Scarica Pdf - Alessandro Luigi Perna

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11 LUGLIO 2008 – INGRESSO DALLE 19.30
VIA LEGNANO - ARENA CIVICA DI MILANO
FELAFEL POWER A PASS-OVER: PER I 60 ANNI DI ISRAELE ARRIVA DA PARIGI PER LA
PRIMA VOLTA IN ITALIA (CON DISCO DISTRIBUITO DALLA SELF) IL TRAVOLGENTE ROCK
METICCIO DEL GRUPPO FRANCO-ISRAELIANO RIVELAZIONE DEL 2008
LA PALESTISRAEL DEI BOOGIE BALAGAN
Fondere le lingue (francese, ebraico, arabo, greco e inglese) e il groove medio orientale e mediterraneo con
l’energia rock e bruta di Robert Johnson e Muddy Waters: ecco il progetto dei Boogie Balagan che in
Lamentation Walloo - album d’esordio accolto dalla critica francese e israeliana con unanime consenso raccontano della loro adolescenza a Gaza con gli amici/nemici palestinesi e immaginano la pace futura
nell’autoproclamato stato di Palestisrael. Il disco è scaricabile da tutte le piattaforme digitali da giugno ed
è distribuito in Italia dalla Self dall’11 luglio 2008.
ROCK THE MIDDLE EAST - Che cos’è Palestisrael? E’ il sogno di pace rock dei BOOGIE
BALAGAN, il gruppo franco-israeliano rivelazione del 2008 che arriva in Italia per la prima volta con il
suo folgorante album d’esordio Lamentation Walloo per suonare sul palco di PASS-OVER, la serata tutta
dedicata alla nuova musica israeliana in occasione delle celebrazioni dei 60 anni dalla fondazione di
Israele. Con un ritmo scatenato e ipnotico, riuscito mix di ironia, rock ‘n’ roll e sonorità mediorientali, i
Boogie Balagan raccontano storie di adolescenti ebrei e palestinesi, amici e nemici nello stesso tempo,
venuti su insieme come compagni di giochi e di avventure nelle terre di frontiera di Israele - “il mio amico
d’infanzia Ali era il mio miglior nemico ma è stato sepolto dall’altra parte” dice il verso di una loro
canzone. Cresciuti in Israele in totale promiscuità coi vicini arabi - uno a Yammit, 10 km da Gaza, e l’altro a
Kalkylia - Azri e Gabri, il duo che compone i Boogie Balagan, raccontano di una realtà ormai
inimmaginabile: <<Abbiamo una forte nostalgia dei tempi in cui noi ragazzi israeliani lavoravamo con i
ragazzi palestinesi tutti insieme nei loro campi, di quei momenti di fraternità in cui ci dividevamo
l’anguria nelle pause, al suono dei darbookas: era la “Hafla”, la festa! E la stessa cosa accadeva per i
palestinesi che venivano invece a lavorare da noi in Israele: festa tutte le sere, con jam sessions e
parties…>>. Adesso che non è più possibile, sono chiamati all’Arena di Milano l’11 luglio per parlare di
sogni e inquietudini di una gioventù in guerra da sempre e da sempre in cerca della pace. Con loro gli
Habiluim, SHI360 e Kruzenshtern & Parohod: quattro dei più significativi e conosciuti gruppi israeliani,
quattro distinti e popolarissimi fenomeni musicali da Tel Aviv a Gerusalemme. Scopo della serata è
mostrare la faccia nascosta di Israele, quella che pochissimi reportage raccontano, fatta di ragazzi e ragazze
che, posate le armi e smesse le uniformi da soldati, danno vita a una dinamica scena culturale e musicale,
avanguardia e sintesi tra la cultura occidentale e quella orientale, tra la tradizione ebraica, islamica,
mediterranea e quella europea e americana.
I BOOGIE BALAGAN – Il cantante Gabri e il chitarrista Azri, fondatori e menti del gruppo, vengono da
Israele, vivono a Parigi, ma si autoproclamano di nazionalità “palestisraeliana” perché sognano un futuro
di convivenza. E affinché fosse chiaro a tutti sin dal nome della band in cosa credono, si sono chiamati
Boogie Balagan dalla parola ebraica “balagan” che significa casino/confusione. Nome perfetto a giudicare
dal loro ironico Lamentation Walloo - uscito nel 2007, da giugno disponibile anche all’estero su tutte le
piattaforme digitali, e distribuito in Italia dall’11 luglio dalla Self - che infatti mischia suoni e colori
mediorientali con l’estasi vibrante del rock per veicolare un messaggio di pace destinato ad abbattere
barriere culturali e fisiche del Medio Oriente. E perché il messaggio sia più chiaro, raccontano le loro
storie in francese, ebraico, arabo, turco, greco e inglese, rivestendo le lingue ufficiali con un dialetto
creativo, urbano e sagace che rende spesso irresistibilmente divertente la loro babele linguistica. Dal
Sinai a Muddy Waters, dalla musica araba degli anni Settanta al blues di Robert Johnson, i Boogie
Balagan hanno inventato un suono meticcio e travolgente. Un misto fra le voci di un Joe Strummer
ingozzato di harissa e di un Julio Iglesias che “carbura” tequila pura è affiancato da un Jimmy Page che
strimpella la sua chitarra elettrica come se suonasse un boozooki greco. A tutto ciò si aggiunge un
battito incalzante di mani e piedi e si ottiene qualcosa che assomiglia al fantasma dei T-rex che fumano il
narghilé a Gaza o di Farid el Atrach che si esibisce insieme ai New York Dolls. Solo immaginandosi tutto
questo si possono anche concepire i Boogie Balagan!
INTERVISTA CON I BOOGIE BALAGAN – << Benvenuti nel nostro regno dei re delle colline… dove
sono tutti dei darbooka boys... >>. Quando salgono sul palco è così che salutano il pubblico i Boogie
Balagan. Che si considerano un po’ come Asterix e Obelix: << Quando guardi con una lente di
ingrandimento la cartina della Gallia antica – spiega Azri – vedi un piccolo villaggio di irriducibili… da noi
c’è un piccolo villaggio di israeliani che si autoproclama PALESTISRAEL. E’ un villaggio senza
frontiere dove c’è vita, ci sono danzatrici del ventre, re delle montagne, e naturalmente darbookas…>>.
Alla domanda di come applicare il concetto di “balagan” alla realtà, la risposta è molto semplice: <<
“Balagan” – chiarisce Gabri - è la Grecia, è il Libano, è la Giordania, è l’Egitto, è tutto il Mediterraneo
>>. A suonare hanno cominciato nei piccoli bar proponendo cover di Muddy Waters. Poi si sono accorti
che c’era un ponte da costruire << tra il blues del delta e il blues delle nostre parti. Noi abbiamo un po’
trasposto il suo universo e il suo vocabolario, lo abbiamo adattato alla nostra maniera. Nascono così i
Boogie Balagan >>. Che alla contaminazione musicale aggiungono quella linguistica: << Il lato
interessante del nostro progetto – spiegano - è soprattutto l’idea di mischiare idiomi, trovare delle rime in
arabo quando non ci vengono in inglese, in greco, etc... E’ importante per noi sapere che il nostro
pubblico, spesso vario e cosmopolita, possa riconoscere delle parole della sua lingua >>. I’ll be, I’ll be, I’ll
be, I’ll be, fool for your love… << “I’ll be”, in inglese “io sarò”, ha la stessa fonetica di “albi”, “il mio
cuore” in arabo. L’ambivalenza delle parole che hanno lo stesso suono in lingue diverse ma significati
differenti ci ha permesso di creare una sorta di frasario tutto nostro, una specie di lingua a parte >>.
Come dimostra sin dal titolo il loro album “Lamentation Walloo”, gioco di parole infatti tra l’inglese
“lamentation wall”, “muro del pianto” nella lingua di Albione, e il termine arabo “walloo” che vuol dire
“un bel niente”. << Quello che vogliamo dire – spiegano ancora - è: se la smettessimo di lamentarci per
cinque minuti? Se invece di lamentarci facessimo una pausa, una ricreazione, o addirittura una festa… in
ebraico si dice “afsakat esh”, cioè “cessate il fuoco”>>. L’obiettivo è preciso: << Negli anni ’70 c’era il
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Flower Power da cui prendevano esempio i giovani. Ispirandoci ad allora adesso vogliamo proporre una
cosa nuova: lo spirito del Felafel Power”. C’è quanto basta per una nuova rivoluzione.
Siti da cui si può scaricare il disco:
•
Tutte le piattaforme digitali (Itunes, etc.)
Costo disco on line:
•
•
Album completo - € 9,99
Singola canzone - € 0,99
Costo disco in vendita nei migliori negozi italiani:
•
Album - € 18,90
Links:
www.myspace.com/boogiebalagan;
Links video:
http://video.google.fr/videoplay?docid=-6338244092722847466&q=lamentation+walloo
http://video.voila.fr/video/iLyROoaftkpq.html
http://www.dailymotion.com/cluster/music/video/x4gaso_boogie-balagan-dailda-blooz_music?from=rss
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO
Evento: Pass-Over
Apertura cancelli: dalle 19.30
Data: 11 luglio 2008
Sede: Arena di Milano
Indirizzo: Via Legnano - Milano
Ingresso: Gratuito
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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE
(Nell’immagine l’intera pagina che ha dedicato a loro il Jerusalem Post edizione francese)
LE MONDE 2 - “Boogie Balagan, le duo le plus improbable, mais surtout le plus jubilatoire du moment ...
en transformant des mélopées orientales en de furieux boogie-woogie et des bons vieux rock en appel de
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muezzin , Azri et Gabri nous offrent, sans forfanterie et avec une belle dose d’humour, le plus élégant des
messages de paix."
LE NOUVEL OBS - “Une musique joyeusement foutraque, un souk en arabe, hébreu, francais et anglais de
cuisine sur rock harissa, rap houmous a la mode orientale”
MUSIQ - “Un génial coupe-feu aux sanglants défis ... le joyeux combo ouvre un nouveau chapitre: le rock
du ponant dansant bras dessus bras dessous avec les musiques du bled", "processus de paix singulier conduit
par des guitares que Jimmy Page aurait pu jouer, et un humour qui a trempé son inspiration caustique dans
les oraux de Zappa”
MARIANNE - “Un audacieux mélange linguistique et sonore ... coos coos harissa copieusement arrosé de
tequila", "des héritiers spirituels de Muddy Waters en terre sacrée ... colombes chantantes"
GUITAR PART – “Comme un défi a la morosité ambiante, “Lamentation walloo” prouve qu’il existe une
alternative au choc des cultures ... le rock venu d’ ailleurs ... quand humour et rock font bon ménage”
PRESTO – “Boogie Balagan: la paix des braves!!!”
ACTUALITE JUIVE - “L’alliance de l ‘ombre et de la lumiere ... un savant melange d ‘hebreu, d ‘arabe,
d ‘anglais, de francais, de grec...”
MONDOMIX – “Collision des genres et des dialectes, les Boogie Balagan réinventent BABEL ...
bordelique et jubilatoire”
20 MINUTES - “Comme un lien ideal entre le Nouveau Mexique, la “Palestisrael” et Paris"
GUITARIST – “Cohabitation harmonieuse d ‘anglais, d’ arabe, d’ hebreu et de francais, liés par une sauce
“palestisraelienne” dopée aux piments rouges... un rock diaboliquement epicé, métissé comme un fils
illegitime de Satriani et des pierres qui roulent!!”
INFORMAZIONI SUI BOOGIE BALAGAN
(Riservato ai giornalisti)
STUDIO PERNA
CULTURA E FOTOGRAFIA
Contatto: Alessandro Luigi Perna
EMail: [email protected]
Cell: 338-5953881- Tel: 02/2046240
LUCIA VIETRI
NO MAN’S TIME RECORDINGS SARL
Contatto: Lucia Vietri
212 avenue du Maine
75014 Paris
Ph. : +33 1 45 41 10 30
Fax : +33 1 45 41 10 80
EMail : [email protected]
Web :
www.myspace.com/boogiebalagan;
MON SLIP
83 rue de Reuilly
75012 Paris
www.monslip.fr; - [email protected];
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www.myspace.com/labelmonslip;
INFORMAZIONI SU PASS-OVER
(Riservato ai giornalisti)
Ufficio stampa:
Nicoletta Tassan Solet
studiomusica PRESS | PR
[email protected]
ph. (+39) 051.5872403
cell. (+39) 348 64 18 066
fax (+39) 051.5872944
www.studiomusica.net
Produzione:
Ludmilla Faccenda
Artandnetwork
[email protected]
[email protected]
t. +39-02-39325388
m. +39-3382457868
www.artandnetwork.com
NB. In allegato la presentazione di Pass Over
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