STAR BENE CON LE ERBE

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STAR BENE CON LE ERBE
STAR BENE CON LE ERBE
L'UTILIZZO DELLE PIANTE OFFICINALI PER
SCOPI ALIMENTARI E FITOTERAPEUTICI.
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INDICE
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Difendiamo la natura, la medicina verde è dei semplici, cenni storici dell'erboristeria.
●
Epoca e rituali di raccolta,uso delle principali preparazioni erboristiche.
●
Le erbe per la nostra salute: le immagini, gli usi medicinali, dietetici, gastronomici e cosmetici.
RELATORE ALDO RAVELLINI
ERBORISTA NATUROPATA HEILPRAKTIKER
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DIFENDIAMO LA
NATURA
●
●
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●
LA NATURA SI
DIFENDE DA SE':
Puo' passare da
FORESTA a
DESERTO
Da UMUS a terra
BATTUTA
Da terra COLTIVATA
a PALUDE e
viceversa
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E' L'UOMO che deve esaminare PROSPETTIVE
convenienti da conservare per NON ALTERARE
l'ingranaggio a DANNO dell'aria-suolo-acqua e
INEVITABILMENTE DI SE' STESSO.
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DIFENDIAMO LA NATURA
LA CULTURA DEL PROFITTO → IDEE ERRATE SULLA UTILITA'- NOCIVITA'
DI CERTI ESSERI VIVENTI ( parassiti nelle
colture, vipere ↔ falchetto ... )
NON TENENDO PRESENTE CHE NEL CICLO BIOLOGICO DELLA NATURA.
Ogni ERBA – ANIMALE ha un suo preciso scopo e si autoregolano da loro.
ROTTURA DELLA CATENA TRA:
INSETTI → PIANTE → UMUS → PICCOLI ESSERI VIVENTI → UOMO →NATURA
SALVARE DAL DISASTRO ECOLOGICO:
BOSCHI – PRATI – PATRIMONIO VERDE
con consapevolezza che non è il MASSIMO SUFFICIENTE se l'altra parte del
TERRITORIO viene continuamente VIOLENTATA (cementificazioni, modificazioni del
suolo, inquinamento aria-acqua-suolo, discariche, incendi).
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INFORMAZIONE/CONOSCIENZA CULTURALE, AMBIENTALE,
SCIENTIFICA, PIU' RADICATA (SCUOLE, AMMINISTRAZIONI ...)
●
DISTORSIONE DEL CONCETTO “ NATURALE ” DEI MAS MEDIA
↓
PUBBLICITA'
●
CUSTODIRE L'ECOSISTEMA - BOSCO - PRATO come un bene comune,
conservarlo così come si è formato in milioni di anni.
●
NESSUN DIRITTO DA PARTE NOSTRA DI COMMETTERE ERRORI
ECOLOGICI CHE SARANNO PAGATI DAI NOSTRI FIGLI ↓
GENERAZIONI FUTURE
EQUILIBRIO TRA SUOLO:
PIANTE → RADICI
↓
FLORA E FAUNA
L'UOMO SPESSO LO INFRANGE → es.
con distruzione di BOSCHI,
modificazione del suolo e dei
pendii delle MONTAGNE →
DANNI ALLA FLORA E FAUNA
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↓
MICROORGANISMI CHE VIVONO
● STRADE DI MONTAGNA
● CEMENTIFICAZIONE DEI FIUMI
da torrenti con anse, tipica flora e
fauna, a canali che, oltre a sconvolgere
l' ARMONIA, VELOCIZZANO L'ACQUA
con conseguenze peggiori.
●
RICONCILIAZIONE DOVEROSA TRA UOMO→ANIMALI-PIANTE-AMBIENTE
●
RIFLESSIONE SULLE CONSEGUENZE PRIMA DI OGNI NOSTRO GESTO
VALORE E VITA DEL BOSCO – PRATO
BOSCO FORNITORE DI → LEGNAME ( prodotto primario→mobili,carta,
E OSSIGENO
costruzioni,energia)
→ RADICI-RIZOMI-BULBI-CORTECCE-FOGLIEGEMME-POLLONI-FIORI-FRUTTI-SEMI-FUNGHI
( a scopo alimentare, medicinale, cosmetico)
RACCOLTA EQUILIBRATA che permette all'uomo di utilizzare il BOSCO – PRATO
senza provocarne il consumo, senza alterarne L'EQUILIBRIO BIOLOGICO e
senza distruggere le naturali PROPRIETA' (fisiche,chimiche e biologiche) del
SUOLO da cui dipende il BOSCO – PRATO stesso.
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LA MEDICINA VERDE E' DEI SEMPLICI
VERDE E SALUTE
CITTA' MALATE →
↓
Malattie nervose
Tumori,cancro
Mancanza di verde e
spazio, sofferente di RUMORI
(Perdita della comunicazione personale).
→ Fuga settimanale alla ricerca DELL'AMBIENTE NATURALE, soddisfare
l'esigenza di uscire. (ufficio,fabbrica,appartamento)
RISTABILIRE IL CONTATTO CON LA NATURA
UN AMBIENTE CORRETTAMENTE GESTITO (SENTITO)
E' UN OASI DI serenità
distensione → TEMPRANO LO SPIRITO
bellezza
spazi
PER LA MANCANZA DI AGENTI
INQUINANTI ATMOSFERICI → Aria pulita, migliore ossigenazione, migliori
condizioni fisiche generali .
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LA MEDICINA VERDE
↓
popolare → dei semplici
(piante officinali)
Utilizzo preminente fino dall'antichità di → elementi naturali
piante officinali
elementi minerali
RICETTARI – ANTICHI TRATTATI MEDICI → I rimedi prepararti per
ogni tipo di MALATTIA traggono i loro elementi dal mondo circostante
diversificandosi nelle preparazioni a seconda dei TIPI DI PIANTE
OFFICINALI che si SVILUPPANO nei diversi AMBIENTI.
CAMPAGNE → tradizione ERBORISTICA con RITUALI ( SIA DI
RACCOLTA CHE DI UTILIZZO) tramandati da generazioni in
generazioni, accanto a caratteristici personaggi che conoscevano tutti
i SEGRETI per la preparazione di INFUSI E DECOTTI, alle vecchie
ERBORISTERIE piene di fascino ed aromi, oggi diventate nuove
ERBORISTERIE e MODERNE FARMACIE.
RECUPERO → RITORNO → AVANZAMENTO
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LA MEDICINA VERDE E'
DEI SEMPLICI
LA COESISTENZA del ricorso alla MEDICINA VERDE sia da parte di quanti vi si
indirizzano per antica consuetudine con una FIDUCIA E UNA CONOSCIENZA
EMPIRICA
DELLE PIANTE OFFICINALI, sia da parte di chi, INSODDISFATTO della realtà della
MEDICINA UFFICIALE a base di pillole, cercano un' alternativa con un ritorno ai metodi
antichi.
RITORNO AL PASSATO → FUGA DAL PRESENTE CHE NON CI SODDISFA
(a livello psicologico).
LEGAMI ANTICHI TRA UOMO
E MONDO VEGETALE
↓
- Sia il bambino che l'adulto in condizioni di EQUILIBRIO e di SERENITA' disegnano
prati, fiori e alberi vigorosi e forzuti.
- Mentre il bambino triste e l'adulto frustrato tracciano paesaggi vuoti, cancelli, steccati e
non più alberi.
Il grande interesse rivolto oggi alla MEDICINA DELLE PIANTE OFFICINALI (dei semplici)
non è un fatto isolato, ma uno degli aspetti del generale interesse per le MEDICINE
NATURALI.TESTIMONIANDO l'accresciuto desiderio di un ritorno alle ORIGINI quando
la NATURA era la sola FARMACIA e L'UOMO trovava nell' AMBIENTE GLI ELEMENTI
per soddisfare tutte le esigenze, IN ARMONIA CON IL SUO MONDO CULTURALE E
SPIRITUALE.
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CENNI STORICI
DELL'ERBORISTERIA
Alleanza tra uomo ed erbe
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ALLEANZA TRA UOMO E PIANTE :
→l'UOMO PRIMITIVO fu il primo “SCOPRITORE” del
beneficio, cercando un RIMEDIO al MALE in modo
ISTINTIVO, che RIPETUTO portò a dare dei RISULTATI.
↓
↓
(casuale)
(costanti)
→fu il primo SPERIMENTATORE e INIZIATORE
della “ERBORISTERIA / FITOTERAPIA”.
In seguito : l' ISTINTO, l'ESPERIENZA QUOTIDIANA, l'OSSERVAZIONE
INTELLIGENTE degli ANIMALI, portarono ad UTILIZZARE le PIANTE
OFFICINALI a scopo SALUTARE.
Questa pratica si perfezionò EMPIRICAMENTE per migliaia di anni, in ogni popolo, in
ogni CULTURA differenziandosi fra loro ed andando ad ARRICCHIRE e
FORMARE il “bagaglio” della MEDICINA (VERDE) POPOLARE o DEI SEMPLICI.
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CENNI STORICI
DELL'ERBORISTERIA
Alleanza tra uomo ed erbe
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DUEMILA ANNI PRIMA DI CRISTO :
→ le PIANTE OFFICINALI erano già trattate nei PAPIRI EGIZI,
→ nell' ILIADE parlando di Elena, OMERO citava testualmente:
“Farmaci insigni possedeva
salubri e mortali
che produceva la feconda terra d' Egitto”.
→ CENTAURO CHIRONE insegnò ad ACHILLE come curare
le persone con un ERBA OFFICINALE , da qui il botanico
LINNEO le diede il nome Achillea.
Lo stesso CENTAURO CHIRONE quando fu ferito da
ERCOLE si medicò con una PIANTA OFFICINALE che da lui
prese il nome Centaurea.
→ nell' epoca di ABRAMO in Gerusalemme già esistevano
“ERBORISTI” che vendevano per strada RIMEDI per varie
malattie.
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BABILONESI → flora eccezionale e conoscenza di migliaia di piante officinali.
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FENICI → Abili navigatori dedicavano parte delle loro spedizioni alla ricerca di erbe
medicamentose.
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GRECI E ROMANI → Esperti nell'utilizzo delle piante officinali.
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ARISTOTELE (FILOSOFO) → introduce il metodo della FARMACOLOGIA basata
sui risultati dei suoi esperimenti.
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ALESSANDRO MAGNO ( discepolo di ARISTOTELE) → Continuò gli
insegnamenti e catalogò le nuove piante officinali e le OSSERVAZIONI sul loro
impiego (nei territori da lui conquistati). Fondò in EGITTO la città di ALESSANDRIA
dove i medici che curavano con le piante officinali raggiunsero una grande fama.
(EROFILO_CRISIPPO_ERASISTRATO).
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ARISTOTELE→ Imparò a curare le ferite osservando le capre al gregge.
Questi animali strofinavano le parti contuse contro il DITTAMO un erba ad
azione ASTRINGENTE.
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GENZIO→ Ré di ILLIRIA diede il suo nome alla GENZIANA
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NICOMEDE→ Ré di BITINIO studioso di veleni vegetali
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ARTEMISIA→ Regina di CARIA celebre per i suoi studi BOTANICI diede il
suo nome all' ARTEMISIA VULGARIS.
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CLEOPATRA → Regina d' EGITTO scrisse un trattato di COSMETICA basato
sull' utilizzo delle PIANTE OFFICINALI.
CATONE→
CATONE Studioso ROMANO fu il primo che si occupò dei VINI MEDICINALI a
base di erbe.
VIRGILIO/ORAZIO/CATULLO/LUCILLO→
VIRGILIO/ORAZIO/CATULLO/LUCILLO classici latini citano molte volte le
proprietà curative delle ERBE MEDICINALI.
PLINIO → Descrive circa 1000 PIANTE OFFICINALI con le loro azioni
FARMACOLOGICHE. Alcune sue intuizioni di 1700 anni fa,vengono oggi
confermate.
GALENO → medico famoso nel periodo CLASSICO, possedeva una perfetta
conoscenza delle PIANTE OFFICINALI, iniziò ad occuparsi della loro
SOFISTICAZIONE e FRODE COMMERCIALE... Ha lasciato un RICCO
RICETTARIO pieno di descrizioni MEDICHE.
MEDIOEVO → Periodo interessante per la FARMACOLOGIA delle PIANTE
OFFICINALI durante il quale nasce la SCUOLA MEDICA SALERNITANA fondata dai
BENEDETTINI
MONACI e MONASTERI→ crearono dei veri e propri centri di ERBORISTERIA dove
raccoglievano, coltivavano e selezionavano PIANTE OFFICINALI.
Essi iniziarono ad usare le prime estrazioni e concentrazioni (DECOTTI_MOSTI IN
FERMENTAZIONE).Da ricordare il monaco circense ARNALDO da VILLANOVA
MEDICO_ALCHIMISTA_BOTANICO.
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RINASCIMENTO→
RINASCIMENTO Arrivarono i primi ERBARI con IMMAGINI che illustravano i
diversi
tipi di PIANTE OFFICINALI facilitandone la RICERCA .
Nel 1545 sorse a Padova il PRIMO ORTO BOTANICO destinato a studi e
ricerche, messo a disposizione di maestri e alunni. In seguito a PARIGI, presso
la SORBONA , le PIANTE OFFICINALI furono inserite nei CORSI DI STUDIO
(RICONOSCIMENTO ED USO) che i nuovi medici dovevano sostenere .
PARACELSO→
PARACELSO Medico. Sosteneva che non può esistere MEDICINA senza una
precisa conoscenza dei FARMACI NATURALI.
XVIII SECOLO→
SECOLO Vennero introdotte nuove PIANTE OFFICINALI in TERAPIA
provenienti da diversi CONTINENTI (ASIA-AMERICA).Si svilupparono nuove e
più precise tecniche di estrazione dei PRINCIPI ATTIVI che vengono ancora oggi
utilizzate in FARMACOLOGIA_COSMESI_ALIMENTAZIONE_GASTRONOMIA.
NEL XIX SECOLO → Nascono importanti PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE per
BOTANICI,_ FARMACISTI_ MEDICI_ ERBORISTI_ a cura di
MATTIOLI_CESALPINO_MALPIGHI ed altri, che oggi sono BASI importanti della
MODERNA FITOTERAPIA.
NEGLI ANNI 1900-1950 →abbiamo assistito a un periodo di STASI per le PIANTE
OFFICINALI e in genere per tutte quelle forme di auto cura che derivano dalla
medicina popolare. Ciò è dovuto a diversi fattori: AVANZAMENTO
TECNOLOGICO, SUCCESSO FARMACOLOGICO DEI MEDICAMENTI DI SINTESI,
ALLONTANAMENTO DALLE CAMPAGNE, CAMBIAMENTO DEI TEMPI, DEI RITMI
E MODI E STILI DI VITA. (sempre più veloci,stressanti,caotici).
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Dal 1950 ad oggi → Alla luce dei DISASTRI ECOLOGICO/AMBIENTALI,dei
MUTAMENTI DEL CLIMA ed all'avanzare su tutti i fronti
DELL'INQUINAMENTO AMBIENTALE, PSICHICO/ FISICO, si
è sviluppata una sorta di COSCIENZA CRITICA che ha portato
ad un inevitabile RITORNO ALLA NATURA, perché lontano
da ESSA l'uomo faceva e fa la sua ROVINA.
Avviene un ritorno alle PIANTE OFFICINALI con :
→ CRITERIO E CONSAPEVOLEZZA chiara ed obiettiva sulla loro
utilità e possibilità d'utilizzo.
→Con l'apporto della RICERCA BIOLOGICA_CHIMICA_TERAPEUTICA
→ e L'apporto della medicina VERDE POPOLARE, CONSERVANDO le tradizioni
PRATICHE E FILOSOFICHE sulle PIANTE OFFICINALI.
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EPOCA E RITUALI DI
RACCOLTA
La LINFA e gli UMORI che circolano all'interno delle piante sono sottoposte a dei ritmi
regolati dal succedersi delle stagioni.
Subiscono VARIAZIONI sensibili lungo l'arco della giornata.
Le PARTI AEREE dei vegetali sono più ricche di SUCCHI al mattino mentre le RADICI lo
sono la sera.
- TEMPO BALSAMICO → momento in cui la pianta, la parte più usata a scopo
TERAPEUTICO è più ricca di PRINCIPI ATTIVI.
- FOGLIE – FIORI – FRUTTI → Tempo migliore per la raccolta al MATTINO
quando il
- RADICI → Al tramonto.
sole ha asciugato la rugiada.
- PARTI AEREE → All'inizio della FIORITURA, intorno al 21 GIUGNO
( Solstizio d'estate, festa di S. GIOVANNI, coincide,
secondo l'antica tradizione con l'inizio della raccolta).
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INDICAZIONI GENERALI DI
RACCOLTA
●
GEMME → Si raccolgono in inverno, quando sta per iniziare la nuova vegetazione.
●
FOGLIE → Devono essere completamente aperte, relativamente giovani (questo
periodo coincide spesso con l'inizio della fioritura).
●
FIORI – SOMMITA' FIORITE → Si colgono non ancora ancora
completamente
●
sbocciati.
SEMI → Quando hanno raggiunto la completa maturazione (cadono
spontaneamente
dagli alberi).
●
CORTECCIA → Per la ricchezza di linfa, si raccoglie in primavera.
●
RADICI – TUBERI -RIZOMI – BULBI → A termine della stagione vegetativa
o
●
FRUTTI → Carnosi → a maturità iniziata
durante l'inverno.
Secchi → a maturità completa ( prima della loro apertura).
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RITUALI DI RACCOLTA
Nei tempi remoti dove incerte erano le
DISTINZIONI TRA FITOTERAPIA
MAGIA
RELIGIONE
la raccolta era sottoposta a precisi RITUALI perché le PIANTE OFFICINALI
manifestassero i loro poteri.
VISCHIO → I DRUIDI ne effettuavano la raccolta secondo PLINIO, invocando la pianta
con il suo nome (che significa RISANATRICE di tutti i mali).
I sacerdoti preparavano intorno alla QUERCIA portatrice di vischio l'altare per il sacrificio
e legavano all'albero due tori bianchi. Il sacerdote vestiva di candido lino, tagliava il
VISCHIO con un falcetto d'oro e lo raccoglieva in bianco lino. A fine raccolto si
immolavano i due tori pregando affinché la divinità propizi il destino di coloro che
assumevano il rimedio.
VALERIANA → Da un vecchio manoscritto del '500:
“Raccolta al levare del sole, nel settimo giorno del periodo lunare recitando questa
preghiera con la pianta tra le mani”:
“ In nome del Padre ti ho cercata
in nome del Figlio ti ho trovata
in nome dello Spirito Santo mi unisco a te
in nome della Trinità ti raccolgo”
in questo modo la pianta avrebbe acquisito maggiore potere terapeutico.
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Le norme maggiori che ritroviamo nei RITUALI DI RACCOLTA:
- Il divieto di usare attrezzi di ferro
- La necessità di purificarsi prima del raccolto
- L'uso della mano sinistra (considerata propizia)
- L'importanza di addobbarsi con vesti candide
- L'indicazione dei giorni per “andar per erbe”
L'impiego delle PIANTE OFFICINALI era spesso accompagnato da
FORMULE e da atteggiamenti rituali per creare quel legame
SPIRITUALE ed EMOTIVO tra preparato ed ammalato, che ne avrebbe
propiziato gli effetti
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VANTAGGI NELL'USO
DELLE PIANTE OFFICINALI
●
1° AFFINITA' delle sostanze vegetali con il corpo
●
2°MINIMI EFFETTI SECONDARI
●
3° BIODISPONIBILITA' di tutti i principi attivi
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●
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PIANTA FRESCA → migliore utilizzo di tutti i componenti ORGANICI ed
ENERGETICI.
●Difficoltà di CONSERVAZIONE
● Intervento con SOLVENTI per estrarre e conservare i principi
attivi
Lavorazione entro le VENTIQUATTRO ORE
Più piante da usare per la presenza di acqua.
PIANTA SECCA → perdita e variazione dei PRINCIPI ATTIVI
● ottima conservazione
●concentrazione dei PRICIPI ATTIVI per perdita di acqua
● meno pianta da usare per la concentrazione dei principi attivi
● intervento con solventi
● ottimo utilizzo di pianta micronizzata
Se da una parte l' ESTRAZIONE concentra e stabilizza il PRINCIPIO
ATTIVO,dall'altra modifica la STRUTTURA ORIGINARIA della pianta.
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●
LE PRINCIPALI PREPARAZIONI
ERBORISTICHE
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Le principali preparazioni erboristiche non sono casuali ma SCIENTIFICAMENTE
dimostrate dalle semplici alle più complesse sono sempre presenti PERCENTUALI di
PRINCIPI ATTIVI.( codificate dai testi ufficiali - LE FARMACOPEE )
PREPARAZIONI ED USI:
Recipienti adatti alle preparazioni →
(A forma alta con coperchio)
(colino a maglie strette)
(pezzuola di tela)
• vetro da fuoco
• acciaio smaltato
• porcellana
INFUSIONE → ( Pianta fresca o secca,foglie,fiori,gemme)
Ponendo il prodotto tagliato o contuso in un recipiente su cui si
verserà acqua bollente, si lascia riposare da 10 a 20 minuti, si filtra
e si spreme il residuo - UTILIZZO ENTRO 24 ORE.
●
DECOZIONE → (Pianta fresca o secca,corteccia,radici,semi,parti legnose e dure)
Le dosi indicate di piante si versano in un recipiente con acqua
fredda, poi si portano ad ebollizione e si lasciano bollire per il tempo
indicato – DA 3 A 5 MINUTI.
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●
MACERAZIONE →
●
IDROLITO → Pianta + acqua (5-10-20%)
●
ALCOLATURO (PIANTA FRESCA) → Pianta + alcool (rapporto E/D=1:1)
●
TINTURA (PIANTA SECCA) → Pianta + alcool (10-20%)
●
TINTURA MADRE (PIANTA FRESCA) → Pianta + alcool E/D=10:1 (10% sul
( A FREDDO O A CALDO)
Pianta fresca o secca
• Consente di trasmettere i principi attivi delle erbe al
liquido. • Si pone la droga stabilita tagliata o
polverizzata in un recipiente e si versa il solvente
stabilito.
secco)
●
ESTRATTO FLUIDO (PIANTA SECCA) → Pianta + alcool (rapporto E/D=1:1)
●
MACERATO GLICERINATO (PIANTA FRESCA) → Pianta + alcool + glicerina
( GEMME E GIOVANI GETTI) (rapporto E/D=20:1)
●
ENOLITO (PIANTA SECCA O FRESCA) →Pianta + vino di tipo bianco o rosso di
buona gradazione alcolica (marsala –
vermut – porto)(dal 10 al 20%)
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OLEOLITO (PIANTA SECCA O FRESCA ↔(separare l'acqua) → Pianta + olio di
prima spremitura a freddo. (oliva –
mandorle – soia – arachide – germe di
grano – sesamo – ravizzone)
(dal 20 al 30%)
ACETEOLITO (PIANTA SECCA O FRESCA) → Pianta + aceto di mele o vino
genuino (dal 20 al 30%)
ESTARATTO GLICOLICO (PIANTA SECCA O FRESCA) → Pianta + glicole
propilenico
(dal 30 al 100%)
POLVERE MICRONIZZATA (PIANTA SECCA) → Micronizzazione della parte di
pianta. Ottimo utilizzo della pianta
medicinale in toto.
ESTRATTO SECCO (POLVERE) → Concentrazione degli estratti fluidi fino
all'evaporizzazione dei liquidi
ESTRATTO MOLLE (PIANTA SECCA) → Ricavati a caldo per concentrazione
del
preparato
OLIO ESSENZIALE (PIANTA FRESCA O SECCA) → Ricavati per distillazione in
corrente al vapore delle parti di
piante medicinali
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BARDANA
(Arctium lappa L. - Asteraceae)
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La Bardana è una pianta erbacea biennale che
può raggiungere anche l' altezza di 2mt. Una
sua caratteristica è la grossa radice a fittone,
spesso divaricata che la fissa al suolo. I fiori
rossi porpora sono riuniti in capolini provvisti
di squame uncinate che in maturazione,
attaccandosi ai peli animali, favoriscono il
trasporto dei capolini fruttiferi. Il nome
“arctos”, orso, si riferisce all' aspetto irsuto e
“lappa”, afferrare, sottolinea come gli aculei
dei frutti si attacchino ad ogni cosa.
STORIA: :la radice di bardana avrebbe guarito
Enrico III dalla sifilide. Hill (1755) la esalta nel
trattamento della gotta. Savini (1918) ne
dimostra l' attività diuretica ed antiartritica.
Piotrowski (1935) ne evidenzia l' azione
ipoglicemizzante. Nella tradizione popolare le
foglie fresche e soprattutto la radice di
bardana, vengono usate per via topica nel
trattamento dei foruncoli, crosta lattea, caduta
dei capelli, eczema, ulcere e punture di insetti.
BARDANA
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LA DROGA: Le radici, le foglie.
PROPRIETA': diuretiche, diaforetiche,
depurative,
ipoglicemizzanti,antiforuncolose,
antiacneiche,antiseborroiche,
antisettiche.
INDICAZIONI: Questa pianta umilissima
assomma in sé delle virtù molto
interessanti. Autori moderni ne hanno
verificato l' azione diuretica e depurativa
generale, l' azione stimolante sul fegato
e sulla cistifellea,la proprietà di diminuire
lo zucchero nel sangue (può essere
prescritto, sotto controllo, come
coadiuvante per persone diabetiche).
Nota è l' applicazione contro acne e
foruncoli ed è dotata di proprietà
antisettiche su batteri che allignano la
pelle.
USO ESTERNO: Le radici si utilizzano
per acne, foruncoli, eczema e varici. Le
foglie fresche in succo per capelli grassi.
CALENDULA
( Calendula officinalis – Asteracee )
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LA DROGA: I capolini, le sommità fiorite e
le foglie.
PROPRIETA': La Calendula possiede
un'azione generale coleretica,
emmenagoga, antidismenorroica.
Localmente è molto valida come
antiinfiammatoria, antisettica e cicatrizzante.
E' inoltre decongestionante, lenitiva ed
idratante.
INDICAZIONI: Per uso interno contro
amenorrea, irregolarità mestruale,
dismenorrea. Utilizzata per le patologie
epatiche e delle vie biliari.
DOVE SI TROVA: E' presente in tutta Italia
dalla zona mediterranea a quella
submontana; Cresce nei campi, nei prati,
nei giardini, nei luoghi ghiaiosi e ruderali.
CALENDULA
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USO ESTERNO: La Calendula viene valida
per le contusioni e per pelli arrossate e
infiammate. Tradizionalmente viene usata
per ammorbidire calli e contro geloni.
USO COSMETICO: Una manciata di fiori
infusi nell'acqua molto calda del bagno
(oppure in decotto) esercita in effetto
decongestinante, addolcente, idratante. Le
mani screpolate traggono giovamento
dall'immersione, per 10 minuti, nel decotto.
USO ALIMENTARE: Per uso alimentare si
utilizzano i fiori, perchè le foglie sono
particolarmente amare, difficilmente
palatabili. Per il sapore amarognolo, i fiori
venivano a volte utilizzati in sostituzione allo
zafferano. Sono ottimi in minestre, zuppe o
in accompagnamento del pesce. I bocci di
fiori di Calendula si possono usare come i
capperi anche se non raggiungono
l'intensità del sapore che li caratterizza,
oppure vengono usati freschi o essiccati per
aromatizzare salse e condimenti.
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EQUISETO o CODA
CAVALLINA
(Equisetum arvense - Equisetaceae)
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STORIA: Nel XVI secolo sono già note le
proprietà diuretiche, astringenti e
mineralizzanti della pianta. Tragus (1552) la
prescrive nelle ematurie e
Tabernaemontanus (1588) scopre i suoi
benefici mescolandolo al cibo dei malati di
TBC.
LA DROGA: I fusti sterili.
PROPRIETA': Molto ricco di sali minerali
soprattutto silicio e potassio, svolge
un'attività rimineralizzante generale,
diuretica, antisettica e capillaroprotettiva.
INDICAZIONI: Demineralizzazione (
astenia, rachitismo, rallentato
consolidamento di fratture); cistiti e
cistopieliti; diatesi uratica e calcolosi renale;
enuresi notturna; anemie ipocromiche
sideropeniche e da insufficienza renale;
diatesi emorragica ( epitassi, emottisi,
meno-metroraggie, emorroidi).
EQUISETO O CODA
CAVALLINA
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DOVE SI TROVA: E' una pianta che
preferisce i luoghi freschi e umidi; cresce in
tutta Italia dalla regione mediterranea fino a
quella subalpina; è facile trovarla lungo i
fiumi, nei greti dei torrenti e in tutti i luoghi
erbosi ricchi d'acqua.
USO ESTERNO: Per detergere ferite,
fermare le emorragie nasali, lenire le pelli
irritate, il bruciore di gola e le infiammazioni
emorroidali.
USO COSMETICO: Una manciata di droga
nell'acqua calda del bagno è utile per le pelli
rilassate e rugose.
USO ALIMENTARE: I germogli si
consumano come gli asparagi.
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IPERICO
( Hypericum perforatum - Guttiferae)
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L'IPERICO e' una pianta spontanea
erbacea che si riconosce alla piena fioritura
per il suo colore giallo intenso che ravviva il
paesaggio. Nell'antichità si usava per fare
corone agli dei venerati, la si raccoglieva il
giorno di San Giovanni (24 giugno) a
mezzogiorno,piochè secondo la tradizione
della medicina popolare erboristica solo
allora la pianta mostrava la sua massima
efficacia. Si attribuivano alla pianta poteri
esoterici contro le streghe e la negatività,
per calmare e rasserenare gli animi inquieti
( erba scacciadiavoli).
LA DROGA: Le sommità fiorite.
PROPRIETA: Aromatizzanti, digestive,
antispasmodiche, sedative, antidepressive
ipotensive, astringenti, antinfiammatorie,
cicatrizzanti.
INDICAZIONI: Distonie neurovegetative con
ansia ed angoscia, depressioni, nevralgie,
dismenorrea, gastrite, ulcera allo stomaco,
coliti, infiammazioni delle vie urinarie.
IPERICO
( Hypericum perforatum)
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DOVE SI TROVA: Cresce dal mare alla
zona alpina nei luoghi secchi, nelle radure
dei boschi, al bordo delle strade.
USO ESTERNO: Come cicatrizzante e
antinfiammatorio su ferite, piaghe ed ustioni.
Nel settore cosmetico si usa come
protettore dai raggi solari, astringente per
pelli arrossate e delicate, tonificante per pelli
stanche.
USO ALIMENTARE: E' una pianta
aromatica. Si utilizza per fare i liquori e
salse marinate. Colorante vegetale. Una
punta di coltello di polvere ad ogni pasto
riduce la pesantezza e l'acidità di stomaco.
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LUPPOLO
( Humulus lupulus - Cannabinacee)
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LA DROGA: Le infiorescenze femminili.
PROPRIETA': Aromatizzanti, amarotoniche, sedative della sfera nervosa e
sessuale. Si attribuiscono ai coni del
Luppolo delle proprietà estrogene: la
lupolina è stata preconizzata come sedativo
e anafrodisiaco.
INDICAZIONI: Viene utilizzato per conciliare
il sonno, alleviare gli stati ansiosi,
normalizzare i processi digestivi. La
tradizione popolare consiglia di far dormire
su di un guanciale imbottito di coni di
luppolo, coloro che soffrono di insonnia ed
enuresi notturna.
DOVE SI TROVA: Cresce dalla zona
mediterranea a quella submontana
preferibilmente nel nord Italia; si trova nelle
sipei, lungo i fossi e nei luoghi incolti.
LUPPOLO
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USO ESTERNO: Applicazioni esterne di
infiorescenze calmano dolori nevralgici,
reumatici ed artritici.
USO COSMETICO: In cosmetica il Luppolo
viene impiegato per rivitalizzare e ridare
turgore e luminosità alle pelli senescenti,
rugose e rilassate.
USO ALIMENTARE: Il Luppolo è
soprattutto noto nell'industria della birra, alla
quale conferisce l'inconfondibile aroma
amaro e di cui aiuta la conservazione. Per
le stesse caratteristiche è anche usato
talvolta in liquori amari e digestivi. I giovani
germogli cucinati come gli asparagi, hanno
un potere depurativo.
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MALVA
( Malva silvestris – Malvaceae )
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LA DROGA: Le foglie e i fiori.
PROPRIETA': Emollienti, lenitive,
antinfiammatorie, leggermente lassative,
espettoranti.
INDICAZIONI: Per uso interno i preparati di
Malva silvestre sono emollienti della bocca,
della gola, espettoranti nel caso di bronchiti
e catarri ostinati, antinfiammatori, regolatori
e antispasmodici dell'intestino; per la loro
azione sicura e dolce, sono particolarmente
adatti al delicato organismo di anziani e
bambini
DOVE SI TROVA: E' comune dalla zona
mediterranea a quella submontana; si
rinviene frequentemente nei luoghi erbosi,
nei ruderi, lungo le strade e nei campi
abbandonati.
MALVA
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USO ESTERNO: L'applicazione più comune
è quella in gargarismi e sciacqui, utili nelle
stomatiti, afte, ascessi dentari, e in clisteri,
usati per costipazioni e infiammazioni
intestinali.
USO COSMETICO: Bagni emollienti e
idratanti si ottengono aggiungendo all'acqua
decotti di fiori e foglie. Le radici di Malva
silvestre sono reputate leggermente
analgesiche e risolventi di foruncoli e
paterecci; inoltre si strofinano
tradizionalmente sulle gengive per pulire i
denti.
USO ALIMENTARE: La Malva è
un'eccellente pianta alimentare. Il sapore
leggermente dolciastro la rende verdura
gradevolissima per confezionare risotti
rinfrescanti. Mescolare alle verdure qualche
foglia di Malva sminuzzata, arricchisce
quest'ultime di proprietà salutari. Ottimo
sarebbe pranzare accompagnando le
pietanze con tè di Malva, tutto l'organismo
ne trarrebbe grande giovamento.
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MELISSA
( Melissa officinalis – labiatae )
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LA DROGA: Le foglie e le sommità fiorite.
PROPRIETA': La Melissa soprattutto se
fresca ha dimostrato di possedere attività
antivirali ( herpes-virus) attribuito ai
polifenoli ed ad alcuni componenti presenti
nell'olio essenziale. Le proprietà
antispasmodiche e sedative attribuitele sono
state confermate e contemporaneamente si
sono rilevate attività antistaminiche.
Possiede inoltre proprietà aromatizzanti,
digestive, coleretiche, emmenagoghe.
INDICAZIONI: Come spasmolitica nei dolori
gastrointestinali, nelle dispepsie, come
antiemetico e nelle sindromi premestruali e
mestruali. Come sedativo e tranquillante
nelle insonnie, le cefalee e le tachicardie.
Nell'herpes simplex come preventivo e
risolutivo.
DOVE SI TROVA: Cresce dalla zona
mediterranea a quella montana di tutta
Italia, nei boschi e nei luoghi freschi e
ombrosi.
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MELISSA
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USO ESTERNO: Ha proprietà
cicatrizzanti e antimicrobiche. Mediante
frizioni è usata per sedare dolori
reumatici e nevralgici.
USO COSMETICO: in molti tonici cutanei
analcolici o leggermente alcoolici.
L'acqua distillata di melissa è spesso
impiegata quale stimolante leggero e
tonificante della pelle, come tocco
terminale per trattamenti estetici.
USO ALIMENTARE: La Melissa entra,
come componente aromatico, in insalate,
bibite, liquori,condimenti di carne e
pesce, ma la sua fama deriva dall'essere
stata in auge, fino a poco tempo fa, come
componente dell'acqua di Melissa dei
Carmelitani che veniva usata per le più
svariate forme nervose quali epilessia,
l'isterismo, gli svenimenti. Le sue foglie
conferiscono alle frittate un sapore
particolare; grazie al suo particolare
gusto di limone ottima nel tè verde o alla
menta. Aggiunta a marmellate di mele,
pere ed uva.
NOCE
( Junglans regia – Junglandaceae )
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LA STORIA: Dioscoride intuì l'azione
dell'olio di Noce nella Tenia (Parassita
intestinale). Nel medioevo il frutto (Geriglio
bilobato), simile all'encefalo, secondo la
“similitudine delle signature” ne suggerì
l'impiego nella cefalea. Negli ultimi secoli le
foglie ed il mallo venivano usati come “elisir
della giovinezza” per la marcata attività
depurativa ed eudermica.
LA DROGA: Le gemme, le foglie, il mallo.
PROPRIETA': Antidiabetico, astringente,
depurativo, antisettico, antinfiammatorio,
antiscrofolose, amaro-tonico.
INDICAZIONI: Diabete, linfatismo, diarrea,
leucorrea (uso esterno), acne, dermatiti,
psoriasi.
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NOCE
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DOVE SI TROVA: E' un albero fruttifero,
maestoso con corteccia grigia e liscia e
tronco che si divide in grossi rami tortuosi.
Coltivato in tutta Europa per il suo legno
pregiato e i suoi frutti.
USO ESTERNO: Lavande vaginali, sciacqui
e toccamenti contro i geloni, nella
congiuntivite e per lavare le ulcerazioni.
Come collutorio gengivale e per le pelli
grasse e acneiche. Il mallo è un valido ed
efficiente coadiuvante dell'abbronzatura e
per scurire i capelli per la presenza di
JUGLONE.
USO ALIMENTARE: La Noce è un piccolo
gioiello della natura, una bontà ricca di
preziose sostanze benefiche. Sono presenti
alte concentrazioni di acidi grassi OMEGA 3
, di vitamina E e di arginina che lo rendono
un alimento unico ed energetico per il
nostro benessere, per prevenire le malattie
cardiovascolari. Il mallo in particolare è
anche noto per il gradevole liquore
aromatico e digestivo (nocino) che se ne
può ottenere.
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ORTICA BIANCA O LAMIO
( Lamium album – Labiatae )
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L' ORTICA o LAMIO BIANCO è una pianta
erbacea perenne e spontanea, frequente
nei luoghi incolti, tra siepi, ruderi e macerie.
Non va confuso con la comune ortica, in
quanto non è irritante. Il Lamio è noto fin
dall'antichità per le sue proprietà astringenti
e per la polarità d'azione a livello delle
pelvi.Nel secolo xvi viene utilizzato nella
leucorrea e nelle menometrorragie.
LA DROGA: La porzione aerea della pianta.
PROPRIETA': Urticanti, dietetiche,
diuretiche, depurative, antiinfiammatorie
intestinali, normalizzanti del cuoio capelluto.
INDICAZIONI: Stati infiammatori delle vie
urinarie e dei genitali: uretriti, cistiti,
annessiti, orchiti, prostatiti. Dismenorrea,
meno-metrorragie, enterite, dissenteria,
emorroidi, varici.
ORTICA
( Urtica urens )
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DOVE SI TROVA: Cresce in tutta Italia dal
mare alle zone alpine nei luoghi ricchi di
sostanze azotate; si rinviene presso le case,
lungo le siepi e qua e là nei boschi.
USO ESTERNO: I decotti di ortica si
utilizzano, mediante frizioni, per il cuoio
capelluto grasso e contro la forfora. Nei
tempi anitichi si fustigavano con le ortiche
alcune parti malate del corpo per stimolarne
reazioni benefiche.Una breve cottura basta
a neutralizzare l'effetto urticante delle foglie
rendendole innoque e disponibili per più
valide utilizzazioni.
USO ALIMENTARE: Le foglie giovani,
lessate, si consumano come gli spinaci.
Sono ottime in zuppe, minestre, risotti e
frittate.
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PIANTAGGINE
( Plantago maior - Plantaginaceae)
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LA DROGA: Le foglie e i semi.
PROPRIETA': Rinfrescanti, depurative,
diuretiche, astringenti, antinfiammatorie,
emollienti.
INDICAZIONI: Come antinfiammatorio e
batteriostatico nelle affezioni dell'apparato
respiratorio, gastroenterico e delle vie
urinarie. Nelle dermatosi e allergie cutanee
sia per uso interno che esterno. Le foglie di
Piantaggine hanno valida applicazione
come astringenti intestinali nelle diarree,
stimolano blandamente la diuresi e
leniscono mal di gola e le infiammazioni
delle mucose orali.
DOVE SI TROVA: La Piantaggine si trova
ovunque dal mare alla regione alpina; si
trova nei prati, nei campi, lungo le strade e
in tutti i luoghi erbosi.
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PIANTAGGINE
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USO ESTERNO: Si utilizza per tutte le
infiammazioni della pelle, scottature e
punture di insetti. Tradizionalmente le foglie
fresche venivano ridotte in poltiglia e
mescolate al miele, venivano poi impiegate
per trattare le ferite favorendone la
cicatrizzazione e nelle dermatosi. Le foglie
contuse venivano applicate dai pastori per
alleviare l'irritazione provocata dal morso
dei tafani.
USO COSMETICO: Gli estratti acquosi di
piantaggine vengono impiegate in maschere
e creme per rinormalizzare le pelli secche e
parzialmente disidratate.
USO ALIMENTARE: Le foglie sono ottime
in insalata verde come fonte di vitamine A e
C. Si possono utilizzare anche per passati di
verdura.
ROSA CANINA
( Rosa canina - Rosacee)
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La ROSA CANINA forma cespugli alti fino a
3 mt. Dal portamento quasi eretto,
particolarità che la distingue dalle altre
specie selvatiche. I rami sono glabri,
provvisti di spine larghe alla base. I fiori
sono picciolati con cinque petali rosa
pallido. I frutti, cinorroidi, sono costituiti dal
ricettacolo floreale divenuto carnoso. Hanno
forma ovoidale, colore rosso aranciato alla
maturità e contengono al loro interno alcuni
acheni, inframezzati da petali rigidi. In
fioterapia, i fiori e le foglie della ROSA
CANINA sono utilizzati soprattutto per uso
topico come astringenti e cicatrizzanti. I
cinorroidi, che contengono zuccheri, tannini
e acidi organici, sono utilizzati per via
interna come astringenti ed antidiarroici e
come fonte naturale di vitamine.
LA DROGA:Le gemme, le foglie e i frutti
(cinorroidi)
PROPRIETA':Antiallergiche, vitaminizzanti,
astringenti, antiinfiammatorie, diuretiche.
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ROSA CANINA
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INDICAZIONI: Cefalea vasomotoria,
rinofaringiti, tonsilliti, otiti recidivanti
dell'infanzia. Asma allergico, gozzo tiroideo,
osteoporosi post-menopausa, Herpes
recidivante, eczema pustoloso palmo-plantare.
Si dimostra particolarmente attivo nelle
infiammazioni localizzate e recidivanti. Viene
spesso utilizzato per bambini che presentano
problemi di crescita legati ad infiammazioni
ripetute. Una caratteristica è la sua azione
positiva nella cefalea vasomotoria.
DOVE SI TROVA: E' frequente dal mare alla
zona montana di tutta Italia. Cresce nelle
macchie, nelle radure, nei boschi radi e in molti
luoghi incolti.
USO ESTERNO: La maschera di bellezza
ottenuta emulsionando con frullatore i frutti
freschi è una delle più efficaci per il suo effetto
schiarente, levigante e tonificante della pelle.
USO ALIMENTARE: Come bevanda salutare.
Per confetture o gelatine, sciroppi, per
aromatizzare il vino o come condimento per
mele cotte e selvaggina.
SALICE
( Salix alba - Salicaceae)
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LA STORIA: Il Salice si erge maestoso e
fluttuante, donando con il suo colore
argentato un tocco di magia ai luoghi e per
le sue forti radici un aiuto a imbrigliare
le rive dei torrenti e dei fiumi.
LA DROGA: La corteccia dei rami (di 2-3
anni. (salicina vegetale → aspirina).
PROPRIETA': Antireumatica, febbrifuga,
calmante, anafrodisiaca, analgesica,
astringente.
INDICAZIONI: Reumatismi, stati febbrili,
dolori in genere, eretismo genitale,
nevralgie, gotta.
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SALICE
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DOVE SI TROVA: E' presente in tutta
Europa, in Italia è diffuso fino alla regione
montana.
USO ESTERNO: Per cicatrizzare le ferite, il
bagno rafforza i bambini gracili. Il Salice
rosso (Stropei selvadec) è usato nella
tradizione popolare per legare la vite e le
piante bisognose di sostegno. Il Salice giallo
è invece usato in Naturopatia, dai fiori si
ricava un rimedio floreale per le persone
che hanno poco interesse per la vita attiva,
per i sofferenti, per gli sfortunati.
SAMBUCO
(Sambucus nigra-Caprifogliaceae)
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STORIA: Conosciuto fin dall'epoca neolitica
e ancor oggi usato in gastronomia e in
fitoterapia. Per i suoi numerosi principi attivi
contenuti lo collocano tra le piante più utili
all'uomo.
LA DROGA: La corteccia, i fiori, le bacche,
le foglie.
PROPRIETA': Diuretiche, antireumatiche,
galattogoghe, rinfrescanti, lassative,
depurative, antinevralgiche.
INDICAZIONI: In tutti i casi di ritenzione dei
liquidi, reumatismo, gotta, litiasi urinaria,
influenza, raffreddore, stati febbrili. Famoso
in naturopatia il digiuno al Sambuco,
depuratore e rinnovatore organico.
SAMBUCO
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DOVE SI TROVA: E' un arbusto alto da 3 a
10 metri, è presente dal piano fino alla zona
montana, lungo il corso del fiume Cherio e
in genere nei luoghi incolti e nelle macchie.
Pianta con una velocità di crescita
straordinaria anche sui terreni difficili.
Fiorisce da aprile a giugno.
USO ESTERNO: Le bacche tingono i capelli
di nero, i fiori freschi se applicati sulla pelle
sono revulsivi, l'infuso è un ottimo collirio
naturale e serve a schiarire le lentiggini. Il
cataplasma di foglie fresche provoca
sollievo alle scottature e alle emorroidi.
E' BENE RICORDARE CHE NON BISOGNA
USARE NESSUNA PARTE IMMATURA
DELLA PIANTA IN QUANTO TOSSICA
PER LA PRESENZA DI ACIDO
CIANIDRICO.
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SAMBUCO
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CURIOSITA': Il legno delle sue radici veniva
usato per la fabbricazione degli stetoscopi
(strumenti medici).
USO ALIMENTARE: L'inconfondibile
profumo e il colore candido dei suoi fiori lo
rendono appetibile ai palati più raffinati. I
fiori si utilizzano impanati, i frutti rientrano
nella preparazione di succhi, marmellate e
di un tipico vino medicinale detto “Robb”.
Un'altra specie è il Sambuco ebbio, pianta
erbacea a stelo singolo, alta circa 1 m., mai
isolata ma sempre in gruppi più o meno
numerosi. I fiori, di aspetto simile a quelli del
Sambuco nero, hanno un caratteristico
odore di mandorle amare e sono in corimbi
ampi rivolti verso l'alto. I frutti del Sambuco
ebbio sono tossici e non vanno confusi con
quelli, molto simili, del sambuco Nigro, che
è una pianta legnosa con fiori bianchi a
corimbo verso il basso. Un'altra particolarità
del Sambuco Ebbio è che ogni anno riparte
da zero. (rinasce dalla terra).
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TARASSACO
(Taraxacum officinalis - Asteracee/Composite)
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IL TARASSACO,detto anche dente di
leone o soffione,è una pianta erbacea
perenne,estremamente diffusa. Nel
secolo XVI viene esaltato il suo potere
diuretico e vulnerario. La fitoterapia
moderna ha valorizzato talmente i
molteplici impieghi di questa pianta,da
coniare il termine “tarassacoterapia”.
LA DROGA: Il rizoma
PROPRIETA': Amaro-toniche,
eupeptiche,digestive, coleretiche,
colagoghe, depurative, blandamente
diuretiche, lassative.
INDICAZIONI: Turbe dispeptiche,
insufficienza epatica, tendenza alla stipsi
ed alle
emorroidi,ipercolesterolomia,tendenza
alla ritenzione idrica,alla cellulite e
all'obesità, dermatosi croniche.
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TARASSACO
(Taraxacum officinale-Dens leonis)
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DOVE SI TROVA: E' comune in tutta Italia
nei prati,nei luoghi erbosi,negli incolti e
anche nei boschi.
USO ESTERNO: Scarsamente usata
all'esterno,rappresenta tuttavia un buon
presidio cosmetico poiché la sua funzione
detossicante si riflette sulle pelli impure e
malsane rendendole fresche e luminose.
L'infuso dei fiori ha applicazione cosmetica
come lozione per le efelidi.
USO ALIMENTARE: E' abitudine mangiare
le foglie fresche in insalata. Il valore
alimentare delle foglie è dovuto alla
presenza notevole di vitamina C e
B,contiene inoltre sostanze glucidiche e
proteiche e sali minerali. Le foglie sono
amare e danno sapore caratteristico
all'insalata:Il suo regolare uso in primavera
costituisce un'ottima cura depurativa per
fegato,sangue e reni. Con la sua radice
tostata e macinata si può fare un caffè,
amaro, ma molto buono!
VITE
(Vitis vinifera-Vitacee o Ampelidacee)
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STORIA: La vite, importata dall'Asia ad opera
dei fenici, divenne oggetto di culto per i greci.
In fitoterapia è utilizzata per le sue proprietà
astringenti, emostatiche, depurative e
diuretiche. Il succo d'uva viene definito “latte
vegetale” da Herpin e consigliato da Valnet per
cure depurative.
LA DROGA: Le foglie, le gemme e il frutto
fresco
PROPRIETA':
PROPRIETA' Aromatizzanti, dietetiche,
diuretiche, depurative, stimolanti,
antiinfiammatorie, protettrici vasali.
INDICAZIONI: La Vite è una delle piante più
note e sfruttate dall'uomo. L'uva è dissetante e
rinfrescante, ha un elevato valore dietetico, è
utile per cure depurative e ricostituenti, per la
cattiva circolazione e fragilità capillare. I
decotti d'uva passa sono emollienti per la
tosse e le infiammazioni della gola. Le gemme
sono utilizzate per curare i reumatismi e
l'artrite.
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VITE
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DOVE SI TROVA: Esiste in Italia in due varietà:
una spontanea che si rinviene nei boschi della
zona mediterranea, l'altra originata da successive
selezioni e coltivata.
USO ESTERNO: L'aceto di vino, opportunamente
diluito, si impiega per lavare piaghe e ferite, fare
impacchi sulle contusioni, ottenere tonici e lozioni
di bellezza. A gocce l'aceto fa passare il
singhiozzo, il suo odore intenso stimola i centri
nervosi e favorisce la ripresa di chi ha perso
conoscenza.
USO ALIMENTARE: Dall'uva si ottengono vini e
distillati alcolici di elevato potere tonificante ed
energetico validi, a dosi moderate, per stimolare
l'appetito e la digestione, la circolazione sanguinea
e la diuresi. L'aceto di vino viene usato come
aromatizzante e dissetante, rinfrescante ed
astringente intestinale: famosi sono gli aceti
aromatici resi gradevoli per infusione di spezie ed
erbe odorose. In cucine si utilizzano le foglie di vite
farcite.
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA
●
LE ERBE MEDICINALI – AROMATICHE – COSMETICHE. Fabbri editore.
●
MANUALE PRATICO DI FITOTERAPIA. Mediterranee edizioni.
●
LE PIANTE MEDICINALI. Mediterranee edizioni.
●
IL LIBRO COMPLETO DELLE ERBE E DELLE PIANTE AROMATICHE.
Mediterranee edizioni.
●
MANUALE PRATICO DI FITOTERAPIA FAMIGLIARE. Red edizioni
●
L'ERBORISTA MODERNO. Edizioni erboristeria domani.
●
●
FITOTERAPIA: CURA DELLE MALATTIE CON LE ESSENZE DELLE PIANTE.
Giunti edizioni.
CURA DELLE MALATTIE CON ORTAGGI,FRUTTA E CEREALI. Giunti edizioni.
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●
ERBE SELVATICHE MEDICINALI, AROMATICHE, ALIMENTARI. Friuli.
Verluca edizioni.
●
CHE FIORE E'. Sonzogno edizioni.
●
GIUDA PER RICONOSCERE GLI ALBERI. Varalli edizioni
●
GUIDA PER RICONOSCERE I FIORI SELVATICI. Varalli edizioni
●
GEMMOTERAPIA. Mediterranee edizioni.
●
COLTIVAZIONE DELLE PIANTE OFFICINALI. Patron edizioni.
●
COLTIVARE LE ERBE AROMATICHE. Red edizioni.
●
COLTIVAZIONE DELLE PIANTE OFFICINALI. Clesau edizioni
●
LA DIETA FLOREALE. Ottaviano edizioni autore Indrio Francesco
●
BUONE ERBE DEI CAMPI. Mistral edizioni autore Neri margherita
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BETULLA
(Betula pendula alba - Betulaceae)
●
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LA STORIA: Il nome Betulla ha derivazioni
celtiche o latine e significa “verga”. E' una
pianta di importanza notevole, oggetto di
numerose citazioni antiche, definita nel
Rinascimento “Albero nefritico d'Europa”.
Nel XVI secolo, Mattioli afferma che la
Betulla ha grandi proprietà e virtù di
“rompere i sassi” (reni-vescica). La
tradizione popolare usava distendere sulle
foglie seccate al forno bambini debilitati per
ridare loro vigore.
LA DROGA: Le gemme, i semi, le giovani
radici, la corteccia, la linfa, le foglie.
PROPRIETA': Tonico-stimolanti,
depurative, diuretiche, febbrifughe,
ipocolesterolemizzante, anticellulite.
INDICAZIONI: Colesterolo, reumatismo,
gotta, litiasi urinaria, i semi contro
l'affaticamento intellettivo, ritenzione idrica,
cistite.
BETULLA
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DOVE SI TROVA: Cresce
normalmente nella zona montana e
subalpina delle Alpi e dell'Appennino e
scende talvolta in basso nella pianura
padana e nelle zone prealpine.
USO ESTERNO: Lavaggi per pelli
grasse e acneiche. Contro le afte e per
la calvizia precoce. La corteccia è
usata per la concia del cuoio per la
presenza di tannini.
BIANCOSPINO
( Crategus monogyna - Rosacee)
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LA DROGA: I fiori, le foglie, i frutti e la
corteccia.
PROPRIETA': Sedativo del cuore,
ipotensivo per vaso dilatazione periferica,
sedativo del S.N.C., antispasmodico.
INDICAZIONI: Tachicardia, aritmia, spasmi
vascolari, palpitazioni, insonnia nervosa (
valeriana del cuore), disturbi da distonia
neuro-vegetativa (angosce, vertigini),
ipertensione, arteriosclerosi, angina
pectoris.
BIANCOSPINO
●
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DOVE SI TROVA: E' largamente diffusa
in tutta Italia, fino alla zona montana; si
trova un po' ovunque nei luoghi incolti,
nelle siepi, nei boschi e e nelle macchie.
USO ESTERNO: Il decotto dei frutti e
della corteccia o l'infuso dei fiori sono
utili antinfiammatori delle mucose della
bocca e delle gengive; si utilizzano
mediante sciacqui e gargarismi. Recenti
ricerche hanno dimostrato un'azione
astringente e riequilibrante cutanea dei
fiori di biancospino sulle pelli grasse.
USO ALIMENTARE: Si prepara una
confettura con le bacche. Si utilizzano i
fiori per aromatizzare frutta cotta e
marmellate.
BORRAGINE
( Borrago officinalis - Borraginaceae)
●
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LA DROGA: Le foglie, i fiori, i semi, la
porzione aerea della pianta.
PROPRIETA': L'infuso di fiori di Borragine
ha buone proprietà emollienti, tossifughe,
espettoranti; ha anche effetto diuretico e
depurativo. Le foglie, oltre all'effetto
diuretico, sono ritenute valide, come
sudorifero, nel reumatismo e nelle forme
morbose eruttive caratteristiche dell'infanzia
( rosolia, scarlattina ecc..). I semi
contengono un olio utile per il colesterolo ed
il sistema cardiovascolare.
DOVE SI TROVA: E' diffusa in tutta Italia
dalla zona mediterranea a quella
submontana; si trova un po' ovunque, luoghi
coltivati, negli incolti, nelle zone ruderali.
BORRAGINE
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USO ESTERNO: Viene utilizzata come
emolliente, lenitivo, antipruriginoso delle
mucose boccali e della pelle.
USO COSMETICO: Un pugno di fiori o
foglie infusi nell'acqua del bagno è utile per
la pelle impura ed irritata.
USO ALIMENTARE: I fiori di Borragine
sono estremamente decorativi, potrete farli
galleggiare sulla scodella della minestra del
punch nelle vostre cene o feste. Si utilizza
in insalate di stagione, condita con olio,
limone, sale e pepe, oppure per preparare
bevande o aromatizzare vini.
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FINOCCHIO
( Foeniculum officinale mill.-Umbrellifere)
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LA DROGA: La radice e i frutti.
PROPRIETA': Aromatiche, aperitive,
digestive, carminative, diuretiche,
antispasmodiche, leggermente antisettiche,
galattofore.
INDICAZIONI: Il finocchio , notissima pianta
alimentare, deve le sue proprietà salutari ai
frutti e alla radice, che è un valido diuretico.
I frutti stimolano l'appetito, favoriscono la
digestione e bloccano i processi fermentativi
intestinali; sono utili anche per sedare dolori
addominali e frenare vomito e singhiozzo.
Utilizzato anche in casi di meteorismo,
dispepsie, atonia digestiva, ipogalattia.
DOVE SI TROVA: Nella sua forma
spontanea cresce dal mare alla regione
submontana di tutta Italia; si trova nei luoghi
aridi, sulle rupi e sui vecchi muri; è
abbondantemente coltivato nella forma
provvista di ampie guaine carnose.
FINOCCHIO
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USO ESTERNO: Per uso esterno i frutti del
Finocchio stimolano la circolazione
superficiale e disinfettano blandamente
l'epidermide. Viene utilizzato per palpebre
infiammate e per l'alito cattivo.
USO COSMETICO: Un bagno stimolante,
deodorante e purificante si può preparare
mettendo in infusione nell'acqua calda una
manciata di frutti.
USO ALIMENTARE: In cucina il Finocchio
selvatico apporta un tocco di rustica
genuinità come condimento. I suoi semi
sono mangiati crudi, in insalata o aggiunti
ad ogni tipo di salsine di condimento,
specialmente a base di yogurt o panna.
Vengono poi usati sopra il pane fatto in
casa, per focacce, nelle minestre, come
condimento per piatti di pesce e per infusi.
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FRASSINO
( Fraxinus excelsior – oleacea )
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STORIA: La storia del Frassino riproduce la
storia della FITOTERAPIA. Ogni secolo
scopre e riscopre proprietà terapeutiche
sempre inedite della pianta e delle sue parti.
Ippocrate e Teofrasto lo consideravano
diuretico, Dioscoride e Plinio sostenevano
che può guarire i morsi di vipera,
confermato nel rinascimento dal Mattioli.
Nel 1712 si scoprono le proprietà
febbrifughe della corteccia e nel 1939 quelle
contro il reumatismo e la gotta.
LA DROGA: Le gemme, le foglie, la
corteccia.
PROPRIETA': Diuretica, antireumatica,
ipocolesterolemizzante, blande lassative,
antidiarroiche, astringenti.
INDICAZIONI: Reumatismo, iperuricemia,
gotta, colesterolo, cellulite, litiasi renale,
stipsi.
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FRASSINO
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DOVE SI TROVA: E' un albero tipico dei
terreni fertili, si trova spesso in compagnia
di Quercia, Faggio e Carpino. Cresce dal
mare alla montagna, in terreni freschi, sulle
rive dei fiumi e dei ruscelli.
USO ESTERNO: La corteccia sotto forma di
cataplasma, decotta come astringente, le
foglie tingono di verde ed entrano nella
composizione di bevande. La foglia fresca
masticata lentamente purifica l'alito e
rinforza le gengive.
GRAMIGNA
( Agropyron repens – Graminaceae )
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LA DROGA: Il rizoma.
PROPRIETA': Diuretiche, depurative,
antinfiammatorie, rinfrescanti, dissetanti.
INDICAZIONI: e' un vecchio rimedio
tradizionale per depurare l'organismo nel
periodo primaverile, un buon palliaitivo delle
infiammazioni del rene e della vescica, è
utile per gotta, artrite e reumatismi. Elimina i
piccoli calcoli della cistifellea e dell'apparato
urinario.
DOVE SI TROVA: E' comune dal mare alla
regione submontana nei luoghi erbosi, nei
campi e in tutti gli incolti.
USO ALIMENTARE: Una curiosa
applicazione della Gramigna rossa è quella
di farne una birra economica e rinfrescante.
I rizomi torrefatti sono un buon succedaneo
del caffè e non hanno le controindicazioni di
quest'ultimo.
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GRAMIGNA
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LAMPONE
( Rubus idaeus – rosacee )
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LA DROGA: Le foglie e i frutti, i giovani
getti e gemme.
PROPRIETA': Aromatizzanti, vitaminizzanti,
antinfiammatorie, astringenti.
INDICAZIONI: Dismenorrea, sindrome
iperfollicolinica premestruale ( ritenzione
idrica, aumento della tensione mammaria,
irritabilità, palpitazioni, insonnie, acne);
metriti e/o vaginiti; ritenzione idrica e litiasi
urinaria; cisti ovarica e fibroma uterino;
Oligo-amenorrea.
DOVE SI TROVA: E' diffuso dalla zona
montana a quella alpina nei boschi e nei
luoghi pietrosi; è talvolta coltivato in forme
selezionate e migliorato
LAMPONE
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USO ESTERNO: Le foglie sono usate
per le infiammazioni della bocca e della
gola, delle emorroidi e in genere della
pelle. I frutti per le mucose della gola e
della bocca e per pelli infiammate.
USO ALIMENTARE: I frutti del
Lampone sono non solo un alimento
energetico e dissetante, ma anche
fonte di vitamine B e C. Sono inoltre
impiegati nel settore liquoristico, delle
bevande, dei prodotti dolciari e nel
settore farmaceutico come correttivi
dell'odore e del sapore.
MENTA PIPERITA
( Mentha piperita – Labiatae )
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STORIA: Mentha deriva da Minte, nome
della ninfa che, secondo la mitologia greca,
venne tramutata in pianta da Proserpina,
per gelosia. Magnificata nell'antichità come
panacea,è ritenuta “ uno dei mezzi migliori
per ridestare il principio vitale”, afrodisiaca
per Ippocrate ed analgesica per Plinio.
LA DROGA: Le foglie e le sommità fiorite.
PROPRIETA': Ha proprietà dissetanti,
rinfrescanti, digestive, antifermentative,
antispasmodiche, leggermente analgesiche,
tonico-stimolanti.
INDICAZIONI: Neuroastenia ( debilitazione
generale, irritabilità, insonnia, palpitazioni,
vertigini, tremori, nevralgie. Dispepsia
atonica e/o fermentativa ( aerofagia, alitosi,
gastralgia, coliche intestinali). Dismenorrea,
tosse spasmodica della pertosse e della
bronchite cronica in fase ipersecretiva.
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MENTA
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DOVE SI TROVA: La Menta piperita
sembra sia derivata da un incrocio naturale
tra Menta acquatica e la viris. Si rinviene
specialmente al nord ed è ampiamente
coltivata per la produzione dell'olio
essenziale.
USO ESTERNO: Viene utilizzata come
antisettico delle vie aeree per purificarle e
decongestionarle nel caso di raffreddori e
sinusiti.
USO COSMETICO: Come infusi tonici e
leggermente astringenti, per bagni
decongestionanti e rinfrescanti.
USO ALIMENTARE: Molto noto è il tè alla
Menta, ottima bibita rinfrescante, digestiva e
un buon rimedio per l'alito pesante e
l'aerofagia. Ha soprattutto proprietà
aromatizzanti, viene infatti utilizzata in
arrosti, salse e gelatine.
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ACHILLEA
( Achillea millefolium - Asteracee)
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STORIA: Pianta nota fin dall'antichità, il suo
nome deriva dalla tradizione secondo la
quale, Achille, avendo appreso le proprietà
terapeutiche della pianta dal centauro
Chirone, l'avrebbe utilizzata per curare i
compagni d'armi nell'assedio di Troia.
LA DROGA: Le foglie e le sommità fiorite.
PROPRIETA': Aromatiche, aperitive,
digestive, leggermente diuretiche,
emmenagoghe.
INDICAZIONI: Amenorrea, oligomenorrea e
dismenorrea. Meno- metrorragie. Il gusto
amaro dell'Achillea stimola la secrezione dei
succhi gastrici, e quindi l'appetito; favorisce
la digestione, con benefici effetti sui
fenomeni conseguenti ad una cattiva
digestione quali alito cattivo, senso di peso
e dolori allo stomaco, formazione di gas
intestinali.
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ACHILLEA
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DOVE SI TROVA: La pianta vive nei prati,
nei luoghi più sassosi e sulle rocce della
regione alpina, dal Piemonte al Friuli, a
quote di 1400 fin oltre 3000m.
USO ALIMENTARE: L'Achillea moscata è
una delle piante più note da usare
nell'erboristeria liquoristica. Entra come
pregiato ed insostituibile in gran parte degli
amari aperitivi e digestivi, nei liquori di erbe
alpine, negli elisir medicinali e soprattutto
nel ginepi. L'Achillea si presta bene come
correttivo del sapore di infusi e decotti; dove
si desideri un gusto amaro gradevolmente
pronunciato, si possono aggiungere piccoli
frammenti di droga a quella base di
preparazione. Nei paesi nordici è impiegata
per aromatizzare la birra al posto del
luppolo.
TIMO
(Tymus vulgaris)
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USO ALIMENTARE: La diffusione
dell'impiego alimentare del TIMO è dovuta
non solo alle caratteristiche aromatiche ma
anche a quelle antisettiche che
contribuiscono a prolungare la conservazione
dei cibi.
USO ESTERNO: Per uso esterno i decotti di
TIMO esercitano proprietà disinfettanti della
pelle e stimolanti della circolazione
superficiale. Nella cosmetica popolare si usa
per la sua energica azione defaticante sul
viso (suffumigi brevi di una manciata di Timo
in un catino di acqua bollente).
Le proprietà antisettiche del TIMO, dovute
principalmente al TIMOLO contenuto nel suo
olio essenziale, sono utili per disinfettare
l'albero respiratorio e l'intestino;Tisane e
sciroppi tonificano l'intero
organismo,stimolano l'appetito e la
digestione, favoriscono il funzionamento del
fegato, combattono le malattie da
raffreddamento.
TIMO
(Tymus vulgaris - Labiatae)
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IL TIMO e' una pianta erbacea perenne,
polimorfa, semilegnosa alla base con fusti
prostrati, radicanti, ascendenti, ramosi, alti
20-30cm.Le foglie sono opposte, picciolate,
ellittiche od ovali. I fiori sono rosa-lilla riuniti
in mazzetti formano racemi rotondeggianti
terminali.
LA DROGA: Le sommità fiorite.
PROPRIETA': Aromatizzanti, digestive,
depurative, balsamiche, tossifughe
,anticatarrali, antisettiche, stimolanti,
revulsive.
INDICAZIONI: Bronchiti acute e
croniche,tossi secche,tossi asmatiche,
influenze, pertosse,
dispepsie,insufficienza biliare,
meteorismo, parassiti intestinali, diarree,
ipotensione, stati astenici.
DOVE SI TROVA: Cresce qua e là in
Italia, dal mare alla regione montana, ma
preferisce le zone marine; si trova nei
luoghi aridi soleggiati, fra le rocce e le
SALVIA
( Salvia officinalis – Labiatae )
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La SALVIA e' un arbustro sempreverde che
cresce nella regione mediterranea, in luoghi aridi,
incolti ed emana un forte odore balsamico.
Impiegata da secoli nel trattamento della
neuroastenia e della diarrea, la salvia manifesta “
una reale efficacia per regolarizzare i flussi
mestruali, calmare le reazioni dolorose,
combattere i disturbi della menopausa”. Per alcuni
autori favorirebbe il concepimento e, presa
regolarmente un mese prima del parto, ridurrebbe i
dolori del travaglio. Considerata la regina delle
Labiate nella materia medica fitoterapica, è
definita “Salvia Salvatrix” dalla scuola salernitana.
LA DROGA: Le foglie e le sommità fiorite.
PROPRIETA': Eupeptiche, digestive, colagoghe,
balsamiche, espettoranti, antisettiche,
antinfiammatorie.
INDICAZIONI: Neuroastenia, amenorrea e
dismenorrea, sterilità funzionale e disturbi della
menopausa, dispepsia atonica gastrointestinale,
iperidrosi, diabete.
SALVIA
( Salvia officinale )
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DOVE SI TROVA: Allo stato spontaneo si
trova solo nella zona mediterranea dell'
Italia centro-meridionale, ma è coltivata in
tutta italia.
USO ESTERNO: Le foglie vengono usate
per le irritazioni delle gengive e in genere
della bocca, della gola e dell'epidermide.
L'antica medicina ne ha fatto uso come
cicatrizzante su ferite e piaghe difficili da
rimarginare. Le foglie fresche, sfregate sui
denti, li puliscono e purificano l'alito. Contro
la stanchezza si prepara un bagno con
foglie di SALVIA e foglie di rosmarino,
lavanda e timo. Per gli attacchi asmatici,
fumare un pizzico di foglie secche.
USO ALIMENTARE: E' un condimento che
produce sensazioni piacevoli e di
eccitamento benefico agli organi del gusto e
dell'olfatto. Utilizzata in cucina come
condimento di involtini ripieni e di arrosti.
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ROSMARINO
( Rosmarinus officinalis – Labiate )
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STORIA:
STORIA Il rosmarino è un arbustro
sempreverde, aromatico a radice legnosa,
corteccia squamosa o fissurata, foglie
aghiformi e piccoli fiori azzurri in spighe
laterali. Il nome Rosmarinus da “ros” e
“marinus” significa “rugiada del mare”.L'acqua
della giovinezza è costituita da tintura di
rosmarino, lavanda e menta. Questa ricetta
sembra abbia restituito salute e seconda
giovinezza all'ormai settuagenaria Isabella di
Ungheria (XVII secolo).
LA DROGA: I rametti con foglie.
PROPRIETA': Ha proprietà digestive,
antispasmodiche e carminative; stimola la
diuresi e la sudorazione, regola il ciclo
mestruale, fluidifica la secrezione bronchiale,
seda le tossi convulse.
INDICAZIONI: Discinesia delle vie biliari,
colecistite e/o colecistopatia cronica,litiasi
biliare, colica epatica, manifestazioni allergiche
croniche, iperlipemia, iperuricemia,
osteoporosi, senescenza, andropausa,
menopausa.
ROSMARINO
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DOVE SI TROVA: Allo stato spontaneo
cresce nei boschi delle zone rivierasche e
raramente si spinge all'interno; è anche
frequentemente coltivato per uso culinario.
USO ESTERNO:
ESTERNO Per detergere e purificare
la pelle, per il trattamento delle contusioni,
dolori articolari e muscolari, reumatismi e
torcicollo. In cosmesi le lozioni e i bagni
deodorano e purificano la pelle, le tinture
rivitalizzano il cuoio capelluto, i dentifrici e i
colluttori al rosmarino rinforzano le gengive.
USO ALIMENTARE: Dal rosmarino si
ottengono un olio essenziale ed estratti
utilissimi in profumeria e cosmesi, ma è
anche utilizzato in cucina come condimento
e per fare i liquori.
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TIGLIO SEMPLiCE
(Tilia platyphyllos Scop. - Tiliaceae)
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LA DROGA : I fiori con la relativa bratteaalburno.
PROPRIETA': Sedative, ipotensive,
sudorifere, diuretiche, antispasmodiche,
emollienti, decongestionanti, lenitive.
INDICAZIONI: Le proprietà medicamentose
dei fiori di Tiglio sono molteplici: ottimi
sudoriferi, leggermente diuretici, essi sono
utili nel trattamento di influenza, raffreddore
e forme reumatiche, hanno azione
emolliente della gola in caso di tosse,
esercitano un'azione vasodilatatrice e
ipotensiva, sonno efficaci sedativi atti a
conciliare il sonno.
DOVE SI TROVA: E' spontaneo nella zona
sunmontana e montana delle Alpi e qua e là
nell'Appennino; è anche coltivato.
TIGLIO
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USO ESTERNO: Per uso esterno i fiori di
tiglio, hanno funzione emolliente,
decongestionante e rinfrescante sulla
pelle e sulle mucose arrossate e sono
utili in caso di scottature, eritemi solari e
infiammazioni palpebrali. Bagni e
pediluvi di Tiglio, oltre all'effetto
eudermico, hanno azione sedativa
generale che predispone ad un buon
sonno.
USO COSMETICO: Infusi e tintura oleosa
si usano, nella cosmetica popolare, in
applicazioni esterne locali per
minimizzare le borse sotto gli occhi.
USO ALIMENTARE: I fiori di Tiglio hanno
prevalentemente funzione aromatizzante.
Famoso è il miele di Tiglio.
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LAVANDA
( Lavandula officinalis – Labiatae )
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STORIA: La Lavanda è un arbusto racemoso
spontaneo, aromatico con strette foglie grigioverdi, lanceolate e fiori violetti, labiati. Entra in
materia medica fitoterapica nel XVIII secolo
come “pianta cefalica” insieme con il
Rosmarino.
LA DROGA: I fiori.
PROPRIETA':
PROPRIETA' Aromatiche, purificanti,
antisettiche, sedative, antispasmodiche.
INDICAZIONI: Stati d'ansia, ipereccitabilità
nervosa, cefalea muscolo-tensiva, insonnia.
Eretismo cardiaco, affezioni delle vie
respiratorie: influenza, asma bronchiale,
pertosse. Turbe dispeptiche, stati infiammatori
ed infettivi delle vie urogenitali ed intestinali,
ritenzione idrica. Per uso interno i fiori di
Lavanda sono eminentemente sedativi e
antispasmodici, calmano il mal di testa e i
crampi intestinali, la nausea, il vomito e il
singhiozzo. In forma di tisana, la Lavanda
fluidifica la bile e aiuta il fegato.
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LAVANDA
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DOVE SI TROVA: Cresce dalla regione
mediterranea a quella montana nei luoghi
rocciosi e ghiaiosi: è abbondantemente
coltivata e frequentemente inselvatichita.
USO ESTERNO: Viene utilizzata come
blando disinfettante della pelle e delle
mucose boccali, per frizioni antireumatiche.
I fiori di Lavanda purificano la pelle,
favoriscono la cicatrizzazione di piaghe e
ferite, stimolano la circolazione superficiale
in genere e in particolare migliorano la
circolazione sanguigna del cuoio capelluto.
Sempre per uso esterno, è utile per
purificare l'alito e la bocca, mediante
sciacqui e gargarismi.
USO COSMETICO:
COSMETICO La tintura viene usata
per frizioni sui capelli grassi. I fiori infusi
nell'acqua del bagno lo rendono balsamico
e purificante.
GENZIANA
( Gentiana lutea – Gentianaceae )
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STORIA: Il nome deriverebbe da Gentius,
mitico re dell'Illiria del II secolo a.C. Che
avrebbe fatto conoscere le proprietà
medicinali della pianta. Secondo la
tradizione popolare, la Genziana maggiore
viene definita “ panacea delle Alpi”, poiché
entra nella comosizione di numerose ricette
utili nel trattamento delle malattie
contagiose e anche per assicurare una vita
lunga e serena.
LA DROGA: La radice.
PROPRIETA': Aromatiche, amaricanti,
aperitive, digestive, colagoghe, coleretiche,
febbrifughe.
INDICAZIONI: Dispepsia atonica gastrica
ed intestinale, anemia, anoressia,
affaticamento generale, convalescenza,
parassitosi intestinale. E' un buon febbrifugo
soprattutto per febbri malariche ed
intermittenti..
GENZIANA
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DOVE SI TROVA: Cresce nei prati e nei
pascoli della regione montana e subalpina;
è diffusa sulle Alpi , mentre diventa
sporadica sugli Appennini.
USO COSMETICO: Un decotto concentrato
di Genziana o la tintura diluita quattro volte
in acqua sono utili per normalizzare le pelli
grasse.
USO ALIMENTARE: La Genziana è una
delle più valide piante digestive; essa è
componente fondamentale di efficaci liquori
amari aperitivi e digestivi e bibite
analcoliche.
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FIENO GRECO
( Foenum graecum
Leguminose/ papilionacee )
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STORIA: Il Fieno greco è noto fin
dall'antichità per le sue proprietà
terapeutiche. Il testo del papiro Smith, uno
dei cardini della letteratura magica egiziana,
descrive la formula per trasformare un
vecchio in giovane utilizzando la Trigonella
foenum-graecum: “..Nell'ungere una
persona, la si guarisce dalle rughe che ha
sulla fronte. Se si friziona la pelle, essa
diviene di colore perfetto. Le calvizie e tutte
le macchie rosse sono sulla pelle guarite.
Questo rimedio è stato riconosciuto milioni
di volte”.Ancora oggi le donne dell'Asia
minore e dell'Africa del nord utilizzano i suoi
semi per la loro bellezza.
LA DROGA: le foglie e i frutti.
PROPRIETA': Dietetiche, nutritive,
ricostituenti, stimolanti dell'appetito e la
secrezione lattea, vermifughe.
FIENO GRECO
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INDICAZIONI: Un trattamento a base di
Fieno Greco giova senz'altro a soggetti
debilitati, convalescenti da lunghe malattie
infettive ed affetti da disturbi nervosi, con
magrezza eccessiva, perdita d'appetito e
debolezza generale. Aumenta anche la
secrezione lattea delle nutrici.
DOVE SI TROVA: E' diffuso dal mare alla
regione submontana ed è spesso coltivato;
è subspontaneo nei luoghi erbosi.
USO ESTERNO: Il Fieno greco è utile per
foruncoli e paterecci che fa maturare,
spurgare e risolvere rapidamente.
USO COSMETICO: E' utilizzato in preparati
nutrienti per l'epidermide; l'uso come
rassodante del seno è impropriamente
collegato con l'azione galattogena che fa
inturgidire le ghiandole mammarie.
RIBES NERO
( Ribes nigrum – saxifragacee )
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STORIA: Il Ribes nero, arbusto dalle
bacche nere, ha conosciuto alterna fortuna
in fitoterapia: oggetto di semplici citazioni
fino al XVIII secolo, raggiunge la fama di
“Panacea universale” in un trattato di De
Montaran (1712). Secondo questo autore
sarebbe in grado di guarire febbri, pesti,
ittero, calcolatosi e piaghe. Caduto in oblio
per tutto il 1800, questa pianta riacquistò
notorietà all'inizio de XX secolo, per le sue
proprietà diuretiche ed antireumatiche ed
antifimmatorie.
LA DROGA: Le foglie e i frutti e le gemme.
PROPRIETA': Aromatizzanti, dissetanti,
vitaminizzanti, aperitive, diuretiche,
depurative, astringenti, antinfiammatorie,
protettrici vasali e della retina, antiallergiche.
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RIBES NERO
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INDICAZIONI: Sindromi infiammatorie
generali e locali, soprattutto a livello
respiratorio, digestivo e urinario. Sindromi
allergiche in generale.
DOVE SI TROVA: Cresce nella zona
montana delle Alpi; si trova nei boschi
freschi, al margine dei fiumi, lungo le siepi.
USO ESTERNO: Le foglie hanno proprietà
astringenti della pelle e delle mucose; la
polpa dei frutti è un utile rimedio per le
ustioni.
USO ALIMENTARE: Si utilizza per dolci e
dessert, come guarnizione, in marmellate,
e per la preparazione di liquori.
ROVO
( Rubus fructicosus – Rosacee )
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STORIA: Il rovo è un arbustro cespuglioso
selvatico, perenne con fusti arcuati e
spinosi, fiori bianchi o rosa inodori e frutti
nero-bluastri. Sono le more dal sapore
zuccherino astringente.
LA DROGA: Le foglie, i frutti e le gemme.
PROPRIETA': Le foglie e i frutti sono
aromatizzanti, astringenti, antinfiammatori e
coloranti.
INDICAZIONI: Reumatismo degenerativo,
osteoporosi dolorosa, ipertensione arteriosa
ed arteriosclerosi, diabete.
ROVO
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DOVE SI TROVA: Cresce sul mare fino alla
zona montana di tutta Italia; è comune nei
boschi, nei luoghi incolti, nelle macchie e
lungo le siepi.
USO ESTERNO: In sciacqui e gargarismi
per le gengive molli e sanguinanti, per le
irritazioni e il mal di gola; sono inoltre utili in
lavande vaginali in caso di perdite bianche o
come detergenti in caso di arrossamenti.
USO ALIMENTARE: I frutti del ROVO,
ricchi di zuccheri e vitamine, sono un ottimo
alimento dietetico e vengono inoltre utilizzati
come correttivi del sapore nell'industria dei
farmaci e come coloranti per alimenti e
preparati medicinali.
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PIANTE OFFICINALI E
COSMESI NATURALE
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PELLE → Parte integrante del nostro organismo con funzioni di:
→ ASSORBIMENTO in quanto assume ossigeno, elementi ambientali,
atmosferici, umidità, elettricità, magnetismo, radiazioni cosmiche e solari.
Il potere RESPIRATORIO della PELLE è pari a 1/5 di quella POLMONARE.
→ ELIMINAZIONE in quanto espelle anidride carbonica, acqua, sudore con
presenza di acidi urici, sali minerali, cloruri, grassi etc.
→ REGOLAZIONE TERMICA , funzione di BASE per il corretto svolgimento
delle funzioni precedenti, avviene per reazione nervosa dei ricettori
periferici(vasali e nervosi) che CAPTANO la differenza degli influssi termici
dell'ambiente e delle sostanze applicate
(ARIA_SOLE_ACQUA_FANGO_PREPARATI VEGETALI).
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USO TOPICO DELLE PIANTE
OFFICINALI
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PIANTE AD AROMI →MENTA_
TIMO_
LAVANDA_
CAMOMILLA_
LIMONE_
CHIODI DI
GAROFANO_
PIANTE ESFOLIANTI e
CHERATOLITICHE
semi
esfolianti di →CELIDONIA
albicocca,
ANANAS
mandorla,
FICO
crusca
SPIREA ULMARIA
ACIDI DA FRUTTA
PIANTE EMOLLIENTI E LENITIVE
→MALVA_
LINO_
PIANTAGGINE_
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→Azione AROMATICA (Oli
ESSENZIALI) con funzioni:
DISINFETTANTI_
ANTISETTICHE_
PURIFICANTI_
STIMOLANTI_
LENITIVE_
PROFUMANTI_
→Capacità di SFALDARE e STACCARE
gli strati cornei dell' EPIDERMIDE.
→Assottiglia lo strato CORNEO,
lo rende più permeabile, facilita la
nutrizione CUTANEA e migliora il
FISICO(PEELING).
→Utili sotto forma di CATAPLASMI e
LINIMENTI per la pelle delicata,
arrossata, infiammata.
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PIANTE REVULSIVE→
ARNICA_
SENAPE_
CAPSICO_
CANFORA_
ZENZERO_
TAMARO_
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( TUTTI GLI
OLI ESSENZIALI )
PIANTE
VULNERARIE→SALVIA_
( ARGILLA )
AGRIMONIA_
IPERICO_
CONSOLIDA_
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CALENDULA_
PIANTE SEDATIVE
→ROSOLACCIO_
PIOPPO_
CAMOMILLA_
ALOE_
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→Agiscono sulla circolazione
sanguigna
→Provocano uno stato di
CONGESTIONE
→Aumentano le difese
→Stimolano localmente il
sistema nervoso
→favoriscono la risoluzione di
INFIAMMAZIONI_
CONTUSIONI_
ECCHIMOSI_
→Agiscono favorendo la
cicatrizzazione di PIAGHE e
FERITE
→Agiscono localmente in modo:
→DECONGESTIONANTE_
→ANTIPRURIGINOSO_
→ANTIDOLORIFICO_
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PIANTE OFFICINALI IN DIVERSE
PREPARAZIONI
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IDROTERAPIA → VAPORE → a SECCO con stufa
→ SAUNA
→ BAGNOTURCO
ESTRATTI GLICOLICI → ESTRAZIONE a FREDDO: uso diretto con diluizione in
acqua
(BAGNI e LOZIONI) e in SOSTANZE CREMOSE.
ESTRATTI OLEOSI
massaggi.
→ Azione NUTRITIVA ed ELACISTIZZANTE,usati per
ESTRATTI ACETICI
→ LOZIONI COSMETICHE, azione RINFRESCANTE.
INFUSIONE A CALDO:
→Uso diretto del preparato, o base per
eventuali INFUSIONEpreparazioni
INFUSIONE DECOZIONE
estemporanee
MACERAZIONE A FREDDO
(creme,maschere,lozioni,tonici etc...)
OLII ESSENZIALI
→ In ACQUA per BAGNI
→In OLII VEGETALI ad uso TOPICO
→In VAPORIZZAZIONE per FUMENTI e SAUNA
→In PREPARAZIONI COSMETICHE
(creme,lozioni,shampo,balsamo etc...)
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