Vela e Motore
Transcript
Vela e Motore
€ 6,00 IN VENDITA ANCHE SU NOVEMBRE 2016 mensile - anno 94 3 92 la 1 d www.velaemotore.it catamarani.velaemotore.it TEST Mylius 76 DS Bavaria 34C LTN 26 Venom TUTTE LE VINCITRICI PROVATE PER VOI Grand Soleil 58 Bali 4.0 Lounge R-30 Daysailer Arcadia Sherpa Jeanneau Leader 30 MV Mito 45 COVER Il Mylius 76 DS in navigazione nelle acque dell’Arcipelago Toscano REGATE Alla Barcolana con Sir Ben Ainslie RIMESSAGGIO PROTAGONISTI I consigli prima di mettere la barca a riposo Michele Parini – Austin Parker Dalle lobster alle navette ISSN 0042-3181 LE PROVE DI VELA E MOTORE MYLIUS Ammiraglia della flotta del cantiere piacentino che propone un semi custom di 23,40 metri tutto di carbonio per la crociera veloce. In quattro nodi di vento ha bolinato a sei senza problemi. Interni a tre cabine e tre bagni con zona equipaggio a poppa. Eccolo dalla testimonianza dell’armatore 76 DS T utto nasce da un bicchiere d’acqua. «Ero al salone di Cannes per firmare il contratto di acquisto di uno yacht - racconta Fausto Sestini, armatore del primo 76’ costruito da Mylius - quando mia figlia piccola, accaldata e stanca di salire e scendere da una barca all’altra, si è fermata protestando perché aveva sete. Eravamo davanti allo stand di un cantiere che ancora non conoscevo, Mylius Yachts, e un istante dopo si è presentata una ragazza con un bicchiere di acqua. Era Valentina, la figlia di Luciano Gandini, uno dei soci e così, dopo aver bevuto ho chiesto alla piccola un ultimo sforzo per visitare 40 Vela e Motore novembre 2016 anche quelle barche. È finita che ho firmato per un Mylius 76 DS». Sestini, bergamasco trapiantato in Toscana, è l’armatore del primo deck saloon del cantiere piacentino, ha seguito la costruzione della sua barca fin dal primo momento e ne conosce tutti i segreti e ha collaborato con lo studio tecnico per sviluppare alcune soluzioni che aveva maturato nelle sue precedenti esperienze. Per Sestini non è infatti la prima barca: «vengo dal motore, ho avuto prima un motoscafo da corsa, faceva 60 nodi, in seguito un Bertram, poi l’amore per la vela è arrivato e nel 2000 ho acquistato uno Jeanneau Sun di Alberto Mariotti ([email protected]) Odyssey 54 DS, dopo qualche anno sono passato a un Hanse 630 con cui ho navigato per oltre 19.000 miglia in giro per il Mediterraneo». Parlare con l’armatore è un piacere, ci racconta infatti che vive la barca tutto l’anno, ogni weekend, ponte e festa è a bordo, e non sempre per navigare, ma anche per starsene in porto e passere il tempo con famiglia e amici. Ci vorrebbero molti più armatori del genere! «La passione per Mylius si è rafforzata frequentando il cantiere, è lì che mi sono innamorato di tutti, la barca è bellissima, ma sono stupende anche le persone che lavorano, gentili e sorridenti, dai proprietari fino all’ultimo degli operai. Basti pensare che la barca è stata varata il 31 luglio e noi l’8 di agosto siamo partiti per le vacanze senza avere mai un problema. È un modello grande, ma è come un derivone, ho avuto meno problemi a passare dall’Hanse 630 al Mylius 76 che non dal 54 DS al 630». I programmi dell’armatore sono ambiziosi: «il sogno è fare il giro del mondo, magari iniziare con la regata Arc e poi partire. Era anche il sogno di mio padre, che non è riuscito a coronare; voglio farlo per lui, e questo spiega il nome della barca, Grillo Parlante: è la mia coscienza che mi parla e dice di partire fin che posso». Vela e Motore 41 novembre 2016 PROVA MYLIUS 76 DS 2 3 4 1 1/2. Il salone con vista a 360° verso l’esterno, le tendine Ocean Air sono state studiate apposta per questo modello. Al centro si aprono due grandi portelloni con pistoni a gas e si accede alla sala macchine, dove sono installati, oltre al motore, tutti gli impianti. Al centro della foto (1) si vede l’albero passante di carbonio e l’accesso alla zona armatore e ospiti. Nella foto (2) il tambuccio e i quattro gradini di carbonio. Con questa vista e luce è impossibile provare la sensazione di essere nella “pancia” della barca. 42 Vela e Motore novembre 2016 Progetto e interni In fase di progetto, l’armatore aveva le idee chiare: «vengo dal motore e non mi è mai piaciuto scendere nella pancia della barca, volevo quindi un deck saloon e uno scafo che navigasse veloce a vela e con spazi per ospitare anche dodici persone in un salone con vista a 360°». Il 76 DS, come anche tutti i modelli del cantiere, ha scafo, coperta e paratie di carbonio e il tutto è controllato con gli ultrasuoni. Il carbonio è usato anche per altri dettagli, come alcune delle porte, i gradini di ingresso al salone, i lavandini dei bagni e molto altro. Gli ambienti sono ben separati: a poppa c’è la cucina che conduce alla zona carteggio e alle cabine dell’equipaggio, entrambe sono accessibili direttamente dal pozzetto tramite due passaggi attrezzati con scalette rimovibili. A centro barca c’è il salone e poi a seguire la zona ospiti con due cabine a letti singoli e altrettanti bagni privati e quindi la cabina matrimoniale con il suo bagno sistemato a prua. Fausto Sestini ci racconta che «dal punto di vista costruttivo non potevo chiedere di meglio, ho gli spazi di un 100’ e una qualità incredibile, gli impianti sono tutti catalogati e anche chi non conosce la barca si trova con facilità». Ci piace ora riprendere la risposta di Alberto Simeone, socio del cantiere e progettista delle barche, alla domanda “cosa è per lei la sicurezza” nell’intervista pubblicata nello scorso numero di aprile: «utilizziamo coefficienti strutturali maggiori rispetto a quelli di norma, tutta l’attrezzatura di coperta è sovradimensionata, e lo stesso per i perni della deriva e le saldature. Chi sale a bordo e critica per la mancanza di una maniglia, dovrebbe guardare le dimensioni dei nostri winch, il sistema che blocca le batterie, che oggi arrivano a pesare una tonnellata e in caso di capovolgimento diventano mortali, come è realizzato l’impianto idraulico e quello antincendio. Tutte le mie barche hanno paratie stagne a prua e a poppa, crash box e boccole del timone in compartimenti stagni: se rompi il timone non affondi. E non perché dovrai fare l’Atlantico, ma perché deve essere così. Facciamo ispezioni a ultrasuoni a tutti gli elementi più sollecitati e su tutti i laminati». 5 6 7 3/5. La cabina dell’armatore con testata verso prua e bagno con accesso privato e grande cabina doccia. 4. La cucina ha spazi formidabili e accesso riservato visibile nella foto (6). In cucina si trova una porta di accesso veloce per ispezionare la sala macchine, dove si trova lo Yanmar 6BY3 da 220 cv. 7. La zona carteggio è tra la cucina, ancora visibile sulla sinistra, e le cabine equipaggio, sulla destra. Questo è lo spazio più sacrificato della barca, sebbene sempre ben accessibile da comandante ed equipaggio. Vela e Motore 43 novembre 2016 PROVA MYLIUS 76 DS MYLIUS 76 DS in cifre 1 2 7 8 3 I DATI Lungh. f.t./con bompresso m 23,40/25,25 Lunghezza al gall. m 21,50 Larghezza m 5,92 Pescaggio std m 3,50 Dislocamento kg 32.000 Zavorra kg 11.500 Serbatoio acqua lt 2.000 Serbatoio carburante lt 2.000 Superficie velica bolina mq 280 Sup. velica andature portanti mq 618 Motore Yanmar 6BY3 cv 220 Omolog. CE categoria A Progetto Alberto Simeone e Mylius Yachts Prezzo di listino su richiesta Il Mylius 76 DS è uno yacht semi custom, il prezzo è quindi solo su richiesta. 11 12 INDIRIZZI Mylius Yachts, Maiano, Podenzano (PC), tel. 0523 550026, www.mylius.it 4 5 1/2. Un momento della nostra prova al largo di Cala de’ Medici, in Toscana. Siamo con randa e fiocco e filiamo a oltre 5 nodi. In pozzetto mancano ancora due tavoli di legno. 3. A poppa si apre il garage per il tender e vari “giocattoli”. Vi si accede anche dal pozzetto con un portellone che scorre verso prua. 4. Strumenti del motore e winch elettrico della randa sono tra le ruote. 5. Dalle colonnine ruotabili - si controlla tutto il piano velico. 6. Un dettaglio del bulbo fisso con pescaggio di 3,20 metri e winglet. 44 Vela e Motore novembre 2016 6 In navigazione Navighiamo nelle acque di casa dell’armatore, l’arcipelago toscano, in una giornata di sole tra pioggia e perturbazioni. Il vento non è molto, mai superiore ai 4/6 nodi, ma capace di lasciare il segno su chi, come noi, non aveva ancora navigato su uno scafo del genere. Siamo fortunati, perché a bordo c’è tutta la squadra della veleria One Sails per mettere a punto i nuovi gennaker, Code 0 e trinchetta, più a punto di così la barca non potrebbe essere. Diamo precedenza alle foto di copertina e saliamo a bordo dopo i vari test navigando con randa e fiocco autovirante: il 76 DS non fatica a navigare a oltre 5 nodi. Grazie al bulbo con le alette (vedi foto 6) il 76 Ds stringe che è un piacere e siamo intorno ai 24° al vento apparente, e la barca fila via veloce e silenziosa. L’armatore ci tiene però a raccontare che l’estate scorsa «con 25 nodi di reale sul muso stringevamo senza problemi a 24/25° al vento correndo a 10,4 nodi con tutta randa e fiocco, e la barca non era ancora messa a punto definitivamente». Inoltre, mentre eravamo sul gommone appoggio per le foto, con il Code 0 e 6 nodi d’aria, il 76 DS ha fatto segnare 8 nodi di velocità. Non di meno a motore, con uno Yanmar da 220 cavalli ed elica a quattro pale abbattibili si naviga a 10,5 nodi in regime di crociera. 7/8. Albero e boma sono di carbonio, tre ordini di crocette e winch elettrici alla base per le varie drizze. La rotaia autovirante del fiocco aiuta a velocizzare le virate. 9. Ogni timoneria ha una coppia di puntapiedi: a prua e a poppa della ruota, qui si vede solo quella di poppa. 10. Due gavoni per ogni lato del pozzetto, il cantiere produce in casa anche tutti i passauomo con vetro curvo presenti a bordo. Un gran lavoro, che fa però capire il livello di personalizzazione e qualità che Mylius è in grado di raggiungere. COSTRUZIONE Scafo in sandwich di carbonio con anima di Pvc con infusione di resina epossidica tramite il sacco del vuoto. Laminazione in solido nella zona di chiglia, timoni e motore. Coperta realizzata con stampo femmina in sandwich di carbonio e Pvc. Giuntura scafo/coperta con colle epossidiche più laminazione interna ed esterna. Tutte le paratie sono in composito con sandwich di carbonio e schiuma di Airex fazzolettate a scafo e coperta. PIANO VELICO P m 28,260; E m 9,650; J m 9,130; IG 29,100; Main sail mq 160; Jib mq 120; Gennaker mq 458; Code 0 mq 298 LE PRINCIPALI ALTERNATIVE CNB 76 11. Il vano motore è accessibile dal centro del salone sollevando due portelloni. Non manca un accesso di ispezione nella cucina. Ogni tubo e leva di sicurezza ha la sua targhetta che ne identifica la funzione. 12. Mario Sassi, uno dei soci del cantiere, al timone durante la nostra uscita. Nella foto si vede bene la caratteristica forma della deck house. VELOCITÀ A VELA Æ vento reale 4 s 6 nodi Æ 9 90° 8* nodi 45° 6,3 nodi Lunghezza f.t. m 23,17; largh. m 6,10; disloc. kg 45.000; en.cnb-yachts.com 30° 6 ADVANCED ITALIA YACHT A80 10 120° 7,7* nodi 150° 7,3* nodi nodi PROVAT A SU V 04 -2016 24° 5,5 nodi Lunghezza f.t. m 23,98; largh. m 6,20; disloc. kg 39.400; www.advancedyachts.it Note: La prova si è svolta con 16 persone a bordo, mare piatto e poco vento. * Valori rilevati con randa e Code 0. Vela e Motore 45 novembre 2016