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IL GIORNALE DI VICENZA
Martedì 20 Aprile 2010
L’UNIVERSITÀ
EnricoNovelli, 46 anni,è friulanodi Palmanova,ma oraresidente aSan Giovanni
Lupatoto.Èpresidente delcorsodi laureain sicurezzaalimentare
n. 2
LARICERCA. L’attivitàdel corsoinSicurezza Alimentaredi Vicenza
Il“CSI”dellatavola
indagasuibranzini
esullemozzarelle
Ilcorso è attivo aVicenza danove anni
Il95%diquestilaureati
inbrevetempolavora
Garantireiconsumatori dallefrodi edalleimitazioni
«Riusciamoascoprirechi “inquina”ilatticinie chi
spacciai pesci d’allevamento perquelli pescati»
Matteo Marcolin
È il Gil Grissom della tavola. Il
Maigret che indaga sulla sicurezza degli alimenti. Con metodi scientifici da Csi smonta le
leggende metropolitane che
circolano in abbondanza in
materia alimentare: «Non è
vero che il pane congelato è
cancerogeno: non esistono riscontri scientifici che lo provano». Niente paura per la “ciopa” messa in freezer, dunque:
«Queste leggende creano diffidenza verso tecniche di conservazione degli alimenti ampiamente testate: congelare gli
alimenti è un modo eccellente
per mantenere intatto il loro
valore nutrizionale».
A parlare è Enrico Novelli, 46
anni, friulano di Palmanova di
nascita e veronese di residenza, veterinario e docente universitario da vent’anni, presidente di quel corso di laurea
in Sicurezza Alimentare che è
nato a Vicenza nel 2000 con
Igino Andrighetto. «L’obiettivo è creare una figura professionale che abbia precise competenze di carattere igienico
sanitario. Garantire la sicurezza dei prodotti, infatti, è l’obiettivo primario di chi opera in
Ilprof.Novelli
«Unbranzino
falsificato
faguadagnare
ancheiltriplo
alcommerciante»
Troppi branzinid’allevamentosonospacciati per “selvaggi”
Unacaprese. Le mozzarellecon lattevaccinosono quasiil20%
L’ingressodellasede universitariain vialeMargheritaa Vicenza
questo settore”. Il corso di laurea e l’offerta formativa si sono strutturate tenendo conto
proprio delle specifiche esigenze del territorio vicentino
e veneto.
«Con una ampia gamma di
prodotti, tra cui molti “Dop” e
“Igp”, il Veneto ha la necessità
di mantenere elevati standard
di qualità, sicurezza del prodotto ma anche di disporre di
strumenti per difendersi dalle
frodi».
Già, le copie dei prodotti. Novelli da tempo studia come
combattere le imitazioni dei
prodotti alimentari. L’università ha investito molto in questo campo. Una delle frodi più
note è quella della mozzarella
di bufala: un prodotto che, a
volte, contiene latte vaccino,
al posto di latte intero fresco
di bufala. Nell’edizione italiana de “Le Scienze” è stato pub-
re - riusciamo a rilevare anche
la presenza di una percentuale dello 0,1% di latte vaccino,
perché individuiamo frammenti di Dna appartenenti alla specie bovina. In particolare abbiamo sviluppato un protocollo per quantificare la percentuale di latte vaccino introdotta: ciò serve per discriminare una frode attuata dolosamente, da quella posta in essere in modo negligente”.
La ricerca non ha solo una valenza commerciale ma ha anche una ricaduta per la tutela
della salute: «Sei intossicazioni alimentari su dieci avvengono in casa. Pensiamo ai soggetti allergici che magari in buona fede mangiano questi prodotti e, in quanto sensibili a
quantità piccole di latte vaccino, hanno dei problemi fisici».
L’esperimento ha messo in lu-
Danoveannia Vicenzaèattivo
ilpolo universitario insicurezza
alimentarecollegato alla
facoltà di veterinaria
dell’universitàdi Padova.Il
corsodura treanni eprevede
unaformazione altamente
professionalizzantecon
insegnamentispecifici. Dal
2001-2002si èregistratauna
crescitaesponenziale di
iscritti.
Lematricole nel2010sono
piùdi180,di cui120 solo nella
sedediVicenzamentre altri60
frequentanoquella diLegnaro.
Altissimele percentuali di
studenticheriesconoa trovare
unimpiego nell’arco di3-6mesi
dalconseguimento dellalaurea.
Secondoun’indagine del2008
il75% deilaureatiinsicurezza
alimentaresono occupati,il
20%haproseguito ilpercorso
distudi,mentre soloil 5%è
ancoraincercadioccupazione.
GilGrissom (diCSILasVegas)
blicato il risultato di un lavoro
condotto dallo staff di Novelli.
“Attraverso un metodo di
analisi e di ricerca del Dna nei
mitocondri - spiega il professo-
ce risultati interessanti: su 64
mozzarelle di bufala, di cui 48
con marchio Dop, acquistate
anche al supermercato, l’80%
conteneva latte vaccino, sia pure in diverse percentuali. In
tre casi, la percentuale di latte
vaccino addizionato superava
addirittura il 20 per cento.
Un altro studio è stato eseguito sulla frode di chi vende il
branzino allevato per branzino pescato. «Un branzino allevato può costare dai 6 euro al
chilo per il prodotto di importazione ai 12-14 euro al chilo
per il prodotto di allevamento
nazionale. Il branzino pescato
va da un minimo di 35 ai 50 euro al chilo. In etichetta dovrebbe essere indicato se il prodotto è pescato o è allevato. Attraverso una tecnica analitica riusciamo a verificare se il branzino è allevato o è pescato». f
© RIPRODUZIONERISERVATA
DOMANIAS. NICOLA
GLISTUDENTI “FORESTI”. Ilpareredi due ragazze,una diValdobbiadene el’altra diMolvena,che abitanoa Vicenza
«Bellala città,ma troppele bicirubate»
L’offerta
formativa
diIngegneria
«Quisi vivebene:l’ambiente non ètroppodispersivo
comePadova.Buonaoffertateatrale. Viva lefeste»
Molti i pendolari tra gli studenti. Ma c’è anche chi arriva
da fuori e prende casa qui. Com’è la vita in città per l’universitario foresto? Rispondono
due studentesse che abitano
nella residenza di San Silvestro, a due passi da Monte Berico. Erika Dal Fabbro ha 20 anni, è di Valdobbiadene e frequenta il secondo anno di Economia. «Vicenza è una città a
misura d’uomo - risponde- È
tranquilla e poco caotica a differenza di Padova. Qui c’era
l’indirizzo che cercavo e così
ho scelto di trasferirmi». Dal
Fabbro ammette che, prima di
eseguire un’approfondita ricerca su internet, non sapeva
nemmeno dell’esistenza del-
l’università a Vicenza. «Sono
rimasta sorpresa: purtroppo è
poco pubblicizzata come città
universitaria nonostante tutti
i servizi, e gli insegnamenti, siano di ottimo livello».
La sua amica Annalisa Dal
Santo, 21 anni, è di Molvena
ma ha deciso comunque venire di vivere in città: «Ho più
tempo per studiare - spiega - E
così vivo appieno l’ambiente
universitario. E poi la residenza è comoda e ben organizzata».
E i divertimenti? A detta delle due studentesse non va così
male come potrebbe sembrare: «Le offerte teatrali, ad
esempio, sono molte e disparate. E poi ci sono le feste univer-
sitarie».
I problemi maggiori che incontrano sono legati al trasporto. E ai parcheggi. «I posti
auto non a pagamento - precisa Annalisa - sono rarissimi da
trovare. D’altro canto chi non
ha l’auto deve necessariamente frequentare solo il centro
storico».
Un’altra difficoltà è invece legata ai furti delle biciclette:
«Anche se la città è tutto sommato sicura - spiegano entrambe - qui rubano una percentuale altissima di biciclette». È accaduto anche a Erika,
cui hanno sottratto la bici dopo aver tagliato il lucchetto. A
sentir loro succede assai di frequente. Alla fine - spiegano -
ErikaDal Fabbro
AnnalisaDal Santo:«Troppe bici rubate, orapreferisco un...rottame»
Maqualisono ipossibili sbocchi
professionali?Siva dal settore
delleproduzioniprimarie finoalle
aziendechetrasformano le
materieprime (settorecaseario,
dolciarioeccetera).
Ultimamentestannonascendo
anchedellesocietàchesi
occupano diconsulenza,con
specializzazionenell’applicazione
dellanormativa.
Ilpresidente delcorso èilprof.
EnricoNovelli che, fra l’altro,hain
affidamentogli insegnamenti di
“Analisidilaboratorioapplicate
aglialimenti” e“Biotecnologie
applicatealla produzionedi
alimenti”.
Dopoil dottoratoinchimicae
tecnologiadeglialimenti Novelli
hasempreoperatoall’interno
dell’università,occupandosidi
qualitàdegli alimenti.Negliultimi
annihasviluppatoricerche
applicateper combattere le
frodi.f
per evitare nuove sorprese è
meglio muoversi con rottami
su due ruote, come quello rosa
che ha deciso di usare Erika.
«Non è escluso - concludono
le ragazze - che ci rubino pure
quello». f MAT. MARC.
© RIPRODUZIONERISERVATA
Domani alle 11.30 nell’aula magna di San Nicola seminario
su “Service Engineering" tenuto dal prof. Tamio Arai del Dipartimento Precision Engineering dell’ università di Tokyo.
Domani a San Nicola alle
15.30 incontro di orientamento con genitori e studenti delle
superiori per la presentazione
dell'offerta formativa della facoltà di Ingegneria a Vicenza.
Giovedì 22 alle 16.30 nella sede di viale Margherita dibattito su “Nord est: il riscatto dopo la crisi" organizzato in collaborazione con la Harvard Business Review Italia. Tra i relatori Silvio Fortuna, presidente
della fondazione studi universitari, Enrico Zizzolo, vicecoordinatore dell’osservatorio Giovani dell’economia e Paolo
Giurisatti (Habitech).f