La battuta
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La battuta
La battuta Il fondamentale della battuta è uno dei gesti che nella pallavolo, viene trascurato per mille motivi; tempo, poco interesse, poca cura. Anche se, soprattutto nella pallavolo maschile, è diventato una delle azioni fondamentali e principali; chi batte più forte, sarà l’atleta che farà punto. La battuta è un fondamentale dove il giocatore al servizio può mettere in difficoltà la ricezione avversaria in maniera tale che la propria squadra possa avere maggiori possibilità di conquistare il punto mediante il muro (su un attacco reso prevedibile dalla ricezione) o con il contrattacco. Il punto conquistato con la battuta, prende il nome di “ace”, che viene definito “sporco” quando la ricezione tocca la palla e la manda fuori. A seconda del livello e della categoria in cui ci troviamo, la battuta viene suddivisa, in battuta dal basso e battuta dall’alto. Ovviamente le catene cinetiche che entrano in gioco sono differenti. L’analisi di questo fondamentale viene suddiviso in due: analisi degli arti inferiori e analisi degli arti superiori. Nella battuta dal basso il piede sinistro deve essere posizionato in avanti verso la linea di fondo campo, con la punta del piede rivolto verso il campo avversario, il piede destro deve essere posizionato perpendicolarmente e divaricato dal sinistro, la posizione del piede deve essere parallelo alla linea di fondo e con la punta che guarda verso il muro della palestra. Il peso del campo deve essere sulla gamba sinistra che viene piegata in avanti, con un angolo di 75°; lo sguardo deve rivolgersi nel campo e osservare dove voglio battere. Il braccio sinistro è leggermente sollevato e tiene il pallone; il braccio destro viene extra ruotato con il palmo della mano rivolto al pallone. Un’attenzione particolare è che il palmo della mano deve essere chiuso (a pugno chiuso), deve essere molto vicino al busto dell’atleta. Il braccio deve essere teso e non piegato, perché il bicipite offre la forza all’atleta per mandare la palla nel campo avversario, il tricipite stabilizza il movimento, ed evita lesioni o infiammazioni del gomito e della spalla. In questo tipo di battuta entra in gioco la forza pendolo, che darà una ulteriore mano ai nostri atleti. Molto importante è la visione del campo e degli avversari, praticamente dove devo battere. Un metodo molto efficace con atleti evoluti di questa tecnica, è da parte dell’allenatore dare degli obiettivi di battuta, (in quale posizione battere, su quale atleta battere, etc.), ovviamente ricordarsi che gli obiettivi sono metodi per accrescere la bravura del nostro atleta e non denigrare gli avversari. La battuta dall’alto viene suddivisa in tre tipi: battuta Flot, battuta in salto Flot, battuta in salto. Queste tecniche di battute, sono la diretta successione della battuta dal basso, in quelle che sarà il processo di apprendimento dei nostri atleti. La battuta Flot è la prima forma di battuta che viene insegnata in quanto non avendo una condizione di volo, possiamo concentrarci molto di più su la parte superiore del nostro corpo, in modo tale da acquisire in maniera sistematica la tecnica della battuta. Partiamo dall’analisi della parte inferiore dove abbiamo il piede sinistro avanti, con la punta rivolta verso il campo (o verso dove si vuole battere); il piede destro sarà più in dietro ed eseguirà un movimento di intrarotazione, in modo da favorire, la piena esplosione del braccio destro, ovviamente per i mancini e tutto invertito. L’analisi della parte superiore parte dal braccio sinistro ben teso, dove viene posizionato e tenuto il pallone; il braccio destro è perpendicolare al suolo gomito alto (fase di caricamento), palmo della mano rivolta verso il suolo, poi vi sarò la fase di movimento cercando di colpire la palla con il braccio teso, la mano sarà rigida rivolta verso il campo avversario. Importante e che il colpo venga frenato, al contrario della schiacciata dove l’ultima azione aspetta al polso per chiudere verso il basso; in modo tale da mantenere una traiettoria perpendicolare e che scenda verso l’ultimo nel campo avversario. È un colpo molto lento ma con improvvisi cambi di direzione, l’efficacia di questa tecnica sarà il lancio della palla in avanti e sopra la propria testa, l’esecuzione preciso e ravvicinato del braccio destro, meno è la distanza del braccio dalla testa, meglio è. La battuta in salto Flot, oltre tutta la coordinazione dell’arto superiore, simile alla battuta Flot senza salto, ci sarà una componete maggiore di coordinazione per gli arti inferiori. In altre parole la battuta in salto Flot è l’unione della battuta in salto, più la battuta Flot. Quindi prima di parlare della battuta in salto Flot, parleremo della battuta in salto. La battuta in salto, viene divisa in due parti: l’analisi degli arti inferiori e l’analisi degli arti superiori. Per quanto riguarda gli arti inferiori, si parte da molto lontano dalla linea di fondo, si lancia il pallone in aria, si eseguono i passi della rincorsa( con il 1 passo destro dietro), e si atterra in campo dopo che la palla abbia passato la rete, ovviamente si atterra con i due piedi. Per quanto riguarda il braccio si esegue i movimenti della schiacciata, arrestando la parte finale del colpo sulla palla, dove il braccio rimane teso, il polso e la mano non vengono piegata verso il basso e impattano il pallone; ovviamente il braccio sinistro si alza perché ci serve da mirino, e coordina il movimento in area. All’inizio si lancia il pallone a due mani per cercare la coordinazione necessaria per una esecuzione ottimale, poi pian piano si lancia la palla con il braccio che tira. Per i mancini e tutto ruotato, ma la modalità di esecuzione è uguale. L’esecuzione di questo gesto motorio, viene dato a quegli atleti con grandi capacità coordinative, e che hanno consolidato la tecnica di battuta a piedi a terra. Ogni atleta ha un processo evolutivo e di impegno nel superare i propri limiti diverso, quindi dobbiamo stimolare con molta accuratezza i nostri atleti, se no si potrebbe rischiare l’effetto negativo, cioè rinuncio perché non so fare. Quindi in definitiva, la Battuta in salto Flot, cambia la posizione dell’ arto superiore, dove la mano sinistra tiene il pallone ed il destro si carica, pronto a battere, la coordinazione qui deve essere massima, e di solito sono in pochi gli atleti a sfruttare questo tipo di battuta. Ogni seduta di analisi della battuta deve essere sintetica su ogni fase, partendo anche dal solo salto e poi a ritroso si aggiungo i passi della rincorsa. Importantissimo è la differenza tra mondo maschile e femminile; i primi usano tanto la battuta in salto che è più forte e più veloce, quello femminile usa la battuta flot rara la battuta in salto, rarissima la battuta in salto flot. Molte volte noi allenatori ci accontentiamo del livello in cui giochiamo non chiediamo o chiediamo poco di fare di più. In più la fase di battuta viene trascurata, perché analizziamo tanto le altre fasi di gioco, stimolare il nostro atleta è importantissimo se vogliamo un salto di qualità nel collettivo. Molte volte il livello della pallavolo è basso perché noi allenatori ci accontentiamo, o siamo in pochi ad avere competenze. Realizzato da Marco Candalise