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WEBZINE FREE DOWNLOAD by A.C. JAPANIMATION - Anno I - n. 2
NEWS
COSP
LAY
CULTURA
MUSIC
A
ANNARY SHINING - Foto di SALVATORE ALFANI
EVENTI
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EDITORIALE
B
entornati!
Anche questa
volta abbiamo dato il massimo per offrirvi
l’ennesimo, spero
interessante, numero di JAPANIMANDO, la
webzine realizzata
come sempre grazie al vostro aiuto,
carissimi fans del
raduno PARCOSPLAY.
Come potete vedere, purtroppo
questo numero avrà
alcune pagine in
meno ma... cercheremo di farci perdonare molto presto!
In questo mese appena trascorso
siamo rimasti veramente colpiti dall’affetto e dagli elogi
di stima ricevuti da
parecchi ragazzi, cosplayers e non, residenti in molte parti
d’Italia; inoltre, i ragazzi del nostro raduno a Catanzaro
continuano a tenere alta la ban-
diera del cosplay:
molti sono stati gli
inviti per sostenere
ed arricchire altri
eventi (anche quelli
non attinenti al
mondo otaku) e
questo perché
molta gente è rimasta piacevolmente
sorpresa dalla ventata di allegria che il
vostro entusiasmo
e la vostra arte
hanno portato nella
loro quotidianità.
Spero tanto che
questo sia solo l’inizio!
Detto questo, per
chi non lo sapesse,
il 28 agosto 2011
festeggeremo il 2°
Anniversario del raduno PARCOSPLAY di Ostia
Lido: cercheremo di
ricreare l’ennesima
giornata di pura allegria con tantissimi
nuovi giochi e, soprattutto, una ricca
e piacevole gara cosplay con premi.
Non mancate!!!
V. D’Amico
SOMMARIO
PARCOSPLAY.................................................... pag. 3
Martina Morgana Trilussa................................. “
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Simone Dilaghi ................................................... “
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Album 21° PARCOSPLAY di Ostia Lido ..... “
8
Follie al 21° PARCOSPLAY di Ostia Lido.... “ 17
Love in cosplay................................................... “ 22
Enrico Barberi.................................................... “ 24
Erica Faini............................................................ “ 26
Album 7° PARCOSPLAY di Catanzaro ........ “ 28
La vostra arte su JAPANIMANDO............... “ 40
Situazioni da otaku: Episodio 2....................... “ 41
Recensioni Anime.............................................. “ 42
Recensioni Manga.............................................. “ 43
Anime Classics: “Jane e Micci” ....................... “ 44
Alessia in Cosplayland...................................... “ 46
Evento: “Cartoni Animali” ............................... “ 48
Libri da riscoprire: Godzilla & Gamera ........ “ 51
- I RAGAZZI DEL RADUNO SONO I PROTAGONISTI DI QUESTA WEBZINE -
Foto: Barbara Paolangeli
ASSOCIATO
A.C. JAPANIMATION
S
e volete essere
protagonisti su JAPANIMANDO,
ecco come fare:
a) scaricare la Liberatoria presente nel sito:
www.japanimation.it/par
cosplay.html (alla fine
del testo) e consegnarla
compilata al raduno;
b) inviare la/le vostra/e
foto preferita/e (originale/i ad alta risoluzione) scattata/e a
qualsiasi PARCOSPLAY
allegando un testo che
parli di voi e delle vostre passioni qui:
[email protected]
Vincenzo D’Amico
Il raduno si svolge ogni mese presso il
PARCO DEL CANALE DELLO STAGNO
Via Mar dei Sargassi n. 68 - Ostia Lido (RM)
www.insiemeperlosportostia.com
Il raduno si svolge ogni mese presso il
PARCO DELLA BIODIVERSITA’ MEDITERRANEA
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PARCOSPLAY - Regione Lazio
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materiale non vuole violare nessun Copyright, poiché è esclusivamente a titolo informativo e ludico.
Foto: Roberta Varano
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MARTINA MORGANA TRILUSSA
M
i chiamo Martina
Morgana Trilussa,
ho venti anni e
abito in una cittadina in
provincia di Roma.
Frequento abitualmente il
PARCOSPLAY di Ostia
Lido oramai da un anno.
L’ho conosciuto per caso
girovagando nel web, rimanendo subito piacevolmente colpita da questa
iniziativa, trovandola
molto carina, in quanto
da la possibilità a persone
diverse ma tutte amanti
del mondo nipponico e
non, di poter parlare in
tranquilla libertà e di divertirsi all’interno del
Parco.
Mi sono subito affezionata a quest’ultimo anche
per la presenza di co-
loro che ormai sono i
miei amici e miei abituali
compagni di cosplay e di
uscite, e in particolar
modo grazie anche al mio
grande amico Ian che la
prima volta che vi partecipai, mi ha regalato dei
ricordi bellissimi collegati
al parco, facendomi prendere a cuore questo
posto e la gente che vi
prende parte.
Nonostante guardi anime
da quand’ero in fasce, accompagnandomi per
tutto il periodo della mia
crescita, e anche tuttora,
quali per fare un esempio,
Creamy, Fancy Lala, Sandy
dai mille colori, Magica
Emi, Sailor Moon e molti
altri, e legga manga ormai
da anni, il primo fu
Akuma de soro (Lui il
diavolo) di Mitsuba Takanashi, mi sono avvicinata
al mondo del cosplay
solo recentemente.
L’accostarmi a questo
mondo fatto di parrucche
colorate e vestiti appariscenti è avvenuto grazie a
mio fratello maggiore,
con il quale vado d’amore
e d’accordo, che mi ha
sempre spinto verso questo mondo fatto di adulti
che magicamente tornano bambini per vestire
i panni dei loro eroi.
Credo di fare cosplay
proprio come altre persone, per la possibilità di
poter interpretare i personaggi da me tanto
amati, ma anche per la
gioia che mi da l’esecu-
zione stessa del cosplay.
Più che altro si tratta del
senso di realizzazione che
mi da vedere che il cosplay al quale ho lavorato,
che il vestito che ho cucito, che la parrucca che
ho acconciato sono tali e
quali, o anche solo simili a
quelli dell’originale, con il
solo e unico scopo di essere quanto meno assomigliante al personaggio
che ho scelto, per poter
dire di essere stata quella
persona almeno per un
giorno.
Tra i miei cosplay figurano personaggi quali,
l’orgogliosa Asuka Soryu
Langley di Neon Genesis
Evangelion, primo personaggio da me interpretato, oppure la
pasticciona Usagi Tsukino ovvero nella versione italiana Bunny di
Sailor Moon, di cui ho
realizzato diverse versioni, o anche la coraggiosa Utena Tenjo di La
Rivoluzione di Utena, personaggio al quale sono
particolarmente affezionata.
Come tutti anche io ho
delle preferenze per
quanto riguardano i
manga e gli anime, infatti
in particolar modo ho un
amore smisurato per
Neon Genesis Evangelion
di Hideaki Anno, ma
anche per la Rivoluzione
di Utena di Chiyo Saito,
entrambi menzionati
anche sopra, oppure per
Dragon Ball di Akira Toriyama, con il quale sono
praticamente cresciuta,
poi vi è anche Excel Saga
di Koshi Rikdo, GTO di
Toru Fujisawa, e Code
Geass di Ichiro Okochi.
Poi vi sono anche i film di
animazione di Hayao
Miyazaki quali Il castello
errante di Howl, La città
incantata o Il mio vicino
Totoro, che fra le sue
opere sono quelli che
preferisco maggiormente.
In particolare ho un
amore smisurato per il
personaggio di Howl, arrivando anche a prendere
la decisione di realizzarne
il cosplay in un futuro
non troppo lontano, almeno mi auguro. Con i
suoi atteggiamenti, il suo
modo di pensare o di
comportarsi mi rispecchio moltissimo in questo
personaggio.
Se devo scegliere un genere in particolare pre-
diligo i seinen come Vinland Saga di Makoto Yukimura, per fare un
esempio, e che sto attualmente leggendo, oppure
Red Garden di Kirihito
Ayamura, arrivando
anche a realizzare il cosplay di Kate Ashley una
delle protagoniste di questo manga, ma anche gli
shojo per quanto riguardano però i vecchi classici come Caro fratello e
Lady oscar entrambi di
Ryoko Ikeda.
La prima fiera alla quale
ho preso parte nella mia
vita è stata il Romics di
alcuni anni fa, che mi ha
praticamente segnata
dentro in modo indelebile, e che mi ha spinta
anche a prendere parte
ad altre fiere del fumetto,
sempre all’interno del
territorio italiano, trasferte che faccio in compagnia dei miei due fidati
e affezionati compagni di
viaggio, Marika e Manuel,
cui quest’ultimo grazie
alla sua spiccata dote fotografica e il suo innato
senso artistico, ed essendo al contempo
stesso anche un bravissimo cosplayer, mi ha regalato alcuni tra gli scatti
che io prediligo maggiormente.
Per il futuro, ho in mente
di fare moltissimi altri cosplay molti dei quali ho
già in cantiere, sempre se
il tempo e i fondi me lo
consentono e con la speranza sempre, di fare un
lavoro quanto meno accettabile.
Martina
Morgana
Trilussa
Foto: Salvatore Alfani
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“Cosplayer”; il mio cavallo di battaglia è stato
Rorschach di Watchemen con cui ho spopolato al Romics ed al mio
primo Lucca Comics and
Games; è stata un’esperienza magnifica: ovunque stessi andando, la
gente mi riempiva di fotografie! Da quando ho
scoperto l’esistenza del
raduno PARCOSPLAY
(tramite una locandina
che girava per Ostia
Lido) mi sono interessato all’idea di poter fare
cosplay e radunarsi, non
per forza nelle fiere ma
in un parco pubblico
delle mie parti: mi sono
interessato talmente
tanto che oggi faccio
parte dell’associazione
JAPANIMATION. Sono
una sorta di “Jolly”
dando il mio contributo
nell’organizzazione dei
giochi da fare al parco,
curando le pubbliche relazioni, facendo interviste, ecc.
Tornando al cosplay, fino
ad ora ho realizzato una
ventina di costumi, por-
Foto: Salvatore Alfani
S
alve a tutti! Molti mi
conoscono come
Lupin ma per chi
non mi conosce... mi
presento: sono Simone
Dilaghi, ho 20 anni e
sono di Ostia Lido. Fin
da bambino ho la passione dei cartoni animati,
come ad esempio: Sailor
Moon, L’Uomo Tigre,
Goldrake, Mazinga, Ken il
guerriero, Superkid,
Astroboy, Nino il mio
amico ninja,Yattaman, I
predatori del tempo... insomma... sono un veterano dei cartoons anni
‘80/‘90 e dei robottoni.
Dal 2005, mi piace frequentare le fiere del fumetto come il Romics
(ho partecipato anche ad
un Expocartoon e al Romacartoon in quell’anno), ma dal 2006 ho
provato finalmente come
si ci sente ad indossare
un cosplay: ho fatto Rufy
di One Peace e mi è talmente piaciuto che l’ho
presentato per 2 anni di
seguito!
Dal 2009 sono diventato
a tutti gli effetti un vero
Foto: Giorgia Spoletini
SIMONE DILAGHI
tandoli ai PARCOSPLAY o a vari eventi e
fiere. Al Romics del 2010
ho portato Lupin III “red
version” ed anche in
questa occasione la
gente mi fermava spesso
per chiedermi una foto:
ma le risate che mi sono
fatto e ho fatto fare alla
gente! Ho tentato (per
gioco) di fare le selezioni
per la gara cosplay della
domenica al Romics e
con mio stupore non
solo sono stato accettato ma sono addirittura
giunto in finale! Anche se
non ho vinto, per me è
stata una vittoria lo
stesso: per me è stato un
onore essere su quel
palco dove in passato
sono saliti cosplayers di
fama internazionale.
Sempre nel 2010, a Lucca
Comics and Games ho
partecipato alla gara con
il cosplay del Maestro
Baek Doo San di Tekken,
nel gruppo cosplay “Tekken Tournament” di alcuni miei amici di un
forum. Nel 2011 ho partecipato al Roma Comics
and Games nel “Cosplay’s Got Talent” con il
gruppo di Batman di Fabribolo: abbiamo vinto!!!
Al Romacomics ho fatto
un altro cosplay che ha
spopolato: un cosplay
femminile, Kirara di
Inuyasha, versione cattiva
tutta peluchosa.
Altri cosplay che ho fatto
sono stati: Wolverine,
Batman, Joker, Clown
scagnozzo del Joker, Bad
Foto: Salvatore Alfani
Santa Clause, Lupin III
red, Lupin prison, Sampei, Onizuka Onibaku,
Ryoehi di Reborn, Maestro Baek Doo San di
Tekken, Kirara di Inuyasha, Men in Black,Vampiro, Wolfman.
Grazie al PARCOSPLAY
ho conosciuto tantissima
gente di cui sono diventato amico. Che dire ancora? Credo che la mia
recensione sia completa
o... mi dimentico qualcosa? Fatemi pensare...
mmhhhh... ah si... con
mio carissimo amico e
cosplayer straordinario
(per come interpreta il
Joker) Emanuele Bolognari, ho reso parte a
vari eventi (alcuni dei
quali col gruppo di Batman dove abbiamo spopolato e vinto) o a
trasmissioni televisive
come “La posta di Sonia”
su Super 3, dove i cosplayer hanno fatto una sorpresa alla presentatrice
del programma.
Oltre a fare cosplay, ho il
diploma di tecnico grafico pubblicitario e,
quando posso, faccio il figurante televisivio sulla
RAI e in Mediaset; ultimamente, faccio anche la
comparsa cinematografica. Prima di salutarvi vi
invito ad aggiungermi su
FB (ho la mia Fan Page:
Lupin-Cosplayer-fanclub) o contattarmi su
msn:
[email protected]
Ciaoooooooo!!
Simone Dilaghi
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ALBUM
Foto di Salvatore Alfani
[email protected]
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FOLLIE AL 21° PARCOSPLAY DI OSTIA LIDO
- Foto di Giovanni Salerno -
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- LOVE IN COSPLAY -
LOGAN
ROSENBAUM
IERODULA
DI AN
PER INFORMAZIONI CONTATTARE
ANDREA CIRILLO DEL GRUPPO DI FACEBOOK
Foto: Erica Faini
PARCOSPLAY - REGIONE CALABRIA
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Foto: Erica Faini
ENRICO
BARBERI
Foto: Erica Faini
Foto: Erica Faini
Foto: Erica Faini
Altro che rovinata ma
“migliorata” sotto ogni
punto di vista.
Dal primo Parcosplay ad
ora ho sempre portato
cosplay differenti (spaziando in ogni manga e
videogame), ovviamente
tutti fatti da me; grazie a
questa passione sono diventato un bravo casalingo che cuce ritaglia e
stira (beata chi mi
sposa). I cosplay a cui
sono più affezionato
sono ovviamente i 2 assassini Ezio e Altair di Assassin’s Creed, ma il
meglio lo dò quando interpreto personaggi
estroversi e comici come
ho fatto con Kintaro Oe,
Rufy versione afro ed
Ace Ventura: questi tipi di
personaggi rispecchiano
molto la mia personalità
allegra e giocherellona
che, nonostante sia sul
punto di compiere 24
anni, non accenna ad “asseriarsi” anzi... diventa
sempre più pazza. W il
Parcosplay e chi l’ha portato in Calabria, W noi
ragazzi che lo rendiamo
magico ma soprattutto
W me!!! Un saluto e ricordatevi che.... Nulla è
reale e tutto é lecito!!!
Enrico Barberi
Foto: Erica Faini
I
nfanzia passata a pane
e cartone animati,
adolescenza passata a
pane, manga e videogames ed ora la mia “maturità” a pane manga,
videogames e cosplay;
ovviamente, non vi preoccupate, ho anche una
vita sociale! Era il 2005
quando con i miei amici
vengo a conoscenza della
parola “Cosplay” e da
quel giorno tutto è cambiato: sogni e progetti di
viaggiare per le fiere più
importanti del fumetto
d’Italia (ancora mai realizzati per un motivo o
per un altro); gli unici cosplay fatti all’epoca erano
stati in occasione del
mio compleanno che
cade il giorno di Halloween oppure a Carnevale. Poi un giorno apro
Facebook e trovo la locandina di un “Parcosplay” che si sarebbe
realizzato a Catanzaro
con date mensili e gli
occhi mi si fanno a cuoricino <3<3!!! Dal 23 gennaio, data del primo
raduno, la mia vita è stata
“rovinata”: nuove persone, nuove amicizie,
nuove passioni, troppo
divertimento e soprattutto una nuova famiglia!
Foto: Roberta Varano
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ERICA FAINI
A
nneyong! Vi sarete mai chiesti
chi è l’artefice di
tutte le foto più belle e
divertenti del PARCOSPLAY di Catanzaro?
No? Beh, sono io!
Mi chiamo Erica, ho diciotto anni e per quanto
i miei capelli rossi non lo
rispecchino, il mio cuore
è tutto asiatico. Ho conosciuto il PARCOSPLAY grazie ad Andrea
Cirillo, il quale mi chiese
cosa ne pensassi, e francamente il mio primo responso fu negativo.
Portare un raduno cosplay in Calabria? Una
passione e una cultura
così lontana dalla nostra:
impossibile.
Oggi, sono più che felice
di essermi ravveduta.
Grazie all’impegno di chi
ci ha creduto veramente
il PARCOSPLAY non è
più un raduno per pochi
fan, ma un’occasione per
avvicinare grandi e piccini, ragazzi “disadattati”
o semplici curiosi, un
glianza caratteriale e
fisica (sì, sono la numero
uno della vanità!).
Spero di migliorare
come cosplayer e come
fotografa, ma soprattutto
di avere sempre la bellis-
sima possibilità di partecipare al PARCOSPLAY e di vedere i
sogni dei ragazzi diventare realtà.
Erica Faini
nuovo modo per socializzare.
Nel mio piccolo cerco di
catturare tutta la magia e
la luce che emanano gli
occhi dei nostri cosplayers. Fotografarli è per
me come legare definitivamente il personaggio
all'interprete: nella foto
non vi sarà la stessa persona, ma il calore, lo
sguardo e l'energia del
proprio idolo.
Proprio per questo preferisco tenermi in disparte e imprigionare su
pellicola i momenti più
significativi, emozionanti
e soprattutto folli.
Per quanto riguarda i
miei cosplay, mi sono divertita nelle vesti dell’ambigua Ranma,
personaggio che amo
dall’infanzia, in quelle di
Misty dei Pokèmon, di
Inaho di Master Mosquiton, Nami di One Piece
ma soprattutto in quelle
di Yukino Miyazawa di Le
Situazioni di Lui & Lei,
data l’enorme somi-
Foto: Roberta Varano
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ALBUM
Foto di Erica Faini
[email protected]
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LA VOSTRA ARTE SU JAPANIMANDO
E
opere artistiche.
Naturalmente questo
spazio può essere condi-
Disegno:Valeria Ietti
Disegno: Luigi Ranieri
cco il nuovo angolo
della webzine dedicato alle vostre
a Viterbo
Disegno: Sari
viso sia dai professionisti
che dai semplici amanti
del disegno di qualsiasi
età: libertà totale alle vostre espressioni artistiche
quindi!
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RECENSIONI ANIME
KATANAGATARI
Yasuri Shichika, il settimo
maestro dell'arte del
Kyoto Ryu (letteralmente: senza lama, senza
spada), vive in esilio su un
isola con sua sorella Nanami. Un giorno Shichika
riceve la visita di Togame,
una stratega dell'impero
che chiede di aiutarla a
recuperare le 12 spade
leggendarie del maestro
forgiatore Kiki Shikizaki.
Partono così alla ricerca
delle spade, lasciando
l'isola dove per 20 anni
ha vissuto Shichika. Incontreranno lungo il loro
cammino 12 persone, che
proteggeranno le loro katane. Fra ninja, scontri
spettacolari e colpi di
scena, riusciranno i nostri
due eroi a portare a termine la loro missione?
Cheerio!
Produttori: Aniplex,
White Fox, NIS America,
Inc.L
Genere: Azione, Avventura, Arti Marziali
WELCOME
TO THE NHK!
Satou Tatsuhiro pensa
che tutto ciò che succede intorno a lui sia una
cospirazione, le cui fila
sono tirate dalla NHK
(nota rete televisiva), e in
realtà la loro sigla starebbe a significare
“Nihon Hikikomori Kyokai” (Associazione Hikikomori Giapponesi,
N.d.A.). In realtà lui non
è altro che un NEET
(“Not in Employment,
Education or Training”...
un disoccupato che vive a
spese dei genitori insomma) che ha solamente bisogno di una
cura per la sua “malattia”.Vorrebbe riuscire a
tornare a vivere una vita
normale, ma per lui è
un'impresa anche solo
uscire di casa.
Questo almeno finchè
non viene scelto per un
“progetto” da una misteriosa ragazza: il suo piano
è aiutare gli hikikomori
come lui ad affrontare la
realtà. Questa serie vi
farà riflettere molto sulla
condizione degli hikikomori, e sul passaggio dall'età giovanile a quella
adulta. Non perdetevelo!
Produttori: Gonzo, FUNimation EntertainmentL
Genere: Commedia, Romantico,Vita quotidiana,
Psicologico
BAKA TO TEST TO
SHOUKANJUU
Akihisa Yoshii è un idiota,
un enorme idiota, che
frequenta una scuola
molto particolare: in essa
le classi sono divise in
base ai voti individuali (ad
esempio, chi è bravissimo
è nella A, Akihisa invece è
nella F).
Anche i materiali scola-
stici si adeguano ai voti:
mentre infatti nella sezione A si possono trovare computer, poltrone,
bar e tutti i migliori confort, nella F i tavoli sono
costituiti da scatoloni e le
sedie non ci sono.
Nella scuola inoltre si
possono evocare speciali
creature per scontrarsi
fra le sezioni, e Akihisa,
insieme al rappresentante
di classe Yuuji Sakamoto
e i suoi amici, decide di
lottare con le simpatiche
creaturine per ottenere
la supremazia della
scuola.
Ce la farà un idiota del
calibro di Akihisa a battere i geni della sezione
A? Summon!
Produttori: FUNimation EntertainmentL, Silver Link
Genere: Commedia, Romantico, Scolastico, Super
Poteri
Andrea Cirillo
RECENSIONI MANGA
BLUE EXSORCIST
Rin Okumura sembra
proprio un ragazzo come
tutti gli altri: svogliato ma
volenteroso e con una innata capacità di mettersi
nei guai.Vive in un monastero insieme al suo gemello Yukio e al loro
tutore, Padre Shiro Fujimoto, famigerato esorcista, che ha preso in
custodia i due sin da
quando sono nati. Quello
che Rin non sa però, ma
che scoprirà presto, è
che è il figlio di Satana, Re
dei Demoni. Padre Fujimoto, che ha sigillato i
poteri di Rin in una
spada, non riesce più a
tenere nascosta la vera
natura del ragazzo e soccombe dopo essere stato
posseduto da Satana in
persona. Dopo questi avvenimenti Rin fa una
scelta singolare: diventerà
l’Esorcista più potente
del pianeta e sconfiggerà
il suo stesso padre. Battaglie, magie e segreti per
questo manga, che in
Giappone è in circolazione da appena due anni
e da poco è stato edito
in Italia.
Editore Italiano: Panini
Comics
Genere: Azione, Avventura, Shonen, Sovrannaturale
Autore: Katou Kazue
Titolo Originale: Ao
no Futsumashi
BEELZEBUB
Tatsumi Oga, il nostro
protagonista, è un teppista e delinquente, forse il
più brutale di tutti quelli
che bazzicano il liceo
Ishiyama. E’ forse questo
aspetto del suo carattere
a metterlo in una situazione impossibile. Durante una rissa, in riva a
un fiume, trova un neonato abbandonato. Si
tratta di uno dei figli di
Satana, mandato sulla
terra per sterminare
l’umanità. Ovviamente il
neonato non è stato
mandato solo, Hildegarda
è il demone designato da
Satana in persona a prendersi cura di suo figlio.
Quando questa cerca di
riprendersi il piccolo Be-
elzebub da Oga accade
qualcosa di impensabile:
questi si è affezionato al
ragazzo, designandolo
così come suo “genitore”. Se ne vedranno
delle belle in questo
manga di Tamura Ryuuhei, ex assistente di
quell’Iwashiro Toshiaki
autore di Psyren. Tanta
azione ma anche tanta
comicità in un titolo da
annoverare nella propria
collezione.
Editore Italiano: Star
Comics
Genere: Azione, Commedia, Shonen, Scolastico,
Sovrannaturale
Autore: Tamura Ryuheei
Titolo Originale: Beelzebub
THE BREAKER
In realta questo non è un
manga, ma un Mahnwa,
ovvero un fumetto coreano, ma è un titolo che
merita comunque di essere letto. Prima di tutto
perché i disegni sono meravigliosi (e nel primo volume italiano, uscito da
poco, ci sono anche le
prime pagine a colori) secondo perché la storia,
che inizialmente può
sembrare scontata, appassiona man mano che
si legge. Shioon è il classico ragazzino gracile che
viene tormentato dai
bulli. La sua vita è un incubo e sarebbe rimasta
tale se non si fosse imbattuto in Han ChunWoo, uno dei suoi
professori. Peccato che
quest’uomo non sia un
vero professore, ma uno
dei più grandi esperti di
arti marziali del mondo,
costretto a tenere un
profilo basso perché ricercato. Shioon ha modo
di assistere ad una momento cerca di convincerlo a insegnargli a
difendersi. Ci riuscirà?
Genere: Azione, Arti
Marziali, Commedia, Scolastico
Autori: Jeon Keuk-Jin
(sceneggiatura) Park JinWhan (disegni)
Titolo Originale: The
Breaker
Francesco Scarfone
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J
ane (id.) e Micci (Miki)
sono due ragazze accomunate dalla passione per il canto ma
lontane fra loro sia sul
piano caratteriale che su
quello sociale. La prima
vive con i genitori malati,
conduce un’esistenza disagiata e bisognosa pur
mantenendo un carattere
docile e determinato nonostante le mille difficoltà
da affrontare. Jane, infatti,
sostiene come può la famiglia cantando nei locali
della città e sogna, prima
o poi, di riuscire a sfon-
dare nel mondo della
musica. La seconda, Micci,
è viziata, superficiale e altezzosa. Grazie all’appoggio economico della
facoltosa famiglia, ben
presto debutta in TV. Entrambe cresceranno seguendo i sogni e
assecondando la propria
indole. Jane riesce a superare un importante concorso canoro e la sua
canzone scala presto le
classifiche. Prima sotto la
guida di un insegnante di
musica e in seguito, grazie
ad un lungo peregrinare
Titolo originale:
Sasurai no taiyo (Il Sole vagabondo)
Soggetto originale (manga):
Keisuke Fujikawa, Maiyumi Suzuki
Character designers:
Yoshikazu Yasuhiko (Yas), Shinya Takahashi
Direttore dell’animazione: Hayao Nobe
Direttore artistico: Katsumi Handou
Sceneggiature: Keisuke Fujikawa, Shunichi Yukimuro
Direttore degli episodi / storyboards:
Yoshiyuki Tomino
Musica: Hideki Fuyuki
Regia: Chikao Katsui, Katsumi Hando
Produttori: Hiroshi Saito, Noboru Katano
Produzione: Mushi production /Fuji TV (1971)
Numero di episodi: 26
per il Giappone, Jane acquisisce sempre più, un
bagaglio di esperienze,
raggiungendo un certo
tipo di popolarità. Un segreto coinvolge e intreccia doppiamente i destini
delle giovani; mistero che,
successivamente al decesso del padre di Jane,
sarà svelato alla stampa
da una misteriosa donna.
Venute al mondo insieme
e nel medesimo ospedale, le due bimbe furono
scambiate nella culla dalla
donna di cui sopra, infermiera, per vendicarsi del
padre di Micci, a causa di
una storia d’amore conclusasi infelicemente e
tragicamente fra i due.
Costrette a vivere, a loro
insaputa, l’una la vita
dell’altra, col tempo, fra le
cantanti prevarrà comunque la stima che darà vita
ad un’amicizia profonda,
creando inoltre i presupposti per una felice conclusione della vicenda. I
due nuclei familiari convivranno felicemente sotto
uno stesso tetto costituendo una cosiddetta famiglia allargata. La serie
arriva in Italia su varie
reti locali nei primi anni
’80 e più volte replicata
dato il successo soddisfacente. Doppiaggio e adattamento risultano
dignitosi e le canzoni interne vengono lasciate in
lingua originale. La sigla è
cantata da Nico Fidenco
ed è fra le più belle e ricordate dell’artista. Negli
anni ‘90 l’anime viene ac-
quistato dalla Fininvest,
nuovamente doppiato,
stupidamente intitolato
“Che segreto!” (Sasurai)
e occidentalizzato su ogni
versante. Jane è ribattezzata con un’improbabile
Nicoletta, e Micci diventa
Michela (la serie è palesemente ambientata in
Giappone e qualsiasi
sprovveduto si chiederebbe perché le fanciulle
abbiano mantenuto di
orientale solo i cognomi).
I brani cantati furono anch’essi adattati in italiano
ed eseguiti dalla scomparsa Paola Tovaglia. Questa discutibile
operazione, fu attuata per
la prevista messa in onda
su Italia 1, che però non
si verificò mai.
Il passaggio Televisivo di
questa nuova edizione avvenne su Italia 7, sprovvista sia di sigla ex novo
che di quella storica di Fidenco. A dispetto di questo eccessivo processo
d’italianizzazione, questa
versione fa paradossalmente mostra delle sigle
originali giapponesi, contrariamente alla prima
edizione, più fedele all’originale nell’adattamento, ad esclusione
della sigla.
Nel 2004, sul canale IT
riapparirà magicamente la
sigla di Fidenco.
Un serial piacevole e appassionante che non raggiunge vette di qualità da
nessun punto di vista, costituito da soli 26 episodi
(pochi se paragonati alla
consueta durata media
delle serie di allora). Una
prolissità maggiore
avrebbe appesantito una
trama del genere. Nota
dolente è da ricercarsi
nel finale che sfocia all’insegna di uno spiccato e
semplicistico buonismo
che andava sicuramente
ridimensionato.
Il soggetto, a tinte drammatiche, è tutto sommato originale,
commovente e ricco di
buoni sentimenti, i quali,
secondo gli autori, ripagano alla fine di una generosa ricompensa tutti
coloro che li seguono.
L’anime gioca sul filo
conduttore del segreto e
dei segreti oltre che sul
sentimentalismo. Nel
corso della serie, infatti,
verrà alla luce anche la
vera identità di Fanny, un
ragazzo innamoratosi di
Jane. Altro valore aggiunto e inconsueto è la
faida che si viene a for-
Foto: Simone Ceccano
ANIME CLASSICS: “JANE E MICCI”
mare fra i poveri e i ricchi proponendo una visuale nuova e discutibile
che ribalta i luoghi comuni presenti al principio
della storia, vale a dire
che i poveri siano sempre
buoni ed i ricchi cattivi.
L’anime induce velatamente ad una riflessione.
Quanto il mondo che ci
circonda e le condizioni
in cui cresciamo influiscono e stimolano positivamente e negativamente
i lati del nostro essere?
La nobiltà d’animo e di
spirito di Jane sono caratteristiche innate che
avrebbe mantenuto,
anche se avesse vissuto
nel suo vero ambiente?
Micci, vivendo in povertà,
avrebbe accresciuto in
ogni caso, un carattere
così maligno ed egoista?
Che panni avrebbero vestito nei contesti originali? Il suggestivo “Sole
vagabondo” del titolo
originale è un affascinate
metafora della dolce Jane,
protagonista principale in
Giappone. Con il suo girovagare per il paese, illuminerà, attraverso la sua
melodiosa voce, la vita
delle persone che incontrerà sul suo cammino.
L’apporto tecnico-grafico
non vanta alcuna prestanza particolare ma è al
passo con il periodo.
Ricordiamo il contributo
di Y. Tomino (regia) e
un’esordiente Yas nelle
vesti di assistente ai disegni: duo che, in futuro, conoscerà la notorietà con
“ Gundam”.
Interessante constatare
come gli anime degli anni
’70 ambientati nella realtà
propria all’anno di produ-
zione, come in questo
caso, possano essere,
un’elementare e utile
strumento di informazione degli usi, dei costumi o della moda del
tempo, seppure visti e inseriti in un ottica giapponese.
La linea degli abiti, gli arredi, i capelli, i microfoni,
le auto o i colori adoperati manifestano graficamente “gli anni ’70”, il
tutto coadiuvato dalle sonorità dell’epoca.
Un mix di elementi che,
osservati oggi, desta una
singolare curiosità, rivestendo gradevolmente
l’anime di una densa patina retro.
Fabio Cassella
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ALESSIA IN COSPLAYLAND
A
lessia vive a
Parma con i suoi
nonni e fin da piccola sogna di fare l’archeologa. Come tutte le
adolescenti, frequenta la
scuola, fa sport e nel
tempo libero legge libri e
va al cinema. Ma proprio
nel momento in cui fantastica sul proprio futuro e
sulle proprie aspirazioni,
le viene diagnosticata
l’Atassia di Friedreich,
una malattia degenerativa
progressiva del sistema
nervoso.
Ha 18 anni e la prima
reazione alla notizia è
quella di cadere in de-
pressione e chiudersi in
se stessa, vergognandosi
degli sguardi e dei giudizi
degli altri.
Fino a quando un giorno
succede qualcosa: Alessia,
da sempre appassionata
di fumetti e cartoni animati, entra in contatto
con il mondo delle fiere e
del cosplay. Proprio come
l’Alice del romanzo di
Carroll finisce nel Paese
delle Meraviglie, Alessia
scopre “Cosplayland”, un
universo fatto di colori, di
fantasia e anche un po’ di
follia, in cui anche chi
nella “realtà” si sente diverso, può trasformarsi in
chiunque desideri.
Così si arma di macchina
da cucire e insieme a
nonna Betty comincia a
creare con le sue mani
abiti splendidi, tanto da
attirare, sfilando in costume, quegli stessi
sguardi che prima evitava
con timore. Alessia diventa Ryuki, una cosplayer riconosciuta e
ammirata, e nel giro di
pochi anni si trasforma in
Lady Oscar, nella Regina
Elizabeth, nella Sposa Cadavere, in Jack Sparrow e
in tanti altri personaggi
che interpreta di volta in
volta alla perfezione. Fino
a ritrovare, costume
dopo costume, evento
dopo evento, la propria
identità per tanti anni nascosta per la paura di non
essere accettata.
Oggi Alessia è una cosplayer affermata, organizzatrice di eventi cosplay e
autrice della saga fantasy "Avelion".
Il libro “Alessia in Cosplayland”, autobiografia
“in costume” di Alessia
Mainardi, non è la storia
di una ragazza e della sua
malattia.
È la storia di Alessia che
combatte contro un destino già apparentemente
segnato per ritrovare se
stessa e diventare una
persona che non si vergogna della propria andatura barcollante, ma che
ama la vita per come è,
accettandone tutte le sfumature, dalle più luminose alle più buie.
È la storia vera di una ragazza che è la dimostrazione vivente di come
non esistano limiti o traguardi irraggiungibili
anche per chi nella vita di
tutti i giorni si sente o si
è sentito “diverso”.
Perché, come dice lei
stessa in veste di autrice,
«La volontà è ciò che
rende chiunque in grado
di realizzare anche l’impossibile».
Il ricavato del libro sarà
devoluto a favore della ricerca sulle malattie genetiche e in particolare
sull’Atassia di Friedreich,
tramite il progetto internazionale di BabelFamily:
www.babelfamily.org/it/
Per saperne di più visitate
il sito:
www.ryukicosplay.com/al
essia_in_cosplayland.php
Chi volesse ordinare una
copia del libro può farlo
scrivendo una mail a
[email protected]
Alessia Mainardi
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EVENTO: “CARTONI ANIMALI”
- Foto di Giovanni Salerno -
R
oma, 5 luglio 2011:
presso l’Isola Tiberina si è svolto
“CARTONI ANIMALI”
ovvero uno show che ha
avuto come protagonisti i
più importanti disegnatori, doppiatori e musicisti di cartoons e
realizzato in difesa dei diritti degli animali.
Il mondo dei cartoni ha
un debito storico-culturale con gli animali: da Topolino e Paperino,
passando attraverso
Hello Kitty, Tom & Jerry,
l’Orso Yoghi o l’Ape Maia
che fin da bambini ci
hanno divertito e fatto
sognare con le loro avventure. Noi della JAPANIMATION non
potevamo perderci un
occasione del genere per
poter scambiare due parole con gli artisti
quindi... il nostro Simone
Dilaghi ha intervistato,
per voi, i Raggi Fotonici e
Claudio Maioli.
- RAGGI FOTONICI Com è nata l’idea di
“CARTONI ANIMALI”?
Se i cartoni animati ci
hanno insegnato qualcosa, questo qualcosa è
proprio che il Bene vince
sul Male, che l’amicizia e
la lealtà sono valori imprescindibili, che la Terra
e la Natura sono un bene
assoluto, che i deboli
vanno difesi contro i soprusi. A forza di lavorarci
su, i cartoni animati ci
hanno forse dato alla
testa, ma ormai crediamo
davvero che avere la possibilità di fare qualcosa,
anche pochissimo, e non
che farlo sia un autentico
delitto. Il nostro lavoro ci
consente di godere di un
minimo di credibilità
in alcuni ambienti... e allora, quando è possibile,
cerchiamo di portare
avanti ciò in cui crediamo. CARTONI ANIMALI infatti non è il
primo show e il primo cd
animalista che produciamo. Per gli Animalisti
Italiani e la PETA abbiamo
portato in giro molti live
fin dai primi anni 2000,
abbiamo partecipato a
manifestazioni ambientaliste e qualche anno fa abbiamo anche realizzato il
brano “Vivo in una Gabbia”, colonna sonora
dello spot di comunicazione sociale contro l’abbandono estivo degli
animali, andato in onda
sia sulla RAI che su Mediaset. Di questa canzone
abbiamo anche pubblicato il CD singolo i cui
proventi sono stati destinati totalmente a campagne animaliste. Da un
paio di anni invece è nata
una collaborazione ufficiale con la Protezione
Animali (ENPA) per cui
abbiamo ideato lo show
“CARTONI ANIMALI - il
mondo dei cartoons a
sostegno dei diritti degli
animali”. Si fa una volta all’anno a Roma, solitamenti all’inizio dell’estate
e ci partecipano i disegnatori e i doppiatori dei
più famosi animali dei
cartoons. Proprio in questi giorni “CARTONI
ANIMALI” è diventato un
cd, prodotto dall’etichetta Helikonia e distribuito da Cinque Lune,
che raccoglie tutte le
sigle di cartoni che hanno
come protagonisti degli
animali che i Raggi Fotonici hanno realizzato. All’interno le sigle di Hello
Kitty, la sigla nuova sigle
di Scooby Doo, La Pimpa,
Vipo il cane volante, alcuni inediti e alcune
cover in duetto con Katia
Svizzero (L’Ape Maia),
Douglas Meakin (dei Superobots) e Clara Serina
(dei Cavalieri del Re). Tra
un brano e l’altro infine ci
sono i più famosi animali
dei cartoons che, grazie
alla voce dei loro doppiatori italiani, lanciano mes-
saggi importantissimi
contro l’abbandono e il
maltrattamento dei nostri amici a quattro
zampe. Così a dire la loro
sull’argomento sono direttamente Topolino, Titti
e Silvestro, Bugs Bunny,
Hello Kitty, Scooby Doo
e tantissimi altri. Ovviamente i proventi del
disco contribuiranno ad
aiutare direttamente la
Protezione Animali. Se
volete contribuire alla
causa: www.gentedicartoonia.it/cartonianimali
Quali sono le sigle che
preferisci?
Non è facile rispondere a
questa domanda. Ogni
brano è un figlio. Ogni figlio ha una storia. Ogni
storia ci ha visto spendere energie, appassionarci, metterci dei pezzi
di noi; a voler buttare là
una risposta azzardata e
(parzialmente) ingiusta
direi che quelle che più ci
piace suonare sono due:
“L’invincibile Dendoh” e
“SuperGals, ragazze alla
moda”, perché prima di
essere delle sigle sono
dei bei pezzi rock! Quella
che più viene apprezzata
dal pubblico invece è va-
riabile. Di solito quelli
della vecchia guardia
sono più affezionati ai
brani dei nostri esordi e
magari ricordano con
emozione sigle come
Guru Guru, mentre i più
piccoli ovviamente apprezzano le sigle trasmesse nell’attualità e
quindi amano Hello Kitty
o le musichette che facciamo per Rai Yo Yo!
In breve raccontaci la
storia dei Raggi Fotonici?
Come sono nati... ecc?
I Raggi Fotonici nascono
per caso a metà degli
anni Novanta. Inizialmente suonavamo cover
di sigle anni Ottanta,
quelle della mia infanzia e
poi abbiamo cominciato a
realizzarne di originali.
Inizialmente per circuiti
televisivi regionali come
SuperSix o Cinquestelle e
51
50
poi per la Rai. La
prima sigla andata in
onda su un circuito nazionale fu proprio Superdoll Rikachan per Rai
Due... del nucleo originario dei Raggi Fotonici
siamo rimasti solo io
(Mirko Fabbreschi) e
Laura Salamone mentre,
dopo un po’ di andirivieni, alla chitarra e ai
cori abbiamo da qualche
anno il preziosissimo
Dario Sgrò. Questa infatti, è attualmente la formazione. Sono stato
abbastanza breve? Per
qualsiasi altra info:
www.raggifotonici.it
oppure:
http://it..wikipedia.org/wi
ki/Raggi_Fotonici
tare le musicassette
“demo” di chi si proponeva come autore o
come cantante e all’occorrenza organizzavo dei
provini, delle registrazioni
in studio.
A quei tempi la RCA andava forte con le sigle dei
cartoni e aveva parecchie
committenze.
Mi chiesero se mi andava
di scrivere “Pat, la ragazza del baseball” e lo
feci. Forse venne prima il
testo di Loriana Lana,
non ricordo. La cantarono le Mele Verdi su un
bell’arrangiamento di
Corrado Castellari.
Accadeva nel 1983. Nello
stesso anno arrangiai “La
Fantastica Mimì” di Mas-
- CLAUDIO MAIOLI -
simo Cantini.
Nell’86 mi proposero la
sigla di “Ken il guerriero”.
Qui ricordo bene che la
musica venne prima.
Lucio Macchiarella, paroliere già molto affermato
oltre che molto bravo,
Com’é nata l’idea di
creare e cantare sigle dei
cartoni?
Nei primi anni Ottanta
frequentavo la RCA.
Avevo l’incarico di ascol-
fece il testo e gli venne di
getto senza intoppi.
Nel cover-poster del 45
giri in vinile, il “disco che
non c’era” realizzato nel
2009, c’é la riproduzione
dell’originale scritto a
macchina senza nessuna
cancellatura.
La novità per Ken fu che
mi proposero di cantarla
oltre che di realizzarla.
Così per la prima volta
nella vita cantai da solista
in una registrazione.
E feci tutto da me, con un
sintetizzatore e una batteria elettronica.
Quasi tutto, perché Massimo Cantini per amicizia
accettò di doppiare la
mia voce con la sua in falsetto nei ritornelli.
Quali sono le sigle che
preferisci?
Ce ne sono tante ma una
in particolare mi ha conquistato... è “Sampei”; il
testo è del “mio” Macchiarella e la musica del
mio collega “eroe dei
cartoni” Dougie Meakin.
Vorrei averla scritta io.
Ci racconti in breve la
storia di Claudio Maioli?
Suono il pianoforte da
quando ero bambino.
Nel 1974 un amico, il
bassista Bob Callero, mi
chiese se mi andava di
fare un disco con Lucio
Battisti; lui l’anno prima
aveva suonato il basso
elettrico ne “Il nostro
caro angelo”. Accettai.
Allora stavo cercando di
laurearmi con un certo
ritardo in ingegneria. Ci
sarei riuscito l’anno
dopo, poco prima di essere richiamato da Lucio
per l’ellepì “Lucio Battisti”.
Il contrabbasso, la batteria e... alla chitarra c’era
Ivan Graziani.
Facemmo amicizia e collaborai con lui nei primi
dischi, sei in tutto se si
considera l’album doppio
“Parla tu”.
Ho suonato nei dischi
anche per Patty Pravo,
Bruno Lauzi,Venditti e
altri, con Venditti (e con
Ivan) facemmo anche una
tournée.
Ho lavorato abbastanza
anche come autore: musiche di sonorizzazione per
la tv, il cinema, il teatro.
Tra la metà degli Ottanta
e la metà dei Duemila ho
collaborato come pianista con Pierfrancesco
Poggi, attore in radio, cinema e televisione, autore di sceneggiature
nonché dei suoi divertentissimi testi comici. Con
lui ho partecipato a due
edizioni del Premio Tenco
per la canzone d’autore e
ad un Premio Ciampi
oltre che a un bel po’ di
serate in diverse parti
d’Italia.
Attualmente suono nei
CARTOON HEROES,
gruppo di siglaioli la cui
idea, far portare in giro le
sigle dei cartoni giapponesi dagli anni ‘70 ad oggi
dagli autori medesimi e
interpretate unplugged, è
uscita dalla mente vivace
e creativa di Mirko Fabbreschi dei Raggi Fotonici.
Fuori dalla musica scrivo,
traduco e insegno. In
questi giorni sto ultimando un libro intorno
alla figura di un grande
pianista classico italiano.
Simone Dilaghi
LIBRI DA RISCOPRIRE: GODZILLA & GAMERA
GODZILLA
CONTRO GAMERA
Storie dall’Isola dei Mostri
Libro pubblicato nel 1997 dalla Editrice
PuntoZero, a cura di Michele Romagnoli Lire 28.000.
Tratto dalla seconda di copertina:
“Nasce cattivo, Godzilla, nel lontano 1954. Ma in lui
c’era già la stoffa del mito.
Quel tirannosauro anfibio dal fiato radioattivo non sarebbe stato uno dei tanti mostri dell’immaginario cinematografico: Godzilla, come
Terminator-Schwarzenegger, nelle pellicole a venire
avrebbe indossato i panni dell’eroe positivo, schierandosi contro i nemici della razza umana per la gioia dei
suoi fan e conquistando una popolarità pari alla sua
statura.
Queste pagine fotografano l’indiscusso King of the
monsters accanto alle altre mostruose star giapponesi,
che in una girandola di match folkloristici e distruttivi
hanno segnato e divertito la nostra fantasia di spettatori.”