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Realizzazioni Nº 28/2016 Editoriale 20Pulito e aderente Sommario 22L’Europa e la febbre del calcio Gentili lettori SFS è un fornitore internazionale di pezzi speciali di precisione, soluzioni di fissaggio e componenti con propri stabilimenti produttivi nelle maggiori aree economiche. Come esempio potete leggere nell’articolo «High Lift Follower» come produciamo comandi valvole per il mercato americano nel nostro sito di Medina. Un ulteriore punto di forza di SFS è quello di stabilire insieme al cliente, già nella fase costruttiva, il procedimento di produzione più economico per il suo prodotto. Nell’articolo sui contatti dell’attuatore potete farvi un’idea sul nostro metodo di produzione di pezzi ibridi per cambi automatici, tecnicamente puliti e pronti per il montaggio, per il nostro cliente Bosch. Un ulteriore servizio eccezionale di SFS sono i sistemi logistici, che riducono notevolmente i costi di gestione e contribuiscono alla capacità di concorrenza del nostro cliente. Nell’articolo sul tema «Industrie 4.0» descriviamo quali applicazioni offriamo con la denominazione «M2M by SFS» in diverse versioni. Vi presentiamo una soluzione pratica realizzata da SFS con il cliente Stadler Rail a Minsk. I vantaggi del cliente sono: flussi di merci e informazioni che funzionano con la massima affidabilità, costi di gestione ridotti e disponibilità sempre garantita. Vi auguro di trarre stimolanti ispirazioni dalla lettura delle molte applicazioni pratiche. Josef Zünd, Head of Distribution & Logistics 38Un taglio preciso 50Il collegamento con il cuore 04 Progetti di riferimento Realizzati in collaborazione con SFS 34 Gioco della valvola Risparmiare grazie ai componenti SFS 12 Presentazioni di prodotti Novità dal SFS Group 38 Un taglio preciso Sandvik logistica efficiente 18 Una questione modulare Rivetti per Schneider Electric 42 «Turn ideas into reality.» Le visioni dei clienti diventano realtà 20 Pulito e aderente Pezzi ibridi di alta precisione per Bosch 46 Un disco pulito La pulizia tecnica degli hard disk 22 L’Europa e la febbre del calcio Stadi di calcio con i fissaggi SFS 48 Parcheggio senza problemi Ottimizzazione nel design ed in produzione 26 Intervista Dr. Helmut Binder 50 Il collegamento con il cuore Fissaggi multifunzionali della SFS intec 30 Logistica Per l’industria 4.0 52 L’analisi del valore schiude nuovi mercati Geometrie complesse per la sicurezza 3 Flottwell Living Località: Oggetto: Incarico: Prodotti: Berlino, Germania Appartamenti in palazzi Nuova edificazione Sistema di montaggio delle finestre JB-D®/ L A Berlino con il nome «Flottwell Living» sono stati costruiti undici nuovi palazzi nelle immediate vicinanze di Potsdamer Platz. Il quartiere, terminato nell’estate 2015, è tra gli immobili speciali della città. Gli appartamenti sono arredati pregiatamente, in accordo con il carattere esigente della sopraelevazione. Gli edifici sono inoltre particolarmente efficienti in termini energetici. È sufficiente il 70 % dell’energia che può utilizzare un nuovo edificio. A questo contribuisce soprattutto la facciata classica con le sue finestre montate a filo nella muratura. Affinché soddisfino le direttive sull’isolamento termico, le finestre presentano una triplice vetrata e sono quindi pesanti. Il peso elevato e la posizione di inserimento a filo delle 5’000 finestre rappresentano una sfida notevole. Per garantire la distanza minima dei dispositivi di fissaggio, i responsabili del progetto hanno scelto l’innovativo sistema di montaggio JB-D ® / L. Questo sistema permette un montaggio sicuro e rapido di tutti i componenti nella spalletta. In questo modo viene garantito un montaggio economicamente efficiente degli elementi della finestra secondo le regole della tecnica riconosciute. 5 Treet a Bergen Località: Oggetto: Incarico: Prodotti: Bergen, Norvegia Grattacielo Nuova edificazione Viti a montaggio rapido WT-T e WR-T Nel 2005 l’architetto Geir Bakke ha deciso di costruire un grattacielo in legno. Il materiale da costruzione permette un bilancio di CO 2 essenzialmente ridotto rispetto a materiali tradizionali come calcestruzzo o acciaio. Nel 2015 questa visione è diventata realtà: l’opera si trova a Bergen e, con i suoi 45 metri di altezza, è uno tra gli edifici in legno più alti al mondo. L’altezza dell’opera impone tuttavia anche enormi requisiti alla struttura portante in legno. Un altro problema è la posizione geografica: Bergen si trova in una zona sismica ed è tra le città europee più piovose. Per soddisfare queste condizioni generali gli ingegneri, per quanto concerne la struttura statica, hanno tratto ispirazione dalle costruzioni di ponti. Entrambe le note società dell’industria del legname scandinave, Sweco e Moelven, hanno affrontato questa grande sfida. Per l’impegnativa tecnica di montaggio impiegano i prodotti di SFS intec. Per fissare gli elementi in compensato multistrato sono state impiegate viti con doppia filettatura del tipo WT-T e viti con filettatura piena del tipo WR-T. In questo modo è stata assicurata una lavorazione efficiente e una costruzione sicura. n WT-T (sopra) e WR-T (sotto) 7 Park Hyatt Mallorca Località: Oggetto: Incarico: Prodotti: Maiorca, Spagna Struttura alberghiera Nuova edificazione Cerniera W-Tec 3D+ Nella primavera del 2016 la catena americana di hotel Hyatt ha inaugurato il primo hotel a Maiorca, una struttura dotata di oltre 142 camere e innumerevoli ambienti comuni. Questa infrastruttura di lusso, che è anche il primo resort Hyatt in Europa, è stata allestita ispirandosi a un tipico villaggio di montagna maiorchino, di cui sfoggia arte e cultura locali. Queste linee guida formali hanno imposto requisiti specifici per le porte, che dovevano avere una tonalità di colore speciale che si intonasse perfettamente al resto dell’allestimento dell’hotel. Le porte così grandi richiedevano elevate prestazioni di portata per quanto riguardava le cerniere. Inoltre, è stato necessario garantire una sufficiente protezione antincendio. Viste le rigide direttive, ACM, l’azienda incaricata dei lavori di falegnameria, ha scelto la cerniera W-Tec 3D+ di SFS intec. Grazie alle finiture di pregio e alla struttura intelligente, questa cerniera risponde perfettamente alle esigenze tecniche ed estetiche degli architetti. Senza dimenticare che SFS intec è riuscita a mettere a disposizione il grande quantitativo di prodotti nelle ridotte tempistiche richieste. Questo è stato un fattore decisivo per garantire l’inaugurazione nella data prevista. 9 Edificio di ricerca Sto Località: Oggetto: Incarico: Prodotti: Weizen, Germania Istituto di ricerca Nuova edificazione Elemento di fissaggio TUS Sto SE & Co. KGaA è un produttore leader a livello internazionale di sistemi di rivestimento e per l’isolamento termico. Sono 160 gli addetti che nel reparto interno di Ricerca e Sviluppo si occupano delle innovazioni per il futuro. Per offrire loro condizioni lavorative ottimali, presso la sede centrale tedesca di Weizen è stato ora costruito un nuovo edificio di ricerca. Sto è uno dei leader tecnologici nel settore della progettazione di spazi edificati sostenibili e rispettosi dell’uomo. Per questo motivo, il nuovo edificio di ricerca è dotato di una facciata ventilata particolarmente elegante e innovativa realizzata con il nuovo pannello StoVentec SmartFlex. Questa soluzione consente la massima libertà compositiva grazie all’uso di elementi per la facciata completamente colorati che possono essere deformati praticamente in ogni modo. L’innovativo sistema di fissaggio TU-S di SFS intec è una soluzione ideale per questo prodotto pionieristico di Sto. Infatti, proprio come questo, è una novità che fino a quel momento non era mai stata impiegata in tal modo. Per tale motivo, nel caso specifico è stato necessario ottenere un’autorizzazione che si è basata sui numerosi test eseguiti a Heerbrugg e sulla stretta collaborazione tra Sto, il produttore di pannelli Evonik e SFS intec. 11 Dispositivo anticaduta incluso: montaggio delle finestre con JB-D®/ FA Le finestre di grandi dimensioni lasciano entrare molta luce negli edifici, aumentando la qualità della vita e dello spazio. Inoltre abbelliscono esteticamente la facciata. Tuttavia sono soggette a sollecitazioni elevate causate dall’uso e dagli influssi dei fattori ambientali. Anche elementi a filo pavimento e all’altezza delle ginocchia assumono una funzione anticaduta. Per questo motivo il montaggio di finestre e dei loro ancoraggi nella muratura deve soddisfare requisiti elevati. Per garantire l’incolumità fisica le finestre devono essere sufficientemente dimensionate contro carichi statici e carichi da impatto. Questi elevati requisiti sono soddisfatti dal sistema JB-D ® / FA di SFS intec per tutte le posizioni di finestre comuni. Grazie a una pluriennale esperienza nel settore del montaggio di finestre, la gamma di prodotti esistente per queste applicazioni è stata ampliata. Tra le altre cose, i componenti rinforzati, insieme a dispositivi di fissaggio omologati, provvedono a scaricare tutti i carichi in modo sicuro e permanente nella muratura. Il sistema soddisfa quindi i requisiti legali attuali. L’impiego di JB-D ® / FA permette un montaggio sicuro, semplice e rapido. I clienti sono inoltre assistiti da una consulenza completa. n Il sistema JB-D ® / FA (nella foto indicato in arancione) permette un montaggio delle finestre sicuro ed efficiente. Fissaggio estetico di pannelli per facciate in calcestruzzo fibrorinforzato Gli edifici di pregio vengono spesso rivestiti con pannelli in calcestruzzo fibrorinforzato. Chiaramente, per motivi estetici, il fissaggio deve essere quanto più invisibile possibile. Con l’elemento di fissaggio TUC-S è possibile installare una staffa sulla parte posteriore del pannello. In questo modo, il pannello può essere appeso a un binario guida orizzontale nella struttura sottostante. Questo prodotto supera i prodotti fin qui esistenti quanto a facilità di installazione e flessibilità. L’applicazione delle staffe con il TUC-S avviene come per qualsiasi facciata dotata di rivetti visibili. In questo caso, però, il vantaggio principale è dato dal fatto che per il fissaggio del TUC-S è sufficiente un semplice foro cieco standard che può essere praticato in maniera rapida e sicura. Di conseguenza, si ottiene un risparmio fino al 50 % sui tempi di montaggio rispetto ad altre soluzioni invisibili. L’installazione può essere effettuata con l’ormai affermata rivettatrice PowerBird ® di GESIPA ®. Il nuovo elemento di fissaggio TUC-S può anche essere rimosso una sola volta senza l’impiego di utensili specifici. Inoltre, se lo si desidera, è possibile praticare direttamente in cantiere il foro necessario. Pur garantendo un’installazione più semplice e tempistiche inferiori, il TUC-S è una soluzione sicura. Questo elemento di fissaggio, infatti, assicura i massimi valori di estrazione grazie all’azione combinata con la guarnizione EPDM non permettendo alcuna rotazione inversa indipendente dovuta alla dilatazione o alle vibrazioni. La bussola in acciaio inossidabile austenitico di qualità A4 offre altresì il massimo livello di protezione dalla corrosione. L’elemento di fissaggio TUC-S di SFS intec costituisce dunque una soluzione ottimale per il fissaggio invisibile di pannelli in calcestruzzo fibrorinforzato. 13 n IT260-B n IF240-B Macchine di posa automatiche ad alte prestazioni con la più moderna tecnologia a batteria Oggi più che mai rapidità ed efficienza sono caratteristiche indispensabili nel fissaggio di isolamenti termici e guaine su coperture piane. Al contempo, gli elementi di fissaggio necessari per queste operazioni devono essere installati correttamente e nella giusta posizione. Soltanto in questo modo, infatti, è possibile garantire un funzionamento perfetto per l’intera vita utile del tetto. La procedura di installazione può essere effettuata sia manualmente sia automaticamente con l’ausilio di uno speciale apparecchio di posa. Da anni le macchine di posa automatiche IF240 e IT260 di SFS intec sono i prodotti di riferimento per il fissaggio meccanico delle guaine. Il modello IF240 è specifico per il fissaggio di elementi completamente metallici a sottostrutture in acciaio o in legno. La macchina di posa automatica IT260 è invece impiegata nelle combinazioni elementi di fissaggio-manicotti. Entrambe queste macchine hanno dimostrato in innumerevoli progetti in tutto il mondo le proprie doti in termini di qualità, affidabilità ed efficienza. Da oggi sono inoltre disponibili anche nella versione a batteria. Le efficienti batterie rendono possibili prestazioni di posa straordinarie oltre ad operazioni agevoli senza il f astidio dei cavi elettrici. Inoltre, questi dispositivi a batteria sono estremamente silenziosi, a tutto vantaggio dell’operatore e dell’ambiente. È possibile trasformare facilmente i modelli esistenti dalla versione cablata a quella a batteria. Ad ogni modo, è possibile tornare in qualsiasi momento al funzionamento elettrico senza problemi. Le macchine di posa automatiche a batteria IF240-B e IT260-B sono l’ultimo fiore all’occhiello nella gamma di prodotti di SFS intec. Questi dispositivi consentono operazioni semplici, veloci ed efficienti di installazione di coperture piane. Tutto ciò è attestato sia dall’enorme interesse da parte della clientela sia dai numerosi progetti già portati a termine. MEGA GRIP® Fissaggio con rivetti ultraresistenti ed economici L’impiego di lamiere ultraresistenti e sottili riscuote sempre maggior successo in tempi di costruzioni leggere. Questo trend fa sì che il settore della tecnologia delle connessioni meccaniche si debba adeguare. Con queste premesse GESIPA ® ha sviluppato il rivetto per carpenteria metallica MEGA GRIP® ad alta resistenza. Il nuovo prodotto dispone di un’eccellente forza di rifollamento, che ne consente l’ottimale protezione dagli spruzzi d’acqua. Grazie alla capacità di ogni singolo rivetto di coprire una zona di serraggio estremamente vasta, i costi di manipolazione si riducono. Il rivetto filettato rimane in sede anche una volta terminato il processo di installazione, garantendo, mediante il doppio bloccaggio, il contenimento di elevate forze di taglio. La forza di distacco viene esercitata a filo con la testa e non lascia spigoli taglienti. Con queste proprietà il MEGA GRIP® ideato da GESIPA ® si rivela perfetto soprattutto per le applicazioni dell’industria automotive. Inoltre viene impiegato, fra l’altro, negli attuali modelli della Jaguar Land Rover Group. Il MEGA GRIP® di GESIPA ® è disponibile con testa tonda piana e testa svasata. La fornitura standard comprende leghe di materiali come a lluminio / alluminio ed acciaio / acciaio. Modelli speciali sono disponibili su richiesta. 15 Joachim Jansen, Division Riveting, [email protected] Bosch Rexroth «rivetta» con la tecnologia Speed Riveting di GESIPA® Presso Bosch Rexroth ad Erbach in Germania vengono prodotti sistemi di controllo per macchine e impianti. Mediante la tecnologia Speed Rivet avanzata si è potuto ottimizzare il procedimento di rivettatura degli involucri. La rivettatrice TAURUS® 1 Speed Rivet di GESIPA®di nuova generazione fornisce un decisivo contributo a questo risultato. Grazie al suo design consente un montaggio sicuro ed efficiente. Montaggio efficiente presso Bosch Rexroth Bosch Rexroth è lo specialista della tecnologia di comando e controllo di precisione, sicura ed efficiente sotto il profilo delle risorse. Il gruppo, attivo a livello internazionale, impiega 33’700 collaboratori di 38 paesi. È così che lo stabilimento di Erbach nella regione dell’Odenwald sviluppa e produce soluzioni di sistema integrati per la saldatura. Oltre ad attuatori, trasformatori e scatole di comando vengono prodotte principalmente apparecchiature di controllo. Uno dei compiti più importanti durante il montaggio consiste nella rivettatura degli involucri di metallo per i componenti elettronici. Di norma, i rivetti dei caricatori su strisce di carta impiegati fino ad oggi non hanno la forza di serraggio sufficiente per tenere insieme i componenti in lamiera. I rivetti in punti difficili da raggiungere rimanevano sempre storti e non potevano essere tolti che con grandi sforzi. Inoltre gli elementi di connessione si svergolano già dopo poco, rendendo più difficile l’operazione di inserimento. Ottimizzazione del procedimento di rivettatura La soluzione esistente si è rivelata inadeguata e lunga. Gli ingegneri di Bosch Rexroth hanno quindi cercato un’alternativa adeguata per mettere a riposo i rivetti e le rivettatrice finora in uso. Dapprima si era pensato di usare rivetti a strappo con alimentazione automatica, ma questa soluzione si è dimostrata antieconomica a causa dell’esigua quantità di rivetti consumati. Dopo un’analisi approfondita, gli sviluppatori alla fine si sono dichiarati in favore dell’impiego della nuova versione della tecnologia Speed Rivet. I rivetti in uso con questa tecnologia dispongono di mandrini monouso, che possono essere smontati, minimizzando il pericolo di lesioni. Inoltre nell’elemento di connessione non rimangono altri mandrini che si possono allentare per l’azione delle vibrazioni. Questo è un risultato particolarmente importante per le applicazioni nel campo dell’elettronica, perché in questo modo viene eliminato il pericolo di cortocircuito derivante da pezzi di fabbricazione di terzi. Rivettatrice idonea Una volta trovata una soluzione appropriata per l’elemento di connessione, è stata la volta dell’ottimizzazione delle rivettatrici. Gli operai di Bosch Rexroth non erano particolarmente soddisfatti dei prodotti che si trovavano sul mercato fino a quel momento. Allo stesso tempo GESIPA ® sviluppava un nuovo apparecchio per la tecnologia Speed Rivet più veloce, più leggero ed ergonomico rispetto alla concorrenza, ma anche economicamente più attrattivo. Questo era il momento ideale per l’introduzione della serie TAURUS ®. Con questa serie caratterizzata da un sistema di montaggio modulare, la casa produttrice è riuscita a far convergere i molteplici vantaggi come il design ergonomico, il peso ridotto e l’economicità, in un prodotto nuovo. Dopo il promettente successo delle prime prove, GESIPA ® si è messa alla ricerca di un partner per testare i nuovi apparecchi nelle applicazioni in serie. Bosch Rexroth rappresentava il partner ideale per questo obiettivo. il lavoro viene svolto unicamente con questo prodotto. L’apparecchio è 600 g più leggero dei prodotti paragonabili di altri concorrenti. Ha anche un design molto più ergonomico, che lo rende piacevole e facile da maneggiare. Grazie alla sua snella configurazione, è possibile raggiungere anche i punti più difficili. Nel quadro di un potenziamento del portafoglio di prodotti, altre stazioni di lavoro sono state corredate della GESIPA ® TAURUS ® 1 Speed Rivet. Nuova TAURUS® 1 Speed Rivet Il reparto Research & Development di GESIPA ® è riuscito a mettere a disposizione in brevissimo tempo i prototipi Bosch Rexroth funzionanti. Grazie al buon coordinamento fra il servizio esterno, la progettazione e il manager del prodotto, gli apparecchi sono stati ottimizzati per le applicazioni in serie. Con oltre 1’200’000 Speed Rivets lavorati da Bosch Rexroth gli apparecchi di prova si sono conservati al meglio. La nuova TAURUS ® 1 Speed Rivet è così affidabile, che nel frattempo Insieme verso l’obiettivo Con Bosch Rexroth si è costruito nel tempo un contatto intenso e affidabile. La fase dei test nel reparto produttivo dello stabilimento di Erbach ha coadiuvato gli ingegneri di GESIPA ® nello sviluppo della nuova TAURUS ® 1 Speed Rivet. In futuro si prevede di fornire, oltre alle rivettatrici, anche i rivetti adeguati per questo metodo di lavorazione. In questo modo Bosch Rexroth avrà ideato una soluzione ottimale per le sue necessità. 17 Gérault Frejaville, Division Industrial, [email protected] Una questione modulare I nuovi interruttori di circuito di Schneider Electric si evidenziano in particolare per la loro modularità. Questo è permesso dal dispositivo di fissaggio di SFS intec. Per il collegamento delle singole unità sono stati sviluppati rivetti lunghi e sottili, prodotti per impianti su misura da SFS intec. Struttura modulare innovativa Fissaggio di rivetti ambizioso Schneider Electric Industries SAS offre prodotti per le reti a media e bassa tensione. Per questo la società francese è uno sviluppatore leader di soluzioni per l’automazione e il comando. Tra i prodotti più noti si annoverano gli interruttori di circuito e i sezionatori di potenza, che si evidenziano per l’affidabilità e la resistenza. Da una serie di varianti è stato deciso il fissaggio di rivetti come soluzione ottimale. Fino ad oggi, questa tecnica era stata impiegata negli interruttori singoli ma non nei blocchi di commutazione. La sfida consiste nell’inserire i rivetti lunghi e sottili nel blocco di commutazione, fissati successivamente con rivettatura orbitale. Il nuovo interruttore di circuito combina in modo attendibile in un dispositivo le funzioni di protezione e misurazione. Una delle principali caratteristiche è la sua struttura modulare, con uno fino a quattro interruttori di circuito collegati con dispositivi di fissaggio specificatamente predisposti in diverse lunghezze. La rettilineità richiesta dei pezzi lunghi e sottili impone elevate esigenze per quanto concerne la loro fabbricazione. SFS intec ha sviluppato un processo efficiente sulla base dello stampaggio a freddo. La scelta del materiale adatto gioca un ruolo fondamentale. Con il materiale di partenza stabilito da SFS intec, il numero di fasi produttive necessarie e la manipolazione si riducono in modo decisivo. Soluzione di fabbricazione economica Nel corso del progetto SFS intec ha realizzato prototipi su impianti di lavorazione esistenti, con i quali sono stati testati l’inserimento e la funzione nella produzione preserie presso Schneider Electric. In questo modo è stato possibile verificare e ottimizzare il design nonché sviluppare l’impianto di montaggio presso il cliente. Sulla base di questi risultati SFS intec ha predisposto lo schema di produzione. La collaborazione tra Schneider Electric e SFS intec ha permesso di acquisire esperienza comune. A seguito di investimenti in un impianto di produzione specifico per i pezzi è stata realizzata una soluzione efficiente ed economica. Schneider Electric riceve così pezzi pronti per il montaggio e prodotti con un processo sicuro. In questo modo la produttività nel montaggio presso il cliente viene aumentata in modo sostenibile. Schneider Electric è uno specialista attivo in tutto il mondo nel settore della gestione energetica e dell’automazione. Nel 2014 la società, fondata nel 1836, ha realizzato un fatturato di 25 miliardi di Euro. Circa 170’000 collaboratori assistono i clienti in oltre cento paesi affinché utilizzino la loro energia e i loro processi in modo sicuro, affidabile e sostenibile. Da semplici interruttori a complessi sistemi operativi, Schneider Electric supporta i clienti nella gestione e automatizzazione delle loro aziende. A questo scopo viene impiegato il know-how completo nel settore tecnologia, software e servizi. Le tecnologie così connesse rinnovano industrie, cambiano le città e arricchiscono la nostra vita. 19 n I contatti dell’attuatore (al centro e a destra) sono inseriti nel modulo elettronico (a sinistra). Günter Leitner, Division Automotive, [email protected] Robusto e aderente Un affare pulito Produzione senza problemi Pulito e aderente Il cambio a nove marce di Mercedes-Benz è comandato da un modulo elettronico di Bosch. Il modulo è incorporato direttamente nel cambio e galleggia in olio caldo fino a 140 gradi. Inoltre, l’unità di comando è direttamente esposta alle vibrazioni di una vita utile dell’auto sempre più lunga. Per un’elettronica sensibile e supertecnologica è quindi necessario un alloggiamento esterno robusto. Il modulo elettronico per il cambio automatico a nove marce di Mercedes-Benz viene realizzato nello stabilimento Bosch di Eisenach (Germania). In ogni modulo sono installati automaticamente nove contatti dell’attuatore con due contatti inseriti a pressione. Per lo sviluppo di questo componente precisissimo, Bosch ha lavorato a stretto contatto con gli specialisti di SFS intec. Insieme hanno elaborato e implementato soluzioni tecniche. I risultati hanno fornito spunti per adottare provvedimenti idonei nella fabbricazione. Osservando queste condizioni generali, il processo di pressofusione è realizzato presso SFS intec a Korneuburg (Austria). Due contatti di metallo vengono inseriti a pressione nel pezzo e, successivamente, i componenti pronti sono sistemati automaticamente nella posizione corretta in blister riutilizzabili. Il nuovo cambio automatico a nove marce di Mercedes-Benz è un’opera d’arte tecnologica ed è comandato da un modulo elettronico sviluppato da Bosch. I contatti dell’attuatore provvedono a una trasmissione priva di interferenze dei segnali elettronici al cambio. Questi componenti sono prodotti da SFS intec, osservando i requisiti di pulizia più elevati. I cambi automatici sono sempre più amati. In passato erano considerati soggetti a malfunzionamenti e poco vantaggiosi in termini di consumo di carburante. Nel frattempo un veicolo nuovo su quattro viene equipaggiato con un sistema di assistenza al selettore di marcia. Persino Porsche, il costruttore di auto sportive, ha dotato l’84 % dei propri veicoli di un convertitore di cambio automatico o un cambio a doppia frizione. Cambio automatico moderno Un contributo decisivo a questo trend è stato l’enorme sviluppo degli ultimi anni. I cambi automatici dispongono oggi di un grado di efficienza superiore rispetto ai loro fratelli ad accensione manuale. I sistemi di trasmissione moderni ed elettronici azionano meglio i punti di inserzione ed essenzialmente più rapidamente rispetto alla mano del conducente. Questo permette una guida più sportiva e contemporaneamente più comoda. Un vantaggio ulteriore di un convertitore automatico è l’elevato numero di marce. Nei modelli più recenti di Mercedes-Benz viene attualmente impiegato un cambio automatico a nove marce. Grazie ai rapporti di cambio più bassi, i veicoli viaggiano spesso alla velocità ottimale. Di conseguenza il consumo e anche l’inquinamento sono minori, con valori di accelerazione fondamentalmente migliori. Per la trasmissione del segnale elettrico all’unità di comando sono utilizzati speciali punti di contatto sull’alloggiamento. Questi cosiddetti contatti dell’attuatore devono soddisfare requisiti elevatissimi. Da un lato è necessaria la massima precisione per poter produrre un contatto senza attrito. Dall’altro è necessaria la massima pulizia per evitare che anche le più piccole particelle raggiungano i contatti innescando un cortocircuito. Di massima importanza è stata l’eliminazione della contaminazione di particelle metalliche e non metalliche nell’intero settore di produzione, che ha richiesto un’analisi delle macchine previste e dei locali adiacenti. L’analisi è stata effettuata con l’aiuto di «trappole di pulizia». Era inoltre importante tenere conto degli influssi meteorologici. SFS intec consegna questi pezzi tecnicamente puliti e pronti per l’inserimento direttamente alla linea di montaggio di Bosch. Per soddisfare l’esigenza crescente Bosch, oltre a Eisenach, ha allestito un’ulteriore linea di produzione. In questo progetto, entrambe le società hanno abbandonato i propri processi di produzione convenzionale e hanno intrapreso modifiche sostanziali. Questa disponibilità ha infine ripagato entrambi i partner. 21 Stade Pierre-Mauroy, Lille Stade Matmut Atlantique, Bordeaux Un’altra caratteristica del tempio del calcio di oggi è l’integrazione di palchi di lusso e sale riunioni, che attirano alle partite visitatori ricchi e società. Inoltre, possono essere organizzati eventi per i clienti e i dipendenti. Una società calcistica, quindi, beneficia di un migliore sfruttamento del proprio stadio e di entrate supplementari oltre al calcio. Christophe Borel, Division Construction, [email protected] L’Europa e la febbre del calcio Influssi sull’architettura Gli stadi di calcio sono cambiati drasticamente nel corso del tempo. Oltre al comfort e all’estetica, la sicurezza è stata notevolmente aumentata. Per il Campionato Europeo 2016, in Francia sono stati ricostruiti o modernizzati numerosi stadi. E sono stati utilizzati i prodotti di SFS intec. Calcio ed emozioni Più di ogni altro sport, il calcio vive della sua lunga tradizione e dell’atmosfera negli stadi. Le emozioni sull’erba si trasmettono continuamente al pubblico e viceversa. Per questo i sostenitori di una squadra sono spesso indicati come il dodicesimo uomo. Allo stesso tempo, il pubblico è un’importante fonte di reddito con la sua regolare partecipazione. Un campo da gioco moderno contribuisce in modo decisivo al successo di un club. Di conseguenza il settore è cambiato molto negli ultimi anni. Fino agli anni ’90 la maggior parte dei club giocava in stadi che appartenevano alle città. Dal momento che l’attenzione si concentrava sugli sport di massa, il campo da gioco era spesso circondato da una corsia per l’atletica leggera. Così le piatte tribune, perlopiù coperte, erano relativamente lontane dalla scena. Segni distintivi di stadi moderni Oggi gli stadi appartengono solitamente ai club e sono stati completamente ricostruiti o modernizzati per soddisfare le esigenze del calcio. Le tribune sono ora direttamente a bordo campo e sono completamente coperte. Con il loro design ripido permettono agli spettatori una buona visione del gioco, senza ostacoli. Così le emozioni possono essere trasmesse direttamente dai giocatori ai tifosi e viceversa. Vie di collegamento ampie e grandi passaggi consentono una rapida evacuazione in caso di emergenza. Costruzioni per Euro 2016 Un concetto di sicurezza ben funzionante è un criterio importante per autorizzare manifestazioni. L’Unione delle associazioni calcistiche europee UEFA ha imposto regole molto severe per ospitare il Campionato Europeo 2016, che riguardano sia la sicurezza sia le infrastrutture nello stadio e nell’ambiente. Devono essere presenti possibilità di parcheggio e vie di accesso sufficienti. Soprattutto questi ultimi criteri comportano spesso la necessità di un nuovo edificio in un altro luogo. Le partite per il Campionato Europeo 2016 in Francia si giocheranno in dieci stadi, che sono stati pregiatamente modernizzati o ricostruiti da zero. In armonia con l’orientamento corrente, l’architettura degli stadi è cambiata. Le vecchie sedi possedevano una costruzione di cemento puramente funzionale ed erano completamente aperte. Oggi le facciate di alta qualità hanno un aspetto attraente. All’interno degli stadi è presente una varietà di locali. Materiali pregiati creano una piacevole atmosfera, che invita a trattenersi e a ritornare. Anche l’architettura degli interni è cambiata radicalmente. Mentre in precedenza la maggior parte del pubblico seguiva le partite in piedi, oggi gli stadi dispongono perlopiù solo di sedili singoli. Questo a favore del comfort e, contemporaneamente, della sicurezza dei visitatori. Stade Matmut Atlantique, Bordeaux 23 Parc Olympique Lyonnais, Lyon I costi di costruzione, per un totale di circa 487’000 posti in tutte le sedi, ammontano a oltre 1,5 miliardi di Euro. Tra questi rientrano anche numerosi prodotti di SFS intec. Stade Pierre-Mauroy Lo stadio della squadra di calcio OSC Lille è stato chiamato come il sindaco di lunga data di Lilla. Progettato dallo studio di architettura Valode & Pistre e dall’architetto Pierre Ferret, lo stadio ha una capacità di 50’083 spettatori. Un highlight speciale è il tetto, che può chiudersi in 30 minuti. Inoltre, la superficie di gioco può essere sollevata, trasformandosi così nel tetto di un’arena per eventi minori. Parc Olympique Lyonnais, Lyon Poiché Lilla si trova in prossimità del Canale della Manica, i venti occidentali provenienti dall’Atlantico causano precipitazioni molto frequenti, con un notevole contenuto di sale. Questo impone elevati requisiti per il materiale da utilizzare. Per il collegamento delle cassette in acciaio inox, l’azienda leader Martifer ha utilizzato viti autofilettanti del tipo SX di SFS intec, che soddisfano completamente gli aspetti tecnici e legati alla sicurezza. Stade Matmut Atlantique Dopo oltre 90 anni, il Football Club Girondins de Bordeaux lascia il suo vecchio stadio Chaban-Delmas. La nuova arena è stata progettata dagli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron (studio di architettura Herzog & de Meuron) e ha una capacità di 42’052 posti a sedere. Qui in futuro, oltre al calcio, si terranno anche partite di rugby, che richiedono un’estensione del campo. A questo scopo sono state installate quattro file di posti mobili sui gradini più bassi delle tribune dietro la porta, consentendo la conversione di 1’000 posti temporanei entro sette ore. In questo progetto, la società edile Castel & Fromaget ha utilizzato differenti viti autoforanti di SFS intec, in parte dello stesso colore del rivestimento esterno e provviste di una testa irius ®. In questo modo possono essere integrate perfettamente nei profilati sinusoidali utilizzati. Con questa combinazione è stata realizzata una soluzione di sistema estetica. Stade Allianz Riviera Stade Allianz Riviera, Nice Lo stadio multifunzionale di OGC Nice è stato progettato dallo studio di architettura Wilmotte & Associés. Mentre fino a 45’000 visitatori troveranno posto ai concerti, per le partite di calcio la capacità è limitata a 35’000 spettatori. Come lo Stade Stade Geoffroy-Guichard, Saint-Étienne Matmut Atlantique a Bordeaux, le tribune dietro la porta possono rientrare, permettendo la necessaria estensione del campo per le partite di rugby. L’involucro edilizio dello stadio è costituito da diversi strati differenti. Le tribune sono circondate da una struttura in legno elaborata, sulla quale si trova una struttura reticolare in acciaio con un involucro trasparente fissato. Questa struttura elaborata forma una facciata attraente, lasciando penetrare la luce. Per il rinforzo dei profilati in legno, la società edile Fargeot Lamelle Colle di Arbonis ha inserito il sistema WR di SFS intec. Il tetto dello stadio ha una forma insolita. Il fissaggio della membrana di copertura sintetica e dell’isolamento è stato effettuato utilizzando il sistema economico IRFP di SFS intec. Per il fissaggio della parte del tetto trasparente sono stati utilizzati dispositivi di fissaggio perforanti del tipo SDZ5. Questi dispongono di una testa verniciata con un cappuccio zinco-alluminio (Zamak) per garantire la resistenza alla corrosione richiesta. Stade Geoffroy-Guichard Inaugurato nel 1931, lo Stade Geoffroy-Guichard è la sede principale del glorioso AS Saint-Étienne e ha già ospitato il Campionato Europeo nel 1984 e la Coppa del Mondo nel 1998. Dispone di 35’352 posti e prende il nome dal fondatore della società. Come parte del lavoro di conversione, le precedenti tribune in piedi sono state completamente coperte. Una facciata di elevata qualità ora abbraccia l’intero stadio, creando un ambiente chiuso. Il rivestimento murale è stato realizzato in pannelli forati. Per il fissaggio alla sottostruttura sono state utilizzate viti SD6 con testa irius ®. La facciata è stata completata con elementi decorativi specifici. La società di costruzioni Couvrisol ha utilizzato rivetti in acciaio inox di SFS. Parc Olympique Lyonnais Conosciuto anche come lo Stade des Lumières è di proprietà del Football Club Olympique Lyon. La nuova costruzione è costata circa 381 milioni di Euro e ha una capacità di 59’186 posti a sedere. Sostituisce lo Stade Gerland, inaugurato nel 1926, e si trova fuori della città di Lione. Il Parc Olympique Lyonnais offre anche spazio per un centro ricreativo, due alberghi e numerosi uffici. Stade Geoffroy-Guichard, Saint-Étienne 25 Signor Binder, come era lavorare per SFS Presswerk Heerbrugg AG quando è entrato in azienda? Nei primi anni ’80 SFS* era un’azienda estremamente lineare. Contava infatti ca. 300 collaboratori e il fatturato sfiorava i 60 milioni di Franchi svizzeri. Accanto alla sede di Heerbrugg erano presenti filiali in Francia, Germania e Svezia. L’azienda era fortemente caratterizzata dallo spirito e dal pragmatismo dei fondatori. In generale, imperava un enorme ottimismo. È stato fatto un numero relativamente alto di investimenti. In questo periodo SFS è cresciuta molto. Come è cambiato il contesto industriale da allora? Intervista a Helmut Binder Sono passati oltre 34 anni da quando Helmut Binder è entrato in quella che all’epoca era chiamata SFS Press werk AG, presso la quale ha lavorato in diversi reparti e con una serie di incarichi dirigenziali. Dal 1996, nelle funzioni di CEO, Helmut Binder ha deciso le sorti del Gruppo SFS intec. In questo lasso di tempo l’azienda si è trasformata da produttore di viti prevalentemente operativo sul territorio europeo in un gruppo industriale presente su scala globale. Alla fine di marzo 2016 per Helmut Binder è iniziato il meritato periodo della pensione. Abbiamo parlato con lui del tempo trascorso presso SFS. La caduta della Cortina di ferro ha senz’altro determinato una svolta. Fino a quel momento, infatti, le nostre attività si concentravano sull’Europa occidentale. Eravamo quindi prevalentemente attivi sui mercati locali. Dopo quell’evento i nostri clienti hanno iniziato a internazionalizzare sempre più le proprie attività imprenditoriali. Accanto a questa tendenza si è verificato un marcato consolidamento dei nostri settori di attività, che è sfociato in rapporti commerciali più stretti. Di pari passo con le reciproche interconnessioni, però, è cresciuto anche il livello di concorrenza. In che modo si è trasformata SFS? Dal 1980 SFS è cresciuta enormemente. Nel 2013 è stato superato per la prima volta il traguardo del miliardo di franchi di fatturato. Nello stesso periodo è aumentato anche il numero di collaboratori, toccando oltre 6’000 unità. La nostra azienda non soltanto è diventata più grande ma ha anche assunto un carattere maggiormente internazionale ed eterogeneo. Le attività di SFS oggi si svolgono infatti in oltre 50 sedi in più di 20 paesi. Anche le tecnologie impiegate, la gamma di prodotti offerti e i segmenti di attività hanno subito enormi trasformazioni. È certo evidente che al giorno d’oggi la struttura organizzativa degli anni ’80 non sarebbe più funzionale. Il processo di trasformazione dall’organizzazione prettamente funzionale dell’epoca all’odierna struttura divisionale ha avuto luogo con una serie di tappe intermedie su un periodo di oltre 20 anni. Nel Suo periodo di attività è stato costretto anche a gestire una serie di crisi. Come le ha superate? sono stati indispensabili la comprensione e la lealtà dei nostri collaboratori. Lei è stato coinvolto da SFS in una serie di progetti di acquisizione. In quali settori ha trovato le sfide maggiori? Sin dall’inizio le acquisizioni hanno giocato un ruolo importante. Infatti, erano un elemento costitutivo sostanziale della nostra strategia di crescita. Nel mio periodo di attività ho preso parte a circa 30 progetti. La maggior parte delle acquisizioni aziendali ci hanno permesso soprattutto di accedere a mercati in nuove regioni. Soltanto successivamente abbiamo beneficiato anche delle nuove tecnologie e conseguentemente dei nuovi segmenti di clientela. Ho sempre prestato la massima attenzione alla logica industriale di una possibile fusione oltre che al potenziale e alla mentalità della nuova dirigenza. Guardando indietro, non possiamo che stilare un bilancio positivo delle nostre attività di acquisizione. E questo anche se nelle fasi iniziali abbiamo talvolta inglobato anche aziende piccole dotate di troppe poche risorse. Che cosa distingue SFS dalla concorrenza? Innanzitutto, dovremmo stabilire chi annoverare tra la concorrenza. Il nostro modello imprenditoriale ci ha sempre permesso un’enorme estensione. Sin dagli esordi le competenze nello stampaggio a freddo sono il fulcro delle nostre attività. Per favorire un approccio focalizzato al mercato abbiamo ben presto iniziato a sviluppare settori aziendali indipendenti che, erano rivolti a un segmento di clientela con le rispettive specifiche esigenze. Grazie a questo concetto siamo riusciti a comprendere molto meglio le Chiaramente SFS ha dovuto anche affrontare momenti difficili. Abbiamo attraversato fasi di recessione all’inizio degli anni ’90 e nel 2001 / 2002. Ricordo ancora senz’altro bene la massiccia crisi del 2008 e 2009. Naturalmente, la nostra azienda subisce inoltre la continua pressione verso l’apprezzamento del Franco, che si è fatta più pesante soprattutto negli ultimi cinque anni. Oggi è possibile affermare che in tutti gli anni di crisi siamo comunque stati capaci di ottenere risultati positivi. Inoltre, grazie a una gestione coerente e rapida, siamo sempre usciti ancora più forti da ogni recessione. In situazioni come queste n Sotto la direzione del dott. Helmut Binder, nel corso dell’internazionalizzazione sono anche state sviluppate le attività nel mercato asiatico. 27 peculiarità dei nostri settori di clientela ed a rispondere adeguatamente alle loro necessità individuali. In questo modo ci siamo trovati ad affrontare un ambito molto eterogeneo per quanto riguarda la concorrenza. Infatti, avevamo aziende interlocutrici diverse in base al settore di attività, alla tecnologia o alla regione. Nella permanenza presso SFS come è sviluppato sotto il profilo umano? Nel corso di una lunga carriera professionale si può e si deve imparare molto. Ovviamente questo vale anche per me. All’inizio ero fortemente influenzato dalla mia formazione scientifico-tecnica. Nelle attività analitiche ci si concentrava molto spesso soltanto sui costi ma, a posteriori, questo approccio non è sufficiente. Con il passare degli anni, l’individuazione delle opportunità e l’assunzione prudente di rischi calcolati hanno affinato ulteriormente l’intuito. Allo stesso modo, ho capito che era possibile ottenere maggiori risultati per SFS concedendo ai collaboratori potere decisionale in ambito imprenditoriale e concentrandosi sulle esigenze dei clienti anziché limitarsi al solo esercizio dei costi. Quali sono state le più grandi sfide che ha dovuto affrontare durante la carica di CEO? Oggi come ieri ritengo che le principali sfide risiedano in ambito di internazionalizzazione. Per la nostra azienda con un piccolo mercato domestico non c’erano di certo alternative. Al momento dell’ingresso in nuove regioni si dipendeva sostanzialmente da una buona dirigenza locale. Ma, accanto alle qualifiche professionali, occorrevano anche accordo in merito alla comprensione dell’attività aziendale oltre alla capacità e alla predisposizione a comunicazioni aperte. Non è sempre stato facile reperire sul posto dirigenti capaci e pronti a mettersi a disposizione di un’azienda piccola e sconosciuta. Di norma, erano fattori non rilevanti per i quali c’era uno scostamento rispetto alla cultura SFS. Al fine di ovviare a queste differenze, nel 2000 abbiamo introdotto l’inglese come lingua aziendale. Subito dopo, abbiamo avviato su scala aziendale un’intensa campagna sui valori incentrata sulla qualità dei rapporti interni ed esterni. Per concludere in bellezza, circa dieci anni fa è seguito un programma di formazione internazionale completo che è stato frequentato da quasi 200 dirigenti di ogni settore della nostra organizzazione. Con questi interventi abbiamo innanzitutto migliorato la comprensione reciproca, presupposto imprescindibile per una positiva collaborazione. Quali sono, a Suo avviso, le difficoltà da superare per riuscire a sopravvivere anche in futuro sul mercato mondiale? Purtroppo non esistono ricette magiche in proposito. Altrimenti sapremmo già tutti cosa fare. Tuttavia, sono convinto che sia possibile porre delle basi corrette trovando il giusto equilibrio tra competenze tecnologiche, vicinanza al cliente, know-how applicativo, buon rapporto con i clienti e approccio interno basato sulla positività. Manca soltanto quel pizzico di fortuna sempre utile in ogni ambito della vita. Qual è l’augurio che desidera rivolgere a SFS nel 2016 ora che appresta a uscire dall’azienda? ciò che mi renderebbe felice, perché dopo 34 anni di appartenenza oltre al legame materiale si instaura anche un forte rapporto emotivo. Di cosa va particolarmente fiero? Credo di poter affermare a questo proposito che in tutti questi anni noi siamo riusciti a sviluppare sempre positivamente SFS, tanto per gli azionisti quanto per i collaboratori e i clienti. Inoltre, sono estremamente compiaciuto di avere potuto delineare negli anni ’90 il cambiamento generazionale nella direzione aziendale e più di recente il passaggio di consegne al nuovo team dirigenziale interamente a collaboratori di lungo corso dell’azienda stessa. mi ha permesso di dedicarmi a nuove attività. Ho infatti una serie eterogenea di interessi. Nel tempo libero così conquistato mi dedico prevalentemente a sport invernali, escursioni in montagna, golf, lettura, viaggi, partecipazione a eventi culturali e così via. Inoltre, offro la mia esperienza a istituzioni e aziende. Sono arrivato all’età di 66 anni. Se la salute mentale e fisica me lo permetteranno, prevedo una nuova fase della mia vita entusiasmante. Come è preparato alla pensione? n Oltre all’espansione all’estero, tra il 1980 (in alto) e oggi (in basso) anche l’impianto di stampaggio di Heerbrugg è stato costantemente ampliato. Auspico che SFS resti un’azienda di buona qualità e di successo. SFS dovrebbe rimanere allettante per tutti i gruppi di interesse. Questo è Ho avuto la fortuna di poter ridurre il mio carico di lavoro già nel 2014 con le dimissioni da CEO. Questa occasione * I dati si riferiscono ad SFS industrie e successivamente al Gruppo SFS intec. 29 Michael Leitner, Division Distribution & Logistics, [email protected] Logistica per l’industria 4.0 Il segmento Distribution & Logistics vende in Svizzera un’ampia gamma di sistemi di fissaggio, ferramenta, utensili e prodotti tecnico-chimici a marchio SFS unimarket. Inoltre, essendo partner di aziende operative nel settore artigianale e industriale, SFS unimarket sviluppa soluzioni logistiche innovative i cui sistemi di magazzino e di ordinazione consentono di ridurre i costi di approvvigionamento e di accrescerne il livello di sicurezza. Tra gli innumerevoli clienti di nota fama si annovera il gruppo operativo su scala internazionale Stadler Rail. Già da anni le soluzioni logistiche intelligenti hanno assunto un ruolo determinante nell’acquisto di componenti C che, benché siano caratterizzati da un valore del bene relativamente limitato, presentano una spesa per l’approvvigionamento sproporzionatamente grande. Piccoli componenti come viti, dadi e guarnizioni di tenuta sono irrinunciabili a livello di produzione. Per ridurre al minimo la spesa di approvvigionamento, i componenti C devono essere quindi sempre disponibili nelle giuste quantità e, idealmente, ordinarsi da soli. Industria 4.0 by SFS Proprio questa idea di contenitore di stoccaggio con ordinazione automatica nel 2008 ha condotto allo sviluppo di turnLOG ®. Questo sistema si compone di un contenitore dotato di divisori e di un transponder. Quando le scorte di consumo nella parte anteriore del contenitore si esauriscono, il contenitore ruota per dare accesso alle scorte di riserva. Con questa rotazione il trasponder invia un ordine mediante la tecnologia RFID. Grazie a questa soluzione nel 2009 SFS unimarket è stata insignita del premio European Logistics Award. Negli anni successivi questo sistema è stato integrato con le soluzioni pushLOG ® e weightLOG ®. Gli articoli voluminosi, che non possono essere immagazzinati in contenitori, possono essere ordinati grazie a pushLOG ® semplicemente premendo un pulsante. Con weightLOG ® SFS unimarket ha invece immesso sul mercato il primo sistema completamente automatico per gli ordini. L’ordine viene inviato non appena il contenitore scende al di sotto di un peso minimo predefinito. Questa tecnologia garantisce un valore aggiunto, poiché consente al contempo di stilare automaticamente l’inventario. «M2M by SFS» Dopo anni di attività di sviluppo, nell’ambito della conferenza sull’innovazione tenutasi ad aprile 2015 SFS unimarket ha lanciato la nuova generazione di soluzioni logistiche denominate «M2M by SFS». «M2M» significa «machine to machine», che indica lo scambio automatizzato di Un estratto delle prestazioni offerte da SFS nel campo della logistica turnLOG®2 Soluzione che permette di effettuare ordini al momento della rotazione del contenitore di stoccaggio dotato di divisori. pushLOG®2 Soluzione che permette di effettuare ordini premendo un pulsante; tecnologia ideale per materiali voluminosi. weightLOG® Soluzione che permette di effettuare ordini in maniera completamente automatizzata quando il contenuto del contenitore scende sotto il livello di peso minimo previsto. reachLOG® Soluzione completamente automatica che permette di effettuare ordini con un sensore del livello di riempimento. informazioni tra macchine o dispositivi – in questo caso tra un’infrastruttura di stoccaggio, terminali mobili e sistemi ERP. Le soluzioni sviluppate successivamente si avvalgono di innumerevoli innovazioni tecniche capaci di soddisfare in maniera più puntuale le esigenze presenti e future dei clienti. Per giungere a queste innovazioni il team Engineering di SFS unimarket ha sviluppato competenze in ambito di tecnologia dei sensori e comunicazione wireless. Il cuore delle soluzioni innovative è costituito dal trasponder con tecnologia NFC, grazie al quale i clienti hanno la possibilità di richiamare le informazioni relative agli articoli direttamente da terminali mobili. Inoltre, il trasponder rileva quando il contenuto di un contenitore cambia e viene applicata una nuova e tichetta. Anche la comunicazione bidirezionale è una soluzione utile: oltre a mostrare se l’ordine è stato effettuato, il trasponder consente di verificare anche se la spedizione è già in corso. Questa informazione offre sicurezza al cliente e, in caso di necessità, riduce la quantità di dispendiosi chiarimenti accessori. Molto più di una semplice 2a generazione Accanto alla seconda generazione di turnLOG ®, pushLOG ® e weightLOG ®, la famiglia «M2M» offre inoltre soluzioni completamente nuove. reachLOG ® permette infatti per la prima volta di soddisfare un’esigenza dei clienti finora trascurata: si tratta di un sistema di ordinazione completamente automatizzato simile a weightLOG ®, che però non richiede alcuna cellula di pesatura. Infatti, al raggiungimento di una quantità di scorte preimpostata il sensore del livello di riempimento invia l’ordine senza necessità di alcun intervento manuale. In questo modo, il sistema è la risposta ideale per applicazioni di ogni genere legate ai contenitori e offre nuove opportunità di integrazione sul posto di lavoro. eLogistics eLogistics è la banca dati centrale di tutti i processi gestionali nelle soluzioni logistiche di SFS. Grazie a eLogistics è possibile sfruttare il sistema anche con articoli di fornitori terzi. Il software può inoltre essere impiegato per il controllo dei cosiddetti processi «inbound» e, mediante eLogistics, dei flussi di merci da un magazzino centrale al montaggio dei componenti e fino al montaggio definitivo. La piattaforma logistica viene anche utilizzata per integrare i dati relativi all’ordinazione direttamente nel sistema ERP dei clienti. 31 Intervista a Philipp Brunner CEO Stadler Rail AG, Minsk Avete costruito lo stabilimento in Bielorussia quasi dal nulla. Quali sono state le principali difficoltà? Stadler Rail è un produttore svizzero di veicoli ferroviari specializzato in elettrotreni per le ferrovie regionali, tram e lavorazioni singole di treni personalizzati. L’azienda, che conta filiali in numerosi paesi europei, impiega qualcosa come 6’100 collaboratori in tutto il mondo, circa 2’800 dei quali in Svizzera, 1’200 in Germania e 1’000 in Bielorussia. SFS unimarket serve la sede produttiva di Altenrhein già dal 2007. In questa infrastruttura Stadler Rail gestisce con i sistemi turnLOG ® e pushLOG ® circa 3’000 articoli in sette magazzini centrali. Dopo che nell’anno 2008 la sede di Winterthur ha raggiunto 2’100 articoli in 16 magazzini e un volume annuale di 3,4 milioni di franchi svizzeri, nel 2014 Stadler Rail ha affidato a SFS unimarket il ruolo di partner per i componenti C anche per la nuova struttura in Bielorussia. Quello di Minsk è il più grande stabilimento di montaggio al mondo di Stadler Rail. Qui vengono realizzati i treni bipiano a carreggiata larga normalmente impiegati nei paesi della CSI. Nel nuovo stabilimento sono utilizzati i sistemi logistici weightLOG ® e pushLOG ®. Oltre alla lingua e ad alcune differenze culturali, abbiamo incontrato le difficoltà maggiori in ambito di logistica e amministrazione. I paesi della CIS ex sovietici impongono requisiti molto stringenti in termini di documentazione e di burocrazia. Particolarmente complesso si è rivelato il compito di garantire il flusso di materiali tra Europa e Bielorussia, sia durante la fase di realizzazione sia nell’ambito dell’attuazione dei primi progetti produttivi. Sotto il profilo tecnologico, lo stabilimento produttivo bielorusso è il più moderno di Stadler. Quali sono le differenze sostanziali con gli stabilimenti esistenti? Chiaramente è «il più moderno» poiché è l’ultimo stabilimento realizzato dal Gruppo Stadler. In altre sedi europee creiamo un valore aggiunto persino superiore, e anche a livello tecnologico ci troviamo a un livello più elevato, rispetto a quelli finora conseguiti in Bielorussia. Una delle principali differenze tra Minsk e le sedi produttive già esistenti nel Gruppo Stadler è data dal fatto che questa infrastruttura è nata dal nulla e, dunque, la planimetria non ha dovuto sottostare ad alcuna limitazione imposta da strutture preesistenti. Di conseguenza, è stato possibile sviluppare l’impianto in modo ideale esattamente come richiesto dai nostri processi produttivi. Come se non bastasse, è perfettamente ampliabile così da poter rispondere alle esigenze future. Il fattore umano assume, accanto a quello tecnologico, una valenza decisiva. In Bielorussia è presente una quantità sufficiente di personale di qualità? Sì. Esistono innumerevoli collaboratori competenti a qualsiasi livello. Oltre al personale altamente specializzato, abbiamo reperito localmente tutti gli specialisti e siamo estremamente soddisfatti delle prestazioni mostrate. Lo staff ad alta specializzazione, come saldatori di alluminio e tecnici addetti alla messa in funzione, è stato formato nel tempo presso la nostra azienda. Quali sono i risultati di SFS che l’hanno sorpresa e quali sono le sue ulteriori aspettative nei confronti di SFS? SFS è riuscita a sorprendermi soprattutto con la disponibilità ad avventurarsi nel nuovo mercato bielorusso e ad istituire e garantire con Stadler il flusso di materiali nel comparto dei componenti C. SFS è stata costantemente al nostro fianco durante l’allestimento e le prime fasi di consegna, reagendo sempre tempestivamente quando all’inizio non tutto andava secondo i piani. Con l’esperienza maturata nel nostro programma di componenti C e nell’ambito doganale e logistico per la Bielorussia, sul medio periodo ci aspettiamo di riuscire a ridurre al minimo la quantità di magazzini intermedi e che le scorte nella produzione si avvicinino al livello ottimale. Per il futuro auspichiamo inoltre grande flessibilità per quanto riguarda l’adeguamento della nostra produzione e, di conseguenza, dell’infrastruttura di SFS e del programma di componenti C. Quali sono, a Suo avviso, i principali vantaggi garantiti dalle soluzioni logistiche di SFS? Monitoraggio e controllo a fronte di automatizzazione e risparmio. Purtroppo in Bielorussia la soluzione di SFS non garantisce tutti i principali vantaggi che riesce a mostrare presso le nostre filiali svizzere. Specifiche esigenze in termini di bilanci mensili e annuali relativi alle scorte in ambito aziendale e della zona doganale libera ci hanno costretto a spese enormi. Ad ogni modo, SFS ci aiuta a ridurre tali cifre al minimo. Come valuta la situazione economica negli stati della CSI a medio termine? Per il medio periodo auspichiamo fortemente una ripresa in Russia e nei paesi vicini. Tuttavia, non sono in grado di fare previsioni in merito. L’unica certezza è che in questi periodi di difficoltà ci stiamo preparando a rispondere con una capacità sufficiente non appena i mercati si riprenderanno. 33 Stephen Garapic, Division Automotive, [email protected] Gioco della valvola I motori sono oggi il fattore più importante per garantire la mobilità. Perciò il loro sviluppo è una delle sfide principali per le case automobilistiche. Deve essere investito molto tempo e denaro fino al lancio sul mercato di una nuova generazione. La scelta dei partner adatti è quindi di particolare importanza. Delphi Automotive ha sviluppato un concept innovativo, che impone nuovi criteri in materia di efficienza e sviluppo della potenza per i motori. In questo progetto, gli ingegneri si sono confrontati con molte sfide nei settori della progettazione e della produzione. Per questo Delphi è ricorso alle risorse globali e al know-how di SFS intec. I buoni rapporti tra le due società hanno consentito la realizzazione di questo innovativo prodotto. L’applicazione «High Lift Follower» (HLF) è incorporato nella nuova generazione di motori Pentastar di «Fiat Chrysler Automobiles» (FCA). In questi motori a sei cilindri provvedono a una maggiore efficienza dodici moduli, due per cilindro, facilitando considerevolmente l’aspirazione di aria e riducendo così il consumo fino al cinque per cento. Ne beneficiano tutti i modelli dall’anno di fabbricazione 2016, tra gli altri, il nuovo Jeep Grand Cherokee. Con velocità medie e basse, l’HLF è in modalità «low», in modo che le valvole si aprano solo al minimo. Con velocità elevate, l’HLF si sposta in modalità «high». In questo caso, i bilancieri dell’albero a camme vengono fissati nella posizione più esterna, le valvole si aprono completamente e l’alimentazione della miscela aria-carburante è ottimizzata. La lunga strada verso il successo Lo sviluppo di HLF è avvenuto nell’arco di cinque anni. Gli specialisti di Delphi avevano originariamente ipotizzato che il componente potesse essere prodotto solo in un processo di asportazione con trucioli. A causa della complessità del design, era stata esclusa la possibilità di una produzione con tecnica di stampaggio a freddo. Tuttavia, sulla base della buona cooperazione tra Delphi e SFS intec, questo obiettivo potrebbe essere ancora raggiunto ottimizzando le forme. Per la realizzazione del concept HLF è stato richiesto il know-how complessivo europeo e statunitense di SFS intec. Lo sviluppo e la definizione Delphi Automotive PLC (Borsa di New York: DLPH) è un fornitore leader per l’industria delle autovetture e dei veicoli commerciali. Il suo portafoglio di prodotti interconnessi comprende soluzioni che rendono i veicoli più sicuri e più verdi. 127’000 dipendenti lavorano presso la sede di Saint Helier, Jersey (USA) e in altri siti in 33 paesi. Nel corso degli anni, la partnership è stata estesa ad altri campi di applicazione. Tra le altre cose sono stati sviluppati e realizzati pezzi per valvole ABS o barre di torsione. Attualmente SFS intec consegna a Delphi oltre 50 milioni di pezzi per diverse applicazioni. La cooperazione tra Delphi e SFS intec è iniziata nel 1999 con la fornitura di viti per valvole a farfalla. Dal 2003, SFS intec produce per Delphi viti speciali per le pompe di benzina, che presentano un’elevata resistenza e soddisfano le esigenze di pulizia specifiche. 35 Richard B. Roe, Delphi Automotive Manager Costruzioni Valve Train Engineering Variable Valve Lift Products Fin dall’inizio, il supporto di SFS intec è stato molto professionale e costante. Il team ci ha sostenuto con la sua esperienza tecnica nello sviluppo del design e nel coordinamento dei processi di produzione. Dopo che il progetto aveva superato la fase di progettazione, la vasta esperienza si è dimostrata preziosa anche nel campo della produzione. Il coordinamento tra le squadre di Heerbrugg e Medina ha funzionato perfettamente. La buona cooperazione tra Delphi e SFS intec ha permesso di progettare il design di HLF per lo stampaggio a freddo, traducendosi per noi in notevoli risparmi sui costi. delle operazioni hanno avuto luogo a Heerbrugg (CH). A Medina (USA) sono state prodotte le capacità di produzione necessarie per soddisfare la forte domanda di Delphi nei prossimi anni. Know-how tecnico completo La cooperazione interna SFS tra gli stabilimenti di Medina e Heerbrugg ha funzionato perfettamente. Nel progetto HLF sono state impiegate molte delle numerose competenze interne: stampaggio a freddo, lavaggio, rettifica, tornitura e trattamento termico. Tutti i processi interni sono strettamente coordinati. Solo così può essere garantita la produzione di milioni di parti in qualità costante. Per realizzare questa quantità sono stati acquistati nuovi impianti di produzione per il sito di Medina, operativi a partire dal primo trimestre 2016. Dopo la produzione presso SFS intec, i componenti sono consegnati allo stabilimento di Saltillo di Delphi, Coahuila in Messico, dove avviene l’assemblaggio finale. e della produzione. Un’altra garanzia è stata la stretta collaborazione con Delphi, che ha permesso rettifiche al design al fine di strutturare e garantire la capacità produttiva necessaria. Innovazione per il futuro FCA integrerà questo componente in numerosi modelli e piattaforme, per cui l’HLF continuerà a essere necessario in grandi quantità anche in futuro. Il progetto completato con successo è il risultato della vasta esperienza di SFS intec nei settori dello sviluppo In questo progetto, SFS intec ha confermato la sua posizione di specialista leader nel settore dello stampaggio a freddo. La capacità di produrre nella Triade si è rivelata essere un altro punto a favore. Per questo motivo Delphi espanderà, in futuro, la cooperazione ad altri progetti. 37 Paul Zwicker, Division Industrial, [email protected] Un taglio preciso Sandvik Machining Solutions AB, una unità del gruppo Sandvik, è il maggiore produttore mondiale di utensili da taglio. Il gruppo svedese si affida da decenni ai prodotti e ai servizi di SFS intec. La stretta collaborazione tra le due società si estende dallo sviluppo dei prodotti fino alla produzione e alla consegna. Un nuovo concept logistico per tempi di realizzazione chiaramente ridotti. I requisiti degli utensili da taglio per la lavorazione con asportazione di trucioli sono aumentati notevolmente negli ultimi anni. Il fissaggio di piastre trancianti sul portapezzo ha quindi un significato fondamentale. La fabbricazione di materiali più resistenti, ma anche velocità di taglio e alimentazione maggiori per diminuire i tempi di lavorazione, comportano la trasmissione di forze maggiori. Inoltre la tecnica CNC odierna permette un’ottimizzazione progressiva dei processi di tornitura. In questo modo il numero di varianti di utensili da impiegare è stato notevolmente ampliato. Collaborazione pluriennale Sandvik Machining Solutions AB si concentra su prodotti e soluzioni per l’industria della lavorazione di metalli. In questo settore la società si affida da oltre 35 anni ai prodotti di SFS intec. Il partner di fornitura 39 preferito convince per l’elevato livello qualitativo in relazione all’intera catena di valore aggiunto. I fissaggi soddisfano i più elevati requisiti sulla sicurezza, esplorando nuovi confini della fattibilità fisico-tecnica. secondo i desideri e le richieste in piccole unità. Il contenuto va da due a 100 pezzi per confezione. Attualmente sono consegnati circa 400 prodotti diversi a Sandvik con un’elevata affidabilità nella fornitura. Grazie a una lunga collaborazione nel corso degli anni si è formato uno stretto rapporto di fiducia. Gli specialisti di SFS intec supportano la realizzazione di progetti dallo sviluppo, attraverso chiarimenti sulla fattibilità, alla fabbricazione di prototipi fino alla produzione di pezzi in serie. L’offerta viene integrata con seminari tecnici direttamente in loco. Per poter soddisfare le esigenze di mercato e dei clienti in modo più flessibile e rapido, sono necessari tempi di recupero brevi e attendibili. A questo scopo entrambe le società lavorano insieme a un nuovo concept. L’obiettivo è ridurre in modo massiccio i tempi di consegna. Le prime misure definite insieme sono già state implementate. Soluzione logistica innovativa Insieme verso l’obiettivo Sandvik beneficia inoltre del processo di ordinazione personalizzato, comodo e semplice, per ogni società del gruppo. Un ulteriore beneficio per il cliente è il concept di confezionamento elaborato insieme: i pezzi vengono confezionati ed etichettati Tra le altre cose è stato riprodotto il ciclo produttivo di Sandvik. Includendo procedure di flusso del valore viene assicurato che i pezzi richiesti siano a disposizione nelle quantità esatte al momento giusto. In questo modo viene prodotta esattamente la quantità Intervista con Yan Beviss, Sandvik Machining Solutions, Supply Chain / Purchasing di viti necessaria al cliente. Allo stesso tempo vengono ridotte notevolmente le scorte di magazzino e la merce in lavorazione. Nel caso di un’ordinazione i pezzi corrispondenti sono pronti per la spedizione o in produzione e quindi disponibili in breve tempo. Questo concept viene esteso a tutto l’assortimento. Decisiva per un’implementazione di successo è la stretta collaborazione tra entrambe le società. SFS intec contribuisce così in modo fondamentale all’estensione della leadership di Sandvik sul mercato. Sandvik Coromant è leader nel settore della lavorazione del metallo per quanto concerne utensili, soluzioni per utensili e knowhow. Grazie a massicci investimenti nella ricerca e nello sviluppo, Sandvik crea innovazioni uniche. In questo modo sono impiegati nuovi standard nel settore della produttività. I leader sul mercato del settore automobilistico, aeronautico ed energetico sono tra i suoi clienti. Sandvik Coromant ha 8’000 collaboratori ed è rappresentato in 130 paesi. La società è parte della divisione «Sandvik Machining Solutions» all’interno del Gruppo Sandvik attivo a livello globale. Quali sono i contributi di SFS intec al successo di Sandvik? SFS intec è tra i fornitori che contribuiscono in modo decisivo al successo di Sandvik. Sono in grado di fornire i prodotti richiesti al momento giusto, nel posto stabilito e nella qualità necessaria. Il processo vissuto presso SFS intec di un costante miglioramento e una collaborazione proattiva gioca un ruolo fondamentale. Un ottimo esempio è lo sviluppo comune del nuovo concept logistico. Qual è stato lo spunto per il nuovo concept logistico? All’inizio del progetto vi erano diversi punti nel capitolato: La riduzione dei tempi di consegna L’ottimizzazione delle scorte di magazzino Un migliore utilizzo della produzione Una riduzione dei costi grazie a una pianificazione migliorata e flessibile Come valuta la collaborazione con SFS intec? SFS intec è un partner importantissimo di Sandvik. Dispone di un know-how ricchissimo nel settore dei fissaggi per inserti da taglio. Per questo, in futuro, desideriamo trarre ulteriori benefici collaborando ancora più strettamente. 41 Mémorial ACTe Cité du Vin Sonja Oesch, Division Construction, [email protected] «Turn ideas into reality.» Le visioni dei clienti diventano realtà! Dietro edifici architettonicamente imponenti si cela l’energia creativa dei loro architetti, che spesso oscura i requisiti tecnici che questi edifici devono soddisfare. La tecnologia di fissaggio sofisticata e di alta qualità favorisce la concretizzazione anche di idee insolite. Alcune di loro sono state realizzate in stretta collaborazione con SFS intec. Cité du Vin L’immaginazione degli architetti non ha quasi limiti. Nelle loro menti nascono fantastici edifici in tutte le forme, dimensioni, colori e finiture possibili. Esempi impressionanti sono il Centre Pompidou di Parigi, il Museum of Modern Art di New York o le Petronas Twin Towers di Kuala Lumpur, annoverati tra gli edifici più significativi di oggi. Purtroppo, non tutte le idee architettoniche possono essere realizzate esattamente come sono visualizzate. La realtà impone precisi limiti alla spinta creativa, determinati dalla natura, dalle tecnologie attualmente disponibili, dai materiali e dal budget. Tuttavia, un’accurata selezione di partner permette di concretizzare queste visioni nel miglior modo possibile. Le aziende con prodotti e idee innovativi contribuiscono in modo decisivo al superamento di alcuni limiti naturali. Il fissaggio è spesso visto solo come un dettaglio marginale e poco considerato nella pianificazione. Tuttavia, una soluzione di montaggio adatta può essere cruciale per la realizzazione di un’idea. SFS intec ha definito come principio guida, ad esempio, «Turn ideas into reality.» Sulla base di un know-how pluriennale nel campo della tecnica di fissaggio, gli specialisti di SFS intec elaborano soluzioni per applicazioni specifiche. L’obiettivo è trasformare in realtà le idee creative del cliente e dell’architetto. I cinque principi guida seguenti costituiscono la base di questo obiettivo: Sapere: l’elevato know-how di processi e tecnologia consente di concretizzare la visione del cliente. Cité du Vin Sulla riva sinistra del fiume Garonna, a Bordeaux, la Cité du Vin rappresenta una combinazione di museo e parco. Per la sua progettazione, i due architetti Anouk Legendre e Nicolas Desmazières hanno seguito un approccio ludico per il naso e il palato con un tema enologico. Per l’edificio principale, con la sua torre di 55 m di altezza, hanno infatti creato una facciata di lastre di alluminio riflettenti. La forma risultante simboleggia numerosi motivi: i movimenti del vino girato in un bicchiere, una vite nodosa e il fluire della Garonna. La forma insolita della costruzione ha imposto ai costruttori numerose sfide tecnicamente complesse. La struttura di base del museo è costituita da una struttura in legno, che è stata fissata con viti a doppia filettatura WT-T e viti a filettatura piena WR. Nella sottostruttura è presente un Capire: la presenza locale e la vicinanza al cliente aiutano a comprendere meglio le sue esigenze. Creare: l’orientamento alla soluzione di tutta l’azienda e dei collaboratori favorisce enormemente il cliente. Muovere: SFS intec aspira a un continuo miglioramento in tutti i settori. Avere fiducia: grazie alle forti relazioni commerciali siamo il partner preferito dei nostri clienti. SFS intec vi presenta una serie di progetti in cui questi principi guida e la visione «Turn ideas into reality.» hanno contribuito alla realizzazione di idee architettoniche creative. Mémorial ACTe 43 Musée des Confluences isolamento termico in lana minerale in combinazione con una membrana impermeabilizzante sintetica. Gli operai edili hanno fissato tutto con la combinazione di manicotti in plastica (tipo R75 e R45) e viti per sottofondi di legno TS-T25. Questa sottostruttura ha costituito la base per la struttura di alluminio secondaria su cui sono stati fissati pannelli sandwich. Per questo compito si sono rivelate adatte le viti SA, SN e SX3. In particolare queste ultime sono state soggette a particolari requisiti in merito all’estetica. Per questo motivo sono verniciate in un colore dorato iridescente, allo scopo di creare un effetto camaleonte. Musée des Confluences Expo Milano Come conseguenza del vasto knowhow in applicazioni edili, SFS intec si è dimostrato un partner ideale per le applicazioni più esigenti. La gamma di servizi ha incluso un’ampia serie di soluzioni applicative, oltre a un elevato livello di intensità di consulenza. Mémorial ACTe Nel mese di luglio 2015 è stato inaugurato il Musée de l’esclavage a Guadalupa. Si tratta di un memoriale che affronta il tema della schiavitù e della tratta degli schiavi. Contiene una raccolta di immagini e scritti e, attraverso la mediazione della storia, intende guarire vecchie ferite. Di conseguenza, le ali della memoria sono state pensate come una scatola nera, per simboleggiare le tante anime perdute. Il fissaggio delle lamelle di alluminio sulla sottostruttura metallica è stato effettuato con rivetti ciechi MEGA GRIP®. Secondo il concept del sistema, SFS ha fornito anche strumenti per l’installazione del tipo PowerBird ®, per lavori di montaggio efficienti ed ergonomici. Rifornendo il sito direttamente dalla produzione di SFS, le scadenze estremamente serrate sono state mantenute. Musée des Confluences Nel dicembre 2014 è stato inaugurato il Musée des Confluences a Lione. Progettato dal gruppo dell’architetto viennese Coop Himmelb(l)au, lo spettacolare edificio si trova alla confluenza tra il Rodano e la Saona. Si compone di un foyer di vetro, progettato come un cristallo che simboleggia l’apertura all’umanità. Seguono sale espositive senza finestre a forma di nuvola, che dovrebbero evocare associazioni con un veicolo spaziale nel suo viaggio attraverso le tecnologie. Una sfida speciale era il montaggio del rivestimento esterno in acciaio inox sulla struttura in alluminio eccezionalmente spessa. Soprattutto per questo progetto, SFS intec ha sviluppato una soluzione in stretta collaborazione con il cliente SMAC Vaulx-en-Velin. La vite autoforante SN 7-S ha una capacità di perforazione dell’alluminio fino a 7 mm ed è quindi ideale per questa applicazione. Expo Milano Da maggio a ottobre 2015 si è tenuta a Milano l’esposizione universale Expo 2015. Tema dell’evento è stato «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Luogo dell’evento è stata un’area adiacente al nuovo polo espositivo di Fiera Milano, ideato su progetto dell’architetto Massimiliano Fuksas. Per i paesi partecipanti sono state messe a disposizione superfici tra i 500 e 4’500 m², di cui oltre la metà sono state ricoperte di vegetazione. isolamento in pendenza, gli architetti hanno impiegato sistemi TIA, regolabili individualmente. Anche molti operai edili hanno piena fiducia nelle viti del tipo SD, SN e SX per il fissaggio di elementi metallici. Per la costruzione dei singoli padiglioni, erano responsabili i paesi stessi. Per numerosi edifici a tema (ad esempio, cacao, riso, zona arida, isole, ecc.) e padiglioni nazionali (tra gli altri Giappone, Svizzera, Stati Uniti, ecc.) sono stati impiegati i prodotti di SFS intec. Il sistema di fissaggio IWF è stato utilizzato per fissare l’isolamento termico e l’impermeabilizzazione del tetto piano su sottofondi in legno. Per tetti con Expo Milano 45 Calvin Ng, Division Electronics, [email protected] Un disco pulito Unisteel è produttore leader di componenti per hard disk, che devono soddisfare elevati requisiti industriali in merito alla pulizia. Il compito è assolto grazie a procedimenti di pulizia e analisi completi. Speciali soluzioni di confezionamento assicurano che la qualità dei pezzi sia conservata anche durante il trasporto. Gli hard disk fanno parte della nostra quotidianità. La maggior parte degli utenti li utilizza come deposito dati, tra cui immagini, video e / o musica. Poco noti sono invece i requisiti estremamente elevati che devono osservare i lettori. Questo è particolarmente valido per le superfici dei pezzi montati internamente. Massima pulizia Un hard disk memorizza dati su dischi magnetici sensibilissimi, che girano ad una velocità di 7’000 giri al minuto e oltre. La testina di lettura dei dischi scivola a una distanza di tre nanometri sulla superficie. È quindi fondamentale che non vi siano particelle di sporco in quest’area. Per questo motivo, in Unisteel tutti i componenti per hard disk come viti, molle e morsetti vengono puliti minuziosamente. Questo compito è realizzato mediante liquidi riscaldati, composti da tensioattivi e acqua desalinizzata. Il processo di pulizia viene supportato da onde ultrasonore, che sciolgono lo sporco resistente dal componente. L’intero processo si svolge in una camera bianca classe 100. Controlli completi Grazie alla lucidatura elettrica, la pulizia dei componenti viene ulteriormente migliorata. Se necessario, sono applicati strati speciali per levigare la superficie. Tutte le misure si svolgono come processo ecocompatibile. In questo modo i confini della fattibilità tecnica sono ulteriormente ampliati. Successivamente sono effettuati numerosi controlli di qualità, impiegando cromatografie a scambio ionico, spettroscopie in trasformata di Fourier e contatori di particelle di liquido. Queste analisi garantiscono che i componenti soddisfino i requisiti di purezza dell’industria degli hard disk e, talvolta, persino li superino. A questo scopo anche i laboratori vengono controllati severamente. La confe- zione fa la differenza Dopo il processo di pulizia i componenti sono asciugati e confezionati. Anche questo processo deve avvenire secondo le direttive sulla pulizia richieste. I pezzi non devono entrare in contatto con particelle di sporco durante il trasporto al cliente e, a questo scopo, vengono utilizzate confezioni speciali. Se i prodotti sono sfusi in un recipiente possono muoversi liberamente. Durante il trasporto sfregano gli uni contro gli altri provocando abrasioni. Questo movimento è evitato con una confezione sottovuoto, dove i pezzi vengono trattenuti al loro posto grazie a una cinghia di plastica. La pulizia tecnica a supporto dei produttori di hard disk L’applicazione di queste moderne tecnologie di pulizia pone Unisteel alla guida del mercato nel settore di componenti di alta qualità per l’industria degli hard disk. Il numero di pezzi puliti annualmente, consegnati ai produttori di lettori, supera nel frattempo il limite del miliardo. Tuttavia la maggior parte degli utenti di computer non sono consapevoli dei requisiti di pulizia elevatissimi che si nascondono nel loro dispositivo. 47 Matthias Germann, Division Automotive, [email protected] Parcheggio senza problemi n Il pezzo prodotto da SFS a Flawil viene assemblato da Valeo in un pezzo completo pronto per l’installazione. I sensori trovano sempre più largo impiego nei veicoli. Per questo i produttori leader come il Gruppo Valeo si trovano a dover affrontare grandi sfide. Insieme a SFS intec, l’azienda francese ha effettuato numerose ottimizzazioni in materia di design e produzione. Queste hanno avuto l’effetto di aumentare la produttività e di ridurre i costi. Numero crescente di sensori I sistemi di assistenza acquistano sempre maggior importanza. I sistemi di assistenza al mantenimento di corsia e alla frenata forniscono, fra l’altro, un contributo fondamentale alla sicurezza del traffico su strada. Inoltre sistemi di sostegno come ad esempio il sistema automatico di parcheggio assistito aumentano il comfort della guida. Nel frattempo persino i «veicoli senza conducenti» sono diventati una realtà. Di conseguenza, negli ultimi anni il numero delle auto con sensori incorporati è aumentato in modo esponenziale. Allo stesso tempo un numero sempre maggiore di categorie di veicoli di serie ne viene dotato. Quindi col tempo i sensori di prossimità per il parcheggio sono entrati a far parte degli equipaggiamenti e delle dotazioni di serie a partire dalle auto di piccola cilindrata fino alle fuoriclasse. Questo trend ha raggiunto, oltre l’Europa e gli USA, anche il più grande mercato di automobili, l’Asia. Requisiti ambiziosi per Valeo e SFS L’elevato numero di sensori necessari rappresenta una sfida enorme per chi rifornisce i produttori di automobili. Come ad esempio per il Gruppo Valeo con sede in Francia. Con circa 80’000 collaboratori in tutto il mondo, l’azienda è entrata nel novero dei maggiori produttori di sistemi di assistenza alla guida. Il rapido aumento della domanda e la dinamica dei costi che ne è derivata ha reso necessaria una rielaborazione generale dei componenti. Da molti anni gli sviluppatori di Valeo collaborano con gli specialisti di SFS intec. II partenariato nel settore dei sistemi di comfort e di assistenza alla guida è particolarmente stretto. Per queste applicazioni SFS intec produce tra l’altro membrane filigranate per sensori di parcheggio. Queste costituiscono un componente di importanza cruciale del sistema integrato, principale responsabile per un ineccepibile invio e ricezione dei segnali ad ultrasuoni. meccanica. Con l’obiettivo della contrazione dei costi, potrebbe ridursi anche il numero delle fasi di lavoro necessarie. Le modifiche del design ad esse connesse hanno avuto quindi ripercussioni anche sulle membrane. SFS intec ha varato la produzione delle membrane in un processo monofase. Partendo da un processo di produzione originariamente dispendioso, caratterizzato da più fasi di lavoro, la membrana ha quindi continuato il suo sviluppo. Oggi, finito il processo di stampaggio a freddo, cade dalla macchina pronta da installare. Grazie a questi fattori è stato possibile ottenere una significante contrazione dei costi. Geometrie ottimali con le simulazioni FEM geometria dei pezzi e dei componenti degli stampi. Durante queste indagini l’attenzione si è concentrata tutta sull’analisi della resistenza e sulla riduzione dei costi. Di conseguenza, gli elementi che compongono gli stampi sono stati progettati per minime esigenze di manutenzione e per un’ottimale minimizzazione dei costi determinati da usura. L’impiego delle simulazioni FEM ha fornito un contributo fondamentale. Esse consentono di ottimizzare la Per rendere i processi di produzione più snelli possibile sono state introdotte celle di produzione flessibile. Miglior design per la riduzione dei costi Le prime generazioni hanno visto la produzione di pezzi grezzi tramite stampatrici a freddo. Successivamente questi sono stati sottoposti a tranciatura e quindi a lavorazione Tutti i processi, dalla preparazione dei materiali grezzi al processo di stampaggio fino al controllo completamente automatizzato e all’imballaggio, vengono eseguiti sotto la responsabilità di un solo soggetto. Il grande vantaggio che ne deriva sono corse brevi e rapidi riscontri, quindi brevi tempi di intervento che si riverberano lungo tutta la catena di produzione. Inoltre vengono eliminate le interfaccia. Con ciò si riducono sia gli scarti di lavorazione che i tempi d’inattività e si aumenta la produttività. Parti pronte da installare direttamente sulla catena di montaggio A dimostrazione dell’efficacia di queste misure, sono stati raggiunti gli obiettivi della produzione tecnica e commerciali, tenendo presente anche gli elevati requisiti relativi all’ottica e al funzionamento. Le parti pronte da installare vengono imballate in confezioni termoplastiche e consegnate direttamente alla linea di montaggio di Valeo. Lì i sistemi di sensori vengono assemblati e distribuiti a tutti i famosi produttori automotive del mondo. 49 Manfred Frei, Division Industrial, [email protected] Il collegamento con il cuore Il nuovo sensore di Suunto per misurare la frequenza cardiaca impone elevati requisiti alla tecnica di fissaggio. Si deve realizzare una chiusura a scatto, condurre la corrente del segnale e garantire l’impermeabilità. In stretta collaborazione con SFS intec è stata sviluppata una soluzione ottimale che soddisfa tutte le funzioni, in grado di garantire con sicurezza il processo mediante stampaggio a freddo. Suunto Oy è uno dei produttori leader di dispositivi di misurazione innovativi e altamente qualitativi. La società finlandese è stata fondata nel 1939 ed è considerata la pioniera nel settore delle bussole. Nel frattempo la gamma di prodotti è stata ampliata, tra le altre cose, con strumenti da immersione e orologi multifunzione per sportivi. Numerosi requisiti Per quanto concerne il tema della tecnica di fissaggio, Suunto si affida al know-how di SFS intec. Già da oltre dieci anni entrambe le società sviluppano insieme soluzioni per diverse applicazioni nel settore degli orologi da immersione, orologi da polso e lifestyle. Così è stata ricercata una soluzione di fissaggio innovativa per il nuovo sensore di frequenza cardiaca. Sulla base dell’esperienza positiva nei progetti attuali, la collaborazione è stata proseguita per lo sviluppo del nuovo prodotto. Il sensore di frequenza cardiaca è inserito nella cintura toracica o nel’abito. Il trasmettitore per la trasmissione dei dati all’orologio da polso è alloggiato in una custodia separata, che viene fissata con un meccanismo a scatto nella cintura toracica e può essere nuovamente slacciata. Come ulteriore criterio la custodia è impermeabile, per cui la frequenza cardiaca può essere rilevata anche in acqua, ad esempio durante il nuoto. Tutte le funzioni sono riunite in un elemento di fissaggio Questi numerosi nuovi requisiti impongono richieste elevate alla tecnica di fissaggio. Gli specialisti di SFS intec hanno sviluppato un elemento di fissaggio multifunzionale e inossidabile con filettatura REMFORM ® II «F». L’elemento viene avvitato nella custodia di plastica, tenendola unita e conducendo la corrente del segnale dal sensore al trasmettitore. Inoltre è disponibile un rivestimento spedcaps ® per soddisfare l’impermeabilità richiesta. Un’enorme sfida è stata la geometria della testa di fissaggio. Essendo responsabile del fissaggio a scatto del trasmettitore deve assicurare una presa fissa alla cintura toracica e, allo stesso tempo, slacciarsi facilmente. Contemporaneamente è stato ottimizzato il design, per poter produrre il pezzo di fissaggio nel processo di stampaggio a freddo. Questa tecnologia permette una produzione riproducibile ed economica in grandi quantità. un’intensa collaborazione per soddisfare i requisiti richiesti, in particolare la funzione di fissaggio della testa del pezzo. SFS intec ha messo a disposizione numerosi prototipi per il test della chiusura a scatto. In questo modo è stato assicurato che funzionino perfettamente sia il meccanismo di fermo sia quello di rilascio nonché la trasmissione elettrica. In brevissimo tempo è stata elaborata una soluzione ottimale per i numerosi requisiti. Sviluppo congiunto nel più breve tempo possibile Il programma ambizioso di Suunto ha previsto un’introduzione sul mercato entro sei mesi. È seguita 51 n La vite antisvitamento (a destra) viene prodotta in tre fasi di produzione (a sinistra). Pascal Gonon, Division Automotive, [email protected] L’analisi del valore schiude nuovi mercati Nei veicoli moderni si sta diffondendo sempre di più l’uso di sistemi automatici di avviamento e arresto finalizzati alla riduzione dei consumi di combustibile. Per questi sistemi, la casa produttrice di componenti per auto Electricfil Automotive fornisce sensori in grado di riconoscere la posizione dell’albero motore. Affinché queste parti sensibili possano rimanere a lungo nella posizione prevista, Electricfil Automotive si avvale del know-how e della tecnica di fissaggio di SFS intec, i cui specialisti hanno sviluppato una vite a geometria complessa, che soddisfa tutti questi elevati requisiti tecnici. Economicità e rispetto per l’ambiente sono per molti clienti criteri d’elezione per la produzione di un nuovo veicolo. Analogamente i produttori che sviluppano nuovi modelli concentrano la loro attenzione sulla riduzione dei gas di scarico e dei consumi. A tal fine, la maggior parte della nuova generazione di veicoli dotata di motore a combustione dispone di un sistema di avviamento e arresto automatico. In caso di inattività, per esempio ad un semaforo, questo sistema spegne automaticamente il motore. Saldo fissaggio dei sensori Un famoso produttore di questo tipo di sistemi è il fornitore di componenti per auto Electricfil Automotive di Lione (Francia). Per la nuova generazione del sistema automatico proprietario di avviamento e arresto, l’impresa ha sviluppato un sensore che va posizionato direttamente sull’albero motore. Il computer di bordo richiede l’informazione sul suo collocamento allo scopo di svolgere con precisione la fase di iniezione. Solo in questo modo può essere eseguito un veloce avviamento del motore per la messa in moto. Condizioni estreme di temperatura e di vibrazioni del motore pongono requisiti elevati per il fissaggio dei sensori. Le viti utilizzate devono essere eccezionalmente robuste ed essere in grado di soddisfare i requisiti di tolleranza più elevati. Per questo motivo Electricfil Automotive ha coinvolto il suo partner SFS intec fin dalla fase di sviluppo del progetto. Le due imprese lavorano fianco a fianco dal 2008 nel settore dei componenti d’iniezione. Sviluppo congiunto All’inizio di questo progetto SFS intec ha organizzato un seminario tecnico sul tema dello stampaggio a freddo e della tecnica di fissaggio presso Electricfil Automotive. Successivamente i due team preposti allo sviluppo hanno condotto un’analisi del valore delle diverse soluzioni possibili. In questo contesto sono state paragonate fra loro le tecniche di base già disponibili per il fissaggio dei sensori. È emerso che le varianti finora utilizzate sono troppo onerose, quindi, in ultima analisi, troppo costose per questa applicazione. Sulla base di queste nozioni, gli specialisti di SFS intec hanno concepito un processo di produzione innovativo, dove il componente viene interamente prodotto mediante stampaggio a freddo, senza la necessità di lavorazione successiva. Fra le grandi sfide di questo processo si annoverano la movimentazione dei ribattini stampati a freddo, il rispetto delle tolleranze di lunghezza e laminatura, nonché la precisione in regime di ripetibilità. Solo una volta soddisfatti questi fattori, verrà realizzato un procedimento razionale e stabile che si traduce in un vantaggio economico. 53 Intervista a Lionel Routurou AQF Electricfil Vite antisvitamento per il fissaggio dei sensori auto La vite, frutto del progetto congiunto, viene prodotta con un procedimento di stampaggio a freddo. Successivamente ha luogo la rullatura del filetto nella parte della vite. Di seguito il corpo viene laminato, per migliorarne il diametro. Sig. Routurou, cosa ne pensa della collaborazione con SFS intec? Cosa è più importante nella scelta di un fornitore? SFS intec persegue una politica decisamente orientata al prodotto. I suoi specialisti dispongono della necessaria curiosità per capire come funziona un prodotto. Attraverso questo sapere essi sono in grado di procurare al cliente un vantaggio in termini di competitività. L’assistenza tecnica che accompagna tutte le fasi del progetto testimonia la loro diligenza e competenza. SFS intec soddisfa gli impegni presi e acquisisce clientela mediante la trasparente descrizione dei test. Nonostante tutte le particolarità della complessa applicazione, gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Electricfil Automotive è alla ricerca di fornitori qualificati in campo tecnico, che non temono le sfide. Siamo pionieri nella presentazione delle novità del nostro settore e siamo lieti di aver trovato in SFS intec un fornitore tecnico competente. Il bordo superiore della bussola di montaggio sul motore ha un diametro piccolo rispetto alla filettatura della vite. Solo grazie alla forma speciale del fianco del filetto, è possibile comprimere l’elemento di fissaggio. Grazie ai diversi diametri è possibile allentarlo, senza però rimuoverlo. Il design raffinato di tutto il gruppo di assemblaggio offre quindi sicurezza contro lo svitamento. Processo di produzione intelligente e ad alta efficacia Il procedimento sviluppato dagli specialisti SFS intec rende superflua qualsiasi costosa lavorazione successiva del componente. In tal modo la lavorazione minimizza il rischio di danno o persino di rottura della vite. Allo stesso tempo questo processo di produzione garantisce un’alta precisione in regime di ripetibilità, offrendo quindi notevoli risparmi sui costi. Il nuovo processo rappresenta un notevole passo in avanti in tema di sicurezza d’installazione del componente. Oltre alle applicazioni automotive, questo procedimento è adatto anche per applicazioni industriali. Pertanto gli specialisti SFS intec dispongono di altri argomenti validi per procurare valore aggiunto ai propri clienti. La pubblicazione delle immagini sotto citate ci è stata gentilmente autorizzata: Pagina 4 + 5 Pagina 8 + 9 Pagina 15 Pagina 16 + 17 Pagina 18 Pagina 22 Pagina 23 Pagina 24 Pagina 24 Pagina 25 Pagina 32 + 33 Pagina 36 Pagina 38 – 41 Pagina 42 – 43 Pagina 44 Pagina 48 Pagina 50 Pagina 52 Groth Development GmbH & Co. KG Hyatt International LLC Freightliner Trucks Bosch Rexroth Schneider Electric Industries SAS OSC Lille Metropole Girondins de Bordeaux Olympique Lyonnais OGC Nice, WILMOTTE et associés, F.Vigouroux AS Saint-Étienne, Chaix et Morel Associés Stadler Rail AG Fiat Chrysler Automobiles Sandvik Coromant XTU Architects + G. Aricique Musée des confluences, Quentin Lafont Valeo Comfort & Driving Assistance Amer Sports PSA Peugeot Citroën Colophon Editore SFS Group Team redazionale I collaboratori di SFS Group Capo redattore Arthur Lenart, [email protected] Tel. +41 71 727 50 38 Pubblicazione Annuale Stampa galledia ag, Berneck CH Immagine di copertina Stade Allianz Riviera, Nice 55 55 © SFS Group 2016, GMi 906'909 PraxRep_28-2016_it Con riserva di modifiche tecniche Stampato in Svizzera 07 / 2016 Three brands – one spirit www.sfsintec.biz www.unisteeltech.com www.gesipa.com