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DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Mercoledì, 26 marzo 2014 DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Mercoledì, 26 marzo 2014 Dossier Upi FVG_Gorizia 26/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 21 1 Brevi 26/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 2 Fondo "Famiglie in salita" da domani sarà operativo 26/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 34 3 A2A, i comitati: «Subito la revisione Aia» 26/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 35 5 "Sentieri di pace" compie 20 anni 26/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 36 6 Cinema sperimentale da oggi a sabato 26/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 38 7 A Gradisca 150 delegati dei borghi più belli 26/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 42 8 Anteprima de Il Libro delle 18.03 domani alla sala Apt della stazione 26/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 42 9 Con l' èStoriabus sul monte Grappa 26/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 45 10 Il fascino degli abiti da sera fatti di luce e movimento nelle feste da 26/03/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 25 12 Cento mila euro per rendere sicure 16 scuole isontine 26/03/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 50 13 La moda in scena, il museo diventa un teatro 25/03/2014 messaggeroveneto.it La moda in scena il museo diventa un teatro Mario Brandolin 15 26 marzo 2014 Pagina 21 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Brevi Oggi alle 12 in Provincia : presentazione della XVI edizione di "Altre Espressività", rassegna internazionale di teatro sociale. Oggi alle 11.30 in Provincia presentazione di un corso di autodifesa per donne, inserito nelle azioni contro la violenza e il maltrattamento di genere. D o m a n i a l l e 1 1 . 1 5 , a palazzo Attems conferenza stampa in cui verranno firmati alcuni protocolli d' intesa riguardanti il fondo "Famiglie in salita". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 26 marzo 2014 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia caritas diocesana. Fondo "Famiglie in salita" da domani sarà operativo Domani alle 11.15, a palazzo Attems si terrà una conferenza stampa in cui verranno firmati alcuni protocolli d' intesa per l' attivazione del Fondo straordinario "Famiglie in salita". Il Fondo, lanciato dall' Arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli nel Natale 2013, ha l' obiettivo di sostenere le famiglie e le persone impoverite per la crisi economica, offrendo loro delle occasioni di lavoro con gli strumenti del tirocinio formativo, dei voucher e delle borse lavoro. Il Fondo non vuole sostituirsi alle politiche attive del lavoro offerte dalla Provincia, ma vuole essere un piccolo segno della Chiesa diocesana per aiutare le famiglie e per ridare loro dignità. Il Fondo nasce con una dotazione di 110mila euro, di cui 50mila arrivano dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, 50mila dal Fondo 8 per mille della Chiesa Cattolica per le opere di carità a disposizione dell' Arcidiocesi di Gorizia e 10mila da una donazione della ditta Goriziane Group di Villesse. L' Arcidiocesi di Gorizia sottoscriverà i seguenti protocolli d' intesa: con la Fondazione Cassa di Risparmio, che ha finanziato l' iniziativa con 50mila euro; con la Provincia che attiverà tirocini formativi e indicherà i soggetti pubblici o privati che, condividendo gli scopi del Fondo, metteranno a disposizione occasioni di lavoro; con le Acli provinciali, che si impegneranno a promuovere l' esistenza e le finalità del Fondo nel territorio provinciale condividendo azioni di sensibilizzazione; con l' Ass isontina, per dare la possibilità alla Carità diocesana di Gorizia Onlus di attivare delle borse lavoro per persone a carico dei servizi specialistici dell' Azienda Sanitaria; con la Confartigianato di Gorizia, che si impegna a promuovere la finalità del Fondo all' interno delle imprese associate e a facilitare l' incontro tra le persone beneficiarie del Fondo e i suoi associati che si rendono disponibili a offrire lavoro; con il Centro Regionale di Orientamento per la consulenza orientativa dei beneficiari del Fondo. Saranno presenti tutti i presidenti e i rappresentanti degli enti e associazioni interessati alla firma dei protocolli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 26 marzo 2014 Pagina 34 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia A2A, i comitati: «Subito la revisione Aia» Il Rione Enel con altre sette associazioni integra la richiesta del sindaco. Il nodo dei metalli pesanti. Del tutto insufficiente a «soddisfare quanto c h i e s t o d a l m i n i s t e r o d e l l ' Ambiente» l ' integrazione inviata dal sindaco di Monfalcone, Silvia Altran per richiedere la revisione dell' Aia della centrale termoelettrica. Il Comitato Rione Enel di Monfalcone in un documento firmato da altri sette comitati (Collettivo difesa litorale carsico Monfalcone, Comitato per laatre strade Forni di Sopra, No smog Trieste, L' altra baia di Duino Aurisina, Assieme per il Tagliamento di Dignano, Bisiacaria in movimento di Staaranzano e Associazione culturale pediatri Fvg) corre i r i m e d i , c r i t i c a i l f a t t o c h e i l sindaco h a «allegato meramente un solo studio commissionato da un privato all' Università di Trieste» e dà il suo contributo per arricchire il dossier e fare in modo che l' Aia sia riaperta. Il documento, oltre al sindaco è stato inviato a n c h e a l m i n i s e t r o d e l l ' Ambiente e a l presidente della Provincia d i Gorizia, Enrico Gherghetta. E si rileva, tra i tanti punti, che «alcuna motivazione»che era stata richiesta dallo stesso ministero, è stata data sui «preoccupanti dati di inquinamento ambientale e i riverberi che si temono quest' ultimo possa avere sulla salute della cittadinanza». Elementi, sostengono i comitati, che «il sindaco doveva adeguatamente evidenziare e far valere, essendo simili funzioni sue proprie come quella esclusiva è il potere/dovere di chiedere la revisione Aia». Secondo le organizzazioni di cittadini è necessario far presente al ministero che «all' epoca l' Aia era stata rilasciata in base a valutazioni carenti e forse anche non corrette sotto il profilo dei dati e dei modelli diffusionali delle emissioni, senza peraltro tener conto delle risultanze sulle ricadute da metalli pesanti dello studio EnelElettrogen, ben noto al Comune di Monfalcone». Il documento è piuttosto "pesante" di rilievi, e la parte più importante è quella in cui si precisa che «l' Aia di cui si richiede la revoca prevede controlli di fatto inutili e insufficienti», ma soprattutto «non prevede il controllo in continuo degli inquinanti più pericolosi, quali diossine e metalli pesanti, sostanze che tendono ad accumularsi nell' ambiente e dagli organismi con i quali vengono in contatto». L' Aia viene giudicata carente soprattutto perchè, accusano i Comitati, «riguardava solo le emissioni SOx e NOx, che erano stati valutati dallo studio Elettrogen, completamente ignorato dall' Aia». Citato anche il famoso studio in cui si rileva la presenza di metalli pesanti sui licheni, in particolare a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 26 marzo 2014 Pagina 34 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Panzano e che conferma la posizione coerente rispetto al modello diffusionale illustrato dallo stesso studio Arpa ed evidenziano la compromissione dello stato ambientale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 26 marzo 2014 Pagina 35 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia "Sentieri di pace" compie 20 anni Festa a Fogliano Redipuglia con un concerto dell' orchestra Paolino di Aquileia. FOGLIANO REDIPUGLIA Tra gli applausi di un folto pubblico, che ha esaurito i posti nella tenda delle feste di Fogliano Redipuglia, si è svolto l' annunciato concerto per festeggiare i vent' anni dalla costituzione dei "Sentieri di pace", concerto sostenuto dall' orchestra di fiati San Paolino di Aquileia, diretta dal mestro da Flavio Sgubin. Un' iniziativa che si è sviluppata con le splendide voci del soprano Francesca Moretti e del tenore Omar Siega, impegnati in "E' strano è strano" della Traviata e "Lucean le stelle" della Tosca, a completamento del repertorio italiano con brani di Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi e di quello austro ungarico con musiche di Franz von Suppè, Franz Lèhar, Johann Strausss jr. La breve allocuzione, che ha anticipato il concerto, è stata aperta dalla canzone "Stelutis alpinis", cantata dal coro Elianico, diretto da Franca Zanolla. I saluti, iniziati dopo l' inno nazionale e quello europeo eseguiti da coro e orchestra, sono stati portati dal sindaco, Antonio Calligaris, dal vicepresidente della Provincia Mara Cernic, dallo storico Lucio Fabi è da Mark Eszendiz, intervenuto per conto del ministero degli Esteri ungherese. Il presidente del sodalizio foglianino, Alessio Bellotto, ha ringraziato enti, istituzioni e tutti i volontari per il sostegno collaborativo prestato in questi vent' anni. Il responsabile e ideatore dei "Sentieri di pace", Franco Visintin, ha poi sintetizzato la storia dell' organizzazione sorta in seno alla Pro Loco e la valenza turistica di questa realtà, confermando l' importanza della nuova aggregazione gestionale nella "Società Grande Guerra Friuli Venezia Giulia". Migliaia sono state le manifestazione e gli eventi organizzati per tali finalità e molteplici le azioni promozionali nazionali e estere per lo sviluppo turistico del territorio, attraverso il filone che il turismo della Grande Guerra sa proporre. Vent' anni di intensa attività, svolta perlopiù da operatori volontari, con risultati quanto mai lodevoli e di stimolo, fino a proporsi come riferimento qualificato delle iniziative turistiche riguardanti la Grande Guerra. (lu.pe. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 26 marzo 2014 Pagina 36 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Cinema sperimentale da oggi a sabato STARANZANO. Da oggi fino a sabato si svolgerà la terza e d i z i o n e d e l l a r a s s e g n a "Cinexperimental_Scontri, incontri e visioni di cinema sperimentale", ideata e realizzata dall' associazione Gruppo Area di Ricerca Dobialab. Quattro gli appuntamenti in programma, che si svolgeranno nella sede di Dobialab (via Vittorio Veneto 32, Staranzano). Stasera alle 21, si terrà la proiezione di film "Voci nel buio", di Rodolfo Bisatti, regista cinematografico e fondatore di Terzo Cinema e di Video Alfabetizzazione Multisensoriale e recente promotore a Trieste de "L' officina dei sensi". Venerdì alle 21, verrà presentato il lavoro del regista goriziano Cristian Natoli "Allamhatar". Sempre venerdi, alle 22.45, Fabio Babich e Massimo Raccozzi eseguiranno un' animazione servendosi della sabbia come elemento artistico, accompagnati al piano da Giorgio Pacorig e al sassofono da Clarissa Durizzotto. Sabato alle 21, saranno proiettati vari corti d' animazione selezionati da Animateka di Lubiana e da Paolo Bristol; a seguire il party finale con l' atteso djset del goriziano Fake, che proporrà una selezione di musica elettronica accompagnata da video curati da Dobialab. Durante tutte le serate sarà presente una postazione dedicata a una retrospettiva sulle opere video del movimento d' avanguardia Fluxus. Il progetto è promosso dal Forum Giovani e dall' assessorato alle Politiche giovanili della Provincia di Gorizia, in collaborazione con le associazioni Hybrida, Mattatoioscenico, Lucide, Young For Fun, il Piccolo Festival di Animazione, Vivacomix, Animateka di Lubiana e il Comune di Staranzano. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 26 marzo 2014 Pagina 38 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia A Gradisca 150 delegati dei borghi più belli Il programma della manifestazione. Stand nel centro storico e visite guidate sui luoghi della Grande guerra. GRADISCA Centocinquanta delegati da 90 fra i comuni più suggestivi del Belpaese. E un grande obiettivo: farsi conoscere ai massimi livelli, compreso l' Expo 2015 di Milano. Tutto è pronto per la tre giorni del Meeting nazionale fra i "Borghi più belli d' Italia" che per la prima volta sarà ospitato dal Friuli Venezia Giulia. E nello specifico dai 7 comuni regionali che fanno parte del club: Gradisca, Valvasone, Cordovado, Fagagna, Frisanco (Borgo di Poffabro), Travesio (Borgo di Toppo) e Trivignano (Borgo di Clauiano). Proprio Gradisca e Clauiano sono i due cuori pulsanti della tre giorni in programma nel weekend, presentati ieri a palazzo Torriani alla presenza del sindaco Franco Tommasini, del collega di Trivignano Roberto Fedele, del vicesindaco di Valvasone Oriano Biasutto, dei colleghi di C o r d o v a d o e F r i s a n c o , d e l l ' assessore provinciale Donatella Gironcoli e del direttore provinciale di Coldiretti, Ivo Bozzato. Oltre ai lavori del convegno, infatti, sono stati organizzati eventi in grado di promuovere il territorio, le sue attrattive storico architettoniche e paesaggistiche, la sua ricchezza enogastronomica. Venerdì il debutto a Clauiano, con una mostra internazionale di mosaico e poi a Villa Manin con un concerto. Sabato è il gran giorno di Gradisca: dalle 10 alle 17 nelle vie del centro rimarranno aperti gli stand dei Borghi più belli del Friuli Venezia Giulia, con presentazione di prodotti enogastronomici tipici . Alle 11 e alle 16 visita guidata del borgo di Gradisca. Alle 17 al Nuovo Teatro Comunale "Fare turismo in rete. L' esperienza dei Borghi del FVG": Presentazione dei progetti e prodotti turistici. Alle 20.30, sempre in teatro, spettacolo con esibizione di gruppi folklorici regionali, a cura della Corale "Città di Gradisca" e dei Danzerini di Lucinico". Domenica stand aperti dalle 10 alle 14. Dalle 9 alle 12.30 escursioni con navetta e visita guidata lungo due percorsi: i luoghi più significativi della Grande guerra (Museo a Gorizia, i l Carso, R e d i p u g l i a ) o a d A q u i l e i a e a l b o r g o d i Clauiano.Prenotazioni ai nUmeri 0481967909/967915. Luigi Murciano. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 26 marzo 2014 Pagina 42 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia prima guerra mondiale/1. Anteprima de Il Libro delle 18.03 domani alla sala Apt della stazione Un' anteprima e una presentazione. Due eventi volontariamente sovrapposti per garantire lo spessore che merita alla 12.a edizione della rassegna culturale Il libro delle 18.03, organizzata dall' omonima associazione in collaborazione con Apt, Il Piccolo, Magazine, Ubik, Editore Gaspari, Bottega Errante e con il patrocinio di Provincia (Carso 2 0 1 4 + ) e Comune di Gorizia. Paolo Polli, architrave dell' associazione Il Libro delle 18.03 è particolarmente fiero della proposta culturale che quest' anno, nel centenaraio della Prima guerra mondiale, raddoppia l' offerta culturale. Accanto ai tradizionali appuntamenti del giovedì, alle 18.03, nella sala conferenze dell' Apt al piano terra della stazione ferroviaria di Gorizia, si raddoppia il venerdì, stessa ora e stessa sede. Ecco dunque i Giovedì di pace (3, 10 e 17 aprile) e i Venerdì di guerra (4, 11 e 18). Preziosa la collaborazione con Editore Gaspari la cui produzione libraria dedicata alla Grande guerra è punto di riferimento per gli appassionati. Ovviamente verranno riproposte anche in questa edizione le uscite con i bus dell' Apt noleggiati dall' associazione Il Libro delle 18.03. Il Viaggio nella cultura prevede tre appuntamenti (5, 12 e 19 aprile, partenza alle 10.03 davanti alla sala Apt della stazione) dedicati anch' essi al centenario. I libri in presentazione e gli orizzonti dei viaggi saranno illustrati nel dettaglio domani alle 18.03 nella sala Apt in quella che, appunto, può considerarsi un' anteprima della rassegna. Saranno presenti alcuni dei protagonisti i quali nell' illustrare i contenuti dei libri e i tour organizzati terranno delle vere e proprie microconferenze di storia. Le prenotazioni scatteranno a partire da venerdì ai numeri telefonici che saranno segnalati per tempo. In attesa dell' ammiraglia festival èStoria, Il Libro delle 18.03 può considerarsi una berlina che ha voglia di crescere e, per questo, aperta a tutte le proposte. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 26 marzo 2014 Pagina 42 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia PRIMA GUERRA MONDIALE/2. Con l' èStoriabus sul monte Grappa La Grande guerra occupa ancora uno spazio molto importante nella memoria collettiva, per molte ragioni, tra cui la presenza nei territori dove è stata combattuta e vissuta d' innumerevoli tracce e monumenti a essa legati. Sono queste tracce a ricordarci come un centinaio d' anni fa questo tragico conflitto fu combattuto proprio dentro casa nostra, nel triveneto, terra di confine e proprio per questo teatro d' innumerevoli battaglie. Le esigenze militari dell' epoca, infatti, portarono a una profonda trasformazione del paesaggio, che permane tuttora, a testimonianza viva e incancellabile di quanto accaduto un secolo fa. Parte del progetto Carso 2014+, promosso d a l l a Provincia d i Gorizia, èStoriabus sta proponendo, in questa sua settima edizione, un totale di dieci percorsi storicoculturali a t t r a v e r s o i l u o g h i d e l l a P r i m a guerra mondiale, per ricordarne, cent' anni dopo, battaglie e accadimenti che segnarono indelebilmente la nostra memoria collettiva. Gli itinerari sono organizzati dall' associazione èStoria, in collaborazione con la Provincia e con il partenariato tecnico di Apt Gorizia, promossi e sostenuti dalla Regione e dalla Camera di Commercio di Gorizia e c o n i l sostegno della Fondazione Carigo. Il Piave e i suoi sacrari saranno la meta, sabato 29, del terzo itinerario 2014 di èStoriabus. Si seguirà il corso del Piave, con una prima tappa a Cima Grappa, per visitare il famoso ossario "Nave del Grappa". La visita proseguirà a Nervesa della Battaglia, per concludersi a Fagarè della Battaglia, luoghi di commemorazione degli eventi bellici e di riposo dei caduti che qui combatterono. Commento storico di Alberto Vidon. Partenza alle 8.30 dal piazzale della stazione dei treni di Gorizia. Informazioni a èStoria: [email protected], 0481.539 210. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 26 marzo 2014 Pagina 45 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Il fascino degli abiti da sera fatti di luce e movimento nelle feste da Grande Gatsby DOVE E QUANDO. yyApertura al pubblico a partire dal 2 aprile Venerdì, alle 18, al Museo della Moda e delle arti applicate di Borgo Castello a Gorizia, vernice della mostra "L' Ornamento scintillante", aperta al pubblico dal 2 aprile (9 19, eccetto lunedì). Grazie ai fondi del progetto europeo Open Museums, il Museo riapre con questo allestimento innovativo. Con la sovrintendente Sgubin, hanno collaborato le storiche del costume Roberta Orsi Landini e Thessy Schoenholzer Nichols. Ci sono anche i manifesti del teatro di società goriziano e una sala multimediale intitolata all' attrice Nora Gregor. di Arianna Boria wGORIZIA Formidabili quegli anni del jazz. Le feste del Grande Gatsby, colorate e indiavolate, scorrono sullo sfondo e prendono vita i due abiti di Margaret Stonborough Wittgenstein, sorella del filosofo Ludwig, che Klimt ritrasse in abito da sposa, regina della mondanità viennese e mecenate di artisti: sembra gonfiarsi il crespo di seta verde smeraldo percorso da girasoli dorati, manda bagliori il raso nero ricamato con perline di vetro turchese e filati metallici ramati, quest' ultimo, siamo nel 1925 circa, confezionato dalla sartoria delle Sorelle Callot. Si alza il sipario sul nuovo allestimento del Museo della moda e delle arti applicate di Gorizia, che inaugura due sale ulteriori e invita i visitatori a una serata a teatro, per uno spettacolo o una festa danzante, dove, nell' intimità dei palchi ricavati intorno a un' ideale scenografia o salone da ballo, tra lo sfarfallio dei ventagli di piume, si ammira e si è ammirate. Il filo conduttore della mostra è l'«Ornamento scintillante», filo tematico ma prima ancora prezioso elemento decorativo, che abbraccia senza interrompersi tutti i circa venti abiti da sera esposti in questi spazi (in tutto il percorso ce n' è quaranta), suggestiva finzione accanto a un cimelio autentico, conservato in una piccola stanza a lato: un palco autentico dell' antico Teatro di Società di Gorizia e un frammento dell' affresco di Eugenio Scomparini. «L' ornamento scintillante viveva di luce e di movimento», dice la sovrintendente Raffaella Sgubin, storica del costume, che ha curato il progetto della mostra. Paillettes, perline di vetro, canutiglie, strass e filati metallici si rincorrono nel buio, dai ricami delle toilette, alle borsettine da sera e alle stole, spruzzati a profusione su abiti di un arco cronologico che va dalla fine del Settecento ai frenetici anni Venti del Novecento, quelli di una moda più morbida e innamorata del corpo femminile, che la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 26 marzo 2014 Pagina 45 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia sovrintendente ama particolarmente. E l' allestimento, racconta, ha permesso anche di operare un certosino e massiccio restauro su molti pezzi della ricca raccolta museale (la collezione della triestina Marialieta Verchi quasi completa e altre acquisizioni), pezzi la cui magia coincide con la loro stessa fragilità: decori sbrilluccicanti e altrettanto pesanti su supporti impalpabili, sete e tulle, spesso da rinvigorire con sottogonne che permettano all' ornamento di aggrapparsi e non franare. Dopo il colpo d' occhio delle "mise" degli anni folli indossate da Margaret Wittgenstein, ecco, dall' altra parte della sala, un tuffo nel Direttorio, con un abito color crema con ricami in ciniglia dai toni autunnali e paillettes d' argento, toilette da corte, che si mormora, senza certezza sia appartenuta a Paolina Bonaparte, imponente sullo sfondo di altre sequenze cinematografiche, "Orgoglio e pregiudizio", "Vanity fair", la Penelope Cruz volteggiante in "Volaverunt". Intorno, nei palchi, un blogger ante litteram renderebbe all' istante "virali" le immagini di uno splendido vestito Impero avorio, di altri due modelli delle parigine Callot, il primo nero e con le maniche di merletto dorato, il secondo rosa antico impreziosito da perle di vetro soffiato, entrambi appartenuti a un' aristocratica triestina, e, ancora, delle toilette che precedono di poco la Grande Guerra, già fluide e con il tocco di eccentricità delle frange a orlare la gonna. Infine, nell' ultimo palco, eccoci tra le signore degli anni Venti pieni, con la silhouette rivoluzionata e il punto vita abbassato ai fianchi per permettere alle gambe di lanciarsi nei nuovi ritmi sonori: un abito torrone con decori di vetro e qui i restauratori hanno dovuto veramente fare un' opera di puntello e un nero su cui si sbalzano fiori di strass nei toni del verde acqua e smeraldo. Disseminate nei palchi, preziose borsette in tinta, carnet de bal, binocoli, bocchini da sigaretta, tutti della collezione Verchi, ricchissima di accessori. Nella giornata che precede l' appuntamento serale a teatro, la signora "fashionista" passeggerà in centro, guardando le vetrine. Ecco, allora, che l' allestimento goriziano ricostruisce il "liston" più glamour, con il negozio della modista, che propone copricapi dal 1860 (allacciati sotto il mento con un nastro, come nei libri delle sorelle Brönte...) fino al 1920, quando vanno di moda berretti, cloche e cappellini dalla forma arrotondata (ce n' è un paio appartenuti alle sorelle di papa Luciani). Un' occhiata alle botteghe del calzolaio e del cappellaio, ingombre di strumenti di lavoro, e al negozio per bambini, dove si fanno ammirare la marinaretta femminile, bordata di rosso e corredata di cestino, scarpette e ventaglio, e il costumino per le prime villeggiature. Poi una sosta davanti alle vetrine che suggeriscono alle dame il guardaroba del tempo libero (tutte in bianco, come le protagoniste di Downton Abbey nei té all' aperto) o per stare in casa, tra fuselli e chiacchiere, e le amiche che sui quaderni della padrona di casa lasciano disegni e poesiole sulla "virtù del cuore" e la "modestia della fronte". A materializzare l' atmosfera vivace di un corso cittadino, sulla parete di fronte alle varie teche scorrono le immagini di Parigi, Vienna, del mondano varo della "Viribus Unitis" a Trieste nel 1911 e quelle di Gorizia, ricostruite attraverso una serie di cartoline che accompagnano il visitatore in un' ideale camminata, dalle due stazioni, la Transalpina e la Meridionale, fino in centro. E spunta, in fondo al corso "mitteleuropeo", la merceria del triestino Carlo Burgstaller, specializzata in corredi da sposa, un tripudio di cuffiette da notte, fazzoletti e asciugamani cifrati con sedi in via Campanile e via Sant' Antonio, e poi la bustaia, le cui fatture e depliant raccontano un' epoca e una trasformazione dei costumi. Elvira Minzi nel 1915 si faceva pagare un busto in corone, ma nel 1920, per due reggipetti, il conto per la cliente era espresso in lire. Quattro anni dopo, la commerciante cambiava anche il suo logo: una modella con i capelli corti, taglio alla garçonne, testimonial dei tempi nuovi. @boria_a ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 26 marzo 2014 Pagina 25 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia MONITORAGGIO. Cento mila euro per rendere sicure 16 scuole isontine La Provincia di Gorizia ha predisposto l' avvio della procedura negoziata per l' affidamento dei lavori di monitoraggio dei solai di sedici scuole superiori isontine. Sulla necessità di predisporre un' attività di controllo puntuale degli edifici scolastici provinciali h a s p i n t o p a r t i c o l a r m e n t e i l p r e s i d e n t e d e l l ' e n t e i n t e r m e d i o , Enrico Gherghetta, che ha deciso di programmare la verifica dopo il crollo di un controsolaio che ha interessato lo scorso gennaio la storica sede del liceo classico Dante di viale 20 Settembre. L' intervento costerà alle casse della Provincia poco meno di centomila euro (99 mila 954 per la precisione) e sarà eseguito da una delle ditte invitate a partecipare alla procedura predisposta dall' Ufficio tecnico. La determina che dà avvio è stata firmata nei giorni scorsi dalla dirigente del settore, Lara Carlot. «Immagino che i controlli negli istituti possano prendere il via entro la fine della primavera aveva spiegato nei giorni scorsi l' assessore provinciale a i L a v o r i p u b b l i c i , Donatella Gironcoli , comunque entro la fine dell' anno scolastico. C i t e n g o a n o n c r e a r e i n u t i l i allarmismi o apprensioni tra studenti, genitori e p e r s o n a l e scolastico: a l m o m e n t o n o n abbiamo segnali di ulteriori criticità, ma abbiamo deciso in via precauzionale di avviare un monitoraggio puntuale per escludere del tutto il ripetersi di episodi come quello verificatosi al Dante». A causare il crollo nello storico palazzo Formentini era stato un anomalo distaccamento delle pignatte, che ha determinato la caduta anche del controsoffitto di uno dei laboratori dell' istituto. L' episodio si era fortunatamente verificato nel fine settimana, quando l' edificio scolastico era deserto. Per il ripristino del controsolaio la Provincia stima un investimento di 160 mila euro: i lavori dovrebbero partire già a giugno, per concludersi in tempo utile per permettere agli studenti del Dante oggi ospitati allo Slataper, in via Diaz di rientrare nella sede di viale 20 Settembre già all' inizio del nuovo anno scolastico. (chr.s. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 26 marzo 2014 Pagina 50 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia La moda in scena, il museo diventa un teatro Gorizia, ecco gli spazi rinnovati di Borgo Castello. L' eleganza del '900 e l' abito di Margaret Wittgenstein ritratto da Klimt. GORIZIA Il Museo della moda, uno dei gioielli espositivi della Provincia di Gorizia, riaprirà i battenti in Borgo Castello questo venerdì. Il Museo è stato completamente rinnovato e ampliato, anche con strumenti innovativi sul piano della comunicazione e della visione, secondo un criterio molto preciso, quello cioè di offrire al visitatore una full immersion nella vita e nell' atmosfera degli anni, dei secoli di cui gli abiti e gli accessori esposti sono elegante e preziosa testimonianza. Il progetto scientifico del rinnovato Museo della Moda e delle Arti Applicate è curato da Raffaella Sgubin, storica del costume e Sovrintendente ai Musei provinciali di Gorizia, con la collaborazione scientifica di Roberta Orsi Landini e Thessy Schoenholzer Nichols, eminenti studiose internazionalmente note nel campo della storia del tessile e del costume. Il progetto di allestimento è opera dell' architetto Lorenzo Greppi, la realizzazione si deve alle ditte Doc di Potenza e Hgv di San Severo per la parte multimediale. «Le nuove grandi sale ci racconta Raffaella Sgubin , sono concepite come vere e proprie scenografie teatrali, cui il visitatore confluisce dopo aver ammirato, come su vetrine di negozi posti lungo le strade di una qualsiasi, bella città mitteleuropea d' un tempo, i complementi di quegli abiti, l' intimo, le calzature, gli accessori, i cappellini e cosí via». «Nelle nuove sale è ancora la direttrice dei Musei goriziani a parlarci , si entra idealmente in un teatro, con tanto di palcoscenici e palchi. La suggestione, poi, è amplificata dalla presenza, in una saletta attigua, di un autentico palco teatrale, cimelio dell' antico Teatro di Società di Gorizia, e di diverse memorabilia, quali strumenti musicali, cartelloni, fotografie e varie curiosità». E, data l' ambientazione teatrale, i pezzi esposti sono tutti abiti da sera, appartenenti a un arco cronologico che va dalla fine del Settecento agli anni Venti del Novecento. «Quale filo conduttore spiega Sgubin è stato scelto il tema dell' ornamento scintillante. Filati metallici, paillettes, perline di vetro, canutiglie e strass fanno rilucere le toilettes da sera di bagliori preziosi». Tra i pezzi esposti si segnalano alcune eccellenze, «tra cui lo spettacolare abito Neoclassico realizzato in un raro tipo di tulle di seta ricamato in ciniglia e paillettes d' argento, con applicazioni di crespo di seta lilla, e due abiti degli anni Venti del Novecento provenienti da Vienna e appartenuti a Margaret Stonborough Wittgenstein (18821958)». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 26 marzo 2014 Pagina 50 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Sorella del filosofo Ludwig Wittgenstein, Margaret era stata ritratta nel 1905 da Gustav Klimt in uno dei suoi piú celebri ritratti: con la veste bianca e vaporosa del suo abito da sposa. Gli abiti di Margaret entrati nelle collezioni del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia si caratterizzano per l' uso di colori molto decisi. "L' uno, precisa la curatrice, è in crespo di seta verde smeraldo ricamato con canutiglie dorate a formare vistose infiorescenze astratte simili a girasoli, l' altro, confezionato dalla celebre maison parigina Callot Soeurs, è in raso di seta nero ricamato con motivi di rosoni in perline di vetro turchese e filati metallici ramati. " Da segnalare inoltre una serie di vetrine tematiche, disposte lungo un percorso che si snoda a partire da una sezione tessile dedicata alla tradizione della seta nel Goriziano tra Sette e Ottocento, per silupparsi poi sui diversi modi di ornare il tessuto, dai merletti ai gioielli. Di sicuro impatto e grande suggestione, come detto, la ricostruzione di un Corso cittadino, animato dalla proiezione di immagini Belle Epoque relative a Gorizia, Trieste, Vienna e Parigi, con belle vetrine da negozio in legno intagliato, da cui occhieggiano gli abiti in mostra. Mario Brandolin ©RIPRODUZIONE RISERVATA LEGGI E COMMENTA SUL NOSTRO SITO www.messaggeroveneto.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 25 marzo 2014 messaggeroveneto.it Gorizia La moda in scena il museo diventa un teatro Gorizia, ecco gli spazi rinnovati di Borgo Castello. L' eleganza del '900 e l' abito di Margaret Wittgenstein proprio quello che fu ritratto da Klimt. Il Museo della moda, uno dei gioielli espositivi della Provincia di Gorizia, riaprirà i battenti in Borgo Castello questo venerdì. Il Museo è stato completamente rinnovato e ampliato, anche con strumenti innovativi sul piano della comunicazione e della visione, secondo un criterio molto preciso, quello cioè di offrire al visitatore una full immersion nella vita e nell' atmosfera degli anni, dei secoli di cui gli abiti e gli accessori esposti sono elegante e preziosa testimonianza. Il progetto scientifico del rinnovato Museo d e l l a M o d a e d e l l e A r t i Applicate è curato da Raffaella Sgubin, storica d e l c o s t u m e e S o v r i n t e n d e n t e a i Musei provinciali d i Gorizia, con la collaborazione scientifica di Roberta Orsi Landini e Thessy Schoenholzer Nichols, eminenti studiose internazionalmente note nel campo della storia del tessile e del costume. Il progetto di allestimento è opera dell' architetto Lorenzo Greppi, la realizzazione si deve alle ditte Doc di Potenza e Hgv di San Severo per la parte multimediale. "Le nuove grandi sale ci racconta Raffaella Sgubin , sono concepite come vere e proprie scenografie teatrali, cui il visitatore confluisce dopo aver ammirato, come su vetrine di negozi posti lungo le strade di una qualsiasi, bella città mitteleuropea d' un tempo, i complementi di quegli abiti, l' intimo, le calzature, gli accessori, i cappellini e cosí via". "Nelle nuove sale è ancora la direttrice dei Musei goriziani a parlarci , si entra idealmente in un teatro, con tanto di palcoscenici e palchi. La suggestione, poi, è amplificata dalla presenza, in una saletta attigua, di un autentico palco teatrale, cimelio dell' antico Teatro di Società di Gorizia, e di diverse memorabilia, quali strumenti musicali, cartelloni, fotografie e varie curiosità". E, data l' ambientazione teatrale, i pezzi esposti sono tutti abiti da sera, appartenenti a un arco cronologico che va dalla fine del Settecento agli anni Venti del Novecento. "Quale filo conduttore spiega Sgubin è stato scelto il tema dell' ornamento scintillante. Filati metallici, paillettes, perline di vetro, canutiglie e strass fanno rilucere le toilettes da sera di bagliori preziosi". Tra i pezzi esposti si segnalano alcune eccellenze, "tra cui lo spettacolare abito Neoclassico realizzato in un raro tipo di tulle di seta ricamato in ciniglia e paillettes d' argento, con applicazioni di crespo di seta lilla, e due abiti degli anni Venti del Novecento provenienti da Vienna e appartenuti a Margaret Stonborough Wittgenstein (18821958)". Sorella del filosofo Ludwig Wittgenstein, Margaret era stata ritratta nel 1905 da Gustav Klimt in uno dei suoi piú celebri ritratti: con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 25 marzo 2014 < Segue messaggeroveneto.it Gorizia la veste bianca e vaporosa del suo abito da sposa. Gli abiti di Margaret entrati nelle collezioni del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia si caratterizzano per l' uso di colori molto decisi. "L' uno, precisa la curatrice, è in crespo di seta verde smeraldo ricamato con canutiglie dorate a formare vistose infiorescenze astratte simili a girasoli, l' altro, confezionato dalla celebre maison parigina Callot Soeurs, è in raso di seta nero ricamato con motivi di rosoni in perline di vetro turchese e filati metallici ramati." Da segnalare inoltre una serie di vetrine tematiche, disposte lungo un percorso che si snoda a partire da una sezione tessile dedicata alla tradizione della seta nel Goriziano tra Sette e Ottocento, per silupparsi poi sui diversi modi di ornare il tessuto, dai merletti ai gioielli. Di sicuro impatto e grande suggestione, come detto, la ricostruzione di un Corso cittadino, animato dalla proiezione di immagini Belle Epoque relative a Gorizia, Trieste, Vienna e Parigi, con belle vetrine da negozio in legno intagliato, da cui occhieggiano gli abiti in mostra. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Mario Brandolin Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16