Libertarian Paternalism - Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e
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Libertarian Paternalism - Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e
Ce.R.D. - Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione DPSS - Università degli Studi di Padova http://decision.psy.unipd.it/ Libertarian Paternalism Corso di Psicologia del Rischio e della Decisione Facoltà di Scienze Politiche - CLM Sociologia Università di Padova Anno accademico 2010/2011 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Decisioni irrazionali Spesso le persone commettono degli errori decisionali e mostrano un comportamento che l’economia definisce “irrazionale”: Questi errori sono spesso involontari e dipendono dalle limitate risorse cognitive di cui siamo dotati. La complessità del mondo in cui viviamo è tale per cui in molte occasioni dobbiamo scegliere: Senza avere una sufficiente expertise. Senza avere abbastanza informazioni. 2 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Decisioni irrazionali Le persone giungono a prendere delle decisioni irrazionali quando: Davanti a poche informazioni devono fare delle inferenze (usando le euristiche di giudizio). Con troppe informazioni devono selezionare quelle da utilizzare. Quando hanno pressioni temporali e devono decidere rapidamente. Quando la situazione induce emozioni molto intense. 3 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Decisioni irrazionali Gli errori decisionali inducono le persone a commettere degli errori che a volte possono avere conseguenze molto gravi: I lavoratori statunitensi, ad esempio, non risparmiano a sufficienza in vista della pensione. Spesso i pazienti non seguono le terapie decise dai medici oppure rifiutano dei trattamenti che potrebbero aiutarli a guarire più in fretta. (Fonte: Loewenstein G. & Haisley E. (1998). The economist as a therapist: Methodological ramifications of “light” paternalism. In A. Caplin & A. Schotter (Eds.), Perspectives on the Future of Economics: Positive and Normative Foundations. Oxford, England: Oxford University Press). 4 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Conseguenze collettive di errori individuali Questi “errori decisionali” hanno conseguenze non solo per la vita dei singoli individui, ma anche per tutta la società: Se una persona non può mantenersi durante la pensione allora lo stato (la collettività) dovrà incaricarsi di fornire un vitalizio per rendere la vecchiaia meno dura. Se una persona rifiuta un rene per il trapianto allora la sanità pubblica dovrà continuare a pagargli le cure per la dialisi (€3300 per paziente ogni mese). Se le persone decidono di non fare la raccolta differenziata, allora l’intera società subirà le conseguenza delle loro azioni. 5 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Come si può intervenire? Recenti approcci economici basati sulle scoperte dell’economia comportamentale hanno suggerito di modificare gli interessi degli economisti: Fino ad ora l’unico interesse “pratico” dell’economia era quello di trarre profitto dalle scelte dei consumatori. Convincerli a mangiare molto, fumare, comprare biglietti della lotteria, incorrere in debiti usando la carta di credito... Anche le aziende che sembrano “a favore del consumatore” (prodotti anti-nicotina o dietetici) in realtà spingono perché le persone fumino o diventino obese. 6 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Come si può intervenire? I nuovi approcci che sono stati proposti cercano di trovare delle aree di interesse in cui si può indurre dei comportamenti che favoriscano: Sia il benessere degli individui. Sia il profitto delle aziende o la gestione del denaro pubblico. 7 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Come si può intervenire? Una soluzione possibile è quella di “indurre” le persone a comportarsi in modo più virtuoso, tuttavia questa opzione mette in contrasto due posizioni riguardo alle scelte di politica sociale: Liberalismo: Libertà di scelta. Ogni individuo deve decidere liberamente quale alternative o quale comportamento mettere in atto (ad esempio: se risparmiare per la pensione o no). Paternalismo: Ridurre la libertà di scelta quando le persone non sono in grado di attuare comportamenti adeguati (ad esempio: obbligarli a risparmiare attraverso la ritenuta di parte del salario). Queste due posizioni sembrano inconciliabili, ma offrono entrambe benefici così come hanno dei seri limiti. 8 dei Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Libertarian Paternalism Diversi autori hanno proposto delle versioni di paternalismo meno radicali nelle quali viene preservata la libertà di scelta anche se si utilizzano le distorsioni decisionali per indurre le persone a fare scelte più virtuose. Il suggerimento è quello di usare le conoscenze di economia comportamentale per disegnare dei percorsi decisionali più efficaci. SMART: è un programma di arruolamento per i fondi pensione americani progettato da Benartzi e Thaler (2002) che sfrutta i principi del libertarian paternalism. Questo approccio al policy making viene anche definito: “light paternalism” o “asymmetric paternalism”. (Per le fonti su questo argomento si vedano le prossime diapositive e la diapositiva finale). 9 Ce.R.D. Possibili interventi Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Sfruttando le distorsioni nel modo di ragionare delle persone si possono disegnare delle politiche sociali ed economiche che lasciano i singoli liberi di decidere come comportarsi ma allo stesso tempo li inducono a scegliere in modo più vantaggioso. Diverse caratteristiche del nostro modo di ragionare possono essere utilizzate in questo senso: I defaults (le persone tendono a non abbandonare lo status quo) L’euristica dell’ancoraggio Gli effetti di contesto Gli incentivi monetari 10 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Defaults e status quo bias Le persone tendono a non volersi spostare da una situazione precedente per provare nuove soluzioni. I motivi di questo comportamento sono diversi (e non sempre sbagliati): Inerzia e procrastinazione (per cambiare si deve compiere attivamente un’azione che richiede impegno, tempo, denaro). Incertezza (cambiare può comportare incertezza riguardo ai risultati che questa decisione può produrre). Inesperienza (colui che è inesperto potrebbe non voler cambiare una condizione sfavorevole che però appare come accettabile). 11 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Defaults e status quo bias Si possono disegnare interventi per creare dei defaults che corrispondono alla scelta più conveniente per il singolo (o per la comunità). In questo modo, ci si può attendere che solo una minoranza di persone decidano di modificare la situazione di partenza: Nel caso dei fondi pensione, se l’arruolamento è il default allora dovrebbero lasciare il programma solo coloro che hanno buone ragioni per farlo (ad esempio, se devono comprare la casa, ecc.). 12 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Defaults e donazione degli organi Come le pensioni, anche la donazione degli organi è uno dei temi più delicati a livello di qualità della vita dei membri delle nostre società. Gli organi disponibili per il trapianto sono troppo pochi e bisogna riuscire ad aumentarne la disponibilità. Molti pazienti muoiono prima di ricevere un organo per il trapianto (negli Stati Uniti il 52% dei pazienti in attesa di trapianto di fegato devono aspettare più di 2 anni!). A differenza del rene, per i trapianti di cuore o fegato non c’è soluzione alternativa rispetto al trapianto. 13 Ce.R.D. Defaults Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione A seconda di come viene scelto il default si può parlare di: Strategie Opt-in (nessuno è donatore di organi ma ognuno può decidere di diventarlo; si entra nel programma). Strategie Opt-out (tutti sono donatori di organi ma si può decidere di non esserlo; si esce dal programma). 14 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Defaults e donazione degli organi Anche in questo caso esiste la possibilità di sfruttare la tendenza delle persone a rispettare i defaults: In alcuni paesi (es. Svezia) tutti i cittadini maggiorenni sono donatori per default. Non devono dare autorizzazione esplicita ma possono rifiutare di essere donatori se lo desiderano. In altri paesi (es. Stati Uniti) nessun cittadino è donatore per default. Ognuno deve dare l’autorizzazione esplicita all’espianto degli organi. 15 Ce.R.D. Defaults e donazione degli organi Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Media = 97.56% Opt-in 99.9 98.0 99.9 99.9 99.5 99.6 85.9 Media = 15.23% (Fonte: Johnson & Goldstein (2003). Do defaults save lives? Science, 302, 1338-1339). Svezia Portogallo Polonia Ungheria Francia Belgio Regno Unito Olanda 4.3 12.0 Austria 17.2 Germania 27.5 Danimarca 100% 86% 71% 57% 43% 29% 14% 0% Opt-out Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Defaults e politiche del lavoro In uno studio è stato chiesto a degli studenti di legge di rispondere a una di queste due condizioni. L’argomento dell’esperimento riguardava le leggi sulle vacanze retribuite: Condizione 1: La legge garantisce 2 settimane di vacanza all’anno e i partecipanti dovevano affermare la loro disponibilità a rinunciare a parte del loro salario annuale pur di ottenere altre due settimane di vacanza. Condizione 2: La legge prevede 2 settimane di vacanza garantite all’anno più due settimane alle quali si può rinunciare. I partecipanti dovevano affermare quanto volevano essere pagati per rinunciare alle due settimane di vacanza. 17 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Defaults e politiche del lavoro Nella prima condizione, i partecipanti erano disposti a farsi ridurre il salario annuale di $6000 pur di usufruire di due settimane in più di vacanza. Nella seconda condizione, i partecipanti richiedevano un aumento di $13000 all’anno per rinunciare alle due settimane di vacanza aggiuntive. Anche in questo caso la scelta del default ha un effetto sia sul salario annuale percepito dai lavoratori... ... sia sui costi ai quali è obbligato a far fronte il datore di lavoro. (Fonte: Sunstein C.R. (2002). Switching the default rule. New York University Law Review, 77, 106-134). 18 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Euristica dell’ancoraggio In molte occasioni le persone utilizzano delle ancore numeriche come punti di partenza per le loro valutazioni e decisioni. L’esempio classico è quello delle ricerche di Kahneman e Tversky sulle euristiche; questi ricercatori hanno usato questo paradigma: 1. La pizza Margherita è stata inventata prima o dopo l’anno 743? 2. Quando è stata inventata la pizza Margherita? 19 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Euristica dell’ancoraggio 1. La pizza Margherita è stata inventata prima o dopo l’anno 1953? 2. Quando è stata inventata la pizza Margherita? La risposta delle persone dipende dal valore presentato nella prima domanda. (Fonte: Tversky A. & Kahneman D. (1973). Judgment under uncertainty: Heuristics and biases. Science, 185, 1124 - 1131). 20 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Euristica dell’ancoraggio In molte occasioni, quando non siamo esperti di un certo argomento o non abbiamo sufficienti informazioni per dare una valutazione utilizziamo qualsiasi dato disponibile come punto di partenza: Ipotizziamo che sia la risposta giusta e cerchiamo in memoria delle informazioni che confermino questa supposizione. Partiamo dal presupposto che quel valore indica ciò che dovremmo fare (es. quanto investire in azioni o quale dosaggio di una medicina assumere) e poi aggiustiamo la nostra risposta sulla base delle nostre reazioni emotive. 21 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Ancoraggio e risparmi Ad esempio, l’euristica dell’ancoraggio potrebbe essere utilizzata per incoraggiare l’investimento in fondi azionari da parte di coloro che devono risparmiare per la pensione. Tradizionalmente, gli investitori investono troppo poco in azioni perché le giudicano troppo rischiose (avversione alla perdita). Tuttavia, le azioni hanno rendimenti significativamente superiori rispetto a soluzioni più sicure come le obbligazioni (relazione rischio-rendimento; premio al rischio). 22 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Ancoraggio e risparmio Questo comportamento scorretto di risparmio è dovuto al fatto che le persone sopravvalutano il rischio a breve termine e sottovalutano il rendimento a lungo termine. Selezionando delle allocazioni di default sbilanciate a favore dei fondi azionari è possibile disegnare un programma di pensione integrativo che permetta agli investitori di superare le loro percezioni distorte riguardo alle azioni. Se il default fosse un investimento in azioni del 80% allora si potrebbe incrementare l’investimento in azioni dal 10-15% medio fino a quasi il 50% della pensione integrativa. 23 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Effetti di contesto Un’altra modalità per aiutare le persone a prendere decisioni migliori per il loro avvenire oppure per il loro futuro è quello di utilizzare delle strategie proprie del marketing. Nella pubblicità e nel marketing queste strategie sono utilizzate per venderci dei prodotti e per ridurre al minimo la nostra tendenza a comprare un prodotto della concorrenza. Come abbiamo visto nell’introduzione, un obiettivo del Libertarian Paternalism è quello di poter usare questi paradigmi per sostenere gli interessi dei singoli individui e di riflesso all’intera comunità in cui vivono. 24 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Effetto attrazione Qualità Opzione B (Competitor) L’effetto di attrazione è indotto dalle relazioni di posizionamento dei prodotti: Nasce dall’introduzione di un’alternativa civetta (decoy) in un set di scelta originario composto dalle opzioni A e B. Opzione A (Target) Convenienza 25 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Effetto attrazione Qualità Opzione B (Competitor) L’alternativa D 1 è un’alternativa dominata dal momento che ha: Qualità inferiore all’Opzione A Opzione A (Target) Convenienza uguale ad A Opzione D1 (Decoy) Convenienza 26 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Da un punto di vista economico: Effetto attrazione Qualità Opzione B (Competitor) Le frequenze di scelta di A e B non dovrebbero cambiare. Al massimo potrebbero diminuire. Opzione A (Target) Opzione D1 (Decoy) In realtà, aumentano le scelte per l’alternativa che domina il decoy (Opzione A). Convenienza (Fonte: Huber J., Payne J.W. & Puto C. (1982). Adding asymmetrically dominated alternatives: Violations of regularity and the similarity hypothesis. Journal of Consumer Research, 9, 90-98). 27 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Effetto di compromesso Qualità In questo caso si tratta di introdurre un’alternativa che è più estrema rispetto alle opzioni A e B originarie. Opzione A (Target) Anche in questo caso l’aggiunta di una nuova alternativa non dovrebbe: Opzione B (Competitor) Far aumentare le frequenze di scelta per nessuna delle due alternative. Convenienza 28 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Effetto di compromesso In realtà, l’introduzione di un’opzione C più “estrema” induce: Qualità Opzione C Un incremento delle scelte per l’Opzione A Opzione A (Target) “A” è ora un’opzione di compromesso perché: Costa meno dell’Opzione C ... Opzione B (Competitor) ... ed ha qualità superiore a B. Non è l’alternativa peggiore su nessuno dei due attributi. Convenienza 29 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Effetti di contesto e trapianti In un recente studio, il nostro gruppo di ricerca ha utilizzato l’effetto di attrazione per aumentare la disponibilità delle persone ad accettare un nuovo tipo di trapianto. Si tratta del cosiddetto “xenotrapianto”, ovverosia il trapianto di organi animali negli esseri umani. Gli animali cresciuti in laboratorio permetterebbero di incrementare in modo significativo la disponibilità di organi. L’esperimento era di tipo ipotetico dal momento che questo trattamento è ancora in fase di ricerca e non è disponibile nella pratica clinica. 30 Ce.R.D. Effetti di contesto e trapianti Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Ipotesi: Le persone dovrebbero essere avverse allo xenotrapianto in quanto, pur aumentando la disponibilità di organi, induce delle reazioni emotive negative. Introducendo un’alternativa ancor più negativa i pazienti dovrebbero essere più disposti a scegliere lo xenotrapianto. Campione: Un gruppo di pazienti in lista d’attesa per un trapianto di fegato. 31 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Effetti di contesto e trapianti Reazione emotiva Nella condizione con due alternative i partecipanti dovevano scegliere tra: Fegato Umano (Competitor) + Fegato di maiale Fegato umano Fegato di maiale (Target) - ... il 97.5% dei pazienti ha scelto l’organo umano, ... anche se per ottenerlo servirebbe molto più tempo che per ottenere uno xenotrapianto. 20 40 Disponibilità di organi (su 100) 32 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Effetti di contesto e trapianti Reazione emotiva Fegato Umano (Competitor) + Nella condizione con tre alternative, la maggioranza dei pazienti sceglie ancora il fegato umano... Tuttavia, il numero di coloro che scelgono il fegato di maiale passa: Fegato di maiale (Target) - Da 2.5% Fegato di cane (Decoy) a 25.6% 20 40 Disponibilità di organi (su 100) (Fonte: Rubaltelli E., Burra P., et al. (in press). Strengthening acceptance for xenotransplantation: The case of the attraction effect. Xenotransplantation). 33 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione L’uso di incentivi Molti programmi cercano di ridurre la tendenza delle persone a sottovalutare le conseguenze a lungo termine, fornendo: Benefici (o costi) immediati... e feedback riguardo ai risultati ottenuti. Questo tipo di interventi cercano di risolvere la cosiddetta hyperbolic time preference (Strolz, 1955). 34 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Hyperbolic Time Preference Questo fenomeno è anche legato alla fatica che incontriamo quando cerchiamo di resistere alle nostre pulsioni ed emozioni. Infatti: Le persone sono più impazienti per eventi che avvengono nel presente (quando devono rinunciare a qualcosa oggi per ottenere una gratificazione maggiore domani)... ... rispetto ad eventi che avvengono nel futuro (quando devono rinunciare a qualcosa nel futuro per ottenere una gratificazione in un momento ancore più lontano) 35 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Esempio di Hyperbolic Time Preference Tipicamente si dice: “Mi metto a dieta dal mese prossimo!” Rinuncio ai dolci dal mese prossimo per ottenere una gratificazione ancora successiva (essere più magro quando andrò in spiaggia!). “Ma per oggi continuo a mangiare come prima....” 36 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione L’uso di incentivi: Dipendenza dalla droga In questo caso, uno degli interventi più efficaci è quello di fornire degli incentivi a interrompere una dipendenza: Ogni giorno, ai drogati viene dato un buono per acquistare dei beni di consumo se i test delle urine risultano negativi. Spesso questi piccoli incentivi hanno grande effetto, nonostante queste persone abbiano ricevuto perdite enormi a causa della loro dipendenza. Il buono funge da incentivo immediato, mentre normalmente le persone hanno solo un costo immediato (astenersi dall’uso di droghe) e un beneficio distante nel tempo (cambiare vita). (Fonte: Higgins S.T., Wong C.J., et al. (2000). Contingent reinforcement increases cocaine abstinence during outpatient treatment and one year of follow-up. Journal of Counsulting and Clinical Psychology, 68, 64-72). 37 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Uso di incentivi Programmi simili sono stati sviluppati anche per combattere: La dipendenza dalla nicotina (Volpp et al., 2006). Obesità (indurre le persone a perdere peso; Jeffrey et al., 1983). Migliorare i voti degli studenti di liceo (Angrist et al., 2006). Va notato che in molti casi le persone desiderano cambiare dei comportamenti che ritengono dannosi (es. fumare): Faticano però a trovare la motivazione per rinunciare ogni giorno in vista di una gratificazione che verrà solo più avanti. 38 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Valutazione delle basse probabilità Un altro “errore” di ragionamento è quello di sopravvalutare le probabilità più basse: Questo è il motivo per cui riteniamo sensato comprare i biglietti delle lotterie (o giocare al superenalotto). È una delle conseguenze della Teoria del Prospetto. Questo comportamento è alla base della scelta delle persone di giocare alla lotteria e contemporaneamente di assicurarsi contro incidenti altamente improbabili. (Fonte: Kahneman D. & Tversky A. (1979). Prospct theory: An analysis of decision under risk. Econometrica, 47, 263-291). 39 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Valutazione delle basse probabilità 40 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Lotterie e assunzione dei farmaci Sulla base della sopravvalutazione delle probabilità più basse è stato creato un programma per aumentare l’assunzione di farmaci da parte dei pazienti: Si trattava di un farmaco che previene l’insorgenza di un secondo infarto (con pochi effetti collaterali). Ogni sera viene estratto un numero che corrisponde ad uno dei pazienti all’interno del programma. La persona estratta vince una somma di denaro. Un sistema informatico assicura che il medico abbia tutti i giorni informazioni su coloro che hanno aperto uno speciale cassetto all’interno del quale ci sono le pillole. 41 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Lotterie e assunzione dei farmaci Tutte le sere coloro che non hanno preso la pillola vengono informati del numero che ha vinto e che avrebbe potuto essere il loro: In questo modo entra in gioco anche l’emozione del regret... la sensazione di dispiacere che si prova quando si può ottenere un esito migliore comportandosi diversamente... Normalmente le persone fanno di tutto pur di evitare di provare un’emozione negativa (e il senso di colpa di aver mancato una buona occasione). 42 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Lotterie e assunzione dei farmaci Nelle prime due applicazioni di questo programma (di 1 mese di durata) è stato ottenuto il seguente aumento di aderenza al trattamento: dal 66% senza incentivo al 96% con incentivo dal 66% senza incentivo al 97% con incentivo La sopravvalutazione delle probabilità più basse e l’avversione al regret hanno aumentato in modo significativo l’attrattività della somma offerta dalla lotteria e l’efficacia del trattamento. 43 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Avversione alla perdita La Teoria del Prospetto afferma che le persone sono avverse alla perdita: Preferiscono una vincita sicura ad una incerta che ha la stessa utilità attesa: €100 sicuri rispetto a €200 con il 50% di probabilità. Preferiscono una perdita incerta ad una certa che ha la stessa utilità attesa: - €200 con il 50% di probabilità rispetto a - €100 sicuri. 44 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Avversione alla perdita Una ricerca ha dimostrato che l’avversione alla perdita può essere utilizzata per indurre le persone obese a perdere peso. I pazienti depositavano soldi o altri oggetti di valore e siglavano un contratto con il loro medico: I soldi (e gli altri oggetti) sarebbero stati riconsegnati sulla base della loro abilità di rispettare una tabella prestabilita di riduzione del peso. Di tutti i pazienti inseriti nel programma: il 47% ha perso più di 9Kg e il 70% ha perso più di 7Kg. (Fonte: Mann R.A. (1972). The behavior-therapeutic use of contingency contracting to control an adult behavior problem; Whight control. Journal of Applied Behavioral Analysis, 5, 99-102). 45 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Avversione alla perdita Richiedere alle persone un deposito permette di rafforzare la loro motivazione a perdere peso, dal momento che: Viene anticipata l’emozione negativa legata alla perdita del deposito fatto inizialmente. Questo tipo di programma gioca anche sull’ottimismo delle persone che hanno deciso di perdere peso: Normalmente sono convinti di poter realizzare il loro obiettivo... ... di conseguenza sono piuttosto disposti a mettere in gioco il proprio denaro. 46 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Effetto framing È uno dei fenomeni più utili per creare politiche coerenti con i principi del Libertarian Paternalism: Infatti, non limita in nessun modo la libertà di scelta delle persone. Tuttavia, manipolare delle caratteristiche “superficiali” delle informazioni fornite alle persone permette di modificare le loro scelte. 47 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Effetto framing Uno studio recente ha dimostrato che grazie al framing ed alla avversione alla perdita si può incrementare la partecipazione a piani di assicurazione sanitaria supportati dal datore di lavoro. Sono economicamente convenienti per il dipendente. Il tasso di partecipazione era più elevato quando il programma era descritto come una perdita: Perdita: “Smettila di perdere i tuoi soldi!” Guadagno: “Inizia a risparmiare i tuoi soldi!” (Fonte: Schwartz J., Bertrand M., Mullainathan S. & Shafir E. (2006). Boosting program take-up: An experiment with flexible spending accounts. Presented at the “BDRM COnference”, Santa Monica, CA; June 15-17). 48 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Il gradiente di raggiungimento di un obiettivo Solitamente le persone diventano sempre più motivate più si avvicinano all’obiettivo che si erano prefissate: Ad esempio, se una marca offre un premio a chi raggiunge un certo numero di punti attraverso l’acquisto dei suoi prodotti, allora le persone più vicine all’obiettivo compreranno più spesso quel prodotto. Hull (1932) ha definito questo fenomeno Ipotesi del Gradiente dell’Obiettivo. 49 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Il gradiente di raggiungimento di un obiettivo Un recente programma di intervento ha puntato ad evitare il ricorso a soluzioni come il “Rent-to-own” (Noleggia-per-possedere): Queste soluzioni permettono di noleggiare un prodotto per diversi mesi e di tenerlo dopo un certo periodo (es. 6 mesi). Hanno lo svantaggio che così si paga il prodotto il doppio del suo valore reale (ma pagando mensilmente invece che in una soluzione unica). 50 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Il gradiente di raggiungimento di un obiettivo L’alternativa proposta è stata etichettata “Save-to-own”: Questo programma prevede l’apertura di conti per il risparmio di soldi da dedicare all’acquisto di un particolare prodotto. I soldi vengono risparmiati secondo una modalità prestabilita: Inizialmente vengono risparmiate piccole somme di denaro... ... cha vengono aumentate man mano che ci si avvicina alla somma finale necessaria all’acquisto del prodotto. 51 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Il gradiente di raggiungimento di un obiettivo Un simile programma non è contrario al fatto che le persone preferiscono spendere subito i loro soldi piuttosto che risparmiare per un uso futuro: I bassi contributi iniziali non incidono in modo significativo sulla capacità di spesa delle persone. E i contributi più elevati sono incentivati dal fatto che l’obiettivo è quasi raggiunto (si posticipa la spesa per un periodo ridotto) (Fonte: Loewenstein G. & Haisley E. (1998). The economist as a therapist: Methodological ramifications of “light” paternalism. In A. Caplin & A. Schotter (Eds.), Perspectives on the Future of Economics: Positive and Normative Foundations. Oxford, England: Oxford University Press). 52 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Limiti del Libertarian Paternalism Uno dei limiti fondamentali del Libertarian Paternalism è quello di trovare un criterio generale da usare per decidere: Qual è la scelta ottimale. Quale comportamento desiderano mettere in atto le persone. 53 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci I criteri che si possono usare sono diversi e ciascuno di essi ha dei limiti. I principali criteri sono i seguenti: 1. Utilità attesa (Expected utility). 2. Utilità effettiva (Experienced utility). 3. Gamma di scelte limitata (“Limit welfare to valid choices”; Decision utility). 4. Decisioni informate (Informed decision utility). 5. Approccio pragmatico imperfetto. 54 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 1. Utilità Attesa: È il criterio di scelta razionale proposto dall’economia (von Neumann e Morgenstern, 1947). Un vasto numero di ricerche di psicologia della decisione hanno dimostrato che le scelte delle persone non rispettano questo criterio. In molti casi le persone non traggono la massima soddisfazione da quella che dovrebbe essere la scelta “razionalmente” migliore: Prospect Theory e violazione dei principi di razionalità. Framing Effect, Loss Aversion e differenze tra compiti equivalenti. Effetto di formati di informazione differenti ma logicamente equivalenti 55 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 2. Utilità effettiva: Kahneman (e successivamente anche altri economisti) ha proposto di valutare il benessere delle persone sulla base della misura della loro felicità: Si tratta di aiutare le persone a massimizzare la loro felicità piuttosto che il risultato economico (es. reddito). Alcune ricerche hanno suggerito che non è l’entità del reddito a rendere felici (es., gli africani sono più felici degli americani). (Fonte: Kahenman D. & Krueger A.B. (2006). Developments in the measurement of subjective wellbeing. Journal of Economic Perspectives, 20, 3-24). 56 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 2. Utilità effettiva: Il problema dell’adattamento: Pazienti che sono in dialisi riportano giudizi di felicità pari a quelli di persone sane. Le persone si adattano anche a situazioni negative. Un simile criterio non permetterebbe di concludere che una malattia cronica è un esito indesiderabile per le persone (non riduce la loro felicità!) (Fonte: Riis J., Loewenstein G., et al. (2005). Ignorance of hedonic adaptation to hemo-dyalisis: A study using ecological momentary assessment. Journal of Experimental Psychology: General, 134, 3-9). 57 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 2. Utilità effettiva: Un secondo problema è posto dalle misure della felicità attualmente disponibili: In generale le persone usano come “norma di riferimento” per rispondere le loro condizioni generali oppure quelle delle persone che le circondano. Inoltre, queste misure sono sensibili a: Umore del momento. Clima meteorologico. Altre domande fatte in precedenza. 58 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 3. Gamma di scelte limitata: La proposta è quella di seguire il criterio dell’utilità effettiva ma limitando il range di alternative che contano per la scelta. L’idea di base è che le persone cerchino di massimizzare la propria felicità, ma... ... che a volte non riescano a causa di emozioni o pulsioni particolarmente intense. (Fonte: Loewenstein G. & Haisley E. (1998). The economist as a therapist: Methodological ramifications of “light” paternalism. In A. Caplin & A. Schotter (Eds.), Perspectives on the Future of Economics: Positive and Normative Foundations. Oxford, England: Oxford University Press). 59 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 3. Gamma di scelte limitata: Ovviamente il problema di questo approccio è come stabilire quali alternative sono importanti e quali no. I criteri proposti (es., far decidere agli individui i sub-set che contano) hanno ricevuto diverse critiche. Servirebbero informazioni tratte da studi con fMRI per capire in quali circostanze le risorse cognitive del decisore sono insufficienti ad affrontare la situazione. Ma ci vorrà molto tempo prima di poter trovare dei pattern di attivazione cerebrale abbastanza precisi da essere utili. 60 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 4. Decisioni informate: Secondo questo criterio si deve considerare le scelte delle persone come un indice di massimizzazione dell’utilità, ma solo in condizioni in cui: Si è fatto tutto il possibile per fornire informazioni complete su tutte le alternative. Esempi di questo approccio sono i seguenti: Etichette presenti su cibi e medicinali. Inoltre, questo approccio dovrebbe essere messo in atto fornendo: Informazioni relative a possibili bias decisionali (es. framing). 61 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 4. Decisioni informate: L’uso di un simile criterio ha però due limiti: 1. Difficilmente può essere seguito senza dover ricorrere a giudizi relativi alla utilità effettiva delle scelte: Decidere per quali decisioni fornire informazioni e come farlo richiede l’uso di un ulteriore criterio di valutazione. 2. Fornire informazioni è un approccio utile a contrastare solo alcune forme di errore decisionale: Ad esempio, non risolverebbe i problemi relativi a mancanza di autocontrollo del decisore (come risparmiare per la pensione). 62 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 5. Approccio pragmatico imperfetto: In alcuni casi la valutazione di quale scelta incrementi il benessere delle persone è piuttosto semplice e diretta. È così quando uno di questi principi viene rispettato: 1. Dominanza 2. Esiti negativi (clearly negative outcomes) 3. Politiche richieste dai decisori (“self-officiating”) (Fonte: Loewenstein G. & Hubel P. (in press). Hedonic adaptation and the role of decision and experience utility in public policy. Journal of Public Economy). 63 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 5. Approccio pragmatico imperfetto: Dominanza In alcuni casi, le persone dovrebbero essere aiutate a raggiungere un esito che domina quello che avrebbero selezionato autonomamente: È il caso dei fondi pensione negli USA dove il datore di lavoro versa una somma pari all’ultima versata dal lavoratore (company match). Molti lavoratori versano come “ultima rata” una somma inferiore al valore massimo che l’azienda è disposta a corrispondere. Ipotizzando che preferiscano una pensione più alta allora massimizzare il “match” dovrebbe essere una scelta preferibile. 64 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 5. Approccio pragmatico imperfetto: Esiti negativi In determinate condizioni, accade che le persone prendano decisioni i cui risultati si trovano al di sotto dello status quo: In questo caso non serve nessun criterio di benessere dal momento che è evidente che le persone starebbero meglio se evitassero di incorrere in delle perdite. 65 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci 5. Approccio pragmatico imperfetto: Self-officiating Questo tipo di criterio lascia che siano le persone a decidere l’obiettivo da raggiungere (es., dimagrire): In questo caso ci si limita a mettere in atto delle politiche basate su: Restrizioni. Incentivi. Informazioni volte a sostenere l’autocontrollo. ...in modo da aiutare il decisore a raggiungere l’obiettivo. 66 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Criterio guida per indurre scelte più efficaci In conclusione, l’approccio migliore sembra essere quello che unisce diversi criteri di valutazione del benessere che le persone derivano dalle scelte. A seconda degli ambiti di intervento si può utilizzare: L’utilità attesa. L’utilità effettiva. La scelta informata. 67