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cucina
frutti
d’autunno
novembre 2012
viaggio suggestiva valtellina in forma proteggiamo
la pelle dalla couperose legale equitalia: diritti
e doveri animali il pesce rosso bambini quando arriva
il terzo genitore verde le piante da appartamento
novembre
25
Valtellina
da scoprire
17
Attenzione
alla couperose
in questo numero
cucina
5
14
21
sapori d'autunno
saper scegliere
lo preparo con...
mondo conad
12I vincitori!
23 a tutta birra!
45 scuola conad in sud africa
47 superman dalla parte
dei disabili
trend
46
abbassiamo le barriere
17
in forma
25
28
turismo
non arrossire
italia da gustare
i sapori del luogo
rubriche
11 un cuoco per amico
31 bene saperlo
33 crescere insieme
37 da vedere, da fare
49 amici animali
51 ci vuole un fiore
53 Soldi&società
54Oroscopo e soluzioni giochi
Bene Insieme
rispetta l’ambiente
Bene Insieme è stampato in modo da risparmiare:
25% energia elettrica
25% inchiostro
10% scarti di avviamento e stampa
100% utilizzo gas
100% fumi in atmosfera
90% emissioni di CO2
363100 kg di CO2 ogni anno.
Attraverso il progetto No Effetto Serra Graphics
le emissioni di CO2 sono neutralizzate attraverso
progetti boschivi o di riduzione delle stesse.
Le pagine interne sono PEFC (“Programma
per il riconoscimento di Schemi di
Certificazione Forestale”). Questa sigla
attesta che la cellulosa utilizzata è
ricavata da boschi la cui gestione
risponde a determinati requisiti di
sostenibilità e impatto ambientale.
in copertina
Involtini con pancetta
e salvia
a pag 8
La tiratura e la diffusione
del numero
di novembre 2012
di Bene Insieme
è stata di 1.150.000 copie circa.
Periodico: Anno 23, numero 9
bene insieme 3
gli esperti
di bene insieme
Alvise Ballarin, chef e patron della Trattoria
Laguna a Cavallino (Mestre), propone nel suo locale
un menù che varia ogni giorno con il pescato e con
le verdure degli orti. Tra i suoi impegni, quello di
andare in giro per il mondo facendo house-catering.
editoriale
In questo mese d'autunno inoltrato abbiamo
voluto avventurarci nel bosco, o meglio,
portarne in queste pagine la suggestione
naturale.
Ne parliamo anche nell'inserto dedicato ai
bambini. Nelle pagine di Bene Insieme Kids
facciamo la conoscenza di un suo abitante:
il lupo, animale di grande interesse.
In cucina condividiamo con gli amici
preparazioni a base di castagne, pere
e vin brulé.
Ma l'autunno porta sulle nostre tavole anche
gli agrumi; ecco la ragione di un focus sulla
frutta a spicchi per conoscerla più da vicino.
Un modo carino (speriamo lo sia anche
per voi) per ribadire l'importanza di saper
scegliere bene la nostra alimentazione
conoscendone virtù e modalità d'acquisto.
Direttore Responsabile: Fabio Fogacci
Editore: Conad - via Michelino, 59 - 40127 - Bologna - tel. 051 508111
Supervisione editoriale: Federica Pennati
Coordinatore editoriale: Alessandra Nicorelli
Redazione: Edith Divisione Editoriale Pbcom S.p.A. - Centro San Benigno
“I Gemelli” Torre B - via Scarsellini, 119 - 16149 Genova - tel. 010 643901
fax 010 64390200
Progetto grafico ed impaginazione: Pbcom S.p.A.
Hanno collaborato a questo numero
Testi: Patrizia Baldrighi, Ezio Bergamini, Andrea Bernardini, Andrea Carlini,
Conad, Monica Corbellini, Marco Corzetto, Eleonora Errico, Fabio Fogacci,
Francesco Ghiani, Fabiana Magrì, Alessandra Nicorelli, Luca Olivetti,
Alessandra Paleologo Oriundi, Federica Pennati, Valeria Re, Mattia Scarsi,
Stockfood, Studio Woquini
Referenze iconografiche: Conad, Fotolia, L’Immaginario, Shutterstock,
Stockfood
Pubblicità: Jonathan srl via e.sirani, 3/2 - 40129 Bologna
tel/fax 051 372323 - [email protected]
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20123 Milano - tel. 0286998453 - fax 0286983540 - www.viabagutta.it
Stampa:
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e verranno utilizzati per scopi inerenti la nostra attività. In ogni momento,
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la modifica, la cancellazione o opporsi al trattamento dei dati scrivendo
a Conad soc. coop. Via Michelino 59 40127 Bologna.
4 beneinsieme.conad.it
Dott. Marco Corzetto, Agrotecnico e Operatore Endoterapico, ma anche apicoltore e insegnante.
Da decenni impegnato attivamente nelle questioni
legate al verde ornamentale. Studioso di tecniche di
indagine della stabilità degli alberi, effettua da anni
consulenze per privati ed enti pubblici.
Dott. Ezio Bergamini, specializzato in
Ostetricia e Ginecologia si è perfezionato, in Italia
e all’estero, in molteplici aree tra cui citopatologia
mammaria, colposcopia, endoscopia ginecologica,
medicina embrio-fetale e perinatale, chirurgia. È Dirigente di Ostetricia e Ginecologia presso la Divisione
dell’A.U.S.L. di Scandiano (RE), è responsabile di
numerosi progetti in qualità di Segretario Regionale
A.O.G.O.I.
Dott. Francesco Ghiani, Medico Veterinario
esercita dal 1989 e partecipa attivamente a molte iniziative dedicate alla salute dei nostri piccoli amici: è
socio SCIVAC “ Società Culturale Veterinaria per Animali da Compagnia”, socio fondatore SIDEV “Società
Italiana Dermatologia Veterinaria”, Consigliere SINUV
“Società Italiana Nefrologia Urologia Veterinaria”. Le
sue aree di maggior competenza sono Dermatologia,
Ecografia, Nefrologia e Oncologia.
Dott.ssa Patrizia Baldrighi, laureata in
Pedagogia è Consulente Educativa a indirizzo analitico transazionale e Direttrice del Centro Pedagogico
L’Emile di Genova Nervi.
Avv. Luca Olivetti, specializzato in Diritto Civile, Comunitario, Societario e delle Nuove Tecnologie.
È uno dei fondatori della Law Internet Association
di Seattle, associazione che studia i rapporti tra
innovazione tecnologica e diritto, e docente presso il
Politecnico di Torino di “Diritto dell’Unione Europea”
e “Disciplina Giuridica delle attività tecnico ingegneristiche” e presso il SUISM di Asti di “Diritto dello
Sport”.
chiedi loro un consiglio
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in cucina
sapori
d'autunno
Frutti di stagione
diventano i protagonisti
di ricette particolari
da assaporare in compagnia
Così puoi
surgelare
preparato
per tempo
risparmiare
cucinato
a basso costo
ri-utilizzare
fatto con quello
che avanzi
Così è
piatto
piatto
piatto
unico leggero vegeta
riano
bene insieme 5
in cucina
Pizzette con pere,
radicchio e gorgonzola
ingredienti per 8 pizzette
Per l'impasto
5 rametti di timo tritato finemente
un rametto di rosmarino tritato finemente
mezzo cubetto di lievito di birra fresco
farina g 300
un cucchiaino di sale
3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
Per il condimento
il succo di ½ limone
Gorgonzola g 200
Gruviera g 200
olio extra vergine d'oliva q.b.
radicchio g 200
2 pere mature sbucciate e tagliate a fettine sottili
rametti di origano per guarnire
iatto
p
vegetao
rian
tempo: 40'+ 1h 15' riposo + 15' cottura
facile
calorie a pizzetta: 368 kcal
preparazione
Sbriciolate il lievito di birra e scioglietelo in 50 ml
d'acqua tiepida. Mescolate la farina con il sale e
le erbette tritate in una scodella capiente, formate una fossetta e versatevi l'acqua con il lievito.
Spolverizzate con poca farina e fate riposare per
15'. Dopodichè aggiungete 100 g d'acqua tiepida,
l'olio e impastate fino a ricavarne un impasto ben
liscio. Coprite e fate riposare per un'ora in un luogo caldo e senza correnti d'aria. Riscaldate il forno
a 200°C con ventilazione.
Lavorate nuovamente l'impasto ben lievitato. Tagliatelo in 8 pezzi pressapoco uguali. Allargate sul
piano di lavoro infarinato i pezzi dell'impasto in
modo rotondo e con uno spessore di circa 7 mm
formando così 8 pizzette. Adagiatele su teglie foderate con carta da forno. Sbucciate le pere, tagliatele in quarti, eliminate il torsolo e tagliatele
a fettine sottili. Pillottate con il succo di ½ limone.
Tagliate a tocchetti il Gorgonzola e grattugiate la
Gruviera. Spolverizzate la Gruviera sulle pizzette, coprite con le fettine di pera e spargetevi sopra
il Gorgonzola. Pillottate ogni pizzetta con poco olio
d'oliva, poi passate le teglie nel forno caldo e fate
cuocere per 15-20' sulla guida inferiore. Lavate il
radicchio, pulitelo e tagliate le foglie a julienne.
Cospargete le pizzette pronte con fili di radicchio,
guarnite con l'origano fresco e servite subito.
il vino giusto
Lambrusco Grasparossa
di Castelvetro Saccamore
Ha spuma cremosa; colore porpora lucido;
profumo fragrante di frutti di bosco (lampone, mora e ribes); sapore garbatamente
fruttato, frizzante e schietto, con piacevole fondo di frutta matura. Si beve a 12°C.
Uno snack
che sa di natura
Le chips di pera costituiscono uno spuntino sano e nutriente, un modo particolare di
consumare questo frutto.
Ingredienti
2 pere
zucchero g 150
il succo di ½ limone
acqua ml 200
Tempo: 15'+ essicazione
Preparate lo sciroppo, mettetendo acqua e
zucchero in una pentola. Fate cuocere a fuoco moderato finché lo zucchero non si sarà
ben sciolto. Fate raffreddare. Aggiungetevi
quindi il succo di ½ limone
Lavate le pere, privatele del torsolo e, con
l’aiuto di una mandolina, affettatele finemente.
Immergete le fettine di pera nello sciroppo,
sgocciolatele e riponetele su teglie ricoperte
di carta da forno.
Mettetele ad asciugare in forno ventilato a
80-90°C per almeno 5 ore, girandole di tanto
in tanto. Fatele raffreddare e completare
l'essiccazione.
in cucina
penne con le castagne
ingredienti per 2 persone
piatto
unico
penne g 180
10 castagne con la buccia
spinaci g 50
speck g 40
panna fresca g 100
parmigiano grattugiato g 60
un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva
2 cucchiai di fogliette di timo fresco
2 scalogni
½ spicchio d’aglio
sale
pepe macinato fresco
tempo: 30'
facile
calorie a porzione: 945 kcal
preparazione
Diventa fan di Bene Insieme
e scoprirai altre ricette!
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Arrostite nel forno le castagne e sbucciatele. Tritatele e passatele di nuovo nel forno caldo per circa 6'. Lavate e pulite gli spinaci. Sbollentateli per
circa 10 secondi in acqua e sale. Fate sgocciolare.
Tritate finemente gli spinaci.
Sbucciate e tritate gli scalogni. Sbucciate e tagliate a fettine sottili l’aglio. Tagliate a dadini piccoli
lo speck. Riscaldate l’olio in una padella e fate rosolare gli scalogni, l’aglio e lo speck. Aggiungete la
panna e le fogliette di timo. Fate bollire, aggiungete gli spinaci ed insaporite con sale e pepe.
Cuocete al dente le penne, scolatele e versatele nella padella. Mescolate bene e distribuite la
pasta su due piatti. Servite le penne cosparse di
castagne e con una spolverizzata di parmigiano.
il vino giusto
Barbera d'Alba Superiore DOC Miniato
Ha colore rosso rubino, con riflessi granati; profumo ben pronunciato di uva e
marasca, con ricordi di garofano e di spezie;
sapore pieno, sapido schietto, con distinto
fondo di confettura e di spezie.
Si beve a 16°C.
Quando scegli Conad
sei sicuro della qualità e della convenienza. Conad ti viene incontro offrendoti
una vasta gamma di prodotti per soddisfare ogni tua esigenza.
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confezione da g 125
Stick di speck Conad
confezione da g 50x2
Gorgonzola DOP
Sapori&Dintorni Conad
confezione da g 200
bene insieme 7
dalla copertina
Involtini con pancetta e salvia
mirtilli rossi essiccati g 80
4 petti di pollo
6 fette di pancetta tritata
castagne cotte g 350
parmigiano grattugiato g 60
un pizzico di cannella in polvere
un pizzico di chiodi di garofano tritati
un pizzico di anice macinato
un cucchiaino e ½ di timo fresco tritato
un cucchiaino di farina 00
sale
pepe macinato fresco
20 fette di pancetta
8 - 12 fogliette di salvia
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
vino bianco secco ml 200
brodo di pollo ml 200
tempo: 40'+30' cottura
facile
preparazione
Mettete ad ammollare i mirtilli in acqua tiepida.
Lavate i petti di pollo e tamponateli con carta da
cucina. Poi con un coltello a punta e ben affilato
incidete ogni petto di pollo (per la lunghezza) in
modo da formare così una tasca da farcire. Tritate le castagne e mescolatele con il parmigiano, la
metà dei mirtilli precedentemente sgocciolati, la
cannella, i chiodi di garofano, l'anice, il timo e la
pancetta tritata, sale e pepe. Riempite i petti di
pollo con la farcitura, pepate e avvolgeteli nelle
fette di pancetta. Poi chiudete ogni involtino con
filo da cucina, disponendo qualche foglietta di
salvia sotto il filo. Riscaldate l'olio in una padella
capiente e fate indorare gli involtini da tutti i lati
a fiamma alta, bagnate con il vino, aggiungete il
resto dei mirtilli, salate, pepate, versate il brodo,
abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 20' a
fiamma lenta. Togliete i petti di pollo dalla salsetta, poi fatela addensare aggiungendo un cucchiaino di burro impastato con un cucchiaino di farina
mescolando. Portate all'ebollizione, fate cuocere
per un secondo, poi tirate via la padella dal fornello. Prima di mettere gli involtini nei piatti eliminate il filo da cucina, dopodichè serviteli tagliati a
fette e bagnati con la salsetta.
il vino giusto
Primitivo di Manduria DOC Li Tamarici
Ha colore rosso porpora; profumo ampio,
fragrante di piccoli frutti, con ricordo di
spezie; sapore pieno, caldo e franco, con
fondo fruttato e speziato. Si beve a 16°C.
Cavolini di Bruxelles
con castagne
cavolini di Bruxelles g 500
marroni lessi g 200
2 cucchiai di olio di girasole
zenzero in polvere
peperoncino in polvere
sale
tempo: 30'
facile
preparazione
Mondate e lavate i cavolini e cuoceteli per 10' in
acqua salata, scolateli, raffreddateli e fateli sgocciolare bene. Quindi tagliateli a metà e friggeteli
insieme ai marroni in olio caldo per circa 5' in un
wok (o in una padella alta). Condite con zenzero,
peperoncino e sale.
il vino giusto
MERLOT FRIULI DOC GRAVE
BORGO DAI MORARS
HA COLORE RUBINO VIVIDO; PROFUMO DI CONFETTURA DI LAMPONE, CON RICORDO DI ERBA
TAGLIATA; SAPORE SECCO, MORBIDO MA BEN
SOSTENUTO, CON FONDO FRUTTATO ED ERBACEO.
SI BEVE A 16-18°C.
Lo sapevi che…
Il wok ad un manico è un utensile tradizionalmente utilizzato
nella cucina orientale.
La particolare forma di questo strumento ha incontrato il
favore anche degli Italiani che nel tempo l’hanno reso uno
strumento eclettico in grado di cucinare diverse preparazioni. Infatti rispetto ad una padella dello stesso diametro il wok
ha un fondo più piccolo che consente di friggere e soffriggere gli ingredienti in modo più efficace, usando meno olio
raccolto in uno spazio più ristretto.
Ballarini ti consiglia WOK
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in cucina
Meringhe
alle castagne
ingredienti per 60 meringhe
castagne cotte sbucciate g 200
albume d'uovo g 100
un pizzico di sale
un cucchiaino di succo di limone
zucchero a velo g 200
cacao amaro per spolverizzare
tempo: 30'+ 25' cottura
facile
preparazione
Pere al vino rosso e spezie
piatto
vegetao
rian
4 pere
un litro di vino rosso
zucchero g 100
una stecca di cannella
un baccello di vaniglia
tempo: 45'
facile
preparazione
Pelate le pere e lasciatele intere. In una casseruola versate il vino
con lo zucchero, la cannella e la vaniglia: portate lentamente ad
ebollizione e cuocete le pere a fuoco moderato sino a quando saranno ben tenere. A cottura ultimata, togliete le pere dalla casseruola
e lasciate ridurre lo sciroppo a fuoco dolce, sino a quando avrete
ottenuto un caramello ben denso. Lasciate raffreddare, quindi sistemate ogni pera in una ciotolina e nappate con il caramello. Servite.
il vino giusto
BRACHETTO D'ACQUI DOCG MONS FERRATUS FRèT
Ha spuma esuberante; perlage fine e persistente; colore
granato chiaro; profumo fine, fragrante di rosa fresca e
muschio aromatico, con ricordo di spezie; sapore dolce,
fresco e sapido, con suadente fondo fruttato e speziato.
SI BEVE A 8°C.
Riscaldate il forno a 150°C con
ventilazione.
Tritate finemente le castagne in
un robot da cucina. Sbattete a
neve gli albumi con un pizzico di
sale, il succo di limone e aggiungendo a poco a poco lo zucchero. Continuate a sbattere fino
ad ottenere un composto lucido
che forma delle punte, tirando
fuori le fruste. Incorporate le
castagne, poi con un cucchiaio disponete piccoli cumuli del
composto su una teglia foderata
con carta da forno. Fate cuocere
per 25', poi tirate fuori la teglia
e fate raffreddare. Servite le
meringhe spolverizzate di cacao
amaro.
il vino giusto
Rosè spumante brut
Borgo dai Morars
Da uve delle pianure friulane, ha spuma persistente
perlage sottile; colore
rosa pallido, profumo delicato, con ricordi di frutti
di bosco e pane tostato.
Sapore garbato e schietto,
fresco. Si beve a 8°C.
bene insieme 9
in cucina
Con i piatti
del servizio
potete abbinare
anche
Merlot Friuli Grave DOC
Borgo dai Morars
Lambrusco Grasparossa
di Castelvetro Saccamore
oppure
Lambrusco di Sorbara
Saccamore
Montepulciano d’Abruzzo
Vicale
vin brulé
vino rosso secco ml 700
Porto ml 100
la buccia grattugiata di un'arancia
non trattata
4 chiodi di garofano
una stecca di cannella
una capsula di cardamomo schiacciata
un anice stellato
un pezzo di zenzero fresco, di circa
1,5 cm di lunghezza, pelato e affettato
zucchero di canna g 80
tempo: 20' + 15' riposo
facile
preparazione
Mescolate in una casseruola
il vino rosso, il Porto, la buccia d'arancia, tutte le spezie e
lo zenzero, portate il tutto fino
quasi all'ebollizione (il vino non
deve assolutamente bollire).
Prima di bollire tirate via la
casseruola dal fornello. Zuccherate e fate riposare per 10-15'.
Versate il vin brulé caldo nei
bicchieri e servite subito.
un cuoco per amico
a cura di Alessandra Nicorelli
Antonio Corrado
Ristorante napoleon - ancona
Un napoletano ad Ancona. Una scelta o un caso?
È stato un caso. Prima facevo l’operatore subacqueo
ad Ancona, un’ attività che però è sempre stata affiancata alla mia grande passione per la cucina. Il lavoro
di sub, inoltre, mi ha permesso di girare il mondo e
venire a contatto con la ristorazione internazionale di
alto livello. Frequentavo molti ristoranti in cui veniva
coniugata arte e comunicazione, qualcosa di più del
semplice nutrimento.
Così quando ho deciso di assecondare la mia più grande aspirazione, la cucina, mi sono fermato qui cercando di mettere in pratica la filosofia gastronomica che
ho avuto modo di vivere all’estero.
Quanto sud c’è nella tua cucina?
Tanto sud. Innanzitutto c’è il pesce, non perché sia
il mio alimento preferito, ma perché è una vocazione
data anche dalle mie origini. La mia precedente professione mi ha dato modo di vedere da vicino tutti i
pesci e addirittura spesso sono i fornitori a chiedermi
consigli… E poi perché rispetto alla carne, è più veloce
da cuocere e può essere cucinato al momento.
Cosa ti ha dato, se l’ha fatto, la cucina marchigiana?
Sicuramente la filosofia della cucina, intesa come
legame fortissimo col territorio e la tradizione. La
cucina marchigiana non ha subito rivoluzioni. È la
stessa di sempre, tramandata da nonne e mamme.
Per un marchigiano doc le tagliatelle al ragù della
domenica sono insostituibili.
Il piatto che più racconta la tua estrosità?
Il Sandwich di triglia, che si compone di due filetti
di triglia, sfilettati e appena scottati e mozzarella di
bufala, legati da un filo d’erba cipollina. Si accompagna con crema di patate aromatizzate al limone con
cimette di rapa appena scottate.
Da Il Ristorante, il tuo precedente locale, a
quest’ultimo, il Napoleon. Cos’è cambiato?
Location a parte (ora siamo in pieno centro), cambia
sicuramente l’offerta della cucina che è più articolata.
Lo chef ha preparato per noi il sandwich di triglia.
Vai alla ricetta su beneinsieme.conad.it
q.b. (quanto basta sullo chef)
CHI è Napoletano d’origine, Antonio
Corrado, è uno chef dotato di grande estro
e creatività. Ama la cucina di mare e utilizzare prodotti locali legati alla tradizione.
Contrariamente alla moda del momento, che
vuole gli chef attenti ai trend, non ama seguire
le tendenze.
cosa fa Una cucina a 360°: carne, pesce,
verdure e cacciagione.
DOVE Lo PUOI TROVARE
Ristorante Napoleon - Via San Spiridione 2
(angolo via Podesti) Ancona - tel 3202584028
bene insieme 11
mondo conad
I vincitori!
Ecco i classificati
del Concorso Ricetta Perfetta
del mese di settembre.
Complimenti a tutti!
1° classificato
Federica D.P.
vince la batteria di pentole Ballarini
della linea Greenline
Fagottini con purea di
fave e scaglie di pecorino
5 foglie di basilico
¼ di cipolla
pecorino grattugiato g 70
4 uova
pepe nero q.b.
¼ di bicchiere di latte
fave g 400
un cucchiaio di pangrattato
2 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva
tempo: 25' difficoltà: facile
PREPARAZIONE
Questa ricetta può essere preparata sia con fave fresche, oppure, se non se ne ha la disponibilità o per
accorciare i tempi di preparazione, si possono utilizzare anche le fave conservate in barattolo. Versare un
cucchiaio d'olio in una padella con la cipolla tagliata
a dadini, le fave (direttamente se si hanno quelle
del barattolo oppure precedentemente sbollentate
se si usano quelle fresche), il basilico, una manciata
di pepe ed il sale. Far appassire per una decina di
minuti, aggiungendo acqua calda se il tutto si asciuga
troppo. Spegnere il fuoco e prendere il mixer. Versare
il preparato nel recipiente del mixer, aggiungere un
cucchiaio di pecorino grattugiato, un altro filo d'olio e
frullare, creando una purea. Nel frattempo sbattere le
uova aggiungengo un cucchiaio di pecorino, il latte,
il pangrattato, sale e pepe. Una volta pronto il nostro
composto, prepariamo delle frittatine, possibilmente
utilizzando una padella piccola, così potremo creare
dei graziosi fagottini. Successivamente prendiamo
ogni singola frittatina e mettiamo la purea di fave su
una metà e poi richiudiamola su se stessa. Ripetere
l'operazione per tutte le frittatine. Una volta ripiene, le disponiamo su una teglia con carta da forno,
mettendo una fettina di pecorino su ognuno di esse.
Passiamo in forno per qualche minuto, giusto il tempo
di far fondere il formaggio ed il piatto è pronto! Se è
rimasta un pò di purea di fave, usiamola per impiattare spalmandola sul piatto da portata e disponendo
sopra i fagottini con le scaglie di pecorino fuso sopra
e magari un ciuffo di basilico.
rati
I commenti dei giu
ni!
anto mi piacciono i fagotti
Qu
Alvise Ballarin i e gustosi, io li ho trovati deliziosi!
Con ingredienti semplic
o secondo
rivisitazione di un classicuova sono
e
dell
Luca Borelli Ottima
e
o
orin
pec
del
li
ma
ani
piatto in cui le proteine etali delle fave che ci apportano inoltre
bilanciate da quelle veg iti anche dal pangrattato. Importante
basilico e pepe
fibre e carboidrati garant
nta di sale utilizzando
non eccedere nell’aggiu
per insaporire.
di lavorare i
orelli Buona l'idea
Alessandra Nic Uno spunto creativo per presentare
legumi in questo modo. icchirle di gusto.
delle semplici frittate e arr
2° classificato
Olivia P.
vince il wok Ballarini
Pan di Spagna
al gelo di anguria
3° classificato
Paola B.
vince la bistecchiera Ballarini
Hamburger
di salmone al timo
Il concorso è finito.
Leggi tutte le ricette vincitrici
Grazie per aver partecipato!
Sul prossimo numero
gli ultimi vincitori.
PER LA GENTE
DI CONAD
LA SOLIDARIETÀ
È UN IMPEGNO
CONCRETO.
L’IMPEGNO, LA SENSIBILITÀ E LA SOLIDARIETÀ DEI NOSTRI CLIENTI, DEI NOSTRI SOCI, DEI NOSTRI
DIPENDENTI,
CI
HANNO
PERMESSO
DI
RACCOGLIERE
OLTRE
1.200.000€
A
SOSTEGNO
DELLE
POPOLAZIONI EMILIANE COLPITE DAL TERREMOTO. GRAZIE A TUTTI VOI ABBIAMO INVIATO MATERIALE
PER LA PRIMA ASSISTENZA E ABBIAMO PORTATO AIUTI NEI CAMPI DI SOCCORSO E NELLE SCUOLE.
GRAZIE AI FONDI RACCOLTI CON LA COLLABORAZIONE DEL CONSORZIO GRANA PADANO E CON ALTRE
INIZIATIVE, CONTRIBUIREMO ALLA RICOSTRUZIONE DELLE SCUOLE NEI COMUNI DI CAVEZZO, CONCORDIA,
CORREGGIO, FINALE EMILIA, GUASTALLA, LUZZARA, MEDOLLA, MIRANDOLA, MOGLIA, REGGIOLO, SAN
FELICE SUL PANARO E SAN PROSPERO. PERCHÉ LA RICOSTRUZIONE INIZIA DAL FUTURO DEI NOSTRI RAGAZZI.
saper scegliere
Saper
comprare
Agrumi
Pompelmo
Limone
POMPELMO
La sua polpa è succosa, amarognola-acidula, normalmente gialla o
rosa-rossa a seconda della varietà.
Al momento dell’acquisto deve
presentarsi sodo e compatto, la
buccia dev'essere di colore brillante. Mantenendolo in un luogo
fresco e asciutto, il pompelmo
si conserva più a lungo di una
settimana.
LIMONE
Ricco di vitamine e versatile in
cucina, il limone non deve avere
una consistenza molle al tatto. La
buccia deve essere ben aderente
alla polpa, priva di ammaccature
e dal colore brillante. Il profumo
deve essere intenso. Si conserva
a temperatura ambiente anche per
sette giorni.
saper scegliere
ARANCIO
È un agrume prezioso grazie all'alto
contenuto di vitamina C. Proviene
principalmente dalla Sicilia e dalla
Calabria. Quando si sceglie, meglio
privilegiare quelli di grandi dimensioni, con buccia lucida e ben
aderente alla polpa. Si conserva in
luogo fresco: si manterrà per una
settimana.
CLEMENTINE
Le clementine appartenenti alla
famiglia degli agrumi, sono un
ibrido tra arancio e mandarino, ma
il loro sapore è più simile a quello
dell’arancio. La loro caratteristica
principale è l’assenza di semi.
Quando si acquistano, devono avere la buccia lucida di un arancione
uniforme e brillante, senza ammaccature. Si possono conservare fino
ad una settimana, sia in frigorifero
che in luogo fresco e asciutto.
Arancio
MAPO
Questo frutto appartiene alla famiglia degli agrumi ibridi, essendo un
incrocio tra mandarino e pompelmo.
È un incrocio molto precoce, dal
profumo intenso. La buccia deve
essere molto sottile dal caratteristico colore verde brillante. La polpa
completamente gialla ha un sapore
gradevolmente acido. Si conserva per 4-5 giorni in frigorifero nel
comparto di frutta e verdura.
Mapo
Scopri come scegliere
e conservare
i prodotti di stagione
Clementine
bene insieme 15
in forma
NON ARROSSIRE
La couperose: un fastidioso ed antiestetico disturbo.
Da riconoscere e da non sottovalutare
a cura di Eleonora Errico
I
l viso è sicuramente la parte del corpo più
esposta agli agenti esterni e con l’arrivo della
stagione invernale necessita di un’attenzione
particolare, soprattutto in caso di fragilità capillare. La couperose è un disturbo causato da una
cattiva micro circolazione del sangue superficiale
che si manifesta principalmente con il flushing,
termine utilizzato in dermatologia per indicare
rossori e vampate di calore nella zona delle guance e del naso. Interessa in particolare le donne
over-trenta con pelle chiara e tendente al fragile,
ma può riguardare tutti, uomini compresi ed
essere causata da diversi fattori: genetici, emozionali, ormonali, allergici e climatici.
La couperose, se trascurata, può trasformarsi in
rosacea, vera e propria dermatosi cronica dovuta
ad una eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni.
Può causare brufoli e ispessimento dei tessuti, a
volte particolarmente evidente a livello del naso,
che si presenta gonfio e bulboso.
Le cause
Sbalzi di temperature, vento, sole, poca idratazione della pelle, fumo, alcol, cattiva alimentazione
e stress contribuiscono ad accentuare il problema.
IN BREVE
PREVENIRE
no.
ile di vita sa
1 Adotta uno st
rretta.
entazione co
2 Segui un’alim
3
bi e
unzione di ci
Riduci l’ass
”
ti
caldan
bevande “ris ffè, cioccolato
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l,
co
al
e
com
di frutta
no a favore
e peperonci he di vitamina C
cc
e verdura ri o di bioflavonoidi).
ss
e P (comple
bene insieme 17
in forma
Le strategie
Una pelle affetta da couperose necessita di trattamenti specifici che spaziano dai rimedi naturali
all’utilizzo di cosmetici mirati fino ai trattamenti
laser in Istituto.
La maggior parte delle creme viso in commercio contro la couperose contengono oltre a filtri
UV, azulene e bisabololo: composti liposolubili
derivati dall’olio essenziale di camomilla. Molto
utilizzati anche gli estratti di calendula, malva
e acido glicirretico. Tutte queste sostanze sono
decongestionanti, lenitive ed antiarrossamento.
Sono infine preferibili i prodotti senza profumo e
dermatologicamente testati.
In omeopatia contro la couperose si consiglia
l’assunzione di gemmoderivati di vite e platano.
Vanno disciolti in acqua - 60 gocce - e assunti alla
mattina e prima di pranzo a stomaco vuoto. Gli
esperti consigliano tre cicli da tre mesi alternati
ad un mese di pausa. Per rinforzare i capillari
sono molto indicati il succo di mirtillo, il decotto
d’ippocastano, l’infuso di malva e i distillati di
pungitopo, amamelide e rusco.
IL PARERE DELL’ESPERTO
“È comunque necessario dire, ci racconta Tiziana
Lazzari Dermatologa e Medico Chirurgo estetico,
che la couperose è un danno vascolare e come tale
non potrà mai essere eliminato completamente se
non con interventi da effettuarsi in centri specializzati. Stiamo parlando dell’utilizzo della luce ultrapulsata e del laser vascolare. La luce ultrapulsata ad alta
intensità di quarta generazione agisce sui capillari
sclerotizzandoli e favorendone il riassorbimento;
il laser KTP vascolare con una lunghezza d’onda
di 532 nanometri è specifico per la couperose più
avanzata, soprattutto ai lati del naso.
Per entrambi i trattamenti, della durata di 10 minuti
circa, sono necessarie dalle due alle quattro sedute
una volta al mese”.
Sia a livello preventivo sia correttivo è comunque
sempre preferibile rivolgersi ad un dermatologo
e a centri specializzati che possano consigliare al
meglio, in base alle proprie caratteristiche della
pelle e necessità.
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Grana Padano
Insieme
per rinascere
Consumare Grana Padano
fa bene due volte.
Anche a chi lo produce
L
ombardia e soprattutto Emilia Romagna
sono state fortemente danneggiate dal terremoto dei mesi scorsi. Continua la catena di
solidarietà alle popolazioni colpite anche grazie
all'aiuto degli acquirenti di Grana Padano, grazie ai
quali i sindaci hanno già ricevuto oltre un milione e mezzo
di euro.
Le scosse di maggio hanno danneggiato i caseifici del Grana
Padano. Ma ancor di più chi ha perso la casa e il lavoro o visto
crollare gli edifici cuore delle comunità. Insieme alle maggiori
catene della GDO abbiamo destinato alle popolazioni di Emilia e
Lombardia un euro per ogni chilogrammo di Grana Padano acquistato, per ricostruire asili, scuole, case di riposo. Così ricominciare
insieme è possibile.
bene insieme 19
Grazie al generoso sostegno di:
SETTIMANA DELLA
BUONA SPESA
3 -10 NOV
2012
I GIORNI DELLA RICERCA
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Marco Rossi Photo
“SOSTENIAMO IL LAVORO DEI RICERCATORI
PER METTERE IL CANCRO ALL’ANGOLO”.
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e il bollettino per dare il tuo contributo alla ricerca.
ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO
lo preparo con
Tre ricette da abbinare
con la birra
SFORMATINI CON CIPOLLE, FUNGHI E WURSTEL
cosa serve per 4 persone
8 wurstel piccoli
cipolline g 100
funghi champignon g 100
farina g 125
3 uova
latte g 300
rosmarino
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
come si fa
Preriscaldate il forno a 180°C.
Mondate i funghi eliminando le
parti terrose e tagliateli a dadini insieme ai wurstel.
Poneteli in una ciotola e unite le
cipolline intere, condite con un
cucchiaio di olio e un pizzico di
sale.
Ripartite il composto all'interno
di 4 stampini da forno e infornate per circa 10'.
Nel frattempo, rompete le uova
in una ciotola capiente e montatele con la frusta elettrica. Insaporite con un pizzico di sale e
incorporate la farina setacciata
e il latte poco a poco, continuando a montare finchè il composto
risulta spumoso.
A parte tritate grossolanamente il rosmarino.
Togliete gli stampini dal forno
e versatevi subito l'impasto lasciando un bordo di 2 cm libero.
Spolverizzate con il rosmarino
tritato e rimettete in forno a
200°C per circa 20'. Quando sono
ben dorati, toglieteli dal forno e
servite immediatamente.
40'
con
ad
ti co
nsiglia
Birra dana
bottiglia da 66 cl
bene insieme 21
lo preparo con
crostoni con salame e crescenza
cosa serve
per 4 persone
pane casereccio g 300
formaggio cremoso tipo crescenza g 100
salame tipo cacciatorino g 300
un'arancia
latte q.b.
20'
con
ad
ti co
nsiglia
La Birra Doppio Malto Bionda non filtrata de I Cavalieri è una birra di puro malto d'orzo che si ispira alla tradizione
delle Strong Ale. L'aspetto visivo è caratterizzato dal colore giallo intenso, naturalmente velato, con riflessi color
miele, e dalla schiuma bianca, di grana media e persistente. Al naso si distinguono nettamente le principali
caratteristiche olfattive di questa birra, le note fresche ed erbacee dei luppoli aromatici e le note di malto, miele,
caramello, dovute all'utilizzo di malti speciali in questa ricetta. All'assaggio si ritrovano le note dolci di malto d'orzo
e caramello, intense ma bilanciate dall'amaro del luppolo, i sentori di frutta matura dovuti ai lieviti da alta
fermentazione impiegati, il retrogusto è persistente e complesso.
Birra DoPPio MaLto BionDa i CavaLiEri
bottiglia da 75 cl
www.birraicavalieri.it
come si fa
Tagliate il pane in otto fette non troppo
grandi e mettetele da parte. In una ciotolina lavorate il formaggio con un cucchiaio
di latte fino a renderlo cremoso. Spalmate
il formaggio sulle fette di pane in maniera
piuttosto uniforme.
Spellate e affettate il salame. Adagiate
su ogni fetta di pane 3 fette di salame e
finite con la scorza di arancia grattugiata
finemente. Tostate i crostoni in forno per
circa 10' a 180°C. Servite i crostoni caldi
o tiepidi.
formaggi stagionati a pasta dura o molle, salumi stagionati e affumicati.
8-10°C
DESCRIZIONE PRODOTTO
EAN
COD
ANAGRAFICA PRODOTTO
H
Ø
INFORMAZIONI BOTTIGLIA
KG
NBC
INFORMAZIONI COLLO
P
L
INFORMAZIONI BANCALE
CxF
C Tot
STUFATO DI SALSICCIA CON VERDURE
cosa serve
per 4 persone
funghi champignon già tagliati a lamelle g 180
2 carote
una cipolla bianca
polpa di pomodoro ml 500
6-8 salsicce di piccole-medie dimensioni
½ bicchiere di vino bianco e rum
un rametto di rosmarino
qualche mestolo di brodo vegetale
sale e pepe
olio extra vergine di oliva
50'
BIRRA SPECIALE ROSSA
NON FILTRATA
ti consiglia
La Rossa Artigianale de I Cavalieri è prodotta con il tradizionale metodo dell’alta fermentazione e con l’impiego
di materie prime ricercate e di malti speciali tostati, che caratterizzano il suo colore ramato intenso e naturalmente
velato. ll suo aroma coinvolgente è dominato dalla complessità dei luppoli nobili che si evolvono verso eleganti
note di caramello e buccia di arancia. Il corpo è rotondo, il gusto bilanciato.
una birra a tutto pasto particolarmente indicata per pizza, primi piatti,
zuppe, carni bianche e formaggi semi stagionati.
Abbinamenti consigliati:
Temperatura di servizio: 8-10°C
Vol. 5,5%
Birra SPECiaLE roSSa i CavaLiEri
bottiglia da 75 cl
Il metodo dell’alta fermentazione, la non filtrazione e la non pastorizzazione possono creare un sedimento
sul fondo della bottiglia che è consigliabile mantenere in posizione verticale.
DESCRIZIONE PRODOTTO
I CAVALIERI
BIRRA SPECIALE ROSSA
NON FILTRATA 0,75cl
ANAGRAFICA PRODOTTO
INFORMAZIONI COLLO
INFORMAZIONI BOTTIGLIA
INFORMAZIONI BANCALE
EAN
ITF 14
COD
H
(cm)
Ø
(cm)
KG
GRADO
PLATO
NBC
H
(cm)
P
(cm)
L
(cm)
KG
CxF
C tot
H
(cm)
8007153600219
8007153600219
6120
26,2
8,70
1,37
14
6
26,8
26,5
17,9
8,7
16x5
80
152
EAN = ean consumatore COD = codice prodotto H = altezza Ø = diametro KG = peso NBC = numero di bottiglie per cartone P = profondità L = larghezza CxF = colli per fila C Tot = colli totali
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Prodotta in Italia
con il metodo artigianale
come si fa
Tritate grossolanamente la cipolla; lavate le carote, raschiatele e tagliatele a rondelle. In una casseruola antiaderente scaldate 3 cucchiai di olio e
rosolatevi la cipolla. Aggiungete le carote, la polpa
di pomodoro, ½ bicchiere di acqua tiepida e proseguite la cottura 5' a fuoco moderato. Aggiungete
il rosmarino ben lavato ed asciugato, unite i funghi, mescolate con cura e bagnate con vino e rum:
lasciate evaporare e ridurre il liquido di cottura.
Aggiungete le salsicce, mescolate. Dopo qualche
minuto, aggiungete il brodo caldo, aggiustate di
sale e pepe e portate a cottura con coperchio per
circa 20-30', mescolando spesso. A cottura ultimata, lasciate riposare, sempre con coperchio, per
qualche minuto, poi servite.
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Birra Speciale Bionda I Cavalieri. Ha colore biondo, velato e ha
una schiuma persistente e compatta. L’aroma è ricco di sentori di
fiori di limone, di note speziate e di frutta estiva. Il gusto delicato
e morbido del farro è accompagnato dalle note erbacee del luppolo.
Birra Doppio Malto Bionda I Cavalieri. Ha colore giallo intenso, naturalmente velato, con riflessi color miele; la schiuma è bianca, di grana media e persistente. Al naso si distinguono nettamente
le note fresche ed erbacee dei luppoli aromatici e le note di malto,
miele, caramello, dovute all'utilizzo di malti speciali.
Birra Speciale Rossa I Cavalieri. È prodotta con il tradizionale
metodo dell’alta fermentazione e con l’impiego di materie prime
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ramato intenso e naturalmente velato. L’aroma coinvolgente è
dominato dalla complessità dei luppoli nobili che si evolvono verso
eleganti note di caramello e buccia di arancia.
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Bottiglia da 66 cl
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Bottiglia da 75 cl
Abbinamenti consigliati: formaggi stagionati a
pasta dura o molle, salumi stagionati e affumicati.
Temperatura di servizio: 8-10°C - Vol.7,5%
Birra Speciale Rossa I Cavalieri
Bottiglia da 75 cl
Abbinamenti consigliati: una birra a tutto pasto particolarmente indicata per pizza, primi piatti, zuppe,
carni bianche e formaggi semi stagionati.
Temperatura di servizio: 8-10°C - Vol.5,5%
bene insieme 23
Campagna finanziata
con il supporto dell’Unione Europea
e Hybu Cig Cymru – Meat Promotion
Wales (HCC)
Il suo bis, bis, bis, bis,
bis, bisnonno gli ha
insegnato tutto
quello che sa.
La carne di agnello gallese viene allevata
da centinaia di anni; generazioni di allevatori
di questo tipo di carne hanno perfezionato
e tramandato le loro capacità di allevamento
nel corso dei decenni.
Questa è solo una delle ragioni per cui la carne
di agnello gallese ha ottenuto la denominazione IGP,
il tanto ricercato marchio che garantisce l’acquisto
di un prodotto di qualità. PASSAPAROLA!
Per saperne di più sul marchio IGP,
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È tempo di qualità
Italia da gustare
viaggio
al centro
delle alpi
La bellissima Valtellina,
regione alpina che si estende
tra Lombardia e Cantone dei Grigioni
a cura di Valeria Re
S
uperato il lago di Como, si entra nella
Valtellina, una lunga vallata caratterizzata da infinite praterie sul fondovalle e da numerosi paesini. La località principale è Morbegno. Il centro storico
di questo caratteristico comune è attraversato dal torrente Bitto, affluente dell’Adda.
Intorno all’abitato di Morbegno si distinguono
le Alpi Retiche e le Prealpi Orobiche, mete
di spettacolari escursioni e passeggiate. Le
vie principali di Morbegno sono costellate di
negozi, bar e ristoranti dove godersi lo shopping e piacevoli serate in compagnia, ma da
un punto di vista artistico, degna di nota è la
Collegiata di San Giovanni Battista. Questa
splendida costruzione in stile barocco, risale
al XVII – XVIII secolo ed è uno degli emblemi dello stile barocco di tutta la Valtellina.
La struttura conserva all’interno, oltre ad
importanti tele e sculture, il reliquario dove è
conservata la Sacra Spina, che secondo la tradizione cristiana faceva parte della corona di
spine, fatta indossare a Gesù prima di essere
crocefisso.
Un edificio importante è Palazzo Malacrida,
considerata la più bella dimora in stile veneziano realizzata al di fuori di Venezia. Il giardino all’italiana si presenta con tre terrazzamenti, da cui si può godere di un eccezionale
panorama su tutto il territorio.
bene insieme 25
Italia da gustare
siamo qui
Morbegno
Per tutti gli amanti dello sport, c’è
da ricordare che il fondovalle dove
si trova l’abitato di Morbegno si
presta a passeggiate e alle più svariate attività all’aperto. Il paesaggio è reso unico dai corsi d’acqua
che irrorano i pascoli e la ricca
vegetazione.
Nella foto: panorama di Morbegno.
A meno di 30 km da Morbegno:
Sondrio. Capoluogo e cuore
della Valtellina, la città sorge
nel cuore della vallata ed è
caratterizzata dai vigneti terrazzati.
Il Convento di San Lorenzo, che
domina la città di Sondrio, è
famoso per una sua particolarità: qui sopravvive e produce un
antico vigneto, ancora oggi proprietà delle monache. Un vino
squisito, che in pochi possono
gustare.
La Chiesa della Sassella fu
fondata nel 932 per rispondere
a una precisa richiesta della
Madonna che sarebbe apparsa all’arciprete, facendo notare
come in una vallata del genere
non fosse ancora stato costruito un tempio in suo onore e
avrebbe indicato con precisione
il luogo. L’edificio è preceduto
da un portico costruito tra il
1682 e il 1685, anni ai quali
risale anche la costruzione della
piccola sagrestia e del campanile dalla strana sezione pentagonale.
Ma sicuramente se si parla di
passato a Sondrio, la prima testimonianza di un antico splendore
lo conserva la via che, nel cuore
del centro storico di Sondrio,
sale da Piazza Quadrino a
Castel Masegra: questa è la
Contrada Scarpatetti. Qui un
tempo si passava per andare a
lavorare al cotonificio Fossati
e spesso, quando si risaliva la
via si incontrava il “mureneè”,
un gelso, con il tronco diviso a
metà dal peso degli anni, simbolo dell'attività manifatturiera
del luogo.
Lasciamo Sondrio e andiamo a
Tirano, a meno di 30 minuti di
viaggio dal capoluogo. Questa
zona è un autentico scrigno di
sapori: le mele del fondovalle,
i vigneti sul versante nord, le
aziende produttrici di bresaola
rendono questo un luogo davvero unico. Tirano ha un bellissimo centro storico ed è anche il
capolinea dello svizzero Trenino
Rosso del Bernina, famoso in
tutto il mondo. Ma è la Basilica
da ascoltare
a cura di Andrea Bernardini
Visto che in questo numero abbiamo deciso di portarvi in Lombardia,
non possiamo lasciarci sfuggire l’opportunità di parlare di Nino Rota.
Perciò vi segnaliamo un album di
Riccardo Muti e della Filarmonica
della Scala, “Music For Film”
(1997), dedicato alle colonne sonore
composte dal musicista milanese,
scomparso nel 1979. Brani tratti da
film come “Il Gattopardo”, “Prova
D’Orchestra”, “La Dolce Vita”, “8
1/2”, interpretati dal maestro Muti
nel pieno rispetto delle “intenzioni dell’autore” e delle partiture
originali, segnate da sotterranee
tensioni armoniche, grandi aperture
poetiche, melodie dal
sapore malinconico.
Uno disco emozionante, in grado di svelare
nuove delicatezze e
conturbanti sorprese
sull’opera di Rota.
della Madonna, il vero luogo
turistico di Tirano. Il santuario
sorge proprio nel punto dove, il
29 settembre 1504, la Vergine
Maria apparve al beato Mario
Homodei, salutandolo con le
parole: ‘Bene avrai’ e chiedendo
espressamente la costruzione di
un tempio in suo onore. Undici
giorni dopo l’evento, il vicario
del vescovo di Como autorizzava la costruzione di una basilicam seu ecclesiam, in onore
della Vergine sul luogo dell’apparizione. In questa località nel
periodo estivo è possibile praticare numerosi sport all’aria
aperta, come il parapendio e lo
sci sull’erba. Ma è di inverno
che il turismo è più frequente:
Tirano offre piste da sci per la
discesa, per il fondo e per lo
snowboard, ma anche la possibilità di praticare il pattinaggio
e passeggiate con le ciaspole.
la ricca
una tavo
i 200 km,
e copre quas
Un territorio ch lpi. Il fondovalle è
A
nel cuore delle ltivazione di squisite
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famoso per la le di altezza, più si
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mele e, più si i terrazzati, boschi e
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cucina,
quota. Buona
praterie d’alta tradizioni rendono
e
cultura, terme al centro delle Alpi,
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il nostro viag
enticabile.
a tavola,
unico e indim
anti della buon io, a
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sarà necessar di km di distanza da
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Bormio, per as ica pasta di farina di
tip
pizzoccheri, la ano saraceno.
gr
di
e
to
en
m
fru
BORMIO: tra sci, terme
e un centro storico
da scoprire
A mezz’ora da Tirano, Bormio è
un vero e proprio centro turistico, soprattutto nella stagione più
fredda per le numerose e bellissime piste da sci.
Bormio è famosa anche per l’acqua termale, che si può apprezzare nei centri dei Bagni Nuovi
e dei Bagni Vecchi, raggiungibili
seguendo la strada per lo Stelvio,
ormai un vero marchio di qualità nel settore del wellness. Per
chi desidera invece visitare lo
straordinario e caratteristico centro, una visita obbligata è quella
alla vivacissima Via Roma o alla
Piazza del Kuèrc, dove una volta
si amministrava la giustizia e si
tenevano le assemblee del popolo. Ora la Piazza è arricchita dalla
torre delle Ore, la Collegiata dei
Santi Gervasio e Protasio, con il
suo imponente organo del 1697.
Di pregio sono anche le antiche
‘stue’ in legno nelle case e i portali scolpiti. Bormio un tempo
era divisa in 5 contrade: Buglio,
Maggiore, Combo, Dosso Ruina
e Dossiglio. È curioso sapere
che il Dosso Ruina porta nel suo
nome il ricordo di un’enorme
colata di fango che si staccò dalla
montagna e investì l’abitato fino
alla Piazza del Kuèrc. Questa
curiosa piazza in salita (chiamata
oggi Piazza Cavour) è da sempre
il cuore di Bormio, dove ancora si
può sostare sotto il Kuèrc (coperchio): la tettoia sotto cui si svolgevano le operazioni di giustizia,
come già accennato.
DORMIRE
Hotel Nazionale
Via Milano 50 - Bormio
tel. 0342 903312
appunti
da non perdere
Albergo Stelvio
Via IV Novembre 1 - Tirano
tel. 0342 701044
Grande Hotel
della Posta
Piazza Garibaldi 19 - Sondrio
tel. 0342 050644
Hotel Margna
Via Margna 36 - Morbegno
tel. 0342 610377
MANGIARE
Ristorante Al Filò
Via Dante 6 - Bormio
tel. 0342 901732
Antica osteria
dell’angelo
Via Albonico 2 - Tirano
tel. 0342 706188
Ristorante
Sale e Pepe
Piazza Cavour - Sondrio
tel. 0342 212210
Ristorante
La Rondine
Via dei Sedini - Morbegno
tel. 0342 013687
bene insieme 27
italia da gustare
da gustare
i sapori
del luogo
I Pizzoccheri della Valtellina sono una tipica specialità nella tradizione culinaria di una delle valli più note
della Lombardia. Sono delle
grosse tagliatelle scure, ottenute dall’impasto di farina di
frumento e di farina di grano
saraceno. Sono larghe un centimetro e lunghe quattro e
molto nutrienti. Il loro sapore
è intenso, come corposa è la
loro consistenza.
appunti
Maggengo Valtellina Srl
Questa azienda ha come scopo
la ricerca degli antichi sapori
della Valtellina. Oltre ai prodotti tipici, vende anche formaggi e salumi.
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la storia
La farina da cui si ottiene questo tipo di pasta, deriva dai
semi di una pianta, il grano
saraceno, che viene coltivata
nelle valli alpine.
La farina che ne deriva viene
chiamata “farina nera” o
“bigia”, e deve essere impastata da mani esperte per ottenere
le “tagliatelle”, la cui ricetta si
tramanda da generazioni.
Il grano saraceno con cui si
preparavano i Pizzoccheri,
veniva macinato da un antico mulino che si trova nel
borgo di Chiavenna, chiamato
Bottonera.
Per i contadini e i pastori era
un rituale che si ripeteva periodicamente, scendere dai monti
per portare il grano a macinare.
Il mulino, sfruttando la forza
motrice dell’acqua del fiume
Mera, forniva la farina che,
messa in grandi sacchi, veniva
riportata nelle malghe per il
consumo familiare.
Oggi questo mulino, oltre a
essere un originale esempio
di archeologia industriale, è
diventato un museo, di grande
interesse per riscoprire le antiche atmosfere contadine.
Sull’origine del nome di questo tipo di pasta, non abbiamo
notizie certe. Secondo alcuni
deriverebbe dal termine “pinzocheri” che significa “persona
di poco conto”.
il luogo d’origine
e la produzione
I Pizzoccheri della Valtellina
hanno avuto origine a Teglio,
comune della provincia di
Sondrio, in cui ha sede l’Accademia del Pizzocchero di Teglio.
La ricetta è antica e richiede
esperienza, per questo viene
passata di generazione in generazione. All’unione delle due
farine (di frumento e di grano
saraceno), si aggiunge acqua un
po’ alla volta, fino a ottenere un
impasto non troppo morbido.
La pasta viene quindi lavorata energicamente per breve
tempo, per poi essere stesa e
tirata fino a formare una sfoglia
spessa e ruvida, che verrà poi
tagliata a strisce larghe circa 1
cm e lunghe 4 cm.
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Un’antica specialità nella tradizione culinaria
della Valtellina. La pasta viene stesa e tirata
fino a formare una sfoglia spessa e ruvida e poi tagliata
a strisce larghe circa 1 cm e lunghe 4 cm.
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è arrivata anche in Italia la contraccezione a lunga durata
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e ad impianto sottocutaneo. Vediamola da vicino
La contraccezione a base di solo progestinico è particolarmente indicata per le donne in cui gli estrogeni
contenuti nella classica pillola possano o essere controindicati o avere effetti collaterali. è, ad esempio,
utilizzabile in allattamento, nei casi di cefalea da estrogeni ed emicrania con aurea, in presenza di emorragie
uterine disfunzionali ed altro ancora.
Che cos’è
Si tratta di un minuscolo bastoncino flessibile (2 mm
di spessore) contenente “etonorgestrel”, un progestinico
con una efficacia contraccettiva superiore al 99.95%,
che viene rilasciato in dosi terapeutiche nell’ arco di tre
anni, garantendo una contraccezione ormonale sicura
e reversibile. Il sistema può essere paragonato ad una
pila (serbatoio) carica di ormone che viene poi dismesso
in circolazione in piccole dosi nell’arco di un tempo
prefissato (tre anni, appunto). Il meccanismo primario
è l’inibizione dell’ovulazione e l’aumento di vischiosità
del muco del collo dell’utero che ostacola la risalita
degli spermatozoi. Il ciclo mestruale, come avviene
comunemente nei sistemi contraccettivi caratterizzati
dall’assunzione di solo progestinico, può essere irregolare i primi mesi, ma solitamente successivamente si
regolarizza.
Come si applica
L’applicazione, semplice ed indolore, deve essere effettuata dallo specialista ginecologo: l’inserimento viene
effettuato nel braccio e la durata dell’azione è di almeno tre anni, dopo deve essere rimosso. Può comunque
essere rimosso anche prima, in qualsiasi momento la
donna lo desiderasse.
Quando si “assume”
L’inserzione deve avvenire, come per altro all’inizio
dell’utilizzo delle pillole contraccettive, i primi giorni
del ciclo (dal primo al quinto) ed è efficace fin da subito.
La rapida reversibilità permette la ricerca immediata
della gravidanza alla rimozione dell’impianto.
Perché è meglio della pillola
I vantaggi legati all’utilizzo del solo progestinico, la
facilità di applicazione e rimozione, la lunga durata e
la facile gestione del sistema da parte della donna che
non deve preoccuparsi dell’assunzione, la modalità di
assorbimento dell’ormone, che non utilizzando la via
orale evita il primo passaggio epatico, la scarsa inibizione sugli estrogeni e quindi l’assenza di effetti legati
all’ipoestrogenismo (vedi sulla normale massa ossea),
gli scarsi effetti collaterali, fa di questo prodotto una
ottima alternativa nella contraccezione.
In ogni caso, si raccomanda di chiedere informazioni al
proprio ginecologo.
Si ringrazia il Dott. Luigi Filippo Orsini, responsabile delle
attività di diagnosi prenatale presso il Poliambulatorio
SISMER di Bologna ed il Centro Diagnostico Aretusa a
Cesena.
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abbandono de
bene insieme 31
crescere insieme
a cura della Dott.ssa Patrizia Baldrighi - Pedagogista
BAMBINI,
VI PRESENTO…
La famiglia allargata è una realtà diffusa.
Ma implica sentimenti e risentimenti
non sempre facilmente controllabili.
Qui potete trovare qualche consiglio
a cura di Patrizia Baldrighi
U
n genitore separato tende, generalmente,
dopo che ha perso il suo “nido”, a ricomporre
una coppia; a ricrearsi un nuovo mondo familiare. È molto probabile che un genitore sereno e
appagato, coinvolto in una nuova, positiva relazione sarà un educatore equilibrato, in grado di
sostenere la responsabilità del ruolo che occupa,
perché genitori non si nasce ma lo si diventa per
scelta.
Certo non è facile destreggiarsi tra felicità personale e doveri di genitore: i confini sono labili
e perdere la traiettoria è facile, specie all’inizio
della nuova relazione.
Che cosa accade in questi casi?
Innanzitutto c’è diffidenza nei confronti del nuovo
arrivato. Più forte ancora è la gelosia nei confronti del proprio genitore coinvolto in una relazione
sentimentale di cui i figli, per quanto piccoli, percepiscono il significato.
Da qui la competizione contro l’“intruso/a”, che è
un tentativo di “marcare il territorio”. Nascono,
così comportamenti esasperati che hanno lo scopo
di attrarre l’attenzione su di sé (aggressività,
scarso rendimento scolastico ecc.). Fanno parte
di questo quadro gli atteggiamenti sgarbati nei
confronti del nuovo partner e di eventuali suoi
figli, vissuti come usurpatori. Il livello di queste
manifestazioni è proporzionale alla quantità di
dolore, smarrimento causata dalla separazione
dei genitori (divorzi o perdite per lutto).
Nel contenere questi atteggiamenti, naturali nei
bambini, è consigliabile usare toni moderati, non
drastici, ricordando loro che la buona educazione
è un dovere verso tutti, compresi il nuovo partner
e i suoi figli.
Qui è fondamentale la sensibilità del genitore biologico nel mantenere alto il livello di attenzione
sulla frustrazione dei propri bambini e dando loro
il senso di protezione di cui hanno bisogno.
È bene, perché siano meno traumatici, pianificare
gli incontri fra le “controparti” tenendo conto dei
tempi e degli impegni dei bambini. Ma, soprattutto, è fondamentale dedicare tempo ad ascoltare i
sentimenti dei propri figli e parlarne con loro.
Il nuovo partner è un intruso o il benvenuto? Come deve comportarsi questo “terzo
genitore”?
Indubbiamente, ha un ruolo difficilissimo: è considerato un estraneo e, spesso, ostacolato in ogni
modo. Così, il “terzo genitore” deve avere pazienza e buon senso per invertire questa tendenza.
Per cominciare, non deve pretendere di sostituirsi, appena arrivato, al genitore biologico che l’ha
preceduto; né assumersi responsabilità che non
gli competono. Per quanto può, non deve stare
sulla difensiva e, dunque, non reagire alle provocazioni, ma, piuttosto, deve cercare di entrare
nella “logica” dei figli non suoi. Il che significa,
tra l’altro, non esprimere, specie nei primi tempi,
giudizi negativi su di loro.
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a cura della Dott.ssa Patrizia Baldrighi - Pedagogista
Ricostruirsi
una famiglia?
Costruirsi una nuova famiglia
si può, ma ci vuole
molta pazienza, molto tempo
e un pizzico di buon senso.
Ecco un sintetico quadro
dei rischi, ma anche
delle opportunità
Altro punto importante è rispettare la “storia”
della famiglia in cui è entrato. Gli sarà utile,
anche, una certa flessibilità: gli servirà per accettare i figli del partner anche se non corrispondono
ai suoi parametri di comportamento. Ma gli sarà
utile anche per cambiare, nella nuova situazione,
punti di riferimento, obiettivi e convinzioni che si
porta dietro dalla precedente esperienza. Con ciò
non deve, neppure, rinunciare alla propria identità, difetti compresi: col tempo, se saprà essere
sincero e coerente verrà accettato, finalmente,
per quello che è.
I rischi
• Cadere nell’illusione di ripristinare una famiglia a
immagine e somiglianza di quella perduta.
• La volontà del partner entrante di diventare padre e
madre di figli non suoi.
• Il sogno dei figli di riconciliare i genitori che li spinge
a comportamenti tali da riuscire ad allontanare il
nuovo partner.
• Il disagio in cui può cadere il terzo genitore per
l’avversione, l’indifferenza o il rifiuto da parte dei figli
dell’altro.
• L’esplodere, anche a distanza di tempo, di risentimenti che erano stati repressi, che provocano scontri e disagio.
• La naturale tendenza da parte del genitore biologico
di “allearsi” ai propri figli per proteggerli e non averli
contro.
• Il senso di impotenza di fronte a questa complicità
può spingere il terzo genitore ad arrendersi e ad
allontanarsi.
Le opportunità
lo sp
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leo
• Non sempre la crisi è un fattore negativo: può
spingere a un chiarimento dopo il quale è più facile
decidere se rimanere.
• Se la crisi è superata, la nuova famiglia comincia a
stabilizzarsi. Inizierà ad avere un senso, per ciascun
membro di essa, dire “noi”.
• Sarà, allora, più facile che tutto il gruppo familiare
senta il desiderio di continuare ad essere “noi”.
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declinata su un programma di oltre 60
iniziative tra giochi, momenti di intrattenimento, appuntamenti culturali ed
enogastronomici pensati per celebrare il
binomio torrone-dolcezza, in una magica
atmosfera ricca di storia e tradizioni.
Nella suggestiva cornice della piazza del
comune di Cremona, nel tardo pomeriggio di domenica 18 novembre, lo spettacolo finale riserva incredibili coreografie del corpo
di ballo, eleganti danzatori, cantanti e musicisti che
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a Melannurca Campana, definita la “Regina
delle Mele” per le sue particolari qualità, è
un prodotto a Indicazione Geografica Protetta
autoctono della Campania, alla cui coltivazione
sono legati elementi della civiltà contadina con
tradizioni che risalgono all’età romana. Essa
manifesta caratteristiche uniche nel panorama
delle mele presenti sul mercato italiano poiché,
colta ancora acerba, viene posta a maturare su
dei letti di paglia, i cosiddetti melai; per garantirne una colorazione uniforme, le mele vengono
girate a mano almeno due o tre volte esponendo
al sole le zone più verdi del frutto e favorendone
il tipico colore rosso brillante. In questo processo
di colorazione con l’esposizione al sole, il frutto
acquisisce un gusto gradevolmente acidulo ed
aromi tipici che lo rendono pregiato e unico.
Oltre il 70% della produzione totale di Melannurca
Campana I.g.p. è oggi realizzata da A.O.P.
Serena, società nata dalla fusione di due storici
produttori (Alto Casertano e Giotto), leader e
punto di riferimento del mercato italiano per
questo straordinario prodotto.
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un bicchiere di brodo
2 cucchiai di curry
una foglia di alloro
3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
2 bicchieri di vino bianco secco
sale e pepe
media
tempo 110’
PREPARAZIONE
Sbucciate le cipolle, tritatele e mettetele in
una casseruola con il burro, l’olio, i pezzi di
pollo e l’alloro. Fate rosolare il pollo per 10’ su
fuoco basso, rigirandolo spesso. Aggiungete
le Melannurche I.g.p. sbucciate e tagliate a
fettine e continuate a cuocere molto lentamente ancora per 15’, mescolando e spruzzando con il vino. Quando il vino sarà evaporato, spolverizzate con un cucchiaio di farina,
salate, pepate, aggiungete un bicchiere di
brodo, coprite e cuocete per 20’, mescolando di tanto in tanto. Stemperate 2 cucchiai
di curry in un bicchiere di brodo, versatelo
nella casseruola e cuocete ancora per 30’,
mescolando di tanto in tanto. Disponete i
pezzi di pollo su un piatto da portata e teneteli
in caldo su un recipiente di acqua bollente.
Passate il fondo di cottura al mixer (dopo aver
eliminato l’alloro), diluitelo con la panna o lo
yogurt, sbattendo con una frusta, e rimettete
su fuoco basso. Salate, pepate, versate la
salsa bollente sul pollo e servite subito ben
caldo.
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bene insieme 41
Castagner,
l’evoluzione
della grappa
Tradizione, innovazione e qualità dei sistemi produttivi
per rendere grande la grappa italiana nel mondo
R
oberto Castagner, mastro distillatore e
imprenditore, ha saputo “aggiungendo alla
grande storia della grappa la propria storia”,
diventare un simbolo, un generatore di suggestioni ed emozioni, creando una gamma di
prodotti che, senza dimenticare la tradizione,
ha fatto grande la Grappa italiana nel mondo,
grazie ad una costante attenzione alle esigenze
di un mercato in crescente evoluzione.
Nel giro di pochi anni la sua
distilleria a Visnà di Vazzola
(Tv) è diventata una delle più
innovative e tecnologicamente
avanzate, portando la Roberto
Castagner Acquaviti tra le
prime cinque marche italiane.
Cavallo di battaglia del sistema produttivo: la tracciabilità
della materia prima che, grazie al metodo di conservazione
delle vinacce “Grappasystem”,
consente una fermentazione
e una conservazione ideale e
controllata, con possibilità di
separare differenti vinacce per
singolo vitigno, permettendone
così la distillazione nel luogo
di origine. Oggi, i centri di produzione delle grappe varietali
sono tre: Veneto (Conegliano),
Campania (Salerno), Sicilia
(Marsala): il processo di distillazione avviene nello stesso territorio di raccolta e al consuma-
tore è garantita una tracciabilità a 360°.
Eccellenti le grappe monovitigno che si distinguono per aroma, tecnologie produttive e per
l’origine certificata delle migliori uve Doc e Igt.
La fermentazione controllata delle vinacce, la
modalità di distillazione e l’accurato affinamento danno origine a prodotti di indiscussa qualità.
Sperimentatele in abbinamenti non usuali: con
formaggi a pasta morbida stagionati e dessert.
bene insieme 43
mondo conad
Scuola Conad
in Sud Africa
Tutti in aula per imparare un futuro migliore
A
ddo, nella regione di Porth Elisabeth in Sud
Africa. In questo villaggio, Conad porta la
sua solidarietà, discreta ma incisiva, là dove
l’apartheid non è ancora un ricordo e le condizioni di vita sono ancora molto dure, tanto che
manca del tutto persino l’acqua potabile.
L’iniziativa, promossa da Conad assieme a
Unifrutti - azienda specializzata nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli con sede a
Padova e piantagioni produttive in tutto il mondo
- ha portato alla realizzazione di una scuola
materna per i figli dei lavoratori agricoli della
vallata di Sun Day Valley realizzata in collaborazione con l’associazione Thembalethu, che opera
per contenere gli effetti dell’Aids e sconfiggere la
povertà in molti Paesi sudafricani.
La scuola è stata intitolata a Vitaliano Brasini,
figura storica di Conad e amministratore delegato di Commercianti Indipendenti Associati,
scomparso due anni fa, protagonista della
grande distribuzione e del mondo cooperativo.
All’inaugurazione erano presenti i figli di Brasini,
Gianni e Marco, e il fratello Ivan, oltre ai rappresentanti di Conad, Unifrutti e alle autorità locali.
Nella scuola, dotata di alcune aule, 130 bambini
della comunità di Addo parteciperanno ad attività didattiche ed educative, pranzando e trascorrendo il pomeriggio in un luogo sicuro e protetto
anziché per strada. Una normalità che è tale solo
nei Paesi più sviluppati, mentre in questo angolo
di Africa la scuola significa soprattutto assolvere
al bisogno primario del mangiare quotidiano e
fare i primi passi per affrancarsi dalla povertà
attraverso l’educazione e l’apprendimento quotidiani. L’edificio sarà integrato in futuro con altre
realizzazioni (nuove aule, campo di calcio...).
L’iniziativa è stata voluta da Conad per ricor-
dare l’impegno di Brasini nel campo sociale e
per l’Istituto Oncologico Romagnolo, un impegno che Commercianti Indipendenti Associati
porta avanti ancora oggi attraverso collaborazioni e finanziamenti ad un progetto di ricerca a lui
dedicato.
“Intitolare a mio padre una scuola per i bambini di un villaggio del Sud Africa in cui si sta
investendo sull’istruzione delle nuove generazioni, anche di etnie diverse dai bianchi, rende
orgogliosa la nostra famiglia”, sottolinea Gianni
Brasini, anch’egli dirigente di Commercianti
Indipendenti Associati. “Auspico che sia solo un
primo passo, perché con questo modo di fare solidarietà è davvero possibile fare tanto con poco,
contribuendo con interventi diretti ad aiutare le
nuove generazioni a costruire il Sud Africa del
futuro. Da Addo siamo venuti via con la voglia
di continuare a fare, di dare continuità a questo
impegno; perché legare al nome di mio padre
questa bella iniziativa è un segno di speranza, di
volontà di andare oltre continuando un percorso
di solidarietà che arricchisce ulteriormente i tanti
valori di Conad”.
l’istruzione
Conad per
l mercato
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la Fondaz
Nelle foto:
in alto, i figli di Vitaliano Brasini, Gianni
e Marco, e, al centro, il fratello Ivan;
in basso, Gianni e Marco assieme
ad un gruppo di piccoli scolari
davanti alla scuola intitolata al papà.
bene insieme 45
trend
abbassiamo
le barriere
La tecnologia e gli enti devono sostenere
l’integrazione dei disabili,
offrendo opportunità
Mattia Scarsi
S
ono quasi 40 milioni in Europa, più di tre milioni in Italia, le persone che soffrono di una forma
di disabilità (motoria, mentale, uditiva, visiva o di
altro genere). La loro vita, di per sé gravata da
questa menomazione, sovente viene socialmente
limitata dai tanti, troppi ostacoli che ancora sussistono in materia di mobilità e mezzi di trasporto, di aiuti e di possibilità di istruzione, formazione ed in generale di fruibilità dei vari servizi.
In questi ultimi anni, fortunatamente, si tenta
di spianare queste barriere ed avvicinare le
possibilità di un disabile a quelle di una persona
normodotata.
Pensiamo al telefonino per non vedenti Kurzweil
Mobile che sfrutta un software di lettura compatibile con un cellulare, tramite il quale un qualunque testo (ricette medicinali, menù ecc…) può
essere istantaneamente fotografato e, dopo qualche secondo, essere letto nitidamente da una voce.
Sensibili progressi sta ottenendo anche la ricerca
nel campo dei sistemi di controllo oculare destinati a chi, per vari motivi, è immobilizzato a letto,
come ad esempio i malati di Sla. Oggi, questi
soggetti hanno la concreta possibilità, utilizzando
un computer, di scrivere ed interagire per mezzo
di un complesso sistema di sintetizzazione vocale
comandata dal semplice movimento oculare.
La pupilla e la retina si sostituiscono alla mano
e alle dita con cui noi digitiamo, scriviamo e
clicchiamo. L’occhio “muove” il mouse semplicemente guardando le aree del video che si vogliono
attivare. Il sistema si chiama SeeTech ed è composto da una telecamera ad alta risoluzione e da
due gruppi di led a infrarosso ad elevatissima
frequenza. Utilissima è anche la carrozzina col
sistema javi che la dota di un solleva persone
integrato. Si tratta di un piccolo, argano collegato
a un braccio rotante, che permette di far salire e
scendere con facilità.
La tecnologia può aiutare il coinvolgimento, la
partecipazione, il lavoro, la formazione, l’aggiornamento e l’orientamento.
Da sola però, non potrebbe mai essere risolutiva.
Bisogna investire sul rapporto tra innovazione e domanda di benessere, soprattutto
delle persone più vulnerabili.
È quindi fondamentale che si associ alla tecnologia,
una forte collaborazione e sinergia fra territorio, istituzioni, scuole, docenti, famiglie, colleghi, che sono tutti lati di uno stesso poligono in cui
inscrivere questo ambizioso ma possibile progetto.
Anche in Europa, la situazione legata all’assistenza dei disabili è assai eterogenea. Fra i paesi
più rispettosi delle leggi europee in merito e più
all’avanguardia c’è sicuramente la Germania.
Qui i residenti ma anche i turisti diversamente
abili, godono di un trattamento davvero esemplare, dovuto sia alla più rigorosa applicazione
delle direttive, sia ad una semplice questione di
mentalità. Ogni edificio è strutturato e costruito
per accogliere nel migliore dei modi, le esigenze
dei portatori di handicap. Oltre l’80% delle strade
e dei mezzi pubblici (con esposto il simbolo di una
carrozzina) sono da loro accessibili senza alcun
problema. I marciapiedi delle strade di Berlino
sono pensati e realizzati per permettere il passaggio delle sedie a rotelle. La maggior parte delle
stazioni ferroviarie e metropolitane è dotata di
ascensori per raggiungere banchine e binari. Se
a tutto ciò aggiungiamo un totale e sacro rispetto
per chi versa in condizioni più sfortunate, ecco
che abbiamo, in questo frangente, un modello a
cui ispirarci.
INFO
A. I. D. A. Progetta e sviluppa innovativi ausili informatici
per disabili ed anziani, che consentono di utilizzare il
computer senza mani.www.aidalabs.com
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alle esigenze, per tutte le patologie ortopediche.
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Foto di Claudio Buosi messa a disposizione
dalla Fondazione Dopo di Noi Bologna onlus
mondo conad
punti vendita
superman
dalla parte
dei disabili
Una cooperativa Conad,
Commercianti Indipendenti
Associati, incontra SuperMAN.
Un progetto sperimentale
sull’accoglienza nei punti vendita
L
a maggior parte delle iniziative intraprese
nel campo dell’accessibilità si concentrano
sull’abbattimento delle barriere architettoniche
e su interventi migliorativi che essenzialmente
vanno a soddisfare le esigenze delle persone con
difficoltà motorie e sensoriali.
Esistono però persone con disabilità mentale, per
cui le barriere spesso non sono di tipo fisico, ma
psicologico. Il Progetto SuperMAN si rivolge a
loro, anche ai tanti affetti da Alzheimer che,
considerato il progressivo invecchiamento della
popolazione del continente europeo, si presenta
come una problematica sociale urgente.
Il progetto SuperMAN, promosso dalla
Cooperativa Sociale Kara Bobowski di Modigliana
(FC) e co-finanziato dall’Agenzia Nazionale
del programma europeo Leonardo da Vinci,
prevede la creazione di un percorso formativo
per il personale dei supermercati che permetta
loro di offrire accoglienza, ascolto e accompagnamento a persone con difficoltà mentali.
Commercianti Indipendenti Associati – cooperativa associata CONAD, unico partner
italiano del progetto nel settore della GDO, ha
aderito con convinzione con 21 punti vendita
nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena.
Il percorso formativo per il personale dei supermercati, tenuto da esperti della Cooperativa
Sociale Kara Bobowski, è iniziato quest’autunno
e durerà fino a Febbraio 2013.
Conad City Cofra Brisighella
Via Lanzoni 2, Brisighella
Conad Castrocaro
Viale Del Lavoro 23, Castrocaro Terme
Conad Superstore Superotto
Piazzale Cardinal Bessarione 99, Cesena
Conad Superstore Montefiore
Via Leopoldo Lucchi 525, Cesena
Conad City Cofra Cotignola
Corso Sforza 108/6, Cotignola
Conad Cofra Faenza Uno
Via Renaccio 23/25, Faenza
Conad Superstore Cofra Le Cicogne
Via G. Galilei 4, Faenza
Conad Arena
Via Caffarelli 1, Faenza
Conad Superstore La Filanda
Via Della Costituzione 28, Faenza
Conad Ravaldino
Via Corbari 21, Forlì
Conad Superstore Stadium
Piazza Falcone E Borsellino 2, Forlì
Conad Superstore Giardino
Via Ho Chi Min 32, Forlimpopoli
Conad City Cofra Massalombarda
Piazza Pascoli 6, Massa Lombarda
Conad Bidente
Via Roma 151, Meldola
Conad Modigliana
Via Emiliana 91, Modigliana
Conad Cofra Riolo Terme
Via Dante Alighieri 10, Riolo Terme
Conad Punta Marina, I Cigni
Viale Dei Navigatori 88, Punta Marina
Conad Le Bassette Cofra
Via A.Grandi 2, Ravenna
Conad La Fontana
Vicolo Tacchini 33, Ravenna
Conad Case Finali
Via Marino Moretti 171, Cesena
Ipermercato E.Leclerc-Conad
Piazzale Della Cooperazione 1, Forlì
Si svolgerà contemporaneamente anche nei
supermercati tedeschi della catena Tegut, l’altro
partner Europeo del progetto nel settore della
GDO. SuperMAN è un progetto sperimentale
nel contesto italiano e tedesco che ha l’ambizione
di dare il via ad un processo che conduca
all’adozione del modello di accessibilità da
parte di altri enti di pubblica utilità, quali le
poste, le banche, le amministrazioni pubbliche, le
strutture ricettive, le ferrovie ecc… sia a livello
nazionale sia europeo.
A conclusione del progetto, i supermercati aderenti riceveranno un simbolo di accessibilità a
riconoscimento del loro impegno per una società
più accessibile.
Gli altri partner del progetto sono: il Comune di Forlì, l’associazione francese Les Papillons Blancs, l’ente di formazione
tedesco Bupnet e il Landkreis Kassel, distretto governativo
tedesco.
bene insieme 47
amici animali
dott. Francesco Ghiani - Veterinario
un pesce
di nome “rosso”
mese
la foto del
a
è di Valentina Juju,
che present d’India
un porcellinoMisano
che abita a N).
Adriatico (R
Come prendersi cura dei comuni e diffusi pesci rossi
le varietà
In commercio rsi
si trovano divei rossi.
generi di pescno
I più rustici soda
quelli con co esistono
semplice, ma doppia,
varietà a coda (sprovtesta di leone dorsale),
visti di pinna n pinna
black moor coocchi
dorsale alta e
telescopici.
I pesci rossi, spesso visti in bocce di vetro o di plastica,
devono avere il giusto spazio e soprattutto vivere in un
ambiente che possa in qualche modo ricostruire il loro
habitat ideale.
Per questa ragione, sarebbe opportuno farli nuotare
in acquari di dimensioni adeguate. La proporzione
migliore è di 5 litri ogni 2,5 cm di pesce.
Inoltre l’acquario dovrebbe essere dotato di pompa e
filtro per ricircolo e depurazione dell’acqua.
Anche una giusta quantità di luce è importante, così
come un termometro è utile per matenere la temperatura ideale, che va dai 18 ai 23 gradi.
Il fondo, invece, dovrebbe essere di ghiaia di fiume,
arredato con piante vere e dotato di una radice di legno
oppure una roccia, in modo da offrire ai pesci un possibile “nascondiglio”.
Come alimentarli
I pesci rossi sono onnivori, quindi è possibile somministrare loro mangimi in scaglie presenti in commercio.
Tra i prodotti vegetali, vanno bene le alghe (come la
spirulina) oppure verdure ed erbe assortite. Per quanto
riguarda, i prodotti animali, sono adatti le larve (quali
Daphnie, Moine, Artemia, Drosofile ecc.).
A cosa fare attenzione
Può essere utile controllare la presenza di lesioni
bianche rosse o brune sulle pinne. È bene, inoltre, valutare anomalie di galleggiamento, gonfiore dell’addome,
movimento delle branchie con presenza di lesioni sulle
stesse.
Si ringrazia per la collaborazione la Dr.ssa Loredana Sorrenti
Come gestire l’acquario
Ogni 15 giorni sarebbe opportuno cambiare il 15-20%
dell’acqua. Si può utilizzare l’acqua del rubinetto declorinata oppure decantata per 48 ore. Gestiti con queste
attenzioni, i pesci rossi possono sopravvivere fino a 40
anni.
Se vuoi inviarci la foto del tuo animale domestico
o hai dei quesiti su di lui,
scrivi a [email protected]
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Marco Corzetto - Agronomo
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Alcuni segreti per far crescere al meglio
le piante in appartamento e quali specie è meglio scegliere
Premettendo che “non esistono le piante da appartamento”: quelle che in gergo definiamo con tale aggettivo sono in realtà piante che vegetano, in natura,
nel sottobosco e pertanto possono adattarsi a vivere
all’interno delle mura domestiche, ove la luce è spesso
carente.
Tutte le piante, certo, necessitano di luce, ma solo
alcune di esse possono vegetare senza subire danni
quando vengono colpite dai raggi del sole, ed ancora,
ogni pianta ha bisogno di luce ma questa deve avere
un’intensità diversa a seconda della specie di pianta
coltivata: avremo così piante eliofile o viceversa,
piante sciafile che rifuggono cioè la luce intensa.
Altre ancora che possono vegetare perfettamente al
sole solo se “vengono abituate”, dopo aver passato
lunghi periodi in casa: è per esempio il caso del Potos
o della Schefflera.
La maggioranza delle piante cosiddette da appartamento ama la luce che dovrà essere intensa e prolungata: tra queste vi sono il Ficus, la Dieffembachia, il
Philodendro.
Molto spesso, però, all’interno delle nostre abitazioni la
luce è scarsa o è presente in adeguata intensità solo per
alcune ore o periodi dell’anno: in questo caso saremo
costretti ad avvicinare le piante alla finestra o scegliere
piante che riescono a vegetare anche con poca luce, è il
caso della Sansevieria o dell’Aglaonema, chiamata
anche “pianta del buio”.
La maggior parte delle piante da appartamento è
originaria dei paesi tropicali, pertanto non sopporta
le correnti d’aria fredda: dovremo quindi, durante
la scelta, valutare anche questo aspetto, poiché se
dovranno essere posizionate all’interno di una veranda, la temperatura non dovrà mai scendere al di
sotto dei 6 gradi centigradi. Allo stesso modo occorrerà sapere che non potranno essere posizionate troppo
vicine a fonti di calore, poiché potrebbero subire ustioni
e scottature o eccessiva disidratazione.
Alcune piante potranno essere mantenute in casa solo
per brevi periodi, per esempio durante le fioriture,
ma in seguito dovranno essere posizionate all’esterno
poiché non potranno vivere a lungo tra le mura domestiche: è il caso delle Azalee.
Quasi tutte le piante da interno sono ricche di foglie
ma hanno spesso fioriture effimere, evitiamo quindi di
ricercare piante con fioriture esuberanti e prolungate
nel tempo, potremmo rimanere delusi!
La corretta scelta della pianta e le adeguate cure ad
essa prestate ci permetteranno di godere della sua
presenza per molto tempo… e al sorgere di ogni dubbio
sarà comunque sempre opportuno chiedere consigli al
rivenditore.
piante
da interni
poca luce
molta luce
Sansevieria
Aglaonema
Ficus
Dieffembachia
Philodendro
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La corteccia posta sulla terra
dei vasi è una buona
protezione per le piante.
bene insieme 51
Carta igienica
Asciugatutto
Fazzoletti
Veline
Tovaglioli
Leader per natura
SCA Consumer Goods Italia è presente sul mercato con molti prodotti
a marchio industriale (Tempo, Nuvenia e Tena) ed a marca commerciale:
carta igienica, asciugatutto, fazzoletti, veline e tovaglioli.
SCA è il più grande proprietario di foreste in Europa. Le foreste di SCA
(2,6 milioni di ettari) assorbono circa 2,6 milioni di tonnellate di CO2 all’anno:
quanto tutta la CO2 emessa dai suoi stabilimenti produttivi nel mondo.
Inoltre i prodotti SCA, le materie prime, la catena di custodia e il ciclo
di lavorazione sono certificati da associazioni internazionali riconosciute.
PEFC/18-31-18
&
I nostri obiettivi ambientali
Acqua
CO2
Dal 2005 al 2010 abbiamo ridotto l’uso
di acqua corrente del 15 % e il contenuto
organico nell’acqua di scarto del 30 %.
Entro il 2020 ridurremo le emissioni di CO₂
del 20 % rispetto al 2005.
Cellulosa
Riciclo
Utilizziamo solamente legname che non
sia tagliato illegalmente, né sia proveniente
da foreste ad alto valore conservativo, né sia
raccolto violando diritti umani.
Circa il 50 % delle fibre di legno proviene da
carta riciclata.
soldi&società
Luca Olivetti - Avvocato
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equitalia,
diritti e doveri
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o Carta In
Conad Card.
Conosciamo meglio come opera la società pubblica
incaricata della riscossione nazionale dei tributi
La cartella esattoriale è il primo documento che
Equitalia fa pervenire al cittadino per iniziare la procedura di recupero.
Nella cartella si trovano tutte le informazioni utili
per procedere con il pagamento (se dovuto), tra cui, gli
importi dovuti ai vari enti creditori, il dettaglio degli
interessi e di tutte le altre spese.
Una volta ricevuta la cartella il cittadino ha 60 giorni per pagarla o per presentare ricorso. Scaduto
il termine, all’importo originario vanno aggiunte le
seguenti voci:
gli interessi di mora, che maturano su ogni giorno di
ritardo;
le cosiddette “somme aggiuntive”, che scattano sui
debiti verso gli enti previdenziali;
l’aggio di riscossione, pari al 9% del totale (fino a
60 giorni è pari al 4,65%), le eventuali spese per le
procedure esecutive e le spese di notifica dell’atto, che
costituiscono i costi per l’attività di recupero effettuata
da Equitalia.
È utile sapere che trascorsi i 60 giorni Equitalia è
tenuta per legge ad attivare tutte le procedure per il
recupero forzoso del credito: pignoramento mobiliare, dei conti correnti, degli
Equitalia può recapitare
immobili di proprietà ecc.
la cartella al cittadino
Se il cittadino ritiene che la
in più modi
richiesta contenuta nella
• attraverso un ufficiale
cartella esattoriale non sia
di riscossione;
dovuta, deve rivolgersi all’ente
• mediante raccomandata creditore (INPS, Agenzia delle
con ricevuta di ritorno;
Entrate ecc e non ad Equitalia,
• con affissione
come spesso accade) per otteall’albo comunale.
nere il cosiddetto ‘sgravio’, cioè
il provvedimento che annulla, in tutto o in parte,
l’ordine di riscuotere le somme.
Il cittadino può presentare richiesta di autotutela
all’ente creditore (cioè chiedere al medesimo Ente di
“annullare” la richiesta in caso di errore) senza alcun
termine di scadenza. L’ufficio dell’ente creditore, dopo
le verifiche del caso, se riscontra le ragioni del cittadino
adotta un provvedimento di sgravio in autotutela.
L’ente comunicherà il provvedimento ad Equitalia, che
sospenderà ogni azione.
Se il cittadino intende invece impugnare la cartella può
presentare ricorso all’autorità giudiziaria competente
entro i termini indicati nel documento. Presentando
ricorso al giudice, il contribuente è tenuto comunque a
pagare un terzo degli importi richiesti.
Equitalia, su richiesta del cittadino, può anche concedere la dilazione di pagamento delle somme
dovute fino a un massimo di 72 rate mensili nelle
ipotesi di obiettiva difficoltà dello stesso. L’importo
minimo di ogni rata non potrà essere, salvo eccezioni,
inferiore a 100 euro.
La disciplina che regola la concessione del beneficio è
diversa a seconda dell’importo del debito. Equitalia,
dal marzo 2012, ha innalzato da 5 mila a 20 mila euro
la soglia d’importo per ottenere la rateazione automaticamente, senza la necessità dover allegare alcuna
documentazione comprovante la situazione di difficoltà
economica.
Per importi fino a 20 mila euro il numero massimo
di rate è 48, fermo restando che l’importo di ciascuna
rata dovrà essere non inferiore a 100 euro. Nel caso,
invece, di richiesta di più rate, occorre presentare la
documentazione comprovante la situazione di difficoltà
economica.
La domanda di rateazione, comprensiva della documentazione necessaria, si può presentare tramite
raccomandata a/r oppure a mano presso uno degli
sportelli dell’Agente della riscossione competente per
territorio o specificati negli atti inviati da Equitalia.
nza
Scade0 novembreconda
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Entro e versare la cconto
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per il tiva dovuta azione
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il regim
secca.
bene insieme 53
oroscopo
Alessandra Paleologo Oriundi - Astrologa
onalizzato,
oscopo pers
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Chi desidera tra le seguenti opzioni: oscopo della coppia.
può scegliere oroscopo dell’infanzia - or no a pagamento.
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scorpione 23 ott - 22 nov
La vostra stagione dell’amore inizia il 22 con l’entrata
di Venere nel segno: passione ed intensità saranno
le caratteristiche dei vostri sentimenti.
Il lavoro è duro con Saturno nel segno.
ariete 21 mar - 20 apr
leone 23 lug - 23 ag
capricorno 22 dic - 20 genn
Venere in Bilancia fino al 21 vi
gratifica in amore e sceglie per voi
il fior fiore tra amici e spasimanti.
Anche Marte positivo in Sagittario,
fino al 16, vi rinvigorisce di nuove
energie.
Marte in Sagittario, positivo, è
un toccasana per l’energia psicofisica e per la riuscita sul lavoro.
Infatti, siete più tenaci. Saturno
dissonante dallo Scorpione, frustra
un po’ le vostre aspettative professionali.
La pace intellettuale arriva con
Mercurio in Scorpione, acuto ed
ambizioso; infatti, dal 14 avrete
gratificazioni professionali.
L’amore arriva dal 22.
vergine 23 ag - 22 sett
Fino al 14 siete in pace con voi
stessi con un positivo Mercurio in
Bilancia; poi, le idee si faranno più
bizzarre e dovrà esserne valutata
la fattibilità. L’amore fila liscio fino
al 22.
toro 21 apr - 20 magg
L’opposizione di Saturno smorza gli
entusiasmi, ma rafforza i risultati
professionali che richiedono tenacia e grinta. L’amore, con Venere in
Bilancia fino al 21, è proiettato sul
lavoro o su un hobby.
Marte dissonante in Sagittario fino
al 16, non porta pace alle vostre
giornate, ma “semina vento”; mantenete la calma soprattutto in ufficio con i collaboratori.
gemelli 21 magg - 21 giu
bilancia 23 sett - 22 ott
Marte, in Sagittario fino al 16, è
dissonante e scombussola un po’ il
vostro quotidiano con cambi di casa
improvvisi o faticosi. Se dovete fare
dei lavori di ristrutturazione, prendetevela comoda.
Venere nel segno è il regalo più
bello che il cielo vi possa fare;
infatti, vi promette l’unica cosa che
veramente vi interessa, l’amore.
Ve lo promette unico e bellissimo e
manterrà la promessa.
cancro 21 giu - 22 lug
sagittario 23 nov - 21 dic
La gelosia vi tormenta con Venere
dissonante in Bilancia; Marte in
Sagittario esaspera un po’ gli atteggiamenti. Cercate di essere più
equilibrati.
Dal 14 Mercurio in Scorpione,
lavora dietro le quinte e tira le
fila di chi si deve esporre; sarete
maestri nel far fare agli altri quello
che volete.
acquario 21 genn - 19 febb
pesci 20 febb - 20 mar
Quando Mercurio entra in
Scorpione, il 14, tutto sarà sereno
dal punto di vista intellettuale,
professionale soprattutto se avete
un’attività commerciale.
L’amore sarà il massimo dal 22.
Leggi l’oroscopo quotidiano su
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VISTO
IN TV
Il lupo e il suo
ambiente
La febbre come
e perché
I GUSTI DEI PICCOLI
NON SONO MAI STATI COSÌ GRANDI.
Per crescere bene bisogna mangiare bene. Ma che fatica farlo capire ai
bambini… Per fortuna Conad ha creato Conad Kids, la linea
di prodotti pensati e selezionati per il piacere dei piccoli e la tranquillità
delle mamme. Dalla colazione alla merenda, dallo spuntino alla cena,
Conad Kids è la scelta ideale per garantire ai più piccoli un’alimentazione
equilibrata, nutriente e gustosa, in ogni momento della giornata.
Il lupo
Il lupo appenninico, rispetto al cane (famiglia a cui appartiene) ha il muso più allungato, le orecchie triangolari piuttosto corte,
il corpo slanciato, le zampe sottili e la coda
pelosa con punta nera. Il colore del suo mantello grigio-marrone gli permette di nascondersi facilmente nei boschi. Ha occhi obliqui,
marrone chiaro e denti molto aguzzi.
E, a proposito dei suoi denti, va detto che il lupo
è un predatore carnivoro.
Va a caccia di erbivori selvatici,
ma anche piccoli mammiferi.
Nonostante la sua proverbiale fame, è
noto che possa resistere fino a 17 giorni
senza mangiare!
Storie e leggende a parte, va detto che
il lupo non è solitamente aggressivo nei
confronti dell’uomo e, come tutti gli animali selvatici, va rispettato nel suo habitat
e tutelato dal bracconaggio.
Può vivere in branco, un nucleo
di 6-7 lupi. Nel branco ciascun lupo ha
una importanza precisa. è anche data dal modo
in cui “parla”, cioé se ulula o guaisce. Ci sono
anche lupi che non fanno parte di un branco,
sono i “lupi solitari”.
3
La febbre
Con l’arrivo del freddo ci capita di prendere il
raffreddore, spesso accompagnato dalla fastidiosa febbre.
Quando la si ha, non si sta bene e bisogna
stare a casa e possibilmente
a letto. Ma, scocciatura
a parte, sappiamo che cos’è?
La febbre è un fenomeno fisiologico
che fa salire la temperatura
Quando è febbre?
del nostro corpo.
Si ha la febbre quando mi-
CURIOSITÀ
Il nostro organismo può
cambiare la sua temperatura interna. La alza quando vuole
difendersi da virus e infezioni e ci avvisa
del pericolo mandandoci i brividi.
surando con il termometro si legge almeno 37°C.
Può arrivare fino ai 40°C.
Sai perché si dice avere una
febbre da cavallo?
La normale temperatura corporea
del cavallo è molto vicina a quella
dell’uomo, ma può salire molto
ed essere più pericolosa, perché è
un animale delicato.
Ricetta
a tutta energia!
Spinaci, che forza!
Quante volte la mamma vi ha preparato gli spinaci
e voi avete storto il naso? Forse perché vi fermate
all’apparenza e non sapete quanto facciano bene…
Gli spinaci contengono molte
vitamine e minerali che fanno bene
al nostro organismo. Gli spinaci, infatti,
sono ricchi di vitamine A e C, di calcio, fosforo,
sodio, potassio e ferro. Ecco perché Braccio
di ferro se ne cibava per essere più forte!
4
Suggerisci alla tua
mamma di aggiungere agli spinaci, mozzarella e prosciutto cotto a dadini.
Saranno filanti e più
saporiti. Sentirai che
sapore!
Gli amici di LEO
5 differenze!
Attenti al lupo!
Il lupo è un personaggio spesso presente nella letteratura, nei fumetti, nel cinema per ragazzi.
Prova ad associare i quattro nomi di lupi che seguono alle giuste definizioni:
1
2
3
4
Il lupo cattivissimo nemico dei tre porcellini
Il lupo dei fumetti che fa parte della fattoria McKenzie ideato da Silver
Il lupo dei fumetti dai buoni sentimenti creato da Hanna e Barbera
Il lupo protagonista del romanzo di Jack London
Adesso tocca a te! In bocca al lupo!
Gli spinaci in gioco
In questo numero di BI Kids si parla di spinaci, che sono
anche i protagonisti di questo gioco. Anagramma SPINACI e
trova un’altra parola che indica un posto in cui sicuramente
sei già andato. Un posto in cui ci si bagna anche se non
piove… Hai indovinato?
a
b
c
d
EZECHIELE
LUPO DE’ LUPIS
ZANNA BIANCA
nti
Questi alime o
ferr
contengono he
c
(presente an .
c
a
negli spin i) e
sti tr
Quale di que ?
ne ha di più
POLLO
Per anagrammare bisogna rimescolare le lettere in modo da
formare un’altra parola di senso compiuto, ad esempio da
CORTINA ricavi TRANCIO, ma anche CARTONI.
Le soluzioni dei giochi le trovi nel prossimo numero
e su
LUPO ALBERTO
PANE
FAGIOLI
5

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