Apistogramma pandurini

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Apistogramma pandurini
Acquariforum
Apistogramma pandurini
Inviato da Roberto Posarelli
sabato 07 luglio 2007
Ultimo aggiornamento sabato 07 luglio 2007
Colorazione - A prima vista la caratteristica che impressiona è l’estrema somiglianza con Apistogramma nijsseni,
la forma del corpo è assai simile e solo i colori danno un sicuro segno di riconoscimento.
maschio
La colorazione di fondo del maschio è grigio-marrone chiaro e giallognola nella zona pettorale, sui fianchi le scaglie
hanno dei riflessi azzurri (come in A. nijsseni), una striscia grigio-nero parte dalla nuca e attraversa l’occhio fino
alla gola, una macchia nera è presente nel penducolo caudale e si protrae fino alla metà della pinna caudale, la stessa è
azzurra con un bordo esterno rosso, le pinne dorsale e anale sono sfumate dall’arancione al rosso con dei riflessi
azzurri, le lunghe pinne ventrali sono giallo intenso come le carnose labbra.
femmina
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La Femmina è giallo intenso nel corpo e nelle pinne con sfumature azzurre sui fianchi, la macchia nel penducolo caudale
è appena percettibile mentre la fascia nera che attraversa l’occhio è molto marcata e comincia dalla pinna dorsale
fino alle pinne ventrali, la stessa dorsale presenta delle sfumature verdi, una macchia triangolare parte subito prima della
regione anale per terminare a circa 3/4 dell’altezza del corpo.
Si tratta quindi di pesci dai colori abbastanza tenui (soprattutto nel maschio) ma molto belli, le femmine in riproduzione,
poi, sono un vero spettacolo.
Acquario e riproduzione
Misi la coppia in un acquario di circa 90 litri che ospitava anche 6 Tanichthys albonubes, arredato con un legno ricoperto
di alghe verdi, un paio di sassi, legno e foglie di Quercia e un pezzo di noce di cocco.
l'acquario da riproduzione
I valori dell’acqua sono:
GH 1 KH 0,5 PH 5,8 il filtro è caricato a torba e l’acqua si presenta di colore marrone abbastanza scuro; questo
mi ha creato anche dei problemi per le fotografie.
I pesci non sembrarono eccessivamente timidi neppure i primi giorni e dopo poco costrinsero i Tanichthys nella parte
superiore della vasca.
La coppia scelse come luogo di deposizione la noce di cocco, e la femmina vi depose in una parete 40-50 uova di un bel
colore rosso, dopo circa 6 giorni dall’immissione nella vasca.
In questo periodo il maschio si teneva nelle immediate vicinanze, ma non sembrava voler fare la guardia al territorio,
incombenza che lasciava fare alla femmina, stava per lo più sotto il legno o a “zonzo” per la vasca.
la femmina con le uova
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La femmina sembrava che non lo volesse intorno e quando questo si faceva troppo vicino lei allargava le pinne e si
metteva in posizione obliqua, solo questo accenno ad un imminente “imbeccata” bastava a far allontanare
il maschio.
Ad una temperatura di 27° , dopo circa 3 giorni si sono schiuse le uova e la femmina ha trasportato gli avanotti con il
sacco vitellino nel lato opposto della noce di cocco, dopo altri 5 giorni gli avannotti hanno cominciato a nuotare
liberamente.
gli avannotti con il sacco vitellino
A 3-4 giorni dalla schiusa, la femmina non riusciva a tenere il branco dei piccoli molto unito, ed essi giravano liberamente
per la vasca in cerca di cibo, la mia perplessità di vederne nuotare alcuni intorno alla testa del maschio senza che lui se
ne curasse troppo, fu presto soddisfatta; se entravo nella stanza degli acquari e posizionandomi davanti alla vasca,
facevo “scattare l’allarme”, la femmina subito richiamava a se gli avannotti allargando le pinne e
intensificando al massimo i colori.
Nuotando con piccoli scatti sopra di essi, invece, li faceva cadere sul fondo rendendoli invisibili tra la sabbia, guardando
meglio mi accorsi che anche il maschio, nella sua postazione sotto il tronco di Mangrovia, compiva lo stesso rituale!!!
Tutta la situazione si chiari dopo 7 giorni, a questo punto la femmina accettava il maschio sempre più vicino a lei e agli
avannotti e tutti e due si davano da fare per tenerli sott’occhio, esibendosi nei suddetti rituali non appena la
situazione si prospettava “pericolosa”.
Adesso che gli avannotti sono cresciuti un po’, la coppia gironzola per la vasca in armonia e presto i due
riproduttori saranno spostati (quella vasca mi servirà per degli A. spec. “Puerto Narino”) in un acquario dove
potrò fare delle osservazioni più approfondite.
Impressioni personali
E’ molto bello vedere degli Apistogramma dove sia la femmina che il maschio si dedicano alle cure parentali,
certo non si può parlare di una vera situazione di famiglia parentale “padre-madre” come possiamo notare
per esempio nei Pelvicachromis, ma di sicuro a parte il Borelli (dove comunque il maschio non è a questi livelli di
interazione con la prole) non so quanti Apistogramma abbiano questo comportamento riproduttivo.
Un'altra annotazione che ho fatto, riguarda il comportamento di alcuni ciclidi di prendere i piccoli in bocca per spostarli in
varie zone della vasca, cosa che non ho mai visto fare ai miei pandurini.
La mia coppia, comunque, era alla sua prima riproduzione, quindi (secondo me) ancora un po’ maldestra, nelle
successive vedrò come si svilupperà il comportamento durante le cure parentali, fino a che punto ci possiamo spingere in
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alto con il valore di PH per la riproduzione, cercherò di fare delle foto migliori e molte altre cose ancora :-))
Ad un mese dalla riproduzione, quando è avvenuta la stesura di questo resoconto, gli avanotti misurano 1 cm, godono di
buona salute e le loro pinne dorsali iniziano a colorarsi, i loro genitori li guardano sempre, visto che sono ancora insieme
a loro, anche se con più distacco.
Avrete capito che dovremmo aspettare un po' di tempo per vedere la seconda parte di questo articolo, mi auguro che
queste informazioni già possano aiutare chi si volesse cimentare nell’allevamento e nella riproduzione di questo
bel pesciolino dall’appetito roccioso (i miei hanno sempre mangiato di tutto e con avidità) e dal carattere, secondo
me, un po’ più aggressivo rispetto ad altri Apistogramma.
Di Roberto Posarelli (14-01-2002)
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