Intervista Storia Poesia Pillole SaliScendi-Foto La

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Intervista Storia Poesia Pillole SaliScendi-Foto La
SOLOVOLLEY.it
Registrato presso il Tribunale di Pesaro n.505 Direttore Responsabile: Danilo Billi, tessera n.097397. Tutti i diritti sono riservati. Anno 1 numero 12
Intervista
Storia
Poesia
Pillole
SaliScendi-Foto
La tecnica
Cronaca gare
Prossime gare
Editoriale
Un saluto a tutti.
Jesi, perché è bello scriverlo, dopo la sconfitta in
casa contro Novara in gara 2, con una Scavolini
disarmante, aveva fatto temere il peggio per gara
3. Ma si sa che, spesso, dopo il temporale esce il
sereno, con tutti i meravigliosi colori dell’arcobaleno, ed è proprio quello che è successo nella magia
del vecchio palas in gara 3. Le ragazze hanno vinto
e finalmente convinto, giocando forse la loro più
bella partita della stagione, e allora? Da stasera
subito il derby…per invertire la storia con le jesine,
che di gioie, specie nei recenti play off, non ce
ne hanno lasciate troppe, ma dopo Perugia, anche
Jesi è un tabù da sfatare e una situazione migliore
di una semifanale scudetto per pareggiare i conti
non c’era.
Prima di salutarvi vi ricordo la modifiche apportate anche al sito www.solovolley.it, completamente
rivisto e potenziato specie nella parte fotografica e
nella sezione audio.
Foto copertina (Fermino Fraternali)
Il direttore
Danilo Billi
SOLOVOLLEY.it
L’intervista
Katarzyna Skowronska
Orgogliosa e fiera come
la sua terra recentemente
ferita dalla perdita del Presidente del Consiglio, Lech
Kaczynski; bella come una
venere; sensibile come
solo le donne vere sanno
esserlo: capace di emozionarsi dopo una partita giocata e vinta con la grinta
di chi è consapevole che
solo la Supercoppa Italiana, in questa stagione un
po’ particolare, non può
bastare…
Ecco Katarzyna
Skowronska, per tutti
Kasia.
Ribadisco che sono stati
due giorni pesanti. E quando è caduta l’ultima palla
è stata un’autentica liberazione: mi dispiace aver
pianto davanti a tutti ma
avevo bisogno di scaricare
la tensione accumulata.
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Esordivi, in maglia Scavolini, al vecchio palas:
preferisci questo palazzetto o era meglio il
Pala D?
Ci sono state troppe polemiche sulla questione
palazzetti e a me, certi
discorsi, non interessano.
Però devo ammettere che
qui si respira un’aria particolare, quasi magica. E
visto che giochiamo qui,
voglio vincere in questo
impianto!
L’anno scorso hai coronato il sogno di vincere
lo scudetto in Italia poi
l’infortunio e una stagione strana…
E’ vero, abbiamo vissuto
una stagione insolita ma
c’è ancora un obiettivo da
raggiungere, che è lo scudetto, e io voglio rivincerlo!
Quanto ti ha condizionato non fare la preparazione con le compagne?
L’infortunio di inizio stagione mi ha fatto perdere gli
Europei con la Nazionale e
mi ha tenuto lontana dai
campi da gioco per cinque
mesi. Ma adesso è solo un
brutto ricordo: sto bene
e sono tornata a saltare
come prima grazie anche
a Vercesi che mi ha aspettato e seguito, passo dopo
passo, nella mia riabilitazione.
Parlavamo di stagione
strana: Champions, esonero di Vercesi e Coppa
Italia…
indice
nei giusti modi.
E’ stato un anno duro:
troppe cose non ci sono
riuscite ma resto convinta
che siamo la squadra più
forte e dovremo dimostrarlo rivincendo il tricolore.
Come ti spieghi questi
alti e bassi: può essere
che la squadra ha perso
un po’ di fame di vittorie?
Ti rispondo dicendoti che
dopo il primo Europeo, vinto con la Polonia, avevo ancora più fame: alle vittorie
non ti abitui mai abbastanza. Il problema è che è difficile ripetersi perché tutti
ti aspettano al varco, tutti
vogliono battere i campioni: c’è maggiore pressione
anche se in questa Società
tutto viene ancora vissuto
Con Novara, Scavolini
dai due volti: bruttina in
gara 2, quasi perfetta in
gara 3.
Questa è la pallavolo! Però
non è mai mancato l’impegno. Tra sabato e lunedì (e
mentre parla le vengono
gli occhi lucidi – ndr) ho
dormito male: ripensavo
ancora agli errori commessi… Ma poi abbiamo trovato la determinazione giusta
e abbiamo fatto valere la
nostra superiorità. Da questa esperienza – riprende
Kasia - abbiamo imparato che dobbiamo imporre il
nostro gioco senza aspettare gli avversari.
Come mai ti sei emozionata a fine partita?
I play off non hanno riservato sorprese: le semifinaliste saranno le
prime quattro della regular season. Che partita vedremo con Jesi?
Sono arrivate in fondo le
quattro squadre più forti.
Dal canto nostro, affronteremo Jesi punto per punto, set per set e partita per
partita. E siccome non sono
ammessi più errori, sono
convinta che vedremo una
pallavolo di alto livello.
Meglio Jesi o Urbino?
Non mi interessa – risponde secca – Tanto, se vogliamo vincere, dobbiamo
affrontare e battere tutti!
Foto (Fermino Fraternali)
Fabrizio Bontà
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Storia
Terra di mezzo 1984-1997
Il ritorno in serie C lascia la Robur senza sponsor, e
nella prima stagione sulle maglie compare persino
la scritta ‘Galleria Lucenti’. Il momento non è facile,
anche perché l’assenza di corsi universitari in città
strappa via via molte atlete alla pratica sportiva.
«Sono stato diversi anni primo allenatore» racconta Claudio Castellani «a lungo assistito da Giorgio Levroni, che ha fatto sostanzialmente le mie
veci l’anno in cui ho fatto il militare. Nell’87/88,
quando ho riportato la Robur in C1 dopo la retrocessione dell’anno precedente, ho dovuto mollare
perché per stare in panchina a quei livelli veniva
richiesto un patentino che io non avevo». Viene
perciò contattato l’ex-giocatore anconetano Pierpaolo Damiani, che l’anno prima ha portato in serie A1 il Matera successivamente pluricampione
d’Italia e d’Europa. Damiani ricopre anche il ruolo
di direttore tecnico, mentre Castellani resta come
suo assistente: la Robur però ritorna subito in C2.
«L’arrivo di Damiani» sottolinea Miniucchi «segna
una svolta: chiamare un allenatore di serie A quale
coordinatore di tutta l’attività ha dato subito il senso di un progetto che guardava in alto, pur senza dimenticare le
proprie radici.
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(testi e immagini tratte dal libro di Giacomo Mariotti: “Il Volo delle Colibri’ per gentile concessione della casa editrice Robursport Pesaro)
M.F.
Poesia
A Katarzyna
In Polonia una “dea” è considerata,
e la si sogna in ogni momento della giornata.
Pensate che, quando c’è una sua partita, la gente
impazzisce letteralmente.
Col suo gioco fatto di muri potenti
e imprendibili fendenti
mette le avversarie in continua difficoltà,
facendole sentire una nullità.
Ad inizio stagione,
ha dovuto fare i conti con qualche defezione.
Ora però è tutto passato,
e la grande Katarzyna ha pienamente recuperato.
La sua filosofia,
è quella dell’ allegria:
d’altronde è l’allenatore stesso che, al suo viso,
chiede sempre il sorriso.
E Kasia lo ricambia prontamente,
come, del resto, tutto l’ambiente.
Facciamo un grande in bocca al lupo al nostro numero 7
perché riduca ogni avversaria a brandelli,
e ci faccia vivere altri momenti belli.
Un abbraccio, Matteo
foto (Danilo Billi)
Matteo Bontà
indice
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Pillole del Colibri’
Le nostre Goonies
A fine gara, pensavo di
aver assistito al remake
del film “ I goonies”……
Vi ricordate quella banda
di ragazzi e ragazze terribili che, disobbedendo
ai genitori, si buttavano a
capofitto in un’ avventura
più grande di loro ma, con
tanto entusiasmo ed una
buona dose di coraggio, riuscivano a trovare in una
grotta il veliero dei pirati
ricco di tesori? Si? Bene!
guadagnano il passaggio
al turno successivo davanti ad un pubblico non
numeroso, ma più parte-
mosfera
positiva
era
nell’aria già dall’allenamento del mattino, quando
le varie rifiniture venivano
così da fare degna cornice
al sequel del film..…”I Goonies 2”!
Occhio gente, le ragazze
terribili son tornate e potremo sognare ancora!!!
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Cip cip a tutti tranne a
quelli che non applaudono
le colibrì.
foto (Danilo Billi)
Gianfranco Ioele
VERY
IMPORTANT
E vi ricordate come si chiamava il capo dei pirati?
No?...Willie l’orbo……
I Balusch oragnizzano
il pullman per gara 3
di Jesi, che si giocherà
martedì 4 maggio ore
20.15. Per info e prenotazioni telefonare alla
Gigia 338.1167644
Si l’orbo, perché aveva
avuto un “problemino” ad
un occhio ma, nel suo settore, era un maestro indiscusso per come sapeva
depredare gli avversari e
conseguire vittorie per i
mari del mondo.
Ebbene, ho paragonate le
colibrì ai Goonies, per il piglio con il quale hanno affrontato l’avventura di gara
tre con Novara, la grotta è
il mitico capannone dove
hanno giocato, il tesoro
è l’agognata semifinale
conquistata che ci vedrà
protagonisti ancora contro
Jesi e, purtroppo, ahimè e
mi scuso, la parte del pirata orbo non poteva che
essere della mia Carolina
preferita, essendo stata
centrata all’occhio sinistro
da una potente schiacciata
Novarese che ha necessitato dell’intervento del
medico e l’applicazione di
ghiaccio.
Come spesso accade nei
film per ragazzi, c’è il lieto fine ed, infatti, le colibrì
indice
cipe del solito e pronto ad
incitare le nostre e ad entusiasmarsi ad ogni punto.
Evidentemente, l’entusiasmo espresso in campo è
stato contagioso fin sugli
spalti. Piccola considerazione personale: ci avete
fatto caso che gli spettatori erano distribuiti su tre
lati del palazzetto ma tutti
hanno tenuto le distanze
dalla curva occupata dai
balusch? Delicati d’orecchie o semplici cagoni?
Boh….!!!
Devo dire, però, che l’at-
accompagnate da sorrisi e
atteggiamenti “giusti” delle ragazze.
Se potessi, farei un fermo
immagine di questo bel
film fino a Venerdì sera,
per mantenere intatto lo
spirito vincente della nostra squadra quando ospiterà le prilline, sempre
nell’hangar di Viale dei
Partigiani.
Mi auguro che per la prima
semifinale tutta marchigiana si possano raddoppiare
le presenze sulle tribune
Cari tifosi, cari Balusch,
è auspicabile che, nel
corso di tutti i derby
con Jesi, ci sia un grande afflusso COLORATO
di biancorosso, qualsiasi
cosa: calzetti, magliette, sciarpe, bandierine,
reggiseni, cappellini,
capelli, parrucche,
tatuaggi, marsupi, bandane, nastro di servizio
per i cantieri, bandiere
della Polonia, vecchie
bandiere del partito comunista di Villa Fastiggi
posizionate a fianco
delle vecchie bandiere
bianche degli ex democristiani. Importante:
venite numerosi e
COLORATI!!!
Mauro Filippini
Danilo Billi
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A cura di Jack Marriott
Chi sale
Chi scende
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La Chateau d’Ax Urbino vince il
derby con Jesi sugli spalti e perde
in campo, ma di un soffio. Complimenti a tutti, società e squadra.
Il difficile comincia adesso, ma intanto non svegliateli. Se lo meritano.
Canzone consigliata: Ogni favola è
un gioco - Edoardo Bennato
Foto Focus di Danilo Billi
I Balusch passione biancorossa:
indice
L’Asystel Novara chiude perdendo
in un’oretta o poco più una stagione nella quale è andato tutto storto. Troppo talento, poca chimica,
e la nuova palleggiatrice che resta
incinta dopo un mese (a proposito: auguri, Kim!).
Canzone consigliata: Papa don’t
preach - Madonna
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La tecnica
L’opposto!
La pallavolo è uno sport di
squadra: un’atleta da sola può
fare la differenza in un momento decisivo, ma la partita
e le grandi imprese si ottengono principalmente grazie al
gioco di squadra e ad un delicato equilibrio tra i vari fondamentali. Senza una buona
ricezione, infatti, Francy Ferretti non potrà alzare o costruire una buona fase d’attacco
nonostante le sue mani fatate;
senza una buona alzata, Carolina Costagrande potrà essere
pure una delle migliori schiacciatrici del nostro campionato, ma sicuramente non potrà
attaccare al meglio. E questi
sono solo gli esempi più eclatanti del gioco. Pensate alla
battuta. Come abbiamo visto,
non è solo questione di mandare la palla al di là dalla rete:
da un buon servizio nascono i
punti e gli errori possono costare addirittura un set (vedi
il secondo parziale in gara 2
play off). Stesso discorso per
il muro: un muro ben posizionato, può ostacolare o rendere
meno pericoloso un attacco. È
spesso grazie ad un attacco
sporcato dal muro, infatti, che
è possibile ricostruire un’azione.
ricezione molto precisa. Ecco
come i tabellini ci dimostrano
l’eccezionale performance delle nostre ragazze: per quanto
riguarda la battuta, le Colibrì
un successo su tutta la linea!
Quando invece gli ingranaggi
non sono così oliati, le percentuali subiscono un certo calo.
un punto forte delle Colibrì in
questa partita: 3 ace e ben 10
errori (un errore a testa per
Usic e Garzaro, due per Kasia
e Costagrande, e quattro per
Guiggi che però forzava la battuta al salto). Male anche l’attacco con 11 errori e 11 muri
subiti per un misero 39%: i 7
errori più le 4 murate di Costagrande è da solo un dato
molto eloquente. Le nostre ragazze hanno fatto troppo poco
per portarsi a casa una gara
che per Novara era davvero
l’ultima spiaggia. Gli unici dati
positivi vengono dai muri (14)
e dalla ricezione che si è assestata su un buon 56% (contro
il 51% di Novara). Qualche errore di troppo in fase di ricostruzione da parte di Ferretti
ha sicuramente pesato, ma le
percentuali non sembrano essere così allarmanti. Ma allora,
cos’è successo?
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Per questo, la battuta, la ricezione, l’attacco e il muro sono
quei fondamentali che vengono studiati nei famosi tabellini
di fine gara. Ed è precisamente
attraverso questi numeri che è
possibile decodificare la gara
di una squadra. Partiamo con
una partita che potremo definire “perfetta”. Quale miglior
esempio di gara 3 play off che
ha visto trionfare le Colibrì per
3 set a 0 sulla temibilissima
Asystel Novara?
In questa occasione, infatti, la
Scavolini è riuscita ad esprimere un gioco davvero spumeggiante, caratterizzato da
una grande varietà in attacco
(Ferretti ha servito tutte le sue
compagne con una giusta dose
d’equilibrio), da una grande
attenzione a muro e da una
indice
hanno commesso solo 4 errori
(pochi se si pensa che Novara
ne ha commessi 6) e bucato
la difesa piemontese con 3 ace
(Usic-Skowronska-Costagrande). Nella ricezione, la Scavolini si è avvicinata al 50% di
palloni rigiocabili (48%): su 48
palloni, infatti, le nostre atlete
hanno commesso solo 3 errori
(uno di Skowronska e due di
Costagrande) ed eseguito 23
ricezioni perfette con una super Wijnhoven che ha saputo
indirizzare la palla direttamente nelle mani di Francy (da qui
il termine ricezione perfetta)
nel 64% delle volte. In fase
offensiva, Guiggi e compagne
hanno saputo realizzare 46
punti, commettendo solo 5 errori e subendo 4 muri da parte
delle avversarie: sugli scudi in
particolar modo il nostro capitano e Garzetta che hanno
attaccato rispettivamente con
l’80 e il 100% di positività. E
contro i 4 muri dell’Asystel, le
nostre begnamine hanno risposto con 6 chiusure a rete
(3 di capitan Guiggi, 2 di Carolina e 1 di Kasia). Insomma,
Prendiamo per esempio gara 1
contro Novara. Dopo un avvio
travolgente delle bianco-rosse,
qualcosa nel quarto parziale si
è bloccato: 4 ace e 7 errori in
battuta, 29% di ricezione positiva bilanciati dal 51% in attacco e da 10 muri che hanno
dato il ko definitivo a Novara.
Viste le percentuali precedenti, non c’è dubbio che è stata
la ricezione la vera piaga della Scavolini in questo match.
Ferretti avrà dovuto fare quindi qualche straordinario per
servire le sue compagne e,
certamente, le giocatrici in
attacco saranno state brave
ad inventarsi qualcosa, sfruttando per esempio le mani
“out” del muro - colpo assai
utilizzato quando la palla non
consente un attacco in totale
tranquillità.
Andiamo allora a studiare i
tabellini della nefasta gara 2.
Cosa sarà successo in campo
per subire una così cocente
sconfitta? Guardando subito
la battuta si capisce come la
concentrazione non sia stata
In questo caso i “freddi” numeri non bastano a leggere la
partita. Le percentuali ci possono aiutare infatti a capire
l’andamento di una gara; ma
nella pallavolo, come in tutti
gli altri sport, oltre ai fondamentali è importante anche
lo spirito con cui si entra in
campo. E… diciamocela tutta,
in gara 2 l’atteggiamento delle
nostre giocatrici non è stato
dei più aggressivi ne’dei più
positivi: musi troppo lunghi,
nervi a fior di pelle e un po’
troppa rassegnazione nei momenti caldi del match. L’Asystel, infatti, pur non avendo
giocato meglio della Scavolini,
ha messo in campo maggior
agonismo e ha giocato gara
due come se fosse la partita
della vita; cosa che ha fatto invece Pesaro nella “bella” dove
in campo oltre alla tecnica è
sceso anche il cuore delle ragazze. E come intonano i Balusch nei loro cori: “se si gioca
con il cuore, non ce n’ è!”
foto (Fermino Fraternali)
Isabella Agostinelli
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Cronaca gare
La grande “rapperceda” di Marchesi
Dopo la stupenda gara.
tre, in diretta radiofonica,
ho chiesto al coach Riccardo Marchesi cosa avesse
messo nel caffèlatte delle
colibrì, per trasformarle
da pulcelle balbettanti in
guerriere tipo amazzoni.
“Tanto cuore” ha risposto stando
allo scherzo.
Cuore fa’ rima
con furore
, aggiungiamo noi, un
sano furore
agonistico,
iniziando
dalla difesa;
il pubblico,
più numeroso e più
appassionato di quello
di sabato,
ha applaudito a lungo
certe azioni difensive
delle colibrì;
la Elke per poco non veniva a salvare palloni lassù
nel terrazzino della nostra
postazione
radiofonica;
difendere bene significa
poter attaccare buoni palloni, sapientemente gestiti
dalla Ferretti.-palleggi perfetti , mentre la Garzaro,
con l’88% in attacco, ha
ripetuto la buona prova di
Novara in gara-uno, ma
anche l’altra centrale, capitan Martina, ha buonissime percentuali in attacco,
specie con le sue sontuose
fast, una festa per gli occhi
degli intenditori. In giornata di vena l’opposto Kasia,
come del resto Senna Usic
e la solita Costagrande,
malgrado una pallonata ad
un occhio. Siamo passati
subito al dolce, saltando a
piè pari la sconfitta di sabato per 3 a 2 (dove tutto
è andato storto), mentre
Novara ha giocato forse la
miglior partita della non felice annata, con una Logan
cola urbinate, seguita da
oltre 500 tifosi. Pesaresi
prendete nota. Si comincia venerdì, poi domenica
sempre a Pesaro, per continuare martedì al Palatriccoldi jesino con gara-tre.
E sperando che basti!
(diretta Sky Sport 2)
A Milano: MC-Carnaghi Villa Cortese - Foppapedretti
Bergamo
Il programma di Gara 3
Martedì 4 maggio ore 20.15
(diretta Sky Sport 2)
A
Jesi
(AN):
Monte Schiavo
Banca
Marche
Jesi - Scavolini
Pesaro
Mercoledì
5
maggio
ore
20.15
(diretta
Sky Sport 2)
A
Bergamo:
Fo p p a p e d r e t t i
Bergamo - MCCarnaghi
Villa
Cortese
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indice
Tom stratosferica, Ma 48
ore dopo tutto è cambiato:
le colibrì hanno dimostrato
buona preparazione atletica (grazie anche ai 7 mesi
di Angelo Vercesi) , voglia
di riscatto e compattezza
di gruppo, che qualcuno
già metteva in forse. Semifinale raggiunta, quindi,
per il quinto anno consecutivo: le prime due balorde
alquanto (2006 e 2007),
sempre ad opera di Jesi,
poi le ultime due esaltanti, fino alla conquista degli
scudetti. La quinta come
sarà? Sulla strada delle colibrì ancora Monteschiavo
Jesi (Chi si rivede!), che si
è disfatta anche lei in tre
gare della terribile matri-
Il programma di Gara 1
delle Semifinali
Venerdì 30 aprile ore 20.15
(diretta Sky Sport Extra)
A Pesaro: Scavolini Pesaro - Monte Schiavo Banca
Marche Jesi
Sabato 1 maggio ore 17.15
(diretta Sky Sport 2)
A Milano: MC-Carnaghi Villa Cortese - Foppapedretti
Bergamo
Il programma di Gara 2
Domenica 2 maggio ore
16.00 (diretta Sky Sport
2)
A Pesaro: Scavolini Pesaro - Monte Schiavo Banca
Marche Jesi
Lunedì 3 maggio ore 20.15
Ev. Gara 4
Giovedì 6 maggio ore 20.15
(diretta
Sky
Sport 2)
Monte Schiavo
Banca
Marche
Jesi - Scavolini
Pesaro
Venerdì 7 maggio ore
20.15 (diretta Sky Sport 3
o Extra)
Foppapedretti Bergamo MC-Carnaghi Villa Cortese
Ev. Gara 5
Entrambe le gare lunedì
10 maggio ore 20.30 (una
gara in diretta su Sky Sport
2 alle 20.15)
Scavolini Pesaro - Monte
Schiavo Banca Marche Jesi
MC-Carnaghi Villa Cortese
- Foppapedretti Bergamo
foto (Danilo Billi)
Alessandro Mainoldi
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Prossime gare
Pesaro-Jesi semifinale tutta marchigiana
Venerdì
alle
ore
20:15 al
“ Ve c c h i o
Hangar” di
Viale dei
Partigiani
si disputerà la prima
Gara delle
semifinali di Play
Off.
Da
una parte
la Scavolini Volley
Pesaro,
bicampionessa
in carica,
d a l l ’ a l t ra
la
Monteschiavo
Jesi, storica rivale. Infatti questa è la terza
semifinale scudetto in
cui si affrontano le due
squadre
marchigiane:
nel 2005\06 e 2006\07
avevano avuto la meglio
le jesine per 3-0 entrambe le volte. Quest’anno
però a favore di Pesaro
ci sono i risultati delle
gare di andata e ritorno
di campionato in cui la
Scavolini si è imposta
per 3-0 e 3-1.
sconfitta
in Champions e in
semifinale di Coppa Italia,
questo
scudetto
è l’obiettivo principale per
riscattare
una stagione che
non sempre
ha
premiato
le
colibrì come
avrebbero voluto.
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Ricordiamo le date delle
semifinali: Gara 1, come
già detto si svolgerà a
Pesaro venerdì alle ore
20:15, Gara 2 in programma sempre a Pesaro domenica alle ore
16 . Gara 3 si disputerà
a Jesi martedì 4 maggio
alle 20:15. Eventuale
indice
Gara 4 sempre a Jesi,
giovedì 6 maggio alle
ore 20:15 e Gara 5 a
Pesaro lunedì 10 maggio alle 20:15. Passerà in finale chi vincerà
tre partite su cinque.
Pesaro, dopo la battuta d’arresto di sabato
scorso contro Novara ha
ritrovato nella partita di
lunedì lucidità e concentrazione in campo. La
stessa concentrazione
che speriamo la accompagni anche in questa
difficile fase.
Jesi è infatti una squadra con la quale bisogna
stare attenti: al contrario delle giovani atlete
della Scavolini, la Monteschiavo ha investito
fiducia su giocatrici di
grande esperienza, So-
kolova e Rinieri (classe
1977), Negrini (classe
1979) sono le bocche da
fuoco della squadra. Atlete che sanno sempre
rimediare una palla in
attacco anche nei momenti caldi della partita.
Al centro Bown e Calloni,
due punti fermi. Libero
Claudia Mazzoni, classe
1980 e regista Dall’Igna,
classe 1984, ottima palleggiatrice. Una squadra
forte e determinata che
è riuscita a dominare la
classifica per metà campionato, che si è imposta nei quarti di finale
contro Urbino e che cerca in questi Play Off una
gratificazione dopo una
buona annata.
Ma Pesaro non è da
meno, anzi, dopo la
la migliore.
Che vinca
foto (Danilo Billi
Chiara Gnucci
ANCHE LA REDAZIONE DI SOLOVOLLEY.IT FA
I MIGLIORI AUGURI A DUSAN
SAKOTA...NON
MOLLARE MAI
Direttore:
Danilo Billi;
Progetto Grafico:
Corrado Belli;
Art Director:
Mauro Filippini
In redazione:
Rosalba Angiuli
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