regolamento urbanistico - Comune di Figline Valdarno
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regolamento urbanistico - Comune di Figline Valdarno
Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Bb Comune di FIGLINE VALDARNO Provincia di Firenze PRG DEL TERRITORIO COMUNALE ai sensi della L.R. n° 1 del 3 gennaio 2005 REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE DI REVISIONE, MODIFICA E AGGIORNAMENTO adottata con Del. del C.C. n° 98 del 29 luglio 2010 approvata con Del. del C.C. n° 2 del 14 gennaio 2011 RELAZIONE GENERALE STUDIO ASSOCIATO URBANISTICA E ARCHITETTURA Architetto Marco LUNGANI Architetto Patrizio PACINI 1 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 2 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico COMUNE DI FIGLINE VALDARNO REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE DI REVISIONE, MODIFICA E AGGIORNAMENTO RELAZIONE Redattori: Dott. Arch. Marco Lungani Dott. Arch. Patrizio Pacini STUDIO ASSOCIATO URBANISTICA E ARCHITETTURA Architetto Marco LUNGANI Architetto Patrizio PACINI 3 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 4 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico FIGLINE VALDARNO Provincia di Firenze SOMMARIO Parte terza: VARIANTE DI REVISIONE, MODIFICA ED AGGIORNAMENTO AL REGOLAMENTO URBANISTICO VIGENTE ............................................................. 6 Capitolo 1° - STATO DELLA STRUMENTAZIONE VIGENTE, VERIFICHE E RILIEVI CRITICI ............................................6 Capitolo 2°- MOTIVAZIONI DELLE MODIFICHE DA APPORTARE CON LA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO ...................................................................13 Capitolo 3°- REVISIONE, MODIFICA ED AGGIORNAMENTI APPORTATI CON LA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO......................................16 3.1 - Revisione della Variante al Regolamento Urbanistico ................................................................16 3.2 - Modifiche ed aggiornamenti apportati con la Variante al Regolamento Urbanistico......................19 Capitolo 4°- DIMENSIONAMENTO DELLE PREVISIONI DELLA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO.............24 4.1 - Riepilogo generale del dimensionamento della Variante al Regolamento Urbanistico......................30 4.2 - Standards urbanistici previsti dalla Variante al Regolamento Urbanistico.........................................37 4.3 - Variante al Regolamento Urbanistico: quadro riepilogativo e comparativo tra gli standards.........48 4.4 - Relazione esplicativa sulle modifiche apportate agli elaborati facenti parte della Variante di Revisione Modifica e Aggiornamento al Regolamento Urbanistico, approvati con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 2 del 14 gennaio 2011. .................................................51 5 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Parte terza: VARIANTE DI REVISIONE, MO DIFICA ED AGGIORNAMENTO AL REGOLAMENTO URBANISTICO VIGENTE Capitolo 1° - STATO DELLA STRUMENTAZIONE VIGENTE, VERIFICHE E RILIEVI CRITICI L’Amministrazione Comunale di Figline Valdarno attualmente dispone, come at to di governo del territorio, del primo Regolamento Urbanistico che è stato adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 128 il 23 luglio 1999 e approvato definitivament e, dopo l’esame delle Osservazioni , con Deliberazione del Cons iglio Comunale n° 1 il 20 gennaio 2000, pubblicato sul FAL in data 15 febbraio 2000. Il primo Regolamento Urbanistico fu redatto da: Arch. Maurizio Barabesi : Progettista del Piano e coordinatore generale Arch.Agostino Camiciotti: Patrimonio edilizio esistente Dott. Agr. Paolo Gandi : Aspetti agronomici e paesaggistici Dott. Geol. Gabriele Bonechi: Aspetti geologico tecnici e idrogeologici Avv. Stefano Pasquini : Aspetti giuridici e normativi Ing.Sandro Ermini (Soc. Idea Esse): S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale) Il primo Regolamento Urbanistico è stato oggetto di numerose modifiche e Varianti: queste Varianti vengono elencate successivamente per determinare lo stato del Regolamento Urbanistico vigente. 1- Variante approvata con Deliber a della G.C. n° 2 del 16 gennaio 2001: re ttifica errori materiali articolo n° 50. 2- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 31 del 27 marzo 2001: modifica articolo n° 38: Piano di Recupero del Comparto "PdR4 Area ex Garage Via Veneto" con contestuale variante al Regolamento Urbanistico. 3- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 50 del 28 gi ugno 2001: modifica articolo n° 61: Piano di Recupero del Complesso edilizio " PTA.5A - La Poggerina" c on contestuale variante al Regolamento Urbanistico. 4- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 65 del 1 ott obre 2001: modifica articoli n° 3, 4, 7, 17, 19, 28, 35 , 43, 50, 52 e 68. Varianti normative. 5- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 10 del 22 marzo 2002: modifica articolo n° 61: Piano di Recupero del Complesso edilizio "PTA. 2- Castello di Celle" con contestuale variante al Regolamento Urbanistico. 6- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 11 del 22 marzo 2002: Piano di Lo ttizzazione del Comparto “C1.12/A” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 7- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 12 del 22 marzo 2002: Piano di Lo ttizzazione del Comparto “C1.5 – San Biagio” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 8- Variante appr ovata con Delibera del C. C. n° 66 de l 8 novembre 2002: Piano di Lottizzazione del Sub Comparto “C1.4 – Viale Galilei” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 9- Variante approvata con De libera del C.C. n° 66 del 30 settembre 2003: Va riante all’articolo n° 45 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico. 10- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 68 del 30 settembre 2003 e successiva rettifica con Delibera del C.C. n° 80 del 22 dicembre 2004: Piano di Lottizzazione del Comparto “C1.1 – Gaglianella, Sub Comparto A” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 11- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 73 del 17 ottobre 2003: Piano di Lottizzazione del Sub Comparto “C1.3 – Cesto-Scampata” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 6 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 12- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 74 del 17 o ttobre 2003: modifica articolo n° 64: Piano di Lottizzazione via Fratelli Cervi Nord con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 13- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 75 del 17 ottobre 2003: Piano di Lo ttizzazione del Comparto “C1.7 – Matassino Ovest” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 14- Varianti approvate con Delibera del C.C. n° 91 del 1 dicembre 2003, 1° gruppo: modifica articoli n° 12, 18 e 19 delle Norme Tecniche di Attuazione. 15- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 40 del 29 giugno 2004: Piano di Lottizzazione del Sub Comparto “C1.11 – Porcellino Est” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 16- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 54 del 1 ottobre 2004: Piano di Recupero del complesso edilizio “PTA 4: Riconversione allevamento avicolo al Cesto” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 17- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 57 del 13 ottobre 2004: Modifiche al Piano di Lottizzazione del Comparto “C1.3 – Cesto-Scampat a” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico: Variante esclusivamente cartografica. 18- Varianti approvate con Deliber a del C.C. n° 68 del 27 ottobre 2004, 2° gruppo: modifiche agli articoli n° 11, 12, 18, 19, 20, 22, 24, 25, 26, 27, 38, 41, 50 e 52 de lle Norme Tecniche di Attuazione riguardanti i Piani Attuativi: “Comparto C1.2 – Nuovo Albergo”, PdR11 Area ex “C alzaturificio Valerio Valentini”, PdR12 Area “ Argini Arno “, PdR13 Area “Restone - Porcellino“, PdR 14 Area “La Capraia, comparto 1”, PdR15 Area “La Capraia, Comparto 2”, Pd R 16 Area “Camporibaldi, comparto 1”, PdR 17 Area “Camporibaldi, comparto 2”, PdR 18 Area “La Casina”, PdR 19 Area “Badia Tagliafune”, “PdR 20: ex convento e scuola delle s uore Stimmatine”, PdR 21 Area “Muro Rosso ”, PdR 22 – Area “ex casa colonica” di via G . da Verrazzano, P.U.C. di via Giovanni XXIII. 19- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 35 del 18 aprile 2005: Variante al Comparto “C2.5 – Brollo” al Regolamento Urbanistico. 20- Varianti approvate con Delibera del C.C. n° 73 de l 30 giugno 2005, 3° gruppo: modifica articoli n° 24, 25 e 41 delle Norme Tecniche di Att uazione riguardanti i Piani Attuativi: “Comparto C2.3 –Lo Stecco”, “Comparto C1.12 B –Reston e”, “Comparto C1.4 –Istiet o – V iale Galile i”, “PdR n° 23 Fa ttoria Istituto degl’Innocenti”, “Comparto C2.1 –Ex Oleificio”; per ric onferma di alcune aree decadute per decorrenza termini. 21- Varianti approvate con Delibera del C.C. n° 135 del 27 ottobre 2005, 4° gruppo: riconferma di alcune aree ad attrezzature e servizi di interesse pubblico per decor renza termini e modifica articolo n° 24 delle Norme Tecniche di Attuazione riguardante il Piano Attuativo: “Comparto C1.10 – Porcellino Ovest”. 22- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 143 del 28 novem bre 2005, pubblicazione BURT del 25.01.2006, 5° gruppo: modifica articolo n° 29, in particolare al Progetto Unitario Convenzionato (P.U.C.) dell’area dell’ex “Stabilimento Fratelli Catalani S.p.A.”, in via Urbinese. 23- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 158 del 21 dicembre 2005: Piano di Recupero del Comparto “PdR 20: ex convento e scuola delle suore Stimmatine” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 24- Variante approvata con Deli bera C.C. n° 7 del 9 gennaio 2006, p ubblicazione BURT del 15.02. 2006, 6° gruppo: inserimento nuovo articolo n° 49bis: “Disciplina per la realizzazione di a nnessi agricoli non soggetti al rispetto delle superfici minime fondiarie”. 25- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 30 del 27 febbraio 2006: Variante e riconferma di alcune aree a seguito della decadenza di alcune previsioni del Regolamento Urbanistico. 7 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 26- Variante approvata con Delibera del C. C. n° 43 del 6 aprile 2006: 7° gruppo: Varianti a ric onferma e/o modifica di pr evisioni del Regolamento Urbanistico: modifiche agli articoli n° 1, 4, 5, 6, 7, 11, 13, 18, 19, 20, 22, 24, 27, 28, 35, 36, 38, 41, 50, 52, 53bis, 57, 61 e 64 delle No rme Tecniche di Attuazione riguardanti i Piani Attuativi: “Comparto C1.2 – Nuovo Al bergo”, “Comparto C1.6A – Sca mpata Pirelli”, “Comparto C1.6B – Scampata Pirelli”, “Comparto C1.8 – Mata ssino Su d”, “Comparto C1.9 – Massa d’Incisa”, “Comparto C1.13 – Ponte agli Stolli”, “Comparto C1 .16 – Pogg iolino”, “Comparto C1.17 – Gaville C”, “Comparto C1.18 – Gaville D”, “Comparto C1.19 – Ponterosso”, “PdR n° 1 – area via Frittelli”, “PdR n° 2 – area Del Tomba”, “PdR n°10 – area Porcellino”, “PdR n° 25 – via Pignotti via Cervi”, “PdR n° 26 – Area via Garibaldi”, “PdR n° 27 – Area lungo la ferrovia Fir enze - Roma”, “PdR n° 28 e 29 – via Torino”, “PdR n° 30 – localit à Poggiolo”, “PdR n° 31 – lungo l’argine” , “PdR n° 32 – area Pavelli”, “PdR n° 33 – area di via Curiel”, “PdR n° 34 – area località Campiglia”, “PdR n° 35 – area Matteini”, “PdR n° 36 – area Badia a Tagliafune”, “P.E.E.P. Borratino”. 27- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 39 del 20 marzo 2007: Va riante urbanistica dell’area adiacente al tracciato stradale di collegam ento tra la Variante interna alla strada Regionale n° 69 di Valdarno e via Argini Arno nei pressi del Borro di Ponterosso. 28- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 75 del 29 giugno 2007: Variante all’articolo n° 28 “Aree a prevalente funzione produttiva” delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico. 29- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 941 del 24 luglio 2007: Variante alla strada Regionale n° 69 di Valdarno in riva destra, al Regolamento Urbanistico. 30- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 115 del 27 settembre 2007: annullamento in sede di autotutela delle deliberazioni del Cons iglio Comunale n° 160 del 19 dicembre 2006 e n° 39 del 20 marzo 2007 concernenti adozione e approvazione della Variante urbanistica che interessa l’area adiacente al tracciato stradale di collegamento tra la Vari ante interna alla st rada Regionale n° 69 di Valdarno e via Argini Arno nei pressi del Borro di Ponterosso. 31- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 130 del 24 ottobre 2007: Variante al Regolamento Urbanistico per la realizzazione della cassa di espansione “Pizziconi”, in riv a destra idraulica d’Arno ed opere accessorie sui r ii minori: modifiche ag li articoli n° 64 e 65 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico. 32- Variante approvata con Deli bera del C.C. n° 139 del 27 novembre 2007: Varian te al Regolamento Urbanistico per l’a ggiornamento della peric olosità geo logica e fattibilità rela tivamente all’U.T.O.E. “B4: Campeggio Norcenni” : Variante esclusivamente cartografica. 33- Variante approvata con Deli bera del C.C. n° 141 del 27 novembre 2007: Varian te al Regolamento Urbanistico per l’inserimento di una nu ova area per spazi ad attrezzature pubb liche e di uso pubblico di interesse generale: “F6: aree a parcheggio di interesse gener ale”: modifica all’ articolo n° 12 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico. 34- Variante approvata con Delibera del C. C. n° 28 del 28 febbraio 2008: Vari ante all’articolo n° 35 “Classifi cazione degli edifici e categorie d’in tervento” delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico. 35- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 70 del 15 maggio 2008: Variante urbanistica dell’area adiacente al tracciato stradale di collegam ento tra la Variante interna alla strada Regionale n° 69 di Valdarno e via Argini Arno nei pressi del Borro di Ponterosso: Variante esclusivamente cartografica. 36- Variante approvata con Delibera del C.C. n°94 del 26 giugno 2008: Variante al Pi ano di Lottizzazione del Comparto “C1.8 - Matassino Sud” con contestuale Variante al Re golamento Urbanistic o: modific a all’articolo n° 24 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico. 8 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 37- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 95 del 26 gi ugno 2008: Piano di Recupero del complesso immobiliare denominato “I Cozzi” c on contestuale Variante al Rego lamento Urbanistic o: modifica all’articolo n° 41 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico. 38- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 96 del 26 gi ugno 2008: Variante al Piano Attuativo del “Comparto C1.19 - Ponterosso” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico: articolo n° 24 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico. 39- Variante approvata con Delibera del C.C. n°167 del 28 novembre 2008: Piano di Recupero del Comparto “PdR 27 – Area lungo la Ferrovia Firenze - Roma” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 40- Variante approvata con Delibera del C.C. n°168 del 28 novembre 2008: Piano di Recupero del Comparto “PdR 32 – Area Pavelli” con contest uale Variante al Regolamento Urbanistico: modifica all’ar ticolo n° 41 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico. 41- Variante approvata con Delibera del C. C. n° 53 del 30 aprile 2009: Variante di m era trascrizione delle attuali previsioni del Regolamento Urbanistico su una nuova base cartografica. 42- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 54 del 30 aprile 2009: Variante al Regolamento Urbanistico a modifica della Normativa. 43- Variante approvata con Delibera del C.C. n° 55 del 30 aprile 2009: Piano di Lottizzazione del Comparto “C1.14 – Gaville A” con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico. 44- Variante approvata con Deli bera del C.C. n° 141 del 28 settembre 2009: Variante al Regolamento Urbanistico relativa al “Comparto C2.5 – Brollo”. Le sovrastanti Varianti sono state determinate: - dalla necessità, in fase attuativa, di rendere realizzabili gli interventi previsti nei Piani Attuativi, Piani Attuativi per la realizzazione dei quali era nec essario il consenso del totale dei proprietari dell’ar ea; spesso tale obbligo non era raggiungibile e, pertanto, si rendevano necessarie Varianti contestuali; - dalla necessità di conformare la st rumentazione urbanistica ai progetti definitivi di opere pubbliche, vedi per esempio viabilità sovracomunale e/o Casse di Espansione; - dalla necessità di riconfermare alcune previsioni urbanistiche decadute , in quanto non erano stati approvati i Piani Attuativi o i progetti esecutivi delle infrastruttu re, di cui al comma 6°, articolo n° 55 della Legge Regionale n° 1 del 3 genna io 2005; così come erano decadute tutte le pr evisioni di attrezzature, servizi, verde pubblico, dei quali non erano stati predisposti progetti esecutivi per la loro realizzazione, di cui al comma 5°, articolo n° 55 della Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005, ess endo decorsi dal 15 febbraio 2005, cinque anni dall’approvazione del primo Regolamento Urbanistico. Alcune delle Varianti sopr a riportate sono state redatte a cura dello Studio Tec nico: Arch. Lungani Marco – Arch. Patrizio Pacini e precisamente la n° 14, 18, 20, 21, 22, 24 e 26. Il testo delle Norme Tecniche di Att uazione del Regolamento Urba nistico attualmente in vigore è stato coordinato a cura del Respons abile dell’Assetto del Territorio e della Tut ela Ambientale del Comune di Figline Valdarno, Arch. Bahman Tavallay. Di seguito, nella Tabella n° 21, si riportano i Piani Att uativi o Progetti Unitari Convenz ionati previsti dal Regolamento Urbanistico vigente classificati in base allo stato di attuazione o alla riconferma o meno degli stessi. 9 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Tabella 21 - Regolamento Urbanistico vigente: quadro riassuntivo dello stato di attuazione dei Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati previsti. Elenco A: Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati attualmente adottati e/o approvati; Elenco B: Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati attualmente con istruttoria in corso, in fase di pre-adozione; Elenco C: Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati in vigore e/o decaduti e riconfermati; Elenco D: Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati attualmente conclusi; Elenco E: Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati attualmente decaduti e non riconfermati, o non riconfermati. Articolo n° 24 – C1: Aree di completamento urbanistico U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U2/U3: C1.1A - Comparto Gaglianella: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U2/U3: C1.1B - Comparto Gaglianella: .T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: C1.2 - Comparto Nuovo Albergo: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U6: C1.3 - Comparto Cesto - Scampata: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3/U6: C1.4A - Sub-Comparto Viale Galilei: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3/U6: C1.4B - Sub-Comparto Istieto: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: C1.5 - Comparto San Biagio: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U6/U7: C1.6A - Comparto Scampata Pirelli: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U7: C1.6B - Comparto Scampata Pirelli: U.T.O.E. A2: Matassino: Tav. C U3/U4: C1.7A - Comparto Matassino Ovest: U.T.O.E. A2: Matassino: Tav. C U4: C1.7B - Comparto Matassino Ovest: U.T.O.E. A2: Matassino: Tav. C U4: C1.8A - Comparto Matassino Sud: U.T.O.E. A2: Matassino: Tav. C U4: C1.8B - Comparto Matassino Sud: U.T.O.E. A3: Lagaccioni-Massa d’Icisa: Tav. C U1: C1.9 - Comparto Massa di Incisa: U.T.O.E. A5: Porcellino: Tav. C U9: C1.10 - Comparto Porcellino Ovest: U.T.O.E. A5: Porcellino: Tav. C U9: C1.11 - Comparto Porcellino Est: U.T.O.E. A6: Restone: Tav. C U8: C1.12.A - Comparto Restone: U.T.O.E. A6: Restone: Tav. C U8: C1.12.B/1 - Comparto Restone: U.T.O.E. A6: Restone: Tav. C U8: C1.12.B/2 - Comparto Restone: U.T.O.E. B2: Ponte agli Stolli: Tav. C U11: C1.13 - Comparto Ponte agli Stolli: U.T.O.E. B1: Gaville: Tav. C U10: C1.14 - Comparto Gaville A:* 1 U.T.O.E. A3: Lagaccioni-Massa d’Icisa: Tav. C U1: C1.16A - Comparto Poggiolino: U.T.O.E. A3: Lagaccioni-Massa d’Icisa: Tav. C U1: C1.16B - Comparto Poggiolino: U.T.O.E. B1: Gaville: Tav. C U10: C1.17 - Comparto Gaville C: U.T.O.E. B1: Gaville: Tav. C U10: C1.18 - Comparto Gaville D: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: C1.19 - Comparto Ponterosso: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U6: C1.20A- Comparto “Misericordia”: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U6: C1.20B - Comparto “Misericordia”: Articolo n° 25 – C2: Aree di trasformazione urbanistica U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3/U6: C2.1 –Comparto ex Oleificio: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3/U6: C2.2 - Comparto via Roma: U.T.O.E. A4: Lo Stecco: Tav. C U5: C2.3 - Comparto Lo Stecco: U.T.O.E. B2: Ponte agli Stolli: Tav. C U11: C2.4 – Comparto Ponte agli Stolli: U.T.O.E. B3: Brollo-Pian delle Macchie: Tav. C U12: C2.5 - Comparto Brollo: Articolo n° 26 - Complessi Edilizi da recuperare soggetti a P.U.C. U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U6: PUC 10 via Giovanni XXIII U.T.O.E. A2: Matassino: Tav. C U4: PUC 12 area "Stabilimento F.lli Catalani" U.T.O.E. A5: Porcellino TAV.C U9: PUC 11 di via S. Aleramo 1. Sub–Sistema: Progetto specifico ...... Tav. B E6: PUC 6 “Case del Bernino” 1. Sub–Sistema: Progetto specifico ...... Tav. B E6: PUC 7 “Casa Nuova” 1. Sub–Sistema: Progetto specifico ...... Tav. B E6: PUC 8 “Case Urbini” 1. Sub–Sistema: Progetto specifico ...... Tav. B E6/E9: PUC 9 “Podere Muricce” 1. Sub–Sistema: Progetto specifico ...... Tav. B E6: PUC 13 “Casa Pizziconi” 2. Sub–Sistema: Progetto Direttore ...... Tav. B E6: PUC 1 “Fattoio” 2. Sub–Sistema: Progetto Direttore ...... Tav. B E8: PUC 2 “Podere Casine” 2. Sub–Sistema: Progetto Direttore ...... Tav. B E9: PUC 3 “Il Becio - Muro Rosso” : 2. Sub–Sistema: Progetto Direttore ...... Tav. B E8: PUC 4 “Crimea” 2. Sub–Sistema: Progetto Direttore ...... Tav. B E6: PUC 5 “Podere La Rotta” 10 Elenco A Elenco C Elenco A Elenco A Elenco A Elenco A Elenco A Elenco B Elenco B Elenco D Elenco C Elenco A Elenco C Elenco C Elenco B Elenco A Elenco D Elenco A Elenco E Elenco C Elenco A Elenco C Elenco C Elenco C Elenco B Elenco A Elenco C Elenco C Elenco A Elenco E Elenco A Elenco E Elenco A Elenco A Elenco D Elenco C Elenco C Elenco C Elenco B Elenco C Elenco C Elenco A Elenco A Elenco B Elenco B Elenco C Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Articolo n° 26 - Complessi edilizi da recuperare soggetti a Piano Attuativo 1.Sub–Sistema e 2.Sub–Sistema Tav. B E6/E8: Piano Attuativo “Carresi Nord”: 1.Sub–Sistema e 2.Sub–Sistema Tav. B E6/E8: Piano Attuativo “Carresi Sud”: 1.Sub–Sistema e 2.Sub–Sistema Tav. B E6/E8/E9: Piani Attuativi: altri Articolo n° 38 – Piani di Recupero U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 1 Area via Frittelli adiacente le mura: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 2A Area Del Tomba: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 2B Area “Lazzerini”: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 3 Area Piazza Firenze: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 4 Area ex Garage via Veneto: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 8 Area ex “Consorzio Agrario via Gramsci”: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 9 Area via Sarri: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 9bis Area via Copernico: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 11- Area ex “Calzaturificio Valerio Valentini”: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 12 - Area “Argini Arno”: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U6: PdR 20 Area “Ex Convento e scuole Suore Stimmatine: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: Tav. C U6: PdR 22 - Area “ex casa colonica” in via G. da Verrazzano: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U3: PdR 23 - “Fattoria Istituto Degl’Innocenti”: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: Tav. C U3: PdR 25 - Area via Pignotti – via Cervi: U.T.O.E. A1: Capoluogo: Tav. C U6: PdR 26 - Area via Garibaldi: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: Tav. C U6/U7: PdR 27- Area lungo la Ferrovia Firenze – Roma: U.T.O.E. A1- Capoluogo: Tav. C U3: PdR 28 – via Torino A: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: Tav. C U3: PdR 29 – via Torino B: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: Tav. C U3/U4: PdR 33 – Area “Curiel”: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: Tav. C U3: PdR 35 – Area “Matteini”: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: Tav. C U6: PdR 38 Area "Confezioni Pellari" U.T.O.E. A1 - Capoluogo: Tav. B E2/E5: PdR 40- Ex fornace Manuelli: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: Tav. C U7: PdR 41 – Area “Casa Nuova dell’Arno: U.T.O.E. A4: Lo Stecco: Tav. C U5: PdR 6 Area Stecco, Comparto 1: U.T.O.E. A4: Lo Stecco: Tav. C U5: PdR 7 Area Stecco, Comparto 2: U.T.O.E. A5 - Porcellino: Tav. C U9: PdR 10 - Area Porcellino: U.T.O.E. A5 - Porcellino: Tav. C U9: PdR 18 - Area “La Casina”: U.T.O.E. A5 - Porcellino: Tav. C U9: PdR 39 Area " Via Rosai" al Porcellino: U.T.O.E. A6: Restone: Tav. C U8: PdR 5 Area Restone: 1. Sub–Sistema: Progetto specifico ...... Tav. B E9: PdR 31 – Area lungo l’”argine dell’Arno: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E9: PdR 13 - Area “Restone - Porcellino Arno”: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E6: PdR 14 - Area “La Capraia, Comparto 1”: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E6: PdR 15 - Area “La Capraia, Comparto 2”: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E7: PdR 16 - Area “Camporibaldi, Comparto 1”: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E7: PdR 17 - Area “Camporibaldi, Comparto 2”: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E9: PdR 21 - Area “Muro Rosso”: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E7: PdR 30 – Località “Poggiolo”: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E7: PdR 32 – Area “Pavelli”: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E5: PdR 34 – Area “Campiglia”: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E2: PdR 36 – Area “Badia Tagliafune”: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. C U6: PdR 37 - Area "I Cozzi" Articolo n° 58 – Aree di recupero ambientale: ER ER6: Tav. B E9: Area di recupero ambientale del Porcellino: Articolo n° 61 – Complessi edilizi quali presidi del territorio aperto – P.T.A. 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E1: PTA 1 - Badia Montescalari: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E4: PTA 2 - Castello di Celle: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E5: PTA 3 - Ex Stalle della USL:*2 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav.B E6: PTA 4 - Riconversione allevamento avicolo al Cesto: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E5: PTA 5A - La Poggerina: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E5: PTA 5B - La Poggerina: 3. Sub–Sistema: Zone agricole ……. Tav. B E2/E5:PTA 6 - Ex fornace Manuelli: 11 Elenco D Elenco E Elenco E Elenco E Elenco B Elenco C Elenco E Elenco D Elenco D Elenco E Elenco E Elenco D Elenco A Elenco A Elenco C Elenco A Elenco E Elenco C Elenco A Elenco E Elenco E Elenco C Elenco B Elenco E Elenco C Elenco C Elenco E Elenco E Elenco E Elenco E Elenco C Elenco E Elenco C Elenco A Elenco A Elenco E Elenco A Elenco E Elenco C Elenco C Elenco A Elenco B Elenco B Elenco A Elenco B Elenco E Elenco A Elenco A Elenco A Elenco E Elenco D Elenco E Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Articolo n° 64 - Piani Attuativi e Piani di Intervento Preventivi convenzionati provenienti da precedenti strumenti urbanistici. U.T.O.E. A1 - Capoluogo: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: U.T.O.E. A1 - Capoluogo: U.T.O.E. A2 – Matassino: U.T.O.E. A4 – Lo Stecco: U.T.O.E. A5 - Porcellino: U.T.O.E. B1 - Gaville: U.T.O.E. B2 – Ponte agli Stolli: Tav. C U3: 1. Lottizzazione e P.E.E.P. via F.lli Cervi nord: Tav. C U6: 2. Lottizzazione Madonna del Cesto: Tav. C U3: 4. Lottizzazione RC4 Quattro Vie: Tav. C U3: 5. Lottizzazione e P.E.E.P. RE Gaglianella: Tav. C U3: 7. PUC - Via Sacco: Tav. C U3/U6: 8. PdR via Fabbrini: Tav. C U4: 11. Lottizzazione industriale Matassino: Tav. C U5: 6. Lottizzazione Lo Stecco: Tav. C U9: 10. Lottizzazione Savini Porcellino: Tav. C U10: 9. PdR Gavillaccio: Tav. C U11: 3. Lottizzazione RE1 Ponte agli Stolli: Elenco D Elenco D Elenco D Elenco A Elenco D Elenco E Elenco D Elenco A Elenco D Elenco D Elenco D N.B.: Si precisa che i sopra descritti Comparti hanno concluso tutte le procedure di approvazione compresa la pubbli- cazione sul BURT e sono quindi efficaci a tutti gli effetti di legge, sono in procinto di essere sottoscritte le relative Convenzioni urbanistiche; detti P iani Attuativi con le relative Varianti contestuali sono stati de positati presso l’Ufficio del Genio Civile di Firenze in base alla vigente normativa (Regolamento di Attuazione dell’art. 62 d ella LR 1/2005, DPGR n. 26/R del27/04/2007), con le procedure di controllo a campione, secondo i riferimenti di seguito riportati: *1 : “ C1.14 - Comparto Gaville A”: - Variante contestuale, Genio Civile deposito n. 2527 del09/12/2008; - Piano Attuativo, Genio Civile deposito n. 2528 del09/12/2008. *2 : “PTA 3 - ex Stalle della USL”: - Variante contestuale, Genio Civile deposito n. 2525 del09/12/2008; - Piano Attuativo, Genio Civile deposito n. 2526 del 09/12/2008. Complessivamente i Piani A ttuativi o Progetti Unitari Convenzionati previsti dal Regolamento Urbanistico vigente sono in numero di 109, questo numero comprende anche i Piani suddivisi durante la gestione del Regolamento Urbanistico in più Sub-Comparti, ed i Piani di Recupero di iniziativa privata presentati ed accettati. Attualmente tali Piani suddivisi secondo lo stato di attuazione sono in: - Elenco A: adottati e/o approvati in numero di 31; - Elenco B: in iter: in corso d’istruttoria e in fase di pre-adozione in numero di 12; - Elenco C: in vigore e/o decaduti e riconfermati in numero di 26; - Elenco D: attualmente conclusi in numero di 16; - Elenco E: attualmente decaduti e non riconfermati, o non riconfermati in numero di 24. Tenendo conto di quanto sopra riportato: - i Piani Attuativi o i Progetti Unitari Convenzionati adottati e/o approvati; - i Piani Attuativi o i Progetti Unitari Convenzionati in iter: in corso d’istruttoria e in fase di pre-adozione; - i Piani Attuativi o i Progetti Unitari Convenzionati in vigore e/o decaduti e riconfermati; - i Piani Attuativi nuovi, è previsto un solo nuovo Comparto edificatorio: “C1.20 Misericordia”; relativi sia alle “Aree di completamento urbanistico”, si a al “Recupero del Patrimonio Edilizio esistente”, hanno determinato il dimensionam ento della Variante al Piano Strutturale e, conseguentemente, entrano a far parte della Variante al Regolamento Urbanistico. Tali Piani sono elencati nelle successiv e Tabelle n° 22 e n° 23 e sono suddiv isi per Sistemi Territoriali, SubSistemi e U.T.O.E.; per ognuno di essi sono riportati i principali parametri urbanistici. 12 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Capitolo 2°- MOTIVAZIONI DELLE MODIFICHE DA APPORT ARE CON LA VARIANT E AL REGOLAMENTO URBANISTICO L’Amministrazione Comunale in ques to momento non ha ritenuto di proc edere alla redazione di un nuovo strumento urbanistico vero e proprio, prima che il coordinamento dei quattro comuni del Valdarno Fiorentino e cioè Figline Valdarno, Reggello, Rign ano sull’Arno e Incisa Valdarno, abbi a individuato criteri ed obiettivi c omuni a cui far riferimento per il rinnovo degli strumenti di pianificazione territoriale. Pertanto l’Amministrazione intende procedere alla redazione di Varianti agli strumenti urbanistici senza modificare sostanzialmente il Piano Strutturale vigente. La Variante quindi non prevede incrementi del carico urbanistico, ha esclusivamente il carattere di una ricognizione ed un aggiornamento degli strument i urbanistici vigenti alla disciplina e alla normativa nazionale, regionale e provinciale e degli Enti sovraordinati. In particolare l’Amministrazione Comunale di Figline, constatato: - di aver approvato o adottato dal Cons iglio Comunale quasi tutti i Piani Attuativ i previsti dal Regolamento Urbanistico; - di aver in iter, in corso d’ist ruttoria e in fase di pre-adozione un numero consistente di Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati presso l’Ufficio Urbanistica; - di disporre di uno strumento attuativo, il Regola mento Urbanistico, che ess endo decorsi c inque anni dalla sua approvazione il 15 febbraio 2005 ha decadute quelle previsioni urbanistiche di cui non sono stati approvati i piani attuativi o i progetti es ecutivi delle infrastru tture, di cui al comma 6°, articolo n° 55 della Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005; così come sono decadute tutte le pr evisioni di attrezzature, servizi, verde pubblico, dei quali non erano stati predisposti progetti esecutivi per la loro realizzazione, di cui al comma 5°, articolo n° 55 della Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005. Infatti l’Amministrazione Comunale di Figline Valdarno, per attuare le opere relative ad attrezza ture e servizi di interesse pubblico previsti nel piano triennale delle opere pubbliche, ha avut o, dopo la suddetta decadenza, la necessità di riconf ermare solo alcune previsioni interessanti le aree oggetto di interv ento o Piani Attuativi che non erano giunti al Convenzionamento; conseguentemente sono t uttora rimaste senza destinazione d’uso specifica un numero considerevole di ex aree a standards; prevede: - di verificare e aggiornare il quadro conoscitivo delle risorse individuate e, conseguentemente, gli obiettivi da perseguire nel governo del territorio comunale, tenendo conto delle mutate condizioni venutesi a creare dopo il 1999, anno di approvazione del Piano Strutturale; - di aggiornare, adeguare e rettificare il quadro conoscitivo esistente; - di riconfermare i Piani Attuativi attualmente decaduti le cui previsioni direttamente o indirettamente contribuiscono a realizzare un interesse generale pubblico; - di riconfermare alcune previsioni per la realizzazione di attrezzature, servizi, viabilità o verde pubblico che si ritengono realizzabili nella vigenza della Variante; e pertanto intende: procedere alla revisione, modifica e aggiornamento del Regolamento Ur banistico del Comune di Figl ine Valdarno, secondo le vigenti normative ed al rior dino e alla razionalizzazione delle funzioni, previa individuazione delle “aree non pianificate”, vedi arti colo n° 63 della L.R. n° 1/2005 e delle aree pubbliche, nonché all’aggiornamento del quadro previsiona le strategico quinquenna le annesso al Regol amento Urbanistico, vedi articolo n° 55 della L.R. n° 1/2005. Il Regolamento Edilizio sarà contem poraneamente aggiornato in segui to alle normative vigenti nazionali e regionali in materia edilizia. 13 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Il fatto che questa Variante non si ponga l’obiettivo di redarre un nuovo strumento urbanistico vero e proprio, in attesa di organizzare ed attivare finalmente il coordi namento intercomunale, come sopra detto, non ha vincolato a scelte contingenti. Quindi l’Amministrazione ha inteso procedere alla redaz ione di questa Variante al Regolamento Urbanistic o, dopo che ha provveduto alla r edazione di una Variante al Piano St rutturale; quest’ultima Variante sostanzialmente non ha modificato né le caratteristiche, né le previsioni dello strumento originario. La Variante al Regolament o Urbanistico dunque non prevede incrementi del ca rico urbanistico, ha esclusivamente il carattere di una ric ognizione ed un aggiornamento degli atti di governo del te rritorio vigenti, alla disciplina e alla normativa nazionale, r egionale e provinc iale e degli enti so vraordinati e di una programmazione dettagliata delle previsioni che ne determinano il dimensionamento. In particolare si sono previsti: - la verifica e l’aggiornamento della Normativa al nuovo quadro conoscitivo delle risorse individuate e, cons eguentemente, si sono uniformati gli obiettivi da pers eguire nel governo del territorio comunale, tenendo conto delle mutate condizioni venutesi a creare dopo il 1999, anno di approvazione del primo Piano Strutturale; - la verifica dell’attuazione di tutti i Piani Attuativi, Piani di Recupero, Piani del Territorio Aperto e Progetti Unitari Convenzionati previsti dal Regolamento Urbanistico vigente; - la riconferma o meno nello strum ento attuativo di quant o decaduto, essendo dec orsi cinque anni dalla sua approvazione avvenuta il 15 f ebbraio 2005: in particolare delle prev isioni urbanistiche di cui non sono stati approvati i Piani Attuativi o i progetti esecutivi delle infrastrutt ure, di cui al comma 6°, articolo n° 55 della Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005; così come di tutte le prev isioni di attrezzature, servizi, verde pubblico, sulle quali non erano stati predisposti progetti esecutivi per la loro realizzazione, di cui al comma 5°, articolo n° 55 della Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005; - l’aggiornamento, l’adeguamento e la rettifica del quadro a ttuativo sia in relaz ione alle carenze e ai problemi operativi emersi durante la gestione, sia alle richieste proposte da singoli cittadini o da Associazioni. Pertanto l’Amministrazione Comunale, avendo proceduto, come già detto, all’aggiornamento del Piano Strutturale con s pecifica Variante, successivam ente e cons eguentemente sta proc edendo alla revis ione, modifica e aggiornamento del Regolamento Urbanistico con questa Variante. La redazione di tale Variante è stata oggetto di verifica di conformità ai Piani di livello superiore, in particolare è conforme e coerente con: - il Piano di Indirizzo Territoriale – P.I.T. approvato con Delibera del Consiglio Regionale n° 72 del 24 luglio 2007, succes sivamente coordinata con la “Disciplina dei Beni Paesaggist ici” adottata con Deliberaz ione del Consiglio Regionale n° 32 del 6 giugno 2009; - il Piano Territ oriale di Coor dinamento Provinciale - P. T.C.P. approvato con Delibe ra del Cons iglio Provinciale n° 94 il15 giugno 1998 e con quanto già predis posto dalla Prov incia di Fir enze per la r evisione del P.T.C.P. vigente; - la Variante al Piano Strutturale adottata con Deli bera del Consiglio Comunale n° 97 del 29 luglio 2010 e approvata con Delibera del Consiglio Comunale n° 1 del 12 gennaio 2011; tutto ciò nel rispetto delle disposizioni della L.R. n° 1/2005 e dei relativi Regolamenti di Attuazione. I Regolamenti di Attuazione specific atamente attinenti alle que stioni urbanistiche ed edi lizie emanati dalla Regione Toscana in attuazione della Legge Regionale n° 1 del 3 gennaio 2005, presi in esame sono: 1) Regolamento di Attuazione dell’articolo n° 37, c omma 3°: “ Disposizione per la tutela e valorizzazione degli insediamenti”, di cui al D.P.G.R. n° 2/R del 9 febbraio 2007; 2) Regolamento di Attuazione delle disposizioni del T itolo V: “ Atti, Soggetti e Funzioni”, di cui al D.P.G.R. n° 3/R del 9 febbraio 2007; 3) Regolamento di Attuaz ione dell’articolo n° 11, comma 5°: in materia di “ Valutazione Integrata”, di cui al D.P.G.R. n° 4/R del 9 febbraio 2007; 14 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 4) Regolamento di Attuazione del Titolo IV, capo III: “ Il territorio rurale”, di cui al D.P.G. R. n° 5/R del 9 febbraio 2007; 5) Regolamento di Attuazione dell’articolo n° 29, comma 5°: “ Disciplina del sistema informativo geografico regionale”, di cui al D.P.G.R. n° 6/R del 9 febbraio 2007; 6) Regolamento di Attuazione dell’arti colo n° 62: in materia di “ Indagini geologiche”, di cui al D.P.G.R. n° 26/R del 27 aprile 2007; 7) Regolamento di Attuazione dell’articolo n° 117, commi 1° e 2°: “Disciplina sulle modalità di svolgimento delle attività di vigilanza e verifica delle opere e delle costruzioni in zone soggette a rischio sismico”, di cui al D.P.G.R. n° 36/R del 9 luglio 2009; 8) Regolamento di Attuazione dell’articolo n° 37, co mma 2°, lettera g) e co mma 3°, in materia di “Barriere architettoniche” di cui al D.P.G.R. n° 41/R del 29 luglio 2009. Premesso che il Regolamento Edilizio contiene norme a carattere general e e particolare discendenti da normative sovraordinate riguardanti la rea lizzazione di manufatti edilizi e le loro caratteristiche igieniche, norme che si manterranno nel tempo anche oltre la validità degli altri strumenti urbanistici attuativi, è comunque necessaria una stretta correlazione tra quest’ultimo e la normativa della Variante al Regolamento Urbanistico. La Variante di Revisione, Modifica ed Aggiornamento del Regolamento Edilizio vigente, necessaria sia per coordinarlo strettamente alla Normativa di questa Variante al Regolamento Urbanistico, sia per aggiornarlo alle normative vigenti nazionali e regionali in materia edilizia, verrà approvata ed en trerà in v igore contemporaneamente alla Variante al Regolamento Urbanistico. 15 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Capitolo 3°- REVISIONE, MODIFICA ED AGGIORNAMENTI APPORTATI CON LA VARIANTE AL REG OLAMENTO URBANISTICO 3.1 - Revisione della Variante al Regolamento Urbanistico L’Amministrazione Comunale con questa Variante al Regolamento Urbanistico ha effettuato: - la verifica sui servizi presenti e già funzionanti nel Comune, e su quelli che l’ Amministrazione ha in programma a breve scadenz a di realizza re per raggiungere una mig liore qualità della v ita in una società in rapida evoluzione. Ciò è stato necessario anche perché l’Amministrazione Comunale di Figline Valdarno, per attuare le opere relative ad attrezzature e servizi di interesse pubblic o previsti nel piano triennale delle opere pubbliche, ha avuto, dopo la decadenza di alcune previsioni, la necessità di riconfermare quelle previsioni interessanti le aree oggetto di intervento o Piani Attuativi che n on erano giunti al Convenzionamento; conseguentemente erano rimaste senza destinazione d’uso specifica un numero considerevole di ex aree a standards. Tutto questo ha portato ad un riordino e ad una razionaliz zazione delle funzioni, previa eliminazione delle “aree non pianificate”. - la riconferma all’interno delle U.T.O.E. previste dal Piano Strutturale e dei Centri Abitati esistenti dei Comparti, nelle “Aree di completamento urbanistico”, necessari ad assic urare risposte a bisogni di residenti, e che dovranno riqualificare i luoghi realizzando direttamente piazze, nuovi parcheggi, aree a verde attrezzato, percorsi pedonali, etc.. - la programmazione del settore turistico ricettivo, tenuto conto del forte incremento turistico del territorio e, soprattutto, di un turismo che non è solo di passaggio, ma che staziona nel Co mune di Figline mediamente circa 7 giorni, giorni che risult ano notevolmente superiori alla presenza media dei Comuni limitrofi ed anche di F irenze; ciò significa che tale t erritorio è divenuto una loc alità per il turismo di soggiorno e non solo per quello di transito; pertanto è stata individuata la possibilità di ammettere nuove opportunità ed attrezzature per le attività esistenti, allo scopo di adeguarle alle esigenze del mercato turistico-ricettivo. Sono pervenute in tal senso diverse richieste dagli operatori turistici. - Una particolare attenzione è stata rivolta al te rritorio aperto ed al suo m antenimento, prevedendo che l e aziende agricole svolgano una funzione di servizio alla collettività, mettendo a disposizione le loro strutture e dotazioni per le attività del tempo libero, per attività turistico-ricettive, per funzioni di servizio e di piccolo artigianato. - Attenzione è stata posta anche ad agevolare l’agric oltura amatoriale o part-time presente sul territorio, predisponendo una normativa e varie ti pologie per annessi agricoli commi surati alla capac ità produttiva del fondo agricolo; ciò dovrebbe consentire di avviare a soluzione anche il problema delle “capanne abusive”. - Inoltre in zona agricola si è favorito il riutilizzo, a fini abitativi, dei c omplessi edilizi di valore st orico ed architettonico n on più neces sari alle az iende agrico le e, consegue ntemente, sottout ilizzati per garantire il presidio ed il mantenimento del territorio aperto, mentre non si sono ammessi cambiamenti di destinazione d’uso di annessi agricoli or iginati da P. M.A.A. o comunque realizzati in tempi più o meno recenti ma di nessun valore architettonico, tipologico ed ambientale. - La verifica di tutta la rete vi aria prevista nel Regolamento Urbanist ico vigente, sia per adeguarla alle progettazioni in corso, vedi il nuovo ponte sull’Arno, la nuova strada Regionale di Valdarno in riv a destra e sinistra del fiume Arno, che risultavano difformi dal tracciato previsto nello strumento urbanistico vigente, ma anche per trovare collegamenti interni alla viabilità comunale che snelliscano il traffico veicolare; - La verifica delle perimetrazioni delle Casse di Espansione e delle oper e idrauliche connesse, previste nel Regolamento Urbanistico vigente, per adeguarle alle progettazioni in cors o, vedi in riva destra Cassa di Espansione “Pizziconi” ed in riva s inistra Cassa di Espansione “Restone” del fium e Arno, che risultavano difformi da quanto previsto nello strumento urbanistico vigente. 16 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Pertanto la strumentazione urbanistic a, ormai in vigore da diversi anni, per le ragioni suddet te e perché ha presentato durante la gestione alcuni problemi operativi a cui l’Am ministrazione Comunale ha inteso porre rimedio, è stata oggetto di un’attenta verifica che ha portato a modifiche ed aggiornamenti. Inoltre, nello specifico è stata: - - - - Ordinata e migliorata la Normativa di Attuazione; per esempio:sono stati inseriti commi a tutti gli articoli in modo da rendere più chiare ed identificabili le norme, etc.; Verificati tutti i PUC; in particolare: verificati gli increm enti ammessi, pari al 30%, sugli ed ifici storici fra il capoluogo di Figline e S. G iovanni; verificati nel capoluogo il PUC unico, tra la Pire lli e la Coop, con previsione di un’unica unità minima di intervento; in assenza di c iò erano ammissibili solo interventi fino a “R3” con abbattimento e ricostruzione; verificata la valenza dei PUC, strumenti equiparati a Piani Attuativi; Verificati gli standards a verde pubb lico, a parcheggi, ad aree attrezzate e sportive ecc., indiv iduando quelli realizzati e quelli ancora da attuare; Verificata la possibilità di inserimento di piccole aree re sidenziali in adiacenza ai centri abitati esistenti, necessarie alle esigenze della popolazione residente, che dovranno portare ad una riqualificazione dei luoghi realizzando direttamente parcheggi pubblici, verde attrezzato, percorsi pedonali, etc.. Verificata la possibilità di recuperare “standards” anc he in alcune aree di complet amento dove sono previsti incrementi volumetrici fino ad un massimo del 20% del volume esistente; Riperimetrati correttamente, nel capoluogo, gli impianti sportivi esistenti; Normate specificatamente le aree per attività sanitarie private, vedi: “Frate Sole RSA” (70 posti) e “Casa di Cura Ortopedica” (40 posti), applicando una normativa simile alle aree ospedaliere; Ammessa, in zona agricola, la realizzazione di progetti per sistemazioni ambientali anche nei resedi degli edifici: predisposta una specifica normativa e tipologia per annessi agricoli commisurati o non alla capacità produttiva del fondo agricolo in modo da dare soluz ioni alla questione “capanne abus ive” e agricoltura “part- time”; Eliminate nel centro storico e anche nella cartografia 1:5.000, le attuali aree bianche; Definiti e chiariti i criteri di in tervento e le destinazioni urbanistiche del Centro stor ico; destinazioni prevalenti che non dovranno ricavarsi dagli interventi ammissibili; Verificate le z one a carattere prevalentemente industria le di cui all’articolo 28: per esempio le aree industriali presso “Cesto” e “La Massa”, le nuove aree industriali in v ia Kennedy e Via Garibaldi, l’area industriale “Lagaccioni”, l’area “Muro Rosso”, ex draga, l’ar ea tra la nuov a strada Statale e l’attuale viabilità, in zona “Matassino”, etc. ; Verificate alcune sottozone “B2” definite di edilizia bifamiliare e monofamiliare, che inglobavano interi condomini; così come sono state verificate le aree consolidate con unica destinazione d’uso residenziale; Classificata la viabilità di uso pubb lico e riclassific ate le strade co munali: eliminazi one dal Regolamento Urbanistico della strada e della rotonda alla “Pirelli” e conferma dell’area a saturazione; Verificate e individuate aree per il deposito di materiali all’aperto, in quanto l’area già prevista a tale scopo, al “Restone”, non era stata realizzata per l’indisponibilità della proprietà. è stato effettuato un aggiornamento speditivi delle cartografie in scala 1:5.000 ed in scala 1: 2.000. La Normativa del Regolamento Urbanistic o, quale strumento attuativo del Piano Strutturale, contiene norme strettamente necessarie per la realizzazione di quelle opere private e pubbliche programmate nei cinque anni di validità del Regolamento stesso. 17 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico La Variante al Regolamento Urbanistico è costituita dai seguenti elaborati: - Relazione generale Norme Tecniche di Attuazione Disciplina del suolo e degli edifici: - Centri Abitati , scala 1:2.000; - Edifici, centri e tessuti urbani storici; - Classificazione degli edifici e prescrizioni d'intervento - scala 1:1.000 e 1:2.000; - Territorio aperto, scala 1:5.000; - Siti e Manufatti di particolare rilevanza ambientale architettonica, storico-culturale; - Elenco degli edifici; - Schede normative in scala 1/1000 - 1/2000. - Fattibilità geologica e sismica delle previsioni del Regolamento Urbanistico - Relazione geologica per la valutazione delle Fattibilità geomorfologica e sismica delle previsioni del Regolamento Urbanistico con allegate le seguenti cartografie: - Carta della Pericolosità Geomorfologica e Pericolosità Sismica; - Carta della Z.M.P.S.L.; - Carta della Fattibilità Geomorfologica e Sismica; - Schede di Fattibilità contenenti le prescrizioni geologico-tecniche riguardanti le indagini geognostiche di dettaglio da eseguire in fase di progettazi one dei Piani Attuativi, le opere necessarie alla bonifica degli eventuali dissesti presenti nell’area e le tipologie fondazionali da adottare. - Fattibilità idraulica delle previsioni del Regolamento Urbanistico - Elaborato I RU 01: Relazione idrologico-idraulica di supporto al Regolamento Urbanistico; - Elaborato I RU 02: Schede per la determinazione della fattibilità dei singoli interventi. - Elaborato I RU 03: Allegati idraulici dello stato di progetto; - Elaborato I RU 04: Modelli idraulici allo stato di progetto. - Elaborato I RU 05: Carta riepilogativa della fattibilità idraulica. Elaborati di analisi - Relazione; - Edifici, centri e tessuti urbani storici: - carta di analisi del tessuto edilizio e della consistenza, scala 1/100; - carta di analisi delle destinazioni d'uso e della proprietà, scala 1/1000; - schede di rilevamento. Siti e Manufatti di particolare rilevanza ambientale architettonica, storico-culturale - schede di rilevamento. Allegati : - Studio idrogeologico-idraulico dei bacini del Borro della Gaglianella, Torrente Ponterosso e Torrente Cesto: progettazione esecutiva per la mitigazione del rischio idraulico. - Indagini geologico-tecniche su un’area a pericolosità geologica elevata situata in località Lagaccioni, finalizzate allo studio della fattibilità delle previsioni del nuovo PRG. Si precisa che le indagini e le letture di ogni sistema, sono state eseguite nel rispetto delle prese delle direttive del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Firenze. Sono stati delineati gli elementi per le valutazioni degli effetti ambientali, è stata eseguita la valutazione di tutte le aree individuate nel Piano Strutturale, in quanto non tutte le trasformazioni previste si risolveranno in dette aree. Esse assumono tuttavia un’importanza particolare nella strategia del piano essendo prioritariamente destinate agli interventi di riqualificazione e riuso. Tali valutazioni consentono la possibilità di effettuar e o non effettuare interventi trasformativi che saranno definitivamente individuati successivamente con gli strumenti attuativi. 18 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 3.2 - Modifiche ed aggiornamenti apportati con la Variante al Regolamento Urbanistico In sintesi con la Variante al Regolamento Urbanistico si sono apportate le seguenti variazioni: 1 - Cartografia di Piano. - Si è riorganizzata la cartografia di Piano, gli elaborati in scala 1:10. 000 sono preceduti dalla lettera A, gli elaborati in scala 1:5.000 sono preceduti dalla lettera B, gli elaborati in scala 1:2. 000 sono preceduti dalla lettera C. - Nelle Tavole della “Disciplina del Su olo e degli Edifici” dei Centri Abitati, è stata riportata anche la Disc iplina del Suolo e degli Edifici dei Centri Storici e delle Zone “A”. - Si è effettuato un aggiornamento speditivo delle cartografie in scala 1:2.000 e 5000, riportando con specifica grafia gli edifici, la viabilità e le attrezzature già realizzate. - Al fine di facilitare la lettura delle cartografie di Piano, all’interno delle zonizzazioni da realizzare, sono stati riportati schemi planimetrici che ipotizzano l’utilizzazione delle previsioni. - Si precisa inoltre che il Regolamento Ur banistico essendo disegnato su base cartografica fotogrammetrica, metodo di rilevamento planimetrico ed altimetrico, non coinc idente né esattament e sovrapponibile con la rappresentazione catastale dei luoghi e tenendo conto che le mappe catastali sono il supporto su cui effettuare compravendite, espropri o, co munque, passaggi di proprietà, eventuali modeste differenze di minim a entità, tra i perimetri delle z onizzazioni urbanistiche e le particelle catastali, non devono considerarsi significative ai fini della conformità 2 - Verifica degli standards. Si sono verificate, perimetrate, numerate e misurate tutte le aree destinate a st andards. Di c onseguenza si sono classificati e/o eventualmente rettificati tutti gli st andards già realizz ati e ric onfermate alcune previs ioni urbanistiche decadute, es sendo decorsi dal 15 febbr aio 2005, ci nque anni dall’approvaz ione del primo Regolamento Urbanistico; si sono riconfermate le previsioni che ragionevolmente si ritiene possano essere realizzate nei successivi cinque anni di vigenza delle previsioni. Sono state eliminate le “aree bianche” che per la dec adenza di alc uni standards non realizzat i, si erano determinate. 3 - Modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione. Al fine di adeguare le Norme alla legislazione sovraordinata, si ammettono e si regolano: - Le installaz ioni di antenne ripetitrici per telecomunicazioni e radiotelevisiv e comprese le relative stazioni, di cui al D. Lgs. n° 198 del 4 settembre 2002, potranno esse re installate esc lusivamente su aree di proprietà comunale all’esterno dei centri abita ti e, comunque, a distanze non inferi ori di ml. 50 dagli edif ici pubblici e privati; in presenza di edifici di va lore architettonico, storico o tipolog ico, la Commissione Edilizia Integrata ha facoltà di prescrivere distanze maggiori. - L’installazione di sistemi d i produzione di energia attraverso fonti rinnovab ili quali: impianti fotovoltaici, impianti eolici o a biomasse ecc., è ammessa: - al fine di produrre energia necessaria per l’autoconsumo, in Zona “B”, “C”, “D” ed “E”; - al fine di produrre energia a scopo industriale, in Zona “D”, in Zona “F4.6: Area per l’insta llazione e produzione di energie alternativ e”, area n° 618, o in zona “E” esclusivamente per la produzione di biomasse legate all’attività di Aziende Agricole attraverso un Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale. La progettazione di tali s istemi dovrà garantire l'inserimento degli impianti sul territorio con un attento studio relativo all'impatto paesaggistico ed am bientale. Comunque, non potranno essere localizz ati su crinali o emergenze paesaggistiche, né in prossimità di edifici storici o di pregio ambientale. - Al fine di favorire interventi di bi oarchitettura, assimilabili a quelli previs ti per l’ “edilizia sos tenibile” di cui all’articolo n° 145 e 146, comma 3° della Legge Regionale n° 1/05, si amme tte la possibilità di richiedere in19 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico centivi quali l’incremento del 10% della superficie utile ammessa per interventi di nuova edificazione e di Ristrutturazione Edilizia “RE3” e Ristrutturazione Urbanistica “RU”. Tali incrementi sono ammessi in der oga agli indici urbanistici di zona. S ono ammessi in zona “B”, “C”, “D” e “E”, non sono ammessi in zona “A” né su edific i inc lusi negli elenchi di cui alle Cl assi “A”, “B” e “C”, in quest’ultimi s ono ammessi solo nel ca so in cui si possano effettuare inte rventi di Ristruttu razione Edilizia “RE3”. I nuovi incrementi parteciperanno alla corresponsione degli oneri concessori. Tali incrementi di Superficie Ut ile che determineranno un aum ento di volume, s ia che interessino volumetrie nuove, di completamento e/o recuper o del patrimonio edilizio, non sar anno computati nelle previsioni ammesse dal Piano Strutturale. Per edifici ricadenti in zona “A” e/o su edifici inclusi negli elenchi di cui alle Cla ssi “A”, “B” e “C”, che non possono usufruire degli incentivi sopra detti, quali l’incremento del 10% della superficie utile, è ammessa una riduzione degli oneri di costruzione pari al 10%. - Vengono definite Aree Boscate quelle definite tali ai sensi della Legge Regionale n° 39 del 2000 e del relativo Regolamento di Attuaz ione, comprese quelle non qua lificate catastalmente ta li, anc orché percorse dal fuoco. Conseguentemente la perimetrazione delle “Aree Boscate EB” i ndividuata nella cartografia di Piano, deve considerarsi indicativ a: dovranno essere definite aree boscat e esclusivamente quelle aree che sono conformi ai criteri stabiliti dall’articolo n°3 della Legge Regionale n°39 del 2000 4 - Comparti edificatori, P. di R., P.U.C. e P.T.A.: modalità attuative. Tutti i Comparti edificatori, i P. di R., i P.U.C. e i P.T.A non ancora realizzati o in iter, vengono verificati e a seconda della loro compatibilità, riconfermati nella Variante. Le aree da assoggettate a Piani Attuativ i dal Regolam ento Urbanistico potranno proc edere alla formazione di Comparti Edificatori che po tranno essere presentati dai proprietari di almeno tre quarti delle superfici catastali interessate, limitatamente comunque alle aree di loro proprietà e alla relativa quota parte delle volumetrie e/o superfici cons entite dal Piano stesso. In tal caso i proponenti dovr anno dimostrare di aver cercato l'adesione anche degli altri proprietari. La realizz azione delle opere pubbliche prescritte sarà limitata alla porz ione del Comparto oggetto di attuazione. L’Amministrazione Comunale si rise rva la facoltà di approvare il Piano Attuativo, verificandone la compatibilità con gli obiettivi di interesse pubblico. Tale modifica è stata dettata dall’ esperienza di gestione del lo strumento attuativo vigente che aveva deter minato la necessità, in fase attuativa, di rendere concretam ente realizzabili gli interventi previsti nei Piani Attuativi, Piani Attuativi per la realizzazio ne dei quali era nec essario il consenso di tutti i proprietari dell’area; spesso tale obbligo non era raggiu ngibile e, pertanto, si rendevano necessa rie Varianti contestuali che appesantivano l’iter procedurale e, soprattutto, alteravano gli obiettivi originari. Per gli interventi convenzionati, il rilascio dei Permessi di Costruire degli edifici previsti dai Piani Attuativi sarà subordinato all’avvenuta realizzazione di almeno l’80% delle opere di urbanizzazione primaria. 5 - Edifici in Zone “A” ed i Siti e Manufatti di particolare rilevanza ambientale, architettonica e storico culturale. Alla classificazione ed ai cambi di destinazione d’uso in residenziale per gli edifici in Zone “A” ed i Siti e Manufatti di particolare rilevanz a ambientale, architettonica e st orico culturale, vengono apportate le seguenti modifiche: - i manufatti ed ilizi minori presenti sul territorio com unale, non censiti tramite schedatura, vengono equiparati per forme, caratteristiche e/o testim onianze storiche, a manufatti di rile vante v alore storico ambientale e classificato in Classe B; - tutti gli edifici non censiti tramite schedatura, in quanto equiparabili per forme e caratteristiche ad edifici di valore storico ambientale nullo, rientrano in Classe D; - nelle Zone “A” e nei Siti e Manufatti di particolare rilevanza ambientale, architettonica e storico culturale è ammessa la suddivisione in più Unità Funzionali, purché abbiano una superficie utile minima di: 20 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico - mq. 150 di superficie utile , in edifici notificati o ad essi assimilabili e di rile vante valore storico ed ambientale di cui alle classi “A” e “B”, esterni ai Centri Storici; - mq. 100 di superficie utile , in edifici notificati o ad essi assimilabili e di rile vante valore storico ed ambientale di cui alle classi “A” e “B”, all’interno dei Centri Storici; - mq. 65 di superficie utile, in edifici di valore storico ed ambientale o di valore nullo di cui alle classi “C” e “D”. Qualora si realizzino più unità abitative, queste non dovranno alterare, trasformare e/o variare la tipologia originaria e a quest’ultime non dovrà corrispondere una suddivisione del resede circostante. - inoltre si ammette, in base ad una puntuale ricerca storica, ad un att ento rilievo dell’Unità Edilizia, all’individuazione delle varie fasi di crescita ed alle relative trasformaz ioni avvenute, una diversa classific azione dei Siti e Manufatti di rilevanza ambientale, architettonica e storico culturale; tale nuova classificazione sarà verificata ed ammes sa dalla Com missione Edilizia e/o la Commi ssione Comunale per il Paesaggio, senza che ciò comporti Variante urbanistica. 6 - Revisione di implementazione delle strutture turistico-ricettive esistenti. Ritenendo i s ettori turistico e agricolo importanti e strategici per lo s viluppo economico del Com une di F igline Valdarno, si è previsto di potenziare ed incentivare le realtà esistenti, in modo da ampliare l’offerta e la diffusione di strutture turistico-ricettive sul territorio. Lo sviluppo del settore turi stico ricettivo ha una valenza strategica, oltre che incrementare il settore stesso, serve da supporto e volano per il settore agricolo che da solo non riesce a produrre sufficiente ricchezza per il mantenimento e la riqualificazione dell’intero territorio rurale. Avendo il Piano Strutturale previsto, in territorio aperto, per tutte le attività turistico-ricettive esistenti, il cos iddetto "turismo rurale", che potrà oltrepassare i limiti posti dalle norme sull'agriturismo, si sono ammesse varie opportunità prioritariamente nell’ambito dei volumi esistenti e con possibilità di ampliamento, purché nel rispetto rigoroso delle preesistenze tipologiche e architettoniche e purché inserite in "P rogrammi Aziendali Agricoli " che mantengano le caratteristiche ambientali, paesaggi stiche e storiche. Saranno permessi opportuni interventi di valorizzazione dei grandi comple ssi di proprietà privata, nei quali l'interesse stor ico-architettonico si coniughi a quello agricolo- ambientale, anche consentendovi la realizzazione di adeguat i servizi e attrezzature turistiche. Pertanto si ammette sulla base di richieste motivate da un Piano Unitario d’Intervento che risulti ambientalmente sostenibile, la ristrutturazione ur banistica di vo lumetrie esistenti non più utilizzate a fini agricoli o a ltro, per nuove attività turistiche; tale ristrutturazione urbanistica potrà com portare anche un ampliamento volum etrico funzionale all'adegua mento delle attrezzature, dei servizi e degli s pazi comuni, e/o relativo alla capienza complessiva dell'attività, con i parametri e le modalità tipologiche che sono state individuate. Tale Piano Unitario sarà costituito da: a) Piano di Sviluppo Aziendale e dell’Occupazione; b) “Programma Aziendale” del fondo di pertinenza se tali strutture sono inserite all’interno di una Azienda Agricola, ai sensi dell’articolo n° 42 della L.R. n° 1 del 3 gennaio 2005; c) Progetto architettonico definitivo dell’intervento; d) Piano di Inserimento Paesaggistico con Valutazione dell’Impatto Ambientale; e) Sottoscrizione di apposita Convenzione ove, fra l’altro, dovrà risultare l’impegno a mantenere la destinazione d’uso di tutti gli im mobili della st ruttura turistica per i successivi v enti anni; la Conv enzione prevedrà una opportuna e congrua fidejussione a garanzia degli impegni assunti. Nelle previsioni di sviluppo del setto re turistico-ricettivo, riguardanti esclus ivamente attività turistico ricettive esistenti, si è considerato di coin volgere il recupero del patr imonio edilizio esistent e, per complessiv i mq. 20.000 di S.U.L., ciò in quanto tale dest inazione d’uso appare di fatto la più consona ad un recupero attento e rispettoso delle notevolissime preesistenze storiche, architettoniche e tipologiche, sia in quanto proprio il mantenimento di tali caratteristiche è condizione indispensabile per creare e sviluppare attività turistico-ricettive. 21 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Inoltre si ammette la possibilità di sv iluppare e ampliare le attività turistico ricettive esistenti, per complessivi mq. 10.000 di S.U.L., a condizione che queste si impegnino a realizzare "Pr ogrammi Aziendali Pluriennali di Miglioramento Agricolo Ambientale" che mantengano le caratteristiche ambientali, paesaggistiche e storiche. 7 - Nuovo dimensionamento del Piano. Sono stati uniformati e quindi resi comparabili i parametri su cui basare il dimensionamento del Piano. Il parametro urbanistico fondamentale c he è stato as sunto per qu antificare le previsioni è la Superficie Utile Lorda ammissibile, parametro facilmente misurabile e verificabile successiva mente in fase di attuazione e gestione del Regolamento Urbanistico. Inoltre, nel Piano Strutturale originario non erano stati stimati né conteggiati: - numerosi Piani che ammettevano interventi di recupero del patrimonio ediliz io esistente, sia Piani di Recupero, sia Progetti Unitari Convenzi onati che Piani di Recupero del territo rio aperto, soprattutto quelli localizzati fuori dalle U.T.O.E.; - interventi diretti di iniziativa privata su “Aree di completamento residenziale” in Zone Omogenee B di saturazione e completamento edilizio; - Interventi diretti di iniziativ a privata su “Aree di co mpletamento a prevalente f unzione produttiva in Zone Omogenee D1 e D2” esistenti; con la Variante al Piano Strutturale si è c olmata tale carenza, conseguentemente la Variante al Regolamento Urbanistico tiene conto di quanto sopra considerato. Inoltre, sempre al fine di avere un quadro dimensionale chiaro e definito, si prec isa che non incidono sul dimensionamento del Piano: - gli incrementi ammessi in deroga agli indici urbanistici di zona, quali incentivi in favore di progetti di bioarchitettura, assimilabili a quelli previsti per l’“edilizia sost enibile” di cui agli articoli n° 145 e 146, comma 3° della Legge Regionale n° 1/05. Tali incrementi potranno interessare sia nuove volumetrie di completamento, che il recupero del patrimonio edilizio; - gli aumenti "una tantum" della S.U.L. esistente in aree di satura zione residenziale che non comportano aumento di Unità Abitative; - gli aumenti "una tantum" della S.U.L. esistente in aree a prevalente funzione agricola, sia su residenze civili che rurali, purché non comportino aumento di Unità Abitative. Oltre a ciò, nella Normativa del Piano Strutturale, si è ritenuto di: - non considerare vincolanti le previsio ni del recupero residenziale del patri monio edilizio es istente storico e non, nelle singole U.T.O.E., previste dal Piano Strutturale, al fine di priv ilegiare ulteriormente il recupero del patrimonio edilizio e non o stacolarlo con rigide previsi oni; è elem ento vincolante di programmazione la stima della previsione complessiva sull’intero territorio comunale; - eliminare gli incrementi pari al 30% per il recupero a scopo residenz iale di complessi edilizi storici, lungo via Aretina; - non riproporre la maggior anza dei Piani di Recu pero decaduti; eventualment e questi verr anno ripropos ti con la p arziale utilizzazione della volumetria esist ente a scopo re sidenziale fino a raggiu ngere il recuper o della Superficie Utile Lorda programmata. 8 - Norme transitorie Vengono riscritte le Norme Transitorie, suddividendo gli atti a seconda dei procedimenti necessari, per ottenere gli atti abilitativi, al fine di chiarire il periodo di transizione tra il Regolamento Urbanistico vigente, la Variante al Regolamento Urbanistico adottata ed il Regolamento Urbanistico definitivo. 9 - Adeguamento della Protezione Idrogeologica, Geologica e Sismica Sono state adeguate le ind agini geologiche, idrauliche e sismiche di supporto alla ca rtografia della Variante al Regolamento Urbanistico, ai s ensi del Regolamento di Attuaz ione dell’articolo n° 62 de lla L.R. n° 1/2005: in materia di “Indagini geologiche”, di cui al D.P.G.R. n° 26/R del 27 aprile 2007. 22 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 10 -Adeguamento al P.A.I. Sono state adeguate le ind agini geologiche, idrauliche e sismiche di supporto alla ca rtografia della Variante al Regolamento Urbanistico, tenendo conto di quanto previsto dal P.A.I. approvato con D.P.C.M. 06/05/2005, entrato in vigore il 03/10/2005, in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n° 230 del 02/10/2005. 11 -Valutazione Ambientale Strategica. E’ stata redatta la Valutazione Ambientale Strategica di cui al D.Lgs. n°152 del 3 aprile 2006, recante “Norme in materia ambientale” e successive modificazioni ed integrazioni ed alla L.R.n°10 del 12 febbraio 2010. 12 -Valutazione Integrata Ambientale E’ stata redatta la Valutazione Integrata Ambientale di cui al Capo I del Titolo II della L.R. 1/2005. 23 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Capitolo 4°- DIMENSIONAMENTO DELLE PREVIS IONI DELLA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO Il dimensionamento delle previsioni della Variante, viene stimato tenendo conto: - dei Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati, previsti nelle “Aree di completamento urbanistico”, riconfermati, modificati o nuovi; - dei Piani di Recupero o Progetti Unit ari Convenzionati sul “Rec upero del Patrimonio Edilizio esistente”, riconfermati, modificati o nuovi; - dei Piani di Recupero o Progetti Unitar i Convenzionati sul “Recupero del Patrimonio Edilizio esistente” che si ipotizza possano essere presentati per iniz iativa privata, in riferi mento all’attuale e futura ri chiesta di mercato e propensione della proprietà; - degli interventi diretti di iniziativa pr ivata che si ipotizza possano essere pr esentati all’interno di aree già urbanizzate, in base agli indici urbanistici assegnati. I Piani Attuati vi o Progetti Unitari Conv enzionati, previsti nella Variante al Regolamento Urbani stico, sono el encati nelle successive Tabelle. In esse i Piani sono suddivisi per Sistemi Territoriali, Sub-Sistemi e U.T.O.E. e per ognuno di essi sono riportati i principali parametri urbanistici. Tali previsioni determinano il dimensionamento della Variante allo strumento attuat ivo, si precisa che tali previsioni derivano quasi esclusivamente da Piani Attuativi già previsti e/ o decaduti e ri confermati, in quanto con questa V ariante di revisione ed aggiornamento è ammesso un solo nuovo Comparto. Le previsioni riportate nella Tabella n° 22, per le Aree di Completamento Urbanistico, riguardanti i Piani Attuativi in iter, in corso d’istr uttoria e in fase di pr e-adozione e i Piani Attuativi riconfermati, modificati o nuovi, hanno determinato il dimensionamento della Varian te al Piano Strutturale, così come determinano il dimensi onamento della presente Variante al Regolamento Urbanistico. Tale dimensionamento viene così sintetizzato: Incrementi residenziali I Comparti, in iter o in corso di realizzazione e i nuovi Comparti riportati nella successiva Tabella n° 22, determinano un incremento residenziale; tale incremento viene stimato tenendo conto delle seguenti considerazioni: - il numero degli alloggi riportato in alcune schede descrittive dei Comparti non viene considerato vincolante; - la dimensione massima degli alloggi viene quantificata dalle N.T.A . del Regolamento Urbanistico secondo la seguente casistica: - per le Unità Abitative monofamiliari in una S.U.L. massima di mq. 260,00, - per le Unità Abitative bifamiliare in una S.U.L. massima di mq. 195,00, - per le Unità Abitative a schiera in una S.U.L. massima di mq. 143,00; pertanto la media matematica della S.U.L. per Unità Abitativa è pari a circa mq. 200,00. Considerando che nella realtà continueranno ad essere realizza te Unità Abitative con S.U .L. abbondantemente inferiore, permanendo tuttora una richiesta di mercato di Unità Abitative di dimensioni più piccole, si valuta che si possa prendere come riferimento per quantificare il numero convenzionale degli alloggi da realizzare, una S.U.L. pari a mq. 150,00. Conseguentemente, essendo ammessa nei Comparti in iter o in corso di realizzazione e nei nuovi Comparti, la realizzazione di una S .U.L. pari a mq. 63 .025, e supponendo che l’inizia tiva privata, nella v igenza degli strumenti urbanistici, richieda, in aree di completamento residenziale, la realizzazione di una S. U.L. pari a mq. 3.000,00, si stima che possono essere realizzate complessivamente 440 nuove Unità Abitative, pertanto, considerando la media dei component i per famiglia di 2,54, relativa all’anno 2009, si suppone un inse diamento di nuovi abitanti pari a n° 1.118 circa. Incrementi del settore produttivo e commerciale I Comparti sopra riportati, determineranno un incremento produttivo pari mq. 75 .808 e un incremento commerciale pari mq. 24.400. Incremento settore turistico-ricettivo I Comparti sopra riportati, determineranno un incremento ricettivo pari a mq. 5.000. Incrementi per attrezzature I Comparti sopra riportati, determineranno un incremento di attrezzature pari mq. 3.700,00. 24 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Tabella n° 22: Variante al Regolament o Urbanistico: Riepilogo delle previsioni per le “Aree di com pletamento urbanistico” nei Sistemi Territoriali, Sub-Sistemi e U.T.O.E., riguardanti: Piani Attuativi in iter: in corso d’istruttoria, in fase di pre-adozione o approvati. Aree di completamento urbanistico U.T.O.E. : A1 Capoluogo Aree Pubbliche mq. Superficie Territoriale mq. Superficie Utile Lorda Residenza Alloggi Produttiva Commerciale mq. n° mq. mq. Ricettiva mq. C1.1A - Comparto Gaglianella: U.T.O.E. A1 C1.2 -Comparto “Nuovo Albergo”:U.T.O.E. A1 C1.3- Comparto Cesto-Scampata:U.T.O.E. A1 C1.4A- Sub-Comparto Viale Galilei:U.T.O.E. A1 C1.4B- Sub - Comparto Istieto:U.T.O.E. A1 C1.5 - Comparto S.Biagio: U.T.O.E. A1 C1.19 - Comparto Ponterosso: U.T.O.E. A1 C2.1 - Comparto ex Oleificio: U.T.O.E. A1 60.670 25.125 13.860 7.280 51.725 15.9 86 43.398 25.2 98 50.386 29.3 14 24.056 14.2 41 1.975 325 10.040 4.82 2 5.548 3.000 6.548 3.500 5.648 2.320 700 8.200 74 70 12 30 22 - 800 - 11.400 - C1.8A - Comparto Matassino Sud: U.T.O.E. A2 10.880 7.830 1.035 - - - - - C2.3 - Comparto Stecco: U.T.O.E. A4 8.866 3.70 9 3.000 - - - - - C1.12 .B/1- Comparto Restone:U.T.O.E. A6 2.298 874 258 6 - - - - C1.14 - Comparto Gaville A: U.T.O.E. B1 2.688 885 520 9 - - - - 600 7 40.877 - 800 11.400 5.000 - U.T.O.E.: A2 Matassino U.T.O.E.: A4 : Lo Stecco U.T.O.E.: A6 Restone U.T.O.E.: B1 Gaville U.T.O.E.: B3 Brollo - Pian delle Macchie C2.5 - Comparto Brollo: U.T.O.E. B3 Totale Aree di completamento urbanistico 3.850 2.17 8 284.692 137.867 5.000 0 - Attrezzature mq. - Piani Attuativi riconfermati, modificati o nuovi. Superficie Utile Lorda Superficie Territoriale mq. Aree Pubbliche mq. C1.1B - Comparto Gaglianella: U.T.O.E. A1 C1.6.A- Comparto Scampata-Pirelli:U.T.O.E. A1 C1.6.B- Comparto Scampata-Pirelli:U.T.O.E.A1 C1.20A - Comparto “Misericordia” :U.T.O.E. A1 C1.20B - Comparto “Misericordia” :U.T.O.E. A1 3.096 37.500 12.500 5.250 6.220 145 17.000 1.565 6.220 892 5.000 1.100 - 12 - 5.000 10.000 - C1.7B - Comparto Matassino Ovest: U.T.O.E. A2 C1.8B- Comparto Matassino Sud:U.T.O.E. A2 6.665 35.500 4.695 22.500 791 4.165 8 - C1.9 - Comparto Massa di Incisa:U.T.O.E. A3 C1.16A - Comparto Poggiolino:U.T.O.E. A3 C1.16B - Comparto Poggiolino:U.T.O.E. A3 51.800 30.500 15.000 13.000 13.700 6.500 - C1.10 - Comparto Porcellino Ovest: U.T.O.E. A5 C1.11 - Comparto Porcellino Est: U.T.O.E. A5 65.197 99.955 30.787 45.995 C1.17 - Comparto Gaville C:U.T.O.E. B1 C1.18 - Comparto Gaville D:U.T.O.E. B1 6.956 4.320 C1.13A - Comparto Ponte Stolli:U.T.O.E. B2 C1.13B - Comparto Ponte Stolli:U.T.O.E. B2 Aree di completamento urbanistico Residenza Alloggi Produttiva Commerciale mq. n° mq. mq. Ricettiva mq. Attrezzature mq. - - 2.000 - - - 1.500 - 500 12.000 - - - 200 - - 6.000 41.508 13.000 - - - 792 1.268 720 600 - - - - - Totale Aree di completamento urbanistico 9.740 5.240 395.439 5.490 1.860 165.017 1.010 1.370 22.148 - 75.008 13.000 - 3.700 Territorio comunale 680.131 302.884 63.025 - 75.808 24.400 5.000 3.700 U.T.O.E. : A1 Capoluogo U.T.O.E.: A2 Matassino U.T.O.E.: A3 Lagaccioni Massa d’Incisa U.T.O.E.: A5 Porcellino U.T.O.E.: B1 Gaville U.T.O.E.: B2 Ponte agli Stolli totale complessivo 25 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Anche le previsioni riportate nella successiva Tabella n° 23, per il Recupero del patrimonio edilizio esistente, riguardanti i Piani di Recupero, i Progetti Unitari Convenzionati ed i Piani del Territorio Aperto in iter, in corso d’istruttoria e in fase di pre-adoz ione e i Piani di Recuper o e i Progetti Unitari Convenz ionati riconfermati, modificati o nuovi, hanno determinato il dimensionamento della Variante al Piano Strutturale, così come determinano il dimensionamento della presente Variante al Regolamento Urbanistico. Tale dimensionamento viene così sintetizzato: Incrementi residenziali I Piani di Recupero, i Progetti Unitari Convenzionati e i Piani del Territorio Aperto, in iter o in corso di realizzazione, e i Piani di Recuper o e i Pr ogetti Unitari Conv enzionati sopra riportati, determineranno un increment o residenziale; tale incremento viene stimato tenendo conto delle seguenti considerazioni: - il numero degli alloggi riportato in alcune schede descrittive dei Piani non viene considerato vincolante; - la dimensione minima degli allogg i realizzabili sul patrimonio ediliz io esistente oggetto di cambio di destinazione d'uso o di frazionamento viene quantificata dalle N.T.A. del Regolamento Urbanistico secondo la seguente casistica: - per Unità Abitative, in edifici notificati o ad essi assi milabili e/o di rilevante va lore storico ed ambientale di cui alle class i “A” e “B”, esterni ai Centri Stor ici, mq. 150 di superfic ie utile, corrispondente ad una S.U.L. pari a circa mq. 250,00; - per Unità Abitative, in edifici notificati o ad essi assi milabili e/o di rilevante va lore storico ed ambientale di cui alle clas si “A” e “B”, all’interno dei Cent ri Storici, mq. 100 di s uperficie utile , corrispondente ad una S.U.L. pari a circa mq. 160,00; - per Unità Abitative, in edifici di valore storico ed ambientale o di valore nullo di cui alle classi “C” e “D”, mq. 65 di superficie utile, corrispondente ad una S.U.L. pari a circa mq. 100,00; - nei Piani sopra riportati con destinazione residenziale la S.U.L. prev ista potrà ess ere utilizzata anche per tutte le destinazioni d’uso strettamente connesse con la residenza come: negozi, uffici, studi professionali, locali per pubblici esercizi, ambulatori, artigianato di servizio, etc.; per tanto non tutto il recupero della nuova superficie comporterà l’insediamento di nuove Unità Abitative. Considerando che nella realtà i recupe ri verranno effettuati principalmente su edifici di pregio o ad ess i assimilabili e che vi è una ric hiesta di merc ato di alloggi di dimens ioni consistenti, richiesta non soddisfatta nelle costruzioni nuove, s i valuta che si possa prendere come riferimento per quantificare il numero degli alloggi convenzionali da realizzare in edifici esistenti, una S.U.L. pari a mq. 200,00. Conseguentemente, essendo ammesso, nei Piani previsti, il recupero residenziale di una S.U.L. pari a mq. 47.760, e supponendo che l’inizia tiva privata, nella vigenza deg li strumenti urbanistici, proponga un recupero residenziale di altre ttanta S.U.L. pari ad una superficie complessi va totale di mq. 12.240, si stima che possano essere realizzate 300 nuove Unit à Abitative. Pertanto, considerando la media dei componenti di 2,54 per famiglia, relativa all’anno 2009, si suppone un insediamento di nuovi abitanti pari a n° 762 circa. Incrementi del settore produttivo e commerciale I Comparti sopra riportati, determineranno un incremento produttivo pari mq. 10.600 e determineranno un incremento commerciale pari a mq. 1.850. Incremento settore turistico-ricettivo I Comparti sopra riportati, determineranno un incremento ricettivo pari a mq. 5.030. 26 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Tabella n° 23: Variante al Regolament o Urbanistico: Riepil ogo delle previsioni per il “Recupero del patrimonio edilizio esistente” inserite nei Sistemi Territoriali, Sub-Sistemi e U.T.O.E., riguardanti: Piani di Recupero, Progetti Unitari Convenzionati e Piani del Territorio Aperto in iter: in corso d’istruttori, in fase di pre-adozione o approvati. Recupero del Patrimonio Edilizio esistente U.T.O.E. : A1 Capoluogo PdR 2A Area Del Tomba: U.T.O.E. A1 PdR12 Area "Argini Arno":U.T.O.E. A1 PdR14 Area "La Capraia, Comparto 1":: U.T.O.E. A1 PdR 20 Area "Ex convento e scuole Suore Stimmatine" U.T.O.E. A1 PdR 23 Area "Fattoria degl'Innocenti":U.T.O.E. A1 PdR 27 Area lungo la "Ferrovia Firenze - Roma":U.T.O.E. A1 PdR 35 Area "Matteini": U.T.O.E. A1 PdR 37 Area "I Cozzi": : U.T.O.E. A1 PUC 10 via Giovanni XXIII U.T.O.E. A1 PTA 4 riconversione allevamento avicolo al Cesto: U.T.O.E. A1 U.T.O.E. : A5 Porcellino PUC 11 di via S. Aleramo: U.T.O.E. A5 1. Sub–Sistema: Progetto specifico PUC 8 “Case Urbini” 1. Sub–Sistema 2. Sub–Sistema: Progetto Direttore PUC 1 “Fattoio”: 2. Sub–Sistema PUC 2 “Podere Casine”: 2. Sub–Sistema PUC 3 “Il Becio - Muro Rosso” : 2. Sub–Sistema PUC 4 “Crimea”: 2. Sub–Sistema 3. Sub – Sistema: Zone agricole PdR13 Area "Restone - Porcellino":3. Sub – Sistema PdR 16 Area "Camporibaldi, Comparto 1":3. Sub – Sistema PdR 32 Area "Pavelli": 3. Sub – Sistema PdR 34 Area "Campiglia":3. Sub – Sistema PdR 36 Area "Badia Tagliafune":3. Sub – Sistema PTA 2 Castello di Celle: Sub – Sistema 3 PTA 3 ex stalle della USL:Sub – Sistema 3 Totale Recupero del Patrimonio Edilizio esistente Superficie Territoriale mq. 1.360 2.420 4.350 - 4.45 - 86 - Aree Pubbliche mq. Superficie Utile Lorda Residenza Alloggi mq. n° U.T.O.E. : A1 Capoluogo PdR 2B Area “Lazzerini: U.T.O.E. A1 PdR 22 Area "ex casa colonica" di via G. da Verrazzano: U.T.O.E. A1 PdR 33 Area "Curiel": U.T.O.E. A1 PdR 40 Ex Formace Manuelli: U.T.O.E. A1 PdR 41 – Area ’”Casa Nuova dell’Arno”: U.T.O.E. A1 U.T.O.E. : A5 Porcellino PdR 39 Area " Via Rosai" al Porcellino: U.T.O.E. A5 1. Sub–Sistema: Progetto specifico PdR 31 Area lungo l’”argine dell'Arno":1. Sub–Sistema PUC 6 “Case del Bernino” :1. Sub–Sistema PUC 7 “Casa Nuova”: 1. Sub–Sistema PUC 9 “Podere Muricce” 1. Sub–Sistema PUC 13 “Casa Pizziconi” 1. Sub–Sistema 2. Sub–Sistema: Progetto Direttore PUC 5 “Podere La Rotta”: 2. Sub–Sistema 3. Sub – Sistema: Zone agricole PdR 21 Area "Muro Rosso":3. Sub- Sistema PdR 30 Area "Località Poggiolo":3. Sub-Sistema Totale Recupero del Patrimonio Edilizio esistente Territorio comunale totale complessivo - - - - - - 4.600 - - - - - 2.240 - - - - - - - 2.000 260 1.450 2.420 - - - - - - 4.600 450 1.850 1.030 2.300 1.700 5.030 - 610 210 415 - 190 - 1.04 0 1.700 1.680 33.380 - - 0 Superficie Utile Lorda Superficie Territoriale mq. Aree Pubbliche mq. 3.575 - - 300 800 3.000 700 400 - 5.000 - - - 1.300 - - - 650 1.100 1.400 1.150 1.000 - - 6.000 - 27 - Attrezzature mq. - 2.520 1.730 - - 1.40 - Ricettiva mq. 600 650 850 - 5.80 0 0 3.700 - 165 950 - 800 - 750 - 4.90 0 Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati riconfermati, modificati o nuovi. Recupero del Patrimonio Edilizio esistente Produttiva Commerciale mq. mq. Residenza Alloggi Produttiva Commerciale mq. n° mq. mq. Ricettiva mq. Attrezzature mq. - - - 500 - - - - 500 - - - 1.600 - - - - - - 580 400 14.380 - 6.000 - - - - 47.760 - 10.600 1.850 5.030 - Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Tabella 24 - Regolamento Urbanistico vigente: riepilogo de lle previsioni per le “Aree di completamento urbanistico” e per il “Recupero del Patrimonio Edilizio esistente” nei Sistemi Territoriali, Sub-Sistemi e U.T.O.E. riguardanti: Piani Attuativi conclusi. Superficie Utile Lorda Superficie Territoriale mq. Aree Pubbliche mq. C1.7A - Comparto Matassino Ovest: U.T.O.E. A2 16.000 11.270 1.899 - - C1.12 .A- Comparto Restone: U.T.O.E. A6 C1.12.B/2: Comparto Restone: U.T.O.E. A6 Totale Aree di completamento urbanistico 16.688 11.1 54 2.709 1.47 7 35.397 23.901 2.298 305 4.502 - Aree di completamento urbanistico U.T.O.E.: A2 Matassino U.T.O.E.: A6 Restone Residenza Alloggi mq. n° Produttiva Commerciale mq. mq. Ricettiva mq. Attrezzature mq. - - - - - - - Piani Attuativi decaduti e non riconfermati, o non riconfermati. U.T.O.E. : A1 Capoluogo C2.2 - Comparto via Roma: U.T.O.E. A11 - - - - - - - - C2.4 - Comparto Ponte agli Stolli: U.T.O.E. B1 2 Totale Aree di completamento urbanistico -- - - - - - - - Ricettiva mq. Attrezzature mq. U.T.O.E.: B2 Ponte agli Stolli Piani di Recupero, Progetti Unitari Convenzionati e Piani del Territorio Aperto conclusi. Recupero del Patrimonio Edilizio esistente U.T.O.E. : A1 Capoluogo PdR 4 Area ex Garage via Veneto: U.T.O.E. A1 PdR 8 Area ex “Consorzio Agrario via Gramsci”: U.T.O.E. A1 PdR 11 Area ex “Calzaturificio Valerio Valentini”: U.T.O.E. A1 U.T.O.E. : A2 Matassino Superficie Territoriale mq. 1.210 300 1.140 470 1.580 - PUC 12 area "Stabilimento F.lli Catalani": U.T.O.E. A2 -- Piano Attuativo“Carresi”:1-2. Sub–Sistema: - PTA 5A - La Poggerina: 3.Sub–Sistema PTA 5B - La Poggerina: 3.Sub–Sistema5 Totale Recupero del Patrimonio Edilizio esistente --- 1-2. Sub–Sistema: Progetto specifico e Direttore 3. Sub – Sistema: Zone agricole Aree Pubbliche mq. - Superficie Utile Lorda Residenza Alloggi Produttiva Commerciale mq. n° mq. mq. 1.800 1.600 465 - 1.450 - - - - - - 30.000 - - - - - - - - 4.500 0 8.365 - --1.450 30.000 - - - - - - - 1.500 1.800 - - - - - 2.400 1.9004 - - - - - - 2.200 - - - - - - - - - - - - 2.0504 2.050 - - - Piani di Recupero, Progetti Unitari Convenzionati e Piani del Territorio Aperto non riconfermati. U.T.O.E. : A1 Capoluogo PdR 1 Area via Frittelli adiacente le mura: U.T.O.E. A1 PdR 3 Area Piazza Firenze:U.T.O.E. A1 PdR 9 Area via Sarri: U.T.O.E. A1 PdR 9bis Area via Copernico: U.T.O.E. A13 PdR 25 - Area via Pignotti – via Cervi: U.T.O.E. A1 PdR 28 – via Torino A: U.T.O.E. A1: PdR 29 – via Torino B: U.T.O.E. A1 PdR 38 Area "Confezioni Pellari": U.T.O.E. A1 1.334 370 850 1.000 190 900 500 250 --4004 -3.0004 -2.0004 3.100 200 4.500 PdR 6 Area Stecco, Comparto 1: U.T.O.E. A4 PdR 7 Area Stecco, Comparto 2: U.T.O.E. A4 1.609 1.560 - PdR 10 - Area Porcellino: U.T.O.E. A5 PdR 18 - Area “La Casina”: U.T.O.E. A5 4.500 7.350 - PdR 5 Area Restone: U.T.O.E. A6 3.960 1.60 U.T.O.E. : A4 Lo Stecco U.T.O.E. : A5 Porcellino U.T.O.E. : A6 Restone 1-2. Sub–Sistema: Progetto specifico e Direttore Piani Attuativi: altri, 1-2. Sub–Sistema: 3. Sub – Sistema: Zone agricole PdR 15-Area “La Capraia, Comparto 2”: 3 Sub–Sistema PdR 17-Area “Camporibaldi, Comparto 2”: 3.Sub–Sistema PTA 1 - Badia Montescalari: 3. Sub–Sistema Totale Recupero del Patrimonio Edilizio esistente - 600 5 - 1.870 2.250 -- 28 6004 9004 1.9504 25.150 - Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 1 tale Comparto molto vasto, formato da pi ù isolati a destinazione d’uso quasi esclusivamente residenziali, perimetrato nel primo Regolamento Urbanistico lungo la vecchia strada Statale all’interno dell’U.T.O.E. A1 del Capoluogo, per la sua complessità e dimensione non permette di stimarne il dimensionamento, forse tale dimensionamento non è stato programmato, in quanto all’interno di tale area non erano previsti cambi di destinazione. 2 tale Comparto non prevedeva la realizza zione di superfici residenziali, ma solo la riorganizzazione di alcune volumetrie di servizio alle Unità Abitative presenti nel centro abitato di Ponte agli Stolli. 3 tale Piano di Recupero non è possibile individuarlo nella cartografia di Piano, né conseguentemente è possibile stimarne il dimensionamento. 4 il dimensionamento di questi Piani Attuativi è stato stimato d’Ufficio. 5 tale Piano Attuativo non prevedeva la realizzazione di superf ici residenziali, ma il sol o recupero delle superfici della chiesa della Badia. I seguenti Piani Attuativi provenienti dal Piano Regolatore precedente, sotto elencati: 1. Lottizzazione e P.E.E.P. via F.lli Cervi nord: U.T.O.E. A1; 2. Lottizzazione Madonna del Cesto: U.T.O.E. A1; 3. Lottizzazione RE1 Ponte agli Stolli: U.T.O.E. B2; 4. Lottizzazione RC4 Quattro Vie: U.T.O.E. A1; 5. Lottizzazione e P.E.E.P. RE Gaglianella: U.T.O.E. A1; 6. Lottizzazione Lo Stecco: U.T.O.E. A4; 7. PUC - Via Sacco: U.T.O.E. A1; 8. PdR via Fabbrini: U.T.O.E. A1; 9. PdR Gavillaccio: U.T.O.E. B1; 10. Lottizzazione Savini Porcellino: U.T.O.E. A5; 11. Lottizzazione industriale Matassino: U.T.O.E. A2. sono terminati tutti, solo due possono tuttora definirsi in corso, in quanto non hanno definito completamente il passaggio delle aree e opere di urbanizzazione all’Amministrazione Comunale, pertanto la previsione originaria assegnata a tali Piani non viene conteggiata nella verifica del dimensionamento. 29 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 4.1 - Riepilogo generale del dimensionamento della Variante al Regolamento Urbanistico. Complessivamente su tutto il territorio comunale la Variante al Piano Strutturale prevede il seguente dimensionamento negli specifici settori: Settore residenziale: - Comparti in iter e nuovi nelle “Aree di completamento urbanistico”. Per Comparti nuovi si inte ndono Piani Attuativi tuttora in vigore e/o decaduti e riconfermati, in quanto con questa Variante di revisione ed aggior namento è previsto un solo nuovo Comparto edificatorio: “C1.20 Misericordia”. Ammettono la realizzazione di S.U.L. mq. 63.025,00 - Interventi diretti di iniziativa privata su “Aree di completamento residenziale”. Nelle Zone Omogenee B di saturazione e co mpletamento edilizio normate nel Regolamento Urbanistico vigente, non sono state quantificate le previsioni; con la presente Variante vengono quant ificati gli event uali incrementi del carico urbanistico. L’aumento del caric o urbanistic o si determinerà ogni qualv olta si realizz eranno una o più Unità Abit ative, sia tramite nuove costru zioni o c on ampliamenti dell’edificato esistente, sia con cambio di dest inazione d’uso e/o frazionamenti; in caso di frazionamento si considera l’Unità Abitativa derivata più piccola. All’interno delle Zone Omogenee B, in base agli indici urbanistic i assegnati potranno essere presentati incrementi volumetrici o potranno essere ammessi cambi di destinazione d’uso fino ad una S.U.L. mq. 3.000,00 Totale S.U.L. mq. 66.025,00 A tale Superficie Utile Lorda corrispondono n° 440 Unità Abitative convenzionali e n°1.118 abitanti virtuali. - Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati in iter e riconfermati, modificati o nuovi sul “Recupero del patrimonio edilizio esistente”. Per i Piani di Recupero e i Progetti Unit ari Convenzionati previsti e normati per il recupero del patrimonio ed ilizio storico dal Piano Strutturale e dal Rego lamento Urbanistico vigente, non sono st ate quantificate le previsioni; con la presente Variante vengono quantificate tali previsioni. Pertanto si ammette la realizzazione di S.U.L. mq. 47.760,00 - Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati sul “Recupero del patrimonio edilizio esistente” di iniziativa privata. Nelle previsioni di recupero residenziale del patrimonio edilizio es istente, considerato che una parte notevole del patrimonio edi lizio, storico ed architettonico stesso è tuttora non utilizzato e/o sottoutilizzato o incongruamente utilizzato, si ammette possano essere presentati Piani di inizia tiva privata che possano prevedere il recupero di S.U.L. mq. 12.240,00 Totale S.U.L. mq. 60.000,00 A tale Superficie Utile Lorda corrispondono n° 300 nuove Unità Abitative convenzionali e 762 abitanti virtuali. Totale complessivo S.U.L.mq.126.025,00 Pertanto a tale Superficie Utile Lorda complessiva corrispondono n° 740 Unità Abitative convenzionali e n° 1.880 abitanti virtuali. 30 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Per quanto riguarda le previsioni del solo recupero residenz iale del patrimonio edilizio esistente storico e non, la quantificazione prevista per i Piani di iniziativa privata pari a mq. 12.240 di S.U.L., non può essere distribuita nei singoli Sub-Sistemi e nelle U.T.O.E., viene indicata per determinare la stima de lla previsione complessiva per l’intero territorio comunale, quest’ultima è elemento vincolante di programmazione. Questo per non ostacolare il recupero del patrimonio edilizio con rigide previsioni. Inoltre si ammette, per privilegiare ulteriormente il re cupero del patrimonio ediliz io, che il dimensionamento di nuovi Comparti in “Aree di completamento urbanistico” possa essere trasferito in tutto o in parte nel recuper o patrimonio edilizio esistente. Le previsioni dei Comparti per il settore residenzia le da localizzarsi esclusivamente all’interno delle U.T.O.E. ed i Piani di Recupero e i Progetti Unitar i Convenzionati previsti e/o prevedibili su tutto il territorio comunale, determinano una S.U.L. di mq. 126.025, se a questa si aggiunge quanto già realizzato e concluso, vedi Tabella n° 24, cioè una S.U.L. di mq. 4.502 + 8.365 = m q. 12.867, si raggiunge una S.U.L. complessiva di mq. 138.892, in feriore a quanto ammesso dal Piano Strutturale originario, pari a mq. 144.802 di S.U.L.. Settore produttivo: industriale, artigianale, direzionale e commerciale: - Comparti in iter e nuov i Comparti nelle “Aree di completamento urbanistico”. Ammettono la realizzazione di S.U.L. produt. mq. 75.808 - S.U.L. commerc.. mq. 24.400 - Interventi diretti di iniziativa privata su “Aree di completamento a prevalente funzione produttiva: D1 e D2”. Nelle Zone O mogenee D esistenti normate nel Regolamento Ur banistico v igente, non sono state quantificati gl i eventuali ampliamenti ammessi; con la presente Variante vengono quantificati gli event uali incrementi del caric o urbanistico. L’aumento del carico urba nistico s i det erminerà ogni qualvolta si aumenterà la Superficie Utile Lorda esistente. Pertanto all’ interno delle Zone Omogenee D1 e D2, in base agli i ndici urbanistici assegnati potranno essere pres entati incrementi della S.U.L. produt. mq. 3.000 - S.U.L. commerc.. mq. Superficie Utile Lorda pari ad una . 00 - Piani di Rec upero e Pr ogetti Unitari Convenzionati in iter e riconfermati, modificati o nuovi, sul “Recupero del patrimonio edilizio esistente”. Ammettono il recupero produttivo di S.U.L. produt. mq. 10.600 - S.U.L. commerc.. mq. 1.850 Totale complessivo S.U.L. produt. mq. 89.408 - S.U.L. commerc.mq. 26.250 La previsione dei completamenti per il settore produ ttivo da localizzarsi esclusivamente nelle U.T.O.E. che contengono le attuali zone a carattere prevalen temente industriale localizzate nel Capoluogo n ella zona “Gaglianella” e “Lagaccioni”, al Matassino nella zona “Borratino” e al Porcellino nella zona “La Casina”, è pari a mq. ( 75.808 + 10.600 + 3.000 ) = 89.408 + ( 24.400 + 1.850 ) = 26.250 = mq. 115.658 di S.U.L.; se a questa si aggiunge quanto già realizzato e concluso, ved i Tabella n° 24, cioè una S.U.L. di mq. (1.450 + 30.000) = 31.450, si raggiunge una S. U.L. complessiva di mq. 147.108, inferiore a quanto ammesso dal Piano Str utturale originario, pari a mq. 185.000 di S.U.L., ciò a ripro va del fatto che l’attuale zona industriale è stata considerata nel complesso conclusa e quindi non suscettibile di essere ampliata. Tali completamenti e sat urazioni si posizioneranno all’interno dei singoli lotti e non amplieranno il perimetro delle Aree di Insediamento industriali. 31 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Settore turistico-ricettivo: - Comparti in iter e attrezzature turistico ricettive esistenti in “Aree di completamento urbanistico”. Ammettono la realizzazione di S.U.L. mq. 5.000 - Ampl.ti. mq. 3.000 - Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati in iter sul “Recupero del patrimonio edilizio esistente”. Ammettono il recupero turistico ricettivo di S.U.L. mq. 5.030 - Ampl.ti. mq. 00 - Piani di Recupero e Progetti Unitari Convenzionati nuovi di iniziativ a privata sul “Recupero del patrimonio edilizio esistente”. Ammettono il recupero turistico ricettivo di S.U.L. mq. 20.000 - Ampl.ti. mq. 10.000 S.U.L. mq. 30.030 - Ampl.ti. mq. 13.000 Totale complessivo Nelle previsioni di sviluppo del settore turistico-ricettivo, riguardanti esclusiv amente attività turistico ricettive esistenti, si è considerato di coin volgere il recupero del patr imonio edilizio esistent e, per complessiv i mq. 20.000 di S.U.L., ciò in quanto tale dest inazione d’uso appare di fatto la più consona ad un recupero attento e rispettoso delle notevolissime preesistenze storiche, architettoniche e tipologiche, sia in quanto proprio il mantenimento di tali caratteristiche è condizione indispensabile per creare e sviluppare attività turistico-ricettive. Inoltre si ammette la possibilità di sv iluppare e ampliare le attività turistico ricettive esistenti, per complessivi mq. 10.000 di S.U.L., a condizione che queste si impegnino a realizzare "Pr ogrammi Aziendali Pluriennali di Miglioramento Agricolo Ambientale" che mantengano le caratteristiche ambientali, paesaggistiche e storiche. Settore agricolo: - Totale sistema territoriale: Sistema A: Abit. Addetti agricoltura da : P.A.P di M.A.A. Ann. agricoli da : P.A.P di M.A.A. - Totale sistema territoriale: Sistema B: Abit. Addetti agricoltura da : P.A.P di M.A.A. Ann. agricoli da : P.A.P di M.A.A. In base all’attenta e puntuale verifica delle previsioni del Piano Strutturale in vigore e quanto già realizzato con il Regolamento Urbanistico, si può constatare che : 2) la SUL dei Comparti in corso di esecuzione o riconfermati, non è stata sostanzialmente modificata; 3) le Varianti apportate al Regolamento Urbanistico vigente non hanno esaurito le previsioni generali; 4) le previsioni del Piano Strutturale, sia quelle di tipo re sidenziale, così come quelle per le attività produttive, terziarie o di servizio, non sono esaurite. Tutto ciò è stato verificato e dimostrato nel successivo paragrafo. Comunque si riconferma che, nel c aso specifico, la Variante al Piano Strutturale essendo stata elaborata in contemporanea con la Variante al Regolamento Urbanistico ed essendo quest’ultimo esaustivo delle previsioni del Piano Strutturale, il dimensionamento di entrambi coincide, o meglio il dimensionamento della Variante al Piano Strutturale costituisce anche dimensionamento della Variante al Regolamento Urbanistico. Infatti la Variante al Regolamento Ur banistico che, subordinata all’approvaz ione della Variante al Piano Strutturale, verrà approvata, conterrà tutte le previsioni ammissibili dalla Variante al Piano Strutturale, ed è da considerarsi atto di governo del territori o che esaurirà le previsioni conte nute nel dimensionamento dello strumento di pianificazione del territorio comunale. 32 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico QUADRO DELLE PREVI SIONI DELLA VARIANT E AL REGOLAMENTO URBANISTICO VIGENTE NEI SISTEMI TERRITORIALI, SUB-SISTEMI E U.T.O.E. A – Sistema di FONDOVALLE del FIUME ARNO Previsioni residenziali Sub sistemi 1 - Sub sistema: Progetto specifico del Parco Fluviale delle Casse di Espansione dell’Arno 2 - Sub sistema: Progetto Direttore di Santa Barbara 3 - Sub sistema: Zone agricole di particolare interesse ambientale e paesaggistico Comparti nuovi Unità territoriali organiche elementari Comparti nuovi S.U.L.mq.42.4564 UTOE - A1: Capoluogo UTOE - A2: Matassino UTOE - A3: Lagaccioni – Massa d’Incisa UTOE - A4: Lo Stecco UTOE - A5: Porcellino UTOE - A6: Restone Completamenti Recupero S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 7.5401 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 7.7302 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 1.1903 S.U.L.mq. 5.9917 S.U.L.mq. 6.5008 S.U.L. mq. 3.0009 Completamenti 2.0005 Recupero 24.3656 S.U.L. mq. S.U.L. mq. S.U.L. mq. 5005 S.U.L.mq. 0 0 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 2505 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 2505 S.U.L.mq. 25811 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 1.30010 S.U.L. mq. 0 RESIDENZIALE Totale sistema territoriale A – Sistema di FONDOVALLE del FIUME ARNO Comparti nuovi Completamenti S.U.L. mq. 58.205 S.U.L. mq. Recupero 3.000 S.U.L. mq. 42.125 Previsioni del settore produttivo: industriale, commerciale e direzionale PRODUTTIVO Sistema territoriale Recupero e/o Completamenti Comparti nuovi A – Sistema di FONDOVALLE del FIUME ARNO S.U.L.mq. 100.20812 S.U.L. mq. 15.00013 Previsioni del settore turistico- ricettivo Sistema territoriale Nuovi S.U.L. mq. 5.00014 A – Sistema di FONDOVALLE del FIUME ARNO TURISTICO RICETTIVO Recupero Ampliamenti S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 3.00015 Previsioni del settore agricolo Sistema territoriale A – Sistema di FONDOVALLE del FIUME ARNO 1 2 3 4 5 6 7 8 AGRICOLO Abitazioni Addetti agricoltura da : P.A.P di M.A.A. Annessi agricoli da : P.A.P di M.A.A. il dimensionamento è determinato da: PdR 31 “Argini dell’Arno” mq. 650 + PUC. n° 6 “Case del Bernino” mq. 1.100 + PUC. n° 7 “Casa Nuova” mq. 1.400 + PUC. n° 8 “Case Urbini” mq. 2.240 + PUC. n° 9 “Podere Murice”mq. 1.150 + PUC. n° 13 “Casa Pizziconi” mq.1.000 = S.U.L. mq. 7.540 il dimensionamento è determinato da: PUC. n° 1 “Fattolo” mq. 2.000 + PUC. n° 2 “ Podere Casine” mq. 260 + PUC. n° 3 “Il Becio – Muro Rosso” mq. 1.450 + PUC. n° 4 “Crimea” mq. 2.420 + PUC. n° 5 “Podere La Rotta” mq. 1.600 = S.U.L. mq. 7.730 il dimensionamento è determinato da: PdR 13 “Restone – Porcellino” mq. 610 + PdR 21 “Muro Rosso” mq. 580= S.U.L. mq. 1.190 il dimensionamento è determinato da: C1.1A “Comparto Gaglianella” mq. 5.548 + C1.1B “Comparto Gaglianella”mq. 892 + C1. 2 “Comparto Nuovo Albergo” mq. 3.000 + C1.3 Conparto Cesto – Scampata mq. 6.548 + C1.4A “Sub – Comparto Viale Galilei” mq. 3.500 + C1.4B “Sub –Comparto Istinto” mq. 5.648 + C1.5 “Comparto San Biagio” mq. 2.320 + C1.6A “Comparto Scampata – Pirelli” mq. 5.000 + C1.19 “Comparto Ponterosso” m q. 700 + C1.20A “Comparto Misericordia”mq. 1.100 + C2.1 “Comparto Ex Oleificio”mq. 8.200 = S.U.L. mq. 42.456 il dimensionamento è stato stimato per interventi diretti di iniziativa privata su “Aree di completamento residenziale” nelle rispettive U.T.O.E. il dimensionamento è determinato da: PdR 2A “Del Tomba” mq. 600 + Pd R 2B”Lazzerini” mq. 300 + PdR 1 2 “Argini Arno” mq. 650 + P dR 14 “La Capraia Comparto 1 mq. 850 + PdR 20 “Ex Convento e Scu ole Suore Stimatine” mq. 5.800 + PdR 22 “Ex Casa col onica Via G. da Verrazzano” mq. 800 + PdR 23 “Fattoria Degl’Innocenti” mq. 3.700 + PdR 27 “Ferrovia Firenze – Roma” mq. 165 + PdR 33 “Curiel” mq. 3.000 + PdR 35 “Mattini” mq. 950 + PdR 37 “I Cozzi” mq. 800 + PdR 40 “Ex Fornace Manuelli” mq. 700 + PdR 41 “Casa Nuova dell’Arno” mq. 400 + PUC. n° 10 “Via Giovanni XXIII” mq. 750 + PTA. n° 4 “Allevamento avicolo al Cesto” mq. 4.900= S.U.L. mq. 24.365 il dimensionamento è determinato da: C1.7B “Comparto Matassino Ovest” mq. 971 + C1.8A “Comparto Matassino Sud” mq. 1.035 + C1.8B “Comparto Matassino Sud” mq. 4.165 = S.U.L. mq. 5.991 il dimensionamento è determinato da: C1.9 “Comparto Massa d’Incisa” = S.U.L. mq. 6.500 33 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 9 10 11 12 13 14 15 il dimensionamento è determinato da: C2.3 “Comparto Stecco” = S.U.L. mq. 3.000 il dimensionamento è determinato da: PdR 39 “Via Rosai” = S.U.L. mq. 1.300 il dimensionamento è determinato da: C1.12.B/1 “Comparto Restone” = S.U.L. mq. 258 il dimensionamento è determinato da: C1.1A “Comparto Gaglainella” mq. 11.400 + C1. 3 “Comparto Cesto – Scampata” mq. 800 + C1. 6A “Comparto Scampata – Pirelli” mq. 5.000 + C1.6B “Comparto Scampata – Pirelli” mq. 10.000 + C1.9 “Comparto Massa d’Incisa” mq. 500 + C1.16A “Comparto Poggiolino” mq. 12.000 + C1.10 “Comparto Porcellino Ovest” mq. 19.000 + C1.11 “Comparto Porcellino Est” mq. 41.508 = S.U.L. mq. 100.208 il dimensionamento è determinato da: PdR 23 “Fattoria Degl’Innocenti” mq. 1.400 + PdR 39 “Vi a Rosai” mq. 500 + PdR 40 “Ex For nace Manuelli” mq. 5.000 + PUC. n° 11 “Via S. Aleramo” mq. 4.600 + PUC. n° 13 “Casa Pizziconi” mq. 500 + per interventi diretti di iniziativa privata su “Aree di completamento produttivo” mq. 3.000 = S.U.L. mq. 15.000 il dimensionamento è determinato da: C1.2 “Comparto Nuovo Albergo”= S.U.L. mq. 5.000 il dimensionamento è stato stimato per le attività turistico ricettive esistenti all’interno dei centri abitati e U.T.O.E. B – Sistema del PAESAGGIO e dell’AMBIENTE COLLINARE Previsioni residenziali Sub sistemi 2 - Sub sistema: Progetto Direttore di Santa Barbara 3 - Sub sistema: Zone agricole di particolare interesse ambientale e paesaggistico Comparti nuovi S.U.L. mq. 0 Unità territoriali organiche elementari Comparti nuovi UTOE - B1:Gaville S.U.L. mq. 1.84017 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 0 UTOE - B2: Ponte agli Stolli S.U.L. mq. 2.38018 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 0 UTOE - B3: Brollo – Pian delle Macchie S.U.L. mq. 60019 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 0 0 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. 0 S.U.L. mq. UTOE - B4: Campeggio Norcenni Completamenti S.U.L. mq. 0 0 S.U.L. mq. S.U.L. mq. 0 Recupero S.U.L. mq. S.U.L. mq. Completamenti 0 5.63516 Recupero RESIDENZIALE Totale sistema territoriale Comparti nuovi B – Sistema del PAESAGGIO e dell’AMBIENTE COLLINARE S.U.L. mq. Completamenti 4.820 S.U.L. mq. Previsioni del settore produttivo: industriale, commerciale e direzionale Sistema territoriale S.U.L.mq. S.U.L. mq. 5.635 PRODUTTIVO Recupero e/o Completamenti Comparti nuovi B – Sistema del PAESAGGIO e dell’AMBIENTE COLLINARE 0 Recupero 0 S.U.L. mq. 45020 Previsioni del settore turistico- ricettivo Sistema territoriale Nuovi S.U.L. mq. 0 B - Sistema del PAESAGGIO e dell’AMBIENTE TURISTICO RICETTIVO Recupero Ampliamenti S.U.L. mq. 25.03021 S.U.L. mq. 10.00022 Previsioni del settore agricolo Sistema territoriale AGRICOLO Abitazioni Addetti agricoltura B – Sistema del PAESAGGIO e dell’AMBIENTE COLLINARE 16 17 18 19 20 21 22 da : P.A.P di M.A.A. Annessi agricoli da : P.A.P di M.A.A. il dimensionamento è determinato da: PdR 16 “Camporibaldi Comparto 1” mq. 210 + PdR 30 “Località Poggiolo” mq. 400 + PdR 32 “ Pavelli” mq. 415 + PdR 34 “Campiglia” mq. 190 + PdR 36 “Badia Tagliafune” mq. 1.040 + PTA. n° 2 “Castel lo di Celle” mq. 1.700 + PTA. n° 3 “E x Stalle della USL” mq. 1.680 = S.U.L. mq. 5.635 il dimensionamento è determinato da: C1.14 “Comparto Gaville A” mq. 520 + C1.17 “Comparto Gaville C” mq. 720 + C1.18 “Comparto Gaville D” mq. 600 = S.U.L. mq. 1.840 il dimensionamento è determinato da: C1.13A “Comparto Ponte agli Stolli” mq. 1.010 + C1.13B “Comparto Ponte agli Stolli” mq. 1. 370 = S.U.L. mq. 2.380 il dimensionamento è determinato da: C2.5 “Comparto Brollo”= S.U.L. mq. 600 il dimensionamento è determinato da: PTA. n° 2 “Castello di Celle” = S.U.L. mq. 450 il dimensionamento è determinato da: PdR 32 “Pavelli” mq. 1.030 + PTA. n° 2 “Castello di Celle” mq. 2.300 + PTA. n° 3 “Ex Stalle della USL” mq. 1.700 + recupero del patrimonio edilizio esistente al di fuori dei centri abitati in “territorio aperto” mq. 20.000 = S.U.L. mq. 25.030 il dimensionamento è stato stimato per le attività turistico ricettive esistenti al di fuori dei centri abitati in “territorio aperto”. 34 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico QUADRO DELLE PREVISIONI DELLA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO SULL’INTERO TERRITORIO COMUNALE. Incrementi residenziali Totale Comune RESIDENZIALE Completamenti S.U.L. mq. 3.000 Comparti nuovi S.U.L. mq. 63.025 Incrementi del settore produttivo: industriale, commerciale e direzionale Totale Comune Recupero 60.000 S.U.L. mq. PRODUTTIVO Comparti nuovi S.U.L. mq. 100.208 Recupero e/o Completamenti S.U.L. mq. 15.450 Incrementi del settore turistico- ricettivo Totale Comune Incrementi del settore agricolo Totale Comune Nuovi S.U.L. mq. 5.000 TURISTICO RICETTIVO Recupero S.U.L. mq. 25.030 Ampliamenti S.U.L. mq. 13.000 AGRICOLO Abitazioni Addetti agricoltura Annessi agricoli da : P.A.P di M.A.A. da : P.A.P di M.A.A. Considerazioni riepilogative e finali In base all’attenta e puntuale verifica delle previsioni del Piano Strutturale in vigore e quanto già realizzato con il Regolamento Urbanistico, si può constatare che : 5) la SUL dei Comparti in corso di esecuzione o riconfermati, non è stata sostanzialmente modificata; 6) le Varianti apportate al Regolamento Urbanistico vigente non hanno esaurito le previsioni generali; 7) le previsioni del Piano Strutturale, sia quelle di tipo re sidenziale, così come quelle per le attività produttive, terziarie o di servizio, non sono esaurite. Tutto ciò è stato verificato e dimostrato nel successivo paragrafo. Comunque si riconferma che, nel c aso specifico, la Variante al Piano Strutturale essendo stata elaborata in contemporanea con la Variante al Regolamento Urbanistico ed essendo quest’ultimo esaustivo delle previsioni del Piano Strutturale, il dimensionamento di entrambi coincide, o meglio il dimensionamento della Variante al Piano Strutturale costituisce anche dimensionamento della Variante al Regolamento Urbanistico. Infatti la Variante al Regolamento Ur banistico che, subordinata all’approvaz ione della Variante al Piano Strutturale, verrà approvata, conterrà tutte le previsioni ammissibili dalla Variante al Piano Strutturale, ed è da considerarsi atto di governo del territori o che esaurirà le previsioni conte nute nel dimensionamento dello strumento di pianificazione del territorio comunale. Nella Normativa del Piano Strutturale, si è ritenuto di apportare alcune modifiche che permetteranno: - di non considerare vincolanti le previsioni del recuper o residenziale del patrimonio edilizio esistente storico e non, nelle s ingole U.T.O.E., previste dal Piano Struttura le, al fine di priv ilegiare ulteriormente il recupero del patrimonio edilizio e non ostacola rlo con rigide previsioni: il Regolam ento Urbanistico. E’ elemento vincolante di programmazione la stima della previsione complessiva sull’intero territorio comunale; - di eliminare gli incrementi pari al 30% per il recupero a scopo residenziale di complessi edilizi storici, lungo via Aretina; - di non riproporre la maggioranza dei Piani di Recupero decaduti; eventualmente questi verranno riproposti con la parziale utilizzazione della volumetria esistente a scopo residenziale. Nella previsione di nuovi in crementi residenziali è ricompreso anche l’uni co intervento nuovo vero e proprio: il Comparto edificatorio “C1.20 Misericord ia”, Comparto che è ricompreso nel perimetro del Centro Abitato esistente e, comunque, prevede l’abbattimento di una volumetria esistente. 35 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Nei nuovi Comparti e nei c ompletamenti residenziali la vo lumetria prevista, eventualmente, potrà essere utilizzata anche per tutte le destinazioni d’uso strettamente connesse con la residenza come: negozi, uffici, studi professionali, locali per pubblici esercizi, ambulatori, artigianato di servizio, etc. Pertanto non tutta la volumetria ammessa comporterà l’insediamento di nuovi abitanti. La quantificazione delle previsioni di recupero residenz iale del patrimonio edilizio esistente, oltre a tener conto di quanto previsto nei Piani di Recupero e nei Progetti Unitari Conv enzionati in iter e riconfer mati, modificati o nuovi, tiene c onto anche degl i ipotetici recuperi riguardanti il patrim onio edilizio, storico ed architettonico esistente, che possono essere presentat i e che potranno preveder e un recupero residenziale per una S.U.L. pari a mq. 12.240,00. Quest’ultima previsione è quella che ragionevolmente si è valutato possa essere recuperata a destinazione d’uso residenziale, in riferimento all’attuale e futur a rich iesta di mercato e propensione della proprietà ed è stimata sull’intero territorio comunale, al fine di privilegiare ulteriormente il recupero del patrimonio edilizio e non ostacolarlo con rigide previsioni. Elemento vincolante di programmazione è la stima della previsione complessiva sull’intero territorio comunale. Pertanto la previsione del recupero residenziale è quantificata: - nel A - Sistema del Fondovalle del Fiume Arno, S.U.L. pari a mq. 42.125; - nel B - Sistema del Paesaggio e dell’Ambiente Collinare, S.U.L. pari a mq. 5.635; - sull’intero territorio, S.U.L. pari a mq. 12.240; per una S.U.L. totale pari a mq. 60.000. La previsione dei completamenti per il settore produttivo da localizzarsi esclusivamente nelle U.T.O.E. a carattere prevalentemente industriale, pari ad una S.U.L. di mq. 100.208 + 15.450 = mq. 115.658 è inferiore a quella stimata residua del Piano vigent e, pari a mq. 185.000 - 31.450= mq. 153.550 ciò a riprov a del fatto che l’attuale zona industriale è st ata considerata nel complesso conclus a e quindi non suscettibile di essere ampliata. Tali completamenti e saturazioni si posiz ioneranno all’interno dei singoli lotti e non amplieranno il perimetro delle Aree di Insediamento industriali. Nelle previsioni di sviluppo del settore turistico-ricettivo, si è considerato di coinvolgere in maniera sostanziale il recupero del patrimonio edilizio es istente, per una S.U.L. complessiva di mq. 20.000, ciò in quanto tale destinazione d’uso appare di f atto la più consona ad un r ecupero attento e rispettoso delle notevoliss ime preesistenze storiche, architettoniche e ti pologiche, sia in quanto proprio il m antenimento di tali caratteristiche è condizione indispensabile per creare e sviluppare attività turistico-ricettive. In questa logica possibili incrementi della S.U.L. esistente per un massimo di mq. 10.000, potranno essere concessi per realizzare sia nuovi posti letto che attrezzature e servizi, a condizione che vengano realizzati "Programmi Aziendali Pluriennali di Miglioramento Agricolo Ambientale" che sviluppino e mantengano un’attività agricola rilevante sul territorio. 36 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 4.2 - Standards urbanistici previsti dalla Variante al Regolamento Urbanistico Nelle sottostanti tabelle vengono quantificati gli standards urbanistici: quelli già realizzati e quelli previsti dalla Variante al Regolamento Urbanistico. In blu viene evidenziata la numerazione delle aree e delle attrezzature già realizzate, in rosso e con banda colorata la numerazione delle aree e delle attrezzature da realizzare. Tabella 25 - Variante al Regolamento Urbanistico: Aree per istruzione classificate in Sottozone G: G1.1, G1.2, G1.3; F: F1. Tavola e Zona R.U. 55 55b 56 56b 57 58 59 237 255 340 390 473 Capoluogo – via Morandi Rodolfo Capoluogo – via G. Pilati Capoluogo – piazza Martin Luther King Capoluogo – via Germania Capoluogo – via Aligi Barducci Capoluogo – via Martiri Cavicchi Capoluogo – via Giacomo Morelli Capoluogo – piazza Caduti di Pian d’Albero Matassino – via Torquato Toti Capoluogo/Scampata – via G. Garibaldi Capoluogo/Scampata - via L. Pignotti Ponte agli Stolli – S.P. Chianti - Valdarno Totale complessivo C U3 - G1.3 C U3 - G1.3 C U3 - G1.2 C U3 - G1.2 C U3 - G1.1 C U3 - G1.3 C U3 - G1.3 C U3 - F1 C U4 - G1.3 C U6 - G1.3 C U6 - F1 C U11 - G1.2 37 Superficie esistente mq. 6000 4991 7267 0 5760 16501 3039 25731 23720 5791 2897 2106 103803 Superficie da realizzare mq. 0 0 0 2703 0 0 0 0 0 0 0 0 2703 Superficie da espropriare mq. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Tabella 26 - Variante al Regolamento Urbanistico: Aree per attrezzature di interesse comune classificate in Sottozone: G: G2.1, G2.2, G2.3, G2.4, G2.5, G2.6, G2.7, G3.1, G3.2, G3.3, G3.4, G3.5; F: F2.1, F2.2; F4.1, F4.2, F4.3, F4.4, F4.6, F4.7, F4.8 e F7. Tavola e Zona R.U. 1 14 19b 45b 54a 62 63 64 66 67 68 69 70 71 72 74 75 76 77 78 79 80 81 81b 82 83 83b 85 86 87 91 202a 202b 220a 247 324 325 327 328 343 La Massa – via Fiorentina Area acquedotto comunale La Massa – via Fiorentina Lagaccioni – via Fiorentina Comparto C1.1A C U1 - G3.5 C U6 – F4.2 C U1/3 – F4.1 C U2 - G2 C U2 - G2.1 C U3 - G2.1 C U3 - G2.2 C U3 - G 2.2 C U3 - G 2.1 C U3 - G 2.2 C U3 - G2.2 C U3 - G2.1 C U3 - G2.2 C U3 - G2.2 C U3 - G2.1 C U3 - G 2.5 C U3 - G2.5 C U3 - G 2.2 C U3 - G2.1 C U3 - G2.4 C U3 - G 2.1 C U3 - G 2.1 C U3/6 - G2.5 C U3 - G2.5 C U3- G3.5 C U3 - G3.2 C U3 - G3.2 C U3 - G3.1 C U3 - G3.5 C U3 - G3.5 C U3 - G2.3 C U3 - F7 C U3 - F7 C U3 - F7 C U3/4 - F4.1 C U4 - F4.2 C U4 - F4.2 C U5 - G2.2 C U5 - G2.1 C U6 - G2 Totale parziale Lagaccioni – ferrovia Capoluogo – piazza Binazzi Capoluogo – piazza Guido Rossa Capoluogo – via Ponterosso - via Copernico Capoluogo – Santuario di Ponterosso Capoluogo – via Roma Capoluogo – via Gorizia Capoluogo – corso Vittorio Veneto Capoluogo – via V. Locchi Capoluogo – via Roma Capoluogo – via G Verdi Capoluogo – via della “Vetreria” Capoluogo – piazza IV Novembre Capoluogo – piazza S. Francesco Capoluogo – piazza S. Francesco Capoluogo – via G Fabbrini Capoluogo – via G Fabbrini Capoluogo – via XXIV Maggio Capoluogo – via Giovanni Fabbrini Capoluogo – via di Norcenni Capoluogo – via Morandi Rodolfo Capoluogo – via Roma Capoluogo – Via Roma Capoluogo – piazza Serristori Capoluogo – piazza Lorenzo Bianchi Capoluogo – via Lorenzo Pignotti Capoluogo - via Lando Conti Cimitero Ponterosso – via Grevigiana Cimitero Ponterosso: ampl.to – via Grevigiana Capoluogo – via G. Galilei Capoluogo – via Don Armando Ravanello:Enel Matassino – via G. Garibaldi Matassino – via G. Garibaldi Lo Stecco – via di Norcenni Lo Stecco – via di Norcenni Capoluogo/Scampata – via San Romolo 38 Superficie esistente mq. 2823 252 18769 0 0 4819 1878 2615 2659 731 559 98 1107 2208 2256 1447 622 214 135 97 1199 306 1678 13911 1636 511 540 2226 320 125 916 13870 0 2316 2694 6321 9005 766 213 2452 104294 Superficie da realizzare mq. Superficie da espropriare mq. 0 0 0 2543 3680 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5487 0 0 0 0 0 0 0 11710 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5487 0 0 0 0 0 0 0 5487 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Riporto 344 345 391 392 395 455 456 474 475 476 496 504 525 528 533 535 548 549 552 565a 565b 566a 566b 572 578 583 584 585 590 592 593 594 597 598 600 601 602 604 605 617 618 619 620 621 626 627 Capoluogo/Scampata – Corso G. Mazzini Capoluogo/Scampata – via G. da Verrazzano Capoluogo–via G. da Verrazzano: Area Ospedaliera Capoluogo/Scampata – via G. da Verrazzano Capoluogo/Scampata – via della Resistenza Gaville – Via di Gaville Gaville – Gavillaccio Ponte agli Stalli – via Grevigiana Ponte agli Stalli – via Ponte agli Stolli Ponte agli Stalli – S.P. del Chianti Brollo – via di Brollo Brollo – Stazione Acquedotto Ponte agli Stalli – S.P. del Chianti Brollo – via di Brollo Capoluogo – via Martiri Cavicchi Matassino - Ferrovia Restone – S.S. di Valdarno n°69 Restone – S.S. di Valdarno n°69 Capoluogo – via Giovanni Fabbrini Cimitero Carresi ampl.to: S.R. di Valdarno n.69 Cimitero Carresi ampl.to: S.R. di Valdarno n.69 Cimitero Scampata: S.R. di Valdarno n.69 Cimitero Scampata: S.R. di Valdarno n.69 Lagaccioni – “Depuratore” Capoluogo/Scampata – via G. da Verrazzano Casina dei Sodi Centro Protezione Civile Ponte agli Stolli Cimitero presso Fattoria Celle San Martino a Torreggi I Cappuccini Pressi Podere Bosco dei Preti Madonna del Cesto La Pieve La Pieve La Pieve - cimitero Chiesa di Tortigliese Chiesa di Tortigliese Ponte agli Stolli: via Grevigiana Ponte agli Stolli: via Grevigiana Canile Intercomunale al “Forestello” Le Borra: Area per Energie Rinnovabili Le Borra: Discarica Intercomunale Aree per opere idrauliche: Pizziconi Nuovo ponte e viabilità – Corridoio infrastrutturale Monumento ai Caduti – Strada Provinciale n° 16 Casa colonica “Pian d’Albero” Totale complessivo 39 C U3/6 - G 2.1 C U6 - G2 C U6 - F 2.1 C U6 - F2.1 C U6/7 - F2.2 C U10- G2.2 C U10 - G2.2 C U11 - G2 C U11 - G2 C U11 - G2 C U12 - G2.2 C U12 –F4.2 C U11 – G3.5 C U12 – G2.2 C U4 – G2 C U4 – G2 C U8/9 – G2.2 C U8/9 – G2.2 C U6 – G2.1 B E6 – F7 B E6 – F7 B E6 – F7 B E6 – F7 C U2 – F4.3 C U6 – F4.4 B E4 – F4.2 B E4 – G3 B E4 – F7 B E5 – G2.1 B E6 – G2 B E6 – F7 B E6 – G2.2 B E7 – G2.1 B E7 – G3.4 B E7 – F7 B E8 – G2.1 B E8 – F2.2 C U11– G2 C U11– G2 B E8 – G2.7 B E7/8 – F4.6 B E7/8 – F4.8 B E6 – F4.7 C U3 B E5 – G3.4 B E1 – G3.4 104294 11710 5487 972 2614 74854 0 4699 1124 82 1529 98 56 186 199 234 274 547 0 555 100 316 945 0 493 0 53302 1599 646 4875 224 7418 27675 8582 793 418 1392 996 3748 29258 165 2060 28244 0 0 0 0 526 0 366092 0 0 0 7767 0 800 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3008 0 0 0 0 539 0 3315 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 757638 54612 539475 18000 0 1476 1398340 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3315 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 18000 0 0 26802 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Tabella 27 - Variante al Regolamento Urbanistico: Spazi attrezzati a parco, per il gioco e lo sport classificate in Sottozone: G: G4 e G5; F: F3, F3.1, F3.2 e F3.3. Tavola e Zona R.U. 2 6 7 11b 12b 16b 17 18 38b 47 48c 53 90 93 95 96 97a 97b 98 100 101 103 104a 104b 107 111 113 115 117 118 119 121 126 132a 133 134 135 135b 136 137 138a 138b La Massa – Comparto C1.9: piazza La Massa – via “G. Brodolini” – lato ovest La Massa – via “G. Brodolini” – lato nord A id lisud d La Massad – via i“Fiorentina” C U1 - G4 C U1 - G4 C U1 - G4 C U1 – G4 C U1 – G4 C U1 – G4 C U1/2 – G4 C U1/U3 – G4 C U2 – G4 C U2 – G4 C U2/U3 – G4 C U2/U3 – F3.1 C U3 – G4 C U3 – G4 C U2/U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U2/3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G5 C U3 – G5 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3/6 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 Totale parziale i La Massa – via Fiorentina La Massa – Il Poggetto La Massa – Borro “Gagliana” (parte Tav. U2) La Massa – Strada Provinciale del “Brollo” Lagaccioni – Borro “Gagliana” sinistra C 1.1 Lagaccioni – via “Comunità Europea” Lagaccioni – via “Com.tà Europea”- C.Chianti Lagaccioni – ferrovia (parte Tav. U3) Capoluogo – via L. Conti / via Evangelisti Capoluogo – via Fiorentina (lato sud) Capoluogo – via Fiorentina Capoluogo – via Fiorentina / via Com. Eur Lagaccioni – via Comunità Eur. Comparto C1.1B Lagaccioni – via della “Comunità Eur.” Capoluogo – via Copernico Capoluogo – via Germania Capoluogo – Via Germania Capoluogo – via Evangelisti– via G. Console Capoluogo – piazza Guido Rossa Capoluogo – piazza Guido Rossa Capoluogo – via Copernico / via Roma Capoluogo – via Niccolò Copernico Capoluogo – via Morandi Capoluogo – via G. Rossini Capoluogo – via G. Galilei Capoluogo – via G. Galilei Capoluogo – via G. Galilei Capoluogo – Arnaldo da Brescia Capoluogo – via G. Galilei Capoluogo – Via G. Bruno Capoluogo – Piazza Salvador Allende Capoluogo – via Max Fabiani Capoluogo – via Max Fabiani Capoluogo – Via di Norcenni Capoluogo – via Max Fabiani Capoluogo – via La Pira Capoluogo – via Giordano Bruno Capoluogo – via Giordano Bruno 40 Superficie esistente mq. 0 910 3541 1129 318 1077 2791 519 9696 0 0 33760 1778 1503 4223 814 0 824 0 970 0 5440 10290 0 7433 892 17107 818 1384 487 715 1124 350 132 3015 249 214 0 382 145 384 456 114870 Superficie da realizzare mq. 1500 0 0 0 0 0 0 0 0 2612 3128 0 0 0 0 0 596 0 4903 0 3013 0 0 2675 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 387 0 0 0 0 18814 Superficie da espropriare mq. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Riporto 142 144 145 Capoluogo – Variante strada Capoluogo – via G. Galilei Capoluogo – via G. Galilei 146 Capoluogo – via G. Galilei 149 Capoluogo – via G. Del Puglia 150 Capoluogo – piazzale Firenze 151 Capoluogo – corso Vittorio Veneto 152 Capoluogo – corso Vittorio Veneto 153 Capoluogo – piazza Martin Luther King 154 Capoluogo – piazza Bonechi 158 Capoluogo – via Ponterosso 158a Capoluogo – Pressi Borro di Ponterosso 160 Capoluogo – lato Arno 161 Capoluogo – piazza R. Speranza 162 Capoluogo – via A. Barducci 164 Capoluogo – via della Vetreria 165 Capoluogo – via A. Gramsci 166 Capoluogo – via A. Gramsci 167 Capoluogo – via della Vetreria 169 Capoluogo – Giardino Morelli 170 Capoluogo – via Lorenzo Pignotti 171 Capoluogo – lato Ferrovia 173 Capoluogo – via Fratelli Cervi 174 Capoluogo – via Fratelli Cervi 175 Capoluogo – via Fratelli Cervi 178 Capoluogo – via Martiri Cavicchi 179 Capoluogo – via Giuseppe Verdi 199 Capoluogo – via G. Galilei 236 Capoluogo – via Gioacchino Rossini 239 241 244 257 257b 259 271 272 273 274 277 278 279 280 281 282 C U3/6 – G4 C U3/6 – G4 C U3/6 – G4 C U3 – G4 C U3/6 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3/4 – G4 C U3/4 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3/6 – G4 C U3/6 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3/4 – G4 C U3/4 – G4 C U3 – G5 C U3 – G4 C U3 – F3.1 C U3 – F3 C U3 – F3.1 C U3/6 – F3.2 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 Totale parziale Capoluogo – via di Norcenni Capoluogo – via G. Rossini Comparto C1.2 Capoluogo – Parco Cappuccini - via G. Del Puglia Matassino – via Giovanni Amendola Matassino – via Giovanni Amendola Matassino – via G. Amendola Matassino – via del Riesco Matassino – via Resco Matassino – via Fornacina Brachetti Matassino – via Luigi Bolis Matassino – via Spartaco Lavagnini Matassino – via Spartaco Lavagnini Matassino – via Borratino Vallerempoli Matassino – via Borratino Vallerempoli Matassino – via Borratino Vallerempoli Matassino – via Borratino Vallerempoli 41 114870 0 11838 842 9255 8580 311 1165 202 670 1053 206 0 6751 10317 1955 485 466 395 278 6450 706 774 1148 225 599 7298 12490 1348 18011 15841 0 15042 4778 0 8333 273 453 254 2183 18 203 122 290 1861 275 268614 18814 8953 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5343 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13706 0 0 1459 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 48275 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Riporto 284 287 289 291 329 330 333 334 336 347b 347d 347e 348 348a 349 350 351 353 364 365 370 373 380 381 382 396 399 401 433a 433b 434 436 438 439 440 441 444 445 447 447a 457 458 459 460 461 Matassino – via Giovanni Amendola Matassino – via Urbinese - via G. Amendola Capoluogo – via Fratelli Cervi Capoluogo – Via Martiri Cavicchi - G. Garibaldi Lo Stecco – Case Il Crocifisso Lo Stecco – Case Il Crocifisso Lo Stecco – via di Norcenni Lo Stecco – via di Norcenni Lo Stecco - piazzale Antonietta Capoluogo/Scampata – C1.6A Capoluogo/Scampata – C1.6A Capoluogo/Scampata – C1.6A Capoluogo/Scampata - via del Cesto Capoluogo/Scampata – C1.3 Capoluogo/Scampata - via di Gaville Capoluogo/Scampata v.della Scampata Orti sociali Capoluogo/Scampata - via G. da Verrazzano Capoluogo/Scampata - via G. da Verrazzano Capoluogo/Scampata - via Alessandro Volta Capoluogo/Scampata - via Alessandro Volta Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia Capoluogo/Scampata - via San Romolo Capoluogo/Scampata - via San Romolo Capoluogo/Scampata - via G. da Verrazzano C Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U5/6 – G4 C U5/6 – G4 C U5 – G4 C U5 – G4 C U5 – G4 C U7 – G4 C U6/7 – G4 C U6/7 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6 – G4 C U6/7 – G5 C U6 – F3 C U6 – F3.2 C U6/7 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U10 – G4 C U10 – G4 C U10 – G4 C U10 – G4 C U10 – G4 Totale parziale Capoluogo – Parco Cappuccini - via G. Del Puglia Capoluogo/Pirelli – via C. Colombo Porcellino – S.S. di Valdarno 69 Porcellino – S.S. di Valdarno 69 Restone/Porcellino - via del Porcellino Porcellino - via del Porcellino Porcellino - via del Cetinale Porcellino - via del Cetinale Porcellino - via Sibilla Aleramo Porcellino - via Sibilla Aleramo Porcellino - Ferrovia Firenze-Roma Porcellino - Ferrovia Firenze-Roma Restone/Porcellino - S.S. di Valdarno Restone/Porcellino - S.S. di Valdarno Gaville – via di Gaville Gaville – via Castello di Pianfranzese Gaville – via Camporimbaldi Gaville – via di Gaville Gaville – via di Gaville 42 268614 48275 0 6378 4930 341 7777 2879 1635 0 2885 6364 0 0 0 0 299 0 6024 814 0 572 1133 488 1184 718 1408 13710 0 0 5112 0 0 0 1820 468 1511 868 434 0 0 0 0 0 2282 1120 8167 0 349935 0 0 0 0 0 0 1123 0 0 1762 2013 1913 3417 0 2773 0 0 2314 0 0 0 0 0 0 0 1762 11552 0 5936 730 16779 0 0 0 0 0 4800 4757 4849 1188 1042 0 0 0 943 117928 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1762 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1762 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 462 463 466 480 483 484 485 486 492 497 498 499 500 503 505 509 512 513 527 531 532 534 538 540 541 553 554 555 556 557 569 570 571 573 575 579 581 586 587 589 595 596 610 612 613 614 623 625 Riporto C U10 – G4 C U10 – G4 C U10 - G5 C U11 – G4 C U11 – G4 C U11 – G4 C U11 – G4 C U11 – G4 C U11 – G4 C U12 – G4 C U12 – G4 C U12 – G4 C U12 – G4 C U12 – G4 C U12 – G4 C U6 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U12 – G4 C U3/4 – G4 C U4 – G4 C U4 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U3/6 – G4 C U3/6 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 C U3 – G4 B E5/7 – F3 C U1/2 – G4 C U1 – G4 C U3 – G4 C U3/4 – G4 C U8/9 – G4 C U3 – G4 B E5 – F3 B E5 – F3 B E5 – F3 B E6 – G4 B E6 – G4 C U1 – G4 C U8/9 – G4 C U8/9 – G4 C U1/2/3 – G4 B E8 – F3.3 CU3 – G4 349935 0 916 8905 0 383 49 481 340 0 1125 642 532 235 846 66896 1284 261 409 273 1422 0 0 1758 1368 9836 0 0 220 0 0 92214 2405 280 1823 0 0 155 25676 72564 3554 3150 261 0 0 0 0 0 535 117928 209 0 0 3671 0 0 0 0 245 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2738 15406 0 0 0 7349 4082 0 198 77 0 0 0 0 19154 1658 0 0 0 0 0 0 5704 5676 4187 10504 96357 0 1762 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 198 77 0 0 0 0 19154 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale complessivo 650733 295143 21191 Gaville – via di Gaville Gaville – via di Gaville Gaville – via Camporimbaldi Ponte agli Stolli – via Grevigiana Ponte agli Stolli – via Grevigiana Ponte agli Stolli – via del Valico Ponte agli Stolli – via del Valico Ponte agli Stolli – via del Valico Ponte agli Stolli – S.P. Chianti – Valdarno Brollo – via di S. Martino Brollo – via del Fattoio Brollo – via del Fattoio Brollo – S.p. del Brollo Poggio alla Croce Brollo – Via Pian delle Macchie Brollo – Area boscata a parco Capoluogo Scampata: via G. da Verrazzano Via di Norcenni (davanti cantiere comunale) Via di Norcenni (davanti cantiere comunale) Brollo – Via di Brollo Matassino – via Giovanni Amendola Matassino – S.P. Fornacina Matassino – via G. Amendola – Comparto C1.8B Restone – via di Restone Restone – S.S. di Valdarno n°69 Restone – pressi via di Restone Capoluogo – via Machiavelli Capoluogo – via Machiavelli Capoluogo – via Machiavelli Capoluogo – via Machiavelli Capoluogo – via Machiavelli Territorio aperto Lagaccioni – via Fiorentina Poggiolino – via del Poggiolino Capoluogo – via Niccolò Copernico Matassino – via G. Amendola Porcellino – Comparto C1.11 Capoluogo: via Arnolfo da Brescia Presso Case Parenti Presso Case Parenti Presso Case Parenti Madonna del Cesto Madonna del Cesto La Massa – via JF Kennedy Porcellino – strada Statale n° 69 di Valdarno Porcellino – strada Statale n° 69 di Valdarno Capoluogo: S.P. del Brollo e Poggio alla Croce Area per attività sportive e ricreative al “Forestello” Capoluogo – Verde via Maestro da Figline 43 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Tabella 28 - Variante al Regolamento Urbanistico: Parcheggi classificate in Sottozone: G: G6; F: F6, F6.1 e F6.2. Tavola e Zona R.U. 21 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33a 33b 34 50 52 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 191 192 193 194 195 196 197 198 200 201 202 204 207 208 209 La Massa – via “Fiorentina” La Massa – via “G. Brodoloni” La Massa – via “G. Pastore” La Massa – via “G. Di Vittorio” zona ind./ex P.I.P. La Massa – via “G. Brodoloni” La Massa – via “Fiorentina” nord La Massa – via “Fiorentina” sud La Massa – via “Kennedy” La Massa – via del “Poggiolino” nord La Massa – via del “Poggiolino” centrale La Massa – via del “Poggiolino” sud La Massa – via F. Kennedy Comparto C1.16 La Massa – via F. Kennedy Lagaccioni – via Comunità Europea Lagaccioni - via “G. Di Vittorio” nord Lagaccioni – Parcheggio Comparto C1.1A Capoluogo – via Comunità Europea Capoluogo – via Comunità Europea Capoluogo – via N. Copernico Capoluogo – via N. Copernico Capoluogo – via N. Copernico Capoluogo – via Strasburgo Capoluogo – via Strasburgo Capoluogo – via Germania Capoluogo – piazza Spagna Capoluogo – via Ponterosso Capoluogo – via Ponterosso Capoluogo – via Roma Capoluogo – via Maestro Capoluogo – piazza della Costituzione Italiana Capoluogo – piazza Aldo Moro Capoluogo – via Rodolfo Morandi Capoluogo – via del Giglio - via Rodolfo Morandi Capoluogo – via Arnaldo da Brescia Capoluogo – piazza Guido Rossa C U1 – G6 C U1 – G6 C U1 – G6 C U1/2 – G6 C U1 – G6 C U1 – G6 C U1 – G6 C U1 – G6 C U1 – G6 C U1 – G6 C U1 – G6 C U1 – G6 C U1 – G2 C U2 – G6 C U2 - G6 C U2 – G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U2/3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U2/3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 Capoluogo – via N. Pistelli – ampl. parch.. cimitero Capoluogo – via Nicola Pistelli - P. cimitero Capoluogo – via Pietro Aretino Capoluogo – via Giorgio La Pira Capoluogo – via Giogo La Pira Capoluogo – via Jacopone da Todi C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 – G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 Totale parziale 44 Superficie esistente mq. 1832 1693 3219 0 5095 823 1057 3417 167 338 457 0 1068 722 2765 0 2205 559 979 1418 1879 0 317 253 573 1015 381 1622 2516 1346 1102 157 285 402 1665 0 2252 385 330 236 474 45004 Superficie da realizzare mq. 0 0 0 8252 0 0 0 0 0 0 0 2234 0 0 0 2375 0 0 0 0 0 598 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2684 0 0 0 0 0 16143 Superficie da espropriare mq. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2684 0 0 0 0 0 2684 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 210 211 212 213 214 215 218 220 221 223 224 225 226 227 228 229 230 231 231c 233 235 250a 250b 251 257a 283 299a 299b 300 301 302 304 305 306 307 308 309 310 311 312 333a 346b 346c 346d 352 Riporto C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 Capoluogo – via Giordano Bruno Capoluogo – via Tommaso Campanella Capoluogo – piazza Martin Luther King Capoluogo – corso Vittorio Veneto Capoluogo – via Trento Capoluogo – piazza della Libertà Capoluogo – Piazzale Firenze Capoluogo – via Galileo Galilei Capoluogo – via Galileo Galilei Capoluogo – via della Vetreria Capoluogo – via della Vetreria Capoluogo – via della Vetreria Capoluogo – via Antonio Gramsci Capoluogo – via Antonio Gramsci Capoluogo – via della Vetreria Capoluogo – piazza Lord Baden Powell Capoluogo – piazza IV Novembre Capoluogo – via Martiri Cavicchi C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U3 – G6 C U3 – F6 C U3 – F6 C U3 – F6 C U3/4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 Capoluogo – Via G. Garibaldi Capoluogo – via Fratelli Cervi Capoluogo – P.za Costituzione Comparto C2.2 Capoluogo – piazza Caduti di Pian d’Albero Capoluogo – piazza Caduti di Pian d’Albero Capoluogo – piazza Salvo D’Acquisto Matassino – S.P. la Fornacina Matassino – via Borratino Vallerempoli Matassino – Via Rosa Luxemburg Matassino – Via Rosa Luxemburg Matassino – via Luigi Einaudi Matassino – via Resco Matassino – via Resco Matassino – piazza Don Minzoni Matassino – via Carlo Pisacane Matassino – via S. Lavagnini Comparto P.E.E.P. Matassino – via Spartaco Lavagnini Matassino – via Spartaco Lavagnini Matassino – via Spartaco Lavagnini Matassino – via Giovanni Alessandrini Matassino – via Borratino Vallerempoli Matassino – via Urbinese Lo Stecco – pressi via di Norcenni Capoluogo/Scampata – Comparto C1.3 Capoluogo/Scampata – Comparto C1.3 Capoluogo/Scampata – Comparto C1.3 Capoluogo/Scampata – Comparto C1.6A C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U5 – G6 C U6 – G6 C U6 – G6 C U6 – G6 C U6/7 – G6 Totale parziale 45 45004 111 95 1010 293 208 6031 1073 4009 4156 84 104 213 543 138 356 640 183 1051 1382 539 0 8365 0 7311 1051 853 795 471 332 362 106 1837 400 0 313 134 189 761 811 1090 646 271 156 290 0 93767 16143 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3750 0 4077 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1293 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1533 26796 2684 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4077 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6761 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 371 383 385 386 387 409 410 433 448 449 450 451 452 467 468 468a 468b 469 470 471 471a 493 494 495 495a 501 502 507 508 511 515 516 517 518a 518b 519 526 530 543 544 545 546 550 558 Riporto C U3/6 – G6 C U6 – G6 C U6 – G6 C U6/7 – G6 C U6 - G6 C U7 - G6 C U7 - G6 C U8/9 - G6 C U8/9 - G6 C U8/9 - G6 C U8/9 - G6 C U8/9 - G6 C U8/9 - G6 C U10 - G6 C U10 - G6 C U10 - G6 C U10 - G6 C U10 - G6 C U10 - G6 C U10 - G6 C U10 - G6 C U11 - G6 C U11 - G6 C U11 - G6 C U11 - G6 C U12 - G6 C U12 - G6 C U6 – G6 C U6 – G6 C U3 - G6 C U10 – G6 C U10 – G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U3 - G6 C U4 – G6 C U11 – G6 C U2 – G6 C U8/9 – G6 C U8/9 – G6 C U8/9 – G6 C U8/9 – G6 C U3/6 – G6 C U3 – G6 Totale parziale Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia Capoluogo/Scampata - via G.Del Puglia Capoluogo/Scampata - via F. Petrarca Capoluogo/Scampata - via della Resistenza Capoluogo/Pirelli – via Petrarca Capoluogo/Pirelli – via F. Petrarca Porcellino- Comparto C1.10 Porcellino- Comparto C1.10 Porcellino - via Sibilla Aleramo Porcellino- Comparto C1.11 Porcellino- Comparto C1.11 Porcellino- Comparto C1.11 Gaville - via del Colombaio - Comparto C1.14 Gaville - via del Colombaio Gaville - Comparto C1.17 Gaville - Comparto C1.17 Gaville - via di Gaville Gaville - via di Gaville Gaville - Comparto C1.18 Gaville - Comparto C1.18 Ponte agli Stolli – via Grevigiana Ponte agli Stolli – via del Valico Ponte agli Stolli – Comparto C1.13 Ponte agli Stolli – Comparto C1.13 Brollo – via del Fattoio Brollo – via Pian delle Macchie Capoluogo-Scampata: via G. da Verrazzano Capoluogo-Scampata: Comparto C1.6A P.zza Don Bino Binazzi Gaville – via Castello di Pianfranzese Gaville – via di Gaville Comparto C1.17 Capoluogo – via Copernico Capoluogo – piazza R. Speranza Capoluogo – piazza R. Speranza Matassino – via G. Amendola Ponte agli Stolli – S.P. n.16 Chianti Valdarno Lagaccioni – via G. di Vittorio Restone – S.S. di Valdarno n°69 Restone – via di Restone Restone – via di Restone Restone – pressi via di Restone Capoluogo – Ferrovia –angolo via Garibaldi Capoluogo – via Pico della Mirandola 46 93767 0 2145 2142 668 3354 524 3137 0 0 1524 0 0 0 0 472 0 0 610 251 0 0 647 640 0 0 576 249 359 0 362 916 0 663 1513 0 883 481 1873 518 545 392 1063 2667 385 123326 26796 538 0 0 0 0 0 0 1435 1411 0 2637 3715 1637 219 0 172 140 0 0 237 174 0 0 554 172 0 0 0 717 0 0 1404 0 0 596 0 0 0 0 0 0 0 0 0 42554 6761 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6761 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 559 560 561 562 564 567 574 576 577 580 582 588 603 606 607 608 609 611 615 616 622 624 Capoluogo - via N. Machiavelli Comparto C1.4B Capoluogo - via Giordano Bruno Capoluogo – Comparto C1.4B Lo Stecco – via di Norcenni Capoluogo – via Francesco Petrarca Strada Statale di Valdarno n.69 Capoluogo: piazza Bonechi Capoluogo: via Strasburgo Capoluogo/Scampata: via San Romolo Capoluogo/Scampata: via G. da Verrazzano Lagaccioni – sosta camper Presso Case Parenti Capoluogo: Comparto C1.5 Brollo: S. P.le del Brollo-Poggio alla Croce n° 56 Matassino: via G. Amendola – Comparto C1.8B Matassino: Cassa di Espansione Pizziconi Matassino: via G. Amendola – Comparto C1.8B Capoluogo – via Giovanni XXIII Gaville – La Pieve La Massa – Via Kennedy – Comparto C1.16B Area “Camper” al Tarchio Capoluogo - piazza della Repubblica - Stazione Totale complessivo 47 Riporto C U3/6 – G6 C U3 – G6 C U6 – G6 C U5 – G6 C U6 – G6 B E6 – G6 C U3 – G6 C U3 – G6 C U6 – G6 C U6 – G6 B E2 – F6.1 B E5 – G6 C U3 – G6 C U12 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U4 – G6 C U6 – G6 C U10 – G6 C U1 – G6 CU7 – F6.2 CU3 – G6 123326 0 63 0 426 1475 1757 2769 1477 0 1287 10232 3163 875 1304 0 0 0 42554 2022 0 127 0 0 0 0 0 2926 0 0 0 0 0 679 5525 540 0 0 0 0 0 0 148154 1516 5638 10202 2561 74290 6761 0 0 0 0 0 0 0 0 2926 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1516 0 0 0 11203 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 4.3 - Variante al Regolamento Urbanistico: quadro riepilogativo e comparativo tra gli standards previsti dalla legislazione nazionale, quanto consiglia to con determinazione regionale e quanto realizzato e da realizzare dal comune. Calcolo degli standards urbanistici in base all’art. 41 quindies della Legge n° 1150 del 17. 08.1942, modificato dall’Art. 17 della Legge n° 765 del 06.08. 1967 e dal D.M. n° 1444 del 02.04.1968 rispetto a 16.987 abitanti al 31.12.2009. Aree per istruzione mq. 4,50 x 16.987 ab. = mq. 76.441 Aree per attrezzature di interesse comune mq. 2,00 x 16.987 ab. = mq. 33.974 Aree per spazi pubblici attrezzati mq. 9,00 x 16.987 ab. = mq. 152.883 Parcheggi mq. 2,50 x 16.987 ab. = mq. 42.468 TOTALE mq. 18,00 x 16.987 ab. = mq. 305.766 Calcolo degli standards urbanistici in base alla Risoluzione Consiliare della Regione Toscana del 26 aprile 1973, pubblicata sul BURT n° 23 del 12 maggio 1973 rispetto a 16.987 abitanti al 31.12.2009. Aree per istruzione mq. 8,00 x 16.987 ab. = mq. 135.896 Aree per attrezzature di interesse comune mq. 4,00 x 16.987 ab. = mq. 67.948 Aree per spazi pubblici attrezzati mq. 15,00 x 16.987 ab. = mq. 254.805 Parcheggi mq. 3,00 x 16.987 ab. = mq. 50.961 TOTALE mq. 30,00 x 16.987 ab. = mq. 509.610 Variante al Regolament o Urbanistico: calcolo d egli standards urbanistici realizzati e da realizzare previsti rispetto a 16.987 abitanti al 31.12.2009. STANDARDS STANDARDS DA STANDARDS TOTALI STANDARDS MINISTERIALI STANDARDS Aree per istruzione 103.803 2.703 106.506 76.441 135.896 Aree per attrezzature di interesse comune 366.092 1.398.340 1.764.432 33.974 67.948 Aree per spazi pubblici attrezzati 650.733 295.143 945.876 152.883 254.805 Parcheggi 148.302 74.290 222.592 42.468 50.961 TOTALE 1.268.930 1.770.476 3.039.406 305.766 509.610 REALIZZATI REALIZZARE REGIONALI Per quanto riguarda gli st andards es istenti e previsti e cioè le attrezzature in gener ale, gli spaz i pubblici e verdi e i parcheggi, l'intero Comune risulta abbondantemente dotato; ciò risulta verificato sia confrontando le superfici con gli standards ministeriali, che con gli standards consigliati dalla Regione Toscana. In particolare le singole attrezzature risultano così dimensionate: - Le aree per l'istruzione sia per la scuola dell’obbligo c he per le superiori, realiz zate nel capoluogo e nelle frazioni, sono superiori a quanto prev isto dagli standards ministeriali, inferiori a quanto previs to dagli standards regionali. Tale sottodimensionamento non determina particolari inconvenienti, in quanto la popolazione in età scolastica è purtroppo diminuita; si ritiene comunque necessario riorganizzare e qualificare le aree 48 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico e i complessi esistenti, al fine di garantire una miglior pianificazione all’attività scolastica, anziché realizzare nuovi plessi scolastici. - Le aree per attrezzature di interesse comune già realizzate, sono abbondantemente sopra i minimi di Legge; le aree da realizzare in quantit à cons istente, in buona parte risult ano già nella dis ponibilità dell’Amministrazione Comunale. Per esempio le aree relati ve alla Cassa di Espansione “Pizz icori” per oltre 54 ettari, o l’’area denominata “Le Borra” , ex area mineraria, per oltre 80 ettari. - Le aree per s pazi pubblici attrezza ti, la cui dotazione è localizzata opportunamente in tutte le aree urbanizzate, sono realizzate per oltre il 69%, e comunque i 650.733 mq. es istenti sono anch'essi ampiamente superiori ai minimi previsti. - Le aree a parcheggio, s eppur sottostimate nella quantificazione di quelle esistenti in quanto in tale conteggio mancano tutti i parcheggi autorizzati lungo le vie urbane, e seppur notev olmente superiori agl i standards regionali, risultano tuttavia effettivamente insufficienti in rapporto all’incremento delle autovetture circolanti ed alla attrazione che il Centro Abitato di Figline esercita sul territorio circostante. La Variante al Regolamento Urbanistico ne ha loca lizzate e previste di nuove in quantit à consistenti, soprattutto nelle adiacenze della Stazione Ferroviaria e del Centro Storico. Tabella n° 29 - Comuni del Valdarno Fiorentino: confronto degli standards urbanistici realizzati con le previsioni dei Regolamenti Urbanistici vigenti: superfici valori assoluti 12. Aree per istruzione Figline Valdarno 16.987 103.803 366.092 650.733 148.302 1.268.930 305.766 509.610 Reggello 16.089 29.280 97.480 246.320 39.435 412.515 289.602 482.670 Rignano sull’Arno 8.669 21.904 33.056 128.171 16.945 200.076 156.042 260.070 Incisa Valdarno 6.259 14.250 31.544 64.520 19.339 129.653 112.662 187.770 48.004 169.237 528.172 1.089.744 224.021 2.011.174 864.072 1.440.120 Valdarno Fiorentino Aree per Aree spazi Parcheggi attrezzature pubblici Standards Standards Standards realizzati ministeriali regionali Totale Popolazione COMUNE Comuni del Valdarno Fiorentino: confronto degli standards urbanistici realizzati con le previsioni dei Regolamenti Urbanistici vigenti: superfici pro-capite sulla popolazione al 31 dicembre 2009 12. Popolazione Aree per istruzione Aree per attrezzature Aree spazi pubblici Standards realizzati Totale Standards Ministeriali mq. Standards regionali 9 75 18 30 Figline Valdarno 16.987 6 Reggello 16.089 2 6 15 3 26 18 30 Rignano sull’Arno 8.669 2 4 15 2 23 18 30 Incisa Valdarno 6.259 2 5 11 3 21 18 30 48.004 4 11 23 5 43 18 30 Valdarno Fiorentino 22 38 Parcheggi 12 - Nelle sovrastanti tabelle vengon o quantificati, in relazione alla popolazione residente, gli standards previsti dalla Legislazi one Nazionale e Regionale e confrontati con gli standards già realizzati. Gli standards realizzati sono stati reperiti: - per il Comune di Reggello dalla Relazione Generale al Regolamento Urbanistico approvato con Delibera del Consiglio Comunale n° 75 del 27 Giugno 2000; - per il Comune d i Rignano sull’Arno dalla Relazio ne Generale al Regolamento Urbanistico approvato con Delibera del Consiglio Comunale n° 56 del 1 agosto 2000; - per il Comune di Incisa dalla Relazione Generale al Regolamento Urbanistico approvato con Delibera del Consiglio Comunale n° 72 del 31 luglio 2003. 49 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico Variante al Regolamento Urbanistico: calcolo dei nuovi standards urbanistici. In attuazione delle previsioni , per il settore residenziale, inserite nella Variante, si stimano i seguenti incrementi di popolazione: aree di completamento urbanistico in iter: aree di completamento urbanistico in previsione: aree di completamento urbanistico in saturazione: recupero del patrimonio edilizio esistente in iter: recupero del patrimonio edilizio esistente in previsione: recupero del patrimonio edilizio esistente richiedibile: nuove Unità Abitative 273, nuove Unità Abitative 147, nuove Unità Abitative 20, nuove Unità Abitative 167, nuove Unità Abitative 72, nuove Unità Abitative 61, Totale nuove Unità Abitative 740 pari ad abitanti pari ad abitanti pari ad abitanti pari ad abitanti pari ad abitanti pari ad abitanti 694; 373; 51; 424; 183; 155. pari ad abitanti 1.880 Ciò ci permette di stimare che con l’attuazione degli incrementi previsti si raggiunga una popolazione di 16.987 + 1.880 = 18.867 abitanti. Pertanto gli standards necessari per una popolazione stimata di 18.867 abitanti, prendendo come valori quanto consigliato dalla risoluzione della Regione Toscana, sono i seguenti: STANDARDS STANDARDS STANDARDS REALIZZATI TOTALI Aree per istruzione mq. 8,00 x 18.867 ab. = mq. 150.936 103.803 106.506 Aree per attrezzature di interesse comune mq. 4,00 x 18.867 ab. = mq. 75.468 366.092 1.764.432 Aree per spazi pubblici attrezzati mq. 15,00 x 18.867 ab. = mq. 283.005 650.733 945.876 Parcheggi mq. 3,00 x 18.867 ab. = mq. 148.302 222.592 1.268.930 3.039.406 TOTALE 56.601 mq. 30,00 x 18.867 ab. = mq. 566.010 50 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico 4.4 - Relazione esplicativa sulle modifiche apportate agli elaborati facenti parte della Variante di Revisione Modifica e Aggiornamento al Regolamento Urbanistico, approvati con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 2 del 14 gennaio 2011. Con Delibera del Consiglio Comunale n° 2 del 14 gennaio 2011 , l’Amministrazione Comunale di F igline ha approvato le Controdeduzioni alle Osservazioni, le modifiche conseguenti ai contributi pervenuti dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze e, pertanto, si sono modificati definitivamente gli elaborati della Variante al Regolamento Urbanistico: sia la Relaz ione Generale, sia le No rme Tecniche di Attuazione che la Cartografia di Piano, tenendo presenti tutte le modifiche e/o le integrazioni apportate ed approvate. Inoltre tali modificazioni hanno tenuto conto anche: - delle integrazioni richieste dall’Autorità di Bacino del fiume Arno, vedi comunicazione del 16 luglio 2010, protocollo n° 3300 e del Parere definitivo espresso in data 27 dicembre 2010, protocollo n° 5972; - delle integrazioni richieste dall’Ufficio Tecnico del Genio Civile di Firenze , preposto al controllo in merito al Deposito n° 2702 e 2703 avvenuto in data 19 luglio 2010 delle indagini geo logiche, sismiche e idrauliche relative alla suddetta Variante di Rev isione e Aggiornamento al Piano Strutturale, integrazioni di cui alla richiesta in data 20 settembre 2010, protocollo n° 240337 e del Parere definitivo espresso in data 10 gennaio 2011, protocollo n° 3490. In conseguenza: - dell’accoglimento completo o parziale delle Osservazioni, - dei contributi pervenuti dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze, - dei pareri dell’Autorità di Bacino del fiume Arno e dell’Ufficio Tecnico del Genio Civile di Firenze, - dei seguenti errori materiali riscontrati: - nel Comparto C1.1A Sub-Comparto Gaglianella: Tav. CU2/CU3: le aree G6 n° 45a e 46a erano stat e erroneamente classificate c ome “standards”, viceve rsa il Piano Attuativo già approvato e convenzionato inserisce tali aree all’interno del Lotto come parcheggi pertinenziali; - nel Comparto C1.3 Cesto Scampat a: Tav. CU6: l’area G6 n°346b, l’area G4 n° 346d, l’area n° 348a e l’area n° 349 sono state rettificate rendendole conf ormi al Piano Attuativ o già approvato e convenzionato; - nelle adiacenze del complesso edilizio di “Pavelli”, Tav. n° B E5 e B E7, è stata modificata la viabilità comunale nei Fogli di Mappa n° 47 e 48, sulle partic elle n° 9, 16 e 21, così c ome previsto nel Piano Attuativo, già approvato e convenzionato, relativo al recupero del complesso edilizio stesso; - degli aggiornamenti cartografici effettuati: - nel Comparto C1.3 Cesto Scampat a: Tav. CU6, lungo via del Ces to, cinque edifici non s ono tuttora realizzati, ancorché concessionati ; - nel Foglio di Mappa n° 13, sulle particelle n° 949 e 955, lungo v ia Fiorentina, è stato realiz zato un nuovo edificio industriale; - nel Foglio di Mappa n° 29, sulla particella n° 1023, è stato realizzato un nuovo edificio residenziale; - nel Foglio di Mappa n° 42, sulle particelle n° 676, 972 e 974, lungo via Giovanni da Verrazzano, sono stati realizzati nuovi edifici residenziali; - degli errori di battitura riscontrati; gli elaborati adottati in Consiglio Comunale, con Deliberazione n° 98 in data 29 luglio 2010 , sono stati modificati e variati come di seguito: A) “Relazione Generale”: la Relazione Generale viene modificata: - alla tabella che riporta lo “Stato di Attuazione dei Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati, previsti dal Regolamento Urbanistico vigente”, vedi Controdeduzione n° 71.2; - al Capitolo IV riguardante il “Dimensionamento delle previsioni della Variante al Regolamento Urbanistico”, in particolare : 51 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico - Tabella n° 22: Comparto C1.9, vedi Controdeduzione n° 18; Sub-Comparti C1.13A e C1.13B, vedi Controdeduzione n° 61; Sub-Comparti C1.13A e C1.13B, vedi Controdeduzione n° 78; Comparto C1.11, vedi Controdeduzione n° 118; Sub-Comparti C1.13A e C1.13B, vedi Controdeduzione n° 131.1; Comparto C1.10, vedi Controdeduzione n° 131.6; - Tabella n° 23: PdR 39, vedi Controdeduzione n° 6; PdR 21, vedi Controdeduzione n° 9; PUC 11, vedi Controdeduzione n° 40; PdR 26, vedi Controdeduzione n° 47; PdR 2B, vedi Controdeduzione n° 67; - al Capitolo IV riguardante gli “standards urbanistici previsti dalla Variante al Regolamento Urbanistico”, in particolare : - Tabella n° 26: Area n° 338, vedi Controdeduzione n° 46.5; Area n° 84, vedi Controdeduzione n° 46.6; Area n° 604, vedi Controdeduzione n° 48; Area n° 626, vedi Controdeduzione n° 71.18; Area n° 627, vedi Controdeduzione n° 71.18; Area n° 552, vedi Controdeduzione n° 15; Area n° 572, vedi Controdeduzione n° 94.1; - Tabella n° 27: Area n° 623, vedi Controdeduzione n° 2.1; Area n° 399, vedi Controdeduzione n° 36.1; Area n° 154, vedi Controdeduzione n° 46.1; Area n° 401, vedi Controdeduzioni n° 46.4 e 46.7; Area n° 3, vedi Controdeduzione n° 71.25; Area n° 107, vedi Controdeduzione n° 71.29; Area n° 348a, vedi Controdeduzione n° 73.8; Area n° 1 35b, vedi C ontrodeduzione n° 1 05; Area n° 5 53, ved i Co ntrodeduzione n° 105; Are a n° 142, ve di Controdeduzione n° 1 05; Area n° 5 54, vedi Co ntrodeduzione n° 105; Area n° 444, v edi Controdeduzione n° 118; Area n° 612, vedi Controdeduzione n° 118; Area n° 4 33b, vedi C ontrodeduzione n° 1 18; Area n° 4 47, ved i Co ntrodeduzione n° 118; Are a n° 613, ve di Controdeduzione n° 118; Area n° 349, vedi Controdeduzione n° 73.8; Tabella n° 28: Area n° 371, vedi Controdeduzione n° 46.3; Area n° 562, vedi Controdeduzione n° 71.20; Area n° 624, vedi Controdeduzione n° 71.24; Area n° 346b, vedi Controdeduzione n° 73.8; Area n° 346d, vedi Controdeduzione n° 73.8; Area n° 622, vedi Controdeduzione n° 75; Area n° 559, vedi Controdeduzione n° 105; Area n° 561, vedi Controdeduzione n° 105; Area n° 521, vedi Controdeduzione n° 118; Area n° 522, vedi Controdeduzione n° 118; Area n° 52, vedi Controdeduzione n° 122.1; Area n° 45a, vedi Controdeduzione n° 122.1; Area n° 4 6a, vedi Controdeduzione n° 122.1; Area n° 34, vedi C ontrodeduzione n° 1 22.1; Area n° 180, vedi Controdeduzione n° 122.1; Area n° 451, vedi Controdeduzione n° 118; B) “Norme Tecniche di Attuazione”: le modifiche specificatamente riguardano i seguenti articoli: articolo n° 3: vedi Controdeduzione n° 121.1; articolo n° 4: articolo n° 5: comma 3°, vedi Controdeduzione n° 121.2; comma 4°, vedi Controdeduzione n° 121.2; comma 14°, vedi Controdeduzione n° 121.3, comma 12°, vedi Controdeduzione n° 60; comma 15° e 16°, vedi Controdeduzione n° 71.1; comma 4°, vedi Controdeduzione n° 71.4; comma 5°, vedi Controdeduzione n° 71.5; comma 12°, vedi Controdeduzione n° 71.6; comma 13°, vedi Controdeduzione n° 71.7 – così come modificata dal C.C.-; comm a 14°, vedi Controdeduzione n° 71.8; comma 14°, vedi Controdeduzione n° 83; comma 14°, vedi Controdeduzione n° 98.2; comma 13°, vedi Controdeduzione n° 104; com ma 14°, vedi Controdeduzione n° 1 06; c omma 1 4°, ved i C ontrodeduzione n ° 107; comma 14°, vedi Controdeduzione n° 108; comma 14°, vedi Controdeduzione n° 113; comma 14°, vedi Controdeduzione n° 121.3; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 121.4; comma 4°, pu nto 4.6, ve di Co ntrodeduzione n° 13; comma 4.9, ve di Controdeduzione n° 3 6.3; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.9; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.32; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 2, comma 4°, punto 4.3.2, vedi Controdeduzione n° 17, comma 1°, vedi Controdeduzione n° 36.2; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.9; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.10; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.32; comma 4°, punto 4.5, vedi Controdeduzione n° 75; comma 4°, punto 4.1, vedi Controdeduzione n° 81.1; comma 4.3, vedi Contributo Provincia n° 132.9; comma 1°, punto F7, vedi Controdeduzione n° 25; comma 2°, punto 2.7.1, vedi Controdeduzione n° 55; comma 2°, punto 2.6, vedi Controdeduzione n° 69; c omma 2. 4, ve di C ontrodeduzione n ° 10 3.1; comma 2°, p unto 2. 4, vedi Controdeduzione n° 115.1; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 71.31; commi 3° e 4°, vedi Contributo Regione n° 131.7; comma 1°, v edi Controdeduzione n ° 7 1.3; com ma 2°, vedi C ontrodeduzione n° 71.33; co mma 2 °, vedi Controdeduzione n° 74; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 121.6; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 121.15; articolo n° 7: articolo n° 11: articolo n° 12: articolo n° 13: articolo n° 14: articolo n° 18: 52 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico articolo n° 19: comma 5°, punto 5.1 e 5.2, vedi Controdeduzione n° 82; comma 3°, vedi Controdeduzione n° 121.5; articolo n° 20: comma 5, punto 5.5, vedi Controdeduzione n° 11; comma 5, punto 5.6, vedi Controdeduzione n° 21; comma 5°, p unto 5.2, vedi Controdeduzione n° 71.11; comma 5°, pu nto 5.3, vedi Controdeduzione n° 71.33; comma 3°, vedi Controdeduzione n° 121.5; comma 3°, vedi Controdeduzione n° 121.6; articolo n° 22: comma 3 °, vedi Con trodeduzione n ° 8 ; comma 3 °, vedi Con trodeduzione n ° 5 4; comma 3°, vedi Controdeduzione n° 121.8; articolo n° 24: vedi Con trodeduzione n ° 14; Comparto C1.9, vedi Co ntrodeduzione n° 18; Compa rto C1 .13A e C1.13B, vedi Controdeduzione n° 61; C1.20B, vedi Controdeduzione n° 71.12; vedi Controdeduzione n° 72; C1.11 - Comparto Porcellino Est, vedi Controdeduzione n° 118; C1.1A Sub-Comparto Gaglianella, vedi Controdeduzione n° 12 2.4; C1.13A – Sub - Comparto Ponte agli Stolli e C1 .13B – Sub Comparto Ponte agli Stolli, vedi Contributo Regione n° 131.1; C1.17 - Comparto Gaville, vedi Contributo Regione n° 131.2; C1.11 - C omparto Porcellino Est, vedi Contributo Regione n° 131.4; C1.8BSub - C omparto Matassino Sud, vedi Contributo Regione n° 131.5; C1.10 - Com parto Porcellino Ovest, ve di C ontributo R egione n ° 1 31.6; C 1.2 “Comparto Nu ovo Al bergo”, ve di Prescrizione Ge nio Civile n° 133.6; C1.1B – Sub-Comparto Gaglianella, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.2 “Comparto Nuovo Albergo”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.6A “Comparto Scampata Pirelli”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.6B “Comparto Scampata Pirelli”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.7B “Sub - C omparto Matassino Ovest”, v edi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1 .8B “Sub - Comparto Matassino Sud” , ve di Pr escrizione G enio C ivile n ° 133.15; C 1.9 “Comparto M assa d ’Incisa”, ved i Pre scrizione G enio C ivile n° 133.15; C1. 10 “Comparto Porc ellino Ovest”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.11 “Comparto Porcellino Est”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.13 “Comparto Ponte agli Stolli”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.16A “Sub Comparto Poggiolino”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.16B “Sub Comparto Poggiolino”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.17 “Comparto Gaville C”, vedi Pr escrizione Genio Civile n° 133.15; C1.18 “Comparto Gaville D”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; C1.20A “Sub Comparto Mi sericordia” e 1 33.15; C1. 20B “Sub Comparto Miser icordia”, ved i Pre scrizione G enio C ivile n° 133.15; C1.2 “Comparto N uovo Al bergo”, v edi P rescrizione Ge nio Civ ile n ° 133.16; C1.9 - Comparto Massa di Incisa, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.16; articolo n° 26: comma 6.5, vedi Controdeduzione n° 40.2; Comparto C1.13A e C1.13B, vedi Controdeduzione n° 78; PUC 3 “Il Becio - Muro Rosso”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PUC 4 “Crimea”, vedi Prescrizione G enio Civ ile n ° 1 33.15; PUC 8 “Case Ur bini”, vedi Pr escrizione G enio Civile n° 133.15; PUC 13 area "Casa Pizziconi", vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; articolo n° 27: comma 3°, vedi Controdeduzione n° 81.2 e 81.3; articolo n° 28: comma 2°, ved i Controdeduzione n° 20; co mma 2°, ved i Con trodeduzione n° 51 ; comma 2°, ve di Controdeduzione n° 7 1.3, v edi C ontrodeduzione n° 71.13; vedi Controdeduzione n° 7 1.14; com ma 5°, punto 5.4, vedi Controdeduzione n° 91; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 93; articolo n° 29: comma 5°, pun to 5.1, vedi Controdeduzione n° 47; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 71.3; ved i Controdeduzione n° 71.14; articolo n° 35: comma 1°, vedi Controdeduzione n° 24; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 76.1; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 77; co mma 1°, ve di Controdeduzione n° 8 7; comma 1°, ve di Controdeduzione n° 92; c omma 6°, p unto 6.5.3, v edi Controdeduzione n° 99; co mma 5. 3, v edi Controdeduzione n° 102.2; articolo n° 37: comma 1°, vedi Controdeduzione n° 71.34; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 73.1; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 9 5; comma 1° vedi Controdeduzione n° 120; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 121.9; articolo n° 38: PdR 20, vedi Controdeduzione n° 16; PdR 22, vedi Controdeduzione n° 9; PdR 37, vedi Controdeduzione n° 7; PdR 39, vedi Controdeduzione n° 6; PdR 26, vedi Controdeduzione n° 47; PdR 30, vedi Controdeduzione n° 57; P dR 2B, v edi C ontrodeduzione n° 67; P dR 33, ve di Controdeduzione n ° 71.15; PdR 14, comma 14°, vedi Controdeduzione n° 110; PdR 40 ex fornace Manuelli, vedi Controdeduzione n° 129; PdR 36 Area "Badia Tagliafune", vedi Contributo Regione n° 131.3; PdR 2A Area Del Tomba, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 2B Area “Lazzerini, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 22 Area "ex casa colonica" di via Giovanni da Verrazzano, vedi Prescrizione Ge nio Ci vile n° 1 33.15; PdR 3 0 Are a "Località Po ggiolo", ve di Pr escrizione Ge nio Civ ile n° 133.15; PdR 31 Area lungo l'Argine dell’Arno, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 33 Area "Curiel", vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 34 Area "Campiglia", vedi Prescrizione Genio 53 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico articolo n° 40: articolo n° 41: articolo n° 42: articolo n° 43: articolo n° 44: articolo n° 47: articolo n° 48: articolo n° 49: articolo n° 50: articolo n° 52: articolo n° 58: articolo n° 69: articolo n° 70: Civile n° 133.15; PdR 35 Area "Matteini", vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 36 Area "Badia Tagliafune", vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 39 Area " Via Rosai" al Porcellino, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 40 ex fornace Manuelli, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; PdR 41 Area “Casa Nuova dell’Arno”, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; vedi Controdeduzione n° 71.34; vedi Contributo Provincia n° 132.1; comma 5°, vedi Controdeduzione n° 53; comma 5°, vedi Controdeduzione n° 68.3; comma 2°, vedi Controdeduzione n° 50.2; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 71.16; comma 1°, vedi Controdeduzione n° 121.12; comma 2°, vedi Contributo Provincia n° 132.6; comma 2°, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.1; vedi Controdeduzione n° 71.5; comma 2° e 8°, vedi Controdeduzione n° 71.36; comma 6°, v edi Controdeduzione n° 5; co mma 3.3, vedi Controdeduzione n° 76.2; comma 3.3, vedi Controdeduzione n° 121.6; comma 3.3, vedi Controdeduzione n° 73.5; comma 3.3, vedi Controdeduzione n° 102.1; comma 3.3, vedi Controdeduzione n° 121.6; comma 3.3, vedi Controdeduzione n° 121.13; comma 3°, vedi Contributo Provincia n° 132.2; comma 3.6, vedi Prescrizione Genio Civile n° 133.15; vedi Controdeduzione n° 71.17; vedi Controdeduzione n° 71.17. C) Le modifiche cartografiche rettificano le seguenti tavole: - Disciplina del Suolo e degli Edifici: Centri Abitati, Edifici, Centri e Tessuti Urbani storici, in scala 1:2.000: Tav. C- U0 - Legenda; Tav. C- U1 - La Massa/Lagaccioni: vedi Controdeduzione n° 1 8; vedi Controdeduzione n° 84; v edi Controdeduzione n° 85; vedi Controdeduzione n° 91; vedi Controdeduzione n° 122.1 e 122.2; Tav. C- U2 Lagaccioni/Gaglianella: vedi Controdeduzione n° 73.8; vedi Controdeduzione n° 94; vedi Controdeduzione n° 122.1 e 122.2; vedi Controdeduzione n° 124; vedi Contributo Provincia n° 132.7; Tav. C- U3 Capoluogo/San Biagio: vedi Controdeduzione n° 12; vedi Controdeduzione n° 36.1; vedi Controdeduzione n° 46.1; vedi Controdeduzione n° 46.3; vedi Controdeduzione n° 46.6; vedi Controdeduzione n° 71.23; vedi Controdeduzione n° 71.24; vedi Controdeduzione n° 71.25; vedi Controdeduzione n° 71.26; vedi Controdeduzione n° 7 1.27; vedi Contr odeduzione n° 7 1.28; vedi Controdeduzione n° 71.29; vedi Controdeduzione n° 71.35; vedi Controdeduzione n° 73.8; comma 1°, vedi C ontrodeduzione n° 89; vedi Controdeduzione n° 97; ve di C ontrodeduzione n ° 98.3; ve di Controdeduzione n° 105; vedi Controdeduzione n° 119; vedi Contributo Provincia n° 132.7; Tav. C- U4 Matassino: vedi Controdeduzione n° 112; Tav. C- U5 Lo Stecco: vedi Controdeduzione n° 4 6.5; vedi Controdeduzione n° 71.20; vedi Controdeduzione n° 81.2 e 81.3; vedi Controdeduzione n° 99; Tav. C- U6 Capoluogo/Scampata: vedi Controdeduzione n° 14; vedi Controdeduzione n° 15; vedi Controdeduzione n° 46.4; vedi Controdeduzione n° 47; vedi Controdeduzione n° 71.23; vedi Controdeduzione n° 71.27; vedi Controdeduzione n° 73.8; vedi Controdeduzione n° 90; vedi Controdeduzione n° 105; vedi Controdeduzione n° 126; Tav. C- U7 Capoluogo/Pirelli: vedi Controdeduzione n° 42; vedi Controdeduzione n° 43; vedi Controdeduzione n° 46.4; vedi Controdeduzione n° 46.7; vedi Controdeduzione n° 75; Tav. C- U8/9 - Restone/ Porcellino: vedi Controdeduzione n° 10; vedi Controdeduzione n° 40.1; vedi Controdeduzione n° 52; vedi Controdeduzione n° 71.22; vedi Controdeduzione n° 71.30; vedi Controdeduzione n° 72; vedi Controdeduzione n° 118; Tav. C- U10 - Gaville: vedi Controdeduzione n° 24; Tav. C- U11 - Ponte agli Stolli: vedi Controdeduzione n° 48; vedi Controdeduzione n° 61; vedi Controdeduzione n° 78; vedi Controdeduzione n° 102.3; Tav. C- U12 - Brollo/Pian delle Macchie. 54 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico - Disciplina del Suolo e degli Edifici: Territorio Aperto, in scala 1:5.000: Tav. B- E 0 Tav. B- E 1 Tav. B- E 2 Tav. B- E 3 Tav. B- E 4 Tav. B- E 5 - Legenda; Poggio Tondo; vedi Controdeduzione n° 71.18; Massa d’Incisa: vedi Controdeduzione n° 73.8; Matassino; Ponte agli Stolli; La Poggerina; vedi Controdeduzione n° 71.18; vedi Controdeduzione n° 71.19; vedi Controdeduzione n° 71.20; Tav. B- E 6 - Figline Valdarno; vedi Controdeduzione n° 71.21; vedi Controdeduzione n° 73.8; Tav. B- E 7 - Gaville; Tav. B- E 8 - San Cipriano; Tav. B- E 9 - Porcellino; vedi Controdeduzione n° 71.22; Tav. B- E 10 - San Donato in Avane. (PRG-184) 55 Relazione Generale della Variante al Regolamento Urbanistico (PRG-184) 56