e - Rivista idea
Transcript
e - Rivista idea
Poste ItalIane. s.P.a. - sPedIzIone In abbonamento Postale - d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n°46) aRt. 1, Comma 1, dCb/Cn nR. 25/11 - € 1,00 Sommario Edizioni Uniart Redazione: viaDemetrioCastelli13 RODDID’ALBA(Cn) Tel.(0173)615282 Ufficio marketing: (0173)615283 Fax(0173)615311 E-mail: [email protected] www.rivistaidea.it www.ideawebtv.it 9 16-17 18-19 DIRETTORE RESPONSABILE ClaudioPuppione ([email protected]) 20-23 ART DIRECTOR SimonaBorsalino 26-27 RESPONSABILE MARKETING DavideBorsalino 28-29 FOTOGRAFIE ClaudioAgosti-CarloBertino EnricoNecade-AlbertoCucchietti Bullphotos-BrunoMurialdo BrunoCostamagna-FotoLanteri Olycom-SeverinoMarcato ClicFoto-GuidoGalleano COPERTINA ArchivioGinospa STAMPA StamperiaArtisticaNazionale Trofarello(To) Reg.TribunaleAlban.445 del26-5-86-PosteItalianes.p.a. Spedizioneinabbonamentopostale D.L.353/2003(Conv.inL. 27/02/2004n°46)art.1,comma1, DCB/CNNR.25/11 Prezzodicopertina€1,00 Ivaassoltadall’editoreaisensi art.74DPR663/72 Dichiarazione di riservatezza LainformiamocheidatipersonalidaLei forniticiocomunquegiàesistentineinostri archivi,nonchéidatichevorrà comunicarci,sarannocustoditiconassoluta riservatezzaeutilizzatiesclusivamente dallaUNIART-RivistaIDEA. Lainformiamo,inoltre,chehaildirittoin qualsiasimomento,dichiederne l’aggiornamentooppurelacancellazione scrivendoallaUNIART-RivistaIDEA viaD.Castelli13,12060RODDID’ALBA. Ilmancatoconferimentodidatiaggiuntivi oaggiornati,nonchélarichiesta dicancellazionesarannoprivi diconseguenzepregiudizievoli á 30 giugno 2011 fatti EDITORE CarloBorsalino GRAFICA E IMPAGINAZIONE TizianaBisson-RominaFerrero anno XXVI 30-31 32-33 34-35 36-37 40-41 42-43 44-45 48-49 50-56 64-65 66-67 á OPEN DAY CON LA BRE BANCA Percrescereall’esteroc’èchi puòdareunamanoimportante CONVEGNO AD ALBA (E SALUZZO) Ilpartosenzadolorenonèpiù un’utopiaanchenelcuneese DAL CONSIGLIO REGIONALE Varatalaleggesulwi-filibero PER UNA “FERRERO” MONDIALE Premiatigli“anziani”;ilsignor Michele“incorona”Giovanni EXPO360 DA “MAES” NuovasalademoaSavigliano 150 (E PIÙ) DELLA NOSTRA STORIA Saviglianoperilpatriota SantorrediSantarosa 150 (E PIÙ) DELLA NOSTRA STORIA Cosìimbandivanoletavoledel Risorgimento:libroemostra 150 (E PIÙ) DELLA NOSTRA STORIA LaContessadiCastiglioneche fecel’Italia:unconvegno 150 (E PIÙ) DELLA NOSTRA STORIA DaniloPaparellireinterpreta iprotagonistidell’unificazione GLI SPORTIVI SAVIGLIANESI E L’ACES Unacandidaturaeuropea L’INNER WHEEL HA DIECI ANNI Cambiodellaguardiaperilclub diCuneo-Mondovì-Saluzzo L’UNESCO OSPITE DI VEZZA D’ALBA PerdueconcorsiconiCavalieri diSanMicheledelRoero TORNA LA TASSA DI SOGGIORNO? GlialbergatoridellaGrandasono contrari:appelloaiComuni “GRUPPO GINO” E BMW Tagliodelnastroperla concessionariacuneese NEWS DAL PIEMONTE Notizieedeventidellasettimana ARRIVA “CABUTTI MOTOR 3” InaugurazioneadAlba deilocalidicorsoBra23/A IL CARCERE E IL LAVORO “Valelepena”:laconferma daundibattitoaSerralunga 10 á «L’ALTA VELOCITÀ SERVE A FAR CRESCERE IL PIEMONTE» Il sottosegretario di Stato ai trasporti Bartolomeo Giachino (foto), atteso sabato a Serralunga d’Alba per un confronto sulle infrastrutture del territorio, spiega le ragioni per cui la Tav è irrinunciabile 68-69 70-71 72-73 74-75 INSEDIATI I “FAUTOR LANGAE” DarioSebasteeOscarFarinetti chiamatiallaribaltaaCortemilia 18 ANNI DI OTTIMA MUSICA A CUNEO Il“Nuvolari”èunodeifestival piùlunghielongevid’Italia CARAGLIO FA RIMA CON AGLIO Nelfinesettimanalafiera dedicataallaculturatipica RITORNA “CORTO IN BRA” Ladecimaedizionepresenta confermeenovitàdirilievo persone 10-11 12-15 24-25 38-39 46-47 BARTOLOMEO GIACHINO SenzalaTavilPiemonte condannatoadarretrare GIANNA GANCIA DueannidilavoroallaPresidenza dellaProvincia FRANCESCO PAOLO FULCI GuideràilCdadi“Ferrero” mentrecrescel’impegno socialedell’azienda MAURO GOLA Confermatoallaguida delComitatopiccolaindustria FULVIO RUFFIA IntervistaalSindaco diSanMicheleMondovì Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 27 giugno alle 13,25 á COLLEGATI SUBITO! A lato il codice QR del nostro sito internet, www.ideawebtv.it. Punta la fotocamera dello smartphone sul codice: sarai subito collegato con www.ideawebtv.it! rubriche 6 8 57 58 60 62 76 80 82 L’EDITORIALE Coppie di fatto e Costituzione IL FICCANASO Bambini kamikaze e le bestie CI VUOL FEGATO... Genitori “equivicini” CARA ZIA GIUGI L’uomo della tua vita MODA Il matrimonio d’agosto AL CINEMA Il terzo atto di “Transformers” TORINO & DINTORNI Gli imperdibili “Mtv days” IN CUCINA Le quattro stagioni in dispensa ARTE Il mese delle aste milionarie 44 á «SE TASSA DI SOGGIORNO SARÀ, ALMENO CHE SIA EQUA» È l’appello ai Comuni del presidente provinciale degli albergatori cuneesi, Piero Sassone (foto), lettere á Questa settimana troverete Parola ai nostri lettori da pag. 77 www.ideawebtv.it Il quotidiano on-line che ti offre in tempo reale notizie, interviste, avvenimenti e tutto lo sport della provincia di Cuneo á RICEVI IDEA A CASA TUA! Versamento su c/c postale n. 58370305 intestato a Uniart Snc di Borsalino Carlo & C., via Demetrio Castelli 13, 12060 Roddi (Cn). Causale: «Abbonamento annuale rivista IDEA» (decorrenza a partire dalla data del versamento). Oppure telefonare allo 0173-615282 L’editoriale UNIONI DI FATTO E COSTITUZIONE Claudio Puppione L’ARTICOLO 29 IMPEDISCE L’EQUIPARAZIONE LEGALE CON IL MATRIMONIO, MA IN QUESTO CASO (CHE STRANO) NON È UNA BESTEMMIA PENSARE DI CAMBIARE LE REGOLE STABILITE DAI PADRI COSTITUENTI A rticolo 29 della sacra e inviolabile Costituzione italiana, la più bella del mondo: «La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio». Carta canta: come si fa a riconoscere le unioni di fatto, siano esse eterosessuali o omosessuali? Eppure quelli stessi che strillano al vilipendio della Resistenza non appena qualcuno azzarda l’ipotesi di aggiornare la Costituzione perché, a ben oltre sessant’anni da quando fu scritta, il mondo, e con esso l’Italia, è cambiato (e molto), non si preoccupano di tirare dritto per la loro strada, con iniziative normative e legislative mirate a equiparare chi sta insieme senza essersi sposato e le coppie che si sono unite un matrimonio, civile o religioso che sia. Capita così di udire, cito a caso fra le dichiarazioni incredibili più recenti, l’ex ministro di Rifondazione comunista Paolo Ferrero che, in un contraddittorio radiofonico con Carlo Giovanardi, il quale gli segnalava proprio questo si presume non secondario ostacolo, più o meno ha replicato: «Beh, preso alla lettera l’articolo 29 potrebbe anche essere ostativo. Ma la società si è evoluta e ciò che non era pensabile nel 1948 oggi è normale. Quindi bisogna che le forze democratiche (non può mancare l’aggettivo “democratico”, quasi sempre con l’aggiunta dell’avverbio rafforzativo “sinceramente”, perché “gli altri” sono democratici per finta, ça va sans dire, nda) mettano mano alla modifica della Costituzione, per riconoscere i diritti che in un Paese civile spettano a milioni di coppie di fatto». Quindi quella norma della Costituzione contribuisce a mantenerci nel limbo dell’inciviltà giuridica. Quando lo dice Silvio Berlusconi, a proposito di altri articoli, è una bestemmia. Paolo Ferrero e la sua parte politica, invece, possono sbandierarlo ai quattro venti senza offendere i Padri costituenti: la loro è una doverosa richiesta di maggiore democrazia, o quanto meno un’opinione più che lecita. In effetti lecita lo è, ma non si capisce perché non lo siano quelle del centro-destra. Ecco l’ennesimo esempio di quel doppiopesismo che al sottoscritto provoca l’insorgere dell’orticaria. Per tacere, parlando di coppie di fatto, della strenua difesa dei diritti degli omosessuali portata avanti dagli stessi che, negli anni Ottanta, prendevano a sberle gli attivisti del Partito radicale chiamandoli culattoni. n A PROPOSITO DELLE COSIDDETTE MACCHINE DEL FANGO: CE NE SONO DI BUONE, A QUANTO PARE “La Repubblica” e le altre testate “sinceramente democratiche” usano gli stessi sistemi che attribuiscono a “Il giornale” Ciò che i quotidiani italiani stanno pubblicando in merito all’inchiesta sulla presunta P4 (di questo passo, entro un paio d’anni Henry John Woodcock e colleghi arriveranno alla P10, e non è detto che si fermino lì) è rivoltante, e non per gli altrettanto presunti reati su cui si indaga, ma per la violazione di ogni privacy. Il richiamo al film “Le vite degli altri”, per chi l’ha visto e non ne ha sentito solo parlare, è quanto mai opportuno, così come sarebbe bene che tutti lo vedessero. Qui merita di essere sottolineato come la “macchina del fango” del cui utilizzo sarebbero maestri quelli de “In giornale” e di “Libero” sia sfruttata assai bene anche dal quotidiano diretto da Ezio Mauro. Un solo esempio fra i tanti possibili, sempre a proposito di P4: “La Repubblica”, sotto il titolo “I protagonisti”, ha pubblicato alcune foto con relativa didascalia. C’era anche Vittorio Feltri, con il commento: «Il giornalista confessa a Bisignani: “Quando schioda Berlusconi mi candido io”». Ma Feltri quella frase non l’ha mai detta. Le intercettazioni riportano, invece, un colloquio fra Enrico Cisnetto e Bisignani, con il primo che faceva illazioni a proposito di presunte ambizioni di Feltri. Il commento del diretto interessato è condivisibile: «Ai giornalisti dalla penna rossa di De Benedetti non importa (che la frase attribuita a Feltri non sia vera, ndr): devono dimostrare delle tesi, alla faccia dell’informazione libera e soprattutto corretta che dicono di rappresentare». 6 á 30 giugno 2011 Il ficcanaso I BAMBINI KAMIKAZE E LE BESTIE Antonio Barillà I FONDAMENTALISTI ISLAMICI VARCANO UNA NUOVA FRONTIERA DELL’ORRORE RICORRENDO ALL’INFANZIA PER LE MISSIONI SUICIDE. L’ULTIMO CASO IN PAKISTAN: PER FORTUNA LA PICCOLA (E INCONSAPEVOLE) SOHANA È STATA FERMATA IN TEMPO 8 á 30 giugno 2011 M ille volte, rovistando nella cronaca, ci è capitato di commuoverci per poveri bambini: oltraggiati, sfruttati, umiliati, dimenticati. Di rado, però, sdegno e tenerezza avevano raggiunto forza come per Sohana, 9 anni di ingenuità che uomini senza scrupoli volevano trasformare in martire inconsapevole. Sohana è stata bloccata dalle forze di sicurezza nel distretto del Basso Dir, Pakistan nord-occidentale: aveva addosso un giubbotto esplosivo e s’avviava, lenta, al check-point. Piccola kamikaze? Ma si può esserlo a quell’età? Se anche t’hanno convinto, in realtà t’hanno plagiato... Sohana, se possibile, peggio. È stata costretta e ingannata: costretta a raggiungere il posto di controllo, ingannata perché istruita a schiacciare un bottone senza conoscerne le conseguenze. Un poliziotto, per fortuna, ha notato un rigonfiamento innaturale sotto la veste e l’ha fermata prima che seminasse morte. Lei ha raccontato, in lacrime, d’essere stata rapita, trascinata a forza su una macchina e portata via dal villaggio, sedata, mandata a immolarsi e ammazzare con in mano una foto del check-point. Suo papà è un disabile, mamma s’arrangia facendo la sartina: scenari di miseria ideali per i ladri di bambini. Molti vengono rapiti, infatti, e spesso sono orfani; altri comprati da famiglie poverissime. Ma ai genitori, in questo caso, non si dice che moriranno: solo che saranno allevati per combattere i nemici di Dio. Fino a pochi anni fa, erano usati per fuoriviare i controlli (le macchine con piccini a bordo destano meno sospetti), poi c’è stata l’evoluzione imperdonabile e agghiacciante, la loro trasformazione in kamikaze. Esistono video che li mostrano intruppati in campi dove qualcuno li indottrina, inculcando assiomi che in età così tenere non puoi filtrare con strumenti culturali e capacità critiche, ma ci sono anche casi di piccoli sedati e drogati, con detonatori comandati a distanza celati dai vestiti. Un fenomeno terribile e non solo pakistano che è specchio di due realtà: la difficoltà dei terroristi islamici di reclutare kamikaze tra gli adulti e la conferma di una spregiudicatezza orribile e illimitata. Una spregiudicatezza testimoniata alla Bbc da Abdus, oggi 14 anni, bambino cooptato dai terroristi, convinto a guadagnare il paradiso sacrificandosi, minacciato e sfuggito alla morte solo per caso come Sohana. Ricordiamoci anche di loro, quando parliamo di bambini meno fortunati dei nostri: bambini soldato, spose bambine, prostitute bambine, bambini senza scuola e medicine, senza cibo e senza futuro... Ricordiamoci di loro, di Abdus e Sohana, ma anche dello scolaro senza nome, di dodici o tredici anni secondo i sopravvissuti, spedito contro l’auto di un generale a Kirkuk, in Irak, pure lui avvolto in una cintura esplosiva, o del ragazzino che si è suicidato a Kabul trascinando nella tomba quattro innocenti. Vittime che mietono vittime, nelle mani di aguzzini spietati che non hanno nemmeno l’egoistica coscienza del reclutatore intervistato tempo fa da “Time”, orgoglioso perché il figlioletto di 9 anni gli aveva confidato di voler diventare un martire pure lui, eppure pronto a dissuaderlo spiegando che «fare il martire non è quello che ci si aspetta da un ragazzino della tua età». Carlo Bottero O ltre 250 persone, rappresentative del mondo imprenditoriale, in prevalenza responsabili di piccole e medie imprese piemontesi, hanno partecipato alla prima edizione dell’“International open day” organizzato dalla Banca Regionale Europea al Museo nazionale dell’automobile di Torino, con l’obiettivo di fornire uno scenario di riferimento sulle opportunità dell’internazionalizzazione e raccogliere le esigenze del tessuto produttivo e terziario che vuole investire sullo sviluppo all’estero. Dalle sessioni di workshop e dai contatti diretti avuti con i partecipanti tramite incontri “one to one” e negli otto desk dedicati ai Paesi in cui UBI Banca è operativa emerge la volontà delle imprese di valutare opportunità di investimento in nuovi mercati, non solo attraverso la delocalizzazione produttiva, ma anche con la penetrazione attraverso strategie di insediamento all’estero. In questo senso tra i mercati Bric (Brasile, Russia, India e Cina) risulta crescere l’appeal verso l’India, con le sue regioni speciali, mentre si conferma costante l’interesse per gli altri tre mercati stranieri, considerati dal panel di manager e imprenditori quelli a più alto sviluppo potenziale per i prossimi anni. A livello europeo, invece, ha suscitato molto interesse l’intervento sullo stato dell’economia spagnola, visto il contingente momento attraversato e i solidi legami con il nostro Paese. Con una presenza internazionale significativa in queste aree del mondo e una forte expertise a livello di conoscenza dei mercati e delle relazioni istituzionali tramite il Gruppo UBI Banca, la Banca Regionale Europea accompagna infatti le piccole e medie imprese italiane verso i mercati esteri a Cresce l’appetibilità delle regioni speciali dell’India e resta alta l’attenzione verso Cina, Russia e Brasile. Il Gruppo Ubi Banca, al quale appartiene la Banca Regionale Europea, conferma gli oltre 50 accordi di collaborazione con banche estere e organismi sovranazionali per facilitare l’attività delle imprese in specifici contesti economici Pmi: crescere all’estero con Bre Successo della prima edizione del workshop organizzato dalla Banca Regionale Europea maggiore potenzialità, non solo attraverso il sostegno finanziario, ma favorendo accordi di cooperazione con le istituzioni locali, attività di ricerca e di definizione di potenziali partner commerciali e industriali, consulenza legale per operazioni di joint venture e studi di fattibilità o ricerche di mercato. Tra le aree di maggiore sensibilità da parte delle imprese italiane si segnala quella della consulenza per l’ingresso nei nuovi mercati, dove risulta ancora prevalente la preferenza a costituire uffici di rappresentanza, ma cresce la propensione a realizzare joint venture con operatori locali. In questo contesto le competenze delle società del Gruppo Ubi Banca consentono di affrontare l’internazionalizzazione attraverso strumenti finanziari dedicati che coprono anche le aree del factoring e del corporate banking. Il direttore generale della Banca Regionale Europea, Roberto Tonizzo, nel commentare l’attuale congiuntura economica piemontese, in chiaro recupero sulla crisi patita, ha evidenziato come l’interscambio sia ora l’elemento trainante per la crescita delle imprese, piccole e medie, della nostra regione. La Banca Regionale Europea ritie- ne che le imprese italiane abbiano da sempre le caratteristiche per distinguersi in mercati fortemente competitivi e di grande espansione come quelli affrontati durante i workshop, in quanto posseggono un livello qualitativo e una visione imprenditoriale vincente. L’appuntamento “International open day” conferma la vocazione del Gruppo Ubi Banca e della Banca Regionale Europea a offrire consulenza e supporto alle imprese che vogliono competere nell’attuale scenario globale per porsi in primo piano in un contesto sempre più competitivo. ip - per emergere in uno scenario sempre più competitivo Ü 30 giugno 2011 Ü 9 Cavour nel 1852-53 avviò la compagnia armatoriale “Transatlantica” con cospicui aiuti governativi e stimolò, concordandoli con Raffaele Rubattino, i collegamenti marittimi con le isole, con il sud e con il bacino del Mediterraneo. SENZA LA TAV IL PIEMONTE ARRETRERÀ Bartolomeo Giachino ‰ Pubblichiamo, e siamo orgogliosi di farlo, un’ampia sintesi dell’intervento del sottosegretario di Stato ai trasporti, Bartolomeo Giachino (foto), al recente convegno torinese organizzato da tredici associazioni produttive del Piemonte in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. D a trent’anni il Piemonte è la regione italiana che cresce di meno. La produzione industriale 2010 è inferiore al livello del 2000. Se il Piemonte e il nord-ovest vogliono ritornare a crescere di più devono lavorare a Per il sottosegretario di Stato ai trasporti, Bartolomeo Giachino, dal 1975 in Piemonte ha iniziato a prevalere la cultura del “no”, fra i principali responsabili della stagnazione economica della regione. In quello stesso anno l’emendamento “Libertini” bloccò la costruzione di autostrade in tutta Italia 10 Il sottosegretario Giachino: «È un’opera indispensabile anche (e soprattutto!) per le fasce più deboli della popolazione» nuovi motori di spinta dell’economia in aggiunta al manifatturiero che ci ha resi famosi nel mondo, come le infrastrutture e la logistica. La delocalizzazione e la deindustrializzazione ci hanno penalizzato di più di altri, ma ci hanno penalizzato molto i “no” alle infrastrutture che ebbero inizio proprio a Torino nel 1975 (“no” alla metropolitana, “no” alle grandi opere, con l’emendamento dell’on. Lucio Libertini del Pci che bloccò per 25 anni la costruzione delle autostrade) e proseguono oggi con il “no” alla Tav. Il Piemonte che cresce di meno da tempo non crea più posti di lavoro veri e a tempo indeterminato penalizzando i giovani e gli emarginati delle periferie non toccate dall’abbellimento del centro della città. Questo è il tema centrale per i piemontesi, non altro! I partiti e le forze economiche, sociali e religiose della regione sono interpellati sulle scelte da fare, oggi e non domani, per la ripresa della crescita, unica strada á 30 giugno 2011 á opere pubbliche nella bufera per la creazione di lavoro per i giovani. Discutere di assistenzialismo è utile, ma non basta, anzi, visto l’alto debito pubblico si può dire che di assistenzialismo si muore. L’appello, dal Parlamento alle massime istituzioni civili e religiose, è non a generici “volemose bene”, ma ad abbandonare il “no” per scegliere la strada del futuro come fecero Cavour e i piemontesi di 160 anni fa. I vescovi, i parroci, gli insegnanti devono spiegare ai fedeli e ai giovani non solo l'importanza dei referendum, ma la grande importanza della Tav. Per il futuro del Paese e del Piemonte è decisivo scendere in campo per realizzare ora la Tav. La crescita è nell’intesse generale, ma è prioritaria per i più deboli. Sono d’accordo con Piero Fassino DA “TOTA VIRGINIA”, A SERRALUNGA... Il 2 luglio l’esponente del Governo farà il punto con gli amministratori del territorio Sabato 2 luglio, presso il salone dell’albergo-ristorante “Tota Virginia” di Serralunga d’Alba, avrà luogo un tavolo tecnico a cui presenzierà il sottosegretario di Stato ai trasporti, Bartolomeo Giachino. L’esponente del Governo, canalese d’origine, si confronterà con l’Amministrazione civica del paese guidato da Gianfranco Capoccia e i primi cittadini dell’unione di comuni “Colline di Langa e Barolo”. Al centro dell’incontro, il cui inizio è fissato per le 10,45, saranno i trasporti e le infrastrutture della zona, al fine di fare il punto della situazione e di valutare quali interventi (e quando) si potranno realizzare, con l’obiettivo di incidere positivamente su uno dei punti chiave per il territorio e il suo sviluppo economico. e Roberto Cota: occorre crescere di almeno 2 punti di Pil l’anno. Le condizioni per lo sviluppo sono le stesse del Piemonte di Cavour: 1) infrastrutture di trasporto, energia e ricerca (quella era l’Italia di Galileo Ferraris); 2) da mera “espressione geografica” l’Italia, con il Risorgimento, divenne unita politicamente, ma economicamente fu unita dalle ferrovie disegnate minuziosamente da Cavour, il quale ne sottolineava i benefìci per il trasporto sia delle merci che dei cittadini provincia per provincia (si può dire che Cavour scrisse un vero e proprio Pia- Nel suo ultimo discorso alla Camera del Regno d’Italia (27 maggio 1861), colui che è stato definito il più grande statista europeo dell’800 affermò che le ferrovie avrebbero permesso di integrare le risorse economiche di un Paese in posizione di «periferia relativa». Noi, cari amici della bassa Val Susa e della cintura di Torino, siamo ancora lì: senza la Tav i collegamenti con il più grande mercato di consumi del mondo (l’Europa) sarà più difficile e, soprattutto, torneremo a essere una «periferia relativa». Alla linea ferroviaria Torino-Genova costruita dallo Stato, Cavour no della logistica). Mi piacerebbe che le Ferrovie dello Stato divulgasero l’ampio scritto dello statista sul ruolo della strada ferrata, in occasione dell’inaugurazione della stazione ferroviaria di Roma intitolata, appunto, a Cavour. Se i mazziniani (come dice Rosario Romeo) volevano unire il Paese con le insurrezioni e con le guerre d’indipendenza, Cavour lo voleva unire economicamente e socialmente con la ferrovia. Egli vedeva nello sviluppo economico il progresso dei popoli, una concezione che dal 1975 il Piemonte via via ha perso per il prevalere della cultura del “no”. Per Cavour (discorso alla Camera del Regno di Sardegna del 14 aprile 1851), l’unica strada percorribile era «l’espansione verso l’Europa, attraverso i collegamenti ferroviari, con l’incremento di domanda che questi creeranno». contava di affiancare non solo il collegamento con la Francia attraverso il Frejus, ma anche la congiunzione tra Alessandria, la Svizzera e il lago di Costanza che avrebbe assicurato al capoluogo ligure collegamenti in grado di consentirgli di contendere a Marsiglia il traffico merci da e verso l’Europa centrale. A questi raccordi ferroviari doveva corrispondere il potenziamento del porto genovese con lo spostamento della base navale a La Spezia e la creazione di un moderno “dock” di tipo inglese nella vasta area resa disponibile al traffico merci, a diretto contatto con le installazioni ferroviarie. Per evitare che sullo Stato gravasse l’intero costo delle nuove iniziative, lo statista scelse la via della collaborazione tra finanza pubblica e privata. Certo quei tracciati oggi non sarebbero più adeguati: non IL BILANCIO CONSOLIDATO DI “EGEA” Nel 2010 il dato della produzione ha raggiunto i 518 milioni di euro (con un utile di lordo di 8,6) È stato presentato il bilancio consolidato del gruppo “Egea” che conferma lo sviluppo costante della multiservizi albese. Il valore della produzione si attesta su 518 milioni di euro, più che raddoppiato nell'ultimo quadriennio, incrementato di oltre 180 milioni di euro in soli dodici mesi. La vendita di energia elettrica e di gas continua a farla da padrona, ma grandi soddisfazioni ha dato anche il settore legato alla cogenerazione e al teleriscaldamento. Altrettanto soddisfacente è stato il settore della distribuzione gas grazie anche alle concessioni ottenute tramite gara pubblica, che hanno consentito di estendere le aree servite. Si è mantenuta stabile rispetto agli anni precedenti la chiusura d’esercizio delle società del gruppo che si occupano di ciclo idrico integrato e servizi ambientali consentendo di effettuare buoni investimenti per migliorare entrambi i servizi. L’utile lordo si è attestato su 8,6 milioni di euro. In miglioramento è anche il rapporto tra indebitamento e patrimonio netto. Sono numeri che esprimono come «la nostra crescita sia anche capacità di produrre ricchezza», ha evidenziato l’amministratore delegato, PierPaolo Carini (foto sopra), «oltre che di coprire investimenti consistenti, più di 15 milioni di euro nel 2010, 180 milioni nell’ultimo quadriennio, effettuati perlopiù in autofinanziamento». si possono trainare le merci sino a 1.300 metri sul livello del mare e i nuovi tunnel sono a 500-600 metri d’altitudine, ma, se vogliamo spostare quote importanti del trasporto merci che, con la globalizzazione e lo sviluppo dell’economia cinese e degli altri tre Paesi Bric (Brasile, Russia e India) è destinato a crescere a ritmi importanti, è fondamentale realizzare le reti di trasporto previste dall’Europa. I trasporti e la logistica per il Piemonte possono essere la “Fiat del futuro”, grazie all’incrocio a Novara di due corridoi ferroviari e al ruolo naturale di retroporto dei porti di Genova e Savona i quali in 5 anni raddoppieranno la capacità di attrarre traffico merci e container. Due milioni di questi ultimi significano almeno 4 miliardi di valore aggiunto logistico che, se saremo capaci di gestirlo negli inter- porti piemontesi (Novara, alessandrino, Cuneo e Orbassano), come ho previsto nel Piano nazionale della logistica, potranno darci oltre 30.000 posti di lavoro in più. Ma per ottenere questo risultato la Tav va realizzata. Capisco le preoccupazioni, ma chi, per missione o per passione, dedica la vita ai più deboli e agli emarginati dovrebbe sapere quello che i parroci degli anni ’50 sapevano bene: il lavoro è il momento più alto della dignità dell’uomo e lo rende libero. Ecco perché sono triste di fronte ai comportamenti di parte del mondo sindacale e religioso. 30 giugno 2011 Ü 11 Claudio Puppione Come la Presidente stessa spiega colloquiando con “IDEA”, la sola estensione territoriale della Granda impone a chi l’amministra un costante impegno quotidiano. A essa si sommano le problematiche ordinarie e quelle legate al difficile momento vissuto da tutti gli enti locali. Però per Gianna Gancia il bilancio è positivo sia per i risultati ottenuti e quelli in arrivo, sia dal punto di vista della gratificazione personale. Nelle immagini di la vediamo durante i sopralluoghi compiuti a Neviglie (per verificare lo stato delle frane) e sul cantiere dell’Asti-Cuneo (nelle pagine successive, dove ospitiamo anche una foto relativa alla recente inaugurazione della variante di Pianfei) 12 GIANNA GANCIA: «IL MIO IMPEGNO PER LA GRANDA» Grazie ai progetti per Tenda e Asti-Cuneo nel 2012 saremo fra le tre Province italiane con maggiori investimenti in corso I l 6-7 giugno 2009 Gianna Gancia, leghista alla guida della coalizione di centrodestra, stravinse le elezioni provinciali con il 54,1 per cento, lasciando al 30,4 per cento il candidato del centro-sinistra, Mino Taricco. I dati assoluti sono forse ancora più significativi: 179.172 voti per la più giovane Presidente di Provincia della penisola e 100.658 per il suo principale avversario, reduce da quattro anni nello strategico, in particolare per la Granda, Assessorato regionale all’agricoltura. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti. “IDEA” ne ha parlato con Gian- na Gancia, iniziando dalla richiesta di un bilancio dei due anni passati alla guida della Provincia. «È stata un’esperienza densa d’impegni e con tanto, tanto lavoro quotidiano. Né potrebbe essere diversamente in una Provincia come la nostra, più estesa della Liguria e articolata in ben 250 Comuni, per due terzi in area montana. Tanto impegno, ma anche molte soddisfazioni: amo stare con la gente e direttamente dalla gente prendere la carica per andare avanti pur nelle difficoltà quotidiane». Quali i progetti portati a compimento, quali quelli impostati e quali quelli ancora da affrontare? «In pratica non è passato giorno á 30 giugno 2011 á l’intervista senza che mi dedicassi alle grandi opere attese dalle famiglie e dalle aziende della Granda. Sul Tenda siamo al dunque, l’Anas sta per aggiudicare la gara e conto che a cavallo di fine anno si possa partire con i lavori. Tempi simili per il lotto albese dell’Asti-Cuneo: le autorizzazioni ministeriali dovrebbero arrivare in tempo per consentire l’avvio dei cantieri entro pochi mesi. Questi due progetti equivalgono a investimenti per un miliardo di euro: credo che non sia un risultato da poco, tant’è che nel 2012 saremo fra le tre Province italiane con maggiori investimenti in corso. Abbiamo poi continuato l’opera di “sbaraccamento” dalle “PAR CONDICIO” NELLA SCUOLA! Una proposta affinché i precari del centro-nord non siano scalzati e privati d’ogni prospettiva Gianna Gancia ha pubblicato questo commento sulla sua pagina Facebook: «Nei nostri paesi all’inizio era il maestro, punto di riferimento d’una comunità, quasi un sacerdote laico chiamato non solo a insegnare, ma a essere punto di riferimento ben oltre i propri compiti didattici. Da lui i nostri bisnonni andavano per scrivere lettere, magari ai propri figli impegnati in guerra. O ai parenti lontani di cui poco si sapeva, spesso emigrati oltre oceano per cercar fortuna in tempi in cui internet era di là da venire e la corrispondenza era l’unica via di comunicazione. Poi vennero la scolarizzazione e l’alfabetizzazione di massa: benvenute, perché consentirono passi avanti inestimabili. E vennero le maestre, e i professori. La scuola dell’obbligo e quella superiore. L’università. È cambiata, la società, anche nella nostra provincia. Ma credo che a tutt’oggi nella nostra comunità si guardi con rispetto a maestri e professori, a chi insegna ai nostri figli. Nei giorni scorsi il Parlamento è stato chiamato a esaminare la proposta di un “bonus di permanenza”, uguale in tutta Italia, per i docenti: un meccanismo, un punteggio aggiuntivo che deve servire a scongiurare il fatto che gli insegnanti precari di casa nostra siano immancabilmente sorpassati in graduatoria da chi viene da altrove. La proposta, del senatore Mario Pittoni, è di assoluto buon senso e mi auguro che davvero il legislatore riesca a recepirne la sostanza. Che poi vuol dire dare una chance a chi conosce la propria realtà, a chi vi è impegnato in prima persona. Ed evitare che migliaia di precari nel centro-nord siano scalzati e privati d’ogni prospettiva. Non difendo steccati né trincee: non rientra nel mio carattere. Penso, invece, che si tratti di “par condicio”. Perché troppo spesso si ha l’impressione che la burocrazia ministeriale si sia da lungo tempo impossessata della scuola tra graduatorie sconfinate e immissioni in ruolo sempre più rare. Perché non può tornare il tempo del maestro del paese. Ma neppure possiamo rassegnarci alle distorsioni che la burocrazia didattica reca con sé, alimentando contrapposizioni tra figli e figliastri a scapito dei nostri giovani». società partecipate non strategiche, sopprimendo oltre quaranta poltrone: avevamo d’altronde scritto nel programma che gli enti non sarebbero stati moltiplicati oltre la necessità. Ma direi che, in generale, l’azione amministrativa si è concentrata nell’ottimizzazione della spesa corrente per consentire maggiori margini d’investimento in conto capitale. Una scelta doverosa in tempi di crisi, nei quali l’ente ha destinato impegno e risorse anche alle realtà produttive, non limitandosi alle attività della formazione professionale o dei centri per l’impiego, ma consentendo in decine di casi l’anticipo della cassa integrazione, opera- zione che è stata estesa, per la prima volta, alla cassa in deroga». Come sono i rapporti con gli alleati del centro-destra e quelli con l’opposizione dopo il biennio di rodaggio degli equilibri fissati dalle elezioni provinciali? «Rapporti ottimi nella maggioranza, improntati a trasparenza e concretezza. Anche con l’opposizione direi che, al netto di divergenze programmatiche che pur ci sono, le contrapposizioni non sono mai state fini a se stesse e che non di rado si è trovato il modo di collaborare. Nell’ultimo Consiglio provinciale, per esempio, all’unanimità abbiamo approvato una variazione al bilancio che consente 3 milioni d’in- CON IL CORPO FORESTALE, GUERRA SENZA QUARTIERE Salvaguardia del territorio e contrasto all’abbandono dei rifiuti lungo le strade della Granda sono le linee guida del sopralluogo lungo le strade della Val Tanaro e della successiva conferenza stampa nella caserma “Galliano” di Ceva che hanno visto impegnati il presidente della Provincia, Gianna Gancia, il comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato, Paolo Salsotto, e il capocompartimento Anas del Piemonte, Raffaele Celia (le foto a sinistra si riferiscono questa iniziativa). All’incontro hanno partecipato sindaci e amministratori in rappresentanza dei Comuni at- vestimenti su frane e dissesti. Sui problemi concreti ci si ritrova. Ed è giusto così». Fra i punti forti della sua Presidenza figura la “consonanza di vedute” con Regione e Governo centrale. Questa situazione quali frutti concreti ha portato? «Il confronto con i livelli di governo superiori è serrato, com’è doveroso in una provincia che ha sempre dato tanto, ma senza ricevere altrettanto. È positivo, direi, ma assolutamente istituzionale. Anche perché non dobbiamo chiedere favori, ma solo che ci sia riconosciuto quel che ci spetta. Lo abbiamo fatto con efficacia sul decreto legge 78/2010, laddove prevedeva un’ingiusta sperequazione tra aziende della Granda e aziende siciliane rispetto ai danni alluvionali, ottenendo lo stralcio del comma contestato. E siamo ogni giorno impegnati a risolvere criticità puntuali di nostre aziende, sempre nel rispetto doveroso delle norme e delle procedure». Con la sola eccezione di Mondovì, invece, le principali città della Granda non sono amministrate da una parte politica “amica”. Questo cosa comporta a livello di rapporti fra le ammi- 14 nistrazioni civiche e quella provinciale? «Anche in questo caso i rapporti sono assolutamente istituzionali anche perché, nell’esercizio delle mie funzioni, non faccio distinzioni tra destra e sinistra, ma tra cose utili per i cittadini e cose che lo sono meno. Dobbiamo, insieme, saperci concentrare sulle priorità davvero strategiche, fare squadra per ciò che serve ai cittadini». Ci piacerebbe chiederglielo, ma ci rendiamo conto che, per motivi più che comprensibili, difficilmente lo farebbe. Quindi non le sollecitiamo una “pagella” per ciascun assessore, ma della Giunta nel suo complesso sì... «Non credo sarebbe corretto un giudizio da parte mia. Mi limito a dire che la Giunta sta lavorando concretamente, con sobrietà e che i rapporti sono ottimi sia all’interno della Giunta che in Consiglio». È innegabile che l’azione del Governo nazionale da mesi sia frenata dalle vicende interne al Pdl e anche da quelle personali di Silvio Berlusconi. Lei teme che le fibrillazioni romane possano interferire sulla concretizzazione dei progetti che più stanno a cuore alla Lega, il fede- á 30 giugno 2011 á l’intervista traversati dalla statale 28, ovvero Ceva, Lesegno, Bagnasco, Nucetto, Perlo, Priola, Alto, Caprauna, Garessio e Ormea. «Ritengo importante», ha detto Gianna Gancia, «diffondere un messaggio unitario sul contrasto all’inquinamento sui cigli delle strade, troppo spesso ridotti a discariche a cielo aperto. Durante il sopralluogo abbiamo visto rifiuti di ogni genere: lattine, cartacce, bottiglie di plastica e perfino un’auto abbandonata. La scelta del cebano del resto non è legata a una criticità particolare: purtroppo, siamo di fronte a un’inciviltà che si estende all’intera rete viaria della Granda. Per ralismo per primo? «Lo escludo, soprattutto per la riforma federale per cui siamo ormai agli atti definitivi. E sarà un’autentica rivoluzione nel nostro Paese, in cui per sessant’anni si è ragionato sulla spesa storica. Passeremo ai costi standard, ovvero ogni ente avrà in proporzione a quanto serve per erogare servizi e fare investimenti. Finirà la stagione dei figli e figliastri. Le amministrazioni che spendevano troppo e male tireranno la cinghia. Per tutte s’inizierà a rendere conto direttamente ai contribuenti della qualità della spesa. State certi che migliorerà... Non è possibile che la stessa cosa, ma- questo, d’intesa con il Corpo forestale, la Provincia ha deciso di sostenere azioni mirate. La situazione sta migliorando, grazie all’impegno di tanti: rinnovo l’appello alla sensibilità in materia, tanto più importante in un territorio come il nostro che investe nel turismo e nella cultura dell’accoglienza». «La pulizia della strade», ha aggiunto l’amministratrice, «è un biglietto da visita importante per il territorio. Quattro sono, a mio parere, le parole chiave per risolvere il problema: educare, sensibilizzare, prevenire e, da ultimo, punire». Il Corpo forestale dello Stato tra novembre 2010 e aprile 2011 «Siatene certi: col federalismo la gestione del denaro pubblico migliorerà di molto. E il Codice delle autonomie semplificando gli enti locali farà il resto!» ALL’ABBANDONO DEI RIFIUTI SULLE STRADE ha condotto un’azione di contrasto agli illeciti collocata nell’ambito della convenzione in materia di contrasto dell’abbandono di rifiuti lungo le carreggiate siglata proprio a novembre da Provincia e Forestale. Sono stati contestati 46 verbali amministrativi, per un importo di 47.806 euro. Di questi, la metà esatta hanno riguardato l’abbandono o il deposito incontrollato di rifiuti di varia natura, 15 l’omessa riconsegna ai centri di raccolta di veicoli a motore fuori uso e i restanti 8 irregolarità nella tenuta di registri e formulari. Le notizie di reato inoltrate alla magistratura nello stesso pe- riodo sono 17 (5 per smaltimento illegale di rifiuti mediante interramento, 3 per abbandono di rifiuti da parte di impresa, 3 per attività di recupero non autorizzata). Sono inoltre stati inoltrati a sindaci e Provincia, per gli adempimenti di competenza, 46 rapporti amministrativi (20 per abbandoni di rifiuti a opera di ignoti). La tutela dell’ambiente, con particolare attenzione all’abbandono dei rifiuti, è inoltre stata diffusa dal Corpo forestale anche in ambito didattico con 32 interventi, corrispondenti ad altrettanti istituti scolastici, per un totale di 82 classi e 1.426 bambini coinvolti. gari una siringa, costi 100 in una realtà e 1.000 in un’altra. Quando gli amministratori risponderanno per le entrate direttamente ai cittadini, dovranno giocoforza pensarci due volte prima di chiedere più soldi. È chiaro che occorrerà un po’ di tempo». Occorre ridurre la spesa pubblica, su questo tutti sono d’accordo. Al proposito qualcuno sostiene che le Province andrebbero soppresse. Lei che ne dice? «Penso una cosa molto semplice: che tra Comune e Regione ci sia spazio per un ente intermedio unico. Oggi abbiamo Province, Camere di commercio, Prefetture, Atl, Ato rifiuti, Ato risorse id- riche, Comunità montane, Consorzi socio-assistenziali, Consorzi rifiuti... Tutto ciò dev’essere semplificata per lasciar spazio a un unico ente. Il Codice delle autonomie in elaborazione va proprio in questa direzione e davvero spero che sia approvato entro l’anno. Quando ci sono troppi enti a far la stessa cosa, i meriti e le colpe non sono di nessuno. Bisogna mettere al bando lo sport nazionale dello scaricabarile. Ce lo chiedono i cittadini e le aziende che della troppa burocrazia non sanno più che farsene. Sul numero delle Province, non ho tabù nel senso che, se la Provincia di Cuneo è grande più della Liguria, altre sono di dimensioni minime. Occorre quindi abolire le Province inutili, quelle troppo piccole, non le “inutili Province”: questo è esattamente l’obiettivo del Codice delle autonomie al vaglio del Parlamento. Basti pensare che in Piemonte, sommando i territori di Vercelli, Novara, Verbania e Biella, non si arriva alla superficie della Granda». Elena Elia U «PARTORIRAI CON DOLORE» NO, GRAZIE! na nuova conquista per il mondo femminile. Anche in questa chiave si può leggere l’avvicinarsi della possibilità, per le donne, di scegliere un parto in sicurezza e senza dolore grazie al ricorso all’analgesia peridurale, com’è emerso durante il convegno organizzato ad Alba dalla presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia, e dall’assessore provinciale alle pari opportunità, Anna Mantini (coordinatrice della serata), in collaborazione con le associazioni “Donne per la Granda”, Fidapa, Soroptimist e Zonta club. L’iniziativa ha avuto luogo presso l’ex chiesa di San Giuseppe e ha riscontrato grande partecipazione, al pari di quella analoga tenutasi a Saluzzo nei giorni precedenti. Dopo una breve introduzione a cura del “padrone di casa” Roberto Cerrato, presidente del centro culturale “San Giuseppe”, la presidente Gancia ha espresso la ferma convinzione, condivisa da esperti, dirigenti medici e isti- 16 Nel convegno organizzato dalla Provincia ad Alba, dopo quello di Saluzzo, la strategia per diffondere l’anestesia epidurale in Granda tuzioni presenti, che la diffusione dell’anestesia epidurale sia «un imperativo morale», aggiungendo: «Se oggi noi donne abbiamo dei diritti è perché le nostre nonne e bisnonne hanno lottato per essi. Allo stesso modo, noi dobbiamo lottare per le nostre discendenti». L’assessore comunale albese Leopoldo Foglino, intervenuto in rappresentanza del sindaco, Maurizio Marello, ha sottoscritto «l’impegno ad alleviare una forma di sofferenza davanti alla quale spesso ci si sente impotenti», così come ha fatto il commissario dell’Asl Cn2 di Alba-Bra, Giovanni Monchiero, il quale tra l’altro ha affermato: «Le nostre strutture sanitarie negli ultimi anni hanno fatto grandi passi avanti in questo campo grazie al cambiamento delle tecniche e alla dedizione del personale». Ha poi preso la parola il presidente della Regione, Roberto Cota: «L’anestesia epidurale nell’assistenza del parto rientra tra le prestazioni garantite dal sistema sanitario regionale. La sfida è, quindi, organizzare il servizio in maniera più capillare e in ciò può venirci in aiuto la riforma sanitaria in atto sul suolo piemontese, attraverso la formazione del personale e la razionalizzazione della prestazione. Si tratta, dunque, di una scelta politica già effettuata in maniera convinta». Questo riceve conferma dall’impegno assunto dalla Provincia di Cuneo con l’approvazione di un ordine del giorno finalizzato a una maggiore diffusione del servizio, oggi assicurato solo dall’ospedale del capoluogo. «L’impegno della Regione», ha á 30 giugno 2011 á la buona sanità che... migliora ancora L’iniziativa ospitata dall’ex chiesa di San Giuseppe, a cui ha preso parte Roberto Cota, è stata promossa da Gianna Gancia e dal suo assessore alle pari opportunità, Anna Mantini. Alla serata era presente anche Paolo Monferino, direttore generale della sanità piemontese La tecnica fu introdotta agli inizi degli anni Trenta dal professor Achille Mario Dogliotti, cardiochirurgo torinese di fama mondiale, fautore della Scuola italiana di anestesiologia. Nato sotto la Mole nel 1897, morì nella sua città nel 1966. commentato l’assessore Mantini, «alimenta la speranza di un’attesa breve per vedere introdotta la procedura del parto con peridurale quanto meno nei principali nosocomi del territorio. La scelta della sede di questa sera non è casuale: a Verduno sorgerà, infatti, un nuovo grande ospedale. Le relazioni dei medici del “Santa Croce” di Cuneo e l’entusiasmo e la capacità di progettare dei colleghi albesi sono ottimi presupposti per costruire il futuro». A riportare l’esperienza del capoluogo provinciale sono stati Pier Dino Rattazzi e Giuseppe Cornara, primari, rispettivamente, del reparto di ginecologia e ostetricia e di quello di anestesia e rianimazione, nonché la dottoressa Maria Bruno e la capo ostetrica Federica Ferrero. Dai loro interventi sono emersi dati piuttosto significativi. La prima parto-analgesia effettuata a Cuneo risale al 2000. Oggi sono nove gli anestesisti con specializzazione in campo ostetrico attivi nella struttura. I parti che fanno ricorso all’analgesia peridurale rappresentano il 12 per cento del totale, anche perché non tutte le donne provano un dolore tanto intenso da richiederla. Quanto all’ospedale di Alba, sono intervenuti il dirigente medico della Struttura complessa di ginecologia, Andrea Tarani, quello di anestesia e rianimazione, Luca Sivera, nonché l’assistente medico di anestesia e rianimazione, Paola Sguazzini. Il primo, dichiaratosi «entusiasta» di questo metodo «che consente alla donna di scegliere come partorire», ha citato la propria esperienza in un ospedale di Dublino dove si effettua l’analgesia epidurale con conseguente riduzione del ricorso al parto cesareo e, nel contempo, del dispiego di personale. Sivera si è così espresso: «L’obiettivo è quello di fornire una prestazione senza alterare il servizio esistente. Speriamo di poterci riunire a breve per parlare di risultati». La dottoressa Sguazzini, infine, ha ribadito l’impegno in termini di buona volontà, sacrificio e lavoro finalizzati all’attivazione del nuovo servizio, a partire da un progetto di visita a un centro specializzato a livello europeo, dove l’analgesia peridurale è ormai una pratica consolidata, per prendere visione dei criteri organizzativi attuati per il servizio. Giovanni Ferrero (ritratto nell’immagine qui sotto) durante l’incontro svoltosi presso la Fondazione creata ad Alba dai genitori proprio per mantenere la vicinanza dell’azienda ai dipendenti “di lungo corso” e presieduta dalla madre, signora Maria Franca, ha letto il messaggio agli “anziani” del padre Michele e ha pronunciato un discorso dal quale è emersa la determinazione con la quale intende guidare il gruppo industriale SEMPRE PIÙ UNITI PER LA “FERRERO” MONDIALE È l’indicazione, nel ricordo di Pietro, del signor Michele al figlio Giovanni (il quale ha già accettato la sfida) durante la giornata dedicata agli “anziani” Mario Rosa N ell’auditorium della fondazione “Ferrero”, ad Alba, si è svolta la trentanovesima premiazione degli anziani “Ferrero”. Sono 247 le persone premiate per i 25, 30, 35 e 40 anni di lavoro in azienda: 48 in servizio da cinque lustri, 98 da trent’anni, 74 da 35 anni e 27 da quattro decenni. Inoltre sono state consegnate agli studenti universitari, figli dei dipendenti e dei pensionati dell’azienda, le borse di studio elargite dalla Fondazione. Ecco il toccante messaggio inviato da Michele Ferrero, letto dal figlio Giovanni: «Carissimi amici, vi trovate riuniti per celebrare insieme la giornata della premiazione degli anziani “Ferrero”. È questo il nostro riconoscimento per il vostro impegno, il vostro senso del dovere, la vostra determinazione che hanno caratterizzato i tanti anni della vostra vita lavorativa. Ma questa è anche la giornata dei ricordi. Innanzitutto il ricordo del carissimo Pietro che ci ha improvvisamente lasciati. Nella profonda angoscia che ci accomuna, è ben vivo nella memoria lo spirito umanitario con cui egli sapeva esprimere il suo affetto verso i collaboratori e in particolare verso voi, cari anziani, nel pieno riconoscimento dei valori insiti nella vostra coscienza. Questi suoi sentimenti sono sempre stati da voi ricambiati. La vostra intensa partecipazione al nostro dolore e la vostra dimostrazione di profondo cordoglio ne sono state la chiara testimonianza, la quale è per me e per i miei cari fonte di profon- Premiati 25anni Armando Abruzzese, Angelo Agostoni, Riccardo Alutto, Giuseppe Balsamo, Donatella Bolla, Marco Bologna, Roberto Bonasso, Mauro Brambilla, Carlo Bresciano, Vito Calabrese, Luigi Caserta, Carlo Chiurazzi, Bartolomeo Ciuffreda, Vincenzo D’Angelo, Salvatore Della Sala, Vanna Demaria, Mariano Dramisino, Giuseppe Antonio Ferrari, Antonella Ferrero, Vincenzina Ferro, Rolando Franco, Luciana Gallarato, Giovanni Antonio Gentile, Rocco Giuliano, Sergio Guazzoni, Attilio Roberto Lazzaro, Massimo Manna, Catterina Marengo, Sebastiana Mistretta, Giovanni Mollo, Carmela Panessa, Giovanni Passannante, Mauro Pelassa, Carmine Pesca, Patrizia Porro, Vito Rocco Poveromo, Luciano Rosso, Guido Scanagatti, Maria Maddalena Scavino, Valter Valsania, Giovanni Venezia, Lorenzo Viberti, Nancy Caputo, Patricia Donald, Michael Douch, Rosa Hogg, Lisbeth Ringström e Nelly Galarraga. da commozione e conforto. Sono certo che voi conserverete per sempre nel cuore lo spirito che vi ha intensamente legato al carissimo Pietro. Quella che stiamo vivendo è anche la giornata in cui riaffiorano alla memoria i ricordi del nostro passato, in cui riemergono le nostre motivazioni profonde e in cui si evoca la nostra storia e tradizione. Nel pronunciare queste parole rivivo nel mio animo il lungo cammino che ha segnato la nostra storia e che insieme abbiamo percorso tra entusiasmi e speranze, e anche tra ansie e sofferenze, comunque sempre sostenuti da quella incrollabile fede nei princìpi, in cui tutti ci siamo identificati, che sono stati e sono il faro che illumina i nostri orizzonti, proiettando l’azienda verso traguardi sempre più ambi- ziosi. Sarà su questi princìpi che Giovanni, il quale oggi si trova da solo alla guida del gruppo, farà riferimento per fronteggiare alle complessità dei compiti che a lui fanno capo. A voi, anziani “Ferrero”, che sentite profondamente nel vostro animo questo spirito “ferreriano”, rivolgo un appassionato richiamo: sappiate infonderlo alle generazioni che vi hanno seguito, affinché esso diventi il punto cardine del loro comportamento. Su questo spirito Giovanni potrà far leva nell’affrontare il grande compito di condurre la “Ferrero” al raggiungimento del suo obiettivo fondamentale: la costruzione della “Ferrero” mondiale. La “Ferrero”, infatti, con la forza e l’esclusività dei suoi eccezionali prodotti, il contributo di un management altamente qualificato e il convinto coinvolgimento di tutti i nostri collaboratori, potrà mantenere e accrescere il vantaggio competitivo e costruire quindi le basi di solidità e di sicurezza per il futuro del gruppo. Un futuro in cui la nostra visione di carattere imprenditoriale è fortemente connessa con quella visione etico-umanitaria che è sempre stata la base dei princìpi che hanno animato l’azione del gruppo. Vi è certamente nota l’alta missione umanitaria delle Imprese sociali. Esse hanno la finalità di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e di sviluppo delle popolazioni delle aree depresse nei diversi Paesi del mondo. Il loro carattere filantropico si coniuga, sin dall’origine del nostro gruppo, con una concezione imprenditoriale che è direttamente le- Sopra: foto di gruppo per i dipendenti premiati per aver prestato servizio continuativo presso la “Ferrero” per quaranta anni. La tradizionale manifestazione, a causa del lutto per la tragica scomparsa di Pietro Ferrero, si è svolta senza quel clima di festa che l’aveva sempre contraddistinta Premiati 30anni Antonio Ambrosano, Gian Carlo Amprimo, Letizia Aragona, Mariarosaria Armillotta, Renato Ascolese, Bruno Basso, Maria Angela Battaglino, Paolo Baudino, Vincenzo Bergadano, Valter Biagioli, Carmela Bilotto, Gabriella Boeris, Arturo Brevigliero, Marco Brida, Luigi Carlo Camia, Ermes Cantù, Rossana Casalegno, Michele Cauda, Valter Cheinasso, Giuseppe Cherchi, Sergio Chiavarino, Silvio Ciampa, Mario Ciravegna, Piergiacomo Contino, Flavio Cordero, Lorenzo Costa, Enrico Cravino, Antonio D’Alessio, Maria Elisabetta Dardano, Franco Dellaferrera, Giuseppe Destefanis, Vilma Dotta, Ernesto Facchinetti, Luigi Faroppa, Gian Carlo Ferreri, Lucio Ernesto Ferreri, Nilla Francone, Valter Gabutti, Damiano Gambini, Roberto Gerbaldo, Claudio Ghione, Giuseppe Giacone, Maria Iannaccone, Arturo Iberti, Generoso La Sala, Michele Lionetti, Piero Angelo Luzzo, Giovanni Manzi, Enrico Manzone, Enzo Massa, Pier Carlo Mo, Valter Monti, Mauro Mulasso, Angelo Muò, Nicola Nicodemo, Piero Occhetto, Sergio Occhetto, Maria Rosaria Papace, Marinella Peira, Michela Pellegrino, Luigi Penta, Sabato Picardi, Claudio Picariello, Angelo Pio, Mario Pio, Maria Polimeni, Marisa Ponzio, Livio Porro, Carlo Proglio, Lorenzo Proglio, Marcello Ravera, Angelo Ricatto, Roberto Riccardi, Claudio Robaldo, Liliana Rolfo, Giuseppe Rossano, Giovanni Rossetti, Marina Ruata, Gian Franco Saglietti, Ezio Sandri, Valter Scanavino, Franco Scavino, Gianlorenzo Seletto, Giovanni Soave, Franco Sorba, Bruno Sottimano, Luigino Spirito, Lorenzo Tagliaferro, Carlo Toscani, Renato Venera, Lorenzo Viglino, Francesco Violi, Anna Vizzone, Sabino Zingariello, Franco Grilli, Torrey Percque, Jan Van Pelt e Michel Vandergoten. lavorare, creare e donare Ü 30 giugno 2011 Ü 21 Le immagini mostrano, dall’alto a sinistra e in senso orario, i dipendenti della “Ferrero” premiati per i 35, 30 e 25 anni di attività in azienda. Giovanni Ferrero ha promesso: «Supportato da voi e dalle vostre capacità, e da mio padre e mia madre, e anche da Pietro, che continua a seguirci da lassù, io e voi celebreremo insieme, per altri 25, 30, 40 anni, la vita di successo della “Ferrero”» gata ai nostri princìpi che mirano a dare dignità e sicurezza nel lavoro. Inoltre le Imprese sociali, operando sotto l’insegna “United Kinder of the world”, sono particolarmente orientate a contribuire alle iniziative indirizzate alla sicurezza e alla crescita dei bambini di quelle aree. Esse sono già da anni operanti in Cameroun, in Sudafrica e in India, ove è in corso la costruzione di un assetto organizzativo e modalità operative che, integrando efficacemente l’attività produttiva con l’attività commerciale, daranno un ulteriore slancio al loro sviluppo. Le Imprese sociali sono state fortemente ispirate da Pietro che, nel suo spirito umanitario, ne sentiva profondamente il valore. Esse si troveranno sempre nel pensiero mio e della mia famiglia e contribuiranno, con la loro espansione nel mondo, a innalzare ulteriormente l’immagine del nostro gruppo. Carissimi amici, abbiamo di fronte un futuro ricco di sfide e di opportunità a cui faremo fronte con grande coraggio e determinazione, nella applicazione dei valori che sono parte integrante della nostra cultura. Questi valori trovano nella fondazione “Piera, Pietro e Giovanni Ferrero” la più nobile espressione; il motto che simbolizza la sua missione (“Lavorare, creare e donare”) esalta la dignità e la nobiltà del nostro lavoro. La Fondazione ha continuato a estendere il raggio di azione con iniziative che vanno dal campo culturale, artistico e scientifico al campo sociale e filantropico e la rendono una realtà unica e altamente apprezzata in Italia e all’estero. A mia moglie Maria Franca, che alla Fondazione sta dedicando tanto impegno con passione e intelligenza, il nostro rinnovato più vivo sentimento di gratitudine. Carissimi tutti, concludo augurando a Giovanni il pieno successo nell’affrontare il suo importan- te e gravoso compito alla guida del gruppo. In lui ripongo la mia totale fiducia. Egli ha ampiamente dimostrato di avere fatto propri e applicati con profonda convinzione quei princìpi e quei valori che io gli ho trasmesso, di possedere grandi capacità imprenditoriali, profondo senso di responsabilità e visione del futuro. Egli certamente saprà dare continuità al processo espansivo del gruppo verso sempre più prestigiosi traguardi. Sono certo che voi, cari amici, saprete assicurare a Giovanni tutta la collaborazione e tutti i sinceri sentimenti che avete sempre espresso verso di me». Conclusa la lettura della lettera del genitore, Giovanni Ferrero ha aggiunto: «Cari anziani “Ferrero”, cari collaboratori, sono profondamente grato a mio padre per questo indirizzo di saluto così sentito e che ci indica ancora una volta la strada da seguire, con serenità e Premiati 35anni Ugo Avogadro, Fabiana Bagnus, Luigi Baronchelli, Roberto Bassi, Anna Bertola, Piero Boffa, Lodovico Borgna, Elide Luigia Brambilla, Bruno Colla, Valentino Conti, Loredana Cordara, Vito Cosentino, Bartolomeo Costamagna, Italo Elia, Carla Fedele, Domenico Fialà, Nicola Luigi Gentile, Ivana Guzzon, Giuseppe Milano, Luigi Mijno, Isidoro Rossi, Emilio Rosso, Piercarlo Scaliti, Franca Stella, Valter Taricco, Giovanni Uda, Bruna Volpiano, Marinella Atzeni, Karla Banf, Brigitte Bender, Werner Buerger, Werner Eger, Thomas Fechner, Birgitt Friedrich, Werner Geiß, Monika Gerhardt, Ingeborg Heinzig, Manfred Helbig, Ute Hertel, 22 á 30 giugno 2011 á lavorare, crea re e donare Margarete Hüttner, Inge Jarnot, Wilfried Jordan, Georg Klein, Harald Krueger, Reiner Kümmritz, Rolf Leißner, Reinhard Lesch, Wilfried Nass, HansJuergen Schalk, Viktor Schautzer, Elfriede Schneider, Herbert Steinlein, Wilhelm Thiel, Norbert Wagner, Christa Werner, Hermann Wieber, Sigrid WinterKracke, Bernd Zielke, Brigitte Boulanger, Joel Bureau, Arlette Jouanne, Pascal Lebas, Jean-Michel Leroy, Didier Levasseur, Robert Lhommel, Patricia Petiton, Anita Ponty, Jean Ridel, Brigitte Soulard, Helen Barrett, Ann Naughton, Michael E. O’Connor, Dan Spillane e David Corbet Connal. Saburre celeriter deciperet gulosus suis.Agrico lae spinosus imputat parsimonia saburre, etiam saetosus syrtes insectat Caesar. Bellus saburre corrumperet Medusa, et syrtes optimus infeliciter suffragarit Caesar. Apparatus bellis pessimus comiter vocificat adlaudab con piena fiducia nei nostri mezzi. E, accanto a lui, vorrei ringraziare mia madre Maria Franca, che sento continuamente vicino a me e a noi, garanzia di continuità e di supporto. Ma ovviamente il mio primo sentimento è un pensiero di grande affetto a Pietro, che mi ha accompagnato nella strada percorsa fino a qui e che sento ancora vicino, come compagno di strada nello sviluppo del nostro gruppo, e nei successi che, anche a nome suo, coglieremo in futuro. Guardando al futuro, io mi sento sereno. Proprio l’occasione di oggi mi indica la strada: so di poter contare su tutti voi, uomini e donne che per anni avete operato con noi, costruendo le conoscenze, e sull’esperienza che mettete al servizio del prodotto e del gruppo qui, in Alba, e nel resto del mondo, che Premiati 40anni Marina Bonetto, Giuseppe Cavallotto, Gianpiero Chiarle, Franco Cortese, Antonino Costa, Sergio Costa, Marisa Fissore, Bruno Moraglio, Giovanni Moretto, Marisa Robaldo, Giacomino Sandrone, Marina Serra, Giancarla Traversa, Carlo Troia, Hannelore Egert, Monika Görge, Dieter Hintz, Chiarina Marquardt, Siegfried Marquardt, Wolfgang Otto, Eva Sulzmann, HeinzHermann Zuspann, Brigitte Acard, Marianne Alcinella, Nadia Neri, Jacqueline De Kok e Suzanna Servranckx. sono la base della nostra competitività. Lo stesso supporto lo sento nei leader del gruppo, questi top manager oggi qui nelle prime file, tesi verso lo sviluppo internazionale iniziato con straordinaria lungimiranza da mio padre già negli anni 50 e che essi perseguono con me, con competenze di prodotto e conoscenze dei mercati mondiali seconde a nessuno. So che non sono solo a reggere il peso della gestione del gruppo “Ferrero”. Supportato da voi e dalle vostre capacità, e da mio padre e mia madre, e anche da Pietro, che sicuramente continua a seguirci da lassù, io e voi celebreremo insieme, per altri 25, 30, 40 anni, la vita di successo della “Ferrero”, per la serenità e la sicurezza nostra e delle nostre famiglie. Grazie a voi, grazie papà, mamma, grazie Pietro». Borse di studio I sei studenti universitari vincitori delle borse di studio per l’anno accademico 2010-2011 consegnate durante lincontro organizzato presso la fondazione “Ferrero” di Alba sono: Veronica Brambilla, Irene Brusco, Federica Lo Conte, Marzia Marano, Fabiola Tranchero e Fabrizio Viberti. Gli studenti francesi che hanno ottenuto la borsa di studio sono: Elodie François, Romy Roosel e Simon Cordin; quelli tedeschi: Vanessa Linke, Lukas Nahrgang e Simone Brunner. Fulci: «Mai nessun operaio della “Ferrero” è andato in cassa integrazione, perché è un’impresa che non pensa solo al business, ma si preoccupa dei valori etici. Responsabilità sociale significa attenzione ai diritti umani dei lavoratori». IL CDA DEL GIGANTE BUONO CHIAMA ALLA PRESIDENZA L’AMBASCIATORE FULCI Lorenzo Vallese A Roma ha illustrato il secondo Rapporto sulla responsabilità sociale del gruppo “Ferrero”. Sono intervenuti Antonella Clerici e il famoso nutrizionista Giorgio Calabrese I Il secondo Rapporto sulla responsabilità sociale del gruppo “Ferrero” è stato redatto in conformità con le linee guida “Sustainability reporting guidelines and food processing sector supplement”, definite dal “Global reporting initiative”. La certificazione indipendente del rapporto è stata affidata alla società di revisione “Deloitte” e le azioni descritte si riferiscono all’anno commerciale 2009-2010 24 l Consiglio d’amministrazione della “Ferrero” spa ha nominato quale suo presidente l’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, dando così copertura all’incarico rimasto vacante a seguito dell’improvvisa scomparsa del compianto Pietro Ferrero. L’ambasciatore Fulci è attualmente vicepresidente della holding del gruppo dolciario, nonché presidente onorario delle Imprese sociali “Ferrero” attivate in India e in Africa. Costituiscono il Consiglio d’amministrazione della “Ferrero” spa: presidente, Francesco Paolo Fulci; vicepresidente, Filippo Ferrua Magliani; amministratore delegato, Gino Lugli; consiglieri, Dario Aimaro, Walter Bruno, Marco Capurso, Enrico Cervellera, Antonio Fassinotti, Franzo Grande Stevens, Giuseppe Mazzarello, Edo Milanesio, Nunzio Pulvirenti e Bartolomeo Salomone. Poco prima che la notizia della á 30 giugno 2011 á lavorare, crea re e donare nomina fosse diffusa, il gruppo “Ferrero” a Roma ha presentato il secondo Rapporto di responsabilità sociale, i cui obiettivi sono: aumentare la capacità di autoproduzione energetica da fonti rinnovabili, ridurre il consumo idrico, garantirsi approvvigionamenti solo da filiere certificate e migliorare la comunicazione responsabile. L’azienda dolciaria albese, che impiega 22 mila persone nel mondo, con un fatturato di 6,6 miliardi di euro, ha illustrato la strategia di sostenibilità sviluppata a livello planetario e gli obiettivi per il 2013-2020 basati sui risultati già raggiunti. «La responsabilità sociale è nel Dna della “Ferrero”», ha commentato Francesco Paolo Fulci che durante l’incontro ha ricordato come la scomparsa prematura di Pietro Ferrero sia avvenuta proprio durante un impegno umanitario del gruppo. Si tratta, ha spiegato Fulci, «di valori pre- senti già dal secondo dopoguerra, quando l’azienda ha iniziato a muovere i primi passi e ogni mattina un pullman partiva per andare a prendere i lavoratori, i contadini delle Langhe che non furono mai sradicati dalle loro terre». Sul piano energetico, ha spiegato Piero Rosina amministratore delegato di “Energhe”, società del gruppo “Ferrero”, «l’obiettivo per il 2020 è avere una copertura totale del fabbisogno del gruppo di cui almeno un 30 per cento da fonte rinnovabile» con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 pari al 40 per cento. La “Ferrero” tra gli obiettivi indica la riduzione del consumo idrico per unità di prodotto del 20% entro il 2020 e l’approvvigionamento di cacao, olio di palma e caffè certificati come sostenibili per il 100% del fabbisogno entro il 2015 e il 2020. Il gruppo prevede inoltre un aumento del 10% dei materiali derivanti da risorse rinnovabili per il packaging entro il 2020 e l’ampliamento di qui al 2013 del progetto “Kinder + Sport”, per uno stile di vita sano. Né viene trascurato l’impegno per una comunicazione responsabile, con l’adozione di un’autoregolamentazione per le pubblicità indirizzate ai bambini a livello globale dal 2012. Al convegno organizzato il 22 giugno nella capitale è intervenuta anche Antonella Clerici, ben nota testimonial del “Ferrero Grand Soleil”, la quale ha ricordato l’importante impegno del gruppo nello sviluppo dei Paesi più poveri: «Sono fiera di questa azienda!», ha detto con entusiasmo. Il nutrizionista Giorgio Calabrese ha posto l’accento sull’importanza di «prodotti appaganti per il palato, senza mortificare il corpo e l’anima». Secondo le sue parole,«una fetta biscottata con un po’ di “Nutella” durante la mattinata aumenta l’energia e fa bene ai bambini, ma anche ai nonni. Con la giusta concentrazione di zuccheri, si riesce a evitare il fuoripasto». HA RAPPRESENTATO PER SEI ANNI L’ITALIA ALL’ONU E HA ANCHE GUIDATO I LAVORI DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA Dopo una fulgida carriera diplomatica, dal 2000 è vicepresidente della holding dell’industria dolciaria e presidente onorario delle Imprese sociali nel mondo L’ambasciatore Francesco Paolo Fulci (foto) è nato a Messina, città in cui si è laureato, con lode, in giurisprudenza. Ha poi conseguito il “master” in diritto comparato alla “Columbia University” di New York e il diploma dell’Accademia di diritto internazionale dell’Aja e frequentato il Collegio d’Europa di Bruges (Belgio). Dopo aver vinto il concorso diplomatico, ha prestato servizio a Roma, New York, Mosca, Roma, Parigi e Tokyo, diventando in seguito capo della segreteria del Presidente del Senato della Repubblica. È stato ambasciatore d’Italia a Ottawa (Canada) dal 1980 al 1985, ambasciatore e rappresentante permanente dell’Italia alla Nato a Bruxelles dal 1985 al 1991, segretario generale del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (Cesis) a Roma dal 1991 al 1993, ambasciatore e rappresentante permanente dell’Italia alle Nazioni Unite a New York dal 1993 al 1999. Dal 1995 al 1996 ha guidato la delegazione italiana al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che ha presieduto nel settembre 1995 e nel dicembre 1996. Per il quadriennio 1997-2001 è stato eletto dall’Assemblea generale dell’Onu nel Comitato dei dieci per l’applicazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia con sede a Ginevra. Dal 1998 al 2000 è stato eletto prima vicepresidente e poi presidente del Consiglio economico e sociale (Ecosoc) delle Nazioni Unite. Nel 1999 ha presieduto il premio letterario “Campiello”. Dal 2002 al 2005, designato dal Ministero dell’istruzione, è stato presidente della Commissione per l’internazionalizzazione delle Università italiane. Dal 2000 è vicepresidente della “Ferrero international”. L’ambasciatore Fulci stato insignito di decorazioni ufficiali di nove Paesi, di tre lauree “honoris causa”, sette cittadinanze onorarie, di vari premi e onorificenze (tra cui il Cavalierato di gran croce al merito della Repubblica italiana e il Cavalierato d’onore e devozione dell’Ordine di Malta). 30 giugno 2011 Ü 25 Il segreto della costante crescita di fatturato di questi ultimi anni sta anche nella grande attenzione ai valori etici coltivata fin dall’inizio dal signor Michele EXPO360 BY MAES La nuova sala demo Virtual 3D uante volte, andando alla ricerca d’innovazione, ci siamo chiesti qual sia il nuovo modo di scoprire proposte e soluzioni per la casa? Bene, la risposta ci viene offerta dalla MAES SRL (via Monte Bianco 14, Savigliano, tel. 0172714700) attraverso il suo amministratore delegato, Roberto Occello, che presenta ai lettori di “IDEA”, con la disponibilità che lo contraddistingue, le innovazioni dell’azienda che dal 1962, grazie all’impegno di tutta la sua famiglia, è diventata un punto di riferimento come rivendita specializzato per la commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio di rivestimenti di vario genere. Negli anni sono cresciuti il volume di vendite e la gamma di prodotti distribuiti, Q 26 estendendo il raggio d’azione anche ai sanitari e all’arredobagno. La MAES oggi si avvale della forza di trenta addetti e della collaborazione di settanta artigiani. Nel corso delle evoluzioni strutturali dell’azienda è stato creato anche un consorzio appositamente per la messa in opera dei prodotti trattati, che si sono ulteriormente ampliati comprendendo anche porte, á 30 giugno 2011 á aziende all’avanguardia tessuti, rivestimenti per piscine, facciate ventilate e materiali particolari. Signor Occello, nell’ottica del naturale sviluppo, quali sono le novità di Maes? «Sicuramente la “spettacolare” ed esclusiva sala espositiva, dotata di tecnologia Virtual 3D, perfetta per la rappresentazione degli ambienti architettonici renderizzati e per la presenta- Camilla Pallavicini IL MODO PIÙ MODERNO DI VIVERE PROPOSTE E SOLUZIONI PER LA CASA tenti la resa fotografica tridimensionale dei progetti e delle ambientazioni ideate. Dunque “Expo360” ci pare un’idea nuova per proporre al privato e al professionista un luogo dotato di strumentazioni all’avanguardia per la rappresentazione architettonica virtuale attraverso sistemi di proiezione 3D. L’ampia sala dimostrativa presente nello storico showroom di Savigliano ha sin da subito registrato importanti successi commerciali, vuoi perché testimonia una ricercata novità, vuoi per l’efficacia e l’emozionalità della modalità di visualizzazione degli ambienti». zione emozionale dei materiali (pietre, marmi, parquet, piastrelle ceramiche). Questa moderna tecnologia, messa con grande entusiasmo a disposizione dei clienti, ci permette soluzioni d’arredo personali o, attraverso il prezioso suggerimento degli architetti che potranno, e già in molti lo fanno, sfruttare la sala per dimostrare efficacemente ai propri commit- Il vostro showroom è anche ritrovo di rara completezza per quanto attiene ai materiali disponibili... «Esatto. Sono presenti prodotti specifici per le finiture d’interni, dunque sia materiali di grande fascino e di alta personalizzazione sia materiali estremamente tecnici e più commerciali, prodotti dalle più importanti aziende italiane ed estere. Nel nostro showroom, dove le ambientazioni sono costantemente aggiornate, i clienti trovano un’assistenza completa per la scelta dei prodotti, la formulazione dei preventivi, la progettazione degli interventi e la posa in opera. In ogni fase, dall’acquisto alla consegna fino al risultato finale, il cliente viene accompagnato nelle scelte da personale altamente qualificato che si avvale, a sua volta, della collaborazione di artigiani selezionati per le diverse competenze. Operiamo su tutto il territorio nazionale, ma in modo particolare su Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Costa Azzurra». ROBERTO OCCELLO, AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA MAES SRL (VIA MONTE BIANCO 14, SAVIGLIANO, TEL. 0172714700) ILLUSTRA AI NOSTRI LETTORI LE INNOVAZIONI PROMOSSE DALL’AZIENDA DAL 1962 LEADER NELLA VENDITA ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO DI PAVIMENTAZIONI, RIVESTIMENTI E ARREDOBAGNO di Santarosa”. La Regione riconobbe la validità della proposta e stanziò oltre trentamila euro di cui circa sedicimila destinati a Savigliano. Lo scopo era favorire le sinergie territoriali limitrofe offrendo una lettura degli anni del Risorgimento che partisse dai noti e illustri protagonisti locali. Dal marzo scorso Savigliano ha così predisposto un calendario di appuntamenti uniti sotto il titolo: “Prove di unità e unità alla prova-I Santarosa, una famiglia protagonista del Risorgimento”. La figura dell’aristocratico savi- Lodovico Buscatti SAVIGLIANO PER SANTORRE DI SANTA ROSA Le numerose iniziative previste in città vertono sulla figura del patriota che fu tra i promotori dei falliti moti del 1821 La statua del patriota Santorre di Santarosa (ritratto nel quadro qui sopra) e altri angoli di Savigliano nei quali l’arredo urbano è stato modificato per segnalare le iniziative predisposte per i 150 anni dell’Italia 28 S avigliano non poteva mancare all’appuntamento con la ricorrenza del 150o anniversario dell’unità nazionale. Il programma delle iniziative è frutto di una lunga attività di studio e coordinamento avviata nel novembre 2009, quando, con Cavallermaggiore e Saluzzo, l’Assessorato alla cultura saviglianese presentò alla Regione il progetto intitolato: “Dalla piccola patria all’Europa delle patrie: due città, due patrioti. Saluzzo e Savigliano, Silvio Pellico e Santorre á 30 giugno 2011 á 150 anni (e più) della nostra storia glianese, tra i promotori dei falliti moti del 1821 che avrebbero dovuto portare allo scontro tra la casa sabauda e gli Asburgo e caduto a Sfacteria nel 1825, nella guerra d’indipendenza greca, costituisce il punto di riferimento delle iniziative che, sotto l’attenta e appassionata regia dell’assessore alla cultura, Chiara Ravera, sono sviluppate dalle tre maggiori istituzioni culturali cittadine: il museo civico “Antonino Olmo”, l’Archivio storico e la biblioteca civica “Luigi Baccolo”. Oltre a promuovere la diffusione e la riscoperta degli ardenti anni del nostro Risorgimento, l’obiettivo è valorizzare e promuovere i preziosi fondi librari e archivi- stici presenti in città (in particolare quelli delle famiglie Santarosa e Tapparelli d’Azeglio), diffondere, con strumenti inusuali e di immediato accesso la conoscenza delle collezioni museali e, infine, esporre al pubblico odierno, sempre più vasto e variegato, il Risorgimento raccontando quegli anni con un linguaggio innovativo e coinvolgente. Nuovi itinerari di visita “risorgimentali” sono stati coordinati con quelli esistenti. Ad aprire il calendario degli appuntamenti è stata la conferenza “La difficile unità: nascita e primi passi del Regno d’Italia”, con relatore Umberto Levra, ordinario di storia del Risorgimento presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università torinese e presidente del Museo nazionale del Risorgimento italiano di Torino. Sono state messe in cantiere tre mostre. Una di esse, aperta alla fine di maggio, è al Museo civico ed è intitolata: “Una nobildonna ai tempi dei Santarosa: Luigia Ruffino di Diano e Gattiera, aristocratica pittrice tra Restaurazione e Risorgimento”. La Ruffino di Diano e Gattiera, nativa di Savigliano e vissuta tra il 1804 e il 1885, fu autrice di quadri di genere: paesaggi, scene bibliche e mitologiche che, se da un lato esprimono la vicinanza ai modelli settecenteschi, per altri versi sono pervasi da una sensibilità romantica. La seconda esposizione, curata dall’Archivio storico, è una mostra diffusa: “Un eroe sotto casa-Santorre di Santarosa si racconta”. Nel salotto e cuore storico di Savigliano, la piazza proprio intitolata a Santarosa, alcuni pannelli sulle facciate medievali dei palazzi riproducono documenti custoditi nell’Archivio storico raccontando anche al passante distratto alcuni aspetti della vita dell’illustre saviglianese. Attraverso gli scritti del patriota sono presentati tre aspetti della sua personalità: quella tipicamente romantica dell’uomo d’azione, quella dell’amministratore accorto e meticoloso (fu sindaco di Savigliano) e, infine, quella dell’uomo. Proprio il tratto umano di Santarosa riserva alcune curiosità e sorprese, presentandoci il volto di un individuo tormentato da quel dissidio, di derivazione roussoviana, tra l’amore e la ricerca della virtù e l’incapacità di praticarla nell’accettazione dei compromessi quotidiani. L’ultima esposizione (“Un Risorgimento in vetrina-L’Ottocento a Savigliano tra documenti e immagini”) è in corso presso la sede di Piazza del popolo della Cassa di risparmio di Savigliano. Nelle vetrine della banca, sempre in prima linea nella promozione e nel sostegno di eventi cittadini, immagini, oggetti e documenti raccontano alcuni aspetti del XIX secolo saviglianese. A completare il programma sono le attività della Biblioteca civica che, da una parte, propone percorsi didattici sul Risorgimento per gli studenti e, dall’altra, ha avviato il progetto di riordino del fondo archivistico “Santorre di Santarosa” il quale, reso di pubblico accesso, sarà sistemato in uno spazio della recuperata ex chiesa di Sant’Agostino. COSÌ IMBANDIVANO LE TAVOLE DEL RISORGIMENTO UN LIBRO DI ELMA SCHENA E ADRIANO RAVERA Ilaria Blangetti I l piacere della convivialità: un concetto che esprime bene le personalità di Elma Schena e di Adriano Ravera. Sono marito e moglie, giornalisti, scrittori, studiosi di storia e costume, esperti di gastronomia: «Un sodalizio di coppia e di lavoro a girare per archivi e biblioteche, a setacciare documenti, ad ascoltare racconti ed esperienze. Leggere la storia attra- Come spieghiamo nel box nella pagina a fianco, il libro di Elma Schena e Adriano Ravera ha ispirato la mostra allestita nel castello del Roccolo, ma il “Marcovaldo” in questo periodo propone numerose altre iniziative. Sabato 2 luglio, alle 16, al Filatoio di Caraglio, sarà inaugurata la mostra di Andrea Fenoglio e Diego Mometti “Il popolo che manca”, ispirata a Nuto Revelli. Al forte di Vinadio, alle 15 di domenica 3 luglio, la compagnia “Cirko Vertigo” proporrà lo spettacolo “Cabaret Vertigo”, a ingresso libero. Prima e dopo lo spettacolo si potrà visitare il forte. Info: 800-329329 30 verso i piatti della tradizione è la peculiarità del nostro lavoro di ricerca. Trovarci con le mani in pasta è facile, siano penna e computer per raccontare una ricetta oppure farina e uova per provarla, poco importa». Si raccontano così Elma Schena e Adriano Ravera sulle pagine del loro sito internet. Bovesani, studiano da trent’anni il piacere della gastronomia, della cucina, dalla riscoperta delle ricette di un tempo. Hanno iniziato a occuparsi di queste tematiche in un periodo in cui non si parlava ancora di cibo come cultura e nemmeno di cultura del cibo. Precursori di un modo di concepire il cibo, oggi più diffuso e talvolta di moda, Elma e Adriano hanno trasformato quella pas- á 30 giugno 2011 á 150 anni (e più) della nostra storia sione in lavoro, anno dopo anno, studio dopo studio, libro dopo libro. «Tutto è iniziato dalla passione per il cibo e da quelle per la storia e le tradizioni locali», commenta Elma. «Era una curiosità personale: quando andavamo in giro per le nostre montagne ascoltavamo con piacere le antiche ricette raccontate dalle anziane donne dei paesi e ci siamo resi conto che quanto ci dicevano era un immenso patrimonio culturale che non doveva andare perso. Era necessario documentarlo. Le ricette non parlano solo di cibo, ma si può leggere davvero molto di più: dalla cultura all’economia, alle tradizioni di un luogo». «Il nostro primo obiettivo è stato rivalutare il patrimonio gastronomico del territorio», continuano. «Abbiamo viaggiato molto, spesso anche senza bisogno di andare lontano, per scovare ricette legate a un momento, una persona, un evento. Con le nostre ricerche non vogliamo “imbalsamare” la cucina e ancorarla al passato. Ma pensiamo che sia necessario fare innovazione senza stravolgere ciò che c’è di buono». Due anni di ricerche hanno dato vita all’ultimo lavoro della coppia. “A tavola nel RisorgimentoAvvenimenti passioni aneddoti e ricette che hanno riunito gli italiani e la grande cucina nazionale” (edizioni Priuli & Verlucca) è un volume in cui si riscopre il Risorgimento in modo insolito, con un’inedita chiave gastronomica: «Il libro, sulla scia dei 150 anni dell’unità d’Italia, è nato dalla considerazione che tutti i grandi eventi, pubblici ma anche privati, si festeggiano a tavola», commentano gli autori. «Attraverso la lettura dei “menu” si può andare assai oltre il cibo, e cogliere molti aspetti dei grandi personaggi che hanno fatto la storia. L’‘800 è stato un secolo molto vivo dal punto di vista gastronomico, contraddistinto dall’ostentazione della ricchezza anche a tavola, da parte dei nobili, e dal contrasto con le difficoltà delle classi contadine e operaie». Un minuzioso e appassionante lavoro di ricerca, condito da una IMPERDIBILE, SINO AL 30 0TTOBRE La proposta espositiva del “Marcovaldo” al castello del Roccolo di Busca, nell’ala est appena restaurata Dal libro “A tavola nel Risorgimento” nasce l’omonima mostra, inaugurata sabato 25 giugno al castello del Roccolo di Busca. La mostra, a cura degli autori del libro, è organizzata dall’associazione culturale “Marcovaldo” con la collaborazione della fondazione “Artea”, con il sostegno della Regione e il contributo della fondazione “Crt”. Il materiale esposto, un patrimonio immenso frutto di collezioni private, è suddiviso in sette sezioni, sui tre piani dell’ala est appena restaurata. «Il filo conduttore», spiegano Elma Schena e Adriano Ravera, «sono i “menu”. Si passa da una tavola intesa come intreccio di alleanze, in cui predomina il profumo del caffè, a una tavola solidale, in cui a farla da padrone sono la pasta e i maccheroni; da una tavola come innovazione, caratterizzata dal simbolo universale del pane, a una tavola come contaminazione, dedicata all’unità vera e propria; da una tavola caratterizzata dalla cucina di monsu Travet e ben rappresentata dal cacao alla tavola specchio della società popolare e contadina che si riflette nel profumo delle erbe, per finire con la tavola simboleggiata dal riso, augurio di prosperità per l’Italia di fine ’800». La mostra è visitabile fino al 30 ottobre. Info: 0171-618260. Perché, si sa, gli affari migliori si fanno, ancora oggi, a tavola... «La tavola accomuna molto, rompe tabù e gerarchie», dicono i nostri interlocutori. «Storicamente sono state risolte molte questioni intorno a un tavolo». Il volume è arricchito da centoventi ricette da leggere ma, soprattutto, da provare. Una ricetta su tutte? «La zuppa della Regina, diffusa in tutta Italia con nomi diversi», afferma Elma. «A base di carne di pollo e mandorle, è tra i piatti riproposti in alcuni ristoranti di Torino in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia». Elma e Adriano hanno un archivio incredibile, frutto di uno straordinario lavoro di ricerca: 500 mila ricette di tutto il mondo e oltre 40 mila schede di carattere storico sul cibo, per evidenziarne l’origine, la cultura e le curiosità e, ovviamente, ampio spazio alla cucina piemontese. Ma sono anche proprietari dell’ottocentesca “Osteria del secolo”, nel ricetto di Boves, saperi e sapori tra muri, storia e tradizione. Non avete mai pensato di riaprire il locale e dedicarvi alla ristorazione?, chiediamo loro. «La nostra è una passione e deve rimanere tale», rispondono, «per continuare ad avere entusiasmo e tempo per la ricerca e per lo studio». rigida regola: tutto dev’essere testato e, all’occorrenza, rimodellato. «Non pubblichiamo mai un libro senza aver provato prima tutte le ricette contenute nelle sue pagine», spiega Elma. «Cucino io stessa i piatti, per serietà e rispetto del lettore». Il libro ripercorre i “menu” di congressi e matrimoni reali, ma anche la cucina di ogni giorno, la tavola di Cavour, il diffondersi della pasta al pomodoro al seguito dei garibaldini, le rivolte per il macinato, i maneggi della Contessa di Castiglione, le zuppe valdesi per festeggiare lo Statuto. 30 giugno 2011 Ü 31 Mario Rosa LA CONTESSA DI CASTIGLIONE CHE FECE L’ITALIA IL 2 LUGLIO CONVEGNO AL “RELAIS SAN MAURIZIO” L a scrittrice delle donne, Valeria Palumbo, la critica d’arte Martina Corgnati, la regina del gossip Elena Mora a confronto in un pomeriggio d’estate nello splendido scenario del “Relais San Maurizio” di Santo Stefano Belbo, per divertirsi e divertire chiacchierando di un’altra donna, la chiacchieratissima e bellissima Virginia Oldoini Verasis, quella Contessa di Castiglione che, sincera patriota o cocotte senza scrupoli, le celebrazioni per l’unità d’Italia ripropongono quale protagonista femminile del nostro Risorgimento. Virginia nacque a Firenze il 22 marzo 1837, ma ben presto la sua storia divenne piemontese, avendo sposato a 17 anni il conte Francesco Verasis Asinari di Castiglione Tinella, il paese a 3 chilometri da Santo Stefano Belbo che, a partire dal 31 luglio fino a ottobre, le dedicherà un ricco programma di avvenimenti, in particolare una In alto: la contessa Virginia Oldoini Verasis di Castiglione, la “Mata Hari di Cavour”, fotografata da Pierre-Louise Pierson (1863-1866 circa). «Era alta e bionda, il corpo slanciato e perfetto come una statua antica, il volto dominato da occhi di un viola cangiante, il naso all’insù, il sorriso seducente e sbarazzino» (Arrigo Petacco) 32 mostra fotografica che sarà presentata in anteprima proprio al “Relais San Maurizio”, in occasione del convegno, sabato 2 luglio. Arrigo Petacco, nella biografia “L’amante dell’Imperatore” (Oscar Mondadori), ne narra le vicende personali che influirono in modo forse addirittura determinante sulla storia del nostro Paese. Nessun uomo poteva resisterle, nessuna donna poteva sfuggire a un sentimento di invidia. Perché “Nicchia”, come la chiamavano fin da bambina, era anche intelligente e spregiudicata. In Italia non esiste piazza o via dedicata a lei, mentre a Parigi, dove è sepolta al “Père Lachaise”, ancora oggi è considerata esempio di classe ed eleganza e un archetipo dell’arte femminile della seduzione. Cavour la inviò, 19enne, al congresso per la pace di Parigi del 1856, per sedurre Napoleone III e convincerlo a sostenere la sua strategia per unificare l’Italia. Virginia, già sposata e madre, divenne per un anno l’amante ufficiale dell’Imperatore, forse contribuendo davvero a indirizzare i favori della Francia verso i piani di Cavour. Dopo il divorzio dal marito, forse divenuta “scomoda” proprio per quanto in precedenza era stata generosa di sé e dei suoi uffici, fu via via allontanata da chi avrebbe dovuto esserle grato e, man mano che gli anni lasciavano tracce sul suo volto e sul suo corpo, scelse lei stessa la solitudine á 30 giugno 2011 á 150 anni (e più) della nostra storia BRINDISI A TORINO CON CERETTO Venerdì, al “Cambio”, cin cin per il Paese unito con il Barolo “Zonchera” e l’Arneis “Blangé” Ceretto, nell’anno all’insegna delle celebrazioni per i 150 anni dell’Italia unita, conferma la volontà di lasciare il segno anche a Torino: dopo i nuovi progetti artistici e culturali, successi internazionali e premi prestigiosi, è il momento di brindare. In piazza Carignano, al “Ristorante del cambio”, lo si farà con i vini Ceretto forse più amati, il Barolo “Zonchera” e l’Arneis “Blangé”. Sono cinque le ottime ragioni per non mancare: perché siamo piemontesi e Torino è la nostra bellissima capitale; perché 150 anni sono un anniversario unico, da celebrare con un grande vino, anzi con il re dei vini, il Barolo; perché l’estate è la stagione più vivace, perfetta per il “Blangé”; perché Cavour, il “Cambio”, Ceretto, noi tutti siamo legati dal comune amore per il vino e per la cucina piemontese e piazza Carignano è l’indirizzo che ci unisce alla perfezione; perché amiamo stare con gli amici più cari. L’appuntamento è per venerdì 1o luglio, alle 18. Per partecipare all’evento occorre consultare la lista delle enoteche indicate sulla pagina Facebook “Ceretto winery” e ritirare l’invito (disponibilità limitata). “PIEMONTE OPEROSO IN VETRINA” A La Morra, presso la “Ca dij’amis”, prosegue l’esposizione storica curata da Patrizia Deabate Fino al 13 novembre l’associazione culturale “Ca dj’amis” e la biblioteca “Libri da gustare” propongono a La Morra (via Vittorio Emanuele II 8, tel. 0173-509225) la mostra “Piemonte operoso in vetrina-150 anni di una famiglia tra i vigneti”, la quale presenta un importante spaccato di storia piemontese dal 1800 al 1911. L’iniziativa è frutto dell’accurata ricerca condotta con passione da Patrizia Deabate, ben nota ai lettori di “IDEA” per i suoi articoli su fatti e personalità d’inizio Novecento. L’esposizione offre l’occasione di ammirare molti documenti, tutti originali, partendo dall’Esposizione internazionale del 1911 a Torino e percorrendo a ritroso, fino al 1841 e oltre, la vita sociale ed economica di un Piemonte che seppe offrire uniche opportunità commerciali, culturali e di sviluppo industriale. Molti documenti appartengono alla famiglia Costamagna di La Morra che ha avuto un ruolo storico e istituzionale nella vita della regione e della “provincia di Alba” nel periodo dall’unificazione al 1911. Ma una licenza di vendita esposta risale addirittura al 1841. Alla mostra è abbinata la multivisione, proposta dall’associazione culturale “Porto d’arti” di Alba, “Amiche nel paese delle meraviglie: Torino 1911” nata da un’idea di Patrizia Deabate e sviluppata in sodalizio con Chiara Susenna. e, pur in difficoltà economiche, non si volle più risposare, arrivando a coprire i numerosi specchi del suo palazzo con drappi di velluto bianco. La leggenda vuole che abbia conservato sino alla fine, come una reliquia, la vestaglia di seta verde con cui, durante la notte passata con Napoleone III di Francia, scrisse la storia d’Italia. Pittori, fotografi, biografi cercarono di ritrarre la Contessa di Castiglione senza mai riuscirci a tutto tondo. Il suo mito, affascinante e misterioso, continua! L’evento di sabato inizierà alle 16 con un’“ouverture” di Tomaso Ricardi di Netro che rievocherà il Piemonte sabaudo delle avventure risorgimentali della Contessa. Lasciando agli storici la storia, seguirà il dibatVirginia Oldoini Verasis, contessa di Castiglione, fu definita dai cronisti dell’epoca «la più bella donna d’Europa». Arrigo Petacco racconta di quando, a Parigi, si presentò a corte indossando un abito trasparente e senza reggiseno... tito tutto al femminile, sulla Virginia donna. L’appuntamento sarà ospitato nell’elegante “white space” del relais, realizzato nella chiesetta del convento del XVI secolo sulle cui vestigia, dopo un accurato restauro filologico, sorge l’hotel con l’esclusiva “Medical Spa-La via del sale”. Farà gli onori di casa il presidente del relais, il banchiere Pier Domenico Gallo. Il sindaco di Castiglione Tinella, Bruno Penna, e Lorella Morando, pittrice, costumista e direttrice artistica delle celebrazioni castiglionesi, presenteranno la rassegna dal titolo “La contessa di CastiglioneSensuale traccia femminile verso l’unità d’Italia” di cui nel “white space” si potranno ammirare alcune delle opere che rappresentano la nobildonna, oltre a materiale inerente alle fasi di lavorazione dell’abito nominato dalla stessa Virginia “Ritrosetta” che appare nell’omonimo dipinto e in altre illustrazioni fotografiche e pittoriche. Alle 20, per gli ospiti, cena nel parco del relais, affacciato sul panorama di Langa, con i filari a perdita d’occhio e i cieli stellati di pavesiana memoria. LE PERSONALITÀ DEL RISORGIMENTO RE-INTERPRETATE DA DANILO PAPARELLI “Viva Verdi, Bianchi e rossi” (Nerosubianco editore) è il titolo del volume di Danilo paparelli (foto) che rivisita in chiave satirica e moderna le più famose personalità del risorgimento, quelle che hanno contribuito all’unificazione del nostro paese 150 anni fa. è una galleria di ritratti, non solo grafici, ma anche biografici, in cui vengono tratteggiati i valorosi combattenti e i “maître à penser” di quel particolare periodo storico, tutti accomunati dall’idea un po’ Ecco un libro imperdibile di vignette (ma anche di informazioni storiche, a volte misconosciute) che diverte e, al tempo stesso, ci educa un po’ Lorenzo Vallese folle di riunire i vari stati sparsi nella penisola in un solo paese. Un progetto ambizioso e, sulla carta, persino impossibile, ma che incredibilmente si riuscì a realizzare attraverso l’azione e la forza di volontà dei protagonisti di quella gloriosa avventura e che i lettori scopriranno tra le pagine del volume, con un racconto interpretato come se l’autore fosse un vignettista satirico di quei tempi, seppur sempre ancorato all’attualità contemporanea, tanto da esserne coscientemente condizionato. Questa sensazione la si percepisce già nel titolo del L’Arte poeticA DI BARBO TONI si FA LArgo «Soa poesìa, ’n tesòr lenghìstich, a l’é ’ncora bin lontan da esse conossù e studià coma as dev», però Bompiani fa un grande passo «S entivo la lingua di mio padre e dei miei nonni farsi bandiera di ribellione (...). Amare il prossimo eppure lottare, il prossimo eppu«Antonio re la solitudine, la poesia e il Bodrero scrisse in silenzio, il paesello e l’infioccitano di Frassino e in nito, la vita eppure la morpiemontese, ottenendo il plauso della critica. Ad esempio, te. Solo in dialetto è possiFranco Brevini lo definì “una bile» (tratto dall’introdudelle figure più rilevanti zione di Boudrìe alla sua della poesia regionale raccolta poetica “Fràisse e contemporanea”» (da Mèel”, 1965). Nel 1999, a Wikipedia). 78 anni, moriva Barbo Toni 34 Boudrìe (Antonio Bodrero), grande poeta occitano di Frassino, in Valle Varaita, nonché uno dei più importanti poeti piemontesi del Novecento. Da molto tempo le sue principali raccolte poetiche erano fuori commercio e pertanto la sua originalissima opera rischiava di cadere nell’oblio di un mondo sempre più uniformato dalle lingue ufficiali. La voce a lui dedicata sulla versione in piemontese di Wikipedia (la cui home-page si trova all’indirizzo http://pms.wikipe- á 30 giugno 2011 á 150 anni (e più) della nostra storia dia.org/wiki/Intrada) riporta queste informazioni: «Poeta an lenga piemontèisa e ossitan-a. Barba Tòni Bodrìe (Antonio Bodrero a l’anàgrafe) a l’é nassù a Frasso, an Val Vràita, al 1m ëd novèmber dël 1921 e a l’é mòrt a Coni ant la neuit antra ij 15 e ij 16 novèmber 1999. A l’era laureasse a Turin e a l’ha fàit ël professor ëd litre ant ij liceo e, dal 1973, ël présside. A l’é stàit ëdcò consejé regional». In campo politico è stato fra i fondatori del Mao (Moviment autonomista ocitan) e poi libro, “Viva Verdi” (l’acronimo di “Viva Vittorio Emanuele re d’Italia”, frase che i patrioti scrivevano sui muri delle case per incitare gli altri rivoluzionari all’insurrezione), con l’aggiunta di Bianchi e Rossi che sono sì le altre due tonalità dell tricolore, ma allo stesso tempo anche i cognomi italiani più diffusi. Insomma, è un simbolico abbraccio alla nazione unita. All’interno del libro troviamo una carrellata di caricature dei principali interpreti della nostra storia. Da Garibaldi a Mazzini, da Cavour a Vittorio Emanuele II, fino a quelli meno celebrati, ma ugualmente importanti come Cristina di Belgiojoso e i fratelli Bandiera che, allo stesso modo, anche a costo della loro vita, hanno contribuito alla causa risorgimentale. Oltre ai disegni satirici, il volume riporta una breve biografia con le notizie più curiose relative a questi personaggi che spesso non vengono citate dai testi ufficiali, ma che ha militato nella Lega nord. Nel novembre 2009, a dieci anni dalla scomparsa, così il noto cantautore Piero Montanaro, nel suo blog, ricordava il grande amico «in vita e nella condivisione della sua poesia»: «Barba Tòni, fin-a ant la fisonomìa, ël gran testimòni dla tèra piemontèisa, ’l gran massé dla lenga piemontèisa: forse gnun coma chiel a l’ha fon- appassioneranno il lettore. Al termine del ritratto scritto è riportato un breve commento, una frase sintetica a sorpresa su quanto si è letto prima a proposito della personalità in questione e che spesso e volentieri diventa dirompente e destabilizzante tanto da indurre al sorriso. Una piacevole lettura, ma anche, perché no?, un insolito ripasso della storia, sia per gli adulti che vogliono ripercorrere le gesta in questo anniversario così celebrato e osannato in tutta Italia sia per gli studenti che affronteranno a scuola gli argomenti trattati. Paparelli ha voluto affidare la prefazione del libro all’amico Alberto Patrucco, comico di “Zelig” nelle prime edizioni della trasmissione gasse sì ancreus ant j’adoss d’un parlé e a l’ha savù fé s-cionfé le sorgiss pì gentile, s-ciuplinante e novisse ’d nòsta lenga. El pì brav giogleur dla paròla, creator ëd poesìa-lenga e ’d lenga-poesìa. Sò ùltim straordinari lìber poétich, “Dal prim uch a l’aluch”, a l’é surtì pòchi di dòp soa mòrt, un cadò ’d poesìa e d’amor për soa tèra: ’l salut pì profond dl’“archi- ed editorialista di “Ballarò” negli anni passati, personaggio diventato scomodo alle istituzioni proprio in virtù di monologhi satirici feroci nei confronti del potere e che l’autore stesso non ha esitato a definire, nel ritrattino d’apertura che affianca il suo intervento, un «autentico carbonaro della satira». tet” ëd nòsta lenga piemontèisa». Ora le edizioni Bompiani pubblicano, nella prestigiosa collana “Il pensiero occidentale” diretta dal filosofo Giovanni Reale, la sua “Opera poetica occitana”. Si tratta di un volume di 1.070 pagine, curato da Diego Anghilante, che comprende le raccolte poetiche stampate dallo stesso Boudrìe, le poesie pubblicate su riviste e testate varie, quelle inedite e quelle giovanili. Ogni componimento è corredato da un ampio apparato di note volte a presentare il complesso rapporto del poeta con la lingua occitana e a spiegare le sue concezioni filosofiche e teologiche. L’edizione completa dell’opera occitana di Boudrìe è preceduta da una lunga introduzione sulla sua vita e sulla sua poetica ed è seguita dagli apparati critici dedicati alle grafie occitane utilizzate, al glossario dei termini più importanti o più rari, alla bibliografia di e su Boudrìe. Il volume di Antonio Bodrero (Barbo Toni Boudrìe) “Opera poetica occitana” è già in libreria. (Barbo Toni Boudrìe) è forse il più grande visionario della poesia dialettale del Novecento. Nella sua opera aleggia un sentimento panico della natura, un animismo cristiano che coglie in ogni minimo fenomeno l’epifania del Dio evangelico, la conferma del suo amore verso le creature. Posseduto dal dono della trasfigurazione, Boudrìe vede attraverso la poesia come tutto nell’universo si allacci e si tenga, in un concatenarsi analogico che fa della poesia un cammino, una draio (sentiero), un segmento visibile nell’infinito devolversi dell’immaginazione umana. E tutto ciò giocando magistralmente con una parola sempre reinventata, potenziata, scavata nelle sue radici antiche 30 giugno 2011 Ü 35 GLI SPORTIVI SAVIGLIANESI VERSO L’EUROPA Sono molte le discipline sportive praticate a Savigliano, ma fra esse ne spicca una particolare, con la Scacchistica saviglianese la cui sfera d’azione (come agonismo e come divulgazione) ormai va ben oltre i confini provinciali. PRESENTATA LA CANDIDATURA ALL’ACES Paola Gallo S avigliano ha proposto la candidatura al riconoscimento, da parte dell’Aces (European capitals of sport association), di “comune europeo dello sport”. «Crediamo di poter ambire al titolo in considerazione, da un lato, della nostra lunga storia di eventi sportivi, della presenza di atleti famosi e della valenza degli impianti», afferma l’assessore allo sport, Marco Paonne. «Dall’altro lato ci sono gli alti livelli raggiunti dalla qualità della vita dei saviglianesi e il loro benessere, nel cui àmbito lo sport ha un valore importantissimo». Aces Europe, l’associazione delle capitali europee dello sport, fondata nel 1999, ha l’intento di creare politiche sportive per lo sviluppo delle infrastrutture e dei modelli di gestione che favoriscano la pratica agonistica come diffusione di benessere per i cittadini, attraverso l’assegnazione dei riconoscimenti di “capitale”, “città” e “comune”, in base al numero di abitanti. Il riconoscimento di “comune europeo dello sport” è per le municipalità con meno di 25 mila abitanti, ambito nel quale è inserita Savigliano. Una delegazione dell’Aces è stata ospitata in città per un paio di giorni, durante i quali sono stati visitati gli impianti e sono state 36 incontrate le principali associazioni sportive: «Nei nostri sopralluoghi nei centri candidati», spiega il presidente dell’Aces, Gian Francesco Lupatelli, «interessa più la fase operativa che vede lo sport come benessere, salute, movimento dei cittadini. Busca è stata la prima cittadina premiata e nel 2011 il riconoscimento è stato assegnato a Fossano. Ciò significa che quella di Cuneo è una provincia che di sport se ne intende! Ora ad ambire al titolo è Savigliano, dove il 40 per cento dei cittadini pratica uno sport. Si dovrebbe arrivare al 51 per cento, ma è un buon inizio». Il madrileno Ugo Alonso, segretario dell’Aces, ha commentato: «Complimenti, la vostra è una candidatura interessante e potente perché Savigliano ha capito e attuato uno dei valori dell’associazione, cioè lo sport come integrazione. Qui è data la possibilità á 30 giugno 2011 á dopo Busca e Fossano a tutti di fare sport, bambini e anziani, uomini e donne, stranieri e immigrati». «Savigliano ha tutte le carte in tavola per superare le valutazioni che si sono svolte in questi giorni», aggiunge Attilio Bravi, presidente provinciale del Coni, «viste le attrezzature sportive e la grande ospitalità della città per nuoto, atletica, tennis, calcio, basket e pallavolo. Ma ha anche un valore aggiunto molto radicato, sentito e valido: l’attività rivolta ai disabili grazie alla presenza molto attiva dell’associazione “Vivalda”». «La candidatura di Savigliano», conclude l’assessore Paonne, «si inserisce nel progetto dedicato allo sport iniziato negli scorsi mesi, consistito in un nuovo sito internet, nel logo dell’Assessorato e nelle serate tematiche. Il progetto proseguirà con incontri con le scuole per lavorare in sinergia con le associazioni sportive, co- Sopra: la conferenza stampa per l’annuncio della candidatura con, al centro, il presidente dell’Aces (European capitals of sport association), Gian Francesco Lupatelli; a sinistra, l’assessore comunale di Savigliano Marco Paonne; a destra, il segretario dell’Aces, Ugo Alonso IL RICCO CALENDARIO DEDICATO A CHI TRASCORRERÀ L’ESTATE IN CITTÀ Per cominciare ci si potrà dilettare con letteratura, teatro, danza contemporanea, musica jazz e sacra A inaugurare gli appuntamenti di “Estate in città” di Savigliano (foto: l’assessore Chiara Ravera con il cartellone degli eventi) saranno le “atmosfere acustiche” del “Molo street live”: venerdì 1o luglio “Aperitivo con Jim Morrison” alle 17 con la presentazione del libro “Jim Morrison-Parigi, 3 luglio 1971”, presente l’autore Fabrizio Terreno. Dale 18, mercatino della musica sotto i portici di piazza Santarosa, negozi aperti e musica con le prime dieci band selezionate; sabato 2 ancora negozi aperti con la musica delle altre dieci band. Nell’ambito delle manifestazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, la compagnia teatrale “I BenAndanti” di Torino propone, il 1o luglio, lo spettacolo itinerante (alle 21,30 e alle 23) nel chiostro del museo e nella gipsoteca “Italia-Bianco, rosso e... Calandra”. Sabato 2, in occasione del completamento del restauro della sala, si terrà un’apertura straordinaria del cantiere del teatro “Milanollo”. Alle 21 andrà in scena “DéBaTailles”, spettacolo di danza contemporanea a cura della compagnia “Propos” di Lione, ideato dal coreografo e danzatore francese Denis Plassard. Da domenica 3 luglio, e per quattro domeniche, è in programma il “Savigliano summer jazz” organizzato dall’associazione “Amici della musica” presso l’auditorium della Croce nera in piazza della Misericordia, alle 21,30. Parteciperanno: il duo Zegna-Mirabassi, “Dado Moroni trio”, “Italian jazz messengers feat Valery Ponomarev” ed Enrico Pieranunzi (costo: 10 euro; ridotto: 8 e 3 euro; quattro serate: 31 euro. Prenotazioni: circuito Piemonte ticket.it; “Exit music”, 0172-715021). Infine, mercoledì 6 luglio, alle 21, nell’arciconfraternita della Pietà in piazza Cesare Battisti “In saecula saeculorum”, musica sacra corale nei secoli, dal Canto gregoriano a oggi, a cura del civico istituto musicale “G.B. Fergusio” e con la partecipazione del Coro “G.B. Fergusio” diretto dal maestro Rinaldo Tallone. me già si è iniziato a fare». Tante sono le discipline sportive praticate a Savigliano: nuoto, atletica, tennis, basket, calcio e pallavolo. Ma nel 2001 è nata anche l’Associazione scacchistica saviglianese, presieduta da Enrico Gallina: «Abbiamo avuto una grande diffusione in provincia. Grazie alla Scacchistica saviglianese, seimila bambini giocano a scacchi. Lavoriamo nelle scuole, ma ci sono vari luoghi dove i ragazzi possono continuare a giocare. Nel 2005 abbiamo esportato il progetto in regione, e oggi partecipano 20 mila bambini. Nel 2009 abbiamo iniziato in Liguria e ora sono 10 mila i giovani scacchisti. Al convegno mondiale della scacchistica giovanile abbiamo ricevuto il riconoscimento di miglior scuola di scacchi. E nei campionati italiani i nostri ragazzi hanno ottenuto i primi tre posti». La Scacchistica saviglianese contribuirà senza dubbio alla decisione della Commissione, che si pronuncerà in Scozia il 4 agosto. LA SQUADRA CHE LAVORERÀ NEI PROSSIMI TRE ANNI I vicepresidenti sono Fabrizio Castello, di Revello, e Giovanni Battista Mellano, di Cuneo. Completano il nuovo Direttivo otto consiglieri Elena Bottini Il Direttivo del Comitato piccola industria di Confindustria Cuneo è così composto: Mauro Gola (“Kelyan” srl, Cuneo), presidente; Fabrizio Castello (ditta “Castello Mario”, Revello), vicepresidente; Giovanni Battista Mellano (“Nord-ovest” spa, Cuneo), vicepresidente; consiglieri Giovanni Minetti (“Fontanafredda” srl, Alba), Ilaria Ferrero (“Ferrerolegno” spa, Magliano Alpi), Riccardo Preve (“Preve costruzioni” spa, Roccavione), Cristina Trucco (“Laboratorio Pasteur” sas, Cuneo), Erika Azzoaglio (“Banco Azzoaglio” spa, Ceva), Giovanni Viglietta (“Viglietta Matteo” spa, Fossano), Giorgio Chiesa (“Lovera hotel e convegni” snc, Cuneo), Loris Peracchia (“Tonoli spedizioni” srl, Verzuolo). «In primo luogo è doveroso un ringraziamento a tutta la squadra che mi è stata vicina e mi ha sostenuto nel triennio appena concluso», ha detto Gola dopo l’elezione. «Sono stati anni particolari per le piccole e le medie imprese, tornate alla ribalta a livello nazionale perché riscoperte nel loro ruolo di ossatura portante del tessuto economico nazionale». MAURO GOLA: «INNOVAZIONE PER CRESCERE» Confermato per il triennio 2011-2013 alla guida del Comitato provinciale della piccola industria, sottolinea la necessità di... cambiare subito marcia M auro Gola è stato confermato, per acclamazione, alla presidenza del Comitato provinciale piccola industria per il triennio 20112013. Di conseguenza l’imprenditore cuneese mantiene anche l’incarico di vicepresidente di Confindustria Cuneo. L’elezione è avvenuta la scorsa settimana all’hotel “Holiday inn” di Cherasco, nel corso della riunione di insediamento del neocostituito Comitato provinciale che ha rinnovato tutti gli organi rappresentativi della piccola industria, la quale conta oltre mille aziende e rappresenta l’88,3% delle imprese associate a Confindustria Cuneo. “IDEA” ha chiesto al presidente Gola di fare il punto della situazione per un comparto così rilevante. 38 «Mai come negli ultimi due anni abbiamo assistito alla rivalutazione del ruolo giocato dalle piccole imprese nello sviluppo economico italiano. Se fino a ieri esse erano viste come un sistema vincente, grazie alla loro agilità e alla capacità di adattamento alle variazioni del mercato, oggi, di fronte a una concorrenza più aggressiva e a un’internazionalizzazione sempre più necessaria, cominciano ad accusare non poche difficoltà. Piccolo non è più tanto bello come una volta e la crescita dimensionale diventa un salto necessario, da realizzare sotto il profilo culturale, cioè in termini di conoscenza, governance e struttura aziendale, prima ancora che in termini di fatturato o di addetti». Come si può affrontare questo á 30 giugno 2011 á nuove sfide per le aziende Mauro Gola, vice presidente esecutivo di “Kelyan” (nata da un importante accordo strategico tra “Kelyan Smc” e “A&C holding”), è nato a Cuneo il 15 gennaio 1966. È laureato in scienza della amministrazione e consulenza del lavoro presso l’Università di Torino salto di qualità epocale? «La competizione internazionale non può più essere sostenuta inseguendo i costi primari, ma va trasferita sul piano dell’innovazione gestionale, dell’innovazione di prodotto, di processo, dell’internazionalizzazione, della qualità assoluta del servizio, avendo come unico punto di riferimento il cliente finale e la sua soddisfazione». Quindi la parola d’ordine “obbligatoria” è proprio “innovare”. «Sì, ma dobbiamo avere le idee lucide su cosa ciò comporti. Nel documento dell’Unione europea redatto per l’obiettivo di Lisbona il concetto di innovazione è molto chiaro: vuol dire sì innovazione di processo, innovazione di prodotto; vuol dire sì introdurre nuove tecniche di produzione, aumentare la produttività, diversificare i mercati, gli sbocchi. Ma vuol dire anche, soprattutto, inserire nuovi stili gestionali nelle nostre aziende. Due assiomi sono da interiorizzare al più presto: il primo è che l’innovazione è un concetto a 360 gradi, trasversale, che impatta su ogni sfaccettatura dell’attività produttiva quotidiana. Ma in questa definizione troviamo anche quello che è l’obiettivo principale del mandato di chi rappresenta la piccola industria: ed è proprio l’innovazione gestionale, il nuovo stile che dobbiamo adottare per condurre le nostre aziende, che dev’essere uno stile indirizzato e finalizzato esclusivamente alla crescita dimensionale delle attività. E questo approccio richiede assolutamente un salto culturale». Ma ciò comporterà la marginalizzazione delle Pmi che resteranno tali? «Le piccole e medie imprese continueranno a essere l’ossatura del sistema economico del nostro Paese, consapevoli che innovazione, crescita dimensionale e mercati esteri non sono una scelta, ma una necessità per rimanere sul mercato». Il Comitato piccola industria di Cuneo come si inserirà nell’evoluzione che lei delinea? «Il punto centrale del programma che seguiremo sarà promuovere e salvaguardare lo spirito delle Pmi nell’economia di mercato, supportare l’evoluzione delle imprese di minore dimensione, focalizzandone il ruolo e rafforzandone l’identità, in piena sinergia e complementarietà con l’intero sistema associativo di Confindustria. La consistenza numerica delle Pmi si intreccia con la capacità produttiva e “creativa” che esse sono in grado di sviluppare, com’è evidenziato da numerosi e qualificatissimi casi di eccellenza presenti nel contesto cuneese. Il mio impegno continuerà a essere indirizzato soprattutto verso la promozione e la tutela della “risorsaimpresa”. In un contesto alle prese con ritardi ormai endemici, sosterremo il valore sociale dell’azione imprenditoriale, ponendo in risalto il fatto incontestabile che le aziende rappresentano una ricchezza per l’intero territorio». Quali sono, dunque, i progetti che vi vedranno impegnati nel prossimo triennio? «Le azioni e le proposte associative saranno scelte con realismo e condotte con chiarezza e con la partecipazione di tutta la mia squadra (nel box nella pagina a Saranno attivate iniziative in piena sinergia col sistema confindustriale per favorire l’internazionalizzazione delle Pmi della Granda (oltre 1.000 associate, cioè l’88,3% del totale) fianco ne riportiamo la composizione, ndr). Saranno indirizzate a migliorare il contesto ambientale in cui operano le piccole imprese, contribuendo a creare le condizioni più favorevoli per lo sviluppo. Azioni specifiche saranno condotte soprattutto in materia di: cultura aziendale, semplificazione amministrativa, patrimonializzazione e finanza a misura di impresa, aggregazione e crescita dimensionale e internazionalizzazione». «UN’UNICA PRIORITÀ PER IL GOVERNO: LA CRESCITA» Questo è l’auspicio nei confronti della politica che, in una congiuntura difficile come l’attuale, diventa ancora più fondamentale. E per le tasse... “IDEA” ha chiesto al Presidente del Comitato piccola industria di Cuneo cosa gli imprenditori si attendono da Governo e Parlamento: «In una congiuntura difficile, è fondamentale il ruolo della politica a sostegno del mondo produttivo. Il Governo, in questi due anni di lavoro, deve concentrare la sua agenda su un’unica priorità: la crescita. Occorre approvare il prima possibile la manovra da 40 miliardi e in contemporanea andare avanti su una serie di provvedimenti per aiutare la crescita, tra cui la manovra fiscale che, a parità di pressione fiscale complessiva, abbassi le tasse su imprese e lavoro dipendente, magari alzando la tassazione sulle rendite finanziarie e con qualche lieve ritocco delle aliquote Iva. Certo non va dimenticata la stabilità dei conti pubblici, altrimenti rischiamo di diventare un Paese finanziariamente non affidabile nei confronti dei partner europei e dei mercati finanziari, ma senza crescita non daremo prospettive all’economia e alla società italiana e gli stessi obiettivi di finanza pubblica diventeranno irraggiungibili. Sono poi indispensabili l’unità e la determinazione da parte della politica, accompagnate dalla capacità di risposta delle istituzioni». Mauro Gola è determinato: «Gran parte del mio impegno sarà profuso a salvaguardare lo spirito e a rinforzare l’identità della piccola industria, facendo sinergia con tutto il sistema associativo di Confindustria». 30 giugno 2011 Ü 39 Mario Rosa L’INNER WHEEL FESTEGGERÀ I SUOI 10 ANNI Passaggio della consegne per il sodalizio di Cuneo-Mondovì-Saluzzo: Adalia Filippi lascia la presidenza a Gianna Davico tary club padrini di Cuneo, Mondovì e Saluzzo e i presidenti del Rotaract Cuneo Provincia Granda, Alessia Bertolotto e Matteo Ballauri. La presidente, Adalia Rossotto Filippi, ha elencato i numerosi “service” promossi nell’anno 2010Fondato nel 1924, l’International Inner Wheel 2011: l’intervenè una grande organizzazione to a favore dei femminile di “service” e collega bambini di Chersocie di club attivi in diversi Paesi, dall’Europa a Africa, India, Filippine, Australia, Nuova Zelanda, Usa e Canada. L ’Inner Wheel di Cuneo-Mondovì-Saluzzo ha vissuto una serata importante, indetta per il passaggio delle consegne tra la presidente uscente, Adalia Rossotto Filippi, e quella entrante, Gianna Ghiazza Davico. Erano presenti all’evento il prefetto di Cuneo, Patrizia Impresa, il questore, Ferdinando Palombi, l’assessore comunale alla cultura e alle attività produttive di Mondovì, Giancarlo Battaglio, e numerose autorità rotaryane e inneriane, tra le quali citiamo la board internazionale, Paola Lagorara, la governatrice del Distretto 204° Phf, Ettorina Ottaviani, i past governor del Rotary club Pier Giovanni Bordiga e Sergio Vinciguerra, i presidenti e gli incoming presidenti dei Ro- 40 nobyl ospitati dall’associazione “Airone bianco”, le adozioni a distanza di due bambine a Santa Cruz La Paz, in Bolivia, e a Madras, in India, la sponsorizzazione del concerto di apertura della stagione musicale denominata “Saluzzo musica festival-Chitarrissima 2010”, il contributo al “service” internazionale “Progetto Global education for girls” in Bolivia (curato con Unicef), il Sopra, da sinistra: Adalia Rossotto Filippi e Gianna Ghiazza Davico. Nella foto a sinistra: Gianna Ghiazza Davico con il prefetto di Cuneo, Patrizia Impresa OSPITI DALLA ROMANIA PER I ROTARYANI In visita alla “Michelis Egidio” e alla “Ge Capital” di Mondovì Nel 2010 lo scambio fra gruppi di studio organizzato a livello mondiale dal Rotary international portò a Mondovì un gruppo di giovani in visita dall’Inghilterra. Stavolta il Rotary club monregalese ha invece ospitato delegazioni provenienti da Romania e Moldova: da quattro giovani professionisti accompagnati dall’avvocato Alexandru Chiritescu, rotaryano (Adrian Stan, 37 anni, ingegnere elettronico, titolare di una società che sviluppa software per il web; Claudia Gabriela Croitoru, 32 anni, assistente del general manager e responsabile del sistema di gestione qualità in una società di commercio di auto; Georgiana Andreea Vasile, 31 anni, impiegata nell’Amministrazione pubblica, assistente legale nella redazione dei documenti; Monica L. Predatu, 25 anni, project manager in una società nel campo dei servizi di traduzione). Il team era alla sua quarta e ultima settimana di permanenza nel Distretto 2030 del quale il Rotary di Mondovì fa parte, e aveva già visitato i club di Genova, á 30 giugno 2011 á al servizio della comunità Alessandria, Aosta e Torino. Ha visitato l’azienda alimentare “Michelis Egidio”, guidato del rotaryano Marco Michelis, e la “Ge Capital servizi finanziari” spa. Il pomeriggio è stato dedicato alla visita della città. Nella foto in alto: al centro, Marco Michelis, il presidente del Rotary club, Maurizio Davico, e il gruppo rumeno, ritratto qui sopra al ristorante “La Borsarella” ancora con il presidente Davico e con la tesoriera, Franca Ghiazza. contributo al “service” promosso dal Consiglio nazionale Italia per due borse di studio a studenti della Facoltà di lettere dell’Università de L’Aquila, il contributo al “service” in memoria di Matilde Calenzani. Durante la serata la Presidente del club Inner Wheel ha effettuato la consegna del “service” principale dell’anno nelle mani di Luca Fortunato, responsabile della “Capanna di Betlemme” della comunità “Papa Giovanni XXIII”, fondata da don Benzi. La Presidente uscente dell’Inner Wheel ha infine passato il collare e la parola a Gianna Ghiazza Davico, la quale, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, ha presentato il programma del prossimo anno di attività, ricordando che il sodalizio festeggerà il decimo anniversario dalla fondazione e il quinto anniversario del gemellaggio con il club di Draguignan (in Francia). Il programma dell’anno sociale 2011-12 del gruppo prevede la promozione di iniziative per “service” ed eventi in provincia, l’organizzazione di una giornata di incontro di tutti i club Inner Wheel piemontesi a Mondovì e, in ricordo di Norma Romano, socia fondatrice scomparsa nel 2006, l’istituzione di una borsa di studio da destinare a una giovane studentessa della Granda. IL LIONS MONDOVÌ-MONREGALESE IN TRASFERTA SULLA RIVIERA LIGURE Chiusura dell’anno 2010-2011, in trasferta per il Lions club Mondovì-Monregalese che, su proposta del socio Giorgio Vinai, ha scelto come “location” per il momento di passaggio di consegne e l’ingresso del nuovo presidente, il cebano Massimo Gula, il “Grand hotel” di Alassio. È un albergo storico, ristrutturato dopo oltre trent’anni di abbandono, che ospita anche esposizioni di quadri come quella, presente in questo periodo, del socio Lions Tanchi Michelotti. Il ricavato della serata sarà devoluto al reparto di pediatria dell’ospedale di Mondovì, per l’allestimento della sala di musico-terapia, della quale il direttore Livio Vivalda ha illustrato le importanti funzioni benefiche. La finalità si allinea con quella del socio Enzo Garelli che, presidente della “Famija monregalèisa”, sostiene l’iniziativa “Un sorriso per Giorgia” durante il “Carlevé ’d Mondvì”. Nelle foto: il presidente Ghiazza con gli ospiti, fra cui l’imprenditore e socio del Lions Giorgio Vinai, il quale ha ospitato il gruppo nel “Grand hotel”, e il passaggio delle consegne, fra Gino Ghiazza e Massimo Gula. IL MOIGE DI SALUZZO TIRA LE SOMME SU UN PAIO DI UTILI PROGETTI DEDICATI A CHI SI DÀ DA FARE PER L’INFANZIA Gli... spaventapasseri nel “Bosco dei bambini” del parco “Tapparelli D’Azeglio” Il Coordinamento locale saluzzese del Moige (Movimento italiano genitori), presieduto da Danilo Girello, esprime soddisfazione per l’esito di “Un progetto all’anno piccolo-Piccolo 2011”: «Grazie al contributo di 2.990 euro dello staff del “Fitwalking del cuore”, siamo riusciti ad aiutare l’Associazione pescatori di Saluzzo realizzando un’area pic-nic per famiglie al lago per pesca facilitata di Pagno, inaugurata il 29 maggio, e l’associazione “Portofranco” di Costigliole Saluzzo destinandole una fotocopiatrice e cinque monitor per il doposcuola gratuito per i ragazzi che in difficoltà inaugurata presso l’oratorio di Costigliole il 24 giugno! Ci fa piacere ricordare anche che nel “Bosco dei bambini”, al parco “Tapparelli D’Azeglio” sono arrivati dalla festa di Castellar gli spaventapasseri delle scuole elementari “Dalla Chiesa” e quello realizzato dagli amici del centro “Le nuvole”: mamme, papà, zii, nonni & bambini, andate a visitarli!». Cavalieri e Unesco uniti a Vezza I due concorsi “Un Roero senza vittime della strada” e “Un Roero da favola” sono stati rivolti agli scolari nella convinzione che essi rappresentino un veicolo privilegiato per diffondere importanti messaggi alle famiglie L’ORDINE ROERINO DI SAN MICHELE E IL TERRITORIO Elena Bottini La vincitrice del primo premio del concorso letterario, Sara Cioni da Pisa, fra Bruno Lubatti e Carlo Rista. A destra: i bambini della scuola dell’infanzia di Valle Talloria con la docente Giovanna Zanirato, accanto al gran maestro Rista. Sullo sfondo, i due presidenti delle giurie, professori Dante Faccenda e Donato Bosca N ell’incantevole scenario di Madonna dei boschi di Vezza d’Alba si sono tenute le premiazioni dei due concorsi ideati dal Club Unesco di Cuneo, condotti con la collaborazione dell’Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero e dell’as- 42 sociazione “Crosiera”: “Un Roero senza vittime della strada” e il premio letterario “Un Roero da favola”. Entrambi i concorsi sono stati rivolti agli alunni delle scuole roerine nella già collaudata convinzione che essi rappresentino un veicolo privilegiato per diffondere capillarmente impor- á 30 giugno 2011 á l’impegno per e delle nuove generazioni tanti messaggi alle famiglie. La valutazione dei lavori comportava competenze di natura didattica ed è per questo che ciascuna giuria è stata presieduta da un dirigente scolastico, Donato Bosca per “Un Roero da favola” e Dante Faccenda per “Un Roero senza vittime della strada”, i qua- IL “CANTÉ J’EUV” PER IL CAV DI BRA Al Centro di aiuto alla vita (che sta per traslocare nella nuova sede) i proventi della manifestazione Presso il Centro di aiuto alla vita di Bra si è svolta la consegna dei proventi del “Canté j’euv”. Erano presenti Piero Rivetti, vicesindaco di Guarene (il Comune organizzatore dell’evento), Bruno Petiti, sindaco di Sanfrè, con gli assessori Domenico Bellè e Marina Policriti, Mario Milanesio, presidente della Pro loco sanfredese che si è fatta carico dell’organizzazione della notte di chiusura della tradizionale festa e lo staff dei volontari Cav al completo. La consegna della somma raccolta, quest’anno destinata al Cav braidese, è stata accompagnata dalle valutazioni sull’ottima riuscita della manifestazione e sui progetti più immediati dell’associazione. Nell’occasione è stato comunicato che finalmente il Cav ha trovato la nuova sede, grazie alla generosità di una famiglia braidese che in autunno concederà la propria abitazione in uso all’associazione. li hanno collaborato con uno staff di esperte insegnanti. Il sindaco di Vezza, Carla Bonino, ha porto il benvenuto a tutti e ha illustrato le caratteristiche storiche e artistiche del luogo. Sono stati apprezzati anche gli interventi dei presidenti di giuria e del gran maestro dell’ordine, Carlo Rista. Nell’ambito della prima edizione di “Un Roero senza vittime della strada” sono state premiate le sezioni di scuola dell’infanzia di Valle Talloria, Monticello, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Roero, Sommariva Perno e Priocca che hanno ricevuto somme di denaro destinate all’acquisto di materiale didattico per un ammontare complessivo di mille euro messi a disposizione dall’Ordine dei Cavalieri del Roero. Ciascuna scuola ha inoltre ricevuto altri piccoli omaggi. Il premio letterario è stato invece ideato tre anni fa dal club Unesco cuneese e coordinato segretario, Roberto Negro. La premiazione è stata condotta da Bruno Lubatti e Giovanna Zanirato. L’attore Marco Albanese della “Compagnia delle gramigna” di Cuneo ha dato voce alle favole premiate. Il primo premio (2.000 euro) è andato a Sara Cioni di San Casciano di Cascina (Pisa), per la fiaba “Ma io che animale sono?”; il secondo (1.000 euro) a Mauro Volonterio, di Milano, per “La pietra e il ramo”; il terzo (500 euro) a Maria Rosa Fonso di Adria per la fiaba “L’orologio che perdeva il tempo”. Le dieci fiabe in testa alla classifica sono state illustrate dai piccoli alunni della scuola dell’infanzia di Valle Talloria con meravigliose espressioni pittoriche realizzate con le tecniche di Stern. «SE RITORNA LA TASSA DI SOGGIORNO, I COMUNI ALMENO SIANO EQUI» APPELLO DEGLI ALBERGATORI DELLA GRANDA Intanto il 2 luglio inizieranno i saldi estivi (a Savigliano e a Mondovì il giorno prima): dureranno otto settimane Da sinistra: Sandro Rulfi, vicepresidente di Federalberghi Piemonte; Piero Sassone, presidente provinciale degli albergatori cuneesi; Luigi Isoardi, vicepresidente della Confcommercio provinciale e ai vertici dell’Ascom di Cuneo Anche quest’anno le bancarelle sistemate dai commercianti davanti al loro punto vendita, con esposizione della merce oggetto di sconto, saranno un ulteriore richiamo per questo periodo di vendita straordinaria così particolare. Elena Bottini D a oggi, 30 giugno, i Comuni capoluogo di provincia, le Unioni dei Comuni nonché le realtà qualificate come turistiche possono istituire, con delibera del Consiglio, una imposta di soggiorno «a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio». La cifra massima è fissata in 5 euro per notte. Questi sono i termini della novità attivata da un decreto del marzo scorso. Di fatto si tratta del progetto di reintroduzione di un tributo soppresso negli anni passati. «La nostra ferma posizione», precisa Sandro Rulfi, vicepresidente di Federalberghi Piemonte, «è contraria al ripescaggio di dispositivi che sono stati cancellati perché capaci di ridurre la competitività dell’immagine delle imprese ricettive sui mercati, vanificando gli sforzi profusi per l’affermazione dell’economia turistica del territorio». Non attenua certo le perplessità l’asserzione in base alla quale i proventi derivati saranno destinati a finanziare interventi in materia di turismo, vista l’attuale situazione di estrema difficoltà economica delle Amministrazioni comunali. LAMBERTO GIUSTI E “LE VERITÀ DI CASSANDRA” Una nuova trasmissione radiofonica di approfondimento politico con interviste in diretta: un giornalismo... non addomesticato Ha preso il via, sulle frequenze di Radio Stereo 5 di Cuneo (fm 100,6) la trasmissione “Le verità di Cassandra”, condotta in studio dal giornalista Lamberto Giusti (foto). Il programma dura mezz’ora e va in onda ogni giovedì, in diretta, dalle 19,10. «Si tratta», spiega Giusti, «di una trasmissione d’approfondimento che si occupa di attualità, con un occhio di riguardo alla politica. In studio ci sono ospiti con i quali cerco di affrontare diversi argomenti, mettendomi nei panni degli ascoltatori e facendo le domande che loro vorrebbero fare. Il titolo vuole essere un omaggio e una “riabilitazione” di Cassandra, sacerdotessa del tempio di Apollo, alla quale il dio, per conquistarne l’amore, diede il dono di predire il futuro. Visto il rifiuto a concedersi di Cassandra, Apollo le sputò sulle labbra condannandola a restare inascoltata. Daremo spazio alle verità che i nostri ospiti vorranno rappresentare, ma lo faremo con spirito critico e con un giornalismo non addomesticato. Nel corso delle prime puntate sceglierò io i temi da affrontare e gli ospiti con cui farlo, ma, se gli ascoltatori vorranno, potranno avanzare richieste di approfondimento. Per me è un ritorno a quello strumento d’informazione ricco di fascino che è la radio e mi auguro che “Le verità di Cassandra” piaccia a chi ci seguirà». 44 á 30 giugno 2011 á nel mondo del commercio (e non solo) UN MODELLO DI LANCIA APRILIA SPORT REALIZZATA AL CEMI DI SAVIGLIANO Gli studenti hanno lavorato nell’ambito della collaborazione con la storica carrozzeria milanese “Zagato”, creatrice delle più belle auto sportive del Novecento Queste ultime nei giorni scorsi erano chiamate a decidere e per questo hanno attivato confronti tra realtà amministrative geograficamente vicine o caratterizzate da contesti simili. Di qui l’iniziativa assunta dall’Associazione albergatori della provincia di Cuneo, operante in ambito Confcommercio, di inviare una lettera a tutte le 250 civiche Amministrazioni di Granda. Il documento ufficiale, dopo aver espresso chiare riserve sull’opportunità di applicazione del nuovo dispositivo, pone alcuni paletti, in caso di recepimento dello stesso. «L’auspicio era che i Comuni, rispettosi del ruolo che la presenza di strutture ricettive sui propri territori ha nello sviluppo economico degli stessi, si astengano dall’applicare l’imposta. Detto questo, ci siamo permessi di avanzare alcune richieste, in caso di ritorno all’esa- zione», precisa il saluzzese Piero Sassone, presidente provinciale degli albergatori. Abbiamo individuato quattro punti per noi irrinunciabili, a iniziare dall’estensione generalizzata a tutte le realtà che si occupano di accoglienza, dagli alberghi ai bed & breakfast, agli ostelli, agli agriturismi, agli alloggi vacanza, agli affittacamere e similari per non creare inaccettabili disparità di trattamento. Occorre poi la garanzia che, effettivamente, il denaro incassato sia destinato a interventi nel settore del turismo. Inoltre l’avvio dell’applicazione del nuovo dispositivo deve essere dal 1° gennaio 2012, per non mettere in difficoltà operatori che già hanno stipulato contratti di prenotazione con fissazione di prezzi che non prevedevano l’imposta. In ultimo, ribadiamo l’istanza che gli imprenditori della rete ricettiva non siano considerati alla stregua di “sostituti d’imposta”, con l’imposizione di ulteriori procedure amministrative che appesantiscono i già elevati costi di gestione». Altre richieste riguardano l’entità della cifra richiesta, con limitazione della stessa a 0,50 euro a notte a persona sino al massimo di un euro. «La nostra», conclude Sassone, «non vuole essere una presa di posizione preconcetta. Chiediamo un tavolo di confronto, per approdare ad una risposta concertata, nell’interesse di tutti». Restando nell’ambito del commercio, segnaliamo che sabato 2 luglio inizieranno i saldi estivi. Si protrarranno per otto settimane e consentiranno ai punti vendita di generi merceologici legati alla moda di smaltire le eccedenze di merce che le bizzarrie del tempo delle ultime settimane ha contribuito a rendere importanti. Un modello di Lancia Aprilia Sport è stato realizzato dagli studenti del corso per tecnico di modellismo industriale di Savigliano, in accordo con la “Zagato”, storica carrozzeria milanese. Grazie alla collaborazione tra formazione e mondo delle imprese, gli allievi e le allieve del Cemi (Centro europeo modellismo industriale) hanno sperimentato la creazione di un prototipo d’auto, attraverso le fasi progettuali e costruttive, confrontandosi con la storia del design automobilistico italiano, le tecniche tradizionali di prototipazione e le tecnologie innovative utilizzate nel modellismo industriale contemporaneo. Il progetto è stato coordinato dal responsabile marketing “Zagato”, Paolo Di Taranto, e dal responsabile del Cemi, Costanzo Rinaudo, con il prezioso aiuto di docenti e tecnici. «I giovani che studiano a Savigliano provengono da diverse regioni e anche dall’estero. Attraverso il progetto si sono confrontati da protagonisti con il mondo del lavoro, collaborando con una delle più prestigiose aziende del settore», commenta il coordinatore Rinaudo. Per gli studenti, il progetto si è chiuso con una visita didattica alla “Zagato” e la consegna diretta del modello di auto presso la sede milanese della ditta. L’operazione parte all'unisono in tutta la Granda, con la sola eccezione delle zone di Mondovì e Savigliano che anticipano di 24 ore, per la calendarizzazione di altre manifestazioni. «A marzo», spiega Luigi Isoardi, vicepresidente della Confcommercio provinciale e ai vertici dell’Ascom di Cuneo, «la Conferenza delle Regioni ha approvato le date di inizio per le vendite di fine stagione, indicando il primo sabato di luglio per i saldi estivi e il giorno feriale antecedente la festività dell’Epifania per quelli invernali. In attesa della conclusione dell’iter, l’assessore al commercio, William Casoni, ha inviato una lettera ai Comuni, sollecitandoli a muoversi in modo sincronico, evitando disparità e discrasie, specie con aree confinanti legate amministrativamente ad altre regioni. Le caratteristiche dei saldi sono sempre le stesse. Si mettono in vendita, a prezzo scontato, gli articoli di tendenza, soprattutto capi di abbigliamento, accessori e calzature, con uno sconto tra il 30 e il 50 per cento. Quest’anno la primavera è saltata e anche l’esordio estivo è stato poco soddisfacente. Le temperature basse e il tempo incerto non hanno favorito le vendite. La scelta, dunque, sarà ampia». A seguito dell’avvio dei saldi, domenica 3 luglio i negozi hanno la possibilità di effettuare un’apertura straordinaria festiva. 30 giugno 2011 Ü 45 Elena Elia Fulvio Ruffia ad agosto compirà 56 anni. Ha iniziato il suo percorso nella pubblica Amministrazione nel 1995, come vicesindaco di San Michele di Mondovì. Dopo aver ricoperto tale ruolo per quattro anni, ne ha trascorsi cinque in minoranza e nel 2004 è stato eletto sindaco, incarico che gli è stato rinnovato nel 2009. Geometra libero professionista, separato, è padre di Roberta, 30 anni, e nonno di Letizia, 5 anni N ascere come località di transito non va interpretato come un difetto, perché ogni passaggio lascia qualcosa: lo dimostra, e da un migliaio d’anni, San Michele di Mondovì, paese di fondovalle sito nell’area monregalese, del quale apprendiamo qualcosa in più grazie a una LA VIVACITÀ DI SAN MICHELE DI MONDOVÌ Fulvio Ruffia guida l’Amministrazione civica dal 2004 e illustra le peculiarità del paese. Dal 10 luglio al 6 agosto arriva il grande jazz chiacchierata con il suo sindaco, Fulvio Ruffia. «Proprio per la sua posizione geografica San Michele non ha maturato una precisa identità storica, come si può notare dalla carenza di edifici antichi. La vera trasformazione si è verificata negli anni ’70 del secolo scorso, con l’industrializzazione. Prima l’economia si basava sull’agricoltura (povera, però, a causa del terreno collinare). L’impatto iniziale dell’insediamento del settore secondario è stato positivo perché ha por- tato stipendi laddove non ce n’erano, ma in seguito sono sorti i problemi e per dieci anni il paese ha assistito a conflitti tra chi lavorava in fabbrica e il resto della popolazione. Per fortuna negli ultimi anni si è arrivati a un equilibrio e a una convivenza tranquilla». E che ci dice rispetto al settore terziario? «Non possiamo vantare una massiccia affluenza turistica, pur possedendo alcune cappelle di rilievo artistico e un documento autografo di Napoleone Bonaparte, il quale nel 1796 combatté contro le truppe piemontesi alla Bicocca di San Giacomo, come ricorda anche una poesia di Giosué Carducci. Siamo però vicini a località turistiche molto frequentate e assai diverse tra loro, distando appena quindici minuti dalle piste da sci e circa mezz’ora dalle spiagge della provincia di Savona. Inoltre ci cir- 46 condano colline molto belle». Ci parli un po’ della popolazione. «Gli abitanti sono duemila, di cui il 20% di età superiore ai 65 anni, una cifra comunque conforme alla media nazionale. Se negli anni ’80 esisteva un gruppo gio- á 30 giugno 2011 á la stanza del Sindaco vani colmo di iniziative (basti ricordare che un anno, a febbraio, realizzò un carro che partecipò persino al carnevale di Viareggio: si trattava delle tre caravelle di Cristoforo Colombo, con la “Santa Maria” semovente perché ricavata da un camion!), oggi gli appartenenti alle nuove generazioni sono sempre attivi, organizzano viaggi e raduni, ma forse non sono molto focalizzati sul territorio... Diciamo che certe iniziative molto sentite in altri luoghi qui sono un po’ superate». Ma quali sono le manifestazioni principali che proponete? «Quella di punta di quest’anno è una “new entry” che rappresenta la realizzazione di un mio sogno nel cassetto. Si tratta di quattro serate concertistiche in omaggio a Pinin Rosso, un trombettista che ha raggiunto fama internazionale, viveva spesso qui e proveniva da una famiglia originaria di questo luogo. Gli eventi, a suon di musica jazz, si terranno il 10, il 16 e il 29 luglio e il 6 agosto (il 16 luglio interverrà Fabrizio Bosso, oggi considerato la miglior tromba italiana), in quattro piazzette del Comune. Inoltre partecipiamo all’iniziativa “Comuni fioriti, che rende il paese più gradevole e accogliente e si sviluppa anno dopo anno: l’associazione “Amis ’d San Mighel” distribuisce gratis le piantine di fiori e si occupa di ornare strade e fontane, mentre i privati abbelliscono balconi e vetrine. La manifestazione si conclude, tra premiazioni, anche in denaro, con la “Fiera del subric” (ossia la frittella di patate, ndr) che si svolge l’ultima settimana di settembre o la prima di ottobre, in occasione della festività di San Michele». Quali opere pubbliche ha realizzato oppure sta realizzando la sua Amministrazione? «Parecchie. Abbiamo portato avanti un progetto di riqualificazione del centro storico e uno legato a quella dell’immagine generale del paese attraverso una sorta di Piano colore nel quale sono stati investiti oltre 100 mila euro: con un contributo importante abbiamo incentivato i privati a tinteggiare ben cinquantadue fabbricati! Inoltre disponiamo di un considerevole impianto sportivo, sul quale investiamo ogni anno, abbiamo creato parcheggi pubblici e stiamo ultimando un fabbricato in centro acquistato con finanziamenti regionali, dal quale ricaveremo tredici alloggi popolari per anziani e persone sole. Quest’ultimo progetto si è collegato a un intervento effettuato sui portici del paese, molto alti e caratteristici, che abbiamo allungato di una dozzina di metri per migliorare la sicurezza della viabilità». Da ultimo, qual è il punto di forza del suo paese? «San Michele si trova alla periferia di una provincia periferica e ciò non costituisce certo un vantaggio. La forza sta nel riuscire a conservare il proprio profilo demografico, evitare i degradi e creare centri di lavoro puntando anche sulle piccole aziende». A CUNEO BMW E “GRUPPO GINO” CRESCONO Simona Borsalino Inaugurata la filiale della casa bavarese di via Fratelli Ceirano 15/17. Il “matrimonio” garantisce alla clientela il massimo della professionalità per le auto proposte e per i servizi collaterali L e sfide rappresentano una parte importante della lunga teoria di successi nel settore automobilistico inanellati dal Gruppo Gino di Cuneo che ha avviato, con la consueta determinazione e professionalità, un nuovo e prestigioso capitolo: l’inaugurazione della concessionaria Bmw Group Gino con sede in via Fratelli Ceirano 15/17, nel capoluogo. L’atteso appuntamento ha visto l’intervento di Alessandro Gino, direttore generale del Gruppo Gino, nonché titolare della concessionaria Bmw, e di Sergio Solero, nuovo direttore vendite auto di Bmw Group Italia. “IDEA” ha incontrato entrambi per conoscere le novità del mo- mento in casa Bmw e gli obiettivi di questa prestigiosa esposizione cuneese, ma soprattutto l’incontro è stato l’occasione per “svelare” le ragioni del matrimonio tra il Gruppo Gino e la casa bavarese. «Abbiamo scelto questo marchio», spiega Alessandro Gino, «perché Bmw è senza dubbio per il nostro gruppo un traguardo prestigioso, essendo leader mondiale nel segmento “premium”. Un’eccellenza testimoniata da vetture dalle grandi capacità dinamiche, performanti per il loro piacere di guida e per il feeling consolidato con i consumatori, merito di un profondo senso di responsabilità e della marcata attenzione ai consumi e all’ambiente. Inoltre desideriamo riproporre e presentare alla clientela cuneese l’altro brand Bmw: Mini, espressione di un modo differente di guidare, un piacere nell’accezione 48 più giovane del termine. Mini a Cuneo non è sufficientemente rappresentata e il nostro obiettivo è introdurre le due versioni della vettura, a partire dalla “Countryman” con quattro ruote motrici che di certo sarà molto ricercata. L’oggetto dell’innovazione testimoniato egregiamente da questo sodalizio è altresì rappresentato dalla volontà di rinsaldare il rapporto con il cliente, basandosi non solo sulla vendita della vettura, ma garantendo anche un’attenzione crescente ai servizi di postvendita, accessori e assicurativi. Il nostro obiettivo è rendere semplice e piacevole l’approccio con il marchio Bmw e, di conseguenza, informale il rapporto con lo staff della concessionaria Bmw Group Gino di Cuneo». Guardando oltre la Granda, quale l’andamento del mercato e del marchio Bmw in Italia e all’estero? L’abbiamo chiesto a Sergio Solero, trentanovenne direttore vendite auto di Bmw Group Italia, intervenuto all’inaugurazione della sede. Dobbiamo separare gli accadimenti a livello mondiale rispetto al á 30 giugno 2011 Bmw è l’acronimo di Bayerische Motoren Werke (in italiano Fabbrica bavarese di motori). La nuova concessionaria cuneese del GRUPPO GINO darà spazio alla gamma della casa tedesca e anche alla riedizione della Mini. nostro Belpaese che, ahimé, non lascia intravedere margini positivi, e non solo nel settore automobilistico. Bmw globalmente sta andando bene, anche se in questi primi cinque mesi del 2011 in Italia, in linea con quanto accaduto alle altre case automobilistiche, ha registrato un calo del 15%: nel mondo, infatti, il gruppo ha chiuso con un significativo +11%. Sono in cantiere grandi novità che ci permettono di essere serenamente ottimisti sul futuro. Per l’Italia invece giungono segnali di cambiamento fiscale, e mi riferisco all’imposta provinciale di trascrizione, che potrebbero avere effetti non esaltanti sul settore automobilistico». Come sono cambiate, a suo giudizio, le esigenze degli automobilisti in questi ultimi anni? «È difficile rispondere a questa domanda anche perché i cambiamenti sono stati indotti soprattutto dalla crisi, seppure io ritenga si sia trattato dell’accelerazione di un processo che si sarebbe comunque verificato. La richiesta più sentita resta quella legata ai temi ambientali e sottolineo che il gruppo, con molto anticipo, ha percepito i nuovi trend del mercato riuscendone in pieno a soddisfare le aspettative. Mi riferisco in special modo al progetto “Efficient Dynamics” che riduce in modo drastico le emissioni di CO2. Questa attenzione ci viene riconosciuta da indicatori esterni qualificati: l’azienda per il sesto anno consecutivo ha ottenuto la prima posizione nell’indice Dow Jones di sostenibilità ambientale nell’ambito automotive. Si tratta di un successo che evidenzia e premia gli sforzi di Bmw per mantenere intatti il suo “stile” e la sua immagine, legata al piacere di guida, con prestazioni sì sportive, però con un’accentuata attenzione verso le emissioni e i consumi di carburante». Quali sono i traguardi per il futuro in casa Bmw? «All’orizzonte ci sono novità anche perché la casa bavarese con lungimiranza non ha mai smesso di investire in ricerca e sviluppo. Non avremmo solo il rinnovamento della gamma, ma cercheremo di entrare in nuovi settori e innovative dinamiche d’attualità come, e si parla del 2013, sarà per la gamma “i” elettrica e ibrida. Il modello base “i3” sarà soprattutto adatto al ciclo urbano, mentre la versione “i8” sarà il top della gamma, fortemente sportiva, e garantirà le prestazioni di un’attuale M3». Per concludere, qual è la vettura Bmw più indicata per viaggiare sulle strade della Granda? «Io consiglio la gamma X, ma prima di tutto una visita alla concessionaria Bmw Group Gino di Cuneo. È un’esperienza entusiasmante, lo garantisco. Come il piacere di guidare una Bmw!». Nella foto grande a destra, da sinistra: Alessandro Gino, direttore generale del “Gruppo Gino”, nonché titolare della concessionaria Bmw di Cuneo, e Sergio Solero, nuovo direttore vendite auto di Bmw Group Italia. In alto, a sinistra: Alessandro Gino con i genitori, signora Ellida e Ilario. Nelle altre immagini: Alessandro Gino con la conduttrice televisiva della Rai Elisa Isoardi, intervenuta in qualità di madrina all’inaugurazione della nuova sede aperta nel capoluogo che ha offerto anche l’occasione di vedere da vicino la nuovissima Bmw Serie 1 il vero piacere della guida Ü 30 giugno 2011 Ü 49 NEWS DAL PIEMONTE aggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it n ALBA IN BANCA D’ALBA L’ASSEMBLEA DELLE BCC DI PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D’AOSTA Per la prima volta l’assemblea annuale dei soci delle banche di credito cooperativo di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (foto sopra) si è riunita ad Alba, presso il palazzo “Banca d’Alba”. All’assise, guidata dal presidente della Federazione, Felice Cerruti (anche alla guida dell’istituto di credito cooperativo con sede nella capitale delle Langhe), ha partecipato un centinaio di persone. dirigente. L’importante promozione corona una brillante carriera già avviata da tempo dal funzionario che dirige la Digos della Questura di Cuneo e che già ha avuto modo di dimostrare una spiccata professionalità e dedizione al lavoro. Il questore, Ferdinando Palombi, si è complimentato con la dottoressa Minucci, augurandole una carriera sempre più brillante. n LANGHE E ROERO “SEDOTTI” 140 “TRAVEL AGENT” AMERICANI Grande successo per la tappa in Langhe e Roero dei circa 140 tour operator che ha previsto visite e le degustazioni in cantine, le soste ad Alba e a Bra, alla Banca del vino e al Wi-Mu di Barolo e la serata di gala presso lo splendido hotel “I Somaschi” di Cherasco (foto sotto) a cui hanno partecipato l’assessore n CUNEO CORSO DA PRIMO DIRIGENTE PER IL VICEQUESTORE AGGIUNTO MINUCCI Il vicequestore aggiunto di Cuneo, Rosanna Minucci (foto sopra, a sinistra), è stata ammessa al corso di formazione dirigenziale per la nomina a primo LEGION D’ONORE PER UNA “FIGLIA DEL ROERO” L aurence Vico Pouget (foto), mamma roerina (di Canale), sarà insignita il 6 luglio del cavalierato dell’Ordine della legion d’onore, per decreto del presidente francese, Nicolas Sarkozy. Laurence Vico, nonostante la giovane età, dirige da anni il laboratorio di biologia del tessuto osseo presso l’Università di Saint-Etienne e figura tra i primi dieci ricercatori francesi, con centinaia di pubblicazioni scientifiche e relazioni in congressi in tutto il mondo. La sua rara specializzazione riguarda i processi di decalcificazione ossea in assenza di gravità, da lei sperimentata sui ratti in diverse spedizioni spaziali. Ora la sua attenzione è rivolta alle conseguenze sullo scheletro umano dell’esposizione prolungata all’assenza di gravità. 50 á 30 giugno 2011 á succede intorno a noi regionale al turismo, Alberto Cirio, il sindaco di Cherasco, Claudio Bogetti, il presidente dell’Atl Langhe e Roero, Luigi Barbero, con il direttore, Mauro Carbone, il responsabile del Settore turismo e agroalimentare di Ceipiemonte, Angelo Feltrin, con il consigliere d’amministrazione Roberto Berzia, il responsabile delle relazioni pubbliche di “Alpitour”, Alessio Castagno, e Fred Berardo, presidente di “Central holidays”, con Gianni Miradoli, direttore generale della compagnia. n BOVES LA MORTE DI MARIO MARTINI Si è spento all’età di 87 anni Mario Martini (foto a sinistra, sotto) presidente della Provincia di Cuneo nella prima metà degli anni ‘70. Oltre a ricoprire questo incarico, Martini è stato sindaco di Boves e consigliere regionale. COME DUE “GOCCE DI VINO” n FOSSANO I CARABINIERI IN CONGEDO FESTEGGIANO L’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL’ARMA La Sezione di Fossano della Associazione Carabinieri in congedo ha festeggiato il 197esimo anniversario della fondazione dell’Arma. Dopo la Messa celebrata nel santuario di Cussanio, i soci e i loro familiari hanno partecipato al pranzo sociale. Nella foto a lato, da sinistra: l’assessore comunale di Fossano Antonio Vallauri, l’assessore provinciale Anna Mantini, al centro il colonnello Fortunato Cuzzocrea, coordinatore provinciale blu a pagamento, con tre diverse tariffe a seconda della posizione e diverse soluzioni di abbonamento. Sempre dal 10 luglio entrerà in vigore la “Free bus area” ovvero la gratuità del servizio bus nel centro cittadino sull’asse via Roma e corso Nizza, da piazza Torino a piazza Costituzione, e su corso Giolitti fino alla stazione. NASCE “AMICI DEL CUORE DI FOSSANO” Chi, tra i tantissimi che hanno visto e rivisto i film che l’hanno avuto per protagonista con Terence Hill, non vorrebbe somigliare a Bud Spencer, o averlo almeno come amico? Salvatore Lombardo (foto in alto), di Baldichieri d’Asti, può dire a buon titolo di essere una perfetta “goccia di vino” del notissimo attore nato a Napoli, il cui vero nome è Carlo Pedersoli. Vedendo le immagini si può dire che le somiglianze, in effetti, non manchino, sia nei particolari, che nell’aspetto generale. Nello specifico, tutta la fascia del viso che va dalla fronte al mento è assai somigliante, come pure l’espressione degli occhi, con quello sguardo un po’ sornione che contraddistingue i due. Se anche voi conoscete persone uguali come... una goccia di vino, non esitate a segnalarcele, inviando possibilmente le foto dei sosia dei Vip individuati, a claudio.puppione@ rivistaidea.it. S i chiama “Amici del Cuore di Fossano” la neonata associazione, presieduta dal fossanese Mario Rossi (nella foto a lato con, a destra, Mauro Feola, responsabile della Struttura di riabilitazione cardiologica e Unità scompenso dell’Asl Cn1, che ha sede presso il nosocomio fossanese). Il sodalizio si pone l’obiettivo di prevenire le malattie cardiovascolari sia nella popolazione in generale sia nei pazienti affetti da cardiopatia. Tramite questa associazione i cittadini e altre istituzioni potranno partecipare direttamente alla vita dell’ospedale. L’associazione entra in gioco, rispetto ai pazienti, dopo il percorso in riabilitazione e quello ambulatoriale, per condurre a un cambio nello stile di vita quotidiano. Tra i soci fondatori, che sono tredici, figura anche l’ex primario, Michele Radogna. dell’Associazione Carabinieri in congedo, il capitano Danilo Barbabella, comandante della Compagnia di Fossano, e, ultimo a destra, il presidente della Sezione dei Carabinieri in congedo di Fossano, Pietro Cuzzilla. n CUNEO NUOVI PARCHEGGI NELL’AREA DEL “SANTA CROCE” Dal 10 luglio, con l’apertura del nuovo pluripiano a fianco della stazione, Cuneo avrà a disposizione 550 nuovi parcheggi in una zona molto critica per la sosta, a causa della presenza dell’ospedale e della stazione ferroviaria. Inoltre, con l’apertura del pluriplano, il quadrilatero compreso tra corso Giolitti, corso Monviso, corso Galileo Ferraris e via XX settembre diventerà zona n ALBA CONFARTIGIANATO CUNEO RIFLETTE SUL SUO RUOLO L’assemblea provinciale di Confartigianato Cuneo svoltasi ad Alba (foto a lato) ha permesso di riflettere su pressione fiscale, redditometro, eccessiva burocrazia, ma anche il ruolo delle piccole e medie imprese in Italia, azioni a sostegno degli imprenditori, importanza dei giovani e della formazione. Buona la partecipazione di dirigenti e imprenditori all’incontro nel quale, come ha sottolineato il presidente provinciale, Domenico Massimino, non era prevista la presenza del mondo politico, in quanto si voleva privilegiare il confronto interno all’associazione per ridisegnare ruoli di partecipazione e strategie sindacali. 30 giugno 2011 Ü 51 LA “BIANCO” ENTRA NEL DIRETTIVO DI ACIMIT La “Bianco” di Alba rafforza la sua presenza e la leadership nel settore meccanotessile italiano entrando nel Direttivo di Acimit, l’Associazione costruttori italiani di macchinario per l’industria tessile, con un ruolo operativo. L’assemblea generale dei soci, che ha deliberato l’ingresso della “Bianco” spa tra i consiglieri dell’organo direttivo, ha rappresentato tra l’altro un’importante occasione di confronto fra le aziende dei vari comparti: filatura, tessitura, maglieria, nobilitazione, confezione, lavaggio, ecc. Il presidente della “Bianco”, Giuseppe Bernocco (foto), ha fortemente voluto una partecipazione attiva ad Acimit, poiché ritiene che l’associazione costituisca un supporto fondamentale sia per la promozione del macchinario tessile italiano nel mondo, sia per l’opportunità di prendere parte a indagini commerciali, finanziarie e tecniche che consentano alla “Bianco” di operare al meglio sui mercati internazionali. n PAESANA IN MILLE PER FESTEGGIARE PENSIONATI E DONNE IMPRESA COLDIRETTI CUNEO Si è svolta a Paesana la quindicesima festa provinciale pensionati e “Donne impresa” Coldiretti Cuneo che ha avuto l’onore di ospitare, con i dirigenti regionali e provinciali, il presidente nazionale della Federpensionati, Antonio Mansueto. I numerosi partecipanti (foto sotto), oltre un migliaio, hanno assistito alla Messa, officiata da monsignor Giuseppe Guerrini, vescovo di Saluzzo, che nell’omelia ha ricordato ai presenti l’importanza di essere, oltre 52 á 30 giugno 2011 á succede intorno a noi che imprenditori agricoli, imprenditori della propria vita, augurando loro un profondo senso di gratitudine, riconoscenza e saggezza nei confronti della natura, partner essenziale della loro esistenza. n BRA “GRIGLIATA IN AMICIZIA” PER L’AVIS CITTADINA Nel centro sportivo di San Michele di Bra oltre 120 persone hanno partecipato alla grigliata in amicizia che ormai da diversi anni i volontari dell’Avis braidese organizzano all’inizio dell’estate (foto di gruppo sotto a sinistra, opera di Luciano Cravero). Quest’anno è stato numeroso il gruppo dei donatori narzolesi che hanno aderito, ma non è mancata la presenza di pocapagliesi e sommarivesi, oltre ai braidesi. Alla cena hanno partecipato anche due delle sorelle Racca del gruppo musicale “Yavanna”, mentre il dopocena è stato animato dalla scuola di ballo “Dance with me”. n ALBA IL COMUNE ADERIRÀ AL “PATTO DEI SINDACI” Dopo l’approvazione di un ordine del giorno nel Consiglio comunale di Alba, si avvia l’iter per l’adesione al “Patto dei sindaci”, lanciato dalla Commissione europea per coinvolgere le città del continente nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale. Su base volontaria, i Comuni si impegnano, con la firma del patto, a predisporre un piano di azione con l’obiettivo di ridurre almeno del 20% le emissioni di gas serra attraverso politiche locali che aumentino del 20% il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino del 20% l’efficienza energetica e che attuino programmi ad hoc su risparmio energetico e uso razionale di energia. n MONDOVÌ LA CRI PER L’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA LOTTA AL NEUROBLASTOMA La Delegazione di Mondovì della Croce rossa ha sostenuto con le sue diverse componenti (volontari del soccorso, infermiere volontarie, pionieri e gruppo femminile) due manifestazioni atte a raccogliere fondi a favore dell’Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma di Genova. Al mattino si è svolto un raduno di moto sul tema “La sicurezza prima di ogni altra cosa”, cui ha fatto seguito una dimostrazione di intervento dei mezzi e dei soccorritori della Croce rossa (foto sotto). Di sera, invece, ha avuto luogo il concerto che ha visto protagonista il gruppo “Nuovi solidi”. n CUNEO DOCUMENTARIO SULL’ACQUA Martedì 5 luglio il Centro di documentazione territoriale di Cuneo (in largo Barale 11) ospiterà la proiezione promossa dal Comitato “Due sì per l’acqua bene comune” del documentario "Water makes money-Come le multinazionali fanno profitti sull’acqua". Il documentario verrà riproposto in varie località della provincia di Cuneo. n PARIGI GIANCARLO BOSELLI AL MEETING SULLA RESISTENZA IRANIANA Nella delegazione italiana che ha preso parte al meeting internazionale della resistenza iraniana (il quale ha visto la presenza di amministratori locali e di parlamentari di tutto il mondo) era presente Giancarlo Boselli. Durante la convention, il Vicesindaco di Cuneo ha incontrato l’onorevole Patrick Kennedy (foto sotto, da destra). n CUNEO SI CORRE LA “FAUSTO COPPI” Domenica 3 luglio si corre, con partenza da Cuneo, la “Fausto Coppi”, ritenuta da tutti gli appassionati di ciclismo amatoriale una delle classiche gran fondo irrinunciabili. VILLANOVA E IL SUO VOLLEY I l Consiglio comunale di Villanova Mondovì ha ricevuto la prima squadra maschile del Villanova Volley, con dirigenti e sostenitori, per celebrare la doppia soddisfazione della vittoria in coppa “Piemonte” e della promozione in B2. Ha fatto gli onori di casa il sindaco, Giuseppe Boasso, complimentandosi con i ragazzi per l’importante traguardo raggiunto, consegnando una targa celebrativa al capitano della squadra, Claudio Basso, fresco di titolo nazionale con l’“under” 18 della Bre Banca Lannutti Cuneo. n TORINO IL CONSIGLIO REGIONALE VOTA L’ABOLIZIONE DEL BOLLINO BLU Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno per l’eliminazione del “bollino blu”, presentato dal presidente dell’assemblea Valerio Cattaneo e dal consigliere Paolo Tiramani, sottoscritto da numerosi consiglieri sia della maggioranza (tra cui il leghista Federico Gregorio, foto sopra) che della minoranza. L’ordine del giorno impegna la Giunta regionale a presentare, entro tre mesi, un provvedimento per l’eliminazione del “bollino blu” a partire già dal 2012, «ritenuto che il controllo della conformità delle emissioni dei veicoli ai termini di legge in sede di revisione sia sufficiente». n CUNEO RICONOSCIMENTO ALLE ATLETE DEL LOCALE COUNTRY CLUB Durante una delle ultime sedute del Consiglio, l’Amministrazione comunale di Cuneo ha ricevuto una delegazione del Country club, società che ha ottenuto la promozione dalla serie B alla A2 di tennis. Nella foto: le consigliere Imelda Massa, Liliana Meinero e Gabriella Roseo, con il presidente del Consiglio, Giuseppe Tassone, e il sindaco, Alberto Valmaggia, consegnano alle atlete Anna Agamennone e Carlotta Ripa un riconoscimento. n BRA REGALATE UN SACCO DI BORSE IN COTONE PER LA SPESA È iniziata la distribuzione di borse in cotone lavabile (foto a lato), fatte realizzare dall’Amministrazione comunale braidese per invitare i cittadini a ridurre l’utilizzo di materiali non biodegradabili o non riciclabili per confezionare i propri acquisti. Sino a esaurimento delle scorte, le borse in cotone, realizzate con il contributo del consorzio Coabser, di “Aimeri” e di “Novamont”, saranno distribuite gratuitamente dall’Ufficio ambiente comunale, dalle 8,30 alle12,45, dal lunedì al venerdì. Cuneo ha risparmiato nove tonnellate di carta con il progetto “La carta da abolire”. L’iniziativa, oltre a ridurre costi e tempi dell’attività amministrativa, è valsa il primo posto al concorso nazionale “E-Gov Pa locale” di Rimini. n SOMMARIVA BOSCO RIEVOCAZIONE DELLA CORSA MOTOCICLISTICA DEGLI ANNI ‘30 Sul percorso Sommariva del Bosco-La Morra e ritorno si sono cimentati 75 centauri con altrettante affascinanti moto storiche costruite prima del 1955 (sopra: la partenza di un concorrente) per la disputa, in rievocazione storica, della gara cronometrata che aveva luogo negli anni Trenta tra Langa e Roero. Il trofeo “Il podioMemorial Bussolino”, giunto, all’edizione numero 18, è organizzato dal club “Amici vecchie moto” di Sommariva del Bosco in collaborazione con il Clams di Alba (Circolo delle Langhe auto moto storiche). n CUNEO PIC-NIC DI INIZIO ESTATE PRESSO IL PARCO FLUVIALE Presso il parco fluviale “Gesso e Stura” si è svolto il pic-nic di inizio estate, con la partecipazione di oltre 800 persone. Circa 250 bambini hanno partecipato ai giochi di avventura come il lancio con la carrucola, la camminata sulla corda e il passaggio tra i sacchi volanti. I giochi si sono affiancati al laboratorio creativo sul riciclo “Riciclapark” (foto sopra) e ad altre attività come la consueta pista per le biglie sulla spiaggia e il lancio di palline nei cestini. La settima “Festa del parco” è stata l’occasione per lanciare la campagna atta a sensibilizzare riguardo all’abbandono di mozziconi di sigaretta a terra, promossa e curata dai ragazzi del Servizio civile nazionale che operano presso il Parco fluviale. n CUNEO LA PROVINCIA PRIMEGGIA NEL RISPARMIO DI CARTA In tre anni la Provincia di I GIOVANI DELL’ASD RORETESE 1975 A MILANO E sperienza indimenticabile per i giovani calciatori dell’Asd Roretese 1975 che hanno partecipato alla tappa milanese del “Do you Ringo championship 2011” presso gli impianti sportivi pubblici “Indro Montanelli”. La dea bendata ha baciato la compagine guidata da Luca Canavero, nel doppio ruolo di allenatore e responsabile del settore giovanile, e da Max Lanuna fin dall’inizio, cioè dal momento dell’estrazione delle squadre partecipanti. Per prendere parte a questo importante evento, infatti, è necessario inviare una prova d’acquisto dei famosi biscotti bicolore “Ringo” e, tra le migliaia e migliaia di richieste, solo un ristretto numero ha la possibilità di concorrere in una delle quattro tappe organizzate in Italia. Tra queste prescelte, per l’appunto, c’è stata la compagine del 2003 della Roretese (foto a lato). I giovani biancazzurri hanno ben figurato vincendo il primo incontro e perdendo di misura gli ultimi due match contro le squadre che sono poi giunte in finale. 54 á 30 giugno 2011 á succede intorno a noi n CUNEO RUSSO È VICECOORDINATORE DEL PDL PROVINCIALE È stata ufficializzata la nomina dell’assessore provinciale ai trasporti e alla pianificazione territoriale, Roberto Russo (foto), a vicecoordinatore vicario del Pdl in provincia di Cuneo, a fianco del coordinatore Enrico Costa. AUMENTO DI CAPITALE PER UBI Il Cda della fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo” ha deliberato di partecipare all’aumento di capitale di Ubi Banca con un investimento di oltre 21 milioni di euro. La Fondazione ha sottoscritto tutte le azioni a essa spettanti: con questa decisione, l’investimento totale in Ubi Banca supera i 191 milioni di euro a valore di acquisto. La fondazione “Crc” ha così inteso rafforzare il sostegno dato al gruppo negli ultimi anni con l’obiettivo di razionalizzare e di ottimizzare le reti sportellari, in linea con l’incremento al 25% della partecipazione in Banca regionale europea, deciso a luglio 2010 per favorire la crescita e lo sviluppo del territorio di riferimento. e ormai classica “Festa del gelato”. È stata l’occasione per ritrovarsi una sera, giocando ed esibendosi, nello spazio concesso dal Centro d’incontro di Roreto di Cherasco, davanti ai genitori e ai nonni. Foto di Nicola Blundo Russo, anche consigliere comunale a Bra, ricopre pure il ruolo di consigliere nazionale dell’Unione delle Province italiane. n CHERASCO “FESTA DEL GELATO” DEI BIMBI DEL “GIROTONDO” I bambini de “Il girotondo” di Bra (foto sopra), con i genitori e le titolari Chiara, Debora e Michela, hanno festeggiato l’arrivo delle vacanze con l’annuale n TREISO I CENT’ANNI DI EUGENIA GRASSO A Treiso si è fatta gran festa per Eugenia Grasso, prima persona del paese ad aver raggiunto i cent’anni. Eugenia Grasso (in foto, a sinistra, con il sindaco, Lorenzo Meinardi, e il consigliere Aldo Vola), ha festeggiato con, tra gli altri, le sorelle Pasqualina, di 90 anni, e Vincenzina, di 93. n VALLE PO ARRIVA LA BANDA LARGA La banda larga di Vodafone arriva a Rifreddo, Sanfront e Vernante, portando a dodici i Comuni della Granda a essere raggiunti dal progetto “1.000 Comuni” per ridurre il divario digitale e permettere l’accesso alla banda larga via radio. LA MORRA: DALL’ORTO IN BARRIQUE ALLA CUCINA T rippa, frutta e cicorietta, risotto al pomodoro, pollo con verdure dell’orto, fragole al latte e panna e, per concludere, le “noccioline di Cesare”: questo è stato il “menu” che i ragazzi della terza primaria di La Morra, guidati dal famoso cuoco Cesare Giaccone di Albaretto Torre (foto a lato), hanno preparato e poi assaporato. Il pranzo è stato la conclusione di un progetto, proposto e finanziato dal gruppo di Protezione civile lamorrese, che ha avuto come scopo la realizzazione di un orto in barrique nel cortile della scuola, in piazza Castello. «La realizzazione dell’orto», spiega l’insegnante referente, Marina Curto, «è stata inserita nel programma “Frutta nelle scuole” finanziato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali in collaborazione con il Miur, il Ministero della salute e la Regione. Durante l’anno scolastico sono state consegnate circa trenta porzioni, tra frutta e verdura, durante gli intervalli di metà mattina». L’esperienza è stata raccolta in un libretto e in un dvd. n MONDOVÌ UNA GIORNATA DI BASKET RICORDANDO LUCIANO TEALDI Sono accorsi in tanti alla giornata di sport che, all’insegna del motto “Fai canestro nella vita... per far crescere la speranza”, ha avuto luogo a Mondovì con il torneo di basket (“under 19” eccellenza) per ricordare Luciano Tealdi, imprenditore e socio del Lions club Carrù-Dogliani mancato dopo una lunga malattia. Si è imposta la squadra della Cestistica Biella (nella foto sopra, con Stefano Civera e Dario Zunino, rispettivamente presidente del distretto Leo 108Ia3 e suo vice, Federica Tealdi, presidente del Leo club Carrù-Dogliani, la sorella Silvia e l’organizzatore e voce della manifestazione, Davide Blengini). n MARSAGLIA TARGA C0MMEMORATIVA PER I CADUTI SUL LAVORO A Marsaglia si è tenuta una giornata commemorativa durante la quale si è anche scoperta una lapide con tutti i nomi dei caduti sul 56 á 30 giugno 2011 á succede intorno a noi lavoro del paese, per portare il perenne ricordo di coloro che hanno perso la vita lavorando per il nostro Paese. Erano presenti alla manifestazione, con le fasce tricolori, oltre a Franca Biglio, primo cittadino di Marsaglia e presidente dell’Associazione dei piccoli Comuni d’Italia, anche molti sindaci della Granda, il sottosegretario alla difesa, Guido Crosetto, il prefetto di Cuneo, Patrizia Impresa, molte autorità regionali e provinciali, il Direttivo dell’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro), col presidente provinciale, Domenico Bongiovanni, e il presidente regionale, Silvio Olivero (foto a sinistra, accanto a Franca Biglio). n MILANO DINO GAZZOLA PREMIATO PER L’INNOVATIVA PUBBLICITÀ L’industria alimentare “Delverde” spa con sede in Abruzzo, a Fora San Martino, guidata da un anno dall’imprenditore monregalese Dino Gazzola (foto sotto) al quale “IDEA” poche settimane fa ha dedicato la copertina, è stato premiato per un’innovativa campagna pubblicitaria nella categoria “Best impact” del prestigioso “Press & outdoor key award”. Il premio al pastificio è stato consegnato presso l’aula magna dello Iulm di Milano, alla presenza di importanti personalità del mondo dell’industria, della comunicazione e dello spettacolo. IL “GRATTA E SOSTA” A BRA “V ieni a Bra, c’è posto per te”: questo lo slogan dell’iniziativa del Comune e dei comitati di via dell’Ascom, con la sponsorizzazione della Cassa di risparmio di Bra che accompagna l’opuscolo per orientare, con l’aiuto della grafica e la suddivisione della città in tre aree, la ricerca di uno dei quattromila parcheggi presenti nel centro della città. Allo stesso tempo sono stati presentati anche i due nuovi tagli di “gratta e sosta” che ampliano l’offerta di soluzioni per il pagamento del parcheggio nelle zone blu della città della Zizzola. Ciò che conta è essere UN GENITORE “EQUIVICINO” C Volete un consiglio o soltanto sfogarvi? “Ci vuol fegato ad aver cuore” è una rubrica di colloquio con i lettori dedicata in particolare ai problemi sentimentali, affrontati però con un pizzico di ironia. Se volete raccontare le vostre mirabolanti (o meno) escursioni nella galassia dei sentimenti, nell’accezione più ampia del termine, inviate un’e-mail a: [email protected]. Avrete una risposta adeguata! aro Enzo, come recita un proverbio pellerossa, «Prima di giudicare un uomo cammina per tre lune nelle sue scarpe». Questa è una lezione che dovremmo imparare un po’ tutti e in ogni campo: è facile (ma ancor più infruttuoso) giudicare gli atteggiamenti altrui basandosi solo sul ciò che si vede dal proprio orizzonte, facendo come se a monte non ci fosse un mare di cause, alcune giuste e “umane” altre no, ça va sans dire. Allegro chirurgo aro allegro chirurgo. mai e poi mai avrei pensato di dovermi rimangiare una promessa che avevo fatto a me stesso, invece sono qui ad assumermi la responsabilità di non esserci riuscito. Io sono il secondo di tre figli, tutti maschi (sono due anni più giovane del primogenito e ne ho dieci in più del terzo). Non so se sia per questa infelice posizione intermedia o per che altro, ma mi sono sempre sentito messo un po’ in disparte dai genitori, in verità soprattutto da mio padre. Se c’erano dei compiti importanti e gratificanti venivano sempre assegnati a mio fratello più grande e se c’erano delle preferenza da fare, ne traeva sempre vantaggio il più piccolo. Io mi sono sempre trovato in mezzo e un po’ più indietro dei miei fratelli nella scala dell’affetto di papà e mamma. Ho fatto fatica ad accettare la cosa, poi crescendo tutto si è appianato, però mi sono ripromesso che mai avrei fatto preferenze. Poi succede che ho la fortuna di avere due splendide bambine, a quattro anni l’una dall’altra, e mi sono reso conto che, di fronte allo stesso comportamento, una la rimprovero e l’altra no. Non è che voglia “più bene” a una che all’altra, ma mi accorgo che mi viene naturale non avere lo stesso atteggiamento... C Enzo (Carmagnola) A mio modesto parere, un buon genitore deve fare il possibile per essere “equivicino” ai propri figli. Mi si dirà: “equivicino” è lo stesso di “equidistante”, poiché in termini pratici significa, in entrambi i casi, porre la medesima lontananza, tanta o poca che sia, dalla propria prole. Non è così: un buon genitore, secondo me, fa sentire i propri figli ugualmente vicini al proprio cuore. Che non vuol dire vicini allo stesso modo, perché l’affetto prende forme differenti modellandosi su un infinità di fattori, dagli aspetti caratteriali al diverso grado di sintonia a pelle, la quale prescinde da qualsiasi legame di parentela. La lontananza svilisce le differenze, la vicinanza le esalta. E, quando alla base c’è un rapporto di affetto, lo fa nel migliore dei modi, evitando paragoni di valore, ma esaltando le particolarità di ognuno. L’equidistanza è richiesta al giudice, perché nel suo sentenziare non dovrebbe esserci traccia di criteri soggettivi. A un buon genitore, invece, si chiede qualcosa di molto diverso e per certi versi più difficile: deve saper formare i figli che la vita gli ha affidato alla luce non solo di quello che è giusto o sbagliato in assoluto, ma di ciò che può renderli realizzati o meno. Gli è richiesto di basare le proprie azioni non su valutazioni oggettive e nemmeno soggettive, bensì terze, le uniche che permettono di indicare ai propri eredi la strada, senza però determinarla. Un compito non facile, tanto più perché privo di secondi fini, come scriveva Franz Kafka: «I genitori che si aspettano riconoscenza dai figli sono come quegli usurai che rischiano volentieri il capitale per incassare gli interessi». ci vuol fegato ad aver cuore Ü 30 giugno 2011 Ü 57 L’uomo della tua vita (NONOSTANTE CARTESIO) C Cara zia Giugi... Consigli semiseri per ragazze semiserie Questa rubrica ogni sette giorni ospita la “posta non solo del cuore” delle nostre lettrici L’indirizzo a cui scrivere è: [email protected] hissà se esiste, care ragazze, l’uomo della nostra vita. Se siete tutte come me, ne abbiamo incontrati, più o meno, uno all’anno. E tutti sono caduti dal trono delle nostre illusioni in breve tempo. Il loro fascino su di noi era il combinato disposto di tre elementi base: intelligenza, bellezza e reddito. E ognuno dei parametri faceva presa sulla nostra sensibilità in maniera variabile, a seconda del periodo storico. Da giovanissime, l’aspetto fisico del maschio la fa da padrone. Il bello vince su tutto e fa accettare di buon grado un eloquio elementare, una età, e qui ci avviciniamo ai quaranta, abbiamo già provato tutto. I belli sono insopportabili nella loro vanagloria e abbronzatura fasulla. I colti noiosissimi nelle lunghe concioni in cui si ascoltano solo loro perché nessuno lo fa più. Cosa ci rimane? I ricchi, ragazze mie. Quelli vi deluderanno molto meno degli altri, a patto che il patrimonio sia ben impiegato in beni immobili e poco in obbligazioni di Paesi emergenti. Verificato questo piccolo particolare, per il vostro sereno futuro, andate tranquille. Come diceva Arthur Schopenhauer, il matrimonio di interesse è quello che resiste più a lungo. ara zia Giugi, ho incontrato un uomo meraviglioso. Tutto mi dice che non potremo mai stare insieme: ha mogli, figli e una vita complicata. Cosa posso fare per capire se è proprio lui l’uomo della mia vita? Stella C capacità di ragionamento modesta e le tasche vuote. Proseguendo con la nostra evoluzione, nell’età della ragione privilegiamo l’intelligenza. Sopportiamo pancette e calvizie, divertite dal fascino di un compagno brillante e colto. Bel tempo passato a leggere e passeggiare insieme. Amore fatto a luci spente, che è meglio. Il reddito, in questa fase, conta, ma non è essenziale. Altre cose ci stimolano di più. Trascorsa anche questa 58 á 30 giugno 2011 á cara zia Giugi... È evidente che gli altri interessi sono destinati a svanire molto prima che una bella rendita mensile e una piacevole dimora in campagna, con il parco alberato e tante sale da bagno. Ma questi sono ragionamenti di tipo razionale. Nessuna di noi riesce poi ad applicarli sul serio. Se no, quella scappatella con l’idraulico non ce la saremmo permessa (anche se sul fronte reddito saremmo state più tranquille che con il manager di una multinazionale). La triste realtà è che, purtroppo, noi ci innamoriamo. E cerchiamo disperatamente, ogni volta, di interpretare alcuni segni, in modo che ci confermino: quello è l’uomo della tua vita. Pur laureate in filosofia con una tesi su Cartesio, verifichiamo la compatibilità astrale con il suo segno zodiacale. Cerchiamo significati in fatti puramente casuali. Come quando lui ci ha regalato una calla, il nostro fiore eletto (ne erano pieni i davanzali della casa). E quando, ignaro che fosse il nostro gruppo preferito, è venuto a prenderci con la maglietta dei “Rolling Stones” (abbiamo un cane di nome Jagger). Adoriamo le stesse lasagne al forno, con tanta besciamella, odiamo entrambi il calcio e le cipolle crude. Cose che contano, segni del destino. Per fortuna, un’amica fedele ci richiama alla lettura di altri segni. Lui le ha chiesto il numero di telefono, appena sono rimasti un momento soli. Ha brutte cicatrici sulle mani e fuma troppo. Gli hanno rubato, proprio il mese scorso, il Bancomat e la carta di credito e la banca ci mette una vita a rifare le pratiche. Ma noi, eterne Turandot, siamo sicure. Paghiamo il conto al ristorante e lo abbracciamo stretto, facendogli ripetere che ci amerà per sempre, l’uomo della nostra vita. MODA IL MATRIMONIO D’AGOSTO a cura di Simona Amerio UTILI RAGIONAMENTI SUL CORRETTO “LOOK DA INVITATA” PER UNA CERIMONIA A CUI SI VUOLE PRESENZIARE NEL GIUSTO MODO I l cartoncino, quello bianco che lascia presagire un invito importante, era sul muretto d’ingresso del soggiorno. Con sorpresa e un pizzico di stupore mi sono detta: Romina e Paolo si sposeranno a settembre. Invece no. La fatidica data è fissata per il 6 agosto. Subito, senza rendermene conto, mi sono trovata a rovistare nell’armadio chiedendomi quale abito indossare e quale fosse il sandalo più appropriato. E inevitabilmente, un po’ come tutte le donne invitate a un matrimonio, mi sono convinta che nulla era perfetto per l’occasione e che un fine settimana esplorativo di acquisti alla ricerca del modello in grado di esaltare la mia non esilissima figura mi avrebbe aiutato a chiarirmi le idee. In realtà, qualche suggerimento l’avevo già colto, così come ho sempre saputo che il presupposto base di un corretto “look da invitata” mette al centro della scena, in quel giorno così speciale, solo ed esclusivamente la sposa. Mi sono detta allora, come mi ripeto di solito quando faccio acquisti: «Parola d’ordine: sobrietà!». Il che non significa sciatteria, sia ben chiaro, ma piuttosto elegante consapevolezza del ruolo di invitata alla soglia dei quarant’anni... Da appassionata di moda, so altrettanto bene che nei matrimoni sono banditi il bianco e colori troppo scuri o cupi come il viola e il porpora e che il modello indossato deve testimoniare la gioia di partecipare all’evento senza diventare, nei toni accesi e choccanti, bandiera di cattivo gusto o, peggio ancora, di volgarità. Misura e rigore anche nelle lunghezze e nelle scollature, mentre il galateo insegna che gli abiti lunghi si rivelano una scelta azzeccata nel caso di cerimonie dopo il tramonto e piuttosto formali. Accantonando la teoria resta il dilemma: cosa indosserò al matrimonio? Tutti mi consigliano le tonalità pastello nelle nuance dei verdi, dei turchesi, dei lilla, dei rosa, dei blu e dei beige. Io ho scelto un modello con leggere fantasie floreali su fondo cipria e giochi di sfumature dégradé. L’abitino è al ginocchio (similmente n BALLERINE GLAMOUR n INFORMALI ESPRESSIONI allo stile indicato per le occasioni da PER LA BELLA STAGIONE DI PERSONALITÀ cocktail, visto che la cerimonia sarà Kenzo ci presenta Chi non ama i tacchi può celebrata di pomeriggio e si concluscegliere queste ballerine. le bellissime Macarons bag, derà con una festa all’aperto in giarLiu Jo le veste di glamour borsette briose e allegre dino). Le spalle sono scoperte, ma con decorazioni gioiello ispirate ai celebri macarons, che le rendono le scarpe i dolcetti francesi delle per la funzione in chiesa ho pensato giusta per il giorno, pasticcerie “Ladurée”. fosse più elegante un doppio coprima soprattutto per Sono disponibili in otto spalle in voille nelle nuance coordicolori oppure decorate. la modaiola sera d’estate. nate con il fondo dell’abito. Infine, l’ultimo dilemma: tacchi sì o no? Io ho optato per la soluzione affermativa e pratica, con tacco non troppo a stiletto, plateau comodo e chiusura alla caviglia, come “dettano” le tendenze dell’estate. Un sandalo dai colori neutri che indosso indistintamente in diverse occasioni e talvolta con il pantalone o addirittura il jeans. Sul fronte accessori non amo gli eccessi. Piuttosto prediligo pochi, ma raffinati dettagli: una mini bag in oro; un solo anello e un unico punto luce al collo e alle orecchie. Make-up appena accennato, con sfumature neutre e leggere accentuature brillanti nelle tonalità del cipria; capelli a caschetto, mossi e voluminosi, dall’effetto naturale e sempre ricercato. Unica concessione: smalto alle mani e ai piedi color ciclamino! 60 á 30 giugno 2011 n LA CLASSE E LO STILE SENZA TEMPO Per mettere in risalto il decolleté, una collana con diamanti è perfetta, specie quando gioca con l’intramontabile bianco e nero. Un modello Bibigì che è destinato a rimanere in voga per tanto tempo. Al cinema “TRANSFORMERS”, ATTO TERZO a cura di Mario Rosa LA SAGA CHE APPASSIONA CHI AMA LA FANTASCIENZA PROSEGUE CON UN FILM IN 3D, MENTRE È GIÀ IN PREPARAZIONE LA PUNTATA SUCCESSIVA n GIALLO/ARGENTO (Italia, 2011); horror-thriller; regia di Dario Argento; con Adrien Brody, Emmanuelle Seigner, Elsa Pataky, Robert Miano, Byron Deidra, Daniela Fazzolari, Valentina Izumi, Luis Molteni e Taiyo Yamanouchi. Una hostess americana, assieme a un investigatore italiano, deve seguire le tracce della sorella scomparsa, la quale è rimasta vittima di un terribile serial killer. 62 á 30 giugno 2011 L orenzo di Bonaventura, le cui origini italiane sono evidenti sin dal nome, ha trascorso alcuni anni di lavoro presso la “Warner”, contribuendo tra l’altro alla realizzazione della saga di “Matrix”, poi si è messo in proprio e, in poco tempo, è diventato uno dei più importanti produttori hollywoodiani grazie a film a elevato incasso come “Constantine”, “1408”, “Salt”, “Red” e, soprattutto, la serie di “Transformers”. Questa serie ci propone in questi giorni la terza puntata, doverosamente in 3D, mentre già si lavora alla quarta, malgrado la seconda ai botteghini non sia andata proprio come ci si attendeva. La trama è decisamente per “addetti ai lavori”, i quali sono comunque numerosissime e, soprattutto, appassionatissimi. Optimus Prime e i suoi fedeli Autobot sono di nuovo in azione per combattere i pericolosi Decepticon, intenzionati a conquistare lo spazio tra Stati Uniti e Russia per vendicare l’ultima sconfitta subìta. Ancora una volta, toccherà all’umano Sam Witwicky (Shia LaBeouf, non più presente nel film successivo) andare in aiuto dei suoi amici robot. Questi dovranno vedersela con un nuovo, temibile nemico: Shockwawe, tiranno di Cybertron, ha infatti conquistato il pianeta natale dei Transformers dopo la loro caduta sulla Terra e non ha alcuna intenzione di fermarsi lì. Con questo numero di “IDEA” la rubrica settimanale dedicata alle prime visioni al cinema, come tutti gli anni, va in vacanza. Torneremo a settembre, quando riprenderanno le uscite “appetitose”. Nelle prossime settimane daremo conto soprattutto delle tante rassegne estive per cinefili organizzate in Granda. n CEDAR RAPIDS (Usa, 2011); commedia; regia di Miguel Arteta; con Ed Helms, John C. Reilly, Anne Heche, Isiah Whitlock jr. e Sigourney Weaver. Un venditore di assicurazioni mai uscito dalla città natale viene inviato dalla sua società a un convegno. Spaesato, fa amicizia con tre veterani dei congressi che lo prendono per mano, insegnandogli le dritte per riuscire a “sopravvivere” a un evento di questo genere. n THIS IS BEAT-SFIDA DI BALLO (Canada, 2011); drammatico; regia di Robert Adetuyi; con Tyrone Brown, Nikki Grant e Shane Pollard (foto). Tre gruppi di ballerini di strada, di diversi Paesi, si contendono il titolo di campioni del mondo a Detroit. Ma la strada che li condurrà a cimentarsi è per tutti lunga, faticosa e piena di difficoltà. Nel duello finale per diventare campioni scopriranno che speranze, sogni e anche le loro stesse vite sono in gioco! ALBA, INAUGURATO CABUTTI MOTOR 3: DA VISITARE! I LOCALI SONO IN CORSO BRA 23/A F Edoardo Curtis 64 á 30 giugno 2011 esta grande e assai partecipata per l’inaugurazione, avvenuta sabato scorso, del punto vendita Cabutti Motor 3 ad Alba, in corso Bra 23/A (tel. 0173361061; e-mail info@cabutti motor3.it). La nuova e prestigiosa vetrina completa una presenza territoriale fortemente ricercata dagli appassionati motociclisti. Dopo, infatti, la sede principale e storica di Cabutti Motor in via dell’Industria 11, zona Fondovalle, a Lequio Tanaro (tel. 0172-696027) e la recente sede torinese Cabutti Motor 2, a Nichelino, in via 25 aprile, 128 (tel. 011-621091), Piero Cabutti e il suo team hanno pensato anche al territorio di Langa e Roero, mettendo a disposizione dei tanti Gli appassionati delle due ruote hanno a disposizione una vera “boutique” con marchi di grandissimo prestigio come Ducati, Ktm, Kawasaki, Piaggio e Vespa Il nuovo punto vendita si affianca a quelli di Lequio Tanaro e di Nichelino, all’insegna del servizio a 360 gradi, pronto anch’esso a soddisfare ogni esigenza dei clienti cultori delle due ruote una vera “boutique” con marchi di grande prestigio come Ducati, Ktm, Kawasaki, Piaggio e Vespa. «Anche in questa sede», sottolinea un intraprendente e dinamico Piero Cabutti, «il nostro obiettivo è soddisfare le esigenze di tutti i motociclisti che pretendono qualità ed efficenza. Puntiamo a offrire un servizio a 360 gradi in cui il valore aggiunto sia costituito da cortesia, disponibilità e preparazione tecnica, ma soprattutto desideriamo essere annoverati sempre più come centro dove l’esperienza consolidata di un team di esperti “biker” sappia rispondere in modo esauriente a ogni domanda e a ciascuna esigenza del cliente». Il pomeriggio, iniziato con la proiezione sul maxischermo del Gp di Assen in Olanda, è proseguito con l’inaugurazione vera e propria del nuovo punto vendita albese alla presenza di numerose autorità, a partire dal senatore Tomaso Zanoletti, all’assessore al turismo della Regione Piemonte, Alberto Cirio, all’assessore all’agricoltura del Comune di Alba, Massimo Scavino, e con la partecipazione straordinaria di Davide Giuliano, giovane pilota attualmente in testa nel campionato mondiale Superstock. Fra gli amici intervenuti va citato anche Gianni Ramello, socio con Piero Cabutti nel team “Go Eleven”. Dopo i saluti delle autorità politiche e il taglio del nastro, i tanti visitatori accorsi hanno potuto ammirare nell’ampia sede i modelli più di tendenza per quest’anno e hanno continuato i festeggiamenti, sino a notte fonda, presso l’attigua area del Centro collaudi di corso Bra, dove si sono esibiti in concerto i mitici e inimitabili “Trelilu”. Piero Cabutti (foto nella pagina accanto, sotto il titolo) e il suo team hanno predisposto al meglio la giornata di inaugurazione del nuovo punto vendita albese. Sono intervenute autorità di rilievo e numerose persone. Il gran finale è stato con il concerto dei “Trelilu” un taglio del nastro da ricordare Ü 30 giugno 2011 Ü 65 IL PANATHLON CLUB DELLA CAPITALE DELLE LANGHE HA RESO OMAGGIO ALL’ASD ATLETICA MONDO All’ultima conviviale prima della pausa estiva è intervenuta la società presieduta fin dal 1992 da Bruno Cravanzola (anch’egli panathleta) Da sempre attento ai nuovi talenti giovanili, il Panathlon di Alba ha tra gli obiettivi prioritari quello di essere attivo promotore delle società sportive locali. Anche per la serata di chiusura prima della pausa estiva il club ha voluto presentare ai soci, presso il relais “Villa Althea” di Mango, una realtà agonistica che ha scoperto e valorizzato numerosi campioni: l’Asd Atletica Alba Mondo dal 1984 si occupa di promuovere le discipline sportive tra i giovani del territorio. Il panathleta Bruno Cravanzola fin dal 1992 presiede la società, coadiuvato oggi dalla figlia Laura, vicepresidente. La serata ha posto al centro dell’attenzione sia promesse molto giovani, sia atleti tesserati già affermati e in piena attività che si prestano in qualità di volontari all’insegnamento di queste discipline agonistiche nell’ambito anche delle scuole elementari. Citiamo, tra i più noti aderenti al sodalizio: Sandro Sandri, direttore tecnico della società, il quale ha relazionato in merito ai risultati conseguiti, alle gare disputate e agli allenamenti svolti; Stefano Dacastello, allenatore; gli atleti Marco Gadaleta, Chiara Genero, Claudia Salerno e Federica Voghera. L’appuntamento ha fornito anche l’occasione all’allenatore Carlo Marenda, socio del Panathlon junior Alba, per presentare le tre squadre giovanili di calcio dell’Asd San Cassiano IL CARCERE E IL LAVORO? VALE LA PENA! DETENUTI (SEZIONI C E D) AD ALBA, INTANTO, CALCIO NELLA CASA CIRCONDARIALE Elena Bottini Nella casa circondariale di Alba si è svolto il quadrangolare di calcio memorial “Giuseppe Montalto”. Questi i risultati: Detenuti (sezioni C e D)-Selezione di Cristo Re 4-0; Polizia penitenziaria-Detenuti (sezioni A e B) 4-1; finale, Polizia penitenziaria-Detenuti (sezioni C e D) 3-1 ai calci di rigore. Nei tempi regolamentari gli Agenti hanno pareggiato all’ultimo minuto con un penalty battuto dal comandante Gerardo d’Errico. Va detto che si è ancora in attesa dell’intitolazione del carcere albese (l’unico della Granda non ancora “battezzato”) a Giuseppe Montalto, ucciso dalla mafia. A seguire la pratica burocratica con particolare partecipazione è proprio il comandante D’Errico, che lavorò a Torino a fianco di Montalto e gli fu amico 66 SELEZIONE CRISTO RE (ALBA) A lla fondazione “Mirafiore” di Fontanafredda di Serralunga si è svolto il convegno “Vale la pena? Seminario sul lavoro dentro e fuori il carcere”. All’iniziativa, organizzata dal Gol (Gruppo operativo locale) sul carcere coordinato dai Comuni di Alba e di Bra, sono intervenuti il sindaco di Alba, Maurizio Marello, il vicepresidente della Provincia, Giuseppe Rossetto, la di- á 30 giugno 2011 á il ruolo sociale dello sport rettrice, Giuseppina Piscioneri, e il comandante della Polizia penitenziaria, Gerardo D’Errico, della casa circondariale di Alba, il direttore del carcere di Torino, Pietro Buffa, e molti operatori di associazioni, servizi, cooperative che si occupano di lavoro con detenuti ed ex detenuti. Forti delle esperienze albesi, come l’ecovigneto che ha prodotto il vino “Valelapena”, vinificato grazie anche all’istituto enologi- co “Umberto I”, sono stati presentati i progetti “Liberamensa” di Torino Vallette, “Abc-La sapienza in tavola” di Milano Bollate, “Banda biscotti” di Verbania e Saluzzo e l’esperienza della cooperativa “Lazzaria” di Velletri. Marello ha sottolineato: «Dagli anni ’90, grazie anche a fondi europei e regionali per oltre 750 mila euro, i Comuni di Alba e Bra hanno lavorato in sinergia con gli attori del territorio impegnati sul versante penitenziario per realizzare progetti volti all’inserimento sociolavorativo di persone con problemi di giustizia. Il rischio, oggi, è di vedere decurtati questi importanti finanziamenti, il che potrebbe limitare la possibilità di dare continuità agli interventi». Come ha evidenziato il sindaco di Bra, Bruna Sibille, in un messaggio letto dal consigliere comunale Raimondo Testa, le statisti- (classi 2003, 2004 e 2005) sponsorizzate con le divise Panathlon Alba dal prossimo 1° settembre. Questa sponsorizzazione si inquadra nel progetto, ben più ampio, denominato “Panathlon per i giovani” che ha già permesso di vestire, con i colori del sodalizio albese sette squadre di varie specialità sportive, tra le quali calcio, pallavolo, pallacanestro, atletica leggera e ginnastica ritmico-sportiva, tutti miniatleti di età tra 6 e 12 anni. Nelle foto di Claudio Agosti: sopra, il presidente del Panathlon albese, Vincenzo Pizzorni, con gli atleti intervenuti e i dirigenti societari; a sinistra, il Panathlon junior con Dacastello e Sandri. SELEZIONE POLIZIA PENITENZIARIA ALBA Fotoservizio di Severino Marcato che ufficiali testimoniano l’importanza dei progetti di reinserimento sociale dei detenuti per limitare la recidiva e garantire sicurezza sociale. Le conclusioni di Sandro Durando, presidente del consorzio Cis (Compagnia di iniziative sociali), hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di aprire piste di azione con la rete delle esperienze presentate, in particolare dal mondo del terzo settore e della cooperazione sociale, nell’ottica delle linee di indirizzo re- gionali 2011-2012 del Provveditorato piemontese dell’Amministrazione penitenziaria e dei singoli piani di istituto che si dovranno andare a delineare nei prossimi mesi. Per approfondire il tema può essere interessante la visita alla mostra fotografica “Dal gambero nero a sapori reclusi”, aperta, sino a lunedì 11 luglio, sotto il porticato esterno della sede della fondazione “E. di Mirafiore” (Fontanafredda, via Alba 15, Serralunga d’Alba). DETENUTI (SEZIONI A E B) Queste immagini sono relative alla cerimonia svoltasi a Cortemilia, nel giardino di palazzo “Rabino”. Da sinistra: la consegna dei premi a Oscar Farinetti e Dario Sebaste e l’investitura a socio onorario della Confraternita della nocciola di Carlo Vassallo, amministratore delegato di “Ferrero Deutschland”. Sotto, altre foto dell’evento fra cui, al centro: il braidese Livio Bramardi ritira la targa del Comune concessagli per la dedizione a Cortemilia e alla Confraternita D ario Sebaste e Oscar Farinetti sono i prescelti del premio “Nocciola d’oro-Fautor Langae 2011” indetto a Cortemilia. Durante la cerimonia, i due noti imprenditori hanno ricevuto il riconoscimento dal gran maestro della Confraternita della nocciola Tonda gentile di Langa, Luigi Paleari. La quinta edizione di “Fautor Langae” si è svolta seguendo un ricco programma, anche perché alla manifestazione è stata concessa una speciale medaglia in bronzo dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in segno di apprezzamento per l’iniziativa. Una seconda medaglia è stata assegnata all’undicesima “Dieta”, il raduno annuale della Confraternita che sarà celebrato il 18 settembre al castello di Grinzane Cavour, in onore dei 150 anni 68 I Fautor Langae ora hanno la corona SONO DARIO SEBASTE E OSCAR FARINETTI “EATALY” DI NEW YORK VUOL FARE... LA FESTA A OBAMA A New York “Eataly” è stato visitato da molte personalità della politica e dello spettacolo, ma non ancora dal presidente Obama. Nicola Farinetti ha deciso di provarci offrendosi di stappare un Barolo 1961, l’anno di nascita di Obama. Invece di scegliere la via diplomatica, ha tappezzato le vetrine di “Eataly” di manifesti con l’invito diretto. L’originale iniziativa è stata ripresa dai principali mass media americani: non c’era modo migliore di farlo sapere in fretta al Presidente. Farinetti junior si dice sicuro che Obama arriverà, del resto, si sa, in famiglia «L’ottimismo è il profumo della vita»! á 30 giugno 2011 á quando la Langa diventa protagonista Elena Bottini A Cortemilia la Confraternita della nocciola Tonda gentile di Langa ha premiato due imprenditori molto legati al territorio Confrerie de la truffe de delle nocciole (intese Bourgogne, Confrerie du come frutti) della zona, chipiron de Bidart, Confraternita trasformandoli in del bollito e della pera madernassa alleati della cura della di Guarene, Accademia dei bruscitti da busti grandi (Busto Arsizio) persona e del bee associazione culturale “Orti di nessere. A seguire, si è Carignano”: sono i sodalizi tenuta la premiazione dei gemellati con la bambini delle scuole primaConfraternita. dell’unirie della cittadina della Valle tà d’Italia. Bormida che, guidati dalle maeLa prima medaglia del Presidente stre Danila De Filippo, Daniela della Repubblica è stata conseMarchisio, Iva Celano, Maria gnata dal vicesindaco di CorTeresa Bogliolo ed Elda temilia, Roberto Bodrito, al gran Pregliasco, hanno presentato i Maestro dopo aver dato lettura lavori fatti in classe sul tema “La della motivazione che ha inorgonocciola nel mondo”. glito tutti i confratelli. In conclusione, a sorpresa, il CoUn altro punto d’orgoglio è stato mune ha assegnato una targa al costituito dall’investitura a socio braidese Livio Bramardi per la onorario di Carlo Vassallo, amsua grande dedizione a Cortemiministratore delegato di “Ferrero lia e alla Confraternita. Deutschland”, originario di PezMolti sindaci e amministratori zolo Valle Uzzone, sposato con dei Comuni limitrofi e una nutriuna cortemiliese e dotato di un ta partecipazione di amici vicini curriculum vitae prestigioso nel e lontani hanno accompagnato la quale la nocciola... non manca! Confraternita in una manifestaC’è stata poi, a cura di Marilena zione che acquisisce sempre Bonino, la presentazione di una maggiore spessore. L’evento si è linea di prodotti estetici con la chiuso con un ricco buffet a base formula esclusiva della “Koris di prodotti del territorio confenoccioloterapia” di Cortemilia zionato dai confratelli della nocche si avvale delle proprietà del ciola Tonda gentile di Langa, connocciolo (inteso come pianta) e fermatisi attentissimi ospiti. IN PROGRAMMA IL 2 E IL 3 LUGLIO Le eccellenze del territorio saranno messe in mostra grazie alla fiera “Alta Langa qualità” Nel fine settimana Cortemilia ospiterà “Alta Langa qualità-Fiera del tartufo nero dell’alta Langa e dei prodotti tipici” che verrà inaugurata ufficialmente il 3 luglio, alle 10. Sono molti gli eventi in programma, tra appuntamenti gastronomici, degustazioni, mostre, convegni, presentazione di libri e intrattenimento, come la mostra di armi bianche “Una spada per sconfiggere il cancro” aperta, sabato e domenica, dalle 8 alle 20 con ingresso libero in via della pieve 30 (per info: 340-0049853) o “Casinò Cortemilia” in programma domenica, animato da quelli de “La carica dei 101” con lo spettacolo comico musicale dei “Los tres” e, dalle 15, con dj Paride, Paolo Cavallone, Sergio Sironi & Sara. Il 3 luglio l’attenzione sarà anche sulle contrade del centro della Valle Bormida dove saranno tantissimi gli stand dei produttori di formaggio, salumi, miele, vino, nocciole, grappe, tartufi e altre golosità. Faranno da cornice numerose attrazioni legate ai mestieri antichi e ai suoni tradizionali e una fattoria didattica con gli animali di cortile ricavata nel centro cittadino e lungo il fiume. Piccoli stand nei borghi offriranno degustazioni delle specialità gastronomiche tradizionali preparate al momento da cuochi locali. Domenica sera, nell’ex convento francescano, sarà organizzato il primo “menu concerto” della stagione concertistica internazionale, a ingresso gratuito. Suoneranno Gaia Sokoli (pianoforte) e Mihaela Mitrofan (violino). Il dettaglio del programma è sul sito www.comunecortemilia.it (nella foto in alto: l’amministratore comunale Carlo Zarri, tra i promotori dell’evento). 30 giugno 2011 Ü 69 IL “NUVOLARI” DA 18 ANNI FA BUONA MUSICA Alberto Castoldi ripercorre con “IDEA” la storia del festival cuneese fra i più lunghi e longevi. In arrivo “Modà”, “Subsonica” e Caparezza «Dal 26 luglio 1993 il “Nuvolari libera tribù” è un punto di riferimento estivo della provincia di Cuneo e non solo, l’area dell’ex tiro a volo del “Nuvolari” è il tappeto ideale per la musica, l’arte, ma soprattutto per la sua giovane tribù che balla. Dal martedì alla domenica la sua “line-up” alterna gruppi emergenti ad artisti italiani e stranieri di pura razza, e i suoi 6.000 metri quadrati diventano una piccola città nella città» (dal sito www.nuvolariweb.com) Ilaria Blangetti 70 N ulla succede per caso al “Nuvolari libera tribù” di Cuneo. Da 19 edizioni è un punto di riferimento per tanti giovani, appassionati e cultori della musica. Un luogo ideale per la musica e per l’arte. Gruppi emergenti, artisti di punta, band italiane e straniere, nel segno della qualità e della scoperta. Un tappeto di seimila metri quadrati che, dal martedì alla domenica, ha una vita propria. Una vita nata dall’idea e dalla volontà di Alberto Castoldi. Uno spazio libero per una giovane tribù che balla. Per tutti, il “Nuvo”. Castoldi, nel 1993 il “Nuvolari” era un luogo abbandonato... «In realtà la storia inizia un po’ prima. Nel 1988 abbiamo aperto il circolo culturale “Nuvolari”, con sede, ancora oggi, in via Sette assedi a Cuneo. Eravamo stretti, però, in quelle quattro mura e siamo riusciti a ottenere uno spa- á 30 giugno 2011 á da non perdere zio più ampio al palazzo “Bertello” di Borgo San Dalmazzo: con immenso successo abbiamo allestito una mostra dedicata a Dylan Dog e organizzato spettacoli e concerti. Avevamo bisogno di una nuova area e il Comune di Cuneo ci assegnò la concessione dell’attuale spazio del “Nuvolari”: era un tiro a volo abbandonato, un’area divenuta discarica a cielo aperto. Avevamo le licenze, ma nessun aiuto: non c’erano fogne, luce e nemmeno gli alberi. Il “Nuvolari” ha aperto ufficialmente il 26 luglio 1993. L’anno successivo abbiamo fatto qualche investimento ed è nata la “pizza del Nuvolari”, per soddisfare una semplice esigenza: dare da mangiare agli artisti». Ma cosa significa fare musica ogni giorno e dar vita a uno dei festival più lunghi dell’estate italiana? “Oltre a essere uno dei più lunghi è, anche, uno dei più vecchi! Non è facile fare musica ogni giorno nei circa due mesi d’apertura estiva del “Nuvolari”. Ogni anno ci chiediamo come andrà l’edizione, legata, essendo uno spazio aperto, anche all’incognita del tempo. È evidente, però, che siamo riusciti a storicizzare un luogo, a renderlo riconoscibile da tutti, a sfatare falsi preconcetti sulle persone che lo frequentano. Il “Nuvolari” ha assunto un ruolo sociale almeno pari al valore culturale del progetto». Sente la responsabilità? «Certo. Però c’è anche grande soddisfazione quando gli artisti mi chiedono di essere inseriti in calendario, quando vedo la gente che ha voglia di venire al “Nuvolari”, quando delle band locali emergenti incontrano il grande artista e nasce qualcosa di più. Il “Nuvolari” è un posto dove succedono delle cose che ne fanno succedere delle altre, questa è la definizione più riuscita». Sul palco del “Nuvolari” sono passati i “Subsonica”, i “Marlene Kuntz”, gli “Afterhours”, Caparezza... Tanti nomi ora noti che a Cuneo hanno suonato come emergenti e che ora, dopo il successo, amano tornare, stagione dopo stagione. «I “Subsonica” hanno suonato da noi quando erano appena nati. Caparezza è molto legato al “Nuvolari” perché per lui fu il primo concerto nel nord Italia. Durante l’anno ci ritroviamo nei locali di via Sette assedi per discutere di musica, di novità, di gruppi emergenti. Per questo riusciamo a portare sul palco innovazione e qualità: per noi chi suona al “Nuvolari” non dev’essere famoso o attirare migliaia di fan. Semplicemente, dev’essere bravo». Ci avviciniamo a un grande traguardo. Come lo festeggerete? «Vorrei festeggiarlo qui, con tan- to di maglietta e di libricino commemorativi. È ovvio che qualcosa debba cambiare. La casa dell’arte ormai è una necessità, per far vivere e sopravvivere il “Nuvolari”». Sono tanti i nomi in agenda anche quest’anno. Hanno già suonato, tra gli altri, i “Verdena”, i “Modena City Ramblers” e Federico Poggipollini (chitarrista di Ligabue), ma ora si apre un altro mese di grandi concerti. Sabato 2 luglio torneranno i ritmi occitani dei “Lou Seriol”, mentre domenica 10 ci sarà il concertone in piazza Virginio con i “Modà”. Sabato 16 saliranno sul palco “The Pepper Pots”, dalla Spagna, e i “Tommy Rock a Shacka”, dal Giappone. Venerdì 22 torneranno al “Nuvolari” i cuneesi “Marlene Kuntz”. Danze e musiche occitane sabato 23 con i “Lou Dalfin” e poi finale con il botto: Caparezza, il 30 luglio, e i “Subsonica”, venerdì 5 agosto (entrambi i concerti saranno in piazza Virginio). Per informazioni: “Zabum uno”Associazione culturale “Nuvolari”, via Sette assedi 4, Cuneo (www.nuvolariweb.com; indirizzo e-mail [email protected]; tel. 0171-699190). NON PER NIENTE CARAGLIO FA... RIMA CON AGLIO Domenica la terza edizione dell’evento con al centro la nuova produzione della salubre pianta erbacea bulbosa I n DAL 30 GIUGNO BIRRA E MUSICA A PIANFEI Sino al 3 luglio Pianfei ospita la festa della birra, con quattro giorni di musica e divertimento, sotto la tensostruttura allestita presso il centro sportivo. Stasera, giovedì: latinoamericano con Sergio dj; venerdì cover con i “Quinto elemento”, sabato cover con gli “Oxxxa” e domenica, serata con “Emily la chatte” Info: 366-8719215, [email protected]. n 1O E 6 LUGLIO ALBA: CINEMA ALL’APERTO Domani, venerdì, nella arena esterna del Teatro sociale ad Alba verrà proiettato “Benvenuti al sud”; mercoledì 6 luglio “Femmine contro maschi” di Fausto Brizzi. Inizio alle 22, costo 3 euro. 72 l Consorzio di tutela, valorizzazione e promozion DAL 10 LUGLIO TUTTI ALLA “FESTA D’ESTATE” ne dell’aglio di Caraglio Da domani, venerdì, sino “Aj ’d Caraj” e la “coal 9 luglio, a Magliano Alpi munità del cibo” della condotta impazzerà la Festa d’estate. Slow Food di Cuneo e Valli, in Si inizia la prima sera, dalle collaborazione con la Confrater21,30, con i “Radiofreccia”, nita dell’aglio di Caraglio e l’astribute band di Ligabue; poi appuntamenti a tavola, sociazione “Insieme per Caramusica liscio, giochi glio”, organizzano per domeniin piazza e, martedì 5, ca 3 luglio la terza Festa delmercatini serali e, alle 22, l’aglio nuovo. La manifestaziofuochi d’artificio. Mercoledì ne intende proporre uno dei cena e serata country. prodotti agricoli che più carattePer info: 333-1027748. rizzano la zona. Gli aderenti al Consorzio esporranno, promuoveranno con degustazioni e spiegazioni e proporranno in vendita la nuova produzione dell’aglio di Caraglio. La manifestazione si terrà a Caraglio, in piazza Martiri della libertà, dalle 9 alle 19 e sarà a ingresso libero, con l’esposizione e la promozione della sola produzione dei soci coltivatori aderenti al Consorzio. Maggiori informazioni circa la Festa dell’aglio nuovo si possono reperire su: www.confraternitadellagliodicaraglio.it oppure www.fattoriadellaglio.it. n 2 E 3 LUGLIO MONTEZEMOLO: FIERA DEL MIELE Sabato e domenica il miele sarà protagonista della Fiera regionale, con tanti eventi. Il 2, dalle 20,30, è previsto “Western cinghials”, con balli goliardici country e sparatoria western; alle 21 ospite d’onore sarà Gabri Gabra di “Colorado café”. Il 3, dalle 15, appuntamento musicale con “L’Italia dei mieli”. Per maggiori info sulla fiera: 0174-781307. La manifestazione è promossa da più soggetti e propone solo prodotti dei coltivatori del Consorzio di tutela e di valorizzazione DRONERO TRA “MAIRA NO LIMITS” E “FRATERNITÀ ALPINA” Sabato 2 e domenica 3 luglio a Dronero è prevista la seconda edizione di “Maira no limits”, divertente manifestazione che vedrà i partecipanti sfidarsi nella discesa sul fiume Maira con barche costruite artigianalmente. Il sabato sarà impreziosito, all’ora di cena, con la paella in piazza per tutti, cui seguirà una serata musicale, mentre alle 14 di domenica prenderà á 30 giugno 2011 á da non perdere il via la gara che si concluderà con l’aperitivo musicale con Giulio dj (info al 346-9421244 o 340-0874387). Il 3 luglio, però, non saranno solo i naviganti della domenica a rendere particolare la giornata, dal momento che, in occasione dell’apertura estiva del santuario di Ripoli, il gruppo locale dell’Associazione nazionale alpini e la squadra di Protezione civile organiz- zeranno la giornata della “Fraternità alpina”. Il ritrovo è fissato per le 10,30 presso il santuario; alle 11,30 verrà celebrata la Messa e alle 12,30 ci si potrà rimpinzare con la classica polentata alpina accompagnata da salsiccia e spezzatino. Maggiori informazioni sono disponibili contattando l’Ana di Dronero, al numero telefonico 0171-917797. APPUNTAMENTO ALLA SIBLA A Cherasco torna la manifestazione che culminerà con la tradizionale “pennata” di lunedì 4 luglio Sino al 4 luglio la Sibla di Cherasco torna sotto i riflettori grazie ai suoi imperdibili festeggiamenti. Oggi, giovedì 30 giugno, prenderà il via il torneo di beach-volley che si concluderà la sera dopo, quando è in programma, dalle 21,30 anche il concerto a ingresso gratuito della fanfara “Montenero” della Sezione alpini di Torino. Sabato, oltre all’apertura del parco giochi gonfiabile per bambini, si potrà prendere parte alla “cena dell’amicizia” sotto il cabaret (costo 19 euro, prenotazione obbligatoria al 328-8464776). Si chiuderà in musica con “Polidoro group”. Domenica, dal pomeriggio, si alterneranno appuntamenti diversi, dalla gara a bocce alla merenda con animazione sino al torneo di ping pong. Dalle 20 largo alla grigliata mista di carne e, dalle 21,30, all’orchestra “Meo Tomatis”, ancora a ingresso libero. A concludere i festeggiamenti, lunedì, sarà l’appuntamento con le “penne alla Sibla” offerte dal Comitato dalle 20. Gran finale, dalle 22, con il rock dei “Mandriga”. n DAL 2 AL 4 LUGLIO BUSCA OMAGGIA SAN LUIGI La patronale di Busca inizierà sabato con l’elezione di “Miss e mister Busca 2011” in piazza Diaz, dalle 21. Stesso posto e ora per la serata occitana di domenica con i “Lou Serpent” (foto sotto, a sinistra). Lunedì si chiuderà con la Fiera di San Luigi. Di sera, dalle 21 premiazioni e spettacolo musicale con Sergio Torta. Info: tel. 333-2142581. n 3 LUGLIO “ACLINFESTA” A GARESSIO Domenica le Acli della Granda (Associazioni cristiane lavoratori italiani) saranno in festa a Garessio. Tra le tante proposte dell’evento, cui sarà presente anche Andrea Olivero, presidente nazionale, spazio anche alla musica del corpo bandistico ”Alta Val Tanaro” di Garessio. Per prenotazioni e informazioni al numero telefonico 0171-452611. QUINTA EDIZIONE DI “NOTTE BAROLO” Una serie di proposte per divertirsi sino a tarda notte Sabato 2 luglio, alle 20, prenderà il via la quinta “Notte Barolo” con gruppi musicali, attori di strada, rappresentazioni teatrali e punti enogastronomici. Tra i tanti eventi, oltre alle degustazioni, sono previste la “cena sotto le stelle” e l’esibizione del gruppo “The new slurps”, mentre il versante comico sarà affidata a Enzo Cortese (foto sopra, a destra). Non mancherà neanche il ballo, con il “Club Barolo dance” e il latinoamericano di Sergio dj e dei suo gruppo mentre dalle 23,30 scatterà l’ora di “Love Barolo”, festa con dj-set a seguire. Per maggiori info: tel. 339-7318100 o www.barolodibarolo.com. n DAL 30 GIUGNO ITINERARI ARTISTICI A CUNEO GRAZIE A “ZOOART” La decima rassegna d’arte contemporanea “Zooart” sarà inaugurata oggi, giovedì, alle 21, nei giardini “Fresia” di Cuneo, storica location dell’evento (foto a lato). Otto performer, tra cui Filippo Berta, Helen Cerina, Francesca Cola, Elenia De Pedro e Fabian Cohn, Nina Fiocco, Valentina Taricco e Chiara Zenzani e dieci dj di musica elettronica presenteranno i propri progetti nelle serate dal giovedì al sabato, sino al 16 luglio. Per conoscere il dettaglio: www.zooart.it. La pellicola “Jody delle giostre” di Adriano Sforzi, vincitore dell’ultima edizione del premio “Città di Bra” per la migliore sceneggiatura originale, ha poi vinto il “David di Donatello” 2011 come miglior cortometraggio in lizza. n 10 LUGLIO LA CORAL INFANTIL DE SANT CUGAT SI ESIBISCE AD ALBA Venerdì, alle 21, nella chiesa di San Giuseppe, si esibirà in concerto la “Coral infantil de Sant Cugat”, fondata nel 1991 in Catalogna e composta da 38 ragazzi dai 9 ai 17 anni, che ha già all’attivo varie partecipazioni a festival giovanili internazionali. “Corto in Bra” va in doppia cifra Sino al 3 luglio i cortometraggi saranno protagonisti assoluti, con ospiti importanti come i registi Giuseppe Gagliardi e Claudio Cupellini La suggestiva cornice di piazza Caduti per la libertà (nella pagina a lato, uno scatto di una precedente edizione) ospiterà il grande schermo gonfiabile e rappresenterà il cuore della manifestazione, la quale, comunque, coinvolgerà più zone della città della Zizzola 74 n 10 LUGLIO “GARIBALDI FUFFERITO” SBARCA A CARAGLIO Venerdì sera a Caraglio avrà luogo lo spettacolo “Garibaldi fufferito” (foto a destra), una spedizione teatrale nelle terre d’Italia di “Santi Briganti teatro” su progetto di Titino Carrara e Mauro Piombo. Inizio alle 21,30 di fronte alla chiesa di San Paolo. L’ingresso sarà libero. n DAL 10 AL 3 LUGLIO TEATRO DI PROSA, MUSICAL E CONCERTO A FOSSANO Tre giorni di eventi a Fossano: venerdì, alle 21, presso la chiesa del Gonfalone (Battuti bianchi), verrà messo in scena “12 persone arrabbiate” di Reginald Rose con la “Corte dei folli”. Sabato, alle 21,15, presso il fossato del castello degli Acaja, la compagnia “Carovana” interpreterà il musical “Joseph, il principe dei sogni”. Domenica, infine, lo stesso luogo ospiterà “Cartoons time”, concerto a cura dei docenti dell’istituto musicale “Baravalle”. L’ingresso a ogni spettacolo costa 8 euro, il ridotto 5. á 30 giugno 2011 á da non perdere L e cifre “tonde” servono anche per fare un bilancio e, quando questo è soddisfacente, per rilanciare con nuove proposte e immutato entusiasmo. È un po’ questo lo spirito che accompagna l’edizione numero 10 del festival “Cinema corto in Bra”, l’evento organizzato dall’associazione “Bracinetica” in collaborazione con il Comune, la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte, che sino al 3 luglio porterà nella città della Zizzola grandi autori e giovani promesse per un’edizione particolare che volta pagina, ma non dimentica il tanto già fatto, proseguendo nell’impegno di portare sul grande schermo il meglio della produzione della forma più breve e libera della cinematografia: il cortometraggio. Le pellicole giunte da ogni parte della penisola gareggeranno nella sezione “Cinema corto in Italia” e saranno giudicate da una giuria presieduta da uno dei registi-rivelazione dell’ultima stagione cinematografica, quel Claudio Cupellini che ha diretto Toni Servillo nell’intenso “Una vita tranquilla”. Il traguardo della decima edizione impone, però, anche di voltarsi e ricordare quanto di buono il festival braidese ha seminato. Per questo ci sarà anche il vincitore di una delle edizioni di “Corto in Bra”, quella del 2004. Nella serata di chiusura del festival, ospite d’onore sarà infatti Giuseppe Gagliardi, allora esordiente e oggi acclamato autore di “Tatanka”, la fortunata pellicola tratta da un racconto di Roberto Saviano che ha impressionato pubblico e critica. Un guardarsi indietro che caratterizzerà l’intera edizione 2011, anche attraverso una raccolta di testimonianze raccolte in una sezione spe- n 2 LUGLIO LETTURA (CON MUSICA) DI “MA IL MIO AMORE È PACO” Alle 21,30, nella piazzetta sotto la torre medievale di Rocca Cigliè, Luca Occelli, accompagnato dalla musica originale di Franco Olivero, leggerà "Ma il mio amore è Paco”, da “Un giorno di fuocoRacconti del parentado” di Beppe Fenoglio. Dalle 19 pizza e piatti tipici cotti nell’antico forno a legna. n 6 LUGLIO “RITORNO AI LUOGHI ABBANDONATI” A DEMONTE Mercoledì, alle 19,30, all’interno del festival “Ritorno ai luoghi abbandonati”, verrà proiettato, presso il teatro parrocchiale di Demonte, il documentario “Case abbandonate” di Alessandro Scillitani. Alle 21,30, nei giardini di palazzo “Borrelli” (in caso di maltempo nel teatro parrocchiale) saranno protagonisti Gianmaria Testa (foto sopra, a destra) e Marco Revelli, impegnati in “Dialoghi in musica”. Per i dettagli sul programma completo: www.paraloup.it. ciale del sito web ufficiale della manifestazione, www.cortoinbra.it (dove si può consultare il programma in dettaglio) e l’allestimento di uno spazio espositivo durante il festival che raccoglierà tutto il materiale che aiuta a sincronizzare la memoria sui tanti momenti importanti della storia dell’evento. Il cuore della manifestazione sarà nell’anfiteatro barocco di piazza Caduti per la libertà, dove verrà montato uno schermo gonfiabile di grande impatto scenico. Sarà però l’intera città a essere pervasa dalla magia dell’ottava musa, con una fitta proposta di eventi collaterali al festival che arricchiranno il “menu” dell’evento e coinvolgeranno tutta la città, a partire dalla serata d’esordio che, significativamente, si terrà in un quartiere periferico, l’Oltreferrovia. Cene, concerti, aperitivi e conferenze, creeranno occasioni di scambio e conoscenza più informali tra gli ospiti del festival. Venerdì non mancherà uno degli appuntamenti più apprezzati delle ultime stagioni, “I corti da ridere”, un percorso attraverso cortometraggi italiani e stranieri, dagli anni Venti a oggi, che mostrerà se e come sia cambiato il modo di ridere e di far ridere nel corso di un secolo. Nella stessa serata sarà portato su grande schermo il vincitore dell’ultima edizione del premio “Città di Bra” per la migliore sceneggiatura originale, quel “Jody delle giostre” che ha consentito al suo autore, Adriano Sforzi, di vincere il “David di Donatello” 2011 come miglior cortometraggio. Sabato i riflettori saranno accesi su una selezione di film di animazione, proiettati in un’unica notte. “Corto in Bra”, poi, non dimentica nemmeno i temi della sostenibilità e della salvaguardia ambientale. In collaborazione con “Dentis”, azienda specializzata nel recupero del Pet (la plastica comunemente usata per l’imbottigliamento), ogni sera, nell’intervallo tra i concorsi, sarà proposto un corto sul riciclo. n SINO AL 10 LUGLIO LA MOSTRA “IDENTITÀ” A BRA Il Movicentro di Bra ospita sino al 10 luglio le opere dei vincitori del concorso “Identità 2011”. Quattro artisti, quattro personali: saranno esposte le opere di Irma Lanza, Riccardo Muroni, Cristiano Bologna e Sandra Ansaldi, il sabato e la domenica, dalle 16 alle 20 e, durante “Corto in Bra”, dalle 18 alle 23. L’ingresso è gratuito. n SINO AL 17 LUGLIO “TRE COLORI, COME FIORI...” Sabato alle17 nell’antico palazzo di città di Mondovì Piazza (via Giolitti1) verrà inaugurata la mostra “Tre colori, come fiori-La canzone d’autore italiana tra regioni e ragioni...”. curata dal collezionista Franco Settimo, che resterà aperta fino al 17 luglio (martedì e venerdì 15,3021; gli altri giorni 15,3019; lunedì chiuso). “ARMONICHE FANTASIE” A MONDOVÌ Si incontrano le sonorità della diciottesima edizione del festival e l’arte di Mario Lattes Dal 2 al 15 luglio a Mondovì, la fondazione “Academia Montis Regalis” darà vita alla diciottesima edizione della rassegna “Armoniche fantasie”. La novità 2011 sarà, oltre al nutrito programma di concerti, la mostra di opere di Mario Lattes (in alto, a destra, un autoritratto dell’artista) dal titolo “I teatrini di via Calandra”, curata dalla fondazione “Bottari Lattes”. Avrà luogo nelle sale dell’“Academia Montis Regalis” (via Francesco Gallo 3) e sarà aperta al pubblico dal 2 al 16 luglio (lunedì-venerdì, 10-12,30 e 15,3018,30; sabato-domenica, 10-13 e 15-19; il 9 luglio anche dalle 21 alle 23). Il 2 luglio, alle 18, inaugurazione della mostra; alle 19 primo concerto della “Montis Regalis” che, sotto la guida di Olivia Centurioni, proporrà un programma con musiche delle corti italiane e francesi della prima metà del Seicento. 30 giugno 2011 Ü 75 Torino & dintorni GLI IMPERDIBILI “MTV DAYS” a cura di Chiara Borio G FINO A SABATO 2 LUGLIO LA CITTÀ DELLA MOLE OSPITERÀ DI NUOVO LA FESTA (NON SOLO MUSICALE) DELL’EMITTENTE n I VESPISTI IN PIAZZA (COME 50 ANNI FA) “Vespitalia”: grande festa in piazza Vittorio e dintorni da venerdì a domenica, per riproporre lo storico raduno del 1961 indetto per i 100 anni dell’unità d’Italia. Si replica tra fotografie, mostre e tante Vespa! 76 á 30 giugno 2011 li “Mtv days” tornano a Torino, confermandola come città ideale per accoglierli. Le novità quest’anno sono tantissime: la prima è che protagonista della kermesse non sarà più soltanto la musica. Come dice lo spot dell’evento, il programma è all’insegna di “music and conferences” perché l’obiettivo, per una buona riuscita, non è quello di far divertire con i soli ritmi musicali, bensì coinvolgere, dibattere e far riflettere. Saranno tre giorni, da giovedì 30 giugno a sabato 2 luglio, in compagnia dei volti più noti di questa televisione così speciale nata negli anni ’90. Il programma non si incentrerà sugli spettacoli serali (sebbene questi non manchino), ma punterà anche sulle sessioni pomeridiane organizzate, per la maggior parte, nelle aule dell’Università, in via Sant’Ottavio. Gli incontri, ispirati sì al tema della musica, si spingeranno però molto oltre: si parlerà delle nuove piattaforme digitali con i migliori tecnici del suono italiani, dell’arte di grandi interpreti come Rino Gaetano, dei raduni-concerto passati alla storia per la loro potenza mediatica e del binomio tra musica e cinema. Inoltre si alterneranno momenti dedicati alle “music session” in cui, nella zona antistante “Palazzo nuovo”, si esibiranno gruppi emergenti provenienti da tutta Italia. Oggi pomeriggio, giovedì 30 giugno, a partire dalle 17, sul palco allestito in piazza Castello si alterneranno fino a notte fonda numerosi cantanti italiani nel “live event” con ospiti del calibro di Max Pezzali, “Marracash”, “Modà”, “J-Ax”, “Club Dogo”, Caparezza, Nicolò Fabi, Mauro Ermanno Giovanardi, “Casinò Royale” e tantissimi altri. Sabato, a partire dalle 20, sempre in piazza Castello, si terrà la serata conclusiva presentata da Francesco Mandelli e Valentina Correani insieme a “Planet funk”, Daniele Silvestri, “Subsonica” e “Ministri”. E tutto è assolutamente gratis. n IL TRASPORTO PUBBLICO “D’ANTAN” DA SCOPRIRE Sabato 2 luglio “Gran tour” propone un itinerario da piazza Carlina alla stazione Sassi su una motrice del 1933, con visita notturna ai tram storici. Ritrovo alle 21 in piazza Carlo Emanuele II. Costo: 8 euro. n IL REGIO PROPONE LA “LUCIA DI LAMMERMOOR” Il 2 luglio, al Regio, “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizzetti in un allestimento ad opera di Graham Vick e diretto dall’illustre maestro Bruno Campanella. Costo del biglietto d’ingresso: da 46 a 140 euro. n IL “MIRAFIORI VILLAGE” OMAGGIA ELLISON Al “Mirafiori motor village” di piazza Cattaneo 9 le stupende immagini di Roland Ellison, da poco scomparso, per celebrarne il grande talento. Aperto ogni giorno dalle 9 alle 19,30 (l’ingresso è gratuito). Parola ai nostri lettori «AI REFERENDUM NON HANNO VOTATO SOLO QUELLI VICINI ALL’OPPOSIZIONE, MA ANCHE TANTI DI NOI LEGHISTI DELLA GRANDA E I SOSTENITORI DEL GOVERNO» «VI SPIEGO I MIEI QUATTRO “SÌ”» scrivete a: [email protected] N on c’è destra e sinistra che tenga, perché i cittadini vogliono contare! Il quorum ai referendum è stato raggiunto e in molti vi hanno letto una grande vittoria dell’opposizione, con relativa spallata al Governo. Ma il vero successo è un altro: una grande, ritrovata voglia di partecipazione dei cittadini. Io, ad esempio, ho votato quattro “sì” e sono fiero di aver vinto. Tra i votanti una buona fetta erano leghisti, dato che la Granda, dove la Lega è la prima forza politica, è stata una delle province più attive in questa consultazione. Non si può imputare una così alta affluenza solo a una vittoria dell’opposizione: se tutte le persone che alle ultime amministrative hanno votato per i partiti di minoranza fossero andate a votare per il referendum, il quorum non sarebbe stato raggiunto. Quindi molti tra quelli che continuano a supportare il Governo in carica hanno voluto dare un messaggio molto chiaro alla politica: «Ci siamo e vogliamo dire la nostra». La gente sui temi referendari ha messo davanti l’amore per la propria terra e ha detto che le sue risorse che non dovranno mai diventare merce privata per fini di lucro. L’esito della consultazione però deve spronare anche il pubblico che non può con leggerezza gestire le nostre risorse e i nostri servizi che a volte, a causa di incapacità o di disonestà amministrativa, diventano fonte di spreco di denaro pubblico. La bocciatura del nucleare deve spingere Stato e Regioni, con Province e Comuni, ad avviare un serio investimento nelle tante energie rinnovabili. Ciò può dare spazio a una miriade di imprese, alla ricerca di nuove fonti e tecnologie, ma soprattutto a tantissimi giovani laureati e, quindi, creare impiego, produttività e nuove opportunità di occupazione giovanile. La Granda è già una delle province del Piemonte in cui le energie alternative si stanno sviluppando abbastanza velocemente. La Germania ci insegna che le sfide non devono preoccupare, ma devono essere considerate uno stimolo. Filippo Valsetti (vicecoordinatore provinciale del Movimento giovani padani di Cuneo e coordinatore locale dell’Mgp, Alba) TARICCO: «L’ACCORPAMENTO FONDIARIO VA FACILITATO» I l Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una proposta di legge al Parlamento, di cui sono stato relatore, che modifica il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali in merito alle norme che disciplinano l’accorpamento fondiario. Nel nostro Paese il tema dell’accorpamento fondiario continua ad essere una delle questioni a cui è legata la competitività dell’agricoltura e la possibilità di una corretta gestione del territorio. Troppe sono le porzioni di appezzamenti che o sono di ridottissime dimensioni o di un valore talmente basso che non rendono possibile la cessione o il trasferimento di proprietà per il motivo che il costo dell’atto di rogito è di gran lunga più alto del valore del bene oggetto dell’atto. La proposta di legge al Parlamento affronta questo tema e prospetta una soluzione semplice: permettere per appezzamenti entro i 1.000 metri quadrati ed entro i 5.000 euro di valore la possibilità che l’atto di rogito possa essere fatto dal segretario comunale del Comune competente per territorio o di quello su cui insiste la maggiore porzione di appezzamento. Con un mezzo semplice abbiamo voluto affrontare un problema che si trascina da tempo immemorabile, la tanto richiesta e mai affrontata riforma fondiaria, che tanti costi ha scaricato sul territorio e sull’agricoltura. Speriamo che il Parlamento si muova con celerità e, per quel che ci riguarda, vedremo di sollecitare i suoi componenti in modo adeguato perché la posta in gioco, nella sua semplicità, è importante. Mino Taricco (consigliere regionale del Pd, Sant’Albano Stura) 30 giugno 2011 Ü 77 «SALVIAMO QUELL’AREA VERDE» scrivete a: [email protected] P GLI “SPIRITI LIBERI” BRAIDESI CHIEDONO DI NON SACRIFICARE PARTE DELLO SPAZIO GIOCHI DI UNA SCUOLA MATERNA ALLE PUR DURE ESIGENZE DI CASSA erché ridurre il giardino della scuola dell’infanzia “Montecatini” di via Piumati sottraendo spazio vitale al gioco dei bimbi e alienando una parte di questo bene pubblico per consentire l’accesso a un condominio che si vuole lasciar costruire un po’ più in là della scuola e che comunque andrà a insediarsi su un’area privata ora a verde, con affaccio sulla stazione ferroviaria, e con passaggio, però, anche sulla stessa via Piumati? Forse per aumentare le emissioni di anidride carbonica nella zona tra le più inquinate della città? Non volendo pensare che l’Amministrazione comunale attuale sia venuta meno agli intenti di salvaguardia della salute dei cittadini e della qualità ambientale contenute nel programma elettorale del maggio 2009, non resta l’ipotesi che l’alienazione di detto bene pubblico sia fatta per ragioni di cassa. Già. La cassa, il denaro, il bilancio, il patto di stabilità, il pareggio di bilancio, la crisi greca... ovvero si stanno cercando tutti gli alibi possibili per lasciar distruggere il nostro bel territorio. Non è che nel piccolo centro urbano braidese, poco ventilato, più case si lasciano costruire e meno lo smog diminuirà? I nuovi palazzi, occupando spazio atmosferico prima libero, non è che rallentano la rarefazione dell’inquinamento prodotto dagli automezzi e, quindi, sono anch’essi causa delle tante polveri sottili che i braidesi respirano, specie in autunno e in inverno? Se i palazzi aumentano, aumentano anche gli abitanti e quindi vi sarà l’aumento di emissioni da riscaldamento e da traffico, ecc. o no? Ma non è che Bra ha già un’infinità di alloggi invenduti e sfitti? Da molto tempo l’edilizia viene usata, dalle Amministrazioni, per far cassa, ma sarebbe ora che, specie a Bra, città madre dello Slow Food, si cambiasse registro e si smettesse di lasciar costruire palazzoni in tutti i giardini privati esistenti. Nel caso della scuola dell’infanzia di via Piumati, si dà la responsabilità alla passata Amministrazione, ma forse si dimentica che le leggi le fa l’uomo e non viceversa e quindi la Giunta civica di Bra e la Sindaco di Bra sono certamente in grado di risolvere il tutto riorientando le eventuali decisioni passate. Però bisogna volerlo e, soprattutto, esserne convinti e, quindi, saper fare cassa in altri modi proprio come si fa in molti centri italiani più slow del nostro. Gianni Rinaudo degli “Spiriti liberi” (Bra) SIBILLE: «PROBLEMA SERIO, INFORMAZIONI FALSE» S ulla questione della modifica viaria che riguarda la scuola materna “Montecatini” è del tutto legittimo che si possa obbiettare a iniziative dell’Amministrazione comunale, ma ho il dovere di intervenire per chiarire molte cose che vengono ignorate o distorte. La concessione edilizia che rende necessaria la modifica viaria risale al 2007 ed è stata rilasciata dall’Amministrazione che mi ha preceduto. Noi non abbiamo il potere di revocarla e qualunque tribunale ci darebbe torto se tentassimo di farlo. Il problema è però molto serio: sulla base del progetto ereditato dalla Giunta precedente, occorrerebbe sottrarre una parte del giardino della scuola per l’accesso dei mezzi pesanti del cantiere. L’amministrazione ha aperto un confronto con genitori e insegnanti e sono state elaborate più soluzioni alternative, tutte che prevedono un cambiamento radicale del progetto originario. Con queste ipotesi, l’accesso al cantiere potrà avvenire con una modifica limitata della via laterale alla scuola, che non fa parte del giardino. Quindi con questa soluzione nemmeno un metro quadrato di verde verrà sottratto al gioco dei bambini: chiunque può vedere la modifica progettuale e constatarlo. Si lascia credere che sia ancora in piedi la prima ipotesi della strada sul retro della scuola: non è vero, e mi auguro che la maggioranza dei genitori e degli insegnanti l’abbiano compreso e che, quindi, non si lascino trascinare in una contrapposizione con l’Amministrazione che non porta da nessuna parte. Per dialogare e trovare soluzioni ai problemi occorre essere in due, e mi sembra che vi sia invece chi vuole solo lo scontro fine a se stesso. L’Amministrazione e io in prima persona siamo a disposizione per continuare un dialogo che non si capisce per quale motivo, e a vantaggio di chi, debba essere interrotto. Bruna sibille (sindaco di Bra)-foto 78 á 30 giugno 2011 n ALTRO CHE LOTTA AGLI SPRECHI PUBBLICI! Tremonti dixit: «Lotta agli sprechi per combattere il deficit». Un’aspirazione, oltre che un dovere, dovrebbe essere l’impegno di uno statista a cui stia a cuore il futuro, e il presente, del Paese. Poi trovi notizie che vanno in senso contrario e di queste alcune sono comiche. Ad esempio, sembra che un corpo militare dello Stato abbia fatto causa, niente meno, a un altro corpo, cioè la Guardia di Finanza, perché la divisa delle Fiamme gialle sarebbe stata troppo simile alla propria. Di battute ne abbiamo sentite molte da questo Governo («Qualcuno mi ha pagato, a mia insaputa, un alloggio...», oppure la storia della nipote di Mubarak, ecc.). Dopo la prime risate, rimane un sentimento di sconforto che arriva dalla sensazione di essere stati fregati ancora una volta come cittadini onesti che cercano, come si fa in famiglia, di concorrere a essere più attenti alle spese inopportune e superflue al fine di far quadrare il bilancio. Poi ti accorgi che il tuo Governo, mentre dice che vuole ridurre gli sprechi, decida, in modo disinvolto, di sostituire la divisa a un intero corpo militare. E con quale motivazione! Abbiamo idea di quanto costi l’operazione? Non so quante siano le Fiamme gialle, ma possiamo immaginare quando costi la singola divisa, che significa più capi d’abbigliamento per una sola persona (divisa estiva, invernale, di pattuglia, di servizio, d’ordinanza e diverse altre ancora). Non dimentichiamo, inoltre, il costo delle divise dimesse e credo buttate via (non riesco a immaginare a quale altro uso possano essere destinate)... E poi ci sono personaggi che sono stati parlamentari o ministri o hanno ricoperto altre cariche pubbliche e che dopo anni, pur essendo tornati “normali cittadini”, vanno ancora in giro per l’Italia con la scorta. Penso in particolare a Irene Pivetti e a Cesare Damiano che mi risultano disporre di una scorta di due persone più vettura di servizio. Ma quanti altri ce ne sono? Ci vengono a dire che non ci sono i soldi per la sanità, per il sostegno ai soggetti più deboli, cioè i diversamente abili e gli anziani, costretti a pagare cifre irragionevoli per avere il diritto a un conforto decoroso nelle case di riposo. Mi viene da pensar male, ma, come diceva un famoso democristiano, a pensar male si fa peccato, però a volte si indovina: a richiedere il cambio di divisa della Finanza mi pare sia stato il Corpo forestale dello Stato che, essendo alle dipendenze del Ministero delle politiche agricole, fino a qualche mese fa era gestito dalla Lega nord. La GdF, invece, dipende dal Ministero delle finanze, in mano al Pdl... Comunque sia, se questo è essere vicini al popolo... Pio Giverso (consigliere provinciale e comunale del Pd, Bra)-foto Le 4 stagioni nella dispensa La nostra rubrica in collaborazione con il relais “Villa d’Amelia” e il suo ristorante questa settimana si occupa di sua maestà il pomodoro QUANDO ACQUISTARLI SCHEDA TECNICA Varietà Cuore di bue (tipico di Piemonte e Liguria): ha varie colorazioni, dal verde al rosa al rosso. Ha la polpa farinosa ed è ottimo crudo, condito con gli oli tipici della zona. Quando è molto maturo, si può utilizzare nelle salse. Ciliegino-Mini cocktail: si presenta in grappoli da 15 frutti circa. È disponibile da agosto a gennaio. Proviene dalla Sicilia ed è ideale a crudo per antipasti o insalate, o per le pizze. Grappolo: rosso, è disponibile tutto l’anno. È perfetto nelle preparazioni di lunga cottura, ma anche per fare le conserve in bottiglia. San Marzano: rosso, di forma allungata, con scarsa presenza di semi. Si utilizza per salse (il classico pomodoro “pelato”), ma anche per insalate e piatti freddi. Piennolo: varietà di pomodorino dolce proveniente del Vesuvio che viene legato a campana o a grappolo e lasciato all’aperto. È perfetto per arricchire piatti invernali. I pomodori più buoni e gustosi sono quelli venduti d’estate, periodo di maturazione naturale. Al momento dell’acquisto, i pomodori devono avere la polpa soda, la buccia sottile e senza smaccature. Conservazione: in frigo. Ogni pomodoro ha la sua temperatura. Vanno conservati sempre in sacchetti di carta. Quelli verdi o leggermente rosa vanno tenuti a 10-12° C, nella parte inferiore del frigorifero, per un massimo di 10 giorni. I rossi vanno tenuti a 5° C per un massimo di 5 giorni. I ciliegini rossi acquistati con le bacche si devono conservare a 10-12 gradi, nel vano inferiore del frigo (a temperature inferiori a 5 gradi, le bacche si possono staccare dal raspo dopo pochi giorni). TRA I FORNELLI Parliamo del pomodoro “Cuore di bue”, tipico del Piemonte, perfetto in insalata o nella ricetta degli spaghetti con sugo di pomodoro e profumo di mare (utilizzare i cuore di bue ben maturi), proposta dallo chef Damiano Nigro. Tagliare le carcasse del pesce e aggiungerle al pomodoro tagliato a pezzettini e lasciar cuocere lentamente con dell’olio, acqua e limone per circa venti minuti. Spegnere il fuoco e aggiungere del basilico fresco e lasciare in infusione per circa trenta minuti. Filtrare il tutto. Cuocere gli spaghetti in acqua salata per metà della loro cottura, dopodiché aggiungerli al sugo di pesce preparato in precedenza e farli cuocere per l’altra metà del tempo di cottura. Mantecare gli spaghetti con olio e basilico fresco. Abbinamento: Chardonnay barricato o Nebbiolo. 80 á 30 giugno 2011 á in cucina STORIA E CURIOSITÀ Le sue origini “europee” risalgono alla prima metà del Cinquecento quando i conquistadores approdarono in America. Pare che gli aztechi del Messico e gli incas del Perù siano stati i più antichi coltivatori di pomodoro! Nel vecchio continente, però, l’ortaggio in seguito divenuto simbolo della cucina mediterranea tardò a imporre il suo utilizzo, con un’unica eccezione: l’Italia. Infatti nella penisola già lo si consumava crudo, oppure fritto in olio e sale. Comunque soltanto alla fine del Settecento la coltivazione a scopo alimentare del pomodoro conobbe un forte impulso. Al pomodoro venivano attribuite proprietà afrodisiache e, per tale motivo, veniva impiegato in pozioni e filtri magici dagli alchimisti del Cinquecento e del Seicento. Arte IL MESE DELLE ASTE MILIONARIE a cura di Giorgio Barberis QUOTAZIONI DAVVERO ECLATANTI DA “SOTHEBY’S” E “CHRISTIE’S”, MENTRE, A CAUSA ANCHE DELLA CRISI GLOBALE, L’ASSE SI SPOSTA VERSO LA RUSSIA E L’ORIENTE n “EIAPOPEIA-L’INFANZIA NELL’OPERA DI PAUL KLEE” Aosta-Museo archeologico regionale (fino al 13 settembre) È una raccolta di 120 dipinti, tecniche miste e disegni del grande pittore di cui una gran parte non è mai stata esposta prima. 82 á 30 giugno 2011 “S otheby’s” e “Christie’s” si sono sfidate, tra Londra e New York, a colpi di Warhol (“Sixteen Jackies” del 1964 per la prima e “Self portrait” del 1986 per la seconda), Fontana (che nella grande mela ha raggiunto 5 milioni di euro con un concetto spaziale) e Jeff Koons (il quale ha visto stime altissime con la scultura “Pink panther” datata 1988). In precedenza “Christie’s” aveva licitato in asta il trittico di “Bacon three studies for self portrait” (1974) superando i 13 milioni di euro, facendo poi oscillare Alighiero Boetti tra gli 800 mila e 1,2 milioni di dollari, con “Mappa del mondo” del 1988, e tenendo al palo Alberto Burri, fermatosi a 470 mila euro con un “Rosso plastica” di alto livello qualitativo. L’aspettativa più alta si è però registrata in ordine ad Egon Schiele che “Sotheby’s” ha battuto mercoledì 22 giugno partendo da una stima oscillante tra i 24 e i 34 milioni di euro. “Hauser mit Bunter Wasche (Vorstadt II)” del 1914 che raffigura un angolo di Krumau, cittadina della Boemia luogo natale della madre dell’artista, proveniva dal “Leopold museum” di Londra. Ma nel globale delle proposte una grande fetta di mercato se l’è aggiudicata l’arte russa, presente con un numero crescente di opere sovietiche, che ha iniziato a transitare nelle principali aste mondiali toccando il clou ad aprile a New York nelle “Russian art” di “Sotheby’s” (total sold 16 milioni di dollari) e di “Christie’s” (5,2 milioni di dollari) per poi volare agli appuntamenti Usa alla piazza londinese. Il mercato dell’arte si sta spostando verso l’oriente. Se un tempo a tenere testa nel settore erano gli Usa e il Regno Unito, oggi osserviamo che l’asse economico-artistico sta “traslocando” nei Paesi in cui l’economia cresce e quindi aumentano le persone interessate ai beni di lusso. È eclatante il caso del Regno del Sol levante che, negli ultimi tre anni, ha incrementato il commercio d’arte a livello globale, potenziando il valore finanziario dei suoi artisti e, in particolare, dei pezzi art & craft. Il prezzo più alto è stato pagato per un grande armadio cinese del XIX secolo che dai 2.500-3.000 euro di stima è salito a 455.100 euro. Al secondo posto, un incensiere cinese in bronzo del XVII-XVIII secolo, battuto a 215.250 euro (stime: 8-10 mila euro). Per cui, oltre alla crescita esponenziale della creatività russa, assistiamo anche a un’altra “rivoluzione” proveniente ancora da est: la Cina, un mercato non ancora esploso, ma sotto i riflettori degli investitori internazionali. L’Italia è il fanalino di coda. Vicende politiche a parte e congiuntura economica che pure non lambisce le tasche dei magnati peninsulari, la “culla della civiltà” pare dimostrare di essere invecchiata non solo fisiologicamente, ma anche creativamente. n “LE LANGHE DI CAMILLO CAVOUR” Alba-Palazzo delle mostre e dei congressi (fino al 13 novembre) In occasione del centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia la mostra mette in luce lo stretto rapporto tra Cavour e il territorio delle Langhe, nel quale lo statista piemontese trascorse i suoi anni giovanili. n CARLO SISMONDA “NOZZE DI DIAMANTE CON L’ARTE” Racconigi-Dvd È stato da poco editato un prezioso filmato sulla carriera del maestro (è pittore e musicista) racconigese (classe 1929) che, certo più di tanti altri artisti, avrebbe meritato una corposa presenza alla Biennale di Venezia.