Itinerari culturali del medioevo siciliano

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Itinerari culturali del medioevo siciliano
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Castello di erice
erice (TP)
Istituto Centrale
per il Catalogo
e la Documentazione
Itinerari culturali
del medioevo siciliano
Denominazione: Castello di Erice; castrum Montis Sancti Juliani; (sono
attualmente in uso le fuorvianti denominazioni turistiche di “castello di
Trapani
Venere” e “torri del Ballio” per le due parti del complesso)
Comune: Erice - Provincia: Trapani
Ubicazione: Spigolo sud di monte Erice
Cartografia IGM: 248 III S.E. Erice
Dati catastali: Erice, F° 163 All. A, part. 4
Proprietà attuale: pubblica (Comune) - Vincoli: L. 1089/1939 e L. 1497/1939
Uso attuale: Nessuno
Stato di consistenza: Complesso architettonico conservato nelle parti principali
Cronologia delle principale fasi storico-costruttive
XII (ante 1185) - Costruzione o ricostruzione del castello.
XVII - Il castellano Antonio Palma, sostituendo il vecchio ponte
levatoio, costruisce 1’attuale cordonata a gradini, colmando così la
distanza tra le parti dell’antica fortezza - Adragna 1961, p. 3.
XIX (seconda metà) - Pesanti interventi di restauro e ricostruzione
ad opera di Agostino Pepoli.
Descrizione
ono attualmente in uso le fuorvianti denominazioni turistiche
di “castello di Venere” e “torri del Ballio” per le due parti del
complesso.
Il nucleo più interno del castello o “castello di Venere” è preceduto dalla basse cour protetta da un circuito murario a pianta rettangolare molto allungata con tre torri, pesantemente restaurate e in
parte ricostruite dal Pepoli.
L’ingresso del “castello di Venere”, ad arco ogivale, è sovrastato dallo stemma degli Asburgo di Spagna; sulla medesima
parete si apre una bifora e su di essa sporge una caditoia di
lastroni calcarei: questi ultimi elementi potrebbero essere, almeno in parte, frutto di restauri ottocenteschi, così come le merlature ghibelline.
Il “castello di Venere” consta di una vasta cinta muraria di
perimetro irregolare, adattata alla topografia del sito. Il complesso edilizio principale sorge sul lato della cinta che guarda
verso il centro abitato; altri ambienti di destinazione incerta si
S
Castello di Erice • Erice (TP)
Veduta esterna e particolare
Guido Ruggiero, archivio dell’autore
Castello di Erice • Erice (TP)
Veduta esterna
Fausto Sanseverino, archivio dell’autore
aprono sulla corte centrale. Scavi degli anni ‘30 hanno messo in
luce i resti di una chiesetta.
Castello di Erice • Erice (TP)
Veduta d’insieme e paricolari
Guido Ruggiero, archivio dell’autore
[da Savona M., Erice, in “Castelli medievali di Sicilia”,
Palermo 2001, pp. 430-431. Per gentile concessione del
Centro Regionale per l’Inventario, la Catalogazione e la
Documentazione dei Beni Culturali e Ambientali della
Regione Sicilia]
Castello di Erice • Erice (TP)
Veduta esterna
Guido Ruggiero, archivio dell’autore
Castello di Erice • Erice (TP)
Vue du Mont Erix, acquatinta (Tales Fielding ?, 1793 - Londra, 1837)
per gentile concessione Fondazione Banco di Sicilia
(da Gigault de La Sale A. E., Voyage pittoresque en Sicile dediè a sou A. R. M.me la duchesse de Berry, Paris, 1822-1826)
Bibliografia essenziale
Adragna V., Agostino Pepoli, mecenate ed amico di Erice, in “Trapani. Rassegna della Provincia”,
a. XI, 1961, pp. 1-9;
Adragna V., Il restauro delle torri del balio ericino realizzato dal Conte Pepoli nel sec. XIX, in
“Trapani. Rassegna della Provincia”, a. XXIX, 1984, pp. 11-22;
Amico V., Dizionario topografico della Sicilia, trad. e ann. da Di Marzo G., 1855, I, pp. 406-410;
Drago Beltrandi A., Castelli di Sicilia, Milano 1956, pp. 165-167;
Maurici F., Castelli medievali in Sicilia. Dai bizantini ai normanni, 1992, p. 295;
Maurici F., Federico II e la Sicilia. I castelli dell’imperatore, 1997, p. 240;
Santoro R., La Sicilia dei castelli; la difesa dell’Isola dal VI al XVIII secolo, storia e architettura,
1985, pp. 84-85;
Savona M., Erice, in “Castelli medievali di Sicilia”, 2001, pp. 430-431.