tesi pdf - Sport per voi

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tesi pdf - Sport per voi
SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI
(Decreto Ministero dell’Università 31/07/2003)
Via P. S. Mancini, 2 – 00196 – Roma
TESI DI DIPLOMA
DI
MEDIATORE LINGUISTICO
(Curriculum Interprete e Traduttore)
Equipollente ai Diplomi di Laurea rilasciati dalle Università al
termine dei Corsi afferenti alla classe delle
LAUREE UNIVERSITARIE
IN
SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA
“Diversamente identici”
IL MONDO DEI FRATELLI GEMELLI
RELATORI:
CORRELATORI:
Prof.ssa Adriana Bisirri
Prof.ssa Anna Rita Gerardi
Prof. Kasra Samii
Prof.ssa Claudia Piemonte
CANDIDATO: LUCA BARBANTI
ANNO ACCADEMICO 2013/2014
1
SEZIONE IN LINGUA ITALIANA
“Diversamente Identici”
“Il mondo dei fratelli gemelli”
INDICE
INTRODUZIONE .......................................................................................................................................... 7
1.
2.
IL MONDO DEI GEMELLI ............................................................................................................... 10
1.1
IL FENOMENO DELLA GRAVIDANZA GEMELLARE ..................................10
1.2
DUE TIPOLOGIE DI GEMELLI .........................................................................11
I GEMELLI SIAMESI ........................................................................................................................ 15
2.1
3.
LE COPPIE DI GEMELLI SIAMESI PIU‟ NOTE DELLA STORIA ..................17
I GEMELLI NEL MITO E NELLA LETTERATURA .................................................................... 22
3.1
I GEMELLI NELLA MITOLOGIA ......................................................................22
3.2 ROMOLO E REMO: I GEMELLI DELLA LEGGENDA .........................................23
3.2 MITI GRECI, TEBANI, EGIZI, CRISTIANI E DELLE ALTRE POPOLAZIONI ....25
3.4 LA LETTERATURA GEMELLARE ........................................................................34
4.
LA PSICOLOGIA DEI GEMELLI .................................................................................................... 45
4.1
GLI STUDI PSICOLOGICI SUI GEMELLI ........................................................45
4.2 LE PRESUNTE FACOLTA‟ PARANORMALI DEI GEMELLI ..............................53
4.3 GLI ESPERIMENTI NAZISTI SUI GEMELLI AD AUSCHWITZ ...........................65
CONCLUSIONI ........................................................................................................................................... 69
RINGRAZIAMENTI ................................................................................................................................... 71
2
ENGLISH SECTION
“Differently Identical”
“The World of Twins”
TABLE OF CONTENTS
INTRODUCTION ........................................................................................................................................ 74
1.
2.
THE WORLD OF TWINS. ................................................................................................................. 77
1.1
THE PHENOMENON OF TWIN PREGNANCY ................................................77
1.2
TWO TYPES OF TWINS .....................................................................................79
CONJOINED TWINS (OR BETTER KNOWN AS SIAMESE TWINS). ....................................... 80
2.1
3.
THE MOST FAMOUS CONJOINED TWINS OF ALL TIME ............................82
TWINS IN MYTHOLOGY ................................................................................................................. 86
3.1
GREEK, THEBAN, EGYPTIAN, CHRISTIAN AND OTHER MYTHS .............88
4.
TWINS IN LITERATURE .................................................................................................................. 94
5.
TWINS PSYCHOLOGY AND STUDIES ........................................................................................ 101
5.1
6.
NATURE VS NURTURE ...................................................................................101
JOSEPH MENGELE TWINS’ EXPERIMENTS IN AUSCHWITZ ............................................. 108
CONCLUSION .......................................................................................................................................... 111
3
DEUTSCHER TEIL
“Auf verschiedene Weise Identisch”
„Die Welt der Zwillinge”
INHALTSVERIZEICHNIS
EINFÜHRUNG .......................................................................................................................................... 114
1.
DIE WELT DER ZWILLINGE. ....................................................................................................... 117
1.1DAS PHÄNOMEN DER ZWILLINGSSCHWANGERSCHAFT .............................117
1.2
2.
ZWEI FORMEN DER ZWILLINGSENTSTEHUNG ........................................118
SIAMESISCHE ZWILLINGE ( AUCH DOPPELFEHLBILDUNG)............................................ 119
2.1
BERÜHMTE FÄLLE VON SIAMESISCHE ZWILLINGE ...............................120
3.
ZWILLINGEN IN DER MYTHOLOGIE ....................................................................................... 122
4.
ZWILLINGEN IN DER PSYCHOLOGIE ...................................................................................... 124
4.1 PSYCHOLOGISCHE ZWILLINGSTUDIEN ..........................................................124
5.
JOSEPH MENGELES VERSUCHSREIHE IN AUSCHWITZ ..................................................... 129
SCHLUSSWORT ....................................................................................................................................... 131
BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................................................ 132
SITOGRAFIA ............................................................................................................................................ 133
4
Tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I
matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri
primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di
loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi
per davvero.
Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, 2008
“Twin primes: pairs of prime numbers that are close to each other, almost
neighbors, but between them there is always an even number that prevents them from
truly touching.
Paolo Giordano, The solitude of Prime Numbers, 2008
„Primzahlen lassen sich nur durch sich selbst oder die Zahl ein teilen. Oftmals liegt
nur eine weitere Zahl zwischen ihnen. Doch so nah sie sich auch kommen, immer
werden die Primzahlen durch mindestens eine gerade Zahl getrennt.“
Paolo Giordano, Die Einsamkeit der Primzahlen, 2008
5
SEZIONE LINGUA ITALIANA
6
INTRODUZIONE
“L'amore tra gemelli supera tutti gli ostacoli. I gemelli sono insieme fin dal big bang
del concepimento, e continuano a condividere l'ambiente dell'utero e quello
postnatale. Nessuno può affermare di conoscere e comprendere un'altra persona più
di quanto possano fare i gemelli/e. Quando crescono, possono condurre vite
separate, ma molti decidono di restare insieme o comunque vicini, perché
nessun'altra forma d'amore può eguagliare la profonda comprensione reciproca che
li unisce. Un legame speciale e intangibile pare continui ad unirli anche quando
vivono ai poli opposti del mondo”. Ecco quanto scrive la Dott.ssa Alessandra
Piontelli, psichiatra, neurologa e psicoanalista che collabora con il dipartimento di
Medicina materno - fetale dell‟Università degli Studi di Milano, nonché autrice del
libro “Gemelli nel mondo - Leggende e realtà“ (Raffaello Cortina Editore). La
Dott.ssa Piontelli ha affrontato come moltissimi altri suoi colleghi questo
particolarissimo argomento circa il mondo dei gemelli che da sempre stuzzica la
curiosità e ci affascina in maniera sempre più esponenziale, ripercorrendo il
cammino iniziato da Galton, Gesell, Renè Zazzo e Gedda. Senza precludere i ruoli
assunti di volta in volta nelle dinamiche relazionali dai gemelli, ruoli che Von
Bracken (1936) definisce rispettivamente “ministero degli esteri” e “ministero degli
interni”, mentre Gedda (1951) parla di ruolo guida che un gemello assume rispetto al
co-gemello, ossia di sottomissione-dominanza. Avere un figlio è di per sé
un‟esperienza meravigliosa per la maggior parte dei genitori, averne due o più di due
lo è ancora di più. Secondo le statistiche il 71% descrive la nascita dei gemelli come
un‟esperienza unica e straordinaria; il 67% la vive in modo maggiormente positivo
rispetto a quanto previsto. E questo nonostante nessuno possa negare che esiste anche
l‟altra faccia della medaglia: la stanchezza, la casa in disordine, le questioni
economiche, le necessità di sdoppiarsi e il tempo che non basta mai. In altre parole
come recita il motto dell‟ AMAPAMU (Associaciòn Madrileña de Padres de Parto
Mùltiple: Associazione madrilena dei genitori di gemelli e plurigemini), avere dei
gemelli è una “meravigliosa follia”. Ho deciso di trattare questo argomento
naturalmente perché essendo un gemello dizigote (ho una sorella di nome Martina e
ne avrei avuto un altro di nome Francesco ma purtroppo la morte lo ha strappato
7
all‟affetto di mia mamma pochi giorni dopo la sua nascita) anche io ho voluto
provare ad esprimere come ci si sente e quali sensazioni si prova parlandone e
guardandolo da dentro e non solamente da individuo esterno e anche io mi trovo in
stretta armonia con tutti gli scrittori, gli psicologi, gli scienziati, gli psichiatri e tutti
gli altri che hanno deciso di trattare il fantastico mondo gemellare, studiare i gemelli
è ancora più interessante di quanto si possa immaginare e sono ancor più convinto
che il contatto con i gemelli e con i loro genitori sia sempre molto gratificante per
chiunque.
Più mi rendo conto di essere parte integrante di questo mondo e più mi
convinco che avere un fratello gemello (o una sorella, come appunto nel mio caso)
sia qualcosa di particolare, che non ha niente a che vedere con l‟esperienza del nato
singolo. La vita dei gemelli è al tempo stesso più facile, perché essi sono meno
esposti alla solitudine, e più difficile, per la loro competizione e la confusione delle
identità che possono sorgere tra loro. È un‟esistenza diversa e la società dovrebbe
talvolta mostrarsi più sensibile nei confronti della loro condizione speciale. Ad
esempio il principio secondo il quale a scuola i gemelli devono essere separati non
può nella maniera più assoluta essere imposto come norma generale, perché trascura
le esigenze emozionali dei gemelli. Una decisione come quella di separarli non va
presa senza conoscere il mondo interiore dei gemelli. Analogamente le agenzie di
adozione dovrebbero perlomeno tentare di evitare di separare i gemelli, ma cercare
piuttosto famiglie che siano disposte ad adottarli insieme. È chiaro che ogni
decisione presa da un genitore debba essere ritenuta legittima e rispettabile, però
come già detto in precedenza, sarebbe altrettanto opportuno evitare tutti quei cliché e
luoghi comuni che da sempre circondano il mondo dei gemelli, i quali senza ombra
di dubbio possono essere opinabili e rivalutati.
In questo mio lavoro di tesi ho analizzato vari testi e articoli e in particolar
modo due testi hanno attirato la mia attenzione e fatto in modo che focalizzassi il mio
lavoro di ricerca su di loro e sono “Gemelli… e adesso?” scritto da Coks Feenstra1 ed
1
psicologa olandese e madre di tre figli che nel suo paese si è occupata principalmente di bambini in situazioni di
disagio, lavorando presso ospedali pediatrici e centri di accoglienza per donne vittime di violenza. In seguito si trasferisce in
Spagna dove ha intensificato la sua attività di consulente e divulgatrice, orientandosi in particolar modo sui temi legati ai
8
edito da Giunti Demetra Editore. Il secondo testo che mi sento in dovere di citare è
“Twins and what they tell us about who we are” di Lawrence Wright che ho voluto
leggere in lingua originale per carpirne maggiormente le sfumature e le sottigliezze
visto che ha ottenuto numerosi riconoscimenti e che è stato definito dal New York
Times “molto di più di un libro sui gemelli, ma un libro circa quello che i gemelli ci
dicono su noi stessi e su quello che siamo.” Lawrence Wright racconta le varie
ricerche sui gemelli (compresi quelli atroci effettuati dal nazista Mengele e le varie
ricerche attualmente in corso in Minnesota) e spiega il loro ruolo cruciale nello
studio dell'ereditarietà. Mettendo in evidenza come il medesimo dibattito venga
costantemente distorto da interessi politici, (anche lui fa parte del grande mare della
politica) oltre che strettamente scientifici. Senza dimenticare che il mistero dei
gemelli, con i suoi numerosi echi che sfociano nella mitologia e nelle arti, pone da
sempre in discussione le nozioni di “io” e di “identità”. Ritengo anche doveroso
citare i creatori di “Gemellopoli” ossia Benedetto e Carmine Bartolomeo, due
gemelli monozigoti che hanno avuto questa meravigliosa intuizione. Gemellopoli è la
città virtuale dei gemelli che riunisce in tutta Italia un migliaio di persone sul web e
circa duemila su Facebook risultando in costante crescita con foto, informazioni,
curiosità e raduni a livello nazionale. Con la speranza e la promessa ai due simpatici
gemelli con i quali ho avuto modo di scambiare felicemente qualche battuta, che
presto anche io e Martina entreremo a far parte di Gemellopoli e spero ancor di più di
partecipare al prossimo raduno.
Un‟ultima osservazione, in conclusione, che dopo aver letto, ritengo molto
importante: secondo uno studio olandese, l‟85% dei gemelli (identici o no) è felice di
esserlo. Un gemello ormai anziano ha riassunto la sua vita con queste parole
“Essere gemello per me significa avere il doppio delle gioie e la metà dei
dolori”
Non potrei essere più d‟accordo.
gemelli e alla loro educazione all’interno della già citata Associazione Madrilena dei genitori di gemelli e parti multipli
(AMAPAMU).
9
1.
IL MONDO DEI GEMELLI
1.1
IL FENOMENO DELLA GRAVIDANZA
GEMELLARE
Capita sempre più spesso di vedere per le strade genitori con una carrozzina a
due posti. Negli ultimi vent‟anni i parti multipli sono aumentati in modo
impressionante. Proviamo ad analizzare le ragioni di questo fenomeno.
Oggi le donne tendono a ritardare il momento della maternità. Una volta si
diventava madri verso i 20 anni; ora le donne scelgono di vivere questa esperienza
intorno ai 30. Con l‟innalzamento dell‟età, aumentano le possibilità di doppia
ovulazione. Per dirlo meglio in cifre: una donna di 30-35 anni ha una probabilità di
avere dei gemelli ben tre volte superiore rispetto ad una donna sotto i 20 anni.
Con l‟avanzare dell‟età, d‟altro canto, la fertilità femminile diminuisce. Per
questo le donne che ricorrono a tecniche di stimolazione della fertilità sono sempre
più numerose. Inoltre, negli ultimi decenni è aumentato anche il numero di coppie
con problemi di fertilità: a soffrirne, secondo i calcoli, è una coppia su sei, per
ragioni legate in parte all‟età della donna e in parte a fattori ambientali e nutrizionali.
A loro volta, le tecniche per aumentare la fertilità accrescono la probabilità di un
parto gemellare. Senza tecniche per aumentare la fertilità, una gravidanza su 80 è
gemellare. Con le tecniche di aiuto alla riproduzione, è gemellare una gravidanza su
50. 2
In tutta la storia del mondo, la donna che ha avuto più figli sembra essere stata
Valentina Vassilyeva, una contadina russa vissuta nel 1700, che ha avuto ben 69
figli, con 16 parti gemellari, 7 trigemini e 4 quadrigenimi per un totale di 27 parti.
2
“Gemelli…e adesso?-Giunti Demetra Editore”-Coks Feenstra, pag. 11.
10
1.2 DUE TIPOLOGIE DI GEMELLI
Come già affermato in precedenza, per “gemelli” intendiamo gli individui nati
durante lo stesso parto, anche se non necessariamente nello stesso istante.
L'incidenza delle gravidanze gemellari per la donna è del 1-2% circa sul totale,
perché solitamente la donna ha gravidanze singole. Il caso di gravidanze multiple
oltre i due gemelli è ancora più raro, e si verifica solitamente in particolari
condizioni.
Spesso si usa il termine “gemelli” in generale ma in realtà i gemelli si
differenziano per la loro origine, cioè per le modalità della fecondazione prima e
della suddivisione cellulare dello zigote poi, e possono essere di due tipi: i gemelli
monozigoti (gemelli monovulari) e gemelli dizigoti (gemelli biovulari, cioè semplici
fratelli nati contemporaneamente).
11
I gemelli monozigoti (anche detti gemelli monovulari o semplicemente
identici) derivano da una singola cellula uovo fecondata da un singolo spermatozoo.
Durante le prime fasi della moltiplicazione cellulare avviene la separazione
dell'unica massa di cellule presente in quel momento in due piccole masse separate,
dette morule. I gemelli monovulari possono condividere la stessa placenta (gemelli
monovulari monocoriali), o possono sviluppare due placente distinte (gemelli
monovulari bicoriali). I due gemelli risultano di sesso uguale e fortemente
somiglianti nell'aspetto, dato che gli individui che si originano da questo evento
casuale, possiedono lo stesso patrimonio genetico e sono quindi identici: hanno lo
stesso sesso, gli stessi occhi, gli stessi capelli, lo stesso gruppo sanguigno, cioè gli
stessi caratteri somatici. Il loro legame è particolare, più forte del legame tra
fratelli, e viene studiato molto attentamente giacché rappresentano l'unico caso
di identità genetica umana naturale, ovvero è l'unico caso di uguaglianza, fra
individui distinti, di genotipo e DNA. Questa situazione permette di capire quanto
12
l'ambiente influisca sullo sviluppo del comportamento di un individuo rispetto al
patrimonio genetico. Le uniche differenze che possiamo riscontrare sono le seguenti:
1.
Mutazioni somatiche: durante la vita essi accumulano delle
mutazioni che dipendono sia dall'ambiente che circonda ciascun gemello sia
da mutazioni casuali (sporadiche)
2.
DNA mitocondriale: ereditato dalla madre, il primo gemello
può ereditare la maggior parte dei mitocondri con alcune mutazioni mentre
l‟altro gemello presenterà una situazione normale (le differenze però sono in
realtà minime).
3.
Dermatoglifi: differiscono per le creste delle impronte digitali.
4.
I‟inattivazione cromosoma X (femmine): i gemelli di sesso
femminile possono disattivare in modo diverso l'uno o l'altro cromosoma X.
Nel 25% dei casi, i gemelli identici sono anche “gemelli speculari”, ossia
presentano particolari fisici simili, ma in posizione opposta. Entrambi hanno un neo,
ad esempio, ma uno sul sopracciglio sinistro, l‟altro sul destro. Può verificarsi anche
il caso che un gemello sia destrimano e l‟altro mancino. Persino alcuni organi interni
come l‟appendice, possono comparire sul lato opposto. (fenomeno che è denominato
Situs Inversus). Le differenze di questo tipo rivelano una divisione tardiva dello
zigote 3 , cosa che pochi sanno, anche tra gemelli identici possono esserci delle
differenze: un bambino può presentare un neo che nell‟altro è assente, o soffrire di
una malattia che l‟altro non ha. In due individui geneticamente identici, tali
differenze possono essere spiegate con la combinazione casuale dei cromosomi, la
3
Il termine Zigote dal greco antico ηυγωτόσ (zygōtós): unito o aggiogato, è una cellula che si ottiene con la fecondazione,
ovvero dalla fusione di due cellule specializzate (i gameti, maschile e femminile), normalmente aploidi (n), in una cellula con
un maggior grado di ploidia, normalmente diploide (2n).
13
diversa posizione nell‟utero (uno dei due è in posizione più favorevole), le varie
esperienze prenatali, le vicende del parto e dei fattori epigenetici 4.
I gemelli dizigoti sono invece più comuni, assommando a circa i 2/3 di tutti i
parti gemellari. Derivano dalla fecondazione di due diverse cellule-uovo da parte di
due diversi spermatozoi e quindi si originano da due zigoti diversi.
I gemelli dizigoti sono quindi fratelli che condividono l'utero materno durante
lo stesso periodo di gravidanza. Possono quindi divergere anche notevolmente tra
loro, alla stregua di quello che capita tra i comuni fratelli, che possono essere molto
diversi tra loro, prima di tutto come sesso, e poi per tutti i caratteri genetici
e fenotipici (o somatici).
La fecondazione avviene per la presenza contemporanea di due ovuli nella
stessa tuba, che pertanto vengono fecondati da due spermatozoi diversi. La credenza
secondo la quale il gemello che esce per primo dall'utero materno è anagraficamente
più vecchio, ma presenta in realtà un'età biologica minore, è sbagliata, in quanto le
due cellule uovo dalle quali nascono i gemelli dizigoti possono essere fecondate in
momenti leggermente diversi da due spermatozoi ma, qualora accada, non c‟è modo
di stabilire chi sia stato fecondato prima e chi dopo.
4
L’epigenetica è la scienza che studia l’influenza dell’ambiente (cioè del mondo esterno) sui geni. Al momento della divisione
dello zigote il DNA dei bambini è identico, ma tra la prima suddivisione e la nascita avvengono molte altre divisioni cellulari.
Nel corso delle divisioni possono prodursi errori di copiatura del DNA: alcuni segmenti vengono completamente dimenticati,
altri vengono copiati più volte. Sono le cosiddette “variazioni del numero di copie” o, CNV, che potrebbero spiegare, ad
esempio, come mai uno dei gemelli sviluppa un certo tipo di autismo, o si ammala di tumore o Alzheimer e l’altro, no.
14
2.
I GEMELLI SIAMESI
Un discorso a sé stante a mio avviso va affrontato circa il caso di un‟altra
tipologia di gemelli, benché correlata alle due tipologie principali: “I gemelli
siamesi”. I gemelli siamesi sono gemelli monozigoti che alla nascita presentano
organi o tegumenti in comune. Il termine “siamesi” è stato coniato in onore dei due
gemelli originari della Tailandia (che all‟epoca si chiamava Siam) Chang ed Eng, dei
quali andremo a parlare più avanti nello specifico.
Il tema dei gemelli siamesi è da sempre ritenuto un tema estremamente delicato
e in grado di far sorgere un problema di natura etica, in quanto non si sa bene se
considerarli un unica persona o due, soprattutto nei casi in cui la condivisione
interessa organi di vitale importanza come il cuore, il cervello, il fegato ecc. E spesso
i medici si trovano di fronte ad una scelta che non vorremmo mai dover affrontare
noi, quando devono decidere di “sacrificarne” uno per salvare l‟altro. Può accadere
inoltre, che talvolta anche il tribunale faccia il suo intervento nelle vicende dei
gemelli siamesi, dove un giudice ha ordinato la separazione dei due bambini
nonostante la forte opposizione dei genitori. I due gemelli erano siamesi parassiti, e il
gemello più debole ha perso la vita. La nostra grande speranza è che, con una
maggiore comprensione e, forse, con il miglioramento delle tecniche di chirurgia
fetale, il tasso di sopravvivenza dopo la separazione possa aumentare, offrendo così
ai gemelli siamesi le stesse possibilità che possidedono gli altri bambini di vivere una
vita sana e produttiva.
15
L'evento dipende, dalla divisione tardiva dell'embrione. Le cause del ritardo
nella scissione, al momento non sono scientificamente accertate, ma si ipotizza che
sia influenzato da alcuni fattori ambientali e dall'attivazione di determinati
programmi genici; tuttavia non sembra essere un carattere ereditario. La nascita di
gemelli siamesi è comunque un'eventualità molto rara, la cui incidenza statistica è di
circa 1:120.000. È piuttosto noto il caso di Lazzaro e Giovanbattista Colloredo 5 ,
gemelli siamesi del XVII secolo. Le tipologie cambiano a seconda delle parti in cui
sono uniti e degli organi che hanno in comune: solitamente vengono distinti quelli
che non coinvolgono il cuore e
l'ombelico.
A parte
sono
invece
classificate quelle "anomale",
in cui uno dei due embrioni
presenta una malformazione o
è interno all'altro. Anche in
epoca moderna, non sempre è
possibile separare i due corpi,
come dimostra il caso di Ladan
e Laleh Bijani 6 , morte per
l‟appunto
proprio
durante
l'intervento per separarle.
5
Furono due gemelli siamesi italiani che girarono l'Europa nel XVII secolo. La parte superiore del corpo di Giovanbattista e la
sua gamba sinistra sporgevano dal corpo di suo fratello, che invece poteva camminare. Giovanbattista non parlava e teneva gli
occhi chiusi e la bocca costantemente aperta.
6
sono state due gemelle siamesi iraniane che avevano due corpi e due cervelli distinti, pur avendo la calotta cranica in
comune, e che sono morte nel tentativo chirurgico di separarle. Le sorelle Bijani hanno affrontato numerose difficoltà a causa
della loro natura: hanno dovuto scegliere una carriera che piacesse ad entrambe, e molte altre decisioni personali dovevano
essere prese dopo l'approvazione l'una dell'altra. Sia per questa ragione che per altre, fin da quando erano molto giovani
hanno sempre voluto separarsi. Il tentativo di separare le gemelle ha incontrato grandi ostacoli fin dall'inizio dell'intervento: i
loro cervelli, seppur separati, condividevano un'unica vena, e la separazione ha causato una copiosa emorragia. L'operazione
si è conclusa tragicamente l'8 luglio 2003 con la morte di Ladan intorno alle 14:30, mentre era ancora sotto i ferri. Sua sorella
Laleh è morta poco dopo, intorno alle 16:00.
16
2.1 LE COPPIE DI GEMELLI SIAMESI PIU’ NOTE
DELLA STORIA
Sebbene le combinazioni di gemelli siamesi possano essere infinite, ecco i
principali tipi di gemelli siamesi:
- Gemelli siamesi con un solo cuore, un fatto che li rende completamente
indivisibili. Di norma li vediamo uniti tramite il petto.
- Gemelli siamesi uniti nella parte inferiore del tronco e spesso nella zona
ombelicale.
- Gemelli siamesi uniti per le natiche. Questi presentano uno dei più alti tassi di
successo per quanto riguarda la separazione chirurgica.
-Gemelli che condividono altri organi vitali. In questo caso la loro separazione
può essere molto problematica.
- Gemelli uniti per la testa. Insieme al cuore è il problema più grave. Il tasso di
mortalità è molto alto.
Di gemelli siamesi nella storia, oltre ai già citati Lazzaro e Giovanbattista
Colloredo, ce ne sono stati moltissimi, di seguito alcuni tra i casi più famosi o che
hanno destato particolare curiosità:
17
Edward Mordake
Edward nacque nell‟Inghilterra vittoriana.
Era figlio di una famiglia benestante e aveva un
invidiabile talento per la musica e gli studi.
Tuttavia, la sua “vera particolarità” era quella
di possedere nella parte posteriore della testa,
un volto femminile. La peculiarità di questo
volto a sua volta, era quella di avere un‟espressione vagamente malvagia. Il volto
aveva diverse facoltà: era in grado infatti di guardare, piangere, ridere e muovere le
labbra, tuttavia non poteva parlare. Edward Mordake ha posto tragicamente fine alla
sua esistenza suicidandosi all‟età di 23 anni perché non si sentiva in grado di
affrontare questo male che lo aveva perseguitato per tutta la vita.
Lori e George (Reba) Schappell
Lori e George (Reba) Schappell sono unite
tramite il lato sinistro di ciascuno dei loro crani, queste
gemelle sono nate nel 1961. Anche se i crani hanno in
comune una porzione della cavità ossea pari al 30%,
ognuna possiede un suo cervello indipendente.
Detestando il fatto che i loro nomi terminassero in
rima, Dori ha deciso di cambiare legalmente il suo
in “Reba”, in onore di Reba McEntire, 7 A differenza delle altre coppie di gemelli
siamesi che abbiamo conosciuto in passato, Lori e Reba non godono, entrambe di
buona salute: mentre Lori è sana, Reba è, dalla nascita, affetta da spina bifida e da
7
è una cantante, musicista e attrice statunitense, spesso definita La regina del Country .È celebre per le sue intense esibizioni
dal vivo e per le sue ballate dalle sfumature pop. Nella sua ultratrentennale carriera ha pubblicato 45 album, vendendo più di
55 milioni di copie in tutto il mondo.
18
altri problemi di salute. Così, Lori cammina liberamente ed indipendentemente,
mentre Reba viene trascinata in giro dalla sorella.
Lori lavora part-time nella lavanderia di un ospedale anche se, spesso deve
chiedere dei permessi, in corrispondenza delle date dei concerti della sorella. Non
esiste attualmente una sedia a rotelle adatta alle condizioni di Reba, perché per
muoversi deve essere sempre sollevato da Lori. L'unico sostegno con le ruote adatto
all‟altezza di Reba è uno sgabello da bar. Usando questo oggetto come base, ella ha
progettato in seguito la sedia a rotelle che usa attualmente. Nel 2007 invece ha deciso
di riconoscere apertamente che aveva, fin dall'infanzia, sofferto di un disturbo
dell'identità di genere e che, questi l‟abbia portata ad identificare se stessa come un
individuo di sesso maschile, divenendo così da Reba a George. Con in comune un
terzo del cervello, le due donne hanno non solo personalità, caratteri, interessi e
desideri del tutto opposti, ma anche le loro vite sembrano essere più che mai
indipendenti. Hanno ritmi circadiani distonici, una soffre di insonnia e l‟altra adora
dormire. Inoltre riescono ad isolarsi reciprocamente: quando Lori cucina o esce con
un ragazzo, George si estranea giocando ai videogame, leggendo un libro o
impegnandosi in altre attività. Entrambe hanno deciso di comune accordo di restare
insieme, anche se questo significa che il momento della morte dell‟una sarà lo stesso
anche dell‟altra.
19
Chang ed Eng
Questi due gemelli nacquero nel 1811
in Thailandia (che all‟epoca si chiamava
Siam). Erano uniti attraverso un organo
molto particolare: il fegato. Oggi la loro
eventuale operazione di separazione non
sarebbe troppo complicata, ma all‟epoca la
medicina non era ancora progredita, ed essa
presentava qualche rischio, così i due fratelli
optarono per la vita in comune. Agli inizi del
XIX secolo, venivano presentati come “The
siamese twins” negli spettacoli del circo di
P.T. Barnum, che fu il loro impresario
quando si trasferirono negli Stati Uniti.
Essi impararono l‟inglese e sul palco erano cortesi, affabili e rispondevano alle
domande del pubblico con grande autoironia, il che, li rese ben presto delle vere e
proprie celebrità. Secondo i testimoni dell‟epoca Eng era più calmo ma meno
perspicace, Chang era invece più irritabile e inquieto ma più sensibile. La loro forte
volontà di vivere come due normali essere umani senza essere considerati come due
fenomeni da baraccone fu più grande dell‟imbarazzo e dei preconcetti delle persone.
Con i soldi guadagnati negli spettacoli acquistarono un appezzamento nel North
Carolina e si trasferirono lì. Dopo aver conseguito la cittadinanza statunitense
corteggiarono e successivamente sposarono due sorelle lo stesso giorno. Chang ebbe
ben 10 figli mentre Eng 12 e molti dei loro discendenti sono ancora in vita e
risiedono tuttora nel North Carolina. Nel 1874, Chang si ammalò e morì seguito dal
fratello a distanza di poche ore. Nessuno è mai riuscito a stabilire se la causa della
morte di Eng fosse stata fisiologica oppure a causa dello spavento subito alla vista
del fratello morto. Così come sessantatre anni prima, quando vennero al mondo
insieme, i due fratelli lo lasciarono, sempre insieme e sempre uniti dal loro destino.
20
Betty Lou Williams
Nacque ad Albany il 10
gennaio 1932, in Georgia. I suoi genitori erano dei contadini molto poveri che per
chissà quale motivo decisero di esibirla come “mostro” sin da bambina. Le esibizioni
fruttarono e non poco alla famiglia di Betty che riuscì ad uscire dalla povertà vivendo
una vita più facile. Betty era stupenda oltre che una persona genuina e buona.
Anatomicamente ed esteticamente perfetta, tranne che per il suo gemello siamese,
una gemella per la precisione, che consisteva in pratica in due gambe e un braccio
con tre dita e una testa inseriti direttamente nel suo addome. Ebbe un fidanzato, ma
purtroppo il suo compagno la ingannò, rubandole tutto il suo denaro e fuggendo via
dileguandosi nel nulla.
Betty è venuta a mancare all‟età 23 anni per un attacco d‟asma a causa
dell‟improvviso sviluppo del cranio di sua sorella nel suo ventre.
21
3.
I GEMELLI NEL MITO E NELLA
LETTERATURA
3.1 I GEMELLI NELLA MITOLOGIA
I gemelli si sono insediati anche nel mito e nella letteratura. Numerose sono
difatti le rilevanze storiche e mitologiche che abbiamo potuto scoprire e apprezzare
nel corso del tempo. Molti dei miti e delle leggende narrati in tutto il mondo, infatti,
sembrano avere saldi legami ed affinità con le credenze e le pratiche relative ai
gemelli. In molte di queste storie un elemento di estrema peculiarità ed importanza è
costituito dai litigi dei gemelli sin nel grembo materno.
Non a caso, quando si trattava di decidere quale dei due gemelli fosse il più
vecchio, ossia il primogenito o il secondogenito, si delineavano punti di vista
differenti. Dalla “scelta” dipendeva non solo il diritto di successione, ma forse la vita
stessa. Un altro tema fondamentale è la contrapposizione nel carattere dei gemelli:
uno è il bene, l'altro ha veste demoniaca, uno ha la pelle levigata, l'altro è irsuto; uno
è artista, l'altro uomo d'azione; uno di indole docile, l'altro focoso, mentre uno
rimane a casa, l'altro si avventura per il mondo; uno è agricoltore, l'altro cacciatore;
uno è diurno e l‟altro notturno, uno bianco e uno nero, abbiamo il maschio e la
femmina. Ci sono poi altri attributi, spesso posseduti contemporaneamente, che
coesistono al fianco di quelli menzionati: sono contadini, cavalieri, guaritori,
vincitori di battaglie.
La maggior parte delle storie prevede un tentativo di sottrarre il diritto alla
primogenitura all‟altro, un conflitto tra i gemelli, dunque. In alcune di esse è il
gemello più debole a vincere con l'inganno, ma spesso è il gemello più forte, in
particolar modo se ha avuto una divinità come padre, ad avere la meglio sull‟altro. A
volte tale dualità si manifesta come conflitto, risolvibile solo attraverso una "scelta",
laddove una parte si sacrifica, o viene sacrificata, a favore dell'altra; oppure lo
scontro diviene incontro, e le parti finiscono per fondersi, ricongiungendosi in quell'
unità da cui erano partiti.
22
Di norma i gemelli non identici possono godere di una maggiore probabilità di
sopravvivere rispetto ai gemelli identici, e questo sta forse alla base del fatto che i
gemelli delle leggende sono spesso fisicamente molto diversi. La storia di Romolo e
Remo sembra seguire in modo molto stretto le antiche consuetudini riguardo il
mondo gemellare.
3.2 ROMOLO E REMO: I GEMELLI DELLA LEGGENDA
Racconta la leggenda che il dio Marte (il corrispettivo romano del greco Ares)
e la vestale8 Rea Silvia un giorno si incontrarono e si innamorarono perdutamente.
Dopo nove mesi nacquero due gemelli, che erano forti e vigorosi come il loro
padre. Ma il perfido Amulio 9 , zio dei due gemelli e re della città di Albalonga,
temeva che da adulti i due bambini avrebbero potuto prendere il potere
spodestandolo dal trono e governare al suo posto. Così fece imprigionare Rea Silvia
e ordinò ai suoi servi che i gemelli fossero messi in una cesta e gettati nel fiume
Tevere, affinché la corrente li trascinasse con sé e li portasse via per sempre. Proprio
8
le vestali erano le sacerdotesse della dea del focolare,Vesta,venivano scelte fin da piccole dal pontefice massimo tra le figlie
delle famiglie più in vista di Roma e dovevano mantenere acceso notte e giorno il fuoco sacro della dea nel tempio e se una di
loro avesse dimenticano di alimentare il focolare, sarebbe stata punita con la morte. Inoltre fino al trentesimo anno di età
dovevano rimanere vergini pena una condanna terribile ed esemplare: in pratica venivano condotte,all'oscuro di tutti,in un
luogo segreto dove venivano murate vive e senza viveri al di fuori di una pagnotta e una brocca d'acqua.
9
Secondo il mito, Amulio era figlio del re di Albalonga, Proca, e fratello minore di Numitore.
23
in quel giorno, il Tevere era straripato e, quando le acque del fiume si ritirarono, la
cesta rimase incagliata fra i cespugli sotto uno dei colli romani, il colle Palatino.
Fortunatamente una lupa passava proprio nelle vicinanze del fiume e trovò i due
bambini. Si avvicinò a loro, cominciò a nutrirli con il suo latte e a riscaldarli, proprio
come se fossero i suoi cuccioli. Poco tempo dopo Faustolo, un pastore che abitava da
quelle parti, vide con grande stupore la lupa con i gemelli e decise di portare i due
bambini a casa sua e di adottarli. Il pastore chiamò i suoi figli adottivi Romolo e
Remo e li allevò proprio come un padre con amore e dedizione.
Quando i bambini crebbero e divennero adulti, Faustolo decise di raccontare
loro tutta la verità, cioè di non essere il loro padre biologico. Venuti a conoscenza
della verità, Romolo e Remo uccisero il perfido re Amulio e liberarono la madre, Rea
Silvia. Decisero allora di fondare una città, che doveva sorgere proprio sul colle in
cui erano stati allevati dalla lupa. Si recarono dall‟indovino chiedendo consiglio e
con l‟obiettivo di sapere chi avrebbe dato il nome alla città divenendone
conseguentemente il re. L‟indovino allora mandò Romolo sul colle Palatino, mentre
Remo dovette recarsi sull‟Aventino. Disse loro di guardare con molta attenzione il
cielo, studiando il volo degli uccelli sarebbero stati in grado capire che cosa avevano
deciso gli dei per loro. Remo fu il primo a vedere uno stormo: sei avvoltoi con ali
gigantesche che volavano proprio sopra il suo capo. Ma subito dopo Romolo riuscì a
vederne il doppio: dodici. A quel punto, il verdetto sembra stabilito, eppure succede
l‟inevitabile: i due gemelli cominciarono un‟ accesa discussione: “Sono stato io a
vedere gli uccelli per primo!” Disse Remo. “Ma io ne ho visti molti di più!” Ribatté
Romolo – quindi sarò io il re della nuova città e la chiamerò “Roma”. Poi prese un
bastone, fece un disegno di forma quadrangolare in terra e disse: “Questi saranno i
confini della mia città. Nessuno dovrà superarli senza aver ottenuto il mio
permesso!”, Ma Remo, arrabbiatissimo, non prestò ascolto alle sue parole e incurante
di tutto, calpestò la linea tracciata dal fratello. Romolo allora tirò fuori la spada e
ripeté: “Chi passerà il confine senza il mio permesso, morirà“ e così dicendo uccise
il fratello Remo. Romolo diventò il primo Re di Roma e governò con saggezza,
aiutato da cento senatori. E la sua città diventò la più maestosa e grande città di tutto
il mondo antico, una città Caput Mundi, capitale di un immenso impero.
24
3.2 MITI GRECI, TEBANI, EGIZI, CRISTIANI E DELLE ALTRE
POPOLAZIONI
Una vicenda simile a quella di Romolo e Remo è quella di Zeto e Anfione. La
storia di due fratelli gemelli, cui toccò la sorte di regnare congiuntamente sul regno
di Tebe, prende avvio da una delle innumerevoli scappatelle extraconiugali di Zeus.
Questa volta, Zeus aveva preso di mira Antiope, figlia del re di Tebe, Nitteo,
una giovane donna che il padre dell'Olimpo sedusse assumendo le sembianze di un
satiro. Ben presto però la ragazza scoprì di essere rimasta incinta e, temendo la
reazione del padre, decise di chiedere asilo ad Epopeo, re della corte di Sicione, che
accolse volentieri la povera Antiope. Eppure Nitteo, come era facile immaginare, non
accettò di buon grado la fuga della figlia così incaricò Lico, suo fratello, di
raggiungere Antiope per infliggerle la giusta punizione. Dopo aver ordinato ciò, il re
Nitteo, sentendosi in colpa, si tolse la vita.
Intanto Lico aveva raggiunto la giovane e dopo aver ucciso il re Epopeo, reo di
averla ospitata, la ricondusse a Tebe. E fu proprio durante il viaggio che Antiope
diede alla luce i due gemellini figli di Zeus. Però il viscido Lico le ordinò di
abbandonarli tra le montagne ed ella fu costretta ad obbedire al volere del perfido
zio. Fortunatamente qui i pargoli vennero trovati da una compassionevole coppia di
pastori che si prese cura di loro allevandoli con amore. Per lunghi anni Antiope visse
senza un padre, lontana dai propri figli e tenuta come schiava da Lico e dalla moglie
di questi, Dirce, finché un giorno ribellandosi al suo brutale destno, non riuscì a
fuggire. Durante il cammino poi la donna si imbatté in due giovani che riconobbe
subito come suoi figli, Anfione e Zeto. La piccola famiglia si era finalmente riunita e
i due ragazzi pensarono subito di dover vendicare la madre per i torti e le angherie
subiti e riuscirono nel loro intento.
A partire da quel momento, Anfione e Zeto furono i legittimi eredi del trono di
Tebe, regno che inizialmente governarono congiuntamente. Di indole molto diversa,
infatti, i due non avevano motivi per intralciarsi l'un l'altro: Zeto era amante della
25
caccia, delle attività fisiche, dell'azione mentre Anfione prediligeva la vita di corte,
amava le Muse, la musica e dimostrò di avere del talento come suonatore della lira 10.
Addirittura ad essi è attribuita la costruzione delle possenti mura di cinta della
città: ogni mattone trasportato dal forzuto Zeto si incastrava magicamente all'altro
con il sottofondo dell'incantevole suono della lira suonata da Anfione. Quest'ultimo
poi un giorno convolò a giuste nozze con Niobe dalla quale ebbe diversi figli. Ma la
collera di un‟altra coppia gemellare, ossia Artemide11 e Apollo per la superbia della
donna distrusse l'armonia e la felicità da loro duramente conquistate. Gli dei infatti
inflissero la morte ai pargoletti della coppia, portando Anfione alla pazzia, e al
suicidio. Zeto, dal canto suo, non riuscì a sopportare la perdita dell'amato fratello e
morì poco dopo.
Restando sempre in tema correlato ai gemelli di Roma, è importante segnalare
una recente scoperta in Mongolia. Si pensa che una leggenda Mongola con una lupa
e due gemelli sia addirittura antecedente a quella romana. In un Museo indigeno è
stata rinvenuta la copia di una stele. Sulla stele c‟erano per l‟appunto una serie di
linguaggi diversi (una sorta di stele di Rosetta egizia), ma soprattutto un simbolo
inaspettato: una lupa che allattava due gemelli. C‟è chi sostiene la versione secondo
la quale una legione romana arrivò fin qui, smarrendosi e dunque potremmo
attribuire a questi legionari la diffusione del simbolo del potere romano su queste
terre. L‟ipotesi potrebbe certamente essere quasi plausibile se non fosse che la lupa
che allatta i gemelli, in queste terre, è diffusa praticamente ovunque: è il mito
fondante del popolo nomade dell‟Asia. Ma ecco svelato il misterioso arcano: la lupa
che allatta le gemelle è l‟emblema stesso della regalità. E i gemelli non sono due
maschi come quelli romani, bensì in questo caso ci troviamo di fronte a due
gemelline di sesso femminile: “le gemelle”, secondo la leggenda vengono
10
La lira è uno strumento musicale a corde, composto da una cassa armonica alla quale sono applicati 2 bracci verticali, uniti
da una traversa. Le corde, in numero variabile secondo i modelli, sono tese tra la cassa armonica e la traversa. Per la mitologia
greca l'inventore della lira fu Hermes. Un giorno il dio trovò all'interno della grotta una tartaruga. Dopo averla uccisa, prese
il carapace, e tese al suo interno sette corde di budello di pecora, costruendo così la prima lira.
11
Artemide (in greco antico: Ἄρτεμισ) è, nella religione dell'antica Grecia, la dea della caccia e di ciò che si pone al di fuori
della città o del villaggio e anche dei campi coltivati; è anche la dea delle iniziazioni femminili. Fu una tra le più venerate
divinità dell'Olimpo e la sua origine risale ai tempi più antichi. In epoca romana fu associata alla figura di Diana, mentre gli
Etruschi la veneravano con il nome di Artume. Il cervo e il cipresso erano fra i suoi simboli sacri.
26
abbandonate nella foresta e adottate da una lupa che le allatta fino a quando, divenute
adulte, una di loro, sposa il figlio della lupa e il bambino che nasce da questa unione
sarà di diritto il Khan, cioè il capo supremo. Quindi che dire, possiamo asserire che i
romani hanno fatto loro un simbolo già esistente in altre culture, ma che comunque
conferiva importanza, nobiltà e forza a chi lo deteneva?
Passando alle leggende sulle lotte prenatali tra gemelli citiamo il mito persiano
dei gemelli Ormuzd e Ahriman. Ahriman, personalità demoniaca, spirito bambino,
avrebbe dovuto essere il più giovane dei due. Si narra che egli dal ventre materno udì
per caso il padre asserire che il primogenito avrebbe ereditato il regno, sicché lottò
per sostituirsi al fratello, che possedeva invece un animo di indole pacifica e vi
riuscì; prese il posto del fratello ed ottenne l'eredità regnando per novemila anni.
Justkeha e Tarviskara, analoghi gemelli mitologici degli indiani del Nord
America, si azzuffarono nel grembo materno e continuarono a rappresentare nel
mondo gli opposti principi del bene e del male.
C'è una storia biblica che segue questo filone ed è tratta dal libro della Genesi 12
(Gen 38, 27-30 - Nuovo Testamento13, Mt 1, 3): Nel racconto della Genesi si narra
che Tamar "aveva nel grembo due gemelli che lottarono sin nel grembo materno per
venire alla luce l‟uno prima dell‟altro. Durante il parto, uno di essi mise fuori una
mano e la levatrice prese un filo rosso e lo legò attorno a quella mano, dicendo:
“Questo è uscito per primo”; Ma, quando questi ritirò la mano, ecco che invece uscì
prepotentemente suo fratello. Allora ella esclamò: “Come ti sei aperto una
breccia?”, e lo chiamò Perez. Poi uscì nuovamente suo fratello, che aveva il filo
scarlatto alla mano, e lo si chiamò Zerach" (Gen 38, 27-30). Zara, in ebraico
“Zerah,” significa “bagliore” dell'aurora che precede il giorno; “Fares”, in greco e
12
è il primo libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana. È scritto in ebraico e, secondo l'ipotesi maggiormente condivisa
dagli studiosi, la sua redazione definitiva, ad opera di autori ignoti, è collocata al VI-V secolo a.C. in Giudea, sulla base di
precedenti tradizioni orali e scritte. Nei primi 11 dei suoi 50 capitoli descrive la cosiddetta "preistoria biblica"
(creazione, peccato originale, diluvio universale), e nei rimanenti la storia dei patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe-Israele e
di Giuseppe, le cui vite si collocano nel vicino oriente (soprattutto Palestina) del II millennio a.C.
13
è la raccolta dei 27 libri canonici che costituiscono la seconda parte della Bibbia cristiana e che vennero scritti in seguito alla
vita e alla predicazione di Gesù di Nazareth. Nuovo Testamento o Nuovo Patto è un'espressione utilizzata dai cristiani per
indicare il nuovo patto stabilito da Dio con gli uomini per mezzo di Gesù Cristo. I testi sono scritti in greco della koiné e
rivelano di fondo un ambiente semitico.
27
latino “Phares”, in ebraico Peres, significa “breccia” ecco di seguito parte del brano
tratto dal Vangelo secondo Matteo:
"Gesù Cristo un discendente di Davide, il quale a sua volta fu un discendente
di Abramo. Ecco l'elenco degli antenati della sua famiglia: Abramo fu il padre di
Isacco; Isacco di Giacobbe; Giacobbe di Giuda e dei suoi fratelli; Giuda fu il padre
di Fares e Zara ( o Perez e Zerach). La loro madre fu Tamar [...]."
I due gemelli sono quindi citati tra i discendenti di Gesù. Forse la più famosa di
tutte queste vicende, sempre descritta nel primo libro stampato della storia è quella di
Esaù e Giacobbe. Figli di Isacco e di Rebecca. Fin dalla vita intrauterina la madre li
sentiva lottare tra loro e quando fu il momento, per Rebecca, di partorire, nacque
prima Esaù e subito dopo Giacobbe, attaccato al calcagno del gemello. Esaù,
prediletto da suo padre, diventò un esperto cacciatore mentre Giacobbe, prediletto da
Rebecca, era un uomo alquanto docile e tranquillo.
Giacobbe, il secondogenito, ottenne la primogenitura tanto agognata
barattandola con l‟astuzia con un semplice piatto di lenticchie con il fratello Esaù e
riuscì, con l‟aiuto di sua madre, ad ottenere con l'inganno la benedizione del padre
ormai quasi cieco ed in punto di morte, presentandosi davanti a questi rivestito di una
pelle di pecora per simulare la folta peluria di Esaù. Naturalmente il fratello,
accortosi della frode, andò su tutte le furie. Per sfuggire alla furia del fratello,
Giacobbe fuggì e si stabilì dal fratello di sua madre, Labano. Qui rimase vent‟ anni.
Dopo un po‟ di tempo prese in spose le due figlie dello zio, Rachele e Lia, dalle quali
discesero le 12 tribù di Israele. Quando Dio gli ordinò di tornare a Canaan i due
gemelli misero da parte le vecchie ruggini, si riconciliarono e vissero amandosi come
due fratelli.
“Poi Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaù che aveva con sé
quattrocento uomini. Allora distribuì i figli tra Lia, Rachele e le due schiave; mise in
testa le schiave con i loro figli, più indietro Lia con i suoi figli e più indietro Rachele
e Giuseppe. Egli passò davanti a loro e si prostrò sette volte fino a terra, mentre
andava avvicinandosi al fratello. Ma Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, gli si
gettò al collo, lo baciò e piansero.”
28
(Genesi 33, 1-4)
Ed eccoci all'ultimo gruppo di miti. Entrambi i gemelli sono visti come figure
positive, anche se, di nuovo, si presenta la contrapposizione gemellare: uno è infatti
mortale e l'altro immortale. Il greco Castore prese la decisione di condividere la sua
immortalità con Polluce, mentre il suo gemello stava per morire, e insieme
alternarono periodi di soggiorno in cielo o sulla terra dietro concessione del potente
Zeus.
Conosciuti come
“Dioscuri”, ovvero "figli di Zeus", erano gemelli figli di Leda, moglie del re di
Sparta, ma non erano i soliti gemelli, bensì due fratelli molto particolari, venuti al
mondo infatti da due uova contenenti uno Polluce ed Elena e l'altro Castore e
Clitennestra. Esistono varie versioni della leggenda di Castore e Polluce. Secondo
molti racconti soltanto Polluce era immortale, in quanto stato concepito quando Zeus
assunse le sembianze di un cigno con l‟obiettivo di sedurre Leda. Castore, come
Elena e Clitennestra, era invece mortale, figlio di Tindaro, con il quale Leda,
inconsapevole di essere stata già fecondata da Zeus, si era congiunta la stessa notte.
29
I due inseparabili gemelli parteciparono a molte famigerate imprese, tra cui la
spedizione contro Atene, quando Teseo14 rapì Elena da Sparta, la spedizione degli
Argonauti 15 alla conquista del Vello d'Oro e la lunga lotta al fianco dei figli di
Afareo (Idas e Linceo), insieme ai quali furono gli esecutori del furto di un
bellissimo gregge in Arcadia16. Quest‟ ultima avventura ebbe un epilogo negativo, in
quanto al momento di spartire il bottino Idas si prese la maggior parte del gregge
portandoselo nella sua terra, a Messene. Castore e Polluce si recarono a loro volta a
Messene per recuperare il gregge. Nello scontro Castore venne ferito a morte, colpito
dalla lancia di Idas; Polluce uccise Linceo e, quando Idas gli ruppe una roccia sul
capo, Zeus, suo padre, intervenne incenerendolo con un fulmine. Sostenendo Castore
morente, per non essere divisi, Polluce implorò Zeus di far morire anche lui oppure
di concedere l'immortalità anche al fratello. Zeus esaudì per metà la preghiera di
Polluce decidendo di ricongiungerli permettendo loro di stare insieme per sempre,
metà del tempo negli Inferi e metà con gli dei sul monte Olimpo.
Secondo un'altra leggenda Zeus concesse loro di vivere e morire un giorno per
ciascuno trasformati nella costellazione dei Gemelli. Infatti, nella costellazione dei
Gemelli, una delle stelle principali si nasconde sotto l‟orizzonte quando appare
l‟altra, riportando alla memoria permanentemente il destino che lega i due fratelli. La
mitologia classica invece descrive i due gemelli come inseparabili, guerrieri audaci e
abili domatori di cavalli. i Dioscuri vengono considerati come i protettori degli
uomini da ogni pericolo e in ogni difficoltà, sia sulla terra che sul mare tanto dai
Greci quanto dai Romani.
Tra le altre storie di gemelli che ci fornisce la mitologia citiamo quella di
Eracle (o Ercole) e Ificle, figli di Alcmena e rispettivamente di Zeus e Anfitrione.
14
Teseo (in greco Θθςεφσ, in latino Theseus) nella mitologia greca era un leggendario re di Atene, figlio di Etra ed Egeo, o
di Poseidone con cui Etra una notte aveva giaciuto. Teseo fu un eroe-fondatore, come Perseo, Cadmo o Eracle, i quali si
batterono tutti, risultandone vincitori. Come Eracle fu l’eroe dei Dori, Teseo fu l’eroe fondatore degli Ioni e venne considerato
dagli Ateniesi come il loro grande riformatore, padre della patria e della democrazia in Occidente.
15
Gli Argonauti (in greco Ἀργοναῦται - pronuncia Argonàutai) furono quel gruppo di circa 50 eroi che, sotto la guida
di Giasone, diede vita a una delle più note e affascinanti narrazioni della mitologia greca: l'avventuroso viaggio a bordo
della nave Argo, che li condurrà nelle ostili terre della Colchide alla riconquista del vello d'oro.
16
L'Arcadia (in greco Αρκαδία, Arkadía) è una delle cinque unità periferiche del Peloponneso, una delle tredici periferie (in
greco: περιφζρειεσ, perifereies - regione amministrativa) della Grecia. Il capoluogo è la città di Tripoli.
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Appena nacquero i due gemelli, Era, gelosa per il tradimento di Zeus, mandò due
serpenti nella culla affinché uccidessero i bambini, ma il forzuto Eracle li soffocò.
Eracle fu in seguito protagonista di numerosissime gesta, tra cui le famose "dodici
fatiche", tanto da essere riconosciuto comr il più famoso e celebrato degli eroi greci.
Anche nel mito di Eco e Narciso troviamo sfumature legate al mondo
gemellare. In principio era Narciso: un giovinetto bellissimo, figlio di un fiume e di
una ninfa, che si innamorò perdutamente della propria immagine riflessa in un
laghetto e respinse con sdegno le ragazze più belle, tra le quali Eco, che afflitta dal
dolore si corrose fino a divenire solamente una voce. Narciso è la perfetta
incarnazione mitica del tema del doppio, che con quello dei gemelli presenta molti
punti in comune; una versione meno nota del mito greco racconta invece che Narciso
aveva una sorella gemella, Narcisa, alla quale era legatissimo. Quando Narcisa morì,
Narciso disperato, non si staccò più dalla propria immagine riflessa in un laghetto,
nella quale gli sembrava di riconoscere il volto della sorella: si illudeva di poter
riallacciare così con lei il legame perduto per sempre.
Molto note erano anche altre coppie gemellari, come Autolico e Filammone
(Autolico era il nonno del grande Odisseo o Ulisse), la sciagurata profetessa della
città di Troia Cassandra17 (condannata a prevedere sempre la verità ma a non essere
mai creduta) ed Eleno (anch‟egli in grado di prevedere il futuro); e numerosi
altri.
Non mancano le leggende gemellari anche presso una delle popolazioni più
note e all‟avanguardia della storia: presso l‟antico Egitto troviamo la storia
quadrigemellare di Seth e Nefthi, rispettivamente Dio della guerra e Dea della
preservazione, figli quadrigemini appunto, insieme a Osiride e Iside di Shu e Tefnut,
Rispettivamente dio dell'aria secca e dea dell'aria umida, figli gemelli di Atum, il
creatore. I gemelli sono coinvolti nella creazione anche in ulteriori leggende, molto
probabilmente a causa del loro legame con la fertilità. Le tribù indiane dei Crow , dei
Kiowa e degli Shoshoni hanno storie di divinità gemelle create da un intervento
17
Cassandra è una figura della mitologia greca. È ricordata da Omero, Apollodoro e Igino.
Gemella di Eleno, figlia di Ecuba e di Priamo re di Troia. Fu sacerdotessa nel tempio di Apollo da cui ebbe la facoltà
della preveggenza, prevedeva terribili sventure ed era pertanto invisa a molti.
31
divino che li ha divisi a metà quando erano bambini. Una leggenda della creazione
degli Inca del Perù narra le vicende dei fratelli gemelli Apocatequil e Piguerao, che
emersero da due uova.
Non c'è dubbio che il fatto di essere un gemello avesse in molte culture un
profondo significato religioso.
In Gran Bretagna si racconta una storia di gemelli contadini scozzesi che
vinsero la battaglia contro gli invasori danesi. Con la successiva espansione del
cristianesimo questi due gemelli divennero santi. Nel calendario bizantino e in altri
calendari troviamo invece Florus e Laurus, o Frol e Lavior, come erano conosciuti in
Russia. È degno di nota il fatto che quando i peruviani divennero cristiani sotto
l'influenza spagnola, cambiarono il nome di uno dei loro gemelli: dal peruviano "il
figlio del fulmine" nel nome Santiago. Essi avevano imparato dai loro maestri
spagnoli che San Giacomo, San Diego e San Giovanni erano chiamati da Gesù
“Boanerges”, “figli del tuono”. Ad ogni modo fu l'apostolo Tommaso 18 molto
probabilmente ad avere un gemello, perché il suo nome deriva dalla parola ebraica
che significa gemello, e fu anche conosciuto come Didimo, la parola greca che
significa “gemello.”
Due gemelli e una scrofa fanno da sfondo ad una leggenda della fondazione di
Milano. Nel III millennio, la pianura padana era abitata dai Liguri, popolazione
presumibilmente autoctona, cioè originaria di quei luoghi, che occupava una vasta
parte dell'Europa continentale. Dell'antica presenza ligure c'è traccia in una leggenda
che spiega anche il nome della loro città: Mediolanum.
Secondo questa leggenda, due gemelli avrebbero difeso la città dai nemici che
attaccavano da est e ovest. Grazie al loro valore la dea Terra li rese immortali,
trasformandoli in due fiumi, l'Olona, a ovest, e il Lambro a est. Dal nome antico di
18
Tommaso Didimo (Israele, ... – Mylapore, 3 luglio 72) fu uno dei dodici apostoli di Gesù. È noto principalmente per essere il
protagonista di un brano del Vangelo secondo Giovanni (20,24-29) in cui prima dubitò della risurrezione di Gesù e poi lo
riconobbe. Secondo la tradizione, si spinse a predicare il Vangelo fuori dei confini dell'Impero romano, in Persia e India, dove
fondò la prima comunità cristiana. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa copta.
San Tommaso è patrono degli Architetti, dei Geometri, degli Agrimensori e dell'India; nei quadri è rappresentato con
una lancia in mano. Le sue ossa riposano nella Basilica di San Tommaso Apostolo a Ortona.
32
questi due fiumi, rispettivamente Olano e Medaco, sarebbe nato il termine
Medacolano, più tardi latinizzato in Mediolanum.
Le testimonianze abitative dell'area si fanno più vive a partire dal VI sec. a.C.,
in seguito all'occupazione dei Celti. I Celti erano un mosaico di popoli originari
dell'Europa centrale, che i Romani chiamavano Galli prendendo il nome da una delle
loro tribù. Fu proprio la tribù dei Galli ad occupare la regione Insubria (corrisponde
pressappoco all'odierna Lombardia) e a fare di Milano la loro capitale. Anche i Celti
crearono una leggenda per conferire prestigio al loro insediamento a Milano. Una
scrofa, per metà coperta di lana, si sarebbe fatta incontro a un gruppo di cavalieri
celtici. L'apparizione dell'animale, simbolo di abbondanza per quella popolazione, li
avrebbe indotti a fondare la città che avrebbe preso il nome di Mi-lann, dal vello per
metà lanoso della scrofa.
L'effige della "scrofa semilanuta" si conserva sul “Palazzo della Ragione”, in
piazza Dei Mercanti. Nel 222 A.C., grazie alla conquista dell'Insubria, rinominata
Gallia Cisalpina, da parte del console Marcello, comincia la storia dell'influenza
romana sulla città.
33
3.4 LA LETTERATURA GEMELLARE
Al di fuori della mitologia, la letteratura antica ha sfruttato spesso il tema dei
gemelli per i risvolti comici che se ne possono ovviamente trarre attraverso equivoci,
incomprensione e scambi di persona. Per primo lo fa lo scrittore latino Plauto19, che
compone una commedia intitolata “Meneacmi” e dà luce al prototipo della cosiddetta
commedia degli equivoci. La commedia, in apparenza movimentatissima, tratta un
evento molto semplice: lo smarrimento dovuto al rapimento di Menecmo e le
peripezie che consentono a due gemelli di incontrarsi per la prima volta e tornare
insieme in patria.
Questa commedia divenne molto popolare e ispirò tra gli altri Bernardo Dovizi
da
Bibbiena,
un
esponente
della
Chiesa,
cardinale
nonché
autore
della Calandria (1513), un‟altra commedia composta in cinque atti, caratterizzata
anche qui dagli equivoci presupposti dalla presenza di due gemelli (un maschio e una
femmina, Lidio e Santilla) e anche da una girandola di travestimenti e agnizioni.
Pochi anni dopo la Calandria, nel 1531, venne composta la commedia dal titolo
“Gl‟Ingannati”, La cui stesura è un lavoro collettivo dell'Accademia degli
Intronati di Siena, accademia che si contraddistinse, nella prima fase di produzione
drammaturgica, per le opere di una certa leggerezza comica che prediligevano come
target il sesso femminile, Gl‟Ingannati, divenne famosissima, mettendo in scena un
episodio incentrato su due gemelli di Modena, con scambi di persona e situazioni
paradossali fino all‟attesissimo lieto fine.
Il tema dei gemelli scambiati e confusi tra loro è ormai diventato così ambito
tanto da non lasciare fuori dal cerchio anche l‟illustre Sir William Shakespeare e
numerosissimi altri scrittori non solo del Bel Paese: (si pensi allo stile della “Comedy
of Errors” e a quello di “The Twelfth Night or what you will”). The Comedy of
Errors, o La commedia degli equivoci, è una delle prime commedie di Shakespeare,
19
Tito Maccio Plauto (in latino: Titus Maccius Plautus o Titus Maccus Plautus; Sarsina, tra il 255 e il 250 a.C. – 184 a.C.) è stato
un commediografo romano. Plauto fu uno dei più prolifici e importanti autori dell'antichità latina. Egli fu esponente del genere
teatrale della Palliata, ideato dall'innovatore della letteratura latina Livio Andronico. Il termine plautino, che deriva appunto
da Plauto, si riferisce sia alle sue opere sia ad opere simili o influenzate da quelle di Plauto.
34
si ritiene che sia stata composta tra il 1589 e il 1594. Si tratta della più breve e
più grottesca delle sue opere. La commedia degli errori narra la vicenda di due
coppie di gemelli identici separati dalla nascita. Antifolo di Siracusa ed il suo servo,
Dromio di Siracusa, arrivano ad Efeso, che scopriamo essere la città in cui vivono i
loro fratelli gemelli. Quando i siracusani incontrano gli amici e i familiari dei loro
gemelli, inizia una serie di incidenti basati sullo scambio d'identità che portano a
baruffe, seduzioni quasi incestuose e l'arresto di Antifolo nella città di Efeso, tra
accuse di infedeltà, furto, pazzia e possessione diabolica.
“The Twelfth Night or what you will” o dal titolo italiano “La dodicesima notte
o quel che volete”, invece è la storia di due gemelli fra loro somigliantissimi, Viola e
Sebastiano, che vengono separati da un naufragio presso le coste dell'Illiria. Dopo il
naufragio Viola si vestirà con abiti maschili e si farà chiamare Cesario, andando a
lavorare come paggio presso il duca Orsino. Finirà per innamorarsi del suo padrone
che però ama, non ricambiato, la contessa Olivia, che si innamora a sua volta del suo
bel paggio Viola/Cesario. L'arrivo di Sebastiano complica ulteriormente la situazione
ponendo però le basi di un felice epilogo. Olivia infatti si innamora di Sebastiano,
mentre Orsino, scoperta la vera identità del suo paggio, decide di sposare Viola.
In Italia spicca la commedia in tre atti del 1750 di Carlo Goldoni, “I due
gemelli veneziani” di palese ispirazione plautina, che mette in contrapposizione due
gemelli, Zanetto e Tonino, Se infatti Zanetto, il gemello sciocco, e chiaramente
imparentato alla rozzezza simpaticamente popolaresca degli Zanni (come suggerisce
anche il nome), dall'altro canto Tonino, il gemello valente, con i suoi continui
richiami all'ideale del "cortesan", personifica il tipico rappresentante di quella
borghesia in ascesa che andava trovando in Goldoni il suo convinto ideologo. Così
preannunciata dalle stesse figure dei protagonisti, va dunque nascendo qua e là, in
questa stessa commedia, la tendenza dell'autore ad uno studio dei personaggi meno
approssimato e superficiale: lieve prologo alla successiva "riforma". Vi agiscono,
inoltre, maschere divenute storiche nel nostro panorama teatrale, quali Arlecchino20,
20
Arlecchino è una famosa maschera bergamasca della commedia dell'arte. Il suo nome in lingua francese è Arlequin, mentre
in inglese chiamato Harlequin.
35
Colombina21, Balanzone, Rosaura, Florindo, e Capitan Spaventa, seppur adombrato
nel personaggio di Lelio.
La figura dei gemelli presenta svariate comparse anche nella letteratura italiana
successiva dove ne fa sfoggio anche il Luigi Pirandello in un‟opera della raccolta
Novelle per un anno dal titolo “Come gemelle”.
Il tema dei gemelli presenta poi anche uno sviluppo insolito in tre romanzi del
novecento molto più vicini ai giorni nostri. I primi due romanzi sono di Antonio
Tabucchi22: il primo è “Piazza d‟Italia” (1975). È la storia di una famiglia, di uomini
e donne forti, determinati, con delle ideologie radicate nella testa, nel cuore e nel
sangue, ma ricalca anche un tratto della storia d'Italia, i cui protagonisti Plinio ed
Esterina hanno quattro figli, due coppie di gemelli: Quarto e Volturno, Anita e
Garibaldo (chiari riferimenti all‟Italia Risorgimentale). Quarto è un ragazzo sveglio,
brillante, amante delle donne, mentre Volturno è l'esatto opposto, un individuo
taciturno e un po' strano, anche qui dunque, curiosamente ci rifacciamo al mito della
contrapposizione gemellare.
Il secondo romanzo, ancora di Tabucchi, è “Il piccolo naviglio” (1978), ed ha
alcuni aspetti in comune con il suo primo romanzo. Similmente a Piazza D‟Italia
infatti, la storia si intreccia con le piccole storie personali, la componente irreale è
costante, i nomi dei personaggi si ripetono e l‟epilogo si ricongiunge all‟incipit del
romanzo. Anche qui abbiamo due coppie di gemelli: Maria e Anna e i fratelli Quinto
e Sesto. Le due sorelle si somigliano in un modo sbalorditivo e trascorrono la loro
vita in estrema simbiosi al punto che non si saprà mai di chi si innamorerà Corrado e
quando una delle due avrà una bambina, alla quale verrà dato il nome di Marianna,
nessuno riuscirà mai a scoprire chi delle due è la madre naturale. Qui torniamo ai
21
Colombina è il nome di una maschera veneziana della commedia dell'arte. Nelle rappresentazioni è spesso oggetto di
attenzioni da parte del padrone Pantalone, la qual cosa provoca la gelosia in Arlecchino.
22
Antonio Tabucchi (Pisa, 23 settembre 1943 – Lisbona, 25 marzo 2012) è stato uno scrittore italiano. Legato da un amore
viscerale al Portogallo, è stato il maggior conoscitore, critico e traduttore dell'opera del poeta, scrittore ed aforista
portoghese Fernando Pessoa dal quale ha attinto i concetti della saudade, della finzione e degli eteronimi. Tabucchi conosce
l'opera di Pessoa negli anni sessanta, durante le sessioni che frequenta alla Sorbona di Parigi, ne rimane talmente affascinato
che, tornato in Italia frequenta un corso di lingua portoghese per comprendere meglio il poeta Ha ottenuto il premio francese
"Médicis étranger" per Notturno indiano e il premio Campiello per Sostiene Pereira.
36
canoni dello sdoppiamento e della equivocità quasi grottesca con sfumature
tragicomiche.
Il terzo romanzo degno di nota del novecento è “L‟isola del giorno prima”, un
romanzo storico di Umberto Eco del 1994. Nell'estate del 1643 un giovane
piemontese naufraga nei mari del sud. Proprio di fronte ai suoi occhi sorge un'isola
che non può raggiungere. Intorno a lui si delinea un ambiente apparentemente
accogliente. Su un mare sconosciuto, Roberto de la Grive vede per la prima volta in
tutta la sua vita il cielo, l‟acqua, gli uccelli, le piante, i pesci e i coralli a cui non è in
grado di attribuire una denominazione. Scrive lettere d'amore, attraverso le quali si
intuisce la sua storia: una lenta e traumatica iniziazione al mondo secentesco della
nuova scienza, della ragion di stato, di un cosmo in cui la terra non è più al centro
dell'universo. Roberto vive sgomento la sua vicenda tutta incentrata sulla memoria e
sull'attesa di approdare su quell'isola che non è lontana solo nello spazio, ma anche
nel tempo. Naufrago su una nave deserta presso un‟isola irraggiungibile, trova
dunque conforto in un fratello immaginario: proprio un gemello inesistente al quale
egli attribuisce, in un gioco meraviglioso ed idilliaco di specchi, le cause del suo
sventurato destino.
Passiamo alla letteratura dei giorni nostri. Ne cito quattro, i quali dopo un
lavoro di ricerca ho ritenuto essere i più conosciuti e probabilmente i più
significativi. Il primo è “I gemelli Fahrenheit” di Michel Faber23 scrittore olandese,
edito da Einaudi e pubblicato nell‟anno 2006. In realtà quest‟opera è composta da 17
racconti, dei quali il primo “Casa Sicura” ha ottenuto il riconoscimento al Premio
Nazionale del Racconto Breve dalla BBC.
I racconti si presentano come un autentico viaggio imperniato nel tempo, negli
stili, nelle situazioni, nei contenuti, nei Paesi e se si deve perlomeno tentare di
trovare loro un minimo comun denominatore si potrebbe indicare senza dubbio
23
Michel Faber (L'Aia, 13 aprile 1960) è uno scrittore olandese. Nato nei Paesi Bassi, nel 1967 la sua famiglia si trasferì
in Australia, dove visse fino al 1992, quando si trasferì in Scozia. Qui attualmente vive con la moglie Eva in una vecchia
stazione ferroviaria vittoriana. Faber ha debuttato letterariamente con una raccolta di racconti, vincitori di numerosi premi,
chiamata Some Rain Must Fall, pubblicata nel 1999. Il suo primo romanzo, Sotto la pelle (2000) è stato un successo
internazionale. Nel 2002, dopo una gestazione durata 21 anni, è uscito Il petalo cremisi e il bianco, la storia postmoderna e
dickensiana di una prostituta nella Londra Vittoriana. Il libro è diventato un bestseller internazionale. I suoi libri sono
pubblicati in Italia da Einaudi e Rizzoli.
37
alcuno l‟estenuante, scrupolosa attenzione di Faber nel cogliere i suoi personaggi nei
momenti più importanti della loro vita, siano essi delle epifanie, delle tragedie
assolute o delle esitanti rinascite. Lo scrittore dipinge e riesce a congelare gli attimi
di svolta con una abilità innata a dir poco portentosa, il tutto condito da accostamenti
mirati che tutto sembrano fuorché involontari o immaginari.
Il secondo romanzo del quale vorrei parlare è di una scrittrice e sceneggiatrice
canadese chiamata Lori Lansens24 dal Titolo “Le Ragazze” edito da Mondadori nel
2008. Le ragazze (così le chiamano i loro concittadini) sono Rose e Ruby Darlen,
due gemelle siamesi unite sul lato del capo, all'altezza delle tempie, che svolgono la
professione di bibliotecarie in una piccola cittadina canadese. Le due, giunte alla
soglia dei trent‟anni, sono note per essere le gemelle siamesi più longeve al mondo.
È l'estate del 1974, e proprio mentre un burrascoso tornado si abbatteva sulla
regione di Toronto, le due vengono abbandonate dalla loro madre. Esse crescono così
tra una moltitudine di difficoltà confortate dall'amore di zia Lovey, una generosa
infermiera che ha deciso di prenderle in adozione insieme al marito Stash. Molteplici
sono le cose che le ragazze non possono fare, aggrovigliate come un cespuglio di
Erica. Rose, la più vigorosa e determinata delle due, e Ruby, la bella e fragile,
riescono comunque nell'intento più difficile: vivere pienamente la propria vita.
Credono alacremente nell'amicizia, rincorrono sogni e si innamorano, ognuna a
modo suo. La loro è davvero un'esistenza straordinaria. Rose ama la letteratura e
vorrebbe diventare scrittrice, e alla vigilia dei trent'anni decide di raccontare in prima
persona la loro storia. Ruby insiste per dare la sua versione dei fatti e a più riprese si
inserisce nel racconto, svelando un animo lezioso e romantico. Con questo romanzo
a due voci, Lori Lansens affronta due temi particolari: quello della diversità e quello
della dignità umana con perspicace originalità, con abnegazione e totale
partecipazione. Lo stile di scrittura mi è parso abbastanza buono e quasi ci fa
dimenticare che le protagoniste siano unite, tuttavia il finale lascia un po‟ di punti
24
Lori Lansens è una scrittrice e sceneggiatrice canadese. Sceneggiatrice di successo ha collaborato alla sceneggiatura di film
come South of Wawa, Wolf Girl and Marine Life, prima di pubblicare il suo primo romanzo Rush Home Road nel 2002. Il suo
romanzo di successo intitolato “le ragazze”, ha venduto oltre 400.000 copie e inoltre Il libro ha ricevuto il riconoscimento
come miglior libro del 2007 per Giovani Adulti della American Library Association. Il suo libro più recente, Il racconto della
moglie, è stato pubblicato nel 2012. La Lansens è Nata e cresciuta a Chatham, Ontario, e attualmente risiede a Los Angeles
con il marito e i suoi due figli.
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interrogativi e soprattutto la domanda che ricorre spesso tra i lettori della Lansens è
la seguente: ma le due ragazze esistono davvero o sono solo il frutto
dell‟immaginazione della scrittrice?
Il terzo libro che ho scelto è “Figlia del silenzio” (titolo originale The Memory
Keeper‟s Daughter-Viking Press) scritto dalla statunitense Kim Edwards
25
,
insegnante di Letteratura Inglese all‟Università del Kentucky, autrice di una raccolta
di racconti che ha vinto numerosi ed importanti premi. Il romanzo è stato edito in
Italia da Garzanti Libri, anno 2007 dove ha riscosso un grande favore di pubblico.
Ebbe molto successo negli Stati Uniti grazie al passaparola nell'estate del 2006, ed è
stato inserito nella lista dei best seller del New York Times. Dal romanzo, inoltre è
stato tratto un film TV, mandato in onda su Lifetime Tv nell'aprile del 2008. Il
romanzo è ambientato a Lexington nel Kentucky, nel 1964. Certe volte la vita ci
mette davanti a bivi che potrebbero cambiare per sempre il corso degli eventi e delle
cose, dalle nostra scelte, che sono sempre delle scommesse e che ci piaccia o meno,
da esse potrebbe dipendere non solo il nostro futuro, ma anche quello delle persone
che amiamo e che circondano la nostra esistenza. Tutto ciò accade proprio a David,
un medico e neopapà, che di notte durante una bufera di neve assiste al parto della
moglie. In clinica quella notte ci sono esclusivamente lui e l'infermiera, e lì David
scopre che i bambini sono due gemelli, un maschio e una femmina, e che la femmina
ha la sindrome di down. Si trova così da solo a dover affrontare tutte le sue paure, i
suoi dubbi e le sue incertezze.
Sono gli anni '60 e la società fatica ancora ad accettare la sindrome di down.
David, subito dopo il parto, prende un‟importante decisione: proteggere la moglie,
evitando di darle dispiaceri inutili e credendo che sia la cosa giusta da fare, affida la
bambina all'infermiera. In seguito le chiede di portarla via, in un luogo remoto, in
qualche istituto apposito, della cui esistenza sua moglie Norah non dovrà mai venire
25
Kim Edwards (Killeen, 4 maggio 1958) è una scrittrice statunitense. Ha raggiunto la notorietà con il suo
primo romanzo, Figlia del silenzio (2006), che compare nella lista dei bestseller del New York Times, e che ha vinto il Popular
Fiction Award e il British Book Award 2008.Ha scritto una raccolta di piccole storie, The Secrets of a Fire King (1997), che
divenne un candidato nel 1998 per il premio PEN/Hemingway Award, ed ha vinto il Whiting Award e il Nelson Algren Award.
Laureata all'Università Colgate e al Programma di scrittura creativa (più noto come l'Iowa Writers' Workshop), attualmente
insegna scrittura alla Università del Kentucky.
39
a conoscenza. Ecco dunque le famose scelte, i famosi bivi, le famose scommesse che
hanno lo strano e magico potere di modificarci la vita, ed è proprio questa scelta che
cambierà per sempre quella di David.
Una scelta che come un boomerang scatenerà una serie incessante di
menzogne, che David si troverà costretto a dire pur di celare quel terribile segreto per
il quale non si dà pace e a cui allo stesso tempo ahi lui ormai non può più rimediare.
David agendo d'impulso, convinto che fosse la soluzione migliore per tutti, non
pensa alle ripercussioni di quel gesto sconsiderato sulla sua vita futura. Ripercussioni
che lo porteranno a chiudersi sempre di più in sé stesso, che lo porteranno ad erigere
una corazza protettiva tra lui e la sua famiglia. La moglie è ossessionata da questa
figlia "nata morta"; il figlio, privato della sua gemella cresce sentendo il peso e la
pressione addosso, proprio come se per chissà quale umbratile motivo debba sentirsi
all‟altezza di vivere per entrambi. Tutti i buoni propositi familiari di David sembrano
essere destinati a finire in un grande buco nero, la scelta che ha preso lo tormenterà
per sempre. E intanto Phoebe, la bambina down, crescerà e vivrà la sua vita ignara di
tutto ciò vivendo nel suo "mondo parallelo".
Il libro affronta senza ombra di dubbio temi di natura umana ed estremamente
delicati: il fardello provocato dalla nascita di un figlio disabile, e la conseguente
domanda che ogni individuo almeno una volta si è posto nella vita in seguito
all‟imminenza della nascita di un figlio con un handicap fisico o mentale: la dura
scelta di voler abbandonare questo figlio disabile, il senso di colpa per aver tenuto
nascosto un segreto di tale importanza alla persona che ami e alla quale hai giurato
eterna fedeltà e onestà, un senso di inadeguatezza che ti viene a bussare
costantemente e non ti lascia in pace nemmeno un secondo, senza dimenticare il
dolore perennemente vivo; il vedere riaffiorare antichi tormenti, mentre si rimane
impotenti assistendo alla completa disgregazione della propria famiglia, i cui
componenti non riescono a relazionarsi e ad esprimere il bisogno d‟amore, la loro
forte necessità di essere amati e compresi, restando intrappolati nelle proprie angosce
che tendono a sfogare mettendo in scena atteggiamenti talvolta ripugnanti ed
apparentemente senza un filo logico.
40
Come spesso accade in numerosissimi romanzi e in un altrettanto sfondo misto
tra il vero e il faceto e facendo riferimento al titolo è proprio il silenzio a farla da
padrone in questa storia. Un silenzio che da entità quasi utopistica e intangibile si
trasforma in qualcosa di palpabile, inverosimilmente d‟impaccio, denso come magma
incandescente e fitto come la nebbia mattutina.
Il 2008 ci ha regalato invece un best seller nonché caso letterario di un autore
esordiente italiano, un giovane laureato in fisica di nome Paolo Giordano 26 dal titolo
“La Solitudine dei numeri Primi” che lo consacra come il più giovane scrittore ad
aver vinto il “Premio Strega” oltre a ricevere il “Premio Campiello” e divenire il
romanzo italiano più venduto nel 2008 ed essere tradotto in numerose lingue del
mondo.
La trama del romanzo è piuttosto semplice quanto avvincente, Lo stile è
ricercato ma senza troppi stancanti leziosismi inutili e superflui : Lui si chiama
Mattia Balossino, un ragazzo dall‟intelligenza sopraffina, ma dalla personalità
introversa e a tratti scontrosa; lei è Alice Della Rocca: ad accomunare entrambi c‟è
una storia di dolore infantile. "vicini ma non abbastanza per toccarsi davvero", come
i primi gemelli, ossia coppie di numeri primi separati solo da un numero pari, come
3 e 5, 11 e 13, 17 e 19 e così via. Mattia si sente causa e responsabile della scomparsa
della sorella gemella portatrice di un ritardo mentale e abbandonata da questi nel
bosco in un fugace momento di distrazione e dal quale non viene mai più ritrovata;
Alice, invece, per obbedire e soddisfare la volontà del padre, che la vorrebbe
campionessa di sci, subisce un grave incidente mentre pratica proprio questa
disciplina, che per inciso, odia da morire, e rimarrà così sciancata. Si sente
particolarmente inadeguata e impacciata e vive la situazione come una terribile
costrizione. Con il passare del tempo si renderò conto che il vero colpevole del suo
incidente è il padre. È una ragazza compatibile con Mattia, forse fin troppo
26
Paolo Giordano (Torino, 19 dicembre 1982) è uno scrittore italiano. Nel 2008 ha vinto il premio Strega con il suo
primo romanzo, La solitudine dei numeri primi. Nel 2001 si è diplomato con 100/100 al liceo scientifico statale "Gino Segré"
di Torino; e dopo aver conseguito con lode, nell'anno accademico 2005-2006, la laurea specialistica in fisica delle interazioni
fondamentali presso l'Università degli studi di Torino, con una tesi premiata fra le migliori, ha vinto una borsa di studio per
frequentare il corso di dottorato di ricerca in fisica delle particelle, presso la Scuola di dottorato in Scienza e alta tecnologia del
medesimo ateneo. In un progetto co-finanziato dall'Istituto nazionale di fisica nucleare, sta studiando le proprietà del quark
bottom, in particolare il decadimento inclusivo del mesone B nel canale semileptonico e radiativo. Ha conseguito il dottorato
di ricerca in fisica teorica nel 2010.Nell'ottobre 2012 Giordano pubblica il nuovo libro, dal titolo Il corpo umano.
41
compatibile, tutti e due sviluppano un particolarissimo senso di inadeguatezza che li
relega a mo di reietti in una condizione di emarginazione e di isolamento sociale. Il
destino ha in serbo un programma difficile per i due protagonisti: Alice soffrirà di
una forma di anoressia cronica nervosa, mentre Mattia di autolesionismo. Ed il
rapporto di amicizia sincero tra i due non diverrà mai concreto, bensì resterà
immerso in un tenue ed imbarazzato rapporto di conformità di carattere intellettuale.
Alice si sposerà ma non potendo avere figli, il suo matrimonio sarà un brutale
fallimento, Mattia otterrà successo come ricercatore universitario all‟estero, e i due
numeri primi avranno l‟opportunità di incontrarsi di nuovo e forse oltrepassare quel
muro che li tiene distanti. Ma capiranno, che loro stessi sono proprio come i numeri
primi gemelli. I numeri primi gemelli (il 2760889966649 per Mattia e il
2760889966651 per Alice) come detto sono numeri solitari e isolati, ma vicinissimi
fra loro in quanto separati da un solo numero. Eccola la solitudine, la solitudine dei
numeri primi gemelli.
Personalmente mi sono rispecchiato molto nel personaggio di Mattia, ho
apprezzato la sua caratterizzazione e il suono della sua voce tramite la penna di
Giordano sembrava giungere pienamente a me. Mattia è una zattera in balia della
volontà delle onde, fragile e duro, tenero e scontroso allo stesso tempo. Sono rimasto
affascinato ed esterrefatto dalla sua psicologia distorta, dalla sua mente vicina ad un
libro illeggibile, ad un quadro irreplicabile.
Avrebbe bisogno dell‟aiuto del mondo intero, forse, ma non vuole nulla da
nessuno, vuole essere totalmente indipendente. La sua corazza è inespugnabile, è
un‟armatura contro l‟universo intero.
Mattia soffre di un timore irreversibile e poco comune: il timore di avere rapporti
così acuti e lancinanti da non avere la facoltà di attribuire loro un nome...
Abbandonarsi totalmente a qualcun altro significa in effetti perdere in parte una
porzione di se stessi. Se impedisci agli altri di penetrarti nel cuore, nessuno potrà mai
ferirti e prendersi gioco di te, con la stupida convinzione che tu sia un debole…non
riusciamo mai a capirlo a tempo dovuto e poi siamo costretti a subirne le infestanti
conseguenze. Questo pensiero è quasi la ragion di vita di Mattia, e forse non è il solo
a pensarla così.
42
Anche se in cuor mio, io spero tanto che sia come dice Paolo Giordano
“Perché l'amore di chi non amiamo si deposita sulla superficie e da li evapora in
fretta”
Il romanzo trasuda umanità e dolore elevato all'ennesima potenza da ogni poro,
prestando la voce a tutti coloro che gridano aiuto e rischiano di annegare in silenzio.
Quella narrata da Giordano non è una storia, non è un‟ accozzaglia visionaria e
fittizia di semplici eventi, ma è il rovescio della medaglia, l‟altra pagina della vita,
quella meno etichettata, quella meno allegra, e quella meno sfacciata. Queste pagine
sono lì presenti e vive a ricordarci che anche questa è vita, anche questo volente o
nolente è quotidianità e fa parte della vita di tutti i giorni. E' una lettura che scalda
l‟animo e il cuore, che riesce a condurti nell‟ oblio della solitudine e del dolore
vissuto quasi in simbiosi ai protagonisti, Mattia e Alice, e che ti fa cogliere l'oscurità
del silenzio e del male di vivere.
L‟ultimo romanzo che mi sento in dovere di citare è “Identici” dello scrittore e
avvocato penalista Scott Turow27, già autore di nove best seller di successo mondiale
(titolo originale Identical) edito da Mondadori nel 2014 in Italia. Ho avuto modo di
conoscere questo romanzo assistendo ad un incontro con Turow e il mio scrittore
preferito (che ho avuto anche l‟onore e il privilegio di conoscere di persona) Gianrico
Carofiglio28 (anche lui noto esponente, anzi, forse il maggiore in Italia del genere
Legal Thriller) che si è tenuto il 28 gennaio 2014 alle ore 21 presso il Teatro Studio
dell'Auditorium Parco della Musica di Roma. La trama del romanzo anche in questo
caso si presenta davvero avvincente: Ispirato liberamente al mito di Castore e
Polluce, che abbiamo avuto modo di raccontare nel capitolo dedicato alla
mitologia, “Identici” racconta la storia di Paul e Cass Gianis, gemelli monozigoti, e
27
Scott Turow (Chicago, 12 aprile 1949) è uno scrittore e avvocato penalista statunitense. È uno dei maggiori esponenti del
genere thriller legale e dai suoi romanzi sono stati tratti diversi film e produzioni televisive, il più popolare dei quali è il film
del 1990 di Alan Pakula Presunto innocente con Harrison Ford.
28
Gianrico Carofiglio (Bari, 30 maggio 1961) è un magistrato, scrittore e politico italiano. Magistrato dal 1986, ha lavorato
come pretore a Prato, pubblico ministero a Foggia e in seguito ha svolto le funzioni di Sostituto procuratore alla Direzione
Distrettuale Antimafia di Bari. Cessato il periodo di attività parlamentare, richiamato in servizio al Tribunale di Benevento, non
si è presentato, decadendo così dall'impiego. Ha quindi dichiarato di essere uscito dalla magistratura sia a seguito
dell'esperienza parlamentare che per correttezza, in modo da potersi dedicare a tempo pieno alla propria attività di scrittore,
divenuta rilevante. Ha esordito nella narrativa, dopo parecchie pubblicazioni tecniche e di settore, con Testimone
inconsapevole (Sellerio, 2002). Con tale romanzo, Carofiglio ha aperto il filone del thriller legale italiano. In totale, i suoi libri
hanno venduto quattro milioni di copie e sono stati tradotti in ventiquattro lingue.
43
del complesso legame della loro famiglia con quella dei Kronons, entrambe
appartenenti alla comunità grecoortodossa americana.
Il romanzo è principalmente incentrato sugli eventi del 2008, quando Paul è in
corsa come super candidato per l‟elezione a sindaco di Kindle County e suo fratello
Cass, accusato di aver ucciso la fidanzata Dita Kronon venticinque anni prima, esce
di prigione. Evon Miller, una ex poliziotta dell‟FBI a capo della sicurezza
dell‟azienda dei Kronon, e Tim Brodie, l‟anziano investigatore privato che si è
occupato del caso all‟epoca, si ritrovano a indagare sulle vere ragioni di
quell‟omicidio e sul vero colpevole.
Pur non avendolo letto, quello che mi ha colpito di questo romanzo è stato il
suo particolare quanto curioso modo di venire alla luce e l‟ispirazione raccontata
dallo stesso Turow. Quando aveva tre anni, infatti, sua madre tornò a casa
dall'ospedale soltanto con una sorellina perché la gemella che aveva portato in
grembo insieme a lei era nata morta. Quell'evento scioccò non poco Turow, tanto che
la sua adolescenza fu caratterizzata dalla quotidiana presenza di cosa significasse
essere, avere e perdere un gemello. Trovo a dir poco emozionanti le sue parole
rilasciate durante quell‟incontro e un‟intervista più recente:
“Con l’immaturità di un bambino di tre anni, pensavo di non piacere a mio
padre, ginecologo e ostetrico, e che mio padre in qualche modo non avesse voluto
farlo nascere perché somigliava a me. Rimase l’idea assurda che quel bambino fosse
il mio gemello, non quello di mia sorella. E provavo risentimento verso mio padre,
che invece era un uomo eccezionale: fu tre volte “stella di bronzo” al valor militare
nella seconda guerra mondiale. Questo è il motivo per cui il mito greco di due
gemelli, uno immortale e l’altro no, mi attira così tanto.”
Questa particolare circostanza emozionale vissuta dall‟autore mi ha portato a
fare una similitudine con quello che disse anche Mark Twain, che dichiarava di aver
avuto un fratello gemello, morto prima della nascita, cosicché a lui rimase sempre il
dubbio di non essere sé stesso, bensì l‟altro.
44
4.
LA PSICOLOGIA DEI GEMELLI
4.1 GLI STUDI PSICOLOGICI SUI GEMELLI
L'uomo ha sempre avvertito un particolare interesse e altrettanta curiosità nei
confronti del fenomeno dei gemelli. Anche la scienza ha dedicato una notevole
attenzione ai gemelli. In seguito all'influenza delle teorie di Darwin e a partire da
Francis Galton fino ai giorni nostri, i gemelli sono stati infatti oggetto di studio da
parte di medici, fisici, biologi, psichiatri e psicologi di tutto il mondo.
Sir Francis Galton, inventò quello che viene chiamato il “metodo classico”.
Galton fu un esploratore e geografo che trascorse diversi anni tra le tribù del sudovest dell'Africa, dove ha svolto i primi tentativi di confrontare le capacità
intellettuali tra tribù nere e colonizzatori europei. Il grafico immaginario che questi
ha prodotto nel 1869 per mostrare la distribuzione delle capacità mentali tra gli
africani e inglesi anticipa le disparità che sono state parte integrante di un recente
dibattito pubblico negli Stati Uniti.
Il suo studio sui gemelli, tuttavia, fu la sua eredità più importante, sulla quale è
stata forgiata la scienza della genetica comportamentale. Egli suppone accuratamente
che i gemelli che non si assomigliano molto tra loro non sono geneticamente più
simili di quanto lo siano fratelli e sorelle ordinari. Ciò è motivato dal fatto che i tratti
più simili per gemelli identici rispetto a quelli di gemelli che non si assomigliano
fossero del tutto innati. Galton ha osservato inoltre che sussiste un‟elevata
corrispondenza tra i gemelli identici circa alcune circostanze come il mal di denti,
l'insorgenza della malattia, e l‟ora della morte. I gemelli che ha studiato tendevano a
sposarsi con minor frequenza rispetto alla popolazione generale, il che lo ha indotto a
supporre che essi non fossero in grado di riprodursi. Galton scrisse in un'epoca in cui
venne profondamente influenzato dall‟ ambientalismo di John Stuart Mill, che ha
attribuito il proprio intelletto alla formazione iniziale che ricevette da suo padre.
Galton credeva che i geni ereditari, piuttosto che un patrimonio culturale,
rappresentassero dei fattori di notevole importanza per le famiglie più illustri della
45
Gran Bretagna. Egli ha avanzato la proposta secondo la quale lo Stato sarebbe
dovuto intervenire nell‟ erogazione dei sussidi in base alle capacità dei loro genitori,
incoraggiando così i ceppi più bisognosi e prevenendo allo stesso tempo il fallimento
di alcuni matrimoni. Il termine da lui coniato per questo giardino genetico della
popolazione umana fu “eugenetica."
Criticando il metodo classico coniato per i gemelli, Lo psicologo francese Renè
Zazzo pose per primo in evidenza come il carattere dei gemelli si formi non solo
grazie alla dotazione genetica e all‟educazione, come per i nati singoli, ma anche
attraverso specifiche dinamiche peculiari della coppia gemellare. Queste variabili
prendono, nel complesso, la denominazione di “effetto coppia”. Quest‟ultimo si crea
attivamente con il legame fra i gemelli, ma è anche una diretta conseguenza delle
relazioni che gli altri, le principali figure di rilievo in particolare, intrattengono con
ciascun membro della coppia gemellare. Secondo Zazzo infatti è proprio l‟elemento
coppia il fattore predominante delle discrepanze psichiche che sussistono tra i
gemelli, la cui personalità è formata e plasmata proprio dalle dinamiche relazionali, e
ciò conferma l‟incapacità di analizzare gli individui nati durante lo stesso parto come
individui avulsi dal loro peculiare contesto di appartenenza (la coppia).
Nei gemelli, per quanto riguarda la formazione dell‟identità è importante che
ciascun gemello si appropri dell‟ immagine di sé staccandosi da quella del cogemello. Non esiste ancora oggi un quadro esaustivo delle disfunzioni connesse
all‟effetto coppia, la maggior parte dei dati disponibili risale agli studi compiuti dallo
stesso Zazzo (1987), ed è così riassumibile: chiusura eccessiva della coppia e
tendenza all'isolamento; resistenza e sofferenza alla separazione; conflittualità
accentuata; incarichi rigorosamente complementari;
difformità
di
carattere
linguistico. In linea con le attuali teorie dell‟Infant Research sulla costruzione del sé,
già il pediatra nonché psicoanalista britannico Donald W. Winnicott (1975, 1987)
sottolineava l‟importanza del processo di separazione dall‟accudente primario nella
formazione dell‟identità. Il bambino riesce a plasmare un vero senso di sé, e lo fa
attraverso la possibilità di stare insieme agli altri, e altresì di stare da solo, di
sperimentare l‟eccezionalità dell‟esistenza. Il dover vivere in maniera autonoma
necessita, per la sua affermazione, di una madre in grado di accogliere e di alterare le
46
percezioni di incomprensibile malessere del bambino molto piccolo. Una madre
“sufficientemente buona”, pur restando sempre disponibile a rispondere in modo
appropriato alle necessità del figlio, non si permette di interferire con costanza negli
spazi del suo piccolo, così facendo permette al bambino di giocare e sperimentare
l‟ambiente che lo circonda in completa autonomia. Il piccolo che si trova nella
condizione gemellare vive difficilmente una situazione di non interazione con il
proprio fratello gemello: la presenza del fratello, infatti, è quasi sempre pragmatica e
reciproca. (Winnicott, 1975)
Galton seguendo il suo metodo, alla fine del secolo scorso, confrontò coppie di
gemelli monozigoti ed eterozigoti, cresciuti insieme o separatamente, cercando di
stabilire la causa delle differenze individuali nell'eredità genetica (il cosiddetto
nature) o, viceversa, nell'ambiente culturale ed educativo (detto nurture); il primo
particolare paradosso che venne alla luce dai suoi studi, il quale in principio venne
attribuito ad un abbaglio, portò a riscontrare "differenze sorprendenti ed inaspettate
in gemelli che, avendo la stessa ereditarietà ed essendo cresciuti nello stesso
ambiente, avrebbero dovuto essere simili".
Arnold Gesell negli anni '30, fu l‟ideatore di un secondo metodo, che
consisteva nel confrontare coppie di gemelli allo stesso livello di maturità,
monitorandone poi la diversa risposta all'apprendimento, volontario e indirizzato (cotwin control); in seguito Luigi Gedda, ebbe un'intuizione tanto acuta quanto
innovativa, estese tale metodo utilizzando la malattia come termine di paragone. Nel
frattempo altri studiosi continuarono ad estendere diverse rielaborazioni del metodo
galtoniano, paragonando esclusivamente gemelli monozigoti ed arrivarono alla
conclusione che quelli cresciuti separatamente risultavano in maniera sorprendente
più simili rispetto a quelli cresciuti insieme e/o nello stesso contesto.
Il concetto di uguaglianza è talmente connesso a quello di gemellarità che le
differenze in soggetti dizigoti portano molto spesso ad una conclusione piuttosto
ovvia: già, è vero, sono diversi, in fondo non sono dei veri gemelli, sono come
fratelli; e la gemellarità può essere perfino negata. Abbiamo due espressioni che
esprimono alla perfezione questi concetti: una è inglese "fraternal twins" e l‟altra è
francese "faux jumeaux".
47
In particolar modo se il sesso dei gemelli è differente si ha la convinzione di
estromettere il concetto di gemellarità; invece proprio quella dizigotica, con un
maschio e una femmina ( DZmf ), anche secondo Zazzo (1960, 1987) è la situazione
"gemellare" per eccellenza, al di sopra di tutte le altre situazioni gemellari, intesa
come unità costituita da due parti che riescono ad essere complementari. Più spesso,
in maniera conscia o direi più probabilmente inconscia, si ha la misteriosa tendenza a
voler appagare a tutti i costi la necessità di uguaglianza che di per sé è già implicita
nella condizione gemellare, cercando e sottolineando somiglianze, tentando
addirittura di trasformarle in uguaglianze, scotomizzando o negando le pur palesi
differenze. Alcune somiglianze sono create ed accentuate dai genitori e dai parenti,
con l' abitudine (io direi malcostume), ancora molto frequente, di vestire e pettinare
allo stesso modo i gemelli e di ricreare un doppio nell' abbigliamento, nel look, che
ricalca il doppio gemellare in stile bambine del film “Shining”. (personalmente trovo
assurdi questi atteggiamenti) Tale atteggiamento in gran parte ovviamente scaturisce
dai sentimenti che la gemellarità suscita nei genitori: la futura madre si sente
estremamente fiera ed orgogliosa di portare in grembo dei gemelli e il padre molto
spesso lo è ancora di più della moglie, perché per lui è un segno di delirio di potenza.
La tendenza da parte della madre ad omologare i gemelli, a renderli uguali nell'
aspetto, è sostenuta, oltre che dalla concordanza nelle scelte estetiche, dai gemelli
monozigoti stessi, anche dalla loro tendenza all' uniformità e all' omologazione, cui si
è già accennato.
Oltre la comune eredità genetica e la rassomiglianza che conferisce loro
l'ambiente, Zazzo (1960) ha ipotizzato un altro fattore generatore di somiglianza: il
micromilieu, l' ambiente gemellare. Si tratta dell' insieme di abitudini gestuali,
mimiche, che modellano a loro piacimento inevitabilmente due persone che vivono
in stretto rapporto di simbiosi; i gemelli così arrivano anche ad assomigliarsi, per lo
stesso motivo per cui a volte arrivino ad assomigliarsi due anziani coniugi che hanno
vissuto moltissimi anni l‟uno al fianco dell‟altra e perfino un cane e il suo padrone.
Anche la comunicazione tra i gemelli, ricca di impercettibili segni mimici, tende ad
48
omologarli fin da piccoli e conferisce ai componenti la coppia gemellare un' affinità
espressiva e orale. (il cosiddetto fenomeno della “criptofasia”29.)
Von Bracken (1939) ha sostenuto addirittura che nessuna forma di uguaglianza
è imputabile a fattori ereditari: tutte dipenderebbero dalla tendenza all' uniformità.
Questa tesi, condivisa da pochi altri autori, è stata discussa e rifiutata invece da
Zazzo. Quella "tendenza all' uniformità" che Von Bracken contrappone ai fattori
ereditari, appare di natura endogena, quindi ereditaria: non può essere intesa se non
come una forza del patrimonio genetico (coincidente al 100% nei soggetti
monozigoti, e per circa il 50% nei fratelli e nei gemelli dizigoti) che spinge nei
monozigoti all' attualizzazione di comportamenti e progetti se non proprio identici,
almeno simili, diciamo paralleli. Sembra per l‟appunto assurdo negare, nella
costruzione della personalità, l' influenza di fattori genetici, così come ci sembra
assurdo negare l' influenza di fattori esogeni, comportamentali, sollecitati dall'
ambiente esterno.
Ma quali che siano le forze che agiscono per convalidare dal punto di vista
psicologico i gemelli, i risultati sono assai modesti; sono immense infatti le
differenze psicologiche, assolutamente non confrontabili con l' inconsistenza delle
differenze fisiche, in maggior modo nei monozigoti. Dal punto di vista fisico, nei
soggetti monozigoti le differenze non sono perlopiù notevoli ed evidenti: si gioca
quasi a rintracciarle, come si trattasse di identificare eccezioni che confermino la
regola della identità genetica di base. Dal punto di vista psicologico, invece, la
difficoltà, in particolare per i monozigoti, è piuttosto quella di rintracciare identità,
concordanze: due gemelli appaiono infatti crescere differenziandosi a livello
psicologico; talvolta genitori, parenti ed amici sono in armonia nel definirli "diversi"
nel carattere, nel manifestare affetto o sentimenti, negli interessi, negli hobby, e a
volte “diametralmente opposti”. Dai gemelli stessi, accanto ad esibizioni un po'
narcisistiche della identità esteriore, sono elencate, quasi a stupire con la sfida ai
tanto fastidiosi pregiudizi, differenze di atteggiamenti, di gusti personali, di interessi,
29
"Criptofasia" è stato chiamato da Zazzo (1949) un tipo di linguaggio gemellare che appare tra i due e i quattro anni e non
sembra raggiungere la coscienza, per cui sfugge per lo più ad ogni precisa indagine interrogando "a posteriori", in età adulta, i
gemelli. Il fenomeno è ammesso in circa il 50% dei casi, ma non viene quasi mai descritto, esemplificato.
49
nel gioco, nel lavoro, soprattutto nello studio. Questo è quello che ho riscontrato e
che riscontro tutti i giorni nel mio personalissimo caso.
Proprio dagli studi di Zazzo hanno preso vita ulteriori gruppi di studio, sia in
campo psicologico che medico, ed è stato di recente pubblicato sulla rivista “PLoS
ONE”, un lavoro molto interessante, tutto italiano, coordinato dal Prof. Umberto
Castiello di Padova in cui sono descritti i risultati dell'osservazione, mediante
ecografia quadridimensionale, di cinque coppie di gemelli.
Già dalla undicesima settimana si sono osservati tentativi di interazione, come
ad esempio avvicinare le teste o le braccia e le gambe, ma in questo caso gli autori
hanno la certezza che i gemelli siano consapevoli l'uno della presenza dell'altro.
Una equivalente capacità di controllo dei movimenti nelle gravidanze con feti
singoli è stata osservata in epoca gestazionale più avanzata di almeno otto settimane
rispetto ai feti gemelli. Sembrerebbe quindi da questi primi risultati che i gemelli
stabiliscano un vero e proprio contatto fisico con tentativi di carezze e coccole tra di
loro che va al di la della casualità dovuta alla vicinanza spaziale che devono
mantenere durante la gravidanza, con una precisa organizzazione funzionale motoria,
come se, dice la Dottoressa Cristina Becchio di Torino, “in loro ci fosse già la
dimensione dell'altro che in questi casi particolari viene espressa precocemente”.
Sfogliando tra le varie riviste e libri psicologici ho trovato anche riscontri
positivi circa il saggio Indivisible by Two, di Nancy Segal, il quale utilizza un
metodo di ricerca atipico per rispondere a interrogativi particolarmente difficili sul
perché la vita nostra e quella degli altri si evolva in un determinato modo e non in un
altro.
La Segal è anche una studiosa di gemelli – monozigoti, e dizigoti, – così come
di quelli che vengono definiti pseudo-gemelli, ovvero bambini della stessa età che
sono stati cresciuti insieme. Ella riesce a compiere questi studi con una passione
innata, che le scaturisce in gran parte dal fatto di essere lei stessa una gemella
dizigotica. Illustre docente di scienze umanistiche e sociali e direttrice del “Twin
Studies Center” presso la California State University di Fullerton, la Segal ha scritto
davvero molto sui gemelli, compreso il libro intitolato Entwined Lives: Twins and
50
What They Tell Us about Human Behavior del 1999. Questo lavoro è stato in
maniera più che legittima lodato come uno degli studi accademici più convincenti
sinora scritti sull'argomento.
Negli ultimi decenni il successivo agglomerato di argomentazioni a dir poco
sorprendenti nelle ricerche sui gemelli ha prodotto un ragguardevole impatto sulla
prassi che si teneva circa il considerare il comportamento umano. Oggi è abbastanza
palese che l'influenza genetica è responsabile dell'ottanta-novanta per cento delle
differenziazioni individuali di altezza, ed è proprio per questo motivo che i gemelli
monozigotici solitamente presentano differenze nella statura di almeno un paio di
centimetri. In maniera analoga, i geni sono responsabili di circa il settanta per cento
delle differenze individuali di peso, di circa il sessanta per cento di quelle
dell'intelligenza generale, e contribuiscono meno, ma sempre in maniera
significativa, alla maggior parte dei connotati comportamentali. Secondo il parere
della Segal e quello di altri studiosi di gemelli, sembra che i geni siano in grado di
spiegare almeno il cinquanta per cento della varianza dei tratti della personalità,
mentre fanno registrare fasce di varianza un po' più basse gli interessi occupazionali
(40 per cento), gli atteggiamenti sociali (30-40 per cento) e la soddisfazione sul
lavoro (30 per cento).
Le ricerche sui gemelli non hanno solo l'obiettivo di dimostrare il contributo
essenziale dei geni allo sviluppo e al comportamento umani. Questi studi possono
anche dirci molto sugli effetti dell'ambiente. Una delle più grandi sorprese finora
emerse nella genetica comportamentale è che un insieme di attributi psicologici
risulta essere determinato completamente dall'ambiente: mi riferisco agli "stili
dell'amore". L'innamorarsi gradualmente oppure a prima vista, per esempio, non è
predeterminato dai nostri geni, anche se nessuno sa esattamente perché, visto che,
negli esami statistici di grandi gruppi di gemelli, vale a quanto pare lo stesso per
molti altri attributi, tra cui l'espressione delle emozioni.
Partecipando al Minnesota Study of Twins Reared Apart, il pionieristico studio
di Thomas Bouchard, la Segal cominciò la sua carriera proprio con questo tipo di
ricerca. Negli anni Ottanta, nel laboratorio di Bouchard, studiò metà dei 135 gemelli
cresciuti separatamente e che partecipavano al progetto di ricerca, conducendo varie
51
interviste e, nell'arco di una settimana, eseguendo batterie di esami che
comprendevano raggi x al torace, esami cardiaci, prove da sforzo e la risposta a circa
15.000 domande, tra cui quelle volte a indagare numerosi aspetti della personalità. La
Segal osservò i processi interazionali tra gemelli e fu “affascinata dalle loro storie di
separazione e riunione”.
Come i gemelli della Segal, Darwin e tutti noi siamo fondamentalmente i
padroni del nostro bastimento personale, che naviga attraverso le rotte della vita,
tempestato da continue onde e ogni tanto dai flutti più impetuosi delle influenze
dell'ambiente, ma sempre deciso a proseguire in viaggi che risaltano le nostre
predisposizioni genetiche. L‟idea della genetica ha subito un passaggio tumultuoso
nel corso del ventesimo secolo, tuttavia la visione prevalente della natura umana alla
fine del secolo somiglia moltissimo alla visione che percepimmo all‟inizio di esso.
Ciò vale a dire che le persone sono pienamente responsabili delle loro posizioni
sociali e non della loro vita, e che le circostanze non sono in grado di dettare in pieno
il risultato della vita di una persona, in quanto esse riflettono la natura intrinseca
della persona che le vive. I gemelli sono stati utilizzati sempre per provare un fatto. E
questo fatto è che noi non diventiamo nulla. Noi siamo e basta.
52
4.2 LE PRESUNTE FACOLTA’ PARANORMALI DEI
GEMELLI
I gemelli hanno spesso attratto la curiosità della gente comune (familiari,
conoscenti e amici) e quella degli specialisti perlopiù per le loro particolari
caratteristiche distintive. Caratteristiche che, per quanto rare, si possono annoverare
tranquillamente nella cerchia delle conoscenze biologiche, e che anzi hanno per
questo consentito di utilizzare i gemelli per molti studi biologici e segnatamente in
campo medico, genetico e psicologico. Talvolta però le loro peculiarità sono state
interpretate in una chiave perlopiù esoterica, concorrendo a generare un alone
emblematico di enigma intorno allo status di gemellarità.
Cosicché tutti abbiamo sentito parlare e sentiremo nuovamente parlare di
presunte facoltà speciali sensoriali, paranormali e chi più possiede aggettivi più ne
metta, molto spesso definite in modo empirico ed estemporaneo, che le coppia di
gemelli sarebbe in grado di esibire, come esclusiva proprietà del loro intrinseco
assemblaggio biologico. Di solito queste presunte facoltà, (che riguardano soprattutto
i gemelli monozigoti; e in minor misura quelli dizigoti), sembrano manifestarsi sotto
forma di poteri psichici di tipo appunto paranormale come telepatia, chiaroveggenza
o destino programmato. I casi più comuni, si riferiscono in genere a coppie di
gemelli monozigoti, che per vari motivi, sono stati separati poco dopo la nascita e
cresciuti separatamente in famiglie diverse. Seguono i casi di gemelli, sempre
monozigoti, che si sono volontariamente separati dopo una normale e più o meno
lunga convivenza e non mancano, infine, casi di coppie di gemelli identici che senza
affatto separarsi avrebbero manifestato qualche speciale facoltà. Per molti si tratta
solo di una questione genetica, per altri di abitudini sviluppate dalla stretta
convivenza, per altri di semplice amore reciproco, per gli scettici l‟affinità tra
gemelli è senza dubbio puramente frutto del caso, di normalissime coincidenze.
Ma la domanda che sorge spontanea ancora è la solita: ma siamo sicuri davvero
che sia così? Come si spiega allora il fatto che dei gemelli muoiano
contemporaneamente, o che sentano lo stesso dolore a tantissimi chilometri di
distanza l‟uno dall‟altro?
53
Secondo i più assidui sostenitori del fenomeno sensoriale gemellare essi hanno
un legame inossidabile e duraturo che i normali fratelli possono pure invidiare, ma
non possono minimamente sperare di avere o riuscire ad emulare: quando sono
gemelli monozigoti hanno un aspetto quasi identico, hanno in comune il modo di
esprimersi, la trama dei loro giochi dalla prima infanzia, condividono le feste di
compleanno e anche gli amici talvolta.
Chiunque non abbia un gemello, difficilmente riesce a capire il legame
profondo ed affascinante che unisce due vite concepite e venute al mondo nello
stesso istante, che condividono lo stesso DNA.
Nel 2009, questa speciale vicinanza con la gemella ha salvato la vita alla
quindicenne Leanne Houghton. Non è raro sentir parlare di un gemello che ha mal di
testa quando l‟altro ha l‟emicrania, o che sente una fitta ad un dente quando l‟altro è
dal dentista sottoposto alle “angherie” del trapano. Leanne soffre di disturbi epilettici
ed è viva grazie al “sesto senso” della sua gemella Gemma. Grazie al frutto di un
inspiegabile istinto, all‟improvviso, un giorno, Gemma si rende conto dell‟eccessiva
permanenza di Leanne in bagno. Gemma, allarmata, vi si precipita in tutta fretta e la
trova nella vasca, priva di sensi, allora sotto la spinta di una misteriosa forza
interiore, la tira fuori dall‟acqua e ricorre alle sue conoscenze di primo soccorso
riuscendo, così, a rianimarla. Quando Leanne ha una crisi epilettica, Gemma ha
sempre le vertigini: è stato un simile monito ad indurla a preoccuparsi non vedendo
da molti minuti la gemella. “Ho avuto questa sensazione di dover controllare come
stava” spiega. “Era sotto l’acqua. In un primo momento ho pensato che stesse
lavando i capelli o che stesse scherzando, ma quando le ho sollevato la testa, ho
visto che era diventata blu. Sapevo che aveva avuto un attacco.” Senza Gemma,
Leanne avrebbe quasi certamente perso la vita.
Ci sono molte storie di gemelli separati dalla nascita che, una volta ritrovatisi
da adulti, scoprono di avere i medesimi gusti e le stesse abitudini. I casi di questo
tipo, considerati i più eclatanti, si riferiscono in genere a quelle coppie di gemelli,
che per un motivo o l‟altro, sono state separate poco dopo la nascita ed allevati
separatamente in famiglie diverse. Ciascuno gemello è cresciuto vivendo una vita
propria, del tutto ignaro dell‟ esistenza dell‟altro, e la coppia si riunisce solo in età
54
avanzata. I due soggetti scoprono così, oltre all‟esistenza di un insospettato gemello,
anche la presenza di incredibili corrispondenze (talvolta anche temporalmente
coincidenti) per alcuni eventi delle loro vite. Analizzate con attenzione le
corrispondenze esistenziali tra gemelli, appaiono spesso come delle naturali
conseguenze logiche del vissuto ambientale del singolo individuo; al più si potrebbe
parlare di convergenze di tipo probabilistico, Il caso più noto è con molta probabilità
quello dei due gemelli Jim dell‟Ohio (Jim Lewis di Dayton e Jim Springer di Lima)
l‟elenco delle corrispondenze risulta effettivamente piuttosto cospicuo:
1)
Entrambi avevano avuto lo stesso nome dai genitori
adottivi: Jim.
2)
Ambedue avevano il vizio di mangiarsi le unghie e
soffrivano o avevano sofferto di emicrania, insonnia, emorroidi, e di
disturbi cardiaci non precisati.
3)
Tutti e due fumavano la stessa marca di sigarette,
avevano la stessa passione per il bricolage, trascorrevano le vacanze
nella stessa località.
4)
Avevano tutti e due chiamato i figli James Allan ed
avevano un cane di nome Toy.
5)
Entrambi avevano lavorato in un McDonald, in una
stazione di rifornimento (non della stessa catena), e avevano
prestato servizio come aiutanti dello sceriffo.
6)
Tutti e due si erano separati e risposati e le loro prime e
seconde mogli avevano gli stessi nomi (Linda e Betty)
7)
Entrambi i gemelli hanno un fratello adottivo il cui
nome è Larry.
I contributi convenzionali più comuni riguardano importanti ricerche in campo
genetico e psicologico, tra le ricerche più note e citate appunto troviamo il lavoro di
Thomas J. Bouchard e dei suoi collaboratori dell‟Università del Minnesota che ha
portato all‟importante filone di ricerca iniziato nel 1979, e noto come MISTRA:
Minnesota Study of Twins Reared Apart. Tali ricerche, congiuntamente a numerose
55
altre, hanno contribuito al chiarimento dei ruolo reciproci del genotipo e
dell‟ambiente, nell‟estrinsecazione dei caratteri fenotipici degli esseri umani, e sono
del tutto coerenti con il resto delle conoscenze scientifiche. Vi sono poi saggi
scientifici di livello variabile, ma di solito piuttosto accurati e dettagliati, come i
lavori di Lawrence Wright e Liana Valente Torre o come abbiamo appena visto della
stessa Nancy Segal (che ha partecipato come già detto attivamente anche agli studi di
Bouchard) e che pur richiamandosi a rigorose acquisizioni scientifiche non
disdegnano le citazioni in chiave sensazionalistica.
Il “Twin Minnesota Study” dello Sviluppo per gli adulti ebbe inizi nel 1986
con lo scopo di identificare le cause e le differenze del singolo individuo nel
processo legato all‟ invecchiamento. Lo Studio di gemelli identici (MZ) e fraterni
(DZ) permetteva inoltre di istituire stime sul come i geni e l'ambiente fossero in
grado di influenzare questo processo. Alcune delle conclusioni preliminari derivanti
dallo studio furono le seguenti:
1) Mantenere uno stile di vita attivo contribuirà a rallentare il processo di
invecchiamento;
2) Continuare a impegnarsi in attività mentali aiuterà gli adulti a mantenere le
funzioni cognitive;
3) Mantenere una vita sociale attiva contribuirà a produrre forti sensazioni di
felicità e benessere. Questo studio venne diretto in realtà perlopiù dal Dr. Matt
McGue.
Thomas Bouchard dell'Università del Minnesota ha tuttavia curato la ricerca
più famosa sulle influenze genetiche negli esseri umani. Ha studiato numerosi
gemelli identici separati dalla nascita. Il fatto di provenire da un unico ovulo
fecondato da un solo spermatozoo, fa in modo che i gemelli identici siano più simili
anche geneticamente parlando, rispetto a qualsiasi altro essere umano. Studiando i
gemelli identici che sono stati separati alla nascita e cresciuti da famiglie diverse,
Bouchard notò che le somiglianze tra loro potessero emergere nonostante la crescita
in un contesto familiare diverso. Queste somiglianze potrebbero in futuro
56
gradualmente rivelarsi essere quelle influenzate dal patrimonio genetico di una
persona.
Come è cominciata la ricerca di Bouchard?
Nel 1979 il professor Bouchard se ne stava nel suo ufficio presso l'Università
del Minnesota. Ad un certo punto, uno dei suoi studenti varcò la porta con una copia
del Minneapolis Tribute in mano. "Ha per caso letto l’affascinante storia di questi
due gemelli che sono stati cresciuti separatamente? Io penso che lei dovrebbe
studiare più accuratamente questi due individui. Visto che, come ben sa, il suo corso
tratta di gemelli separati alla nascita."
Forse si trattava esclusivamente di una serie di coincidenza assurde, d'altra
parte, ci sovviene pensare che ciò potrebbe essere il fulcro dell'enigma dell'esistenza
stessa, il mistero del come diventiamo le persone che siamo. Bouchard, un uomo
alto, dinoccolato, con un viso florido e gli occhi di un imponente blu luminoso con
sopracciglia bianche aggrovigliate, era molto affezionato al tema dei gemelli
cresciuti separatamente, dal momento in cui si trasferì nel Minnesota nel 1969,
Bouchard fu inoltre insegnante presso un corso specifico di, interessi professionali,
valori e capacità mentali. Gli studi sui gemelli rappresentano le fondamenta di queste
branche della psicologia.
Non tutte le università offrono tali corsi, in parte perché le differenze razziali,
di genere e di classe sono strettamente quanto erroneamente confrontate, tanto da
suscitare un appassionato dibattito circa le medesime differenze e circa il fatto se
esse siano genetiche o ambientali. I suoi studi sull'intelligenza lo avevano proiettato
sempre più al centro di polemiche, ma si scoprì che egli possedeva puramente un
autentico appetito per il combattimento intellettuale. Bouchard capì l'importanza di
analizzare da sè i gemelli prima che essi avessero la possibilità di creare una
mitologia distorta di se stessi, o di rinforzare le abitudini comuni e i modelli di
pensiero, che sono due delle caratteristiche più distintive e particolari del fenomeno
gemellare. Invitò senza esitare Jim Lewis e Jim Springer presso l'università per
eseguire alcuni test. Nel giro di un'ora Bouchard convinse con notevole entusiasmo i
funzionari dell'università a stanziare dei fondi per lo studio dei gemelli Jim, e
57
promise di "mendicare, prendere in prestito o rubare e anche utilizzare alcuni dei suoi
risparmi se fosse stato necessario" nel caso in cui i finanziamenti non fossero bastati.
Solamente un mese dopo il loro primo incontro, i gemelli Jim arrivarono nelle “Twin
Cities”, come le metropoli Minneapolis-St. Paul vengono chiamate. La mattina del
giorno in cui avrebbero dovuto cominciare a sostenere i test, Bouchard in primo
luogo portò i gemelli Jim a fare colazione con la finalità di studiarli da vicino in un
momento di pura quotidianità.
Era la prima volta in tutta la sua vita che si trovò a lavorare a stretto contatto
con dei gemelli. Aveva intenzione di informare prontamente i Jim sulle modalità
dello studio che sarebbe andato a condurre su di loro, ma rimase dopo appena pochi
secondi subito colpito da piccoli dettagli che li caratterizzavano: il modo in cui
ciascun gemello sollevò il coltello dal tavolo, per esempio, o il modo che aveva di
mordersi le unghie.
Rimase attonito e stupefatto dalla somiglianza dei loro gesti, dalle loro voci e
dalla morfologia dei loro corpi. Questi individui avevano vissuto due esistenze
completamente separate, eppure se Bouchard avesse chiuso gli occhi, non sarebbe
stato in grado di affermare con certezza quale dei due stesse parlando. I Jim crebbero
nell‟ Ohio occidentale a meno di un centinaio di chilometri di distanza l‟uno dall‟
altro, per questo i loro valori nei test eseguiti e molti dei loro riferimenti culturali
risultarono essere prettamente simili, ed, è altrettanto naturale, che quando due
persone vivono nella stessa società, sviluppano maggiore tendenza e probabilità di
scoprire di avere anche gli stessi gusti, abitudini, e anche amici in comune.
Nel caso dei gemelli Jim, tuttavia, era più difficile trovare le differenze che li
contraddistinguevano delle similitudini. Le loro mogli hanno riferito ai ricercatori di
Minneapolis che entrambi i Jim erano molto romantici, visto che le lasciavano
bigliettini con frasi d‟amore per tutta la casa; che entrambi avevano difficoltà a
dormire serenamente, che digrignavano i denti durante la notte e si mordevano le
unghie in un modo particolarmente vivace durante il giorno. Anche la salute dei Jim
ha incontrato un percorso straordinariamente parallelo: entrambi avevano la
pressione alta; entrambi soffrivano di emorroidi. "L'unica differenza è che avrei
voluto parlare dei nostri sentimenti ma Jim si sentiva più a suo agio riportandoli su
58
carta". Ha dichiarato Springer. Bouchard venne colpito anche dal fatto che i loro
discorsi, il linguaggio del corpo, il modo in cui si misero a sedere o si strinsero la
mano, erano praticamente indistinguibili. Nel giro di un anno dal ritrovo dei fratelli
Jim, Bouchard nel frattempo aveva proseguito i suoi studi, analizzando altre quindici
coppie di gemelli separati riuscendo a mettere insieme un‟equipe di sei psicologi, due
psichiatri, e altri nove esperti in campo medico e sanitario. Molti altri personaggi
memorabili sono passati attraverso la Elliot Hall del centro d‟analisi del Minnesota
Study. Tra le altre coppie troviamo Daphne Goodship e Barbara Herbert, che come i
Jim, erano state adottate separatamente appena nate e proprio come loro hanno
vissuto molti anni distanti l‟una dall‟altra.
Un altro caso particolare fu quello di un‟ulteriore coppia di gemelli: Oskar
Stohr e Jack Yufe. In un primo momento, il loro sembravano essere un caso da
manuale del primato della cultura nella formazione dell‟ individuo - proprio
l‟opposto della coppia Lewis-Springer. Separato dal suo gemello sei mesi dopo la
loro nascita in Trinidad, Oskar venne portato in Germania e si unì alla Gioventù
hitleriana. Jack rimase nei Caraibi, crescendo secondo la dottrina ebraica e visse per
un po‟ di tempo in Israele. Eppure, nonostante il netto contrasto delle loro vite, i
gemelli si sono riuniti a cinquant‟anni. Mentre Oskar si apprestava a diventare un
membro della Gioventù hitleriana, Jack stava esplorando la sua identità ebraica.
All'età di sedici anni venne mandato in Israele per lavorare in un Kibbutz. In seguito
ha prestato servizio nella marina israeliana. Nel 1954, decise di emigrare negli Stati
Uniti, e fece tappa poi a Monaco di Baviera per incontrare suo fratello per la prima
volta dopo la separazione.
Era assai difficile per loro riuscire a comunicare, perché Oskar parlava solo
tedesco, mentre il poliglotta Jack parlava inglese, spagnolo, yiddish e l'ebraico, ma
non il tedesco. Entrambi indossavano occhiali dalla montatura di metallo e portavano
i baffi, entrambi sfoggiavano magliette a due tasche con le spalline. Essi condividono
idiosincrasie a bizzeffe: ad entrambi piacciono i cibi piccanti e i liquori dolci, sono
distratti, hanno l'abitudine di addormentarsi davanti alla televisione, trovano
estremamente divertente fare cose apparentemente prive di senso logico come
starnutire in una folla di sconosciuti; tirare lo sciacquone prima di usare il bagno;
59
leggere riviste partendo dalla fine, immergere un toast al burro nel caffè. I loro profili
personali erano sorprendentemente simili, nonostante il fatto che fossero cresciuti in
ambienti culturali così opposti. Bouchard si dichiarò pienamente colpito dalle
caratteristiche dei loro manierismi, dalle domande che entrambi in sincronia gli
posero, dal loro "temperamento”, dal loro modo di fare le cose, dalle somiglianze che
erano ancor di più sorprendenti se si pensa al fatto che, Oskar venne accudito
interamente da una donna; mentre Jack crebbe con il padre. "
All'inizio degli studi del Minnesota, Bouchard riferì che il risultato ottenuto
indica che i gemelli separati sono a volte più simili di quanto lo siano i gemelli
cresciuti insieme. Gemelli che sono stati separati in seguito o che hanno trascorso più
tempo insieme non hanno presentato differenze maggiori nei loro QI rispetto a quelli
che sono stati separati alla nascita e non si sono praticamente mai incontrati.
Forse c'è un elemento inspiegabile nel nostro nuovo modo di concepire i
gemelli, si può aver sempre pensato che ci fosse qualcosa di incompiuto nella nostra
vita che ora sta clamorosamente dando risposte soddisfacenti. La potenza di questa
fantasia diffusa è un testamento su circa quanto desideriamo ardentemente essere
compresi ad un livello più profondo di quanto l‟amore e l‟amicizia ordinari siano in
grado di fare. Senza alcun dubbio sarebbe esilarante scoprire che esiste un‟altra
persona così simile a noi, e non solo nell‟aspetto fisico, che è tra l‟altro l'unica
persona in grado di capirci, che sembri anticipare i nostri pensieri prima di formarli.
Ma allo stesso tempo, vedere se stessi replicati è un confronto sconvolgente con la
natura esamine di chi siamo veramente.
E‟ molto più facile vedere i limiti altrui, ma nel “tuo” gemello identico è
possibile vedere i limiti che riflettono te stesso. Vedere come la natura ci ha
plasmato.
Dopo aver esplorato la varietà di modi che ci rendono simili, sono le differenze
che sussistono a catturare la nostra attenzione. Forse si tratta di
un modo di
partecipazione attiva alla nostro separatezza, alla nostra identità specifica. Chi siamo
adesso? Siamo semplicemente noi stessi. Si potrebbe cambiare tutto dell‟identità, ma
non è possibile modificare la consapevolezza di noi stessi come un essere unico e
60
come entità separata. Il gemello immaginario che creiamo nella nostra mente non è
solo un partner idealizzato nell'esperienza di essere quello che siamo, è anche un
mezzo di fuga dalla vita che stiamo vivendo. I gemelli ci hanno spesso riferito che il
loro è il più prezioso rapporto che si possa immaginare, l'esperienza più vicina che si
possa avere nel rapportarsi con un‟altra persona. Solamente grazie gemelli, siamo
stati in grado di svelare molte risposte agli enigmi dell'esistenza. Ma esse ci mostrano
allo stesso modo anche che non importa quanto allettanti possano essere, non si
attraversa il confine tra l'essere simili e l‟essere se stessi. Potremmo, come in questa
fantasia, essere in grado di scambiare la vita, ma non possiamo scambiare noi stessi.
La nostra identità. Non vi è alcuno scampo dall‟ essere le persone che siamo nate per
essere.
Sebbene si tratti di casi eclatanti e allo stesso tempo affascinanti come pochi
altri, prima di lasciare questo argomento dovremmo anche domandarci con
raziocinio: quante altre caratteristiche tra quelle ricercate che potevano accomunare
le coppie di gemelli non si sono verificate e sono state di conseguenza scartate a
priori? Valutazione di questo tipo, che aspirino ad essere considerate attendibili da un
punto di vista scientifico, dovrebbe quantomeno individuare a priori (e non a
posteriori) i caratteri da confrontare.
Questa è fondamentalmente l‟essenza del cosiddetto paradosso gemellare.
Intendendo, con questo termine l‟inattesa constatazione che, i caratteri ereditari
simili, sembrano manifestarsi nella coppia gemellare in misura più marcata quando
gemelli vengono sottratti all‟influenza di una vita in comune.
La circostanza più sorprendente, però, riguarda una coppia di gemelli
Finlandesi. A settanta anni di età i due uomini sono passati a miglior vita, a poche
ore di distanza in due incidenti separati sulla strada. Non solo, le circostanze che
hanno portato alla loro morte furono esattamente identiche. Entrambi stavano
pedalando in bicicletta sulla strada e sono stati investiti da un camion. Il secondo
gemello ha percepito il colpo ma non aveva idea che suo fratello fosse morto, perché
la polizia non aveva ancora mandato nessuna notifica alla famiglia. Quindi è naturale
che sorga in noi, come in molti studiosi, la domanda “ma allora, i gemelli sono
veramente collegati, in modo telepatico, da un‟intuizione condivisa?”
61
Lynne Cherkas, analista presso il dipartimento di genetica per la ricerca sui
gemelli al King College di Londra, ha un gemello non identico ed ha trascorso anni a
studiare i gemelli. Ha analizzato diversi casi nei quali, quando una gemella stava
partorendo, l‟altra sentiva un dolore analogo, ed ha anche trovato una donna che ha
avuto un incubo sognando una macchina rossa, scoprendo, in seguito, che il suo
gemello era stato gravemente ferito in un incidente stradale. Nel complesso, però, la
studiosa afferma che, comunque, al momento, non esiste un “modello” da potere
applicare per spiegare simili situazioni.
“I gemelli che sono cresciuti insieme condividono la stessa esperienza
sociale”, spiega Cherkas. “I geni devono avere un ruolo, altrimenti non si capirebbe
perché i casi di telepatia si manifestano così spesso sia tra i gemelli non identici,
come tra i gemelli identici.”
Ma il peggio deve ancora venire:
Ursula e Sabrina Eriksson sono due gemelle monozigotiche. La prima vive
negli Stati Uniti, la seconda in Irlanda. Entrambe vivevano le loro vite in maniera
tranquilla, fino al momento in cui accadde l‟impensabile…
Un giorno, Ursula si è recata in Irlanda, per rivedere la sorella. Il giorno
dell‟incontro, le due sono improvvisamente uscite completamente fuori di senno.
Senza alcun motivo apparente, dopo essersi ritrovate, Ursula e Sabrina si sono dirette
a Londra. Hanno preso un autobus, hanno cominciato a infastidire passeggeri e
conducente, comportandosi, a dire di quest‟ultimo “come fossero hooligans”.
L‟autista ha deciso così di accostare e di invitare entrambe a scendere dal mezzo
pubblico, costretto anche a ricorrere a maniere non proprio eleganti.
L‟autobus si trovava, in quel momento, lungo una statale a scorrimento veloce.
All‟invito pittoresco dell‟autista di “scendere e attraversare la carreggiata”, le due
hanno cominciato istantaneamente a eseguire l‟ordine alla lettera, attraversando
ripetutamente la strada, incuranti delle auto che sfrecciavano a tutta velocità. Ci sono
stati tentativi reiterati di fermare quella loro effimera follia, fino all‟intervento della
polizia. Sotto gli occhi esterrefatti degli agenti, Ursula si è gettata sotto un camion in
corsa. Seguita immediatamente dalla sorella, che è stata colpita da un‟auto.
62
Entrambe, fortunatamente sono sopravvissute al tentativo di suicidio. Ursula ha
riportato le fratture di entrambi gli arti inferiori, Sabrina ha riportato esclusivamente
qualche leggera contusione, che tuttavia non le ha impedito di rialzarsi provando ad
aggredire perfino i rappresentanti della legge.
Ce ne sono voluti sei, di agenti, per contenerla. Nel mentre, anche Ursula
appariva furiosa, ma la fortuna è che le ferite riportate poco prima non le hanno
permesso di emulare la sorella. Sabrina è stata arrestata e rilasciata il giorno
successivo, per poi uccidere uno sconosciuto, incontrato per strada, reo di averle
solamente offerto un posto per la notte. Dopo l‟omicidio, Sabrina ha tentato ancora il
suicidio gettandosi da un ponte, sopravvivendo anche stavolta e finendo nuovamente
dietro le sbarre. Successive analisi del sangue di entrambe le donne non hanno
evidenziato tracce di stupefacenti o alcool. Secondo gli psicologi, una delle due è
stata colpita da una forma temporanea di demenza e l‟altra ne è stata “infettata”.
Entrambe, in seguito ad ulteriori esami, sono state dichiarate sane di mente.
Una ragionevole spiegazione a questi presunti casi di telepatia, viene dalla
considerazione che normalmente una coppia di gemelli monozigoti, (ma ci sembra di
poter aggiungere anche gemelli dizigoti, nonché semplici fratelli e sorelle, e perfino
parenti, coniugi e amici) che a seguito della convivenza e delle frequenti relazioni
comuni, avranno condiviso numerose esperienze e presenteranno, anche rispetto a
determinate problematiche, un punto di vista piuttosto simile, e tenderanno ad
elaborare una linea di pensiero affine.
Di conseguenza, non è così improbabile che in un favorevole contesto
ambientale, magari stimolati anche da input di tipo subliminale e quindi per
definizione poco apparenti (quali espressioni del volto, sorrisi, parole e frasi
particolarmente evocative ecc.) due persone possano giungere contemporaneamente
a pensare-e talvolta anche a dire-cose molto simili. Conferme in questo senso
provengono anche da alcune ricerche collaterali del cosidetto thinking aloud; o
pensiero ad alta voce. Si tratta di una tecnica psicologica piuttosto usata in vari
contesti che è stata studiata anche su gruppi di gemelli. La convivenza, e le strette
relazioni tra individui sono quindi i principali fattori che, indipendentemente
dall‟affinità genetica, sembrano svolgere il ruolo più importante in fenomeni di
63
questo tipo. A questo proposito basta semplicemente riflettere su quanto sia comune
questo curioso fenomeno, e di come riguardi allo stesso modo sia conoscenti e amici
che parenti più o meno affini, per concludere che tali presunte facoltà non sono certo
un‟esclusiva delle coppie gemellari, e data la loro diffusione e frequenza sembra
veramente difficile considerarle facoltà paranormali.
Per Chris Goldsmiths, dell‟unità di ricerca di “psicologia anomala” presso
l‟Università di Londra, la spiegazione è più prosaica.
“Questi aneddoti sono abbastanza comuni, oltre che tra i gemelli, anche tra
madri e figli, e se abbiamo un dolore fisico è probabile che anche l’altro lo avverta.
Il problema è che non abbiamo dati certi e scientifici. Perciò è solo un’interessante
coincidenza, ma che non dimostra nulla”
Eppure io, in cuor mio come moltissime altre persone, sono straconvinto che a
tutti noi piace da impazzire continuare a credere che il percepire determinate cose,
l‟armonia, la smerigliata sintonia che c‟è tra gemelli siano qualcosa di molto più
profondo, misterioso ed affascinante del caso fortuito.
64
4.3 GLI ESPERIMENTI NAZISTI SUI GEMELLI AD
AUSCHWITZ
Lo chiamavano l‟«angelo della morte». Josef Mengele, medico militare nazista,
ossessionato dall‟idea della razza perfetta, responsabile ad Auschwitz di esperimenti
che hanno condannato a morte migliaia di persone, soprattutto donne in gravidanza e
coppie di gemelli. I bambini gemelli che
arrivavano ad Auschwitz da tutta Europa
venivano selezionati da Mengele in
persona appena scesi dai treni.
Mengele si aggirava lungo le fila dei
prigionieri gridando "Zwillinge
heraus!" ("Fuori i gemelli"). Una volta
isolati dai propri genitori, i bambini
venivano marchiati come gli altri
prigionieri ma con un numero speciale al
quale spesso veniva aggiunta la sigla
"ZW" (per "Zwillinge"). Una volta
giunti alle baracche che avrebbero
dovuto ospitarli venivano divisi da
Mengele stesso in base al sesso, sebbene
ad alcuni dei più giovani fosse permesso di stare nelle stesse baracche delle ragazze.
All‟incirca 3000 gemelli furono spediti ad Auschwitz. Venivano chiamati i “bambini
di Mengele” anche se almeno un‟ondata di gemelli aveva un‟età media di
settant‟anni. Il dottore procurava vestiti di seta per le bambine e pantaloni bianchi per
i bambini. Giocava con loro e offriva cioccolata e dolciumi; organizzava partite di
calcio con squadre composte da gemelli. Questi a loro volta lo chiamavano “Zio
Mengele” o più intimamente “Zio Pepi” Mengele era disposto a tutto per i suoi
gemelli che rappresentavano tutto per lui. per prima cosa venivano esaminati e
misurati dalla testa alla punta dei piedi dopo essere stati denudati. Venivano richieste
loro informazioni sulla famiglia secondo un formulario preparato dal
65
professor Verschuer30 poi dissezionavano i corpi dei malcapitati comparando
scrupolosamente i loro organi con quelli di altri gemelli.
A differenza di tutti gli altri prigionieri, ai gemelli era consentito mantenere i
propri abiti e ad altri i capelli lunghi per diversi giorni dopo l'esame. Molti gemelli
credevano giustamente che questi esperimenti li avrebbero potuti in un certo senso
salvare dai forni crematori. Dopo essere stati selezionati, appena fuori dai treni,
venivano immediatamente lavati per poi essere condotti nell'ambulatorio medico. Gli
esami iniziavano dalla testa che veniva misurata accuratamente anche per più giorni.
Successivamente erano sottoposti ad un esame completo ai raggi X in tutto il corpo.
Solitamente poi veniva applicato loro una specie di tubo nelle cavità nasali che
insufflava nei polmoni un gas provocando una tosse violenta e venivano inoltre
prelevati campioni di sangue dal collo nel caso in cui le vene non fossero
sufficientemente sviluppate o grandi. L'espettorato era raccolto ed esaminato.
Seguiva poi una fase nella quale i bambini venivano costantemente fotografati con
particolare attenzione nei confronti di capelli e nei peli delle ascelle. Per questo
motivo erano costretti a rimanere immobili per molte ore con le braccia alzate. Il
giorno successivo venivano svegliati di mattina presto e condotti in una stanza nella
quale trovavano un tino con acqua calda e una serie di tavole. Dapprima erano
costretti ad immergersi nel tino e poi, venivano legati ad una tavola in modo che i
capelli ricadessero all'esterno. Una parte dei capelli veniva strappata in modo da
estrarne anche la radice.
Dopo questa operazione erano reimmersi nel tino parecchie volte e l'operazione
veniva ripetuta con molta frequenza. Infine, quando il numero di capelli raccolti era
ritenuto sufficiente, i bambini venivano completamente rasati, depilati e nuovamente
fotografati. La fase successiva consisteva nel praticare clisteri di due litri davvero
dolorosi. In diversi giorni venivano sottoposti ad esami rettali e gastrointestinali
senza alcuna anestesia. Solitamente, per prevenire le lancinanti urla di dolore che ne
scaturivano, venivano imbavagliati. Il giorno successivo era la volta di un doloroso
30
Nacque nel 1896 da una nobile famiglia baronale tedesca. Appartenne alla Verein Deutscher Studenten, una
organizzazione fortemente antigiudaica e fece parte del Marburg Studenten Freikorps, organizzazione paramilitare
anticomunista. Nel 1940 si iscriveva al Partito Nazionalsocialista. Nel 1938 scrisse un saggio dal titolo "Biologia razziale.
66
esame urologico con prelevamento di tessuti dai reni, dalla prostata e - nei maschi dai testicoli mentre molte ragazze vennero sterilizzate. Dopo tre settimane di esami i
due gemelli venivano uccisi simultaneamente con un'iniezione di cloroformio al
cuore; i cadaveri venivano dissezionati e gli organi interni inviati al
professor Verschuer all'Istituto di ricerca biologico-razziale di Berlino. Questa
orribile trafila rappresentava la norma ma Mengele stava conducendo sui gemelli
studi personalizzati, in relazione a progetti condotti da Verschuer e dai suoi
collaboratori. Uno di questi riguardava le anomalie dell'apparato visivo. A Berlino se
ne occupava la dottoressa Karin Magnussen. Mengele si interessava particolarmente
all‟ eterocromia31, uno scoloramento dell'iride dell'occhio causato da atrofia del
pigmento. Mengele si interessava ai casi di eterocromia soprattutto nei gemelli.
Il suo obiettivo era quello di trovare il modo di influire sul colore degli occhi
trasformandoli da scuri ad azzurri. Per far questo iniettava nell'iride del metilene blu.
Il risultato erano solo atroci sofferenze, cecità e come auspicabile, nessun
cambiamento di pigmentazione.
È interessante notare che questi esperimenti non avevano alcuna base
scientifica. Dopo l'eliminazione dei gemelli i loro occhi venivano espiantati e inviati
a Berlino alla dottoressa Magnussen.
A Berlino Verschuer ed il suo assistente, il biochimico Gunther Hillmann, si
interessavano allo studio delle proteine del sangue e inseguivano il sogno di riuscire
a trovare una differenza sostanziale tra il sangue degli ebrei e quello degli ariani. Per
questo Mengele si impegnava nell'operare prelievi di sangue da inviare a Berlino.
Spesso il prelievo di sangue era totale e cessava soltanto con la morte del bambino.
Altra "passione" di Mengele32 era lo studio di una malattia chiamata "noma"
(Il noma è una malattia cancrenosa, che provoca la distruzione dei tessuti ossei e
molli del viso.). Quando Mengele si accorse che i bambini zingari venivano
31
Per eterocromia si intende la caratteristica somatica di individui i cui occhi hanno un’iride di colore diverso dall’altra. Nel
caso di colori differenti nello stesso occhio si parla di mosaicismo somatico.
32
Josef Mengele nacque il 16 marzo 1911 a Günzburg primo figlio di Karl Mengele e Walburga Hupfauer. Karl Mengele aveva
fondato una fabbrica di trattori che, grazie alle forniture militari durante la Prima Guerra Mondiale, era divenuta la più
importante azienda della città. La famiglia aveva una solida tradizione cattolica ed un orientamento politico nazionalista.
Il giovane Josef già nel 1927 aderì alla Lega Pangermanica della Gioventù e nel 1931 alle formazioni giovanili dello "Stalhelm"
l'organizzazione revanscista tedesca. Il suo relatore, il professor Mollison, era un antropologo convinto della disparità tra le
razze.
67
particolarmente colpiti da questa cancrena se ne interessò immediatamente. Credeva
che questa particolare esposizione alla malattia fosse dovuta a predisposizione
razziale. Il noma colpisce particolarmente soggetti in precarie condizioni di
alimentazione e quindi, era chiaro che l'insorgere della malattia fosse dovuto alle
condizioni insalubri del campo. La malattia colpisce gli angoli delle labbra, le
guance, e le gengive provocando ulcerazioni via via più vaste e orribili. Mengele,
anziché curare i bambini, lasciava che la malattia proseguisse il suo corso prelevando
con il bisturi campioni di tessuto da studiare. Quando lo studio era terminato i
bambini venivano "pietosamente" avviati alle camere a gas.
Il maggior carico di gemelli che giunse tra le grinfie di Mengele si verificò con
l'enorme afflusso degli ebrei deportati dall'Ungheria. A disposizione di Mengele e
dei suoi atroci esperimenti vi potevano essere anche 400 persone
contemporaneamente. Su queste persone la fantasia criminale di Mengele si
sbizzarrì: trasfusioni incrociate di sangue di tipo differente tra i gemelli, esperimenti
sul midollo osseo e altri orribili, quanto inutili, studi pseudo scientifici. C‟è anche in
questo caso un‟interessante questione da sottoporre all‟attenzione di tutti, dato il
notevole attaccamento dei nazisti alla predeterminazione genetica. La questione è se
Mengele avrebbe potuto essere un ottimo scienziato ed un essere umano quantomeno
decente in un differente ambiente politico. Nacque per essere un mostro? Oppure si è
semplicemente adattato ad una situazione “mostruosa”? Ai posteri l‟ardua sentenza.
La mia di risposta è decisamente che non ci si adatta a nessuna situazione. Si è
trattato di uno dei criminali peggiori della storia dell‟umanità e questo non può e
deve avere alcuna attenuante.
68
CONCLUSIONI
I gemelli identici rappresentano sicuramente una combinazione biologica molto
particolare. Come già affermato in precedenza appare davvero difficile per chiunque
non abbia un gemello, riuscire a carpire e comprendere pienamente il legame
profondo ed affascinante che unisce due vite concepite e venute al mondo nello
stesso istante, che condividono lo stesso DNA, lo stesso amore dei genitori, la stessa
stanza, gli stessi giochi e molto altro. Ripeto come già anticipato nell‟introduzione,
che mi sono voluto addentrare in questo fantastico mondo del quale ormai a maggior
ragione dopo studi e ricerche effettuate per la stesura di questa tesi sento mio e mi
sento oramai definitivamente parte integrante di esso. Le relazioni tra fratelli sono
ciò che scaturisce da una profonda intimità imposta e non voluta. I ricordi comuni, i
momenti di complicità, il benessere condiviso spesso si alternano alle rivalità, alle
gelosie, ai periodi di litigi. I fratelli, che siano gemelli o non, svolgono un ruolo
importante nella costruzione della personalità indipendentemente dalla competizione
per l‟amore dei genitori; il fratello è colui nel quale in determinati istanti tendiamo ad
identificarci, in altri ci si differenzia, in altri ci si confronta e ci si misura. L‟ordine di
nascita non influisce sulla costruzione del carattere in modo deterministico in quanto
ogni bambino è unico; ma la posizione che occupa all‟interno della famiglia può
influenzare i rapporti che egli stabilisce con i genitori e i fratelli. Per comprendere le
differenze tra fratelli, come dimostra uno studio condotto sui gemelli (SATSA),
bisogna prendere in considerazione le esperienze non condivise al di fuori della
famiglia durante tutto l‟arco della vita, in quanto l‟ambiente non condiviso
contribuisce in maniera sostanziale a determinare chi siamo in una data età ma è
anche la causa principale del perché rimaniamo come siamo. Questi studi ci aiutano a
capire che la maggior parte delle persone, spinte in parte dalle loro mappe genetiche,
segue percorsi adattativi durante il lungo viaggio attraverso la vita, creando il loro
proprio ambiente, in un fenomeno diventato noto come "scelta della nicchia". Posso
dire di essere felice e soddisfatto di aver scelto questo argomento, visto che al
contrario di quanto possa erroneamente sembrare è un argomento che abbraccia una
vastità impressionante di temi; passando dalla mitologia alla storia, dall‟arte alla
letteratura, dalla scienza al paranormale e dalla pubblicità alla moda. Inoltre la cosa
69
che mi ha spinto più di tutti è il legame familiare ed affettivo a dir poco straordinario
ed indelebile che sussiste tra i due o più individui del parto gemellare, e siccome il
sottoscritto fortunatamente o sfortunatamente (dipende dai punti di vista) è uno che
ricerca il romanticismo in ogni cosa, non poteva per nessun motivo al mondo restare
indifferente a questo splendido mondo. Ho cercato (e spero di esserci riuscito) di
coprire molti argomenti in questo mio lavoro di tesi e allo stesso tempo di aver
incrementato seppur in minima parte la curiosità con aneddoti, storia, mi sono
addentrato nella mitologia e nella letteratura; essendo inoltre molto appassionato di
libri e lettura, e molto altro, nella speranza che possa esser stato anche essere d‟aiuto
per chi ha il timore di affrontare una vita quotidiana con figli gemelli e un di più per
chi da sempre è rimasto come me affascinato dalla vita degli individui nati durante lo
stesso parto. E per concludere è doveroso che io dica una cosa: essere gemello vuol
dire essere diversamente identico nell‟amore, nella gioia e nei sentimenti, che sono le
uniche cose che ci fanno sentire vivi. E per questo voglio dedicare una poesia alla
mia gemella Martina avendo la fortuna di rispecchiarmi nei suoi occhi ogni giorno e
al mio fratello Francesco, che purtroppo per me, non può guardarmi negli occhi ma
ne sono certo, mi starà guardando da lassù e io spero che possa essere davvero
orgoglioso dei suoi due gemellini Luca e Martina.
"Da un gemello all'altro"
Molti anni fa
La fortuna, il destino e Dio fecero di noi due gemelli
Il tempo è passato e noi siamo cresciuti
Le esperienze che abbiamo condiviso
Hanno fatto di noi non solo gemelli ma anche amici
Mentre continuiamo a crescere.
Questi sentimenti rimarranno sempre:
L'onore, l'orgoglio e l'amore
che ho per il mio gemello.
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RINGRAZIAMENTI
Sono giunto anche io alla conclusione di questa esperienza triennale. È stato un
percorso per certi aspetti facile, per altri più arduo come ogni percorso che si rispetti
e che ho affrontato anche in passato. Sono stati tre anni di gioie, emozioni, lezioni,
scoperte ed esperienze nuove, viaggi, amicizie e molto altro, che senza ombra di
dubbio hanno dato il loro contributo ad un altro mio grande percorso, un po‟ più
personale ed introspettivo, sicuramente più difficile a mio avviso di un esame orale o
di una prova scritta, ossia quello di diventare uomo. Ringrazio la mia relatrice, la
Prof.ssa Adriana Bisirri, e ringrazio anche moltissimo i miei correlatori ovvero la
docente di informatica, Prof.ssa Claudia Piemonte, la docente di lingua inglese,
Prof.ssa Anna Rita Gerardi e il docente di lingua tedesca, il Prof. Kasra Samii. Li
ringrazio soprattutto per la pazienza, la disponibilità e la professionalità
dimostratami.
Soprattutto non posso non dire un grazie dal profondo del mio cuore ai miei
due genitori Alessandro e Maria: il fatto che mentre stia scrivendo questi
ringraziamenti due lacrime scorrono lente come a non volersene andare dal mio viso
potrebbe concedermi il lusso di fermarmi qui. Invece voglio continuare e li voglio
ringraziare per avermi permesso di studiare, per aver fatto sempre enormi sacrifici
affinché io e mia sorella potessimo ricevere un‟istruzione. Io credo che studiare sia
un privilegio, in quanto sono consapevole del fatto che moltissimi altri ragazzi della
mia età a 22 anni pur desiderandolo non hanno avuto questa possibilità, mi sento
davvero un privilegiato e da privilegiato dico ancora grazie a loro per avermi
concesso e donato questo immenso privilegio, con la speranza che possano ancora
una volta sentirsi orgogliosi del loro Luca. Ringrazio anche mia nonna Antonietta,
anche lei una gemella monozigotica (si, è proprio un vizio di famiglia) e la voglio
ringraziare semplicemente perché lei è il mio cuore.
Non potrei non dire grazie alla mia fonte di ispirazione, la mia meravigliosa
gemella Martina, perché lei per me e è come l‟ossigeno, e io non potrei vivere senza
l‟ossigeno. E la ringrazio perché sono sicuro che tutte le volte in futuro riuscirò
71
ancora a rispecchiarmi nei suoi occhi così identici ai miei. E qualcuno ha detto che
chi parla con gli occhi possiede una dote in più.
Ci tengo enormemente a ringraziare anche due persone che sono state miei
compagni di viaggio in questa esperienza triennale e hanno condiviso con me molto,
e perlopiù li ringrazio per il fatto che oggi io possa dire di aver imparato molto da
loro sperando che sia stato altrettanto anche dal loro punto di vista. Mi sono stati
vicino nei momenti felici ma soprattutto in quelli difficili e duri ed io credo che un
amico si riconosca da questo e si veda nei momenti duri e in base a ciò possa
definirsi davvero “amico”. Per questo ringrazio con il cuore Daniele Vocaturo e
Andrea De Sio.
Infine un ultimo ringraziamento a chi ha sempre creduto in me, a chi ha sempre
espresso parole di elogio nei miei confronti, anche a chi si è comportato male, perché
si sa, servono anche loro per diventare grandi e grazie naturalmente a tutti quelli che
mi vogliono bene.
72
ENGLISH SECTION
73
INTRODUCTION
According to Alessandra Piontelli33 “The love between male or female twins
overcomes all obstacles. Twins have been conceived as a unique thing since the
beginning of their conception, and continue to share both the uterine and postpartum
environment. No one can claim to know and understand another person more than
twins. When they grow up, they can even rear apart, but many of them decide to stay
together or at least close to each other, because no other form of love can balance the
mutual and reciprocal understanding that consolidates them. A special and intangible
bond seems to continue to unite them even when they live at opposite ends of the
world.” Dr. Piontelli has faced, as many of her colleagues, this particular topic
concerning the world of twins that always arouses curiosity and fascination, recalling
the journey begun by Galton, Gesell, Rene Zazzo and Jeddah. Without precluding the
roles taken from time to time by the Twins in the relational dynamics, roles that Von
Bracken (1936) defines "Foreign Ministry" and "Ministry of Interior", while Gedda
(1951) spoke of the leadership that a twin takes compared to co-twin and submissiondominance.
Having a child represents itself a wonderful experience for most parents. And
having two or more than two, even more so. According to statistics, 71% described
the phenomenon of the twin birth as unique and amazing; 67% live the fact in the
most positive way than expected. And this happens despite the other side of the coin:
tiredness, the house always in disarray, economic issues, the need of doubling
yourself even if the time is never enough. In other words and according to the maxim
of AMAPAMU ( Associaciòn Madrileña de Padres de Partos Mùltiples: Madrid
Association of twins and multiple births‟ parents), having twins is a "wonderful
madness."
I decided to treat this topic because I am a dizygotic twin (I have a beautiful
sister called Martina) I would have had another one, called Francesco but
unfortunately death took him from the natural affection of my mother after a few
33
Alessandra Piontelli is a psychiatrist, neurologist and psychoanalyst. She works with the Department of Maternal-Fetal
Medicine- University of Milan, and is at the same time the author of the book "Twins in the World – The legend they inspire
and the lives they lead" (Macmillan).
74
days due to complications after birth. I also wanted to try to express what feelings
and emotions you can experience by looking at it from the inside, and I also do agree
with all writers, psychologists, scientists, psychiatrists and all those scholars who
decided to study and analyze the wonderful world of twins. Twin studies are more
interesting than you might ever imagine and I am even more convinced that the
contact with the twins and their parents is always very gratifying for anyone. The
more I realize I am part of this world, the more I am sure that having a twin brother
(or sister, like in my personal case) is something special, that has nothing to do with
the experience of the individual born. The life of the twins at the same time is easier,
because they are less susceptible to loneliness, and harder because of their
competition and confusion of identities that may arise between them. Without any
doubts it is a different life and society should try sometimes to show more
consideration to their special condition.
In my thesis I analyzed various texts and articles and two texts in particular
caught my attention and focused my research on them: one is "The great book of
twins” Written by Feenstra Coks34 , a Dutch psychologist. The second text that
"Twins and what they tell us about who we are" (Turner Pub Co (January 1999) by
Lawrence Wright, which I bought and read in original language. It is a New York
Times Notable Book for 1998 Critical acclaim for Lawrence Wright's a RhonePoulenc Science Prize Finalist "This is a book about far more than twins: it is about
what twins can tell us about ourselves"."With plenty of amazing stories about the
similarities and differences of twins, Wright respectfully shows, how their special
34
Coks Feenstra is a child Dutch psychologist and mother of three children who writes for two Spanish
magazines Crecer Feliz (Grow up Happily, since 1988) and Psychologies (Psychology, 2005). Among her books there are El Gran
Libro de los Gemelos, an extensive work about pregnancy, birth and education of twins (1999 first edition, 2007 second
edition), which was published in The Netherlands and Italy in 2009 in their respective languages; Apart from her academic and
journalistic work Coks Feenstra has been cooperating with many associations the last ten years in which she has been asked to
participate in classes, conferences and seminars as a specialist. Among them are: the “V Jornadas de Partos Múltiples”
Asociación Madrileña de Partos Múltiples (Madrid Association of Multiple Birth) Madrid, 2006, (AMAPAMU); Asociación
Valenciana de Apoyo al Superdotado y Talentoso(Valencia Association for Supporting the High Talented Child), Valencia, 2005,
“VI Festival de Gemelos” y “X Festival de Gemelos” for la Asociación de Nacimientos Múltiples de México (Mexican
Association of Multiple Births), México 2004 and 2000. Finally, in 2006, she was invited to be on the jury of the television
program Idénticos (Identical Twins), a Spanish gameshow for identical twins.
75
circumstance in life challenges our notions of individuality. A truly fascinating but
sometimes spooky (Mengele's experiments with twins at Auschwitz figure among
Wright's examples) study"-American Library Association. Like so much of Wright's
works, this book is a pleasure to read. Because he writes so well, without pushing a
particular point of view, he soon has you pondering questions you have tended to
comfortably ignore. I must also mention the two creators of "Gemellopoli",
Benedetto and Carmine Bartolomeo, identical twins who have had this wonderful
idea. Gemellopoli is basically a virtual city of twins who come from each region of
Italy, with thousands followers on the web and on Facebook. Its website is full of
pictures, information, curiosity and rallies nationwide. With the hope and promise to
the two twins, with whom I happily exchanged some few words that I will become
very soon together with Martina member of Gemellopoli and I hope even more to
participate in the next meeting/rally.
Finally after reading the work by the Dutch psychologist; I found the following
information quite interesting: according to a Dutch data, 85% of twins (identical or
not) is happy to be so. An elder twin, in an interview summed up his life with these
words:
"For me being a twin means having the double joy and half of sorrows"
I couldn‟t agree more with him.
76
1.
THE WORLD OF TWINS.
1.1
THE PHENOMENON OF TWIN PREGNANCY
Twins are medically speaking defined as two individuals produced by the
same pregnancy. Multiple births are more common at present time than they were in
the past, because of the advancing average age of mothers and the associated
improvement in assisted reproductive techniques, in particular some women try to
help their huge desire of having children with hormone injections like the use of
fertility drugs or IVF (in vitro fertilization)35. There are some factors that may
increase the possibilities of having twins Some women are more likely than others to
give birth to twins. These factors that increase the odds are:
1. Advancing age of the mother – women in their 30s and 40s have
higher levels of the sex hormone estrogen than younger women, which means
that their ovaries are stimulated to produce more than one egg at a time.
2. Number of previous pregnancies – the greater the number of
pregnancies a woman has already had, the higher her odds of conceiving
twins.
3. Heredity – a woman is more likely to conceive fraternal twins if she is
a fraternal twin too, if has already had fraternal twins, or has siblings who are
fraternal twins.
4. Ethnic origin – Black African women have the highest incidence of
twins, while Asian women have the lowest.
35
It is a process by which an egg is fertilized by sperm outside the body: in vitro ("in glass"). The process involves monitoring
and stimulating a woman's ovulatory process, removing ovum or ova (egg or eggs) from the woman's ovaries and letting
sperm fertilise them in a fluid medium in a laboratory. The fertilized egg (zygote) is cultured for 2–6 days in a growth medium
and is then implanted in the same or another woman's uterus, with the intention of establishing a successful pregnancy. The
first successful birth of a "test tube baby", Louise Brown, occurred in 1978. Louise Brown was born as a result of natural cycle
IVF where no stimulation was made. Robert G. Edwards, the physiologist who developed the treatment, was awarded
the Nobel Prize in Physiology or Medicine in 2010.
77
5. Assisted reproductive techniques – many procedures rely on
stimulating the ovaries with fertility drugs to produce eggs and, often, several
eggs are released per ovulation.
78
1.2 TWO TYPES OF TWINS
There are two types of twins – identical (monozygotic) and fraternal
(dizygotic). Monozygotic twins result from the fertilization of one ovum (egg) and
one sperm. The fertilized embryo then splits within some days after fertilization
resulting in two individuals which usually share the same chromosomes. In most
cases, the egg splits very early. Rare identical twins have a common placenta and
amniotic sac. In this case, the pregnancy should be particularly monitored, there is an
increased risk that an embryo is undersupplied. Studies of twins, have demonstrated
that identical twins are always the same sex and are completely similar in their genes.
We refer to monozygotic twins also as “identical” or “maternal” twins.
Dizygotic twins instead are twins resulting from the fertilization of two
different eggs with two different sperms. Dizygotic twin pairs may be different or of
the same sex, just like any other normal siblings. They can be girl/girl, boy/boy, or
girls/boy. The other expressions for referring to dizygotic twins are “fraternal” or
“non-identical” twins. Dizygotic twins, like any siblings, have a very small chance of
sharing the same chromosome silhouette. but usually have a number of different
chromosomes that distinguish them. Dizygotic twins therefore always have their own
sac and own placenta. They differ also in their genetic traits and behave physically
and mentally like ordinary siblings. They share 50% of their DNA. Two-thirds of all
twin births result in same sex fraternal twins and one-third result instead in different
sex fraternal twins. About two-thirds of all twin births are fraternal. There is more
probability of having dizygotic twin pregnancies when the following factors are
present in the woman:
1.
You are over 40
2.
You are of West African descent (especially Yoruba or Hausa)
3.
You are greater than average height and weight
4.
You had several previous pregnancies.
5.
You are yourself a dizygotic twin or your mother is it.
6.
You have a family with several cases of dizygotic twinning.
79
2.
CONJOINED
TWINS
(OR
BETTER
KNOWN AS SIAMESE TWINS).
Conjoined twins are twins, almost always identical, who are linked through
skin, organs or other parts of their body. They are frequently inaccurately referred to
as "Siamese" twins, probably due to Chang and Eng Bunker, two conjoined twins
born in Siam. However, the term isn‟t correct since conjoined twins occur throughout
the world at a rate of about 1 in 400,000 live births and not only in Asia.
In most cases, as already stated, after a pregnancy begins, (usually on the 13th
day) twins separate into their own egg sacks, and each twin creates a placenta. When
conjoined twins occur, this separation has failed to happen, and both scientists and
experts have yet to discover why. They suggest environmental or genetic may be
contributory factors of these phenomena. Classification of such twins rests on the
way in which they are joined, and this joining exhibits a great deal of variation.
Siamese twins are very rare. This is due to the fact that this is a form of uncommon
monozygotic twins. In addition, many pregnancies with Siamese twins terminated
early or ended in a miscarriage. The life expectancy of Siamese twins is also quite
low - many don‟t survive the first days after birth.
In some cases, conjoined twins have one healthy twin, and one that is very
unhealthy, called “parasitic twin.” In these cases, separation is necessary in order to
protect the healthy child. It is frequently tragic and difficult for parents to make such
decisions, because agreeing to separation surgery means essentially agreeing to allow
one child to die. On the other hand, the choice of not separating parasitic twins
usually means that both twins will die. A really terrible, but sometimes unavoidable
choice. When conjoined twins can‟t be separated, they frequently are able to manage
living through a very different lifestyle.
Difficulties occur when the twins share the same reproductive system, or
pathways of excretory system. Others suffer instead from postural difficulties if they
are joined at the head. Life expectancy for twins who can‟t be separated in general
depends on how many organs are shared. If they share heart, lungs, liver, or kidneys,
80
the work for two bodies may be very difficult. In some cases, the conjoining is
almost always fatal during the first few days of life. Twins who share a single heart
have a low rate of survive. This arouses the ethics contentious of surgical separation,
where the twins can survive if not separated.
In 1957, Dr. Bertram Katz and his surgical team made international medical
history performing the world's first successful separation of conjoined twins sharing
a vital organ. Omphalopagus twins John Nelson and James Edward Freeman (Johnny
and Jimmy) were born in Ohio, on April 27, 1956. The boys shared a liver but had
separate hearts and for this reason were successfully separated at North Side Hospital
in Youngstown, Ohio by the doctor and his team. The operation was funded by the
Ohio Crippled Children's Service Society.
In 2003 two 29-year-old women from Iran, Ladan and Laleh Bijani, who were
joined at the head but had separate brains (craniopagus) were surgically separated in
Singapore, despite surgeons' warnings that the operation could be fatal to one or
both. Their complex case was accepted only because high-tech graphical imagery
would allow the medical team to run the risky surgery. Unfortunately, an undetected
major vein hidden from the scans was discovered during the operation. The
separation was completed but both women died while still in surgery on July 8, 2003.
Further separation attempts seem most successful in Saudi Arabia, where nine
separations have been performed in the last fifteen years with a 100% survival rate.
81
2.1 THE MOST FAMOUS CONJOINED TWINS OF ALL
TIME
Although combinations of conjoined twins can be endless, here there are the
main varieties of conjoined twins:
- Conjoined twins with a single heart, a fact that makes them completely
indivisible. Usually they are conjoined at the chest and abdomen.
- Conjoined twins joined at the xiphoid cartilage (approximately from navel to
the lower breastbone).
- Conjoined twins connected at the buttocks. These type of conjoined twins
have one of the highest rates of success in the surgical separation.
-Conjoined twins who share other vital organs. In this case, their separation
can be very problematic and
almost impossible.
- Twins joined at the
head. Along with the heart, the
head junction is the most
serious problem. The mortality
rate is in fact very high.
There have been many
conjoined twins in history,
here we can find some of the
most famous or some cases
who have gained particular
interest:
The first conjoined twins
of particular interest are
Lazarus Colloredo and Joannes
Baptista Colloredo. They were
82
two Italian conjoined twins who travelled throughout 17th-century Europe. They
were born in Genoa, Italy. The upper body of Joannes Baptista (named after John the
Baptist) and his left leg rested on his mobile brother. He wasn‟t able to speak, but
kept his eyes closed and mouth open all the time. According to a later account
by Copenhagen anatomist Thomas Bartholinus, if someone pushed the breast of
Joannes Baptista, he was able to move his hands, ears and lips.
In order to earn money, Lazarus toured around Europe and visited
Switzerland and Denmark, before he arrived in Scotland in 1642 and later visited the
court of Charles I of England. Contemporary news described Lazarus as courteous
and handsome. When Lazarus didn‟t exhibit himself, he covered Joannes Baptista
with his cloak in order to avoid unnecessary and annoying attention. Later accounts
claim that Lazarus married and had several children. His engraved portrait depicts
him in a costume of a courtier of the of House of Stuart period. The brothers' exact
date of death is unknown.
Edward Mordrake
Edward was born during Victorian England. He was the son of a wealthy
family and had an enviable talent for music and his studies. However, his
characteristic was to have in the back of the head, a woman's face. The peculiarity of
this face was to have a vaguely evil face. The face couldn‟t talk, but could laugh or
weep: “it would be seen even smiling and sneering as Mordrake wept”. Edward gave
another version of the story, saying that he couldn‟t sleep at night because of the
“hateful whispers of his „devil twin'”. He, thus, wanted it removed, however, no
surgeon would attempt to remove it, fearing it might cost him his life.
The story has concluded tragically with young Edward Mordrake committing
suicide at the age of twenty-three. The method of his death also differs, according to
some stories he poisoned himself and in other versions a bullet “between the eyes of
his devil-twin” puts him out of his misery. In both versions Edward Mordrake left
behind a letter requesting that the “demon face” be destroyed before his burial, “With
the aim of preventing from dreadful whisperings in the grave.”
83
Chang and Eng Bunker
These twins were born in Thailand (called Siam at the time) in 1811 and were
joined by a very special organ: liver. Today their eventual separation operation
wouldn‟t be complicated but at the time both medical and surgical techniques
weren‟t advanced and their separation presented some risks, so the two brothers
opted for a life in common. Their birth was so shocking that the King of Siam
ordered them killed, but their mother refused to hand the boys over, so the order was
never carried out. They achieved such fame that the term “Siamese twins” would
come to be used to describe the condition of all conjoined twins, but in Chang and
Eng‟s case instead, it referred simply to their homeland. British merchant Robert
Hunter encountered the twins as teenagers and arranged to take them to England.
They toured England and the United States. for years, exhibiting their bodies and
abilities. When they were 21, Chang and Eng took charge of their own affairs and
began to make serious money. In 1839, Chang and Eng quit show business
and bought a farm in North Carolina. They married two sisters (over their parents‟
objections) and raised 22 children between them and many of their descendants are
still living and reside in North Carolina. In 1874, Chang became ill and died later
from his brother at a distance of a few hours.
Betty Lou Williams
Betty Lou Williams was born on January 10, 1932 in Albany, Georgia as Lillie
B. Williams. She was the daughter of two poor farmers, was discovered at the age of
one year by showman Dick Best. Best changed the little girl's name from Lillie to
Betty Lou for unknown reasons, and began showing her at his New York museum,
where she came to the attention of Robert Ripley and started to work for him.
Working for Ripley, Betty Lou made $250 a week - at the age of two! As an adult,
her earnings would nearly quadruple, leaving her wealthy enough to buy a $40,000
farm for her parents and let all her eleven siblings to study at college.
84
Betty wasn‟t only a generous human being but beautiful as well. Anatomically
speaking, she was perfect, except for - or perhaps in addition to - her parasitic twin,
which consisted of two legs and an arm with three fingers. Sometimes she dressed
the twin in custom-made miniature clothes and shoes, and she kept it hidden under
maternity clothes when she wasn't on the stage. According to her promotional
material, Betty's "little sister" had the head attached to her torso. Nevertheless,
doctors proclaimed her was healthy and said she had "a good chance to live to be
very old." But unfortunately, they were completely wrong.
The pretty Betty Lou had plenty of admirers and became engaged at the age of
23. Unfortunately, he stole her money and ran away. Soon afterwards, Betty Lou
suffered from a strong asthma attack in her home in Trenton, New Jersey, She died
shortly after of another asthma attack, even though friends claim it was because of
broken heart.
85
3.
TWINS IN MYTHOLOGY
There are echoes of twins even in the myth and literature. Identical twins and
their lives are still as fascinating as ever. Even currently, as stated, identical twins are
considered special because they are so similar. At that time there were not these
findings. Therefore, the stories of identical twins are stories of mythology,
superstition, misunderstanding and violent death. The fascination still remained, else
does not.
In many nations around the world twins were something supernatural, even
though they often played bad roles due to superstition, in my opinion superstition
arose from ignorance and continue to arises from it and people knew very little about
genetics an science, this is why they had the tendency to create legends and myths
about twins.
Plato36 observed that myths play a formative role in our early stages with
narrative form: “At first we tell myths to children. This, as a general rule I suppose,
is pseudos (untrue/fictional) though there is truth in amongst it.” Plato argues that
we hear and learn about myths first, and often myths describe processes of
cosmological nativity, origination, formation and genesis. Our ideas of what
constitute a beginning are both formed by and obscured by the mythic, they tell us of
beginnings which can‟t be separated from the usual ways of telling tales. There are
numerous historical and mythological relevance that we have been able to discover
and appreciate over time. Many myths and legends told around the world, in fact,
seem to have close ties and affinities with the beliefs and practices related to twins.
In many of these stories, an element of extreme importance and peculiarity concern
the several arguments that occurred between twins since in the womb.
It is of no surprise, that when deciding on which twin was the oldest, or
first/second born there were different points of view. From this important choice
36
Was a philosopher, as well as mathematician, in Classical Greece, and an influential figure in philosophy, central in Western
philosophy. He was Socrates' student, and founded the Academy in Athens, the first institution of higher learning in
the Western world. Along with Socrates and his most famous student, Aristotle, Plato helped to lay the foundations
of Western philosophy and science.
86
maybe not only did the right of succession depended on, but perhaps life itself.
Another key theme is the contrast in the character and personality between the twins:
one is good, the other evil, one has the skin smooth whereas the other is hairy, one is
an artist, the other a man of action, one docile, the other fiery, while one stays at
home, the other is adventurous, one is a farmer, the other a hunter; one is day and the
other night, one is white and one is black, there is a male and a female. There are
other attributes, often held at the same time, that co-exist alongside those mentioned:
they are peasants, knights, healers, heroes.
These are twins that are not given a transformative position within the social,
geographic or political development of the ancient world; they don‟t go to war with
one another nor are they bonded together by unusual feelings of fraternal devotion.
Among the Inachoi, two sets of twins – Antileon and Hippeus (L 2.8.1), Eurysthenes
and Procles (L 2.8.2) – have only their parentage and twinship noted. And, even
though they are the children of Heracles37, Antileon and Hippeus don‟t reflect the
importance of their father nor his heroic twinship. Most of the stories involves an
attempt to steal the right of primogeniture to the other, therefore a conflict between
the twins, In some of them the weaker twin win by deceit, but it is often the stronger
twin, especially if he was the son of a God he could have the better of the other.
Sometimes this duality reveals itself as a conflict that can be solved only through a
"choice", where a part sacrifices itself, or is sacrificed in favor of the other; or
confrontation becomes an encounter, and the parties eventually merge, rejoining in
that oneness from which they had started. Non-identical twins may have a greater
chance of surviving than identical twins, and this is perhaps due to the fact that the
twins of legend are often so physically different. The story of Romulus and Remus
seems to follow very closely the ancient customs concerning twins. all of these sets
of twin, suggest the fractious biblical story of Jacob and Esau, show how twinship
can be associated with destruction and murderous relations.
37
was a divine hero in Greek mythology, the son of Zeus and Alcmene, foster son of Amphitryon[4] and great-grandson (and
half-brother) of Perseus. He was the greatest of the Greek heroes, a paragon of masculinity, the ancestor of royal clans who
claimed to be Heracleidae (Ἡρακλεῖδαι) and a champion of the Olympian order against chthonic monsters. In Rome and
the modern West, he is known as Hercules, with whom the later Roman Emperors, in particular Commodus and Maximian,
often identified themselves. The Romans adopted the Greek version of his life and works essentially unchanged, but added
anecdotal detail of their own, some of it linking the hero with the geography of the Central Mediterranean. Details of
his cult were adapted to Rome as well.
87
3.1 GREEK, THEBAN, EGYPTIAN, CHRISTIAN AND OTHER
MYTHS
A story very similar to that one of Romulus and Remus is the story of Zeto and
Amphion. This is the story of two twins, who reigned together the kingdom of
Thebes, the story begins with one of the countless extramarital escapades of Zeus.
This time, Zeus chose Antiope, daughter of the Thebes‟king, Nitteo, a young
woman who was seduced by the God of Olympus in the guise of a satyr. Soon,
however, she discovered she was pregnant and, fearing the reaction of her father,
decided to seek asylum to Epopeus, king of the court of Sicyon, who gladly
welcomed the poor Antiope.
But Nitteo, as one can imagine did not accept his daughter‟s departure and for
this reason charged his brother Lico, to reach Antiope with the aim of inflicting her
the proper punishment. Then, king Nitteo committed suicide. Meanwhile Lico had
reached the young girl and, after killing King Epopeus, guilty of having her hosted,
brought her back to Thebes. It was during the trip that Antiope gave birth to twins,
sons of Zeus, however the slimy Lico ordered her to abandon them in the mountains.
Fortunately, here the little children were found by a compassionate couple of
shepherds who took care of the twins raising them with love.
For many years Antiope lived without a father, away from her children and
held as a slave by Lico and his wife, Dirce, until one day she managed to flee. Along
the way, then the woman ran into two young men who she immediately recognized
as her two sons, Zeto and Amphion. The little family was finally reunited and the
two boys immediately thought of avenging their mother for the vexations and
injustices suffered. From that moment, Zeto and Amphion becamethe legitimate
crown prince of the Thebes throne, and at the beginning ruled the kingdom together.
Their personalities were really different, and, this is why, the two had no reason to
hamper each other: Zeto liked hunting, action, adventure while Amphion preferred
the life of the court, he loved Muses, music and in addition was extremely talented
playing the lyre.
88
To them we attribute the building of the massive city walls, every brick
transported from the stronger Zeto, magically created a perfect bond with the
enchanting sound of the lyre played by Amphion. The latter, one day married Niobe,
by whom he had several children. But both Artemis and Apollo were angry due to
the arrogance of the woman and destroyed their the hard-won harmony and
happiness.
Gods of Olympus, in fact killed the little children of the couple, leading
Amphion to madness which then led him to kill himself. Zeto, instead, couldn‟t bear
the loss of his beloved brother and died shortly after.
Always remaining in the topic related to the most famous twins of Rome, it is
important to mention also a recent discovery in Mongolia. It is thought that a
Mongolian legend with a she-wolf and twins is even earlier than the Roman one.
A copy of a “stele” was found in a local museum. On this stele a number of
different languages (a kind of the Egyptian Rosetta Stone), were depicted, but there
was also an unexpected symbol: a she-wolf breastfeeding two twins. According to
some local people, a Roman legion came up there, but lost its way. Therefore we
could attribute to their legionaries the spread of the symbol of the Roman power over
these lands. The hypothesis could almost be certainly plausible if a she-wolf
breastfeeding the twins, in these lands, wasn‟t‟ widespread: it is the founding myth of
the nomadic people of Asia. But here is finally revealed the obscure mystery: The
twins are not two boys as the Roman ones, but two female twins. In fact, according
to the legend these two female twins were abandoned in the wood then found and
adopted by a she-wolf. She breastfed them until adulthood. One of them then married
the son of the she-wolf and their child will be Khan, that is to say, the supreme
leader. So can we assume that the Romans stole a symbol that already existed in
other cultures, but that gave importance, nobility and strength to those who held it?
There is a biblical story that follows the trend of the pre-natal contrast between
the twins, and is written in the book of Genesis 38 (Gen vs. 38 27-30 – and New
38
(from the Latin Vulgate, in turn borrowed or transliterated from Greek γζνεςισ, meaning "origin"; Hebrew:‫ ב ְֵּראשִׁ ית‬, Bərēšīṯ,
"In [the] beginning") is the first book of the Hebrew Bible (the Tanakh) and the Christian Old Testament
89
Testament, Matthew 1, 3): the story of Genesis tells that Tamar had twins in her
womb. During birth, one of them put his hand out: and the midwife tied a red thread
around his hand, saying, "This one came out first." But when he pulled back his
hand, behold, his brother came out instead. then she said, "How did you open a
breach?", and called him Peres. then came his brother, who had the scarlet thread on
his hand, and was named Zerach "(Gen 38 27-30). Zara, in Hebrew Zerah, means
"glare" of the dawn before the day; Fares, (in greek and latin Phares,) (Peres in
Hebrew), means "breach" as described in the Gospel of Matthew.
"Jesus Christ, a descendant of David, who in turn was a descendant of
Abraham. Here is the list of the ancestors of his family: Abraham was the father of
Isaac, Isaac, Jacob, and Jacob of Judah and his brothers, Judah was the father of
Perez and Zerah (their mother was Tamar) [...]. "The twins are then mentioned as
the descendants of Jesus.
Perhaps the most famous of all these events, is described in the first book ever
printed in history. The story of Esau and Jacob, that is to say, the two sons of Isaac
and Rebeccah. Right from the intrauterine life the mother heard them fight with each
other and when Rebeccah gave birth, Esau was born first, and soon after Jacob,
attached to the heel of his twin. Esau, who was beloved by his father, became a
skilled hunter while Jacob, Rebecca's favorite instead, was a man somewhat tenuous
and quiet. Jacob, received the birthright by cheating his brother Esau bartering the
birtright with a simple dish of lentils, and with the help of his mother, he gained his
father's blessing (now almost blind and at the point of death,) appearing in front of
him covered with in a sheepskin in order to simulate the thick hairy skin of Esau.
Avoiding the fury of his brother, Jacob fled and went to stay with his uncle,
Laban. he remained there twenty years, and married his two daughters, Rachel and
Leah, which the 12 tribes of Israel descended from. When God ordered him to return
to Canaan, the twins put aside old grievances, reconciled and lived loving each other
as two brothers.
Finally the last group of myths. Both twins are seen as positive figures,
although, again, one is mortal and the other immortal. The Greek Castor made the
90
decision to share his immortality with Polydeuces, while his twin brother was dying,
and they alternated periods in heaven or on earth behind the blessing of Zeus.
Known as “Dioscuri”
(L 3.12.2). The
word is formed from
the
words dios which means “god” and couros which means ”male youth”; the twins are
literally “sons of god”. There are different legends about them: according to one
tradition their mother was Leda, but Castor was the mortal son of Tyndareus, the
king of Sparta. While Polydeuces was instead the divine son of Zeus, who seduced
Leda in the guise of a swan. Though accounts of their birth are varied, they are
sometimes said to have been born from an egg, along with their twin sisters Helen of
Troy and Clytemnestra.
The two inseparable twins took part in many famous battles, including the
expedition against Athens, where Theseus kidnapped Helen from Sparta; the
expedition of the Argonauts for the retrieval of the Golden Fleece from remote
Colchis and the long fight against the sons of Aphareus (Idas and Lynceus) with
whom, they were the executors of the theft of a beautiful flock in Arcadia. This last
adventure ended badly, because at the moment of sharing the spoils Idas took most of
the herd and brought it back to his homeland, Messene. Castor and Polydeuces went
in turn to Messene with the aim of retrieving the flock. Castor was mortally wounded
during the fight, pierced by the spear of Idas, Polydeuces killed Lynceus and, when
Idas broke a rock over his head, his father Zeus intervened incinerating him with
lightning. Supporting Castor dying, in order to not be divided from him, Polydeuces
begged Zeus to kill him or even to give immortality to his brother too.
Zeus partially satisfied Polydeuces‟ plea deciding to rejoin the brothers by
allowing them to be together forever, half the time in the Hades and half with the
gods on Mount Olympus. Classical mythology describes the twins as inseparable,
bold warriors and skilled tamers of horses. The Dioscuri by the Greeks and Romans
are regarded as the protectors of men from every danger and every difficulty, both on
land and sea.
Yet Polydeuces‟s decision of not being separated from his brother ruins their
integral, physical and spiritual differences so they share “all things alike”.
91
Polydeuces, is a name that literally means “many doubles” is resolutely at one in his
decision-making in Pindar‟s account at that moment he gives up his distinctive and
unadulterated sacred qualities and embraces human togetherness he is without
“double counsel”. Here we also have an important source for the twin‟s cosmological
status as the “Gemini”. Although the Gemini constellation is made of many stars
rather than two, and the two stars called Castor and Polydeuces are in fact many light
years from one another, their visual proximity in the night sky has meant
that “heavenly” Castor and Polydeuces are considered twins of integrity, similitude
and companionship.
Even in the myth of Echo and Narcissus there are some hints related to the
world of twins, On principle there was Narcissus: a beautiful young man, the son of a
river and a nymph, who fell madly in love with his own reflection in a pond and
rejected with indignation the beautiful girls, among which Eco, who afflicted with
pain corroded herself until she became only a voice. Narcissus represents perfectly
the mythical theme of the double, a lesser-known version of the Greek myth says that
Narcissus had a twin sister, Narcisa, to whom he was deeply attached. When Narcisa
died, Narcissus, desperate, wasn‟t able to pull away from the reflection of his
reflection in a pond, in which he seemed to recognize his sister's face: for him it
represented the illusions of being able to re-establish the deep bond with her which
he had lost for eternity.
We can find twins also among the gods of Olympus, as it is the case of Apollo
and Artemis, children of Leto and Zeus: Apollo is the God of the sun and light, while
Artemis is the goddess of hunting and woods.
Twins are also involved in the creation of other types of legends, perhaps
because of their association with fertility. The Indian tribes of the Crow, Kiowa and
Shoshone have stories of twin deities created by a divine intervention that splits them
in half when they were children. According to a legend concerning creation of Incas
(tribes of Peru) there were two twin brothers, Apocatequil and Piguerao, which
emerged from two eggs. Apocatequil was probably the immortal brother.
92
In Britain, a story of twins who the battle against invading Danes for Scottish
farmers won is told. With the expansion of Christianity these twins became saints. In
the Byzantine calendar and other we find Florus and Laurus, or Frol and Lavior, as
they were known in Russia. Without any doubt the fact of being a twin in many
cultures had a deep religious meaning. In the third millennium, the Po Valley was
inhabited by the Ligurians, presumably an autochthonous population, which
occupied a large part of continental Europe. There is no trace of the ancient Ligurian
presence regardless of a legend that explains the name of a city, Mediolanum. (The
ancient name of Milan)
According to this legend, two twins defended the city from enemies attacking
from both eastern and western side. Thanks to their virtue, the Earth goddess made
them immortal, turning them into two rivers, the Olona, (west), and Lambro (east).
From the ancient name of these two rivers, Olano and Medaco, seems to derive the
word “Medacolano”, later Latinized into “Mediolanum.”
Multiple births provide an important means by which the sacred and the human
coalesce. These stories of mythological twinning may have formed an important
means by which the human and the sacred realms were imagined to mingle, placing
twins as transitional figures that mediate the otherworldly nature of mythic tales and
the human realities of those that consumed, retold and adapted these stories. Many of
these stories feature twins that are on the move, taking flight, actually flying, in the
stars. Whether grounded or airborne, the sacred aspect of twins is a recurring feature
of many different myth-making traditions.
93
4.
TWINS IN LITERATURE
Besides mythology, literature has often used twins for comical situations that
can obviously be drawn through misunderstandings and mistaken identities. the Latin
writer Plautus was the first to write a play called Menaecmi and created the prototype
of the so-called comedy of errors. The comedy, in a very animated look, is focused
on a very simple event: the dismay and kidnapping of Menaechmus and the various
vicissitudes that allow the twins to meet for the first time and come back together to
their homeland.
This comedy became very popular and inspired among others Dovizi Bernardo
da Bibbiena, a member of the Church, as well as Cardinal and author of Calandria
(1513), another comedy composed on five acts, characterized also by
misunderstandings of two twins (Lydian and Santilla a male and a female,) and also a
series of disguises and recognitions.
The theme of confused twins has become so widespread that even the
illustrious Sir William Shakespeare and many other writers not only of the “Bel
Paese” undertook: (for example The Comedy of Errors and Twelfth Night or what
you will). The Comedy of Errors is one of Shakespeare's earliest comedies. It is
believed that Shakespeare wrote it between 1589 and 1594. This is the shortest and
the most grotesque among his works. The Comedy of Errors tells the story of two
pairs of identical twins separated at birth and raised apart. Antipholus of Syracuse
and his servant, Dromio of Syracuse, arrive both in Ephesus, which we discover is
the city in which live their twin brothers live. When the two Syracusans met friends
and families of their twins, a series of mishaps begin based on mistaken identities
leading to scuffles, almost incestuous seductions, the arrest of Antipholus of
Ephesus, accusations of infidelity, theft, madness and demonic possessions.
The "Twelfth Night or what you will," rather is the story of twins who
resemble a lot , Viola and Sebastian, who were separated because of a shipwreck
around the Illyria coast. Viola wore men's clothing and changed her name to Cesario,
and worked as a page boy by the Duke Orsino. she will eventually fall in love with
94
her master who instead doesn‟t love her, but loves the Countess Olivia, who in turn
falls in love with the beautiful page boy Viola/Cesario. Furthermore, the arrival of
Sebastian complicates the situation by placing the groundwork of its dissolution. In
fact, Olivia falls in love with Sebastian, and Orsino, discovering the true identity of
his page, finally decides to marry Viola.
We can find three Italian comedies in twin literature. "The two Venetian
Twins" in 1750 by Carlo Goldoni, inspired by Plauto39, which sets in contrast two
twins, Tonino and Zanetto. Zanetto, is in fact, the silly twin, Tonino, instead is the
talented twin, with constant references to the ideal "cortesan" personifies the typical
of the bourgeoisie that was found in Goldoni. This play, as suggested by the same
characters, shows the tendency of the author to a less approximate and superficial
study: here some beloved masks of the Italian theater scene such as Harlequin,
Columbine, Balanzone, Rosaura, Florindo and many others are found.
The theme of twins in literature took on an unusual development in three
novels of the twentieth century much closer to our current time. The first two novels
were written by Antonio Tabucchi40: Piazza D‟Italia (1975), is the story of a family,
particularly of strong men and women, with strong beliefs and ideologies entrenched
in their head, their heart and their blood. It also represents a part of Italy‟s history,
whose protagonists Plinio and Esterina have four children, two sets of twins: Quarto
and Volturno, Anita and Garibaldo. (a clear connection with the historic period of
Italian unification) Quarto is a smart, brilliant guy, a perfect “Don Giovanni”, while
39
Titus Maccius Plautus (/ˈplɔːtəs/; c. 254 – 184 BC), commonly known as "Plautus", was a Roman playwright of the Old
Latin period. His comedies are the earliest surviving intact works in Latin literature. He wrote Palliata comoedia, the genre
devised by the innovator of Latin literature, Livius Andronicus. The word Plautine refers to both Plautus's own works and
works similar to or influenced by his.
40
Antonio Tabucchi (September 24, 1943 – March 25, 2012) was an Italian writer and academic who taught Portuguese
language and literature at the University of Siena, Italy.Deeply in love with Portugal, he was an expert, critic and translator of
the works of Fernando Pessoa from whom he drew the conceptions of saudade, of fiction and of the heteronyms. Tabucchi
was first introduced to Pessoa's works in the 1960s when attending the Sorbonne. He was so charmed that, back in Italy, he
attended a course of Portuguese language for a better comprehension of the poet. His books and essays have been translated
in 18 countries, including Japan. Together with his wife, María José de Lancastre, he translated many works by Pessoa into
Italian and has written a book of essays and a comedy about the writer.Tabucchi was awarded the French prize "Médicis
étranger" for Indian Nocturne (Notturno indiano) and the premio Campiello, and the Aristeion Prize for Sostiene Pereira. In
later life he was mentioned as a contender for the Nobel Prize in Literature, a feat he never achieved.
95
Volturno is just the opposite, a taciturn and a little strange individual, curiously in
this novel we go back to the myth of the opposite personalities of twins.
The second novel of Tabucchi, is “Il piccolo naviglio” (1978), and has some
common characteristics with the first novel, In fact, the history is intertwined with
little personal stories, the unreal component is constant, the names of the characters
are repeated, and the epilogue connects to the beginning of the novel. This novel has
sets of twins too, Maria and Anna and their brothers Quinto and Sesto. The two
sisters resemble each other very much and spend their lives in extreme symbiosis to
the point that nobody will know who fell in love Corrado and when one of the two
had a baby girl, to whom the name of Marianna will be given, nobody will ever find
out who is her natural mother. In this novel we can find again the criteria of both the
splitting of personalities and its ambiguity with some funny tragicomic shades.
The third noteworthy novel of twentieth century is “The island the day before,
a historical novel by Umberto Eco published in 1994. It is the story of a 17th-century
Italian nobleman, Roberto della Griva, who is the only survivor of a shipwreck
during a fierce storm. He finds himself washed up on an abandoned ship in a harbor
through which, he convinces himself, runs the International Date Line. Although he
can see lands, his inability to swim leaves him isolated and he begins to reminisce
about his life and his love. He becomes obsessed about his allegedly evil twin
brother, who is split from his own personality through a process reminiscent of the
doppelganger effect, and thus accusing him of all the bad things that happened in his
life. The brother takes blame mainly for his bad choices and is present to sweeten the
disappointments of life. Through this deep thought he becomes convinced that all his
troubles will end, if only he can reach the land. Roberto lives his story all played on
the memory and waiting to land on an island which is not too far.
After research I will mention three contemporary novels. The first is The
second is the second novel by Canadian novelist and screenwriter Lori Lansens. That
is to say “The Girls”.It was first published in 2005 by Knopf Canada. In Italy it was
published by Mondadori in 2008. The girls are Rose, (the strongest and determined
of the two) and Ruby, the beautiful and fragile, two conjoined twins linked at the
side of the head, with separate brains and bodies. Born in a small town outside
96
Toronto in the midst of a tornado and abandoned by their unwed teen mother two
weeks after their birth in the summer of 1974, the girls are cared for by Aunt Lovey.
She raises them in Leaford, Ontario, where, at age 29, Rose, the more verbal and
academic twin, begins writing their story. They are at the same time known to be the
longest conjoined twins living in the world.
They grow well in a multitude of difficulties comforted by the love of Aunt
Lovey, a nurse who refuses to see them as deformed or even disabled and decided to
generously take them up for adoption together with her husband Stash. There are
many things that the girls can‟t do, but achieve what is difficult and complicated for
any couple of conjoined twins: living their life in full force. They believe in good
values especially in friendship, chasing dreams and fall in love, each in its own and
personal way.
Their existence is really amazing and fascinating. Rose loves literature and
dreams to become a writer. Ruby insists to become an active part into the narration,
revealing a romantic and cutesy soul. The novel is told from two viewpoints: that of
Rose and that of Ruby, and Lori Lansens. It shows both linguistic skill and a gift for
observation, Lansens's Rose evokes country life, including descriptions of corn and
crows. The writing style is quite good and almost makes us forget that the
protagonists are conjoined, however, the final part leaves some question marks and
above all a particular question that often arises among Lori‟s readers: “do the two
conjoined girls really exist or are their writer‟s immagination?”
The second book I've chosen is "The Memory Keeper's Daughter" written by
the American writer Kim Edwards, a professor of English Literature at the University
of Kentucky, author of a collection of stories which has won numerous and major
awards, the novel was published by Viking Press in June 2005 and in Italy instead by
Garzanti Books, in 2007 where he enjoyed great success with the public. The novel
gained great interest via word of mouth in the summer of 2006 and placed on
the New York Times Paperback Bestsellers List. The novel was adapted to
a television film and broadcast on Lifetime Television in April 2008. The novel is set
in Lexington, Kentucky, in 1964. Sometimes we find ourselves at some very
97
important junctures that could change forever the course of events and things, of our
choices. This just happens to David, a doctor and husband of Norah who is pregnant.
Another surprising event is in store for David and Norah when not one but two
babies are born. They weren‟t expecting twins. The first baby is a healthy boy, but
when the second baby emerges, a girl, David notices the indicatory signs of Down
Syndrome. The novel is settled in the 60s and the public opinion is still struggling to
accept Down Syndrome. David panics. He has been raised with a sibling with a
diseased heart, and this is why he doesn‟t want his wife to go through the same
burdens his mother experienced in raising a chronically ill child. David thinks a
Down Syndrome child will have a weak heart and will die prematurely and believing
that it is the right thing to do tells his nurse, Caroline Gill, to take the baby girl to an
institution outside of town and leave the baby there. When his wife awakens after the
delivery, David tells her that the baby girl has died. These are the popular choices,
the famous crossroads, the famous bets that have the strange and magical power of
changing our life, and this choice will forever change David, as a father and as a
man.
The book deals with issues without any doubts full of human nature and
extremely delicate: the burden caused by the birth of a disabled child, the strenuous
choice of abandoning this disabled child, a sense of inadequacy that comes knocking
constantly at your door and never leaves you alone, without forgetting the pain
perpetually alive; see resurfacing the old torments, while you are impotent
witnessing the complete disintegration of your family. When you feel trapped in their
own anxieties that tend to show with attitudes sometimes repulsive, and apparently
without a logical thread.
In 2008 Paolo Giordano
41
an Italian novice and a young physics graduate,
wrote his first novel entitled "The Solitude of Prime Numbers", which lead him to
become the youngest Strega Prize winner. He also won the Campiello Prize and it
41
Paolo Giordano (Turin, 19 December 1982) is an Italian writer who won the Premio Strega literary award with his first
novel The Solitude of Prime Numbers.
98
became the best sold novel in 2008 and has been translated into many foreign
languages.
The plot is quite simple and engaging. The name of the male protagonist is
Mattia Balossino, a boy with superfine intelligence, but also introverted and
sometimes grumpy; she is Alice Della Rocca: they are linked by a circumstance of
childhood pain. " close to each other, almost neighbors, like prime numbers. A prime
number can only be divided by itself or by one. Alice has been crippled in a
childhood skiing accident, Mattia is consumed by guilt after playing an unintended
but key role in his twin sister‟s disappearance. Upon meeting in their early teens,
they develop a frequently uncomfortable yet enveloping friendship. What follows is
a beautiful and affecting account of the ways in which seemingly inconsequential
decisions reverberate so intensely as to change a life forever. Alice suffers from a
particular form of chronic anorexia, whereas Mattia suffers from self-mutilation. And
the real friendship between them will never become concrete, but will remain
immersed in a tenuous and embarrassed complicated relationship of an intellectual
nature.
Alice is married but sterile, her marriage will be a brutal failure, Mattia will get
success as a university researcher abroad, and the two prime numbers will have the
opportunity to meet again and perhaps beyond that wall that always kept them apart.
But they understood, that they themselves are just like twin prime numbers. The
twin prime numbers (2760889966649 represents Mattia while 2760889966651 is
Alice‟s) are lonely and isolated, but close to each other as they are separated by a
single number. Here is the solitude. The solitude of prime numbers.
Mattia suffers from a irreversible and uncommon worry: the worry of having
such acute and excruciating relationships without being capable of giving them a
name... Surrendering completely to someone else means losing a part of yourself. If
you prevent others to enter your heart, no one will ever hurt you and make fun of
you, with the stupid belief that you are a weak... we never had time to figure it out
and then we are forced to suffer the consequences
99
Even though in my heart, I hope that what Paolo Giordano wrote can be true,
“the love of those we don’t love is deposited on the surface and quickly evaporates
from there.” This novel by Giordano is not a simple, jumble, visionary and fictitious
story, but the other side of the coin, the other page of life, the less labeled, the less
happy, and the less blatant. And in my opinion this is the source of his success.
100
5.
TWINS PSYCHOLOGY AND STUDIES
5.1 NATURE VS NURTURE
Twins have been confusing humanity since the beginning of times, almost as if
they were a divine prank aimed at undermining our sense of individuality in the
world. Despite the burst of twin scholarship in recent years, they continue to
confound science. One reason is that nature provides some experimental models for
researchers to compare. How and why twins occur is still a mystery; perhaps, as
many as scientists believe, it is a sort of marvelous birth defect. In any case, identical
twins occur in about 3.5 of each 1000 births, a random figure. Some identical twins
behave so similar that they seem to be one and including personality. A study of
twins that reared apart, yet almost identical, suggests that our destiny is already set
since the day of our birth. In the past, numerous studies of twins have already been
carried out, but to this day the twin researchers could not satisfactorily resolve the
crucial question properly: if our abilities, personality traits and attitudes are more
genetically determined, which are those instead significantly influenced by the
environment?
Twin studies have always excited political reactions. Sir Francis Galton,
Charles Darwin‟s cousin invented what is called the “classic twin method”. Galton
was an explorer and geographer who spent several years among the tribes of
southwest Africa, where he made the first attempts to compare intellectual abilities
between black tribesmen and European colonizers. The chart he created in 1869 in
order to show the distribution of mental ability among Africans and English
anticipates the disparities that have been so much a part of the recent public debate in
the United States Among Galton‟s other contributions to social science there is the
word-association test. His study of twins, however, was his most important legacy,
from which the science of behavioral genetics was created. He accurately supposed
that twins who didn‟t strongly resemble each other were no more genetically alike
than ordinary brothers and sisters. He argued that traits that were more similar for
look-alike twins than for twins who didn‟t look alike were inherent.
101
He wrote in 1875:
“The twins who closely resembled each other in childhood and early youth,
and were reared under not very dissimilar conditions, either grow unalike through
the development of natural characteristics which had lain dormant at first, or else
they continue their lives, keeping time like two watches, hardly to be thrown out of
accord except by some physical jar. Nature is far stronger than nurture within the
limited range that I have been careful to assign to the latter.”
Von Bracken (1939) has even argued that no form of equality is due to
hereditary factors: all would depend on the tendency to uniformity. This view, shared
by a few other authors, has been discussed and rejected by Zazzo instead. That
"tendency to uniformity” that von Bracken opposed to hereditary factors, is
endogenous, then hereditary can‟t be understood in other ways except as a strength
of the genetic. It seems quite absurd to deny precisely, in the construction of the
personality, the influence of genetic factors, as well as it seems absurd to deny the
influence of exogenous, behavioral factors, prompted by the environment.
The studies of Zazzo led to many other study groups. A very interesting Italian
work, coordinated by Prof. Umberto Castiello of Padua was recently published in the
journal "PLoS ONE", in which he describes the results of the observation, using a
four-dimensional ultrasound, of five pairs of twins.
An equivalent ability to control movements in pregnancies with single fetuses
was observed in more advanced gestational age of at least eight weeks compared to
the unborn twins. It would therefore appear from these preliminary outcomes that the
twins establish a real physical contact with attempts to caress and cuddle each other,
a contact that goes beyond the fortuity due to the spatial proximity that must be
maintained during pregnancy, with a precise organization of motoric functions.
102
The Minnesota Studies
The Minnesota Twin Registry started in 1983 on the premise that all human
research is more interesting and informative if twins take part in it. Its original target
was to create a registry of all twins born in Minnesota from 1936 to 1955 to be used
for psychological research.
The Minnesota Twin Study of Adult Development began in 1986 to identify
what causes individual differences in aging.
Thomas Bouchard 42 of the University of Minnesota carried out the most
famous research on genetic influences in humans. He studied identical twins who
were separated at birth and raised by different families, Bouchard could see which
similarities might emerge despite a different family environment. These similarities
might be those that are heavily influenced by genetic inheritance of a person.
What was exactly Bouchard's research? How did it start?
Bouchard's data set was unique, probably a one-time event in history, because
modern adoption agencies no longer break up sets of identical twins.
In 1979 Professor Bouchard was sitting in his office at the University of
Minnesota, where B.F. Skinner did his landmark work on behaviorism, when one of
his graduated students came in with a copy of the Minneapolis Tribute. “Did you see
this fascinating story about these two twins who were reared apart? You really have
to study these. You know, you talk about separated twins in your course.” The story
was that one of Jim Lewis and Jim Springer, the most famous identical twins, who
raised apart.
1)
Both twins are married with two women named Betty and
divorced from women named Linda.
42
Thomas Bouchard (born October 3, 1937 in Manchester, New Hampshire) is a professor of psychology and director of the
Minnesota Center for Twin and Adoption Research, University of Minnesota. Bouchard received his Ph.D. from the University
of California, Berkeley in 1966.
103
2)
One has called his first son James Alan while the other named
his first son James Allan.
3)
Both twins have an adopted brother whose name is Larry.
4)
Both gave their pet dog the name "Toy."
5)
Both had some law-enforcement training and had been a part-
time deputy sheriff in Ohio.
6)
Each did bad in spelling and well in math.
Perhaps it was all a series of weird coincidence, on the other hand, it might be
the riddle of existence itself, the mystery of how we become the people we are. The
subject of twins reared apart was familiar to Bouchard, who is a tall, shambling man,
with an open florid face and bright blue eyes under tangled white brows. Since he
came to Minnesota in 1969, Bouchard had been teaching a course in individual
personality, vocational interests, values, and mental abilities. Twin studies are the
very foundation of this branch of psychology. Not all universities offer these kind of
courses, in part because race, gender and class differences are closely compared,
which arouses passionate debate over whether such differences are genetic or
environmental. His own studies about intelligence had drawn him increasingly into
the center of controversy, but it turned out that he had an appetite for intellectual
fight. Bouchard immediately invited Jim Lewis and Jim Springer to the university for
tests. Within an hour Bouchard excitedly persuaded the university officials to
provide some grant money to study the Jim twins, and he vowed to “beg, borrow or
steal and even use some of my own money if I have to” for the rest of it.
Oddly enough, the degree of similarity between them didn‟t seem to be
positively correlated to their age at separation: those twins like the two Jim, who had
been separated early tended to be even more similar than those who had been
separated later. Oskar Stohr and Jack Yufe. Separated from his twin six months after
their birth in Trinidad, Oskar was brought up as Catholic in Germany by his
grandmother and joined the Hitler Youth. Jack grew up in the Caribbean, was raised
as a Jew and lived for a time in Israel. However, despite the stark contrast of their
lives, the twins were reunited in their fifth decade. While Oskar was preparing to
become a member of the Hitler Youth, Jack was exploring his Jewish identity. At the
104
age of sixteen he was sent to Israel to work in a Kibbutz. He later served in the Israeli
navy. In 1954, he decided to emigrate to the United States, and remained in Munich
to meet his brother for the first time since their separation.
It was hard for them to communicate, because Oskar only spoke German,
whereas polyglot Jack spoke English, Spanish, some Yiddish and Hebrew but not
German. Both were wearing wire-rimmed glasses and had mustaches. They shared a
lot of idiosyncrasies: they liked spicy foods and sweet liqueurs, are distracted, have
the habit of falling asleep in front of the television, think it's funny to sneeze in a
crowd of strangers, flush the toilet before using it, read magazines from back to front,
immerse buttered toast in their coffee, their personality profiles were strikingly
similar, however, despite the fact that they had been raised in such opposing cultures.
Bouchard professed himself struck by the characteristics in their mannerisms, the
questions they asked, their "temperament, the way they do things, similarities that
were all the more surprising because Oskar was raised entirely by a woman while
Jack had grown up with his father." Early in the Minnesota study, Bouchard also
achieved result indicating that separated twins were sometimes more similar than
twins raised together. Separated twins who were separated later or who have spent
more time together have no more difference in their IQs than those who were
separated at birth and have practically never met.
Behavior geneticists have spent the last thirty years waging a war against the
environmentalist belief that people are basically alike, and are made different only by
their families, their school, the traumas of living through their environments, in other
words. Now, after decades of persuasive twin studies showing how similar identical
twins are to each other, even when they have been raised in separate families,
behavior geneticists must face the question of why identical twins should differ at all.
They have the same genes, and studies have shown again and again that the influence
of common family background on intelligence, personality, and behavior is modest
to negligible for most measureable traits. And instead identical twins differ from
each other, often quite in a stunning way. For instance, several studies have shown an
identical twin who is homosexual stands a fifty percent chance of having a gay twin.
But if homosexuality is genetically determined, why wouldn‟t the chances be closer
105
to one hundred percent? Does the environment play a role after all? And if so how?
What is the environment that affects us and makes us different from each other, and
different, in some respect, from ourselves, the selves we might have been if genes
alone control who we are?
What determines who we are? It isn‟t easy as we think. There are more factors
to be considered. For example: do the twins have the same experiences in their life?,
did the other gather the same? How are distorted the outcomes when twins fill out
questionnaires themselves instead of others? How do the similarities change over
time? In order to investigate questions like these, Riemann and his colleagues led in
1995, a study at the University of Bielefeld: 300 pairs of twins were interviewed one
day, and they were all asked the same questions, the answers were then observed and
tested.
The outcome is: the personality of the twins was genetically determined to 41
percent. The environment in which the twins lived, influenced about a quarter of the
personality. Nearly one-third could be attributed to the different friends, different
jobs or personal experiences, the so-called specific environment. The differences in
identical twins may turn out to be more informative than their similarities. Perhaps
there is a mysterious element in your new way of conceiving twins, you may have
always thought there was something incomplete in your life that now is resoundingly
answered and fulfilled. The power of this widespread fantasy is a testament to how
much we long to be understood on a deeper level than ordinary love and friendship
can provide.
Without any doubts it is exhilarating to discover another individual who is
uniquely able to understand you, who seems to anticipate your thoughts before you
even form them. But at the same time, seeing yourself replicated is a shocking
confrontation with the definite nature of who you really are. It is much easier to see
those limitations in others, but in your identical twin you end up seeing the reflected
limitations in yourself. You see how nature has shaped you. Of course, it‟s not you
but it is a human approximation. After you‟ve explored the variety of ways that you
are alike, it is the differences between you that capture your attention. Perhaps that is
a way of holding on to your separateness, your particular identity. Who are you now?
106
You are simply yourself. You might even change everything about your identity, but
you can‟t change your awareness of yourself as a separate being. The imagined twin
that we carry on in our minds is not only an idealized partner in the experience of
being who we are, he is also a means of escape from the life we are living. Twins
have often told us that theirs is the most precious relationship imaginable, the closest
experience one can have of being with another. Just by being twins, they have been
able to reveal many answers to the mysteries of existence. But they also show us that
no matter how temptingly alike we may be, no one crosses the boundary between
being alike and being the same. We might, as in this fantasy, be able to exchange our
lives, but we can‟t exchange ourselves. There is no escape from being the people we
were born to be.43
43
Twins and What they tell us about who we are-Lawrence Wright-pag.11-12-43-45-53-54-55-122.
107
6.
JOSEPH MENGELE TWINS’
EXPERIMENTS IN AUSCHWITZ
The notorious doctor of Auschwitz, Josef Mengele, is an enigma of the
twentieth century. Mengele's handsome physical appearance, fastidious dress, and
calm behavior greatly contradicted his attraction to murder and repellent
experiments. He was apparently an
excellent student, who obtained a
medical degree and a doctorate in
physical anthropology from the
University of Munich, graduating with
the highest honor. He was a man of
broad learning, as well as a highly
decorated private and an outstanding
medical officer who had performed
with huge courage on the Russian
front. He was wounded during the
fight, and this is why he came directly
from the front to Auschwitz. He was a
charismatic man who inspired
overwhelming fear, not only among the
German guards, few of whom had any
war experience, but also among the
inmates, whose lives were basically in
his hands. Mengele, as he learned
while working for Professor Otmar Freiherr von Verschuer, believed that twins kept
these secrets. Auschwitz seemed the best location for such research because of the
large number of available twins to use as specimens.
When the trains that were emptying the ghettos of Poland and Hungary arrived
at Auschwitz at dawn each morning, bringing 10.000 inmates a day, Mengele was
often the first person the inmates noticed, standing on the ramp in his Nazi uniform
108
with an Iron Cross on his chest, smelling of eau de cologne and whistling a Strauss
waltz. Many remembered how cheerful he greeted the new arrivals and separated
them into lines into right or the left, leading to immediate death or slavery. He was
always looking for genetic anomalies: dwarfs, hunchbacks, and Jews with what
Aryan features. Twins, however, were his “obsession”. The guard would race
through the incoming refugees calling out for twins in various languages. When he
found out a pair of twins, Mengele would push through the crowd, his face so
distorted with eagerness that the new arrivals were struck by his expression. His
selection‟s criteria were sufficiently vague that several siblings posed as twins,
rightly guessing that it might be their salvation, at least temporarily. The twins were
kept in separate barracks next to the crematorium. Mengele divided the twins by
gender, although some of the younger opposite-sex twins were allowed to stay
together in the girls‟ barracks. Unlike others members of the camp, the twins were
allowed to wear their own clothes and some were allowed to keep their hair. About
3000 twins would pass through Auschwitz. They were called “Mengele‟s children”,
although at least one set of twins were seventy years old. The terrible doctor brought
silk dresses for the girl twins and white trousers for the boys; he patted and played
with them and gave tem chocolates and candy; he organized football matches with
twin teams. The twins were then tattooed. They were given a number from a special
sequence. The twins for their part, called him “Uncle Mengele,” or more intimately
“Uncle Pepi”. The twins were naked as Mengele weighed them and made endless
physical measurements.
He took frequent X-rays and bled the children almost every day. Sometimes he
had to take the blood from their necks when the veins in their arms were no longer
productive. He seemed to be fascinated with eye and hair color, and he injected
various chemicals into twins‟ eyes to see if he could turn them blue. He transfused
blood from one twin to another. He sterilized some female twins and castrated the
males, in what has probably been an attempt to change their gender. Some twins
were kept in isolation; on other he performed atrocious surgeries without anesthesia.
Some were starved to death or deliberately exposed to epidemic diseases; he
poisoned one pair and recorded how long it took them to die, with the apparent
object of determining if there was any difference in their resistance. A pair of
109
opposite-sex twins, one of whom was hunchbacked, were stitched together back to
back. The twins believed, with good reason, that these excruciating experiments
could at least keep them away from the ovens. He killed with his hands a vast
number of twins with chloroform injections to the heart as they lay on the dissecting
tables. He then opened their bodies, scrupulously comparing their organs to one
another. His enthusiasm for this research was apparently limitless; he worked until
late and even spent Sundays in his office to put his record in order. He seemed to
realize that his research opportunity was a limited one, and this knowledge spurred
him into feverish, sleepless activity. Among the approximately 3000 twins in
Auschwitz only 157 survived Mengele‟s curiosity. There is an interesting question to
pose to the attention of public opinion, give the Nazi attachment to genetic
predeterminism, the question is: whether Mengele could have been a good scientists
and a decent human being in another political environment. Was he born to be a
monster? Or did he simply adapt to a monstrous historical period? This will be
judged by posterity. My answer is definitely that he was a criminal and a terrible
child murderer and this is enough.
44
44
“Twins and What they tell us about who we are”-Lawrence Wright-pag.18-19-20-21.
110
CONCLUSION
Identical twins are certainly a very special biological combination. As already
stated earlier, it is very difficult for anyone who is not a twin, to fully understand the
deep loving bond that ties two lives conceived and came to the world at the same
time. Two or more lives which share (in some cases) the same DNA, the same love
of parents, the same room, the same toys and much more. Again as already
mentioned in the introduction, I wanted to delve myself into this amazing world of
which now even more after some studies and research I carried out for the
completion of this thesis, I feel an essential part of it. The relationship between twin
siblings is the outcome of a forced and unintended intimacy. The common memories,
the moments of complicity, the shared wellness often alternated with rivalry,
jealousy, and quarrels. Siblings, even if they are twins or not, play an important role
into the creation of personality regardless of the competition for parents‟ love. A
brother or a sister is the one in which at certain moments, we can identify ourselves,
while at times we tend, differ, compare and measure ourselves with.
The birth order doesn‟t affect the character building in a deterministic way as
each child is unique; but the position it engages in the family can affect the
relationships a brother establishes with his parents and siblings. In order to
understand the differences between siblings, as evidenced by a study on twins
(SATSA), the genetic idea has had a tumultuous passage through the twentieth
century, but the prevailing view of human nature at the end of the century resembles
in many ways the view we had at the beginning. That is to say that people are largely
responsible for their circumstances in life, and that circumstances don‟t dictate so
much the outcome of a person‟s life as they reflect the inner nature of the person
living it. Twins have been used to prove a point. And the point is that we don‟t
become. We are.
I confess that I am extremely happy and satisfied by the fact that I have chosen
this topic, unlike what may seem a topic that encompasses a breadth of impressive
themes; ranging from mythology up to history, art, literature, science including the
paranormal, to advertisements and the fashion industry. The thing that also drove me
111
above all is the deep and indelible ties with family and affection that exists between
two or more individuals of multiple births, and also because I am fortunately or
unfortunately (it depends on your point of view) a kind of person always looking for
romanticism and feelings in all things, and this is why I couldn‟t for any reason be
indifferent to this beautiful world.
I tried (and I hope that I succeeded in my target) to cover many topics in this
thesis and at the same time I hope that it has increased at least minimally curiosity
with anecdotes, history and the other things I wrote. I focused on mythology and
literature, being also very passionate of books, , in the hope that this work could be
useful for those who have always been fascinated by the life of two individuals born
during the same birth. And finally it is only right for me to say one thing: being a
twin means to be otherwise identical in love, in joy and in feelings, which are the
only things that make us feel alive. This is why I really want to dedicate this thesis
to my sister Martina to whom, I am fortunate to see myself in her eyes every day and
to my twin brother Francesco, who can‟t unfortunately, look at me in the eyes but I'm
sure he is watching us from haven and I hope that he can be proud of his twin
siblings Luca and Martina.
112
DEUTSCHER TEIL
113
EINFÜHRUNG
Die Liebe zwischen Zwillingen überwindet alle Hindernisse. Zwillinge sind
seit jeher zusammen: Sie teilen nicht nur die Gebärmutter, sondern auch alles andere,
was danach kommt. Niemand kann behaupten, eine andere Person besser zu
verstehen, als die Zwillinge es tun. Wenn sie erwachsen sind, können sie getrennte
Leben führen, aber viele entscheiden sich dagegen, weil keine andere Form der Liebe
das tiefe gegenseitige Verständnis, das sie verbindet, ersetzen kann. Eine besondere
und unantastbare Bindung scheint sich fortzusetzen, selbst wenn die Zwillinge eine
räumliche Trennung erfahren. Diese Ansicht vertritt Dr. Alessandra Piontelli.45 Sie
hat wie viele ihrer Kollegen dieses spezielle Thema, das uns immer wieder fasziniert
und unsere Neugierde unaufhörlich weckt, behandelt. Wie auch Galton, Von
Bracken, Luigi Gedda und andere hat sie sich intensiv mit Studien über Zwillinge
beschäftigt, ohne dabei die Studien ihrer Vorgänger zu ignorieren.
Ein Kind ist zweifelsohne eine wundervolle Erfahrung für die meisten Eltern.
Und Zwillinge bedeuten oft doppelte Freude für die Eltern. Laut Statistik
beschrieben 71% die Geburt von Zwillingen als ein einzigartiges und
außergewöhnliches Ereignis; 67% erleben die Geburt der Zwillinge als ein größeres
freudiges Ereignis, als sie sich es jemals hätten vorstellenkönnen – trotz der
ständigen Müdigkeit, der Unordnung im Haus, der Erschöpfung, wirtschaftlicher
Fragen und nie ausreichender Zeit, die die Kehrseite der Medaille darstellen. Mit
anderen Worten: Das Leben mit Zwillingen ist ein „wunderbarer Wahnsinn“. Dies ist
die Auffassung von AMAPAMU.46
Ich habe mich für diese Thema entschieden, weil ich eine zweieiige
Zwillingsschwester namens Martina habe. Eigentlich sollten wir Drillinge sein, doch
leider verstarb Francesco kurz nach der Geburt. Des Weiteren möchte ich auf die
45
Sie ist eine italienische Psychiaterin, Neurologin und Psychoanalytikerin, die in der Abteilung für Maternal-Fetal Medicine
an der Universität von Mailand arbeitet. Sie ist auch Autorin des Buches „Twins in der Welt - Mythen und Realität“.
46
Die AssociacionMadrileña de Padres de Parto = Madrid-Vereinigung von Eltern von Zwillingen und Mehrlingsgeburten.
114
Gefühlswelt, der Zwillinge ausgesetzt sind, näher eingehen. Alle Schriftsteller,
Psychologen, Wissenschaftler, Psychiater und alle anderen, die sich entschieden
haben, die fantastische Welt von Zwillingen zu erforschen, sind für mich von
größerem Interesse, als man es sich vielleicht vorstellen mag. Ich bin davon
überzeugt, dass der Kontakt mit Zwillingen sowie den Eltern von Zwillingen eine
Bereicherung für uns alle darstellt. Je mehr ich weiß, desto mehr bin ich ein Teil
dieser Welt und desto mehr bin ich davon überzeugt, dass das Leben mit einem
Zwilling etwas Besonderes ist. Das Leben von Zwillingen ist oft leichter, weil es
weniger anfällig für Einsamkeit ist. Es hat aber auch etliche Nachteile: Starkes
Konkurrenzverhalten und Identitätskrisen trüben oft die Harmonie zwischen den
Zwillingen.
In meiner Diplomarbeit untersuchte ich verschiedene Texte und Artikel und
insbesondere zwei Bücher, die meine besondere Aufmerksamkeit erregt haben:
„Zwillinge ... und jetzt?“ von CoksFeenstra47sowie „Zwillinge. Gene, Umwelt und
das Geheimnis der Identität“von Lawrence Wright sind die beiden Werke, auf die ich
vertieft eingehen werde. Ich habe das letzte von Wright im Original in Englisch
gelesen, um die Nuancen und Feinheiten besser zu verstehen. Es hat auch zahlreiche
Preise gewonnen und wurdeaußerdemvon der New York Times als ein
außergewöhnliches Buch beschrieben. Es ist viel mehr als nur ein Buch über
Zwillinge, nämlicheine Analyse über das Innenleben von Zwillingen.
Hier noch eine letzte Bemerkung, die ich als sehr wichtig erachte: Laut einer
niederländischen Studie sind 85% der Zwillinge glücklich, einen Zwilling an ihrer
Seite zu haben, unabhängig davon, ob es sich hierbei um einen eineiigen oder
zweieiigen Zwilling handelt. Im fortgeschrittenen Alter hat Jemand sein Leben mal
mit den folgenden Worten zusammengefasst:
47
Sie ist eine niederländische Psychologin und Mutter von drei Kindern. In ihrem Heimatland hat sievor allem Kinder in
schwierigen Situationen behandelt und arbeitetein Kinderkliniken und Heimen für Frauen, die Opfer von Gewalt geworden
sind. Später zog sie nach Spanien, wo sie verstärkt ihrer Arbeit als Beraterin, und hier insbesondere gezielten Fragen bezüglich
Zwillingen und deren Ausbildung innerhalb der vorher genannten Madrid-Vereinigung der Eltern von Zwillingen und
Mehrlingsgeburten (AMAPAMU) nachging.
115
„Ein Zwilling zu sein bedeutet für mich das Doppelte an Freude und die Hälfte
an Sorgen.“
Ich stimme ihm von ganzem Herzenzu.
116
1. DIE WELT DER ZWILLINGE.
1.1DAS PHÄNOMEN DER ZWILLINGSSCHWANGERSCHAFT
Immer häufiger sehen wir Eltern mit zweisitzigen Kinderwagen auf bzw. in der
Straße. In den letzten 20 Jahren sind Zwillingsgeburten in eindrucksvoller Weise
gestiegen. Versuchen wir jetzt, die Gründe einer so großen Zunahme zu analysieren!
Heutzutage neigen Frauen zu einer späteren Mutterschaftszeit. Früher wurde
man um die 20 Mutter; häufig entscheiden heute die Frauen um die 30, eine solche
Erfahrung zu machen. Je später der Zeitpunkt, umso größer ist auch die Möglichkeit
eines doppelten Eisprungs. Um es besser in Ziffern auszudrücken: Bei einer 30-35jährigen Frau ist die Möglichkeit, eine Zwillingsschwangerschaft zu haben, dreimal
so hoch wie bei einer Frau unter 20 Jahren.
Andererseits nimmt die weibliche Fruchtbarkeit im Laufe der Jahre ab.
Deswegen gibt es immer mehr Frauen, die sich für eine künstliche Befruchtung
entscheiden. Außerdem ist in den letzten Jahren auch die Anzahl von Paaren mit
Fruchtbarkeitsproblemen gestiegen. Schätzungsweise leidet eins von 6 Paaren unter
diesem Problem. Die Gründe hängen einerseits vom Alter der Frauen ab, andererseits
spielen Umwelt- und Ernährungsfaktoren eine Rolle. Ferner sind durch die
Verwendung von Befruchtungsstimulatonstechniken die Möglichkeiten für eine
Zwillingsgeburt gestiegen. Ohne diese Techniken ist eine Geburt von 80 eine
Zwillingsgeburt, mit ihnen eine Geburt von 50.
Wie schon vorher gesagt, versteht man unter Zwillingen die Individuen, die
während derselben Geburt geboren wurden, aber nicht unbedingt im selben Moment.
Die Häufigkeit einer Zwillingsgeburt liegt ungefähr bei 1-2%, weil Einzelgeburten
die Regel sind. Mehrlingsgeburten sind noch seltener und finden nur unter
bestimmten Bedingungen statt. Bei der Bezeichnung muss man zwischen zwei Typen
unterscheiden: Monozygote (eineiige) und heterozygote Zwillinge (zweieiige, die
zusammen geboren wurden). Dies hängt erstens von der Art der Befruchtung und
zweitens von der Teilung der Zygote ab.
117
1.2 ZWEI FORMEN DER ZWILLINGSENTSTEHUNG
Die beiden berühmtesten Formen der Zwillinge sind:
Eineiige Zwillinge
Eineiige Zwillinge entstehen, wenn eine einzelne befruchtete Eizelle sich in
einem sehr frühen Stadium so teilt, dass zwei Zellkerne mit identischem Erbmaterial
entstehen. Teilt sich die Eizelle in einem späteren Stadium (selten), kann es zu
siamesischen Zwillingen kommen. Meist teilt sich die Eizelle sehr früh, sodass die
nun voneinander unabhängigen Embryonen getrennt zur Gebärmutter wandern und
sich dort jeweils in einer eigenen Fruchthöhle und mit eigener Plazenta einnisten.
Seltener besitzen eineiige Zwillinge eine gemeinsame Fruchthöhle und Plazenta. In
diesem Fall muss die Schwangerschaft besonders überwacht werden, da ein erhöhtes
Risiko besteht, dass ein Embryo unterversorgt wird. 48
Eineiige Zwillinge haben immer das gleiche Geschlecht und sind in ihren
Erbanlagen völlig identisch. Demzufolge stimmen sie sowohl körperlich als auch
charakterlich weitgehend überein. Untersuchungen an Zwillingspaaren, die aufgrund
unterschiedlichster Gründe unmittelbar nach der Geburt getrennt wurden, haben dies
belegt.
Zweieiige Zwillinge
Zweieiige Zwillinge entstehen durch die Befruchtung zweier Eizellen, die
sowohl aus einem als auch aus beiden Eierstöcken stammen können. Zweieiige
Zwillinge haben daher immer eine eigene Fruchthöhle und eine eigene Plazenta.
Zweieiige Zwillinge können gleichen oder verschiedenen Geschlechts sein. Sie
unterscheiden sich in ihren Erbanlagen und verhalten sich körperlich und geistig wie
gewöhnliche Geschwister.49
48
49
Definition- http://www.onmeda.de/schwangerschaft/zwillinge_und_mehr-was-genau-sind-zwillinge--2151-2.html
Definition- http://www.onmeda.de/schwangerschaft/zwillinge_und_mehr-was-genau-sind-zwillinge--2151-2.html
118
2.
Siamesische
SIAMESISCHE ZWILLINGE
Zwillinge
(auch
Doppelfehlbildung)
bezeichnen
eine
Fehlentwicklung, bei der eineiige Zwillinge im Verlauf ihrer intra-uterinen
Entwicklung und nach der Geburt körperlich miteinander verbunden bleiben. Die
Verbindung kann sowohl bis zu den inneren Organen reichen oder auch nur
äußeres Gewebe betreffen. So kann es vorkommen, dass ein siamesisches
Zwillingspaar nur ein Herz oder eine Lunge hat.
In der Medizin wird nach Art und Ausmaß der Verwachsung unterschieden.
Verwachsungen können in verschiedenen Körperbereichen auftreten:
Brustbereich (Thorakopagus, ca. 70 % der Fälle)
Hüftenbereich (Ischiopagus, ca. 5 % der Fälle)
Kopf (Kraniopagus (Kephalopagus), weniger als 2 % der Fälle)
Sonderform: Dizephalie: einzelner Körper mit zwei Köpfen
Sonderform: Janiceps (nach dem zweigesichtigen Gott Ianus): am Kopf
zusammengewachsene siamesische Zwillinge, deren Gesichter in entgegengesetzte
Richtungen blicken
Bauchbereich (Omphalopagus)
Steißbereich (Pygopagus)
fetale Inklusion oder Foetus in foeto, wobei intrauterin ein Zwilling vom
anderen absorbiert wird.
Wenn sich eineiige Zwillinge in einem bestimmten Entwicklungsstadium nicht
vollständig voneinander trennen, werden siamesische Zwillinge geboren. 50
50
Definition-http://de.wikipedia.org/wiki/Siamesische_Zwillinge
119
2.1 BERÜHMTE FÄLLE VON SIAMESISCHE ZWILLINGE
Chang & Eng Bunker
Diese Zwillinge wurden im Jahre 1811 in Thailand (zu der Zeit Siam genannt)
geboren: Sie waren mit einem sehr speziellen Organ verbunden, der Leber. Heute
würde sich ihre spätere Trennung nicht als kompliziert darstellen; zu jener Zeit
waren Medizin und chirurgische Techniken allerdings noch nicht so weit
fortgeschritten und eine Trennung war mit hohen Risiken verbunden, sodass sich die
beiden Brüder für ein gemeinsames Leben entschieden. Ihre Geburt war ein derart
schockierendes Ereignis, dass der König von Siam befahl, sie zu töten. Ihre Mutter
weigerte sich jedoch, ihm die Jungen zu übergeben, sodass sie zusammenblieben.
Sie erreichten eine derartige Berühmtheit, dass der Begriff des Siamesischen
Zwillings noch heute mit ihrer Heimat Siam in Verbindung gebracht wird. Robert
Hunter, ein britischer Händler, begegnete den Zwillingen als Teenager und nahm sie
mit nach England. Sie bereisten jahrzehntelang England und die USA, wo sie ihre
Körper und Fähigkeiten zur Schau stellten. Als sie 21 Jahre alt waren, übernahmen
Chang und Eng Verantwortung für ihre eigenen Angelegenheiten und begannen,
ernsthaft Geld zu verdienen. Im Jahre 1839 kehrten Chang und Eng dem
Showgeschäft den Rücken zu und kauften eine Farm in North Carolina. Sie
heirateten trotz der Einwände ihrer Eltern zwei Schwestern und zogen gemeinsam 21
Kinder auf. Noch heute leben ihre Nachkommen in North Carolina. Im Jahre 1874
wurde Chang krank und verstarb; nur wenige Minuten später fand auch sein
Zwillingsbruder den Tod.
120
Lazarus und Joannes Baptista Colloredo
Lazarus und Joannes Baptista Colloredo waren zwei italienische siamesische
Zwillinge, die in Genua das Licht der Welt erblickten. Im 17. Jahrhundert bereisten
sie Europa. Der Oberkörper von Joannes Baptista war mit dem seines Bruders
verbunden, wohingegen sein linkes Bein (nach Johannes dem Täufer benannt) von
dem Körper des Zwillingsbruders herabhing. Er konnte nicht sprechen, hielt die
Augen geschlossen und den Mund die ganze Zeit offen. Um Geld zu verdienen,
tourten sie durch Europa. Am häufigsten reisten sie jedoch in die Schweiz und nach
Dänemark, bevor sie im Jahre 1642 nach England kamen. Später besuchten sie den
Hof von Charles I. von England. Zeitgenössische Berichte beschrieben Lazarus als
höflich und gutaussehend, obwohl sein Bruder von ihm herabbaumelte. Um unnötige
und lästige Aufmerksamkeit zu vermeiden, bedeckte er seinen Bruder mit einem
Mantel. Spätere Berichte behaupten, dass Lazarus verheiratet gewesen sei und
mehrere Kinder gehabt habe. Ein Porträt zeigt ihn in einem Kostüm eines Höflings in
der Epoche des House of Stuart. Das genaue Todesdatum des Bruders ist nicht
übermittelt.
Edward Mordrake
Edward wurde im viktorianischen England geboren. Er war der Sohn
wohlhabender Eltern und verfügte über ein beneidenswertes musikalisches Talent. Er
hatte die Besonderheit, an der Rückseite des Kopfes das Gesicht einer Frau zu haben.
Dieses Gesicht hatte einen ausgesprochen bösen Gesichtsausdruck. Das Gesicht
konnte nicht sprechen, konnte aber lachen und weinen: „Es schien zu lächeln und
grinsen, wenn Mordrake weinte. Man sagte, dass sein „hasserfüllt flüsternder
Zwilling“ ein Teufel sei und Edward um den Schlaf bringe. Er wollte, dass es
entfernt wird. Kein Chirurg wagte es jedoch, diesen Eingriff vorzunehmen, in der
Angst, er könnte Edward dabei töten. Die Geschichte fand ein tragisches Ende; im
Alter von 23 Jahren wählte Edward Mordrake in seiner Verzweiflung den Freitod.
121
3. ZWILLINGEN IN DER MYTHOLOGIE
Um Zwillinge ranken sich jahrhundertealte Mythen und Legenden. Es
verwundert keineswegs, dass bereits unsere Vorfahren Zwillingen einen
Kultstatus einräumten, sie nahezu vergötterten. Zwillinge galten als Götter oder
gar als Teufel. Ihnen kam abwechselnd die Rolle von Herrschern oder
Unterdrückten zu. Manche Völker betrachteten sie sogar als Stellvertreter des
Guten wie des Bösen. In der Antike herrschte ein ausgeprägter Zwillingskult. An
der Faszination für eineiige Zwillinge und ihr Leben hat sich bis heute nichts
geändert. Eineiige Zwillinge werden noch heute sehr bewundert, auch wenn man
heute hinreichend über das Phänomen der eineiigen Zwillinge aufgeklärt ist.
Damals verfügte die Öffentlichkeit über diese wissenschaftlichen Kenntnisse
freilich nicht, weshalb die Geschichte von eineiigen Zwillingen eine Geschichte
von Mythologie, Aberglauben und Missverständnissen war. Viele Völker
erachteten Zwillinge als etwas Übernatürliches. Aberglaube spielte alles andere
als eine untergeordnete Rolle. Da der Aberglaube immer aus Unwissenheit
entstand und das Wissen über Genetik noch nicht vorhanden war, entstanden also
Mythen, Sagen und Legenden über Zwillinge. Zwillinge waren in vielen
Zeitaltern und Ländern etwas Spektakuläres. In einigen Regionen des
europäischen Mittelalters waren Zwillinge z.B. ein Akt des Teufels oder von
Dämonen. Es wurde die Meinung vertreten, dass ein Mann nur ein einziges Kind
zeugen könne und deshalb bei der Geburt von Zwillingen übernatürliche Kräfte
im Spiel gewesen sein müssten. Eines der berühmtesten Zwillingspaare waren
Romulus und Remus,51 Söhne des Kriegsgottes Mar52 und der Priesterin Rhea
Silvia; sie wurden von Wölfen aufgezogen. Es ist hinreichend bekannt, dass
Romulus seinen Bruder Remus tötet und später Rom gründete. Wenn Zwillinge
überhaupt verehrt wurden, dann nur im Zusammenhang mit Göttern, Geistern
oder Schöpfungswesen. Besonders in der griechischen Mythologie gab es viele
51
Siewaren nach der römischen Mythologie die Gründer der Stadt Rom im Jahre 753 v. Chr. Und waren der Sage nach die
Kinder des Kriegsgottes Mars und der Priesterin Rhea Silvia.
52
Er war einer der zentralen Götter in der antiken italischen Religion, vor allem in Rom. Er wurde später als Kriegsgott mit dem
griechischen Ares gleichgesetzt, unterschied sich von diesem aber durch seine größere Bedeutung und die lebhaftere kultische
Verehrung; er ist neben Jupiter der wichtigste römische Gott. Die Namen Aresund Marskönnten auch etymologisch verwandt
sein.
122
Zwillingspaare, die Götter oder Halbgötter waren. Ein Beispiel dafür waren
Autolycus und Philammon (Autolycus war der Großvater von Odysseus). Diese
beiden Zwillingspaare sind sehr berühmt, genauso wie die unglückselige wie
Trojanerin und Prophetin Kassandra, die auch einen Zwillinge hatte.53 Sie hatten
die Gabe, die Zukunft vorherzusehen, aber niemand schenkte ihr Glauben. Über
das Verhalten der Zwillinge zueinander geben nur wenige Legenden oder
Mythen Aufschluss, und meistens nur dann, wenn das Verhalten der beiden stark
voneinander abwich, der eine also gut und der andere böse war. Die persischen
Zwillinge Ormuzd und Ahriman werden mit Legenden über die Kämpfe
zwischen pränatalen Zwillingen in Verbindung gebracht. Die beiden Urwesen
lebten einsam in ihren Reichen. Ormuzd liebte das Licht, während Ahriman es
scheute. Ahriman war der Jüngere von beiden. Es wird erzählt, dass der älteste
Sohn die Botschaft des Vaters, dass der Erstgeborene das Reich erben würde,
bereits im Mutterleib vernommen habe. Daraufhin wurde der eigene
Zwillingsbruder bereits im Uterus zum Rivalen. Ormuzd gelang es, vor seinem
Bruder das Licht der Welt zu erblicken und seinen Bruder, der eigentlich vor ihm
zur Welt kommen sollte, von der Erbfolge zu verdrängen. Laut der Legende hatte
er ganze 9.000 Jahre die Herrschaft inne. Auch das alte Ägypten hat
Zwillingslegenden vorzuweisen. Der wohl bekannteste Mythos rankt sich um die
Geschichte von Seth und Nepthys. Seth war der Gott des Krieges, Nepthys die
Göttin der Enthaltung. Amerikanische Indianer sind der Überzeugung, dass der
Weiße Manitu, der Herr des Lebens, und der Schwarze Manitu, der Herr des
Todes, Zwillinge wären. Sie wurden beide gleichzeitig von der Mondgöttin
geboren, die als alte Frau, die niemals stirbt, in die Geschichte eingegangen ist.
Bei einigen Familien der Plains-Indianer war es geradezu eine Schande,
Zwillinge zu gebären, weshalb eines der Kinder ausgesetzt wurde. Die Dakotas
brachten ihren Zwillingen aber auch großen Respekt entgegen, denn sie
betrachteten sie als persönliche Glücksbringer. Manche indianische Völker sahen
in Zwillingen etwas Besonderes, weshalb sie zu Häuptlingen oder
Medizinmännern heranwuchsen.
53
Sie ist in der griechischen Mythologie die Tochter destrojanischen Königs Priamos und der Hekabe und somit Schwester
von Hektor, Polyxena, Paris und Troilos sowie Zwillingsschwester von Helenos.
123
4.
ZWILLINGEN IN DER PSYCHOLOGIE
4.1 PSYCHOLOGISCHE ZWILLINGSTUDIEN
Das Zwillingsphänomen hat im Menschen immer schon ein besonderes
Interesse hervorgerufen. Auch die Wissenschaft hat den Zwillingen besondere
Aufmerksamkeit gewidmet. In der Folge des Einflusses der Darwinschen Lehre
(angefangen von seinem Cousin Francis Galton bis heute) sind Zwillinge
Studienobjekt von Ärzten, Physikern, Biologen, Psychiatern und Psychologen der
ganzen Welt gewesen.
Zwillinge haben wegen ihrer besonderen, herausragenden Eigenschaften oft die
Neugierde von Volks Verwandten, Bekannten und Freunden sowie die der
Spezialisten geweckt. Eigenschaften,
biologischen Kenntnissen zählen
die – so selten sie auch sind – zu den
und, besser noch, die es ermöglicht haben,
Zwillinge für viele biologische Studien zu nutzen, um in der Medizin, der Genetik
und der Psychologie exakter sein zu können.
Häufig hört man von angeblich speziellen sensoriellen und paranormalen
Fähigkeiten von Zwillingen, die sie dank ihrer innigen Nähe und gleicher
biologischer Struktur haben. Sie betreffen meistens die eineiigen, weniger die
zweieiigen Zwillinge und äußern sich angeblich als Telepathie und hellseherische
Fähigkeiten. Zu diesem Thema hat sowohl die konventionelle Literatur der Genetik
und Psychologie als auch die der Parapsychologie wichtige und sehr unterschiedliche
Beiträge geliefert, um die besonderen Eigenschaften eines Zwillingspaares zu
erklären. Im Allgemeinen beziehen sie sich auf eineiige Zwillingspärchen, die aus
verschiedenen Gründen kurz nach der Geburt voneinander getrennt wurden und in
verschiedenen Familien aufgewachsen sind. Danach folgen eineiige Zwillingpaare,
die sich nach mehr oder weniger langem Zusammenleben freiwillig getrennt haben,
und zum Schluss dürfen identische Zwillinge nicht fehlen, die nicht voneinander
getrennt gewesen sind und spezielle Fähigkeiten haben. Für viele handelt es sich nur
um eine genetische Frage; für andere um Gewohnheiten, die sich aus dem engen
124
Zusammenleben entwickelt haben; wiederum für andere um einfache gegenseitige
Liebe; für Skeptiker ist die Verbundenheit von Zwillingen einfach nur Zufall.
Aber es stellt sich sofort die Frage: Sind wir uns wirklich sicher, dass es so ist?
Wie erklärt man, dass Zwillinge gleichzeitig sterben, dass sie denselben Schmerz
empfinden, auch wenn sie viele Kilometer voneinander entfernt sind?
Sie haben eine dauerhafte Bindung, um die sie die anderen Geschwister
beneiden können, aber diese können ihnen niemals nacheifern: Wenn sie eineiige
Zwillinge sind, sehen sie fast gleich aus;seit ihrer frühen Kindheit haben sie die
gleiche Art, sich auszudrücken, und spielen die gleichen Spiele; sie feiern am
gleichen Tag Geburtstag und haben manchmal auch die gleichen Freunde.
Für jeden, der keinen Zwilling hat, ist die tiefe und faszinierende Verbindung,
die zwei Leben vereint, die zur selben Zeit gezeugt und gleichzeitig zur Welt
gekommen sind und die gleiche DNA haben, sehr schwer zu verstehen.
125
Die Minnesota-Studien
Das Minnesota-Zwillingseinwohnerverzeichnisstartete 1983 mit der Prämisse,
dass die Humanforschung aufschlussreicher und interessanter wäre, wenn Zwillinge
dabei mitmachten. Das ursprüngliche Ziel war, ein Einwohnerverzeichnis von allen
Zwillingsgeburten in Minnesota von 1936 bis 1955
abzufassen und für
psychologische Studien zu nutzen.
Die Minnesota-Zwillingsstudie über Erwachsenenentwicklung wurde 1986
begonnen,
um
herauszufinden,
wodurch
individuelle
Unterschiede
im
Alterungsprozess verursacht werden. Studien über eineiige und zweieiige Zwillinge
machen es möglich zu verstehen, welche Einflüsse die Gene und die Umwelt auf den
Alterungsprozess haben. Dieses sind einige vorläufige Ergebnisse:
Es scheint, dass genetische Faktoren die Persönlichkeit beeinflussen und sich
Mental- und Aktivitätsniveau ändern, wenn man älter wird:
1. Ein aktiver Lebensstil kann zu einem erfolgreicheren Altern beitragen.
2. Wenn Erwachsene intellektuell aktiv bleiben, können sie ihre kognitiven
Fähigkeiten bis ins hohe Alter bewahren.
3. Ein aktives Sozialleben wird dazu beitragen, sich glücklicher und wohler
zu fühlen.
Thomas Bouchard von der Universität Minnesota führte die berühmteste Studie
über die genetischen Einflüsse beim Menschen durch. Er befasste sich mit eineiigen
Zwillingen, die bei der Geburt getrennt wurden und in verschiedenen Familien
aufwuchsen. Bouchard konnte feststellen, welche Gemeinsamkeiten sich trotz
verschiedener familiärer Umgebung entwickelten. Es handelt sich wahrscheinlich um
die Gemeinsamkeiten, die stark vom genetischen Code einer Person abhängig sind.
Worum ging es genau bei der Bouchardschen Forschung? Wie fing er an?
Bouchards Datensatz war einzigartig, vielleicht ein einmaliges Ereignis in der
Geschichte. Im Jahr 1979 saß Professor Bouchard in seinem Büro der Universität
Minnesota, wo B. F. Skinner seine grundlegenden Studien über Verhaltensforschung
machte, als einer seiner
Doktoranden mit einer Kopie der Minnesota-Studie
126
hereinkam: „Haben Sie diese faszinierende Geschichte über die Zwillinge gelesen,
die getrennt aufgewachsen sind? Das müssen Sie unbedingt lesen.“ Es war die
Geschichte von Jim Lewis und Jim Springer, den berühmtesten eineiigen Zwillingen,
die getrennt aufgewachsen sind.
1) Beide Zwillinge sind verheiratet mit zwei Frauen mit
dem Namen Betty und geschieden von Frauen, die Linda heißen.
2) Einer nannte seinen ersten Sohn James Alan, der andere
gab seinem ersten Sohn auch den Namen James Allen.
3) Beide Zwillinge haben einen Adoptivbruder, dessen
Name Larry ist.
4) Beide gaben ihrem Hund den Namen Toy.
5) Jeder von ihnen hat eine Strafverfolgungsausbildung
gemacht und war Teilzeit-Hilfssheriff in Ohio.
6) Beide waren schlecht in Rechtschreibung und gut in
Mathe.
7) Jeder arbeitete als Schreiner, machte technische
Zeichnungen und Beschriftungen.
8) Jeder von ihnen verbrachte die Ferien amselben
Strandin Florida.
127
Die Rolle des Milieus
Professor Ernst Hany und Dr. Ulrich Geppert vom Max-Planck-Institut für
Psychologische Forschung in München kamen zu einem anderen Ergebnis. Sie
betreuten eine der ältesten Längsschnittstudien über Zwillinge. Sie führten die
Beobachtungsstudien des Göttinger Psychologen Kurt Gottschaldt aus dem Jahre
1965 fort, der das Verhalten von 90 eineiigen und zweieiigen Zwillingen in einem
Ferienlager auf der Insel Nordeney beobachtete. Die Forscher stellten folgende
Hypothese auf: Sofern sich eineiige Zwillinge, die aus einer einzigen befruchteten
Eizelle hervorgegangen sind, ähnlicher verhalten sollten als zweieiige, könnte dies
genetisch bedingt sein. Ihre bisherigen Ergebnisse gaben Aufschluss darüber, dass
kognitive Fähigkeiten wie die Intelligenz einem hohen erblichen Faktor von etwa 60
bis 70% unterliegen.Der Einfluss unserer Gene, wenn es um charakterliche
Eigenheiten wie etwa Ängstlichkeit oder Offenheit gegenüber anderen geht, spielt
demnach eine untergeordnete Rolle. Laut dieser Studie sind nur 30 bis 40% der
Persönlichkeitsmerkmale genetisch bedingt.
Der Rest wird durch Umweltfaktoren beeinflusst. Moralische Werte und auch
politische Überzeugungen werden nur zu einem sehr geringen Teil durch unsere
Anlagen geprägt. Das soziale Umfeld ist von besonderer Bedeutung. Auch eine
andere Studie misst dem Milieu bei der Persönlichkeitsbildung für das spätere Leben
eine herausragende Bedeutung zu. Die Forschungen von Richard J. Rose, Professor
für Psychologie und Medizinischer Genetik an der Indiana University in den USA,
zeigen, dass die Ähnlichkeit eineiiger Zwillinge von dem Zeitpunkt abhängt, wo sich
die Eizelle teilt. Je früher sich diese Spaltung vollzieht, desto geringer ist die
Wahrscheinlichkeit, dass künftige Übereinstimmungen bestehen. Es bleibt jedoch ein
Rätsel, warum eineiige Zwillinge, die getrennt aufgewachsen sind, öfter mehr
Verhaltensparallelen aufweisen als solche, die von frühester Kindheit an Tisch und
Bett geteilt haben.
128
5. JOSEPH
MENGELES
VERSUCHSREIHE
IN
AUSCHWITZ
Der berüchtigte Arzt von Auschwitz, Dr. Josef Mengele, ist zweifelsohne eine
Schreckensgestalt des 20. Jahrhunderts. Mengeles attraktives Aussehen, sein
anspruchsvoller
Kleidungstil
und
sein
ruhiges
Verhalten
standen
in
krassemGegensatz zu seinen grausamen Experimenten. Er galt als ausgezeichneter
Student, der nach seinem Medizinstudium seine Promotion in Anthropologie mit
Summa cum Laude an der Universität München abschloss. Er war ein gebildeter
Mann und ein hochdekorierter Soldat und herausragender medizinischer Offizier, der
tapfer an der russischen Front gekämpft hatte.
Aufgrund einer Kriegsverletzung musste er seine Soldatenlaufbahn beenden
und wurde in der Folge direkt als Arzt nach Auschwitz versetzt. Er war eine
charismatische Figur, die Ehrfurcht erregte – nicht nur unter den deutschen Wachen,
von denen nur wenige Kriegserfahrung gemacht hatten, sondern auch unter den
Insassen, dessen Leben er in seinen Händen hielt. Mengele glaubte bereits während
seiner Studien für Professor Otmar Freiherr von Verschuer, dass Zwillinge gewisse
Geheimnisse in sich trugen. Auschwitz schien der geeignete Ort für seine
Forschungen zu sein, da er dort eine Vielzahl von Zwillingen antraf. Wenn die Züge
aus den Ghettos von Polen und Ungarn in Auschwitz ankamen54 und mehr als 10.000
Häftlinge pro Tag nach Auschwitz brachten, wurden sie von Dr. Mengele an der
Rampe empfangen. Dort stand er in seiner NS-Uniform mit einem eisernen Kreuz
auf seiner Brust und einer Reitgerte in der Hand und pfiff vergnügt den Walzer von
Strauss. Er war immer auf der Suche nach genetischen Anomalien: Zwerge, Bucklige
und Juden. Zwillinge waren jedoch seine Obsession.
Die Zwillinge wurden in getrennten Baracken neben dem Krematorium
untergebracht. Mengele teilte die Zwillinge nach Geschlecht auf. Im Gegensatz zu
54
Auschwitz, Konzentrationslager Auschwitz, K.L. Auschwitz oder KZ Auschwitz bezeichnet einen Lagerkomplex, der aus dem
größten der NS-Vernichtungslager, dem KZ Auschwitz-Birkenau, und dem Stammlager des KZ Auschwitz sowie dem KZ
Auschwitz-Monowitz im damals deutsch-besetzten Polen bestand.
129
anderen Mitgliedern des Lagers erfuhren die Zwillinge eine Art Sonderbehandlung.
Ihnen wurde es erlaubt, ihre eigene Kleidung zu tragen, und einige durften sogar ihre
Haare behalten. 3.000 Zwillinge wurden insgesamt in Auschwitz gezählt. Sie wurden
„Mengeles Kinder“ genannt, auch wenn eine Reihe von ihnen bereits 70 Jahre alt
waren. Der attraktive Arzt besorgte Seidenkleider für die Mädchen und weiße Hosen
für die Jungen; er streichelte sie, spielte mit ihnen und gab ihnen Schokolade und
Süßigkeiten und organisierte häufig Fußballspiele mit zwei Zwillingsmannschaften.
Sie wurden tätowiert und mit einer Nummer versehen. Die Zwillinge ihrerseits
nannten ihn „Onkel Mengele“ oder liebevoll „Onkel Pepi“.Sie waren immerzu nackt,
da Mengele sie permanent wog und Messungen an ihnen vornahm.
Er röntgte sie täglich und nahm ihnen ständig Blut ab. Das Blut wurde ihnen
aus dem Hals entnommen, da die Venen in den Armen oft kein Blut mehr hergaben.
Er schien von Augen-und Haarfarbe fasziniert zu sein. Mengele injizierte den
Zwillingen verschiedene Chemikalien in die Augen, um zu sehen, ob sie blauer
werden konnten. Er transfundierte Blut von einem Zwilling zum anderen. Er
sterilisierte einige weibliche Zwillinge und kastrierte einige männliche in der
Hoffnung, ihre Geschlechter zu ändern. Einige Zwillinge wurden in Isolation
gehalten; an anderen führte er grausame Operationen ohne Betäubung durch. Einige
verhungerten oder wurden absichtlich epidemischen Krankheiten ausgesetzt; er
vergiftete ein Paar und zeichnete den Sterbevorgang genauestens auf. Die Zwillinge
glaubten aus gutem Grund, dass diese quälenden Experimente sie zumindest von
dem Tod im Krematorium bewahren würden. Mengeles Begeisterung für seine
Forschung war grenzenlos; er arbeitete bis spät in die Nacht hinein und verbrachte
sogar viele Sonntage in seinem Büro.
Mengele hatte völlig freie Hand und seine Forschung kannte keine Grenzen.
Von den rund 3.000 Zwillingen in Auschwitz überlebten nur 157 Mengeles
Unmenschlichkeit. Es mag eine interessante Frage sein, ob Mengele in einem
anderen politischen Umfeld ein guter Wissenschaftler und sogar ein anständiger
Mensch gewesen wäre. Ob das Dritte Reich Mengele zu einem Monster werden ließ
oder nicht, muss wohl dahingestellt bleiben. Er gehört zweifelsohne zu den
grausamsten Gestalten, die das Dritte Reich hervorgebracht hat.
130
SCHLUSSWORT
Eineiige Zwillinge sind sicherlich eine ganz besondere biologische
Kombination. Wie bereits zuvor erwähnt, ist es meiner Auffassung nach fűr
jedermann, der nicht selbst Teil eines Zwillingspaars ist, ausgesprochen schwierig,
diese Form der tiefempfundenen Geschwisterliebe hinreichend zu erfassen. In meiner
Diplomarbeit wollte ich mich ganz der wunderbaren Welt der Zwillinge widmen.
Dank meiner Recherchen durfte ich noch mehr von dieser Welt erfahren, zu der
glűcklicherweise auch ich gehöre. Eine gewisse Art von Beziehung besteht stets,
wenn nicht sogar zwangsläufig zwischen Geschwistern. Das Band, das zwischen
Zwillingen besteht, ist in der Regel jedoch intensiver.
Die gemeinsamen Erinnerungen, die Momente der Komplizenschaft sowie
Eifersucht und Rivalität zwischen den Geschwistern tragen allesamt zur
Persönlichkeitsbildung bei.
Ziel dieser Arbeit war es, mehrere Themen, die im Zusammenhang mit der
Forschung über Zwillinge stehen, zu behandeln. Anekdoten und Mythen sollten dazu
beitragen, das Phänomen der Zwillinge auf anschauliche Weise zu erläutern. Des
Weiteren beabsichtigte ich mit dieser Arbeit, Menschen, die unerwartet Eltern von
Zwillingen werden, die Angst vor dieser immensen Herausforderung zu nehmen.
Abschließend möchte ich noch Folgendes anmerken: Derjenige, der einen
Zwilling hat, befindet sich in einer privilegierten Position, da er Liebe, Freude und
Zuneigung doppelt so intensiv empfinden kann und auch die doppelte Portion davon
erhält. Meine Abschlussarbeit widme ich daher meiner Schwester Martina, die mein
Alter Ego und meine Seelenverwandte ist. Ich bin sicher, dass Francesco, mein
verstorbener Zwillingsbruder, heute stolz auf uns beide wäre.
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