Sprecare non Vale! - Salone della CSR e dell`innovazione sociale

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Sprecare non Vale! - Salone della CSR e dell`innovazione sociale
Introduzione Auchan
Educare al consumo responsabile e alla sostenibilità e combattere lo spreco di risorse è un obiettivo che
sentiamo molto in Auchan. Innanzitutto perché coinvolge i nostri valori e ciò che riteniamo una precisa
responsabilità. Per questo è in cima alla nostra lista di priorità in azienda e da tempo abbiamo avviato
un percorso di riduzione del nostro impatto ambientale nella produzione, distribuzione e mobilità. È un
percorso lungo, naturalmente, e impegnativo. E ci coinvolge tutti, ad ogni livello. Ma non basta.
C’è molto da fare e da fare insieme.
Ci piace pensare che creare un’alleanza con chi educa per vocazione e professione sia un’azione
egualmente indispensabile per agire concretamente sul cambiamento a cui tutti sono chiamati. È da
questa responsabilità che nasce il progetto per la scuola e la collaborazione con la piattaforma Scuola
Channel: l’iniziativa mette a disposizione nuove risorse a insegnanti e studenti per riflettere e capire cosa
significa lo spreco per la nostra società e per il futuro. Nuove perché allineate con l’evoluzione della
scuola e con il mondo dei nativi digitali, ma anche perché hanno l’ambizione di provocare una visione
più ampia dello spreco e la sua trasformazione in un concetto positivo, l’opportunità, più adeguata a
sollecitare all’azione, al saper cogliere il gesto che avvantaggia invece della realtà che scoraggia. Lo
facciamo con un approccio ludico e multimediale inclusivo: gli strumenti e contenuti digitali messi a
disposizione da Scuola Channel sono sostenibili e pensati per essere fruibili anche in forma tradizionale.
Ci piace anche mettere in comune valori come il rispetto per le persone e l’ambiente, la condivisione
del sapere, la solidarietà, l’innovazione, a cui la scuola dà sostanza pedagogica, e ai quali anche noi
cerchiamo di ispirarci nelle nostre azioni e collaborazioni con soggetti come il WWF, il Banco Alimentare,
Telethon.
Il progetto educativo e il concorso che qui vi presentiamo è il nostro primo passo verso una nuova
collaborazione, la vostra e quella dei vostri studenti e delle loro famiglie. Ci auguriamo di proseguire il
viaggio insieme per non sprecare l’opportunità di far crescere nei giovani la motivazione a migliorare la
qualità della vita.
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Un progetto innovativo mette in gioco
lo spreco nelle scuole
Si parla molto di spreco e soprattutto di spreco alimentare, argomento trasversale ai sottotemi che
EXPO 2015 invita le scuole ad affrontare con progetti mirati a costruire nelle giovani generazioni una nuova
consapevolezza sul cibo e sulla sostenibilità. In vista di questo appuntamento, ma non solo, nasce
SPRECARE NON VALE!, il progetto di edutainment, promosso dal Gruppo Auchan sulla nuova piattaforma
digitale Scuola Channel.
Il progetto, rivolto a partire dall’anno scolastico 2013-2014 alle scuole primarie e secondarie di primo
grado, ha un approccio doppiamente innovativo: sul piano dei contenuti, perché permette di avvicinare gli
studenti al concetto di spreco in tutte le sue forme, proponendolo come occasione concreta per cogliere
l’opportunità di utilizzare al meglio ogni risorsa; sul piano metodologico in quanto offre una modalità digitale
e multimediale da Scuola 2.0 per sviluppare un percorso multidisciplinare e coinvolgente per gli studenti,
attraverso il canale Scuola Channel.
Dal concetto di spreco a quello di
opportunità
Come si trasmette il concetto di spreco a chi, come i bambini e i preadolescenti, è abituato a una crescente
disponibilità di beni e risorse? Anche per molti adulti non è così scontato interrogarsi sul ciclo di vita di
un prodotto e su quanto è stato impiegato per produrlo. Nel mondo sempre più complesso di oggi, è
facile perdere di vista le implicazioni del nostro stile di vita. Ma la sostenibilità e il benessere chiamano tutti
a questo compito: mondo istituzionale, aziende, società civile e naturalmente la scuola. Per diffondere
consapevolezza, assumere responsabilità e
contribuire al cambiamento.
Raccogliendo i suggerimenti delle Indicazioni
nazionali per il curricolo per il primo ciclo
d’istruzione, SPRECARE NON VALE!
propone un percorso multidisciplinare che
attraversa l’educazione alla cittadinanza, alla
sostenibilità e al consumo consapevole, e
permette di sviluppare esperienze costruttive
e competenze irrinunciabili per la formazione
di un cittadino attivo e responsabile. Con la
prerogativa di incoraggiare l’apprendimento
collaborativo e le competenze digitali, ormai
protagoniste della scuola di oggi, grazie ai
giochi interattivi messi a disposizione sulla
piattaforma multimediale Scuola Channel.
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L’ educazione alla cittadinanza
“… L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze
significative che consentono di apprendere il concreto prendersi cura di se
stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e
di solidarietà.
... proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde,
quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori
che orientano la società in cui vive. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione
alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di
un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e
agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee
e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio
contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale
coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia
e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei
sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni
comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc.”
Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola del primo ciclo, 2012
Al tema dello spreco, il nuovo progetto dedica un approccio innovativo che mette l’accento sulle
sue molteplici dimensioni e su una sua esplorazione proattiva e positiva: il concetto negativo, che ci
impoverisce di valori, non è solo gettare via qualcosa che può ancora servire, ma è un mettere a rischio
ciò che abbiamo oggi, tutti quanti. Significa non cogliere con un gesto quotidiano l’opportunità di
costruire un mondo e un ambiente migliore per sé e per tutti.
Si riconduce così lo spreco al processo di scelta e al riconoscimento di tutte le migliori alternative
possibili che esso offre, allargando la visione dal proprio contesto di vita a quello più ampio, valoriale e
significativo della società e dell’ambiente.
Nel concreto del percorso, questo si traduce in modo semplice e operativo, partendo da situazioni
quotidiane nelle quali si accompagna studenti più piccoli e più grandi a riflettere in modo ludico sulle
scelte quotidiane più o meno “sprecone” e sulle loro implicazioni.
I giochi interattivi e gli spunti disciplinari proposti da SPRECARE NON VALE! forniscono piste di
indagine, attraverso la quale scoprire i diversi aspetti dello spreco per comprenderne le dinamiche e
le ricadute sull’ambiente, e le opportunità che in essi risiedono in ogni ambito di vita. L’alimentazione,
l’utilizzo di energia, la produzione di rifiuti quotidiani, ma anche l’uso del tempo, del denaro, l’utilizzo delle
proprie capacità diventano occasioni privilegiate per acquisire una nuova consapevolezza e sperimentare
buone pratiche di cittadinanza.
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Le opportunità
educative del percorso
Gli obiettivi educativi
• Promuovere una consapevolezza del consumo come atto intelligente in ogni ambito di vita
• Far maturare il senso di responsabilità e orientare al rispetto delle risorse naturali, umane, sociali ed economiche
• Favorire lo sviluppo di competenze, quali l’autonomia, l’assunzione di un atteggiamento critico, la progettualità
• Motivare all’azione, alla condivisione e partecipazione attiva
• Sensibilizzare alla solidarietà e alla gratuità
• Offrire un’occasione di buone pratiche per prepararsi all’EXPO 2015.
Insieme verso l’EXPO 2015
Con il messaggio “Nutrire il Pianeta, energia per la Vita”
l’EXPO 2015 invita le scuole a una partecipazione attiva e
diffusa in cui elaborare e mostrare buone pratiche su quattro
temi fondamentali: cibo, energia, pianeta, vita. SPRECARE
NON VALE! si pone come ideale opportunità per prepararsi
al grande appuntamento, sia per quanto riguarda la
possibilità di allenarsi con un percorso trasversale sui temi
educativi dell’EXPO, sia per l’elaborazione e la produzione
di contenuti digitali da parte delle classi da proporre come
buone pratiche all’esposizione. Una sfida a cui allenarsi
fin da ora con il percorso che continuerà per tutto l’anno
scolastico 2014-2015 e con il concorso NON SPRECARE?
Mi piace! Auchan e Scuola Channel vi accompagnano
a questo obiettivo con un ambiente di apprendimento
innovativo, così come sollecitato dalle indicazioni
dell’esposizione universale, e sono pronte a valorizzare le
proposte delle vostre classi
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educative
del progetto
Le risorse
I giochi digitali:
due strumenti preziosi per stimolare l’apprendimento
Per lo sviluppo del percorso SPRECARE NON VALE! mette a disposizione delle classi due giochi
interattivi, il gioco di ruolo Caccia allo spreco per le scuole primarie e il fumetto digitale I paladini di Gaia.
Si tratta di due format digitali che stimolano il coinvolgimento degli studenti, mettendoli “in situazione”
e richiamandole loro capacità di problem solving e di assunzione di ruolo con modalità differenziate
per le due fasce di età. Entrambi si sviluppano all’interno della stessa cornice narrativa, un contesto
avvincente che favorisce l’empatia e l’interesse, in cui gli studenti devono combattere con la propria
abilità la S.P.R.E.C.A, (Società Proliferazione Rifiuti E Corruzione Alimentare ), terribile società che vuole
contaminare il mondo di rifiuti.
Caccia allo spreco,
il gioco di ruolo per le scuole primarie: il gioco digitale si basa su una serie di ambienti di consumo
nei quali occorre, attraverso l’utilizzo di 9 carte speciali, individuare e combattere gli sprechi con pratiche
sostenibili. In ognuno dei diversi contesti, la cucina, il soggiorno, la cameretta, il cortile/giardino e il
supermercato, sono disseminate situazioni di spreco: una volta individuate le aree calde, il bambino deve
giocare la carta “giusta” per correggere la situazione e solo dopo averla giocata appare un pop-up che dà le
informazioni corrette e i consigli anti-spreco.
La versione stampabile del gioco permette anche di condurlo in classe in modo creativo e ancor più
partecipato, oltre a fornire spunti creativi su ulteriori ambientazioni: nell’appendice di questa Guida trovate
una serie di suggerimenti utile per condurre in gioco di ruolo in classe.
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educative
del progetto
Le risorse
I giochi digitali:
due strumenti preziosi per stimolare l’apprendimento
I Paladini di Gaia,
il fumetto digitale per le scuole secondarie di I grado: un’avventura a fumetti, da sfogliare on-line
ma anche stampabile, in cui gli studenti si immergono nella missione di 3 ragazzi che, grazie a speciali
dispositivi, si trasformano in superpersonaggi, i Paladini di Gaia, per combattere la S.P.R.E.C.A, (Società
Proliferazione Rifiuti E Corruzione Alimentare ) una terribile società che vuole contaminare il mondo
di rifiuti. Nel corso della narrazione, gli studenti sono chiamati a superare prove e quiz che pongono
domande via via sempre più specifiche su spreco alimentare, spreco energetico e sulla loro riduzione,
per aiutare i Paladini a trovare la soluzione sostenibili.
Anche il fumetto è disponibile in versione stampabile e si presta a ispirare attività di rielaborazione di
tipo espressivo, artistico e comunicativo.
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educative
del progetto
Le risorse
I giochi digitali:
due strumenti preziosi per stimolare l’apprendimento
I giochi possono essere utilizzati in modo efficace con diverse modalità, in base alle esigenze didattiche:
per esempio, si possono proporre all’inizio del percorso, mettendo alla prova le preconoscenze degli
studenti e quindi, richiamare le situazioni già vissute virtualmente, approfondendo di volta in volta i singoli
argomenti, con richiamo alle discipline; oppure, soprattutto per quanto riguarda il gioco di ruolo per le
primarie, si possono proporre a tappe: dopo l’esplorazione di ogni ambiente, ci si fermerà a discutere,
ad approfondire e a mettere in relazione i concetti. E poi si procederà con la curiosità di scoprire la tappa
successiva!
Le pillole informative che si aprono dopo aver superato le prove di ogni ambiente o i quiz nel fumetto
digitale favoriscono già una prima trasmissione di contenuti che possono poi essere interiorizzati
attraverso le attività in classe.
I due giochi si prestano a potenziare e nello stesso tempo facilitare la didattica: da una parte favoriscono
un apprendimento attivo e motivante, che stimola l’empatia e l’autonomia e permette di imparare dai
propri errori; dall’altra consentono, anche quando l’aula non è attrezzata per la didattica multimediale, di
utilizzare i loro vantaggi educativi, facendo fruire a casa i giochi dagli studenti, per poi lavorare in classe
con la metodologia della didattica capovolta.
La classe capovolta:
una metodologia da sperimentare
Le pillole informative che si aprono dopo aver superato le prove di ogni ambiente
o i quiz nel fumetto digitale favoriscono già una prima trasmissione di contenuti
che possono poi essere interiorizzati attraverso le attività in classe.
I due giochi si prestano a potenziare e nello stesso tempo facilitare la didattica:
da una parte favoriscono un apprendimento attivo e motivante, che stimola
l’empatia e l’autonomia e permette di imparare dai propri errori; dall’altra
consentono, anche quando l’aula non è attrezzata per la didattica multimediale,
di utilizzare i loro vantaggi educativi, facendo fruire a casa i giochi dagli studenti,
per poi lavorare in classe con la metodologia della didattica capovolta.
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Gli altri
materiali:
La guida al concorso: una guida da consultare subito per scoprire le modalità di partecipazione al grande
concorso NON SPRECARE? MI PIACE! e i premi in palio. Con tutti i suggerimenti proposti è un gioco
realizzare un elaborato vincente!
La guida per le famiglie introduce i genitori al percorso sviluppato in classe e agli obiettivi educativi,
offrendo suggerimenti e consigli per continuare a casa quanto appreso in classe, con il buon esempio e
con una serie di piccole attività quotidiane da condividere con i figli.
Come sviluppare il percorso
in classe
SPRECARE NON VALE! offre un percorso da sviluppare in classe in modo flessibile e coinvolgente,
utilizzando le potenzialità degli strumenti digitali e un’azione didattica che si muove verso l’integrazione
delle discipline e l’acquisizione di competenze di cittadinanza attiva.
È un percorso articolato in una serie di concetti chiave, per ognuno dei quali viene offerto un’attività di
stimolo e una serie di contenuti disciplinari da esplorare, connettere attivamente attraverso la ricerca e il
confronto, sperimentare e concretizzare in modo collaborativo. I giochi digitali per ognuno dei due livelli
scolastici, utilizzabili sia come attività iniziali o come tappe di animazione, offrono situazioni virtuali ludiche
che favoriscono la scoperta di informazioni e il richiamo alla quotidianità degli studenti.
A voi insegnanti, nel ruolo di registi e facilitatori dell’apprendimento, spetta scegliere come condurre il
gruppo classe, adottando l’impostazione e la metodologia più idonee ai bisogni e alle caratteristiche della
classe.
Sono 5 i concetti chiave delineati dal percorso, proposti in una sequenza che parte dal valore dei beni
e delle risorse, all’impatto del loro consumo, in particolare del cibo, e all’impatto dei rifiuti, per arrivare
infine al valore del gesto di un consumo responsabile che trasforma ogni spreco in opportunità di crescita
individuale e sociale.
1) Sprecare? Un verbo che non fa rima con valere
2) Quanto pesiamo sull’ambiente?
3) Diamo al cibo il valore che si merita
4) Da rifiuti a risorse… con un gesto
5) Consumare meglio: quanti vantaggi per tutti!
Ogni modulo fornisce una serie di suggerimenti e riferimenti alle discipline, da interpretare e arricchire a
piacere, con i quali organizzare l’attività in classe: brainstorming, discussioni, ricerche e indagini, lavori
cooperativi e l’utilizzo del web sono gli strumenti indispensabili a costruire un’esperienza educativa che
attiva la curiosità degli studenti e la mette concretamente in gioco.
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Sprecare?
1 valere
Un verbo che non fa rima con
Il significato di spreco può sembrare banale e intuitivo. In realtà ha una serie di sfaccettature da indagare
per coglierne gli aspetti valoriali e concreti sui quali intervenire dal punto di vista educativo. Lo spreco
è il risultato di una scelta che come tale ha un’altra alternativa: non solo di sprecare meno, ma di optare
per utilizzare al meglio quello che consumiamo e destinare ciò che abbiamo risparmiato ad altri usi, nel
trasformare il consumo in un’occasione per dare il massimo valore a ciò che facciamo ogni giorno. Scoprire le
diverse dimensioni dello spreco comporta innanzitutto riconoscere il valore dei beni che si utilizzano, la cui
percezione è spesso scarsa, attraverso una serie di riflessioni e formulazioni di ipotesi.
SPUNTO INIZIALE
Sprecare è come… attraverso un brainstorming ci si confronta sul significato che dà a questo verbo: buttare
via quello che ancora potrebbe servire, consumare troppo, …? Facciamo degli esempi su alcuni beni che si
consumano ogni giorno: un alimento, un oggetto (tecnologico o non), l’acqua, … e domandiamoci quanto
valgono per noi. Chiediamoci poi come è arrivato fino a noi? Insieme si cerca di elencare i passaggi di
produzione degli elementi individuati. Quante risorse e quanto lavoro dietro ad ogni cosa che consumiamo!
Ora ci sembra che abbia più valore?
SUGGERIMENTI DISCIPLINARI
Area linguistico-espressiva
Ricerca sul significato di spreco, consumo, risorsa, scarto, sostenibilità… e riformulazione
con le proprie parole; individuazione nelle letture fatte in classe e nelle favole dei concetti di
spreco e di consumo corretto delle risorse. Creazione di pensieri o filastrocche con i termini
indagati. Per i più grandi, realizzazione di piccoli racconti che abbiano come concetto chiave
lo spreco, interviste ai coetanei per raccogliere l’opinione sul significato di spreco e farne un
articolo da diffondere a scuola e nel territorio.
Creazione di collage e disegni sui beni di consumo quotidiani, componimenti artistici e digitali
ispirati allo spreco.
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1 valere
Sprecare?
Un verbo che non fa rima con
Area Storico-geografica
Richiami allo sviluppo delle prime civiltà, i primi traffici commerciali con i paesi lontani
per importare le merci preziose, la rivoluzione industriale.
Area Matematico-scientifico-tecnologica
Analisi macro dei passaggi di produzione, lavorazione, distribuzione di un bene o
prodotto, ad esempio acqua, un prodotto alimentare, un tipo di energia. Richiamo ai
cicli naturali e a quelli della attività umane per analizzarne le differenze.
Per i più grandi, analisi della filiera di un prodotto alimentare, del ciclo di un prodotto
cartaceo o di plastica e creazione di una piccola presentazione con le informazioni su
ogni passaggio e le riflessioni su quanto ogni filiera o ciclo possono essere più o meno
costose dal punto di vista ambientale ed economico.
Letture:
Piccoli gesti di ecologia, di R. Papetti e G. Zavalloni, Editoriale Scienza 2010.
A come ambiente - Aria energia alimentazione rifiuti acqua, di C. Toutain, I. RemadeMasson, N. Benlakhel, J.F. Noblet, M. Pons
Link
http://www.unannocontrolospreco.org/it/la-campagna-ita/la-guida-interattiva-ita.html, dove
si può scaricare la Guida per non sprecare energia diffusa nell’ambito della campagna “Una
anno contro lo spreco” promossa da Last Minute Market.
http://www.wwf.it/news/?3642/Cibo-in-spazzatura-spreco-di-natura, pagina del sito WWF
in cui è possibile scaricare dal sottomenù a destra il Report e le infografiche “Quanta
natura sprechiamo” realizzato nel 2013 dall’organizzazione.
Auchan riduce i consumi energetici e idrici
L’impegno di Auchan nella riduzione dei consumi energetici si è tradotto nel 2013 nel 3%
in meno dei consumi di energia elettrica per superficie di area di vendita e ha raggiunto
una quota di energia proveniente da fonte rinnovabile del 55%. Tutto il personale degli
Ipermercati è sensibilizzato su questo fronte e in ogni punto vendita viene nominato un
Mister Energia, incaricato di monitorare i consumi e favorirne la riduzione. Anche per quanto
riguarda l’acqua, i consumi sono stati ridotti di oltre il 6% nel 2013, grazie all’adozione
di nuove tecnologie e di buone pratiche nel consumo: fra queste, l’impianto di recupero
dell’acqua piovana, riutilizzata per alimentare i servizi igienici e l’irrigazione, nei punti vendita
di Porte di Catania, Mestre, Bari Casamassima e Vimodrone.
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2 ambiente?
Quanto
pesiamo sull’
L’impatto dell’attività umana e del suo sviluppo sull’ecosistema ha raggiunto livelli poco sostenibili. Il
nostro ritmo di crescita è superiore alla capacità della natura di generare le risorse necessarie ad
alimentarlo. Non solo. I processi di produzione e distribuzione dei prodotti e gli scarti che produciamo
impattano in modo ormai insostenibile sul Pianeta. È importante far comprendere come ogni gesto di
consumo ha un peso sull’ambiente, dovuto alla quantità di risorse naturali e materie prime impiegate
per realizzarlo, agli scarti derivati dai processi di produzione e lavorazione, alle emissioni di sostanze che
inquinano aria, acqua e suolo.
Questo peso è la traccia che ognuno di noi lascia sul pianeta. È stato calcolato che se tutti vivessero
come vive un cittadino del Nord del mondo ci vorrebbero 2 pianeti a disposizione. Com’è il nostro peso
sull’ambiente? Minimo o massimo?
SPUNTO INIZIALE
Per dare un’idea esemplificativa del peso dei nostri consumi, si può attivare la classe nella raccolta per una
settimana di dati giornalieri sui propri consumi, focalizzandosi su alcuni misurabili: quanta acqua in bottiglia
bevo al giorno, quante ore tengo accesa la luce, la TV, il computer, quante merendine e bibite consumo
(n. imballaggi, n. bottiglie, n. lattine). Si ottiene il totale settimanale per ogni alunno e si riflette sul proprio
modo di consumare. L’energia elettrica utilizzata è stata tutta utile o l’abbiamo sprecata? Abbiamo
mangiato e bevuto tutto o abbiamo avanzato? Ci si confronta e si prova a valutare se si è pesi massimi o
pesi minimi per l’ambiente.
SUGGERIMENTI DISCIPLINARI
Area linguistico-espressiva
Realizzazione di temi sul significato di consumo e di sostenibilità, interviste ai nonni
sull’ambiente e sullo stile di consumo di ieri per compiere comparazioni con lo stile di oggi.
Lettura di brani da Leonia di Italo Calvino, da David Copperfield o Oliver Twist di C.
Dickens sulle città inquinate al tempo della rivoluzione industriale.
Elaborazione di cartelloni con immagini prese dal web e dai quotidiani che mettono a
confronto paesaggi incontaminati e paesaggi inquinati, passati e presenti.
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2 ambiente?
Quanto
pesiamo sull’
Area Storico-geografica
Ricerche sullo stile di consumo nelle diverse epoche storiche, la distribuzione di risorse
nelle diverse aree del mondo, le ineguaglianze nella distribuzione della ricchezza.
Area Matematico-scientifico-tecnologica
L’ecosistema, le risorse naturali e la loro localizzazione nel mondo, l’effetto serra, le fonti
energetiche rinnovabili e non rinnovabili, lo sfruttamento e l’inquinamento dell’acqua e
dell’aria da usi civili e industriali, l’impronta ecologica dei diversi paesi. Calcolo della propria
impronta ecologica sul sito www.improntawwf.it/carrello.
Confronti di grafici sulle impronte ecologiche dei diversi paesi ed elaborazione di piccole
statistiche con l’ausilio del computer. Semplici calcoli, partendo dal consumo di un
materiale in classe attraverso un diario giornaliero, calcolo della media dei consumi e
realizzazione di grafici
Letture:
Pecciolo contro Talquale, il mostro spazzatura di Sergio Staino, Franco Panini Ragazzi, 2007
Le città Invisibili – Leonia, di Italo Calvino, Einaudi 1972
Link
http://www.fao.org/nr/sustainability/food-loss-and-waste/en, video in inglese pubblicato dalla
FAO che comunica efficacemente anche solo con le immagini il problema dello spreco di cibo.
www.improntawwf.it/carrello, piattaforma online del WWF che permette di calcolare
l’impronta ecologica della spesa virtuale, attraverso una semplice simulazione in cui si
scelgono i prodotti da mettere nel carrello. Alla cassa, si visualizza lo scontrino ambientale
con i dati dell’impronta idrica e di carbonio della nostra spesa.
In Auchan Mister Ambiente per gestire i rifiuti
Gestire correttamente i rifiuti e migliorare la raccolta differenziata sono al centro
dell’impegno di Auchan nel ridurre l’impatto delle propria attività sull’ambiente.
Per incentivare questa attività, sensibilizzando tutti i collaboratori verso la raccolta
differenziata e la riduzione degli sprechi, i Capi Reparto Sicurezza sono stati nominati “Mister
Ambiente” ed è stata diffusa a tutti i punti vendita una guida per la corretta differenziazione
dei rifiuti e l’attuazione di buone pratiche. I tassi di differenziazione di ogni punto vendita
vengono monitorati mensilmente e l’invio di una classifica sui risultati raggiunti motiva
a migliorarli. Il tasso medio di differenziazione è del 73%, che aumenta al 76% per gli
Ipermercati che gestiscono totalmente in proprio la raccolta.
Oltre a favorire il riciclo e il recupero dei rifiuti, la differenziazione permette anche di
valorizzare al massimo i materiali, che in questo modo diventano materie prime seconde,
ottenendo così un valore di mercato.
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cibo
che si merita
Diamo al
il valore
Il cibo costituisce la risorsa fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo e il suo valore si declina
profondamente nella storia della nostra civiltà, nel suo sviluppo, nei complessi rapporti che si stabiliscono
con il tema della salute, del benessere, dell’ambiente. Il suo spreco rappresenta anche uno dei più
inaccettabili paradossi del nostro tempo: nonostante la produzione alimentare sarebbe sufficiente a
nutrire l’intera comunità umana, nel sud del mondo miliardi di persone soffrono la fame o sono malnutrite.
Alimentarsi correttamente vuol dire proteggersi dalle più importanti malattie che minacciano la salute,
ma anche ridurre il consumo di risorse naturali che impoveriscono il pianeta e l’impatto che la produzione
agro-alimentare ha sull’ecosistema.
SPUNTO INIZIALE
Si possono attivare gli studenti chiedendo di stilare una tabella con i cibi che normalmente consumano,
indicando per ciascuno quante volte al giorno e quante volte li avanzano. Insieme si scelgono gli alimenti
più consumati e si analizzano i principi nutrienti che posseggono, attraverso una piccola ricerca sul web.
Si può quindi riflettere sulle proprietà nutritive “buttate via”, sulle risorse che sono servite a produrre
quegli alimenti. Sappiamo quanta acqua è stata consumata per produrli? Scoprire la loro impronta idrica
sarà efficace per ragionare sullo spreco inconsapevole quotidiano. Cosa possiamo fare per nutrirci bene e
non sprecare cibo prezioso?
SUGGERIMENTI DISCIPLINARI
Area linguistico-espressiva
Descrizione dei modi di dire sul cibo e sull’alimentazione, creazione di un testo dove
analizzare il valore soggettivo e oggettivo del cibo preferito, ricerca nei testi antologici
di brani italiani e stranieri dove è presente l’alimentazione per riflettere sui diversi usi e
costumi.
Le rappresentazioni del cibo nell’arte: nature morte, paesaggi, elementi decorativi a base
di frutta e piante. Realizzazione di opere creative con il cibo (a partire dagli stimoli di pittori
come Arcimboldo).
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cibo
3 che si merita
Diamo al
il valore
Area Storico-geografica
Ricerche sull’alimentazione nelle diverse epoche storiche, le civiltà agricole, la biodiversità,
l’accessibilità al cibo nelle diverse aree del mondo.
Area Matematico-scientifico-tecnologica
Il principi nutritivi e i principali gruppi alimentari, le regole della corretta alimentazione e
la piramide alimentare, la stagionalità di frutta e verdura, la conservazione del cibo e la
sicurezza alimentare. I processi di decomposizione e fermentazione.
Attività di lettura delle etichette alimentari: come leggerle per scegliere meglio gli
acquisti?
L’impronta idrica degli alimenti e attività di analisi fra alimenti consumati e alimenti a bassa
impronta idrica e impatto ambientale.
Lettura:
“Le giornaliste di moda non mangiano il tiramisù” storia di sprechi assurdi a lieto fine per
ragazzi e ragazze intelligenti” Jeanne Perego, Itacalibri
Link
http://www.fao.org/nr/sustainability/food-loss-and-waste/en, video in inglese pubblicato dalla
FAO che comunica efficacemente anche solo con le immagini il problema dello spreco di cibo.
http://www.expo.rai.it/tutto-il-cibo-secondo-per-secondo, un’infografica interattiva molto
efficace che mostra quanto cibo viene prodotto e consumato e quante risorse vengono
consumate per farlo per ogni secondo di ogni giorno, quanto cibo viene sprecato, quanta
terra vien sfruttata “inutilmente” per produrre cibo che poi finirà sprecato.
http://www.angelamorelli.com/water, infografica animata sull’acqua virtuale, l’acqua invisibile
che si nasconde dentro ogni prodotto.
La filiera sostenibile Auchan
Auchan è attiva anche sull’impatto ambientale delle filiere. Per questo dal 2010 ha
avviato una collaborazione con diversi partner scientifici, (la Scuola Superiore Sant’Anna
dell’Università di Pisa, LCA Lab, CNR e CCPB) per calcolare l’emissione di anidride
carbonica di alcune filiere di prodotti a marchio Auchan. Sono state monitorate diverse
filiere ortofrutticole e una nuova app, “Il Fresco di Filiera Auchan”, grazie alla lettura di un
codice a barre, permette di conoscere l’impatto ecologico dei prodotti di filiera controllata.
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4
Da
rifiuti
risorse
a
con un gesto
…
La natura produce rifiuti, ma è in grado di rigenerare gli scarti e di trasformarli in nuove risorse: per
esempio, un torsolo di mela viene decomposto e si trasforma in prezioso humus che fa nascere nuove
piante. E i rifiuti e gli scarti che produce l’uomo? Molti di questi non sono rifiuti, ma materiali e oggetti
ancora utili. Si accumulano nell’ambiente, inquinandolo se vengono buttati senza criterio. Alcuni possono
essere riciclati e trasformati in nuovi materiali e altri in risorse come l’energia termica o elettrica. Altri
possono essere riutilizzati in modo creativo e utile. Altri si possono ridurre, evitando di fare acquisti poco
ragionati: per esempio se invece di 3 bottigliette di acqua, se ne prende una grande, si risparmia la
plastica degli imballaggi e magari si offre da bere ai compagni.
SPUNTO INIZIALE
In Italia produciamo circa 1,6 kg di rifiuti al giorno. Basandoci su questo valore indicativo, proviamo a
capire quanti ne produciamo noi compagni di classe. E se li moltiplichiamo per gli abitanti del nostro
paese o della nostra città? E per 365 giorni all’anno? Sono una montagna nel nostro territorio, non
naturale, purtroppo. Ma la moltiplicazione vale anche in senso inverso. Proviamo a proporci di raccogliere
per esempio la plastica degli imballaggi di un giorno o di una settimana (bottigliette dell’acqua, plastica
delle merendine…): quanta ne abbiamo raccolta tutti insieme? Rifacciamo le moltiplicazioni! Una
montagna di plastica risparmiata che ridiventerà plastica utile.
SUGGERIMENTI DISCIPLINARI
Area linguistico-espressiva
Ricerca sul significato di rifiuto, avanzo, spazzatura. Ricerca dei termini nella lingua inglese.
Si visiona insieme il video di Piero Angela per l’iniziativa del COBAT su
www.cobat.tv/content/show/ContentId/78 e si analizzano insieme i contenuti.
Laboratorio di riutilizzo e riciclo creativo con diversi materiali, con eventuale ausilio del
web: carta, plastica, tessili, alluminio…
La pop art e il consumismo (Andy Wharol, Roy Lichtenstein, l’arte povera e il riutilizzo
artistico dei materiali (Merz, Kounellis, Pistoletto).
16
4
Da
rifiuti
risorse
a
con un gesto
…
Area Storico-geografica
Indagine sui diversi rifiuti prodotti nel corso della storia, a partire dalle prime civiltà sino
ai giorni nostri ed elaborazione di una presentazione ppt da mostrare alle altre classi.
Area Matematico-scientifico-tecnologica
Ricerca sulle caratteristiche delle diverse materie di cui sono costituiti gli imballaggi, le
materie prime rinnovabili e non rinnovabili, la raccolta differenziata e le sue regole nel
proprio comune di residenza, il riciclaggio e i suoi prodotti finali, il compostaggio, lo
smaltimento dei rifiuti indifferenziati e la produzione di energia utile, le discariche.
Lettura:
“C’era una volta una bottiglia di plastica” di Claudio madia, Editoriale Giorgio
Mondadori.
“Dove lo butto?” di Capelli F., Giunti Editore
Link:
www.corepla.it, sito del Consorzio Nazionale per la raccolta, il Riciclaggio e il recupero degli
Imballaggi in Plastica.
www.conai.it, sito del Consorzio Nazionale Imballaggi.
www.coreve.it, sito del Consorzio Recupero Vetro.
www.comieco.it, sito del Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base
Cellulosica
www.riciclarte.it, sito del progetto che dedica spazio agli artisti che fanno del riciclo la base
della propria arte.
www.ri-creazione.it, blog del riciclaggio creativo
Imballaggi più leggeri e prodotti sfusi
Dal 2006 il Gruppo Auchan ha avviato un’attività di studio per sviluppare imballaggi
meno voluminosi per i prodotti di marca privata, in modo da ridurne l’impatto
ambientale e facilitarne il riciclo. Sono stati raggiunti importanti risultati che hanno
permesso a Auchan Italia di aumentare in 8 anni le tonnellate di materiali risparmiati ed
evitare l’emissione in atmosfera di circa 150 t di CO2 solo nell’ultimo anno.
Presso tutti gli Ipermercati Auchan è possibile acquistare prodotti sfusi, erogati da
appositi contenitori. Un duplice vantaggio, che riduce sprechi e imballaggi e permette
di rifornirsi solo delle quantità di prodotti effettivamente necessarie.
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Consumare
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meglio:
quanti vantaggi per tutti!
L’attenzione a ciò che si consuma è un atto di consapevolezza e responsabilità indispensabile a ridurre
lo spreco di risorse e a salvaguardare il benessere del pianeta. Si riflette con la classe su come ogni gesto
individuale di consumo attinge a un patrimonio comune di risorse e beni (quelle che sono servite a
produrlo), e quindi sulle sue conseguenze negative o positive che ricadono ancora, dopo il consumo,
sulla comunità e sull’ambiente di cui facciamo parte: ecco perché ognuno di noi, senza saperlo, gioca un
ruolo fondamentale. Quando si risparmia una risorsa e la si utilizza al meglio, è un guadagno per tutti,
economico, individuale e sociale, ambientale. Basta chiedersi quante buone occasioni ci offre un gesto di
non spreco in ogni momento della nostra vita quotidiana.
SPUNTO INIZIALE
Si può impostare in classe una piccola attività in cui si mettono a fuoco le principali azioni della giornata
degli studenti: lavarsi al mattino (occhio all’acqua!) e fare colazione (quale?), andare a scuola (a piedi, in
auto?) partecipare alla lezione (distraendosi, interagendo con insegnante e compagni), pranzare, studiare,
etc. Quanti modi ci sono per compiere queste azioni? Cosa si può risparmiare? Risorse, cibo, tempo,
distrazione... E cosa si può fare con ciò che si è risparmiato? Aiutare qualcuno, offrendo il proprio tempo,
le proprie capacità, qualche soldino… Si prova a costruire una mappa della giornata ideale dove ogni
gesto dà il maggior vantaggio a noi, all’ambiente, agli altri…
SUGGERIMENTI DISCIPLINARI
Area linguistico-espressiva
Lettura di brani de Il piccolo principe di Antoine De Saint-Exupéry per estrapolare pensieri
sull’amicizia e sulla solidarietà e su un ambiente migliore: ognuno sceglie un pensiero e scrive
un piccolo racconto su un gesto sostenibile che vorrebbe compiere.
Comporre un elaborato artistico o digitale sulle proprie scelte sostenibili, dove vengono
mostrate le ricadute positive sulla propria vita, su quella degli altri e sull’ambiente. Realizzare
messaggi artistici per la propria scuola dove invitare ad azioni di non spreco: raccogliere
oggetti in buono stato che non si usano più da destinare a comunità svantaggiate di bambini,
creare laboratori di riciclo artistico per fare una mostra a scuola e raccogliere fondi…
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5 meglio:
Consumare
quanti vantaggi per tutti!
Area Matematico-scientifico-tecnologica
Piccola indagine su tutti i vantaggi individuali, sociali e ambientali che offre il web:
“mettere in rete” un progetto o una buona causa da condividere, aiutare associazioni a
distanza, non sprecare carta, assumere informazioni affidabili sulle materie di studio, sulle
buone pratiche di cittadinanza…
Svolgere attività di calcolo sul risparmio economico: a partire dalla paghetta settimanale,
riportare tutti i costi necessari ad acquistare ciò di cui si ha bisogno: di cosa posso fare a
meno per non sprecare e aiutare qualcuno?
Lettura:
Buone notizie dal pianeta Terra - Non è il solito libro sull’ambiente!, di Elin Kelsey,
Editoriale Scienza, 2013.
Link:
http://www.lastminutemarket.it, sito dell’associazione ideata da Andrea Segré dell’Università di
Bologna, che si occupa di trasformare lo spreco in risorsa, attraverso un sistema di recupero
del cibo invenduto o in scadenza e di redistribuzione solidale.
La donazione di prodotti alimentari
Auchan collabora principalmente con la Fondazione Banco Alimentare Onlus, che si occupa
di ritirare dai Punti Vendita i prodotti alimentari in scadenza ma ancora perfettamente
commestibili e distribuirli ad organizzazioni che assistono persone indigenti. Solo nel 2013,
gli Ipermercati Auchan hanno donato al Banco Alimentare un totale di 115 tonnellate di
alimenti, mentre nella Giornata Nazionale della Colletta Alimentare di Novembre 2013 si
sono aggiunte 125 tonnellate donate dai clienti Auchan.
La partecipazione di alcuni ipermercati Auchan alla Giornata della Raccolta Alimentare
contro la Fame in Italia, organizzata dal Banco delle Opere di Carità, ha permesso di
raccogliere generi alimentari per un totale di 75 tonnellate.
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Il progetto
in famiglia
Oggi più che mai, la collaborazione scuola-famiglia assume un’importanza fondamentale per la rendere
l’azione educativa efficace e coerente. Attraverso la piattaforma Scuola Channel e le risorse digitali del
progetto, SPRECARE NON VALE! offre un ambiente sicuro e aperto a una pratica di condivisione, che
mette al centro il bambino come soggetto attivo di apprendimento e in dialogo i due contesti educativi
che lo affiancano nella crescita.
Su un tema come lo spreco che coinvolge ogni momento della vita
quotidiana, i bambini hanno così modo di mettere in relazione e
trasferire con immediatezza concetti e buone pratiche, problemi e
soluzioni, vivendo un’esperienza significativa. Non avanzare il cibo
diventa un gesto da sperimentare in mensa o a casa, riciclarlo con
ricette gustose un gioco da fare a casa con l’aiuto dei genitori e da
portare in classe, scegliere un prodotto sostenibile quando si fa la
spesa insieme un momento di scambio attivo dove ci si insegna
qualcosa l’un l’altro…
I giochi digitali, fruibili con l’insegnante o con un genitore, fanno da
facilitatori educativi che rispettano sia l’autonomia di apprendimento
del bambino sia la messa in comune dei contenuti nell’ambiente
scolastico e familiare.
Nella Guida famiglie, i genitori trovano uno strumento informativo per condividere il percorso sullo spreco
e una serie di suggerimenti e buone pratiche per accompagnarlo anche nella quotidianità: ogni giorno e
in ogni azione sono innumerevoli le occasioni in cui dare l’esempio ai propri figli di come si possa fare
scelte sostenibili, che tengano conto della salvaguardia del benessere individuale e collettivo, della tutela
delle risorse, delle opportunità di accrescere le proprie capacità individuali e sociale e di investire in un
futuro migliore per tutti.
Sarà anche un modo per aumentare la loro sensibilità ed attenzione nei riguardi di informazioni e
conoscenze note, ma non sempre trasformate in buone pratiche, con una motivazione più forte e un
coinvolgimento più costruttivo e piacevole.
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Il progetto
in famiglia
Categoria singoli utenti
Bambini e ragazzini si possono iscrivere al progetto sulla piattaforma Scuola Channel, in modo sicuro
e sotto la tutela dei genitori, e partecipare come singoli al concorso NON SPRECARE? MI PIACE per
vincere i premi in palio riservati solo a questa categoria.
Il percorso ludico educativo e il grande concorso vi aspettano su Scuola Channel.
Partecipate a un’esperienza ludico-educativa multimediale ricca di valori:
è un’occasione da non sprecare.
Con il progetto SPRECARE NON VALE! e il grande concorso Non sprecare? Mi piace! si apre una
nuova coinvolgente occasione formativa per:
• affrontare il tema dello spreco in modo originale, attraverso contenuti
ludico-digitali Scuola Channel e un percorso multidisciplinare da gestire
in autonomia, aperto alla didattica multimediale e alle potenzialità
formative dell’edutainment.
• avviare un’azione didattica in cui l’approccio ludico dei giochi on-line
per gli studenti facilita l’apprendimento attivo, il raggiungimento di
competenze di cittadinanza attiva e potenzia le abilità da conquistare
nelle diverse discipline. Attraverso l’interazione ludica con le realtà
simulate dei giochi digitali, bambini e ragazzini entrano in relazione
diretta con i contenuti e, divertendosi, mettono in azione le loro
capacità cognitive e la loro motivazione a saper fare.
• sviluppare un percorso educativo in modo flessibile e personalizzato,
con il sostegno di risorse digitali gratuite accessibili a tutti gli stili di
insegnamento.
• avere a disposizione una piattaforma digitale dedicata alla scuola e
alle famiglie dove interagire, condividere, collaborare, dare visibilità ai
lavori e alle buone pratiche realizzate in classe. Grazie alla possibilità
di accesso allargato ai contenuti e gli strumenti educativi del portale,
si migliora l’azione educativa partecipata: i bambini e ragazzini
condividono a casa l’attività ludico-educativa e favoriscono così un
positivo raccordo fra docenti e genitori.
Il progetto inizia ora ma continua sino all’EXPO 2015! Con nuovi contenuti, nuove risorse e un
nuovo concorso sempre su Scuola Channel: prima si comincia, meglio si arriverà al traguardo.
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APPENDICE:
IL GIOCO DI RUOLO in versione stampabile
Il gioco si propone di far vivere ai bambini una o più avventure nelle quali affrontare situazioni di spreco,
utilizzando le carte in dotazione, attraverso una storia creata via via insieme, sotto la regia dell’insegnante.
La dinamica dei giochi di ruolo si presta a “mettere in situazione” e a porre problemi di scelta, liberando
l’immaginazione dei bambini e favorendo la capacità di collaborare a un obiettivo comune, uniti in
una singola squadra che prende parte all’avventura come un gruppo. A partire dagli stimoli narrativi
dell’insegnante, i bambini improvvisano e con le loro scelte influenzano il progredire della storia.
Condurre il gioco di ruolo
L’insegnante, o master, pianifica il susseguirsi della trama (o sceglie un’avventura ispirandosi a quelle
suggerite), tenendo conto che gli studenti potrebbero decidere di muoversi in una zona da lui non
considerata o comportarsi in una maniera che lui non si aspettava.
Deve quindi riuscire a riportare i ragazzi su sui passaggi della trama pianificati, intervenendo sulle loro scelte.
Nel corso di un evento, il master descrive il paesaggio e gli ambienti in cui i ragazzi si muovono,
decide le condizioni meteorologiche, gestisce l’avanzamento del tempo. Suo compito è anche la
gestione e interpretazione dei personaggi che fanno parte della storia ma che non sono interpretate
da alcun giocatore; maggiore è la bravura del master a interpretare tali personaggi, maggiore sarà il
divertimento dei ragazzi nell’interagire con essi.
Non c’è limite alle situazioni che si possono creare o alle dinamiche che scaturiranno dalle interazioni
tra ragazzi/ambiente/situazioni/scelte!
INTRODUZIONE AL GIOCO
Innanzitutto, l’insegnante spiega il gioco e individua un’ambientazione dove creare situazioni di spreco.
Può utilizzare come traccia l’avventura qui descritta, una di quelle del gioco online o inventarne di nuove.
Stiamo per vivere una avventura senza muoverci dalla nostra aula. No, vi assicuro che non è un
trucco, la nostra fantasia ci permette di viaggiare nel tempo, nello spazio e raggiungere luoghi
lontanissimi, siete pronti a partire? Vi guiderò raccontando cosa accade, e insieme un mondo
basato sulle mie parole. I nostri viaggi saranno avventure nelle quali dovremo affrontare situazioni
e risolvere enigmi ma sono sicuro/a che tutti voi siete abbastanza in gamba per questo! Ora,
ricordate le carte che abbiamo ritagliato e colorato ieri? Non vi ho detto a cosa sarebbero servite
per farvi una sorpresa! Le carte ci aiuteranno ad affrontare le varie situazioni di spreco, sapete
cosa significa questa parola? Qualcuno mi sa fare un esempio di spreco?
L’insegnante ascolta gli esempi, spiega il concetto di spreco.
Prima di partire vorrei spiegarvi i poteri delle carte: L’insegnante mostra le carte una dopo l’altra e spiega il
loro uso, i disegni presenti sulla carta aiuteranno ad associare la carta alla sua funzione.
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LE CARTE
LA CARTA SPEGNI
serve a spegnere apparecchiature elettroniche, tv, videogiochi, radio, etc.
LA CARTA CHIUDI
aiuta a chiudere rubinetti, leve, porte, finestre, sportelli…
LA CARTA
DIMINUISCI QUANTITA’
si utilizza per ridurre quantità eccessive di cibo, acquisti, etc.
LA CARTA CONSERVA
è da giocare in tutte le situazioni in cui occorre conservare bene il cibo che si
può guastare e mantenerlo sano.
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CARTA RICICLA/RECUPERA
si utilizza in tutte quelle situazioni in cui è possibile effettuare la raccolta
differenziata, riciclare un rifiuto organico che può diventare compost, usare
l’acqua della doccia per lo scarico del wc, etc.
CARTA CAMBIA SCELTA O
SCELTA ALTERNATIVA
si usa ad esempio per preferire prodotti più genuini, più salutari per il nostro
organismo come la frutta di stagione, meno nocivi all’ambiente, come quelli che
consumano meno energia.
CARTA RIUTILIZZA
si gioca quando un oggetto può essere utilizzato ancora, invece di essere
buttato, come ad esempio quando si trasforma un sacchetto per la spesa in
quello della spazzatura, uno spazzolino usato in un utile pulisci-fessure, una
bottiglia di plastica in un sottovaso.
CARTA DONA
è una carta speciale perché permette di destinare qualcosa che abbiamo a chi
ne ha più bisogno di noi: per esempio, dei giocattoli ai bambini poveri, dei soldi
a un’associazione che aiuta le persone in difficoltà, o anche il nostro tempo ed
energia per aiutare un amico, un nonno…
CARTA LEGGI ETICHETTA
si gioca per conoscere le caratteristiche di ciò che compriamo e fare quindi
scelte più sane e utili al benessere nostro e dell’ambiente.
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Vi sembra troppo complicato? No, non dovete ricordarle tutte! Non preoccupatevi, io vi aiuterò. Siete
pronti a cominciare? (L’insegnante posiziona le carte in vista e comincia a raccontare l’inizio dell’avventura)
Ricordatevi che potete fare domande, rispondere a quelle che farò io e inventare a volontà, pronti? Via!!!
L’insegnante guida la classe nell’esplorazione della situazione scelta attraverso piccole domande-stimolo.
I ragazzi potranno chiedere chiarimenti, discutere tra loro, utilizzare le carte più appropriate, proporre
soluzioni, votare quelle migliori.
Si può predisporre anche un contapunti per valutare alla fine del gioco se la classe è riuscita a ridurre
gran parte degli sprechi, così come può essere utile creare un cartellone o elaborato in cui si raccolgono
le migliori pratiche, emerse nel gioco, per trasformare le situazioni di spreco in gesti sostenibili (anche da
portare in famiglia!).
Con questa modalità si favorisce un’esperienza di doppia valenza educativa: oltre all’”imparar facendo”
in modo concreto, i ragazzi possono anche sviluppare la loro creatività, modificando il gioco a loro
piacere sotto la regia dell’insegnante, e creare nuove situazioni di gioco, in cui via via affrontare diversi
casi di spreco con l’aiuto delle conoscenze trasmesse attraverso il percorso educativo.
Una traccia di Avventura
La gita di classe:
Materiale:
sedie, fischietto o trombetta, carte precedentemente stampate/ritagliate/colorate,
busta con lettera.
La maestra introduce la situazione,
(Se si ha spazio è possibile utilizzare delle sedie disponendole come i sedili di un pullman.)
“Siamo all’ultima settimana di scuola ed è appena arrivato il pullman che ci porterà al parco di
Selvabella, la meta della nostra gita.
“Guardate! Eccolo che arriva, di qui non vedo bene di che colore è?” (Risposta)
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“Qualcuno ha sentito le previsioni del tempo? Cosa ci aspetta?” (Risposta)
“Forza saliamo! (Volendo si può fare l’appello, i bambini salgono uno dopo l’altro, si siedono in attesa)
Il viaggio comincia, la maestra chiede ai bambini cosa vedono dai finestrini, (Risposta). Poi prosegue
raccontando la storia del parco:“Il parco di Selvabella è un enorme giardino con al centro una villa che
si specchia nel lago sottostante. Fu la residenza del Barone Sperperone famoso per aver dilapidato
tutto il suo enorme patrimonio in acquisti bizzarri. Le statue che si trovano un po’ ovunque nel parco
fanno parte della sua collezione. Dopo la sua morte tutto il terreno e la villa sono diventati di proprietà
del comune che li ha aperti al pubblico, ancora oggi si tengono ricevimenti e feste. Camminando per i
sentieri del giardino avremo modo di osservare piante esotiche, alberi dalle strane forme e fiori di ogni tipo.
Il pullman è arrivato, i ragazzi scendono e insieme alla maestra mettono le sedie in cerchio.
La maestra: “Siamo arrivati, scusate stamattina ho trovato questa lettera nella cassetta e l’ho messa in
tasca per leggerla dopo, vi dispiace se la apro? (tira fuori la busta, estrae la lettera, legge)
“ A voi che vi accingete a raggiungere Selvabella, sappiate che gli sprechi che hanno reso famoso il
barone continuano tutt’oggi! Avete voglia di scoprirli ed eliminarli? Abbiamo bisogno di ragazzi svegli
e pronti a tutto, so che voi siete proprio quelli che cerco e che accetterete senz’altro la mia proposta.
Per questo vi mando le mie carte del potere con le quali potrete risolvere le situazioni di spreco, buona
avventura e occhi aperti!
La maestra chiede ai bambini se accettano l’incarico e poi distribuisce le carte o le pone bene in vista.
Continua descrivendo la nuova situazione: Appena fuori dal parco c’è una piccola isola ecologica con le
campane per la raccolta di carta, vetro, plastica. “Abbiamo appena varcato il grande cancello del parco,
è di ferro battuto e decorato con figure di animali.
Ora passiamo sotto un bellissimo bosco di faggi, le fronde degli alberi si uniscono in alto a formare un
tunnel, la luce che passa attraverso le foglie disegna macchie luminose sul sentiero di ghiaia. Ai lati ci
sono panchine e BZZZZZZZ (La maestra potrà usare una tromba, un fischietto, per attirare l’attenzione
ogni volta che i bimbi arrivano ad una situazione di spreco) e ci sono dei cestini per i rifiuti pieni di
bottiglie di plastica! Qualcuno ha qualche idea?
I bambini si consultano e giocano una carta, se non indovinano la carta RICICLA (per portare le bottiglie
nella campana per il riciclo della plastica o RIUTILIZZA per far diventare le bottiglie qualcos’altro
(sculture, contenitori di semi per uccelli, sottovasi, etc.) l’insegnante li indirizza con qualche spunto di
riflessione. (è possibile programmare un’attività futura a tema sulla creazione di oggetti riutilizzando le
bottiglie di plastica).
Una volta che la situazione sarà risolta, la maestra continua con la narrazione: bravi! entrambe le scelte
sono possibili! Poi si rivolge al resto della classe per votare la scelta migliore e prosegue: camminiamo
per qualche minuto in mezzo a quella natura meravigliosa finché non troviamo una radura dove al
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centro c’è un albero di pesche, poco distante ci sono cassette di legno vuote. Domande?
Qualcuno chiederà se ci sono pesche, quanto è grande l’albero, etc. Si risponde e si fa in modo di dire
che i suoi rami sono carichi di frutti maturi molti dei quali sono caduti a terra spiaccicandosi. BZZZZZZZ
Guardate che spreco!
Quali carte scelgono i bambini? Si può utilizzare RICICLA/RECUPERA per raccogliere i frutti maturi dai
rami prima che cadano a terra, ma anche CONSERVA per creare della marmellata, e la carta DONA per
regalare qualche cassetta piena di pesche a qualcuno.
La gita prosegue, la scolaresca raggiunge una collina da dove si scorge la villa. “Guardate che
meraviglia! Quanto è grande! Chi vuol dare un’occhiata col binocolo e poi riferire agli altri cosa vede?”
Un ragazzo farà finta di osservare e descriverà la costruzione agli altri. (Risposta)
“Siamo arrivati finalmente, è ancora più grande di come sembrava da lontano non vi sembra?
(Risposta). Che ne dite entriamo? (Risposta). Siamo nell’ingresso, una grande scala sale verso l’alto,
ci sono statue e quadri appesi alle pareti, ai lati della porta due armature stringono enormi spadoni,
proseguiamo e troviamo una grande sala dal pavimento di marmo lucido, lungo una parete ci sono
finestre nascoste dietro pesanti tende nere, enormi lampadari pendono dal soffitto, sono tutti accesi.
BZZZZZZZ “ Accispreca, ci deve essere dello spreco da qualche parte ma non capisco dove...”
Con la carta SPEGNI i bambini “spengono” la luce, ma devono anche aprire le tende!
Guardate che quadri meravigliosi! Quale vi piace di più? (Risposte).
Proseguiamo ora, che ne dite, andiamo nelle cucine o andiamo in giardino? (Risposte).
In entrambi i casi incontreranno un personaggio e fonti di spreco e in ogni caso potranno visitare
entrambi gli ambienti.
GIARDINO: BZZZZZZZ il giardiniere che sta buttando via foglie in un bidone generico dice: “Uhh
che fatica! La mia povera schiena, ho raccolto tutte queste foglie e ora sono indeciso se bruciarle o
portarle fuori nel cassonetto dell’immondizia, intanto le metto in questo bidone, poi deciderò...”
Si potrà intuire di dover utilizzare la RICICLA/RECUPERA Ma perché? Si dà un aiuto per arrivare alla
soluzione di utilizzare il materiale organico per creare compostaggio da utilizzare poi nell’orto).
Ma cosa succede nel prato vicino? L’irrigatore automatico lo sta facendo diventare una palude…
BZZZZZZZ l Presto, troviamo una soluzione!
I bambini sceglieranno la carta CHIUDI.
Il giardiniere sta per versare da una bottiglia del liquido sopra le zucchine, “Non ho con me gli occhiali,
spero che questo prodotto sia efficace contro i parassiti!”
Gli studenti dovrebbero utilizzare la carta LEGGI ETICHETTA e offrirsi di leggerla: cosa c’è scritto? È un
prodotto indicato per la verdura? O è consigliato per la frutta e quindi non va utilizzato! In questo caso
va fermato il giardiniere!
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CUCINA: il cuoco è indaffarato e confuso, sta preparando la cena per venti invitati!
“Ecco, con tutto quello che ho da fare, ci voleva solo una gita di mocciosi a farmi perdere tempo, su
proseguite oltre non vedete che ho da fare?”
Intanto sta buttando sta buttando foglie di lattuga, ritagli di pane a cassetta e di grasso della carne…
BZZZZZZZ. Ma cosa fa? Qui ci vuole…
Una volta utilizzata la carta RICICLA/RECUPERA, si può chiedere come si possono recuperare gli avanzi
per fare qualche ricetta? Si possono dare i ritagli di carne al gatto, le foglie di lattuga alla tartaruga, i
ritagli di pane ai colombi…
Avete visto? Sul bancone ha dimenticato una grande torta alla panna, BZZZZZZZ Se non sarà spostata
in un frigo sarà da buttare entro poco!
Si utilizza la carta CONSERVA.
È proprio distratto! L’acqua sta uscendo dalla pentola sotto il rubinetto… BZZZZZZZ . Provvediamo
subito con… quale carta?
Si gioca la carta CHIUDI.
Il racconto può proseguire, aggiungendo situazioni umoristiche, incontrando nuovi personaggi. I
bambini possono usare anche carte non previste, inventate al momento, purché siano efficaci per
rimuovere una situazione di spreco.
Alla fine del racconto (in questo caso con il termine della gita) si chiederà ai bimbi di raccontare la loro
giornata e, aiutandosi con le carte utilizzate (potrebbero essere posate su una plancia che rappresenta
la mappa del parco Selvabella), elencare gli interventi antispreco, motivando con il contributo di tutti
i perché delle scelte fatte. Perché poi non avviare anche un brainstorming sulle situazioni di riciclo e
riutilizzo, in cui si possono proporre idee per trasformare gli oggetti usati in altri utili? E se provassimo
poi a realizzarli, con PET, stoffe, e tutto ciò che ci viene in mente?
Quante avventure? Tutte quelle che animano la classe e le conoscenze!
TANTE ALTRE AVVENTURE
Ogni avventura può nascere da un semplice stimolo condiviso, e poi da cosa nasce cosa, se si parte da
uno spunto concreto: l’importante è, in base all’età dei bambini, scegliere quello più adatto a costruire
una storia in cui è bello immergersi e scoprire quante soluzioni allo spreco si riescono a trovare.
• esperienze vissute con la classe o con i genitori: gite in vari ambienti urbani o naturali, anche momenti
di vita quotidiana, la giornata di…, con al mamma a fare la spesa, la visita al..
• la lettura di un brano dell’antologia che è piaciuto tanto (e che si addice al tema), tutto da cambiare e
ricreare sul filo della fantasia dei bambini.
• il film o il cartone proiettato a scuola e sul quale si sono già fatte riflessioni: questo consentirà
di ripercorrere e “rileggere” in un’altra chiave il già esplorato, arricchendo quindi la capacità di
interpretazione.
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• si reinventano le favole: metà classe potrà disseminare di sprechi le fiabe più famose e l’altra dovrà
trovarli ed eliminarli.
• un periodo storico che si sta studiando si trasforma in un viaggio nel tempo: cosa si consumava
nella società greca o romana, nel medioevo, nel rinascimento? Si fanno ricerche e si suggeriscono ai
personaggi dell’epoca consigli antispreco, magari creando nuove carte.
Il contapunti
Per “visualizzare” i progressi nel gioco di ruolo si possono creare dei segnapunti, utilizzando materiali
di riciclo. Una bottiglia di plastica può essere utilizzata per contenere biglie o tappi (uno per ogni
situazione risolta). Anche i contenitori per uova e le scatole possono ospitare tappi, biglie, sassolini o
sagome disegnate, colorate e ritagliate dal cartone. Sopra un pezzo di cartone si può disegnare una
sorta di termometro (Sprecometro) che viene colorato a mano a mano che si risolvono le situazioni,
oppure si può disegnare la parola “SPRECO” e pian piano coprirla con dei post-it sopra i quali si può
descrivere in breve la situazione risolta.
Perché poi non costruire insieme una plancia? Si può disegnare un grande albero e appendere le carte
sui rami come frutti generati dalle buone pratiche, o disegnare percorsi a caselle sopra le quali porre
via via le carte utilizzate o… via libera alla fantasia e alla voglia di trasformare insieme un cartone o altri
oggetti da riciclare in un bel percorso di gioco.
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STAMPA
Ritaglia
COLORA
Le
CARTE
STAMPA
Ritaglia
COLORA
Le
CARTE
STAMPA
Ritaglia
COLORA
Le
CARTE
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