Semafori d`oro
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Semafori d`oro
attualità semafori d’oro / 1 - le multe elettroniche Il giallo, il rosso Gialli lampo, verbali a raffica, punti patente che saltano, ricorsi a valanga. Viaggio nell’Italia che trasforma i (giusti) controlli in business. E privatizza la sicurezza agli incroci I l triangolo d’oro, lo ha ribattezzato qualcuno. Quello che da Novara va ad Altavilla Vicentina, passando per Segrate e Cornaredo, alle porte di Milano, e si chiude a Perugia. Cinque città, cinque casi di cronaca finiti sulle prime pagine dei giornali dopo la valanga di multe per passaggio con semaforo rosso piombata su decine di migliaia di automobilisti: 70.000 verbali - equivalenti a un incasso, per ora teorico, di 10 milioni di euro - in pochi mesi di funzionamento di una quarantina di micidiali macchinette per il controllo dei semafori (macchinette si fa per dire, visto che in alcuni casi si tratta di strumenti assai sofisticati, il cui costo può raggiungere i 100.000 euro a «pezzo»). Cinque eclatanti casi di cronaca, si diceva. Ma il business delle multe semaforiche è molto più ampio e coinvolge le centinaia di amministrazioni di tutta Italia che hanno installato questi strumenti. In nome della sicurezza e della prevenzione, affermano in coro sindaci e comandanti di Polizia municipale; con il solo scopo di far soldi, infischiandosene della preven- in coda per una foto. come all’iper A Segrate, all’interno del comando di Polizia locale, occorre «staccare» il numero per poter consultare i fotogrammi scattati dai cinque T-RED installati sulla provinciale «Cassanese». 234 QUATTRORUOTE Aprile 2007 e la stangata Il prefetto Attenzione: con il ricorso si rischia ■ «Fate ricorso solo UNa trappola Colorata Sotto accusa, nei controlli elettronici dei semafori, è il tempo del giallo, non disciplinato per legge, ma fissato dai tecnici comunali in funzione delle caratteristiche dell’incrocio. Secondo molti automobilisti la durata verrebbe «strategicamente» abbassata con l’installazione delle telecamere. Tutto da dimostrare. se c’è un motivo fondato. Diversamente la sanzione verrà raddoppiata». Lo ricorda il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, ai multati che si apprestano a presentare opposizione. Fra questi i molti di Segrate che evidenzieranno l’inadeguatezza della segnaletica verticale e la presenza di cartelloni pubblicitari che distrarrebbero e limiterebbero la visibilità dei semafori. «Vedremo», taglia corto Lombardi, lasciando intuire l’orientamento di tutte le Prefetture. «Tutto quel che si potrà fare si farà, senz’altro trarremo spunto dalla vicenda per stimolare a far meglio o, comunque, a eliminare gli inconvenienti. Resta, però, il fatto che chi è passato con il rosso ha commesso una violazione». Il prefetto, però, promette di valutare con attenzione il caso. «Lo facciamo sempre. Verificheremo che il rosso non sia “tiranno”. L’obiettivo è evitare che il dispositivo possa trasformarsi, in alcune circostanze, in una trappola. Dopodiché, naturalmente, ci sarà la necessaria fermezza». attualità Semafori d’oro Implacabile T-RED 2 telecamere e 6 foto Il preavviso c’è In alto, il segnale posto all’ingresso del territorio comunale di Segrate, lungo la provinciale «Cassanese», che avverte dei controlli semaforici. Sopra, un «fotogramma» di T-RED, apparecchio prodotto dalla Kria di Desio. 236 zione e della sicurezza, ribattono gli automobilisti inferociti. Sia chiaro. Il passaggio con il semaforo rosso è un’infrazione estremamente pericolosa e le forze di Polizia fanno bene a essere intransigenti nei confronti di automobilisti che mettono in pericolo la vita propria e altrui. Però c’è modo e modo di far rispettare la legge. Per esempio, rispettandola per primi. Come? Mettendo in sicurezza la strada prima d’installare sterili macchinette che, quando va bene, ti dicono dopo due mesi che sei passato con il rosso; posizionando segnali evidenti e perentori circa i pericoli che si corrono all’incrocio; rimuovendo i tanti cartelli pubblicitari abusivi che limitano la visuale e distraggono dalla guida; supportando per qualche tempo, con la presenza di agenti e pattuglie, l’azione di prevenzione anziché avviare un’azione improvvisa di tipo puramente repressivo; tarando adeguatamente la durata della luce gialla ancor prima dell’installazione delle telecamere e, alla fine, rispettando scrupolosamente tutte le prescrizioni di utilizzo delle apparecchiature elettroniche. Come dimenticare, infatti, gli abusi compiuti tra il 2003 e il 2004, all’indomani dell’entrata in vigore della non obbligatorietà della contestabilità QUATTRORUOTE Aprile 2007 immediata delle infrazioni semaforiche accertate per mezzo di apparecchi «debitamente omologati»? Parecchi Comuni iniziarono a usare in automatico strumenti non omologati, incassando molti soldi in modo discutibile. Da quel momento il rapporto di fiducia tra Polizie municipali e cittadini, già incrinato, in molti casi, dal disinvolto uso dell’autovelox, si compromise definitivamente. Oggi tutto appare formalmente in regola, anche se le zone d’ombra, come vedremo, non mancano. Numeri da capogiro Dati nazionali ufficiali sui semafori d’oro non sono disponibili. Si sa, però, che nelle città dove vengono installati gli «occhi elettronici» i verbali, soprattutto nei primi mesi, fioccano: a Novara, per fare un esempio, 16 Traffiphot III SR Photor&V installati il 14 settembre 2006 hanno prodotto, nelle prime settimane, oltre 80 verbali al giorno; a Segrate, alle porte di Milano, cinque T-RED attivati il 16 novembre 2006 hanno generato, sempre nelle prime settimane, 330 verbali al giorno; a Cornaredo (Mi) un Traffiphot III G avrebbe prodotto 13.000 multe in un mese e mezzo; ad Altavilla Vicentina, dove dal 26 maggio 2006 sono attivi tre T-RED, a fine dicembre il consuntivo sfiorava 18.000 infrazioni; a Perugia, dove dal luglio 2006 sono 15 tra T-RED e Traffiphot in funzione, nei primi tre mesi sono state rilevate circa 18.000 violazioni. La durata non È fissata per legge Dati che suscitano parecchie perplessità: sui criteri d’installazione delle telecamere, sulla durata del giallo, sull’attivazione dello strumento dopo l’accensione della luce rossa, sul sistematico ricorso alla contestazione non immediata: si lascia, cioè, che le violazioni vengano commesse in modo da colpire con la multa automatica. Tutto ciò, evidentemente, non ha nulla a che fare con la prevenzione e la sicurezza stradale tanto sbandierate. È soprattutto sul «giallo che si accorcia» che si concentrano le critiche. Tra l’altro, la sua durata - che, ricordiamo, non è fissata per legge in parecchi casi è stata aumentata dopo la prima valanga di multe perché la situazione non sfuggisse di mano. A Novara, per esempio, rispetto a una durata iniziale compresa, a seconda degli incroci, tra due e quattro secondi, il tempo è stato portato a quattro secondi. Lo stesso è accaduto in altri Comuni generando, tra i cittadini, qualche legittimo sospetto: «È la dimostrazione», dicono, «che all’inizio i semafori erano tarati come vere e proprie trappole». Il business del noleggio Il fatto, poi, che i contratti di noleggio prevedano un corrispettivo, per la ditta appaltatrice, proporzionale alle multe incassate, è benzina sul fuoco delle polemiche. È evidente, dicono i multati, che queste ditte hanno interesse a fare più multe possibile. «La costante diminuzione delle infrazioni», ribatte Paolo Cortese, comandante della Polizia municipale di Novara, «si riflette in una proporzionale riduzione dei costi e dimostra l’efficacia, ai fini della sicurezza, di questi strumenti. Se tutti rispettassero il rosso, queste società non incasserebbero nulla». «Qui», gli fa eco il comandante della Polizia locale di Segrate, Lorenzo Giona, «non riusciamo nemmeno a spendere i fondi disponibili, figurarsi se abbiamo bisogno delle multe. Il fine è unicamente la sicurezza». Giusto. Perché, allora, non sostituire gli incroci con rotatorie, come quella già realizzata nel mezzo di due intersezioni sorvegliate dal T-RED e come quelle che si faranno ad Altavilla Vicentina? Nel frattempo a Novara la Project Automation di Monza incassa 29 euro per ogni multa pagata; a Segrate la Scae, ditta locale, il 25,10% dei ricavi; a Perugia la Citiesse di Rovellasca (Co) 24,50 euro a contravvenzione elevata. E non risulta che queste o altre ditte stiano navigando in cattive acque per la con- Prodi non c’entra: in piazza contro multa-facile avvertimenti e proteste L’indicazione del controllo semaforico ad Altavilla Vicentina, installata mesi dopo l’attivazione dei Traffiphot, riporta anche i punti che si possono perdere (con tanto di punto esclamativo). A destra, un’immagine della protesta di piazza organizzata da Multavilla, il locale Comitato per il diritto alla mobilità. Testimonianze Quanti gialli da risolvere Sui tempi brevi del giallo si concentrano molte esperienze. Eccone alcune dal nostro sito Internet. Milano. «Ritengo che passare con il rosso sia gravissimo, ma a Segrate hanno creato le condizioni perché accada a molti». Sarmato (PC). «Il giallo ora dura circa tre secondi: se avvessi frenato sarei stato tamponato dal furgone che mi tallonava. Così ho accelerato: multa». Perugia. «Prima delle telecamere il giallo durava molto di più». Roma. «Da quando esistono i Photored temo l’accensione del giallo, rallento con il verde per accelerare in prossimità della linea di arresto. Mi insultano tutti» Milano. «Alzi la mano chi, prima dell’avvento di questi sistemi, aveva visto una pattuglia all’incrocio verificare la durata del giallo. Il minimo scarto genera stragi di multe». Mantova. «Con il giallo tutti inchiodano anziché liberare l’incrocio. Ho già visto due tamponamenti: questa è sicurezza?» Madone (BG). «Qui tir e furgoni si fermano col verde per non rischiare». Buccinasco (MI). «Sono rimasto in mezzo all’incrocio per un mezzo pesante che, all’ultimo, ha svoltato. La macchinetta ha scattato la foto: sono un pirata… Milano. «Ho frenato col giallo a un semaforo dotato di telecamere e sono stato tamponato. L’Assicurazione mi ha detto che ho ragione... Aprile 2007 QUATTRORUOTE 237 attualità Semafori d’oro E a Novara spuntò il contasecondi fai-da-te trazione degli incassi. Anzi. Al Comune di Segrate, per esempio, il noleggio di cinque T-RED per un solo anno rischia di costare, in base ai ritmi attuali di violazioni accertate, ben più dell’acquisto degli strumenti. Certo, nel «prezzo» sono compresi il servizio, la manutenzione ordinaria e quella straordinaria, l’assicurazione e il rischio d’impresa. Ma è chiaro che quasi sempre questo sistema «a cottimo» priva le amministrazioni di risorse (la Corte dei Conti che cosa ne pensa?) e rimpingua le casse delle imprese di settore. Meglio sarebbe la fornitura a corrispettivo fisso: si farebbe piazza pulita dei sospetti che aleggiano su Polizie municipali, assessori, sindaci e noleggiatori, si smetterebbe di parlare di «business dei controlli elettronici» e di «privatizzazione della sicurezza stradale». E se non si dovessero più fare multe? Tanto meglio, sicurezza e prevenzione sono più preziose del loro «costo». Più lunghi i tempi di notifica C’è dell’altro. Il boom di multe provoca, in molti casi, un sovraccarico di lavoro per il personale addetto. Accade così che i tempi di notifica si dilatino ulteriormente. Ad Altavilla Vicentina, per esempio, la prima contravvenzione firmata Traffiphot è del 26 maggio 2006 mentre la prima notifica risale al 19 ottobre, 146 giorni dopo, d’un soffio entro i termini di legge (150 giorni). Capita anche di non fare in tempo. Sempre ad Altavilla i verbali notificati oltre i limiti, e quindi annullati, sono stati 653. E, anche se a Segrate dicono di consegnare in 60 giorni e a Novara entro i 40, non si può non sottolineare come la tecnologia applicata agli accertamenti sia all’avanguardia mentre quella destinata a verbalizzazioni e notifiche sia dell’età della pietra. Francamente non è degno di un Paese civile consentire notifiche dopo cinque mesi e pretendere che il proprietario ricordi chi ha trasgredito. «La tecnologia», spiega Stefano Arrighetti, amministratore della Kria, società che produce il T-RED, «consentirebbe d’informare dell’infrazione quasi in tempo reale con un sms il proprietario del veicolo». Restano i tempi di consegna dei verbali che, però, Poste permettendo, non dovrebbero richiedere più di qualche giorno. Altro che cinque mesi... Calano le multe… Al di là di tutte queste considerazioni, tuttavia, i «semafori d’oro», un importantissimo risultato l’hanno ottenuto. La diminuzione, in al238 QUATTRORUOTE Aprile 2007 L’onorevole colpo di spugna Mauro Fabris, deputato Udeur, già sottosegretario ai Lavori pubblici, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno, Giuliano Amato, per sapere se non ritenga «di doversi attivare per annullare tutte le multe e per estinguere le migliaia di ricorsi pendenti ed evitarne di nuovi». «L’interesse primario di una amministrazione dovrebbe essere l’educazione al rispetto delle regole piuttosto che la repressione». cuni casi repentina, delle infrazioni. A Novara si è passati, in media, dalle 82 multe al giorno di settembre alle sette di febbraio, a Segrate dalle 330 di novembre alle circa 200 di oggi, ad Altavilla Vicentina dalle 135 di luglio alle 37 di dicembre. Adesso, insomma, si sta più attenti facendo meno i furbi. Forse più per timore di perdere soldi e punti che per una reale consapevolezza delle regole. Ma è già qualcosa. …ma aumentano i ricorsi Il rovescio della medaglia è il dilagare dei ricorsi. A migliaia arrivano sui tavoli di prefetti e giudici di pace (per ora 4000 a Perugia e ad Altavilla Vicentina, 200 a Segrate e Novara). Ricorsi che, va detto, il più delle volte vengono respinti. Anche dai giudici di pace, le cui sentenze, però, non sono sempre univoche. Anche perché le norme, tanto per cambiare, lasciano più di qualche spazio alle interpretazioni. Che, come si sa, possono essere anche in contrasto tra di loro. Insomma: norme vaghe, rimedi «creativi» (come a Novara, foto sopra) e sentenze contraddittorie. All’italiana. Fabrizio Formenti-Mario Rossi semafori d’oro / 2 - dizionario dei controlli Scatta e multa Quanto deve durare il giallo? E che cosa significano taratura e omologazione? Ecco tutte le parole che bisogna conoscere (anche quelle che servono per fare ricorso) AUTOMATICO Tutti gli strumenti per l’accertamento delle violazioni semaforiche, con la sola eccezione dell’Autostop K20, sono omologati per funzionare in automatico, senza la presenza di agenti accertatori. In questi casi il Codice della strada (art. 201) afferma che non è necessaria la contestazione immediata. L’uso automatico prevede il rigoroso rispetto di una serie di disposizioni. L’inosservanza, anche parziale, di queste norme inficia la validità dell’accertamento, rendendo il verbale impugnabile (vedere a pagina 240). CASSAZIONE A questo livello di giudizio si accede dopo il ricorso al giudice di pace (primo grado) e l’appello in Tribunale (secondo). Le sentenze della Corte, pur costituendo importanti precedenti giurisprudenziali, valgono solo per il caso al quale si riferiscono. ■ chi fa I «magnifici» 11 occhi elettronici STRUMENTO PRODUTTORE OMOLOGAZIONE FTR Sodi Scientifica Settimello di Calenzano (FI) Sodi Scientifica Settimello di Calenzano (FI) Sodi Scientifica Settimello di Calenzano (FI) Eltraff - Concorezzo (MI) Italian Red Speed TM Intertraff - Roma 18 marzo 2004 Photored F17A Italtraff - Manduria (TA) 18 marzo 2004 Traffiphot III G Lindblad & Piana - Roma 18 marzo 2004 Traffiphot III SR Lindblad & Piana - Roma 24 dicembre 2004 Traffiphot III SR-Photor&V Lindblad & Piana - Roma T-RED Kria - Desio (MI) 24 dicembre 2004 15 dicembre 2005 (20 luglio 2006 nella versione senza illuminatore IR) Vista-Red Microrex Ponte Buggianese (PT) Autostop K20 Autostop K30 Autostop Max 18 marzo 2004 9 maggio 2006 9 maggio 2006 18 marzo 2004 23 febbraio 2006 DIFFERITA Nella maggioranza delle violazioni ai semafori, le forze di Polizia sono solite non contestare immediatamente l’infrazione. In questo caso si parla di contestazione differita (o «non immediata»). Ciò è possibile dal 2003 «qualora l’accertamento avvenga con apparecchiature debitamente omologate». FOTOGRAMMI Tutti gli strumenti elettronici per l’accertamento delle infrazioni producono una o più immagini (analogiche o digitali, fotografiche o filmate). Gli strumenti più recenti dispongono di un sistema di lettura ottica delle targhe e archiviazione digitale delle immagini. I fotogrammi sono sempre a disposizione del trasgressore. Per snellire il traffico agli sportelli, qualche comando invia le foto con posta elettronica. GIALLO Due norme per lo stesso colore sul semaforo: l’art. 41 del Codice afferma che «durante il periodo di accensione della luce gialla i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l’arresto (…) a meno che vi si trovino così prossimi, al momento dell’accensione, che non possano più arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza; in tal caso, essi devono sgombrare sollecitamente l’area di intersezione con opportuna prudenza». L’art. 146 afferma poi che «il conducente del veicolo che prosegue la marcia, nonostante le segnalazioni del semaforo o dell’agente del traffico la vietino, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 143 euro» (e alla decurtazione di sei punti patente). Per chi commette la violazione di cui sopra almeno due come funziona il T-RED L’apparecchiatura è composta da due telecamere digitali, una panoramica (cono azzurro) che fa quattro scatti, e l’altra (cono verde) per la lettura del particolare della targa (due scatti, foto a pagina 236). Aprile 2007 QUATTRORUOTE 239 attualità Semafori d’oro IDENTIFICAZIONE È necessaria per la sottrazione dei punti. Il proprietario del veicolo fotografato che non comunichi, entro 60 giorni dalla notifica del verbale, le generalità del conducente al comando di Polizia che ha accertato l’infrazione incorre in una sanzione aggiuntiva di 250 euro (ma non perde punti né è soggetto a sospensione della patente). NOTIFICA Il Codice prevede che il verbale venga notificato entro 150 giorni dall’accertamento dell’infrazione. Il termine si calcola a partire dal giorno successivo a quello in cui è stata commessa. Nel caso in cui l’ultimo giorno sia festivo, il termine slitta al primo giorno lavorativo successivo. Superati i 150 giorni non si deve più pagare. TraffipHot a Roma Il Traffiphot è uno strumento dalla duplice «anima»: rilevamento velocità e passaggio col rosso. Ma le due modalità non possono essere utilizzate insieme. Sotto, un incrocio presidiato da un Photored. Nella pagina accanto, un minuscolo cartello su un semaforo. volte in due anni scatta la sospensione della patente (da uno a tre mesi). GIUDICE DI PACE Magistrato al quale è possibile presentare ricorso contro una multa. Il cittadino, attraverso una difesa celere e semplificata, ma pur sempre regolata dal Codice di procedura civile, pone al vaglio e all’analisi del giudice i fatti e le norme che hanno portato alla violazione stradale contestata e al suo accertamento, con possibilità del ricorrente di acquisire e produrre i documenti ritenuti necessari (verbali, grafici ecc.) e di chiedere l’ammissione di testimoni, l’espletamento di sopralluoghi e di perizie a discolpa. Nel caso in cui il ricorso venga respinto, il giudice di pace determina l’importo da pagare (generalmente conferma la multa). OMOLOGAZIONE Il nome e gli estremi di omologazione dello strumento utilizzato su un semaforo devono essere riportati sul verbale di accertamento dell’infrazione. L’assenza di tali riferimenti può essere motivo di annullamento. PAGAMENTO Il Codice prescrive che la multa vada pagata entro 60 giorni (attenzione, non significa due mesi) dalla compilazione o dalla notifica del verbale. In alternativa al pagamento è possibile fare ricorso. Se trascorrono 60 giorni senza che sia stato effettuato il pagamento o presentato ricorso, la legge prevede che la somma sia iscritta a ruolo e che si debba pagare la metà del massimo previsto per quella violazione, all’incirca il doppio della sanzione minima. In questi casi la legge prevede che la cartella Gli apparecchi secondo la legge sette regole che i comuni devono rispettare ■ Ecco le procedure che deve seguire l’amministrazione che decide di dotarsi di apparecchiature per il controllo automatizzato dei semafori. Prima di tutto gli strumenti possono essere utilizzati solo nelle intersezioni e solo per rilevare il passaggio con il rosso. In secondo luogo tutti i tipi di apparecchi (tranne l’Autostop K20, non omologato per l’uso automatico, e i Traffiphot III SR e III SR-Photor&V, utilizzabili anche per rilevare la velocità e che devono rispondere ad altri requisiti) devono rispettare sette condizioni: installazione in modo fisso in posizione protetta non manomettibile o facilmente oscurabile; nella documentazione fotografica dev’essere visibile, oltre alla panoramica dell’intersezione, il semaforo che regola l’attraversamento oppure la lanterna ripetitiva posta dopo l’intersezione; per ogni infrazione devono essere scattati almeno due fotogrammi, di cui uno al superamento 240 QUATTRORUOTE Aprile 2007 della linea d’arresto e l’altro quando il veicolo si trova al centro dell’intersezione; l’istante del secondo scatto può essere fissato in funzione della velocità del veicolo al momento del passaggio sui rilevatori o fissando l’intervallo di tempo tra i due scatti in funzione delle caratteristiche dell’intersezione; ogni fotogramma deve riportare in sovrimpressione la località, la data e l’ora; nei fotogrammi deve apparire il tempo trascorso dall’inizio del rosso oppure l’apparecchio deve essere predisposto per l’entrata in funzione dopo un tempo prefissato dall’inizio del rosso; le amministrazioni devono far eseguire verifiche ed eventuali tarature dell’apparecchio con cadenza almeno annuale. Oltre a queste condizioni, l’Autostop, il T-RED e il Vista-Red sono gravati da ulteriori obblighi, specifici per ciascuno di essi. Il mancato rispetto di uno solo dei suddetti requisiti rende impugnabile il verbale. esattoriale venga notificata al trasgressore entro cinque anni. PREFETTO Col giudice di pace è la figura a cui può rivolgersi il cittadino che si sente multato ingiustamente. Il ricorso al prefetto, però, non è altro che un riscontro delle risultanze e degli accertamenti fatti dagli agenti che hanno contestato la violazione stradale, esaminate anche, ovviamente, le circostanze invocate dal ricorrente. In genere è opportuno rivolgersi al prefetto in casi di evidente e manifesta irregolarità del verbale o dell’accertamento. Attenzione: se il prefetto respinge l’opposizione (e in questo caso è possibile fare ulteriore ricorso al giudice di pace) raddoppierà l’importo della sanzione. Questo tipo di ricorso presenta due vantaggi: il cosiddetto silenzio-assenso, cioè il suo automatico accoglimento nel caso in cui l’ordinanza-ingiunzione sia emessa oltre il termine massimo di 210 giorni; la semplicità dell’iter, indipendente dal ricorrente. RACCOMANDATA Il ricorso può essere inviato per posta con raccomandata A.R. indirizzata alla Cancelleria del giudice di pace o al comando di Polizia o direttamente al prefetto. Oppure va consegnato al comando di Polizia che ha accertato l’infrazione o alla Cancelleria del giudice di pace. RICORSO Il ricorso contro le multe è disciplinato dal Codice della strada che afferma come, in alternativa al ricorso al prefetto, si possa ricorrere al giudice di pace. Va presentato entro 60 giorni dalla data di contestazione o, in caso di conte- Vie d’uscita Pagare o ricorrere e... sperare È arrivato un verbale di violazione degli articoli 41 e 146 del Codice della strada con una multa da 143 euro (più spese di notifica) e il modulo per la comunicazione dei dati del trasgressore? Ecco le alternative: Pagare la multa e comunicare entro 60 giorni i dati del trasgressore. Al quale verranno tolti sei punti. Pagare la multa entro 60 giorni e non comunicare i dati del trasgressore. Arriverà un secondo verbale con ulteriore sanzione di 250 euro, ma i punti non verranno tolti a nessuno. Fare ricorso e comunicare entro 60 giorni i dati del trasgressore. Se il ricorso verrà respinto si dovrà pagare la multa (o circa il doppio se il ricorso è al prefetto) e i punti verranno tolti alla persona indicata. Se il ricorso verrà accolto non si dovrà pagare la multa e non vi sarà alcuna decurtazione. Fare ricorso entro 60 giorni e non comunicare i dati del trasgressore. Se il ricorso verrà respinto, si dovranno pagare la multa (o il doppio se il ricorso è al prefetto) e poi l’ulteriore sanzione di 250 euro, ma i punti non verranno tolti. Se il ricorso verrà accolto non si pagheranno nè la multa né la sanzione aggiuntiva e non vi sarà decurtazione. 1 stazione differita, dalla data di notifica del verbale. E può essere presentato solo se non è già stata pagata la multa. La presentazione del ricorso comporta la sospensione del procedimento, comprese, eventualmente, le sanzioni accessorie (decurtazione di punti, sospensione della patente, che viene restituita ecc.). Per fare ricorso non è obbligatorio avvalersi di un avvocato. ROSSO Le apparecchiature per il controllo elettronico delle intersezioni sono tarate sul rosso. Esse, cioè, non dovrebbero (il condizionale è d’obbligo, visti gli interessi economici privati e pubblici in gioco) rilevare alcun passaggio con il giallo. L’attraversamento con il rosso prevede la stessa sanzione del giallo (vedere). TARATURA I decreti di omologazione dei dispositivi «da semaforo» prevedono che le amministrazioni che li utilizzano in maniera automatica siano «tenute a far eseguire verifiche ed eventuali tarature dell’apparecchiatura, con cadenza almeno annuale, a supporto della corretta funzionalità degli stessi». Il decreto non specifica che cosa s’intenda con «taratura». UDIENZA L’udienza (dal prefetto, a richiesta, è prevista la sola audizione) si tiene negli uffici del giudice e prevede l’esame di tutta la documentazione e l’eventuale audizione di testimoni. Generalmente non dura più di mezz’ora, il tempo necessario al giudice per introdurre la causa, svolgere l’istruttoria e decidere. Al termine dell’udienza viene letto il •••• solo dispositivo della sentenza. 2 3 4 Aprile 2007 QUATTRORUOTE 241