Realizzazioni

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Nº 28/2016
Editoriale
20Pulito e aderente
Sommario
22L’Europa e la febbre del calcio
Gentili lettori
SFS è un fornitore internazionale di pezzi speciali di precisione, soluzioni di fissaggio e componenti con propri stabilimenti produttivi nelle maggiori aree economiche. Come
esempio potete leggere nell’articolo «High Lift Follower»
come produciamo comandi valvole per il mercato americano nel nostro sito di Medina.
Un ulteriore punto di forza di SFS è quello di stabilire
insieme al cliente, già nella fase costruttiva, il procedimento di produzione più economico per il suo prodotto.
Nell’articolo sui contatti dell’attuatore potete farvi un’idea
sul nostro metodo di produzione di pezzi ibridi per cambi
automatici, tecnicamente puliti e pronti per il montaggio,
per il nostro cliente Bosch.
Un ulteriore servizio eccezionale di SFS sono i sistemi
logistici, che riducono notevolmente i costi di gestione
e contribuiscono alla capacità di concorrenza del nostro
cliente. Nell’articolo sul tema «Industrie 4.0» descriviamo
quali applicazioni offriamo con la denominazione «M2M
by SFS» in diverse versioni. Vi presentiamo una soluzione
pratica realizzata da SFS con il cliente Stadler Rail a Minsk.
I vantaggi del cliente sono: flussi di merci e informazioni che funzionano con la massima affidabilità, costi di
gestione ridotti e disponibilità sempre garantita.
Vi auguro di trarre stimolanti ispirazioni dalla lettura delle
molte applicazioni pratiche.
Josef Zünd, Head of Distribution & Logistics
38Un taglio preciso
50Il collegamento con il cuore
04
Progetti di riferimento
Realizzati in collaborazione con SFS
34
Gioco della valvola
Risparmiare grazie ai componenti SFS
12
Presentazioni di prodotti
Novità dal SFS Group
38
Un taglio preciso
Sandvik logistica efficiente
18
Una questione modulare
Rivetti per Schneider Electric
42
«Turn ideas into reality.»
Le visioni dei clienti diventano realtà
20
Pulito e aderente
Pezzi ibridi di alta precisione per Bosch
46
Un disco pulito
La pulizia tecnica degli hard disk
22
L’Europa e la febbre del calcio
Stadi di calcio con i fissaggi SFS
48
Parcheggio senza problemi
Ottimizzazione nel design ed in produzione
26
Intervista
Dr. Helmut Binder
50
Il collegamento con il cuore
Fissaggi multifunzionali della SFS intec
30
Logistica
Per l’industria 4.0
52
L’analisi del valore schiude nuovi mercati
Geometrie complesse per la sicurezza
3
Flottwell Living
Località:
Oggetto:
Incarico:
Prodotti:
Berlino, Germania
Appartamenti in palazzi
Nuova edificazione
Sistema di montaggio delle finestre JB-D®/ L
A Berlino con il nome «Flottwell
Living» sono stati costruiti undici
nuovi palazzi nelle immediate vicinanze di Potsdamer Platz. Il quartiere, terminato nell’estate 2015, è
tra gli immobili speciali della città. Gli
appartamenti sono arredati pregiatamente, in accordo con il carattere
esigente della sopraelevazione.
Gli edifici sono inoltre particolarmente efficienti in termini energetici.
È sufficiente il 70 % dell’energia
che può utilizzare un nuovo edificio.
A questo contribuisce soprattutto
la facciata classica con le sue finestre montate a filo nella muratura.
Affinché soddisfino le direttive
­sull’­isolamento termico, le finestre
presentano una triplice vetrata e
sono quindi pesanti.
Il peso elevato e la posizione di inserimento a filo delle 5’000 finestre
rappresentano una sfida notevole.
Per garantire la distanza minima dei
dispositivi di fissaggio, i responsabili
del progetto hanno
scelto l’innovativo
sistema di montaggio JB-D ® / L. Questo
sistema permette un
montaggio sicuro e
rapido di tutti i componenti nella spalletta.
In questo modo viene
garantito un montaggio economicamente
efficiente degli elementi della finestra
secondo le regole della
tecnica riconosciute.
5
Treet a Bergen
Località:
Oggetto:
Incarico:
Prodotti:
Bergen, Norvegia
Grattacielo
Nuova edificazione
Viti a montaggio rapido WT-T e WR-T
Nel 2005 l’architetto Geir Bakke ha
deciso di costruire un grattacielo in
legno. Il materiale da costruzione
permette un bilancio di CO 2 essenzialmente ridotto rispetto a materiali tradizionali come calcestruzzo o acciaio.
Nel 2015 questa visione è diventata
realtà: l’opera si trova a Bergen e, con
i suoi 45 metri di altezza, è uno tra gli
edifici in legno più alti al mondo.
L’altezza dell’opera impone tuttavia
anche enormi requisiti alla struttura
portante in legno. Un altro problema
è la posizione geografica: Bergen si
trova in una zona sismica ed è tra le
città europee più piovose. Per soddisfare queste condizioni generali gli
ingegneri, per quanto concerne la
struttura statica, hanno tratto ispirazione dalle costruzioni di ponti.
Entrambe le note società dell’industria del legname scandinave, Sweco
e Moelven, hanno affrontato questa
grande sfida. Per l’impegnativa tecnica
di montaggio impiegano i prodotti di
SFS intec. Per fissare gli elementi in
compensato multistrato sono state
impiegate viti con doppia filettatura del
tipo WT-T e viti con filettatura piena
del tipo WR-T. In questo modo è stata
assicurata una lavorazione efficiente e
una costruzione sicura.
n WT-T (sopra) e WR-T (sotto)
7
Park Hyatt Mallorca
Località:
Oggetto:
Incarico:
Prodotti:
Maiorca, Spagna
Struttura alberghiera
Nuova edificazione
Cerniera W-Tec 3D+
Nella primavera del 2016 la catena
americana di hotel Hyatt ha inaugurato
il primo hotel a Maiorca, una struttura
dotata di oltre 142 camere e innumerevoli ambienti comuni. Questa infrastruttura di lusso, che è anche il primo
resort Hyatt in Europa, è stata allestita
ispirandosi a un tipico villaggio di montagna maiorchino, di cui sfoggia arte e
cultura locali.
Queste linee guida formali hanno
imposto requisiti specifici per le
porte, che dovevano avere una
tonalità di colore speciale che si
intonasse perfettamente al resto
dell’allestimento dell’hotel. Le porte
così grandi richiedevano elevate
prestazioni di portata per quanto
riguardava le cerniere. Inoltre, è stato
necessario garantire una sufficiente
protezione antincendio.
Viste le rigide direttive, ACM, l’azienda
incaricata dei lavori di falegnameria,
ha scelto la cerniera W-Tec 3D+ di
SFS intec. Grazie alle finiture di pregio
e alla struttura intelligente, questa cerniera
risponde perfettamente
alle esigenze tecniche
ed estetiche degli architetti. Senza dimenticare
che SFS intec è riuscita
a mettere a disposizione
il grande quantitativo
di prodotti nelle ridotte
tempistiche richieste.
Questo è stato un
fattore decisivo per
garantire l’inaugurazione
nella data prevista.
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Edificio di ricerca Sto
Località:
Oggetto:
Incarico:
Prodotti:
Weizen, Germania
Istituto di ricerca
Nuova edificazione
Elemento di fissaggio TUS
Sto SE & Co. KGaA è un produttore
leader a livello internazionale di sistemi
di rivestimento e per l’isolamento
termico. Sono 160 gli addetti che nel
reparto interno di Ricerca e Sviluppo si
occupano delle innovazioni per il futuro.
Per offrire loro condizioni lavorative ottimali, presso la sede centrale tedesca di
Weizen è stato ora costruito un nuovo
edificio di ricerca.
Sto è uno dei leader tecnologici nel
settore della progettazione di spazi edificati sostenibili e rispettosi dell’uomo.
Per questo motivo, il nuovo edificio di
ricerca è dotato di una facciata ventilata
particolarmente elegante e innovativa
realizzata con il nuovo pannello StoVentec Smart­Flex. Questa soluzione consente la massima libertà compositiva
grazie all’uso di elementi per la facciata
completamente colorati che possono
essere deformati praticamente in
ogni modo.
L’innovativo sistema di fissaggio TU-S
di SFS intec è una soluzione ideale per
questo prodotto pionieristico di Sto.
Infatti, proprio come questo, è una
novità che fino a quel momento non
era mai stata impiegata in tal modo.
Per tale motivo, nel caso specifico è
stato necessario ottenere un’autorizzazione che si è basata sui numerosi test
eseguiti a Heerbrugg e sulla stretta
collaborazione tra Sto, il produttore di
pannelli Evonik e SFS intec.
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Dispositivo anticaduta incluso: montaggio delle finestre con JB-D®/ FA
Le finestre di grandi dimensioni
lasciano entrare molta luce negli
edifici, aumentando la qualità della
vita e dello spazio. Inoltre abbelliscono
esteticamente la facciata. Tuttavia
sono soggette a sollecitazioni elevate
causate dall’uso e dagli influssi dei
fattori ambientali.
Anche elementi a filo pavimento e
all’altezza delle ginocchia assumono
una funzione anticaduta. Per questo
motivo il montaggio di finestre e
dei loro ancoraggi nella muratura
deve soddisfare requisiti elevati. Per
garantire l’incolumità fisica le finestre devono essere sufficientemente
dimensionate contro carichi statici e
carichi da impatto.
Questi elevati requisiti sono soddisfatti
dal sistema JB-D ® / FA di SFS intec per
tutte le posizioni di finestre comuni.
Grazie a una pluriennale esperienza
nel settore del montaggio di finestre,
la gamma di prodotti esistente per
queste applicazioni è stata ampliata.
Tra le altre cose, i componenti rinforzati, insieme a dispositivi di fissaggio
omologati, provvedono a scaricare
tutti i carichi in modo sicuro e permanente nella muratura. Il sistema soddisfa quindi i requisiti legali attuali.
L’impiego di JB-D ® / FA permette un
montaggio sicuro, semplice e rapido.
I clienti sono inoltre assistiti da una
consulenza completa.
n Il sistema JB-D ® / FA (nella foto indicato
in arancione) permette un montaggio delle
finestre sicuro ed efficiente.
Fissaggio estetico di pannelli per facciate in calcestruzzo fibrorinforzato
Gli edifici di pregio vengono spesso
rivestiti con pannelli in calcestruzzo
fibrorinforzato. Chiaramente, per motivi
estetici, il fissaggio deve essere quanto
più invisibile possibile. Con l’elemento
di fissaggio TUC-S è possibile installare
una staffa sulla parte posteriore del
pannello. In questo modo, il pannello
può essere appeso a un binario guida
orizzontale nella struttura sottostante.
Questo prodotto supera i prodotti fin qui
esistenti quanto a facilità di installazione
e flessibilità.
L’applicazione delle staffe con il TUC-S
avviene come per qualsiasi facciata
dotata di rivetti visibili. In questo caso,
però, il vantaggio principale è dato dal
fatto che per il fissaggio del TUC-S
è sufficiente un semplice foro cieco
standard che può essere praticato in
maniera rapida e sicura. Di conseguenza,
si ottiene un risparmio fino al 50 % sui
tempi di montaggio rispetto ad altre soluzioni invisibili. L’installazione può essere
effettuata con l’ormai affermata rivettatrice PowerBird ® di GESIPA ®. Il nuovo
elemento di fissaggio TUC-S può anche
essere rimosso una sola volta senza
l’impiego di utensili specifici. Inoltre, se
lo si desidera, è possibile praticare direttamente in cantiere il foro necessario.
Pur garantendo un’installazione più
semplice e tempistiche inferiori, il TUC-S
è una soluzione sicura. Questo elemento
di fissaggio, infatti, assicura i massimi
valori di estrazione grazie all’azione
combinata con la guarnizione EPDM non
permettendo alcuna rotazione inversa
indipendente dovuta alla dilatazione
o alle vibrazioni. La bussola in acciaio
inossidabile austenitico di qualità A4
offre altresì il massimo livello di protezione dalla corrosione. ­L’elemento
di fissaggio TUC-S di SFS intec costituisce dunque una soluzione ottimale
per il fissaggio invisibile di pannelli in
calcestruzzo fibrorinforzato.
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n IT260-B
n IF240-B
Macchine di posa automatiche ad alte prestazioni con la più moderna tecnologia a batteria
Oggi più che mai rapidità ed efficienza
sono caratteristiche indispensabili nel
fissaggio di isolamenti termici e guaine
su coperture piane. Al contempo, gli
elementi di fissaggio necessari per
queste operazioni devono essere
installati correttamente e nella giusta
posizione. Soltanto in questo modo,
infatti, è possibile garantire un funzionamento perfetto per l’intera vita utile
del tetto.
La procedura di installazione può
essere effettuata sia manualmente
sia automaticamente con l’ausilio di
uno speciale apparecchio di posa. Da
anni le macchine di posa automatiche
IF240 e IT260 di SFS intec sono i
prodotti di riferimento per il fissaggio
meccanico delle guaine. Il modello
IF240 è specifico per il fissaggio di
elementi completamente metallici a
sottostrutture in acciaio o in legno. La
macchina di posa automatica IT260 è
invece impiegata nelle combinazioni
elementi di ­fissaggio-manicotti.
Entrambe queste macchine hanno
dimostrato in innumerevoli progetti in
tutto il mondo le proprie doti in termini
di qualità, affidabilità ed efficienza.
Da oggi sono inoltre disponibili anche
nella versione a batteria.
Le efficienti batterie rendono possibili
prestazioni di posa straordinarie oltre
ad operazioni agevoli senza il f­ astidio
dei cavi elettrici. Inoltre, questi dispositivi a batteria sono estremamente
silenziosi, a tutto vantaggio dell’operatore e dell’ambiente. È possibile
trasformare facilmente i modelli
esistenti dalla versione cablata a quella
a batteria. Ad ogni modo, è possibile
tornare in qualsiasi momento al funzionamento elettrico senza problemi.
Le macchine di posa automatiche a
batteria IF240-B e IT260-B sono l’ultimo fiore all’occhiello nella gamma di
prodotti di SFS intec. Questi dispositivi
consentono operazioni semplici, veloci
ed efficienti di installazione di coperture piane. Tutto ciò è attestato sia
dall’enorme interesse da parte della
clientela sia dai numerosi progetti già
portati a termine.
MEGA GRIP®
Fissaggio con rivetti ultraresistenti ed economici
L’impiego di lamiere ultraresistenti e
sottili riscuote sempre maggior successo in tempi di costruzioni leggere.
Questo trend fa sì che il settore della
tecnologia delle connessioni meccaniche si debba adeguare. Con queste premesse GESIPA ® ha sviluppato il rivetto
per carpenteria metallica MEGA GRIP®
ad alta resistenza.
Il nuovo prodotto dispone di un’eccellente forza di rifollamento, che ne consente l’ottimale protezione dagli spruzzi
d’acqua. Grazie alla capacità di ogni
singolo rivetto di coprire una zona di
serraggio estremamente vasta, i costi
di manipolazione si riducono.
Il rivetto filettato rimane in sede anche
una volta terminato il processo di
installazione, garantendo, mediante
il doppio bloccaggio, il contenimento
di elevate forze di taglio. La forza di
distacco viene esercitata a filo con la
testa e non lascia spigoli taglienti.
Con queste proprietà il MEGA GRIP®
ideato da GESIPA ® si rivela
perfetto soprattutto per le applicazioni dell’industria automotive. Inoltre viene impiegato, fra
l’altro, negli attuali modelli della
Jaguar Land Rover Group.
Il MEGA GRIP® di GESIPA ® è
disponibile con testa tonda piana
e testa svasata. La fornitura standard comprende leghe di materiali come a­ lluminio / alluminio ed
acciaio / acciaio. Modelli speciali
sono disponibili su richiesta.
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Joachim Jansen, Division Riveting, [email protected]
Bosch Rexroth «rivetta» con la tecnologia Speed Riveting di GESIPA®
Presso Bosch Rexroth ad Erbach
in Germania vengono prodotti
sistemi di controllo per macchine
e impianti. Mediante la tecnologia
Speed Rivet avanzata si è potuto
ottimizzare il procedimento di
rivettatura degli involucri. La rivettatrice TAURUS® 1 Speed Rivet
di GESIPA®di nuova generazione
fornisce un decisivo contributo
a questo risultato. Grazie al suo
design consente un montaggio
sicuro ed efficiente.
Montaggio efficiente presso
Bosch Rexroth
Bosch Rexroth è lo specialista della
tecnologia di comando e controllo
di precisione, sicura ed efficiente
sotto il profilo delle risorse. Il gruppo,
attivo a livello internazionale, impiega
33’700 collaboratori di 38 paesi. È
così che lo stabilimento di Erbach
nella regione dell’Odenwald sviluppa e
produce soluzioni di sistema integrati
per la saldatura. Oltre ad attuatori,
trasformatori e scatole di comando
vengono prodotte principalmente
apparecchiature di controllo.
Uno dei compiti più importanti durante
il montaggio consiste nella rivettatura
degli involucri di metallo per i componenti elettronici. Di norma, i rivetti dei
caricatori su strisce di carta impiegati
fino ad oggi non hanno la forza di serraggio sufficiente per tenere insieme i
componenti in lamiera. I rivetti in punti
difficili da raggiungere rimanevano
sempre storti e non potevano essere
tolti che con grandi sforzi. Inoltre gli
elementi di connessione si svergolano
già dopo poco, rendendo più difficile
l’operazione di inserimento.
Ottimizzazione del procedimento
di rivettatura
La soluzione esistente si è rivelata
inadeguata e lunga. Gli ingegneri di
Bosch Rexroth hanno quindi cercato
un’alternativa adeguata per mettere
a riposo i rivetti e le rivettatrice finora
in uso. Dapprima si era pensato di
usare rivetti a strappo con alimentazione automatica, ma questa
soluzione si è dimostrata antieconomica a causa dell’esigua quantità di
rivetti consumati.
Dopo un’analisi approfondita, gli sviluppatori alla fine si sono dichiarati
in favore dell’impiego della nuova
versione della tecnologia Speed Rivet.
I rivetti in uso con questa tecnologia
dispongono di mandrini monouso,
che possono essere smontati,
minimizzando il pericolo di lesioni.
Inoltre nell’elemento di connessione
non rimangono altri mandrini che si
possono allentare per l’azione delle
vibrazioni. Questo è un risultato
particolarmente importante per le
applicazioni nel campo dell’elettronica, perché in questo modo viene
eliminato il pericolo di cortocircuito
derivante da pezzi di fabbricazione
di terzi.
Rivettatrice idonea
Una volta trovata una soluzione
appropriata per l’elemento di connessione, è stata la volta dell’ottimizzazione delle rivettatrici. Gli operai
di Bosch Rexroth non erano particolarmente soddisfatti dei prodotti
che si trovavano sul mercato fino a
quel momento. Allo stesso tempo
GESIPA ® sviluppava un nuovo apparecchio per la tecnologia Speed Rivet
più veloce, più leggero ed ergonomico rispetto alla concorrenza, ma
anche economicamente più attrattivo.
Questo era il momento ideale per
l’introduzione della serie TAURUS ®.
Con questa serie caratterizzata da un
sistema di montaggio modulare, la
casa produttrice è riuscita a far convergere i molteplici vantaggi come il
design ergonomico, il peso ridotto e
l’economicità, in un prodotto nuovo.
Dopo il promettente successo delle
prime prove, GESIPA ® si è messa
alla ricerca di un partner per testare i
nuovi apparecchi nelle applicazioni in
serie. Bosch Rexroth rappresentava il
partner ideale per questo obiettivo.
il lavoro viene svolto unicamente con
questo prodotto.
L’apparecchio è 600 g più leggero dei
prodotti paragonabili di altri concorrenti.
Ha anche un design molto più ergonomico, che lo rende piacevole e facile da
maneggiare. Grazie alla sua snella configurazione, è possibile raggiungere anche
i punti più difficili. Nel quadro di un potenziamento del portafoglio di prodotti, altre
stazioni di lavoro sono state corredate
della GESIPA ® TAURUS ® 1 Speed Rivet.
Nuova TAURUS® 1 Speed Rivet
Il reparto Research & Development
di GESIPA ® è riuscito a mettere a
disposizione in brevissimo tempo i
prototipi Bosch Rexroth funzionanti.
Grazie al buon coordinamento fra il
servizio esterno, la progettazione
e il manager del prodotto, gli apparecchi sono stati ottimizzati per
le applicazioni in serie. Con oltre
1’200’000 Speed Rivets lavorati
da Bosch Rexroth gli apparecchi di
prova si sono conservati al meglio.
La nuova TAURUS ® 1 Speed Rivet
è così affidabile, che nel frattempo
Insieme verso l’obiettivo
Con Bosch Rexroth si è costruito nel
tempo un contatto intenso e affidabile.
La fase dei test nel reparto produttivo dello stabilimento di Erbach ha
coadiuvato gli ingegneri di GESIPA ®
nello sviluppo della nuova TAURUS ® 1
Speed Rivet. In futuro si prevede di
fornire, oltre alle rivettatrici, anche i rivetti
adeguati per questo metodo di lavorazione. In questo modo Bosch Rexroth
avrà ideato una soluzione ottimale per le
sue necessità.
17
Gérault Frejaville, Division Industrial, [email protected]
Una questione modulare
I nuovi interruttori di circuito di Schneider Electric
si evidenziano in particolare per la loro modularità.
Questo è permesso dal dispositivo di fissaggio di
SFS intec. Per il collegamento delle singole unità sono
stati sviluppati rivetti lunghi e sottili, prodotti per
impianti su misura da SFS intec.
Struttura modulare innovativa
Fissaggio di rivetti ambizioso
Schneider Electric Industries SAS
offre prodotti per le reti a media e
bassa tensione. Per questo la società
francese è uno sviluppatore leader
di soluzioni per l’automazione e il
comando. Tra i prodotti più noti si
annoverano gli interruttori di circuito e
i sezionatori di potenza, che si evidenziano per l’affidabilità e la resistenza.
Da una serie di varianti è stato
deciso il fissaggio di rivetti come
soluzione ottimale. Fino ad oggi,
questa tecnica era stata impiegata
negli interruttori singoli ma non nei
blocchi di commutazione. La sfida
consiste nell’inserire i rivetti lunghi
e sottili nel blocco di commutazione, fissati successivamente con
rivettatura orbitale.
Il nuovo interruttore di circuito
combina in modo attendibile in un
dispositivo le funzioni di protezione e
misurazione. Una delle principali caratteristiche è la sua struttura modulare,
con uno fino a quattro interruttori di
circuito collegati con dispositivi di
fissaggio specificatamente predisposti
in diverse lunghezze.
La rettilineità richiesta dei pezzi
lunghi e sottili impone elevate esigenze per quanto concerne la loro
fabbricazione. SFS intec ha sviluppato un processo efficiente sulla
base dello stampaggio a freddo. La
scelta del materiale adatto gioca un
ruolo fondamentale. Con il materiale
di partenza stabilito da SFS intec, il
numero di fasi produttive necessarie
e la manipolazione si riducono in
modo decisivo.
Soluzione di fabbricazione
economica
Nel corso del progetto SFS intec
ha realizzato prototipi su impianti
di lavorazione esistenti, con i quali
sono stati testati l’inserimento e la
funzione nella produzione preserie
presso Schneider Electric. In questo
modo è stato possibile verificare e
ottimizzare il design nonché sviluppare l’impianto di montaggio presso
il cliente. Sulla base di questi risultati
SFS intec ha predisposto lo schema
di produzione.
La collaborazione tra Schneider
Electric e SFS intec ha permesso
di acquisire esperienza comune. A
seguito di investimenti in un impianto
di produzione specifico per i pezzi
è stata realizzata una soluzione efficiente ed economica. Schneider
Electric riceve così pezzi pronti per il
montaggio e prodotti con un processo
sicuro. In questo modo la produttività
nel montaggio presso il cliente viene
aumentata in modo sostenibile.
Schneider Electric è uno specialista
attivo in tutto il mondo nel settore
della gestione energetica e dell’automazione. Nel 2014 la società, fondata
nel 1836, ha realizzato un fatturato
di 25 miliardi di Euro. Circa 170’000
collaboratori assistono i clienti in
oltre cento paesi affinché utilizzino
la loro energia e i loro processi in
modo sicuro, affidabile e sostenibile.
Da semplici interruttori a complessi
sistemi operativi, Schneider Electric
supporta i clienti nella gestione e
automatizzazione delle loro aziende.
A questo scopo viene impiegato
il know-how completo nel settore
tecnologia, software e servizi. Le
tecnologie così connesse rinnovano
industrie, cambiano le città e arricchiscono la nostra vita.
19
n I contatti dell’attuatore (al centro e
a destra) sono inseriti nel modulo elettronico (a sinistra).
Günter Leitner, Division Automotive, [email protected]
Robusto e aderente
Un affare pulito
Produzione senza problemi
Pulito e aderente
Il cambio a nove marce di Mercedes-Benz è comandato da un
modulo elettronico di Bosch. Il
modulo è incorporato direttamente
nel cambio e galleggia in olio caldo
fino a 140 gradi. Inoltre, l’unità di
comando è direttamente esposta
alle vibrazioni di una vita utile
dell’auto sempre più lunga. Per
un’elettronica sensibile e supertecnologica è quindi necessario un
alloggiamento esterno robusto.
Il modulo elettronico per il cambio
automatico a nove marce di
Mercedes-Benz viene realizzato
nello stabilimento Bosch di Eisenach (Germania). In ogni modulo
sono installati automaticamente
nove contatti dell’attuatore con
due contatti inseriti a pressione.
Per lo sviluppo di questo componente precisissimo, Bosch ha
lavorato a stretto contatto con gli
specialisti di SFS intec. Insieme
hanno elaborato e implementato
soluzioni tecniche.
I risultati hanno fornito spunti per
adottare provvedimenti idonei nella
fabbricazione. Osservando queste
condizioni generali, il processo di
pressofusione è realizzato presso
SFS intec a Korneuburg (Austria).
Due contatti di metallo vengono
inseriti a pressione nel pezzo e,
successivamente, i componenti
pronti sono sistemati automaticamente nella posizione corretta in
blister riutilizzabili.
Il nuovo cambio automatico a
nove marce di Mercedes-Benz è
un’opera d’arte tecnologica ed è
comandato da un modulo elettronico sviluppato da Bosch. I contatti
dell’attuatore provvedono a una
trasmissione priva di interferenze
dei segnali elettronici al cambio.
Questi componenti sono prodotti
da SFS intec, osservando i requisiti
di pulizia più elevati.
I cambi automatici sono sempre più
amati. In passato erano considerati
soggetti a malfunzionamenti e poco
vantaggiosi in termini di consumo di
carburante. Nel frattempo un veicolo
nuovo su quattro viene equipaggiato
con un sistema di assistenza al selettore di marcia. Persino Porsche, il
costruttore di auto sportive, ha dotato
l’84 % dei propri veicoli di un convertitore di cambio automatico o un
cambio a doppia frizione.
Cambio automatico moderno
Un contributo decisivo a questo
trend è stato l’enorme sviluppo degli
ultimi anni. I cambi automatici dispongono oggi di un grado di efficienza
superiore rispetto ai loro fratelli ad
accensione manuale. I sistemi di
trasmissione moderni ed elettronici
azionano meglio i punti di inserzione
ed essenzialmente più rapidamente
rispetto alla mano del conducente.
Questo permette una guida più
sportiva e contemporaneamente
più comoda.
Un vantaggio ulteriore di un convertitore automatico è l’elevato
numero di marce. Nei modelli più
recenti di Mercedes-Benz viene
attualmente impiegato un cambio
automatico a nove marce. Grazie ai
rapporti di cambio più bassi, i veicoli
viaggiano spesso alla velocità ottimale. Di conseguenza il consumo
e anche l’inquinamento sono
minori, con valori di accelerazione
fondamentalmente migliori.
Per la trasmissione del segnale
elettrico all’unità di comando sono
utilizzati speciali punti di contatto
sull’alloggiamento. Questi cosiddetti
contatti dell’attuatore devono soddisfare requisiti elevatissimi. Da un
lato è necessaria la massima precisione per poter produrre un contatto
senza attrito. Dall’altro è necessaria la massima pulizia per evitare
che anche le più piccole particelle
raggiungano i contatti innescando
un cortocircuito.
Di massima importanza è stata
l’eliminazione della contaminazione di particelle metalliche e
non metalliche nell’intero settore
di produzione, che ha richiesto
un’analisi delle macchine previste e dei locali adiacenti. L’analisi
è stata effettuata con l’aiuto di
«trappole di pulizia». Era inoltre
importante tenere conto degli
influssi meteorologici.
SFS intec consegna questi pezzi
tecnicamente puliti e pronti per l’inserimento direttamente alla linea
di montaggio di Bosch. Per soddisfare l’esigenza crescente Bosch,
oltre a Eisenach, ha allestito
un’ulteriore linea di produzione.
In questo progetto, entrambe le
società hanno abbandonato i propri
processi di produzione convenzionale e hanno intrapreso modifiche
sostanziali. Questa disponibilità ha
infine ripagato entrambi i partner.
21
Stade Pierre-Mauroy, Lille
Stade Matmut Atlantique, Bordeaux
Un’altra caratteristica del tempio
del calcio di oggi è l’integrazione di
palchi di lusso e sale riunioni, che
attirano alle partite visitatori ricchi
e società. Inoltre, possono essere
organizzati eventi per i clienti e i
dipendenti. Una società calcistica,
quindi, beneficia di un migliore
sfruttamento del proprio stadio e di
entrate supplementari oltre al calcio.
Christophe Borel, Division Construction, [email protected]
L’Europa e la febbre del calcio
Influssi sull’architettura
Gli stadi di calcio sono cambiati
drasticamente nel corso del tempo.
Oltre al comfort e all’estetica, la
sicurezza è stata notevolmente
aumentata. Per il Campionato
Europeo 2016, in Francia sono stati
ricostruiti o modernizzati numerosi
stadi. E sono stati utilizzati i prodotti di SFS intec.
Calcio ed emozioni
Più di ogni altro sport, il calcio vive
della sua lunga tradizione e dell’atmosfera negli stadi. Le emozioni sull’erba
si trasmettono continuamente al pubblico e viceversa. Per questo i sostenitori di una squadra sono spesso
indicati come il dodicesimo uomo.
Allo stesso tempo, il pubblico è un’importante fonte di reddito con la sua
regolare partecipazione.
Un campo da gioco moderno contribuisce in modo decisivo al successo
di un club. Di conseguenza il settore è
cambiato molto negli ultimi anni. Fino
agli anni ’90 la maggior parte dei club
giocava in stadi che appartenevano
alle città. Dal momento che l’attenzione si concentrava sugli sport di
massa, il campo da gioco era spesso
circondato da una corsia per l’atletica
leggera. Così le piatte tribune, perlopiù
coperte, erano relativamente lontane
dalla scena.
Segni distintivi di stadi moderni
Oggi gli stadi appartengono solitamente ai club e sono stati completamente ricostruiti o modernizzati
per soddisfare le esigenze del calcio.
Le tribune sono ora direttamente a
bordo campo e sono completamente
coperte. Con il loro design ripido
permettono agli spettatori una buona
visione del gioco, senza ostacoli. Così
le emozioni possono essere trasmesse direttamente dai giocatori ai
tifosi e viceversa.
Vie di collegamento ampie e grandi
passaggi consentono una rapida evacuazione in caso di emergenza.
Costruzioni per Euro 2016
Un concetto di sicurezza ben funzionante è un criterio importante per
autorizzare manifestazioni. L’Unione
delle associazioni calcistiche europee
UEFA ha imposto regole molto severe
per ospitare il Campionato Europeo
2016, che riguardano sia la sicurezza
sia le infrastrutture nello stadio e
nell’ambiente. Devono essere presenti possibilità di parcheggio e vie di
accesso sufficienti. Soprattutto questi
ultimi criteri comportano spesso la
necessità di un nuovo edificio in un
altro luogo.
Le partite per il Campionato Europeo
2016 in Francia si giocheranno in dieci
stadi, che sono stati pregiatamente
modernizzati o ricostruiti da zero.
In armonia con l’orientamento
corrente, l’architettura degli stadi
è cambiata. Le vecchie sedi possedevano una costruzione di cemento
puramente funzionale ed erano
completamente aperte. Oggi le facciate di alta qualità hanno un aspetto
attraente. All’interno degli stadi è
presente una varietà di locali. Materiali pregiati creano una piacevole
atmosfera, che invita a trattenersi e
a ritornare.
Anche l’architettura degli interni è
cambiata radicalmente. Mentre in
precedenza la maggior parte del
pubblico seguiva le partite in piedi,
oggi gli stadi dispongono perlopiù
solo di sedili singoli. Questo a favore
del comfort e, contemporaneamente, della sicurezza dei visitatori.
Stade Matmut Atlantique, Bordeaux
23
Parc Olympique Lyonnais, Lyon
I costi di costruzione, per un totale di
circa 487’000 posti in tutte le sedi,
ammontano a oltre 1,5 miliardi di Euro.
Tra questi rientrano anche numerosi
prodotti di SFS intec.
Stade Pierre-Mauroy
Lo stadio della squadra di calcio OSC
Lille è stato chiamato come il sindaco
di lunga data di Lilla. Progettato dallo
studio di architettura Valode & Pistre e
dall’architetto Pierre Ferret, lo stadio
ha una capacità di 50’083 spettatori.
Un highlight speciale è il tetto, che
può chiudersi in 30 minuti. Inoltre, la
superficie di gioco può essere sollevata, trasformandosi così nel tetto di
un’arena per eventi minori.
Parc Olympique Lyonnais, Lyon
Poiché Lilla si trova in prossimità del
Canale della Manica, i venti occidentali provenienti dall’Atlantico causano
precipitazioni molto frequenti, con un
notevole contenuto di sale. Questo
impone elevati requisiti per il materiale da utilizzare. Per il collegamento
delle cassette in acciaio inox, l’azienda
leader Martifer ha utilizzato viti autofilettanti del tipo SX di SFS intec, che
soddisfano completamente gli aspetti
tecnici e legati alla sicurezza.
Stade Matmut Atlantique
Dopo oltre 90 anni, il Football Club
Girondins de Bordeaux lascia il suo
vecchio stadio Chaban-Delmas. La
nuova arena è stata progettata dagli
architetti svizzeri Jacques Herzog e
Pierre de Meuron (studio di architettura Herzog & de Meuron) e ha una
capacità di 42’052 posti a sedere. Qui
in futuro, oltre al calcio, si terranno
anche partite di rugby, che richiedono
un’estensione del campo. A questo
scopo sono state installate quattro
file di posti mobili sui gradini più bassi
delle tribune dietro la porta, consentendo la conversione di 1’000 posti
temporanei entro sette ore.
In questo progetto, la società edile
Castel & Fromaget ha utilizzato differenti viti autoforanti di SFS intec,
in parte dello stesso colore del
rivestimento esterno e provviste di
una testa irius ®. In questo modo
possono essere integrate perfettamente nei profilati sinusoidali
utilizzati. Con questa combinazione
è stata realizzata una soluzione di
sistema estetica.
Stade Allianz Riviera
Stade Allianz Riviera, Nice
Lo stadio multifunzionale di OGC
Nice è stato progettato dallo studio
di architettura Wilmotte & Associés.
Mentre fino a 45’000 visitatori troveranno posto ai concerti, per le
partite di calcio la capacità è limitata
a 35’000 spettatori. Come lo Stade
Stade Geoffroy-Guichard, Saint-Étienne
Matmut Atlantique a Bordeaux,
le tribune dietro la porta possono
­rientrare, permettendo la necessaria
estensione del campo per le partite
di rugby.
L’involucro edilizio dello stadio è
costituito da diversi strati differenti.
Le tribune sono circondate da una
struttura in legno elaborata, sulla
quale si trova una struttura reticolare in acciaio con un involucro
trasparente fissato. Questa struttura
elaborata forma una facciata attraente, lasciando penetrare la luce.
Per il rinforzo dei profilati in legno, la
società edile Fargeot Lamelle Colle
di Arbonis ha inserito il sistema WR
di SFS intec.
Il tetto dello stadio ha una forma
insolita. Il fissaggio della membrana
di copertura sintetica e dell’isolamento è stato effettuato utilizzando il sistema economico IRFP
di SFS intec. Per il fissaggio della
parte del tetto trasparente sono
stati utilizzati dispositivi di fissaggio
perforanti del tipo SDZ5. Questi
dispongono di una testa verniciata
con un cappuccio zinco-alluminio
(Zamak) per garantire la resistenza
alla corrosione richiesta.
Stade Geoffroy-Guichard
Inaugurato nel 1931, lo Stade Geoffroy-Guichard è la sede principale
del glorioso AS Saint-Étienne e ha
già ospitato il Campionato Europeo
nel 1984 e la Coppa del Mondo
nel 1998. Dispone di 35’352 posti e
prende il nome dal fondatore della
società. Come parte del lavoro di
conversione, le precedenti tribune
in piedi sono state completamente
coperte. Una facciata di elevata
qualità ora abbraccia l’intero stadio,
creando un ambiente chiuso.
Il rivestimento murale è stato realizzato in pannelli forati. Per il fissaggio alla sottostruttura sono state
utilizzate viti SD6 con testa irius ®.
La facciata è stata completata con
elementi decorativi specifici. La
società di costruzioni Couvrisol
ha utilizzato rivetti in acciaio inox
di SFS.
Parc Olympique Lyonnais
Conosciuto anche come lo Stade
des Lumières è di proprietà del
Football Club Olympique Lyon. La
nuova costruzione è costata circa
381 milioni di Euro e ha una capacità
di 59’186 posti a sedere. Sostituisce lo Stade Gerland, ­inaugurato
nel 1926, e si trova fuori della città
di Lione. Il Parc Olympique Lyonnais offre anche spazio per un
centro ricreativo, due alberghi e
numerosi uffici.
Stade Geoffroy-Guichard, Saint-Étienne
25
Signor Binder, come era lavorare per
SFS Presswerk Heerbrugg AG quando
è entrato in azienda?
Nei primi anni ’80 SFS* era un’azienda
estremamente lineare. Contava infatti
ca. 300 collaboratori e il fatturato
sfiorava i 60 milioni di Franchi svizzeri.
Accanto alla sede di Heerbrugg erano
presenti filiali in Francia, Germania
e Svezia.
L’azienda era fortemente caratterizzata dallo spirito e dal pragmatismo
dei fondatori. In generale, imperava
un enorme ottimismo. È stato fatto
un numero relativamente alto di investimenti. In questo periodo SFS è
cresciuta molto.
Come è cambiato il contesto industriale da allora?
Intervista a Helmut Binder
Sono passati oltre 34 anni da quando Helmut Binder è
entrato in quella che all’epoca era chiamata SFS Press­
werk AG, presso la quale ha lavorato in diversi reparti
e con una serie di incarichi dirigenziali. Dal 1996, nelle
funzioni di CEO, Helmut Binder ha deciso le sorti del
Gruppo SFS intec. In questo lasso di tempo l’azienda
si è trasformata da produttore di viti prevalentemente operativo sul territorio europeo in un gruppo
industriale presente su scala globale. Alla fine di
marzo 2016 per Helmut Binder è iniziato il meritato
periodo della pensione. Abbiamo parlato con lui del
tempo trascorso presso SFS.
La caduta della Cortina di ferro ha
senz’altro determinato una svolta.
Fino a quel momento, infatti, le nostre
attività si concentravano sull’Europa
occidentale. Eravamo quindi prevalentemente attivi sui mercati locali.
Dopo quell’evento i nostri clienti hanno
iniziato a internazionalizzare sempre
più le proprie attività imprenditoriali.
Accanto a questa tendenza si è verificato un marcato consolidamento dei
nostri settori di attività, che è sfociato
in rapporti commerciali più stretti. Di
pari passo con le reciproche interconnessioni, però, è cresciuto anche il
livello di concorrenza.
In che modo si è trasformata SFS?
Dal 1980 SFS è cresciuta enormemente. Nel 2013 è stato superato
per la prima volta il traguardo del
miliardo di franchi di fatturato. Nello
stesso periodo è aumentato anche
il numero di collaboratori, toccando
oltre 6’000 unità. La nostra azienda
non soltanto è diventata più grande
ma ha anche assunto un carattere maggiormente internazionale
ed eterogeneo.
Le attività di SFS oggi si svolgono
infatti in oltre 50 sedi in più di
20 paesi. Anche le tecnologie impiegate, la gamma di prodotti offerti e
i segmenti di attività hanno subito
enormi trasformazioni. È certo evidente che al giorno d’oggi la struttura organizzativa degli anni ’80 non
sarebbe più funzionale.
Il processo di trasformazione dall’organizzazione prettamente funzionale
dell’epoca all’odierna struttura divisionale ha avuto luogo con una serie
di tappe intermedie su un periodo di
oltre 20 anni.
Nel Suo periodo di attività è stato
costretto anche a gestire una serie di
crisi. Come le ha superate?
sono stati indispensabili la comprensione e la lealtà dei nostri collaboratori.
Lei è stato coinvolto da SFS in
una serie di progetti di acquisizione. In quali settori ha trovato le
sfide maggiori?
Sin dall’inizio le acquisizioni hanno
giocato un ruolo importante. Infatti,
erano un elemento costitutivo sostanziale della nostra strategia di crescita.
Nel mio periodo di attività ho preso
parte a circa 30 progetti. La maggior
parte delle acquisizioni aziendali
ci hanno permesso soprattutto di
accedere a mercati in nuove regioni.
Soltanto successivamente abbiamo
beneficiato anche delle nuove tecnologie e conseguentemente dei nuovi
segmenti di clientela.
Ho sempre prestato la massima attenzione alla logica industriale di una possibile fusione oltre che al potenziale
e alla mentalità della nuova dirigenza.
Guardando indietro, non possiamo che
stilare un bilancio positivo delle nostre
attività di acquisizione. E questo anche
se nelle fasi iniziali abbiamo talvolta
inglobato anche aziende piccole dotate
di troppe poche risorse.
Che cosa distingue SFS dalla
concorrenza?
Innanzitutto, dovremmo stabilire chi
annoverare tra la concorrenza. Il nostro
modello imprenditoriale ci ha sempre
permesso un’enorme estensione.
Sin dagli esordi le competenze nello
stampaggio a freddo sono il fulcro
delle nostre attività. Per favorire un
approccio focalizzato al mercato
abbiamo ben presto iniziato a sviluppare settori aziendali indipendenti che,
erano rivolti a un segmento di clientela
con le rispettive specifiche esigenze.
Grazie a questo concetto siamo
­riusciti a comprendere molto meglio le
Chiaramente SFS ha dovuto anche
affrontare momenti difficili. Abbiamo
attraversato fasi di recessione all’inizio degli anni ’90 e nel 2001 / 2002.
Ricordo ancora senz’altro bene la
massiccia crisi del 2008 e 2009.
Naturalmente, la nostra azienda
subisce inoltre la continua pressione
verso l’apprezzamento del Franco,
che si è fatta più pesante soprattutto
negli ultimi cinque anni.
Oggi è possibile affermare che in
tutti gli anni di crisi siamo comunque stati capaci di ottenere risultati
positivi. Inoltre, grazie a una gestione
coerente e rapida, siamo sempre
usciti ancora più forti da ogni recessione. In situazioni come queste
n Sotto la direzione del dott. Helmut Binder, nel corso dell’internazionalizzazione sono
anche state sviluppate le attività nel mercato asiatico.
27
peculiarità dei nostri settori di clientela
ed a rispondere adeguatamente alle
loro necessità individuali. In questo
modo ci siamo trovati ad affrontare
un ambito molto eterogeneo per
quanto riguarda la concorrenza. Infatti,
avevamo aziende interlocutrici diverse
in base al settore di attività, alla tecnologia o alla regione.
Nella permanenza presso SFS come è
sviluppato sotto il profilo umano?
Nel corso di una lunga carriera professionale si può e si deve imparare
molto. Ovviamente questo vale anche
per me. All’inizio ero fortemente
influenzato dalla mia formazione scientifico-tecnica. Nelle attività analitiche
ci si concentrava molto spesso soltanto sui costi ma, a posteriori, questo
approccio non è sufficiente.
Con il passare degli anni, l’individuazione delle opportunità e l’assunzione
prudente di rischi calcolati hanno
affinato ulteriormente l’intuito. Allo
stesso modo, ho capito che era possibile ottenere maggiori risultati per SFS
concedendo ai collaboratori potere
decisionale in ambito imprenditoriale
e concentrandosi sulle esigenze dei
clienti anziché limitarsi al solo esercizio
dei costi.
Quali sono state le più grandi sfide che
ha dovuto affrontare durante la carica
di CEO?
Oggi come ieri ritengo che le principali
sfide risiedano in ambito di internazionalizzazione. Per la nostra azienda
con un piccolo mercato domestico
non c’erano di certo alternative. Al
momento dell’ingresso in nuove
regioni si dipendeva sostanzialmente
da una buona dirigenza locale. Ma,
accanto alle qualifiche professionali,
occorrevano anche accordo in merito
alla comprensione dell’attività aziendale oltre alla capacità e alla predisposizione a comunicazioni aperte.
Non è sempre stato facile reperire
sul posto dirigenti capaci e pronti a
mettersi a disposizione di un’azienda
piccola e sconosciuta. Di norma, erano
fattori non rilevanti per i quali c’era uno
scostamento rispetto alla cultura SFS.
Al fine di ovviare a queste differenze,
nel 2000 abbiamo introdotto l’inglese
come lingua aziendale. Subito dopo,
abbiamo avviato su scala aziendale
un’intensa campagna sui valori incentrata sulla qualità dei rapporti interni
ed esterni.
Per concludere in bellezza, circa dieci
anni fa è seguito un programma di
formazione internazionale completo
che è stato frequentato da quasi
200 dirigenti di ogni settore della
nostra organizzazione. Con questi
interventi abbiamo innanzitutto
migliorato la comprensione reciproca,
presupposto imprescindibile per una
positiva collaborazione.
Quali sono, a Suo avviso, le difficoltà da superare per riuscire a
sopravvivere anche in futuro sul
mercato mondiale?
Purtroppo non esistono ricette
magiche in proposito. Altrimenti
sapremmo già tutti cosa fare. Tuttavia, sono convinto che sia possibile
porre delle basi corrette trovando
il giusto equilibrio tra competenze
tecnologiche, vicinanza al cliente,
know-how applicativo, buon rapporto con i clienti e approccio
interno basato sulla positività.
Manca soltanto quel pizzico di
fortuna sempre utile in ogni ambito
della vita.
Qual è l’augurio che desidera rivolgere a SFS nel 2016 ora che appresta a uscire dall’azienda?
ciò che mi renderebbe felice, perché
dopo 34 anni di appartenenza oltre al
legame materiale si instaura anche un
forte rapporto emotivo.
Di cosa va particolarmente fiero?
Credo di poter affermare a questo
proposito che in tutti questi anni noi
siamo riusciti a sviluppare sempre
positivamente SFS, tanto per gli
azionisti quanto per i collaboratori e
i clienti. Inoltre, sono estremamente
compiaciuto di avere potuto delineare
negli anni ’90 il cambiamento generazionale nella direzione aziendale e più
di recente il passaggio di consegne
al nuovo team dirigenziale interamente a collaboratori di lungo corso
­dell’azienda stessa.
mi ha permesso di dedicarmi a
nuove attività. Ho infatti una serie
eterogenea di interessi. Nel tempo
libero così conquistato mi dedico
prevalentemente a sport invernali,
escursioni in montagna, golf, lettura,
viaggi, partecipazione a eventi culturali
e così via. Inoltre, offro la mia esperienza a istituzioni e aziende. Sono
arrivato all’età di 66 anni. Se la salute
mentale e fisica me lo permetteranno,
prevedo una nuova fase della mia
vita entusiasmante.
Come è preparato alla pensione?
n Oltre all’espansione all’estero, tra il 1980
(in alto) e oggi (in basso) anche l’impianto
di stampaggio di Heerbrugg è stato costantemente ampliato.
Auspico che SFS resti un’azienda
di buona qualità e di successo. SFS
dovrebbe rimanere allettante per
tutti i gruppi di interesse. Questo è
Ho avuto la fortuna di poter ridurre il
mio carico di lavoro già nel 2014 con le
dimissioni da CEO. Questa occasione
* I dati si riferiscono ad SFS industrie e
successivamente al Gruppo SFS intec.
29
Michael Leitner, Division Distribution & Logistics, [email protected]
Logistica per l’industria 4.0
Il segmento Distribution & Logistics
vende in Svizzera un’ampia gamma
di sistemi di fissaggio, ferramenta,
utensili e prodotti tecnico-chimici
a marchio SFS unimarket. Inoltre,
essendo partner di aziende operative nel settore artigianale e industriale, SFS unimarket sviluppa
soluzioni logistiche innovative i cui
sistemi di magazzino e di ordinazione consentono di ridurre i costi
di approvvigionamento e di accrescerne il livello di sicurezza. Tra gli
innumerevoli clienti di nota fama
si annovera il gruppo operativo su
scala internazionale Stadler Rail.
Già da anni le soluzioni logistiche intelligenti hanno assunto un ruolo determinante nell’acquisto di componenti C
che, benché siano caratterizzati da un
valore del bene relativamente limitato,
presentano una spesa per l’approvvigionamento sproporzionatamente
grande. Piccoli componenti come
viti, dadi e guarnizioni di tenuta sono
irrinunciabili a livello di produzione. Per
ridurre al minimo la spesa di approvvigionamento, i componenti C devono
essere quindi sempre disponibili nelle
giuste quantità e, idealmente, ordinarsi
da soli.
Industria 4.0 by SFS
Proprio questa idea di contenitore di
stoccaggio con ordinazione automatica
nel 2008 ha condotto allo sviluppo di
turnLOG ®. Questo sistema si compone
di un contenitore dotato di divisori e di
un transponder. Quando le scorte di
consumo nella parte anteriore del contenitore si esauriscono, il contenitore
ruota per dare accesso alle scorte di
riserva. Con questa rotazione il trasponder invia un ordine mediante la tecnologia RFID. Grazie a questa soluzione nel
2009 SFS unimarket è stata insignita
del premio European Logistics Award.
Negli anni successivi questo sistema
è stato integrato con le soluzioni
pushLOG ® e weightLOG ®. Gli articoli voluminosi, che non possono
essere immagazzinati in contenitori,
possono essere ordinati grazie a
pushLOG ® semplicemente premendo un pulsante. Con weightLOG ®
SFS ­unimarket ha invece immesso sul
mercato il primo sistema completamente automatico per gli ordini. L’ordine viene inviato non appena il contenitore scende al di sotto di un peso
minimo predefinito. Questa tecnologia
garantisce un valore aggiunto, poiché
consente al contempo di stilare automaticamente l’inventario.
«M2M by SFS»
Dopo anni di attività di sviluppo,
nell’ambito della conferenza sull’innovazione tenutasi ad aprile 2015
SFS unimarket ha lanciato la nuova
generazione di soluzioni logistiche
denominate «M2M by SFS». «M2M»
significa «machine to machine», che
indica lo scambio automatizzato di
Un estratto delle prestazioni offerte da SFS nel campo della logistica
turnLOG®2
Soluzione che permette di effettuare
ordini al momento
della rotazione
del contenitore di
stoccaggio dotato
di divisori.
pushLOG®2
Soluzione che permette di effettuare
ordini premendo un
pulsante; tecnologia ideale per materiali voluminosi.
weightLOG®
Soluzione che permette di effettuare
ordini in maniera
completamente
automatizzata
quando il contenuto del contenitore scende sotto
il livello di peso
minimo previsto.
reachLOG®
Soluzione completamente automatica che permette
di effettuare ordini
con un sensore
del livello di
riempimento.
informazioni tra macchine o dispositivi – in questo caso tra un’infrastruttura di stoccaggio, terminali mobili e
sistemi ERP. Le soluzioni sviluppate
successivamente si avvalgono di
innumerevoli innovazioni tecniche
capaci di soddisfare in maniera più
puntuale le esigenze presenti e future
dei clienti. Per giungere a queste
innovazioni il team Engineering di
SFS ­unimarket ha sviluppato competenze in ambito di tecnologia dei
sensori e comunicazione wireless.
Il cuore delle soluzioni innovative è
costituito dal trasponder con tecnologia NFC, grazie al quale i clienti
hanno la possibilità di richiamare
le informazioni relative agli articoli
direttamente da terminali mobili.
Inoltre, il trasponder rileva quando il
contenuto di un contenitore cambia e
viene applicata una nuova e
­ tichetta.
Anche la comunicazione ­bidirezionale
è una soluzione utile: oltre a mostrare
se l’ordine è stato effettuato, il
trasponder consente di verificare
anche se la spedizione è già in corso.
Questa informazione offre sicurezza
al cliente e, in caso di necessità,
riduce la quantità di dispendiosi
chiarimenti accessori.
Molto più di una semplice 2a
generazione
Accanto alla seconda generazione di
turnLOG ®, pushLOG ® e ­weightLOG ®, la
famiglia «M2M» offre inoltre soluzioni
completamente nuove. ­reachLOG ®
permette infatti per la prima volta di
soddisfare un’esigenza dei clienti finora
trascurata: si tratta di un sistema di
ordinazione completamente automatizzato simile a ­weightLOG ®, che però
non richiede alcuna cellula di pesatura.
Infatti, al raggiungimento di una quantità di scorte preimpostata il sensore
del livello di riempimento invia l’ordine
senza necessità di alcun intervento
manuale. In questo modo, il sistema
è la risposta ideale per applicazioni di
ogni genere legate ai contenitori e offre
nuove opportunità di integrazione sul
posto di lavoro.
eLogistics
eLogistics è la banca dati centrale
di tutti i processi gestionali nelle
soluzioni logistiche di SFS. Grazie
a eLogistics è possibile sfruttare il
sistema anche con articoli di fornitori terzi. Il software può inoltre
essere impiegato per il controllo
dei cosiddetti processi «inbound»
e, mediante eLogistics, dei flussi
di merci da un magazzino centrale
al montaggio dei componenti e
fino al montaggio definitivo. La
piattaforma logistica viene anche
utilizzata per integrare i dati relativi
all’ordinazione direttamente nel
sistema ERP dei clienti.
31
Intervista a
Philipp Brunner
CEO Stadler Rail AG, Minsk
Avete costruito lo stabilimento in
Bielorussia quasi dal nulla. Quali
sono state le principali difficoltà?
Stadler Rail è un produttore svizzero di
veicoli ferroviari specializzato in elettrotreni per le ferrovie regionali, tram
e lavorazioni singole di treni personalizzati. L’azienda, che conta filiali in
numerosi paesi europei, impiega qualcosa come 6’100 collaboratori in tutto
il mondo, circa 2’800 dei quali in Svizzera, 1’200 in Germania e 1’000 in Bielorussia. SFS unimarket serve la sede
produttiva di Altenrhein già dal 2007.
In questa infrastruttura Stadler Rail
gestisce con i sistemi turnLOG ® e
pushLOG ® circa 3’000 articoli in sette
magazzini centrali.
Dopo che nell’anno 2008 la sede di
Winterthur ha raggiunto 2’100 articoli in 16 magazzini e un volume
annuale di 3,4 milioni di franchi
svizzeri, nel 2014 Stadler Rail ha
affidato a SFS unimarket il ruolo
di partner per i componenti C
anche per la nuova struttura in
Bielorussia. Quello di Minsk è il
più grande stabilimento di montaggio al mondo di Stadler Rail. Qui
vengono realizzati i treni bipiano
a carreggiata larga normalmente
impiegati nei paesi della CSI. Nel
nuovo stabilimento sono utilizzati
i sistemi logistici weightLOG ®
e pushLOG ®.
Oltre alla lingua e ad alcune differenze culturali, abbiamo incontrato
le difficoltà maggiori in ambito di
logistica e amministrazione. I paesi
della CIS ex sovietici impongono
requisiti molto stringenti in termini
di documentazione e di burocrazia.
Particolarmente complesso si è
rivelato il compito di garantire il
flusso di materiali tra Europa e Bielorussia, sia durante la fase di realizzazione sia nell’ambito dell’attuazione dei primi progetti produttivi.
Sotto il profilo tecnologico, lo stabilimento produttivo bielorusso è il
più moderno di Stadler. Quali sono
le differenze sostanziali con gli
stabilimenti esistenti?
Chiaramente è «il più moderno»
poiché è l’ultimo stabilimento
realizzato dal Gruppo Stadler. In
altre sedi europee creiamo un
valore aggiunto persino superiore, e
anche a livello tecnologico ci troviamo
a un livello più elevato, rispetto a quelli
finora conseguiti in Bielorussia. Una
delle principali differenze tra Minsk
e le sedi produttive già esistenti nel
Gruppo Stadler è data dal fatto che
questa infrastruttura è nata dal nulla e,
dunque, la planimetria non ha dovuto
sottostare ad alcuna limitazione
imposta da strutture preesistenti.
Di conseguenza, è stato possibile
sviluppare l’impianto in modo ideale
esattamente come richiesto dai nostri
processi produttivi. Come se non
bastasse, è perfettamente ampliabile così da poter rispondere alle
esigenze future.
Il fattore umano assume, accanto
a quello tecnologico, una valenza
decisiva. In Bielorussia è presente
una quantità sufficiente di personale
di qualità?
Sì. Esistono innumerevoli collaboratori
competenti a qualsiasi livello. Oltre
al personale altamente specializzato,
abbiamo reperito localmente tutti gli
specialisti e siamo estremamente
soddisfatti delle prestazioni mostrate.
Lo staff ad alta specializzazione,
come saldatori di alluminio e tecnici
addetti alla messa in funzione, è
stato formato nel tempo presso la
nostra azienda.
Quali sono i risultati di SFS che
l’hanno sorpresa e quali sono le sue
ulteriori aspettative nei confronti
di SFS?
SFS è riuscita a sorprendermi soprattutto con la disponibilità ad avventurarsi nel nuovo mercato bielorusso e
ad istituire e garantire con Stadler il
flusso di materiali nel comparto dei
componenti C. SFS è stata costantemente al nostro fianco durante l’allestimento e le prime fasi di consegna,
reagendo sempre tempestivamente
quando all’inizio non tutto andava
secondo i piani.
Con l’esperienza maturata nel nostro
programma di componenti C e
nell’ambito doganale e logistico per
la Bielorussia, sul medio periodo
ci aspettiamo di riuscire a ridurre
al minimo la quantità di magazzini
intermedi e che le scorte nella
produzione si avvicinino al livello
ottimale. Per il futuro auspichiamo
inoltre grande flessibilità per quanto
riguarda l’adeguamento della nostra
produzione e, di conseguenza, dell’infrastruttura di SFS e del programma di
componenti C.
Quali sono, a Suo avviso, i principali
vantaggi garantiti dalle soluzioni logistiche di SFS?
Monitoraggio e controllo a fronte di
automatizzazione e risparmio. Purtroppo in Bielorussia la soluzione di
SFS non garantisce tutti i principali
vantaggi che riesce a mostrare presso
le nostre filiali svizzere. Specifiche
esigenze in termini di bilanci mensili
e annuali relativi alle scorte in ambito
aziendale e della zona doganale libera
ci hanno costretto a spese enormi. Ad
ogni modo, SFS ci aiuta a ridurre tali
cifre al minimo.
Come valuta la situazione economica
negli stati della CSI a medio termine?
Per il medio periodo auspichiamo
fortemente una ripresa in Russia e nei
paesi vicini. Tuttavia, non sono in grado
di fare previsioni in merito. L’unica
certezza è che in questi periodi di difficoltà ci stiamo preparando a rispondere con una capacità sufficiente non
appena i mercati si riprenderanno.
33
Stephen Garapic, Division Automotive, [email protected]
Gioco della valvola
I motori sono oggi il fattore più
importante per garantire la mobilità. Perciò il loro sviluppo è una
delle sfide principali per le case
automobilistiche. Deve essere
investito molto tempo e denaro
fino al lancio sul mercato di una
nuova generazione. La scelta
dei partner adatti è quindi di
particolare importanza.
Delphi Automotive ha sviluppato
un concept innovativo, che impone
nuovi criteri in materia di efficienza e
sviluppo della potenza per i motori.
In questo progetto, gli ingegneri si
sono confrontati con molte sfide
nei settori della progettazione e
della produzione. Per questo Delphi
è ricorso alle risorse globali e al
know-how di SFS intec. I buoni
rapporti tra le due società hanno
consentito la realizzazione di questo
innovativo prodotto.
L’applicazione
«High Lift Follower» (HLF) è incorporato nella nuova generazione di
motori Pentastar di «Fiat Chrysler
Automobiles» (FCA). In questi motori
a sei cilindri provvedono a una
maggiore efficienza dodici moduli,
due per cilindro, facilitando considerevolmente l’aspirazione di aria
e riducendo così il consumo fino al
cinque per cento. Ne beneficiano
tutti i modelli dall’anno di fabbricazione 2016, tra gli altri, il nuovo Jeep
Grand Cherokee.
Con velocità medie e basse, l’HLF
è in modalità «low», in modo che
le valvole si aprano solo al minimo.
Con velocità elevate, l’HLF si sposta
in modalità «high». In questo caso,
i bilancieri dell’albero a camme
vengono fissati nella posizione
più esterna, le valvole si aprono
completamente e l’alimentazione
della miscela aria-carburante
è ottimizzata.
La lunga strada verso il successo
Lo sviluppo di HLF è avvenuto
nell’arco di cinque anni. Gli specialisti
di Delphi avevano originariamente
ipotizzato che il componente potesse
essere prodotto solo in un processo
di asportazione con trucioli. A causa
della complessità del design, era
stata esclusa la possibilità di una
produzione con tecnica di stampaggio
a freddo. Tuttavia, sulla base della
buona cooperazione tra Delphi e
SFS intec, questo obiettivo potrebbe
essere ancora raggiunto ottimizzando
le forme.
Per la realizzazione del concept HLF
è stato richiesto il know-how complessivo europeo e statunitense di
SFS intec. Lo sviluppo e la definizione
Delphi Automotive PLC (Borsa
di New York: DLPH) è un fornitore
leader per l’industria delle autovetture e dei veicoli commerciali.
Il suo portafoglio di prodotti interconnessi comprende soluzioni
che rendono i veicoli più sicuri
e più verdi. 127’000 dipendenti
lavorano presso la sede di Saint
Helier, Jersey (USA) e in altri siti in
33 paesi.
Nel corso degli anni, la partnership
è stata estesa ad altri campi di
applicazione. Tra le altre cose sono
stati sviluppati e realizzati pezzi per
valvole ABS o barre di torsione.
Attualmente SFS intec consegna a
Delphi oltre 50 milioni di pezzi per
diverse applicazioni.
La cooperazione tra Delphi e
SFS intec è iniziata nel 1999 con la
fornitura di viti per valvole a farfalla. Dal 2003, SFS intec produce
per Delphi viti speciali per le
pompe di benzina, che presentano
un’elevata resistenza e soddisfano
le esigenze di pulizia specifiche.
35
Richard B. Roe,
Delphi Automotive
Manager Costruzioni
Valve Train Engineering
Variable Valve Lift Products
Fin dall’inizio, il supporto di
SFS intec è stato molto professionale e costante. Il team ci
ha sostenuto con la sua esperienza tecnica nello sviluppo
del design e nel coordinamento
dei processi di produzione.
Dopo che il progetto aveva
superato la fase di progettazione, la vasta esperienza si
è dimostrata preziosa anche
nel campo della produzione. Il
coordinamento tra le squadre
di Heerbrugg e Medina ha
funzionato perfettamente. La
buona cooperazione tra Delphi
e SFS intec ha permesso di
progettare il design di HLF
per lo stampaggio a freddo,
traducendosi per noi in notevoli
risparmi sui costi.
delle operazioni hanno avuto luogo
a Heerbrugg (CH). A Medina (USA)
sono state prodotte le capacità di
produzione necessarie per soddisfare la forte domanda di Delphi nei
prossimi anni.
Know-how tecnico completo
La cooperazione interna SFS tra gli
stabilimenti di Medina e Heerbrugg
ha funzionato perfettamente. Nel
progetto HLF sono state impiegate
molte delle numerose competenze
interne: stampaggio a freddo, lavaggio, rettifica, tornitura e trattamento
termico. Tutti i processi interni sono
strettamente coordinati. Solo così
può essere garantita la produzione di
milioni di parti in qualità costante.
Per realizzare questa quantità sono
stati acquistati nuovi impianti di produzione per il sito di Medina, operativi
a partire dal primo trimestre 2016.
Dopo la produzione presso SFS intec,
i componenti sono consegnati allo
stabilimento di Saltillo di Delphi,
Coahuila in Messico, dove avviene
l’assemblaggio finale.
e della produzione. Un’altra garanzia
è stata la stretta collaborazione con
Delphi, che ha permesso rettifiche al
design al fine di strutturare e garantire
la capacità produttiva necessaria.
Innovazione per il futuro
FCA integrerà questo componente in
numerosi modelli e piattaforme, per
cui l’HLF continuerà a essere necessario in grandi quantità anche in futuro.
Il progetto completato con successo
è il risultato della vasta esperienza di
SFS intec nei settori dello sviluppo
In questo progetto, SFS intec ha confermato la sua posizione di specialista
leader nel settore dello stampaggio a
freddo. La capacità di produrre nella
Triade si è rivelata essere un altro
punto a favore. Per questo motivo
Delphi espanderà, in futuro, la cooperazione ad altri progetti.
37
Paul Zwicker, Division Industrial, [email protected]
Un taglio preciso
Sandvik Machining Solutions AB,
una unità del gruppo Sandvik, è
il maggiore produttore mondiale
di utensili da taglio. Il gruppo
svedese si affida da decenni ai
prodotti e ai servizi di SFS intec.
La stretta collaborazione tra le due
società si estende dallo sviluppo
dei prodotti fino alla produzione e
alla consegna. Un nuovo concept
logistico per tempi di realizzazione
chiaramente ridotti.
I requisiti degli utensili da taglio per
la lavorazione con asportazione di
trucioli sono aumentati notevolmente
negli ultimi anni. Il fissaggio di piastre
trancianti sul portapezzo ha quindi un
significato fondamentale. La fabbricazione di materiali più resistenti, ma
anche velocità di taglio e alimentazione maggiori per diminuire i tempi
di lavorazione, comportano la trasmissione di forze maggiori.
Inoltre la tecnica CNC odierna permette un’ottimizzazione progressiva
dei processi di tornitura. In questo
modo il numero di varianti di
utensili da impiegare è stato
notevolmente ampliato.
Collaborazione pluriennale
Sandvik Machining Solutions AB
si concentra su prodotti e soluzioni
per l’industria della lavorazione di
metalli. In questo settore la società
si affida da oltre 35 anni ai prodotti
di SFS intec. Il partner di fornitura
39
preferito convince per l’elevato livello
qualitativo in relazione all’intera catena
di valore aggiunto. I fissaggi soddisfano i più elevati requisiti sulla sicurezza, esplorando nuovi confini della
fattibilità fisico-tecnica.
secondo i desideri e le richieste in
piccole unità. Il contenuto va da due a
100 pezzi per confezione. Attualmente
sono consegnati circa 400 prodotti
diversi a Sandvik con un’elevata affidabilità nella fornitura.
Grazie a una lunga collaborazione
nel corso degli anni si è formato uno
stretto rapporto di fiducia. Gli specialisti di SFS intec supportano la
realizzazione di progetti dallo sviluppo,
attraverso chiarimenti sulla fattibilità,
alla fabbricazione di prototipi fino alla
produzione di pezzi in serie. L’offerta
viene integrata con seminari tecnici
direttamente in loco.
Per poter soddisfare le esigenze di
mercato e dei clienti in modo più
flessibile e rapido, sono necessari
tempi di recupero brevi e attendibili.
A questo scopo entrambe le società
lavorano insieme a un nuovo concept.
L’obiettivo è ridurre in modo massiccio i tempi di consegna. Le prime
misure definite insieme sono già
state implementate.
Soluzione logistica innovativa
Insieme verso l’obiettivo
Sandvik beneficia inoltre del processo di ordinazione personalizzato,
comodo e semplice, per ogni società
del gruppo. Un ulteriore beneficio
per il cliente è il concept di confezionamento elaborato insieme: i pezzi
vengono confezionati ed etichettati
Tra le altre cose è stato riprodotto il
ciclo produttivo di Sandvik. Includendo
procedure di flusso del valore viene
assicurato che i pezzi richiesti siano
a disposizione nelle quantità esatte
al momento giusto. In questo modo
viene prodotta esattamente la quantità
Intervista con
Yan Beviss,
Sandvik Machining Solutions,
Supply Chain /
Purchasing
di viti necessaria al cliente. Allo stesso
tempo vengono ridotte notevolmente
le scorte di magazzino e la merce in
lavorazione. Nel caso di un’ordinazione
i pezzi corrispondenti sono pronti per
la spedizione o in produzione e quindi
disponibili in breve tempo.
Questo concept viene esteso a tutto
l’assortimento. Decisiva per un’implementazione di successo è la stretta
collaborazione tra entrambe le società.
SFS intec contribuisce così in modo
fondamentale all’estensione della leadership di Sandvik sul mercato.
Sandvik Coromant è leader
nel settore della lavorazione del
metallo per quanto concerne utensili, soluzioni per utensili e knowhow. Grazie a massicci investimenti nella ricerca e nello sviluppo,
Sandvik crea innovazioni uniche.
In questo modo sono impiegati
nuovi standard nel settore della
produttività. I leader sul mercato
del settore automobilistico, aeronautico ed energetico sono tra i
suoi clienti.
Sandvik Coromant ha 8’000 collaboratori ed è rappresentato in
130 paesi. La società è parte della
divisione «Sandvik Machining
Solutions» all’interno del Gruppo
Sandvik attivo a livello globale.
Quali sono i contributi di SFS intec
al successo di Sandvik?
SFS intec è tra i fornitori che
contribuiscono in modo decisivo
al successo di Sandvik. Sono in
grado di fornire i prodotti richiesti al
momento giusto, nel posto stabilito
e nella qualità necessaria. Il processo vissuto presso SFS intec di un
costante miglioramento e una collaborazione proattiva gioca un ruolo
fondamentale. Un ottimo esempio
è lo sviluppo comune del nuovo
concept logistico.
Qual è stato lo spunto per il nuovo
concept logistico?
All’inizio del progetto vi erano diversi
punti nel capitolato:
„„La riduzione dei tempi di consegna
„„L’ottimizzazione delle scorte di
magazzino
„„Un migliore utilizzo della produzione
„„Una riduzione dei costi grazie a una
pianificazione migliorata e flessibile
Come valuta la collaborazione con
SFS intec?
SFS intec è un partner importantissimo di Sandvik. Dispone di un
know-how ricchissimo nel settore
dei fissaggi per inserti da taglio. Per
questo, in futuro, desideriamo trarre
ulteriori benefici collaborando ancora
più strettamente.
41
Mémorial ACTe
Cité du Vin
Sonja Oesch, Division Construction, [email protected]
«Turn ideas into reality.»
Le visioni dei clienti diventano realtà!
Dietro edifici architettonicamente imponenti si cela l’energia creativa
dei loro architetti, che spesso oscura i requisiti tecnici che questi edifici
devono soddisfare. La tecnologia di fissaggio sofisticata e di alta qualità
favorisce la concretizzazione anche di idee insolite. Alcune di loro sono
state realizzate in stretta collaborazione con SFS intec.
Cité du Vin
L’immaginazione degli architetti
non ha quasi limiti. Nelle loro menti
nascono fantastici edifici in tutte le
forme, dimensioni, colori e finiture
possibili. Esempi impressionanti
sono il Centre Pompidou di Parigi, il
Museum of Modern Art di New York
o le Petronas Twin Towers di Kuala
Lumpur, annoverati tra gli edifici più
significativi di oggi.
Purtroppo, non tutte le idee architettoniche possono essere realizzate
esattamente come sono visualizzate.
La realtà impone precisi limiti alla
spinta creativa, determinati dalla
natura, dalle tecnologie attualmente
disponibili, dai materiali e dal budget.
Tuttavia, un’accurata selezione di
partner permette di concretizzare
queste visioni nel miglior modo possibile. Le aziende con prodotti e idee
innovativi contribuiscono in modo
decisivo al superamento di alcuni
limiti naturali.
Il fissaggio è spesso visto solo come
un dettaglio marginale e poco considerato nella pianificazione. Tuttavia,
una soluzione di montaggio adatta
può essere cruciale per la realizzazione di un’idea. SFS intec ha definito
come principio guida, ad esempio,
«Turn ideas into reality.» Sulla base di
un know-how pluriennale nel campo
della tecnica di fissaggio, gli specialisti
di SFS intec elaborano soluzioni per
applicazioni specifiche.
L’obiettivo è trasformare in realtà
le idee creative del cliente e dell’architetto. I cinque principi guida
seguenti costituiscono la base di
questo obiettivo:
„„Sapere: l’elevato know-how di
processi e tecnologia consente di
concretizzare la visione del cliente.
Cité du Vin
Sulla riva sinistra del fiume Garonna,
a Bordeaux, la Cité du Vin rappresenta una combinazione di museo
e parco. Per la sua progettazione,
i due architetti Anouk Legendre e
Nicolas Desmazières hanno seguito un
approccio ludico per il naso e il palato
con un tema enologico. Per l’edificio
principale, con la sua torre di 55 m di
altezza, hanno infatti creato una facciata di lastre di alluminio riflettenti.
La forma risultante simboleggia numerosi motivi: i movimenti del vino girato
in un bicchiere, una vite nodosa e il
fluire della Garonna.
La forma insolita della costruzione ha
imposto ai costruttori numerose sfide
tecnicamente complesse. La struttura di base del museo è costituita
da una struttura in legno, che è stata
fissata con viti a doppia filettatura
WT-T e viti a filettatura piena WR.
Nella sottostruttura è presente un
„„Capire: la presenza locale e la vicinanza al cliente aiutano a comprendere meglio le sue esigenze.
„„Creare: l’orientamento alla soluzione di tutta l’azienda e dei collaboratori favorisce enormemente il
cliente.
„„Muovere: SFS intec aspira a un continuo miglioramento in tutti i settori.
„„Avere fiducia: grazie alle forti relazioni commerciali siamo il partner
preferito dei nostri clienti.
SFS intec vi presenta una serie di
progetti in cui questi principi guida e la
visione «Turn ideas into reality.» hanno
contribuito alla realizzazione di idee
architettoniche creative.
Mémorial ACTe
43
Musée des Confluences
isolamento termico in lana minerale
in combinazione con una membrana impermeabilizzante sintetica.
Gli operai edili hanno fissato tutto
con la combinazione di manicotti in
plastica (tipo R75 e R45) e viti per
sottofondi di legno TS-T25.
Questa sottostruttura ha costituito
la base per la struttura di alluminio
secondaria su cui sono stati fissati
pannelli sandwich. Per questo
compito si sono rivelate adatte le
viti SA, SN e SX3. In particolare
queste ultime sono state soggette
a particolari requisiti in merito
all’estetica. Per questo motivo
sono verniciate in un colore dorato
iridescente, allo scopo di creare un
effetto camaleonte.
Musée des Confluences
Expo Milano
Come conseguenza del vasto knowhow in applicazioni edili, SFS intec
si è dimostrato un partner ideale
per le applicazioni più esigenti. La
gamma di servizi ha incluso un’ampia serie di soluzioni applicative,
oltre a un elevato livello di intensità
di consulenza.
Mémorial ACTe
Nel mese di luglio 2015 è stato
inaugurato il Musée de l’esclavage a
Guadalupa. Si tratta di un memoriale
che affronta il tema della schiavitù
e della tratta degli schiavi. Contiene
una raccolta di immagini e scritti e,
attraverso la mediazione della storia,
intende guarire vecchie ferite. Di
conseguenza, le ali della memoria
sono state pensate come una scatola
nera, per simboleggiare le tante
anime perdute.
Il fissaggio delle lamelle di alluminio sulla sottostruttura metallica è
stato effettuato con rivetti ciechi
MEGA GRIP®. Secondo il concept
del sistema, SFS ha fornito anche
strumenti per l’installazione del
tipo PowerBird ®, per lavori di montaggio efficienti ed ergonomici.
Rifornendo il sito direttamente
dalla produzione di SFS, le scadenze estremamente serrate sono
state mantenute.
Musée des Confluences
Nel dicembre 2014 è stato inaugurato
il Musée des Confluences a Lione.
Progettato dal gruppo dell’architetto
viennese Coop Himmelb(l)au, lo
spettacolare edificio si trova alla
confluenza tra il Rodano e la Saona. Si
compone di un foyer di vetro, progettato come un cristallo che simboleggia l’apertura all’umanità. Seguono
sale espositive senza finestre a
forma di nuvola, che dovrebbero
evocare associazioni con un veicolo
spaziale nel suo viaggio attraverso
le tecnologie.
Una sfida speciale era il montaggio del
rivestimento esterno in acciaio inox
sulla struttura in alluminio eccezionalmente spessa. Soprattutto per questo
progetto, SFS intec ha sviluppato una
soluzione in stretta collaborazione
con il cliente SMAC Vaulx-en-Velin.
La vite autoforante SN 7-S ha una
capacità di perforazione dell’alluminio
fino a 7 mm ed è quindi ideale per
questa applicazione.
Expo Milano
Da maggio a ottobre 2015 si è tenuta
a Milano l’esposizione universale
Expo 2015. Tema dell’evento è stato
«Nutrire il pianeta, energia per la vita».
Luogo dell’evento è stata un’area
adiacente al nuovo polo espositivo
di Fiera Milano, ideato su progetto
dell’architetto Massimiliano Fuksas.
Per i paesi partecipanti sono state
messe a disposizione superfici tra i
500 e 4’500 m², di cui oltre la metà
sono state ricoperte di vegetazione.
isolamento in pendenza, gli architetti
hanno impiegato sistemi TIA, regolabili
individualmente. Anche molti operai
edili hanno piena fiducia nelle viti del
tipo SD, SN e SX per il fissaggio di
elementi metallici.
Per la costruzione dei singoli padiglioni, erano responsabili i paesi
stessi. Per numerosi edifici a tema
(ad esempio, cacao, riso, zona
arida, isole, ecc.) e padiglioni nazionali (tra gli altri Giappone, Svizzera,
Stati Uniti, ecc.) sono stati impiegati
i prodotti di SFS intec. Il sistema
di fissaggio IWF è stato utilizzato
per fissare l’isolamento termico e
­l’­­impermeabilizzazione del tetto piano
su sottofondi in legno. Per tetti con
Expo Milano
45
Calvin Ng, Division Electronics, [email protected]
Un disco pulito
Unisteel è produttore leader di
componenti per hard disk, che
devono soddisfare elevati requisiti
industriali in merito alla pulizia. Il
compito è assolto grazie a procedimenti di pulizia e analisi completi.
Speciali soluzioni di confezionamento assicurano che la qualità dei
pezzi sia conservata anche durante
il trasporto.
Gli hard disk fanno parte della nostra
quotidianità. La maggior parte degli
utenti li utilizza come deposito dati,
tra cui immagini, video e / o musica.
Poco noti sono invece i requisiti
estremamente elevati che devono
osservare i lettori. Questo è particolarmente valido per le superfici dei
pezzi montati internamente.
Massima pulizia
Un hard disk memorizza dati su
dischi magnetici sensibilissimi,
che girano ad una velocità di 7’000
giri al minuto e oltre. La testina
di lettura dei dischi scivola a una
distanza di tre nanometri sulla
superficie. È quindi fondamentale
che non vi siano particelle di sporco
in quest’area.
Per questo motivo, in Unisteel tutti i
componenti per hard disk come viti,
molle e morsetti vengono puliti minuziosamente. Questo compito è realizzato mediante liquidi riscaldati, composti da tensioattivi e acqua desalinizzata.
Il processo di pulizia viene supportato
da onde ultrasonore, che sciolgono lo
sporco resistente dal componente. L’intero processo si svolge in una camera
bianca classe 100.
Controlli completi
Grazie alla lucidatura elettrica, la pulizia
dei componenti viene ulteriormente
migliorata. Se necessario, sono
applicati strati speciali per levigare
la superficie. Tutte le misure si
svolgono come processo ecocompatibile. In questo modo i
confini della fattibilità tecnica sono
ulteriormente ampliati.
Successivamente sono effettuati
numerosi controlli di qualità, impiegando cromatografie a scambio
ionico, spettroscopie in trasformata di Fourier e contatori di particelle di liquido. Queste analisi
garantiscono che i componenti
soddisfino i requisiti di purezza
dell’industria degli hard disk e, talvolta, persino li superino. A questo
scopo anche i laboratori vengono
controllati severamente.
La confe-
zione fa la differenza
Dopo il processo di pulizia i componenti sono asciugati e confezionati.
Anche questo processo deve avvenire
secondo le direttive sulla pulizia richieste. I pezzi non devono entrare in contatto con particelle di sporco durante il
trasporto al cliente e, a questo scopo,
vengono utilizzate confezioni speciali.
Se i prodotti sono sfusi in un recipiente possono muoversi liberamente.
Durante il trasporto sfregano gli uni
contro gli altri provocando abrasioni.
Questo movimento è evitato con una
confezione sottovuoto, dove i pezzi
vengono trattenuti al loro posto grazie
a una cinghia di plastica.
La pulizia tecnica a supporto dei
produttori di hard disk
L’applicazione di queste moderne
tecnologie di pulizia pone Unisteel alla
guida del mercato nel settore di componenti di alta qualità per l’industria
degli hard disk. Il numero di pezzi puliti
annualmente, consegnati ai produttori di lettori, supera nel frattempo il
limite del miliardo. Tuttavia la maggior
parte degli utenti di computer non
sono consapevoli dei requisiti di pulizia
elevatissimi che si nascondono nel
loro dispositivo.
47
Matthias Germann, Division Automotive, [email protected]
Parcheggio senza problemi
n Il pezzo prodotto da SFS a Flawil viene
assemblato da Valeo in un pezzo completo
pronto per l’installazione.
I sensori trovano sempre più largo impiego nei veicoli. Per questo i produttori leader come il Gruppo Valeo si trovano a dover affrontare grandi
sfide. Insieme a SFS intec, l’azienda francese ha effettuato numerose
ottimizzazioni in materia di design e produzione. Queste hanno avuto
l’effetto di aumentare la produttività e di ridurre i costi.
Numero crescente di sensori
I sistemi di assistenza acquistano
sempre maggior importanza. I sistemi
di assistenza al mantenimento di
corsia e alla frenata forniscono, fra
l’altro, un contributo fondamentale alla
sicurezza del traffico su strada. Inoltre
sistemi di sostegno come ad esempio
il sistema automatico di parcheggio
assistito aumentano il comfort della
guida. Nel frattempo persino i «veicoli
senza conducenti» sono diventati
una realtà.
Di conseguenza, negli ultimi anni il
numero delle auto con sensori incorporati è aumentato in modo esponenziale. Allo stesso tempo un numero
sempre maggiore di categorie di
veicoli di serie ne viene dotato. Quindi
col tempo i sensori di prossimità per
il parcheggio sono entrati a far parte
degli equipaggiamenti e delle dotazioni
di serie a partire dalle auto di piccola
cilindrata fino alle fuoriclasse. Questo
trend ha raggiunto, oltre l’Europa e gli
USA, anche il più grande mercato di
automobili, l’Asia.
Requisiti ambiziosi per Valeo e SFS
L’elevato numero di sensori necessari
rappresenta una sfida enorme per chi
rifornisce i produttori di automobili.
Come ad esempio per il Gruppo
Valeo con sede in Francia. Con circa
80’000 collaboratori in tutto il mondo,
l’azienda è entrata nel novero dei
maggiori produttori di sistemi di assistenza alla guida. Il rapido aumento
della domanda e la dinamica dei costi
che ne è derivata ha reso necessaria una rielaborazione generale
dei componenti.
Da molti anni gli sviluppatori di Valeo
collaborano con gli specialisti di
SFS intec. II partenariato nel settore
dei sistemi di comfort e di assistenza
alla guida è particolarmente stretto.
Per queste applicazioni SFS intec
produce tra l’altro membrane filigranate per sensori di parcheggio.
Queste costituiscono un componente
di importanza cruciale del sistema
integrato, principale responsabile per
un ineccepibile invio e ricezione dei
segnali ad ultrasuoni.
meccanica. Con l’obiettivo della
contrazione dei costi, potrebbe
ridursi anche il numero delle fasi di
lavoro necessarie. Le modifiche del
design ad esse connesse hanno
avuto quindi ripercussioni anche
sulle membrane.
SFS intec ha varato la produzione
delle membrane in un processo
monofase. Partendo da un processo di produzione originariamente
dispendioso, caratterizzato da più fasi
di lavoro, la membrana ha quindi continuato il suo sviluppo. Oggi, finito
il processo di stampaggio a freddo,
cade dalla macchina pronta da installare. Grazie a questi fattori è stato
possibile ottenere una significante
contrazione dei costi.
Geometrie ottimali con le simulazioni FEM
geometria dei pezzi e dei componenti
degli stampi. Durante queste indagini
l’attenzione si è concentrata tutta
sull’analisi della resistenza e sulla
riduzione dei costi. Di conseguenza, gli
elementi che compongono gli stampi
sono stati progettati per minime esigenze di manutenzione e per un’ottimale minimizzazione dei costi determinati da usura.
L’impiego delle simulazioni FEM ha
fornito un contributo fondamentale.
Esse consentono di ottimizzare la
Per rendere i processi di produzione
più snelli possibile sono state introdotte celle di produzione flessibile.
Miglior design per la riduzione
dei costi
Le prime generazioni hanno visto la
produzione di pezzi grezzi tramite
stampatrici a freddo. Successivamente questi sono stati sottoposti
a tranciatura e quindi a lavorazione
Tutti i processi, dalla preparazione
dei materiali grezzi al processo di
stampaggio fino al controllo completamente automatizzato e all’imballaggio,
vengono eseguiti sotto la responsabilità di un solo soggetto. Il grande
vantaggio che ne deriva sono corse
brevi e rapidi riscontri, quindi brevi
tempi di intervento che si riverberano
lungo tutta la catena di produzione.
Inoltre vengono eliminate le interfaccia. Con ciò si riducono sia gli scarti di
lavorazione che i tempi d’inattività e si
aumenta la produttività.
Parti pronte da installare direttamente sulla catena di montaggio
A dimostrazione dell’efficacia di queste
misure, sono stati raggiunti gli obiettivi
della produzione tecnica e commerciali,
tenendo presente anche gli elevati requisiti relativi all’ottica e al funzionamento.
Le parti pronte da installare vengono
imballate in confezioni termoplastiche
e consegnate direttamente alla linea di
montaggio di Valeo. Lì i sistemi di sensori
vengono assemblati e distribuiti a tutti i
famosi produttori automotive del mondo.
49
Manfred Frei, Division Industrial, [email protected]
Il collegamento con il cuore
Il nuovo sensore di Suunto per
misurare la frequenza cardiaca
impone elevati requisiti alla tecnica
di fissaggio. Si deve realizzare
una chiusura a scatto, condurre la
corrente del segnale e garantire
l’impermeabilità. In stretta collaborazione con SFS intec è stata
sviluppata una soluzione ottimale
che soddisfa tutte le funzioni, in
grado di garantire con sicurezza
il processo mediante stampaggio
a freddo.
Suunto Oy è uno dei produttori
leader di dispositivi di misurazione
innovativi e altamente qualitativi. La
società finlandese è stata fondata
nel 1939 ed è considerata la pioniera nel settore delle bussole. Nel
frattempo la gamma di prodotti è
stata ampliata, tra le altre cose, con
strumenti da immersione e orologi
multifunzione per sportivi.
Numerosi requisiti
Per quanto concerne il tema della
tecnica di fissaggio, Suunto si affida
al know-how di SFS intec. Già da
oltre dieci anni entrambe le società
sviluppano insieme soluzioni per
diverse applicazioni nel settore
degli orologi da immersione, orologi
da polso e lifestyle. Così è stata
ricercata una soluzione di fissaggio
innovativa per il nuovo sensore di
frequenza cardiaca. Sulla base dell’esperienza positiva nei progetti attuali,
la collaborazione è stata proseguita
per lo sviluppo del nuovo prodotto.
Il sensore di frequenza cardiaca
è inserito nella cintura toracica o
­nel’­abito. Il trasmettitore per la trasmissione dei dati all’orologio da
polso è alloggiato in una custodia
separata, che viene fissata con un
meccanismo a scatto nella cintura
toracica e può essere nuovamente
slacciata. Come ulteriore criterio la
custodia è impermeabile, per cui
la frequenza cardiaca può essere
rilevata anche in acqua, ad esempio
durante il nuoto.
Tutte le funzioni sono riunite in un elemento di fissaggio
Questi numerosi nuovi requisiti
impongono richieste elevate alla
tecnica di fissaggio. Gli specialisti
di SFS intec hanno sviluppato un
elemento di fissaggio multifunzionale e inossidabile con filettatura
­REMFORM ® II «F».
­L’elemento viene avvitato nella custodia di
plastica, tenendola
unita e conducendo la
corrente del segnale
dal sensore al trasmettitore. Inoltre è disponibile un rivestimento
spedcaps ® per soddisfare l’impermeabilità richiesta.
Un’enorme sfida è stata la geometria della testa di fissaggio. Essendo
responsabile del fissaggio a scatto
del trasmettitore deve assicurare una
presa fissa alla cintura toracica e, allo
stesso tempo, slacciarsi facilmente.
Contemporaneamente è stato ottimizzato il design, per poter produrre
il pezzo di fissaggio nel processo
di stampaggio a freddo. Questa
tecnologia permette una produzione riproducibile ed economica in
grandi quantità.
un’intensa collaborazione per soddisfare i requisiti richiesti, in particolare la funzione di fissaggio della
testa del pezzo. SFS intec ha messo
a disposizione numerosi prototipi
per il test della chiusura a scatto.
In questo modo è stato assicurato
che funzionino perfettamente sia il
meccanismo di fermo sia quello di
rilascio nonché la trasmissione elettrica. In brevissimo tempo è stata
elaborata una soluzione ottimale per
i numerosi requisiti.
Sviluppo congiunto nel più breve
tempo possibile
Il programma ambizioso di Suunto
ha previsto un’introduzione sul
mercato entro sei mesi. È seguita
51
n La vite antisvitamento (a destra) viene
prodotta in tre fasi di produzione (a sinistra).
Pascal Gonon, Division Automotive, [email protected]
L’analisi del valore schiude nuovi mercati
Nei veicoli moderni si sta diffondendo sempre di più
l’uso di sistemi automatici di avviamento e arresto
finalizzati alla riduzione dei consumi di combustibile.
Per questi sistemi, la casa produttrice di componenti
per auto Electricfil Automotive fornisce sensori in
grado di riconoscere la posizione dell’albero motore.
Affinché queste parti sensibili possano rimanere a
lungo nella posizione prevista, Electricfil Automotive
si avvale del know-how e della tecnica di fissaggio di
SFS intec, i cui specialisti hanno sviluppato una vite a
geometria complessa, che soddisfa tutti questi elevati
requisiti tecnici.
Economicità e rispetto per l’ambiente
sono per molti clienti criteri d’elezione
per la produzione di un nuovo veicolo.
Analogamente i produttori che sviluppano nuovi modelli concentrano la
loro attenzione sulla riduzione dei gas
di scarico e dei consumi. A tal fine,
la maggior parte della nuova generazione di veicoli dotata di motore a
combustione dispone di un sistema
di avviamento e arresto automatico.
In caso di inattività, per esempio ad
un semaforo, questo sistema spegne
automaticamente il motore.
Saldo fissaggio dei sensori
Un famoso produttore di questo tipo
di sistemi è il fornitore di componenti
per auto Electricfil Automotive di
Lione (Francia). Per la nuova generazione del sistema automatico proprietario di avviamento e arresto, l’impresa ha sviluppato un sensore che va
posizionato direttamente sull’albero
motore. Il computer di bordo richiede
l’informazione sul suo collocamento
allo scopo di svolgere con precisione
la fase di iniezione. Solo in questo
modo può essere eseguito un veloce
avviamento del motore per la messa
in moto.
Condizioni estreme di temperatura
e di vibrazioni del motore pongono
requisiti elevati per il fissaggio dei
sensori. Le viti utilizzate devono
essere eccezionalmente robuste
ed essere in grado di soddisfare i
requisiti di tolleranza più elevati. Per
questo motivo Electricfil Automotive
ha coinvolto il suo partner SFS intec
fin dalla fase di sviluppo del progetto. Le due imprese lavorano
fianco a fianco dal 2008 nel settore
dei componenti d’iniezione.
Sviluppo congiunto
All’inizio di questo progetto
SFS intec ha organizzato un seminario tecnico sul tema dello stampaggio a freddo e della tecnica di
fissaggio presso Electricfil Automotive. Successivamente i due
team preposti allo sviluppo hanno
condotto un’analisi del valore delle
diverse soluzioni possibili. In questo
contesto sono state paragonate fra
loro le tecniche di base già disponibili per il fissaggio dei sensori.
È emerso che le varianti finora utilizzate sono troppo onerose, quindi,
in ultima analisi, troppo costose per
questa applicazione.
Sulla base di queste nozioni, gli specialisti di SFS intec hanno concepito
un processo di produzione innovativo,
dove il componente viene interamente prodotto mediante stampaggio a freddo, senza la necessità di
lavorazione successiva. Fra le grandi
sfide di questo processo si annoverano la movimentazione dei ribattini
stampati a freddo, il rispetto delle
tolleranze di lunghezza e laminatura,
nonché la precisione in regime di
ripetibilità. Solo una volta soddisfatti
questi fattori, verrà realizzato un procedimento razionale e stabile che si
traduce in un vantaggio economico.
53
Intervista a
Lionel Routurou
AQF Electricfil
Vite antisvitamento per il fissaggio dei sensori auto
La vite, frutto del progetto congiunto, viene prodotta con un
procedimento di stampaggio
a freddo. Successivamente ha
luogo la rullatura del filetto nella
parte della vite. Di seguito il corpo
viene laminato, per migliorarne
il diametro.
Sig. Routurou, cosa ne pensa della
collaborazione con SFS intec?
Cosa è più importante nella scelta di
un fornitore?
SFS intec persegue una politica decisamente orientata al prodotto. I suoi
specialisti dispongono della necessaria
curiosità per capire come funziona un
prodotto. Attraverso questo sapere
essi sono in grado di procurare al
cliente un vantaggio in termini di
competitività. L’assistenza tecnica che
accompagna tutte le fasi del progetto
testimonia la loro diligenza e competenza. SFS intec soddisfa gli impegni
presi e acquisisce clientela mediante
la trasparente descrizione dei test.
Nonostante tutte le particolarità della
complessa applicazione, gli obiettivi
prefissati sono stati raggiunti.
Electricfil Automotive è alla ricerca di
fornitori qualificati in campo tecnico,
che non temono le sfide. Siamo pionieri nella presentazione delle novità
del nostro settore e siamo lieti di
aver trovato in SFS intec un fornitore
tecnico competente.
Il bordo superiore della bussola di
montaggio sul motore ha un diametro
piccolo rispetto alla filettatura della
vite. Solo grazie alla forma speciale del
fianco del filetto, è possibile comprimere l’elemento di fissaggio. Grazie
ai diversi diametri è possibile allentarlo, senza però rimuoverlo. Il design
raffinato di tutto il gruppo di assemblaggio offre quindi sicurezza contro
lo svitamento.
Processo di produzione intelligente
e ad alta efficacia
Il procedimento sviluppato dagli specialisti SFS intec rende superflua qualsiasi costosa lavorazione successiva
del componente. In tal modo la lavorazione minimizza il rischio di danno o
persino di rottura della vite. Allo stesso
tempo questo processo di produzione
garantisce un’alta precisione in regime
di ripetibilità, offrendo quindi notevoli
risparmi sui costi.
Il nuovo processo rappresenta un
notevole passo in avanti in tema di
sicurezza d’installazione del componente. Oltre alle applicazioni automotive, questo procedimento è adatto
anche per applicazioni industriali. Pertanto gli specialisti SFS intec dispongono di altri argomenti validi per procurare valore aggiunto ai propri clienti.
La pubblicazione delle immagini sotto citate ci è stata
gentilmente autorizzata:
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Groth Development GmbH & Co. KG
Hyatt International LLC
Freightliner Trucks
Bosch Rexroth
Schneider Electric Industries SAS
OSC Lille Metropole
Girondins de Bordeaux
Olympique Lyonnais
OGC Nice, WILMOTTE et associés, F.Vigouroux
AS Saint-Étienne, Chaix et Morel Associés
Stadler Rail AG
Fiat Chrysler Automobiles
Sandvik Coromant
XTU Architects + G. Aricique
Musée des confluences, Quentin Lafont
Valeo Comfort & Driving Assistance
Amer Sports
PSA Peugeot Citroën
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Stampato in Svizzera 07 / 2016
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