Semafori d`oro

Transcript

Semafori d`oro
attualità
semafori d’oro / 1 - le multe elettroniche
Il giallo, il rosso
Gialli lampo, verbali a raffica, punti
patente che saltano, ricorsi a valanga.
Viaggio nell’Italia che trasforma
i (giusti) controlli in business.
E privatizza la sicurezza agli incroci
I
l triangolo d’oro, lo ha ribattezzato qualcuno.
Quello che da Novara va ad Altavilla Vicentina, passando per Segrate e Cornaredo, alle
porte di Milano, e si chiude a Perugia. Cinque
città, cinque casi di cronaca finiti sulle prime
pagine dei giornali dopo la valanga di multe per
passaggio con semaforo rosso piombata su
decine di migliaia di automobilisti: 70.000 verbali - equivalenti a un incasso, per ora teorico,
di 10 milioni di euro - in pochi mesi di funzionamento di una quarantina di micidiali macchinette per il controllo dei semafori (macchinette
si fa per dire, visto che in alcuni casi si tratta di
strumenti assai sofisticati, il cui costo può raggiungere i 100.000 euro a «pezzo»).
Cinque eclatanti casi di cronaca, si diceva.
Ma il business delle multe semaforiche è molto
più ampio e coinvolge le centinaia di amministrazioni di tutta Italia che hanno installato questi strumenti. In nome della sicurezza e della
prevenzione, affermano in coro sindaci e comandanti di Polizia municipale; con il solo scopo di far soldi, infischiandosene della preven-
in coda per una foto. come all’iper
A Segrate, all’interno del comando di Polizia
locale, occorre «staccare» il numero per poter
consultare i fotogrammi scattati dai cinque
T-RED installati sulla provinciale «Cassanese».
234
QUATTRORUOTE Aprile 2007
e la stangata
Il prefetto
Attenzione:
con il ricorso
si rischia
■ «Fate ricorso solo
UNa trappola Colorata
Sotto accusa, nei controlli
elettronici dei semafori, è
il tempo del giallo, non
disciplinato per legge,
ma fissato dai tecnici comunali
in funzione delle caratteristiche
dell’incrocio. Secondo molti
automobilisti la durata verrebbe
«strategicamente» abbassata
con l’installazione delle
telecamere. Tutto da dimostrare.
se c’è un motivo fondato.
Diversamente la sanzione
verrà raddoppiata».
Lo ricorda il prefetto
di Milano, Gian Valerio
Lombardi, ai multati
che si apprestano
a presentare opposizione.
Fra questi i molti di Segrate
che evidenzieranno
l’inadeguatezza
della segnaletica verticale
e la presenza
di cartelloni pubblicitari
che distrarrebbero
e limiterebbero la visibilità
dei semafori. «Vedremo»,
taglia corto Lombardi,
lasciando intuire
l’orientamento di tutte
le Prefetture. «Tutto quel
che si potrà fare si farà,
senz’altro trarremo
spunto dalla vicenda
per stimolare a far meglio
o, comunque, a eliminare
gli inconvenienti. Resta,
però, il fatto che chi
è passato con il rosso
ha commesso una
violazione». Il prefetto,
però, promette di valutare
con attenzione il caso.
«Lo facciamo sempre.
Verificheremo che il rosso
non sia “tiranno”.
L’obiettivo è evitare
che il dispositivo possa
trasformarsi, in alcune
circostanze, in una
trappola. Dopodiché,
naturalmente, ci sarà
la necessaria fermezza».
attualità Semafori d’oro
Implacabile T-RED
2 telecamere e 6 foto
Il preavviso c’è
In alto, il segnale
posto all’ingresso
del territorio
comunale
di Segrate, lungo
la provinciale
«Cassanese»,
che avverte
dei controlli
semaforici. Sopra,
un «fotogramma»
di T-RED, apparecchio
prodotto dalla Kria
di Desio.
236
zione e della sicurezza, ribattono gli automobilisti inferociti.
Sia chiaro. Il passaggio con il semaforo rosso
è un’infrazione estremamente pericolosa e le
forze di Polizia fanno bene a essere intransigenti nei confronti di automobilisti che mettono
in pericolo la vita propria e altrui. Però c’è modo e modo di far rispettare la legge. Per esempio, rispettandola per primi. Come? Mettendo
in sicurezza la strada prima d’installare sterili
macchinette che, quando va bene, ti dicono
dopo due mesi che sei passato con il rosso;
posizionando segnali evidenti e perentori circa
i pericoli che si corrono all’incrocio; rimuovendo i tanti cartelli pubblicitari abusivi che limitano la visuale e distraggono dalla guida; supportando per qualche tempo, con la presenza
di agenti e pattuglie, l’azione di prevenzione
anziché avviare un’azione improvvisa di tipo
puramente repressivo; tarando adeguatamente la durata della luce gialla ancor prima dell’installazione delle telecamere e, alla fine, rispettando scrupolosamente tutte le prescrizioni di
utilizzo delle apparecchiature elettroniche. Come dimenticare, infatti, gli abusi compiuti tra il
2003 e il 2004, all’indomani dell’entrata in vigore della non obbligatorietà della contestabilità
QUATTRORUOTE Aprile 2007
immediata delle infrazioni semaforiche accertate per mezzo di apparecchi «debitamente
omologati»? Parecchi Comuni iniziarono a
usare in automatico strumenti non omologati,
incassando molti soldi in modo discutibile. Da
quel momento il rapporto di fiducia tra Polizie
municipali e cittadini, già incrinato, in molti casi, dal disinvolto uso dell’autovelox, si compromise definitivamente. Oggi tutto appare formalmente in regola, anche se le zone d’ombra,
come vedremo, non mancano.
Numeri da capogiro
Dati nazionali ufficiali sui semafori d’oro non
sono disponibili. Si sa, però, che nelle città dove vengono installati gli «occhi elettronici» i verbali, soprattutto nei primi mesi, fioccano: a Novara, per fare un esempio, 16 Traffiphot III SR
Photor&V installati il 14 settembre 2006 hanno
prodotto, nelle prime settimane, oltre 80 verbali
al giorno; a Segrate, alle porte di Milano, cinque
T-RED attivati il 16 novembre 2006 hanno generato, sempre nelle prime settimane, 330 verbali al giorno; a Cornaredo (Mi) un Traffiphot III
G avrebbe prodotto 13.000 multe in un mese e
mezzo; ad Altavilla Vicentina, dove dal 26 maggio 2006 sono attivi tre T-RED, a fine dicembre
il consuntivo sfiorava 18.000 infrazioni; a Perugia, dove dal luglio 2006 sono 15 tra T-RED e
Traffiphot in funzione, nei primi tre mesi sono
state rilevate circa 18.000 violazioni.
La durata non È fissata per legge
Dati che suscitano parecchie perplessità: sui
criteri d’installazione delle telecamere, sulla
durata del giallo, sull’attivazione dello strumento dopo l’accensione della luce rossa, sul sistematico ricorso alla contestazione non immediata: si lascia, cioè, che le violazioni vengano commesse in modo da colpire con la multa
automatica. Tutto ciò, evidentemente, non ha
nulla a che fare con la prevenzione e la sicurezza stradale tanto sbandierate.
È soprattutto sul «giallo che si accorcia» che
si concentrano le critiche. Tra l’altro, la sua durata - che, ricordiamo, non è fissata per legge in parecchi casi è stata aumentata dopo la prima valanga di multe perché la situazione non
sfuggisse di mano. A Novara, per esempio, rispetto a una durata iniziale compresa, a seconda degli incroci, tra due e quattro secondi,
il tempo è stato portato a quattro secondi. Lo
stesso è accaduto in altri Comuni generando,
tra i cittadini, qualche legittimo sospetto: «È la
dimostrazione», dicono, «che all’inizio i semafori erano tarati come vere e proprie trappole».
Il business del noleggio
Il fatto, poi, che i contratti di noleggio prevedano un corrispettivo, per la ditta appaltatrice,
proporzionale alle multe incassate, è benzina
sul fuoco delle polemiche. È evidente, dicono i
multati, che queste ditte hanno interesse a fare
più multe possibile. «La costante diminuzione
delle infrazioni», ribatte Paolo Cortese, comandante della Polizia municipale di Novara, «si riflette in una proporzionale riduzione dei costi e
dimostra l’efficacia, ai fini della sicurezza, di
questi strumenti. Se tutti rispettassero il rosso,
queste società non incasserebbero nulla».
«Qui», gli fa eco il comandante della Polizia locale di Segrate, Lorenzo Giona, «non riusciamo nemmeno a spendere i fondi disponibili, figurarsi se abbiamo bisogno delle multe. Il fine
è unicamente la sicurezza». Giusto. Perché, allora, non sostituire gli incroci con rotatorie, come quella già realizzata nel mezzo di due intersezioni sorvegliate dal T-RED e come quelle
che si faranno ad Altavilla Vicentina?
Nel frattempo a Novara la Project Automation di Monza incassa 29 euro per ogni multa
pagata; a Segrate la Scae, ditta locale, il
25,10% dei ricavi; a Perugia la Citiesse di Rovellasca (Co) 24,50 euro a contravvenzione
elevata. E non risulta che queste o altre ditte
stiano navigando in cattive acque per la con-
Prodi non c’entra: in piazza contro multa-facile
avvertimenti e proteste
L’indicazione del controllo semaforico ad Altavilla Vicentina, installata mesi
dopo l’attivazione dei Traffiphot, riporta anche i punti che si possono perdere
(con tanto di punto esclamativo). A destra, un’immagine della protesta
di piazza organizzata da Multavilla, il locale Comitato per il diritto alla mobilità.
Testimonianze
Quanti gialli
da risolvere
Sui tempi brevi del giallo
si concentrano molte
esperienze. Eccone alcune
dal nostro sito Internet.
Milano. «Ritengo
che passare con il rosso
sia gravissimo, ma
a Segrate hanno creato
le condizioni perché
accada a molti».
Sarmato (PC). «Il giallo
ora dura circa tre secondi:
se avvessi frenato sarei
stato tamponato dal
furgone che mi tallonava.
Così ho accelerato: multa».
Perugia. «Prima
delle telecamere il giallo
durava molto di più».
Roma. «Da quando
esistono i Photored temo
l’accensione del giallo,
rallento con il verde
per accelerare in prossimità
della linea di arresto.
Mi insultano tutti»
Milano. «Alzi la mano
chi, prima dell’avvento
di questi sistemi, aveva
visto una pattuglia
all’incrocio verificare
la durata del giallo.
Il minimo scarto genera
stragi di multe».
Mantova. «Con il giallo
tutti inchiodano anziché
liberare l’incrocio. Ho già
visto due tamponamenti:
questa è sicurezza?»
Madone (BG). «Qui tir
e furgoni si fermano col
verde per non rischiare».
Buccinasco (MI). «Sono
rimasto in mezzo
all’incrocio per un mezzo
pesante che, all’ultimo,
ha svoltato. La macchinetta
ha scattato la foto:
sono un pirata…
Milano. «Ho frenato
col giallo a un semaforo
dotato di telecamere
e sono stato tamponato.
L’Assicurazione mi ha
detto che ho ragione...
Aprile 2007 QUATTRORUOTE
237
attualità Semafori d’oro
E a Novara spuntò
il contasecondi fai-da-te
trazione degli incassi. Anzi. Al Comune di Segrate, per esempio, il noleggio di cinque T-RED
per un solo anno rischia di costare, in base ai
ritmi attuali di violazioni accertate, ben più dell’acquisto degli strumenti. Certo, nel «prezzo»
sono compresi il servizio, la manutenzione ordinaria e quella straordinaria, l’assicurazione e
il rischio d’impresa. Ma è chiaro che quasi
sempre questo sistema «a cottimo» priva le
amministrazioni di risorse (la Corte dei Conti
che cosa ne pensa?) e rimpingua le casse delle
imprese di settore. Meglio sarebbe la fornitura
a corrispettivo fisso: si farebbe piazza pulita
dei sospetti che aleggiano su Polizie municipali, assessori, sindaci e noleggiatori, si smetterebbe di parlare di «business dei controlli elettronici» e di «privatizzazione della sicurezza
stradale». E se non si dovessero più fare multe? Tanto meglio, sicurezza e prevenzione sono più preziose del loro «costo».
Più lunghi i tempi di notifica
C’è dell’altro. Il boom di multe provoca, in
molti casi, un sovraccarico di lavoro per il personale addetto. Accade così che i tempi di notifica si dilatino ulteriormente. Ad Altavilla Vicentina, per esempio, la prima contravvenzione firmata Traffiphot è del 26 maggio 2006 mentre la
prima notifica risale al 19 ottobre, 146 giorni
dopo, d’un soffio entro i termini di legge (150
giorni). Capita anche di non fare in tempo. Sempre ad Altavilla i verbali notificati oltre i limiti, e
quindi annullati, sono stati 653. E, anche se a
Segrate dicono di consegnare in 60 giorni e a
Novara entro i 40, non si può non sottolineare
come la tecnologia applicata agli accertamenti
sia all’avanguardia mentre quella destinata a
verbalizzazioni e notifiche sia dell’età della pietra. Francamente non è degno di un Paese civile consentire notifiche dopo cinque mesi e pretendere che il proprietario ricordi chi ha trasgredito. «La tecnologia», spiega Stefano Arrighetti,
amministratore della Kria, società che produce
il T-RED, «consentirebbe d’informare dell’infrazione quasi in tempo reale con un sms il proprietario del veicolo». Restano i tempi di consegna dei verbali che, però, Poste permettendo,
non dovrebbero richiedere più di qualche giorno. Altro che cinque mesi...
Calano le multe…
Al di là di tutte queste considerazioni, tuttavia, i «semafori d’oro», un importantissimo risultato l’hanno ottenuto. La diminuzione, in al238
QUATTRORUOTE Aprile 2007
L’onorevole
colpo di spugna
Mauro Fabris,
deputato Udeur,
già sottosegretario
ai Lavori pubblici,
ha presentato
un’interrogazione
al ministro
dell’Interno, Giuliano
Amato, per sapere
se non ritenga
«di doversi attivare
per annullare
tutte le multe
e per estinguere
le migliaia
di ricorsi pendenti
ed evitarne
di nuovi».
«L’interesse
primario di una
amministrazione
dovrebbe essere
l’educazione
al rispetto delle
regole piuttosto
che la repressione».
cuni casi repentina, delle infrazioni. A Novara si
è passati, in media, dalle 82 multe al giorno di
settembre alle sette di febbraio, a Segrate dalle
330 di novembre alle circa 200 di oggi, ad Altavilla Vicentina dalle 135 di luglio alle 37 di dicembre. Adesso, insomma, si sta più attenti
facendo meno i furbi. Forse più per timore di
perdere soldi e punti che per una reale consapevolezza delle regole. Ma è già qualcosa.
…ma aumentano i ricorsi
Il rovescio della medaglia è il dilagare dei ricorsi. A migliaia arrivano sui tavoli di prefetti e
giudici di pace (per ora 4000 a Perugia e ad Altavilla Vicentina, 200 a Segrate e Novara). Ricorsi che, va detto, il più delle volte vengono
respinti. Anche dai giudici di pace, le cui sentenze, però, non sono sempre univoche. Anche perché le norme, tanto per cambiare, lasciano più di qualche spazio alle interpretazioni. Che, come si sa, possono essere anche in
contrasto tra di loro. Insomma: norme vaghe,
rimedi «creativi» (come a Novara, foto sopra) e
sentenze contraddittorie. All’italiana.
Fabrizio Formenti-Mario Rossi
semafori d’oro / 2 - dizionario dei controlli
Scatta e multa
Quanto deve durare il giallo? E che cosa significano taratura
e omologazione? Ecco tutte le parole che bisogna conoscere
(anche quelle che servono per fare ricorso)
AUTOMATICO
Tutti gli strumenti per l’accertamento delle
violazioni semaforiche, con la sola eccezione
dell’Autostop K20, sono omologati per funzionare in automatico, senza la presenza di
agenti accertatori. In questi casi il Codice
della strada (art. 201) afferma che non è necessaria la contestazione immediata. L’uso
automatico prevede il rigoroso rispetto di
una serie di disposizioni. L’inosservanza, anche parziale, di queste norme inficia la validità dell’accertamento, rendendo il verbale
impugnabile (vedere a pagina 240).
CASSAZIONE
A questo livello di giudizio si accede dopo il
ricorso al giudice di pace (primo grado) e l’appello in Tribunale (secondo). Le sentenze della
Corte, pur costituendo importanti precedenti
giurisprudenziali, valgono solo per il caso al
quale si riferiscono.
■ chi fa I «magnifici» 11 occhi elettronici
STRUMENTO
PRODUTTORE
OMOLOGAZIONE
FTR
Sodi Scientifica
Settimello di Calenzano (FI)
Sodi Scientifica
Settimello di Calenzano (FI)
Sodi Scientifica
Settimello di Calenzano (FI)
Eltraff - Concorezzo (MI)
Italian Red Speed TM
Intertraff - Roma
18 marzo 2004
Photored F17A
Italtraff - Manduria (TA)
18 marzo 2004
Traffiphot III G
Lindblad & Piana - Roma
18 marzo 2004
Traffiphot III SR
Lindblad & Piana - Roma
24 dicembre 2004
Traffiphot III SR-Photor&V
Lindblad & Piana - Roma
T-RED
Kria - Desio (MI)
24 dicembre 2004
15 dicembre 2005 (20 luglio 2006
nella versione senza illuminatore IR)
Vista-Red
Microrex
Ponte Buggianese (PT)
Autostop K20
Autostop K30
Autostop Max
18 marzo 2004
9 maggio 2006
9 maggio 2006
18 marzo 2004
23 febbraio 2006
DIFFERITA
Nella maggioranza delle violazioni ai semafori, le forze di Polizia sono solite non contestare
immediatamente l’infrazione. In questo caso si
parla di contestazione differita (o «non immediata»). Ciò è possibile dal 2003 «qualora l’accertamento avvenga con apparecchiature debitamente omologate».
FOTOGRAMMI
Tutti gli strumenti elettronici per l’accertamento delle infrazioni producono una o più immagini (analogiche o digitali, fotografiche o filmate). Gli strumenti più recenti dispongono di
un sistema di lettura ottica delle targhe e archiviazione digitale delle immagini. I fotogrammi
sono sempre a disposizione del trasgressore.
Per snellire il traffico agli sportelli, qualche comando invia le foto con posta elettronica.
GIALLO
Due norme per lo stesso colore sul semaforo: l’art. 41 del Codice afferma che «durante il
periodo di accensione della luce gialla i veicoli
non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l’arresto (…) a meno che vi si trovino
così prossimi, al momento dell’accensione,
che non possano più arrestarsi in condizioni di
sufficiente sicurezza; in tal caso, essi devono
sgombrare sollecitamente l’area di intersezione con opportuna prudenza». L’art. 146 afferma poi che «il conducente del veicolo che prosegue la marcia, nonostante le segnalazioni
del semaforo o dell’agente del traffico la vietino, è soggetto alla sanzione amministrativa del
pagamento di una somma di 143 euro» (e alla
decurtazione di sei punti patente). Per chi commette la violazione di cui sopra almeno due
come funziona
il T-RED
L’apparecchiatura
è composta da due
telecamere digitali,
una panoramica
(cono azzurro)
che fa quattro scatti,
e l’altra (cono verde)
per la lettura
del particolare
della targa (due scatti,
foto a pagina 236).
Aprile 2007 QUATTRORUOTE
239
attualità Semafori d’oro
IDENTIFICAZIONE
È necessaria per la sottrazione dei punti. Il
proprietario del veicolo fotografato che non
comunichi, entro 60 giorni dalla notifica del
verbale, le generalità del conducente al comando di Polizia che ha accertato l’infrazione
incorre in una sanzione aggiuntiva di 250 euro
(ma non perde punti né è soggetto a sospensione della patente).
NOTIFICA
Il Codice prevede che il verbale venga notificato entro 150 giorni dall’accertamento dell’infrazione. Il termine si calcola a partire dal giorno
successivo a quello in cui è stata commessa.
Nel caso in cui l’ultimo giorno sia festivo, il termine slitta al primo giorno lavorativo successivo.
Superati i 150 giorni non si deve più pagare.
TraffipHot a Roma
Il Traffiphot
è uno strumento
dalla duplice «anima»:
rilevamento velocità
e passaggio col rosso.
Ma le due modalità
non possono essere
utilizzate insieme.
Sotto, un incrocio
presidiato
da un Photored.
Nella pagina accanto,
un minuscolo cartello
su un semaforo.
volte in due anni scatta la sospensione della
patente (da uno a tre mesi).
GIUDICE DI PACE
Magistrato al quale è possibile presentare ricorso contro una multa. Il cittadino, attraverso
una difesa celere e semplificata, ma pur sempre regolata dal Codice di procedura civile,
pone al vaglio e all’analisi del giudice i fatti e le
norme che hanno portato alla violazione stradale contestata e al suo accertamento, con
possibilità del ricorrente di acquisire e produrre
i documenti ritenuti necessari (verbali, grafici
ecc.) e di chiedere l’ammissione di testimoni,
l’espletamento di sopralluoghi e di perizie a discolpa. Nel caso in cui il ricorso venga respinto, il giudice di pace determina l’importo da
pagare (generalmente conferma la multa).
OMOLOGAZIONE
Il nome e gli estremi di omologazione dello
strumento utilizzato su un semaforo devono
essere riportati sul verbale di accertamento
dell’infrazione. L’assenza di tali riferimenti può
essere motivo di annullamento.
PAGAMENTO
Il Codice prescrive che la multa vada pagata
entro 60 giorni (attenzione, non significa due
mesi) dalla compilazione o dalla notifica del
verbale. In alternativa al pagamento è possibile
fare ricorso. Se trascorrono 60 giorni senza
che sia stato effettuato il pagamento o presentato ricorso, la legge prevede che la somma sia
iscritta a ruolo e che si debba pagare la metà
del massimo previsto per quella violazione, all’incirca il doppio della sanzione minima. In
questi casi la legge prevede che la cartella
Gli apparecchi secondo la legge
sette regole che i comuni devono rispettare
■ Ecco le procedure che deve seguire l’amministrazione
che decide di dotarsi di apparecchiature per il controllo
automatizzato dei semafori. Prima di tutto gli strumenti
possono essere utilizzati solo nelle intersezioni e solo
per rilevare il passaggio con il rosso. In secondo luogo tutti
i tipi di apparecchi (tranne l’Autostop K20, non omologato
per l’uso automatico, e i Traffiphot III SR e III SR-Photor&V,
utilizzabili anche per rilevare la velocità e che devono
rispondere ad altri requisiti) devono rispettare sette
condizioni: installazione in modo fisso in posizione protetta
non manomettibile o facilmente oscurabile; nella
documentazione fotografica dev’essere visibile, oltre
alla panoramica dell’intersezione, il semaforo che regola
l’attraversamento oppure la lanterna ripetitiva posta dopo
l’intersezione; per ogni infrazione devono essere scattati
almeno due fotogrammi, di cui uno al superamento
240
QUATTRORUOTE Aprile 2007
della linea d’arresto e l’altro quando il veicolo si trova
al centro dell’intersezione; l’istante del secondo scatto
può essere fissato in funzione della velocità del veicolo
al momento del passaggio sui rilevatori o fissando
l’intervallo di tempo tra i due scatti in funzione delle
caratteristiche dell’intersezione; ogni fotogramma deve
riportare in sovrimpressione la località, la data e l’ora;
nei fotogrammi deve apparire il tempo trascorso dall’inizio
del rosso oppure l’apparecchio deve essere predisposto
per l’entrata in funzione dopo un tempo prefissato
dall’inizio del rosso; le amministrazioni devono far eseguire
verifiche ed eventuali tarature dell’apparecchio con cadenza
almeno annuale. Oltre a queste condizioni, l’Autostop,
il T-RED e il Vista-Red sono gravati da ulteriori obblighi,
specifici per ciascuno di essi. Il mancato rispetto di uno
solo dei suddetti requisiti rende impugnabile il verbale.
esattoriale venga notificata al trasgressore entro cinque anni.
PREFETTO
Col giudice di pace è la figura a cui può rivolgersi il cittadino che si sente multato ingiustamente. Il ricorso al prefetto, però, non è altro
che un riscontro delle risultanze e degli accertamenti fatti dagli agenti che hanno contestato
la violazione stradale, esaminate anche, ovviamente, le circostanze invocate dal ricorrente.
In genere è opportuno rivolgersi al prefetto in
casi di evidente e manifesta irregolarità del verbale o dell’accertamento. Attenzione: se il prefetto respinge l’opposizione (e in questo caso è
possibile fare ulteriore ricorso al giudice di pace) raddoppierà l’importo della sanzione. Questo tipo di ricorso presenta due vantaggi: il cosiddetto silenzio-assenso, cioè il suo automatico accoglimento nel caso in cui l’ordinanza-ingiunzione sia emessa oltre il termine massimo
di 210 giorni; la semplicità dell’iter, indipendente dal ricorrente.
RACCOMANDATA
Il ricorso può essere inviato per posta con
raccomandata A.R. indirizzata alla Cancelleria
del giudice di pace o al comando di Polizia o
direttamente al prefetto. Oppure va consegnato al comando di Polizia che ha accertato l’infrazione o alla Cancelleria del giudice di pace.
RICORSO
Il ricorso contro le multe è disciplinato dal
Codice della strada che afferma come, in alternativa al ricorso al prefetto, si possa ricorrere al
giudice di pace. Va presentato entro 60 giorni
dalla data di contestazione o, in caso di conte-
Vie d’uscita
Pagare
o ricorrere
e... sperare
È arrivato un verbale
di violazione degli articoli
41 e 146 del Codice
della strada con una multa
da 143 euro (più spese
di notifica) e il modulo
per la comunicazione
dei dati del trasgressore?
Ecco le alternative:
Pagare la multa
e comunicare
entro 60 giorni i dati
del trasgressore. Al quale
verranno tolti sei punti.
Pagare la multa
entro 60 giorni e non
comunicare i dati
del trasgressore. Arriverà
un secondo verbale
con ulteriore sanzione
di 250 euro, ma i punti
non verranno tolti
a nessuno.
Fare ricorso
e comunicare
entro 60 giorni i dati del
trasgressore. Se il ricorso
verrà respinto si dovrà
pagare la multa (o circa
il doppio se il ricorso è
al prefetto) e i punti
verranno tolti alla persona
indicata. Se il ricorso verrà
accolto non si dovrà
pagare la multa e non vi
sarà alcuna decurtazione.
Fare ricorso entro 60
giorni e non
comunicare i dati
del trasgressore.
Se il ricorso verrà respinto,
si dovranno pagare
la multa (o il doppio
se il ricorso è al prefetto)
e poi l’ulteriore sanzione
di 250 euro, ma i punti
non verranno tolti. Se il
ricorso verrà accolto non
si pagheranno nè la multa
né la sanzione aggiuntiva
e non vi sarà decurtazione.
1
stazione differita, dalla data di notifica del verbale. E può essere presentato solo se non è già
stata pagata la multa. La presentazione del ricorso comporta la sospensione del procedimento, comprese, eventualmente, le sanzioni accessorie (decurtazione di punti, sospensione della patente, che viene restituita ecc.).
Per fare ricorso non è obbligatorio avvalersi di
un avvocato.
ROSSO
Le apparecchiature per il controllo elettronico delle intersezioni sono tarate sul rosso. Esse, cioè, non dovrebbero (il condizionale è
d’obbligo, visti gli interessi economici privati e
pubblici in gioco) rilevare alcun passaggio con
il giallo. L’attraversamento con il rosso prevede
la stessa sanzione del giallo (vedere).
TARATURA
I decreti di omologazione dei dispositivi «da
semaforo» prevedono che le amministrazioni
che li utilizzano in maniera automatica siano
«tenute a far eseguire verifiche ed eventuali tarature dell’apparecchiatura, con cadenza almeno annuale, a supporto della corretta funzionalità degli stessi». Il decreto non specifica
che cosa s’intenda con «taratura».
UDIENZA
L’udienza (dal prefetto, a richiesta, è prevista la sola audizione) si tiene negli uffici del
giudice e prevede l’esame di tutta la documentazione e l’eventuale audizione di testimoni. Generalmente non dura più di mezz’ora, il tempo necessario al giudice per introdurre la causa, svolgere l’istruttoria e decidere. Al termine dell’udienza viene letto il
••••
solo dispositivo della sentenza.
2
3
4
Aprile 2007 QUATTRORUOTE
241