tesi pdf - Sport per voi
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SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI (Decreto Ministero dell’Università 31/07/2003) Via P. S. Mancini, 2 – 00196 – Roma TESI DI DIPLOMA DI MEDIATORE LINGUISTICO (Curriculum Interprete e Traduttore) Equipollente ai Diplomi di Laurea rilasciati dalle Università al termine dei Corsi afferenti alla classe delle LAUREE UNIVERSITARIE IN SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA “Diversamente identici” IL MONDO DEI FRATELLI GEMELLI RELATORI: CORRELATORI: Prof.ssa Adriana Bisirri Prof.ssa Anna Rita Gerardi Prof. Kasra Samii Prof.ssa Claudia Piemonte CANDIDATO: LUCA BARBANTI ANNO ACCADEMICO 2013/2014 1 SEZIONE IN LINGUA ITALIANA “Diversamente Identici” “Il mondo dei fratelli gemelli” INDICE INTRODUZIONE .......................................................................................................................................... 7 1. 2. IL MONDO DEI GEMELLI ............................................................................................................... 10 1.1 IL FENOMENO DELLA GRAVIDANZA GEMELLARE ..................................10 1.2 DUE TIPOLOGIE DI GEMELLI .........................................................................11 I GEMELLI SIAMESI ........................................................................................................................ 15 2.1 3. LE COPPIE DI GEMELLI SIAMESI PIU‟ NOTE DELLA STORIA ..................17 I GEMELLI NEL MITO E NELLA LETTERATURA .................................................................... 22 3.1 I GEMELLI NELLA MITOLOGIA ......................................................................22 3.2 ROMOLO E REMO: I GEMELLI DELLA LEGGENDA .........................................23 3.2 MITI GRECI, TEBANI, EGIZI, CRISTIANI E DELLE ALTRE POPOLAZIONI ....25 3.4 LA LETTERATURA GEMELLARE ........................................................................34 4. LA PSICOLOGIA DEI GEMELLI .................................................................................................... 45 4.1 GLI STUDI PSICOLOGICI SUI GEMELLI ........................................................45 4.2 LE PRESUNTE FACOLTA‟ PARANORMALI DEI GEMELLI ..............................53 4.3 GLI ESPERIMENTI NAZISTI SUI GEMELLI AD AUSCHWITZ ...........................65 CONCLUSIONI ........................................................................................................................................... 69 RINGRAZIAMENTI ................................................................................................................................... 71 2 ENGLISH SECTION “Differently Identical” “The World of Twins” TABLE OF CONTENTS INTRODUCTION ........................................................................................................................................ 74 1. 2. THE WORLD OF TWINS. ................................................................................................................. 77 1.1 THE PHENOMENON OF TWIN PREGNANCY ................................................77 1.2 TWO TYPES OF TWINS .....................................................................................79 CONJOINED TWINS (OR BETTER KNOWN AS SIAMESE TWINS). ....................................... 80 2.1 3. THE MOST FAMOUS CONJOINED TWINS OF ALL TIME ............................82 TWINS IN MYTHOLOGY ................................................................................................................. 86 3.1 GREEK, THEBAN, EGYPTIAN, CHRISTIAN AND OTHER MYTHS .............88 4. TWINS IN LITERATURE .................................................................................................................. 94 5. TWINS PSYCHOLOGY AND STUDIES ........................................................................................ 101 5.1 6. NATURE VS NURTURE ...................................................................................101 JOSEPH MENGELE TWINS’ EXPERIMENTS IN AUSCHWITZ ............................................. 108 CONCLUSION .......................................................................................................................................... 111 3 DEUTSCHER TEIL “Auf verschiedene Weise Identisch” „Die Welt der Zwillinge” INHALTSVERIZEICHNIS EINFÜHRUNG .......................................................................................................................................... 114 1. DIE WELT DER ZWILLINGE. ....................................................................................................... 117 1.1DAS PHÄNOMEN DER ZWILLINGSSCHWANGERSCHAFT .............................117 1.2 2. ZWEI FORMEN DER ZWILLINGSENTSTEHUNG ........................................118 SIAMESISCHE ZWILLINGE ( AUCH DOPPELFEHLBILDUNG)............................................ 119 2.1 BERÜHMTE FÄLLE VON SIAMESISCHE ZWILLINGE ...............................120 3. ZWILLINGEN IN DER MYTHOLOGIE ....................................................................................... 122 4. ZWILLINGEN IN DER PSYCHOLOGIE ...................................................................................... 124 4.1 PSYCHOLOGISCHE ZWILLINGSTUDIEN ..........................................................124 5. JOSEPH MENGELES VERSUCHSREIHE IN AUSCHWITZ ..................................................... 129 SCHLUSSWORT ....................................................................................................................................... 131 BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................................................ 132 SITOGRAFIA ............................................................................................................................................ 133 4 Tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, 2008 “Twin primes: pairs of prime numbers that are close to each other, almost neighbors, but between them there is always an even number that prevents them from truly touching. Paolo Giordano, The solitude of Prime Numbers, 2008 „Primzahlen lassen sich nur durch sich selbst oder die Zahl ein teilen. Oftmals liegt nur eine weitere Zahl zwischen ihnen. Doch so nah sie sich auch kommen, immer werden die Primzahlen durch mindestens eine gerade Zahl getrennt.“ Paolo Giordano, Die Einsamkeit der Primzahlen, 2008 5 SEZIONE LINGUA ITALIANA 6 INTRODUZIONE “L'amore tra gemelli supera tutti gli ostacoli. I gemelli sono insieme fin dal big bang del concepimento, e continuano a condividere l'ambiente dell'utero e quello postnatale. Nessuno può affermare di conoscere e comprendere un'altra persona più di quanto possano fare i gemelli/e. Quando crescono, possono condurre vite separate, ma molti decidono di restare insieme o comunque vicini, perché nessun'altra forma d'amore può eguagliare la profonda comprensione reciproca che li unisce. Un legame speciale e intangibile pare continui ad unirli anche quando vivono ai poli opposti del mondo”. Ecco quanto scrive la Dott.ssa Alessandra Piontelli, psichiatra, neurologa e psicoanalista che collabora con il dipartimento di Medicina materno - fetale dell‟Università degli Studi di Milano, nonché autrice del libro “Gemelli nel mondo - Leggende e realtà“ (Raffaello Cortina Editore). La Dott.ssa Piontelli ha affrontato come moltissimi altri suoi colleghi questo particolarissimo argomento circa il mondo dei gemelli che da sempre stuzzica la curiosità e ci affascina in maniera sempre più esponenziale, ripercorrendo il cammino iniziato da Galton, Gesell, Renè Zazzo e Gedda. Senza precludere i ruoli assunti di volta in volta nelle dinamiche relazionali dai gemelli, ruoli che Von Bracken (1936) definisce rispettivamente “ministero degli esteri” e “ministero degli interni”, mentre Gedda (1951) parla di ruolo guida che un gemello assume rispetto al co-gemello, ossia di sottomissione-dominanza. Avere un figlio è di per sé un‟esperienza meravigliosa per la maggior parte dei genitori, averne due o più di due lo è ancora di più. Secondo le statistiche il 71% descrive la nascita dei gemelli come un‟esperienza unica e straordinaria; il 67% la vive in modo maggiormente positivo rispetto a quanto previsto. E questo nonostante nessuno possa negare che esiste anche l‟altra faccia della medaglia: la stanchezza, la casa in disordine, le questioni economiche, le necessità di sdoppiarsi e il tempo che non basta mai. In altre parole come recita il motto dell‟ AMAPAMU (Associaciòn Madrileña de Padres de Parto Mùltiple: Associazione madrilena dei genitori di gemelli e plurigemini), avere dei gemelli è una “meravigliosa follia”. Ho deciso di trattare questo argomento naturalmente perché essendo un gemello dizigote (ho una sorella di nome Martina e ne avrei avuto un altro di nome Francesco ma purtroppo la morte lo ha strappato 7 all‟affetto di mia mamma pochi giorni dopo la sua nascita) anche io ho voluto provare ad esprimere come ci si sente e quali sensazioni si prova parlandone e guardandolo da dentro e non solamente da individuo esterno e anche io mi trovo in stretta armonia con tutti gli scrittori, gli psicologi, gli scienziati, gli psichiatri e tutti gli altri che hanno deciso di trattare il fantastico mondo gemellare, studiare i gemelli è ancora più interessante di quanto si possa immaginare e sono ancor più convinto che il contatto con i gemelli e con i loro genitori sia sempre molto gratificante per chiunque. Più mi rendo conto di essere parte integrante di questo mondo e più mi convinco che avere un fratello gemello (o una sorella, come appunto nel mio caso) sia qualcosa di particolare, che non ha niente a che vedere con l‟esperienza del nato singolo. La vita dei gemelli è al tempo stesso più facile, perché essi sono meno esposti alla solitudine, e più difficile, per la loro competizione e la confusione delle identità che possono sorgere tra loro. È un‟esistenza diversa e la società dovrebbe talvolta mostrarsi più sensibile nei confronti della loro condizione speciale. Ad esempio il principio secondo il quale a scuola i gemelli devono essere separati non può nella maniera più assoluta essere imposto come norma generale, perché trascura le esigenze emozionali dei gemelli. Una decisione come quella di separarli non va presa senza conoscere il mondo interiore dei gemelli. Analogamente le agenzie di adozione dovrebbero perlomeno tentare di evitare di separare i gemelli, ma cercare piuttosto famiglie che siano disposte ad adottarli insieme. È chiaro che ogni decisione presa da un genitore debba essere ritenuta legittima e rispettabile, però come già detto in precedenza, sarebbe altrettanto opportuno evitare tutti quei cliché e luoghi comuni che da sempre circondano il mondo dei gemelli, i quali senza ombra di dubbio possono essere opinabili e rivalutati. In questo mio lavoro di tesi ho analizzato vari testi e articoli e in particolar modo due testi hanno attirato la mia attenzione e fatto in modo che focalizzassi il mio lavoro di ricerca su di loro e sono “Gemelli… e adesso?” scritto da Coks Feenstra1 ed 1 psicologa olandese e madre di tre figli che nel suo paese si è occupata principalmente di bambini in situazioni di disagio, lavorando presso ospedali pediatrici e centri di accoglienza per donne vittime di violenza. In seguito si trasferisce in Spagna dove ha intensificato la sua attività di consulente e divulgatrice, orientandosi in particolar modo sui temi legati ai 8 edito da Giunti Demetra Editore. Il secondo testo che mi sento in dovere di citare è “Twins and what they tell us about who we are” di Lawrence Wright che ho voluto leggere in lingua originale per carpirne maggiormente le sfumature e le sottigliezze visto che ha ottenuto numerosi riconoscimenti e che è stato definito dal New York Times “molto di più di un libro sui gemelli, ma un libro circa quello che i gemelli ci dicono su noi stessi e su quello che siamo.” Lawrence Wright racconta le varie ricerche sui gemelli (compresi quelli atroci effettuati dal nazista Mengele e le varie ricerche attualmente in corso in Minnesota) e spiega il loro ruolo cruciale nello studio dell'ereditarietà. Mettendo in evidenza come il medesimo dibattito venga costantemente distorto da interessi politici, (anche lui fa parte del grande mare della politica) oltre che strettamente scientifici. Senza dimenticare che il mistero dei gemelli, con i suoi numerosi echi che sfociano nella mitologia e nelle arti, pone da sempre in discussione le nozioni di “io” e di “identità”. Ritengo anche doveroso citare i creatori di “Gemellopoli” ossia Benedetto e Carmine Bartolomeo, due gemelli monozigoti che hanno avuto questa meravigliosa intuizione. Gemellopoli è la città virtuale dei gemelli che riunisce in tutta Italia un migliaio di persone sul web e circa duemila su Facebook risultando in costante crescita con foto, informazioni, curiosità e raduni a livello nazionale. Con la speranza e la promessa ai due simpatici gemelli con i quali ho avuto modo di scambiare felicemente qualche battuta, che presto anche io e Martina entreremo a far parte di Gemellopoli e spero ancor di più di partecipare al prossimo raduno. Un‟ultima osservazione, in conclusione, che dopo aver letto, ritengo molto importante: secondo uno studio olandese, l‟85% dei gemelli (identici o no) è felice di esserlo. Un gemello ormai anziano ha riassunto la sua vita con queste parole “Essere gemello per me significa avere il doppio delle gioie e la metà dei dolori” Non potrei essere più d‟accordo. gemelli e alla loro educazione all’interno della già citata Associazione Madrilena dei genitori di gemelli e parti multipli (AMAPAMU). 9 1. IL MONDO DEI GEMELLI 1.1 IL FENOMENO DELLA GRAVIDANZA GEMELLARE Capita sempre più spesso di vedere per le strade genitori con una carrozzina a due posti. Negli ultimi vent‟anni i parti multipli sono aumentati in modo impressionante. Proviamo ad analizzare le ragioni di questo fenomeno. Oggi le donne tendono a ritardare il momento della maternità. Una volta si diventava madri verso i 20 anni; ora le donne scelgono di vivere questa esperienza intorno ai 30. Con l‟innalzamento dell‟età, aumentano le possibilità di doppia ovulazione. Per dirlo meglio in cifre: una donna di 30-35 anni ha una probabilità di avere dei gemelli ben tre volte superiore rispetto ad una donna sotto i 20 anni. Con l‟avanzare dell‟età, d‟altro canto, la fertilità femminile diminuisce. Per questo le donne che ricorrono a tecniche di stimolazione della fertilità sono sempre più numerose. Inoltre, negli ultimi decenni è aumentato anche il numero di coppie con problemi di fertilità: a soffrirne, secondo i calcoli, è una coppia su sei, per ragioni legate in parte all‟età della donna e in parte a fattori ambientali e nutrizionali. A loro volta, le tecniche per aumentare la fertilità accrescono la probabilità di un parto gemellare. Senza tecniche per aumentare la fertilità, una gravidanza su 80 è gemellare. Con le tecniche di aiuto alla riproduzione, è gemellare una gravidanza su 50. 2 In tutta la storia del mondo, la donna che ha avuto più figli sembra essere stata Valentina Vassilyeva, una contadina russa vissuta nel 1700, che ha avuto ben 69 figli, con 16 parti gemellari, 7 trigemini e 4 quadrigenimi per un totale di 27 parti. 2 “Gemelli…e adesso?-Giunti Demetra Editore”-Coks Feenstra, pag. 11. 10 1.2 DUE TIPOLOGIE DI GEMELLI Come già affermato in precedenza, per “gemelli” intendiamo gli individui nati durante lo stesso parto, anche se non necessariamente nello stesso istante. L'incidenza delle gravidanze gemellari per la donna è del 1-2% circa sul totale, perché solitamente la donna ha gravidanze singole. Il caso di gravidanze multiple oltre i due gemelli è ancora più raro, e si verifica solitamente in particolari condizioni. Spesso si usa il termine “gemelli” in generale ma in realtà i gemelli si differenziano per la loro origine, cioè per le modalità della fecondazione prima e della suddivisione cellulare dello zigote poi, e possono essere di due tipi: i gemelli monozigoti (gemelli monovulari) e gemelli dizigoti (gemelli biovulari, cioè semplici fratelli nati contemporaneamente). 11 I gemelli monozigoti (anche detti gemelli monovulari o semplicemente identici) derivano da una singola cellula uovo fecondata da un singolo spermatozoo. Durante le prime fasi della moltiplicazione cellulare avviene la separazione dell'unica massa di cellule presente in quel momento in due piccole masse separate, dette morule. I gemelli monovulari possono condividere la stessa placenta (gemelli monovulari monocoriali), o possono sviluppare due placente distinte (gemelli monovulari bicoriali). I due gemelli risultano di sesso uguale e fortemente somiglianti nell'aspetto, dato che gli individui che si originano da questo evento casuale, possiedono lo stesso patrimonio genetico e sono quindi identici: hanno lo stesso sesso, gli stessi occhi, gli stessi capelli, lo stesso gruppo sanguigno, cioè gli stessi caratteri somatici. Il loro legame è particolare, più forte del legame tra fratelli, e viene studiato molto attentamente giacché rappresentano l'unico caso di identità genetica umana naturale, ovvero è l'unico caso di uguaglianza, fra individui distinti, di genotipo e DNA. Questa situazione permette di capire quanto 12 l'ambiente influisca sullo sviluppo del comportamento di un individuo rispetto al patrimonio genetico. Le uniche differenze che possiamo riscontrare sono le seguenti: 1. Mutazioni somatiche: durante la vita essi accumulano delle mutazioni che dipendono sia dall'ambiente che circonda ciascun gemello sia da mutazioni casuali (sporadiche) 2. DNA mitocondriale: ereditato dalla madre, il primo gemello può ereditare la maggior parte dei mitocondri con alcune mutazioni mentre l‟altro gemello presenterà una situazione normale (le differenze però sono in realtà minime). 3. Dermatoglifi: differiscono per le creste delle impronte digitali. 4. I‟inattivazione cromosoma X (femmine): i gemelli di sesso femminile possono disattivare in modo diverso l'uno o l'altro cromosoma X. Nel 25% dei casi, i gemelli identici sono anche “gemelli speculari”, ossia presentano particolari fisici simili, ma in posizione opposta. Entrambi hanno un neo, ad esempio, ma uno sul sopracciglio sinistro, l‟altro sul destro. Può verificarsi anche il caso che un gemello sia destrimano e l‟altro mancino. Persino alcuni organi interni come l‟appendice, possono comparire sul lato opposto. (fenomeno che è denominato Situs Inversus). Le differenze di questo tipo rivelano una divisione tardiva dello zigote 3 , cosa che pochi sanno, anche tra gemelli identici possono esserci delle differenze: un bambino può presentare un neo che nell‟altro è assente, o soffrire di una malattia che l‟altro non ha. In due individui geneticamente identici, tali differenze possono essere spiegate con la combinazione casuale dei cromosomi, la 3 Il termine Zigote dal greco antico ηυγωτόσ (zygōtós): unito o aggiogato, è una cellula che si ottiene con la fecondazione, ovvero dalla fusione di due cellule specializzate (i gameti, maschile e femminile), normalmente aploidi (n), in una cellula con un maggior grado di ploidia, normalmente diploide (2n). 13 diversa posizione nell‟utero (uno dei due è in posizione più favorevole), le varie esperienze prenatali, le vicende del parto e dei fattori epigenetici 4. I gemelli dizigoti sono invece più comuni, assommando a circa i 2/3 di tutti i parti gemellari. Derivano dalla fecondazione di due diverse cellule-uovo da parte di due diversi spermatozoi e quindi si originano da due zigoti diversi. I gemelli dizigoti sono quindi fratelli che condividono l'utero materno durante lo stesso periodo di gravidanza. Possono quindi divergere anche notevolmente tra loro, alla stregua di quello che capita tra i comuni fratelli, che possono essere molto diversi tra loro, prima di tutto come sesso, e poi per tutti i caratteri genetici e fenotipici (o somatici). La fecondazione avviene per la presenza contemporanea di due ovuli nella stessa tuba, che pertanto vengono fecondati da due spermatozoi diversi. La credenza secondo la quale il gemello che esce per primo dall'utero materno è anagraficamente più vecchio, ma presenta in realtà un'età biologica minore, è sbagliata, in quanto le due cellule uovo dalle quali nascono i gemelli dizigoti possono essere fecondate in momenti leggermente diversi da due spermatozoi ma, qualora accada, non c‟è modo di stabilire chi sia stato fecondato prima e chi dopo. 4 L’epigenetica è la scienza che studia l’influenza dell’ambiente (cioè del mondo esterno) sui geni. Al momento della divisione dello zigote il DNA dei bambini è identico, ma tra la prima suddivisione e la nascita avvengono molte altre divisioni cellulari. Nel corso delle divisioni possono prodursi errori di copiatura del DNA: alcuni segmenti vengono completamente dimenticati, altri vengono copiati più volte. Sono le cosiddette “variazioni del numero di copie” o, CNV, che potrebbero spiegare, ad esempio, come mai uno dei gemelli sviluppa un certo tipo di autismo, o si ammala di tumore o Alzheimer e l’altro, no. 14 2. I GEMELLI SIAMESI Un discorso a sé stante a mio avviso va affrontato circa il caso di un‟altra tipologia di gemelli, benché correlata alle due tipologie principali: “I gemelli siamesi”. I gemelli siamesi sono gemelli monozigoti che alla nascita presentano organi o tegumenti in comune. Il termine “siamesi” è stato coniato in onore dei due gemelli originari della Tailandia (che all‟epoca si chiamava Siam) Chang ed Eng, dei quali andremo a parlare più avanti nello specifico. Il tema dei gemelli siamesi è da sempre ritenuto un tema estremamente delicato e in grado di far sorgere un problema di natura etica, in quanto non si sa bene se considerarli un unica persona o due, soprattutto nei casi in cui la condivisione interessa organi di vitale importanza come il cuore, il cervello, il fegato ecc. E spesso i medici si trovano di fronte ad una scelta che non vorremmo mai dover affrontare noi, quando devono decidere di “sacrificarne” uno per salvare l‟altro. Può accadere inoltre, che talvolta anche il tribunale faccia il suo intervento nelle vicende dei gemelli siamesi, dove un giudice ha ordinato la separazione dei due bambini nonostante la forte opposizione dei genitori. I due gemelli erano siamesi parassiti, e il gemello più debole ha perso la vita. La nostra grande speranza è che, con una maggiore comprensione e, forse, con il miglioramento delle tecniche di chirurgia fetale, il tasso di sopravvivenza dopo la separazione possa aumentare, offrendo così ai gemelli siamesi le stesse possibilità che possidedono gli altri bambini di vivere una vita sana e produttiva. 15 L'evento dipende, dalla divisione tardiva dell'embrione. Le cause del ritardo nella scissione, al momento non sono scientificamente accertate, ma si ipotizza che sia influenzato da alcuni fattori ambientali e dall'attivazione di determinati programmi genici; tuttavia non sembra essere un carattere ereditario. La nascita di gemelli siamesi è comunque un'eventualità molto rara, la cui incidenza statistica è di circa 1:120.000. È piuttosto noto il caso di Lazzaro e Giovanbattista Colloredo 5 , gemelli siamesi del XVII secolo. Le tipologie cambiano a seconda delle parti in cui sono uniti e degli organi che hanno in comune: solitamente vengono distinti quelli che non coinvolgono il cuore e l'ombelico. A parte sono invece classificate quelle "anomale", in cui uno dei due embrioni presenta una malformazione o è interno all'altro. Anche in epoca moderna, non sempre è possibile separare i due corpi, come dimostra il caso di Ladan e Laleh Bijani 6 , morte per l‟appunto proprio durante l'intervento per separarle. 5 Furono due gemelli siamesi italiani che girarono l'Europa nel XVII secolo. La parte superiore del corpo di Giovanbattista e la sua gamba sinistra sporgevano dal corpo di suo fratello, che invece poteva camminare. Giovanbattista non parlava e teneva gli occhi chiusi e la bocca costantemente aperta. 6 sono state due gemelle siamesi iraniane che avevano due corpi e due cervelli distinti, pur avendo la calotta cranica in comune, e che sono morte nel tentativo chirurgico di separarle. Le sorelle Bijani hanno affrontato numerose difficoltà a causa della loro natura: hanno dovuto scegliere una carriera che piacesse ad entrambe, e molte altre decisioni personali dovevano essere prese dopo l'approvazione l'una dell'altra. Sia per questa ragione che per altre, fin da quando erano molto giovani hanno sempre voluto separarsi. Il tentativo di separare le gemelle ha incontrato grandi ostacoli fin dall'inizio dell'intervento: i loro cervelli, seppur separati, condividevano un'unica vena, e la separazione ha causato una copiosa emorragia. L'operazione si è conclusa tragicamente l'8 luglio 2003 con la morte di Ladan intorno alle 14:30, mentre era ancora sotto i ferri. Sua sorella Laleh è morta poco dopo, intorno alle 16:00. 16 2.1 LE COPPIE DI GEMELLI SIAMESI PIU’ NOTE DELLA STORIA Sebbene le combinazioni di gemelli siamesi possano essere infinite, ecco i principali tipi di gemelli siamesi: - Gemelli siamesi con un solo cuore, un fatto che li rende completamente indivisibili. Di norma li vediamo uniti tramite il petto. - Gemelli siamesi uniti nella parte inferiore del tronco e spesso nella zona ombelicale. - Gemelli siamesi uniti per le natiche. Questi presentano uno dei più alti tassi di successo per quanto riguarda la separazione chirurgica. -Gemelli che condividono altri organi vitali. In questo caso la loro separazione può essere molto problematica. - Gemelli uniti per la testa. Insieme al cuore è il problema più grave. Il tasso di mortalità è molto alto. Di gemelli siamesi nella storia, oltre ai già citati Lazzaro e Giovanbattista Colloredo, ce ne sono stati moltissimi, di seguito alcuni tra i casi più famosi o che hanno destato particolare curiosità: 17 Edward Mordake Edward nacque nell‟Inghilterra vittoriana. Era figlio di una famiglia benestante e aveva un invidiabile talento per la musica e gli studi. Tuttavia, la sua “vera particolarità” era quella di possedere nella parte posteriore della testa, un volto femminile. La peculiarità di questo volto a sua volta, era quella di avere un‟espressione vagamente malvagia. Il volto aveva diverse facoltà: era in grado infatti di guardare, piangere, ridere e muovere le labbra, tuttavia non poteva parlare. Edward Mordake ha posto tragicamente fine alla sua esistenza suicidandosi all‟età di 23 anni perché non si sentiva in grado di affrontare questo male che lo aveva perseguitato per tutta la vita. Lori e George (Reba) Schappell Lori e George (Reba) Schappell sono unite tramite il lato sinistro di ciascuno dei loro crani, queste gemelle sono nate nel 1961. Anche se i crani hanno in comune una porzione della cavità ossea pari al 30%, ognuna possiede un suo cervello indipendente. Detestando il fatto che i loro nomi terminassero in rima, Dori ha deciso di cambiare legalmente il suo in “Reba”, in onore di Reba McEntire, 7 A differenza delle altre coppie di gemelli siamesi che abbiamo conosciuto in passato, Lori e Reba non godono, entrambe di buona salute: mentre Lori è sana, Reba è, dalla nascita, affetta da spina bifida e da 7 è una cantante, musicista e attrice statunitense, spesso definita La regina del Country .È celebre per le sue intense esibizioni dal vivo e per le sue ballate dalle sfumature pop. Nella sua ultratrentennale carriera ha pubblicato 45 album, vendendo più di 55 milioni di copie in tutto il mondo. 18 altri problemi di salute. Così, Lori cammina liberamente ed indipendentemente, mentre Reba viene trascinata in giro dalla sorella. Lori lavora part-time nella lavanderia di un ospedale anche se, spesso deve chiedere dei permessi, in corrispondenza delle date dei concerti della sorella. Non esiste attualmente una sedia a rotelle adatta alle condizioni di Reba, perché per muoversi deve essere sempre sollevato da Lori. L'unico sostegno con le ruote adatto all‟altezza di Reba è uno sgabello da bar. Usando questo oggetto come base, ella ha progettato in seguito la sedia a rotelle che usa attualmente. Nel 2007 invece ha deciso di riconoscere apertamente che aveva, fin dall'infanzia, sofferto di un disturbo dell'identità di genere e che, questi l‟abbia portata ad identificare se stessa come un individuo di sesso maschile, divenendo così da Reba a George. Con in comune un terzo del cervello, le due donne hanno non solo personalità, caratteri, interessi e desideri del tutto opposti, ma anche le loro vite sembrano essere più che mai indipendenti. Hanno ritmi circadiani distonici, una soffre di insonnia e l‟altra adora dormire. Inoltre riescono ad isolarsi reciprocamente: quando Lori cucina o esce con un ragazzo, George si estranea giocando ai videogame, leggendo un libro o impegnandosi in altre attività. Entrambe hanno deciso di comune accordo di restare insieme, anche se questo significa che il momento della morte dell‟una sarà lo stesso anche dell‟altra. 19 Chang ed Eng Questi due gemelli nacquero nel 1811 in Thailandia (che all‟epoca si chiamava Siam). Erano uniti attraverso un organo molto particolare: il fegato. Oggi la loro eventuale operazione di separazione non sarebbe troppo complicata, ma all‟epoca la medicina non era ancora progredita, ed essa presentava qualche rischio, così i due fratelli optarono per la vita in comune. Agli inizi del XIX secolo, venivano presentati come “The siamese twins” negli spettacoli del circo di P.T. Barnum, che fu il loro impresario quando si trasferirono negli Stati Uniti. Essi impararono l‟inglese e sul palco erano cortesi, affabili e rispondevano alle domande del pubblico con grande autoironia, il che, li rese ben presto delle vere e proprie celebrità. Secondo i testimoni dell‟epoca Eng era più calmo ma meno perspicace, Chang era invece più irritabile e inquieto ma più sensibile. La loro forte volontà di vivere come due normali essere umani senza essere considerati come due fenomeni da baraccone fu più grande dell‟imbarazzo e dei preconcetti delle persone. Con i soldi guadagnati negli spettacoli acquistarono un appezzamento nel North Carolina e si trasferirono lì. Dopo aver conseguito la cittadinanza statunitense corteggiarono e successivamente sposarono due sorelle lo stesso giorno. Chang ebbe ben 10 figli mentre Eng 12 e molti dei loro discendenti sono ancora in vita e risiedono tuttora nel North Carolina. Nel 1874, Chang si ammalò e morì seguito dal fratello a distanza di poche ore. Nessuno è mai riuscito a stabilire se la causa della morte di Eng fosse stata fisiologica oppure a causa dello spavento subito alla vista del fratello morto. Così come sessantatre anni prima, quando vennero al mondo insieme, i due fratelli lo lasciarono, sempre insieme e sempre uniti dal loro destino. 20 Betty Lou Williams Nacque ad Albany il 10 gennaio 1932, in Georgia. I suoi genitori erano dei contadini molto poveri che per chissà quale motivo decisero di esibirla come “mostro” sin da bambina. Le esibizioni fruttarono e non poco alla famiglia di Betty che riuscì ad uscire dalla povertà vivendo una vita più facile. Betty era stupenda oltre che una persona genuina e buona. Anatomicamente ed esteticamente perfetta, tranne che per il suo gemello siamese, una gemella per la precisione, che consisteva in pratica in due gambe e un braccio con tre dita e una testa inseriti direttamente nel suo addome. Ebbe un fidanzato, ma purtroppo il suo compagno la ingannò, rubandole tutto il suo denaro e fuggendo via dileguandosi nel nulla. Betty è venuta a mancare all‟età 23 anni per un attacco d‟asma a causa dell‟improvviso sviluppo del cranio di sua sorella nel suo ventre. 21 3. I GEMELLI NEL MITO E NELLA LETTERATURA 3.1 I GEMELLI NELLA MITOLOGIA I gemelli si sono insediati anche nel mito e nella letteratura. Numerose sono difatti le rilevanze storiche e mitologiche che abbiamo potuto scoprire e apprezzare nel corso del tempo. Molti dei miti e delle leggende narrati in tutto il mondo, infatti, sembrano avere saldi legami ed affinità con le credenze e le pratiche relative ai gemelli. In molte di queste storie un elemento di estrema peculiarità ed importanza è costituito dai litigi dei gemelli sin nel grembo materno. Non a caso, quando si trattava di decidere quale dei due gemelli fosse il più vecchio, ossia il primogenito o il secondogenito, si delineavano punti di vista differenti. Dalla “scelta” dipendeva non solo il diritto di successione, ma forse la vita stessa. Un altro tema fondamentale è la contrapposizione nel carattere dei gemelli: uno è il bene, l'altro ha veste demoniaca, uno ha la pelle levigata, l'altro è irsuto; uno è artista, l'altro uomo d'azione; uno di indole docile, l'altro focoso, mentre uno rimane a casa, l'altro si avventura per il mondo; uno è agricoltore, l'altro cacciatore; uno è diurno e l‟altro notturno, uno bianco e uno nero, abbiamo il maschio e la femmina. Ci sono poi altri attributi, spesso posseduti contemporaneamente, che coesistono al fianco di quelli menzionati: sono contadini, cavalieri, guaritori, vincitori di battaglie. La maggior parte delle storie prevede un tentativo di sottrarre il diritto alla primogenitura all‟altro, un conflitto tra i gemelli, dunque. In alcune di esse è il gemello più debole a vincere con l'inganno, ma spesso è il gemello più forte, in particolar modo se ha avuto una divinità come padre, ad avere la meglio sull‟altro. A volte tale dualità si manifesta come conflitto, risolvibile solo attraverso una "scelta", laddove una parte si sacrifica, o viene sacrificata, a favore dell'altra; oppure lo scontro diviene incontro, e le parti finiscono per fondersi, ricongiungendosi in quell' unità da cui erano partiti. 22 Di norma i gemelli non identici possono godere di una maggiore probabilità di sopravvivere rispetto ai gemelli identici, e questo sta forse alla base del fatto che i gemelli delle leggende sono spesso fisicamente molto diversi. La storia di Romolo e Remo sembra seguire in modo molto stretto le antiche consuetudini riguardo il mondo gemellare. 3.2 ROMOLO E REMO: I GEMELLI DELLA LEGGENDA Racconta la leggenda che il dio Marte (il corrispettivo romano del greco Ares) e la vestale8 Rea Silvia un giorno si incontrarono e si innamorarono perdutamente. Dopo nove mesi nacquero due gemelli, che erano forti e vigorosi come il loro padre. Ma il perfido Amulio 9 , zio dei due gemelli e re della città di Albalonga, temeva che da adulti i due bambini avrebbero potuto prendere il potere spodestandolo dal trono e governare al suo posto. Così fece imprigionare Rea Silvia e ordinò ai suoi servi che i gemelli fossero messi in una cesta e gettati nel fiume Tevere, affinché la corrente li trascinasse con sé e li portasse via per sempre. Proprio 8 le vestali erano le sacerdotesse della dea del focolare,Vesta,venivano scelte fin da piccole dal pontefice massimo tra le figlie delle famiglie più in vista di Roma e dovevano mantenere acceso notte e giorno il fuoco sacro della dea nel tempio e se una di loro avesse dimenticano di alimentare il focolare, sarebbe stata punita con la morte. Inoltre fino al trentesimo anno di età dovevano rimanere vergini pena una condanna terribile ed esemplare: in pratica venivano condotte,all'oscuro di tutti,in un luogo segreto dove venivano murate vive e senza viveri al di fuori di una pagnotta e una brocca d'acqua. 9 Secondo il mito, Amulio era figlio del re di Albalonga, Proca, e fratello minore di Numitore. 23 in quel giorno, il Tevere era straripato e, quando le acque del fiume si ritirarono, la cesta rimase incagliata fra i cespugli sotto uno dei colli romani, il colle Palatino. Fortunatamente una lupa passava proprio nelle vicinanze del fiume e trovò i due bambini. Si avvicinò a loro, cominciò a nutrirli con il suo latte e a riscaldarli, proprio come se fossero i suoi cuccioli. Poco tempo dopo Faustolo, un pastore che abitava da quelle parti, vide con grande stupore la lupa con i gemelli e decise di portare i due bambini a casa sua e di adottarli. Il pastore chiamò i suoi figli adottivi Romolo e Remo e li allevò proprio come un padre con amore e dedizione. Quando i bambini crebbero e divennero adulti, Faustolo decise di raccontare loro tutta la verità, cioè di non essere il loro padre biologico. Venuti a conoscenza della verità, Romolo e Remo uccisero il perfido re Amulio e liberarono la madre, Rea Silvia. Decisero allora di fondare una città, che doveva sorgere proprio sul colle in cui erano stati allevati dalla lupa. Si recarono dall‟indovino chiedendo consiglio e con l‟obiettivo di sapere chi avrebbe dato il nome alla città divenendone conseguentemente il re. L‟indovino allora mandò Romolo sul colle Palatino, mentre Remo dovette recarsi sull‟Aventino. Disse loro di guardare con molta attenzione il cielo, studiando il volo degli uccelli sarebbero stati in grado capire che cosa avevano deciso gli dei per loro. Remo fu il primo a vedere uno stormo: sei avvoltoi con ali gigantesche che volavano proprio sopra il suo capo. Ma subito dopo Romolo riuscì a vederne il doppio: dodici. A quel punto, il verdetto sembra stabilito, eppure succede l‟inevitabile: i due gemelli cominciarono un‟ accesa discussione: “Sono stato io a vedere gli uccelli per primo!” Disse Remo. “Ma io ne ho visti molti di più!” Ribatté Romolo – quindi sarò io il re della nuova città e la chiamerò “Roma”. Poi prese un bastone, fece un disegno di forma quadrangolare in terra e disse: “Questi saranno i confini della mia città. Nessuno dovrà superarli senza aver ottenuto il mio permesso!”, Ma Remo, arrabbiatissimo, non prestò ascolto alle sue parole e incurante di tutto, calpestò la linea tracciata dal fratello. Romolo allora tirò fuori la spada e ripeté: “Chi passerà il confine senza il mio permesso, morirà“ e così dicendo uccise il fratello Remo. Romolo diventò il primo Re di Roma e governò con saggezza, aiutato da cento senatori. E la sua città diventò la più maestosa e grande città di tutto il mondo antico, una città Caput Mundi, capitale di un immenso impero. 24 3.2 MITI GRECI, TEBANI, EGIZI, CRISTIANI E DELLE ALTRE POPOLAZIONI Una vicenda simile a quella di Romolo e Remo è quella di Zeto e Anfione. La storia di due fratelli gemelli, cui toccò la sorte di regnare congiuntamente sul regno di Tebe, prende avvio da una delle innumerevoli scappatelle extraconiugali di Zeus. Questa volta, Zeus aveva preso di mira Antiope, figlia del re di Tebe, Nitteo, una giovane donna che il padre dell'Olimpo sedusse assumendo le sembianze di un satiro. Ben presto però la ragazza scoprì di essere rimasta incinta e, temendo la reazione del padre, decise di chiedere asilo ad Epopeo, re della corte di Sicione, che accolse volentieri la povera Antiope. Eppure Nitteo, come era facile immaginare, non accettò di buon grado la fuga della figlia così incaricò Lico, suo fratello, di raggiungere Antiope per infliggerle la giusta punizione. Dopo aver ordinato ciò, il re Nitteo, sentendosi in colpa, si tolse la vita. Intanto Lico aveva raggiunto la giovane e dopo aver ucciso il re Epopeo, reo di averla ospitata, la ricondusse a Tebe. E fu proprio durante il viaggio che Antiope diede alla luce i due gemellini figli di Zeus. Però il viscido Lico le ordinò di abbandonarli tra le montagne ed ella fu costretta ad obbedire al volere del perfido zio. Fortunatamente qui i pargoli vennero trovati da una compassionevole coppia di pastori che si prese cura di loro allevandoli con amore. Per lunghi anni Antiope visse senza un padre, lontana dai propri figli e tenuta come schiava da Lico e dalla moglie di questi, Dirce, finché un giorno ribellandosi al suo brutale destno, non riuscì a fuggire. Durante il cammino poi la donna si imbatté in due giovani che riconobbe subito come suoi figli, Anfione e Zeto. La piccola famiglia si era finalmente riunita e i due ragazzi pensarono subito di dover vendicare la madre per i torti e le angherie subiti e riuscirono nel loro intento. A partire da quel momento, Anfione e Zeto furono i legittimi eredi del trono di Tebe, regno che inizialmente governarono congiuntamente. Di indole molto diversa, infatti, i due non avevano motivi per intralciarsi l'un l'altro: Zeto era amante della 25 caccia, delle attività fisiche, dell'azione mentre Anfione prediligeva la vita di corte, amava le Muse, la musica e dimostrò di avere del talento come suonatore della lira 10. Addirittura ad essi è attribuita la costruzione delle possenti mura di cinta della città: ogni mattone trasportato dal forzuto Zeto si incastrava magicamente all'altro con il sottofondo dell'incantevole suono della lira suonata da Anfione. Quest'ultimo poi un giorno convolò a giuste nozze con Niobe dalla quale ebbe diversi figli. Ma la collera di un‟altra coppia gemellare, ossia Artemide11 e Apollo per la superbia della donna distrusse l'armonia e la felicità da loro duramente conquistate. Gli dei infatti inflissero la morte ai pargoletti della coppia, portando Anfione alla pazzia, e al suicidio. Zeto, dal canto suo, non riuscì a sopportare la perdita dell'amato fratello e morì poco dopo. Restando sempre in tema correlato ai gemelli di Roma, è importante segnalare una recente scoperta in Mongolia. Si pensa che una leggenda Mongola con una lupa e due gemelli sia addirittura antecedente a quella romana. In un Museo indigeno è stata rinvenuta la copia di una stele. Sulla stele c‟erano per l‟appunto una serie di linguaggi diversi (una sorta di stele di Rosetta egizia), ma soprattutto un simbolo inaspettato: una lupa che allattava due gemelli. C‟è chi sostiene la versione secondo la quale una legione romana arrivò fin qui, smarrendosi e dunque potremmo attribuire a questi legionari la diffusione del simbolo del potere romano su queste terre. L‟ipotesi potrebbe certamente essere quasi plausibile se non fosse che la lupa che allatta i gemelli, in queste terre, è diffusa praticamente ovunque: è il mito fondante del popolo nomade dell‟Asia. Ma ecco svelato il misterioso arcano: la lupa che allatta le gemelle è l‟emblema stesso della regalità. E i gemelli non sono due maschi come quelli romani, bensì in questo caso ci troviamo di fronte a due gemelline di sesso femminile: “le gemelle”, secondo la leggenda vengono 10 La lira è uno strumento musicale a corde, composto da una cassa armonica alla quale sono applicati 2 bracci verticali, uniti da una traversa. Le corde, in numero variabile secondo i modelli, sono tese tra la cassa armonica e la traversa. Per la mitologia greca l'inventore della lira fu Hermes. Un giorno il dio trovò all'interno della grotta una tartaruga. Dopo averla uccisa, prese il carapace, e tese al suo interno sette corde di budello di pecora, costruendo così la prima lira. 11 Artemide (in greco antico: Ἄρτεμισ) è, nella religione dell'antica Grecia, la dea della caccia e di ciò che si pone al di fuori della città o del villaggio e anche dei campi coltivati; è anche la dea delle iniziazioni femminili. Fu una tra le più venerate divinità dell'Olimpo e la sua origine risale ai tempi più antichi. In epoca romana fu associata alla figura di Diana, mentre gli Etruschi la veneravano con il nome di Artume. Il cervo e il cipresso erano fra i suoi simboli sacri. 26 abbandonate nella foresta e adottate da una lupa che le allatta fino a quando, divenute adulte, una di loro, sposa il figlio della lupa e il bambino che nasce da questa unione sarà di diritto il Khan, cioè il capo supremo. Quindi che dire, possiamo asserire che i romani hanno fatto loro un simbolo già esistente in altre culture, ma che comunque conferiva importanza, nobiltà e forza a chi lo deteneva? Passando alle leggende sulle lotte prenatali tra gemelli citiamo il mito persiano dei gemelli Ormuzd e Ahriman. Ahriman, personalità demoniaca, spirito bambino, avrebbe dovuto essere il più giovane dei due. Si narra che egli dal ventre materno udì per caso il padre asserire che il primogenito avrebbe ereditato il regno, sicché lottò per sostituirsi al fratello, che possedeva invece un animo di indole pacifica e vi riuscì; prese il posto del fratello ed ottenne l'eredità regnando per novemila anni. Justkeha e Tarviskara, analoghi gemelli mitologici degli indiani del Nord America, si azzuffarono nel grembo materno e continuarono a rappresentare nel mondo gli opposti principi del bene e del male. C'è una storia biblica che segue questo filone ed è tratta dal libro della Genesi 12 (Gen 38, 27-30 - Nuovo Testamento13, Mt 1, 3): Nel racconto della Genesi si narra che Tamar "aveva nel grembo due gemelli che lottarono sin nel grembo materno per venire alla luce l‟uno prima dell‟altro. Durante il parto, uno di essi mise fuori una mano e la levatrice prese un filo rosso e lo legò attorno a quella mano, dicendo: “Questo è uscito per primo”; Ma, quando questi ritirò la mano, ecco che invece uscì prepotentemente suo fratello. Allora ella esclamò: “Come ti sei aperto una breccia?”, e lo chiamò Perez. Poi uscì nuovamente suo fratello, che aveva il filo scarlatto alla mano, e lo si chiamò Zerach" (Gen 38, 27-30). Zara, in ebraico “Zerah,” significa “bagliore” dell'aurora che precede il giorno; “Fares”, in greco e 12 è il primo libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana. È scritto in ebraico e, secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la sua redazione definitiva, ad opera di autori ignoti, è collocata al VI-V secolo a.C. in Giudea, sulla base di precedenti tradizioni orali e scritte. Nei primi 11 dei suoi 50 capitoli descrive la cosiddetta "preistoria biblica" (creazione, peccato originale, diluvio universale), e nei rimanenti la storia dei patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe-Israele e di Giuseppe, le cui vite si collocano nel vicino oriente (soprattutto Palestina) del II millennio a.C. 13 è la raccolta dei 27 libri canonici che costituiscono la seconda parte della Bibbia cristiana e che vennero scritti in seguito alla vita e alla predicazione di Gesù di Nazareth. Nuovo Testamento o Nuovo Patto è un'espressione utilizzata dai cristiani per indicare il nuovo patto stabilito da Dio con gli uomini per mezzo di Gesù Cristo. I testi sono scritti in greco della koiné e rivelano di fondo un ambiente semitico. 27 latino “Phares”, in ebraico Peres, significa “breccia” ecco di seguito parte del brano tratto dal Vangelo secondo Matteo: "Gesù Cristo un discendente di Davide, il quale a sua volta fu un discendente di Abramo. Ecco l'elenco degli antenati della sua famiglia: Abramo fu il padre di Isacco; Isacco di Giacobbe; Giacobbe di Giuda e dei suoi fratelli; Giuda fu il padre di Fares e Zara ( o Perez e Zerach). La loro madre fu Tamar [...]." I due gemelli sono quindi citati tra i discendenti di Gesù. Forse la più famosa di tutte queste vicende, sempre descritta nel primo libro stampato della storia è quella di Esaù e Giacobbe. Figli di Isacco e di Rebecca. Fin dalla vita intrauterina la madre li sentiva lottare tra loro e quando fu il momento, per Rebecca, di partorire, nacque prima Esaù e subito dopo Giacobbe, attaccato al calcagno del gemello. Esaù, prediletto da suo padre, diventò un esperto cacciatore mentre Giacobbe, prediletto da Rebecca, era un uomo alquanto docile e tranquillo. Giacobbe, il secondogenito, ottenne la primogenitura tanto agognata barattandola con l‟astuzia con un semplice piatto di lenticchie con il fratello Esaù e riuscì, con l‟aiuto di sua madre, ad ottenere con l'inganno la benedizione del padre ormai quasi cieco ed in punto di morte, presentandosi davanti a questi rivestito di una pelle di pecora per simulare la folta peluria di Esaù. Naturalmente il fratello, accortosi della frode, andò su tutte le furie. Per sfuggire alla furia del fratello, Giacobbe fuggì e si stabilì dal fratello di sua madre, Labano. Qui rimase vent‟ anni. Dopo un po‟ di tempo prese in spose le due figlie dello zio, Rachele e Lia, dalle quali discesero le 12 tribù di Israele. Quando Dio gli ordinò di tornare a Canaan i due gemelli misero da parte le vecchie ruggini, si riconciliarono e vissero amandosi come due fratelli. “Poi Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaù che aveva con sé quattrocento uomini. Allora distribuì i figli tra Lia, Rachele e le due schiave; mise in testa le schiave con i loro figli, più indietro Lia con i suoi figli e più indietro Rachele e Giuseppe. Egli passò davanti a loro e si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al fratello. Ma Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero.” 28 (Genesi 33, 1-4) Ed eccoci all'ultimo gruppo di miti. Entrambi i gemelli sono visti come figure positive, anche se, di nuovo, si presenta la contrapposizione gemellare: uno è infatti mortale e l'altro immortale. Il greco Castore prese la decisione di condividere la sua immortalità con Polluce, mentre il suo gemello stava per morire, e insieme alternarono periodi di soggiorno in cielo o sulla terra dietro concessione del potente Zeus. Conosciuti come “Dioscuri”, ovvero "figli di Zeus", erano gemelli figli di Leda, moglie del re di Sparta, ma non erano i soliti gemelli, bensì due fratelli molto particolari, venuti al mondo infatti da due uova contenenti uno Polluce ed Elena e l'altro Castore e Clitennestra. Esistono varie versioni della leggenda di Castore e Polluce. Secondo molti racconti soltanto Polluce era immortale, in quanto stato concepito quando Zeus assunse le sembianze di un cigno con l‟obiettivo di sedurre Leda. Castore, come Elena e Clitennestra, era invece mortale, figlio di Tindaro, con il quale Leda, inconsapevole di essere stata già fecondata da Zeus, si era congiunta la stessa notte. 29 I due inseparabili gemelli parteciparono a molte famigerate imprese, tra cui la spedizione contro Atene, quando Teseo14 rapì Elena da Sparta, la spedizione degli Argonauti 15 alla conquista del Vello d'Oro e la lunga lotta al fianco dei figli di Afareo (Idas e Linceo), insieme ai quali furono gli esecutori del furto di un bellissimo gregge in Arcadia16. Quest‟ ultima avventura ebbe un epilogo negativo, in quanto al momento di spartire il bottino Idas si prese la maggior parte del gregge portandoselo nella sua terra, a Messene. Castore e Polluce si recarono a loro volta a Messene per recuperare il gregge. Nello scontro Castore venne ferito a morte, colpito dalla lancia di Idas; Polluce uccise Linceo e, quando Idas gli ruppe una roccia sul capo, Zeus, suo padre, intervenne incenerendolo con un fulmine. Sostenendo Castore morente, per non essere divisi, Polluce implorò Zeus di far morire anche lui oppure di concedere l'immortalità anche al fratello. Zeus esaudì per metà la preghiera di Polluce decidendo di ricongiungerli permettendo loro di stare insieme per sempre, metà del tempo negli Inferi e metà con gli dei sul monte Olimpo. Secondo un'altra leggenda Zeus concesse loro di vivere e morire un giorno per ciascuno trasformati nella costellazione dei Gemelli. Infatti, nella costellazione dei Gemelli, una delle stelle principali si nasconde sotto l‟orizzonte quando appare l‟altra, riportando alla memoria permanentemente il destino che lega i due fratelli. La mitologia classica invece descrive i due gemelli come inseparabili, guerrieri audaci e abili domatori di cavalli. i Dioscuri vengono considerati come i protettori degli uomini da ogni pericolo e in ogni difficoltà, sia sulla terra che sul mare tanto dai Greci quanto dai Romani. Tra le altre storie di gemelli che ci fornisce la mitologia citiamo quella di Eracle (o Ercole) e Ificle, figli di Alcmena e rispettivamente di Zeus e Anfitrione. 14 Teseo (in greco Θθςεφσ, in latino Theseus) nella mitologia greca era un leggendario re di Atene, figlio di Etra ed Egeo, o di Poseidone con cui Etra una notte aveva giaciuto. Teseo fu un eroe-fondatore, come Perseo, Cadmo o Eracle, i quali si batterono tutti, risultandone vincitori. Come Eracle fu l’eroe dei Dori, Teseo fu l’eroe fondatore degli Ioni e venne considerato dagli Ateniesi come il loro grande riformatore, padre della patria e della democrazia in Occidente. 15 Gli Argonauti (in greco Ἀργοναῦται - pronuncia Argonàutai) furono quel gruppo di circa 50 eroi che, sotto la guida di Giasone, diede vita a una delle più note e affascinanti narrazioni della mitologia greca: l'avventuroso viaggio a bordo della nave Argo, che li condurrà nelle ostili terre della Colchide alla riconquista del vello d'oro. 16 L'Arcadia (in greco Αρκαδία, Arkadía) è una delle cinque unità periferiche del Peloponneso, una delle tredici periferie (in greco: περιφζρειεσ, perifereies - regione amministrativa) della Grecia. Il capoluogo è la città di Tripoli. 30 Appena nacquero i due gemelli, Era, gelosa per il tradimento di Zeus, mandò due serpenti nella culla affinché uccidessero i bambini, ma il forzuto Eracle li soffocò. Eracle fu in seguito protagonista di numerosissime gesta, tra cui le famose "dodici fatiche", tanto da essere riconosciuto comr il più famoso e celebrato degli eroi greci. Anche nel mito di Eco e Narciso troviamo sfumature legate al mondo gemellare. In principio era Narciso: un giovinetto bellissimo, figlio di un fiume e di una ninfa, che si innamorò perdutamente della propria immagine riflessa in un laghetto e respinse con sdegno le ragazze più belle, tra le quali Eco, che afflitta dal dolore si corrose fino a divenire solamente una voce. Narciso è la perfetta incarnazione mitica del tema del doppio, che con quello dei gemelli presenta molti punti in comune; una versione meno nota del mito greco racconta invece che Narciso aveva una sorella gemella, Narcisa, alla quale era legatissimo. Quando Narcisa morì, Narciso disperato, non si staccò più dalla propria immagine riflessa in un laghetto, nella quale gli sembrava di riconoscere il volto della sorella: si illudeva di poter riallacciare così con lei il legame perduto per sempre. Molto note erano anche altre coppie gemellari, come Autolico e Filammone (Autolico era il nonno del grande Odisseo o Ulisse), la sciagurata profetessa della città di Troia Cassandra17 (condannata a prevedere sempre la verità ma a non essere mai creduta) ed Eleno (anch‟egli in grado di prevedere il futuro); e numerosi altri. Non mancano le leggende gemellari anche presso una delle popolazioni più note e all‟avanguardia della storia: presso l‟antico Egitto troviamo la storia quadrigemellare di Seth e Nefthi, rispettivamente Dio della guerra e Dea della preservazione, figli quadrigemini appunto, insieme a Osiride e Iside di Shu e Tefnut, Rispettivamente dio dell'aria secca e dea dell'aria umida, figli gemelli di Atum, il creatore. I gemelli sono coinvolti nella creazione anche in ulteriori leggende, molto probabilmente a causa del loro legame con la fertilità. Le tribù indiane dei Crow , dei Kiowa e degli Shoshoni hanno storie di divinità gemelle create da un intervento 17 Cassandra è una figura della mitologia greca. È ricordata da Omero, Apollodoro e Igino. Gemella di Eleno, figlia di Ecuba e di Priamo re di Troia. Fu sacerdotessa nel tempio di Apollo da cui ebbe la facoltà della preveggenza, prevedeva terribili sventure ed era pertanto invisa a molti. 31 divino che li ha divisi a metà quando erano bambini. Una leggenda della creazione degli Inca del Perù narra le vicende dei fratelli gemelli Apocatequil e Piguerao, che emersero da due uova. Non c'è dubbio che il fatto di essere un gemello avesse in molte culture un profondo significato religioso. In Gran Bretagna si racconta una storia di gemelli contadini scozzesi che vinsero la battaglia contro gli invasori danesi. Con la successiva espansione del cristianesimo questi due gemelli divennero santi. Nel calendario bizantino e in altri calendari troviamo invece Florus e Laurus, o Frol e Lavior, come erano conosciuti in Russia. È degno di nota il fatto che quando i peruviani divennero cristiani sotto l'influenza spagnola, cambiarono il nome di uno dei loro gemelli: dal peruviano "il figlio del fulmine" nel nome Santiago. Essi avevano imparato dai loro maestri spagnoli che San Giacomo, San Diego e San Giovanni erano chiamati da Gesù “Boanerges”, “figli del tuono”. Ad ogni modo fu l'apostolo Tommaso 18 molto probabilmente ad avere un gemello, perché il suo nome deriva dalla parola ebraica che significa gemello, e fu anche conosciuto come Didimo, la parola greca che significa “gemello.” Due gemelli e una scrofa fanno da sfondo ad una leggenda della fondazione di Milano. Nel III millennio, la pianura padana era abitata dai Liguri, popolazione presumibilmente autoctona, cioè originaria di quei luoghi, che occupava una vasta parte dell'Europa continentale. Dell'antica presenza ligure c'è traccia in una leggenda che spiega anche il nome della loro città: Mediolanum. Secondo questa leggenda, due gemelli avrebbero difeso la città dai nemici che attaccavano da est e ovest. Grazie al loro valore la dea Terra li rese immortali, trasformandoli in due fiumi, l'Olona, a ovest, e il Lambro a est. Dal nome antico di 18 Tommaso Didimo (Israele, ... – Mylapore, 3 luglio 72) fu uno dei dodici apostoli di Gesù. È noto principalmente per essere il protagonista di un brano del Vangelo secondo Giovanni (20,24-29) in cui prima dubitò della risurrezione di Gesù e poi lo riconobbe. Secondo la tradizione, si spinse a predicare il Vangelo fuori dei confini dell'Impero romano, in Persia e India, dove fondò la prima comunità cristiana. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa copta. San Tommaso è patrono degli Architetti, dei Geometri, degli Agrimensori e dell'India; nei quadri è rappresentato con una lancia in mano. Le sue ossa riposano nella Basilica di San Tommaso Apostolo a Ortona. 32 questi due fiumi, rispettivamente Olano e Medaco, sarebbe nato il termine Medacolano, più tardi latinizzato in Mediolanum. Le testimonianze abitative dell'area si fanno più vive a partire dal VI sec. a.C., in seguito all'occupazione dei Celti. I Celti erano un mosaico di popoli originari dell'Europa centrale, che i Romani chiamavano Galli prendendo il nome da una delle loro tribù. Fu proprio la tribù dei Galli ad occupare la regione Insubria (corrisponde pressappoco all'odierna Lombardia) e a fare di Milano la loro capitale. Anche i Celti crearono una leggenda per conferire prestigio al loro insediamento a Milano. Una scrofa, per metà coperta di lana, si sarebbe fatta incontro a un gruppo di cavalieri celtici. L'apparizione dell'animale, simbolo di abbondanza per quella popolazione, li avrebbe indotti a fondare la città che avrebbe preso il nome di Mi-lann, dal vello per metà lanoso della scrofa. L'effige della "scrofa semilanuta" si conserva sul “Palazzo della Ragione”, in piazza Dei Mercanti. Nel 222 A.C., grazie alla conquista dell'Insubria, rinominata Gallia Cisalpina, da parte del console Marcello, comincia la storia dell'influenza romana sulla città. 33 3.4 LA LETTERATURA GEMELLARE Al di fuori della mitologia, la letteratura antica ha sfruttato spesso il tema dei gemelli per i risvolti comici che se ne possono ovviamente trarre attraverso equivoci, incomprensione e scambi di persona. Per primo lo fa lo scrittore latino Plauto19, che compone una commedia intitolata “Meneacmi” e dà luce al prototipo della cosiddetta commedia degli equivoci. La commedia, in apparenza movimentatissima, tratta un evento molto semplice: lo smarrimento dovuto al rapimento di Menecmo e le peripezie che consentono a due gemelli di incontrarsi per la prima volta e tornare insieme in patria. Questa commedia divenne molto popolare e ispirò tra gli altri Bernardo Dovizi da Bibbiena, un esponente della Chiesa, cardinale nonché autore della Calandria (1513), un‟altra commedia composta in cinque atti, caratterizzata anche qui dagli equivoci presupposti dalla presenza di due gemelli (un maschio e una femmina, Lidio e Santilla) e anche da una girandola di travestimenti e agnizioni. Pochi anni dopo la Calandria, nel 1531, venne composta la commedia dal titolo “Gl‟Ingannati”, La cui stesura è un lavoro collettivo dell'Accademia degli Intronati di Siena, accademia che si contraddistinse, nella prima fase di produzione drammaturgica, per le opere di una certa leggerezza comica che prediligevano come target il sesso femminile, Gl‟Ingannati, divenne famosissima, mettendo in scena un episodio incentrato su due gemelli di Modena, con scambi di persona e situazioni paradossali fino all‟attesissimo lieto fine. Il tema dei gemelli scambiati e confusi tra loro è ormai diventato così ambito tanto da non lasciare fuori dal cerchio anche l‟illustre Sir William Shakespeare e numerosissimi altri scrittori non solo del Bel Paese: (si pensi allo stile della “Comedy of Errors” e a quello di “The Twelfth Night or what you will”). The Comedy of Errors, o La commedia degli equivoci, è una delle prime commedie di Shakespeare, 19 Tito Maccio Plauto (in latino: Titus Maccius Plautus o Titus Maccus Plautus; Sarsina, tra il 255 e il 250 a.C. – 184 a.C.) è stato un commediografo romano. Plauto fu uno dei più prolifici e importanti autori dell'antichità latina. Egli fu esponente del genere teatrale della Palliata, ideato dall'innovatore della letteratura latina Livio Andronico. Il termine plautino, che deriva appunto da Plauto, si riferisce sia alle sue opere sia ad opere simili o influenzate da quelle di Plauto. 34 si ritiene che sia stata composta tra il 1589 e il 1594. Si tratta della più breve e più grottesca delle sue opere. La commedia degli errori narra la vicenda di due coppie di gemelli identici separati dalla nascita. Antifolo di Siracusa ed il suo servo, Dromio di Siracusa, arrivano ad Efeso, che scopriamo essere la città in cui vivono i loro fratelli gemelli. Quando i siracusani incontrano gli amici e i familiari dei loro gemelli, inizia una serie di incidenti basati sullo scambio d'identità che portano a baruffe, seduzioni quasi incestuose e l'arresto di Antifolo nella città di Efeso, tra accuse di infedeltà, furto, pazzia e possessione diabolica. “The Twelfth Night or what you will” o dal titolo italiano “La dodicesima notte o quel che volete”, invece è la storia di due gemelli fra loro somigliantissimi, Viola e Sebastiano, che vengono separati da un naufragio presso le coste dell'Illiria. Dopo il naufragio Viola si vestirà con abiti maschili e si farà chiamare Cesario, andando a lavorare come paggio presso il duca Orsino. Finirà per innamorarsi del suo padrone che però ama, non ricambiato, la contessa Olivia, che si innamora a sua volta del suo bel paggio Viola/Cesario. L'arrivo di Sebastiano complica ulteriormente la situazione ponendo però le basi di un felice epilogo. Olivia infatti si innamora di Sebastiano, mentre Orsino, scoperta la vera identità del suo paggio, decide di sposare Viola. In Italia spicca la commedia in tre atti del 1750 di Carlo Goldoni, “I due gemelli veneziani” di palese ispirazione plautina, che mette in contrapposizione due gemelli, Zanetto e Tonino, Se infatti Zanetto, il gemello sciocco, e chiaramente imparentato alla rozzezza simpaticamente popolaresca degli Zanni (come suggerisce anche il nome), dall'altro canto Tonino, il gemello valente, con i suoi continui richiami all'ideale del "cortesan", personifica il tipico rappresentante di quella borghesia in ascesa che andava trovando in Goldoni il suo convinto ideologo. Così preannunciata dalle stesse figure dei protagonisti, va dunque nascendo qua e là, in questa stessa commedia, la tendenza dell'autore ad uno studio dei personaggi meno approssimato e superficiale: lieve prologo alla successiva "riforma". Vi agiscono, inoltre, maschere divenute storiche nel nostro panorama teatrale, quali Arlecchino20, 20 Arlecchino è una famosa maschera bergamasca della commedia dell'arte. Il suo nome in lingua francese è Arlequin, mentre in inglese chiamato Harlequin. 35 Colombina21, Balanzone, Rosaura, Florindo, e Capitan Spaventa, seppur adombrato nel personaggio di Lelio. La figura dei gemelli presenta svariate comparse anche nella letteratura italiana successiva dove ne fa sfoggio anche il Luigi Pirandello in un‟opera della raccolta Novelle per un anno dal titolo “Come gemelle”. Il tema dei gemelli presenta poi anche uno sviluppo insolito in tre romanzi del novecento molto più vicini ai giorni nostri. I primi due romanzi sono di Antonio Tabucchi22: il primo è “Piazza d‟Italia” (1975). È la storia di una famiglia, di uomini e donne forti, determinati, con delle ideologie radicate nella testa, nel cuore e nel sangue, ma ricalca anche un tratto della storia d'Italia, i cui protagonisti Plinio ed Esterina hanno quattro figli, due coppie di gemelli: Quarto e Volturno, Anita e Garibaldo (chiari riferimenti all‟Italia Risorgimentale). Quarto è un ragazzo sveglio, brillante, amante delle donne, mentre Volturno è l'esatto opposto, un individuo taciturno e un po' strano, anche qui dunque, curiosamente ci rifacciamo al mito della contrapposizione gemellare. Il secondo romanzo, ancora di Tabucchi, è “Il piccolo naviglio” (1978), ed ha alcuni aspetti in comune con il suo primo romanzo. Similmente a Piazza D‟Italia infatti, la storia si intreccia con le piccole storie personali, la componente irreale è costante, i nomi dei personaggi si ripetono e l‟epilogo si ricongiunge all‟incipit del romanzo. Anche qui abbiamo due coppie di gemelli: Maria e Anna e i fratelli Quinto e Sesto. Le due sorelle si somigliano in un modo sbalorditivo e trascorrono la loro vita in estrema simbiosi al punto che non si saprà mai di chi si innamorerà Corrado e quando una delle due avrà una bambina, alla quale verrà dato il nome di Marianna, nessuno riuscirà mai a scoprire chi delle due è la madre naturale. Qui torniamo ai 21 Colombina è il nome di una maschera veneziana della commedia dell'arte. Nelle rappresentazioni è spesso oggetto di attenzioni da parte del padrone Pantalone, la qual cosa provoca la gelosia in Arlecchino. 22 Antonio Tabucchi (Pisa, 23 settembre 1943 – Lisbona, 25 marzo 2012) è stato uno scrittore italiano. Legato da un amore viscerale al Portogallo, è stato il maggior conoscitore, critico e traduttore dell'opera del poeta, scrittore ed aforista portoghese Fernando Pessoa dal quale ha attinto i concetti della saudade, della finzione e degli eteronimi. Tabucchi conosce l'opera di Pessoa negli anni sessanta, durante le sessioni che frequenta alla Sorbona di Parigi, ne rimane talmente affascinato che, tornato in Italia frequenta un corso di lingua portoghese per comprendere meglio il poeta Ha ottenuto il premio francese "Médicis étranger" per Notturno indiano e il premio Campiello per Sostiene Pereira. 36 canoni dello sdoppiamento e della equivocità quasi grottesca con sfumature tragicomiche. Il terzo romanzo degno di nota del novecento è “L‟isola del giorno prima”, un romanzo storico di Umberto Eco del 1994. Nell'estate del 1643 un giovane piemontese naufraga nei mari del sud. Proprio di fronte ai suoi occhi sorge un'isola che non può raggiungere. Intorno a lui si delinea un ambiente apparentemente accogliente. Su un mare sconosciuto, Roberto de la Grive vede per la prima volta in tutta la sua vita il cielo, l‟acqua, gli uccelli, le piante, i pesci e i coralli a cui non è in grado di attribuire una denominazione. Scrive lettere d'amore, attraverso le quali si intuisce la sua storia: una lenta e traumatica iniziazione al mondo secentesco della nuova scienza, della ragion di stato, di un cosmo in cui la terra non è più al centro dell'universo. Roberto vive sgomento la sua vicenda tutta incentrata sulla memoria e sull'attesa di approdare su quell'isola che non è lontana solo nello spazio, ma anche nel tempo. Naufrago su una nave deserta presso un‟isola irraggiungibile, trova dunque conforto in un fratello immaginario: proprio un gemello inesistente al quale egli attribuisce, in un gioco meraviglioso ed idilliaco di specchi, le cause del suo sventurato destino. Passiamo alla letteratura dei giorni nostri. Ne cito quattro, i quali dopo un lavoro di ricerca ho ritenuto essere i più conosciuti e probabilmente i più significativi. Il primo è “I gemelli Fahrenheit” di Michel Faber23 scrittore olandese, edito da Einaudi e pubblicato nell‟anno 2006. In realtà quest‟opera è composta da 17 racconti, dei quali il primo “Casa Sicura” ha ottenuto il riconoscimento al Premio Nazionale del Racconto Breve dalla BBC. I racconti si presentano come un autentico viaggio imperniato nel tempo, negli stili, nelle situazioni, nei contenuti, nei Paesi e se si deve perlomeno tentare di trovare loro un minimo comun denominatore si potrebbe indicare senza dubbio 23 Michel Faber (L'Aia, 13 aprile 1960) è uno scrittore olandese. Nato nei Paesi Bassi, nel 1967 la sua famiglia si trasferì in Australia, dove visse fino al 1992, quando si trasferì in Scozia. Qui attualmente vive con la moglie Eva in una vecchia stazione ferroviaria vittoriana. Faber ha debuttato letterariamente con una raccolta di racconti, vincitori di numerosi premi, chiamata Some Rain Must Fall, pubblicata nel 1999. Il suo primo romanzo, Sotto la pelle (2000) è stato un successo internazionale. Nel 2002, dopo una gestazione durata 21 anni, è uscito Il petalo cremisi e il bianco, la storia postmoderna e dickensiana di una prostituta nella Londra Vittoriana. Il libro è diventato un bestseller internazionale. I suoi libri sono pubblicati in Italia da Einaudi e Rizzoli. 37 alcuno l‟estenuante, scrupolosa attenzione di Faber nel cogliere i suoi personaggi nei momenti più importanti della loro vita, siano essi delle epifanie, delle tragedie assolute o delle esitanti rinascite. Lo scrittore dipinge e riesce a congelare gli attimi di svolta con una abilità innata a dir poco portentosa, il tutto condito da accostamenti mirati che tutto sembrano fuorché involontari o immaginari. Il secondo romanzo del quale vorrei parlare è di una scrittrice e sceneggiatrice canadese chiamata Lori Lansens24 dal Titolo “Le Ragazze” edito da Mondadori nel 2008. Le ragazze (così le chiamano i loro concittadini) sono Rose e Ruby Darlen, due gemelle siamesi unite sul lato del capo, all'altezza delle tempie, che svolgono la professione di bibliotecarie in una piccola cittadina canadese. Le due, giunte alla soglia dei trent‟anni, sono note per essere le gemelle siamesi più longeve al mondo. È l'estate del 1974, e proprio mentre un burrascoso tornado si abbatteva sulla regione di Toronto, le due vengono abbandonate dalla loro madre. Esse crescono così tra una moltitudine di difficoltà confortate dall'amore di zia Lovey, una generosa infermiera che ha deciso di prenderle in adozione insieme al marito Stash. Molteplici sono le cose che le ragazze non possono fare, aggrovigliate come un cespuglio di Erica. Rose, la più vigorosa e determinata delle due, e Ruby, la bella e fragile, riescono comunque nell'intento più difficile: vivere pienamente la propria vita. Credono alacremente nell'amicizia, rincorrono sogni e si innamorano, ognuna a modo suo. La loro è davvero un'esistenza straordinaria. Rose ama la letteratura e vorrebbe diventare scrittrice, e alla vigilia dei trent'anni decide di raccontare in prima persona la loro storia. Ruby insiste per dare la sua versione dei fatti e a più riprese si inserisce nel racconto, svelando un animo lezioso e romantico. Con questo romanzo a due voci, Lori Lansens affronta due temi particolari: quello della diversità e quello della dignità umana con perspicace originalità, con abnegazione e totale partecipazione. Lo stile di scrittura mi è parso abbastanza buono e quasi ci fa dimenticare che le protagoniste siano unite, tuttavia il finale lascia un po‟ di punti 24 Lori Lansens è una scrittrice e sceneggiatrice canadese. Sceneggiatrice di successo ha collaborato alla sceneggiatura di film come South of Wawa, Wolf Girl and Marine Life, prima di pubblicare il suo primo romanzo Rush Home Road nel 2002. Il suo romanzo di successo intitolato “le ragazze”, ha venduto oltre 400.000 copie e inoltre Il libro ha ricevuto il riconoscimento come miglior libro del 2007 per Giovani Adulti della American Library Association. Il suo libro più recente, Il racconto della moglie, è stato pubblicato nel 2012. La Lansens è Nata e cresciuta a Chatham, Ontario, e attualmente risiede a Los Angeles con il marito e i suoi due figli. 38 interrogativi e soprattutto la domanda che ricorre spesso tra i lettori della Lansens è la seguente: ma le due ragazze esistono davvero o sono solo il frutto dell‟immaginazione della scrittrice? Il terzo libro che ho scelto è “Figlia del silenzio” (titolo originale The Memory Keeper‟s Daughter-Viking Press) scritto dalla statunitense Kim Edwards 25 , insegnante di Letteratura Inglese all‟Università del Kentucky, autrice di una raccolta di racconti che ha vinto numerosi ed importanti premi. Il romanzo è stato edito in Italia da Garzanti Libri, anno 2007 dove ha riscosso un grande favore di pubblico. Ebbe molto successo negli Stati Uniti grazie al passaparola nell'estate del 2006, ed è stato inserito nella lista dei best seller del New York Times. Dal romanzo, inoltre è stato tratto un film TV, mandato in onda su Lifetime Tv nell'aprile del 2008. Il romanzo è ambientato a Lexington nel Kentucky, nel 1964. Certe volte la vita ci mette davanti a bivi che potrebbero cambiare per sempre il corso degli eventi e delle cose, dalle nostra scelte, che sono sempre delle scommesse e che ci piaccia o meno, da esse potrebbe dipendere non solo il nostro futuro, ma anche quello delle persone che amiamo e che circondano la nostra esistenza. Tutto ciò accade proprio a David, un medico e neopapà, che di notte durante una bufera di neve assiste al parto della moglie. In clinica quella notte ci sono esclusivamente lui e l'infermiera, e lì David scopre che i bambini sono due gemelli, un maschio e una femmina, e che la femmina ha la sindrome di down. Si trova così da solo a dover affrontare tutte le sue paure, i suoi dubbi e le sue incertezze. Sono gli anni '60 e la società fatica ancora ad accettare la sindrome di down. David, subito dopo il parto, prende un‟importante decisione: proteggere la moglie, evitando di darle dispiaceri inutili e credendo che sia la cosa giusta da fare, affida la bambina all'infermiera. In seguito le chiede di portarla via, in un luogo remoto, in qualche istituto apposito, della cui esistenza sua moglie Norah non dovrà mai venire 25 Kim Edwards (Killeen, 4 maggio 1958) è una scrittrice statunitense. Ha raggiunto la notorietà con il suo primo romanzo, Figlia del silenzio (2006), che compare nella lista dei bestseller del New York Times, e che ha vinto il Popular Fiction Award e il British Book Award 2008.Ha scritto una raccolta di piccole storie, The Secrets of a Fire King (1997), che divenne un candidato nel 1998 per il premio PEN/Hemingway Award, ed ha vinto il Whiting Award e il Nelson Algren Award. Laureata all'Università Colgate e al Programma di scrittura creativa (più noto come l'Iowa Writers' Workshop), attualmente insegna scrittura alla Università del Kentucky. 39 a conoscenza. Ecco dunque le famose scelte, i famosi bivi, le famose scommesse che hanno lo strano e magico potere di modificarci la vita, ed è proprio questa scelta che cambierà per sempre quella di David. Una scelta che come un boomerang scatenerà una serie incessante di menzogne, che David si troverà costretto a dire pur di celare quel terribile segreto per il quale non si dà pace e a cui allo stesso tempo ahi lui ormai non può più rimediare. David agendo d'impulso, convinto che fosse la soluzione migliore per tutti, non pensa alle ripercussioni di quel gesto sconsiderato sulla sua vita futura. Ripercussioni che lo porteranno a chiudersi sempre di più in sé stesso, che lo porteranno ad erigere una corazza protettiva tra lui e la sua famiglia. La moglie è ossessionata da questa figlia "nata morta"; il figlio, privato della sua gemella cresce sentendo il peso e la pressione addosso, proprio come se per chissà quale umbratile motivo debba sentirsi all‟altezza di vivere per entrambi. Tutti i buoni propositi familiari di David sembrano essere destinati a finire in un grande buco nero, la scelta che ha preso lo tormenterà per sempre. E intanto Phoebe, la bambina down, crescerà e vivrà la sua vita ignara di tutto ciò vivendo nel suo "mondo parallelo". Il libro affronta senza ombra di dubbio temi di natura umana ed estremamente delicati: il fardello provocato dalla nascita di un figlio disabile, e la conseguente domanda che ogni individuo almeno una volta si è posto nella vita in seguito all‟imminenza della nascita di un figlio con un handicap fisico o mentale: la dura scelta di voler abbandonare questo figlio disabile, il senso di colpa per aver tenuto nascosto un segreto di tale importanza alla persona che ami e alla quale hai giurato eterna fedeltà e onestà, un senso di inadeguatezza che ti viene a bussare costantemente e non ti lascia in pace nemmeno un secondo, senza dimenticare il dolore perennemente vivo; il vedere riaffiorare antichi tormenti, mentre si rimane impotenti assistendo alla completa disgregazione della propria famiglia, i cui componenti non riescono a relazionarsi e ad esprimere il bisogno d‟amore, la loro forte necessità di essere amati e compresi, restando intrappolati nelle proprie angosce che tendono a sfogare mettendo in scena atteggiamenti talvolta ripugnanti ed apparentemente senza un filo logico. 40 Come spesso accade in numerosissimi romanzi e in un altrettanto sfondo misto tra il vero e il faceto e facendo riferimento al titolo è proprio il silenzio a farla da padrone in questa storia. Un silenzio che da entità quasi utopistica e intangibile si trasforma in qualcosa di palpabile, inverosimilmente d‟impaccio, denso come magma incandescente e fitto come la nebbia mattutina. Il 2008 ci ha regalato invece un best seller nonché caso letterario di un autore esordiente italiano, un giovane laureato in fisica di nome Paolo Giordano 26 dal titolo “La Solitudine dei numeri Primi” che lo consacra come il più giovane scrittore ad aver vinto il “Premio Strega” oltre a ricevere il “Premio Campiello” e divenire il romanzo italiano più venduto nel 2008 ed essere tradotto in numerose lingue del mondo. La trama del romanzo è piuttosto semplice quanto avvincente, Lo stile è ricercato ma senza troppi stancanti leziosismi inutili e superflui : Lui si chiama Mattia Balossino, un ragazzo dall‟intelligenza sopraffina, ma dalla personalità introversa e a tratti scontrosa; lei è Alice Della Rocca: ad accomunare entrambi c‟è una storia di dolore infantile. "vicini ma non abbastanza per toccarsi davvero", come i primi gemelli, ossia coppie di numeri primi separati solo da un numero pari, come 3 e 5, 11 e 13, 17 e 19 e così via. Mattia si sente causa e responsabile della scomparsa della sorella gemella portatrice di un ritardo mentale e abbandonata da questi nel bosco in un fugace momento di distrazione e dal quale non viene mai più ritrovata; Alice, invece, per obbedire e soddisfare la volontà del padre, che la vorrebbe campionessa di sci, subisce un grave incidente mentre pratica proprio questa disciplina, che per inciso, odia da morire, e rimarrà così sciancata. Si sente particolarmente inadeguata e impacciata e vive la situazione come una terribile costrizione. Con il passare del tempo si renderò conto che il vero colpevole del suo incidente è il padre. È una ragazza compatibile con Mattia, forse fin troppo 26 Paolo Giordano (Torino, 19 dicembre 1982) è uno scrittore italiano. Nel 2008 ha vinto il premio Strega con il suo primo romanzo, La solitudine dei numeri primi. Nel 2001 si è diplomato con 100/100 al liceo scientifico statale "Gino Segré" di Torino; e dopo aver conseguito con lode, nell'anno accademico 2005-2006, la laurea specialistica in fisica delle interazioni fondamentali presso l'Università degli studi di Torino, con una tesi premiata fra le migliori, ha vinto una borsa di studio per frequentare il corso di dottorato di ricerca in fisica delle particelle, presso la Scuola di dottorato in Scienza e alta tecnologia del medesimo ateneo. In un progetto co-finanziato dall'Istituto nazionale di fisica nucleare, sta studiando le proprietà del quark bottom, in particolare il decadimento inclusivo del mesone B nel canale semileptonico e radiativo. Ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica teorica nel 2010.Nell'ottobre 2012 Giordano pubblica il nuovo libro, dal titolo Il corpo umano. 41 compatibile, tutti e due sviluppano un particolarissimo senso di inadeguatezza che li relega a mo di reietti in una condizione di emarginazione e di isolamento sociale. Il destino ha in serbo un programma difficile per i due protagonisti: Alice soffrirà di una forma di anoressia cronica nervosa, mentre Mattia di autolesionismo. Ed il rapporto di amicizia sincero tra i due non diverrà mai concreto, bensì resterà immerso in un tenue ed imbarazzato rapporto di conformità di carattere intellettuale. Alice si sposerà ma non potendo avere figli, il suo matrimonio sarà un brutale fallimento, Mattia otterrà successo come ricercatore universitario all‟estero, e i due numeri primi avranno l‟opportunità di incontrarsi di nuovo e forse oltrepassare quel muro che li tiene distanti. Ma capiranno, che loro stessi sono proprio come i numeri primi gemelli. I numeri primi gemelli (il 2760889966649 per Mattia e il 2760889966651 per Alice) come detto sono numeri solitari e isolati, ma vicinissimi fra loro in quanto separati da un solo numero. Eccola la solitudine, la solitudine dei numeri primi gemelli. Personalmente mi sono rispecchiato molto nel personaggio di Mattia, ho apprezzato la sua caratterizzazione e il suono della sua voce tramite la penna di Giordano sembrava giungere pienamente a me. Mattia è una zattera in balia della volontà delle onde, fragile e duro, tenero e scontroso allo stesso tempo. Sono rimasto affascinato ed esterrefatto dalla sua psicologia distorta, dalla sua mente vicina ad un libro illeggibile, ad un quadro irreplicabile. Avrebbe bisogno dell‟aiuto del mondo intero, forse, ma non vuole nulla da nessuno, vuole essere totalmente indipendente. La sua corazza è inespugnabile, è un‟armatura contro l‟universo intero. Mattia soffre di un timore irreversibile e poco comune: il timore di avere rapporti così acuti e lancinanti da non avere la facoltà di attribuire loro un nome... Abbandonarsi totalmente a qualcun altro significa in effetti perdere in parte una porzione di se stessi. Se impedisci agli altri di penetrarti nel cuore, nessuno potrà mai ferirti e prendersi gioco di te, con la stupida convinzione che tu sia un debole…non riusciamo mai a capirlo a tempo dovuto e poi siamo costretti a subirne le infestanti conseguenze. Questo pensiero è quasi la ragion di vita di Mattia, e forse non è il solo a pensarla così. 42 Anche se in cuor mio, io spero tanto che sia come dice Paolo Giordano “Perché l'amore di chi non amiamo si deposita sulla superficie e da li evapora in fretta” Il romanzo trasuda umanità e dolore elevato all'ennesima potenza da ogni poro, prestando la voce a tutti coloro che gridano aiuto e rischiano di annegare in silenzio. Quella narrata da Giordano non è una storia, non è un‟ accozzaglia visionaria e fittizia di semplici eventi, ma è il rovescio della medaglia, l‟altra pagina della vita, quella meno etichettata, quella meno allegra, e quella meno sfacciata. Queste pagine sono lì presenti e vive a ricordarci che anche questa è vita, anche questo volente o nolente è quotidianità e fa parte della vita di tutti i giorni. E' una lettura che scalda l‟animo e il cuore, che riesce a condurti nell‟ oblio della solitudine e del dolore vissuto quasi in simbiosi ai protagonisti, Mattia e Alice, e che ti fa cogliere l'oscurità del silenzio e del male di vivere. L‟ultimo romanzo che mi sento in dovere di citare è “Identici” dello scrittore e avvocato penalista Scott Turow27, già autore di nove best seller di successo mondiale (titolo originale Identical) edito da Mondadori nel 2014 in Italia. Ho avuto modo di conoscere questo romanzo assistendo ad un incontro con Turow e il mio scrittore preferito (che ho avuto anche l‟onore e il privilegio di conoscere di persona) Gianrico Carofiglio28 (anche lui noto esponente, anzi, forse il maggiore in Italia del genere Legal Thriller) che si è tenuto il 28 gennaio 2014 alle ore 21 presso il Teatro Studio dell'Auditorium Parco della Musica di Roma. La trama del romanzo anche in questo caso si presenta davvero avvincente: Ispirato liberamente al mito di Castore e Polluce, che abbiamo avuto modo di raccontare nel capitolo dedicato alla mitologia, “Identici” racconta la storia di Paul e Cass Gianis, gemelli monozigoti, e 27 Scott Turow (Chicago, 12 aprile 1949) è uno scrittore e avvocato penalista statunitense. È uno dei maggiori esponenti del genere thriller legale e dai suoi romanzi sono stati tratti diversi film e produzioni televisive, il più popolare dei quali è il film del 1990 di Alan Pakula Presunto innocente con Harrison Ford. 28 Gianrico Carofiglio (Bari, 30 maggio 1961) è un magistrato, scrittore e politico italiano. Magistrato dal 1986, ha lavorato come pretore a Prato, pubblico ministero a Foggia e in seguito ha svolto le funzioni di Sostituto procuratore alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Cessato il periodo di attività parlamentare, richiamato in servizio al Tribunale di Benevento, non si è presentato, decadendo così dall'impiego. Ha quindi dichiarato di essere uscito dalla magistratura sia a seguito dell'esperienza parlamentare che per correttezza, in modo da potersi dedicare a tempo pieno alla propria attività di scrittore, divenuta rilevante. Ha esordito nella narrativa, dopo parecchie pubblicazioni tecniche e di settore, con Testimone inconsapevole (Sellerio, 2002). Con tale romanzo, Carofiglio ha aperto il filone del thriller legale italiano. In totale, i suoi libri hanno venduto quattro milioni di copie e sono stati tradotti in ventiquattro lingue. 43 del complesso legame della loro famiglia con quella dei Kronons, entrambe appartenenti alla comunità grecoortodossa americana. Il romanzo è principalmente incentrato sugli eventi del 2008, quando Paul è in corsa come super candidato per l‟elezione a sindaco di Kindle County e suo fratello Cass, accusato di aver ucciso la fidanzata Dita Kronon venticinque anni prima, esce di prigione. Evon Miller, una ex poliziotta dell‟FBI a capo della sicurezza dell‟azienda dei Kronon, e Tim Brodie, l‟anziano investigatore privato che si è occupato del caso all‟epoca, si ritrovano a indagare sulle vere ragioni di quell‟omicidio e sul vero colpevole. Pur non avendolo letto, quello che mi ha colpito di questo romanzo è stato il suo particolare quanto curioso modo di venire alla luce e l‟ispirazione raccontata dallo stesso Turow. Quando aveva tre anni, infatti, sua madre tornò a casa dall'ospedale soltanto con una sorellina perché la gemella che aveva portato in grembo insieme a lei era nata morta. Quell'evento scioccò non poco Turow, tanto che la sua adolescenza fu caratterizzata dalla quotidiana presenza di cosa significasse essere, avere e perdere un gemello. Trovo a dir poco emozionanti le sue parole rilasciate durante quell‟incontro e un‟intervista più recente: “Con l’immaturità di un bambino di tre anni, pensavo di non piacere a mio padre, ginecologo e ostetrico, e che mio padre in qualche modo non avesse voluto farlo nascere perché somigliava a me. Rimase l’idea assurda che quel bambino fosse il mio gemello, non quello di mia sorella. E provavo risentimento verso mio padre, che invece era un uomo eccezionale: fu tre volte “stella di bronzo” al valor militare nella seconda guerra mondiale. Questo è il motivo per cui il mito greco di due gemelli, uno immortale e l’altro no, mi attira così tanto.” Questa particolare circostanza emozionale vissuta dall‟autore mi ha portato a fare una similitudine con quello che disse anche Mark Twain, che dichiarava di aver avuto un fratello gemello, morto prima della nascita, cosicché a lui rimase sempre il dubbio di non essere sé stesso, bensì l‟altro. 44 4. LA PSICOLOGIA DEI GEMELLI 4.1 GLI STUDI PSICOLOGICI SUI GEMELLI L'uomo ha sempre avvertito un particolare interesse e altrettanta curiosità nei confronti del fenomeno dei gemelli. Anche la scienza ha dedicato una notevole attenzione ai gemelli. In seguito all'influenza delle teorie di Darwin e a partire da Francis Galton fino ai giorni nostri, i gemelli sono stati infatti oggetto di studio da parte di medici, fisici, biologi, psichiatri e psicologi di tutto il mondo. Sir Francis Galton, inventò quello che viene chiamato il “metodo classico”. Galton fu un esploratore e geografo che trascorse diversi anni tra le tribù del sudovest dell'Africa, dove ha svolto i primi tentativi di confrontare le capacità intellettuali tra tribù nere e colonizzatori europei. Il grafico immaginario che questi ha prodotto nel 1869 per mostrare la distribuzione delle capacità mentali tra gli africani e inglesi anticipa le disparità che sono state parte integrante di un recente dibattito pubblico negli Stati Uniti. Il suo studio sui gemelli, tuttavia, fu la sua eredità più importante, sulla quale è stata forgiata la scienza della genetica comportamentale. Egli suppone accuratamente che i gemelli che non si assomigliano molto tra loro non sono geneticamente più simili di quanto lo siano fratelli e sorelle ordinari. Ciò è motivato dal fatto che i tratti più simili per gemelli identici rispetto a quelli di gemelli che non si assomigliano fossero del tutto innati. Galton ha osservato inoltre che sussiste un‟elevata corrispondenza tra i gemelli identici circa alcune circostanze come il mal di denti, l'insorgenza della malattia, e l‟ora della morte. I gemelli che ha studiato tendevano a sposarsi con minor frequenza rispetto alla popolazione generale, il che lo ha indotto a supporre che essi non fossero in grado di riprodursi. Galton scrisse in un'epoca in cui venne profondamente influenzato dall‟ ambientalismo di John Stuart Mill, che ha attribuito il proprio intelletto alla formazione iniziale che ricevette da suo padre. Galton credeva che i geni ereditari, piuttosto che un patrimonio culturale, rappresentassero dei fattori di notevole importanza per le famiglie più illustri della 45 Gran Bretagna. Egli ha avanzato la proposta secondo la quale lo Stato sarebbe dovuto intervenire nell‟ erogazione dei sussidi in base alle capacità dei loro genitori, incoraggiando così i ceppi più bisognosi e prevenendo allo stesso tempo il fallimento di alcuni matrimoni. Il termine da lui coniato per questo giardino genetico della popolazione umana fu “eugenetica." Criticando il metodo classico coniato per i gemelli, Lo psicologo francese Renè Zazzo pose per primo in evidenza come il carattere dei gemelli si formi non solo grazie alla dotazione genetica e all‟educazione, come per i nati singoli, ma anche attraverso specifiche dinamiche peculiari della coppia gemellare. Queste variabili prendono, nel complesso, la denominazione di “effetto coppia”. Quest‟ultimo si crea attivamente con il legame fra i gemelli, ma è anche una diretta conseguenza delle relazioni che gli altri, le principali figure di rilievo in particolare, intrattengono con ciascun membro della coppia gemellare. Secondo Zazzo infatti è proprio l‟elemento coppia il fattore predominante delle discrepanze psichiche che sussistono tra i gemelli, la cui personalità è formata e plasmata proprio dalle dinamiche relazionali, e ciò conferma l‟incapacità di analizzare gli individui nati durante lo stesso parto come individui avulsi dal loro peculiare contesto di appartenenza (la coppia). Nei gemelli, per quanto riguarda la formazione dell‟identità è importante che ciascun gemello si appropri dell‟ immagine di sé staccandosi da quella del cogemello. Non esiste ancora oggi un quadro esaustivo delle disfunzioni connesse all‟effetto coppia, la maggior parte dei dati disponibili risale agli studi compiuti dallo stesso Zazzo (1987), ed è così riassumibile: chiusura eccessiva della coppia e tendenza all'isolamento; resistenza e sofferenza alla separazione; conflittualità accentuata; incarichi rigorosamente complementari; difformità di carattere linguistico. In linea con le attuali teorie dell‟Infant Research sulla costruzione del sé, già il pediatra nonché psicoanalista britannico Donald W. Winnicott (1975, 1987) sottolineava l‟importanza del processo di separazione dall‟accudente primario nella formazione dell‟identità. Il bambino riesce a plasmare un vero senso di sé, e lo fa attraverso la possibilità di stare insieme agli altri, e altresì di stare da solo, di sperimentare l‟eccezionalità dell‟esistenza. Il dover vivere in maniera autonoma necessita, per la sua affermazione, di una madre in grado di accogliere e di alterare le 46 percezioni di incomprensibile malessere del bambino molto piccolo. Una madre “sufficientemente buona”, pur restando sempre disponibile a rispondere in modo appropriato alle necessità del figlio, non si permette di interferire con costanza negli spazi del suo piccolo, così facendo permette al bambino di giocare e sperimentare l‟ambiente che lo circonda in completa autonomia. Il piccolo che si trova nella condizione gemellare vive difficilmente una situazione di non interazione con il proprio fratello gemello: la presenza del fratello, infatti, è quasi sempre pragmatica e reciproca. (Winnicott, 1975) Galton seguendo il suo metodo, alla fine del secolo scorso, confrontò coppie di gemelli monozigoti ed eterozigoti, cresciuti insieme o separatamente, cercando di stabilire la causa delle differenze individuali nell'eredità genetica (il cosiddetto nature) o, viceversa, nell'ambiente culturale ed educativo (detto nurture); il primo particolare paradosso che venne alla luce dai suoi studi, il quale in principio venne attribuito ad un abbaglio, portò a riscontrare "differenze sorprendenti ed inaspettate in gemelli che, avendo la stessa ereditarietà ed essendo cresciuti nello stesso ambiente, avrebbero dovuto essere simili". Arnold Gesell negli anni '30, fu l‟ideatore di un secondo metodo, che consisteva nel confrontare coppie di gemelli allo stesso livello di maturità, monitorandone poi la diversa risposta all'apprendimento, volontario e indirizzato (cotwin control); in seguito Luigi Gedda, ebbe un'intuizione tanto acuta quanto innovativa, estese tale metodo utilizzando la malattia come termine di paragone. Nel frattempo altri studiosi continuarono ad estendere diverse rielaborazioni del metodo galtoniano, paragonando esclusivamente gemelli monozigoti ed arrivarono alla conclusione che quelli cresciuti separatamente risultavano in maniera sorprendente più simili rispetto a quelli cresciuti insieme e/o nello stesso contesto. Il concetto di uguaglianza è talmente connesso a quello di gemellarità che le differenze in soggetti dizigoti portano molto spesso ad una conclusione piuttosto ovvia: già, è vero, sono diversi, in fondo non sono dei veri gemelli, sono come fratelli; e la gemellarità può essere perfino negata. Abbiamo due espressioni che esprimono alla perfezione questi concetti: una è inglese "fraternal twins" e l‟altra è francese "faux jumeaux". 47 In particolar modo se il sesso dei gemelli è differente si ha la convinzione di estromettere il concetto di gemellarità; invece proprio quella dizigotica, con un maschio e una femmina ( DZmf ), anche secondo Zazzo (1960, 1987) è la situazione "gemellare" per eccellenza, al di sopra di tutte le altre situazioni gemellari, intesa come unità costituita da due parti che riescono ad essere complementari. Più spesso, in maniera conscia o direi più probabilmente inconscia, si ha la misteriosa tendenza a voler appagare a tutti i costi la necessità di uguaglianza che di per sé è già implicita nella condizione gemellare, cercando e sottolineando somiglianze, tentando addirittura di trasformarle in uguaglianze, scotomizzando o negando le pur palesi differenze. Alcune somiglianze sono create ed accentuate dai genitori e dai parenti, con l' abitudine (io direi malcostume), ancora molto frequente, di vestire e pettinare allo stesso modo i gemelli e di ricreare un doppio nell' abbigliamento, nel look, che ricalca il doppio gemellare in stile bambine del film “Shining”. (personalmente trovo assurdi questi atteggiamenti) Tale atteggiamento in gran parte ovviamente scaturisce dai sentimenti che la gemellarità suscita nei genitori: la futura madre si sente estremamente fiera ed orgogliosa di portare in grembo dei gemelli e il padre molto spesso lo è ancora di più della moglie, perché per lui è un segno di delirio di potenza. La tendenza da parte della madre ad omologare i gemelli, a renderli uguali nell' aspetto, è sostenuta, oltre che dalla concordanza nelle scelte estetiche, dai gemelli monozigoti stessi, anche dalla loro tendenza all' uniformità e all' omologazione, cui si è già accennato. Oltre la comune eredità genetica e la rassomiglianza che conferisce loro l'ambiente, Zazzo (1960) ha ipotizzato un altro fattore generatore di somiglianza: il micromilieu, l' ambiente gemellare. Si tratta dell' insieme di abitudini gestuali, mimiche, che modellano a loro piacimento inevitabilmente due persone che vivono in stretto rapporto di simbiosi; i gemelli così arrivano anche ad assomigliarsi, per lo stesso motivo per cui a volte arrivino ad assomigliarsi due anziani coniugi che hanno vissuto moltissimi anni l‟uno al fianco dell‟altra e perfino un cane e il suo padrone. Anche la comunicazione tra i gemelli, ricca di impercettibili segni mimici, tende ad 48 omologarli fin da piccoli e conferisce ai componenti la coppia gemellare un' affinità espressiva e orale. (il cosiddetto fenomeno della “criptofasia”29.) Von Bracken (1939) ha sostenuto addirittura che nessuna forma di uguaglianza è imputabile a fattori ereditari: tutte dipenderebbero dalla tendenza all' uniformità. Questa tesi, condivisa da pochi altri autori, è stata discussa e rifiutata invece da Zazzo. Quella "tendenza all' uniformità" che Von Bracken contrappone ai fattori ereditari, appare di natura endogena, quindi ereditaria: non può essere intesa se non come una forza del patrimonio genetico (coincidente al 100% nei soggetti monozigoti, e per circa il 50% nei fratelli e nei gemelli dizigoti) che spinge nei monozigoti all' attualizzazione di comportamenti e progetti se non proprio identici, almeno simili, diciamo paralleli. Sembra per l‟appunto assurdo negare, nella costruzione della personalità, l' influenza di fattori genetici, così come ci sembra assurdo negare l' influenza di fattori esogeni, comportamentali, sollecitati dall' ambiente esterno. Ma quali che siano le forze che agiscono per convalidare dal punto di vista psicologico i gemelli, i risultati sono assai modesti; sono immense infatti le differenze psicologiche, assolutamente non confrontabili con l' inconsistenza delle differenze fisiche, in maggior modo nei monozigoti. Dal punto di vista fisico, nei soggetti monozigoti le differenze non sono perlopiù notevoli ed evidenti: si gioca quasi a rintracciarle, come si trattasse di identificare eccezioni che confermino la regola della identità genetica di base. Dal punto di vista psicologico, invece, la difficoltà, in particolare per i monozigoti, è piuttosto quella di rintracciare identità, concordanze: due gemelli appaiono infatti crescere differenziandosi a livello psicologico; talvolta genitori, parenti ed amici sono in armonia nel definirli "diversi" nel carattere, nel manifestare affetto o sentimenti, negli interessi, negli hobby, e a volte “diametralmente opposti”. Dai gemelli stessi, accanto ad esibizioni un po' narcisistiche della identità esteriore, sono elencate, quasi a stupire con la sfida ai tanto fastidiosi pregiudizi, differenze di atteggiamenti, di gusti personali, di interessi, 29 "Criptofasia" è stato chiamato da Zazzo (1949) un tipo di linguaggio gemellare che appare tra i due e i quattro anni e non sembra raggiungere la coscienza, per cui sfugge per lo più ad ogni precisa indagine interrogando "a posteriori", in età adulta, i gemelli. Il fenomeno è ammesso in circa il 50% dei casi, ma non viene quasi mai descritto, esemplificato. 49 nel gioco, nel lavoro, soprattutto nello studio. Questo è quello che ho riscontrato e che riscontro tutti i giorni nel mio personalissimo caso. Proprio dagli studi di Zazzo hanno preso vita ulteriori gruppi di studio, sia in campo psicologico che medico, ed è stato di recente pubblicato sulla rivista “PLoS ONE”, un lavoro molto interessante, tutto italiano, coordinato dal Prof. Umberto Castiello di Padova in cui sono descritti i risultati dell'osservazione, mediante ecografia quadridimensionale, di cinque coppie di gemelli. Già dalla undicesima settimana si sono osservati tentativi di interazione, come ad esempio avvicinare le teste o le braccia e le gambe, ma in questo caso gli autori hanno la certezza che i gemelli siano consapevoli l'uno della presenza dell'altro. Una equivalente capacità di controllo dei movimenti nelle gravidanze con feti singoli è stata osservata in epoca gestazionale più avanzata di almeno otto settimane rispetto ai feti gemelli. Sembrerebbe quindi da questi primi risultati che i gemelli stabiliscano un vero e proprio contatto fisico con tentativi di carezze e coccole tra di loro che va al di la della casualità dovuta alla vicinanza spaziale che devono mantenere durante la gravidanza, con una precisa organizzazione funzionale motoria, come se, dice la Dottoressa Cristina Becchio di Torino, “in loro ci fosse già la dimensione dell'altro che in questi casi particolari viene espressa precocemente”. Sfogliando tra le varie riviste e libri psicologici ho trovato anche riscontri positivi circa il saggio Indivisible by Two, di Nancy Segal, il quale utilizza un metodo di ricerca atipico per rispondere a interrogativi particolarmente difficili sul perché la vita nostra e quella degli altri si evolva in un determinato modo e non in un altro. La Segal è anche una studiosa di gemelli – monozigoti, e dizigoti, – così come di quelli che vengono definiti pseudo-gemelli, ovvero bambini della stessa età che sono stati cresciuti insieme. Ella riesce a compiere questi studi con una passione innata, che le scaturisce in gran parte dal fatto di essere lei stessa una gemella dizigotica. Illustre docente di scienze umanistiche e sociali e direttrice del “Twin Studies Center” presso la California State University di Fullerton, la Segal ha scritto davvero molto sui gemelli, compreso il libro intitolato Entwined Lives: Twins and 50 What They Tell Us about Human Behavior del 1999. Questo lavoro è stato in maniera più che legittima lodato come uno degli studi accademici più convincenti sinora scritti sull'argomento. Negli ultimi decenni il successivo agglomerato di argomentazioni a dir poco sorprendenti nelle ricerche sui gemelli ha prodotto un ragguardevole impatto sulla prassi che si teneva circa il considerare il comportamento umano. Oggi è abbastanza palese che l'influenza genetica è responsabile dell'ottanta-novanta per cento delle differenziazioni individuali di altezza, ed è proprio per questo motivo che i gemelli monozigotici solitamente presentano differenze nella statura di almeno un paio di centimetri. In maniera analoga, i geni sono responsabili di circa il settanta per cento delle differenze individuali di peso, di circa il sessanta per cento di quelle dell'intelligenza generale, e contribuiscono meno, ma sempre in maniera significativa, alla maggior parte dei connotati comportamentali. Secondo il parere della Segal e quello di altri studiosi di gemelli, sembra che i geni siano in grado di spiegare almeno il cinquanta per cento della varianza dei tratti della personalità, mentre fanno registrare fasce di varianza un po' più basse gli interessi occupazionali (40 per cento), gli atteggiamenti sociali (30-40 per cento) e la soddisfazione sul lavoro (30 per cento). Le ricerche sui gemelli non hanno solo l'obiettivo di dimostrare il contributo essenziale dei geni allo sviluppo e al comportamento umani. Questi studi possono anche dirci molto sugli effetti dell'ambiente. Una delle più grandi sorprese finora emerse nella genetica comportamentale è che un insieme di attributi psicologici risulta essere determinato completamente dall'ambiente: mi riferisco agli "stili dell'amore". L'innamorarsi gradualmente oppure a prima vista, per esempio, non è predeterminato dai nostri geni, anche se nessuno sa esattamente perché, visto che, negli esami statistici di grandi gruppi di gemelli, vale a quanto pare lo stesso per molti altri attributi, tra cui l'espressione delle emozioni. Partecipando al Minnesota Study of Twins Reared Apart, il pionieristico studio di Thomas Bouchard, la Segal cominciò la sua carriera proprio con questo tipo di ricerca. Negli anni Ottanta, nel laboratorio di Bouchard, studiò metà dei 135 gemelli cresciuti separatamente e che partecipavano al progetto di ricerca, conducendo varie 51 interviste e, nell'arco di una settimana, eseguendo batterie di esami che comprendevano raggi x al torace, esami cardiaci, prove da sforzo e la risposta a circa 15.000 domande, tra cui quelle volte a indagare numerosi aspetti della personalità. La Segal osservò i processi interazionali tra gemelli e fu “affascinata dalle loro storie di separazione e riunione”. Come i gemelli della Segal, Darwin e tutti noi siamo fondamentalmente i padroni del nostro bastimento personale, che naviga attraverso le rotte della vita, tempestato da continue onde e ogni tanto dai flutti più impetuosi delle influenze dell'ambiente, ma sempre deciso a proseguire in viaggi che risaltano le nostre predisposizioni genetiche. L‟idea della genetica ha subito un passaggio tumultuoso nel corso del ventesimo secolo, tuttavia la visione prevalente della natura umana alla fine del secolo somiglia moltissimo alla visione che percepimmo all‟inizio di esso. Ciò vale a dire che le persone sono pienamente responsabili delle loro posizioni sociali e non della loro vita, e che le circostanze non sono in grado di dettare in pieno il risultato della vita di una persona, in quanto esse riflettono la natura intrinseca della persona che le vive. I gemelli sono stati utilizzati sempre per provare un fatto. E questo fatto è che noi non diventiamo nulla. Noi siamo e basta. 52 4.2 LE PRESUNTE FACOLTA’ PARANORMALI DEI GEMELLI I gemelli hanno spesso attratto la curiosità della gente comune (familiari, conoscenti e amici) e quella degli specialisti perlopiù per le loro particolari caratteristiche distintive. Caratteristiche che, per quanto rare, si possono annoverare tranquillamente nella cerchia delle conoscenze biologiche, e che anzi hanno per questo consentito di utilizzare i gemelli per molti studi biologici e segnatamente in campo medico, genetico e psicologico. Talvolta però le loro peculiarità sono state interpretate in una chiave perlopiù esoterica, concorrendo a generare un alone emblematico di enigma intorno allo status di gemellarità. Cosicché tutti abbiamo sentito parlare e sentiremo nuovamente parlare di presunte facoltà speciali sensoriali, paranormali e chi più possiede aggettivi più ne metta, molto spesso definite in modo empirico ed estemporaneo, che le coppia di gemelli sarebbe in grado di esibire, come esclusiva proprietà del loro intrinseco assemblaggio biologico. Di solito queste presunte facoltà, (che riguardano soprattutto i gemelli monozigoti; e in minor misura quelli dizigoti), sembrano manifestarsi sotto forma di poteri psichici di tipo appunto paranormale come telepatia, chiaroveggenza o destino programmato. I casi più comuni, si riferiscono in genere a coppie di gemelli monozigoti, che per vari motivi, sono stati separati poco dopo la nascita e cresciuti separatamente in famiglie diverse. Seguono i casi di gemelli, sempre monozigoti, che si sono volontariamente separati dopo una normale e più o meno lunga convivenza e non mancano, infine, casi di coppie di gemelli identici che senza affatto separarsi avrebbero manifestato qualche speciale facoltà. Per molti si tratta solo di una questione genetica, per altri di abitudini sviluppate dalla stretta convivenza, per altri di semplice amore reciproco, per gli scettici l‟affinità tra gemelli è senza dubbio puramente frutto del caso, di normalissime coincidenze. Ma la domanda che sorge spontanea ancora è la solita: ma siamo sicuri davvero che sia così? Come si spiega allora il fatto che dei gemelli muoiano contemporaneamente, o che sentano lo stesso dolore a tantissimi chilometri di distanza l‟uno dall‟altro? 53 Secondo i più assidui sostenitori del fenomeno sensoriale gemellare essi hanno un legame inossidabile e duraturo che i normali fratelli possono pure invidiare, ma non possono minimamente sperare di avere o riuscire ad emulare: quando sono gemelli monozigoti hanno un aspetto quasi identico, hanno in comune il modo di esprimersi, la trama dei loro giochi dalla prima infanzia, condividono le feste di compleanno e anche gli amici talvolta. Chiunque non abbia un gemello, difficilmente riesce a capire il legame profondo ed affascinante che unisce due vite concepite e venute al mondo nello stesso istante, che condividono lo stesso DNA. Nel 2009, questa speciale vicinanza con la gemella ha salvato la vita alla quindicenne Leanne Houghton. Non è raro sentir parlare di un gemello che ha mal di testa quando l‟altro ha l‟emicrania, o che sente una fitta ad un dente quando l‟altro è dal dentista sottoposto alle “angherie” del trapano. Leanne soffre di disturbi epilettici ed è viva grazie al “sesto senso” della sua gemella Gemma. Grazie al frutto di un inspiegabile istinto, all‟improvviso, un giorno, Gemma si rende conto dell‟eccessiva permanenza di Leanne in bagno. Gemma, allarmata, vi si precipita in tutta fretta e la trova nella vasca, priva di sensi, allora sotto la spinta di una misteriosa forza interiore, la tira fuori dall‟acqua e ricorre alle sue conoscenze di primo soccorso riuscendo, così, a rianimarla. Quando Leanne ha una crisi epilettica, Gemma ha sempre le vertigini: è stato un simile monito ad indurla a preoccuparsi non vedendo da molti minuti la gemella. “Ho avuto questa sensazione di dover controllare come stava” spiega. “Era sotto l’acqua. In un primo momento ho pensato che stesse lavando i capelli o che stesse scherzando, ma quando le ho sollevato la testa, ho visto che era diventata blu. Sapevo che aveva avuto un attacco.” Senza Gemma, Leanne avrebbe quasi certamente perso la vita. Ci sono molte storie di gemelli separati dalla nascita che, una volta ritrovatisi da adulti, scoprono di avere i medesimi gusti e le stesse abitudini. I casi di questo tipo, considerati i più eclatanti, si riferiscono in genere a quelle coppie di gemelli, che per un motivo o l‟altro, sono state separate poco dopo la nascita ed allevati separatamente in famiglie diverse. Ciascuno gemello è cresciuto vivendo una vita propria, del tutto ignaro dell‟ esistenza dell‟altro, e la coppia si riunisce solo in età 54 avanzata. I due soggetti scoprono così, oltre all‟esistenza di un insospettato gemello, anche la presenza di incredibili corrispondenze (talvolta anche temporalmente coincidenti) per alcuni eventi delle loro vite. Analizzate con attenzione le corrispondenze esistenziali tra gemelli, appaiono spesso come delle naturali conseguenze logiche del vissuto ambientale del singolo individuo; al più si potrebbe parlare di convergenze di tipo probabilistico, Il caso più noto è con molta probabilità quello dei due gemelli Jim dell‟Ohio (Jim Lewis di Dayton e Jim Springer di Lima) l‟elenco delle corrispondenze risulta effettivamente piuttosto cospicuo: 1) Entrambi avevano avuto lo stesso nome dai genitori adottivi: Jim. 2) Ambedue avevano il vizio di mangiarsi le unghie e soffrivano o avevano sofferto di emicrania, insonnia, emorroidi, e di disturbi cardiaci non precisati. 3) Tutti e due fumavano la stessa marca di sigarette, avevano la stessa passione per il bricolage, trascorrevano le vacanze nella stessa località. 4) Avevano tutti e due chiamato i figli James Allan ed avevano un cane di nome Toy. 5) Entrambi avevano lavorato in un McDonald, in una stazione di rifornimento (non della stessa catena), e avevano prestato servizio come aiutanti dello sceriffo. 6) Tutti e due si erano separati e risposati e le loro prime e seconde mogli avevano gli stessi nomi (Linda e Betty) 7) Entrambi i gemelli hanno un fratello adottivo il cui nome è Larry. I contributi convenzionali più comuni riguardano importanti ricerche in campo genetico e psicologico, tra le ricerche più note e citate appunto troviamo il lavoro di Thomas J. Bouchard e dei suoi collaboratori dell‟Università del Minnesota che ha portato all‟importante filone di ricerca iniziato nel 1979, e noto come MISTRA: Minnesota Study of Twins Reared Apart. Tali ricerche, congiuntamente a numerose 55 altre, hanno contribuito al chiarimento dei ruolo reciproci del genotipo e dell‟ambiente, nell‟estrinsecazione dei caratteri fenotipici degli esseri umani, e sono del tutto coerenti con il resto delle conoscenze scientifiche. Vi sono poi saggi scientifici di livello variabile, ma di solito piuttosto accurati e dettagliati, come i lavori di Lawrence Wright e Liana Valente Torre o come abbiamo appena visto della stessa Nancy Segal (che ha partecipato come già detto attivamente anche agli studi di Bouchard) e che pur richiamandosi a rigorose acquisizioni scientifiche non disdegnano le citazioni in chiave sensazionalistica. Il “Twin Minnesota Study” dello Sviluppo per gli adulti ebbe inizi nel 1986 con lo scopo di identificare le cause e le differenze del singolo individuo nel processo legato all‟ invecchiamento. Lo Studio di gemelli identici (MZ) e fraterni (DZ) permetteva inoltre di istituire stime sul come i geni e l'ambiente fossero in grado di influenzare questo processo. Alcune delle conclusioni preliminari derivanti dallo studio furono le seguenti: 1) Mantenere uno stile di vita attivo contribuirà a rallentare il processo di invecchiamento; 2) Continuare a impegnarsi in attività mentali aiuterà gli adulti a mantenere le funzioni cognitive; 3) Mantenere una vita sociale attiva contribuirà a produrre forti sensazioni di felicità e benessere. Questo studio venne diretto in realtà perlopiù dal Dr. Matt McGue. Thomas Bouchard dell'Università del Minnesota ha tuttavia curato la ricerca più famosa sulle influenze genetiche negli esseri umani. Ha studiato numerosi gemelli identici separati dalla nascita. Il fatto di provenire da un unico ovulo fecondato da un solo spermatozoo, fa in modo che i gemelli identici siano più simili anche geneticamente parlando, rispetto a qualsiasi altro essere umano. Studiando i gemelli identici che sono stati separati alla nascita e cresciuti da famiglie diverse, Bouchard notò che le somiglianze tra loro potessero emergere nonostante la crescita in un contesto familiare diverso. Queste somiglianze potrebbero in futuro 56 gradualmente rivelarsi essere quelle influenzate dal patrimonio genetico di una persona. Come è cominciata la ricerca di Bouchard? Nel 1979 il professor Bouchard se ne stava nel suo ufficio presso l'Università del Minnesota. Ad un certo punto, uno dei suoi studenti varcò la porta con una copia del Minneapolis Tribute in mano. "Ha per caso letto l’affascinante storia di questi due gemelli che sono stati cresciuti separatamente? Io penso che lei dovrebbe studiare più accuratamente questi due individui. Visto che, come ben sa, il suo corso tratta di gemelli separati alla nascita." Forse si trattava esclusivamente di una serie di coincidenza assurde, d'altra parte, ci sovviene pensare che ciò potrebbe essere il fulcro dell'enigma dell'esistenza stessa, il mistero del come diventiamo le persone che siamo. Bouchard, un uomo alto, dinoccolato, con un viso florido e gli occhi di un imponente blu luminoso con sopracciglia bianche aggrovigliate, era molto affezionato al tema dei gemelli cresciuti separatamente, dal momento in cui si trasferì nel Minnesota nel 1969, Bouchard fu inoltre insegnante presso un corso specifico di, interessi professionali, valori e capacità mentali. Gli studi sui gemelli rappresentano le fondamenta di queste branche della psicologia. Non tutte le università offrono tali corsi, in parte perché le differenze razziali, di genere e di classe sono strettamente quanto erroneamente confrontate, tanto da suscitare un appassionato dibattito circa le medesime differenze e circa il fatto se esse siano genetiche o ambientali. I suoi studi sull'intelligenza lo avevano proiettato sempre più al centro di polemiche, ma si scoprì che egli possedeva puramente un autentico appetito per il combattimento intellettuale. Bouchard capì l'importanza di analizzare da sè i gemelli prima che essi avessero la possibilità di creare una mitologia distorta di se stessi, o di rinforzare le abitudini comuni e i modelli di pensiero, che sono due delle caratteristiche più distintive e particolari del fenomeno gemellare. Invitò senza esitare Jim Lewis e Jim Springer presso l'università per eseguire alcuni test. Nel giro di un'ora Bouchard convinse con notevole entusiasmo i funzionari dell'università a stanziare dei fondi per lo studio dei gemelli Jim, e 57 promise di "mendicare, prendere in prestito o rubare e anche utilizzare alcuni dei suoi risparmi se fosse stato necessario" nel caso in cui i finanziamenti non fossero bastati. Solamente un mese dopo il loro primo incontro, i gemelli Jim arrivarono nelle “Twin Cities”, come le metropoli Minneapolis-St. Paul vengono chiamate. La mattina del giorno in cui avrebbero dovuto cominciare a sostenere i test, Bouchard in primo luogo portò i gemelli Jim a fare colazione con la finalità di studiarli da vicino in un momento di pura quotidianità. Era la prima volta in tutta la sua vita che si trovò a lavorare a stretto contatto con dei gemelli. Aveva intenzione di informare prontamente i Jim sulle modalità dello studio che sarebbe andato a condurre su di loro, ma rimase dopo appena pochi secondi subito colpito da piccoli dettagli che li caratterizzavano: il modo in cui ciascun gemello sollevò il coltello dal tavolo, per esempio, o il modo che aveva di mordersi le unghie. Rimase attonito e stupefatto dalla somiglianza dei loro gesti, dalle loro voci e dalla morfologia dei loro corpi. Questi individui avevano vissuto due esistenze completamente separate, eppure se Bouchard avesse chiuso gli occhi, non sarebbe stato in grado di affermare con certezza quale dei due stesse parlando. I Jim crebbero nell‟ Ohio occidentale a meno di un centinaio di chilometri di distanza l‟uno dall‟ altro, per questo i loro valori nei test eseguiti e molti dei loro riferimenti culturali risultarono essere prettamente simili, ed, è altrettanto naturale, che quando due persone vivono nella stessa società, sviluppano maggiore tendenza e probabilità di scoprire di avere anche gli stessi gusti, abitudini, e anche amici in comune. Nel caso dei gemelli Jim, tuttavia, era più difficile trovare le differenze che li contraddistinguevano delle similitudini. Le loro mogli hanno riferito ai ricercatori di Minneapolis che entrambi i Jim erano molto romantici, visto che le lasciavano bigliettini con frasi d‟amore per tutta la casa; che entrambi avevano difficoltà a dormire serenamente, che digrignavano i denti durante la notte e si mordevano le unghie in un modo particolarmente vivace durante il giorno. Anche la salute dei Jim ha incontrato un percorso straordinariamente parallelo: entrambi avevano la pressione alta; entrambi soffrivano di emorroidi. "L'unica differenza è che avrei voluto parlare dei nostri sentimenti ma Jim si sentiva più a suo agio riportandoli su 58 carta". Ha dichiarato Springer. Bouchard venne colpito anche dal fatto che i loro discorsi, il linguaggio del corpo, il modo in cui si misero a sedere o si strinsero la mano, erano praticamente indistinguibili. Nel giro di un anno dal ritrovo dei fratelli Jim, Bouchard nel frattempo aveva proseguito i suoi studi, analizzando altre quindici coppie di gemelli separati riuscendo a mettere insieme un‟equipe di sei psicologi, due psichiatri, e altri nove esperti in campo medico e sanitario. Molti altri personaggi memorabili sono passati attraverso la Elliot Hall del centro d‟analisi del Minnesota Study. Tra le altre coppie troviamo Daphne Goodship e Barbara Herbert, che come i Jim, erano state adottate separatamente appena nate e proprio come loro hanno vissuto molti anni distanti l‟una dall‟altra. Un altro caso particolare fu quello di un‟ulteriore coppia di gemelli: Oskar Stohr e Jack Yufe. In un primo momento, il loro sembravano essere un caso da manuale del primato della cultura nella formazione dell‟ individuo - proprio l‟opposto della coppia Lewis-Springer. Separato dal suo gemello sei mesi dopo la loro nascita in Trinidad, Oskar venne portato in Germania e si unì alla Gioventù hitleriana. Jack rimase nei Caraibi, crescendo secondo la dottrina ebraica e visse per un po‟ di tempo in Israele. Eppure, nonostante il netto contrasto delle loro vite, i gemelli si sono riuniti a cinquant‟anni. Mentre Oskar si apprestava a diventare un membro della Gioventù hitleriana, Jack stava esplorando la sua identità ebraica. All'età di sedici anni venne mandato in Israele per lavorare in un Kibbutz. In seguito ha prestato servizio nella marina israeliana. Nel 1954, decise di emigrare negli Stati Uniti, e fece tappa poi a Monaco di Baviera per incontrare suo fratello per la prima volta dopo la separazione. Era assai difficile per loro riuscire a comunicare, perché Oskar parlava solo tedesco, mentre il poliglotta Jack parlava inglese, spagnolo, yiddish e l'ebraico, ma non il tedesco. Entrambi indossavano occhiali dalla montatura di metallo e portavano i baffi, entrambi sfoggiavano magliette a due tasche con le spalline. Essi condividono idiosincrasie a bizzeffe: ad entrambi piacciono i cibi piccanti e i liquori dolci, sono distratti, hanno l'abitudine di addormentarsi davanti alla televisione, trovano estremamente divertente fare cose apparentemente prive di senso logico come starnutire in una folla di sconosciuti; tirare lo sciacquone prima di usare il bagno; 59 leggere riviste partendo dalla fine, immergere un toast al burro nel caffè. I loro profili personali erano sorprendentemente simili, nonostante il fatto che fossero cresciuti in ambienti culturali così opposti. Bouchard si dichiarò pienamente colpito dalle caratteristiche dei loro manierismi, dalle domande che entrambi in sincronia gli posero, dal loro "temperamento”, dal loro modo di fare le cose, dalle somiglianze che erano ancor di più sorprendenti se si pensa al fatto che, Oskar venne accudito interamente da una donna; mentre Jack crebbe con il padre. " All'inizio degli studi del Minnesota, Bouchard riferì che il risultato ottenuto indica che i gemelli separati sono a volte più simili di quanto lo siano i gemelli cresciuti insieme. Gemelli che sono stati separati in seguito o che hanno trascorso più tempo insieme non hanno presentato differenze maggiori nei loro QI rispetto a quelli che sono stati separati alla nascita e non si sono praticamente mai incontrati. Forse c'è un elemento inspiegabile nel nostro nuovo modo di concepire i gemelli, si può aver sempre pensato che ci fosse qualcosa di incompiuto nella nostra vita che ora sta clamorosamente dando risposte soddisfacenti. La potenza di questa fantasia diffusa è un testamento su circa quanto desideriamo ardentemente essere compresi ad un livello più profondo di quanto l‟amore e l‟amicizia ordinari siano in grado di fare. Senza alcun dubbio sarebbe esilarante scoprire che esiste un‟altra persona così simile a noi, e non solo nell‟aspetto fisico, che è tra l‟altro l'unica persona in grado di capirci, che sembri anticipare i nostri pensieri prima di formarli. Ma allo stesso tempo, vedere se stessi replicati è un confronto sconvolgente con la natura esamine di chi siamo veramente. E‟ molto più facile vedere i limiti altrui, ma nel “tuo” gemello identico è possibile vedere i limiti che riflettono te stesso. Vedere come la natura ci ha plasmato. Dopo aver esplorato la varietà di modi che ci rendono simili, sono le differenze che sussistono a catturare la nostra attenzione. Forse si tratta di un modo di partecipazione attiva alla nostro separatezza, alla nostra identità specifica. Chi siamo adesso? Siamo semplicemente noi stessi. Si potrebbe cambiare tutto dell‟identità, ma non è possibile modificare la consapevolezza di noi stessi come un essere unico e 60 come entità separata. Il gemello immaginario che creiamo nella nostra mente non è solo un partner idealizzato nell'esperienza di essere quello che siamo, è anche un mezzo di fuga dalla vita che stiamo vivendo. I gemelli ci hanno spesso riferito che il loro è il più prezioso rapporto che si possa immaginare, l'esperienza più vicina che si possa avere nel rapportarsi con un‟altra persona. Solamente grazie gemelli, siamo stati in grado di svelare molte risposte agli enigmi dell'esistenza. Ma esse ci mostrano allo stesso modo anche che non importa quanto allettanti possano essere, non si attraversa il confine tra l'essere simili e l‟essere se stessi. Potremmo, come in questa fantasia, essere in grado di scambiare la vita, ma non possiamo scambiare noi stessi. La nostra identità. Non vi è alcuno scampo dall‟ essere le persone che siamo nate per essere. Sebbene si tratti di casi eclatanti e allo stesso tempo affascinanti come pochi altri, prima di lasciare questo argomento dovremmo anche domandarci con raziocinio: quante altre caratteristiche tra quelle ricercate che potevano accomunare le coppie di gemelli non si sono verificate e sono state di conseguenza scartate a priori? Valutazione di questo tipo, che aspirino ad essere considerate attendibili da un punto di vista scientifico, dovrebbe quantomeno individuare a priori (e non a posteriori) i caratteri da confrontare. Questa è fondamentalmente l‟essenza del cosiddetto paradosso gemellare. Intendendo, con questo termine l‟inattesa constatazione che, i caratteri ereditari simili, sembrano manifestarsi nella coppia gemellare in misura più marcata quando gemelli vengono sottratti all‟influenza di una vita in comune. La circostanza più sorprendente, però, riguarda una coppia di gemelli Finlandesi. A settanta anni di età i due uomini sono passati a miglior vita, a poche ore di distanza in due incidenti separati sulla strada. Non solo, le circostanze che hanno portato alla loro morte furono esattamente identiche. Entrambi stavano pedalando in bicicletta sulla strada e sono stati investiti da un camion. Il secondo gemello ha percepito il colpo ma non aveva idea che suo fratello fosse morto, perché la polizia non aveva ancora mandato nessuna notifica alla famiglia. Quindi è naturale che sorga in noi, come in molti studiosi, la domanda “ma allora, i gemelli sono veramente collegati, in modo telepatico, da un‟intuizione condivisa?” 61 Lynne Cherkas, analista presso il dipartimento di genetica per la ricerca sui gemelli al King College di Londra, ha un gemello non identico ed ha trascorso anni a studiare i gemelli. Ha analizzato diversi casi nei quali, quando una gemella stava partorendo, l‟altra sentiva un dolore analogo, ed ha anche trovato una donna che ha avuto un incubo sognando una macchina rossa, scoprendo, in seguito, che il suo gemello era stato gravemente ferito in un incidente stradale. Nel complesso, però, la studiosa afferma che, comunque, al momento, non esiste un “modello” da potere applicare per spiegare simili situazioni. “I gemelli che sono cresciuti insieme condividono la stessa esperienza sociale”, spiega Cherkas. “I geni devono avere un ruolo, altrimenti non si capirebbe perché i casi di telepatia si manifestano così spesso sia tra i gemelli non identici, come tra i gemelli identici.” Ma il peggio deve ancora venire: Ursula e Sabrina Eriksson sono due gemelle monozigotiche. La prima vive negli Stati Uniti, la seconda in Irlanda. Entrambe vivevano le loro vite in maniera tranquilla, fino al momento in cui accadde l‟impensabile… Un giorno, Ursula si è recata in Irlanda, per rivedere la sorella. Il giorno dell‟incontro, le due sono improvvisamente uscite completamente fuori di senno. Senza alcun motivo apparente, dopo essersi ritrovate, Ursula e Sabrina si sono dirette a Londra. Hanno preso un autobus, hanno cominciato a infastidire passeggeri e conducente, comportandosi, a dire di quest‟ultimo “come fossero hooligans”. L‟autista ha deciso così di accostare e di invitare entrambe a scendere dal mezzo pubblico, costretto anche a ricorrere a maniere non proprio eleganti. L‟autobus si trovava, in quel momento, lungo una statale a scorrimento veloce. All‟invito pittoresco dell‟autista di “scendere e attraversare la carreggiata”, le due hanno cominciato istantaneamente a eseguire l‟ordine alla lettera, attraversando ripetutamente la strada, incuranti delle auto che sfrecciavano a tutta velocità. Ci sono stati tentativi reiterati di fermare quella loro effimera follia, fino all‟intervento della polizia. Sotto gli occhi esterrefatti degli agenti, Ursula si è gettata sotto un camion in corsa. Seguita immediatamente dalla sorella, che è stata colpita da un‟auto. 62 Entrambe, fortunatamente sono sopravvissute al tentativo di suicidio. Ursula ha riportato le fratture di entrambi gli arti inferiori, Sabrina ha riportato esclusivamente qualche leggera contusione, che tuttavia non le ha impedito di rialzarsi provando ad aggredire perfino i rappresentanti della legge. Ce ne sono voluti sei, di agenti, per contenerla. Nel mentre, anche Ursula appariva furiosa, ma la fortuna è che le ferite riportate poco prima non le hanno permesso di emulare la sorella. Sabrina è stata arrestata e rilasciata il giorno successivo, per poi uccidere uno sconosciuto, incontrato per strada, reo di averle solamente offerto un posto per la notte. Dopo l‟omicidio, Sabrina ha tentato ancora il suicidio gettandosi da un ponte, sopravvivendo anche stavolta e finendo nuovamente dietro le sbarre. Successive analisi del sangue di entrambe le donne non hanno evidenziato tracce di stupefacenti o alcool. Secondo gli psicologi, una delle due è stata colpita da una forma temporanea di demenza e l‟altra ne è stata “infettata”. Entrambe, in seguito ad ulteriori esami, sono state dichiarate sane di mente. Una ragionevole spiegazione a questi presunti casi di telepatia, viene dalla considerazione che normalmente una coppia di gemelli monozigoti, (ma ci sembra di poter aggiungere anche gemelli dizigoti, nonché semplici fratelli e sorelle, e perfino parenti, coniugi e amici) che a seguito della convivenza e delle frequenti relazioni comuni, avranno condiviso numerose esperienze e presenteranno, anche rispetto a determinate problematiche, un punto di vista piuttosto simile, e tenderanno ad elaborare una linea di pensiero affine. Di conseguenza, non è così improbabile che in un favorevole contesto ambientale, magari stimolati anche da input di tipo subliminale e quindi per definizione poco apparenti (quali espressioni del volto, sorrisi, parole e frasi particolarmente evocative ecc.) due persone possano giungere contemporaneamente a pensare-e talvolta anche a dire-cose molto simili. Conferme in questo senso provengono anche da alcune ricerche collaterali del cosidetto thinking aloud; o pensiero ad alta voce. Si tratta di una tecnica psicologica piuttosto usata in vari contesti che è stata studiata anche su gruppi di gemelli. La convivenza, e le strette relazioni tra individui sono quindi i principali fattori che, indipendentemente dall‟affinità genetica, sembrano svolgere il ruolo più importante in fenomeni di 63 questo tipo. A questo proposito basta semplicemente riflettere su quanto sia comune questo curioso fenomeno, e di come riguardi allo stesso modo sia conoscenti e amici che parenti più o meno affini, per concludere che tali presunte facoltà non sono certo un‟esclusiva delle coppie gemellari, e data la loro diffusione e frequenza sembra veramente difficile considerarle facoltà paranormali. Per Chris Goldsmiths, dell‟unità di ricerca di “psicologia anomala” presso l‟Università di Londra, la spiegazione è più prosaica. “Questi aneddoti sono abbastanza comuni, oltre che tra i gemelli, anche tra madri e figli, e se abbiamo un dolore fisico è probabile che anche l’altro lo avverta. Il problema è che non abbiamo dati certi e scientifici. Perciò è solo un’interessante coincidenza, ma che non dimostra nulla” Eppure io, in cuor mio come moltissime altre persone, sono straconvinto che a tutti noi piace da impazzire continuare a credere che il percepire determinate cose, l‟armonia, la smerigliata sintonia che c‟è tra gemelli siano qualcosa di molto più profondo, misterioso ed affascinante del caso fortuito. 64 4.3 GLI ESPERIMENTI NAZISTI SUI GEMELLI AD AUSCHWITZ Lo chiamavano l‟«angelo della morte». Josef Mengele, medico militare nazista, ossessionato dall‟idea della razza perfetta, responsabile ad Auschwitz di esperimenti che hanno condannato a morte migliaia di persone, soprattutto donne in gravidanza e coppie di gemelli. I bambini gemelli che arrivavano ad Auschwitz da tutta Europa venivano selezionati da Mengele in persona appena scesi dai treni. Mengele si aggirava lungo le fila dei prigionieri gridando "Zwillinge heraus!" ("Fuori i gemelli"). Una volta isolati dai propri genitori, i bambini venivano marchiati come gli altri prigionieri ma con un numero speciale al quale spesso veniva aggiunta la sigla "ZW" (per "Zwillinge"). Una volta giunti alle baracche che avrebbero dovuto ospitarli venivano divisi da Mengele stesso in base al sesso, sebbene ad alcuni dei più giovani fosse permesso di stare nelle stesse baracche delle ragazze. All‟incirca 3000 gemelli furono spediti ad Auschwitz. Venivano chiamati i “bambini di Mengele” anche se almeno un‟ondata di gemelli aveva un‟età media di settant‟anni. Il dottore procurava vestiti di seta per le bambine e pantaloni bianchi per i bambini. Giocava con loro e offriva cioccolata e dolciumi; organizzava partite di calcio con squadre composte da gemelli. Questi a loro volta lo chiamavano “Zio Mengele” o più intimamente “Zio Pepi” Mengele era disposto a tutto per i suoi gemelli che rappresentavano tutto per lui. per prima cosa venivano esaminati e misurati dalla testa alla punta dei piedi dopo essere stati denudati. Venivano richieste loro informazioni sulla famiglia secondo un formulario preparato dal 65 professor Verschuer30 poi dissezionavano i corpi dei malcapitati comparando scrupolosamente i loro organi con quelli di altri gemelli. A differenza di tutti gli altri prigionieri, ai gemelli era consentito mantenere i propri abiti e ad altri i capelli lunghi per diversi giorni dopo l'esame. Molti gemelli credevano giustamente che questi esperimenti li avrebbero potuti in un certo senso salvare dai forni crematori. Dopo essere stati selezionati, appena fuori dai treni, venivano immediatamente lavati per poi essere condotti nell'ambulatorio medico. Gli esami iniziavano dalla testa che veniva misurata accuratamente anche per più giorni. Successivamente erano sottoposti ad un esame completo ai raggi X in tutto il corpo. Solitamente poi veniva applicato loro una specie di tubo nelle cavità nasali che insufflava nei polmoni un gas provocando una tosse violenta e venivano inoltre prelevati campioni di sangue dal collo nel caso in cui le vene non fossero sufficientemente sviluppate o grandi. L'espettorato era raccolto ed esaminato. Seguiva poi una fase nella quale i bambini venivano costantemente fotografati con particolare attenzione nei confronti di capelli e nei peli delle ascelle. Per questo motivo erano costretti a rimanere immobili per molte ore con le braccia alzate. Il giorno successivo venivano svegliati di mattina presto e condotti in una stanza nella quale trovavano un tino con acqua calda e una serie di tavole. Dapprima erano costretti ad immergersi nel tino e poi, venivano legati ad una tavola in modo che i capelli ricadessero all'esterno. Una parte dei capelli veniva strappata in modo da estrarne anche la radice. Dopo questa operazione erano reimmersi nel tino parecchie volte e l'operazione veniva ripetuta con molta frequenza. Infine, quando il numero di capelli raccolti era ritenuto sufficiente, i bambini venivano completamente rasati, depilati e nuovamente fotografati. La fase successiva consisteva nel praticare clisteri di due litri davvero dolorosi. In diversi giorni venivano sottoposti ad esami rettali e gastrointestinali senza alcuna anestesia. Solitamente, per prevenire le lancinanti urla di dolore che ne scaturivano, venivano imbavagliati. Il giorno successivo era la volta di un doloroso 30 Nacque nel 1896 da una nobile famiglia baronale tedesca. Appartenne alla Verein Deutscher Studenten, una organizzazione fortemente antigiudaica e fece parte del Marburg Studenten Freikorps, organizzazione paramilitare anticomunista. Nel 1940 si iscriveva al Partito Nazionalsocialista. Nel 1938 scrisse un saggio dal titolo "Biologia razziale. 66 esame urologico con prelevamento di tessuti dai reni, dalla prostata e - nei maschi dai testicoli mentre molte ragazze vennero sterilizzate. Dopo tre settimane di esami i due gemelli venivano uccisi simultaneamente con un'iniezione di cloroformio al cuore; i cadaveri venivano dissezionati e gli organi interni inviati al professor Verschuer all'Istituto di ricerca biologico-razziale di Berlino. Questa orribile trafila rappresentava la norma ma Mengele stava conducendo sui gemelli studi personalizzati, in relazione a progetti condotti da Verschuer e dai suoi collaboratori. Uno di questi riguardava le anomalie dell'apparato visivo. A Berlino se ne occupava la dottoressa Karin Magnussen. Mengele si interessava particolarmente all‟ eterocromia31, uno scoloramento dell'iride dell'occhio causato da atrofia del pigmento. Mengele si interessava ai casi di eterocromia soprattutto nei gemelli. Il suo obiettivo era quello di trovare il modo di influire sul colore degli occhi trasformandoli da scuri ad azzurri. Per far questo iniettava nell'iride del metilene blu. Il risultato erano solo atroci sofferenze, cecità e come auspicabile, nessun cambiamento di pigmentazione. È interessante notare che questi esperimenti non avevano alcuna base scientifica. Dopo l'eliminazione dei gemelli i loro occhi venivano espiantati e inviati a Berlino alla dottoressa Magnussen. A Berlino Verschuer ed il suo assistente, il biochimico Gunther Hillmann, si interessavano allo studio delle proteine del sangue e inseguivano il sogno di riuscire a trovare una differenza sostanziale tra il sangue degli ebrei e quello degli ariani. Per questo Mengele si impegnava nell'operare prelievi di sangue da inviare a Berlino. Spesso il prelievo di sangue era totale e cessava soltanto con la morte del bambino. Altra "passione" di Mengele32 era lo studio di una malattia chiamata "noma" (Il noma è una malattia cancrenosa, che provoca la distruzione dei tessuti ossei e molli del viso.). Quando Mengele si accorse che i bambini zingari venivano 31 Per eterocromia si intende la caratteristica somatica di individui i cui occhi hanno un’iride di colore diverso dall’altra. Nel caso di colori differenti nello stesso occhio si parla di mosaicismo somatico. 32 Josef Mengele nacque il 16 marzo 1911 a Günzburg primo figlio di Karl Mengele e Walburga Hupfauer. Karl Mengele aveva fondato una fabbrica di trattori che, grazie alle forniture militari durante la Prima Guerra Mondiale, era divenuta la più importante azienda della città. La famiglia aveva una solida tradizione cattolica ed un orientamento politico nazionalista. Il giovane Josef già nel 1927 aderì alla Lega Pangermanica della Gioventù e nel 1931 alle formazioni giovanili dello "Stalhelm" l'organizzazione revanscista tedesca. Il suo relatore, il professor Mollison, era un antropologo convinto della disparità tra le razze. 67 particolarmente colpiti da questa cancrena se ne interessò immediatamente. Credeva che questa particolare esposizione alla malattia fosse dovuta a predisposizione razziale. Il noma colpisce particolarmente soggetti in precarie condizioni di alimentazione e quindi, era chiaro che l'insorgere della malattia fosse dovuto alle condizioni insalubri del campo. La malattia colpisce gli angoli delle labbra, le guance, e le gengive provocando ulcerazioni via via più vaste e orribili. Mengele, anziché curare i bambini, lasciava che la malattia proseguisse il suo corso prelevando con il bisturi campioni di tessuto da studiare. Quando lo studio era terminato i bambini venivano "pietosamente" avviati alle camere a gas. Il maggior carico di gemelli che giunse tra le grinfie di Mengele si verificò con l'enorme afflusso degli ebrei deportati dall'Ungheria. A disposizione di Mengele e dei suoi atroci esperimenti vi potevano essere anche 400 persone contemporaneamente. Su queste persone la fantasia criminale di Mengele si sbizzarrì: trasfusioni incrociate di sangue di tipo differente tra i gemelli, esperimenti sul midollo osseo e altri orribili, quanto inutili, studi pseudo scientifici. C‟è anche in questo caso un‟interessante questione da sottoporre all‟attenzione di tutti, dato il notevole attaccamento dei nazisti alla predeterminazione genetica. La questione è se Mengele avrebbe potuto essere un ottimo scienziato ed un essere umano quantomeno decente in un differente ambiente politico. Nacque per essere un mostro? Oppure si è semplicemente adattato ad una situazione “mostruosa”? Ai posteri l‟ardua sentenza. La mia di risposta è decisamente che non ci si adatta a nessuna situazione. Si è trattato di uno dei criminali peggiori della storia dell‟umanità e questo non può e deve avere alcuna attenuante. 68 CONCLUSIONI I gemelli identici rappresentano sicuramente una combinazione biologica molto particolare. Come già affermato in precedenza appare davvero difficile per chiunque non abbia un gemello, riuscire a carpire e comprendere pienamente il legame profondo ed affascinante che unisce due vite concepite e venute al mondo nello stesso istante, che condividono lo stesso DNA, lo stesso amore dei genitori, la stessa stanza, gli stessi giochi e molto altro. Ripeto come già anticipato nell‟introduzione, che mi sono voluto addentrare in questo fantastico mondo del quale ormai a maggior ragione dopo studi e ricerche effettuate per la stesura di questa tesi sento mio e mi sento oramai definitivamente parte integrante di esso. Le relazioni tra fratelli sono ciò che scaturisce da una profonda intimità imposta e non voluta. I ricordi comuni, i momenti di complicità, il benessere condiviso spesso si alternano alle rivalità, alle gelosie, ai periodi di litigi. I fratelli, che siano gemelli o non, svolgono un ruolo importante nella costruzione della personalità indipendentemente dalla competizione per l‟amore dei genitori; il fratello è colui nel quale in determinati istanti tendiamo ad identificarci, in altri ci si differenzia, in altri ci si confronta e ci si misura. L‟ordine di nascita non influisce sulla costruzione del carattere in modo deterministico in quanto ogni bambino è unico; ma la posizione che occupa all‟interno della famiglia può influenzare i rapporti che egli stabilisce con i genitori e i fratelli. Per comprendere le differenze tra fratelli, come dimostra uno studio condotto sui gemelli (SATSA), bisogna prendere in considerazione le esperienze non condivise al di fuori della famiglia durante tutto l‟arco della vita, in quanto l‟ambiente non condiviso contribuisce in maniera sostanziale a determinare chi siamo in una data età ma è anche la causa principale del perché rimaniamo come siamo. Questi studi ci aiutano a capire che la maggior parte delle persone, spinte in parte dalle loro mappe genetiche, segue percorsi adattativi durante il lungo viaggio attraverso la vita, creando il loro proprio ambiente, in un fenomeno diventato noto come "scelta della nicchia". Posso dire di essere felice e soddisfatto di aver scelto questo argomento, visto che al contrario di quanto possa erroneamente sembrare è un argomento che abbraccia una vastità impressionante di temi; passando dalla mitologia alla storia, dall‟arte alla letteratura, dalla scienza al paranormale e dalla pubblicità alla moda. Inoltre la cosa 69 che mi ha spinto più di tutti è il legame familiare ed affettivo a dir poco straordinario ed indelebile che sussiste tra i due o più individui del parto gemellare, e siccome il sottoscritto fortunatamente o sfortunatamente (dipende dai punti di vista) è uno che ricerca il romanticismo in ogni cosa, non poteva per nessun motivo al mondo restare indifferente a questo splendido mondo. Ho cercato (e spero di esserci riuscito) di coprire molti argomenti in questo mio lavoro di tesi e allo stesso tempo di aver incrementato seppur in minima parte la curiosità con aneddoti, storia, mi sono addentrato nella mitologia e nella letteratura; essendo inoltre molto appassionato di libri e lettura, e molto altro, nella speranza che possa esser stato anche essere d‟aiuto per chi ha il timore di affrontare una vita quotidiana con figli gemelli e un di più per chi da sempre è rimasto come me affascinato dalla vita degli individui nati durante lo stesso parto. E per concludere è doveroso che io dica una cosa: essere gemello vuol dire essere diversamente identico nell‟amore, nella gioia e nei sentimenti, che sono le uniche cose che ci fanno sentire vivi. E per questo voglio dedicare una poesia alla mia gemella Martina avendo la fortuna di rispecchiarmi nei suoi occhi ogni giorno e al mio fratello Francesco, che purtroppo per me, non può guardarmi negli occhi ma ne sono certo, mi starà guardando da lassù e io spero che possa essere davvero orgoglioso dei suoi due gemellini Luca e Martina. "Da un gemello all'altro" Molti anni fa La fortuna, il destino e Dio fecero di noi due gemelli Il tempo è passato e noi siamo cresciuti Le esperienze che abbiamo condiviso Hanno fatto di noi non solo gemelli ma anche amici Mentre continuiamo a crescere. Questi sentimenti rimarranno sempre: L'onore, l'orgoglio e l'amore che ho per il mio gemello. 70 RINGRAZIAMENTI Sono giunto anche io alla conclusione di questa esperienza triennale. È stato un percorso per certi aspetti facile, per altri più arduo come ogni percorso che si rispetti e che ho affrontato anche in passato. Sono stati tre anni di gioie, emozioni, lezioni, scoperte ed esperienze nuove, viaggi, amicizie e molto altro, che senza ombra di dubbio hanno dato il loro contributo ad un altro mio grande percorso, un po‟ più personale ed introspettivo, sicuramente più difficile a mio avviso di un esame orale o di una prova scritta, ossia quello di diventare uomo. Ringrazio la mia relatrice, la Prof.ssa Adriana Bisirri, e ringrazio anche moltissimo i miei correlatori ovvero la docente di informatica, Prof.ssa Claudia Piemonte, la docente di lingua inglese, Prof.ssa Anna Rita Gerardi e il docente di lingua tedesca, il Prof. Kasra Samii. Li ringrazio soprattutto per la pazienza, la disponibilità e la professionalità dimostratami. Soprattutto non posso non dire un grazie dal profondo del mio cuore ai miei due genitori Alessandro e Maria: il fatto che mentre stia scrivendo questi ringraziamenti due lacrime scorrono lente come a non volersene andare dal mio viso potrebbe concedermi il lusso di fermarmi qui. Invece voglio continuare e li voglio ringraziare per avermi permesso di studiare, per aver fatto sempre enormi sacrifici affinché io e mia sorella potessimo ricevere un‟istruzione. Io credo che studiare sia un privilegio, in quanto sono consapevole del fatto che moltissimi altri ragazzi della mia età a 22 anni pur desiderandolo non hanno avuto questa possibilità, mi sento davvero un privilegiato e da privilegiato dico ancora grazie a loro per avermi concesso e donato questo immenso privilegio, con la speranza che possano ancora una volta sentirsi orgogliosi del loro Luca. Ringrazio anche mia nonna Antonietta, anche lei una gemella monozigotica (si, è proprio un vizio di famiglia) e la voglio ringraziare semplicemente perché lei è il mio cuore. Non potrei non dire grazie alla mia fonte di ispirazione, la mia meravigliosa gemella Martina, perché lei per me e è come l‟ossigeno, e io non potrei vivere senza l‟ossigeno. E la ringrazio perché sono sicuro che tutte le volte in futuro riuscirò 71 ancora a rispecchiarmi nei suoi occhi così identici ai miei. E qualcuno ha detto che chi parla con gli occhi possiede una dote in più. Ci tengo enormemente a ringraziare anche due persone che sono state miei compagni di viaggio in questa esperienza triennale e hanno condiviso con me molto, e perlopiù li ringrazio per il fatto che oggi io possa dire di aver imparato molto da loro sperando che sia stato altrettanto anche dal loro punto di vista. Mi sono stati vicino nei momenti felici ma soprattutto in quelli difficili e duri ed io credo che un amico si riconosca da questo e si veda nei momenti duri e in base a ciò possa definirsi davvero “amico”. Per questo ringrazio con il cuore Daniele Vocaturo e Andrea De Sio. Infine un ultimo ringraziamento a chi ha sempre creduto in me, a chi ha sempre espresso parole di elogio nei miei confronti, anche a chi si è comportato male, perché si sa, servono anche loro per diventare grandi e grazie naturalmente a tutti quelli che mi vogliono bene. 72 ENGLISH SECTION 73 INTRODUCTION According to Alessandra Piontelli33 “The love between male or female twins overcomes all obstacles. Twins have been conceived as a unique thing since the beginning of their conception, and continue to share both the uterine and postpartum environment. No one can claim to know and understand another person more than twins. When they grow up, they can even rear apart, but many of them decide to stay together or at least close to each other, because no other form of love can balance the mutual and reciprocal understanding that consolidates them. A special and intangible bond seems to continue to unite them even when they live at opposite ends of the world.” Dr. Piontelli has faced, as many of her colleagues, this particular topic concerning the world of twins that always arouses curiosity and fascination, recalling the journey begun by Galton, Gesell, Rene Zazzo and Jeddah. Without precluding the roles taken from time to time by the Twins in the relational dynamics, roles that Von Bracken (1936) defines "Foreign Ministry" and "Ministry of Interior", while Gedda (1951) spoke of the leadership that a twin takes compared to co-twin and submissiondominance. Having a child represents itself a wonderful experience for most parents. And having two or more than two, even more so. According to statistics, 71% described the phenomenon of the twin birth as unique and amazing; 67% live the fact in the most positive way than expected. And this happens despite the other side of the coin: tiredness, the house always in disarray, economic issues, the need of doubling yourself even if the time is never enough. In other words and according to the maxim of AMAPAMU ( Associaciòn Madrileña de Padres de Partos Mùltiples: Madrid Association of twins and multiple births‟ parents), having twins is a "wonderful madness." I decided to treat this topic because I am a dizygotic twin (I have a beautiful sister called Martina) I would have had another one, called Francesco but unfortunately death took him from the natural affection of my mother after a few 33 Alessandra Piontelli is a psychiatrist, neurologist and psychoanalyst. She works with the Department of Maternal-Fetal Medicine- University of Milan, and is at the same time the author of the book "Twins in the World – The legend they inspire and the lives they lead" (Macmillan). 74 days due to complications after birth. I also wanted to try to express what feelings and emotions you can experience by looking at it from the inside, and I also do agree with all writers, psychologists, scientists, psychiatrists and all those scholars who decided to study and analyze the wonderful world of twins. Twin studies are more interesting than you might ever imagine and I am even more convinced that the contact with the twins and their parents is always very gratifying for anyone. The more I realize I am part of this world, the more I am sure that having a twin brother (or sister, like in my personal case) is something special, that has nothing to do with the experience of the individual born. The life of the twins at the same time is easier, because they are less susceptible to loneliness, and harder because of their competition and confusion of identities that may arise between them. Without any doubts it is a different life and society should try sometimes to show more consideration to their special condition. In my thesis I analyzed various texts and articles and two texts in particular caught my attention and focused my research on them: one is "The great book of twins” Written by Feenstra Coks34 , a Dutch psychologist. The second text that "Twins and what they tell us about who we are" (Turner Pub Co (January 1999) by Lawrence Wright, which I bought and read in original language. It is a New York Times Notable Book for 1998 Critical acclaim for Lawrence Wright's a RhonePoulenc Science Prize Finalist "This is a book about far more than twins: it is about what twins can tell us about ourselves"."With plenty of amazing stories about the similarities and differences of twins, Wright respectfully shows, how their special 34 Coks Feenstra is a child Dutch psychologist and mother of three children who writes for two Spanish magazines Crecer Feliz (Grow up Happily, since 1988) and Psychologies (Psychology, 2005). Among her books there are El Gran Libro de los Gemelos, an extensive work about pregnancy, birth and education of twins (1999 first edition, 2007 second edition), which was published in The Netherlands and Italy in 2009 in their respective languages; Apart from her academic and journalistic work Coks Feenstra has been cooperating with many associations the last ten years in which she has been asked to participate in classes, conferences and seminars as a specialist. Among them are: the “V Jornadas de Partos Múltiples” Asociación Madrileña de Partos Múltiples (Madrid Association of Multiple Birth) Madrid, 2006, (AMAPAMU); Asociación Valenciana de Apoyo al Superdotado y Talentoso(Valencia Association for Supporting the High Talented Child), Valencia, 2005, “VI Festival de Gemelos” y “X Festival de Gemelos” for la Asociación de Nacimientos Múltiples de México (Mexican Association of Multiple Births), México 2004 and 2000. Finally, in 2006, she was invited to be on the jury of the television program Idénticos (Identical Twins), a Spanish gameshow for identical twins. 75 circumstance in life challenges our notions of individuality. A truly fascinating but sometimes spooky (Mengele's experiments with twins at Auschwitz figure among Wright's examples) study"-American Library Association. Like so much of Wright's works, this book is a pleasure to read. Because he writes so well, without pushing a particular point of view, he soon has you pondering questions you have tended to comfortably ignore. I must also mention the two creators of "Gemellopoli", Benedetto and Carmine Bartolomeo, identical twins who have had this wonderful idea. Gemellopoli is basically a virtual city of twins who come from each region of Italy, with thousands followers on the web and on Facebook. Its website is full of pictures, information, curiosity and rallies nationwide. With the hope and promise to the two twins, with whom I happily exchanged some few words that I will become very soon together with Martina member of Gemellopoli and I hope even more to participate in the next meeting/rally. Finally after reading the work by the Dutch psychologist; I found the following information quite interesting: according to a Dutch data, 85% of twins (identical or not) is happy to be so. An elder twin, in an interview summed up his life with these words: "For me being a twin means having the double joy and half of sorrows" I couldn‟t agree more with him. 76 1. THE WORLD OF TWINS. 1.1 THE PHENOMENON OF TWIN PREGNANCY Twins are medically speaking defined as two individuals produced by the same pregnancy. Multiple births are more common at present time than they were in the past, because of the advancing average age of mothers and the associated improvement in assisted reproductive techniques, in particular some women try to help their huge desire of having children with hormone injections like the use of fertility drugs or IVF (in vitro fertilization)35. There are some factors that may increase the possibilities of having twins Some women are more likely than others to give birth to twins. These factors that increase the odds are: 1. Advancing age of the mother – women in their 30s and 40s have higher levels of the sex hormone estrogen than younger women, which means that their ovaries are stimulated to produce more than one egg at a time. 2. Number of previous pregnancies – the greater the number of pregnancies a woman has already had, the higher her odds of conceiving twins. 3. Heredity – a woman is more likely to conceive fraternal twins if she is a fraternal twin too, if has already had fraternal twins, or has siblings who are fraternal twins. 4. Ethnic origin – Black African women have the highest incidence of twins, while Asian women have the lowest. 35 It is a process by which an egg is fertilized by sperm outside the body: in vitro ("in glass"). The process involves monitoring and stimulating a woman's ovulatory process, removing ovum or ova (egg or eggs) from the woman's ovaries and letting sperm fertilise them in a fluid medium in a laboratory. The fertilized egg (zygote) is cultured for 2–6 days in a growth medium and is then implanted in the same or another woman's uterus, with the intention of establishing a successful pregnancy. The first successful birth of a "test tube baby", Louise Brown, occurred in 1978. Louise Brown was born as a result of natural cycle IVF where no stimulation was made. Robert G. Edwards, the physiologist who developed the treatment, was awarded the Nobel Prize in Physiology or Medicine in 2010. 77 5. Assisted reproductive techniques – many procedures rely on stimulating the ovaries with fertility drugs to produce eggs and, often, several eggs are released per ovulation. 78 1.2 TWO TYPES OF TWINS There are two types of twins – identical (monozygotic) and fraternal (dizygotic). Monozygotic twins result from the fertilization of one ovum (egg) and one sperm. The fertilized embryo then splits within some days after fertilization resulting in two individuals which usually share the same chromosomes. In most cases, the egg splits very early. Rare identical twins have a common placenta and amniotic sac. In this case, the pregnancy should be particularly monitored, there is an increased risk that an embryo is undersupplied. Studies of twins, have demonstrated that identical twins are always the same sex and are completely similar in their genes. We refer to monozygotic twins also as “identical” or “maternal” twins. Dizygotic twins instead are twins resulting from the fertilization of two different eggs with two different sperms. Dizygotic twin pairs may be different or of the same sex, just like any other normal siblings. They can be girl/girl, boy/boy, or girls/boy. The other expressions for referring to dizygotic twins are “fraternal” or “non-identical” twins. Dizygotic twins, like any siblings, have a very small chance of sharing the same chromosome silhouette. but usually have a number of different chromosomes that distinguish them. Dizygotic twins therefore always have their own sac and own placenta. They differ also in their genetic traits and behave physically and mentally like ordinary siblings. They share 50% of their DNA. Two-thirds of all twin births result in same sex fraternal twins and one-third result instead in different sex fraternal twins. About two-thirds of all twin births are fraternal. There is more probability of having dizygotic twin pregnancies when the following factors are present in the woman: 1. You are over 40 2. You are of West African descent (especially Yoruba or Hausa) 3. You are greater than average height and weight 4. You had several previous pregnancies. 5. You are yourself a dizygotic twin or your mother is it. 6. You have a family with several cases of dizygotic twinning. 79 2. CONJOINED TWINS (OR BETTER KNOWN AS SIAMESE TWINS). Conjoined twins are twins, almost always identical, who are linked through skin, organs or other parts of their body. They are frequently inaccurately referred to as "Siamese" twins, probably due to Chang and Eng Bunker, two conjoined twins born in Siam. However, the term isn‟t correct since conjoined twins occur throughout the world at a rate of about 1 in 400,000 live births and not only in Asia. In most cases, as already stated, after a pregnancy begins, (usually on the 13th day) twins separate into their own egg sacks, and each twin creates a placenta. When conjoined twins occur, this separation has failed to happen, and both scientists and experts have yet to discover why. They suggest environmental or genetic may be contributory factors of these phenomena. Classification of such twins rests on the way in which they are joined, and this joining exhibits a great deal of variation. Siamese twins are very rare. This is due to the fact that this is a form of uncommon monozygotic twins. In addition, many pregnancies with Siamese twins terminated early or ended in a miscarriage. The life expectancy of Siamese twins is also quite low - many don‟t survive the first days after birth. In some cases, conjoined twins have one healthy twin, and one that is very unhealthy, called “parasitic twin.” In these cases, separation is necessary in order to protect the healthy child. It is frequently tragic and difficult for parents to make such decisions, because agreeing to separation surgery means essentially agreeing to allow one child to die. On the other hand, the choice of not separating parasitic twins usually means that both twins will die. A really terrible, but sometimes unavoidable choice. When conjoined twins can‟t be separated, they frequently are able to manage living through a very different lifestyle. Difficulties occur when the twins share the same reproductive system, or pathways of excretory system. Others suffer instead from postural difficulties if they are joined at the head. Life expectancy for twins who can‟t be separated in general depends on how many organs are shared. If they share heart, lungs, liver, or kidneys, 80 the work for two bodies may be very difficult. In some cases, the conjoining is almost always fatal during the first few days of life. Twins who share a single heart have a low rate of survive. This arouses the ethics contentious of surgical separation, where the twins can survive if not separated. In 1957, Dr. Bertram Katz and his surgical team made international medical history performing the world's first successful separation of conjoined twins sharing a vital organ. Omphalopagus twins John Nelson and James Edward Freeman (Johnny and Jimmy) were born in Ohio, on April 27, 1956. The boys shared a liver but had separate hearts and for this reason were successfully separated at North Side Hospital in Youngstown, Ohio by the doctor and his team. The operation was funded by the Ohio Crippled Children's Service Society. In 2003 two 29-year-old women from Iran, Ladan and Laleh Bijani, who were joined at the head but had separate brains (craniopagus) were surgically separated in Singapore, despite surgeons' warnings that the operation could be fatal to one or both. Their complex case was accepted only because high-tech graphical imagery would allow the medical team to run the risky surgery. Unfortunately, an undetected major vein hidden from the scans was discovered during the operation. The separation was completed but both women died while still in surgery on July 8, 2003. Further separation attempts seem most successful in Saudi Arabia, where nine separations have been performed in the last fifteen years with a 100% survival rate. 81 2.1 THE MOST FAMOUS CONJOINED TWINS OF ALL TIME Although combinations of conjoined twins can be endless, here there are the main varieties of conjoined twins: - Conjoined twins with a single heart, a fact that makes them completely indivisible. Usually they are conjoined at the chest and abdomen. - Conjoined twins joined at the xiphoid cartilage (approximately from navel to the lower breastbone). - Conjoined twins connected at the buttocks. These type of conjoined twins have one of the highest rates of success in the surgical separation. -Conjoined twins who share other vital organs. In this case, their separation can be very problematic and almost impossible. - Twins joined at the head. Along with the heart, the head junction is the most serious problem. The mortality rate is in fact very high. There have been many conjoined twins in history, here we can find some of the most famous or some cases who have gained particular interest: The first conjoined twins of particular interest are Lazarus Colloredo and Joannes Baptista Colloredo. They were 82 two Italian conjoined twins who travelled throughout 17th-century Europe. They were born in Genoa, Italy. The upper body of Joannes Baptista (named after John the Baptist) and his left leg rested on his mobile brother. He wasn‟t able to speak, but kept his eyes closed and mouth open all the time. According to a later account by Copenhagen anatomist Thomas Bartholinus, if someone pushed the breast of Joannes Baptista, he was able to move his hands, ears and lips. In order to earn money, Lazarus toured around Europe and visited Switzerland and Denmark, before he arrived in Scotland in 1642 and later visited the court of Charles I of England. Contemporary news described Lazarus as courteous and handsome. When Lazarus didn‟t exhibit himself, he covered Joannes Baptista with his cloak in order to avoid unnecessary and annoying attention. Later accounts claim that Lazarus married and had several children. His engraved portrait depicts him in a costume of a courtier of the of House of Stuart period. The brothers' exact date of death is unknown. Edward Mordrake Edward was born during Victorian England. He was the son of a wealthy family and had an enviable talent for music and his studies. However, his characteristic was to have in the back of the head, a woman's face. The peculiarity of this face was to have a vaguely evil face. The face couldn‟t talk, but could laugh or weep: “it would be seen even smiling and sneering as Mordrake wept”. Edward gave another version of the story, saying that he couldn‟t sleep at night because of the “hateful whispers of his „devil twin'”. He, thus, wanted it removed, however, no surgeon would attempt to remove it, fearing it might cost him his life. The story has concluded tragically with young Edward Mordrake committing suicide at the age of twenty-three. The method of his death also differs, according to some stories he poisoned himself and in other versions a bullet “between the eyes of his devil-twin” puts him out of his misery. In both versions Edward Mordrake left behind a letter requesting that the “demon face” be destroyed before his burial, “With the aim of preventing from dreadful whisperings in the grave.” 83 Chang and Eng Bunker These twins were born in Thailand (called Siam at the time) in 1811 and were joined by a very special organ: liver. Today their eventual separation operation wouldn‟t be complicated but at the time both medical and surgical techniques weren‟t advanced and their separation presented some risks, so the two brothers opted for a life in common. Their birth was so shocking that the King of Siam ordered them killed, but their mother refused to hand the boys over, so the order was never carried out. They achieved such fame that the term “Siamese twins” would come to be used to describe the condition of all conjoined twins, but in Chang and Eng‟s case instead, it referred simply to their homeland. British merchant Robert Hunter encountered the twins as teenagers and arranged to take them to England. They toured England and the United States. for years, exhibiting their bodies and abilities. When they were 21, Chang and Eng took charge of their own affairs and began to make serious money. In 1839, Chang and Eng quit show business and bought a farm in North Carolina. They married two sisters (over their parents‟ objections) and raised 22 children between them and many of their descendants are still living and reside in North Carolina. In 1874, Chang became ill and died later from his brother at a distance of a few hours. Betty Lou Williams Betty Lou Williams was born on January 10, 1932 in Albany, Georgia as Lillie B. Williams. She was the daughter of two poor farmers, was discovered at the age of one year by showman Dick Best. Best changed the little girl's name from Lillie to Betty Lou for unknown reasons, and began showing her at his New York museum, where she came to the attention of Robert Ripley and started to work for him. Working for Ripley, Betty Lou made $250 a week - at the age of two! As an adult, her earnings would nearly quadruple, leaving her wealthy enough to buy a $40,000 farm for her parents and let all her eleven siblings to study at college. 84 Betty wasn‟t only a generous human being but beautiful as well. Anatomically speaking, she was perfect, except for - or perhaps in addition to - her parasitic twin, which consisted of two legs and an arm with three fingers. Sometimes she dressed the twin in custom-made miniature clothes and shoes, and she kept it hidden under maternity clothes when she wasn't on the stage. According to her promotional material, Betty's "little sister" had the head attached to her torso. Nevertheless, doctors proclaimed her was healthy and said she had "a good chance to live to be very old." But unfortunately, they were completely wrong. The pretty Betty Lou had plenty of admirers and became engaged at the age of 23. Unfortunately, he stole her money and ran away. Soon afterwards, Betty Lou suffered from a strong asthma attack in her home in Trenton, New Jersey, She died shortly after of another asthma attack, even though friends claim it was because of broken heart. 85 3. TWINS IN MYTHOLOGY There are echoes of twins even in the myth and literature. Identical twins and their lives are still as fascinating as ever. Even currently, as stated, identical twins are considered special because they are so similar. At that time there were not these findings. Therefore, the stories of identical twins are stories of mythology, superstition, misunderstanding and violent death. The fascination still remained, else does not. In many nations around the world twins were something supernatural, even though they often played bad roles due to superstition, in my opinion superstition arose from ignorance and continue to arises from it and people knew very little about genetics an science, this is why they had the tendency to create legends and myths about twins. Plato36 observed that myths play a formative role in our early stages with narrative form: “At first we tell myths to children. This, as a general rule I suppose, is pseudos (untrue/fictional) though there is truth in amongst it.” Plato argues that we hear and learn about myths first, and often myths describe processes of cosmological nativity, origination, formation and genesis. Our ideas of what constitute a beginning are both formed by and obscured by the mythic, they tell us of beginnings which can‟t be separated from the usual ways of telling tales. There are numerous historical and mythological relevance that we have been able to discover and appreciate over time. Many myths and legends told around the world, in fact, seem to have close ties and affinities with the beliefs and practices related to twins. In many of these stories, an element of extreme importance and peculiarity concern the several arguments that occurred between twins since in the womb. It is of no surprise, that when deciding on which twin was the oldest, or first/second born there were different points of view. From this important choice 36 Was a philosopher, as well as mathematician, in Classical Greece, and an influential figure in philosophy, central in Western philosophy. He was Socrates' student, and founded the Academy in Athens, the first institution of higher learning in the Western world. Along with Socrates and his most famous student, Aristotle, Plato helped to lay the foundations of Western philosophy and science. 86 maybe not only did the right of succession depended on, but perhaps life itself. Another key theme is the contrast in the character and personality between the twins: one is good, the other evil, one has the skin smooth whereas the other is hairy, one is an artist, the other a man of action, one docile, the other fiery, while one stays at home, the other is adventurous, one is a farmer, the other a hunter; one is day and the other night, one is white and one is black, there is a male and a female. There are other attributes, often held at the same time, that co-exist alongside those mentioned: they are peasants, knights, healers, heroes. These are twins that are not given a transformative position within the social, geographic or political development of the ancient world; they don‟t go to war with one another nor are they bonded together by unusual feelings of fraternal devotion. Among the Inachoi, two sets of twins – Antileon and Hippeus (L 2.8.1), Eurysthenes and Procles (L 2.8.2) – have only their parentage and twinship noted. And, even though they are the children of Heracles37, Antileon and Hippeus don‟t reflect the importance of their father nor his heroic twinship. Most of the stories involves an attempt to steal the right of primogeniture to the other, therefore a conflict between the twins, In some of them the weaker twin win by deceit, but it is often the stronger twin, especially if he was the son of a God he could have the better of the other. Sometimes this duality reveals itself as a conflict that can be solved only through a "choice", where a part sacrifices itself, or is sacrificed in favor of the other; or confrontation becomes an encounter, and the parties eventually merge, rejoining in that oneness from which they had started. Non-identical twins may have a greater chance of surviving than identical twins, and this is perhaps due to the fact that the twins of legend are often so physically different. The story of Romulus and Remus seems to follow very closely the ancient customs concerning twins. all of these sets of twin, suggest the fractious biblical story of Jacob and Esau, show how twinship can be associated with destruction and murderous relations. 37 was a divine hero in Greek mythology, the son of Zeus and Alcmene, foster son of Amphitryon[4] and great-grandson (and half-brother) of Perseus. He was the greatest of the Greek heroes, a paragon of masculinity, the ancestor of royal clans who claimed to be Heracleidae (Ἡρακλεῖδαι) and a champion of the Olympian order against chthonic monsters. In Rome and the modern West, he is known as Hercules, with whom the later Roman Emperors, in particular Commodus and Maximian, often identified themselves. The Romans adopted the Greek version of his life and works essentially unchanged, but added anecdotal detail of their own, some of it linking the hero with the geography of the Central Mediterranean. Details of his cult were adapted to Rome as well. 87 3.1 GREEK, THEBAN, EGYPTIAN, CHRISTIAN AND OTHER MYTHS A story very similar to that one of Romulus and Remus is the story of Zeto and Amphion. This is the story of two twins, who reigned together the kingdom of Thebes, the story begins with one of the countless extramarital escapades of Zeus. This time, Zeus chose Antiope, daughter of the Thebes‟king, Nitteo, a young woman who was seduced by the God of Olympus in the guise of a satyr. Soon, however, she discovered she was pregnant and, fearing the reaction of her father, decided to seek asylum to Epopeus, king of the court of Sicyon, who gladly welcomed the poor Antiope. But Nitteo, as one can imagine did not accept his daughter‟s departure and for this reason charged his brother Lico, to reach Antiope with the aim of inflicting her the proper punishment. Then, king Nitteo committed suicide. Meanwhile Lico had reached the young girl and, after killing King Epopeus, guilty of having her hosted, brought her back to Thebes. It was during the trip that Antiope gave birth to twins, sons of Zeus, however the slimy Lico ordered her to abandon them in the mountains. Fortunately, here the little children were found by a compassionate couple of shepherds who took care of the twins raising them with love. For many years Antiope lived without a father, away from her children and held as a slave by Lico and his wife, Dirce, until one day she managed to flee. Along the way, then the woman ran into two young men who she immediately recognized as her two sons, Zeto and Amphion. The little family was finally reunited and the two boys immediately thought of avenging their mother for the vexations and injustices suffered. From that moment, Zeto and Amphion becamethe legitimate crown prince of the Thebes throne, and at the beginning ruled the kingdom together. Their personalities were really different, and, this is why, the two had no reason to hamper each other: Zeto liked hunting, action, adventure while Amphion preferred the life of the court, he loved Muses, music and in addition was extremely talented playing the lyre. 88 To them we attribute the building of the massive city walls, every brick transported from the stronger Zeto, magically created a perfect bond with the enchanting sound of the lyre played by Amphion. The latter, one day married Niobe, by whom he had several children. But both Artemis and Apollo were angry due to the arrogance of the woman and destroyed their the hard-won harmony and happiness. Gods of Olympus, in fact killed the little children of the couple, leading Amphion to madness which then led him to kill himself. Zeto, instead, couldn‟t bear the loss of his beloved brother and died shortly after. Always remaining in the topic related to the most famous twins of Rome, it is important to mention also a recent discovery in Mongolia. It is thought that a Mongolian legend with a she-wolf and twins is even earlier than the Roman one. A copy of a “stele” was found in a local museum. On this stele a number of different languages (a kind of the Egyptian Rosetta Stone), were depicted, but there was also an unexpected symbol: a she-wolf breastfeeding two twins. According to some local people, a Roman legion came up there, but lost its way. Therefore we could attribute to their legionaries the spread of the symbol of the Roman power over these lands. The hypothesis could almost be certainly plausible if a she-wolf breastfeeding the twins, in these lands, wasn‟t‟ widespread: it is the founding myth of the nomadic people of Asia. But here is finally revealed the obscure mystery: The twins are not two boys as the Roman ones, but two female twins. In fact, according to the legend these two female twins were abandoned in the wood then found and adopted by a she-wolf. She breastfed them until adulthood. One of them then married the son of the she-wolf and their child will be Khan, that is to say, the supreme leader. So can we assume that the Romans stole a symbol that already existed in other cultures, but that gave importance, nobility and strength to those who held it? There is a biblical story that follows the trend of the pre-natal contrast between the twins, and is written in the book of Genesis 38 (Gen vs. 38 27-30 – and New 38 (from the Latin Vulgate, in turn borrowed or transliterated from Greek γζνεςισ, meaning "origin"; Hebrew: ב ְֵּראשִׁ ית, Bərēšīṯ, "In [the] beginning") is the first book of the Hebrew Bible (the Tanakh) and the Christian Old Testament 89 Testament, Matthew 1, 3): the story of Genesis tells that Tamar had twins in her womb. During birth, one of them put his hand out: and the midwife tied a red thread around his hand, saying, "This one came out first." But when he pulled back his hand, behold, his brother came out instead. then she said, "How did you open a breach?", and called him Peres. then came his brother, who had the scarlet thread on his hand, and was named Zerach "(Gen 38 27-30). Zara, in Hebrew Zerah, means "glare" of the dawn before the day; Fares, (in greek and latin Phares,) (Peres in Hebrew), means "breach" as described in the Gospel of Matthew. "Jesus Christ, a descendant of David, who in turn was a descendant of Abraham. Here is the list of the ancestors of his family: Abraham was the father of Isaac, Isaac, Jacob, and Jacob of Judah and his brothers, Judah was the father of Perez and Zerah (their mother was Tamar) [...]. "The twins are then mentioned as the descendants of Jesus. Perhaps the most famous of all these events, is described in the first book ever printed in history. The story of Esau and Jacob, that is to say, the two sons of Isaac and Rebeccah. Right from the intrauterine life the mother heard them fight with each other and when Rebeccah gave birth, Esau was born first, and soon after Jacob, attached to the heel of his twin. Esau, who was beloved by his father, became a skilled hunter while Jacob, Rebecca's favorite instead, was a man somewhat tenuous and quiet. Jacob, received the birthright by cheating his brother Esau bartering the birtright with a simple dish of lentils, and with the help of his mother, he gained his father's blessing (now almost blind and at the point of death,) appearing in front of him covered with in a sheepskin in order to simulate the thick hairy skin of Esau. Avoiding the fury of his brother, Jacob fled and went to stay with his uncle, Laban. he remained there twenty years, and married his two daughters, Rachel and Leah, which the 12 tribes of Israel descended from. When God ordered him to return to Canaan, the twins put aside old grievances, reconciled and lived loving each other as two brothers. Finally the last group of myths. Both twins are seen as positive figures, although, again, one is mortal and the other immortal. The Greek Castor made the 90 decision to share his immortality with Polydeuces, while his twin brother was dying, and they alternated periods in heaven or on earth behind the blessing of Zeus. Known as “Dioscuri” (L 3.12.2). The word is formed from the words dios which means “god” and couros which means ”male youth”; the twins are literally “sons of god”. There are different legends about them: according to one tradition their mother was Leda, but Castor was the mortal son of Tyndareus, the king of Sparta. While Polydeuces was instead the divine son of Zeus, who seduced Leda in the guise of a swan. Though accounts of their birth are varied, they are sometimes said to have been born from an egg, along with their twin sisters Helen of Troy and Clytemnestra. The two inseparable twins took part in many famous battles, including the expedition against Athens, where Theseus kidnapped Helen from Sparta; the expedition of the Argonauts for the retrieval of the Golden Fleece from remote Colchis and the long fight against the sons of Aphareus (Idas and Lynceus) with whom, they were the executors of the theft of a beautiful flock in Arcadia. This last adventure ended badly, because at the moment of sharing the spoils Idas took most of the herd and brought it back to his homeland, Messene. Castor and Polydeuces went in turn to Messene with the aim of retrieving the flock. Castor was mortally wounded during the fight, pierced by the spear of Idas, Polydeuces killed Lynceus and, when Idas broke a rock over his head, his father Zeus intervened incinerating him with lightning. Supporting Castor dying, in order to not be divided from him, Polydeuces begged Zeus to kill him or even to give immortality to his brother too. Zeus partially satisfied Polydeuces‟ plea deciding to rejoin the brothers by allowing them to be together forever, half the time in the Hades and half with the gods on Mount Olympus. Classical mythology describes the twins as inseparable, bold warriors and skilled tamers of horses. The Dioscuri by the Greeks and Romans are regarded as the protectors of men from every danger and every difficulty, both on land and sea. Yet Polydeuces‟s decision of not being separated from his brother ruins their integral, physical and spiritual differences so they share “all things alike”. 91 Polydeuces, is a name that literally means “many doubles” is resolutely at one in his decision-making in Pindar‟s account at that moment he gives up his distinctive and unadulterated sacred qualities and embraces human togetherness he is without “double counsel”. Here we also have an important source for the twin‟s cosmological status as the “Gemini”. Although the Gemini constellation is made of many stars rather than two, and the two stars called Castor and Polydeuces are in fact many light years from one another, their visual proximity in the night sky has meant that “heavenly” Castor and Polydeuces are considered twins of integrity, similitude and companionship. Even in the myth of Echo and Narcissus there are some hints related to the world of twins, On principle there was Narcissus: a beautiful young man, the son of a river and a nymph, who fell madly in love with his own reflection in a pond and rejected with indignation the beautiful girls, among which Eco, who afflicted with pain corroded herself until she became only a voice. Narcissus represents perfectly the mythical theme of the double, a lesser-known version of the Greek myth says that Narcissus had a twin sister, Narcisa, to whom he was deeply attached. When Narcisa died, Narcissus, desperate, wasn‟t able to pull away from the reflection of his reflection in a pond, in which he seemed to recognize his sister's face: for him it represented the illusions of being able to re-establish the deep bond with her which he had lost for eternity. We can find twins also among the gods of Olympus, as it is the case of Apollo and Artemis, children of Leto and Zeus: Apollo is the God of the sun and light, while Artemis is the goddess of hunting and woods. Twins are also involved in the creation of other types of legends, perhaps because of their association with fertility. The Indian tribes of the Crow, Kiowa and Shoshone have stories of twin deities created by a divine intervention that splits them in half when they were children. According to a legend concerning creation of Incas (tribes of Peru) there were two twin brothers, Apocatequil and Piguerao, which emerged from two eggs. Apocatequil was probably the immortal brother. 92 In Britain, a story of twins who the battle against invading Danes for Scottish farmers won is told. With the expansion of Christianity these twins became saints. In the Byzantine calendar and other we find Florus and Laurus, or Frol and Lavior, as they were known in Russia. Without any doubt the fact of being a twin in many cultures had a deep religious meaning. In the third millennium, the Po Valley was inhabited by the Ligurians, presumably an autochthonous population, which occupied a large part of continental Europe. There is no trace of the ancient Ligurian presence regardless of a legend that explains the name of a city, Mediolanum. (The ancient name of Milan) According to this legend, two twins defended the city from enemies attacking from both eastern and western side. Thanks to their virtue, the Earth goddess made them immortal, turning them into two rivers, the Olona, (west), and Lambro (east). From the ancient name of these two rivers, Olano and Medaco, seems to derive the word “Medacolano”, later Latinized into “Mediolanum.” Multiple births provide an important means by which the sacred and the human coalesce. These stories of mythological twinning may have formed an important means by which the human and the sacred realms were imagined to mingle, placing twins as transitional figures that mediate the otherworldly nature of mythic tales and the human realities of those that consumed, retold and adapted these stories. Many of these stories feature twins that are on the move, taking flight, actually flying, in the stars. Whether grounded or airborne, the sacred aspect of twins is a recurring feature of many different myth-making traditions. 93 4. TWINS IN LITERATURE Besides mythology, literature has often used twins for comical situations that can obviously be drawn through misunderstandings and mistaken identities. the Latin writer Plautus was the first to write a play called Menaecmi and created the prototype of the so-called comedy of errors. The comedy, in a very animated look, is focused on a very simple event: the dismay and kidnapping of Menaechmus and the various vicissitudes that allow the twins to meet for the first time and come back together to their homeland. This comedy became very popular and inspired among others Dovizi Bernardo da Bibbiena, a member of the Church, as well as Cardinal and author of Calandria (1513), another comedy composed on five acts, characterized also by misunderstandings of two twins (Lydian and Santilla a male and a female,) and also a series of disguises and recognitions. The theme of confused twins has become so widespread that even the illustrious Sir William Shakespeare and many other writers not only of the “Bel Paese” undertook: (for example The Comedy of Errors and Twelfth Night or what you will). The Comedy of Errors is one of Shakespeare's earliest comedies. It is believed that Shakespeare wrote it between 1589 and 1594. This is the shortest and the most grotesque among his works. The Comedy of Errors tells the story of two pairs of identical twins separated at birth and raised apart. Antipholus of Syracuse and his servant, Dromio of Syracuse, arrive both in Ephesus, which we discover is the city in which live their twin brothers live. When the two Syracusans met friends and families of their twins, a series of mishaps begin based on mistaken identities leading to scuffles, almost incestuous seductions, the arrest of Antipholus of Ephesus, accusations of infidelity, theft, madness and demonic possessions. The "Twelfth Night or what you will," rather is the story of twins who resemble a lot , Viola and Sebastian, who were separated because of a shipwreck around the Illyria coast. Viola wore men's clothing and changed her name to Cesario, and worked as a page boy by the Duke Orsino. she will eventually fall in love with 94 her master who instead doesn‟t love her, but loves the Countess Olivia, who in turn falls in love with the beautiful page boy Viola/Cesario. Furthermore, the arrival of Sebastian complicates the situation by placing the groundwork of its dissolution. In fact, Olivia falls in love with Sebastian, and Orsino, discovering the true identity of his page, finally decides to marry Viola. We can find three Italian comedies in twin literature. "The two Venetian Twins" in 1750 by Carlo Goldoni, inspired by Plauto39, which sets in contrast two twins, Tonino and Zanetto. Zanetto, is in fact, the silly twin, Tonino, instead is the talented twin, with constant references to the ideal "cortesan" personifies the typical of the bourgeoisie that was found in Goldoni. This play, as suggested by the same characters, shows the tendency of the author to a less approximate and superficial study: here some beloved masks of the Italian theater scene such as Harlequin, Columbine, Balanzone, Rosaura, Florindo and many others are found. The theme of twins in literature took on an unusual development in three novels of the twentieth century much closer to our current time. The first two novels were written by Antonio Tabucchi40: Piazza D‟Italia (1975), is the story of a family, particularly of strong men and women, with strong beliefs and ideologies entrenched in their head, their heart and their blood. It also represents a part of Italy‟s history, whose protagonists Plinio and Esterina have four children, two sets of twins: Quarto and Volturno, Anita and Garibaldo. (a clear connection with the historic period of Italian unification) Quarto is a smart, brilliant guy, a perfect “Don Giovanni”, while 39 Titus Maccius Plautus (/ˈplɔːtəs/; c. 254 – 184 BC), commonly known as "Plautus", was a Roman playwright of the Old Latin period. His comedies are the earliest surviving intact works in Latin literature. He wrote Palliata comoedia, the genre devised by the innovator of Latin literature, Livius Andronicus. The word Plautine refers to both Plautus's own works and works similar to or influenced by his. 40 Antonio Tabucchi (September 24, 1943 – March 25, 2012) was an Italian writer and academic who taught Portuguese language and literature at the University of Siena, Italy.Deeply in love with Portugal, he was an expert, critic and translator of the works of Fernando Pessoa from whom he drew the conceptions of saudade, of fiction and of the heteronyms. Tabucchi was first introduced to Pessoa's works in the 1960s when attending the Sorbonne. He was so charmed that, back in Italy, he attended a course of Portuguese language for a better comprehension of the poet. His books and essays have been translated in 18 countries, including Japan. Together with his wife, María José de Lancastre, he translated many works by Pessoa into Italian and has written a book of essays and a comedy about the writer.Tabucchi was awarded the French prize "Médicis étranger" for Indian Nocturne (Notturno indiano) and the premio Campiello, and the Aristeion Prize for Sostiene Pereira. In later life he was mentioned as a contender for the Nobel Prize in Literature, a feat he never achieved. 95 Volturno is just the opposite, a taciturn and a little strange individual, curiously in this novel we go back to the myth of the opposite personalities of twins. The second novel of Tabucchi, is “Il piccolo naviglio” (1978), and has some common characteristics with the first novel, In fact, the history is intertwined with little personal stories, the unreal component is constant, the names of the characters are repeated, and the epilogue connects to the beginning of the novel. This novel has sets of twins too, Maria and Anna and their brothers Quinto and Sesto. The two sisters resemble each other very much and spend their lives in extreme symbiosis to the point that nobody will know who fell in love Corrado and when one of the two had a baby girl, to whom the name of Marianna will be given, nobody will ever find out who is her natural mother. In this novel we can find again the criteria of both the splitting of personalities and its ambiguity with some funny tragicomic shades. The third noteworthy novel of twentieth century is “The island the day before, a historical novel by Umberto Eco published in 1994. It is the story of a 17th-century Italian nobleman, Roberto della Griva, who is the only survivor of a shipwreck during a fierce storm. He finds himself washed up on an abandoned ship in a harbor through which, he convinces himself, runs the International Date Line. Although he can see lands, his inability to swim leaves him isolated and he begins to reminisce about his life and his love. He becomes obsessed about his allegedly evil twin brother, who is split from his own personality through a process reminiscent of the doppelganger effect, and thus accusing him of all the bad things that happened in his life. The brother takes blame mainly for his bad choices and is present to sweeten the disappointments of life. Through this deep thought he becomes convinced that all his troubles will end, if only he can reach the land. Roberto lives his story all played on the memory and waiting to land on an island which is not too far. After research I will mention three contemporary novels. The first is The second is the second novel by Canadian novelist and screenwriter Lori Lansens. That is to say “The Girls”.It was first published in 2005 by Knopf Canada. In Italy it was published by Mondadori in 2008. The girls are Rose, (the strongest and determined of the two) and Ruby, the beautiful and fragile, two conjoined twins linked at the side of the head, with separate brains and bodies. Born in a small town outside 96 Toronto in the midst of a tornado and abandoned by their unwed teen mother two weeks after their birth in the summer of 1974, the girls are cared for by Aunt Lovey. She raises them in Leaford, Ontario, where, at age 29, Rose, the more verbal and academic twin, begins writing their story. They are at the same time known to be the longest conjoined twins living in the world. They grow well in a multitude of difficulties comforted by the love of Aunt Lovey, a nurse who refuses to see them as deformed or even disabled and decided to generously take them up for adoption together with her husband Stash. There are many things that the girls can‟t do, but achieve what is difficult and complicated for any couple of conjoined twins: living their life in full force. They believe in good values especially in friendship, chasing dreams and fall in love, each in its own and personal way. Their existence is really amazing and fascinating. Rose loves literature and dreams to become a writer. Ruby insists to become an active part into the narration, revealing a romantic and cutesy soul. The novel is told from two viewpoints: that of Rose and that of Ruby, and Lori Lansens. It shows both linguistic skill and a gift for observation, Lansens's Rose evokes country life, including descriptions of corn and crows. The writing style is quite good and almost makes us forget that the protagonists are conjoined, however, the final part leaves some question marks and above all a particular question that often arises among Lori‟s readers: “do the two conjoined girls really exist or are their writer‟s immagination?” The second book I've chosen is "The Memory Keeper's Daughter" written by the American writer Kim Edwards, a professor of English Literature at the University of Kentucky, author of a collection of stories which has won numerous and major awards, the novel was published by Viking Press in June 2005 and in Italy instead by Garzanti Books, in 2007 where he enjoyed great success with the public. The novel gained great interest via word of mouth in the summer of 2006 and placed on the New York Times Paperback Bestsellers List. The novel was adapted to a television film and broadcast on Lifetime Television in April 2008. The novel is set in Lexington, Kentucky, in 1964. Sometimes we find ourselves at some very 97 important junctures that could change forever the course of events and things, of our choices. This just happens to David, a doctor and husband of Norah who is pregnant. Another surprising event is in store for David and Norah when not one but two babies are born. They weren‟t expecting twins. The first baby is a healthy boy, but when the second baby emerges, a girl, David notices the indicatory signs of Down Syndrome. The novel is settled in the 60s and the public opinion is still struggling to accept Down Syndrome. David panics. He has been raised with a sibling with a diseased heart, and this is why he doesn‟t want his wife to go through the same burdens his mother experienced in raising a chronically ill child. David thinks a Down Syndrome child will have a weak heart and will die prematurely and believing that it is the right thing to do tells his nurse, Caroline Gill, to take the baby girl to an institution outside of town and leave the baby there. When his wife awakens after the delivery, David tells her that the baby girl has died. These are the popular choices, the famous crossroads, the famous bets that have the strange and magical power of changing our life, and this choice will forever change David, as a father and as a man. The book deals with issues without any doubts full of human nature and extremely delicate: the burden caused by the birth of a disabled child, the strenuous choice of abandoning this disabled child, a sense of inadequacy that comes knocking constantly at your door and never leaves you alone, without forgetting the pain perpetually alive; see resurfacing the old torments, while you are impotent witnessing the complete disintegration of your family. When you feel trapped in their own anxieties that tend to show with attitudes sometimes repulsive, and apparently without a logical thread. In 2008 Paolo Giordano 41 an Italian novice and a young physics graduate, wrote his first novel entitled "The Solitude of Prime Numbers", which lead him to become the youngest Strega Prize winner. He also won the Campiello Prize and it 41 Paolo Giordano (Turin, 19 December 1982) is an Italian writer who won the Premio Strega literary award with his first novel The Solitude of Prime Numbers. 98 became the best sold novel in 2008 and has been translated into many foreign languages. The plot is quite simple and engaging. The name of the male protagonist is Mattia Balossino, a boy with superfine intelligence, but also introverted and sometimes grumpy; she is Alice Della Rocca: they are linked by a circumstance of childhood pain. " close to each other, almost neighbors, like prime numbers. A prime number can only be divided by itself or by one. Alice has been crippled in a childhood skiing accident, Mattia is consumed by guilt after playing an unintended but key role in his twin sister‟s disappearance. Upon meeting in their early teens, they develop a frequently uncomfortable yet enveloping friendship. What follows is a beautiful and affecting account of the ways in which seemingly inconsequential decisions reverberate so intensely as to change a life forever. Alice suffers from a particular form of chronic anorexia, whereas Mattia suffers from self-mutilation. And the real friendship between them will never become concrete, but will remain immersed in a tenuous and embarrassed complicated relationship of an intellectual nature. Alice is married but sterile, her marriage will be a brutal failure, Mattia will get success as a university researcher abroad, and the two prime numbers will have the opportunity to meet again and perhaps beyond that wall that always kept them apart. But they understood, that they themselves are just like twin prime numbers. The twin prime numbers (2760889966649 represents Mattia while 2760889966651 is Alice‟s) are lonely and isolated, but close to each other as they are separated by a single number. Here is the solitude. The solitude of prime numbers. Mattia suffers from a irreversible and uncommon worry: the worry of having such acute and excruciating relationships without being capable of giving them a name... Surrendering completely to someone else means losing a part of yourself. If you prevent others to enter your heart, no one will ever hurt you and make fun of you, with the stupid belief that you are a weak... we never had time to figure it out and then we are forced to suffer the consequences 99 Even though in my heart, I hope that what Paolo Giordano wrote can be true, “the love of those we don’t love is deposited on the surface and quickly evaporates from there.” This novel by Giordano is not a simple, jumble, visionary and fictitious story, but the other side of the coin, the other page of life, the less labeled, the less happy, and the less blatant. And in my opinion this is the source of his success. 100 5. TWINS PSYCHOLOGY AND STUDIES 5.1 NATURE VS NURTURE Twins have been confusing humanity since the beginning of times, almost as if they were a divine prank aimed at undermining our sense of individuality in the world. Despite the burst of twin scholarship in recent years, they continue to confound science. One reason is that nature provides some experimental models for researchers to compare. How and why twins occur is still a mystery; perhaps, as many as scientists believe, it is a sort of marvelous birth defect. In any case, identical twins occur in about 3.5 of each 1000 births, a random figure. Some identical twins behave so similar that they seem to be one and including personality. A study of twins that reared apart, yet almost identical, suggests that our destiny is already set since the day of our birth. In the past, numerous studies of twins have already been carried out, but to this day the twin researchers could not satisfactorily resolve the crucial question properly: if our abilities, personality traits and attitudes are more genetically determined, which are those instead significantly influenced by the environment? Twin studies have always excited political reactions. Sir Francis Galton, Charles Darwin‟s cousin invented what is called the “classic twin method”. Galton was an explorer and geographer who spent several years among the tribes of southwest Africa, where he made the first attempts to compare intellectual abilities between black tribesmen and European colonizers. The chart he created in 1869 in order to show the distribution of mental ability among Africans and English anticipates the disparities that have been so much a part of the recent public debate in the United States Among Galton‟s other contributions to social science there is the word-association test. His study of twins, however, was his most important legacy, from which the science of behavioral genetics was created. He accurately supposed that twins who didn‟t strongly resemble each other were no more genetically alike than ordinary brothers and sisters. He argued that traits that were more similar for look-alike twins than for twins who didn‟t look alike were inherent. 101 He wrote in 1875: “The twins who closely resembled each other in childhood and early youth, and were reared under not very dissimilar conditions, either grow unalike through the development of natural characteristics which had lain dormant at first, or else they continue their lives, keeping time like two watches, hardly to be thrown out of accord except by some physical jar. Nature is far stronger than nurture within the limited range that I have been careful to assign to the latter.” Von Bracken (1939) has even argued that no form of equality is due to hereditary factors: all would depend on the tendency to uniformity. This view, shared by a few other authors, has been discussed and rejected by Zazzo instead. That "tendency to uniformity” that von Bracken opposed to hereditary factors, is endogenous, then hereditary can‟t be understood in other ways except as a strength of the genetic. It seems quite absurd to deny precisely, in the construction of the personality, the influence of genetic factors, as well as it seems absurd to deny the influence of exogenous, behavioral factors, prompted by the environment. The studies of Zazzo led to many other study groups. A very interesting Italian work, coordinated by Prof. Umberto Castiello of Padua was recently published in the journal "PLoS ONE", in which he describes the results of the observation, using a four-dimensional ultrasound, of five pairs of twins. An equivalent ability to control movements in pregnancies with single fetuses was observed in more advanced gestational age of at least eight weeks compared to the unborn twins. It would therefore appear from these preliminary outcomes that the twins establish a real physical contact with attempts to caress and cuddle each other, a contact that goes beyond the fortuity due to the spatial proximity that must be maintained during pregnancy, with a precise organization of motoric functions. 102 The Minnesota Studies The Minnesota Twin Registry started in 1983 on the premise that all human research is more interesting and informative if twins take part in it. Its original target was to create a registry of all twins born in Minnesota from 1936 to 1955 to be used for psychological research. The Minnesota Twin Study of Adult Development began in 1986 to identify what causes individual differences in aging. Thomas Bouchard 42 of the University of Minnesota carried out the most famous research on genetic influences in humans. He studied identical twins who were separated at birth and raised by different families, Bouchard could see which similarities might emerge despite a different family environment. These similarities might be those that are heavily influenced by genetic inheritance of a person. What was exactly Bouchard's research? How did it start? Bouchard's data set was unique, probably a one-time event in history, because modern adoption agencies no longer break up sets of identical twins. In 1979 Professor Bouchard was sitting in his office at the University of Minnesota, where B.F. Skinner did his landmark work on behaviorism, when one of his graduated students came in with a copy of the Minneapolis Tribute. “Did you see this fascinating story about these two twins who were reared apart? You really have to study these. You know, you talk about separated twins in your course.” The story was that one of Jim Lewis and Jim Springer, the most famous identical twins, who raised apart. 1) Both twins are married with two women named Betty and divorced from women named Linda. 42 Thomas Bouchard (born October 3, 1937 in Manchester, New Hampshire) is a professor of psychology and director of the Minnesota Center for Twin and Adoption Research, University of Minnesota. Bouchard received his Ph.D. from the University of California, Berkeley in 1966. 103 2) One has called his first son James Alan while the other named his first son James Allan. 3) Both twins have an adopted brother whose name is Larry. 4) Both gave their pet dog the name "Toy." 5) Both had some law-enforcement training and had been a part- time deputy sheriff in Ohio. 6) Each did bad in spelling and well in math. Perhaps it was all a series of weird coincidence, on the other hand, it might be the riddle of existence itself, the mystery of how we become the people we are. The subject of twins reared apart was familiar to Bouchard, who is a tall, shambling man, with an open florid face and bright blue eyes under tangled white brows. Since he came to Minnesota in 1969, Bouchard had been teaching a course in individual personality, vocational interests, values, and mental abilities. Twin studies are the very foundation of this branch of psychology. Not all universities offer these kind of courses, in part because race, gender and class differences are closely compared, which arouses passionate debate over whether such differences are genetic or environmental. His own studies about intelligence had drawn him increasingly into the center of controversy, but it turned out that he had an appetite for intellectual fight. Bouchard immediately invited Jim Lewis and Jim Springer to the university for tests. Within an hour Bouchard excitedly persuaded the university officials to provide some grant money to study the Jim twins, and he vowed to “beg, borrow or steal and even use some of my own money if I have to” for the rest of it. Oddly enough, the degree of similarity between them didn‟t seem to be positively correlated to their age at separation: those twins like the two Jim, who had been separated early tended to be even more similar than those who had been separated later. Oskar Stohr and Jack Yufe. Separated from his twin six months after their birth in Trinidad, Oskar was brought up as Catholic in Germany by his grandmother and joined the Hitler Youth. Jack grew up in the Caribbean, was raised as a Jew and lived for a time in Israel. However, despite the stark contrast of their lives, the twins were reunited in their fifth decade. While Oskar was preparing to become a member of the Hitler Youth, Jack was exploring his Jewish identity. At the 104 age of sixteen he was sent to Israel to work in a Kibbutz. He later served in the Israeli navy. In 1954, he decided to emigrate to the United States, and remained in Munich to meet his brother for the first time since their separation. It was hard for them to communicate, because Oskar only spoke German, whereas polyglot Jack spoke English, Spanish, some Yiddish and Hebrew but not German. Both were wearing wire-rimmed glasses and had mustaches. They shared a lot of idiosyncrasies: they liked spicy foods and sweet liqueurs, are distracted, have the habit of falling asleep in front of the television, think it's funny to sneeze in a crowd of strangers, flush the toilet before using it, read magazines from back to front, immerse buttered toast in their coffee, their personality profiles were strikingly similar, however, despite the fact that they had been raised in such opposing cultures. Bouchard professed himself struck by the characteristics in their mannerisms, the questions they asked, their "temperament, the way they do things, similarities that were all the more surprising because Oskar was raised entirely by a woman while Jack had grown up with his father." Early in the Minnesota study, Bouchard also achieved result indicating that separated twins were sometimes more similar than twins raised together. Separated twins who were separated later or who have spent more time together have no more difference in their IQs than those who were separated at birth and have practically never met. Behavior geneticists have spent the last thirty years waging a war against the environmentalist belief that people are basically alike, and are made different only by their families, their school, the traumas of living through their environments, in other words. Now, after decades of persuasive twin studies showing how similar identical twins are to each other, even when they have been raised in separate families, behavior geneticists must face the question of why identical twins should differ at all. They have the same genes, and studies have shown again and again that the influence of common family background on intelligence, personality, and behavior is modest to negligible for most measureable traits. And instead identical twins differ from each other, often quite in a stunning way. For instance, several studies have shown an identical twin who is homosexual stands a fifty percent chance of having a gay twin. But if homosexuality is genetically determined, why wouldn‟t the chances be closer 105 to one hundred percent? Does the environment play a role after all? And if so how? What is the environment that affects us and makes us different from each other, and different, in some respect, from ourselves, the selves we might have been if genes alone control who we are? What determines who we are? It isn‟t easy as we think. There are more factors to be considered. For example: do the twins have the same experiences in their life?, did the other gather the same? How are distorted the outcomes when twins fill out questionnaires themselves instead of others? How do the similarities change over time? In order to investigate questions like these, Riemann and his colleagues led in 1995, a study at the University of Bielefeld: 300 pairs of twins were interviewed one day, and they were all asked the same questions, the answers were then observed and tested. The outcome is: the personality of the twins was genetically determined to 41 percent. The environment in which the twins lived, influenced about a quarter of the personality. Nearly one-third could be attributed to the different friends, different jobs or personal experiences, the so-called specific environment. The differences in identical twins may turn out to be more informative than their similarities. Perhaps there is a mysterious element in your new way of conceiving twins, you may have always thought there was something incomplete in your life that now is resoundingly answered and fulfilled. The power of this widespread fantasy is a testament to how much we long to be understood on a deeper level than ordinary love and friendship can provide. Without any doubts it is exhilarating to discover another individual who is uniquely able to understand you, who seems to anticipate your thoughts before you even form them. But at the same time, seeing yourself replicated is a shocking confrontation with the definite nature of who you really are. It is much easier to see those limitations in others, but in your identical twin you end up seeing the reflected limitations in yourself. You see how nature has shaped you. Of course, it‟s not you but it is a human approximation. After you‟ve explored the variety of ways that you are alike, it is the differences between you that capture your attention. Perhaps that is a way of holding on to your separateness, your particular identity. Who are you now? 106 You are simply yourself. You might even change everything about your identity, but you can‟t change your awareness of yourself as a separate being. The imagined twin that we carry on in our minds is not only an idealized partner in the experience of being who we are, he is also a means of escape from the life we are living. Twins have often told us that theirs is the most precious relationship imaginable, the closest experience one can have of being with another. Just by being twins, they have been able to reveal many answers to the mysteries of existence. But they also show us that no matter how temptingly alike we may be, no one crosses the boundary between being alike and being the same. We might, as in this fantasy, be able to exchange our lives, but we can‟t exchange ourselves. There is no escape from being the people we were born to be.43 43 Twins and What they tell us about who we are-Lawrence Wright-pag.11-12-43-45-53-54-55-122. 107 6. JOSEPH MENGELE TWINS’ EXPERIMENTS IN AUSCHWITZ The notorious doctor of Auschwitz, Josef Mengele, is an enigma of the twentieth century. Mengele's handsome physical appearance, fastidious dress, and calm behavior greatly contradicted his attraction to murder and repellent experiments. He was apparently an excellent student, who obtained a medical degree and a doctorate in physical anthropology from the University of Munich, graduating with the highest honor. He was a man of broad learning, as well as a highly decorated private and an outstanding medical officer who had performed with huge courage on the Russian front. He was wounded during the fight, and this is why he came directly from the front to Auschwitz. He was a charismatic man who inspired overwhelming fear, not only among the German guards, few of whom had any war experience, but also among the inmates, whose lives were basically in his hands. Mengele, as he learned while working for Professor Otmar Freiherr von Verschuer, believed that twins kept these secrets. Auschwitz seemed the best location for such research because of the large number of available twins to use as specimens. When the trains that were emptying the ghettos of Poland and Hungary arrived at Auschwitz at dawn each morning, bringing 10.000 inmates a day, Mengele was often the first person the inmates noticed, standing on the ramp in his Nazi uniform 108 with an Iron Cross on his chest, smelling of eau de cologne and whistling a Strauss waltz. Many remembered how cheerful he greeted the new arrivals and separated them into lines into right or the left, leading to immediate death or slavery. He was always looking for genetic anomalies: dwarfs, hunchbacks, and Jews with what Aryan features. Twins, however, were his “obsession”. The guard would race through the incoming refugees calling out for twins in various languages. When he found out a pair of twins, Mengele would push through the crowd, his face so distorted with eagerness that the new arrivals were struck by his expression. His selection‟s criteria were sufficiently vague that several siblings posed as twins, rightly guessing that it might be their salvation, at least temporarily. The twins were kept in separate barracks next to the crematorium. Mengele divided the twins by gender, although some of the younger opposite-sex twins were allowed to stay together in the girls‟ barracks. Unlike others members of the camp, the twins were allowed to wear their own clothes and some were allowed to keep their hair. About 3000 twins would pass through Auschwitz. They were called “Mengele‟s children”, although at least one set of twins were seventy years old. The terrible doctor brought silk dresses for the girl twins and white trousers for the boys; he patted and played with them and gave tem chocolates and candy; he organized football matches with twin teams. The twins were then tattooed. They were given a number from a special sequence. The twins for their part, called him “Uncle Mengele,” or more intimately “Uncle Pepi”. The twins were naked as Mengele weighed them and made endless physical measurements. He took frequent X-rays and bled the children almost every day. Sometimes he had to take the blood from their necks when the veins in their arms were no longer productive. He seemed to be fascinated with eye and hair color, and he injected various chemicals into twins‟ eyes to see if he could turn them blue. He transfused blood from one twin to another. He sterilized some female twins and castrated the males, in what has probably been an attempt to change their gender. Some twins were kept in isolation; on other he performed atrocious surgeries without anesthesia. Some were starved to death or deliberately exposed to epidemic diseases; he poisoned one pair and recorded how long it took them to die, with the apparent object of determining if there was any difference in their resistance. A pair of 109 opposite-sex twins, one of whom was hunchbacked, were stitched together back to back. The twins believed, with good reason, that these excruciating experiments could at least keep them away from the ovens. He killed with his hands a vast number of twins with chloroform injections to the heart as they lay on the dissecting tables. He then opened their bodies, scrupulously comparing their organs to one another. His enthusiasm for this research was apparently limitless; he worked until late and even spent Sundays in his office to put his record in order. He seemed to realize that his research opportunity was a limited one, and this knowledge spurred him into feverish, sleepless activity. Among the approximately 3000 twins in Auschwitz only 157 survived Mengele‟s curiosity. There is an interesting question to pose to the attention of public opinion, give the Nazi attachment to genetic predeterminism, the question is: whether Mengele could have been a good scientists and a decent human being in another political environment. Was he born to be a monster? Or did he simply adapt to a monstrous historical period? This will be judged by posterity. My answer is definitely that he was a criminal and a terrible child murderer and this is enough. 44 44 “Twins and What they tell us about who we are”-Lawrence Wright-pag.18-19-20-21. 110 CONCLUSION Identical twins are certainly a very special biological combination. As already stated earlier, it is very difficult for anyone who is not a twin, to fully understand the deep loving bond that ties two lives conceived and came to the world at the same time. Two or more lives which share (in some cases) the same DNA, the same love of parents, the same room, the same toys and much more. Again as already mentioned in the introduction, I wanted to delve myself into this amazing world of which now even more after some studies and research I carried out for the completion of this thesis, I feel an essential part of it. The relationship between twin siblings is the outcome of a forced and unintended intimacy. The common memories, the moments of complicity, the shared wellness often alternated with rivalry, jealousy, and quarrels. Siblings, even if they are twins or not, play an important role into the creation of personality regardless of the competition for parents‟ love. A brother or a sister is the one in which at certain moments, we can identify ourselves, while at times we tend, differ, compare and measure ourselves with. The birth order doesn‟t affect the character building in a deterministic way as each child is unique; but the position it engages in the family can affect the relationships a brother establishes with his parents and siblings. In order to understand the differences between siblings, as evidenced by a study on twins (SATSA), the genetic idea has had a tumultuous passage through the twentieth century, but the prevailing view of human nature at the end of the century resembles in many ways the view we had at the beginning. That is to say that people are largely responsible for their circumstances in life, and that circumstances don‟t dictate so much the outcome of a person‟s life as they reflect the inner nature of the person living it. Twins have been used to prove a point. And the point is that we don‟t become. We are. I confess that I am extremely happy and satisfied by the fact that I have chosen this topic, unlike what may seem a topic that encompasses a breadth of impressive themes; ranging from mythology up to history, art, literature, science including the paranormal, to advertisements and the fashion industry. The thing that also drove me 111 above all is the deep and indelible ties with family and affection that exists between two or more individuals of multiple births, and also because I am fortunately or unfortunately (it depends on your point of view) a kind of person always looking for romanticism and feelings in all things, and this is why I couldn‟t for any reason be indifferent to this beautiful world. I tried (and I hope that I succeeded in my target) to cover many topics in this thesis and at the same time I hope that it has increased at least minimally curiosity with anecdotes, history and the other things I wrote. I focused on mythology and literature, being also very passionate of books, , in the hope that this work could be useful for those who have always been fascinated by the life of two individuals born during the same birth. And finally it is only right for me to say one thing: being a twin means to be otherwise identical in love, in joy and in feelings, which are the only things that make us feel alive. This is why I really want to dedicate this thesis to my sister Martina to whom, I am fortunate to see myself in her eyes every day and to my twin brother Francesco, who can‟t unfortunately, look at me in the eyes but I'm sure he is watching us from haven and I hope that he can be proud of his twin siblings Luca and Martina. 112 DEUTSCHER TEIL 113 EINFÜHRUNG Die Liebe zwischen Zwillingen überwindet alle Hindernisse. Zwillinge sind seit jeher zusammen: Sie teilen nicht nur die Gebärmutter, sondern auch alles andere, was danach kommt. Niemand kann behaupten, eine andere Person besser zu verstehen, als die Zwillinge es tun. Wenn sie erwachsen sind, können sie getrennte Leben führen, aber viele entscheiden sich dagegen, weil keine andere Form der Liebe das tiefe gegenseitige Verständnis, das sie verbindet, ersetzen kann. Eine besondere und unantastbare Bindung scheint sich fortzusetzen, selbst wenn die Zwillinge eine räumliche Trennung erfahren. Diese Ansicht vertritt Dr. Alessandra Piontelli.45 Sie hat wie viele ihrer Kollegen dieses spezielle Thema, das uns immer wieder fasziniert und unsere Neugierde unaufhörlich weckt, behandelt. Wie auch Galton, Von Bracken, Luigi Gedda und andere hat sie sich intensiv mit Studien über Zwillinge beschäftigt, ohne dabei die Studien ihrer Vorgänger zu ignorieren. Ein Kind ist zweifelsohne eine wundervolle Erfahrung für die meisten Eltern. Und Zwillinge bedeuten oft doppelte Freude für die Eltern. Laut Statistik beschrieben 71% die Geburt von Zwillingen als ein einzigartiges und außergewöhnliches Ereignis; 67% erleben die Geburt der Zwillinge als ein größeres freudiges Ereignis, als sie sich es jemals hätten vorstellenkönnen – trotz der ständigen Müdigkeit, der Unordnung im Haus, der Erschöpfung, wirtschaftlicher Fragen und nie ausreichender Zeit, die die Kehrseite der Medaille darstellen. Mit anderen Worten: Das Leben mit Zwillingen ist ein „wunderbarer Wahnsinn“. Dies ist die Auffassung von AMAPAMU.46 Ich habe mich für diese Thema entschieden, weil ich eine zweieiige Zwillingsschwester namens Martina habe. Eigentlich sollten wir Drillinge sein, doch leider verstarb Francesco kurz nach der Geburt. Des Weiteren möchte ich auf die 45 Sie ist eine italienische Psychiaterin, Neurologin und Psychoanalytikerin, die in der Abteilung für Maternal-Fetal Medicine an der Universität von Mailand arbeitet. Sie ist auch Autorin des Buches „Twins in der Welt - Mythen und Realität“. 46 Die AssociacionMadrileña de Padres de Parto = Madrid-Vereinigung von Eltern von Zwillingen und Mehrlingsgeburten. 114 Gefühlswelt, der Zwillinge ausgesetzt sind, näher eingehen. Alle Schriftsteller, Psychologen, Wissenschaftler, Psychiater und alle anderen, die sich entschieden haben, die fantastische Welt von Zwillingen zu erforschen, sind für mich von größerem Interesse, als man es sich vielleicht vorstellen mag. Ich bin davon überzeugt, dass der Kontakt mit Zwillingen sowie den Eltern von Zwillingen eine Bereicherung für uns alle darstellt. Je mehr ich weiß, desto mehr bin ich ein Teil dieser Welt und desto mehr bin ich davon überzeugt, dass das Leben mit einem Zwilling etwas Besonderes ist. Das Leben von Zwillingen ist oft leichter, weil es weniger anfällig für Einsamkeit ist. Es hat aber auch etliche Nachteile: Starkes Konkurrenzverhalten und Identitätskrisen trüben oft die Harmonie zwischen den Zwillingen. In meiner Diplomarbeit untersuchte ich verschiedene Texte und Artikel und insbesondere zwei Bücher, die meine besondere Aufmerksamkeit erregt haben: „Zwillinge ... und jetzt?“ von CoksFeenstra47sowie „Zwillinge. Gene, Umwelt und das Geheimnis der Identität“von Lawrence Wright sind die beiden Werke, auf die ich vertieft eingehen werde. Ich habe das letzte von Wright im Original in Englisch gelesen, um die Nuancen und Feinheiten besser zu verstehen. Es hat auch zahlreiche Preise gewonnen und wurdeaußerdemvon der New York Times als ein außergewöhnliches Buch beschrieben. Es ist viel mehr als nur ein Buch über Zwillinge, nämlicheine Analyse über das Innenleben von Zwillingen. Hier noch eine letzte Bemerkung, die ich als sehr wichtig erachte: Laut einer niederländischen Studie sind 85% der Zwillinge glücklich, einen Zwilling an ihrer Seite zu haben, unabhängig davon, ob es sich hierbei um einen eineiigen oder zweieiigen Zwilling handelt. Im fortgeschrittenen Alter hat Jemand sein Leben mal mit den folgenden Worten zusammengefasst: 47 Sie ist eine niederländische Psychologin und Mutter von drei Kindern. In ihrem Heimatland hat sievor allem Kinder in schwierigen Situationen behandelt und arbeitetein Kinderkliniken und Heimen für Frauen, die Opfer von Gewalt geworden sind. Später zog sie nach Spanien, wo sie verstärkt ihrer Arbeit als Beraterin, und hier insbesondere gezielten Fragen bezüglich Zwillingen und deren Ausbildung innerhalb der vorher genannten Madrid-Vereinigung der Eltern von Zwillingen und Mehrlingsgeburten (AMAPAMU) nachging. 115 „Ein Zwilling zu sein bedeutet für mich das Doppelte an Freude und die Hälfte an Sorgen.“ Ich stimme ihm von ganzem Herzenzu. 116 1. DIE WELT DER ZWILLINGE. 1.1DAS PHÄNOMEN DER ZWILLINGSSCHWANGERSCHAFT Immer häufiger sehen wir Eltern mit zweisitzigen Kinderwagen auf bzw. in der Straße. In den letzten 20 Jahren sind Zwillingsgeburten in eindrucksvoller Weise gestiegen. Versuchen wir jetzt, die Gründe einer so großen Zunahme zu analysieren! Heutzutage neigen Frauen zu einer späteren Mutterschaftszeit. Früher wurde man um die 20 Mutter; häufig entscheiden heute die Frauen um die 30, eine solche Erfahrung zu machen. Je später der Zeitpunkt, umso größer ist auch die Möglichkeit eines doppelten Eisprungs. Um es besser in Ziffern auszudrücken: Bei einer 30-35jährigen Frau ist die Möglichkeit, eine Zwillingsschwangerschaft zu haben, dreimal so hoch wie bei einer Frau unter 20 Jahren. Andererseits nimmt die weibliche Fruchtbarkeit im Laufe der Jahre ab. Deswegen gibt es immer mehr Frauen, die sich für eine künstliche Befruchtung entscheiden. Außerdem ist in den letzten Jahren auch die Anzahl von Paaren mit Fruchtbarkeitsproblemen gestiegen. Schätzungsweise leidet eins von 6 Paaren unter diesem Problem. Die Gründe hängen einerseits vom Alter der Frauen ab, andererseits spielen Umwelt- und Ernährungsfaktoren eine Rolle. Ferner sind durch die Verwendung von Befruchtungsstimulatonstechniken die Möglichkeiten für eine Zwillingsgeburt gestiegen. Ohne diese Techniken ist eine Geburt von 80 eine Zwillingsgeburt, mit ihnen eine Geburt von 50. Wie schon vorher gesagt, versteht man unter Zwillingen die Individuen, die während derselben Geburt geboren wurden, aber nicht unbedingt im selben Moment. Die Häufigkeit einer Zwillingsgeburt liegt ungefähr bei 1-2%, weil Einzelgeburten die Regel sind. Mehrlingsgeburten sind noch seltener und finden nur unter bestimmten Bedingungen statt. Bei der Bezeichnung muss man zwischen zwei Typen unterscheiden: Monozygote (eineiige) und heterozygote Zwillinge (zweieiige, die zusammen geboren wurden). Dies hängt erstens von der Art der Befruchtung und zweitens von der Teilung der Zygote ab. 117 1.2 ZWEI FORMEN DER ZWILLINGSENTSTEHUNG Die beiden berühmtesten Formen der Zwillinge sind: Eineiige Zwillinge Eineiige Zwillinge entstehen, wenn eine einzelne befruchtete Eizelle sich in einem sehr frühen Stadium so teilt, dass zwei Zellkerne mit identischem Erbmaterial entstehen. Teilt sich die Eizelle in einem späteren Stadium (selten), kann es zu siamesischen Zwillingen kommen. Meist teilt sich die Eizelle sehr früh, sodass die nun voneinander unabhängigen Embryonen getrennt zur Gebärmutter wandern und sich dort jeweils in einer eigenen Fruchthöhle und mit eigener Plazenta einnisten. Seltener besitzen eineiige Zwillinge eine gemeinsame Fruchthöhle und Plazenta. In diesem Fall muss die Schwangerschaft besonders überwacht werden, da ein erhöhtes Risiko besteht, dass ein Embryo unterversorgt wird. 48 Eineiige Zwillinge haben immer das gleiche Geschlecht und sind in ihren Erbanlagen völlig identisch. Demzufolge stimmen sie sowohl körperlich als auch charakterlich weitgehend überein. Untersuchungen an Zwillingspaaren, die aufgrund unterschiedlichster Gründe unmittelbar nach der Geburt getrennt wurden, haben dies belegt. Zweieiige Zwillinge Zweieiige Zwillinge entstehen durch die Befruchtung zweier Eizellen, die sowohl aus einem als auch aus beiden Eierstöcken stammen können. Zweieiige Zwillinge haben daher immer eine eigene Fruchthöhle und eine eigene Plazenta. Zweieiige Zwillinge können gleichen oder verschiedenen Geschlechts sein. Sie unterscheiden sich in ihren Erbanlagen und verhalten sich körperlich und geistig wie gewöhnliche Geschwister.49 48 49 Definition- http://www.onmeda.de/schwangerschaft/zwillinge_und_mehr-was-genau-sind-zwillinge--2151-2.html Definition- http://www.onmeda.de/schwangerschaft/zwillinge_und_mehr-was-genau-sind-zwillinge--2151-2.html 118 2. Siamesische SIAMESISCHE ZWILLINGE Zwillinge (auch Doppelfehlbildung) bezeichnen eine Fehlentwicklung, bei der eineiige Zwillinge im Verlauf ihrer intra-uterinen Entwicklung und nach der Geburt körperlich miteinander verbunden bleiben. Die Verbindung kann sowohl bis zu den inneren Organen reichen oder auch nur äußeres Gewebe betreffen. So kann es vorkommen, dass ein siamesisches Zwillingspaar nur ein Herz oder eine Lunge hat. In der Medizin wird nach Art und Ausmaß der Verwachsung unterschieden. Verwachsungen können in verschiedenen Körperbereichen auftreten: Brustbereich (Thorakopagus, ca. 70 % der Fälle) Hüftenbereich (Ischiopagus, ca. 5 % der Fälle) Kopf (Kraniopagus (Kephalopagus), weniger als 2 % der Fälle) Sonderform: Dizephalie: einzelner Körper mit zwei Köpfen Sonderform: Janiceps (nach dem zweigesichtigen Gott Ianus): am Kopf zusammengewachsene siamesische Zwillinge, deren Gesichter in entgegengesetzte Richtungen blicken Bauchbereich (Omphalopagus) Steißbereich (Pygopagus) fetale Inklusion oder Foetus in foeto, wobei intrauterin ein Zwilling vom anderen absorbiert wird. Wenn sich eineiige Zwillinge in einem bestimmten Entwicklungsstadium nicht vollständig voneinander trennen, werden siamesische Zwillinge geboren. 50 50 Definition-http://de.wikipedia.org/wiki/Siamesische_Zwillinge 119 2.1 BERÜHMTE FÄLLE VON SIAMESISCHE ZWILLINGE Chang & Eng Bunker Diese Zwillinge wurden im Jahre 1811 in Thailand (zu der Zeit Siam genannt) geboren: Sie waren mit einem sehr speziellen Organ verbunden, der Leber. Heute würde sich ihre spätere Trennung nicht als kompliziert darstellen; zu jener Zeit waren Medizin und chirurgische Techniken allerdings noch nicht so weit fortgeschritten und eine Trennung war mit hohen Risiken verbunden, sodass sich die beiden Brüder für ein gemeinsames Leben entschieden. Ihre Geburt war ein derart schockierendes Ereignis, dass der König von Siam befahl, sie zu töten. Ihre Mutter weigerte sich jedoch, ihm die Jungen zu übergeben, sodass sie zusammenblieben. Sie erreichten eine derartige Berühmtheit, dass der Begriff des Siamesischen Zwillings noch heute mit ihrer Heimat Siam in Verbindung gebracht wird. Robert Hunter, ein britischer Händler, begegnete den Zwillingen als Teenager und nahm sie mit nach England. Sie bereisten jahrzehntelang England und die USA, wo sie ihre Körper und Fähigkeiten zur Schau stellten. Als sie 21 Jahre alt waren, übernahmen Chang und Eng Verantwortung für ihre eigenen Angelegenheiten und begannen, ernsthaft Geld zu verdienen. Im Jahre 1839 kehrten Chang und Eng dem Showgeschäft den Rücken zu und kauften eine Farm in North Carolina. Sie heirateten trotz der Einwände ihrer Eltern zwei Schwestern und zogen gemeinsam 21 Kinder auf. Noch heute leben ihre Nachkommen in North Carolina. Im Jahre 1874 wurde Chang krank und verstarb; nur wenige Minuten später fand auch sein Zwillingsbruder den Tod. 120 Lazarus und Joannes Baptista Colloredo Lazarus und Joannes Baptista Colloredo waren zwei italienische siamesische Zwillinge, die in Genua das Licht der Welt erblickten. Im 17. Jahrhundert bereisten sie Europa. Der Oberkörper von Joannes Baptista war mit dem seines Bruders verbunden, wohingegen sein linkes Bein (nach Johannes dem Täufer benannt) von dem Körper des Zwillingsbruders herabhing. Er konnte nicht sprechen, hielt die Augen geschlossen und den Mund die ganze Zeit offen. Um Geld zu verdienen, tourten sie durch Europa. Am häufigsten reisten sie jedoch in die Schweiz und nach Dänemark, bevor sie im Jahre 1642 nach England kamen. Später besuchten sie den Hof von Charles I. von England. Zeitgenössische Berichte beschrieben Lazarus als höflich und gutaussehend, obwohl sein Bruder von ihm herabbaumelte. Um unnötige und lästige Aufmerksamkeit zu vermeiden, bedeckte er seinen Bruder mit einem Mantel. Spätere Berichte behaupten, dass Lazarus verheiratet gewesen sei und mehrere Kinder gehabt habe. Ein Porträt zeigt ihn in einem Kostüm eines Höflings in der Epoche des House of Stuart. Das genaue Todesdatum des Bruders ist nicht übermittelt. Edward Mordrake Edward wurde im viktorianischen England geboren. Er war der Sohn wohlhabender Eltern und verfügte über ein beneidenswertes musikalisches Talent. Er hatte die Besonderheit, an der Rückseite des Kopfes das Gesicht einer Frau zu haben. Dieses Gesicht hatte einen ausgesprochen bösen Gesichtsausdruck. Das Gesicht konnte nicht sprechen, konnte aber lachen und weinen: „Es schien zu lächeln und grinsen, wenn Mordrake weinte. Man sagte, dass sein „hasserfüllt flüsternder Zwilling“ ein Teufel sei und Edward um den Schlaf bringe. Er wollte, dass es entfernt wird. Kein Chirurg wagte es jedoch, diesen Eingriff vorzunehmen, in der Angst, er könnte Edward dabei töten. Die Geschichte fand ein tragisches Ende; im Alter von 23 Jahren wählte Edward Mordrake in seiner Verzweiflung den Freitod. 121 3. ZWILLINGEN IN DER MYTHOLOGIE Um Zwillinge ranken sich jahrhundertealte Mythen und Legenden. Es verwundert keineswegs, dass bereits unsere Vorfahren Zwillingen einen Kultstatus einräumten, sie nahezu vergötterten. Zwillinge galten als Götter oder gar als Teufel. Ihnen kam abwechselnd die Rolle von Herrschern oder Unterdrückten zu. Manche Völker betrachteten sie sogar als Stellvertreter des Guten wie des Bösen. In der Antike herrschte ein ausgeprägter Zwillingskult. An der Faszination für eineiige Zwillinge und ihr Leben hat sich bis heute nichts geändert. Eineiige Zwillinge werden noch heute sehr bewundert, auch wenn man heute hinreichend über das Phänomen der eineiigen Zwillinge aufgeklärt ist. Damals verfügte die Öffentlichkeit über diese wissenschaftlichen Kenntnisse freilich nicht, weshalb die Geschichte von eineiigen Zwillingen eine Geschichte von Mythologie, Aberglauben und Missverständnissen war. Viele Völker erachteten Zwillinge als etwas Übernatürliches. Aberglaube spielte alles andere als eine untergeordnete Rolle. Da der Aberglaube immer aus Unwissenheit entstand und das Wissen über Genetik noch nicht vorhanden war, entstanden also Mythen, Sagen und Legenden über Zwillinge. Zwillinge waren in vielen Zeitaltern und Ländern etwas Spektakuläres. In einigen Regionen des europäischen Mittelalters waren Zwillinge z.B. ein Akt des Teufels oder von Dämonen. Es wurde die Meinung vertreten, dass ein Mann nur ein einziges Kind zeugen könne und deshalb bei der Geburt von Zwillingen übernatürliche Kräfte im Spiel gewesen sein müssten. Eines der berühmtesten Zwillingspaare waren Romulus und Remus,51 Söhne des Kriegsgottes Mar52 und der Priesterin Rhea Silvia; sie wurden von Wölfen aufgezogen. Es ist hinreichend bekannt, dass Romulus seinen Bruder Remus tötet und später Rom gründete. Wenn Zwillinge überhaupt verehrt wurden, dann nur im Zusammenhang mit Göttern, Geistern oder Schöpfungswesen. Besonders in der griechischen Mythologie gab es viele 51 Siewaren nach der römischen Mythologie die Gründer der Stadt Rom im Jahre 753 v. Chr. Und waren der Sage nach die Kinder des Kriegsgottes Mars und der Priesterin Rhea Silvia. 52 Er war einer der zentralen Götter in der antiken italischen Religion, vor allem in Rom. Er wurde später als Kriegsgott mit dem griechischen Ares gleichgesetzt, unterschied sich von diesem aber durch seine größere Bedeutung und die lebhaftere kultische Verehrung; er ist neben Jupiter der wichtigste römische Gott. Die Namen Aresund Marskönnten auch etymologisch verwandt sein. 122 Zwillingspaare, die Götter oder Halbgötter waren. Ein Beispiel dafür waren Autolycus und Philammon (Autolycus war der Großvater von Odysseus). Diese beiden Zwillingspaare sind sehr berühmt, genauso wie die unglückselige wie Trojanerin und Prophetin Kassandra, die auch einen Zwillinge hatte.53 Sie hatten die Gabe, die Zukunft vorherzusehen, aber niemand schenkte ihr Glauben. Über das Verhalten der Zwillinge zueinander geben nur wenige Legenden oder Mythen Aufschluss, und meistens nur dann, wenn das Verhalten der beiden stark voneinander abwich, der eine also gut und der andere böse war. Die persischen Zwillinge Ormuzd und Ahriman werden mit Legenden über die Kämpfe zwischen pränatalen Zwillingen in Verbindung gebracht. Die beiden Urwesen lebten einsam in ihren Reichen. Ormuzd liebte das Licht, während Ahriman es scheute. Ahriman war der Jüngere von beiden. Es wird erzählt, dass der älteste Sohn die Botschaft des Vaters, dass der Erstgeborene das Reich erben würde, bereits im Mutterleib vernommen habe. Daraufhin wurde der eigene Zwillingsbruder bereits im Uterus zum Rivalen. Ormuzd gelang es, vor seinem Bruder das Licht der Welt zu erblicken und seinen Bruder, der eigentlich vor ihm zur Welt kommen sollte, von der Erbfolge zu verdrängen. Laut der Legende hatte er ganze 9.000 Jahre die Herrschaft inne. Auch das alte Ägypten hat Zwillingslegenden vorzuweisen. Der wohl bekannteste Mythos rankt sich um die Geschichte von Seth und Nepthys. Seth war der Gott des Krieges, Nepthys die Göttin der Enthaltung. Amerikanische Indianer sind der Überzeugung, dass der Weiße Manitu, der Herr des Lebens, und der Schwarze Manitu, der Herr des Todes, Zwillinge wären. Sie wurden beide gleichzeitig von der Mondgöttin geboren, die als alte Frau, die niemals stirbt, in die Geschichte eingegangen ist. Bei einigen Familien der Plains-Indianer war es geradezu eine Schande, Zwillinge zu gebären, weshalb eines der Kinder ausgesetzt wurde. Die Dakotas brachten ihren Zwillingen aber auch großen Respekt entgegen, denn sie betrachteten sie als persönliche Glücksbringer. Manche indianische Völker sahen in Zwillingen etwas Besonderes, weshalb sie zu Häuptlingen oder Medizinmännern heranwuchsen. 53 Sie ist in der griechischen Mythologie die Tochter destrojanischen Königs Priamos und der Hekabe und somit Schwester von Hektor, Polyxena, Paris und Troilos sowie Zwillingsschwester von Helenos. 123 4. ZWILLINGEN IN DER PSYCHOLOGIE 4.1 PSYCHOLOGISCHE ZWILLINGSTUDIEN Das Zwillingsphänomen hat im Menschen immer schon ein besonderes Interesse hervorgerufen. Auch die Wissenschaft hat den Zwillingen besondere Aufmerksamkeit gewidmet. In der Folge des Einflusses der Darwinschen Lehre (angefangen von seinem Cousin Francis Galton bis heute) sind Zwillinge Studienobjekt von Ärzten, Physikern, Biologen, Psychiatern und Psychologen der ganzen Welt gewesen. Zwillinge haben wegen ihrer besonderen, herausragenden Eigenschaften oft die Neugierde von Volks Verwandten, Bekannten und Freunden sowie die der Spezialisten geweckt. Eigenschaften, biologischen Kenntnissen zählen die – so selten sie auch sind – zu den und, besser noch, die es ermöglicht haben, Zwillinge für viele biologische Studien zu nutzen, um in der Medizin, der Genetik und der Psychologie exakter sein zu können. Häufig hört man von angeblich speziellen sensoriellen und paranormalen Fähigkeiten von Zwillingen, die sie dank ihrer innigen Nähe und gleicher biologischer Struktur haben. Sie betreffen meistens die eineiigen, weniger die zweieiigen Zwillinge und äußern sich angeblich als Telepathie und hellseherische Fähigkeiten. Zu diesem Thema hat sowohl die konventionelle Literatur der Genetik und Psychologie als auch die der Parapsychologie wichtige und sehr unterschiedliche Beiträge geliefert, um die besonderen Eigenschaften eines Zwillingspaares zu erklären. Im Allgemeinen beziehen sie sich auf eineiige Zwillingspärchen, die aus verschiedenen Gründen kurz nach der Geburt voneinander getrennt wurden und in verschiedenen Familien aufgewachsen sind. Danach folgen eineiige Zwillingpaare, die sich nach mehr oder weniger langem Zusammenleben freiwillig getrennt haben, und zum Schluss dürfen identische Zwillinge nicht fehlen, die nicht voneinander getrennt gewesen sind und spezielle Fähigkeiten haben. Für viele handelt es sich nur um eine genetische Frage; für andere um Gewohnheiten, die sich aus dem engen 124 Zusammenleben entwickelt haben; wiederum für andere um einfache gegenseitige Liebe; für Skeptiker ist die Verbundenheit von Zwillingen einfach nur Zufall. Aber es stellt sich sofort die Frage: Sind wir uns wirklich sicher, dass es so ist? Wie erklärt man, dass Zwillinge gleichzeitig sterben, dass sie denselben Schmerz empfinden, auch wenn sie viele Kilometer voneinander entfernt sind? Sie haben eine dauerhafte Bindung, um die sie die anderen Geschwister beneiden können, aber diese können ihnen niemals nacheifern: Wenn sie eineiige Zwillinge sind, sehen sie fast gleich aus;seit ihrer frühen Kindheit haben sie die gleiche Art, sich auszudrücken, und spielen die gleichen Spiele; sie feiern am gleichen Tag Geburtstag und haben manchmal auch die gleichen Freunde. Für jeden, der keinen Zwilling hat, ist die tiefe und faszinierende Verbindung, die zwei Leben vereint, die zur selben Zeit gezeugt und gleichzeitig zur Welt gekommen sind und die gleiche DNA haben, sehr schwer zu verstehen. 125 Die Minnesota-Studien Das Minnesota-Zwillingseinwohnerverzeichnisstartete 1983 mit der Prämisse, dass die Humanforschung aufschlussreicher und interessanter wäre, wenn Zwillinge dabei mitmachten. Das ursprüngliche Ziel war, ein Einwohnerverzeichnis von allen Zwillingsgeburten in Minnesota von 1936 bis 1955 abzufassen und für psychologische Studien zu nutzen. Die Minnesota-Zwillingsstudie über Erwachsenenentwicklung wurde 1986 begonnen, um herauszufinden, wodurch individuelle Unterschiede im Alterungsprozess verursacht werden. Studien über eineiige und zweieiige Zwillinge machen es möglich zu verstehen, welche Einflüsse die Gene und die Umwelt auf den Alterungsprozess haben. Dieses sind einige vorläufige Ergebnisse: Es scheint, dass genetische Faktoren die Persönlichkeit beeinflussen und sich Mental- und Aktivitätsniveau ändern, wenn man älter wird: 1. Ein aktiver Lebensstil kann zu einem erfolgreicheren Altern beitragen. 2. Wenn Erwachsene intellektuell aktiv bleiben, können sie ihre kognitiven Fähigkeiten bis ins hohe Alter bewahren. 3. Ein aktives Sozialleben wird dazu beitragen, sich glücklicher und wohler zu fühlen. Thomas Bouchard von der Universität Minnesota führte die berühmteste Studie über die genetischen Einflüsse beim Menschen durch. Er befasste sich mit eineiigen Zwillingen, die bei der Geburt getrennt wurden und in verschiedenen Familien aufwuchsen. Bouchard konnte feststellen, welche Gemeinsamkeiten sich trotz verschiedener familiärer Umgebung entwickelten. Es handelt sich wahrscheinlich um die Gemeinsamkeiten, die stark vom genetischen Code einer Person abhängig sind. Worum ging es genau bei der Bouchardschen Forschung? Wie fing er an? Bouchards Datensatz war einzigartig, vielleicht ein einmaliges Ereignis in der Geschichte. Im Jahr 1979 saß Professor Bouchard in seinem Büro der Universität Minnesota, wo B. F. Skinner seine grundlegenden Studien über Verhaltensforschung machte, als einer seiner Doktoranden mit einer Kopie der Minnesota-Studie 126 hereinkam: „Haben Sie diese faszinierende Geschichte über die Zwillinge gelesen, die getrennt aufgewachsen sind? Das müssen Sie unbedingt lesen.“ Es war die Geschichte von Jim Lewis und Jim Springer, den berühmtesten eineiigen Zwillingen, die getrennt aufgewachsen sind. 1) Beide Zwillinge sind verheiratet mit zwei Frauen mit dem Namen Betty und geschieden von Frauen, die Linda heißen. 2) Einer nannte seinen ersten Sohn James Alan, der andere gab seinem ersten Sohn auch den Namen James Allen. 3) Beide Zwillinge haben einen Adoptivbruder, dessen Name Larry ist. 4) Beide gaben ihrem Hund den Namen Toy. 5) Jeder von ihnen hat eine Strafverfolgungsausbildung gemacht und war Teilzeit-Hilfssheriff in Ohio. 6) Beide waren schlecht in Rechtschreibung und gut in Mathe. 7) Jeder arbeitete als Schreiner, machte technische Zeichnungen und Beschriftungen. 8) Jeder von ihnen verbrachte die Ferien amselben Strandin Florida. 127 Die Rolle des Milieus Professor Ernst Hany und Dr. Ulrich Geppert vom Max-Planck-Institut für Psychologische Forschung in München kamen zu einem anderen Ergebnis. Sie betreuten eine der ältesten Längsschnittstudien über Zwillinge. Sie führten die Beobachtungsstudien des Göttinger Psychologen Kurt Gottschaldt aus dem Jahre 1965 fort, der das Verhalten von 90 eineiigen und zweieiigen Zwillingen in einem Ferienlager auf der Insel Nordeney beobachtete. Die Forscher stellten folgende Hypothese auf: Sofern sich eineiige Zwillinge, die aus einer einzigen befruchteten Eizelle hervorgegangen sind, ähnlicher verhalten sollten als zweieiige, könnte dies genetisch bedingt sein. Ihre bisherigen Ergebnisse gaben Aufschluss darüber, dass kognitive Fähigkeiten wie die Intelligenz einem hohen erblichen Faktor von etwa 60 bis 70% unterliegen.Der Einfluss unserer Gene, wenn es um charakterliche Eigenheiten wie etwa Ängstlichkeit oder Offenheit gegenüber anderen geht, spielt demnach eine untergeordnete Rolle. Laut dieser Studie sind nur 30 bis 40% der Persönlichkeitsmerkmale genetisch bedingt. Der Rest wird durch Umweltfaktoren beeinflusst. Moralische Werte und auch politische Überzeugungen werden nur zu einem sehr geringen Teil durch unsere Anlagen geprägt. Das soziale Umfeld ist von besonderer Bedeutung. Auch eine andere Studie misst dem Milieu bei der Persönlichkeitsbildung für das spätere Leben eine herausragende Bedeutung zu. Die Forschungen von Richard J. Rose, Professor für Psychologie und Medizinischer Genetik an der Indiana University in den USA, zeigen, dass die Ähnlichkeit eineiiger Zwillinge von dem Zeitpunkt abhängt, wo sich die Eizelle teilt. Je früher sich diese Spaltung vollzieht, desto geringer ist die Wahrscheinlichkeit, dass künftige Übereinstimmungen bestehen. Es bleibt jedoch ein Rätsel, warum eineiige Zwillinge, die getrennt aufgewachsen sind, öfter mehr Verhaltensparallelen aufweisen als solche, die von frühester Kindheit an Tisch und Bett geteilt haben. 128 5. JOSEPH MENGELES VERSUCHSREIHE IN AUSCHWITZ Der berüchtigte Arzt von Auschwitz, Dr. Josef Mengele, ist zweifelsohne eine Schreckensgestalt des 20. Jahrhunderts. Mengeles attraktives Aussehen, sein anspruchsvoller Kleidungstil und sein ruhiges Verhalten standen in krassemGegensatz zu seinen grausamen Experimenten. Er galt als ausgezeichneter Student, der nach seinem Medizinstudium seine Promotion in Anthropologie mit Summa cum Laude an der Universität München abschloss. Er war ein gebildeter Mann und ein hochdekorierter Soldat und herausragender medizinischer Offizier, der tapfer an der russischen Front gekämpft hatte. Aufgrund einer Kriegsverletzung musste er seine Soldatenlaufbahn beenden und wurde in der Folge direkt als Arzt nach Auschwitz versetzt. Er war eine charismatische Figur, die Ehrfurcht erregte – nicht nur unter den deutschen Wachen, von denen nur wenige Kriegserfahrung gemacht hatten, sondern auch unter den Insassen, dessen Leben er in seinen Händen hielt. Mengele glaubte bereits während seiner Studien für Professor Otmar Freiherr von Verschuer, dass Zwillinge gewisse Geheimnisse in sich trugen. Auschwitz schien der geeignete Ort für seine Forschungen zu sein, da er dort eine Vielzahl von Zwillingen antraf. Wenn die Züge aus den Ghettos von Polen und Ungarn in Auschwitz ankamen54 und mehr als 10.000 Häftlinge pro Tag nach Auschwitz brachten, wurden sie von Dr. Mengele an der Rampe empfangen. Dort stand er in seiner NS-Uniform mit einem eisernen Kreuz auf seiner Brust und einer Reitgerte in der Hand und pfiff vergnügt den Walzer von Strauss. Er war immer auf der Suche nach genetischen Anomalien: Zwerge, Bucklige und Juden. Zwillinge waren jedoch seine Obsession. Die Zwillinge wurden in getrennten Baracken neben dem Krematorium untergebracht. Mengele teilte die Zwillinge nach Geschlecht auf. Im Gegensatz zu 54 Auschwitz, Konzentrationslager Auschwitz, K.L. Auschwitz oder KZ Auschwitz bezeichnet einen Lagerkomplex, der aus dem größten der NS-Vernichtungslager, dem KZ Auschwitz-Birkenau, und dem Stammlager des KZ Auschwitz sowie dem KZ Auschwitz-Monowitz im damals deutsch-besetzten Polen bestand. 129 anderen Mitgliedern des Lagers erfuhren die Zwillinge eine Art Sonderbehandlung. Ihnen wurde es erlaubt, ihre eigene Kleidung zu tragen, und einige durften sogar ihre Haare behalten. 3.000 Zwillinge wurden insgesamt in Auschwitz gezählt. Sie wurden „Mengeles Kinder“ genannt, auch wenn eine Reihe von ihnen bereits 70 Jahre alt waren. Der attraktive Arzt besorgte Seidenkleider für die Mädchen und weiße Hosen für die Jungen; er streichelte sie, spielte mit ihnen und gab ihnen Schokolade und Süßigkeiten und organisierte häufig Fußballspiele mit zwei Zwillingsmannschaften. Sie wurden tätowiert und mit einer Nummer versehen. Die Zwillinge ihrerseits nannten ihn „Onkel Mengele“ oder liebevoll „Onkel Pepi“.Sie waren immerzu nackt, da Mengele sie permanent wog und Messungen an ihnen vornahm. Er röntgte sie täglich und nahm ihnen ständig Blut ab. Das Blut wurde ihnen aus dem Hals entnommen, da die Venen in den Armen oft kein Blut mehr hergaben. Er schien von Augen-und Haarfarbe fasziniert zu sein. Mengele injizierte den Zwillingen verschiedene Chemikalien in die Augen, um zu sehen, ob sie blauer werden konnten. Er transfundierte Blut von einem Zwilling zum anderen. Er sterilisierte einige weibliche Zwillinge und kastrierte einige männliche in der Hoffnung, ihre Geschlechter zu ändern. Einige Zwillinge wurden in Isolation gehalten; an anderen führte er grausame Operationen ohne Betäubung durch. Einige verhungerten oder wurden absichtlich epidemischen Krankheiten ausgesetzt; er vergiftete ein Paar und zeichnete den Sterbevorgang genauestens auf. Die Zwillinge glaubten aus gutem Grund, dass diese quälenden Experimente sie zumindest von dem Tod im Krematorium bewahren würden. Mengeles Begeisterung für seine Forschung war grenzenlos; er arbeitete bis spät in die Nacht hinein und verbrachte sogar viele Sonntage in seinem Büro. Mengele hatte völlig freie Hand und seine Forschung kannte keine Grenzen. Von den rund 3.000 Zwillingen in Auschwitz überlebten nur 157 Mengeles Unmenschlichkeit. Es mag eine interessante Frage sein, ob Mengele in einem anderen politischen Umfeld ein guter Wissenschaftler und sogar ein anständiger Mensch gewesen wäre. Ob das Dritte Reich Mengele zu einem Monster werden ließ oder nicht, muss wohl dahingestellt bleiben. Er gehört zweifelsohne zu den grausamsten Gestalten, die das Dritte Reich hervorgebracht hat. 130 SCHLUSSWORT Eineiige Zwillinge sind sicherlich eine ganz besondere biologische Kombination. Wie bereits zuvor erwähnt, ist es meiner Auffassung nach fűr jedermann, der nicht selbst Teil eines Zwillingspaars ist, ausgesprochen schwierig, diese Form der tiefempfundenen Geschwisterliebe hinreichend zu erfassen. In meiner Diplomarbeit wollte ich mich ganz der wunderbaren Welt der Zwillinge widmen. Dank meiner Recherchen durfte ich noch mehr von dieser Welt erfahren, zu der glűcklicherweise auch ich gehöre. Eine gewisse Art von Beziehung besteht stets, wenn nicht sogar zwangsläufig zwischen Geschwistern. Das Band, das zwischen Zwillingen besteht, ist in der Regel jedoch intensiver. Die gemeinsamen Erinnerungen, die Momente der Komplizenschaft sowie Eifersucht und Rivalität zwischen den Geschwistern tragen allesamt zur Persönlichkeitsbildung bei. Ziel dieser Arbeit war es, mehrere Themen, die im Zusammenhang mit der Forschung über Zwillinge stehen, zu behandeln. Anekdoten und Mythen sollten dazu beitragen, das Phänomen der Zwillinge auf anschauliche Weise zu erläutern. Des Weiteren beabsichtigte ich mit dieser Arbeit, Menschen, die unerwartet Eltern von Zwillingen werden, die Angst vor dieser immensen Herausforderung zu nehmen. Abschließend möchte ich noch Folgendes anmerken: Derjenige, der einen Zwilling hat, befindet sich in einer privilegierten Position, da er Liebe, Freude und Zuneigung doppelt so intensiv empfinden kann und auch die doppelte Portion davon erhält. Meine Abschlussarbeit widme ich daher meiner Schwester Martina, die mein Alter Ego und meine Seelenverwandte ist. Ich bin sicher, dass Francesco, mein verstorbener Zwillingsbruder, heute stolz auf uns beide wäre. 131 BIBLIOGRAFIA “Gemelli…e adesso?”di Coks Feenstra, Giunti Demetra, 2013 “Twins and what they tell us about who we are” di Lawrence Wright, John Wiley & Sons, 1997. “Meneaecmi” commedia di Plauto. “La Calandria” commedia di Bernardo Dovizi da Bibbiena, 1513. “Gl‟Ingannati”, 1531. 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ISBN 88-452-2318-3 “I Gemelli Fahreneit” di Michel Faber, Einaudi, 2005, pp. 256, ISBN 88-0617965-9. “Le ragazze” di Lori Lansens, Mondadori, 2008. “Figlia del silenzio”, di Kim Edwards, Garzanti Editore 2007, “La Solitudine dei numeri primi”, di Paolo Giordano, Mondadori, 2008. “Identici” di Scott Turow, Mondadori, 2014. 132 SITOGRAFIA http://www.ilpost.it/2011/06/23/gemelli-siamesi/ , consultato il 26 maggio 2014 http://www.qlibri.it/, consultato il 13 luglio 2014 http://www.psychictwins.com/ consultato il 17 agosto 2014 http://doc.studenti.it/appunti/psicologia/riflessi.html consultato il 30 settembre 2014 http://www.hod.it/articolo/179/fratelli-gemelli-intervista-alla-dr-ssa-alessandrapiontelli.html , consultato il 30 settembre 2014 http://questopiccolograndemondo.blogspot.it/2011/12/anfione-e-zeto-i-due-gemelliche.html , consultato il 27 settembre 2014 http://www.nostrofiglio.it , consultato il 20 luglio 2014 http://www.faredelbene.net/public/news/articoli/1915/il-misterioso-legame-trafratelli-gemelli.html, consultato il 22 agosto 2014 http://bmscience.altervista.org , consultato il 10 agosto 2014 http://pollicinoeraungrande.wordpress.com/2012/08/20/essere-gemelli/ consultato il 10 agosto 2014 http://thewonderoftwins.wordpress.com/2013/02/13/twins-in-greek-mythology/, consultato il 15 luglio 2014 http://de.pons.com/ , consultato da agosto a settembre 2014 http://www.curiositaeperche.it , consultato il 19 luglio 2014 http://www.ilmondodeigemelli.org , consultato il 17 agosto 2014 http://blog.studenti.it/mondocurioso/le-coppie-di-gemelli-siamesi-piu-noti-nella-storia/ , consultato il 07 gennaio 2014 http://www.onmeda.de/schwangerschaft/zwillinge_und_mehr-was-genau-sind-zwillinge-2151-2.html , consultato il 17 settembre 2014 http://www.gemellopoli.com , consultato il 15 maggio 2014 http://www.gemellopoli.it , consultato il 20 agosto2014 http://www.letteratour.it , consultato il 01 giugno 2014 http://www.panoramitalia.com , consultato da agosto a settembre 2014 133 http://www.wordreference.com/ , consultato dal 10 luglio 2014 al 16 ottobre 2014 http://www.lastampa.it/2014/01/22/cultura/tuttolibri , consultato il 20 giugno 2014 http://www.onmeda.de/schwangerschaft/zwillinge_und_mehr-was-genau-sind-zwillinge-2151-2.html , consultato il 24 agosto 2014 http://de.wikipedia.org/wiki/Siamesische_Zwillinge , consultato il 20 settembre 2014 http://wellthiness.wordpress.com/2011/07/30/incatenati-allo-stesso-destino-ilmisterioso-legame-tra-i-gemelli/, consultato il 14 giugno 2014 http://esseredue.blogspot.it/2010/10/effetto-coppia-linee-contemporanee-del.html, consultato il 30 luglio 2014 http://www.sansepolcroliceo.it/olocausto/Persecuzione_Repressione/Sorte_gemelli_a uschwitz.html , consultato il 25 agosto 2014 http://www.gemellopoli.it/gemellopoli.asp?titolo=Uguali%20e%20diversi%20di%20 Giuliana%20Puglia , consultato il 16 giugno 2014 http://www.gemellopoli.it/gemellopoli.asp?titolo=Le%20leggende%20sui%20gemell i%20di%20Giuliana%20Puglia , consultato il 17 giugno 2014 http://www.bookandnegative.com/underground/il-mistero-dei-gemelli/ , consultato il 18 settembre 2014 134