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Impot reprisée
Tassa ricossa
Ufficio di Jesi
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Nel ricordo
di Fra’ Serafino
La festa
dei volontari
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Come nasce
il fumetto
Incontro
in Guatemala
settimanale d’informazione
Euro 0,80
“Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi”
ANNO LII - N. 11
DIREZIONE E REDAZIONE : JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX 0731.208.145
Domenica 27 marzo 2005
Il messaggio del Vescovo
Pasqua
festa della vita per sempre
La Risurrezione di Gesù Cristo è il fondamento della
nostra fede: noi crediamo alla Parola di Gesù e alla
testimonianza dei discepoli.
Per questo Pasqua è vita: una vita che non conoscerà
più la fine. Gesù è risorto e quanti credono in lui risorgeranno con lui. E’ questa la sfida più grande per l’uomo contemporaneo che rischia di inabissarsi sempre
più nella tecnica o nello scetticismo. Noi non possiamo
accettare il fatto che tutto termini con la morte e la
nostra stessa natura si ribella a questo pensiero. Il Dio
in cui crediamo è un Dio fedele alle sue promesse.
La Pasqua di Risurrezione impegna noi cristiani a
far emergere fin da ora nella quotidianità dell’esistenza
personale e nella società in cui viviamo molti segni di
vita che possono restituire la speranza al mondo.
Il Segno della gioia di vivere, presente nel cuore e nel
volto di noi cristiani: la vita è sempre un dono bellissimo!
Il Segno della vita e comunione di grazia con Cristo,
che riempie di serenità i credenti e viene incontro alla
solitudine e all’emarginazione dei poveri e degli ultimi.
Il Segno dell’amore fraterno attraverso gesti concreti di
solidarietà e di partecipazione alle tante opere di misericordia attivate dalla nostra Comunità cristiana nelle
nostre contrade e nel mondo.
Andiamo con gioia a celebrare e a vivere questo
tempo privilegiato con Cristo Risorto, come splendidi
testimoni di fede, speranza e amore.
+ P. Oscar, Vescovo
Celebrazioni
pasquali
in
Cattedrale
Il Venerdì Santo, alle 18, il Vescovo guiderà la celebrazione
della Passione di Cristo ed alle 21,15 la Via Crucis nel centro
storico.
La Veglia Pasquale della Notte Santa, sabato 26 marzo, inizierà alle 22.
La mattina della Domenica di Pasqua, in Cattedrale, saranno
celebrate Messe alle ore 10,15 e 11,30; Mons. Vescovo presiederà la celebrazione alle ore 18.
Il Lunedì dell’Angelo, 28 marzo, Sante Messe saranno celebrate alle 10,15; 11,30 e 18.
Il giardino delle uova dipinte
La Resurrezione: particolare della Porta del Duomo di Jesi
3-4 aprile: urne aperte
Le Marche alla prova del voto
Dibattito sereno, approfondimenti programmatici
di Vittorio Massaccesi
[email protected]
“Voce della Vallesina”
la prossima
settimana
non uscirà.
Tornerà ai lettori
domenica 10 aprile
Viene naturale, in vista delle
elezioni regionali di domenica
prossima, dare uno sguardo al
comportamento dei partiti e dei
candidati durante la battaglia
elettorale, ormai alle ultime battute.
La nota da sottolineare, tutta
in positivo, è offerta dai due protagonisti della gara, i due candidati alla presidenza Gian Mario
Spacca e Francesco Massi. Tra
loro due è prevalso un savoire
faire di cui avevamo dimenticato
l’esistenza. Forse la loro amici-
Ricordiamo il dott. Urbani
a due anni dalla scomparsa
zia di sempre, forse la comune
radice di formazione democratico- cristiana, forse e più ancora
la loro appartenenza all’area
centrale – lontani da quel fanatismo estremista che abbiamo
costatato in altre regioni – sta di
fatto che l’elettorato marchigiano li ha potuti vedere insieme
molte volte e confrontarsi tra di
loro. Essi hanno offerto un
esempio metodologico di conduzione di una campagna elettorale
che dovrebbe essere di auspicio
anche per le rappresentanze
nazionali in vista delle più impegnative elezioni politiche del
prossimo anno: in primis per
Berlusconi e Prodi.
***
Si sono confrontati davanti a
vaste assemblee di militanti e di
elettori qualsiasi evidenziando
senza politichese la loro formazione politica, la loro cultura, il
loro giudizio sulla passata attività della regione e, soprattutto, le
loro proposte programmatiche
per favorire un ulteriore passo
avanti alla nostra regione.
Un bel dialogo a due che, mi
pare, abbia ben evidenziato:
1 - Per Spacca (che rappresenta la continuità con il passato
per essere stato vice presidente
con l’amministrazione D’Ambrosio) vanno continuati e rafforzati i settori della sanità (la
regione Marche ha realizzato
una riforma originalissima che,
grazie all’assessore uscente Melappioni, sta dando i suoi primi
frutti), dello sviluppo economico-imprenditoriale soprattutto
nei settori più a rischio perché
sottoposti alla concorrenza straniera e a quella cinese in particolare (tessile e cuoio, contraffazioni ecc.). Vanno ulteriormente
rafforzati i servizi sociali e la
formazione professionale. Né il
cittadino deve essere lasciato in
balia di se stesso nei momenti
più difficile della sua vita (infanzia, anzianità, disoccupazione
ecc.).
2 - Per Massi (che rappresenta l’opposizione alla passata
giunta)
l’amministrazione
D’Ambrosio ha calcato troppo la
mano sulle tasse (Irpef e sanità
in particolare) e non si è difesa a
sufficienza di fronte alla concorrenza straniera. Egli nega anche
la validità della riforma sanitaria
e propone un ridimensionamento
spezzando l’unicità regionale in
cinque Asl provinciali. Critica la
tiepidezza della passata amministrazione di fronte al progetto
Quadrilatero e vede proprio in
questo la soluzione dei rilevanti
problemi delle strutture viarie
marchigiane, soprattutto in connessione con l’Umbria, la
Toscana e il Lazio.
***
I due candidati alla presidenza
condividono la valorizzazione
della famiglia, della scuola, della
persona, dei grandi principi della
libertà, della democrazia, della
giustizia. Principi che per Massi
vanno affidati soprattutto all’iniziativa dei singoli, per Spacca
vanno coordinati e tenuti in massimo grado anche dalle pubbliche
amministrazioni, a cominciare da
quelle nazionali per finire a quelle
locali, senza cedere alla concezione dello Stato etico.
Anche la loro comune apertura
al senso religioso ce li fa stimare e
rispettare. E allora …che vinca il
migliore..
ALLE PAGINE 5 E 6
I candidati della Vallesina
Tante uova, simbolo di vita nuova – brillanti, colorate, decorate, camuffate da pulcino o coniglietto – sono fiorite sui rami spogli
dell’albero sistemato nel loggiato del Palazzo dei Convegni, in
occasione delle feste pasquali.
“Il Giardino delle Uova Dipinte” - proposto e organizzato dalla
Pinacoteca civica di Jesi per il secondo anno consecutivo – ha individuato i suoi artisti nei bambini delle scuole elementari e medie
per i due mercoledì del 16 e del 23 marzo; e anche nelle mamme e
nei papà, nei pomeriggi di sabato 19 e domenica 20.
L’evento, completamente gratuito, ha rispolverato i significati
di una particolare usanza della tradizione contadina, connotando
la principale via cittadina di uno degli attributi più caratteristici
della Pasqua.
Nel laboratorio approntato nei locali del Palazzo dei Convegni,
i bambini hanno potuto ricevere adeguate informazioni sulla
manifestazione e semplici e chiare istruzioni sulle diverse tecniche
applicabili per realizzare la decorazione delle uova, usufruendo
anche di appositi materiali forniti dagli organizzatori.
Di suo, ogni bambino ha messo due uova – opportunamente
svuotate, di cui una è stata appesa all’albero e l’altra portata a casa
– e tanto gusto e creatività, sorprendendo e disarmando la “routine” che vuole ogni festa un’occasione e una scusa per acquisti consumistici.
(fotoservizio Paola Cocola)
2
Domenica 27 marzo 2005
Agenda di Pastorale Giovanile
dal 27 marzo al 3 aprile
Martedì 29 marzo
ore 17 Mosaiko rubrica settimanale per i giovani su Sat2000;
puntata sul tema dei giovani e la bicicletta.
Giovedì 31 marzo
ore 21 Comuni(c)azioni Laboratorio per fare e pensare
l’impegno socio-politico, per scoprire che partecipazione fa
rima con libertà. Laboratorio di prevenzione del disagio socio
affettivo gestito da Luca Tassi dal 31 marzo, ogni giovedì alle
ore 21 presso i locali della Mediateca Rimaden in via Colocci,
12/a a Jesi. E’ necessario iscriversi anche telefonicamente allo
0731.59005. Il Laboratorio è gratuito.
ore 21,15 Corso biblico cittadino, presso la parrocchia
Regina della Pace: presentazione delle lettere ai Galati, ai
Romani ai Filippesi e ai Colossesi.
Sabato 2 aprile
Weekend di spiritualità: profeti nel proprio tempo.
Organizzato dal Gruppo Giovani di Azione Cattolica della parrocchia San Francesco di Paola ma aperto a tutti.
Vita ecclesiale
La celebrazione del 12 marzo
Nel ricordo di Fra’ Serafino
Padre Oscar: “Serafinello, tra la gente con l’esempio”
Quarantacinque anni fa moriva nell’infermeria dei
frati Cappuccini di Macerata il “servo di Dio” Fra’
Serafino da Pietrarubbia. Fra Serafino nacque a
Pietrarubbia (Pesaro) il 25 aprile 1875 da una famiglia
povera, molto cristiana. A Jesi esercitò l’ufficio di questuante per oltre cinquant’anni. Il popolo lo chiamava
«Serafinello”, perché lo vedeva umile, sereno, povero, in
continua unione con Dio, con i poveri e i bambini, i sofferenti e i peccatori. Per essi pregava, lavorava e sopportava le croci che gli procuravano la salute malferma
e le incomprensioni umane. Le sue spoglie mortali riposano nella chiesa dei Cappuccini di Jesi dove visse i
momenti più salienti e più significativi della sua vita
religiosa. La tomba è continuamente visitata. Molti attestano di aver ricevuto grazie e favori per sua intercessione. E’ in corso il processo di beatificazione.
Stage per giovani animatori ecclesiali
Fino a quaranta animatori, maggiorenni, provenienti dalle
diocesi italiane, potranno fruire gratuitamente di uno stage di
formazione-lavoro all’interno di “Oltremare-Imax”. Lo stage
durerà una settimana ed i gruppi saranno composti ciascuno da
cinque animatori, ai quali verrà affiancato un “Tutor ecclesiale”. Giovani animatori della diocesi di Jesi interessati a vivere
questa esperienza possono contattare don Cristiano
(347.8310065).
Con gioia e gratitudine, la
comunità carmelitana delle
Grazie annuncia il festeggiamento giubilare in onore della
Madonna delle Grazie. Nel 2006
saranno trascorsi 550 anni dal
lontano 1456, anno in cui la
Madonna delle Grazie liberò la
popolazione della Vallesina dal
terribile flagello della peste. I
superstiti, in segno di offerta e
riconoscenza, costruirono in un
sol giorno l’attuale Cappella della
Madonna.
Un altro fatto da ricordare e
rivivere sono i 250 anni dall’Incoronazione della Madonna,
avvenuta nella persona di mons.
Pietro Petroni, canonico della
basilica di san Pietro in Vaticano,
il 20 settembre del 1745, in concomitanza con la festa di San
Settimio.
Queste due date portano un
ciclo di memorie di interventi
prodigiosi e di benedizioni della
Madre di Dio. Il diadema d’oro
sul capo della Vergine, i doni preziosi conservati nella sacra cappella, la storia cittadina e diocesana attestano la generosità della
Madre e la gratitudine dei figli.
“A distanza di cinque secoli e
mezzo - dicono i Carmelitani
delle Grazie - sentiamo il dovere
di ricordare e celebrare degnamente quel momento storico che
ha fissato una pagina indimenticabile negli annali della vita religiosa della Vallesina. Oggi come
Voce della Vallesina
settimanale
di ispirazione cattolica
Associato alla FISC
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Giuseppe Luconi
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allora è sempre vivo l’entusiasmo
e la fede degli jesini in onore
della Madonna delle Grazie e le
feste centenarie celebrative che
avranno inizio in questo anno
corrente per terminare nel 2006
vogliono essere una esplosione
d’amore, una testimonianza di
fede e di giubilo, un attestato di
gratitudine alla Madonna delle
Grazie, sempre presente nelle
vicissitudini di questo popolo
generoso e fedele”.
Il programma religioso prevede la celebrazione della Messa di
Pasqua, alle 10,30, di Mons.
Vescovo; il martedì successivo
alle 18,30 la corale “Pergolesiana” proporrà un concerto con
musiche mariane. Mercoledì 6
aprile alle 18,30 si svolgerà una
celebrazione mariana; giovedì 7
aprile alle 18,30 l’adorazione
eucaristica e alle 21 concerto degli allievi della scuola “Pergolesi”. Sabato 9 aprile alle 16
Mons. Vescovo presiederà la
celebrazione della Messa con i
malati ed i volontari dell’Unitalsi.
Domenica 10 aprile, solennità
della Madonna, saranno celebrate
Messe alle 7, alle 8, alle 9, alle
10,30, alle 12 (con la “Supplica
alla Madonna” e il canto della
“Pergolesiana”). Alle 18 mons.
Attilio Pastori guiderà il canto del
Vespro, seguirà la processione
solenne presieduta dal Vescovo e
dai sacerdoti della città cui parteciperà la banda musicale cittadina
“G.B. Pergolesi”.
Nella chiesa di San Nicolò, dal
28 marzo all’11 aprile, sarà aperta la pesca di beneficenza in favore delle Missioni carmelitane.
Mercoledì 30 marzo
ore 17,30 Incontro con i cresimandi a San Giuseppe di Jesi
Venerdì 1 Aprile
ore 21
Concerto in Cattedrale
Sabato 2 aprile
ore 16,30 Cresime di adulti a Coppetella
Domenica 3 aprile
ore 11
Cresime ad Angeli di Rosora.
Passato il sabato, all’alba del primo
giorno della settimana, Maria di
Magdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un
gran terremoto: un angelo del Signore,
sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo
aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve.
Per lo spavento che ebbero di lui le
guardie tremarono tramortite. Ma l’angelo disse alle donne: “Non abbiate
paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come
aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate
a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in
Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto”. Abbandonato in fretta il
sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli.
Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: “Salute a voi”. Ed esse,
avvicinatesi, gli cinsero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro:
“Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in
Galilea e là mi vedranno”.
Giornata Mondiale della Gioventù
Tutte le informazioni sul sito diocesano www.jesi.chiesacattolica.it A tutti i giovani che desiderano partecipare, sempre
valido l’invito a mandare uno sms al numero 335 182 96 13
Don Cristiano ed altri giovani sono disponibili ad organizzare
incontri di presentazione nelle parrocchie e nei gruppi per far
conoscere la Gmg. La scadenza per la prima iscrizione - a prezzo agevolato di 350 euro per il pacchetto A - è prorogata alla
fine di marzo.
Duecentosessanta anni fa l’Incoronazione
Martedì 29 marzo
ore 11,30 S. Messa a Pantiere di Castelbellino
Dal Vangelo secondo Matteo
Falsità del “Codice Da Vinci”
In tanti pongono domande relative alle affermazioni contenute nel Codice Da Vinci: un utile sito per trovare qualche
prima risposta, in attesa di organizzare un evento cittadino per
discuterne insieme, è la pagina nella sezione dedicata alla notte
dei giovani e ai giochi pericolosi all’indirizzo seguente:
http://www.giovani.org/lanotte/giochiper/index.htm
A 550 anni dal voto
alla Madonna delle Grazie
Domenica 27 marzo - Pasqua
ore 8,30 S. Messa all’Ospedale civile
ore 10,30 S. Messa al Santuario delle Grazie
ore 18
S. Messa in Cattedrale
Domenica di Pasqua - 27 marzo 2005
Notizie
I festeggiamenti
Cammino pastorale di Mons. Vescovo
Non è qui. È risorto
di Adriana Borgognoni
Nel pomeriggio di sabato 12
marzo, nella chiesa di San Pietro
Martire dei frati Cappuccini è
stato commemorato il ritorno al
Padre di Fra’ Serafino, avvenuta il
17 marzo 1960.
Il Vescovo Padre Oscar ha presieduto la concelebrazione eucaristica alla presenza di tutti i frati
cappuccini e nella sua toccante
omelia ha ricordato Fra’ Serafino
così: “Fra’ Serafino, cappuccino
questuante, con il suo esempio
esortava a prendere la strada della
santità. Le persone che lo hanno
conosciuto dicono che la sua presenza tra la gente era come una
testimonianza di bontà straordinaria. Serafinello, così chiamato,
aveva imparato bene l’umiltà, la
semplicità, l’essenzialità da San
Francesco. Non faceva prediche,
non aveva lauree, non aveva
ambito a posti particolari, ma, con
la sua umiltà, dovunque andava
lasciava un segno. I santi non parlano tanto con le parole ma con
l’espressione della vita.
“Vicino a lui - ha aggiunto
Padre Oscar - nessuno si sentiva
complessato, nessuno si sentiva
inferiore poiché egli era sempre
pronto, sempre disponibile, sempre sorridente e sempre con alcune parole consolatorie faceva sentire, dovunque fosse, la presenza
del Signore che lui tanto amava.
Vogliamo perciò chiedere al
Signore Gesù la grazia della glorificazione del nostro tanto amato
Servo di Dio poiché questo sarà
l’attestato della Chiesa della sua
santità in un processo aperto e
positivamente chiuso”.
E’ l’alba del primo giorno dopo il sabato, e due donne sconsolate
vanno verso un sepolcro per piangere un morto. Non sanno che quella
è un’alba di risurrezione, e che le attende una manifestazione potente
di Dio. La terra è scossa da un terremoto, scosse (così dice letteralmente il testo greco) sono anche le guardie, come morte (hos nekroi) dalla
paura loro che dovevano custodire un morto, mentre un angelo rovescia via la pietra che chiudeva la tomba e annuncia che Gesù non è più
lì, è risorto. E allora le donne, abbandonato subito il sepolcro, corrono
a dare con gioia grande questo straordinario annuncio ai discepoli, che
avevano lasciato delusi e afflitti.
Ecco cosa può accelerare il nostro passo lento e farlo diventare
corsa, cosa deve trasformare il nostro pianto in gioia: l’annuncio della
pasqua. E’ annuncio per quanti, senza più speranza, vivono l’assenza
di Dio e, come le due donne, ignorano che il sepolcro è vuoto, che il
crocifisso è risorto e che in lui ci è dato di risorgere da ogni fallimento o dolore. Non ci sono tenebre così profonde in cui non possa entrare il mistero pasquale, non c’è situazione così desolata che non possa
essere rigenerata dall’incontro con Cristo risorto e vivo.
E’ un annuncio da portare. Perché il mondo ha bisogno di sapere che
in quell’alba è iniziato un tempo nuovo, in cui la Vita ha trionfato per
sempre, e per tutti, sulla morte. Su ogni morte.
Articoli - Arredi - Statue - Icone - Quadri - Paramenti sacri
Santina Buoncompagni
* L’asterisco
Giornata mondiale del malato
di Giacomo Galeazzi
«Non vi sono vite indegne di essere vissute - afferma
Giovanni Paolo II nel recente messaggio all’associazione
Medici cattolici italiani - non vi sono sofferenze, per quanto
penose, che possano giustificare la soppressione di un’esistenza; non vi sono ragioni, per quanto alte, che rendano plausibile la creazione di esseri umani destinati ad essere utilizzati e
distrutti».
Nel 2005, a un decennio di distanza, è nuovamente l’Africa
ad ospitare le celebrazioni principali della Giornata mondiale
del malato, che si tengono quest’anno al santuario di Maria
Regina degli Apostoli, a Yaoundé, in Camerun. «La vita va promossa e difesa dal suo concepimento fino al suo tramonto naturale - spiega il Pontefice riferendosi in particolare all’eutanasia, all’accanimento terapeutico e alla clonazione - la medicina deve sforzarsi di essere interlocutrice di ogni essere umano
infermo, senza cedere a discriminazioni, ma andando incontro
alle necessità di tutta la persona».
La scelta dell’Africa come sede della «Giornata del malato
2005» offre l’opportunità di manifestare concreta solidarietà
alle popolazioni del continente nero, provate da gravi carenze
sanitarie. Si tratta, quindi, di un ulteriore passo nell’attuazione
dell’impegno che i cristiani d’Africa dieci anni fa assunsero:
cioè di farsi «buoni samaritani» dei fratelli e delle sorelle in
difficoltà.
Tuniche ed oggetti per Comunioni - Cresime - Nozze - RIcordiamo,
inoltre il nostro servizio “cortesia” riservato al clero, che consiste nel
recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel
primo e terzo lunedì di ogni mese, completamente gratuito.
ANCONA Via Matteotti 9
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Cultura, spettacoli e dintorni
Come nasce il fumetto
Una fiction a cartoni animati su Federico II
Sarà prodotta interamente in Italia dalla Rai
di Augusta Franco Cardinali
Quasi mai dei grandi personaggi del passato è possibile
ricostruire quelle esperienze dell’infanzia che furono determinanti nella formazione della loro
personalità. Federico II fa eccezione. Ciò che è dato sapere dei
suoi primi anni di vita dà ragione
di ciò che egli avrebbe compiuto
nella maturità. Re a soli quattro
anni fu lasciato libero, fatto
anch’esso raro se non unico per
un personaggio del suo rango, di
avventurarsi per le vie segrete di
Palermo abitate da arabi, ebrei,
greci, di entrare nelle loro case,
ovunque benevolmente accolto,
di giocare con coetanei di qualsiasi razza.
Così, venendo a contatto con
culture e religioni diverse e
imparando lingue, usi e costumi
di altri paesi, nacquero, con
segno indelebile, il suo cosmopolitismo, la sua curiosità per le
scienze, l’arte, la poesia, la sua
tolleranza, il suo “umanesimo
ante litteram”.
E’ intrigante anche per i
ragazzi di oggi, questo personaggio. Se ne è parlato l’11 marzo
durante la cerimonia di chiusura
di “Federico II nel fumetto”. Di
fronte a un folto numero di scolaretti, armigeri e dame gentili in
costumi d’epoca hanno svolto
brevi relazioni il dott. Giancarlo
Alessandrini, disegnatore della
Casa Editrice Bonelli, il dott.
Fabio Pasini, autore della “Storia
di Jesi a fumetti” e il dott.
Roberto Genovesi, vice direttore
di Rai Sat Ragazzi e autore di
romanzi e sceneggiature.
Il fumetto ha un linguaggio
universalmente comprensibile,
ma in esso convergono diversi
altri linguaggi. Oltre ad una speciale abilità nella rappresentazione grafica richiede studio e ricerche di fonti di documentazione
non solo storica. Come per la
realizzazione di un film occorre
saper costruire appropriate inquadrature, tenere conto di
ambienti e costumi d’epoca, dare
Il mio
infinito
Tutto ciò che ignoro
immensamente è più grande
di ciò che so.
Grazie, mio Dio,
di questo infinito che mi doni
e che, di giorno in giorno,
posso scoprire.
Augusta Franco Cardinali
verosimile espressione ai personaggi e caratterizzarli tenendo
sempre conto, ovviamente, della
verità storica.
“Ho impiegato due anni per
documentarmi su Federico II” ha
confessato il dott. Genovesi che
si è detto particolarmente interessato all’infanzia dell’imperatore
svevo; mentre il dott. Alessandrini, instancabile disegnatore di fumetti, inventore di famosi
personaggi e ora anche direttore
di una scuola di fumetto, ha raccontato come fu sulle pagine del
“Corriere dei piccoli” che nacque
la sua passione per il disegno.
De “La Storia di Jesi a fumetti”, scritta da Giuseppe Luconi e
disegnata da Fabio Pasini per
“Jesi e la sua Valle”, apparsa nel
‘69 prima in dispense, poi in
volume, ha parlato invece lo stesso Pasini. “Allora si trattò di una
novità assoluta, di una vera e
propria sfida al lettore”, ha affermato.
Le parole dei relatori hanno
destato curiosità e interesse nei
piccoli ascoltatori, non solo nei
confronti di Federico II, ma
anche di un’arte così speciale
come è quella della realizzazione
di un fumetto. Chi volesse intraprendere la carriera di disegnatore è però avvertito. Non si può
improvvisare: ci vogliono fantasia, abilità grafica, studio e tantissima passione.
Al termine il dott. Genovesi
ha annunciato che è in progetto
la realizzazione di una fiction a
cartoni animati su Federico II.
C’era da aspettarselo. Sarà prodotta interamente in Italia da Rai
Fiction e avrà come titolo
“Federicus”. E’ anche imminente
la pubblicazione di un nuovo
libro, non riservato ai ragazzi
questa volta, su Federico II.
Filosofia e arte nel Medioevo
L’autonomia della ragione nelle verità della fede
di Cristina Franco
del tempo. Il primo ambito artistico in cui si colse la rinascita
della ragione fu l’architettura.
L’Occidente si coprì di templi
romanici, espressione del dominio razionale sulla materia e dell’orientamento della ragione al
naturalismo.
Poco dopo l’arte gotica, partita dalle Fiandre, si estese nel
nord: le chiese, funzionali allo
spazio e alla luce, piene di simbologie, non ebbero più niente di
naturale. Nella pittura invece, per
avere un rinnovamento degli stilemi bizantini, bisognò aspettare
il XIII secolo, con Giotto, Simone Martini e i Lorenzetti, che
riprodussero l’umanità nelle sue
componenti dolorose e gioiose.
Similmente fece la scultura, con
Benedetto Antèlami e i fratelli
Pisano.
Quasi tutti, come Charles
Huizinga ne “L’autunno del medioevo”, negano che allora ci sia
stata una trattazione specifica di
estetica, al contrario di quanto
sostiene Umberto Eco in “Storia
della bellezza”. Per Eco infatti
bisogna entrare nella sensibilità
del tempo. Egli trae dalle summae, le enciclopedie dell’epoca,
il concetto che l’arte allora è con-
Un giallo
per piccoli
e grandi
Oltre
lo
schermo
Corrado Olmi ha raccolto in
“Oltre lo schermo”, libro pubblicato recentemente dall’azienda
Mattoli, gli acquerelli che qualche
anno fa aveva presentato nella
mostra dallo stesso titolo allestita
a Jesi per celebrare il centenario
della nascita del cinema. La
splendida presentazione editoriale
esalta il contenuto dell’opera: una
serie di aneddoti scelti, illustrati e
commentati con quell’arguzia
gentile che è caratteristica propria
dell’eclettico attore jesino. Vi
compaiono personaggi famosi
che hanno fatto la storia del cinema, dalle prime proiezioni dei fratelli Lumière ai giorni nostri.
siderata innanzitutto come proporzione. Raccordandosi alla
cultura classica, la realtà risulta
dall’unione armonica di varie
componenti in un ordine matematico.
La bellezza è luce, metafora
di Dio. Della luce si occuparono
San Bonaventura, l’inglese
Robert Greathead e San Tommaso, che superò l’idea che l’arte fosse inferiore alla filosofia: la
considerò anzi, fine a sé stessa.
Solo con Kant, però, sarà veramente superata una visione puramente didascalica dell’arte.
Dopo San Tommaso, con la crisi
dei valori lo sforzo di armonizzazione cedette. La Fede non ebbe
più bisogno della ragione: esiste
solo il vivente nella sua singolarità, non l’universale, mera categoria mentale.
Le cattedrali del gotico fiorito
di fine ‘300, rispecchiano questo,
con gli infiniti particolari non
uniti tra loro. Le cattedrali di
Chartres e Reims invece, pur
nella varietà di elementi, realizzarono un’unità. L’arte medievale quindi, complessa e ricca di
spunti poi sviluppati, non fu statica, ma si rinnovò mettendo in
discussione i suoi principi.”
3
Burattini
L’ultimo libro
di Corrado Olmi
Le conferenze di Archeoclub
“La filosofia e l’arte nel Medioevo” è il tema di cui l’11 marzo ha discusso la prof.ssa Fernanda Degano presso l’Archeoclub di Jesi. “La filosofia e l’arte
sono in strettissimo rapporto e in
un certo senso nacquero insieme.
– ha detto la relatrice – Nel
Medioevo l’oriente mantenne il
suo mondo, dominato fino al
1453 dal neoplatonismo; l’occidente invece, disperse la sua base
culturale.
Il neoplatonismo, tipico della
civiltà bizantina, è costruito partendo da Dio, principio trascendente al di sopra del mondo. Il
destino dell’uomo è ripercorrere
un cammino inverso di risalita a
Dio, alla cui comprensione la
ragione non arriva. Di conseguenza l’arte bizantina ignorò
l’uomo e le sue passioni, mentre
Dio fu concepito come chiuso
nella Sua perfezione.
Il mondo culturale occidentale cercò la sua strada. Testi antichi erano ricopiati, letti, ma non
capiti. Gli stilemi dell’arte bizantina a Ravenna furono rivissuti in
modo diverso, senza una totale
immobilità. Nel IX secolo Carlo
Magno riorganizzò la rinascita
culturale con le scuole palatine.
Nell’XI secolo cambieranno la
mentalità e le strutture politiche
ed economiche: sorgeranno i
Comuni, gli stati nazionali e le
università. Nel XII-XIII secolo
esploderanno posizioni filosofico-culturali di un razionalismo
estremamente libero.
La ragione acquistò la sua
autonomia anche nelle verità di
fede. Le discussioni divennero
ermeneutiche, cioè interpretative
dei testi, si recuperò la patristica
e il neoplatonismo, risorto grazie
a Scott Eriugena (810-880 d.C.).
Alberto Magno e specie San
Tommaso raccolsero in una unità
gli elementi filosofici e culturali
Domenica 27 marzo 2005
Fra le opere scritte e illustrate
di Corrado Olmi (“Questa è Jesi”,
“Oltre la scena – aneddoti teatrali”) o solo illustrate (“Palcoscenico e dintorni”, “Il caso del
vecchio tenente”, “La principessa
senza sorriso”, “Il tempo delle
meraviglie” e inoltre calendari,
racconti, poesie), questa ha richiesto senz’altro il maggiore impegno. Tutto il mondo del cinema è
stato infatti esplorato per scegliere, fior da fiore, quanto di più inedito e significativo vi si potesse
trovare.
Olmi ha osservato con divertita curiosità, ricostruendo gli aneddoti con fresca, serena fantasia e
brillante umorismo senza mai perdere di vista la verità della cronaca e l’attendibilità di un’ambientazione curata anche nei dettagli.
Ne è risultata un’opera, di molto
piacevole lettura, che procede
come per sequenze di un documentario “sonorizzate” da commenti brevi, didascalici, spesso
sorridenti, impertinenti, indiscreti; talvolta persino toccanti e sempre rivelatori. C’è per caso anche
la stoffa di un ottimo regista in
Corrado Olmi?
Gustiamoci intanto questo
libro, da tenere in biblioteca e sfogliare ripetutamente, a cui aggiungono pregio la veste tipografica
curata da Ezio Bartocci, una elogiativa presentazione di Mario
Verdone, docente di Storia e critica del Film all’università “La
Sapienza” di Roma e una dedica
di Antonio Mattoli a suo padre,
fondatore dell’omonima azienda.
Ne ha fatto la traduzione in lingua inglese, affrontata al testo in
italiano, Cristina Franco; perché,
come prevedibile, l’opera è destinata a varcare le frontiere del
nostro paese.
“Io li odio i burattini – ovvero giallo al B.B.B.” è il titolo
dello spettacolo di Andrea
Calabretta, l’ultimo della stagione riservata ai ragazzi, presentato dal Teatro Verde di
Roma al Pergolesi il 13 marzo
di fronte ad uno stuolo di bimbi,
genitori, nonni e zii. La regia è
stata affidata a Pino Stabioli,
mentre lo stesso Calabretta,
Daniele Miglio, Giovanni
Rizzati e Veronica Olmi hanno
dato vita a buffi burattini,
ombre curiose e figure originali
di Maria Signorelli e Alessandra
Ricci.
Protagonista dello spettacolo è un personaggio umano,
l’investigatore privato Filo, che
viene chiamato dal proprietario
del Bingo Bongo Bar per ritrovare due artisti scomparsi dal
suo locale. Il fatto è gravissimo:
siamo nell’anno 2054 e Mr.
Pofferbac, sindaco della grigia
città in cui vivono i protagonisti, ha emanato una legge per
cui ogni forma di spettacolo è
proibita, poiché i cittadini devono occuparsi esclusivamente del
lavoro. Tutte le marionette sono
state quindi confinate al Bingo
Bongo Bar, ultimo baluardo
della fantasia.
Ma due ex–burattini, sgherri
del sindaco, comunicano che se
entro due giorni i due artisti
svaniti nel nulla non si esibiranno, il bar dovrà chiudere e ci
sarà la rottamazione delle
marionette. Filo, accompagnato
da un aiutante pasticcione si
mette sulle tracce di un sinistro
individuo, Cappello Giallo, probabile rapitore dei due e, dopo
vari pedinamenti, lo trova in
una fabbrica abbandonata di
giocattoli. Alla fine tutto si
risolve con una allegra esibizione degli artisti ritrovati.
La storia è piaciuta ai ragazzini, ma può aver dato da riflettere anche agli adulti. La fantasia e la creatività oggi sono
messe davvero a dura prova dai
media e spesso sono avvilite o
bandite da chi gestisce il potere
a.f.c.
c.f.
Onafifetti mercoledì 30 al Pergolesi
Gli ottantacinque anni di Tonino Guerra
Un momento di relax prima di riproporsi al pubblico del
Pergolesi con il nuovo spettacolo. Sì, sono loro, gli “storici” Onafifetti. Tornano alla ribalta del nostro massimo (non più, quindi, al
San Floriano) con un inedito, mercoledì 30 marzo alle ore 21.
(foto Anna V.Vincenzoni)
Ressa di fotografi, giornalisti e televisioni alla Mole Vanvitelliana di
Ancona, nel pomeriggio di domenica scorsa, per l’inaugurazione della
mostra di pittura, invenzioni, cinema e poesia in onore di Tonino
Guerra, che, come vediamo nella foto, ha tagliato il nastro. Presenti le
autorità e personalità, tra cui il sindaco di Ancona Sturani. Tantissime
persone arrivate per l’occasione da tutta Italia e anche dalla Russia
(molti, gli amici russi di Tonino). Ce n’erano anche da Jesi, giunti
anche loro per rendere omaggio al poeta e sceneggiatore. Tonino
Guerra ha intrattenuti i numerosi presenti con aneddoti su Fellini e su
Papa Giovanni XXIII, a beneficio soprattutto dei giornalisti con una
simpatia e vitalità incredibili. Tra gli aforismi scritti da Tonino su una
colonna in legno pitturata e incisa, quale fosse un totem, ne ricordiamo
due: “C’è chi non sa dove andare e sta correndo per andarci subito”; e
“Gli uomini ricchi riescono anche a trasformare i cammelli in gomitoli di filo e così possono passare nella cruna di un ago”. La mostra sarà
aperta sino al 28 marzo.
(fotoservizio Anna V. Vincenzoni)
Nuovo link
Nuovo link nel sito della
Provincia di Ancona (www.provincia.ancona.it). Denominato
“Ufficio Europa on line per l’informazione e la consulenza”, questo link tratta di politiche comunitarie e contiene tutte le informazioni attinenti a questo tema
(bandi comunitari, programmi
comunitari, finanziamenti nazionali, repertorio normativo e tutto
ciò che riguarda l’argomento).
www.mattoli.it
4
Jesi e Vallesina
Domenica 27 marzo 2005
La fanfara dei Carabinieri in Cattedrale
Da Poggio San Marcello
I volontari della Croce Verde per l’Ant-onlus
Riconoscimento alla parrocchia
di San Pietro Martire di Jesi
La sera dell’11 marzo al teatro
comunale di Poggio San Marcello sì è tenuta la quinta conferenza sul tema “Volontariato e
Pace”. Dopo l’introduzione del
sindaco Consoli sull’importanza
dei volontariato, il presidente
provinciale dell’Avis, Piombettì,
e i presidenti delle sezioni di Jesi,
Moie e Montecarotto-Serra de
Conti, hanno lanciato un appello
affinché i! numero di donatori di
sangue aumenti, anche per sopperire al bisogno che aumenterà
con l’avvio nel prossimo giugno
dei trapianti di reni all’ospedale
regionale di Torrette. Rappresentanti dell’associazione “A-
“Variazioni sul cielo”
Cattedrale affollata, sabato 21 marzo, per il concerto della fanfara dell’Arma dei Carabinieri della scuola allievi di Roma.
Presenti numerose autorità tra le quali il presidente della
Provincia Enzo Giancarli, il sindaco Jesi Fabiano Belcecchi, i sindaci di Staffolo e di San Paolo di Jesi. Presenti anche il figlio, il fratello e la mamma di Ricci, il militare ucciso dalle Brigate Rosse nel
sequestro Moro. In occasione del concerto il presidente nazionale
dell’Associazione Carabinieri ha consegnato un omaggio al
Vescovo Mons. Oscar Serfilippi. (fotoservizio Anna V.Vincenzoni)
Corso per assistenti domiciliari
Il Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli
Adulti con sede presso l’Istituto
Tecnico di Jesi, organizza il secondo corso formativo professionale
per assistenti familiari domiciliari–badanti. Il corso, che prevede
solo la quota di iscrizione di trenta
euro, inizierà il prossimo aprile e
si concluderà a giugno per un totale di cento ore teorico pratiche di
cui venti di stage finale, presso
strutture convenzionate.
Il corso si rivolge ad adulti italiani e stranieri in regola con la
documentazione di legge e si svolgerà in incontri bisettimanali
pomeridiani presso la sede
dell’Itis “Marconi”. Alla fine verrà
rilasciato un attestato di partecipazione ai corsisti. Domande di partecipazione da presentare all’Itis,
entro il 31 marzo.
Il sacrificio
dei fratelli Cervi
Si chiude ad aprile il cartellone di “Passaparola, a teatro al
prezzo di una birra”, la stagione
di Teatro Giovani giunta alla settima edizione. Per il suo ultimo
appuntamento, proporrà una
riflessione sul sacrificio dei sette
Fratelli Cervi, fucilati dai fascisti
il 28 dicembre 1943 nei pressi del
comune di Bagnolo (Reggio
Emilia) perché colpevoli di aver
ospitato e nascosto nella loro fattoria sei prigionieri alleati in fuga
e un soldato italiano. L’episodio
destò enorme commozione in tutta
Italia e, più tardi, il presidente
della Repubblica Luigi Einaudi
Sabato 2 (alle ore 21) e domenica 3 aprile (alle ore 17), in
esclusiva regionale, per la stagione teatrale, sarà di scena al
Pergolesi “Variazioni sul cielo”
di Margherita Hack e Sandra
Cavallini, regia e creazioni video
di Fabio Massimo Iaquone.
Sottotitolato “La scienza nello
show del futuro, spettacolo per
luci suoni e sogni”, è ispirato al
libro “Sette variazioni sul cielo”
dell’astrofisica Margherita Hack.
La Hack e la compagnia
incontreranno il pubblico e la
stampa sabato 2 aprile alle ore 17
al teatro studio San Floriano.
consegnò personalmente al vecchio padre, Alcide Cervi, la
medaglia d’oro della Resistenza.
Il 7 aprile, alle ore 17, al teatro-studio San Floriano, sarà presente Maria Cervi, figlia di
Antenore, uno dei trucidati dai
fascisti. L’anziana signora incontrerà il pubblico e le scuole assieme ai due attori di “Cuori di
terra: memoria: memoria per i
sette fratelli Cervi”, lo spettacolo
che andrà in scena nella stessa
serata, al teatro Pergolesi (ore
21,15).
In Radio-Rai
Tutte le opere di Pergolesi
Entusiasmo negli ascoltatori di
“Radio Tre Suite” per il “Flaminio” di Pergolesi allestito nel
settembre scorso al teatro-studio
San Floriano di Jesi e messa in
onda dall’emittente radiofonica
nei giorni scorsi. Un successo, al
punto che nel corso della trasmissione il maestro Ottavio Dantone
– attualmente il più apprezzato
direttore del repertorio barocco a
livello internazionale – ha annunciato che entro il 2010 eseguirà
con l’Accademia Bizantina tutte le
opere del compositore jesino. Un
progetto imponente, cui ha dato
impulso Jesi: “Solo grazie al
Festival Pergolesi Spontini e a
personalità quali quella dello studioso Francesco Degrada – ha
dichiarato Ottavio Dantone –
l’Accademia Bizantina si è avvicinata a questo straordinario musicista.
Dopo aver eseguito, appunto a
Jesi, Olimpiade e Flaminio, oramai Pergolesi è entrato stabilmente nel nostro repertorio”. Al riconoscimento del maestro Dantone
segue quello del Sottosegretario
del Ministero ai Beni e alle
Attività Culturali.
frica ed altre realtà” di Senigallìa
hanno portato la loro esperienza
di aiuto alle popolazione della
Costa D’Avorio: in particolare,
l’associazione nata grazie all’infermiera Maria Luisa Rotatori di
Corinaldo che si prefigge di realizzare un’ospedale, e l’adesione
della diocesi dì Senigallìa, grazie
ai parroci Cionchi e Campolucci.
Un riconoscimento anche a
Padre Guglielmo Fioravanti, parroco di San Pietro Martire di Jesi,
che “con l’aiuto dato in tre anni
consecutivi ad un gruppo di bambini orfani di Chernobyl, sta portando avanti un’opera importante
ed unica per la città di Jesi grazie
alla generosa risposta della parrocchia”.
La prossima serata, che sarà
l’ultima della serie, si svolgerà
venerdì 14 aprile, sempre alle 21, e
sarà dedicata agli anziani. Interverranno rappresentanti della
Rsa Montecarotto, dell’Auser, dell’Avulss e di altre associazioni.
Uova di Pasqua anche per favorire l’“Eubiosia” - dal greco antico
«buona vita» - ossia per assicurare “la vita con dignità dal primo giorno
all’ultimo respiro” ai tanti sofferenti di tumore.
La vendita è stata realizzata a Jesi, domenica 20 marzo, dai volontari
della Croce Verde per l’Ant-onlus, un’associazione nazionale che, attraverso i suoi medici-psicologici degli Hod (Hospice Oncologico
Domiciliare), reperibili giorno e notte, cura gratuitamente i sofferenti di
tumore presso il loro domicilio e aiuta, nei limiti delle possibilità economiche, quanti di essi si trovino in grave disagio sociale; nonché sostiene
i familiari per affrontare con la maggiore serenità possibile la malattia.
Il denaro raccolto sarà utilizzato anche per la ricerca – condotta nel
Laboratorio di Farmacocinetica e Metabolismo costituito dall’Aut presso la
Facoltà di Chimica Industriale dell’Università di Bologna -, e finalizzata
allo studio delle proprietà dei farmaci antitumorali con lo scopo di migliorare il loro impiego in clinica, riducendo gli effetti collaterali nocivi.
(fotoservizio Paola Cocola)
Lavori al ponte San Carlo
Successo della mostra
I caldi colori
di Magrini
(e ad altre vie cittadine)
(foto Paola Cocola)
Hanno preso il via lunedì
scorso i lavori di manutenzione
straordinaria del ponte San Carlo
in via Marconi. L’intervento, per
un investimento complessivo di
circa centomila euro, prevede la
rimozione sia del manto bituminoso in tutti i 250 metri del ponte
sia degli undici giunti di dilatazione con successiva asfaltatura
e posa in opera di nuovi giunti.
Durante i lavori, che dureranno più o meno un paio di mesi, la
circolazione sul ponte avverrà in
maniera alternata e regolamentata da un apposito semaforo. Per
questo, al fine di evitare le probabili code che si formeranno specialmente nelle ore di punta,
l’amministrazione
comunale
invita i cittadini che debbono
recarsi verso Filottrano o
Macerata ad utilizzare la superstrada servendosi, in entrata,
degli svincoli “Jesi est” e “Jesi
ovest” per poi uscire a “Jesi centro” ed imboccare la Statale 362
dopo Minonna. Viceversa, a
coloro che provengono dalla
Statale 362 (e dunque da
Filottrano o Macerata) si consiglia di immettersi in superstrada
allo svincolo “Jesi centro” per
poi raggiungere la città attraverso gli altri due svincoli presenti
ad est e ad ovest.
***
A proposito di interventi –
avviati o imminenti - alla rete
stradale, ricordiamo la pavimentazione di via Petrucci nel centro
storico, l’asfaltatura della parte
finale di via Roma (dal viadotto
di Monte Tabor fino a Parò), via
Monte Tabor, via Enrico Fermi,
via Friuli e l’asfaltatura di via del
Verziere.
Il primo segno d’identificazione di Giannetto Magrini è il
colore. L’ocra è dominante con
una gamma di sfumature calde
in raffinati accostamenti affocati come sabbia del deserto.
Emanato dalla terra, invade il
cielo e lo avvolge della stessa
luce . Il soggetto rappresentato,
derivato dalla realtà, viene trasferito nella dimensione estraniata, atemporale della fantasia
anche quando a suggerire è l’esperienza quotidiana o la cronaca o una drammatica attualità:
come in “Mare di suoni”,
“Clandestini”, “In video”, “La
cantante”.
A volte il tema è trattato con
incantata
ingenuità
(“San
Francesco”, “Senza titolo”, “Pecora rossa”); altrove invece ad
essere osservati sono visi misteriosi che appaiono in simbiosi
con una pianta o assimilati a
questa . Essenzialmente definiti,
ma ugualmente riconoscibili
sono i paesaggi marchigiani con
paesini raggrumati sulla cresta
di colline ondulate, segnate da
solchi regolari, bruni o dorati
come. righe di un tessuto damascato.
Il carattere dell’artista si
ritrova anche in alcune sculture:
forme in marmo o in terracotta
appena abbozzate, accarezzate,
levigate, ed altre, originali e
curiose, costruite con materiali
diversi.
a.f.c.
I sacerdoti aiutano tutti.
Aiuta tutti i sacerdoti.
Ogni giorno 39 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza.
Per continuare la loro missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti.
Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle
comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti.
Se vuoi sapere come fare la tua offerta, telefona al numero verde
Offerte per il sostentamento dei sacerdoti.
Un sostegno a molti per il bene di tutti.
Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità:
• Conto corrente postale n° 57803009
• Carte di credito: circuito CartaSi chiamando il numero verde
800.82.50.00 oppure via internet www.sovvenire.it
• Bonifico bancario presso le principali banche italiane
• Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero della tua diocesi.
L’offerta è deducibile:
Per chi vuole, le offerte versate a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento
Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio
reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali.
C H I E S A C AT TO L I C A - C. E . I . C o n f e r e n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a
Speciale elezioni
Domenica 3 e lunedì 4 aprile alle urne
Domenica 27 marzo 2005
5
I candidati della Vallesina
Per eleggere il Consiglio Regionale
a cura di Cristina Franco, Lucia Romiti e Beatrice Testadiferro
Giulio
Argalia
Fabio
Badiali
Raffaele
Bucciarelli
Lorenzo
Cantarini
(Forza Italia)
(Uniti
per l’Ulivo)
(Comunisti
Italiani)
(Italia dei valori
con Di Pietro)
Giulio Argalia, candidato alle elezioni
regionali nella lista di Forza Italia, è nato a
Fabriano nel 1955 e, dal 1994, risiede con la
famiglia a Monsano. Laureato in Medicina e
Chirurgia presso l’Università di Bologna si è
specializzato in Radiologia presso l’Università
di Modena. Dal 1984 lavora nell’Istituto di
Radiologia dell’Università di Ancona ed è
responsabile del settore ecografico del dipartimento di Radiologia. Coautore di numerosissime pubblicazioni, ha partecipato in qualità di
relatore a molte manifestazioni scientifiche.
E’ stato impegnato a Fabriano nel settore
giovanile dell’Azione Cattolica e ha ricoperto
l’incarico di segretario diocesano. Nel 1976
ha partecipato alla costituzione del centro
studi “Luigi Sturzo”. Nel 1980 si è iscritto al
Partito Socialista Italiano e vi è rimasto iscritto fino al 1991. Nel partito ha fatto parte del
direttivo provinciale e ha collaborato negli
organi consultivi regionali ai progetti del settore sanitario. Nel giugno 2004 è stato eletto
consigliere comunale a Monsano, con una
lista civica alternativa alla sinistra.
Nel suo programma, particolare attenzione
è riservata alle politiche di crescita e di consolidamento gestionale e finanziario delle piccole imprese, alle politiche per l’innovazione e la
qualità, al sostegno all’internazionalizzazione
ed agli investimenti sulla qualità delle risorse
umane. In merito alla sanità regionale, Argalia
sostiene che la riforma del sistema sanitario
regionale approvato dall’amministrazione di
centro-sinistra si caratterizzi per un verticismo
esasperato con la conseguente mortificazione delle comunità locali, della professionalità
degli operatori, dei bisogni e dei diritti dei cittadini.
Il governo regionale della “Casa della
Libertà” si impegnerà per una riforma con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi,
valorizzare le professionalità degli operatori,
abbattere le liste d’attesa, ridurre la “migrazione” dei pazienti verso altre regioni e ridare
voce alle comunità locali.
Semplice, schietto, diretto. Fabio Badiali,
candidato come consigliere alle prossime elezioni regionali nella lista “Uniti per l’Ulivo”, si
pone così di fronte ai suoi potenziali elettori. E
senza tanti fronzoli, parla alla stampa delle sue
“priorità politiche”. L’ex sindaco di Castelplanio,
originario di Arcevia, promette un impegno serio
su sanità, lavoro, famiglia, ambiente e infrastrutture. E ancora, confronto, concertazione, ascolto e conoscenza del territorio di cui vuole farsi
portavoce.
Sposato, con due figli, Badiali è capo reparto
presso il distaccamento dei vigili del fuoco di
Jesi. Prima assessore, poi sindaco, per undici
anni, del paese natale di Carlo Urbani, da settembre ’99 è presidente dell’assemblea consortile del Cis (Consorzio intercomunale servizi) cui
aderiscono dodici Comuni della Vallesina. E dal
dicembre 2004, è presidente del consiglio di
amministrazione dell’unione.
Capogruppo Ds in Consiglio provinciale,
Fabio Badiali non nasconde orgoglio e soddisfazione per la propria candidatura di cui dichiara di
sentire “tutto il peso politico amministrativo. Mi
sento di rappresentare a pieno titolo anche la
città di Jesi. Dopotutto siamo un unico territorio;
dobbiamo crescere e svilupparci attraverso una
politica unitaria”. E in questa ottica più ampia, il
neocandidato rivendica il diritto del politico di
“decidere, dopo aver ascoltato la gente”.
E promette: “Mi batterò anche per sburocratizzare le pratiche”. Lo scorso sabato 5 marzo,
accanto a lui, il consigliere regionale Ferdinando
Avenali e il deputato Ds Marisa Abbondanzieri.
Entrambi concordi nel definire Fabio Badiali un
candidato “radicato e affezionato” al suo territorio, quello di un Comune piccolo ma importante,
come gli altri della Vallesina. Un territorio, è stato
detto, che ha bisogno, in Regione, di rappresentanti diretti.
Da parte sua, l’ex sindaco di Castelplanio
punta l’attenzione sull’assetto sanitario regionale: “Dobbiamo migliorarlo e continuare con forza
a percorrere la strada già intrapresa. Lo scopo è
dare un servizio alla persona degno di questo
nome”.
Più lavoro, più diritti, più sicurezza. Raffaele
Bucciarelli, dal ’98 assessore provinciale
all’Agricoltura, ne è convinto. Gli obiettivi del
suo partito, i Comunisti Italiani, si muovono tra
le necessità territoriali delle Marche e l’ampio
respiro della politica internazionale, con la tenace difesa della pace, della solidarietà e della tolleranza.
“Prima i fatti, poi le parole”. Il programma di
Bucciarelli, che nel ’91 fu tra i fondatori di
Rifondazione Comunista nella nostra regione,
vede il pragmatismo come cifra del suo impegno; un principio a cui, come lui stesso dice, si
è sempre ispirato nella sua lunga attività politica. E infatti il neocandidato al Consiglio regionale, nato a Castelplanio cinquantasette anni
fa, può vantare un nutrito background di militanza nell’arte della gestione del bene comune.
Fa il suo ingresso sulla scena politica nel
1974, iscrivendosi al vecchio Pci; l’anno dopo
diventa assessore ai Lavori Pubblici di Maiolati
Spontini, Comune del quale viene eletto sindaco per due volte consecutive. Nel 1982 è fondatore e primo presidente del “Consorzio
Intercomunale Metano”, oggi “Consorzio
Intercomunale Servizi”che opera nella media
Vallesina. E poi, come assessore provinciale di
Ancona negli ultimi undici anni, ha ricoperto
varie deleghe, tra cui, quelle al Turismo e
all’Urbanistica.
“Non esiste nulla di più moderno che spendere parte della propria vita per chi ha più bisogno di noi”, ama ripetere Bucciarelli che, impegnato nel campo del volontariato, nel 1992 ha
fondato l’associazione “Collettivo GuatemalaMoie”. E se verrà eletto alle prossime regionali,
il candidato, padre di due figli, promette battaglia in favore del sostegno alla ricerca, allo sviluppo, all’ occupazione giovanile.
E ancora, più qualità della vita, difesa del
diritto alla casa, allo studio, all’assistenza sociale e sanitaria; un’attenzione speciale per l’ambiente e lotta all’aggressività e alla violenza.
Poi, non da ultimo, promette di battersi per
“porre al centro della proposta di sviluppo, l’agricoltura marchigiana”.
Lorenzo Cantarini, ventitré anni, nato e
residente a Jesi, per la prima volta si affaccia
alla scena politica italiana con il partito “Italia
dei Valori – con Di Pietro” e così spiega la sua
candidatura alle regionali: “Non ho la pretesa
di cambiamenti radicali, ma ho l’intenzione di
impegnarmi per migliorare il futuro delle
Marche partendo dalla realtà in cui mi imbatto ogni giorno. Sono un ragazzo comune, che
lavora, frequenta l’Università e nei weekend
si diverte. Ma è così semplice essere un
ragazzo normale nell’Italia di oggi o nelle
Marche di oggi? Assolutamente no, soprattutto per il fatto che siamo tanti piccoli robot precari nel mondo del lavoro.
“L’attuale governo con la riforma del lavoro
ha sancito la morte di ogni nostro progetto di
vita: come può un ragazzo sposarsi, acquistare una casa o un’automobile senza un lavoro
fisso? Ci sono ragazzi che da anni hanno
contratti a termine che non permettono
accesso al credito e quindi serviranno per
molto tempo le spalle dei genitori: insomma di
questo passo non riusciremo mai a diventare
indipendenti. Neanche le istituzioni ci sono
vicine, infatti riescono sempre ad ostacolare
ogni nostra iniziativa, imbrigliandoci nella
matassa della burocrazia dalla quale spesso
non riusciamo a uscirne fuori”
Cantarini continua sulla situazione giovanile: “Un altro problema che mi sta a cuore è
quello della carenza di locali nella nostra
regione. Discoteche, pub, discopub sono per
noi ragazzi marchigiani merce rara e per questo siamo costretti ogni fine settimana a
imboccare l’autostrada verso la riviera romagnola per poter ascoltare un po’ di musica.
Non sarebbe più semplice dare la possibilità
di poter aprire locali lungo la costa cosicché
molti nostri genitori non sarebbero costretti a
restare con l’orecchio incollato al cellulare per
tutta la notte preoccupati per la nostra vita?”
Obiettivo di Cantarini, infine, è vivere la
politica tra la gente, per poter sentire e poter
dar voce ai disagi dei ragazzi e più in generale di tutti i cittadini.
Sergio
Cascia
Enrico
Cesaroni
Alvaro
Fabbretti
Ero
Giuliodori
(U.D.C.)
(Forza Italia)
(U.D.C.)
(Comunisti
Italiani)
Si candida come indipendente nella lista del
partito dell’Udc Sergio Cascia, medico e sindaco di Maiolati nella scorsa legislatura. Nato cinquantacinque anni fa nel paese natale di
Gaspare Spontini, Cascia ha alle spalle due
decenni di esperienza amministrativa. Lui, ex
militante del partito socialista, nelle liste delle
prossime regionali ha deciso di correre da solo.
Come del resto quando è stato eletto primo cittadino scegliendo di privilegiare le individualità e
l’indipendenza di una politica dettata dal territorio e dai suoi bisogni. Così, continuando a definirsi un “socialista orfano”, porta avanti il suo
nutrito programma e lo illustra agli elettori.
Punto primo, la sanità. Cascia, medico generale da vent’anni, promette “attenzione all’integrazione socio sanitaria, con strutture protette e
centri diurni”. Mentre a proposito del tanto
discusso piano sanitario regionale dichiara:
“Può andar bene, ma con opportune modifiche”.
E poi economia, ambiente, cultura, investimenti
e rapporti con le associazioni. Sono alcune delle
parole chiave del suo impegno: “Si tratta di
amministrare la nostra terra, la regione. E la
gente di buona volontà deve partecipare, deve
farsi avanti”.
Membro del comitato scientifico dello Iom
(Istituto oncologico marchigiano) e direttore
sanitario della sezione Avis di Moie, Cascia è
spontaneo e immediato. I suoi ex collaboratori lo
definiscono “pragmatico”. Non fa sconti al
governo uscente della Regione: “In Vallesina –
dice - molte cose sono rimaste lì. Sono solo
aumentate le tasse”. E rivendica per sé “la
volontà di affrontare i problemi e la capacità di
risolverli”.
Il neocandidato a consigliere regionale è
coordinatore dei corsi di formazione in Medicina
Generale e, in passato, è stato delegato per la
Croce Rossa Italiana di Castelplanio. Cascia,
anche membro dell’esecutivo regionale della
Federazione italiana medici di medicina generale, ai suoi elettori promette, tra l’altro, “valorizzazione delle professionalità della Vallesina e
sostegno alle nuove realtà che fanno conoscere - dice - la nostra terra all’estero”.
Enrico Cesaroni, candidato capolista alle
elezioni regionali in Forza Italia, è consigliere
regionale dal 1995. Nato a Staffolo cinquanta
anni fa e residente a Castelbellino, è padre di
due figli.
Dal 1975 al 1990 è stato segretario regionale Uimec-Uil; dal 1982 al 1989 è stato membro
del Comitato Provinciale Inps di Ancona. Dal
1990, per quattro anni, è stato assessore ai
lavori pubblici della Provincia di Ancona e consigliere provinciale, ruolo che ancora ricopre.
Enrico Cesaroni rivolgerà il suo impegno a
diminuire la pressione fiscale ai cittadini ed alle
aziende per creare nuovi posti di lavoro; al
sostegno dello sviluppo e della competitività
delle imprese locali dell’artigianato, commercio
e turismo; al sostegno ai settori della pesca,
dell’agricoltura e dell’agro-industria valorizzando i prodotti tipici marchigiani anche con progetti europei. In un altro punto del suo programma si sofferma sulla sanità, che dovrebbe essere efficiente, di qualità e più celere per
garantire il diritto alla salute per tutti.
Lo slogan scelto da Cesaroni è: “Un voto
contro gli sprechi”; infatti nella sua campagna
elettorale promette “una dura battaglia agli
sprechi, agli sperperi, agli incarichi di consulenza affidati in modo ingiustificato elargendo
privilegi che mortificano le esperienze e le
capacità presenti all’interno dell’Ente Regione
e sul territorio marchigiano.
Enrico Cesaroni sostiene poi che nelle
Marche debbano essere potenziate le infrastrutture, l’attività del Quadrilatero Spa, ostacolato dalla giunta regionale uscente, potenziato l’aeroporto di Falconara, completato
l’Interporto, ristrutturato il porto di Ancona con
un collegamento diretto all’autostrada. Nutrito
è ancora il suo programma elettorale che prevede, tra l’altro, la promozione della famiglia, il
sostegno alle giovani coppie; interventi nel
sociale che mettano al centro la persona ed
esaltino il ruolo del volontariato e della cooperazione sociale; la tutela del patrimonio
ambientale, artistico e culturale.
Sfruttare al meglio le risorse e abbreviare
le lungaggini burocratiche, in primo luogo nel
settore agricolo. È la sfida del candidato
dell’Udc Alvaro Fabbretti: “Se verrò eletto alle
prossime regionali - promette - mi adopererò
per questo”.
Perito chimico, sposato e padre di tre figli,
Fabbretti è nato a Rosora cinquantasette
anni fa. All’età di diciannove anni è sindacalista della Coldiretti; tre anni prima era sceso
in politica, impegnandosi nel partito della
democrazia cristiana. E con l’ex Dc è capogruppo di minoranza per tre legislature nei
Comuni di Castelplanio inizialmente e di
Rosora in seguito. Sempre fin da giovanissimo, Fabbretti si interessa alle problematiche
del mondo rurale e nel ’76 fonda la ditta
Agrochimica specializzata nella vendita di
prodotti e servizi per l’agricoltura.
Da dove nasce la sua candidatura?
“Attraverso il mio lavoro, sono a contatto ogni
giorno con centinaia di agricoltori, e avverto il
loro disagio di fronte ai lunghi tempi di risposta da parte della Regione. Ci vogliono regole certe, trasparenza e tempestività. In questa direzione io vorrei operare, portando a
livello politico regionale la mia lunga esperienza nel settore”.
Valorizzare le risorse delle Marche, promuovere i prodotti tipici, le forme di agriturismo, uscire dalla regione partecipando di più
a fiere e mercati: quella che propone
Fabbretti, è una tensione politica all’incentivazione delle specificità del territorio marchigiano, alla rivalutazione e sponsorizzazione
delle sue peculiarità. Alvaro Fabbretti, che ha
aderito dapprima al partito del Cdu e successivamente a quello dell’Udc ricoprendo
anche incarichi a livello provinciale, dichiara
di nutrire una vera passione per il mondo
agricolo e di essere riuscito a trasmetterla
anche ai propri figli.
Attualmente in corsa per le elezioni dei
prossimi 3 e 4 aprile, in passato è stato candidato sindaco e attualmente risiede a
Rosora.
È venuto a contatto con il mondo politico
da giovanissimo, iscrivendosi alla Federazione dei giovani comunisti prima e al
Pci poi. Quarantanove anni, sposato con
una figlia, laureato in giurisprudenza e professore presso l’I.T.C. Cuppari di Jesi, Ero
Giuliodori è in corsa per le regionali di aprile
con il Partito dei Comunisti Italiani.
Assessore della città di Federico con
delega al personale, rapporti con i Comuni,
pari opportunità e riforma dell’ente,
Giuliodori promette, qualora fosse eletto, di
concentrare i suoi sforzi sulla scuola e sulle
realtà degli istituti culturali, all’insegna della
valorizzazione e del miglioramento. Poi,
definisce “dovere politico di ogni consigliere
di centro sinistra, lavorare per predisporre gli
strumenti normativi attuativi del nuovo Piano
energetico ed ambientale approvato per le
Marche e considerato positivamente anche
a livello nazionale”.
Negli anni ’80, sempre a Jesi, Giuliodori
ha ricoperto vari incarichi amministrativi e
recentemente, prima di diventare assessore,
è stato consigliere comunale. “Nelle Marche
- continua il neocandidato - come nel resto d’
Italia, la scuola ed il sapere debbono rappresentare delle priorità per ogni programma di
sviluppo e di governo. Occorre una legge
quadro per la formazione che, dalla scuola
per l’infanzia a quella superiore, valorizzi il
ruolo pubblico dell’istruzione, promuovendo
il diritto allo studio e allargando l’obbligo scolastico. Bisogna inoltre sperimentare forme
di integrazione tra istruzione, formazione
professionale ed istituzioni pubbliche e private”.
Poi, la tutela e la valorizzazione degli istituti culturali di Jesi. Giuliodori promette di
adoperarsi in questa direzione: “la biblioteca
e la pinacoteca comunali, il teatro Pergolesi
sono delle eccellenze con ulteriori potenzialità di sviluppo. È necessario - dichiara - che
la Regione Marche le riconosca come tali in
un quadro di autentica programmazione culturale, libero da particolarismi”.
6
Speciale elezioni
Domenica 27 marzo 2005
Domenica 3 aprile dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì 4 aprile dalle ore
7 alle ore 15 si voterà per il rinnovo del Consiglio regionale delle
Marche.
Per votare, ogni elettore dovrà recarsi al seggio portando la tessera elettorale insieme ad un documento di identificazione. Chi avesse
smarrito la tessera potrà richiederne un duplicato all’ufficio elettorale
del Comune di residenza, nelle cui liste elettorali risulta iscritto.
L’elettore non deambulante può votare in qualsiasi sezione elettorale
del Comune nelle cui liste è iscritto. L’elettore può votare con un unico
voto la lista provinciale, la lista regionale alla stessa collegata ed il
relativo candidato presidente, tracciando un segno con la matita copiativa nel rettangolo della lista provinciale ovvero scrivendo il cognome o
il nome e cognome di un candidato della lista stessa nell’apposita riga
tracciata accanto al simbolo. L’elettore può anche esprimere un voto
disgiunto ossia scegliere una lista regionale ed il relativo candidato presidente ed una lista provinciale non collegata. In tal caso occorre che l’elettore tracci un segno nel rettangolo della lista provinciale prescelta ed
uno sul simbolo della lista regionale preferita o sul nome del relativo candidato presidente. Si può infine esprimere il proprio voto solo per una
lista regionale tracciando un segno sul simbolo della lista regionale pre-
scelta o sul nome del candidato presidente.
Nella Provincia di Ancona sono aperte 463 sezioni elettorali, di cui
otto ospedaliere, sedici seggi speciali e quarantaquattro seggi volanti.
I cittadini della Provincia di Ancona chiamati alle urne sono 390.288, di
cui 203.307 femmine, 186.981 maschi e 17.469 residenti all’estero,
secondo i dati della Prefettura di Ancona.
In questa e nella pagina precedente un breve servizio per ciascuno
dei candidati residenti nei Comuni della Vallesina e la loro appartenenza politica.
Antonio
Grassetti
Katia
Mammoli
Anastasia
Mancinelli
Sabrina
Mingarelli
(Alleanza
Nazionale)
(Uniti
per l’Ulivo)
(Alternativa
Sociale)
(Uniti
per l’Ulivo)
“Chi meglio di uno jesino di centro destra
può rappresentare la nostra città in Consiglio
regionale?”. Ha le idee chiare Antonio
Grassetti e pur essendo nato in Ancona, si
sente jesino a tutti gli effetti.
Quarantotto anni, sposato con due figli, l’avvocato capogruppo di Alleanza Nazionale non
risparmia critiche al governo uscente della
Regione la cui politica, secondo lui, è “stagnante e incapace di guardare lontano. Se c’è qualcuno che può dare qualcosa di nuovo a questa
regione – dice - siamo proprio noi”. E Grassetti,
che nel ’98 fu il consigliere comunale eletto con
il maggior numero di preferenze, a proposito
del suo programma, dichiara di porsi “in armonia con le scelte del governo nazionale”.
Da buon avvocato, tra l’altro ha esercitato
funzioni di pubblico ministero in qualità di vice
procuratore onorario dal 1989 al 1995 nella
sezione jesina del tribunale di Ancona,
Grassetti difende la sua causa e si dice ben
lieto, qualora fosse eletto, di essere il tramite
tra la città di Federico e la Regione Marche.
Così, ai suoi elettori promette impegno “perché
su Jesi scendano maggiori finanziamenti”.
Oggetti prioritari di possibile investimento
da parte della Regione, l’occupazione giovanile e il sociale. Per Grassetti, molte cose vanno
migliorate nella città di Federico e in Vallesina,
a partire dall’urbanistica e dal tanto discusso
Piano Idea che, dice, “nella maggioranza stessa non riesce a trovare sbocchi”. Poi l’avvocato, che tre anni fa si è candidato sindaco, promette dialogo con gli avversari, capacità di
calarsi nelle situazioni e di aderire al territorio
da cui proviene, valorizzandolo.
Sulla breccia politica da otto anni, Antonio
Grassetti si dichiara uno “sportivo” e si divide
tra lanci con il paracadute e lunghe camminate. Dai sette ai diciannove anni ha anche praticato la scherma e, fino ai quaranta, giocato a
rugby. Donatore Avis, l’attuale capogruppo di
Alleanza Nazionale è iscritto all’Aido e per anni
ha prestato attività di volontariato nella Croce
Rossa.
Katia Mammoli è la candidata dei
Repubblicani Europei alle prossime elezioni
regionali nella lista provinciale numero 10
“Uniti nell’Ulivo”. Nata a Santa Maria Nuova l’8
gennaio 1950, ha conseguito la maturità classica e risiede a Jesi. Sposata con il prof.
Antonio Ramini, due figli, di lei l’europarlamentare onorevole Luciana Sbarbati, segretario
politico del partito, ha detto: “La sua storia personale e politica parla di coerenza, passione,
disponibilità, competenza, creatività e responsabilità”.
Nutrito il background politico dell’attuale
assessore al commercio di Jesi. Nel 1990 è
stata segretaria del Movimento Femminile Repubblicano, capogruppo consiliare e poi
segretaria cittadina del Pri. Dal 1994 al 1998
come vicesindaco e assessore alla Cultura e
al Turismo del Comune di Jesi, si è impegnata per la valorizzazione del patrimonio storico
e culturale. Di nuovo vicesindaco dal 1998 al
2002, poi assessore all’urbanistica ha avviato
la riqualificazione del centro storico e ha promosso l’apertura dell’Ostello per la Gioventù.
Ha lavorato per istituire a Jesi la Scuola
Internazionale di Cucina per cuochi che promuove nel mondo la nostra cultura enogastronomica.
In questo sua nuova sfida politica, si rivolge
agli elettori promettendo tutto l’impegno possibile, la professionalità e la competenza che ha
acquisito nei diversi settori dell’amministrazione pubblica in cui ha operato. Il suo slogan è:
“Una donna per una politica concreta: l’impegno e l’esperienza a garanzia dei tuoi diritti”: in
questa direzione favorirà la promulgazione di
leggi che, anche con interventi economici, promuovano e valorizzino le diverse ricchezze
della città di Jesi.
Katia Mammoli dichiara infine: “Cercherò di
sostenere lo sviluppo delle piccole imprese sia
industriali che agricole che adesso attraversano un momento di difficoltà. Mi impegnerò per
rilanciare l’economia, le imprese, l’artigianato,
l’occupazione e la cultura. Cercherò di seguire anche il mondo della scuola.”
È nata a Catania il 9 febbraio del 1984 e
vive nella città di Federico da sei anni.
Anastasia Monica Mancinelli è in corsa per le
regionali di aprile, candidata per Alternativa
Sociale. Da poco iscritta al Movimento
Sociale Fiamma Tricolore, la ventenne dichiara: “I principi a cui facciamo riferimento sono
l’amore di patria, il valore della famiglia, una
reale ed effettiva parità di opportunità tra
uomo e donna e la priorità agli italiani in ogni
campo”.
E poi spiega così la rilevanza e la specificità della sua lista: “Vogliamo rappresentare
un’alternativa netta; siamo fuori dai due poli
che, in realtà privi di differenze, non fanno
altro che spartirsi il potere”.
La Mancinelli sta muovendo i suoi primi
passi in politica, e già sembra decisa ad arrivare lontano. Da poco diplomata in ragioneria, domenica 17 è arrivata terza alla finale del
campionato italiano di tiro a volo. Sulle donne
dichiara: “Nonostante ci siano costanti discriminazioni e i numeri non diano ancora giustizia, ogni giorno le donne dimostrano di poter
ben riuscire in ogni campo.
“Ma questo non è sufficiente a far pensare
che si stia facendo tutto il possibile. Occorre
una politica sociale a favore delle donne. La
prima cosa è metterle nella condizione di
poter scegliere; se dedicare, ad esempio, le
proprie energie al lavoro o dedicarsi alla famiglia e ai figli, trovando la propria soddisfazione nel seguire e curare il proprio nucleo familiare ma ribadendo sempre la parità culturale
e intellettuale che deve esistere tra i due sessi
senza mai confondere i ruoli che gli uomini e
le donne devono rivestire nella nostra società.
“Una donna che decide di dedicarsi alla
propria famiglia deve poterlo fare in libertà e
non essere costretta ad andare a lavorare per
arrivare a fine mese ed essere costretta a
delegare ad altri la gestione della vita dei propri figli”. “Il nostro partito - continua la giovane
candidata - dovrebbe dedicare tempo a questi temi e promuovere iniziative in questo
senso”.
Sabrina Mingarelli è nata a Fabriano il 29
febbraio 1968, risiede a Jesi da diversi anni
ed è candidata per la lista “Uniti nell’Ulivo” alle
imminenti elezioni regionali. Ha la maturità
classica e si è laureata con lode in Lettere
presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha
poi conseguito il titolo di dottore di ricerca in
Filologia greca e latina.
Ha pubblicato articoli sulla civiltà letteraria
della Grecia antica in diverse riviste specialistiche. Diplomata in Archivistica, ha collaborato ad alcuni progetti del Ministero per i beni e
le attività culturali. Dopo aver vinto un concorso pubblico, ha lavorato come bibliotecaria
specialista nei servizi territoriali. Dal 2002
lavora presso l’Assessorato alla pubblica
istruzione, formazione professionale, lavoro e
cultura della Provincia di Ancona.
Per due mandati consecutivi (1996-1998 e
1998-2002) è stata consigliere comunale a
Fabriano. È consigliere d’amministrazione del
Consorzio intercomunale Vallesina-Misa, che
ha il compito di organizzare la gestione dei
rifiuti nel territorio. Dopo esserne stata la
coordinatrice, è attualmente la responsabile
per i servizi pubblici locali della segreteria
provinciale dei Democratici di Sinistra. È componente della direzione provinciale e di quella regionale. Come volontaria dell’associazione “Ora d’aria” dell’Arci, ha svolto attività nel
carcere minorile di Casal del Marmo di Roma.
Sulla base delle competenze acquisite, si
propone di portare il proprio contributo individuando in particolare fra le priorità la promozione e la valorizzazione del patrimonio, delle
istituzioni e delle attività culturali. Promette
anche tutto il suo impegno nelle politiche attive per il lavoro, con la lotta al precariato e la
tutela dei diritti per favorire le pari opportunità.
Se sarà eletta nel Consiglio regionale, si
adopererà con costanza perché i percorsi
decisionali siano sempre aperti e frutto di
reale condivisione. Obiettivo primario anche
la garanzia di un sistema integrato di istruzione e formazione.
Lorenzo
Morganti
Mariano
Petrolati
Filippo
Romiti
Mauro
Tomassoni
(Rifondazione
Comunista)
(Rifondazione
Comunista)
(Alternativa
Sociale)
(Verdi
per la pace)
Lorenzo Morganti risiede a Jesi, dove è nato
il 6 aprile 1973. È single, si è diplomato ragioniere, gioca a calcio a livello amatoriale e è vicino allo sport in generale. Lavora come operaio
all’azienda New Holland di Jesi da quasi nove
anni.
Si è avvicinato alla politica partendo da
esperienze nel sindacalismo di base e precisamente nel Sin. Cobas. Dopo le elezioni amministrative del 2002 è diventato consigliere della
seconda circoscrizione e tuttora ricopre questa
carica. Dal gennaio 2005 è segretario locale del
partito di Rifondazione Comunista, il partito che
attualmente vorrebbe venisse attuata una politica nazionale tesa a favorire la ripresa dell’intervento pubblico in economia a partire dall’azienda Fiat e una decisa redistribuzione del
reddito verso il basso per invertire la recessione economica. Anche se Morganti dichiara di
muoversi politicamente ancora “a grandi
maglie”, afferma comunque di star imparando
molto dalle attività che svolge.
È stato scelto dalla segreteria del suo partito, Rifondazione Comunista, come candidato
per le elezioni regionali, nella lista provinciale
“numero 1” come rappresentante della classe
lavoratrice giovane e operaia. Il suo impegno
sarà rivolto a migliorare l’ambiente di lavoro, i
metodi della produzione e gli interessi della
classe operaia. Come giovane che sperimenta
ogni giorno le difficoltà dei giovani di inserirsi in
pieno nel mondo del lavoro e di prepararsi un
futuro sicuro, promette di puntare alla lotta contro il precariato e di impegnarsi a sopperire alla
mancanza di tutela dei diritti dei giovani.
Suo desiderio è che la politica e i politici
siano aperti al dialogo, al confronto e all’ascolto. Morganti è attento anche al sostegno di
coloro che si trovano nelle cosiddette “fasce
deboli” della popolazione: gli anziani, i “diversamente abili” e gli immigrati. L’azione politica del
partito di Rifondazione Comunista punterà poi
alle forme più varie di integrazione sociale, grazie alla creazione di nuovi spazi pubblici e di
contenitori culturali nei quali si possano esprimere le diverse soggettività della città.
Mariano Petrolati, residente a Montecarotto, è candidato nelle elezioni regionali per
la circoscrizione di Ancona nella lista di
Rifondazione Comunista. Libero professionista, esperto in marketing e in designer, è sposato ed ha due figli. Dopo aver frequentato la
scuola dell’obbligo ha lavorato come mezzadro nel terreno di suo fratello; a quindici anni
ha ripreso gli studi iscrivendosi all’Istituto per
l’Agricoltura. Successivamente ha conseguito
il diploma di Perito Agrario. Si è trasferito poi a
Torino, dove ha lavorato presso la Michelin e
si è inscritto al sindacato Cgil, partecipando
alle lotte dell’autunno caldo.
Rientrato nelle Marche è stato responsabile della sezione del Partito Comunista di
Montecarotto e segretario di zona della
Vallesina. Si è inscritto alla Fgci all’età di quattordici anni continuando a militare nel Pci fino
al suo scioglimento per poi aderire al Partito di
Rifondazione.
Candidato a sindaco nelle elezioni amministrative del 1975 nel Comune di Montecarotto,
è stato eletto e ha condotto con grande passione la coalizione di sinistra insieme ai socialisti fino alla fine del mandato, ottenendo
importanti e considerevoli successi che gli
hanno garantito la rielezione a sindaco nella
legislatura successiva. E’ stato presidente
dell’Associazione dei Comuni della Vallesina e
vicepresidente dell’Azienda Sanitaria di Jesi.
Petrolati, svolgendo i vari mandati istituzionali, si è sempre rivolto ai giovani e ai lavoratori con particolare riguardo alle categorie più
deboli, e ai più bisognosi, avanzando e realizzando proposte concrete di sinistra e antagoniste. Ha scelto di candidarsi perché le tematiche di Rifondazione Comunista sono dettate
da un bisogno crescente di giustizia sociale e
di tutela dei più deboli.
Anche nelle Marche questi bisogni sono
presenti e Petrolati, se sarà eletto consigliere,
vorrà contribuire a risolverli. Sarà attento alle
problematiche dell’ambiente, della sanità, dei
trasporti, del lavoro, dell’arte, della cultura,
dell’integrazione.
Dirige la Filiale della Banca Antonveneta di
Jesi, è nato a Roma il 22 gennaio del 1958, e
vive nella città di Federico da dieci anni.
Sposato, padre di due figli, Filippo Romiti è in
corsa per le regionali del 3 e 4 aprile come
candidato di Alternativa Sociale.
Quarantasette anni, Romiti è sulla breccia
della politica dal 1973. Quando era giovanissimo iniziò, nella capitale, a militare nella destra
nazional popolare; prima nell’organizzazione
del Fronte della Gioventù poi nel Msi, ricoprendo diversi incarichi di partito. Dal 1993
fino al ’95, anno in cui è trasferito a Jesi, il neocandidato è stato capogruppo del Msi del
quarto Comune metropolitano di Roma.
Dal ’95 al ’99, con Alleanza Nazionale, ha
ricoperto la carica di vice presidente provinciale di Ancona. Prese le distanze da An, dal
2000 è coordinatore regionale del Fronte
sociale nazionale. E oggi, nelle elezioni per il
rinnovo del Consiglio regionale, il suo nome
compare nella lista provinciale n 4 collegata
alla regionale “Le Marche che cambiano”,
capolista Vincenzo Rosini.
A proposito della sua candidatura, Romiti
dichiara:“Ho accettato questa candidatura a
sostegno di Alternativa Sociale perché rappresenta l’unica novità nell’attuale quadro politico
italiano al di fuori del sistema bipolare ormai
senza più alcuna differenza di contenuti. Nelle
Marche - continua- vogliamo rappresentare
l’unica voce fuori dal coro, motivando i cittadini a ritrovare il gusto dell’impegno politico dal
punto di vista sociale e civile, abbandonando i
due schieramenti dove vige esclusivamente
l’opportunismo personale”.
Infatti, ad ispirare la lista Alessandra
Mussolini proprio questo: essere presenti sulla
scena politica, ma con la volontà di rappresentare una netta alternativa. Alternativa sociale
nasce dall’unione di quattro gruppi politici:
Forza Nuova, Fronte Sociale Nazionale,
Fiamma Tricolore e Libertà di Azione; gruppi
che, si legge in una nota nazionale, “hanno
messo da parte divisioni e particolarismi, mettendosi al servizio dell’Italia”.
Mauro Tomassoni, candidato nella lista provinciale numero 2, “Verdi per la pace”, collegata alla lista regionale di Spacca “L’unione per le
Marche” risiede a Monsano, dove è nato il 28
settembre 1951. Ha lavorato nel settore degli
appalti telefonici spostandosi anche fuori regione. Nell’anno 2000 è stato nominato assessore
all’ambiente e all’urbanistica di Monsano.
Attualmente è assessore all’assetto del territorio, ambiente, agricoltura e trasporti della stessa cittadina.
Da sempre molto sensibile ed attento alle
problematiche ambientali, vanta una militanza
ventennale con il partito dei Verdi, il partito che
si impegna a diffondere una cultura dell’informazione per conservare e migliorare l’ambiente. Il suo impegno in questa competizione elettorale è rivolto a sviluppare il ricorso alle energie pulite e rinnovabili, portando su scala regionale le esperienze innovative e molto positive
che il Comune di Monsano ha attuato in questo
settore negli ultimi anni.
Sta testimoniando in tutta Italia il successo
dell’istallazione dei pannelli fotovoltaici e dell’uso del biodiesel per i mezzi di trasporto per il
quale ha anche organizzato una manifestazione per trasmettere al numero più alto di persone la soddisfazione e l’emozione di poter viaggiare liberamente inquinando meno e di dare
una mano al mondo agricolo. Il gruppo Verdi
della Regione Marche, che ha presentato una
sua proposta in materia, ha calcolato che se le
aziende di trasporto pubblico e l’Azienda
Sanitaria adottassero tali prodotti, il risparmio
sarebbe, nella peggiore delle ipotesi, di circa
dieci miliardi l’anno.
Lo slogan del suo partito è: “Un futuro migliore, un mondo pulito e senza guerre” e per questo si impegnerà anche per favorire iniziative
che promuovano la circolazione automobilistica
con le targhe alterne, dal momento che ha constatato come un terzo delle tasse che lo Stato
incamera dal commercio dei carburanti, vengano impiegate per curare le malattie dovute
all’inquinamento per il traffico.
Jesi e Vallesina
Contrappunti
La tomba
e il fiume della morte
di Riccardo Ceccarelli
Desideravo aver un argomento, preso magari dai giornali per
riflettere, oggi giorno di Pasqua.
Sulle decine di pagine dei quotidiani si leggono solo notizie di
morte, di uccisioni, di delitti. Le
polemiche sono all’ordine del
giorno, in crescita anzi, dato il
periodo elettorale. Da anni, non
solo io, osservo queste cose. Ho
rivisto questi giorni alcune pagine che scrivevo negli anni
Settanta. Avevo la tentazione di
ripresentarle come fossero scritte adesso, data la loro attualità.
Non l’ho fatto per una questione
di personale correttezza.
La domanda è sempre la stessa. C’è spazio per la speranza e
per un mondo diverso, in questo
mondo di morte? Chi allora ci ha
creduto, cosa ha ottenuto? Cosa
è riuscito a fare? Quante cose
scrissi allora sul tema della speranza e sugli impegni che essa
esigeva! A distanza di anni,
riflettendo ancora su questi temi,
qualche volta mi prende lo sconforto vedendo magari che dopo
tanto tempo ci dibattiamo ancora
sulle stesse cose.
In ultima analisi, mi accorgo
poi, che lo sconforto è segno di
presunzione, di aver voluto vedere con i propri occhi le realizzazioni desiderate o sperate, di
costatare che gli artefici della
storia non siamo solo noi, di
voler quasi dare la nostra direzione al vento dello Spirito.
Sconforto perché quanto sperato
non si è avverato.
Siamo certi però che di quanto allora sperato, non s’è fatto
nulla? Le cortecce della morte,
delle ingiustizie, degli egoismi,
oggi come allora - ma come sempre - si impongono e sembrano
predominare. Il desiderio e la
speranza della pace e della vittoria della vita sembrano sempre
più lontani ed irrealizzabili.
Comunque dietro quelle cortecce
c’è tanta vita che pulsa, sconosciuta forse, nel senso che non fa
notizia. Eppure questa dovrebbe
essere la notizia. La notizia che
la vita supera la morte, l’ingiustizia e l’egoismo.
Si fa conoscere più il negativo
che il positivo. Il negativo ci
incuriosisce, ci solletica. Il positivo è quasi dovuto, talmente
dovuto e ovvio che spesso viene
dimenticato, quasi non ci fosse.
Speranze allora deluse, desideri
disattesi. Sconforto e presunzione. Come fossimo degli dèi sconfitti. Il dramma forse è qui. Nel
sentirci divinità alle quali sembrava che il “mondo nuovo”
fosse esclusivamente opera delle
nostre mani onnipotenti e delle
elucubrazioni filosofiche annesse. Ci siamo accorti invece di
aver stretto “pugni di sabbia”,
ancor più delusi. Si ripetono così
le storie di tanti ed anche la storia, ma se questa ha un senso
non è quello della morte e del
negativo predominanti allo
sguardo dei più.
È la sfida della vita e della
speranza che si inseriscono nella
storia degli uomini come sconfitta della morte. Questa continua a
cantare la sua vittoria ogni giorno; un canto che si ripete, lugubre e incessante. E continuerà
ancora a farlo. Il tempo comunque, se non i giorni, è contato,
perché Uno ha vinto la morte ed
è uscito dalla tomba. La speranza è tutta qui. Quella che non
delude, quella che aspetta l’opera silenziosa di quanti accettano
questa sfida, quella che da il
senso alla vita e alla storia nel
suo insieme.
La prospettiva non è affatto
facile a comprendersi. Tutto va
in direzione opposta. Il fiume
della morte travolge uomini e
cose, speranze ed illusioni: solo
la tomba vuota di Gesù di
Nazaret riuscirà ad ingoiare
questo fiume, ne arresterà il flusso e lo trasformerà in esplosione
di vita. Sarà allora la risurrezione, quella anticipata nella persona di Gesù che oggi, giorno di
Pasqua, ricordiamo, quella
risurrezione che aspetta testimoni convinti la cui speranza, se
innestata in Lui, è destinata a
non deludere non solo domani.
Maiolati
Errante studiò i rapporti
tra Goethe e Spontini
Diffondere la conoscenza della storia patria
di Marco Palmolella
Uno dei problemi della cultura majolatese, ma in particolare
della storiografia spontiniana, è
quello di non aver organizzato un
sapere trasmissibile ed organizzato all’interno di un’istituzione.
Oggi se ricordiamo i nomi di
Giuseppe Radiciotti, del Duca
Filippo Caffarelli, di Paolo
Fragapane,
del
segretario
Nazzareno Guerrieri ben poche
persone sono in grado di collocarle esattamente nella storiografia locale e spontiniana.
L’elenco potrebbe essere più
vasto e tutti coloro che si sono
adoperati con passione e disinteresse per Spontini e la sua cultura avrebbero diritto di essere
ricordati, almeno con una semplice biografia. Questo elenco è
lunghissimo: ricordiamo altri
nomi cui dovrebbe andare la
nostra riconoscenza: i maestri
Edoardo Vitale e Giovanni
Tebaldini, Alcibiade Moretti,
Giuseppe Gaetti, mons. Amedeo
Bricchi,
Charles
Bouvet,
Gustavo
Traglia,
Alberto
Ghislanzoni, Carl Robert.
Un esempio di… dimenticanza, la quasi recente scomparsa
del prof. Paolo Fragapane che,
nonostante nel suo necrologio,
apparso sulla stampa nazionale,
sia apparsa l’indicazione di
“Cittadino onorario del Comune
di Majolati Spontini”, non ha
avuto la vicinanza e la partecipazione del nostro Comune, né
delle Opere Pie Spontini, per non
parlare di altre istituzioni.
La colpa non è di nessuno,
non possono essere richieste
delle conoscenze specifiche e
pregresse ad assessori pro tempore, e meno che meno ad impiegati comunali che svolgono
esclusivamente un lavoro amministrativo. E’ necessario approfondire e diffondere la conoscenza della storia patria, magari
potenziando l’unico ente locale
attivo nel nome di Spontini, la
Conservatoria. Intorno a questa
istituzione potrebbero trovare
accoglienza le nuove generazioni, autori, ricercatori e responsabili di settore.
Studiando le carte di
Alessandro Belardinelli, grandissimo studioso spontiniano e parimenti sconosciuto, sappiamo che
anche il prof. Vincenzo Errante
aveva visitato in due occasioni
Majolati e il museo Spontini,
ricercando legami, citati in tutte
le biografie, tra Goethe e il
Musicista, ma sconosciuti nei
contenuti, se non per aver posato
per lo scultore Pierre Jean David
d’Angers.
Errante, nato a Roma nel
1890, era un noto giornalista, ma
principalmente uno studioso di
letteratura tedesca tanto da ricoprire l’incarico di Ordinario di
letteratura tedesca all’Università
di Milano; traduttore di Goethe,
Rilke, Grillparzer, Heine, Kleist
e Shakespeare. Belardinelli, alle
prese con la traduzione del fondo
Carl Robert sul periodo tedesco
di Spontini, coinvolse lo studioso
in queste ricerche affidandogli lo
studio delle relazioni tra Goethe
e Spontini.
Errante fu a Jesi e a Majolati
per due iniziative letterarie, una
volta nel giugno 1946, nell’occasione trattò la “personalità di
Goethe”, ospite dell’industriale
Mariano Agostinelli presidente
del Circolo Cittadino di Jesi, e
nel marzo 1950, quando visitò i
principali luoghi letterari della
nostra provincia.
Borsa di studio
intitolata
a Carlo Urbani
L’istituto comprensivo “Carlo
Urbani”, i Comuni di Maiolati
Spontini, Castelplanio, Poggio
San Marcello e la famiglia dell’infettivologo ucciso due anni fa
dalla Sars hanno deciso l’istituzione di una borsa di studio intitolata alla memoria di Urbani,
una borsa di studio che dovrà
riuscire anche a trasmettere il suo
insegnamento. Infatti, l’idea è
quella di premiare un alunno o
un’alunna dell’istituto comprensivo non in base al rendimento
scolastico, ma per i comportamenti concreti di solidarietà. Su
segnalazione degli insegnanti,
un’apposita commissione sceglierà il ragazzo o la ragazza le
cui azioni sono state più vicine
allo spirito della borsa di studio.
La Zona Territoriale (ex Asl
5) di Jesi e le Poste Italiane
hanno stipulato una convenzione
per il recapito a domicilio dei
referti diagnostici, attraverso
posta prioritaria e posta raccomandata. Il servizio, chiamato
“Poste Checkup”, è operativo dal
16 marzo. Per ottenere la consegna a domicilio dei referti è sufficiente compilare l’apposito
modulo a disposizione del personale addetto agli sportelli del
Laboratorio Analisi (corso Matteotti).
I referti spediti con posta prioritaria vengo consegnati entro il
primo giorno lavorativo successivo a quello dell’impostazione;
se spediti con posta raccomandata entro i successivi tre giorni
lavorativi.
7
Viaggio nelle cronache
a cura di gi elle
San Giuseppe in festa
Poggio San Marcello-Montecarotto
Lungo il sentiero del Trabocco
Dopo decenni di abbandono, i lavori...
di Fabrizio Filippetti
A piedi da Montecarotto a
Poggio San Marcello o viceversa, come ai tempi dei nostri
nonni. Tra poco tempo sarà possibile. Infatti i lavori per la sistemazione del sentiero del Trabocco, che un tempo univa
Poggio San Marcello e Montecarotto, grazie anche all’arrivo
del bel tempo, sono a buon punto
e per gli amanti delle salutari
passeggiate in campagna e della
bicicletta l’occasione è irripetibile.
Sono decenni che il sentiero
del Trabocco è in stato d’abbandono, ora grazie ad un progetto
del Cis, il Consorzio Intercomunale Servizi, si sta mettendo
in atto la valorizzazione dell’intera area del Trabocco, una zona
di confine tra i due Comuni
attualmente non proprio facil-
mente accessibile. Il lavori sono
iniziati a settembre del 2004 ma
hanno subito un rallentamento
all’inizio dell’anno a causa del
maltempo. Per la realizzazione
dell’opera sono stati stanziati
circa 86 mila euro e i lavori
potrebbero avere termine prima
della prossima estate. Il percorso, sia pedonale che ciclabile,
avrà una larghezza media di 2,5
metri e l’area rappresenterà di
sicuro un polo d’attrazione turistica poiché sarà ricoperta con
una fitta alberatura: vi saranno
ruscelli e divertenti percorsi tortuosi in cui ci si potrà sbizzarrire
durante le belle giornate d’estate.
Nella zona inoltre è presente
un vecchio mulino dell’olio,
anch’esso in fase di ristrutturazione.
Una festa che tiene fronte, validamente – vien voglia di dire spavaldamente – alle bordate demolitrici dei tempi moderni. Possono
cambiare il clima e la data, ma la ricorrenza di San Giuseppe è un
appuntamento storico, antico, dalle radici profonde, ma al tempo
stesso anche nuovo, perché, accanto alle celebrazioni religiose, le
manifestazioni di contorno si aggiornano. Nelle foto qui sopra due
immagini emblematiche: l’una popolata di bancarelle, come vuole
la tradizione; l’altra che inquadra una proposta musicale alla
maniera d’oggi, accolta e apprezzata, come si vede, da una folta
cornice di pubblico.
(foto Candolfi)
Alla corte di Federico II
Maiolati
Colle Celeste il luogo
più danneggiato dalla neve
Ricostruzione e vecchi progetti
In questi giorni ditte specializzate e dipendenti comunali
sono impegnati al Colle
Celeste di Maiolati Spontini
per rimediare ai danni provocati dall’ultima eccezionale nevi-
dal punto di vista ambientale.
Nessuno chiede che si ponga
riparo al problema con un bel
muro di cemento armato, ma si
vuole un intervento compatibile con il resto del parco. Ci si
Fari puntati su Federico II, un’occhiata ai fumetti che raccontano successi e sventure dell’imperatore svevo, il concittadino più
illustre al quale è stata dedicata la tavola rotonda del 4 marzo. Un
dibattito interessante e coinvolgente, con siparietti ad hoc come
quello che ha visto gli allievi della scuola musicale “G.B.Pergolesi”
impegnati nell’esecuzione di antiche melodie, e quello dei bambini
che hanno sfilato in costumi medievali, con licenza di accesso alla
corte imperiale del tempo che fu. (foto Anna V.Vincenzoni)
Accordo Asl-Poste
Referti
a domicilio
Domenica 27 marzo 2005
cata, in particolare ai tanti
alberi caduti o con ferite causate dal distacco dei rami. La
parte maggiormente danneggiata è quella che si affaccia
sulla Vallesina, in fondo al
viale e di fronte alla statua
della Madonna, voluta da
Maria Celeste Erard. Qui sono
caduti, sul dirupo sottostante,
due grandi pini scoprendo le
fondamenta del muro in pietra
che corre lungo il perimetro del
viale di collegamento tra il
nuovo e il vecchio ingresso.
C’è stato anche un piccolo
movimento franoso con lo scivolamento di grossi blocchi di
tufo.
Non ci sono pericoli per la
fruizione del parco, ma si teme
che le infiltrazioni delle acque
possano provocare altri cedimenti del terreno sottostante
con conseguenze gravi anche
aspetta, pertanto, che gli enti
amministrativi superiori concedano e presto i necessari finanziamenti.
Si potrebbe cogliere l’occasione per realizzare ad uno dei
vecchi progetti: l’ampliamento
del Colle Celeste in una bella
area sottostante. Gli interventi
potrebbero essere condotti
anche in forma graduale, dopo
la redazione di un progetto
ambientale complessivo. Per il
momento basterebbe eliminare
i resti di un manufatto abbandonato, l’ex camping, e creare
un percorso pedonale.
Altra opportunità per migliorare il Colle Celeste: l’eliminazione di due piattaforme
in cemento armato, un campo
da tennis e una zona polivalente destinata al gioco, alle feste
estive e al ballo. Il campo da
tennis, una struttura imponente
e in contrasto con il lussureggiante contorno (tra l’altro, utilizzato per pochi giorni l’anno
da un numero ridotto di persone) potrebbe trovare posto nell’area a sud est, sottostante il
municipio, che andrà ad essere
acquistata dall’amministrazione comunale.
Marco Palmolella
Nella foto, una vecchia
immagine della Madonna del
Colle.
8
Jesi e Vallesina
Domenica 27 marzo 2005
Jesi per via
di Paolo Marcozzi
Carotti Pacifico (Via) Il popolare “Pacì”, nacque nel
1900 a Santa Maria Nuova e morì a Jesi nel 1986. Iscritto fin
dal 1919 al Partito Repubblicano, allora egemone a Jesi, fu
più volte arrestato dalla polizia fascista;
nel 1942 fondò il Partito d’Azione nelle
Marche e, dopo l’8 settembre del 1943, il
Comitato di Liberazione Jesino, di cui fu
il primo presidente. Il 20 luglio 1944 fu
eletto sindaco di Jesi, carica che mantenne
fino al 1956 (nel 1948, sciolto il Partito
d’Azione,
rientrò
nel
Partito
Repubblicano), rimanendo per altri diciotto anni assessore e consigliere comunale.
Fu il sindaco della ricostruzione, dopo le
distruzioni della guerra: fu restaurato il
centro storico, sorsero o furono potenziate
le maggiori industrie jesine (Pieralisi,
Sima, Gherardi, Saffa). Quale presidente della “Mostra della
Vallesina” (manifestazione di promozione turistica organizzata nella corte dell’ex Appannaggio), contribuì non poco alla
diffusione del nome di Jesi, “piccola Milano della Marche”.
Ricoprì innumerevoli cariche sociali ed “inventò” il ruolo del
Comune di Jesi come costruttore dell’acquedotto di
Gorgovivo, cui solo in seguito aderirono moltissimi Comuni
della Vallesina ed oltre.
DAI NOSTRI MISSIONARI
In Guatemala con i bambini
della scuola materna
L’incontro di Suor Eleonora con l’ex preside
In data marzo 2005, Sr.
Eleonora Maiori, dal Guatemala, al nostro Vescovo,
Mons. Oscar Serfilippi:
Carissimo Vescovo Oscar,
che Dio, che lo ha eletto per
pascere le pecorelle di Jesi, la
benedica e protegga sempre da
Cascamificio (del) (Via, dal Piazzale San Savino alla fer-
Castelbellino (Via, da Viale Cavallotti a Via Staffolo) Uno
dei “castelli” di Jesi, 2.500 abitanti, aria buona e vita tranquilla, anche nelle frazioni Pantiere, Pianello e Stazione.
Castelfidardo
(Via, da Via Mazzini a Largo
G r a m m e rc a t o )
Comune in provincia di Ancona,
famoso soprattutto per le fabbriche
di fisarmoniche e
per la battaglia in
cui, il 18 settembre 1860, le truppe piemontesi del
Generale Cialdini
sconfissero
le
truppe pontificie,
aggirando completamente Ancona
ed aprendo la via
verso Napoli. La
strada è detta
anche la “costa
dei fulminanti”,
perché qui era
situata la fabbrica
della Saffa, che
produceva i fiam- Via Castelfidardo, anteguerra, in un disegno di Mario Pasquinelli
miferi.
suore.
Le racconto che, se Dio
vuole, verrò in Italia quest’anno
e così speriamo che potremo
parlare un po’ di tutto ciò che
Dio ci permette realizzare per la
Sua Gloria.
Le allego i miei saluti anche
per il gruppo missionario che
lavora tanto e che sempre si fa
presente con la sua importante
offerta di appoggio missionario.
E’ un bel gesto e molto utile
direi! La saluto cordialmente
augurandole ancora tanto bene
e che il suo impegno sia ricco di
frutti permanenti!
_________________
Dal prof. Vittorio Masaccesi:
Cartiere Vecchie (Via, da Via Garibaldi a Via Don
Minzoni) E’ la via dove sorgevano le vecchie fabbriche di
carta, che contribuirono non poco al mito della “piccola
Milano delle Marche”.
rovia) Per gli jesini era “lo stabilimento”: una delle più antiche fabbriche di seta, sorta nel 1873. E’ grazie alla produzione dei filati di seta che Jesi, seconda nel settore solo a Como,
divenne la “piccola Milano delle Marche”; al Cascamificio si
“attaccava” alle cinque della mattina (nelle altre “filandre”
alle sei), quando la sirena chiamava a raccolta la manodopera, quasi esclusivamente femminile, proveniente da tutta la
Vallesina. Ad una ad una, le fabbriche, quale per la guerra,
quale per la crisi causata dai nuovi tessuti, sono state costrette a chiudere: il Cascamificio ha superato, di pochi mesi, il
nuovo millennio, ma, alla fine, ha dovuto arrendersi anche
lui.
Caritas diocesana
qualsiasi malattia e le dia tanta
forza per riportare all’ovile le
pecorelle smarrite.
Come sta? Io molto bene e
spero che anche lei stia bene.
Da questa terra dell’eterna primavera le faccio giungere i miei
più cari saluti. Ho letto su
“Voce della Vallesina” dei suoi
cinquanta anni dalla Ordinazione. Le auguro poter essere
sempre fedele e poter continuare il lavoro tanto importante di
essere “pescatore di uomini” in
questo mondo cosi vuoto e allo
stesso tempo assetato di Dio!
Da pochi giorni mi ha chiamato il professore, ex preside
dell’Istituto Tecnico Femminile
di Jesi, Vittorio Massaccesi.
Sono una sua ex alunna.... Non
mi sarei mai aspettata una chiamata telefonica cosi interessante e per di più dalla stessa
Guatemala. Il signor Massaccesi mi ha porto i suoi saluti
personali e quelli che con tanto
affetto mi ha mandato lei. Mi
sono rallegrata e sono contenta.
Grazie di cuore. Questi gesti
sono cosi belli e di più quando
si sta fuori della propria Patria.
Il signor Massaccesi spera
poter venirmi a visitare il 10 di
marzo. Lo spero proprio perché
mi piacerebbe portarlo a conoscere un po’ la zona dove lavoriamo qui nella capitale.
Le racconto che il mio lavoro ha cambiato. Sono tornata a
lavorare per il bene delle famiglie e dei bambini della Scuola
Materna. Questi bambini sono
molto bisognosi ma anche tanto
carini e speriamo che la vita
riesca a sorridergli quando
siano più grandi. Attualmente i
bambini sono di condizioni
povere, con famiglie disintegrate. Comunque si sforzano per
dare il meglio di sé e apprendere cose buone. Inoltre abbiamo
una classe di quindici bambini
handicappati.
Tutto è iniziato quando ci
siamo rese conto nelle visite
alle famiglie che quasi tutte
avevano in sé un bambino così.
Purtroppo non possiamo ancora
aiutare tutti coloro che stanno
con minorazioni psicofisiche
per motivi di spazio e quest’anno pensiamo di costruire dei
saloni nuovi per fare dei laboratori con differenti attività per i
vari livelli di gravità.
Sono molto contenta qui, in
questa comunità. Siamo otto tra
suore e novizie. Attualmente
abbiamo in comunità quattro
giovani ragazze in esperienza.
Per favore, preghi perché vadano facendo cammino e quando
Dio vorrà possano essere brave
Suor Eleonora l’ho incontrata insieme con i miei amici
Umberto Colocci, Stefano Fabrizi, Ermanno Giulietti, Fabio
Latini e Paolo Veschetti proprio
l’ultimo giorno della nostra permanenza in Guatemala. Ci
aspettava. E non vi dico l’emozione quando ho scoperto che
era stata una “mia” alunna
presso l’Istituto Tecnico Femminile mille anni fa. E’ una suora alta, magra, vivace, entusiasta del suo apostolato del quale
avrebbe voluto dirci tanto e
farci vedere altrettanto, ma il
tempo tiranno ci ha permesso di
rimane con lei solo una mezz’oretta.
Ma in quella mezz’ora abbiamo saputo delle finalità del suo
ordine religioso “La Sacra Famiglia”, abbiamo visto le aule e
i saloni della scuola materna
aperta a 120 bambini che si apprestavano a consumare il pranzo, abbiamo apprezzato lo sforzo delle cinque suore di arrivare
a tante famiglie bisognose sotto
tutti i punti di vista, abbiamo
gustato un succulento cocomero.
Suor Eleonora sembrava non
volersi staccare da noi tanto
voleva dirci e darci. E ci ha dato
la lettera per il vescovo qui pubblicata e quella per la carissima
mamma Clara. L’incontro con
suor Eleonora è stata una boccata di ossigeno nella lontana
periferia di una metropoli zeppa
di difficoltà e di problemi.
Grazie suor Eleonora. E ci
scusi se ci siamo trattenuti così
poco con lei.
La festa dei volontari
Una menzione speciale
per la parrocchia del centro storico
Il 13 marzo scorso si è celebrata la Giornata della Caritas.
Per l’occasione, don Nello
Barboni, direttore della Caritas
diocesana e delegato regionale
ha scritto:
“La festa dei volontari”. Ho
voluto dare questo titolo alla
raccolta degli indumenti usati
che puntualmente si rinnova
ogni anno quasi come una liturgia: con il cronometro alla stessa ora arrivano macchine,
camion, gli stessi volontari di
ogni anno. Si respira un’aria di
festa, di incontro tra amici, si
carica, si ride, ci si saluta, ci si
scambiano gli auguri per la
Pasqua e puntuali ci si dà appuntamento per il prossimo anno.
Questa raccolta non è stata proprio abbondante, causa il prolungarsi del mal tempo e
comunque è sempre un segno
della vivacità delle nostre comunità, una sensibilità caritativa
lodevole.
Certo che la raccolta non
deve e non può esaurire il
discorso caritas, anzi ci deve
spronare a dare un volto sempre
più pastorale alle Caritas parrocchiali. Ogni parrocchia dispone
di volontari preziosi, ma con
questi è urgente dare vita a centri di ascolto e animazione dello
stile caritativo nelle comunità
parrocchiali in collaborazione
con la Caritas diocesana e in
linea con le direttive preziose
della Caritas italiana.
Visto il continuo evolversi
della presenza nei nostri centri,
visto il continuo cambiamento
dei bisogni e delle richieste è
urgente coordinare il servizio
delle nostre Caritas per evitare
Don Nello Barboni
_______________
Di seguito il numero di sacchi
consegnati da ogni parrocchia:
Cupramontana: 103 - Maiolati
e Scisciano: 130 - Monteroberto
e San Paolo: 52 - Castelbellino,
Pantiere e Pianello: 505 – Moie:
360 - Macine di Castelplanio:
260 - Castelplanio: 60 - Rosora,
Angeli di Rosora: 110 - Montecarotto: 400 - Cattedrale, San
Pietro: 168 - San Giuseppe: 523 Regina della Pace: 279 - San Pietro Martire: 121 - San Massimiliano Kolbe: 160 - San Francesco d’Assisi: 183 - San Francesco di Paola: 170 - San Giovanni Battista: 32 - Divino Amore: 168 - Santa Maria del Piano: 65 - Santa Maria del Colle:
63 - Castelrosino: 25 - Sant’Antonio Abate: 95 - San Marcello:
250 - Coppetella: 37 - Santa Maria Nuova: 100 - Collina: 188 Mazzangrugno: 70.
Festival di musica per la preghiera
HolyMusic 2005, il primo
Festival Internazionale di Musica per la Preghiera organizzato
in Italia che si tiene ogni fine
aprile a Castel di Lama, alle
porte di Ascoli Piceno. Giovedì
21 aprile, alle ore 21, si terrà un
concerto con protagonisti i giovani finalisti di “Holymusic
Giovani 2005”, una selezione
nazionale sul tema “Tra la terra
l’anima”.
Durante la serata verrà scelto
il giovane artista o il gruppo che
canterà con gli artisti internazionali nel grande concerto di saba-
“Sulle tracce”
Il teatro itinerante di “Exodus”
“Sulle tracce”: è il titolo del
progetto di teatro itinerante
della Fondazione “Exodus” di
Jesi, realizzato con il contributo di Provincia e i Comuni di
Ancona, Castelfidardo, Fabriano, Jesi, Loreto, Osimo e
Senigallia, per tutti gli studenti
delle terze e quarte classi degli
istituti superiori del territorio,
Recupero dalla tossicodipendenza, ma anche attività di
prevenzione sul territorio utilizzando il teatro come strumento educativo. E’ questo il
“modo Exodus” di fare teatro,
che vede protagonisti i ragazzi
ospiti della comunità di Jesi,
impegnati a far assumere forma
scenica (una volta rivisitato,
riletto, condiviso e confrontato) al proprio bagaglio di vita
situazioni difficili, per coordinare interventi e soprattutto per
dare voce agli ultimi presso le
nostre comunità e presso le istituzioni.
Allego l’elenco delle parrocchie che hanno consegnato i sacchi, sapendo che alcune si sono
scusate perché non hanno potuto, per motivi vari, aderire alla
raccolta. È d’obbligo una menzione particolare all’”apetto”
della parrocchia del Duomo e di
San Pietro che con i suoi vari
giri e qualche carico disperso ha
contribuito alla grande, risultando, in proporzione, la raccolta
più consistente.
Grazie a tutti i volontari che
hanno collaborato.
personale. Il progetto si realizzerà in due fasi, con un incontro-evento conclusivo, presente don Antonio Mazzi, il 19
maggio.
to 23 aprile che farà incontrare
artisti provenienti da diversi
Paesi del mondo e appartenenti a
differenti culture e religioni,
accomunati dal desiderio di confrontarsi ed incontrarsi attraverso lo strumento della musica.
Sport
Basket
Domenica 27 marzo 2005
Volley
Calcio
Via ai play-off scudetto
Jesina e Real concreti
“Prilline” in campo sabato 26 al PalaTriccoli
Prossimo turno: il derby a Moie
di Giuseppe Papadia
Obbligati a vincere
contro Reggio Emilia
Al PalaTriccoli primo spareggio salvezza
La Sicc Bpa continua ad essere l’unica squadra di tutta la serie
A a non aver ottenuto ancora, un
successo esterno. Tredici sconfitte su altrettante trasferte.
L’ultima domenica scorsa ad
Udine dopo un tempo supplementare (85-84). “E’ stata la gara
migliore disputata fino ad oggi
dalla mia squadra - ha commentato coach Subotic - Ma è stata
purtroppo decisa da episodi.
Casini ha subito nei momenti
topici un paio di falli non rilevati. Ma ciò che maggiormente mi
brucia è l’aver lasciato i due
punti in questo modo, con un
vero e proprio colpo di fortuna di
Sekunda sottomisura a decidere
le sorti dell’incontro. Sfortuna,
insomma, e noi in questo
momento ne abbiamo parecchia”.
La classifica dopo il nono
turno di ritorno: Treviso 42 punti,
Milano 38, Fortitudo Bologna,
Cantù e Siena 36, Roma e Pesaro
26, Teramo, Livorno, Udine e
Napoli 24, Roseto, Varese,
Avellino e Reggio Emilia 22,
Biella 16, Reggio Calabria e Sicc
Bpa Jesi 14 punti.
Oggi, sabato 26 marzo,
Rossini e compagni tornano al
PalaTriccoli per affrontare l’altra
neo-promossa, Reggio Emilia
(ore 21), una delle rivelazioni di
questo campionato. I reggiani
hanno raggiunto la finalissima di
Coppa Italia. In panchina c’è
Fabrizio Frates, allenatore bravo
a lavorare con i giovani, che sono
la forza della squadra. Gigli (in
odore di Nba), Boscagin e
Modente si sono integrati perfettamente con gli stranieri Garris,
Mc Pherson, Lacey e Hines.
All’andata si imposero gli emiliani 69 a 62. Ex di turno è
Raymond Tutt, che lo scorso
anno conquistò la serie A con i
reggiani.
La Sicc anticiperà a sabato 2
aprile alle ore 21, l’impegno
casalingo con Reggio Calabria,
valido per l’undicesimo turno di
ritorno.
C’è voluta tutta la grinta della
Monte Schiavo Banca Marche
per avere ragione del Chieri,
capace di rimontare due set e
portarsi in vantaggio nella frazione decisiva. Domenica scorsa al
PalaTriccoli, le jesine si sono
aggiudicate al tie break (parziali:
25-17, 25-20, 21-25, 23-25, 1715) i due punti nella sfida con le
piemontesi. Ad evitare la disfatta
sono state le scelte di Lang Ping
che nel quinto set ha gettato nella
mischia Vannini (nella foto) e
Turlea al posto di Togut e Lo
Bianco. A siglare i punti della
vittoria ci ha pensato la De Luca.
Mercoledì 23 le “prilline” hanno
concluso la stagione regolare sul
campo del Novara.
La classifica dopo la decima
giornata di ritorno: Bergamo 60
punti, Perugia 53, Novara 45,
Pesaro 39, Monte Schiavo
Banca Marche Jesi 36, Chieri
35, Forlì 27, Tortolì e Santeramo
20, Vicenza 19, Modena 13,
Reggio Emilia 11 punti.
Da oggi, sabato 26 marzo,
scattano i play-off che assegneranno il sessantesimo scudetto.
Una promessa
del Karate
Gip
(foto Giaccaglini)
esclusi coloro che sono in
possesso degli “abbonamenti
omaggio”.
Per le restanti quattro
gare da disputarsi a Jesi,
dunque, la Sicc Bpa effettuerà la vendita anticipata dei
tagliandi con le solite modalità: giovedì e venerdì dalle
18 alle 20, sabato dalle 10
alle 12, esclusivamente presso la biglietteria del PalaTriccoli.
Maiolati Spontini
Istituita la Consulta Giovanile
E’ nata per la prima volta a
Maiolati Spontini la Consulta giovanile. All’incontro che ne ha ufficializzato la nascita hanno partecipato i rappresentanti di tutte le
associazioni del Comune: Claudio
Brutti per il Centro di aggregazione giovanile, Luca Gramaccioni
per il Centro giovanile “Don
Bosco”, Federico Ceci del Life
Club e don Fabio Belelli del gruppo parrocchiale.
“Obiettivo della Consulta – ha
detto l’assessore Manolo Bucciarelli - è quello di aggregare e far
lavorare in sinergia le varie realtà
giovanili. Ma per dare risposte alle
richieste è essenziale una collaborazione fattiva con l’amministrazione, collaborazione che si rafforza, anche se il nostro non vuole
essere un ruolo di indirizzo o
direttivo, bensì di ascolto e monitoraggio della realtà giovanile”.
Nel prossimo incontro della
Consulta, fissato per dopo Pasqua,
si discuterà delle iniziative da programmare: “occasioni di festa ma
anche di discussione seria: quindi
manifestazioni, concerti, ma
anche dibattiti e iniziative di solidarietà”.
Vi partecipano le prime otto classificate al termine della regolar
season. I tre i turni ad eliminazione diretta si disputeranno tutti
sulla distanza delle tre partite su
cinque. Gara due, tre e l’eventuale “bella” si giocheranno in casa
della meglio piazzata.
La Monte Schiavo ha conosciuto il suo
avversario
nei quarti dei
play-off soltanto dopo la
gara infrasettimanale a
Novara. Al
momento in
cui scriviamo – e cioè
dopo la sfida
con Chieri – le possibilità sono
due: in caso di quinto posto, le
jesine affronteranno il Pesaro; in
caso di sesto posto le rossoblù se
la vedranno con il Novara. In
entrambe i casi, Leggeri e compagne giocheranno gara uno al
PalaTriccoli oggi, sabato 26
marzo (ore 15).
Le date dei play-off scudetto
Quarti di finale: 26 e 30
marzo, 1, 3 e 6 aprile.
1° classificato–8° classificato;
4° classificato–5° classificato; 2°
classificato–7° classificato; 3°
classificato–6° classificato.
Semifinali: 10, 13, 17, 20 e 24
aprile.
Finale: 27 aprile; 1, 4, 8 e 11
maggio.
(foto Candolfi)
Due giovanissime
in azzurro
Due biglietti al prezzo di uno
L’Aurora Basket Jesi
comunica che per favorire un
maggior afflusso di pubblico
al PalaTriccoli in occasione
delle restanti gare interne del
campionato, consentirà a
tutti coloro che acquisteranno un biglietto “in prevendita” di averne un secondo,
dello stesso settore, al prezzo
di un euro. Della stessa agevolazione potranno beneficiare anche gli abbonati,
9
Andrès Lombardi, sorridente giovane atleta, diventato ora
cintura gialla alla scuola karatè di Senigallia.
E’ arrivata il 17
marzo
la
convocazione in Nazionale Juniores di due
ragazze della seconda
squadra della Giannino
Pieralisi Volley. Il ct Luciano
Pedullà ha richiesto la partecipazione di Valeria Cimoli (nella
foto) e Ludovica Orazi, agli
allenamenti della Juniores. Per
le giocatrici in forza alla
Pieralisi in B1, palleggiatrice la
prima e schiacciatrice
la seconda, allenamento giovedì 24 a Ravenna con le altre
ragazze
della
Nazionale
Juniores.
Ancora una giornata positiva
per le due squadre di Eccellenza:
la Jesina in casa fa suo il risultato
pieno anche se di misura (1-0)
contro un coriaceo Matelica; il
Real Vallesina in trasferta non
facile a Camerino, riesce a pareggiare (1-1).
Jesina
C’è voluto del bello e del
buono, perché i leoncelli riuscissero a superare la ben solida e saggiamente disposta compagine del
Matelica. In particolare la difesa a
bunker ed il centrocampo a fisarmonica hanno costruito un quasi
insuperabile problema. E dire che
nella Jesina rientrava finalmente
anche l’argentino Lucas Javier
Cabello con le sue ben ammirate
evoluzioni ed i suoi tiri prestigiosi.
Varie volte la Jesina provava a
scardinare il dispositivo avversario, mettendo in vetrina ora
Cabello, ora Polverari, ora Pirani,
ma si giungeva al riposo senza
colpo ferire.
Nella ripresa, mister Oddi provava a ridisegnare la manovra con
Cabello in posizione più avanzata,
ma, pur essendo bravi e concreti, i
nostri trovavano complicato assestare il colpo del k.o.; perfino la
traversa (al 51’) si opponeva ad un
bolide di rara fattura del bomber
argentino.
Soltanto al 72’ finalmente,
durante una pressante azione in
area, Jonni in mischia riesce a colpire seccamente l’interno del palo
e fa l’1-0 della meritata vittoria.
Ed in più, avendo la Vigor di
Senigallia pareggiato, ci lascia la
seconda poltrona a quota 43.
Real Vallesina
A Camerino, per circa mezz’ora, i nostri realisti ed i padroni di
casa si sono battuti con l’occhio al
non perdere, anche se a viso aperto. E questa lunga sequenza di
azioni è arrivata alla concretezza
nel giro di cinque minuti o poco
più: Gabriele Mosciatti al 28’
indovina l’angolo lontano di
Pieralisi e segna il vantaggio per i
suoi colori: 1-0. I nostri non ci
stanno, anche perché precedentemente avevano affilato le armi con
buone probabilità, e il bomber
Cavaliere di testa segna il pareggio su assist di Belelli: 1-1, al 33’.
Quando si rientra dagli spogliatoi, le due squadre si contendono la vittoria; soltanto per un soffio non riescono a superarsi: addirittura un tiro di Cavaliere, che sta
entrando, viene stoppato da….
Simone Mosciatti. Peccato! Ma,
alla fine, tutti contenti senza rimpianti.
Ora si pensa al derby tra Real e
Jesina.
Vir
Promozione
La Labor a Santa Maria Nuova
si trova a disputare un incontro
delicato, contro il Cascinare: c’è di
mezzo la salvezza. La squadra di
mister Togni tra la tensione e la
calura non riesce a domare gli
avversari (0-0). Il Borgo Jesi, tra le
mura amiche, subisce la delusione
inattesa del gol verso l’ultimo
quarto della partita ad opera del
Marchionni (0-1)Prima Categoria
Il Monserra si rifà della delusione buscata a Stirolo e batte ….
all’inglese (2-0) il San Costanzo.
Derby con scintille e svarioni (0-0)
tra Cupramontana e Castelplanio.
Il San Marcello si batte bene, ma la
capolista a Pian San Lazzaro non
cede (3-2). In casa, l’Aesina impatta col Camerano (1-1).
Seconda Categoria
La Spes in casa del fanalino
Argignano vince col minimo sforzo (0-1). Pareggia il casa la
Sampaolese contro il Barbara (22). Senza reti a Sassoferrato il
Monsano (0-0). Altrettanto l’Aurora (0-0) in casa contro il forte
Montignano.
Terza Categoria
Pianello-Morro d’Alba 1-0 e
primo posto in classifica. Poggio
San Marcello-Brugnetto 2-1,
Castelbellino perde male in casa ad
opera del Castelleone (1-3). Il
Celtic Jesi perde in casa del
Cesano (3-0). La Libertas batte
duramente (5-0) il derelitto Piandigiano.
Jesini ok ai Giochi Studenteschi
Sabato 12 marzo, presso il liceo scientifico “Galilei” di
Ancona, si è svolta la fase provinciale dei Giochi Sportivi
Studenteschi, per la specialità “Scacchi-torneo per la Scuola
Secondaria di primo grado”. La squadra maschile della Scuola
“Savoia” di Jesi si è classificata al primo posto, quella femminile al secondo. Questi i bravi e meritevoli studenti delle due squadre jesine::
Maschile: Mario Glisic, Tommaso Ristè, Xiaoou Ye,
Francesco Federici, Matteo Mosconi e Giacomo Santarelli.
Femminile: Giulia Silvi, Chiara Ciattaglia, Giulia Paolorossi
e Alessia Freschi.
I bomber del prossimo futuro...
I concerti della Pergolesi
Riprendono i concerti degli
allievi della scuola musicale “G.B.
Pergolesi”. Il programma prevede
tre serate (il 1°, l’8 e il 15 aprile)
all’enoteca regionale di Jesi, una (
il 7 aprile) alla chiesa delle Grazie,
in occasione delle celebrazioni
annuali della Madonna e l’ultimo
(il 6 maggio) al Circolo Cittadino,
inserito nel calendario dei concerti degli “Amici della Musica”.Tutti i concerti avranno inizio
alle ore 21,15.
di ENRICO MICHELANGELI
Magari in incognito e mimetizzato da qualche parte, un talent
scout del Milan avrà posto gli occhi su Simone Guerri, il giocatorino (in maglia rossonera) che - sotto lo sguardo attento dell’istruttore e quello tra il curioso e l’apprensivo dei coetanei – con perfet-
to stile ha appena calciato a rete. Le cronache non ci dicono se è
stato gol o no, ma l’atteggiamento vigile della portierina (che
probabilmente tifa Inter) fa pensare che non si sia lasciata sorprendere.
(foto Paola Cocola)
10
Varie
Domenica 27 marzo 2005
LETTERE
Agenda
L’Eucarestia
nella Bibbia
Il santo del giorno
Venerdì 25 marzo, di Passione – Sabato 26 San
Emanuele - Domenica 27 Pasqua di Risurrezione – Lunedì
28 Dell’Angelo - Martedì 29 San Secondo - Mercoledì 30 San
Leonardo Murialdo - Giovedì 31 San Beniamino – Venerdì 1°
aprile San Ugo – Sabato 2 San Francesco di Paola Domenica 3 San Riccardo – Lunedì 4 Annunciazione del
Signore – Martedì 5 San Vincenzo Ferrer – Mercoledì 6 San
Pietro da Verona – Giovedì 7 San Giovanni de La Salle –
Venerdì 8 San Gualtiero – Sabato 9 Santa Maria di Cleofa.
Agenda
Venerdì 25 marzo
Jesi – teatro San Floriano (ore 18,15) conferenza di Stefano
Minetti su “Il faraone e la gazzella: Egitto antico ed Islam a confronto”
Venerdì 1° aprile
Jesi – biblioteca Petrucciana (ore 18,30) conferenza di
Annarosa Buttarelli dell’Università di Verona sul tema “Il cielo
stellato dentro di noi”.
Jesi – Circolo Cittadino (ore 21) per la stagione concertistica degli “Amici della Musica”: Festival pianistico.
Sabato 2 aprile
Jesi – teatro Pergolesi (ore 21) “Variazioni sul cielo” con
Margherita Hach
Domenica 3 aprile
Jesi – teatro Pergolesi (ore 17) “Variazioni sul cielo” (replica)
Giovedì 7 aprile
Jesi – teatro Pergolesi (ore 21,15) “Cuori di terra – memoria
per i sette fratelli Cervi” di e con Bernardino Bonzani e Monica
Morini.
Venerdì 8 aprile
Jesi – Circolo Cittadino (ore 21) per la stagione concertistica degli “Amici della Musica”: Festival pianistico.
In televisione
Sabato 26 marzo – ore 10,30 (Rai Due) “Sulla via di
Damasco” - ore 17,15 (Rai Uno) “A sua immagine” con Andrea
Sarubbi
Domenica 27 marzo – ore 8,40 (Canale 5) “Le frontiere
dello spirito” a cura di mons. Gianfranco Ravasi e Maria Cecilia
Sangiorgi – ore 10 (Retequattro) Santa Messa. – ore 10,15 (Rai
Uno) Santa Messa. Messaggio Pasquale e Benedizione Urbi et
Orbi.
Anagrafe
Nati
(nati a Jesi, salvo diversa indicazione)
28 gennaio Carlo Del Bono; 4 febbraio Riccardo Gialletti; 16
febbraio Silvia Filippucci; 23 febbraio Martino Ciattaglia,
Alessandro Vitali (Monteroberto) e Serena Beccaceci; 24 febbraio Giulia Fiorani e Fabio Gabriel Stan (Romania); 5 febbraio
Fabio Baccani, Martina Cristalli, Nicolò Sansaro e Margherita
Liuti (Monteroberto); 26 febbraio Francesco Spendolini; 28 febbraio Luca Bianchella e Mattia Boria; 1 marzo Marco Lucarelli;
4 marzo Camilla Pascucci; 6 marzo Linda Moscatelli; 8 marzo
Irene Piccini.
Matrimoni
27 febbraio: Elaina Zucchi e Alessandro Paoloni; 6 marzo
Isabella Branchesi e Massimo Sassaroli; 14 marzo Daniela
Foglia e Giovanni Piscopo
Defunti
(a Jesi, salvo diversa indicazione)
24 febbraio Maria Simonetti (86 anni); 25 febbraio Lina
Cardinali (80 anni), Alfredo Apolloni (79 anni); 26 febbraio Duilio
Pietrini (58 anni) di Montecarotto, Assunta Polinori (99 anni); 27
febbraio Vilma Ciuffolini (89 anni), Renzo Liuti (79 anni) di
Poggio San Vicino, Irma Ulissi (84 anni), Saverio Nocioni (80
anni) di Staffolo; 28 febbraio Adriana Giuliani (92 anni); 1 marzo
Enrico Argentati (81 anni); 2 marzo Giuseppe Campitelli (78
anni), Rolando Mazzoli (70 anni) di Serra San Quirico,
Giuseppe Tarabello (85 anni) di Apiro, Giuseppina Giampaoletti
(86 anni) di Monsano; 3 marzo Lino Bertinelli (84 anni) di Serra
San Quirico, Palmira Rinaldi (93 anni); 4 marzo Giacinta Bini
(96 anni) di Castelplanio, Norina Peloni (70 anni) di Maiolati
Spontini, Valentina Venturi (70 anni) di Belvedere Ostrense; 5
marzo Lilliana Fumagalli (75 anni); 6 marzo Angelo Ambrosi (95
anni), Teresa Barchiesi (82 anni), Cesarina Parasecoli (79
anni); 7 marzo Alberto Pollonara (80 anni), Enzo Pierucci (82
anni) di Maiolati Spontini, Edmondo Bozzi (90 anni); 8 marzo
Umberto Olivetti (83 anni) di Senigallia, Virginia Mecarelli (83
anni), Maria Corallini (77 anni), Filomena Bolletta (78 anni); 9
marzo Annita Cacciani (94 anni) di Cupramontana, Maria
Procicchiani (80 anni), Giannetto Pierini (79 anni); 10 marzo
Maria Bianchi (90 anni), Tobia Giacomini (77 anni) di
Castelplanio; 11 marzo Maria Moretti (69 anni).
Farmacie di turno
Venerdì 25 marzo Martini – sabato 26 Calcatelli – domenica 27 Comunale 1 – lunedì 28 Burba – martedì 29 Cerni –
mercoledì 30 Comunale 2 – giovedì 31 Grammercato –
venerdì 1° aprile Coppi - sabato 2 Moretti – domenica 3
Barba - lunedì 4 Martini – martedì 5 Calcatelli – mercoledì 6
Delle Grazie - giovedì 7 Comunale 1 - venerdì 8 Cerni - sabato 9 Comunale 2 – domenica 10 Grammercato.
Non più code
allo sportello
Anche nell’ufficio postale di
Jesi Centro (via Mura Occidentali) è disponibile ora una
speciale postazione nella quale
si possono pagare in modo automatico più di duemila tipi di
bollettini di conto corrente prestampati, senza rivolgersi allo
sportello dell’ufficio postale.
Per il pagamento si possono utilizzare le carte Postamat
Maestro, Bancomat, Postamat
Impresa - disponibili per i correntisti BancoPostaImpresa - e
le carte prepagate postepay
disponibili anche per i non correntisti.
Presso lo sportello self servi-
ce si possono pagare la maggior
parte dei bollettini prestampati
che riportano in basso a destra il
codice 896 o il codice 674, fra i
quali quelli relativi alle principali utenze domestiche (luce,
gas, telefono, energia elettrica)
nonché ad alcuni tributi e contravvenzioni. Si possono inoltre
pagare i bollettini Ici, i moduli
Rav e le tasse automobilistiche.
Il servizio è offerto alle stesse condizioni economiche previste per chi si rivolge all’ufficio postale (un euro).
I bollettini di conto corrente
possono essere pagati, oltre che
negli uffici postali, anche rivolgendosi agli sportelli automatici
Postamat, sul sito Internet
www.poste.it, oppure per telefono.
Riceviamo
Lunedì 21 marzo si è svolto, al
seminario vescovile di Jesi, l’ultimo incontro del ciclo “L’Eucarestia nella Bibbia”, tenuto da
don Gino Fattorini, nei lunedì dei
mesi di gennaio, febbraio e
marzo. I partecipanti, circa quaranta di tutta la Vallesina, desiderano ringraziare Sua Eccellenza
padre Oscar Serfilippi che ha
voluto organizzare il corso e il
relatore che, sapientemente, li ha
condotti “per mano” alla riscoperta di questo delicato e meraviglioso sacramento.
Sicuramente ogni cristiano ha
conosciuto e interiorizzato, con
gli occhi stupefatti della fede, il
mistero del Corpo e del Sangue
che il Signore Gesù ha offerto
liberamente al Padre per la nostra
salvezza. Ciò che li ha fatti gioire
spiritualmente è stato il ripercorrere con don Gino alcuni brani
dell’Antico e del Nuovo
Testamento per cercare e gustare,
nel primo, gli agganci culturali e
le anticipazioni dell’Eucarestia,
numerose ed esaurienti e, nel
secondo, gli approfondimenti, le
spiegazioni e le correlazioni che
spesso sfuggono ad una lettura
più superficiale.
Tutto ciò, come i tasselli di un
mosaico, ha contribuito ad esplicitare, per quanto possa essere
umanamente possibile, il significato profondo del mistero eucaristico. Il grazie, dunque, più sentito a don Gino per la sua trattazione paziente, minuziosa, ricca di
contenuti profondi, da parte di
tutti i partecipanti che si sono
arricchiti così di una nuova consa-
pevolezza che, con l’aiuto dello
Spirito Santo, invocato prima di
ogni incontro, desiderano tenere
sempre desta ed alimentare affinché ciò che è stato appreso produca frutti di bene nelle azioni quotidiane.
***
Nei lunedì del mese di aprile,
dalle 18 alle 19,30, al Seminario
di Jesi il prof. don Gino Fattorini
terrà degli incontri sul Libro
dell’Apocalisse. Gli incontri sono
aperti a tutti.
Il presidente Ac
di Santa Maria
La segretaria diocesana di
Azione Cattolica, Maria Jole
Pellegrini, comunica il nome del
responsabile diocesano di Azione
Cattolica Ragazzi, Alessandro
Giuliani, della parrocchia di
Santa Maria del Piano di Jesi. Per
un errore di trascrizione, era stato
indicato con un diverso cognome, nel servizio del numero precedente.
Via dei Telari,
dov’è?
Da un affezionato lettore
Caro direttore, sono stato interpellato da un “forestiero” per indicare l’ubicazione della nuova via
dei Telari, traversa di via Setificio,
nata dall’edificazione recente dell’area ex Latini–Mazzanti. Ma
perché non è stata ancora collocata la tabella all’inizio o alla fine
della via, all’incrocio con via
Merciai? Spero che l’Ufficio
Urbanistica del Comune provveda a breve.
Guerra alle polveri sottili
Ma le targhe alterne servono davvero?
Jesi sta sperimentando il ricorso alle targhe alterne per fronteggiare l’insidia delle polveri sottoli. Ma con quali risultati? Il traffico a targhe alterne aiuta veramente a combattere l’inquinamento?
Risponde l’amministrazione
comunale: “L’Agenzia regionale
per l’ambiente delle Marche, al
pari di altri istituti di ricerca,
stima che il provvedimento delle
targhe alterne è in grado di ridurre di almeno un 10-15 per cento il
fenomeno delle polveri sottili in
città. Tenendo conto del valore
delle Pm10 di Jesi che, al pari di
molte altre città delle Marche, è
spesso nel periodo invernale al di
sopra della soglia massima consentita, si ribadisce che questo
provvedimento - con tutte le
garanzie concesse - non solo è
utile ma addirittura doveroso. È
scientificamente provato, infatti,
che le polveri sottili provocano
malattie gravi ed irreversibili”
Spiega il dottor Francesco
Bravi, pneumologo e responsabile allergologia respiratoria dell’ospedale di Jesi: “E’ accertato che la mortalità per malattie cardiache e respiratorie è associata
al vivere del soggetto vicino a
una strada a traffico intenso, più
che all’inquinamento di fondo
dell’ambiente (riscaldamento
domestico o emissioni industriali). Si calcola che su un totale di
decessi per anno dovuti all’inquinamento, circa la metà sia legata
al traffico veicolare. Su queste
basi va fatto anche il calcolo
sugli elevati costi, legati agli episodi acuti e sulle patologie croniche cardiopolmonari, in termini
di ricoveri ospedalieri e perdita di
attività lavorativa e scolastica”.
“Nei giorni in cui le concentrazioni di inquinanti sono più
elevate – aggiunge il dott. Bravi si hanno effetti acuti con aggravamento di sintomi respiratori e
cardiaci persistenti, con infezioni
respiratorie acute, crisi di asma
bronchiale, disturbi circolatori e
cardiaci. Gli effetti di tipo cronico si hanno in seguito ad esposizioni per lunghi periodi, con
tosse, catarro, diminuzione della
funzionalità respiratoria, bronchite cronica e tumori polmonari:
ma in quest’ultimo caso un ruolo
predominante è svolto dal fumo
di sigarette!”.
“Per quanto riguarda le malattie allergiche, in particolare la
renite e l’asma bronchiale – fa
notare il pneumologo jesino sembra dimostrato che le polveri
sottili, derivanti dal traffico veicolare, aderiscono al granulo del
polline fornendo un effetto adiuvante che esalta la sensibilizzazione della mucosa nasale o
bronchiale. E l’effetto è ancor più
nocivo perché agirebbe su una
mucosa, ad esempio dell’asmatico, “per natura” più suscettibile.
Le polveri sottili, soprattutto le
Pm 2,5 raggiungono le più picco-
le vie respiratorie, provocano un
processo infiammatorio, aumentano la permeabilità della mucosa, penetrano in circolano e provocano danni nell’apparato respiratorio, nel cuore, nelle arterie e
in altri organi”.
Gino Candolfi
La Porta del Duomo
al Circolo Ferrini
Su iniziativa del Circolo
Ferrini e del Meic, martedì 5
aprile (ore 17,30) al teatro del
Ferrini proiezione di diapositive
a colori delle figure e formelle
della nuova Porta bronzea del
Duomo, opera dello scultore
marchigiano Paolo Annibali.
Presenterà ed illustrerà le diapositive don Vittorio Magnanelli,
esperto d’arte e parroco del
Duomo.
Servizio sanitario
ai cittadini stranieri
Guzzana
e l’Aguzzana
L’Azienda Sanitaria Unica
Regionale – Zona territoriale
numero 5 di Jesi – ha rinnovato la
convenzione con l’associazione
“Casa delle Culture” di Jesi per
l’erogazione del servizio di medicina generale per i cittadini stranieri temporaneamente presenti in
Italia. Il servizio sarà operativo al
distretto di Jesi in via Guerri (telefono 0731.534726) e al distretto di
Moie (telefono 0731.706812) con
la presenza in ambulatorio della
dottoressa Afshar Zahra.
A scuola ci dicevano che repetita juvant, che cioè “sono utili le
cose ripetute”. Ho i miei dubbi.
Fondati dubbi. Specie se qualcosa viene detto o ripetuto a chi,
come noi, scrive su un giornale
(che forse non ha tempo di ascoltare bene o di leggere): il tutto
non per saccenza, ma per essere
più precisi e rendere un migliore
servizio ai lettori.
Lo si disse anni fa. Il messaggio non è arrivato dove doveva,
considerato che si continua a
fare lo stesso errore. La strada
provinciale che dal bivio di San
Paolo di Jesi sale a Cupramontana almeno dal 1714 è
chiamata “Cuzzana” o “Cozzana”, indicante - dal Trecento zone incolte e dalla vegetazione
parzialmente boschiva. Così si
scrisse e correttamente si scrive.
Sui quotidiani locali, “Il Resto
del Carlino” e “Corriere Adriatico” e in particolare da chi è
quasi del posto e dovrebbe
saperlo si continua scrivere
“Guzzana” (“Il Resto del
Carlino- Ancona” 28 gennaio e
“Corriere Adriatico” 31 gennaio) e addirittura “Aguzzana”
(“Corriere Adriatico” 16 marzo).
Lo so che scrivendo così non
casca il mondo. Ma cosa costa
ad essere un po’ più precisi?
Niente. Si darebbe un’immagine
di sé e del territorio più bella.
Tutela
del Diabetico
Domenica 10 aprile, alle 9,30,
nei locali della scuola media
“Federico II”, in piazzale San
Savino, si terrà l’assemblea dei
soci della Associazione Tutela del
Diabetico di Jesi, durante la quale
sarà consentito il tesseramento
per l’anno 2005. All’ordine del
giorno: la votazione del bilancio
consuntivo 2004 e del bilancio
preventivo 2005, l’elezione della
lista candidata per il rinnovo del
Consiglio direttivo e l’individuazione delle prospettive operative
della stessa associazione.
Dopo il saluto delle autorità
presenti, si terrà la relazione del
responsabile del Centro Antidiabete, il dottor Walter Piva,
sulla funzionalità e le esigenze del
Centro e su un aspetto scientifico
relativo al diabete.
r.c.
4.5.1926
8.3.2005
TELEGRAFICHE
Cancellata l’ex Fater – A
giorni il via alla demolizione dell’ex Fater, l’immobile posto tra
via Gallodoro e via delle Setaiole
dalle cui ceneri sorgeranno 38
nuove villette a schiera e 42
appartamenti su sette palazzi
condominiali; il tutto circondato
da 170 parcheggi; completamento dei lavori entro cinque anni.
“Scaccimarzo” a Monsano –
Sabato 2 aprile si svolge a
Monsano la diciottesima edizione dello “Scacciamarzo” dei
bambini: alle 10,30 il canto viene
portato, casa per casa, dal corteo
dei bambini; alle 11,30 nella
piazzetta Matteotti, con le uova
raccolte nella questua, merenda a
base di frittata offerta dall’Avis
di Monsano.
Filomena Bolletta
ved. Anconetani
Edificante esempio
di disponibilità
abnegazione
amore per la famiglia
e per il prossimo,
che non potrà mai
essere dimenticato
STUDIO MEDICO dott. SANTONI
Chirurgia LASER delle VARICI in Day Surgery
Flebologia, Chirurgia ambulatoriale, Eco color
Doppler, Chirurgia ambulatoriale ed in Day Surgery
Accreditato Regione Marche
prot. 11105 del 3 giugno 2003
Via RADICIOTTI n. 3 - 60035 JESI
Tel. 0731 205103 - 335 8234245

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