I gamberi Lysmata
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I gamberi Lysmata
Acquariforum I gamberi Lysmata Inviato da MisterG (Impresa di pulizie a 10 zampe) Un acquario marino che si rispetti, non può esimersi nell’ospitare almeno uno dei gamberi detti “pulitori” Mi riferisco in particolare al genere Lysmata (Risso, 1816). Apprezzati non solo per la bellezza, la buona tolleranza con altri animali e per la velocità di acclimatazione in cattività, ma anche per l’utile lavoro di pulizia che questi decapodi macruri riescono a svolgere in acquario, in inglese infatti vengono chiamati “Cleaner shrimp” e risulta che tutte le specie di Lysmata conosciute, seppure in modalità e gradi diversi, svolgono questa funzione. Instancabili pulitori dai parassiti presenti sul corpo e perfino all’interno della bocca di numerose specie ittiche. Tutte le specie di Lysmata in linea di massima sono gregari e hanno spiccate attitudini da pulitori, non solo su altri animali ma anche sulle rocce e sabbia, da dove rimuovono detriti e particelle alimentari non consumate. Pulizia molto apprezzata anche da specie notoriamente carnivore e aggressive, che per l’occasione di una benefica toilette diventano docili e impassibili verso il piccolo e indifeso crostaceo. Nell’ambiente naturale molti di questi gamberi vivono in comunità numerose, (non di rado formate anche da un centinaio di individui), che diventano vere stazioni di pulizia per grossi pesci di barriera e scogliera, come le murene, i gronghi etcc. Spesso mentre vengono puliti alcuni pesci cambiano colore, forse per rendere più visibili i parassiti o come segnale di non pericolo. Un lavoro continuo, che evita problemi parassitologici agli animali e al contempo, rimuovendo i detriti organici, evitano la formazione di colonie batteriche e micotiche pericolose per tutta la comunità ospitante in acquario Si tratta di una simbiosi mutualistica, dove entrambe le specie ricavano dei vantaggi; i pesci vengono puliti e liberati dai parassiti, dai frammenti di cibo e dal tessuto necrotizzato che potrebbe minare il loro stato di benessere, mentre i gamberi ricavano cibo proteico con minimo dispendio energetico e protezione da predatori esterni. In ogni caso i Lysmata si adattano facilmente al cibo commerciale per acquario comunemente usato, come al cibo fresco e congelato Oltre che pulitori, una utilità da non dimenticare quando si sceglie un esemplare da inserire, è la capacità di alcuni Lysmata (soprattutto il wurdemanni), di eliminare un anemone infestante e molto temuto in acquari marini, cioè le forme giovanili di Aiptasia, denominate anemoni di vetro. L’Aiptasia è un anemone fortemente urticante, che risulta altamente prolifico in condizioni ottimali e capace di danneggiare e soffocare altri animali sessili presenti in acquario. Un solo wurdemanni è in grado di tenere sotto controllo la popolazione di questi anemoni, evitando gravi danni a tutto il sistema biologico presente. Se il wurdemanni si disinteressa delle Aiptasie, potrebbe essere causato da http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 18:04 Acquariforum un’alimentazione abbondante e di più facile reperibilità a disposizione del crostaceo La classificazione sistematica Tutti i Lysmata fanno parte della famiglia Hippolytidae Una famiglia molto vasta e multiforme che comprende circa 25 generi e costituita da molti pulitori. In genere gli hippolitidi hanno rostro abbastanza allungato, affiancato da cospicue scaglie basali e lunghe antenne. Famiglia diffusa con molte specie in mari e lagune tropicali e fra le barriere coralline, ma non mancano specie presenti nei mari temperati, Mediterraneo compreso. Oltre ai Lysmata, alla famiglia Hippolytidae appartengono i gamberi: Hippolyte, Saron e Thor, generi di gamberi conosciuti fra gli appassionati di acquari marini di barriera La tassonomia attuale è questa: http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 18:04 Acquariforum Phylum- Arthropoda Subphylum -Crustacea (Brünnich, 1772) Classe- Malacostraca ( Latreille, 1802) Subclasse -Eumalacostraca (Grobben, 1892) Superordine- Eucarida (Calman, 1904) Ordine- Decapoda (Latreille, 1802) Subordine- Pleocyemata (Burkenroad, 1963) Infraordine- Caridea (Dana, 1852) Superfamiglia- Alpheoidea (Rafinesque, 1815) Famiglia- Hippolytidae (Dana, 1852) Genere –Lysmata (Risso, 1816) Le specie di Lysmata sono 13 secondo I.T.I.S (Integrated Taxonomic Information System) altre fonti ci danno 14 specie (Zipcodezoo) ancora altre fonti parlano di 15 specie e oltre. Dati forse da verificare, in quanto, lo I.O.N (Index Organism Name) ci dà la bellezza di 25 specie. http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 18:04 Acquariforum Le specie significative Una specie molto diffusa in acquari marini di barriera è il Lysmata amboinensis (De Man 1888), gambero originario dell’oceano Indiano, mar Rosso e oceano Pacifico, facilmente confondibile con il Lysmata grabhami (Gordon 1935) L’amboinensis è arancione/giallo con una fascia rossa sul dorso, questa è attraversata e divisa da una sottile linea bianca. Anche nella coda presenta delle macchie bianche, come bianche sono le lunghe antenne. Risulta fra i più efficaci pulitori di pesci e della vasca stessa, comportamento tranquillo e assolutamente non timido tanto da mangiare direttamente nella mano dell’allevatore II grabhami è molto simile all’amboiensis, ma presenta colori meno accentuati, la linea bianca dorsale continua senza interruzioni fino al termine della coda (linea che nell’amboiensis, in prossimità della coda viene interrotta), e un comportamento meno propenso alla pulizia, e infine proviene da un'altra zona geografica rispetto all'amboiensis (mari Caraibici e oceano Atlantico). Alcuni ricercatori classificano l’amboiensis come varietà del grabhami e non una specie diversa, tesi comunque non molto sostenuta Altro gambero di origine tropicale (oceani Pacifico e Indiano ) è il Lysmata debelius (Bruce 1983), il nome è una dedica al fotografo tedesco H. Debelius Gambero dalla bellissima livrea rossa e puntini sparsi bianchi, come bianche del resto sono le lunghe antenne e le zampe. Crostaceo timido, mite e dall’attività maggiormente notturna, vive in zone più profonde rispetto ad altri Lysmata, territoriale verso altri individui della stessa specie, ma meglio allevarli in coppia. http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 18:04 Acquariforum Anch’esso risulta buon pulitore in acquario, ma più delicato e sensibile alla qualità dell’acqua E veniamo allo sterminatore di Aiptasie per eccellenza, il Lysmata wurdemanni (Gibbes 1850), originario dei mari Caraibici e Atlantico occidentale, presenta una livrea colorata di arancione con bande più scure variabili dal marrone al rosso scuro, lunghe antenne con lo stesso colore del carapace. Conosciuto come sterminatore di Aiptasie e meno come pulitore vero e proprio, seppure in acquario setaccia il fondo e le rocce alla ricerca di cibo, crostaceo tranquillo ed ermafrodita simultaneo. Facilmente viene confuso con altri gamberi NB- Nel mercato acquariofilo internazionale e in negozio di vendita al dettaglio, potrebbe casualmente venire confuso con un altro crostaceo appartenente ad altro genere, il Rhynchocinetes uritai, un bel gambero dell’oceano Pacifico con livrea simile al Lysmata wurdemanni ma che presenta una forma anatomica dorsale e rostrale molto diversa, più che un pulitore si tratta di un commensale sui coralli e non di rado danneggia questi ultimi. Anche con altri Lysmata può venire confuso, in particolare con il californica e il rathbunae Un altro efficiente pulitore è il Lysmata californica (Hippolysmata) (Stimpson 1866), originario, come dice il nome, della costa occidentale del nord America, comprese le coste messicane, adatto ad acquari meglio temperati che tropicali. Molto conosciuto come il pulitore principe (in libertà) della grossa e lunga murena Gymnothorax mordax, un bestione che può raggiungere un metro e mezzo di lunghezza. Il californica non di rado viene confuso con il wurdemanni, ma il californica è meno (se non del tutto) interessato alle Aiptasie. Carapace giallo/arancio con reticolo di striature rosse Il Lysmata rathbunae (Chace, 1970) presente nelle acque dell’Atlantico nord- occidentale, assomiglia anch’esso al wurdemanni ma presenta colori più scuri e una coda affusolata, inoltre non è interessato alle Aiptasie Ancora della costa americana dell’Atlantico è il Lysmata moorei (M. J. Rathbun, 1901), come pure dell’Atlantico sono il Lysmata intermedia (Kingsley, 1878) e il Lysmata anchisteus (Chace, 1972). Mentre del Pacifico australe e occidentale è il Lysmata vittata (Stimpson, 1860), dell’oceano Indiano è il Lysmata kuekenthali (de Man, 1902), e presente in un piccolo areale del mar Rosso è il Lysmata multiscissa (Nobili, 1904), il Lysmata trisetacea (Heller, 1861) vive anch’esso nell’oceano Indiano. Da citare anche il Lysmata acicula ((M. J. Rathbun, 1906) e il Lysmata ternatensis (de Man, 1902) Tutte specie che difficilmente troviamo come ospiti di acquari marini, almeno nel nostro continente è poco probabile Diverso è il discorso per la specie del Mediterraneo e dell’Atlantico nord-orientale, il Lysmata seticaudata (Risso, 1816), gambero adattissimo logicamente, in un biotopo mediterraneo. Bel gambero di taglia piccola, presenta striature http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 18:04 Acquariforum rosse alternate da striature bianche sottili oppure punteggiate, pacifico e ottimo pulitore dell’acquario, in libertà predilige fare le pulizie alle murene e ai grossi pesci di scogliera. Maggiormente attivo durante le ore notturne, adattabile e resistente in cattività in acquari temperati, accetta qualsiasi cibo commerciale senza problemi. Altra specie del Mediterraneo è il Lysmata nilita (Dohrn & Holthuis, 1950), vive fra le pareti rocciose costiere a bassa profondità, attivo essenzialmente durante le ore di buio. Una scoperta abbastanza recente ci dice che alcuni Lysmata sono ermafroditi simultanei (ermafroditismo sincrono), una particolarità riproduttiva raramente presente fra i crostacei decapodi (gamberi e granchi). Iniziano la vita da maschi riproducendosi in maniera gonocorica, crescendo e diventando adulti, e durante una muta, assumono le gonadi femminili senza perdere quelle maschili, perciò sono in grado di fecondare come di essere fecondati, mentre è impossibile l’autofecondazione. Fonte: Department of Biology, University of Louisiana –Aprile 2003 Una caratteristica riproduttiva, (l'ermafroditismo sincrono) di certo presente sul wurdemanni e californica, e con ogni probabilità, secondo osservazioni, pure nelle specie amboinensis, grabhami e nilita. http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 18:04 Acquariforum La riproduzione in acquario è possibile, ma è molto difficile portare a termine l'allevamento delle piccole larve. Molti tentativi di riproduzione falliscono dopo pochi giorni per la difficoltà di gestione del cibo e della qualità dell'acqua per le piccole larve. Queste ultime necessitano di un programma nutrizionale con microalghe, rotiferi, naupli di artemie e copepodi, in poche parole con fito e zooplancton, oltre ad una rigorosa selezione larvale e un controllo costante delle varie fasi larvali di crescita. Di certo per tentare la riproduzione in acquario non devono esserci animali antagonisti per le larve e nemmeno per gli adulti e condizioni fisiche dell’acqua ottimali. Infatti le larve che questi decapodi rilasciano con frequenza nell’ambiente, diventano facile preda per pesci e invertebrati. Sull’argomento riproduzione dei Lysmata consiglio la lettura di questo articolo http://www.advancedaquarist.com/issues/nov2004/breeder.htm Nonostante la fama di pulitori di pesci potenzialmente pericolosi, anche i Lysmata devono temere l’attacco da parte di specie ittiche particolarmente aggressive e affamate. Un acquario piccolo e con pochi anfratti possono costituire un fattore di rischio per il crostaceo in caso di convivenza forzata con certi pesci (perciò è buona cosa predisporre le rocce e il materiale d’arredo in modo da formare anfratti, tane e nascondigli) che vedono il Lysmata come una preda saporita e di facile cattura. Soprattutto nel periodo della muta risulta maggiormente vulnerabile e indifeso senza una protezione ambientale adeguata Un acquario tipo per i Lysmata deve presentare abbondanza di rocce e anfratti, una illuminazione non particolarmente marcata o meglio predisporre delle zone più in ombra, un peso specifico dell’acqua fra 1023-1026, ph fra 8.1 – 8.4 e temperature comprese fra 21 e 26 gradi massimi, valori massimi per le specie equatoriali e minimi per le http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 18:04 Acquariforum specie temperate. Articolo scritto da Giulio (MisterG) Un ringraziamento per il materiale fotografico a Peterpan67 - ThyronCain- gio1265 - Luciano - Paolo61 http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 18:04