Liber - Comune di Cirié

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Liber - Comune di Cirié
Liber
Notiziario Bibliografico della
Biblioteca Civica ‘A.Corghi’ di Ciriè
Anno VII, n°31, Gennaio 2017
Gentilissimo lettore,
ecco il trentunesimo numero di Liber con il quale sottoponiamo alla Sua attenzione 32 pagine dedicate alle nuove acquisizioni della Biblioteca Civica Alvaro Corghi di Ciriè, con numerose proposte di lettura.
Le ricordiamo che Liber potrà essere consultato dagli appassionanti di libri sia in forma cartacea presso la Biblioteca sia in formato elettronico sul sito internet del Comune di Cirié.
(www.cirie.net).
Alessandro Baricco
Il nuovo Barnum
Feltrinelli
Un nuovo Barnum.
Una nuova visita guidata alle cose del mondo, e agli uomini
che lo rendono abitabile, o semplicemente più riconoscibile.
Baricco insegue il mondo, e induce i suoi lettori a partecipare la curiosità con cui va a stanare notizie, episodi, insistenze, personaggi, dibattiti, immagini. Stanando dice e dicendo
mostra, con una varietà di accenti e di esposizione che, per
citare una sua antica generosa ossessione, fa pensare al circo, al Barnum delle meraviglie.
Ecco dunque un nuovo Barnum che si aggiunge ai due pubblicati negli anni novanta. Qui facciamo i conti con la riforma dello spettacolo, con la scuola come videogame, con la
priorità delle storie, con il cantiere della Morgan Library di
Renzo Piano, con la Cinquecento Miglia di Indianapolis,
con le immagini di Vivian Maier, con le provocazioni di
Houellebecq e l'eredità di Gabriel García Márquez.
Una grande occasione per farsi sedurre, sorprendere, interrogare.
PAGINA 2
Sveva Casati Modignani
Dieci e lode
Sperling & Kupfer
Passiamo tanto tempo a inseguire sogni che ci sfuggono di mano,
una felicità che non si lascia catturare. E poi capita che il meglio
della vita si sveli in un attimo, magari nella magia di un incontro
inatteso. Come quello tra Lorenzo e Fiamma, sorpresi da un amore
che nemmeno loro, forse, credevano più possibile. Lorenzo Perego,
uomo di grande fascino e cultura, insegna geografia economica in
una scuola professionale di Milano. Avrebbe potuto scegliere un
istituto più prestigioso, ma l'insegnamento è la sua passione e aiutare i ragazzi di talento in una realtà difficile e spesso desolante è
una sfida che lo entusiasma e lo arricchisce. Non ha una famiglia
tutta sua, ma, come ama ripetere, i suoi studenti sono come figli.
Fiamma Morino ha poco più di quarant'anni, è madre di due bambine che adora, frutto di un matrimonio sbagliato, e direttore editoriale di una piccola e florida casa editrice che lei stessa ha fondato
insieme al suo più grande amico, purtroppo venuto a mancare. Ora
che la casa editrice sta per subire un drastico cambiamento di gestione, che Fiamma non condivide, è disposta a tutto pur di difenderla e di continuare a garantire la cura e
l'amore con cui da sempre si dedica ai suoi autori. Lorenzo e Fiamma: il professore e la donna dei libri.
Attraverso la loro esperienza, vediamo uno spaccato dell'Italia di oggi, quella della crisi della scuola e
dell'economia, ma anche quella fatta di persone intraprendenti, pronte a rimboccarsi le maniche e decise a non
arrendersi.
Giorgio Fontana
Un solo paradiso
Sellerio
Cronaca dell’innamoramento, esplorazione del discorso
amoroso, anatomia del sentimento al tempo della crisi, il
nuovo romanzo di Giorgio Fontana disegna la geografia
emotiva di un personaggio che trova se stesso per poi
disorientarsi, smarrendosi in un movimento interminabile. Il suo, dettato dal desiderio e dal senso della fine,
sarà un itinerario incessante in una città in cui sparire e
nascondersi, e che di continuo si rivela, sorprende e inganna. Così come inganna quella passione, quella speranza, che per un momento ha illuminato, violenta e paradisiaca, la mente e il cuore.
Avvilita e depressa, dopo molti colloqui fallimentari trova
rifugio in un negozio di vestiti per bambini, dove finisce
per essere presa come assistente. E così tutto cambia...
PAGINA 3
Andrea De Carlo
L’imperfetta meraviglia
Giunti
Succede in Provenza, d'autunno, stagione che mescola le prime
umide nebbie con un lungo strascico di calore quasi estivo. I
borghi e le ville si stanno vuotando di abitanti e turisti. Ancora
un grande evento però si prepara. Quasi a sorpresa, sul locale
campo di aviazione, si terrà il concerto di una celebre band inglese, i Bebonkers, un po' per fini umanitari, un po' per celebrare il terzo matrimonio di Nick Cruickshank, vocalist del
gruppo e carismatico leader. I preparativi fervono, tutti organizzati con piglio fermo da Aileen, futura moglie di Nick. In
paese c'è una gelateria gestita da Milena Migliari, una giovane
donna italiana che i gelati li crea, li pensa, li esperimenta con
tensione d'artista. Un rovello continuo che ruota attorno
all'equilibrio instabile del gelato, alla sua imperfetta meraviglia
perché concepita per essere consumata o per liquefarsi, per non durare. Milena ha detto addio agli uomini e convive da qualche anno con Viviane. Un rapporto solido, quasi a compensare l'evanescenza dei
gelati, l'appoggio di una donna stabile e forte, al punto che, tra qualche giorno, Milena si sottoporrà alla
fecondazione assistita. Eppure, in fondo, Milena non ha voglia di farlo davvero questo passo che forse
non ha proprio deciso. Incerta senza confessarselo, Milena. Come Nick, che si domanda da quando il
suo rapporto con Aileen ha perso l'incanto dei primi tempi.
Cristina Caboni
Il giardino dei fiori segreti
Garzanti
Londra, Chelsea Flower Show, la più grande mostra di fiori del mondo.
Sotto gli archi carichi di rose, Iris Donati è felice: fra le piante si sente a
casa. Una casa vera, quella che non ha mai avuto, perché fin da piccola
ha vissuto in giro per il mondo sola con il padre. Mentre si china per
osservare meglio una composizione, Iris rimane paralizzata. Si trova di
fronte due occhi uguali ai suoi. Gli stessi capelli castani. Lo stesso viso.
La ragazza che ha davanti è identica a lei. Viola è il suo nome. Anche lei
ama i fiori e i suoi bouquet sono fra i più ricercati di Londra. Tutte le
certezze di Iris crollano in un istante. Quella ragazza è la sua sorella gemella. Sono state divise da piccolissime, e per vent’anni nessuna delle
due ha mai saputo dell’esistenza dell’altra. Perché? Ora che sono di
nuovo riunite, Iris e Viola devono scoprirlo. Il segreto si nasconde in
Italia, a Volterra, dove sono nate. Tra viali di cipressi e verdi declivi,
sorge un’antica dimora circondata da un giardino sconfinato. È qui che i
Donati vivono da generazioni. Ed è qui che Giulia Donati, la loro nonna, le aspetta. Solo lei può spiegare
davvero perché sono state separate e aiutarle a trovare il sentiero giusto per compiere il loro destino.
PAGINA 4
Andrea Camilleri
La cappella di famiglia e altre storie di Vigata
Sellerio
"La cronaca contorta e pazza di Vigàta è uno spinaio di furfanterie, sgangheratezze, deliramenti, e intrichi d'amore: un intreccio di balordaggini pubbliche e di magnifiche stolidezze private.
Nel villaggio, l'innocenza è spesso un candore temerario, un'allucinazione; e l'onestà è il capolavoro di falsari della morale e del
buonsenso caritativo. Lo stesso crimine è un refuso dell'intelligenza, una morbida beffa. E la tristezza nuda di un cimitero si
presta agli esercizi di un petrarchismo peloso versato nel corteggiamento di una Lauretta in abiti vedovili e alla resa dei conti tra
parenti. Il camposanto diventa una gremita e agitata piazza d'armi
e d'amori. Ci si mette anche il caso, che porta a rovescio ciò che si
vorrebbe fosse il dritto. Le apparenze ingannano. E la realtà contempla situazioni che proliferano. Gli amori clandestini fanno sì
che si formino collezioni di famiglie. La strampalatezza eccitabile è una corrente elettrica incontrollata:
accende reazioni a catena, contagi come da 'epidemia'; assurdità ossimoriche del tipo: 'Un morto si reca
all'obitorio ma cade strada facendo'. Un dono di natura è capace di distorcere un'intera vita, e trasformare
l'eletto in una 'macchina' digerente, priva di 'cuore', di 'cervello', di funzioni sessuali. L'arco cronologico è
lungo. Va dal 1862 al 1950, dopo avere attraversato l'aria viziata di stupidità e dissennatezza del ventennio nero." (Salvatore Silvano Nigro)
Andrea Bajani
Un bene al mondo
Einaudi
"Un bene al mondo" racconta di un paese sotto una montagna, a pochi
chilometri da un confine misterioso. Un paese come gli altri: ha poche
strade, un passaggio a livello che lo divide, e una ferrovia per pensare di
partire. Nel paese c'è una casa. Dentro c'è un bambino che ha un dolore
per amico. Lo accompagna a scuola, corre nei boschi insieme a lui, lo
scorta fin dove l'infanzia resta indietro. E ci sono una madre e un padre
che, come tutti i genitori, sperano che la vita dei figli sia migliore della loro,
divisi tra l'istinto a proteggerli e quello opposto, di pretendere da loro una
specie di risarcimento. Ma nel paese, soprattutto, c'è una bambina sottile.
Vive dall'altra parte della ferrovia, ed è lei che si prende cura del bambino,
lei che ne custodisce le parole. È lei che gli fa battere il cuore, che per
prima accarezza il suo dolore. "Un bene al mondo" è una storia d'amore e
di crescita; è una storia universale, perché racconta quanto può essere preziosa la fragilità se non la rifiutiamo. Basta cercarsi su una mappa, disseminare parole per trovarsi, provare altre strade e magari perdersi di nuovo.
PAGINA 5
Gianrico Carofiglio
L’estate fredda
Einaudi
Siamo nel 1992, tra maggio e luglio. A Bari, come altrove, sono giorni
di fuoco, fra agguati, uccisioni, casi di lupara bianca. Quando arriva la
notizia che un bambino, figlio di un capo clan, è stato rapito, il maresciallo Pietro Fenoglio capisce che il punto di non ritorno è stato raggiunto. Adesso potrebbe accadere qualsiasi cosa. Poi, inaspettatamente, il giovane boss che ha scatenato la guerra, e che tutti sospettano del sequestro, decide di collaborare con la giustizia. Nella lunga
confessione davanti al magistrato, l'uomo ripercorre la propria avventura criminale in un racconto ipnotico animato da una forza viva e
diabolica; da quella potenza letteraria che Gadda attribuiva alla lingua
dei verbali. Ma le dichiarazioni del pentito non basteranno a far luce
sulla scomparsa del bambino. Per scoprire la verità Fenoglio sarà
costretto a inoltrarsi in quel territorio ambiguo dove è più difficile
distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Ambientato al
tempo delle stragi di Palermo, "L'estate fredda" offre uno sguardo pauroso sulla natura umana, ma ci regala anche un protagonista di straordinaria, commovente dignità. E, alla fine, un inatteso bagliore di speranza.
Alessandro D’Avenia
L’arte di essere fragili
Come Leopardi può salvarti la vita
Mondadori
"Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso
mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un'arte
della gioia quotidiana?" Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste
decine di volte, senza trovare risposte. Eppure la soluzione può raggiungerci, improvvisa, grazie a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In
queste pagine Alessandro D'Avenia racconta il suo metodo per la felicità e
l'incontro decisivo che glielo ha rivelato: quello con Giacomo Leopardi.
Leopardi è spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato.
Fu invece un giovane uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare
fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla,
nonostante l'indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei. Nella
sua vita e nei suoi versi, D'Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni
si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d'Italia, tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del
vivere. Domande che sono poi le stesse dei personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e
Silvia, Cristoforo Colombo e l'Islandese... Domande che non hanno risposte semplici, ma che, come una
bussola, se non le tacitiamo possono orientare la nostra esistenza.
PAGINA 6
Domenico Starnone
Scherzetto
Einaudi
I genitori del piccolo Mario devono partire per un convegno, o forse semplicemente prendersi il tempo per capire se il loro matrimonio è arrivato al capolinea.
Perciò il bambino viene lasciato alle cure di un nonno praticamente sconosciuto,
un vecchio illustratore, burbero e affaccendato, che vive da molti anni a Milano.
Tra quattro mura e un balcone, nell'arco di settantadue ore si svolge questo racconto affilato, il perfido e divertente scontro tra un nonno stanco e distratto e
un piccolo gendarme petulante e vitalissimo. Nella partita che si gioca fra loro,
tra alleanze, rivalità e giochi non sempre divertenti, è la vita che si specchia in
tutte le sue forme: la vita trascorsa e quella in potenza, la vita dura e beffarda di
Napoli che riaccoglie l'uomo dopo tanti anni, la vita della casa che sembra risvegliarsi piano piano, piena di echi e di fantasmi. Dopo "Lacci", uno dei maestri della letteratura contemporanea torna a raccontare la durezza dei legami famigliari. E lo fa con un romanzo tesissimo, che ci fa sorridere continuamente ma non ci risparmia la dissezione precisa delle nostre paure, del nostro smarrimento di fronte alla tenacia della vita dentro e dopo di noi.
Antonio Manzini
Orfani bianchi
Chiarelettere
Mirta è una giovane donna moldava trapiantata a Roma in cerca di lavoro. Alle spalle si è lasciata un mondo di miseria e sofferenza, e soprattutto Ilie, il suo bambino, tutto quello che ha di bello e le dà
sostegno in questa vita di nuovi sacrifici e umiliazioni. Per primo Nunzio, poi la signora Mazzanti, “che si era spenta una notte di dicembre,
sotto Natale, ma la famiglia non aveva rinunciato all’albero ai regali e al
panettone”, poi Olivia e adesso Eleonora. Tutte persone vinte dall’esistenza e dagli anni, spesso abbandonate dai loro stessi familiari. Ad accudirle c’è lei, Mirta, che non le conosce ma le accompagna alla morte
condividendo con loro un’intimità fatta di cure e piccole attenzioni
quotidiane.
Ecco quello che siamo, sembra dirci Manzini in questo romanzo sorprendente e rivelatore con al centro
un personaggio femminile di grande forza e bellezza, in lotta contro un destino spietato, il suo, che non
le dà tregua, e quello delle persone che deve accudire, sole e votate alla fine. “Nella disperazione siamo
uguali” dice Eleonora, ricca e con alle spalle una vita di bellezza, a Mirta, protesa con tutte le energie di
cui dispone a costruirsi un futuro di serenità per sé e per il figlio, nell'ultimo, intenso e contraddittorio
rapporto fra due donne che, sole e in fondo al barile, finiscono per somigliarsi.
Dagli occhi e dalle parole di Mirta il ritratto di una società che sembra non conoscere più la tenerezza.
Una storia contemporanea, commovente e vera, comune a tante famiglie italiane raccontata da Manzini
con sapienza narrativa non senza una vena di grottesco e di ironia, quella che già conosciamo, e che riesce a strapparci, anche questa volta, il sorriso.
PAGINA 7
Andrea Molesini
Presagio
Sellerio
Siamo alla fine di luglio, nel 1914, a Venezia. Il 28 giugno a Sarajevo
Francesco Ferdinando è stato assassinato, l'Austria ha consegnato l'ultimatum alla Serbia. Sono i giorni dei "sonnambuli", di imperi e nazioni,
governanti e diplomatici, che consegnano inconsapevoli l'Europa al suo
suicidio. Il commendatore Niccolò Spada vigila sui suoi ospiti all'Excelsior: il presagio che aleggia sull'Europa soffia anche sul Lido. L'Albergo
leggendario è affollato: l'aristocrazia di tutta Europa scintilla come non
mai, ma celebra le ultime ore della Belle époque. Fra gli ospiti c'è anche
la marchesa Margarete von Hayek, "bella come sa essere solo una
donna dal piglio pari alla grazia", che nasconde un segreto terribile, inconfessabile, e che brindando alla fine del mondo chiede una lettera di
credito molto particolare a Spada. Il commendatore vacilla, tentato
dall'amore per Margarete, che è "fuoco e rapina". Un sogno, sempre lo
stesso, lo disorienta: un cacciatore ossessionato da una belva che si aggira per la foresta. Senza riuscire a
incontrarla, ne sente il ruggito. Poco lontano, nel cuore della laguna, l'isola di San Servolo, sede del manicomio, conserva il segreto della nobile Margarete.
Andrea Vitali
Viva più che mai
Garzanti
Dubbio è il soprannome che hanno dato a Ernesto Livera, e si addice
bene alla sua indole un po' tentennante. Di solito, infatti, l'Ernesto si
lascia prendere dall'indecisione. Una certezza, però, l'ha molto chiara:
dai carabinieri è meglio stare alla larga. Perché di "mestiere" fa il contrabbandiere. Avrebbe fatto altro nella vita, ma tant'è, ora campa
traghettando stecche di sigarette dalla Svizzera, magari di notte, con
una barchetta a motore, bep-bep-bep. E proprio stanotte, con la prua
della barchetta, ha urtato il cadavere di una donna. L'ha tirato a riva,
poi è andato a chiamare un suo cliente fidato, il medico di Bellano, il
dottor Lonati, perché, appunto, lui dai carabinieri preferisce non presentarsi. Ma il mattino dopo, alla riva, il cadavere non si trova più.
Eppure Ernesto l'ha visto bene, anche se adesso gli sorge il... dubbio
di esserselo sognato. E il dottor Lonati lo sa che Ernesto soffre di questo tipo di allucinazioni fin da
quando era un ragazzino. Forse dovrebbe cercarsi un lavoro più regolare. E magari una fidanzata. Il lago
però non mente; nasconde segreti inconfessabili, e quando decide che è il momento di rivelarli, non ci
sono dubbi che tengano. Viva più che mai racconta una storia sorprendente e misteriosa. Tra ganassate
di paese, coincidenze impensabili e colpi di scena, Andrea Vitali scioglie una matassa che ingarbuglia il
presente con il passato, la riva di qui con quella di là del lago di Como, fino a chiarire la verità dei fatti.
Una verità che però...
PAGINA 8
Gaetano Savatteri
La fabbrica delle stelle
Sellerio
Saverio Lamanna è un giornalista disilluso, passato alla comunicazione
politica. Si trova a suo agio nella Roma dei flirt occasionali e dei locali
alla moda, nell'abito elegante del quarantenne disimpegnato. Ma un
inciampo professionale fa crollare il suo castello di carte. Licenziato
dal sottosegretario di cui era il portavoce, è costretto a tornare nella
sua Sicilia e a rifugiarsi nella villetta di famiglia sul mare di Màkari. In
questo approdo provvisorio, Lamanna ritrova Peppe Piccionello,
esemplare locale in mutande e infradito, carico di una saggezza pratica
e antica. E nel paradiso sul mare trapanese conosce Suleima, una ragazza che potrebbe farlo perfino felice. Nato e cresciuto in quattro
racconti inclusi in altrettante raccolte di questa casa editrice, Lamanna ha la battuta pronta, idiosincrasia
ai luoghi comuni e soprattutto ai pregiudizi, perfino quelli positivi, che ruotano attorno ai siciliani. Per
campare si inventa piccoli mestieri, decide addirittura di farsi scrittore di gialli. La minuta celebrità locale
gli procura qualche lavoretto atipico. Una ricca signora lo assolda per tenere d'occhio la sorella minore,
dietro il paravento di ufficio stampa di una produzione cinematografica. Così Saverio Lamanna, con l'improbabile spalla Piccionello, fa irruzione alla Mostra del Cinema di Venezia: entrambi si muovono con
disinvoltura tra star americane, registi famosi e tappeti rossi.
Andrea Molesini
La solitudine dell’assassino
Rizzoli
Molti anni fa, Carlo Malaguti ha ucciso. Da allora, la pena più dura non è
quella che sta scontando nel carcere di Trieste, ma l’ostinato silenzio in cui
ha seppellito la propria verità sul delitto, rinunciando persino a difendersi
in tribunale. Tra le mura della sua cella sembra aver trovato un riparo dal
rumore del mondo che lo aiuta ad affrontare la tenebra che sente dentro
di sé. Adesso però Malaguti ha più di ottant’anni e un giudice ha stabilito
che deve tornare libero. Ma libero di fare cosa? Di confessare? Di uccidere ancora?
Sono queste le domande che non danno pace a Luca Rainer, stimato
traduttore sulla soglia critica dei quaranta. I due non si conoscono, ma
qualcuno vuole farli incontrare, sapendo che a legarli può esserci molto
più di una fervida passione per la letteratura. Entrare nel labirinto fortificato che è la mente di Malaguti è un’impresa ardua: Rainer dovrà
mostrarsi degno dei segreti che l’assassino custodisce, battersi con l’immensità della sua solitudine, e
provare il sapore acre della paura.Andrea Molesini ha scritto un romanzo di forti emozioni e stile felice
sulle sfide imposte dalla libertà, sui dispetti del caso, sull’amicizia che ogni giorno va rimessa alla prova,
sul nostro insopprimibile bisogno di dare un senso alle cose.
PAGINA 9
Ben Pastor
I piccoli fuochi
Sellerio
Martin Bora, giovane capitano del controspionaggio militare e protagonista fisso dei thriller bellici di Ben Pastor, arriva nella Ville
Lumière per svolgere un incarico molto delicato: fare rapporto sulle
strane mosse di Ernst Jünger, il grande scrittore, l’eroe della patria,
l’amante della guerra, che però ha col regime di Hitler un infido rapporto. E sempre a lui toccherà investigare sulla misteriosa morte, avvenuta in Bretagna, della moglie di un commodoro della Marina del
Terzo Reich.
Alessandro Piperno
Dove la storia finisce
Mondadori
Matteo Zevi è sul volo di linea che da Los Angeles lo sta riportando in patria. È
dovuto scappare molti anni prima, per debiti, abbandonando dall'oggi al domani i membri della sua famiglia. Su di loro, adesso, il suo ritorno incombe
come una calamità persino peggiore di quelle seguite all'improvvisa fuga. Durante l'assenza di Matteo, infatti, ciascuno ha avuto modo di costruirsi un equilibrio apparentemente solido. Giorgio primogenito settario, ambizioso e intraprendente ha aperto l'Orient Express, un locale panasiatico che va per la
maggiore, ed è in riluttante attesa di un figlio; Martina, che alla partenza del padre aveva solo nove anni, sconta un precoce matrimonio borghese con turbamenti affettivi e sessuali a dir poco sconvenienti; solo Federica, la seconda
moglie che non ha mai smesso di attenderlo, sogna una nuova armonia familiare per la quale è disposta a tutto, mentre Matteo, attratto dalle suggestioni del
patriarcato, ritrova vecchi amici e piaceri dimenticati in una Roma deturpata e bellissima. Sono tutti talmente presi da se stessi che quando la Storia irrompe brutalmente nella loro vita li coglie vulnerabili e
impreparati. Ognuno è chiamato a fare i conti con il passato e con le incognite di un mondo che appare
sempre più sinistro e imponderabile. Ecco allora che la storia finisce dove la Storia incomincia.
Elena Stancanelli
Unn uomo giusto
Einaudi
Anna è architetta, vive da sola nel quartiere di San Saba a Roma e due
volte al giorno scende a prendere il caffè. Davide fa il meccanico, e gli
piace guardarla camminare. È dislessico, non ha mai imparato a leggere,
sa fare tutto ma non sa niente. Niente di quello che sappiamo noi. È
forte e non conosce cautela. Vive di corsa e combattendo. Senza regole.
È stato ricchissimo e ha perso tutto. La sua vita è una parabola insieme
terribile e luccicante. Il bambino bello, lo Zecchino d'Oro, le foto sui
giornali, le moto le corse la velocità, e poi la cocaina, la galera. Una notte
Davide decide di regalare ad Anna la cosa più preziosa che ha: la sua
storia.
PAGINA 10
Han Kang
La vegetariana
Adelphi
"Ho fatto un sogno" dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi
scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la
famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza
distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle
convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l'ideale di un'estatica
dissoluzione nell'indifferenza vegetale. La scrittura cristallina di Han Kang
esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell'ordinario quando si inceppa il principio di realtà - proprio come avviene nei sogni più pericolosi.
Colin Dexter
Il gioiello che era nostro
Sellerio
Nella camera 310 del Randolph, un lussuoso albergo storico di Oxford, un’anziana turista californiana viene rinvenuta morta, e la borsetta in cui custodiva
un inestimabile gioiello antico destinato al museo Ashmolean è sparita. Ma il
parere dei patologi è unanime: si è trattato di un semplice infarto. In più, a
quanto pare, la porta della camera era stata lasciata aperta, sicché il furto non
sembra troppo difficile da spiegare. Neppure la fervida immaginazione di
Morse può trasformare la tragica banalità degli eventi in un’indagine stuzzicante. Quando l’ispettore capo, già annoiato, decide di rifilare gli interrogatori
di prassi al povero Lewis e di tornarsene alla sinfonia n. 7 di Bruckner, un altro
corpo affiora dalle acque del Cherwell, e questa volta le cause naturali non c’entrano proprio...
Carl-Johan Vallgren
Nel tunnel
Marsilio
Una rapina a un trasporto valori. Sembra un colpo facile per Jorma Hedlund,
l'ultimo prima di tornare a fare qualcosa di costruttivo dopo anni di carriera
criminale. Ma le cose prendono una piega diversa, e mentre Jorma è ricercato
dalla polizia di tutta la Svezia, il suo amico di gioventù e compagno di malavita
Danny Katz sta cercando di capire cosa sia accaduto al suo pusher di un tempo
e alla sua ragazza. Da dove arriva tutta la droga che si ritrovano tra le mani? Di nuovo nel giro, Katz rischia di tornare a farsi inghiottire da quel mondo oscuro che lui e Jorma conoscono fin troppo bene. Il
mondo di chi si è vendicato dei colpi della vita picchiando e ignorando ogni rimorso e codice morale. Le
strade di Jorma e Danny Katz si incrociano sulla scena più nera di una Stoccolma irriconoscibile, dove
eroina e pornografi a prosperano con una perversione e una violenza inimmaginabili. Accanto alle coppie
che passeggiano al sole e ai ragazzini spensierati per le strade di una città apparentemente colma di
benessere, si aprono gli inquietanti sotterranei dei disperati del mondo, vittime dimenticate che ufficialmente neppure esistono e di cui nessuno ha mai denunciato la scomparsa. Danny Katz - assorbito dai
ricordi di famiglia e alla ricerca di un senso nella sua esistenza - deve decidere da che parte stare.
PAGINA 11
Don Delillo
Zero K
Einaudi
La criogenesi, ovvero il procedimento di
farsi ibernare al momento della morte, in
attesa che gli sviluppi della scienza consentano di far tornare a vivere almeno la mente
– dentro un altro corpo, dentro lo stesso
corpo guarito dalle malattie, dentro un barattolo di vetro come il Richard Nixon di Futurama o il cervello di Hans Delbrück,
“scienziato e santo” di Frankenstein Jr. – è un
topos contemporaneo abbastanza trito, nella
sua pseudoscientificità e negli aspetti prosaici
che ricordano la catena del freddo della ristorazione. La criogenesi, a dispetto del nome
sci-fi, non è più tanto futuristica nella realtà
– l’Alcor Life Extension Foundation,
azienda situata a Scottsdale, Arizona, conserva ormai da diversi anni i corpi di 144
clienti (e conserverà quello del dj e produttore Steve Aoki) che hanno potuto permettersi il costosissimo procedimento. Nella
fiction, poi, è proprio roba vecchia – Han
Solo nella grafite; Austin Powers; Captain
America; pure Biancaneve era caduta in uno
stato simile per colpa della mela avvelenata, a
ben vedere.
Ma siccome tutto ciò che Don DeLillo produce, almeno a partire da La stella di Ratner (1976), prende immediatamente le sembianze di un testo giunto dal futuro – dispaccio da un’umanità di esseri più avanzati,
ma leggermente affetti da Asperger, che non vogliono rinunciare a una continua, sobria speculazione
filosofica – ecco che con Zero K, ultimo romanzo del quasi ottantenne autore americano, la criogenesi
torna prepotentemente a essere cool.
Nel romanzo, una fittizia versione della sopracitata Alcor, di nome Convergence, isolata tra le steppe
sconfinate del Kazakistan, promette vita eterna a quanti decidano (sempre pagando profumatamente) di
abbracciarne il credo scientifico-religioso, e abbandonare una Terra destinata certamente all’Apocalisse
per “ampliare i confini di ciò che significa essere umani”. Zero K si apre con un figlio, Jeffrey Lockhart (il
narratore) convocato da un padre, Ross, miliardario da cover di Newsweek, per dare l’estremo saluto (solo
un arrivederci, quindi, forse) alla seconda moglie Artis, più giovane e affetta da sclerosi multipla. Artis sta
per essere disassemblata e criogenizzata, nell’attesa di tornare un giorno in cui l’umanità avrà guarito la
Terra, o viceversa, recuperare tutte le sue memorie ed esperienze, e vivere ancora. Forse vivere per sempre.
PAGINA 12
Boileau Pierre - Narcejac Thomas
La donna che visse due volte
Adelphi
Narra la leggenda che la premiata ditta del noir francese formata da Pierre
Boileau e Thomas Narcejeac abbia scritto "La donna che visse due volte"
con uno scopo ben preciso: quello di piacere ad Alfred Hitchcock. Una
scommessa azzardata, indubbiamente (anche se i due non ignoravano che
il regista avrebbe già voluto adattare per lo schermo I diabolici, che gli era
stato soffiato da Henri-Georges Clouzot). Come tutti sanno, la scommessa fu vinta, e la storia della enigmatica Madeleine, che sembra tornare
"dal regno dei morti", diventò quello che la critica ha definito il capolavoro filosofico di Alfred Hitchcock - e uno dei film più amati dai cinéphiles di tutto il mondo. Quando, molti anni dopo, François Truffaut gli
chiederà che cosa esattamente gli interessasse nella storia di questa ossessione amorosa che ha la tracotanza di sconfiggere la morte, Hitchcock gli risponderà: "la volontà del protagonista di ricreare un'immagine sessuale impossibile; per dirlo in modo semplice, quest'uomo vuole andare a letto con una morta
- è pura necrofilia". Attenzione però: se è vero che ci si accinge alla lettura del libro avendo davanti agli
occhi la sagoma allampanata di James Stewart e il corpo di Kim Novak, a mano a mano che ci si inoltra
nelle pagine del romanzo le immagini del film si dissolvono e si impone, invece, la dimensione onirica,
angosciosa, conturbante di Boileau e Narcejac, che sanno invischiare il lettore negli stessi incubi ai quali i
loro personaggi non riescono a sfuggire fino all'ultima pagina. ...
Marcela Serrano
Il giardino di Amelia
Feltrinelli
Cile, anni ottanta, sotto la dittatura del generale Pinochet. Un giovane sovversivo, Miguel Flores, sospettato di svolgere attività rivoluzionarie, viene
mandato al confino in un paese nei pressi di un grande tenuta, La Novena,
di proprietà di una ricca latifondista, Amelia. Tra i due, dopo un’iniziale diffidenza, nasce un profondo legame, arricchito dal gusto per la lettura. Amelia è una signora avanti negli anni, vedova con figli, molto colta, che ha
molto viaggiato ed è stata traduttrice. La sua mentore, colei che le ha insegnato il gusto per la lettura, è stata una cugina, Sybil, che vive a Londra e lavora in una grande casa editrice. La vita scorre tranquilla, i due conversano,
meditano sul loro presente, sulla vita, sui libri, il legame si fa sempre più
stretto, lui va a vivere da lei finché una notte arrivano i militari a dargli la
caccia perché sono state scoperte delle armi sepolte nella tenuta. Lui riesce
a fuggire, Amelia invece viene catturata, torturata e solo quando viene riconosciuta estranea ai fatti viene rilasciata. Molti anni dopo Miguel, malgrado si sia rifatto una vita in Europa, rimane ossessionato dai ricordi e tramite Sybil viene a sapere cosa è successo ad Amelia dopo la sua
fuga. Gettato nel più totale sconforto, Miguel però capisce che l’unica chiave per superare i suoi sensi di
colpa è tornare in Cile e affrontare il suo passato.
PAGINA 13
Camilla Lackberg
Il domatore di leoni
Marsilio
L’inverno è particolarmente gelido e le vie di Fjällbacka
sono quasi deserte, i ristoranti affollati, il porto brulicante di barche e i turisti a passeggio solo un ricordo.
Mentre l’intero paesino che guarda al Mare del Nord
sembra in letargo, una ragazza vaga confusa nel bosco
carico di neve. È ferita, procede incespicando a piedi
scalzi, gli occhi simili a due buchi neri in un viso bianchissimo. La sua fuga ha fine quando, raggiunta la
strada, un’auto la investe, uccidendola. All’arrivo di Patrik Hedström e della sua squadra di investigatori, la
giovane vittima è già stata identificata. Di lei si erano
perse le tracce da quattro mesi. Ma il suo corpo porta i
segni di un’inimmaginabile violenza che nessun incidente può spiegare, e il pensiero di Patrik corre subito
alle altre adolescenti, così simili tra loro, misteriosamente scomparse negli ultimi due anni. Potrebbe davvero esserci un collegamento? Intanto, Erica Falck è alle
prese con un nuovo libro. Sta facendo ricerche su un’oscura tragedia famigliare che ha portato alla morte
di un uomo, una vecchia storia che, iniziata con il festoso arrivo di un circo, con il passare del tempo si è
trasformata sempre più in una macabra leggenda senza risposte. Tra le due indagini potrebbe esistere un
punto di contatto, un segreto custodito per amore che ha generato e sostenuto negli anni una spirale di
odio incomprensibile: mai come questa volta Erica e Patrik dovranno scavare negli abissi del male più
impenetrabile, diabolicamente protetto da un’apparente normalità.
Don Delillo
Cosmopolis
Einaudi
Un giovanissimo miliardario vive in un attico su tre piani, colleziona
quadri e squali, ha una moglie di prestigio e patrimonio adeguati. Una
splendida mattina, spinto da una strana inquietudine, sale in limousine e
dice all'autista di portarlo dall'altra parte di Manhattan, nel West Side per
"tagliarsi i capelli". Inizia così un viaggio che è una metafora, un attraversamento da est a ovest del cuore del mondo in una sola giornata, un percorso alla ricerca della proprie radici e della morte.
PAGINA 14
Ildefonso Falcones
Gli eredi della terra
Longanesi
Barcellona, 1387. Arnau Estanyol, dopo le mille traversie che
hanno segnato la sua vita e la costruzione della grandiosa Cattedrale del Mare, è ormai uno dei più stimati notabili di Barcellona.
Giunto in città ancora in fasce e stretto tra le braccia del padre, un
misero bracciante, nessuno sa meglio di lui quanto Barcellona
possa essere dura e ingiusta con gli umili. Tanto che oggi è Amministratore del Piatto dei Poveri, un’istituzione benefica della Cattedrale del Mare che offre sostegno ai più bisognosi mediante le
rendite di vigneti, palazzi, botteghe e tributi, ma anche grazie alle
elemosine che lo stesso Arnau si incarica di raccogliere per le
strade. Sembra però che la città pretenda da lui il sacrificio estremo.
Ed è proprio dalla chiesa tanto cara ad Arnau a giungere il segnale
d’allarme. Le campane di Santa Maria del Mar risuonano in tutto il quartiere della Ribera; rintocchi a
lutto, che annunciano la morte di re Pietro... Ad ascoltare quei suoni con particolare attenzione c’è un
ragazzino di soli dodici anni. Si chiama Hugo Llor, è figlio di un uomo che ha perso la vita in mare, e ha
trovato lavoro nei cantieri navali grazie al generoso interessamento di Arnau. Ma i suoi sogni di diventare
un maestro d’ascia e costruire le splendide navi che per ora guarda soltanto dalla spiaggia si infrangono
contro una realtà spietata. Al seguito dell’erede di Pietro, Giovanni, tornano in città i Puig, storici nemici
di Arnau: finalmente hanno l’occasione di mettere in atto una vendetta che covano da anni, tanto sanguinosa quanto ignobile… Da quel momento, la vita di Hugo oscillerà tra la lealtà a Bernat, l’unico figlio di
Arnau, e la necessità di sopravvivere.
Joe R. Lansdale
Paradise Sky
Einaudi
Willie è solo un ragazzo, ma è già costretto a lasciarsi tutto alle spalle per
sfuggire al proprietario terriero che ha assassinato suo padre. Incontrare
Loving gli salva, letteralmente, la vita. L'uomo lo inizia alle sottili arti dello
sparare, del cavalcare, del leggere e del giardinaggio. Quando muore, Willie eredita da lui il suo nuovo nome: Nat Love. Soldato e pistolero, Nat
sembra destinato alla gloria. Ha tutto quello che un uomo del West può
desiderare, compresa la donna dei suoi sogni e il rispetto di leggende come
Wild Bill Hickok. Ma il passato torna a tormentarlo. E, soprattutto, Nat è
nero, in un periodo in cui agli afroamericani non viene perdonato nulla.
Privato della casa, dell'amore e di tutto ciò che aveva conquistato, a Nat
Love non resta che mettersi sulle tracce dei suoi persecutori, pronto all'ultimo, mortale duello.
PAGINA 15
Joel Dicker
Il libro dei Baltimore
La nave di Teseo
Sino al giorno della Tragedia, c'erano due famiglie Goldman. I
Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest'ultimo
ramo fa parte Marcus Goldman, il protagonista di "La verità sul
caso Harry Quebert". I Goldman di Montclair, New Jersey, sono
una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Goldman di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e
vivono in una bellissima casa nel quartiere residenziale di Oak Park.
A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato
con ammirazione sin da piccolo, quando lui e i suoi cugini, Hillel e
Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto
anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la
storia della sua famiglia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore, alle vacanze in Florida e negli Hamptons, ai gloriosi anni di scuola. Ma c'è qualcosa, nella sua ricostruzione, che
gli sfugge. Vede scorrere gli anni, scolorire la patina scintillante dei Baltimore, incrinarsi l'amicizia che
sembrava eterna con Woody, Hillel e Alexandra. Fino al giorno della Tragedia. E da quel giorno Marcus
è ossessionato da una domanda: cosa è veramente accaduto ai Goldman di Baltimore? Qual è il loro inconfessabile segreto?
Chuck Palahniuk
Romance
Mondadori
La felicità è una bomba a orologeria e il mondo un luogo disseminato di
candele profumate, lucine difettose e prese elettriche sovraccariche pronte
a far divampare un incendio. O perlomeno questo è il mondo dei personaggi di Palahniuk, che non cede mai al sorriso di plastica del pagliaccio
americano e nemmeno al grande sogno degli eroi venuti dalla provincia.
Ma scava più a fondo e vede la desolazione dietro le coppie felici, l'astuzia
perversa dei bambini, la crudeltà dei figli e l'egoismo dei genitori, le bugie
che cementano i matrimoni più di qualsiasi promessa nuziale. I suoi adolescenti sono compulsivi consumatori di show televisivi a premi dove il
pubblico succhia LSD da francobolli di Hello Kitty e i partecipanti possono vincere tutto fino a morire. Sono ragazzini disturbati che provano
un nuovo tipo di sballo, l'elettroshock con defibrillatore, oppure desiderano raggiungere il padre morente solo per potergli raccontare un'ultima
barzelletta crudele. Sono adulti grassi che sposano modelle ritardate, lavoratori dalle personalità di scimmia o coyote, e donne che sposano uomini che non sono una cima "con lo stesso spirito con cui si può
assumere un dipendente a tempo indeterminato".
Chuck Palahniuk torna al racconto breve dispiegando alla massima potenza tutti i suoi poteri di narratore, e noi lettori siamo assolutamente felici che non li usi a fin di bene.
PAGINA 16
Pedro Chagas Freitas
Prometto di perdere
Garzanti
La strada è piena di rumori: le macchine che sfrecciano, le voci dei passanti, i
clacson impazziti. Ma l'uomo non sente nulla. È come se tutto il mondo si
fosse fermato in un istante. Per lui esiste solo lei. Lei che stranita si guarda intorno mentre il vento le scompiglia i capelli. Non la conosce, ma non importa.
Sa di amarla. In fondo per farlo basta guardare i suoi occhi, le sue mani e la sua
bocca. L'amore non ha bisogno di altro. L'uomo le si avvicina e le chiede di
essere sua per sempre. Lei gli dice di sì. Perché amarsi vuol dire essere folli.
Solo allora scoprono i loro nomi, ma già i loro cuori li urlavano. In quel momento lui le fa la promessa più importante. Quella di perdere, di non riuscire a
darle sempre quello che desidera, di fare scelte sbagliate. Eppure le promette
che non desisterà, non cederà mai solo perché costruire è la strada più complicata. Solo chi non ha mai amato non ha mai perso. Ed è allora che comincia la sfida, la sfida che come
loro tutti gli amanti devono affrontare, e ogni loro storia insegna qualcosa. Insegna che per restare insieme si devono fare errori. Si deve piangere e litigare, essere deboli, incoerenti e lunatici. La ragione non
ha nulla a che fare con i sentimenti. È il sogno la loro giusta dimensione. Bisogna credere nell'impossibile. Perché l'impossibile accade, come nei film e nei libri. Il segreto è trovare le parole. Se si ama qualcuno, l'importante è dirlo. E convincere l'altro che l'amore non è una bugia, un'invenzione dei poeti.
Jens Lapidus
Life Deluxe
Mondadori
È proprio come un'eredità che viene trasmessa. Di padre in figlia. È
l'onore, il potere, un modo di essere. Il denaro sporco - indipendentemente da dove provenga - diventerà denaro pulito e immacolato dopo
essere stato ripulito, riciclato dalla persona giusta: e JW non ha sprecato
il tempo trascorso in prigione. Sta organizzando un ritorno alla grande,
in pompa magna. Jorge è stanco della sua nuova esistenza, regolare,
piatta, insignificante, passata a vendere cappuccini e caffè macchiati. Ma
al suo orizzonte si profila qualcosa di assolutamente diverso, una vera e
propria Life Deluxe: insieme al Finnico, sta progettando il suo ultimo
colpo e questa volta si parla di soldi veri, roba grossa. Ma un poliziotto infiltrato è riuscito a penetrare a
fondo nel sottobosco criminale di Stoccolma e ormai è vicinissimo a Jorge. Vicinissimo a JW. Come se
ciò non bastasse, qualcuno è a caccia di Radovan Kranjic, il Kum, il Padrino in persona. Ma come sarà la
vita quando Radovan sarà stato eliminato? Chi sarà il nuovo Re di Stoccolma? O la nuova Regina, perché
no? Insomma le tecniche possono essere le più diverse: protezione, racket, rapina, coca, papponaggio:
quello che conta è che la famelica caccia ai soldi, al potere e a una vita da favola in qualche posto caldo e
soleggiato non si ferma mai. L'obiettivo è sempre quello: denaro facile e Life Deluxe. Ancora una volta
un'inedita Stoccolma quantomai dark è il palcoscenico delle gesta violente e dei personaggi che hanno
reso indimenticabili i due precedenti romanzi di Lapidus. Life Deluxe è l'ultimo volume della Trilogia
Stockholm Noir di Jens Lapidus.
PAGINA 17
M.J.Rose
Il libro dei profumi perduti
Fabbri
Jac L’Étoile è da sempre in fuga dal passato. Ultima erede di una
grande e decaduta famiglia di profumieri francesi, è tormentata
dal ricordo di un amore perduto e da misteriose visioni innescate
dalle fragranze esotiche che respira fin da bambina. Per liberarsene è fuggita a New York, dove lavora come studiosa di mitologia e autrice televisiva. Ma il passato riemerge quando il
fratello Robbie, deciso a tentare il tutto per tutto pur di risollevare le sorti della famiglia, le annuncia di aver ritrovato un antico
testo, Il libro dei profumi perduti, e alcune tracce del leggendario
profumo delle anime gemelle, un’essenza in grado di risvegliare
memorie di vite trascorse e fornire così la prova della reincarnazione. È l’inizio di un’avventura sconvolgente che costringerà Jac
a fare i conti con i propri fantasmi e ad affrontare oscuri nemici
per i quali la posta in gioco non sono i sentimenti, ma il potere.
Dall’Egitto di Cleopatra alla Francia rivoluzionaria, dalle montagne del Tibet alle catacombe di Parigi, Il libro dei profumi perduti è un vero e proprio thriller dell’anima, un travolgente susseguirsi di intrighi, passioni e colpi di scena
capace di regalare forti emozioni a ogni pagina.
Henning Mankell
Stivali di gomma svedesi
Marsilio
In una fredda notte d'autunno, Fredrik Welin, medico
in pensione che vive in una remota isola del Mar Baltico, si sveglia di soprassalto. La sua casa sta bruciando. Prima di fuggire e lasciarsi alle spalle un cumulo di cenere, fa ancora in tempo a infilarsi un paio
di stivali di gomma. Calzano entrambi il piede sinistro. Presto si diffonde la voce che sia stato lo stesso
Wehlin a dare fuoco alla propria casa: la polizia lo
incalza, ma non ci sono prove. E le indagini continuano. Dopo qualche settimana, durante le celebrazioni
del capodanno, un'altra casa prende misteriosamente
fuoco nell'arcipelago.
PAGINA 18
Arturo Perez-Reverte
Due uomini buoni
Rizzoli
L’ammiraglio in pensione Pedro Zárate e don Hermógenes Molina,
traduttore di Virgilio e Tacito, sono membri della prestigiosa Real
Academia Española, ma soprattutto sono Due uomini buoni, colti e
di ampie vedute in una Spagna che invece, alla fine del Settecento,
sembra ancora sorda al richiamo dei Lumi, ai sommovimenti che di
lì a poco sconvolgeranno la Francia e il mondo intero. Quando i
due ricevono dai loro colleghi della Academia l’incarico di andare a
Parigi per acquisire, quasi clandestinamente, i ventotto volumi della
prima edizione dell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert, all’Indice nei due paesi, nessuno sospetta che il viaggio si trasformerà in
un’avventura piena di pericoli e soprassalti, di difficoltà e di agguati.
Lungo strade fangose e infestate dai banditi, i due raggiungono la
capitale dei caffè e dei salotti, della vita libertina e delle agitazioni politiche alla vigilia della Rivoluzione,
ma anche quella delle banlieues più povere e miserabili, alla ricerca del libro che, più di tutti, incarna l’ansia di libertà e fa vacillare troni e governi. In Due uomini buoni, romanzo d’avventura e di idee, basato su
avvenimenti reali mescolati alla più spericolata finzione, Pérez- Reverte mostra come i suoi grandi successi siano il risultato di una riflessione profonda sull’arte della narrazione e ci regala un libro che è un
inno all’amicizia e alla cultura in tempi di crisi come i nostri.
Stephen King
Fine turno
Sperling & Kupfer
In un gelido lunedì di gennaio, Bill Hodges si è alzato presto per andare
dal medico. Il dolore lo assilla da un po' e ha deciso di sapere da dove
viene. Ma evidentemente non è ancora arrivato il momento: mentre aspetta pazientemente il suo turno, infatti, Bill riceve la telefonata di un
vecchio collega che chiede il suo aiuto, e quello della socia Holly Gibney.
Ha pensato a loro perché l'apparente caso di omicidio-suicidio che si è
trovato per le mani ha qualcosa di sconvolgente: le due vittime sono
Martine Stover e sua madre. Martine era rimasta completamente paralizzata nel massacro della Mercedes del 2009. Il killer, Brady Hartsfield,
sembra voler finire il lavoro iniziato sette anni prima dalla camera 217
dell'ospedale dove tutti pensavano che sopravvivesse in stato vegetativo.
Mentre invece la diabolica mente dell'Assassino della Mercedes non solo è vigile, ma ha acquisito poteri
inimmaginabili, tanto distruttivi da mettere in pericolo l'intera città. Ancora una volta, Bill Hodges e
Holly Gibney devono trovare un modo per fermare il mostro dotato di forza sovrannaturale. E a Hodges
non basteranno l'intelligenza e il cuore. In gioco, c'è la sua anima. Dopo "Mr. Mercedes" e "Chi perde
paga", King ha scritto il capitolo conclusivo della sua trilogia poliziesca, nella quale l'autore, come ci ha
ormai abituato, combina il suo senso della suspense con uno sguardo lucidissimo sulla fragilità umana.
Dalla trilogia di Bill Hodges sarà tratta una miniserie TV diretta da Jack Bender.
PAGINA 19
Jay McInerney
La luce dei giorni
Bompiani
Molti anni sono passati dal loro arrivo, ma Corrine e Russell Calloway
vivono ancora la vita dei loro sogni nella città dei loro sogni: New
York. Feste esclusive, due gemelli nati come per miracolo, un loft a
TriBeCa, le estati negli Hamptons. Una vita invidiabile, ma ottenuta a
quale prezzo? Russell è un editore indipendente di alto profilo culturale ma sempre a rischio, finché non gli si presenta un'opportunità,
la grande opportunità, quella che può cambiare tutto. Alla leggerezza
ostentata delle amiche Corrine preferisce l'impegno ociale, una crociata
che la indigna e la appaga, almeno finché non fa ritorno in città l'uomo che nel dolore condiviso del dopo
11 settembre l'ha trascinata in una storia clandestina di grande, vera passione. Sullo sfondo un'America
che cambia, depressa dalla crisi economica, sfidata dalla candidatura del primo presidente di colore, e una
metropoli che muta e costringe chi la abita a fare altrettanto: tra fallimenti lavorativi e personali, Russell e
Corrine vedranno le loro vite e il loro matrimonio messi alla prova come mai prima. Jay McInerney torna
con l'epilogo della trilogia iniziata con "Si spengono le Luci" e continuata in "Good life"; torna con la sua
capacità di esaltare il sogno americano e di rivelarci che cosa nasconde, le speranze che sa animare e la
disillusione che attende chi si ostina a inseguirlo.
Robert Harris
Conclave
Mondadori
Il Papa è morto. Dietro le porte chiuse della Cappella Sistina, in completo isolamento,
centodiciotto cardinali provenienti da ogni parte del pianeta sono pronti a votare in
quella che è l'elezione più segreta del mondo. Sono uomini santi. Ma hanno le loro
ambizioni. E hanno tutti dei rivali. Nel corso di settantadue ore uno di loro diventerà
la figura spirituale più potente della Terra. Robert Harris permette ai lettori di questo
romanzo di entrare nell'universo impenetrabile e segreto del Vaticano, in cui le regole
sono sostanzialmente immutate da secoli, creando una storia avvincente che si immerge con inquietante puntualità nei grandi temi che attraversano la società contemporanea.
Emma Cline
Le ragazze
Einaudi
Evie voleva solo che qualcuno si accorgesse di lei. Come tutte le adolescenti cercava su di sé lo sguardo degli altri. Un'occasione per essere trascinata via, anche a forza, dalla propria esistenza. Ma non aveva mai creduto
che questo potesse accadere davvero. Finché non le vide: le ragazze. Le
chiome lunghe e spettinate, i vestiti cortissimi. Il loro incedere fluido e
incurante come di "squali che tagliano l'acqua". Poi il ranch, nascosto tra
le colline. L'incenso, la musica, i corpi, il sesso. E, al centro di tutto, Russell. Russell con il suo carisma oscuro. Ci furono avvertimenti, segni di ciò
che sarebbe accaduto? Oppure Evie era ormai troppo sedotta dalle ragazze per capire che tornare indietro sarebbe stato impossibile?
PAGINA 20
Philip K. Dick
Occhio nel cielo
Fanucci
Un'esplosione in un impianto nucleare scaglia otto persone in un universo
impazzito in cui le leggi non sono più quelle conosciute, dove i miracoli esistono e si può volare in Paradiso appesi al manico di un ombrello, oppure si
può far scomparire il mare o il cielo con la forza del pensiero, e dove una
casa può trasformarsi in un mostro orrendo pronto a divorare i suoi abitanti.
Come in una scatola cinese, i protagonisti attraversano una sorta di inferno
dantesco popolato dai peggiori incubi della loro psiche, in un itinerario di
scoperta e formazione. Scritto in sole due settimane agli inizi del 1955, "Occhio nel cielo" è un romanzo
di estrema raffinatezza filosofica, che attinge a piene mani dall'ossessione maccartista, descrivendo il
senso di inquietudine dei protagonisti in una società priva di illuminazione, nella quale regnano i sogni
illusori conformi alle loro paure e desideri.
Philip K. Dick
I simulacri
Fanucci
Nel XXI secolo gli Stati Uniti d'Europa e d'America sono governati da una coppia
incantevole: "der Alte", il presidente, e la First Lady, vero motore del potere. Popolare e amatissima star televisiva, la donna nasconde segreti che ne potrebbero destabilizzare l'autorità, e si oppone a ogni tentativo di rovesciamento del suo benigno
regime. Fra complotti, corporation industriali, conflitti sociali tra élite e massa, tra
chi conosce la verità sulla reale natura di "der Alte" e chi crede ciecamente nella
verità offerta al pubblico, si muovono gli altri personaggi del romanzo: il pianista
psi Richard Kongrosian, capace di suonare senza toccare i tasti; Bertold Goltz,
capo dell'organizzazione dei Figli di Giobbe; Loony Luke, venditore di astronavi
che permettono alle famiglie disperate di emigrare su Marte; e poi i simulacri, sostituti robotici degli
esseri umani, usati come strumenti fondamentali di un rischioso gioco politico. Un affresco che precorre
la politica-spettacolo e la religione dell'apparire, temi che Dick anticipa con gli strumenti analitici della
fantascienza, e con un sentimento profondo della condizione umana.
John Dickson Carr
Le tre bare
Mondadori
Una serata d'inverno, mentre la neve cade copiosa, uno sconosciuto viene
visto entrare in una dimora affollata. Poco dopo si ode uno sparo e, in una
stanza chiusa dall'interno, un uomo viene ritrovato agonizzante. Dello
sconosciuto, nessuna traccia, nessuno lo ha visto uscire e la neve intorno alla
casa è intatta. Un mistero in apparenza insolubile, ma non per il brillante
Gideon Fell, che scavando nell'oscuro passato della vittima farà emergere una
storia inquietante di carceri e bare nella misteriosa Transilvania...
PAGINA 21
Aldo Cazzullo
Le donne erediteranno la terra
Mondadori
"Voi donne siete meglio di noi. Non pensiate che gli uomini non lo sappiano; lo sappiamo benissimo, e sono millenni che ci organizziamo per
sottomettervi, spesso con il vostro aiuto. Ma quel tempo sta finendo. È
finito. Comincia il tempo in cui le donne prenderanno il potere." Aldo
Cazzullo racconta perché il nostro sarà il secolo del sorpasso della
donna sull'uomo. I segni sono evidenti: a Berlino e a Londra governano
due donne, una donna si affaccia per la prima volta sulla soglia della
Casa Bianca. L'Italia resta un Paese maschilista; eppure sono donne la
sindaca della capitale, la presidente della Camera, le direttrici delle principali carceri, l'astronauta più nota, la scienziata più importante. Ed è
solo l'inizio. Le donne erediteranno la terra perché sono più dotate per
affrontare l'epoca grandiosa e terribile che ci è data in sorte. Perché
sanno sacrificarsi, guardare lontano, prendersi cura; ed è il momento di
prendersi cura della terra e dell'uomo, che non sono immortali. L'autore evoca il genio femminile, attraverso figure del passato e del presente, storie di grandi artiste e di figlie che salvano i padri o ne custodiscono la memoria. Racconta le battaglie che le donne conducono nel mondo e in Italia contro le
ingiustizie che ancora le penalizzano, contro il masochismo che ancora le mette l'una contro l'altra o le
induce a innamorarsi della persona sbagliata.
Gherardo Colombo - Piercamillo Davigo
La tua giustizia non è la mia
Dialogo tra due magistrati in perenne disaccordo
Longanesi
Un confronto serrato, una conversazione aperta e sincera, non priva di
accenti polemici, sui temi più scottanti della giustizia in Italia. Grazie alla
loro lunga esperienza nelle aule dei tribunali, Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo, due tra i più noti magistrati del pool di Mani Pulite, forniscono in queste pagine non soltanto una diagnosi scrupolosa dei tanti
mali che affliggono la giustizia del nostro paese, ma avanzano suggerimenti e proposte di riforma, senza nascondere conflittualità e divergenze
d'opinione, talvolta radicali. Lontani da ogni astrattismo, calati nella realtà
della vita quotidiana, i loro interrogativi ci aiutano a capire perché le
questioni più delicate e controverse che investono il mondo del diritto - le stesse che anno ispirato pensatori come Aristotele Kant, Sant'Agostino e Foucault - ci riguardano così da vicino. È la giustizia, infatti,
che traccia i confini della nostra libertà. È la giustizia che indica il grado di civiltà di uno Stato e la cultura
diffusa che permea le sue istituzioni. Ma quand'è che una legge può dirsi davvero "giusta"? Basta minacciare una pena per dissuadere il ladro o il truffatore dal commettere un reato? Il carcere è l'unica soluzione? È dunque più efficace educare o punire? Quanto è diffusa la corruzione in Italia, e come mai,
nonostante la stagione di Mani Pulite e le tante inchieste che hanno svelato l'intreccio perverso tra politica e affari, non accenna a diminuire?
PAGINA 22
Paolo Mieli
In guerra con il passato
Le falsificazioni della storia
Rizzoli
C’è un conflitto che attraversa la storia ma non è stato mai apertamente dichiarato. È quello in cui in cui il passato viene piegato
alle necessità del presente. E ciò accadeva tanto ai tempi di Ottaviano e Cesare quanto al termine della Seconda guerra mondiale,
dopo gli anni di piombo o durante i conflitti in Medio Oriente. È
un’operazione destinata a provocare danni incalcolabili, “primo
tra tutti quello di disarmare le generazioni che dovrebbero essere
pronte ad affrontare le guerre, purtroppo non metaforiche, di
oggi o di domani”.Con la consueta arguzia e lucidità, Paolo Mieli
conduce il lettore in un viaggio lungo i secoli, durante il quale
affronta e demolisce alcuni dei nostri miti più comuni alla luce di
fatti e documenti, offrendo spesso una visione alternativa a
quella ufficiale. Per farlo è necessario applicare i rimedi contro la
manipolazione e la contraffazione: la disponibilità a rivedere i propri giudizi sui fatti e sui personaggi, la
consapevolezza che spesso anche la parte “giusta” ha commesso atti riprovevoli e l’attenzione a non cercare a tutti i costi negli eventi i retroscena delle posizioni politiche del presente. Perché il fatto che tutti
usino il passato nelle discussioni quotidiane è “la miglior ragione per studiare sul serio la storia” e per
affrontare anche i temi più cari alla nostra memoria collettiva con “una buona dose di imperturbabilità”.
Luciano Canfora
1956 L’anno spartiacque
Sellerio
"Il 1956 va riconosciuto come uno spartiacque tra i più importanti del
Novecento. Innanzitutto nella storia del comunismo, per il quale è senza
dubbio l'anno-shock, che colpì tutti, i militanti, i simpatizzanti, gli avversari. In quell'anno si produssero due fatti memorabili. Il primo fu la celebrazione a Mosca del XX congresso del Partito comunista durante il quale
fu demolita, in sostanza, la figura di Stalin. Questo accadeva a febbraio. [...]
Stalin era diventato l'uomo simbolo della vittoria della democrazia contro
il nazismo e il fascismo e quindi di ogni popolo aggredito, soverchiato dal
nazismo. [...] Poi, tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, ci fu la
rivoluzione ungherese, che provocò la reazione militare, dopo qualche esitazione, dell'Unione Sovietica. [...] Anche in quel caso si trattava della distruzione di un mito. Ma quell'anno fu uno spartiacque anche da un altro
punto di vista, da quello, detto sinteticamente, della storia del colonialismo. Perché nel 1956 si verificarono due eventi altrettanto importanti e significativi come quelli occorsi nell'ambito del mondo comunista. Innanzitutto ci fu la nazionalizzazione del Canale di Suez da parte dell'Egitto di Nasser, che si
riprendeva così un pezzo del suo territorio nazionale, sottraendolo alla concessione franco-inglese che lo
aveva governato e posseduto... e l'occupazione del Porto Said."
PAGINA 23
Alessandro Barbero
Le parole del papa
Da Gregorio VII a Francesco
Laterza
«Le parole usate dai papi sono importanti; tanto più in quanto il
loro modo di parlare non è sempre lo stesso. Il linguaggio con
cui il pastore della Chiesa di Roma si rivolge all'umanità nei momenti difficili è sempre stato espressione non solo della sua personalità individuale, ma del posto che la parola della Chiesa occupava nel mondo in quella data epoca; ed è un indizio estremamente rivelatore delle diverse modalità, e della diversa
autorevolezza con cui di volta in volta i papi si sono proposti
come leader mondiali.
In queste pagine faremo un viaggio attraverso le parole usate dai
papi nei secoli. Ovviamente la Chiesa esiste da duemila anni e
nel corso di questi due millenni ha prodotto innumerevoli parole; non si tratta di renderne conto in modo esaustivo o anche solo sistematico, ma piuttosto di proporre uno dei tanti viaggi possibili, cominciando dal Medioevo per arrivare fino alla soglia della nostra
epoca.»
Alessandro Carrera
La voce di Bob Dylan
Una spiegazione dell’America
Feltrinelli
Bob Dylan è un nome in cui si incarna un'intera nazione di artisti:
il moralista misantropo, il rivoluzionario conservatore, lo gnostico
innamorato della creazione, il profeta di mutamenti e il talmudista
di sventure. La prima edizione di questo libro, uscita nel 2001, ha
fornito per la prima volta al lettore italiano una geografia completa
e criticamente profonda della sua opera. Negli ultimi dieci anni
Dylan non ha perso nulla della sua autorevolezza, anzi con i suoi
ultimi album si è trovato più di una volta al primo posto nelle classifiche mondiali. La nuova edizione di questo libro, aggiornata e
ampliata con una nuova introduzione e due nuovi capitoli, conferma l'importanza di Bob Dylan nel panorama culturale dei secoli
XX e XXI, e insieme testimonia una fedeltà critica e di pensiero,
una costante riflessione su ciò che lega Dylan alla sua terra e alla
sua cultura. Soprattutto, questo libro è il ritratto di Dylan come
servitore della sua inimitabile voce, magnetica e incandescente,
mitica e metamorfica, che per tanti e in tutto il mondo è stata una
porta aperta sull'America, le sue strade e i suoi popoli, i suoi delitti e i suoi amori, cantati e attraversati in
tutte le forme e tutti gli stili.
PAGINA 24
Pietro Citati
Sogni antichi e moderni
Mondadori
Per i Greci del tempo di Socrate, il sogno è il prodotto - e insieme il
compagno segreto e inseparabile - di un'entità invisibile, racchiusa
dentro ogni essere umano, chiamata "anima" (psyche). L'anima è il
vero io, e Socrate dice che "bisogna prendersi cura di lei più di ogni
altra cosa". E il sogno è la prova che l'anima ha in sé "qualcosa di
divino". Quando il corpo giace nel sonno, l'anima ascolta voci prodigiose, percepisce odori soavi, scorge una luce meravigliosa, e le figure
sacre appaiono maestose e benevole. Per Pietro Citati, la rappresentazione greca del sogno è molto più vasta, libera, mobile e polimorfa
di quella - arida, schematica - degli psicologi moderni. Per fortuna,
negli ultimi due secoli la mente umana è stata salvata dai grandi scrittori, come Proust e Kafka. Con un'attenzione delicatissima ai "segni dell'anima", Citati rintraccia in Chateaubriand, Jane Austen, Balzac, Stendhal le "immagini della morte", l'ombra che accompagna il cammino di ogni uomo. Nella scrittura di Nerval, Flaubert, Hawthorne, Nietzsche scorge l'immagine riflessa
di una zona superiore che domina sia i campi beati e furiosi della Follia, sia quelli aguzzi e lancinanti della
Ragione. E in fondo ai libri di Cechov, Conrad, Virginia Woolf scopre quel "passeggero clandestino" che
sta rinchiuso nel cuore di molti di noi e compie le azioni che non osiamo commettere. Citati è convinto
che la psyche dei Greci, grazie al potere formidabile dei sogni, agisca in tutte le epoche e non solo nella
letteratura.
Luca Malavasi - Emiliano Morreale
Il cinema di Pietro Germi
Edizioni di BN
Omaggio a Pietro Germi, uno dei maestri del
cinema italiano. A rileggere per l'occasione l'opera di Germi in alcuni snodi fondamentali del
cinema italiano del dopo guerra sono studiosi di
almeno tre generazioni diverse, che senza trascurare le poetiche e lo stile dell'autore affrontano
con le metodologie più aggiornate la sua relazione con il contesto dell'epoca. Film ormai classici
come In nome della Legge (1949), Il ferroviere
(1956), Un maledetto imbroglio (1959), Divorzio
all'italiana (1961), Sedotta e abbandonata (1964),
Signore & Signori (1966) assumono così un
nuovo spessore, riletti in prospettive inedite, e
Germi si rivela un regista che ha ancora molte
cose da dirci sul nostro cinema, sul nostro passato e sul nostro presente.
PAGINA 25
J.K.Rowling
Harry Potter e la maledizione dell’erede
Salani
Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e
Jack Thorne, un nuovo spettacolo di Jack Thorne, Harry
Potter e la Maledizione dell’Erede è l'ottava storia della serie
di Harry Potter e la prima a essere rappresentata a teatro. La
premiere mondiale si è tenuta nel West End di Londra il 30
luglio 2016.
È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto
più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia
oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare.
Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di
rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso
dell’eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il
presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l’oscurità proviene da
luoghi inaspettati.
Stefano Benni
La bottiglia magica
Lizard
Pin è figlio di un pescatore di nome Jep e spera di diventare ricco emigrando nel Diladalmar. Alina è rinchiusa nel collegio
high-tech di Villa Hapatia, il suo sogno è fare la scrittrice. Lui ha
un bel nasone e un topo per amico; lei si accompagna a un gatto
(wifi) con un largo sorriso. Vi ricordano qualcuno? I loro destini
si mescolano grazie alla bottiglia magica che Alina ha affidato
all'acqua. È Pin a trovarla e così comincia per entrambi un viaggio di terrore e meraviglia, fatto di incontri rocamboleschi, fughe a perdifiato, prodigiosi capovolgimenti. Pin deve affrontare
rapper e fate muscolose, una traversata con scafisti dalle sembianze di un gatto e una volpe, poi tanti altri amici e nemici. Alina, invece, scappando dalla preside Queen Fascion e dal crudele
cuoco Monsterchef, nei sotterranei della scuola scopre un terribile segreto: qualcuno vuole cancellare ogni forma di diversità e
fantasia. Riusciranno i nostri eroi a incontrarsi e rovesciare un
futuro già scritto?
PAGINA 26
Francesca Marucco
I lupi delle Alpi Marittime
Blu
Dopo circa settant'anni di assenza, nell'ultimo ventennio il lupo è tornato
sulle Alpi, colonizzando il settore delle Marittime al confine tra Piemonte
e Francia. Le analisi genetiche hanno dimostrato che il ritorno è dovuto
alla naturale dispersione dei lupi appenninici, e che il fenomeno è in espansione: dai branchi delle Alpi Occidentali alcuni animali si stanno spostando verso le Alpi Centrali e Orientali, dove ultimamente sono apparsi
anche i primi lupi provenienti da est. Ma quanti sono oggi i lupi sulle Alpi
Marittime, in quali zone sono concentrati, come vivono? E sono pericolosi per l'uomo? Francesca Marucco, studiosa con grande esperienza di lupi,
fa un quadro della situazione, descrivendo caratteristiche e abitudini degli
esemplari rilevati in quest'area chiave. La vita in branco, la territorialità, la dispersione, la scelta delle prede sono aspetti affascinanti del comportamento del lupo, ma il manuale affronta anche le questioni legate
alla convivenza con le altre specie e con l'uomo: quali sono i danni che il lupo può causare alla pastorizia,
come li si può prevenire, qual è il ruolo ecologico del lupo in un ambiente molto antropizzato come quello alpino, quali sono i pericoli maggiori per la conservazione della specie. Non manca una panoramica
sulle tecniche con cui i lupi vengono monitorati, importantissime per conoscere sempre meglio questi
elusivi predatori, tornati a pieno titolo tra la fauna alpina.
Toni Farina
Cicloturismo nella natura in Piemonte
Edizioni del capricorno
Pedalare è bello sempre, ma pedalare in un ambiente gradevole può essere
straordinario. La scelta del luogo "giusto" è determinante, e di luoghi "giusti"
il Piemonte è ancora ben fornito. Montagna, pianura, collina. Fiumi e laghi,
boschi e brughiere. Parchi e riserve naturali. Una gamma di ambienti davvero
notevole: nonostante la forte urbanizzazione, sono ancora molte le zone che
si prestano a essere apprezzate mulinando i pedali. Frammenti di territorio
spesso ignoti ai più, ma accattivanti e ricchi di spunti d'interesse. Dalle pianure del riso al corso del Po e dei suoi affluenti, dal Belbo alle baragge, dalle
colline fossilifere astigiane all'Alto Monferrato, dal Fondo Toce alla pianura
cuneese: 22 itinerari per tutti, in aree selezionate per il loro peculiare valore
ambientale e naturalistico. Percorsi, cartine realizzate ad hoc, lunghezza e difficoltà degli itinerari, varianti, possibilità di combinare treno+bicicletta: tutte le informazioni per un cicloturismo consapevole in Piemonte. Pedalare con lentezza: unire il piacere del viaggiare in bicicletta al privilegio di osservare l'ambiente da un'altra angolazione.
PAGINA 27
Jacopo Pasotti
La scienza in vetta
Codice
Dalla fisica del carving alla nascita delle montagne, dai cristalli più grandi del mondo alle strategie evolutive di piante e animali per resistere al freddo, fino ai suggerimenti su cosa fare (e cosa assolutamente non fare) se si è esposti al gelo. Fenomeni naturali, curiosità scientifiche, miti da sfatare e domande che tutti ci siamo fatti:
quanto a lungo si sopravvive travolti da una valanga? Come fanno i monaci tibetani a giocare a calcio a cinquemila metri d'altezza? Com'è possibile trovare i propri
occhiali da sole su un blocco di ghiaccio quasi nello stesso punto in cui sono stati
abbandonati l'anno prima? Si possono prevedere le valanghe e le frane? Jacopo
Pasotti si arrampica sulle montagne con l'aiuto della scienza, per raccontarle - in
inverno e in estate - ad ogni altitudine, longitudine e latitudine.
Marco Romelli
Monte Bianco classico & plaisir
Ideamontagna
Questo testo propone una scelta di itinerari di livello tecnico "medio",
cioè raggiungibile da chiunque attraverso una preparazione adeguata. Lungo queste vie, la performance sportiva fine a se stessa passa in secondo
piano a favore della completezza dell'esperienza, senza trascurare l'eleganza delle linee e l'armonia dei movimenti che generano. In questo modo,
lungo gli itinerari di arrampicata "plaisir" come sulle vie storiche tracciate
dai pionieri, possiamo immergerci completamente nell'ambiente unico del
Monte Bianco senza che l'ansia per la prestazione o per il rischio prenda il
sopravvento sul sentimento della bellezza del mondo incantato a cui abbiamo accesso.
Diego Vaschetto
Strade e sentieri della Linea Cadorna
Edizioni del Capricorno
Non è mai stata un teatro di guerra, ma è la più imponente opera difensiva della
prima guerra mondiale tutt'ora esistente in Europa. È la Linea Cadorna, costruita
negli anni 1916-17 lungo la frontiera alpina per impedire un'ipotetica invasione
tedesca attraverso la neutrale Svizzera. Dalla Valle d'Aosta alle Orobie, su Alpi e
Prealpi si snoda una serie di fortificazioni poco nota al grande pubblico, eppure
di eccezionale importanza storica e architettonica, in molti casi in ottimo stato di
conservazione, anche un secolo dopo la sua costruzione. Capisaldi fortificati, batterie in caverna, osservatori, oltre 70 km di trincee in muratura e più di 100 postazioni d'artiglieria, servite da 300 km di strade e 400 km di mulattiere. Un complesso di opere tutte da scoprire, in luoghi di alto valore paesaggistico, che questo libro invita a visitare
attraverso un'inedita serie di itinerari, percorribili in gran parte dell'anno. Una guida alle escursioni completa e originale: cartine, livelli di difficoltà, tempi di percorrenza, un imperdibile apparato iconografico
realizzato ad hoc. E, per ogni itinerario, box tematici che offrono al lettore l'opportunità di approfondire
le proprie conoscenze culturali, scientifiche, storiche e architettoniche sulle fortificazioni di montagna.
Un libro per camminare sui sentieri della storia.
PAGINA 28
Sara Andersen
Crescere, che palle!
Becco Giallo
Questo libro è per quelli come noi: ci mostra come si buttano
interi meravigliosi weekend su internet, quanto sia grande il
tormento che si prova quando si tiene per mano un bel ragazzo per strada, come si possa desiderare per tutto il giorno di
tornarsene a casa anche solo per infilare il pigiama, ci interroga
su quale sia il momento preciso della vita in cui finalmente si
diventa grandi. In altre parole, ci fa conoscere tutte le più assurde bestialità della vita dei giovani di oggi.
J.C BartollE.CorbeyranJ.f.Martinez
9/11 attentato alle torri gemelle
Mondadori Comics
Rifugiatosi in Afghanistan, protetto dai Talebani del mullah Omar, Osama bin Laden continua a tessere trame terroristiche contro gli interessi americani in Africa e in Medio-Oriente. Braccato dai servizi segreti di mezzo mondo potrebbe ben poco se su di lui non confluissero gli
interessi più disparati, da quelli dei petrolieri e dei Neoconservatori americani, alla sponsorizzazione dei nuovi regimi islamici da parte
dell'Arabia Saudita. Intanto, nel 1999, vengono reclutati da al-Qaida
una ventina di fondamentalisti islamici. Saranno addestrati per compiere il più devastante attentato terroristico che la storia ricordi. È l'11 Settembre 2001.
Boris Battaglia - Paolo Castaldi
Pugni. Storie di Bxe
Becco Giallo
Lo chiamano ring, lo spazio riservato al combattimento nella boxe. Ma
non è rotondo. È un quadrato. Raccontano che il nome derivi dal cerchio che alle origini veniva tracciato per terra per delimitare lo spazio
dell'incontro. Ma c'è in quel nome un preciso richiamo a qualcosa di
magico, la ricorrente circolarità di cui brillano gli incontri di boxe più
belli. Lo spazio compreso tra le sedici corde della Pyramid Arena di
Memphis, Tennessee, dove l'8 giugno del 2002 Mike Tyson contende
il titolo mondiale a Lennox Lewis è una specie di "strano anello" (del
tipo di quelli di Hofstadter). E un anello non ha né inizio né fine. Appunto: un luogo magico, il luogo dove Mike Tyson, il pugile più cattivo del mondo, incontra tutta la propria storia. E la sua fine...
PAGINA 29
Juan Diaz Canales - Ruben Pellejero
Corto Maltese. Sotto il sole di mezzanotte
Becco Giallo
1915, America del Nord. Il mito della corsa all'oro è solo un ricordo e
all'orizzonte divampano i primi fuochi della Grande guerra. Tra tensioni
razziali e paesaggi mozzafiato, Corto attraversa una terra magica e spietata,
portando con sé un messaggio che il suo amico Jack London vuole far arrivare a un amore della sua giovinezza. In cambio, lo scrittore gli promette
una nuova avventura e un misterioso tesoro.
Hugo Pratt aveva detto che Corto Maltese avrebbe potuto continuare nonostante lui. E 20 anni dopo la sua morte, arriva un capitolo apocrifo del
fumetto capolavoro. L’ha scritto il madrileno Canales (autore di Blacksad,
geniale saga hardboiled con animali antropomorfi), e disegnato il barcellonese Pellejero (suo è il bel Dieter Lumpen).
Corto s’avventura nel nord artico per recare un’ambasciata dell’amico scrittore Jack London a una ragazza che gli scaldò il cuore. Incontra per strada un inuit sanguinario che porta il terrore di Robespierre tra i
ghiacci, ribelli nordirlandesi, prostitute che vogliono emanciparsi e giapponesi che trattano le bianche, un
pugile dal cuore tenero, e frotte di avventurieri, manigoldi, grassatori, indigeni. Romantico e coraggioso,
come ai tempi delle matite di Hugo, il marinaio con gli occhi neri porta a termine la sua avventura Sotto il
sole di mezzanotte.
Con disegni che valgono l’originale e un testo che, nonostante qualche ingenua scivolata, fa sognare.
Pratt non si rivolta nelle tavole.
Marco D’Angelo-Fabrizio Di Nicola
Bruce Springsteen. Spiriti nella notte
Nicola Pesce
Una biografia a fumetti di Bruce Springsteen, il boss della musica rock, una cavalcata attraverso la sua vita, i suoi successi e i suoi momenti bui. La penna di Marco d'Angelo ed il
tratto di Fabrizio di Nicola ci accompagnano in una scorrazzata attraverso le strade del
New Jersey, tra corse automobilistiche e locali fumosi.
Federico Fellini - Milo Manara
Fellini
Panini Comics
Federico Fellini e Milo Manara: al principio degli anni Ottanta, un grande maestro del cinema incontrò per la prima volta un giovane maestro dell'arte del
fumetto. Un momento che segnò l'inizio di uno straordinario sodalizio umano e artistico. Viaggio a Tulum: il film "impossibile" di Fellini diventa una
visionaria parata di stelle, sciamani e musicanti nell'interpretazione di Manara,
qui riproposta con una colorazione inedita. Un viaggio oltre i confini del sogno, che distilla l'immaginario condiviso di due giganti della narrazione.
PAGINA 30
Ferramosca Ilaria - G. Marco de Francisco
Ragazzi di scorta
Becco Giallo
È il 23 maggio del 1992. Alle 17.58 il silenzio delle campagne di Capaci
viene squarciato da un tremendo boato causato dall'esplosione di cinque tonnellate di tritolo piazzate sull'Autostrada A29. Poche ore dopo
due famiglie partono da Brindisi con una manciata di notizie date loro
frettolosamente. Sono quella d'origine del ventinovenne Antonio Montinaro, capo della scorta di Falcone, e dell'agente scelto Rocco Dicillo,
trent'anni appena compiuti. Le famiglie non si conoscono né hanno
informazioni precise su quanto accaduto. In un volo notturno di poche
interminabili ore, i fratelli minori di Antonio e Rocco, Matilde e Michele, ripercorrono i ricordi d'infanzia e adolescenza dei loro cari: il
legame con la propria terra d'origine, gli affetti, la quotidianità, le scelte
che li hanno portati a svolgere il lavoro di agenti di scorta.
Manuele Fior
I giorni della merla
Coconino Press
Dieci racconti. Rapide istantanee, frammenti di vite. Manuele Fior ci
porta in luoghi e tempi diversi, tra i soldati francesi della Prima guerra
mondiale, tra gli immigrati nella Berlino e nella Parigi di oggi, nell'Italia
futura già immaginata nel graphic novel "L'intervista". Dieci ritratti finemente cesellati: piccole storie di genitori e figli, coppie felici e non, artisti in crisi. In ognuna di esse il disegno si fa narrazione, coglie un momento rivelatore, fa emergere sentimenti e desideri, speranze e paure:
tutto ciò che ci rende umani.
Gipi
LMVDM. La mia vita disegnata male
Coconino Press
Gipi ci racconta la sua vita: tra viaggi reali e psichedelici, problemi di
salute e medici feticisti, uno dei più grandi autori di fumetti di sempre si
svela come non aveva mai fatto prima, alternando il bianco e nero al
colore, la quotidianità alla fantasia. Una narrazione tesa ed emozionante,
in bilico tra dramma e comicità: "La mia vita disegnata male" è un'altra
prova della maturità di un grande artista.
PAGINA 31
Franco Giubilei-S.Rossi
Ragazzi di scorta
Odoya
Matite e pennarelli di Andrea Pazienza hanno raccontato in modo ineguagliabile le contorsioni, i drammi e le ridicolaggini di un periodo chiave della
nostra storia recente, quegli anni a cavallo dei Settanta e degli Ottanta in cui
è cambiato tutto, e dalla contestazione generale si è passati rapidamente ai
fasti dell'edonismo reaganiano. Andrea Pazienza lo ha fatto da artista del
fumetto. Questo libro ne descrive formazione, ascesa e cadute agli inferi
lungo una vita breve ma intensissima, interrotta a soli 32 anni dall'eroina
che se lo portò via come avrebbe potuto fare con uno dei suoi personaggi.
Una rockstar del fumetto, come si era definito lui stesso in una storia di
Zanardi, forse non poteva finire altrimenti. Ma la figura di Andrea Pazienza
non è riducibile allo stereotipo dell'artista bello e dannato, e Vita da Paz ne ricostruisce la personalità
complessa attraverso le testimonianze di quanti lo hanno conosciuto da vicino: i compagni d'arme di una
stagione irripetibile del fumetto italiano, da Vincino a Scòzzari a Sparagna; gli amici della scena bolognese, Freak Antoni e Gaznevada in testa; le donne che lo hanno accompagnato, da Betta Pellerano alla vedova Marina Comandini. E poi ci sono i racconti di Sergio Staino, Milo Manara, Gino Castaldo, Renato
De Maria e della "guardia del corpo" Marcello D'Angelo. Questa biografia è anche un viaggio a ritroso
negli ambienti creativi di quei tempi, terreno fertile per esperienze editoriali oggi impensabili, da
"Cannibale" a "Il Male" a "Frigidaire"...
Nazareno Giusti
Ligabue. Il ruggito
Hazard
"Al Matt", "al Tedesch" sono solo due dei molti nomignoli affibbiati
nel corso degli anni ad Antonio Ligabue (1899-1965), il più noto tra i
pittori naïf del Novecento italiano. Disprezzato, schernito, rifiutato,
segnato da una infanzia fatta di miseria, disperazione e abbandono,
dalla malattia e dai tanti ricoveri in manicomio, per anni andò elemosinando un bacio, una carezza: "Non sai quanto bene mi fa", diceva. Divenuto famoso prima come personaggio e poi come artista, non ebbe
casa, né famiglia; viveva all'aperto, dormiva sotto la luna, mangiava
quel che capitava, quando capitava. Quando arrivava in paese, i bambini scappavano e le donne per lui provavano ribrezzo: i vestiti logori, la
barba non fatta e poi, in fronte, le cicatrici che si procurava per disperazione, per somigliare a un'aquila e
poter volare via. Di Ligabue, queste pagine raccontano le sofferenze dell'uomo immerso nel "Mondo piccolo" del "Grande Fiume". Attraverso un gioco di rimandi e citazioni, Nazareno Giusti ricostruisce e immagina la vita del pittore emiliano e i suoi incontri con il suo mentore, il pittore Mazzacurati, ma anche
con i soldati tedeschi, gli uomini di Mussolini e le tigri scappate da chissà quale circo. In una Bassa raffigurata come un ambiente metafisico la sua forma di vita sembra trovare espressione in un grande ruggito
arcaico, disperato e profondo.
PAGINA 32
Igort
Quaderni giapponesi
Coconino Press
Il Giappone era diventato per me lo scrigno dei desideri e soprattutto il paradiso dei disegnatori. Inebriato dalle vecchie stampe giapponesi, mi ero addentrato in quel mondo di segni apparentemente semplici che celavano una
sapienza misteriosa. Avevo convinto me stesso e i miei editor della Kodansha che nella mia vita precedente ero stato giapponese. Loro, cerimoniosi,
mi avevano accolto con un inchino: ‘Noi giapponesi siamo lieti di lavorare
con Lei, che a sua volta, nella vita precedente, è stato giapponese’. Adoravo
quelle persone, ironiche e lievi, ma dedite al lavoro con un rigore che non
avevo mai visto prima. In quel soggiorno il mal di Giappone prese ad avvolgermi, sotto la sembianza di una dolce malinconia. Mi rattristava la bellezza
antica di questa o quella casa di legno e carta di riso, che scorgevo di tanto in tanto nel mio quartiere. Evocava un passato perduto”.
Hugo Pratt-Milo Manara
Indian Summer.Tutto cominciò in un’estate indiana
Panini Comics
Due tra i più grandi maestri del fumetto mondiale, insieme per un'opera
straordinaria. Legati da un rapporto d'amicizia che andava ben oltre le
pagine disegnate, Milo Manara e Hugo Pratt, nel 1983, decidono di raccontare l'America dei coloni del XVII secolo, tra tensioni religiose e
scontro di civiltà. Riconosciuta come una delle migliori storie a fumetti
mai realizzate, "Tutto ricominciò con un'estate indiana" torna in una
nuova edizione completamente ricolorata che esalta il tratto sensuale e
suggestivo del maestro Manara.
Marjane Satrapi
Pollo alle prugne
Rizzoli Lizard
Il cuore del musicista Nasser Ali ha deciso di non battere più. Da quando
sua moglie ha spezzato il suo tar, una sorta di liuto persiano, l'uomo si è dato
otto giorni prima di lasciare questo mondo. Otto giorni per riflettere su quel
che resta della sua vita, delle sue ambizioni e di un suo vecchio amore.
Un'ultima occasione per fare un amaro bilancio dei sogni a cui ha rinunciato
e di quello che la realtà gli ha offerto in cambio. Chiuso nella sua stanza,
Nasser Ali ascolta le storie e gli incoraggiamenti dei suoi figli, della moglie,
di suo fratello e di sua sorella, ma quelle parole non bastano a rimetterlo in
piedi. Neanche i ricordi più profondi e vividi riescono a strapparlo alla dolce
spirale della sua rassegnazione: né le forme procaci di Sophia Loren nell'Oro
di Napoli né il gusto del pollo alle prugne, il suo piatto preferito. Deluso da
tutto e tutti, Nasser Ali si abbandona alla deriva, in un cammino a ritroso nel suo passato, legato a doppio filo a quello di un Paese scosso dalla violenza.