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A Casarano la Biblioteca vivente
In occasione della giornata della memoria, per andare oltre ogni forma di violenza
Fortemente voluta dall'assessora alla politiche sociali Matilde Macchitella, la biblioteca vivente
approda a Casarano in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio divenendo così
l'evento con il quale l'Amministrazione celebra, come ogni anno, questa ricorrenza così importante
soprattutto per le giovani generazioni. “L'intento – spiega Matilde Macchitella – è quello di andare
oltre le celebrazioni per far passare un messaggio essenziale: oggi come ieri occorre combattere
ogni stigma, ogni violenza, ogni genocidio. Al contempo vogliamo far capire come queste siano
trappole insidiose, in cui è possibile incappare se non si hanno buone conoscenze, buona
informazione e se non si coltivano buone relazioni. Questo è l'obiettivo della nostra mattinata,
parlare di temi così importanti anche con la levità di una metodologia che mentre si fa accattivante,
lascia, indelebili, messaggi pregni di significato”.
Promossa dal Centro Servizi Volontariato Salento, la biblioteca vivente sarà ospitata dal liceo
classico di Casarano, grazie alla pronta disponibilità del dirigente Antonio Lupo, dalle ore 9 alle
12.30 ed avrà l'obiettivo di fare riflettere gli studenti sui pregiudizi e le discriminazioni di oggi
attraverso le letture di libri speciali. I "romanzi" messi a disposizione sono in realtà dialoghi di circa
mezz'ora con libri viventi, persone in carne e ossa disponibili a raccontare la propria storia, a
rispondere a domande, curiosità, dubbi di varia natura.
La biblioteca vivente è una biblioteca vera e propria, con lettori, bibliotecari e un catalogo da
sfogliare. Un'esperienza di dialogo interculturale per conoscere realtà di vita diverse dalla propria,
un gioco di ruolo contro il razzismo e la diffidenza.
Tanti e vari i libri in catalogo: Il tossicodipendente, Genitori di una ragazza lesbica, Anima blu:
estro ed arte oltre a tutte le barriere, Mamma di un ragazzo omosessuale, Il viaggio dell'eroe, Il
Palestinese: un posto per ricordare, Il ragazzo che beveva troppo, Di cancro al seno si può vivere,
Scommettiamo che ritorna a vivere? Scommessa Vinta! Ogni libro rappresenta una storia di vita, un
quadro personale su temi come l'omosessualità, la disabilità, l'alcolismo la salute mentale.. un
quadro dipinto con le parole dei protagonisti e per questo quindi unico. La biblioteca è realizzata
con il contributo delle associazioni SoS per la vita, Agedo, La Ragnatela, Casa famiglia San
Francesco, A.S.T.S.M, Cooperativa Rinascita.
Nata nel 2000 da un’idea dell'organizzazione danese “Stop the Violence” a seguito di un episodio di
aggressione a sfondo razzista nei confronti di un ragazzo, la “Biblioteca vivente” è uno strumento
ideato per rompere stereotipi e diffidenze, promuovendo la conoscenza e il dialogo. Ora è uno degli
strumenti di formazione ai Diritti e alla Diversità, sostenuti dal Consiglio europeo e si è svolto in
numerose città, tra cui Copenhagen, Budapest, Lisbona, Oslo, Washinton, Kyoto.