Gli angeli delle borse sotto il cielo di Berlino
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Gli angeli delle borse sotto il cielo di Berlino
. LA STAMPA Made in Italy LUNEDÌ 12 MARZO 2012 TuttoSoldi 29 La storia SANDRA RICCIO TORINO iene testa alla crisi con tassi di crescita che viaggiano a doppia cifra. Gli aumenti messi a segno dal marchio della moda Piero Guidi sono stati del 30 per cento, un ritmo che sostiene da cinque anni ormai. Il buon andamento è stato spinto anche dalla carta ben giocata dell’espansione all’estero. Senza perdere di vista il mercato italiano però. Nata negli anni ‘70 a Urbino dalla passione di Piero e della moglie Nadia, nel tempo l’azienda Piero Guidi si è ingrandita sempre di più, aprendo nuovi punti vendita, studiando nuove linee e puntando su una comunicazione plasmata sui simboli del nostro tempo più che sul prodotto. Nel frattempo l’avanzata fuori dai confini italiani stava aumentando d’importanza. Oggi il marchio Piero Guidi è presente in quasi tutti i Paesi del mondo insieme alle sue collezioni di pelletteria e abbigliamento per uomo, donna e bambino che sono declinate nei marchi di linea, Magic Circus, Lineabold e Pg. Il lavoro e la passione hanno dato i loro frutti. L’azienda urbinate è riconosciuta internazionalmente come un gruppo con una consolidata identità italiana di stile e design, plasmati dalla grande passione per le arti. Tanto che a scegliere Piero Guidi sono artisti del calibro di Wim Wenders, il regista degli angeli del celebre film «Il Cielo sopra Berlino», ma anche grande innamorato delle arti e delle atmosfere italiane. «Ha scelto la nostra sahariana che indossa sempre sul set e che è diventata anche una capo inseparabile nella vita di tutti i giorni» racconta Giacomo Guidi, primogenito di Piero e seconda generazione a capo dell’azienda di famiglia. Giovane spirito eclettico, fotografo riconosciuto e amante delle arti, Giacomo oggi è il direttore artistico della casa. E il manager-artista è stato l’ideatore del celebre filone di campagne «Angeli del Nostro Tempo» con personaggi del calibro di Michelangelo Antonioni, Muhammad Alì e naturalmente anche il tedesco T 30% la crescita del fatturato Il marchio di Urbino ha tenuto testa alla crisi con tassi di crescita a due cifre negli ultimi cinque anni. Al buon andamento ha contribuito l’espansione sui mercati esteri La casa, fondata negli anni ‘70 da Piero e Nadia Guidi, è presente in quasi tutti i Paesi del mondo e conta di espandersi ancora Wim Wenders, tutti diventati moderni angeli testimonial delle borse Piero Guidi. Il riferimento è al logo della casa, due angeli che si abbracciano in volo. «È un simbolo positivo. Per noi l’angelo è l’amore, è lo spirito che affianca le persone che con il proprio modo di fare cercano di cambiare il mondo in meglio. Chi compra un nostro oggetto porta con sé un messaggio di ottimismo» racconta Giacomo Guidi. E per molti gli angeli di Piero Guidi sono diventati quasi un portafortuna da tenere sempre con sé. Intanto sul mercato il marchio degli angeli è diventato l’icona dello stile e della filosofia aziendale che sposa ideali come l’amore per l’arte e la poesia. La produzione ha tutta sede in una città di cultura e arte come Urbino dove lavorano oltre 100 artigiani del bello. «Siamo molto legati al nostro territorio. I luoghi del Rinascimento e della storia di Urbino sono da sempre humus fertile per le nostre creazioni» racconta Giacomo Guidi che poi aggiunge: «La più grande arma che abbiamo è la creatività che mettiamo nei nostri prodotti e che ci ha permesso di crescere a grandi passi in questi anni di consumi al palo». Ed è dalla magia di Urbino che il mondo delicato di Piero Guidi è partito alla conquista della moda internazionale. Solo in Cina negli ultimi quattro anni i nuovi store aperti sono stati 36. L’ultima tappa, in ordine di tempo, è invece a New York. Qui Piero Guidi ha aperto il suo monomarca con un nuovo concept che è destinato a rivoluzionare tutti gli store del gruppo. «L’interno è stato curato dall’architetto Thomas McKay che per le sue creazioni si è ispirato proprio alla città di Urbino» racconta Guidi. «Con lui ho visitato il magnifico Palazzo Ducale e gli ho chiesto di riproporre quelle proporzioni classi- Il marchio nato a Urbino Piero Guidi è sinonimo di stile italiano nel mondo. L’azienda di Urbino con le sue collezioni di borse e abbigliamento è riconosciuta per il suo logo che raffigura due angeli, ispirati dal regista tedesco (foto al centro) Wim Wenders Gli angeli delle borse sotto il cielo di Berlino Il gruppo di abbigliamento Piero Guidi sbarcherà in Germania A New York c’è già stato il debutto con una nuova boutique che, auree, volevo che ricordasse i fasti della corte ducale urbinate». Un nuovo capitolo nella storia dell’azienda. Il negozio newyorkese che si trova a Soho, il quartiere più alla moda della grande Mela, sarà infatti il punto di partenza per una graduale trasformazione dei negozi Piero Guidi sparsi in tutto il mondo dalla Cina, al Giappone a Hong Kong. L’espansione all’estero non si ferma qui però. Nei prossimi due tre anni sono previste nuove aperture sul suolo americano, a Miami e Los Angeles. Ma prima ancora arriverà la tappa a Berlino. Nel bouquet di grandi presenze internazionali la città degli angeli non poteva mancare. «E’ la New York d’Europa per la grande vitalità che dimostra. E prevediamo di esserci già entro la fine di quest’anno» dice Giacomo Guidi che poi racconta «A farmi scoprire questo nuovo amore è stato Wim Wenders. Lo devo un po’ a lui e ai suoi angeli». LEZIONI DI CUCINA ITALIANA NELLE SCUOLE AMERICANE Il manager artista Giacomo Guidi, fotografo e amante delle arti è direttore artistico dell’azienda fondata dal padre Piero UN PONTE PER L’EXPORT CON LA POPOLARE DI VICENZA Dieta mediterranea Diesel, Benetton e Coin contro l’obesità negli Usa negli Usa con Zonin angia sano e parla italiano» è lo slogan dell’iniziativa che promuove l’export dei prodotti della cucina italiana con le classi di italiano nelle scuole medie e superiori di New York. Sponsors degli incontri-lezioni tra cuochi e giovanissimi sono lo Iace (Italian American Committe on Education, l’ente no profit finanziato da privati e dal ministero degli esteri per la diffusione della lingua italiana negli Usa), The International Culinary Center, la più prestigiosa scuola per cuochi d’America, e l’azienda di Parma Barilla (foto), prima negli Usa per quote di mercato. Gli studenti assorbono, con i termini italiani della dieta mediterranea e con le lezioni in cucina, la sana educazione alimentare che i politici (da Michelle Obama al sindaco Mike Bloomberg) vedono come arma contro l’obesità. [GLA. MAG.] M a banca Popolare di Vicenza ha aperto una sede a New York e guarda ora alla Russia. Il presidente Gianni Zonin pensa all’export come opportunità di crescita dell’Italia e della banca e ha stabilito questo ponte negli Usa per aiutare piccole imprese clienti, tra cui tanti marchi della moda (Diesel, Benetton, Stefanel) e aziende come Roberto Coin e De Longhi votate all’export. Una missione di imprese venete, con rappresentanti della Popolare, ha visitato il Mit di Boston per le aree tecnologiche nell’ambito di un accordo della Confindustria di Vicenza con l’università del Massachusetts. Zonin, con la sua casa vinicola, è esportatore e ambasciatore del vino italiano: vende in 102 Paesi e possiede una tenuta in Virginia che produce 8mila ettolitri con il marchio Barboursville Vigna. [GLA. MAG.] L