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Poste ItalIane. s.P.a. - sPedIzIone In abbonamento Postale - d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n°46) aRt. 1, Comma 1, dCb/Cn nR. 25/11 - €
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9
16-17
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diconseguenzepregiudizievoli
á 30 giugno 2011
fatti
EDITORE
CarloBorsalino
GRAFICA E IMPAGINAZIONE
TizianaBisson-RominaFerrero
anno XXVI
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á
OPEN DAY CON LA BRE BANCA
Percrescereall’esteroc’èchi
puòdareunamanoimportante
CONVEGNO AD ALBA (E SALUZZO)
Ilpartosenzadolorenonèpiù
un’utopiaanchenelcuneese
DAL CONSIGLIO REGIONALE
Varatalaleggesulwi-filibero
PER UNA “FERRERO” MONDIALE
Premiatigli“anziani”;ilsignor
Michele“incorona”Giovanni
EXPO360 DA “MAES”
NuovasalademoaSavigliano
150 (E PIÙ) DELLA NOSTRA STORIA
Saviglianoperilpatriota
SantorrediSantarosa
150 (E PIÙ) DELLA NOSTRA STORIA
Cosìimbandivanoletavoledel
Risorgimento:libroemostra
150 (E PIÙ) DELLA NOSTRA STORIA
LaContessadiCastiglioneche
fecel’Italia:unconvegno
150 (E PIÙ) DELLA NOSTRA STORIA
DaniloPaparellireinterpreta
iprotagonistidell’unificazione
GLI SPORTIVI SAVIGLIANESI E L’ACES
Unacandidaturaeuropea
L’INNER WHEEL HA DIECI ANNI
Cambiodellaguardiaperilclub
diCuneo-Mondovì-Saluzzo
L’UNESCO OSPITE DI VEZZA D’ALBA
PerdueconcorsiconiCavalieri
diSanMicheledelRoero
TORNA LA TASSA DI SOGGIORNO?
GlialbergatoridellaGrandasono
contrari:appelloaiComuni
“GRUPPO GINO” E BMW
Tagliodelnastroperla
concessionariacuneese
NEWS DAL PIEMONTE
Notizieedeventidellasettimana
ARRIVA “CABUTTI MOTOR 3”
InaugurazioneadAlba
deilocalidicorsoBra23/A
IL CARCERE E IL LAVORO
“Valelepena”:laconferma
daundibattitoaSerralunga
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á «L’ALTA VELOCITÀ SERVE
A FAR CRESCERE IL PIEMONTE»
Il sottosegretario di Stato ai trasporti
Bartolomeo Giachino (foto),
atteso sabato a Serralunga d’Alba per
un confronto sulle infrastrutture del territorio,
spiega le ragioni per cui la Tav
è irrinunciabile
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INSEDIATI I “FAUTOR LANGAE”
DarioSebasteeOscarFarinetti
chiamatiallaribaltaaCortemilia
18 ANNI DI OTTIMA MUSICA A CUNEO
Il“Nuvolari”èunodeifestival
piùlunghielongevid’Italia
CARAGLIO FA RIMA CON AGLIO
Nelfinesettimanalafiera
dedicataallaculturatipica
RITORNA “CORTO IN BRA”
Ladecimaedizionepresenta
confermeenovitàdirilievo
persone
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BARTOLOMEO GIACHINO
SenzalaTavilPiemonte
condannatoadarretrare
GIANNA GANCIA
DueannidilavoroallaPresidenza
dellaProvincia
FRANCESCO PAOLO FULCI
GuideràilCdadi“Ferrero”
mentrecrescel’impegno
socialedell’azienda
MAURO GOLA
Confermatoallaguida
delComitatopiccolaindustria
FULVIO RUFFIA
IntervistaalSindaco
diSanMicheleMondovì
Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 27 giugno alle 13,25
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rubriche
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L’EDITORIALE
Coppie di fatto e Costituzione
IL FICCANASO
Bambini kamikaze e le bestie
CI VUOL FEGATO...
Genitori “equivicini”
CARA ZIA GIUGI
L’uomo della tua vita
MODA
Il matrimonio d’agosto
AL CINEMA
Il terzo atto di “Transformers”
TORINO & DINTORNI
Gli imperdibili “Mtv days”
IN CUCINA
Le quattro stagioni in dispensa
ARTE
Il mese delle aste milionarie
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á «SE TASSA
DI SOGGIORNO SARÀ,
ALMENO CHE SIA EQUA»
È l’appello ai Comuni
del presidente provinciale
degli albergatori cuneesi,
Piero Sassone (foto),
lettere
á Questa settimana troverete
Parola ai nostri lettori da pag.
77
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L’editoriale
UNIONI DI FATTO E COSTITUZIONE
Claudio Puppione
L’ARTICOLO 29
IMPEDISCE
L’EQUIPARAZIONE
LEGALE CON
IL MATRIMONIO,
MA IN QUESTO
CASO (CHE
STRANO) NON
È UNA BESTEMMIA
PENSARE
DI CAMBIARE
LE REGOLE STABILITE
DAI PADRI
COSTITUENTI
A
rticolo 29 della sacra e inviolabile Costituzione italiana, la più bella
del mondo: «La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio». Carta canta: come si fa a riconoscere le unioni di fatto, siano esse eterosessuali o omosessuali?
Eppure quelli stessi che strillano al vilipendio della Resistenza non appena qualcuno azzarda l’ipotesi di aggiornare la Costituzione perché, a ben oltre sessant’anni da quando fu scritta, il mondo, e con esso l’Italia, è cambiato (e molto), non
si preoccupano di tirare dritto per la loro strada, con iniziative normative e legislative mirate a equiparare chi sta insieme senza essersi sposato e le coppie che si
sono unite un matrimonio, civile o religioso che sia.
Capita così di udire, cito a caso fra le dichiarazioni incredibili più recenti, l’ex ministro di Rifondazione comunista Paolo Ferrero che, in un contraddittorio radiofonico con Carlo Giovanardi, il quale gli segnalava proprio questo si presume non
secondario ostacolo, più o meno ha replicato: «Beh, preso alla lettera l’articolo 29
potrebbe anche essere ostativo. Ma la società si è evoluta e ciò che non era pensabile nel 1948 oggi è normale. Quindi bisogna che le forze democratiche (non può
mancare l’aggettivo “democratico”, quasi sempre con l’aggiunta dell’avverbio rafforzativo “sinceramente”, perché “gli altri” sono democratici per finta, ça va sans
dire, nda) mettano mano alla modifica della Costituzione, per riconoscere i diritti
che in un Paese civile spettano a milioni di coppie di fatto».
Quindi quella norma della Costituzione contribuisce a mantenerci nel limbo dell’inciviltà giuridica. Quando lo dice Silvio Berlusconi, a proposito di altri articoli,
è una bestemmia. Paolo Ferrero e la sua parte politica, invece, possono sbandierarlo ai quattro venti senza offendere i Padri costituenti: la loro è una doverosa richiesta di maggiore democrazia, o quanto meno un’opinione più che lecita.
In effetti lecita lo è, ma non si capisce perché non lo siano quelle del centro-destra.
Ecco l’ennesimo esempio di quel doppiopesismo che al sottoscritto provoca l’insorgere dell’orticaria. Per tacere, parlando di coppie di fatto, della strenua difesa
dei diritti degli omosessuali portata avanti dagli stessi che, negli anni Ottanta,
prendevano a sberle gli attivisti del Partito radicale chiamandoli culattoni.
n A PROPOSITO DELLE COSIDDETTE MACCHINE DEL FANGO: CE NE SONO DI BUONE, A QUANTO PARE
“La Repubblica” e le altre testate “sinceramente democratiche” usano gli stessi sistemi che attribuiscono a “Il giornale”
Ciò che i quotidiani italiani stanno pubblicando in merito all’inchiesta sulla presunta P4 (di questo passo, entro un paio
d’anni Henry John Woodcock e colleghi arriveranno alla P10, e non è detto che si fermino lì) è rivoltante, e non
per gli altrettanto presunti reati su cui si indaga, ma per la violazione di ogni privacy. Il richiamo al film “Le vite degli altri”,
per chi l’ha visto e non ne ha sentito solo parlare, è quanto mai opportuno, così come sarebbe bene che tutti lo vedessero.
Qui merita di essere sottolineato come la “macchina del fango” del cui utilizzo sarebbero maestri quelli de “In giornale”
e di “Libero” sia sfruttata assai bene anche dal quotidiano diretto da Ezio Mauro. Un solo esempio fra i tanti possibili,
sempre a proposito di P4: “La Repubblica”, sotto il titolo “I protagonisti”, ha pubblicato alcune foto con relativa didascalia.
C’era anche Vittorio Feltri, con il commento: «Il giornalista confessa a Bisignani: “Quando schioda Berlusconi mi candido
io”». Ma Feltri quella frase non l’ha mai detta. Le intercettazioni riportano, invece, un colloquio fra Enrico Cisnetto
e Bisignani, con il primo che faceva illazioni a proposito di presunte ambizioni di Feltri. Il commento del diretto interessato
è condivisibile: «Ai giornalisti dalla penna rossa di De Benedetti non importa (che la frase attribuita a Feltri non sia vera,
ndr): devono dimostrare delle tesi, alla faccia dell’informazione libera e soprattutto corretta che dicono di rappresentare».
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á 30 giugno 2011
Il ficcanaso
I BAMBINI KAMIKAZE E LE BESTIE
Antonio Barillà
I FONDAMENTALISTI
ISLAMICI VARCANO
UNA NUOVA
FRONTIERA
DELL’ORRORE
RICORRENDO
ALL’INFANZIA
PER LE MISSIONI
SUICIDE. L’ULTIMO
CASO IN PAKISTAN:
PER FORTUNA
LA PICCOLA
(E INCONSAPEVOLE)
SOHANA È STATA
FERMATA IN TEMPO
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á 30 giugno 2011
M
ille volte, rovistando nella cronaca, ci è capitato di commuoverci
per poveri bambini: oltraggiati, sfruttati, umiliati, dimenticati. Di
rado, però, sdegno e tenerezza avevano raggiunto forza come per
Sohana, 9 anni di ingenuità che uomini senza scrupoli volevano
trasformare in martire inconsapevole. Sohana è stata bloccata dalle forze di sicurezza nel distretto del Basso Dir, Pakistan nord-occidentale: aveva addosso un
giubbotto esplosivo e s’avviava, lenta, al check-point.
Piccola kamikaze? Ma si può esserlo a quell’età? Se anche t’hanno convinto, in
realtà t’hanno plagiato... Sohana, se possibile, peggio.
È stata costretta e ingannata: costretta a raggiungere il posto di controllo, ingannata perché istruita a schiacciare un bottone senza conoscerne le conseguenze.
Un poliziotto, per fortuna, ha notato un rigonfiamento innaturale sotto la veste e
l’ha fermata prima che seminasse morte. Lei ha raccontato, in lacrime, d’essere
stata rapita, trascinata a forza su una macchina e portata via dal villaggio, sedata,
mandata a immolarsi e ammazzare con in mano una foto del check-point.
Suo papà è un disabile, mamma s’arrangia facendo la sartina: scenari di miseria
ideali per i ladri di bambini. Molti vengono rapiti, infatti, e spesso sono orfani;
altri comprati da famiglie poverissime. Ma ai genitori, in questo caso, non si dice
che moriranno: solo che saranno allevati per combattere i nemici di Dio.
Fino a pochi anni fa, erano usati per fuoriviare i controlli (le macchine con piccini
a bordo destano meno sospetti), poi c’è stata l’evoluzione imperdonabile e agghiacciante, la loro trasformazione in kamikaze.
Esistono video che li mostrano intruppati in campi dove qualcuno li indottrina,
inculcando assiomi che in età così tenere non puoi filtrare con strumenti culturali
e capacità critiche, ma ci sono anche casi di piccoli sedati e drogati, con detonatori
comandati a distanza celati dai vestiti.
Un fenomeno terribile e non solo pakistano che è specchio di due realtà: la difficoltà dei terroristi islamici di reclutare kamikaze tra gli adulti e la conferma di
una spregiudicatezza orribile e illimitata.
Una spregiudicatezza testimoniata alla Bbc da Abdus, oggi 14 anni, bambino
cooptato dai terroristi, convinto a guadagnare il paradiso sacrificandosi, minacciato e sfuggito alla morte solo per caso come Sohana.
Ricordiamoci anche di loro, quando parliamo di bambini meno fortunati dei nostri: bambini soldato, spose bambine, prostitute bambine, bambini senza scuola e
medicine, senza cibo e senza futuro...
Ricordiamoci di loro, di Abdus e Sohana, ma anche dello scolaro senza nome, di
dodici o tredici anni secondo i sopravvissuti, spedito contro l’auto di un generale
a Kirkuk, in Irak, pure lui avvolto in una cintura esplosiva, o del ragazzino che si
è suicidato a Kabul trascinando nella tomba quattro innocenti.
Vittime che mietono vittime, nelle mani di aguzzini spietati che non hanno nemmeno l’egoistica coscienza del reclutatore intervistato tempo fa da “Time”, orgoglioso perché il figlioletto di 9 anni gli aveva confidato di voler diventare un martire pure lui, eppure pronto a dissuaderlo spiegando che «fare il martire non è
quello che ci si aspetta da un ragazzino della tua età».
Carlo Bottero
O
ltre 250 persone,
rappresentative del
mondo imprenditoriale, in prevalenza
responsabili di piccole e medie imprese piemontesi, hanno partecipato alla prima edizione dell’“International open day” organizzato
dalla Banca Regionale Europea al
Museo nazionale dell’automobile
di Torino, con l’obiettivo di fornire uno scenario di riferimento sulle opportunità dell’internazionalizzazione e raccogliere le esigenze del tessuto produttivo e terziario che vuole investire sullo sviluppo all’estero.
Dalle sessioni di workshop e dai
contatti diretti avuti con i partecipanti tramite incontri “one to
one” e negli otto desk dedicati ai
Paesi in cui UBI Banca è operativa
emerge la volontà delle imprese di
valutare opportunità di investimento in nuovi mercati, non solo
attraverso la delocalizzazione produttiva, ma anche con la penetrazione attraverso strategie di insediamento all’estero.
In questo senso tra i mercati Bric
(Brasile, Russia, India e Cina) risulta crescere l’appeal verso l’India, con le sue regioni speciali,
mentre si conferma costante l’interesse per gli altri tre mercati stranieri, considerati dal panel di manager e imprenditori quelli a più
alto sviluppo potenziale per i
prossimi anni.
A livello europeo, invece, ha
suscitato molto interesse l’intervento sullo stato dell’economia
spagnola, visto il contingente momento attraversato e i solidi legami con il nostro Paese.
Con una presenza internazionale
significativa in queste aree del
mondo e una forte expertise a livello di conoscenza dei mercati e
delle relazioni istituzionali tramite il Gruppo UBI Banca, la Banca
Regionale Europea accompagna
infatti le piccole e medie imprese
italiane verso i mercati esteri a
Cresce l’appetibilità delle
regioni speciali dell’India
e resta alta l’attenzione
verso Cina, Russia
e Brasile. Il Gruppo Ubi
Banca, al quale
appartiene la Banca
Regionale Europea,
conferma gli oltre 50
accordi di collaborazione
con banche estere e
organismi sovranazionali
per facilitare l’attività
delle imprese in specifici
contesti economici
Pmi: crescere
all’estero con Bre
Successo
della prima
edizione del
workshop
organizzato
dalla Banca
Regionale
Europea
maggiore potenzialità, non solo
attraverso il sostegno finanziario,
ma favorendo accordi di cooperazione con le istituzioni locali, attività di ricerca e di definizione di
potenziali partner commerciali e
industriali, consulenza legale per
operazioni di joint venture e studi
di fattibilità o ricerche di mercato.
Tra le aree di maggiore sensibilità
da parte delle imprese italiane si
segnala quella della consulenza
per l’ingresso nei nuovi mercati,
dove risulta ancora prevalente la
preferenza a costituire uffici di
rappresentanza, ma cresce la propensione a realizzare joint venture con operatori locali.
In questo contesto le competenze delle società del Gruppo Ubi
Banca consentono di affrontare
l’internazionalizzazione attraverso strumenti finanziari dedicati che coprono anche le aree del
factoring e del corporate banking.
Il direttore generale della Banca
Regionale Europea, Roberto Tonizzo, nel commentare l’attuale
congiuntura economica piemontese, in chiaro recupero sulla crisi
patita, ha evidenziato come l’interscambio sia ora l’elemento
trainante per la crescita delle imprese, piccole e medie, della nostra regione.
La Banca Regionale Europea ritie-
ne che le imprese italiane abbiano da sempre le caratteristiche
per distinguersi in mercati fortemente competitivi e di grande espansione come quelli affrontati
durante i workshop, in quanto
posseggono un livello qualitativo
e una visione imprenditoriale
vincente. L’appuntamento “International open day” conferma
la vocazione del Gruppo Ubi
Banca e della Banca Regionale
Europea a offrire consulenza e
supporto alle imprese che
vogliono competere nell’attuale
scenario globale per porsi in
primo piano in un contesto sempre più competitivo.
ip - per emergere in uno scenario sempre più competitivo Ü 30 giugno 2011 Ü
9
Cavour
nel 1852-53 avviò
la compagnia armatoriale
“Transatlantica” con cospicui
aiuti governativi e stimolò,
concordandoli con Raffaele
Rubattino, i collegamenti
marittimi con le isole, con il
sud e con il bacino del
Mediterraneo.
SENZA LA TAV
IL PIEMONTE
ARRETRERÀ
Bartolomeo Giachino
‰ Pubblichiamo, e siamo orgogliosi
di farlo, un’ampia sintesi dell’intervento del sottosegretario di Stato ai
trasporti, Bartolomeo Giachino (foto), al recente convegno torinese organizzato da tredici associazioni
produttive del Piemonte in occasione
dei 150 anni dell’unità d’Italia.
D
a trent’anni il Piemonte è la regione
italiana che cresce di
meno. La produzione industriale 2010 è inferiore al
livello del 2000. Se il Piemonte e
il nord-ovest vogliono ritornare a
crescere di più devono lavorare a
Per il sottosegretario di Stato
ai trasporti, Bartolomeo
Giachino, dal 1975 in Piemonte
ha iniziato a prevalere
la cultura del “no”, fra
i principali responsabili della
stagnazione economica della
regione. In quello stesso anno
l’emendamento “Libertini”
bloccò la costruzione
di autostrade in tutta Italia
10
Il sottosegretario Giachino: «È un’opera
indispensabile anche (e soprattutto!)
per le fasce più deboli della popolazione»
nuovi motori di spinta dell’economia in aggiunta al manifatturiero
che ci ha resi famosi nel mondo,
come le infrastrutture e la logistica. La delocalizzazione e la deindustrializzazione ci hanno penalizzato di più di altri, ma ci hanno penalizzato molto i “no” alle infrastrutture che ebbero inizio proprio a
Torino nel 1975 (“no” alla metropolitana, “no” alle grandi opere,
con l’emendamento dell’on. Lucio
Libertini del Pci che bloccò per 25
anni la costruzione delle autostrade) e proseguono oggi con il “no”
alla Tav. Il Piemonte che cresce di
meno da tempo non crea più posti
di lavoro veri e a tempo indeterminato penalizzando i giovani e gli
emarginati delle periferie non toccate dall’abbellimento del centro
della città. Questo è il tema centrale per i piemontesi, non altro!
I partiti e le forze economiche,
sociali e religiose della regione
sono interpellati sulle scelte da
fare, oggi e non domani, per la ripresa della crescita, unica strada
á 30 giugno 2011 á opere pubbliche nella bufera
per la creazione di lavoro per i giovani. Discutere di assistenzialismo
è utile, ma non basta, anzi, visto
l’alto debito pubblico si può dire
che di assistenzialismo si muore.
L’appello, dal Parlamento alle massime istituzioni civili e religiose, è
non a generici “volemose bene”,
ma ad abbandonare il “no” per scegliere la strada del futuro come
fecero Cavour e i piemontesi di
160 anni fa. I vescovi, i parroci, gli
insegnanti devono spiegare ai fedeli e ai giovani non solo l'importanza dei referendum, ma la grande importanza della Tav.
Per il futuro del Paese e del Piemonte è decisivo scendere in campo per realizzare ora la Tav.
La crescita è nell’intesse generale,
ma è prioritaria per i più deboli.
Sono d’accordo con Piero Fassino
DA “TOTA VIRGINIA”, A SERRALUNGA...
Il 2 luglio l’esponente del Governo farà
il punto con gli amministratori del territorio
Sabato 2 luglio, presso il salone dell’albergo-ristorante
“Tota Virginia” di Serralunga d’Alba, avrà luogo un tavolo tecnico a cui presenzierà il sottosegretario di Stato ai
trasporti, Bartolomeo Giachino. L’esponente del Governo, canalese d’origine, si confronterà con l’Amministrazione civica del paese guidato da Gianfranco Capoccia e
i primi cittadini dell’unione di comuni “Colline di Langa
e Barolo”. Al centro dell’incontro, il cui inizio è fissato
per le 10,45, saranno i trasporti e le infrastrutture della
zona, al fine di fare il punto della situazione e di valutare
quali interventi (e quando) si potranno realizzare, con
l’obiettivo di incidere positivamente su uno dei punti
chiave per il territorio e il suo sviluppo economico.
e Roberto Cota: occorre crescere di
almeno 2 punti di Pil l’anno.
Le condizioni per lo sviluppo sono
le stesse del Piemonte di Cavour:
1) infrastrutture di trasporto, energia e ricerca (quella era l’Italia di
Galileo Ferraris);
2) da mera “espressione geografica” l’Italia, con il Risorgimento, divenne unita politicamente, ma economicamente fu unita dalle ferrovie disegnate minuziosamente
da Cavour, il quale ne sottolineava
i benefìci per il trasporto sia delle
merci che dei cittadini provincia
per provincia (si può dire che Cavour scrisse un vero e proprio Pia-
Nel suo ultimo discorso alla Camera del Regno d’Italia (27 maggio 1861), colui che è stato definito il più grande statista europeo
dell’800 affermò che le ferrovie
avrebbero permesso di integrare le
risorse economiche di un Paese in
posizione di «periferia relativa».
Noi, cari amici della bassa Val Susa
e della cintura di Torino, siamo ancora lì: senza la Tav i collegamenti
con il più grande mercato di consumi del mondo (l’Europa) sarà più
difficile e, soprattutto, torneremo a
essere una «periferia relativa».
Alla linea ferroviaria Torino-Genova costruita dallo Stato, Cavour
no della logistica). Mi piacerebbe
che le Ferrovie dello Stato divulgasero l’ampio scritto dello statista
sul ruolo della strada ferrata, in occasione dell’inaugurazione della
stazione ferroviaria di Roma intitolata, appunto, a Cavour.
Se i mazziniani (come dice Rosario
Romeo) volevano unire il Paese
con le insurrezioni e con le guerre
d’indipendenza, Cavour lo voleva
unire economicamente e socialmente con la ferrovia. Egli vedeva
nello sviluppo economico il progresso dei popoli, una concezione
che dal 1975 il Piemonte via via
ha perso per il prevalere della cultura del “no”. Per Cavour (discorso
alla Camera del Regno di Sardegna
del 14 aprile 1851), l’unica strada
percorribile era «l’espansione verso l’Europa, attraverso i collegamenti ferroviari, con l’incremento
di domanda che questi creeranno».
contava di affiancare non solo il
collegamento con la Francia attraverso il Frejus, ma anche la congiunzione tra Alessandria, la Svizzera e il lago di Costanza che avrebbe assicurato al capoluogo
ligure collegamenti in grado di
consentirgli di contendere a Marsiglia il traffico merci da e verso
l’Europa centrale. A questi raccordi ferroviari doveva corrispondere
il potenziamento del porto genovese con lo spostamento della base
navale a La Spezia e la creazione di
un moderno “dock” di tipo inglese
nella vasta area resa disponibile al
traffico merci, a diretto contatto
con le installazioni ferroviarie.
Per evitare che sullo Stato gravasse l’intero costo delle nuove iniziative, lo statista scelse la via della
collaborazione tra finanza pubblica e privata. Certo quei tracciati oggi non sarebbero più adeguati: non
IL BILANCIO CONSOLIDATO DI “EGEA”
Nel 2010 il dato della produzione ha raggiunto
i 518 milioni di euro (con un utile di lordo di 8,6)
È stato presentato il bilancio consolidato del gruppo “Egea” che
conferma lo sviluppo costante della multiservizi albese. Il valore
della produzione si attesta su 518
milioni di euro, più che raddoppiato nell'ultimo quadriennio, incrementato di oltre 180 milioni di euro in soli dodici mesi. La vendita di
energia elettrica e di gas continua
a farla da padrona, ma grandi soddisfazioni ha dato anche il settore
legato alla cogenerazione e al teleriscaldamento. Altrettanto soddisfacente è stato il settore della distribuzione gas grazie
anche alle concessioni ottenute tramite gara pubblica,
che hanno consentito di estendere le aree servite.
Si è mantenuta stabile rispetto agli anni precedenti la
chiusura d’esercizio delle società del gruppo che si
occupano di ciclo idrico integrato e servizi ambientali
consentendo di effettuare buoni investimenti per migliorare entrambi i servizi. L’utile lordo si è attestato su 8,6
milioni di euro. In miglioramento è anche il rapporto tra
indebitamento e patrimonio netto.
Sono numeri che esprimono come «la nostra crescita
sia anche capacità di produrre ricchezza», ha evidenziato l’amministratore delegato, PierPaolo Carini (foto sopra), «oltre che di coprire investimenti consistenti, più di
15 milioni di euro nel 2010, 180 milioni nell’ultimo quadriennio, effettuati perlopiù in autofinanziamento».
si possono trainare le merci sino a
1.300 metri sul livello del mare e
i nuovi tunnel sono a 500-600
metri d’altitudine, ma, se vogliamo spostare quote importanti del
trasporto merci che, con la globalizzazione e lo sviluppo dell’economia cinese e degli altri tre Paesi
Bric (Brasile, Russia e India) è destinato a crescere a ritmi importanti, è fondamentale realizzare le reti
di trasporto previste dall’Europa.
I trasporti e la logistica per il Piemonte possono essere la “Fiat del
futuro”, grazie all’incrocio a Novara di due corridoi ferroviari e al
ruolo naturale di retroporto dei
porti di Genova e Savona i quali in
5 anni raddoppieranno la capacità
di attrarre traffico merci e container. Due milioni di questi ultimi significano almeno 4 miliardi di valore aggiunto logistico che, se saremo capaci di gestirlo negli inter-
porti piemontesi (Novara, alessandrino, Cuneo e Orbassano), come ho previsto nel Piano nazionale della logistica, potranno darci
oltre 30.000 posti di lavoro in più.
Ma per ottenere questo risultato la
Tav va realizzata. Capisco le preoccupazioni, ma chi, per missione o
per passione, dedica la vita ai più
deboli e agli emarginati dovrebbe
sapere quello che i parroci degli anni ’50 sapevano bene: il lavoro è il
momento più alto della dignità dell’uomo e lo rende libero.
Ecco perché sono triste di fronte ai
comportamenti di parte del mondo sindacale e religioso.
30 giugno 2011 Ü
11
Claudio Puppione
Come la Presidente stessa
spiega colloquiando con
“IDEA”, la sola estensione
territoriale della Granda
impone a chi l’amministra
un costante impegno
quotidiano. A essa
si sommano le problematiche
ordinarie e quelle legate
al difficile momento vissuto
da tutti gli enti locali. Però
per Gianna Gancia il bilancio
è positivo sia per i risultati
ottenuti e quelli in arrivo,
sia dal punto di vista della
gratificazione personale.
Nelle immagini di la vediamo
durante i sopralluoghi
compiuti a Neviglie (per
verificare lo stato delle frane)
e sul cantiere dell’Asti-Cuneo
(nelle pagine successive,
dove ospitiamo anche una
foto relativa alla recente
inaugurazione della variante
di Pianfei)
12
GIANNA GANCIA:
«IL MIO IMPEGNO
PER LA GRANDA»
Grazie ai progetti per Tenda e Asti-Cuneo
nel 2012 saremo fra le tre Province
italiane con maggiori investimenti in corso
I
l 6-7 giugno 2009 Gianna
Gancia, leghista alla guida
della coalizione di centrodestra, stravinse le elezioni provinciali con il 54,1 per
cento, lasciando al 30,4 per cento il candidato del centro-sinistra, Mino Taricco. I dati assoluti
sono forse ancora più significativi: 179.172 voti per la più giovane Presidente di Provincia della
penisola e 100.658 per il suo
principale avversario, reduce
da quattro anni nello strategico, in particolare per la
Granda, Assessorato regionale all’agricoltura.
Da allora molta acqua è
passata sotto i ponti.
“IDEA” ne ha parlato con Gian-
na Gancia, iniziando dalla richiesta di un bilancio dei due anni
passati alla guida della Provincia.
«È stata un’esperienza densa
d’impegni e con tanto, tanto lavoro quotidiano. Né potrebbe essere diversamente in una Provincia come la nostra, più estesa
della Liguria e articolata in ben
250 Comuni, per due terzi in
area montana. Tanto impegno,
ma anche molte soddisfazioni:
amo stare con la gente e direttamente dalla gente prendere la
carica per andare avanti pur nelle
difficoltà quotidiane».
Quali i progetti portati a compimento, quali quelli impostati e
quali quelli ancora da affrontare?
«In pratica non è passato giorno
á 30 giugno 2011 á l’intervista
senza che mi dedicassi alle grandi opere attese dalle famiglie e
dalle aziende della Granda. Sul
Tenda siamo al dunque, l’Anas
sta per aggiudicare la gara e conto
che a cavallo di fine anno si possa
partire con i lavori. Tempi simili
per il lotto albese dell’Asti-Cuneo: le autorizzazioni ministeriali dovrebbero arrivare in tempo
per consentire l’avvio dei cantieri entro pochi mesi. Questi due
progetti equivalgono a investimenti per un miliardo di euro:
credo che non sia un risultato da
poco, tant’è che nel 2012 saremo fra le tre Province italiane
con maggiori investimenti in
corso. Abbiamo poi continuato
l’opera di “sbaraccamento” dalle
“PAR CONDICIO” NELLA SCUOLA!
Una proposta affinché i precari del centro-nord
non siano scalzati e privati d’ogni prospettiva
Gianna Gancia ha pubblicato questo commento sulla sua pagina Facebook: «Nei nostri paesi all’inizio era il maestro, punto
di riferimento d’una comunità, quasi un sacerdote laico chiamato non solo a insegnare, ma a essere punto di riferimento
ben oltre i propri compiti didattici. Da lui i nostri bisnonni
andavano per scrivere lettere, magari ai propri figli impegnati
in guerra. O ai parenti lontani di cui poco si sapeva, spesso
emigrati oltre oceano per cercar fortuna in tempi in cui internet era di là da venire e la corrispondenza era l’unica via di
comunicazione. Poi vennero la scolarizzazione e l’alfabetizzazione di massa: benvenute, perché consentirono passi avanti
inestimabili. E vennero le maestre, e i professori. La scuola
dell’obbligo e quella superiore. L’università. È cambiata, la società, anche nella nostra provincia. Ma credo che a tutt’oggi
nella nostra comunità si guardi con rispetto a maestri e professori, a chi insegna ai nostri figli. Nei giorni scorsi il Parlamento è stato chiamato a esaminare la proposta di un “bonus
di permanenza”, uguale in tutta Italia, per i docenti: un meccanismo, un punteggio aggiuntivo che deve servire a scongiurare il fatto che gli insegnanti precari di casa nostra siano immancabilmente sorpassati in graduatoria da chi viene da altrove. La proposta, del senatore Mario Pittoni, è di assoluto buon
senso e mi auguro che davvero il legislatore riesca a recepirne
la sostanza. Che poi vuol dire dare una chance a chi conosce
la propria realtà, a chi vi è impegnato in prima persona. Ed evitare che migliaia di precari nel centro-nord siano scalzati e
privati d’ogni prospettiva. Non difendo steccati né trincee: non
rientra nel mio carattere. Penso, invece, che si tratti di “par
condicio”. Perché troppo spesso si ha l’impressione che la
burocrazia ministeriale si sia da lungo tempo impossessata
della scuola tra graduatorie sconfinate e immissioni in ruolo
sempre più rare. Perché non può tornare il tempo del maestro
del paese. Ma neppure possiamo rassegnarci alle distorsioni
che la burocrazia didattica reca con sé, alimentando contrapposizioni tra figli e figliastri a scapito dei nostri giovani».
società partecipate non strategiche, sopprimendo oltre quaranta
poltrone: avevamo d’altronde
scritto nel programma che gli
enti non sarebbero stati moltiplicati oltre la necessità. Ma direi
che, in generale, l’azione amministrativa si è concentrata nell’ottimizzazione della spesa corrente per consentire maggiori margini d’investimento in conto capitale. Una scelta doverosa in
tempi di crisi, nei quali l’ente ha
destinato impegno e risorse anche alle realtà produttive, non
limitandosi alle attività della formazione professionale o dei centri per l’impiego, ma consentendo in decine di casi l’anticipo
della cassa integrazione, opera-
zione che è stata estesa, per la
prima volta, alla cassa in deroga».
Come sono i rapporti con gli alleati del centro-destra e quelli
con l’opposizione dopo il biennio
di rodaggio degli equilibri fissati
dalle elezioni provinciali?
«Rapporti ottimi nella maggioranza, improntati a trasparenza e
concretezza. Anche con l’opposizione direi che, al netto di divergenze programmatiche che pur ci
sono, le contrapposizioni non
sono mai state fini a se stesse e
che non di rado si è trovato il
modo di collaborare. Nell’ultimo
Consiglio provinciale, per esempio, all’unanimità abbiamo approvato una variazione al bilancio che consente 3 milioni d’in-
CON IL CORPO FORESTALE, GUERRA SENZA QUARTIERE
Salvaguardia del territorio e
contrasto all’abbandono dei
rifiuti lungo le strade della
Granda sono le linee guida del
sopralluogo lungo le strade
della Val Tanaro e della successiva conferenza stampa
nella caserma “Galliano” di
Ceva che hanno visto impegnati il presidente della Provincia, Gianna Gancia, il comandante provinciale del Corpo
forestale dello Stato, Paolo
Salsotto, e il capocompartimento Anas del Piemonte, Raffaele Celia (le foto a sinistra si
riferiscono questa iniziativa).
All’incontro hanno partecipato
sindaci e amministratori in
rappresentanza dei Comuni at-
vestimenti su frane e dissesti. Sui
problemi concreti ci si ritrova. Ed
è giusto così».
Fra i punti forti della sua Presidenza figura la “consonanza di
vedute” con Regione e Governo
centrale. Questa situazione quali
frutti concreti ha portato?
«Il confronto con i livelli di
governo superiori è serrato, com’è doveroso in una provincia
che ha sempre dato tanto, ma
senza ricevere altrettanto. È positivo, direi, ma assolutamente istituzionale. Anche perché non
dobbiamo chiedere favori, ma
solo che ci sia riconosciuto quel
che ci spetta. Lo abbiamo fatto
con efficacia sul decreto legge
78/2010, laddove prevedeva
un’ingiusta sperequazione tra
aziende della Granda e aziende
siciliane rispetto ai danni alluvionali, ottenendo lo stralcio del
comma contestato. E siamo ogni
giorno impegnati a risolvere criticità puntuali di nostre aziende,
sempre nel rispetto doveroso
delle norme e delle procedure».
Con la sola eccezione di Mondovì, invece, le principali città
della Granda non sono amministrate da una parte politica
“amica”. Questo cosa comporta
a livello di rapporti fra le ammi-
14
nistrazioni civiche e quella provinciale?
«Anche in questo caso i rapporti
sono assolutamente istituzionali
anche perché, nell’esercizio delle
mie funzioni, non faccio distinzioni tra destra e sinistra, ma tra cose
utili per i cittadini e cose che lo
sono meno. Dobbiamo, insieme,
saperci concentrare sulle priorità
davvero strategiche, fare squadra
per ciò che serve ai cittadini».
Ci piacerebbe chiederglielo, ma
ci rendiamo conto che, per motivi più che comprensibili, difficilmente lo farebbe. Quindi non le
sollecitiamo una “pagella” per
ciascun assessore, ma della
Giunta nel suo complesso sì...
«Non credo sarebbe corretto un
giudizio da parte mia. Mi limito a
dire che la Giunta sta lavorando
concretamente, con sobrietà e
che i rapporti sono ottimi sia
all’interno della Giunta che in
Consiglio».
È innegabile che l’azione del
Governo nazionale da mesi sia
frenata dalle vicende interne al
Pdl e anche da quelle personali
di Silvio Berlusconi. Lei teme
che le fibrillazioni romane possano interferire sulla concretizzazione dei progetti che più
stanno a cuore alla Lega, il fede-
á 30 giugno 2011 á l’intervista
traversati dalla statale 28, ovvero Ceva, Lesegno, Bagnasco, Nucetto, Perlo, Priola, Alto, Caprauna, Garessio e Ormea. «Ritengo importante», ha
detto Gianna Gancia, «diffondere un messaggio unitario sul
contrasto all’inquinamento sui
cigli delle strade, troppo spesso ridotti a discariche a cielo
aperto. Durante il sopralluogo
abbiamo visto rifiuti di ogni
genere: lattine, cartacce, bottiglie di plastica e perfino un’auto abbandonata. La scelta del
cebano del resto non è legata a
una criticità particolare: purtroppo, siamo di fronte a un’inciviltà che si estende all’intera
rete viaria della Granda. Per
ralismo per primo?
«Lo escludo, soprattutto per la
riforma federale per cui siamo
ormai agli atti definitivi. E sarà
un’autentica rivoluzione nel nostro Paese, in cui per sessant’anni si è ragionato sulla spesa storica. Passeremo ai costi standard,
ovvero ogni ente avrà in proporzione a quanto serve per erogare
servizi e fare investimenti. Finirà
la stagione dei figli e figliastri. Le
amministrazioni che spendevano troppo e male tireranno la cinghia. Per tutte s’inizierà a rendere conto direttamente ai contribuenti della qualità della spesa.
State certi che migliorerà... Non è
possibile che la stessa cosa, ma-
questo, d’intesa con il Corpo
forestale, la Provincia ha deciso di sostenere azioni mirate.
La situazione sta migliorando,
grazie all’impegno di tanti: rinnovo l’appello alla sensibilità in
materia, tanto più importante
in un territorio come il nostro
che investe nel turismo e nella
cultura dell’accoglienza».
«La pulizia della strade», ha
aggiunto l’amministratrice, «è
un biglietto da visita importante per il territorio. Quattro sono,
a mio parere, le parole chiave
per risolvere il problema: educare, sensibilizzare, prevenire
e, da ultimo, punire».
Il Corpo forestale dello Stato tra
novembre 2010 e aprile 2011
«Siatene certi:
col federalismo
la gestione
del denaro
pubblico
migliorerà
di molto.
E il Codice
delle autonomie
semplificando
gli enti locali
farà il resto!»
ALL’ABBANDONO DEI RIFIUTI SULLE STRADE
ha condotto un’azione di contrasto agli illeciti collocata
nell’ambito della convenzione
in materia di contrasto dell’abbandono di rifiuti lungo le carreggiate siglata proprio a novembre da Provincia e Forestale. Sono stati contestati 46
verbali amministrativi, per un
importo di 47.806 euro. Di
questi, la metà esatta hanno
riguardato l’abbandono o il
deposito incontrollato di rifiuti
di varia natura, 15 l’omessa
riconsegna ai centri di raccolta
di veicoli a motore fuori uso e i
restanti 8 irregolarità nella
tenuta di registri e formulari.
Le notizie di reato inoltrate alla
magistratura nello stesso pe-
riodo sono 17 (5 per smaltimento illegale di rifiuti mediante interramento, 3 per abbandono di rifiuti da parte di impresa, 3 per attività di recupero
non autorizzata). Sono inoltre
stati inoltrati a sindaci e Provincia, per gli adempimenti di
competenza, 46 rapporti amministrativi (20 per abbandoni
di rifiuti a opera di ignoti).
La tutela dell’ambiente, con
particolare attenzione all’abbandono dei rifiuti, è inoltre
stata diffusa dal Corpo forestale anche in ambito didattico
con 32 interventi, corrispondenti ad altrettanti istituti scolastici, per un totale di 82 classi
e 1.426 bambini coinvolti.
gari una siringa, costi 100 in una
realtà e 1.000 in un’altra. Quando gli amministratori risponderanno per le entrate direttamente
ai cittadini, dovranno giocoforza
pensarci due volte prima di chiedere più soldi. È chiaro che occorrerà un po’ di tempo».
Occorre ridurre la spesa pubblica, su questo tutti sono d’accordo. Al proposito qualcuno sostiene che le Province andrebbero soppresse. Lei che ne dice?
«Penso una cosa molto semplice:
che tra Comune e Regione ci sia
spazio per un ente intermedio
unico. Oggi abbiamo Province,
Camere di commercio, Prefetture, Atl, Ato rifiuti, Ato risorse id-
riche, Comunità montane, Consorzi socio-assistenziali, Consorzi rifiuti... Tutto ciò dev’essere semplificata per lasciar spazio
a un unico ente. Il Codice delle
autonomie in elaborazione va
proprio in questa direzione e
davvero spero che sia approvato
entro l’anno. Quando ci sono
troppi enti a far la stessa cosa, i
meriti e le colpe non sono di nessuno. Bisogna mettere al bando
lo sport nazionale dello scaricabarile. Ce lo chiedono i cittadini e
le aziende che della troppa burocrazia non sanno più che farsene.
Sul numero delle Province, non
ho tabù nel senso che, se la Provincia di Cuneo è grande più della Liguria, altre sono di
dimensioni minime. Occorre quindi abolire le
Province inutili, quelle
troppo piccole, non le “inutili Province”: questo
è esattamente l’obiettivo del Codice delle autonomie al vaglio del
Parlamento. Basti pensare che in Piemonte,
sommando i territori di
Vercelli, Novara, Verbania e Biella, non si arriva
alla superficie della
Granda».
Elena Elia
U
«PARTORIRAI
CON DOLORE»
NO, GRAZIE!
na nuova conquista
per il mondo femminile. Anche in questa chiave si può leggere l’avvicinarsi della possibilità, per le donne, di scegliere un
parto in sicurezza e senza dolore
grazie al ricorso all’analgesia peridurale, com’è emerso durante il
convegno organizzato ad Alba
dalla presidente della Provincia
di Cuneo, Gianna Gancia, e dall’assessore provinciale alle pari
opportunità, Anna Mantini (coordinatrice della serata), in collaborazione con le associazioni “Donne per la Granda”, Fidapa, Soroptimist e Zonta club.
L’iniziativa ha avuto luogo presso
l’ex chiesa di San Giuseppe e ha
riscontrato grande partecipazione, al pari di quella analoga tenutasi a Saluzzo nei giorni precedenti. Dopo una breve introduzione a cura del “padrone di casa”
Roberto Cerrato, presidente del
centro culturale “San Giuseppe”,
la presidente Gancia ha espresso
la ferma convinzione, condivisa
da esperti, dirigenti medici e isti-
16
Nel convegno organizzato dalla Provincia
ad Alba, dopo quello di Saluzzo, la strategia
per diffondere l’anestesia epidurale in Granda
tuzioni presenti, che la diffusione dell’anestesia epidurale sia
«un imperativo morale», aggiungendo: «Se oggi noi donne abbiamo dei diritti è perché le nostre
nonne e bisnonne hanno lottato
per essi. Allo stesso modo, noi
dobbiamo lottare per le nostre
discendenti».
L’assessore comunale albese Leopoldo Foglino, intervenuto in
rappresentanza del sindaco,
Maurizio Marello, ha sottoscritto
«l’impegno ad alleviare una
forma di sofferenza davanti alla
quale spesso ci si sente impotenti», così come ha fatto il commissario dell’Asl Cn2 di Alba-Bra,
Giovanni Monchiero, il quale tra
l’altro ha affermato: «Le nostre
strutture sanitarie negli ultimi
anni hanno fatto grandi passi avanti in questo campo grazie al
cambiamento delle tecniche e
alla dedizione del personale».
Ha poi preso la parola il presidente della Regione, Roberto Cota:
«L’anestesia epidurale nell’assistenza del parto rientra tra le prestazioni garantite dal sistema
sanitario regionale. La sfida è,
quindi, organizzare il servizio in
maniera più capillare e in ciò può
venirci in aiuto la riforma sanitaria in atto sul suolo piemontese,
attraverso la formazione del personale e la razionalizzazione
della prestazione. Si tratta, dunque, di una scelta politica già effettuata in maniera convinta».
Questo riceve conferma dall’impegno assunto dalla Provincia di
Cuneo con l’approvazione di un
ordine del giorno finalizzato a
una maggiore diffusione del servizio, oggi assicurato solo dall’ospedale del capoluogo.
«L’impegno della Regione», ha
á 30 giugno 2011 á la buona sanità che... migliora ancora
L’iniziativa ospitata
dall’ex chiesa di San
Giuseppe, a cui ha preso
parte Roberto Cota,
è stata promossa
da Gianna Gancia
e dal suo assessore
alle pari opportunità,
Anna Mantini. Alla serata
era presente anche
Paolo Monferino,
direttore generale
della sanità piemontese
La
tecnica fu introdotta
agli inizi degli anni Trenta
dal professor Achille Mario
Dogliotti, cardiochirurgo torinese
di fama mondiale, fautore della
Scuola italiana di anestesiologia.
Nato sotto la Mole nel 1897,
morì nella sua città nel
1966.
commentato l’assessore Mantini,
«alimenta la speranza di un’attesa breve per vedere introdotta la
procedura del parto con peridurale quanto meno nei principali
nosocomi del territorio. La scelta
della sede di questa sera non è
casuale: a Verduno sorgerà, infatti, un nuovo grande ospedale. Le
relazioni dei medici del “Santa
Croce” di Cuneo e l’entusiasmo e
la capacità di progettare dei colleghi albesi sono ottimi presupposti per costruire il futuro».
A riportare l’esperienza del capoluogo provinciale sono stati Pier
Dino Rattazzi e Giuseppe Cornara, primari, rispettivamente,
del reparto di ginecologia e ostetricia e di quello di anestesia e
rianimazione, nonché la dottoressa Maria Bruno e la capo ostetrica Federica Ferrero.
Dai loro interventi sono emersi
dati piuttosto significativi.
La prima parto-analgesia effettuata a Cuneo risale al 2000.
Oggi sono nove gli anestesisti
con specializzazione in campo ostetrico attivi nella struttura.
I parti che fanno ricorso all’analgesia peridurale rappresentano il
12 per cento del totale, anche
perché non tutte le donne provano un dolore tanto intenso da
richiederla.
Quanto all’ospedale di Alba, sono
intervenuti il dirigente medico
della Struttura complessa di ginecologia, Andrea Tarani, quello di
anestesia e rianimazione, Luca
Sivera, nonché l’assistente medico di anestesia e rianimazione,
Paola Sguazzini.
Il primo, dichiaratosi «entusiasta» di questo metodo «che consente alla donna di scegliere
come partorire», ha citato la propria esperienza in un ospedale di
Dublino dove si effettua l’analgesia epidurale con conseguente
riduzione del ricorso al parto
cesareo e, nel contempo, del
dispiego di personale.
Sivera si è così espresso: «L’obiettivo è quello di fornire una
prestazione senza alterare il servizio esistente. Speriamo di poterci riunire a breve per parlare di
risultati». La dottoressa Sguazzini, infine, ha ribadito l’impegno
in termini di buona volontà, sacrificio e lavoro finalizzati all’attivazione del nuovo servizio,
a partire da un progetto di visita a
un centro specializzato a livello
europeo, dove l’analgesia peridurale è ormai una pratica consolidata, per prendere visione dei criteri organizzativi attuati per il
servizio.
Giovanni Ferrero (ritratto
nell’immagine qui sotto)
durante l’incontro
svoltosi presso
la Fondazione creata
ad Alba dai genitori
proprio per mantenere
la vicinanza dell’azienda
ai dipendenti “di lungo
corso” e presieduta dalla
madre, signora Maria
Franca, ha letto
il messaggio
agli “anziani” del padre
Michele e ha
pronunciato un discorso
dal quale è emersa
la determinazione con
la quale intende guidare
il gruppo industriale
SEMPRE PIÙ UNITI
PER LA “FERRERO”
MONDIALE
È l’indicazione, nel ricordo di Pietro, del signor
Michele al figlio Giovanni (il quale ha già accettato
la sfida) durante la giornata dedicata agli “anziani”
Mario Rosa
N
ell’auditorium della
fondazione “Ferrero”, ad Alba, si è
svolta la trentanovesima premiazione degli anziani
“Ferrero”. Sono 247 le persone
premiate per i 25, 30, 35 e 40 anni di lavoro in azienda: 48 in servizio da cinque lustri, 98 da trent’anni, 74 da 35 anni e 27 da quattro
decenni. Inoltre sono state consegnate agli studenti universitari, figli
dei dipendenti e dei pensionati
dell’azienda, le borse di studio elargite dalla Fondazione.
Ecco il toccante messaggio inviato
da Michele Ferrero, letto dal figlio
Giovanni: «Carissimi amici, vi trovate riuniti per celebrare insieme la
giornata della premiazione degli
anziani “Ferrero”. È questo il nostro riconoscimento per il vostro
impegno, il vostro senso del dovere, la vostra determinazione che
hanno caratterizzato i tanti anni
della vostra vita lavorativa. Ma
questa è anche la giornata dei ricordi. Innanzitutto il ricordo del carissimo Pietro che ci ha improvvisamente lasciati. Nella profonda angoscia che ci accomuna, è ben vivo
nella memoria lo spirito umanitario con cui egli sapeva esprimere il
suo affetto verso i collaboratori e in
particolare verso voi, cari anziani,
nel pieno riconoscimento dei valori insiti nella vostra coscienza. Questi suoi sentimenti sono sempre
stati da voi ricambiati. La vostra
intensa partecipazione al nostro
dolore e la vostra dimostrazione di
profondo cordoglio ne sono state la
chiara testimonianza, la quale è per
me e per i miei cari fonte di profon-
Premiati
25anni
Armando Abruzzese, Angelo Agostoni, Riccardo Alutto, Giuseppe
Balsamo, Donatella Bolla, Marco Bologna, Roberto Bonasso, Mauro
Brambilla, Carlo Bresciano, Vito Calabrese, Luigi Caserta, Carlo Chiurazzi,
Bartolomeo Ciuffreda, Vincenzo D’Angelo, Salvatore Della Sala, Vanna
Demaria, Mariano Dramisino, Giuseppe Antonio Ferrari, Antonella
Ferrero, Vincenzina Ferro, Rolando Franco, Luciana Gallarato, Giovanni
Antonio Gentile, Rocco Giuliano, Sergio Guazzoni, Attilio Roberto Lazzaro,
Massimo Manna, Catterina Marengo, Sebastiana Mistretta, Giovanni
Mollo, Carmela Panessa, Giovanni Passannante, Mauro Pelassa, Carmine
Pesca, Patrizia Porro, Vito Rocco Poveromo, Luciano Rosso, Guido
Scanagatti, Maria Maddalena Scavino, Valter Valsania, Giovanni Venezia,
Lorenzo Viberti, Nancy Caputo, Patricia Donald, Michael Douch, Rosa
Hogg, Lisbeth Ringström e Nelly Galarraga.
da commozione e conforto. Sono
certo che voi conserverete per sempre nel cuore lo spirito che vi ha intensamente legato al carissimo Pietro. Quella che stiamo vivendo è
anche la giornata in cui riaffiorano
alla memoria i ricordi del nostro
passato, in cui riemergono le nostre motivazioni profonde e in cui
si evoca la nostra storia e tradizione. Nel pronunciare queste parole
rivivo nel mio animo il lungo cammino che ha segnato la nostra storia e che insieme abbiamo percorso
tra entusiasmi e speranze, e anche
tra ansie e sofferenze, comunque
sempre sostenuti da quella incrollabile fede nei princìpi, in cui tutti
ci siamo identificati, che sono stati
e sono il faro che illumina i nostri
orizzonti, proiettando l’azienda
verso traguardi sempre più ambi-
ziosi. Sarà su questi princìpi che
Giovanni, il quale oggi si trova da
solo alla guida del gruppo, farà riferimento per fronteggiare alle complessità dei compiti che a lui fanno
capo. A voi, anziani “Ferrero”, che
sentite profondamente nel vostro
animo questo spirito “ferreriano”,
rivolgo un appassionato richiamo:
sappiate infonderlo alle generazioni che vi hanno seguito, affinché
esso diventi il punto cardine del loro comportamento. Su questo spirito Giovanni potrà far leva nell’affrontare il grande compito di condurre la “Ferrero” al raggiungimento del suo obiettivo fondamentale:
la costruzione della “Ferrero” mondiale. La “Ferrero”, infatti, con la
forza e l’esclusività dei suoi eccezionali prodotti, il contributo di un
management altamente qualificato
e il convinto coinvolgimento di tutti i nostri collaboratori, potrà mantenere e accrescere il vantaggio
competitivo e costruire quindi le
basi di solidità e di sicurezza per il
futuro del gruppo. Un futuro in cui
la nostra visione di carattere imprenditoriale è fortemente connessa con quella visione etico-umanitaria che è sempre stata la base dei
princìpi che hanno animato l’azione del gruppo. Vi è certamente nota l’alta missione umanitaria delle
Imprese sociali. Esse hanno la finalità di contribuire al miglioramento
delle condizioni di vita e di sviluppo delle popolazioni delle aree depresse nei diversi Paesi del mondo.
Il loro carattere filantropico si coniuga, sin dall’origine del nostro
gruppo, con una concezione imprenditoriale che è direttamente le-
Sopra: foto di gruppo
per i dipendenti
premiati per aver
prestato servizio
continuativo presso
la “Ferrero” per
quaranta anni.
La tradizionale
manifestazione,
a causa del lutto per la
tragica scomparsa
di Pietro Ferrero,
si è svolta senza quel
clima di festa che l’aveva
sempre contraddistinta
Premiati
30anni
Antonio Ambrosano, Gian Carlo Amprimo, Letizia Aragona, Mariarosaria
Armillotta, Renato Ascolese, Bruno Basso, Maria Angela Battaglino, Paolo
Baudino, Vincenzo Bergadano, Valter Biagioli, Carmela Bilotto, Gabriella
Boeris, Arturo Brevigliero, Marco Brida, Luigi Carlo Camia, Ermes Cantù,
Rossana Casalegno, Michele Cauda, Valter Cheinasso, Giuseppe Cherchi,
Sergio Chiavarino, Silvio Ciampa, Mario Ciravegna, Piergiacomo Contino,
Flavio Cordero, Lorenzo Costa, Enrico Cravino, Antonio D’Alessio, Maria
Elisabetta Dardano, Franco Dellaferrera, Giuseppe Destefanis, Vilma
Dotta, Ernesto Facchinetti, Luigi Faroppa, Gian Carlo Ferreri, Lucio
Ernesto Ferreri, Nilla Francone, Valter Gabutti, Damiano Gambini, Roberto
Gerbaldo, Claudio Ghione, Giuseppe Giacone, Maria Iannaccone, Arturo
Iberti, Generoso La Sala, Michele Lionetti, Piero Angelo Luzzo, Giovanni
Manzi, Enrico Manzone, Enzo Massa, Pier Carlo Mo, Valter Monti, Mauro
Mulasso, Angelo Muò, Nicola Nicodemo, Piero Occhetto, Sergio Occhetto,
Maria Rosaria Papace, Marinella Peira, Michela Pellegrino, Luigi Penta,
Sabato Picardi, Claudio Picariello, Angelo Pio, Mario Pio, Maria Polimeni,
Marisa Ponzio, Livio Porro, Carlo Proglio, Lorenzo Proglio, Marcello
Ravera, Angelo Ricatto, Roberto Riccardi, Claudio Robaldo, Liliana Rolfo,
Giuseppe Rossano, Giovanni Rossetti, Marina Ruata, Gian Franco
Saglietti, Ezio Sandri, Valter Scanavino, Franco Scavino, Gianlorenzo
Seletto, Giovanni Soave, Franco Sorba, Bruno Sottimano, Luigino Spirito,
Lorenzo Tagliaferro, Carlo Toscani, Renato Venera, Lorenzo Viglino,
Francesco Violi, Anna Vizzone, Sabino Zingariello, Franco Grilli, Torrey
Percque, Jan Van Pelt e Michel Vandergoten.
lavorare, creare e donare Ü 30 giugno 2011 Ü
21
Le immagini mostrano,
dall’alto a sinistra e in senso
orario, i dipendenti della
“Ferrero” premiati per i 35, 30
e 25 anni di attività in azienda.
Giovanni Ferrero ha promesso:
«Supportato da voi e dalle vostre
capacità, e da mio padre e mia
madre, e anche da Pietro, che
continua a seguirci da lassù,
io e voi celebreremo insieme,
per altri 25, 30, 40 anni, la vita
di successo della “Ferrero”»
gata ai nostri princìpi che mirano a
dare dignità e sicurezza nel lavoro.
Inoltre le Imprese sociali, operando
sotto l’insegna “United Kinder of
the world”, sono particolarmente
orientate a contribuire alle iniziative indirizzate alla sicurezza e alla
crescita dei bambini di quelle aree.
Esse sono già da anni operanti in
Cameroun, in Sudafrica e in India,
ove è in corso la costruzione di un
assetto organizzativo e modalità operative che, integrando efficacemente l’attività produttiva con l’attività commerciale, daranno un
ulteriore slancio al loro sviluppo.
Le Imprese sociali sono state fortemente ispirate da Pietro che, nel
suo spirito umanitario, ne sentiva
profondamente il valore. Esse si
troveranno sempre nel pensiero
mio e della mia famiglia e contribuiranno, con la loro espansione
nel mondo, a innalzare ulteriormente l’immagine del nostro gruppo. Carissimi amici, abbiamo di
fronte un futuro ricco di sfide e di
opportunità a cui faremo fronte
con grande coraggio e determinazione, nella applicazione dei valori
che sono parte integrante della nostra cultura. Questi valori trovano
nella fondazione “Piera, Pietro e
Giovanni Ferrero” la più nobile espressione; il motto che simbolizza
la sua missione (“Lavorare, creare e
donare”) esalta la dignità e la nobiltà del nostro lavoro. La Fondazione
ha continuato a estendere il raggio
di azione con iniziative che vanno
dal campo culturale, artistico e
scientifico al campo sociale e filantropico e la rendono una realtà unica e altamente apprezzata in Italia e all’estero. A mia moglie Maria
Franca, che alla Fondazione sta dedicando tanto impegno con passione e intelligenza, il nostro rinnovato più vivo sentimento di gratitudine. Carissimi tutti, concludo augurando a Giovanni il pieno successo nell’affrontare il suo importan-
te e gravoso compito alla guida del
gruppo. In lui ripongo la mia totale fiducia. Egli ha ampiamente
dimostrato di avere fatto propri e
applicati con profonda convinzione quei princìpi e quei valori che
io gli ho trasmesso, di possedere
grandi capacità imprenditoriali,
profondo senso di responsabilità e
visione del futuro. Egli certamente saprà dare continuità al processo espansivo del gruppo verso
sempre più prestigiosi traguardi.
Sono certo che voi, cari amici,
saprete assicurare a Giovanni tutta la collaborazione e tutti i sinceri
sentimenti che avete sempre
espresso verso di me».
Conclusa la lettura della lettera
del genitore, Giovanni Ferrero ha
aggiunto: «Cari anziani “Ferrero”,
cari collaboratori, sono profondamente grato a mio padre per questo indirizzo di saluto così sentito
e che ci indica ancora una volta la
strada da seguire, con serenità e
Premiati
35anni
Ugo Avogadro, Fabiana Bagnus, Luigi Baronchelli, Roberto Bassi, Anna
Bertola, Piero Boffa, Lodovico Borgna, Elide Luigia Brambilla, Bruno
Colla, Valentino Conti, Loredana Cordara, Vito Cosentino, Bartolomeo
Costamagna, Italo Elia, Carla Fedele, Domenico Fialà, Nicola Luigi
Gentile, Ivana Guzzon, Giuseppe Milano, Luigi Mijno, Isidoro Rossi, Emilio
Rosso, Piercarlo Scaliti, Franca Stella, Valter Taricco, Giovanni Uda,
Bruna Volpiano, Marinella Atzeni, Karla Banf, Brigitte Bender, Werner
Buerger, Werner Eger, Thomas Fechner, Birgitt Friedrich, Werner Geiß,
Monika Gerhardt, Ingeborg Heinzig, Manfred Helbig, Ute Hertel,
22
á 30 giugno 2011 á lavorare, crea re e donare
Margarete Hüttner, Inge Jarnot, Wilfried Jordan, Georg Klein, Harald
Krueger, Reiner Kümmritz, Rolf Leißner, Reinhard Lesch, Wilfried Nass,
HansJuergen Schalk, Viktor Schautzer, Elfriede Schneider, Herbert
Steinlein, Wilhelm Thiel, Norbert Wagner, Christa Werner, Hermann
Wieber, Sigrid WinterKracke, Bernd Zielke, Brigitte Boulanger, Joel
Bureau, Arlette Jouanne, Pascal Lebas, Jean-Michel Leroy, Didier
Levasseur, Robert Lhommel, Patricia Petiton, Anita Ponty, Jean Ridel,
Brigitte Soulard, Helen Barrett, Ann Naughton, Michael E. O’Connor, Dan
Spillane e David Corbet Connal.
Saburre celeriter deciperet gulosus suis.Agrico
lae spinosus imputat parsimonia saburre, etiam
saetosus syrtes insectat
Caesar. Bellus saburre
corrumperet Medusa, et
syrtes optimus infeliciter
suffragarit Caesar.
Apparatus bellis pessimus comiter vocificat
adlaudab
con piena fiducia nei nostri mezzi.
E, accanto a lui, vorrei ringraziare mia madre Maria Franca, che
sento continuamente vicino a me
e a noi, garanzia di continuità e di
supporto. Ma ovviamente il mio
primo sentimento è un pensiero
di grande affetto a Pietro, che mi
ha accompagnato nella strada
percorsa fino a qui e che sento
ancora vicino, come compagno
di strada nello sviluppo del
nostro gruppo, e nei successi che,
anche a nome suo, coglieremo in
futuro. Guardando al futuro, io
mi sento sereno. Proprio l’occasione di oggi mi indica la strada:
so di poter contare su tutti voi,
uomini e donne che per anni
avete operato con noi, costruendo le conoscenze, e sull’esperienza che mettete al servizio
del prodotto e del gruppo qui, in
Alba, e nel resto del mondo, che
Premiati
40anni
Marina Bonetto, Giuseppe Cavallotto, Gianpiero Chiarle, Franco Cortese,
Antonino Costa, Sergio Costa, Marisa Fissore, Bruno Moraglio, Giovanni
Moretto, Marisa Robaldo, Giacomino Sandrone, Marina Serra, Giancarla
Traversa, Carlo Troia, Hannelore Egert, Monika Görge, Dieter Hintz,
Chiarina Marquardt, Siegfried Marquardt, Wolfgang Otto, Eva Sulzmann,
HeinzHermann Zuspann, Brigitte Acard, Marianne Alcinella, Nadia Neri,
Jacqueline De Kok e Suzanna Servranckx.
sono la base della nostra competitività. Lo stesso supporto lo
sento nei leader del gruppo, questi top manager oggi qui nelle
prime file, tesi verso lo sviluppo
internazionale iniziato con straordinaria lungimiranza da mio
padre già negli anni 50 e che essi
perseguono con me, con competenze di prodotto e conoscenze
dei mercati mondiali seconde a
nessuno. So che non sono solo a
reggere il peso della gestione del
gruppo “Ferrero”. Supportato da
voi e dalle vostre capacità, e da
mio padre e mia madre, e anche
da Pietro, che sicuramente continua a seguirci da lassù, io e voi
celebreremo insieme, per altri
25, 30, 40 anni, la vita di successo della “Ferrero”, per la serenità
e la sicurezza nostra e delle
nostre famiglie. Grazie a voi, grazie papà, mamma, grazie Pietro».
Borse
di studio
I sei studenti universitari vincitori delle borse di studio per l’anno accademico 2010-2011 consegnate durante lincontro organizzato presso la
fondazione “Ferrero” di Alba sono: Veronica Brambilla, Irene Brusco, Federica Lo Conte, Marzia Marano, Fabiola Tranchero e Fabrizio Viberti. Gli
studenti francesi che hanno ottenuto la borsa di studio sono: Elodie François, Romy Roosel e Simon Cordin; quelli tedeschi: Vanessa Linke, Lukas
Nahrgang e Simone Brunner.
Fulci:
«Mai nessun operaio
della “Ferrero” è andato in
cassa integrazione, perché è
un’impresa che non pensa solo
al business, ma si preoccupa
dei valori etici. Responsabilità
sociale significa attenzione
ai diritti umani dei
lavoratori».
IL CDA DEL GIGANTE BUONO
CHIAMA ALLA PRESIDENZA
L’AMBASCIATORE FULCI
Lorenzo Vallese
A Roma ha illustrato il secondo Rapporto
sulla responsabilità sociale del gruppo
“Ferrero”. Sono intervenuti Antonella Clerici
e il famoso nutrizionista Giorgio Calabrese
I
Il secondo Rapporto sulla
responsabilità sociale del
gruppo “Ferrero” è stato
redatto in conformità con le
linee guida “Sustainability
reporting guidelines
and food processing sector
supplement”, definite dal
“Global reporting initiative”.
La certificazione
indipendente del rapporto
è stata affidata alla società
di revisione “Deloitte”
e le azioni descritte
si riferiscono all’anno
commerciale 2009-2010
24
l Consiglio d’amministrazione della “Ferrero” spa
ha nominato quale suo
presidente l’ambasciatore
Francesco Paolo Fulci, dando così
copertura all’incarico rimasto
vacante a seguito dell’improvvisa
scomparsa del compianto Pietro
Ferrero. L’ambasciatore Fulci è
attualmente vicepresidente della
holding del gruppo dolciario,
nonché presidente onorario delle
Imprese sociali “Ferrero” attivate
in India e in Africa.
Costituiscono il Consiglio d’amministrazione della “Ferrero” spa:
presidente, Francesco Paolo Fulci;
vicepresidente, Filippo Ferrua
Magliani; amministratore delegato, Gino Lugli; consiglieri, Dario
Aimaro, Walter Bruno, Marco
Capurso, Enrico Cervellera,
Antonio Fassinotti, Franzo Grande
Stevens, Giuseppe Mazzarello,
Edo Milanesio, Nunzio Pulvirenti
e Bartolomeo Salomone.
Poco prima che la notizia della
á 30 giugno 2011 á lavorare, crea re e donare
nomina fosse diffusa, il gruppo
“Ferrero” a Roma ha presentato
il secondo Rapporto di responsabilità sociale, i cui obiettivi sono:
aumentare la capacità di autoproduzione energetica da fonti rinnovabili, ridurre il consumo idrico, garantirsi approvvigionamenti solo da filiere certificate e
migliorare la comunicazione
responsabile. L’azienda dolciaria
albese, che impiega 22 mila persone nel mondo, con un fatturato
di 6,6 miliardi di euro, ha illustrato la strategia di sostenibilità
sviluppata a livello planetario e
gli obiettivi per il 2013-2020
basati sui risultati già raggiunti.
«La responsabilità sociale è nel
Dna della “Ferrero”», ha commentato Francesco Paolo Fulci
che durante l’incontro ha ricordato come la scomparsa prematura di Pietro Ferrero sia avvenuta proprio durante un impegno
umanitario del gruppo. Si tratta,
ha spiegato Fulci, «di valori pre-
senti già dal secondo dopoguerra,
quando l’azienda ha iniziato a
muovere i primi passi e ogni mattina un pullman partiva per andare a prendere i lavoratori, i contadini delle Langhe che non furono
mai sradicati dalle loro terre».
Sul piano energetico, ha spiegato
Piero Rosina amministratore
delegato di “Energhe”, società
del gruppo “Ferrero”, «l’obiettivo
per il 2020 è avere una copertura totale del fabbisogno del gruppo di cui almeno un 30 per cento
da fonte rinnovabile» con conseguente riduzione delle emissioni
di CO2 pari al 40 per cento.
La “Ferrero” tra gli obiettivi indica la riduzione del consumo idrico per unità di prodotto del 20%
entro il 2020 e l’approvvigionamento di cacao, olio di palma e
caffè certificati come sostenibili
per il 100% del fabbisogno entro
il 2015 e il 2020.
Il gruppo prevede inoltre un
aumento del 10% dei materiali
derivanti da risorse rinnovabili
per il packaging entro il 2020 e
l’ampliamento di qui al 2013 del
progetto “Kinder + Sport”, per
uno stile di vita sano. Né viene
trascurato l’impegno per una
comunicazione responsabile,
con l’adozione di un’autoregolamentazione per le pubblicità
indirizzate ai bambini a livello
globale dal 2012.
Al convegno organizzato il 22
giugno nella capitale è intervenuta anche Antonella Clerici, ben
nota testimonial del “Ferrero
Grand Soleil”, la quale ha ricordato l’importante impegno del
gruppo nello sviluppo dei Paesi
più poveri: «Sono fiera di questa
azienda!», ha detto con entusiasmo. Il nutrizionista Giorgio
Calabrese ha posto l’accento
sull’importanza di «prodotti
appaganti per il palato, senza
mortificare il corpo e l’anima».
Secondo le sue parole,«una fetta
biscottata con un po’ di “Nutella”
durante la mattinata aumenta
l’energia e fa bene ai bambini, ma
anche ai nonni. Con la giusta
concentrazione di zuccheri, si
riesce a evitare il fuoripasto».
HA RAPPRESENTATO PER SEI ANNI L’ITALIA ALL’ONU
E HA ANCHE GUIDATO I LAVORI DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA
Dopo una fulgida carriera diplomatica, dal 2000 è vicepresidente della holding
dell’industria dolciaria e presidente onorario delle Imprese sociali nel mondo
L’ambasciatore Francesco Paolo Fulci (foto) è nato a Messina, città in cui si è laureato, con lode, in giurisprudenza. Ha poi conseguito il “master” in diritto comparato alla “Columbia University” di New York e il diploma
dell’Accademia di diritto internazionale dell’Aja e frequentato il Collegio d’Europa di Bruges (Belgio).
Dopo aver vinto il concorso diplomatico, ha prestato servizio a Roma, New York, Mosca, Roma, Parigi e Tokyo,
diventando in seguito capo della segreteria del Presidente del Senato della Repubblica.
È stato ambasciatore d’Italia a Ottawa (Canada) dal 1980 al 1985, ambasciatore e rappresentante permanente
dell’Italia alla Nato a Bruxelles dal 1985 al 1991, segretario generale del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (Cesis) a Roma dal 1991 al 1993, ambasciatore e rappresentante permanente
dell’Italia alle Nazioni Unite a New York dal 1993 al 1999.
Dal 1995 al 1996 ha guidato la delegazione italiana al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che ha
presieduto nel settembre 1995 e nel dicembre 1996.
Per il quadriennio 1997-2001 è stato eletto dall’Assemblea generale dell’Onu nel Comitato
dei dieci per l’applicazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia con sede a Ginevra.
Dal 1998 al 2000 è stato eletto prima vicepresidente e poi presidente del Consiglio economico e sociale (Ecosoc) delle Nazioni Unite.
Nel 1999 ha presieduto il premio letterario “Campiello”.
Dal 2002 al 2005, designato dal Ministero dell’istruzione, è stato presidente della
Commissione per l’internazionalizzazione delle Università italiane.
Dal 2000 è vicepresidente della “Ferrero international”.
L’ambasciatore Fulci stato insignito di decorazioni ufficiali di nove Paesi, di tre lauree “honoris causa”, sette cittadinanze onorarie, di vari premi e onorificenze (tra
cui il Cavalierato di gran croce al merito della Repubblica italiana e il Cavalierato
d’onore e devozione dell’Ordine di Malta).
30 giugno 2011 Ü
25
Il segreto
della costante
crescita
di fatturato
di questi ultimi
anni sta anche
nella grande
attenzione
ai valori etici
coltivata
fin dall’inizio
dal signor
Michele
EXPO360 BY MAES
La nuova sala demo
Virtual 3D
uante volte, andando
alla ricerca d’innovazione, ci siamo chiesti qual sia il nuovo
modo di scoprire proposte e
soluzioni per la casa?
Bene, la risposta ci viene offerta
dalla MAES SRL (via Monte
Bianco 14, Savigliano, tel. 0172714700) attraverso il suo amministratore delegato, Roberto
Occello, che presenta ai lettori
di “IDEA”, con la disponibilità
che lo contraddistingue, le innovazioni dell’azienda che dal
1962, grazie all’impegno di tutta
la sua famiglia, è diventata un
punto di riferimento come rivendita specializzato per la commercializzazione all’ingrosso e
al dettaglio di rivestimenti di
vario genere. Negli anni sono
cresciuti il volume di vendite e
la gamma di prodotti distribuiti,
Q
26
estendendo il raggio d’azione
anche ai sanitari e all’arredobagno. La MAES oggi si avvale
della forza di trenta addetti e
della collaborazione di settanta
artigiani. Nel corso delle evoluzioni strutturali dell’azienda è
stato creato anche un consorzio
appositamente per la messa in
opera dei prodotti trattati, che si
sono ulteriormente ampliati
comprendendo anche porte,
á 30 giugno 2011 á aziende all’avanguardia
tessuti, rivestimenti per piscine,
facciate ventilate e materiali
particolari.
Signor Occello, nell’ottica
del naturale sviluppo, quali
sono le novità di Maes?
«Sicuramente la “spettacolare”
ed esclusiva sala espositiva, dotata di tecnologia Virtual 3D,
perfetta per la rappresentazione
degli ambienti architettonici
renderizzati e per la presenta-
Camilla Pallavicini
IL MODO PIÙ
MODERNO
DI VIVERE
PROPOSTE
E SOLUZIONI
PER LA CASA
tenti la resa fotografica tridimensionale dei progetti e delle
ambientazioni ideate. Dunque
“Expo360” ci pare un’idea
nuova per proporre al privato e
al professionista un luogo dotato di strumentazioni all’avanguardia per la rappresentazione
architettonica virtuale attraverso sistemi di proiezione 3D.
L’ampia sala dimostrativa presente nello storico showroom di
Savigliano ha sin da subito registrato importanti successi commerciali, vuoi perché testimonia
una ricercata novità, vuoi per
l’efficacia e l’emozionalità della
modalità di visualizzazione degli
ambienti».
zione emozionale dei materiali
(pietre, marmi, parquet, piastrelle ceramiche). Questa moderna tecnologia, messa con
grande entusiasmo a disposizione dei clienti, ci permette
soluzioni d’arredo personali o,
attraverso il prezioso suggerimento degli architetti che potranno, e già in molti lo fanno,
sfruttare la sala per dimostrare
efficacemente ai propri commit-
Il vostro showroom è anche
ritrovo di rara completezza
per quanto attiene ai materiali disponibili...
«Esatto. Sono presenti prodotti
specifici per le finiture d’interni,
dunque sia materiali di grande
fascino e di alta personalizzazione sia materiali estremamente tecnici e più commerciali,
prodotti dalle più importanti
aziende italiane ed estere. Nel
nostro showroom, dove le
ambientazioni sono costantemente aggiornate, i clienti trovano un’assistenza completa
per la scelta dei prodotti, la formulazione dei preventivi, la progettazione degli interventi e la
posa in opera. In ogni fase,
dall’acquisto alla consegna fino
al risultato finale, il cliente viene
accompagnato nelle scelte da
personale altamente qualificato
che si avvale, a sua volta, della
collaborazione di artigiani selezionati per le diverse competenze. Operiamo su tutto il territorio
nazionale, ma in modo particolare su Piemonte, Liguria, Valle
d’Aosta e Costa Azzurra».
ROBERTO OCCELLO,
AMMINISTRATORE
DELEGATO DELLA
MAES SRL
(VIA MONTE BIANCO 14,
SAVIGLIANO, TEL. 0172714700) ILLUSTRA AI NOSTRI
LETTORI LE INNOVAZIONI
PROMOSSE DALL’AZIENDA
DAL 1962
LEADER NELLA VENDITA
ALL’INGROSSO
E AL DETTAGLIO
DI PAVIMENTAZIONI,
RIVESTIMENTI
E ARREDOBAGNO
di Santarosa”.
La Regione riconobbe la validità
della proposta e stanziò oltre
trentamila euro di cui circa sedicimila destinati a Savigliano.
Lo scopo era favorire le sinergie
territoriali limitrofe offrendo una
lettura degli anni del Risorgimento che partisse dai noti e illustri
protagonisti locali.
Dal marzo scorso Savigliano ha
così predisposto un calendario di
appuntamenti uniti sotto il titolo: “Prove di unità e unità alla
prova-I Santarosa, una famiglia
protagonista del Risorgimento”.
La figura dell’aristocratico savi-
Lodovico Buscatti
SAVIGLIANO
PER SANTORRE
DI SANTA ROSA
Le numerose iniziative previste in città
vertono sulla figura del patriota che fu
tra i promotori dei falliti moti del 1821
La statua del patriota
Santorre di Santarosa
(ritratto nel quadro qui
sopra) e altri angoli
di Savigliano nei quali
l’arredo urbano è stato
modificato per segnalare
le iniziative predisposte
per i 150 anni dell’Italia
28
S
avigliano non poteva
mancare all’appuntamento con la ricorrenza del 150o anniversario dell’unità nazionale.
Il programma delle iniziative è
frutto di una lunga attività di studio e coordinamento avviata nel
novembre 2009, quando, con
Cavallermaggiore e Saluzzo, l’Assessorato alla cultura saviglianese presentò alla Regione il progetto intitolato: “Dalla piccola
patria all’Europa delle patrie: due
città, due patrioti. Saluzzo e Savigliano, Silvio Pellico e Santorre
á 30 giugno 2011 á 150 anni (e più) della nostra storia
glianese, tra i promotori dei falliti moti del 1821 che avrebbero
dovuto portare allo scontro tra la
casa sabauda e gli Asburgo e caduto a Sfacteria nel 1825, nella
guerra d’indipendenza greca, costituisce il punto di riferimento
delle iniziative che, sotto l’attenta e appassionata regia dell’assessore alla cultura, Chiara Ravera,
sono sviluppate dalle tre maggiori istituzioni culturali cittadine:
il museo civico “Antonino Olmo”, l’Archivio storico e la biblioteca civica “Luigi Baccolo”.
Oltre a promuovere la diffusione
e la riscoperta degli ardenti anni
del nostro Risorgimento, l’obiettivo è valorizzare e promuovere
i preziosi fondi librari e archivi-
stici presenti in città (in particolare quelli delle famiglie Santarosa
e Tapparelli d’Azeglio), diffondere, con strumenti inusuali e di
immediato accesso la conoscenza delle collezioni museali e, infine, esporre al pubblico odierno,
sempre più vasto e variegato, il
Risorgimento raccontando quegli anni con un linguaggio
innovativo e coinvolgente.
Nuovi itinerari di visita “risorgimentali” sono stati coordinati
con quelli esistenti. Ad aprire il
calendario degli appuntamenti è
stata la conferenza “La difficile
unità: nascita e primi passi del
Regno d’Italia”, con relatore Umberto Levra, ordinario di storia
del Risorgimento presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università torinese e presidente
del Museo nazionale del Risorgimento italiano di Torino.
Sono state messe in cantiere tre
mostre. Una di esse, aperta alla
fine di maggio, è al Museo civico
ed è intitolata: “Una nobildonna
ai tempi dei Santarosa: Luigia
Ruffino di Diano e Gattiera, aristocratica pittrice tra Restaurazione e Risorgimento”.
La Ruffino di Diano e Gattiera,
nativa di Savigliano e vissuta tra
il 1804 e il 1885, fu autrice di
quadri di genere: paesaggi, scene
bibliche e mitologiche che, se da
un lato esprimono la vicinanza ai
modelli settecenteschi, per altri
versi sono pervasi da una sensibilità romantica. La seconda esposizione, curata dall’Archivio storico, è una mostra diffusa: “Un
eroe sotto casa-Santorre di Santarosa si racconta”. Nel salotto e
cuore storico di Savigliano, la
piazza proprio intitolata a Santarosa, alcuni pannelli sulle facciate medievali dei palazzi riproducono documenti custoditi nell’Archivio storico raccontando
anche al passante distratto alcuni
aspetti della vita dell’illustre saviglianese. Attraverso gli scritti
del patriota sono presentati tre
aspetti della sua personalità:
quella tipicamente romantica
dell’uomo d’azione, quella dell’amministratore accorto e meticoloso (fu sindaco di Savigliano)
e, infine, quella dell’uomo.
Proprio il tratto umano di Santarosa riserva alcune curiosità e
sorprese, presentandoci il volto
di un individuo tormentato da
quel dissidio, di derivazione
roussoviana, tra l’amore e la
ricerca della virtù e l’incapacità
di praticarla nell’accettazione dei
compromessi quotidiani.
L’ultima esposizione (“Un Risorgimento in vetrina-L’Ottocento a
Savigliano tra documenti e immagini”) è in corso presso la sede
di Piazza del popolo della Cassa
di risparmio di Savigliano. Nelle
vetrine della banca, sempre in
prima linea nella promozione e
nel sostegno di eventi cittadini,
immagini, oggetti e documenti
raccontano alcuni aspetti del XIX
secolo saviglianese.
A completare il programma sono
le attività della Biblioteca civica
che, da una parte, propone percorsi didattici sul Risorgimento
per gli studenti e, dall’altra, ha
avviato il progetto di riordino del
fondo archivistico “Santorre di
Santarosa” il quale, reso di pubblico accesso, sarà sistemato in
uno spazio della recuperata ex
chiesa di Sant’Agostino.
COSÌ IMBANDIVANO
LE TAVOLE
DEL RISORGIMENTO
UN LIBRO DI ELMA SCHENA E ADRIANO RAVERA
Ilaria Blangetti
I
l piacere della convivialità: un concetto che esprime bene le personalità di
Elma Schena e di Adriano
Ravera. Sono marito e moglie,
giornalisti, scrittori, studiosi di
storia e costume, esperti di gastronomia: «Un sodalizio di coppia e di lavoro a girare per archivi
e biblioteche, a setacciare documenti, ad ascoltare racconti ed esperienze. Leggere la storia attra-
Come spieghiamo nel box nella pagina a fianco, il libro
di Elma Schena e Adriano Ravera ha ispirato la mostra
allestita nel castello del Roccolo, ma il “Marcovaldo”
in questo periodo propone numerose altre iniziative.
Sabato 2 luglio, alle 16, al Filatoio di Caraglio, sarà inaugurata
la mostra di Andrea Fenoglio e Diego Mometti “Il popolo che
manca”, ispirata a Nuto Revelli. Al forte di Vinadio, alle 15
di domenica 3 luglio, la compagnia “Cirko Vertigo” proporrà
lo spettacolo “Cabaret Vertigo”, a ingresso libero. Prima
e dopo lo spettacolo si potrà visitare il forte. Info: 800-329329
30
verso i piatti della tradizione è la
peculiarità del nostro lavoro di
ricerca. Trovarci con le mani in
pasta è facile, siano penna e computer per raccontare una ricetta
oppure farina e uova per provarla, poco importa».
Si raccontano così Elma Schena e
Adriano Ravera sulle pagine del
loro sito internet.
Bovesani, studiano da trent’anni
il piacere della gastronomia, della cucina, dalla riscoperta delle
ricette di un tempo. Hanno iniziato a occuparsi di queste tematiche in un periodo in cui non si
parlava ancora di cibo come cultura e nemmeno di cultura del
cibo. Precursori di un modo di
concepire il cibo, oggi più diffuso
e talvolta di moda, Elma e Adriano hanno trasformato quella pas-
á 30 giugno 2011 á 150 anni (e più) della nostra storia
sione in lavoro, anno dopo anno,
studio dopo studio, libro dopo
libro. «Tutto è iniziato dalla passione per il cibo e da quelle per la
storia e le tradizioni locali», commenta Elma. «Era una curiosità
personale: quando andavamo in
giro per le nostre montagne ascoltavamo con piacere le antiche ricette raccontate dalle anziane donne dei paesi e ci siamo resi
conto che quanto ci dicevano era
un immenso patrimonio culturale che non doveva andare perso.
Era necessario documentarlo. Le
ricette non parlano solo di cibo,
ma si può leggere davvero molto
di più: dalla cultura all’economia,
alle tradizioni di un luogo».
«Il nostro primo obiettivo è stato
rivalutare il patrimonio gastronomico del territorio», continuano.
«Abbiamo viaggiato molto, spesso anche senza bisogno di andare
lontano, per scovare ricette legate a un momento, una persona,
un evento. Con le nostre ricerche
non vogliamo “imbalsamare” la
cucina e ancorarla al passato. Ma
pensiamo che sia necessario fare
innovazione senza stravolgere
ciò che c’è di buono».
Due anni di ricerche hanno dato
vita all’ultimo lavoro della coppia. “A tavola nel RisorgimentoAvvenimenti passioni aneddoti e
ricette che hanno riunito gli italiani e la grande cucina nazionale” (edizioni Priuli & Verlucca) è
un volume in cui si riscopre il
Risorgimento in modo insolito,
con un’inedita chiave gastronomica: «Il libro, sulla scia dei 150
anni dell’unità d’Italia, è nato
dalla considerazione che tutti i
grandi eventi, pubblici ma anche
privati, si festeggiano a tavola»,
commentano gli autori. «Attraverso la lettura dei “menu” si
può andare assai oltre il cibo, e
cogliere molti aspetti dei grandi
personaggi che hanno fatto la storia. L’‘800 è stato un secolo
molto vivo dal punto di vista gastronomico, contraddistinto dall’ostentazione della ricchezza anche a tavola, da parte dei nobili, e
dal contrasto con le difficoltà
delle classi contadine e operaie».
Un minuzioso e appassionante
lavoro di ricerca, condito da una
IMPERDIBILE, SINO AL 30 0TTOBRE
La proposta espositiva del “Marcovaldo” al castello
del Roccolo di Busca, nell’ala est appena restaurata
Dal libro “A tavola nel Risorgimento” nasce l’omonima mostra,
inaugurata sabato 25 giugno al castello del Roccolo di Busca.
La mostra, a cura degli autori del libro, è organizzata dall’associazione culturale “Marcovaldo” con la collaborazione della
fondazione “Artea”, con il sostegno della Regione e il contributo della fondazione “Crt”. Il materiale esposto, un patrimonio immenso frutto di collezioni private, è suddiviso in sette
sezioni, sui tre piani dell’ala est appena restaurata.
«Il filo conduttore», spiegano Elma Schena e Adriano Ravera,
«sono i “menu”. Si passa da una tavola intesa come intreccio
di alleanze, in cui predomina il profumo del caffè, a una tavola
solidale, in cui a farla da padrone sono la pasta e i maccheroni;
da una tavola come innovazione, caratterizzata dal simbolo universale del pane, a una tavola come contaminazione, dedicata all’unità vera e propria; da una tavola caratterizzata dalla
cucina di monsu Travet e ben rappresentata dal cacao alla
tavola specchio della società popolare e contadina che si riflette nel profumo delle erbe, per finire con la tavola simboleggiata dal riso, augurio di prosperità per l’Italia di fine ’800».
La mostra è visitabile fino al 30 ottobre. Info: 0171-618260.
Perché, si sa, gli affari migliori si
fanno, ancora oggi, a tavola...
«La tavola accomuna molto, rompe tabù e gerarchie», dicono i nostri interlocutori. «Storicamente
sono state risolte molte questioni
intorno a un tavolo».
Il volume è arricchito da centoventi ricette da leggere ma, soprattutto, da provare. Una ricetta
su tutte? «La zuppa della Regina,
diffusa in tutta Italia con nomi
diversi», afferma Elma. «A base di
carne di pollo e mandorle, è tra i
piatti riproposti in alcuni ristoranti di Torino in occasione dei
150 anni dell’unità d’Italia».
Elma e Adriano hanno un archivio incredibile, frutto di uno straordinario lavoro di ricerca: 500
mila ricette di tutto il mondo e
oltre 40 mila schede di carattere
storico sul cibo, per evidenziarne
l’origine, la cultura e le curiosità
e, ovviamente, ampio spazio alla
cucina piemontese. Ma sono anche proprietari dell’ottocentesca
“Osteria del secolo”, nel ricetto
di Boves, saperi e sapori tra muri,
storia e tradizione.
Non avete mai pensato di riaprire
il locale e dedicarvi alla ristorazione?, chiediamo loro.
«La nostra è una passione e deve
rimanere tale», rispondono, «per
continuare ad avere entusiasmo
e tempo per la ricerca e per lo studio».
rigida regola: tutto dev’essere
testato e, all’occorrenza, rimodellato. «Non pubblichiamo mai
un libro senza aver provato prima tutte le ricette contenute nelle sue pagine», spiega Elma. «Cucino io stessa i piatti, per serietà e
rispetto del lettore».
Il libro ripercorre i “menu” di
congressi e matrimoni reali, ma
anche la cucina di ogni giorno, la
tavola di Cavour, il diffondersi
della pasta al pomodoro al seguito dei garibaldini, le rivolte per il
macinato, i maneggi della Contessa di Castiglione, le zuppe valdesi per festeggiare lo Statuto.
30 giugno 2011 Ü
31
Mario Rosa
LA CONTESSA
DI CASTIGLIONE
CHE FECE L’ITALIA
IL 2 LUGLIO CONVEGNO AL “RELAIS SAN MAURIZIO”
L
a scrittrice delle donne,
Valeria Palumbo, la critica d’arte Martina Corgnati, la regina del gossip
Elena Mora a confronto in un pomeriggio d’estate nello splendido
scenario del “Relais San Maurizio”
di Santo Stefano Belbo, per divertirsi e divertire chiacchierando di
un’altra donna, la chiacchieratissima e bellissima Virginia Oldoini
Verasis, quella Contessa di Castiglione che, sincera patriota o
cocotte senza scrupoli, le celebrazioni per l’unità d’Italia ripropongono quale protagonista femminile del nostro Risorgimento.
Virginia nacque a Firenze il 22
marzo 1837, ma ben presto la sua
storia divenne piemontese, avendo sposato a 17 anni il conte Francesco Verasis Asinari di Castiglione Tinella, il paese a 3 chilometri
da Santo Stefano Belbo che, a partire dal 31 luglio fino a ottobre, le
dedicherà un ricco programma di
avvenimenti, in particolare una
In alto: la contessa Virginia
Oldoini Verasis di Castiglione,
la “Mata Hari di Cavour”,
fotografata da Pierre-Louise
Pierson (1863-1866 circa).
«Era alta e bionda, il corpo
slanciato e perfetto come
una statua antica, il volto
dominato da occhi di un viola
cangiante, il naso all’insù,
il sorriso seducente e
sbarazzino» (Arrigo Petacco)
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mostra fotografica che sarà presentata in anteprima proprio al “Relais
San Maurizio”, in occasione del
convegno, sabato 2 luglio.
Arrigo Petacco, nella biografia
“L’amante dell’Imperatore” (Oscar
Mondadori), ne narra le vicende
personali che influirono in modo
forse addirittura determinante sulla storia del nostro Paese.
Nessun uomo poteva resisterle,
nessuna donna poteva sfuggire a
un sentimento di invidia.
Perché “Nicchia”, come la chiamavano fin da bambina, era anche intelligente e spregiudicata. In Italia
non esiste piazza o via dedicata a
lei, mentre a Parigi, dove è sepolta
al “Père Lachaise”, ancora oggi è
considerata esempio di classe ed
eleganza e un archetipo dell’arte
femminile della seduzione.
Cavour la inviò, 19enne, al congresso per la pace di Parigi del
1856, per sedurre Napoleone III e
convincerlo a sostenere la sua strategia per unificare l’Italia.
Virginia, già sposata e madre, divenne per un anno l’amante ufficiale dell’Imperatore, forse contribuendo davvero a indirizzare i favori della Francia verso i piani di
Cavour. Dopo il divorzio dal marito, forse divenuta “scomoda” proprio per quanto in precedenza era
stata generosa di sé e dei suoi uffici, fu via via allontanata da chi
avrebbe dovuto esserle grato e,
man mano che gli anni lasciavano
tracce sul suo volto e sul suo
corpo, scelse lei stessa la solitudine
á 30 giugno 2011 á 150 anni (e più) della nostra storia
BRINDISI A TORINO CON CERETTO
Venerdì, al “Cambio”, cin cin per il Paese unito
con il Barolo “Zonchera” e l’Arneis “Blangé”
Ceretto, nell’anno all’insegna delle celebrazioni per i 150 anni
dell’Italia unita, conferma la volontà di lasciare il segno anche
a Torino: dopo i nuovi progetti artistici e culturali, successi internazionali e premi prestigiosi, è il momento di brindare.
In piazza Carignano, al “Ristorante del cambio”, lo si farà con
i vini Ceretto forse più amati, il Barolo “Zonchera” e l’Arneis
“Blangé”. Sono cinque le ottime ragioni per non mancare: perché siamo piemontesi e Torino è la nostra bellissima capitale;
perché 150 anni sono un anniversario unico, da celebrare con
un grande vino, anzi con il re dei vini, il Barolo; perché l’estate
è la stagione più vivace, perfetta per il “Blangé”; perché Cavour, il “Cambio”, Ceretto, noi tutti siamo legati dal comune
amore per il vino e per la cucina piemontese e piazza Carignano è l’indirizzo che ci unisce alla perfezione; perché amiamo stare con gli amici più cari. L’appuntamento è per venerdì 1o luglio, alle 18. Per partecipare all’evento occorre consultare la lista delle enoteche indicate sulla pagina Facebook
“Ceretto winery” e ritirare l’invito (disponibilità limitata).
“PIEMONTE OPEROSO IN VETRINA”
A La Morra, presso la “Ca dij’amis”, prosegue
l’esposizione storica curata da Patrizia Deabate
Fino al 13 novembre l’associazione culturale “Ca dj’amis” e la biblioteca “Libri da gustare” propongono a La Morra (via Vittorio Emanuele II 8, tel. 0173-509225) la mostra “Piemonte operoso in
vetrina-150 anni di una famiglia tra i vigneti”, la quale presenta un
importante spaccato di storia piemontese dal 1800 al 1911.
L’iniziativa è frutto dell’accurata ricerca condotta con passione da
Patrizia Deabate, ben nota ai lettori di “IDEA” per i suoi articoli su
fatti e personalità d’inizio Novecento. L’esposizione offre l’occasione di ammirare molti documenti, tutti originali, partendo dall’Esposizione internazionale del 1911 a Torino e percorrendo a ritroso, fino al 1841 e oltre, la vita sociale ed economica di un Piemonte che seppe offrire uniche opportunità commerciali, culturali e di
sviluppo industriale. Molti documenti appartengono alla famiglia
Costamagna di La Morra che ha avuto un ruolo storico e istituzionale nella vita della regione e della “provincia di Alba” nel periodo
dall’unificazione al 1911. Ma una licenza di vendita esposta risale
addirittura al 1841. Alla mostra è abbinata la multivisione, proposta dall’associazione culturale “Porto d’arti” di Alba, “Amiche nel
paese delle meraviglie: Torino 1911” nata da un’idea di Patrizia
Deabate e sviluppata in sodalizio con Chiara Susenna.
e, pur in difficoltà economiche,
non si volle più risposare, arrivando a coprire i numerosi specchi del
suo palazzo con drappi di velluto
bianco. La leggenda vuole che abbia conservato sino alla fine, come
una reliquia, la vestaglia di seta
verde con cui, durante la notte passata con Napoleone III di Francia,
scrisse la storia d’Italia.
Pittori, fotografi, biografi cercarono di ritrarre la Contessa di Castiglione senza mai riuscirci a tutto
tondo. Il suo mito, affascinante e
misterioso, continua!
L’evento di sabato inizierà alle 16
con un’“ouverture” di Tomaso Ricardi di Netro che rievocherà il Piemonte sabaudo delle avventure risorgimentali della Contessa.
Lasciando agli storici la storia, seguirà il dibatVirginia
Oldoini Verasis,
contessa di Castiglione, fu
definita dai cronisti dell’epoca
«la più bella donna d’Europa».
Arrigo Petacco racconta
di quando, a Parigi, si presentò
a corte indossando un abito
trasparente e senza
reggiseno...
tito tutto al femminile, sulla
Virginia donna. L’appuntamento
sarà ospitato nell’elegante “white
space” del relais, realizzato nella
chiesetta del convento del XVI
secolo sulle cui vestigia, dopo un
accurato restauro filologico, sorge
l’hotel con l’esclusiva “Medical
Spa-La via del sale”. Farà gli onori
di casa il presidente del relais, il
banchiere Pier Domenico Gallo.
Il sindaco di Castiglione Tinella,
Bruno Penna, e Lorella Morando,
pittrice, costumista e direttrice artistica delle celebrazioni castiglionesi, presenteranno la rassegna dal titolo “La contessa di CastiglioneSensuale traccia femminile verso
l’unità d’Italia” di cui nel “white
space” si potranno ammirare alcune delle opere che rappresentano
la nobildonna, oltre a materiale inerente alle fasi di lavorazione dell’abito nominato dalla stessa Virginia “Ritrosetta” che appare nell’omonimo dipinto e in altre illustrazioni fotografiche e pittoriche.
Alle 20, per gli ospiti, cena nel
parco del relais, affacciato sul panorama di Langa, con i filari a perdita d’occhio e i cieli stellati di
pavesiana memoria.
LE PERSONALITÀ DEL RISORGIMENTO
RE-INTERPRETATE DA DANILO PAPARELLI
“Viva Verdi, Bianchi e rossi”
(Nerosubianco editore)
è il titolo del volume di Danilo
paparelli (foto) che rivisita in
chiave satirica e moderna le più famose personalità
del risorgimento, quelle
che hanno contribuito
all’unificazione del nostro
paese 150 anni fa. è una galleria di ritratti,
non solo grafici, ma
anche biografici, in cui
vengono tratteggiati i valorosi
combattenti e
i “maître à
penser” di quel particolare
periodo storico, tutti
accomunati dall’idea un po’
Ecco un libro
imperdibile
di vignette
(ma anche
di informazioni
storiche, a volte
misconosciute)
che diverte
e, al tempo stesso,
ci educa un po’
Lorenzo Vallese
folle di riunire i vari stati sparsi
nella penisola in un solo paese.
Un progetto ambizioso e, sulla
carta, persino impossibile, ma
che incredibilmente si riuscì
a realizzare attraverso l’azione
e la forza di volontà dei
protagonisti di quella gloriosa
avventura e che i lettori
scopriranno tra le pagine
del volume, con un racconto
interpretato come se l’autore
fosse un vignettista satirico
di quei tempi, seppur sempre
ancorato all’attualità
contemporanea, tanto da
esserne coscientemente
condizionato. Questa sensazione la si
percepisce già nel titolo del
L’Arte poeticA
DI BARBO TONI
si FA LArgo
«Soa poesìa, ’n tesòr lenghìstich, a l’é ’ncora
bin lontan da esse conossù e studià coma
as dev», però Bompiani fa un grande passo
«S
entivo la lingua
di mio padre e
dei miei nonni
farsi bandiera di
ribellione (...). Amare il prossimo
eppure lottare, il prossimo eppu«Antonio
re la solitudine, la poesia e il
Bodrero scrisse in
silenzio, il paesello e l’infioccitano di Frassino e in
nito, la vita eppure la morpiemontese, ottenendo il
plauso della critica. Ad esempio,
te. Solo in dialetto è possiFranco Brevini lo definì “una
bile» (tratto dall’introdudelle figure più rilevanti
zione di Boudrìe alla sua
della poesia regionale
raccolta poetica “Fràisse e
contemporanea”» (da
Mèel”, 1965). Nel 1999, a
Wikipedia).
78 anni, moriva Barbo Toni
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Boudrìe (Antonio Bodrero), grande poeta occitano di Frassino, in
Valle Varaita, nonché uno dei più
importanti poeti piemontesi del
Novecento. Da molto tempo le
sue principali raccolte poetiche
erano fuori commercio e pertanto la sua originalissima opera
rischiava di cadere nell’oblio di
un mondo sempre più uniformato dalle lingue ufficiali.
La voce a lui dedicata sulla versione in piemontese di Wikipedia (la cui home-page si trova all’indirizzo http://pms.wikipe-
á 30 giugno 2011 á 150 anni (e più) della nostra storia
dia.org/wiki/Intrada) riporta queste informazioni: «Poeta an lenga
piemontèisa e ossitan-a. Barba
Tòni Bodrìe (Antonio Bodrero a
l’anàgrafe) a l’é nassù a Frasso, an
Val Vràita, al 1m ëd novèmber
dël 1921 e a l’é mòrt a Coni ant
la neuit antra ij 15 e ij 16 novèmber 1999. A l’era laureasse a
Turin e a l’ha fàit ël professor ëd
litre ant ij liceo e, dal 1973, ël
présside. A l’é stàit ëdcò consejé
regional». In campo politico è stato fra i fondatori del Mao (Moviment autonomista ocitan) e poi
libro, “Viva Verdi” (l’acronimo
di “Viva Vittorio Emanuele re
d’Italia”, frase che i patrioti
scrivevano sui muri delle case
per incitare gli altri rivoluzionari
all’insurrezione), con l’aggiunta
di Bianchi e Rossi che sono
sì le altre due tonalità
dell tricolore, ma allo stesso
tempo anche i cognomi italiani
più diffusi. Insomma,
è un simbolico abbraccio
alla nazione unita. All’interno
del libro troviamo una carrellata
di caricature dei principali
interpreti della nostra storia. Da
Garibaldi a Mazzini, da Cavour
a Vittorio Emanuele II, fino
a quelli meno celebrati,
ma ugualmente importanti
come Cristina di Belgiojoso
e i fratelli Bandiera che, allo
stesso modo, anche a costo
della loro vita, hanno
contribuito alla causa
risorgimentale. Oltre ai disegni
satirici, il volume riporta
una breve biografia con
le notizie più curiose relative
a questi personaggi che spesso
non vengono citate dai testi
ufficiali, ma che ha militato nella Lega nord.
Nel novembre 2009, a dieci anni
dalla scomparsa, così il noto cantautore Piero Montanaro, nel suo
blog, ricordava il grande amico
«in vita e nella condivisione della
sua poesia»: «Barba Tòni, fin-a
ant la fisonomìa, ël gran testimòni dla tèra piemontèisa, ’l gran
massé dla lenga piemontèisa:
forse gnun coma chiel a l’ha fon-
appassioneranno il lettore.
Al termine del ritratto scritto è
riportato un breve commento,
una frase sintetica a
sorpresa su quanto si è letto
prima a proposito della
personalità in questione e che
spesso e volentieri diventa
dirompente e destabilizzante
tanto da indurre al sorriso.
Una piacevole lettura, ma
anche, perché no?, un insolito
ripasso della storia, sia per gli
adulti che vogliono ripercorrere
le gesta in questo anniversario
così celebrato e osannato in
tutta Italia sia per gli studenti
che affronteranno a scuola
gli argomenti trattati. Paparelli ha voluto affidare
la prefazione del libro all’amico
Alberto Patrucco, comico di
“Zelig” nelle prime edizioni
della trasmissione
gasse sì ancreus ant j’adoss d’un
parlé e a l’ha savù fé s-cionfé le
sorgiss pì gentile, s-ciuplinante e
novisse ’d nòsta lenga. El pì brav
giogleur dla paròla, creator ëd
poesìa-lenga e ’d lenga-poesìa. Sò
ùltim straordinari lìber poétich,
“Dal prim uch a l’aluch”, a l’é
surtì pòchi di dòp soa mòrt, un
cadò ’d poesìa e d’amor për soa
tèra: ’l salut pì profond dl’“archi-
ed editorialista di “Ballarò”
negli anni passati, personaggio
diventato scomodo alle
istituzioni proprio in virtù
di monologhi satirici feroci
nei confronti del potere e che
l’autore stesso non ha esitato
a definire, nel ritrattino
d’apertura che affianca il suo
intervento, un «autentico
carbonaro della satira».
tet” ëd nòsta lenga
piemontèisa».
Ora le edizioni Bompiani pubblicano, nella prestigiosa collana
“Il pensiero occidentale” diretta
dal filosofo Giovanni Reale, la
sua “Opera poetica occitana”.
Si tratta di un volume di 1.070
pagine, curato da Diego Anghilante, che comprende le raccolte
poetiche stampate dallo stesso
Boudrìe, le poesie pubblicate su
riviste e testate varie, quelle inedite e quelle giovanili.
Ogni componimento è corredato
da un ampio apparato di note volte a presentare il complesso rapporto del poeta con la lingua occitana e a spiegare le sue concezioni filosofiche e teologiche.
L’edizione completa dell’opera
occitana di Boudrìe è preceduta
da una lunga introduzione sulla
sua vita e sulla sua poetica ed è
seguita dagli apparati critici dedicati alle grafie occitane utilizzate,
al glossario dei termini più importanti o più rari, alla bibliografia di e su Boudrìe.
Il volume di Antonio Bodrero
(Barbo Toni Boudrìe) “Opera
poetica occitana” è già in libreria.
(Barbo Toni Boudrìe) è forse il
più grande visionario della poesia
dialettale del Novecento. Nella
sua opera aleggia un sentimento
panico della natura, un animismo
cristiano che coglie in ogni
minimo fenomeno l’epifania
del Dio evangelico, la conferma
del suo amore verso le creature.
Posseduto dal dono della
trasfigurazione, Boudrìe vede
attraverso la poesia come tutto
nell’universo si allacci e si tenga,
in un concatenarsi analogico
che fa della poesia un cammino,
una draio (sentiero), un segmento
visibile nell’infinito devolversi
dell’immaginazione umana.
E tutto ciò giocando
magistralmente con una parola
sempre reinventata, potenziata,
scavata nelle sue radici antiche
30 giugno 2011 Ü
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GLI SPORTIVI
SAVIGLIANESI
VERSO L’EUROPA
Sono
molte le discipline
sportive praticate a
Savigliano, ma fra esse ne
spicca una particolare, con la
Scacchistica saviglianese la cui
sfera d’azione (come agonismo
e come divulgazione) ormai
va ben oltre i confini
provinciali.
PRESENTATA LA CANDIDATURA ALL’ACES
Paola Gallo
S
avigliano ha proposto la
candidatura al riconoscimento, da parte dell’Aces (European capitals
of sport association), di “comune
europeo dello sport”.
«Crediamo di poter ambire al titolo in considerazione, da un lato,
della nostra lunga storia di eventi
sportivi, della presenza di atleti
famosi e della valenza degli impianti», afferma l’assessore allo
sport, Marco Paonne. «Dall’altro
lato ci sono gli alti livelli raggiunti dalla qualità della vita dei saviglianesi e il loro benessere, nel
cui àmbito lo sport ha un valore
importantissimo».
Aces Europe, l’associazione delle
capitali europee dello sport, fondata nel 1999, ha l’intento di
creare politiche sportive per lo
sviluppo delle infrastrutture e dei
modelli di gestione che favoriscano la pratica agonistica come diffusione di benessere per i cittadini, attraverso l’assegnazione dei
riconoscimenti di “capitale”, “città” e “comune”, in base al numero di abitanti. Il riconoscimento
di “comune europeo dello sport”
è per le municipalità con meno di
25 mila abitanti, ambito nel quale è inserita Savigliano.
Una delegazione dell’Aces è stata
ospitata in città per un paio di
giorni, durante i quali sono stati
visitati gli impianti e sono state
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incontrate le principali associazioni sportive: «Nei nostri sopralluoghi nei centri candidati», spiega il presidente dell’Aces, Gian
Francesco Lupatelli, «interessa
più la fase operativa che vede lo
sport come benessere, salute,
movimento dei cittadini. Busca è
stata la prima cittadina premiata
e nel 2011 il riconoscimento è
stato assegnato a Fossano. Ciò significa che quella di Cuneo è una
provincia che di sport se ne intende! Ora ad ambire al titolo è Savigliano, dove il 40 per cento dei
cittadini pratica uno sport. Si
dovrebbe arrivare al 51 per
cento, ma è un buon inizio».
Il madrileno Ugo Alonso, segretario dell’Aces, ha commentato:
«Complimenti, la vostra è una
candidatura interessante e potente perché Savigliano ha capito e
attuato uno dei valori dell’associazione, cioè lo sport come integrazione. Qui è data la possibilità
á 30 giugno 2011 á dopo Busca e Fossano
a tutti di fare sport, bambini e
anziani, uomini e donne, stranieri e immigrati».
«Savigliano ha tutte le carte in
tavola per superare le valutazioni
che si sono svolte in questi giorni», aggiunge Attilio Bravi, presidente provinciale del Coni, «viste
le attrezzature sportive e la grande ospitalità della città per nuoto,
atletica, tennis, calcio, basket e
pallavolo. Ma ha anche un valore
aggiunto molto radicato, sentito e
valido: l’attività rivolta ai disabili
grazie alla presenza molto attiva
dell’associazione “Vivalda”».
«La candidatura di Savigliano»,
conclude l’assessore Paonne, «si
inserisce nel progetto dedicato
allo sport iniziato negli scorsi
mesi, consistito in un nuovo sito
internet, nel logo dell’Assessorato e nelle serate tematiche. Il progetto proseguirà con incontri con
le scuole per lavorare in sinergia
con le associazioni sportive, co-
Sopra: la conferenza
stampa per l’annuncio
della candidatura con,
al centro, il presidente
dell’Aces (European
capitals of sport
association), Gian
Francesco Lupatelli;
a sinistra, l’assessore
comunale di Savigliano
Marco Paonne;
a destra, il segretario
dell’Aces, Ugo Alonso
IL RICCO CALENDARIO DEDICATO A CHI
TRASCORRERÀ L’ESTATE IN CITTÀ
Per cominciare ci si potrà dilettare con letteratura,
teatro, danza contemporanea, musica jazz e sacra
A inaugurare gli appuntamenti di “Estate in città” di Savigliano (foto:
l’assessore Chiara Ravera con il cartellone degli eventi) saranno le
“atmosfere acustiche” del “Molo street live”: venerdì 1o luglio “Aperitivo con Jim Morrison” alle 17 con la presentazione del libro “Jim
Morrison-Parigi, 3 luglio 1971”, presente l’autore Fabrizio Terreno.
Dale 18, mercatino della musica sotto i portici di piazza Santarosa, negozi aperti e musica con le prime dieci band selezionate; sabato 2
ancora negozi aperti con la musica delle altre dieci band. Nell’ambito
delle manifestazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, la compagnia teatrale “I BenAndanti” di Torino propone, il 1o luglio, lo spettacolo itinerante (alle 21,30 e alle 23) nel chiostro del museo e nella gipsoteca “Italia-Bianco, rosso e... Calandra”. Sabato 2, in occasione del completamento del restauro della sala, si terrà un’apertura straordinaria del
cantiere del teatro “Milanollo”. Alle 21 andrà in scena “DéBaTailles”,
spettacolo di danza contemporanea a cura della compagnia “Propos”
di Lione, ideato dal coreografo e danzatore francese Denis Plassard.
Da domenica 3 luglio, e per quattro domeniche, è in programma il “Savigliano summer jazz” organizzato dall’associazione “Amici della musica” presso l’auditorium della Croce nera in piazza della Misericordia,
alle 21,30. Parteciperanno: il duo Zegna-Mirabassi, “Dado Moroni
trio”, “Italian jazz messengers feat Valery Ponomarev” ed Enrico Pieranunzi (costo: 10 euro; ridotto: 8 e 3 euro; quattro serate: 31 euro.
Prenotazioni: circuito Piemonte ticket.it; “Exit music”, 0172-715021).
Infine, mercoledì 6 luglio, alle 21, nell’arciconfraternita della Pietà in
piazza Cesare Battisti “In saecula saeculorum”, musica sacra corale
nei secoli, dal Canto gregoriano a oggi, a cura del civico istituto musicale “G.B. Fergusio” e con la partecipazione del Coro “G.B. Fergusio”
diretto dal maestro Rinaldo Tallone.
me già si è iniziato a fare».
Tante sono le discipline sportive
praticate a Savigliano: nuoto, atletica, tennis, basket, calcio e
pallavolo. Ma nel 2001 è nata
anche l’Associazione scacchistica
saviglianese, presieduta da
Enrico Gallina: «Abbiamo avuto
una grande diffusione in provincia. Grazie alla Scacchistica saviglianese, seimila bambini giocano a scacchi. Lavoriamo nelle
scuole, ma ci sono vari luoghi
dove i ragazzi possono continuare a giocare. Nel 2005 abbiamo
esportato il progetto in regione, e
oggi partecipano 20 mila bambini. Nel 2009 abbiamo iniziato in
Liguria e ora sono 10 mila i giovani scacchisti. Al convegno
mondiale della scacchistica giovanile abbiamo ricevuto il riconoscimento di miglior scuola di
scacchi. E nei campionati italiani
i nostri ragazzi hanno ottenuto i
primi tre posti».
La Scacchistica saviglianese contribuirà senza dubbio alla decisione della Commissione, che si
pronuncerà in Scozia il 4 agosto.
LA SQUADRA CHE LAVORERÀ NEI PROSSIMI TRE ANNI
I vicepresidenti sono Fabrizio Castello, di Revello, e Giovanni Battista
Mellano, di Cuneo. Completano il nuovo Direttivo otto consiglieri
Elena Bottini
Il Direttivo del Comitato piccola industria di Confindustria Cuneo è così composto: Mauro
Gola (“Kelyan” srl, Cuneo), presidente; Fabrizio Castello (ditta “Castello Mario”, Revello),
vicepresidente; Giovanni Battista Mellano (“Nord-ovest” spa, Cuneo), vicepresidente;
consiglieri Giovanni Minetti (“Fontanafredda” srl, Alba), Ilaria Ferrero (“Ferrerolegno”
spa, Magliano Alpi), Riccardo Preve (“Preve costruzioni” spa, Roccavione), Cristina
Trucco (“Laboratorio Pasteur” sas, Cuneo), Erika Azzoaglio (“Banco Azzoaglio” spa,
Ceva), Giovanni Viglietta (“Viglietta Matteo” spa, Fossano), Giorgio Chiesa (“Lovera hotel
e convegni” snc, Cuneo), Loris Peracchia (“Tonoli spedizioni” srl, Verzuolo).
«In primo luogo è doveroso un ringraziamento a tutta la squadra che mi è stata vicina e
mi ha sostenuto nel triennio appena concluso», ha detto Gola dopo l’elezione. «Sono stati
anni particolari per le piccole e le medie imprese, tornate alla ribalta a livello nazionale
perché riscoperte nel loro ruolo di ossatura portante del tessuto economico nazionale».
MAURO GOLA:
«INNOVAZIONE
PER CRESCERE»
Confermato per il triennio 2011-2013
alla guida del Comitato provinciale
della piccola industria, sottolinea
la necessità di... cambiare subito marcia
M
auro Gola è stato
confermato, per
acclamazione,
alla presidenza
del Comitato provinciale piccola
industria per il triennio 20112013. Di conseguenza l’imprenditore cuneese mantiene anche
l’incarico di vicepresidente di
Confindustria Cuneo.
L’elezione è avvenuta la scorsa settimana all’hotel “Holiday inn” di
Cherasco, nel corso della riunione
di insediamento del neocostituito
Comitato provinciale che ha rinnovato tutti gli organi rappresentativi della piccola industria, la quale
conta oltre mille aziende e rappresenta l’88,3% delle imprese associate a Confindustria Cuneo.
“IDEA” ha chiesto al presidente
Gola di fare il punto della situazione per un comparto così rilevante.
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«Mai come negli ultimi due anni
abbiamo assistito alla rivalutazione del ruolo giocato dalle piccole imprese nello sviluppo economico italiano. Se fino a ieri
esse erano viste come un sistema
vincente, grazie alla loro agilità e
alla capacità di adattamento alle
variazioni del mercato, oggi, di
fronte a una concorrenza più
aggressiva e a un’internazionalizzazione sempre più necessaria,
cominciano ad accusare non
poche difficoltà. Piccolo non è
più tanto bello come una volta e
la crescita dimensionale diventa
un salto necessario, da realizzare
sotto il profilo culturale, cioè in
termini di conoscenza, governance e struttura aziendale,
prima ancora che in termini di
fatturato o di addetti».
Come si può affrontare questo
á 30 giugno 2011 á nuove sfide per le aziende
Mauro
Gola,
vice
presidente
esecutivo
di “Kelyan”
(nata da un
importante
accordo
strategico
tra “Kelyan
Smc” e “A&C
holding”), è
nato a Cuneo il
15 gennaio 1966.
È laureato in
scienza della
amministrazione
e consulenza del
lavoro presso
l’Università
di Torino
salto di qualità epocale?
«La competizione internazionale
non può più essere sostenuta
inseguendo i costi primari, ma va
trasferita sul piano dell’innovazione gestionale, dell’innovazione di prodotto, di processo, dell’internazionalizzazione, della
qualità assoluta del servizio,
avendo come unico punto di riferimento il cliente finale e la sua
soddisfazione».
Quindi la parola d’ordine “obbligatoria” è proprio “innovare”.
«Sì, ma dobbiamo avere le idee
lucide su cosa ciò comporti. Nel
documento dell’Unione europea
redatto per l’obiettivo di Lisbona
il concetto di innovazione è
molto chiaro: vuol dire sì innovazione di processo, innovazione
di prodotto; vuol dire sì introdurre nuove tecniche di produzione,
aumentare la produttività, diversificare i mercati, gli sbocchi. Ma
vuol dire anche, soprattutto,
inserire nuovi stili gestionali
nelle nostre aziende. Due assiomi sono da interiorizzare al più
presto: il primo è che l’innovazione è un concetto a 360 gradi,
trasversale, che impatta su ogni
sfaccettatura dell’attività produttiva quotidiana. Ma in questa
definizione troviamo anche quello che è l’obiettivo principale del
mandato di chi rappresenta la
piccola industria: ed è proprio
l’innovazione gestionale, il
nuovo stile che dobbiamo adottare per condurre le nostre aziende, che dev’essere uno stile indirizzato e finalizzato esclusivamente alla crescita dimensionale
delle attività. E questo approccio richiede assolutamente
un salto culturale».
Ma ciò comporterà la
marginalizzazione delle
Pmi che resteranno tali?
«Le piccole e medie imprese continueranno a essere l’ossatura del sistema economico del
nostro Paese, consapevoli che
innovazione, crescita dimensionale e mercati esteri non sono
una scelta, ma una necessità per
rimanere sul mercato».
Il Comitato piccola industria di
Cuneo come si inserirà nell’evoluzione che lei delinea?
«Il punto centrale del programma
che seguiremo sarà promuovere
e salvaguardare lo spirito delle
Pmi nell’economia di mercato,
supportare l’evoluzione delle
imprese di minore dimensione,
focalizzandone il ruolo e rafforzandone l’identità, in piena
sinergia e complementarietà con
l’intero sistema associativo di
Confindustria. La consistenza
numerica delle Pmi si intreccia
con la capacità produttiva e
“creativa” che esse sono in grado
di sviluppare, com’è evidenziato
da numerosi e qualificatissimi
casi di eccellenza presenti nel
contesto cuneese. Il mio impegno continuerà a essere indirizzato soprattutto verso la promozione e la tutela della “risorsaimpresa”. In un contesto alle
prese con ritardi ormai endemici,
sosterremo il valore sociale dell’azione imprenditoriale, ponendo in risalto il fatto incontestabile che le aziende rappresentano
una ricchezza per l’intero territorio».
Quali sono, dunque, i progetti
che vi vedranno impegnati nel
prossimo triennio?
«Le azioni e le proposte associative saranno scelte con realismo e
condotte con chiarezza e con la
partecipazione di tutta la mia
squadra (nel box nella pagina a
Saranno attivate iniziative in piena
sinergia col sistema confindustriale
per favorire l’internazionalizzazione
delle Pmi della Granda (oltre 1.000
associate, cioè l’88,3% del totale)
fianco ne riportiamo la composizione, ndr). Saranno indirizzate a
migliorare il contesto ambientale
in cui operano le piccole imprese, contribuendo a creare le condizioni più favorevoli per lo sviluppo. Azioni specifiche saranno
condotte soprattutto in materia
di: cultura aziendale, semplificazione amministrativa, patrimonializzazione e finanza a misura
di impresa, aggregazione e crescita dimensionale e internazionalizzazione».
«UN’UNICA PRIORITÀ PER IL GOVERNO: LA CRESCITA»
Questo è l’auspicio nei confronti della politica che, in una congiuntura
difficile come l’attuale, diventa ancora più fondamentale. E per le tasse...
“IDEA” ha chiesto al Presidente del Comitato piccola
industria di Cuneo cosa gli imprenditori si attendono da
Governo e Parlamento: «In una congiuntura difficile, è
fondamentale il ruolo della politica a sostegno del mondo
produttivo. Il Governo, in questi due anni di lavoro, deve
concentrare la sua agenda su un’unica priorità: la crescita. Occorre approvare il prima possibile la manovra da 40
miliardi e in contemporanea andare avanti su una serie di
provvedimenti per aiutare la crescita, tra cui la manovra
fiscale che, a parità di pressione fiscale complessiva,
abbassi le tasse su imprese e lavoro dipendente, magari
alzando la tassazione sulle rendite finanziarie e con qualche lieve ritocco delle aliquote Iva. Certo non va dimenticata la stabilità dei conti pubblici, altrimenti rischiamo di
diventare un Paese finanziariamente non affidabile nei
confronti dei partner europei e dei mercati finanziari, ma
senza crescita non daremo prospettive all’economia e
alla società italiana e gli stessi obiettivi di finanza pubblica
diventeranno irraggiungibili. Sono poi indispensabili l’unità e la determinazione da parte della politica, accompagnate dalla capacità di risposta delle istituzioni».
Mauro
Gola è determinato:
«Gran parte del mio
impegno sarà profuso
a salvaguardare lo spirito e a
rinforzare l’identità della piccola
industria, facendo sinergia
con tutto il sistema
associativo di
Confindustria».
30 giugno 2011 Ü
39
Mario Rosa
L’INNER WHEEL
FESTEGGERÀ
I SUOI 10 ANNI
Passaggio della consegne per il sodalizio
di Cuneo-Mondovì-Saluzzo: Adalia Filippi
lascia la presidenza a Gianna Davico
tary club padrini di Cuneo,
Mondovì e Saluzzo e i presidenti
del Rotaract Cuneo Provincia
Granda, Alessia Bertolotto e
Matteo Ballauri.
La presidente, Adalia Rossotto
Filippi, ha elencato i numerosi “service” promossi
nell’anno 2010Fondato nel 1924,
l’International Inner Wheel
2011: l’intervenè una grande organizzazione
to a favore dei
femminile di “service” e collega
bambini di Chersocie di club attivi in diversi
Paesi, dall’Europa a Africa,
India, Filippine, Australia,
Nuova Zelanda, Usa
e Canada.
L
’Inner
Wheel di Cuneo-Mondovì-Saluzzo ha vissuto una serata importante, indetta
per il passaggio delle consegne
tra la presidente uscente, Adalia
Rossotto Filippi, e quella entrante, Gianna Ghiazza Davico.
Erano presenti all’evento il prefetto di Cuneo, Patrizia Impresa,
il questore, Ferdinando Palombi,
l’assessore comunale alla cultura
e alle attività produttive di Mondovì, Giancarlo Battaglio, e numerose autorità rotaryane e inneriane, tra le quali citiamo la
board internazionale, Paola Lagorara, la governatrice del Distretto 204° Phf, Ettorina Ottaviani, i past governor del Rotary
club Pier Giovanni Bordiga e
Sergio Vinciguerra, i presidenti e
gli incoming presidenti dei Ro-
40
nobyl ospitati dall’associazione
“Airone bianco”, le adozioni a distanza di due bambine a Santa
Cruz La Paz, in Bolivia, e a Madras, in India, la sponsorizzazione del concerto di apertura della
stagione musicale denominata
“Saluzzo musica festival-Chitarrissima 2010”, il contributo al
“service” internazionale “Progetto Global education for girls” in
Bolivia (curato con Unicef), il
Sopra, da sinistra: Adalia
Rossotto Filippi e Gianna
Ghiazza Davico. Nella
foto a sinistra: Gianna
Ghiazza Davico con
il prefetto di Cuneo,
Patrizia Impresa
OSPITI DALLA ROMANIA
PER I ROTARYANI
In visita alla “Michelis Egidio”
e alla “Ge Capital” di Mondovì
Nel 2010 lo scambio fra gruppi di studio
organizzato a livello mondiale dal Rotary
international portò a Mondovì un gruppo di
giovani in visita dall’Inghilterra. Stavolta il
Rotary club monregalese ha invece ospitato
delegazioni provenienti da Romania e Moldova: da quattro giovani professionisti accompagnati dall’avvocato Alexandru Chiritescu, rotaryano (Adrian Stan, 37 anni, ingegnere elettronico, titolare di una società che
sviluppa software per il web; Claudia Gabriela Croitoru, 32 anni, assistente del general manager e responsabile del sistema di
gestione qualità in una società di commercio
di auto; Georgiana Andreea Vasile, 31 anni,
impiegata nell’Amministrazione pubblica,
assistente legale nella redazione dei documenti; Monica L. Predatu, 25 anni, project
manager in una società nel campo dei servizi
di traduzione). Il team era alla sua quarta e
ultima settimana di permanenza nel Distretto
2030 del quale il Rotary di Mondovì fa parte,
e aveva già visitato i club di Genova,
á 30 giugno 2011 á al servizio della comunità
Alessandria, Aosta e Torino. Ha visitato l’azienda alimentare “Michelis Egidio”, guidato
del rotaryano Marco Michelis, e la “Ge Capital servizi finanziari” spa. Il pomeriggio è
stato dedicato alla visita della città. Nella foto
in alto: al centro, Marco Michelis, il presidente del Rotary club, Maurizio Davico, e il gruppo rumeno, ritratto qui sopra al ristorante
“La Borsarella” ancora con il presidente Davico e con la tesoriera, Franca Ghiazza.
contributo al “service” promosso
dal Consiglio nazionale Italia per
due borse di studio a studenti
della Facoltà di lettere dell’Università de L’Aquila, il contributo
al “service” in memoria di Matilde Calenzani.
Durante la serata la Presidente
del club Inner Wheel ha effettuato la consegna del “service” principale dell’anno nelle mani di Luca Fortunato, responsabile della
“Capanna di Betlemme” della comunità “Papa Giovanni XXIII”,
fondata da don Benzi.
La Presidente uscente
dell’Inner Wheel ha
infine passato il collare
e la parola a Gianna
Ghiazza Davico, la
quale, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, ha presentato il
programma del prossimo anno di attività,
ricordando che il sodalizio festeggerà il decimo anniversario dalla
fondazione e il quinto anniversario del gemellaggio con il club di
Draguignan (in Francia).
Il programma dell’anno sociale
2011-12 del gruppo prevede la
promozione di iniziative per
“service” ed eventi in provincia,
l’organizzazione di una giornata
di incontro di tutti i club Inner
Wheel piemontesi a Mondovì e,
in ricordo di Norma Romano,
socia fondatrice scomparsa nel
2006, l’istituzione di una borsa
di studio da destinare a una giovane studentessa della Granda.
IL LIONS MONDOVÌ-MONREGALESE
IN TRASFERTA SULLA RIVIERA LIGURE
Chiusura dell’anno 2010-2011, in trasferta per il Lions club Mondovì-Monregalese che, su proposta del socio Giorgio Vinai, ha scelto
come “location” per il momento di passaggio di consegne e l’ingresso del nuovo presidente, il cebano Massimo Gula, il “Grand hotel” di
Alassio. È un albergo storico, ristrutturato dopo oltre trent’anni di
abbandono, che ospita anche esposizioni di quadri come quella, presente in questo periodo, del socio Lions Tanchi Michelotti.
Il ricavato della serata sarà devoluto al reparto di pediatria dell’ospedale di Mondovì, per l’allestimento della sala di musico-terapia, della
quale il direttore Livio Vivalda ha illustrato le importanti funzioni benefiche. La finalità si allinea con quella del socio Enzo Garelli che,
presidente della “Famija monregalèisa”, sostiene l’iniziativa “Un
sorriso per Giorgia” durante il “Carlevé ’d Mondvì”. Nelle foto: il presidente Ghiazza con gli ospiti, fra cui l’imprenditore e socio del Lions
Giorgio Vinai, il quale ha ospitato il gruppo nel “Grand hotel”, e il
passaggio delle consegne, fra Gino Ghiazza e Massimo Gula.
IL MOIGE DI SALUZZO TIRA LE SOMME SU UN PAIO DI UTILI
PROGETTI DEDICATI A CHI SI DÀ DA FARE PER L’INFANZIA
Gli... spaventapasseri nel “Bosco dei bambini” del parco “Tapparelli D’Azeglio”
Il Coordinamento locale saluzzese del Moige (Movimento italiano genitori), presieduto da Danilo Girello, esprime soddisfazione per l’esito di “Un progetto all’anno
piccolo-Piccolo 2011”: «Grazie al contributo di 2.990
euro dello staff del “Fitwalking del cuore”, siamo riusciti
ad aiutare l’Associazione pescatori di Saluzzo realizzando un’area pic-nic per famiglie al lago per pesca facilitata di Pagno, inaugurata il 29 maggio, e l’associazione
“Portofranco” di Costigliole Saluzzo destinandole una
fotocopiatrice e cinque monitor per il doposcuola gratuito per i ragazzi che in difficoltà inaugurata presso l’oratorio di Costigliole il 24 giugno! Ci fa piacere ricordare
anche che nel “Bosco dei bambini”, al parco “Tapparelli
D’Azeglio” sono arrivati dalla festa di Castellar gli spaventapasseri delle scuole elementari “Dalla Chiesa” e
quello realizzato dagli amici del centro “Le nuvole”:
mamme, papà, zii, nonni & bambini, andate a visitarli!».
Cavalieri e Unesco
uniti a Vezza
I due concorsi
“Un Roero senza
vittime della
strada” e “Un
Roero da favola”
sono stati rivolti
agli scolari
nella convinzione
che essi
rappresentino
un veicolo
privilegiato
per diffondere
importanti
messaggi
alle famiglie
L’ORDINE ROERINO DI SAN MICHELE E IL TERRITORIO
Elena Bottini
La vincitrice del primo
premio del concorso
letterario, Sara Cioni da Pisa,
fra Bruno Lubatti e Carlo
Rista. A destra: i bambini
della scuola dell’infanzia di
Valle Talloria con la docente
Giovanna Zanirato, accanto
al gran maestro Rista. Sullo
sfondo, i due presidenti delle
giurie, professori Dante
Faccenda e Donato Bosca
N
ell’incantevole scenario di Madonna
dei boschi di Vezza
d’Alba si sono tenute le premiazioni dei due concorsi ideati dal Club Unesco di
Cuneo, condotti con la collaborazione dell’Ordine dei Cavalieri di
San Michele del Roero e dell’as-
42
sociazione “Crosiera”: “Un Roero senza vittime della strada” e il
premio letterario “Un Roero da
favola”. Entrambi i concorsi sono
stati rivolti agli alunni delle scuole roerine nella già collaudata
convinzione che essi rappresentino un veicolo privilegiato per
diffondere capillarmente impor-
á 30 giugno 2011 á l’impegno per e delle nuove generazioni
tanti messaggi alle famiglie. La
valutazione dei lavori comportava competenze di natura didattica ed è per questo che ciascuna
giuria è stata presieduta da un
dirigente scolastico, Donato Bosca per “Un Roero da favola” e
Dante Faccenda per “Un Roero
senza vittime della strada”, i qua-
IL “CANTÉ J’EUV” PER IL CAV DI BRA
Al Centro di aiuto alla vita (che sta per traslocare
nella nuova sede) i proventi della manifestazione
Presso il Centro di aiuto alla vita di Bra si è svolta la consegna dei
proventi del “Canté j’euv”. Erano presenti Piero Rivetti, vicesindaco
di Guarene (il Comune organizzatore dell’evento), Bruno Petiti, sindaco di Sanfrè, con gli assessori Domenico Bellè e Marina Policriti,
Mario Milanesio, presidente della Pro loco sanfredese che si è fatta
carico dell’organizzazione della notte di chiusura della tradizionale
festa e lo staff dei volontari Cav al completo. La consegna della
somma raccolta, quest’anno destinata al Cav braidese, è stata accompagnata dalle valutazioni sull’ottima riuscita della manifestazione e sui progetti più immediati dell’associazione. Nell’occasione è
stato comunicato che finalmente il Cav ha trovato la nuova sede,
grazie alla generosità di una famiglia braidese che in autunno concederà la propria abitazione in uso all’associazione.
li hanno collaborato con uno
staff di esperte insegnanti.
Il sindaco di Vezza, Carla Bonino, ha porto il benvenuto a
tutti e ha illustrato le caratteristiche storiche e artistiche del luogo. Sono stati apprezzati anche
gli interventi dei presidenti di
giuria e del gran maestro dell’ordine, Carlo Rista.
Nell’ambito della prima edizione
di “Un Roero senza vittime della
strada” sono state premiate le
sezioni di scuola dell’infanzia di
Valle Talloria, Monticello, Santa
Vittoria d’Alba, Santo Stefano
Roero, Sommariva Perno e Priocca che hanno ricevuto somme di
denaro destinate all’acquisto di
materiale didattico per un ammontare complessivo di mille
euro messi a disposizione dall’Ordine dei Cavalieri del Roero.
Ciascuna scuola ha inoltre ricevuto altri piccoli omaggi.
Il premio letterario è stato invece
ideato tre anni fa dal club Unesco
cuneese e coordinato segretario,
Roberto Negro. La premiazione è
stata condotta da Bruno Lubatti e
Giovanna Zanirato. L’attore Marco Albanese della “Compagnia
delle gramigna” di Cuneo ha dato
voce alle favole premiate.
Il primo premio (2.000 euro) è
andato a Sara Cioni di San Casciano di Cascina (Pisa), per la fiaba
“Ma io che animale sono?”; il
secondo (1.000 euro) a Mauro
Volonterio, di Milano, per “La
pietra e il ramo”; il terzo (500
euro) a Maria Rosa Fonso di Adria per la fiaba “L’orologio che
perdeva il tempo”.
Le dieci fiabe in testa alla classifica sono state illustrate dai piccoli
alunni della scuola dell’infanzia
di Valle Talloria con meravigliose
espressioni pittoriche realizzate
con le tecniche di Stern.
«SE RITORNA LA TASSA
DI SOGGIORNO, I COMUNI
ALMENO SIANO EQUI»
APPELLO DEGLI ALBERGATORI DELLA GRANDA
Intanto il 2 luglio inizieranno
i saldi estivi (a Savigliano
e a Mondovì il giorno prima):
dureranno otto settimane
Da sinistra: Sandro Rulfi, vicepresidente di Federalberghi
Piemonte; Piero Sassone, presidente provinciale
degli albergatori cuneesi; Luigi Isoardi, vicepresidente della
Confcommercio provinciale e ai vertici dell’Ascom di Cuneo
Anche
quest’anno le
bancarelle sistemate dai
commercianti davanti al loro
punto vendita, con esposizione
della merce oggetto di sconto,
saranno un ulteriore richiamo
per questo periodo di vendita
straordinaria così
particolare.
Elena Bottini
D
a oggi, 30 giugno, i Comuni capoluogo di provincia, le
Unioni dei Comuni nonché le realtà qualificate come turistiche possono istituire, con delibera del Consiglio, una
imposta di soggiorno «a carico
di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio».
La cifra massima è fissata in 5 euro per notte.
Questi sono i termini della novità attivata da
un decreto del marzo scorso.
Di fatto si tratta del progetto di reintroduzione di un tributo soppresso negli anni passati.
«La nostra ferma posizione», precisa Sandro
Rulfi, vicepresidente di Federalberghi Piemonte, «è contraria al ripescaggio di dispositivi che sono stati cancellati perché capaci
di ridurre la competitività dell’immagine delle imprese ricettive sui mercati,
vanificando gli sforzi profusi per l’affermazione dell’economia
turistica del territorio».
Non attenua certo le perplessità l’asserzione in base alla quale i
proventi derivati saranno destinati a finanziare interventi in materia di turismo, vista l’attuale situazione di estrema difficoltà economica delle Amministrazioni comunali.
LAMBERTO GIUSTI E “LE VERITÀ DI CASSANDRA”
Una nuova trasmissione radiofonica di approfondimento politico
con interviste in diretta: un giornalismo... non addomesticato
Ha preso il via, sulle frequenze di Radio Stereo 5 di Cuneo (fm 100,6) la trasmissione “Le verità
di Cassandra”, condotta in studio dal giornalista Lamberto Giusti (foto).
Il programma dura mezz’ora e va in onda ogni giovedì, in diretta, dalle 19,10.
«Si tratta», spiega Giusti, «di una trasmissione d’approfondimento che si occupa di attualità, con
un occhio di riguardo alla politica. In studio ci sono ospiti con i quali cerco di affrontare diversi
argomenti, mettendomi nei panni degli ascoltatori e facendo le domande che loro vorrebbero
fare. Il titolo vuole essere un omaggio e una “riabilitazione” di Cassandra, sacerdotessa del
tempio di Apollo, alla quale il dio, per conquistarne l’amore, diede il dono di predire il futuro. Visto il rifiuto a concedersi di Cassandra, Apollo le sputò sulle labbra condannandola a restare inascoltata. Daremo spazio alle verità che i nostri ospiti vorranno rappresentare, ma lo faremo con
spirito critico e con un giornalismo non addomesticato. Nel corso delle prime puntate sceglierò
io i temi da affrontare e gli ospiti con cui farlo, ma, se gli ascoltatori vorranno, potranno avanzare richieste di approfondimento. Per me è un ritorno a quello strumento d’informazione ricco
di fascino che è la radio e mi auguro che “Le verità di Cassandra” piaccia a chi ci seguirà».
44
á 30 giugno 2011 á nel mondo del commercio (e non solo)
UN MODELLO DI LANCIA APRILIA SPORT REALIZZATA AL CEMI DI SAVIGLIANO
Gli studenti hanno lavorato nell’ambito della collaborazione con la storica
carrozzeria milanese “Zagato”, creatrice delle più belle auto sportive del Novecento
Queste ultime nei giorni scorsi erano chiamate a decidere e per questo
hanno attivato confronti tra realtà amministrative geograficamente
vicine o caratterizzate da contesti simili.
Di qui l’iniziativa assunta dall’Associazione albergatori della provincia
di Cuneo, operante in ambito Confcommercio, di inviare una lettera a
tutte le 250 civiche Amministrazioni di Granda.
Il documento ufficiale, dopo aver espresso chiare riserve sull’opportunità di applicazione del nuovo dispositivo, pone alcuni paletti, in caso
di recepimento dello stesso.
«L’auspicio era che i Comuni, rispettosi del ruolo che la presenza di
strutture ricettive sui propri territori ha nello sviluppo economico
degli stessi, si astengano dall’applicare l’imposta. Detto questo, ci
siamo permessi di avanzare alcune richieste, in caso di ritorno all’esa-
zione», precisa il saluzzese Piero Sassone, presidente provinciale degli
albergatori. Abbiamo individuato quattro punti per noi irrinunciabili,
a iniziare dall’estensione generalizzata a tutte le realtà che si occupano
di accoglienza, dagli alberghi ai bed & breakfast, agli ostelli, agli agriturismi, agli alloggi vacanza, agli affittacamere e similari per non creare
inaccettabili disparità di trattamento. Occorre poi la garanzia che, effettivamente, il denaro incassato sia destinato a interventi nel settore del
turismo. Inoltre l’avvio dell’applicazione del nuovo dispositivo deve
essere dal 1° gennaio 2012, per non mettere in difficoltà operatori che
già hanno stipulato contratti di prenotazione con fissazione di prezzi
che non prevedevano l’imposta. In ultimo, ribadiamo l’istanza che gli
imprenditori della rete ricettiva non siano considerati alla stregua di
“sostituti d’imposta”, con l’imposizione di ulteriori procedure amministrative che appesantiscono i già elevati costi di gestione».
Altre richieste riguardano l’entità della cifra richiesta, con limitazione
della stessa a 0,50 euro a notte a persona sino al massimo di un euro.
«La nostra», conclude Sassone, «non vuole essere una presa di posizione preconcetta. Chiediamo un tavolo di confronto, per approdare ad
una risposta concertata, nell’interesse di tutti».
Restando nell’ambito del commercio, segnaliamo che sabato 2 luglio
inizieranno i saldi estivi. Si protrarranno per otto settimane e consentiranno ai punti vendita di generi merceologici legati alla moda di smaltire le eccedenze di merce che le bizzarrie del tempo delle ultime settimane ha contribuito a rendere importanti.
Un modello di Lancia Aprilia
Sport è stato realizzato dagli
studenti del corso per tecnico di
modellismo industriale di Savigliano, in accordo con la “Zagato”, storica carrozzeria milanese. Grazie alla collaborazione tra
formazione e mondo delle imprese, gli allievi e le allieve del
Cemi (Centro europeo modellismo industriale) hanno sperimentato la creazione di un prototipo d’auto, attraverso le fasi
progettuali e costruttive, confrontandosi con la storia del design automobilistico italiano, le
tecniche tradizionali di prototipazione e le tecnologie innovative utilizzate nel modellismo industriale contemporaneo.
Il progetto è stato coordinato dal
responsabile marketing “Zagato”, Paolo Di Taranto, e dal responsabile del Cemi, Costanzo
Rinaudo, con il prezioso aiuto di
docenti e tecnici.
«I giovani che studiano a Savigliano provengono da diverse
regioni e anche dall’estero. Attraverso il progetto si sono confrontati da protagonisti con il
mondo del lavoro, collaborando
con una delle più prestigiose aziende del settore», commenta il
coordinatore Rinaudo.
Per gli studenti, il progetto si è
chiuso con una visita didattica
alla “Zagato” e la consegna diretta del modello di auto presso
la sede milanese della ditta.
L’operazione parte all'unisono in tutta la Granda, con la sola eccezione
delle zone di Mondovì e Savigliano che anticipano di 24 ore, per la calendarizzazione di altre manifestazioni.
«A marzo», spiega Luigi Isoardi, vicepresidente della Confcommercio
provinciale e ai vertici dell’Ascom di Cuneo, «la Conferenza delle
Regioni ha approvato le date di inizio per le vendite di fine stagione,
indicando il primo sabato di luglio per i saldi estivi e il giorno feriale
antecedente la festività dell’Epifania per quelli invernali. In attesa della
conclusione dell’iter, l’assessore al commercio, William Casoni, ha
inviato una lettera ai Comuni, sollecitandoli a muoversi in modo sincronico, evitando disparità e discrasie, specie con aree confinanti legate amministrativamente ad altre regioni. Le caratteristiche dei saldi
sono sempre le stesse. Si mettono in vendita, a prezzo scontato, gli articoli di tendenza, soprattutto capi di abbigliamento, accessori e calzature, con uno sconto tra il 30 e il 50 per cento. Quest’anno la primavera
è saltata e anche l’esordio estivo è stato poco soddisfacente. Le temperature basse e il tempo incerto non hanno favorito le vendite. La scelta,
dunque, sarà ampia».
A seguito dell’avvio dei saldi, domenica 3 luglio i negozi hanno la possibilità di effettuare un’apertura straordinaria festiva.
30 giugno 2011 Ü
45
Elena Elia
Fulvio Ruffia ad agosto
compirà 56 anni.
Ha iniziato il suo
percorso nella pubblica
Amministrazione nel 1995,
come vicesindaco di San
Michele di Mondovì. Dopo
aver ricoperto tale ruolo
per quattro anni,
ne ha trascorsi cinque
in minoranza e nel 2004
è stato eletto sindaco,
incarico che gli è stato
rinnovato nel 2009.
Geometra libero
professionista, separato, è
padre di Roberta, 30 anni,
e nonno di Letizia, 5 anni
N
ascere come
località di transito
non va interpretato
come un difetto,
perché ogni passaggio lascia
qualcosa: lo dimostra, e da un
migliaio d’anni, San Michele di
Mondovì, paese di fondovalle sito nell’area monregalese, del quale
apprendiamo
qualcosa in più
grazie a una
LA VIVACITÀ
DI SAN MICHELE
DI MONDOVÌ
Fulvio Ruffia guida l’Amministrazione civica
dal 2004 e illustra le peculiarità del paese.
Dal 10 luglio al 6 agosto arriva il grande jazz
chiacchierata con il
suo
sindaco,
Fulvio Ruffia.
«Proprio per la sua
posizione geografica San Michele
non ha maturato una
precisa identità storica, come
si può notare dalla carenza di edifici antichi. La vera trasformazione si è verificata negli anni ’70
del secolo scorso, con l’industrializzazione. Prima l’economia si
basava sull’agricoltura (povera, però, a causa del terreno collinare). L’impatto
iniziale dell’insediamento del settore secondario è stato positivo perché ha por-
tato stipendi laddove non ce
n’erano, ma in seguito sono sorti
i problemi e per dieci anni il
paese ha assistito a conflitti tra
chi lavorava in fabbrica e il resto
della popolazione. Per fortuna
negli ultimi anni si è arrivati a un
equilibrio e a una convivenza
tranquilla».
E che ci dice rispetto al settore
terziario?
«Non possiamo vantare una massiccia affluenza turistica, pur possedendo alcune cappelle di rilievo artistico e un documento autografo di Napoleone Bonaparte,
il quale nel 1796 combatté contro le truppe piemontesi alla Bicocca di San Giacomo, come
ricorda anche una poesia di
Giosué Carducci. Siamo però
vicini a località turistiche molto
frequentate e assai diverse tra
loro, distando appena quindici
minuti dalle piste da sci e circa
mezz’ora dalle spiagge della provincia di Savona. Inoltre ci cir-
46
condano colline molto belle».
Ci parli un po’ della popolazione.
«Gli abitanti sono duemila, di cui
il 20% di età superiore ai 65
anni, una cifra comunque conforme alla media nazionale. Se negli
anni ’80 esisteva un gruppo gio-
á 30 giugno 2011 á la stanza del Sindaco
vani colmo di iniziative (basti ricordare che un anno, a febbraio,
realizzò un carro che partecipò
persino al carnevale di Viareggio:
si trattava delle tre caravelle di
Cristoforo Colombo, con la “Santa Maria” semovente perché ricavata da un camion!), oggi gli
appartenenti alle nuove generazioni sono sempre attivi, organizzano viaggi e raduni, ma forse
non sono molto focalizzati sul
territorio... Diciamo che certe iniziative molto sentite in altri luoghi qui sono un po’ superate».
Ma quali sono le manifestazioni
principali che proponete?
«Quella di punta di quest’anno è
una “new entry” che rappresenta
la realizzazione di un mio sogno
nel cassetto. Si tratta di quattro
serate concertistiche in omaggio
a Pinin Rosso, un trombettista
che ha raggiunto fama internazionale, viveva spesso qui e proveniva da una famiglia originaria di
questo luogo. Gli eventi, a suon
di musica jazz, si terranno il 10,
il 16 e il 29 luglio e il 6 agosto (il
16 luglio interverrà Fabrizio
Bosso, oggi considerato la miglior
tromba italiana), in quattro piazzette del Comune. Inoltre partecipiamo all’iniziativa “Comuni
fioriti, che rende il paese più gradevole e accogliente e si sviluppa
anno dopo anno: l’associazione
“Amis ’d San Mighel” distribuisce gratis le piantine di fiori e si
occupa di ornare strade e fontane, mentre i privati abbelliscono
balconi e vetrine. La manifestazione si conclude, tra premiazioni, anche in denaro, con la “Fiera
del subric” (ossia la frittella di
patate, ndr) che si svolge l’ultima
settimana di settembre o la prima
di ottobre, in occasione della
festività di San Michele».
Quali opere pubbliche ha realizzato oppure sta realizzando la
sua Amministrazione?
«Parecchie. Abbiamo portato avanti un progetto di riqualificazione del centro storico e uno
legato a quella dell’immagine
generale del paese attraverso una
sorta di Piano colore nel quale
sono stati investiti oltre 100
mila euro: con un contributo
importante abbiamo incentivato
i privati a tinteggiare ben cinquantadue fabbricati! Inoltre disponiamo di un considerevole
impianto sportivo, sul quale
investiamo ogni anno, abbiamo
creato parcheggi pubblici e stiamo ultimando un fabbricato in
centro acquistato con finanziamenti regionali, dal quale ricaveremo tredici alloggi popolari per
anziani e persone sole. Quest’ultimo progetto si è collegato a un
intervento effettuato sui portici
del paese, molto alti e caratteristici, che abbiamo allungato di una
dozzina di metri per migliorare la
sicurezza della viabilità».
Da ultimo, qual è il punto di forza
del suo paese?
«San Michele si trova alla periferia di una provincia periferica e
ciò non costituisce certo un vantaggio. La forza sta nel riuscire a
conservare il proprio profilo demografico, evitare i degradi e
creare centri di lavoro puntando
anche sulle piccole aziende».
A CUNEO BMW
E “GRUPPO GINO”
CRESCONO
Simona Borsalino
Inaugurata
la filiale
della casa
bavarese
di via Fratelli
Ceirano 15/17.
Il “matrimonio”
garantisce
alla clientela il
massimo della
professionalità
per le auto
proposte
e per i servizi
collaterali
L
e sfide rappresentano
una parte importante
della lunga teoria di successi nel settore automobilistico inanellati dal Gruppo
Gino di Cuneo che ha avviato, con
la consueta determinazione e professionalità, un nuovo e prestigioso capitolo: l’inaugurazione della
concessionaria Bmw Group Gino
con sede in via Fratelli Ceirano
15/17, nel capoluogo.
L’atteso appuntamento ha visto
l’intervento di Alessandro Gino,
direttore generale del Gruppo Gino, nonché titolare della concessionaria Bmw, e di Sergio Solero,
nuovo direttore vendite auto di
Bmw Group Italia.
“IDEA” ha incontrato entrambi
per conoscere le novità del mo-
mento in casa Bmw e gli obiettivi
di questa prestigiosa esposizione
cuneese, ma soprattutto l’incontro
è stato l’occasione per “svelare” le
ragioni del matrimonio tra il Gruppo Gino e la casa bavarese.
«Abbiamo scelto questo marchio»,
spiega Alessandro Gino, «perché
Bmw è senza dubbio per il nostro
gruppo un traguardo prestigioso,
essendo leader mondiale nel segmento “premium”. Un’eccellenza
testimoniata da vetture dalle grandi capacità dinamiche, performanti per il loro piacere di guida e per il
feeling consolidato con i consumatori, merito di un profondo
senso di responsabilità e
della marcata attenzione ai consumi e
all’ambiente. Inoltre
desideriamo riproporre e presentare
alla clientela cuneese l’altro brand Bmw: Mini,
espressione di
un modo differente di guidare, un piacere
nell’accezione
48
più giovane del termine. Mini a
Cuneo non è sufficientemente rappresentata e il nostro obiettivo è
introdurre le due versioni della
vettura, a partire dalla
“Countryman” con quattro ruote
motrici che di certo sarà molto
ricercata. L’oggetto dell’innovazione testimoniato egregiamente da
questo sodalizio è altresì rappresentato dalla volontà di rinsaldare
il rapporto con il cliente, basandosi
non solo sulla vendita della vettura, ma garantendo anche un’attenzione crescente ai servizi di postvendita, accessori e assicurativi. Il
nostro obiettivo è rendere semplice e piacevole l’approccio con il
marchio Bmw e, di conseguenza,
informale il rapporto con lo staff
della concessionaria Bmw Group
Gino di Cuneo».
Guardando oltre la Granda, quale
l’andamento del mercato e del
marchio Bmw in Italia e all’estero?
L’abbiamo chiesto a Sergio Solero,
trentanovenne direttore vendite
auto di Bmw Group Italia, intervenuto all’inaugurazione della sede.
Dobbiamo separare gli accadimenti a livello mondiale rispetto al
á 30 giugno 2011
Bmw
è l’acronimo di
Bayerische Motoren
Werke (in italiano Fabbrica
bavarese di motori). La nuova
concessionaria cuneese del
GRUPPO GINO darà spazio alla
gamma della casa tedesca
e anche alla riedizione
della Mini.
nostro Belpaese che, ahimé, non
lascia intravedere margini positivi,
e non solo nel settore automobilistico. Bmw globalmente sta andando bene, anche se in questi primi
cinque mesi del 2011 in Italia, in
linea con quanto accaduto alle
altre case automobilistiche, ha registrato un calo del 15%: nel
mondo, infatti, il gruppo ha chiuso
con un significativo +11%. Sono
in cantiere grandi novità che ci permettono di essere serenamente ottimisti sul futuro. Per l’Italia invece giungono segnali di cambiamento fiscale, e mi riferisco all’imposta
provinciale di trascrizione, che
potrebbero avere effetti non esaltanti sul settore automobilistico».
Come sono cambiate, a suo giudizio, le esigenze degli automobilisti in questi ultimi anni?
«È difficile rispondere a questa
domanda anche perché i cambiamenti sono stati indotti soprattutto dalla crisi, seppure io ritenga si
sia trattato dell’accelerazione di un
processo che si sarebbe comunque
verificato. La richiesta più sentita
resta quella legata ai temi ambientali e sottolineo che il gruppo, con
molto anticipo, ha percepito i
nuovi trend del mercato riuscendone in pieno a soddisfare le aspettative. Mi riferisco in special modo
al progetto “Efficient Dynamics”
che riduce in modo drastico le
emissioni di CO2. Questa attenzione ci viene riconosciuta da indicatori esterni qualificati: l’azienda
per il sesto anno consecutivo ha
ottenuto la prima posizione nell’indice Dow Jones di sostenibilità
ambientale nell’ambito automotive. Si tratta di un successo che evidenzia e premia gli sforzi di Bmw
per mantenere intatti il suo “stile”
e la sua immagine, legata al piacere
di guida, con prestazioni sì sportive, però con un’accentuata attenzione verso le emissioni e i consumi di carburante».
Quali sono i traguardi
per il futuro in casa Bmw?
«All’orizzonte ci sono novità anche perché la casa bavarese con
lungimiranza non ha mai smesso
di investire in ricerca e sviluppo.
Non avremmo solo il rinnovamento della gamma, ma cercheremo di
entrare in nuovi settori e innovative dinamiche d’attualità come, e si
parla del 2013, sarà per la gamma
“i” elettrica e ibrida. Il modello base “i3” sarà soprattutto adatto al
ciclo urbano, mentre la versione
“i8” sarà il top della gamma, fortemente sportiva, e garantirà le prestazioni di un’attuale M3».
Per concludere, qual è la vettura
Bmw più indicata per viaggiare
sulle strade della Granda?
«Io consiglio la gamma X, ma
prima di tutto una visita alla concessionaria Bmw Group Gino di
Cuneo. È un’esperienza entusiasmante, lo garantisco. Come il piacere di guidare una Bmw!».
Nella foto grande a destra,
da sinistra: Alessandro
Gino, direttore generale
del “Gruppo Gino”,
nonché titolare
della concessionaria
Bmw di Cuneo,
e Sergio Solero, nuovo
direttore vendite auto
di Bmw Group Italia.
In alto, a sinistra:
Alessandro Gino
con i genitori, signora
Ellida e Ilario.
Nelle altre immagini:
Alessandro Gino con
la conduttrice televisiva
della Rai Elisa Isoardi,
intervenuta in qualità di
madrina all’inaugurazione
della nuova sede aperta
nel capoluogo che ha
offerto anche l’occasione
di vedere da vicino la
nuovissima Bmw Serie 1
il vero piacere della guida Ü 30 giugno 2011 Ü
49
NEWS
DAL PIEMONTE
aggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it
­n ALBA
IN BANCA D’ALBA L’ASSEMBLEA
DELLE BCC DI PIEMONTE,
LIGURIA E VALLE D’AOSTA
Per la prima volta
l’assemblea annuale dei
soci delle banche di credito
cooperativo di Piemonte,
Liguria e Valle d’Aosta (foto
sopra) si è riunita ad Alba,
presso il palazzo “Banca
d’Alba”. All’assise,
guidata dal presidente della
Federazione, Felice Cerruti
(anche alla guida dell’istituto
di credito cooperativo con
sede nella capitale delle
Langhe), ha partecipato
un centinaio di persone.
dirigente. L’importante
promozione corona una
brillante carriera già avviata
da tempo dal funzionario
che dirige la Digos della
Questura di Cuneo
e che già ha avuto modo
di dimostrare una spiccata
professionalità e dedizione
al lavoro. Il questore,
Ferdinando Palombi,
si è complimentato con
la dottoressa Minucci,
augurandole una carriera
sempre più brillante.
­n LANGHE E ROERO
“SEDOTTI” 140 “TRAVEL
AGENT” AMERICANI
Grande successo per la
tappa in Langhe e Roero
dei circa 140 tour operator
che ha previsto visite e le
degustazioni in cantine, le
soste ad Alba e a Bra, alla
Banca del vino e al Wi-Mu
di Barolo e la serata di gala
presso lo splendido hotel
“I Somaschi” di Cherasco
(foto sotto) a cui hanno
partecipato l’assessore
­n CUNEO
CORSO DA PRIMO DIRIGENTE
PER IL VICEQUESTORE
AGGIUNTO MINUCCI
Il vicequestore aggiunto
di Cuneo, Rosanna Minucci
(foto sopra, a sinistra),
è stata ammessa al corso
di formazione dirigenziale
per la nomina a primo
LEGION D’ONORE PER UNA “FIGLIA DEL ROERO”
L
aurence Vico Pouget (foto), mamma roerina (di Canale), sarà insignita il 6 luglio del cavalierato dell’Ordine della legion d’onore, per decreto del presidente francese, Nicolas
Sarkozy. Laurence Vico, nonostante la giovane età, dirige da anni il laboratorio di biologia del
tessuto osseo presso l’Università di Saint-Etienne e figura tra i primi dieci ricercatori francesi,
con centinaia di pubblicazioni scientifiche e relazioni in congressi in tutto il mondo. La sua
rara specializzazione riguarda i processi di decalcificazione ossea in assenza di gravità, da lei
sperimentata sui ratti in diverse spedizioni spaziali. Ora la sua attenzione è rivolta alle conseguenze sullo scheletro umano dell’esposizione prolungata all’assenza di gravità.
50
á 30 giugno 2011 á succede intorno a noi
regionale al turismo, Alberto
Cirio, il sindaco di
Cherasco, Claudio Bogetti,
il presidente dell’Atl Langhe
e Roero, Luigi Barbero, con
il direttore, Mauro Carbone,
il responsabile del Settore
turismo e agroalimentare
di Ceipiemonte, Angelo
Feltrin, con il consigliere
d’amministrazione Roberto
Berzia, il responsabile
delle relazioni pubbliche di
“Alpitour”, Alessio
Castagno, e Fred Berardo,
presidente di “Central
holidays”, con Gianni
Miradoli, direttore generale
della compagnia.
n BOVES
LA MORTE DI MARIO MARTINI
Si è spento all’età di 87
anni Mario Martini (foto
a sinistra, sotto) presidente
della Provincia di Cuneo
nella prima metà degli anni
‘70. Oltre a ricoprire
questo incarico, Martini
è stato sindaco di Boves
e consigliere regionale.
COME DUE
“GOCCE
DI VINO”
­n FOSSANO
I CARABINIERI IN CONGEDO
FESTEGGIANO L’ANNIVERSARIO
DELLA FONDAZIONE DELL’ARMA
La Sezione di Fossano della
Associazione Carabinieri
in congedo ha festeggiato
il 197esimo anniversario
della fondazione dell’Arma.
Dopo la Messa celebrata
nel santuario di Cussanio,
i soci e i loro familiari
hanno partecipato al pranzo
sociale. Nella foto a lato,
da sinistra: l’assessore
comunale di Fossano
Antonio Vallauri, l’assessore
provinciale Anna Mantini,
al centro il colonnello
Fortunato Cuzzocrea,
coordinatore provinciale
blu a pagamento, con tre
diverse tariffe a seconda
della posizione e diverse
soluzioni di abbonamento.
Sempre dal 10 luglio entrerà
in vigore la “Free bus area”
ovvero la gratuità del
servizio bus nel centro
cittadino sull’asse via Roma
e corso Nizza, da piazza
Torino a piazza
Costituzione, e su corso
Giolitti fino alla stazione.
NASCE “AMICI DEL CUORE DI FOSSANO”
Chi, tra i tantissimi che
hanno visto e rivisto
i film che l’hanno
avuto per protagonista
con Terence Hill, non
vorrebbe somigliare
a Bud Spencer, o averlo
almeno come amico?
Salvatore Lombardo (foto
in alto), di Baldichieri
d’Asti, può dire a buon
titolo di essere
una perfetta “goccia
di vino” del notissimo
attore nato a Napoli,
il cui vero nome è Carlo
Pedersoli. Vedendo le
immagini si può dire
che le somiglianze, in
effetti, non manchino,
sia nei particolari, che
nell’aspetto generale.
Nello specifico, tutta
la fascia del viso che
va dalla fronte al mento
è assai somigliante,
come pure l’espressione
degli occhi, con quello
sguardo un po’ sornione
che contraddistingue
i due. Se anche voi
conoscete persone
uguali come... una
goccia di vino, non
esitate a segnalarcele,
inviando possibilmente
le foto dei sosia dei Vip
individuati, a
claudio.puppione@
rivistaidea.it.
S
i chiama “Amici del Cuore di Fossano” la neonata associazione, presieduta dal fossanese Mario
Rossi (nella foto a lato con, a destra, Mauro Feola, responsabile della Struttura di riabilitazione cardiologica e Unità scompenso dell’Asl Cn1, che ha sede presso il nosocomio fossanese). Il sodalizio si
pone l’obiettivo di prevenire le malattie cardiovascolari sia nella popolazione in generale sia nei pazienti affetti da cardiopatia. Tramite questa associazione i cittadini e altre istituzioni potranno partecipare direttamente alla vita dell’ospedale. L’associazione entra in gioco, rispetto ai pazienti, dopo il percorso in riabilitazione e quello ambulatoriale, per condurre a un cambio nello stile
di vita quotidiano. Tra i soci fondatori, che sono tredici, figura
anche l’ex primario, Michele Radogna.
dell’Associazione
Carabinieri in congedo, il
capitano Danilo Barbabella,
comandante della
Compagnia di Fossano,
e, ultimo a destra,
il presidente della Sezione
dei Carabinieri in congedo
di Fossano, Pietro Cuzzilla.
­n CUNEO
NUOVI PARCHEGGI NELL’AREA
DEL “SANTA CROCE”
Dal 10 luglio, con l’apertura
del nuovo pluripiano
a fianco della stazione,
Cuneo avrà a disposizione
550 nuovi parcheggi
in una zona molto critica
per la sosta, a causa della
presenza dell’ospedale
e della stazione ferroviaria.
Inoltre, con l’apertura del
pluriplano, il quadrilatero
compreso tra corso Giolitti,
corso Monviso, corso
Galileo Ferraris e via XX
settembre diventerà zona
n ALBA
CONFARTIGIANATO CUNEO
RIFLETTE SUL SUO RUOLO
L’assemblea provinciale
di Confartigianato Cuneo
svoltasi ad Alba (foto a lato)
ha permesso di riflettere
su pressione fiscale,
redditometro, eccessiva
burocrazia, ma anche
il ruolo delle piccole
e medie imprese in Italia,
azioni a sostegno degli
imprenditori, importanza dei
giovani e della formazione.
Buona la partecipazione
di dirigenti e imprenditori
all’incontro nel quale, come
ha sottolineato il presidente
provinciale, Domenico
Massimino, non era prevista
la presenza del mondo
politico, in quanto si voleva
privilegiare il confronto
interno all’associazione
per ridisegnare ruoli
di partecipazione
e strategie sindacali.
30 giugno 2011 Ü
51
LA “BIANCO” ENTRA NEL DIRETTIVO DI ACIMIT
La “Bianco” di Alba rafforza la sua presenza e la leadership nel settore meccanotessile italiano
entrando nel Direttivo di Acimit, l’Associazione costruttori italiani di macchinario per l’industria
tessile, con un ruolo operativo. L’assemblea generale dei soci, che ha deliberato l’ingresso della
“Bianco” spa tra i consiglieri dell’organo direttivo, ha rappresentato tra l’altro un’importante occasione di confronto fra le aziende dei vari comparti: filatura, tessitura, maglieria, nobilitazione, confezione, lavaggio, ecc. Il presidente della “Bianco”, Giuseppe Bernocco (foto), ha fortemente voluto
una partecipazione attiva ad Acimit, poiché ritiene che l’associazione costituisca un supporto fondamentale sia per la promozione del macchinario tessile italiano nel mondo, sia per l’opportunità di
prendere parte a indagini commerciali, finanziarie e tecniche che consentano alla “Bianco” di operare al meglio sui mercati internazionali.
­n PAESANA
IN MILLE PER FESTEGGIARE
PENSIONATI E DONNE IMPRESA
COLDIRETTI CUNEO
Si è svolta a Paesana
la quindicesima festa
provinciale pensionati e
“Donne impresa” Coldiretti
Cuneo che ha avuto
l’onore di ospitare, con
i dirigenti regionali
e provinciali, il presidente
nazionale della
Federpensionati, Antonio
Mansueto. I numerosi
partecipanti (foto sotto),
oltre un migliaio, hanno
assistito alla Messa,
officiata da monsignor
Giuseppe Guerrini, vescovo
di Saluzzo, che nell’omelia
ha ricordato ai presenti
l’importanza di essere, oltre
52
á 30 giugno 2011 á succede intorno a noi
che imprenditori agricoli,
imprenditori della propria
vita, augurando loro
un profondo senso
di gratitudine, riconoscenza
e saggezza nei confronti
della natura, partner
essenziale della
loro esistenza.
n BRA
“GRIGLIATA IN AMICIZIA”
PER L’AVIS CITTADINA
Nel centro sportivo di San
Michele di Bra oltre 120
persone hanno partecipato
alla grigliata in amicizia
che ormai da diversi anni
i volontari dell’Avis braidese
organizzano all’inizio
dell’estate (foto di gruppo
sotto a sinistra, opera
di Luciano Cravero).
Quest’anno è stato numeroso
il gruppo dei donatori
narzolesi che hanno
aderito, ma non è mancata
la presenza di pocapagliesi
e sommarivesi, oltre
ai braidesi. Alla cena
hanno partecipato anche
due delle sorelle Racca del
gruppo musicale “Yavanna”,
mentre il dopocena è stato
animato dalla scuola
di ballo “Dance with me”.
n ALBA
IL COMUNE ADERIRÀ
AL “PATTO DEI SINDACI”
Dopo l’approvazione
di un ordine del giorno
nel Consiglio comunale
di Alba, si avvia l’iter
per l’adesione al “Patto
dei sindaci”, lanciato dalla
Commissione europea per
coinvolgere le città del
continente nel percorso
verso la sostenibilità
energetica e ambientale. Su
base volontaria, i Comuni
si impegnano, con la firma
del patto, a predisporre
un piano di azione con
l’obiettivo di ridurre almeno
del 20% le emissioni di gas
serra attraverso politiche
locali che aumentino
del 20% il ricorso alle fonti
di energia rinnovabile,
che migliorino del 20%
l’efficienza energetica e che
attuino programmi ad hoc
su risparmio energetico
e uso razionale di energia.
n MONDOVÌ
LA CRI PER L’ASSOCIAZIONE
ITALIANA PER LA LOTTA
AL NEUROBLASTOMA
La Delegazione di Mondovì
della Croce rossa
ha sostenuto con le sue
diverse componenti
(volontari del soccorso,
infermiere volontarie,
pionieri e gruppo femminile)
due manifestazioni
atte a raccogliere fondi
a favore dell’Associazione
italiana per la lotta al
neuroblastoma di Genova.
Al mattino si è svolto
un raduno di moto sul tema
“La sicurezza prima di ogni
altra cosa”, cui ha fatto
seguito una dimostrazione
di intervento dei mezzi e
dei soccorritori della Croce
rossa (foto sotto). Di sera,
invece, ha avuto luogo
il concerto che
ha visto protagonista
il gruppo “Nuovi solidi”.
n CUNEO
DOCUMENTARIO SULL’ACQUA
Martedì 5 luglio il Centro
di documentazione
territoriale di Cuneo (in
largo Barale 11) ospiterà
la proiezione promossa
dal Comitato “Due sì per
l’acqua bene comune”
del documentario "Water
makes money-Come
le multinazionali fanno
profitti sull’acqua".
Il documentario verrà
riproposto in varie località
della provincia di Cuneo.
n PARIGI
GIANCARLO BOSELLI AL MEETING
SULLA RESISTENZA IRANIANA
Nella delegazione italiana
che ha preso parte al
meeting internazionale della
resistenza iraniana (il quale
ha visto la presenza
di amministratori locali
e di parlamentari di tutto
il mondo) era presente
Giancarlo Boselli. Durante
la convention, il Vicesindaco
di Cuneo ha incontrato
l’onorevole Patrick Kennedy
(foto sotto, da destra).
n CUNEO
SI CORRE LA “FAUSTO COPPI”
Domenica 3 luglio si corre,
con partenza da Cuneo,
la “Fausto Coppi”, ritenuta
da tutti gli appassionati
di ciclismo amatoriale
una delle classiche
gran fondo irrinunciabili.
VILLANOVA
E IL SUO VOLLEY
I
l Consiglio comunale
di Villanova Mondovì ha
ricevuto la prima squadra
maschile del Villanova
Volley, con dirigenti
e sostenitori, per celebrare
la doppia soddisfazione della
vittoria in coppa “Piemonte”
e della promozione in B2.
Ha fatto gli onori di casa
il sindaco, Giuseppe Boasso,
complimentandosi con
i ragazzi per l’importante
traguardo raggiunto,
consegnando una targa
celebrativa al capitano
della squadra, Claudio Basso,
fresco di titolo nazionale
con l’“under” 18 della Bre
Banca Lannutti Cuneo.
n TORINO
IL CONSIGLIO REGIONALE VOTA
L’ABOLIZIONE DEL BOLLINO BLU
Il Consiglio regionale del
Piemonte ha approvato
all’unanimità l’ordine del
giorno per l’eliminazione del
“bollino blu”, presentato dal
presidente dell’assemblea
Valerio Cattaneo e dal
consigliere Paolo Tiramani,
sottoscritto da numerosi
consiglieri sia della
maggioranza (tra cui
il leghista Federico
Gregorio, foto sopra)
che della minoranza.
L’ordine del giorno impegna
la Giunta regionale
a presentare, entro tre mesi,
un provvedimento per
l’eliminazione del “bollino
blu” a partire già dal 2012,
«ritenuto che il controllo
della conformità delle
emissioni dei veicoli
ai termini di legge in sede
di revisione sia sufficiente».
­n CUNEO
RICONOSCIMENTO ALLE ATLETE
DEL LOCALE COUNTRY CLUB
Durante una delle ultime
sedute del Consiglio,
l’Amministrazione comunale
di Cuneo ha ricevuto una
delegazione del Country
club, società che ha
ottenuto la promozione
dalla serie B alla A2
di tennis. Nella foto: le
consigliere Imelda Massa,
Liliana Meinero e Gabriella
Roseo, con il presidente
del Consiglio, Giuseppe
Tassone, e il sindaco,
Alberto Valmaggia,
consegnano alle atlete Anna
Agamennone e Carlotta
Ripa un riconoscimento.
n BRA
REGALATE UN SACCO DI BORSE
IN COTONE PER LA SPESA
È iniziata la distribuzione
di borse in cotone lavabile
(foto a lato), fatte realizzare
dall’Amministrazione
comunale braidese per
invitare i cittadini a ridurre
l’utilizzo di materiali
non biodegradabili o non
riciclabili per confezionare i
propri acquisti. Sino
a esaurimento delle scorte,
le borse in cotone,
realizzate con il contributo
del consorzio Coabser, di
“Aimeri” e di “Novamont”,
saranno distribuite
gratuitamente dall’Ufficio
ambiente comunale,
dalle 8,30 alle12,45,
dal lunedì al venerdì.
Cuneo ha risparmiato
nove tonnellate di carta
con il progetto “La carta
da abolire”. L’iniziativa,
oltre a ridurre costi e tempi
dell’attività amministrativa,
è valsa il primo posto al
concorso nazionale “E-Gov
Pa locale” di Rimini.
n SOMMARIVA BOSCO
RIEVOCAZIONE DELLA CORSA
MOTOCICLISTICA DEGLI ANNI ‘30
Sul percorso Sommariva
del Bosco-La Morra
e ritorno si sono cimentati
75 centauri con altrettante
affascinanti moto storiche
costruite prima del 1955
(sopra: la partenza di un
concorrente) per la disputa,
in rievocazione storica,
della gara cronometrata
che aveva luogo negli
anni Trenta tra Langa
e Roero. Il trofeo “Il podioMemorial Bussolino”, giunto,
all’edizione numero 18,
è organizzato dal club
“Amici vecchie moto”
di Sommariva del Bosco in
collaborazione con il Clams
di Alba (Circolo delle
Langhe auto moto storiche).
n CUNEO
PIC-NIC DI INIZIO ESTATE
PRESSO IL PARCO FLUVIALE
Presso il parco fluviale
“Gesso e Stura” si è svolto
il pic-nic di inizio estate,
con la partecipazione
di oltre 800 persone.
Circa 250 bambini hanno
partecipato ai giochi
di avventura come il lancio
con la carrucola,
la camminata sulla corda
e il passaggio tra i sacchi
volanti. I giochi si sono
affiancati al laboratorio
creativo sul riciclo
“Riciclapark” (foto sopra)
e ad altre attività come
la consueta pista per
le biglie sulla spiaggia e il
lancio di palline nei cestini.
La settima “Festa del parco”
è stata l’occasione per
lanciare la campagna atta
a sensibilizzare riguardo
all’abbandono di mozziconi
di sigaretta a terra,
promossa e curata dai
ragazzi del Servizio civile
nazionale che operano
presso il Parco fluviale.
n CUNEO
LA PROVINCIA PRIMEGGIA
NEL RISPARMIO DI CARTA
In tre anni la Provincia di
I GIOVANI DELL’ASD RORETESE 1975 A MILANO
E
sperienza indimenticabile per i giovani calciatori dell’Asd Roretese 1975 che hanno partecipato alla tappa milanese del “Do you Ringo championship 2011” presso gli impianti sportivi pubblici “Indro Montanelli”. La dea bendata ha baciato la compagine guidata da Luca Canavero, nel doppio ruolo di allenatore e responsabile del settore giovanile, e da Max Lanuna fin dall’inizio, cioè dal
momento dell’estrazione delle squadre partecipanti. Per prendere parte a questo importante evento,
infatti, è necessario inviare una prova d’acquisto dei famosi biscotti bicolore “Ringo” e, tra le migliaia e migliaia di richieste, solo un ristretto numero ha la possibilità di concorrere in una delle quattro
tappe organizzate in Italia. Tra queste prescelte, per l’appunto, c’è stata la compagine del 2003 della
Roretese (foto a lato). I giovani biancazzurri hanno ben figurato vincendo il primo incontro e perdendo di misura gli ultimi due match contro le squadre che sono poi giunte in finale.
54
á 30 giugno 2011 á succede intorno a noi
n CUNEO
RUSSO È VICECOORDINATORE
DEL PDL PROVINCIALE
È stata ufficializzata
la nomina dell’assessore
provinciale ai trasporti
e alla pianificazione
territoriale, Roberto Russo
(foto), a vicecoordinatore
vicario del Pdl in provincia
di Cuneo, a fianco del
coordinatore Enrico Costa.
AUMENTO DI CAPITALE PER UBI
Il Cda della fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo” ha deliberato
di partecipare all’aumento di capitale di Ubi Banca con un investimento di oltre 21 milioni di euro. La Fondazione ha sottoscritto tutte le azioni a essa spettanti: con questa decisione, l’investimento totale in Ubi Banca supera i 191 milioni di euro a valore di acquisto.
La fondazione “Crc” ha così inteso rafforzare il sostegno dato al
gruppo negli ultimi anni con l’obiettivo di razionalizzare e di ottimizzare le reti sportellari, in linea con l’incremento al 25% della
partecipazione in Banca regionale europea, deciso a luglio 2010 per
favorire la crescita e lo sviluppo del territorio di riferimento.
e ormai classica “Festa del
gelato”. È stata l’occasione
per ritrovarsi una sera,
giocando ed esibendosi,
nello spazio concesso dal
Centro d’incontro di Roreto
di Cherasco, davanti
ai genitori e ai nonni.
Foto di Nicola Blundo
Russo, anche consigliere
comunale a Bra, ricopre
pure il ruolo di consigliere
nazionale dell’Unione
delle Province italiane.
n CHERASCO
“FESTA DEL GELATO”
DEI BIMBI DEL “GIROTONDO”
I bambini de “Il girotondo”
di Bra (foto sopra), con i
genitori e le titolari Chiara,
Debora e Michela, hanno
festeggiato l’arrivo delle
vacanze con l’annuale
n TREISO
I CENT’ANNI DI EUGENIA GRASSO
A Treiso si è fatta gran festa
per Eugenia Grasso, prima
persona del paese ad aver
raggiunto i cent’anni.
Eugenia Grasso (in foto,
a sinistra, con il sindaco,
Lorenzo Meinardi, e il
consigliere Aldo Vola), ha
festeggiato con, tra gli altri,
le sorelle Pasqualina, di 90
anni, e Vincenzina, di 93.
n VALLE PO
ARRIVA LA BANDA LARGA
La banda larga di Vodafone
arriva a Rifreddo, Sanfront
e Vernante, portando
a dodici i Comuni della
Granda a essere raggiunti
dal progetto “1.000
Comuni” per ridurre
il divario digitale
e permettere l’accesso
alla banda larga via radio.
LA MORRA: DALL’ORTO IN BARRIQUE ALLA CUCINA
T
rippa, frutta e cicorietta, risotto al pomodoro, pollo con verdure dell’orto, fragole al latte e panna
e, per concludere, le “noccioline di Cesare”: questo è stato il “menu” che i ragazzi della terza primaria di La Morra, guidati dal famoso cuoco Cesare Giaccone di Albaretto Torre (foto a lato), hanno
preparato e poi assaporato. Il pranzo è stato la conclusione di un progetto, proposto e finanziato dal
gruppo di Protezione civile lamorrese, che ha avuto come scopo la realizzazione di un orto in barrique nel cortile della scuola, in piazza Castello. «La realizzazione dell’orto», spiega l’insegnante referente, Marina Curto, «è stata inserita nel programma “Frutta nelle scuole” finanziato dal Ministero
delle politiche agricole, alimentari e forestali in collaborazione con il Miur, il Ministero della salute e
la Regione. Durante l’anno scolastico sono state consegnate circa trenta porzioni, tra frutta e verdura,
durante gli intervalli di metà mattina». L’esperienza è stata raccolta in un libretto e in un dvd.
­n MONDOVÌ
UNA GIORNATA DI BASKET
RICORDANDO LUCIANO TEALDI
Sono accorsi in tanti
alla giornata di sport che,
all’insegna del motto “Fai
canestro nella vita... per
far crescere la speranza”,
ha avuto luogo a Mondovì
con il torneo di basket
(“under 19” eccellenza)
per ricordare Luciano Tealdi,
imprenditore e socio del
Lions club Carrù-Dogliani
mancato dopo una lunga
malattia. Si è imposta
la squadra della Cestistica
Biella (nella foto sopra,
con Stefano Civera e Dario
Zunino, rispettivamente
presidente del distretto
Leo 108Ia3 e suo vice,
Federica Tealdi, presidente
del Leo club Carrù-Dogliani,
la sorella Silvia
e l’organizzatore e voce
della manifestazione,
Davide Blengini).
n MARSAGLIA
TARGA C0MMEMORATIVA
PER I CADUTI SUL LAVORO
A Marsaglia si è tenuta una
giornata commemorativa
durante la quale si è anche
scoperta una lapide con
tutti i nomi dei caduti sul
56
á 30 giugno 2011 á succede intorno a noi
lavoro del paese, per
portare il perenne ricordo
di coloro che hanno perso
la vita lavorando per il
nostro Paese. Erano presenti
alla manifestazione,
con le fasce tricolori, oltre
a Franca Biglio, primo
cittadino di Marsaglia e
presidente dell’Associazione
dei piccoli Comuni d’Italia,
anche molti sindaci della
Granda, il sottosegretario
alla difesa, Guido Crosetto,
il prefetto di Cuneo, Patrizia
Impresa, molte autorità
regionali e provinciali,
il Direttivo dell’Anmil
(Associazione nazionale fra
lavoratori mutilati e invalidi
del lavoro), col presidente
provinciale, Domenico
Bongiovanni, e il presidente
regionale, Silvio Olivero
(foto a sinistra, accanto
a Franca Biglio).
n MILANO
DINO GAZZOLA PREMIATO
PER L’INNOVATIVA PUBBLICITÀ
L’industria alimentare
“Delverde” spa con sede
in Abruzzo, a Fora San
Martino, guidata da
un anno dall’imprenditore
monregalese Dino Gazzola
(foto sotto) al quale “IDEA”
poche settimane fa ha
dedicato la copertina,
è stato premiato
per un’innovativa
campagna pubblicitaria
nella categoria “Best
impact” del prestigioso
“Press & outdoor key
award”. Il premio
al pastificio è stato
consegnato presso
l’aula magna dello Iulm
di Milano, alla presenza
di importanti personalità
del mondo dell’industria,
della comunicazione
e dello spettacolo.
IL “GRATTA
E SOSTA” A BRA
“V
ieni a Bra, c’è posto
per te”: questo lo slogan
dell’iniziativa del Comune
e dei comitati di via dell’Ascom,
con la sponsorizzazione
della Cassa di risparmio di Bra
che accompagna l’opuscolo
per orientare, con l’aiuto della
grafica e la suddivisione della
città in tre aree, la ricerca di
uno dei quattromila parcheggi
presenti nel centro della città.
Allo stesso tempo sono stati
presentati anche i due nuovi
tagli di “gratta e sosta” che
ampliano l’offerta di soluzioni
per il pagamento del parcheggio
nelle zone blu
della città della Zizzola.
Ciò che conta è essere
UN GENITORE “EQUIVICINO”
C
Volete un consiglio o soltanto sfogarvi?
“Ci vuol fegato ad aver cuore” è una rubrica
di colloquio con i lettori dedicata in particolare
ai problemi sentimentali, affrontati però con
un pizzico di ironia. Se volete raccontare le vostre
mirabolanti (o meno) escursioni nella galassia
dei sentimenti, nell’accezione più ampia del termine,
inviate un’e-mail a: [email protected].
Avrete una risposta adeguata!
aro Enzo, come
recita un proverbio pellerossa,
«Prima di giudicare un uomo cammina per
tre lune nelle sue scarpe».
Questa è una lezione che dovremmo imparare un po’ tutti
e in ogni campo: è facile (ma
ancor più infruttuoso) giudicare gli atteggiamenti altrui
basandosi solo sul ciò che si
vede dal proprio orizzonte,
facendo come se a monte non
ci fosse un mare di cause, alcune giuste e “umane” altre
no, ça va sans dire.
Allegro chirurgo
aro allegro chirurgo. mai e poi mai avrei pensato di dovermi rimangiare una promessa
che avevo fatto a me stesso, invece sono qui ad assumermi la responsabilità di non
esserci riuscito. Io sono il secondo di tre figli, tutti maschi (sono due anni più giovane del
primogenito e ne ho dieci in più del terzo). Non so se sia per questa infelice posizione intermedia o per che altro, ma mi sono sempre sentito messo un po’ in disparte dai genitori, in
verità soprattutto da mio padre. Se c’erano dei compiti importanti e gratificanti venivano
sempre assegnati a mio fratello più grande e se c’erano delle preferenza da fare, ne traeva
sempre vantaggio il più piccolo. Io mi sono sempre trovato in mezzo e un po’ più indietro
dei miei fratelli nella scala dell’affetto di papà e mamma.
Ho fatto fatica ad accettare la cosa, poi crescendo tutto si è appianato, però mi sono ripromesso che mai avrei fatto preferenze. Poi succede che ho la fortuna di avere due splendide
bambine, a quattro anni l’una dall’altra, e mi sono reso conto che, di fronte allo stesso
comportamento, una la rimprovero e l’altra no. Non è che voglia “più bene” a una che
all’altra, ma mi accorgo che mi viene naturale non avere lo stesso atteggiamento...
C
Enzo (Carmagnola)
A mio modesto parere, un
buon genitore deve fare il possibile per essere “equivicino”
ai propri figli. Mi si dirà: “equivicino” è lo stesso di “equidistante”, poiché in termini pratici significa, in entrambi i casi, porre la medesima
lontananza, tanta o poca che
sia, dalla propria prole.
Non è così: un buon genitore,
secondo me, fa sentire i propri figli ugualmente vicini al
proprio cuore. Che non vuol
dire vicini allo stesso modo,
perché l’affetto prende forme
differenti modellandosi su un
infinità di fattori, dagli aspetti caratteriali al diverso grado
di sintonia a pelle, la quale
prescinde da qualsiasi legame
di parentela.
La lontananza svilisce le differenze, la vicinanza le esalta.
E, quando alla base c’è un rapporto di affetto, lo fa nel migliore dei modi, evitando paragoni di valore, ma esaltando le particolarità di ognuno.
L’equidistanza è richiesta al
giudice, perché nel suo sentenziare non dovrebbe esserci
traccia di criteri soggettivi.
A un buon genitore, invece, si
chiede qualcosa di molto diverso e per certi versi più difficile: deve saper formare i figli che la vita gli ha affidato
alla luce non solo di quello
che è giusto o sbagliato in
assoluto, ma di ciò che può
renderli realizzati o meno.
Gli è richiesto di basare le proprie azioni non su valutazioni
oggettive e nemmeno soggettive, bensì terze, le uniche
che permettono di indicare ai
propri eredi la strada, senza
però determinarla.
Un compito non facile, tanto
più perché privo di secondi fini, come scriveva Franz Kafka: «I genitori che si aspettano
riconoscenza dai figli sono
come quegli usurai che rischiano volentieri il capitale
per incassare gli interessi».
ci vuol fegato ad aver cuore Ü 30 giugno 2011 Ü
57
L’uomo della tua vita
(NONOSTANTE CARTESIO)
C
Cara zia Giugi...
Consigli semiseri per
ragazze semiserie
Questa rubrica ogni
sette giorni ospita
la “posta non solo
del cuore”
delle nostre lettrici
L’indirizzo a cui
scrivere è:
[email protected]
hissà se esiste, care ragazze, l’uomo della nostra
vita. Se siete tutte
come me, ne abbiamo incontrati, più o meno, uno all’anno. E tutti sono caduti dal
trono delle nostre illusioni in
breve tempo.
Il loro fascino su di noi era il
combinato disposto di tre elementi base: intelligenza, bellezza e reddito.
E ognuno dei parametri faceva presa sulla nostra sensibilità in maniera variabile, a seconda del periodo storico.
Da giovanissime, l’aspetto fisico del maschio la fa da padrone. Il bello vince su tutto
e fa accettare di buon grado
un eloquio elementare, una
età, e qui ci avviciniamo ai
quaranta, abbiamo già provato tutto. I belli sono insopportabili nella loro vanagloria e abbronzatura fasulla.
I colti noiosissimi nelle lunghe concioni in cui si ascoltano solo loro perché nessuno
lo fa più. Cosa ci rimane?
I ricchi, ragazze mie.
Quelli vi deluderanno molto
meno degli altri, a patto che il
patrimonio sia ben impiegato
in beni immobili e poco in obbligazioni di Paesi emergenti. Verificato questo piccolo
particolare, per il vostro sereno futuro, andate tranquille.
Come diceva Arthur Schopenhauer, il matrimonio di
interesse è quello che resiste
più a lungo.
ara zia Giugi, ho incontrato un uomo meraviglioso. Tutto mi dice che non potremo mai
stare insieme: ha mogli, figli e una vita complicata. Cosa posso fare per capire se è
proprio lui l’uomo della mia vita?
Stella
C
capacità di ragionamento modesta e le tasche vuote.
Proseguendo con la nostra evoluzione, nell’età della ragione privilegiamo l’intelligenza. Sopportiamo pancette
e calvizie, divertite dal fascino di un compagno brillante
e colto. Bel tempo passato a
leggere e passeggiare insieme. Amore fatto a luci spente, che è meglio.
Il reddito, in questa fase,
conta, ma non è essenziale.
Altre cose ci stimolano di
più. Trascorsa anche questa
58
á 30 giugno 2011 á cara zia Giugi...
È evidente che gli altri interessi sono destinati a svanire
molto prima che una bella
rendita mensile e una piacevole dimora in campagna,
con il parco alberato e tante
sale da bagno.
Ma questi sono ragionamenti
di tipo razionale.
Nessuna di noi riesce poi ad
applicarli sul serio.
Se no, quella scappatella con
l’idraulico non ce la saremmo
permessa (anche se sul fronte
reddito saremmo state più
tranquille che con il manager
di una multinazionale).
La triste realtà è che, purtroppo, noi ci innamoriamo.
E cerchiamo disperatamente,
ogni volta, di interpretare alcuni segni, in modo che ci
confermino: quello è l’uomo
della tua vita.
Pur laureate in filosofia con
una tesi su Cartesio, verifichiamo la compatibilità astrale con il suo segno zodiacale. Cerchiamo significati in
fatti puramente casuali.
Come quando lui ci ha regalato una calla, il nostro fiore
eletto (ne erano pieni i davanzali della casa).
E quando, ignaro che fosse il
nostro gruppo preferito, è venuto a prenderci con la maglietta dei “Rolling Stones”
(abbiamo un cane di nome
Jagger). Adoriamo le stesse lasagne al forno, con tanta
besciamella, odiamo entrambi il calcio e le cipolle crude.
Cose che contano, segni del
destino. Per fortuna, un’amica fedele ci richiama alla lettura di altri segni.
Lui le ha chiesto il numero di
telefono, appena sono rimasti un momento soli.
Ha brutte cicatrici sulle mani
e fuma troppo.
Gli hanno rubato, proprio il
mese scorso, il Bancomat e la
carta di credito e la banca ci
mette una vita a rifare le pratiche. Ma noi, eterne Turandot, siamo sicure.
Paghiamo il conto al ristorante e lo abbracciamo stretto,
facendogli ripetere che ci amerà per sempre, l’uomo della nostra vita.
MODA
IL MATRIMONIO D’AGOSTO
a cura di Simona Amerio
UTILI RAGIONAMENTI
SUL CORRETTO
“LOOK DA INVITATA”
PER UNA CERIMONIA
A CUI SI VUOLE
PRESENZIARE
NEL GIUSTO MODO
I
l cartoncino, quello bianco che lascia presagire un invito importante, era sul muretto d’ingresso del soggiorno. Con sorpresa e un pizzico di stupore mi sono detta:
Romina e Paolo si sposeranno a settembre. Invece no. La fatidica data è fissata per
il 6 agosto. Subito, senza rendermene conto, mi sono trovata a rovistare nell’armadio chiedendomi quale abito indossare e quale fosse il sandalo più appropriato.
E inevitabilmente, un po’ come tutte le donne invitate a un matrimonio, mi sono convinta
che nulla era perfetto per l’occasione e che un fine settimana esplorativo di acquisti alla
ricerca del modello in grado di esaltare la mia non esilissima figura mi avrebbe aiutato a
chiarirmi le idee.
In realtà, qualche suggerimento l’avevo già colto, così come ho sempre saputo che il presupposto base di un corretto “look da invitata” mette al centro della scena, in quel giorno
così speciale, solo ed esclusivamente la sposa. Mi sono detta allora, come mi ripeto di solito quando faccio acquisti: «Parola d’ordine: sobrietà!».
Il che non significa sciatteria, sia ben chiaro, ma piuttosto elegante consapevolezza del
ruolo di invitata alla soglia dei quarant’anni... Da appassionata di moda, so altrettanto
bene che nei matrimoni sono banditi il bianco e colori troppo scuri o cupi come il viola e
il porpora e che il modello indossato deve testimoniare la gioia di partecipare all’evento
senza diventare, nei toni accesi e choccanti, bandiera di cattivo gusto o, peggio ancora, di
volgarità. Misura e rigore anche nelle lunghezze e nelle scollature, mentre il galateo insegna che gli abiti lunghi si rivelano una scelta azzeccata nel caso di cerimonie dopo il tramonto e piuttosto formali.
Accantonando la teoria resta il dilemma: cosa indosserò al matrimonio? Tutti mi consigliano le tonalità
pastello nelle nuance dei verdi, dei
turchesi, dei lilla, dei rosa, dei blu e
dei beige. Io ho scelto un modello
con leggere fantasie floreali su fondo
cipria e giochi di sfumature dégradé.
L’abitino è al ginocchio (similmente
n BALLERINE GLAMOUR
n INFORMALI ESPRESSIONI
allo stile indicato per le occasioni da
PER LA BELLA STAGIONE
DI PERSONALITÀ
cocktail, visto che la cerimonia sarà
Kenzo ci presenta
Chi non ama i tacchi può
celebrata di pomeriggio e si concluscegliere queste ballerine.
le bellissime Macarons bag,
derà con una festa all’aperto in giarLiu Jo le veste di glamour
borsette briose e allegre
dino). Le spalle sono scoperte, ma
con decorazioni gioiello
ispirate ai celebri macarons,
che le rendono le scarpe
i dolcetti francesi delle
per la funzione in chiesa ho pensato
giusta per il giorno,
pasticcerie “Ladurée”.
fosse più elegante un doppio coprima soprattutto per
Sono disponibili in otto
spalle in voille nelle nuance coordicolori oppure decorate.
la modaiola sera d’estate.
nate con il fondo dell’abito.
Infine, l’ultimo dilemma: tacchi sì o
no? Io ho optato per la soluzione affermativa e pratica, con tacco non troppo a stiletto, plateau comodo e chiusura alla caviglia, come “dettano” le tendenze dell’estate.
Un sandalo dai colori neutri che indosso indistintamente in diverse occasioni e talvolta
con il pantalone o addirittura il jeans.
Sul fronte accessori non amo gli eccessi. Piuttosto prediligo pochi, ma raffinati dettagli:
una mini bag in oro; un solo anello e un unico punto luce al collo e alle orecchie. Make-up
appena accennato, con sfumature neutre e leggere accentuature brillanti nelle tonalità del
cipria; capelli a caschetto, mossi e voluminosi, dall’effetto naturale e sempre ricercato.
Unica concessione: smalto alle mani e ai piedi color ciclamino!
60
á 30 giugno 2011
n LA CLASSE E LO STILE
SENZA TEMPO
Per mettere in risalto
il decolleté, una collana
con diamanti è perfetta,
specie quando gioca
con l’intramontabile bianco
e nero. Un modello Bibigì
che è destinato a rimanere
in voga per tanto tempo.
Al cinema
“TRANSFORMERS”, ATTO TERZO
a cura di Mario Rosa
LA SAGA CHE
APPASSIONA
CHI AMA
LA FANTASCIENZA
PROSEGUE CON
UN FILM IN 3D,
MENTRE È GIÀ
IN PREPARAZIONE
LA PUNTATA
SUCCESSIVA
n GIALLO/ARGENTO
(Italia, 2011); horror-thriller; regia
di Dario Argento; con Adrien
Brody, Emmanuelle Seigner,
Elsa Pataky, Robert Miano,
Byron Deidra, Daniela Fazzolari,
Valentina Izumi, Luis Molteni
e Taiyo Yamanouchi.
Una hostess americana, assieme
a un investigatore italiano,
deve seguire le tracce della
sorella scomparsa, la quale è rimasta
vittima di un terribile serial killer.
62
á 30 giugno 2011
L
orenzo di Bonaventura, le cui origini italiane sono evidenti sin dal
nome, ha trascorso alcuni anni di lavoro presso la “Warner”, contribuendo tra l’altro alla realizzazione della saga di “Matrix”, poi si è
messo in proprio e, in poco tempo, è diventato uno dei più importanti
produttori hollywoodiani grazie a film a elevato incasso come “Constantine”,
“1408”, “Salt”, “Red” e, soprattutto, la serie di “Transformers”.
Questa serie ci propone in questi giorni la terza puntata, doverosamente in 3D,
mentre già si lavora alla quarta, malgrado la seconda ai botteghini non sia andata
proprio come ci si attendeva.
La trama è decisamente per “addetti ai lavori”, i quali sono comunque numerosissime e, soprattutto, appassionatissimi.
Optimus Prime e i suoi fedeli Autobot sono di nuovo in azione per combattere i
pericolosi Decepticon, intenzionati a conquistare lo spazio tra Stati Uniti e Russia
per vendicare l’ultima sconfitta subìta.
Ancora una volta, toccherà all’umano Sam Witwicky (Shia LaBeouf, non più presente nel film successivo) andare in aiuto dei suoi amici robot.
Questi dovranno vedersela con un nuovo, temibile nemico: Shockwawe, tiranno
di Cybertron, ha infatti conquistato il pianeta natale dei Transformers dopo la
loro caduta sulla Terra e non ha alcuna intenzione di fermarsi lì.
Con questo numero di “IDEA” la rubrica settimanale dedicata alle prime visioni
al cinema, come tutti gli anni, va in vacanza. Torneremo a settembre, quando riprenderanno le uscite “appetitose”. Nelle prossime settimane daremo conto soprattutto delle tante rassegne estive per cinefili organizzate in Granda.
n CEDAR RAPIDS
(Usa, 2011); commedia; regia di
Miguel Arteta; con Ed Helms, John
C. Reilly, Anne Heche, Isiah
Whitlock jr. e Sigourney Weaver.
Un venditore di assicurazioni mai
uscito dalla città natale viene inviato
dalla sua società a un convegno.
Spaesato, fa amicizia con tre
veterani dei congressi che lo
prendono per mano, insegnandogli
le dritte per riuscire a “sopravvivere”
a un evento di questo genere.
n THIS IS BEAT-SFIDA DI BALLO
(Canada, 2011); drammatico; regia
di Robert Adetuyi; con Tyrone Brown,
Nikki Grant e Shane Pollard (foto).
Tre gruppi di ballerini di strada,
di diversi Paesi, si contendono il titolo
di campioni del mondo a Detroit. Ma
la strada che li condurrà a cimentarsi
è per tutti lunga, faticosa e piena
di difficoltà. Nel duello finale per
diventare campioni scopriranno
che speranze, sogni e anche
le loro stesse vite sono in gioco!
ALBA, INAUGURATO
CABUTTI MOTOR 3:
DA VISITARE!
I LOCALI SONO IN CORSO BRA 23/A
F
Edoardo Curtis
64
á 30 giugno 2011
esta grande e assai partecipata per l’inaugurazione, avvenuta sabato
scorso, del punto vendita Cabutti Motor 3 ad Alba, in
corso Bra 23/A (tel. 0173361061; e-mail info@cabutti
motor3.it). La nuova e prestigiosa
vetrina completa una presenza
territoriale fortemente ricercata
dagli appassionati motociclisti.
Dopo, infatti, la sede principale e
storica di Cabutti Motor in via
dell’Industria 11, zona Fondovalle, a Lequio Tanaro (tel.
0172-696027) e la recente sede
torinese Cabutti Motor 2, a
Nichelino, in via 25 aprile, 128
(tel. 011-621091), Piero Cabutti
e il suo team hanno pensato anche al territorio di Langa e Roero,
mettendo a disposizione dei tanti
Gli appassionati delle due
ruote hanno a disposizione
una vera “boutique” con
marchi di grandissimo
prestigio come Ducati, Ktm,
Kawasaki, Piaggio e Vespa
Il nuovo
punto
vendita
si affianca
a quelli
di Lequio
Tanaro e di
Nichelino,
all’insegna
del servizio
a 360 gradi,
pronto
anch’esso
a soddisfare
ogni
esigenza
dei clienti
cultori delle due ruote una vera
“boutique” con marchi di grande
prestigio come Ducati, Ktm, Kawasaki, Piaggio e Vespa.
«Anche in questa sede», sottolinea un intraprendente e dinamico Piero Cabutti, «il nostro obiettivo è soddisfare le esigenze di
tutti i motociclisti che pretendono qualità ed efficenza. Puntiamo a offrire un servizio a 360
gradi in cui il valore aggiunto sia
costituito da cortesia, disponibilità e preparazione tecnica, ma soprattutto desideriamo essere
annoverati sempre più come centro dove l’esperienza consolidata
di un team di esperti “biker” sappia rispondere in modo esauriente a ogni domanda e a ciascuna
esigenza del cliente».
Il pomeriggio, iniziato con la proiezione sul maxischermo del Gp
di Assen in Olanda, è proseguito
con l’inaugurazione vera e propria del nuovo punto vendita
albese alla presenza di numerose
autorità, a partire dal senatore
Tomaso Zanoletti, all’assessore
al turismo della Regione Piemonte, Alberto Cirio, all’assessore all’agricoltura del Comune di
Alba, Massimo Scavino, e con la
partecipazione straordinaria di
Davide Giuliano, giovane pilota
attualmente in testa nel campionato mondiale Superstock.
Fra gli amici intervenuti va citato
anche Gianni Ramello, socio con
Piero Cabutti nel team “Go
Eleven”.
Dopo i saluti delle autorità politiche e il taglio del nastro, i tanti
visitatori accorsi hanno potuto
ammirare nell’ampia sede i modelli più di tendenza per quest’anno e hanno continuato i festeggiamenti, sino a notte fonda,
presso l’attigua area del Centro
collaudi di corso Bra, dove si
sono esibiti in concerto i mitici e
inimitabili “Trelilu”.
Piero Cabutti (foto nella
pagina accanto, sotto
il titolo) e il suo team
hanno predisposto
al meglio la giornata
di inaugurazione
del nuovo punto vendita
albese. Sono intervenute
autorità di rilievo
e numerose persone.
Il gran finale è stato
con il concerto
dei “Trelilu”
un taglio del nastro da ricordare Ü 30 giugno 2011 Ü
65
IL PANATHLON CLUB DELLA CAPITALE DELLE LANGHE
HA RESO OMAGGIO ALL’ASD ATLETICA MONDO
All’ultima conviviale prima della pausa estiva è intervenuta la società
presieduta fin dal 1992 da Bruno Cravanzola (anch’egli panathleta)
Da sempre attento ai nuovi talenti giovanili, il
Panathlon di Alba ha tra gli obiettivi prioritari
quello di essere attivo promotore delle società
sportive locali. Anche per la serata di chiusura
prima della pausa estiva il club ha voluto presentare ai soci, presso il relais “Villa Althea”
di Mango, una realtà agonistica che ha scoperto e valorizzato numerosi campioni: l’Asd
Atletica Alba Mondo dal 1984 si occupa di
promuovere le discipline sportive tra i giovani
del territorio. Il panathleta Bruno Cravanzola
fin dal 1992 presiede la società, coadiuvato
oggi dalla figlia Laura, vicepresidente.
La serata ha posto al centro dell’attenzione
sia promesse molto giovani, sia atleti tesserati già affermati e in piena attività che si prestano in qualità di volontari all’insegnamento
di queste discipline agonistiche nell’ambito
anche delle scuole elementari.
Citiamo, tra i più noti aderenti al sodalizio:
Sandro Sandri, direttore tecnico della società,
il quale ha relazionato in merito ai risultati
conseguiti, alle gare disputate e agli allenamenti svolti; Stefano Dacastello, allenatore; gli
atleti Marco Gadaleta, Chiara Genero, Claudia
Salerno e Federica Voghera.
L’appuntamento ha fornito anche l’occasione
all’allenatore Carlo Marenda, socio del Panathlon junior Alba, per presentare le tre squadre giovanili di calcio dell’Asd San Cassiano
IL CARCERE
E IL LAVORO?
VALE LA PENA!
DETENUTI (SEZIONI C E D)
AD ALBA, INTANTO, CALCIO NELLA CASA CIRCONDARIALE
Elena Bottini
Nella casa circondariale di Alba
si è svolto il quadrangolare
di calcio memorial “Giuseppe
Montalto”. Questi i risultati:
Detenuti (sezioni C e D)-Selezione
di Cristo Re 4-0; Polizia
penitenziaria-Detenuti (sezioni A
e B) 4-1; finale, Polizia penitenziaria-Detenuti (sezioni C e D) 3-1
ai calci di rigore. Nei tempi
regolamentari gli Agenti hanno
pareggiato all’ultimo minuto
con un penalty battuto dal
comandante Gerardo d’Errico.
Va detto che si è ancora in attesa
dell’intitolazione del carcere
albese (l’unico della Granda non
ancora “battezzato”) a Giuseppe
Montalto, ucciso dalla mafia.
A seguire la pratica burocratica
con particolare partecipazione
è proprio il comandante D’Errico,
che lavorò a Torino a fianco
di Montalto e gli fu amico
66
SELEZIONE CRISTO RE (ALBA)
A
lla fondazione “Mirafiore” di Fontanafredda di Serralunga
si è svolto il convegno “Vale la pena? Seminario sul
lavoro dentro e fuori il carcere”.
All’iniziativa, organizzata dal
Gol (Gruppo operativo locale) sul
carcere coordinato dai Comuni
di Alba e di Bra, sono intervenuti
il sindaco di Alba, Maurizio Marello, il vicepresidente della Provincia, Giuseppe Rossetto, la di-
á 30 giugno 2011 á il ruolo sociale dello sport
rettrice, Giuseppina Piscioneri, e
il comandante della Polizia penitenziaria, Gerardo D’Errico, della
casa circondariale di Alba, il direttore del carcere di Torino,
Pietro Buffa, e molti operatori di
associazioni, servizi, cooperative
che si occupano di lavoro con
detenuti ed ex detenuti.
Forti delle esperienze albesi, come l’ecovigneto che ha prodotto
il vino “Valelapena”, vinificato
grazie anche all’istituto enologi-
co “Umberto I”, sono stati presentati i progetti “Liberamensa” di
Torino Vallette, “Abc-La sapienza
in tavola” di Milano Bollate,
“Banda biscotti” di Verbania e
Saluzzo e l’esperienza della cooperativa “Lazzaria” di Velletri.
Marello ha sottolineato: «Dagli
anni ’90, grazie anche a fondi
europei e regionali per oltre 750
mila euro, i Comuni di Alba e Bra
hanno lavorato in sinergia con gli
attori del territorio impegnati sul
versante penitenziario per realizzare progetti volti all’inserimento sociolavorativo di persone con
problemi di giustizia. Il rischio,
oggi, è di vedere decurtati questi
importanti finanziamenti, il che
potrebbe limitare la possibilità di
dare continuità agli interventi».
Come ha evidenziato il sindaco
di Bra, Bruna Sibille, in un messaggio letto dal consigliere comunale Raimondo Testa, le statisti-
(classi 2003, 2004 e 2005) sponsorizzate con le divise Panathlon
Alba dal prossimo 1° settembre.
Questa sponsorizzazione si inquadra nel progetto, ben più ampio,
denominato “Panathlon per i giovani” che ha già permesso di vestire, con i colori del sodalizio albese sette squadre di varie specialità
sportive, tra le quali calcio, pallavolo, pallacanestro, atletica leggera
e ginnastica ritmico-sportiva, tutti miniatleti di età tra 6 e 12 anni.
Nelle foto di Claudio Agosti: sopra, il presidente del Panathlon albese, Vincenzo Pizzorni, con gli atleti intervenuti e i dirigenti societari;
a sinistra, il Panathlon junior con Dacastello e Sandri.
SELEZIONE POLIZIA PENITENZIARIA ALBA
Fotoservizio di Severino Marcato
che ufficiali testimoniano l’importanza dei progetti di reinserimento sociale dei detenuti per
limitare la recidiva e garantire
sicurezza sociale.
Le conclusioni di Sandro Durando, presidente del consorzio
Cis (Compagnia di iniziative
sociali), hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di aprire
piste di azione con la rete delle
esperienze presentate, in particolare dal mondo del terzo settore e
della cooperazione sociale, nell’ottica delle linee di indirizzo re-
gionali 2011-2012 del Provveditorato piemontese dell’Amministrazione penitenziaria e dei
singoli piani di istituto che si dovranno andare a delineare nei
prossimi mesi.
Per approfondire il tema può
essere interessante la visita alla
mostra fotografica “Dal gambero
nero a sapori reclusi”, aperta, sino a lunedì 11 luglio, sotto il porticato esterno della sede della
fondazione “E. di Mirafiore”
(Fontanafredda, via Alba 15,
Serralunga d’Alba).
DETENUTI (SEZIONI A E B)
Queste immagini sono
relative alla cerimonia
svoltasi a Cortemilia,
nel giardino di palazzo
“Rabino”. Da sinistra:
la consegna dei premi
a Oscar Farinetti e Dario
Sebaste e l’investitura
a socio onorario della
Confraternita della nocciola
di Carlo Vassallo,
amministratore delegato
di “Ferrero Deutschland”.
Sotto, altre foto dell’evento
fra cui, al centro: il braidese
Livio Bramardi ritira la targa
del Comune concessagli
per la dedizione a Cortemilia
e alla Confraternita
D
ario Sebaste e Oscar Farinetti sono i
prescelti del premio “Nocciola d’oro-Fautor Langae 2011” indetto
a Cortemilia. Durante la cerimonia, i due noti imprenditori hanno ricevuto il riconoscimento dal
gran maestro della Confraternita
della nocciola Tonda gentile di
Langa, Luigi Paleari.
La quinta edizione di “Fautor
Langae” si è svolta seguendo un
ricco programma, anche perché
alla manifestazione è stata concessa una speciale medaglia in
bronzo dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in segno di apprezzamento per l’iniziativa.
Una seconda medaglia è stata assegnata all’undicesima “Dieta”, il
raduno annuale della Confraternita che sarà celebrato il 18
settembre al castello di Grinzane
Cavour, in onore dei 150 anni
68
I Fautor Langae
ora hanno la corona
SONO DARIO SEBASTE E OSCAR FARINETTI
“EATALY” DI NEW YORK VUOL
FARE... LA FESTA A OBAMA
A New York “Eataly” è stato visitato da molte personalità della politica e dello spettacolo, ma non ancora dal presidente Obama.
Nicola Farinetti ha deciso di provarci offrendosi di stappare un Barolo 1961, l’anno di
nascita di Obama. Invece di scegliere la via
diplomatica, ha tappezzato le vetrine di
“Eataly” di manifesti con l’invito diretto.
L’originale iniziativa è stata ripresa dai principali mass media americani: non c’era modo migliore di farlo sapere in fretta al Presidente. Farinetti junior si dice sicuro che Obama arriverà, del resto, si sa, in famiglia
«L’ottimismo è il profumo della vita»!
á 30 giugno 2011 á quando la Langa diventa protagonista
Elena Bottini
A Cortemilia la Confraternita della nocciola
Tonda gentile di Langa ha premiato
due imprenditori molto legati al territorio
Confrerie
de la truffe de
delle nocciole (intese
Bourgogne, Confrerie du
come frutti) della zona,
chipiron de Bidart, Confraternita
trasformandoli
in
del bollito e della pera madernassa
alleati della cura della
di Guarene, Accademia dei bruscitti
da busti grandi (Busto Arsizio)
persona e del bee associazione culturale “Orti di
nessere. A seguire, si è
Carignano”: sono i sodalizi
tenuta la premiazione dei
gemellati con la
bambini delle scuole primaConfraternita.
dell’unirie della cittadina della Valle
tà d’Italia.
Bormida che, guidati dalle maeLa prima medaglia del Presidente
stre Danila De Filippo, Daniela
della Repubblica è stata conseMarchisio, Iva Celano, Maria
gnata dal vicesindaco di CorTeresa Bogliolo ed Elda
temilia, Roberto Bodrito, al gran
Pregliasco, hanno presentato i
Maestro dopo aver dato lettura
lavori fatti in classe sul tema “La
della motivazione che ha inorgonocciola nel mondo”.
glito tutti i confratelli.
In conclusione, a sorpresa, il CoUn altro punto d’orgoglio è stato
mune ha assegnato una targa al
costituito dall’investitura a socio
braidese Livio Bramardi per la
onorario di Carlo Vassallo, amsua grande dedizione a Cortemiministratore delegato di “Ferrero
lia e alla Confraternita.
Deutschland”, originario di PezMolti sindaci e amministratori
zolo Valle Uzzone, sposato con
dei Comuni limitrofi e una nutriuna cortemiliese e dotato di un
ta partecipazione di amici vicini
curriculum vitae prestigioso nel
e lontani hanno accompagnato la
quale la nocciola... non manca!
Confraternita in una manifestaC’è stata poi, a cura di Marilena
zione che acquisisce sempre
Bonino, la presentazione di una
maggiore spessore. L’evento si è
linea di prodotti estetici con la
chiuso con un ricco buffet a base
formula esclusiva della “Koris
di prodotti del territorio confenoccioloterapia” di Cortemilia
zionato dai confratelli della nocche si avvale delle proprietà del
ciola Tonda gentile di Langa, connocciolo (inteso come pianta) e
fermatisi attentissimi ospiti.
IN PROGRAMMA IL 2 E IL 3 LUGLIO
Le eccellenze del territorio saranno messe
in mostra grazie alla fiera “Alta Langa qualità”
Nel fine settimana Cortemilia ospiterà “Alta Langa qualità-Fiera del
tartufo nero dell’alta Langa e dei prodotti tipici” che verrà inaugurata ufficialmente il 3 luglio, alle 10. Sono
molti gli eventi in programma, tra
appuntamenti gastronomici, degustazioni, mostre, convegni, presentazione di libri e intrattenimento,
come la mostra di armi bianche “Una
spada per sconfiggere il cancro” aperta, sabato e domenica, dalle 8 alle 20 con ingresso libero in via della
pieve 30 (per info: 340-0049853) o “Casinò Cortemilia”
in programma domenica, animato da quelli de “La carica dei 101” con lo spettacolo comico musicale dei “Los
tres” e, dalle 15, con dj Paride, Paolo Cavallone, Sergio
Sironi & Sara. Il 3 luglio l’attenzione sarà anche sulle
contrade del centro della Valle Bormida dove saranno
tantissimi gli stand dei produttori di formaggio, salumi,
miele, vino, nocciole, grappe, tartufi e altre golosità.
Faranno da cornice numerose attrazioni legate ai mestieri antichi e ai suoni tradizionali e una fattoria didattica con gli animali di cortile ricavata nel centro cittadino
e lungo il fiume. Piccoli stand nei borghi offriranno degustazioni delle specialità gastronomiche tradizionali
preparate al momento da cuochi locali.
Domenica sera, nell’ex convento francescano, sarà organizzato il primo “menu concerto” della stagione concertistica internazionale, a ingresso gratuito. Suoneranno Gaia Sokoli (pianoforte) e Mihaela Mitrofan (violino).
Il dettaglio del programma è sul sito www.comunecortemilia.it (nella foto in alto: l’amministratore comunale
Carlo Zarri, tra i promotori dell’evento).
30 giugno 2011 Ü
69
IL “NUVOLARI”
DA 18 ANNI FA
BUONA MUSICA
Alberto Castoldi ripercorre con “IDEA”
la storia del festival cuneese fra i più
lunghi e longevi. In arrivo “Modà”, “Subsonica” e Caparezza
«Dal 26 luglio 1993
il “Nuvolari libera tribù”
è un punto di riferimento
estivo della provincia
di Cuneo e non solo,
l’area dell’ex tiro a volo
del “Nuvolari”
è il tappeto ideale
per la musica, l’arte,
ma soprattutto per la sua
giovane tribù che balla.
Dal martedì
alla domenica la sua
“line-up” alterna gruppi
emergenti ad artisti
italiani e stranieri di pura
razza, e i suoi 6.000
metri quadrati diventano
una piccola città
nella città» (dal sito
www.nuvolariweb.com)
Ilaria Blangetti
70
N
ulla succede per
caso al “Nuvolari libera tribù” di Cuneo. Da 19 edizioni
è un punto di riferimento per
tanti giovani, appassionati e cultori della musica. Un luogo ideale
per la musica e per l’arte. Gruppi
emergenti, artisti di punta, band
italiane e straniere, nel segno
della qualità e della scoperta. Un
tappeto di seimila metri quadrati
che, dal martedì alla domenica,
ha una vita propria. Una vita nata
dall’idea e dalla volontà di Alberto Castoldi. Uno spazio libero
per una giovane tribù che balla.
Per tutti, il “Nuvo”.
Castoldi, nel 1993 il “Nuvolari”
era un luogo abbandonato...
«In realtà la storia inizia un po’
prima. Nel 1988 abbiamo aperto
il circolo culturale “Nuvolari”,
con sede, ancora oggi, in via Sette
assedi a Cuneo. Eravamo stretti,
però, in quelle quattro mura e
siamo riusciti a ottenere uno spa-
á 30 giugno 2011 á da non perdere
zio più ampio al palazzo “Bertello” di Borgo San Dalmazzo: con
immenso successo abbiamo allestito una mostra dedicata a Dylan Dog e organizzato spettacoli
e concerti. Avevamo bisogno di
una nuova area e il Comune di
Cuneo ci assegnò la concessione
dell’attuale spazio del “Nuvolari”: era un tiro a volo abbandonato, un’area divenuta discarica a
cielo aperto. Avevamo le licenze,
ma nessun aiuto: non c’erano
fogne, luce e nemmeno gli alberi.
Il “Nuvolari” ha aperto ufficialmente il 26 luglio 1993. L’anno
successivo abbiamo fatto qualche investimento ed è nata la
“pizza del Nuvolari”, per soddisfare una semplice esigenza: dare
da mangiare agli artisti».
Ma cosa significa fare musica
ogni giorno e dar vita a uno dei
festival più lunghi dell’estate
italiana?
“Oltre a essere uno dei più lunghi
è, anche, uno dei più vecchi! Non
è facile fare musica ogni giorno
nei circa due mesi d’apertura
estiva del “Nuvolari”. Ogni anno
ci chiediamo come andrà l’edizione, legata, essendo uno spazio
aperto, anche all’incognita del
tempo. È evidente, però, che
siamo riusciti a storicizzare un
luogo, a renderlo riconoscibile da
tutti, a sfatare falsi preconcetti
sulle persone che lo frequentano.
Il “Nuvolari” ha assunto un ruolo
sociale almeno pari al valore culturale del progetto».
Sente la responsabilità?
«Certo. Però c’è anche grande
soddisfazione quando gli artisti
mi chiedono di essere inseriti in
calendario, quando vedo la gente
che ha voglia di venire al “Nuvolari”, quando delle band locali
emergenti incontrano il grande
artista e nasce qualcosa di più. Il
“Nuvolari” è un posto dove succedono delle cose che ne fanno
succedere delle altre, questa è la
definizione più riuscita».
Sul palco del “Nuvolari” sono
passati i “Subsonica”, i “Marlene Kuntz”, gli “Afterhours”, Caparezza... Tanti nomi ora noti
che a Cuneo hanno suonato come emergenti e che ora, dopo il
successo, amano tornare, stagione dopo stagione.
«I “Subsonica” hanno suonato da
noi quando erano appena nati.
Caparezza è molto legato al “Nuvolari” perché per lui fu il primo
concerto nel nord Italia. Durante
l’anno ci ritroviamo nei locali di
via Sette assedi per discutere di
musica, di novità, di gruppi emergenti. Per questo riusciamo a portare sul palco innovazione e qualità: per noi chi suona al “Nuvolari” non dev’essere famoso o attirare migliaia di fan. Semplicemente, dev’essere bravo».
Ci avviciniamo a un grande traguardo. Come lo festeggerete?
«Vorrei festeggiarlo qui, con tan-
to di maglietta e di libricino commemorativi. È ovvio che qualcosa debba cambiare. La casa dell’arte ormai è una necessità, per
far vivere e sopravvivere il
“Nuvolari”».
Sono tanti i nomi in agenda
anche quest’anno. Hanno già
suonato, tra gli altri, i “Verdena”,
i “Modena City Ramblers” e
Federico Poggipollini (chitarrista
di Ligabue), ma ora si apre un
altro mese di grandi concerti.
Sabato 2 luglio torneranno i ritmi
occitani dei “Lou Seriol”, mentre
domenica 10 ci sarà il concertone
in piazza Virginio con i “Modà”.
Sabato 16 saliranno sul palco “The
Pepper Pots”, dalla Spagna, e i
“Tommy Rock a Shacka”, dal Giappone. Venerdì 22 torneranno al
“Nuvolari” i cuneesi “Marlene
Kuntz”. Danze e musiche occitane
sabato 23 con i “Lou Dalfin” e poi
finale con il botto: Caparezza, il 30
luglio, e i “Subsonica”, venerdì 5
agosto (entrambi i concerti saranno in piazza Virginio).
Per informazioni: “Zabum uno”Associazione culturale “Nuvolari”, via Sette assedi 4, Cuneo
(www.nuvolariweb.com; indirizzo e-mail [email protected];
tel. 0171-699190).
NON PER NIENTE
CARAGLIO FA...
RIMA CON AGLIO
Domenica la terza edizione dell’evento
con al centro la nuova produzione
della salubre pianta erbacea bulbosa
I
­n DAL 30 GIUGNO
BIRRA E MUSICA A PIANFEI
Sino al 3 luglio Pianfei
ospita la festa della
birra, con quattro giorni
di musica e divertimento,
sotto la tensostruttura
allestita presso il centro
sportivo. Stasera,
giovedì: latinoamericano
con Sergio dj; venerdì
cover con i “Quinto
elemento”, sabato cover
con gli “Oxxxa”
e domenica, serata
con “Emily la chatte”
Info: 366-8719215,
[email protected].
­n 1O E 6 LUGLIO
ALBA: CINEMA ALL’APERTO
Domani, venerdì, nella
arena esterna del Teatro
sociale ad Alba verrà
proiettato “Benvenuti al
sud”; mercoledì 6 luglio
“Femmine contro maschi”
di Fausto Brizzi. Inizio
alle 22, costo 3 euro.
72
l Consorzio di tutela, valorizzazione e promozio­n DAL 10 LUGLIO
TUTTI ALLA “FESTA D’ESTATE”
ne dell’aglio di Caraglio
Da
domani, venerdì, sino
“Aj ’d Caraj” e la “coal
9
luglio, a Magliano Alpi
munità del cibo” della condotta
impazzerà la Festa d’estate.
Slow Food di Cuneo e Valli, in
Si inizia la prima sera, dalle
collaborazione con la Confrater21,30, con i “Radiofreccia”,
nita dell’aglio di Caraglio e l’astribute band di Ligabue; poi
appuntamenti a tavola,
sociazione “Insieme per Caramusica liscio, giochi
glio”, organizzano per domeniin piazza e, martedì 5,
ca 3 luglio la terza Festa delmercatini serali e, alle 22,
l’aglio nuovo. La manifestaziofuochi d’artificio. Mercoledì
ne intende proporre uno dei
cena e serata country.
prodotti agricoli che più carattePer info: 333-1027748.
rizzano la zona. Gli aderenti al
Consorzio esporranno, promuoveranno con degustazioni e spiegazioni e proporranno in vendita la
nuova produzione dell’aglio di Caraglio. La manifestazione si terrà a
Caraglio, in piazza Martiri della libertà, dalle 9 alle 19 e sarà a ingresso
libero, con l’esposizione e la promozione della sola produzione dei soci
coltivatori aderenti al Consorzio. Maggiori informazioni circa la Festa
dell’aglio nuovo si possono reperire su: www.confraternitadellagliodicaraglio.it oppure www.fattoriadellaglio.it.
­n 2 E 3 LUGLIO
MONTEZEMOLO: FIERA DEL MIELE
Sabato e domenica il miele
sarà protagonista della Fiera
regionale, con tanti eventi.
Il 2, dalle 20,30, è previsto
“Western cinghials”, con
balli goliardici country
e sparatoria western; alle 21
ospite d’onore sarà Gabri
Gabra di “Colorado café”.
Il 3, dalle 15, appuntamento
musicale con “L’Italia dei
mieli”. Per maggiori info
sulla fiera: 0174-781307.
La manifestazione
è promossa da più
soggetti e propone solo
prodotti dei coltivatori
del Consorzio di tutela
e di valorizzazione
DRONERO TRA “MAIRA NO LIMITS” E “FRATERNITÀ ALPINA”
Sabato 2 e domenica 3 luglio a Dronero è prevista la seconda edizione di
“Maira no limits”, divertente manifestazione che vedrà i partecipanti sfidarsi nella discesa sul fiume Maira
con barche costruite artigianalmente.
Il sabato sarà impreziosito, all’ora di
cena, con la paella in piazza per tutti,
cui seguirà una serata musicale,
mentre alle 14 di domenica prenderà
á 30 giugno 2011 á da non perdere
il via la gara che si concluderà con
l’aperitivo musicale con Giulio dj (info
al 346-9421244 o 340-0874387).
Il 3 luglio, però, non saranno solo i
naviganti della domenica a rendere
particolare la giornata, dal momento
che, in occasione dell’apertura estiva
del santuario di Ripoli, il gruppo locale
dell’Associazione nazionale alpini e la
squadra di Protezione civile organiz-
zeranno la giornata della “Fraternità
alpina”. Il ritrovo è fissato per le
10,30 presso il santuario; alle 11,30
verrà celebrata la Messa e alle 12,30
ci si potrà rimpinzare con la classica
polentata alpina accompagnata da
salsiccia e spezzatino.
Maggiori informazioni sono disponibili
contattando l’Ana di Dronero, al numero telefonico 0171-917797.
APPUNTAMENTO ALLA SIBLA
A Cherasco torna la manifestazione che culminerà
con la tradizionale “pennata” di lunedì 4 luglio
Sino al 4 luglio la Sibla di Cherasco torna sotto i riflettori
grazie ai suoi imperdibili festeggiamenti. Oggi, giovedì
30 giugno, prenderà il via il torneo di beach-volley che
si concluderà la sera dopo, quando è in programma,
dalle 21,30 anche il concerto a ingresso gratuito della
fanfara “Montenero” della Sezione alpini di Torino.
Sabato, oltre all’apertura del parco giochi gonfiabile per
bambini, si potrà prendere parte alla “cena dell’amicizia” sotto il cabaret (costo 19 euro, prenotazione obbligatoria al 328-8464776). Si chiuderà in musica con
“Polidoro group”. Domenica, dal pomeriggio, si alterneranno appuntamenti diversi, dalla gara a bocce alla merenda con animazione sino al torneo di ping pong. Dalle
20 largo alla grigliata mista di carne e, dalle 21,30, all’orchestra “Meo Tomatis”, ancora a ingresso libero. A
concludere i festeggiamenti, lunedì, sarà l’appuntamento con le “penne alla Sibla” offerte dal Comitato dalle
20. Gran finale, dalle 22, con il rock dei “Mandriga”.
­n DAL 2 AL 4 LUGLIO
BUSCA OMAGGIA SAN LUIGI
La patronale di Busca inizierà
sabato con l’elezione di
“Miss e mister Busca 2011”
in piazza Diaz, dalle 21.
Stesso posto e ora per la
serata occitana di domenica
con i “Lou Serpent” (foto
sotto, a sinistra). Lunedì si
chiuderà con la Fiera di San
Luigi. Di sera, dalle 21
premiazioni e spettacolo
musicale con Sergio Torta.
Info: tel. 333-2142581.
­n 3 LUGLIO
“ACLINFESTA” A GARESSIO
Domenica le Acli della
Granda (Associazioni
cristiane lavoratori italiani)
saranno in festa a Garessio.
Tra le tante proposte
dell’evento, cui sarà presente
anche Andrea Olivero,
presidente nazionale, spazio
anche alla musica del corpo
bandistico ”Alta Val Tanaro”
di Garessio. Per prenotazioni
e informazioni al numero
telefonico 0171-452611.
QUINTA EDIZIONE DI “NOTTE BAROLO”
Una serie di proposte per divertirsi sino a tarda notte
Sabato 2 luglio, alle 20, prenderà il via la quinta “Notte Barolo” con gruppi
musicali, attori di strada, rappresentazioni teatrali e punti enogastronomici.
Tra i tanti eventi, oltre alle degustazioni, sono previste la “cena sotto le stelle” e l’esibizione del gruppo “The new slurps”, mentre il versante comico
sarà affidata a Enzo Cortese (foto sopra, a destra). Non mancherà neanche
il ballo, con il “Club Barolo dance” e il latinoamericano di Sergio dj e dei suo
gruppo mentre dalle 23,30 scatterà l’ora di “Love Barolo”, festa con dj-set
a seguire. Per maggiori info: tel. 339-7318100 o www.barolodibarolo.com.
­n DAL 30 GIUGNO
ITINERARI ARTISTICI A CUNEO
GRAZIE A “ZOOART”
La decima rassegna d’arte
contemporanea “Zooart”
sarà inaugurata oggi,
giovedì, alle 21, nei giardini
“Fresia” di Cuneo, storica
location dell’evento (foto a
lato). Otto performer, tra cui
Filippo Berta, Helen Cerina,
Francesca Cola, Elenia De
Pedro e Fabian Cohn, Nina
Fiocco, Valentina Taricco
e Chiara Zenzani e dieci
dj di musica elettronica
presenteranno i propri
progetti nelle serate
dal giovedì al sabato, sino
al 16 luglio. Per conoscere
il dettaglio: www.zooart.it.
La
pellicola “Jody delle
giostre” di Adriano Sforzi,
vincitore dell’ultima edizione
del premio “Città di Bra” per la
migliore sceneggiatura originale,
ha poi vinto il “David
di Donatello” 2011 come
miglior cortometraggio
in lizza.
n 10 LUGLIO
LA CORAL INFANTIL DE SANT
CUGAT SI ESIBISCE AD ALBA
Venerdì, alle 21, nella
chiesa di San Giuseppe,
si esibirà in concerto la
“Coral infantil de Sant
Cugat”, fondata nel 1991
in Catalogna e composta
da 38 ragazzi dai 9 ai 17
anni, che ha già all’attivo
varie partecipazioni
a festival giovanili
internazionali.
“Corto in Bra”
va in doppia cifra
Sino al 3 luglio
i cortometraggi saranno
protagonisti assoluti,
con ospiti importanti come
i registi Giuseppe Gagliardi
e Claudio Cupellini
La suggestiva cornice di piazza Caduti per la libertà
(nella pagina a lato, uno scatto di una precedente edizione)
ospiterà il grande schermo gonfiabile e rappresenterà
il cuore della manifestazione, la quale, comunque,
coinvolgerà più zone della città della Zizzola
74
n 10 LUGLIO
“GARIBALDI FUFFERITO”
SBARCA A CARAGLIO
Venerdì sera a Caraglio
avrà luogo lo spettacolo
“Garibaldi fufferito” (foto
a destra), una spedizione
teatrale nelle terre d’Italia
di “Santi Briganti teatro” su
progetto di Titino Carrara
e Mauro Piombo. Inizio
alle 21,30 di fronte
alla chiesa di San Paolo.
L’ingresso sarà libero.
n DAL 10 AL 3 LUGLIO
TEATRO DI PROSA, MUSICAL
E CONCERTO A FOSSANO
Tre giorni di eventi a
Fossano: venerdì, alle 21,
presso la chiesa del
Gonfalone (Battuti bianchi),
verrà messo in scena
“12 persone arrabbiate”
di Reginald Rose con la
“Corte dei folli”. Sabato,
alle 21,15, presso il fossato
del castello degli Acaja,
la compagnia “Carovana”
interpreterà il musical
“Joseph, il principe dei
sogni”. Domenica, infine,
lo stesso luogo ospiterà
“Cartoons time”, concerto a
cura dei docenti dell’istituto
musicale “Baravalle”.
L’ingresso a ogni spettacolo
costa 8 euro, il ridotto 5.
á 30 giugno 2011 á da non perdere
L
e cifre “tonde” servono anche per fare un bilancio e, quando
questo è soddisfacente, per rilanciare con nuove proposte e
immutato entusiasmo. È un po’ questo lo spirito che accompagna l’edizione numero 10 del festival “Cinema corto in
Bra”, l’evento organizzato dall’associazione “Bracinetica” in collaborazione con il Comune, la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte, che
sino al 3 luglio porterà nella città della Zizzola grandi autori e giovani
promesse per un’edizione particolare che volta pagina, ma non dimentica il tanto già fatto, proseguendo nell’impegno di portare sul grande
schermo il meglio della produzione della forma più breve e libera della
cinematografia: il cortometraggio.
Le pellicole giunte da ogni parte della penisola gareggeranno nella
sezione “Cinema corto in Italia” e saranno giudicate da una giuria presieduta da uno dei registi-rivelazione dell’ultima stagione cinematografica, quel Claudio Cupellini che ha diretto Toni Servillo nell’intenso
“Una vita tranquilla”. Il traguardo della decima edizione impone, però,
anche di voltarsi e ricordare quanto di buono il festival braidese ha
seminato. Per questo ci sarà anche il vincitore di una delle edizioni di
“Corto in Bra”, quella del 2004. Nella serata di chiusura del festival,
ospite d’onore sarà infatti Giuseppe Gagliardi, allora esordiente e oggi
acclamato autore di “Tatanka”, la fortunata pellicola tratta da un racconto di Roberto Saviano che ha impressionato pubblico e critica.
Un guardarsi indietro che caratterizzerà l’intera edizione 2011, anche
attraverso una raccolta di testimonianze raccolte in una sezione spe-
­n 2 LUGLIO
LETTURA (CON MUSICA) DI
“MA IL MIO AMORE È PACO”
Alle 21,30, nella piazzetta
sotto la torre medievale di
Rocca Cigliè, Luca Occelli,
accompagnato dalla
musica originale di Franco
Olivero, leggerà
"Ma il mio amore è Paco”,
da “Un giorno di fuocoRacconti del parentado”
di Beppe Fenoglio. Dalle
19 pizza e piatti tipici cotti
nell’antico forno a legna.
n 6 LUGLIO
“RITORNO AI LUOGHI
ABBANDONATI” A DEMONTE
Mercoledì, alle 19,30,
all’interno del festival
“Ritorno ai luoghi
abbandonati”, verrà
proiettato, presso il teatro
parrocchiale di Demonte,
il documentario “Case
abbandonate” di
Alessandro Scillitani. Alle
21,30, nei giardini
di palazzo “Borrelli” (in
caso di maltempo nel teatro
parrocchiale) saranno
protagonisti Gianmaria
Testa (foto sopra,
a destra) e Marco Revelli,
impegnati in “Dialoghi
in musica”. Per i dettagli
sul programma completo:
www.paraloup.it.
ciale del sito web ufficiale della manifestazione,
www.cortoinbra.it (dove si può consultare il programma in dettaglio) e l’allestimento di uno spazio
espositivo durante il festival che raccoglierà tutto il
materiale che aiuta a sincronizzare la memoria sui
tanti momenti importanti della storia dell’evento.
Il cuore della manifestazione sarà nell’anfiteatro
barocco di piazza Caduti per la libertà, dove
verrà montato uno schermo gonfiabile di grande
impatto scenico. Sarà però l’intera città a essere
pervasa dalla magia dell’ottava musa, con una
fitta proposta di eventi collaterali al festival che
arricchiranno il “menu” dell’evento e coinvolgeranno tutta la città, a partire dalla serata d’esordio che, significativamente, si terrà in un quartiere periferico,
l’Oltreferrovia. Cene, concerti, aperitivi e conferenze, creeranno
occasioni di scambio e conoscenza più informali tra gli ospiti del
festival. Venerdì non mancherà uno degli appuntamenti più apprezzati delle ultime stagioni, “I corti da ridere”, un percorso attraverso
cortometraggi italiani e stranieri, dagli anni Venti a oggi, che
mostrerà se e come sia cambiato il modo di ridere e di far ridere nel
corso di un secolo. Nella stessa serata sarà portato su grande schermo il vincitore dell’ultima edizione del premio “Città di Bra” per la
migliore sceneggiatura originale, quel “Jody delle giostre” che ha
consentito al suo autore, Adriano Sforzi, di vincere il “David di
Donatello” 2011 come miglior cortometraggio.
Sabato i riflettori saranno accesi su una selezione di film di animazione, proiettati in un’unica notte. “Corto in Bra”, poi, non dimentica
nemmeno i temi della sostenibilità e della salvaguardia ambientale.
In collaborazione con “Dentis”, azienda specializzata nel recupero del
Pet (la plastica comunemente usata per l’imbottigliamento), ogni sera,
nell’intervallo tra i concorsi, sarà proposto un corto sul riciclo.
n SINO AL 10 LUGLIO
LA MOSTRA “IDENTITÀ” A BRA
Il Movicentro di Bra ospita
sino al 10 luglio le opere
dei vincitori del concorso
“Identità 2011”. Quattro
artisti, quattro personali:
saranno esposte le opere
di Irma Lanza, Riccardo
Muroni, Cristiano Bologna
e Sandra Ansaldi, il sabato
e la domenica, dalle 16
alle 20 e, durante “Corto
in Bra”, dalle 18 alle 23.
L’ingresso è gratuito.
n SINO AL 17 LUGLIO
“TRE COLORI, COME FIORI...”
Sabato alle17 nell’antico
palazzo di città di Mondovì
Piazza (via Giolitti1) verrà
inaugurata la mostra
“Tre colori, come fiori-La
canzone d’autore italiana
tra regioni e ragioni...”.
curata dal collezionista
Franco Settimo, che resterà
aperta fino al 17 luglio
(martedì e venerdì 15,3021; gli altri giorni 15,3019; lunedì chiuso).
“ARMONICHE FANTASIE” A MONDOVÌ
Si incontrano le sonorità della diciottesima
edizione del festival e l’arte di Mario Lattes
Dal 2 al 15 luglio a Mondovì, la fondazione “Academia Montis Regalis” darà vita alla diciottesima edizione della rassegna “Armoniche fantasie”. La novità
2011 sarà, oltre al nutrito programma di concerti, la
mostra di opere di Mario Lattes (in alto, a destra, un
autoritratto dell’artista) dal titolo “I teatrini di via Calandra”, curata dalla fondazione “Bottari Lattes”.
Avrà luogo nelle sale dell’“Academia Montis Regalis”
(via Francesco Gallo 3) e sarà aperta al pubblico dal
2 al 16 luglio (lunedì-venerdì, 10-12,30 e 15,3018,30; sabato-domenica, 10-13 e 15-19; il 9 luglio
anche dalle 21 alle 23). Il 2 luglio, alle 18, inaugurazione della mostra; alle 19 primo concerto della
“Montis Regalis” che, sotto la guida di Olivia Centurioni, proporrà un programma con musiche delle corti
italiane e francesi della prima metà del Seicento.
30 giugno 2011 Ü
75
Torino & dintorni
GLI IMPERDIBILI “MTV DAYS”
a cura di Chiara Borio
G
FINO A SABATO
2 LUGLIO LA CITTÀ
DELLA MOLE
OSPITERÀ
DI NUOVO
LA FESTA (NON
SOLO MUSICALE)
DELL’EMITTENTE
n I VESPISTI IN PIAZZA
(COME 50 ANNI FA)
“Vespitalia”: grande festa
in piazza Vittorio e dintorni
da venerdì a domenica, per
riproporre lo storico raduno
del 1961 indetto per i 100
anni dell’unità d’Italia. Si
replica tra fotografie,
mostre e tante Vespa!
76
á 30 giugno 2011
li “Mtv days” tornano a Torino, confermandola come città ideale per
accoglierli. Le novità quest’anno sono tantissime: la prima è che
protagonista della kermesse non sarà più soltanto la musica. Come
dice lo spot dell’evento, il programma è all’insegna di “music and
conferences” perché l’obiettivo, per una buona riuscita, non è quello di far divertire con i soli ritmi musicali, bensì coinvolgere, dibattere e far riflettere.
Saranno tre giorni, da giovedì 30 giugno a sabato 2 luglio, in compagnia dei volti
più noti di questa televisione così speciale nata negli anni ’90.
Il programma non si incentrerà sugli spettacoli serali (sebbene questi non manchino), ma punterà anche sulle sessioni pomeridiane organizzate, per la maggior
parte, nelle aule dell’Università, in via Sant’Ottavio.
Gli incontri, ispirati sì al tema della musica, si spingeranno però molto oltre: si
parlerà delle nuove piattaforme digitali con i migliori tecnici del suono italiani,
dell’arte di grandi interpreti come Rino Gaetano, dei raduni-concerto passati alla
storia per la loro potenza mediatica e del binomio tra musica e cinema. Inoltre si
alterneranno momenti dedicati alle “music session” in cui, nella zona antistante
“Palazzo nuovo”, si esibiranno gruppi emergenti provenienti da tutta Italia.
Oggi pomeriggio, giovedì 30 giugno, a partire dalle 17, sul palco allestito in piazza Castello si alterneranno fino a notte fonda numerosi cantanti italiani nel “live
event” con ospiti del calibro di Max Pezzali, “Marracash”, “Modà”, “J-Ax”, “Club
Dogo”, Caparezza, Nicolò Fabi, Mauro Ermanno Giovanardi, “Casinò Royale” e
tantissimi altri.
Sabato, a partire dalle 20, sempre in piazza Castello, si terrà la serata conclusiva
presentata da Francesco Mandelli e Valentina Correani insieme a “Planet funk”,
Daniele Silvestri, “Subsonica” e “Ministri”. E tutto è assolutamente gratis.
n IL TRASPORTO PUBBLICO
“D’ANTAN” DA SCOPRIRE
Sabato 2 luglio “Gran tour”
propone un itinerario da
piazza Carlina alla stazione
Sassi su una motrice del
1933, con visita notturna
ai tram storici. Ritrovo
alle 21 in piazza Carlo
Emanuele II. Costo: 8 euro.
n IL REGIO PROPONE LA
“LUCIA DI LAMMERMOOR”
Il 2 luglio, al Regio, “Lucia
di Lammermoor” di Gaetano
Donizzetti in un allestimento
ad opera di Graham Vick
e diretto dall’illustre maestro
Bruno Campanella. Costo
del biglietto d’ingresso:
da 46 a 140 euro.
n IL “MIRAFIORI VILLAGE”
OMAGGIA ELLISON
Al “Mirafiori motor village”
di piazza Cattaneo 9
le stupende immagini di
Roland Ellison, da poco
scomparso, per celebrarne il
grande talento. Aperto ogni
giorno dalle 9 alle 19,30
(l’ingresso è gratuito).
Parola ai nostri lettori
«AI REFERENDUM
NON HANNO
VOTATO SOLO
QUELLI VICINI
ALL’OPPOSIZIONE,
MA ANCHE TANTI
DI NOI LEGHISTI
DELLA GRANDA
E I SOSTENITORI
DEL GOVERNO»
«VI SPIEGO I MIEI QUATTRO “SÌ”»
scrivete a: [email protected]
N
on c’è destra e sinistra che tenga, perché i cittadini vogliono contare! Il
quorum ai referendum è stato raggiunto e in molti vi hanno letto una
grande vittoria dell’opposizione, con relativa spallata al Governo. Ma il
vero successo è un altro: una grande, ritrovata voglia di partecipazione
dei cittadini. Io, ad esempio, ho votato quattro “sì” e sono fiero di aver vinto.
Tra i votanti una buona fetta erano leghisti, dato che la Granda, dove la Lega è la
prima forza politica, è stata una delle province più attive in questa consultazione.
Non si può imputare una così alta affluenza solo a una vittoria dell’opposizione: se
tutte le persone che alle ultime amministrative hanno votato per i partiti di minoranza fossero andate a votare per il referendum, il quorum non sarebbe stato raggiunto.
Quindi molti tra quelli che continuano a supportare il Governo in carica hanno voluto dare un messaggio molto chiaro alla politica: «Ci siamo e vogliamo dire la nostra».
La gente sui temi referendari ha messo davanti l’amore per la propria terra e ha detto
che le sue risorse che non dovranno mai diventare merce privata per fini di lucro.
L’esito della consultazione però deve spronare anche il pubblico che non può con leggerezza gestire le nostre risorse e i nostri servizi che a volte, a causa di incapacità o di
disonestà amministrativa, diventano fonte di spreco di denaro pubblico.
La bocciatura del nucleare deve spingere Stato e Regioni, con Province e Comuni, ad
avviare un serio investimento nelle tante energie rinnovabili.
Ciò può dare spazio a una miriade di imprese, alla ricerca di nuove fonti e tecnologie,
ma soprattutto a tantissimi giovani laureati e, quindi, creare impiego, produttività e
nuove opportunità di occupazione giovanile.
La Granda è già una delle province del Piemonte in cui le energie alternative si stanno
sviluppando abbastanza velocemente. La Germania ci insegna che le sfide non devono preoccupare, ma devono essere considerate uno stimolo.
Filippo Valsetti (vicecoordinatore provinciale del Movimento giovani padani
di Cuneo e coordinatore locale dell’Mgp, Alba)
TARICCO: «L’ACCORPAMENTO FONDIARIO VA FACILITATO»
I
l Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una proposta
di legge al Parlamento, di cui sono stato relatore, che modifica
il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali in merito alle norme che disciplinano l’accorpamento fondiario.
Nel nostro Paese il tema dell’accorpamento fondiario continua ad
essere una delle questioni a cui è legata la competitività dell’agricoltura e la possibilità di una corretta gestione del territorio.
Troppe sono le porzioni di appezzamenti che o sono di ridottissime dimensioni o di un valore talmente basso che non rendono
possibile la cessione o il trasferimento di proprietà per il motivo
che il costo dell’atto di rogito è di gran lunga più alto del valore del
bene oggetto dell’atto. La proposta di legge al Parlamento affronta
questo tema e prospetta una soluzione semplice: permettere per
appezzamenti entro i 1.000 metri quadrati ed entro i 5.000 euro
di valore la possibilità che l’atto di rogito possa essere fatto dal
segretario comunale del Comune competente per territorio o di
quello su cui insiste la maggiore porzione di appezzamento.
Con un mezzo semplice abbiamo voluto affrontare un problema
che si trascina da tempo immemorabile, la tanto richiesta e mai affrontata riforma fondiaria, che tanti costi ha scaricato sul territorio e sull’agricoltura.
Speriamo che il Parlamento si muova con celerità e, per quel che
ci riguarda, vedremo di sollecitare i suoi componenti in modo adeguato perché la posta in gioco, nella sua semplicità, è importante.
Mino Taricco (consigliere regionale del Pd,
Sant’Albano Stura)
30 giugno 2011 Ü
77
«SALVIAMO QUELL’AREA VERDE»
scrivete a: [email protected]
P
GLI “SPIRITI LIBERI”
BRAIDESI CHIEDONO
DI NON SACRIFICARE
PARTE DELLO SPAZIO
GIOCHI DI UNA
SCUOLA MATERNA
ALLE PUR DURE
ESIGENZE DI CASSA
erché ridurre il giardino della scuola dell’infanzia “Montecatini” di via
Piumati sottraendo spazio vitale al gioco dei bimbi e alienando una parte
di questo bene pubblico per consentire l’accesso a un condominio che si
vuole lasciar costruire un po’ più in là della scuola e che comunque andrà
a insediarsi su un’area privata ora a verde, con affaccio sulla stazione ferroviaria, e
con passaggio, però, anche sulla stessa via Piumati? Forse per aumentare le emissioni
di anidride carbonica nella zona tra le più inquinate della città?
Non volendo pensare che l’Amministrazione comunale attuale sia venuta meno agli
intenti di salvaguardia della salute dei cittadini e della qualità ambientale contenute
nel programma elettorale del maggio 2009, non resta l’ipotesi che l’alienazione di
detto bene pubblico sia fatta per ragioni di cassa.
Già. La cassa, il denaro, il bilancio, il patto di stabilità, il pareggio di bilancio, la crisi
greca... ovvero si stanno cercando tutti gli alibi possibili per lasciar distruggere il
nostro bel territorio.
Non è che nel piccolo centro urbano braidese, poco ventilato, più case si lasciano
costruire e meno lo smog diminuirà? I nuovi palazzi, occupando spazio atmosferico
prima libero, non è che rallentano la rarefazione dell’inquinamento prodotto dagli
automezzi e, quindi, sono anch’essi causa delle tante polveri sottili che i braidesi respirano, specie in autunno e in inverno? Se i palazzi aumentano, aumentano anche
gli abitanti e quindi vi sarà l’aumento di emissioni da riscaldamento e da traffico, ecc.
o no? Ma non è che Bra ha già un’infinità di alloggi invenduti e sfitti?
Da molto tempo l’edilizia viene usata, dalle Amministrazioni, per far cassa, ma sarebbe ora che, specie a Bra, città madre dello Slow Food, si cambiasse registro e si smettesse di lasciar costruire palazzoni in tutti i giardini privati esistenti.
Nel caso della scuola dell’infanzia di via Piumati, si dà la responsabilità alla passata
Amministrazione, ma forse si dimentica che le leggi le fa l’uomo e non viceversa e
quindi la Giunta civica di Bra e la Sindaco di Bra sono certamente in grado di risolvere
il tutto riorientando le eventuali decisioni passate.
Però bisogna volerlo e, soprattutto, esserne convinti e, quindi, saper fare cassa in altri
modi proprio come si fa in molti centri italiani più slow del nostro.
Gianni Rinaudo degli “Spiriti liberi” (Bra)
SIBILLE: «PROBLEMA SERIO, INFORMAZIONI FALSE»
S
ulla questione della modifica viaria che riguarda la scuola materna “Montecatini” è del tutto legittimo che si possa
obbiettare a iniziative dell’Amministrazione comunale, ma ho il dovere di intervenire per chiarire molte cose che
vengono ignorate o distorte. La concessione edilizia che rende necessaria la modifica viaria risale al 2007 ed è stata rilasciata dall’Amministrazione che mi ha preceduto. Noi non abbiamo il potere di revocarla e qualunque tribunale ci darebbe torto se tentassimo di farlo. Il problema è però molto serio: sulla base del progetto ereditato dalla Giunta precedente,
occorrerebbe sottrarre una parte del giardino della scuola per l’accesso dei mezzi pesanti del cantiere.
L’amministrazione ha aperto un confronto con genitori e insegnanti e sono state elaborate più soluzioni alternative,
tutte che prevedono un cambiamento radicale del progetto originario. Con queste ipotesi, l’accesso al cantiere potrà
avvenire con una modifica limitata della via laterale alla scuola, che non fa parte del giardino. Quindi con questa soluzione nemmeno
un metro quadrato di verde verrà sottratto al gioco dei bambini: chiunque può vedere la modifica progettuale e constatarlo. Si lascia
credere che sia ancora in piedi la prima ipotesi della strada sul retro della scuola: non è vero, e mi auguro che la maggioranza dei genitori
e degli insegnanti l’abbiano compreso e che, quindi, non si lascino trascinare in una contrapposizione con l’Amministrazione che non
porta da nessuna parte. Per dialogare e trovare soluzioni ai problemi occorre essere in due, e mi sembra che vi sia invece chi vuole solo
lo scontro fine a se stesso. L’Amministrazione e io in prima persona siamo a disposizione per continuare un dialogo che non si capisce
per quale motivo, e a vantaggio di chi, debba essere interrotto.
Bruna sibille (sindaco di Bra)-foto
78
á 30 giugno 2011
n ALTRO CHE LOTTA
AGLI SPRECHI PUBBLICI!
Tremonti dixit: «Lotta agli
sprechi per combattere
il deficit». Un’aspirazione,
oltre che un dovere,
dovrebbe essere
l’impegno di uno statista
a cui stia a cuore il futuro,
e il presente, del Paese.
Poi trovi notizie che vanno
in senso contrario
e di queste alcune sono
comiche. Ad esempio,
sembra che un corpo
militare dello Stato abbia
fatto causa, niente meno,
a un altro corpo, cioè
la Guardia di Finanza,
perché la divisa delle
Fiamme gialle sarebbe
stata troppo simile
alla propria. Di battute ne
abbiamo sentite molte
da questo Governo
(«Qualcuno mi ha pagato,
a mia insaputa,
un alloggio...», oppure
la storia della nipote
di Mubarak, ecc.).
Dopo la prime risate,
rimane un sentimento
di sconforto che arriva
dalla sensazione di essere
stati fregati ancora una
volta come cittadini onesti
che cercano, come si fa
in famiglia, di concorrere
a essere più attenti alle
spese inopportune
e superflue al fine
di far quadrare il bilancio.
Poi ti accorgi che il tuo
Governo, mentre dice
che vuole ridurre
gli sprechi, decida,
in modo disinvolto,
di sostituire la divisa
a un intero corpo militare.
E con quale motivazione!
Abbiamo idea di quanto
costi l’operazione?
Non so quante siano
le Fiamme gialle, ma
possiamo immaginare
quando costi la singola
divisa, che significa
più capi d’abbigliamento
per una sola persona
(divisa estiva, invernale,
di pattuglia, di servizio,
d’ordinanza e diverse
altre ancora).
Non dimentichiamo,
inoltre, il costo delle divise
dimesse e credo buttate via
(non riesco a immaginare a
quale altro uso
possano essere destinate)...
E poi ci sono personaggi
che sono stati parlamentari
o ministri o hanno ricoperto
altre cariche pubbliche
e che dopo anni,
pur essendo tornati
“normali cittadini”, vanno
ancora in giro per l’Italia
con la scorta. Penso
in particolare a Irene Pivetti
e a Cesare Damiano
che mi risultano disporre di
una scorta di due persone
più vettura di servizio.
Ma quanti altri ce ne sono?
Ci vengono a dire che non
ci sono i soldi per la sanità,
per il sostegno ai soggetti
più deboli, cioè
i diversamente abili
e gli anziani, costretti
a pagare cifre irragionevoli
per avere il diritto
a un conforto decoroso
nelle case di riposo.
Mi viene da pensar male,
ma, come diceva
un famoso democristiano,
a pensar male si
fa peccato, però a volte
si indovina: a richiedere
il cambio di divisa della
Finanza mi pare sia stato
il Corpo forestale dello Stato
che, essendo alle
dipendenze del Ministero
delle politiche agricole,
fino a qualche mese fa era
gestito dalla Lega nord.
La GdF, invece, dipende
dal Ministero delle finanze,
in mano al Pdl...
Comunque sia, se questo
è essere vicini al popolo...
Pio Giverso (consigliere
provinciale e comunale
del Pd, Bra)-foto
Le 4 stagioni nella dispensa
La nostra rubrica
in collaborazione
con il relais “Villa
d’Amelia” e il suo
ristorante questa
settimana si occupa
di sua maestà il pomodoro
QUANDO ACQUISTARLI
SCHEDA TECNICA
Varietà
Cuore di bue (tipico di Piemonte e Liguria):
ha varie colorazioni, dal verde al rosa al rosso.
Ha la polpa farinosa ed è ottimo crudo, condito
con gli oli tipici della zona. Quando è molto
maturo, si può utilizzare nelle salse.
Ciliegino-Mini cocktail: si presenta in grappoli
da 15 frutti circa. È disponibile da agosto
a gennaio. Proviene dalla Sicilia ed è ideale
a crudo per antipasti o insalate, o per le pizze.
Grappolo: rosso, è disponibile tutto l’anno.
È perfetto nelle preparazioni di lunga cottura,
ma anche per fare le conserve in bottiglia.
San Marzano: rosso, di forma allungata, con
scarsa presenza di semi. Si utilizza per salse
(il classico pomodoro “pelato”),
ma anche per insalate e piatti freddi.
Piennolo: varietà di pomodorino dolce
proveniente del Vesuvio che viene legato
a campana o a grappolo e lasciato
all’aperto. È perfetto per arricchire
piatti invernali.
I pomodori più buoni e gustosi sono quelli venduti
d’estate, periodo di maturazione naturale.
Al momento dell’acquisto, i pomodori devono avere
la polpa soda, la buccia sottile e senza smaccature.
Conservazione: in frigo. Ogni pomodoro ha la sua
temperatura. Vanno conservati sempre in sacchetti
di carta. Quelli verdi o leggermente rosa vanno
tenuti a 10-12° C, nella parte inferiore del frigorifero,
per un massimo di 10 giorni. I rossi vanno tenuti
a 5° C per un massimo di 5 giorni. I ciliegini rossi
acquistati con le bacche si devono conservare
a 10-12 gradi, nel vano inferiore del frigo
(a temperature inferiori a 5 gradi, le bacche
si possono staccare dal raspo dopo pochi giorni).
TRA I FORNELLI
Parliamo del pomodoro “Cuore di bue”, tipico
del Piemonte, perfetto in insalata o nella ricetta
degli spaghetti con sugo di pomodoro e profumo
di mare (utilizzare i cuore di bue ben maturi),
proposta dallo chef Damiano Nigro. Tagliare
le carcasse del pesce e aggiungerle al pomodoro
tagliato a pezzettini e lasciar cuocere lentamente
con dell’olio, acqua e limone per circa venti minuti.
Spegnere il fuoco e aggiungere del basilico fresco
e lasciare in infusione per circa trenta minuti.
Filtrare il tutto. Cuocere gli spaghetti in acqua salata
per metà della loro cottura, dopodiché aggiungerli
al sugo di pesce preparato in precedenza
e farli cuocere per l’altra metà del tempo di cottura.
Mantecare gli spaghetti con olio e basilico fresco.
Abbinamento: Chardonnay barricato o Nebbiolo.
80
á 30 giugno 2011 á in cucina
STORIA E CURIOSITÀ
Le sue origini “europee” risalgono alla prima metà
del Cinquecento quando i conquistadores approdarono
in America. Pare che gli aztechi del Messico e gli incas
del Perù siano stati i più antichi coltivatori di pomodoro!
Nel vecchio continente, però, l’ortaggio in seguito
divenuto simbolo della cucina mediterranea tardò
a imporre il suo utilizzo, con un’unica eccezione: l’Italia.
Infatti nella penisola già lo si consumava crudo,
oppure fritto in olio e sale. Comunque soltanto alla fine
del Settecento la coltivazione a scopo alimentare
del pomodoro conobbe un forte impulso.
Al pomodoro venivano attribuite proprietà afrodisiache
e, per tale motivo, veniva impiegato in pozioni e filtri
magici dagli alchimisti del Cinquecento e del Seicento.
Arte
IL MESE DELLE ASTE MILIONARIE
a cura di Giorgio Barberis
QUOTAZIONI
DAVVERO ECLATANTI
DA “SOTHEBY’S”
E “CHRISTIE’S”,
MENTRE, A CAUSA
ANCHE DELLA CRISI
GLOBALE, L’ASSE
SI SPOSTA VERSO LA
RUSSIA E L’ORIENTE
n “EIAPOPEIA-L’INFANZIA
NELL’OPERA DI PAUL KLEE”
Aosta-Museo archeologico
regionale (fino al 13 settembre)
È una raccolta di 120 dipinti,
tecniche miste e disegni
del grande pittore di cui
una gran parte non è mai
stata esposta prima.
82
á 30 giugno 2011
“S
otheby’s” e “Christie’s” si sono sfidate, tra Londra e New York, a
colpi di Warhol (“Sixteen Jackies” del 1964 per la prima e “Self portrait” del 1986 per la seconda), Fontana (che nella grande mela ha
raggiunto 5 milioni di euro con un concetto spaziale) e Jeff Koons (il
quale ha visto stime altissime con la scultura “Pink panther” datata 1988).
In precedenza “Christie’s” aveva licitato in asta il trittico di “Bacon three studies for
self portrait” (1974) superando i 13 milioni di euro, facendo poi oscillare Alighiero
Boetti tra gli 800 mila e 1,2 milioni di dollari, con “Mappa del mondo” del 1988, e
tenendo al palo Alberto Burri, fermatosi a 470 mila euro con un “Rosso plastica” di
alto livello qualitativo. L’aspettativa più alta si è però registrata in ordine ad Egon
Schiele che “Sotheby’s” ha battuto mercoledì 22 giugno partendo da una stima oscillante tra i 24 e i 34 milioni di euro. “Hauser mit Bunter Wasche (Vorstadt II)” del
1914 che raffigura un angolo di Krumau, cittadina della Boemia luogo natale della
madre dell’artista, proveniva dal “Leopold museum” di Londra.
Ma nel globale delle proposte una grande fetta di mercato se l’è aggiudicata l’arte
russa, presente con un numero crescente di opere sovietiche, che ha iniziato a transitare nelle principali aste mondiali toccando il clou ad aprile a New York nelle “Russian art” di “Sotheby’s” (total sold 16 milioni di dollari) e di “Christie’s” (5,2 milioni
di dollari) per poi volare agli appuntamenti Usa alla piazza londinese.
Il mercato dell’arte si sta spostando verso l’oriente. Se un tempo a tenere testa nel settore erano gli Usa e il Regno Unito, oggi osserviamo che l’asse economico-artistico sta
“traslocando” nei Paesi in cui l’economia cresce e quindi aumentano le persone interessate ai beni di lusso. È eclatante il caso del Regno del Sol levante che, negli ultimi
tre anni, ha incrementato il commercio d’arte a livello globale, potenziando il valore
finanziario dei suoi artisti e, in particolare, dei pezzi art & craft. Il prezzo più alto è
stato pagato per un grande armadio cinese del XIX secolo che dai 2.500-3.000 euro
di stima è salito a 455.100 euro. Al secondo posto, un incensiere cinese in bronzo
del XVII-XVIII secolo, battuto a 215.250 euro (stime: 8-10 mila euro).
Per cui, oltre alla crescita esponenziale della creatività russa, assistiamo anche a
un’altra “rivoluzione” proveniente ancora da est: la Cina, un mercato non ancora
esploso, ma sotto i riflettori degli investitori internazionali.
L’Italia è il fanalino di coda. Vicende politiche a parte e congiuntura economica che
pure non lambisce le tasche dei magnati peninsulari, la “culla della civiltà” pare dimostrare di essere invecchiata non solo fisiologicamente, ma anche creativamente.
n “LE LANGHE DI CAMILLO CAVOUR”
Alba-Palazzo delle mostre
e dei congressi (fino al 13 novembre)
In occasione del centocinquantesimo
anniversario dell’unità d’Italia la mostra
mette in luce lo stretto rapporto
tra Cavour e il territorio delle Langhe,
nel quale lo statista piemontese
trascorse i suoi anni giovanili.
n CARLO SISMONDA
“NOZZE DI DIAMANTE CON L’ARTE”
Racconigi-Dvd
È stato da poco editato un prezioso
filmato sulla carriera del maestro
(è pittore e musicista) racconigese
(classe 1929) che, certo più di tanti altri
artisti, avrebbe meritato una corposa
presenza alla Biennale di Venezia.