELETTRICI di Perini Andrea
Via De Amicis, 26 - 20091 Bresso (MI)
Cell. 349.40.33.654 - Cell. 338.57.95.834
Fax. 02/61.42.06.57 - Email: [email protected]
Ortopedia
AGAZZI
• Busti • Corsetti su misura • Cinti erniari
• Ferri chirurgici • Apparecchi medicali
• Scarpe ortopediche • Calze elastiche
• Carrozzelle
Forniture Mutualistiche USSL - INAIL
20091 BRESSO (Mi) - Via Vittorio Veneto, 11 - Tel. 02.6103324
squilla marzo 2011 17x24
libreria al
5-04-2011
9:26
Pagina 32
girasole
libri e...novità delle maggiori case editrici
... cose di
COSETTA
••••• Icone e biglietti personalizzati
per ogni occasione:
battesimi, comunioni, cresime, matrimoni
accessori e abbigliamento
VIA ROMA, 16 - 20091 BRESSO (MI)
TEL. 02 66 50 10 89
VIA CENTURELLI, 38 - BRESSO - TEL. 02.66500947
Gioielleria - Orologeria
Idee d’argento
Boffi... dal 1945
Opere Edili
Specializzato in Imbiancature
Interni - Esterni
Industriali
Via Vittorio Veneto,11 - Bresso (Mi) - Tel. 02/6100865
CONFEZIONI SU MISURA
SERVIZIO CUSTODIA
PULITURA
RIPARAZIONI
20091 BRESSO (MI) Via Centurelli, 9 - Tel. 02.6140257
di Cerulli Ivan
Via Marconi, 64 - 20091 Bresso (Mi)
Tel/Fax. 02.61039419 - Cell. 333.3337566
E-Mail: [email protected]
Redazione: Ambrogio Giussani - Luca Baraggia
Walter Baraggia - Flavio Campetti - Valentina Villa
Dario Landreani, Francesco Boso
Foto: Autori vari - Bruno Vanetti - Flavio Campetti - Valentina Villa - Copertina: Realizzazione grafica a cura di L. W. B. & F. C.
Direttore:
Don Angelo Zorloni
Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 405 del 18-11-1978
Grafiche Baraggia s.r.l. - Via Ornato, 14 - MILANO - Tel. 02.6425737 - Fax 02.66104118 - e-mail: [email protected]
Direttore: ANGELO ZORLONI