Vela e Motore febbraio 2017 Mylius 65
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Vela e Motore febbraio 2017 Mylius 65
€ 6,00 IN VENDITA ANCHE SU FEBBRAIO 2017 mensile - anno 95 3 92 l1 da www.velaemotore.it catamarani.velaemotore.it INTERVISTA FRANCESCO ETTORRE FIV «Voglio una vela più facile» Guida alla scelta OPEN & FLY con 8 modelli provati per voi USATO D’OCCASIONE AMEL SUPER MARAMU il grande classico 11 NOVITÀ IN PROVA Pershing 5X Rizzardi 48 IN Bénéteau G T 46 Rio Colorado 44 Azimut 66 Fly Rodman Muse 54 Absolute 50 Fly Ferretti Yachts 450 Najad 450 CC Sunbeam 22.1 Arctic Commuter 25 COVER Con Azimut 66 Fly a 33 nodi nelle acque di Cannes PROTAGONISTI ALDO PARISOTTO Stregato dal fascino Mylius 28/01/2017 ISSN 0042-3181 ITINERARI La Polinesia in cat PROTAGONISTI ■ ALDO PARISOTTO Tra forma & funzione Dal mondo dell’architettura a quello della nautica. Come conciliare ambiti diversi in un linguaggio armonico. Ce ne parla il designer Aldo Parisotto, conquistato per la seconda volta dallo spirito Mylius e oggi felice armatore del nuovo 65 FD Oscar3 a cui ha collaborato nella progettazione di layout, dettagli e materiali di arredo Aldo Parisotto a bordo di Oscar2, il primo Mylius 50. Non è nuovo nel settore della nautica dove ha collaborato con il produttore di yacht a motore Sanlorenzo e per il cantiere Del Pardo costruttore dei Grand Soleil. Nella pagina di sinistra, un dettaglio e uno schizzo del nuovo Mylius 65 FD. di Marta Gasparini ([email protected]) M ilano, via Marcona, una tipica casa di ringhiera rimessa a nuovo è il "laboratorio" della Parisotto + Formenton. All’interno, un décor essenziale, arioso convive con materiali caldi, pezzi di design senza tempo e lunghi tavoli dove è all’opera l’équipe di lavoro. È qui che incontriamo Aldo Parisotto, architetto, uomo di mare, yacht designer nonché socio con Massimo Formentòn dello studio di architettura specializzato, su scala internazionale, in progettazione, ristrutturazione residenziale, industriale, retail e interior design anche per la nautica. In sintesi, per dirla con Parisotto: «ovunque ci sia l’esigenza di creare qualcosa di eccellente». Armatore del nuovo Mylius 65 FD, fresco di varo, ci parla della sua passione per le barche, nata da bambino sulle lunghe spiagge sabbiose di Jesolo e di come è stato conquistato dal fascino Mylius. Dove e come nasce questo coinvolgimento per le barche? «I miei genitori avevano un’attività a Jesolo e quindi da piccolo vivevo tutta l’estate al mare. Ho acquistato la mia prima barca, un Bénéteau First 345, nel 1999 con cui ho cominciato a regatare e col tempo la mia passione si è trasformata in 22 Vela e Motore febbraio 2017 agonismo tanto da cimentarmi in competizioni sempre più impegnative. In seguito sono passato a un Grand Soleil 45 e a un 46. Una passione che via via si è trasformata anche in lavoro tanto da essere coinvolto nella realizzazione del layout del GS 39 e del 50». E il suo incontro con Mylius? «È avvenuto nel 2009 in occasione di una regata a Gaeta dove ebbi modo di salire a bordo di un Myius. Ero con mia moglie Elena, mia compagna di regate, e rimasi colpito dalle linee e dalle performance. L'innamoramento avvenne però nel 2012, gironzolando al Salone di Genova, mentre ero alla ricerca di un 50’, salii a bordo del Mylius 50 disegnato dall’architetto Alberto Simeone, direttore tecnico del cantiere e fu amore a prima vista: una sintesi di tutto quello che cercavo, modernità, stile e sobrietà. Non sapevo che da quell’incontro sarebbe nato un rapporto, una sorta di “start up”, che mi avrebbe visto in prima linea anche nella “finitura” di quello che sarà Oscar2 fino all’attuale 65 FD, Oscar3. Per farla breve in quarant’otto ore firmai il contratto». Il nuovo Mylius 65 FD, un performance cruiser di lusso in pieno stile Mylius, ma con un’impronta diversa. «Più si penetra nel progetto e più se ne percepisce la persona- Vela e Motore febbraio 2017 23 PROTAGONISTI ■ ALDO PARISOTTO a bordo delle barche a motore dove i volumi premiano, l'aslità. È un barca competitiva, ma comoda anche quando si naviga setto è orizzontale mentre le vele hanno andature in assetto con tanto vento, leggera e velocissima con scafo e paratie interne sbandato, hanno altezze e larghezze che cambiano a ogni in carbonio. A bordo del Mylius 65 FD bisogna soffermarsi per centimetro e richiedono elasticità di adattamento. Credo che apprezzarne le finezze: applique, divani, il guardaroba in pelle un progettista che navighi sia più avvantaggiato rispetto a che rimanda ai bauli da viaggio, il piano in acciaio a fine cucina uno che non va in barca». né troppo lucido né satinato con un’unica funzione estetica e poi Per la scelta dei materiali come si è comportato? la serie di tasche portaoggetti». «Faccio sempre molta ricerca a livello di materiali e finiture Come è stato il rapporto con Simeone? con l’obiettivo di aumentare il comfort: performanti da un «Mi piacciono le sue scelte e, grazie alla mia esperienza di lato e dall’altro coerenti allo stile marinaresco tradizionale, interior design in campo nautico, si è creato un confronto fatto di un linguaggio essenziale e rigoroso. A bordo domina alla pari, molto stimolante. Un “passaggio” di idee continuo il carbonio non solo a livello strutturale, ma anche estetico; che si traduceva in soluzioni innovative a livello di layout, un esempio fra tanti: la porta scorrevole che separa la zona dettagli e materiali di arredo non ancora visti a bordo di armatoriale dalla dinette. Per le essenze ho preferito l’eucaun Mylius. Ne è nata una barca diversa, pur conservando lipto affumicato e il rovere a poro aperto, piacevoli al tatto il family feeling del brand. È stato un periodo impegnativo e di grande impatto visivo. e divertente, abbiamo pasC’è molta pelle non solo sato ore e ore a prendere per i divani, ma anche per il misure, focalizzandoci rivestimento del corridoio». su dettagli e particolari, Perché ha voluto posiziodiscutendo allo sfinimento. nare il lavabo della cucina Siamo arrivati al traguardo sul lato opposto del corrisoddisfatti del risultato: doio sotto alla scala? ovunque cada l’occhio c’è «Mi piaceva l’idea. La qualcosa che incuriosisce». barca, nonostante le dimenQuindi un matrimonio persioni, ha sempre la cucina fetto tra due professionisti? a vista, ho preferito spoMai uno scontro? stare quindi il lavello sotto «Certo, soprattutto quando la scala in modo che non si mi rendevo conto di vivere veda perché è la zona più il ruolo del cliente con tutte spesso in disordine». le richieste, a volte eccenElena Parisotto al timone del Mylius 50 Oscar2, ha avuto un ruolo attivo Quali le soluzioni scelte triche, che ne conseguono. nella realizzazione del progetto di Oscar3. per l’illuminazione a cui Secondo Simeone si prolei attribuisce molta importanza? getta in base a una serie di regole fisse, ma per certi dettagli «La luce aiuta a percepire gli spazi, quindi è più che mai fonsono riuscito a fargli cambiare opinione». damentale in ambiti ristretti. L’utilizzo dei Led offre opporNon temeva di portare troppe atmosfere domestiche nelle tunità interessanti, oltre a durata e qualità, si creano scenari e sue barche? atmosfere adatti al giorno e alla notte». «No, sono sempre partito da due principi fondamentali: Come deve essere fatta una barca per avere successo? rispettare la caratteristica indispensabile di marinità, di sicu«Un buon progetto deve essere marino e poi deve portare rezza ed evitare quegli abusi che portano a creare barche in sé quel concetto di funzionalità e bellezza essenziali per che sembrano delle case fuori contesto. Inoltre, non bisogna piacere e sentirsi bene a bordo. Realizzare una barca esige mai dimenticare che la barca è un oggetto in continuo moviun percorso lungo, per il mio Mylius 65 FD ci è voluto un mento. Penso comunque che ci siano analogie forti e quando anno e mezzo». le dimensioni lo permettono è possibile pensare ambienti Perché le sue barche si chiamano tutte Oscar? nautici di sapore domestico. Questo accade più facilmente 24 Vela e Motore febbraio 2017 ❘❙❚■ Dentro Oscar3, il nuovo Mylius 65 FD Varato a novembre 2016, in una giornata decisamente bagnata, ha la coperta interamente rivestita in teak, incollato sottovuoto. Il winch della scotta randa è montato su colonnina centrale, mentre i winch primari e di manovra sono sulle estremità poppiere delle panche, dove sono rimandate anche tutte le manovre provenienti dall’albero, che corrono sottocoperta completamente recessate. Il piano di coperta è dunque pulito e libero, anche grazie all’eliminazione delle rotaie trasversali, sostituite da un sistema volante di barber per i fiocchi da regata, che lascia liberi i passavanti - mentre è presente la rotaia per il fiocco autovirante da crociera. Gennaker ed altre vele asimmetriche possono essere murate sulla delfiniera fissa, che funge anche da musone dell’àncora. La dinette è un grande open space, essenziale e molto luminoso, con divani contrapposti in ultraleather beige (particolare a destra). La zona armatoriale è progettata come una grande suite (foto a destra in alto), la zona bagno è divisa in due parti, con doccia separata sul lato destro; il letto matrimoniale (foto sopra) è sulla paratia di prua. Per gli abiti sono stati scelti degli armadi in pelle stile baule (a sinistra). A poppa della scala sul lato sinistro troviamo la cucina, con un piano di lavoro estremamente spazioso, anche grazie alla soluzione del lavabo sotto la scala. Sul lato destro della barca il tavolo da carteggio e la cabina equipaggio con due letti sovrapposti. A poppa ci sono due cabine ospiti gemelle, ciascuna con bagno e doccia dedicati. La cala vele è attrezzata con un piccolo wc e lavabo/doccia, mentre a poppa è possibile alloggiare un tender di 2,70 metri. Vela e Motore pubblicherà la prova del 65 Fd nel numero di marzo 2017. «Una dedica a mio padre». Quale sarà il porto d’elezione del suo Mylius 65 FD? «Sono italiano e quindi Oscar3 batterà bandiera italiana e il marina sarà italiano. Per ora sono ormeggiato a Cala De Medici in Toscana, un’ottima struttura e ideale punto di partenza per le mete più belle del nord e sud Tirreno». Se dovesse passare a una barca a motore cosa sceglierebbe? «Mi piacerebbe impegnarmi in un refetting, ad esempio di una bella navetta d’acciaio che solca il mare con il suo moto lento e con dolcezza». Vela e Motore febbraio 2017 25